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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Maggio 2007
9 MAGGIO, FESTA DELL´EUROPA UNO SPECIALE, MOLTO SPECIALE  
 
Milano, 3 maggio 2007 - Un numero speciale sul prossimo 9 maggio, Festa dell´Europa. È quello che offre "Le Dodici Stelle" ai suoi lettori questa settimana per ricordare tutti gli appuntamenti istituzionali, le giornate "porte aperte", le iniziative organizzate in Italia per la Giornata dell´Europa. Un´occasione per riflettere sull´Europa in modo gioioso e partecipato, ma anche serio. Le molte iniziative organizzate puntano infatti ad un coinvolgimento emotivo di giovani, studenti, docenti, del grande pubblico con concerti, rappresentazioni artistiche, ma anche con seminari più seri e scientifici. Tutte cose importanti per alimentare la memoria storica di un progetto di pace e di prosperità come quello europeo. Un progetto che ha bisogno continuamente di essere rinnovato, oggi con un testo costituzionale che rafforzi i legami e la trasparenza tra la società civile europea e le istituzioni comunitarie. Nel Nord d´Italia, da est ad ovest si moltiplicheranno gli eventi per sottolineare come i principi fondanti della costruzione comunitaria, come la solidarietà, abbiano svolto un ruolo importante e continueranno a svolgere per rendere ancora più prospero e più democratico il nostro Continente. Insomma, un´occasione speciale per un momento speciale! Buona Festa dell´Europa a tutti. Roberto Santaniello, Rappresentanza a Milano. .  
   
   
UN LIBRO VERDE SUL FUTURO DEI SERVIZI FINANZIARI AL DETTAGLIO LA COMMISSIONE EUROPEA ESPONE LA SUA VISIONE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2007 - La Commissione europea ha pubblicato un Libro verde in cui espone la sua visione della politica futura dell´Ue in materia di servizi finanziari, ovvero di prodotti finanziari quali conti bancari, prestiti, ipoteche, investimenti e assicurazioni forniti a singoli consumatori. La finalità del Libro verde è consentire alla Commissione di comprendere in modo più approfondito i problemi cui devono far fronte i consumatori e l´industria in questo settore, in modo da poter stabilire gli obiettivi fondamentali da perseguire ed individuare i settori in cui potrebbero essere necessari ulteriori lavori. Il Libro verde è un contributo importante al riesame del mercato interno che la Commissione sta attualmente realizzando per accertarsi che le sue politiche siano adeguate al 21° secolo. La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni sul Libro verde entro il 16 luglio 2007. Il commissario per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy, ha affermato: "Vogliamo creare un vero mercato unico per i servizi finanziari al dettaglio e apportare ai consumatori europei una serie di benefici tangibili: prodotti di qualità che soddisfino le loro esigenze, maggiore fiducia nei prodotti e nei servizi offerti e una migliore informazione e consulenza su cui possano basare le loro scelte. Invito tutti ad esprimere il proprio parere sul modo migliore per raggiungere questi obiettivi". I servizi finanziari al dettaglio costituiscono una parte essenziale della vita quotidiana dei cittadini Ue. Tuttavia, nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi anni, gli studi indicano che l´integrazione dei servizi finanziari al dettaglio non ha ancora raggiunto il proprio potenziale e che la concorrenza appare insufficiente in taluni settori, il che impedisce ai consumatori di beneficiare pienamente del mercato unico. Basandosi sul Libro bianco della Commissione sui servizi finanziari, sui risultati dell´inchiesta settoriale della Commissione in materia di servizi bancari al dettaglio e sulla relazione intermedia sull´assicurazione destinata alle imprese, il Libro verde sui servizi finanziari al dettaglio definisce gli obiettivi fondamentali della politica della Commissione nel settore dei servizi finanziari al dettaglio, presenta più dettagliatamente le azioni necessarie affinché gli utenti possano beneficiare dei vantaggi dell´integrazione del mercato finanziario Ue e chiede un feedback alle parti interessate sugli orientamenti dati. La Commissione tenta di promuovere l´integrazione dei mercati dei servizi finanziari soprattutto agendo su tre versanti. In primo luogo, è possibile garantire la fornitura di prodotti che soddisfino le esigenze dei consumatori, offrendo scelta, valore e qualità, tramite mercati aperti regolati adeguatamente e una forte concorrenza. In secondo luogo, la condizione affinché i consumatori europei possano fare le scelte giuste è che abbiano fiducia. A tal fine occorre garantire che i consumatori siano protetti adeguatamente, laddove appropriato, e che i prestatori siano finanziariamente solidi e affidabili. In terzo luogo, è possibile promuovere la fiducia dei consumatori nella ricerca delle offerte più adatte alle proprie necessità, indipendentemente dall´ubicazione del prestatore di servizi finanziari, insegnando loro a prendere le decisioni giuste in funzione della loro situazione finanziaria. A tal fine occorre promuovere l´alfabetizzazione finanziaria, fornire informazioni chiare, appropriate e tempestive, prestare una consulenza di elevata qualità e garantire condizioni eque di concorrenza tra prodotti percepiti come aventi qualità analoghe. La Commissione organizzerà un´audizione il 19 settembre 2007 per trarre le conclusioni dalla consultazione avviata da questo Libro verde e discutere con tutte le parti interessate le iniziative necessarie per creare un mercato interno più efficiente per i servizi finanziari al dettaglio. I risultati del processo di consultazione saranno inclusi nella relazione sul riesame del mercato interno che sarà pubblicata nell´autunno del 2007. Le parti interessate sono invitate a presentare le proprie osservazioni entro il 16 luglio 2007 al seguente indirizzo: markt-retail-consultation@ec. Europa. Eu. I contributi saranno pubblicati nel sito Internet della Commissione, salvo esplicita richiesta contraria. .  
   
   
BIOCARBURANTI, AVANTI TUTTA LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA  
 
 Bruxelles, 3 maggio 2007 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sui biocarburanti nella nuova legislazione sulla promozione delle energie rinnovabili, in cui vengono affrontate alcune questioni fondamentali, e in particolare come raggiungere una quota di biocarburanti pari al 10% e come garantire la sostenibilità ambientale. La consultazione fa seguito alla recente adozione della nuova politica energetica per l’Europa, nella quale sono proposti due obiettivi vincolanti: portare la quota delle fonti energetiche rinnovabili al 20% entro il 2020 e la quota dei biocarburanti nei trasporti al 10%. Scopo della consultazione è aiutare la Commissione a elaborare proposte che consentano di tradurre questi obiettivi in misure legislative. Il commissario Piebalgs ha dichiarato: "I biocarburanti svolgono un ruolo essenziale nel miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento e nella riduzione delle emissioni di gas serra nei trasporti, e nel contempo offrono nuove fonti di reddito a chi dipende dall’agricoltura, sia nell’Unione europea che nei paesi in via di sviluppo. Questi vantaggi non devono però essere controbilanciati da danni ambientali dovuti a un uso scorretto dei terreni o a processi di produzione obsoleti. Per questo motivo sono lieto di annunciare l’avvio della consultazione, che ci aiuterà a definire un programma semplice e concreto, incentrato sulla sostenibilità". La Commissione desidera conoscere l’opinione delle pubbliche autorità, delle imprese, delle organizzazioni non governative e delle altre parti interessate su quattro questioni: Come configurare un sistema per la sostenibilità dei biocarburanti? Come monitorare l’impatto complessivo dei biocarburanti sull’uso dei terreni? Come incoraggiare l’uso dei biocarburanti di seconda generazione? Quali altre azioni sono necessarie per portare la quota dei biocarburanti al 10%? La consultazione rimarrà aperta fino al 4 giugno 2007. .  
   
   
A BREMA L´EUROPA COMPIE UN ULTERIORE PASSO VERSO UNA NUOVA POLITICA MARITTIMA DELL´UE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2007 - Ieri, in serata, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso hanno inaugurato a Brema un´importante conferenza internazionale dedicata al libro verde della Commissione sulla futura politica marittima dell´Europa. Organizzata dalla presidenza tedesca del Consiglio dei ministri dell´Unione europea e dal Land di Brema, la conferenza sarà uno dei momenti clou del processo di consultazione sul libro verde, della durata di un anno. I tre giorni di dibattito riuniranno responsabili politici, imprenditori, scienziati e rappresentanti delle parti interessate provenienti da tutta Europa. Le riflessioni si concentreranno in particolare sul valore aggiunto di una politica marittima europea integrata e sulle modalità per individuare nuove possibilità di sviluppo sostenibile delle regioni costiere, degli oceani e dei mari europei. I partecipanti esamineranno i risultati preliminari del processo di consultazione in corso, e sulle loro conclusioni si baseranno le attività della Commissione e della Presidenza portoghese del Consiglio nel corso del secondo semestre del 2007. Il Presidente Barroso ha commentato: "Il lancio di una politica marittima dell´Ue è stata una delle prime iniziative dell´attuale Commissione. Sono perciò lieto di poterla portare avanti con la cancelliere Angela Merkel e con la futura presidenza portoghese. Gli oceani e i mari delimitano l´Europa, ma la uniscono anche. " Il vicepresidente Jacques Barrot ha commentato: "Il 90% del commercio estero dell´Europa arriva o parte per nave. Una politica marittima integrata contribuirà a riconoscere il ruolo importante del trasporto marittimo nell´economia europea. " Il commissario Borg ha aggiunto: "Il libro verde sulla politica marittima ha suscitato un´eco positiva in tutta Europa. Dopo dieci mesi di intensa consultazione pubblica si può giustamente affermare che esiste un ampio sostegno, per non dire un reale entusiasmo, per le principali idee avanzate. Incoraggiata da tale dibattito, la Commissione presenterà in ottobre un pacchetto di proposte per una nuova politica marittima integrata dell´Unione che toccherà tutti i settori di intervento collegandoli fra loro. " La conferenza si aprirà con una cerimonia e un pranzo ufficiale nel palazzo municipale di Brema, su invito del sindaco e presidente del Senato della Città Libera Anseatica di Brema, Jens Böhrnsen. I discorsi di apertura saranno tenuti dalla cancelliera Merkel e dal presidente Barroso. I lavori della conferenza inizieranno giovedì mattina. I due giorni di dibattito saranno divisi in quattro sezioni tematiche: occupazione e competitività; ricerca e innovazione; responsabilità comune per l´ambiente marino; vita costiera. Il vicepresidente della Commissione europea, Jacques Barrot, e il commissario per la Pesca e gli affari marittimi, Joe Borg, si rivolgeranno ai delegati assieme al ministro federale tedesco per i Trasporti, Wolfgang Tiefensee, e ai ministri di altri Stati membri. La conferenza è preceduta da una serie di manifestazioni collaterali previste per mercoledì, compresa l´inaugurazione di una mostra sulle scienze del mare, a cui parteciperanno il sindaco Böhrnsen, il ministro Tiefensee e il commissario Borg, nonché gruppi di lavoro dedicati alla gestione e alla sorveglianza dei mari, alla biotecnologia marina ("blu"), alle scienze del mare e alla logistica marittima. Pubblicato dalla Commissione nel giugno del 2006, il libro verde sulla futura politica marittima è parte integrante della politica dell´Ue per promuovere lo sviluppo sostenibile nell´Europa del 21° secolo. Il libro verde esplora i potenziali benefici di un approccio olistico all´elaborazione e alla panificazione della politica che consenta di superare l´attuale approccio settoriale alle attività marittime e all´adozione delle decisioni, in modo da massimizzare le sinergie e prevenire i conflitti tra gli utilizzatori. In tal modo, sarà possibile promuovere la crescita e l´occupazione nel settore marittimo, assicurando al contempo la protezione dell´ambiente marino a beneficio di tutti, anche delle generazioni future. L´esercizio di consultazione, uno dei più ampi mai promossi dalla Commissione, si concluderà alla fine del giugno di quest´anno. Finora la partecipazione è stata molto ampia, con 141 contributi scritti ricevuti da un´ampia gamma di regioni costiere, di associazioni professionali, di istituti scientifici e di organizzazioni non governative, nonché da privati cittadini. In tutta Europa sono state organizzate 231 manifestazioni sulle questioni sollevate dal libro verde con il finanziamento delle parti interessate. Numerosi contributi sono stati trasmessi direttamente dalle regioni costiere o tramite i loro organi rappresentativi, quali il Comitato delle Regioni a livello europeo e il Bundesrat tedesco a livello nazionale, il che conferma che il dibattito suscitato dal libro verde costituisce una preoccupazione reale per i cittadini europei, di cui più del 40% vivono in prossimità delle coste. Una volta concluso il processo di consultazione la Commissione presenterà in ottobre una serie di proposte di azione. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: SQUADRE D´INTERVENTO RAPIDO ALLE FRONTIERE UE  
 
 Bruxelles, 3 maggio 2007 - Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza il regolamento che istituisce un meccanismo di assistenza rapida tra gli Stati membri per fare fronte ad afflussi massicci di immigrati illegali alle proprie frontiere. Gli Stati membri dovranno mettere a disposizione del personale che possa essere mobilitato entro cinque giorni. I salari saranno a carico dello Stato di origine della guardia di frontiera, ma gli altri costi saranno sostenuti dall´Agenzia Ue. Approvando con 526 voti favorevoli, 63 contrari e 28 astensioni la relazione di Gérard Deprez (Alde/adle, Be), il Parlamento presenta numerose modifiche alla proposta di regolamento che istituisce un meccanismo per la creazione di squadre di intervento rapido alle frontiere. Essendo state già concordate con il Consiglio, il regolamento potrà essere adottato definitivamente ed entrare rapidamente in vigore. L´aula in precedenza non aveva accolto la proposta della Gue/ngl di respingere il testo. Ai sensi del compromesso, il regolamento istituisce un meccanismo volto a fornire assistenza operativa rapida «per un periodo limitato» allo Stato membro che ne faccia richiesta e che si trovi a fare fronte a «sollecitazioni urgenti ed eccezionali», specie in caso di afflusso massiccio alle frontiere esterne di cittadini di paesi terzi che tentano di entrare illegalmente nel territorio dello Stato membro, attraverso la creazione di squadre di intervento rapido alle frontiere. E´ anche precisato che il regolamento si applica «fatti salvi i diritti dei rifugiati e delle persone che chiedono protezione internazionale, in particolare per quanto riguarda il non respingimento». Composizione e invio delle squadre di intervento rapido In caso di necessità, gli Stati membri sono tenuti a comunicare immediatamente, su richiesta dell´Agenzia Frontex, il numero, i nomi e i profili delle guardie di frontiera del loro pool nazionale che possono mettere a disposizione entro cinque giorni per istituire una squadra di intervento rapido alle frontiere. Potranno sottrarsi a tale obbligo solamente se si trovano a far fronte ad una situazione eccezionale «che incide in misura sostanziale sull´adempimento dei compiti nazionali». Spetterà al consiglio di amministrazione dell´Agenzia, su proposta del direttore esecutivo, decidere a maggioranza dei tre quarti dei suoi membri i profili e il numero totale di guardie di frontiera da mettere a disposizione per le squadre di intervento rapido alle frontiere (pool rapido). La stessa procedura si applica per eventuali successive modifiche dei profili e del numero totale delle guardie di frontiera del pool rapido. Le squadre di intervento rapido si distingueranno nettamente dalle squadre congiunte di assistenza Frontex, le cui operazioni sono programmate con un anno di anticipo e non sono quindi adatte a fare fronte a situazioni di crisi. Compiti e competenze delle guardie di frontiera Durante una missione, le istruzioni alle squadre di intervento rapido alle frontiere saranno impartite dallo Stato membro ospitante. L´agenzia, tramite un suo agente di coordinamento, potrà però comunicare i suoi pareri sulle istruzioni allo Stato membro ospitante il quale, in tale eventualità, ne dovrà tenere conto. I membri delle squadre potranno svolgere compiti ed esercitare competenze esclusivamente agli ordini delle guardie di frontiera dello Stato membro ospitante e, di norma, in loro presenza. Dovranno indossare le proprie uniformi sulle quali porteranno un bracciale blu con il distintivo dell´Unione europea e dell´Agenzia. Nello svolgimento dei loro compiti, i membri delle squadre potranno portare le armi di ordinanza, le munizioni e l´equipaggiamento autorizzati dalla legislazione nazionale dello Stato membro di origine. Tuttavia, lo Stato membro ospitante potrà imporre delle restrizioni, in linea con quelle vigenti per le proprie guardie di frontiera. I membri delle squadre saranno autorizzati a ricorrere all´uso della forza - incluso l´uso delle armi di ordinanza, delle munizioni e dell´equipaggiamento - «soltanto se autorizzati dallo Stato membro di origine e dallo Stato membro ospitante, in presenza delle guardie di frontiera di quest´ultimo Stato e conformemente alla sua legislazione nazionale». Ma lo Stato ospitante potrà limitare il ricorso alle armi ad esclusivo scopo di legittima difesa, conformemente alla propria legislazione. I provvedimenti di respingimento dovranno essere adottati soltanto dalle guardie di frontiera dello Stato membro ospitante. Un emendamento precisa che, nello svolgimento dei loro compiti e nell´esercizio delle loro competenze, i membri delle squadre dovranno rispettare pienamente la dignità umana. Qualsiasi misura adottata nello svolgimento dei compiti e nell´esercizio delle competenze dovrà quindi essere proporzionata agli obiettivi perseguiti. I membri delle squadre non dovranno mai operare discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l´origine etnica, la religione o le convinzioni, la disabilità, l´età o l´orientamento sessuale delle persone. Copertura dei costi e status delle guardie di frontiera ospiti I membri delle squadre manterranno la qualifica di guardia nazionale di frontiera del loro Stato membro e saranno retribuiti da quest’ultimo. Riceveranno però una diaria, che comprende le spese di alloggio, per tutta la durata della loro partecipazione ai corsi di formazione, alle esercitazioni e alle missioni. Sarà l’Agenzia a coprire pienamente i costi sostenuti dagli Stati membri per mettere le loro guardie di frontiera a disposizione. In particolare, le spese di viaggio, i costi di vaccinazione, i costi relativi ad assicurazioni specifiche e all´assistenza sanitaria, la diaria e i costi relativi alle attrezzature tecniche dell´Agenzia. Per tale ragione, il Parlamento ha previsto di aumentare il bilancio dell´Agenzia di 10 milioni di euro nel 2007. Nello svolgere i compiti ed esercitare le competenze, i membri delle squadre dovranno osservare la normativa comunitaria e la legislazione nazionale dello Stato membro ospitante, ma restano soggetti alle misure disciplinari dei rispettivi Stati membri. D´altra parte, è lo Stato membro ospitante ad essere responsabile dei danni eventuali da loro causati durante le loro operazioni. Se tali danni sono dovuti a negligenza grave o comportamento doloso, peraltro, lo Stato membro ospitante potrà rivolgersi a quello d´origine per ottenere il rimborso di eventuali risarcimenti erogati alle vittime o agli aventi diritto. Durante le missioni, inoltre, i membri delle squadre sono assimilati agli agenti dello Stato membro ospitante per quanto riguarda i reati penali che potrebbero commettere o di cui potrebbero essere vittime. Con una dichiarazione inserita alla fine del testo legislativo, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sottolineano che, in caso di pressioni urgenti ed eccezionali alle frontiere esterne, che richiedano l´invio di una squadra d´intervento rapido alle frontiere, contestuali ad un´eventuale insufficienza di risorse finanziarie nel bilancio dell´Agenzia Frontex, «tutte le possibilità per garantire il finanziamento dovranno essere esperite». La Commissione verificherà con estrema urgenza se sia possibile un´eventuale riassegnazione di fondi. Qualora si rendesse necessaria una decisione da parte dell´autorità di bilancio, la Commissione avvierà una procedura al fine di garantire una decisione tempestiva quanto ai mezzi per fornire finanziamenti addizionali. L´autorità di bilancio, infine, «si impegna ad agire con la massima rapidità, tenendo conto dell´urgenza della situazione». .  
   
   
STUDIO RILEVA UN RISCHIO DI POVERTÀ PIÙ ALTO PER I MIGRANTI EXTRA-COMUNITARI  
 
Bruxelles, 3 maggio 2007 - Secondo i ricercatori del Centro europeo per la ricerca e la politica del benessere sociale, nell´Ue i migranti extra-comunitari hanno maggiori probabilità di vivere nella povertà rispetto alla popolazione autoctona. Lo studio, condotto dall´analista politica Orsolya Lelkes, nell´ambito di un progetto finanziato dalla direzione generale per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità della Commissione europea, si è occupato dei livelli di povertà tra i migranti in 14 paesi europei. Il team oltre ad aver rilevato una maggiore povertà tra i migranti extra-comunitari, ha anche notato che i migranti intra-comunitari ed extra-comunitari formano due gruppi distinti in termini di esposizione alla povertà. La «povertà» è stata definita impiegando l´indicatore Laeken, secondo il quale vive nella povertà un individuo il cui reddito è inferiore al 60% della mediana nazionale. «Il rischio di povertà dei migranti provenienti dai paesi dell´Unione europea varia enormemente secondo il paese; peraltro, tale rischio tende ad interessare in modo evidente gli altri migranti o, talvolta, perfino i non migranti. La differenza "Ue/extra Ue" tra i migranti è particolarmente forte in Belgio, Francia, Lussemburgo e Norvegia», ha scritto la dott. Ssa Lelkes. I migranti dell´Ue vivono a livelli di povertà più bassi (o all´incirca uguali) rispetto alla media nazionale in Danimarca, Grecia, Irlanda, Norvegia e Portogallo. L´austria si distingue al riguardo per il fatto che il livello di povertà tra i migranti nati nell´Ue tende ad essere quasi il doppio di quello dei non migranti. La dott. Ssa Lelkes ha spiegato i motivi del divario del rischio di povertà tra i migranti intra-comunitari ed extra-comunitari considerando le caratteristiche dei due gruppi. I migranti provenienti dai paesi dell´Ue hanno tendenzialmente un numero di anni d´istruzione maggiore rispetto ai migranti provenienti da paesi extra Ue; talvolta i loro titoli di studio sono superiori alla media del paese ospitante. L´occupazione è inoltre più alta tra i migranti dell´Ue rispetto a quelli provenienti dai paesi extra Ue. Secondo la dott. Ssa Lelkes, i risultati dello studio indicano che per alcune fasce della società esiste una minaccia per i diritti sociali. Uno svantaggio relativo potrebbe anche generare tensioni sociali sia tra i migranti e la popolazione autoctona, sia all´interno della popolazione migrante. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Alphagalileo. Org/nontextfiles/1177683529_91749. Pdf .  
   
   
MEF: FABBISOGNO APRILE 2007 AUMENTA A 10 MLD; NEL PRIMO QUADRIMESTRE CRESCE A 33,8 MLD  
 
 Roma, 3 maggio 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che il fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2007 è risultato pari, in via provvisoria, a circa 10. 000 milioni di euro, superiore di circa 2. 000 milioni rispetto a quello registrato nello stesso mese del 2006 (pari a 7. 967 milioni). Nel primo quadrimestre del 2007 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 33. 800 milioni, superiore di circa 600 milioni rispetto a quello dell´analogo periodo 2006 (pari a 33. 235 milioni). Commento Il maggior fabbisogno del mese di aprile 2007 è determinato da un´evoluzione della spesa più sostenuta rispetto a quella dello stesso mese del 2006, imputabile in gran parte al fatto che alcuni pagamenti sono stati effettuati anticipatamente, in linea con quanto già avvenuto nel primo trimestre. I maggiori pagamenti hanno trovato parziale compensazione nell´incremento delle entrati fiscali. Nel complesso, il fabbisogno del primo quadrimestre 2007 ha registrato anticipi di spesa, nell´ambito delle risorse programmate, per circa 8. 000 milioni, quasi interamente compensati dall´incremento delle entrate fiscali. .  
   
