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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Luglio 2006
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA LA STRATEGIA GLOBALE DELL’UE PER LA PROMOZIONE E LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DEI MINORI  
 
Strasburgo, 5 luglio 2006 - Ieri la Commissione europea ha adottato la comunicazione “Verso una strategia dell’Ue sui diritti dei minori”. È la prima volta che la Commissione sceglie un approccio così trasversale e transettoriale nella sua azione a favore di tali diritti. La comunicazione riguarda le politiche interne ed esterne dell’Unione e verte su più di dieci dei suoi settori d’intervento, come la giustizia civile e penale, l’occupazione, la cooperazione allo sviluppo, i negoziati commerciali, l’istruzione e la sanità. Il presidente Barroso ha dichiarato: “Quando ho assunto il mio incarico, mi sono impegnato a promuovere ogni iniziativa che abbia un forte impatto sui diritti fondamentali. La vera testimonianza del nostro impegno a favore dei diritti fondamentali sono i diritti e i valori che tramandiamo alle generazioni future. Spero che dal processo a cui oggi diamo avvio scaturiranno iniziative pratiche che rafforzeranno i diritti dei minori. ” Il vice­presidente Frattini, commissario responsabile per il portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza ha sottolineato: “Siamo ben lungi da una situazione di rispetto generale per i diritti dei minori e non sempre si viene incontro alle esigenze di bambini ed adolescenti. L’unione europea può e deve apportare un valore aggiunto fondamentale ed essenziale in questo campo. ” Forte della sua lunga tradizione e degli impegni giuridici e politici assunti a favore dei diritti dell’uomo e dei diritti dei minori in particolare, l’Unione europea ha l’autorità necessaria per portare in primo piano sulla scena internazionale i diritti dei minori e può usare la sua presenza e la sua influenza mondiale per promuovere ovunque ed efficacemente i loro diritti universali a livello nazionale. Può inoltre favorire e sostenere l’attenzione verso le esigenze dei minori, basandosi sui valori europei di protezione sociale, sui suoi impegni politici e sui programmi attuati nei diversi settori. A breve termine, e tenuto conto dell’urgenza di alcuni problemi, la Commissione adotterà in particolare le seguenti misure complementari: attribuirà in tutta l’Ue un numero di telefono unico a sei cifre iniziante con il 116 (116-xyz) alle linee di assistenza ai minori e un altro numero per hotline dedicate per i minori scomparsi o vittime di sfruttamento sessuale (fine 2006); aiuterà il settore bancario e le società di carte di credito nella lotta contro l’uso delle carte di credito su Internet per l’acquisto di materiale pedopornografico (2006); varerà un piano d’azione sui minori nel quadro della cooperazione allo sviluppo e farà fronte ai loro bisogni essenziali nei paesi in via di sviluppo (2007); promuoverà una serie di azioni per la lotta contro la povertà infantile nell’Ue (2007). La comunicazione si pone sette obiettivi specifici, come la necessità di fare tesoro delle attività già realizzate, di affrontare i bisogni urgenti e di individuare le priorità per l’azione futura dell’Ue. Un altro obiettivo consiste nell’assicurare che tutte le politiche esterne e interne dell’Ue rispettino i diritti dei minori sanciti nel diritto comunitario, nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e in altri strumenti internazionali. Occorrerà poi migliorare l’efficacia delle attività intese a promuovere i diritti dei minori e la comunicazione prevede a tal fine l’introduzione di un apposito meccanismo. Da ultimo, la Commissione propone una strategia di sensibilizzazione sui diritti dei minori rivolta a questi ultimi, ai loro genitori e alle altre parti interessate. La Commissione nominerà anche un suo “coordinatore per i diritti dei minori”, che fungerà da referente della Commissione europea e avrà il compito di assicurare maggiore visibilità ai diritti dei minori e di coordinare la strategia con tutti i servizi interessati. Infine, la comunicazione passa in rassegna in via preliminare gli oltre 75 strumenti Ue che incidono sui diritti dei minori, ossia le azioni normative, non normative e finanziarie concrete da proporsi nel 2006-2007. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA UNA SERIE DI MISURE PER TRIPLICARE GLI INVESTIMENTI NELLE NUOVE PMI  
 
