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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2008
ALLARGAMENTO DELLO SPAZIO SCHENGEN: ABOLITI DAL 30 MARZO I CONTROLLI DI FRONTIERA NEGLI AEROPORTI  
 
Bruxelles, 31 marzo 2008 - Il 21 dicembre 2007 sono entrati nello spazio Schengen l’Estonia, la Repubblica ceca, la Lituania, l’Ungheria, la Lettonia, Malta, la Polonia, la Slovacchia e la Slovenia. Domenica 30 marzo 2008, a mezzanotte, il processo di allargamento si concluderà con la soppressione dei controlli alle frontiere aeree fra questi paesi, e fra questi paesi e i 15 Stati che già fanno parte del sistema Schengen. Il vicepresidente della Commissione europea, Jacques Barrot, ha dichiarato: “L’abolizione dei controlli alle frontiere aeree segna la conclusione di un processo storico unico: la soppressione delle frontiere interne fra 24 paesi dell’Unione. La Commissione rende omaggio agli Stati membri che hanno installato sofisticati sistemi di sicurezza e speciali "terminali Schengen" nei loro aeroporti. L’allargamento dello spazio Schengen dimostra l´impegno dell´Unione a facilitare gli spostamenti legittimi all´interno e verso l´Unione, rafforzando nel contempo la sicurezza delle frontiere esterne dell’Europa”. Rimossi i controlli alle frontiere terrestri e marittime il 21 dicembre 2007 (Memo/07/619), è ora la volta dei controlli alle frontiere aeree, che da domenica 30 marzo 2008 saranno aboliti fra Estonia, Repubblica ceca, Lituania, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia, e fra questi paesi e i vecchi Stati Schengen. La data di abolizione dei controlli alle frontiere aeree è stata ritardata in modo da coincidere con il cambiamento semestrale degli orari dei voli aerei e da permettere agli aeroporti dell’Ue un più graduale adeguamento. Sarà ormai possibile viaggiare da un aeroporto all’altro dello spazio Schengen allargato senza ulteriori formalità, il che avrà l’effetto positivo di ridurre le file e agevolare le procedure per i cittadini dell’Unione e di altri paesi in viaggio aereo nello spazio Schengen. Saranno beninteso mantenuti i controlli di identità effettuati dalle compagnie aeree ai check-in e all’imbarco, al pari dei normali controlli di sicurezza previsti per qualunque volo, a prescindere dalla destinazione. L’abolizione dei controlli alle frontiere aeree nello spazio Schengen allargato fa seguito alla decisione del novembre 2007 con la quale i ministri della Giustizia e degli Affari interni hanno stabilito che tutti i paesi candidati soddisfano i requisiti necessari per l´applicazione dell´acquis di Schengen. .  
   
   
TROVARE LA GIUSTA COMBINAZIONE: NUOVA GUIDA UE PER INCORAGGIARE LA COMBINAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO  
 
Bruxelles, 31 marzo 2008 - L´ue sostiene le attività di ricerca e innovazione attraverso una serie di programmi quali il settimo programma quadro per la ricerca (7°Pq), il programma per la competitività e l´innovazione (Pic) e i fondi strutturali. La Commissione europea sta attualmente compilando una guida per aiutare i ricercatori a scegliere il programma di finanziamento più adatto per le loro attività e persino a combinare tra loro fondi provenienti da fonti diverse. È ora disponibile una bozza della guida e la Commissione invita il mondo della ricerca a dare un feedback sul documento. Al centro della guida c´è una lista di controllo, composta da sei punti, pensata per aiutare i ricercatori ad individuare le fonti di finanziamento più adatte alle loro necessità. Le domande della lista riguardano l´idoneità dell´organizzazione o dell´azienda, l´idoneità dell´attività programmata, il calendario del progetto, il tipo di sostegno finanziario necessario e l´identità dei potenziali partner coinvolti. Con un budget di oltre 50 Mrd Eur per il periodo dal 2007 al 2013, il 7°Pq rappresenta lo strumento principale dell´Ue per il sostegno delle attività di ricerca e sviluppo. Intanto, l´iniziativa Pic di 3,6 Mrd Eur vuole dare slancio alla competitività dell´economia europea, puntando sull´eco-innovazione, sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), sulle energie rinnovabili e sull´efficienza energetica. I fondi strutturali sono concepiti per ridurre il dislivello nello sviluppo delle regioni e degli Stati membri. Nonostante l?importo dei finanziamenti assegnati alla ricerca e all?innovazione vari da regione a regione, si stima che la somma complessiva stanziata per queste attività raggiungerà 99 Mrd Eur per il periodo che va dal 2007 al 2013. Nella guida si spiega come i fondi provenienti da queste tre fonti possono essere combinati al meglio senza rischiare di infrangere le regole di co-finanziamento (che richiedono ai beneficiari della maggior parte dei fondi europei di finanziare almeno una parte dei progetti con fondi non europei). Secondo la guida, il trucco consiste nel ricorrere a finanziamenti complementari. Nella guida si legge che ´ad esempio, le attività separate ma che sono correlate oppure fanno parte dello stesso progetto possono essere finanziate dai fondi strutturali, dal 7°Pq o dal Pic. ´ ´Allo stesso modo, diverse fonti di finanziamento possono sostenere diversi stadi di sviluppo di una data tecnologia nel tempo, partendo dalla ricerca di base, fino ad arrivare alla ricerca applicata, alla dimostrazione oppure all´introduzione pre-competitiva sul mercato. Una serie di esempi illustra come diverse organizzazioni possano beneficiare di fondi diversi per attività diverse o per le varie fasi dei loro progetti. Nella guida si rileva, inoltre, come questo sia un buon momento per combinare i fondi derivanti da queste tre fonti. Esse hanno in comune il periodo di validità (2007-2013) e grazie alla strategia di Lisbona la ricerca e l?innovazione vengono ora considerate di fondamentale importanza per lo sviluppo regionale, fatto che si riflette nei fondi strutturali. Contemporaneamente il ruolo delle regioni nella ricerca viene preso in considerazione sia nel 7°Pq che nel Pic. Fino alla fine di aprile la Commissione sarà lieta di ricevere commenti e suggerimenti su come la guida potrebbe essere resa ancora più pratica e facile all´uso. Una volta completata, la versione online della guida verrà aggiornata regolarmente e includerà anche i link ai programmi regionali e nazionali pertinenti. Per ulteriori informazioni e una copia della bozza della guida pratica: http://ec. Europa. Eu/research/consultations/list_en. Html .  
   
   
EUROPA: SI VOTA  
 
Milano, 31 marzo 2008 – Il 10 aprile prossimo alle ore 18. 00 l´Ispi e il Centro per gli Studi di Politica Estera e Opinione Pubblica dell´Università degli Studi di Milano - nell´ambito del ciclo di incontri "Milano e la vita politica Internazionale", realizzato in collaborazione con Assolombarda, Camera di Commercio, Comune di Milano e Telecom - promuovono una Tavola Rotonda dal titolo: "Europa: si vota!" Saranno presenti Boris Biancheri, Presidente Ispi e Sergio Romano, editorialista "Corriere delle Sera". L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Www. Ispionline. It .  
   
   
A TERMOLI CERIMONIA DELLA FIRMA DELLA CONVENZIONE CHE ISTITUISCE L’EURODISTRETTO DEL BASSO ADRIATICO.  
 
Campobasso, 31 marzo 2008 - Il Presidente della Regione molise Michele Iorio ha partecipato il 29 marzo a Termoli, nell´Auditorium del Nucleo Industriale del Basso Molise, alla cerimonia della firma della Convenzione che istituisce l´Eurodistretto del Basso Adriatico. Il nuovo Organismo, cui aderiscono gli otto comuni dell´Unione dei Comuni del Basso Biferno (Campomarino, Guglionesi, Larino, Petacciato, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis ed Ururi), i tre comuni della Comunità Croata del Molise (Acquaviva Collecroce, Montemitro, San Felice del Molise), i sei comuni del Montenegro ed un comune della Repubblica di Albania (Scutari), è il primo Distretto di Comuni costituito all´interno dell´Euroregione Adriatica. Il Presidente Iorio, nella sua veste di Vice Presidente dell´Euroregione Adriatica, ha voluto evidenziare come questa iniziativa potrà essere un utile strumento per realizzare gli obiettivi di interscambio sociale, culturale ed economico che si prefigge l´Organismo Internazionale nato proprio a Termoli nel 2004. Un organismo che riunisce tutte le Regioni e le Autonomie Locali che si affacciano sul bacino Adriatico, contando una popolazione di oltre 20 milioni di abitanti divisi in sei Stati. "L´euroregione -ha detto ancora il Presidente Iorio- è stato un importante esempio della capacità di programmare un futuro comune per una grossa area geografica, quale è il bacino adriatico, partendo dal basso. Partendo cioè dalle Regioni e dalle rappresentanze locali che autonomamente hanno voluto intraprendere un percorso di coesione sociale e di sviluppo sostenibile per poter arrivare alla creazione di un´economia comune e di una cultura multicolore in cui tutti possano ritrovarsi. L´organismo che oggi creiamo è un esempio di questa capacità di coordinarsi e di confrontarsi dal basso in un´ottica di sussidiarietà interistituzionale. Ma esso rappresenta anche un primo passo per l´intera Euroregione Adriatica per far si che essa sia davvero un organismo interregionale e sovranazionale che veda insieme, non solo le istituzioni, ma anche le rappresentanze sociali ed economiche del territorio. Sono queste ultime, infatti, attrici protagoniste per la realizzazione di un percorso virtuoso che deve portarci alla costruzione di un futuro comune di pace, concordia e benessere. Plaudo dunque a questa iniziativa nella certezza che l´implementazione dei luoghi del dialogo e del confronto sia un obiettivo primario del nostro Molise, dell´Euroregione Adriatica e dell´intera Europa Unita". . .  
   
   
SLOVACCHIA PREPARA ADOZIONE MONETA UNICA  
 
Bratislava, 31 marzo 2008 - A nove mesi dall´adozione dell´euro, in Slovacchia si stanno preparando grandi cambiamenti. Molte città e paesi hanno già approvato il piano d´azione per l´adozione dell´euro e hanno creato gli Euroteam. Secondo l´Ice, le regioni dovranno finanziare i nuovi sistemi informativi, le brochures, altri prodotti informativi e la formazione degli impiegati. La spesa complessiva di tutte le città è stimata in 600 milioni di corone slovacche (18,6 milioni di euro). .  
   
   
ASSEGNI: ABI, DAL 30 APRILE CAMBIA TUTTO ASSEGNI PIÙ SICURI, NON TRASFERIBILI DI “MANO IN MANO”. IN ARRIVO ALLO SPORTELLO LA “RIVOLUZIONE” ANTIRICICLAGGIO CHE COINVOLGE ASSEGNI, LIBRETTI AL PORTATORE E CONTANTE.  
 
