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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Maggio 2005
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ANTIBIOTICI: UNA RANA CI AIUTERÀ DALLA PELLE DELLA PHYLLOMEDUSA DISTINCTA AMAZZONICA È POSSIBILE ESTRARRE NUOVI ANTIBIOTICI EFFICACI CONTRO BATTERI E FUNGHI PATOGENI. LA SCOPERTA SI DEVE AI RICERCATORI DEL CNR  
 
Roma, 18 maggio 2005 - Una nuova classe di peptidi antimicrobici in grado di resistere più a lungo ai processi di degradazione messi in atto da microrganismi patogeni e di fornire immunità entro poche ore dall'infezione. E’ il risultato di una sperimentazione realizzata da ricercatori dell’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo (Ispaam) e dell’ Istituto di chimica biomolecolare (Icb), rispettivamente del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e Pozzuoli, e dell’Università di Montpellier - coordinati da Andrea Scaloni - che hanno isolato questi nuovi antibiotici dalla pelle di una piccola rana amazzonica, la Phyllomedusa distincta. “La pelle di questo animale”, spiega Scaloni, “si è rivelata una ricca fonte di composti chimici con funzioni difensive. La rana, vivendo in ecosistemi altamente competitivi dove può facilmente subire infezioni batteriche, si autoimmunizza secernendo tali molecole da ghiandole granulari che scaricano il loro contenuto sul dorso dell’animale in risposta a stimoli esterni (pericolo, lesioni cutanee, etc.)”. La ricerca, condotta inizialmente anche in collaborazione con alcuni ricercatori brasiliani, è stata pubblicata in questi giorni dalla prestigiosa rivista americana Proceedings of the national academy of sciences. Gli studi dei ricercatori del Cnr sono ora indirizzati a comprendere i dettagli del meccanismo d’azione di questi nuovi antibiotici, per replicarlo in altri farmaci antimicrobici ad effetto rapido. Dopo aver caratterizzato i peptidi della rana, infatti, assieme all’Inbios, una piccola industria biotecnologica di Pozzuoli, sono state sintetizzate chimicamente nuove molecole con forti analogie strutturali rispetto a quelle naturali, delle quali sono state testate l'efficacia e la selettività su vari batteri e funghi patogeni, l’attività sulle membrane cellulari, la resistenza alla degradazione, e l’eventuale citotossicità verso differenti cellule di mammifero. Le molecole più promettenti, assieme ai prodotti naturali, sono già in sperimentazione 'in vivo' su animali, con ottimi risultati preliminari nel caso del trattamento d’infezioni su lesioni cutanee. Dopo opportuna sperimentazione farmacologica, queste molecole potranno essere considerate per la futura produzione di nuovi farmaci per uso topico e/o sistemico. “La ricerca” conclude Scaloni, “è stata possibile grazie all’esperienza maturata presso il laboratorio di proteomica e spettrometria di massa del nostro Istituto, realizzato con fondi del Cnr, della Comunità europea e della regione Campania”. Il laboratorio è dotato di apparecchiature tecnologicamente avanzate per la caratterizzazione strutturale di peptidi e proteine ed è da tempo coinvolto in vari progetti di ricerca volti all’isolamento ed alla caratterizzazione di molecole bioattive da diverse specie animali. Per informazioni: Andrea Scaloni, Ispaam-cnr, Email. A.scaloni@iabbam.na.cnr.it  tel. 081-5966006  
   
   
UNO STUDIO RIVELA CHE I MEDICI NON SEGUONO LE INDICAZIONI SALVAVITA NELLA CURA DELL'INSUFFICIENZA CARDIACA  
 
Bruxelles, 18 maggio 2005 - Secondo due nuovi studi, i pazienti affetti da insufficienza cardiaca che vengono curati conformemente a linee guida europee consolidate si ristabiliscono meglio di coloro cui non viene riservato un simile trattamento, eppure molti medici continuano a non seguire queste indicazioni, preferendo affidarsi alla propria impressione per individuare la terapia migliore. Lo studio Malher (medical management of chronic heart failure in Europe) è il più ampio studio che sia mai stato realizzato a livello europeo per esaminare, in base a prove cliniche, l'effetto delle prassi di prescrizione sullo stato di salute di pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca. Lo studio ha esaminato il modo in cui 1 410 pazienti affetti da un'insufficienza cardiaca da debole a moderata sono stati curati in sei paesi europei (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito). I pazienti, i cui progressi sono stati seguiti per sei mesi, avevano almeno 40 anni, con un'età media di 69 anni. I ricercatori hanno valutato in quale misura la cura dei pazienti si fosse attenuta alle linee guida pubblicate dalla Società europea di cardiologia (Esc) e hanno esaminato l'impiego dei cinque farmaci cardiaci più comunemente utilizzati: Ace-inibitori, betabloccanti, spironolattone, diuretici e glicosidi cardiaci. "Abbiamo riscontrato che, nei casi in cui i medici avevano curato i propri pazienti attenendosi alle linee guida dell'Esc, un numero minore di pazienti aveva dovuto ritornare in ospedale per un peggioramento della propria insufficienza cardiaca o a causa di sintomi cardiovascolari, e che era trascorso un periodo di tempo più lungo prima che i soggetti avessero dovuto essere di nuovo ricoverati a causa dei loro disturbi", ha dichiarato Michel Komajda, professore di cardiologia presso l'ospedale Pitie-salpetriere di Parigi nonché principale autore della relazione. "Tuttavia, dallo studio è emerso che solo il 60 per cento dei pazienti era stato curato conformemente alle linee guida fornite dall'Esc, ossia con Ace-inibitori2, betabloccanti o spironolattone3 - i tre farmaci cardiaci che si sono dimostrati più efficaci in termini di benefici per i pazienti -, e che solo per il 63 per cento dei soggetti la cura si era basata, oltre che sugli orientamenti relativi a questi tre medicinali, sulla prescrizione di altri due farmaci di uso comune, diuretici e glicosidi cardiaci. Questo significa che un'elevata percentuale di pazienti non riceve la miglior cura possibile per il proprio stato di salute e, di conseguenza, subisce un peggioramento dei sintomi di cui soffre, che possono addirittura provocarne la morte", ha aggiunto il professore. Secondo il professor Komajda, esiste un ampio margine di miglioramento nella cura dei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca e si dovrebbero elaborare programmi di formazione per migliorare la qualità delle cure destinate ai pazienti affetti da tale patologia. Si spera che l'esito dello studio Malher induca i cardiologi ad attenersi alle linee guida terapeutiche. In realtà, uno studio correlato ha evidenziato la difficoltà di persuadere i medici a seguire questi orientamenti anziché ad affidarsi alle proprie impressioni per individuare la cura migliore. In alcuni casi, i pazienti che hanno la massima necessità di ricevere il trattamento più efficace ricevono quello peggiore, affermano gli autori. "È ovvio che, seguendo le linee guida, la cura avrà esito migliore, perciò è difficile capire il motivo per cui vengano così scarsamente adottate. Indagini hanno dimostrato che un esiguo numero di medici è davvero informato dell'esistenza di queste linee guida e, anche nel caso in cui ne sia a conoscenza, non necessariamente le traspone nella pratica medica. Talvolta i medici hanno la sensazione di essere sommersi da troppe informazioni e da una pletora di orientamenti", spiega Jean-pierre Bassand, primario del reparto di cardiologia presso l'ospedale universitario Jean Minjoz di Besançon, in Francia. Tra i motivi per cui i medici non seguono le linee guida figurano restrizioni di carattere economico, mancanza di fiducia nelle indicazioni e "nichilismo", ritiene il professor Bassand. "Questo significa che le terapie potenzialmente in grado di salvare vite umane non vengono prescritte a sufficienza per un'infinità di ragioni, più o meno valide", afferma il professore. Il professor Bassand chiede quindi che le linee guida pubblicate da organizzazioni professionali come l'Esc vengano considerate strumenti didattici fondamentali da utilizzare in programmi di formazione medica permanente, che tutti i medici dovrebbero seguire per aggiornare e approfondire le proprie conoscenze. "Altrimenti, molti pazienti continueranno a soffrire inutilmente", ha concluso il professore.  
   
   
CURE PER LA FERTILITÀ: ADDIO INIEZIONI TRADIZIONALI COMINCIA L'ERA DELLA PENNA PRERIEMPITA SEMPLICITÀ D'IMPIEGO E ACCURATEZZA DEL DOSAGGIO, I PRINCIPALI VANTAGGI  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Importante progresso nel campo delle cure per la fertilità maschile e femminile. È ora disponibile anche in Italia il Gonal-f in penna preriempita, un nuovo sistema di somministrazione sviluppato da Serono, che mette insieme un dispositivo di rilascio accurato, semplice e veloce, con il farmaco oggi più utilizzato nella stimolazione ormonale a livello mondiale. Già in uso in 18 Paesi e presto in altri 31, prenderà il posto delle tradizionali iniezioni, lunghe e laboriose, liberando i pazienti da vincoli di ordine pratico/psicologico e rendendo la cura più compatibile con i ritmi incalzanti della vita odierna. Si tratta di una penna/siringa con dosatore, di dimensioni contenute e quindi facilmente trasportabile, che consente di ridurre il tempo della singola somministrazione da 10 minuti circa a non più di uno.Contiene al suo interno, già pronto per l'uso, farmaco in quantità sufficiente per più somministrazioni, in grado di coprire parti anche ampie di un ciclo di cura (a seconda delle dosi complessive prescritte dal medico). Il dispositivo non deve essere ricostituito prima dell'uso né richiede il caricamento della cartuccia e non è necessario refrigerare il prodotto. L'altro grande vantaggio del Gonal-f in penna preriempita consiste nell'assicurare al paziente un dosaggio preciso, corretto, e tarato sulle sue esigenze specifiche; un fattore che può rivelarsi cruciale per il successo dei trattamenti. Infatti somministrare l'esatta quantità di ormone prescritta dal medico aiuta a evitare l'ipostimolazione (insufficiente a ripristinare un livello ormonale adeguato) o l'iperstimolazione (che può provocare eventi avversi, anche gravi), migliorando ulteriormente la prevedibilità della risposta e quindi l'esito della cura. Recentemente Serono ha raggiunto questo obiettivo, sviluppando un processo di produzione standardizzato di "riempimento in base alla massa" (in inglese "Fill-by-mass" o "Fbm") che assicura costanza di dosaggio tra singoli lotti e singole fiale. Grazie a questa tecnica produttiva, oggi il Gonal-f (Fbm) rappresenta il trattamento leader nel mondo per l'infertilità sia maschile che femminile. Viene impiegato per stimolare la funzione ovarica e la spermatogenesi. In termini scientifici, si tratta di "ormone follicolo-stimolante umano ricombinante" (r-hFsh) a base di follitropina alfa, equivalente nella struttura all'hFsh normalmente presente nel nostro organismo. Gonal-f è sintetizzato con tecniche di ingegneria genetica e senza uso di sostanze di derivazione umana.. Ii processo di produzione assicura una totale tracciabilità dell'origine dei componenti del farmaco. È già stato approvato per la commercializzazione dall'Emea (European Medicines Evaluation Agency), dall'americana Fda (Food and Drug Administration) e dall'italiana Alfa (Agenzia Italiana per il Farmaco). Serono è la prima azienda farmaceutica mondiale nel settore delle cure per la fertilità ed è l'unica a realizzare prodotti altamente standardizzati per i quali la misurazione del principio attivo viene effettuata in base alla quantità, consentendo il riempimento dei prodotti farmacologici in base alla massa (Filledby-mass). Gonal-f in penna preriempita, disponibile in tre formulazioni multidose (300, 450 e 900 Unità Internazionali o Ui), è a carico del Sistema Sanitario Nazionale. La penna preriempita viene confezionata in Italia, nei Laboratori Serono di Bari ed esportata in tutto il mondo.  
   