Bruxelles, 5 luglio 2006 - La Commissione europea ha annunciato una serie di misure destinate a facilitare l´accesso delle piccole imprese ai finanziamenti, affinché queste possano avviare la propria attività e quindi svilupparsi. La Commissione intende triplicare gli investimenti annuali per la fase di avvio nell´Ue, per portarli da 2 a 6 miliardi di euro entro il 2013. Le misure da adottare a tal fine rientrano in quattro categorie: finanziamento delle piccole e medie imprese (Pmi) da parte dell´Ue; incentivazione del capitale di rischio; aumento dei finanziamenti all´innovazione e attività degli Stati membri. "Con tale iniziativa intendiamo affrontare un problema persistente che rappresenta un freno per la crescita delle piccole imprese" ha dichiarato il commissario europeo per l´Industria e le imprese Günter Verheugen. "Le persone che hanno buone idee commerciali e le imprese che desiderano svilupparsi incontrano costantemente difficoltà per ottenere prestiti dalle banche o capitale azionario sul mercato". Al capitolo "Maggiori fondi per il finanziamento delle Pmi", la Commissione fa riferimento al Programma quadro per la competitività e l´innovazione (Cip), già approvato dal Parlamento europeo, che fornirà 1 miliardo di euro alle Pmi innovative tra il 2007 e il 2013. La Commissione prevede che il programma apporterà un ulteriore finanziamento di 30 miliardi di euro e che circa 400 000 Pmi beneficeranno degli aiuti dell´Ue agli investimenti. Per capire l´importanza di tali finanziamenti basta pensare allo sviluppo della società di comunicazioni via Internet Skype. Tale fornitore di servizi telefonici peer-to-peer è stato uno dei primi beneficiari dei finanziamenti tramite il meccanismo europeo per le tecnologie (Met) per l´avviamento di impresa (Eft start up facility) della Commissione. Tale strumento ha permesso al Fondo europeo per gli investimenti (Fei) di istituire incubatori di imprese per offrire un sostegno operativo alle Pmi con un potenziale di crescita. Il Fei ha collocato i fondi del Met presso Mangrove Capital Partners in Lussemburgo, che ha investito in Skype. Skype è stata acquisita da eBay nell´ottobre 2005 ed è stata inclusa nell´elenco delle 100 società high tech private più produttive e innovative in Europa e Israele, stilato da Tornado 100 nel gennaio 2005. Niklas Zennstrom, amministratore delegato di Skype, ha reagito all´annuncio reso dalla Commissione il 30 giugno accogliendo con favore l´iniziativa, ma ponendo l´accento sui settori che richiedono particolare attenzione: "Una delle principali sfide per l´imprenditore europeo consiste nel trovare un modo per incentivare e gestire la crescita rapida di una nuova impresa. Per riuscirci, deve essere in grado di agire rapidamente in diversi ambiti, che vanno dall´ottenimento dei finanziamenti, alla costituzione di una nuova società e all´assunzione di dipendenti" ha dichiarato. "L´impegno della Commissione ad affrontare il duplice problema dell´accesso locale al capitale e delle rigidità normative presenti su molti mercati nazionali in Europa costituisce un segnale positivo. In particolare, la riduzione delle procedure burocratiche consentirà di promuovere l´innovazione e contribuirà alla riuscita del settore delle Pmi in Europa" ha aggiunto Zennstrom. Un´altra priorità della Commissione consiste nell´incentivare il capitale di rischio. La Commissione si impegna a operare attivamente con gli Stati membri per rimuovere gli ostacoli alla presenza di fondi di capitale di rischio nell´Ue, stimolando l´interesse degli investitori negli "investimenti di avviamento". L´idea è di favorire l´emergere di fondi di capitale di rischio più professionali e fruttuosi. La Commissione sta inoltre rivedendo la normativa relativa agli aiuti di Stato per i fondi di capitale di rischio, in particolare a favore delle nuove imprese innovative. Per "incrementare i finanziamenti bancari all´innovazione" la Commissione organizzerà un incontro tra le banche e le Pmi per valutare in che modo migliorare le possibilità di istituire relazioni bancarie a lungo termine. La Commissione sottolinea inoltre che intende promuovere il microcredito e la "mezzanine financing" (un´unione di capitali propri e prestiti) e valutare i vantaggi di sistemi di sgravi fiscali per le nuove imprese innovative. Se la Commissione fa ciò che è in suo potere adottando questa serie di misure, spetta agli Stati membri dell´Ue fare la loro parte nel sostenere le Pmi. Secondo la Commissione, è compito in particolare degli Stati membri garantire che il contesto normativo e fiscale incoraggi gli imprenditori a trasformare idee valide in nuovi servizi e prodotti mentre spetta ai mercati finanziarli sostenerli. La Commissione invita quindi gli Stati membri a: attuare programmi di preparazione agli investimenti; promuovere la cooperazione tra le organizzazioni di sostegno locale frammentate; applicare le buone prassi nell´attuazione a tutti i livelli delle politiche del capitale di rischio; tendere alla stabilità e a una visione a lungo termine per le politiche pubbliche in materia di capitale di rischio; valutare i vantaggi dell´introduzione di un programma rivolto alle nuove imprese innovative; studiare i vantaggi di un ampliamento del mercato degli strumenti ibridi per il finanziamento delle Pmi; utilizzare efficacemente il processo Jeremie per ottenere un insieme di prodotti finanziari specificamente concepiti per le Pmi; - valutare la possibilità di una tassazione più neutra delle diverse forme di finanziamento delle imprese. . .  
   
   
SEMINARIO: SPIEGARE IL SETTIMO PROGRAMMA QUADRO.  
 
 Bruxelles, 5 luglio 2006 - Il 12 settembre a Cambridge (Regno Unito) si terrà un seminario sul Settimo programma quadro (7Pq) organizzato da Singleimage. I primi inviti a presentare proposte nell´ambito del 7Pq dell´Ue sono attesi alla fine del 2006. Il campo di applicazione tecnico, le norme di partecipazione e le procedure amministrative sono attualmente oggetto di discussioni e negoziati tra la Commissione, il Parlamento europeo e gli Stati membri dell´Ue. Il seminario offrirà una panoramica strutturata del programma. Oltre alla proposte della Commissione europea, descriverà le piattaforme tecnologiche europee e come stanno influenzando il campo di applicazione tecnico del 7Pq. L´obiettivo del seminario è aiutare i delegati a comprendere gli aspetti più complessi del nuovo programma. L´iniziativa è rivolta a responsabili della ricerca e consulenti comunitari in materia di finanziamento della ricerca che hanno già familiarità con il 6Pq e hanno l´esigenza di essere in prima fila nella comprensione delle novità contenute nel 7Pq. Http://www. Singleimage. Co. Uk/ .  
   