   
APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI ALETTI MERCHANT S.P.A. IN EFIBANCA S.P.A.  
 
Lodi, 3 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Efibanca S. P. A. , la merchant bank controllata dalla Banca Popolare Italiana, ha approvato in data 27 aprile 2007 il progetto Fusione per incorporazione di Aletti Merchant S. P. A. , la merchant bank controllata dal Banco Popolare di Verona e Novara (Incorporanda), nella stessa Efibanca (Incorporante). Il Consiglio di Amministrazione di Aletti Merchant, in pari data, ha preso analoga delibera. L’operazione si inserisce nel più generale processo di integrazione tra i Gruppi Bancari Bpvn e Bpi e recepisce le linee guida strategico-organizzative sviluppate nell’ambito del Piano Industriale del Gruppo Banco Popolare La Fusione è volta a valorizzare, all’interno del nascente Gruppo Banco Popolare, in un’unica realtà le competenze e le strutture attualmente dedicate alle attività Corporate e di Merchant Banking. L’obiettivo del progetto di fusione è quello di consolidare in Efibanca professionalità in specifiche aree di attività costituendo un soggetto in grado di proporre a clientela corporate un’offerta di prodotti e servizi finanziari ad elevato valore aggiunto. Efibanca potrà in tal modo incrementare la propria produttività negli specifici ambiti di attività grazie all’apporto delle competenze e professionalità di Aletti Merchant, nonché delle consolidate relazioni di quest’ultima con le altre realtà bancarie territoriali e con la clientela corporate del nuovo Gruppo Banco Popolare. L’operazione di Fusione per incorporazione sarà realizzata attraverso la fusione per incorporazione di Aletti Merchant S. P. A. In Efibanca S. P. A. E l’emissione da parte dell’Incorporante di nuove azioni da assegnare agli azionisti dell’Incorporanda in cambio delle azioni della stessa da essi detenute. L’operazione si attuerà secondo il seguente profilo finanziario e societario: 1) il rapporto di cambio proposto prevede l’assegnazione di 0,22 azioni ordinarie dell’Incorporante da nominali € 1,00 ciascuna per ogni 1 azione ordinaria dell’Incorporanda da nominali € 1,00 ciascuna; ai sensi dell’art. 2501-quater del Cod Civ, le situazioni patrimoniali di Fusione prese a riferimento sono le seguenti: per l’Incorporante, il bilancio al 31 dicembre 2006 approvato dall’Assemblea degli azionisti in data 16 aprile 2007; per l’Incorporanda, il bilancio al 31 dicembre 2006 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2007 e che sarà proposto per l’approvazione all’Assemblea degli azionisti in data 3 maggio 2007; 2) aumento del capitale sociale dell’Incorporante di massime 16. 720. 000 azioni da assegnare agli azionisti dell’Incorporanda a servizio del concambio; 3) agli azionisti dell’Incorporanda che non dovessero concorrere alla deliberazione assembleare di approvazione del progetto di fusione compete il diritto di recesso ai sensi dell’art. 2437 e seguenti del Cod. Civ. ; al riguardo si precisa che il Banco Popolare di Verona e Novara e il Credito Bergamasco hanno confermato la condivisione del progetto di fusione e anticipato il voto favorevole alla deliberazione assembleare di approvazione del progetto di fusione; 4) lo statuto sociale di Efibanca subirà, per effetto ed in connessione con la fusione, modifiche agli artt. : 4 - per il trasferimento della sede legale da Roma a Lodi -, 5 per l’aumento del capitale sociale da Euro 92. 976. 566,00 a Euro 109. 696. 566,00 e 32 - per il trasferimento della competenza per le controversie fra azionisti al foro di Lodi. La composizione dell’azionariato rilevante di Efibanca successivo alla Fusione, assumendo che non venga esercitato il diritto di recesso, avrà la seguente configurazione:
Azionisti % capitale sociale
Banco Popolare 93. 4%
Credito Bergamasco 6. 3%
B. Popolare Puglia e Basilicata 0. 3%
Totale 100%
Il calendario dell’operazione prevede in linea di massima, subordinatamente alla concessione dell’autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza, la convocazione delle assemblee straordinarie di approvazione del progetto di Fusione dell’Incorporante e dell’Incorporanda entro la metà del mese di luglio 2007 con decorrenza degli effetti della Fusione a partire dal 1° agosto 2007. Il progetto di Fusione è stato elaborato con l’assistenza di Bain, & Co, quali consulenti per i profili industriali ed organizzativi, della Kpmg Advisory S. P. A. , quale advisor per la definizione del rapporto di cambio, e l’Avv. Carlo Pavesi quale advisor legale .
 
   
   
BPM – BPER: PROROGA DEL TERMINE DELLA TRATTATIVA  
 
 Milano, 3 maggio 2007 - Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banca Popolare di Milano hanno concordemente prorogato al 21 maggio 2007 il termine della trattativa esclusiva scaduto in data 30 aprile 2007. .  
   
   
FIRMATA IERI LA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA, LA CASSA DEL TRENTINO E LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI  
 
Trento, 3 maggio 2007 Firmata ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, dal presidente di Cassa depositi e prestiti Spa Alfonso Iozzo e dal presidente della Cassa del Trentino Spa Dino Piero Giarda una convenzione con la quale si concretizza un ulteriore importante strumento per la piena operatività di Cassa del Trentino. Uno strumento di natura “sperimentale”, come è stato definito nel corso della conferenza stampa che ha accompagnato la firma, che dà concretezza a quel principio di sussidiarietà più volte evocato nei rapporti fra amministrazioni regionali e Stato e che come tale rappresenta un esempio interessante per l’intero sistema-paese. L’accordo, siglato stamani presso la sede della Provincia sancisce il raggiungimento di due importanti obiettivi: innanzitutto viene garantita una provvista a favore di Cassa del Trentino per 350 milioni di euro nel biennio 2007 – 2008 da parte di Cassa depositi e prestiti; una provvista a tassi certi (non sono previste variazioni degli spread pattuiti in relazione alle variazioni delle condizioni di mercato) e nei tempi richiesti in relazione ai fabbisogni di Cassa del Trentino. In secondo luogo, vengono definiti gli strumenti e le modalità per procedere all’estinzione del debito residuo degli enti locali compresi nel territorio della provincia. “Con questo accordo il Trentino si misura con il grande tema del federalismo fiscale – ha detto Giarda all’atto della firma - ovvero andando al ‘cuore’ dei sistemi complessi di finanza pubblica, dimostrando che volte i rapporti fra soggetti portatori di interessi diversi si regolano nella maniera migliore per via contrattuale, anticipando anche le scelte del legislatore. ” Per il presidente di Cassa depositi e prestiti Iozzo, la convenzione “è in linea con la profonda evoluzione dell’attività di Cdp, che a sua volta segue la mutazione dei bisogni degli enti locali”. Per Iozzo ci sono funzioni che il mercato è in grado do soddisfare, mentre ci sono altri bisogni – come il finanziamento delle opere locali – in cui è più indicato operare tramite il parternariato pubblico-privato, “nella promozione del quale Cdp può svolgere un ruolo importante. ” Il presidente del Consorzio dei Comuni Renzo Anderle, dopo avere espresso soddisfazione per il fatto che sia stata accolta la richiesta degli enti locali di affrontare anche il nodo della rinegoziazione dei mutui pregressi ha auspicato che le nuove modalità previste dall’accordo siano di vantaggio per i 223 comuni del Trentino. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha sottolineato infine i concetti-chiave di questa intesa: in brevissima intesi l’accordo consente di “sperimentare nuove piste e di innovare i meccanismi del nostri sistema finanziario, in una logica di efficienza, responsabilità e cooperazione con lo Stato in tutte le sue articolazioni. ” La convenzione rende possibile per Dellai una “innovazione di sistema d’intesa con l’intera rete degli enti pubblici territoriali, che chiama in causa la Cassa del Trentino ma a cui non è estranea l’altra società che abbiamo recentemente creato, la Riscossioni del Trentino spa. Il tutto si inserisce nello scenario più generale creato dalle valutazioni straordinariamente positive che le finanze provinciali hanno ottenuti in sede di rating, e di cui beneficeranno anche i comuni. ” L’incontro si è concluso con l’auspicio di approfondire nel futuro il rapporto di collaborazione creatosi fra la Provincia autonoma e la cassa depositi e prestiti. Convenzione Con Cassa Depositi E Prestiti - La convenzione con Cassa depositi e prestiti (Cdp) rappresenta innanzitutto un importante strumento di provvista finanziaria per Cassa del Trentino. Cdp si è impegnata alla sottoscrizione di prestiti obbligazionari emessi da Cassa del Trentino per un valore complessivo di 350 milioni nel biennio 2007 – 2008. Indicativamente, si tratta di 200 milioni di euro nel 2007 e di 150 milioni nel 2008. Visto che per legge Cdp finanzia la pubblica amministrazione utilizzando le risorse del risparmio postale, attraverso la nuova Convenzione una quota delle risorse provenienti dal risparmio postale può quindi essere destinata da Cassa del Trentino ad investimenti realizzati sul territorio provinciale. La Convenzione con Cdp prevede altresì che tali risorse possano essere destinate alle operazioni di estinzione anticipata del debito residuo degli enti locali trentini. La provvista di Cassa del Trentino - a valere sulle linee di operatività garantite da Cdp - è effettuata attraverso l’emissione di prestiti obbligazionari che presentano le seguenti principali caratteristiche: 1. Durata fino a 15 anni, 2. Rimborso mediante quote di capitale di importo variabile (amortizing) oppure in un’unica soluzione a scadenza (bullet), 3. Tasso fisso determinato in base al tasso di riferimento (curva dei tassi Euribor01/isdafix2 del circuito Reuters) maggiorato dello 0,03% per i titoli fino a cinque anni – dello 0,04% per i titoli fino a dieci anni – dello 0,07% per titoli fino a quindici anni. Sugli interessi dei titoli obbligazionari è applicata da parte di Cassa del Trentino una ritenuta fiscale alla fonte, nella misura attualmente del 12,5%, che affluisce alla finanza provinciale. Tale afflusso costituisce un rilevante vantaggio, valutabile in circa 2 milioni di euro all’anno. Aspetto di rilievo della Convenzione è inoltre la disciplina delle modalità per la rinegoziazione del debito pregresso dei Comuni, valutabile complessivamente (al 31/12/2006) in circa 513 milioni di euro, dei quali 295 milioni rappresentati da mutui contratti con Cdp. Il volume dei mutui rinegoziabile con Cdp, vale a dire dei mutui che hanno un tasso superiore a quello attuale di mercato, è di circa 190 milioni di euro. La Convenzione prevede la possibilità di utilizzare la provvista di 350 milioni di euro per procedere all’estinzione dei mutui accesi dai comuni direttamente da parte di Cassa del Trentino. Le modalità di estinzione anticipata dei mutui pregressi sono state autorizzate da un specifico regolamento recentemente approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 732 del 5 aprile u. S. , e sul quale è stata acquisita l’intesa con il Consiglio delle Autonomie locali. Particolarmente positivi risultano essere gli effetti dell’operazione di estinzione anticipata: 1. Per i Comuni l’operazione consente di raggiungere una migliore struttura finanziaria, permettendo l’eliminazione dal bilancio dei mutui e dei relativi oneri di ammortamento, nonché la riduzione della spesa corrente, per il venir meno degli interessi passivi con il conseguente miglioramento degli obiettivi prefissati dal Patto di Stabilità. Oltre alla riduzione dell’indebitamento va sottolineata la forte semplificazione amministrativa per il venir meno dell’attuale gestione da parte dei Comuni delle operazioni di mutuo; 2. Per la finanza provinciale l’operazione ha un impatto positivo derivante dalle ricadute fiscali per tutti gli anni di durata del prestito obbligazionario. La maggiori risorse derivanti dall’operazione di rinegoziazione saranno finalizzate all’integrazione dei trasferimenti a sostegno degli investimenti degli enti locali. .  
   
   
NASCE PRESTISENIOR DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA IL PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO CHE TUTELA GLI EREDI  
 
Siena, 3 maggio 2007 – Banca Monte dei paschi di Siena lancia “Prestisenior”, il primo prestito vitalizio ipotecario bancario in Italia. “Prestisenior” permette a soggetti di almeno 70 anni d’età e proprietari di immobili di ottenere un finanziamento o una rendita della durata di 20 anni, senza alcun impegno al rimborso del prestito fintanto che lo stesso beneficiario è in vita. Prestisenior permette così di risolvere concreti ed urgenti problemi finanziari senza influire sullo standard di vita del nucleo familiare. Il finanziamento viene erogato dietro iscrizione ipotecaria di primo grado su un immobile di proprietà del contraente. Il prodotto è dedicato in particolare a proprietari di immobili con eredi diretti: infatti, in caso di liquidazione dell’immobile tramite vendita della nuda proprietà, l’asse ereditario perderebbe la disponibilità del bene. Con Prestisenior, invece, viene salvaguardato il patrimonio familiare in favore degli eredi stessi che hanno l’opzione, a scadenza, di saldare il debito con la banca e recuperare quindi ogni diritto sull’immobile. Gli eredi non sono gravati di alcun onere nei confronti della Banca qualora il valore dell’immobile non fosse più capiente rispetto al montante del debito maturato a scadenza. Tutto questo è garantito da un’innovativa formula assicurativa abbinata al prodotto, creata da Monte Paschi Assicurazioni Danni, i cui costi vengono sostenuti completamente dalla Banca e che garantisce il nucleo familiare da qualsiasi deprezzamento dell’immobile. Nessun obbligo è quindi previsto per gli eredi: a scadenza, saranno chiamati alla restituzione del finanziamento solo in caso di loro volontaria cancellazione dell’ipoteca iscritta sull’immobile e solo nella misura effettivamente maturata dalla prevista capitalizzazione. Il tasso d’interesse di Prestisenior è pari all’Irs 30 anni, rilevato primo giorno del mese, più uno spread dell’1,9%. Il capitale erogabile è rapportato in percentuale al valore attuale dell´abitazione e direttamente proporzionale all´età del richiedente. .  
   
   
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PADOVA E ROVIGO APPROVATO IL BILANCIO 2006: AVANZO D’ESERCIZIO DI 181 MILIONI DI EURO (+65,6% SU 2005)  
 
Padova, 3 maggio 2007 - Il Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presieduto da Antonio Finotti, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2006. I proventi patrimoniali netti ammontano a 193,3 milioni di Euro, decisamente in crescita rispetto all’anno precedente, grazie anche ad una gestione attiva del portafoglio finanziario. L’avanzo di esercizio, pari a circa 181 milioni, è stato ripartito come segue: 36,2 milioni di Euro a Riserva obbligatoria; 27,1 milioni di Euro al Fondo per l’integrità del Patrimonio; 117,7 milioni di Euro per l’attività istituzionale. Il patrimonio netto sale ad oltre 1,5 miliardi di Euro, a seguito degli accantonamenti effettuati per 63,4 milioni; il portafoglio finanziario, valorizzato a prezzi di mercato, ammonta a quasi 3,8 miliardi di Euro con un incremento dell’21,75 % rispetto all’anno precedente. La maggiore redditività conseguita nell’esercizio ha prodotto risorse destinate all’attività d’istituto a favore della collettività per complessivi 117,7 milioni di Euro, che si confrontano con i 76,5 del 2005. Di tale importo, 4,8 milioni vengono destinati al Fondo per il volontariato e 43 milioni vengono attribuiti al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni che, grazie a questo stanziamento, ora ammonta a 92,1 milioni (+36,6% rispetto a fine 2005) a presidio dei futuri impegni. Nel quinquennio 2002-2006 l’attività della Fondazione si è concretizzata in oltre 1600 delibere aventi per oggetto l’approvazione di progetti e iniziative che hanno determinato impegni per complessivi 242 milioni di Euro. Con riferimento all’esercizio 2006, l’ampiezza operativa dell’Ente può essere misurata in oltre 73,3 milioni di Euro così suddivisi: 52,8 milioni per iniziative formalmente approvate nel corso dell’anno attraverso 291 delibere; 10,8 milioni destinati a programmi ancora in fase di studio e valutazione; 9,7 milioni attribuiti al fondo per il volontariato della Regione Veneto ed al progetto di infrastrutturazione sociale del Sud; La ripartizione per settori di intervento delle decisioni assunte nell’esercizio 2006 è la seguente:
Settore Importo%
Educazione, istruzione e formazione 9. 228. 211 12,60%
Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa 20. 176. 104 27,50%
Arte, attività e beni culturali 10. 913. 335 14,90%
Ricerca scientifica e tecnologica 16. 224. 930 22,10%
Assistenza e tutela categorie deboli 14. 732. 598 20,10%
Altri settori ammessi 2. 055. 500 2,80%
totale 73. 330. 678 100,00%
Con l’esercizio 2006 trova conclusione la Programmazione Pluriennale di Attività per il triennio 2004/2006 attraverso la quale la Fondazione ha pianificato la propria azione a favore del territorio in una logica di medio periodo. Gli elementi caratterizzanti l’attività svolta nei diversi settori d’intervento possono essere riassunti come segue. Settore Istruzione - L’attività è stata rivolta principalmente al sostegno della didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, e dell’Università. Il progetto “Aule Informatiche Multimediali”, avente l’obiettivo di dotare le scuole di base di nuove e aggiornate dotazioni informatiche, ha visto un impegno di 2,13 milioni di Euro. Alle Scuole superiori sono stati destinati Euro 765. 000 per progetti di innovazione e sperimentazione didattica. È inoltre confermato il sostegno annuale alle attività accademiche presso il Polo universitario di Rovigo e ai corsi di eccellenza della Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova, per complessivi 4,2 milioni di Euro. Con riferimento alla formazione fisica dei giovani, oltre 4,6 milioni di Euro sono stati destinati al rinnovo di impianti esistenti (tra cui lo Stadio d’atletica “Colbachini”, a Padova) e alla prosecuzione del Progetto Palestre, interamente gestito dalla Fondazione, per la costruzione di nuove strutture sportive nelle due province. Settore Sanità - È proseguito l’impegno finalizzato ad elevare la qualità dell’assistenza sanitaria svolta dalle Istituzioni sanitarie pubbliche operanti nelle due province; in particolare, è stato assunto un impegno pluriennale di oltre 12,7 milioni di Euro per la realizzazione del progetto Telemedicina presso le Aziende Ulss n° 15 Alta Padovana, n° 18 Rovigo e n°19 Adria. Quasi 5,5 milioni di Euro sono stati inoltre destinati all’acquisto di attrezzature diagnostiche e alla realizzazione di screening di prevenzione. Settore Arte - Oltre agli interventi per il recupero e la salvaguardia di pregevoli monumenti che caratterizzano il territorio – tra cui: Palazzo della Ragione (Euro 900. 000) e Cappella Ovetari a Padova, l’Abbazia di Praglia (Euro 640. 000), il Duomo di Montagnana (oltre 500. 000 Euro), la cinquecentesca Villa dei Vescovi di Luvigliano (impegno pluriennale di 1 milione di Euro), la chiesa dei Santi Francesco e Giustina (Euro 550. 000) e Palazzo Angeli a Rovigo – la Fondazione ha voluto promuovere una serie di importanti manifestazioni artistiche e culturali. Tra queste vanno ricordate le celebrazioni mantegnesche, le attività espositive presso il Palazzo Roverella a Rovigo, il ricco cartellone musicale dedicato a Mozart, ideato e proposto dalla Fondazione. Settore Ricerca Scientifica - Nel corso dell’esercizio la Fondazione ha adottato nuove procedure per la selezione e la valutazione di progetti di ricerca scientifica presentati dall’Università di Padova e da altri centri di ricerca operanti nel territorio: è stato così varata una nuova iniziativa, denominata “Bando Progetti di Eccellenza 2006”, per sostenere progetti triennali di ricerca d’eccellenza, che abbiano anche ricaduta positiva in termini di sviluppo economico e di utilità sociale. Per tale iniziativa è stato stanziato un plafond di Euro 3. 500. 000. È proseguito, con uno stanziamento di 2,2 milioni di Euro, il progetto “Dottorati di ricerca”, per l’assegnazione di 32 borse di studio triennali presso le Scuole di dottorato. Sono stati stanziati 2,5 milioni di Euro per l’acquisto di “grandi attrezzature” ritenute di importanza rilevante per la promozione delle attività di ricerca. Non è mancato il sostegno (quasi 3 milioni e mezzo di Euro) alla ricerca applicata in campo biomedico a favore: della ricerca sui trapianti promossa dal Corit di Padova e sulle cellule staminali per la ricostruzione dell’epitelio congiuntivale in vitro della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, dei 4 progetti di ricerca oncologica dell’Ulss 18 di Rovigo e del progetto di diagnostica oncologica pediatrica del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova, sostenuto anche da Fondazione Città della Speranza. Infine, prosegue la collaborazione con le società partecipate Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Scpa e Veneto Nanotech Scpa per la ricerca scientifica applicata all’attività industriale e all’innovazione tecnologica di impresa. Settore Sociale - Attraverso due importanti bandi, la Fondazione ha stanziato oltre 4 milioni di Euro a favore delle realtà operanti nel settore dell’assistenza e della tutela delle categorie deboli: Euro 3. 124. 300 (di cui 794. 000 stanziati nei primi mesi del 2007) per progetti di ristrutturazione o realizzazione di luoghi destinati ad attività assistenziali, riabilitative e di reinserimento socio-lavorativo e per l’acquisto di attrezzature e arredi ad esse relativi; Euro 960. 000 per l’edizione 2006 del Progetto Pulmini, che ha assegnato 33 automezzi attrezzati per il trasporto di disabili, anziani, svantaggiati e minori. Inoltre è stato integrato, con quasi 1,5 milioni di Euro, il plafond per il Progetto Prima Infanzia 2005, bando per l’assegnazione di risorse per il miglioramento delle strutture di accoglienza per l’infanzia. Sono proseguiti gli impegni assunti nel corso dell’esercizio 2005; tra questi si ricordano la ristrutturazione di un edificio dell’Opera Provvidenza S. Antonio di Sarmeola di Rubano (Euro 750. 000 dei complessivi 1,5 milioni stanziati), la ristrutturazione di un Centro di Formazione Professionale Handicappati Psichici per il Comune di Cadoneghe (Euro 300. 000). Rientrano nel settore Sociale anche gli stanziamenti di oltre 9,6 milioni di Euro al fondo per il volontariato ed al progetto di infrastrutturazione sociale del Sud. . .
 
