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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Settembre 2007
Politica
FIRMATI NOVE ACCORDI DI RIAMMISSIONE E FACILITAZIONE DEL VISTO FRA LA COMUNITÀ EUROPEA E TUTTI I PAESI DEI BALCANI OCCIDENTALI DAL VICEPRESIDENTE FRANCO FRATTINI E DAL MINISTRO PORTOGHESE DELL´INTERNO RUI CARLOS PEREIRA  
 
Bruxelles, 19 settembre 2007 - Gli accordi di riammissione e facilitazione del visto sono stati firmati ieri in una cerimonia a Bruxelles cui hanno partecipato, per l’Unione europea, il Vicepresidente della Commissione Franco Frattini e il Ministro portoghese dell’Interno (presidenza dell’Ue) Rui Carlos Pereira e, per i paesi dei Balcani occidentali, i Ministri dell’Interno di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Serbia ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia. Il Vicepresidente Frattini ha dichiarato: “La firma di questi accordi rappresenta un’importante decisione verso una più stretta cooperazione fra l’Unione e i paesi dei Balcani occidentali in settori sensibili quali la migrazione e la circolazione delle persone. La loro graduale attuazione, sostenuta da progressi concreti nei settori Gls di base, permetterà alla Commissione di avviare un dialogo strutturato sulla possibile introduzione, in futuro, di un regime di esenzione dal visto per i cittadini dei Balcani occidentali. ” Il commissario per l´Allargamento Olli Rehn ha aggiunto: “Plaudo con soddisfazione alla firma di questi importanti accordi; importantissimi, invero, per i popoli dei Balcani occidentali, in quanto contribuiscono a migliorare i contatti diretti fra i cittadini dell’Unione e la regione e sono un’ulteriore prova dell’impegno dell’Unione a favore della prospettiva europea per la regione. Ora contiamo su un’attuazione corretta di entrambi i tipi di accordo, in modo da spianare la strada al dialogo sull´abolizione del visto e sulle relative condizioni con ciascuno dei paesi interessati. ” Forte del mandato conferitole dal Consiglio il 13 novembre 2006, la Commissione europea ha avviato i negoziati per la conclusione dei nove accordi comunitari il 30 novembre, riuscendo a portare a termine l’intero processo e a siglare i progetti di accordo con tutti i paesi dei Balcani occidentali nell’aprile/maggio 2007. Globalmente gli accordi mirano ad agevolare il rilascio dei visti di soggiorno di breve durata per l’Ue ai cittadini dei paesi dei Balcani occidentali, specie a quelli che viaggiano più di frequente, fissando nel contempo regole chiare contro l´immigrazione clandestina. Gli accordi di facilitazione del visto permettono di mantenere a 35 anziché a 60 euro le spese di rilascio del visto per tutti i cittadini dei paesi dei Balcani occidentali e di abolire tali spese per alcune categorie di richiedenti; per altre, come gli uomini d´affari, gli studenti e i giornalisti, provvedono a semplificare i documenti richiesti per il rilascio del visto; per alcune categorie di persone che viaggiano di frequente, rendono possibile il rilascio di visti multipli di lunga durata; infine esentano dall´obbligo di visto i titolari di passaporto diplomatico. Gli accordi di riammissione definiscono in modo chiaro gli obblighi e le procedure cui sia le autorità dei paesi dei Balcani occidentali sia quelle degli Stati membri dell´Ue devono attenersi per quanto riguarda le modalità e i tempi di riammissione dei cittadini che risiedono illegalmente nei territori oggetto degli accordi. In proposito, gli accordi si applicano ai cittadini in posizione irregolare di entrambe le parti, ma anche ai cittadini di paesi terzi e agli apolidi in posizione irregolare purché esista un chiaro legame tra questi e la parte richiesta (per esempio, un visto o un permesso di soggiorno). Gli accordi di riammissione saranno applicati nel pieno rispetto dei diritti umani sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. I cittadini dell´Ue che si recano nei paesi dei Balcani occidentali sono già esenti dall´obbligo del visto. Fatto salvo il parere del Parlamento europeo, la conclusione degli accordi di riammissione e facilitazione del visto è prevista per il novembre del 2007. Il compimento del processo di ratifica e l’attuazione degli accordi entro il 1° gennaio 2008 rispetteranno i tempi strettissimi stabiliti con decisione 2006/440/Ce del Consiglio e manterranno a 35 euro le spese di rilascio per tutti i cittadini dei Balcani occidentali. L’effettiva attuazione degli accordi di riammissione e facilitazione del visto assicureranno una migliore gestione della pressione migratoria e permetteranno di impostare un dialogo strutturato in linea con il percorso indicato dall´agenda di Salonicco verso l´abolizione del visto anche per i cittadini dei paesi dei Balcani occidentali. Dal canto loro, i paesi dei Balcani occidentali dovranno accelerare l’attuazione delle riforme nei settori Gls di base rafforzando lo Stato di diritto, lottando contro la criminalità organizzata e la corruzione e potenziando le capacità amministrative per il controllo delle frontiere e la sicurezza dei documenti con l´introduzione dei dati biometrici. .  
   
   
PRESIDENZA SLOVENA UE PER AMPLIAMENTO "CASA COMUNE"  
 
Bruxelles, 19 settembre 2007 - La Slovenia cercherà di fissare una data per l´inizio dei negoziati per l´ammissione della Macedonia all´Ue, sebbene sarà difficile che tali negoziati vengano lanciati nel corso del semestre di Presidenza slovena dell´Unione, che comincerà l´1 gennaio 2008. Lo ha affermato negli scorsi giorni il segretario di Stato sloveno agli Affari Europei, Janez Lenarchich. Ne dà notizia Seeurope. Secondo Lenarchich ha sottolineato l´attenzione slovena si focalizzerà su quei Paesi dei Balcani Occidentali - Macedonia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia - che non fanno ancora parte dell´Eurozona e sull´accelerazione del processo di entrata di questi nella Ue. Riguardo i possibili ostacoli alle aspirazioni Ue del Sud-est Europa, Lenarchich ha citato la questione del Kosovo, le difficoltà sperimentate dall´Unione in seguito all´ allargamento ad altri dodici Paesi negli ultimi tre anni e la mancanza di un adeguato supporto legislativo per un ulteriore allargamento. . .  
   
   
LA BANCA DI DATI BIOMETRICI DELL´UE CONTINUA A GARANTIRE UN´EFFICACE GESTIONE DEL REGIME COMUNE EUROPEO DI ASILO  
 
Bruxelles, 19 settembre 2007 - La Commissione europea ha pubblicato ieri la relazione annuale 2006 sulle attività di Eurodac lo strumento biometrico dell´Unione europea che aiuta a stabilire quale Stato membro sia competente per l´esame di una domanda d´asilo. La relazione contiene le informazioni essenziali sulle tendenze in materia di domande di asilo e d’ingressi illegali nell’Ue: ne emerge l´inizio di un "effetto deterrente" verso le “domande multiple”, cioè i casi in cui una stessa persona presenta più volte domanda d´asilo, o nel medesimo Stato o in un altro Stato membro. "Eurodac è una parte fondamentale del regime comune europeo d´asilo" ha dichiarato il vicepresidente Franco Frattini, Commissario Ue responsabile del portafoglio "Giustizia, libertà e sicurezza". "La relazione pubblicata oggi mostra l´efficace contributo di questa banca dati d´impronte digitali nella gestione delle domande d´asilo, che contribuisce in effetti a determinare quale Stato membro debba esaminarle attraverso il raffronto fra le impronte digitali dei richiedenti asilo e degli immigrati illegali, ed evita il fenomeno asylum shopping, di chi cioè presenta di domande multiple nella speranza che almeno una abbia esito favorevole". Nel 2006, Eurodac ha elaborato 165. 958 serie d’impronte digitali di richiedenti asilo, 41. 312 serie d’impronte digitali di persone che avevano varcato irregolarmente le frontiere e 63. 341 serie d’impronte digitali di persone arrestate perché in posizione irregolare sul territorio di uno Stato membro. Le cifre mostrano che nel 2006 il numero di domande d´asilo è ulteriormente diminuito, mentre è aumentato in misura significativa il numero d’immigrati irregolari registrati (+ 64% rispetto al 2005). La relazione rivela che nel 17% del numero totale dei casi la medesima persona aveva già presentato almeno una domanda di asilo nel medesimo Stato o in un altro Stato membro (una cosiddetta domanda multipla). In qualche caso, varie domande di asilo erano state presentate dalla stessa persona in vari Stati membri dell’Unione europea. Questa percentuale è superiore solo dell´1% a quella del 2005, il che potrebbe significare che l´effetto dissuasivo del "sistema di Dublino" (in virtù del quale solo uno Stato membro può esaminare una domanda d´asilo) comincia a funzionare. L’unità centrale Eurodac, che gestisce il sistema centrale, è stata attiva per il 99,9% del periodo considerato nella relazione, operando 24 ore su 24 per 7 giorni su 7. Il 6 giugno di quest´anno la Commissione ha pubblicato un´ampia relazione che valuta l´applicazione del sistema di Dublino, comprendente sia il regolamento di Dublino che Eurodac, dal 2003 al 2005. Contesto politico - Dal 15 gennaio 2003 le impronte digitali di ogni persona di età superiore a 14 anni che chiede asilo nell’Unione europea, in Islanda o in Norvegia, vengono immesse in una banca dati denominata Eurodac. Il sistema Eurodac è stato istituito a sostegno dello sviluppo di una politica di asilo comune a tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Scopo di Eurodac è facilitare l’attuazione del regolamento di Dublino (regolamento (Ce) n. 343/2003 del Consiglio, del 18 febbraio 2003), che determina quale Stato membro sia competente per l’esame di una domanda di asilo. Tale regolamento stabilisce una serie di criteri che attribuiscono la responsabilità di esaminare una domanda di asilo allo Stato membro che ha permesso al richiedente di entrare o di risiedere nel suo territorio. Questo Stato membro è quindi competente per l’esame della domanda di asilo in base al suo diritto nazionale ed è tenuto a riammettere le persone che, dopo avergli chiesto asilo, si trovano irregolarmente in un altro Stato membro. Contesto tecnico - Eurodac è il primo sistema automatizzato comune d´identificazione delle impronte digitali (Afis) nell’Unione europea. La Commissione europea gestisce il sistema per conto degli Stati partecipanti. La cooperazione in tale contesto ha gettato una base adeguata per futuri progetti comuni di ampia portata nel settore della tecnologia dell’informazione, quali il sistema d’informazione Schengen di seconda generazione e il futuro sistema europeo d’identificazione dei visti. Nell’ambito del sistema Eurodac, gli Stati partecipanti devono provvedere senza indugio a rilevare le impronte digitali di ogni richiedente asilo di età superiore a 14 anni. La procedura per la rilevazione delle impronte digitali è stata concordata nel rispetto delle salvaguardie stabilite nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo e nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Le impronte digitali rilevate vengono quindi comparate con quelle trasmesse dagli altri Stati partecipanti e memorizzate nella banca dati centrale. Se Eurodac mostra che le impronte digitali rilevate erano già state immesse nella banca dati, il richiedente asilo può essere rinviato nello Stato nel quale le sue impronte digitali erano state rilevate inizialmente. L’accesso al sistema è limitato all’unico scopo stabilito nel regolamento Eurodac. La banca dati non contiene particolari quali il nome e cognome delle persone, poiché si avvale soltanto della comparazione http://europa. Eu. Int/comm/justice_home/news/information_dossiers/news_eurodac_biometrics_en. Htmbiometrica, che è il più sicuro e il più accurato tra i metodi disponibili per l’identificazione. Ogni Stato partecipante provvede affinché il garante nazionale della protezione dei dati eserciti il controllo indipendente sulla legittimità del trattamento dei dati. Eurodac consiste in un’unità centrale sita presso la Commissione, dotata di una banca dati centrale computerizzata pienamente automatizzata per la comparazione delle impronte digitali, e in un sistema di trasmissione elettronica dei dati tra ogni Stato partecipante e l’unità centrale. Si sono adottati tutti i provvedimenti necessari per garantire la sicurezza e la protezione dei dati registrati. Il bilancio comunitario stanziato per Eurodac ammonta in totale a 16,675 milioni di euro. La spesa totale di tutte le attività esternalizzate specifiche a Eurodac (che comprendono la manutenzione del sistema, le licenze di software, il bug fixing, i collegamenti in rete, ecc. ) dopo quattro anni di funzionamento, è di 7,8 milioni di euro, mentre la spesa per mantenere e gestire l’unità centrale è stata, nel 2006, di 244. 240 euro. .  
   
   
OMAGGIO ALLA FIGURA DI ALTIERO SPINELLI  
 
 Bruxelles, 19 settembre 21007 – Oggi la Commissione europea tiene una conferenza per rendere omaggio alla figura di Altiero Spinelli (29 agosto 1907 - 23 maggio 1986). Sono previsti un intervento del vice-presidente Frattini su Altiero Spinelli e sul diritto di iniziativa della Commissione e la presenza di Etienne Davignon (già vice-presidente della Commissione) e di Robert Toulemon (già Direttore generale presso la Commissione). La tavola rotonda intitolata "Primi passi nelle nuove politiche comuni proposte da Altiero Spinelli” sarà presieduta da Ferdinando Riccardo (Agence Europe). Altiero Spinelli, uno dei più ardenti fautori del federalismo europeo ed uno dei padri fondatori dell´attuale Unione europea, spicca fra i suoi contemporanei non tanto perché italiano, quanto per il suo impegno ed attivismo verso la causa europea, che lo portò a plasmare le istituzioni, la politica e l´opinione pubblica europee del suo tempo. La carriera lo vide dapprima combattere nella resistenza, poi consulente di De Gasperi all´epoca della nascita delle Comunità europee; poi Commissario schietto ed influente, ricoprì infine per ben dieci anni la carica di deputato europeo, contribuendo a definire ruolo ed odierna immagine del Parlamento europeo. Berlaymont – Salle Jean Monnet – 19 septembre 2007 - 9. 30-13. 00 .  
   
   
WORKSHOP SULLA GIUSTIZIA E LA DEMOCRAZIA DI GENERE NELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 19 settembre 2007 - Il 28 e il 29 settembre si terrà a Belfast (Irlanda del Nord) un workshop sulla giustizia e la democrazia di genere nell´Unione europea. Il workshop riunirà eminenti esperte di democrazia nell´Unione europea, studiose delle politiche di genere, donne attivamente impegnate nelle questioni di genere e funzionarie di tutta Europa. L´obiettivo della manifestazione è delineare la situazione dell´uguaglianza di genere nell´ambito delle politiche e dei meccanismi istituzionali dell´Unione europea e discutere le modalità per incoraggiare maggiormente la giustizia e la democrazia di genere in futuro. Tra i diversi temi affrontati dal workshop spiccano: l´evoluzione dell´uguaglianza di genere nell´Ue; la giustizia secondo una prospettiva femminista; la questione di genere nell´elaborazione della Costituzione dell´Ue; rappresentanza politica delle donne; mobilitazione della società civile; diverse espressioni di femminismo/identità di genere. Il workshop è organizzato nell´ambito del progetto «Reconstituting Democracy in Europe (Recon)» finanziato dall´Ue. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Reconproject. Eu/ .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA, ALESSANDRO STRICCA HA INCONTRATO IL PRIMO MINISTRO UNGHERESE FERENC GYURCSÀNY  
 
Budapest, 19 settembre 2007 - Il Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria dott. Alessandro Stricca quale portavoce della business community europea in Ungheria ha incontrato il 17 settembre u. S. Il premier ungherese Ferenc Gyurcsany, insieme ad altri rappresentanti del “manifesto economico per le riforme” per discutere in merito alla nuova strategia economica del governo. Da tale incontro sono emersi degli elementi molto importanti per il mondo delle imprese e per gli investitori stranieri ed europei in Ungheria. Al termine dell’incontro il Presidente Stricca ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla stampa in seguito alla conferenza stampa del Primo Ministro: « Riteniamo un passo molto importante l’incontro di oggi in quanto abbiamo posto le basi per un dialogo tra governo e rappresentanti del mondo economico trasparente, schietto e speriamo duraturo; il Primo Ministro Gyurcsany ha espressamente riconosciuto il fondamentale ruolo che il “manifesto economico per le riforme(il Manifesto)”ha avuto nel creare un consenso sociale e politico sulla necessità di attuare velocemente le riforme strutturali di cui ha bisogno il Paese per rimettere a posto i conti del bilancio e per aumentare l’efficienza e l’ efficacia della Pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini e delle imprese che operano in Ungheria. Ferenc Gyurcsany ha fatto delle importanti e vincolanti dichiarazioni riguardo alla politica fiscale del governo per il 2008 confermando che non intende aumentare ulteriormente il livello fiscale per le imprese. Il governo ungherese intende consultarsi con il “Manifesto” per approntare una strategia nazionale che combatta l’economia sommersa. Su questo tema abbiamo chiesto con forza una maggiore trasparenza e semplificazione della burocrazia statale per eliminare o perlomeno ridurre la corruzione. Il governo ungherese ci ha richiesto una stretta collaborazione sul tema del finanziamento dei partiti in quanto a breve ha intenzione di presentare in Parlamento il disegno di legge su questo tema ». Il Presidente Stricca da parte sua gli ha assicurato tutta l’assistenza necessaria ed il know how della legislazione italiana su questo tema visto che è considerata una normativa tra le piú avanzate nel settore a livello europeo. .  
   
   
AUSTRIA, EXPORT IN AUMENTO NEL 2007  
 
Vienna, 19 settembre 2007 - Secondo i primi dati forniti da Statistik Austria, nel periodo gennaio-giugno 2007 il volume della circolazione delle merci è aumentato rispetto allo stesso periodo del 2006, segnando un attivo nel bilancio di 0,94 miliardi di euro: le importazioni, con 54,65 miliardi di euro, sono cresciute del 7,7 per cento rispetto al primo semestre del 2006; le esportazioni del 10,3 per cento (con 55,58 mld di euro). Dai Paesi della Ue l´Austria ha importato per un valore complessivo di 40,97 miliardi (+8,6 p. C. ) ed ha esportato negli stessi per 40,10 miliardi (+10,5 p. C. ). La bilancia commerciale segna quindi una passività, nei confronti degli altri Stati membri, di 0,87 miliardi di euro, secondo le stime riprese dall´Ice. Negli scambi con Paesi terzi le esportazioni hanno fruttato 15,49 miliardi (+9,7 p. C. ) e le importazioni sono costate all´Austria 13,67 miliardi (+5,0 p. C. ), per un attivo di 1,81 miliardi di euro. .  
   
   
MEF: RIORDINO DEL MINISTERO, VERSO UNA SERIE DI INCONTRI CON LE OO.SS.  
 
Roma, 19 settembre 2007 - Nella mattinata di ieri, al termine dell´assemblea dei lavoratori indetta dall´organizzazione sindacale Cgil, il Capo di Gabinetto del Ministro dell´economia e delle finanze, Paolo De Ioanna, ha ricevuto una delegazione dei partecipanti. In tale occasione ha confermato, in merito al riordino del Ministero, l´impegno a programmare una serie di incontri, alla presenza del Sottosegretario di Stato on. Cento, con tutte le organizzazioni sindacali al fine di garantire un corretto dialogo con le parti sociali nell´attuazione della riorganizzazione del Mef. .  
   
   
S&P RIVEDE AL RIALZO IL RATING A LUNGO TERMINE SU CAPITALIA: “A+” DA “A” A SEGUITO AL PROGETTO DI FUSIONE IN UNICREDIT  
 
Roma, 19 settembre 2007 - Ieri, l’Agenzia Internazionale Standard & Poor’s ha migliorato il Rating a Lungo Termine di Capitalia, portandolo ad “A+” da “A”, rimuovendolo contemporaneamente dal Creditwatch con implicazioni positive, in cui era stato posto il 21 maggio 2007. Confermato, ad “A-1”, il Rating di Breve Termine. L’outlook è stabile. La revisione del rating di Capitalia fa seguito al rilascio da parte della Banca d’Italia dell’autorizzazione al progetto di fusione in Unicredit di Capitalia ed all’approvazione del progetto stesso da parte delle Assemblee degli Azionisti delle due Società. L’incremento del rating di Capitalia, secondo Standard & Poor’s, riflette i benefici derivanti dalla fusione con un Gruppo caratterizzato da un solido business ed un robusto profilo finanziario; per l’Agenzia la costituzione della nuova entità permetterà, inoltre, un significativo rafforzamento della presenza sul mercato retail italiano. Contemporaneamente, Standard & Poor’s ha rimosso dal Creditwatch anche il Rating di Lungo Termine della controllata Mcc-mediocredito Centrale, confermato ad “A”. Confermato risulta anche il Rating di Breve Termine ad “A-1”. I rating, sostiene S&p, riflettono adesso l’importante posizione all’interno di Unicredit di Mcc, designata come la società del Gruppo specializzata nelle attività di public finance. L’outlook è stabile. .  
   
   
UNICREDIT: DELIBERE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
Milano, 18 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha deliberato, nella sua riunione di ieri, di non sottoporre all´Assemblea Straordinaria di Unicredit la proposta di eliminare il nono comma dell´articolo 5 dello Statuto di Unicredit ai sensi del quale nessun avente diritto al voto può esercitarlo per un quantitativo di azioni della Società superiore al 5% del capitale sociale avente diritto al voto. L´efficacia dell´avvenuto esercizio del diritto di recesso risulta attualmente soltanto subordinata all´efficacia della fusione per incorporazione di Capitalia in Unicredit. L´impatto dei recessi esercitati dagli azionisti di Capitalia che non hanno concorso all´approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Capitalia medesima in Unicredit, pari a circa il 3,17% del capitale sociale di Capitalia, per un controvalore complessivo di circa Euro 580 milioni, risulta limitato. Infatti, nell´ipotesi in cui nessuna azione per la quale è stato esercitato il recesso fosse acquistata da azionisti Capitalia, oppure a seguito dell´offerta in Borsa – in conformità alle vigenti disposizioni del Codice Civile – ed Unicredit dovesse acquistare con riserve disponibili e mantenere in portafoglio tutte le azioni Unicredit rivenienti dal concambio dei predetti titoli, l´impatto massimo stimato sul Core Tier 1 ratio di Gruppo sarebbe limitato a circa 10 p. B. Qualora, poi, Unicredit collocasse successivamente tali azioni sul mercato, l´impatto patrimoniale sarebbe limitato, sulla base del prezzo corrente di Unicredit, a circa 0,5 p. B. Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha, inoltre, approvato i risultati semestrali al 30. 06. 2007 della Capogruppo Unicredit S. P. A che ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 2. 230 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione approverà la Semestrale Consolidata di Gruppo al 30. 06. 2007 il 16 ottobre 2007. I risultati consolidati del secondo trimestre 2007 sono stati presentati al mercato il 3 agosto 2007. Il Consiglio di Unicredit ha inoltre provveduto a cooptare quali Consiglieri i signori Enrico Tommaso Cucchiani e Franz Zwickl in sostituzione, rispettivamente, del signor Paolo Vagnone – che aveva rassegnato le proprie dimissioni a far data dal 18 luglio 2007 e del signor Dieter Munich, dimissionario dalla data odierna. In tale circostanza, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a verificare la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai predetti Consiglieri: il signor Cucchiani ha dichiarato di non trovarsi in alcuna delle situazioni descritte all´art. 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, ma di trovarsi in una o più delle situazione descritte all´art. 3 del Codice di Autodisciplina emanato nel marzo 2006 dalla Borsa Italiana, e quindi di non essere qualificabile quale Amministratore Indipendente ai sensi della previsione del Codice di Autodisciplina sopra richiamato; il signor Franz Zwickl ha dichiarato di non trovarsi in alcuna delle situazioni descritte all´art. 3 del Codice di Autodisciplina, nonché all´art. 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e quindi di essere qualificabile quale Amministratore Indipendente. Il Consiglio ha infine nominato la signora Maurizia Angelo Comneno "Compliance Officer" di Unicredit, in linea con i regolamenti vigenti della Banca d´Italia che prevedono la nomina di una persona responsabile per la funzione di Compliance. .  
   
   
BORSA ITALIANA: COOPTATI 4 NUOVI CONSIGLIERI: MARTIN GRAHAM, RAFFAELE JERUSALMI, DAVID LESTER E JANET COHEN  
 
Milano, 19 settembre 2007 - Si è riunito il 13 settembre il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana che ha esaminato l’avanzamento del piano di integrazione tra la Società e il London Stock Exchange e i risultati semestrali del Gruppo Borsa Italiana. In vista del completamento dell’integrazione ad ottobre, il Consiglio ha preso atto delle dimissioni dei consiglieri Marco Bolgiani, Jurgen Michael Dennert, Gaetano Miccichè e Pietro Modiano e li ha ringraziati per l’importante contributo dato alla Società in questi anni. In loro sostituzione il Consiglio ha cooptato tre consiglieri esecutivi (Martin Graham, Raffaele Jerusalmi e David Lester) e un consigliere non esecutivo (Janet Cohen). Janet Cohen Non-executive Director. Janet Cohen è Non-executive Chairman di Inviseo Media Holdings plc e Non-executive Director di Management Consulting Group plc. In precedenza è stata Chairman di Bpp Holdings plc e Advisory Director di Hsbc Investment Bank, Non-executive Director di Charterhouse Management Services Ltd e di Charterhouse Financial Services Ltd. Martin Graham Director of Markets, London Stock Exchange. Martin Graham è responsabile dei mercati di London Stock Exchange. Graham coordina tutte le attività che riguardano i mercati all’interno del Lse, come lo sviluppo dei servizi per i mercati domestici e internazionali comprese le relazioni con i clienti, le market operations, la regolamentazione e il Rns, il servizio di informativa dei mercati. La divisione comprende circa 250 persone e rappresenta oltre la metà del fatturato del London Stock Exchange. A marzo 2006, Graham ha assunto anche la responsabilità per la gestione di Edx (il mercato dei derivati del Lse). Graham è membro del Board di Ftse International, The Engineering and Technology Board, Edx e della Indo British Partnership. David Lester Chief Information Officer, London Stock Exchange. David Lester è responsabile della divisione dei servizi di Information Technology di London Stock Exchange. Lester ha coordinato l’implementazione della nuova piattaforma Tradelect e ha inoltre guidato la strategia di diversificazione dei servizi d’informazione. Prima di entrare a far parte del London Stock Exchange nel 2001, Lester è stato in Primark Corporation e in Accenture. .  
   
   
BORSA ITALIANA ACQUISTA IL 51% DI MBE HOLDING E CONTROLLA IL 60,37% DI MTS S.P.A.  
 
Milano, 19 settembre 2007 - Borsa Italiana S. P. A. Controlla il 60,37% di Mts S. P. A. A seguito dell’ esecuzione del contratto, avvenuta il 14 settembre 2007, con cui ha acquistato la partecipazione del 51% detenuta da Euronext Nv in Mbe Holding S. P. A. .  
   
