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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Maggio 2005
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PRESENTATO AL CNEL IL X RAPPORTO SULLA TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA - I RAPPORTO SULLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA  
 
Roma, 31 maggio 2005 - Ammonta a 66,6 miliardi di euro, in Italia, il valore del mercato dell’Ict (Information and Communication Technology). Un dato che colloca il nostro Paese al quarto posto tra i partner europei, dopo Germania (128,3), Regno Unito (114,1 miliardi) e Francia (90,6). Se, invece, si considera l’incidenza del settore rispetto al Pil, l’Italia è al di sotto della media europea (5,2% contro 6,1%). E’ quanto emerge dal X Rapporto sulla tecnologia dell’informazione e della comunicazione in Italia, elaborato da Fti (Forum per la Tecnologia dell’Informazione) in collaborazione e con il patrocinio del Cnel, presentato oggi a Villa Lubin. Il volume (che sarà pubblicato da Franco Angeli) è dedicato quest’anno al tema “L’ict trasforma la società. Gruppi sociali e imprese nella e-society” e si caratterizza per il maggiore spazio riservato ai temi socio-economici e socio-culturali connessi alla tecnologia. Le imprese che operano nel settore rappresentano appena lo 0,9% del totale (85.600). Nell’ict, lavora il 3,1% degli occupati italiani, distribuiti per il 74,7% nei servizi (di cui il 21,1% nelle telecomunicazioni), e per il 25,3% nel manifatturiero. Ancora bassa la presenza femminile, che non supera il 24% degli addetti. Percentuali più alte di donne si registrano nei reparti amministrativi (69%) e nel marketing (53%), mentre si scende al 18% nelle vendite e, soprattutto, al 9% nel top management. A sorpresa, però, il nostro è tra i Paesi con più donne nei ruoli tecnici, con il 22%, al pari della Svezia e superato solo da Danimarca (23%) e Irlanda (26%). Ma, accanto alle donne “inserite in ascesa”, nel mondo dell’Ict restano le “grandi escluse”: pensionate, casalinghe, artigiane, piccole commercianti e mini-imprenditrici, ancora lontane dalle nuove tecnologie. L’italia “digitale” descritta dal Rapporto evidenzia un incremento dell’offerta dei prodotti e dei servizi in ambito domestico, una tendenza verso una maggiore terziarizzazione, un aumento dell’adozione di sistemi per la sicurezza e delle applicazioni dati wireless, un apprezzabile sviluppo Umts, ma anche un’incertezza della domanda e uno scarso clima di fiducia delle imprese e delle famiglie. Tra le criticità, restano la selettività degli investimenti, fortemente condizionati dalle prospettive di ritorno a breve termine e dall’eccessiva attenzione alla riduzione dei costi, ma anche la percezione di livelli di saturazione e di sovracapcità Ict che, in un clima di grande concorrenza nell’offerta, favorisce i rinvii decisionali della domanda. Sono ancora troppo piccole, inoltre, le dimensioni degli operatori nazionali nei confronti dei concorrenti europei e diminuisce la presenza italiana nel controllo delle imprese del settore. L’ict, infine, viene considerato più come un costo che come un bene strategico, in particolare da parte delle piccole e medie imprese.  
   