   
   
PRIVATE EQUITY E INVESTITORI IL RUOLO DI CHI INVESTE DENARO IN QUESTI FONDI È ATTIVO SOLO NEL MOMENTO DELLA SCELTA. DOPODICHÉ STA TUTTO ALLA CAPACITÀ DEI GESTORI CHE, PER LA LORO ATTIVITÀ, PRENDONO IL 20% DEL RENDIMENTO RISPONDE STEFANO GATTI, DOCENTE DI ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI ALLA BOCCONI  
 
Milano, 3 maggio 2007 - Il ruolo degli investitori è attivo nel momento in cui scelgono un determinato fondo rispetto ad un altro, dopodiché diventa quasi completamente passivo in quanto delegano a investire i loro denari solo e unicamente i gestori, cioè i soggetti che effettuano le varie operazioni di investimento, come li definisce nella sua domanda. I general partners di un fondo ottengono i fondi da investitori che formalizzano il loro investimento diventando dei limited partners, ovvero senza responsabilità oltre a quanto versato. I general partners invece sono responsabili in solido per le attività dei fondi. Quando i general partners identificano un investimento idoneo alle finalità del fondo, svolgono una serie di analisi e strutturano un processo di due diligence sull´azienda. Al buon esito di questa analisi i general partners "chiamano" quote di capitale dagli investitori, le cosiddette capital calls, e ciascun investitore sottoscrive la pro-quota. Tutte le decisioni di investimento, gestione e dismissione sono gestite dai general partners, a volte, raccolti assieme agli investitori principali nei consigli di amministrazione del fondo. L´insieme degli investimenti di un fondo di private equity si definisce investment porfolio, come avevo spiegato anche nella risposta pubblicata su Efiles il mese scorso e dalla quale credo lei abbia preso spunto per la sua domanda. Gli investitori sono soggetti detentori di capitale che decidono di immobilizzare per periodi abbastanza lunghi (cinque o dieci anni), e spesso sono spinti verso questa decisione anche dalla possibilità di deducibilità fiscale degli interessi sugli investimenti fatti. Ma il grande successo dei private equity non è dovuto solo a questo aspetto: l’investitore in una società quotata - familiare o public company – spesso non si sente sufficientemente tutelato e a volte è anche vittima di appropriazioni indebite o fallimenti totali. Inoltre ci sono particolari investitori che non hanno alcuna convenienza a dedicare tempo a seguire il loro investimento, ed è per questo che optano per un fondo. Con il private equity, infatti, gli investitori affidano il loro denaro al gestore, che deve scegliere prima e poi seguire, da vicino, l’investimento. Il gestore chiede in cambio una quota del rendimento complessivo dell’investimento, mediamente il 20%, mentre all’investitore spetta in genere il 7% . E per di più è sicuro e deducibile. .  
   
   
ALTO ADIGE: POTERE D´ACQUISTO, I FLUSSI IN ENTRATA SONO IL DOPPIO DI QUELLI IN USCITA  
 
Bolzano, 3 maggio 2007 - Il potere d´acquisto che entra in Alto Adige è oltre il doppio di quello che esce dai confini provinciali. Questo il dato più importante che emerge dallo studio eseguito dall´Istituto di ricerca Cima Austria, presentato mercoledì 2 maggio dall´assessore provinciale Werner Frick. "Il saldo è dunque positivo - commenta Frick - e conferma che la nostra politica commerciale si è rivelata azzeccata". L´alto Adige presenta un potere d´acquisto complessivo pari a circa 4,75 miliardi di euro. Sono 488 i milioni di euro, il 10% del totale, che escono dai confini provinciali, mentre il 68% del potere d’acquisto locale, pari a 3,2 miliardi di euro, resta in Alto Adige. I flussi in entrata, per quanto riguarda il commercio al dettaglio, si aggirano sul miliardo di euro, ovvero il 22% del volume totale. Circa i due terzi di questa cifra risultano dall´indotto turistico, mentre il restante terzo è frutto delle cosiddette "trasferte per shopping" dei consumatori provenienti dai territori confinanti. "I risultati - ha spiegato l´assessore provinciale Werner Frick - confermano che, da un lato, si registrano deflussi del potere d´acquisto oltre i confini provinciali, in particolare verso i grandi centri commerciali austriaci, ma che dall´altro lato questo deflusso transfrontaliero è controbilanciato, specie grazie al fattore turismo, da un enorme afflusso di potere d´acquisto in Alto Adige. Il saldo complessivo è quindi largamente positivo". L´indagine svolta da Cima Austria, e presentata da Stefan Lettner, è la più completa sinora condotta sui flussi del potere di acquisto nel commercio al dettaglio. Complessivamente sono stati 5mila i nuclei familiari interpellati sul loro rapporto con gli acquisti, ed oltre ai flussi transfrontalieri, sono stati analizzati anche quelli all´interno delle Comunità comprensoriali altoatesine. Lo studio rivela che ad attirare maggiormente i consumatori in Alto Adige sono l´atmosfera particolare dello shopping, una migliore qualità della merce, e la disponibilità esclusivamente in loco dei prodotti desiderati. Anche il fattore prezzo, per oltre il 12% del campione intervistato, ha il suo peso. Per quanto riguarda invece il deflusso dei consumatori, circa il 30% degli interpellati ha dichiarato di recarsi nei centri commerciali austriaci a causa dei prezzi più convenienti. Altre motivazioni rilevanti sono risultati essere la maggiore possibilità di scelta, e la disponibilità dei prodotti in un unico punto vendita. Per quanto riguarda la "fidelizzazione" del potere d´acquisto locale, i risultati migliori si sono registrati a Bolzano, nel Burgraviato e in Val d´Isarco (80%), mentre la maggior quota di afflussi dall´Austria si riscontra in Alta Valle Isarco, con il 38%. "Lo studio - è il commento finale dell´assessore Frick - dimostra che la via intrapresa sinora si è rivelata azzeccata. Attraverso la nostra regolamentazione urbanistica abbiamo potuto evitare che in Alto Adige si arrivasse a sviluppi su grandi superfici del commercio al dettaglio nel verde agricolo, e questa decisione ci è invidiata in mezza Europa. Le grandi superfici vanno programmate per non distruggere quelle piccole e medie, e possono essere realizzate solo in centri ad alta densità. La progettata struttura di Bolzano può e deve colmare la lacuna presente nella nostra offerta commerciale, senza mettere in pericolo l´equilibrio tra piccole, medie e grandi superfici di vendita". .  
   
   
IRLANDA: IL GOVERNO OFFRE UN CHECK-UP TECNOLOGICO ALLE PICCOLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2007 - Il governo irlandese ha avviato il programma «Tech-check» da 2 Mio Eur per aiutare le piccole imprese a sfruttare meglio la tecnologia. Nell´ambito del programma le piccole imprese potranno richiedere all´amministrazione comunale o provinciale di essere sottoposte ad un check-up da parte di un esperto indipendente. Tale esperto, eseguita l´analisi, fornirà al titolare una strategia concreta e realistica che consentirà di sviluppare la tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic) e di distribuire nell´azienda le competenze, i sistemi, l´hardware e il software adeguati. Suggerendo le corrette scelte tecnologiche, il programma intende potenziare la produttività delle imprese, aumentarne la redditività e offrire loro una posizione di vantaggio reale, sostenibile e competitivo. Presumibilmente, ogni anno 2 000 imprese individuali approfitteranno del programma. «Le piccole imprese spesso hanno difficoltà a trovare il tipo di tecnologia adatto a loro», afferma il ministro delle Imprese, del commercio e dell´occupazione, Micheál Martin. «L´obiettivo di questo programma è aiutarle a superare questo ostacolo e a individuare le soluzioni appropriate e specifiche per loro: dobbiamo evitare il sovradimensionamento. Tech-check è un programma pratico e realista. Non intendiamo far perdere tempo ai titolari delle piccole imprese. » .  
   
   
AL VIA IL “FORUM FUTURA INNOVAZIONE”  
 
Vicenza, 3 maggio 2007 - Si svolgerà venerdì 4 maggio, nella sala Palladio dell’Ente Fiera di Vicenza, a partire dalle ore 9, la nuova edizione del Forum Futura Innovazione, l’evento dedicato all’innovazione e al trasferimento tecnologico alle imprese promosso da Camera di Commercio di Vicenza e da Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv). Il convegno, dal titolo “Esperienze a confronto. Prospettive per il futuro” vedrà protagonista la ricerca universitaria, con approfondimenti nazionali ed internazionali e spunti di riflessione. I lavori saranno aperti dal presidente della Camera di Commercio Dino Menarin, con la relazione introduttiva “Ricerca e innovazione: strumenti per la competitività del territorio”, durante la quale verrà fatto il punto sull’evoluzione delle iniziative e dei progetti attuati a livello provinciale, per condividere i risultati raggiunti e proporre nuovi scenari per le imprese vicentine. “Promuovere una cultura dell’innovazione - spiega il presidente Menarin - è una sfida decisiva per la competitività del sistema economico-formativo provinciale. Diventa importante realizzare una vera e propria strategia per l’innovazione agevolando i numerosi progetti portati avanti dalle imprese e aiutandole ad entrare in contatto con Centri di ricerca tecnologica nazionali ed internazionali, e ridefinendo quella che dovrebbe essere la vocazione industriale del nostro territorio”. Continua Menarin: “La tavola rotonda è un momento di confronto per mettere a confronto i progetti innovativi e le attività di ricerca universitaria in Italia e all’estero”. Andrea Pezzi, il popolare conduttore televisivo ed esperto di comunicazione multimediale, sarà presente in qualità di moderatore della tavola rotonda, alla quale interverranno ricercatori e docenti di università nazionali e di Centri di ricerca europei. Durante il convegno, ci sarà inoltre l’intervento in videoconferenza da Londra di Paolo De Coppi, ricercatore della Fondazione Città della Speranza, ente che sostiene progetti di ricerca scientifici. Il Forum Futura Innovazione si concluderà con la premiazione delle imprese vicentine che hanno progettato ed industrializzato con successo un prodotto innovativo e con la consegna di un riconoscimento di merito ai neolaureati che hanno realizzato tesi di laurea sull’innovazione aziendale, ai docenti e alle imprese che hanno collaborato al progetto. Anche per l’edizione di quest’anno saranno esposti al pubblico, in un particolare allestimento, i progetti innovativi. Per informazioni e adesioni contattare Ufficio Affari Generali della Camera di Commercio di Vicenza, tel. 0444 994837 - email: affari. Generali@vi. Camcom. It. Il programma completo è disponibile sul sito www. Vi. Camcom. It .  
   
   
PRESIDENTE REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA INCONTRA AMBASCIATORE AZERBAIJAN  
 
Trieste, 3 maggio 2007 - Il presidente della Regione ha ricevuto ieri a Trieste l´ambasciatore della Repubblica dell´Azerbaijan in Italia, Emil Zulfgar Karimov. Nel corso del colloquio, al quale ha partecipato l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali, è stata esaminata la possibilità di un coinvolgimento del sistema imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia nei programmi di collaborazione bilaterale tra l´Italia e la Repubblica caucasica, attivati anche a seguito dei contatti tra i due Governi nel corso del 2005 e del 2006. In particolare, è stata auspicata dall´ambasciatore Karimov, anche a seguito dell´illustrazione da parte del presidente dei punti di forza del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia, la partecipazione delle aziende regionali alla missione economica in Azerbaijan in programma entro la fine dell´anno ed al business forum che sarà promosso in Italia dal ministero azero per lo Sviluppo Economico per far conoscere le opportunità industriali e commerciali di quel mercato. .  
   
   
OLTRE 800MILA EURO PER LE RETI COMMERCIALI DELLA LUCCHESIA  
 
Firenze, 3 maggio 2007 - Illuminazione, segnaletica, aree di sosta e mercatali: un´area urbana attrezzata e piacevole da vivere aiuta il commercio perché aiuta il commerciante a venire incontro alle esigenze della sua clientela. Così dalla Regione arrivano contributi per la riqualificazione delle infrastrutture urbane e delle reti commerciali locali, sulla base dei progetti presentati dai Comuni in risposta al bando per il decreto 2385/06 del maggio scorso. Su un ammontare totale oltre 5 milioni e 600 mila euro di finanziamenti regionali (a copertura del 60% delle spese per ciascun intervento), che attivano su tutto il territorio regionale investimenti per circa 9. 344. 000 euro, alla Provincia di Lucca sono spettati oltre 800 mila euro, contributi che daranno il via ad interventi della portata complessiva di circa 1. 350. 000 euro. A beneficiarne saranno le reti commerciali di Altopascio, Camporgiano, Careggine, Castiglione di Garfagnana, Minucciano e San Romano in Garfagnana. "La Regione ha scelto di investire nella promozione del commercio di vicinato e la valorizzazione delle reti di commercio locale - spiega l´assessore regionale a commercio e turismo, Anna Rita Bramerini - per aiutare la piccola distribuzione a competere dal punto di vista qualitativo e di fidelizzazione del cliente con realtà più grandi e competitive. Il commercio di vicinato fa parte della tradizione toscana ed è un elemento caratterizzante della nostra identità, oltre che un settore fondamentale della nostra economia. Però non dobbiamo dimenticare che l´esperienza dei centri commerciali naturali e delle reti di commercio di vicinato ha concluso la sua fase sperimentale, adesso è giunto il momento di strutturare queste realtà ed in questo i protagonisti devono essere gli esercenti. La recente indagine Innovacom, svolta dall´Irpet, ci ha mostrato quali possono essere i vantaggi e gli sviluppi di queste reti commerciali: costi di gestione abbattuti, azioni di promozione comuni, servizi concordati. Dobbiamo pensare a modelli evoluti di reti di commercio e muoverci in questa direzione". Delle risorse regionali destinate al territorio della Lucchesia 180. 000 euro andranno al Comune di Altopascio come contributo alla spesa di 300 mila euro necessaria la sistemazione della pavimentazione in pietra in piazza Ricasoli, nel centro storico. Cifre simili, intorno ai 178. 000 euro per finanziare investimenti complessivi di circa 297. 000 euro, saranno destinate ai Comuni di Camporgiano, per il recupero di piazza San Giacomo ed il ripristino di facciate, portali, infissi ed insegne in linea con la tradizione locale, e di Minucciano, per interventi nelle frazioni di Pieve San Lorenzo (riqualificazione piazza Stazione e creazione di posti auto), Pugliano (realizzazione di un´area di parcheggio), Carpinelli (sistemazione dell´area ai bordi della strada regionale), Gorfigliano (riqualificazione della zona antistante l´ex edificio scolastico e realizzazione di impianti sportivi) e per lo studio di un piano coordinato delle insegne. Altri 111 mila euro, su un intervento totale di 185 mila, andranno a Careggine, dove il centro storico sarà ripavimentato con pietra arenaria e sarà impiantata una nuova segnaletica, e ulteriori 46 mila euro circa (su un costo complessivo di 77 mila) saranno assegnati a Castiglione di Garfagnana per la realizzazione del progetto ´Antico Borgo´, che prevede il restauro di piazza Vittorio Emanuele, con il rifacimento di pavimentazione, illuminazione e arredo urbano. A completare il quadro dei contributi regionali destinati alla riqalificazione delle aree urbane in Lucchesia vengono i 75. 600 euro destinati a Porcari per la messa a norma delle aree pedonali, dei marciapiedi e dei parcheggi adiacenti il Centro commerciale naturale (costo totale di euro 126 mila) e i circa 36 mila euro stanziati per San Romano in Garfagnana, dove un progetto che costerà in tutto poco più di 60. 000 euro prevede la trasformazione in parco pubblico di un terreno incolto e abbandonato nella frazione di Caprignana. .  
   
   
OPPORTUNITÀ ECONOMICHE NEL SUD-EST ASIATICO  
 
Rimini, 3 maggio 2007 - La Camera di Commercio di Rimini, nella propria azione di supporto e promozione alle imprese locali sui mercati esteri, organizza per venerdì 11 maggio 2007 presso la sede di Via Sigismondo 28 in Rimini, a partire dalle 9,30, una giornata di presentazione dei mercati e delle opportunità di impresa nel Sud-est Asiatico. Alla presentazione faranno seguito incontri individuali e gratuiti tra le aziende riminesi che ne avranno fatto richiesta preventiva, ed il responsabile del Desk di Singapore e Sud-est Asiatico, dott. Christian Biserna, che illustrerà gli aspetti peculiari dei mercati dell’area. Le adesioni vanno comunicate entro martedì 8 maggio. : per informazioni contattare Serena De Nicolò, tel. 0541 363752, fax 0541 363747 - email serena. Denicolo@rn. Camcom. It L’iniziativa viene organizzata dall’ente camerale riminese per diffondere la conoscenza del proprio desk tra le aziende, uno strumento ideale, anche grazie alla posizione strategica di Singapore, per gestire le proprie attività e guidare l’espansione nei mercati dell’area. Singapore gode infatti di un sistema fiscale particolarmente favorevole, che offre una serie di benefici specialmente a gruppi che vi instaurano la propria holding finanziaria. I costi amministrativi e di personale di quell’area sono poi decisamente inferiori ad altri centri asiatici come Hong Kong (50% circa) e Tokyo (30% circa): tutti vantaggi ai quali si aggiunge la garanzia di un Paese sicuro, con un sistema giuridico di livello internazionale. Il Desk è stato concepito come uno stabile punto di riferimento per il territorio riminese, in grado di offrire assistenza e servizi di vario genere per le aziende, tra cui: selezioni gratuite di nominativi di operatori di settore, promozione delle produzioni riminesi sui mercati locali, attività di follow-up telefonico per fissare appuntamenti bilaterali nell’ambito di meeting o manifestazioni fieristiche di settore, e tanti altri servizi che verranno più in dettaglio presentati nella giornata in oggetto. .  
   
   
INCONTRI D’AFFARI CON DELEGAZIONE DEL KOSOVO  
 
 Pordenone, 3 maggio 2007 - La Camera di Commercio di Pordenone partecipa al progetto “Desk Kosovo Friuli Venezia Giulia”, insieme al sistema camerale regionale ed Informest con l’obiettivo di promuovere la partecipazione del sistema economico regionale allo sviluppo del Kosovo nella attuale storica fase della sua transizione giuridica ed economica. Nell’ambito di tale iniziativa, presso la sede della Camera di Commercio di Udine, sarà accolta una delegazione di imprenditori kosovari, che prenderà parte ad un business matching con imprese del Friuli Venezia Giulia dei settori legno-arredo e lavorazioni meccaniche, nella mattinata di giovedì 17 maggio 2007. Questi incontri d’affari settoriali, la cui partecipazione è gratuita, hanno l’obiettivo di offrire alle imprese friulane l’opportunità di avviare contatti commerciali ed accordi di collaborazione commerciale e/o tecnico-produttiva. Per maggiori informazioni le imprese possono contattare l’Ufficio Internazionalizzazione di Concentro, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone (tel. 0434 381250 – email: internazionalizzazione@pn. Camcom. It). .  
   
   
PIANO TERRITORIALE REGIONALE: LE LINEE DI INDIRIZZO IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA. ERRANI: L´INIZIO DI UN PERCORSO PER COSTRUIRE INSIEME UNA STRATEGIA DI INNOVAZIONE E QUALITA´.  
 
Bologna, 3 maggio 2007 - "Oggi inizia un percorso, che vogliamo affrontare coinvolgendo tutta la società regionale, le istituzioni, le diverse forme di rappresentanza, il mondo economico. Per costruire un Ptr che delinei una strategia di innovazione e di qualità. Uno strumento condiviso, capace di produrre i cambiamenti di cui questo territorio ha bisogno. " Con queste parole il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani ha concluso oggi in Assemblea legislativa il dibattito sulle Linee di indirizzo del nuovo Piano Territoriale Regionale aperto dalla relazione introduttiva dell´assessore alla programmazione, sviluppo territoriale e cooperazione con il sistema delle autonomie locali Luigi Gilli. Tra le priorità sottolineate da Errani l´ambiente "questione centrale per lo sviluppo di questa Regione" e insieme ad essa la salvaguardia e il recupero di qualità del territorio che "è una risorsa finita e un bene comune"; la costruzione di un nuovo welfare, per una società solidale capace di affrontare le nuove sfide poste dalla questione demografica e dalla società multietnica . Ma anche, l´innovazione già in atto del sistema produttivo che ha permesso all´Emilia-romagna di affrontare meglio di altre realtà del nord est le sfide della globalizzazione; il superamento della stagione del policentrismo, per "costruire un sistema regionale fondato su reti forti capaci di valorizzare le eccellenze dei singoli territori", con Bologna inserita a pieno titolo tra le grandi capitali europee; la necessità di ridefinire una nuova governance, in grado di andare al di là degli stretti confini amministrativi. Aprendo i lavori dell´Assemblea legislativa l´assessore Luigi Gilli aveva parlato del Ptr come del "luogo della strategia" ove "ciascuna componente della comunità emiliano-romagnola deve portare il proprio contributo" e di una "sfida che non è tra Regione, Province e Comuni", ma "di tutti insieme per competere nel mondo" . Tra le priorità secondo Gilli "la necessità di investire sulla conoscenza, perché la capacità di attirare e mantenere i talenti è un fattore persino più importante che attirare i capitali. Perché oggi sono i capitali che seguono i cervelli e non viceversa". Il Ptr è il principale strumento di programmazione territoriale della Regione. Il documento strategico in cui vengono fissati precisi obiettivi di sviluppo e di qualità per l´Emilia-romagna che verrà, all´interno del più generale contesto nazionale ed europeo. A 15 anni di distanza dal primo Piano Territoriale Regione, che fu approvato nel 1990, la Giunta regionale avvierà formalmente il percorso per la definizione del nuovo Ptr entro il mese di maggio, con l´adozione del Documento preliminare. Successivamente si aprirà un´ampia fase di consultazione, che prevede una forte partecipazione delle istituzioni e della società emiliano-romagnola. Al termine di questa fase, l´Assemblea legislativa adotterà su proposta della Giunta il Piano. Il Piano Territoriale Regionale definisce indirizzi e direttive alla pianificazione di settore, ai Ptcp e agli strumenti della programmazione negoziata. Parte tematica del Ptr è anche il Piano Territoriale Paesistico Regionale. .  
   
   
“AGENZIE PER IL LAVORO”. MERCATO E CONCORRENZA CRESCITA A DUE CIFRE PER IL SETTORE  
 
Milano, 3 maggio 2007 - Attività trainante quella del lavoro temporaneo che si conferma mercato tra quelli potenzialmente più dinamici nel contesto europeo. Le nuove attività consentite dalla Riforma Biagi rappresentano una quota ancora minima del fatturato. In lieve miglioramento la redditività delle imprese. Nel 2006 l’attività delle Agenzie (rappresentata per il 95% circa dalla fornitura di lavoro temporaneo) ha raggiunto un fatturato di 5. 5 md di Euro (+20,8%) di cui, sulla base del numero dei lavoratori occupati per settore, il 53% rappresentato dall’industria, il 32% dal terziario/commercio ed il rimanente 15% dalle altre attività (edilizia, agricoltura, call center, ecc). L’impatto sui fatturati derivante dalle attività introdotte dalla nuova normativa (staff leasing, intermediazione, ricerca e selezione, supporto alla ricollocazione) è complessivamente limitato, circa il 5% del fatturato globale. Il comparto metalmeccanico e la Gdo si confermano trainanti per la domanda del settore; sono in crescita le filiali specializzate nei settori moda e turismo, in cui le aziende sono caratterizzate da ridotto numero di addetti altamente specializzati e nel credito (banche, assicurazioni, Sgr, credito al consumo). Per le Agenzie il 2007 è all’insegna di una doppia strategia: interna, con l’ampliamento del network delle filiali territoriali; esterna, con processi di internazionalizzazione sui mercati stranieri in particolare dei paesi dell’est Ue. E’ previsto un forte sviluppo nell’ambito della Pubblica Amministrazione in cui si sono moltiplicate le gare d’appalto. Dati Di Sintesi, 2006
Numero di Agenzie per il lavoro generaliste 80
Numero di filiali 2. 700
Numero di addetti 10. 200
Numero di addetti/Agenzia 127,5
Valore del mercato (Mn. Euro) 5. 357,5
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%) 15,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 525,2
Valore aggiunto (‘000 euro) 4. 848,5
Valore aggiunto/fatturato (%) 90,5
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 475,3
Costo del lavoro temporaneo/fatturato (%) 85,5
Quota di mercato prime 4 agenzie/gruppi(a) (%) 55,0
Quota di mercato prime 8 agenzie/gruppi(a) (%) 70,0
Previsioni di sviluppo del mercato(a):
· 2007/2006 (%) +20-22
· tendenza di medio periodo elevata crescita
a) – in valore Fonte: Databank .
 