   
PRESIDENZA ITALIANA DI EUREKA  
 
Bruxelles, 5 luglio 2006 - Dal 1° luglio l´Italia detiene la presidenza di turno di Eureka succedendo alla Repubblica ceca la cui presidenza si è rivelata molto proficua e ha favorito una maggiore collaborazione con il programma quadro della Commissione europea. Eureka finanzia le piccole e medie imprese (Pmi) che conducono attività di ricerca. Il finanziamento, che si aggira intorno ai 2 milioni di euro a progetto, è concesso senza restrizioni. La ricerca deve tuttavia essere orientata al mercato e deve esistere un rapporto di collaborazione con società stabilite in altri paesi membri di Eureka. "Sottolineando il forte impegno del nuovo governo italiano nella promozione e il sostegno della ricerca, sono lieto di puntualizzare la natura profondamente innovativa dell´iniziativa Eureka", ha dichiarato l´onorevole Nando Dalla Chiesa, sottosegretario all´Università e alla ricerca. "In effetti Eureka possiede contenuti scientifici e tecnologici innovativi ed è in grado di creare competitività. Rappresenta inoltre un esempio per l´Europa e la comunità internazionale. Eureka ha anticipato l´allargamento dell´Unione europea e con i suoi 37 paesi membri collega l´intero continente. Eureka è anche uno dei principali operatori nell´ambito della Strategia di Lisbona e può svolgere un importante ruolo sinergico con il programma quadro", ha aggiunto Dalla Chiesa. Sotto la presidenza italiana il ruolo di Eureka consisterà nel raddoppiare l´impegno in materia di innovazione, una strategia che dovrebbe portare i suoi frutti nei primi sei mesi, dato che anche la presidenza finlandese dell´Ue dedicherà molto spazio all´innovazione. "Eureka può contribuire a rafforzare la cultura dell´innovazione in Europa e attirare maggiore attenzione sulla creazione di valore per le imprese e i cittadini europei. L´innovazione che tradizionalmente è stato il motore della competitività in Europa è di fondamentale importanza per il successo. Uno dei pilastri del programma italiano consiste nello sviluppo della cooperazione con la Commissione europea, già avviata e promossa dalle presidenze olandese e ceca", ha dichiarato Fabio Pistella, presidente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) nonché presidente del gruppo di alto livello della presidenza italiana di Eureka. Con la presidenza italiana si aggiungono due nuovi membri Eureka (Malta e Ucraina) e un´importante iniziativa, Eurostars. Inoltre la presidenza incoraggia una più stretta collaborazione tra le piattaforme tecnologiche europee (Pte), le Iniziative tecnologiche congiunte (Itc) e i cluster Eureka. Eurostars è una nuova linea di finanziamento intesa ad armonizzare la distribuzione dei fondi da parte dei paesi membri della rete Eureka ed è parzialmente finanziata nell´ambito del programma quadro dell´Ue. Si tratta di un´iniziativa unica poiché obbliga gli Stati membri di Eureka a rivedere le proprie strategie di finanziamento e a fornire linee di finanziamento dedicate ai progetti Eureka. Prima dell´avvio dell´iniziativa occorre eliminare le lungaggini amministrative, ma i singoli Stati membri appartenenti a Eureka hanno manifestato un ampio sostegno al progetto e il finanziamento dovrebbe iniziare verso la fine della presidenza italiana che giungerà a termine il 30 giugno 2007. I cluster Eureka che hanno il 42 per cento di partecipazione nelle Pmi sono stati creati in aree di ricerca che sono molto simili a quelle delle Pte, dato che diversi cluster e Pte hanno chiari punti in comune dal punto di vista tematico. La presidenza italiana desidera accrescere la collaborazione tra cluster specifici e le Pte. Le Pte ne trarrebbero vantaggio perché potrebbero usufruire di reti altamente innovative e adattate, gestite nell´ambito di Eureka, e aumentare il tasso di partecipazione nelle Pmi. Il Settimo programma quadro (7Pq) si prefiggerà obiettivi specifici in tale ambito. Per quanto riguarda i progetti Eureka, la cooperazione fornirà un numero maggiore di progetti ai partecipanti e di conseguenza più finanziamenti, fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle Pmi. Una situazione vantaggiosa per tutti. "Per le Pmi innovative che desiderano ottenere fondi privati da destinare alle loro attività di R&s, avere un marchio Eureka ha un forte impatto positivo", ha dichiarato Miroslav Janecek, presidente del gruppo di coordinatori di progetti nazionali della presidenza ceca uscente. "La presidenza ceca è lieta di aver contribuito a un ulteriore rafforzamento del valore del marchio Eureka grazie al dialogo con la Commissione europea a proposito di Eurostars e delle Jit". Per ulteriori informazioni, consultare il sito web di Eureka: http://www. Eureka. Be .  
   
   
BANDO DI GARA: VALUTARE L´EFFICIENZA DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 5 luglio 2006 - La Dg Affari economici e finanziari della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sull´efficienza della spesa pubblica a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo. L´obiettivo del presente appalto consiste nella creazione di uno strumento che agevoli la valutazione dei progressi conseguiti nell´attuazione dei programmi di riforma nazionali degli Stati membri nel settore della spesa pubblica per la ricerca, lo sviluppo e l´innovazione. Ciò richiederà l´analisi e la misurazione dell´efficienza della spesa pubblica degli Stati membri a sostegno della ricerca e sviluppo, ossia delle loro politiche pubbliche dirette (sussidi diretti e incentivi fiscali) nel contesto delle condizioni-quadro prestabilite. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea Direzione generale degli affari economici e finanziari, All´attenzione di Fabienne Ilzkovitz, Bu-1 02/174, B-1049 Bruxelles , Fax: +32-2 299 3502 Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=130482-2006 .  
   
   
STANCA: “IL GOVERNO NON DISPERDA QUANTO DI BUONO È STATO FATTO”  
 
Roma, 5 luglio 2006 - L’ex ministro per l’Innovazione le tecnologie ha presentato due interrogazioni parlamentari per conoscere lo stato dell’arte sulle iniziative avviate con successo nella scorsa legislatura per sostenere l’alfabetizzazione informatica di tutti gli italiani. “È mia intenzione, così come di tutta la Casa delle Libertà, vigilare perché non venga disperso il patrimonio di quanto è stato fatto nel corso della precedente legislatura. Grazie a molte delle iniziative avviate dal Governo Berlusconi, gli italiani hanno ricevuto benefici tangibili che hanno il diritto di continuare a ricevere”. Lo ha detto il senatore di Forza Italia, Lucio Stanca, in occasione della presentazione di due interrogazioni parlamentari al neo ministro per la Funzione Pubblica e l’Innovazione nella Pa, Luigi Nicolais. Il senatore Stanca, in particolare, chiede di conoscere dal ministro Nicolais quale siano le intenzioni del governo relativamente a due iniziative per l’alfabetizzazione informatica degli italiani – “Vola con Internet-pc ai giovani” e “Vai con Internet-pc alle famiglie”. “Vola con internet-Pc ai giovani, promossa dal Governo nel 2003” - si legge nell’interrogazione - “attraverso il contributo di 175 euro per ogni beneficiario (e di altri 100 per l’acquisizione di competenze informatiche di base), ha favorito l’acquisto di computer da parte di oltre 100 mila sedicenni che hanno aderito all’iniziativa nelle edizioni del 2003 e del 2004, mentre il contributo per chi ha compiuto 16 anni nel 2005 è tuttora disponibile ed ha presentato nella Xiv legislatura un’adesione in linea con le precedenti edizioni del programma”. Stanca, in particolare, domanda chiarimenti sulle modalità di attuazione dell’iniziativa: “Essendo prevista l’erogazione del contributo anche per i giovani che compiranno 16 anni nel 2006”, si legge, “come stabilito dal decreto dell’8 marzo 2006, per i beneficiari costituisce titolo di legittimazione per il conseguimento dell’incentivo la lettera loro trasmessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la quale vengono illustrate le finalità del progetto e viene loro attribuito un numero di identificazione personale (“Pin”)”. “Al contrario”, prosegue il testo, ”come riportato sul sito del Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie - ‘differentemente dalle edizioni precedenti’ - i ragazzi nati nel 1990 possono munirsi del Pin, indispensabile per ottenere il bonus, semplicemente connettendosi ad internet ed al sito del Dipartimento. Per questo”, conclude Stanca, “si chiede di conoscere le motivazioni che hanno portato alla cancellazione dell’invio delle lettere, limitando di fatto la capillare diffusione dell’iniziativa, quali siano le attività volte ad adeguare un’ampia di informazione per tutti i potenziali beneficiari e i dati sinora verificati di adesione al progetto “Vola con Internet-pc ai giovani” per i nati nel 1990 ed operativo dal 5 aprile 2006”. Le azioni del Governo per ridurre il divario digitale e l’accesso alle nuove tecnologie delle famiglie italiane meno abbienti, sono invece al centro della seconda interrogazione al ministro Nicolais: l’iniziativa “Pc alle famiglie, riservato ai cittadini con un reddito inferiore ai 15mila Euro,” si legge, “nasce nel 2004 dall’esigenza di favorire l’accesso alle nuove tecnologie anche alle famiglie meno abbienti, prevenendo così pericolose forme di emarginazione. Il progetto, attivo dal settembre del 2004 al giugno del 2005 e che concedeva un bonus di 200 euro per l’acquisto di un computer, ha visto l’adesione di quasi 143mila contribuenti (di cui il 70 per cento al Sud), tanto da prevedere per l’anno in corso (decreto 7 marzo 2006), una nuova edizione con un fondo di 9,5 milioni di Euro”. Il decreto approvato”, prosegue Stanca, “prescrive che il contributo sia erogato entro un anno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ebbene, essendo questa avvenuta lo scorso 12 giugno, chiediamo al ministro di rendere note quali siano le iniziative poste in essere per attuare con efficacia e tempestività il progetto ‘Pc alle famiglie’, se sia stata avviata concretamente la fase di erogazione del contributo e quali siano le attività previste per far conoscere l’iniziativa al più ampio numero di beneficiari dell’agevolazione”. .  
   