   
MERCATO DEL NORD EST: UNA SFIDA SEMPRE APERTA  
 
Milano, 31 maggio 2005 - Ii Nordest, sebbene stia vivendo un momento di metamorfosi dagli anni in cui era considerato il treno dell'economia italiana, è tuttora una delle aree più sviluppate d'Europa e fortemente proiettata sui mercati internazionali. Il suo reddito pro capite supera di un quinto la media europea. Ecco perché Ict Business Nordest rappresenta un'occasione unica per le Aziende sponsor di entrare in contatto col tessuto connettivo della Pmi e della Pa. In un'analisi riferita al documento Lectio Magistralis di Antonio Fazio, Governatore della Banca d'Italia, in occasione del conferimento della laurea ad honorem in Economia Bancaria si scrive:"Con il 23 per cento del prodotto nazionale e un terzo delle esportazioni italiane, le sue vicende incidono sempre più sullo sviluppo economico dell'intero Paese. Da tempo l'economia dell'area opera in condizioni di piena occupazione. Il Nord Est è divenuto emblema di decollo economico spontaneo, non assistito, patria del made in Italy e dell'impresa distrettuale. Il tumultuoso sviluppo di queste regioni non è avvenuto senza generare difficoltà nel mercato del lavoro e nell'adeguamento dell'attività innovativa alla concorrenza internazionale; sono emerse carenze nelle infrastrutture e nella rispondenza dell'assetto istituzionale alle nuove esigenze". Con una presenza di oltre 700.000 imprese il Nord Est mostra una densità di un'impresa ogni 9- I O abitanti. Il Nord Est al confronto con l'Italia risulta contraddistinto: da un basso numero di imprese senza addetti, da un elevato apporto in termini di occupazione delle società di persone, da una specializzazione nelle classi dimensionali piccole e medie (10-249 dip.) con esclusione, quindi, delle piccolissime e delle grandi e, infine, da una relativamente elevata occupazione dipendente nel comparto artigiano. Assinform, nel suo documento I° Rapporto sul mercato It nelle Regioni Italiane tratta un'analisi molto puntuale sulla dimensione dei mercati regionali dell'Informationtechnology, a partire dai dati sul mercato Ict nazionale, pubblicati nel suo Rapporto del 2003, con confronti specifici tra i diversi mercati regionali e con riferimenti ai parametri che contraddistinguono le singole realtà regionali (Pil, numero aziende, occupati, ecc.). Nel paragrafo conclusivo di questa disamina si scrive:"La Regione che ha evidenziato la migliore performance in termini di crescita nel triennio considerato (2000-2002) è il Veneto (+5,5% contro il +2,8% a livello nazionale), seguita dalla Lombardia e dalla Toscana. Le Regioni meno dinamiche sono state il Molise, la Basilicata e la Sardegna. Ii digital device in termini di penetrazione dell'It presso i sistemi produttivi delle Regioni italiane è molto forte, sia in termini di spesa sul valore aggiunto regionale, sia in termini di spesa It per occupato: mentre le Regioni del Nord e il Lazio godono di una buona penetrazione dell'It (seppur non ottimale se confrontata con i Paesi più avanzati, che hanno un indice di spesa It sul Pil superiore al 3%), le Regioni del Sud rivelano una situazione di assoluta arretratezza, con valori inferiori ali' I%". E' pur vero che negli ultimi 24 mesi il mercato dell'It ha subito una frenata in tutto il paese. Nei dati dell'ultimo Rapporto Assinform 2005 si nota per questo comparto un calo del 3,2% sul 2002 e del 0,4% sul 2003. Quest'ultimo valore su scala nazionale è in controtendenza rispetto a tutti gli altri paesi europei che nel 2004 si sono dimostrati in crescita, a partire dal!' 1,4% della Germania fino al 3,2% del Regno Unito. Il valore negativo di 0,4% nasce però da una contrazione dei servizi e dell'assistenza tecnica, mentre Hardware e Software (che ha fatto molto bene nella fascia del middleware) singolarmente riportano valori in crescita sull'anno precedente. Un po' meglio il mercato delle Tlc, che nel 2004 è cresciuto ancora del 4,9% per l'area Mobile, mentre è sceso dello 0,2% nella telefonia fissa, stabilizzandosi a un consolidato tra le due voci a +2,4%. Sostanzialmente ci troviamo davanti a un mercato che spinge ancora oggi le Piccole e Medie Imprese a studiare strategie per il contenimento dei costi, pur proiettate alla ricerca di una maggiore competitività. E' in questo scenario che le nuove tecnologie intervengono e offrono risposte valide a supporto dei Cio e del Top Management, desiderosi di ottimizzare le risorse e velocizzare i processi. In proiezione, le recente analisi della Eito (European Information Technology Observatory, www.Eito.com), sono rassicuranti: il 2005 vedrà l'Italia chiudere in positivo con una crescita del +2,7% nell'It e +4,4% nelle Tlc, riallineandosi al trend positivo dei paesi europei già in atto nel 2003/2004. Sempre secondo questa analisi anche l'e-commerce è dato in forte crescita, passando dai 73,9 miliardi di euro del 2004 ai 238,9 del 2008 (+34%). Tornando alla disamina del territorio del Nord Est, circa il 60% delle imprese con dipendenti ha la forma giuridica di società di capitali o di persone. 36.000 società di capitali, pari al 5% delle imprese totali, attivano quasi il 60% dell'occupazione dipendente, con una media di 23 dipendenti per società. 56.000 società di persone, pari all'8% delle imprese totali, attivano un'altra quota rilevante pari a quasi il 20% dell'occupazione dipendente totale. Sommando questi dati si evince che circa il 12- 13% delle imprese è sufficiente a impiegare il 75-80% dell'occupazione dipendente totale. Modesto è il contributo occupazionale delle ditte individuali: meno del 14% di esse impiega dipendenti, per un totale di quasi 180.000 unità tra operai e impiegati. 3.400, infine, sono le cooperative con dipendenti: esse impiegano complessivamente circa 107.000 dipendenti, con una media di oltre 30 dipendenti per cooperativa. Questa l'articolazione per classe dimensionale: 30.000 luoghi di lavoro (stabilimenti/uffici) concentrano i 3/4 dell'occupazione dipendente; circa 30.000 unità locali provinciali con I 0 dipendenti o più (pari a circa il 4,3% delle unità locali complessive) impiegano oltre I , I ml. Di dipendenti totali, pari a tre quarti dell'occupazione dipendente complessiva. La media è di 37 dipendenti per unità locale.Altre 130.000 unità locali provinciali utilizzano manodopera dipendente per un totale di circa 380.000 dipendenti, pari a un quarto del totale. La media è di 2,9 dipendenti per unità locale provinciale. Il prodotto pro capite del Nord Est all'inizio degli anni sessanta era inferiore di un quinto a quello del Nord Ovest e del 6% rispetto alle regioni del Centro; nei primi anni settanta superava quello del Centro; dal 1993 contende il primato al Nord Ovest. La crescita del prodotto del Nord Est ha tuttavia seguito il profilo discendente di lungo periodo dello sviluppo italiano. E stata più rapida fino a tutti gli anni settanta; nel decennio successivo, in particolare nella prima metà, la produzione dell'area non ha invece tenuto il passo del resto del Paese.tra il 1992 e il 1996 l'economia del Nord Est è cresciuta del 2,3 % all'anno, contro una media nazionale dell' I , I ; successivamente il differenziale, pur restando positivo, si è quasi annullato. La rilevanza del settore manifatturiero nel Nord Est si è nel tempo avvicinata a quella del triangolo industriale, modificandosi a favore di produzioni a più alta intensità di capitale. Nel 195 I la quota di addetti all'industria leggera era prossima al 50%; quarant'anni dopo era scesa sotto il 37; la quota della meccanica è salita dal 20 al 33%. Ii contributo delle esportazioni allo sviluppo economico dell'area è stato determinante. Rispetto all'inizio degli anni sessanta la quota di esportazioni sul totale nazionale è quasi raddoppiata, passando dal 16 al 31%. Nella seconda metà degli anni novanta, al pari di quanto avvenuto nell'economia nazionale, il Nord Est ha tuttavia perduto quo-te di mercato negli scambi internazionali. Ii peso delle sue esportazioni, aumentato, tra il 1992 e il 1995, dall' I ,2 all' 1,4% del totale mondiale, è disceso ali' I , l% nel biennio 2000-200 I . Alle regioni del Nord Est fanno capo più della metà delle esportazioni italiane dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; il 40% delle esportazioni di macchine, apparecchi meccanici, prodotti in legno e altri prodotti manifatturieri; oltre un terzo delle esportazioni di prodotti alimentari e di prodotti in cuoio. Per cogliere le opportunità offerte dalla globalizzazione dei mercati, molte imprese, anche di piccola dimensione e di settori tradizionali, hanno impiantato stabilimenti all'estero. L'espansione, avvenuta prevalentemente nei paesi dell'Europa centrale e orientale, è stata favorita dalla disponibilità di manodopera qualificata e a basso costo, dalle politiche di incentivazione di questi paesi, dalle loro prospettive di sviluppo. In conclusione la struttura industriale del Nord Est si caratterizza per la diffusione di agglomerazioni di piccole e medie imprese specializzate nelle diverse fasi produttive di una stessa filiera. L'istat identifica nell'area 65 distretti industriali, un terzo del totale nazionale. Nel 2001 nei distretti del Nord Est operava circa il 60 per cento degli addetti all'industria dell'area. Dei 65 distretti industriali 20 sono specializzati in prodotti tessili e dell'abbigliamento, 18 nei comparti dei mobili, della ceramica, del vetro e dei materiali per costruzioni, 14 nelle produzioni meccaniche, 7 nei prodotti alimentari, 4 nei settori delle pelli, del cuoio, delle calzature, 2 nell'oreficeria e nella carta, stampa ed editoria. Il territorio esprime tradizioni di elevato "capitale sociale"; una reciproca fiducia fra i componenti della comunità locale si materializza nello sviluppo di istituzioni economico-sociali private e di cooperative. Sono bassi gli indici di criminalità. E buona la conduzione della cosa pubblica. L'attitudine alla cooperazione travalica la sfera dei rapporti civili e investe le relazioni fra le imprese. Nel Nord Est si registra la più elevata propensione alla collaborazione e agli accordi in campo commerciale, produttivo, organizzativo e logistico; la diffusione di accordi di associazione dà rappresentanza alle diverse istanze collettive. Sebbene non manchino differenziazioni fra regioni, il fenomeno del sommerso ha dimensioni inferiori rispetto alle altre circoscrizioni territoriali dell'Italia in tutti i settori non agricoli e in particolare nell'industria. Indubbiamente le piccole imprese hanno contribuito al decollo economico del Nord Est e dell'Italia, introducendo innovazioni incrementali di prodotto e di processo. Secondo rilevazioni dell'Istat sulle attività di innovazione tecnologica delle imprese industriali italiane, a metà degli anni novanta le regioni del Nord Est erano quelle con la più alta percentuale di imprese innovatrici. L'introduzione e l'impiego efficiente delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione richiedono innovazioni organizzative, accrescimento del capitale umano impiegato nell'impresa, favorevoli condizioni istituzionali e ambientali. Le imprese appartenenti a distretti industriali, a parità di dimensione, settore e altre condizioni, fanno minore ricorso, rispetto alle altre imprese, a "software organizzativi", che rappresentano il cuore del mutamento tecnologico in corso. Sui mercati internazionali la domanda di prodotti ad alta tecnologia si accresce più rapida-mente di quella di beni tradizionali. Ii Nord Est rappresenta dunque un'area molto sviluppata in Europa e forte-mente proiettata sui mercati internazionali e il suo reddito pro capite supera di un quinto la media europea. Tenendo conto della disamina appena fatta, Ict Business Nordest rappresenta un'occasione unica per le Aziende-sponsor di entrare in contatto col tessuto connettivo di quest'area e, di conseguenza, un momento d'incontro e confronto che può trasformarsi in perfetta sinergia, oltre che a ottimo sistema di link-management.  
   
