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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Giugno 2006
IL COMMISSARIO EUROPEO REDING PONE L´ACCENTO SULL´IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE CON IL SUDEST ASIATICO PER IL PROGRESSO SCIENTIFICO  
 
 Bruxelles, 26 giugno 2006 - "Noi crediamo nel networking", ha dichiarato il commissario europeo per la Società dell´informazione e i media Viviane Reding, rispondendo alla domanda del Notiziario Cordis sui benefici che l´Europa potrebbe ottenere dalla collaborazione con il Sudest asiatico. "Le due zone del mondo possiedono un gran numero di ricercatori validi. Le scoperte scientifiche sono estremamente rapide e la condivisione dei risultati è di importanza capitale per il progresso in entrambe le regioni", ha aggiunto il commissario. Viviane Reding ha effettuato una visita di cinque giorni a Singapore, partecipando a un forum sulla cooperazione tra Europa e Sudest asiatico nel settore delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic). Ha inoltre incontrato gli omologhi della regione e inaugurato il padiglione europeo dedicato alle Tic nel salone Communicasia2006, una delle più grandi piattaforme in Asia nel settore delle Tic e dei media. Alla domanda se nel corso della visita avesse riscontrato un acceso interesse nella cooperazione con l´Europa, il commissario ha risposto positivamente. "La popolazione di Singapore e di altre zone dell´Asean [Associazione delle nazioni del Sudest asiatico] capisce benissimo che la condivisione delle capacità è il modo migliore per progredire", ha dichiarato Reding. E ha aggiunto che diverse persone si sono mostrate interessate a venire in Europa per il convegno della Commissione sulle tecnologie della società dell´informazione (Tsi), che avrà luogo a Helsinki il prossimo novembre. "Vogliono conoscere personalmente gli omologhi europei", ha affermato. Degli 800 partecipanti al forum Tic, circa 350 erano europei. Nonostante il ricco ventaglio di nazionalità europee rappresentate, la maggioranza proveniva dai principali Stati membri. Ciò è stato fatto presente al commissario Reding, la quale è sembrata sorpresa ma non preoccupata. In genere i paesi europei più piccoli sono molto presenti nei programmi di ricerca dell´Ue. Il 20 giugno il commissario ha assistito a una presentazione della biblioteca nazionale di Singapore e ha visitato alcune delle infrastrutture innovative. Particolare interesse ha suscitato il concetto di libri elettronici (eBook), un servizio offerto dalla biblioteca. Gli utenti sono in grado di scaricare eBook in formato pdf o sui propri assistenti digitali personali (Pda). Gli eBook sono criptati in modo tale che se non vengono "restituiti" entro la data stabilita scadono automaticamente e non sono più leggibili. Gli utenti non possono stampare gli eBook. Il personale della biblioteca ha inoltre mostrato in che modo l´introduzione della tecnologia ha perfezionato le procedure di prestito e di ricerca delle informazioni. I visitatori della biblioteca sono in grado di restituire i libri in un apposito contenitore automatico che cancella immediatamente il titolo dell´opera dal profilo utente e consente di prendere in prestito altri libri. Una volta restituito il libro, un nastro trasportatore intelligente lo riporta sullo scaffale entro quattro ore. La biblioteca intende introdurre scaffali intelligenti per ridurre ulteriormente la possibilità di smarrire i libri. La biblioteca accoglie inoltre mostre virtuali al termine delle mostre reali e risponde alle richieste di ricerca inviate via Sms. Le biblioteche di Singapore contano mensilmente 2,7 milioni di visitatori che prendono in prestito 2,3 milioni di libri e pubblicazioni varie. La popolazione di Singapore, di appena 4 milioni, apprezza ovviamente le biblioteche interattive del paese. "Apportiamo a Singapore conoscenze che favoriranno il suo sviluppo economico e sociale", ha dichiarato al commissario Reding il presidente del comitato nazionale delle biblioteche di Singapore. Www. Eusea2006. Org .  
   
   
PA: CNIPA STANZIA 2 MLN DI € PER LA “SCUOLA VIRTUALE” NEGLI ENTI LOCALI  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Si fa sempre più stretto l’intreccio tra innovazione tecnologica digitale e la formazione professionale negli enti locali. Nell’ambito del progetto «Scuola virtuale della Pa», il Cnipa ha infatti approvato un co-finanziamento di 2 milioni di € per 10 progetti di e-learning nella pubblica amministrazione locale. «L’iniziativa innescherà investimenti pubblici ad alto contenuto innovativo per oltre 7 milioni di € rafforzando la formazione del personale, elevando i loro profili professionali, ma anche l’efficienza degli stessi enti», ha detto Anna Luisa Petrucci, responsabile area formazione del Cnipa. Dei 14 progetti presentati, i 10 ammessi al co-finanziamento (fino al 40%) sono della Provincia di Trento e delle Regioni Piemonte, Friuli-venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Marche, Lazio, Campania e Sicilia. Per ricevere i finanziamenti le amministrazioni selezionate dovranno stipulare apposite convenzioni con gli Enti locali del loro territorio e con il Cnipa e completare i progetti entro 18 mesi. Il Cnipa effettuerà il monitoraggio e la verifica dei risultati nei 6 mesi successivi. Le tematiche dei progetti di e-learning riguardano il management e l’utilizzazione dei sistemi informativi; la gestione dei flussi documentali e le nuove modalità lavorative; il project financing; la sicurezza e la privacy delle informazioni e dei dati nei sistemi informativi; la gestione per l’acquisizione di beni e forniture di servizi. Il bando prevede che i materiali didattici prodotti dai progetti co-finanziati dal Cnipa dovranno essere riusabili e resi disponibili nel sito del Cnipa per tutte le altre amministrazioni pubbliche locali che vorranno successivamente utilizzarli per i loro programmi di formazione. «Il Cnipa opera attivamente nel campo della formazione al fine di favorire lo sviluppo del processo di innovazione strutturale e tecnologica della Pubblica Amministrazione», ha precisato Petrucci rilevando che «gli obiettivi primari della sua azione sono quelli di curare la formazione dei dipendenti pubblici nell’informatica e in tutti i settori coinvolti nei processi di innovazione, nonché di accrescere l´utilizzo di metodologie e tecnologie didattiche innovative per favorire l´apprendimento continuo». I progetti sono stati sottoposti all’apposita Commissione ministeriale che li ha valutati predisponendo la seguente graduatoria:
Richiedente Nome del progetto Co-finanziamento approvato (€) Costo totale del progetto (€)
Friuli-venezia Giulia Sifol 310. 000 1. 142. 000
Sicilia Emsit 180. 000 516. 000
Abruzzo Meta 150. 000 400. 000
Marche E-l Marche 120. 000 345. 000
Piemonte Formare Per Innovare 140. 000 400. 000
Emilia Romagna Elga 260. 000 800. 000
Campania Eucip 300. 000 934. 700
Toscana Fore e-gov 280. 000 1. 000. 000
Lazio Afer 160. 000 600. 000
Provincia Aut. Di Trento Esperto 100. 000 898. 900
Totale 2. 000. 000 7. 036. 600
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UE ED EGITTO ADOTTANO UN PIANO D´AZIONE COMUNE NEL SETTORE DELLE SCIENZE E DELLE TECNOLOGIE  
 
 Bruxelles, 26 giugno 2006 - L´unione europea e l´Egitto hanno adottato un piano d´azione comune nel settore delle scienze e delle tecnologie (S&t) per accrescere la partecipazione dei ricercatori egiziani al Settimo programma quadro (7Pq) e massimizzare il coordinamento tra i ricercatori dell´Ue. Il piano fa parte integrante di un accordo bilaterale di cooperazione scientifica, firmato da entrambe le parti nel 2005. Il comitato misto istituito in seguito all´accordo ha consentito a entrambe le parti di esplorare i settori attuali di interesse comune nell´ambito della scienza e della tecnologia. Il Prof. Helal, ministro egiziano della Ricerca scientifica e dell´istruzione superiore, in un intervento alla prima riunione del comitato misto che si è svolta a Bruxelles il 21 giugno, ha menzionato le attività già avviate per elaborare un piano d´azione nazionale della durata di dieci anni nel settore della scienza e della tecnologia, e ha sottolineato l´importanza di un partenariato strategico con l´Ue per lo sviluppo di solide infrastrutture scientifiche a livello nazionale: "In Egitto abbiamo validi scienziati e istituti di ricerca, ma non siamo altrettanto efficienti. [. ] Senza una cooperazione internazionale non riusciremo a mettere in atto il nostro progetto". Alla riunione era presente inoltre Silva Rodriguez, direttore generale della Dg Ricerca della Commissione europea, il quale ha ribadito l´importanza delle attività di cooperazione internazionale e in particolare di quelle finanziate dal 7Pq, nonché la necessità di rafforzare la cooperazione scientifica tra i paesi europei e mediterranei. Il piano d´azione riguarda soprattutto i settori del 7Pq nei quali è possibile sviluppare una più stretta collaborazione tra scienziati egiziani ed europei, vale a dire: - il portale europeo della mobilità, che consente lo sviluppo di attività volte a sensibilizzare maggiormente i ricercatori egiziani sulle opportunità disponibili in tutta Europa; - le piattaforme tecnologiche europee, che analizzano le possibilità di sviluppo di una piattaforma tecnologica mediterranea; - i comitati di valutazione del 7Pq, che rafforzano la partecipazione degli esperti egiziani ai comitati; - la priorità tematica Informazione e comunicazioni (Tic), che organizza seminari intesi ad accrescere la partecipazione egiziana a progetti Tic finanziati dall´Ue. Il piano d´azione esamina inoltre le possibili sinergie con altre organizzazioni europee, come Cost (programma di cooperazione europea nel settore della scienza e della tecnologia), Galileo e la politica europea di vicinato. In occasione della riunione è stato annunciato un nuovo programma di partenariato euromediterraneo (Meda), mirato specificamente al sostegno della ricerca e dello sviluppo (R&s) e delle iniziative nel campo dell´innovazione in Egitto. L´ue stanzierà per il programma un importo globale di 11 milioni di Eur per quattro anni. In futuro è prevista, tra l´altro, la creazione di un fondo Ue-egitto per l´innovazione destinato a sostenere i progetti di cooperazione orientati all´innovazione che consentono il gemellaggio di piccole e medie imprese (Pmi) con ricercatori di istituti finanziati con fondi pubblici. Il programma mira inoltre a promuovere la partecipazione dei ricercatori egiziani ai progetti del 7Pq offrendo servizi di consulenza e assistenza sotto forma di workshop ed eventi formativi ad hoc e di punti d´informazione dedicati. Il programma dovrebbe essere adottato entro l´autunno del 2006. "Questo piano d´azione è un ottimo esempio delle potenzialità della Commissione per garantire un coordinamento e una cooperazione più efficace tra le varie direzioni generali", ha dichiarato il Dott. Fadila Boughanémi dell´Ufficio della politica di cooperazione scientifica internazionale della Dg Ricerca. L´impegno dell´Ue a favore di una migliore cooperazione scientifica con l´Egitto potrebbe essere rafforzato ulteriormente in occasione dei colloqui del 22 giugno tra il Prof. Helal e Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza. Http://www. Eu-delegation. Org. Eg/index. Htm .  
   
   
INTESA TRA ASSOLOMBARDA E CGIL-CISL-UIL PER MONITORARE CONGIUNTAMENTE GLI INDICATORI PIÙ RILEVANTI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA E OCCUPAZIONALE MILANESE.  
 
Milano, 26 giugno 2006 – Di seguito una sintesi dell’intervento del Presidente di Assolombarda Diana Bracco, di venerdi 23 giugno, in occasione della presentazione dell’intesa tra Assolombarda e Cgil-cisl-uil: “L’obiettivo dell’accordo che abbiamo firmato oggi, continuando nel metodo proficuo di relazioni che ha dato così buoni risultati negli ultimi anni, è quello di creare basi conoscitive comuni e condivise. Basi che siano, da un lato, utili a definire delle intese che favoriscano lo sviluppo del sistema produttivo milanese e, dall’altro, a orientare l’azione delle istituzioni locali verso scelte che migliorino la competitività del territorio, nell’interesse di aziende e lavoratori. L’attività di analisi e valutazioni dei dati, infatti, sarà non solo funzionale a migliorare il livello di conoscenza dei fenomeni, ma anche a creare condizioni idonee a migliorare l’incisività dell’azione delle parti sociali sul territorio, partendo proprio dalla messa a punto di “letture comuni”. La metodologia utilizzata per conseguire tali risultati prevede: la raccolta ed elaborazione, con cadenza annuale, di dati concernenti una rilevante serie di indicatori, dall’andamento dell’occupazione a quello della cassa integrazione, dagli infortuni al tasso di “natalità e mortalità” delle imprese milanesi e al loro tasso di internazionalizzazione. Dati che saranno poi raccolti in un documento ad hoc “Il lavoro a Milano” che sarà pubblicato sui siti Internet di Assolombarda e Cgil, Cisl, Uil. La definizione di una tematica aggiuntiva e di particolare attualità, diversa ogni anno, cui verrà dedicato uno specifico approfondimento. Per il 2006 questo tema è già stato individuato nell’analisi delle criticità che incidono sul sistema industriale milanese, influendo negativamente su imprese e lavoratori. Verranno, tra l’altro, valutate le ragioni delle difficoltà di sviluppo delle piccole medie imprese e delle delocalizzazioni. Un primo terreno su cui Assolombarda e Cgil, Cisl, Uil hanno già deciso di operare è quello dell’identificazione d’iniziative comuni affinché Milano possa assumere il ruolo di “metropoli dell’innovazione”. Innovazione, ricerca e sviluppo sono, in effetti, asset strategici sui quali si gioca il futuro dell’economia milanese. In questo campo la città ha molte carte da giocare. La cosiddetta “economia della conoscenza” qui è già realtà, qui c’è un’area sistema integrata che unisce manifatturiero, servizi, produzioni innovative e di frontiera, una grande community internazionale. Ma la vocazione di Milano di essere il motore dell’innovazione e dello sviluppo va continuamente rafforzata. L’ho già detto in Assemblea lunedì scorso, ma voglio ripeterlo: Milano è la vera scommessa vincente per l’Italia. Al Paese chiediamo di credere in Milano. Allo Stato chiediamo di investire su Milano. Noi imprenditori saremo fermi in questa richiesta. Tutti devono capire che occorre mettere carbone nella locomotiva che traina il convoglio italiano. “ .  
   
   
MUTUI LEGGE OBIETTIVO: NESSUN ERRORE O RITARDO NEI SISTEMI O PROCEDURE RGS  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Nessun errore o ritardo si è verificato nei sistemi o nelle procedure attivate dalla Ragioneria generale dello Stato con il sistema informativo integrato Rgs-corte dei Conti. Lo precisa la stessa Ragioneria in relazione ad alcune recenti notizie sulla trasmissione alla Corte dei Conti di dati su rate di pagamento di alcuni mutui della Legge obiettivo. I titoli di pagamento in oggetto, infatti, sono stati emessi il 15 dicembre 2005 e pagati dalla Banca d´Italia, cadendo la scadenza del 31 dicembre di sabato, il 2 gennaio 2006. Pertanto, tali titoli di pagamento ("trasportati", secondo il gergo tecnico) sono stati correttamente contabilizzati dalla Banca d´Italia il 20 gennaio e scaricati sul bilancio dello Stato a maggio 2006, secondo tempi e procedimenti regolari e noti. La Ragioneria generale ribadisce quindi che le sue procedure e il suo sistema informativo, integrato con quello della Corte dei Conti e aggiornato attraverso flussi informatici con quello della Banca d´Italia, sono assolutamente affidabili. .  
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 27 giugno 2006, con regolamento 30 giugno 2006, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 28 aprile 2006; quinta tranche, scadenza : 30 maggio 2008, importo nominale dell´emissione : 2. 000 milioni di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 26 giugno 2006; presentazione domande in asta: entro le ore 11,00del giorno 27 giugno 2006; regolamento sottoscrizione: il giorno 30 giugno 2006. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Il Mef ha disposto per il giorno 27 giugno 2006, con regolamento 30 giugno 2006, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 9. 500 29. 12. 2006 182
E´ da tener presente che il 30 giugno 2006 vengono a scadere Bot per 9. 500 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 27 giugno 2006, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 28 giugno 2006. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 28 giugno 2006. La circolazione dei Bot al 15 giugno 2006 era pari a 141. 852,5 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 243 giorni, 10. 500 milioni di euro trimestrali, 52. 852,5 milioni di euro semestrali e 76. 000 milioni di euro annuali. .
 
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 23 giugno 2006 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 21 giugno, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 28 giugno: Certificati di Credito del Tesoro settennali 1° novembre 2005/2012 tredicesima tranche: 1. 500 milioni di euro; Buoni del Tesoro Poliennali triennali 15 giugno 2006/2009 prima tranche: 4. 000 milioni di euro; decennali 1° febbraio 2006/1° agosto 2016 nona tranche: 2. 000 milioni di euro. .  
   
   
BANCA INTESA: MOODY´S SOTTOPONE A REVISIONE PER UN POSSIBILE AUMENTO IL RATING SUI DEBITI A LUNGO TERMINE E SULLA SOLIDITA´ FINANZIARIA  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Banca Intesa informa che il 22 giugno l’agenzia internazionale Moody’s ha sottoposto a revisione per un possibile aumento il rating A1 sui debiti e sui depositi a lungo termine e il rating B- sulla solidità finanziaria assegnati a Banca Intesa. .  
   
