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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Giugno 2006
UE-IRAQ: SI APRE UN NUOVO CAPITOLO LA COMMISSIONE EUROPEA AUMENTA IL PROPRIO IMPEGNO NEL PAESE  
 
 Bruxelles, 8 giugno 2006 - La formazione di un nuovo governo in Iraq offre all´Ue l´opportunità per aprire un nuovo capitolo nelle relazioni con il paese. La Commissione europea ha esaminato la possibilità di aumentare il proprio impegno in Iraq e ha presentato oggi alcune raccomandazioni incentrate sul consolidamento della democrazia e la ricostruzione dell´economia del paese. Il nuovo indirizzo strategico intende rafforzare la collaborazione dell´Ue con le autorità irachene e si propone di fornire sostegno nelle aree dove l´Ue ha particolari vantaggi da offrire. Un fattore determinante per l´impegno europeo sarà il miglioramento delle condizioni di sicurezza. La strategia, che verrà presentata sotto forma di una comunicazione, abbraccia tutte le attività attualmente svolte dall´Ue in Iraq e sarà discussa con il Consiglio e il Parlamento europeo e non modificherà l´essenza dell´intervento europeo che rimane quello di supporto al lavoro delle Nazioni Unite di ricostruzione politica ed economica del paese. Il commissario per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, Benita Ferrero-waldner, ha dichiarato: "Le condizioni in Iraq rimangono estremamente difficili. Ma gli iracheni non saranno lasciati soli nei loro sforzi per costruire un futuro prospero e pacifico per il loro paese. La Commissione europea sosterrà attivamente l´impegno degli iracheni e con questa rinnovata strategia potrà aiutare maggiormente l´Iraq a rispondere alle sfide che ha davanti a sé. Ma i cambiamenti devono essere portati avanti e appartenere agli iracheni. Collaboreremo strettamente con il nuovo governo per costruire un paese stabile e democratico e per migliorare le condizioni di sicurezza". La nuova strategia individua cinque obiettivi principali sui quali indirizzare gli aiuti europei all´Iraq nei prossimi anni: - Superare le divisioni all´interno dell´Iraq e costruire la democrazia, ad esempio aiutando in collaborazione con le Nazioni Unite le autorità irachene nel futuro processo di revisione della Carta costituzionale, e sostenendo i piani finalizzati alla prevenzione della violenza tra le diverse fazioni - Promuovere lo Stato di diritto e i diritti umani, attraverso attività come la formazione della polizia e dell´esercito e fornendo le autorità irachene di strumenti in grado di consentire il controllo del rispetto dei diritti umani - Aiutare le autorità irachene nell´erogazione di alcuni servizi di base (come l´acqua e l´istruzione) e nella creazione di posti di lavoro - Sostenere la riforma della pubblica amministrazione - Promuovere riforme in campo economico, in particolare nel settore energetico, nel commercio e negli investimenti In queste aree di intervento l´Ue può sfruttare i propri rapporti privilegiati con gli altri attori internazionali presenti in Iraq e l´esperienza maturata nel paese. Per la realizzazione di questi obiettivi, nel 2006 saranno stanziati 200 milioni di euro, già accantonati dalla Commissione. Il lavoro di quest´anno sarà incentrato sul miglioramento delle condizioni di vita degli iracheni (110 milioni di euro), la promozione della democrazia (40 milioni) e la promozione di una buona governance (40 milioni). Un fondo di riserva di 10 milioni di euro assicurerà un margine di flessibilità in base alle priorità del nuovo governo e alle evoluzioni della situazione sul campo. La Commissione aumenterà presto anche la sua presenza a Baghdad e nominerà un capo della delegazione; l´Ue intende inoltre negoziare nel prossimo futuro con il nuovo governo un accordo di cooperazione e di commercio. Tra tutti i donatori, attualmente la Commissione è quello che fornisce il contributo economico maggiore al processo di ricostruzione dell´Iraq; lo stanziamento di 200 milioni di euro previsto per il 2006 si aggiunge ai 518 milioni stanziati dall´Ue tra il 2003 e il 2005. .  
   
   
BRUXELLES - SETTIMANA EUROPEA DELLE REGIONI E DELLE CITTÀ  
 
 Bruxelles, 8 giugno 2006 - Si terrà a Bruxelles dal 9 al 12 ottobre la settimana europea delle regioni e delle città. Intitolata quest´anno "Investire nelle regioni e nelle città d´Europa: i partner pubblici e privati per la crescita e l´occupazione", la manifestazione è organizzata dal Comitato delle regioni e dalla Dg Politica regionale della Commissione europea, in collaborazione con 14 raggruppamenti di 134 uffici di rappresentanza di varie città a Bruxelles. La manifestazione ospiterà più di 130 regioni e città, oltre ad istituzioni pubbliche, private e finanziarie del settore. Offriranno il proprio contributo negli 80 seminari, workshop e in sessioni di altro tipo più di 3. 000 esperti di sviluppo regionale. Le sessioni saranno incentrate sui cinque temi seguenti: investire in imprese competitive e impieghi di qualità; sostenere l´innovazione regionale; investire nell´utilizzo sostenibile delle risorse e delle tecnologie ambientali; sostenere i partenariati pubblico-privato per i grandi progetti infrastrutturali; semplificare le procedure - La gestione dei Fondi strutturali nel periodo 2007-2013. Oltre ai consueti appuntamenti principali - seminari, workshop e iniziative mediatiche e sociali - sono previste quest´anno due nuove attività: giornate "porte aperte" in tutte le regioni e le città interessate allo svolgimento di presentazioni decentrate, dibattiti ed esposizioni sui nuovi programmi dei Fondi strutturali; - un "caffé degli investitori": una piazza del mercato in cui possono incontrarsi le regioni, le istituzioni finanziarie e gli investitori. Http://ec. Europa. Eu/comm/regional_policy/conferences/od2006/about. Cfm?nmenu=2 .  
   
   
MARI E OCEANI: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UNA NUOVA VISIONE PER LA POLITICA MARITTIMA INTEGRATA  
 
 Bruxelles, 8 giugno 2006 - Ieri la Commissione europea ha pubblicato il Libro verde “Verso la futura politica marittima dell’Unione: oceani e mari nella visione europea” che chiede ai cittadini quale rapporto intendono avere con i mari e gli oceani e lancia la più ampia consultazione della storia dell’Ue. L’audizione risponde alla crescente consapevolezza sia del ruolo vitale che il mare già svolge quale elemento fondamentale della prosperità dell’Europa sia del potenziale che offre in termini di maggiore occupazione e benessere. I risultati della consultazione aiuteranno la Commissione a definire una nuova visione per una politica marittima integrata. Il quesito principale sollevato dal Libro verde è il seguente: l’Europa può permettersi di gestire i mari e gli oceani con un approccio settoriale e frammentario? Oppure è giunto il momento di istituire una politica marittima realmente integrata in grado di liberare il potenziale non ancora valorizzato in termini di crescita e occupazione, rafforzando al tempo stesso la protezione dell’ambiente marino? E se scegliamo questa seconda alternativa, come dovremmo procedere? José Manuel Barroso, presidente della Commissione e iniziatore di questo processo, ha dichiarato: “Da lungo tempo l’Europa trae beneficio dalle attività marittime. Tuttavia, i mari e gli oceani potrebbero essere sfruttati meglio per aumentare la prosperità e il benessere degli europei. Il Libro verde pubblicato oggi offre a tutti noi la possibilità di riflettere insieme su quale sia la strategia migliore da seguire. Invito tutti a esprimere la propria opinione sul futuro di una politica marittima per l’Unione capace di creare occupazione e proteggere allo stesso tempo l’ambiente marino”. Joe Borg, Commissario europeo responsabile della pesca e degli affari marittimi, ha commentato: “Quanto più le attività marittime aumentano e si diversificano, tanto maggiore diventa la necessità di coordinamento e pianificazione per evitare conflitti e ottimizzare i vantaggi offerti dal mare. Adottando un approccio globale potremmo combinare la crescita economica con un’effettiva protezione dell’ambiente marino e una maggiore partecipazione dei soggetti interessati. Si tratta di un progetto in cui gli Stati membri, le regioni, le industrie, le Ong e l’opinione pubblica hanno tutto l’interesse a trovare la migliore via da seguire in futuro nei nostri rapporti con il mare”. I trasporti, la navigazione, il commercio, le industrie costiere e portuali, la produzione di energia in mare, tradizionale e alternativa, la pesca, l’acquacoltura, la ricerca marina e il turismo sono solo alcune delle innumerevoli attività umane che spesso interagiscono fra loro e possono avere un impatto sugli oceani e sulla qualità della vita che da essi dipende. Tuttavia, troppo spesso i settori che hanno un impatto sull’ambiente marittimo operano in modo isolato – ognuno ha le proprie strutture, incarna una cultura e una visione specifica ed è gestito secondo regole proprie. Eppure, tutti dipendono dalla stessa risorsa. Il Libro verde intende mettere in risalto i rapporti di interconnessione e interdipendenza tra questi diversi settori – i legami spesso ignorati dalle procedure esistenti. Per esempio, segnala come lo sviluppo delle infrastrutture portuali debba tenere conto della protezione degli ecosistemi locali, della promozione dell’acquacoltura costiera, dello sviluppo del turismo e dei vantaggi della crescita economica attraverso il commercio con l’estero. Il Libro verde mostra come le imbarcazioni da pesca, le navi portacontainer, le barche da diporto, le compagnie petrolifere e le centrali eoliche debbano lottare fra loro per trovare lo spazio necessario per le loro attività nelle nostre acque sempre più affollate. Inoltre sottolinea che la convergenza di questi molteplici aspetti diversi non costituisce l’eccezione ma la norma, in quanto riflette la ricchezza e la varietà intrinseca dei mari europei. Sorge la domanda seguente: è davvero possibile continuare a gestire e sviluppare in modo indipendente tutte queste attività diverse che spesso si accavallano? Non è forse giunto il momento che l’Europa adotti un approccio politico veramente integrato se vogliamo riuscire a creare un’economia marittima vivace e sostenibile per il Xxi° secolo ed oltre? Il Libro verde fa seguito alla decisione adottata dalla Commissione nel marzo 2005 di avviare una consultazione sul futuro dei mari europei. Il Presidente Barroso ha chiesto al commissario Borg di “guidare una task force sulla politica marittima con l’intento di lanciare un’ampia consultazione sulla futura politica marittima dell’Unione”. Il Libro verde è il risultato di uno sforzo collettivo, basato su una cooperazione intensa e fruttuosa fra sette commissari. Oltre al signor Borg, hanno partecipato il signor Verheugen, responsabile delle imprese e dell’industria, il signor Barrot, per i trasporti, il signor Dimas, responsabile dell’ambiente, la signora Hübner, per le politiche regionali, il signor Potocnik, responsabile della ricerca, e il signor Pieblags, per il settore dell’energia. Anche altri commissari hanno partecipato quando le discussioni hanno riguardato argomenti attinenti al loro portafoglio. I temi trattati dal Libro verde saranno discussi in una serie di eventi organizzati in vari Stati membri. Per ulteriori informazioni sugli eventi pubblici in cui saranno affrontati questi temi e sulle modalità di partecipazione al dibattito, è possibile consultare il sito web seguente: http://ec. Europa. Eu/maritimeaffairs .  
   
