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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Gennaio 2008
IL 7°PQ A UN ANNO DAL LANCIO: RIVOLUZIONARIO ED EFFICACE, AFFERMA POTOCNIK  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2008 - Il Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Unione europea, dopo il primo dei sette anni di attività previsti, è una «sorta di programma di transizione», che sta portando la comunità europea della ricerca nella direzione dei nuovi strumenti introdotti l´anno scorso, ha dichiarato Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, in un´intervista rilasciata al Notiziario Cordis. Molti dei nuovi strumenti hanno esternalizzato la gestione dei progetti di ricerca, affidando la responsabilità di gestire alcuni capitoli di bilancio del 7°Pq saldamente nelle mani di organismi esterni alla Commissione europea. Il commissario auspica che per il prossimo programma quadro, l´8°Pq, si compiano ulteriori progressi in questa direzione. Il Consiglio europeo della ricerca (Cer), istituito nel 2007, finanzia la ricerca di «frontiera», basandosi sull´eccellenza come unico criterio di finanziamento. «Il Cer è la principale rivoluzione del 7°Pq. In futuro sarà il vero e proprio elemento distintivo del Ser [Spazio europeo della ricerca]. Sono pronto a sottoscrivere questa affermazione in qualsiasi momento», ha affermato Potocnik. Il primo invito a presentare proposte del Cer ha avuto grande successo. In realtà, si potrebbe affermare che ha ottenuto un´accoglienza fin troppo favorevole, poiché le adesioni sono state altissime. Il successo del primo invito a presentare proposte è stato estremamente importante e ha inviato un «messaggio serio» sul futuro del Cer, sostiene il commissario. Le iniziative tecnologiche congiunte (Itc) sono state un´altra importante innovazione. Questi «partenariati pubblico-privato», definiti in tal modo dal commissario per sottolineare che l´iniziativa proviene dal settore privato, affrontano alcune delle principali sfide con cui è confrontata l´Europa, oltre a occuparsi di ambiti dotati di un enorme potenziale per il futuro: celle a combustibile e tecnologia dell´idrogeno, nanoelettronica, trasporto aereo rispettoso dell´ambiente, informatica integrata e medicine innovative. Queste iniziative a lungo termine sono solo all´inizio, ma il commissario afferma di avere già ottenuto un riscontro molto positivo dagli esponenti del mondo imprenditoriale. «Questi strumenti stanno colmando una delle lacune del Ser? Oggi la risposta è già sì», dichiara. «In tutta onestà, quando si sostengono queste proposte, non si sa esattamente quanto rivoluzionarie siano, ma, quando le si vede in azione, ci si rende effettivamente conto della loro efficacia», ha affermato il commissario Potocnik. Entrambi gli strumenti, insieme all´articolo 169, che consente alla Comunità di partecipare a programmi avviati da vari Stati membri dell´Ue, hanno trasferito la responsabilità di gestione dalla direzione generale Ricerca della Commissione ad agenzie o imprese esterne. «Stanno creando piattaforme nell´ambito del programma quadro. Penso che questa sia la strada giusta da seguire: aumentare la necessità e i motivi di finanziamento e al tempo stesso rendere meno gravose le domande sulla nostra capacità di gestire efficientemente tali risorse», afferma il commissario. Potocnik auspica che in questo modo sarà possibile consentire al personale della Dg Ricerca di adottare un «approccio di tipo più ministeriale». Anche se tra il 2007 e il 2013 i finanziamenti a favore dei progetti di ricerca, in termini nominali, raddoppieranno, è già stato stabilito che il numero di persone che si occuperanno della gestione del programma nell´ambito della Dg Ricerca resterà invariato. Nel frattempo la gestione sarà affidata «a un gruppo di esperti, che se ne occuperanno in maniera più lineare e rapida. È questo l´orientamento logico e corretto da seguire», ritiene Potocnik. Riguardo al bilancio dell´8°Pq, il commissario si limita ad affermare che dovrebbe essere più cospicuo di quanto non sia ora. Riferendosi esclusivamente a una parte dell´attuale programma quadro, il Cer, afferma: «Se il Cer funziona bene, datemi una buona ragione per non raddoppiare il bilancio. » L´insieme di nuovi strumenti e di progetti di ricerca cooperativa affidabili sembrano avere avuto successo tra i ricercatori. «Mi è stato riferito che nessuno si lamenta», ride il commissario, secondo il quale esiste tuttavia un margine di miglioramento. Il lancio è stato solo il primo passo e d´ora in poi dobbiamo attenderci progressi costanti», afferma. Un settore suscettibile di miglioramenti è la partecipazione dei nuovi Stati membri dell´Ue al 7°Pq. Quando i ricercatori di questi paesi presentano domanda di finanziamento, hanno probabilità pari o superiori che venga accolta rispetto ai loro colleghi dei vecchi Stati membri. Tuttavia, il problema è il numero di domande provenienti dai nuovi Stati membri, che può essere riconducibile a una mancanza di reti e connessioni. I punti di contatto nazionali di questi paesi devono guardare all´esterno e l´uno all´altro, non solo all´interno, afferma il commissario. Al tempo stesso, la Commissione deve altresì potenziare la sua campagna di sensibilizzazione nei nuovi Stati membri. Sembra che il problema della partecipazione delle piccole e medie imprese (Pmi), un´altra area che destava preoccupazione in passato, sia stato risolto nel 7°Pq. Nonostante l´opposizione del commissario a questa misura, per le Pmi è stato fissato un obiettivo di partecipazione del 15% (Janez Potocnik non crede negli obiettivi, poiché ritiene che i cambiamenti vadano incoraggiati con gli incentivi). Dai dati iniziali emerge che la partecipazione è stata superiore alle aspettative e ha raggiunto il 20%, anche se, prima di confermare queste cifre, la Commissione dovrà verificare se tutte le imprese che si sono definite Pmi rispondono effettivamente ai criteri stabiliti dalla definizione ufficiale. L´introduzione di un fondo di garanzia e gli sforzi volti a semplificare il programma hanno probabilmente cambiato la situazione. «Quando si lavora a un programma quadro, si può ripetere la parola "semplificare" dieci volte al giorno, ma si avrà la certezza che il programma sia stato effettivamente semplificato solo quando lo si vedrà in azione», afferma il commissario. «Il sistema è molto complesso. Si introducono elementi che hanno effetti sia positivi che negativi e occorre valutare tutti i pro e i contro. Non è una situazione dai contorni netti. » Forse il maggiore successo del commissario Potocnik è essere riuscito a svolgere un´opera di sensibilizzazione sull´importanza della ricerca. Da uomo modesto qual è, è riluttante a utilizzare egli stesso la parola «successo» per descrivere questo traguardo, ma ora l´importanza della ricerca è stata ampiamente riconosciuta nelle varie aree politiche. Il commissario definisce questa situazione affermando che ora la ricerca è stata collocata «nel contesto generale». «Questa consapevolezza permette di realizzare cambiamenti che altrimenti sarebbero praticamente impossibili», afferma, citando come esempio i progressi necessari per attuare appieno lo Spazio europeo della ricerca. Questo ampio riconoscimento dell´importanza della ricerca si estende al Collegio dei commissari, afferma Potocnik. Ultimamente sono stati fissati molti obiettivi di portata comunitaria, in particolare nei settori dell´energia e dell´ambiente, e hanno tutti una solida base scientifica, dichiara. Alcuni resoconti dei media hanno recentemente criticato gli obiettivi Ue in materia di biocombustibili, affermando che avranno un effetto negativo sull´ambiente, i prezzi dei generi alimentari e la disponibilità idrica. Le proposte sull´energia della Commissione, che sono state pubblicate il 23 gennaio, sono una revisione di proposte precedenti, da cui si evince che la Commissione ha tenuto conto dei nuovi studi svolti sui biocarburanti. Questo non significa che i biocombustibili non hanno futuro. Il commissario afferma chiaramente che hanno un potenziale indiscutibile e che i biocarburanti di terza generazione sono già in fase di realizzazione scientifica. «Assisteremo a nuove realtà e a nuove informazioni ogni giorno. L´importante è adottare un approccio che ci obblighi a rivedere la nostra strategia», aggiunge. A un anno dal lancio del 7°Pq, il riesame dei progressi e dei risultati raggiunti finora dimostra che il bilancio è assolutamente positivo e, pertanto, a questo punto non è necessario adottare alcun cambiamento strategico. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/commission_barroso/potocnik/ http://cordis. Europa. Eu/fp7 .  
   
   
ENTI LOCALI, L’EUROPA È SEMPRE PIÙ VICINA IL PORE – VALORE LOCALE E LA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA UNITE PER POTENZIARE LE CAPACITÀ PROGETTUALI DI REGIONI ED ENTI LOCALI E FORNIRE INFORMAZIONI SULLE OPPORTUNITÀ EUROPEE  
 
Roma, 29 gennaio 2008 – Ieri presso il Dipartimento Affari regionali e Autonomie locali il P. O. R. E. - Valore Locale e la Commissione europea-Rappresentanza in Italia hanno firmato un protocollo d’intenti che impegna entrambi a potenziare le capacità progettuali delle Autonomie territoriali e a informarle sulle politiche europee che più direttamente le riguardano, con particolare attenzione ai programmi che comportano un finanziamento dell’Unione Europea. Il protocollo è stato sottoscritto da Paolo Zocchi, Coordinatore del P. O. R. E - Valore Locale e da Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Commissione europea -Rappresentanza in Italia. " La firma del protocollo rappresenta un ulteriore passo in avanti – afferma Paolo Zocchi – per orientare le autonomie locali italiane verso un’Europa più semplice " . " Rafforzare il legame fra istituzioni europee e autorità locali - ha aggiunto Pier Virgilio Dastoli - è indispensabile per costruire un´Europa più vicina ai cittadini e per accrescere i vantaggi che l´Italia trae dall´appartenenza all´Unione europea. La Rappresentanza è impegnata attivamente al perseguimento di questi obiettivi". Il protocollo nasce infatti dall’esigenza di fornire un supporto maggiore a coloro che operano all’interno dei governi locali, che vedono accrescere il loro ruolo in un contesto europeo sempre più ampio, e rafforzare azioni di informazione e di comunicazione mirate al potenziamento delle Autonomie territoriali. Presso il Pore- Valore Locale (struttura del Dipartimento degli Affari regionali) è già attivo il contact center (06/67794422 - valrisponde@governo. It), un servizio ideato per accogliere le esigenze di sviluppo delle Autonomie locali e supportarle nella realizzazione di azioni strategiche nazionali ed internazionali, con un particolare riguardo alle fonti di finanziamento comunitario. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROMUOVE LA RICERCA NELLE PMI  
 
