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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: NEGOZIATI OMC: PROSEGUIRE GLI SFORZI PER UN RAPIDO ACCORDO  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2008 - Preoccupato per lo stallo nei negoziati commerciali a livello Omc, il Parlamento chiede di compiere tutti gli sforzi necessari per giungere rapidamente a un accordo, anche perché ciò stabilizzerebbe il contesto economico e finanziario mondiale. Sollecita quindi Usa e India a trovare un´intesa sui meccanismi di salvaguardia e chiede di garantire ai paesi meno sviluppati un accesso al mercato esente da dazi e quote. Auspica inoltre una riforma dell´Omc per renderlo più democratico e trasparente. Approvando con 567 voti favorevoli, 37 contrari e 47 astensioni una risoluzione sostenuta da Ppe/de, Pse, Alde e Uen, il Parlamento sottolinea anzitutto che la mancata conclusione del ciclo di Doha «accrescerebbe l´attuale incertezza economica globale e potrebbe mettere in dubbio la credibilità del sistema multilaterale di scambi commerciali, con un conseguente passaggio ad accordi commerciali bilaterali e regionali». «Seriamente deluso e preoccupato» per la situazione di stallo verificatasi durante le riunioni ministeriali dell´Omc nel luglio scorso, il Parlamento ribadisce quindi «il suo pieno impegno a sostenere l´approccio multilaterale alla politica commerciale e a un´Omc in grado di garantire un risultato esaustivo, ambizioso ed equilibrato per il commercio internazionale nel pieno rispetto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio». Anche perché si dice convinto che nell´attuale contesto, caratterizzato dalla crisi economica e finanziaria, «una conclusione positiva del ciclo negoziale di Doha potrebbe rappresentare un fattore di stabilizzazione». Inoltre, consapevole delle difficoltà di un impegno unico, il Parlamento riconosce i progressi sinora realizzati nel corso dei negoziati e ritiene che questi dovrebbero «costituire una base importante e solida» per proseguire le trattative e giungere a un esito «coronato da successo». In tale contesto, invita l´Ue, gli Usa e i membri del G20, quali nuovi principali attori economici, ad assumersi le proprie responsabilità nei negoziati in corso, a rispettare pienamente lo spirito del ciclo di sviluppo e a compiere tutti gli sforzi necessari «per raggiungere un accordo quanto più rapidamente possibile». Allo scopo di permettere il proseguimento dei negoziati sulle altre questioni in sospeso, il Parlamento invita l´India e gli Usa a trovare una soluzione politica al problema delle condizioni di applicazione dei meccanismi speciali di salvaguardia (Mss) «per assicurare il giusto equilibrio tra gli aspetti commerciali e gli aspetti della sicurezza alimentare». Esorta poi i paesi sviluppati e i paesi in via di sviluppo più avanzati a aderire all´iniziativa dell´Unione europea “Tutto fuorché le armi”, «garantendo ai paesi meno sviluppati un accesso al mercato interamente esente da dazi e quote» e sottolinea l´importanza degli aiuti al commercio. Ritiene infatti che nel quadro dei negoziati occorra dare la priorità alle esigenze dei paesi in via di sviluppo e in particolare dei paesi meno sviluppati. Per il Parlamento, d´altro canto, a prescindere dai progressi dell´agenda di Doha per lo sviluppo, l´Omc, con le altre organizzazioni internazionali, dovrebbe affrontare «con coerenza e urgenza» le nuove sfide globali connesse al commercio, come la sicurezza alimentare, l´energia, gli aiuti al commercio e il cambiamento climatico. Inoltre, a suo parere, le difficoltà dell´agenda di Doha per lo sviluppo evidenziano la necessità, una volta concluso il ciclo di negoziati, di affrontare urgentemente la questione della riforma dell´Omc, «al fine di rendere tale organismo più efficace e trasparente e di rafforzarne la legittimità democratica, la responsabilità, l’apertura e l´integrazione nella più ampia architettura della governance globale». Ritenendo, infine, che i parlamentari dovrebbero esercitare un controllo ancora più forte ed efficace nel settore del commercio internazionale, i deputati invitano la Commissione europea e il Consiglio a raggiungere un accordo nello spirito del trattato di Lisbona «per assicurare la piena partecipazione del Parlamento europeo ai negoziati commerciali internazionali dell´Ue». .