   
MANDATO DI ARRESTO EUROPEO: QUALI PROSPETTIVE? I MASSIMI ESPERTI SI RIUNISCONO A CONFRONTO SU UN TEMA DI RILIEVO A CREMA, 9 GIUGNO 2006 CONVEGNO NAZIONALE- INCONTRO DI STUDIO CREMA (MILANO) – TEATRO SAN DOMENICO  
 
 Crema, 8 giugno 2006 - “La criminalità l’Europa l’ha già fatta da tempo , ”dice Benito Melchionna, procuratore della Repubblica di Crema ” pertanto è necessario uno spazio giuridico omogeneo europeo. La dimensione normale deve essere la dimensione europea per far sì che la sicurezza sia garantita. In Italia siamo ancora troppo imbrigliati per poter applicare al meglio il mandato di arresto europeo. A Crema siamo stati i primi in Italia ad applicare il mandato europeo”. Proprio per questo a Crema si terrà presso il Teatro San Domenico in data 9 giugno, dalle ore 9 alle 18, una giornata internazionale di studio sul tema “Mandato di arresto europeo: quali prospettive” organizzato dall’Ipa - International Police Association, in collaborazione con l’Unesco , la Regione Lombardia, il Parlamento europeo, il Comune di Crema , la Provincia di Crema, la Camera di Commercio di Cremona, a cui parteciperanno i massimi esperti italiani ed esteri. Si concluderanno i lavori con l’elaborazione di una petizione al governo italiano perché intervenga negli ambiti dovuti al fine di risolvere le problematiche tecniche e giuridiche ancora aperte in Italia per l’applicazione del mandato di arresto europeo. Inoltre , nel corso della giornata , saranno esplicitate , in particolare , le esperienze spagnole, tedesche e della Romania. Tra gli interventi sono previsti Nadia Plastina, Direttore dell’Ufficio Ii del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia, che farà il punto della situazione a un anno dal recepimento italiano del mandato di arresto europeo con la legge 69 del 22 aprile 2005, Giuseppe Grechi, Presidente della Corte d’Appello di Milano, Riccardo Fuzio , sostituto procuratore generale della Corte di cassazione, Pia Locatelli, europarlamentare, Emilio Fiora, ten. Col. Del nucleo regionale della Guardia di Finanza, giudici e avvocati di vari Stati europei. “Nella consegna diretta dell’imputato tra autorità giudiziarie dei vari Paesi ,”dice Vincenzo Perotti ,dell’Ipa - International Police Association, ” c’è ancora molto da fare. Nel campo delle doppie incriminazioni in Europa , solo per 32 tipologie di reato c’è concordia , per le altre non è facile parametrare anche solo la terminologia , ad esempio per il termine truffa e/o frode. I problemi tecnici e giuridici ancora non risolti, per l’applicazione del mandato europeo, sono molteplici, come alcune discrasie tra la normativa europea e gli articoli costituzionali 10, 11 e 13 , che alcune volte ostacolano l’iter giudiziario”. .  
   
   
L´IPTS DEL CCR PUBBLICA UN INVITO A MANIFESTARE INTERESSE  
 
 Bruxelles, 8 giugno 2006 - L´istituto per le prospettive tecnologiche (Ipts) del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea ha pubblicato un invito a manifestare interesse relativo a diversi studi. L´ipts intende stilare un elenco di società interessate alla realizzazione di studi nei seguenti settori: 1. 1 scienze biologiche - agricoltura - agroalimenti; 1. 2 scienze biologiche - biotecnologia; 2. 1 previsione sulle tecnologie della società dell´informazione e applicazioni principali in Europa; 2. 2 tecnologie dell´informazione e della comunicazione - prospettiva sulla ricerca e lo sviluppo, cybersicurezza e identità; 3. Politiche relative alle tecnologie energetiche e all´attenuazione dell´effetto serra, compresa la modellazione; 4. Ambiente: tecnologie pulite, consumo e produzione sostenibile; 5. Trasporto - tecnologia relativa alla sostenibilità dei trasporti, compresa la modellazione; 6. Supporto alla politica di ricerca (comprese risorse umane ed università): analisi e prospettive; 7. Economia dei cambiamenti tecnici; 8. Dimensione economica degli studi prospettivi relativi alla tecnologia; 9. Analisi costi-benefici; 10. Dimensione sociale dello sviluppo sostenibile, compresa la disoccupazione strutturale; 11. Economia della ricerca e innovazione industriale. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale Centro comune di ricerca Ipts, All´attenzione di Ed. Expo, c/Inca Garcilaso, E-41092 Siviglia, Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=111827-2006 .  
   
   
BANDO DI GARA: PROMOZIONE DEI SUCCESSI NEL SETTORE DELLE TIC  
 
Bruxelles, 8 giugno 2006 - La Dg Società dell´informazione e media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la promozione dei successi nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) per i cittadini, i servizi pubblici e le imprese. Lo studio mira a individuare e a mettere in evidenza i programmi europei e internazionali per la promozione, il riconoscimento e la diffusione delle buone pratiche. Esso intende fornire raccomandazioni adeguate e innovative per le future azioni europee sulla base dei successi ottenuti dagli attuali programmi. Particolare attenzione dovrà essere posta sulla consapevolezza e sul riconoscimento del pubblico, nonché sul richiamo dell´interesse di un più ampio gruppo sociale costituito dall´università, dalle piccole e medie imprese (Pmi) e dall´industria in generale. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Società dell´informazione e dei media, All´attenzione di Sig. Ra Wilhartner, B-1049 Bruxelles, Tel. +32-2 296 7869, Fax +32-2 292 1852 , Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=111826-2006 .  
   
   
MEF: PROTOCOLLO D´INTESA CON UNIONCAMERE PER LA DIFFUSIONE DELL´E-PROCUREMENT TRA PA E IMPRESE  
 
 Roma, 7 giugno 2006 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze ha siglato oggi un protocollo d´intesa con Unioncamere per la diffusione degli strumenti di e-procurement del Programma di razionalizzazione della spesa, gestito da Consip, verso il tessuto imprenditoriale italiano. La nuova sinergia si affianca alle collaborazioni già avviate fra il Ministero e l´organizzazione di rappresentanza del sistema camerale con lo scopo di ampliare le opportunità di sviluppo delle imprese, in particolare di quelle Piccole e Medie (Pmi), facilitandone l´accesso alla domanda pubblica. Un gruppo di lavoro congiunto Mef-consip-unioncamere sarà costituito a breve per definire nel dettaglio il piano di attività per ciascuna delle tre le aree di collaborazione previste: Promozione dell´e-procurement, attraverso la realizzazione congiunta di attività di promozione e diffusione degli strumenti sviluppati nell´ambito del Programma di razionalizzazione della spesa fra le organizzazioni di rappresentanza imprenditoriale e le imprese; Analisi delle possibili sinergie tra il sistema Acquisti in Rete e il portale www. Impresa. Gov. It, con l´obiettivo di rendere sempre più efficaci i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e il sistema produttivo; Servizi aggiuntivi alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, attraverso lo studio delle possibili soluzioni di integrazione tra i servizi erogati da Consip e Camere di Commercio a favore di Pa e imprese. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 8 giugno 2006 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 giugno 2006, da effettuarsi tramite asta il 12 giugno 2006, di 8. 500 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
Trimestrali 3. 000 15. 09. 2006 92
Annuali 5. 500 15. 06. 2007 365
E´ da tener presente che il 15 giugno 2006 vengono a scadere Bot per 9. 000 milioni di euro (3. 500 milioni di euro trimestrali e 5. 500 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 giugno 2006 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 31 maggio 2006 era pari a 142. 352,5 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 243 giorni, 11. 000 milioni di euro trimestrali, 52. 852,5 milioni di euro semestrali e 76. 000 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 8 giugno 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 14 giugno 2006, con regolamento 16 giugno 2006, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 marzo 2006; settima tranche; scadenza : 15 marzo 2011; tasso d´interesse annuo lordo : 3,50%. - "quindicennali" decorrenza : 1° febbraio 2006; sesta tranche; scadenza : 1° agosto 2021; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. "quindicennali". Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp quindicennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 13 giugno 2006 13 giugno 2006
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 giugno 2006 14 giugno 2006
Regolamento sottoscrizioni 16 giugno 2006 16 giugno 2006
Dietimi d´interesse da corrispondere 93 giorni 135 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione .
 
   
   
SICUREZZA IN BANCA: AL VIA TASK FORCE ABI-FORZE DELL’’ORDINE  
 
 Roma, 8 giugno 2006 - Un Gruppo di lavoro sulla sicurezza in banca con l’obiettivo di migliorare la prevenzione dei fenomeni criminosi. È quanto prevede un protocollo di collaborazione tra Abi e Forze dell’ordine firmato a Roma dal Direttore generale dell’Associazione bancaria, Giuseppe Zadra, e dal Vicedirettore generale della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno, Prefetto Alessandro Pansa. L’accordo firmato a Palazzo Altieri in occasione del Convegno Abi “Banche e sicurezza 2006” prevede la creazione di una vera e propria Task force, grazie alla quale le banche e il Dipartimento di pubblica sicurezza potranno scambiarsi dati e informazioni utili. L’a Bi, con Ossif (Osservatorio sulla sicurezza fisica in banca), fornirà al Ministero, attraverso un monitoraggio in tempo reale, i dati sui furti e le rapine subite su tutti il territorio nazionale e informazioni sulle misure di difesa. Scopo principale prevenire i furti e le rapine grazie ad analisi dettagliate di questi fenomeni criminosi, volte a individuare le misure di difesa più opportune. La Task force sarà composta da rappresentanti del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale, dell’A rea degli affari della Polizia amministrativa e sociale, dell’Ufficio per l’amministrazione generale del Dipartimento della pubblica sicurezza, dell’Associazione bancaria italiana, delle 20 banche del Comitato di gestione di Ossif e del Gruppo di studio tecnico dell’Abi per la sicurezza. L’accordo prevede riunioni ogni sei mesi presso la sede della Direzione centrale della Polizia criminale, con possibilità di ulteriori incontri, a seguito di eventi di particolare rilevanza. Periodicamente saranno verificati i risultati conseguiti e saranno realizzati documenti di analisi finalizzati allo sviluppo di politiche della sicurezza. . .  
   
   
BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE S.P.A..: CONSOB RILASCIA IL NULLA OSTA ALL’AUMENTO DI CAPITALE  
 
Brescia, 8 giugno 2006 - Si comunica che ieri Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti di azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese S. P. A. L’offerta - deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 21 aprile 2006, a valere sulla delega conferitagli dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2003 - consiste in un aumento del capitale sociale a pagamento mediante emissione di massime n. 29. 299. 296 di azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 11 azioni possedute. I diritti di opzione dovranno essere esercitati dal 12 giugno 2006 al 30 giugno 2006 compresi e saranno negoziabili in Borsa dal 12 giugno 2006 al 23 giugno 2006 compresi. I diritti di opzione non esercitati entro il 30 giugno 2006 compreso saranno offerti in Borsa dalla Società, ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, del Codice Civile. Il Comitato Esecutivo di Banca Lombarda e Piemontese S. P. A. Si riunirà nel pomeriggio di giovedì 8 giugno 2006 per stabilire il prezzo di emissione delle azioni ordinarie. È previsto che il prospetto informativo relativo all’offerta in opzione venga pubblicato nella giornata di oggi .  
   