   
I NUMERI DELL'INFERTILITÀ L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ STIMA CHE L'INFERTILITÀ COLPISCA CIRCA 90 MILIONI DI PERSONE NEL MONDO E CHE NE SOFFRA ALMENO IL 10% DELLE COPPIE  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Secondo i dati epidemiologici diffusi dalla Task Force Act (Assisted Conception Task Force, una Task Force internazionale indipendente costituita da operatori sanitari e da rappresentanti dei pazienti), solo il 6% dei 90 milioni di coppie in tutto il mondo che non riescono ad avere figli, riceve un trattamento adeguato. Molti ritengono però che l'incidenza dell'infertilità sia maggiore, soprattutto nel mondo industrializzato, e che riguardi fino al 20% delle coppie. Insomma si presume che un 5-10% di coppie a vario titolo infertili si arrendano dopo i primi tentativi di concepimento andati a vuoto. Tra le ragioni della rinuncia: 1) il desiderio di non confessare il problema (la difficoltà di concepimento è considerata come un argomento tabù e la ricerca di trattamento medico per risolvere questo problema è fonte di imbarazzo o addirittura di vergogna); 2) la sfiducia nelle possibilità di successo delle cure o la scarsa conoscenza delle opzioni terapeutiche disponibili; 3) l'idea che i trattamenti dell'infertilità siano eccessivamente costosi, ecc. Ogni anno si stima che nel nostro paese 50-60.000 coppie (pari al 10-15% di quelle in età fertile) non riescano ad avere figli, chiedendo un consulto per infertilità. Non esistono dati affidabili su questo argomento, ma tutti i ricercatori ritengono che ('infertilità sia in netto aumento nel mondo e in particolare nei Paesi industrializzati. Si stima che ogni anno in Italia, a oltre 15.000 nuove coppie venga diagnosticata una causa di infertilità, dopo almeno due anni di tentativi di avere un figlio attraverso regolari rapporti non protetti. Le ragioni dell'infertilità - L'infertilità completa è rara, mentre, molto più frequente è la riduzione di fertilità in uno o entrambi i partner (sub fertilità). Principali responsabili della diminuzione del tasso di fertilità sono: 1) Le abitudini sociali. (Lo stile di vita diventa sempre più frenetico e stressante; si allunga l'età della giovinezza e il desiderio di goderne senza vincoli di sorta; conseguentemente si ritarda notevolmente l'età in cui si decide di avere un figlio). 2) La situazione economica. (Si approda sempre più tardi nel mondo del lavoro, si alza l'età in cui si può mantenere un figlio/una famiglia; è estremamente elevato il prezzo degli alloggi). 3) Le condizioni ambientali. (Il crescente tasso d'inquinamento). L'età media in cui si diventa mamme è salita dai 25,7 anni del 1961 ai 27,1 del 1981, ai 28,2 del 1996 agli attuali 30,4. Si prevede che arriverà a 30,8 anni entro il 2010. (Fonte: I stat) L'età media di coloro che si avvicinano alla procreazione assistita è di 35 anni per le donne e 38 per gli uomini. Per quanto riguarda le donne, le trentenni sono le più numerose (70,1%); seguono le quarantenni (con un sorprendente 20,6% !!!) e quindi le ventenni (con la percentuale più esigua, il 9,3%). (Fonte: Osservatorio Sociale sull'Infertilità – Dati raccolti da 249 coppie provenienti da 17 regioni italiane tra il marzo 2003 e il marzo 2004) Si parla di infertilità primaria o primitiva quando la donna non ha mai avuto una gravidanza, e di infertilità secondaria quando la donna ha già avuto una gravidanza (comunque sia finita) ma ha difficoltà a restare nuovamente incinta. Circa il 40% delle coppie sterili sono affette da sterilità primaria, mentre il 60% ha una sterilità secondaria. (Fonte: Report Oms 2002) In Italia la sterilità può venire attribuita ad un fattore maschile nel 25% circa dei casi, mentre in circa il 45% dipende da problemi della donna [nel restante 30% dei casi la causa è sconosciuta o legata a problemi di entrambi i partner]. (Fonte: Collins Ja et al. Hum Reprod Update 2004) Le terapie mediche possono essere a base di soli farmaci, chirurgiche o di riproduzione assistita. Nei casi più semplici, possono essere sufficienti dei farmaci in grado di stimolare ormonalmente l'ovulazione o la spermatogenesi. Se invece il problema è più serio, si può ricorrere alla chirurgia nel caso delle tube ostruite, del varicocele o dell'orchidismo. Altrimenti si può ricorrere alla riproduzione assistita, cioè ad un insieme di tecniche che agendo direttamente sugli spermatozoi, gli ovuli o gli embrioni, permette di superare alcuni ostacoli alla fecondazione naturale. Tra quelle più utilizzate figurano: l'inseminazione intrauterina (lUl); la Fecondazione in vitro ed embryo transfer (Fivet); la micro iniezione intracitoplasmatica (Icsi), utilizzata nei casi d'infertilità maschile. In quasi tutte le tecniche descritte, si ricorre alla stimolazione ovarica o della spermatogenesi. Questa è una fase fondamentale di ogni trattamento dell'infertilità e si ottiene tramite la somministrazione di gonadotropine quali l'r-hFsh (ormone follicolo stimolante umano ricombinante) l'hMg (gonadotropina menopausale umana di origine urinaria), il r-Lh (ormone luteinizzante ricombinante), il r-hCg (gonadotropina corionica umana ricombinante). Da ulteriori ricerche (fonte: "Barriers to Assisted Conception Treatment" – Lightspeed Research, June 2004) emerge un'impressionante disinformazione sulle possibili scelte terapeutiche disponibili per le coppie con problemi di concepimento: circa la metà di queste coppie (48%) afferma infatti che le opzioni prospettate loro dagli operatori sanitari sono poco chiare e scarsamente allettanti. A dispetto di questa diffusa opinione negativa, tuttavia, molte delle terapie attuali sono semplici, non invasive ed estremamente efficaci. La cronologia delle terapie - 1962: Vengono riferite le prime nascite di feti vivi a seguito della somministrazione di gonadotropina menopausale umana (hMg). L'hmg viene estratta dall'urina di donne in post-menopausa e viene usata per stimolare le ovaie. L'hmg contiene Fsh, Lh e hCg, che rappresentano soltanto 1'1-2% delle proteine contenute in preparazioni a base di hMg.. 1978: nascita di Louise Brown, la prima bambina nata dopo un ciclo di fertilizzazione in vitro naturale, senza stimolazione ormonale. Anni Ottanta: L'applicazione di tecniche innovative ha permesso per la prima volta all'inizio degli Anni Ottanta di estrarre Lh (ormone luteinizzante) dall'hMg, dando origine al primo prodotto a base di ormone follicolo-stimolante urinario (Fsh), contenente essenzialmente attività Fsh insieme a proteine urinarie coestratte. Un ulteriore perfezionamento del processo alla fine degli Anni Ottanta ha portato allo sviluppo di un Fsh altamente purificato. Avere un prodotto costituito da solo Fsh ha permesso per la prima volta di prevenire attivamente livelli troppo alti o troppo bassi di Lh. 1995: Viene sviluppata una tecnica per produrre gonadotropine in base a una tecnologia di ingegneria genetica ricombinante. L'ormone follicolostimolante ricombinante (r-hFsh) consente una omogeneità da lotto a lotto del prodotto garantita. Gonal-f è il primo Fsh umano ricombinante ad avere ottenuto l'approvazione alla commercializzazione a livello europeo. 1997: Prima gravidanza in seguito all'uso di sole gonadotropine umane ricombinanti in studi clinici (Fsh umano ricombinante (Gonal-f), Lh (Luveris) e hCg (Ovitrelle)). 2001: È disponibile per la prima volta sul mercato un portafoglio completo di gonadotropine umane ricombinanti (Fsh ricombinante umano, Lh e hCg) 2002: Viene sviluppata la tecnologia Fili-by-mass (Fbm)', ossia di riempimento del prodotto in base alla massa, che offre vantaggi rispetto ai prodotti che richiedono un dosaggio biologico in-vivo per quantificare la potenza biologica del prodotto. I test con dosaggi biologici in vivo sono noti per essere meno precisi e meno accurati dei metodi fisico-chimici e si associano ad una variabilità intrinseca più elevata. La tecnologia Fbm che sfrutta un metodo fisico-chimico allo stato dell'arte consente al contrario di ottenere un miglioramento del controllo su una dose costante e garantita di prodotto in ogni fiala. Gonal-f (Fbm) è l'unico Fsh riempito in base alla massa (filled-by-mass) e pertanto fornisce I'fsh più costante che permette un controllo più ampio e prevedibile sulla stimolazione ovarica1 ed un'aumentata efficacia di trattamento in termini di riduzione del numero di giorni di stimolazione 3) e numero di cicli annullati. 2004: Viene introdotto il Gonal-f filled-by-mass (Fbm) in penna preriempita che offre a pazienti, infermieri e medici l'ormone follicolo-stimolante più costante (Fsh) in una penna preriempita accurata e pronta all'uso.  
   
   
PHARMA TRACING: TRACCIABILITÀ DEL FARMACO LUNGO TUTTA LA FILIERA  
 
Milano, 18 maggio 2005 – Pharma Tracing è la soluzione messa a punto da Revorg per la tracciabilità del farmaco, che permette la gestione, il caricamento e la trasmissione dei bollini. La nuova normativa sulla tracciabilità del farmaco lungo tutta la filiera (D.m. Del 15 luglio 2004) prevede l’istituzione presso l’agenzia italiana del farmaco di una banca dati centrale, con il compito di monitorare le confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo. Alla banca dati centrale dovranno confluire tutti i dati relativi alla fornitura dei bollini numerati, ovvero ai movimenti delle singole confezioni, al valore delle forniture e ai relativi consumi dei prodotti medicinali. Il decreto ha stabilito una prima fase, con inizio il 30 giugno 2005, di avviamento del sistema di raccolta periodica dei dati di uscita delle confezioni da parte delle aziende farmaceutiche, dei grossisti e dei depositi. La fase entrerà a regime nel corso di un paio di anni, durante i quali verrà data piena attuazione al decreto e verrà resa obbligatoria la tracciabilità dell’intero percorso della singola confezione, attraverso l’integrazione dei sistemi informativi di tutti gli operatori della filiera. Obiettivo finale della normativa è quello di monitorare la spesa sanitaria in Italia e permettere valutazioni ed elaborazioni ad ampio spettro sui dati. Ciò grazie a sistemi di business intelligence che tracciano il percorso compiuto dal farmaco e che si integrano con il nuovo sistema informativo sanitario (Nsis). Il sistema in particolare permetterà agli organi preposti di analizzare le dinamiche di spesa, di consumo, d’uso e di prescrizione, prevenendo e contrastando anche le eventuali frodi nel commercio del farmaco. Nella prima fase le società farmaceutiche, i grossisti e i depositi fanno richiesta alla Zecca di Stato di un certo numero di bollini da applicare sui farmaci. Dopodichè la Zecca invia i bollini e, nelle successive 24 ore, invia alla banca dati centrale uno o più file contenenti le informazioni relative ai bollini spediti, ossia la data di spedizione, il lotto e i numeri progressivi dei bollini. Ogni attore della catena distributiva deve comunicare alla banca dati centrale, entro 24 ore, tutti i movimenti in uscita (vendita o smaltimento) delle confezioni bollinate indicando il destinatario, il codice Aic identificativo del farmaco lungo tutta la filiera e la quantità uscita. Nel caso in cui il destinatario sia una struttura accreditata presso il sistema sanitario nazionale deve essere comunicata la data e l’ora della bolla di spedizione. Il valore della spedizione deve essere comunicato mensilmente. Quando poi il sistema andrà a regime ogni attore della catena distributiva dovrà comunicare Qqdtutte le informazioni riguardanti il codice del lotto di produzione, il codice del lotto del bollino e il numero del bollino. Lo storico relativo a tutti i dati di spedizione dovrà essere mantenuto per 3 mesi. Oltre alla gestione dei dati in entrata e in uscita, è richiesto anche il controllo delle informazioni riguardanti gli sfridi di produzione che devono essere comunicati mensilmente. Nella prima fase sarà sufficiente indicare la quantità dei bollini distrutti distinti per lotto di produzione delle confezioni medicinali. A regime andrà comunicato anche il numero di bollino, il lotto di produzione e il codice Aic. Pharma Tracing, il sistema di tracciabilità sviluppato da Revorg, si inserisce a pieno nella nuova disciplina permettendo di monitorare tutti i flussi del farmaco. E’ un sistema aperto, integrabile con qualsiasi sistema gestionale presente in azienda e funge da collettore di tutti i dati provenienti da fonti esterne. E’ particolarmente indicato per tutte quelle multinazionali farmaceutiche operanti in Italia che dovendosi adeguare alla nuova normativa, non vogliono modificare il sistema gestionale centrale. La soluzione sviluppata da Revorg opera infatti come un traduttore, decifrando i codici interni all’azienda e trasformandoli nei codici richiesti dalla normativa sulla tracciabilità del farmaco.  
   
   
"IL PULMINO DI ENEA" CAMPAGNA NAZIONALE DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA VECCHIAIA NON AUTOSUFFICIENTE  
 
Brescia, 18 maggio 2005 – Dalla città lombarda parte il lungo itinerario de “Il pulmino di Enea”, che, nel biennio 2005/2006, percorrerà tutte le Regioni d’Italia sostando in numerosi Comuni per raccogliere testimonianze “dal vivo” sui temi della non autosufficienza in età avanzata e sui provvedimenti e sistemi di cure più adeguati per affrontarla. La ragione della scelta di Brescia risiede nelle prove di efficienza propositiva e di sensibilità sociale che la città manifesta da lungo tempo. Antesignana nei progetti di cure domiciliari, Brescia rappresenta un “laboratorio” di come affrontare i problemi correlati alla vecchiaia non autosufficiente e nel contempo un modello operativo che avvicina i cittadini alle istituzioni. Il progetto “Il pulmino di Enea” è stato ideato dal Cscd-centro Studi Cure Domiciliari-onlus che persegue con questa nuova iniziativa i suoi fini statutari: creare e raccogliere corretta informazione sulla Grande Età in condizione di non autosufficienza e sulle cure domiciliari, come uno degli strumenti elettivi per fronteggiarla. Come commenta il dr. Vito Noto, presidente del Cscd e direttore medico del Pio Albergo Trivulzio di Milano <­<­La conoscenza delle cure domiciliari offre l’opportunità di migliorare la condizione dell’anziano non autosufficiente, aiutando concretamente la famiglia sia nel compito di assistenza sia nel mantenere la relazione affettiva. Gli anziani cronici non autosufficienti “pesano” sulle spalle della famiglia, che se non supportata adeguatamente ne subisce le conseguenze negative sotto l’aspetto psicologico, sociale ed economico. La cura domiciliare è la soluzione da privilegiare per restituire all’anziano e alle famiglie qualità di vita e serenità>>. Programma di Venerdì 20 maggio 2005 Dalle ore 10.00 “Il Pulmino di Enea” sosterà in Piazza della Loggia, offrendo momenti di dialogo e confronto con la cittadinanza. Dalle ore 20.30 all’Auditorium San Barnaba, in p.Za Benedetti Michelangeli, si terrà lo spettacolo presentato da Marisa Laurito, con un intenso programma e la partecipazione di artisti e personalità. “Il Pulmino di Enea” richiama simbolicamente il mito dell’eroe che fugge da Troia portanto in salvo sulle spalle l’anziano padre Anchise. Il logo del progetto è stato disegnato da Emanuele Luzzati.  
   