Valenzano (Ba), 29 gennaio 2008 – Oggi la Giornata Informativa dell’Arti per illustrare le opportunità e le misure specifiche per le Piccole e Medie Imprese nell’ambito delle iniziative del 7° Programma Quadro In Europa operano 23 milioni di imprese, la quasi totalità delle quali (99%) costituita da Pmi che producono i 2/3 del Pil continentale. A tale riguardo, la Commissione Europea intende sostenere le Pmi dotate di alte capacità di ricerca ma carenti o prive di strutture di ricerca e/o laboratori, affinché diventino attori principali dello sviluppo economico europeo: ha quindi dato vita ad alcune azioni di supporto che consentono alle imprese di esternalizzare le attività di R&s e lo sviluppo di nuove tecnologie e di acquisire le competenze necessarie per aumentare le proprie competitività. Le azioni messe in campo dal 7°Pq, pertanto, mirano proprio ad incentivare le attività di ricerca delle Pmi e di Associazioni di Pmi e la successiva valorizzazione dei risultati attraverso cospicui finanziamenti – 1,3 Miliardi di Euro nell’arco dei sette anni di vigenza del programma quadro (2007-2013) –; si tratta di un’azione di supporto fortemente indicativa della rilevanza che la Commissione attribuisce alla promozione dei programmi di ricerca misti (pubblici e privati) e transnazionali (collaborazioni con paesi appartenenti all’Ue e non), al fine di favorire l’acquisizione di know-how tecnologico e colmare il divario esistente tra ricerca e produzione innovativa. Su questi argomenti verterà la giornata informativa del 29 gennaio (dalle ore 9. 45 alle 16. 00) presso la sede dell’Arti a Valenzano; l’obiettivo dell’incontro è illustrare agli imprenditori pugliesi l’azione “Ricerca a vantaggio delle Pmi”, una delle sette misure finanziate dal programma specifico “Capacità” del 7° Programma Quadro Comunitario della Ricerca. La giornata è organizzata dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, nell’ambito delle iniziative già attivate dell’Agenzia per incentivare la partecipazione pugliese al 7°Pq. Alla giornata prenderanno parte: Nicola De Bartolomeo, Presidente di Confindustria Puglia, che introdurrà i lavori; Gianfranco Viesti, Presidente dell’Arti, che illustrerà il ruolo svolto dall’Agenzia nel favorire il processo di innovazione delle Pmi pugliesi; Antonio Loredan, Funzionario della Dg Ricerca della Commissione Europea, che presenterà il nuovo bando in scadenza il prossimo 11 aprile e le principali novità per le Pmi introdotte con il 7°Pq; Annalisa Ceccarelli, funzionaria dell’Apre, che relazionerà sui risultati del primo bando da poco chiuso. La mattina si concluderà con le testimonianze di alcuni rappresentanti delle aziende che hanno partecipato con successo ai precedenti bandi sulle misure specifiche per le Pmi; in particolare, illustreranno le loro esperienze Piero Larizza della Masmec srl di Modugno (Ba), Palmiro Poltronieri, della Biotecgen srl di Novoli (Le), Pietro Lecce della Jonica Impianti di Lizzano (Ta) e Federico Baruzzi del Cnr-ispa di Bari. La sessione pomeridiana sarà dedicata agli incontri bilaterali nei quali Antonio Loredan e Annalisa Ceccarelli forniranno, a chi ne farà richiesta, indicazioni sulle modalità di partecipazione ai progetti e valutazioni di singole idee progettuali che potrebbero partecipare al bando in scadenza. La partecipazione alla giornata è gratuita, ma soggetta a iscrizione on-line sul sito www. Arti. Puglia. It. .  
   
   
SESTO EUROPEAN BUSINESS SUMMIT, BELGIO  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2008 - Il 21 e 22 febbraio a Bruxelles (Belgio) si terrà la sesta edizione dello European Business Summit (Ebs). Nel vertice di quest´anno, dal titolo «Greening the Economy: new Energy for Business», si discuterà di come l´Europa possa trasformare la «sfida del carbonio» in una opportunità commerciale, dando nuovo vigore alla crescita e all´occupazione. Il vertice avrà anche l´obiettivo di agevolare incontri diretti tra leader del mondo imprenditoriale e politico, organizzazioni non governative (Ong), media e personalità accademiche di numerosi paesi, per condividere visioni e soluzioni in materia di cambiamento climatico, energia e (eco-)innovazione. Il «Networking Village» fornirà inoltre a società innovative, governi e organizzazioni con un interesse negli affari e negli investimenti Ue, l´opportunità di presentare se stessi o i rispettivi prodotti, di costruire nuove reti, di attrarre investitori e di esercitare un´influenza visibile sull´attività decisionale nell´Ue. Per maggiori informazioni, consultare: http://www. Ebsummit. Eu/index. Html?page=0 .  
   
   
PUGLIA: PROGRAMMA OPERATIVO 2007-2013 COFINANZIATO DAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2008 -  Il 20 novembre 2007 la Commissione europea ha approvato un programma operativo per la Puglia relativo al periodo 2007-2013. Il programma operativo rientra nella cornice definita per l´obiettivo Convergenza e ha una dotazione finanziaria complessiva di circa € 5,2 miliardi. Il contributo comunitario tramite il Fesr ammonta a € 2,6 miliardi. La politica di coesione in Puglia per il periodo 2007-2013 è intesa essenzialmente a promuovere la piena convergenza della regione in termini di crescita e occupazione, assicurando nel contempo la sostenibilità. Il programma operativo regionale per la Puglia, cofinanziato dal Fesr, ha tre obiettivi: rafforzare i fattori di attrattività del territorio, migliorando l´accessibilità, garantendo servizi di qualità e salvaguardando le potenzialità ambientali. Ciò si realizzerà tramite un modello di sviluppo sostenibile basato su una maggiore efficienza nel consumo energetico e un aumento significativo della produzione di energie rinnovabili; promuovere l´innovazione, l´imprenditoria e lo sviluppo dell´economia della conoscenza anche attraverso la valorizzazione del lavoro competente e dei distretti produttivi; realizzare condizioni migliori di occupabilità, di coesione e inclusione sociale. Questi obiettivi del programma Fesr verranno portati avanti di conserva con un certo numero di obiettivi macrotrasversali che rivestono un´importanza fondamentale per la Puglia. Questi interessano ciascuna grande linea d´intervento: sviluppo sostenibile; pari opportunità; dimensione territoriale dello sviluppo. Gli impatti previsti del programma Puglia, uno dei più grandi programmi del Fesr in Italia, sono i seguenti: un tasso di crescita del Pil tra 2,4 e 3,1% (variazione percentuale media annua in termini reali); un tasso di crescita dell´occupazione del 48,6 - 50%; una riduzione dei gas a effetto serra, in particolare il Co2, stimata a circa 6,5% a seguito di un miglioramento dei trasporti pubblici, ponendo l´accento sui trasporti su rotaia con conseguente riduzione dell´utilizzo di autoveicoli. A ciò contribuirà anche un costante aumento della produzione di energie rinnovabili; sono stati fissati obiettivi operativi in termini di modalità di trasporto sostenibili, raccolta differenziata dei rifiuti, quota di energia ricavata da fonti energetiche rinnovabili, turismo in bassa stagione e spesa pubblico-privata per ricerca e sviluppo (R&s), tutti obiettivi che consentono un follow up più strategico del programma (al di là della mera dimensione finanziaria). Il programma operativo del Fesr per la Puglia si articola in 8 priorità: Priorità 1: "Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell´innovazione per la competitività" In linea con la strategia di Lisbona, l´obiettivo principale consiste nell´accrescere il contributo che la ricerca e l´innovazione e la società dell´informazione recano alla competitività regionale ribadendo la stretta correlazione tra i saperi e la capacità della produzione regionale di affrontare efficacemente le sfide dei mercati globali. Se si vogliono accrescere gli attuali livelli di innovazione regionale è necessario in particolare un approccio basato sulla diffusione delle conoscenze tra le imprese e nel sistema economico nel suo complesso. Un´attenzione specifica verrà consacrata alle attività di sostegno dello sviluppo dei servizi nel campo digitale avanzato, in particolare per quanto concerne le Pmi e I servizi pubblici innovativi destinati alle imprese e agli abitanti della regione. Priorità 2: "Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo" In linea con gli orientamenti di Goteborg questa priorità intende promuovere l´uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali garantendo la sostenibilità ambientale e adeguati livelli di servizi ambientali per il pubblico e le imprese. Un´attenzione particolare sarà riservata alle azioni volte a ottimizzare un ciclo integrato delle risorse idriche e dei residui, nonché alla prevenzione dell´erosione dei terreni e ai rischi naturali e tecnologici. Il programma contribuirà a migliorare l´efficienza energetica e ad accrescere la quantità di energia prodotta a partire da fonti rinnovabili al fine di ridurre in modo significativo le emissioni di Co2 nell´atmosfera. Priorità 3: "Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l´attrattività territoriale" Il principale obiettivo di questa priorità è la garanzia del benessere e della sicurezza degli abitanti della regione e, in generale, il miglioramento delle condizioni che ne condizionano lo sviluppo. Le priorità regionali verranno perciò focalizzate su a) il rafforzamento dell´infrastruttura sociale e sanitaria e il miglioramento dell´accessibilità ai sevizi nelle aree urbane e in altre aree; b )il potenziamento dei servizi di cura per le persone e le famiglie; c) la promozione dell´imprenditorialità nei settori sociale e sanitario: si riserverà un´attenzione specifica al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di legalità in cui si trovano ad agire gli abitanti della regione e le imprese. Priorità 4: "Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l´attrattività e lo sviluppo" L´obiettivo principale di questa priorità è di attirare un maggior numero di turisti. Ciò avverrà integrando le politiche ambientali e culturali e l´industria turistica. Questa priorità si concentrerà su progetti innovativi volti ad accrescere la competitività regionale indirizzando gli operatori turistici su prodotti e nicchie di mercato a grande valore aggiunto; l´obiettivo è di attirare un numero maggiore di turisti stranieri nella regione e di incoraggiare il turismo in bassa stagione. Si farà attenzione a promuovere un´immagine integrata della Puglia in termini di ospitalità e di qualità dei servizi offerti. Incoraggiando nuove forme di turismo la strategia regionale promuoverà in particolare l´ambiente, l´ecosistema e la biodiversità. Il punto di partenza sarà costituito dal Parco nazionale del Gargano e da diverse altre aree protette. Priorità 5: "Reti e collegamenti per la mobilità" Quasi tutti gli interventi previsti in questo ambito riguardano il rafforzamento di forme sostenibili di trasporto (ferroviario e marittimo). Il programma intende migliorare la mobilità regionale e in particolare a) creare un sistema di trasporto pubblico regionale integrato in termini di reti, servizi e tariffe; b) sviluppare reti di trasporto locale e urbano che siano sostenibili e accessibili; c) creare una piattaforma logistica regionale integrata e multifunzionale in grado di rafforzare la situazione degli imprenditori nella regione, attraendo anche investimenti nazionali e stranieri e creando servizi accessibili per il traffico commerciale nel Mediterraneo. Priorità 6: "Competitività dei sistemi produttivi e occupazione" Questa priorità sosterrà la trasformazione strutturale dell´industria regionale. Si incoraggerà il riposizionamento competitivo di settori tradizionali particolarmente esposti alla concorrenza dei paesi di recente industrializzazione, incoraggiando la creazione di imprese e il consolidamento delle imprese che producono prodotti specializzati ad alto valore aggiunto. La strategia regionale intende creare le condizioni atte a valorizzare la localizzazione e a integrare le strategie del sistema produttivo per penetrare nei mercati internazionali. In ciò rientra anche il potenziamento delle reti e delle strategie legate alla catena di produzione. Nell´ambito di questa priorità si concederanno aiuti su base selettiva, dando assistenza a progetti di sostenibilità ambientale e facilitando l´accesso al credito e al capitale di rischio da parte delle Pmi. Priorità 7: “Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani" Quest´asse prioritario sosterrà iniziative volte a valorizzare le risorse storiche, culturali e ambientali delle città e delle aree urbane della Puglia che sono a rischio di abbandono. Sono previsti due tipi di interventi: a) piani integrati caratterizzati da iniziative finalizzate alla sostenibilità ambientale e al miglioramento dell´ambiente e che si prefiggono, in particolare, di contenere l´espansione degli agglomerati urbani. Questo intervento è mirato a agglomerati di medie dimensioni e/o a agglomerati più grandi che presentano problemi d´ordine fisico, sociale e/o economico; b) piani di sviluppo integrato concepiti per i piccoli centri e volti a migliorare le reti infrastrutturali (come i trasporti, le reti ecologiche miranti a ricostituire il legame con l´ambiente naturale e culturale), nonché la riqualificazione dei siti industriali abbandonati e di altre aree. Priorità 8: “Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci" Lo sviluppo di una regione è legato in gran parte al ruolo svolto dall´amministrazione pubblica. Obiettivo di questa priorità è accrescere la capacità delle amministrazioni coinvolte nella programmazione e nella gestione dei finanziamenti del Fesr e incrementare la partecipazione degli attori socioeconomici. Si riserverà un´attenzione particolare alle iniziative volte a sostenere la partecipazione di diversi tipi di attori pubblico-privati nell´attuazione e nella valutazione dei programmi operativi e anche nelle attività di informazione e di pubblicazione in merito ai programmi. Internet: http://www. Europuglia. It/ .  
   