   
   
L’EXPORT DEL MOBILE DELLA CAMPANIA A PIÙ 20 PER CENTO  
 
Milano 3 maggio 2007. E’ un vero successo quello registrato dall’export del mobile campano nel 2006 rispetto al 2005. Secondo il Centro Studi di Sprint Campania, infatti, il settore è cresciuto del venti per cento, a fronte di una crescita del tre percento su base nazionale. Sono questi alcuni dei dati presentati questa mattina a Milano nel corso del workshop con i buyers stranieri organizzato a Milano dalla Regione Campania e da Fiera Milano in occasione della quarantaseiesima edizione del Salone del Mobile. L’evento rientra nell’ambito di “Seasons Lights by Mundus Vivendi- Interior Design Lux Vesuvii”, la mostra organizzata per il terzo anno dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive presso la Triennale dove la Campania è rappresentata da dodici aziende, vere e proprie ambasciatrici del design della nostra regione. “La nostra è la terza regione nell’export di mobili in tutto il Mezzogiorno d’Italia – ha commentato Andrea Cozzolino, Assessore regionale alle Attività Produttive e all’Agricoltura – L’8 per cento dei mobili del Sud Italia è prodotto in Campania e il dato è destinato aumentare nei prossimi anni. Lo dimostra il fatto che siamo l’unica regione che quest’anno ha aumentato considerevolmente il quantitativo di mobili e divani esportati, facendo registrare un più 20 per cento, a fronte di un calo netto nell’export di regioni da sempre capofila nel settore”. Puglia e Basilicata, infatti, pur continuando a guidare la classifica dell’export nel Mezzogiorno, nel 2006 hanno perso rispettivamente 23 e 31 punti percentuali. “E’ evidente che stiamo conquistando fette di mercato sempre più consistenti - ha aggiunto l’assessore – Gli Usa, la Francia, la Spagna, il Canada, ma anche i mercati asiatici sono diventati, secondo lo studio di Sprint Campania, i nostri mercati di riferimento. Ora dobbiamo proseguire su questa strada per consolidare la crescita e migliorare ulteriormente la nostra posizione. Con la abilità dei nostri artigiani nella lavorazione del legno, la creatività nel design, la qualità dei nostri prodotti possiamo puntare sempre più in alto”. E proprio a sostegno della crescita del settore, all’incontro di questa mattina seguirà dal 22 al 24 aprile una missione di alcuni tra i buyers che oggi hanno affollato il workshop per visionare le realtà produttive delle aziende espositrici. .  
   
   
IN AUMENTO L’OCCUPAZIONE, SOPRATTUTTO FEMMINILE  
 
Milano, 3 maggio 2007 - In un anno, l’occupazione a Milano è aumentata di 34. 000 unità, +1,9% rispetto al 2005, raggiungendo quota 1 milione 790mila occupati, il 42% dell’occupazione lombarda e l’8% di quella italiana. A trainare la crescita le donne (+3,7%) con una percentuale ben più alta di quella degli uomini (+0,6%). Bene i servizi (+3,1%) e l’agricoltura (+80%). E’ una occupazione soprattutto dipendente: +3,2% i lavoratori dipendenti rispetto al –2,1% quelli indipendenti, distribuita tra il settore dei servizi (ben 69% contro la media italiana del 65,6%) e industria (30%). Complessivamente, il tasso di occupazione a Milano raggiunge nel 2006 il 68,1% (+1,4 punti percentuali rispetto al 2005), meglio di Lombardia (66,6%) e Italia (58,4%). Scende il tasso di disoccupazione (-0,3 punti percentuali: dal 4,2% al 3,9%) che per quanto riguarda le donne (4,4%) a Milano è dimezzato rispetto alla media italiana (8,8%). E dei nuovi occupati uno su cinque è extracomunitario. Dipendente con la laurea? A Milano il titolo universitario è richiesto dalle imprese per il 19,6% delle assunzioni dato che supera quello nazionale, dove la laurea è necessaria solo per l’8,5% dei casi. Ma per oltre un laureato su due (58,3%) è necessaria un’ulteriore formazione. Il contratto? In media oltre un laureato su due trova il posto fisso (65,5%). Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2006 e 2005 ed Excelsior-unioncamere 2006, in occasione della Festa del lavoro. “Un mercato del lavoro quello milanese che sta cambiando, tra sfida e opportunità – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano –. Mostra segnali positivi di partecipazione: crescono così gli occupati mentre cala la disoccupazione. C’è poi un balzo in avanti del tasso di occupazione femminile, che sta riducendo il gap rispetto a quello maschile, assieme alla conferma del peso dei lavoratori extracomunitari. In questo ambito è importante l’intervento delle istituzioni per un mercato del lavoro sempre più qualificato e trasparente sviluppando il collegamento tra domanda ed offerta, puntando sulla formazione. Un elemento centrale nella crescita dell’economia e delle imprese che parta proprio dalle nuove risorse umane e professionali”. .  
   
   
ANNICK MOLLARD PRESIDENTE DEL COMITATO IMPRENDITORIA ROSA  
 
 Mantova, 3 maggio 2007 - Annick Mollard, esponente dell’Unione del Commercio, è la nuova presidente del Comitato per l’imprenditorialità femminile, istituito presso la Camera di Commercio di Mantova, per il triennio 2007-2009. E’ stata eletta dal nuovo consiglio dell’organismo riunitosi nei giorni scorsi, che nelle prossime settimane presenterà il programma delle iniziative previste per il 2007. Il Comitato svolge prevalentemente un’attività di promozione per stimolare la creazione di nuova imprenditorialità e qualificare le donne imprenditrici attraverso informazioni sulle leggi di finanziamento, percorsi formativi, creazione di una rete di imprenditrici e amministratrici sul territorio, incontri con le scuole per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche dell’imprenditorialità. In base alle segnalazioni espresse dalle associazioni economiche provinciali, il Comitato per il prossimo triennio sarà composto da: Elisa Manerba, Angiolina Bompieri ed Elisabetta Carra in rappresentanza dell’industria; Annick Mollard (commercio); Susy Bombana e Caterina Belluzzi (artigianato); Anna Maria Bonora e Morena Torelli (agricoltura); Arianna Visentini e Fabiola Caprioli (cooperazione). Davide Cornacchia è il membro di giunta designato quale referente incaricato di seguire i lavori del Comitato. .  
   
   
ASTE GIUDIZIARIE: AL VIA LE PROCEDURE PER I FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE  
 
 Roma, 3 maggio 2007 - Un mercato delle aste giudiziarie più accessibile alle famiglie. Obiettivo che sarà possibile grazie alle procedure predisposte dall’A Bi per la concessione di finanziamenti nel settore delle vendite giudiziarie di immobili, e da tempo promosse dall’Associazione bancaria presso i tribunali italiani. Alla luce della riforma del processo esecutivo, queste procedure sono state aggiornate in collaborazione con il Consiglio nazionale del notariato (Cnn). Abi e Notariato hanno infatti messo a punto dei protocolli di procedure (con e senza incanto, con e senza delega) per facilitare al cittadino l’accesso al credito per l’acquisto della casa all’interno del processo esecutivo. L’iniziativa congiunta di banche e notai fornisce uno strumento innovativo per rispondere alla necessità di individuare soluzioni efficaci nel processo esecutivo, così come sollecitato dal Legislatore con la recente riforma in materia. Con il nuovo quadro normativo sono state introdotte regole più moderne, snelle e rapide del recupero del credito con effetti positivi sull’attività di banche e imprese. È in questo ambito che rientra l’iniziativa di Abi e Cnn per dare la possibilità ai cittadini di richiedere un mutuo per partecipare alle aste immobiliari, rendendo maggiormente accessibile ad una più vasta “platea” di soggetti, in particolare alle famiglie, questo importante merc ato. Da Aosta a Palermo sono già 87 i Tribunali che hanno aderito e 125 le banche che su tutto il territorio nazionale sono disponibili a concedere i finanziamenti necessari. In particolare, nella pubblicazione dell’avviso di vendita con gli estremi dell’immobile sarà indicata la possibilità per i partecipanti alle aste di ottenere mutui ipotecari per un importo fino ad un massimo del 70-80% del valore dell’immobile e figureranno le banche aderenti all’iniziativa e i riferimenti necessari per l’eventuale istruttoria. In materia di aste giudiziarie, un ulteriore strumento messo a disposizione dal sistema bancario è il portale www. Asteimmobili. It attraverso cui Tribunali, notai e banche possono favorire l’accesso da parte degli acquirenti a tutte le notizie e le informazioni sugli immobili sottoposti a vendita. Per Abi “è stato compiuto un ulteriore passo avanti in direzione di un maggiore livello di efficienza della giustizia. Nell’ambito più generale del nuovo processo esecutivo, le soluzioni realizzate a vantaggio della collettività determineranno un impatto positivo per l’economia del paese e una spinta al rilancio della competitività”. Abi ha da sempre sostenuto iniziative per l’ammodernamento del sistema giustizia, come dimostra lo sforzo che sta compiendo per la realizzazione del progetto per il processo civile telematico. Per il Consiglio nazionale del notariato “l’iniziativa ha l’obiettivo di divulgare e potenziare, in linea con lo spirito della riforma del processo esecutivo, un importante strumento di accesso al credito per l’acquisto della casa e si inserisce all’interno del più ampio impegno del Notariato a favore della semplificazione del processo esecutivo (l’intervento dei notai nei procedimenti esecutivi per delega dei giudici ha ridotto i tempi di recupero dei crediti da 6/8 anni a 12/18 mesi) e di una maggiore trasparenza nella comunicazione e informazione al cittadino attraverso strumenti di facile comprensione e applicazione”. Roma, Palazzo Altieri, 2 maggio 2007 .  
   
   
MUTUI: SIGLATO ACCORDO TRA ABI E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI  
 
Roma, 3 maggio 2007 - È stato raggiunto ieri a l’accordo tra l’Abi e tutte le Associazioni dei consumatori, rappresentative a livello nazionale e riconosciute nell’elenco del Ministero dello sviluppo economico, sulla determinazione del livello delle misure massime per l’estinzione dei mutui in essere, come previsto dalla legge sulle liberalizzazioni recentemente approvata. Il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, ha espresso “grande soddisfazione per il raggiungimento di un accordo di grande rilevanza strategica per i rapporti tra Abi e Associazioni dei consumatori. È il segno di un significativo avvicinamento del settore bancario al sistema dei rappresentanti dei consumatori. Siamo certi che questo percorso troverà ulteriori evoluzioni e applicazioni nel futuro”. “È un’intesa di grande importanza – ha aggiunto il Direttore generale, Giuseppe Zadra – che ha visto l’unanimità delle Associazioni dei consumatori, riuscendo a soddisfare con equilibrio le esigenze dei risparmiatori e delle imprese bancarie. È estremamente positivo essere riusciti tutti insieme a chiudere con successo un negoziato che era alla base dell’attuazione di una legge”. In dettaglio la misura massima per l’estinzione sarà: per i contratti di mutuo a tasso variabile • 0,50 punti percentuali • 0,20 punti percentuali nel terzultimo anno di ammortamento del mutuo • 0,00 punti percentuali negli ultimi due anni di ammortamento del mutuo per i contratti di mutuo a tasso fisso stipulati antecedentemente al 1° gennaio 2001 • 0,50 punti percentuali • 0,20 punti percentuali nel terzultimo anno di ammortamento del mutuo • 0,00 punti percentuali negli ultimi due anni di ammortamento del mutuo per i contratti di mutuo a tasso fisso stipulati successivamente al 31 dicembre 2000 • 1,90 punti percentuali nella prima metà del periodo di ammortamento del mutuo • 1,50 punti percentuali nella seconda metà del periodo di ammortamento del mutuo • 0,20 punti percentuali nel terzultimo anno del periodo di ammortamento del mutuo • 0,00 punti percentuali negli ultimi due anni di ammortamento del mutuo. L’accordo determina anche l’introduzione di una clausola di salvaguardia per quei mutui che già prevedono misure della commissione di estinzione di importo pari o inferiori a quelle stabilite con l’intesa. In questi casi: per i mutui a tasso variabile, e per quelli a tasso fisso stipulati antecedentemente al 1° gennaio 2001, l’ulteriore riduzione sarà di 0,20 punti percentuali. Nei mutui a tasso fisso stipulati successivamente al 31 dicembre 2000, qualora la misura contrattuale sia pari o superiore a 1,25 punti percentuali, si applicherà una riduzione di 0,25 punti percentuali; sarà invece di 0,15 punti percentuali con una misura inferiore a 1,25 punti percentuali. Per i contratti di mutuo a tasso misto (quelli con una tipologia di tasso che varia dal fisso al variabile o viceversa) sono state trovate delle soluzioni specifiche che fanno corrispondere le misure della commissione rispettivamente ai mutui a tasso fisso o variabile. Le parti si sono impegnate a costituire un Comitato che si riunirà trimestralmente e sarà composto da rispettivi rappresentanti con l’incarico di monitorare l’applicazione dell’accordo. Tale Comitato – alla luce di quanto accaduto nel primo anno di applicazione – potrà valutare lo stato complessivo di attuazione dell’intesa. .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU ACCORDO PENALE PER ANTICIPATA ESTINZIONE DEI MUTUI: ACCORDO STORICO TRA ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E ABI. BENEFICI TANGIBILI PER 3,5 MILIONI DI MUTUATARI. FIRMANO TUTTE LE 16 ORGANIZZAZIONI.  
 
Roma, 3 maggio 2007 - “La quasi totale eliminazione delle penali per l’estensione anticipata dei mutui non costituisce più un disegno futuro ma uno sbocco ormai certo, seppure graduato nel tempo, con benefici tangibili per i titolari dei 3,5 milioni di contratti di mutuo oggi in vita e siglati prima del 02 febbraio 2007”. Nelle parole del vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, la soddisfazione per l’accordo trovato in sede odierna nell’ambito del Tavolo di negoziazione Abi-associazioni dei consumatori istituito dal “Decreto Bersani” del gennaio 2007 e finalizzato a determinare la misura massima dell’importo della penale per anticipata estinzione dei mutui immobiliare in essere. “L’accordo” aggiunte Trincia “ha un significato storico perché discende da una legge dello Stato che, per la prima volta, conferisce alle Associazioni dei consumatori il ruolo di negoziare e definire accordi erga-omnes, cioè di valore generale e per tutti”. “L’accordo trovato oggi con l’Abi non va ridiscusso con la propria banca in quanto è automaticamente valido” chiarisce Trincia, “inoltre rispetta il principio del mantenimento delle migliori condizioni di estinzione anticipata del mutuo eventualmente già fissate con la propria banca”. Questi i principali dettagli dell’accordo sottoscritto oggi dalle 16 associazioni dei cittadini che siedono nel Cncu in merito alla chiusura anticipata dei mutui Mutui a tasso fisso: - Soglia massima, 1,90%, se chiuso nella prima metà di vita del mutuo - Soglia massima, 1,50%, se chiuso nella seconda metà - Soglia max, se chiuso nel terz’ultimo anno: 0,20% - Ultimi 2 anni: 0% - Sconto generalizzato su clausola di garanzia: 0,25. Mutui a tasso variabile: - Soglia massima, 0,50% - Soglia max, se chiuso nel terz’ultimo anno: 0,20% - Ultimi 2 anni: 0% - Sconto generalizzato su clausola di garanzia: 0,20- Mutui a tasso misto: - Se variazione è superiore ai due anni, vengono equiparati ai mutui a tasso variabile - Se la frequenza di variazione è inferiore ai due anni, si applicano le penali in base al periodo in cui avviene la richiesta. Tutti i mutui antecedenti al 2001 vengono equiparati ai mutui a tasso variabile. .  
   