   
"QUANDO L'ALIMENTAZIONE È UN PROBLEMA. ANORESSIA, BULIMIA E OBESITÀ: CAUSE E RIMEDI"  
 
 Milano, 18 maggio 2005 - Il prossimo 23 maggio, alle ore 18, il quinto appuntamento con “La salute. Parliamone insieme”, il ciclo di incontri gratuiti aperti alla città di Milano, voluto e organizzato dai suoi tre Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) pubblici – Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta e Istituto Nazionale per lo Studio e la cura dei Tumori – con la collaborazione dell’Angelicum e il supporto di Edra e Accademia di Comunicazione. Gli incontri, a cadenza mensile, affrontano, con taglio divulgativo, tematiche legate in particolare alla prevenzione e ai corretti stili di vita. Titolo dell’incontro: Quando l’alimentazione è un problema. Anoressia, bulimia e obesità: cause e rimedi. Ne parlano: Vittorio Enrico Carnelli, Direttore del Dipartimento di Pediatria, Elisa Colombo, Psichiatra e Giancarlo Roviaro, Direttore Chirurgia Generale 1, tutti della Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena. Modera Lella Confalonieri, Giornalista Tg 5. Introduce Anna Parravicini, responsabile del coordinamento della comunicazione scientifica dei tre Irccs pubblici di Milano. Sede degli incontri: Teatro Angelicum – Mondo X in Piazza Sant’angelo 2, Milano Data e Ora: lunedì 23 maggio, 18.00 – 19.30  
   
   
BAMBINI AL SOLE D'ESTATE: SI PROTEGGE LA PELLE, SI TRASCURA LA VISTA SONDAGGIO EUROPEO CONFERMA: 83% DEGLI INTERVISTATI ATTENTI AI RISCHI DELLA PELLE, MA SOLO IL 4% ALLA SALUTE DEGLI OCCHI I BAMBINI PARTICOLARMENTE ESPOSTI  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Non tutti lo sanno, ma l'80% dell'esposizione dell' intera vita ai raggi Uv avviene prima dei 18 anni, il che significa che bambini e adolescenti sono particolarmente esposti alle insidie per la vista, trascorrendo buona parte del loro tempo all'aperto. Il problema diventa ancora più rilevante in estate, quando i raggi solari possono essere particolarmente dannosi per la pelle ed è indispensabile adottare adeguate misure protettive. I consumatori sono molto sensibili al problema e utilizzano ampiamente creme, lozioni, spray, gel, per ogni tipo di pelle, ad ogni età. Non c'è - sorprendentemente - la medesima attenzione quando si parli di protezione della vista, neppure se questo riguarda i bambini. Un recente sondaggio europeo evidenzia infatti che, mentre l'83% degli intervistati è consapevole dei danni che il sole arreca alla pelle, solo il 4% presta attenzione ai rischi cui sono esposti gli occhi; mentre i genitori sono in buona parte attenti e vigili alla esposizione dei figli ai raggi del sole, sembrano meno preoccupati delle insidie alla vista. Non tutti, però, sanno che: diversamente dalla pelle, gli occhi non sviluppano tolleranza ai raggi Uv ma diventano più sensibili ad ogni esposizione; solo il 15,7% delle persone è abituato a indossare gli occhiali da sole per proteggere gli occhi; e' stimato che il 20% delle cataratte sia causato dai danni solari; Il riverbero infastidisce principalmente individui dagli occhi chiari rispetto a quelli dagli occhi scuri, per le stesse ragioni per cui la pelle chiara è maggiormente soggetta alle bruciature. Occhi e pelle chiara sono infatti meno pigmentati; ci si aspetta molto dagli occhi; nel corso di una giornata normale gli occhi usano la stessa quantità di energia che le gambe usano per percorrere circa 50 chilometri. Una delle soluzioni che scienza e tecnologia mettono oggi a disposizione dei consumatori, inclusi i bambini che portano gli occhiali, sono le lenti fotocromatiche, cioè lenti chiare e trasparenti in ambienti interni che si scuriscono automaticamente quando vengono esposte alla luce del sole, proteggono al 100% dai dannosi raggi Uva e Uvb, migliorano la percezione ai contrasti, riducono l'affaticamento da riverbero. Le lenti fotocromatiche Transitions , utilizzate dai principali produttori di occhiali, sono le più consigliate dai professionisti dell'ottica di tutto il mondo. La tecnologia esclusiva che le porta a scurirsi in pochissimi secondi conferma l'eccellente capacità protettiva in qualsiasi momento della giornata, 365 giorni l'anno. Queste particolari lenti, infatti, assicurano protezione e benessere visivo in qualsiasi condizione di luce, all'interno o all'esterno, con temperature calde o fredde, con cielo limpido o nuvoloso, in qualsiasi situazione atmosferica. Possono essere adottate da chiunque, bambini compresi, sono compatibili con ogni tipo di difetto o problema visivo (astigmatismo, miopia, presbiopia), sono realizzate in molteplici materiali e tipologie (monofocali, bifocali, progressive). Infine, ed è certamente un aspetto non da trascurare quando si pensi alla attenzione che bambini e giovanissimi hanno per il proprio "look" e alle preferenze dei giovanissimi in tema di abbigliamento, le lenti fotocromatiche Transitions si adattano a qualsiasi montatura, anche alle più originali, divertenti o "griffate".  
   
   
NUOVE TENDENZE AL SOLE ANTICIPAZIONI DALL’UNIVERSO DI SUN 23° SALONE INTERNAZIONALE DELL’ARREDAMENTO E ATTREZZATURE PER ESTERNI RIMINI FIERA, 30 SETTEMBRE / 2 OTTOBRE 2005  
 
 Milano, 18 maggio 2005 – A Rimini, dal 30 settembre prenderà il via la 23^ edizione di Sun, il Salone internazionale riservato agli specialisti del settore ‘outdoor’, leader in fatto di stili e tendenze per vivere al meglio l’aria aperta. Sun si rinnova con un’offerta merceologica ancora più ricca e completa e con un’area espositiva più ampia rispetto alla scorsa edizione. La Fiera occuperà una superficie espositiva di 90.000 mq, con più di 700 espositori provenienti da tutto il mondo; sono attesi oltre 30.000 operatori specializzati. Le anticipazioni sulle collezioni estive 2006 evidenzieranno la rivoluzione in atto nel settore dei mobili per esterno, che guadagnano sempre più spazio all’interno dell’abitazione, attraverso soluzioni funzionali e stilistiche innovative, tecnologie all’avanguardia e materiali ‘new concept’, aprendo gli spazi della casa a nuove soluzioni d’arredo. Qualità, creatività, ricerca tecnica e design di tendenza, fanno di Sun una vetrina d’eccezione che espone a 360° tutto l’universo ‘open air’ attraverso un sistema di saloni tematici dedicati: Sun: arredi e attrezzature per esterni – coperture solari, tende – nuove proposte d’arredo per interno/esterno – accessori per la casa e le attività domestiche; Suncontract: arredi e attrezzature per esterni rivolti a pubblici esercizi; Gardensun: prodotti per la cura e la manutenzione degli spazi verdi, dal balcone al giardino. Sunmare: novità, arredamenti e attrezzature per gli stabilimenti balneari; il salone di riferimento per gli operatori del settore; Grazie al successo riscosso dall’esordio dello scorso anno, torna (occupando interamente il padiglione B5) Sunaquae: piscine, vasche idromassaggio e tutte le attrezzature per il benessere in e con l’acqua. In contemporanea, il Quartiere fieristico riminese ospiterà Giosun, 20° Salone del Giocattolo e dei Giochi all’Aria Aperta, un’occasione unica da non perdere per cogliere tutte le novità del mondo del giocattolo. La grande distribuzione, i dettaglianti e i grossisti, potranno visitare, nel periodo più favorevole, le nuove collezioni estive e quelle permanenti in un’area espositiva di circa 10.000 mq. Quest’anno, in concomitanza con Sun, ritorna T&t – Tende & Tecnica, 3^ Biennale delle Tende, dei Tessuti, delle Tecnologie per l’Arredamento e la Protezione Solare, dedicata esclusivamente agli operatori specializzati, che in breve tempo si è posizionata al secondo posto tra le manifestazioni internazionali del settore. T&t occuperà 3 padiglioni dedicati alle soluzioni più innovative per la schermatura solare dentro e fuori la finestra e per l’arredamento. Inoltre, nell’ambito della kermesse, avranno luogo numerosi eventi, workshop e importanti iniziative. Segnaliamo: la mostra “Raggi d’Ombra: nuove idee di schermature solari per interni ed esterni – 1^ Mostra di Design e di Materiali Innovativi” e il 2° Meeting delle Associazioni Europee di Categoria, che si terrà sabato 1° ottobre per incrementare ulteriormente le adesioni ad Es-so European Sun Shadings Organization, la confederazione europea che raggruppa molte delle associazioni nazionali europee di produttori di schermature solari. Www.sungiosun.it  
   
   
EOLICA EXPO MEDITERRANEAN IN PARTNERSHIP CON EWEA FINO AL 2008  
 
Roma, 18 maggio 2005 - Artenergy, casa editrice presente in Italia nel settore delle energie rinnovabili, ed Ewea, l’associazione europea che raccoglie aziende, enti di ricerca e organizzazioni ambientaliste a favore dell’eolico, hanno firmato un accordo che prevede una stretta collaborazione per le iniziative che esse organizzeranno da qui al 2008. Tale accordo riguarderà le edizioni 2005, 2006 e 2008 di Eolica Expo Mediterranean a Roma, ormai annoverata fra i primi cinque eventi al mondo nel settore eolico. Inoltre, Artenergy sarà l’organizzatore locale di Ewec -European Wind Energy Conference & Exhibition- 2007, occupandosi di supportarne l’attività di ufficio stampa e logistica. Ewec è la mostra-convegno di Ewea che detiene il primato mondiale per numero di partecipanti: l’ultima edizione a Londra ha visto la partecipazione di oltre 4200 persone provenienti da 44 paesi. In passato la manifestazione si è svolta a Barcellona (2003), e nel 2006 avrà luogo ad Atene. Eolica Expo Mediterranean 2005 (Fiera di Roma, 29 settembre – 1° ottobre), che occuperà un’area espositiva doppia rispetto all’edizione 2004, e che per il prossimo autunno registra già la presenza di oltre 60 espositori, avrà il piacere di ospitare per il secondo anno consecutivo il Prof. Arthouros Zervos, Presidente Ewea, segno dell’interesse per il mercato italiano da parte del resto d’Europa e dell’attenzione rivolta a Eolica Expo Mediterranean dalla principale associazione al mondo che si occupa di eolico. Arthouros Zervos parteciperà alla sessione inaugurale del ricco programma convegnistico organizzato da Artenergy in collaborazione con Anev, Aper, Kyoto Club, Legambiente e Ises Italia.  
   
   
SIEMENS A INTEL 2005 CON UN’OFFERTA COMPLETA ALL’INSEGNA DELL’INTEGRAZIONE E DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Massima integrazione e innovazione tecnologica sono le prerogative principali delle numerose novità presentate a Intel 2005 da Siemens con le divisioni Automation and Drives e Power Transmission and Distribution. Tutti i prodotti, le soluzioni e le tecnologie proposte rispondono ai concetti di Totally Integrated Automation (Tia) e Totally Integrated Power (Tip), due piattaforme che comprendono tutti i componenti necessari per una soluzione integrata di automazione e di distribuzione dell’energia elettrica a 360 gradi. È infatti “More Productivity” il claim della manifestazione fieristica che traduce la strategia di Siemens volta a soddisfare, in modo completo, le richieste di un mercato sempre più esigente sul fronte tecnologico e dal punto di vista dell’ottimizzazione dei costi. Sono quattro le aree espositive in cui è stato suddiviso lo stand Siemens che copre una superficie di circa 1.000 mq: Automazione con le gamme di prodotti Simatic e Sinamics; Apparecchi Bt con l’offerta di Sirius, Sentron e Sivacon, Installazione, con i prodotti Alpha, Beta, Gamma e Sienergy, il software di progettazione per impianti e quadri elettrici. A queste aree si aggiunge quella dedicata all’offerta della divisione Power Transmission and Distribution che espone i prodotti di Distribuzione Simosec, Simoprime e di Energy Automation Sicam Pas e Siprotec Le principali novità presentate a Intel dalla divisione Automation and Drives sono relative ai sistemi d’automazione, supervisione e comunicazione, alle soluzioni (Safety Integrated, Sensor Technology, e Software Mes), alle nuove tendenze e tecnologie (Component based Automation, Iq-sense e Sienergy Integra). In particolare fra i prodotti di punta spiccano: il nuovo modulo logico Logo! Oba5, il sistema di periferia decentrata Simatic Et 200pro, il software Winac Rtx 2005, i nuovi condotti sbarre Sivacon 8Ps, due modelli della famiglia Softstarter Sirius, i multimetri digitali fino ai Touch Panels Uniop-eib. La divisione Power Transmission and Distribution presenta una serie di nuovi prodotti per le aree della distribuzione e dell’energy automation. In ambito distribuzione, sono due le novità principali: Simosec è un quadro di media tensione per la nuova distribuzione secondaria in esecuzione blindata, in grado di garantire sicurezza di esercizio, alta flessibilità e prezzi contenuti. Simoprime è un nuovo quadro di media tensione in esecuzione blindata per la distribuzione primaria a tenuta d’arco interno, per campi di applicazione fino a 17,5 kV, con corrente di corto circuito di 31,5 kA e corrente nominale di 2500 A. Sul fronte della energy automation, la divisione presenta in anteprima le nuove apparecchiature dotate del protocollo Iec 61850. Sicam Pas, sistema intelligente e aperto per l’automazione dei sistemi elettrici e la gamma Siprotec che offre soluzioni integrate di controllo, protezione e automazione della rete elettrica.  
   
   
SORPASSO IN APRILE DELLE IMMATRICOLAZIONI DI AUTO EURO 4 RISPETTO ALLE EURO 3  
 
Roma, 18 maggio 2005 - Dall’analisi Unrae delle immatricolazioni di autovetture e fuoristrada per Direttiva Europea relative al mese di aprile, è evidente la continua crescita delle immatricolazioni Euro 4. Dopo una chiusura dell’anno 2004 al 31,3% di quota di mercato, in gennaio le immatricolazioni Euro 4 hanno ottenuto una quota del 42,3%, in febbraio del 43,7% e del 49,5% in marzo, mentre nel quarto mese dell’anno in corso, si è verificato il sorpasso rispetto alle immatricolazioni Euro 3. Con 107.297 unità immatricolate, infatti, in aprile la quota di mercato delle immatricolazioni Euro 4 è stata del 54,5%. Nel primo quadrimestre, invece, sono state immatricolate 400.393 autovetture rispondenti alla direttiva Euro 4, con una quota di mercato del 47,4%.  
   