   
CONFERENZA SULLO SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE NELLA SCIENZA E NELLA RICERCA  
 
Liberec, 29 gennaio 2008 - Il 13 e il 14 maggio si terrà a Liberec (Repubblica ceca) una conferenza sullo sviluppo delle risorse umane nella scienza e nella ricerca. Lo sviluppo delle risorse umane nel campo della scienza e della ricerca è una delle condizioni di base per raggiungere gli obiettivi della strategia di Lisbona. Lo scopo del workshop è creare una piattaforma internazionale per lo scambio di know-how e di esperienze nel settore dello sviluppo delle risorse umane nella scienza e nella ricerca. La partecipazione è aperta ai manager, a chi lavora nel campo della scienza e della ricerca, agli specialisti del settore dell´istruzione, agli accademici nonché agli studenti che si occupano di sviluppo e gestione delle risorse umane nella scienza e nella ricerca. Le aree tematiche del seminario sono le seguenti: risorse umane nelle imprese innovative; risorse umane nel campo accademico e della ricerca; sviluppo delle risorse umane nel contesto dello sviluppo regionale; cooperazione internazionale nel campo dello sviluppo delle risorse umane nella scienza e nella ricerca. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Transcen. Cz/sympozium .  
   
   
CONFERENZA SULL´OTTICA QUANTISTICA  
 
Obergurgl, 29 gennaio 2008 - Dal 24 febbraio al 1° marzo si terrà ad Obergurgl (Austria) una conferenza sull´ottica quantistica organizzata dalla Fondazione europea della scienza. La conferenza, intitolata «Quantum Optics: From Photons and Atoms to Molecules and Solid State Systems», ha lo scopo di riunire scienziati di varie discipline per studiare e discutere le somiglianze e le sinergie fra le varie realizzazioni dei sistemi ottici quantistici, nonché identificare le nuove tendenze e le possibili applicazioni. La conferenza non sarà soltanto un´occasione per esporre i risultati ottenuti, ma anche un luogo dove stringere collaborazioni. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esf. Org/conferences/08252 .  
   
   
UNICREDIT GROUP: BANK AUSTRIA PERFEZIONA L’ACQUISIZIONE DI UNA QUOTA DI CONTROLLO DI UKRSOTSBANK  
 
Milano, 29 gennaio 2008 - Unicredit annuncia che Bank Austria Creditanstalt Ag (“Ba-ca”), responsabile nell’ambito del Gruppo Unicredit per le attività bancarie nell’Europa Centro-orientale, ha oggi perfezionato l’acquisizione di una partecipazione pari al 94,2% del capitale sociale di Cjsc Ukrsotsbank (“Usb”) da un gruppo di venditori rappresentato da Eastone, società di consulenza e investimenti internazionale. Il prezzo corrisposto da Bank Austria è pari a €1. 525 milioni (pari a circa Us$2. 211 milioni al cambio corrente) e include, pro-quota, l’aumento di capitale già sottoscritto dai venditori nel luglio 2007. Il prezzo finale prevede inoltre un aggiustamento post-closing sulla base del net asset value di Usb al momento del perfezionamento della transazione. Con l’acquisizione di Ukrsotsbank, il gruppo rafforza la propria rete in Ucraina, fra le economie a più elevato tasso di crescita nell’Europa Centro-orientale, dove il Gruppo già opera con il marchio Unicredit Bank. Unicredit e Bank Austria si sono avvalse di Credit Suisse e Unicredit Markets & Investment Banking in qualità di advisor finanziari e di Allen&overy come advisor legale. .  
   
   
TRA I GRUPPI BPM E CRÉDIT MUTUEL DEFINITO IL CALENDARIO DEI LAVORI  
 
Milano, 29 gennaio 2008 - Si é tenuto l’incontro programmato delle Direzioni del gruppo Crédit Mutuel – Cic e del Gruppo Bpm che ha avuto l’obiettivo di definire gli ambiti e i contenuti fondamentali di collaborazione industriale nel quadro del documento di partnership strategica approvato dagli Organi deliberanti dei due Gruppi. Sono state definite le intese preliminari e il calendario dei successivi approfondimenti tecnici allo scopo di addivenire entro il mese di giugno alla predisposizione di un progetto complessivo da sottoporre all’esame e all’approvazione dei rispettivi Consigli. .  
   
   
CREDITO ALL´ARTIGIANATO, 150 MLN PER 1.350 IMPRESE PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO COMITATO TECNICO, PROCEDURE PIU´ VELOCI  
 
 Milano, 29 gennaio 2008 - Approvate 1. 350 domande di imprese artigiane per investimenti complessivi superiori a 150 milioni di euro, e finanziamenti dalle banche convenzionate per 135. 376. 000 euro, con un impiego di risorse regionali di 10. 645. 610 euro. In queste cifre sta l´esito della prima riunione del nuovo Comitato Tecnico regionale per il Credito dell´Artigianato, l´organo di valutazione presieduto dal consigliere regionale Giancarlo Serafini e composto dagli esperti delle quattro associazioni artigiane di categoria firmatarie dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro (Confartigianato, Cna, C. A. S. A. E C. L. A. A. I. ), dalla direzione generale Artigianato della Regione e dagli esperti di Finlombarda Spa, la società finanziaria regionale che ha sostituito Artigiancassa nella gestione del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all´artigianato. Entra dunque a pieno regime l´applicazione della legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 "Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia", voluta dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore all´Artigianato Domenico Zambetti, per favorire nuovi strumenti agevolativi a sostegno delle imprese artigiane lombarde. Il nuovo Comitato regionale si riunirà periodicamente per assicurare con tempestività questo sostegno, grazie ad una lungimirante collaborazione tra il mondo bancario, associazioni di categoria e Regione Lombardia, che in tal senso rafforza le sue politiche per lo sviluppo e svolge un ruolo di primo piano come decisore politico. Queste azioni andranno a vantaggio dell´intero e variegato settore delle imprese artigiane. In particolare vi è anche la nuova possibilità di micro-credito per le ditte a dimensione individuale o familiare, grazie agli accordi stipulati con i Confidi artigiani territoriali. Si potranno così agevolare investimenti da un minimo di 10. 000 euro ad un massimo di 500. 000 euro ed erogare contributi grazie ad una copertura finanziaria pubblica che permetterà di far funzionare la nuova procedura ´a sportello´: con una semplice richiesta ai normali sportelli bancari, cioè, le aziende potranno pianificare al meglio gli investimenti, senza essere vincolate a presentare domande a scadenze prestabilite. "Questi interventi pensati specificamente per gli artigiani lombardi - afferma l´assessore Zambetti - si inseriscono tra le politiche regionali per la competitività nel settore e, in particolare, favoriranno le fasi di passaggio generazionale, nodo cruciale per il futuro delle nostre imprese artigiane". "Con la gestione del Fondo da parte di Finlombarda - ha aggiunto Marco Nicolai, direttore Generale di Finlombarda Spa - verrà inoltre assicurata alle imprese artigiane continuità nell´erogazione delle agevolazioni e la chiusura delle numerose pratiche in essere ne è un segnale tangibile". .  
   
   
AUSTRIA, ERSTE BANK VENDE ANGLO ROMANIAN BANK  
 
Vienna, 29 gennaio 2008 - Il gruppo americano Capital Research and Management ha ridotto di più del 5 per cento la propria quota di partecipazione alla banca austriaca Erste Bank. Lo comunica l´Ice, riprendendo le intenzioni di Erste anche per il mercato bancario romeno. Erste Bank sta progettando la cessione della Anglo Romanian Bank, facente parte dal 2000 della controllata romena Banca Comerciala Romana (Bcr). .  
   