   
CAPITALIA E FONDIARIA-SAI: RAGGIUNTA UN’INTESA PER L’ACQUISTO DEL 51% DI FINECO ASSICURAZIONI  
 
Roma / Milano, 26 giugno 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia S. P. A. (“Capitalia”) nella riunione del 21 giugno, ha esaminato ed approvato l’offerta pervenuta da Fondiaria-sai S. P. A. (“Fonsai” ed insieme a Capitalia le “Parti”) per lo sviluppo su base pluriennale, ed in rapporto di esclusiva, dell’attività di bancassurance del Gruppo Capitalia nei rami danni elementari. L’operazione prevede la cessione da parte di Capitalia, di una quota pari al 51% del capitale sociale di Fineco Assicurazioni S. P. A. (“Fineco Assicurazioni” o la “Compagnia”) a Fonsai per un importo pari ad € 56 milioni, corrispondente ad una valutazione complessiva di Fineco Assicurazioni pari a € 110 milioni circa. Capitalia e Fonsai sottoscriveranno inoltre un patto parasociale contenente le regole di corporate governance di Fineco Assicurazioni, nonchè gli aspetti industriali della partnership, che prevede, tra l’altro, che la Compagnia continui ad avere accesso alle reti distributive di Capitalia fino al 2016, con possibilità di rinnovo a scadenza di comune accordo tra le Parti. Fineco Assicurazioni è la società assicurativa rami danni del Gruppo Capitalia che opera attraverso il network distributivo (circa 2. 000 sportelli e 1. 300 promotori finanziari) di Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop Carire e Finecobank, le 4 banche retail del Gruppo, e, ha chiuso l’esercizio 2005 con una raccolta premi pari a € 28,5 milioni (+ 285% rispetto al 2004). Il piano industriale elaborato dalle Parti prevede una significativa crescita della raccolta premi della compagnia nel corso del prossimo quinquennio (Cagr 40% circa) con una redditività netta a regime superiore al 10% dei premi. Nell’attuale contesto di mercato la partnership consentirà a Capitalia di beneficiare del know-how tecnico e commerciale del gruppo Fondiaria-sai, leader italiano nel settore assicurativo danni, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti e migliorando la penetrazione sugli oltre 4 milioni di clienti del Gruppo. Tale accordo consentirà inoltre a Capitalia di accedere alla capillare rete di liquidazione del Gruppo Fonsai, elemento determinante per offrire un efficiente servizio alla clientela. L’accordo per Fondiaria-sai rappresenta un’ulteriore opportunità di sviluppo nel settore danni dove il gruppo, nell’esercizio 2005, ha raccolto premi per € 7 miliardi circa, nonché una conferma della strategia di ampliamento della gamma dei prodotti offerti tramite i canali distributivi complementari al network agenziale, beneficiando della forza distributiva della rete del quarto Gruppo bancario nazionale. L’operazione, dal punto di vista industriale, si integra perfettamente con gli attuali accordi di bancassurance del Gruppo Fondiaria-sai, che continueranno ad essere strategici nell’ambito delle politiche di crescita del gruppo. Il perfezionamento della documentazione contrattuale, che dovrà poi essere sottoposta all’autorizzazione dalle competenti Autorità, è prevista per la fine del corrente mese, con l’obiettivo di rendere operativa la partnership quanto prima. Capitalia e Fonsai sono stati assistiti, in qualità di consulente legale, rispettivamente dallo Studio Legale Carbonetti e dallo Studio Legale Ashurst. .  
   
   
BANCA ETRURIA - PROSEGUE L’ATTUAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE 2005 - 2007 AUMENTO DI CAPITALE EUROETRURIA APERTURA NUOVE FILIALI  
 
Arezzo, 26 giugno 2006 – Si è riunito il 22 giugno , sotto la Presidenza di Elio Faralli, il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria. All’ordine del giorno alcune operazioni che si inseriscono nella strategia di Piano Industriale 2005-2007 per uno sviluppo focalizzato su una maggiore efficienza e redditività delle società del Gruppo Etruria. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’aumento di capitale sociale della controllata Euroetruria per un ammontare pari a 4 mln di Euro, che si aggiungono all’attuale capitale sociale pari a 1,29 mln di Euro, al fine di consentire lo sviluppo della società e il potenziamento dell’offerta di prodotti di credito al consumo, a cominciare dalla cessione del quinto dello stipendio. Continua l’ampliamento della rete di filiali della Banca previsto dal piano industriale che dalle attuali 167 passeranno a 190 entro dicembre 2007. In particolare è stata aperta lunedì 19 giugno l’Agenzia n. 5 di Firenze, dove sono state già inaugurate due filiali nel mese di gennaio e un’altra il 22 maggio. Sempre nell’area di Firenze, a Pontassieve, è prevista una ulteriore apertura, per il 26 giugno. Nel mese di luglio sono previste poi l’inaugurazione della nuova sede di Vicenza e della prima filiale a Viareggio. Coerentemente con le linee del Piano Strategico 2005-2007 in ordine alla qualità degli attivi e alla gestione delle anomalie e dei rischi creditizi, si è perfezionato l’accordo per la cessione pro soluto a Credit Suisse Securities (Europe) Ltd dei Titoli di Classe B, emessi dalla Spv Minerva e detenuti nel portafoglio della banca, nonché del capitale sociale della stessa Minerva Srl . Il valore complessivo dell’operazione è pari ad euro 41,5 milioni, oltre alla quota nominale del capitale sociale di Minerva S. R. L. L’operazione consente, tra l’altro, il completo superamento del rischio di credito collegato alla detenzione della Classe Junior delle obbligazioni Minerva, nonché del rischio operativo e gestionale connesso alle attività di servicing. Nell’operazione, Banca Etruria è stata assistita da Kpmg Advisory in qualità di advisor finanziario e operativo. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della firma del contratto preliminare da parte di Riscossione Spa e Banca Etruria per la cessione di G. E. T. Spa, concessionaria del servizio di riscossione tributi del Gruppo Etruria. In dettaglio con l’accordo la Banca si impegna alla cessione della totalità del capitale di G. E. T. Spa a Riscossione Spa, società pubblica partecipata dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, senza prevedere lo scorporo del ramo d’azienda relativo alla fiscalità locale. L’operazione si inserisce nel quadro del nuovo regime giuridico del settore della riscossione in vigore dal 1° ottobre 2006 che prevede la soppressione dell’attuale sistema di affidamento in concessione e la relativa attribuzione diretta delle specifiche funzioni all’Agenzia delle Entrate. Nella riunione odierna si è proceduto anche all’aggiornamento del calendario dei Consigli di Amministrazione. A tal proposito il Cda previsto per l’analisi dei risultati relativi al secondo trimestre 2006, inizialmente in calendario per il 26 luglio, si terrà il giorno 2 agosto 2006. .  
   
   
BNL ESAMINA L’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO RESIDUALE PROMOSSA DA BNP PARIBAS E APPROVA IL COMUNICATO EX ART. 103 DEL TUF  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Si è riunito il 23 giugno il Consiglio di Amministrazione di Bnl. Erano presenti alla riunione il Presidente Luigi Abete, il Vice Presidente Sergio Erede, l’Amministratore Delegato Jean-laurent Bonnafé; i Consiglieri: Roger Abravanel, Philippe Blavier, Georges Chodron de Courcel, Jean Clamon, Andrea Guerra, Bernard Lemée, Paolo Mazzotto, Stefano Micossi, Massimo Ponzellini, Antoine Sire e Pierluigi Stefanini. Era altresì presente l’intero Collegio Sindacale, composto dal Presidente Pier Paolo Piccinelli e dai Sindaci Effettivi Guglielmo Maisto e Andrea Manzitti. Il Consiglio di Amministrazione - preso atto (i) del comunicato di Bnp Paribas trasmesso a Bnl in data 9 giugno 2006, ai sensi dell’art. 37, comma 5 del Regolamento Consob 11971/99 e (ii) del documento di offerta, conforme a quello trasmesso alla Consob, che Bnp Paribas ha messo a disposizione di Bnl, con le integrazioni e le modifiche trasmesse a Bnl nel corso dell’istruttoria - ha esaminato i termini, le condizioni e le finalità dell’offerta residuale promossa da Bnp Paribas sulle azioni ordinarie Bnl. Il corrispettivo dell’offerta residuale è fissato dalla Consob ai sensi dell’art. 108 del Tuf. A tal fine, Bnp Paribas ha reso noto di aver trasmesso alla Consob in data 9 giugno u. S. , contestualmente alla comunicazione ex art. 102 del Tuf, la documentazione inerente alla determinazione del corrispettivo dell’offerta residuale, ai sensi dell’art. 108 del Tuf e dell’art. 50, comma 5 del Regolamento Consob 11971/99, in misura pari al corrispettivo dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria conclusasi il 16 maggio u. S, ossia Euro 2,9275 per ciascuna azione ordinaria Bnl. Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, approvato e trasmesso alla Consob il comunicato redatto ai sensi dell’art. 103, comma 3, del Tuf e dell’art. 39 del Regolamento Consob 11971/99. Il comunicato è stato approvato all’unanimità dei presenti. Il Collegio Sindacale ha preso atto della deliberazione assunta dal Consiglio, senza formulare rilievi. Il Consiglio di Amministrazione di Bnl alla luce sia delle motivazioni dell’Offerta Residuale, sia della revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie Bnl che conseguirà alla conclusione dell’Offerta Residuale, ha espresso parere favorevole all’offerta residuale promossa da Bnp Paribas. .  
   
   
OPA RESIDUALE SU AZIONI BNL: DETERMINAZIONE DEL PREZZO E PUBBLICAZIONE DEL DOCUMENTO D´OFFERTA  
 
Roma, 26 giugno 2006 - La Consob ha fissato in 2. 9275 euro per ogni azione il prezzo dell´offerta pubblica di acquisto residuale che Bnp Paribas sa è tenuta a promuovere, ai sensi dell´articolo 108 del Tuf, sulle azioni ordinarie di Banca Nazionale del Lavoro spa (Bnl). A seguito dell´offerta pubblica totalitaria svoltasi nel periodo 21 aprile - 16 maggio 2006 e di ulteriori acquisti effettuati sul mercato, infatti, Bnp Paribas è giunta a detenere circa il 97,4707% del capitale sociale ordinario sottoscritto e versato di Bnl, circostanza che ha determinato l´obbligo di opa residuale. Il corrispettivo stabilito per la prima offerta totalitaria, originariamente fissato in 2,9250 euro per azione, è stato a suo tempo adeguato a 2,9275 euro per azione dopo che una società controllata dall´offerente ha effettuato un acquisto sul mercato a tale prezzo, antecedentemente alla data fissata per il pagamento del corrispettivo. La Commissione ha pertanto determinato il prezzo dell´opa residuale in misura pari a quello della precedente offerta, in applicazione dell´art. 50, comma 5 del regolamento emittenti. Ciò in considerazione del fatto che le adesioni all´offerta totalitaria hanno superato la soglia del 70% delle azioni che ne costituivano oggetto, e tenuto conto delle informazioni disponibili e delle dichiarazioni rilasciate dall´offerente e dalla società di revisione. La Commissione ha contestualmente consentito la pubblicazione del documento informativo relativo all´opa residuale sulle azioni Bnl. L´operazione ha ad oggetto; 77. 715. 959 azioni ordinarie attualmente in circolazione, pari al 2,53% del capitale dell´emittente, comprensive di 574. 700 azioni detenute da dipendenti del gruppo Bnl; ulteriori massime 29. 010. 332 azioni che potranno essere emesse durante il periodo di adesione all´opa residuale in attuazione dei piani di stock option già deliberati. La totalità delle azioni oggetto dell´offerta residuale corrisponde al 3,44% del capitale ordinario Bnl calcolato su base fully diluted, ossia assumendo l´esercizio integrale di tutte le stock option attualmente in circolazione. Il periodo di adesione all´offerta avrà inizio il 30 giugno e termine il 20 luglio 2006. Il documento d´offerta conterrà il comunicato dell´emittente. Il testo integrale della delibera n. 15475 del 22. 6. 2006 di determinazione del prezzo è disponibile sul sito internet della Consob. .  
   
   
IL GRUPPO BANCA LOMBARDA ACQUISISCE L’INTERO CAPITALE SOCIALE DI BANCA CASSA DI RISPARMIO DI TORTONA  
 
 Brescia 26 giugno 2006 - Il Gruppo Banca Lombarda ha completato l’acquisizione dell’intero capitale sociale della controllata Banca Cassa di Risparmio di Tortona. Il Gruppo che già possedeva il 75% del capitale della Banca Cassa di Risparmio di Tortona (di cui il 60% attraverso la controllata Banca Regionale Europea) ha rilevato i residui pacchetti azionari detenuti dalla Fondazione Cr Alessandria (24,7% acquisito dalla Bre) e dalla Fondazione Cr Tortona (0,10% rilevato direttamente dalla Capogruppo), con un investimento complessivo pari ad € 38,8 milioni. La Banca Cassa di Risparmio di Tortona è operativa con 29 sportelli e al 31. 12. 2005 ha realizzato un utile d’esercizio di € 9 milioni. L’operazione si inserisce nel più vasto ambito degli interventi previsti nel piano strategico 2006/2008 orientati a creare i presupposti per un efficientamento complessivo degli assetti partecipativi del Gruppo. .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: PERFEZIONATO IL TRASFERIMENTO DELL’ULTIMA TRANCHE DI AZIONI DI CREVAL BANKING S.P.A. DA JULIUS BAER HOLDING AL CREDITO VALTELLINESE.  
 
Sondrio, 26 giugno 2006 – A seguito degli accordi siglati il 12 ottobre 2005 con Julius Baer e già noti al mercato - è stata perfezionato il 23 giugno il trasferimento dell’ultima tranche di azioni pari a n. 310. 670 e corrispondenti al 10% del capitale sociale di Creval Banking S. P. A. Dalla Julius Baer Holding Ag al Credito Valtellinese per un corrispettivo di 1. 862. 745,10 euro. A seguito dell´operazione, il Credito Valtellinese detiene ora il 99,42% della Società. .  
   
   
ICCREA HOLDING (CREDITO COOPERATIVO): CRESCE L´UTILE E LA CAPACITA´ DI SERVIZIO ALLE BCC  
 
 Roma, 26 giugno 2006 - Iccrea Holding Spa, la capogruppo del sistema di imprese a supporto delle Banche di Credito Cooperativo italiane ha chiuso l´esercizio 2005 con un utile di 15 milioni e 321 mila euro. Il dato è stato diffuso al termine della Assemblea degli azionisti della società, tenutasi oggi a Roma. Il patrimonio netto di Iccrea Holding, comprensivo dell´utile dell´esercizio, ammonta a 594 milioni di euro. Iccrea Holding (il cui capitale è partecipato dalle Banche di Credito Cooperativo - Bcc) è al vertice del gruppo di aziende che fornisce alle Bcc un sistema di offerta competitivo predisposto per i loro 4 milioni di clienti. Le principali società controllate da Iccrea Holding sono: Iccrea Banca, Banca Agrileasing, la banca corporate specializzata nel leasing immobiliare, strumentale, auto e nella finanza straordinaria; Aureo Gestioni, società per la gestione del risparmio; Bcc Vita, compagnia di assicurazioni nel ramo vita; Bcc Private Equity, per le operazioni di finanza innovativa, Bcc Gestione Crediti, per il supporto alle Bcc nel recupero dei loro crediti; Bcc Servizi Innovativi, società per i servizi innovativi di marketing; Bcc Web, la società di comunicazione multimediale. Nel corso dell´Assemblea Giulio Magagni, Presidente di Iccrea Holding, e Luigi Dante, Direttore Generale, hanno commentato i risultati dell´esercizio concluso. Tra questi è stato evidenziato lo sviluppo della gamma di prodotti e servizi per la clientela delle Bcc, sia corporate (piccole e medie imprese) che retail (famiglie). Inoltre, l´anno trascorso ha visto l´accentramento logistico delle società operanti su Roma in un´unica sede, un significativo risultato completato nei primi mesi del 2006 e finalizzato ad una migliore operatività del gruppo nel suo insieme nonché alla realizzazione di maggiori economie di scala. L´esercizio corrente vede Iccrea Holding impegnata, insieme a Federcasse, nella realizzazione di un modello che consentirà anche di rafforzare la capacità nel reperire ulteriori mezzi finanziari idonei a sostenere lo sviluppo delle economie locali. Il successo in tale progetto permetterà di elevare il rating per il Gruppo Bancario Iccrea e di creare un mercato finanziario evoluto all´interno del Credito Cooperativo, con benefici significativi per l´ulteriore miglioramento della competitività e della coerenza identitaria delle Bcc.  
   
   
ACCORDO ABC ASSICURA ALTRI RAPPORTI CON IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA  
 
Verona, 23 giugno 2006 - Con riferimento agli articoli di stampa relativi ad accordi o progetti con il Banco Popolare di Verona e Novara, Cattolica Assicurazioni precisa che: - È in via di perfezionamento l’acquisizione da parte del Banco di una partecipazione del 50% nel capitale sociale di Abc Assicura, compagnia (partecipata per il restante 50% da Cattolica Assicurazioni) dedicata allo sviluppo della bancassicurazione danni, per un corrispettivo di 5,7 milioni di euro. L’operazione prevede anche il perfezionamento di un accordo commerciale per la distribuzione dei prodotti danni sviluppati, per il tramite della compagnia, dal partner assicurativo a valere sulle potenzialità commerciali (clienti, rete distributiva, risorse, strumenti) del partner bancario. La volontà strategica dei due Gruppi di presidiare tale business nasce dal riconoscimento delle potenzialità che si ravvisano nella bancassicurazione danni, settore che in Italia è ancora poco sviluppato (con una quota di mercato intorno all’1%) e che evidenzia buoni margini di crescita, specie se confrontato con gli altri paesi europei, dove l’incidenza del canale bancario nei rami danni risulta ben maggiore: la Germania esprime un indice del 5%, l’Olanda e la Francia un valore ancora maggiore pari all’8%. - Cattolica Assicurazioni sta approfondendo progetti che consentano di massimizzare le sinergie con il Banco Popolare di Verona e Novara sia dal punto di vista commerciale sia dal punto di vista di ipotesi di integrazioni, anche solo parziali, o altre combinazioni societarie. In tali approfondimenti Cattolica è assistita da Mediobanca. Allo stato gli approfondimenti in corso con il Banco Popolare di Verona e Novara sono ancora in fase preliminare e non hanno condotto a risultati concreti. Anticipazioni su possibili esiti positivi o negativi, come pure sulle forme di realizzazione di tali progetti, sarebbero pertanto prive di ogni fondamento. - In attesa di perfezionare la joint venture in Abc Assicura e di approfondire l’esame dei sopra richiamati progetti di bancassicurazione, Cattolica, concordemente con il Banco, ha deciso di prorogare dal 30 giugno al 31 luglio i termini per la disdetta degli accordi triennali sul vita in scadenza a fine 2006. .  
   
   
CONSOB: AVVICENDAMENTO ALLA GUIDA DELLA DIVISIONE INTERMEDIARI  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Il capo della divisione intermediari della Consob, dottor Giovanni Sabatini, è stato distaccato presso il ministero dell´Economia e delle Finanze, per assumere un incarico di alta dirigenza. Il dottor Sabatini lascia pertanto la guida della divisione intermediari, la cui reggenza temporanea è stata affidata dalla Commissione al dottor Antonio Rosati, funzionario generale. .  
   
   
SEMINARIO GRATUITO A MERCATI APERTI: DOPO IL GRANDE SUCCESSO DI ITALIAN TRADING FORUM A RIMINI ... DANIEL GRAMZA TORNA IN ITALIA  
 
 Milano, 26 giugno 2006 – L’ evento è stato organizzato a Roma avrà luogo Giovedi´ 6 Luglio presso l´elegante sede di Palazzo Brancaccio Viale del Monte Oppio, 7 si tratta di Un seminario Gratuito A Mercati Aperti con un Professore D´eccezione: Daniel Gramza nel corso del quale saranno svoleti I Segreti per costruire strategie di trading vincenti. Gli orari saranno i seguenti : 9. 30 - 17. 30, Il corso sviluppera´ in dettaglio le seguenti tematiche: Scelta degli strumenti su cui operare; Come utilizzare correttamente l´analisi tecnica; Le condizioni di mercato per le operazioni profittevoli; Come determinare gli obiettivi di profitto; Dove posizionare gli stop loss secondo le regole del risk management; Come evitare un´operazione sbagliata; Applicazione pratica del metodo di Danial Gramza con operativita´ in real time real money. Http://www. Intesatrade. It/pro/proclub/moduloiscrizioneformazione/1,4346,,00. Html .  
   