   
CONTINUA L’ASCESA DEI MONOVOLUME PICCOLI E COMPATTI NEL PRIMO QUADRIMESTRE SFIORANO IL 18% DI QUOTA DI MERCATO  
 
Roma, 16 maggio 2005 - Dall’analisi Unrae delle immatricolazioni per carrozzeria relative al mese di aprile, ancora una volta si evidenzia la continua crescita dei monovolume piccoli e compatti. Nel quarto mese dell’anno, infatti, la loro quota di mercato nel complesso è stata pari al 18,35%, di quasi 3 punti percentuali superiore a quella dello stesso periodo dell’anno precedente (15,41%), con 36.143 unità immatricolate rispetto alle 32.535 di aprile 2004. Il primo quadrimestre registra una crescita nel complesso dell’11% rispetto al gennaio-aprile 2004, con 151.251 unità immatricolate e una quota di mercato che passa dal 15,2% del primo quadrimestre del 2004 al 17,91% attuale. Il tutto, come sempre, a scapito delle berline tradizionali che nei primi quattro mesi dell’anno registrano un quota di mercato del 60,2% a fronte del 63,13% dello scorso anno e che negli ultimi 10 anni hanno perso circa 20 punti di quota, segno di una crescente domanda di vetture di “nicchia”, maggiormente rispondenti alle diversificate esigenze di mobilità del cliente finale. Da sottolineare, inoltre, la crescita dei fuoristrada che nel primo quadrimestre, con 53.803 unità immatricolate, ottengono il 6,37% di quota di mercato a fronte del 5,55% dei primi quattro mesi dello scorso anno.  
   
   
GIORGIO BANDERA CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DI ITALMOT  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Italmot, l’Associazione che riunisce i costruttori di motori a combustione interna nell’ambito di Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria della Meccanica Varia e Affine), ha confermato l’ing. Giorgio Bandera alla Presidenza per il biennio 2005-2006. Originario di Monza, Bandera è da più di 25 anni in Iveco spa, in cui attualmente ricopre la carica di Responsabile Marketing di Iveco Motors, la struttura che in ambito Iveco si occupa dello sviluppo, produzione e commercializzazione dei motori diesel per applicazioni veicolari, industriali, agricole, marine, e per gruppi elettrogeni. Sarà affiancato dal Vice Presidente sig. Gelsomino Strabella, Marketing & Communication, Manager della Wartsila Italia spa, società leader nel settore della progettazione, costruzione ed assistenza tecnica di grandi motori diesel e a gas per applicazioni marine ed industriali L’ing. Bandera sarà portavoce delle esigenze delle aziende operanti nel comparto dei motori a combustione interna, diesel e a scoppio per qualsiasi tipo di applicazione (marina, industriale, agricola, veicolare e della power generation) e potenza.  
   
   
LA NUOVA POLO IL DESIGN FORME ACCENTUATE DAL CARATTERE FORTE FRONTALE NOTEVOLE, CARATTERIZZATO DALLA NUOVA IDENTITÀ DEL MARCHIO  
 
Verona, 18 maggio 2005 - Rinnovata nella forma, la Polo scrive un altro capitolo della storia del suo successo. A 30 anni esatti dalla sua nascita, la Polo continua a imporre nuove tendenze nel suo segmento e, con questa nuova generazione, rinnova la propria voglia di leadership. Già al primo sguardo la nuova Polo rivela il proprio carattere moderno. Il nuovo frontale, dalla forma fortemente tridimensionale, la rende più incisiva rispetto al passato. Il nuovo look della vettura è più dinamico, più maturo e, grazie alle forme accentuate, più fresco e più moderno. Dopo la Passat, la Polo è la seconda Volkswagen a mostrare il nuovo volto del Marchio. Le forme rinnovate mettono in primo piano il dinamismo e l’emozione e offrono una serie di possibilità interpretative. Con il suo look caratteristico, la nuova Polo fa una vera e propria dichiarazione di stile. Il frontale interpreta in modo personale il tema della forma a V già marcatamente presente nei concept Volkswagen degli scorsi anni. Dai montanti anteriori parte una linea decisa che, attraversando il cofano motore, termina sulla calandra, diventando parte integrante della forma tridimensionale del frontale, caratterizzato inoltre da una rigorosa suddivisione orizzontale. Un influsso decisivo sul look della nuova Polo lo esercitano i proiettori: quelli principali sono caratterizzati da un elemento trapezoidale sostenuto da un elemento circolare. I progettisti hanno dato libero sfogo alla creatività e hanno giocato con il caratteristico simbolo circolare, creando elementi affascinanti, come ad esempio il bordo inferiore dei proiettori principali, che si unisce al paraurti anteriore come se fosse una tasca. In questa inarcatura sono posizionati i lampeggiatori anteriori, mentre quelli laterali sono integrati negli specchietti retrovisori esterni. I proiettori sono un chiaro esempio di come si possa giocare con le variazioni stilistiche, per rivelare il nuovo volto Volkswagen. C’è spazio per i dettagli più affascinanti, che sottolineano il valore del design fin nelle più piccole finezze, come ad esempio le lampadine dei proiettori principali, che proiettano la propria luce sulla strada attraverso un elemento in filigrana con logo Vw integrato. Con un frontale di questo tipo, la Polo ha conservato il carattere simpatico delle generazioni precedenti e al tempo stesso, grazie alle forme moderne, acquista maggior valore all’interno della propria categoria. Il nuovo frontale allunga la vettura di 19 millimetri rispetto al modello precedente, facendole raggiungere una lunghezza complessiva pari a 3.916 millimetri. La larghezza (1.650 millimetri) e l’altezza (1.465 millimetri) restano le stesse del modello precedente. Un ulteriore tocco di dinamismo è dato dalla parte posteriore della vettura. Il bordo inferiore del lunotto ha ora un deciso taglio a V, che conferisce alla Polo un aspetto più vivace e sportivo. Il tema a V, già interpretato dalla nuova Polo nel frontale, viene quindi ripreso nella parte posteriore della vettura, anche qui in modo sobrio e discreto, ma pur sempre tale da lasciare il segno. Il carattere unico e dinamico della vettura è espresso inoltre dai nuovi gruppi ottici posteriori, il cui design riprende l'elemento circolare dei proiettori anteriori e conferisce alla parte posteriore della Polo un aspetto chiaro e deciso. Nella configurazione della fiancata la nuova Polo rimane fedele allo stile della precedente versione, sfoggiando un look altrettanto chiaro e convincente. Lo sfruttamento dello spazio all’interno dell’abitacolo si concilia perfettamente con la maggiore larghezza della carrozzeria. Una caratteristica tipica del modello, mantenuta dalla nuova Polo, è la forte differenziazione delle due versioni di carrozzeria disponibili: mentre la versione a tre porte, con la linea di cintura che sale verso l’alto, ha un aspetto più dinamico e presenta persino alcuni tratti da coupé, la versione a cinque porte, più a dimensione familiare, bada maggiormente alla forma, con la struttura chiara e il cristallo della terza luce in corrispondenza del montante posteriore.  
   
   
OPEL: MODERNI MOTORI DIESEL PRODOTTI NELLO STABILIMENTO DI KAISERSLAUTERN NUOVA BASE PRODUTTIVA PER I TURBODIESEL COMMON-RAIL 1.9 CDTI  
 
Kaiserslautern. 18 maggio 2005 - I turbodiesel common-rail 1.9 Cdti sono ora prodotti anche nello stabilimento tedesco di Kaiserslautern nelle due versioni da 120 Cv e da 150 Cv. Ciò consente ad Opel di rispondere meglio alla sostenuta domanda di questi propulsori ad alto contenuto tecnico e dotati di filtro Dpf del particolato. Finora questi motori erano prodotti solamente a Pratola Serra. Questi brillanti ed efficienti motori sono attualmente impiegati sulle Opel Vectra, Signum, Astra e lo saranno anche sulla nuova Zafira di prossima introduzione. Le automobili equipaggiate con i motori 1.9 Cdti si impongono regolarmente nelle prove-confronto pubblicate dalla stampa specializzata. Con i motori 1.9 Cdti, Opel è stata la prima Casa automobilistica tedesca a proporre automobili equipaggiate di serie di filtro Dpf del particolato (un accessorio che, con le discussioni che ha suscitato, ha fatto aumentare le richieste di questi propulsori). «Pensiamo che questa moderna generazione di motori diverrà sempre più popolare tra il pubblico» ha detto August Trenkle, responsabile dello stabilimento. «Il nostro personale è stato addestrato specificamente per la nuova produzione con un’intensa fare di produzione pilota ed è in grado di garantire la massima qualità fin dal primo giorno di attività». Lavorando su tre turni per sei giorni la settimana, l’impianto di Kaiserslautern sarà in grado di produrre 7.000 motori a Maggio e 12.000 a Giugno. Quest’anno saranno costruiti 90-100 mila motori 1.900 turbodiesel common-rail con un potenziale massimo di produzione di 180.000 unità all’anno. In seguito sarà prodotta anche una versione da 101 Cv riservata ai modelli Zafira ed Astra.  
   
   
IL FIAT FREESTYLE TEAM SI PREPARA ALL’ESTATE CON UN NUOVO ATLETA: GIORGIO ZATTONI  
 
Torino 18 maggio 2005 - Nuova declinazione per il Fiat Freestyle Team, la squadra di snowboard e freestyle sponsorizzata da Fiat che parteciperà ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Nuovo sport e nuovo atleta. Giorgio Zattoni, uno dei più forti skater al mondo, il primo ad aver concluso, non in gara, un 900° (ovvero due giri e mezzo sulla tavola), andrà ad unirsi agli snowboarder Giacomo Kratter, Tania Detomas e Simone Malusà e ai freestyler Mattia Pegorari e Claudio Bosia. Grazie al progetto del Freestyle Team, Fiat è entrata a far parte a pieno titolo dell’universo giovane e originale del freestyle, naturale quindi l’approccio al mondo dello skate, simbolo per eccellenza del mondo street. Per farlo ha scelto sicuramente uno degli atleti più forti del panorama mondiale. Giorgio Zattoni nasce il 20 marzo 1976 a Savarna (Ra). Alla sola età di 12 anni ha il primo approccio con la tavola da skateboard. Nel 1990 vince quasi tutte le competizioni di campionato Italiano mini, street e vert. Nel 1992 escono i suoi primi pro model di tavole per Powell, Zattoni Pitfall e Zattoni Impala, ed è il primo ed unico skaters italiano ad essere professionista per una società statunitense. Fra il ’92 e il ‘95 “skeita” alla grande in Italia e in Europa, vincendo molte competizioni, fra cui il contest open a Basilea in tutte e tre le discipline: Vert, Street e Miniramp. Nel 1996 si trasferisce negli Stati Uniti e partecipa a tutte le gare Hard Rock Cafè, X-games. Nel 1997 si piazza sempre nei primi cinque in tutte le gare professionistiche e vince il campionato Europeo Vert ad Amsterdam per la seconda volta. Nel 1999 escono la sua terza, quarta e quinta tavola; a fine anno si ritira dallo skateboarding made in Usa. Vince l’Ispo Munich Vert Contest e Best Trick, vince il Best Trick a Malmo e vince lo Slam Trick Street di Marina di Ravenna. Nella primavera del 2003 corona uno dei suoi progetti più ambiziosi: al Marianna Skatepark di Mezzano (Ra) si costruisce uno dei vert più grandi del mondo, alto 5 metri e largo 24 metri nel quale si organizzano contest su invito di grande importanza. Il 2003 lo vede vincitore dello Slam Trick Vert, è l’unico skater ad avere vinto lo Slam Trick in tutte e due le discipline. Nel 2004 è la seconda persona al mondo a chiudere il 900° e la prima ad averlo chiuso non durante una gara. Da alcuni mesi nel 2005 sta già lavorando su un nuovo progetto, costruire uno skatepark al coperto che possa ospitare contest di livello europeo e mondiale. La prima uscita ufficiale come atleta del team più cool del freestyle sarà in occasione dello Slamtrick 2005, contest internazionale di skateboard di cui Fiat sarà sponsor, che avrà luogo a Mezzano e Marina di Ravenna dal 10 al 12 giugno. Per l’ennesimo anno l’attenzione di tutti è rivolta al padrone di casa. Zattoni entusiasta del progetto, ha dichiarato: “Sono fiero di essere entrato a far parte di questo progetto. Sin dall’inizio mi ha molto entusiasmato e sono felice di poterne trovare una declinazione sullo skate”. Come i suoi compagni degli sport invernali anche Giorgio si muoverà da uno skatepark all’altro a bordo di una agile e scattante Fiat Idea 1.9 Multijet, azzurro Lagoon brandizzata Fiat Freestyle Team. Tutte le attività di Giorgio Zattoni potranno essere seguite sul sito ufficiale www.Fiatfreestyleteam.com  
   
   
JEEP CHALLENGE 2005: DAL 6 AL 10 LUGLIO I MIGLIORI TEAM DI COPPA AMERICA SI CONTENDERANNO IL PRESTIGIOSO TROFEO VELICO JEEP  
 
 Roma, 18 maggio 2005 - Il 6 luglio prossimo prenderà il via a Porto Cervo la seconda edizione del Jeep Challenge, evento velico di livello internazionale realizzato in Italia da Jeep, brand del gruppo automobilistico Daimlerchrysler, in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda. In programma dal 6 al 10 luglio, Jeep Challenge è un esclusivo match-race ad invito che si disputerà su quattro imbarcazioni monotipo Farr 40 dalle medesime caratteristiche. A contendersi il prestigioso Trofeo saranno quattro team di Coppa America: ad oggi la conferme più importanti vengono dal team rosso crociato Alinghi che schiererà al timone Jochen Shuemann e dal Mascalzone Latino - Capitalia Team che si presenterà al timone con il campione triestino Vasco Vascotto. Attualmente la selezione degl'altri due team è al vaglio degli organizzatori e sarà ufficializzata nei prossimi giorni. Le squadre saranno formate da un timoniere più cinque uomini d'equipaggio. La formula è quella del match-race, e vedrà affrontarsi i 4 team in un unico girone di round robin che culminerà, sabato 9 luglio, nelle semifinali e finali. Nella giornata di domenica 10 luglio si disputerà una regata di flotta che chiuderà l'edizione 2005 di Jeep Challenge.  
   