 Roma, 31 marzo 2008 - A partire dal 30 aprile 2008 per milioni di cittadini entrano in gioco nuove regole nell’uso di assegni bancari, postali, e circolari, libretti di risparmio e titoli al portatore, contanti. Cambiano tante cose: l’importo massimo consentito per i pagamenti in contante, le modalità di compilazione degli assegni, nuovi limiti per i libretti di risparmio e i titoli al portatore. Conoscere nel dettaglio cosa cambia e come fare per adeguarsi è fondamentale per far sì che i pagamenti siano sempre più sicuri e per tutelare i cittadini che li usano da fenomeni criminosi. “L’assegno è uno strumento di pagamento che non va demonizzato, ma va modernizzato e cioè reso più sicuro e più trasparente in linea con quello che accade nel resto d’Europa”, ha dichiarato il 28 marzo durante un incontro con i giornalisti Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi. “Le novità in arrivo devono farci sentire tutti più sicuri e moderni. Capire cosa cambia è importante per sapere cosa fare ed è per questo che oggi presentiamo la guida sugli assegni, un piccolo opuscolo informativo che sarà presto disponibile per tutti i clienti presso gli sportelli” ha concluso Zadra. Le novità più rilevanti Attenzione e informazione sono gli ingredienti principali delle misure che scatteranno dal 30 aprile. Le banche rilasceranno solo carnet di assegni non trasferibili. Per chi vorrà continuare ad utilizzare assegni in forma libera, che non riportino la dicitura “non trasferibile”, sarà sufficiente fare una richiesta scritta alla propria banca e pagare un’imposta di bollo di 1,50 euro per ciascun assegno che poi la banca verserà allo Stato. Che ne sarà dei vecchi libretti di assegno? Chi ancora ne possiede potrà continuare ad usarli anche dopo il 30 aprile, purchè si rispettino le nuove norme. Andrà, quindi, obbligatoriamente indicata la clausola di non trasferibilità oppure andrà pagato il bollo e rispettato il limite di 4. 999 euro. Bisognerà fare attenzione alle girate, perché se non saranno accompagnate dal codice fiscale di chi le effettua, saranno nulle e l’assegno non potrà essere riscosso. Inoltre, gli assegni liberi potranno essere utilizzati soltanto per importi inferiori a 5. 000 euro. E’ opportuno ricordare che, dal 30 aprile in poi, da questa soglia in su scatta l’obbligo della dicitura non trasferibile. Anche per i libretti al portatore la soglia fissata dalle nuove disposizioni non deve superare i 5. 000 euro. I libretti esistenti con saldi superiori dovranno essere estinti o dovranno essere condotti al nuovo limite, prelevando l’eccedenza. In tal caso la data per adeguarsi è fissata al 30 giugno 2009. Le novità riguarderanno anche il trasferimento di contante, libretti di deposito e titoli al portatore. Si va dalla riduzione da 12. 500 a 5. 000 euro del limite massimo per effettuare trasferimenti in contante all’indicazione del divieto di spostare denaro contante o libretti di deposito bancari e postali tra soggetti diversi quando il valore dell’operazione è pari o superiore alla somma di 5. 000 euro. Le sanzioni Un uso non corretto degli assegni, come la mancata indicazione della clausola “non trasferibile” per assegni con importi pari o superiori a 5. 000 euro, può comportare sanzioni amministrative che possono Pagina 2 di 2 arrivare dall’1% al 40% del totale dell’importo trasferito. Previste sanzioni anche per chi non regolarizza i propri libretti al portatore entro il termine indicato dalla legge del 30 giugno 2009. In questo caso si va incontro a sanzioni pecuniarie che variano dal 10 al 20 % del saldo del libretto. Qualora al 30 giugno 2009 il saldo del libretto sia superiore al tetto massimo di 5. 000 euro si può incorrere in una sanzione che va dal 20 al 40% del saldo stesso. La normativa antiriciclaggio entra così nella sua seconda fase di attuazione e lo fa chiedendo l’attenzione da parte di intermediari e clienti. Il settore bancario italiano risponde attivamente all’esigenza di mettere in atto una serie di comportamenti e nuove modalità per la prevenzione di fenomeni criminosi e dannosi innanzi tutto per i cittadini e poi per l’intero sistema. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: FIRMATO CONTRATTO PER LA CESSIONE DI UN PORTAFOGLIO DI MUTUI RESIDENZIALI IN BONIS PER 8 MLD DI EURO  
 
 Torino, Milano, 31 marzo 2008 – Intesa Sanpaolo ha firmato il 28 marzo il contratto di cessione prosoluto di un portafoglio di mutui residenziali in bonis per un valore nominale di circa 8 miliardi di euro ad una società veicolo costituita ai sensi della L. 130/99 per un’operazione strutturata di funding attraverso l’emissione di titoli mortgage-backed. La cessione avrà effetto definitivo solo al momento dell´emissione dei titoli, che è prevista nel corso del secondo trimestre del 2008. Il prezzo di cessione è pari al valore di libro dei crediti e sarà pagato alla data di sottoscrizione dei titoli. E´ previsto che i titoli, inizialmente sottoscritti da Intesa Sanpaolo, costituiscano il collaterale di un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds), il cui lancio è atteso nel corso del 2008. I crediti cartolarizzati saranno mantenuti in bilancio come “crediti ceduti ma non cancellati”, non comportando quindi una riduzione dell´attivo consolidato e del margine d´interesse. .  
   
   
WARRANT AZIONI ORDINARIE CREDITO VALTELLINESE 2008 DETERMINATO IL PREZZO DI SOTTOSCRIZIONE IN EURO 6,82 AVVIO IN DATA 1 APRILE 2008 DEL PERIODO DI ESERCIZIO  
 
Sondrio, 31 marzo 2008 - In data 28 marzo è stato stabilito dalla Società il prezzo di esercizio dei “Warrant azioni ordinarie Credito Valtellinese 2008” (i “Warrant 2008”) che danno diritto a sottoscrivere azioni ordinarie del Credito Valtellinese di nuova emissione (le “Azioni di Compendio”) in ragione di un’Azione di Compendio per ogni Warrant 2008 esercitato. Il Prezzo di Sottoscrizione è risultato pari a Euro 6,82. Detto prezzo, in coerenza con quanto indicato nell’art. 1 del regolamento dei Warrant 2008 (il “Regolamento dei Warrant 2008”), è stato determinato applicando uno sconto del 20% rispetto al prezzo medio ufficiale di mercato delle azioni Credito Valtellinese - ponderato per le relative quantità trattate - calcolato con riferimento al periodo 2 gennaio – 28 marzo 2008. A partire dal 1° aprile 2008 e fino al 30 aprile 2008 (il “Periodo di Esercizio”) - termine iniziale e finale compresi - i portatori dei Warrant 2008 potranno dunque richiederne l’esercizio sottoscrivendo una Azione di Compendio per ogni Warrant presentato al prezzo unitario di Euro 6,82. Si ricorda che i Warrant 2008 sono quotati sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Fino al 25 aprile e che, ai sensi dell’art. 3. 5 del Regolamento dei Warrant 2008, la sottoscrizione delle Azioni di Compendio avrà effetto il decimo giorno di Borsa aperta del mese di maggio 2008. Si segnala inoltre che le Azioni di Compendio sottoscritte in esercizio dei Warrant 2008 avranno godimento a far data dal 1° gennaio 2008 e non avranno dunque diritto al dividendo relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2007. La facoltà di sottoscrivere le Azioni di Compendio potrà essere esercitata mediante presentazione di apposita richiesta di sottoscrizione all’intermediario aderente alla Monte Titoli S. P. A. Presso cui i Warrant 2008 sono depositati (le “Richieste di Esercizio”). La Richiesta di Esercizio dei Warrant 2008 dovrà essere presentata, a pena di decadenza, entro il termine ultimo del 30 aprile 2008; in difetto i Warrant 2008 decadranno da ogni diritto e diverranno privi di validità ad ogni effetto. .  
   
   
CREDEM ACQUISTA 33 FILIALI DA BANCO POPOLARE LE FILIALI SONO UBICATE TUTTE IN TOSCANA: A FIRENZE (10), LIVORNO (3), LUCCA (7), PISA (6), PISTOIA (5) E PRATO (2).  
 
Reggio Emilia, 31 marzo 2008 - Credem rafforza la presenza territoriale in Toscana siglando un accordo in data 28 marzo 2008, che troverà compiuta realizzazione solo a seguito delle autorizzazioni delle autorità di vigilanza, per l’acquisizione da Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero (Gruppo Banco Popolare) di 33 filiali, 2 centri imprese e delle strutture di supporto all’attività commerciale (retail, pmi e corporate). L’accordo comprende il passaggio complessivo di circa 230 dipendenti. In particolare gli sportelli sono ubicati a Firenze (10), Livorno (3), Lucca (7), Pisa (6), Pistoia (5) e Prato (2). Al 31 dicembre 2007 il perimetro dell´operazione riguardava, impieghi per 980 milioni di euro, raccolta diretta di 413 milioni di euro, raccolta indiretta per 739 milioni di euro. Per la transazione, che si configura come acquisizione di ramo d’azienda da parte di Credem, è stato concordato un prezzo provvisorio di 155 milioni di euro, corrispondente ai volumi di raccolta degli sportelli al 31 dicembre 2007. Il closing dell’operazione, è previsto nel secondo semestre del 2008. Le strutture oggetto di tale operazione (33 filiali, 2 centri imprese e le relative strutture di supporto commerciale) e le 230 risorse, si andranno ad aggiungere all’organizzazione del Gruppo Credem che al 31 dicembre 2007 contava oltre 5. 300 dipendenti, 501 filiali, 42 centri imprese, 66 negozi finanziari e 760 promotori finanziari. Il Gruppo è composto da 18 società specializzate nei settori del banking tradizionale, dell’investment banking, dell’asset management, del parabancario e del bancassurance. Al 31 dicembre 2007 il Gruppo Credem, a livello consolidato, presentava un utile netto di 249,4 milioni di euro, un patrimonio netto di 1. 542,3 milioni di euro, una raccolta di 59,1 miliardi di euro ed impieghi per 15,7 miliardi di euro. Credem si è avvalso, per gli aspetti legali, della consulenza del Prof. Avv. Sido Bonfatti e per gli aspetti economico e finanziari, della funzione interna “Governo del Valore”. .  
   
   
BANCO POPOLARE-CRÉDIT AGRICOLE S.A.: AVVIATE TRATTATIVE IN ESCLUSIVA PER JOINT VENTURE NEL CREDITO AL CONSUMO CON DUCATO E AGOS  
 
Verona, 31 marzo 2008 - Crédit Agricole S. A. , uno dei principali Gruppi bancari in Europa, e Banco Popolare, uno dei principali Gruppi bancari in Italia, hanno avviato trattative in esclusiva che dureranno 30 giorni (con termine il 30 aprile 2008) al fine di studiare l’aggregazione in Italia delle rispettive società specializzate nel credito al consumo, Agos e Ducato. L’aggregazione potrebbe dar vita al primo operatore nel credito al consumo in Italia con una quota di mercato di circa il 14% (13 miliardi di euro di finanziamenti a fine 2007). Il nuovo soggetto avrà accesso ad una rete di 256 filiali dirette, alle agenzie del Banco Popolare (oltre 2. 100) e a quelle di Cariparma e Friuladria (700), oltre a 25. 000 punti vendita convenzionati. Il progetto si colloca in un’ottica di cooperazione a lungo termine basata su valori mutualistici comuni e può contare sull’expertise a livello europeo di Crédit Agricole nel credito al consumo e sul forte radicamento territoriale di Banco Popolare in Italia, oltre che sulla complementarietà delle due società: Agos è, infatti, uno dei leader nei finanziamenti finalizzati e nelle carte di credito revolving, mentre Ducato è uno dei maggiori operatori nel settore dei prestiti personali. Le modalità tecniche di questa aggregazione non comporteranno flussi finanziari e determineranno quote di partecipazione che rifletteranno gli apporti dei due rispettivi Gruppi. In un contesto del mercato italiano caratterizzato da prospettive favorevoli, questa operazione dovrebbe consentire: la disponibilità di una gamma completa di prodotti da offrire ad una più ampia e diversificata base di clientela; l’ottimizzazione della produttività in Italia grazie alla razionalizzazione delle piattaforme operative, alla disponibilità di efficaci modelli di valutazione del rischio e all’unificazione dei sistemi informatici; - la valorizzazione del potenziale di crescita dei due marchi storici che saranno mantenuti. Una stima molto preliminare delle sinergie generate dall’operazione è di almeno 50 milioni di euro annui prima delle imposte. Durante il periodo di negoziazione in esclusiva saranno approfondite le modalità del piano industriale, gli aspetti finanziari dell’aggregazione, il calendario dell’operazione - determinato in considerazione dei vincoli regolamentari e concorrenziali. .  
   
   
MILANO: APPROVATE IN GIUNTA LE LINEE DI INDIRIZZO PER LA SELEZIONE DELLA BANCA CHE COLLOCHERÀ LE QUOTE DEL FONDO IMMOBILIARE DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MILANO.  
 