   
IN ARRIVO "ICT BUSINESS NORDEST" IL PRIMO EXPO FORUM DEDICATO ALLE AZIENDE DEL TRIVENETO FIERA DI VICENZA, 29/30 SETTEMBRE -1 OTTOBRE 2005  
 
Milano, 31 maggio 2005 - Si tratta del primo Expo-forum tematico, disegnato per venire incontro a tutte le aziende e gli enti operanti in una zona d'Italia molto importante, riconosciuta come l'area dal potenziale di mercato più ricco. Un evento ideato per affrontare assieme alle aziende, alle associazioni di categoria e alle istituzioni presenti sul territorio il tema dell'innovazione, nell'ottica di migliorarne la competitività."Gli Imprenditori locali — ha affermato Paolo Dalla Chiara, Presidente di Ict Business Nordest — possono contare ora su un evento specializzato e un contenitore multi-tematico costruito per appagare sia le aziende più curiose e che desiderano rimanere aggiornate sulle ultime novità di mercato, sia quelle più esigenti in termini di contenuti e contatti strategici". L'evento propone, in un'edizione che si svolge alla Fiera di Vicenza dal 29 settembre al I ottobre 2005, tre giornate di convegni sui temi dell'Ict, gestite da autorevoli rappresentanti delle società-sponsor della manifestazione, sviluppando argomenti prevalentemente culturali e demandando a un'area espositiva funzionale i rapporti commerciali. "Sono in fase di contatto - aggiunge Dalla Chiara - consorzi e associazioni di categoria nel settore del Commercio e dell'Industria e che svolgono un ruolo importante e da catalizzatore per le imprese del Nordest. La loro presenza all'evento rappresenta per tutte le aziende partecipanti un punto di contatto non soltanto con il mercato dell'offerta, ma anche con le realtà associative locali con cui confrontarsi". Un progetto ambizioso che poggia le sue basi su un articolato programma d'incontri tra le aziende di settore, l'imprenditoria locale e le istituzioni. "Ict Business Nordest — osserva Luigi Pachì, coordinatore di tutta l'area convegnistica - offre ai 'visitatori business' una completa panoramica sui nuovi strumenti e sulle più innovative metodologie per competere: dalle opportunità in termini di riduzione dei costi e crescita del business derivanti dall'utilizzo della comunicazione mobile e wireless, al networking, passando per il miglioramento dei servizi Customer Oriented, al cabling, fino allo sviluppo delle potenzialità delle soluzioni atte a migliore l'intero governo dell'impresa". "I convegni - prosegue Pachì - sono strutturati come veri e propri tavoli di incontro e confronto operativo su problematiche concrete, che il mondo aziendale si trova oggi a dover affrontare e per le quali Vici può offrire soluzioni già disponibili sul mercato. Tra i temi di maggior attualità figurano: Governo dell'Impresa, Obiettivo: Data-center, Multicanalità e Voip, Pianeta Internet, Il mondo del cablaggio, Wireless for business, Networking L'ingresso alla manifestazione è gratuito previa registrazione sul sito: www.Ictbusinessnordest.it  
   
   
INNOTECH S.P.A.: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2004 E CONVOCATO L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI  
 
Milano, 31 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Innotech S.p.a., riunitosi in data 28 maggio 2005 e proseguito nella mattinata di ieri sotto la Presidenza dell’ing. Roberto Schisano presso la sede sociale in Milano, ha approvato il Progetto di bilancio 2004 redatto sulla base dei criteri generali di prudenza e completezza, nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale; in particolare il Consiglio di Amministrazione, nel prendere la sua delibera, ha tenuto in considerazione il fatto che, con l’ultimo invio del 20 maggio u.S., ritiene di aver compiutamente concluso l’iter istruttorio da parte di Consob per l’autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti di n. 15.769.872 azioni ordinarie Innotech S.p.a. Da nominali Euro 1,11, con abbinati warrant azionari Innotech 2004-2009, in esecuzione della delibera di aumento di capitale dell’assemblea straordinaria del 16 ottobre 2004, che ha fissato il termine ultimo per la sua esecuzione al 30 giugno 2005. Il Consiglio di Amministrazione ritiene che l’Aumento di Capitale così come proposto sia indispensabile per garantire la continuazione dell’attività aziendale; lo stesso infatti è volto a reperire le risorse finanziarie in grado di favorire il sostegno dei piani di sviluppo della Società, in quanto la crescita del Gruppo potrebbe richiedere ulteriori investimenti da destinare al rafforzamento patrimoniale della Società ed alla implementazione delle proprie strategie di sviluppo o alle acquisizioni future. Nel corso dell’esercizio 2004 la Società ha, infatti, proceduto ad una complessiva modifica della propria attività d’impresa, che ora è focalizzata nella gestione di partecipazioni in imprese operanti nei settori delle tecnologie per la comunicazione (Progetto Solutions) e del recupero e riuso di materiali plastici ed elettronici a fine vita (Progetto Ambiente) a seguito del conferimento del gruppo Rpx. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che gli obiettivi che si pone il Piano Industriale (approvato in data 30 luglio 2004 ed aggiornato l’8 febbraio 2005) sono ancora perseguibili nonostante il ritardo nell’esecuzione dell’Aumento di Capitale, oggetto dell’autorizzazione di cui sopra, che ha comportato lo slittamento del piano di investimenti previsti nel primo semestre 2005; tali obiettivi sono il conseguimento della redditività operativa e della capacità della Società di generare flussi di cassa al fine del raggiungimento dell’equilibrio gestionale e dell’autonomia finanziaria nel periodo 2005-2009. In attuazione del Piano Industriale la Società, nel corso del secondo semestre 2004, ha: definito un nuovo assetto organizzativo e avviato un processo di razionalizzazione e rafforzamento della struttura societaria mediante una nuova definizione dei ruoli operativi e delle regole di controllo interno anche a seguito delle nuove assunzioni effettuate in tale periodo; richiesto a Borsa Italiana S.p.a. L’ammissione delle azioni della Società alla negoziazione continua (classe 1) nel Mercato Expandi ed attualmente le stesse sono negoziate secondo tale modalità avendo nel contempo nominato un Capital Markets Advisor e lo specialista; dato attuazione all’aumento del capitale con conferimento in natura del gruppo Rpx (pertanto attualmente il capitale sociale è pari a Euro 16.030.601,13); inoltre, per quanto concerne l’aumento di capitale in denaro, ha ottenuto impegni formali di sottoscrizione, non assistiti da garanzia, per un importo totale di Euro 7 milioni da parte di Smf S.a. (Euro 3 milioni), Boreana S.a. (Euro 1 milione) e e.Dexter S.p.a. (Euro 3 milioni), che secondo le stime del management sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno finanziario della Società previsto nel Piano Industriale che ammonta a Euro 11,2 milioni. Eseguito i primi investimenti previsti dal Piano Industriale (piattaforma “e.Bpm”e Alchera Interactive), sottoscritto i contratti di affitto d’azienda con Si2si S.p.a. In liquidazione e e.Dexter S.p.a. E stipulato un importante contratto di servizi con Getronics Solutions Italia S.p.a. Il Progetto di bilancio 2004 approvato dal Consiglio di Amministrazione prevede in sintesi quanto segue: un risultato economico negativo della Società di Euro 4,3 milioni (contro Euro 34,2 milioni dell’esercizio precedente) di cui Euro 2,5 milioni già coperti in corso d’anno dalla controllante Smi S.r.l. Un risultato economico negativo del Gruppo di Euro 11,2 milioni (contro Euro 16,5 milioni dell’esercizio precedente) dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per Euro 5,5 milioni. Un valore della produzione del Gruppo di Euro 10,6 milioni (contro Euro 28,3 dell’esercizio precedente) con un margine lordo operativo negativo di Euro 8,1 milioni (contro Euro 17,6 dell’esercizio precedente). Un indebitamento netto bancario della Società di Euro 4,2 (contro Euro 4 milioni dell’esercizio precedente) e un indebitamento netto bancario di Gruppo pari ad Euro 9,9 milioni (contro Euro 8,6 milioni dell’esercizio precedente). In allegato si riportano gli schemi economici e patrimoniali della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria degli Azionisti in Milano, Via F. Brioschi 62, in prima convocazione il giorno 29 giugno 2005 alle ore 15 ed occorrendo, in seconda convocazione il giorno 21 luglio 2005, stesso luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno 1) Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 unitamente alla relazione sulla gestione e alla relazione del collegio sindacale; presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004; deliberazioni inerenti e conseguenti; 2) Nomina degli Organi sociali; 3) Nomina società di revisione. Innotech S.p.a.  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE FEDERAZIONE ANIE (FEDERAZIONE NAZIONALE IMPRESE ELETTROTECNICHE ED ELETTRONICHE)  
 
Milano, 31 maggio 2005 - il Presidente Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) Gian Francesco Imperiali intervengono all'Assemblea Annuale della Federazione il 6 giugno a Milano alle 14:30, presso la sede di Assolombarda in via Pantano 9.L'assemblea è l'occasione per analizzare mercati e tendenze e riflettere sull'attuale situazione economica. L' incontro, che prevede la partecipazione del Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, si concluderà con una Tavola Rotonda, dal titolo "De-localizzare per competere, localizzare per innovare. Cosa conviene all'Italia e come attuare strategie vincenti", alla quale parteciperanno Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato, Claudio De Albertis, Presidente Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Gian Maria Gros Pietro, Presidente Autostrade e Presidente Federtrasporto, Vittorio Merloni, Presidente Indesit Company, Umberto Quadrino, Presidente Edison e Fulvio Conti, nuovo Amministratore Delegato Enel.  
   