   
UNIVERSITÀ: SCELGONO MILANO I FUTURI MANAGER DEL MEDITERRANEO INIZIATIVA DELLA CONFERENZA DEL LABORATORIO EUROMEDITERRANEO QUARTA EDIZIONE IN CAMERA DI COMMERCIO 17 E 18 LUGLIO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Immigrazione di cervelli: Milano è scelta dai migliori studenti del Mediterraneo. E negli atenei milanesi superano i 240 gli iscritti mediterranei nell’anno accademico 2005-2006, il 35% sono donne. Crescono rispetto all’anno accademico 2004-2005 del 11,6%. Sono soprattutto israeliani (82, erano 75 nell’anno accademico precedente) e marocchini (42, erano 38). Frequentano nel 58% dei casi il Politecnico, specialmente israeliani (57), egiziani (25) e libanesi (24) e per il 33% circa la Statale con una maggioranza di marocchini (23) e israeliani (22). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Miur a giugno 2006. Domani arrivano a Milano in Camera di commercio gli studenti della Scuola Euromediterranea, alla conclusione del corso post laurea per futuri manager preparati a gestire il dialogo e gli scambi economici. Un progetto presentato all’interno della conferenza del Laboratorio Euromediterraneo che la Camera di commercio annualmente organizza a Milano (la prossima è il 17 e 18 luglio) e promosso dalla Fondazione per la Sussidiarietà, realizzato grazie al supporto delle Camere di Commercio di Milano, Napoli e Venezia, con il contributo della Regione Lombardia e in collaborazione con l’Icesd. È una classe formata da una trentina di studenti provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo. La maggior parte dall’Egitto (sette su ventinove) e dalla Tunisia (cinque), ma anche da Israele, Libano, Algeria, Giordania (tre studenti per Paese), da Marocco e Siria (due), uno dalla Libia. Tutta al femminile la rappresentanza algerina (tre su tre) mentre solo una donna su sette tra gli egiziani. In media un terzo circa le ragazze. Per loro si conclude il 28 giugno il ciclo di sei settimane di lezioni teoriche presso la Scuola Euromediterranea a Venezia e inizia la parte pratica: 4 o 5 di loro infatti svolgeranno il proprio stage per tutto il mese di luglio a Milano presso imprese e istituzioni, selezionate dalla Camera di commercio di Milano. Domani la classe euromediterranea in visita alla Camera di commercio per incontrare la realtà economica milanese e nel pomeriggio al Polo tecnologico della Brianza. L’incontro di Milano si terrà: venerdì, 23 giugno – ore 12-13 Palazzo Affari ai Giureconsulti, via Mercanti 2 (Mm Duomo) “L’obiettivo della Scuola Euromediterranea è quello di formare dei professionisti che possano mettere a frutto l’esperienza acquisita in questo periodo di studio in Italia nel proprio Paese d’origine, sviluppando la propria attività lavorativa, imprenditoriale e manageriale – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali -. In questo senso, lo stage conclusivo si profila come un momento formativo pratico importante a coronamento del percorso didattico svolto sinora. Ricordo inoltre che questo progetto è stato presentato all’interno della conferenza del Laboratorio Euromediterraneo che la nostra Camera di commercio annualmente organizza a Milano e che vedrà la sua quarta edizione i prossimi 17 e 18 luglio. E certamente il tema della formazione sarà uno degli argomenti centrali della discussione di quest’anno”. Numero studenti del mediterraneo iscritti in università di Milano
Paese iscritti anno accademico 2005-2006 donne %donne iscritti anno accademico 2004-2005 Var. % anni accademici 2005-2006 2004-2005
Algeria 2 2 100,0% 3 -33,3%
Egitto 39 4 10,3% 35 11,4%
Giordania 7 0 0,0% 2 250%
Israele 82 41 50,0% 75 9,3%
Libano 39 6 15,4% 40 -2,5%
Libia 1 0 0,00% 4 -75%
Marocco 42 24 57,1% 38 10,5%
Siria 6 2 33,3% 7 -14,3%
Tunisia 23 6 26,1% 12 91,7%
Totale 241 85 35,3% 216 11,6%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Miur giugno 2006 Numero studenti del mediterraneo iscritti all’anno accademico 2005-2006 (distribuiti nelle università di Milano)
Paese Statale Bicocca Politecnico Cattolica Bocconi Iulm
Algeria 2 - - - - -
Egitto 10 2 25 - - 2
Giordania 1 1 5 - - -
Israele 22 1 57 - 2 -
Libano 12 2 24 - - 1
Libia 1 - - - - -
Marocco 23 4 12 1 1 1
Siria 1 4 1 - -
Tunisia 8 1 13 - - 1
Totale 79 12 140 2 3 5
Peso atenei 32,8% 5,0% 58,1% 0,8% 1,2% 2,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Miur giugno 2006 Struttura del corso della Scuola Euromediterranea. Il corso della Scuola Euromediterranea, a numero chiuso e in lingua inglese, ha coinvolto giovani laureati motivati ad impegnarsi in attività manageriali e imprenditoriali sui due lati del Mediterraneo e si è articolato in sei settimane a partire dal 15 maggio fino al 28 giugno. I contenuti hanno riguardato quattro aree tematiche: economia, diritto, management, politica e cultura. Il corso si è articolato in 224 ore di lezione presso la Venice International University, nell’isola di San Servolo, con due visite ad aziende e distretti e uno stage conclusivo di sei o otto settimane presso un’azienda o la realizzazione di un’analisi di mercato riguardante il proprio Paese d’origine. I docenti provenivano da: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Napoli Federico Ii, Università Orientale di Napoli e Università dei Paesi dell´area mediterranea. La Scuola Euromediterranea è un’iniziativa della Fondazione per la Sussidiarietà, realizzata grazie al supporto delle Camere di Commercio di Milano, Napoli e Venezia, con il contributo della Regione Lombardia e in collaborazione con l’Icesd.
Studenti che hanno partecipato al corso euromediterraneo per Paese di origine
N. Studenti di cui donne
Marocco 2 1
Algeria 3 3
Tunisia 5 2
Libia 1 0
Egitto 7 1
Libano 3 1
Siria 2 0
Giordania 3 1
Israele 3 1
Totale classe 29 10
Fonte: Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali Imprese milanesi con relazioni commerciali mediterranee Sono molte le imprese milanesi che già intrattengono relazioni commerciali con i Paesi mediterranei di provenienza degli studenti della Scuola Euromediterranea, specialmente con Israele (quasi 900), Egitto (oltre 700) e Tunisia (545). Sfiorano il 15% del totale nazionale per Egitto e Libia. Rappresentano circa il 14% italiano le milanesi che commerciano con Giordania, Siria e Algeria, al 13% invece quelle che dichiarano un’attività con Israele e Libano mentre all’11% con Marocco eTunisia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese a giugno 2006.
Imprese che dichiarano un´attività di import-export con Paesi del Mediterraneo*
N. Imprese Mi N. Imprese Italia % Mi su It
Marocco 451 3. 910 11,5%
Algeria 324 2. 317 14,0%
Tunisia 545 4. 706 11,6%
Libia 265 1. 809 14,6%
Egitto 714 4. 824 14,8%
Libano 543 4. 129 13,2%
Siria 246 1. 716 14,3%
Giordania 241 1. 658 14,5%
Israele 892 6. 544 13,6%
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese a giugno 2006 * Ogni impresa milanese può svolgere un’attività di import-export con più di un Paese .
 
   
   
REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE: EDITH ENGL PRIMA DONNA AL VERTICE DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE SODDISFAZIONE DELL’ASSESSORA REGIONALE MARTHA STOCKER: ANCORA UNA VOLTA UNA DONNA INFRANGE IL “SOFFITTO DI VETRO”!  
 
Trento, 26 giugno 2006 - Nell’ultima seduta della Giunta regionale Edith Engl è stata nominata Segretaria generale della Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol e sarà la prima donna a guidare gli oltre 300 dipendenti regionali e i 20 uffici dei giudici di pace. L’assessora regionale per il pacchetto famiglia e la previdenza complementare Martha Stocker si è detta lieta non solo di poter collaborare con una donna al vertice dell’amministrazione regionale, ma - in quanto presidente del movimento femminile della Svp - anche e soprattutto del fatto che un’altra donna sia riuscita a infrangere il cosiddetto „soffitto di vetro”. Edith Engl opera da 12 anni nell’amministrazione regionale e ha familiarità con i compiti della Segreteria generale, che ha diretto già dal 2004 in veste di vicesegretaria facente funzioni. L’avv. Engl ha guidato per un certo tempo anche la Ripartizione facente capo all’Assessora Stocker, che così ha avuto modo di conoscerne e apprezzarne le particolari qualità dirigenziali. Sono sempre più numerose le donne che riescono a farsi strada ottenendo posizioni di responsabilità intermedia fino ad esercitare funzioni vicarie ai massimi livelli dirigenziali. La presenza femminile nell’amministrazione regionale è relativamente elevata rispetto ad altre istituzioni pubbliche: per quanto riguarda gli incarichi di direzione d’ufficio in Regione il tasso di femminilizzazione ammonta già al 45% e una delle quattro ripartizioni è diretta da una donna. „Ma lentamente sta aumentando anche il numero delle donne che infrangono il soffitto di vetro e raggiungono posizioni di vertice“, constata con soddisfazione l’Assessora regionale Martha Stocker, che da quando ha assunto la carica due anni e mezzo fa collabora fruttuosamente con l’avv. Engl. Il fatto che le donne siano ancora scarsamente rappresentate ai massimi livelli di responsabilità è confermato anche dal Rapporto Gender di recente pubblicazione: sebbene oltre due terzi dei dipendenti pubblici siano donne, nell’amministrazione provinciale - ad esempio – queste ultime detengono solo il 17,9 % degli incarichi di direzione d’ufficio. Martha Stocker si è congratulata con Edith Engl per la nomina a Segretaria generale, augurandole di continuare a svolgere questo non sempre facile incarico con grande energia, forza e tenacia. Si è inoltre detta convinta che la promozione della dott. Ssa Engl potrà essere d’esempio anche per altre donne, dimostrando che barriere come quella rappresentata dal “soffitto di vetro” possono essere superate. . . .  
   
   
MILANO: 600.000 EURO ALLE PMI PER IL CAPITALE SOCIALE CONTRIBUTI PER FAVORIRE LA PATRIMONIALIZZAZIONE AZIENDALE  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Promuovere l’aumento del capitale sociale grazie a un contributo in conto abbattimento tassi: nel quadro delle proprie iniziative istituzionali, la Camera di Commercio di Milano promuove uno stanziamento complessivo di 600. 000 euro, finalizzati ad agevolare le Pmi che vogliano attuare interventi di patrimonializzazione aziendale. Il bando “Iniziativa a sostegno delle piccole e medie imprese della provincia di Milano per la realizzazione di operazioni di patrimonializzazione aziendale” prevede l’abbattimento di 2,25 o 1,5 punti (a seconda dell’operazione effettuata) dei costi di finanziamento di un importo compreso tra 25. 000 e 300. 000 euro. Il contributo sarà assegnato dalla Camera di commercio, previa garanzia dei Consorzi o Cooperative Fidi. “L’accesso al credito – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - rappresenta uno dei fattori principali per lo sviluppo delle imprese. A partire da quelle più piccole. Ecco perché la Camera di commercio è attiva attraverso diverse iniziative rivolte proprio a questo importante fattore, ci siamo mossi da tempo in questa direzione. Occorre un impegno condiviso, a partire dalla collaborazione tra le istituzioni, il mondo associazionistico e imprenditoriale per rafforzare la partecipazione al credito, per favorire gli investimenti, per un tessuto economico più solido e competitivo”. Modalità di partecipazione: le imprese che abbiano realizzato una delle operazioni di patrimonializzazione previste possono richiedere - tramite un consorzio o cooperativa Fidi - finanziamenti agevolati, di durata compresa tra 36 e 60 mesi e di importo non superiore a quello dell’operazione effettuata. Entro il 31 gennaio 2007 alla Camera di Commercio dovrà pervenire in allegato alla richiesta di contributo una copia del verbale dell’assemblea soci con cui si delibera la patrimonializzazione , una copia del piano di ammortamento e/o copia del contratto stipulato con la banca e la dichiarazione sostitutiva di certificazione e atto di notorietà. A cura del Consorzio o della Cooperativa Fidi, le domande potranno essere consegnate o inviate alla Camera di commercio di Milano - ufficio protocollo – via S. Vittore al Teatro 14 – 20123 Milano o presso le sedi decentrate sul territorio. Soggetti beneficiari: piccole e medie imprese o imprese artigiane, di tutti i settori, che abbiano sede legale nella provincia di Milano. Quali progetti? Il contributo andrà a finanziare interventi volti all’aumento delle seguenti voci del Patrimonio Netto: aumento di capitale sociale; emissione di prestito obbligazionario convertibile; versamento dei soci in conto capitale. Alle operazioni di aumento del capitale sociale sarà destinato il 70% dello stanziamento; alle altre operazioni il restante 30%. Ulteriori informazioni: Il bando di concorso e i moduli di iscrizione sono scaricabili sul sito della Camera di commercio di Milano http://www. Mi. Camcom. It. .  
   
   
3 MILIONI DI € PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN FVG  
 
 Trieste, 23 giugno 2006 - La Regione Friuli Venezia Giulia stanzierà 3 milioni e 337 mila euro a sostegno dello sviluppo dell´imprenditoria femminile. Lo ha stabilito il 23 giugno la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle attività produttive, approvando al contempo lo schema della convenzione da stipulare, a tal fine, con le Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia. A quest´ultime compete infatti, in base alla legge regionale 25/2002, l´attuazione di questo tipo di interventi. .  
   
   
CONVEGNO DELLA REGIONE LIGURIA SU “CAPITALE UMANO E TERRITORIO – I PIANI DI SVILUPPO LOCALE”  
 
Genova, 26 giugno 2006 - Quali le leve e gli strumenti istituzionali per favorire lo sviluppo delle risorse umane nell’ambito delle comunità locali? La risposta è in un convegno, organizzato dalla Regione Liguria nell’ambito del Programma Operativo Regionale Obiettivo 3. Il convegno, in programma il 26 giugno a Villa Serra a Comago (Via Carlo Levi, 2 - Comago S. Olcese – Ge), sarà aperto dal Vicepresidente della Giunta Regionale, Massimiliano Costa. Verranno poi presentati i risultati relativi ai “Piani di sviluppo locale”, con gli interventi di Annamaria Teodoro (Ecosfera Spa, valutatore indipendente del Programma Obiettivo 3) e di Concetta Pugliese (Celit Spa, società incaricata del monitoraggio dei risultati). Particolare evidenza sarà data a 4 iniziative: Terre dell’Uomo (focalizzata sullo sviluppo sociale ed economico dell’area delle Cinque Terre); Artium (incentrata sul recupero e rilancio degli antichi mestieri nell’ambito delle Comunità Montane Valli Stura e Orba, Alta Valle Arroscia, Ingauna, Argentea, Valli Aveto-graveglia e Sturla, Alta Val di Vara); Comprensorio del Benessere (promosso da Comuni dell’area della provincia di Savona con lo scopo di riqualificare e riorganizzare il sistema di offerta turistica dell´area); Sinergica (diretta allo sviluppo della innovazione tecnologica e culturale con particolare attenzione alla dimensione ambientale e sociale). Il convegno sarà anche l’occasione per confrontare i Piani di sviluppo locale maturati e messi in atto in Liguria con le altre esperienze nazionali, presentate da Alessandro Ferrucci, Direttore di Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo. Il vicepresidente della Giunta Regionale della Liguria, Massimiliano Costa, interverrà anche nel dibattito relativo al trasferimento del sistema dei Piani di sviluppo locale nella nuova programmazione comunitaria 2007/2013, arricchito dal contributi di Michel Laine (Commissione Europea - Capo Unità B1 Italia, Malta, Romania – Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità). Contributi degni di nota verranno anche dalle altre autorità presenti: Margherita Bozzano (Assessore al Turismo), Giancarlo Cassini (Assessore Agricoltura), Renzo Guccinelli (Assessore Sviluppo Economico), Fabio Morchio (Assessore Cultura, Sport, Spettacolo) e Giovanni Vesco (Assessore Politiche Attive del Lavoro). Su tutto, il leit motiv dei piani integrati per lo sviluppo delle risorse umane in Liguria: mettere nelle mani delle comunità locali le leve della propria crescita, ricorrendo al metodo dello “sviluppo dal basso”. .  
   
   
CASERTA: “LE RAGIONI DEL MIO NO AL REFERENDUM DI DOMENICA” DE FRANCISCIS INAUGURA IL “BLOG DEL PRESIDENTE”  
 
Caserta 26 giugno 2006 - Sul sito della Provincia di Caserta www. Provincia. Caserta. It rinnovato nella grafica e nei contenuti dall’ 1 aprile scorso con un risalto più ampio per le news sull’attività dell’Ente, è da oggi attivo anche il blog del presidente. Il servizio, a cura dell’area comunicazione dello staff del presidente Sandro De Franciscis, si propone di fornire all’utenza spunti di riflessione sui temi più svariati, e non necessariamente legati all’attività istituzionale, a firma di De Franciscis per dar luogo a confronti e dibattiti. Entrando nel sito della Provincia e cliccando in alto a destra sul comando “Il blog del Presidente” tutti potranno interagire con il servizio lasciando un commento. Al centro dell’iniziativa saranno prevalentemente le problematiche di più stretta attualità su cui è solita dividersi l’opinione pubblica. Non a caso il blog è stato inaugurato con una netta posizione a favore del “no” espressa da De Franciscis a proposito del quesito referendario sulle modifiche alla Costituzione che domenica e lunedì chiamano nuovamente l’elettorato del Paese alle urne. .  
   