   
BANCA GENERALI, RACCOLTA NETTA A DICEMBRE: €37 MILIONI RACCOLTA NETTA TOTALE NEL 2007: €1.561 MILIONI TOTALE MASSE IN GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2007: €24,5 MILIARDI  
 
Milano, 29 gennaio 2008 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di dicembre 2007 è stata pari a €37 milioni, di cui €9 milioni di Banca Generali, €26 milioni di Banca Bsi Italia e €2 milioni di Simgenia. Nell’anno 2007 la raccolta netta totale del gruppo Banca Generali ha raggiunto €1. 561 milioni, di cui €411 milioni di Banca Generali, €835 milioni di Banca Bsi Italia e €315 milioni di Simgenia. La raccolta amministrata è stata pari a €87 milioni a dicembre, testimoniando, in un momento di mercato particolarmente difficile, l’efficacia della piattaforma bancaria, in grado di trattenere e anche far crescere gli asset. La nuova produzione assicurativa è stata di €62 milioni in dicembre e di €435 milioni nell’intero 2007. Il risparmio gestito ha registrato uscite per €96 milioni a dicembre e €156 milioni nel 2007, concentrate negli ultimi mesi dell’anno e riconducibili, da un lato, alle turbolenze sui mercati finanziari, e dall’altro, al riposizionamento della clientela sulla nuova gamma di prodotti di diritto lussemburghese (Sicav e fondi di fondi), adeguati alla direttiva Mifid, che saranno lanciati a febbraio. In attesa del lancio di questi prodotti parte delle Gpf sono state disinvestite verso prodotti di liquidità. "Nonostante l’elevata volatilità che ha caratterizzato i mercati finanziari nella seconda metà del 2007, le reti del Gruppo Banca Generali hanno dimostrato una notevole capacità di mantenere e far crescere le masse in gestione. Questo anche grazie al nostro modello di business che consente alla clientela di diversificare l’asset allocation sulla base del proprio profilo di rischio", ha dichiarato l´amministratore delegato Giorgio Girelli. "Va inoltre evidenziato che nel 2007 la raccolta del Gruppo su base mensile è stata sempre di segno positivo, indicatore del fatto che Banca Generali può crescere in qualsiasi contesto di mercato. " Al 31 dicembre 2007 il totale delle masse in gestione (Aum) del gruppo Banca Generali ha raggiunto €24,5 miliardi, di cui il 69,4% rappresentato da risparmio gestito e assicurativo, in crescita del 3,4% rispetto a €23,7 miliardi a fine dicembre 2006. .  
   
   
PRECISAZIONI GRUPPO TOTI SU GEMINA  
 
Milano, 29 gennaio 2008 - Con riferimento all’articolo comparso il 25 Gennaio 2008 sul giornale Finanza e Mercati dal titolo “Gemina, i Toti preparano uno swap per l’uscita”, a firma Sibilla Di Renzo, il Gruppo Toti smentisce nel modo più categorico le notizie in esso riportate che sono prive di qualsiasi fondamento. Il Gruppo Toti ricorda che ha sottoscritto l’intero pro quota del recente aumento di capitale di Gemina e considera il proprio investimento strategico. Quanto ai rapporti con gli altri soci di Gemina essi sono improntati a stima, cordialità e soddisfazione. .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO GENNAIO 2008  
 
Asta di fine mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 31/01/2008 Durata gg. 182
Prezzo medio ponderato 98,118
Ritenuta fiscale 12,5% 0,23525
Arrotondamento -0,00325
Prezzo netto d´aggiudicazione 98,35
Rendimento semplice netto 3,32
Rendimento composto netto 3,35
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 98,55
Rendimento semplice (minimo) 2,91
Rendimento composto netto (minimo) 2,93
Fonte Assiom
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COMMERCIO ESTERO - ASSOCAMERESTERO, NONOSTANTE LA BATTUTA D’ARRESTO DELL’ULTIMO MESE 2007 L’ANNO SI CHIUDE POSITIVAMENTE PER L’EXPORT ITALIANO CHE CRESCE SUI MERCATI EXTRA UE A RITMI PIU’ INTENSI DEGLI ALTRI COMPETITOR EUROPEI  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - Si consolida la posizione italiana nei Paesi Extra-ue, sebbene diminuisca, seppur di poco, la velocità di crescita delle esportazioni italiane (+10,5%) rispetto al risultato conseguito nel 2006 (+11,9 sull’anno precedente). Intanto continua a ridursi il disavanzo della bilancia commerciale italiana verso i Paesi extra-Ue (da 19 a 15 miliardi di euro circa), che nel 2007 hanno acquistato made in Italy per un valore di oltre 143 miliardi di euro. “Si tratta di un segnale che potrebbe destare qualche preoccupazione” commenta Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero “e che ci invita a seguire con attenzione i dati dei prossimi mesi. Se, per ora, scontiamo il clima di incertezza legato soprattutto all’andamento dell’economia statunitense diffusosi a cavallo d’anno sui mercati internazionali, è da tenere ben presente che il nostro consolidamento, soprattutto per la meccanica e l’elettronica, parte da lontano e va letto in un’ottica di medio periodo”. Negli ultimi sette anni, infatti, le esportazioni italiane si sono incrementate annualmente ad un tasso medio pari al 7,8%, superiore alla media europea (6,3%) e più che doppio rispetto a quello della Francia (3,6%) e del Regno Unito (3,7%), nonché simile a quello della Germania (8,5%). È nei primi 11 mesi del 2007 che si sono registrati i risultati migliori: l’Italia è cresciuta del 12,1% rispetto allo stesso periodo del 2006 mentre la variazione dell’Ue-27 è addirittura negativa (-3,6%); rimane consistente il gap anche con i principali competitor nei primi undici mesi del 2007: Germania (+5,1%), Francia (3,6%) e Regno Unito (1,3%). Meccanica ed elettronica hanno fatto registrare, dal 2000 al 2007, un incremento medio annuo, pari all’8,7% ed al 7,6%, che ha portato l’export complessivo di settore ad una crescita che, nell’intero periodo, è stata rispettivamente del 95% e del 79,3%. Confermano il processo di consolidamento in atto anche i saldi dei due settori leader dell’export italiano nel 2007: l’elettronica ha progressivamente ridotto, dal 2005, il proprio deficit fino a trasformarlo in un avanzo pari ad 1,4 miliardi di euro, mentre per le imprese della meccanica il fatturato estero si incrementa di oltre 3 miliardi. .  
   
   
CC UNGHERESE: IL PRESIDENTE STRICCA INCONTRA IL MINISTRO PER LO SVILUPPO TERRITORIALE E PER LE MUNICIPALITÀ, GORDON BAJNAI  
 
Budapest, 29 gennaio 2008 - Il 21 gennaio si è svolto il Business Lunch organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria in collaborazione con la Camera di Commercio e dell’Industria Tedesco – Ungherese e con la Commissione Permanente delle Camere Bilaterali Europee. L’ospite d’onore è stato il Ministro per lo Sviluppo Territoriale e per le Municipalità, Gordon Bajnai, che ha tenuto un discorso dal titolo: ”I progetti e le misure relative all’impiego dei sostegni comunitari, e gli indirizzi dello sviluppo strategico dell’economia ungherese”. Il ministro Bajnai ha sottolineato l’importanza della riforma dell’istruzione, sia teorica che pratica, per porre le basi di una rinnovata economia che possa garantire all’Ungheria di essere più competitiva in Europa. „Nel nostro paese esistono ancora grandi differenze territoriali, l’attività economica si concentra nella capitale, gran parte del Pil viene prodotto a Budapest. Bisogna riformare la politica economica rendendo più efficace il sistema per raggiungere gli standard europei. Il proggetto nazionale di sviluppo del governo prevede la modernizzazione dell’infrastruttura, l’ottimizzazione della distribuzione dei fondi europei”. – ha dichiarato il ministro Gordon Bajnai. I fondi europei stanziati dall’Unione Europea ammontano a 25,3 miliardi di euro, che si dividono per il 65% in fondi di coesione e per il 35% in fondi strutturali. Il progetto nazionale di sviluppo ha prodotto i seguenti risultati per il 2007: 1, 41000 proposte di progetto per 1600 miliardi di Huf ; 2, 20000 progetti sono stati sovvenzionati per la cifra di 717 miliardi di Huf; 3, 19000 progetti a contratto per 563 miliardi di Huf. Il ministro Bajnai ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le università provinciali nei progetti di sviluppo territoriale ed infrastrutturale, per realizzizzare nuovi business park, investimenti nell’alta tecnologia, cominciando ad organizzare convegni non solo a Budapest ma nelle principali città ungheresi: Győr, Miskolc, Debrecen, Pécs e Szeged. .  
   
   
L’1 FEBBRAIO, A TREVISO, SEMINARIO SULLE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO IN BULGARIA. DELEGAZIONE DEL GOVERNO BULGARO INCONTRA L’ASSESSORE GAVA DELLA REGIONE VENETO.  
 
 Padova, 29 febbraio 2008 - Le opportunità di investimento in Bulgaria e i programmi per l’utilizzo dei fondi strutturali dell’Unione Europea saranno al centro di un seminario destinato agli imprenditori del Veneto, in programma a Treviso, presso la Sala Marton della Provincia, il prossimo 1 febbraio con inizio alle ore 15,30. Al seminario interverranno importanti esponenti del governo bulgaro: tra gli altri, il Vice Ministro dell’Economia e dell’Energia, Anna Ianeva;l’ambasciatore di Bulgaria in Italia, Atanas Mladenov; il Consigliere e responsabile per l’Italia della Direzione “Europa Ii” del Ministero degli Esteri, Vassil Petkov; il Direttore del Ministero dell’Economia per l’Europa, Anna Lazarova; In mattinata, la delegazione bulgara - presenti anche il Presidente di Informest, Bolla, il Console Onorario De Faveri, il segretario generale di Itaca, Baggio, e il Responsabile del Progetto “Sviluppo della cooperazione istituzionale ed economica tra il Sistema Regione del Veneto e la Bulgaria” di Informest, Gianfranco Perali – incontrerà a Palazzo Balbi, a Venezia, l’Assessore alle Politiche dell’Economia, dello Sviluppo, della Ricerca e dell’Innovazione e Politiche Istituzionali, Gava. L’iniziativa fa seguito alla missione economico istituzionale della Regione del Veneto svoltasi lo scorso novembre. La Giunta della Regione Veneto, infatti, nell’ambito del progetto di definizione di un modello di intervento in aree territoriali strategiche per il sistema veneto ha dato incarico a Informest, l’Agenzia per lo Sviluppo e la Cooperazione internazionale, in collaborazione con Itaca, l’Associazione per lo sviluppo e la cultura d’impresa, di sviluppare un’attività propedeutica all’apertura – a Sofia- di un desk dedicato alle imprese venete in Bulgaria. Il programma del seminario prevede, alle 15,30, dopo gli interventi degli esponenti del governo bulgaro e i saluti dello stesso Assessore Gava, del Sindaco di Treviso, Gobbo, del Presidente della Provincia, Muraro e del Presidente della Camera di Commercio Tessari, le relazioni del Presidente della Camera di Commercio Bulgara, Bojidar Bojinov; di Marco Montecchi, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Bulgaria; di Stanimir Barzasky Direttore della Agenzia bulgara per la Promozione delle Piccole e Medie Imprese; di Valentina Alexandrova, Direttore dei servizi legali dell’Agenzia per gli Investimenti e di Jorjeta Rafailova, Esperto del Dipartimento Architettura del Comune di Sofia. .  
   