   
BIT MONTHLY FLASH - AGOSTO 2007 I DATI MENSILI DI BORSA ITALIANA  
 
Milano, 19 settembre 2007 - Gli Indici - L’indice Mib ha chiuso agosto 2007 a 30. 384 (-0,9% su luglio 2007, +7,5% su agosto 2006), il Mibtel a 31. 282 punti (-1% su luglio 2007, +7,7% su agosto 2006), l’S&p/mib a 40. 187 punti (-0,1% su luglio 2007, +5,9% su agosto 2006) e il Midex a 40. 881 (-2,4% su luglio 2007, +8,3% su agosto 2006). L´indice Allstars ha chiuso luglio a 17. 688 punti (-4,4% su luglio 2007, +14,4% su agosto 2006). L’indice Mex del Mercato Expandi a fine agosto si è attestato a 12. 166 punti (-2,4% su luglio 2007, +9,9% su agosto 2006). La Capitalizzazione E Le Societa’ Quotate - 339 società quotate: nuovo livello record per il mercato italiano. La capitalizzazione delle società domestiche quotate ha chiuso i primi otto mesi del 2007 a 777,8 miliardi di euro (+6,2% su agosto 2006). Il rapporto capitalizzazione/Pil è pari al 50,9%. Le società quotate a fine agosto 2007 sono 339 (di cui 35 sul segmento Mta International), nuovo livello record per il mercato italiano. Su Mta International, il segmento dedicato alle società di diritto estero, ad agosto sono state ammesse Basf Ag, Bayer Ag, Bmw Ag, Carrefour Sa, Credit Agricole Sa, L’oréal Sa, Rwe Ag, Sap Ag. Il Mercato Azionario - Miglior mese di agosto di sempre per controvalore e contratti. La media giornaliera degli scambi su azioni ha raggiunto quota 5,9 miliardi di euro di controvalore (+92,4% rispetto ad agosto 2006), miglior agosto della storia e quinto mese di sempre. La media giornaliera dei contratti è stata di 283. 245, in crescita del 72,5% su agosto 2006. Nel periodo gennaio-agosto la media giornaliera è risultata pari a 6,4 miliardi di euro di controvalore e 296. 927 contratti, il livello più elevato di sempre nei primi otto mesi. L’incremento sul corrispondente periodo 2006 è del 47,7% per il controvalore e del 33,9% per il numero dei contratti. Gli scambi su Etf Plus (mercato dedicato a Etf e a Etc) hanno registrato, nel mese di agosto, una media giornaliera di 150,3 milioni di euro di controvalore e di 4. 398 contratti (+212,1% e +186% sullo stesso periodo del 2006), nuovo massimo storico per controvalore in agosto. Nel periodo gennaio-agosto 2007 gli scambi medi giornalieri sono stati pari a 116,6 milioni di euro per 4. 761 contratti in crescita rispettivamente del 74,8% e del 56,4% sul corrispondente periodo 2006. Il Sedex ha registrato nel mese appena concluso un controvalore medio di 243,8 milioni di euro e 17. 215 contratti rispettivamente in crescita del 18,8% e 26,1% su agosto 2006. Nel periodo gennaio-agosto 2007 gli scambi medi giornalieri sono stati pari a 393,9 milioni di euro per 21. 141 contratti in crescita rispettivamente del 68% e del 23,6% sul corrispondente periodo 2006. L’idem - Miglior mese di agosto di sempre per contratti standard. Nel mese di agosto, l’Idem (il mercato dei derivati) ha registrato un controvalore nozionale di 6,33 miliardi di euro con una media giornaliera di 129. 092 contratti standard (in crescita del 91,4% e del 72,9% su agosto 2006), il miglior mese di agosto di sempre. Nei primi otto mesi del 2007 gli scambi hanno registrato una media giornaliera di 6,36 miliardi di euro di controvalore nozionale (+40,2% sul corrispondente periodo del 2006) e 151. 310 contratti standard (+21,4% rispetto a gennaio-agosto 2006). Nello specifico, le opzioni su azioni sono salite a 81. 780 contratti standard (+38,6% rispetto a gennaio-agosto 2006), le opzioni su indice a 14. 227 contratti standard (+34,5% rispetto a gennaio-agosto 2006), i futures su indice a 19. 045, +21% rispetto a gennaio-agosto 2006) e mini-futures su indice a 7. 934, (+14,7% rispetto a gennaio-agosto 2006). Il Mot - Scambi stabili. Gli scambi su strumenti a reddito fisso hanno registrato, nei primi otto mesi dell’anno, una media giornaliera di 590,6 milioni di euro e 11. 074 contratti, in aumento del 24,6% e del 1,1% rispetto allo stesso periodo del 2006. .  
   
   
GRUPPO MPS: DAL FONDO “DUCATO VENTURE” 2 MILIONI DI EURO AI SOTTOSCRITTORI L’UTILE DI ESERCIZIO APPROVATO CON IL RENDICONTO AL 31 AGOSTO 2007 ASPETTATIVE DALLA PARTECIPAZIONE IN MANUTENCOOP FACILITY MANAGEMENT  
 
Firenze, 19 settembre 2007 - Il consiglio di amministrazione di Mps Venture Sgr ha approvato oggi una distribuzione di proventi delle quote di “Ducato Venture”, fondo comune di investimento mobiliare chiuso per lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Il rendiconto infrannuale al 31 agosto 2007 – propedeutico alla distribuzione dei proventi – si è chiuso con un utile netto di circa 2 milioni di Euro. L’importo complessivo del rimborso ammonta a 1. 992. 000,00 euro (pari a 249 euro a quota) che verrà messo in pagamento il 27 settembre 2007. La distribuzione di proventi viene effettuata per non incrementare la componente di liquidità ed ottimizzare la performance di rendimento (Irr) nell’interesse dei partecipanti. Tale distribuzione sarà attribuita in ragione di 249,00 euro per ogni quota di partecipazione al Fondo. Il provento sarà pagato il 27 settembre 2007 (con data di stacco 24 settembre 2007). Nel corso del 2007 è proseguita l’attività di gestione degli investimenti realizzati e di disinvestimento delle aziende in portafoglio. Al 31 agosto 2007, il fondo Ducato Venture ha in portafoglio una sola partecipazione detenuta in Manutencoop Facility Management Spa. Manutencoop Facility Management Spa, società bolognese operativa nell’outsourcing dei servizi di manutenzione e valorizzazione dei patrimoni immobiliari, ha chiuso il bilancio 2006 con un valore della produzione di circa 453 milioni di euro ed un utile netto di circa 20 milioni di euro. La società nel luglio 2007 ha presentato richiesta alla Consob e Borsa Italiana per l´ammissione alla quotazione nel segmento Star. Tale partecipazione è valorizzata al costo di acquisizione come indicato nel rendiconto di gestione al 29 dicembre 2006. Il valore complessivo netto (N. A. V. ) del Fondo al 31 agosto 2007 è risultato pari a 11. 031. 620 euro (valore post rimborso parziale anticipato del 2/8/2007), mentre alla fine dell’esercizio precedente (29/12/2006) era di 17. 653. 493 euro. Il N. A. V. Di ciascuna quota del fondo è pertanto pari ad 1. 378,953 euro contro 2. 206,687 euro dell’esercizio precedente. Il Fondo non ha assunto prestiti. .  
   
   
MELIORBANCA S.P.A.RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2007: UTILE NETTO CONSOLIDATO: 10,2 MILIONI DI EURO (9,2 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2006 PROFORMA)  
 
Milano, 19 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca S. P. A. , riunitosi l’ 11 settembre , ha approvato i risultati del primo semestre 2007 della capogruppo e consolidati. Andamento della gestione- Al 30 giugno 2007, il Gruppo Meliorbanca ha conseguito un utile netto consolidato di 10,2 milioni di euro (9,2 milioni di euro nel primo semestre 2006 pro-forma). Le attività di Private banking in Italia hanno registrato Assets under management stabili rispetto al dicembre 2006 pari a 2,1 miliardi di euro circa. In data 21 agosto 2007 la controllata Meliorbanca Am Sgr S. P. A. , in coerenza con le linee di sviluppo previste dal Piano strategico, ha ottenuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria, con decorrenza dal primo ottobre 2007. Nel mese di maggio è stata completata la cessione al Gruppo Fondiaria-sai di Banca Gesfid S. A. Dismettendo il residuo 40%; tale accordo è stato poi perfezionato in data 20 luglio 2007. L’investment banking ha ottenuto ricavi pari a 6,5 milioni di euro (5,1 milioni di euro nel primo semestre 2006), con un incremento di circa il 20% grazie, in particolare, all’attività di advisory. Il Corporate lending ha registrato nuove erogazioni per circa 600 milioni di euro, in crescita di 190 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio, con una sostanziale stabilità dello stock creditizio rispetto al dicembre scorso. Relativamente al Consumer lending, in particolare il segmento dei mutui ipotecari retail, nei primi sei mesi del 2007 sono stati erogati circa 507 milioni di euro (490 milioni nel primo semestre 2006). Con riferimento agli eventi che hanno determinato, negli Stati Uniti, nei mesi di luglio ed agosto 2007, la crisi del comparto dei mutui c. D. “subprime”, il Gruppo Meliorbanca evidenzia: 1) di non avere esposizioni o impegni in essere relativi a: l´erogazione dei mutui in parola; l´investimento in prodotti finanziari aventi come attività sottostante tali mutui o ad essi facenti riferimento; la prestazione di garanzie connesse a tali prodotti; di non detenere prodotti finanziari, né in conto proprio né in conto terzi, aventi come attività sottostante tali mutui. Nella seconda parte dell’anno si prevede un’evoluzione positiva dell’attività tale da prevedere un risultato 2007 sostanzialmente in linea con quello conseguito nel 2006. Prosegue la valutazione delle opzioni disponibili per la crescita per via “esterna ”, che resta condizione essenziale per il raggiungimento del livello di ricavi previsto alla fine del 2008 nel Piano Strategico 2006-08; tale Piano, infatti, prevede un rilevante contributo allo sviluppo dei ricavi dalla crescita tramite aggregazioni e/o acquisizioni - realizzabili attraverso l’impiego delle risorse finanziarie già disponibili – che consentano di creare un durevole incremento di valore per gli azionisti. Riguardo alle operazioni di merchant banking, si ricorda che, in data 6 agosto 2007, è stato siglato un contratto preliminare avente ad oggetto la cessione della partecipazione detenuta nella società Dip - Diffusione italiana preziosi S. P. A. Il perfezionamento dell’operazione, previsto entro il corrente mese, consentirà una plusvalenza di oltre 5 milioni di euro. Le componenti economiche e patrimoniali- Il margine di interesse ammonta a 17,6 milioni di euro (16,0 milioni nel primo semestre 2006 proforma), in crescita soprattutto per il maggiore apporto fornito dai titoli del portafoglio proprietà. Le commissioni nette si attestano a 19,7 milioni di euro (17,7 milioni nel primo semestre 2006 proforma); l´incremento è dovuto a: ricavi commissionali relativi al comparto mutui retail; success fee rivenienti dall’attività di credito corporate; commissioni da advisory. La crescita dei dividendi è interamente da attribuirsi alle maggiori cedole sui titoli in portafoglio. Il risultato dell’attività di negoziazione è negativo per 17,1 milioni di euro (positivo per 0,9 milioni nel primo semestre 2006 pro-forma); nell’analizzare tale dato, tuttavia, è necessario depurare tale voce di 14,9 milioni di perdita su titoli in portafoglio proprietà, per i quali si è riscosso un dividendo, e della perdita di 3,8 milioni di euro relativa a strumenti derivati legati alle cartolarizzazioni effettuate da Meliorbanca negli ultimi anni. Tali strumenti coprono uno sfasamento temporale tra i tassi, entrambi variabili, dei mutui sottostanti e delle obbligazioni emesse dal veicolo delle operazioni. Il margine di intermediazione consolidato relativo al primo semestre 2007 risulta pari a 40,8 milioni di euro (46,9 milioni nel primo semestre 2006 pro-forma), in calo principalmente per l’opposto effetto nei due semestri dei citati strumenti derivati sulle cartolarizzazioni. Le spese amministrative si attestano a 35,9 milioni di euro (33,1 milioni nel primo semestre 2006 pro-forma), in crescita anche per effetto degli investimenti in corso nelle aree del Private ed Investment banking. La voce utile/perdita delle attività in via di dismissione , recepisce l’effetto della cessione del 40% di Banca Gesfid mentre il dato pro-forma 2006 evidenzia l’utile di Banca Gesfid di competenza di Meliorbanca. Il totale attivo del Gruppo Meliorbanca al 30 giugno 2007 è pari a 4. 247 milioni di euro mentre il patrimonio netto del Gruppo, senza considerare il risultato di periodo, ammonta a 384 milioni di euro. Risultato Meliorbanca S. P. A. - La capogruppo evidenzia un utile netto di 26,1 milioni di euro (11,3 milioni nel primo semestre 2006); la differenza tra i due esercizi è sostanzialmente da attribuirsi ai dividendi incassati dalle società del Gruppo (18 milioni di euro rispetto ai 5 milioni di euro nel primo semestre 2006), dei quali 14,3 milioni di euro ricevuti dalla controllata svizzera Rinascita S. A. E riferibili alla cessione del 60% di Banca Gesfid S. A. , avvenuta nel 2006. .  
   
   
BANCA FINNAT EURAMERICA S.P.A.: ACQUISTO AZIONI PROPRIE, RAGGIUNTO IL 2% DEL CAPITALE SOCIALE  
 
Roma, 17 settembre 2007 - Nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, annunciato il 30 aprile u. S. , Banca Finnat Euramerica S. P. A. Comunica di aver acquistato, da quella data fino al 13 settembre 2007, n. 4. 573. 813 azioni proprie ordinarie ad un prezzo medio unitario di Euro 0,9517 per azione, per un controvalore pari a Euro 4. 353. 000. A seguito di tali acquisti, Banca Finnat Euramerica S. P. A. Possiede ora un totale di n. 7. 306. 510 azioni ordinarie, corrispondenti al 2,01% del capitale sociale, per un controvalore, a rettifica del patrimonio netto, di Euro 5. 293. 000. Il piano di Buy Back rientra nei termini della delega all’acquisto di azioni proprie conferita al Consiglio di Amministrazione dall’ Assemblea ordinaria degli azionisti tenutasi in data 30aprile 2007. L’assemblea degli azionisti ha autorizzato l’acquisto di azioni proprie fino ad un massimale di 10. 000. 000 di azioni ordinarie Banca Finnat S. P. A. Dal valore nominale di Euro 0,20 ciascuna (pari al 2,75% del capitale sociale). In base alla delega, le operazioni di acquisto vengono effettuate sul mercato secondo le modalità operative di cui all’art. 144 bis, comma 1, lettera (b) del Regolamento Consob 11971 del 1999 come successivamente modificato. La delega ha una durata non superiore ai 18 mesi dalla data dell’autorizzazione. Obiettivo prioritario di tale delega è quello di cogliere un’ opportunità di investimento, tendenzialmente stabile nel tempo, in relazione allo sviluppo della Società e all’andamento dei mercati azionari, nonché di incrementare la riserva di azioni proprie anche per l’utilizzo nell’ambito di eventuali operazioni strategiche. Nell’esecuzione del piano di buy-back vengono rispettate le seguenti condizioni: sulla base del quantitativo di azioni proprie possedute alla data del 30 aprile 2007 (n. 2. 732. 697 titoli), possono essere acquistate massimo n. 7. 267. 303 azioni proprie per un corrispettivo totale massimo di Euro 8. 800. 000; è vietato l’acquisto di azioni proprie ad un prezzo superiore o inferiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento di Borsa del giorno precedente; giornalmente, può essere acquistato un quantitativo di azioni proprie pari o inferiore a 261. 199 titoli (volume pari al 50% del volume medio del mese di marzo 2007); non è possibile ricorrere ai blocchi, ai fuori mercato o ad altra forma di negoziazione over-the-counter; né ricorrere alla funzionalità di cross-trade; è vietato acquistare azioni proprie ad un prezzo superiore rispetto al maggiore fra il prezzo dell’ultima transazione effettuata da terzi e la proposta di vendita più elevata disponibile sul mercato. .  
   
   
ERGO PREVIDENZA S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007: UTILE DI PERIODO PARI A € 18,7 MILIONI (-21,23%); INVESTIMENTI IN DECREMENTO: - € 364 MILIONI (-7,98%)  
 
 Milano, 19 settembre 2007  - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S. P. A. , società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, uno dei maggiori riassicuratori internazionali, si è riunito il 13 settembre per approvare la relazione semestrale al 30 giugno 2007. • Dal 1 gennaio 2006 la Compagnia adotta i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quanto previsto dalla corrente normativa Ricordiamo nuovamente che lo scorso esercizio ha determinato un cambiamento sostanziale nella presentazione dei dati economico finanziari: infatti, dal 1 gennaio 2006 la Compagnia ha adottato i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quanto previsto dalla corrente normativa. I dati che seguono ed i relativi confronti con il corrispondente periodo del 2006 si basano, ovviamente, su criteri omogenei. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Dr. Antonello Veronese) dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Utile di periodo pari a € 18,7 milioni (-21,23%)- Il primo semestre dell´esercizio 2007 è stato caratterizzato da un risultato finale positivo, ma inferiore (-21,23%) rispetto a quello dello stesso periodo dell’esercizio precedente (utile netto al 30 giugno 2007 pari a € 18,7 milioni contro € 23,7 milioni al 30 giugno 2006). Investimenti in decremento: - € 364 milioni (-7,98%) - Il decremento degli investimenti è in gran parte imputabile a operazioni straordinarie di disinvestimento (effettuate alla fine del semestre) dovute ai riscatti di polizze di capitalizzazione da parte di clienti istituzionali, in linea con la precisa volontà della Compagnia di evitare di raccogliere nuova produzione attraverso tali contratti. Dette operazioni, comunque, hanno influito in modo limitato e marginale sul conto economico e sui rendimenti delle gestioni separate. Risultato finanziario pari a € 58,2 milioni (+4,84%) - Il saldo dei proventi da investimenti, al netto degli oneri patrimoniali e finanziari, pari a € 58,2 milioni, manifesta un incremento solo del 4,84% rispetto al primo semestre dello scorso esercizio (€ 55,5 milioni), principalmente determinato dai minori utili da negoziazione. Rispetto al 30 giugno 2006, il reddito ordinario risulta, infatti, in aumento dell’8% circa, a conferma della sostanziale stabilità e crescita del contributo reddituale degli investimenti finanziari. Si segnala, infine, come richiesto da Consob, che Ergo Previdenza non ha in portafoglio titoli obbligazionari collegati direttamente o indirettamente a mutui di tipo subprime. Risultato prima delle imposte pari a € 30,9 milioni (-20,73%) - Il risultato ante imposte, pari a € 30,9 milioni, è in decremento del 20,73% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Raccolta complessiva lorda pari a € 205,4 milioni (-17%) - Nel primo semestre 2007 Ergo Previdenza ha registrato, in termini di raccolta premi complessiva diretta, un decremento rispetto allo stesso periodo 2006 del 17,0% (€ 247,3 milioni al 30 giugno 2006). Tale diminuzione è dovuta principalmente alla minor nuova produzione a premi unici (-72,0% rispetto allo scorso esercizio), nonché ai premi annui degli esercizi precedenti (-6,1%). Incremento della nuova produzione a premi annui (+72,5%) - Confrontando la nuova produzione a premi annui (€ 6,75 milioni) rispetto allo scorso esercizio (€ 3,9 milioni), si rileva un incremento positivo del 72,5% in linea con il turnaround previsto dal Piano Triennale 2007/2009. A tal proposito, si comunica che, avendo Tbone (ex Ssi) completato l’opera di riorganizzazione della propria rete di vendita, è stato rivisitato di conseguenza l’accordo con Ergo Previdenza e, con l’occasione, prorogato fino al 2017. Si conferma così, in termini di premi emessi lordi, la positiva peculiarità del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzato per il 92,9% (79,2% nel giugno 2006) da contratti a premi annui e per il 7,1% (20,8% nel giugno 2006) da contratti a premi unici. .  
   
   
PIRELLI & C. SPA APPROVA LA RELAZIONE AL 30 GIUGNO 2007: RICAVI (SU BASE OMOGENEA): 2.666,8 MILIONI DI EURO (+10,6%) UTILE NETTO DELLE ATTIVITA’ IN FUNZIONAMENTO: 181,2 MILIONI DI EURO (+48,6%). UTILE NETTO COMPRENSIVO DELLE DISCONTINUED OPERATIONS: 198,3 MILIONI DI EURO (+2,7%), DI CUI 108,2 MILIONI DI EURO DI COMPETENZA  
 