   
LA FEDERLAZIO E L’ASSESSORE NIERI DISCUTONO DI BILANCIO, IRAP E DEFICIT SANITARIO  
 
Roma, 26 giugno 2006 - La Giunta della Federlazio ha incontrato l’Assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri, per discutere delle problematiche che riguardano il mondo della Pmi, anche in vista del prossimo assestamento di Bilancio. “Abbiamo voluto in questo modo raccogliere le indicazioni pervenute in questi mesi dall’Assessore in favore di un allargamento della discussione sul bilancio a cittadini e imprese”, ha dichiarato il Presidente della Federlazio Massimo Tabacchiera. L’incontro è stato anche l’occasione per parlare del deficit della Sanità e dei possibili effetti sulle imprese del piano di rientro dal deficit. La Federlazio ha invitato l’Assessore a dirigere l’attenzione sulle economie che possono derivare dall’eliminazione degli sprechi ancora largamente possibili nelle pieghe della pubblica amministrazione. La Federlazio ritiene che non si possa chiedere alle Pmi di sopportare ancora un ulteriore inasprimento dell’Irap, quando esse, in particolar modo se creditrici dell’amministrazione regionale, sono costrette ad aspettare mesi e talvolta anni per incassare le fatture, oppure devono ricorrere alle cartolarizzazioni accettando per di più di praticare una riduzione sui crediti accumulatisi e accollandosi i relativi oneri. La Federlazio ritiene viceversa che all’interno del settore pubblico vi siano ancora ampi margini da erodere per recuperare efficienza ed economicità. L’alienazione di parte del patrimonio pubblico, la riduzione dei costi di esercizio nelle amministrazioni pubbliche, la riorganizzazione della rete regionale per evitare la moltiplicazione degli stipendi e dei benefit ai dirigenti e, infine, la concentrazione degli sforzi solo sugli interventi strategici, sono solo alcune delle possibili strade da intraprendere per non continuare a far gravare il deficit della sanità su coloro che non solo non hanno goduto di alcun privilegio fino ad ora, ma hanno anzi dovuto patire i privilegi goduti dal sistema pubblico e dalle solite “imprese amiche”. L’assessore Nieri ha mostrato grande disponibilità, pur ricordando il quadro di estrema difficoltà nel quale è inserita la Regione a causa del deficit della sanità, a venire incontro alle esigenze poste dalle imprese. Il Titolare del Bilancio regionale si è impegnato ad arrivare ad una svolta sulla questione dei ritardi dei pagamenti e degli sprechi ed ha in questo senso proposto alla Federlazio di organizzare incontri periodici nel corso dei quali verificare l’azione dell’assessorato stesso ed individuare congiuntamente gli opportuni aggiustamenti utili a superare le problematiche più impellenti. .  
   
   
IL FRIULI VENEZIA GIULIA ADERISCE A EUROREGIONE ADRIATICA  
 
Trieste, 26 giugno 2006 - La Giunta regionale ha deciso il 23 giugno l´adesione della Regione Friuli Venezia Giulia, quale membro fondatore, all´associazione "Euroregione adriatica" per favorire e supportare attivamente il processo di sviluppo e di integrazione dell´area adriatico-ionica, contribuendo a realizzare le condizioni necessarie a favore della crescita della qualità e del tenore di vita delle sue popolazioni. La sede dell´Euroregione adriatica è prevista a Pola (Croazia), città nella quale prossimamente si terrà l´assemblea costitutiva dell´associazione che comprenderà enti territoriali appartenenti ad Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania ubicate sul Mare Adriatico ed istituzioni nazionali ed internazionali. I membri dell´Euroregione Adriatica, si legge nella bozza di Statuto, si adopereranno per stimolare, favorire e realizzare lo sviluppo, del territorio dell´Ea, e creare una prospettiva di crescita della qualità e del tenore di vita delle sue popolazioni. In particolare le Regioni aderenti si impegnano ad instaurare e sviluppare rapporti reciproci fra gli abitanti e le istituzioni di questo territorio quali presupposti per una miglior conoscenza, comprensione e collaborazione; realizzare le condizioni per lo sviluppo economico nel rispetto dell´ambiente; predisporre la definizione e l´armonizzazione di una comune strategia di sviluppo; realizzare i programmi di scambi culturali; garantire le condizioni per un efficace scambio d´esperienze e loro applicazione ai programmi dell´Unione Europea. .  
   
   
LE IMPRESE VENETE: ESPORTANO DI PIÙ MA INVESTONO POCO SULLE COMPETENZE LINGUISTICHE DEL PERSONALE  
 
Padova, 26 giugno 2006 - La realtà delle imprese venete, rispetto al panorama di non eccessiva apertura verso l’estero mostrato dalle imprese italiane, appare in lieve controtendenza per una maggiore attenzione verso i mercati esteri come partner commerciali. Se il 77% delle realtà industriali italiane non svolge infatti alcuna attività con l’estero, in Veneto la percentuale scende al 73,5%, con un 26,5% di aziende che si è impegnato almeno su una di queste attività, quali esportazioni (18,5%, contro l’11,8% a livello nazionale), importazioni (12,9%), joint venture (5,4%) e partecipazioni a fiere (3,7%). Tuttavia, anche se a livello teorico il 58,8% delle imprese riconosce l’importanza di avere a disposizione del personale che sappia parlare le lingue straniere, quando si tratta di passare al proprio contesto aziendale le cose cambiano e si assiste ad un ribaltamento. Solo il 27,7% (dato comunque più alto del 21,4% nazionale) ritiene molto utile la presenza di questi dipendenti e per il 94% di loro, il fatto di non aver mai rivolto la propria attività verso l’estero non ha alcun legame con la mancata conoscenza delle lingue da parte del proprio personale. Tra gli idiomi ritenuti più utili per il proprio contesto aziendale, ovviamente il primato spetta all´inglese (73,1%), seguito da tedesco (37,6%) decisamente più alto della media italiana (20,6%), francese (15,4%), spagnolo (7,2%) e cinese (2,1%). L’avere una maggiore apertura verso i mercati stranieri non implica dunque una maggiore propensione dell’impresa a formare il proprio personale su questo tipo di competenze. Sebbene il 71,9% delle aziende concordi sull’opportunità di disporre di dipendenti in grado di parlare bene le lingue straniere, soprattutto quelle dei paesi delle economie emergenti (55,1%), come cinese e arabo, il 47,7% ritiene inutile organizzare corsi nelle aziende dove queste non vengono utilizzate, forse anche perché il 55% è convinto di poter trovare facilmente sul proprio territorio regionale personale con queste competenze (contro il 52% della media italiana). Tuttavia, a differenza del dato nazionale (7,8%), il 13,7% delle imprese venete non è per niente d’accordo sul fatto che siano sufficienti competenze linguistiche minime, giusto per poter leggere manuali o navigare su internet. Non meraviglia comunque che il numero di corsi di lingua o altre iniziative organizzate dalle aziende negli ultimi due anni sia stato molto basso, addirittura più di quello, già esiguo (4,6%), registrato a livello nazionale. Il 96,4% delle aziende intervistate in Veneto non ha infatti organizzato niente, contro un 3,6% che si è concentrato totalmente sull´inglese, con una minima attenzione (2,7%) a tedesco, spagnolo e francese. Tra i destinatari dell´offerta formativa aziendale veneta, decisamente privilegiati sono stati i ranghi dirigenziali, cui è stato rivolto il 92,5% dei corsi, seguiti da addetti alle vendite (46,5%) e impiegati (22%), confermando, pur se in maniera decisamente più elevata, una tendenza nazionale, dove la scala delle preferenze è più o meno la stessa, con dirigenti (50,7%), impiegati (45,7%) e addetti alle vendite (32,5%). Questa scarsa propensione ad offrire formazione linguistica ai propri dipendenti non subirà grandi cambiamenti nel futuro immediato, visto che circa il 12,3% delle aziende venete (10,3% in Italia) sicuramente (4,7%) o probabilmente (7,6%) ha intenzione di avviare iniziative del genere nei prossimi due anni, concentrandosi un po’ di più su tedesco (9,8%, contro l´11,7% nazionale) e spagnolo (8% contro 2,1% nazionale), oltre all’inglese, indicato dalla totalità delle aziende. Rispetto al dato nazionale, dove la conoscenza delle lingue non è una delle competenze valutate in sede di selezione del personale (66,1%), in Veneto la situazione è migliore (58,7%). In particolare tale requisito appare essere importante per la scelta di addetti alle vendite (22,1%) e impiegati (19,4%), seguiti dai vertici aziendali (9,1%). Anche se, è bene dirlo, nel 58,9% dei casi questa valutazione è fatta tramite auto-dichiarazione dell’interessato, seguono a distanza prova orale (26,5%) o test (11,9%). Più internazionale, rispetto al panorama italiano (14,8%), appare la compagine dei dipendenti e degli addetti nelle imprese venete intervistate, dove il 17,7% è di origine straniera. Una presenza che non ha causato generalmente alcun problema di comunicazione (97,4%) se non in qualche caso (2,6%), tanto che solo il 4,7% (contro il 6% nazionale) delle aziende ha organizzato iniziative di supporto per l´apprendimento dell´italiano al momento del loro inserimento in azienda. Più alto invece è il numero delle aziende venete contattate che negli ultimi due anni ha organizzato corsi di formazione di italiano L2: 5,2% contro il 3,6% del campione nazionale. Questi sono alcuni dei dati ottenuti dal confronto dei risultati di un’indagine campionaria nazionale, realizzate dal Censis e da Grandi Numeri, con gli esiti delle risposte fornite da 116 imprese venete, coinvolte nella stessa rilevazione, utilizzati per interpretare, in chiave qualitativa, atteggiamenti ed opinioni della compagine imprenditoriale regionale. .  
   
   
BUZZI UNICEM SI AGGIUDICA IL 35% DI DUE CEMENTERIE IN ALGERIA  
 
Milano, 26 Giugno 2006 - Buzzi Unicem si è aggiudicata la gara per l’acquisizione del 35% del capitale sociale di due società algerine, proprietarie rispettivamente della cementeria di Hadjar Soud e di quella di Sur El Ghozlane. L’acquisizione, soggetta ancora al raggiungimento di un accordo sulla “governance” delle due società, si inquadra nel processo di privatizzazione del settore cemento intrapreso dallo Stato algerino. Buzzi Unicem avrà la responsabilità di gestione delle due unità produttive nonché una rappresentanza negli organi di governo delle società corrispondente a tale ruolo. Le cementerie si trovano rispettivamente nell’est del Paese, presso la città di Annaba la prima (Hadjar Soud), e a circa 130 km a sud della capitale Algeri la seconda (Sur El Ghozlane). La capacità produttiva complessiva è di oltre 2 milioni di tonnellate, con una buona redditività e Mol superiore al 30% del fatturato. Il prezzo offerto per le quote acquisite è stato di 58 milioni di euro per Hadjar Soud e di 52 milioni di euro per Sur El Ghozlane. L’operazione sarà finanziata tramite risorse interne e ricorso all’indebitamento. Nelle prossime settimane avranno luogo gli incontri per finalizzare gli accordi fra azionisti ed il contratto di management. .  
   
   
BANI STABILI: AGGIUDICAZIONE GARA PER L’ACQUISTO DELLA SEDE ACEA  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Beni Stabili Gestioni S. P. A. Sgr si è aggiudicata lil 22 giugno a gara gestita da Risorse per Roma per l’acquisizione della sede della Acea a Roma. Il prezzo di aggiudicazione dell’immobile, ubicato a Piazzale Ostiense a Roma con una superficie commerciale di 30. 965 mq prevalentemente ad uso uffici, è di € 108 milioni. Il secondo offerente aveva presentato una offerta pari ad €105. 9 mn. Il rogito verrà perfezionato entro la fine del 2006. L’immobile verrà conferito al Fondo dedicato ad investitori istituzionali Beni Stabili Italian Real Estate. “Siamo molto soddisfatti di questo acquisto, che presenta dei punti di forza unici nel panorama attuale immobiliare: un tenant di alto livello quale Acea; un contratto “double net” con un impegno di spesa già determinato in circa €12 mn; ed una location centrale a Roma, in una zona che vedrà un grande sviluppo con il progetto Campidoglio 2, nonché la risistemazione dei Mercati Generali ad opera del consorzio guidato da Lamaro”- commenta Terenzio Cugia di Sant’orsola da Aprile nuovo amministratore delegato della Beni Stabili Sgr. La società venditrice non ha alcun legame con il Gruppo di appartenenza della Beni Stabili Gestioni Sgr. .  
   
   
NARCIS GOREA È IL NUOVO MANAGING DIRECTOR DI REAG ROMANIA, LA SOCIETÀ DEL NETWORK EUROPEO DI REAG-REAL ESTATE ADVISORY GROUP CON SEDE A BUCAREST  
 
Milano, 26 giugno 2006 – Narcis Gorea entra a far parte del management di Reag Romania in qualità di Managing Director. Narcis Gorea è nato il 6 settembre 1969, si è laureato nel 1994 in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni presso la Technical University di Cluj-napoca. Dopo aver conseguito l’Mba in Corporate Finance nel 1997 presso l’Universite du Quebec a Montreal, si specializza come Appraiser presso l’A. S. A. -american Society of Appraisers e la National Association of Rumenian Appraisers (Anevar) ove riveste ruolo di insegnante e di membro del board del “Founding members and foreign Companies”. Gorea parla correntemente tre lingue e ha avuto significative esperienze professionali in Ing Bank, in Broadhurst Investment, in Tiriac Holdings e in Arthur Andersen. Nel 2002 Gorea entra in Ernst & Young in qualità di Manager Real Estate, Hospitality & Construction, e vi rimane fino al maggio 2006. Le sue expertise nel settore immobiliare vanno dalla gestione di portafogli, allo sviluppo di edifici destinati a uffici in zone di prestigio di Bucarest, dalla consulenza immobiliare alla valutazione di proprietà in Romania. " E’ difficile pensare che oggi in Europa si possano spuntare rendimenti elevati; in Romania, per progetti speculativi correttamente selezionati, si arriva a rendimenti intorno al 40%. Il mercato immobiliare rumeno è cresciuto nel 2005 circa del 10%, il mercato delle costruzioni ha raggiunto 6,5 miliardi di euro. I tre principali progetti di sviluppo a Bucarest prevedono un investimento di 2,9 miliardi di euro " - afferma Gorea, nuovo Managing Director di Reag Romania - “è questo il momento per lavorare verso la trasparenza offrendo una consulenza indipendente e qualificata. Reag Romania nasce proprio per offrire assistenza soprattutto agli investitori qualificati. ” Reag Romania, si affianca alle altre sedi europee del Gruppo operanti in Italia, in Inghilterra, in Francia, in Germania, Spagna e Portogallo. Tutte le sedi del Gruppo leader in Europa nella consulenza immobiliare strategica fanno capo a Reag Europe e rispondono a Leo Civelli, in qualità di Chief Executive Officer. .  
   
   
RISANAMENTO SPA CONFERISCE REAG E DTZ ITALIA L´INCARICO DI VALUTARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE  
 
Milano, 26 giugno 2006  - Risanamento Spa ha conferito alle società Reag - Real Estate Advisory Group Spa - e Dtz Italia Spa l´incarico di determinare il valore di mercato delle proprietà e delle iniziative immobiliari in essere al 31/03/2006. Tali società hanno attribuito al patrimonio immobiliare un valore di mercato di circa Euro 4 miliardi che si confronta con un valore di bilancio al 31/03/2006 di circa Euro 1,9 miliardi. La precedente valutazione effettuata al 31/03/2005 evidenziava un valore di mercato del patrimonio pari a circa Euro 2,7 miliardi. Tale dato è comunque non confrontabile con quello al 31/03/2006 vista la diversa composizione del portafoglio immobiliare di riferimento a seguito delle cessioni e acquisizioni di cespiti avvenute nel periodo. .  
   
   
RISANAMENTO S.P.A. HA ACQUISTATO DA FIAT PARTECIPAZIONI S.P.A. AZIONI ORDINARIE IPI S.P.A.  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Lo scorso 22 giugno Risanamento S. P. A. Ha acquistato da Fiat Partecipazioni S. P. A. N. 4. 078. 500 azioni ordinarie Ipi S. P. A. (pari al 10,0% del capitale sociale). L’acquisizione è avvenuta a seguito dell’esercizio dell’opzione di put da parte di Fiat Partecipazioni S. P. A. , opzione esercitabile a partire dal 1° aprile 2006 al prezzo di € 6,30 per azione, come previsto nel patto parasociale sottoscritto tra Risanamento S. P. A. E Fiat Partecipazioni S. P. A. In data 17 marzo 2003. Pertanto, a seguito dell’operazione, la partecipazione di Risanamento S. P. A. In Ipi S. P. A. Risulta attualmente pari al 19,88%. Come già annunciato in occasione della vendita del pacchetto di maggioranza di Ipi S. P. A. Al Gruppo Coppola (comunicati del 16 novembre 2004 e del 20 gennaio 2005) Risanamento S. P. A. Vanta, nei confronti dello stesso, diritti di opzione put & call sul 9,88% del capitale di Ipi S. P. A. , esercitabili dal 15 settembre 2006 al 31 dicembre 2006 al prezzo di € 7,00 per azione. .  
   
   
AEDES SI È AGGIUDICATA LA GARA PER L’IMMOBILE IN PIAZZA SAN BABILA A MILANO  
 
Milano, 22 giugno 2006 - Aedes si è aggiudicata la gara per l’immobile commerciale in Piazza San Babila 5, attualmente locato a Upim. L’acquisizione rientra nella strategia del Gruppo Aedes di investire in immobili di pregio a destinazione commerciale situati nel centro delle principali città italiane al fine di alimentare fondi di investimento immobiliari specializzati nel segmento High Street. L’immobile è localizzato in una posizione unica nel centro di Milano, all’angolo tra Piazza San Babila e Corso Venezia, nel Quadrilatero della Moda. L’immobile verrà conferito alla società in Joint Venture con Reit Am, primario operatore anglosassone, il cui portafoglio sarà oggetto di apporto al Fondo Boccaccio, fondo chiuso per investitori istituzionali specializzato nel segmento High Street con target d’investimento fino a €500mln. L’immobile è infatti contiguo all’ ex Garage Traversi, sito in Via Bagutta 2, di proprietà del Gruppo Aedes, e al negozio sito in Corso Venezia 3 locato a Miu Miu (Prada), di proprietà del Gruppo attraverso la suddetta Joint Venture con Reit Am. Il costo dell’operazione è di circa €80mln e include il valore della licenza commerciale . Il rogito verrà stipulato domani. Con tale operazione si rafforza l’esposizione del Gruppo sul settore Retail, che passa dall’attuale 27% al 30% circa di Asset Allocation. .  
   