   
POLITICA FISCALE REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 29 gennaio 2008 -In merito alle richieste dei sindacati confederali piemontesi, riguardo una revisione della politica fiscale regionale, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e il vicepresidente con delega alle Politiche tributarie, Paolo Peveraro, si dichiarano disponibili ad affrontare il tema: “Siamo pronti a discutere, nell’ambito della discussione sul patto per il 2009, una rimodulazione in senso progressivo dell’aliquota regionale Irpef che – concordiamo – è un provvedimento importante per riportare a una maggiore equità la distribuzione del peso tributario sui cittadini piemontesi. Siamo anche d’accordo sul fatto che su questo tema sarà fondamentale il confronto con il prossimo governo. Per quel che ci riguarda, infatti, l’applicazione del federalismo fiscale ci permetterebbe di intervenire in maniera più consistente”. “Su tutto ciò concordiamo – sottolineano Bresso e Peveraro – ma riteniamo ingeneroso trascurare l’effetto positivo della cancellazione della quota regionale applicata dal primo gennaio per tutti i reddito fino a 15mila euro. Questa scelta rappresenta certamente un sollievo per molti pensionati e tanti giovani con contratti atipici. Con questa e altre scelte del passato e quelle che siamo pronti a fare nell’immediato futuro abbiamo dimostrato e intendiamo dimostrare che il centrosinistra piemontese è in grado di abbassare le tasse e i costi per i cittadini, senza tagliare servizi. A differenza di quanto fece il centrodestra che portò per tutti i piemontesi l’addizionale Irpef al massimo consentito dalla legge e introdusse i ticket sui farmaci”. .  
   
   
ILLY A ASSEMBLEA UNINDUSTRIA PORDENONE  
 
Pordenone, 29 gennaio 2008 - "Una nuova classe dirigente?": una domanda che è stata anche tema dell´assemblea dell´Unione degli Industriali di Pordenone svoltasi ieri nel Teatro Comunale alla presenza del presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. Ai lavori è intervenuto anche il presidente della Regione, Riccardo Illy, presenti anche numerosi altri esponenti della Giunta e del Consiglio regionali. Un´assemblea che se da un lato ha visto la fine del mandato di presidente di Cinzia Palazzetti e l´ingresso del nuovo presidente Maurizio Cini, dall´altro ha costituito un´approfondita analisi dei problemi economici e sociali non solo del territorio, ma del Paese nel suo complesso, in una visione globale delle cause che frenano un vero sviluppo e dei possibili rimedi, con la richiesta di un´assunzione di responsabilità da parte di ogni componente della società. Nel corso dei lavori - che hanno visto l´intervento del sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, del presidente della Provincia, Elio De Anna, del presidente regionale di Confindustria, Adalberto Valduga, oltre a quelli di Palazzetti e Cini - Daniele Marini, direttore della Fondazione Nord Est, ha presentato i risultati di una ricerca sulla classe dirigente del Triveneto con uno sguardo rivolto alla leadership del futuro. Un argomento sul quale si è incentrata la tavola rotonda, cui ha partecipato il presidente Illy, che rispetto al tema della classe dirigente, del suo rinnovamento e della sua formazione, si è soffermato sull´aspetto della leadership politica. "Dalla ricerca della Fondazione Nord Est - ha affermato - emerge che la crisi della leadership è meno avvertita nel privato che nel pubblico e che nel pubblico è più sentita a livello nazionale ed europeo che a livello locale. Ciò significa che molto dipende dalla legge elettorale vigente: buona quella per Regioni ed Enti locali, pessima quella nazionale. Allora per migliorare la classe politica bisogna cambiare la legge elettorale". Rispetto al fatto che la classe dirigente non ama sottoporsi al giudizio, per Illy nel settore produttivo ciò non sussiste dovendo l´impresa confrontarsi ogni giorno con i consumatori. "Bisogna che anche la classe politica accetti il confronto e non solo nel momento elettorale; e chiunque operi nel pubblico deve abituarsi a veder verificato il suo operato rispetto agli obiettivi da raggiungere". Ultimo aspetto la formazione, un tassello fondamentale per chi lavora nel pubblico ma importante anche per la parte politica. Nell´occasione il presidente Illy ha avuto parole di ringraziamento per Cinzia Palazzetti, "per il suo impegno a favore degli imprenditori del Friuli Occidentale", e di augurio di buon lavoro per il suo successore Maurizio Cini. Le conclusioni dell´assemblea sono state tratte dal presidente Montezemolo, che nel suo intervento ha affrontato quattro temi: la situazione internazionale, quella del Paese, la situazione di Confindustria e le prospettive. Dicendosi lieto di essere ancora una volta nel Friuli Venezia Giulia, il presidente di Confindustria ha motivato tale piacere con "l´ottimismo che si respira qui, la capacità degli imprenditori, la loro capacità di dialogo con le istituzioni locali". "Quando il sistema Paese è andato all´estero a presentare le imprese italiane - ha affermato - gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia sono sempre stati presenti". .  
   
   
ACCIAIERIE DI CORNIGLIANO, ASSESSORI GUCCINELLI, PERFIGLI E MARGINI A PREFETTO DI GENOVA: "SUBITO UN TAVOLO SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI"  
 
Genova, 29 Gennaio 2008 - Un tavolo sullo stato di avanzamento dei lavori realizzati da Riva all´interno del polo siderurgico di Genova Cornigliano. Lo hanno chiesto gli assessori alle Politiche economiche di Regione, Provincia e Comune di Genova al nuovo prefetto di Genova Anna Maria Cancellieri per fare luce sui piani dell´industriale Riva che devono garantire i livelli di occupazione e gli investimenti previsti nell´accordo di programma siglato nell´ottobre 2005 con le istituzioni. Nella lettera inviata al Prefetto gli assessori Guccinelli, Perfigli e Margini ribadiscono "l´importanza dell´avvio di un processo di risanamento ambientale e consolidamento industriale di un´ampia zona del ponente genovese, grazie all´atto di modifica dell´accordo di programma siglato nel novembre del ´99 che ha rappresentato una tappa importante e positiva dell´uscita di Genova da decenni di crisi economica". Ma sottolineano contemporaneamente "la necessità delle misure di tutela occupazionale che insieme ai progetti di pubblica utilità avviati dagli Enti locali sono diventate anche misure di salvaguardia dei livelli di reddito dei lavoratori messi in cassa integrazione". Per questo Renzo Guccinelli (Regione), Paolo Perfigli (Provincia di Genova) e Mario Margini (Comune di Genova) chiedono al prefetto "la convocazione di un tavolo per la verifica dello stato di avanzamento degli interventi realizzati e quindi degli investimenti attuati dall´Ilva nell´ambito del piano industriale concordato con le Istituzioni". .  
   
   
ENERGIA ELETTRICA DALLE BRIGLIE DELL’ARNO, IMPRESE IN GARA PER IL PROJECT FINANCING LA PROVINCIA DI FIRENZE PUBBLICA IL BANDO DI GARA. PER LE PROPOSTE C’È TEMPO FINO AL 30 MAGGIO.  
 
Firenze, 29 gennaio 2008 - Si concretizza in questi giorni l’idea lanciata dalla Provincia di Firenze per recuperare le vecchie briglie dell’Arno e poi trasformarle in piccole centrali idroelettriche. L’ente guidato da Matteo Renzi ha pubblicato un bando di gara per individuare il project financing che permetterà di realizzare i 13 interventi individuati lungo l’asta del fiume che va dal Valdarno fiorentino fino al comune di Signa. Una seconda gara pubblica assegnerà successivamente la realizzazione pratica della proposta progettuale che sarà risulta più interessante. Molte le località del territorio fiorentino, tutte situate lungo l’Arno, che saranno interessate dal progetto di ristrutturazione delle briglie, tra le quali: Incisa, Rignano, Sieci, Ellera, Compiobbi, il Girone, Vallina, Rovezzano e poi a Firenze la zona di San Niccolo, il parco delle Cascine e infine Porto di Mezzo a Signa. L’intenzione della Provincia è quella di ricavare energia pulita dalle “traverse”, in parte vecchie di secoli e oggi in pessimo stato di conservazione, che hanno acquisito nel tempo un ruolo di regimazione delle acque, anche se erano state realizzate prevalentemente a scopo di produzione di forza motrice. Attualmente sul corso del fiume Arno, nel territorio di competenza della Provincia di Firenze, esistono una ventina di traverse, chiamate anche briglie. Sebbene costruite in tempi diversi, oggi le briglie costituiscono un sistema in grado di diminuire la pendenza e la capacità erosiva del corso d’acqua. Per questo motivo la Provincia intende procedere alla ristrutturazione e alla rimessa in funzione di queste opere di ingegneria idraulica, ma la spesa necessaria per il ripristino di tali strutture risulta difficilmente sostenibile, soprattutto viste le disponibilità di bilancio di questi anni. Da qui nasce l’idea lanciata dalla Provincia di utilizzare 13 della 20 briglie attualmente presenti sull’asta dell’Arno nel territorio fiorentino per ricavare energia elettrica. Dalle stime fatte si calcola la possibilità di produrre 47 Gw (ogni gigawatt è pari a un milione di Kilowatt) per un valore di 9 milioni di euro l’anno. A tal fine l’Amministrazione si era dotata di un primo Studio di fattibilità realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra) che aveva accertato la fattibilità e convenienza dell’operazione ipotizzata. Ecco quindi la necessità di individuare la migliore proposta di project financing che dovrebbe portare entro l’anno al varo del bando per la selezione dei privati interessati all’operazione. A conti fatti l’Ente provinciale risparmierebbe 47 milioni di euro sulle spese di manutenzione, e avrebbe un introito di circa 200 mila euro all’anno come diritti di concessione. L’idea era stata presentata nell’ottobre scorso dal presidente della Provincia Matteo Renzi e dall’Assessore alla difesa del suolo, Stefano Giorgetti. “La Provincia di Firenze è tra le prime amministrazioni in Italia a mettere in pratica un progetto di questo genere – afferma il Presidente Renzi. - Finalmente pubblico e privato possono lavorare insieme per realizzare qualcosa di concreto sul capitolo del risparmio energetico e delle energie alternative”. “In realtà recupereremo tutte e venti le briglie disposte lungo l’Arno – specifica l’Assessore all’edilizia Stefano Giorgetti – ma solo 13 di queste, quelle più adatte, produrranno energia. I soldi risparmiati saranno reinvestiti nei grandi progetti edilizi della Provincia, primo fra tutti la ristrutturazione del complesso di Sant’orsola”. Così in questi giorni è stata decisa la pubblicazione del bando che, testualmente, “Finanza di progetto ai sensi degli artt. 152 e seguenti del D. Lgs. N. 163/2006 per la straordinaria manutenzione, ristrutturazione, rifunzionalizzazione di n. 13 briglie/traverse presenti nel demanio fluviale del fiume Arno nel territorio della Provincia di Firenze, la realizzazione di relativi impianti per la produzione di energia elettrica e la gestione ai fini della produzione idroelettrica” L’importo presunto complessivo dell´investimento per la realizzazione dell´opera è stimato in circa €. 47. 335. 000,00, al netto degli oneri fiscali. L’importo presunto dei lavori di ristrutturazione delle traverse è di €. 13. 765. 500,00. Le proposte che potranno arrivare da imprese, consorzi e potenzialmente anche dalle Camere di Commercio dovranno giungere in Provincia entro il 30 maggio 2008. .  
   