Milano, 19 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi oggi, ha esaminato i risultati definitivi della gestione relativa al semestre che si è chiuso il 30 giugno 2007. Gruppo Pirelli & C. Spa È proseguito anche nel primo semestre del 2007 il percorso di crescita e sviluppo del Gruppo Pirelli & C. Spa, in particolare nelle attività pneumatici e immobiliare. Nel periodo gennaio-giugno, a livello consolidato, si registra un incremento a doppia cifra dei ricavi (+10,6% su base omogenea) e del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni (+10,2%). L’aumento double digit riguarda anche l’utile netto delle attività in funzionamento, che cresce del 48,6% in particolare grazie all’incremento del risultato di Pirelli Re e al miglioramento dei risultati finanziari a livello corporate rispetto al 2006. Nelle attività industriali, Pirelli Tyre ha ottenuto un aumento di ricavi (+6,6%) e risultato operativo (+6%), in un mercato competitivo e caratterizzato dal consolidamento dei costi delle materie prime su livelli elevati e superiori al corrispondente periodo dell´anno precedente. Si confermano la focalizzazione sui segmenti a maggior valore aggiunto e la crescita nei mercati emergenti. Nelle attività immobiliari, Pirelli Re ha registrato una crescita significativa del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni (+36%) e dell’utile netto (+14%). Per quanto riguarda le start-up, i ricavi di Pirelli Broadband Solutions hanno risentito del cambiamento del mix di prodotto nell’accesso alla banda larga e di una riduzione delle vendite nella fotonica, legata al rallentamento degli investimenti in infrastrutture da parte dei principali operatori mondiali di telecomunicazioni. Sono sostanzialmente stabili, al netto delle componenti straordinarie che avevano caratterizzato l’esercizio 2006, le vendite di Pirelli Ambiente. A livello consolidato, i ricavi di Gruppo al 30 giugno 2007 sono ammontati a 3. 196,7 milioni di euro, in crescita del 30,7% rispetto ai 2. 445,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2006. Escludendo le vendite relative al parziale deconsolidamento degli asset immobiliari di Dgag, i ricavi sono pari a 2. 666,8 milioni di euro. Considerando anche l’effetto cambio, i ricavi, in termini omogenei, aumentano del 10,6% rispetto al primo semestre 2006. Il margine operativo lordo (Ebitda) è ammontato a 319,7 milioni di euro, in leggero calo (-1,4%) rispetto ai 324,2 milioni di euro al 30 giugno 2006. Il risultato operativo (Ebit) consolidato si è attestato a 214,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 216,1 milioni di euro del primo semestre 2006. I risultati operativi, nell’esercizio 2006, includevano costi non ricorrenti per 12,5 milioni di euro legati al progetto di Ipo di Pirelli Tyre. Rispetto allo scorso anno, a livello di Ebitda ed Ebit, si riduce l’apporto delle attività immobiliari che, per contro, hanno registrato un significativo incremento del risultato da partecipazioni. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni, che include anche l’effetto del risultato delle società valutate a patrimonio netto e i dividendi delle altre partecipazioni non consolidate, è stato pari a 341,6 milioni di euro, in crescita del 10,2% rispetto ai 310,1 milioni di euro al 30 giugno 2006. La voce oneri e proventi finanziari ha presentato un saldo negativo di 81,2 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 110,7 milioni di euro al 30 giugno 2006. L’utile netto delle attività in funzionamento è stato pari a 181,2 milioni di euro, in crescita del 48,6% rispetto ai 121,9 milioni di euro del primo semestre del 2006. Olimpia, a seguito dell’accordo di cessione del 28 aprile scorso, è considerata in base agli Ifrs come discontinued operations (attività cedute/destinate a essere cedute) e contribuisce unicamente al risultato netto dopo le imposte. L’impatto di Olimpia sul risultato netto del primo semestre 2007 è negativo per 73,9 milioni di euro ed è relativo all’allineamento del valore della società al prezzo di cessione (stimato per ipotesi alla data limite per il perfezionamento dell’operazione) e senza includere il risultato pro-quota del periodo, rispetto a un dato positivo per 71 milioni di euro al 30 giugno 2006. Tra le discontinued operations è inclusa anche la plusvalenza legata alla cessione degli warrant su Prysmian (Lux) a Goldman Sachs, avvenuta nel primo trimestre (91 milioni di euro). L’utile netto comprensivo delle discontinued operations è stato dunque di 198,3 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto ai 193,1 milioni di euro al 30 giugno 2006. L’utile netto di competenza di Pirelli & C. Spa al 30 giugno 2007 è stato di 108,2 milioni di euro, rispetto a 153 milioni di euro nel primo semestre 2006. L’utile netto della società capogruppo Pirelli & C. Spa è ammontato a 139 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto ai 131,9 milioni di euro al 30 giugno 2006. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2007 è di 4. 692,3 milioni di euro, rispetto ai 4. 686,6 milioni di euro di fine 2006. Il patrimonio netto di competenza di Pirelli & C. Spa è pari a 3. 859,2 milioni di euro (0,719 euro per azione), rispetto ai 3. 879,6 milioni di euro di fine 2006. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2007 è passiva per 2. 969,2 milioni di euro (in miglioramento dai -3. 073,8 milioni di euro al 31 marzo 2007), includendo un impatto temporaneo di 979 milioni di euro sulla posizione finanziaria netta di Pirelli Re derivante dall’operazione Dgag. Tale impatto, come già comunicato, scenderà a circa 90 milioni di euro entro la fine del 2007, alla conclusione del processo di deconsolidamento. Escludendo gli effetti temporanei dell’operazione Dgag, la posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2007 è passiva per 2. 080,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -2. 182,8 milioni di euro al 31 marzo 2007. Al 30 giugno 2006, la posizione finanziaria netta del Gruppo era passiva per 1. 574,9 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a livello corporate al 30 giugno 2007 è passiva per 1. 150,3 milioni di euro. Le spese in ricerca e sviluppo del primo semestre 2007 sono state pari a 88 milioni di euro (3,3% delle vendite), sostanzialmente in linea con il dato al 30 giugno 2006 (87 milioni di euro). I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2007 erano 31. 270 contro i 28. 617 al 31 dicembre 2006, con una crescita di 2. 653 unità legata prevalentemente all’espansione delle attività pneumatici e immobiliare. Pirelli Tyre I ricavi di Pirelli Tyre al 30 giugno 2007 sono stati pari a 2. 151,4 milioni di euro, con un incremento del 6,6% rispetto ai 2. 018,4 milioni di euro del primo semestre 2006 (+8,4% al netto dell’effetto cambi) determinato prevalentemente dalla crescita dei volumi e dalla focalizzazione sul mix di prodotto, pur in presenza di un effetto cambi negativo. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 301,7 milioni di euro (14% delle vendite), in aumento del 3,1% rispetto ai 292,6 milioni di euro del primo semestre 2006. Il risultato operativo è ammontato a 206,3 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto ai 194,6 milioni di euro del primo semestre del 2006, con un Ros del 9,6%, in linea con l’anno precedente. La crescita del fatturato e le efficienze hanno compensato l’incremento del costo delle materie prime che ha avuto un effetto negativo sul risultato, al netto dei cambi, pari a 29,5 milioni di euro. L’utile netto del semestre è stato di 117,4 milioni di euro (dopo oneri finanziari pari a 28,3 milioni di euro e oneri fiscali pari a 61 milioni di euro), sostanzialmente in linea rispetto ai 118,3 milioni di euro del primo semestre 2006 (dopo oneri finanziari pari a 24,6 milioni di euro e oneri fiscali pari a 52,1 milioni di euro). Il risultato, rispetto al primo semestre 2006, risente anche dell’incremento degli oneri finanziari a seguito del cambiamento della struttura patrimoniale avvenuto nel corso del secondo trimestre dello scorso anno. La posizione finanziaria netta è passiva per 695,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -734,7 milioni di euro al 31 marzo 2007 e rispetto ai -739,6 milioni di euro al 30 giugno 2006. I dipendenti di Pirelli Tyre al 30 giugno 2007 erano 26. 876, inclusi 3. 984 lavoratori con contratto a termine, rispetto ai 25. 169 (di cui 3. 265 temporanei) al 31 dicembre 2006, grazie allo sviluppo delle attività, soprattutto nei nuovi insediamenti industriali in Romania e Cina. Nel business Consumer, il primo semestre ha evidenziato una crescita complessiva dei ricavi e della redditività rispetto allo stesso periodo del 2006, grazie a maggiori volumi e a una migliore componente prezzo/mix. In particolare, i ricavi sono ammontati a 1. 492 milioni di euro (+6,4% rispetto al primo semestre 2006) e il risultato operativo della gestione ordinaria a 149,1 milioni di euro (+8,5%), con un Ros del 10%. Nel segmento Car/light Truck, Pirelli è cresciuta a doppia cifra in Nord America, nonostante una domanda stabile nei ricambi e in calo nel primo equipaggiamento, e ha beneficiato dell’incremento della domanda in Sud America, in particolare nel primo equipaggiamento. Anche in Europa, la crescita dei volumi si è realizzata soprattutto nel primo equipaggiamento. Cresce anche il segmento Moto, in tutti i principali mercati (Europa, Nord e Sud America), dove i brand Pirelli e Metzeler si sono ulteriormente rafforzati. Nel business Industrial, il primo semestre si è chiuso con ricavi a 659 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2006, nonostante il negativo andamento dei cambi. Il risultato operativo della gestione ordinaria è stato pari a 57,2 milioni di euro, in linea con il primo semestre del 2006 al netto dell’aumento dei fattori di costo, della gomma naturale e dell’energia. Il Ros è stato del 8,7%. Nel segmento pneumatici per veicoli industriali, Pirelli è cresciuta in Cina e ha consolidato le proprie quote di mercato nelle aree di riferimento (Mediterraneo e Sud America), mentre nello steelcord si è registrato un incremento dei volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in un mercato caratterizzato da una domanda stabile (con l’esclusione della Cina, dove è risultata in crescita). Pirelli Re - Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di investment e asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising (attività di service provider). Pertanto, nella lettura delle grandezze qui di seguito riportate, si segnala che i ricavi aggregati pro-quota e il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. I ricavi aggregati pro-quota, al netto della componente relativa al deconsolidamento di Dgag (pari a 529,9 milioni di euro), ammontano a 811,9 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al primo semestre del 2006 (673,5 milioni di euro). I ricavi consolidati, al netto della componente relativa al deconsolidamento di Dgag, sono pari a 421,8 milioni di euro, con un incremento del 36,8% (308,4 milioni di euro al 30 giugno 2006). I ricavi consolidati totali sono pari a 951,7 milioni di euro. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è ammontato a 125,4 milioni di euro, con un incremento del 36% rispetto ai 92,3 milioni di euro del primo semestre 2006. In particolare, l’attività di Investment e Asset Management ha visto un incremento del risultato pari al 14% (da 78,7 milioni di euro del primo semestre 2006 a 89,4 milioni di euro al 30 giugno 2007), mentre alla forte crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni dei Services (+92%) ha contribuito in modo determinante la valorizzazione delle attività di Facility attraverso l’ingresso di un partner al 49% (Intesa Sanpaolo), finalizzato allo sviluppo del settore in ottica europea. L’utile netto di competenza è pari a 80,1 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto ai 70 milioni di euro al 30 giugno 2006. La posizione finanziaria netta è passiva per 1. 094,8 milioni di euro (966,9 milioni di euro al 31 marzo 2007), di cui 979 milioni di euro attribuibili all’acquisizione di Dgag. La posizione finanziaria netta, considerando concluso il deconsolidamento di Dgag, è stimata passiva in circa 206 milioni di euro. I dipendenti di Pirelli Re al 30 giugno 2007 erano 2. 782 (1. 864 a fine 2006). Per ulteriori informazioni sull’andamento delle attività immobiliari si rimanda al comunicato stampa diffuso in data 10 settembre da Pirelli & C. Real Estate. Pirelli Broadband Solutions - I ricavi al 30 giugno 2007 ammontano a 55,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 72,7 milioni di euro del primo semestre 2006. La variazione è dovuta al cambiamento di mix di prodotto nel business dell’accesso alla banda larga e allo spostamento degli ordini nella seconda parte dell’anno nel mercato mondiale della fotonica. Il margine operativo lordo della società è stato negativo per 5,9 milioni di euro, rispetto a un sostanziale break-even al 30 giugno 2006. Il risultato operativo è stato negativo per 6,9 milioni di euro, rispetto ai -0,6 milioni di euro nello stesso periodo del 2006. Sulla variazione dei risultati operativi, oltre che la contrazione dei ricavi e dei relativi margini, ha inciso anche l’incremento dei costi di ricerca sostenuti nella fotonica di nuova generazione per lo sviluppo e la customizzazione dei prodotti. Il risultato netto della società al 30 giugno 2007 è negativo per 7,9 milioni di euro, rispetto a -3,3 milioni di euro nel primo semestre 2006. La posizione finanziaria netta è passiva per 22,3 milioni di euro rispetto ai -20,5 milioni di euro al 31 marzo 2007 (attiva per 1 milione di euro al 30 giugno 2006). I dipendenti al 30 giugno erano 185, rispetto a un organico di 166 unità al 31 dicembre 2006. Nel business broadband access, i primi sei mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un consolidamento del portafoglio prodotti. Crescono, in particolare, i volumi dei set-top-box, mentre è stata completata la transizione agli access gateway di nuova generazione. Proseguono lo sviluppo della tecnologia power line e la diffusione dei telefoni “dual-mode”. Nel business fotonica, l’attività di sviluppo della prima metà dell’anno si è focalizzata principalmente nelle tre maggiori aree di azione: componenti ottici innovativi, moduli ottici e sistemi di trasporto. Nell’ambito dei sistemi ottici, nonostante la flessione dei ricavi dovuta al rallentamento degli investimenti nella Iptv dei principali operatori di telecomunicazioni, è stata superata la soglia dei 2. 000 apparati Coarse Wdm (City8) venduti in Europa e Stati Uniti. Nella seconda parte dell’anno si prevedono la crescita dei volumi di produzione del laser sintonizzabile e lo sbarco sul mercato di moduli optoelettronici innovativi. Pirelli Ambiente - Pirelli Ambiente ha ottenuto al 30 giugno 2007 ricavi per 35 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto ai 39,3 milioni di euro del primo semestre 2006 al netto dell’effetto positivo dell’accordo con la società britannica Reenergy che aveva caratterizzato lo scorso esercizio. Sul risultato operativo al 30 giugno 2007, negativo per 3,1 milioni di euro, incidono i costi di start-up delle nuove attività di produzione e commercializzazione di filtri antiparticolato. Nel primo semestre 2006, il risultato operativo era stato positivo per 1,5 milioni di euro, prevalentemente grazie all’effetto dell’accordo con Reenergy. Il risultato netto della società è negativo per 3,2 milioni di euro, rispetto a un dato positivo per 1,1 milioni di euro al 30 giugno 2006. La posizione finanziaria netta è passiva per 6,3 milioni di euro rispetto ai -3 milioni di euro al 31 marzo 2007 (era positiva per 1,6 milioni di euro al 30 giugno 2006). I dipendenti al 30 giugno erano 71, rispetto a un organico di 52 unità al 31 dicembre 2006. Le vendite della società sono legate prevalentemente alla commercializzazione del carburante a basso impatto ambientale Gecam-il Gasolio Bianco, anche sul mercato francese attraverso la controllata Gecam France, e allo sviluppo della nuova linea di business dei filtri antiparticolato per la riduzione delle emissioni dei veicoli diesel. Nel corso del semestre, sono iniziati i lavori di realizzazione del nuovo stabilimento di filtri antiparticolato per il primo equipaggiamento nella contea di Gorj, in Romania, che sarà operativo nella seconda metà del 2008. Proseguono, inoltre, le attività legate al recupero energetico dei rifiuti e alle bonifiche ambientali. Prospettive per l’esercizio in corso - La strategia di focalizzazione sui segmenti a maggior valore aggiunto e il buon andamento delle principali attività nel primo semestre consentono al Gruppo Pirelli & C. Spa di confermare per l’intero esercizio 2007 un ulteriore miglioramento dei risultati, fatti salvi elementi esterni di natura straordinaria a oggi non prevedibili. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2007 - In data 3 luglio, Pirelli Ambiente e Global Cleantech Capital (Gcc), fondo di private equity specializzato in investimenti in energie pulite, hanno siglato un accordo per la costituzione di Solar Utility Spa, joint venture nel settore dell’energia fotovoltaica. Solar Utility Spa sarà partecipata pariteticamente al 50% da Pirelli Ambiente e Gcc. La nuova Jv prevede di investire circa 24 milioni di euro di equity, nei prossimi 5 anni, in impianti fotovoltaici integrati negli edifici per la produzione, in Italia, per circa 50Mw di elettricità pulita. In data 5 luglio, si è chiusa l’Offerta Pubblica di Acquisto sulle quote del fondo Tecla promossa da Gamma Re, joint-venture tra Morgan Stanley Real Estate Special Situations Fund (51%) e Pirelli Re (49%), che ha così raggiunto oltre l’86% delle quote con diritto di voto. In data 17 luglio, Pirelli Re e i fondi immobiliari di Rreef (Gruppo Deutsche Bank) hanno firmato un accordo vincolante per acquistare dal fondo americano di private equity Cerberus il 100% di Baubecon, un importante gruppo immobiliare tedesco attivo prevalentemente nel segmento residenziale. In data 18 e 19 luglio, sono stati siglati rispettivamente gli accordi di joint-venture per la costituzione di Pirelli Re Romania, 80% Pirelli Re e 20% Unicredit Tiriac Bank, uno dei principali istituti di credito in Romania, e di Pirelli Re Bulgaria, 75% Pirelli Re e 25% Unicredit Bulbank, la principale istituzione finanziaria bulgara. In data 19 luglio, Pirelli ha presentato a Slatina (provincia dell’Olt) i piani di sviluppo e le attività del nuovo polo industriale e tecnologico del Gruppo in Romania. La presentazione si 7 è svolta in occasione della cerimonia per la produzione del milionesimo pneumatico ad alte prestazioni nel Paese. Il nuovo polo Pirelli in Romania è composto da tre insediamenti produttivi, due già in funzione (pneumatici high-performance e steelcord) e uno in fase di realizzazione (filtri antiparticolato), per un investimento complessivo di circa 235 milioni di euro. In data 27 luglio, Pirelli & C. Spa ha acquistato da un primario investitore istituzionale n. 859. 741 azioni di Pirelli Re, pari a circa il 2% del capitale della società, per un controvalore di circa 34,4 milioni di euro, portando la propria partecipazione complessiva al 52,3%. Obbligazioni in scadenza nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2007 - In data 21 ottobre 2008, scadrà il prestito obbligazionario del valore di 500 milioni di euro emesso da Pirelli & C. Spa nel 1998 a un tasso fisso del 4,875%. .  
   
   
STATO/REGIONE: ILLY CON PARLAMENTARI FVG SU ATTO AGGIUNTIVO  
 
Roma, 19 settembre 2007 - La bozza dell´Atto aggiuntivo al Protocollo d´intesa siglato nell´ottobre dello scorso anno tra la Regione e la Presidenza del Consiglio dei ministri è stata discussa e approfondita ieri a Roma, in una riunione tra il presidente Riccardo Illy e i parlamentari eletti nel Friuli Venezia Giulia. All´incontro, che si è svolto nella sede romana della Regione in piazza Colonna, erano presenti parlamentari sia di maggioranza che di opposizione. Con la riunione è proseguito il percorso di confronto sulla bozza del testo, iniziato con il Consiglio delle Autonomie locali e proseguito con la Commissione competente del Consiglio regionale, in vista della firma tra la Regione e Presidenza del Consiglio, prevista prima del varo definitivo della legge Finanziaria dello Stato. Come ha spiegato Illy in apertura di riunione, nella fase di attuazione del Protocollo d´intesa, e specialmente dopo la prima relazione di monitoraggio del luglio scorso, sono emerse "nuove esigenze e nuove opportunità" da cogliere nei rapporti tra Stato e Regione, tanto da suggerire la definizione di un Atto aggiuntivo, del resto previsto dallo stessa intesa siglata nell´ottobre scorso. Il presidente della Regione ha quindi illustrato ai parlamentari i vari punti della bozza dell´Atto aggiuntivo, che contiene 20 articoli. I temi inseriti nel nuovo documento si riferiscono, fra l´altro, a impegni del Governo, anche di tipo finanziario, sulle grandi infrastrutture (terza corsia dell´autostrada A4 e linea ferroviaria ad Alta Velocità/alta capacità) e sulla portualità, in particolare per quanto concerne il trasferimento alla Regione delle funzioni relative alle concessioni sulle aree demaniali marittime. A questo proposito, Illy ha precisato che il passaggio delle competenze alla Regione sull´area del Porto Vecchio di Trieste è da considerarsi temporaneo, in vista del trasferimento al Comune di Trieste. Nell´ultima versione del testo dell´Atto aggiuntivo si fa infatti esplicito cenno a questo successivo passaggio, accogliendo in questo modo le osservazioni formulate dal Comune. Nel documento sono inseriti altri punti, che riguardano impegni del Governo in materia di ambiente (difesa del suolo, tutela delle acque, cassa di espansione del fiume Tagliamento, siti di bonifica di interesse nazionale) e di sviluppo della montagna (in particolare il collegamento fra la A27 e la A23). Diversi articoli dell´Atto aggiuntivo affrontano il tema del trasferimento dallo Stato alla Regione di ulteriori beni (foresta di Tarvisio, altre caserme dimesse) e competenze, in particolare in materia di istruzione e di catasto. Per quanto riguarda le competenze sull´istruzione, il passaggio delle competenze - come ha precisato il presidente - sarà graduale. Nell´atto aggiuntivo sono richiamati anche gli impegni a suo tempo inseriti nei Protocolli sottoscritti tra la Regione e i ministeri dell´Interno e della Giustizia in materia di sicurezza e di giustizia. Tra i punti inseriti, vi è anche la possibilità, per la Regione, di modificare "con legge regionale gli elementi sostanziali e formali rilevanti ai fini della determinazione dell´imposizione fiscale e tributaria il cui gettito spetta in tutto o in parte alla Regione stessa". La riunione con i parlamentari è servita ad affinare il testo dell´Atto aggiuntivo, con approfondimenti, suggerimenti e proposte costruttive. .  
   
   
RIFORME E FEDERALISMO: DURNWALDER RELATORE A VIENNA, INCONTRO CON IL CANCELLIERE GUSENBAUER  
 
Bolzano, 19 settembre 2007 - Al successo delle riforme costituzionali e alle spinte federaliste è dedicato il congresso internazionale che si apre il 19 settembre a Vienna e che avrà tra i relatori sull´esperienza italiana il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Previsto anche un incontro con il cancelliere austriaco Alfred Gusenbauer. Le esperienze nei vari Paesi in tema di riforme costituzionali sulla strada del federalismo vengono discusse nel summit internazionale di due giorni che si inaugura domani (19 settembre) a Vienna su iniziativa dell´Istituto per il federalismo e del Forum of federations, il network global dedicato al federalismo. Tra le relazioni di personalità politiche e accademiche di vari Paesi europei è previsto anche - domani alle 14 - l´intervento del presidente Luis Durnwalder sul tema dell´autonomia speciale nel contesto italiano. La riforma costituzionale del 2001 sarà invece illustrata dal prof. Beniamino Caravita dell´Università La Sapienza di Roma. A conclusione della prima giornata del convegno, Durnwalder partecipa in serata al ricevimento offerto dal cancelliere austriaco Alfred Gusenbauer nella sede del Governo. .  
   
   
SI È CONCLUSA CON SUCCESSO LA VISITA DELLA DELEGAZIONE BERGAMASCA A BUDAPEST E A DEBRECEN ORGANIZZATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA CON LA PARTECIPAZIONE DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BUDAPEST, L’AMBASCIATA D’ITALIA IN UNGHERIA E L’ICE  
 
 Budapest e a Debrecen, 19 settembre 2007 - Il 14 e il 15 settembre si sono svolti gli incontri istituzionali nelle due città, è stato il presidente della Cciu il dott. Alessandro Stricca ad accogliere gli ospiti italiani: il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, il presidente della Provincia di Bergamo, Valerio Bettoni, il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Roberto Sestini, il segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, Carlo Spinetti, il responsabile del commercio con l’estero della Camera di Commercio di Bergamo, Alfredo Valenti. Agli incontri istituzionali di Budapest hanno preso parte anche: l’ambasciatore d’Italia, S. E. Paolo Guido Spinelli, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, dott. Arnaldo Dante Marianacci, il direttore dell’Ice, dott. Alessio Ponz de Leon Pisani. Le istituzioni ungheresi sono state rappresentate tra l’altro dal presidente della provincia di Budapest, Lajos Szűcs, e dalla Camera di Commercio di Budapest. Lo scopo della missione è stato quello di promuovere il territorio di Bergamo, il turismo, il settore gastronomico e commerciale, con l’obbiettivo di instaurare nuove forme di collaborazione tra la provincia italiana e l’Ungheria intensificando anche i rapporti culturali. Il primo passo è stato già fatto, l’orchestra Bergamo Musica Festival, diretta da Pierangelo Pelucchi, ha accettato l’invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest e ha tenuto due concerti, venerdì sera a Budapest, sabato a Debrecen riscuotendo notevole successo di pubblico. In programma una selezione delle opere di Donizetti. Attualmente le esportazioni italiane verso l´Ungheria riguardano soprattutto macchinari ed attrezzature, prodotti tessili e dell´abbigliamento, pelli, cuoio e loro derivati, metalli di base, prodotti chimici (resine sintetiche) e materie plastiche, materiali da costruzione ed autoveicoli. Le importazioni dall´Ungheria sono rappresentate principalmente da materie prime alimentari (carni e vegetali), materie plastiche, apparecchi per telecomunicazione, prodotti chimici e legno, oltre a prodotti derivati da lavorazioni in conto terzi (soprattutto abbigliamento e calzature). L’italia è il terzo partner commerciale dell’Ungheria dopo Germania e Austria. I dati della Camera di Commercio di Bergamo confermano una ripresa economica della provincia, soltanto nel settore manifatturiero il Pil ammonta a 9 miliardi di euro (dati del 2005). .  
   
   
L’INDIA IN ITALIA NEL SEGNO DEL BUSINESS INIZIA LA SETTIMANA PROSSIMA DA FIRENZE E BOLOGNA UN’IMPORTANTE MISSIONE ECONOMICA DI NEW DELHI COORDINATA DALLA INDO ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY. OBIETTIVO: SVILUPPARE L’INTERSCAMBIO TRA I DUE PAESI NEI SETTORI DI ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY  
 
Firenze, 19 settembre 2007 – Inizia lunedì prossimo da Firenze e Bologna un’importante missione economica indiana che visiterà in totale 9 città di 7 diverse regioni con l’obiettivo di sviluppare l’interscambio nei settori di eccellenza del made in Italy, ritenuti da Nuova Delhi vitali per mantenere il tumultuoso tasso di crescita degli ultimi anni. La delegazione rappresenta in particolare governo e operatori del Maharastra e del Karnataka, due degli stati tecnologicamente più avanzati del subcontinente. Il primo, come noto, ha per capitale Bombay (oggi Mumbai), l’altro Bangalore, moderna metropoli al centro di un distretto già famoso per l’elettronica, adesso anche per le biotecnologie. La missione (24 – 28 settembre) si svolge nel quadro di Namaste India, il maggiore degli eventi organizzati in Italia dalla Indo Italian Chamber of Commerce and Industry (Iicci). Per l’India l’Italia è il quarto maggior partner economico nell’Unione Europea. Nel corso del 2006 l’interscambio è cresciuto del 20%, con uno sbilancio tuttora a favore di Nuova Delhi. Tra aprile 2006 e marzo 2007 il valore dell’import italiano è infatti salito a 3,7 miliardi di dollari, mentre l’export si è attestato a 2,7 miliardi. Oltre a Firenze e Bologna la delegazione visiterà Torino, Milano, Vicenza, Venezia, Udine, Modena e Napoli per incontrare le business community delle rispettive regioni, visitare poli scientifici, centri espositivi e imprese d’avanguardia, e presentare le opportunità offerte dal subcontinente, dove sia il governo centrale che i grandi distretti hanno in corso ingenti investimenti per assecondare uno sforzo epocale di modernizzazione del Paese. In Toscana la delegazione incontrerà in particolare gli operatori di biotecnologie e ict, mentre l’Emilia ha come temi soprattutto la trasformazione agroalimentare e l’ambiente. Torino interessa invece l’economia indiana per i settori auto e design industriale, il Veneto per l’ingegneria meccanica e le infrastrutture, Napoli per la gioielleria e il tessile-abbigliamento, Udine per l’arredamento, Milano e la Lombardia praticamente per tutti i settori. Namaste India (namaste, accento sulla e, è la tipica espressione di saluto indiana che corrisponde ai nostri ciao o salve) è la quarta edizione di una manifestazione che quest’anno si presenta in formula rivoluzionata. Da stanziale (prima a Roma, poi a Milano) è appunto diventata itinerante, con varie delegazione specializzate, ognuna delle quali opererà nei settori di competenza. Il programma è organizzato in collaborazione con le strutture camerali locali. .  
   
   
PARTITO DA FIRENZE IL “TOUR” PER RINNOVARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INNOVAZIONE, ENTRO L’ANNO IL BANDO PER GLI ENTI LOCALI GELLI: “AL LAVORO PER UNA CARTA DEI SERVIZI DIGITALI DELLA TOSCANA”  
 
Firenze, 19 settembre 2007 - Non più solo “buone pratiche” disseminate per la Toscana, ma un vero e proprio salto di qualità, omogeneo in tutto il territorio, nei rapporti tra la pubblica amministrazione, le famiglie, le imprese. Ed è su questo terreno che il governo regionale ha deciso di impegnarsi con forza, nell’ambito anche del percorso individuato con il Programma regionale per lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza. Un impegno che entro la fine dell’anno si concretizzerà anche in un avviso che permetterà di assegnare contributi per azioni di innovazione nel sistema degli enti locali, con una particolare attenzione ai comuni piccoli e medi. È quanto ha annunciato questa mattina il vicepresidente Federico Gelli, intervenendo in apertura del primo incontro del “tour” che nelle prossime settimane toccherà tutte le province toscane per fare il punto sulle criticità, le attese, le opportunità di innovazione legate alle nuove tecnologie e allo sviluppo della società dell’informazione. «Non è più sufficiente basare il nostro lavoro sulle buone pratiche – ha sottolineato Gelli in questa prima tappa, che presso la Provincia di Firenze ha riunito le realtà della pubblica amministrazione, dell’economia, della società civile, del mondo della scienza, della ricerca, della formazione – Dobbiamo puntare a cambiamenti omogenei per tutta la Toscana, facendo crescere sempre di più la consapevolezza che la pubblica amministrazione è una sola e che tutti i soggetti pubblici devono essere messi in grado di dare le stesse risposte ai cittadini che si muovono sul territorio regionale». Tra i punti toccati dal vicepresidente anche l’intenzione di lavorare a una “carta dei servizi digitali” della Toscana. “Siamo pronti per predisporre una carta che fissi impegni e obblighi non solo per l’ente regione ma di tutta la pubblica amministrazione toscana. Con grande attenzione perché non si tratti di una cosa astratta, ma sia effettivamente collegata alle reali esigenze delle imprese e dei cittadini”. Ai lavori di questa mattina è intervenuto anche Paolo Zocchi, consigliere per l’innovazione del ministro per gli affari regionali e le autonomie locali Linda Lanzillotta: «Iniziative regionali come quelle esposte oggi dalla Regione Toscana rappresentano un modello da riportare a livello centrale – ha spiegato – con la consapevolezza che non si tratta di individuare best practices, ma modelli praticabili e concreti da mettere a sistema e da diffondere. E anche con la convinzione che non si può solo pensare all’innovazione nella pubblica amministrazione, ma anche all’innovazione che la pubblica amministrazione può produrre e sostenere nella società». .  
   
   
UE: IACOP, POSITIVE INIZIATIVE INTERREG SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Tarcento, 19 settembre 2007 - Lo sviluppo sostenibile e le energie alternative sono state valorizzate sull´arco alpino del Friuli Venezia Giulia attraverso le opportunità offerte dai programmi comunitari. Il bilancio delle attività e delle iniziative attuate in questo contesto sono state il tema di un convegno organizzato a Tarcento, a Villa Moretti, per la presentazione degli effetti della programmazione Interreg Iii A Italia-slovenia 2000-2006. A tale proposito, l´assessore regionale alle Relazioni Internazionali, Comunitarie e Autonomie Locali, Franco Iacop, ha evidenziato che questo convegno, collegato alla programmazione comunitaria, è servito a dimostrare i risultati ottenuti in un settore attuale e delicato quale è quello delle energie alternative. "Risultati che rappresentano un chiaro esempio - ha detto l´assessore - di come gli enti locali possano essere protagonisti della gestione delle risorse energetiche innovative". "Infatti - ha aggiunto Iacop - la definizione dei progetti legati alla programmazione comunitaria sarà possibile ed avrà effetti concreti anche nel prossimo futuro, purché si operi in rete assieme alle realtà transfrontaliere". "Si tratta - ha concluso - di trarre frutto dallo scambio di esperienze, individuando la miglior utilizzazione possibile delle fonti alternative, nel rispetto dell´ambiente e del paesaggio". Nel corso delle assise sono stati illustrati: lo studio per l´individuazione, l´organizzazione e la gestione di un bacino territoriale transfrontaliero per la valorizzazione, ai fini energetici, delle biomasse forestali nella Comunità montana del Torre, Natisone e Collio; nonché la pianificazione partecipata transfrontaliera di aree di elevato valore naturalistico nell´area meridionale delle Giulie, e la realizzazione di centri gestionali e di informazione sul territorio protetto dell´arco alpino orientale (Prealpi Giulie). Il convegno aveva lo scopo di fare il punto sul lavoro svolto fino a oggi, e di stimolare l´interesse degli enti e delle realtà locali sulle potenzialità dell´azione comunitaria mirata a valorizzare le attrattive del territorio, e a favorire nel contempo la fruizione delle risorse naturali anche ai fini dello sviluppo delle energie alternative. Ai lavori sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Tarcento, Roberto Pinosa, e l´assessore comunale al turismo, Andrea Premoselli, il presidente della Comunità montana Torre, Natisone e Collio, Adriano Corsi, ed esponenti delle realtà naturalistiche locali. .  
   