   
TRA ALTROCONSUNO E AGENTI IMMOBILIARI SI È INSERITA ANCHE L’ ANAMA (ASSOCIAZIONE NAZIONALE AGENTI E MEDIATORI D´AFFARI)  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Qualche giorno fa sul sito casanordest. It veniva pubblicata una nota di Altroconsumo (20 giugno 2006) che metteva in evidenza i risultati di un’indagine effettuata in proprio sulle Agenzie immobiliari italiane. Quattro in sostanza gli appunti che Altroconsumo muove agli operatori del settore: 1. Mancanza di concorrenza fra le agenzie; 2. Provvigioni elevate; 3. Scarsa professionalità; 4. Carenza dei servizi offerti. Secondo Altroconsumo ci sono motivi sufficienti per una nuova denuncia all’Antitrust. Sulla questione casanordest. It ha chiesto il parere del presidente di una delle tre principali associazioni che rappresentano gli agenti immobiliari, Paolo Bellini dell’Anama (Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d´Affari).  Di seguito viene riportata  integralmente la reazione “ a caldo”. “E ci risiamo. Ecco l´ennesima indagine sulle agenzie immobiliari con l´ennesima denuncia di provvigioni alte, di scarsa professionalità, di ricorso all´Antitrust per il "cartello" sul 3% di provvigione. Già due anni fa l´autorità garante del Mercato ha sanzionato le tre associazioni di categoria, più rappresentative, la Fiaip, la Fimaa e l´Anama proprio per un ipotizzato accordo sui limiti tariffari. Anche se le associazioni sono state pronte a dimostrare che la provvigione non è imposta ma viene riconosciuta tale da un sentimento diffuso che coincide con gli Usi e Consuetudini e che mai vi è stato un accordo per determinare una provvigione comune, si è voluto colpire la categoria accusata di costare troppo e via di questo passo. Ora ci si mette anche Altro Consumo e su un campione di 250 agenzie sui 100 mila operatori di mercato, emette sentenze di correttezza, di professionalità disattesa, di carenza nei servizi offerti. Ma cosa più grave si disegna l´agente immobiliare come un incallito evasore, che pur di lavorare "in nero" è pronto a fare sconti e agevolazioni. Non se ne può più, ora la vicenda si fa seria e quindi vanno indicate alcune linee guida di comportamento e delle avvertenze. Innanzittutto l´agente immobiliare è un professionista regolarmente iscritto al ruolo e di "abusivi" con proprie agenzie su strada ve ne sono almeno 25 mila in Italia (stima dell´ufficio studi Anama). Spetta all´autorità pubblica debellare questo fenomeno che, abbinato agli incompatibili (portieri, amministratori, liberi professionisti etc. ) carica il dato dei non professionisti. Di certo a questi non è richiesta alcuna professionalità e comunque il più delle volte si propongono sul mercato con propri uffici, con collaboratori, con strutture che inducono il consumatore a pensare di trovarsi di fronte ad un agente immobiliare professionale. Che ne sanno gli abusivi di formazione, di aggiornamento, di obblighi e normativa? Che ne sanno di assistenza vera al cliente? La conseguenza, purtroppo è che la considerazione del pubblico verso la categoria si rifà anche a questi soggetti ed al loro comportamento sul Mercato, screditando tutti coloro che lavorano ed operano con sapienza, competenza e grande onestà. Del campione di 250 agenzie monitorate, (che rappresenta lo 0,0025% del mercato) quanti sono iscritti a Ruolo? Nella sostanza dell´iniziativa di Altro Consumo vorrei ribadire che la provvigione è un diritto sancito dal codice civile; che è dovuta da entrambe le parti per legge, in quanto si tratta di un intermediario e non di un rappresentante. Che l´entità della provvigione, di norma sul 3% per parte, non è stata stabilita da un tariffario o da una circolare ma è il frutto di un comune atteggiamento dei mediatori che, volenti o nolenti, trovano adesione nei consumatori. Non è imposta da nessun organismo, non è indicata dalle associazioni né dalle Camere di Commercio. E´ un comportamento consolidato che trova la sua conferma dalle tante differenti provvigioni che si praticano in varie parti d´Italia. Infatti ci sono organizzazioni che non chiedono provvigione ai venditori, quelle che invece non la chiedono agli acquirenti, e quelle ancora che applicano il 4% se non il 5% di provvigione. Come si vede non è vero che tutti chiedono il 3%, forse la maggioranza degli operatori, anche se in sede di conclusione degli affari il più delle volte lo sconto viene chiesto proprio al mediatore. Che vi siano in contraltare delle sacche di scarsa preparazione o meglio dell´improvvisazione questo dobbiamo ammetterlo. Non ci si inventa agenti immobiliari e quindi non è pensabile che l´apertura di un´agenzia immobiliare sia permessa a chiunque. Servono innanzittutto requisiti formativi seri e provati. Su questo la categoria ha dato molto, lottando per eliminare gli automatismi di iscrizione al ruolo e per richiedere come base un titolo di studio di scuola media superiore per poter diventare agenti immobiliari. Poi sta al soggetto e probabilmente alle associazioni di categoria provvedere agli aggiornamenti sistematici ed alla formazione periodica dei propri iscritti. A differenza dei liberi professionisti che hanno le tariffe minime stabilite per legge, gli agenti immobiliari sono lasciati realmente in mano al Mercato ed alla trattativa tra le parti. Di certo vi è che del milione di compravendite che si celebrano ogni anno, quasi la metà passa attraverso l´intervento del mediatore. E se questo fenomeno è in continua crescita da anni vuol dire che gli agenti immobiliari sono fortemente utilizzati e reputati utili nella compravendita immobiliare. Ci sono molti acquirenti e venditori che hanno riposto fiducia nella categoria ottenendo in cambio elevata competenza, disponibilità e grande professionalità. Questi ultimi rappresentano la maggioranza degli operatori italiani in regola. ”
Paolo Bellini
presidente nazionale Anama .
 
   
   
ROMA, COSTRUZIONI PREFABBRICATE IN ACCIAIO PER UN´EDILIZIA SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 26 giugno 2006 - L´agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre) organizza per il 27 giugno presso il Tecnopolo di Roma una manifestazione finalizzata ad approfondire il tema delle costruzioni prefabbricate. La manifestazione presenterà agli operatori del settore delle costruzioni un quadro delle tecnologie e degli sviluppi più recenti, con particolare riferimento alle costruzioni prefabbricate. La giornata sarà soprattutto incentrata sulle innovazioni provenienti da India e Cina e sul progetto comunitario "Steel in Residential Buildings for Sustainable and Adaptable Construction" (l´acciaio nei fabbricati residenziali per una costruzione sostenibile e adattabile) finanziato nell´ambito del Quinto programma quadro (5Pq). Per maggiori informazioni visitare http://www. Apre. It/serviziapre/eventi/giornata. Asp?id=741 .  
   
   
PIRELLI RE OPPORTUNITIES SGR: RICEVUTA DA BANCA D’ITALIA L‘AUTORIZZAZIONE PER DIECI FONDI IMMOBILIARI SPECULATIVI CHE INVESTIRANNO NEI DIVERSI SEGMENTI DEL MERCATO IMMOBILIARE, SIA IN PORTAFOGLI CHE IN INIZIATIVE DI SVILUPPO  
 
 Milano, 26 giugno 2006 – Pirelli Re Opportunities Sgr ha ricevuto da Banca d’Italia l’autorizzazione di dieci fondi immobiliari speculativi di tipo chiuso, riservati a investitori qualificati italiani ed esteri. Si tratta di fondi specializzati per tipologia di prodotto immobiliare: pubblica utilità (ospedali, università, ecc. ), residenziale, retail&entertainment, turistico/alberghiero ed uffici. Dei nuovi fondi, alcuni investiranno prevalentemente in immobili a reddito e altri in iniziative di sviluppo . La maggioranza delle quote di ogni fondo sarà collocata ad investitori qualificati italiani ed esteri, parte dei quali già operanti in joint venture con Pirelli Re. Il Gruppo, come previsto dal proprio modello di business, coinvestirà con quote di minoranza qualificata, occupandosi della gestione immobiliare dei portafogli e delle iniziative di sviluppo e fornendo tutti i servizi specialistici. Il primo fondo ad avviare la propria attività è Hospitality and Leisure, specializzato in investimenti nel settore turistico-alberghiero, il cui valore potrà arrivare fino a un massimo di 500 milioni di euro, al netto del debito. Le quote del fondo sono state sottoscritte dalla joint venture partecipata da Merrill Lynch e Pirelli Re, rispettivamente al 65% e al 35%. È stato perfezionato il primo investimento con il conferimento di 4 villaggi turistici da Valtur per un valore complessivo di 103 milioni di euro, in seguito all’accordo vincolante siglato lo scorso 23 dicembre. Valtur continuerà ad occuparsi della gestione operativa dei villaggi, situati a Marilleva, Pila Nicotera e Ostuni, a fronte di un contratto di locazione della durata di 18 anni rinnovabile per altri nove. Sono già previsti investimenti per la valorizzazione de lle strutture per circa 12 milioni di euro nell’arco dei prossimi due anni: 50% a carico del fondo e 50% da parte del gruppo turistico. Con l’avvio dell’operatività dei nuovi fondi speculativi, destinati a sostituire le società di scopo in passato utilizzate per l’acquisizione e la gestione di portafogli opportunistici, il modello di business di management company del Gruppo Pirelli Re evolve secondo un modello organizzativo più trasparente e già affermato in ambito internazionale, in grado quindi di attrarre un numero più ampio di investitori qualificati. I fondi immobiliari speculativi favoriscono infatti un migliore funzionamento del mercato e possono offrire un trattamento più efficiente agli investitori. Si ricorda che Pirelli Re Opportunities Sgr e Pirelli Re Sgr continueranno ad operare con logiche di investimento differenziate in relazione alle diverse fasi del ciclo industriale degli immobili – dall’iniziale acquisizione alla valorizzazione del patrimonio acquisito attraverso opere di ristrutturazione e manutenzione (portafogli opportunistici/value added) , fino alla successiva riorganizzazione in funzione delle caratteristiche degli immobili e in ultimo la dismissione (portafogli core/core plus) – con accesso ad investitori differenziati per profilo di rischio/rendimento atteso. Per Pirelli Re Opportunities Sgr, nell’ambito della costituzione del fondo Hospitality and Leisure, Banca Intesa ha agito in qualità di Banca finanziatrice, Bonelli Erede Pappalardo e Studio Legale Carbonetti in qualità di Advisor legali. Banca Intesa svolge le funzioni di Banca Depositaria per tutti i fondi . I villaggi di Marilleva e Pila, rispettivamente in Trentino e in Val d’Aosta, hanno una capacità ricettiva di circa 260 alloggi ciascuno e offrono un accesso diretto agli impianti di risalita. Il primo si estende su una superficie di 10. 000 mq e l’altro occupa una superficie di 13. 000 mq. Le altre due strutture, situate in prossimità del mare ad Ostuni, in Puglia, e Nicotera, in Calabria, hanno una capacità ricettiva rispettivamente di 470 e 290 alloggi. Il villaggio di Ostuni, il più grande della catena Valtur in Italia, si estende su una superficie di 500. 000 mq, a cui si sommano ulteriori 600. 000 mq di aree verdi di proprietà, e quello di Nicotera su una superficie di 143. 000 mq. .  
   
   
INAUGURATO CENTRO SVILUPPO LOCALE “LARA” NEL TREVIGIANO  
 
Pieve di Soligo (Tv), 26 giugno 2006 - Con un Workshop dal titolo “I Laboratori di Sviluppo Locale: una nuova partenza per la competitività” è stato di fatto inaugurato oggi, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche Economiche con delega alla Programmazione Europea Fabio Gava, un nuovo Centro di Sviluppo Locale a servizio delle imprese di una vasta area della provincia di Treviso. Il Centro si caratterizza per l’attivazione di “Lara”, il Laboratorio di Ricerca Avanzata con sede nell’ex Villa Brandolini di Pieve di Soligo realizzato sulla base di un Protocollo d’Intesa sottoscritto sinora (ma altre adesioni potranno ancora essere date) dai Comuni di Conegliano, Pieve di Soligo, Susegana, Farra di Soligo, Sernaglia, Moriago, Refrontolo, San Pietro di Feletto e dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. “Con questa iniziativa - ha sottolineato Gava intervenendo ai lavori del pomeriggio all’ex Villa Brandolini - la Marca Trevigiana si è posta all’avanguardia nel cammino delineato dalla nuova programmazione europea 2007-2013, che ha come punto di riferimento ‘La Costruzione di un’Economia Fondata sulla Conoscenza’ indicata dagli impegni presi dai Paesi membri a Lisbona e a Goteborg. Quella fatta da questi Enti locali trevigiani è una scelta strategica di grande rilievo - ha aggiunto Gava - perché sul nuovo Obbiettivo Europeo chiamato ‘Per la Competitività Regionale’ confluirà una notevole massa di fondi comunitari, ai quali anche il Veneto potrà attingere. Il tutto - ha anche annunciato l’Assessore - potendo contare anche su un notevole potenziamento del bilancio comunitario 2007-2013 per la ricerca e innovazione, la cui dotazione è passata da 19 a oltre 54 miliardi di Euro, pur se a fronte dell’ingresso di 10 nuovi Paesi”. Gava ha poi posto l’accento sul fatto che anche la programmazione regionale, ed in particolare il Documento di Programmazione del Veneto per le Politiche Comunitarie 2007-2013, punta dritto alla promozione dello sviluppo attraverso la ricerca e l’innovazione; ed ha indicato l’importante novità data dal fatto che, nella nuova programmazione Europea, non ci saranno più le precedenti “zonizzazioni” che concentravano i fondi su determinate aree considerate “depresse”, e quindi ogni territorio potrà ricevere dei benefici se solo saprà integrare le proprie esigenze con le norme e le procedure fissate dall’Ue e gestite in sede locale dalla Regione. Gava ha concluso sottolineando che “le nuove sfide ed esigenze dell’economia possono essere affrontate solo se, come nel caso di ‘Lara’ a Pieve di Soligo, imprese, istituzioni locali e sistema sociale evolveranno assieme, facendo squadra, nella ricerca di nuovi vantaggi competitivi per il sistema economico locale e quello veneto più in generale”. .  
   
   
AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SI PARLA DI ELECTROLUX – STABILIMENTO SUSEGANA  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Il giorno 23 giugno 2006 si è svolta, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la riunione di verifica sugli esiti delle iniziative per il rilancio del sito produttivo di Susegana (Tv) nel quadro delle più generali politiche di sviluppo del Gruppo Electrolux. Alla riunione, presenziata dall’On. Alfonso Gianni, Sottosegretario al Mse, e coordinata dal Dr. Ruta, hanno partecipato il Dr. Pelloso ed il Dr. Chigliaro per la Regione Veneto, il Dr. Biagioni ed il Dr. Vena in rappresentanza della Società, le Oo. Ss. Nazionali, di categoria e territoriali nonché le Rsu aziendali. Sono state esaminate le prospettive del sito produttivo di Susegana alla luce della disponibilità dell’Azienda e dello Oo. Ss. , emerse nella riunione del 15 giugno scorso presso il Mse, a trovare una soluzione condivisa su un piano di salvaguardia del sito. In tal senso si è preso preventivamente atto che nella giornata di ieri, presso la sede dell’Unione Industriali di Treviso, è stato dalle parti sottoscritto un verbale di Accordo, che viene qui allegato, con il quale sono stati definiti i presupposti per il recupero di competitività dello stabilimento di Susegana. Il piano, oggetto dell’Accordo, è articolato in investimenti di prodotto e di processo nonché in incrementi della produttività finalizzati ad avere visibilità nell’arco temporale dei prossimi 24 mesi. Al fine di garantire il massimo coinvolgimento nella fase applicativa degli incrementi di produttività, è stato inoltre istituito un organismo specifico sindacato/azienda che avrà il compito di monitorare ed intervenire nelle fasi di attivazione. A seguito delle valutazioni di entrambe le parti emerse nell’ambito dell’odierno confronto, il Ministero dello Sviluppo Economico si è impegnato a riconvocare il tavolo entro la primavera del 2007 per la verifica dell’applicazione dell’Accordo, fermo restando la disponibilità dello stesso Ministero, su sollecitazione delle due parti, ad anticiparne la data, ove si rendesse necessario. .  
   
   
BIESSE S.P.A RAFFORZA LA DIVISIONE LEGNO  
 
 Pesaro 26 Giugno 2006 – Biesse S. P. A. , Gruppo industriale pesarese quotato al segmento Star di Borsa Italiana, ha siglato il 22 giugno un contratto preliminare per rilevare il 60% delle quote della società Bre. Ma. , Brenna Macchine S. R. L. Di Alzate Brianza(co). Questa operazione si inquadra nel progetto di sviluppo e crescita, anche per linee esterne, che la società marchigiana ha disegnato all’interno del proprio piano industriale triennale. Bre. Ma è impegnata dal 1976 nella progettazione e nella realizzazione di macchine foratrici-inseritrici a controllo numerico per la lavorazione del mobile e l’unione con Biesse S. P. A. Ha l’obiettivo di costituire il leader assoluto in questo segmento di prodotto. La società Bre. Ma. Ha chiuso l’esercizio 2005 con un fatturato di 12,8 mln. Di Euro, ebitda margin del 13,5% ed ebit margin, normalizzato da componenti straordinarie non ricorrenti, dell’11%. Per il 2006 è atteso un incremento dei ricavi intorno al 18%. La valutazione della società fa riferimento ad un Enterprise Value intorno a 8 (otto) volte il valore dell’Ebit prospettico 2006. L’operazione verrà regolata per cassa in varie scadenze, comunque entro il I° trimestre 2007. I positivi risultati consuntivati dal Gruppo ed i crescenti mezzi finanziari a disposizione di Biesse S. P. A. Hanno accelerato di qualche mese rispetto al previsto il tabellino di marcia di questo selettivo e prudente processo espansivo mirato ad integrare qualitativamente l’offerta dei prodotti del Gruppo - nello specifico per la Divisione Legno - e delle soluzioni ad elevato contenuto d’innovazione, verso le quali è possibile individuare un trend positivo della domanda sul mercato mondiale. Il Gruppo Biesse punta perciò ad una sinergica integrazione della società Bre. Ma. Nella propria realtà industriale e distributiva, auspicando di portare rapidamente forti benefici sui volumi e sulla redditività della società brianzola. Giampietro Brenna, uno dei fondatori della società, che resterà azionista al 20% post-perfezionamento dell’operazione, sarà Presidente del Cda di Bre. Ma. Roberto Selci ed Enrico Colombo saranno gli altri amministratori in Consiglio. Il completamento dell’operazione è atteso entro il prossimo autunno. “Abbiamo avuto una opportunità per inserire nel nostro Gruppo una società con prodotti caratterizzati da fortissimi contenuti di innovazione e tecnologia, assolutamente complementari alla nostra gamma”, ha commentato subito dopo la firma dell’accordo il Presidente di Biesse Roberto Selci, “Crediamo che l’inserimento di una nuova validissima tipologia di macchine, all’interno della Divisione Legno sarà da subito premiante. Siamo certi che la nostra esperienza industriale e distributiva sarà in grado di favorire importanti sinergie, produttive e commerciali, tali da generare un incremento sia dei ricavi consolidati di Gruppo che della redditività complessiva”. Nelle more del C. D. A. Di Biesse tenutosi nella stessa data, oltre all’operazione sopra descritta, è stato altresì deliberato il ripianamento delle perdite e la ricostituzione, in capo a Biesse Spa del 100% del capitale della controllata Isp System S. R. L. (precedentemente detenuta al 25,92%). .  
   