   
CAPITALIA RIORGANIZZA LA PROPRIA PRESENZA ALL’ESTERO PER RISPONDERE MEGLIO ALLE ESIGENZE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE NUOVE INIZIATIVE: INDIA E BRASILE NUOVI ACCORDI COMMERCIALI: HSBC  
 
Roma, 8 giugno 2006 - Il Gruppo Capitalia rafforza la propria presenza sui mercati esteri, già oggi assicurata dalla rete di filiali e rappresentanze che fa capo a Banca di Roma e forte di 17 presidi all’estero. La rete che è al servizio di tutte le banche del Gruppo, incluse Banco di Sicilia, Bipop-carire e Mcc, ha l’obiettivo di sostenere le imprese italiane nel loro processo di internazionalizzazione in aree geografiche ad alto potenziale di crescita. In coerenza con questa strategia il Gruppo Capitalia ha deliberato l’apertura di due nuovi uffici di rappresentanza in India e Brasile, mercati con elevate potenzialità economiche, verso i quali le imprese italiane guardano con sempre maggiore interesse. Con l’India si amplierà l’offerta del Gruppo in Estremo Oriente che può già contare, oltre alla rappresentanza di Pechino, anche delle Sedi operative di Singapore, Tokio, Hong Kong e Shanghai. In particolare in Cina, Capitalia, primo gruppo bancario ad essere presente nel paese sin dal 1996, supporta le iniziative di investimento delle aziende italiane, operando, con la sede di Shanghai, anche in valuta locale, nonché tramite un accordo commerciale siglato con Agricultural Bank of Cina (“Abc”), una delle principali banche cinesi. Questa collaborazione ha già portato diverse aziende italiane clienti del gruppo Capitalia ad utilizzare i servizi di Abc e gli oltre 31,000 sportelli del Gruppo per supportare lo sviluppo delle proprie attività nel paese. Agli stessi obiettivi è finalizzato un accordo commerciale firmato con Hsbc, uno dei più grandi gruppi bancari al mondo con presenza in 77 paesi, direttamente o tramite banche controllate. L’accordo, che coinvolge Egitto, Messico, Singapore, Corea del Sud, Taiwan e Turchia, prevede una stretta collaborazione tra i due Gruppi al fine di fornire, in loco, assistenza e supporto alle imprese italiane clienti di Capitalia. Grazie a questo accordo il Gruppo Capitalia potrà estendere la copertura geografica nei Paesi citati e, attraverso l’offerta di prodotti e servizi, sarà in grado di rispondere concretamente alle esigenze operative della clientela più dinamica. Nel caso specifico di Singapore e Turchia si integra il portafoglio prodotti già disponibili presso le Sedi del Gruppo Capitalia. Sempre nel quadro della strategia di supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane, il Gruppo Capitalia mantiene una consolidata presenza all’estero grazie alla propria rete di filiali ed uffici di rappresentanza. Oltre alla già citata presenza in Estremo Oriente, il presidio estero e’ garantito per quanto riguarda l’Europa da 5 filiali situate nelle principali piazze finanziarie (Londra, Parigi, Madrid, Francoforte e Bucarest), da due uffici di rappresentanza a Mosca e Bruxelles e un ufficio commerciale a Barcellona al servizio della clientela imprese. Nel bacino del Mediterraneo il gruppo Capitalia è inoltre presente con una sede operativa in Turchia ad Istanbul e un ufficio di rappresentanza a Tunisi, mentre il supporto all’attività dei propri clienti nel continente americano e’ assicurato dalla sede di New York, assieme alla già descritta iniziativa in Brasile. .  
   
   
FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE A MAGGIO: € 201 MILIONI TOTALE MASSE AMMINISTRATE A FINE APRILE 2006: € 65,2 MILIARDI  
 
Roma, 8 giugno 2006 – La raccolta netta totale (risparmio gestito e non gestito) del gruppo Banca Fideuram ha registrato a maggio un saldo positivo di € 201 milioni. La raccolta netta di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) è risultata negativa per € 198 milioni. Il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 399 milioni. All’interno del risparmio gestito i fondi comuni hanno segnato una raccolta positiva pari a € 38 milioni, mentre le gestioni patrimoniali e le assicurazioni hanno registrato una raccolta negativa rispettivamente di € 228 milioni e € 8 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 109 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 55 milioni, principalmente costituita da polizze unit linked. A fine aprile 2006 il totale delle masse amministrate dal gruppo ammontava a € 65,2 miliardi, per € 51,1 miliardi costituite da risparmio gestito. A fine maggio i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4. 179 (inclusi 62 produttori assicurativi), in crescita di 7 unità rispetto al mese precedente e di 29 rispetto a dicembre 2005, confermando l’inversione di tendenza nella consistenza totale della rete. In allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita incassati nel mese di maggio 2006; numero di private banker a fine maggio 2006; asset under management a fine aprile 2006. .  
   
   
”LA VIA PER SCONFIGGERE LA POVERTÀ” LA RUSSIA SI INCAMMINA SULLA VIA DEL CREDITO COOPERATIVO E CHIEDE UNA MANO ALLE BCC  
 
 Bologna, 8 giugno 2006 - Si è conclusa pochi giorni fa la missione della Banca d’Italia a Mosca che, su invito della Banca Centrale Russa, ha partecipato a due giorni di seminario incentrati sul Credito Cooperativo. Seminario che è servito a banchieri e politici russi per capire la specificità del sistema Bcc, le sue caratteristiche, i problemi legati alla vigilanza e i vantaggi che derivano dal suo stretto legame con le realtà e lo sviluppo del territorio in cui opera. Della delegazione italiana facevano parte, oltre al dottor Fabio Bernasconi di Banca d’Italia, i dirigenti del movimento del Credito Cooperativo Franco Caleffi, direttore generale di Federasse, e Daniele Quadrelli, direttore della federazione Bcc – Emilia-romagna. Con loro anche due direttori di banche di credito cooperativo: Massimo Campanari della Bcc del Garda e Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca, per dimensione la seconda banca di credito cooperativo della regione E-r. Fitto il programma lavori del seminario, aperto da una esauriente relazione della Banca Centrale di Mosca che ha messo chiarezza rispetto all’assetto istituzionale russo e al loro quadro organizzativo in tema di credito e risparmio. La Banca d’Italia, i dirigenti e l’ufficio studi della Federazione delle Bcc sono stati invece chiamati a spiegare a banchieri e rappresentanti della Duma l’evoluzione e l’attuale assetto delle Bcc, il modello di vigilanza e la funzione economica di un sistema che in Italia ha accompagnato le piccole comunità fuori dalla povertà. A Ravaglia il compito di raccontare, partendo dall’esperienza quotidiana, come una Bcc riesce ad istaurare proficue relazioni con il territorio in cui opera. “In Russia non esiste ancora un sistema paragonabile al nostro – spiega il direttore di Emil Banca di ritorno da Mosca – La loro Banca Centrale è impegnata a regolamentare un sistema oggi molto confuso e che tende ad escludere le piccole comunità dall’accesso al credito. Le grandi banca non hanno sportelli nei piccoli centri che rimangono così “in mano” a società finanziarie poco controllabili che si ergono a banche, con il risultato che quando le cose vanno male a rimetterci sono sempre e solo i risparmiatori. E questo ha portato una grande sfiducia generalizzata nell’intero sistema. Del modello Bcc – aggiunge Ravaglia – i russi hanno apprezzato molto l’estrema capillarità e la nostra mission legata allo sviluppo territoriale. Le grandi banche non vanno nei piccoli centri perché non c’è abbastanza margine di profitto, le Bcc invece, fondate sulla finanza dal basso e sulla proprietà diffusa, non sono vincolate al mero guadagno e hanno quindi la possibilità di portare sviluppo dove altri non vanno nemmeno”. La Missione italiana a Mosca non terminerà con questo primo incontro: presto la Banca Centrale Russa, assieme alla commissione della Duma che deve legiferare in materia di credito cooperativo, sarà in Italia per approfondire e vedere sul campo la specificità del modo differente di fare banca proprio del sistema Bcc. .  
   
   
NOTE BANKITALIA SU 2005 VENETO; ASS. FABIO GAVA  
 
 Venezia, 8 giugno 2006 - “Una relazione statistica puntuale e completa, che conferma un dato di fatto: il 2005 è stato difficile, ma negli ultimi mesi dell’anno è iniziata una crescita economica e produttiva, che continua nel primo trimestre 2006 e che gli analisti prevedono continuerà per tutto l’anno. Siamo quindi di fronte ad una prima ripresa sostanziosa, ben diversa dalle ‘ripresine’ registrate negli scorsi anni. Il merito è del sistema-Veneto nel suo complesso, perché imprenditori, lavoratori e Istituzioni, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli, hanno iniziato a fare squadra e a camminare uniti verso una trasformazione la cui velocità non poteva non creare dei problemi”. Lo ha sottolineato l’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, partecipando alla presentazione delle “Note sull’andamento dell’economia del Veneto nel 2005” realizzate dalla sede di Venezia della Banca d’Italia, avvenuta oggi nell’Aula Magna di Cà Dolfin, alla presenza del direttore della sede Roberto Marchetti e con gli interventi degli economisti Paolo Chiades, Massimo Gallo, Enzo Rullani e Giuseppe Tattara. “Ciò che preoccupa – ha aggiunto Gava – è invece la tendenza al rallentamento dei consumi interni, dovuta alla diminuzione del tasso di fiducia dei consumatori. Ma di questo dobbiamo ringraziare il catastrofismo che ci è stato distribuito a piene mani prima delle elezioni senza che ve ne siano i fondamenti, come dimostrano i dati economici del Veneto”. Gava ha fatto anche riferimento ai dati diffusi recentemente dalle Camere di Commercio di Treviso e Padova, “che sono – ha detto – un altro tassello nel cammino di ripresa iniziato. Alcuni elementi sono assai significativi – ha fatto notare – come l’aumento della produzione anche delle piccole imprese; la crescita della domanda interna ed estera; la tendenza positiva che si proietta su tutto il 2006; la ripresa di settori da molti dati per spacciati come il tessile-abbigliamento e il legno-arredo”. .  
   
   
SONDAGGIO PREVISIONALE TRA GLI OPERATORI ASSIOM. PREVISIONI PER FINE LUGLIO 2006 MERCATI AZIONARI INCERTI MA PREVALGONO LE ATTESE RIBASSISTE. OBBLIGAZIONARI INDECISO RIBASSO. EURO IN RIALZO SUL DOLLARO.  
 