   
COSÌ È CAMBIATO IL TRENTINO IN OTTANT’ANNI: COMUNI, POPOLAZIONE, FAMIGLIE ATTRAVERSO I CENSIMENTI  
 
Trento, 19 settembre 2007 -  Il Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento presenta un interessante studio sulla struttura e la dinamica della popolazione residente in Trentino, condotto attraverso i dati censuari dal 1921 ai giorni nostri. Lo studio registra il cambiamento che si è verificato negli spostamenti della popolazione dalla montagna al fondovalle, la crescita del numero dei residenti e l’invecchiamento della popolazione, la struttura demografica, le famiglie. I 223 comuni della provincia di Trento si collocano geograficamente tra l’altitudine minima di Riva del Garda (73 m s. L. M. ) e Arco (91 m s. L. M. ) e quella di Canazei e Campitello di Fassa, che costituiscono i due comuni più a nord-est del Trentino e si situano ad un’altitudine superiore ai 1. 400 metri. La superficie territoriale dei comuni varia, invece, dal minimo di Fiera di Primiero, che misura appena 0,2 kmq, al massimo di Peio, che si espande addirittura su 160,5 kmq. La conformazione prevalentemente montuosa del Trentino ha costituito presupposto fondamentale per la tipologia d’insediamento della popolazione sul territorio; non ha, però, impedito che anche ad altitudini elevate (oltre i 750 metri) si sviluppassero comuni di dimensioni relativamente grandi (tra i 1. 000 ed i 5. 000 abitanti), chiaramente se rapportati alla realtà provinciale. Si tratta comunque, in vari casi, di comuni strutturati al loro interno in numerose località abitate, a volte disposti su una superficie piuttosto estesa. Nel corso del tempo si è assistito ad uno spostamento della popolazione residente dalle aree con altitudini più elevate a quelle situate nel fondovalle, fenomeno riconducibile in parte al parziale abbandono dell’agricoltura di montagna, in parte alla conversione dell’attività economica, che si è spostata dall’agricoltura all’industria ed al terziario, implicando una localizzazione più a “valle” di buona parte delle sedi lavorative. Dal 1931 ad oggi, quindi, la popolazione residente nella fascia d’altitudine fino a 250 metri è diventata sempre più consistente, sia in valori assoluti che percentuali: si è assistito, infatti, ad un incremento di quasi 92. 000 persone, passando dal 37,4% del totale dei residenti all’attuale 49,4%, attestandosi su 235. 624 unità. Nel corso del tempo, dal 1921 ad oggi, lo sviluppo della popolazione ha mostrato andamenti molto diversificati: in un primo periodo la popolazione non è riuscita a mantenere la sua consistenza iniziale e ha subito un decremento, risentendo sia delle vicende belliche che dei movimenti migratori dei trentini verso l’estero. In una seconda fase, durante il periodo del boom economico, la popolazione ha mostrato, invece, un buon rialzo, favorito da un maggior benessere, da un elevato numero medio di figli per donna e da una mortalità piuttosto bassa, dovuta chiaramente anche ad una struttura per età relativamente giovane. Nell’ultima fase, invece, che è attualmente in atto, si è assistito ad un aumento spiccato della popolazione, che tra il 1991 ed il 2001 si è incrementata del 6% ed è cresciuta in valori assoluti di oltre 27. 000 persone, in media più di 2. 700 all’anno. Tale crescita è attribuibile in netta prevalenza al saldo migratorio positivo, determinato come differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni delle persone residenti in provincia di Trento. L’analisi per classi d’ampiezza demografica evidenzia che attualmente oltre la metà dei 223 comuni trentini ha una dimensione non superiore ai 1. 000 abitanti: più esattamente, 51 comuni (il 22,9%) ha fino a 500 residenti, mentre 65 (il 29,1%) sono tra i 501 ed i 1. 000 residenti. Solo 5 comuni superano quota 10. 000: Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Riva del Garda ed Arco. In tale contesto, il fenomeno più rilevante da notare è il raddoppio dei comuni piccoli (fino a 500 abitanti), che erano 27 nel 1921 e sono ora 51. Contemporaneamente, si è assistito anche ad una riduzione nella loro dimensione media, che è passata da 384 a 331 residenti. Alla diminuzione media dei comuni piccoli e medio piccoli si è contrapposto, invece, un aumento della dimensione media dei comuni grandi, al di sopra dei 10. 000 residenti: quelli sino a 50. 000 abitanti sono cresciuti di oltre 4. 000 unità mentre Trento è addirittura più che raddoppiato. A livello comprensoriale, i comuni piccoli e medio piccoli (fino a 1. 000 abitanti) sono concentrati nella Valle di Non (dove costituiscono il 71,1% dei comuni totali), nelle Giudicarie e nella Bassa Valsugana e nel Tesino (in cui rappresentano rispettivamente il 67,5% e il 66,7%) mentre nella Vallagarina esiste solo un comune in questa classe d’ampiezza demografica. La struttura demografica per età e sesso della popolazione residente in provincia di Trento si è sostanzialmente modificata: negli ultimi quarant’anni, infatti, l’età media della popolazione residente ha subito un rilevante innalzamento (di circa 7 anni), lievemente più consistente per la componente femminile; più precisamente, si è passati da 32,8 anni nel 1961 a 39,4 nel 2001 per i maschi e da 35,0 a 42,8 per le femmine. L’indice di gioventù e l’indice di vecchiaia hanno subito, di conseguenza, sostanziali modifiche nel corso del tempo: il primo (calcolato come rapporto percentuale tra i bambini fino a 14 anni e la popolazione residente) si è quasi dimezzato tra il 1961 e il 2001, passando da 24,3% a 15,1% e riflette sostanzialmente il decremento della natalità che si è verificato nello stesso periodo. Il secondo (determinato rapportando la popolazione anziana, di 65 anni ed oltre, a quella giovane, fino a 14 anni) risulta, invece, addirittura triplicato, attestandosi attualmente sul valore di 120,7%. La crescita dell’indice è molto spiccata per entrambi i sessi, ma la componente femminile ha subito nel tempo un aumento più marcato ed appare nel complesso nettamente superiore: nel 2001 ogni 100 giovani si registrano, infatti, 92,8 maschi anziani contro 150 femmine (sempre anziane). Si tratta di una conferma del processo di “femminilizzazione” della popolazione trentina nelle età più avanzate, dovuto ad una maggior speranza di vita delle donne. A livello comprensoriale, il Ladino di Fassa si conferma come l’area più giovane, con una minor presenza di anziani rispetto alla popolazione fino a 14 anni: ogni 100 giovani si registrano, infatti, 81,5 anziani. Negli altri casi, invece, i residenti di 65 anni ed oltre sono sempre più numerosi dei giovani. Analizzando la popolazione residente per stato civile, si evidenzia che i coniugati costituiscono il 47,5% del totale, celibi e nubili assommano al 41,3% ed i vedovi, che rappresentano il terzo gruppo per rilevanza, sono circa l’8% della popolazione. Per maggiore precisione si tratta in realtà per lo più di vedove, poiché l’86,8% di quest’ultima classe è composto da femmine. Le donne risultano molto più precoci nel formarsi una famiglia, ufficializzata dal matrimonio. Le femmine coniugate fino a 24 anni d’età costituiscono il 7% di quelle totali mentre i maschi sposati sono solo l’1,4% ed anche nella classe d’età immediatamente successiva si riscontrano valori nettamente superiori: tra i 25 ed i 34 anni rappresentano, infatti, il 55,3% contro il 36,4% dei maschi. Nelle classi d’età successive, la differenza tende man mano a colmarsi: tra i 35 ed i 44 anni sono coniugate nel 75,9% dei casi ed i maschi sposati raggiungono quasi il 70% di quelli totali, tra i 45 ed i 54 anni la percentuale di maschi e di femmine coniugati è quasi equivalente e dal quel punto in poi risultano decisamente prevalenti i maschi sposati. Anche la tipologia delle famiglie residenti in provincia di Trento è radicalmente mutata negli ultimi vent’anni. Il primo aspetto da sottolineare è la forte crescita dei “single”, quasi raddoppiati in valori assoluti tra il 1981 ed il 2001, passando da 32. 649 a 57. 888. Analizzando i single per classi d’età, al Censimento del 2001 il gruppo più consistente risulta quello degli anziani, che costituiscono quasi la metà dei single totali. In generale, anche tra i single la componente femminile è decisamente più marcata di quella maschile: assommano, rispettivamente, a 34. 805 e 23. 083 persone. Come si è visto, le donne sono più numerose soprattutto nelle classi d’età più elevate, in cui si fanno particolarmente sentire gli effetti di una speranza di vita nettamente superiore a quella maschile ed inoltre nelle età anziane si rileva una loro propensione a vivere da sole più spiccata che negli uomini. I maschi single sono prevalentemente celibi: nel complesso costituiscono il 58,8% dei casi. I vedovi rappresentano, invece, la seconda categoria in ordine d’importanza, anche se nettamente al di sotto di quella appena esaminata e totalizzano il 12,1% dei single maschi; le femmine single sono, invece, prevalentemente vedove: globalmente sono il 56,1%. Una seconda osservazione riguarda l’aumento delle coppie senza figli ed il contemporaneo calo (in termini di peso percentuale) delle coppie con figli: nell’ultimo ventennio, la numerosità delle famiglie composte da coppie con figli è rimasta sostanzialmente stabile, aumentando di poco più di 2. 100 unità. Attualmente le coppie con figli risultano il doppio di quelle senza figli mentre un ventennio fa erano il triplo. L’incremento consistente delle famiglie abbinato alla crescita relativamente ridotta della popolazione residente in famiglia ha comportato, chiaramente, un assottigliamento sempre più evidente del numero medio di componenti per famiglia: si è passati, infatti, da un valore di 3,6, registrato nel 1961 ad uno di 2,4, relativo al 2001. Ulteriori dati ed approfondimenti sono disponibili sul sito del Servizio Statistica all’indirizzo www. Statistica. Provincia. Tn. It .  
   
   
LA CALABRIA PRESENTE A POTENZA A UN CONVEGNO SUI PROGETTI "I TWINNING NELL´EUROPA DELL´EST E NELL´AREA MEDITERRANEA: ESPERIENZE A CONFRONTO E PROSPETTIVE FUTURE".  
 
Reggio Calabria, 19 Settembre 2007 - Si è svolto ieri a Potenza il convegno sui "I twinning nell´Europa dell´Est e nell´area mediterranea: esperienze a confronto e prospettive future". Promossa dalla Regione Basilicata, con il supporto del Formez, nell´ambito del programma "Empowerment" delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno, la manifestazione ha registrato la presenza di una delegazione della Regione Calabria, guidata da Pasquale Parisi, capostruttura dell´Unità di progetto "Affari internazionali e politiche comunitarie", composta da Franco Aloisi, Enrica Paladini de Franco e Giuseppe Palaia. Dai lavori è emersa la necessità di individuare, per il periodo 2007-2013, una strategia comune alle regioni meridionali e che miri al sostegno dei progetti "twinning" che hanno come fondamento lo scambio di esperienze fra Regioni, e fra queste e Stati dell´Unione, in primo luogo per quanto attiene al gemellaggio amministrativo. Settore, quest´ultimo, in cui la Basilicata è ritenuta regione d´eccellenza, e sul quale la Calabria, secondo Pasquale Parisi, "considerate certe valide esperienze acquisite in passato, può esercitare un ruolo da protagonista e leader sia tra le Regioni ex obiettivo-1 sia tra i Paesi di nuova adesione all´Unione europea". .  
   
   
EMILIA-ROMAGNA – CONGIUNTURA II TRIMESTRE 2007, LA CRESCITA PROSEGUE  
 
 Bologna, 19 settembre 2007 – Quasi due anni di ciclo congiunturale espansivo. La crescita dell’economia regionale prosegue anche nel secondo trimestre del 2007, ma meno intensamente rispetto al più recente passato. Nonostante il rallentamento, comunque contenuto, l’Emilia-romagna è andata più veloce rispetto sia al Nord-est che all’Italia. La produzione è aumentata in volume dell’1,9 per cento rispetto al secondo trimestre del 2006, risultando inferiore di quasi un punto percentuale rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. Tra i settori si segnala la nuova performance del comparto meccanico, e il dato negativo delle industrie della moda che ha interrotto una fase di aumenti durata nove mesi. Analogamente a quanto accaduto per la produzione, fatturato e domanda sono cresciuti in misura minore rispetto all’andamento medio dei dodici mesi precedenti. I numeri sono quindi sostanzialmente positivi, come evidenzia l’ indagine congiunturale relativa al secondo trimestre 2007 sull’industria manifatturiera regionale, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-romagna, Confindustria Emilia-romagna e Carisbo. “L’economia prosegue nel suo ciclo positivo che coinvolge in sostanza tutte le classi dimensionali e la quasi totalità dei settori, seppur con un’intensità leggermente inferiore rispetto agli ultimi mesi – sottolinea il Segretario Generale di Unioncamere Emilia-romagna, Ugo Girardi – Sembra delinearsi un assestamento della ripresa. Il manifatturiero si sta proponendo come asse portante di una nuova fase, come conferma l’aumento complessivo della produzione del 1,9 per cento, trainato dai settori meccanico, elettrico e dei mezzi di trasporto, il cui incremento (4,5 per cento) ha migliorato di un punto percentuale il già eccellente trend dei dodici mesi precedenti. ” “Un altro dato da sottolineare – aggiunge il segretario Girardi – è la conferma delle buone performance delle imprese che esportano: l’incidenza dell’export sul fatturato si attesta intorno al 24 per cento, quasi due punti in più rispetto alla media nazionale, ma arriva a raggiungere, per le imprese meccaniche, il 38 per cento. L’incidenza dell’export sul fatturato è molto alta soprattutto per le grandi e le medie imprese che lavorano in gruppi e dimostrano di reggere la sfida del mercato globale. Le Camere di commercio, assieme alla Regione e al mondo associativo, sono impegnate a garantire supporto per aumentare percentuali e volume di esportazioni anche delle imprese di minore dimensione, rispetto alle quali quelle grandi e medie possono assolvere un ruolo di traino”. “Dall’andamento del credito – ha commentato Filippo Cavazzuti, presidente di Carisbo – emerge ancora un positivo giudizio sulla struttura finanziaria delle imprese che sono oggi in grado di indebitarsi anche a breve termine per finanziare pienamente il ciclo di ripresa economica. Positiva anche la continua crescita del finanziamento agli investimenti in macchinari (+10,8% contro il +7% e +3% dei precedenti quadrimestri) che conferma l’orientamento alla competitività del nostro sistema produttivo. E’ fisiologico invece il rallentamento dei prestiti alle famiglie che, pur continuando a crescere, risente della fase di riflessione del mercato immobiliare, cresciuto enormemente negli ultimi anni”. “Per quanto riguarda la turbolenza di queste settimane – conclude Cavazzuti – la recente crisi innescata dai sub prime riguarda solo marginalmente il sistema finanziario e creditizio italiano. Non si ha dunque motivo di preoccupazione per il proseguire delle tendenze ora evidenziate. Non vi è infatti alcun rischio per le imprese di credit crunch, anche se è ragionevole attendersi dalle banche una maggiore attenzione nella valutazione del rischio creditizio. Se qualche preoccupazione esiste, essa viene invece dal paventato andamento rallentato dell’economia reale degli Stati Uniti e dai suoi potenziali riflessi sulle esportazioni delle imprese italiane e sull’importante ruolo dell’export nella nostra regione. ” “La crescita dell´economia regionale prosegue – afferma Anna Maria Artoni, Presidente Confindustria Emilia-romagna – ma a ritmi più contenuti, con una lieve decelerazione del trend espansivo, soprattutto nelle esportazioni”. Sono favorevoli anche le aspettative degli imprenditori per i prossimi mesi, anche se iniziano a risentire dei timori legati alla crisi finanziaria internazionale. Il 43% degli imprenditori, secondo la rilevazione previsionale di Confindustria su circa 800 imprese che integra l’indagine Unioncamere, prevede per il secondo semestre dell’anno un aumento della produzione, spinta sia dalla domanda estera sia da quella interna, mentre il 44% si aspetta la stabilità dei livelli produttivi e il 13% una diminuzione. Le imprese di medie e grandi dimensioni mostrano prospettive più favorevoli: il 48% si attende una crescita della produzione. Buone anche le previsioni per l’occupazione: quasi un imprenditore su quattro prevede di assumere nuovo personale entro la fine dell’anno. Il clima di fiducia delle imprese è però condizionato dalle turbolenze dei mercati mondali, in particolare da quello americano e dalle ripercussioni sull’Europa, prima di tutto la Germania. In questo contesto diventa più difficile centrare l´obiettivo, individuato nei mesi scorsi, di un aumento del pil regionale superiore al 2 per cento. “L’economia della nostra regione e del Paese – sottolinea la Presidente regionale degli imprenditori – è sempre più interconnessa con gli andamenti dei mercati internazionali e le imprese risentono degli effetti di cicli economici sempre più brevi ed intermittenti. In questa fase è ancora più importante rafforzare la competitività del sistema Italia – conclude la Artoni – concretizzando in tempi brevi un taglio del carico fiscale sulle imprese, in parallelo con una riduzione e una razionalizzazione della spesa pubblica. Anche le Regioni sono chiamate a fare la loro parte in vista del federalismo fiscale sia attraverso una incisiva razionalizzazione della spesa regionale, sia rafforzando gli interventi, coerenti con gli indirizzi dell’Unione Europea, a sostegno della competitività delle imprese sul versante dell’innovazione e della ricerca, dell’internazionalizzazione e della formazione”. .  
   
   
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO, OSSERVATORIO LUGLIO-AGOSTO 2007  
 
 Roma, 19 settembre 2007 – Nel bimestre estivo volano gli investimenti in project financing. Come rileva l’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico Privato - promosso da Ministero dell´Economia e delle Finanze, Unità Tecnica Finanza di Progetto - Cipe, Unioncamere e Camera di Commercio di Roma e realizzato da Aet in collaborazione con Cresme - tra Luglio e Agosto 2007, nell’intero territorio nazionale, il volume d’affari potenziale delle iniziative di partenariato pubblico privato è stato di 7,4 miliardi, un valore quasi raddoppiato rispetto al bimestre Maggio-giugno 2007 (3,7 miliardi) ma soprattutto quasi quadruplicato rispetto allo stesso bimestre dello scorso anno (1,9 miliardi). Anche il numero delle iniziative attivate risulta superiore a quelle registrate un anno fa: 287 contro 175 (+64%). Il maggiore contributo all’impennata del valore è arrivato dalla pubblicazione degli avvisi per la realizzazione di 6 grandi infrastrutture viarie, che prevedono un investimento globale di 5,9 miliardi pari al 79% del mercato potenziale del Ppp. Nel periodo Gennaio-agosto 2007 sono state censite 1. 073 iniziative di Ppp per un volume d’affari che supera i 14 miliardi che, al netto degli avvisi riguardanti la ricerca di promotori relativi alla fase 1 del Pf (quasi 9,3 miliardi), rappresentano il 22% del mercato complessivo delle opere pubbliche registrato dall’Osservatorio Cresme–edilbox (22 miliardi), pari a 6 punti percentuali in meno rispetto al corrispondente periodo del 2006. Dal confronto con il biennio estivo di un anno fa risulta particolarmente positivo il bilancio delle concessioni di costruzione e gestione di iniziativa pubblica, passate in un anno da 35 a 40 gare e da 155 a 224 milioni in termini di investimenti e, soprattutto, di quelle di iniziative privata, che volano da 19 a 39 progetti e da meno di 250 milioni a oltre 2,1 miliardi. L’impennata degli investimenti relativi alle concessioni su proposta del promotore è da attribuire soprattutto alla realizzazione dell´autostrada regionale “Integrazione del sistema Transpadano-direttrice Broni-pavia-mortara” dell’importo complessivo della concessione pari a 1,8 miliardi, di cui 1,1 relativi ai costi di investimento e 700 milioni relativi ai costi della gestione operativa. Oltre un terzo delle opere bandite e del valore complessivo delle iniziative attivate riguarda interventi nelle regioni del Sud. Si ratta di 100 progetti per un valore di 2,6 miliardi. Seguono le Isole, con 57 gare per 1,57 miliardi, e il Nord-ovest, con 50 bandi per quasi 2,3 miliardi. Chiudono il Centro con 42 iniziative per 725 milioni e il Nord Est con 38 iniziative per 194 milioni. Rispetto al periodo Maggio-giugno 2007 si registra una contrazione consistente, sia in termini di numero che di investimento, dei progetti di valore inferiore ai 50 milioni, a fronte di un forte aumento delle grandi opere che passano da 8 a 14 per un valore che sale da di 2,5 miliardi a oltre 6,4 miliardi. Rispetto ad un anno fa si rileva una crescita diffusa con tassi più elevati per le grandi opere di importo superiore a 50 milioni (+133% per numero e +352% per investimento). Nel bimestre Luglio-agosto 2007 le iniziative di Pf avviate sono state 146, di cui 110 selezioni di proposte e 36 gare di concessione di costruzione e gestione su proposta del promotore. Il volume d’affari è stato pari a oltre 7 miliardi, di cui quasi 4,9, pari al 66% del mercato potenziale del Ppp, relativamente alla fase 1 e 2,1 miliardi alla fase 2 della procedura. Per quanto riguarda il numero di selezioni di proposte il bimestre estivo ha segnato un sensibile incremento rispetto al periodo Luglio-agosto 2006 (+43%) che in valore significa quasi 3,5 miliardi in più. Quest’ultimo risultato è da ricondurre in buona parte a cinque grandi infrastrutture viarie delle quali quattro incluse nel Programma Infrastrutture Strategiche (Legge Obiettivo) e tra le opere prioritarie programmate per il periodo 2008- 2012 di cui all’allegato B1 al Dpef 2008-2012. L’opera più consistente vale 1,46 miliardi e riguarda la realizzazione del collegamento viario compreso tra lo svincolo di San Vittore sull’autostrada A1 e la città di Campobasso della lunghezza di circa 80 Km. L’intervento fa parte di un più ampio itinerario che si sviluppa dallo svincolo di San Vittore sull’autostrada A1 all’innesto con la A14 a Termoli. La seconda vale quasi 1,27 miliardi e riguarda la realizzazione del collegamento viario compreso tra lo svincolo della S. S. 514 “di Chiaramonte” con la S. S. 115 e lo svincolo della S. S. 194 “Ragusana” con la S. S. 114, della lunghezza complessiva di circa 68 Km. La terza opera vale 708,4 milioni e riguarda la realizzazione del collegamento viario, della lunghezza complessiva di circa 61 Km, compreso tra lo svincolo di Caianello della S. S. 372 “Telesina” sulla A1 e lo svincolo di Benevento sulla S. S. 88, che attraverso il raccordo autostradale Benevento-castel del Lago permetterà il collegamento con la A16. Il quarto intervento vale 472,1 milioni ed è relativo alla realizzazione del collegamento viario compreso tra il Porto di Ancona e la grande viabilità (A 14 e Ss 16), della lunghezza complessiva di circa 7. 500 m. Escluse le rampe di svincolo. Il quinto intervento vale 150 milioni e riguarda la riqualificazione, il potenziamento, la manutenzione e la gestione degli impianti nelle gallerie di competenza del Compartimento della Regione Lombardia. Per quanto riguarda la fase di messa in gara dei progetti rispetto al bimestre Luglio-agosto 2006, si registra una crescita del numero delle iniziative del 71% con tassi di crescita a tre cifre per quanto riguarda il valore. Gli oltre 2,1 miliardi mandati in gara nell’ultimo bimestre corrispondono, infatti, a quasi 1,9 milioni in più rispetto ad un anno fa. Ad eccezione del numero delle gare di valore compreso tra 10 e 50 milioni, il trend è di crescita complessiva per tutte le tipologie dimensionali, in particolare si registra un tasso di incremento a quattro cifre per il valore delle maxi opere, con un incremento dell’importo medio da 13,1 a 60,7 milioni. La gara più importante del bimestre riguarda la maxi opera, dell’importo complessivo di 1,8 miliardi, mandata in gara da Infrastrutture Lombarde Spa per la costruzione e gestione dell’autostrada regionale “Integrazione del sistema transpadano - Direttrice Broni – Pavia - Mortara“, una importante infrastruttura che ha anche lo scopo di risolvere i problemi di viabilità del pavese, e di traffico nel Comune di Pavia. .  
   
   
ALLE AZIENDE CONVIENE FAR EMERGERE IL LAVORO NERO  
 
Genova, 19 Settembre 2007 - "Ai datori di lavoro viene offerta una duplice convenienza, quella di far emergere il lavoro nero e regolarizzare i rapporti approfittando delle agevolazioni previste dalla finanziaria evitando nello stesso tempo di incorrere nelle pesanti sanzioni previste dalle norme vigenti. Infatti perdere questo "treno" significa per le imprese rischiare molto, tenuto conto che le nuove disposizioni introdotte dalla legge n. 123 dell´agosto scorso hanno ulteriormente inasprito le sanzioni già previste per contrastare il lavoro irregolare". Così l´assessore alle Politiche Attive del Lavoro e dell´Occupazione, Enrico Vesco, ha aperto questa mattina il convegno "Emergere dal nero conviene", organizzato dalla Regione Liguria e dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale presso la Camera di Commercio di Genova. A pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle istanze di regolarizzazione (30 settembre 2007), però, da parte dei datori di lavoro sono arrivate in tutta la Regione solamente una trentina di domande. Nei loro interventi Paolo Righi e Olga Di Virgilio per il Ministero, Rita Cardillo ed Enrico Lanzone per Inps e Inail hanno spiegato nel dettaglio le modalità di attuazione della legge sull´emersione chiarendo la possibilità di emergere per tutti i datori di lavoro con notevole risparmio per le aziende in tema di contributi. .  
   