   
IL GRUPPO TREVI ENTRA NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Cesena, 29 gennaio 2008 - Negli ultimi mesi del 2007 è stata costituita la società Trevi Energy S. P. A. , capitale sociale Euro un milione, controllata al 100% da Trevi-finanziaria Industriale S. P. A. Con lo scopo di svolgere, per conto proprio o per conto terzi, attività di progettazione, ingegneria e sviluppo nel settore delle energie rinnovabili. La costituzione di una società dedicata al settore delle energie rinnovabili è principalmente attribuibile alla volontà non solo di adattare a detto settore alcune delle tecnologie già sviluppate e collaudate nel core business (servizi e tecnologie per le fondazioni speciali, anche a mare) e nel drilling, ma anche alla volontà di maturare nuovi sistemi tecnologici appropriati e innovativi per un settore in prevedibile forte espansione futura. Il Gruppo guarda, infatti, con interesse allo sviluppo del settore eolico, con particolare riferimento al segmento ofshore in cui le fondazioni speciali delle torri eoliche rappresentano un importante fattore critico e una delle principali componenti di costo. L’esperienza del Gruppo Trevi nelle tecnologie di fondazione in mare e nell’industria metalmeccanica avanzata, ha spinto a partecipare ad alcuni progetti specifici per linea sinergica al nostro core business. In tal senso è già stato avviato, in accordo alla normativa vigente, l’iter amministrativo per l’ottenere specifiche autorizzazioni allo sviluppo di parchi eolici ofshore principalmente nel Sud Italia, dove la profondità dei fondali e le favorevoli condizioni di vento rappresentano un importante fattore critico di successo. Nel medio termine il Gruppo valuterà l’ingresso in ulteriori segmenti degli impianti per fonti alternative, quali ad esempio quelli per la geotermia a bassa entalpia (riscaldamento per privati e industria) che siano ritenuti sinergici rispetto alle tecnologie e al know how sviluppati nel core business e nel settore drilling. Storicamente il Gruppo Trevi ha evidenziato una forte propensione all’innovazione tecnologica e alle problematiche ambientali. Ne sono una recente testimonianza, i numerosi riconoscimenti alla linea Hh d’impianti di perforazione per le caratteristiche di safety e rispetto ambientale. Il Presidente Davide Trevisani sottolinea “in qualche modo ci sentiamo come dieci anni fa’, quando decidemmo di intraprendere la strada del drilling; pur ritenendo fondamentale iniziare questa nuova sfida imprenditoriale con la dovuta prudenza, l’iniziativa ci coglie in un momento di crescita importante e robusta sia nel core business che nel settore drilling; siamo coscienti perciò di potere apportare positivamente al settore il know how e l’esperienza industriale maturata confrontandosi competitivamente con questo mercato fortemente in espansione creando valore nella realizzazione di campi eolici ”. .  
   
   
ENERGIT E FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA INSIEME PER LE INDUSTRIE DEI SETTORI GOMMA E PLASTICA  
 
 Cagliari, 29 gennaio 2008 - Energit, operatore dell’energia specializzato nella fornitura alle Pmi, ha siglato un accordo con la Federazione Gomma Plastica, realtà che raggruppa circa 60. 000 addetti del settore gomma, cavi elettrici, industrie trasformatrici di materie plastiche, con l’obiettivo di proporre consistenti possibilità di ottimizzazione della spesa energetica agli associati alla Federazione. In virtù dell’accordo, le 800 imprese associate a Federazione Gomma plastica potranno usufruire della fornitura di energia elettrica sul mercato libero a condizioni particolari, con vantaggi economici ulteriori rispetto alle offerte standard Energit. “La nostra azienda dispone di un’offerta ampia e diversificata, in grado di rispondere alle più variegate esigenze di fornitura delle imprese italiane. Abbiamo inoltre particolarmente a cuore il rapporto con i nostri clienti, ai quali cerchiamo di rivolgerci in maniera efficace e mirata sia nella fase pre che in quella post vendita” afferma Francesco Di Giovanni, Ceo di Energit. “La nuova partnership strategica, che si lega perfettamente al nostro approccio, ci permetterà di presentare le soluzioni di fornitura elettrica più adatte ad un rilevante bacino di potenziali clienti, che potremo raggiungere attraverso un interlocutore qualificato come la Federazione Gomma Plastica, che conosce a fondo le esigenze dei propri associati. ” continua Di Giovanni. “Rappresentando i settori della gomma e della plastica", spiega Angelo Bonsignori, Direttore Generale della Federazione Gomma Plastica, "conosciamo bene l’importanza che riveste l’energia elettrica nella dinamica dei costi. Il nostro tessuto industriale è caratterizzato da realtà di piccole e medie dimensioni che richiedono, oltre ad un vantaggio competitivo ed esclusivo, un’assistenza finalizzata alla ottimizzazione dei consumi. Questi gli obiettivi e le caratteristiche su cui si basa l’accordo con Energit”. .  
   
   
TENARIS CEDE L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA PRESSIONE DI HYDRIL A GE  
 
Lussemburgo, 29 gennaio 2008 -Tenaris S. A. (Nyse, Buenos Aires . E Messico ha annunciato ieri di aver stipulato un accordo con General Electric Company (Ge)per la cessione dell’attività di Controllo della P ressio ne, acquisita nel contesto della transazione con Hydril, per un importo corrispondente a Us$1. 115 milioni. L’accordo è subordinato all’approvazione delle autorità governative e regolamentari e ad altre condizioni d’uso. Si prevede che l’accordo sarà concluso verso la fine del secondo trimestre. Dall’acquisizione di Hydril nel maggio 2007, Tenaris ha integrato l’attività di Hydril d ei giunti premium con la propria e principale del settore dei tubi, gestendo separatamente l’attività di controllo della p ressione di Hydril. L’attività di c ontrollo della pressione di Hydril consiste nella produzione, vendita, fornitura di servizi, prodotti e sistemi per il controllo della pressione che verificano e contengon o pressione fluida e gassosa durante le attività di perforazione, completamento e manutenzione dei pozzi petroliferi e del gas in ambienti difficili. Paolo Rocca, Presidente e Ceo di Tenaris, ha commentato : “L’attività di Hydril relativa al controllo della pressione dispone di eccellente tecnologia, un team di grande valore e di solide prospettive, ha tuttavia limitate sinergie con la nostra attività principale nel settore dei tubi. Riteniamo che all’interno di Ge, come parte della crescente attività nel settore del petrolio e del gas, le sue opportunità saranno incrementate e che la transazione sia nel migliore interesse dei suoi dipendenti e clienti e , dei nostri azionisti. ” .  
   
   
LA FAMIGLIA, LA LEGGE, I PRECETTI, IL CORPO: UN TAVOLO INTERRELIGIOSO AL FEMMINILE DALLA CONSULTA DELLE RELIGIONI DEL COMUNE DI ROMA NASCE L’OSSERVATORIO “DONNE DI FEDE IN DIALOGO” CULTURE E CULTI A CONFRONTO  
 
 Roma, 29 gennaio 2008 - Il velo integrale, l’infibulazione, i riti di purificazione del corpo, i rituali legati alla preghiera. Come conciliare la vita in Italia con le tradizioni, religiose e non, del paese d´origine? Domande al femminile essendo preposta per lo più alle donne la trasmissione delle tradizioni e l’organizzazione famigliare nelle comunità migranti. Dopo un anno di incontri donne di diverse confessioni religiose, animate dall’etica del riconoscimento e della valorizzazione della differenza, convinte che il dialogo assolva una funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, costituiscono a Roma un Osservatorio di donne di fede in dialogo Martedì 29 gennaio – ore 11. 30 – Campidoglio, sala dell’Arazzo Interviene la vice sindaco di Roma, Maria Pia Garavaglia. Presentazione: Franca Eckert Coen - Delegata del sindaco alle Politiche della Multietnicità e Intercultura. A seguire interventi di donne di fede cattolica, ebraica, buddista, induista, islamica, sikh, evangelica e protestante. L’osservatorio, collegato alla Consulta delle Religioni del Comune di Roma costituita il 16 dicembre 2002 ha i seguenti scopi: Favorire il dialogo interreligioso e interculturale; Costituire un luogo di incontro e di ascolto per donne; Valorizzare il patrimonio culturale e spirituale delle differenti religioni con l’obiettivo di promuovere azioni di pace. “Il ruolo della donne nelle famiglie migranti, in terra straniera, è quello di tenere vive le tradizioni del paese d’origine introducendo, però, quelle del paese ospitante. Un compito difficile di mediazione che investe le donne di un importante ruolo all’interno della famiglia e della società, anche quando ciò non avveniva nei paesi d’origine – spiega la Delegata Franca Eckert Coen – La donna che emigra va sostenuta in questo cammino di emancipazione, crescita e responsabilità. Ci proponiamo di farlo attraverso un osservatorio, religioso perché emigrando sono spesso le tradizioni religiose quelle che emergono con più forza”. L’osservatorio ha sede presso l’Ufficio per le Politiche della Multietnicità e dell´Intercultura del Comune di Roma - Piazza Navona, 68 tel. 06. 68307278 - 06. 68307665 fax 06. 68307616 Mail: multietnicita@comune. Roma. It .  
   
   
ADOZIONI INTERNAZIONALI: NUMERO VERDE PER FAMIGLIE ED OPERATORI  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - La Commissione per le adozioni internazionali (Cai) ha diffuso , nell’incontro presso la biblioteca del Cnel a Roma con i rappresentanti di tutti gli Enti autorizzati, i dati ufficiali, aggiornati al 31 dicembre 2007: le adozioni di bambini stranieri in Italia nel corso del 2007 sono state 3. 420. “È un risultato molto positivo - ha commentato il Presidente della Cai e Ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi - soprattutto perché molti dei Paesi da cui in passato erano arrivati più bambini hanno invece registrato delle flessioni, se non addirittura delle chiusure. Penso alle difficoltà che si stanno verificando nei paesi dell´Est e al capitolo Bielorussia. Ma questo risultato ci dice anche – ha aggiunto il Ministro Bindi - che il nostro sistema di adozioni internazionali è affidabile, ed è merito dello sforzo congiunto che si è fatto per esplorare Paesi nuovi e per risolvere le criticità man mano che si presentavano”. Nel suo intervento il Ministro ha sottolineato le risorse impegnate: 16 milioni e 500mila euro stanziati a fine 2007 per rimborsare - con un bonus di 1200 euro - le spese sostenute in Italia da circa 14. 000. 000 coppie, e 30 milioni di euro destinati a questo settore per il 2008. Ai rappresentati dei 73 enti presenti all’incontro il Ministro ha chiesto uno impegno di collaborazione per garantire maggiore efficienza e qualità, anche attraverso forme di coordinamento che consenta di ridurre il numero dei soggetti senza perdere il patrimonio di esperienze e di specificità che oggi li caratterizza. Dal 29 gennaio 2008 sarà attivato il numero verde 800. 002. 393, "Linea Cai - uno spazio per la Comunicazione, l’Ascolto e l’Informazione”. Il servizio è rivolto alle coppie che aspirano all’adozione, alle famiglie adottive, agli operatori dei Servizi territoriali e dei Tribunali per i Minorenni, a tutti cittadini interessati a diverso titolo alle tematiche dell´adozione internazionale (rapporti con i Paesi, enti autorizzati, fasi dell´adozione, agevolazioni fiscali, congedi parentali, bonus alle famiglie, rimborsi spese ecc. ) . Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10. 00 alle 13. 00. In alternativa è possibile inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica Lineacai@palazzochigi. It, oppure al numero di fax 06-67. 79. 21. 67. È prevista la possibilità di essere ricontattati, nonché di un eventuale colloquio in sede. .  
   