Milano, 8 giugno 2006 - Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1. 400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Incerti Ma Prevalgono Le Attese Di Moderato Ribasso - Tra gli operatori prevalgono le attese orientate al moderato ribasso o alla stabilità. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) è visto in moderato ribasso dal 40% degli operatori e stabile dal 16%, il 30% ne prevede invece un moderato ribasso. Il mercato italiano (indice S&p Mib) è visto sostanzialmente in linea con l’indice europeo anche se con percentuali diverse: il moderato ribasso è atteso infatti dal 37% degli intervistati, la stabilità dal 21% ed il moderato rialzo dal 28%. Per i mercati Usa prevalgono (anche se di poco) le attese ribassiste: per l’indice Dow Jones e per il Nasdaq il moderato rialzo è previsto rispettivamente dal 35% e dal 40% degli operatori, mentre la stabilità dal 27% e dal 14%. Totale incertezza per il mercato giapponese: il 31% degli operatori lo vede infatti mantenere gli attuali valori, mentre il 30% lo vede in moderata crescita ed il 22% lo prevede in moderato ribasso. Per la fine di luglio la maggioranza degli intervistati si è pronunciata per una forte volatilità dei mercati azionari determinata da una sostanziale incertezza di fondo, anche se per i mercati europei ed italiani prevale un sostanziale (anche se moderato) pessimismo. Di poco controtendenza (moderato ottimismo) i mercati statunitensi e giapponesi. I mercati mondiali sembrano vivere tuttora un momento di attesa e gli operatori sono impegnati ad appurare se il recente scivolone delle quotazioni di mercato abbia rappresentato una correzione di rotta a breve termine oppure sia la fine di quella fase di bull market di lungo periodo che parte degli economisti va da tempo pronosticato. Le borse mondiali si sono mostrate a due velocità e tra cadute e riprese è cresciuta l’ansia da listino e la domante ricorrente e tuttora senza risposta: crisi o correzione salutare? Obbligazionari In Flessione - Per il Bund il 46% degli operatori vede un moderato ribasso, il 24% prevede stabilità ed il 16% un moderato rialzo. Per i Treasury Usa le percentuali sono abbastanza simili: 46% moderato ribasso, 22 stabilità e 22% moderato rialzo. Euro In Rialzo Sul Dollaro - Più del 46% degli operatori si esprime per un moderato rialzo dell’ Euro (valore alla data di rilevazione 1,2738) per effetto delle attese di movimento sui tassi, mentre il 24% ne prevede la stabilità ed il 16% un moderato ribasso. Commento a cura di Mario Ghiraldelli Presidente Assiom. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -74,3 MILIONI DI EURO A MAGGIO PATRIMONIO GESTITO A 7.447 MILIONI DI EURO A FINE MAGGIO  
 
 Milano, 8 giugno 2006 – Anima ha registrato nel mese di maggio 2006 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -74,3 milioni di euro (-153,6 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio totale ammonta a fine maggio a 7. 447 milioni di euro, rispetto a 7. 635 milioni a fine 2005 (-2,4%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 7. 443 milioni di euro. La tabella 1 indica la raccolta netta di maggio e il patrimonio netto dei prodotti Anima, divisi per tipologia.
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di maggio, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 7. 189,1 -77,9
Anima Sicav 6 254,7 3,5
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 3 3,5 0,1
Totale 19 7. 447,2 -74,3
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di maggio 2006 una raccolta netta di -77,9 milioni di euro, derivante dal contributo negativo dei fondi obbligazionari (raccolta netta -50,0 milioni di euro) e dei fondi azionari (-100,3 milioni di euro) e dal contributo positivo del fondo di liquidità (+67,2 milioni di euro) e del fondo flessibile (+5,2 milioni). La raccolta netta da inizio anno è di -175,5 milioni di euro. A fine maggio il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 7. 189,1 milioni di euro, rispetto a 7. 397,3 milioni di euro a fine 2005 (-2,7%).
La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di maggio dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di maggio; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 806,8 5,2 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 499,3 -46,7 Azionario
Anima America 311,9 -8,4 Azionario
Anima Europa 142,4 -5,1 Azionario
Anima Asia 510,3 -24,7 Azionario
Anima Emerging Markets 155,9 -15,4 Azionario
Anima Fondimpiego 795,6 -24,7 Obbligazionario
Anima Convertibile 191,5 -0,4 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 475,4 -24,9 Obbligazionario
Anima Liquidità 2. 300,0 67,2 Liquidità
Totale 7. 189,1 -77,9
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Anima Sicav Anima Sicav ha registrato a maggio una raccolta netta di +3,5 milioni di euro (+21,2 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta a fine maggio a 254,7 milioni di euro, rispetto a 235,1 milioni di fine 2005 (+8,3%). Si ricorda che Anima Sicav è una Sicav lussemburghese che ha incorporato, a partire dal 21 ottobre 2005, i precedenti comparti a marchio Anima promossi da Jb Multipartner Sicav, gestiti da Anima dal giugno 2002, e che la Sicav non è autorizzata per la vendita in Italia. Anima Orizzonti Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato a maggio una raccolta netta di +0,13 milioni di euro (+0,3 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio in gestione rimane per ora modesto (3,5 milioni di euro). Commento ai dati “Il calo dei mercati finanziari nel mese di maggio ha determinato un’immediata inversione delle preferenze degli investitori, che sono tornati a prediligere gli strumenti senza rischio a quelli azionari”, commenta Maurizio Vanzella, direttore commerciale di Anima Sgr; “in questo contesto il fondo Anima Liquidità ha intercettato significativi flussi in uscita dai fondi azionari, contribuendo a stabilizzare in parte la raccolta”. .
 
   
   
GRUPPO GENERALI: CONCLUSA CON SUCCESSO L’EMISSIONE DEL BOND “IBRIDO”, LA PIU’ GRANDE A LIVELLO EUROPEO QUEST’ANNO A SEGUITO DELLA FORTE RICHIESTA, È STATO COLLOCATO UN AMMONTARE TOTALE NOMINALE DI € 1.275 MILIONI E £ 1.050 MILIONI ULTERIORE PASSO VERSO L’OTTIMIZZAZIONE DELLA STRUTTURA DEL CAPITALE DEL GRUPPO  
 
Trieste, 8 giugno 2006 – E’ stato collocato iericon successo da Assicurazioni Generali S. P. A. E Generali Finance B. V. Il debito “ibrido” pari a € 2,8 miliardi equivalenti. Tale emissione, che rientra nel quadro di attuazione delle linee strategiche del Piano Industriale 2006-2008 del Gruppo Generali, mira ad accrescere significativamente l’efficienza della struttura del capitale impiegato. Il prezzo delle 3 tranches, di cui una in Euro e due in Sterline, è in linea con le attuali condizioni di mercato. La tranche in Euro con scadenza decennale è stata prezzata al tasso mid-swap più uno spread di 110 punti base per un importo di € 1. 275 milioni. La prima tranche in Sterline, anch’essa con scadenza decennale con importo pari a Gbp 700 milioni è stata prezzata ad uno spread di 145 punti base sopra il tasso dell’equivalente titolo di stato Inglese. La seconda tranche in Sterline con durata ventennale per un importo pari a Gbp 350 milioni è stata prezzata ad uno spread di 165 punti base sopra il tasso dell’equivalente titolo di stato Inglese. L’emissione di debito sarà trattata come solvency capital dall’Isvap, ed ha ricevuto un rating A3 da Moody’s, A da S&p e A+ (atteso) da Fitch. I titoli saranno quotati alla Borsa del Lussemburgo. Il collocamento è stato curato da Hsbc, Jpmorgan e Mediobanca in veste di joint lead managers e bookrunners. Caboto, Commerzbank, Calyon e Banca Generali sono stati co-managers. .  
   
   
PIRELLI RE E CALYON RILEVANO UN PORTAFOGLIO DI CREDITI IN SOFFERENZA CON UN VALORE PATRIMONIALE LORDO DI CIRCA € 195 MILIONI DA BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA  
 
Milano, 8 giugno 2006 – Pirelli Re e Calyon Sa hanno rilevato un portafoglio di non performing loans di Banco Popolare di Verona e Novara con un valore patrimoniale pari a circa 195 milioni di euro. L’operazione di acquisizione, il cui prezzo complessivo è di circa 112,5 milioni di euro, ha per oggetto crediti generati da contratti di mutuo fondiario concessi a 1. 507 soggetti privati, garantiti da immobili ad uso prevalentemente residenziale. Dal 2004 tale porta foglio è gestito da Servizi Immobiliari Banche S. P. A. (Sib) poi divenuta Credit Servicing S. P. A. A seguito della fusione con Pirelli Re Credit Servicing S. P. A. Avvenuta all’inizio del 2006. La società si occupa della gestione giudiziale e stragiudiziale di crediti garantiti da immobili e può contare sulle società di servizi specialistici del Gruppo Pirelli Re . Pirelli Re aveva ricevuto mandato da Banco Popolare di Verona e Novara di gestire in qualità di Advisor l’operazione di cessione del portafoglio tramite un processo competitivo di vendita. Il mandato prevedeva il diritto per la Società a coinvestire nel portafoglio con l’aggiudicatario della gara fino a un massimo del 35% e l’impegno a rilevare l’intero portafoglio al prezzo base d’asta nel caso in cui le offerte pervenute non fossero state in linea con le aspettative del Banco. Il prezzo base d’asta era stato determinato sulla base dell’analisi legale e tecnica del portafoglio svolta da Credit Servicing S. P. A. E del risultato della due diligence immobiliare eseguita da Pirelli Re Agency. In seguito all’aggiudicazione della gara da parte di Calyon Sa, Pirelli Re ha quindi esercitato il diritto a coinvestire nel portafoglio al prezzo di cessione finale, rilevando una quota del 33%. Con questa operazione, ammonta a circa 3,2 miliardi di euro (gross book value) il patrimonio di non performing loans gestito da Pirelli Re (circa 1,3 miliardi il net book value). .  
   
   
L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI GTECH APPROVA IL MERGER AGREEMENT CON LOTTOMATICA  
 
Roma, 8 giugno 2006 – Lottomatica S. P. A. Annuncia che gli azionisti di Gtech Holdings Corp. Hanno deliberato a favore dell’acquisizione da parte di Lottomatica della stessa Gtech Holdings Corp, durante l’assemblea che si è svolta in data odierna presso la sede di Gtech. Tale delibera, si rammenta, soddisfa una delle condizioni cui è sottoposta l’acquisizione di Gtech. Risulta soddisfatta, inoltre, l’ulteriore condizione che le azioni Gtech per le quali fosse stata richiesta dagli azionisti una valutazione del fair value in luogo del corrispettivo offerto da Lottomatica nell’ambito dell’operazione (“Appraisal Shares”), non eccedessero il 10% del capitale sociale di Gtech. E’ previsto che l’acquisizione sarà perfezionata nella prima parte del 2006, con efficacia subordinata al soddisfacimento delle residue condizioni previste dal merger agreement. Se l’acquisizione proposta verrà perfezionata, Gtech diventerà una controllata al 100% di Lottomatica, ed ogni azione in circolazione di Gtech sarà convertita nel diritto a ricevere il citato corrispettivo di Us$ 35,00 per azione in contanti. .  
   
   
NASCE IN FEDERLAZIO NUOVA CATEGORIA NEL SETTORE DELLA CERAMICA  
 
Roma, 9 giugno 2006 - E’ stata costituita, nel corso di una conferenza svoltasi a Civita Castellana, una nuova categoria all’interno della Federlazio rivolta al settore della ceramica. All’incontro erano presenti, tra gli altri, l’Assessore alla Piccola e Media Impresa della Regione Lazio Francesco De Angelis, il Consigliere Regionale Giuseppe Parroncini, il Sindaco di Civita Castellana Massimo Giampieri, l’Assessore Provinciale ai Trasporti e alle Attività Produttive Angelo Corsetti, il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri, il Presidente della Federlazio sede di Viterbo Rino Orsolini. La nuova articolazione della Federlazio è composta da imprese del comparto igienico-sanitario e delle stoviglierie. Il solo comparto dei sanitari provenienti dal distretto civitonico è primo in Italia con oltre 6 milioni di pezzi prodotti l’anno, coprendo il 60% dell’intera produzione nazionale e il 13% di quella europea. Nel corso dell’incontro è stato presentato il neo-eletto presidente della categoria Giovanni Calisti, 60 anni, sposato e con due figli, titolare dell’azienda Scarabeo Ceramiche srl, avviata nel 1974 ed attualmente leader mondiale nella produzione di lavabi e accessori da bagno. Nel 2005 ha vinto il Premio Federlazio nella categoria Innovazione Tecnologica. “La nascita di questa nuova categoria in Federlazio riveste un’importanza fondamentale – ha dichiarato il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri -. Quello della ceramica è un settore di punta della nostra regione e la costituzione di questa categoria consentirà una maggiore attenzione ed un più incisivo sostegno ad un comparto produttivo che negli ultimi anni è stato investito da una profonda crisi congiunturale”. Nel corso dell’incontro l’Assessore De Angelis ha annunciato che per l’innovazione tecnologica è stato lanciato il Fondo per lo Sviluppo Economico (60 milioni di euro in tre anni); stanziati inoltre 52 milioni di euro per il finanziamento di leggi su investimenti aziendali e 150 milioni in tre anni attraverso il fondo di rotazione. L’assessore ha inoltre dichiarato di voler finanziare progetti mirati attraverso la Legge Regionale n. 36 del 2001 e a tal proposito ha comunicato che sarà aperto quest’anno il quarto bando che fornirà contributi a tutti i distretti e sistemi produttivi del Lazio, con una disponibilità di 15 milioni di euro. .  
   