   
IL CAMPIONE DI RALLYCROSS PER EKLUND PORTA AL DEBUTTO NEL CAMPIONATO EUROPEO UNA SPECIALISSIMA SAAB 9-3 AERO SPORT SEDAN  
 
 Roma, 18 maggio 2005 - Il campione svedese di rallycross Per Eklund parteciperà al campionato europeo 2005 al volante di una specialissima Saab 9-3 Aero Sport Sedan con motore da 550 Cv. Saab Automobile ha sviluppato, in collaborazione con Clarion e Shell, una specialissima Aero a trazione integrale in grado di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo più rapidamente di una monoposto di Formula Uno. E’ la prima 9-3 Aero Sport Sedan allestita per le competizioni di rallycross e prende il posto della precedente 9-3 hatchback con cui Per Eklund aveva vinto il campionato europeo nel 2000 e l’anno scorso quello svedese. La carrozzeria di Sport Sedan ha una migliore aerodinamica, caratterizzata da un minore coefficiente di resistenza e da una minore deportanza alle alte velocità. La geometria delle sospensioni modificata, le carreggiate allargate ed il passo più lungo sono destinate a migliorare la maneggevolezza e la tenuta di strada. L’impiego della fibra di carbonio e di altri materiali leggeri hanno permesso per la prima volta al gruppo di lavoro di Per Eklund di realizzare una vettura che ha il peso minimo (1.200 kg quest’anno) imposto dal regolamento tecnico del campionato europeo, cosa che pone la vettura sullo stesso piano di quelle dei concorrenti che utilizzano vetture derivate da quelle della classe Wrc. Nonostante il regolamento tecnico imponga un restrittore dell’aria di 45 mm, il motore Saab 2.000, preparato dallo specialista locale Trollspeed, sviluppa una potenza di 550 Cv (404 kW) e ha una coppia massima di 76,4 kgm (750 Nm). La trazione integrale permanente garantisce una trazione davvero impressionante e permette alla vettura di “catapultarsi” a 100 km/h partendo da fermo in appena 2.2 secondi, un secondo più rapidamente di quando possa fare un’attuale monoposto di Formula Uno. La vettura è stata protagonista di un incoraggiante debutto nel weekend dell’8 Maggio scorso: superati alcuni problemi di gioventù, ha ottenuto il terzo posto nella finale B della prima prova del campionato europeo svoltasi in Francia. «E’ senza dubbio l’automobile più competitiva che abbiamo mai sviluppato» ha detto il 58enne Eklund che con una Saab è arrivato primo nella sua categoria per due volte alla famosa cronoscalata del Pike's Peak, negli Stati Uniti. «La scocca di Sport Sedan ci garantisce un maggiore equilibrio ed una migliore aerodinamica. Sui circuiti meno ondulati, potremo correre con una vettura molto bassa. Sono molto ottimista sulle nostre possibilità di successo e non vedo l’ora di mostrare il nostro potenziale».  
   
   
FIAT AUTO AFTER SALES PROTAGONISTA DEL SALONE AUTOPROMOTEC 2005  
 
Torino, 18 maggi o2005 - Dal 18 al 22 maggio, presso la Fiera di Bologna, si svolge Autopromotec, la più completa rassegna mondiale dei prodotti e servizi per l’autoriparazione e l’assistenza ai mezzi di trasporto. Giunta alla 21esima edizione, quest’anno la manifestazione propone per la prima volta i settori Ricambi e i Car Services, cioè le Reti di assistenza ufficiali delle Case automobilistiche e quelle indipendenti. Tra queste, ovviamente, Fiat Auto After Sales che può vantare in Italia il più ampio network di officine: quasi 5.600 punti di assistenza (rete, officine e carrozzerie autorizzate) di Fiat, Lancia ed Alfa Romeo. Senza contare che Fiat Auto annovera oltre 15.000.000 di clienti. Nel padiglione 16, in uno stand di 300 m2, i visitatori possono conoscere da vicino tutti i servizi di Fiat Auto After Sales, studiati e messi a disposizione della sua Rete per poter offrire una soddisfazione completa ai propri clienti. Ecco allora gli ultimi strumenti di diagnosi come l'Examiner e tutti i tools informatici predisposti per i punti di assistenza. Per esempio, l'eService vero front end dell’intera officina: dalla prenotazione dell'intervento fino al follow up del cliente. Infatti, il sistema raccoglie tutte le informazioni necessarie per agire sull'automobile attraverso: eTech, il motore di ricerca della documentazione tecnica; Learn, la funzione dedicata alla documentazione assistenziale; il Tempario, che identifica operazioni e tempi, i manuali assistenziali, le campagne eccetera; ePer, il catalogo di identificazione del ricambio Originale; eSigi++, per la gestione della garanzia e la validazione on line della stessa. Insomma, eService permette la gestione completa di tutta l'officina in un solo tool informatico. Grande attenzione anche per la Formazione, cui è dedicata una zona dello stand, e il lancio del servizio rapido “Alfa Romeo Pit Stop” che partirà nel periodo estivo e al quale hanno già aderito circa 40 Concessionari. Inoltre, la manifestazione bolognese è l’occasione giusta per mettere in risalto l’importanza dei Ricambi Originali Fiat, Lancia ed Alfa Romeo, oggi con un nuovo packaging, rinnovato dopo 20 anni, e con particolare attenzione ai Ricambi Ricondizionati. Infine, la linea di accessori e la boutique di oggettistica dei tre Brand presenta le ultime innovazioni. Infine, alla rassegna bolognese Fiat Auto After Sales propone tutti i suoi prodotti creati per fidelizzare la clientela (dalle estensioni di garanzia all’assistenza stradale al tagliando sicuro) e lancia “In tutto”, il nuovissimo pacchetto che offre la manutenzione completa (ordinaria ed straordinaria) ad un prezzo particolarmente vantaggioso.  
   
   
PARROT APRE IL CANALE RETAIL E SCEGLIE DISTREL COME PRIMO DISTRIBUTORE DI SOLUZIONI DI TELEFONIA BLUETOOTH PER AUTO  
 
Milano, 18 maggio 2005 – A pochi mesi dall’inaugurazione della filiale italiana, Parrot - azienda all’avanguardia nelle soluzioni di telefonia Bluetooth per auto - apre il canale retail stringendo il primo accordo di distribuzione con Distrel – distributore nazionale di prodotti di elettronica di consumo. “Entrare nel mercato del largo consumo è l’obiettivo primario di Parrot Italia, la cui presenza sul territorio nazionale si è concentrata finora nel settore degli Oem, dei produttori di auto e degli installatori”, ha dichiarato Regis Weill, direttore generale di Parrot Italia. “Da oggi vogliamo rivolgerci anche all’utenza finale per permetterle di guidare e telefonare nel rispetto della legge, oltre che per sensibilizzarla sul tema della sicurezza stradale. Ecco perché abbiamo scelto di affidarci a Distrel, che vanta una pluriennale esperienza nel settore e ci assicura una copertura capillare a livello nazionale”, ha concluso Weill. Grazie al recente accordo, Distrel dispone da oggi di nuove soluzioni di telefonia Bluetooth per auto in grado di soddisfare qualsiasi esigenza dell’utenza. Al momento sono due i prodotti Parrot ad essere distribuiti: Easydrive: il nuovo car kit bluetooth “plug&drive” dal design innovativo, per telefonare dalla propria auto in totale sicurezza, sfruttando la tecnologia di riconoscimento vocale offerta da Parrot. Questo nuovo dispositivo, universale, è il frutto degli ultimi sviluppi tecnologici di Parrot maturati nel settore dei car kit professionali e di primo impianto. Ck3300: il car kit con ricevitore Gps integrato che permette a chi guida di telefonare e orientarsi in totale sicurezza. Grazie al binomio “applicazioni per la telefonia – Gps”, Ck3300 è tra i dispositivi wireless più intelligenti sul mercato. Distrel metterà a disposizione di Parrot il suo forte valore aggiunto che consiste nell’istantaneo time-to-market, nella capillarità dell’offerta, nella velocità di consegna e nel posizionamento dei prodotti nelle migliori strutture. “Ci sentiamo orgogliosi di questa nuova e importante collaborazione con Parrot. Questa partnership di fatto ci permette di completare la nostra offerta nel settore degli accessori mobile per auto e si integra perfettamente con la gamma di prodotti già distribuiti da Distrel”, ha commentato Giorgio Guana, Presidente di Distrel. “Per fare un esempio, Ck3300 è compatibile perfettamente con diversi sistemi di navigazione, quasi a naturale completamento di bundle quali I-mate Sp3 dotato di software Destinatorsp e I-mate Jam con Destinatorsd. Il risultato? Finalmente le funzioni di un car kit bluetooth combinate a quelle di un ricevitore Gps presenti in un unico apparecchio”. “Credo molto nella forza di un canale di vendita strutturato e ben articolato e conto su Distrel, partner fidato, per far diventare Parrot uno dei principali fornitori di car kit Bluetooth in Italia, potendo contare sull’ottima qualità dei nostri prodotti, nonché sull’eccellente rapporto prezzo-prestazioni”, ha aggiunto Weill. Parrot è membro del Bluetooth Special Interest Group (Bluetooth Sig), consorzio che raggruppa le aziende leader - nei settori telecomunicazioni, It, automotive e automazione industriale - impegnate nello sviluppo di uno standard Bluetooth globale. I suoi prodotti sono distribuiti in oltre 35 paesi, su 5 continenti.  
   
   
ALL’AGILASER DI COMAU IL PREMIO OSCAR MASI – NUOVE TECNOLOGIE PER IL MANUFACTURING  
 
Torino, 18 maggio 2005 - L’airi (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) ha assegnato a Comau (Gruppo Fiat) il Premio “Oscar Masi 2004 – Nuove tecnologie per il Manufacturing” per l’innovativo sistema Agilaser. “Negli ultimi anni l’industria automobilistica è diventata uno dei principali utilizzatori dei sistemi di lavorazione laser” ha detto Daniele Pecchini, amministratore delegato di Comau in occasione della consegna del premio. “Le applicazioni nel settore veicolistico sono ormai numerose ed in Europa assorbono circa il 30% della produzione di sorgenti ad alta potenza. La soluzione di Comau “Agilaser”, basata sulla tecnologia di saldatura remota, prevede lo spostamento “a distanza” del fascio laser sul pezzo in lavorazione, mediante la movimentazione rapidissima di specchi che intercettano la radiazione laser e la indirizzano sul punto di lavoro. Questo nostro brevetto è un importante tassello nella strategia di prodotto di Comau, che pone al centro l’innovazione tecnologica al servizio dell’industria automobilistica.” Grazie ai ridottissimi tempi di spostamento del fascio laser, dell’estrema versatilità e riconfigurabilità del sistema e dei ridotti costi di manutenzione, il sistema Agilaser permette una riduzione dei costi variabili, degli investimenti e delle aree occupate nello stabilimento. Una cella standard Agilaser può sostituisce fino a otto robot di saldatura tradizionali. In termini di prodotto i vantaggi sono altrettanto importanti poiché la tecnologia consente di eliminare i vincoli geometrici connessi alla presenza di pinze o torce di saldatura. Agilaser permette dunque di realizzare nuove architetture di veicolo, mantenendo la competitività sui costi e soddisfacendo le normative emergenti sull’ambiente e la sicurezza, attraverso la riduzione del peso ed il miglioramento del comportamento a collisione. La prima applicazione di Agilaser è stata introdotta a Mirafiori nel 2003 per la saldature porte della Fiat Idea e della Lancia Musa. Da allora i sistemi venduti in Italia e all’estero sono dieci, e di questi tre sono già operativi anche presso costruttori esterni al Gruppo Fiat. Tre saranno impiegati sulla linea della Nuova Punto che sarà prodotta a Melfi. Agilaser è il punto di arrivo di un percorso che ha coinvolto diverse realtà del Gruppo Fiat. Le attività di ricerca condotte dal Centro Ricerche Fiat sullo sviluppo e l’integrazione di applicazioni innovative della tecnologia laser.Hanno portato, alla fine degli Anni ’90, ad un progetto di valutazione degli aspetti tecnici ed economici dell’applicazione industriale condotto insieme a Fiat Auto e Iveco. Nel 2001, Crf e Comau hanno svolto uno specifico progetto per lo sviluppo di questa nuova tecnica di saldatura. Le competenze e le attività degli specialisti di Comau sono state determinanti per conseguire le caratteristiche di flessibilità e affidabilità in ambiente produttivo che rappresentano il vero vantaggio competitivo di Agilaser.  
   