   
INDAGINE R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE A MARZO 20064 – LUGLIO 2006.  
 
Milano, 5 luglio 2006 - Si tratta di un´indagine che ha per oggetto le società taliane costituenti l´indice di Borsa dei principali titoli. Www. Mbres. It .  
   
   
UNIPOL ASSICURAZIONI S.P.A.: PRECISAZIONI IN MERITO A NOTIZIE DIFFUSE A MEZZO STAMPA  
 
 Bologna, 5 luglio 2006 - In relazione ad articoli apparsi in questi giorni su organi di stampa nei quali si ipotizzano accordi ed operazioni finanziarie tra il Gruppo Unipol e le Banche di Credito Cooperativo o loro Istituti, Unipol precisa che si tratta di notizie prive di fondamento. Il Gruppo Unipol, come ripetutamente dichiarato dal Presidente e dall’Amministratore Delegato, è impegnato nella definizione del proprio Piano di sviluppo triennale, che sarà presentato al Mercato entro il mese di settembre, previa approvazione del Consiglio di Amministrazione. . .  
   
   
ASTALDI-GHELLA-IMPREGILO: FIRMATO CONTRATTO DA 825 MILIONI DI DOLLARI IN VENEZUELA  
 
Roma, 5 luglio, 2006 - Il raggruppamento di imprese formato con quote paritetiche del 33,33% da Astaldi, Ghella e Impregilo ha firmato con l’Istituto Autonomo delle Ferrovie della Repubblica Bolivariana del Venezuela (Iafe) un contratto del valore di 825 milioni di dollari per la progettazione e costruzione di 7 stazioni ferroviarie, 2 interporti, 2 officine per la manutenzione dei treni e per la posa in opera dei binari della linea ferroviaria Puerto Cabello-la Encrucijada, già in avanzato corso di realizzazione da parte dello stesso raggruppamento di imprese. La firma consente l’avvio immediato di una prima tranche dei lavori nell’ambito di un contratto aggiuntivo del valore complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari. Il nuovo contratto consegue l’esercizio, effettuato nei mesi scorsi da Iafe, dell’opzione prevista dal precedente contratto per la realizzazione delle opere civili della linea ferroviaria Puerto Cabello-la Encrucijada. .  
   
   
INNOVAZIONE E PROGRESSO TECNICO: BENEFICI SENZA RISCHI?  
 
Bruxelles, 5 luglio 2006 - Una conferenza dal titolo "Innovazione e progresso tecnico: benefici senza rischi?" si terrà dall´11 al 13 settembre a Lubiana (Slovenia). L´iniziativa offrirà l´opportunità di condividere le conoscenze in materia di valutazione, gestione e comunicazione dei rischi in Europa e metterà in evidenza i rischi industriali, l´innovazione e il progresso tecnico. Una tavola rotonda affronterà le questioni più comuni in materia di rischio per l´industria e le autorità pubbliche. Http://sra-e-2006. Ijs. Si/ .  
   