   
“IL CURATORE FALLIMENTARE: LA GESTIONE ‘IMPRENDITORIALE’ DELLA PROCEDURA FALLIMENTARE” LINEE INTERPRETATIVE ED EVOLUTIVE DELLA RIFORMA 9 GIUGNO 2006 - UNIVERSITÀ TOR VERGATA  
 
Roma, 8 giugno 2006 - Dopo la recente riforma delle procedure fallimentari (varata con il decreto legislativo n° 5 del 9 gennaio 2006 e che entrerà in vigore – a meno di un intervento urgente – il prossimo 16 luglio), la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata - nell’ambito dell’attività del Master per le professioni economico/contabili - l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma ed il Collegio dei Ragionieri di Roma hanno organizzato un convegno per il prossimo 9 giugno dal titolo “Il curatore fallimentare: la gestione imprenditoriale della procedura fallimentare”. L’incontro, realizzato con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, è uno dei primi eventi di respiro nazionale successivi all’insediamento del nuovo Governo e si propone l’obiettivo di tracciare le prime linee interpretative della riforma. L’attenzione dei relatori sarà quindi principalmente rivolta ai nuovi compiti del curatore, del comitato dei creditori e del giudice delegato nella fase gestoria e liquidatoria dell’azienda assoggettata alla procedura fallimentare. La giornata, coordinata dai giudici Massimo Ferro e Aldo Ruggiero, dopo una prima sessione squisitamente tecnica (che vedrà la partecipazione di insigni giuristi e dottori commercialisti), avrà nella Tavola Rotonda pomeridiana un momento di riflessione finalizzata anche ad eventuali suggerimenti su alcuni punti di criticità della riforma. L’intento divulgativo di una giornata saranno assicurati dalla conduzione del giornalista Giovanni Floris, da ospiti politici (Mauro Agostini, sottosegretario del ministero delle Politiche Comunitarie, Michele Vietti, parlamentare) ed esponenti del mondo economico (Maurizio Sella, presidente dell’Abi e Riccardo Perissich, del Consiglio Direttivo di Confindustria) e professionale (Francesco Serao per il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti). Apriranno la giornata il Rettore dell’Università Tor Vergata di Roma Alessandro Finazzi Agrò, il preside della facoltà di Economia Luigi Paganetto, Mario Damiani, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, Arnaldo Acquarelli, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma e Luigi Mandolesi, presidente del Collegio dei Ragionieri di Roma. In allegato il programma della giornata. .  
   
   
PROGETTO V.A.R.C.O.: A CHIUSURA DELLA SECONDA FASE DI LAVORO PRESENTATI I RISULTATI DI UNA RICERCA SULL’OCCUPAZIONE FINANZIATA DALLA REGIONE LAZIO  
 
Roma, 8giugno 2006 Le lavoratrici più consapevoli e manager più attenti al contributo femminile sul posto di lavoro. Disabili, e dipendenti a bassa formazione scolastica, le categorie più svantaggiate. Sono questi due tra i principali elementi emersi dalla ricerca condotta da Confservizi Lazio su un campione “scelto” tra gli oltre 30 mila dipendenti delle aziende romane e laziali dei servizi pubblici: Atac, Cotral, Met. Ro. , Trambus, Acea, Ama, Roma Multiservizi più altre della regione. Il dato emerge dalla ricerca "Competenze per competere. Analisi dei bisogni professionali nelle imprese di servizio di Roma e del Lazio”, parte del progetto V. A. R. C. O. (Valorizzazione Adeguamento Riconoscimento Competenze degli Occupati), finanziato con il contributo del Fondo Sociale Europeo (programma "Equal") e del Ministero del Lavoro. Scopi dell´indagine (come di V. A. R. C. O. ): accertare situazioni di discriminazione per i lavoratori delle ex-municipalizzate – e capire come rimuoverle –; individuare i metodi migliori per valorizzare le capacità dei singoli; trovare nuovi percorsi formativi, diversi da quelli canonici, più liberi e informali. Molti i dati degni di nota, tra le tabelle della ricerca di Confservizi Lazio: oltre alla più incisiva presenza delle donne, e alla maggiore coscienza del ruolo femminile da parte dei vertici aziendali, emerge che il fanalino di coda, tra i lavoratori delle ex-municipalizzate, sono i disabili e i dipendenti con basso titolo di studio: per loro, in assoluto, meno corsi di formazione (ne hanno frequentati nell´ultimo anno solo il 26% dei disabili e il 19% dei lavoratori a bassa scolarità, contro il 46% degli altri dipendenti) e meno impegno, da parte delle aziende, per mettere a frutto le competenze individuali. Quando poi si chiede cosa davvero sia utile imparare per svolgere meglio i propri compiti, il lavoratore-tipo appare molto legato al carattere nazionale: contano di più le cosiddette ´competenze trasversali´ (spirito d´iniziativa, volontà, capacità di lavorare in gruppo, capacità di organizzare e comunicare) e di meno il ´know-how´ – informatica e lingue straniere –. Del resto, gli stessi intervistati si sentono più forti nelle prime e meno nel secondo. E ammettono di non essere perfetti utenti di Internet: solo il 23% ritiene di saperlo usare adeguatamente (anche se il 54% lo ritiene fondamentale per il proprio lavoro). Solo il 13% si sente in debito, per la propria maturazione professionale, con i seminari e i corsi seguiti sul posto di lavoro – e solo il 6% con quelli frequentati all´esterno, su un 12% che afferma di avervi partecipato –, mentre per il 48% conta di più il vissuto, per il 46% l´esperienza quotidiana nel lavoro, per il 35% i contatti con i colleghi: insomma, per i dipendenti delle aziende romano-laziali dei pubblici servizi conta più l´esperienza della scienza. Scarse le aspettative per il futuro: il 74% degli intervistati pensa che non cambierà mansioni, solo il 20% coltiva l´idea di fare un lavoro diverso nell´ambito della stessa azienda, solo il 24% ritiene di avere buone prospettive di crescita salariale. In linea di massima, è soddisfatto della propria crescita professionale il 14% degli intervistati; del proprio stipendio, l´8%. Interessanti anche le risposte fornite da rappresentanti delle aziende, appositamente intervistati: emerge la scarsa capacità, da parte delle aziende stesse, di cercare al proprio interno nuove professionalità, soprattutto perché le società non hanno mappe del personale per competenze e conoscono poco le proprie risorse umane. In sintesi: molto da fare sul fronte dell´impiego razionale delle risorse; ruolo femminile in avanzata; lavoratori scarsamente fiduciosi nella formazione a colpi di corsi d´aggiornamento – e inclini a compensare grazie al ´fattore umano´, all´impegno e alla prontezza di riflessi –. Un terreno su cui il progetto V. A. R. C. O. Si propone di agire, aiutando le aziende ad ascoltare i dipendenti. Per fare la sintesi delle loro esigenze, per costruire nuovi percorsi formativi, per valorizzare le capacità dei lavoratori. Anche e soprattutto dei più deboli. Per saperne di più: segreteria@progetto-varco. Net; www. Progetto-varco. Net . .  
   
   
GLI ITALIANI CHIEDONO ALLE IMPRESE PIÙ RESPONSABILITÀ SOCIALE È QUANTO EMERGE DALLA RICERCA SODALITAS/EURISKO PRESENTATA IN OCCASIONE DEL CONVEGNO “PIÙ RESPONSABILITÀ. PIÙ CRESCITA. UN’ALLEANZA PER LO SVILUPPO” SVOLTASI IERI IN ASSOLOMBARDA  
 
 Milano, 8 giugno 2006 – La responsabilità sociale è, secondo gli italiani, un aspetto fondamentale per la crescita delle aziende. È quanto emerge dal convegno “Più responsabilità, più crescita. Un’alleanza per lo sviluppo”, tenutosi oggi in occasione della cerimonia di premiazione della quarta edizione del Sodalitas Social Award. La ricerca Sodalitas/eurisko presentata da Paolo Anselmi, vicepresidente di Eurisko, indica che per il 75% dei cittadini italiani è importante che le imprese operino in maniera socialmente responsabile. Il dato, più alto rispetto a quanto emerso in precedenti ricerche sull’argomento, sottolinea che gli italiani, sempre di più, si aspettano dalle imprese maggiore responsabilità sociale. Tra le varie iniziative realizzate dalle imprese in campo sociale, gli italiani affermano che la responsabilità sociale riguarda in primo luogo i prodotti (92%), seguiti dall’ambiente (89%) e dalle iniziative per i dipendenti (83%) e per la comunità (80%). Questi risultati offrono agli imprenditori che partecipano al Sodalitas Social Award una serie di indicazioni preziose per meglio orientare le iniziative nel sociale. “Dal 2003 ad oggi 335 imprese hanno scelto di candidarsi al Sodalitas Social Award” – ha affermato Federico Falck, Presidente di Sodalitas – “Questo ci incoraggia a ribadire anche per il futuro, gli obiettivi del premio: diffondere la cultura della responsabilità sociale e offrire alle imprese gli strumenti per trasformare questa cultura in azione concreta”. “La responsabilità sociale è un investimento a lungo termine che si traduce in maggior stabilità di un’impresa sul mercato”, afferma Diana Bracco, Presidente di Assolombarda. “La differenza che consumatori, mercati finanziari, dipendenti e l’intera società riconoscono alle imprese che operano secondo la cultura della responsabilità diventa, infatti, alla luce dei continui cambiamenti del mercato globale, un vero beneficio competitivo”. Durante la giornata, Genevieve Besse rappresentante della Commissione Europea, presentando “l’Alleanza per un’impresa sostenibile e competitiva”, promossa dall’Unione Europea, ha dichiarato: “Iniziative come il Sodalitas Social Award sono assolutamente in linea con gli obiettivi che la Commissione Europea persegue attraverso l’Alleanza: integrare la Csr nel core business, e fare dell’Europa un polo di eccellenza rispetto alla Csr” In un messaggio inviato agli organizzatori del convegno, Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, ha detto: “ La Lombardia è terreno fertile per iniziative sempre più diffuse di responsabilità sociale d’impresa: la nostra regione è, infatti, la patria di quel “capitalismo sociale” del sistema di Piccole e Medie Imprese, basato sulla capacità dei nostri imprenditori di coniugare competizione e solidarietà, efficienza e attenzione al territorio. Credo che l’incontro di oggi e il lungo elenco di aziende premiate rappresentino una importante conferma che tale volontà e tale coinvolgimento esiste. Dal canto nostro, la nascita della “Borsa dei Progetti Sociali”, che abbiamo condiviso con l’Università Cattolica, rappresenta una via sperimentale per creare quel necessario collegamento tra le necessità di investimento sociale delle imprese e la progettualità del nonprofit”. Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, ha aggiunto: “La Provincia di Milano non può che essere sensibile al tema della responsabilità sociale d’impresa, alla promozione e al consolidamento di comportamenti socialmente responsabili, in particolar modo nel tessuto delle piccole e medie imprese. ” Durante la manifestazione, sono stati assegnati i premi alle aziende partecipanti per i migliori progetti di responsabilità sociale, nelle sette categorie in concorso: Hera si è aggiudicata il primo premio nella categoria “Processi interni”; Ras e Telecom Italia ex-aequo hanno vinto nella categoria “Partnership nella comunità”; Salmoiraghi & Viganò nella categoria “Marketing Sociale”; Banca Popolare di Milano nella categoria “Finanza socialmente responsabile”; Mazzali nella categoria riservata alle Pmi; primo premio ex-aequo a Casalgrande Padana e Italcementi nella categoria dedicata ai prodotti o servizi innovativi; il Comune di Pesaro nella nuova categoria dedicata agli enti locali e alle Amministrazioni Pubbliche. Una menzione speciale è stata assegnata a Bcc Carugate, Avon, Bcc Battipaglia, Ambulatorio Migrazione salute Asl 3 Torino. Al termine della cerimonia è stato distribuito il “Libro d’oro della responsabilità sociale”, la pubblicazione che raccoglie i 210 progetti delle 191 aziende candidate al premio, nelle sette categorie in concorso. Dal libro è possibile ricavare le schede su ciascun progetto partecipante. .  
   