   
I RISULTATI DELLO STUDIO INDIPEN-OVUM SULL'ICT EUROPEO IL 7 GIUGNO A ROMA  
 
 Roma, 31 maggio 2005 - Martedì 7 giugno a nel corso del workshop Puntoit e Key4biz verranno presentati da Brian Williamson e David Lewin i risultati del Rapporto di Indipen e Ovum (Camera dei Deputati Palazzo Marini, via Poli 19, Sala delle Colonne - 0re 9.30 - 13.00). Segnaliamo tra i partecipanti al Worskhop la presenza del Ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi; Fabio Colasanti - Direttore Generale Dg Information Society and Media, Commissione europea; Lorenzo Cesa - Parlamentare europeo, Vicepresidente Gruppo Ppe, Linda Lanzillotta - Responsabile Dipartimento Innovazione e Sviluppo Margherita, Beatrice Magnolfi - Responsabile del Dipartimento Innovazione e Qualità Ds; Giuseppe Galati Sottosegretario Ministero Attività produttive; Maurizio Decina - Politecnico di Milano e Presidente Advisory Board Key4biz; Luigi Paganetto - Preside della Facoltà di Economia e commercio di Tor Vergata e già membro del Kok Group; Corrado Sciolla Ad Bt Albacom, Andrea Gavosto Chief Economist Telecom Italia, Alfredo Acebal Direttore Affari Europei Telefonica, Erik Lambert - Puntoit; Paolo Nuti - Vicepresidente Puntoit Achieving the Lisbon Agenda: the contribution of Ict Lo studio effettuato da Indepen e Ovum analizza quale può essere il contributo del settore dell'Ict, identificato come il fattore chiave per la crescita dell'economia europea, al raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona come recentemente riformata dalla Commissione Europea. Situazione: Ad oggi, gli investimenti in Ict nell'Ue sono meno profittevoli rispetto a quelli negli Usa. Gli ostacoli che impediscono la produttività degli investimenti europei sono rappresentati da: Un'eccessiva regolamentazione del mercato (ad es. A livello retail) che limita le opportunità di crescita; la scarsa integrazione del mercato europeo dei servizi che impedisce all'industria di sfruttare appieno le economie di scala; · difficoltà strutturali dell'industria ad adeguarsi, a livello organizzativo, ai cambiamenti in corso nel mercato Ict. Prospettive per il settore dell'Ict europeo (2005-2010): Il mercato europeo dell'Ict, pur risultando sostanzialmente statico (incrementi annui dell'1%) in termini di spesa da parte dei consumatori, è, tuttavia, in una fase di rapidi cambiamenti. Lo studio, infatti, formula alcune previsioni sullo sviluppo del settore al 2010: l'accesso al broadband al 50% delle case e l'accesso alle funzioni high speed data per il 70% degli utenti del mobile; oltre il 30% delle transazioni commerciali dovrebbero avvenire tramite e-services; · il pieno sviluppo delle New Generation Networks (Ngn) per la realizzazione della comunicazione multimediale, basata su "bundles" di contenuti, servizi e applicazioni con un alto livello di interattività. Le Ngn, inoltre, potrebbero creare nuove forme di concorrenza basate sull'innovazione dei servizi: una maggiore concorrenza tra le diverse piattaforme: tra operatori del fisso e del mobile, relativamente al segmento voce; tra operatori del fisso e operatori Catv, relativamente al triple play; tra operatori del mobile e del fisso che utilizzano tecnologie wireless, relativamente al segmento Wi-fi, Wi-max e Bluetooth. Per il 2010 la fornitura di contenuti on-line, qualora le vicissitudini legate all'accesso ai premium content siano risolte, potrebbe rappresentare il 10% delle entrate per gli operatori di servizi di comunicazione elettroniche. Una maggiore larghezza di banda (ad es. 2Mbit/s) e lo sviluppo delle Ngn potrebbe consentire la realizzazione dell'accesso ai contenuti "anywhere, anytime" ,per una parte rilevante della popolazione europea; Criticità e rischi individuati: La realizzazione di tali previsioni dipende, tuttavia, dal superamento dei rischi e delle incertezze inerenti a: la realizzazione dell'accesso a nuove tecnologie wireless; il livello della domanda relativa i servizi dati 3G, da cui dipendono i Roi degli operatori mobili; il livello della domanda relativa all'attrattività delle Ngn per i consumatori; il comportamento delle autorità di regolamentazione; gli investimenti sulla fibra ottica, analoghi a quelli relativi allo sviluppo delle Ngn; per investire in tali servizi gli operatori di Tlc dovrebbero poter fare riferimento ad un quadro regolamentare che: assicuri che, una volta che gli investimenti abbiano avuto successo, i ritorni non vengano regolamentati; assicuri maggiore libertà a livello di fissazione di tariffe retail, in modo da trovare il modello più fruttuoso in un mercato in evoluzione; assicuri libertà per gli operatori di spostare i clienti da prodotti tradizionali all'utilizzo di servizi basati su nuove tecnologie. Raccomandazioni a livello di policy: La Commissione Europea e le Autorità nazionali di regolamentazione, al fine di favorire il pieno sviluppo dell'innovazione e degli investimenti nell'Ict, dovrebbero adottare una politica regolamentare che: tenga conto degli effetti positivi (spill-over) che lo sviluppo dell'Ict può produrre anche in settori contigui (ad esempio la regolamentazione dell'e-money; delle licenze per invenzioni relative a tecnologie multimediali e predisposizione di fondi per R&s); Favorisca gli investimenti in infrastrutture; Consenta una maggiore flessibilità agli operatori nella fissazione delle tariffe retail; Applichi regole ex ante solo in riferimento ad infrastrutture non replicabili; Non applichi vincoli regolatori specifici a mercati emergenti; Non estenda l'applicazione della regolamentazione su contenuti e pubblicità anche ai servizi audio-visivi offerti su piattaforme tecnologiche innovative; Non applichi tasse specifiche al settore Ict; Favorisca l'accesso ai premium contents; Favorisca una gestione più flessibile dello spettro elettromagnetico; Cerchi di rendere più flessibili i vincoli relativi al mercato del lavoro; Renda effettivo l'uso dell'Ict nel settore pubblico. Per informazioni e per partecipare al workshop:  www.Puntoit.org   
   
   
NOVELL ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL SECONDO TRIMESTRE 2005  
 