   
I RISULTATI DEL PROGRAMMA REGIONALE PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE A BOLOGNA  
 
Bologna, 5 luglio 2006 – 350 ricercatori, di cui 106 nuovi, al lavoro nei laboratori di ricerca industriale bolognesi, 141 progetti di ricerca industriale delle imprese e 13 nuove aziende provenienti dai risultati della ricerca avviate nel capoluogo. Sono i primi frutti del Prriitt, il Programma Regionale per la Ricerca Industriale, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, a Bologna, città che concentra l’alta tecnologia della regione. Se il bando per le imprese ha all’attivo 529 progetti ammessi al finanziamento, ben 141 riguardano infatti Bologna a cui sono andati 26 dei 92,2 milioni di euro di contributo regionale. Si tratta di progetti del valore complessivo di 66,2 milioni di euro, sui 235,2 milioni di euro del totale dei progetti regionali, che hanno reso possibile l’assunzione di 300 nuovi giovani ricercatori nelle imprese bolognesi. Tra le 141 imprese che hanno avviato nuovi progetti di ricerca figurano le più importanti e significative industrie bolognesi (tra cui Datalogic, Arcotronics, Magneti Marelli, Ducati, Gd, Sacmi, Micro-vett) che hanno attivato partnership con i laboratori della rete regionale per la ricerca. “Si è mosso un passo concreto per realizzare a Bologna quelle strutture per la ricerca industriale e l’innovazione che ne facciano un polo d’eccellenza”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli, nel corso della conferenza stampa per illustrare i centri e i laboratori della Rete regionale per l’Alta tecnologia, avviati nel capoluogo della regione, che saranno presentati nel corso del convegno “Le vie per l’innovazione a Bologna”, in programma domani. “Ieri, insieme agli assessori provinciali Meier e Rebaudengo - ha aggiunto Campagnoli - ho incontrato le organizzazioni sindacali per discutere del quadro e della gestione delle situazioni di crisi e ristrutturazione industriale del territorio provinciale. Abbiamo concordato un appuntamento a tempi ravvicinati per esaminare tutto il quadro e condiviso l’opinione che si debba puntare decisamente su tutto ciò che può cambiare, innovare e sviluppare il sistema produttivo. Ora, quindi, si deve proseguire nella strada intrapresa e lavorare anche perché a Bologna siano edificate strutture dedicate alla ricerca e all’innovazione”. La Rete Alta Tecnologia, una vera e propria rete di 57 strutture espressamente dedicate alla ricerca industriale e al trasferimento tecnologico, sotto le due torri conta 13 dei 27 laboratori regionali di ricerca, 11 dei 24 Centri per l’innovazione, 2 dei 6 parchi per l’innovazione dell’Emilia-romagna. Le principali tematiche di ricerca industriale sviluppate dai laboratori della rete a Bologna riguardano l’automazione industriale, le nanotecnologie che trovano applicazioni importanti nel settore del packaging e della microelettronica, l’elettronica applicata alla meccanica specializzata. Si sono inoltre aperte iniziative nel settore delle scienze della vita, in quello dell’energia e dell’ambiente, e nel settore delle costruzioni. I risultati del Prriitt in provincia di Bologna e le azioni di sistema per promuovere nuova domanda e nuova offerta di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico saranno domani pomeriggio al centro del convegno “Le vie per l’innovazione a Bologna” che si svolgerà all’interno del Museo del patrimonio industriale in via della Beverara, 123. Oltre agli assessori alle Attività produttive di Regione e Provincia di Bologna, Duccio Campagnoli e Pamela Meier, sarà presente il pro rettore vicario dell’Università di Bologna, Luigi Busetto. Il seminario ospiterà anche una tavola rotonda con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali. .  
   
   
LAVORO TRAMITE AGENZIA E REGOLAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO: IL CASO ITALIANO NEL CONTESTO INTERNAZIONALE. FLESSIBILITÀ E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE: UN SOGNO O UN’OPPORTUNITÀ?  
 
 Modena, 5 luglio 2006 - Il 4 Luglio a Modena si è svolto il convegno organizzato da Fondazione Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Adapt e Randstad Italia Spa. All’apertura dei lavori Marco Ceresa Ad Randstad Italia Spa e Michele Tiraboschi direttore del Centro Studi Marco Biagi, sono intervenuti Prof. Roger Blanpain dell’Università di Leuven, Olga Rymkevitch, Marouane Achguiga e Silvia Spattini dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La riforma del mercato del lavoro ha introdotto molte novità e ampliato gli spazi di azione delle agenzie per il lavoro rispetto alla normativa precedente, modificandone anche il ruolo che giocano nell’attività di collocamento sui moderni mercati del lavoro, in particolare per le fasce deboli, e in ottica di maggiore competitività per il sistema imprenditoriale. Una delle novità più dibattute è stato sicuramente lo staff leasing del quale è stata messa in dubbio la possibilità di trovare uno spazio di applicazione sul nostro mercato nazionale. Ma la flessibilità rimane soltanto un obiettivo dichiarato? Per rispondere anche a questo quesito abbiamo coinvolto, per un confronto sul tema persone appartenenti a tre categorie differenti al fine di valutare i diversi punti di vista: il lato pratico di chi per lavoro fa somministrazione realizzando l’incontro domanda/offerta, il lato teorico di chi studia la normativa che regola il mercato del lavoro e un soggetto esterno al nostro mercato per avere un giudizio a livello comparato tra sistema nazionale e sistemi normativi comunitari e internazionali. Queste le dichiarazioni in attesa dell’inizio del dibattito di martedì prossimo per discutere il ruolo delle Agenzie per il Lavoro. Secondo Leo Lindelauf, membro del Cda Randstad Holding nv, “Per molti, il settore del lavoro flessibile è la porta attraverso la quale i lavoratori senza occupazione riescono ad entrare nel mondo del lavoro. In Randstad, a livello mondiale, i nostri 14. 450 dipendenti offrono lavoro ogni giorno a 265. 100 persone presso circa 75. 000 clienti. La nostra missione è quella di essere riconosciuti tra i leader mondiali nel matching tra la domanda e l´offerta di lavoro e nei servizi per le risorse umane. Questa mission include trovare lavoro per i lavoratori svantaggiati e per i lavoratori disoccupati. Noi lavoriamo in partnership con il Governo, le associazioni no profit, gli enti pubblici e gli enti che si occupano di previdenza sociale per aiutare i lavoratori svantaggiati e i disoccupati a (re) integrarsi nel mondo del lavoro. " Per valutare l’esperienza del gruppo in Italia si è interpellato direttamente Marco Ceresa, Amministratore Delegato Randstad Italia Spa, che seguendo una linea coerente con la casa madre secondo una strategia di gruppo comune, afferma che: “Randstad Italia ha intenzione di porre sempre più attenzione alle persone che hanno difficoltà a entrare o rientrare senza assistenza nel mondo del lavoro. In qualità di Agenzia per il Lavoro ritengo che ci sia stato affidato un compito molto qualificante oltre che di grande responsabilità nello scenario del mercato del lavoro. Le nostre esperienze all´estero, con particolare riferimento alla nostra casa madre Olandese e ai paesi del Nord Europa, peraltro confermano che il percorso intrapreso è senz´altro lungo e faticoso, ma anche pieno di successi e di soddisfazioni personali e professionali". Secondo il Prof. Roger Blanpain, dell’Università di Leuven in Belgio, se è vero che siamo parte di un’economia globale guidata dall’informazione, dal rapido mutamento tecnologico, dalla competizione e dalla flessibilità è naturale che ne risulti un mercato del lavoro diversificato; accettando questa tesi, ne consegue che le Agenzie per il lavoro svolgono un ruolo essenziale verso la realizzazione della piena occupazione. “La flessibilità sicura è uno degli obiettivi da raggiungere, ma nessuna opportunità di impiego può essere tralasciata. Le agenzie per il lavoro, infatti, sono riconosciute come attori positivi del mercato del lavoro; esse rappresentano un ottimo ponte per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro che si tratti di semplice selezione, accesso ad un impiego stabile o sostegno all’integrazione delle fasce deboli. I lavoratori a tempo determinato sono a tutti gli effetti assunti dalle agenzie per il lavoro e godono degli stessi diritti e garanzie dei lavoratori a tempo indeterminato” Il professor Blanpain inoltre pone l’accento sullo Staff Leasing per la realizzazione della flessibilità. Egli sostiene che “questo istituto avrà sicuramente un futuro; io credo fermamente nella codatorialità dei rapporti di lavoro. Quindi l’esternalizzazione può veramente diventare un fattore competitivo essenziale per le imprese e per dotare il sistema della necessaria flessibilità che incidendo positivamente sull’efficienza e l’economicità dell’attività si rivela capace di attrarre e mantenere gli investimenti esteri. E le risorse umane in che modo vengono influenzate da queste scelte? In merito, queste sono le considerazioni del Prof. Michele Tiraboschi, Direttore del Centro Studi Internazionali e Comparati Marco Biagi: “Per ridare effettività - e credibilità - alle regole del diritto del lavoro che governano i processi di esternalizzazione, la scelta del legislatore è stata quella di affidare alle parti sociali e soprattutto a chi sta in azienda un quadro di regole duttili e concretamente esigibili, la cui concreta implementazione è rimessa al responsabile della gestione del personale, in funzione di ragioni tecniche, organizzative o produttive, e nel rispetto della normale dialettica sindacale. Aumenta così la possibilità per le imprese di ricorrere legittimamente al mercato esterno e, conseguentemente, di ripensare in profondità i modelli organizzativi del lavoro nella convinzione - propria anche delle istituzioni comunitarie - che solo governando il cambiamento in atto è possibile mantenere e sviluppare il capitale umano di un determinato sistema produttivo. Anche in tema di esternalizzazioni la Legge Biagi ci consegna ora un vero e proprio diritto delle risorse umane che vede nelle regole del lavoro non più un arido corpus normativo, patrimonio di pochi adepti, ma piuttosto uno strumento al servizio dei lavoratori e delle imprese in linea con la più recente evoluzione dei modi di lavorare e produrre che fanno del fattore personale il centro della sfida della competitività. Nella convinzione che solo governando i processi normativi reali - e non mediante vincoli e divieti insostenibili, che poi alimentano pratiche contra legem - si garantisce concretamente la qualità del lavoro e l´investimento nella persona come fattore competitivo e dunque capitale dell´impresa. ” .  
   