Milano, 31 marzo 2008 - È stata approvata il 28 marzo in Giunta la delibera che stabilisce le linee di indirizzo per la selezione di una banca o intermediario specializzato che si occuperà del collocamento delle quote del fondo per la valorizzazione degli immobili di proprietà del Comune di Milano. “Nell’ambito del progetto di valorizzazione di una quota del patrimonio immobiliare attraverso un fondo – ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga - la delibera di oggi approva le linee di indirizzo della fase finale. Questo provvedimento chiude il cerchio del progetto. Si tratta infatti di scegliere il soggetto che andrà a collocare alle migliori condizioni di mercato le quote del Fondo che il Comune ha acquisito a fronte della cessione del patrimonio. Con il collocamento delle quote il Comune porterà alla piena valorizzazione del patrimonio conferito al fondo”. Il Comune di Milano intende cedere alle migliori condizioni di mercato le quote del Fondo ad investitori qualificati nell’ambito di un’operazione di collocamento curata da intermediari specializzati con modalità trasparenti e non discriminatorie. La procedura del collocamento comporterà le seguenti attività: il collocatore provvederà allo svolgimento di tutte le attività relative al collocamento; prima di procedere al collocamento, il collocatore dovrà presentare un piano di sviluppo della strategia di collocamento indicata nell’offerta tecnica, fornendo anche la stima del prezzo di offerta. Il piano verrà sottoposto all’approvazione della Giunta; il prezzo di collocamento delle quote verrà determinato tenendo conto della quantità e della qualità della domanda nonché dell’andamento dei mercati finanziari e immobiliari. Il prezzo non potrà comunque essere inferiore a 240 milioni di euro. Per poter partecipare alla selezione i soggetti collocatori dovranno possedere i seguenti requisiti: - essere banche autorizzate o altri intermediari autorizzati a presentare in Italia il servizio di collocamento, con o senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo, ovvero assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; essere dotati di un rating ufficiale di lungo termine attribuito da almeno un’agenzia di rating pari o superiore a A + (rating Standard & Poor’s), A 1 (rating Moody’s) o A + (rating Fitch); essere in possesso dei requisiti di idoneità morale previsti dall’art. 38 del D. Lgs. N. 163/2006; dichiarare di non trovarsi in conflitto di interesse in ordine allo svolgimento dell’incarico; essere soggetti che hanno svolto il ruolo di collocatore di strumenti di finanza immobiliare, con particolare riferimento ad operazioni di collocamento di quote di fondi di investimento immobiliare, per importi almeno pari a 100 milioni di euro nell’ultimo triennio. Il criteri di aggiudicazione saranno: 1) l’offerta economica più vantaggiosa sulla base dei seguenti elementi: strategia di collocamento, descrizione delle operazioni di strutturazione o collocamento di fondi immobiliari con evidenziazione di aspetti utili in relazione all’operazione, gruppo di lavoro dedicato all’attività dell’incarico. 2) l’offerta economica con un punteggio massimo pari a 60/100. Gli offerenti che risulteranno dalla graduatoria quali classificati tra i primi due potranno essere invitati, ad esclusiva discrezione del Comune, ad effettuare proposte migliorative della Commissione di Collocamento fissa. .  
   
   
SOPAF: ASSEMBLEA PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2007 ENTRO 180 GIORNI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO  
 
Milano, 31 marzo 2008 – In data 28 marzo il Consiglio di Amministrazione di Sopaf S. P. A. Ha deciso di avvalersi del maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, ai fini dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007, come consentito dall’art. 2364 c. C. Ed in conformità a quanto previsto dallo statuto sociale (art. 13), in conseguenza della complessità delle numerose operazioni straordinarie e di riorganizzazione societaria del Gruppo avvenute nell’esercizio 2007. Le date della nuova convocazione del Consiglio per l’approvazione del progetto di bilancio civilistico e consolidato e della relativa Assemblea verranno comunicate al mercato non appena disponibili. Nella medesima seduta il Consiglio ha confermato la valutazione sull’indipendenza degli amministratori Renato Cassaro, Adriano Galliani e Guidalberto Guidi ed ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza per il consigliere Mario Rey. .  
   
   
UNO STUDIO DEL CREL SUL CREDITO IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 31 Marzo 2008 - Il Consiglio regionale dell´economia e del lavoro ha presentato uno studio sul ruolo del credito in Sardegna, realizzato con la finalità di aprire una riflessione ed elaborare un documento di analisi del tema. Nel documento conclusivo sono contenute alcune proposte rivolte alla Regione per migliorare le funzioni del credito nel processo economico e sociale della Sardegna. Il Crel ha elencato una serie di suggerimenti, senza entrare nel merito dell´attività svolta dalla Giunta: - definire una strumentazione creditizia di accesso al credito e ai servizi finanziari coerente con il necessario ammodernamento dell´apparato produttivo, premiando i comportamenti più virtuosi e avendo attenzione alle ricadute attese, che costituisca riferimento, in termini di fruibilità, anche per l´impresa minore; - superare le forme intermediate e favorire modalità di incentivazione automatica, soprattutto per gli investimenti rilevanti e per le imprese più strutturate; - promuovere un maggiore coordinamento tra intervento pubblico e bancario all´interno del sistema di sostegno alle imprese; - assicurare un sostegno specifico all´imprenditoria giovanile e femminile attraverso la costituzione di un Fondo di garanzia regionale ad hoc con congrue disponibilità, come pure la previsione di incentivi specifici, sotto forma di finanziamento al microcredito con procedura a sportello e prestazione di contro garanzie per investimenti; - promuovere, rafforzare e consolidare i Consorzi Fidi (incentivando i percorsi premiali per le strutture che muovono verso processi aggregativi; mantenendo e rafforzando gli strumenti di sostegno alla capitalizzazione e al consolidamento dei fondi rischi dei Confidi; istituendo un fondo pubblico di garanzia intersettoriale, che consenta ai Confidi di poter contro garantire i rischi assunti in rapporto alle proprie esigenze di portafoglio); - riconsiderare la funzione della Sfirs (la Finanziaria della Regione), la cui azione deve essere sempre più orientata a promuovere e indirizzare investimenti industriali capaci di produrre ricadute in termini di valore aggiunto, innovazione, internazionalizzazione, occupazione, competitività. La Regione, secondo il Crel, "non può rinunciare ad avere una propria finanziaria come strumento di attuazione delle politiche di sviluppo del sistema produttivo ed economico, interlocutore credibile e professionale per quanti, siano essi imprenditori o investitori (istituzionali e non), intendono localizzare le proprie attività in Sardegna. Non più istituto finanziario votato al salvataggio dell´esistente, ma agenzia di sviluppo sul modello anglosassone". .  
   
   
TRENTO: DALL’IDEA ALL’IMPRESA CON IL PRESTITO D’ONORE ENTRO IL 24 APRILE LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE RISERVATO A INOCCUPATI E DISOCCUPATI CHE INTENDONO AVVIARE UNA NUOVA ATTIVITÀ  
 
 Trento, 31 marzo 2008 – Dal 26 marzo scorso sono aperti i termini per la presentazione della domanda di accesso all’intervento del prestito d´onore a favore di soggetti inoccupati o disoccupati che intendono intraprendere una nuova attività imprenditoriale. Il termine ultimo entro il quale presentare le domande è il 24 aprile 2008. L’intervento è gestito dall’Agenzia del Lavoro nell’ambito del piano di interventi di politica del lavoro 2008-2010. Il prestito d’onore è finalizzato a promuovere l’avvio di imprese di piccole dimensioni da parte di soggetti inoccupati o disoccupati, ai quali la Provincia offre la possibilità di ottenere un consistente finanziamento (nella misura massima di 38. 000 euro) e, soprattutto, un importante sostegno formativo (della durata di 4 settimane), accompagnato da un periodo di assistenza e di tutoraggio per dare “gambe” alla realizzazione dell’idea imprenditoriale proposta. L’intervento è stato riattivato e “rilanciato” quest’anno, dopo le tre precedenti edizioni degli anni 2000, 2001 e 2002, allargandolo ad ogni tipo di attività imprenditoriale. Il disoccupato o inoccupato che intende avviare una nuova attività potrà ottenere al massimo 38. 000 euro: 32. 500 euro dei quali a fronte di investimenti per beni strumentali (20. 000 a fondo perduto e 12. 500 euro a credito agevolato) ai quali si aggiungono 5. 500 euro, sempre nella misura massima, a fondo perduto per spese di gestione. Per conoscere in modo più dettagliato l’iniziativa, le agevolazioni previste ed i requisiti richiesti (vedi scheda allegata) è possibile rivolgersi all’Agenzia del Lavoro - Area incentivi all’occupazione e lavori socialmente utili, che ha sede in Via Guardini, 75 a Trento, numeri telefonici 0461/496012, 496013, sito internet: http://www. Agenzialavoro. Tn. It/agenzia e-mail: incentivi@agenzialavoro. Tn. It. Scheda: Documento degli “Interventi di politica del lavoro per il triennio 2008 – 2010” Obiettivo 6 – Azione 13 – Prestito d’Onore L’intervento del Prestito d’Onore è finalizzato a promuovere l’avvio di imprese di piccole dimensioni, da parte di soggetti inoccupati o disoccupati. Tale iniziativa ha la prerogativa di mettere a disposizione di chi intende intraprendere una nuova attività imprenditoriale, oltre che un consistente finanziamento, soprattutto un importante sostegno formativo, accompagnato da un periodo di assistenza e di tutoraggio per dare un concreto e valido supporto alla realizzazione della propria idea imprenditoriale. Presentazione domanda - La domanda va predisposta utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito internet o reperibile presso gli uffici dell’Agenzia del Lavoro e trasmessa tramite raccomandata con avviso di ricevuta di ritorno entro il 24 aprile 2008 al seguente indirizzo: Agenzia del Lavoro Area incentivi all’occupazione e lavori socialmente utili Via R. Guardini,75 – 38100 Trento Requisiti soggettivi per l’accesso all’intervento - Stato di disoccupazione o di inoccupazione (no part-time, no cassaintegrati, no collaboratori) - Maggiore età - Cittadinanza nella comunità europea, residenza e domicilio nella provincia di Trento - Non aver svolto attività autonoma negli ultimi tre anni - Non aver avuto protesti negli ultimi cinque anni - Non essere coinvolti in procedure concorsuali in corso - Non aver riportato condanne penali o essere sottoposti a misure di prevenzione - Non essere interdetti o inabilitati - Non aver ottenuto altri finanziamenti pubblici per la stessa iniziativa. Forma giuridica - Impresa individuale - Società di persone - Piccole cooperative (Nelle società e cooperative tutti i soci devono essere in possesso dei requisiti soggettivi, a meno che la compagine societaria sia formata da sole donne, in questo caso è sufficiente che solamente la maggioranza di loro possegga i requisiti indicati sopra). Sede dell’attività - La sede operativa dell´impresa beneficiaria deve essere localizzata sul territorio provinciale e non potrà essere trasferita al di fuori di esso per un periodo di cinque anni dalla data di avvio dell’attività. Investimento - Massimo 200. 000 euro. Tipologia d’intervento - Percorso di orientamento e di formazione per la durata di quattro settimane - Contributo per spese di investimento fino ad un massimo di 32. 500 euro ( di cui fino a 20. 000 euro a fondo perduto e fino a 12. 500 euro come prestito agevolato) - Contributo per spese di gestione (fino a 5. 500 euro a fondo perduto) - Servizio di tutoraggio/assistenza tecnica. L´accesso alle agevolazioni prevede: - presentazione di una istanza da parte di chi intende beneficiare delle agevolazioni previste per l’avviamento di un’attività di lavoro autonomo, la quale dovrà esplicitare l’idea imprenditoriale; - verifica di accoglibilità sui requisiti formali; - valutazione di ammissibilità al percorso formativo; - modulo di orientamento e selezione; - frequenza di un corso di formazione alla gestione di attività di lavoro autonomo; - valutazione del progetto per l’ammissione alle agevolazioni; - se positive tutte le valutazioni, autorizzazione alla concessione del finanziamento e del servizio di tutoraggio; - tutoraggio nella fase di start-up dell’iniziativa; - monitoraggio preventivo ed erogazione dei finanziamenti; - monitoraggio successivo e controllo di gestione. Vincoli - Avvio dell’attività entro sei mesi a decorrere dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni - Permanenza della sede dell’impresa nel territorio provinciale per un periodo di cinque anni dalla data di avvio dell’attività - Mantenimento della forma giuridica scelta per almeno due anni dalla data di avvio attività - Firma di un contratto per il finanziamento e i rispettivi vincoli. .  
   