   
IL MERCATO IMMOBILIARE IN PIEMONTE  
 
 Milano, 3 aprile 2007 - Torino - Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni immobiliari di Torino sono cresciute del 4% portando a 7. 4% l’incremento dei prezzi nell’anno. Andamento dei prezzi nel tempo
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
+0. 2% +0. 8% +6. 8% +6. 4% +9. 7% +8. 3% +7. 9% +14. 5% +5. 3% +7. 4%
In crescita del 4. 4% le quotazioni della macroarea urbana Centro-san Salvario. Nel Centro storico risulta ancora dinamico il mercato degli immobili di prestigio su cui sono stati eseguiti importanti lavori di ristrutturazione. In particolare parliamo di soluzioni costruite tra il Xvii ed il Xix secolo, dai tagli compresi tra 90 e 200 mq, che hanno toccato anche punte di 6000 € al mq. Quotazioni che oscillano da 3200 € al mq (per le soluzioni ristrutturate che non hanno rispettato le caratteristiche storiche dell’immobile) fino a 6000 € al mq per le soluzioni di pregio, interessano gli immobili che si affacciano su piazza Vittorio che è stata completamente riqualificata e dotata di box sotterranei. Richiesti i monolocali e bilocali (ricavati spesso da operazioni di frazionamento) da destinare all’investimento; si affittano a studenti (in zona ci sono delle facoltà universitarie) oppure a lavoratori fuori sede. Per un bilocale si chiedono 550-650 € al mese. Positivo il mercato immobiliare nella zona di Crocetta-mauriziano in particolare sulle tipologie popolari (via Arquata e limitrofe) che a partire dal 2002 sono state sottoposte ad interventi di ristrutturazione delle parti esterne ed interne. Parliamo di palazzi degli anni’30, ex A. T. C, ormai riscattati. Sono stati eseguiti anche lavori per la creazione di zone pedonali e di restyling delle aree verdi. La zona comunque presenta prevalentemente tipologie medio-signorili, costruite dalla fine del 1800 fino agli inizi del 1900, che si estendono da via Lamarmora fino a corso Ferraris. Un buon usato costa mediamente 3000-3500 € al mq. Le tipologie domandate sono il bilocale, il quattro locali e il sei locali, ricercato soprattutto dalle famiglie. I tagli più piccoli sono acquistati per investimento, infatti non lontano sorgono la facoltà di Economia e Commercio ed il Politecnico. Questo comporta anche una buona tenuta del mercato delle locazioni, per lo più ad uso transitorio, che vede protagonisti studenti stranieri, professionisti fuori sede e militari delle vicine caserme. Il costo di un posto letto è di circa 250 € al mese. Molto richiesti i box in zona, ma l’offerta non è sufficiente, nonostante la costruzione di nuove tipologie in corso Magellano. L’arrivo della facoltà di biotecnologia e l’inizio dei lavori per la fermata di metropolitana “Nizza” ha creato dinamismo sul mercato immobiliare di San Salvario-sacro Cuore dove si registra un incremento di richieste per uso investimento. Apprezzati soprattutto i monolocali ed i bilocali ma non mancano richieste di tagli più grandi frazionabili. Da segnalare nuove costruzioni realizzate in luogo di ex officine dismesse, compravendute a 3000-3200 € al mq. La rimanente offerta abitativa della zona include soprattutto palazzi dei primi anni del 1900 i cui acquirenti sono genitori che hanno figli studenti oppure coppie giovani, mentre è in diminuzione la presenza di acquirenti di età più elevata. Anche il mercato delle locazioni ha risentito positivamente della nascita della nuova facoltà universitaria perché ha portato ad un incremento della popolazione studentesca in zona. Un posto letto costa mediamente 200-250 € al mese. Tra le macroaree più dinamiche si segnala quella di Nizza-lingotto-mirafiori Sud le cui quotazioni immobiliari sono cresciute, nel periodo considerato, del 7. 8%. Tra i quartieri che hanno registrato delle performance positive segnaliamo Molinette e Nizza- Millefonti. A Molinette, dove si concentrano alcuni tra i più importanti Ospedali della città, cercano coppie e dipendenti delle strutture ospedaliere. Il taglio che raccoglie la maggioranza delle preferenze è il bilocale (50 mq). La zona si caratterizza per le presenza di stabili degli anni ’50, spesso privi di ascensore, ad eccezione di quelli costruiti a cavallo della fine degli anni ’60 ed inizi degli anni ’70. Il quartiere registra una presenza abbastanza rilevante di stranieri, rumeni in particolare che prendono in locazione immobili in zona. I servizi del quartiere miglioreranno con la nascita, a breve, di un nuovo centro commerciale e la futura fermata della metropolitana. In rialzo anche le quotazioni di Nizza-millefonti, riconducibile ad una domanda in continua crescita, dovuta prevalentemente alla presenza nel quartiere di strutture ospedaliere, facoltà universitarie, uffici pubblici e privati, aree fieristiche, centri commerciali. La facilità di parcheggio è un altro punto di forza della zona. Nonostante questo, la domanda di box è comunque elevata ed i prezzi oscillano tra i 20 ed i 28 mila €. Proseguono i lavori per la costruzione di una fermata della metropolitana. Quasi assenti edifici di nuova costruzione; prevalgono le soluzioni costruite tra gli anni ‘40 e ‘70, in gran parte ben ristrutturate. Gli stabili di prestigio si compravendono a 2800 € al mq, contro una media del quartiere di 2500 € al mq. La domanda di immobili è molto eterogenea. Alimentata da famiglie, studenti, personale universitario ed ospedaliero e da stranieri (in prevalenza moldavi e rumeni), è rivolta all’acquisto piuttosto che alla locazione. Il tagli più richiesti sono i bilocali e i trilocali. Positivo il mercato immobiliare in corso Unione Sovietica dove l’offerta immobiliare include prevalentemente condomini degli anni ’60-’70, ma sono disponibili anche nuove costruzioni a ridosso del Villaggio Olimpico. In via Giordano Bruno sono in fase di ultimazione degli appartamenti con box in complessi dotati di giardini condominiali. Prezzi medi di 3000 € al mq. Il mercato delle locazioni registra ancora segnali di positività su monolocali e bilocali, mentre maggiori difficoltà si riscontrano sui tagli più grandi. A cercare immobili in locazione sono prevalentemente studenti della facoltà di Economia e Commercio e militari che lavorano presso le vicine caserme. La tipologia contrattuale più utilizzata è la locazione transitoria. In lieve diminuzione coloro che acquistano per investimento e che dispongono di una somma media di 100 mila €. I prezzi delle abitazioni nella macroarea Francia-san Paolo sono cresciute nel secondo semestre dell’anno del 4. 2%, grazie alla performance positiva della zona di Pozzo-strada. Positivo il mercato immobiliare a Pozzo Strada-viberti dove all’interno del quadrilatero compreso tra corso Trapani, via Peschiera, via Sartori, via Montecucco si concentrano condomini signorili costruiti negli anni ’70 in luogo di un’ex fabbrica. Gli appartamenti di almeno 150 mq sono acquistabili a 2800-2900 € al mq. La restante offerta immobiliare della zona include prevalentemente condomini della fine degli anni ’60 valutati, ristrutturati, 2300-2500 € al mq ed acquistati soprattutto da giovani coppie. Pozzo-strada-monte Cucco presenta una realtà eterogenea, vie signorili quali via Castellino e Corso Monte Cucco si contrappongono a strade meno prestigiose come corso Francia dove si concentrano soluzioni più popolari. La zona è caratterizzata da un’ edilizia risalente agli anni ’70, ben ristrutturata, con tagli mediamente grandi (tre-quattro locali). I prezzi per gli immobili signorili ristrutturati si attestano sui 2300-2500 € al mq, mentre in via S. Antonio il nuovo raggiunge 3000 € al mq. La domanda è alimentata da famiglie e da giovani coppie e la tipologia più richiesta è il trilocale, seguita dal bilocale (50-55 mq). Quasi assenti gli acquisti per investimento a causa dei prezzi elevati. Il quartiere è ben collegato al resto della città, grazie anche alle fermate della metro di Pozzo Strada e di Monte Grappa, completate in occasione delle Olimpiadi del 2006 e che hanno contribuito in maniera determinante a far crescere l’apprezzamento del quartiere e a migliorarne i servizi. Il mercato delle locazioni è in prevalenza alimentato da stranieri (rumeni) che confermano una discreta presenza nel quartiere. I canoni di locazione mensili oscillano da 400-450 € per un bilocale a 500-600 € per un trilocale. Bassa la presenza di universitari nella zona. Fiorente il mercato dei box, i cui prezzi si aggirano tra i 20 ed i 25 mila €. Il rialzo delle quotazioni nella macroarea Borgo Vittoria-barriera di Milano (+3. 3%) è da attribuirsi alla buona performance del quartiere che si sviluppa intorno a via Lucento-luini dove si ricercano prevalentemente bilocali e trilocali. Il quartiere presenta un’offerta abitativa eterogenea che va dai palazzi signorili costruiti a partire dagli anni ’70 e valutati mediamente intorno 2100 € al mq, fino ai condomini degli anni ’50-’70 compravenduti a 1900-2000 € al mq. Da segnalare che nel vicino quartiere di Madonna di Campagna sono stati ultimati numerosi nuovi appartamenti determinando un incremento delle permute, infatti molti hanno venduto le abitazioni più datate a stranieri per acquistare le nuove. L’usato si vende a 1800 € al mq, il nuovo a 2200 € al mq. Nella città, già interessata dai lavori per il completamento della linea metropolitana in parte già operativa, si prevedono tra gli altri progetti il recupero del complesso della Cavallerizza Reale che si estende su di un’area di circa 22 mila mq che saranno destinati ad un complesso museale ed espositivo, attività di commercio ed artigianato, nuovi uffici, studi professionali e nuove residenze. Si parla poi di un Business District a Porta Susa nell’area dove sorgerà la nuova stazione ferroviaria dell’Alta Velocità; sono previsti circa 100 mila mq per centri direzionali ed alberghi in due nuovi grattacieli. Si prevede anche un complesso edilizio di 34. 500 mq di superficie da destinare ad attività ricettive e terziarie e commerciali. A Mirafiori sarà realizzato poi il Centro del Design del Politecnico, mentre il Politecnico di Torino realizzerà “La cittadella Politecnica” con 170 mila mq da destinare alla formazione e alla ricerca. Altri lavori interesseranno l’area dell’ex Fiat Grandi Motori, intorno a via Cuneo. Saranno realizzate residenze, attività artigianali, commerciali e di servizio. Tra via Damiano e corso Vigevano si realizzerà il mercato dei fiori. Si prevedono poi il recupero dell’ex Fabbrica Ansaldi, che sarà destinato ad attività artigianali, terziarie e residenziali. Alla periferia Nord della città al confine con Venaria Reale si realizzerà su una superficie di oltre 300 mila mq un parco acquatico, campi da tennis e calcio ed un’arena all’aperto. A livello di trasporti nel 2007 si dovrebbe inaugurare il secondo tratto della metropolitana e dovrebbero terminare i lavori per la riqualificazione di piazza Statuto e piazza Rivoli. Effetti positivi sono attesi anche dal completamento della linea ferroviaria veloce che collegherà Torino a Milano e dai lavori per la Spina Centrale.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 4. 4% 33. 8% 36. 4% 19. 3% 6. 1%
Luglio ‘06 4. 2% 33. 8% 36. 9% 18. 9% 6. 2%
L’analisi della domanda evidenzia su Torino un lieve incremento nella richiesta di monolocali (+0. 2%) e quattro locali (+0. 4%). In diminuzione la richiesta di trilocali (-0. 5%) che risulta però in assoluto la tipologia più ambita.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 5. 7% 31. 8% 33. 8% 19. 3% 9. 3%
Luglio ‘06 4. 9% 33. 6% 32. 2% 21. 5% 7. 8%
L’analisi dell’offerta invece evidenzia un aumento sul mercato di monolocali (+0. 8), trilocali (1. 6%) e cinque locali (+1. 5%). In diminuzione l’offerta sulle altre tipologie immobiliari. Torino provincia - Nel secondo semestre del 2006 la crescita delle quotazioni dei comuni della provincia di Torino è stata del 2. 4%. Abbiamo proceduto a raggruppare questi ultimi in macroaree in funzione delle caratteristiche del mercato immobiliare: Hinterland, Provincia Nord, Provincia Sud e Valle di Susa. Hinterland Di Torino - Nell’hinterland di Torino nel secondo semestre del 2006 le quotazioni si sono incrementate mediamente del 2. 3%, con una performance migliore per le tipologie nuove rispetto a quelle usate. In crescita le quotazioni (+23,5% nel secondo semestre del 2006) degli immobili a Rosta che ha sicuramente risentito in positivo dell’arrivo della metropolitana a Collegno, non distante. In più da alcuni anni, dopo l’approvazione del Prg, sono in costruzione numerose ville singole e soluzioni bifamiliari, in particolare nella zona collinare della città. Prezzi non inferiori a 450 mila €. Tra gli acquirenti anche famiglie che lasciano Torino e altri paesi della prima cintura dove le quotazioni sono più elevate. Nella vicina Villarbasse si contano numerose soluzioni indipendenti abbastanza esclusive che difficilmente si compravendono a prezzi inferiori a 550 mila €. Il mercato immobiliare di Rivoli (le cui quotazioni sono rimaste stabili nel secondo semestre del 2006) da un paio di anni è in fermento per i numerosi cantieri esistenti. Lo sviluppo più sensibile si registra nel Centro della città dove ci sono delle aree dismesse. Tra gli interventi segnaliamo “Castello di Pianura”, che porterà alla nascita di 150 appartamenti e di locali commerciali. La zona sarà interessata anche dall’arrivo della metropolitana. Il nuovo si vende a 3000-3200 € al mq. In luogo della sede dei Vigili del Fuoco si sta poi procedendo alla costruzione di un’area mista di palazzine e villette. Infine le vecchie abitazioni del Centro Storico sono sottoposte ad interventi di ristrutturazione e frazionamento di vecchie abitazioni. Altri appartamenti di nuova costruzione sorgeranno in corso Susa in luogo di depositi e laboratori ormai dismessi. Continua lo sviluppo di Borgo Nuovo, nella periferia verso Rosta, dove sono state costruite palazzine di 2-3 piani con giardino. Tra gli acquirenti in crescita i torinesi, che apprezzano la tranquillità della cittadina e gli ottimi collegamenti con il capoluogo. La richiesta è per trilocali e quattro locali sebbene ci sia una buona domanda per investimento di bilocali (richiesti anche se già affittati). Infatti in zona cercano in affitto i dipendenti trasfertisti della Fiat e di altre industrie della zona. A Beinasco le richieste immobiliari si dividono tra quelle relative alla zona Fornaci, frazione limitrofa a Mirafiori, apprezzata soprattutto da coloro che abitano a Torino e Beinasco paese, dove a ridosso delle Poste, sono in costruzione appartamenti (piano terra con giardino, taverna e primi piani con mansarda). Ad Orbassano giungono numerose richieste da parte di persone che risiedono a Torino: nel Centro storico ci sono vecchie cascine ma anche stabili di quattro piani e ville singole degli anni ’70. Intorno a via Alfieri e via Torino, sorge un’area sviluppatasi alla fine degli anni ’80 con palazzi costruiti in edilizia convenzionata. La zona residenziale, detta R6, è quella più signorile con ville indipendenti e soluzioni bifamiliari. Nuove costruzioni sono in corso a Fassa al confine con Rivalta: sorgeranno 150 appartamenti in edilizia residenziale. Orbassano è decisamente migliorato negli ultimi anni con la riqualificazione del Centro storico, per il quale in futuro si prevede la chiusura al traffico, la ristrutturazione dei negozi ed il rifacimento dell’area mercatale. A Rivalta, nel Centro storico si possono trovare cascine da ristrutturare ma anche quartieri signorili degli anni ’70 con ville singole. Nella zona collinare ci sono le soluzioni degli anni ’90, molte in edilizia convenzionata ma anche ville singole di prestigio concentrate nel Villaggio Aurora. Ed è proprio la zona collinare quella più interessata allo sviluppo delle nuove costruzioni: palazzine, villette bifamiliari ed alcune soluzioni singole. Tra le frazioni di maggior sviluppo edilizio Gerbole, dove sono sorti anche due centri commerciali. Fervido il mercato delle nuove costruzioni a Settimo Torinese, le cui quotazioni nel secondo semestre del 2006 sono cresciute del 3%. Nel Centro storico della città si sta procedendo ad effettuare lavori di riqualificazione degli immobili. In particolare nel Quadrilatero (via Italia, via Roosvelt, via Garibaldi e via Cavour) si riqualificano casali dismessi e altre abitazioni ormai in disuso per ricavarne palazzine con bilocali, trilocali e quattrolocali. Si segnala poi il recupero dell’ex Paramatti, a ridosso del Centro storico, dove sorgeranno palazzi di 5-6 piani, una biblioteca multimediale e dei locali commerciali. A Borgonuovo, in zona Moglia, dal 1998 si costruiscono immobili in edilizia economica residenziale. Stanno sorgendo palazzine, ville monofamiliari e bifamiliari, ma anche capannoni, un centro commerciale ed un nuovo asilo. Si sta inoltre procedendo a migliorare la viabilità con rotonde e ad abbattere la “Standa” per poter realizzare soluzioni abitative in edilizia residenziale. Da segnalare la presenza di richieste da parte di persone che vivono a Torino nella zona di Barriera di Milano, ma anche uno spostamento da Settimo Torinese verso Brandizzo e Volpiano dove i prezzi sono più vantaggiosi e verso la collina (Gassino, S. Mauro) dove si possono acquistare soluzioni indipendenti e si può godere di una maggiore tranquillità. A Collegno, le cui quotazioni sono cresciute del 4% nel secondo semestre del 2006, il mercato delle nuove costruzioni è in fermento ormai da anni. Continuano i lavori nell’ex area Maggiora dove iniziano a costruire residenziale e commerciale. I prezzi partono da 2500 € al mq. La zona più richiesta di Collegno è Borgata Paradiso, grazie anche alla presenza della fermata della metropolitana. Positivo l’andamento della zona di Santa Maria dove si possono trovare condomini di circa 30-40 anni fa, e Leumann dove invece l’offerta immobiliare riguarda casette indipendenti e appartamenti in palazzine. Segnaliamo i lavori per rendere più agevole il traffico attraverso la costruzione di un sottopassaggio che permetterà alle macchine di transitare, oltrepassando il passaggio a livello, e la nascita in futuro di un nuovo centro commerciale a Santa Maria. A Moncalieri, i cui prezzi immobiliari sono cresciuti dell’1. 9% nel secondo semestre del 2006, si è costruito molto. Tra gli interventi segnaliamo il complesso delle Pleiadi (70 appartamenti) ed un altro in strada Genova (50 appartamenti in costruzione), a prezzi che oscillano da 2600 a 3000 € al mq. Chi cerca soluzioni di pregio e signorili si sposta nella zona collinare e pedecollinare dove si possono acquistare soluzioni indipendenti e complessi immobiliari più signorili (con terrazza e vista sulla città). Un buon usato costa 4000-4500 € al mq. Nel Centro storico si possono trovare soluzioni del Xvii e del Xviii secolo, dalla tipologia signorile a quella più economica. Da segnalare che gli interventi di riqualificazione sugli immobili della zona negli ultimi anni hanno attirato l’interesse delle giovani coppie. Provincia Nord - In questa macroarea si registra una crescita delle quotazioni del 2. 7% nel secondo semestre dell’anno. Abbastanza uniforme il trend di rivalutazione delle tipologie usate e di nuova costruzione. Positivo il mercato di Valperga-salassa (+13. 6% la crescita delle quotazioni nel secondo semestre del 2006) dove si è proceduto negli ultimi mesi a costruire appartamenti in piccoli complessi con giardino e questo ha determinato una “corsa” al nuovo che ha portato le persone a vendere le soluzioni usate. Queste ultime sono prevalentemente soluzioni semindipendenti degli anni ’70-’80. Un buon usato si acquista a 1300-1400 € al mq mentre il nuovo oscilla intorno a 1800 € al mq. Le soluzioni usate sono state acquistate da coloro che si sono trasferiti da altre località limitrofe (Castellamonte, Rivarolo) spinti dalla maggiore appetibilità delle quotazioni. Segnaliamo poi che nella zona collinare si registrano compravendite di seconde case, nella fattispecie soluzioni semindipendenti con giardino; l’usato costa mediamente 1000 € al mq. Agliè, le cui quotazioni sono cresciute nel secondo sempre del 2006 del 15%, è considerato ormai da alcuni anni uno dei migliori casi di “teleturismo” d’Italia. La località infatti è lo sfondo degli intrighi della fiction di “Elisa di Rivombrosa” grazie alla quale si sono addirittura decuplicati le visite al castello della cittadina. Inoltre nella vicina San Giusto Canavese si girano le soap “Cento Vetrine” e “Vivere”. La fama acquisita dal luogo ha avuto sicuramente effetti sul mercato delle locazioni del paese alimentato da coloro che lavorano nelle produzioni o che fanno parte dei diversi cast, ma anche il mercato delle compravendite ha avuto un incremento delle quotazioni che, seppur in modo minimale, hanno risentito di tale fenomeno. Anche ad Agliè si registra la presenza di acquirenti provenienti sia dall’hinterland di Torino che dalla città stessa dal momento che è possibile acquistare rustici a prezzi più vantaggiosi che non in altre località. Infatti nella zona prevale questo tipo di costruzione e negli ultimi tempi c’è stato un aumento degli accatastamenti da tipologie rurali a civile abitazione. A titolo di esempio un rustico su due livelli (100 mq a livello) con circa 1000 mq di giardino costa, ristrutturato, 220 mila € e 100 mila € da ristrutturare. A Caluso e Candia Canavese l’offerta immobiliare riguarda prevalentemente rustici, spesso da sistemare. Negli ultimi tempi lo sviluppo edilizio si è fatto sentire soprattutto nelle aree più periferiche, dove ci sono dei terreni edificabili e dove stanno costruendo appartamenti di 3-4 locali. Il nuovo si vende a 1500-1550 € al mq. Acquistano le nuove costruzioni persone del posto che lasciano l’usato spesso acquistato da stranieri. Questi ultimi hanno comprato soprattutto i rustici a Candia Canavese che hanno poi provveduto a ristrutturare. Dalla fine del 2006 ad Ivrea è stato sbloccato il Prg e questo comporterà nei mesi a venire un intenso sviluppo edilizio nelle zone periferiche della cittadina. Sempre richiesti gli immobili del Centro storico della città sottoposti ad interventi di riqualificazione. Tiene il mercato delle locazioni grazie alla presenza del call center della Wind che attira lavoratori fuori sede. Continuano i lavori nell’ex Montefibre, dove si prevede un notevole sistema verde ambientale ma anche uffici, abitazioni ed immobili ad uso commerciale, terziario e produttivo. Ai margini del complesso residenziale e direzionale si trovano il comparto commerciale e quello del “Movicentro”, il nodo intermodale dei trasposti legato alla stazione ferroviaria e alla pedemontana. Ci saranno poi un comparto produttivo e parcheggi in superficie ma anche seminterrati. Provincia Sud - I Comuni della provincia sud hanno registrato una crescita delle quotazioni del 2. 4% nel secondo semestre del 2006. In crescita dell’11. 1%, nello stesso periodo, le quotazioni di Candiolo. Nella zona sono in corso i lavori per il potenziamento dell’Ospedale, l’ampliamento di “Mondo Juve” con un centro commerciale e soprattutto significativi interventi sulla viabilità che miglioreranno i collegamenti del paese con Torino. Infatti proprio per questo motivo sono in crescita le richieste di abitazioni da parte di coloro che vivono in comuni della prima cintura e che sono alla ricerca di una maggiore tranquillità. Il parco immobiliare della zona è relativamente recente essendosi sviluppato dopo gli anni ’70 e al momento lo sviluppo edilizio è nell’area verso il comune di None, dove stanno sorgendo appartamenti, villette a schiera, ville singole e bifamiliari. Il nuovo si vende a 3000 € al mq. La crescita dei prezzi nella zona di Bibiana e Bricherasio si giustifica con un incremento delle richieste di immobili da parte di abitanti di Torino città, in seguito al completamento dell’autostrada fino a Pinerolo; sono stati realizzati dei collegamenti veloci tra Bibiana, Bricherasio e Pinerolo. Intenso anche in questa località lo sviluppo edilizio che a Bibiana ha interessato soprattutto le zone centrali, mentre a Bricherasio le aree periferiche. Lo sviluppo edilizio ha coinvolto negli ultimi anni anche Carmagnola (le cui quotazioni sono cresciute dell’8% nel secondo semestre del 2006), dove si assiste ad un fenomeno di spostamento da parte degli abitanti della prima cintura di Torino. Il motivo è da ricercarsi fondamentalmente nella convenienza economica ad acquistare in zona. In Centro segnaliamo il recupero dell’ex Consorzio Agrario al cui posto è in costruzione un complesso immobiliare, costruito secondo i principi della domotica, e dei locali commerciali. Le soluzioni indipendenti hanno avuto maggior sviluppo nei borghi limitrofi; da segnalare lo sviluppo della frazione Cappuccini dove in luogo di un ex complesso industriale e artigianale saranno edificate 150 unità in edilizia residenziale (1850 € al mq) e 120 unità in edilizia convenzionata. Ricordiamo inoltre che per la città di Carmagnola esiste un Prusst che prevede la costruzione di un centro fieristico, il nuovo Foro Boario, un multisala e dei capannoni. A Pinerolo in seguito al completamento dell’autostrada Torino-pinerolo c’è stato un incremento delle richieste da parte di residenti nel capoluogo piemontese. Il mercato delle nuove costruzioni è in fermento; in particolare ad Abbadia Alpina sorgeranno appartamenti in condomini, villette a schiera e singole, e a Riva di Pinerolo. Il nuovo costa mediamente 2200 € al mq in periferia e 2400 € al mq in centro. Segnaliamo anche la costruzione di appartamenti in edilizia agevolata in via Martiri e via Bignone. Nel Centro storico del paese si acquistano monolocali e bilocali per investimento; ad affittarli sono soprattutto stranieri (rumeni in particolare) e lavoratori trasfertisti. Gli immobili del Centro di Pinerolo sono stati riqualificati in seguito allo svolgimento delle Olimpiadi Invernali. Un bilocale si affitta a 300-320 € al mese. Valle Di Susa - La Valle di Susa nel secondo semestre del 2006 ha registrato una crescita delle quotazioni degli immobili dell’1. 4%. Particolarmente dinamico il mercato di Sestriere dove la crescita è stata del +10. 6%. Il rialzo maggiore si è avuto nelle zone periferiche, in particolare a Gran Gesises, dove si è concentrata la domanda; infatti il Centro presenta un’edilizia caratterizzata da palazzi risalenti agli anni ’70-’80 mentre la periferia si caratterizza per la presenza di baite nuove e ristrutturate. A Sestriere nelle aree centrali per una tipologia usata si pagano 4000 € al mq, mentre nelle periferie il nuovo costa 3800 € al mq. Gli acquirenti di seconda casa sono professionisti e imprenditori, provenienti genericamente da Milano, Torino, Genova e provincia, Savona e provincia. Le tipologie più richieste vanno dal monolocale al trilocale. Per la prima volta nel 2006 si sono registrate compravendite di abitazioni da parte di stranieri, in particolare inglesi ed olandesi, “new entry” per la zona. Non solo cercano casa a Sestriere, ma si spostano anche nelle zone limitrofe (Susa, Giaveno) dove i prezzi sono più bassi: un usato costa 1400-1600 € al mq, il nuovo 1800-2000 € al mq. Si è proceduto anche ad immettere sul mercato gli alloggi del Villaggio Olimpico: la maggior parte è stata venduta come multiproprietà, il resto (una quarantina di alloggi) è stata messa in vendita, ma solo ed esclusivamente ai non residenti, con il vincolo di non usarlo per due settimane all’anno. Questo perché si vuole agevolare il turismo in zona. Per questo limite l’acquirente ottiene uno sconto sul prezzo. La cittadina ha beneficiato poi di un miglioramento dei servizi. Sono stati infatti costruiti una piscina ed un palazzetto dello sport, sono stati creati nuovi impianti sciistici e rifatti quelli esistenti, sono stati migliorati i collegamenti con San Sicario. Anche sul fronte delle locazioni si segnalano alcune richieste da parte di turisti inglesi e olandesi. In diminuzione le quotazioni degli immobili a Bardonecchia (-2. 4%) nel secondo semestre del 2006. Tengono bene i monolocali. La domanda di immobili in acquisto e in locazione è composta in prevalenza da torinesi ed in minor parte da genovesi e milanesi. Chi acquista la seconda casa preferisce immobili adiacenti agli impianti di risalita, ma non mancano gli acquirenti che preferiscono acquistare al Centro di Bardonecchia prediligendo la vicinanza di servizi e attività commerciali. La costruzione della pista Half ha portato ad un aumento della presenza da parte di turisti under 30. Chi cerca immobili in locazione in genere lo fa per un periodo di tre mesi e spesso attua un comportamento last minute. Alcuni immobili di nuova costruzione in zona Melezet e in località Campo Smith sono sorti come Rta riscontrando successo sul mercato. Gli effetti positivi delle Olimpiadi Invernali si sono fatti sentire anche a Pragelato che ora è dotato di un trampolino per i salti, una pista potenziata per lo sci di fondo e soprattutto di un collegamento con la “Via Lattea” tramite una nuova cabinovia. Tutto questo ha portato ad aumentare l’interesse per la cittadina e ha comportato un incremento delle richieste di abitazioni soprattutto da abitanti del basso Piemonte, Cuneo ed Asti in particolare; a queste si aggiungono le richieste di milanesi e genovesi. Nel Centro della cittadina si è proceduto alla ristrutturazione (effettuata nel rispetto delle caratteristiche tipiche di queste vecchie abitazioni) di vecchie baite, in legno e pietra e a ricavare abitazioni da fienili. Le quotazioni sono di 3000 € al mq. Interventi di recupero hanno interessato anche le baite di Villardamond e Soucheres Basses, frazioni di Pragelato richieste soprattutto da chi cerca di evitare le zone più interessate al turismo di massa. Tra le zone più apprezzate da chi cerca casa a Pragelato, sicuramente il Centro ma anche la zona ai piedi della cabinovia (Plan). Novara - Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni degli immobili di Novara sono cresciute del 3. 9%. Dinamico l’andamento delle abitazioni nel Centro. Ad acquistare nel Centro storico sono prevalentemente persone provenienti dall’hinterland novarese, attratte dal prestigio degli immobili di epoca risorgimentale oltre che dal quartiere stesso. Presente un’area verde, il “Parco dei Bambini”. Il taglio più richiesto è il bilocale. Bassa la presenza di parcheggi e di box auto, il cui prezzo oscilla mediamente tra i 15 mila ed i 20 mila €. L’area, subito all’esterno dei baluardi, è caratterizzata da un’edilizia risalente agli anni ’50. Gli acquirenti di questa zona sono per lo più giovani novaresi sotto i 30 anni e pendolari che sfruttano la vicinanza della stazione ferroviaria. La zona di Porta Mortara è caratterizzata da un’edilizia residenziale risalente agli anni ’50-’70. In via Pontida sono da poco terminati i lavori per la costruzione di appartamenti in un palazzo di sette piani e sempre nella stessa via è in fase di apertura un cantiere per la costruzione di altri appartamenti. Le vie principali del quartiere sono corso Xxiii Marzo e viale Giulio Cesare. Il quartiere è ben servito, dotato di un centro commerciale e dell’Ospedale Maggiore Della Carità. Ad acquistare immobili a Porta Mortara famiglie, giovani coppie, single ma anche stranieri (marocchini, albanesi). A sud di Porta Mortara si trova il quartiere Bicocca che si contraddistingue per la presenza di villette a schiera e di condomini costruiti negli anni ’90 e nel 2000. Ancora più a sud il quartiere popolare Cittadella, caratterizzato da un’edilizia convenzionata risalente agli anni ’80 e ‘90. A Nord della città, si possono trovare i quartieri S. Antonio e S. Rita, con un’ edilizia composta da palazzine degli anni ’60 e degli anni ’90, villette e case singole. La domanda è formata in prevalenza da giovani single o coppie che preferiscono acquistare bilocali e trilocali. Nella zona S. Antonio sono stati ultimati i lavori per la costruzione dell’Alta Velocità. L’impatto ambientale di questa struttura è stato più lieve del previsto, ed infatti il mercato dell’immobile in questa zona è in leggera ripresa. Il quartiere di S. Andrea ha un’ edilizia risalente agli anni ’50-’70, mentre il quartiere di S. Rocco è costituito essenzialmente da palazzine popolari degli anni ’60-’70. In questi quartieri è alta la domanda di immobili da parte di stranieri (indiani, senegalesi, egiziani, marocchini) che preferiscono spendere poco acquistando tagli piccoli (due-tre locali). Non sono ancora iniziati i lavori di ristrutturazione dell’ex manifattura Rotondi nel quartiere S. Andrea, mentre inizieranno a breve quelli per la costruzione di alcuni condomini in zona S. Rita. Biella - Le quotazioni del mercato immobiliare di Biella sono diminuite dell’1. 7% nel secondo semestre dell’anno. Vanno avanti i lavori di ristrutturazione degli immobili nella zona settentrionale del Centro storico dove tra l’altro, avendo ricavato dei piccoli tagli da operazioni di frazionamento, si registra una buona richiesta di giovani coppie e single. Le soluzioni ristrutturate possono arrivare a toccare punte di 1600-1800 € al mq su via Italia. A ridosso del Centro sorge un’area (via Tripoli, via Risorgimento) caratterizzata da un’edilizia risalente agli anni ’65-’70, dalla presenza di verde e dalla facilità di parcheggio che la rende ambita soprattutto dalle famiglie. La zona di via Sauro, Via Garlanda, Via Bona e via Oberdan presenta un’edilizia più datata, risalente agli anni ’50 e ’60. Adiacente al Quartiere Affari è caratterizzata dall’assenza di verde e di parcheggi. La zona occidentale della città presenta un’offerta immobiliare molto eterogenea e vede tra i principali acquirenti persone con una disponibilità di spesa non elevata e stranieri (rumeni, marocchini e cinesi). Si va infatti dagli stabili degli anni ’50-’70 di via Ivrea e limitrofe (700-850 € al mq) agli stabili popolari degli anni ’50 di via Pollone, via Billotti e del quartiere Vernato (600 € al mq per tipologie da ristrutturare) . Proseguono i lavori per la costruzione di una struttura che avrà destinazione residenziale e direzionale in via La Marmora (Quartiere Affari). Continua il recupero dell’ex area Rivetti in via Repubblica: inizieranno presto i lavori per la costruzione di un centro commerciale e abitazioni ad uso direzionale e residenziale. Al momento è stata completata una struttura ad uso direzionale e residenziale. Prezzi medi di 1800-1900 € al mq. Va avanti l’intervento di ristrutturazione dei palazzi del ‘500 nel quartiere Riva. Le locazioni sono in lieve ripresa in questa zona di Biella; le difficoltà di acquisto spostano una parte della domanda sulle locazioni, alimentata da famiglie, pensionati provenienti dall’hinterland e giovani tra i 20 ed i 25 anni. Vercelli - In crescita del 6. 3% le quotazioni immobiliari di Vercelli nel secondo semestre del 2006. Positivo l’andamento del Centro storico della città, sempre molto richiesto, anche in seguito all’ultimazione dei lavori di ristrutturazione che hanno interessato molti palazzi ottocenteschi. Una soluzione ristrutturata costa 2000 € al mq, ma può raggiungere punte di 2500 € al mq. La domanda ha una composizione eterogenea ed è formata da famiglie, giovani coppie, single e professionisti. Nelle zone semicentrali e periferiche della città sono stati sbloccati dei terreni edificabili, tra le zone anche il quartiere Isola e Belvedere, dove si costruiscono villette e palazzine. La nascita di un centro commerciale che ha potenziato i servizi della zona e di una nuova tangenziale che snellirà il traffico in entrata nel quartiere ha migliorato le loro performance immobiliari. Il quartiere Belvedere è costituito da un’ edilizia popolare risalente agli anni ’60 e ’70, ma negli ultimi tempi sono in costruzione villette ed appartamenti e le soluzioni nuove si vendono a 1300 € al mq. Positivo l’andamento del mercato immobiliare a Porta Torino, che ha registrato un incremento di acquirenti provenienti da Milano e da Torino, i quali, per ragioni di lavoro, comprano in questa zona incentivati dalla vicinanza alla stazione ferroviaria. Inoltre, l’area di corso Prestinari, via Aosta e soprattutto via Mombarone risente positivamente della domanda di immobili da parte di stranieri (marocchini, tunisini, rumeni). Corso Prestinari è caratterizzato da un’ edilizia risalente agli anni ’60 e ’70, ben ristrutturata. Questa via collega il Centro di Vercelli con l’esterno della città ed è ricca di centri commerciali (Carrefour, Unieuro), supermercati, bar, pizzerie e negozi. Via Mombarone presenta abitazioni risalenti alla fine dell’Ottocento, spesso da ristrutturare. L’edilizia che invece sorge a ridosso della stazione ferroviaria risale agli anni ’70 e ’80, le tipologie più richieste sono i bilocali e i trilocali. Il mercato del nuovo si attesta sui 1800-2000 € al mq e si sviluppa tra corso Fiume, corso Prestinari, via Aosta e via Cadore. Verbania - Stabili le quotazioni di Verbania nel secondo semestre del 2006. Sul mercato al momento si registra un eccesso di offerta di immobili in vendita rispetto alla domanda. Le tipologie più ricercate sono quelle possibilmente con vista lago. Nel Centro storico di Intra si possono trovare soluzioni d’epoca (1600), concentrate soprattutto in via S. Vittore e nelle strade limitrofe e valutate 800-900 € al mq se da ristrutturare e 1200-1300 € al mq se già ristrutturate. Quotazioni più elevate si possono toccare per gli immobili situati sul lungolago: 2000 € al mq per le soluzioni da ristrutturare e 2200 € al mq per quelle già ristrutturate. Nuove costruzioni sono in corso in via Annibale Rosa a 2250 € al mq. Molto esclusiva la zona di S. Giuseppe, dove sono disponibili soluzioni indipendenti e condomini valutati 1400 € al mq se da ristrutturare e 1600-1700 € al mq se già ristrutturati. L’offerta immobiliare a Pallanza è molto eterogenea: si va dalle abitazioni popolari di piazza Pasquè e di via Guglielmazzi, molto richieste dagli stranieri (senegalesi, marocchini) a quelle più signorili e molto richieste del lungolago di viale Tonolli, dove una soluzione d’epoca ristrutturata può arrivare a costare anche 3000 € al mq. Sempre richiesti ed ambiti gli immobili di Suna, non lontano dal lungo lago di Pallanza, dove si possono trovare soluzioni indipendenti e ville singole. Un ristrutturato costa 2500 € al mq. Signorile anche il quartiere di Castagnola, caratterizzato da ville private, con prezzi che oscillano tra i 3000 e i 4000 € al mq, con punte di 5000 € al mq. Più popolare il parco immobiliare di S. Anna, composto quasi esclusivamente da abitazioni in edilizia convenzionata. Più caratteristica la zona del lungolago, dove il prezzo degli immobili fronte lago raggiunge 1750 € al mq. Il quartiere Madonna di Campagna è caratterizzato da soluzioni indipendenti e semi-indipendenti, mentre Monterosso, situato sulla collina da cui prende il nome, è la zona più prestigiosa della città. L’edilizia è composta esclusivamente da ville private, il quartiere e’ molto verde e si affaccia sul lago. Cavandone dista dieci minuti dal centro di Verbania ed è situato su un piccolo altopiano. L’edilizia è caratterizzata da case in pietra ben ristrutturate. La domanda è composta da famiglie e coppie in pensione in cerca di tranquillità. Cuneo - Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni immobiliari di Cuneo sono cresciute dello 0. 5%. Le tipologie più richieste sono il bilocale, da parte di single o di investitori ed il trilocale da parte di giovani coppie o coppie di anziani senza figli in casa. Lieve calo dei prezzi degli immobili nella zona intorno a corso Giolitti, dove prevalgono gli stabili degli anni ’60, che spesso richiedono esosi lavori di ristrutturazione. Proprio per questo motivo le quotazioni della zona sono leggermente diminuite. Più popolare il quartiere Don Bosco che beneficia degli interventi che interessano il vicino quartiere Donatello. Gli interventi riguardano prevalentemente la rete urbana: infatti si lavora per la creazione di nuove strade e di viali alberati. E’ inoltre in atto la creazione di uno svincolo che collegherà quest’area con una strada veloce connessa alla rete autostradale. La zona Donatello presenta un’edilizia risalente agli anni ’50 e ’60, ma sono previsti interventi per la costruzione di nuovi immobili. In generale la domanda è molto eterogenea e si rivolge prevalentemente verso soluzioni piccole, bilocali e trilocali . Il mercato dei box in Centro è molto alto a causa dei pochi parcheggi e delle molte aree blu, i prezzi vanno da 35 mila a 40 mila €. Nella zona Don Bosco un box è valutato 20 mila € e in zona Donatello i prezzi oscillano da 10 mila a 15 mila €. Dinamico il mercato anche in zona Croce Rossa. L’aumento è influenzato dalla crescita della domanda di immobili nuovi, particolarmente presenti nel quartiere. Sono molte, infatti, le famiglie che preferiscono decentrarsi pur di spendere meno e di acquistare appartamenti che non abbiano bisogno di interventi di ristrutturazione. Nel quartiere Croce Rossa continua la costruzione di condomini di appartamenti da quattro-cinque locali. Lieve calo dei prezzi a Cuore Immacolato, determinato dalla tendenza, da parte degli acquirenti, di comprare immobili nelle zone nuove della città, evitando di dover ristrutturare gli appartamenti che in questo quartiere risalgono agli anni ’50 e ’60. La zona è comunque sempre molto richiesta da chi acquista per investimento per la sua vicinanza all’Ospedale e alla stazione ferroviaria. A questo fine si ricercano prevalentemente bilocali da ristrutturare in palazzi degli anni ’60. Gli immobili in questa area hanno circa 20 anni. Il quartiere è comunque ben servito e vanta la presenza di un centro commerciale, asili e biblioteca. Segnaliamo la tendenza ad acquistare nella prima cintura di Cuneo (Madonna dell’Olmo, Borgo S. Giuseppe, Spinetta, Cervasca, ecc) per una questione di convenienza economica. Tra i progetti in corso sul territorio segnaliamo quello relativo alla realizzazione dell’autostrada Asti-cuneo, che si accompagna al raddoppio del traforo del Tenda, i cui lavori dovrebbero iniziare nel 2008. Altri interventi interesseranno l’area di Borgo S. Giuseppe. Il nuovo insediamento residenziale, su 75 mila mq, comprenderà 180 unità abitative tra case a schiera ed edifici a tre-quattro piani. Infine si prevede un intervento strutturale nel parco fluviale di Cuneo per la realizzazione di una serie di percorsi ciclopedonali, nonché interventi specifici di riqualificazione ambientale e paesaggistica e allestimento di attività ricreative, di ristorazione, sportive e per il tempo libero. Si segnala poi la costruzione di un nuovo parcheggio auto per 317 posti nell’area ex Bongiovanni. Alessandria - Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni di Alessandria sono cresciute del 2. 7%. Il Centro Storico della città risente positivamente delle opere di ristrutturazione degli stabili costruiti tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Da qualche anno, infatti, nel quartiere è in atto un processo di riqualificazione che ha determinato un aumento della domanda. La tipologia più richiesta è il trilocale, ma sono alte anche le richieste di tagli più grandi. A cercare un’abitazione in zona sono prevalentemente famiglie ed in minor parte stranieri (albanesi, marocchini, tunisini). La zona che si sviluppa intorno a via Mazzini, nel Centro della città, ha registrato un aumento della domanda di immobili da parte di stranieri (russi, marocchini) ed uno spostamento delle famiglie verso piazza Genova. Nella zona si registra una discreta presenza di investitori, dal momento che il mercato delle locazioni è abbastanza dinamico. Le tipologie più richieste sono i bilocali e i trilocali. Positivo l’andamento delle quotazioni nella zona di piazza Genova, dove molte famiglie, già residenti ad Alessandria, hanno scelto di vivere negli ultimi tempi. Gli acquirenti sono imprenditori e professionisti, che acquistano prevalentemente quattro o cinque locali. Ricercati gli attici per i quali c’è comunque una discreta offerta sul mercato. L’edilizia di piazza Genova comprende palazzi dei primi del ‘900 ma anche immobili risalenti agli anni ’50 e ’70. Per una tipologia usata si spendono da 1000 a 1500 € al mq. A Galimberti continuano i lavori per la costruzione di alcune palazzine di sei piani con consegna prevista per il 2008. I prezzi si aggirano attorno a 1600-1650 € al mq. Il quartiere gode di una buona offerta di box auto, i prezzi si attestano sui 15 mila €. Prevista per la fine del 2007 la consegna di alcune palazzine in zona Orti, dove tra l’altro a breve partiranno i lavori per altre nuove costruzioni. Sono presenti anche villette indipendenti. Il quartiere ospita il distaccamento del Politecnico di Torino e per il futuro si prevedono lavori per la costruzione di altri edifici per ampliare il polo universitario esistente. La costruzione di nuovi immobili ha reso dinamico il mercato del quartiere Cristo, che conta più di 30 mila abitanti e gode di tutti i servizi necessari e della presenza di numerosi esercizi commerciali. Famiglie e stranieri sono gli acquirenti più frequenti. La tipologia di alloggi maggiormente richiesta è il trilocale (80-100 mq). Bassi gli acquisti per investimento. Il quartiere si divide tra Primo Cristo e Cristo. Primo Cristo è la parte più vecchia con stabili degli anni ‘40 e ’50 spesso senza ascensore. Discreta la presenza di stranieri (rumeni, albanesi, marocchini) che acquistano. La zona del Cristo, invece, offre stabili che vanno dagli anni ‘70 in poi, quasi tutti ristrutturati o in via di ristrutturazione e la domanda in questa area è composta prevalentemente da famiglie. Positiva la performance immobiliare nel quartiere Scuola di Polizia, apprezzato per la sua vivibilità, la presenza di verde, numerose piazze, due centri commerciali e molti negozi. L’edilizia è in gran parte composta da villette e case indipendenti, con palazzine che raggiungono al massimo i tre piani. Il taglio più comune è il quadrilocale di 85-90 mq e gli acquirenti sono quasi esclusivamente famiglie. Bassa la domanda per investimento anche perché il mercato delle locazioni non è molto dinamico. Quasi tutti gli immobili sono dotati di box auto, non sono quindi numerose le compravendite di questi ultimi sebbene ci sia una discreta domanda di box in locazione in corrispondenza dell’arrivo di studenti che periodicamente frequentano i corsi della Scuola di Polizia presente nel quartiere. Asti - In crescita del 2. 4% le quotazioni immobiliari di Asti nel secondo semestre del 2006. Nel Centro storico della città gli immobili risalgono a fine ‘800 ed inizi ‘900, parte sono stati ristrutturati ma altri interventi sono in corso ancora oggi. Spesso su queste abitazioni si è anche proceduto a frazionamenti. Sulle vie più commerciali della zona (Via Cavour, Piazza Secondo, Corso Alfieri) sono presenti boutique, ristoranti, bar e studi professionistici, mentre il resto del Centro storico sta attraversando invece una fase di declino. Chiudono le attività commerciali e la domanda di immobili è in diminuzione. Questa situazione è stata determinata dalla chiusura di alcune industrie e di alcune fabbriche che hanno contribuito allo spostamento di molte famiglie dal Centro di Asti verso le città di Torino e di Alba. Inoltre, gli interventi sulla viabilità del Centro storico e la difficoltà di parcheggio hanno reso più difficile l’accesso delle automobili, rendendo meno appetibile la zona sia dal punto di vista residenziale che commerciale. Resiste però la domanda per investimento, alimentata dal dinamismo del mercato delle locazioni. La domanda si concentra su bilocali con prezzi medi intorno ai 100 mila €. L’affitto medio è di 450 € al mese. Alta la domanda di box auto, con prezzi medi intorno a 18 mila €. Nella zona della Stazione Ferroviaria (Corso Matteotti e Via Gramsci) si concentrano gli acquisti e le locazioni di immobili da parte di stranieri (albanesi, rumeni). Un bilocale in questa zona si compravende a 70 mila € e si può affittare a 400 € al mese. Proseguono i lavori per la costruzione di condomini in corso Torino. Il primo complesso è stato ultimato e comprende circa trenta appartamenti da due, tre e quattro locali. Altri tre condomini saranno pronti nel giro di pochi mesi. Positivo il mercato immobiliare nel quartiere Maternità: è in crescita il numero di famiglie che dal centro di Asti si sposta in questa zona, una delle più signorili della città e tra l’altro anche molto verde grazie alla presenza del parco Biberach. L’edilizia del quartiere risale agli anni ’60. Nella zona sono presenti molti uffici, scuole e attività commerciali. La domanda di alloggi è composta prevalentemente da professionisti che orientano la loro scelta verso tagli medi. Diversa la situazione nel quartiere popolare Torretta. Gli stabili risalgono agli anni ‘70 e tra gli acquirenti anche stranieri, integrati da tempo, che acquistano prevalentemente tagli medio-grandi. La zona è caratterizzata dalla presenza dell’Ospedale Nuovo. La domanda di locazioni è quasi interamente composta da stranieri (rumeni, albanesi, ivoriani, nigeriani) ed un trilocale arredato costa circa 350 € al mese. Decisamente popolare la zona orientale di Asti. L’edilizia del quartiere risale agli anni ’60 e ’80. Buona parte degli immobili situati in corso Casale e in corso Volta sono in fase di ristrutturazione. La domanda da parte di stranieri si concentra in prevalenza sulla zona di corso Casale. Negli ultimi sei mesi sono stati aperti un centro commerciale e un cinema multisala . . .
 