   
MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 19 settembre 2007 - Nel corso del 2006 la produzione, in valore di macchine per la lavorazione del legno ha fatto un balzo in avanti del 13,8%, raggiungendo i 1. 678 milioni di euro. Le macchine di prima lavorazione hanno realizzato un fatturato complessivo pari a 168 milioni di Euro, con un aumento del 15,9%, mentre le macchine per la seconda lavorazione hanno registrato una crescita del 13,6%. Il ruolo dei mercati esteri si conferma fondamentale per il settore, in particolare il mercato europeo: le esportazioni sono cresciute del 14,1% ed hanno raggiunto un valore di 1. 163 milioni di euro. La domanda interna di macchine è cresciuta in misura rilevante. Il valore del mercato è di 642 milioni di euro con una crescita del 12,6%. Per il 2007 la produzione evidenzierà una crescita, soprattutto grazie agli ordinativi provenienti dai mercati esteri, ed in particolare dall’Europa dell’Est. Le macchine di prima lavorazione risentiranno della fortissima concorrenza a livello internazionale esercitata dai produttori asiatici ed est europei Dati di sintesi 2006
Numero di imprese 280
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 678
Variazione della produzione (%)
- 2006/2005 13,8
- m. A. 2006/2002 2,8
Valore dell’export (Mn. Euro) 1. 163
Variazione dell’export 2006/2005 (%) 14,1
Export/produzione (%) 69,3
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 642,0
Variazione del mercato (%) 12,6
Quota della produzione in valore (%)
- prime quattro imprese/gruppi 49,5
- prime otto imprese/gruppi 56,9
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PREVISIONI UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: INCREMENTO A DOPPIA CIFRA PER PRODUZIONE, EXPORT E CONSUMO NEL 2007 E 2008  
 
Hannover, 19 settembre 2007 - Prosegue il trend positivo dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che, nel biennio 2007 e 2008, vedrà crescere tutti i principali indicatori economici. Questo è quanto emerge dalle previsioni presentate durante la conferenza stampa organizzata da Ucimu-sistemi Per Produrre a Hannover, dove è in svolgimento Emo, la mostra mondiale di riferimento per gli operatori dell’industria manifatturiera. Le previsioni 2007. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione, nel 2007, si attesterà a 5. 845 milioni di euro, registrando un incremento del 17,1% rispetto all’anno precedente. Tale risultato sarà determinato sia dal positivo andamento delle esportazioni che, in ragione di un incremento del 16,4%, raggiungeranno un valore pari a 3. 245 milioni di euro, sia dalla buona performance messa a segno sul mercato domestico. La ripresa del consumo interno, cresciuto a 4. 165 milioni di euro, il 17,8% in più rispetto al 2006, ha, infatti, favorito l’aumento delle consegne dei costruttori italiani che, attestatesi a 2. 600 milioni di euro, registrano un incremento del 17,9% rispetto all’anno precedente. Nel 2007, crescerà anche il saldo commerciale che, in virtù di un incremento del 15,4%, raggiungerà quota 1. 680 milioni di euro. Sostanzialmente stabile il rapporto import su consumo (37,6%), così come quello export su produzione (55,5%). Le previsioni 2008 Gli incrementi registrati nel 2007, troveranno ulteriore conferma nel 2008. Secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi & Cultura di Ucimu-sistemi Per Produrre, la produzione crescerà a 6. 505 milioni di euro, pari a 11,3% in più rispetto all’anno precedente. L’export, atteso in crescita del 12,8%, raggiungerà quota 3. 660 milioni di euro. Le consegne sul mercato interno si attesteranno a 2. 845 milioni di euro (+9,4%), premiate, ancora una volta, dal positivo andamento del consumo che arriverà a toccare i 4. 575 milioni di euro. Nel 2008, il saldo commerciale crescerà del 14,9% a 1. 930 milioni di euro; il rapporto export su produzione salirà al 56,3%. Sostanzialmente stabile il rapporto import su consumo (37,8%). Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre ha commentato: “l’andamento che emerge dai dati previsionali elaborati dal nostro Centro Studi & Cultura di Impresa dimostra il buon momento che sta vivendo l’industria italiana di settore che, a Emo Hannover, è rappresentata da circa 270 imprese disposte su una superficie espositiva netta di circa 22. 000 metri quadrati”. “Nella classifica presenze - ha sottolineato Tacchella - la rappresentanza italiana è seconda soltanto a quella dei padroni di casa tedeschi e ben distanzia quella dei concorrenti stranieri (i taiwanesi, terzi, contano 154 imprese). Questo -continua il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre- conferma la vivacità della nostra industria e la rilevanza che l’appuntamento, unico per il suo carattere internazionale, riveste per i costruttori italiani, fortemente orientati ai mercati stranieri”. Secondo i dati di commercio estero, nei primi cinque mesi del 2007 le esportazioni italiane di macchine utensili in Germania sono cresciute del 58,2% rispetto al periodo gennaio-maggio 2006. Bene anche le vendite negli Stati Uniti (+7,8%), in Spagna (+13,6%) e Francia (+11%). In controtendenza l’export destinato alla Cina (-8,5%). Tra i paesi emergenti, spiccano gli incrementi delle consegne in Russia (+21,3%), Polonia (56,6%), Turchia (+21,9%) e India (+34,8%). “L’auspicio - ha concluso Tacchella - è che Emo, possa dare una ulteriore spinta al portafoglio ordini dei costruttori italiani, portafoglio che è buono ma può essere ancora migliorato. I dati presentati questa mattina sono sicuramente confortanti. Dobbiamo però purtroppo rilevare che, nonostante ciò, il contesto nel quale ci troviamo a operare risulta per certi versi non favorevole. A fronte di una forte tensione sui prezzi di vendita delle macchine, noi costruttori dobbiamo oggi confrontarci con i sempre crescenti costi delle materie prime. Tutto questo impatta sui margini di guadagno che ne risentono notevolmente”. “Se gli imprenditori hanno dimostrato di saper lavorare nella direzione giusta, i dati ne sono la prova, ora occorre che il sistema paese intervenga con misure concrete: accanto alla riduzione della pressione fiscale, i costruttori italiani si attendono l’introduzione di incentivi sostanziali utili a favorire i processi di aggregazione tra imprese aventi obiettivi comuni e agli investimenti in ricerca. In tal senso, sarebbero funzionali allo scopo provvedimenti, quali, per esempio, gli sgravi fiscali, volti a stimolare le imprese a compiere scelte strategiche alternative alle tradizionali: dalla quotazione in borsa, all’apertura del capitale di rischio, al private equity. Ci aspettiamo quindi che questi interventi trovino riscontro nella prossima legge Finanziaria”. A supporto delle imprese italiane presenti a Emo Hannover 2007, Ucimu-sistemi Per Produrre ha messo a punto numerose iniziative promozionali, alcune delle quali organizzate in collaborazione con Ice, Istituto Nazionale per il Commercio Estero. Tra queste, accanto a una specifica campagna promozionale sulle principali riviste di settore tedesche, è stato realizzato un Cd-rom delle imprese italiane espositrici a Emo Hannover 2007. Tra i servizi proposti agli espositori italiani, quello offerto da Unicredit Banca di Impresa che, nell’ambito di un accordo siglato con la associazione, fornisce completa assistenza in materia finanziaria per le attività di compra-vendita durante e dopo la manifestazione fieristica. Nel corso della conferenza stampa, Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha presentato in anteprima il logo della prossima edizione della mondiale itinerante che tornerà in Italia. Emo Milano 2009, in programma dal 5 al 10 ottobre 2009, sarà organizzata dalle strutture operative dalla associazione dei costruttori italiani di macchine utensili. . .  
   
   
VERSO LA GRANDE FIERA DEI DIRITTI E DELLE PARI OPPORTUNITA’ PER TUTTI DAL 19 SETTEMBRE AL 20 OTTOBRE: UN INTENSO PROGRAMMA DI EVENTI CULTURALI  
 
Torino, 19 settembre 2007 - Inclusione sociale e confronto interreligioso, discriminazione sul lavoro e differente abilità, sono alcuni dei temi proposti a Torino e in Piemonte dal 19 settembre al 20 ottobre 2007 nel programma di convegni, spettacoli e mostre Verso Melting Box per accompagnare il pubblico nel percorso di avvicinamento ai temi chiave della “Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per Tutti”, che si terrà a Torino il 22-23-24 ottobre 2007 presso il Centro Congressi del Lingotto. Proposto dalla Regione Piemonte in collaborazione con istituzioni, enti e associazioni piemontesi e non, il calendario degli appuntamenti anticipatori della Fiera vedrà passare il testimone di “centro del dialogo” in luoghi significativi della storia sociale e culturale del Piemonte individuati in un abbinamento ideale, storico, tematico con gli eventi e gli argomenti chiave del 2007 “Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti”. Il primo evento Mercoledì 19 settembre 2007 Convegno: “Disabili Visivi E Inserimento Al Lavoro” ore 9. 30 – 13. 00 Torino – Centro congressi della Regione Piemonte, corso Stati Uniti 23 Organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) – Onlus e dalla Regione Piemonte .  
   
   
LA CONSIGLIERA DI PARITÀ DELLA PROVINCIA DI TORINO: UN’INTESA PER PREVENIRE E COMBATTERE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE SUL LAVORO  
 
Torino, 19 settembre 2007 - Un protocollo d’intesa per intensificare il raccordo e le sinergie a favore della corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria e della promozione delle politiche di Pari Opportunità di genere nel lavoro. L’accordo vede la firma delle Consigliere di Parità della Provincia di Torino, Laura Cima e Ivana Melli, della Direzione Provinciale del Lavoro di Torino, Direttore Donato Antonio Grippa, dei rappresentanti sindacali dell´ufficio vertenze: Michele di Bari – Cgil, Gaetano Quadrelli – Cisl, Teresa Cianciotta – Uil. Il protocollo è stato presentato stamane alla presenza dei rappresentanti sindacali, della Direzione Provincia del Lavoro di Torino, dei rappresentanti della Commissione Tripartita provinciale. «La firma del protocollo rappresenta un importante passaggio – ha spiegato la Consigliera di Parità Laura Cima - per favorire il raccordo nella azioni di prevenzione delle discriminazioni sul mondo del lavoro. E’ infatti su questo aspetto che noi vogliamo lavorare, in sinergia per raggiungere con un sostegno concreto sempre più donne e per favorire e valorizzare le buone prassi aziendali». Il protocollo d’intesa prevede un impegno concreto per rafforzare l’azione antidiscriminatoria in tutte le tipologie del lavoro, compresi i lavori atipici, nelle azioni contro il mobbing e le molestie sessuali e nelle azioni antidiscriminatorie relative alla tutela della maternità e paternità. Sull’importanza del lavoro di rete per la costruzione di buone prassi, ha posto l’accento il dott. Quadrelli della Csil, cui è seguito l’intervento del dott. Giampiero Colore della Direzione Provinciale del Lavoro di Torino che ha sottolineato l’importanza di diffondere una cultura della legalità. Molto favorevole anche la Commissione Pari Opportunità dell’Ordine provinciale dei Consulenti del lavoro, di recente costituzione, importante tramite con le aziende. In particolare, il protocollo prevede una maggior collaborazione nelle procedure per la risoluzione dei casi di discriminazione segnalati e nella promozione dei servizi, nella formazione degli/lle operatori/trici, nella raccolta ed elaborazione dei dati e nell’esame dei contratti in un’ottica di genere. L’intesa, è rafforzata dalla firma a livello nazionale, nel giugno 2007, del Protocollo d’intesa tra la Consigliera nazionale di Parità, la Direzione Generale del Mercato del Lavoro e la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva. I Casi Di Discriminazione Di Genere Trattati Dall’ufficio Della Consigliera Di Parita’ Le Consigliere di Parità presentano i dati dei casi di discriminazione di genere trattati dal loro ufficio nel 2006 e nei primi mesi del 2007, sottolineando la soddisfazione per il costante incremento delle persone che si rivolgono al loro ufficio per avere informazioni, per segnalare casi, per richiedere un suo intervento. «Il totale di 72 casi trattati nell’anno 2006 a fronte dei 58 per il periodo Gennaio-luglio 2007 si traduce in un incremento del 38 % nel ricorso al servizio da parte dell’utenza – spiegano Laura Cima e Ivana Melli – senza contare le innumerevoli telefonate e le e-mail che ogni giorno si ricevono presso l’ufficio e tramite i Centri per l’impiego. Un risultato raggiunto grazie alla qualità e quantità di informazioni rese disponibili presso l’ufficio della Consigliera, al sito Internet, alla sinergia con i 13 Centri per l’Impiego di Torino e provincia, ai numerosi progetti, convegni, seminari e attività proposti nel territorio, occasione preziosa per la distribuzione di materiali informativi che mettono in evidenza il ruolo di tutela delle Consigliere». Tipologia dei casi
Discriminazione 2005 % 2006 % 2007 %
Mobbing 2 3,6 12 17 6 10,3
v. Maternità/paternità 17 31 18 25 4 7
Molestie 2 3,6 4 6 3 5,1
Discr. Sex 4 7,2 4 6 0 0
Prob sindacali 10 18 15 21 16 27,6
Inform. Conciliazione e maternità 20 36 19 25 29 50
Totale 55 100% 72 100% 58 100%
La maternità, cui sono legate le esigenze di conciliazione tra vita lavorativa e vita famigliare, è il momento più delicato per la vita lavorativa di una donna. Nei primi 7 mesi del 2007 i casi di discriminazioni legati alla maternità interessano il 50% della totalità dei casi, cui seguono quelli di natura sindacale nel 27,6%. La necessità di conciliazione dei tempi ricade ancora oggi in prevalenza sulla donna, fortemente penalizzata da un insieme di fattori: la maternità, non concepita come valore sociale, continua ad essere considerata “un fatto privato” cui le famiglie, e in particolare le donne, devono far fronte “in proprio” nella ricerca di soluzioni. Alla carenza di servizi per l’assistenza a bambini e anziani (genitori, famigliari di lei o di lui) si aggiunge la difficoltà nell’ambiente di lavoro. La richiesta di formule di conciliazione come il part-time o l’orario flessibile innestano spesso meccanismi di ostilità che ricadono sulle scelte obbligate della lavoratrice o comunque creano un clima conflittuale nell’ambito del lavoro. Tipologia Del Soggetto Discriminato - Prevalentemente è: donna, di nazionalità italiana, di età compresa tra i 30 e 40 anni, ha un diploma di scuola superiore, è coniugata con un figlio, ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno, è occupata come impiegata prevalentemente nel settore dei servizi, in un’azienda privata di piccola dimensione. «Un dato saliente dei primi 7 mesi 2007 – spiegano ancora le Consigliere di Parità - è il notevole incremento delle richieste di informazione sulle tutele per la maternità e la paternità, cui fa riscontro una diminuzione dei casi di discriminazione su questo aspetto. L’azione informativa e preventiva che abbiamo avviato, anche attraverso le pubblicazioni e gli interventi di sensibilizzazione promossi, ha quindi favorito una maggiore consapevolezza nelle persone e nelle imprese riguardo all’esistenza dei diritti, della possibilità di usufruirne, del dovere di rispettarli. Uno sforzo da proseguire anche nei confronti delle aziende, cui abbiamo rivolto l’opuscolo “Azienda amica delle mamme e dei papà” e delle donne meno informate e tutelate, ad esempio per le immigrate o le lavoratrici atipiche. Per questo abbiamo rafforzato un’azione “a tutto campo” che permetta di informare le donne sull’opportunità di trovare un supporto al loro problema. Tra le più significative la collaborazione con il progetto “Vicino a te” del “Telefono Rosa” e la recente creazione di nuove reti come quelle delle mediatrici culturali e dei Cpo nella Sanità. Sono, invece, in fase di consolidamento le reti già sperimentate sul territorio, come quelle delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego e delle agenzie della formazione professionale. Casi In Giudizio - La maternità è anche la causa degli ultimi due casi portati in giudizio con successo dalla Consigliera attraverso l’avvocato Mirella Caffaratti. Riguardano: una lavoratrice licenziata a causa della maternità. L’alta professionalità della lavoratrice, licenziatasi dall’occupazione precedente per rispondere alla specifica offerta di assunzione dell’azienda in questione, non ha impedito che la comunicazione della gravidanza, provocasse l’immediato licenziamento, motivato dal mancato superamento del periodo di prova. Dopo un’ampia e proficua discussione presso la sezione lavoro del Tribunale di Torino, le parti hanno raggiunto un accordo che oltre ad un risarcimento a favore della lavoratrice, prevede l’impegno da parte della società a diffondere il Codice delle pari opportunità. Un altro caso di rilievo riguarda una dipendente di un Comune del circondario di Torino a cui non era stato conteggiato il periodo di astensione obbligatoria per maternità, da parte dell’Amministrazione pubblica, ai fini della progressione di carriera, con conseguenti danni anche retributivi. Il 30 Maggio 2007, il Tribunale di Pinerolo ha ritenuto valide le ragioni della signora condannando la Pubblica Amministrazione a riposizionare la lavoratrice al livello di categoria e retribuzione che avrebbe avuto se si fosse tenuto conto del periodo di astensione obbligatorio per maternità. La causa ha permesso di dare applicazione integrale e concreta non solo alle norme a tutela della maternità, ma anche alle norme antidiscriminatorie. .
 
   
   
NOMISMA STUDIA IL DISAGIO ABITATIVO PER IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE  
 
 Bologna, 19 settembre 2007 - Nomisma Real Estate a luglio si è aggiudicata il Bando del Ministero delle Infrastrutture sulla "Condizione abitativa in Italia: fattori di disagio e strategie di intervento". I risultati della ricerca saranno presentati alla Conferenza Nazionale sulle Politiche Abitative che si terrà a Roma, alla Luiss, giovedì 20 settembre, a partire dalle 9. Dopo i saluti del Rettore della Luiss, Massimo Egidi, il Ministro Antonio Di Pietro presenterà l’incontro. A seguire la relazione di Gualtiero Tamburini, Presidente di Nomisma, quindi un sondaggio di Renato Mannheimer sull’”atteggiamento degli italiani sul vivere in affitto”. Fra gli interventi previsti: Tommaso Padoa Schioppa, Ministro dell’economia e delle finanze; Linda Lanzillotta, Ministro per gli affari regionali e autonomie locali; Paolo Ferrero, Ministro della solidarietà sociale; Giovanna Melandri, Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive; Rosy Bindi, Ministro per le politiche per la famiglia; Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni; Leonardo Domenici, Presidente Associazione nazionale Comuni italiani. Dopo il buffet interventi di operatori del settore, dei sindacati degli inquilini e una tavola rotonda coordinata da Massimo Frontera, di Edilizia e territorio – Il Sole 24 ore. Le conclusioni sono affidate al Presidente del Consiglio Romano Prodi. .  
   
   
BUZZI UNICEM: RISULTATI AL 30 GIUGNO 2007 ULTERIORE PROGRESSO DEI RISULTATI (UTILE NETTO +11,1%) DETERMINANTE LA CRESCITA ORGANICA DI VOLUMI E PREZZI IN EUROPA CENTRO ORIENTALE IN DIMINUZIONE L’APPORTO DI STATI UNITI D’AMERICA ED ITALIA  
 
Casale Monferrato, 19 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem Spa si è riunito in data odierna per l’esame della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2007. I risultati consuntivi del gruppo riferiti al primo semestre 2007 sono in miglioramento rispetto al corrispondente periodo del 2006. Le vendite di cemento hanno evidenziato una crescita del 7,4%, attestandosi a 16,7 milioni di tonnellate. Il risultato è frutto di un andamento positivo in tutti i Paesi in cui Buzzi Unicem opera ad esclusione degli Stati Uniti. In aumento anche le vendite di calcestruzzo preconfezionato che hanno raggiunto 8,3 milioni di metri cubi, ovvero il 6,3% in più rispetto al precedente esercizio: tutti i mercati, eccezion fatta per Stati Uniti ed Italia, hanno incrementato i volumi. Al miglioramento dei risultati hanno contribuito in misura decisiva tutti i Paesi dell’Europa Centro Orientale, grazie a volumi in crescita e ad una dinamica dei prezzi molto positiva. Germania e Lussemburgo hanno parimenti registrato un progresso, mentre la situazione di settore si è confermata in arretramento negli Stati Uniti e difficile in Italia, per il mancato adeguamento dei prezzi all’inflazione dei fattori produttivi. Il fatturato consolidato è aumentato del 10,3% a 1. 675,8 milioni ed il margine operativo lordo del 2,2% a 429,5 milioni. Escludendo le variazioni sfavorevoli intervenute nei tassi di cambio, le due grandezze sarebbero aumentate rispettivamente del 13,6% e del 6,2%. A loro volta le modifiche dell’area di consolidamento hanno determinato un aumento di 55,4 milioni del fatturato e di 4,3 milioni del margine operativo lordo. Dopo ammortamenti per 99,0 milioni (98,5 nel primo semestre 2006), il risultato operativo è stato pari a 330,5 milioni (321,6 a giugno 2006). L’utile prima delle imposte è stato sostenuto da una ulteriore, sensibile diminuzione degli oneri finanziari netti (da 44,5 a 29,7 milioni) e dall’apporto positivo delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, attestandosi a 307,6 milioni contro i 267,9 del primo semestre 2006 (+14,8%), mentre l’utile netto del periodo è passato da 175,2 a 194,6 milioni (+11,1%). Il flusso di cassa riferito al semestre si è portato a 293,6 milioni, in confronto ai 273,7 milioni del corrispondente periodo 2006. L’indebitamento netto al 30 giugno 2007 ammonta a 777,2 milioni, rispetto ai 609,0 milioni al 31 dicembre 2006 (+168,2 milioni). Nel semestre in esame, il gruppo ha distribuito dividendi per 94,9 milioni, di cui 83,0 milioni da parte della capogruppo, ed ha effettuato investimenti per complessivi 330,0 milioni. Italia Dopo un primo trimestre contraddistinto da un inverno eccezionalmente mite, che ha sostenuto il comparto delle costruzioni, nel secondo trimestre il mercato edilizio e conseguentemente le vendite di materiali da costruzione hanno subito un diffuso rallentamento. L’andamento delle vendite di leganti idraulici e clinker ha registrato una crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2006. Lo sviluppo dei prezzi, per contro, è stato leggermente calante (-0,6%), tale da rendere impossibile il mantenimento dei risultati operativi al livello dello scorso esercizio. Il settore del calcestruzzo preconfezionato, così come in parte già avvenuto nel primo trimestre, ha incontrato maggiori difficoltà di mercato, accumulando un rallentamento dei volumi venduti pari al 8,3%, amplificato da condizioni meteorologiche poco favorevoli nei mesi di maggio e giugno. Il fatturato delle attività italiane è stato pari a 493,4 milioni (-2,1% sul 2006) ed il margine operativo lordo è sceso di 17,9 milioni (-15,4%) a 98,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 19,9% (23,1% nel 2006). Europa Occidentale In Germania, le nostre attività hanno realizzato vendite in aumento del 12,9% rispetto al corrispondente periodo del 2006. Il livello medio dei prezzi, sospinto da una domanda vivace, è salito di circa il 6% ed a fronte di costi operativi abbastanza stabili ha permesso di migliorare la redditività. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in crescita del 3,7% con prezzi in miglioramento di quasi 8%. Il fatturato è passato da 215,1 a 238,9 milioni (+11,1%), ma a parità di perimetro la variazione sarebbe stata del 18,3%. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 35,6 milioni contro 33,2 milioni dell’anno precedente (+7,1%). La redditività caratteristica, al netto delle componenti non ricorrenti, si è attestata al 14,6%, un livello ancora migliorabile tenendo conto della penalizzazione associata ai ritorni inadeguati del settore calcestruzzo. Le attività del Lussemburgo hanno mostrato una forte crescita: le quantità vendute di cemento e clinker sono cresciute del 44,9% ed i ricavi medi unitari del 3,2%. Il fatturato si è attestato a 48,7 milioni, in aumento del 32,7% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo si è confermato in linea con il 2006 (8,9 milioni rispetto a 8,5 milioni), ma escludendo da entrambi i periodi le poste non ricorrenti risulta un incremento di 7,4 milioni ed un conseguente miglioramento della redditività caratteristica ricorrente dal 12,4% al 24,4%. A decorrere dal 1 gennaio 2007, Buzzi Unicem è presente in Olanda attraverso la nuova controllata totalitaria Basal, che opera nel Paese con 23 impianti di calcestruzzo preconfezionato e 2 cave di aggregati naturali. In un contesto positivo per l’economia nazionale, le vendite relative ai primi sei mesi hanno superato 0,485 milioni di metri cubi di calcestruzzo, con ricavi pari a 67,9 milioni. Il margine operativo lordo si è attestato a 4,1 milioni, con una redditività caratteristica del 6,1%. Europa Centro Orientale Le vendite di leganti idraulici nei mercati dell’Europa Centro Orientale sono aumentate del 25,1%, con progressi ovunque, maggiormente visibili in Ucraina, Polonia e Repubblica Ceca. Altrettanto positive le produzioni di calcestruzzo preconfezionato in Repubblica Ceca, Polonia ed Ucraina, che hanno registrato una crescita complessiva del 24,4%. I prezzi in valuta locale del cemento sono notevolmente migliorati in Ucraina (+61,2%), Russia (+43,6%) e Polonia (+17,0%), dove il semestre ha registrato anche un ottimo sviluppo della redditività caratteristica ricorrente. Il fatturato di competenza dell’area si è attestato a 311,1 milioni, in crescita del 53,2%, ed il margine operativo lordo è stato pari a 101,6 milioni rispetto a 61,1 milioni del primo semestre 2006 (+66,3%). Leggermente negativo l’effetto cambio che ha impattato sulle due grandezze rispettivamente per 5,9 e 1,7 milioni. Stati Uniti d’America In un contesto in cui le indicazioni provenienti dal mercato immobiliare residenziale hanno continuato ad essere decisamente negative, le vendite di leganti idraulici sono diminuite del 7,3% mentre per il calcestruzzo preconfezionato il calo è risultato del 7,7%. In diversi mercati di presenza le condizioni meteo sono state poco favorevoli all’attività edilizia, con precipitazioni molto superiori alla media stagionale. La diminuzione delle vendite è stata parzialmente mitigata dai maggiori volumi venduti in Texas, grazie all’apporto del nuovo terminal di Houston, partecipato dalla controllata Alamo Cement. I prezzi di vendita sono migliorati mediamente del 5,4% in valuta locale, anche per il pieno realizzo degli aumenti effettuati nella seconda parte del 2006. In euro i ricavi netti sono diminuiti da 464,8 a 414,8 milioni (-10,7%) ed il margine operativo lordo è risultato inferiore di 18,6 milioni, da 152,5 a 133,9 milioni (-12,2%); al netto dell’effetto cambio il calo delle due grandezze si sarebbe fermato rispettivamente al 3,5% ed al 7,5%. Il rapporto tra margine operativo lordo e fatturato ha comunque confermato livelli d’eccellenza per il Paese (32,3%). Messico (consolidamento al 50%) Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono cresciute del 18% e del 13% quelle di calcestruzzo preconfezionato. L’incremento nel settore cemento è dovuto principalmente alla possibilità di utilizzo durante l’intero semestre della seconda linea produttiva a Cerritos, che nel 2006 aveva funzionato soltanto dal mese di aprile in poi. Il livello dei prezzi cemento in valuta locale è stato influenzato da una rinnovata pressione competitiva e da una distribuzione necessariamente più a largo raggio del prodotto, risultando così in diminuzione del 2,3%; stabili i prezzi del calcestruzzo preconfezionato. Fatturato e margine operativo lordo, misurati in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 17,7% e del 5,0%. L’indebolimento del peso messicano ha penalizzato la traduzione in euro: il fatturato è aumentato del 8,2% (da 98,0 a 106,0 milioni) ma il margine operativo lordo ha accusato un decremento del 3,3% (da 48,6 a 46,9 milioni). Il rapporto tra le due grandezze è passato dal 49,6% al 44,3%, a causa dei prezzi deboli e degli aggravi dal lato costi (soprattutto il petcoke). Evoluzione prevedibile della gestione In Italia la domanda di cemento dovrebbe tendere a rallentare rispetto al 2006, anche in funzione dell’andamento climatico nel periodo ottobre - dicembre. Ci attendiamo pertanto che la diminuzione del risultato operativo fin qui consuntivata non venga assorbita nella seconda parte dell’anno. Nei mercati dell’Europa Occidentale (Germania, Lussemburgo, Olanda) l’andamento degli investimenti in costruzioni è previsto in crescita, con incrementi del 3-4% circa nel 2007. E’ probabile che la domanda di cemento rimanga dinamica, ma a livelli più contenuti rispetto ai primi sei mesi. Ci aspettiamo quindi che la buona performance delle nostre attività prosegua nella seconda metà dell’anno e che i profitti si confermino in miglioramento. I Paesi dell’Europa Centro-orientale (Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina, Russia) continueranno ad avere anche nel secondo semestre un effetto trainante sugli utili, grazie alla vitalità delle rispettive economie. Le prospettive per volumi e prezzi sono interessanti ed i risultati dovrebbero pertanto evidenziare un sostanziale progresso, in linea col favorevole sviluppo del primo semestre. A seguito della recente crisi che ha colpito i mercati finanziari, la situazione economica degli Stati Uniti d’America sta rapidamente cambiando ed è aumentato il rischio di un rallentamento. Il consumo di cemento è atteso in diminuzione di almeno un 5%, dal momento che le difficoltà dell’edilizia residenziale non accennano a diminuire, ed il perdurare della debolezza della domanda potrebbe generare qualche effetto negativo sui prezzi. Il grado di sfruttamento della capacità produttiva rimarrà comunque elevato, poiché i minori volumi di vendita incidono soprattutto sulle importazioni. In tale situazione i risultati in valuta locale si confermeranno, con ogni probabilità, inferiori di alcuni punti percentuali rispetto a quelli eccellenti del consuntivo 2006. In Messico l’esercizio 2007 vedrà probabilmente un aumento dell’utile operativo espresso in valuta locale, indotto dal buon incremento delle vendite, ed una contrazione della redditività caratteristica, a causa della difficoltà di adeguare i prezzi all’inflazione del combustibile ed altri fattori produttivi. Nel primo semestre, la buona diversificazione geografica che caratterizza il gruppo ha permesso di compensare il rallentamento di alcuni Paesi e gli effetti legati alle variazioni nei tassi di cambio con gli sviluppi realizzati nei mercati più dinamici. Confidiamo che tale andamento si possa riprodurre anche nella seconda parte dell’anno e pertanto che l’esercizio 2007 si chiuda con risultati operativi non inferiori a quelli molto positivi del 2006. Prestiti obbligazionari in scadenza Durante il primo semestre 2007 nessuna società del gruppo ha emesso nuovi prestiti obbligazionari. Nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2007 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale: in data 20 ottobre 2007, 43,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A e Series C emesse dalla controllata Alamo Cement Company nel 2004; in data 29 maggio 2008, 58,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A emesse dalla controllata Rc Lonestar Inc. Nel 2002; in data 20 ottobre 2008, 18,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata Alamo Cement Company nel 2004. Il prestito mezzanino emesso dalla controllata Dyckerhoff Ag, pari a 200,0 milioni di euro in linea capitale, scade a fine 2012. Tuttavia, al raggiungimento di determinati indici patrimoniali da calcolare in base al bilancio 2007, i creditori hanno la facoltà di richiedere il rimborso anticipato al 15 dicembre 2008. .  
   