Waltham, 31 maggio 2005 – Novell, Inc. Annuncia i risultati finanziari del secondo trimestre che si è concluso il 30 aprile 2005. Nel secondo trimestre, Novell ha registrato un fatturato pari a 297 milioni di dollari, rispetto ai 294 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. La perdita netta nel secondo trimestre 2005 è stato pari a 16 milioni di dollari o 0,04 dollari per azione diluita; rispetto ad una perdita netta pari a 15 milioni di dollari, o 0,04 dollari per azione diluita nel secondo trimestre 2004. Secondo i principi non-Gaap (principi generalmente accettati), l’utile netto rettificato del secondo trimestre 2005 è stato pari a 1 milione di dollari, o 0,00 dollari per azione diluita, valore che esclude l’effetto di spese di ristrutturazione e legate a costi di ricerca e sviluppo derivanti da processi di acquisizione pari a 6 milioni di dollari, 1 milione di dollari derivante da di investimento a lungo termine e 11 milioni netti per imposte sul reddito relative a rettifiche non-Gaap. Queste cifre sono rapportate ad un utile netto non-Gaap pari a 14 milioni di dollari, o 0,03 dollari per azione riportato nel secondo trimestre 2004, che escludeva gli effetti del dividendo stimato delle azioni privilegiate di 26 milioni di dollari, le spese di ristrutturazione di 5 milioni di dollari, le riduzioni di investimento di 1 milione di dollari e 2 milioni di entrate derivante dalla vendita di proprietà, terreni e fabbricati. Nel secondo trimestre 2005, i tassi di cambio esteri hanno inciso in modo positivo sul fatturato totale per una cifra approssimativa pari a 10 milioni di dollari anno su anno. I tassi di cambio esteri hanno inciso favorevolmente sull’utile netto per 2 milioni di dollari anno su anno. Durante il secondo trimestre 2005, Novell ha registrato un fatturato pari a 8 milioni di dollari relativi alle sottoscrizioni a Suse Linux Enterprise Server (Sles). Le vendite per sottoscrizione di Suse Linux Enterprise Server (Sles) hanno raggiunto la cifra di 19.000 unità nel trimestre. “I risultati di questo trimestre riflettono i significativi investimenti che stiamo effettuando per riposizionare Novell”, ha commentato Jack Messman, chairman, presidente e Ceo di Novell. “Sono sicuro che questi investimenti porteranno ad una sempre maggiore accettazione da parte dei clienti per le nostre offerte nei segmenti Linux e Identity Driven”. Secondo il bilancio, al 30 Aprile 2005 la liquidità e gli investimenti a breve termine sono stati pari a 1,6 miliardi di dollari, rispetto a 1,7 miliardi di dollari registrati al 31 gennaio 2005. Sono stati migliorati i termini medi di ritardo nel pagamento della fattura (Dso) che sono stati pari a 59 giorni nel secondo trimestre 2005, rispetto ai 67 giorni dello stesso trimestre dell’anno precedente. I proventi differiti sono risultati pari a 321 milioni di dollari alla fine del secondo trimestre 2005, un aumento di 49 milioni di dollari o del 17 per cento anno su anno. La liquidità da operazioni è stata pari a 452 milioni di dollari nel primo trimestre 2005, un aumento di 25 milioni di dollari o 8% anno su anno. Il cash flow ha registrato una cifra negativa pari a 25 milioni di dollari, rispetto ad un valore negativo di 28 milioni di dollari registrato nello stesso periodo del precedente anno fiscale.  
   
   
GRUPPO BANCA ITALEASE SCEGLIE LA PIATTAFORMA DI BUSINESS INTELLIGENCE DI HYPERION  
 
Milano, 31 maggio 2005 – Gruppo Banca Italease ha scelto di utilizzare Hyperion Bi Platform per supportare le proprie attività di pianificazione e controllo di gestione. Banca Italease, nata nel 1968 come società di leasing delle Banche Popolari e, dal 1995, trasformatasi in banca, è oggi la seconda società nel mercato della locazione finanziaria in Italia, con un’esperienza specifica nell’accesso ai contributi previsti dalle attuali leggi agevolative. E’ capogruppo del Gruppo Banca Italease, di cui attualmente fanno parte cinque società, caratterizzate da specifici target commerciali e destinate a operare in propri segmenti di mercato per garantire un’offerta completa di servizi alla clientela attraverso 4900 sportelli e una struttura commerciale di 19 succursali di Banca Italease e 6 di Mercantile Leasing. I dati ufficiali di mercato, elaborati da Assilea e aggiornati al dicembre 2004, collocano il Gruppo Banca Italease in seconda posizione in Italia nel mercato italiano del leasing ed evidenziano un incremento sia del numero totale dei nuovi contratti che del loro valore (+113,73%), facendo segnare un andamento superiore alla media del settore. Il Gruppo, nel 2004, ha conseguito un utile netto pari a 44,2 milioni di euro, quasi triplicando il risultato conseguito nel 2003. All’inizio del mese di maggio 2005 ha avuto luogo la fusione per incorporazione in Banca Italease della società Factorit S.p.a. (società di factoring di riferimento delle Banche Popolari), con il contestuale conferimento dell’attività di factoring in una società dedicata, controllata totalmente dalla stessa banca. Entro la fine del 2005 è previsto il collocamento in Borsa di Banca Italease, tramite un’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione e un collocamento riservato a investitori istituzionali italiani ed esteri. “In questi ultimi mesi il Gruppo Banca Italease ha registrato una forte crescita (destinata non certo ad esaurirsi) che ha visto allargarsi il perimetro di gruppo tramite l’acquisizione/incorporazione di primarie società operanti nel settore parabancario, il numero dei prodotti in portafoglio e dei canali di vendita, e, non da ultimo, ha comportato l’introduzione e/o la diversificazione dei diversi business – ha commentato Alessandro Milanino, Responsabile Organizzazione di Banca Italease S.p.a. Tali novità hanno accresciuto il grado di complessità e il volume delle informazioni necessarie a dare una adeguata visione economico-finanziaria della Banca e del Gruppo a livello Consolidato. La necessità di fornire un maggiore supporto all’Alta Direzione Aziendale, attraverso analisi e valutazioni economico-finanziarie tempestive, con un adeguato grado di analiticità e approfondimento, ci ha portato a individuare in Hyperion Bi Platform la giusta soluzione tecnologica capace di soddisfare le attuali e future esigenze in termini di Pianificazione e Controllo di Gestione”. ”Siamo particolarmente lieti di poter aggiungere un’altra importante referenza in ambito bancario a quelle già esistenti in Italia. E’ infatti massima l’attenzione da parte nostra verso un settore che sta dimostrando un fortissimo interesse per le soluzioni di Business Performance Management, e in particolare verso le nostre soluzioni”, ha dichiarato Guglielmo Persani, Managing Director di Hyperion Italia. Attraverso un set completo di tool e servizi combinati, Hyperion Bi Platform offre le solide fondamenta su cui creare, distribuire, rendere operative e amministrare le applicazioni di Business Performance Management di tutti i dipartimenti aziendali. Facili da sviluppare e utilizzare, le componenti di Hyperion Bi Platform comprendono servizi di data integration, gestione dei metadati, servizi Olap, funzionalità per query e reporting e analisi ad-hoc, funzionalità analitiche avanzate di simulazione e analisi predittiva, nonché di rappresentazione delle informazioni attraverso dashboard interattivi e personalizzati.  
   
   
NUOVO PRESIDENTE PER BROTHER OFFICE EQUIPMENT SPA  
 
Cassina de’ Pecchi, 31 maggio 2005 – Katsuhiko Takeda è il nuovo Presidente di Brother Office Equipment Italia, multinazionale giapponese che produce fax, stampanti, multifunzione, etichettatori elettronici e macchine per cucire e ricamare. Nato 46 anni fa a Nagoya, laureato in legge, sposato con 2 figli, Katsuhiko Takeda ha iniziato la sua esperienza professionale in Brother Industries nel 1982, ricoprendo con entusiasmo e successo diverse posizioni nell’area commerciale e nel marketing, sia nella sede di Nagoya che negli Stati Uniti. Caratteristica fondamentale del suo percorso è stata la diversificazione di cariche e ambiti in cui ha operato all’interno della società, che lo hanno portato ad avere una conoscenza approfondita dell’azienda nella sua totalità. In Italia dal 2004, Katsuhiko Takeda sostituisce il Presidente uscente Toshiyuki Takamure, ora impegnato nel business development di Brother nelle regioni asiatiche. “L’incarico affidatomi è una sfida stimolante per il grande potenziale di crescita del mercato italiano. Ottenuta la leadership per i multifunzione e i fax laser, i nostri investimenti si stanno ora focalizzando anche sulla tecnologia a getto d’inchiostro per prodotti sia ad uso professionale che consumer” dichiara il neo-presidente.  
   