   
RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE: AL VIA UN NUOVO CORSO DI FORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA E ISTITUZIONALE  
 
Bologna, 8 giugno 2006 - L’associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale dedicherà alla “Responsabilità sociale delle Organizzazione pubbliche” il nuovo corso di formazione in calendario a Bologna, presso la sede dell’Associazione (via De’ Buttieri 5/a), il 28, 29 e 30 giugno 2006 e a Milano, presso la sede dell’Iref (via Copernico 38) il 27, 28 e 29 giugno 2006. Già parte integrante del programma scientifico della prossima edizione di Com-pa, (Bologna 7, 8 e 9 novembre 2006) il tema della responsabilità sociale è, ormai da tempo, discusso e praticato a livello di management d´impresa come possibile fonte di vantaggio competitivo, tanto che un sempre maggior numero di imprese interpreta l´impegno nella responsabilità sociale come un´opportunità da cogliere per creare e consolidare la fiducia degli stakeholders. Non è altrettanto definito, invece, il dibattito sulla responsabilità sociale delle Organizzazioni pubbliche. Se da un lato, infatti, è chiaro che la responsabilità sociale costituisce un obiettivo primario degli Enti pubblici, è meno scontato individuare iniziative e strumenti da adottare. In questo contesto le Amministrazioni Pubbliche sono chiamate ad un duplice ruolo: garanzia di trasparenza dell´agire amministrativo e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e, al contempo, risorsa da sollecitare alle imprese e ai soggetti economici in una prospettiva di sussidiarietà. Obiettivo del corso, dunque, è offrire ai partecipanti strumenti teorici e pratici che permettano loro di sviluppare strategie di responsabilità sociale per le Organizzazioni pubbliche e programmare iniziative che le rendano operative, mettendoli in grado, inoltre, di valutare le proposte di partnership provenienti dalle imprese in questo settore. .  
   
   
TENARIS CONFERMA IL PAGAMENTO DEL DIVIDENDO E I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Lussemburgo, 8 giugno 2006 - Tenaris S. A. Nel corso dell’Assemblea generale degli Azionisti ha approvato ieri il bilancio civilistico e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2005, nonché il pagamento di un dividendo annuale agli azionisti di 0,30 dollari Us per azione, ossia per un importo di circa 354 milioni di dollari Us, che comprende l’acconto sul dividendo già pagato il 16 novembre 2005, per un ammontare di 0,127 dollari Us per azione, ossia circa 150 milioni di dollari Us. In luce dell’acconto già pagato, il saldo del dividendo verrà messo in pagamento in data 16 giugno 2006, per un ammontare di 0,173 dollari Us per azione o 0,346 Us dollari per Adr. La data di stacco della relativa cedola è stata fissata per il 13 giugno 2006. L’assemblea ha inoltre rieletto gli attuali membri del Consiglio di amministrazione che rimarranno in carica fino alla prossima Assemblea annuale che si terrà nel mese di giugno del 2007. Il Consiglio di Amministrazione ha in seguito confermato Amadeo Vázquez y Vázquez, Jaime Serra Puche e Roberto Monti membri del Comitato per il controllo della Società, il signor Vázquez y Vázquez continuerà a presiedere tale Comitato. Tutti e tre i membri del Comitato per il controllo sono consiglieri indipendenti. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre rieletto Pricewaterhousecoopers in qualità di società di revisione indipendente per l’esercizio 2006. L’assemblea straordinaria, anch’essa tenutasi oggi, ha approvato la modifica dell’art. 11 dello Statuto della Società per omogeneizzare gli adempimenti della società sui diversi mercati in cui è quotata. Pertanto è stato deliberato che il Comitato di controllo relazioni il Consiglio di amministrazione almeno una volta all’anno sulla propria attività e sull’adeguatezza del sistema di controllo interno. Gli azionisti possono ottenere dettagli relativi all’emendamento e copia dell’articolo emendato dello Statuto della Società contattando la sede legale della Società in Lussemburgo. .  
   
   
TERNA: COMPLETATA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ BRASILIANE DEL GRUPPO  
 
Roma, 8 giugno 2006 - Terna S. P. A. , facendo seguito a quanto già comunicato, rende noto che, a seguito dell’approvazione da parte dell’Agencia Nacional de Energia Elètrica brasiliana, ha finalizzato oggi il conferimento delle partecipazioni delle proprie controllate brasiliane Transmissora Sudeste-nordeste S. A. (Tsn) e Novatrans Energia S. A. (Novatrans) in Terna Participações S. A. , società interamente controllata da Terna. .  
   
   
ENERGIA: TRIESTE, PROPOSTO PROGETTO ELETTRODOTTO TRANSFRONTALIERO  
 
 Trieste, 8 giugno 2006 - Un elettrodotto transfrontaliero da 400 Mv e 2000 Mw, estensibili fino a 3000, che con tecnologia Gil (Gas Insulated Line) consenta di collegare la stazione slovena di Divaca con quella italiana di Redipuglia. E´ la proposta che l´assessore regionale all´Energia ha illustrato ai vertici di Terna, ex Grtn, e che la delegazione regionale ha avanzato al governo sloveno nell´ambito della Commissione Paritetica Friuli Venezia Giulia Slovenia in materia di infrastrutture ed energia. Entrambi gli interlocutori hanno accolto la proposta con attenzione. La duplice proposta è finalizzata a costruire un elettrodotto interrato lungo circa 60 chilometri in cavi collocati dentro una conduttura blindata che contiene gas. Si tratterebbe di un elettrodotto ad altissima tensione e di enorme capacità. L´elettrodotto impiegherebbe una parte dello spazio del cunicolo esplorativo e di servizio che sarà costruito tra le due gallerie principali della tratta ferroviaria del Corridoio quinto tra Monfalcone e Divaca. Si sfrutterebbe così in modo ottimale il cunicolo esplorativo (5 metri di diametro circa) e si realizzerebbe davvero la plurimodalità del corridoio che come è noto è ferroviario, stradale, energetico e dell´informazione. La galleria ferroviaria sarebbe utile all´elettrodotto e viceversa. L´assessore Sonego sottoporrà il progetto anche alle autorità comunitarie. Si tratta di un progetto che renderebbe di gran lunga superfluo il collegamento a 380 Kv da Okroglo a Udine Ovest. L´assessore ha anche proposto a Terna e Rete Ferrovia Italiana un programma, da definirsi di comune intesa con la Regione, finalizzato alla razionalizzazione della attuale rispettiva rete ad alta tensione. Si tratterebbe in altri termini di sfoltire la attuale selva di reti e tralicci per fare posto ad una più razionale rete di trasporto con evidente beneficio per l´impatto ambientale e paesaggistico. Si tratterebbe, per esempio, di sostituire le attuali tre vecchie linee ad alta tensione tra Redipuglia e Udine con un solo moderno collegamento. Terna e Rfi hanno accolto la proposta di lavoro della Regione. . .  
   
   
PRIMA INDUSTRIE ENTRA NEL SETTORE DELL’IDROGENO CON UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI CIRCA 750.000 EURO, ATTRAVERSO LA CONTROLLATA PRIMA ELECTRONICS S.P.A., ACQUISISCE UNA QUOTA DI PARTECIPAZIONE IN ELECTRO POWER SYSTEMS S.R.L., “START-UP” TORINESE OPERANTE NEL SETTORE DELL’IDROGENO E DELLE CELLE A COMBUSTIBILE  
 
 Collegno, 8 giugno 2006 – Prima Industrie, società leader nel settore ad alta tecnologia dei sistemi e delle sorgenti laser per applicazioni industriali, quotata al Segmento Star della Borsa Italiana, attraverso la sua società controllata al 100% Prima Electronics S. P. A. , annuncia di avere acquisito una quota del 2,2% circa del capitale sociale di Electro Power Systems S. R. L. , “start-up” di Settimo Torinese (Torino), operante nel settore dei “power systems” basati su tecnologia fuel cells all’idrogeno. In particolare, Prima Electronics ha acquistato dagli attuali soci n. 1. 121 quote per un importo pari a euro 1. 121, effettuando contestualmente un versamento in conto capitale dell’importo di euro 248. 879. Gli accordi intervenuti prevedono inoltre che Prima Electronics sottoscriva entro il 30/09/2006 un aumento di capitale in due tranches ( da versarsi entro il 31/12/2006 ), per un importo totale di euro 500. 053, di modo che la sua partecipazione salga al 6,1% del capitale di Electro Power Systems. Nell’ambito del rapporto di collaborazione tra Prima Electronics e la società, in corso dal 2005, è anche previsto che Prima Electronics realizzi la progettazione delle componenti elettroniche impiegate nei “power systems” a fuel cells per un importo di euro 500. 000. Fondata nel gennaio 2005, Electro Power Systems ha vinto nel dicembre 2005 il Premio Nazionale per l’Innovazione. Il primo bilancio della società al 31/12/2005 si è chiuso con un fatturato di 80 migliaia di euro ed un Risultato Netto negativo per 180 migliaia di euro. La società ha avviato recentemente la produzione industriale dei suoi power systems e sta sviluppando la sua attività commerciale sui principali mercati internazionali. Commentando l’operazione, Domenico Peiretti, Amministratore Delegato di Prima Electronics S. P. A. , ha dichiarato: “Riteniamo il settore dell’energia tra quelli che presentano le maggiori opportunità per i fornitori di prodotti elettronici. Attraverso questa operazione Prima Electronics intende rafforzare il rapporto di collaborazione avviato nel 2005, con la prospettiva di interessanti forniture per gli anni a venire”. .  
   