   
POLITICA PER LA FAMIGLIA: PREMIATI A ROMA PROGETTI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO  
 
Bolzano, 31 marzo 2008 - Quattro iniziative della Provincia di Bolzano a sostegno della famiglia hanno ottenuto la menzione speciale ed un premio in denaro nell´ambito del premio "amico della famiglia 2007" istituito per la prima volta a livello nazionale, oltre ad un contributo straordinario di 30 mila Euro. L´assessora Kasslatter Mur ha avuto in consegna i riconoscimenti alla cerimonia finale svolatasi il 27 marzo, a Roma presso Palazzo Chigi. I progetti della Provincia considerati particolarmente meritevoli nell´ambito del premio "amico della famiglia 2007" sono: "Bookstart", "Informafamiglia", "Impresa che concilia lavoro e famiglia" e "Genitori forti-bambini forti". "Questi premi, come sottolinea l´assessora Kasslatter Mur - rappresentano un ricoscimento importante per le politiche a favore della famiglia portate avanti in questi anni in Provincia di Bolzano. Significa che abbiamo lavorato bene. Sostenere e rafforzare il ruolo della famiglia continuerà ad essere una delle priorità dell´azione politica a livello provinciale". Il Contributo straordinario di 30 mila Euro sarà destinto all´ulteriore sviluppo delle politiche a sostegno delle famiglie. Nell´ambito della cerimonia di premiazione a Palazzo Chigi a Roma il presidente del Consiglio Romano Prodi ha parlato di un momento storico che vede per la prima volta nel governo italiano un ministero per le politiche familiari tramite il quale si è potuto premiare gli sforzi profusi da enti pubblici ed aziende all´insegna del sostegno familiare. L´assessora Kasslatter Mur, da parte sua ha posto in evidenza che anche in Alto Adige in questa legislatura la Provincia si è dotata di un assessora alla famiglia e di un Ufficio famiglia. Al margine della cerimonia l´assessora ha potuto intrattenere un breve colloquio con rappresentanti del governo su temi di politica per la famiglia. A completare la delegazione altoatesina, assieme all´assessora, c´era anche la direttrice dell´Ufficio famiglia, Gudrun Schmid. Rappresentato anche il Comune di Bolzano che ha ottenuto riconosciemnti per tre progetti. .  
   
   
“CAPACITA’ RELAZIONALE, ESPERIENZA E AUTENTICITA’: LE IMPRESE STORICHE PROTAGONISTE DEL TERZO MILLENNIO”  
 
 Firenze 31 marzo 2008 - Questa l’analisi dello scrittore e sociologo Francesco Morace che ha affrontato i temi legati alle straordinarie potenzialità del nostro paese ed affrontati nel saggio ‘Il Senso dell’Italia” . “Le Imprese Storiche Toscane possiedono quei requisiti indispensabili per affrontare la sfida al mercato globale nel terzo millennio, ovvero sono depositarie di empatia relazionale, capacità esperienziale e autenticità. Sono forti della loro identità, ed anche questo è un presupposto unico per giocare da protagonisti la partita della globalizzazione”. Queste le parole con le quali lo scrittore e sociologo Francesco Morace ha inaugurato il suo intervento all’assemblea generale della Uist- Unione Imprese Storiche Toscane, unica associazione del suo genere presente in Italia – che si è svolta nelle sale dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze, presenti tra gli altri l’assessore alla attività produttive e turismo del Comune di Firenze Silvano Gori e l’onorevole di Fi Monica Baldi, quest’ultima insignita del Consolato Onorario delle Imprese Storiche Toscane presso il Ministero degli Esteri. L’occasione è stata favorevole per approfondire i temi affrontati da Francesco Morace nel suo ultimo saggio “il Senso dell’Italia” (Libri Scheiwiller) nel quale l’autore invita a credere, ed a sperare, in un ‘terzo miracolo italiano’, con l’Italia di nuovo protagonista – con la sua vocazione estetica, le sue potenzialità creative, i suoi prodotti di inimitabile qualità – della scena del mercato globale. L’intervento di Francesco Morace a Firenze si è anche soffermato su quell’idea di Terzo Rinascimento, dei cui valori anche le Imprese Storiche Toscane sono sincere depositarie. “E’ tuttavia importante che tradizione e innovazione risultino sempre un mix ben equilibrato – ha aggiunto Morace - e che ogni impresa storica abbia la consapevolezza di una forte identità che non è statica ma dinamica. E’ impossibile rinnovarsi senza perdere per strada, anche dolorosamente, qualcosa del proprio passato. ” L’intervento di Morace (presidente del Future Concept Lab, consulente strategico di aziende e Istituzioni italiane e internazionali, nonché docente al Politecnico di Milano e collaboratore de “Il Sole 24 Ore”) ha riscosso ampio consenso nella platea delle 21 imprese storiche che costituiscono la Uist. “Quello di Morace è stato un intervento importante nella prospettiva culturale cui si pone la nostra associazione – ha detto Franco Torrini, presidente della Uist - Un invito alla riflessione sulla nostra identità e sulle nostre straordinarie potenzialità, elementi che possono dischiudere un futuro luminoso”. Nei programmi a breve termine dell’Unione Imprese Storiche Toscane anche l’organizzazione di importanti momenti di formazione, tramite corsi e lezioni sulla storia e sull’attività delle imprese ultracentenarie della Toscana, corsi che coinvolgeranno studenti universitari italiani e stranieri, e che si terranno nelle sale dell’Accademia delle Arti e del Disegno a Firenze. .  
   
   
PRESENTATI DATI UNIONCAMERE; VENETO CONTINUA A CRESCERE. ASSESSORE REGIONE: “ITALIA A 3 VELOCITA’”  
 
Venezia, 31 marzo 2008 - Il 2007 per l’economia veneta è stato ancora un anno positivo, con una crescita del 2,1%, nonostante il difficile momento internazionale legato all’instabilità dei mercati finanziari, agli effetti negativi del “supereuro” sull’export, al crescere della bolletta energetica. Il dato è emerso il 28 marzo nel corso della presentazione delle ultime rilevazioni statistiche su “L’economia del Veneto 2007 e previsioni 2008” da parte di Unioncamere Veneto. Lo studio, presentato dal Presidente Federico Tessari, ha evidenziato che l’economia regionale, per fatturato, Pil e occupazione, rimane saldamente in testa nelle classifiche nazionali ed europee. Anche per il 2008, nonostante le difficoltà, Unioncamere prevede per il Veneto un incremento (1,2-1,6%) superiore alla media nazionale ed alle previsioni della Commissione Ue, che per l’Italia indica una crescita dello 0,7%, e dell’Ocse, che arriva all’1,1%. “Siamo di fronte a dati – ha detto l’Assessore regionale all’Economia intervenendo alla presentazione – che descrivono un Veneto vitale e decisamente più avanzato dell’Italia il che, se da un lato è motivo di grande soddisfazione, dall’altro è anche fonte di preoccupazione, perché una stagione di riforme come quella che attende il nostro Paese sarebbe ben più agevole se lo sviluppo fosse più omogeneo tra nord, centro e sud. La realtà è invece quella di una Nazione a tre velocità, rispetto alla quale bisognerà anche valutare l’ipotesi di un intervento di diversificazione dei livelli contrattuali, che tenga conto del reale costo della vita nelle diverse aree del territorio”. A questo proposito, l’esponente regionale ha citato l’esempio del metodo adottato da una grande Banca americana che, per i suoi dipendenti, ha previsto uno stipendio base per tutti con delle variazioni in aumento (che possono arrivare anche al 40%) a seconda del livello economico e di costosità dell’area nella quale il lavoratore presta servizio. Il tasso regionale di crescita del Veneto rilevato da Unioncamere (il 2,1% nel 2007) è superiore a quello dell’Emilia Romagna (1,9%) e della Toscana (1,1%), in linea con quello del Piemonte, e leggermente inferiore a quello della Lombardia (2,2%). Complessivamente, le Regioni del Nordest continuano a trainare l’economia italiana con una crescita tra il 2,1 e il 2,2%, contro l’1,5% del centro e l’1,4% del sud. .  
   
   
UN NUOVO IMPULSO PER IL POLO CALZATURIERO DEL SALENTO  
 
Bari, 31 marzo 2008 - Duecentocinquanta nuovi posti di lavoro nel settore calzaturiero della provincia di Lecce. Vola di nuovo alto un comparto segnato negli ultimi anni dall’incertezza economica. Undici aziende venete sono infatti pronte ad investire a Casarano, con un’operazione da venti milioni di euro. Sarà questa la ricaduta economica ed occupazionale per la Puglia del programma sottoscritto ieri a Roma da Confindustria Lecce, l’Associazione calzaturifici della Riviera del Brenta (A. C. Ri. B. ) e le Organizzazioni sindacali (Femca/cisl, Filtra/cgil, Uilta/uil) e fortemente voluto dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico. A rendere noti i dati economici dell’accordo è proprio il Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo, di ritorno da Roma dopo la sottoscrizione di questo progetto, intitolato appunto “Due passi per il made in Italy”. Delle undici aziende che investiranno a Casarano otto sono calzaturifici, ci sarà poi un formificio, un tacchificio che realizzeranno rispettivamente forme e tacchi e scarpe, e un’impresa che produrrà accessori come borse e cinture. Tutte le produzioni saranno di alta qualità, anche per questo il personale dovrà essere istruito nel modo migliore: la formazione dei lavoratori è stata quantificata infatti in 135mila ore. “Sviluppare la filiera produttiva della scarpa di eccellenza – ha sottolineato Sandro Frisullo – significa puntare sul valore aggiunto del Made in Italy, che è garanzia di successo. Per questo occorrono anche investimenti per la ricerca, per i quali saranno messi a disposizione i fondi strutturali”. Il progetto si svilupperà in tre anni. Cinque delle undici aziende della Riviera del Brenta, si insedieranno entro un anno con un investimento di 8 milioni di euro e l’assunzione dei primi 100 lavoratori. Nei due anni successivi arriveranno le altre 6 aziende che investiranno 12 milioni di euro e assumeranno altri 150 lavoratori. I nuovi assunti saranno per la maggior parte lavoratori da ricollocare. Nell’arco di un triennio le più belle scarpe d’Italia saranno prodotte a Casarano: le grandi marche sono già in lizza. .  
   
   
VCO: NASCE LA ATS “LAGO MAGGIORE IN LAB”  
 
Verbania, 31 marzo 2008 - La presenza di un ambiente innovativo e la circolazione di informazioni e conoscenze rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo delle imprese locali e per l´attrazione di risorse imprenditoriali ed umane esterne. La localizzazione sul territorio di un parco tecnologico e di un polo universitario costituisce un´opportunità che deve essere trasformata in risorsa attraverso un´adeguata e coerente politica basata sulla ricerca di forti sinergie con gli attori locali, sullo sviluppo di collegamenti con le imprese, sul rafforzamento della struttura tramite risorse umane altamente qualificate. Nel corso del 2007 si è riunito più volte il “Tavolo per l´Innovazione”, nato dal confronto con Amministrazione Provinciale, Associazioni di categoria, Tecnoparco del Lago Maggiore, Ars. Uni. Vco, e con il coinvolgimento di alcune realtà imprenditoriali del settore della ricerca con l´obiettivo di sostenere progettazioni coordinate e condivise, ottimizzando le risorse e rafforzando i rapporti del territorio con Regione, Governo e Ue nell´ambito delle politiche per l´innovazione, con il fine ultimo di rafforzare la competitività del sistema locale. Dalla collaborazione offerta attraverso il Tavolo per l´Innovazione è sorta la volontà di attivare una rete di laboratori, centri di ricerca e di innovazione e trasferimento tecnologico del Verbano Cusio Ossola, con la costituzione di una associazione temporanea di scopo avvenuta il 14 febbraio 2008. I partecipanti all´Ats Lago Maggiore In Lab sono: Abich-srl - laboratorio di analisi chimiche biologiche e tossicologiche- referente: Stefano Todeschi; Altea spa - società di servizi alle imprese-referente: Marco Magaraggia; Ars. Uni. Vco- Associazione per gli Studi Universitari-referente: Tiziano Pera; Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola- referente: Maurizio Colombo; Centro Srevizi Lapidei del Verbano Cusio Ossola, Società consortile per azioni- Centro studio e analisi sulle pietre naturali - referente Marco Cerutti; Emisfera società cooperativa- progettazione e realizzazione di sistemi informativi con specializzazione nella fornitura di software- referente: Lorenzo Vandoni; Lims- Istituto Cobianchi- è un laboratorio avanzato di Spettrometria di Massa Isotopica adatto alla misura precisa di rapporti isotopici ed è principalmente attivo su due filoni di ricerca, archeometria e tracciabilità- referente: Tiziano Pera; Nanoireservice Società consortile per azioni-laboratorio di ricerca applicata nel campo delle nanotecnologie applicate e della scienza dei materiali- referente Gabriele Ricchiardi; Polo formativo energia e compatibilità ambientale- Associazione che garantisce un´organizzazione didattica innovativa attraverso l’esplorazione delle ipotesi di innovazione, la sua rielaborazione in termini di analisi di dettaglio dei fabbisogni formativi e la conseguente definizione dei profili professionali specifici: referente Daniele Fuselli; Promozione Artigiana srl - Società che si occupa di servizi alle imprese artigiane - Referente: Marco Cerutti, provincia del Verbano Cusio Ossola - Referente: Assessore alle Attività Produttive - Carlo Alberganti, Sviluppo Srevizi Industriali Vco srl - Società che si occupa di servizi alle imprese industriali- referente: Davide Sala; Tecnolab del Lago Maggiore srl - Laboratorio di prove e assistenza tecnica normativa in materia di qualità e innovazione- referente: Michele Setaro; Tecnoparco del Lago Maggiore srl - Parco tecnologico nato con l´obiettivo di favorire la crescita imprenditoriale all´insegna della tecnologia, della qualità e dell´innovazione - referente: Franco Dallavalle; Tecnologia scienza scuola società – Tsss- associazione volta tra l´altro a promuovere la collaborazione tra le risorse formative, culturali, professionali, sociali, ed economiche del territorio- referente: Daniele Fuselli. Le attività dell´Associazione Temporanea sono quelle previste dall´atto costitutivo e dall´accordo organizzativo, mirate principalmente a creare e rafforzare i rapporti di collaborazione, condividere attività di ricerca, partecipazione a bandi e gare, possibilità di finanziamenti mirati ad esigenze puntuali o territoriali, promuovere l´offerta di servizi e di innovazione anche in modo congiunto, accrescere la capacità di trasferimento tecnologico verso le imprese, accrescere le capacità di innovazione delle imprese del territorio. Il coordinamento delle iniziative viene attuato attraverso un tavolo di coordinamento convocato dalla Camera di commercio, quale soggetto capofila, ogni qualvolta se ne ravveda la necessità, e comunque a cadenza trimestrale. Lago Maggiore In Lab sarà inoltre partner di una iniziativa progettuale a valere sui bandi Interreg 2008-2013 in materia di innovazione e trasferimento tecnologico che vede la Camera di commercio quale soggetto capofila di parte italiana e Ticino Transfer come soggetto capofila di parte elvetica. Il progetto prevede: la creazione di una rete transfrontaliera dell´innovazione; di far emergere possibili progetti di collaborazione e scambio tecnologico fra imprese e centri di ricerca dell´area transfrontaliera. .  
   