   
   
PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE S.P. A.BILANCIO D’ESERCIZIO 2006: DELIBERA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 0,19 EURO PER AZIONE ORDINARIA IN PAGAMENTO DAL 24 MAGGIO 2007  
 
Sassuolo, 3 maggio 2007 - L’assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Panariagroup Industrie Ceramiche S. P. A. , riunitasi il 27 aprile in prima convocazione, ha deliberato i seguenti punti all’ordine del giorno: Approvazione Bilancio d’esercizio 2006 e delibera pagamento di dividendo - L’assemblea degli Azionisti di Panariagroup ha approvato i dati di bilancio d’esercizio 2006 e deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,19 Euro per azione ordinaria (invariato rispetto all’esercizio precedente), con stacco della cedola in data 21 maggio 2007 e in pagamento in data 24 maggio 2007. L’esercizio 2006 si è chiuso, in linea con gli obiettivi di sviluppo, con un significativo incremento del volume d’affari e con il raggiungimento di buoni risultati reddituali. Il Bilancio consolidato 2006 ha registrato un fatturato pari a 351,6 milioni di Euro (+ 45,4% rispetto all’esercizio 2005), con un margine operativo lordo di 49,9 milioni di Euro (+ 14,2% rispetto all’esercizio precedente), un margine operativo netto di 31,7 milioni di Euro (+ 7,2% rispetto all’esercizio 2005) e un Utile netto consolidato di 18,1 milioni di Euro (+0,3% rispetto all’esercizio precedente). Con riferimento alla Capogruppo Panariagroup Industrie Ceramiche S. P. A. , la società ha conseguito nel 2006 ricavi netti per 223,2 milioni di Euro, un margine operativo lordo pari a 34,8 milioni di Euro, un margine operativo netto pari a 23,5 milioni di Euro e un utile netto di 12,3 milioni di Euro. “Gli eccellenti risultati economico-finanziari ottenuti nel 2006 - ha affermato Giuliano Mussini, Presidente di Panariagroup – confermano che la nostra strategia di sviluppo è vincente e soprattutto in grado di supportare al meglio il processo di crescita internazionale intrapreso dal Gruppo negli ultimi anni. ” Nominato il Consiglio di Amministrazione della società - A seguito della scadenza del precedente mandato, l’Assemblea degli Azionisti ha nominato, sulla base della lista presentata dall’azionista Finpanaria S. P. A. Il nuovo Consiglio di Amministrazione della società. Di seguito i nominativi dei consiglieri nominati: Giuliano Mussini Consigliere; Giovanna Mussini Consigliere; Emilio Mussini Consigliere; Marco Mussini Consigliere; Andrea Mussini Consigliere; Giuseppe Mussini Consigliere; Paolo Mussini Consigliere; Giuliano Pini Consigliere; Paolo Onori Consigliere indipendente; Alessandro Iori Consigliere indipendente; Giovanni Burani Consigliere indipendente. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi immediatamente dopo l’Assemblea, ha nominato Giuliano Mussini Presidente del Consiglio di Amministrazione, Giovanna Mussini Vice Presidente, Giuliano Pini Amministratore Delegato e Direttore Generale e Giuseppe Mussini, Emilio Mussini, Paolo Mussini e Andrea Mussini Amministratori Delegati rispettivamente delle divisioni Panaria, Lea, Cotto D’este e Fiordo. Nominato il Collegio Sindacale della società - L’assemblea degli Azionisti ha nominato i membri del Collegio Sindacale della società riconfermando Pier Giovanni Ascari, Presidente del Collegio Sindacale, Francesco Tabone e Vittorio Pincelli, sindaci effettivi, Corrado Cavallini e Massimiliano Stradi, sindaci supplenti. Proroga dell’incarico di revisione contabile - L’assemblea ha inoltre approvato la proposta di proroga dell’incarico di revisione contabile alla società Deloitte & Touche S. P. A. Per ulteriori sei esercizi, fino al 2012, in accordo con la Legge 28 dicembre 2005 n. 262 (modificata dal D. Lgs n. 303 del 29 dicembre 2006) la cui disciplina transitoria prevede la possibilità, una tantum, di prorogare gli incarichi in essere portando a nove anni la durata complessiva del rapporto con il revisore in carica. Autorizzazione all’acquisto e vendita di azioni proprie - L’assemblea degli Azionisti di Panariagroup ha infine deliberato di rinnovare, per un periodo non superiore ai 12 mesi, l’autorizzazione all’acquisto e alla vendita di azioni proprie. Modifiche allo Statuto - L’assemblea, in sede straordinaria, ha approvato la modifica di alcuni articolo dello Statuto Sociale. Le modifiche riguardano gli articoli 21, 23, 27, 30, 31 e l’introduzione dell’articolo 32-bis. .  
   