   
SETTIMANA VERDE - PREMI PER L´AMBIENTE 2006  
 
Bruxelles, 8 giugno 2006 - Il 1° giugno, Nicholas Hanley, responsabile dell´unità della Commissione europea incaricata della comunicazione e della governance, ha consegnato i premi aziendali europei per l´ambiente 2006 (European Business Awards for the Environment), che riconoscono l´esistenza di numerose nuove tecnologie rispettose dell´ambiente. Il capo unità ha inoltre presentato i premi destinati a città e scuole. I premi aziendali erano suddivisi in cinque categorie e sono stati vinti da imprese provenienti da Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi, Finlandia e Italia. Il premio per la mobilità è andato alla città di Copenaghen, mentre sono stati gli alunni della Lettonia e della Grecia a ricevere i riconoscimenti più prestigiosi. I premi per le migliori aziende hanno attirato un numero superiore di candidati rispetto agli anni passati, ossia 139 domande inviate da 23 paesi. I vincitori sono stati selezionati da una giuria formata da 12 esperti ambientali che rappresentavano il mondo industriale, universitario, le organizzazioni ambientali non governative e le autorità pubbliche. Il premio per i migliori prodotti è stato consegnato ex aequo all´impresa britannica Windsave Ltd e alla società spagnola Dts Oabe. Windsave fabbrica turbine eoliche compatte a partire da materiali riciclati, progettate appositamente per essere utilizzate su alloggi o uffici. Esse possono servire a nuclei familiari o piccole imprese per ridurre la sollecitazione delle reti nazionali di distribuzione. Dts Oabe ha sviluppato un pesticida rispettoso dell´ambiente applicato in una lacca. Grazie al sistema si riduce l´uso di pesticidi e il prodotto è decisamente meno tossico, dunque più adatto alle strutture scolastiche e ospedaliere. Il premio per i migliori processi è stato assegnato alla società tedesca Volkswagen Ag che ha messo a punto un procedimento meccanico grazie al quale è possibile ricavare materie prime dai veicoli da rottamare per la costruzione di nuove automobili. Se il riciclaggio dei pezzi metallici degli autoveicoli avviene già da tempo, il nuovo procedimento è incentrato su quel 20 per cento di pezzi che non può essere facilmente riciclato. La giuria ha riconosciuto che i procedimenti hanno anticipato la futura legislazione comunitaria nel settore. Il premio per la migliore gestione è stato vinto dalla società italiana Sotral Spa, una piccola impresa con appena 18 dipendenti, per il suo approccio rivoluzionario in materia di trasporto di derrate alimentari. La società pianifica con grande accuratezza i costi logistici, li regola esattamente e riduce al minimo l´impatto ambientale massimizzando i profitti. Il premio per la cooperazione internazionale è stato assegnato all´impresa olandese iD-l Inspired Innovations per il prodotto Ragbag, una piacevole borsa fabbricata in India a partire da materiali riciclati. Secondo la giuria il metodo utilizzato può avere applicazioni significative in altri prodotti. Il premio per la settimana europea della mobilità è andato alla città di Copenaghen per il suo sistema di trasporti urbani sostenibile che promuove l´uso collettivo dell´automobile per recarsi al lavoro e per tre giorni limita l´accesso al centro ai pedoni e ai ciclisti. Infine i premi per le scuole sono stati consegnati a Anastasija Caplinska, un´alunna lettone di sette anni (in foto) e all´ottavo liceo di Salonicco (Grecia). Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/environment/awards/index_en. Htm Per avere maggiori informazioni sui vincitori, visitare: http://www. Windsave. Com http://www. Dts-oabe. Com/ http://www. Volkswagen-ag. De http://www. Sotral. It http://www. Ragbag. Nl/ http://hur. Dk/ .  
   
   
APPROVATE LE LINEE GUIDA PER UTILIZZO RESIDUI DELLA LAVORAZIONE DELLA PIETRA. ASSESSORE CONTA: MANTENUTO IMPEGNO CON SETTORE STRATEGICO PER L’ECONOMIA REGIONALE.  
 
Venezia, 8 giugno 2008 - “E’ un provvedimento che permette di dare immediata e precisa risposta ad un problema che da tempo preoccupava tutto il settore della lavorazione della pietra”. Lo ha sottolineato l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, nel commentare l’approvazione da parte della Giunta veneta della delibera con la quale vengono indicati gli indirizzi e le linee guida per l’utilizzo dei residui della lavorazione della pietra. E’ un atto che il comparto attendeva da tempo e che accogliendo quanto stabilito dalla recente normativa nazionale, che esclude dalla disciplina dei rifiuti i residui della lavorazione della pietra, consente alle aziende di operare con maggiore chiarezza e più tranquillità. Con la precedente regolamentazione, infatti, le stesse erano costrette a conferire in discarica i residui, con aggravi economici e burocratici, viste le procedure necessarie per il loro smaltimento. In pratica la delibera, approvata dalla Giunta veneta, stabilisce che le modalità di utilizzo dei residui della lavorazione della pietra devono essere previste e disciplinate da apposito progetto approvato dall’autorità competente; l’utilizzo, poi, deve essere compatibile con le caratteristiche chimico-fisiche, idrogeologiche e geomorfologiche dell’area da recuperare. Il concetto, inoltre, di rimodellazione ambientale può, ove motivato adeguatamente, prevedere anche la possibilità di poter realizzare interventi di completo riempimento di cavità. Sulla base delle esperienze a tutt’oggi maturate nell’ambito della regione ed in particolare in provincia di Verona, dove sono già state realizzate opere di riempimento di ex cave che hanno restituito queste zone a funzioni agricole o ricreative, l’utilizzo di tali materiali può trovare concreta applicazione soprattutto nel caso di reinterri, riempimenti e rilevati. “E’ un impegno – precisa ancora l’Assessore Conta - che avevamo con tutto il settore, in un momento di difficoltà che come Assessore ho recepito e voluto risolvere. Un settore strategico per tutta la regione, ma in particolare per il territorio del veronese e del vicentino, che in questo momento trova a fronteggiare un’agguerrita concorrenza globale. Questo provvedimento, quindi, consentirà da subito l’abbattimento di un costo rilevante per le aziende qual è quello relativo al conferimento in discarica dei rifiuti della loro produzione, rendendole, di conseguenza, più competitive sui mercati internazionali” .  
   
   
ISTITUTO DI RICERCA INVITA GIOVANI SCIENZIATI DINAMICI A TORNARE IN POLONIA  
 
Bruxelles, 8 giugno 2006 - I ricercatori che cedono alla tentazione di trasferirsi all´estero sono spesso scienziati giovani, preparati e ambiziosi che hanno la sensazione di non poter far avanzare la loro carriera nel paese d´origine. Offrire ai giovani scienziati opportunità e responsabilità in patria è un modo per affrontare la fuga dei cervelli, ed è esattamente quello che ha fatto l´International Institute of Molecular and Cell Biology (Iimcb) di Varsavia (Polonia), che sta già raccogliendo i frutti dell´iniziativa. "Vale la pena investire nei giovani e renderli autonomi. Così facendo, riusciremo a conseguire ottimi risultati nella scienza e a stipulare contratti vincenti", ha dichiarato al Notiziario Cordis il professor Jacek Kuznicki, direttore dell´Iimcb. L´istituto è unico sotto molti punti di vista, ha spiegato il direttore: non offre impieghi a tempo indeterminato, bensì contratti che si basano su valutazioni periodiche; i responsabili di laboratorio non necessitano di un´abilitazione (la qualifica richiesta per diventare professore in Polonia e in molti altri paesi), ed è un centro internazionale per natura. Nella struttura è inoltre attivo un elevato numero di giovani scienziati che dirigono gruppi di ricerca. L´iimcb comprende otto gruppi di ricerca che si occupano di diversi aspetti della biologia molecolare e cellulare e della biomedicina. Tutti i responsabili di laboratorio vengono selezionati durante un concorso internazionale su cui vigila un consiglio consultivo indipendente e internazionale. I vincitori ottengono un contratto quinquennale di ricercatori universitari senza nessun obbligo formale di insegnamento, due posti da assegnare ad assistenti di laboratorio, un laboratorio attrezzato, spazi adibiti a ufficio, e l´accesso a tutte le apparecchiature e strutture del laboratorio dell´istituto. Ricevono inoltre sostegno amministrativo, nonché l´assistenza dell´ufficio sovvenzioni. I costi di gestione del progetto non sono compresi, e i responsabili di laboratorio hanno il compito di reperire fondi esterni per la loro ricerca e per l´assunzione di altri componenti dell´équipe. Ogni tre anni ciascun laboratorio viene sottoposto a una valutazione da parte di esperti esterni nominati dal consiglio consultivo. Se la revisione è positiva, viene offerto un ulteriore contratto triennale. In caso di esito negativo, il laboratorio viene chiuso. Fino ad oggi l´istituto ha riscosso molti successi. Attualmente conta 64 membri del personale e dal 2000 ha pubblicato più di 200 articoli. Secondo il professor Kuznicki, stanno aumentando i contributi di ottima qualità. Ne sono appena stati pubblicati 38 nella prestigiosa rivista "Journal of Biological Chemistry". L´iimcb si sta inoltre aggiudicando un numero crescente di sovvenzioni per la ricerca, tra cui sette progetti comunitari a titolo del Quinto programma quadro (5Pq) e sei progetti del 6Pq. Sulla carta l´Iimcb si presenta come un´iniziativa eccellente. È quanto afferma il suo direttore. Ma che cosa pensano i ricercatori? Il dott. Janusz Bujnicki ha 30 anni e dispone già di finanziamenti sufficienti per formare un gruppo di ricerca di oltre 20 persone. Inoltre, è rientrato in Polonia dagli Usa per concludere il proprio dottorato di ricerca presso l´istituto, essendogli stata offerta la posizione di assistente ricercatore esperto. Il dott. Bujnicki ha messo in luce tre fattori che hanno contribuito alla sua decisione di lavorare all´Iimcb: "Circolava voce che l´Iimcb fosse un istituto unico in Polonia, interessato a coinvolgere persone giovani e dinamiche. In secondo luogo, mi veniva offerta una retribuzione inferiore rispetto a quella che percepivo negli Usa, ma comunque molto più elevata dello stipendio di un dottore di ricerca di una tipica università polacca. In terzo luogo, mi veniva garantita l´autonomia di un dottore di ricerca malgrado non avessi ancora conseguito il titolo. Sapevo che era molto difficile trovare un posto di ricercatore in Polonia ed ero convinto che un´opportunità del genere non mi si sarebbe più ripresentata. Ho accettato l´offerta e la reputo una delle decisioni migliori della mia vita". Nel 2002 il dott. Bujnicki è diventato responsabile di gruppo, a capo del Laboratorio di bioinformatica e ingegneria proteica. Continua a dedicarsi all´Iimcb e alla ricerca polacca. "Resto qui perché continuo a essere convinto che l´Iimcb sia incomparabile a qualsiasi altro istituto di ricerca polacco (e probabilmente di tutta l´Europa centrale e orientale) in termini di organizzazione, ma anche di atmosfera. Credo inoltre che rimanendo in Polonia potrò fare la differenza". La dottoressa Marta Miaczynska è un´altra ricercatrice di talento richiamata in Polonia dall´estero grazie all´Iimcb. "Ho deciso di rientrare in Polonia perché l´Iimcb è un´istituzione che non ha confronti nel nostro paese. Se non mi avessero offerto un posto qui non sarei rientrata, in quanto non stavo prendendo in considerazione nessun´altra possibilità di impiego in Polonia", ha riferito al Notiziario Cordis. I suoi tre incarichi precedenti di ricercatrice l´avevano portata in Austria e in Germania, ma l´attirava l´idea di realizzare da zero un laboratorio di biologia cellulare, e così nel 2005 ha accettato l´offerta di responsabile di laboratorio. Il dott. Bujnicki ritiene che si dovrebbe fare di più per i giovani scienziati. Conosce altri programmi nazionali e internazionali volti a incoraggiare i ricercatori giovani e dinamici a rientrare in patria, ma ritiene che il sistema non abbia fondi sufficienti per portare avanti tale sostegno, una volta esaurite le sovvenzioni previste per l´avvio delle attività. "Sono convinto che sarebbe molto meglio se alcuni dei fondi di start-up venissero utilizzati per rinnovare borse di studio competitive a favore di giovani leader di gruppo che si sono distinti nei primi anni, ma che non si sono ancora insediati a sufficienza per garantire il volume di finanziamenti necessario a mantenere un gruppo", afferma. Sottolinea inoltre che il sostegno dovrebbe andare al di là dei finanziamenti. La chiave di una carriera coronata dal successo è avere un buon mentore, a suo parere. Descrive questa figura come "uno scienziato esperto capace di mostrare le possibilità esistenti e mettere in guardia dai pericoli, e di condividere la conoscenza che deriva dall´esperienza". Il dott. Bujnicki non aveva mai avuto un mentore prima di entrare nell´Iimcb, e ora sta tentando di trasmettere parte di ciò che ha appreso ai membri della sua équipe meno esperti, "molti dei quali sognano sicuramente una carriera sfolgorante nella scienza, e io spero di essere in grado di prepararli a tale futuro". I vantaggi offerti da un sistema di valutazione costante sono evidenti per l´istituto, e pertanto i direttori possono essere certi di avere il meglio del meglio dei cervelli a loro disposizione. E i ricercatori? Il sistema non può non trasmettere un senso di insicurezza. Il prof. Kuznicki ammette che l´Iimcb non riceve molte domande dagli scienziati più anziani, e che gli scienziati più giovani scoraggiati dalle valutazioni periodiche tendono a presentare una domanda di impiego presso i giovani ricercatori stabiliti altrove. "Per loro questa posizione è sufficiente", afferma. Anche i due ricercatori contattati dal Notiziario Cordis hanno espresso valutazioni molto positive sul sistema. "Da un punto di vista personale darebbe ovviamente una sensazione di maggior sicurezza avere una cattedra di ruolo, ma preferisco un sistema di valutazione basato sui meriti con regole chiare a un sistema di promozioni che si regge sulle conoscenze personali o su giudizi non scientifici che a volte si riscontra altrove", dichiara la dott. Ssa Miaczynska. Il dott. Bujnicki parla in toni ancor più entusiastici delle valutazioni: "La mancanza di sicurezza non mi preoccupa affatto. Non temo neanche il fatto che l´atteggiamento europeo tipico tenda ad attribuire maggior importanza alla sicurezza che non alla qualità del lavoro. A mio parere, è questa la ragione principale del divario crescente tra qualità e quantità di ricerca negli Usa e nell´Ue", osserva. Definisce le regole "dure ma trasparenti", e aggiunge: "La sfida e la responsabilità mi piacciono, e apprezzo il fatto che, in fin dei conti, ho la possibilità di lavorare con alcuni degli scienziati migliori del paese". Oltre ai ricercatori polacchi presenti nei laboratori dell´Iimcb vi sono anche numerosi ricercatori stranieri. Il prof. Kuznicki ammette che è difficile giudicare quale sia la reputazione di cui gode l´istituto al di fuori della Polonia, e riconosce inoltre che il paese ha molta strada da fare prima che gli scienziati lo inseriscano nel loro elenco di destinazioni preferite per effettuare ricerche. È tuttavia ottimista per il futuro. "La Polonia non viene ancora considerata particolarmente interessante per una carriera scientifica in Europa occidentale. Ma non vedo l´ora di cambiare le cose". Http://www. Iimcb. Gov. Pl/ .  
   