   
JAVA CONFERENCE 2005 FLEX E LE SOLUZIONI SERVER DI MACROMEDIA SI INSERISCONO NEL CONTESTO DELLE ATTIVITÀ CHE MACROMEDIA STA PROMUOVENDO NEI CONFRONTI DEL MONDO ENTERPRISE  
 
Milano, 31 maggio 2005 – Anche quest’ anno Macromedia parteciperà alla Java Conference in qualità di Gold Sponsor. La manifestazione, che si terrà presso il Centro Congressi Milanofiori di Assago il 22 e 23 giugno prossimi, è un punto di riferimento importante tra tutti gli eventi che ruotano intorno al mondo Java in Italia. Macromedia, con la sua partecipazione, riconferma il proprio interesse verso il mondo Java e si presenta all’appuntamento, coerentemente con la propria filosofia aziendale di confronto con altri sviluppatori. Macromedia disporrà di uno spazio dove i professionisti del settore avranno la possibilità di seguire le dimostrazioni, porre domande e ottenere supporto. In particolare, la presenza di Macromedia graviterà intorno a Flex ed alle sue applicazioni approfondendo il concetto di Rich Internet Application, un approccio completamente nuovo allo sviluppo di applicazioni interattivi e facili da interagire per ogni utente. Flex è un presentation server che garantisce agli sviluppatori la massima flessibilità nella realizzazione di applicazioni critiche per l’azienda. Si tratta di una tecnologia basata su standard, infrastrutture e metodologie esistenti che permette a chiunque di utilizzare le proprie competenze. Flex rappresenta a tutti gli effetti un’evoluzione in materia di applicazioni Web la tecnologia base per lo sviluppo di Rich Internet Application. Questo nuovo approccio combina la flessibilità di un accesso ai dati service-oriented con la maggiore efficienza di un rich-client cross-platform; ne risultano applicazioni semplici, intuitive, dotate di molteplici funzionalità e in grado di operare su tutti i sistemi server e desktop esistenti. E’ previsto inoltre un seminario dal titolo. “Il "Presentation Tier" per il delivery di applicazioni Enterprise”, relatori saranno Enrique Duvos, Solutions Sales Engineer di Macromedia, e Alessandro Daprà, Partner Manager di Macromedia. L’intervento si terrà Giovedì 23 Giugno dalle ore 15:30 alle ore 16:30 nel corso della sessione parallela 3. Per ulteriori informazioni e maggiori dettagli riguardo all’evento è possibile visitare il sito: http://it.Sun.com/eventi/jc05/  
   
   
BUSINESS OBJECTS RENDE DISPONIBILI NUOVE APPLICAZIONI DI PERFORMANCE MANAGEMENT SULL’AFFIDABILE PIATTAFORMA BUSINESSOBJECTS XI  
 
Milano, 31 maggio, 2005 - Business Objects ha annunciato la disponibilità di una serie di soluzioni analitiche per Businessobjects Xi, la piattaforma per la Bi più avanzata e completa del mercato. Tali soluzioni analitiche, parte delle applicazioni per il performance management della piattaforma Businessobjects Xi, riuniscono best practice, dashboard e scorecard, motori analitici e metriche mirate per aiutare le organizzazioni a indirizzare le problematiche strategiche di business. Le nuove soluzioni analitiche aiuteranno i retailer a incrementare i profitti e permetteranno ai dipartimenti finance di rispettare le norme Sarbanes-oxley. Le soluzioni analitiche aiutano i retailer a essere più vicini al cliente e a meglio comprendere le prestazioni dei prodotti I retailer oggi non dispongono di strumenti adeguati per comprendere il comportamento d’acquisto dei clienti, e spesso incontrano difficoltà nel garantire il corretto assortimento delle merci. Con le nuove soluzioni analitiche di Business Objects, i retailer potranno identificare l’assortimento ottimale di prodotti, profilare in modo preciso i propri clienti e trovare nuovi modi per incrementare le vendite presso ogni punto vendita. Le Customer Profiling and Campaign Management Analytics consentono a direttori commerciali e marketing di identificare i migliori clienti per le campagne di prodotto, comprendere le leve di risposta dei clienti e creare promozioni capaci di generare migliori risposte e maggior fatturato. Utilizzando la Store Assortment Optimization Analytics, i buyer della grande distribuzione possono essere certi di ordinare i prodotti più redditizi e massimizzare le prestazioni della propria categoria. L’analitica Sarbanes- Oxley Compliance aiuta i professionisti del dipartimento finance a conformarsi ai requisiti di corporate governance Oggi, nessuna organizzazione è esente dalla necessità di conformarsi alle nuove normative di corporate governance. La Sarbanes-oxley Compliance Analytics consente a Ceo, Cfo e dipartimenti finanziari di migliorare l’integrità sia delle informazioni finanziarie che dei controlli interni, permettendo di approvare e sottoscrivere i risultati finanziari con sicurezza e fiducia. Con la Sarbanes-oxley Compliance Analytics, i responsabili finanziari possono disporre rapidamente di una situazione completa delle performance finanziaria, comprendere i livelli di conformità rispetto alle Sezioni 302, 404 e 409 della legge e identificare rapidamente i processi che superano i livelli interni di tolleranza al rischio. La più recente versione delle soluzioni analitiche fornisce alle aziende nuovi strumenti per affrontare le sfide organizzative e scendono fino al livello di metriche di business. Disponibili sulla piattaforma Businessobjects Xi, queste soluzioni si avvantaggiano dei nuovi miglioramenti in termini di prestazioni e delle nuove caratteristiche collaborative di Businessobjects Xi. I manager possono utilizzare Businessobjects Xi per costruire thread di discussione con i colleghi rispetto a metriche, dashboard e analitiche. Inoltre, i manager possono utilizzare nuovi tool visuali – quali mappe geografiche e strategiche che collegano a report, metriche e obiettivi – per meglio comprendere gli indicatori critici delle prestazioni (Kpi). “Le organizzazioni oggi sono sempre più alla ricerca di fornitori di soluzioni che supportino le loro iniziative di gestione delle performance”, afferma Kathleen Wilhide, director of compliance and business performance management solutions di Idc. “I cruscotti direzionali e le scorecard permettono di distribuire misure e approfondimenti sulle prestazioni attraverso l’intera organizzazione in base ai diversi ruoli, supportando il processo decisionale con l’analisi. Le nuove soluzioni analitiche di Business Objects forniscono contenuti specifici che possono aiutare le organizzazioni a implementare funzioni di gestione delle prestazioni in modo veloce e omogeneo, basate su un unico ambiente di business intelligence”. “Le organizzazioni desiderano una soluzione di Bi che possa aiutarle a gestire in modo preciso e veloce problemi di business specifici”, afferma Bernard Liautaud, chiarman e Ceo di Business Objects. “Il rilascio delle nostre soluzioni analitiche sulla piattaforma Businessobjects Xi fornisce ai nostri clienti la forza necessaria per affrontare particolari problematiche aziendali e massimizzare le opportunità di business. Queste soluzioni presentano una profonda comprensione delle specifiche sfide di business che le aziende si trovano ad affrontare in vari mercati. Business Objects è molto più di un semplice fornitore di software – per gli oltre 30.000 nostri clienti in tutto il mondo siamo un partner strategico. Continuando a rilasciare soluzioni aggiuntive per la gestione delle prestazioni su Businessobjects Xi, rafforzeremo ulteriormente queste partnership con i nostri clienti”. Le soluzioni Customer Profiling e Campaign Analytics, Store Assortment Optimization Analytics e Sarbanes-oxley Compliance Analytics su Businessobjects Xi sono immediatamente disponibili.  
   