   
JUVENTUS FOOTBALL CLUB: INCOLPAZIONI A CARICO DEGLI AMMINISTRATORI E DELLA SOCIETÀ  
 
Torino, 26 giugno 2006 – La Juventus Football Club S. P. A. Comunica, di aver ricevuto le seguenti incolpazioni formulate dal Procuratore della Federazione Italiana Giuoco Calcio nell’ambito del procedimento sportivo in corso. Incolpazioni a carico degli amministratori e della Società: “Capo 1: Luciano Moggi, Antonio Giraudo [omissis] per la violazione dell’art. 1 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva e la violazione dell’art. 6, commi 1 e 2 Cgs per aver posto in essere, nelle rispettive qualità ricoperte all’epoca dei fatti le condotte come descritte nella parte motiva, […] consistite, tra l’altro, nell’avere intrattenuto i contatti, realizzati anche su linee telefoniche riservate, e partecipato agli incontri, con modalità non pubbliche, sopra menzionati; condotte contrarie ai principi di lealtà, probità e correttezza e, al contempo, dirette a procurare un vantaggio in classifica in favore della società Juventus, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza tipici della funzione arbitrale. Con l’aggravante di cui al comma 6 dell’art. 6 Cgs, per la pluralità di condotte poste in essere e per l’effettivo conseguimento del vantaggio in classifica; Capo 2: La Società Juventus per responsabilità diretta e presunta ai sensi degli art. 6, 9, comma 3, e 2, comma 4, Cgs per quanto ascritto nel capo che precede ai suoi dirigenti con legale rappresentanza e agli altri soggetti non tesserati per la predetta società. Con l’aggravante di cui al comma 6 dell’art. 6 Cgs, per la pluralità di condotte poste in essere e per l’effettivo conseguimento del vantaggio in classifica; Capo 3: Moggi e Giraudo, per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza di cui all’art. 1 comma 1, Cgs per aver tenuto, al termine della gara Reggina – Juventus del 6/11/04, la condotta descritta nella parte motiva nei confronti della terna arbitrale. Capo 4: La Società Juventus per responsabilità diretta ai sensi dell’art. 2, comma 4 Cgs in ordine agli addebiti contestati ai suoi dirigenti ai capi che precedono; Capo 7: Moggi per la violazione degli artt. 6, comma 1, prima parte Cgs per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento delle gare Juventus – Lazio del 5/12/2004 e Bologna – Juventus del 12/12/2004 come descritto nella parte motiva; e dell’art. 1, comma 1 Cgs in relazione alla gara Juventus – Udinese del 13/2/2005 per aver posto in essere le condotte descritte nella parte motiva relativa a tale ultima gara. Con l’aggravante di cui al comma 6 dell’art. 6 Cgs, per la pluralità di condotte poste in essere. Capo 10 La Società Juventus per responsabilità diretta e presunta ai sensi degli artt. 6, comma 1, 9 comma 3, e 2, comma 4 Cgs, per quanto ascritto nei capi 7, 8 e 9 al suo dirigente con legale rappresentanza e agli altri soggetti non tesserati per la predetta società. Con l’aggravante di cui al comma 6 dell’art. 6 Cgs, per la pluralità di condotte poste in essere. ” La Società si riserva di verificare quanto le affermazioni riportate nell’atto di incolpazione siano supportate da concreti elementi probatori, e si riserva di intraprendere ogni attività che riterrà opportuna per la sua difesa nel successivo giudizio. .  
   
   
ITALIANI E DIVERTIMENTO IN 10 ANNI MILANO E ROMA SUL PODIO  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - Notte Bianca a Milano: previsto un giro d’affari di oltre 4 milioni di euro solo per i pubblici esercizi e i locali, più di 6500 imprese potenzialmente interessate. Intanto, gli italiani cambiano gusti per il divertimento in 10 anni. Ma Roma e Milano si confermano sul podio. Considerando i valori percentuali sul totale nazionale, Milano e Roma sono prime rispettivamente per sale da ballo, circhi e spettacoli viaggianti. Si registrano valori significativi anche per Torino e Napoli. Per numero di rappresentazioni teatrali e musicali Roma è prima, Milano seconda, seguono Torino e Napoli. Per quanto riguarda il cinema, Roma è ancora prima sia per numero di sale cinematografiche, sia per giorni di spettacolo. A seguire Torino è terza e Napoli quarta. Considerando i valori di incidenza, Aosta è prima sia per numero di sale da ballo sia per numero di circhi e spettacoli viaggianti. Roma è seconda per circhi e spettacoli mentre Perugia lo è per il numero di sale da ballo. Si registrano valori bassi per Napoli. Per numero di spettacoli teatrali e musicali Roma è sempre prima, seguono Trento e Trieste. Milano è terza. Bologna e Firenze sono le prime città per sale cinematografiche e giorni di spettacolo. Milano presenta valori più bassi ma in linea con le altre. Emerge dalla ricerca “Le specificità della classe creativa a Milano: sfruttare i punti di forza della città per supportare i creativi” a cura della Camera di commercio di Milano attraverso l’Università Bocconi, a partire dai dati del censimento Istat e classificazioni Siae. Ballo e Spettacoli Viaggianti. Per gli indicatori relativi all’offerta di intrattenimento di sale da ballo e circhi e spettacoli viaggianti ci si è avvalsi del Censimento Istat Industria e Servizi 1991 e 2001 relativamente alle categorie 92. 34. 1 - Discoteche, sale da ballo, night clubs e simili; 92. 32. 0 - Gestione di sale di spettacolo e attività connesse; 92. 34. 3 - Circhi e altre attività itineranti di intrattenimento e di spettacolo; 92. 34. 4 - Altre attività di intrattenimento e di spettacolo. Gli indicatori percentuali segnano il primato delle province di Roma (4,37% sul totale Italia nel 1991 e 4,64% nel 2001 per le sale da ballo; 5,00% nel 1991 e 10,95% nel 2001 per circhi e spettacoli viaggianti), Milano (3,79% nel 1991 e 5,66% nel 2001 per le sale da ballo; 7,03% nel 1991 e 8,41% nel 2001 per circhi e spettacoli viaggianti), Torino (4,04% nel 1991 e 3,84% nel 2001 per le sale da ballo; 5,56% nel 1991 e 4,51% nel 2001 per circhi e spettacoli viaggianti) e in ultima istanza Napoli con percentuali inferiori ma più alte rispetto alla media delle province italiane. Gli indicatori di incidenza fanno emergere una classifica differente. Prima sia per numero di sale da ballo sia per numero di circhi e spettacoli viaggianti è la città di Aosta con 1,98 nel 2001 e 3,09 nel 1991 (sale da ballo) e 1,80 nel 2001 (circhi e spettacoli viaggianti). Teatro. Le rappresentazioni teatrali, come indicatore di offerta di spettacolo comprendono, secondo le classificazioni Siae – Istat, spettacoli di prosa, teatro dialettale, lirica e balletti, concerti di musica classica, di danza e musica jazz, operetta, rivista e commedia musicale, concerti di spettacoli di musica leggera e d´arte varia, burattini e marionette e saggi culturali. Roma (17,59% sul totale Italia nel 1991, 9,61% nel 2001), Milano (10,17% nel 1991, 9,13% nel 2001), Torino (4,69% nel 1991, 3,27% nel 2001) e Napoli (4,30% nel 1991, 4,79% nel 2001) sono rispettivamente prima, seconda e terze per numero percentuale di rappresentazioni teatrali e musicali sia nel 1991 sia nel 2001. E’ da notare come per Roma si registri un calo del 7,98% tra 1991 e 2001 che, sebbene non vada ad intaccare la leadership della capitale, può rappresentare, tuttavia, un dato significativo. Analizzando i dati di incidenza, Roma e Milano mantengono le alte posizioni in classifica: Roma rimane prima sia nel 2001 (1,48) sia nel 1991 (2,65), Milano diventa terza nel 2001 (1,40), superata da Trento (1,43). I dati relativi alle prime cinque province presentano uno scostamento di valori comunque poco accentuato. Cinema. Gli indicatori relativi all’offerta cinematografica hanno come fonte le statistiche culturali Istat, rielaborazione di dati Siae. I dati disponibili sono relativi al 1991 e al 2001, mentre il numero di sale del 2001 è sostituito dal 1999. Sia relativamente al numero di sale cinematografiche sia al numero di giorni di programmazione per entrambi gli anni, le province con i valori percentuali più alti sono Milano (sale: 7,94% sul totale Italia nel 1991, 6,72% nel 2001; giorni di spettacolo: 7,78% nel 1991, 6,24% nel 2001), Roma (sale: 5,00% nel 1991, 7,55% nel 2001; giorni di spettacolo: 6,72% nel 1991, 9,00% nel 2001) e Torino (sale: 3,21% nel 1991, 3,16% nel 2001; giorni di spettacolo: 4,82% nel 1991, 3,64% nel 2001). Con gli indicatori di incidenza Milano e Roma non risultano più tra le prime cinque città. Posizioni rilevanti sono assunte da Bologna e Firenze: nel 2001 Bologna e Firenze sono seconde per numero di sale (1,52), mentre Bologna è prima per numero di giorni di programmazione (1,66) e Firenze terza (1,52). Nel 1991 Firenze è prima per numero di sale (1,78), terza per giorni di programmazione (1,70), mentre Bologna è seconda per numero di sale (1,73) e prima per giorni di spettacolo (2,34). Per quanto riguarda il settore teatrale gli anni 2002-2003 sono in linea con l’anno precedente. Rispetto al 1991 quasi tutte le città fanno registrare un calo, seppur minimo, nel numero di rappresentazioni teatrali e musicali. Sul fronte cinema i dati relativi al numero di sale cinematografiche nel 2002 e nel 2003 non sono disponibili. Rispetto al 2001 nel 2004 in quasi tutte le città si riscontra un numero inferiore di sale. Tale scostamento potrebbe essere in parte attribuibile alla disponibilità di fonti diverse per i due anni. Per quanto riguarda i giorni di spettacolo nel biennio 2002-2003 Roma registra un incremento sia rispetto al 1991 sia rispetto al 2001. .  
   
   
IL MERITO CONTA POCO, LE RELAZIONI SONO DETERMINANTI QUAL È LA GRADUATORIA DEI POTENTI?  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Secondo il 61% degli italiani per arrivare a posizioni di potere nella nostra società i requisiti necessari sono indipendenti dalle qualità individuali, in quanto dipende dalle “risorse economiche” di cui si può disporre (30,1%), le “relazioni politiche” (23%), le “relazioni personali” (8%). Il 39% degli intervistati indica, invece, caratteri di tipo meritocratico, come “la preparazione e le competenze professionali” (30,3%) e “la grinta e la determinazione” (8,6%). Secondo una recente indagine del Censis prevalgono pertanto i requisiti personali attribuibili a caratteristiche di ceto piuttosto che quelli vincenti in logiche tradizionali di mobilità sociale. Chi detiene maggior potere oggi in Italia? L’indagine fa emergere anche il modo con cui gli italiani si rappresentano l’attuale distribuzione dei poteri, nonché dei relativi requisiti e meccanismi di accesso. Le due categorie tradizionalmente identificate come gruppi del potere di vertice, e cioè le élite economico-finanziarie (38,7%) e le èlite partitiche (35%), prevalgono nella graduatoria, ma entrambe vengono indicate da meno del 40% degli intervistati. Al di sotto di questa coppia si collocano i due blocchi di potere costituiti dai mezzi di informazione, ossia i giornalisti che li governano (25,8%) e dai magistrati (17,6%) (questi ultimi raccolgono una quota di risposte pari a quella dei “parlamentari e membri dei governi locali eletti dai cittadini”). Le figure “istituzionali”, come i membri delle assemblee elettive nazionali e locali (17,6%), e i vertici burocratici (11,3%), vengono indicate da quote minori di intervistati; mentre i dirigenti sindacali e associativi sono considerati tra i principali detentori del potere solo da meno del 5% degli italiani, la stessa quota si rileva per i rappresentanti dei “poteri occulti”. Chiudono la classifica i tecnici e i grandi esperti, categoria reputata detentrice di potere solo da un trascurabile 2% della popolazione, a testimonianza di una percezione diffusa del carattere tutt’altro che meritocratico della mobilità verticale negli assetti di potere. Questi sono alcuni dei principali risultati del lavoro di ricerca “Oligarchie e ceti deboli” realizzato nell’ambito dell’iniziativa Un mese di sociale “Un’italia articolata per ceti”, che vengono presentati al Censis da Massimiliano Valerii, ricercatore, Giuseppe Roma, direttore generale, e da Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis. .  
   
   
LA COSTRUZIONE DEL REATTORE A FUSIONE ITER: UN´IMPRESA SENZA PRECEDENTI CHE OFFRE OPPORTUNITÀ E SFIDE PER IL SISTEMA ITALIA IL 20% DELLE COMMESSE ALL´HI-TECH ITALIANO COME RICADUTA DELLA RICERCA ENEA  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Iter, il reattore a fusione termonucleare che verrà realizzato a partire dal 2007 in Francia, a Cadarache, è un progetto trentennale frutto di un accordo di collaborazione tra Europa, Stati Uniti, Giappone, Russia, Rf, Cina, India e Corea del Sud. Il programma, che prevede la costruzione di Iter nei primi dieci anni e il suo sfruttamento scientifico nei successivi 20, è finalizzato a dimostrare la possibilità di utilizzare la fusione come fonte di energia rispettosa dell´ambiente, praticamente inesauribile e sicura. Il valore complessivo del programma è di circa 10 miliardi di euro, di cui 4. 5 per la costruzione. Il contributo europeo al costo di investimento è pari al 50%, mentre ciascuno degli altri sei partner contribuirà per il 10% (si tiene conto di un 10% di imprevisti). Il valore dei componenti che l´Europa dovrà fornire è di circa 1750 milioni di Euro. Per l´industria italiana la costruzione di Iter rappresenta l´opportunità di operare in un settore ad alta tecnologia che può accrescerne la competitività; l´Italia, infatti, punta ad acquisire circa il 20% delle commesse, concentrate soprattutto nei campi dei magneti superconduttori, dei componenti per alti flussi termici, della meccanica, della manutenzione remota, delle alimentazioni elettriche, dei controlli e degli iniettori di neutri. Inoltre vi sono anche opportunità in settori più convenzionali come edifici e impiantistica relativa. Si prevede, inoltre, che il know how acquisito per la messa a punto delle forniture necessarie, avrà ricadute sull´indotto di altri settori high-tech, in cui c´è l´esigenza di operare con elevati standard di qualità sia produttiva che organizzativa. L´italia dovrà prepararsi per affrontare la sfida costituita dalla concorrenza dell´industria europea, anche in vista delle prime gare d´appalto in programma per il prossimo anno. Iter è un reattore sperimentale che costituisce un sistema complesso, che richiede competenze multidisciplinari molto diversificate, essendo i campi tecnologici di intervento molto vasti. E´necessario, perciò, mettere a sistema questo know how, tipicamente patrimonio del mondo della ricerca, ed in particolare dell´Enea, che ha permesso di sviluppare Iter, instaurando un coordinamento con il sistema industriale italiano in modo da realizzare uno scambio di conoscenze fondamentale per risultare competitivi. La costituzione di apposite joint venture tra diverse imprese consentirà inoltre di aggregare le competenze necessarie per la realizzazione dei componenti. Specifiche azioni verranno messe a punto dall´Enea, insieme ai suoi partner nelle attività sulla fusione (Consorzio Rfx di Padova e lIfp del Cnr di Milano), per preparare l´industria italiana interessata a partecipare alla costruzione di Iter. Ciascuno dei partecipanti fornirà direttamente i componenti di Iter, con una fornitura cosiddetta in "Kind". Solo una piccola frazione dell´investimento, pari a circa al 10%, verrà gestita direttamente dal Team di Iter, per approvvigionare principalmente componenti e sistemi molto particolari, che richiedono know how specifico, sviluppato tipicamente nei laboratori di ricerca. Per ciascuno dei Paesi membri opereranno specifiche Agenzie, che affiancheranno il Team di Iter, per curare la gestione dei contratti di costruzione secondo uno schema di suddivisione concordato tra le parti. L´agenzia europea, che ha sede a Barcellona, è stata temporaneamente chiamata "Ele" (European Legal Entity). Di tutto ciò si è parlato a margine della 33° Conferenza sulla Fisica del Plasma organizzata dall´Enea per la Società Europea di Fisica, tenutasi questa settimana a Roma. .  
   
   
ENEL: INAUGURATO A SEDINI (SS) IL PIU’ GRANDE CAMPO EOLICO INVESTIMENTI PER 2,3 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2010 ELETTRICITÀ PER 33.000 FAMIGLIE; EVITATE LE EMISSIONI DI 64.000 TONNELLATE ALL’ANNO DI ANIDRIDE CARBONICA.  
 
Roma, 26 giugno 2006 – Al via in Sardegna il più grande impianto eolico di Enel in Italia. Nel comune di Sedini, provincia di Sassari, in località Littigheddu, su un’area di 2 chilometri quadrati sorgono 36 aerogeneratori da 1,5 megawatt (Mw) ciascuno per una potenza complessiva di 54 Mw. L’impianto è in grado di produrre circa 90 milioni di chilowattora l’anno, quanto basta per coprire il fabbisogno di circa 33. 000 famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di 64. 000 tonnellate di anidride carbonica (Co2) e il consumo di circa 19. 000 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno. Ha inaugurato l’impianto l’Amministratore Delegato di Enel, Fulvio Conti che ha così commentato: “L’impegno di Enel nello sviluppo delle fonti rinnovabili è convinto e costante. La realizzazione di questo impianto è un esempio di buona collaborazione con le autorità locali. Ci auguriamo che presto gli analoghi progetti che abbiamo presentato in Sardegna, come in altre regioni italiane, incontrino il favore delle istituzioni e del territorio. Entro il 2010 Enel intende investire 2,3 miliardi di euro nelle fonti alternative, di cui 1,3 miliardi in Italia. L’eolico, il mini-idroelettrico, il solare e le biomasse hanno un ruolo fondamentale nel piano di riconversione che abbiamo avviato per rendere più efficiente e compatibile con l’ambiente il nostro parco centrali. Una volta completato, Enel genererà con queste fonti prive di emissioni un terzo della sua energia, confermandosi uno dei leader mondiali del settore”. Due anni di lavori e un investimento complessivo di circa 35 milioni di euro, per realizzare un impianto che rispetta il paesaggio, le attività preesistenti e il contesto naturalistico dell’area. I terreni circostanti sono stati bonificati e “impreziositi” dalle opere d’arte della mostra permanente “Fiabe del vento”: una rappresentazione in pietra di una favola scritta dagli studenti di Sedini e realizzata da scultori sardi. Attualmente Enel ha in esercizio in Sardegna 4 impianti eolici per una potenza di 102 Mw (un terzo del totale dell´energia eolica prodotta nell´Isola): Monte Arci (Ales) 11 Mw; Alta Nurra (Sassari) 13 Mw; Sa Turrina Manna (Tula) 24 Mw; Littigheddu (Sedini) 54 Mw. Enel ha inoltre in costruzione (con cantieri attualmente sospesi) gli impianti eolici di Balascia (Oschiri), 19 Mw e Monte Lusei (Seui-esterzili), 36 Mw, per complessivi 53 milioni di euro di investimenti. Con 19. 000 Mw di potenza installata in Italia, Canada, Stati Uniti, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Cile, Brasile, Spagna e Slovacchia, oggi Enel è tra i leader mondiali nel campo delle fonti rinnovabili. In Italia ha 553 impianti. Il 9 giugno scorso l’azienda ha acquisito in Brasile 11 società concessionarie di 22 impianti idroelettrici per una potenza di 98Mw. In Italia, Enel rafforzerà ulteriormente la sua capacità produttiva nell’eolico passando dagli attuali 274 Mw a 400 Mw installati nell’arco dei prossimi quattro anni. .  
   