   
L´EUROPA LEADER MONDIALE NELL´ENERGIA EOLICA  
 
Bruxelles, 5 lugli o2006 - Secondo i dati resi noti dallo Earth Policy Institute (Epi), la capacità di generare energia eolica a livello globale è cresciuta del 24 per cento nel 2005 raggiungendo un totale di 59. 100 megawatt. L´europa è leader di tale crescita globale nell´energia eolica, potendo contare su una capacità installata di 40. 500 megawatt, pari ai due terzi circa del totale mondiale e sufficiente a soddisfare le esigenze di oltre 40 milioni di persone. Il vento, con un tasso di crescita annuale del 29 per cento negli ultimi dieci anni, è la fonte di energia a crescita più rapida, seguita da quella solare fotovoltaica (26 per cento) e a distanza maggiore dai combustibili fossili quali il carbone, che presentano una crescita annuale del 2,5 per cento. L´energia eolica fornisce il tre per cento dell´elettricità europea, un dato che negli auspici dell´associazione europea dell´energia eolica (European Wind Energy Association - Ewea) dovrebbe raggiungere il 23 per cento entro il 2030. Il paese più vicino al conseguimento di tale obiettivo è la Danimarca, che ricava già il 20 per cento della propria elettricità dall´energia eolica ed è leader mondiale per quanto riguarda le installazioni offshore per l´energia eolica. Secondo l´Ewea, l´Europa dispone di risorse eoliche sufficienti a soddisfare le richieste energetiche di tutti gli Stati che la compongono. Per quanto riguarda il resto del mondo, la disponibilità a intermittenza del credito fiscale per la produzione di energia eolica (Ptc) ha comportato per numerosi anni una crescita incostante negli Stati Uniti. Tuttavia, la recente estensione per due anni del Ptc ha consentito al settore statunitense dell´energia eolica di programmare l´installazione nel 2006 del 25 per cento di capacità in più rispetto al 2005. L´india è attualmente leader per l´energia eolica tra i paesi asiatici ed è il quarto paese a livello mondiale dopo Germania, Stati Uniti e Spagna con una capacità di 4. 400 megawatt. In Cina, la nuova legge sulle energie rinnovabili offre incentivi fiscali e sussidi per l´energia eolica allo scopo di creare una capacità eolica di 30. 000 megawatt entro il 2010. L´attuale produzione nel paese è di 1. 260 megawatt. Secondo l´Epi, la ragione principale della diffusione dell´energia eolica a livello mondiale è la crescente sofisticatezza tecnologica. Le moderne turbine sono più alte e hanno pale più lunghe rispetto a quelle di 20 anni orsono; ciò consente loro di produrre una quantità di energia fino a 200 volte superiore. I miglioramenti tecnologici hanno inoltre contribuito a ridurre il costo dell´energia eolica da 0,30 euro per kilowattora nella metà degli anni ottanta agli attuali 0,03 euro nelle zone più propizie. Altri fattori che contribuiscono alla riduzione dei prezzi sono le economie di scala nella produzione dei componenti delle turbine eoliche e la diminuzione dei costi di finanziamento dei progetti nel settore. Inoltre, 48 paesi hanno adottato leggi e regolamenti tesi a promuovere la crescita delle fonti di energia rinnovabili. L´epi specifica che se i costi ambientali, sociali e di altro tipo fossero contabilizzati nel costo dell´elettricità, l´energia eolica risulterebbe in realtà più economica dell´energia derivata dai combustibili fossili. Inoltre, l´energia eolica garantisce una sicurezza energetica a lungo termine. I dati sono stati raccolti dall´Epi nell´ambito della sua serie dedicata agli "Indicatori eco-economici" utilizzata per individuare le principali tendenze riguardanti il progresso verso un´eco-economia. Http://www. Earth-policy. Org/index. Htm .  
   