   
FILENET PROMUOVE IL SEMINARIO DI IMAGO ITALIA E INFOBUSINESS SULLA CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA DEI DOCUMENTI E DEI CONTENUTI AZIENDALI  
 
Milano, 31 maggio 2005 – Filenet, promuove un seminario dedicato alla conservazione sostitutiva di documenti e dei contenuti aziendali, che si terrà il 14 giugno presso l’Hotel Hilton a Milano. L’incontro, organizzato da Imago Italia e Infobusiness – entrambe società del gruppo Infocamere specializzate nei mercati della gestione di documenti, informazioni e processi di business - sarà l’occasione per affrontare il tema dell’archiviazione digitale dei documenti e della conservazione sostitutiva dei contenuti nel rispetto delle più recenti disposizioni normative. Nel corso dell’evento verrà inoltre presentata “Legaldoc Sa”, la soluzione sviluppata su piattaforma Filenet da Imago Italia e Infobusiness, in collaborazione con Infocamere. Legaldoc Sa è un sistema integrato di procedure e tecnologie per la conservazione sostitutiva dei documenti (fatture, ricevute, contratti, estratti conto, corrispondenza, certificati, libri contabili) ed è destinata alle aziende che intendono adeguarsi alle normative vigenti in materia di conservazione in digitale dei documenti avente valore legale. Per approfondire la tematica della conservazione sostitutiva saranno presenti: Vincenzo Gambetta di Assinform, che affronterà gli aspetti normativi della questione; Claudio Aschero di Infobusiness, che illustrerà le caratteristiche della soluzione Legaldoc Sa; Fabio Cavraro di Infocamere, che presenterà un caso pratico di successo nella conservazione sostitutiva delle fatture; Stefano Gandolfi di Filenet, che presenterà la piattaforma Filenet su cui si basa la soluzione “Legadoc Sa”. La partecipazione al seminario è gratuita www.Filenet.it/ld  
   
   
WIND RIVER WORKBENCH OFFRE LA SUITE DI SVILUPPO DSO PIÙ INNOVATIVA DEL SETTORE  
 
Torino, 31 Maggio 2005 – Wind River Systems, Inc. Ha annunciato che sta ridefinendo radicalmente l’ambito degli strumenti di sviluppo con quattro configurazioni di Wind River Workbench per venire incontro alle esigenze degli sviluppatori. Wind River Workbench 2.3 è la prima e unica soluzione Dso Eclipe-based in grado di offrire ampio supporto agli sviluppatori durante l’intero processo di sviluppo in un’unica suite integrata. Wind River Workbench infatti supporta lo sviluppo sui sistemi operativi Vxworks e Linux, come poure Threadx il sistema operativo di Express Logic, come annunciato in questi giorni. “Le soluzioni di sviluppo isolate sono ormai superate” ha commentato John Fanelli, Vice President, Product Planning and Management di Wind River. “Attualmente lo sviluppo è qualcosa di molto più complesso e interconnesso rispetto a quanto si sia mai potuto immaginare. L’unica opzione affinchè gli sviluppatori possano ridurre significativamente il tempo e i costi associati alla progettazione di un’offerta tecnologicamente avanzata è utilizzare in ambiente di sviluppo in grado di operare indipendentemente dalla piattaforma adottata. Grazie a Wind River Workbench il sogno di uno sviluppo ottimizzato diviene realtà”. Con il lancio di Workbench 2.3, la linea di prodotti Workbench è in grado di offrire quattro configurazioni che consentono alle aziende che sviluppano software per device di equipaggiare i propri sviluppatori con specifici pacchetti adattati alle proprie necessità. Di seguito il testo integrale in inglese: Wind River Workbench Delivers Industry’s Most Advanced Device Software Optimization Development Suite Industry’s first and only Eclipse-based open device software development solution that offers deep capability for developers across the entire development process in a single integrated suite for Vxworks, Linux and Threadx; Wind River Workbench offers configurations ranging from on-chip debugging and system bring-up, to application and full-blown kernel development; Expands platform aware capabilities to include Threadx, Red Hat Linux, kernel.Org 2.6 Linux, Montavista Linux, in addition to Wind River Vxworks and Wind River Linux; Contributes Device Software Development Platform (Dsdp) project specification to Eclipse.org as Eclipse Strategic Developer ; Latest versions of Rti Scopetools are incorporated into Wind River Workbench.  
   
   
IBM INFRANGE LA BARRIERA PREZZO/PRESTAZIONI NEL SEGMENTO MIDRANGE CON UN NUOVO STORAGE SERVER ULTRAPOTENTE  
 
 Milano, 31 maggio 2005 - Ibm ha ampliato la propria linea di prodotti storage midrange con un nuovo sistema da quattro gigabit al secondo. Il nuovo modello Ibm Totalstorage Ds4800 viene proposto a prezzi paragonabili a quelli delle unità Emc Cx700 e Hp Eva5000 e riesce a raggiungere prestazioni doppie, affermandosi come uno dei sistemi a disco midrange più veloci attualmente presenti nel mercato. Nel corso di un test e di un benchmark realizzati dallo Storage Performance Council, il sistema Ds4800 ha definito un nuovo standard per quanto riguarda le prestazioni toccando un picco di oltre 42.000 Spc-1 Iops. Il modello Ds4800 ha registrato questo straordinario risultato grazie alla sua architettura basata su una tecnologia da quattro gigabit al secondo. "Il nuovo modello Ibm Ds4800 rappresenta una soluzione ideale per quei clienti che hanno esigenze di elaborazione ad alte prestazioni che utilizzano vaste quantità di dati per programmi ad elevata bandwidth e complessità di calcolo, come accade ad esempio nei settori dell'energia, dell'entertainment e della ricerca scientifica", ha dichiarato Rich Lechner, Vice President of Storage di Ibm. Oltre alle notevoli prestazioni, il sistema Ibm Ds4800 è dotato di una scalabilità tale da consolidare fino a 67 terabyte di dati, ed è progettato per fornire funzionalità di data failover e copia dati locale o remota per garantire la massima disponibilità e integrità delle informazioni. Il modello Ds4800 supporta anche la capacità per il backup integrato dei database appena annunciata per l'ambiente operativo Aix e Ibm Db2 Universal Database. La gestione viene realizzata attraverso un'interfaccia grafica intuitiva che consente di ampliare dinamicamente la dimensione dei volumi e degli array, modificare dinamicamente la configurazione Raid e le modalità di copia dati remota. Altre caratteristiche esclusive comprendono una prolungata autonomia delle batterie per aumentare l'operatività della macchina in caso di blackout e moduli di espansione con dischi Fiber Channel in configurazione switched point-to-point che assicurano prestazioni elevate anche con la crescita della configurazione e diagnostica del sistema più immediata rispetto ai tradizionali collegamenti, dove più moduli a disco si accodano sullo stesso loop. Il sistema Ds4800 è progettato per funzionare in ambienti operativi eterogenei comprendenti Aix, Hp-ux, Solaris, Windows e varie versioni di Linux per architetture Intel e Power. L'unità Ds4800 è inoltre supportata dalle più diffuse versioni del software per cluster come Ibm Hacmp, Microsoft Novell Clustering Steeleye Lifekeeper e Veritas Vcs. Con il software Ibm Totalstorage Productivity Center vengono fornite le funzionalità di gestione avanzata dello storage come analisi/reporting delle risorse e della capacità, monitoraggio, configurazione e provisioning del sistema Ds4800. Il nuovo sistema Ds4800 sarà in grado di supportare tutte le proposte software Ibm dedicate alla gestione della infrastruttura storage inclusa l'ultima generazione di Ibm Totalstorage San Volume Controller annunciata recentemente. La settima generazione della tecnologia di virtualizzazione storage di Ibm continua ad espandere i livelli di scalabilità e interoperabilità e consente a San Volume Controller di gestire ambienti sempre più grandi ed eterogenei. San Volume Controller è ora in grado di supportare fino a 256 host che condividono risorse storage in rete. Ibm ha inoltre potenziato la capacità di Svc di gestire lo storage all'interno di ambienti ad alta disponibilità come Ibm General Parallel File System (Gpfs) e High Availability Cluster Multiprocessing (Hacmp) per Aix, inclusa l'opzione Hacmp/xd per le lunghe distanze. Con l'aiuto di Cisco, San Volume Controller supporta ora nuove funzioni disponibili nella linea di switch/director Cisco Mds9000 per consentire a reti San eterogenee di operare insieme e con maggior facilità. I modelli Ibm Totalstorage Ds4800 82A e 84A saranno disponibili dal 17 giugno con prezzi a partire da 54.000 dollari. Ibm Totalstorage San Volume Controller version 2.1.1 sarà disponibile il 13 maggio 2005 a partire da 44.500 dollari.  
   