   
TERNA: SECONDO PROGETTO DI PREVISIONE DEL FABBISOGNO CON ALEASOFT  
 
 Roma, 26 Giugno 2006 - Terna Rete Elettrica Nazionale Spa ha affidato ad Aleasoft il secondo progetto per la previsione del fabbisogno elettrico della rete italiana. Terna è l´azienda italiana che gestisce la trasmissione elettrica nazionale dal novembre del 2005, quando ha acquisito l´attività di dispacciamento di Grtn. Questo è il secondo progetto che Aleasoft sviluppa per Terna/grtn. Il primo, realizzato nel 2005 alla Grtn, è consistito nel rifornimento degli strumenti Aleahorario e Aleamid per la previsione del fabbisogno orario a breve e medio termine. L´obiettivo del secondo progetto è rafforzare l´area di previsione Terna e migliorare quindi la gestione e l´operazione del sistema elettrico. Il nuovo progetto si concentra principalmente sullo sviluppo dei seguenti modelli di previsione: - Previsione del picco di carico - Previsione oraria in tempo reale. - Modelli di previsione delle zone di mercato. I nuovi modelli forniti si basano su Aleamodels, la Rete Neurale di Aleasoft, che offre prestazioni superiori rispetto ai sistemi di previsione tradizionali. I modelli di previsione saranno implementati nella nuova piattaforma sviluppata da Aleasoft per le previsioni energetiche di Tso, la cosiddetta "Energyfore", che assicura prestazioni ottimali in termini di capacità e flessibilità . Il nuovo contratto rafforza la posizione di Aleasoft come fornitore leader di strumenti di previsione robusti e affidabili. .  
   
   
IL BELLO DELL’EOLICO: QUANDO TECNOLOGIA E NATURA SI INCONTRANO LA MOSTRA SI TERRÀ IN OCCASIONE EOLICA EXPO 2006, DAL 28 AL 30 SETTEMBRE 2006 PRESSO LA NUOVA FIERA DI ROMA  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - “Il bello dell’Eolico”, la prima mostra fotografica dedicata all’energia prodotta dal soffio del vento debutta a Eolica Expo Mediterranean 2006, 5° Salone Internazionale dell’Elettricità dal Vento, che si terrà alla Nuova Fiera di Roma dal 28 al 30 settembre 2006. Protagonista assoluta della manifestazione, l’arte di creare un armonioso connubio tra elementi di pura tecnologia e paesaggi naturalistici da cartolina, la capacità di inserirsi nel territorio senza deturparlo, ma al contrario arricchendolo. L’obiettivo dell’iniziativa dunque è quello di creare un percorso fotografico allestito in uno spazio di oltre 60 mq, dove le più scenografiche immagini di parchi eolici racconteranno un modo diverso di concepire l’eolico. Molto più di un susseguirsi di immagini e molto più di un’operazione promozionale: “Il Bello dell’Eolico” vuole rappresentare l’equilibrio che può nascere quando tecnologia e natura si incontrano nel rispetto reciproco. Ideata da Eolica Expo Mediterranean, l’esposizione fotografica sarà costituita prevalentemente da immagini selezionate da Aper - Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili – che metterà a disposizione dell’organizzazione la propria consulenza scientifica per valutare l’adeguatezza dei materiali. Un’occasione di unica nel suo genere, che mira a trasmettere una corretta immagine delle rinnovabili, compatibile con una logica di “impatto ambientale” nullo. .  
   
   
ENERGIA PULITA DALL’IDROGENO, A TORINO SPERIMENTAZIONE RECORD OPERATIVO DA 1 ANNO L’IMPIANTO CON CELLE A COMBUSTIBILE DI GTT (SIEMENS) CON POTENZA INSTALLATA SUPERIORE AD 1 KW: 8.700 ORE DI FUNZIONAMENTO IN ITALIA PER UN TOTALE DI OLTRE 29.000, LA PIÙ LUNGA SPERIMENTAZIONE AL MONDO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - E’ in corso in Italia la sperimentazione record a livello mondiale per la produzione di energia pulita dall’idrogeno: l’impianto pilota di cogenerazione basato su celle a combustibile di Siemens è installato a Torino nello stabilimento della controllata Gas Turbine Technologies Spa (Gtt), dove è in funzione ininterrottamente da un anno. La sperimentazione - avviata in Italia nel giugno 2005 nell’ambito del progetto di ricerca di Gtt denominato Eos (Energia da Ossidi Solidi) - prosegue senza soste da oltre 8. 700 ore. Sommando a queste, i test effettuati da Siemens con lo stesso impianto prima in Olanda (1998-2000) e poi in Germania (2001-2002), si arriva a un totale di oltre 29. 000 ore di funzionamento, che rendono questa la più lunga sperimentazione mai effettuata con celle a combustibile ad ossidi solidi con potenza installata superiore ad 1 chilowatt (kW). Il generatore - basato su celle a combustibile ad ossidi solidi e alimentato a gas naturale - produce calore ed elettricità con una potenza di 100 chilowatt (kW) elettrici e 60 kilowatt (kW) termici. Grazie ad una disponibilità record del 99. 5% - 102 kW per 24 ore per 7 giorni - la produzione complessiva in un anno è stata di oltre 1000 megawatt/ora (Mwh) in corrente alternata al netto delle perdite, con picchi di efficienza del 46%. L’efficienza complessiva - in condizioni di cogenerazione, quindi di produzione combinata di energia elettrica e di calore - è addirittura compresa tra il 70% e l’80%. L’affidabilità del sistema è superiore a quella di una turbina a gas o di un motore a combustione interna. La produzione dell’impianto è di circa 103 kW elettrici in corrente alternata, cioè al netto degli ausiliari (sistemi di ventilazione, pompe) e del rendimento dell’inverter. La potenza in corrente continua è di 123 kW. All’aumento dei rendimenti si accompagna la riduzione delle sostanze inquinanti. Le emissioni di ossido di carbonio (Co) e ossido di zolfo (Sox) sono nulle, anche grazie a sistemi di clean up posti all’ingresso del sistema che puliscono il gas dallo zolfo. Le emissioni di ossido di azoto (Nox) sono cento volte inferiori a quelle delle migliori turbine a gas. Un impianto di cogenerazione di questo tipo può trovare applicazioni particolarmente vantaggiose per la generazione e la distribuzione di energia elettrica, in particolare in ambienti industriali o in grandi condomini. Il generatore eroga energia elettrica (890. 000 kWh Ac, la quantità finora immessa) alla rete dello stabilimento di Gtt, coprendo circa il 20% del fabbisogno, ed energia termica per il riscaldamento e il condizionamento degli uffici. Ll progetto di ricerca di Gtt è finanziato per il 40% dalla Regione Piemonte, e vede la collaborazione del Politecnico di Torino e del laboratorio di idrogeno Hysylab di Environment Park. Il valore totale dell’investimento è di 10 milioni di euro in cinque anni (2004-2009). “Grazie a questo programma Gtt potrà acquisire utilissimo know how su installazione, manutenzione e riparazione delle celle a combustibile. Oltre a testare il generatore in un ambiente industriale, questo programma di ricerca ha come obiettivo infatti l’arricchimento operativo e la formazione di tecnici preparati nelle attività di service, quali di installazione, manutenzione e riparazione“, ha dichiarato Luigi Tarricone, Amministratore Delegato di Gas Turbine Technologies. .  
   
   
ENI E ÇALIK ENERJI: UN PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DI UN OLEODOTTO LUNGO 550 CON UNA CAPACITÀ MASSIMA DI TRASPORTO DI 1,5 MILIONI DI BARILI DI GREGGIO AL GIORNO, EQUIVALENTI A CIRCA 70 MILIONI DI TONNELLATE ALL´ANNO  
 
Istanbul, 26 giugno 2006 - L´amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni, il Direttore Generale della divisione Exploration & Production di Eni, Stefano Cao, il Presidente di Çalik Group Ahmet Çalik e l´Amministratore Delegato Erdal Çelik, hanno illustrato il 22 giugno, nel corso di una conferenza stampa a Istanbul, lo sviluppo del progetto che porterà alla costruzione dell´oleodotto Samsun-ceyhan, che collegherà la costa turca del Mar Nero con quella turca del Mediterraneo. L´oleodotto, che verrà realizzato con una partecipazione paritetica di Eni e Çalik Enerji, sarà lungo 550 km e avrà una capacità massima di trasporto di 1,5 milioni di barili di greggio al giorno, equivalenti a circa 70 milioni di tonnellate all´anno. Eni e Çalik hanno studiato il progetto sin dal 2003 e nel 2005 hanno deciso di unire gli sforzi, risorse e know-how per la sua realizzazione. Nel 2006 il Consiglio dei Ministri turco ha dato il via libera al progetto che, una volta terminato, consentirà di trasportare il petrolio russo e kazako dal Mar Nero all´hub commerciale di Cehyan sul Mediterraneo in maniera sicura ed economica. Inoltre, grazie a questo oleodotto, verrà garantita una maggiore sicurezza nella navigazione del Bosforo e dei Dardanelli, contribuendo alla protezione dell´ambiente in un ecosistema così complesso e delicato. Eni e Çalik intendono proseguire la loro collaborazione per realizzare l´opera, anche aprendo la partnership a società terze del settore interessate al progetto. .  
   
   
EMERGENZA GAS PRIMO TRIMESTRE 2006 DIFFUSO UN DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SUL RICONOSCIMENTO DEI MAGGIORI COSTI DI PRODUZIONE ELETTRICA AD OLIO COMBUSTIBILE.  
 
Milano, 26 giugno 2006 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha pubblicato un documento di consultazione avente per oggetto “Criteri e orientamenti per la determinazione degli eventuali maggiori costi sostenuti per l’utilizzo degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati ad olio combustibile”, sostenuti in occasione dell’emergenza gas del primo trimestre dell’anno 2006. Il documento è pubblicato sul sito www. Autorita. Energia. It In seguito alle condizioni di crisi nell’approvvigionamento di gas naturale - per il periodo 27 gennaio/31 marzo 2006 - il Decreto Legge 25 gennaio 2006, n. 19 (convertito in Legge 8 marzo 2006, n. 108), recante “Misure urgenti per garantire l´approvvigionamento di gas naturale”, ha imposto modifiche emergenziali alle condizioni di esercizio e di funzionamento delle centrali termoelettriche alimentate ad olio combustibile, con un duplice obiettivo: ridurre il consumo di gas naturale del settore elettrico; e garantire la sicurezza delle forniture di energia alle famiglie ed alle imprese. Conformemente all’obiettivo di minimizzazione dei consumi di gas naturale nel periodo di crisi, la Legge n. 108/06 ha determinato modificazioni negli esiti del dispacciamento di merito economico nei mercati elettrici, che si sono concretizzate nell’accettazione di offerte presentate da unità di produzione che utilizzavano olio combustibile in luogo di offerte presentate da altre unità, in particolare da quelle che utilizzavano gas naturale. La stessa Legge n. 108/06 ha quindi attribuito all’Autorità il compito a definire i corrispettivi a reintegrazione degli eventuali maggiori costi sostenuti dagli operatori per il funzionamento degli impianti di generazione alimentati ad olio combustibile. Il documento dell’Autorità, pubblicato oggi, sottopone alla consultazione pubblica un metodo di calcolo finalizzato alla determinazione dei suddetti “maggiori costi”; essi saranno considerati quali oneri generali per la sicurezza del sistema del gas naturale, da coprirsi con gettiti rivenienti dalle tariffe. Le unità di produzione alimentate ad olio combustibile ammesse al meccanismo di reintegrazione dei maggiori costi possono essere classificate nelle seguenti tipologie: unità di produzione dual-fuel (olio-gas), che hanno contribuito al risparmio di gas naturale spostando il proprio mix di combustibile verso l’olio combustibile, grazie alla deroga ai limiti di emissioni in atmosfera previsti dalla normativa; unità di produzione ad olio già in esercizio, cha hanno contribuito al risparmio di gas massimizzando la propria produzione, altrimenti non massimizzata per motivi economici (impianti meno competitivi rispetto ai cicli combinati alimentati a gas naturale); unità di produzione ad olio combustibile disponibili, ma non in esercizio per mancanza di autorizzazione, che sono state autorizzate a entrare in servizio a seguito della Legge n. 108/06. Per le unità di produzione di cui alla lettera a), la riduzione dei consumi di gas è stata perseguita, oltre che con l’imposizione dei vincoli sopra citati in relazione alle offerte presentate, anche imponendo l’utilizzo di olio combustibile in luogo di gas per la produzione di energia elettrica (sostituzione di combustibile). Sia per tali unità che per le unità di cui alla lettera c) l’intervento ha introdotto, quando necessario, anche deroghe quantitative ai valori limite ordinari di emissioni in atmosfera per alcune centrali termoelettriche. I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all’Autorità, per iscritto, le loro osservazioni e le loro proposte entro e non oltre il 23 luglio 2006, al fine di consentire l’assunzione delle necessarie decisioni entro la pausa estiva. .  
   
   
I NUOVI PETROLIERI SARANNO GLI AGRICOLTORI? DUPONT E BP ANNUNCIANO LA CREAZIONE DI UNA PARTNERSHIP PER LO SVILUPPO DI BIOCARBURANTI AVANZATI PER PRIMO SARA´ LANCIATO IL BIOBUTANOLO, NEL REGNO UNITO DURANTE IL 2007 SARANNO UTILIZZATE MATERIE PRIME COME ZUCCHERO DI CANNA O DI BARBABIETOLA, MAIS, FRUMENTO, O MANIOCA E, IN FUTURO, MATERIE PRIME CELLULOSICHE DERIVANTI DAI COSIDDETTI "RACCOLTI DI ENERGIA"  
 
Wilmington, Del. E Londra, 26 giugno 2006 – Dupont e Bp hanno annunciato il 22 giugno la creazione di una partnership volta allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di biocarburanti di nuova generazione che contribuiranno a soddisfare la crescente domanda globale di carburanti rinnovabili nei trasporti. Dupont e Bp collaborano gia´ dal 2003 allo sviluppo di biocarburanti avanzati in grado di aiutare a superare i limiti di quelli esistenti. La collaborazione e´ ora giunta alla fase in cui il primo prodotto puo´ essere immesso sul mercato. La strategia congiunta delle societa´ consiste nell´offrire biocarburanti avanzati che possano ampliare la gamma di fonti energetiche disponibili e accelerare il passaggio ai carburanti rinnovabili nei trasporti, così da ridurre le emissioni totali di gas a effetto serra. Le societa´ si avvalgono delle superiori capacita´ di Dupont nel campo delle biotecnologie e della bioproduzione e delle competenze nella tecnologia dei carburanti e nella conoscenza del mercato di Bp. Grazie a questo know-how, le due societa´ puntano a diventare leader mondiali nello sviluppo, produzione e crescita di mercato dei biocarburanti avanzati, che oggi rappresentano meno del 2% dei carburanti globali per trasporti. Le proiezioni attuali indicano che in futuro i biocarburanti potrebbero costituire una parte significativa del mix di carburanti per trasporti, fino a toccare il 30% in mercati chiave. Il primo prodotto ad essere commercializzato sara´ il biobutanolo, il cui lancio, come bio-componente della benzina, e´ previsto nel Regno Unito nel corso del 2007. Dupont e Bp stanno collaborando con British Sugar, una sussidiaria di Associated British Foods plc, per la conversione del primo impianto di fermentazione dell´etanolo del Paese alla produzione di biobutanolo. La capacita´ produttiva globale sara´ incrementata in base alla domanda del mercato. E´ attualmente in corso uno studio di fattibilita´, in collaborazione con British Sugar, per valutare la possibilita´ di costruire impianti di maggiore capacita´ nel Regno Unito. "Dupont e´ assolutamente convinta che la biologia ci aiutera´ a ridurre la nostra dipendenza globale dai carburanti fossili", afferma Charles O. Holliday, Jr. , Dupont Chairman and Chief Executive Officer. "Oggi dimostriamo che il potenziale scientifico di Dupont e´ in grado di fornire soluzioni sostenibili, rinnovabili e al passo con le reali esigenze dell´umanita´. Il biobutanolo non e´ che l´inizio dello sviluppo di soluzioni innovative di Dupont per la trasformazione delle economie globali, mediante il potenziamento dell´uso di risorse rinnovabili e dei processi naturali per offrire prodotti che possano rendere il mondo migliore, piu´ sicuro e piu´ sano". "Bp ha una lunga tradizione di ricerca e offerta di metodologie atte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, sia a livello di impianti che di prodotti", afferma Lord Browne, Ceo di Bp. "Il settore dei trasporti e´ un´area importante, poiche´ rappresenta circa il 20% delle emissioni globali; pertanto, nel breve e medio termine il crescente tenore di biocomponenti nei carburanti costituira´ una delle poche e reali possibilita´ di progresso in quest´area su scala globale". Entrambe le societa´ riconoscono che sebbene gli attuali bio-componenti si siano dimostrati un´eccellente piattaforma di lancio per i biocarburanti e continueranno a svolgere un ruolo essenziale anche in futuro, esistono ancora questioni aperte per quanto riguarda una maggiore penetrazione del mercato. Specifiche aree di possibile miglioramento sono la compatibilita´ con i carburanti esistenti e i sistemi di distribuzione, la possibilita´ di miscelare biocarburanti in concentrazioni piu´ elevate senza dover apportare modifiche al veicolo, e una maggiore economicita´ dei prodotti. Questa nuova generazione di biocarburanti contribuira´ al conseguimento di questi obiettivi. Il biobutanolo ha una bassa pressione di vapore e tolleranza alla contaminazione dell´acqua nelle miscele di benzina, che ne facilita l´utilizzo negli attuali canali di rifornimento e di distribuzione della benzina. Il biobutanolo puo´ essere miscelato alla benzina a maggiori concentrazioni rispetto ai biocarburanti esistenti, senza la necessita´ di modificare i veicoli; inoltre offre un risparmio di carburante piu´ elevato rispetto alle miscele di benzina-etanolo, migliorando così l´efficienza energetica e riducendo il consumo per litro. Il biobutanolo potenzia anche la resa delle miscele di etanolo e benzina riducendo, tra l´altro, l´impatto dell´etanolo sulla pressione del vapore, uno dei motivi che limitano un piu´ ampio uso dell´etanolo negli attuali canali di distribuzione della benzina. La produzione di biobutanolo si basera´ inizialmente su una tecnologia esistente per consentire una rapida introduzione nel mercato. La seconda fase, gia´ in atto, prevede lo sviluppo di un nuovo processo biotecnologico, basato su una piu´ elevata tecnologia di conversione. Per la produzione del biobutanolo saranno utilizzate numerose materie prime come zucchero di canna o di barbabietola, mais, frumento, o manioca e, in futuro, materie prime cellulosiche derivanti dai cosiddetti "raccolti di energia" a rapida crescita, come diversi tipi di erba, o "sottoprodotti agricoli" come la paglia e il gambo di pannocchia. Poiche´ la produzione del biobutanolo e´ simile a quella dell´etanolo e sfrutta le stesse materie prime, gli impianti di produzione dell´etanolo esistenti possono essere convertiti alla produzione di biobutanolo. Il biobutanolo offrira´ significativi vantaggi rispetto ai carburanti per trasporti derivati dal petrolio, riducendo le emissioni complessive di gas a effetto serra nell´ambiente. I biocarburanti contribuiranno a mantenere e forse anche a ridurre il volume globale di emissioni di anidride carbonica immesse nell´atmosfera. Cio´ e´ dovuto al fatto che le piante utilizzate per produrre i biocarburanti, crescendo, assorbono anidride carbonica, mentre i biocarburanti che ne derivano emettono per lo piu´ la stessa quantita´ di anidride carbonica prodotta dalla combustione dei carburanti fossili tradizionali. Sebbene anche nella produzione di biocarburanti vengano generati gas a effetto serra, la quantita´ totale prodotta e´ comunque inferiore a quella generata con l´uso dei tradizionali carburanti fossili. Questa partnership e´ coerente con la strategia di Dupont di conseguire una crescita sostenibile incrementando il valore per gli azionisti e la comunita´ in cui opera, ma riducendo al contempo l´impatto ambientale lungo le catene del valore. Dalle sementi, ai prodotti per la protezione dei raccolti, fino alla tecnologia dei biocarburanti di prossima generazione, con Dupont Biofuels l´azienda intende offrire una vasta gamma di nuovi prodotti e soluzioni di trasformazione che porteranno a una piu´ rapida adozione dei biocarburanti e ne faranno crescere i volumi di vendita in tutto il mondo. Per attuare tale strategia, la societa´ conduce da oltre 10 anni una ricerca di punta sulle biotecnologie. Nel 2003, l´Epa, ente statunitense per la tutela dell´ambiente, ha conferito a Dupont il premio annuale "Presidential Green Chemistry Award" per la ricerca che ha portato allo sviluppo di Bio-pdo, il suo primo prodotto di origine biologica. La partnership con Bp estende le capacita´ tecnologiche dimostrate con Bio-pdo a un mercato che offre ancora maggiori e piu´ pressanti opportunita´ di crescita per i biocarburanti. La decisione di Bp di destinare risorse significative all´aumento della disponibilita´ di biocarburanti e´ in linea con la strategia della societa´ di individuare per il futuro carburanti a basso tenore di carbonio o rinnovabili. Tale decisione fa seguito all´annuncio della societa´ di istituire Bp Alternative Energy, un business dedicato alle energie alternative operante nel settore dell´energia solare, eolica, da idrogeno e negli impianti di cogenerazione a ciclo combinato (Ccgt), e di creare un ramo d´azienda per i biocarburanti all´interno del propria Bu Refining & Marketing. La societa´ ha altresì annunciato di recente l´intenzione di finanziare un istituto per le bioscienze energetiche sito presso un primario istituto accademico, il primo istituto del genere al mondo. . .  
   