   
HERA S.P.A.; PRECISAZIONI  
 
Bologna, 5 luglio 2006 - In merito all’intervista rilasciata ieri a un quotidiano da Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, l’Azienda precisa che il nuovo Piano Industriale 2006-2009 è ancora in fase di elaborazione, i suoi contenuti in fase di definizione, e sarà presentato a breve agli organi societari e successivamente al mercato. In via di previsione, per quel che riguarda i risultati attesi dal Gruppo nel 2006, il Mol dovrebbe risultare in linea con le stime degli analisti che si collocano al di sopra dei 420 milioni di Euro, mentre gli investimenti operativi dovrebbero attestarsi a circa 1,4 miliardi di Euro nel periodo 2006-2009, di cui 465 milioni di Euro nel 2006. .  
   
   
CRESCE LA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA PER CONTRASTARE L’AFA. ROCKWOOL RISPONDE: UN MAGGIOR ISOLAMENTO DELL’INVOLUCRO ABITATIVO RIDUCE NON SOLO LA TEMPERATURA MA ANCHE LA BOLLETTA!  
 
Milano, 5 luglio 2006 - L’italia sta soffrendo un caldo torrido e un’elevata percentuale di umidità che fa percepire un calore ben superiore a quello indicato dai termometri. In queste condizioni non si può proseguire nelle attività di tutti i giorni – dal lavoro al riposo notturno – senza climatizzare gli ambienti. Ma in che modo possiamo rispondere al record di consumi che porta a un picco elettrico tale da farci correre il solito rischio di black out? Spegnere i condizionatori non rappresenta la soluzione; e allora perché non progettare delle case che ci proteggano non solo dal freddo ma anche dal caldo? Rockwool spiega come il punto centrale del problema sia l’involucro degli edifici: è questo, infatti, l’elemento fisico di mediazione tra ambiente esterno e interno; quella parte della casa che ci separa e protegge dai 40° tropicali o più. L’involucro ha infatti la funzione di trasformare e ridurre i segnali fisici di tipo termico (calore), acustico (rumore) e luminoso (luce) provenienti dall’esterno. Per attenuare tali fattori è necessario isolare l’edificio in modo corretto avvalendosi della lana di roccia; l’utilizzo di questo materiale naturale permette, infatti, di ridurre l’energia (calore) che attraversa l’involucro e grazie alla sua massa contribuisce all’inerzia termica della copertura. Grazie a un corretto isolamento, il calore incontra una barriera che ne ostacola il passaggio, riducendo così i carichi termici da smaltire all’interno dei nostri edifici. I risultati sono notevoli e concatenati: maggior comfort interno - inferiore utilizzo dei condizionatori per raffreddare l’ambiente - meno energia sprecata – bolletta meno cara - minore inquinamento. In breve, una soluzione duratura con molteplici conseguenze positive. L’importanza dell’isolamento per garantire il comfort termico interno riducendo i consumi per la climatizzazione è stato evidenziato anche dal Progetto Passive On (www. Passive-on. Org), il progetto di ricerca e diffusione patrocinato dal programma europeo Save Intelligent Energy, che mira alla promozione di case passive nei climi caldi. “I benefici di un buon isolamento non vanno sottovalutati. La lana di roccia infatti ci consente di ripararci non solo dal freddo ma anche dal caldo torrido che ormai attanaglia le nostre città” afferma Paolo Guanzani, Marketing Manager di Rockwool Italia. “Con delle semplici accortezze nella fase di costruzione nel caso di nuovi edifici, oppure durante la loro ristrutturazione, potremmo migliorare il nostro comfort abitativo e allo stesso tempo ricevere una bolletta dell’energia elettrica più bassa, attenuando anche il livello di inquinamento; sono infatti gli edifici i maggiori consumatori di energia e anche la maggior fonte di inquinamento da Co2”. .  
   
   
LARIO E TICINO, INTESA CON WWF PER CORRIDOI "ECOLOGICI" PROGETTO PILOTA ITALO-SVIZZERO PER TUTELARE LA "BIODIVERSITÀ" DI QUESTE ZONE  
 
Milano, 5 luglio 2006 - Studiare la creazione di due "corridoi" ecologici, quello del fiume Ticino e quello del Sottocenerino svizzero-Colline comasche-Alto Lario, fra la Provincia di Como e il Canton Ticino, per tutelare la biodiversità di queste zone, cioè quell´insieme di piante e animali (e del loro processo evolutivo) che le caratterizzano dal punto di vista dell´ambiente. E´ questo l´obiettivo del Protocollo siglato dall´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Domenico Zambetti, e dal presidente del Wwf Italia, Fulco Pratesi. "Si tratta - ha detto l´assessore Zambetti - di un progetto pilota, il primo che il Wwf firma con una Regione, con il quale si pone un ulteriore tassello nella difesa dell´ambiente in Lombardia, il cui 25% del territorio risulta già protetto". "Con questo atto, che impegna Regione e Wwf per i prossimi due anni - ha aggiunto Zambetti - abbiamo raggiunto anche l´obiettivo di stabilire una forte collaborazione tra le parti per la creazione dell´area tra il Sottocenerino svizzero, le Colline comasche e l´Alto Lario. Un´area transnazionale con una alta concentrazione di biodiversità che i due contraenti concordano di sviluppare con un piano di azione condiviso con le realtà locali". Da parte sua il presidente di Wwf Italia, Fulco Pratesi, ha ribadito la validità dell´accordo e ha riconosciuto alla Regione Lombardia, prima tra le Regioni dell´arco alpino, le forti motivazioni che l´hanno spinta a costruire una rete ecologica regionale. "Il Wwf - ha detto Pratesi - ha individuato 24 aree su scala panalpina, 10 di queste interessano il territorio italiano e 4 si trovano in Lombardia, tra queste, oltre al Sottocenerino-colline comasche-Alto Lario, una serie di biocorridoi, tra cui il più importante è il corridoio fluviale del Ticino". .  
   