   
“INVESTI IN MOLISE”: WORKSHOP A BIELLA  
 
 Campobasso, 31 marzo 2008 - Avvicinare due realtà imprenditoriali così lontane come quella piemontese (biellese in particolare) e molisana eppure così desiderose di essere coinvolte in iniziative che riescano a creare possibili sinergie territoriali tra le due aree e nuove opportunità di investimento. E’ questo l’obiettivo del workshop diretto ad avviare un gemellaggio sullo sviluppo tra Biella e il Molise, tenutosi il 26 marzo presso la Città Studi di Biella. L’incontro, organizzato dall´Ati (Associazione Temporanea d´Impresa costituita da Retecamere, Unioncamere Molise, Cosmo Servizi, Matese per l´Occupazione, Istituto Tagliacarne e l’Università degli Studi del Molise) nell´ambito delle attività previste dal Progetto di Marketing Territoriale promosso dalla Regione Molise, finanziato con risorse comunitarie (Misura 4. 3 – Por Molise 2000/2006), intende coinvolgere la Camera di Commercio di Biella e il tessuto imprenditoriale piemontese, in un’azione di approfondimento e di rafforzamento delle relazioni tra le due diverse realtà territoriali. A rappresentare il mondo economico-imprenditoriale molisano è stata la delegazione composta dal presidente dell’Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura, dal direttore dell’Unioncamere Molise, Lorella Palladino, dall’ing Massimo Pillarella (Matese per l’occupazione), supportati da Retecamere, capofila del progetto, che si è occupata dell’organizzazione della missione. Il workshop è stato introdotto dal video promozionale “Investi In Molise, Territorio di crescita” che è servito per introdurre la conoscenza del territorio molisano e delle opportunità localizzative nei diversi ambiti ai numerosi rappresentanti delle imprese biellesi presenti. A seguire l’intervento del presidente della Unioncamere Molise che ha introdotto i vantaggi e le opportunità per le imprese che decidessero di insediarsi in Molise o creare azioni sinergiche con imprese molisane, garantendo anche l’affiancamento del sistema camerale molisano, oltre che di tutti i partner coinvolti nell’Ati realizzatrice del programma. Intervento molto seguito dai rappresentanti delle imprese, quello dell’ing. Pillarella, che ha parlato della nuova Programmazione regionale 2007-2013 e delle interessanti opportunità, anche in termini agevolativi e finanziari, che le imprese piemontesi avrebbero se decidessero di localizzarsi in Molise. Ma non solo, anche i benefici per progetti e iniziative congiunte – come il progetto “Osmosi Nord-sud” – che promuove e finanzia la cooperazione scientifico-tecnologica tra nord e sud, lo scambio di esperienze e la diffusione di best-practice relative a specifiche tematiche, selezionate con le Regioni interessate. I vantaggi di un investimento in Molise non sono soltanto di ordine finanziario: sul tema significativa è stata la testimonianza dell’ Ing. Carlo Nano in rappresentanza della Guala Closures, azienda piemontese che ha scelto di insediarsi in Molise e che in Molise opera con ottimi risultati. L’ing. Nano ha portato la sua testimonianza di un manager piemontese con esperienze molisane: “la Guala ha insediato uno stabilimento in Molise presso l’area industriale di Termoli, il cui consorzio di gestione garantisce affiancamento e servizi adeguati alle imprese “residenti”. Negli ultimi anni, grazie alla caparbietà e la serietà della forza lavoro lo stabilimento è diventato il luogo dove sperimentate l’innovazione e provare la massima capacità produttiva degli impianti, gli stessi operai dello stabilimento sono inoltre stati utilizzati come formatori per l’avviamento e la messa a regime di altri impianti fuori dall’Europa”. A conferma che il Molise è in grado di fornire una forza lavoro specializzata, capace di garantire performance adeguate alle esigenze di imprese che vogliano essere competitive sui loro mercati. La delegazione molisana è stata accolta dal presidente della Camera di Commercio di Biella, Gianfranco De Martini e dal segretario generale, Livio Calbi che, insieme ai rappresentanti della Città Studi di Biella, ha illustrato le attività di ricerca, formazione e innovazione offerte dalla struttura. Al workshop hanno partecipato diversi imprenditori ed esponenti del settore tessile per far conoscere le potenzialità del laboratorio Latt, che potrebbe proporsi come un valido partner tecnologico per le attività di ricerca e innovazione a favore delle imprese tessili molisane e del progetto “tessile e salute” in grado di garantire al consumatore finale la sicurezza e la trasparenza del prodotto tessile, come opportunità che le imprese molisane del settore tessile possono mutuare come “marcia” in più per qualificare le loro produzioni. .  
   
   
MILANO, INNOVAZIONE: PRIMA EDIZIONE DI BIOINITALY  
 
 Milano, 31 marzo 2008 - Assobiotec, Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, e Innov-hub, azienda speciale per l’innovazione della Camera di Commercio di Milano, organizzano la prima edizione di Bioinitaly, che si terrà a Milano martedì 1° aprile 2008 (ore 9:00-17. 30) presso Palazzo Affari ai Giureconsulti. Bioinitaly è stato ideato per far incontrare le giovani imprese innovative biotecnologiche e nanobiotecnologiche italiane con gli investitori di tutto il mondo. E’ noto infatti che il settore delle biotecnologie nel nostro paese soffre di una cronica carenza di capitali di rischio. A seguito della diffusione di un apposito invito alla presentazione, all’associazione sono arrivate 29 domande di partecipazione, provenienti da tutte le parti della Penisola. Una commissione scientifica, nominata ad hoc tra esperti del settore di riconosciuta competenza, ha selezionato 16 progetti che, il 1° aprile, potranno presentarsi ad una platea di oltre cinquanta investitori italiani e stranieri (provenienti da Europa, Stati Uniti). Saranno presenti Alessandro Sidoli, vice presidente di Assobiotec, e Alessandro Spada, presidente Innov-hub. . .  
   
   
LA VALLE D’AOSTA OSPITA SETTANTA DIRETTORI DI AGENZIE FACENTI CAPO AL TOUR OPERATOR RUSSO PAC GROUP, DAL 30 MARZO AL 5 APRILE  
 
2008 Aosta, 1 aprile 2008 – Da lunedì 31 marzo 2008 – I direttori di settanta agenzie turistiche facenti capo al Tour Operator Pac Group, operatore leader per la commercializzazione turistica dell’Italia in Russia, sono impegnati fino a sabato 5 aprile prossimo in un educational dedicato alla presentazione dell’offerta turistica disponibile in Valle d’Aosta per i turisti provenienti dalla Russia. Si tratta di una iniziativa in convenzione con l’Ice, con la collaborazione del tour operator Pac Group, curata dall’Assessorato al Turismo con la collaborazione del tour operator valdostano Didisi’, partner storico di Pac Group da più di dieci anni. Partecipano all’iniziativa, anche in qualità di sponsor, i Consorzi turistici dei comprensori interessati all’iniziativa e l’Associazione valdostana Maestri di sci. Domenica sera, l’Assessore Pastoret, con il Presidente dell’Associazione Maestri di sci, Beppe Cuc, e Mary Rollandin, titolare del tour operator valdostano Didisi’, ha accolto a Saint-vincent il Direttore generale di Pac Group Ilja Itkin, i vertici del tour operator e la corposa rappresentanza dei Direttori che saranno impegnati, fino al 5 aprile in un tour educational di presentazione dell’offerta turistica disponibile in Valle d’Aosta. Gli operatori turistici potranno visitare il Casino, i comprensori sciistici di Cervinia, La-thuile e Courmayeur, la Cave di Morgex e La-salle, la Città di Aosta, le Terme di Pré-saint-didier, in un viaggio alla scoperta delle grandi disponibilità che la Valle d’Aosta può offrire ai turisti russi, al fine di rafforzare ulteriormente la presenza in un mercato, che sta diventando sempre più importante per l’economia valdostana. .  
   
   
CONVEGNO DONNE CHE PLASMANO LA SCIENZA  
 
Vilnius, 31 marzo 2008 - La Piattaforma Europea delle Donne Scienziate (Epws) terrà il suo primo convegno annuale, intitolato ´Women shaping science´ (Donne che plasmano la scienza), dal 5 al 7 giugno a Vilnius, in Lituania. L´evento è organizzato in collaborazione con Basnet, la rete di Stati Baltici: Women in Sciences and High Technology. Il convegno indagherà e metterà in rilievo l´impatto che le donne scienziate stanno generando e genereranno in futuro sulla comunità scientifica, sui processi decisionali e sulla capacità di far emergere gli aspetti sociali della scienza. Attenzione particolare sarà rivolta al contributo e alla situazione delle donne scienziate dei paesi baltici. Eminenti oratori affronteranno questioni cruciali, quali i progressi relativi e le contraddizioni resistenti in merito al tema delle donne nella scienza. Il convegno si configurerà come luogo di incontri e di scambio di idee e collaborazioni. Le scienziate avranno l´opportunità di presentare il proprio lavoro sia partecipando a sessioni tematiche, sia attraverso un´esposizione di cartelloni illustrativi relativi alle ricerche condotte a livello comunitario. Epws è sostenuto dalla Commissione europea attraverso il Sesto Programma Quadro (6Pq). Per ulteriori informazioni: http://www. Epws. Org .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE - SI È RIUNITO IL COMITATO DI COORDINAMENTO REGIONALE  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - Si è riunito il 20 marzo scorso il Coordinamento Regionale dei Comitati per l´Imprenditoria Femminile della Toscana, presieduto da Cristina Bandinelli del Comitato di Firenze. Nel corso dell´incontro è stata definita la partecipazione del Coordinamento Regionale all´iniziativa organizzata da Unioncamere nazionale insieme a Retecamere, denominata "La 3 giorni dell´imprenditrice" ed in programma per Giugno 2008. Successivamente Enrico Ciabatti - Vicesegretario dell´Unione Regionale - ha illustrato le attività che vedono coinvolta Unioncamere Toscana in qualità di soggetto realizzatore nell´ambito del programma regionale per l´imprenditoria femminile "Iniziative regionali per lo sviluppo dell´imprenditoria femminile, di cui all´art. 12 della Legge. 215/92 ed all´art. 212" e definite di comune accordo con il Settore Tutela dei Consumatori e degli Utenti, Politiche di Genere e Promozione delle Pari Opportunità della Regione Toscana. In particolare sono stati presentati i risultati della seconda edizione del progetto pilota di mentoring denominato "Madrefiglia - Mentoring Accompagnamento Donne in Rete E Formaizone Imprenditoriale Giovani Leaders Imprenditrici Autonome", avviato nel mese di Dicembre 2007 e concluso il 18 marzo scorso, che grazie al metodo innovativo proposto, si è distinto in termini di interesse nel panorama delle iniziative ideate per sostenere e promuovere l´imprenditoria femminile nonché l´accrescimento della cultura d´impresa. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ NEL DIRITTO COMUNITARIO: WORKSHOP IL 5 APRILE A BOLZANO  
 
Bolzano, 31 marzo 2008 - "Entwicklung der Rechtsnormene zur Chancengleichheit auf Eu-ebene" (Lo sviluppo del diritto sulle pari opportunità a livello comunitario) è il titolo del workshop, tenuto in lingua tedesca, in programma per sabato 5 aprile 2008, dalle ore 9. 00 alle 13. 00, alla Casa Kolping in via Ospedale 1/3 a Bolzano. Ingresso libero. È un´iniziativa del Comitato provinciale pari opportunità e dell´Ufficio donna. Il Comitato provinciale per le pari opportunità e l´Ufficio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Nell´ambito di questa iniziativa, nel workshop programmato per sabato 5 aprile 2008, dalle ore 9. 00 alle 13. 00, presso la Casa Kolping in via Ospedale 1/3 a Bolzano, tenuto in lingua tedesca con il titolo ""Entwicklung der Rechtsnormene zur Chancengleichheit auf Eu-ebene" (Lo sviluppo del diritto sulle pari opportunità a livello comunitario dalla prof. Ssa Christa Tobler dell´Università di Zurigo. L´ingresso è libero. .  
   