   
MUTUI: FAMIGLIE VERSO IL TASSO FISSO  
 
Milano, 29 gennaio 2008 - Continua la decelerazione del credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Secondo le indicazioni della Banca d’Italia relative ai primi nove mesi del 2007, la dinamica delle erogazioni è in lieve flessione e pari a -1,54% rispetto allo stesso periodo del 2006. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 44,9 miliardi di Euro. Se consideriamo il terzo trimestre del 2007, rispetto al corrispondente del 2006, notiamo come le erogazioni non siano scese ma presentino un leggero aumento (+0,78%). Relativamente alle macro aree è in crescita solo l’area insulare +1,7%, mentre l’area con il decremento maggiore è l’area nord-orientale. L’andamento del valore della consistenze sui prestiti alle famiglie per le abitazioni mostra che esse sono aumentate del 10,2% rispetto al corrispondente periodo del 2006. Il valore delle consistenze è aumentato per effetto della crescita dei tassi di interesse, che sono cresciuti di un punto percentuale sul corrispondente periodo 2006. I tassi di interesse praticati nel nostro Paese sono più alti di 0,2 punti percentuali rispetto ai tassi dell’area euro. L’incremento dei tassi monetari ha modificato la scelta delle famiglie relativamente al prodotto a tasso variabile. Nel primo trimestre 2007 oltre il 43% delle famiglie ha optato per il tasso fisso. Nel 2004 il tasso fisso era scelto dal 8% dei clienti. E’ possibile che la Banca Centrale Europea intervenga ancora sui tassi al fine di contenere il livello del tasso di inflazione ritenuto eccessivo, ma alla luce della situazione economica contingente è più probabile che i tassi rimangano invariati. La crescita dei tassi di interesse ha portato le famiglie a preferire durate più lunghe favorendo la scelta verso periodi di rimborso superiori ai 25 anni. Questa tendenza è agevolata anche dall’offerta da parte degli intermediari finanziari che hanno proposto linee di prodotti con durate fino a 40 anni a costi più competitivi. E’ in leggera flessione l’importo di mutuo medio erogato sulle abitazioni. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi Kìron l’importo medio è diminuito del 2,4% rispetto al 2006 portandosi a 123. 000 €. Il mercato dei finanziamenti, influenzato dal rallentamento del mercato immobiliare in generale, ci porta a prevedere nel breve periodo una lieve diminuzione delle erogazioni. Un ulteriore elemento che caratterizzerà il mercato del credito ipotecario sarà l’ampliamento dell’offerta da parte degli istituti; in particolare gli interventi riguarderanno i prezzi dei prodotti che saranno più competitivi e adattabili alle diverse esigenze dei richiedenti. Dobbiamo infine considerare che la crisi del mercato dei mutui sub-prime ha modificato l’atteggiamento degli istituti verso un comportamento più attento nelle varie attività di valutazione nella concessione dei finanziamenti. Ufficio Studi Kìron (Gruppo Tecnocasa) .  
   
   
BORGOSESIA S.P.A. BILANCIO D’ESERCIZIO E CONSOLIDATO 2007. UTILE NETTO CONSOLIDATO IN CRESCITA A CIRCA 14,8 MILIONI DI EURO (PERDITA DI 0,2MLN/ AL 31 .07.2006)  
 
 Biella, 29 gennaio 2008 - L’assemblea degli azionisti di Borgosesia S. P. A. - holding di partecipazioni attiva nei settori tessile, immobiliare e del risparmio gestito - ha approvato il 26 gennaio il bilancio d’esercizio e consolidato al 31 luglio 2007 e ha dato il via libera al piano di buy back di azioni proprie. Principali risultati economici consolidati e di esercizio del 2007 - A livello consolidato, il Gruppo ha chiuso il 2007 registrando un utile netto pari a 14,82 milioni di Euro (-0,2 milioni di Euro al 31 . 07. 2006) e ricavi consolidati per circa 78 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 138 milioni di Euro del precedente esercizio a ragione della diversa area di consolidamento che per l’esercizio 2007 non include il settore meccano-tessile. Si ricorda infatti che il risultato non tiene conto di quello conseguito dal gruppo meccano tessile Smit, dismesso lo scorso settembre 2007, poiché il management subentrato nella gestione di questo non ha fornito in tempo utile tutti i dati occorrenti per il suo consolidamento. Di conseguenza, si è dovuto deconsolidare anticipatamente la relativa partecipazione, a partire dal 31 gennaio 2007, data a cui si riferisce l’ultima situazione contabile conosciuta. A livello di marginalità, il Gruppo ha registrato un Ebitda consolidato in crescita a 15,99 milioni di Euro (8,7 milioni di Euro al 31 luglio 2006), mentre il Cash Flow consolidato si attesta a circa 13,08 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 3,8 milioni di Euro del precedente esercizio. Positivo anche il risultato della capogruppo Borgosesia S. P. A. Che ha chiuso l’esercizio 2007 con un utile netto di quasi 5,56 milioni di Euro in miglioramento rispetto al 1,2 milioni di Euro registrati al 31 luglio 2006. Distribuzione dividendo - L’assemblea ha approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,06 Euro per ciascuna azione di risparmio, che previo stacco della cedola n° 19 in data 4 febbraio 2008, verrà messo in distribuzione il successivo 7 febbraio 2008. Per la quota rimanente dell’utile d’esercizio, l’Assemblea ha approvato la destinazione per il 5% (Euro 277. 777,26) a riserva legale, per Euro 5. 223. 187,31 a riserva straordinaria. Risultati dei tre settori di attività - I risultati realizzati nell’esercizio 2007, analizzati per aree di business, denotano una crescita sia delle attività nel settore tessile, trainate dal costante impegno profuso sia nella ricerca che nell’assistenza clienti anche in termini di mantenimento di prezzi remunerativi ed adeguate modalità di pagamento, che un significativo contributo del settore immobiliare. In particolare, prosegue la crescita nel settore tessile, dove i ricavi sono stati pari a 60 milioni di Euro (+17,3%), l’Ebitda ha raggiunto i 9,6 milioni di Euro (+ 43,3% rispetto ai 6,7 milioni di Euro dell’esercizio precedente) e l’utile netto si è attestato a 3,52 milioni di Euro (1,56 milioni di Euro nel 2006). Il settore immobiliare ha contribuito significativamente alla formazione del risultato consolidato grazie all’attuazione del programma di investimenti che prevede impieghi nel settore, nei prossimi 5 anni, per circa 397 milioni di Euro, di cui 78 milioni di Euro già impegnati nel corso del 2007. Complessivamente, il settore ha registrato un utile netto pari a 9,36 milioni di Euro, di cui 4,8 milioni di Euro generati dal riallineamento del valore di carico del portafoglio immobiliare sulla base della stima dell’esperto indipendente Reag tenendo dei connessi effetti fiscali, mentre i ricavi si sono attestati a circa 20 milioni di Euro a fronte di un Ebitda pari a 8,8 milioni di Euro (1,5 milioni di Euro a fine 2006), e di un Cash flow pari a 7,8 milioni di Euro (0,1 milioni di Euro nel 2006). La Società ha inoltre iniziato la sua attività nel settore del risparmio gestito, ultimando il collocamento di Gioiello, il primo fondo immobiliare dalla stessa promosso, che vede tra i principali sottoscrittori il Gruppo Borgosesia. Lo scorso novembre inoltre, Banca d’Italia ha autorizzato il regolamento di Camelot, il secondo fondo immobiliare promosso e gestito dalla Società. Approvazione del piano di buy back - In data odierna l’Assemblea di Borgosesia ha approvato il programma di acquisto e alienazione di azioni proprie, proposto lo scorso 27 dicembre dal Consiglio di Amministrazione, e finalizzato a garantire un adeguato volumi di scambi e a dotare la Società di uno strumento attraverso il quale, in sostituzione e/o integrazione di disponibilità liquide, realizzare operazioni di finanza straordinaria quali, ad esempio, acquisizioni o aggregazioni con altri operatori. Gli acquisti o le vendite ai sensi e per gli effetti degli artt. 2357 del Codice Civile e 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, potranno essere effettuati per un periodo massimo di 18 mesi e prevedono la possibilità di acquistare, in una o più volte, un massimo di n. 3. 400. 000 di azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,2 ciascuna, pari al 4,98% circa del capitale sociale. L’acquisto, in una o più volte, verrà realizzato in conformità al Regolamento Consob e secondo le modalità stabilite da Borsa Italiana S. P. A. Che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita. La Società costituirà una riserva indisponibile, pari al costo delle azioni proprie che andrà ad acquistare e ciò mediante prelievo di pari importo dalla “Riserva Sovrapprezzo Azioni” previo utilizzo della stessa per elevare la riserva legale al limite di cui all’articolo 2430 del Codice Civile; in caso di trasferimento o cessione delle azioni proprie acquistate tale riserva dovrà defluire nella riserva di provenienza. L’assemblea autorizza inoltre il C. D. A del gruppo a disporre delle azioni proprie acquistate rimettendole in circolazione - anche prima di aver esaurito gli acquisti – in una o più volte, senza alcun vincolo temporale. Il corrispettivo per l’acquisto delle azioni non potrà essere inferiore all’80% né superiore al 120% del prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie della società sul mercato Expandi, organizzato e gestito da Borsa Italiana, il giorno precedente l’acquisto e, comunque, nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti. Per quanto attiene all’alienazione di azioni proprie, le stesse potranno avvenire: (i) ad un prezzo stabilito, di volta in volta, dal Consiglio di Amministrazione in relazione a parametri oggettivi eventualmente confermati da stime e relazioni effettuate da soggetti terzi indipendenti nell’ambito di trattative private e/o di operazioni di finanza straordinaria che implichino la disponibilità di azioni proprie da assegnare quale corrispettivo di partecipazioni, beni o complessi aziendali, purché non inferiore al prezzo medio di carico delle medesime; (ii) ad un prezzo non inferiore alla media dei prezzi ufficiali di riferimento registrati negli ultimi cinque giorni di negoziazione precedenti la vendita, ove la vendita venga effettuata con le modalità della negoziazione continua. Si evidenzia come la società, anche attraverso le proprie controllate, non detenga proprie azioni. Posizione finanziaria netta consolidata - Al termine dell’esercizio in esame, l’indebitamento finanziario netto verso terzi è stato pari a circa 31,9 milioni di Euro, in significativo decremento rispetto ai 137,8 milioni di Euro al 31 luglio 2006, in conseguenza sia degli effetti portati dall’operazione di aumento del capitale sociale della capogruppo conclusasi nel dicembre 2006 che del deconsolidamento del settore meccanotessile ( la cui posizione finanziaria al 31 gennaio scorso – con esclusione di quella riferita a Smit Real Estate – risultava negativa per 13,31 milioni di Euro). Si evidenza, inoltre, come al 31 luglio scorso il Gruppo avesse in essere i seguenti prestiti obbligazionari (dati in Euro):
Emittente Importo Anno di scadenza
Penelope S. P. A. 9. 791. 742 2016
Rinnovo cariche sociali e conferimento incarico revisione contabile L’assemblea ha inoltre proceduto al rinnovo delle cariche sociali venute a scadere. I nuovi organi di amministrazione e controllo risultano così composti: Consiglio di Amministrazione
Roberto Bini
Nicola Rossi
Fabio Colotto
Gabriella Tua
Mauro Girardi
Antonio Del Bosco Amministratore Indipendente
Collegio Sindacale
Mario Assuero Marchi Presidente
Giancarlo Sanesi Effettivo
Massimo Germonio Effettivo
Enrico Ceccarelli Supplente
Alvaro Galbiati Supplente
Tanto gli amministratori che i sindaci sono stati eletti dall’unica lista presentata dall’azionista di maggioranza, ancorché la stessa sia stata ritirata dal medesimo nel corso dell’Assemblea e riproposta dall’azionista Lalux sa. Sempre nella giornata di oggi, l’Assemblea ha deliberato di conferire l’incarico per la revisione contabile alla società Deloitte & Touche S. P. A. , per gli esercizi 2008-201 6. Altre delibere - Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia S. P. A. , riunitosi subito dopo l’Assemblea ha chiamato nella carica di Presidente il Sig. Mauro Girardi e di Amministratore Delegato il Sig. Nicola Rossi. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio - Il 14 settembre 2007 il Gruppo è uscito definitivamente dal settore meccanotessile tramite la dismissione a Magré Technologies Sa dell’intera partecipazione detenuta in Newcosmit S. P. A. ; il 24 ottobre 2007 il fondo Gioiello ha perfezionato l’acquisto di un immobile da 7,1 milioni di Euro nell’area di Arese (Milano); il 28 novembre scorso il C. D. A. Di Borgosesia ha approvato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla separazione delle attività tessili da quelle immobiliari. All’esito dello stesso, queste ultime rappresenteranno il core business del gruppo unitamente a quelle del risparmio gestito con cui potranno essere sviluppate interessanti sinergie; il 29 novembre scorso, Banca d’Italia ha approvato il regolamento di Camelot, il secondo fondo immobiliare promosso e gestito da Borgosesia Gestioni Sgr. Evoluzione prevedibile della gestione - Sulla base delle informazioni oggi disponibili è ragionevole prevedere che: le attività del comparto tessile vengano separate in attuazione del processo di ristrutturazione societaria precedentemente illustrato; le attività del comparto immobiliare registrino un apprezzabile incremento grazie all’attuazione del programma di investimenti previsto ed alla concentrazione sulle stesse delle intere risorse del gruppo; le attività del risparmio gestito conseguano uno sviluppo dei ricavi e di volumi gestiti grazie all’avvio di nuovi fondi ed all’ampliamento dell’attività anche al settore del private equity; le attività proprie della capogruppo evidenzino un risultato positivo grazie alla gestione della propria tesoreria. .
 