   
RICHARD GINORI, LA GIUNTA REGIONALE CHIEDE CERTEZZE "CHIESTI TEMPI BREVI PER LA RICAPITALIZZAZIONE E IL PIANO INDUSTRIALE"  
 
 Firenze, 3 maggio 2007 - "La giunta regionale, di concerto con la Provincia di Firenze e il Comune di Sesto Fiorentino, prenderà in considerazione l´opportunità di chiedere una valutazione comune al governo nazionale sulle iniziative da intraprendere a garanzia della permanenza sul territorio della Richard Ginori e a salvaguardia dell´occupazione". Questa la conclusione della risposta, data per scritto dell´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, all´interrogazione presentata in consiglio regionale sulla storica manifattura sestese. L´assessore ha ricordato come la giunta stia seguendo "con grande attenzione gli sviluppi della vicenda, in contatto con la Provincia di Firenze e con il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi". Ne ha quindi ripercorso i punti salienti. "Come è noto, la vicenda nasce da difficoltà finanziarie e da problemi relativi all´assetto societario, che hanno visto diverse prese di posizione contrastanti fra i soci, annunci di volontà di passaggio di proprietà che sono stati smentiti, l´attivazione dell´autorità giudiziaria da parte dei sindaci revisori. Per converso, i risultati di fatturato di questa storica ed importante azienda risultano positivi, soprattutto nell´ultimo periodo". E´ per questo che, come spiega l´assessore, gli sforzi della Regione sono tesi "al consolidamento e alla salvaguardia della presenza della Ginori sul nostro territorio, non solo per l´importante numero di lavoratori, ma anche per le possibilità di sviluppo che l´insediamento produttivo può avere per il futuro". Ci si augura quindi che si possa arrivare in tempi rapidi ad una ricapitalizzazione dell´azienda ed alla presentazione del piano industriale, in modo da garantirne un solido futuro. Al tempo stesso, prosegue Simoncini, "la giunta, senza voler entrare nella dialettica fra i soci, auspica che si arrivi rapidamente a dare certezza e tranquillità nella gestione aziendale". "In questi mesi - si legge ancora nel testo - da parte delle istituzioni locali è stato attivato il governo nazionale e, in particolare, il comitato per il coordinamento per le iniziative per l´occupazione, per il risalto che la vicenda riveste anche in relazione alle dimensioni ed ai legami nazionali del gruppo". .  
   
   
DUPONT INTRODUCE DUPONT ENERGAIN SISTEMA DI PANNELLI TERMICI PER COSTRUZIONI SOSTENIBILI RIDUCE FINO AL 35% I COSTI DI CONDIZIONAMENTO E RISCALDAMENTO  
 
Wilmington, Del. (usa) 3 maggio 2007 – Dupont introduce una innovazione salva energia per le costruzioni sostenibili. Dupont Energain e´ un nuovo concetto innovativo per un pannello termico che fornisce soluzioni sostenibili a lungo termine per ridurre il consumo di energia e le emissioni di gas serra, per il settore immobliliare pubblico, commerciale e residenziale. Dupont Energain e´ un significativo passo in avanti nei materiali da costruzione sostenibili, introdotto nel Regno Unito e finalista nel 2007 Carbon Trust Innovation Award. Il pannello termale registrato di Dupont abbassa significativamente la temperatura nell’ambiente, riducendo gli sbalzi termici di 12°F o 7°C, fornendo migliorato comfort per gli abitanti e riducendo la necessita´ di aria condizionata. Per contro mentre le temperature scendono, il calore assorbito dai pannelli viene rilasciato, rallentando il raffreddamento delle stanze e diminuendo il bisogno di ricorrere a sistemi di riscaldamento. Con l´uso di Dupont Energain, una costruzione puo´ far realizzare una riduzione nei costi di condizionamento in media del 35 per cento e fino al 15 per cento di riduzione nei costi di riscaldamento. "Dupont Energain e´ un nuovo prodotto innovativo che ha la potenzialita´ di rivoluzionare il modo di costruire", dice Tom Powell, vice president e general manager di Dupont Building Innovations. " Dupont ha una lunga tradizione nell’utilizzare la scienza e l’innovazione per fornire al mercato prodotti avanzati, permettendo a architetti e a progettisti di costruire in maniera sostenibile e con efficienza nei costi. Dupont Energain offrira´ una efficienza senza precedenti per i piu´ vasti settori nel mondo delle costruzioni. " I pannelli Dupont Energain assorbono e liberano il calore, come conseguenza delle fluttuazioni di temperatura che si sviluppano nell’arco della giornata, inducendo il compound a reagire e determinando "un cambiamento di fase a livello molecolare. Questo prodotto innovativo e´ un pannello leggero dello spessore di 5mm, facile da installare, consiste in laminato in alluminio, contentente un compound di copolimero e cera paraffinica. E´ installato sulle pareti interne e sui soffitti di una costruzione, sotto il rivestimento in cartongesso, insieme ad un sistema di ventilazione meccanica. Il pannello rigido e´ simile nelle dimensioni ad un normale pannello in cartongesso, tuttavia ha circa la meta´ del peso ed e´ di facile installazione. Testato nei laboratori dell’Insa, Universita´ di Lione, e attualmente in un’attrezzata officina di collaudo in Francia da Edf Group (Electricite´ de France), Dupont Energain lanciato prima nel Regno Unito, verra´ poi commercializzato negli altri paesi europei. .  
   
   
COLLABORAZIONE TRA IMPRESE PIEMONTESI E PAESI DEL GOLFO  
 
 Torino, 3 maggio 2007 - 16 imprese piemontesi sono tornate soddisfatte da Project Qatar (Doha, 2-5 aprile), l’appuntamento fieristico più importante nel Paese, dedicato al settore dei materiali per l’edilizia e tutto ciò che è inerente l’arredamento interno di abitazioni ad uso civile, industriale e collettivo. Tra gli espositori c’è chi ha stretto rapporti con i colossi presenti sul Paese e operanti non solo in Qatar ma tutti i paesi Gcc, che potranno consolidarsi nell´arco di breve tempo. Tutti comunque, sono pronti ad affrontare il mercato, anche in pool, e per farlo chiedono il supporto delle istituzioni che li hanno accompagnati fin qui: la Camera di Commercio di Torino, che promuove l’iniziativa nell’ambito di un progetto sostenuto con fondi docup a regia regionale, e il Centro Estero per l’Internazionalizzazione, che coordina operativamente il progetto. “Da alcuni anni l’attenzione della Camera di Commercio di Torino si è concentrata sul mercato medio orientale e da un anno in particolare sul Qatar” spiega Guido Bolatto, segretario generale dell’ente torinese, che ha seguito personalmente la delegazione a Doha “Il Qatar è in effetti uno dei territori più interessanti in tutta l’area del Golfo, con un’economia in costante espansione ed un reddito pro capite tra i più alti al mondo. Per le imprese ci sono opportunità interessanti e lo hanno potuto verificare di persona con questa partecipazione. La nostra presenza a Project Qatar ha portato anche risultati di carattere istituzionale che risulteranno preziosi allo sviluppo del business. In particolare abbiamo instaurato una utile collaborazione con la Qatar Chamber of Commerce & Industry, che diventerà operativa già nel secondo semestre di quest’anno con l’organizzazione di una missione a Doha di aziende piemontesi nei settori dei materiali edili, arredamento, trattamento delle acque, sicurezza ecc. ” Con 20 imprese, la partecipazione italiana a Project Qatar è stata la più numerosa rispetto agli altri paesi europei (complessivamente presenti con 160 imprese) e le16 aziende piemontesi, su una superficie espositiva di circa 200 mq (quasi il doppio rispetto al 2006), hanno avuto un ruolo di protagoniste. Molto soddisfatti, i partecipanti subalpini puntano per prima cosa sulla vendita, anche se il Qatar tendenzialmente è più interessato alla creazione di joint ventures per una produzione locale. I risultati sembrano poter arrivare velocemente: alcune delle aziende che hanno partecipato a Project Qatar nel 2006 infatti, hanno stretto rapporti di collaborazione nel Paese tanto che quest’anno hanno preso parte all’evento fieristico tramite il loro attuale importatore qatarino. Tutta l’area del Golfo tuttavia, sta attraversando una grande espansione economica, uno scenario che ha spinto numerose associazioni territoriali a promuovervi lo sviluppo commerciale delle aziende piemontesi. Così, in accordo con Confartigianato Piemonte, Cna, Api e Unione Industriale di Torino, nel 2006 la Camera di commercio di Torino ha ideato il progetto “Focal Point negli Emirati Arabi Uniti”, che prosegue nel 2007 con il progetto “Paesi del Golfo” coordinato dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione. Un progetto ambizioso, che vede la partecipazione piemontese a numerosi eventi. Mentre 16 aziende sono rientrate da Doha infatti, altre negli stessi giorni hanno fatto ritorno da Dihad (Dubai International Humanitarian Aid & Re-development Conference & Exhibition). Nuovi appuntamenti sono previsti in maggio: 17 aziende sono in partenza per Automechanika Middle East (Dubai 27-29 maggio) evento del settore automobilistico. Altre 17 vanno a Italian Lifestyle in the Emirates (Sharjah, 29 maggio - 1 giugno), fiera italiana dedicata ai settori casa, edilizia e alimentari di qualità. Ma la macchina organizzativa delle istituzioni locali sta già marciando verso gli appuntamenti di novembre: Index (Dubai, 1-5 novembre), salone dei settori arredamento e design e Big 5 (Dubai, 25-29 novembre), salone per il comparto dell’edilizia. .  
   
   
ENI ACQUISISCE GLI ASSET UPSTREAM DELL’AMERICANA DOMINION RESOURCES NEL GOLFO DEL MESSICO PER 4,757 MILIARDI DI DOLLARI  
 
San Donato Milanese (Milano), 3 maggio 2007 – Eni ha acquisito, attraverso la controllata Eni Petroleum Company, le attività upstream nel Golfo del Messico della Dominion, una delle maggiori compagnie energetiche americane quotata al New York Stock Exchange. L’operazione include asset di produzione, sviluppo ed esplorazione situati nelle acque profonde e nella parte continentale del Golfo del Messico, nelle acque territoriali texane e della Louisiana; l’acquisizione comprende anche il personale della Dominion basato a New Orleans. In circa il 60% delle licenze acquisite Eni avrà il ruolo di operatore. La transazione ha un valore complessivo di 4,757 miliardi di dollari, ammontare che include 680 milioni di dollari di asset esplorativi, e avrà efficacia dal 1 luglio 2007. L’acquisizione consentirà a Eni di incrementare nel secondo semestre del 2007 la produzione equity nel Golfo del Messico dagli attuali 36 mila barili di olio equivalente al giorno a oltre 110 mila barili di olio al giorno, e di accrescere la propria quota di riserve provate e probabili (2P, proved and probable reserves) di 222 milioni di barili a un costo di 18,4 dollari al barile. Nel periodo 2007-2010 la produzione dei giacimenti acquisiti da Eni raggiungerà mediamente i 75 mila barili di olio equivalente al giorno. Tra i giacimenti che Eni rileva con l’operazione, figurano i campi produttivi di Devils Towers, Triton e Goldfinger (operati di Eni con la quota del 75%), e quelli esplorativi di Front Runner (37,5% Eni), San Jacinto (operato da Eni con la quota del 53,3%), Q (50% Eni), Spiderman (36,7% Eni) e Thunderhawk (25% Eni). Questi giacimenti rappresenteranno il 70% delle riserve 2P complessivamente acquisite da Eni nell’operazione. Inoltre, Eni incrementerà ulteriormente il proprio portafoglio esplorativo nel Golfo del Messico grazie a nuove licenze con un significativo potenziale produttivo. L’operazione è subordinata alle necessarie approvazioni governative, all’esercizio di diritti di prelazione entro 30 giorni dalla notifica (che riguardano meno del 5% delle riserve 2P complessive) e ad altre condizioni consuetudinarie. Il completamento della transazione è atteso per il 2 luglio 2007. L’operazione si inquadra nella strategia di Eni volta ad acquisire riserve di idrocarburi e incrementare la produzione in aree strategiche, dove crescere e rivestire il ruolo di operatore puntando sul proprio sofisticato know how e patrimonio tecnologico nelle operazioni di sviluppo in acque profonde. Questa acquisizione - ha dichiarato Paolo Scaroni - è un´operazione al centro della nostra strategia. Aumentiamo le nostre produzioni, realizziamo importanti sinergie con le altre attività Eni negli Usa, raggiungiamo la taglia dimensionale necessaria per le nostre operazioni nel Golfo del Messico, e mettiamo a profitto tecnologie, competenze ed esperienze di Eni nell´off-shore e nell´off-shore profondo. Questa acquisizione di assets petroliferi che segue quelle fatte in questo scorcio del 2007 in Congo, Angola, Alaska e Russia costituisce un ulteriore passo nella nostra strategia di crescita. .  
   
   
SAIPEM BILANCIO 2006: DELIBERATO DIVIDENDO DI 0,29 EURO PER LE AZIONI ORDINARIE E DI 0,32 EURO PER LE AZIONI DI RISPARMIO. APPROVATO IL PIANO DI STOCK OPTION 2007  
 
San Donato Milanese, 3 maggio 2007 - L’assemblea della Saipem, tenutasi in data 30 aprile, ha approvato il bilancio di esercizio 2006 di Saipem S. P. A. E ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,29 euro per le azioni ordinarie (0,19 euro nel 2005) e di 0,32 euro per le azioni di risparmio (0,22 euro nel 2005). Il dividendo sarà messo in pagamento dal 24 maggio 2007 con data di stacco cedola il 21 maggio 2007. L’assemblea ha inoltre approvato il Piano di Stock Option 2007 e autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare, per un periodo di 18 mesi, fino ad un massimo di 2. 500. 000 azioni proprie, pari allo 0,56% del capitale sociale, per un ammontare complessivo non superiore a 60 milioni di euro da disporre al servizio del Piano. Il programma di acquisto di azioni proprie deliberato dall’Assemblea del 28 aprile 2006, che aveva dato delega al Consiglio di Amministrazione ad acquistare fino a 2. 400. 000 azioni, si è concluso il 20 aprile 2007 con l’acquisto di 1. 965. 000 azioni proprie, che rappresentano il numero di azioni necessario per dare attuazione al piano, pari allo 0,45% del capitale sociale, per il corrispettivo di 38. 160. 000 euro (in media 19,42 euro per azione). I diritti di opzione previsti nel Piano 2007 saranno assegnati al Presidente e all’Amministratore Delegato di Saipem S. P. A. , al Presidente di Saipem s. A. , all’Amministratore Delegato di Snamprogetti S. P. A. E ai dirigenti che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati del Gruppo o che sono di interesse strategico (circa 100) e potranno essere esercitati dopo tre anni dall’assegnazione (vesting period), in funzione del posizionamento del rendimento totale per l’azionista (Total Shareholder Return) del titolo Saipem nel triennio del vesting period rispetto a quello dei concorrenti. Il prezzo di acquisto delle azioni corrisponderà al maggiore tra la media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiano S. P. A. Nel mese precedente la data di assegnazione del diritto di opzione e il costo medio delle azioni proprie in portafoglio rilevato il giorno precedente la data di assegnazione. L’assemblea, in sede straordinaria, ha approvato le modifiche statutarie richieste dalla legge 262/05 (“Tutela del Risparmio”) e dal D. Lgs. 303/06. Le principali modifiche riguardano: la facoltà per gli azionisti, che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, di chiedere l’integrazione dell’ordine del giorno delle assemblee ; la previsione che i Consiglieri in possesso dei requisiti di indipendenza prescritti siano almeno tre o uno, a seconda che il loro numero complessivo sia superiore o meno a sette; la dichiarazione dei candidati alla carica di amministratore del possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti normativamente, nonché dei requisiti di onorabilità, da sottoporre a valutazione periodica da parte del Consiglio; la fissazione in almeno quindici giorni precedenti la data dell’Assemblea del termine di presentazione delle liste dei candidati alla carica di amministratore da parte degli azionisti e il rinvio alle disposizioni di legge e regolamentari in vigore per le modalità di pubblicazione delle liste stesse e per la fissazione della diversa percentuale di partecipazione al capitale, rispetto a quella indicata nello Statuto, per la loro presentazione; la definizione delle modalità di nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con l’individuazione dei requisiti di professionalità che deve possedere; il rinvio alle disposizioni applicabili per il deposito, la presentazione e la pubblicazione delle liste dei candidati alla carica di sindaco, per la fissazione della diversa percentuale di partecipazione al capitale – rispetto a quella indicata nello Statuto – per la presentazione delle liste stesse, nonché per la fissazione del limite del cumulo degli incarichi dei sindaci; la nomina del Presidente del Collegio Sindacale tra i Sindaci effettivi tratti dalle liste di minoranza; il conferimento del potere di convocazione del Consiglio di Amministrazione ad almeno un sindaco e di convocazione dell’Assemblea ad almeno due sindaci. .  
   
   
IRIDE S.P.A. APPROVATO IL BILANCIO 2006: DIVIDENDO A € 0,060 PER AZIONE APPROVATE IN SEDUTA STRAORDINARIA LE MODIFICHE STATUTARIE  
 
Torino, 3 Maggio 2007 – Ieri si è tenuta l’Assemblea degli Azionisti di Iride S. P. A. Chiamata a deliberare in seduta ordinaria sull’approvazione del bilancio 2006 e la destinazione dell’utile d’esercizio ed in seduta straordinaria sulle proposte di modifiche dello Statuto sociale. Parte Ordinaria - L’assemblea ha approvato il bilancio 2006 della capogruppo Iride S. P. A. Ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,060 euro. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 31 maggio 2007, contro stacco della relativa cedola il 28 maggio 2007. Nel 2006 il Gruppo Iride ha registrato ricavi consolidati pari a 2. 507 milioni di euro, realizzando un Margine Operativo Lordo pari a 301 milioni di euro ed un utile netto pari a 83 milioni di euro. Il Patrimonio Netto al 31. 12. 2006 era pari a 1. 354 milioni di euro a fronte di un Indebitamento Finanziario Netto pari a 1. 105 milioni. Parte Straordinaria - L’assemblea ha approvato le proposte di modifiche dello Statuto sociale per recepire, tra l’altro, le novità normative in materia introdotte dalla “Legge sul Risparmio” (L. 262/05) e dal relativo decreto correttivo (Dlgs. 303/06). Tra le più rilevanti modifiche si segnala l’adeguamento del sistema di voto di lista per la nomina degli Amministratori al fine di garantire la presenza in consiglio del numero minimo di 2 consiglieri in possesso di requisiti di indipendenza, la nomina a Presidente del Collegio Sindacale di un Sindaco tratto dalla lista di minoranza e l’introduzione della figura del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Il nuovo statuto della società, così come modificato dall’Assemblea degli Azionisti, sarà consultabile presso Borsa Italiana e sul sito internet www. Gruppo-iride. It. .  
   
   
SOCOTHERM: AGGIUDICATO IL PROGETTO “PLANGAS” IN BRASILE I CONTRATTI, DEL VALORE TOTALE DI OLTRE 25 MLN USD, SONO RELATIVI AL RIVESTIMENTO DI CIRCA 305 KM DI TUBAZIONI DI GRANDE DIAMETRO DEL NUOVO PIANO GASIFERO BRASILIANO.  
 
Vicenza, 3 Maggio 2007 - Socotherm, Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi), ed uno dei principali operatori mondiali nel settore dei servizi per l’estrazione ed il trasporto dell’energia, si è aggiudicata attraverso la controllata Socotherm Americas S. A. I rivestimenti del progetto “Plangas” in Brasile. I contratti, del valore totale di oltre 25 Mln Usd, sono relativi al rivestimento di circa 305 km di tubazioni di grande diametro del nuovo piano gasifero brasiliano. Si tratta dei progetti Taubaté-caraguá, Guanabara, Japerí-reduc, Gasduc Iii (onshore) e Ess 164 (offshore) di Petrobras, per la costruzione della prima fase della nuova rete del progetto "Plangas", recentemente approvato dal Consiglio Nazionale della Politica Energetica del Brasile (Cnpe), che permetterà al Brasile di raggiungere l´autosufficienza energetica. Il valore totale di questi contratti e´ di oltre 25 Mln Usd di cui 10 Mln relativi a 3Q 07 e 15 Mln relativi a 1H 08. I contratti si riferiscono a rivestimento anticorrosivo esterno in polietilene (Plastykote ) e al rivestimento interno in vernice epossidica (Flowkote ) su circa 305 km di tubazioni da 24" e 28" di diametro. Le tubazioni da 24" relative al progetto offshore Ess 164 saranno appesantite in calcestruzzo armato (Concretkote ). Il Governo Brasiliano progetta di investire entro i prossimi 5 anni 12 Mld Usd per incrementare la propria produzione e l´infrastruttura di trasporto del gas naturale, dal momento che attualmente quasi il 50% della richiesta di gas è soddisfatta con gas importato dalla Bolivia. L´obiettivo e´ di arrivare, entro il 2011, a coprire almeno il 70% del fabbisogno locale con gas brasiliano mentre il restante 30% sarà coperto da gas boliviano. "Ancora una volta - afferma l’Ing. Zeno Soave, Presidente e Amministratore Delegato di Socotherm - il nostro Gruppo e´ stato chiamato a contribuire, con la propria tecnologia, allo sviluppo economico del Brasile. La partecipazione alla realizzazione dei piani del Governo Brasiliano diventa fondamentale non solo per la nostra controllata brasiliana, ma anche per le attività del Gruppo intero. " .  
   
   
LA CONSOCIATA DI SABIC GAS SOTTOSCRIVE UN FINANZIAMENTO DI 1,5 MILIARDI  
 
Riyadh, 3 maggio 2007 - La consociata del Gruppo Sabic, la National Industrial Gases Company (Gas), ha sottoscritto un finanziamento Murabaha di Sr1,5 miliardi (pari a Us$ 400 milioni) con un raggruppamento di 8 Banche saudite e dei paesi del Golfo per finanziare parte dei propri progetti di sviluppo. L’accordo per il finanziamento è stato sottoscritto da Mr. Ibrahim Al-shuweir, Chairman di Gas e Vicepresidente di Sabic Corporate Control, dalla Banca Saudi Fransi, la Riyad Bank, la National Commercial Bank, il Samba Financial Group, la Arab Petroleum Investments Corporation (“Apicorp”), la Saudi Hollandi Bank, la Arab National Bank and la Gulf International Bank B. S. C. Gas ha dato mandato a Banque Saudi Fransi di agire come financial advisor e capo progetto. Il nuovo piano di espansione di Gas è in fase di attuazione presso gli impianti industriali di Jubail e Yanbu Industrial Cities. Questo progetto consentirà di portare la capacità giornaliera produttiva di ossigeno a circa 19,000 tonnellate metriche. La produzione globale giornaliera di nitrogeno aumenterà fino a raggiungere 9,750 tonnellate metriche. Mutlaq Al-morished, Chief Financiaol Officer di Sabic e Vicepresidente Corporate Finance ha affermato: “Sabic punta a diversificare le proprie fonti di finanziamento e dà priorità al settore finanziario islamico .  
   