   
NUOVE SFIDE PER L’HITECH: IL CONSORZIO ECOQUAL’IT IN PRIMA LINEA PER FAR FRONTE ALLE DIRETTIVE RAEE E ROHS  
 
Milano, 26 giugno 2005 – Questa estate – il 1° luglio e il 13 agosto – entrerà in vigore la normativa che prevede l’obbligo di raccolta differenziata dei vecchi computer e di altri dispositivi elettronici e la sostituzione di alcune sostanze pericolose, come mercurio e piombo, dalle apparecchiature tecnologiche (Decreto legislativo 151/2005). La filiera del comparto Hitech - produttori, distributori, Comuni e gestori del fine vita - si sta attrezzando in vista di questa importante scadenza, anche se lo scenario normativo di riferimento resta molto confuso e molte organizzazioni hanno richiesto al Governo un rinvio di 6 mesi della scadenza. Il Consorzio Ecoqual’it, lo storico raggruppamento di aziende hitech da sempre impegnato a promuovere lo sviluppo sostenibile e a sensibilizzare la filiera produttore-distributore-utente sulle tematiche connesse al binomio tecnologia e ambiente, ha trasmesso ai Ministri per l’Ambiente e per lo Sviluppo economico, una nota con le richieste dei produttori e dei distributori di tecnologia/elettronica. Nato nel 1994 per volontà di alcune primarie aziende dell’Ict come “Consorzio volontario per la tutela della qualità in tutte le fasi di produzione, uso, recupero e smaltimento delle apparecchiature informatiche e per l’ufficio”, Ecoqual’it si presenta oggi come “Consorzio per la ecoqualità nell’hitech” con un nuovo Consiglio Direttivo, così composto: Stefano Apuzzo – già parlamentare-Comune di Rozzano/assessore Parchi e Protezione civile Silvio Baronchelli – Assodel-consorzio Tecnoimprese /Presidente Aldo Campaner – Gisi/presidente Giuseppe Carraro – Comune di Segrate/assessore all’Ambiente Angelo Meregalli – Ibm/manager of Environment Programs Maurizio Pio – Hp/environmental & Government Affairs Manager Paolo Rossi – Sharp/safety and Environment Manager Obiettivo del Consorzio mantenere una posizione privilegiata nel rapporto con le istituzioni su alcuni argomenti particolarmente caldi, quali ad esempio le Direttive Raee e Rohs, ma anche le nuove Direttive sulle batterie, sull’ecodesign e sull’efficienze energetica. “La sfida che deriva dall’applicazione delle Direttive europee sui rifiuti tecnologici e sulla eliminazione di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche è stata raccolta dal comparto produttivo dell’Hitech – ha detto Stefano Apuzzo, aggiungendo – il nuovo Governo dovrà fare in modo di agevolare il più possibile questo sforzo e questa rivoluzione tecnologica e di approccio al bene elettronico amico dell’ambiente”. .  
   
   
AMBIENTE: PROTOCOLLO TRA PROTEZIONE CIVILE E ARPA  
 
Trieste, 26 giugno 2006 - Nell´ambito delle sue funzioni istituzionali volte alla gestione delle emergenze idrogeologiche e della valutazione dei rischi incombenti sul territorio, la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, nella persona del vice presidente della Regione, giovedì 29 giugno 2006 alle ore 10 nella sede di rappresentanza della Regione a Udine, firmerà il protocollo d´intesa con l´Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente del Friuli Venezia Giulia (Arpa). La finalità che si vuole perseguire con questo protocollo è il potenziamento del Sistema integrato regionale di Protezione civile mediante la connessione delle reti di monitoraggio metereologico del territorio regionale e del Radar meteorologico di Fossalon di Grado, gestiti dall´Osmer-arpa, alla Sala Operativa di Palmanova, quale fondamentale supporto all´attività di sorveglianza idropluviometeorologica svolta. La firma di questo protocollo consentirà alla stessa Sala Operativa di Palmanova, definita Centro funzionale responsabile dello scambio dati e coordinamento delle valutazioni e delle azioni con gli altri Centri Funzionali presenti sul territorio nazionale e con il Dipartimento Nazionale di Protezione civile, il completamento della rete regionale integrata di monitoraggio del territorio ai fini di protezione civile. La Protezione civile della Regione, in questo modo, incrementerà la sua capacità di previsione, definizione e analisi dell´evoluzione di eventuali scenari meteorologici di rischio, a garanzia della salvaguardia e tutela dell´integrità della vita, dei beni e dell´ambiente. A livello operativo, la connessione avverrà entro sessanta giorni dalla sottoscrizione del protocollo e presso la Sor - Centro Funzionale di Protezione civile di Palmanova, nodo nevralgico di collegamento, verifica e divulgazione dati, verrà installata la strumentazione informatica idonea a supportare il nuovo flusso di informazioni, provenienti in tempo reale dalle reti e dal radar meteorologici. Il protocollo - ha detto il vice presidente della Regione - rafforza una collaborazione da tempo esistente tra la Protezione civile della Regione e l´Arpa, che ha già avuto un fruttuoso esito nella campagna di rilevazione delle radon pron areas sul territorio del Friuli Venezia Giulia. E´ una sinergia operativa che avrà rilevanza nazionale e che porterà alla creazione di un sistema di monitoraggio all´interno del quale, le reti di monitoraggio metereologico del territorio regionale e il Radar meteorologico, finora gestiti dall´Arpa e l´Osmer, diventeranno parte integrante del sistema regionale integrato di Protezione civile. Si avrà a disposizione un ulteriore strumento per affrontare efficacemente l´incessante battaglia contro le calamità naturali e l´attività di previsione necessaria ad abbassare sempre di più il livello di rischio. .  
   
   
AIR LIQUIDE: CERTIFICAZIONE AMBIENTALE UNI EN ISO 14001 PER LA CENTRALE DI PRIOLO GARGALLO  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - La centrale produttiva di Priolo Gargallo di Air Liquide, società produttrice di gas industriali e medicinali, ha ottenuto la certificazione ambientale Uni En Iso 14001, il sistema di gestione ambientale che misura e controlla tutti gli aspetti diretti e indiretti legati ai processi di produzione che possono avere un impatto sull’ambiente. A seguito di un audit durato circa 3 giorni, gli ispettori della società di certificazione Certiquality, hanno ritenuto la centrale di Priolo Gargallo conforme ai requisiti per ottenere tale certificazione, constatando il rispetto della normativa vigente, ovvero di tutte le norme ambientali obbligatorie applicabili all’attività industriale condotta dalla Centrale. “L’attenzione per l’ambiente ed il rispetto delle normative rappresenta una costante in tutta la nostra attività industriale” ha commentato il dott. Michele. Gritti, Direttore Large Industries di Air Liquide “La produzione di gas, pur essendo un’attività estremamente pulita, richiede un consumo di grandi quantità di energia che proprio in un ottica di impatto ambientale abbiamo ridotto negli ultimi 5 anni. ” Nel rilasciare tale certificazione, gli ispettori hanno evidenziato alcuni elementi particolari relativi alla centrale, tra i quali : l´impegno ed il coinvolgimento diretto ed evidente della Direzione Rete Centrali Isole e della Direzione della Centrale di Priolo; l´adeguata conoscenza della normativa di settore applicabile; il coinvolgimento di tutta l´organizzazione ed il buono stato di conservazione di tutte le strutture impiantistiche. “Tale certificazione ci riempie di orgoglio in quanto una delle mission aziendali di Air Liquide è il costante impegno per limitare al massimo l’impatto ambientale delle nostre centrali”, afferma il responsabile di Air Liquide per la Sicilia e la Sardegna ing. Gian Piero Reale. “Considerando le diverse attività effettuate con il territorio, possiamo quindi affermare che l’impianto di Priolo Gargallo, diretto dall’ing. Di Mauro, può diventare un vero e proprio modello per tutte le centrali produttive”. .  
   
   
REMADE IN ITALY CINA RICICLO E DESIGN SBARCANO A PECHINO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Remade In Italy il più importante progetto lombardo e nazionale sui prodotti e materiali riciclati torna in Cina il prossimo 3-6 luglio quest’anno a Pechino nell’ambito di Sino-italian Green Week: settimana di Cooperazione Italia-cina per la Protezione dell’Ambiente e per lo Sviluppo Sostenibile. Nella sede del Museo Nazionale cinese, in piazza Tienanmen, saranno ospitate tre mostre dedicate ai progetti della cooperazione ambientale, all’architettura ed al design “sostenibili”, al design applicato a materiali riciclati. Grazie alla collaborazione tra Ministero dell’Ambiente e del Territorio e Regione Lombardia, Remade In Italy sarà presente a Pechino mettendo in mostra alcuni dei prodotti presentati lo scorso aprile in occasione del Salone del Mobile di Milano. Tutti oggetti innovativi realizzati in materiale riciclato. Remade In Italy significa anche internazionalizzazione dei prodotti. Dopo la trasferta del luglio 2005 a Shanghai conclusa con un grande successo di pubblico e di stampa, Sino-italian Green Week a Pechino sarà per Remade In Italy un momento per incontri e collaborazioni future con rappresentati cinesi sui temi dell’ecodesign, dei prodotti e dei materiali riciclati. Incontri e collaborazioni che stanno portando a nuove partecipazioni per importanti iniziative che si svolgeranno nel 2007 in Argentina e Brasile. Remade In Italy è il primo progetto nazionale avviato nel 2004 da Regione Lombardia (Direzione Reti e Servizi di Pubblica Utilità), in collaborazione con Cestec ed i consorzi nazionali del riciclo Cial, Comieco e Corepla, con l’obiettivo di sostenere le imprese nello sviluppo di nuovi beni in materiale riciclato. Dall’aprile 2006 ha aderito ufficialmente il Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio riconoscendo Remade In Italy un progetto innovativo e di riferimento nazionale per le imprese. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero per le Attività Produttive, dell´Adi (Associazione per il Disegno Industriale) e della Fondazione Adi (Fondazione per il Design Italiano). La trasferta di Pechino coinciderà con l’apertura delle iscrizioni a Remade In Italy 2007 che si terrà in occasione del Salone Internazionale del Mobile a Milano e a cui potranno partecipare tutte le aziende italiane interessate. .  
   
   
SCIENZIATI UNITI PER INCORAGGIARE L´INSEGNAMENTO DELL´EVOLUZIONE  
 
Bruxelles, 26 giugno 2006 - Le Accademie nazionali delle scienze di tutto il mondo hanno elaborato una dichiarazione congiunta che esorta insegnanti e genitori a comunicare ai bambini i fenomeni alla base delle origini e dell´evoluzione della vita sulla Terra. Nella dichiarazione, redatta dall´"Inter Academy Panel on International Issues" (Iap), le università esprimono il timore che in molte parti del mondo, nell´ambito di corsi di scienza impartiti in alcuni sistemi di istruzione pubblica, la realtà scientifica, i dati e le teorie dimostrabili sulle origini e l´evoluzione della vita sulla Terra vengano nascosti, negati o confusi con teorie non comprovabili dalla scienza. Essi proseguono esortando responsabili decisionali, insegnanti e genitori a trasmettere ai bambini i metodi e le scoperte della scienza, nonché ad incoraggiare la comprensione delle scienze naturali. Nello specifico, il gruppo rileva quattro principali avvenimenti dimostrabili sulle origini e sull´evoluzione della Terra e della vita sul pianeta, comprovati da osservazioni e risultati di un´ampia gamma di discipline scientifiche. Tra questi avvenimenti figura la formazione della Terra, avvenuta 4,5 miliardi di anni fa. Dalla sua costituzione, la geologia e gli ambienti sono cambiati e continuano a svilupparsi sotto l´effetto di forze fisiche e chimiche. Quanto all´evoluzione, gli autori della dichiarazione spiegano che, sin dalla sua apparizione sulla Terra 2,5 miliardi di anni fa, la vita ha assunto diverse forme e tutte continuano ad evolversi secondo modalità che la paleontologia e le moderne discipline biologiche e biochimiche descrivono e confermano in modo indipendente con una precisione sempre maggiore. La presenza di caratteristiche comuni nel codice genetico di tutti gli organismi attualmente in vita, uomini compresi, indica palesemente un´origine primordiale condivisa. Pur riconoscendo che esistono ancora interrogativi su alcuni dettagli del processo evolutivo, la dichiarazione precisa che gli avvenimenti principali non sono mai stati smentiti da prove scientifiche. Martin Rees, presidente della Royal Society britannica, ha dichiarato: "Poiché in alcune parti del mondo l´insegnamento della teoria evolutiva ad alunni e studenti è un aspetto controverso, questa dichiarazione chiarisce al momento opportuno l´opinione della comunità scientifica. Mi auguro che la dichiarazione aiuterà quanti cercano di difendere i diritti dei giovani di accedere a conoscenze scientifiche corrette circa le origini e l´evoluzione della vita sulla Terra". Per scaricare la dichiarazione completa, http://www. Interacademies. Net/cms/6159. Aspx .  
   
   
SIGLATO UN ACCORDO TRA UE E USA PER INCENTIVARE LA MOBILITÀ DEGLI STUDENTI  
 
Bruxelles, 26 giugno 2006 - Nel corso del vertice tra l´Ue e gli Usa tenutosi il 21 giugno a Vienna (Austria) i rappresentanti di Unione europea e Stati Uniti hanno rinnovato il programma di cooperazione per l´istruzione superiore e la formazione professionale. Il nuovo accordo, della durata di otto anni, consolida un programma di cooperazione già decennale e ha l´obiettivo di promuovere una maggiore mobilità degli studenti tra l´Ue e gli Usa. Prevede inoltre l´avvio di nuovi programmi come la laurea transatlantica. La Commissione europea intende stanziare 45 milioni di euro per il programma nel periodo 2006-2013, in modo da consentire a 6 000 studenti comunitari e statunitensi di beneficiare delle opportunità di scambio offerte dal programma. L´accordo è stato sottoscritto dal commissario per le Relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-waldner, dal ministro degli Esteri austriaco e presidente in carica del Consiglio Ursula Plassnik e dal segretario di Stato Usa Condoleezza Rice. Intervenendo durante la cerimonia di firma il commissario Ferrero-waldner ha affermato: "Sono lieta che sia stato firmato oggi questo nuovo accordo che consolida la stretta collaborazione ormai pluriennale tra l´Ue e gli Usa sull´istruzione superiore e la formazione professionale. Darà ai nostri studenti l´opportunità di studiare dall´altra parte dell´Atlantico". "Queste esperienze di valore inestimabile contribuiranno considerevolmente alle relazioni tra i nostri cittadini, consentendoci di capirci meglio l´un l´altro e rendendoci più consapevoli delle nostre rispettive culture, lingue e istituzioni", ha aggiunto. Il nuovo programma prevede: progetti di consorzi misti, finalizzati a sostenere le istituzioni Ue e Usa che avviano programmi di studio comuni, in modo da permettere agli studenti e alle facoltà di attraversare l´Atlantico; progetti sulla mobilità d´eccellenza, finalizzati a dare una prosecuzione al sostegno finanziario per gli scambi di studenti e destinato ai consorzi Eu-usa che abbiano dato prova di eccellenza nella cooperazione transatlantica; misure mirate alle politiche, che consentano di superare le differenze nell´istruzione superiore e nella formazione professionale e di promuovere il dialogo sul riconoscimento delle qualifiche e dei crediti; il programma "Schuman-fulbright", mediante il quale assegnare borse di studio a professionisti altamente qualificati per intraprendere oltre Atlantico degli studi nei settori che rivestono una particolare importanza nelle relazioni Ue-usa. Http://ec. Europa. Eu/education/programmes/eu-usa/index_en. Html .