   
EDUCAZIONE ALLA PARITÀ: FONDAMENTALE PARTIRE DALLE NUOVE GENERAZIONI  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - L’educazione alla parità tra i generi è tanto più efficace quanto più è precoce, e inizia fin dalla prima infanzia. Fondamentale, dunque, porsi il problema di una corretta educazione di genere anche con i più piccini e quindi formare adeguatamente insegnanti ed educatrici di asili nido e scuole d’infanzia. Le sperimentazioni messe in atto in alcune scuole nel corso del progetto Equal ‘Tempo – Territorio e mainstreaming per le pari opportunità’, condotto da Comune di Firenze (capofila) e Comune di Prato (partner del progetto), sono state presentate il 29 marzo a Firenze, alla Biblioteca delle Oblate, nel corso del convegno “Educazione alla cura e contrasto degli stereotipi – Inizio di una sperimentazione”. Dopo l’apertura dei lavori da parte dell’assessore all’istruzione e pari opportunità del Comune di Firenze, e la presentazione del percorso formativo da parte di Marina Piazza, sociologa dell’Istituto Gender di Milano, sono intervenuti anche gli assessori alle pari opportunità e all’istruzione della Regione Toscana. L’assessore alle pari opportunità ha sottolineato quanto sia importante intervenire ad un livello preventivo di educazione all’equità di genere, cominciando da subito a ‘dialogare’ con i bambini, per impedire e contrastare fin dall’inizio tutti quegli stereotipi che irrigidiscono la mobilità e la versatilità delle costruzioni individuali dell’identità. Per questo, in tema di pari opportunità, la priorità va data all’azione educativa da condurre nelle scuole. A questo proposito, l’assessore ha ricordato il documentario-inchiesta “Tempi di lavoro, tempi di vita: la conciliazione difficile”, realizzato dall’assessorato alla fine dello scorso anno, che, rivolto prevalentemente ai giovani, verrà distribuito in scuole medie e superiori, e Università. L’assessore all’istruzione formazione e lavoro ha sottolineato che la Regione sta lavorando in più direzioni per ampliare le opportunità per le donne, sia sul fronte dell’occupazione, contrastando la precarietà del lavoro, favorendo la stabilizzazione e l’autoimpiego, sia su quello della possibilità di conciliare vita privata e vita professionale, cura della famiglia e qualità dell’occupazione. Se il lavoro delle donne è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, ancora restano zone d’ombra sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. L’impegno dunque è quello di lavorare, a partire dalle scuole, per abbattere gli stereotipi di genere e far entrare sempre più le donne nei posti solitamente riservati agli uomini. Fra le iniziative che la Regione ha messo in campo ci sono, ad esempio, incentivi per le studentesse che si iscrivono a facoltà scientifiche, i voucher per la formazione, quelli per i servizi alla prima infanzia. Per queste iniziative possiamo contare sui finanziamenti del nuovo Fondo sociale europeo: forti dei risultati del precedente periodo di programmazione in cui sono state le donne il 51% dei soggetti interessati, nella nuova programmazione 2007-2013 non si prevede più un asse specifico dedicato alle donne, ma si utilizza l’intervento di genere in maniera trasversale, su tutti gli assi in cui si articola il piano. Ciò ci consentirà di lavorare in maniera più mirata e flessibile, secondo le diverse realtà. Potremo ad esempio mettere in campo azioni per la conciliazione fra tempi di vita e di lavoro, potenziare i servizi alla prima infanzia ma favorire la formazione delle donne con l’acquisizione di competenze finalizzate ad una occupazione più qualificata e stabile. .  
   
   
CONSEGNATE LE PRIME QUALIFICHE DI ASSISTENTE FAMILIARE  
 
Roma, 31 marzo 2008 - Sono state consegnati 26 marzo dall’Assessore all’Istruzione della Regione Lazio, Silvia Costa, i primi certificati di ottenimento della qualifica di Assistente familiare a dieci persone immigrate, che hanno concluso il corso di formazione professionale. Le professioniste straniere hanno deciso di riunirsi in una cooperativa di assistenza familiare e domiciliare. Il Rapporto finale del progetto finanziato dall’Assessorato Istruzione attraverso il Fondo sociale europeo e realizzato da Caritas e Ciofs Fp Lazio è stato presentato oggi presso la Regione Lazio. “Dopo questo che considero un risultato molto importante - ha spiegato l’assessore Silvia Costa – il progetto che comprenderà la formazione di Mediatori culturali, di Operatori socio-sanitari. E ulteriori azioni di orientamento, tutoraggio e stage, effettuati presso Municipi, aziende e associazioni del Terzo settore Nella nuova programmazione del Fondo sociale europeo la percentuale di stanziamento per l’inclusione sociale è raddoppiato rispetto al periodo 2000/2006 e faremo tesoro di queste esperienze nella destinazione delle risorse, soprattutto per quanto riguarda la previsione di stage di più ampia durata, di borse lavoro per immigrati e per il riconoscimento delle competenze. ” Da una ricerca condotta presso 185 imprese della Regione e circa mille immigrati, emerge come la formazione sia più presente tra le donne che tra gli uomini e come la classe di età maggiormente esposta ai rischi sociali (lavoro in nero, criminalità che sfrutta i disoccupati) sia quella dei giovani. Coloro i quali sono in possesso di una formazione più alta, parlano più lingue ed hanno un titolo di studio simile a quello del padre. Al crescere del titolo di studio, peraltro, diminuisce la percentuale di lavoro irregolare. Le professioni che attualmente svolgono le persone prese a campione sono prevalentemente quelle di operaio, domestica o badante. Il monitoraggio ha evidenziato una concentrazione dei lavoratori dipendenti immigrati nel settore delle attività dei bar (21,6%), del commercio al dettaglio (15,1%), dell’edilizia (13,5%), della ristorazione (14,1%), del turismo (7,6%) e dei servizi (5,9%). Il lavoro autonomo è l’occupazione la più desiderata dagli immigrati (29,2% degli uomini e 27,8% delle donne), seguita, per quanto riguarda gli uomini, dall’attività imprenditoriale (17,5%) e da quella impiegatizia (21%) per quanto riguarda le donne. Gli imprenditori della piccola e media impresa intervistati ritengono importante che un immigrato lavoratore si formi partendo da una base minima di preparazione scolastica (almeno scuola elementare) e che a questa si sommino altre esperienze di formazione, quali i corsi professionali di breve o media durata o i corsi di alfabetizzazione italiana, al fine di evitare eventuali incomprensioni linguistiche e culturali. “A questo proposito – ha sottolineato l’Assessore Costa – abbiamo dato vita ad un progetto pilota che prevede corsi di italiano e di educazione civica rivolti alle famiglie di immigrati, che vede coinvolte in questa prima fase sperimentale oltre dieci scuole organizzate in rete. La scuola deve far crescere non solo i giovani, ma anche le loro famiglie, in considerazione del fatto che il nucleo familiare è l’artefice primario del successo scolastico delle nuove generazioni. ” .  
   
   
"MADREFIGLIA" - CONCLUSA LA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO  
 
Toscana, 31 marzo2008 - Si è conclusa il 18 marzo scorso la seconda edizione del progetto "Madrefiglia - Mentoring Accompagnamento Donne in Rete e Formazione Imprenditoriale Giovani Leaders Imprenditrici Autonome", iniziativa realizzata dalla Regione Toscana - Settore Tutela dei Consumatori e degli Utenti, Politiche di Genere e Promozione delle Pari Opportunità - in collaborazione con Unioncamere Toscana ed inserita nell´ambito del programma regionale per lo sviluppo dell´imprenditoria femminile ex 12 della L. 215/92 ed art. 21 D. P. R. 314/00. L´azione di mentoring consiste in una tecnica di accompagnamento di imprenditrici esordienti (Mentees) da parte di un´imprenditrice affermata (Mentor), con l´obiettivo, attraverso un percorso di formazione e di trasferimento di conoscenze ed esperienze, di agevolare lo sviluppo della carriera lavorativa nonché l´accrescimento della cultura di impresa, dalla fase di avvio fino al consolidamento dell´attività. Il percorso formativo, che ha coinvolto 24 imprenditrici provenienti da tutta la regione ed impegnate in settori economici diversi, è stato realizzato con il supporto operativo del C. O. A. P. , Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto e strutturato in n. 8 moduli didattici di complessive 40 ore nell´ambito del quale le partecipanti hanno affrontato con l´aiuto di docenti esperti le principali tematiche inerenti l´organizzazione e la gestione dell´impresa, con particolare riguardo a quelle riscontrabili nella fase di start up e con specifico riferimento alle problematiche della conciliazione dei tempi lavorativi ed a quelle della responsabilità sociale delle imprese (bilancio delle competenze, strategie per la redazione di un business plan,elementi in materia di controllo, organizzazione e pianificazione aziendale;informazioni relative all´accesso al credito, principi in materia di innovazione, tematiche ambientali e indicazioni sulla certificazione di responsabilità sociale delle imprese, strumenti di risoluzione alternativa delle controversie). L´azione, iniziata il 7/12/2007, si è svolta presso la sede dell´Unione Regionale delle Camere di Commercio della Toscana - via Lorenzo il Magnifico n. 24, Firenze. Al termine dell´iter didattico in aula, nella splendida cornice di Giogoli, collina nei dintorni di Firenze che offre un suggestivo panorama sulla città, le partecipanti hanno incontrato gli Enti organizzatori ed i docenti per l´approfondimento di tematiche di comune interesse. Per l´Unione Regionale il percorso che si è appena concluso ha evidenziato una concreta opportunità di crescita professionale per le neoimprenditrici oltre che per quelle già affermate. Spesso, nelle indagini viene individuata come punto di debolezza della nostra imprenditoria, la bassa conoscenza di "tecnicità " aziendale. Con questo progetto la Regione ed il Sistema Camerale hanno invece offerto alle imprenditrici una concreta ed efficace occasione di formazione e di scambio di conoscenze fra donne. .  
   
   
ENEL: NUOVO CAMPO EOLICO A FROSOLONE (ISERNIA) ENTRO L´ANNO, SARÀ AMPLIATO FINO A 38 MW E FORNIRÀ ENERGIA RINNOVABILE A 30.000 FAMIGLIE, EVITANDO EMISSIONI DI CO2 PER CIRCA 64.000 TONNELLATE ALL´ANNO.  
 