   
SEMESTRALE GRUPPO IPI  
 
Torino, 19 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Ipi S. P. A. Ha approvato l´11 settembre la relazione al 30 giugno 2007. Gruppo Ipi (dati riclassificati Ias) (€/000)
30/06/07 30/06/06 31/12/06
~ Ricavi e proventi operativi 20. 774 23. 605 50. 944
~ Ebitda 2. 623 6. 719 (30. 179)
~ Risultato operativo 1. 442 5. 025 (32. 593)
~ Risultato netto di Gruppo (6. 489) 2. 920 (46. 674)
~ Capitale Investito Netto 438. 427 494. 326 448. 973
~ Patrimonio Netto 136. 699 192. 875 143. 288
~ Posizione Finanziaria Netta (301. 728) (301. 451) (305. 685)
La situazione economica consolidata al 30 giugno 2007 evidenzia Ricavi e proventi operativi totali pari a 20. 774 €/000 contro 23. 605 €/000 del primo semestre 2006. Alla flessione dei ricavi hanno contribuito le attività alberghiere, intermediazione e servizi solo parzialmente bilanciate da un migliore andamento delle vendite delle unità immobiliari. Il margine operativo lordo (Ebitda) al 30 giugno 2007 ammonta a 2. 623 €/000 contro 6. 719 €/000 del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il minor risultato va attribuito in generale al minor fatturato, a minor sopravvenienze realizzate nel 2007 e al diverso mix in funzione della flessione dell’attività alberghiera ad alta contribuzione. La minore redditività è solo in parte compensata dalla riduzione dei costi operativi. Il risultato consolidato al 30 giugno 2007 è una perdita di 6. 489 €/000 contro un utile di periodo 2006 di 2. 920 €/000 influenzata oltre che dalla diminuzione di Ebitda di cui sopra, dai proventi finanziari straordinari 2006, connessi al recupero swap per 2. 600 €/000 e accantonamenti interessi su crediti di dubbia esigibilità. La situazione finanziaria consolidata alla data del 30 giugno 2007, che registra un indebitamento netto pari a 301. 728 €/000, è in leggero miglioramento rispetto ai 305. 685 €/000 al 31. 12. 06. Fatti Di Rilievo: in data 20 giugno l’Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che, riunitosi il 27 giugno, ha nominato Presidente e Amministratore Delegato Francesco Tatò; in data 19 luglio 2007 il Consiglio di Amministrazione di Ipi S. P. A. Ha deliberato che la medesima non è più soggetta alla direzione ed al coordinamento da parte del Gruppo Coppola S. P. A. , ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile; in data 27 luglio 2007, sono state poste in liquidazione le seguenti società inattive: Demetrio S. R. L. , Ursicino S. R. L. , Chantal S. R. L. , Sirio S. R. L. , Olivero S. R. L. , Darwin S. R. L. , Azario S. R. L. , Vittoria S. R. L. E Campofiore S. R. L. Prevedibili Sviluppi Della Gestione: Rispetto al primo semestre, nella seconda parte del 2007 si prevede un’accelerazione dei ricavi riferiti alle vendite di immobili e maggiori ricavi da attività di intermediazione e di trading immobiliare. Per l’attività alberghiera è prevista una ripresa rispetto al primo semestre. I ricavi a livello anno permangono comunque inferiori rispetto all’anno precedente fortemente influenzato dall’evento olimpico. Continuita’ Aziendale: Pur nel perdurare di un quadro di incertezza, anche in seguito agli accadimenti che hanno riguardato l’azionista di riferimento, il Consiglio di Amministrazione ritiene appropriata la redazione della relazione Semestrale al 30 giugno 2007 nella prospettiva della continuità aziendale, prevedendo che la Società superi l’attuale fase di difficoltà finanziaria. . .
 
   
   
ROMA, CATASTO: POSITIVI I PRIMI RISCONTRI DELLA REGOLARIZZAZIONE  
 
 Roma, 19 settembre 2007 – A circa quaranta giorni dalla scadenza del termine (31 ottobre prossimo) fissato per l’adesione alla “riclassificazione agevolata” degli immobili del centro storico e di zone di particolare pregio, per i quali siano riscontrabili incongruità tra il classamento catastale e le reali caratteristiche edilizie e abitative, sono migliaia i contatti già attivati dai cittadini e dai condomini sia presso i numeri messi a disposizione da Roma Entrate (06. 57131577), sia presso il Collegio dei Geometri (numero verde 800. 017250), in modo da ottenere le condizioni di favore previste dal nuovo Regolamento comunale sull’autoregolarizzazione catastale. Le agevolazioni, si ricorda, consistono nell’abbattimento del 50% degli arretrati Ici dovuti per gli anni precedenti – con un consistente risparmio rispetto al versamento dell’imposta stabilita dalla legislazione nazionale – senza sanzioni e senza interessi, e con ulteriori detrazioni per le famiglie in condizioni disagiate. E’ anche prevista la possibilità di rateizzare l’importo dovuto. Il Comune ha inoltre stipulato una convenzione con il Collegio dei Geometri, per tariffe scontate del 25% sulle parcelle dei tecnici professionisti che, secondo i regolamenti catastali, devono firmare il Docfa, il documento che certifica lo stato dell’unità immobiliare e le condizioni per un nuovo classamento. “Anche dal raffronto con altri grandi Comuni che hanno adottato provvedimenti analoghi in merito all’aggiornamento delle classi catastali, la regolarizzazione romana risulta più generosa e con un raggio più ampio di agevolazioni – commenta l’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, Marco Causi – . Sono convinto che esistano tuttavia ulteriori margini di risparmio per le famiglie. Credo infatti che, nello spirito della convenzione tra Collegio dei Geometri e Comune, sia possibile praticare ulteriori sconti in caso di incarichi collettivi sottoscritti da interi condomini o da più proprietari di immobili dello stesso edificio. Inoltre auspico che anche l’Agenzia del Territorio di Roma possa dare un chiaro e tempestivo indirizzo per rendere il più possibile semplici e meno costose le procedure di presentazione dei Docfa, anche tenendo conto del diretto interesse dell’Agenzia al buon successo di un’operazione che risponde in modo preminente ad un elementare principio di equità fiscale, e che inoltre consentirà un significativo aggiornamento dei dati catastali”. .  
   
   
CDA TERNA: APPROVATI I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2007 DELIBERATO ACCONTO SUL DIVIDENDO 2007 DI 0,056 EURO PER AZIONE UTILE NETTO DI GRUPPO A 194 MILIONI DI EURO ( 179,8 MILIONI NEL 1H06, +7,9 %)  
 
Roma, 19 settembre 2007 - L’amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, ha commentato: “Terna continua a crescere e accelera sugli investimenti. I ricavi aumentano dell’8%, al netto delle componenti straordinarie dello scorso anno. L’utile netto cresce in egual misura consentendo la distribuzione di un acconto del dividendo agli azionisti superiore di circa il 6% rispetto al 2006. Gli investimenti nello sviluppo della rete di trasmissione nazionale sono più che raddoppiati e, a livello complessivo, abbiamo già investito una cifra pari al 71% del totale dell’intero anno 2006. Continua l’attenzione alla riduzione dei costi e all’efficienza operativa. Il Management di Terna ha nuovamente centrato gli obiettivi: maggiore sicurezza e affidabilità del sistema elettrico italiano e creazione di valore per gli azionisti. Rilevanti le intese con il Nord Africa e i Balcani in una prospettiva di maggiore integrazione delle reti elettriche europee e del bacino del Mediterraneo”. Risultati Economico-finanziari Consolidati 1 Semestre 2007 - I Ricavi del primo semestre 2007 pari a 642,4 milioni di euro (530,9 milioni di euro per la Capogruppo, 78,6 milioni di euro per le controllate brasiliane e 32,9 milioni di euro per le controllate del Gruppo Rtl) registrano un incremento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al netto della compensazione di circa 48 milioni di euro - relativa al deficit tariffario dell’esercizio 2005 - ricevuta da Terna e Rtl nel primo semestre 2006, l’incremento risulta essere pari all’8,2%. Tale aumento è principalmente riconducibile ai maggiori ricavi per il trasporto di energia sulla rete di trasmissione nazionale italiana nonché all’allargamento del perimetro di consolidamento. Si rilevano Altri ricavi regolamentati per Partite di Energia pari a 21,2 milioni di euro relativi a corrispettivi dovuti principalmente per le attività di misura e dispacciamento. Si registrano, inoltre, maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete brasiliana per 1,3 milioni di euro (da 69,1 a 70,4 milioni), essenzialmente dovuti all’adeguamento annuale del canone di concessione al tasso d’inflazione Igpm ed alle minori penalità su disservizi rilevate nel corso del periodo. I Costi operativi pari a 171 milioni di euro al 30 giugno (147,7 milioni di euro per la Capogruppo e 23,3 milioni di euro per le controllate) si riducono, nonostante l’allargamento del perimetro di rete rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 9,9 milioni di euro (pari a -5,5%) anche grazie alle maggiori capitalizzazioni effettuate dalla Capogruppo. L’ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 471,4 milioni di euro, con un incremento di 11,2 milioni di euro rispetto al dato del primo semestre 2006 (pari a +2,4%). L’ebit (Risultato Operativo) è di 352,7 milioni di euro, 8,6 milioni di euro in meno rispetto al corrispondente periodo del 2006 (pari a -2,4%), per l’aumento della voce ammortamenti in crescita sia per l’entrata in esercizio di nuovi impianti, sia per la quota di ammortamento attribuibile all’allargamento del perimetro di rete. L’utile netto di Gruppo del periodo, scontata la quota di pertinenza delle minoranze, si attesta a 194 milioni di euro, in crescita del 7,9 %, rispetto ai 179,8 milioni di euro del primo semestre 2006. La situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno registra un Patrimonio netto pari a 2. 172 milioni di euro, di cui Patrimonio netto di Gruppo pari a 2. 056 milioni di euro, (a fronte di 2. 117 milioni di euro al 31 dicembre 2006, di cui 2. 007 milioni di euro del Gruppo) mentre l’Indebitamento finanziario netto è pari a 2. 539 milioni di euro (rispetto ai 2. 283 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Il rapporto debt/equity al 30 giugno 2007 è pari a 1,17. Gli Investimenti del primo semestre 2007 sono pari a 250,2 milioni di euro, con un incremento di 116,6 milioni di euro, +87,3%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di questi, circa il 99% è destinato all’Italia. Gli investimenti per lo sviluppo e la sicurezza della rete di trasmissione nazionale sono pari a 184 milioni di euro, in crescita del 127%. I Dipendenti del Gruppo a fine giugno 2007 sono 3. 564 in crescita di 9 unità rispetto al 31 dicembre 2006 come risultato della combinazione di crescita di 8 risorse in Italia (che includono anche le risorse acquisite con Aem Trasporto Energia S. R. L. Torino ) e 1 nelle controllate brasiliane. La situazione della Capogruppo Terna Spa al 30 giugno 2007, chiude con un utile netto di 192,8 milioni di euro, con un incremento di 2,5 milioni di euro +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2006. Nel primo semestre 2007 i ricavi ammontano a 533,1 milioni di euro, di cui 518,9 milioni di euro per vendite e prestazioni prevalentemente riconducibili al corrispettivo spettante alla Società per l’utilizzo della Rete di Trasmissione Nazionale. I costi operativi ammontano a 147,7 milioni di euro, di cui 89,8 milioni relativi al personale. L’ebitda si attesta a 385,4 milioni di euro, con una variazione di -13,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un decremento del 3,3%. Al netto della compensazione di circa 47 milioni di euro ricevuta da Terna nel primo semestre 2006 in relazione al deficit tariffario dell’intero esercizio 2005, la variazione risulta essere pari a +9,7%. L’ebit è pari a 287,2 milioni di euro, -7,3% rispetto al primo semestre 2006. Nel semestre sono stati stanziati ammortamenti per 98,2 milioni di euro. Evoluzione del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale - Nel periodo sono state completate le linee elettriche a 380 kV Matera-s. Sofia (Puglia, Campania, Basilicata), a 220 kV Acerra-fibe (Campania) e a 150 kV Quartucciu- Quartu Sant’elena (Sardegna). E’ stata inoltre ampliata la stazione elettrica a 380 kV La Casella (Emilia Romagna) ed è stata potenziata la stazione elettrica a 220 kV di Somplago (Friuli Venezia Giulia). Nei primi 6 mesi del 2007 si sono conclusi 11 iter autorizzativi per progetti inclusi nel Piano di sviluppo, tra i quali quelli relativi alla costruzione della nuova linea a 380 kV Tavarnuzze - Casellina (Toscana); alla razionalizzazione della rete a 132 kV dell’area di Lucca (Toscana) e al riassetto della rete nell’area di Bussolengo (Veneto). Allo stesso tempo sono stati avviati 14 nuovi iter autorizzativi. E’ proseguito l’impegno di Terna per la promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili tramite la realizzazione di connessioni di rete per nuovi impianti eolici, in particolare in Sicilia, e per la riduzione dell’impatto ambientale dei propri impianti, tramite l’avvio della razionalizzazione della rete elettrica in Val D’ossola Sud e Valcamonica; la bonifica di una vasta area del sito inquinato di interesse nazionale di Porto Torres; la fornitura dei nuovi sostegni Foster che verranno utilizzati per il nuovo elettrodotto a 380 kV Tavarnuzze - Casellina. Terna ha continuato l’attività di concertazione e condivisione con il territorio per favorire l’accettazione locale degli interventi di sviluppo della rete elettrica con la firma del Protocollo d’Intesa per l’applicazione della Vas con la Regione Abruzzo. Acquisizioni Del Primo Semestre 2007 Aquisizione di Aem Trasporto Energia S. R. L. Torino - Il 28 giugno 2007 il Gruppo Terna, attraverso la controllata R. T. L. , ha perfezionato con Iride Energia l’acquisizione, con efficacia 30 giugno 2007, dell’intero capitale sociale di Aem Trasporto Energia Srl e della sottostazione elettrica a 220 kV di Moncalieri (To), facente parte della Rete di Trasmissione Nazionale, secondo quanto previsto nel contratto firmato il 20 aprile 2007 ed a seguito dell’approvazione dell’operazione da parte dell’Autorità Antitrust. L’assemblea di Aem Trasmissione Energia Srl ha provveduto nella stessa data alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del nuovo collegio sindacale; è stata inoltre modificata la sede e la denominazione sociale che è divenuta “Rete di Trasmissione Torino” (in forma abbreviata Rtt Srl). Acquisizione Empresa de Transmissão do Alto Uruguai (Etau) - Terna Participações ha firmato un accordo con due imprese industriali brasiliane per l’acquisizione del 53% del capitale sociale di Empresa de Transmissão do Alto Uruguai S. A. - “Etau”. Il closing dell’operazione é soggetto ad alcune condizioni sospensive, quali l’esercizio del diritto di prelazione e il gradimento da parte degli attuali azionisti di minoranza di Etau e l’approvazione dell’operazione da parte dell’Autorità di regolazione locale (Aneel, Agência Nacional de Energia Elétrica) e della banca finanziatrice (Bndes, Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social). Etau è titolare di una concessione per una linea di 188 Km a 230Kv con 4 sottostazioni che si trova a sud del Brasile, negli Stati di Santa Catarina e Rio Grande do Sul, entrata in esercizio il 1/04/2005. La concessione trentennale prevede ricavi annui pari a 22,4 milioni di Reais, circa 8 milioni di euro. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Dell’esercizio Al 30 Giugno 2007 Emtn (European Medium Term Notes) Programme - Attualmente è in corso l’aggiornamento del programma di emissioni obbligazionarie denominato “Euro Medium Term Notes” di complessivi 2 miliardi di euro, sottoscritto e annunciato al mercato il 12 luglio 2006. Nell’ambito di tale programma il Consiglio di Amministrazione di Terna ha approvato in data 18 luglio 2007 un’emissione di un prestito obbligazionario per un massimo di 500 milioni di euro il cui collocamento sarà effettuato tenuto conto dell’evoluzione delle condizioni di mercato. Picco assoluto dei consumi Il 20 luglio alle ore 11. 45 il fabbisogno di energia elettrica in Italia ha raggiunto i 56. 589 megawatt, nuova punta massima richiesta. Il valore, che rappresenta per la prima volta il terzo record storico assoluto in tre giorni consecutivi, è superiore di 1. 000 Mw rispetto al precedente record storico rilevato nel 2006 (27 giugno, 55. 619 Mw). Gtesa S. A. E Patesa S. A. - Transmissora Sudeste Nordeste S. A (“Tsn”), ha firmato in data 21 Agosto 2007 l’accordo per l’acquisto dell’intero capitale sociale delle società Goiana Transmissora de Energia S. A. (“Gtesa”) e Paraíso-açu Transmissora de Energia S. A. (“Patesa”), società concessionarie di linee di trasmissione. Le società sono proprietarie di complessivi 186 km di linee a 230 Kv. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 89,8 milioni di Reais (circa 34,9 milioni di euro). Il closing dell’operazione è soggetto all’approvazione da parte dell’Autorità di regolazione locale (Aneel, Agência Nacional de Energia Elétrica) e della banca finanziatrice (Bndes, Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social), attesa nell’ultimo trimestre. Prevedibile Evoluzione Della Gestione - Sulla base dei risultati conseguiti nel primo semestre e delle attuali previsioni sull’andamento della gestione, si prevedono per l’intero esercizio 2007 risultati del Gruppo positivi, anche tenuto conto che l’esercizio 2006 era stato caratterizzato da eventi straordinari (plusvalenza per la quotazione di Terna Participações e riconoscimento del deficit tariffario 2005). In particolare, per quanto riguarda la gestione economica dei prossimi sei mesi sono previsti maggiori costi operativi, prevalentemente legati alla concentrazione delle attività di esercizio e manutenzione degli impianti nei mesi estivi e ad un costo del personale stimato in crescita per via di un maggiore numero medio di risorse. Continuerà inoltre lo scouting della Società alla ricerca di opportunità di investimento all’estero con particolare attenzione alla redditività ed al limitato profilo di rischio. Approvato Pagamento Di Acconto Sul Dividendo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione, avendo ottenuto in data odierna il parere della società di revisione Kpmg previsto dall’articolo 2433 bis del Codice Civile, ha inoltre deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo dell’esercizio 2007. Tenuto conto che Terna S. P. A. Ha conseguito nel primo semestre 2007 un utile netto di 192,8 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione, anche alla luce della prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio in corso, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo nella misura di 0,056 euro per azione, in crescita del 5,7% rispetto all’acconto sul dividendo 2006 e del 12% rispetto all’acconto 2005. L’acconto sul dividendo, al lordo delle eventuali ritenute di legge, verrà posto in pagamento a decorrere dal 22 novembre 2007, previo stacco in data 19 novembre 2007 della cedola n. 7. .  
   
   
ASCOPIAVE: SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA CON LA VENEZIANA VERITAS PER L’ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI VESTA3. PREVISTE COLLABORAZIONI INDUSTRIALI E SINERGIE NEL SETTORE ENERGETICO, NELLE FONTI RINNOVABILI E NEL TRATTAMENTO INDUSTRIALE DEI RIFIUTI  
 
Pieve di Soligo, 19 settembre 2007 - Il gruppo Ascopiave ha sottoscritto con Veritas un protocollo d’intesa per sviluppare alcune importanti collaborazioni industriali al fine di valorizzare in modo sinergico le competenze specifiche possedute da ciascuna azienda, a partire dallo sviluppo commerciale dei mercati del gas naturale e dell’energia. L’accordo avrà come protagonista Vesta3, la società controllata da Veritas che si occupa di energia. L’intesa sottoscritta con Ascopiave prevede che il gruppo di Pieve di Soligo acquisisca il controllo di Vesta3, successivamente all’incorporazione di Spimenergia, valorizzando la nuova società a un enterprise value (Ev) compreso tra 3,5 e 4 milioni di euro e sostenga il nuovo soggetto in un processo di rapida espansione nelle forniture di gas naturale a partire dalla provincia di Venezia. Le modalità di ingresso non sono ancora formalizzate e verranno comunicate a seguito della chiusura dell’operazione. L’accordo è di importante valenza strategica perché rappresenta un ulteriore tassello al processo aggregativo in atto tra le multiutility del nord-est che vede Ascopiave come soggetto aggregatore e punto di riferimento nella distribuzione e vendita di gas naturale nell’area in oggetto. Altro settore che in questo momento è oggetto di analisi, e nel quale successivamente sarà avviata una stretta collaborazione, è quello dell’energy management e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si parla, in sostanza di installazione di pannelli solari, razionalizzazione dei consumi energetici, trigenerazione, teleriscaldamento e altro. Altro importante sviluppo dell’intesa Veritas-ascopiave potrà riguardare il trattamento industriale dei rifiuti. Il gruppo Veritas possiede a Fusina il Polo integrato per lo smaltimento dei rifiuti, una piattaforma tra le più importanti a livello europeo che consente di trattare i rifiuti in maniera sostenibile e riduce drasticamente l’uso delle discariche. Nel 2006, infatti, solo il 7% dei rifiuti prodotti nel Comune di Venezia (soprattutto materiali inerti e scarti di terze lavorazioni) è finito in discarica. Questo avviene perché all’interno del Polo di Fusina la frazione organica diventa compost (ottimo fertilizzante usato in orticoltura e florovivaistica) e la componente secca – cioè quella che rimane dopo essere stata separata dai vari materiali da riciclare – viene trasformata in cdr (combustibile da rifiuti) che, in parte, viene mescolato al carbone e bruciato nella vicina centrale elettrica termoelettrica di Fusina. L’anno scorso, a fronte di una produzione di 85. 000 tonnellate di cdr, 28. 000 sono state cedute all’Enel, che successivamente le ha trasformate in energia elettrica. Questo ha consentito di risparmiare sui costi di smaltimento, rispettare l’ambiente e ridurre l’utilizzo delle discariche. Con questo accordo Ascopiave e Veritas, oltre ad ampliare i propri settori di intervento, si accingono a recitare un ruolo importante nell’ambito delle proposte di aggregazione delle società di servizi pubblici del Veneto. .  
   