   
   
BORGOSESIA S.PA.: ACQUISTATI IMMOBILI A REDDITO IN CANADA.  
 
Biella, 29 gennaio 2008 - Proseguendo nella politica di diversificazione dei propri investimenti nel settore immobiliare, Borgosesia Spa - holding di partecipazioni quotata al mercato Expandi - ha acquistato una partecipazione del 70% nel capitale di 4438663 Canada Inc. , con sede a Montreal, società veicolo attraverso cui è previsto il perfezionamento di acquisizioni nel paese nordamericano per un controvalore pari a circa 5 milioni Euro. Di queste, ad oggi ne è stata già perfezionata una del controvalore di circa 1,3 milioni di Euro. Gli investimenti riguarderanno tutti immobili a reddito con un rendimento lordo annuo stimato nell’ordine del 13% circa. Nel loro complesso gli investimenti saranno finanziati facendo ricorso alla leva finanziaria per il 70% circa del valore di questi. Questa operazione, rientra nel piano industriale del Gruppo, approvato lo scorso gennaio 2007, e che prevede per il periodo 2007-2011 investimenti per 397 milioni di Euro, di cui 78 milioni di Euro già impegnati nel corso del 2007 e di questi, 29 milioni di Euro già perfezionati alla fine dell’esercizio. .  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA PER NUOVI ALLOGGI A PALIANO  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - Al via l’attuazione di un programma per complessivi 72 alloggi a Paliano, di cui 24 in edilizia pubblica sovvenzionata, 48 in edilizia privata, oltre all’ampliamento di un plesso scolastico in favore di un asilo nido ed ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, tutto grazie all’utilizzo del project financing, per la prima volta applicata ad un’operazione di edilizia pubblicata sovvenzionata. Con le firme di Bruno Astorre (assessore regionale ai Lavori Pubblici e Politica della Casa ), Armenio Giordani (sindaco di Paliano), Ettore Urbano (presidente dell’Ater di Frosinone), parte l’Accordo di programma condiviso per la risoluzione di urgenti esigenze abitative presenti nel territorio di Paliano, emergenza determinatasi a seguito dello sgombero di 36 nuclei familiari, particolarmente disagiati, socialmente ed economicamente deboli, occupanti senza titolo gli immobili di proprietà dell’ex S. N. I. A. , in località Castellaccio del Comune di Paliano. Un intervento, dunque, da ricomprendere nell’ambito di quelli destinati all’assistenza abitativa, interventi previsti dalla legge regionale n. 12/1999, cioè dalla cosiddetta Edilizia sovvenzionata, a totale carico pubblico. “Un progetto pilota – afferma Bruno Astorre – di grande interesse. Per questo ringrazio l’impegno e la sensibilità dimostrati dagli altri interlocutori istituzionali: per la Regione Lazio, comunque, una circoscritta ma importante sperimentazione da mettere alla prova per l’Edilizia pubblica sovvenzionata”. “Riusciamo finalmente – afferma il sindaco di Paliano – a dare risposte concrete a gravi problemi abitativi: i cittadini potranno giudicare ampiamente la bontà di questa iniziativa”. “Per noi – sostiene Ettore Urbano – questo progetto segna un percorso che consolida la scelta di innovazione che l’Ater di Frosinone, insieme a quelle del Lazio, sta operando con volontà e determinazione”. .  
   
   
CEMENTIR MODIFICATO LA PROPRIA DENOMINAZIONE SOCIALE IN CEMENTIR HOLDING S.P.A  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - Si comunica che in data 24 gennaio è stata iscritta, presso il Registro delle Imprese di Roma, la delibera assembleare del 15 gennaio 2008 con la quale, come è noto, la Cementir - Cementerie del Tirreno S. P. A. , ha modificato la propria denominazione sociale in Cementir Holding S. P. A. .  
   
   
ABITARE A MISURA D’UOMO. SOSTENERE LA SFIDA PER L’ABITARE SOSTENIBILE ABITAZIONI ENERGETICAMENTE AUTONOME, MATERIALI IN ARMONIA CON L´ESSERE UMANO,UNA "CASA" CHE COSTITUISCA DAVVERO LA ´ SICUREZZA´ PER L´INDIVIDUO…  
 
 Bari, 29 Gennaio 2008 - Approvato dalla Giunta regionale lo schema di ddl “ Norme per l’abitare sostenibile”, redatto dall’assessorato all’Assetto del Territorio in collaborazione con gli assessorati all’Ecologia, alle Opere Pubbliche ed allo Sviluppo Economico, previa consultazione del partenariato istituzionale e socio-economico. “ L’ipotesi legislativa- si legge nella relazione d’accompagno illustrata dall’assessore Barbanente - sviluppa la proposta di “ Legge Guida” regionale sull’edilizia sostenibile, elaborata da uno specifico gruppo di lavoro interregionale presso Itaca, coordinato dalla Regione Marche ed approvato dalla Conferenza delle Regioni il 15 marzo scorso. “ Lo schema di ddl è finalizzato alla promozione ed incentivazione della sostenibilità ambientale sia nelle trasformazioni territoriali e urbane, sia nella realizzazione delle opere edilizie, pubbliche e private, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili nella normativa vigente in materia di rendimento energetico nell’edilizia, di efficienza negli usi finali dell’energia e di servizi energetici: è pertanto uno strumento essenziale non solo per incentivare e sostenere l’attuazione del Piano Energetico Ambientale Regionale, ma anche per diffondere l’abitare sostenibile nelle città e nei territori della regione. “ Il concetto di sostenibilità dell’abitare- continua la relazione- non implica solo un orientamento verso forme del costruire che garantiscono il risparmio delle risorse naturali, ma anche assicurare che l’intero processo di edificazione si sviluppi secondo criteri qualitativi. Rispettare il territorio quindi, promuovendo uno sviluppo armonioso dell’ambiente naturale e dell’ambiente costruito, salvaguardando tipi insediativi e tradizioni materiali e tecnologici, caratteristici dei contesti locali. Inoltre, poiché le persone vivono la maggior parte della loro esistenza in ambienti chiusi, la qualità degli edifici al pari di quella di acqua, aria e cibo, ha una forte influenza sulla qualità della vita. Motivo per cui, da anni, il concetto di ‘sostenibilità’ è entrato con prepotenza a far parte della programmazione urbana, nella direzione di una nuova forma di architettura sostenibile. Gli edifici devono essere autonomi per il fabbisogno energetico e realizzati adottando modelli produttivi ecologicamente orientati: abitazioni edificate con materiali naturali, alimentate da pannello fotovoltaici per l’autosufficienza energetica e di pannelli solari per la produzione di acqua calda, con elettrodomestici a minimo consumo energetico e con utilizzo dell’acqua piovana. ”. Lo schema di ddl è composto da 17 articoli. Prossima tappa il settore legislativo. Poi, l’esame degli organi consiliari. .