   
CENTRALE A BIOMASSE NELL´EX-SADAM NEL RISPETTO DELLA SOSTENIBILITÀ ALLO STUDIO LE AREE DOVE L´EOLICO NON SI PUÒ FARE. MA DOVE È POSSIBILE, GLI IMPIANTI VANNO FATTI  
 
Firenze, 3 maggio 2007 - La riconversione dell´ex-zuccherificio Sadam di Castel Fiorentino e il progetto di un grande parco eolico a Castiglion Fibocchi. Sono stati questi i temi affrontati nel corso dell´incontro che due comitati di cittadini del territorio aretino, uno per la difesa della Valdichiana e l´altro per la protezione del Pratomagno, avevano chiesto l´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa. Sulla riconversione dello zuccherificio ex Sadam-eridania in una grande centrale a biomasse, in cui l´ipotesi iniziale prevedeva due linee di produzione, una a olio vegetale di palma e l´altra a biomasse da coltivazioni locali di pioppi e canne, l´assessore Artusa ha ribadito che "è escluso che la Toscana possa accettare impianti che utilizzino olio di palma, e questa vale sia a Castiglion Fiorentino che in tutto il territorio regionale. La nostra regione non sarà mai corresponsabile della deforestazione di uno degli ultimi santuari della biodiversità come le foreste del Borneo. Per produrre olio di palma si stanno distruggendo le foreste equatoriali: una vera assurdità ed un crimine ambientale". "La Regione Toscana - ha sottolineato l´assessore Artusa - difende l´ambiente non solo a casa propria, ma anche nel resto del mondo. E ci stanno a cuore le sorti del Borneo, così come il rispetto dei criteri di compatibilità e sostenibilità per quanto riguarda l´alimentazione a biomasse della centrale". Il comitato per la difesa della Valdichiana ha sollecitato attenzione per l´impatto sulla salute degli abitanti, e per il rischio di stravolgimento del paesaggio, nel caso di una trasformazione in monocultura dei territori interessati. Artusa ha segnalato "il positivo ruolo svolto dal Comune che ha chiesto ed ottenuto di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale, che analizzerà tutti gli aspetti connessi alla sostenibilità ambientale, sanitaria, sociale ed economica del progetto stesso. Sarà anche necessario trovare un rapporto equilibrato con le colture tradizionali su un territorio sempre più vocato all´agriturismo e alla produzione di qualità e di prodotti tipici, nonchè con il paesaggio, e puntare a ricadute positive sulle popolazioni locali, in particolare lungo tutta la filiera agricola". In merito alle preoccupazioni espresse dal comitato per la protezione del Pratomagno (Castiglion Fibocchi) su un progetto di grande parco eolico con 21 aerogeneratori di 94 metri l´uno, Artusa ha assicurato che lavorerà a vari livelli sul Piano di indirizzo energetico regionale ai fini dell´adozione delle linee guida per l´energia e la progettazione dei parchi eolici. "Le linee di indirizzo - ha proseguito l´assessore - si rivelano ogni giorno più necessarie, considerando l´esplosione sul territorio di richieste di parchi eolici. In parallelo all´elaborazione del Pier è in corso un lavoro che mette insieme, sovrapponendole, le carte del vento e quelle delle aree protette o di pregio paesaggistico, come previsto dalle norme nazionali. In tal modo saranno individuate le aree in cui l´eolico non si potrà fare. Ma dove è possibile, allora l´eolico si dovrà fare, ovviamente consultando i cittadini, e agevolando il percorso amministrativo in primo luogo per il mini-eolico. Per i grandi impianti è invece prevista la valutazione di impatto ambientale". L´assessore Artusa ha anche apprezzato lo spirito costruttivo del comitato per il Pratomagno che gli ha presentato una proposta alternativa per cui si potrebbe arrivare a produrre una significativa quantità di energia elettrica e di calore attraverso il gas prodotto da un impianto di cogenerazione di biomasse a freddo. .  
   
   
LECTIO MAGISTRALIS DI MICHAEL GRAETZEL SULLE NUOVE TECNOLOGIE PER L´ENERGIA SOLARE: "LIGHT AND ENERGY, DYE SENSITIZED SOLAR CELLS FOR THE TWENTY FIRST CENTURY"  
 
Torino, 3 maggio 2007 - La Lectio magistralis di Graetzel si inserisce nell´ambito delle iniziative in programma al Politecnico Aula Magna del Politecnico di Torino Corso Duca degli Abruzzi, 24 per la giornata del 4 maggio ore 15. 30 "Orientati al futuro". Mentre all´esterno la tensostruttura ospiterà attività dirette alla promozione della Ricerca, trasformandosi in una vetrina per la divulgazione e la comunicazione di quanto viene fatto dal Politecnico di Torino e dagli enti e aziende partner dell’Ateneo a un pubblico di non addetti ai lavori, all´interno dell´Aula Magna Michael Graetzel terrà la sua lectio magistralis su ""Light and Energy, Dye sensitized Solar Cells for the Twenty First Century". Michael Graetzel , del Politecnico Federale di Losanna, ha dato un notevole contributo a livello internazionale alle conoscenze della fotosensibilizzazione e sulla fotocatalisi finalizzate allo sfruttamento dell´energia solare secondo processi rispettosi dell´ambiente e a basso costo. Michael Grätzel nato in Germania nel 1944, ha conseguito il Diploma degree in Chemistry (summa cum laude) presso la Free University of Berlin nel 1968. Professore dal 1977 di chimica fisica al politecnico federale di Losanna, insegna termodinamica, cinetica, e chimica fisica avanzata. Suoi campi di ricerca sono la fotosintesi artificiale, la bioelettronica, la caratterizzazione delle membrane. Nel 1991 ha inventato una pila fotovoltaica , basata sul processo che imita la fotosintesi delle piante e che permette di trasformare direttamente l’energia solare in energia elettrica: essa è nota come cella di Grätzel o Dye Sensitized Solar Cell. Nel 1971 alla Technical University of Berlin ottiene il Ph. D. In Physical Chemistry (summa cum laude) e nel 1976, sempre presso la Free University of Berlin, raggiunge l´Habilitation (Dr. Habil. ) and venia legendi in Physical Chemistry. Attualmente dirige un gruppo di ricerca a Losanna, all´Ecole Polytechnique Federal (Epfl), Institute of Molecular and Biological Chemistry (Icmb), Laboratory for Photonic and Interfaces. Dal 1977 al 1981 è stato Associated Professor of Physical Chemistry, Institute of Physical Chemistry, Department of Chemistry, Swiss Federal Institute of Technology, Lausanne, Switzerland. Dal 1981 è Full Professor all´Institute of Physical Chemistry, Department of Chemistry, Swiss Federal Institute of Tecnology, Lausanne, Switzerland. Il Professor Greatzel è un chimico fortemente impegnato in settori interdisciplinari di ricerca, in particolare i suoi interessi riguardano: reazioni di trasferimento di elettroni e di energia in sistemi microeterogenei; sistemi per la conversione dell´energia solare che mimano la fotosintesi ; scissione dell´acqua in idrogeno ed ossigeno indotta dalla luce solare; dispositivi bioelettronici; fissazione di carbonio a bassa temperatura. Nel 2002 la Société Vaudoise de Sciences Naturelles lo ha nominato membro onorario e ha ottenuto l´Ibc International Award in Supermolecular Chemistry and Technology. Nel 1996 la Faculty of Science, Uppsala, Sweden, gli conferisce la laurea honoris causa. Impressionante è la mole di articoli di ricerca (oltre 400) e articoli review (oltre 40) tutti comparsi su riviste di altissimo profilo scientifico. E´ anche autore di 3 libri. .  
   
   
CONTINUA IL SUCCESSO DI ERASMUS NELL’ANNO ACCADEMICO 2005-2006 È CRESCIUTO IL NUMERO DI STUDENTI E DOCENTI COINVOLTI  
 
Milano, 3 maggio 2007 - Continua ad aumentare il successo di Erasmus, il programma di punta della Commissione europea nel campo dell’istruzione. Nell’anno accademico 2005-2006 il numero complessivo di studenti che hanno partecipato agli scambi è cresciuto di oltre il 7% rispetto all’anno precedente, mentre il numero di docenti universitari coinvolti è aumentato di oltre il 12%. “I dati pubblicati oggi – ha commentato il commissario europeo per l’istruzione, la formazione e la cultura Ján Figel’ - rappresentano una ragione in più per celebrare l’iniziativa "Erasmus @ 20" e dimostrano che il successo sempre crescente del programma è un incoraggiamento a fare di più in favore degli scambi e della mobilità degli studenti”. Nell’anno accademico 2005-2006 sono stati 154. 553 gli studenti che hanno beneficiato del progetto Erasmus, con un incremento del 7,3% rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo i docenti coinvolti sono stati 23. 462, cioè il 12,4% in più. La Spagna rimane la destinazione più popolare per gli studenti: a sceglierla come meta sono stati in 26. 629. Al secondo posto la Francia (21. 424), seguita dalla Germania (17. 886) e dal Regno Unito (16. 365). La maggior parte dei 31 Stati partecipanti al programma ha registrato una crescita della mobilità in entrata, mentre i dati per la mobilità in uscita variano da paese a paese. Ancora una volta la crescita della partecipazione al programma Erasmus ha interessato particolarmente i paesi dell’Europa centrale e orientale. Negli Stati che hanno aderito all’Ue tre anni fa gli scambi tra studenti sono cresciuti del 19,9%, mentre quelli tra i docenti del 20,3%. L’anno accademico 2005-2006 ha visto la partecipazione, per la seconda volta, delle università turche: per gli studenti, la mobilità in uscita è cresciuta di circa il 150% rispetto all’anno precedente e 828 universitari europei hanno avuto l’opportunità di studiare in Turchia. Inoltre, hanno beneficiato di Erasmus 581 insegnanti turchi, con un incremento di oltre il 70%. .  
   
   
STOFFA DA MANAGER ? I RAGAZZI DELL’UNIVERSITÀ A CONFRONTO CON IMPRENDITORI E OPINION LEADER AIESEC CONNECTION DAY 2007 – UNIVERSITÀ DI TORINO, VENERDÌ 4 MAGGIO  
 
 Milano, 3 maggio 2007 - Aiesec, associazione internazionale non profit degli studenti universitari, presenta il Connection Day 2007, l’appuntamento annuale in cui gli studenti incontrano imprenditori, manager e opinion leader per affrontare temi quali leadership, sviluppo sostenibile e quali capacità e competenze occorrano per il loro futuro professionale, in un contesto globale. Aiesec Connection Day si terrà il prossimo 4 maggio 2007 a Torino, presso la Facoltà di Economia dell’Università (Aula Magna). Energie rinnovabili, mercati emergenti e imprenditorialità i temi trattati durante le tavole rotonde. “Ambiente, Energia e Sviluppo. I nuovi scenari. ” · Antonio Giacomucci – Vice President, Abb Italia (moderatore) · Pierluigi Orati - Corporate Social Responsibility, Enel · Adriano Marconetto - Co-founder and Ceo, Pianeta e Electro Power System · Giuseppe Gamba – Kyoto Club · Federica Rosi – Vice President, Aiesec Italia. “Imprenditori oggi. Non solo business. ” · Daniele Iannotti – Presidente, Un-guru (moderatore) · Maurizio Stocchero – Laboratorio Banca e Società, Intesa Sanpaolo · Giuseppe Robbiati – Presidente Ebbf Italia, Amministratore Delegato Gruppo Scac · Mario Pasquino – Fondatore e Direttore, Istituto Superiore del Marketing · Gaetano Bonfissuto* – Senion Cosultant Executivesurf · Federico Caliri – Vice President, Aiesec Italia “Mercati emergenti. Le nuove opportunità. ” · Stefano Chiarlone – Docente, Università Cattolica (moderatore) · Antonella Tagliabue – Amministratore Delegato, Un-guru · Carlo Rosa* – Presidente, Gruppo Viva · Stefano Serra – Senior Manager, Pricewaterhousecoopers · Eugenio Migliorisi – Vice President, Aiesec Italia Durante il Connection Day, giunto alla Iii edizione, verranno assegnati i premi a Comitati Locali e membri di Aiesec, oltre a speciali riconoscimenti per quelle aziende che hanno dimostrato di saper dialogare e costruire percorsi di partnership con gli studenti, già durante gli studi in Università. Www. Aiesec. It . .  
   
   
AL VIA LA TERZA EDIZIONE DI "R2B - RESEARCH TO BUSINESS", IL SALONE DELLA RICERCA INDUSTRIALE. INAUGURAZIONE OGGI ALLE 10  
 
Bologna, 3 maggio 2007 - Apre i battenti il salone internazionale dedicato alla ricerca industriale "Research to Business 2007", arrivato alla terza edizione. R2b sarà inaugurato domani alle ore 10 dal presidente di Bolognafiere Luca Cordero di Montezemolo, dall´assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli, dal sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico Alfonso Gianni (Centro Servizi, ingresso piazza Costituzione, Bologna). Al convegno di apertura "Scenari per l´innovazione" parteciperanno, tra gli altri, anche il vice presidente per l´innovazione e la ricerca di Confindustria Pasquale Pistorio, il vice presidente della Lombardia Adriano De Maio e l´assessore regionale all´Università e ricerca del Piemonte Andrea Bairati. Con i suoi dodicimila metri quadrati di idee, nuove soluzioni tecnologiche, prototipi e servizi per l´innovazione e la ricerca industriale, Research to Business raddoppia gli spazi rispetto all´anno scorso e presenta oltre 350 innovazioni tecnologiche per applicazioni industriali. La manifestazione, che si terrà a Bologna il 3 e 4 maggio, è stata realizzata dalla collaborazione di Bolognafiere, Regione Emilia-romagna e Aster, Ministero per il commercio internazionale, Ice e con la partecipazione dei Ministeri per lo sviluppo economico e per università e ricerca, con il patrocinio della Commissione europea. In mostra, tutte le novità e i risultati del lavoro di 153 centri di ricerca, di 21 università e politecnici italiani, di 10 università internazionali, di 14 incubatori e parchi tecnologici, di un centinaio imprese con forte propensione per la ricerca (tra cui oltre 40 nuove imprese formate da ricercatori). . .  
   
   
INNOVAZIONE E RICERCA UNIVERSITARIA SOTTO I RIFLETTORI VICENTINI AL VIA IL “FORUM FUTURA INNOVAZIONE” PROMOSSO DA CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA E FONDAZIONE GIACOMO RUMOR-CENTRO PRODUTTIVITÀ VENETO (CPV)  
 
Vicenza, 3 maggio 2007 - Si svolgerà venerdì 4 maggio, Sala Palladio, Ente Fiera di Vicenza, a partire dalle ore 9, la nuova edizione del Forum Futura Innovazione, l’evento dedicato all’innovazione e al trasferimento tecnologico alle imprese promosso da Camera di Commercio di Vicenza e da Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv). Il convegno, dal titolo “Esperienze a confronto. Prospettive per il futuro” vedrà protagonista la ricerca universitaria, con approfondimenti nazionali ed internazionali e spunti di riflessione. I lavori saranno aperti dal presidente della Camera di Commercio Dino Menarin, con la relazione introduttiva “Ricerca e innovazione: strumenti per la competitività del territorio”, durante la quale verrà fatto il punto sull’evoluzione delle iniziative e dei progetti attuati a livello provinciale, per condividere i risultati raggiunti e proporre nuovi scenari per le imprese vicentine. “Promuovere una cultura dell’innovazione - spiega il presidente Menarin - è una sfida decisiva per la competitività del sistema economico-formativo provinciale. Diventa importante realizzare una vera e propria strategia per l’innovazione agevolando i numerosi progetti portati avanti dalle imprese e aiutandole ad entrare in contatto con Centri di ricerca tecnologica nazionali ed internazionali, e ridefinendo quella che dovrebbe essere la vocazione industriale del nostro territorio”. Continua Menarin: “La tavola rotonda è un momento di confronto per mettere a confronto i progetti innovativi e le attività di ricerca universitaria in Italia e all’estero”. Andrea Pezzi, il popolare conduttore televisivo ed esperto di comunicazione multimediale, sarà presente in qualità di moderatore della tavola rotonda, alla quale interverranno ricercatori e docenti di università nazionali e di Centri di ricerca europei. Durante il convegno, ci sarà inoltre l’intervento in videoconferenza da Londra di Paolo De Coppi, ricercatore della Fondazione Città della Speranza, ente che sostiene progetti di ricerca scientifici. Il Forum Futura Innovazione si concluderà con la premiazione delle imprese vicentine che hanno progettato ed industrializzato con successo un prodotto innovativo e con la consegna di un riconoscimento di merito ai neolaureati che hanno realizzato tesi di laurea sull’innovazione aziendale, ai docenti e alle imprese che hanno collaborato al progetto. Anche per l’edizione di quest’anno saranno esposti al pubblico, in un particolare allestimento, i progetti innovativi. Www. Vi. Camcom. It .  
   
   
ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL PARCO SCIENTIFICO DI SALERNO E DELLE AREE INTERNE DELLA CAMPANIA  
 
Salerno, 3 maggio 2007 - Venerdì 27 Aprile alle ore 16:00, presso la sede di Salerno del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania, si è svolta l’Assemblea Ordinaria dei Soci del Parco. L’assemblea, che ha approvato il bilancio dell’esercizio 2006 chiuso con un utile di 6. 885,00 euro, ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica per tre esercizi, cioè fino all’approvazione del bilancio 2010. Il numero dei componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione è portato da 15 a 9, cioè il numero minimo di consiglieri previsto dal vigente Statuto Sociale. Riconfermata la presenza dei Rettori degli Atenei di Salerno e Benevento. Il Nuovo Consiglio Di Amministrazione: 1. Floriano Panza, già Presidente; Remo Russo, già Amministratore Delegato; 3. Raimondo Pasquino, Magnifico Rettore Università degli Studi di Salerno; Filippo Bencardino, Magnifico Rettore Università degli Studi del Sannio; Vincenzo Boccia – imprenditore. Vice Presidente Piccola Industria Confindustria; Gianfranco Rizzo – Professore Ordinario di Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Salerno; Paolo Ricci – Professore Straordinario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Scienze Economiche Aziendale dell’Università degli Studi del Sannio; Ciro Fanzo, imprenditore; Giancarlo Presutto – imprenditore. Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Eboli. Sindaci: Luca de Franciscis (Presidente Collegio Sindacale); Mario Romeo Iurio (Sindaco Effettivo); Ferdinando Spirito (Sindaco Effettivo).  
   
   
DAL TETTO DEL MONDO UN DOPPIO ALLARME PER IL RISCALDAMENTO GLOBALE  
 
 Roma, 3 maggio 2007 - “Il Parco Nazionale dell’Everest (Sagarmatha National Park, Snp), circondato dalla catena himalayana, costituisce un esclusivo punto di osservazione per lo studio dei cambiamenti climatici e per conoscerne gli effetti sul nostro pianeta”, spiega il presidente del Comitato Ev-k2-cnr, Agostino Da Polenza. E proprio mentre la spedizione scientifica italiana, guidata da Da Polenza, è appena arrivata alla Piramide sull’Everest (realizzata e gestita dal Comitato a 5. 050 metri di quota), giungono dal Tetto del Mondo alcuni dati di grande interesse e preoccupazione, che evidenziano l’arretramento dei ghiacciai e l’innalzamento delle temperature in alta quota. “I risultati sui cambiamenti intervenuti sui laghi e sulle masse glaciali del Parco evidenziano che la diminuzione della copertura glaciale del Snp tra la metà del ‘900 ed il 1992 è pari al 4,6%, accompagnata da una diminuzione della loro pendenza, da 27% a 23%”, spiega Franco Salerno, ricercatore dell’Istituto di ricerca sulle acque (Irsa) del Cnr di Brugherio (Mi). “Confrontando la variazione della superficie e le dimensioni dei ghiacciai, risulta che le maggiori perdite sono avvenute per quelli di piccole dimensioni, a quote più basse e a latitudini inferiori”. Lo studio sui laghi e sulle masse glaciali del Parco si basa sul confronto cartografico tra la mappa ufficiale nepalese del 1992, la cartografia degli anni ‘30 e il Catasto dei laghi realizzato dall’Irsa-cnr e da Ev-k2-cnr nel 1994, che ha permesso di realizzare un nuovo archivio (Lis: Limnological Information System) in formato di Geo-database, con i principali dati morfometrici dei corpi idrici del Parco in due periodi storici diversi: il decennio a cavallo del 1950 ed il secondo all’inizio degli anni ’90. Ma dati preoccupanti giungono anche dalla elaborazione dell’Irsa-cnr sulla base dei rilevamenti effettuati dalle stazioni che Ev-k2-cnr ha posizionato lungo la nepalese Valle del Khumbu, presso le località di Lukla (2850 m. Slm), Namche Bazar (3400), Pherice (4200) e presso la Piramide Ev-k2-cnr. “Non vi è dubbio che il regresso dei ghiacciai sia connesso con l’aumento della temperatura globale del Pianeta”, sostiene Gianni Tartari dell’Irsa-cnr e presidente del Consiglio scientifico di Ev-k2-cnr. “La serie di misure effettuate dal Comitato a partire dal 1994, in particolare nei pressi del Laboratorio-osservatorio Piramide, confermano un incremento medio di temperatura intorno a un grado per decade. Un valore che diminuisce scendendo di quota, probabilmente a causa della presenza di aerosol in atmosfera che fungono da schermo alla radiazione solare. Si conferma perciò la tendenza rilevata già alla fine degli anni ’90 con le registrazioni condotte in 49 stazioni climatiche distribuite in tutto il Nepal da differenti gruppi di ricerca, e che mostravano un incremento medio di 0. 06 ºC/anno tra il 1977 e il 1994”. L’incremento osservato ha trovato riscontri anche nelle anomalie di temperatura registrate dai ricercatori cinesi sull’altopiano tibetano, cioè sul versante Nord della catena himalayana, dove si misurano variazioni fino a due gradi per decade, mentre attualmente a bassa quota si evidenzia un aumento medio di 0,6 gradi per decade. “Il più rapido incremento di temperatura alle quote elevate può avere un molteplice effetto sulla dinamica dei ghiacciai”, afferma Tartari, “con la rapida fusione del ghiaccio e l’apporto delle precipitazioni in forma liquida anziché solida”. Il confronto tra le cartografie evidenzia infine un aumento di oltre il 70% del numero dei laghi (da 50 a 86) che corrisponde ad una crescita della superficie totale del 49,7%. I laghi di nuova comparsa sono più abbondanti nella fascia tra i 5100 e 5400 m. “Questi dati confermano come il nostro impegno nel monitoraggio climatico e ambientale di quest’area sia nodale”, conclude Da Polenza. “L’asia è, date anche le sue condizioni e le sue tendenze dal punto di vista demografico, socio-economico e industriale, un continente cruciale per le sorti del pianeta”. .  
   
   
PAESI BASSI: CORSO SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO  
 
Bruxelles, 3 maggio 2007 - Dal 5 all´8 giugno a Utrecht (Paesi Bassi) si svolgerà un breve corso sulla valutazione del rischio chimico ai sensi di Reach, il nuovo quadro normativo comunitario sulle sostanze chimiche pericolose. Il corso riguarderà la catena di valutazione del rischio, dall´emissione e la distribuzione di sostanze chimiche all´esposizione di esseri umani ed ecosistemi, per giungere alla caratterizzazione dei rischi e ai loro effetti. Il corso, oltre a discutere il quadro normativo, affronterà i temi legati alla raccolta, alla valutazione e alla selezione di dati sull´esposizione e sugli effetti, inclusi i dati alternativi. Le lezioni teoriche saranno integrate con esercizi pratici. Il corso è organizzato da Ecnis, una rete di eccellenza finanziata dall´Ue che si occupa di fattori cancerogeni ambientali, nutrizione e predisposizione individuale. Http://www. Ecnis. Org/index. Php?option=com_content&task=view&id=495&itemid=83 .