   
RISULTATI AL 30 GIUGNO 2007 DEL GRUPPO ACEA: RICAVI CONSOLIDATI: 1.192,4 MILIONI DI EURO (+20,4%) UTILE NETTO DI GRUPPO: 70 MILIONI DI EURO (+17,8%)  
 
Roma, 19 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Acea Spa, presieduto da Fabiano Fabiani, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2007. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, il Gruppo Acea ha registrato un significativo miglioramento di tutti i principali risultati economici. Gli indicatori, tutti in crescita, sono stati influenzati dalle variazioni di perimetro derivanti dal consolidamento di Tea Spa che opera nel settore della termovalorizzazione (dal 1° luglio 2006); dall’ingresso di Acea in Publiacqua – Società che gestisce il servizio idrico integrato in Toscana nell’Ato3-medio Valdarno (dal 1° aprile 2006) e dal consolidamento di Alpenergie (da agosto 2006). Il primo semestre 2007 è inoltre influenzato dal recepimento, ai fini del calcolo Ias 19, della modifica normativa relativa al Tfr introdotta dalla Legge Finanziaria 2007 (che riduce il costo del lavoro di 7,3 milioni di Euro). A parità di perimetro di consolidamento e al netto degli effetti della citata normativa sul Tfr, l’incremento dell’Ebitda è pari al 7%. Risultati Del Primo Semestre 2007 - I ricavi consolidati hanno raggiunto 1. 192,4 milioni di Euro, in crescita del 20,4% rispetto ai 990,6 milioni di Euro del primo semestre 2006. L’incremento è determinato dal contributo di tutte le aree di attività ed in particolare, dal significativo aumento dei volumi di energia elettrica venduti al mercato libero. Il costo del lavoro si è attestato a 111,2 milioni di Euro da 114,4 milioni di Euro del 30/6/06 (-3,2 milioni di Euro). La riduzione deriva, essenzialmente, dal recepimento, ai fini del calcolo Ias 19, della modifica normativa relativa al Tfr1. Escludendo tale effetto, il costo del lavoro aumenta di 4,1 milioni di Euro a 118,5 milioni di euro, in conseguenza della modifica del perimetro di consolidamento. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) del Gruppo è cresciuto del 19,0% attestandosi a 245,8 milioni di Euro contro i 206,5 milioni di Euro al 30/6/07. La variazione risente: del miglioramento del margine della gestione industriale; del consolidamento di Publiacqua e di Tea; dell’avvio della centrale di Roselectra a partire dalla fine dell’esercizio 2006; del recepimento della nuova normativa sul Tfr. Alla formazione dell’Ebitda complessivo hanno concorso: le reti dell’energia per il 46%; il mercato dell’energia per il 10%; la termovalorizzazione per il 4%; le gestioni idriche per il 40%. Il Risultato Operativo (Ebit) consolidato è passato da 122,5 milioni di Euro del 30/6/06 a 138,8 milioni di Euro al 30/6/07, registrando una crescita del 13,3%. L’utile netto consolidato, dopo le attribuzioni a terzi è risultato pari a 70,0 milioni di Euro con un incremento del 17,8% rispetto ai 59,4 milioni di Euro del 30/6/06. Escludendo l’effetto della modifica normativa relativa al Tfr, l’utile netto del Gruppo si attesta a 65,1 milioni di Euro, con un incremento del 9,6% rispetto al primo semestre 2006. Il tax rate del periodo, pari al 40%, è in linea con quello registrato a fine 2006. L’utile per azione è di 0,3286 Euro mentre al 30/6/06 era pari a 0,2789 Euro. Gli investimenti del Gruppo, ammontano a 163,2 milioni di Euro rispetto ai 131,1 milioni di Euro al 30/6/06 e sono ripartiti nel seguente modo: reti dell’energia: 62,7 milioni di Euro; mercato dell’energia: 18,8 milioni di Euro; termovalorizzazione: 3,1 milioni di Euro; gestioni idriche: 76,6 milioni di Euro; capogruppo: 2,0 milioni di Euro. La Situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2007 evidenzia un capitale investito netto di 2. 679,0 milioni di Euro (2. 574,5 milioni di Euro al 31/12/06), coperto per 1. 335,6 milioni di Euro dal patrimonio netto complessivo (1. 376,9 milioni di Euro al 31/12/06) e per 1. 343,4 milioni di Euro dall’indebitamento finanziario netto (1. 197,6 milioni di Euro al 31/12/06 e 1. 305,7 milioni di Euro al 31/3/07). Il gearing (rapporto tra indebitamento finanziario netto e capitale investito) è pari a 50,1% (46,5% a fine 2006). Risultati Del Primo Semestre 2007 Per Settore Di Attivita’ Area idrica. Nel primo semestre del 2007 l’Ebitda dell’area idrica è aumentato del 16,3% a 102,2 milioni di Euro. Al 30/6/07, i volumi di acqua fatturata dell’Ato2-lazio Centrale hanno raggiunto 222 milioni di metri cubi (218 milioni di metri cubi al 30/6/06) e degli altri Ato 128 milioni di metri cubi (102 milioni di metri cubi al 30/6/06). Reti dell’Energia. Le Reti dell’Energia nel primo semestre del 2007 hanno registrato un incremento dell’Ebitda dell’8,4% a 118,0 milioni di Euro. Al 30/6/07, l’energia elettrica immessa in rete è risultata pari a 5. 732,3 Gwh (5. 670,2 Gwh nel 1H06), così ripartita: - mercato vincolato 3. 355,6 Gwh (3. 704,8 Gwh nel 1° semestre 2006); - mercato libero 2. 376,7 Gwh (1. 965,4 Gwh nel 1° semestre 2006). Mercato dell’Energia. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, l’Ebitda dell’area Mercato dell’Energia è aumentato del 54,5% a 25,8 milioni di Euro. La produzione di energia elettrica è pari a 2. 223,9 Gwh (di cui 126,8 Gwh da impianti idroelettrici, 2. 094,4 Gwh da impianti termoelettrici e 2,7 Gwh da impianti eolici), rispetto a 1. 338,7 Gwh del 1H06. Si fa presente che nel primo semestre 2007 il contributo della centrale di Voghera è stato di 847,5 Gwh e quello dell’impianto di Roselectra di 1. 025,6 Gwh. Le vendite di elettricità sono state pari a 8. 450 Gwh (5. 273 Gwh al 30/6/06) ripartite nel seguente modo: - mercato vincolato 3. 097 Gwh (3. 435 Gwh nel 1H06); - mercato libero 5. 353 Gwh (1. 838 Gwh nel 1H06). Termovalorizzazione. Il contributo dell’attività di termovalorizzazione all’Ebitda del Gruppo nel primo semestre 2007 è stato pari a 10,5 milioni di Euro. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Del Primo Semestre 2007 Ed Evoluzione Prevedibile Della Gestione Il 25 luglio, il Presidente della Regione Lazio, in qualità di Commissario delegato per l’emergenza ambientale, ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale con la quale si è concluso l’iter di approvazione degli interventi di adeguamento e potenziamento dell’impianto di termovalorizzazione di combustibili da rifiuti (Cdr) e recupero energetico di San Vittore del Lazio in provincia di Frosinone. A seguito dell’intervento, l’impianto avrà una potenza complessiva di 21 Mw. Nel settore della generazione elettrica, prosegue l’attività di costruzione dell’impianto di produzione a ciclo combinato a Leinì, la cui entrata in esercizio è prevista nell’ultimo trimestre del 2007. .  
   
   
HERA S.P.A.: APPROVATI DAL C.D.A. L’ANDAMENTO DEL PRIMO SEMESTRE 2007 E IL PIANO INDUSTRIALE 2007-2010 LA STRUTTURA MULTIBUSINESS E LE NUOVE INIZIATIVE HANNO CONSENTITO DI COMPENSARE GLI EFFETTI DERIVANTI DAL L’ANDAMENTO CLIMATICO PARTICOLARMENTE MITE RICAVI A 1.345 MILIONI DI EURO (+14%)  
 
Bologna, 19 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato il 12 settembre all’unanimità i risultati economici consolidati del primo semestre dell’anno redatti sulla base dei criteri Ias. I risultati evidenziano una crescita importante dei settori elettrico ed ambientale, tale da compensare la riduzione dell’area gas e teleriscaldamento, causata da un andamento climatico eccezionalmente mite, che si è registrato anche nel 1 °semestre 2007. I ricavi del Gruppo crescono del +14%, a 1. 345 milioni di Euro da 1. 179 milioni di Euro del primo semestre 2006, nonostante la significativa riduzione dei volumi di gas distribuiti, grazie all’incremento dei ricavi di tutte le altre Aree di attività. In particolare, si evidenziano il contributo dell’Area Energia Elettrica, che aumenta di circa 217,6 milioni di Euro, e quello derivante dal consolidamento delle Aziende del Gruppo Aspes, che ha apportato circa 30 milioni di Euro. Il Margine Operativo Lordo passa a 210,7 milioni di Euro da 209,9 milioni di Euro, con una crescita dello 0,4%. Tale risultato risulta particolarmente soddisfacente, se si considera che la riduzione di consumi di gas per effetto dell’andamento climatico ha determinato una contrazione del Mol di circa 27 milioni di Euro e che l’applicazione della Delibera 134 dell’Aeeg ha inciso sensibilmente sui margini di vendita alla clientela residenziale. Il Risultato Operativo passa a 113 milioni di Euro da 122,2 milioni di Euro del 2006, con una variazione percentuale di meno 6,9%, risentendo dei maggiori ammortamenti relativi all’importante piano di investimenti realizzato. L’utile Netto registra una riduzione del 26% passando a 44 milioni di Euro da 59,4 milioni del primo semestre 2006, dopo oneri finanziari per 36,2 milioni di Euro (più 13,3 milioni di Euro) ed un carico fiscale di circa 33,6 milioni di Euro. Il Capitale investito del Gruppo nei primi 6 mesi dell’anno è pari a 2. 800,7 milioni di Euro. Gli investimenti complessivi effettuati nel primo semestre 2007 ammontano a 184,9 milioni di Euro, rispetto ai 131,9 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, e sono stati indirizzati allo sviluppo della capacità produttiva di tutti i settori di attività, in particolare all’Area Ambiente per la prosecuzione dei lavori di realizzazione degli impianti di termovalorizzazione e all’Area del Ciclo Idrico. La Pfn si attesta a 1. 324 milioni di Euro, rispetto ai 1. 173 del dicembre 2006 ed allo stesso livello dei primi tre mesi del 2007; tale risultato è stato ottenuto grazie ad una generazione di cassa realizzata nell’ultimo trimestre che ha limitato gli effetti dell’ importante piano di investimenti e del pagamento di dividendi per oltre 81 milioni di Euro. Per quanto concerne la composizione del Margine Operativo Lordo del Gruppo, aumenta il peso delle Aree Ciclo Idrico, Ambiente ed Energia Elettrica, mentre diminuisce il contributo percentuale dell’Area Gas. In particolare l’Area Ambiente ha inciso per il 36,6%, l’Area Ciclo Idrico per il 25,1%, l’Area Gas per il 22,5%, l’Area Energia Elettrica per l’8,7% e l’Area Altre attività per il 7,1%. Nel Settore Energia, per l’Area Gas sono stati venduti 1,2 miliardi di metri cubi di gas, contro 1,45 miliardi dello scorso anno, con una riduzione significativa causata dalla già citata stagione mite; per l’Area Energia Elettrica sono stati fatturati oltre 2 Tw/h di energia elettrica, contro 1,4 Tw/h dello scorso anno. Tale risultato è da mettere in relazione all’acquisto della rete ex Enel nella Provincia di Modena e ai maggiori volumi di vendita alla clientela business conseguenti alla politica commerciale. Nel ciclo idrico integrato, il Gruppo ha fatturato 120 milioni di metri cubi di acqua, mentre nell’Area Ambiente sono state smaltite oltre 2,2 milioni di tonnellate di rifiuti. Nelle Altre Attività, che includono prevalentemente il Teleriscaldamento e l’Illuminazione Pubblica, la crescita organica ha compensato il negativo impatto climatico, confermando un Margine Operativo Lordo in linea con l’analogo periodo dello scorso anno. Il Cda ha inoltre approvato il Piano Industriale 2007-2010, che conferma le rilevanti prospettive di sviluppo della società già previste nel Piano Industriale precedente. Il fatturato è previsto in crescita a 3 miliardi di Euro nel 2010 e il margine operativo lordo a 670 milioni di Euro, con un significativo incremento di circa il 57% sul risultato di 427 milioni di Euro del 2006. Tali risultati, dimensionalmente importanti, includono soltanto le iniziative di sviluppo impiantistico e commerciale da tempo avviate e la prosecuzione dei processi di efficientamento già in atto, e non ricomprendono eventuali apporti conseguibili attraverso ulteriori processi di ampliamento del perimetro, fatta eccezione soltanto per la prossima integrazione nel Gruppo della società Sat, operante in Provincia di Modena, che sarà operativa dal prossimo mese di gennaio. Entro il prossimo triennio verranno completati gli importanti investimenti impiantistici nel settore ambientale ed energetico, consentendo un significativo riposizionamento upstream della società e una maggiore competitività dell’offerta. Quest’ultimo elemento è essenziale per conseguire l’atteso raddoppio delle vendite elettriche, il consolidamento della base clienti nel gas a circa 1 milione e il raggiungimento di 4,4 milioni di rifiuti trattati. Gli investimenti includono inoltre lo sviluppo del progetto Galsi (gasdotto Italia-algeria) che garantirà 1 miliardo di metri cubi di gas a partire dal 2011. Con una quota di circa il 40% del risultato globale, l’Area Ambiente garantirà il contributo maggiore, beneficiando dell’attivazione dei quattro nuovi termovalorizzatori già in costruzione, mentre il settore energia contribuirà per quasi il 30% grazie alla prosecuzione della politica commerciale in atto ed alla maggiore disponibilità derivante da una ulteriore capacità di generazione propria. Il forte impegno negli investimenti sarà completamente autofinanziato nel periodo, attraverso una crescente generazione di cassa, consentendo di arrivare così al 2010 con una solida situazione patrimoniale ed un forte posizionamento industriale. “Siamo soddisfatti - ha commentato l’Amministratore Delegato Maurizio Chiarini – di aver confermato il margine dello scorso anno anche in un anno difficile come questo, con momenti sfavorevoli legati a cause eccezionali, quali quelle che hanno riguardato la stagione termica 2006-2007. Anche in questo semestre la crescita territoriale ha confermato Hera come uno degli operatori di riferimento più dinamici del settore ed ha premiato la capacità di aggregazione, che è da sempre una delle chiavi di successo di questo Gruppo. ” “Il Piano Industriale approvato - ha continuato il Presidente Tomaso Tommasi di Vignano – conferma la potenzialità del Gruppo che, basata su un equilibrato portafoglio multibusiness, perseguirà tassi di crescita importanti anche nel prossimo triennio, proseguendo nella strategia avviata sin dalla costituzione e completando la realizzazione delle numerose iniziative impiantistiche da tempo avviate. ” .  
   
   
CEZ (CECHIA) ACQUISTERA´ 10 P.C. MAGIARA MOL  
 
Praga, 19 settembre 2007 - Cez, la società elettrica statale della Repubblica Ceca, ha siglato una lettera di intenti per acquisire il 10 per cento delle azioni dell´azienda magiara Mol, con l´intento di costruire un´alleanza strategica con la compagnia petrolifera ungherese. La transazione sarà finalizzata nei prossimi due mesi, secondo quanto comunica l´Ice. Cez e Mol costruiranno due centrali elettriche alimentate a gas nei pressi di due raffinerie della Mol a Szazhalombatta e a Bratislava, in Slovacchia. La Cez ha una capitalizzazione di 30 miliardi di euro, rispetto ai 14 miliardi della Mol ed ai 18 miliardi dell´austriaca Omv, il più agguerrito concorrente della Mol, che in questi ultimi mesi ha tentato la scalata alla società ungherese. .  
   
   
3. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA BIOENERGIA IN FINLANDIA  
 
Bolzano, 19 settembre 2007 - Scambio di esperienze e connessione con le regioni leader a livello mondiale nel settore delle bioenergie. Questa l´opportunità che hanno colto i delegati altoatesini, guidati dall´assessore provinciale all´ambiente ed energia, Michl Laimer, alla 3. Conferenza internazionale sulla bionergia svoltasi a Jyväskylä in Finlandia. Le fonti rinnovabili di energia, come è stato sottolineato, durante la conferenza costituiscono le vie da percorrere di fronte al prospettato venir meno delle riserve di petrolio, che potrebbero esaurirsi già entro i prossimi vent´anni, e per contenere le emissioni di anidride carbonica Co2 mai così consistenti come oggi. Se a livello europeo il fabbisogno energetico coperto con energie rinnovabili è di solo il 4 per cento con la prospettiva di portarlo al 20 per cento entro il 2020, in Alto Adige esso è di circa il 43 per cento e dovrebbe raggiungere il 75 per cento entro il 2020. La Commissione europea sugerisce in particolare l´impiego di biomasse soprattutto per il riscaldamento e l´approvigionamento energertico. In Alto Adige, come ha sottolineato l´ass. Laimer, già da tempo si punta in questa direzione: in provincia di Bolzano funzionano già 41 centrali di teleriscaldamento a biomassa che servono circa 7. 000 abitazioni e contribuiscono a fra risparmiare circa 43 milioni di litri di petrolio e 125. 000 tonnellate di anidride carbonica all´anno. Un aspetto su cui punta la Provvincia di Bolzano è quello del risparmio energetico: in questa direzione va il progetto Casaclima che avvalendosi in gran parte di energie rinnovabili contribuisce al risparmio energetico complessivo. .  
   
   
APERTE LE ISCRIZIONI PER PARTECIPARE A ROMA AL “RENEWABLE ENERGY 2007”  
 
Roma, 19 settembre 2007 - Il 15 novembre si svolgerà a Roma “Rer 2007” (Renewable Energy in Rome – Mettes matching event – Irc Technology Transfer Day), una giornata di intermediazione tecnologica organizzata per favorire l’incontro tra domanda e offerta di tecnologie e know-how innovativi nel settore delle energie rinnovabili. L’evento è organizzato nell’ambito del 20th World Energy Congress (Wec) che si terrà nei giorni 11-15 novembre 2007 presso la nuova Fiera di Roma e che rappresenta la più importante manifestazione internazionale in campo energetico. In questo contesto, i partner della rete Business to Europe (Bic Lazio, Cnr, Tor Vergata, Apre) e Sardegna Ricerche, saranno presenti nella sezione espositiva per dare l’opportunità ad aziende e centri di ricerca di promuovere, attraverso incontri b2b, le loro attività in campo energetico e di incontrare potenziali partner commerciali e tecnologici nazionali ed internazionali. I settori tecnologici su cui si concentrerà l’evento sono: solare termico e fotovoltaico; eolico; geotermico; idrogeno; idroelettrico; biogas, biomasse e bio-combustibili; sistemi energetici ibridi; conversione e stoccaggio dell’energia; uso razionale dell’energia; efficienza energetica in edilizia. Le imprese del settore interessate a partecipare gratuitamente all’evento devono iscriversi sul sito www. Lazioeuropa. It e manifestare il proprio interesse cliccando nell’apposito pulsante presente nella scheda on line del progetto (nella sezione Euro Info Centre/business cooperation/Fiere internazionali) entro il 30 settembre 2007. Per ulteriori informazioni telefonare all’Eic It 389 al numero 0697845023/79 od inviare una e-mail a Eicit389@biclazio. It. Attraverso la rete degli Euro Info Centre, la Commissione Europea intende fornire le informazioni e l’assistenza al fine di incoraggiare la nascita di relazioni e collaborazioni tra imprese in un contesto internazionale. Uno dei servizi messi a disposizione dall’Eic It 389, che Bic Lazio ospita presso i propri uffici, è proprio la “Business Cooperation”, con il quale viene fornito supporto alle Pmi nel posizionamento sul mercato europeo e nella ricerca di partner commerciali, tecnologici e finanziari in Europa, oltre che favorire i contatti con tutte le altre reti nazionali e comunitarie che sostengono le imprese. .  
   
   
SIGLATA CONVENZIONE TRA REGIONE BASILICATA, TOTAL E CNR PER ATTIVITÀ DI TOMOGRAFIA SISMICA A TEMPA ROSSA  
 
Potenza, 19 settembre 2007 - Nell´area del giacimento petrolifero di Tempa Rossa, presso la concessione Gorgoglione, saranno svolte attività di analisi della struttura interna della Terra basate sulla propagazione delle onde sismiche. E´ questo l´oggetto di una convenzione per attività di tomografia sismica passiva siglata questa sera dal Presidente della Regione, Vito De Filippo, dall´amministratore delegato per il settore esplorazione e produzione di Total Italia, Lionel Levha e dal direttore dell´Istituto di Metodologie per l´Analisi Ambientale del Cnr, Vincenzo Cuomo. La metodologia di sismica passiva è basata sulla registrazione della sismicità naturale di bassa magnitudo. L´acquisizione dei dati sarà garantita da una rete di ricettori distribuiti sulla zona che registrerà la microsismicità per un periodo di qualche mese. Le misure verranno poi trattate matematicamente, mediante un metodo detto "di inversione tomografica" ed interpretate in modo da ottenere una rappresentazione nello spazio dei parametri fisici del sottosuolo. Per favorire la partecipazione di ricercatori e studenti verranno istituite tre borse di studio in linea con quanto previsto dal "Patto per i Giovani" della Regione Basilicata. L´istituto di Metodologie per l´Analisi Ambientale del Cnr confronterà ed integrerà i dati del Progetto nell´ambito delle proprie azioni di ricerca nazionale con tecniche tomografiche di tipo elettromagnetico. Un Comitato Scientifico avrà il compito di coordinamento delle attività di ricerca e divulgazione. I risultati dello studio saranno disponibili per diversi utilizzi sia per la conoscenza delle strutture geologiche profonde, sia per il controllo e la tutela del territorio. Per il presidente De Filippo "la Regione con questo accordo, promosso dall´Ufficio Geologico del Dipartimento Ambiente, contribuisce ad un segmento importante della ricerca in collaborazione con soggetti qualificati come la Total ed il Cnr. Nell´ambito dell´animato dibattito sulle coltivazioni petrolifere -aggiunge De Filippo - la Regione ha interesse a qualificare le azioni e promuovere attività sostenibili". Secondo l´assessore all´Ambiente Vincenzo Santochirico "l´accordo è frutto di una buona cooperazione tra soggetti pubblici e privati ed è l´esempio di come innovazione e ricerca possono essere applicate all´ambiente". .  
   
   
SEMINARIO INTERNAZIONALE SULLO SMANTELLAMENTO DELLE CENTRALI NUCLEARI  
 
Saclay (Francia), 19 settembre 2007 - Dal 19 al 23 novembre si svolgerà un seminario internazionale sullo smantellamento delle centrali nucleari. Il seminario proporrà una panoramica dell´esperienza francese nell´ambito dello smantellamento delle centrali nucleari. Sono previste presentazioni di esperti e visite a siti attualmente in corso di smantellamento. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Enen-assoc. Org .  
   
   
ENERGIA PULITA, PERCHÈ CONVIENE RISCALDARSI CON IMPIANTI A PELLET DI LEGNO. GIOVEDÌ 20 CONVEGNO DAI BOSCHI DEL TERRITORIO UNA RISORSA A BASSO COSTO  
 
Genova, 19 Settembre 2007 - Promuovere la produzione e l´utilizzo del pellet negli impianti termici per aiutare l´ambiente e risparmiare. E´ il tema di un convegno organizzato da Are, l´Agenzia regionale per l´energia e dalla regione Liguria in programma giovedì 20 settembre, a Genova, nella Sala Camino di Palazzo Ducale. Ai lavori, che avranno inizio alle 9,30, parteciperanno l´assessore all´Ambiente Franco Zunino, i tecnici di Are, esperti e rappresentanti del Ministero dell´Ambiente. Questo nuovo combustibile per riscaldare le case in modo pulito, sicuro, efficiente ed economico arriva direttamente dai boschi. Il pellet è composto di legno vergine, non è trattato con corrosivi, colle e vernici, ma prodotto con la polvere ottenuta dalla sfibratura dei residui legnosi dopo la lavorazione e dalla manutenzione dei boschi. Un combustibile ecologico in piccoli cilindretti pressati, a basso costo e ad alto contenuto calorifico ed energetico. Vantaggi ambientali sul fronte delle emissioni e vantaggi economici. Basti pensare che con un chilo di pellet che costa dai 2 ai 2,5 centesimi si possono produrre fino a 5 kWh di energia. Un litro di gasolio che costa 1,10-1,20 euro ne produce al massimo 10, un litro di Gpl - costo da 0,50 a 0,65 euro- può arrivare a produrne 7,3. Stesso discorso col metano che costa 0,55/0,65 al metro cubo, pari a una produzione energetica di 10 kWh per ogni metro cubo. I moderni impianti alimentati a pellet permettono di sfruttare in modo efficiente l´energia accumulata in questo tipo di combustibile, sprecandone solo una piccola parte, con rendimenti che raggiungono il 90%. Il pellet può essere usato dalla piccola stufa alle grosse caldaie collegate all´impianto di riscaldamento dell´intera abitazione. Quest´ultime possono essere integrate con impianti solari termici. Per esempio, per alimentare una comune stufa a pellet possono essere utilizzati sacchi da 15 kg - costo medio 34 centesimi al kg. Ipotizzando sei ore di accensione al giorno il consumo sarà di un sacco ogni due giorni. Per sostenere la sostituzione o la nuova installazione di impianti con pellet per il riscaldamento di ambienti e la produzione di acqua calda la Regione Liguria ha recentemente messo a disposizione 600 mila euro di contributi. Il bando, aperto a soggetti pubblici e privati, scadrà il prossimo 5 ottobre. Con un altro bando, finanziato con 200 mila euro, la Regione Liguria prevede contributi alle imprese per la realizzazione di impianti di produzione di pellet. Impianti che dovranno utilizzare biomassa locale ed essere localizzati in una delle aree pilota individuate dal Piano Energetico e Ambientale Regionale (Valbormida, Val di Vara e Pollupice). Nel corso del convegno l´assessore Franco Zunino consegnerà a diversi comuni della Liguria gli European Energy Award. .  
   
   
CONVEGNO ANNUALE DELLA CIPRA “LE ALPI OLTRE KYOTO”, A SAINT-VINCENT RISPARMIO ENERGETICO PRODUZIONE ENERGETICA DA FONTI RINNOVABILI  
 
Aosta, 19 settembre 2007 – Da giovedì 20 a sabato 22 settembre prossimi, il Centro Congressi del Grand Hôtel Billia di Saint-vincent ospiterà la Conferenza annuale della Cipra-commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, organizzato con la collaborazione della Presidenza della Regione e dell’Assessorato delle Attività produttive e Politiche del Lavoro. Il Convegno 2007 sarà dedicato alle “Alpi oltre Kyoto” e affronterà il tema del risparmio energetico e della produzione energetica da fonti rinnovabili in una regione, quella alpina, che può diventare modello per le politiche di tutela del clima, portandosi avanti rispetto alle prescrizioni fissate dal Protocollo di Kyoto. I lavori della Conferenza saranno aperti giovedì 20, alle ore 18, dal Presidente della Regione, on. Luciano Caveri, dai Presidenti Cipra Internazionale, Dominik Siegrist, e Cipra Italia, Damiano Di Simine, e dal Segretario generale della Convenzione delle Alpi, Marco Onida. Il Convegno proseguirà poi venerdì 21 settembre, a partire dalle ore 9, con interventi di esperti provenienti da diversi paesi alpini per fare il punto sulla produzione di energia, prendendo in esame sia le produzioni energetiche radicate nel territorio alpino come l’idroelettrico, sia quelle in espansione come le biomasse e il solare o quelle finora poco sviluppate come l’eolico e la geotermia. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14. 30, saranno discusse le politiche volte a favorire il risparmio e la razionalizzazione dell’uso dell’energia in diversi paesi alpini, concludendo con una tavola rotonda prevista alle ore 16. 30, alla quale parteciperanno attori istituzionali in rappresentanza delle Regioni e del Governo, fra i quali l’Assessore alle Attività produttive e Politiche del Lavoro, Leonardo La Torre. I lavori di sabato 22, con apertura sempre alle ore 9, saranno dedicati alle buone pratiche con la presentazione di una serie di progetti all’avanguardia nel settore dell’efficienza energetica. .  
   
   
STUDENTI E LAVORATORI PIÙ LIBERI DI MUOVERSI IN EUROPA «TOSCANA ALL’AVANGUARDIA NELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE»  
 
 Firenze, 19 settembre 2007 - Mobili e competenti. Queste le caratteristiche di studenti e lavoratori che, in un prossimo futuro, si muoveranno liberamente nei nuovi orizzonti europei. Per rendere concreta questa possibilità e per ampliare le opportunità si studio, formazione e occupazione la Toscana, insieme ad altre Regioni europee, sta lavorando da tempo alla costruzione del sistema di lifelong learning e, in questo contesto, a un quadro condiviso di criteri e requisiti, nonché di un metodo omogeneo di certificazione dei risultati di apprendimento raggiunti. «La Toscana - spiega l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - insieme alle regioni del Galles, Vastra Gotaland, Renania e Catalogna sta lavorando per elaborare un progetto di validazione delle competenze. Questo lavoro porta così la Toscana, che con il Piemonte è all’avanguardia nella costruzione del sistema delle competenze, decisamente un passo più avanti di quanto non sia l’Italia nel conseguire questo indispensabile passaggio». E n’è parlato ieri nel corso del convegno promosso al palacongressi di Firenze da Regione, Commissione europea e Associazione Leonardo da Vinci nell’ambito del quale l’assessore Simoncini ha tenuto l’intervento introduttivo. L’assessore ha fatto il punto sulle novità che la Regione sta apprestandosi ad introdurre nel sistema della formazione, con un lavoro, ormai a compimento, di riordino delle agenzie formative e del sistema di accreditamento dei soggetti autorizzati a fare formazione. «La possibilità di muoversi liberamente oltre i confini del proprio paese, così come la possibilità di ospitare studenti di altri paesi, arricchisce non sono la qualità della formazione ma costituisce un importante fattore di crescita culturale, in un contesto di apprendimento lungo l’arco della vita. E’ per questo che, insieme alle altre regioni, ci stiamo muovendo per creare una cornice comune. Il progetto Esvac (schema europeo per la validazione delle competenze), coinvolgendo le istituzioni, punta proprio a questo, contribuendo così all’obiettivo del riconoscimento e della valorizzazione delle competenze e a una certificazione trasparente». .  
   