   
PSION TEKLOGIX HA ORGANIZZATO UN CONCORSO DESTINATO A STUDENTI DI INGEGNERIA E A GIOVANI LAUREATI DELL’AREA EMEA (EUROPE/MIDDLE EAST/AFRICA)  
 
Milano, 31 maggio 2005 - Psion Teklogix Emea ha indetto un concorso che ha come obiettivo la ricerca di soluzioni originali e innovative nel campo dell’elaborazione mobile per applicazioni in ambito aziendale. Le soluzioni proposte devono essere basate su Workabout Pro e Netbook Pro, due modelli di riferimento nel settore dei terminali portatili. Questo concorso, denominato Futura, è destinato a oltre 10.000 studenti di ingegneria e a giovani laureati provenienti da 26 Paesi. I 10 migliori progetti saranno inizialmente selezionati da una giuria composta da 19 membri del comitato direttivo di Psion Teklogix presieduta da Mike Doyle, vice president per le attività di engineering e da Jacky Lecuivre, vice presidenti Emea. Il 20 ottobre a Parigi i partecipanti presenteranno i loro progetti realizzati sfruttando uno dei due terminali di Psion Teklogix – che saranno forniti dalla medesima società – e si procederà alla premiazione di quello ritenuto migliore. Dopo un soggiorno a Parigi, al vincitore sarà offerto un viaggio in Canada (nella regione dell’Ontario) dove ha sede il quartier generale della società. “L’abilità e l’entusiasmo – ha commentato Lacky Lecuivre, vice president della regione Emea – sono due elementi di fondamentale importanza per noi, perfettamente compatibili con il concetto di innovazione. La testimonianza più concreta è rappresentato dagli ingenti investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, che rappresentano circa il 10% del nostro fatturato”. “Con questo concorso – ha concluso – crediamo di aver trasmesso un messaggio chiaro e forte a tutti coloro che rappresentano il nostro futuro a livello sia di tecnologie sia di opportunità di business”.  
   
   
NETGEAR INCREMENTA IL NUMERO DI PORTE CONSEGNATE  
 
 Milano, 31 Maggio 2005 Netgear Inc., fornitore a livello mondiale di prodotti di networking tecnologicamente avanzati e distribuiti con il proprio marchio, ha annunciato la pubblicazione del rapporto di Infonetics Research, Inc relativo alle quote di mercato degli switch Layer 2 e Layer 3, dimostrando che Netgear estende la propria quota di mercato a livello mondiale ed è in seconda posizione dopo Cisco per numero di porte consegnate nelle categorie degli switch Ethernet L2 e L3, Switch Gigabit con configurazione fissa e sul totale degli switch con configurazione fissa. Secondo il rapporto che analizza il mercato degli switch Ethernet L2-l3 nel novembre 2004, le porte consegnate da Netgear sono cresciute del 62 percento rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente, crescendo più rapidamente dei principali concorrenti, compresi Cisco, D-link e 3com. Netgear ha conquistato ulteriori quote di mercato estendendo la propria seconda posizione a tutta la categoria. Lo studio Infonetics riporta anche che Netgear ha mantenuto il secondo posto in tutte le sotto-categorie che includono gli switch a configurazione fissa, gli switch a 100M e a 1Gb con configurazione fissa. Netgear continua anche a mantenere la prima posizione per la sua quota di mercato nella categoria degli switch non gestiti, con la maggiore quantità di porte consegnate nel Nord America nei primi tre trimestri del 2004, secondo i dati di Npd. “La tradizione di Netgear negli switch professionali Ethernet ci ha permesso di stabilizzare e incrementare la nostra posizione di leadership sul mercato mondiale con una completa linea di prodotti, e di consolidare la reputazione delle nostre convenienti soluzioni di networking, note per le brillanti prestazioni, la versatilità e l’affidabilità per le piccole e medie imprese in espansione” ha spiegato Patrick Lo, Ceo e Presidente di Netgear. “Infonetics prevede che i ricavi a livello mondiale degli switch Ethernet L2-l3 cresceranno fino a circa 16 miliardi di dollari entro il 2007 e Netgear dovrebbe incrementare la propria quota di mercato in questo segmento continuando a introdurre nella nostra offerta di prodotti in continua espansione nuovi switch convenienti, di grande valore e tecnologicamente avanzati.” La famiglia di switch Fast Ethernet e Gigabit Netgear Prosafe gestiti e non gestiti e la rinomata famiglia di Smart Switch “con gestione leggera” includono lo switch L3 gestito Prosafe con 24+2 porte 10/100 e Power-over-ethernet (Fsm7326p), lo switch Gigabit L3 gestito Prosafe con 24 porte (Gsm7324), lo switch Gigabit L3 gestito Prosafe con 12 porte (Gsm7312), lo switch L2 gestito Prosafe con 48+2 porte 10/100 e due porte Gigabit (Fsm750s), lo switch L2 gestito Prosafe con 24+2 porte 10/100 e due porte Gigabit (Fsm726s), lo switch Gigabit L2 gestito Prosafe con 24 porte (Gsm7224), lo switch Gigabit L2 gestito Prosafe con 10+2 porte (Gsm712), lo switch Gigabit L2 gestito Prosafe con 12 porte (Gsm7212), lo switch Gigabit L2 gestito Prosafe con 12 porte in fibra ottica (Gsm712f), lo Smart Switch Prosafe con 24 porte 10/100 e 2 porte Gigabit (Fs526t), lo Smart Switch Prosafe con 48 porte 10/100 e 2 porte Gigabit (Fs750t), lo Smart Switch Prosafe con 24 porte Gigabit (Gs724t), lo Smart Switch Prosafe con 48 porte Gigabit (Gs748t), e lo Smart Switch Prosafe con 16 porte Gigabit (Gs716t).  
   
   
AVERMEDIA HYBRID + FM TV TUNER CARD: UNA GRANDE SOLUZIONE IBRIDA IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI.  
 
Taipei, 31 Maggio 2005, Avermedia Technologies Inc -., attiva nella produzione di prodotti multimediali digitali, ha presentato la suo nuovo sintonizzatore Tv su scheda Pci Ibrido con radio Fm incorporata. Il mondo della televisione in Europa sta cambiando. Da quando nel 2003 venne comunicato che era giunto il momento di passare dalla Tv analogica a quella digitale, la maggior parte dei paesi europei ha intrapreso questa cambiamento passando dallo standard analogico a quello digitale. La Tv Digitale offre un numero di canali fino a 6 volte maggior rispetto a quella analogica e con una qualità del segnale di gran lunga maggiore. Questo cambiamenti così importanti non avverranno dal giorno alla notte e Avermedia, sempre attenta alle evoluzioni del mercato, ne è consapevole e propone la nuova serie di prodotti Hybrid+fm, che consentiranno agli utenti di passare da un sistema di ricezione analogico a uno digitale e viceversa con la semplice pressione di un tasto, evitando loro costose implementazioni Hardware. Cos’è un sistema Hybrid ? Il termine Hybrid (ibrido) indica la fusione di due sistemi- Nel caso dei sintonizzatori Tv indica la capacità di ricevere e gestire sia segnali digitali sia analogici. Questa rappresenta la tecnologia più innovativa attualmente disponibile sul mercato dei Tv Tuner Questa nuova tecnologia diventa di giorno in giorno sempre più popolare sia tra gli “ indipendenti ” sia tra i system integrators e in particolare laddove si sia in presenza di rivenditori multi marca. Finora la serie Hydrid+fm a ricevuto moltissimi apprezzamenti positivi e questa nuova serie, non solo è caratterizzata da potenti funzioni che danno la libertà di guardare e registrare programmi televisivi in diretta e ascoltare le trasmissioni radiofoniche ma permette agli utenti di selezionare il sintonizzatore più adatto a seconda del luogo in cui sono e senza apportare dispendiose modifiche all’hardware del Pc. Il primo prodotto ad essere lanciato sul mercato a giugno 2005 sarà la scheda Avertv Hybrid+fm Pci, che sarà seguita a tempo debito da una soluzione Pcmcia (Avertv Hybrid+fm Cardbus) e Usb 2.0. Avermedia proiettata sempre verso il futuro, anche quet’anno darà l’opportunità ad ogni visitatore di sperimentare le nuove e innovative tecnologie al Computex 2005 (Corridoio 2, cabina E094, E094e, E095, E095e) da 31 maggio al 4 giugno. Per coloro che quest’ anno non visiteranno il Computex, sono disponibili ulteriori dettagli alla pagina web www.Avermedia.com