Campobasso , 31 marzo 2008 - L´amministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio Conti, e il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio hanno inaugurato il 28 marzo il nuovo impianto eolico di Frosolone, in provincia di Isernia. Insieme a Collarmele (Abruzzo) e Monte Arci (Sardegna), Frosolone è uno dei tre siti individuati da Enel sin dagli anni ´90 per la ricerca, lo sviluppo e l´utilizzo dell´energia eolica. Il nuovo impianto, in località Acquaspruzza, sostituisce il campo eolico realizzato da Enel nel 1995. La decisione di ammodernare l´impianto ha consentito di sostituire i vecchi aerogeneratori con nuove macchine più affidabili, meno rumorose e che garantiscono una resa molto migliore. Una testimonianza concreta dell´attenzione che Enel pone all´innovazione tecnologica e alla gestione efficiente, e ambientalmente compatibile, dei siti dove è presente Il nuovo campo eolico è dotato di 8 aerogeneratori, con una potenza installata di 6,8 Mw, quasi tre volte superiore a quella del vecchio impianto. Con una produzione attesa di 17,3 milioni di chilowattora l´anno, fornirà energia rinnovabile sufficiente a soddisfare il fabbisogno di circa 6. 200 famiglie, permettendo un abbattimento di emissioni di anidride carbonica (Co2) stimato in circa 12. 500 tonnellate all´anno. Inoltre, il nuovo campo è stato studiato in modo da essere il più possibile in armonia con il territorio e il paesaggio. "Questo impianto – ha affermato Fulvio Conti – è un esempio virtuoso di collaborazione tra impresa, istituzioni locali e associazioni amiche dell´ambiente che ci auguriamo possa essere replicato anche in altre regioni d´Italia. L´impegno di Enel nelle fonti rinnovabili è rilevante e in continua, forte crescita. Solo nell´ultimo anno la produzione Enel in questo settore è cresciuta del 37%. A fine 2007 abbiamo installato in Italia impianti eolici per 315 Mw . L´obiettivo del nuovo piano industriale che abbiamo presentato pochi giorni fa è di moltiplicare per cinque questo impegno, per arrivare a 1. 490 Mw eolici installati in Italia entro il 2012. Crediamo nell´eolico e vogliamo giocare un ruolo da protagonisti nello sviluppo di questa fonte di energia anche nel nostro Paese". "Il Molise vanta un patrimonio ambientale di inestimabile valore –ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio- che si caratterizza per un´armonica convivenza dell´uomo con il territorio incontaminato in cui ha la fortuna e il privilegio di vivere. Per questo come Regione abbiamo posto attenzione alla salvaguardia del nostro paesaggio e abbiamo avviato politiche di sviluppo sostenibile. Il tutto nella consapevolezza che la crescita economico-sociale di un territorio deve essere legata ad un sapiente e virtuoso percorso di valorizzazione ed esaltazione delle peculiarità naturali. Un esempio di questo procedere è proprio il supporto ad iniziative come quella che oggi presentiamo che opportunamente lega una risorsa naturale, quale è il vento, alla produzione di energia pulita. Una produzione che è capace di alimentare abitazioni e iniziative imprenditoriali contribuendo a creare sviluppo e benessere. Occorre procedere in questo senso implementando la ricerca sulle fonti rinnovabili e pulite se vogliamo sostenere e vincere le sfide del futuro che riguardano la sempre maggiore richiesta di energia". Iorio ha poi voluto ricordare come grazie ad un protocollo d´intesa a suo tempo firmato tra Regione e Enel il Molise ha ridotto al minimo la sospensione di energia elettrica nella rete regionale per causa guasti. Questo facendo del Molise una delle regioni più virtuose d´italia per quanto riguarda la sicurezza e la continuità di fornitura di energia. La realizzazione di questa nuova struttura si inserisce all´interno del progetto Ambiente e Innovazione di Enel, che comporta investimenti per 7,4 miliardi di euro nel quinquennio 2008/2012 per lo sviluppo di energie rinnovabili e la ricerca e sviluppo di tecnologie innovative come il solare ad alta efficienza, l´eolico off-shore, la filiera dell´idrogeno e la cattura e sequestro della Co2. Il nuovo campo rientra anche nel piano di sviluppo delle fonti rinnovabili della Regione Molise dove è in programma, nei prossimi mesi, l´installazione di impianti eolici che svilupperanno una potenza complessiva pari a 50 Mw. Agli impianti esistenti (Frosolone, Campolieto e Montarone), si aggiungerà l´ampliamento dell´impianto inaugurato oggi, che interesserà, oltre a Frosolone, anche il Comune di Macchiagodena. Entro l´anno, infatti, l´impianto sarà dotato di 45 aerogeneratori, con una potenza installata complessiva di circa 38 Mw, e fornirà energia elettrica sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 30. 000 famiglie evitando emissioni di Co2 in atmosfera per circa 64. 000 tonnellate annue. .  
   
   
NUOVI IMPIANTI SOLARI E IDROELETTRICI IN SLOVENIA  
 
Lubiana, 31 marzo 2008 - Il Ministro sloveno dell´Economia, Andrej Vizjak, e il Ceo della Slovenske elektrarne, Drago Polak, hanno lanciato l´impianto ad energia solare di Vrhovo e un mini impianto idroelettrico vicino a Radece, nella Slovenia centrale. Lo riporta l´Agenzia di Stampa Slovena, ripresa da "Reporter. Gr". Vizjak ha dichiarato che il settore energetico sloveno è capace di essere tra i pionieri delle energie rinnovabili, che sono recentemente diventate non solo interessanti dal punto di vista ambientale, ma anche da quello commerciale. Il ministro ha dichiarato che resta ancora molto lavoro da fare. Polak ha espresso il desiderio che le politiche energetiche adottate si riflettano anche sulla promozione, supporto e sui prezzi d´acquisto dell´elettricità e al tempo stesso promuovano innovazione e produzione dei macchinari necessari, che renderanno le fonti rinnovabili ancora più competitive. .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA UN NUOVO CONTRATTO OFFSHORE IN NIGERIA PER UN VALORE DI OLTRE 1,3 MILIARDI DI DOLLARI  
 
 San Donato Milanese (Mi), 31 marzo 2008 – Saipem si è aggiudicata il contratto per lo sviluppo sottomarino del giacimento offshore di Usan, situato circa 160 chilometri a sud di Port Harcourt, in Nigeria. Il contratto ha un valore complessivo di oltre 1,3 miliardi di dollari Usa. Il contratto, che è stato assegnato da Elf Petroleum Nigeria (Total) in qualità di operatore della concessione esplorativa Oml 1381 dove è situato il giacimento di Usan, riguarda l’ingegneria, l’approvvigionamento, la fabbricazione, l’installazione e le attività di assistenza relative alla messa in servizio di condotte sottomarine (per 61 chilometri), ombelicali (per 72 chilometri) e risers2 che collegheranno 42 teste pozzo sottomarine al sistema di produzione galleggiante (Fpso, Floating Production Storage Offloading). Il contratto, inoltre, comprende la realizzazione del sistema di esportazione del greggio costituito da una boa di ancoraggio e due linee di esportazione e di parte del sistema di ancoraggio dell’Fpso. Le attività di fabbricazione saranno svolte in Nigeria, presso il cantiere di Rumuolumeni, di proprietà di Saipem. I lavori in mare saranno svolti dai mezzi navali altamente specializzati Saipem Fds e Saipem 3000, in profondità d’acqua comprese tra i 730 e gli 850 metri, tra il quarto trimestre 2010 e il quarto trimestre 2011. .  
   
   
LAIMER VISITA L´IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO IN VAL D´ULTIMO  
 
Bolzano, 31 marzo 2008 Il nuovo impianto di teleriscaldamento a biomassa a Santa Valpurga, che produce contemporaneamente energia e calore, è stato al centro della visita compiuta il 27 marzo in val d´Ultimo dall´assessore provinciale Michl Laimer. "Un impianto modello", lo ha definito. Complessivamente grazie ai 55 impianti di teleriscaldamento a biomassa attivi in Alto Adige si possono risparmiare 45 milioni di litri di gasolio e un´emissione di biossido di carbonio pari a 130mila tonnellate. Laimer ha visitato la centrale con gli amministratori locali e si è soffermato sul suo particolare sistema che consente la produzione di energia e di calore. Attualmente in val d´Ultimo sono funzionanti tre impianti di teleriscaldamento a biomassa, che complessivamente forniscono calore a 300 abitazioni. In Alto Adige sono collegati ai 55 impianti circa 10mila nuclei, per un totale di 40mila cittadini serviti da calore ecocompatibile. Come ha spiegato l´assessore Laimer, in tema di energia la Provincia persegue tre obiettivi: "Il risparmio energetico, l´aumento dell´efficienza energetica e il potenziamento delle fonti enelergia rinnovabili. " Proprio in quest´ultimo settore l´impianto di Santa Valpurga ricopre un ruolo importante. I rappresentanti delle centrali di teleriscaldamento e i tecnici addetti, riuniti in una specifica associazione, si ritrovano periodicamente per iniziative di aggiornamento. L´associazione, come ha spiegato il suo presidente Hanspeter Fuchs, dispone anche di una nuova pagina Internet con newsletter e forum. .  
   
   
SOLAR REVOLUTION. COME TRASFORMARE L’INDUSTRIA ENERGETICA GLOBALE  
 
Roma, 28 marzo 2008 - “Solar Revolution. Come trasformare l’industria energetica globale” è il tema del I° Summit Italiano sull’Energia Solare organizzato da Business International (The Economist Group). L´evento si svolge a Roma il 31 e marzo e 1 aprile a partire dalle ore 9. 15, presso l’Ambasciatori Palace Hotel. Il Summit Italiano sull’Energia Solare si propone come momento di confronto tra mondo istituzionale, accademico, imprenditoriale e delle professioni sul tema del fotovoltaico nel panorama nazionale ed internazionale, con l’obiettivo di analizzare dal punto di vista strategico, normativo, tecnico e finanziario come sviluppare ed implementare l’intera catena del valore dell’energia solare in Italia. Nel corso del Summit articolato in due specifici focus tematici: I Giornata - La sfida del solare: scenari, strategie, politiche di investimento; Ii Giornata - Come conciliare economia ed ecologia: sviluppi tecnologici, strumenti finanziari, case histories, i decision maker del settore analizzeranno i seguenti topics: Politiche per lo sviluppo del fotovoltaico: il nuovo pacchetto Ue sull’energia e le ricadute sul mercato italiano ed internazionale; Le prospettive italiane dell’energia solare: quadro normativo, agevolazioni e incentivi; Come creare una filiera dell’industria del solare in Italia: misure del governo, opportunità finanziarie, strumenti organizzativi; Il Fotovoltaico di Terza Generazione: processi, materiali e tecnologie all’avanguardia per la conversione Fv; La gestione del passaggio al solare: analisi del fabbisogno energetico, aspetti economici, studio di fattibilità, fattori critici; Casi di successo a confronto nella realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici. Al Summit intervengono: Gianluigi Angelantoni, Amministratore delegato, Angelantoni Industrie Spa; Luciano Barra, Capo Segreteria tecnica di direzione, Dg per l’energia e le risorse minerarie, Ministero dello Sviluppo Economico; Claudia Bettiol, Membro del consiglio di amministrazione, Enea; Carlo Andrea Bollino, Presidente, Gse – Gestore dei Servizi Elettrici; Angelo Bonelli, Deputato; Giancarlo Castellani, Assessore all’Ambiente, Provincia di Parma; Aldo di Carlo, Co-direttore Polo Solare Organico, Università degli Studi Tor Vergata; Gianni Chianetta, Presidente, Assosolare; Franco Donatini, Responsabile dell´Area Tecnica Sistemi di Generazione, Enel; Nicola Dall´olio, Presidente, Stuard; Tullio Fanelli, Componente, Aeeg-autorità per l’energia elettrica e il gas; Gert Gremes, Presidente, Gifi; Roberto Longo, Presidente, Aper- Associazione dei produttori di energia da fonti rinnovabili; Martin Meyers, Amministratore delegato, Enfinity Italia; Nino G. B. Morgantini, Presidente, Aicep; Vincenzo Naso, Presidente, Ises Italia; Giorgio Palazzi, Direttore dipartimento energia, Enea; Fabrizio Paletta, Senior Pv Expert, Cesi Ricerca; Giorgio Piazza , Presidente, Fattorie del Sole-coldiretti; Stefano Pisoni, Direttore Generale, Sirci; Adriana Poli Bortone, Europarlamentare e Membro della commissione ambiente, Parlamento europeo; Secondo Pozzali, Amministratore Delegato, Pozzali Magazzini Generali; Paolo Ricci, Consigliere delegato, Terni Energia; Paolo Rocco Viscontini, Presidente, Enerpoint; Arturo Sferruzza, Partner, Norton Rose Studio Legale; Giovanni Simoni, Presidente onorario, European Photovoltaic Industry; Alessandro Steffanoni, Head of project financing, Interbanca; Giovanni Terranova, Senior Manager, Global Energy Group, Fortis Bank; Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, Regione Lazio. .  
   
   
ASCOPIAVE: PROPOSTO ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI IL PAGAMENTO DEL DIVIDENDO IL 15 MAGGIO.  
 