   
WORKSHOP: ORSO DELLE ALPI: ESPERTI DI VARI PAESI AL LAVORO IERI AL CASTELLER PER DEFINIRE LE FUTURE INTESE INTERNAZIONALI  
 
Trento, 5 luglio 2006 - Un primo passo per arrivare alla stesura di protocolli internazionali e transfrontalieri per la gestione congiunta dell’orso bruno nell’arco alpino, così da evitare che episodi come quello dell’abbattimento di Jj1 (o “Bruno”) non debbano ripetersi: questo il senso dell’incontro di lavoro organizzato 4 luglio 2006 dal Ministero italiano dell’ambiente e tutela del territorio (Direzione Protezione della natura-Divisione Protezione della flora e della fauna) al Casteller di San Rocco di Villazzano, presso Trento, in collaborazione con il Dipartimento Risorse forestali e montane della Provincia autonoma di Trento, presenti delegazioni di Francia, Austria, Germania, Svizzera, di alcuni governi locali (oltre a Friuli e Lombardia, Trento e Bolzano, la Baviera, la Carinzia, il Tirolo), del Wwf austriaco (che ha compiti gestionali) e dell’Unione europea (un commissario del comparto Natura e biodiversità). Si è trattato non di un incontro politico, ma tecnico, visto anche che era stato convocato prima dell’abbattimento dell’orso trentino in Germania: un incontro però – a detta di Pier Luigi Fiorentino, dirigente generale della Divisione flora e Fauna del Ministero dell’Ambiente del Governo italiano - di grande importanza, che ha consentito ai responsabili della gestione dell’orso dei vari paesi coinvolti di cominciare a confrontarsi su tematiche quali il monitoraggio, i protocolli di gestione (“collaraggio”, banca dati, eventuali cattura dell’animale e così via) nonché di definire in linee generali i possibili accordi futuri fra i diversi soggetti dell’arco alpino. L’incontro si è aperto con i saluti del responsabile del Dipartimento risorse forestali e montane della Provincia autonoma di Trento Romano Masé che, senza naturalmente entrare nel merito delle polemiche di questi giorni sull’abbattimento di Jj1, ha sottolineato però come questa vicenda mostri che il progetto Life Ursus ha bisogno di fare un ulteriore passo in avanti, uscendo dai confini italiani e coinvolgendo anche gli altri paesi europei come quelli presenti oggi al Casteller. “Le esigenze emerse – ha riepilogato Masé – sono dunque due: da un lato, dar vita ad un raccordo internazionale sempre più stretto fra tutti gli attori coinvolti nel progetto di ripopolamento dell’orso nell’arco alpino; dall’altro, lavorare sulla formazione e soprattutto sull’informazione riguardante il rapporto uomo-orso ed in generale il rapporto uomo-natura. I protocolli infatti sono sì importanti, ma se poi non c’è consapevolezza nel tessuto sociale non si raggiunge alcun risultato. “Il progetto Life Ursus – ha concluso Masé – dimostra però che se c’è la volontà di gestirla, la convivenza fra uomo e orso è possibile anche in un ambiente fortemente antropizzato. In questo senso, ribadiamo la piena disponibilità sia della Provincia autonoma di Trento sia del Parco Adamello-brenta a collaborare con tutti coloro che sono interessati a portare avanti questa significativa esperienza”. Il rappresentante del Ministero all’ambiente italiano Pier Luigi Fiorentino ha ipotizzato la stesura di un accordo simile a quello già raggiunto per la gestione del lupo nelle Alpi. “L’italia - ha aggiunto – riguardo all’orso può portare al tavolo del confronto la sua esperienza con il protocollo Pacobace che ha visto coinvolti il Ministero dell’Ambiente, l’Istituto nazionale per la conservazione della fauna selvatica, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Regioni Lombardia, Veneto e Friuli. “Domani – ha aggiunto Fiorentino – sarà firmato anche un nuovo, importante Protocollo per la tutela dell’orso bruno marsicano in Abruzzo: anch’esso, sulla falsariga di quanto messo a punto per la gestione dell’orso bruno nelle Alpi, vede coinvolti i vari attori scientifici e politico amministrativi, dal Governo alle regioni agli enti locali fino alle università e agli istituti di ricerca che seguono la problematica”. Nel corso dei lavori, protrattisi fino al tardo pomeriggio, i tecnici trentini hanno presentato l’organizzazione esistente sul nostro territorio in merito soprattutto a prevenzione dei danni, monitoraggio e gestione delle emergenze collegate alla presenza dell’orso. L’approccio trentino ha suscitato molto interesse nelle delegazioni degli altri paesi così come degli altri enti territoriali interessati. I rappresentanti del ministero dell’ambiente tedesco e della Baviera hanno invece spiegato le ragioni che hanno portato all’abbattimento dell’orso trentino. Il comportamento dell’animale è stato descritto come estremamente confidente nei riguardi dell’uomo (con frequenti ingressi nei centri abitati); peraltro in un primo momento la decisione che era stata assunta era quella di procedere alla cattura dell’orso. In seguito, e operando in stretto contatto con consulenti austriaci (e avendo come punto di riferimento i protocolli in vigore in Austria) si è deciso per l’abbattimento. Da parte italiana non sono state espresse in questa sede particolari osservazioni critiche sull’evento, quanto piuttosto rammarico per la perdita dell’animale. In chiusura dei lavori, è emersa una generale convergenza da parte di tutte le delegazioni presenti sulla necessità di trovare un più forte raccordo internazionale. Sul piano politico, il Ministero per l’ambiente italiano promuoverà un’azione in questo senso verso i ministeri di Svizzera, Francia, Austria e Germania. Verrà anche perseguito un raccordo a livello tecnico-operativo con la stesura e la sottoscrizione di protocolli comuni, affinché le decisioni in futuro vengano prese in via condivisa. .  
   
   
POLONIA, CONFERENZA TRIPL-E DOSE  
 
Bruxelles, 5 luglio 2006 - Il 21 e 22 settembre a Cracovia (Polonia) avrà luogo un´iniziativa a sostegno del progetto Tripl-e Dose organizzata dall´Istituto di ricerca tecnologica fondamentale presso l´Accademia polacca delle scienze, dal Punto di contatto nazionale per il Sesto programma quadro (6Pq) in Polonia e dall´Università Jagellona. L´obiettivo dell´iniziativa, dal titolo "Days Of Socio-economy: Education, Employment, Europe" (Giornate di socioeconomia: Istruzione, Occupazione, Europa), è promuovere i progetti e le iniziative del programma quadro, in particolare presso gli istituti e i datori di lavoro del settore dell´istruzione. La prima giornata prevede dieci seminari le cui conclusioni saranno pubblicate nel corso della seconda giornata. Si terrà inoltre una sessione che anticipa l´avvento del Settimo programma quadro (7Pq). Ci saranno opportunità di stabilire contatti e avrà luogo una sessione poster. Http://www. Kpk. Gov. Pl/triple/ .