   
IL MUSEO NICOLIS E ŠKODA ANCHE PER IL 2005 INSIEME ALLA RISCOPERTA DELLE AUTO D’EPOCA  
 
Villafranca, 18 maggio 2005 – Il Museo Nicolis dell’Auto della Tecnica della Meccanica, con sede a Villafranca in provincia di Verona, e Autogerma – Divisione Škoda hanno in comune la grande passione per le auto e la loro storia. Per questo, per il secondo anno, Škoda, che quest’anno festeggia il centenario della costruzione della prima autovettura uscita dallo stabilimento di Mlada Boleslav in Repubblica Ceca, ha scelto di veicolare proprio attraverso il Museo Nicolis il concorso, che si concluderà il 31 dicembre 2005, “Vinci Praga con Škoda Vintage 2005”, un’iniziativa volta ad ampliare la conoscenza della storia della marca Skoda e ad avvicinare i numerosi Club di appassionati che fanno capo al Museo. I primi 3500 visitatori con più di 18 anni che si recheranno al Museo Nicolis e compileranno l’apposita cartolina, potranno usufruire immediatamente di uno sconto sul biglietto d’ingresso e partecipare all’estrazione finale di un viaggio di 4 giorni per due persone a Praga, con visita alla fabbrica Škoda e all’Auto Museum di Mladá Boleslav, o di uno degli altri esclusivi premi in palio. Inoltre, i possessori di un’auto d’epoca Škoda costruita entro il 1983 che invieranno i dati della propria vettura, riceveranno in omaggio l’abbonamento di un anno alla rivista mensile “Ruoteclassiche”, dedicata agli appassionati di auto storiche. Il Museo Nicolis, creato da Luciano Nicolis, imprenditore che ha fatto confluire in questa opera la sua grande passione per la tecnica e la meccanica, il Museo offre scoperte ed emozioni insospettabili. Attraverso centinaia di automobili, motociclette, biciclette, macchine fotografiche, strumenti musicali, oggetti introvabili, c’è la storia emozionante e sorprendente dell’ingegno umano. Www.skoda-vintage.it  www.Museonicolis.com  
   
   
L'ARTISTA JAMES LUNA SCELTO DAL NATIONAL MUSEUM OF THE AMERICAN INDIAN SMITHSONIAN INSTITUTION PER LA BIENNALE DI VENEZIA - ARTI VISIVE 2005  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Il "National Museum of the American Indian-smithsonian Institution" ha scelto l'artista e performer James Luna per rappresentare il Museo e l'arte contemporanea Nativa Americana negli eventi collaterali della 51a edizione della Biennale di Venezia. L'opera di Luna sarà in mostra dall' 8 giugno al 6 novembre 2005 presso la Fondazione Querini-stampalia di Venezia. "A partire dall'inaugurazione pubblica sul National Mall a Washington D.c. Il 21 settembre 2004, il National Museum of the American Indian ha assunto un ancora più deciso impegno nel presentare l'arte contemporanea nativa a un pubblico internazionale" ha affermato W. Richard West Jr. (Southern Cheyenne), direttore fondatore del Museo. «James Luna, appartenente alla "La Jolla Band of Mission (Luiseño) Indians" della California del Sud, dimostra che gli artisti Nativi Americani creano e contribuiscono attivamente al discorso dell'arte contemporanea. È una grandissima opportunità avere Luna a rappresentare il Museo nel luogo più prestigioso del mondo per l'arte contemporanea". Le provocatorie performance e installazioni di Luna utilizzano lo humor e l'ironia nello sfidare gli spettatori a rivedere le loro percezioni su che cosa significhi essere Nativi Americani nel mondo contemporaneo, richiamando l'attenzione sulle difficoltà, le complessità e le sfide che i popoli indigeni si trovano oggi ad affrontare. Il lavoro di Luna è stato presentato in luoghi quali la Whitney Biennial e il New Museum of Contemporary Art di New York, la National Gallery in Canada, e il Nippon International Performance Art Festival in Giappone. Le sue storie sono uniche, tanto quanto lo è la sua riserva di La Jolla, eppure esse sono sufficientemente universali da attirare il pubblico di Tokyo, di New York, come pure del Saskatoon. Emendatio A Venezia Luna proporrà un complesso lavoro in tre parti intitolato Emendatio, etimo latino di "emendazione", definita come "l'atto di cambiare per il meglio, o di correggere ciò che è sbagliato o imperfetto. Miglioramento; eliminazione di errori o imperfezione." Come la precedente creazione costituita da performance e installazioni, anche Emendatio è multiforme, ricca di elementi audiovisivi, videoproiezioni e schermi sovrapposti, fotografie, oggetti di recupero, danza e partecipazione degli spettatori. La mostra rende onore ad un Indiano Luiseño, Pablo Tac, inviato nel 1830 da una missione francescana in California a Roma, dove morì undici anni più tardi, dopo aver completato la stesura di una storia scritta del suo popolo. Emendatio rievoca e riafferma i legami storici, geografici e culturali tra l'Italia e l'America indigena, e le connessioni tra il passato e il presente. Essa prosegue un discorso iniziato dall'artista Fred Wilson nella sua mostra "Speak of Me as I Am" (Parla di Me Come Sono) alla Biennale di Venezia del 2003, che esaminava le connessioni storiche tra Venezia e l'Africa. Emendatio è curata da Truman Lowe e Paul Chaat Smith del National Museum of the American Indian.  
   
   
GIORGIO OLIVIERI. SULL’ORLO DELLA LUCE GIUSEPPE RIVADOSSI. IL CUSTODE DEL TEMPO LA GALLERIA D’ARTE MODERNA PALAZZO FORTI DI VERONA PROROGA FINO AL 31 LUGLIO 2005  
 
Verona, 18 maggio 2005 - Giorgio Olivieri - Sull’orlo della luce La mostra dell’artista veronese Giorgio Olivieri, uno dei massimi esponenti della ‘Pittura analitica’ presenta circa ottanta opere in un profilo antologico che si apre con i ‘quadri-oggetto’, geometrici, dei primi anni ’70, attraversa le opere degli anni ’80 e ’90 caratterizzate da una maggiore libertà espressiva e cromatica, per giungere ai dipinti più recenti percorsi da spaghi, qui vere e proprie corde impreziosite da nappe che si dispongono lungo il perimetro della tela o ne intersecano la superficie. Mostra a cura di Giorgio Cortenova. Catalogo Marsilio Editore. Testi di Claudio Cerritelli, Giorgio Cortenova, Roberto Lambarelli, Claudio Spadoni, Angela Tagliaferro. Giuseppe Rivadossi - Il custode del tempo La mostra di Giuseppe Rivadossi, scultore e designer bresciano, raccoglie gli esiti più significativi del lavoro dell’artista: dalle terracotte ai bronzi, alle opere di design. Rivadossi interpreta lo spazio dell’abitare come spazio della comunicazione e plasma nella materia i grandi archetipi della vita, dell’amore e della poesia attraverso temi mitici e quotidiani. Dalle “Custodie” alle “Madri”, le sue forme possenti e armoniose, nascono per contenere uno spazio e difendere l’enigmatico tempo dell’anima. Mostra a cura di Giorgio Cortenova. Catalogo Marsilio Editore. Testi di Mario Botta, Mauro Corradini, Giorgio Cortenova, Domenico Montalto, Patrizia Nuzzo. Www.palazzoforti.it  
   
   
VANGI SCULTURE E DISEGNI PADOVA, PALAZZO DELLA RAGIONE 22 MAGGIO 2005 – 24 LUGLIO 2005  
 
Padova, 18 maggio 2005 – La città veneta ospita dal 22 maggio al 24 luglio 2005, nel Salone del Palazzo della Ragione, una grande personale di Giuliano Vangi. La mostra di Padova è voluta dall'Amministrazione comunale e realizzata dall'Assessorato alle Politiche Culturali in collaborazione con lo Studio Copernico di Milano; il progetto di allestimento è dello Studio Barato, eseguito da "L'artigiana". Il catalogo, edito dalla Bandecchi e Vivaldi di Pontedera, contiene saggi introduttivi di Sergeij Androssov e Giorgio Segato. Per Vangi questo è un ritorno: già nel 1997, aveva approntato il presbiterio con ambone, cattedra vescovile e un crocifisso alto tre metri per il Duomo cittadino. In questa ampia esposizione l'artista toscano presenta le sue ultime realizzazioni, connotate da uno struggente senso della contemporaneità, capaci di narrare nel bronzo e nel marmo i disagi e le violenze dei nostri tempi, dalle guerre al senso di solitudine che assedia l'animo umano. La poetica di Vangi, sviluppata attraverso opere dal potente impatto figurativo, aderisce con forza ai tempi del nostro vissuto contemporaneo; la sua arte è denotata da un potente impulso a rinnovarsi, tramite una ricerca principalmente basata sulla scelta dei materiali e dalle linee di deformazione che a volte scarnificano o ricompattano o feriscono la "carne" di opere sempre elegantemente costruite e con fisionomie riconoscibili come cifra stilistica propria di Vangi. In quella che è la più estesa sala pensile affrescata al mondo, Vangi presenta quindici sculture e una trentina di disegni: studi preparatori che documentano alcune fasi creative delle opere. Tra le sculture selezionate, tese a illustrare il percorso artistico e umano compiuto negli anni da Vangi oltre che essere un importante paradigma per la lettura dello sviluppo dell'arte italiana del secondo Novecento, è da rilevare la suggestiva presenza della "Donna che ride", opera in alluminio policromo del 1968. Si passa poi alle opere degli anni '70 (come "Iacopo" esposto nel 1980 a Firenze al Giardino delle Oblate e nel 1995 alla fondamentale mostra fiorentina di Forte Belvedere), fino a giungere al gruppo di sculture composto nel 2003/2004, realistica presa di posizione - umana e filosofica - contro la belluina violenza e l'oppressione dell'uomo da parte dell'uomo. "C'era una volta", opera inedita e mai presentata al pubblico eseguita nel 2005, vuol rappresentare la sintesi-denuncia contro un mondo sempre più culturalmente approssimativo, malvagiamente aggressivo e con poca speranza di resurrezione. La scultura policroma è realizzata in fibra di carbonio e altre speciali leghe, con l'innesto di inserti estremamente realistici, come protesi oculari e dentali. Nato a Barberino di Mugello - Firenze - nel 1931, dopo l'Istituto d'Arte fiorentino, allievo di Bruno Innocenti, e una parentesi d'insegnamento a Pesaro, Giuliano Vangi si trasferisce dal 1959 al '62 in Brasile. Al rientro in Italia, si verifica per lo scultore un ritorno al figurativo con la realizzazione di opere altamente evocative: le espressioni dei suoi volti sono tante finestre simboliche, spalancate sui sentimenti di un'umanità in continua ricerca del proprio "io". Nella seconda metà degli anni '60, la svolta: Carlo Ludovico Ragghianti organizza la grande mostra di Firenze alla Strozzina. Memorabili le successive mostre alla Permanente di Milano del 1977 e alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, nel 1989/90, una magnifica antologica ritenuta da Roberto Tassi come "la più bella vista in Italia negli ultimi trent'anni" (la Repubblica del 17 gennaio 1990). L'anno successivo, le opere di Vangi - un ciclo di bronzi, marmi e legni policromi per la maggior parte inediti - vengono accolte nei suggestivi spazi di Castel Sant'elmo a Napoli. Altro fondamentale omaggio gli viene tributato nel 1995 con l'imponente esposizione al Forte di Belvedere, da dove gli sguardi delle sculture campeggiano sul panorama fiorentino. Del 2001 è la personale all'Ermitage di San Pietroburgo. Vangi ha inoltre collocato nel centro storico di Siena, prima volta per un artista contemporaneo dopo quattro secoli, la lupa simbolo della città; nel 1997 appronta, per la Cattedrale di Padova, il presbiterio con ambone, cattedra vescovile e un crocifisso alto tre metri. L'anno dopo esegue per la nuova sede della Banca d'Italia alla periferia di Roma la "Donna con albero", un granito di oltre cinque metri, mentre del 1999 è "Varcare la soglia", gruppo scultoreo in marmi policromi per l'ingresso dei Musei Vaticani. Realizza all'inizio del secondo millennio l'altare con relativo ambone per il Duomo di Pisa e l'ambone per la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, progettata da Renzo Piano: si tratta di un complesso in pietra garganica con undici personaggi a grandezza naturale che illustrano l'episodio evangelico della visita di Maria di Magdala al sepolcro di Cristo. A Mishima, non distante da Tokyo, sopra una collina a contatto visivo col Monte Fuji, sorge il Museo Vangi inaugurato nella primavera del 2002 - è la prima volta che il Giappone intitola una struttura espositiva permanente a un artista occidentale. L'edificio ultramoderno presenta una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, di cui 2.000 coperti; il vasto parco collinare contiene alcune tra le maggiori installazioni dello scultore toscano, la cui opera è attentamente seguita nel Paese del Sol Levante. Ha inoltre realizzato un "Giobbe nel deserto" su lastra di marmo per una Cappella in Versilia progettata da Mario Botta, mentre per la Chiesa di Seriate (sempre su progetto di Botta) ha composto l'abside dalla quale campeggia un Cristo di tre metri e mezzo, con la parte inferiore in positivo e la parte superiore scavata in negativo - indice di evanescenza e di resurrezione -, circondato dalle Pie Donne e, sullo sfondo, il paesaggio bergamasco con il profilo esterno della Chiesa. Nel 2004, la mostra milanese "Grande racconto" alla Rotonda della Besana e nel Chiostro di S. Agostino a Pietrasanta. A Vangi sono stati assegnati tra gli altri il Premio dei Lincei e quello del Presidente della Repubblica, il Michelangelo, il Praemium Imperiale nipponico e, di recente, il premio per la scultura "Libero Andreotti". Due suoi lavori si trovano nella Biblioteca e nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama, sede del Senato; tre grandi opere sono state collocate all'interno di un parco privato a Seul, in Corea. Http://padovacultura.padovanet.it  
   
   
TEATRO ARSENALE : L’ULTIMA GIORNATA DI UN CONDANNATO A MORTE DI VICTOR HUGO  
 
 Milano, 18 maggio 2005 - In uno scenario da girone dantesco si consuma lenta e spietata la drammatica attesa di un uomo cui sta per essere brutalmente tolta la vita perché “giustizia sia fatta”. I colpi dei martelli dei carpentieri che allestiscono il patibolo penetrano come un tarlo nella mente del condannato, minano la sua lucida percezione di quanto sta per avvenire e lo gettano senza pietà nell’angosciosa attesa di interpretare il proprio macabro ruolo al cospetto di una folla abominevole e urlante. A fare da contraltare il nitido pensiero di Cesare Beccaria che, come a voler segnare una delle possibili tracce da seguire, pone sul cammino del racconto gli elementi necessari per prendere posizione, per decidere da che parte stare. Lunedì 23 e martedì 24 maggio 2005, alle ore 14:30, per la manifestazione “Teatro di Giorno” www.Teatroarsenale.org  
   
   
TUTTO IL SILENZIO, PAROLA PER PAROLA VENTI MILA PRESENZE E 50 AUTORI PER LA RASSEGNA CURATA DA ANNA BENEDETTI CHE DOMANI CHIUDE LA X° EDIZIONE CON LE MACCHINE DI LEONARDO  
 