Pieve di Soligo, 31 marzo 2008 - Con riferimento alla decisione del Consiglio di Amministrazione di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di Euro 0,085 per azione, Ascopiave S. P. A. Comunica che, se approvato, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 15 maggio 2008, con stacco della cedola in data 12 maggio 2008. Il pagamento della cedola sarà effettuato al netto dell’acconto sui dividendi pagato il giorno 20 novembre 2007, pari a Euro 0,025 per azione. Il Gruppo Ascopiave è attivo nel settore del gas naturale, principalmente nei segmenti della distribuzione e vendita ai clienti finali. L’attività di distribuzione è gestita direttamente da Ascopiave e dalla controllata Asm Dg, che attualmente detengono concessioni e affidamenti diretti per la fornitura del servizio in 155 Comuni. Ascopiave e Asm Dg sono proprietarie della rete di distribuzione gestita, che si estende per oltre 6. 600 chilometri, fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti. L’attività di vendita di gas naturale è svolta da Ascotrade, società controllata da Ascopiave, che fornisce gas ad oltre 350. 000 clienti finali. Nel quarto trimestre del 2007 Ascopiave ha acquisito il 49% di Estenergy, società di vendita del gas del Gruppo Acegas-aps con circa 240. 000 clienti, e il 49% di Asm Set, società di vendita del Gruppo Asm Rovigo (24. 000 clienti). Grazie alle recenti operazioni di acquisizione, Ascopiave è diventato uno dei principali operatori nel gas in ambito nazionale, sia per ampiezza del bacino di clientela che per quantitativi di gas venduto. Dal 2007 il Gruppo, sfruttando la propria posizione di leadership sul mercato, ha iniziato ad operare come grossista e trader di gas. .  
   
   
PROGRAMMA CASA IN PIEMONTE: DIECIMILA ALLOGGI ENTRO IL 2012 APPROVATI I CRITERI PER I FONDI DI GARANZIA  
 
Torino, 31 marzo 2008 - Sono stati approvati il 27 marzo dalla Giunta Regionale, su proposta dell´assessore all´Urbanistica e Politiche Territoriali, i criteri e le modalità per l´accesso e l´erogazione dei Fondi di garanzia nell´ambito del "Programma Casa: diecimila alloggi entro il 2012". I Fondi di garanzia sono diretti alla copertura delle rate di ammortamento dei mutui nei periodi di diminuzione del reddito del nucleo familiare, conseguente alla perdita del lavoro, alla modifica dell´attività lavorativa o in caso di grave malattia. Con riferimento al bando giovani possono accedere al fondo i soggetti che nella graduatoria, approvata con determina dirigenziale del 24 ottobre 2007, sono stati individuati quali finanziati e nella domanda presentata per la partecipazione al bando hanno espresso l´opzione di avvalersi del fondo di garanzia. Con riferimento agli alloggi realizzati in autofinanziamento, compresi in interventi più ampi di edilizia agevolata, possono accedere al Fondo di garanzia i soggetti che acquisteranno alloggi realizzati da operatori che al momento della presentazione della domanda per l´ottenimento dei contributi per l´edilizia agevolata hanno espressamente richiesto di usufruire di tale fondo; gli acquirenti al momento del compromesso o dell´assegnazione dell´alloggio devono possedere i requisiti per l´accesso all´edilizia agevolata. L´intervento dei Fondi di garanzia risulta ammissibile esclusivamente qualora il reddito del nucleo familiare del richiedente, rilevabile annualmente, risulti inferiore del 30% del corrispondente reddito percepito nell´anno precedente. L´importo massimo di mutuo sul quale può essere richiesto il fondo di garanzia è pari a 60. 000 euro per alloggio per la copertura di un limite massimo scoperto di 4 semestralità o di 24 mensilità nel caso di mutui con rate a scadenza mensile. L´erogazione complessiva a favore di ciascun beneficiario non può superare l´importo di euro diecimila, compresi gli interessi di mora. L´intervento dei fondi di garanzia è gratuito e non è prevista la restituzione delle somme erogate. I Fondi di garanzia non possono essere attivati dopo che sia iniziato il procedimento esecutivo per il recupero del credito. .  
   
   
CASA :A BRESCIA 1700 FAMIGLIE PAGHERANNO MENO PER 700 NUCLEI FAMILIARI IL CANONE MINIMO SARA´ SOLO DI 20 EURO  
 
Milano, 31 marzo 2008 - "La nuova legge regionale rispetta il principio di sopportabilità per l´inquilino e introduce il reddito Isee, l´unico che realmente riesce a fotografare la reale situazione economica delle famiglie". L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, replica così ai rappresentanti dei sindacati degli inquilini che il 28 marzo hanno protestato davanti alla sede della Regione a Brescia. In tutta la Lombardia, infatti, prima dell´entrata in vigore della nuova norma, su 170. 000 famiglie che abitavano in alloggi di edilizia residenziale pubblica oltre 35. 000 pagavano meno di 50 euro al mese e circa 10. 000 addirittura meno di 10. Ancora, nella sola provincia di Brescia, su 9. 000 nuclei, oltre 2. 500 pagavano meno di 50 euro e 600 di questi ne pagavano solo 10. "La legge - precisa Scotti - aveva dei paradossi. A parità di reddito, infatti, le famiglie che abitavano in centro erano privilegiate rispetto a quelle che abitavano in estrema periferia e questo per un malinteso calcolo sulla vetustà degli edifici. Il nuovo provvedimento, invece, oltre a ´partire´ dall´Isee, riequilibra i valori degli immobili tenendo conto delle caratteristiche degli stessi e applica una riduzione per le persone sole". "Vorrei anche ricordare - aggiunge l´assessore - che proprio per evitare rigidi automatismi sul valore degli immobili, la nuova legge prevede la possibilità di modificare del 20% tale valore. In provincia Brescia ad esempio, tutti i Sindacati inquilini hanno condiviso alcune riduzioni del valore degli immobili". Ne deriva che 20. 000 famiglie in tutta la Lombardia pagheranno meno: nella sola provincia di Brescia saranno oltre 1. 700 e 700 pagheranno solo il canone minimo di 20 euro. Per gli altri l´aumento (che potrà essere graduato in tre anni) sarà tra il 20 ed il 50%. Non si tratta di aumenti, in valore assoluto molto rilevanti. Infatti coloro che avranno un aggravio superiore a 100 euro (in provincia di Brescia sono solo 400 famiglie) potranno dilazionarlo in più di 3 anni. Inoltre, bisogna considerare che la legge prevede contributi di solidarietà congiunti tra Aler e Comuni per le famiglie meno abbienti anche nell´ambito delle politiche sociali attivate dai comuni. "Invito le organizzazioni sindacali a verificare concretamente i casi di aumenti che a prima vista possono apparire abnormi - aggiunge Scotti - lasciando ad altri quelle che sono strumentalizzazioni pre-elettorali belle e buone e a verificare tutti i redditi ed il patrimonio posseduto. L´aler lo farà a partire da lunedì mattina". Un ultimo passaggio l´assessore Scotti lo riserva al tema "abusivi", sottolineando che "la legge obbliga le Aler e i Comuni a predisporre un piano per la sicurezza degli immobili occupati. Ovvero, chi è attualmente occupante abusivo dovrà lasciare l´alloggio. " .  
   
   
TOSCANA : SULLE CASE POPOLARI PROPOSTE IN LINEA CON LE SCELTE DEL CONSIGLIO IL “PACCHETTO” PER RISPONDERE ALL’EMERGENZA ABITATIVA NELLE CITTÀ  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - Il pacchetto di interventi proposto dalla Giunta regionale sulla casa, compresa la proposta di sospensione della vendita di alloggi popolari, intende dare risposte concrete all’emergenza e rispettare le determinazioni del Consiglio regionale. Questa in sostanza la replica dell’assessore regionale alla casa alla nota diffusa da un consigliere di Forza Italia a nome del gruppo azzurro. L’assessore alla casa ricorda in proposito al consigliere azzurro la deliberazione n. 38 approvata il 27 aprile 2006 dal Consiglio regionale, rammentando che, mentre lui non sedeva all’epoca in Consiglio regionale, il consigliere di Forza Italia era presente, così come il resto del gruppo azzurro. Fra le determinazioni assunte con quella delibera c’era l’impegno ad una ricognizione dello stato delle vendite degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Dunque, la proposta odierna, fa notare l’assessore regionale, è volta al rispetto di una delibera del Consiglio regionale e al rispetto, al tempo stesso, dell’autorevolezza del parlamento regionale. Ai Lode, che gestiscono le case popolari, non appena la proposta della Giunta regionale diverrà operativa con l’approvazione del Consiglio regionale, verrà chiesto di rendicontare tutte le operazioni di vendita degli alloggi Erp, che secondo il piano originario erano circa 37 mila. Ad oggi ne risultano venduti circa la metà e le somme derivanti dalle compravendite risultano irrisorie rispetto al valore reale dei beni. E poiché di tempo ne è passato fin troppo e la situazione degli alloggi è diventata un’emergenza, la giunta regionale propone tempi stretti. Questa la tabella di marcia, che partirà dopo l’approvazione del Consiglio regionale: i Lode avranno tempo 60 giorni per inviare la rendicontazione; da quel momento ci saranno 90 giorni che serviranno per verificare ogni situazione. Nei casi nei quali risulterà, senza dubbio, che la vendita non è stata avviata, la giunta regionale prevede, a questo punto, la sospensione della vendita stessa. Tutto questo per evitare che si svendano a prezzi ridicoli abitazioni che oggi sono indispensabili per fronteggiare l’emergenza casa. L’assessore ricorda inoltre che alla sospensione delle vendite degli alloggi Erp sono state affiancate altre misure. Una prima tranche di interventi, per 31,5 milioni, viene dal pacchetto straordinario varato dal Governo Prodi. Una seconda, per circa 40 milioni, è varata dalla giunta regionale, grazie alle risorse recuperate da un’attenta verifica sul territorio degli alloggi realizzati (o non realizzati) con i precedenti piani casa. Infine l’assessore regionale alla casa precisa che le misure riguardanti il pacchetto casa proposto dalla giunta regionale in questa fase riguardano i centri urbani ad alta densità abitativa. Né questi possono essere confusi con altri progetti riguardanti la montagna e le aree periferiche, nelle quali si propone di recuperare immobili abbandonati appartenenti al demanio. Progetti diversi, che hanno solo un comune denominatore: quello di non sprecare risorse e di offrire una casa a chi ne ha bisogno, sia che viva in città, sia che abiti in montagna o in aree periferiche. .  
   
   
LA VALLE D’AOSTA AL SALONE INTERNAZIONALE DEL RESTAURO, A FERRARA  
 
Aosta, 1 aprile 2008 – L’assessorato dell’Istruzione e Cultura informa che la Soprintendenza per i beni e le attività culturali, attraverso la Direzione ricerca e progetti cofinanziati, parteciperà al Salone Internazionale del Restauro che si svolgerà a Ferrara, da mercoledì 2 a sabato 5 aprile prossimi. Tale rassegna, prima ed unica in Italia interamente dedicata alla conservazione e tutela del patrimonio storico-artistico, architettonico e paesaggistico, è valida occasione per la Soprintendenza per un confronto a livello nazionale ed internazionale sulla tematica sempre più attuale del restauro. Per l’occasione verrà allestito uno stand dedicato ai lavori svolti sul territorio valdostano dagli uffici competenti e verrà inoltre ufficialmente presentato il progetto “giSad. Recouvrement du potentiel informatif des sites archéologiques en dêpot”, di cui la Regione Valle d’Aosta è stata capofila, dedicato alla gestione ordinaria del patrimonio archeologico e documentale. La conferenza di presentazione, dal titolo “La gestione ordinaria del patrimonio archeologico: la quotidiana criticità dei depositi e la proposta di soluzione del progetto europeo giSad”, si svolgerà sabato 5 aprile, alle ore 9. 30. Scopo della conferenza è quello di riprendere il dibattito inerente il problema della conoscenza e della gestione quotidiana dei beni archeologici, riassumendo le criticità delle prassi operative e le necessità del settore. La conferenza sarà una valida occasione per la presentazione di una proposta con un approccio pragmatico, che permetta di mantenere i presupposti scientifici e di attuare una pratica gestionale ordinaria semplificata. Tale proposta prende spunto dalla realtà archeologica, ma è estendibile alla totalità del patrimonio mobile, con particolare riferimento per quello meno noto che costituisce la percentuale più consistente del patrimonio stesso e che è celato e custodito nei depositi di tutta Europa. L’iniziativa si rivolge a tutti i settori della Pubblica Amministrazione concernenti la tutela del patrimonio culturale mobile che si occupano della gestione dei depositi, in modo particolare ai settori dell’archeologia e della conservazione, con la presentazione di un quadro amministrativo e tecnico aggiornato, di carattere nazionale ed internazionale. .