   
DA BIC LAZIO IL ´PREMIO TESI´ PER ATENEI REGIONALI  
 
Roma, 19 settembre 2007 - - Per l’annualità 2007, Bic Lazio promuove la Iii edizione del ‘Premio Tesi’, strumento del ‘Programma Università&impresa’, ideato per favorire la diffusione della cultura imprenditoriale nei contesti universitari. La partecipazione è riservata agli studenti di tutte le discipline delle Università pubbliche e private del Lazio, che hanno discusso o discuteranno, nel periodo compreso tra il 31 ottobre 2005 ed il 30 settembre 2007, la tesi relativa a corsi universitari, master post-lauream e dottorato di ricerca. I premi consisteranno in un contributo in denaro e nella fornitura di assistenza e servizi reali per l’eventuale realizzazione di impresa da parte dei candidati. Il Bando prevede l’assegnazione di premi indicativamente così distribuiti: 10 premi da 1. 500 euro a tesi di laurea triennale; 13 premi da 2. 000 euro a tesi di laurea magistrale (nuovo e vecchio ordinamento) e a tesi di master; 3 premi da 3. 000 euro a tesi di dottorato di ricerca. La documentazione richiesta deve essere inviata entro le ore 16,00 del giorno 10 ottobre 2007. .  
   
   
IL FINANCIAL TIMES CLASSIFICA TORINO CAMPUS DI ECCELLENZA PER LA FORMAZIONE MANAGERIALE DI ALTO LIVELLO  
 
 Torino, 18 settembre 2007 - La Escp-eap, presente in Europa con 5 campus Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino, l’unica sede italiana, anche quest’anno si distingue nel panorama nazionale ed europeo delle business school. Il 17 Settembre 2007 il Financial Times ha pubblicato il ranking dei Masters in Management: il rapporto annuale che valuta i migliori programmi pre-esperienza lavorativa. Il Master in Management/master Grande Ecole (articolato secondo il modello educativo francese delle Grande Ecoles*) della Escp-eap si classifica al quarto posto, consolidandosi ai vertici europei. Come da precedenti edizioni, continua il predominio del modello educativo francese: sei le scuole d’oltralpe nelle prime otto posizioni. Escp-eap, più antica Grande Ecole fondata dalla camera di Commercio di Parigi, è l’unica presente in classifica con un proprio campus in Italia, a Torino. Escp-eap eccelle nella categoria di Top salaries in Finance e in Consultancy. Ma non solo. Escp-eap si distingue anche per il “Career Rank”, la speciale classifica che esamina la “rapidità di carriera” e per il “Placement”: il 93% degli studenti è assunto entro tre mesi dal termine del master, dato rafforzato dalla percentuale piena (100%) ottenuta sul parametro “Company Internship”: ogni anno gli studenti Mim/mge hanno la certezza di ottenere uno stage presso aziende di tutta Europa, dato rilevante sul mercato del lavoro attuale in Italia. Negli anni, la Escp-eap ha instaurato una forte presenza in Italia, così come nel resto d’Europa. Quest’anno in particolare è cresciuto sensibilmente il numero degli studenti provenienti da tutta Italia. Dei 150 posti disponibili in tutta Europa, sono 69 gli studenti selezionati dal campus di Torino, sulle oltre 300 richieste di partecipazione. Il quarto anno accademico del campus di Torino è partito lunedì 17 settembre. E’ composto da 43 iscritti al percorso per l’ottenimento della Laurea Magistrale in Economia, e 8 che concluderanno il terzo anno presso il campus italiano per l’ottenimento della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Il Master In Management/grande Ecole Programme - Il Mim/mge, Master in Management/grande Ecole programme, è un programma di formazione manageriale che si svolge in classi multinazionali, in tre anni, in tre lingue diverse: quelle dei tre Paesi in cui lo studente sceglie di svolgere il programma, fra i 5 campus Escp-eap di Torino, Parigi, Londra, Madrid e Berlino. E’ un master dedicato a studenti universitari che abbiano terminato almeno il secondo anno di qualsiasi facoltà o laureati di I livello in Ingegneria. Oltre al titolo di Master, permette di ottenere fino a 3 titoli di Laurea europei, a seconda della provenienza dei precedenti studi: la Laurea Magistrale italiana in Economia Aziendale o in Ingegneria Gestionale e, a seconda del percorso estero prescelto, i diplomi stranieri Diplôme Grande Ecole, Diplom-kaufmann/frau, European Msc in Management e Master en Administración y Dirección de Empresas. Il successo del Mim/mge è dato in particolare dal livello di salario percepito, criterio che più pesa (20%) sulla valutazione totale del Financial Times e dalla valutazione degli Alumni delle varie business school (sono 27. 000 gli ex allievi della Escp-eap nel mondo). A tre anni di distanza dal termine del programma, gli ex-allievi del Mim/mge sono fra i titolari di master con gli stipendi medi (misurati sui diversi settori di impiego) più alti d’Europa: circa 52. 000 euro all’anno, specialmente cospicui nei settori finanza, consulenza e industria Escp-eap è presente nelle valutazioni degli ex allievi nelle sottocategorie del Financial Times ranking per: best in international business, best in finance, best in marketing. Tali risultati sono resi possibili, oltre che dalle caratteristiche individuali dei singoli e dall’eccellenza didattica, dall’immagine d’eccellenza della scuola nel contesto internazionale. .  
   
   
L´UE FESTEGGIA IL VENTESIMO ANNIVERSARIO DEL PROTOCOLLO DI MONTREAL SULLA PROTEZIONE DELLA FASCIA DI OZONO  
 
Bruxelles, 19 settembre 2007 - Questa settimana l´Ue e la comunità internazionale festeggeranno il ventesimo anniversario del Protocollo di Montreal, il cui obiettivo è il ripristino e la tutela della fascia protettiva di ozono della Terra. Le manifestazioni, che si svolgeranno a Montreal, metteranno in evidenza le conquiste del trattato, con il quale si è convenuto di eliminare gradualmente il 95% delle sostanze dannose per l´ozono (Ods) e che è generalmente considerato il trattato ambientale internazionale che ha riscontrato maggior successo. Dal divieto dei clorofluorocarburi (Cfc) contenuti nelle bombolette spray e nei frigoriferi alla graduale riduzione degli idroclorofluorocarburi (Hcfc) e del pesticida metil bromide, l´Ue e gli Stati membri hanno contribuito in maniera essenziale al successo del Protocollo di Montreal. L´ue è andata oltre i requisiti minimi e si è fatta promotrice dello sviluppo di tecnologie innovative per sostituire le sostanze dannose per l´ozono con alternative più sicure e meno nocive per la salute umana e per l´ecosistema. Malgrado tali risultati confortanti, secondo gli scienziati il ripristino della fascia di ozono non avverrà prima del 2060-2075, e il recupero dello strato di ozono dipende in larga misura sia dal rispetto degli accordi stipulati, sia dalla capacità di affrontare nuove sfide. «L´approccio efficace e coeso adottato dalla comunità internazionale per combattere l´assottigliamento dell´ozono dimostra i risultati che si possono ottenere quando c´è la volontà di affrontare i problemi ambientali», ha affermato il commissario europeo per l´Ambiente Stavros Dimas. «Grazie a flessibilità e dinamismo negli ultimi 20 anni il Protocollo di Montreal ha dato prova della sua efficacia e ha offerto contributi significativi alla lotta contro il cambiamento climatico. Sono fiducioso che continuerà a evolversi per essere all´altezza delle sfide future. Tuttavia, è importante che la comunità internazionale rinnovi i propri sforzi per rispettare le date di eliminazione degli Hcfc, garantendo nel contempo la loro sostituzione con alternative non nocive per l´ozono e il clima. L´ue ha già compiuto un grande passo avanti in tale direzione e offrirà il proprio sostegno a chiunque voglia seguire il suo esempio», ha aggiunto il commissario. La conferenza in Canada fungerà da forum per i firmatari del Protocollo, che dovranno affrontare molte nuove sfide, tra cui la necessità di diminuire il numero di aree per le quali il Protocollo non considera le sostanze dannose per l´ozono. Dovranno inoltre individuare soluzioni per impedire il rilascio di tali sostanze rimaste nelle apparecchiature e negli edifici esistenti, nonché per porre fine al commercio illegale di sostanze vietate che danneggiano l´ozono. Oltre a risolvere tali questioni, la comunità internazionale dovrà garantire che il rispetto degli impegni già assunti continui a essere prioritario e che vengano rafforzati i legami con altri accordi ambientali vigenti a livello internazionale, ad esempio in materia di cambiamento climatico, inquinanti organici persistenti, rifiuti, prodotti chimici e protezione delle piante. Per maggiori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/environment/ozone/index. Htm .  
   
   
WORKSHOP SULLE SINERGIE NELL´AMBITO DEI PROGRAMMI DI SCREENING CHIMICO A LIVELLO GLOBALE  
 
 Bruxelles (Belgio), 19 settembre 2007 - Il 1° ottobre si terrà a un workshop sulle sinergie nell´ambito di programmi di screening chimico a livello globale. Il workshop è organizzato congiuntamente dalla rete di eccellenza Cascade finanziata dall´Ue e dall´agenzia per la protezione ambientale (Epa). Lo scopo dell´iniziativa è rafforzare la partecipazione ai programmi di screening a livello globale. Tra i punti all´ordine del giorno emergono i seguenti: concetti di base del programma Toxcast e del progetto relativo allo screening molecolare; modalità della partecipazione europea al progetto relativo allo screening molecolare; sinergie possibili derivanti dalla collaborazione a livello mondiale nell´ambito dello screening chimico; pubblicazione e utilizzo migliore dei risultati; collaborazione tra Cascade e l´agenzia statunitense Epa. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cascadenet. Org .  
   
   
FORESTE: A SCUOLA D´´AMBIENTE CON LE GUARDIE FORESTALI ENTRO IL 10 OTTOBRE LE DOMANDE DELLE SCUOLE INTERESSATE  
 
Trieste, 19 settembre 2007 - Anche quest´anno la Regione Friuli Venezia Giulia organizza il concorso di didattica ambientale per le singole classi del secondo ciclo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Ogni classe può chiedere un intervento formativo da tenersi in aula e l´accompagnamento in uscite sul territorio, entrambi guidati da personale specializzato della direzione centrale Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna della Regione, compilando la domanda di partecipazione (disponibile, con tutte le informazioni, sul sito www. Regione. Fvg. It) da presentare entro il prossimo 10 ottobre. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di informare sui diversi aspetti che caratterizzano le aree naturali protette del Friuli Venezia Giulia, approfondendo nei più giovani l´osservazione e la conoscenza delle caratteristiche ambientali, fisiche e biologiche del territorio regionale. L´intervento in aula e le escursioni nelle più belle aree tutelate intendono così offrire agli studenti, che dovranno essere i cittadini responsabili di domani, un contributo di tipo culturale e formativo, riconoscendo al mondo della scuola il ruolo di protagonista principale della formazione in campo ambientale. Il progetto di didattica ambientale della Regione può contare su di un crescente successo, che si traduce in un´appassionata partecipazione al concorso che ogni anno propone alle scolaresche ed agli insegnanti un tema da sviluppare con autonome capacità espressive: basti pensare che in pochissimi anni i partecipanti sono passati dai 600 studenti e 50 insegnanti della prima edizione ai 3. 800 studenti e quasi 400 insegnanti dell´ultima. Quest´anno il tema del concorso sarà "Di fiore in fiore - alla scoperta del meraviglioso mondo delle piante" e con questa scelta si intende stimolare la creatività dei ragazzi che, attraverso la produzione degli elaborati, sono motivati a riflettere sull´importanza delle aree protette, sul riconoscimento delle piante e le loro relazioni con le altre specie, sia animali che vegetali, con le quali condividono il proprio habitat. Dal Parco delle Dolomiti friulane a quello delle Prealpi Giulie, senza dimenticare le tante riserve naturali e le altre aree tutelate, anche per l´anno scolastico 2007-2008 gli studenti del Friuli Venezia Giulia, con l´ausilio delle guardie forestali e degli esperti faunisti della Regione, potranno quindi imparare a conoscere ed a rispettare le bellezze di un ecosistema unico e spesso sorprendente. .  
   
   
AMBIENTE: A CARLO AZEGLIO CIAMPI IL PREMIO INTERNAZIONALE PER L’AMBIENTE “SAN FRANCESCO - CANTICO DELLE CREATURE”  
 
Assisi, 19 settembre 2007 – Oggi Padre Vincenzo Coli del Sacro Convento di Assisi ed il Professor Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, Presidente dell’Accademia delle Scienze, consegneranno il Premio Internazionale per l’Ambiente “San Francesco - Cantico delle Creature”. Il Premio nasce da un accordo tra il Centro Francescano di Studi Ambientali di Roma, l’Accademia Nazionale delle Scienze ed il Sacro Convento di Assisi e, diviso in tre categorie, vuole essere un solenne riconoscimento attribuito a persone e/o istituzioni che si sono distinte nello studio e nella promozione e regolazione dei rapporti tra umanità, ambiente, natura, sviluppo sostenibile. Quest’anno il Premio sarà consegnato al Presidente Emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per il suo efficace contributo alla costruzione di un nuovo umanesimo ambientale, all’Istituto “Bioversity International”, istituto internazionale che tutela, studia e conserva a fini di miglioramento genetico l’agrobiodiversità e al Prof. Niu Wen-yuan del Ministero per la Scienza e la Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, che è stato uno dei promotori dell’ “Agenda Cinese 21”. Il Premio, rappresentato dalla scultura realizzata dal Maestro Mario Ceroli, raffigura il globo terrestre sormontato dai raggi solari che riportano il profilo di San Francesco dall’affresco di Giotto. L’appuntamento di Assisi rientra nell’ambito della manifestazione “Fratello Sole, Madre Terra”, dedicata all’ambiente, una giornata in cui personalità accademiche, del mondo della politica, dell’informazione, dell’arte e dello spettacolo, si incontrano per promuovere una cultura ecologica, che si rivolge a tutti gli uomini perché “crescano” in sintonia con l’ambiente che li circonda. Come ha ricordato anche il Santo Padre nell’Angelus di domenica scorsa, è necessario infatti intensificare la cooperazione tra i popoli per promuovere il bene comune, lo sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente. Negli ultimi 20 anni la comunità internazionale, attraverso la Convenzione di Rio De Janeiro, i Protocolli di Montreal prima e di Kyoto poi, ha cercato per questo di trovare soluzioni per ridurre l’impatto ambientale anche di origine antropica. Alla consegna del Premio seguirà il Convegno Internazionale “Clima e Società: cambiamenti interconnessi”, organizzato dall’Accademia Nazionale delle Scienze in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Al convegno, moderato da Paola Saluzzi, interverranno le maggiori personalità nazionali ed internazionali del mondo scientifico, accademico, politico e dell’informazione e si focalizzerà sullo sviluppo sostenibile, i cambiamenti climatici e fonti di energia alternative. Al dibattito parteciperanno, tra gli altri, il Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Simone Mori, Direttore Affari Regolamentari e Corporate Strategy dell’Enel, Vincenzo Ferrara del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Gianni Silvestrini dell’Associazione Kyoto Club, Giampiero Maracchi dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Roberto Passino, Presidente di Co. V. R. I. , Giuseppe Scarascia Mugnozza, Cnr, Marco Palazzetti, Responsabile Ricerca & Sviluppo della L. Palazzetti. Gli interventi di M. S. Swaminathan, World Food Prize, ed Enrico Porceddu, delle Accademie Nazionali dei Lincei e delle Scienze, concluderanno il dibattito. “Occorre – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio - una grande alleanza per contrastare i cambiamenti climatici in atto e per affrontare i problemi ambientali che essi pongono. Bisogna agire e farlo subito. È nostro compito da un lato intervenire per ridurre velocemente le emissioni di gas serra, ma anche lavorare per prepararci all’adattamento, che non significa rassegnarsi, ma agire per prevenire i danni provocati dal mutamento climatico. Proprio le misure di adattamento sono state al centro della prima Conferenza sui cambiamenti climatici, che ha riunito il mondo della scienza, della politica, del sindacato, delle associazioni e tutti coloro che possono contribuire a dare risposte concrete all’emergenza climatica che il nostro Pianeta sta vivendo. Ognuno di noi, ciascuno per la propria parte, deve contribuire ad affrontare la questione ambientale, che è fondamentale per il futuro dell’uomo come testimoniano anche i numerosi appelli pronunciati dal Sommo Pontefice per la difesa del nostro Pianeta”. “Più treno, a salvaguardia del clima e della qualità della vita”. Mauro Moretti, ad di Ferrovie dello Stato, concorda con le parole del Ministro e con l’appello lanciato domenica scorsa dal Santo Padre per una grande alleanza in difesa dell’ambiente e del clima. “Le Ferrovie dello Stato sono impegnate a fare la loro parte, con un Piano Industriale che punta decisamente allo sviluppo del sistema ferroviario, la modalità di trasporto a minor impatto ambientale e dai minori costi esterni. Con quasi 9 miliardi di euro di investimenti, in cinque anni, per l’acquisto di nuovi treni, con il completamento nel 2009 della rete ad Alta Velocità, con la riduzione dei costi operativi consentiti da sistemi di sicurezza che ci pongono già oggi all’avanguardia in Europa e nel mondo, contiamo di incrementare il numero di viaggiatori fino al 40% nei grandi nodi urbani. Considerato che in Italia un viaggiatore in treno produce il 76% di gas serra in meno rispetto all’auto, gli effetti positivi sull’ambiente potranno essere davvero consistenti. ” La manifestazione “Fratello Sole, Madre Terra” terminerà poi con uno spettacolo televisivo – che andrà in onda sabato 22 settembre alle ore 9. 30 su Rai 1 – che vuole portare all’attenzione del grande pubblico attraverso la musica, la danza e la recitazione i temi affrontati nel corso della giornata e a cui parteciperanno Luca Carboni, Lina Sastri e gli Stadio. .  
   
   
“GRINZANETERRITORIO – ASTI 2007” CONVEGNO DEDICATO ALL’ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO  
 
 Asti, 19 settembre 2007 - Riparte “Grinzaneterritorio”, il ciclo di incontri inaugurati nel 1999 ad Asti con l’obiettivo di approfondire temi e problematiche riguardanti il territorio. La nuova serie di approfondimenti annuali si concentra sul territorio astigiano: il rispetto e la tutela del paesaggio saranno i temi del primo dei convegni in programma, previsto venerdì 21 settembre alle ore 10 ad Asti, nella Sala Convegni della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (Piazza Medici, 8). Esperti di problematiche ambientali, scrittori e docenti universitari si confronteranno su tematiche quali le condizioni del paesaggio e quelle urbanistiche, i programmi di pianificazione territoriale, le compatibilità e le incompatibilità tra struttura del paesaggio e interventi urbanistici, i criteri progettuali per un’architettura a basso impatto ambientale. A introdurre l’incontro l’architetto Giovanni Bo. Interverranno Vanni Cornero, giornalista della Stampa e autore di pubblicazioni sul comparto agroalimentare, Cesare Emanuel, docente di Geografia Economica alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, Raffaele Nigro, scrittore di saggi e romanzi, Lorenzo Strona, esperto di comunicazione d’impresa e no-profit, Massimo Venturi Ferriolo, professore ordinario di Estetica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. A condurre il convegno il giornalista Orlando Perera. Il paesaggio non è soltanto l’insieme dei tratti descrittivi del territorio, ma anche degli aspetti e dei valori identificativi di un’area territoriale e della comunità che vi risiede. La tutela e la valorizzazione di questi aspetti sono fondamentali per riappropriarsi della propria identità e recuperare così le radici culturali e storiche alla base del sentimento di appartenenza. Uno dei paesaggi più tipici è quello dell’astigiano, contrassegnato da vigneti, noccioleti e cascinali inseriti in un contesto collinare unico. Il mondo della viticoltura rappresenta un modello di sviluppo del territorio, ma anche una dimensione dalle valenze diverse: da quella socio-economica a quella antropologica e culturale. Conoscere le componenti di questa realtà significa individuare i fattori strutturali funzionali a un progetto di sviluppo nelle sue possibili dinamiche. Il convegno “Grinzaneterritorio – Asti 2007” è organizzato dal Premio Grinzane Cavour e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, in collaborazione con la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Asti. Si svolge nell’ambito del programma Douja d’Or, la manifestazione dedicata al vino e all’eccellenza enogastronomica dell’astigiano, ricca di mostre, eventi e incontri. .  
   
   
INCENDI: L´ABRUZZO TRA LE REGIONI BENEFICIARIE  
 
 Pescara, 19 settembre 2007 - L´abruzzo beneficerà delle iniziative del Governo nazionale per fonteggiare lo stato di emergenza nelle regioni colpite dagli incendi. Lo ha precisato l´assessore alla Protezione civile, Tommaso Ginoble, annunciando che a "breve verrà pubblicata un´ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri che conterrà le disposizioni urgenti e che queste riguarderanno anche la nostra regione". Ginoble, dunque, smentisce le notizie di stampa secondo le quali l´Abruzzo sarebbe stato escluso dall´elenco delle regioni beneficiarie, con ordinanza n. 3606 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2007, stigmatizzandole come "una cattiva informazione che non può che suscitare perplessità, considerati gli enormi sforzi, le risorse umane e strumentali che sono state messe in campo per fronteggiare i disastrosi eventi che hanno colpito la nostra regione". Perciò aggiunge che è "doveroso correggere quanto riportato dalla stampa e rassicurare i cittadini abruzzesi, ed in particolare quelli del capoluogo, su quanto la Regione ha fatto e sta facendo sulla problematica". "La Regione Abruzzo - dichiara ancora l´Assessore - già dopo i primi incendi di luglio, in considerazione dell´aumento delle temperature, le conseguenze della siccità ed un peggioramento dello scenario della pericolosità, ha richiesto lo Stato di emergenza che è stato tempestivamente dichiarato con Decreto del 27 luglio 2007 dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Né si può parlare di ritardo o intempestività degli organi competenti - prosegue Ginoble - in quanto l´ordinanza in questione è stata frutto di approfondite discussioni ed intese con il Dipartimento per migliorare ed in parte modificare l´originale impianto della ordinanza n. 3606, in particolare per quanto riguarda i soggetti che attueranno tutte le iniziative per superare l´emergenza. Mi preme ribadire - conclude l´Assessore - che la sicurezza del territorio e della società regionale è tra le priorità di questo Governo regionale, e che tutto quanto è stato fatto fino ad oggi è stato finalizzato a questo obiettivo e proseguiremo in tal senso". .  
   
   
TERZA CONFERENZA SULL´´AMIANTO E SITI INQUINATI  
 
Trieste, 19 settembre 2007 - Avrà luogo a Monfalcone, lunedì prossimo (24 settembre) la terza Conferenza regionale sull´amianto. L´incontro sarà ospitato, a partire dalle 9. 00 del mattino, nel Teatro Comunale e sarà l´occasione per trarre un primo bilancio dell´applicazione in Friuli Venezia Giulia della legge regionale 22/2001. La Conferenza servirà quindi a fare il punto su quanto è stato fatto e quanto ancora resta da fare in una regione che ha avuto l´incidenza di tumore per amianto più elevata d´Italia, ma si è data gli strumenti per affrontare un problema che, specie per quanto riguarda le province di Gorizia e Trieste, riguarda centinaia di persone e le loro famiglie. Per agevolare la partecipazione alla Conferenza a Trieste sarà a disposizione un pullman, che partirà da piazza Oberdan alle 8. 15 per rientrare alle 14. 30 (le prenotazioni vanno effettuate presso l´Associazione esposti amianto della città). I contenuti della conferenza sono stati riassunti oggi da Umberto Laureni, presidente dell´attuale Commissione regionale amianto, giunta a conclusione del suo mandato, che ha ricordato come la Regione stia finanziando, attraverso la legge 22/01, tutti i progetti di ricerca che le strutture sanitarie stanno portando avanti. Laureni ha anticipato le nuove opportunità offerte dal registro esposti, che d´ora in poi consentirà agli iscritti di accedere gratuitamente agli esami clinici e all´iscrizione nella tessera sanitaria dello status di esposto all´amianto, due risultati che di per sè pongono la Regione tra le prime in Italia nell´attività di sostegno ai cittadini esposti all´amianto. Il "sistema amianto" è complesso e sconta qualche criticità, ha sottolineato Laureni, ma consente oggi di parlare della situazione con maggiore tranquillità anche se non mancano i problemi ed i siti inquinati. Laureni ha denunciato a proposito la situazione del greto del torrente Cellina. Dalla diga di Faedis sino a dove esso imbocca la valle, per circa sei chilometri, ha detto, ci sono discariche di manufatti con amianto presenti da una quarantina d´anni almeno, che apparentemente coincidono con gli ammassi di cemento-amianto che ogni tanto si trovano sul Carso ma che hanno un´incidenza più elevata perché in piena d´acqua il torrente li trascina a valle. Due sono i Comuni interessati dal problema e di questi il primo, Maniago, ha perlomeno ricoperto i cumuli di amianto con del nylon per ridurre il rischio di dispersioni, mentre Montereale Valcellina "continua a convivere con l´amianto derivante dalla lavorazione di una fabbrica che faceva guarnizioni di motori senza aver preso al momento alcun provvedimento". L´altro problema è lo smaltimento dei rifiuti con amianto, fatto un tempo in Veneto (che oggi non li accetta più) e che oggi ha come meta Roma, le Marche o, più di frequente, l´Austria e la Germania. In questo quadro, si sta predisponendo a Porcia una discarica, che accoglierà i rifiuti di cemento-amianto. In undici anni, ha detto Laureni, sono state correttamente rimosse poco meno di 50 mila tonnellate di amianto e questo vuol dire che il sistema, per quanto riguarda la rimozione, ha funzionato, perché chi ha rimosso (ditte con personale autorizzato) e chi ha controllato la rimozione (Aziende sanitarie) era abilitato a farlo. Sono state fatte in questo modo, dal 1994 ad oggi, più di 15 mila rimozioni di amianto (dalla raffineria alla tettoia di un cortile). La formazione dei 1. 111 operai e responsabili di cantiere oggi abilitati alla rimozione dell´asbesto è stata fatta in questi anni dalla Regione, che già nel ´96 aveva definito un sistema di finanziamento in conto capitale per sostenere gli enti pubblici intenzionati a rimuovere l´amianto dalle strutture di loro pertinenza. Sino a due anni fa (con il 2006 queste competenze sono passate alle Province) la Regione aveva stanziato circa 6 milioni di euro per la rimozione dell´amianto dalle strutture pubbliche. Altri finanziamenti sono stati indirizzati a rimuoverlo dalle case private e in questo si è distinta la Provincia di Gorizia, che sta avviando delle convenzioni con le ditte di bonifica, mentre San Canzian d´Isonzo sta rimborsando i cittadini che se ne liberano in maniera regolare. .  
   
   
BONIFICA MAR PICCOLO: LOSAPPIO PRECISA  
 
Bari, 19 Settembre 2007 - In ordine alle vicende dei 26 milioni di euro relativi alla bonifica del Mar Piccolo di Taranto l’Assessore Regionale all’Ecologia, Michele Losappio, precisa quanto segue: “Il Commissario Delegato all’emergenza ambientale ha formalmente richiesto al Ministero dell’Ambiente, con note ufficiali e con dichiarazioni a verbale nelle Conferenze dei Servizi di utilizzare tali fondi per la bonifica dell’area Iard ex Belleli di Taranto, alla luce delle perplessità manifestate dagli Enti Locali sul progetto originario relativo all’area del mar piccolo. “Va ricordato che i fondi Fas non sono sotto la gestione del Commissario o della Regione, bensì sotto quella diretta del Ministero dell’Ambiente cui spetta la titolarità della gestione e l’onere della richiesta di proroga a quello dello Sviluppo Economico. “Il Ministero- conclude Losappio- non ha mai risposto alle ripetute sollecitazioni della Puglia. “Sono pertanto prive di fondamento le polemiche dei Consiglieri dell’opposizione circa una presunta quanto inesistente trascuratezza da parte della Regione. ” .