Firenze, 18 maggio 2005 - L’incontro di oggi, con lo storico della scienza Paolo Galluzzi sulle Macchine di Leonardo (Giunti editore), conclude la X° edizione di Leggere per non dimenticare, mentre già si lavora al programma della prossima, che avrà come sempre un parterre di autori eccellentissimi e, come tema, Il silenzio e le parole, ossia uno dei paradossi della modernità, travolta simmetricamente dal trionfo del rumore e dall’incapacità di dialogare. L’argomento è peraltro assai prossimo allo Spaesamento, l’ambiguo stato d’animo che tormenta il nostro tempo, al quale erano dedicati i 50 incontri dell’ultima stagione, svoltisi alla Biblioteca Comunale Centrale, tranne l’Omaggio a Alessandro Parrochi e la Giornata della memoria ospiti al Teatro della Pergola. Nel suo insieme il bilancio della rassegna, organizzata dall’Assessorato alla Cultura a cura di Anna Benedetti, può definirsi molto buono, sia in termini di audience (circa 20 mila persone), sia per la qualità degli scrittori: da Canfora a Rosetta Loy, da Ginsborg a Edoardo Boncinelli, da Veltroni a Bartezzaghi, da Vecchioni al filoso Givone hanno tutti trattato temi vivi e importanti (ideologia e politica, comunicazione e società, scuola e scienza, clima e ambiente, magia e linguaggio e altri ancora), presentati da numeri uno quali Bodei e Cacciari, Ciliberto e Golino, Mina Gregori e Francesco Sabatini, Aldo Schiavone e lo stesso sindaco Domenici. Nel tentativo di fare della lettura sempre di più un piacere, Leggere per non dimenticare ha legato numerosi appuntamenti alla musica, arte, spettacolo. Per esempio, l’incontro con Sergio Staino è stato preceduto da proiezioni con Vittorio Sonetti voce e piano; quello con Francesco Cataluccio da un video curato da Gabriella Maleti e quello con Nico Orengo da immagini della sua Liguria, presenza costante nei suoi libri. Altre immagini hanno accompagnato le considerazioni di Stefano Levi della Torre sulla pittura di Caravaggio, nonché gli interventi di Cristiana Franco, Erri de Luca, Stefano Moriggi, Chiara Ingrao - Laura Lombardo Radice, Laura Pariani. Successo particolare ha avuto Uno scrittore adottato dalle scuole, l’iniziativa ideata per avvicinare i ragazzi alla lettura. Oltre all’incontro alla Biblioteca Comunale Centrale, alcuni autori sono andati anche nelle classi: Staino ha presentato La guerra di Peter, Cristina Acidini Il leone e la lupa, Stefano Moriggi Le tre bocche di cerbero. Alla biblioteca Il Torrione di Brozzi Clara Sereni ha letto il suo romanzo Le merendanze ai volontari del Gruppo 334, che ha poi organizzato un merendanzo, ossia una festa a metà tra merenda e pranzo. Chiara Ingrao ha invece raccontato ai detenuti di Sollicciano gli ultimi dieci anni di vita di sua madre, insegnante volontaria nel carcere romano di Rebibbia. Questo metodo di lavoro, arricchito dalle emittenti Controradio e Controradio Club con interviste esclusive agli autori, sta dando frutti assai belli e caratterizzerà anche Leggere per non dimenticare 2005/2006. A ragionare sul Silenzio e le parole verranno autori scelti tra i “freschi di stampa”, cioè le novità in libreria. Tra gli altri: Bodei, Eugenio Borgna, Canfora, De Luca, Givone, Margherita Hack, Raffaele La Capria, Claudio Magris, Giovanni Pettinato. “Per riscoprire la vitale dimensione del silenzio”, ricorda Anna Benedetti insistendo sulla stringente attualità dell’argomento, “ci inoltreremo nelle parole: in quelle della filosofia, che sono fin dall’inizio una scelta di articolare intuizioni originarie che non emergono nel commercio comunicativo quotidiano; in quelle della psicoanalisi, necessariamente autentiche, non mediate da sovrapposizioni, ma tali da rievocare inconsciamente le emozioni originali. E vedremo che la stessa efficacia della conoscenza scientifica, della narrativa, delle produzioni artistiche nasce sullo sfondo di un silenzio attivo. Non mancheranno riflessioni sul linguaggio, ne’ dimenticheremo di ragionare sulla possibilità concreta di un silenzio essenziale, sul silenzio del sacro come strumento di uscita dal quotidiano di una condizione interiore profondamente legata alla possibilità stessa della percezione del divino”.  
   
   
LE CADRE NOIR DE SAUMUR A FIRENZE: NEL PARCO REALE DEL GIARDINO DI BOBOLI, CAVALLI E CAVALIERI DELL’ANTICA SCUOLA DI EQUITAZIONE FRANCESE  
 
Firenze, 17 maggio 2005 - Il Giardino di Boboli riscopre gli antichi fasti del periodo mediceo con il ritorno dei cavalli e dell’arte equestre legata alla tradizione rinascimentale italiana. Proprio Firenze è stata scelta, fra le città storiche italiane, per accogliere la prima presentazione in Italia del Cadre Noir, la spettacolare ed insolita rappresentazione equestre e musicale offerta dall’antica e rinomata Scuola Nazionale di Equitazione francese di Saumur. Per tre serate (21, 23, 25 giugno 2005 - ore 22,00) nel prestigioso Prato delle Colonne del Parco Reale del Giardino di Boboli a Firenze, mai concesso prima per una manifestazione così impegnativa, i cavalieri della Scuola di Saumur si esibiranno con quaranta cavalli in una delle performance più suggestive ed entusiasmanti al mondo che coniuga tradizione, cultura, disciplina, sport e musica. Allestimenti scenografici di assoluto prestigio ed un emozionante gioco di luci e ombre trasformeranno il Prato delle Colonne in teatro all’aria aperta riportandolo indietro nel tempo quando accoglieva giostre, caroselli e ballari equestri in occasione dei festeggiamenti della corte dei Medici. Durante l’esibizione (circa un’ora e trentacinque minuti) i cavalli, magistralmente guidati dal corpo insegnanti del Cadre Noir in uniforme nera e speroni, daranno prova di abilità e destrezza nei celebri “Sautes d’Ecole” - salti ed evoluzioni di Alta Scuola che richiamano il motto dell’equitazione francese “impulsion, grâce, et légèreté” - accompagnati dalle musiche di Verdi, Mozart e Offenbach eseguite dal vivo dall’Orchestra della Toscana eccezionalmente diretta dal celebre violinista francese Gérard Caussé, interprete duttile di ampio repertorio. Lo spettacolo, inserito nel calendario del Maggio Musicale Fiorentino, è suddiviso in 14 “quadri”, ciascuno legato ad una specifica disciplina equestre, con altrettanti ingressi in scena di cavalli e cavalieri. Una voce narrante spiegherà di volta in volta al pubblico le figure eseguite dai cavalli e la difficoltà dei movimenti che sono chiamati ad eseguire. La formazione della Scuola di Saumur risale ai primi anni del sedicesimo secolo come Accademia equestre, ma è nei primi anni dell’800 che i cavalieri mostrarono in pubblico per la prima volta le evoluzioni dei propri cavalli. Da allora la scuola ha mantenuto inalterata le sua rigorosa disciplina nota soprattutto per la perfetta esecuzione di acrobatici “salti” che, per la loro naturalezza e leggiadria, hanno valso a Saumur il soprannome di “scuola di leggerezza”. Alla Scuola di Saumur spetta inoltre l’onore e l’onere di mantenere la nobile tradizione francese dell’arte dell’equitazione. Un’arte che affonda le proprie radici nel Rinascimento italiano e in particolare nella rinomata scuola di equitazione napoletana, che nella seconda metà del Cinquecento fu patria e centro d’irradiamento in tutta Europa dei principi dell’equitazione. Da qui il sorgere anche in Francia, Austria ed in altri Paesi di centri deputati all’istruzione delle tecniche partenopee. La Scuola di Saumur e quella Spagnola di Vienna ne sono probabilmente gli ultimi eredi. Firenze accoglierà lo spettacolo grazie al fondamentale contributo di Banca Cr Firenze, Bnp Paribas, Findomestic Banca e Centrovita, promotori e finanziatori dell’iniziativa in collaborazione con la Società Toscana per il Cavallo da Sella, che si sono fatti portavoce del gemellaggio Italia – Francia all’insegna dello sport e della cultura e si sono adoperati per mettere in campo tutte le risorse della città coinvolgendo partner prestigiosi come il Comune di Firenze, la Soprintendenza del Polo Museale Fiorentino e la Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggi di Firenze, Pistoia e Prato, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della Toscana, l’Istituto Francese di Firenze e il Ministero dello sport di Parigi. Per realizzare questa esibizione unica nel suo genere, curata sul piano organizzativo da Scaramuzzi Team Girovagare Viaggi, sono previsti sofisticati interventi tecnici con investimenti consistenti in allestimenti e strutture di accoglimento: il proscenio di circa 2200 metri quadri, realizzato con 630 tonnellate di microsabbia silicea cosparsa sul terreno, sarà circondato da oltre 300 punti luce distribuiti su quattro torri alte otto metri ed ospiterà un’imponente quinta scenica di trentasei metri per sei di altezza, raffigurante il Ponte Vecchio di Firenze nella cui arcata centrale troveranno posto i musicisti dell’Orchestra della Toscana. I cavalli saranno ospitati in 44 box realizzati appositamente in prossimità del palcoscenico e, durante il giorno, sarà possibile visitare l’area destinata all’allenamento e allo prove dello spettacolo per il quale sono previsti 2000 posti per ciascuna rappresentazione. L’intervento nel Parco delle Colonne, reso possibile grazie alla disponibilità e collaborazione della Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino ed in particolare della direzione del Giardino di Boboli, sarà realizzato nel pieno rispetto delle direttive ambientali e paesaggistiche per la salvaguardia delle statue e delle opere contenute nel Giardino dove, peraltro, verranno apportati anche alcuni miglioramenti. Al termine delle rappresentazioni infatti lo spazio occupato dal quadrato in sabbia verrà interamente ripristinato con un nuovo manto erboso, conferendo al Parco nuovo prestigio e rinnovata fruibilità. Nei giorni delle rappresentazioni il Giardino di Boboli sarà inoltre aperto al pubblico a partire dalle 19,30 con visite guidate alle strutture ed aree di degustazione di vini ed assaggi di prodotti tipici italiani e francesi. Per l’intera settimana si terranno inoltre convegni ed incontri con i cavalieri del Cadre Noir, in programma il 20 giugno nella Sala del Refettorio della Badia Fiesolana e il 22 giugno ore 17 all’Accademia dei Georgofili, incentrati sugli aspetti storico-culturali dell’arte equestre e sulle moderne discipline di allevamento ed addestramento.  
   
   
JURY CHECHI ALLA PAGANELLA BIKE SARA’ UNA NUOVA SFIDA BIANCHI – PAEZ DOMENICA 29 MAGGIO LA TERZA TAPPA DEL RITTER RAMPITOUR D’ITALIA IL “SIGNORE DEGLI ANELLI” È IL TESTIMONIAL DELL’ALTOPIANO  
 
Trento, 18 maggio 2005 - È una primavera pazzerella quella che quest’anno alterna belle e calde giornate di sole a noiosi periodi di pioggia, una primavera che in Trentino è scandita da una miriade di occasioni per vivere all’aria aperta sensazioni ed emozioni affascinanti. E nella mountain bike con la bella stagione sboccia il “Ritter Rampitour d’Italia” che quest’anno compie nove anni e presenta tutta una serie di novità. Nell’agenda dei bikers “affamati” di eventi di prestigio sono segnati in particolare cinque appuntamenti da non perdere, tutti con percorsi che portano gli appassionati attraverso alcune delle più note e suggestive località del Trentino. Uno di questi è la Paganella Bike, terza tappa del challenge, che quest’anno si presenta con una nuova veste grazie ad un tracciato completamente rivisto. La data da non scordare è quella del 29 maggio, e proporrà alla colorata ed affollata carovana di concorrenti una pedalata nel cuore delle Dolomiti di Brenta. L’altopiano della Paganella è, infatti, un magnifico balcone panoramico sulla Valle dell’Adige che gravita attorno al monte Paganella e alle inconfondibili Dolomiti, mèta privilegiata di indimenticabili escursioni nel Parco Naturale Adamello-brenta. Il parco è la più grande area protetta del Trentino, caratterizzata da un’immensa distesa di conifere, ma soprattutto è l’unica zona delle Alpi dove vivono gli ultimi esemplari di orso bruno, che in questi giorni sono stati visti scorrazzare anche nell’area interessata dal nuovo tracciato, ma che ovviamente non costituiscono pericolo. Per gli amanti della mountain bike l’altopiano rappresenta un vero e proprio paradiso: sono molti gli itinerari attrezzati, descritti in un’apposita guida, che portano alla scoperta dell’incantevole paesaggio naturale. Dall’impegnativo percorso della Paganella Bike, 41 chilometri su e giù per l’Altopiano, ai tragitti più brevi e facili, non c’è che l’imbarazzo della scelta per unire il divertimento della mountain bike al piacere di scoprire luoghi selvaggi ed incontaminati, di godere della vista di suggestivi scorci delle Dolomiti di Brenta, di fermarsi ad ascoltare i dolci rumori della natura. Ma i partecipanti alla Paganella Bike non avranno certo tempo per ammirare i panorami, piuttosto saranno impegnati nell’affrontare un tracciato che “regala” un dislivello di 1.354 metri disseminati lungo i 41,4 chilometri. Poco meno di metà, ovvero 18,6 km, sono tratti in salita, con il Dosson a 1.450 metri che si affronta subito dopo il via. Ci sono poi 13,5 chilometri di discesa che chiedono comunque grande concentrazione ed i rimanenti tratti (9,3) in falsopiano non permettono certo di definire la Paganella Bike una gara-passeggiata. Quest’anno a dare un tocco di originalità ci sarà anche Jury Chechi che sull’Altopiano della Paganella è di casa e dove spesso si è allenato prima di diventarne il testimonial. La medaglia olimpica di Atene darà il via alla gara, pedalerà anche per qualche chilometro, ma soprattutto sarà lui ad incoronare i nuovi vincitori della Paganella Bike. E domenica 29 maggio ci si aspetta la nuova sfida tra il colombiano Leonardo Paez e Ramon Bianchi, la maglia rosa del Ritter Rampitour d’Italia: il sudamericano non ha “digerito” la sconfitta alla seconda tappa ed ha promesso la riscossa. Www.rampitour.com  
   