   
IL PRESIDENTE DI AREA MARIA CRISTINA PEDICCHIO NEL COMITATO SCIENTIFICO DELL’APRE L’AGENZIA PER LA PROMOZIONE DELLA RICERCA EUROPEA HA DAL 2005 UNO SPORTELLO ATTIVO NEL PARCO SCIENTIFICO  
 
Trieste, 8 giugno 2006 - Il presidente di Area Science Park, Maria Cristina Pedicchio, è stata nominata tra i componenti del Comitato tecnico scientifico dell’Apre, l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. Al Comitato spettano valutazioni su programmi tecnici e pareri su progetti di studio e analisi per la partecipazione ai bandi del Programma Quadro della Ricerca dell’Unione Europea. L’apre, che è stata istituita nel 1989 sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca per promuovere la partecipazione italiana ai programmi nei diversi settori della scienza e della tecnologia, opera sul territorio nazionale attraverso una rete di sportelli regionali. Lo Sportello Apre Friuli Venezia Giulia è operativo in Area dal marzo 2005 allo scopo di: informare sulle possibilità di finanziamento e sulle opportunità di cooperazione scientifica e tecnologica esistenti a livello europeo; fornire assistenza a imprese, università, centri di ricerca e altri organismi interessati a partecipare ai programmi europei di ricerca; dare formazione al personale di imprese, università e centri di ricerca sul Programma Quadro della Ricerca Europea. Nel primo anno di attività, lo Sportello ha soddisfatto oltre cinquanta domande di consulenza, di cui circa venti relative a ricerche partner, venticinque riguardanti la pre-selezione dell’idea scientifica e cinque relative alla modalità di predisposizione della proposta. Circa una decina di queste consulenze è stata realizzata attraverso incontri individuali. .  
   
   
INNOVAZIONE: INCONTRO CON ISAAC GETZ ALL’ UNIVERSITá DI PORDENONE  
 
Trieste, 8 giugno 2006 - Si terrà venerdì 9 giugno nell´Aula S1 del Polo Universitario di Pordenone (via Prasecco 3/a) un incontro con il prof. Isaac Getz, docente di Management della Creatività e dell´Innovazione alla Escp-eap European School of Management di Parigi. Il prof. Getz - la cui lezione, aperta a tutti, sarà introdotta dall´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca - parlerà sul tema "Innovazione! Parola chiave per il tuo futuro". Isaac Getz, della cui consulenza si è avvalsa anche la Regione Friuli Venezia Giulia per i progetti che riguardano l´innovazione, è un esperto di fama internazionale. Scopo del suo lavoro è la diffusione dell´innovazione non solo come concetto, ma come pensiero applicato concretamente alla vita dell´impresa, perché solo stimolando la creatività e incentivando l´espressione delle idee e la loro implementazione, nelle grandi come nelle piccole aziende, si produrranno risultati strategici. Getz è autore di alcuni fra i più pregevoli saggi internazionali sull´innovazione nel management, sul supporto tra creatività e business e sulla psicologia della scienza. .  
   
   
NEL VENETO APPROVATO IL CALENDARIO SCOLASTICO 2006/2007 INIZIO DELLE LEZION 11 SETTEMBRE  
 
 Venezia, 8 giugno - In Veneto il prossimo anno scolastico inizierà l’11 settembre 2006 per concludersi il 9 giugno 2007. Lo prevede il nuovo calendario scolastico per l’anno 2006/2007 approvato dalla Giunta regionale. Il provvedimento, omogeneo per tutti gli ordini di scuole del veneto, statali e paritarie, prevede un numero complessivo di giornate di studio di 205 giorni, rispetto al minimo previsto dalla normativa nazionale di 200 giorni; questo scarto è a disposizione dell’autonomia scolastica, che risulta comunque garantita a fronte di eventuali giorni impiegati per le operazioni di voto per la celebrazione del Santa Patrono. Previste, inoltre, quali festività obbligatorie, tutte le domeniche, il 1° novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre; il 1° gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il giorno di lunedì dopo Pasqua; il 25 aprile, anniversario della Liberazione; il 1° maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono. Per quanto riguarda il calendario delle vacanze scolastiche previsti i periodi: da domenica 29 ottobre a mercoledì 1 novembre 2006 compresi (ponte di tutti i Santi); da venerdì 8 a domenica 10 dicembre 2006 compresi (ponte dell’Immacolata Concezione); da domenica 24 dicembre 2006 a domenica 7 gennaio 2007 compresi (vacanze natalizie); da domenica 18 a mercoledì 21 febbraio 2007 compresi (Carnevale e mercoledì delle Ceneri); da venerdì 6 a mercoledì 11 aprile 2007 compresi (vacanze pasquali); da domenica 29 aprile a martedì 1 maggio 2007 compresi (ponte del 1° Maggio). “Auspico innanzitutto – ha sottolineato l’Assessore alle politiche dell’Istruzione e Formazione, Elena Donazzan - che le Istituzioni scolastiche, pur nel rispetto della loro autonomia, condividano con le autonomie locali l’erogazione dei servizi pubblici (mense, trasporti etc…. ), coerentemente con quanto previsto dal nuovo calendario scolastico. Sottolineo l’innovazione dell’interruzione delle lezioni nel mese di febbraio – aggiunge l’Assessore Donazzan - che rispecchia la volontà della Giunta Regionale di prevedere un periodo di vacanza compreso tra il martedì grasso, nel rispetto della tradizione popolare, ed il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, nel rispetto della tradizione cattolica. L’interruzione di febbraio si collega inoltre ad una proposta della sottoscritta, che è stata condivisa dal resto della Giunta Regionale, ed in particolare dall’Assessore al turismo Zaia, dall’Assessore per i trasporti a fune De Bona e dall’Assessore allo Sport Giorgetti, di prevedere delle agevolazioni per lo Sky Pass per gli studenti del 1^ e 2^ ciclo che decideranno di sciare in Veneto. Le ulteriori piccole interruzioni delle lezioni – continua l’Assessore Donazzan – intendono diluire ed alleggerire il carico di lavoro per gli studenti e gli insegnanti, prevedendo adeguati momenti di riposo e di recupero per gli studenti”. L’esponente regionale ha poi rinnovato un invito ai dirigenti scolastico. “In occasione dello scorso 10 febbraio, Giorno del Ricordo dedicato alla tragedia dell’esodo e delle foibe, - ha detto la Donazzan - ho rivolto l’accorato invito di dedicare un’ora di lezione straordinaria all’approfondimento di questa ricorrenza. Per quest’anno chiedo che sia dedicata a questa autentica tragedia italiana l’intera giornata di sabato 10 febbraio 2007, in maniera tale che dall’anno scolastico 2007/2008 essa sia riconosciuta come festività obbligatoria, avendo, nel frattempo, reso effettivamente coscienti di ciò gli studenti e le loro famiglie”. Nel concludere, l’Assessore Donazzan ha voluto esprimere l’auspicio che “le politiche dell’Istruzione della Regione Veneto siano sempre ispirate dal concetto che le famiglie diventino il centro dell’educazione dei propri figli, anche attraverso la possibilità, prevista dal nuovo calendario, di trascorrere qualche ora in più con loro, per realizzare una piena conciliazione ed integrazione tra l’ambito dello studio e quello l’educazione” .