   
WTCC: ROB HUFF SALVA A METÀ LA GIORNATA DI CHEVROLET MENU E LARINI ELIMINATI AL PRIMO GIRO DELLA PRIMA GARA PER INCIDENTE, HUFF DURANTE LA SECONDA  
 
Roma, 18 maggio 2005 - Il pilota inglese Rob Huff assicura a Chevrolet solo una delle gare 5 e 6 del Campionato Mondiale Turismo (Wtcc) 2005 che si è svolto nel weekend a Silverstone. Dopo una partenza al fulmicotone, ha terminato in 13° posizione grazie ad una corsa intelligente e produttiva. Giornata meno fortunata per Nicola Larini e Alain Menu. Entrambi i piloti sono stati coinvolti in un incidente al primo giro della gara 1 che ha causato l’eliminazione delle due auto in un colpo solo. Se è stato possibile riparare la vettura di Menu durante la pausa tra le due gare, per Nicola Larini non c’è stato niente da fare. “Uscendo dalla Becketts ero dietro a tre auto che volevano guadagnare posizioni ‘sportellandosi’ pesantemente”, spiega Alain Menu. “L’inevitabile è successo quando una di queste ha iniziato a girarsi. Ho cercato di tenermi sulla destra il più possibile per evitare la vettura, ma sono finito sull’erba dove anche la mia auto ha iniziato a girare terminando contro le barriere: l’impatto mi ha fatto perdere la ruota posteriore destra. Dopo l’incidente a Magny Cours e questo qui di oggi spero proprio di avere un po’ più di fortuna tra due settimane a Imola”. Grazie all’enorme lavoro del team Rlm, che ha sfruttato sapientemente tutte le proprie risorse, l’auto di Menu è stata riparata in tempo per l’inizio della seconda gara, partendo dai box. “Ho cominciato bene”, dice Nicola Larini. “Ma poco dopo una vettura si è girata davanti a me ed ha iniziato a venirmi contro finché non mi ha colpito spingendomi contro le barriere e strappandomi letteralmente la sospensione anteriore destra”. Il danno provocato era troppo grave per poter essere riparato, così la squadra ha concentrato il proprio lavoro in modo che la vettura di Menu fosse in pista per la seconda gara. Rob Huff è stato più fortunato durante questo evento giocato in casa, almeno per quanto riguarda la prima gara. “Ho iniziato molto bene,” commenta il pilota. “L’auto rispondeva benissimo, era incollata alla strada in maniera eccezionale, e sono riuscito a sorpassare almeno quattro auto, dall’esterno, prima della prima curva. Al di là di questo, ho avuto solo un piccolo problema di accensione, probabilmente solo un sensore riparato per la seconda gara”. Sfortunatamente, come per i suoi compagni di squadra durante la prima gara, la corsa di Huff non è durata nemmeno un giro. Il pilota della Honda, Colciago, ha spinto la Bmw di Garcia che in rotazione ha finito per colpire Becketts: Huff non ha potuto evitare la vettura ferma. “Non ho potuto fare niente per evitarlo”, afferma con delusione Huff. “La violenza dell’impatto ha sradicato la ruota posteriore sinistra e così si è conclusa la mia gara”. Alain Menu, nel frattempo, partendo dai box ha portato a casa una lodevole 13° posizione, considerando il fatto che la squadra non aveva avuto tempo per fare un’ultima revisione. “Non è sicuramente stato un buon weekend per noi”, dice Eric Nève, responsabile Chevrolet Europe Motorsports. “Posso solo ripetere ciò che ho detto a Magny-cours, ovvero che il livello qualitativo di molti piloti è inferiore allo standard richiesto per un Campionato Mondiale. Sono dell’idea che Chevrolet abbia avuto la sua buona dose di sfortuna perché ancora una volta dovremo investire il nostro tempo e le nostre risorse per riparare le auto invece di impiegare tali risorse per migliorare le nostre performance per la prossima gara a Imola”. Le gare 7 e 8 del Campionato Mondiale Turismo (Wtcc) si svolgeranno a Imola il 29 maggio prossimo. Silverstone – Risultati Gara 1: 1. G.tarquini (Alfa Romeo) 14 giri in 20m35s654 (velocità media: 147.79 km/h); 2. J.thompson (Alfa Romeo) + 1s287; 3. F.giovanardi (Alfa Romeo) + 1s626; 4. A.farfus (Alfa Romeo) + 1s924; 5. A.priaulx (Bmw) + 4s386; 13. R.huff (Chevrolet) + 21s842; Dnf* N.larini (Chevrolet) Incidente; Dnf* A.menu (Chevrolet) Incidente. Silverstone – Risultati Gara 2: 1. R.rydell (Seat) 14 giri in 21m43s465 (Velocità media: 140.11 km/h); 2. J.plato (Seat) + 4s709; 3. G.tarquini (Alfa Romeo) + 5s049; 4. A.farfus (Alfa Romeo) + 5s557; 5. J.gene (Seat) + 6s712; 13. A.menu (Chevrolet) + 25s422; Dnf* R.huff (Chevrolet) Incidente; Dnf* N.larini (Chevrolet) Incidente.  
   
   
34A MARCIA PRE NJMEGEN 2005: OGGI A MILANO PRESENTAZIONE DELL’EVENTO SPORTIVO E DI BENEFICENZA CHE SI TERRÀ IL 5 GIUGNO PROSSIMO A MALNATE (VA)  
 
 Milano, 18 maggio 2005 - Presentata ieri a Milano la 34esima edizione della marcia non competitiva internazionale civile e militare Pre Njmegen 2005 che dal 1972 si svolge a Malnate, in provincia di Varese. Un nuovo percorso nel verde dei boschi del bacino territoriale tra Varese e Como e un’iniziativa di Solidarietà, caratterizzano questa edizione che si terrà domenica, 5 giugno 2005. La Pre Njmegen – nata dall’iniziativa di Fulvio Campiotti, giornalista de Il Corriere della Sera - si ispirava alle "Marce Internazionali di quattro giorni" di Nimega (Olanda), annualmente organizzate dalla Lega Reale Olandese per l'Educazione Fisica. Carattere peculiare della Pre Njmegen, che la rende unica in Italia e una delle poche in Europa, è di essere una marcia non competitiva internazionale civile e militare animata esclusivamente dallo spirito decubertiano dello sport. Già dagli albori la manifestazione ebbe la tutela dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. La partecipazione militare, dapprima limitata solo a compagini italiane, si è estesa col tempo a reparti internazionali. Il percorso alternativo di 6, 12, 20 e 30 chilometri – che si snoda tra la provincia di Varese e di Como - si adatta alle capacità delle più svariate tipologie di partecipanti: bambini, giovani, anziani, gruppi caratteristici, corpi militari. In questa edizione i marciatori avranno il piacere di immergersi nel verde e nel silenzio di passaggi caratteristici quali i boschi di Monte Morone (Comune di Malnate); la zona cinofila e cascina Pianezza (Comune di Cantello); la Pineta delle Trincee e la Valle del Tibis (Comune di Rodero); la zona della vecchia Ferrovia della Valmorea (Comuni di Cagno e Valmorea). La 34esima edizione ha ricevuto diversi Patrocini: Regione Lombardia, Provincia di Varese, Provincia di Como, Comune di Varese, Comune di Como, Comune di Malnate, Coni, Fiasp, Gazzetta dello Sport. Alla conferenza stampa presenti diversi rappresentanti delle istituzioni pubbliche, in particolare: l’Assessore allo Sport Giovani e Turismo della Regione Lombardia Pier Gianni Prosperini, il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Attilio Fontana e il Consigliere Regionale Giuseppe Adamoli. La marcia è stata arricchita da un’iniziativa di beneficenza “Pre Njmegen per la Solidarietà”: una partita di calcio tra la Nazionale Calcio Tv contro la Nazionale Direttori Tv Mediaset, il cui ricavato sarà devoluto all’Ail (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma). Prevista la partecipazione amichevole del Gabibbo. La partita di calcio verrà anticipata da sfilate ed esibizioni di diverse associazioni sportive giovanili presenti sul territorio allo scopo di coinvolgere e sensibilizzare i più giovani alle iniziative di solidarietà. Le madrine della 34esima edizione della Pre Njmegen saranno Giorgia Cardaci e Nancy Comelli. Giorgia, diplomata allo Stabile di Torino, è conosciuta per l’interpretazione del personaggio di Anna Murazzi, la segretaria del direttore in Camera Café in onda su Italia 1, Mediaset. Nel suo excursus professionale cinema e teatro che continua ad approfondire. Ballerina di danza classica e tango argentino, oggi studia anche canto. Dolce e determinata, ironica, frizzante, grintosa non certamente ‘remissiva’ come il personaggio di Camera Cafè! Nancy dopo avere frequentato l'accademia "music art and show" dove studia danza, canto e recitazione approda nell’ambiente televisivo come valletta di Mike Bongiorno. Presenzia ad eventi e trasmissioni televisive e continua a studiare recitazione presso il "centro teatro attivo" di Milano. Nel tempo libero si occupa dei suoi due bassotti - Arturo e Camilla - pratica tanto sport e da poco si interessa alla kick boxing e perciò attenzione a non farla arrabbiare!  
   
   
DOMENICA TEMPO DI SPORT, TEMPO DI FESTA  
 
 Milano, 18 maggio 2005 - Domenica Tempo di Sport, Tempo di Festa: così si traduce per il Centro Sportivo Italiano il tema del Congresso Eucaristico Nazionale "Senza la Domenica non possiamo vivere" (Bari 21/29 maggio). La Domenica è giorno del Signore, gelosamente custodito e promosso dalla Chiesa, ma anche giorno dell'uomo, e per questo tempo di festa, vitalità, convivialità e, contemporaneamente, di spiritualità. Da sempre il Csi promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell'uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. In questo contesto il Csi è impegnato a contrastare il tempo della Domenica come tempo ozioso, evasivo e vuoto, e a qualificare la storia degli uomini attraverso attività ludiche, sportive, solidali. La Domenica costituisce per il Csi il cardine per valorizzare i circa 8.000 tornei che ogni anno vengono organizzati. In occasione del Congresso Eucaristico di Bari, saranno numerose le attività promosse dal Centro Sportivo Italiano allo scopo di comunicare il valore educativo dello sport ai giovani delle scuole superiori, delle parrocchie e degli oratori pugliesi. Nell’area esterna dei padiglioni della Fiera del Levante, a partire dalle 21.30 di sabato 21 fino alle 18.30 di venerdì 27 maggio, sarà allestito il Villaggio dello Sport del Csi. Una struttura mobile con stand espositivi, campi di pallavolo, calcio a cinque, basket e calciobalilla umano che resterà a disposizione dei giovani pugliesi per tutta la settimana. Nell’area meeting interna alla Fiera del Levante, il Centro Sportivo Italiano organizzerà la manifestazione “Campioni nello sport, campioni nella vita”. Si tratta di tre talk show che avranno come protagonisti alcuni campioni dello sport, che racconteranno la loro esperienza, dialogando con i giovani delle scuole di Bari. Hanno già confermato la loro adesione all’iniziativa l’ex azzurro della pallavolo Roberto Masciarelli (lunedì mattina), l’ex componente del Setterosa olimpico Maddalena Musumeci (martedì mattina) e l’olimpico della pallanuoto maschile Francesco Attolico (mercoledì mattina). Nel corso degli incontri sarà presentata anche la collana di libri del Csi “Per sport”. Nell’area fieristica saranno presenti anche alcuni stand del Csi che presenteranno il Progetto Oratorio e un Motor Home che cercherà di stimolare i giovani a diventare volontari nello sport.  
   
   
MOTO D'ACQUA.: A FANO ANCORA SUPER MONTI. IL ROMAGNOLO VINCE ANCHE NELLA SECONDA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO MOTO D'ACQUA  
 
Milano, 18 maggio 2005 - Si è disputata a Fano , lo scorso sabato e domenica, la seconda prova del Campionato Italiano Moto d'Acqua. Alberto Monti ha vinto entrambe le gare, aggiudicandosi nettamente la vittoria nella Ski Superstock; sul secondo e terzo gradino del podio sono saliti gli agguerritissimi piloti Franco Piscaglia e Giacomo Gellini; alle loro spalle, con un ottimo 4° posto finale, si è classificata Alessia Idà. Nella Ski Limited femminile la riminese Tatiana Mercuriali ha conquistato entrambe le gare, ottenendo così la prima vittoria della stagione; seconda classificata la romagnola Elisa Sabatino, davanti al pilota di Arezzo, Nadia Sestini. Nella Runabout Superstock, il campione italiano uscente, Angelo Bertozzi, si è aggiudicato due secondi posti tattici che gli hanno consentito di salire sul gradino più alto del podio; secondo classificato il cagliaritano Alessio schintu; terzo posto per il milanese Cesare Vismara. Nella Runabout Stock affermazione netta del pilota di Rimini, Bruno Secchiaroli davanti al romano Dario Gestri e al foggiano Raffaele Benini. Nella Ski Limited vince il foggiano Franco Piscaglia; il cagliaritano Gianni d'Aquila si afferma nella Runabout Limited; tra gli Esordienti la vittoria va al pilota romano Mirco Iattarelli. Da sottolineare nel Frestyle Pro, il giovane padovano Rosario Caruso vince entrambe le gare davanti al fortissimo pilota romano, Federico Bufacchi. Il Freestyle Expert vede invece l'affermazione del pesarese Carlo Trebbi. La prossima gara prevista in calendario per il Campionato Italiano Moto d'acqua 2005 si svolgerà a Palermo il 11 e 12 giugno 2005.