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, LAVORO NERO: SANZIONI E INCENTIVI PER FAVORIRE L´EMERSIONE  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2008 - Il Parlamento auspica una strategia europea per lottare contro il lavoro nero e promuoverne l´emersione. Chiede anche incentivi quali l´aumento dell´aliquota di reddito non imponibile e la riduzione dei costi non salariali e degli oneri amministrativi che gravano sulle Pmi. Invitando gli Stati membri ad esaminare la possibilità di introdurre salari minimi, sollecita delle sanzioni severe per i datori di lavoro che occupano manodopera in nero e la tutela dei lavoratori migranti. Approvando con 479 voti favorevoli, 50 contrari e 47 astensioni la relazione di Pier Antonio Panzeri (Pse, It), il Parlamento sottolinea anzitutto che il lavoro sommerso è un fenomeno complesso - in aumento in vari Stati membri, dove può raggiungere punte pari o superiori al 20% del Pil - che «danneggia l´economia, non tutela i lavoratori, pregiudica i consumatori, riduce il gettito fiscale e genera concorrenza sleale tra le imprese» e tra i lavoratori. I settori più colpiti dal lavoro sommerso, è rilevato, sono quelli a forte intensità di manodopera, come l´agricoltura, l´edilizia, i servizi domestici, di alloggio e ristorazione, «caratterizzati da precarietà occupazionale e condizioni salariali disagiate». Una strategia europea contro il lavoro nero - I deputati accolgono quindi con favore l´approccio adottato dalla Commissione che pone il lavoro sommerso tra le priorità politiche dell´Unione e che richiede importanti interventi a livello comunitario e nazionale. Sostengono inoltre che la lotta al lavoro nero vada affrontata predisponendo una strategia complessiva che imprima una maggiore operatività ed incisività dell´azione comunitaria. Anche per far sì che la modernizzazione del diritto del lavoro in Europa «non rimanga pura enunciazione teorica ma si traduca in effettive politiche di qualità». La strategia, è precisato, dovrebbe essere basata su un coordinamento e una cooperazione amministrativa forti ed efficaci fra le istanze amministrative di controllo a livello nazionale, gli ispettorati del lavoro e le parti sociali, gli enti previdenziali e le autorità fiscali. A tal fine andrebbe rivista la direttiva 96/71/Ce. La Commissione dovrebbe considerare la creazione di una banca dati sui differenti approcci e metodologie utilizzati per misurare il lavoro sommerso al fine di promuovere lo scambio di buone prassi e il trasferimento di conoscenze e di valutare la fattibilità e la trasferibilità delle misure attuate. Gli Stati membri, d´altro canto, sono chiamati a applicare meglio la legislazione e gli standard del lavoro vigenti. Osservando che le linee politiche della Comunità in materia di lavoro sommerso «stentano a tradursi in strumenti giuridico-istituzionali ben definiti», il Parlamento sollecita poi una definizione comune di lavoro sommerso per eliminare le incertezze legate al rilevamento statistico di questo fenomeno. Forti incentivi per trasformare il lavoro sommerso in economia formale - Il Parlamento chiede agli Stati membri di prevedere «forti incentivi» per chi si impegna a trasformare il lavoro sommerso in economia formale, inclusi «l´aumento dell´aliquota di reddito non imponibile e . La riduzione dei costi non salariali associati all´occupazione legale». Li incoraggia poi a continuare sulla strada delle riforme dei sistemi fiscali e di sicurezza sociale, «riducendo in tal modo l´onere dell´imposizione per i lavoratori dipendenti». Dovrebbero inoltre rendere i rispettivi sistemi di tassazione e di protezione sociale quanto più possibile semplici, trasparenti e accessibili con politiche efficienti per creare posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità. In tale contesto rileva che i contratti atipici «possano svolgere un ruolo per contribuire da un lato a far emergere i lavoratori dal lavoro in nero e dall´altro ad aumentare la stabilità del lavoro». Notando il ruolo importante che i partner sociali di molti Stati membri hanno svolto per lottare contro il lavoro sommerso, i deputati invitano la Commissione europea e gli Stati membri a dare maggiore sostegno e incoraggiamento alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali in questa lotta. Ritengono inoltre che una semplificazione o la riduzione degli oneri amministrativi, e delle procedure, soprattutto per le piccole e medie imprese, ridurrebbe il ricorso al lavoro sommerso e promuoverebbe l´attività economica nell´Unione. I deputati chiedono poi una maggiore applicazione della legislazione vigente sui salari minimi in tutti gli Stati membri e sollecitano quelli che attualmente non lo prevedono a esaminare la possibilità di introdurlo, negoziando con i partner sociali secondo le prassi nazionali. Ritengono inoltre che la regolarizzazione dei rapporti di lavoro in nero debba sempre comprendere anche l´obbligo del versamento contributivo, «a condizione che gli Stati membri possano adottare misure per facilitare i necessari pagamenti da parte dei datori di lavoro». In proposito, richiamano l´attenzione sulla formula degli assegni-servizi praticata in Belgio, Germania e Francia, che permette alle famiglie di acquistare servizi per la casa a prezzi più bassi, garantendo il pagamento per mezzo dello stesso assegno-servizi dei contributi alla sicurezza sociale e delle tasse. E sanzioni severe - Il Parlamento chiede poi agli Stati membri di prevedere «sanzioni severe» per i datori di lavoro che, nonostante gli incentivi loro offerti, continuano a far uso del lavoro sommerso. Tuttavia, ricorda che una politica esclusivamente repressiva, se non seguita da un miglior coordinamento tra Stati membri «potrebbe concentrare il lavoro sommerso negli Stati meno strutturati e nelle economie meno regolate». Raccomanda quindi la conclusione di "accordi" a livello regionale, nazionale e locale per fornire una risposta graduale e settoriale al fenomeno del lavoro illegale e per promuovere misure che forniscano soluzioni efficaci. In proposito, invita la Commissione a proporre agli Stati membri ed ai soggetti sociali ed economici coinvolti nella lotta al lavoro non dichiarato, un "patto per l´emersione dal sommerso", volto a permettere l´emersione graduale delle attività non dichiarate. Tale patto dovrebbe coprire un periodo transitorio limitato senza il ricorso a sanzioni, allo scadere del quale si dovranno però prevedere meccanismi di inasprimento del regime sanzionatorio. Tutelare maggiormente i migranti - Il Parlamento accoglie con favore gli sforzi profusi dalla Commissione al fine di prevedere sanzioni per i datori di lavoro di cittadini di paesi terzi soggiornanti clandestinamente, anche se lamenta la mancanza di misure volte a combattere lo sfruttamento dei cittadini dei paesi terzi che risiedono regolarmente nell´Unione. Inoltre, esprime preoccupazione per il fatto che si stiano approntando misure repressive prima ancora di aver definito un quadro comune di norme e politiche che disciplinino l´accesso regolare al mercato del lavoro. Sostiene infatti che il problema dell´occupazione degli immigrati in situazione illegale «non può essere risolto solo limitandosi a sanzionare i datori di lavoro», ma richiede anche misure trasversali ad ampio raggio, sulla scorta degli orientamenti dell´Oil. Occorre quindi un approccio globale che tenga conto della necessità di salvaguardare e promuovere i diritti dei lavoratori immigrati, regolari o clandestini, che sono sfruttati dai datori di lavoro. Ma è anche necessario aprire canali d´immigrazione legale, allo scopo di garantire all´Unione la manodopera proveniente dai paesi terzi di cui essa necessita, a prescindere dal livello delle qualifiche dei lavoratori. I deputati ritengono inoltre che una lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori immigrati clandestini si possa basare, oltre che su una politica di rimpatrio, anche su strumenti e meccanismi di prevenzione e di lotta, contemplando il riconoscimento ed il rispetto dei dritti fondamentali dell´uomo. Invitano poi gli Stati membri a definire o rafforzare le misure legislative per incoraggiare gli immigrati vittime dello sfruttamento a denunciare la loro condizione. Promuovere la libera circolazione dei lavoratori - Il Parlamento chiede a quegli Stati membri che hanno applicato regimi transitori alla libera circolazione dei lavoratori nell´Unione di aprire il proprio mercato del lavoro per tutti i lavoratori provenienti dai nuovi Stati membri, poiché tali limitazioni fanno aumentare il ricorso al lavoro sommerso e determinano squilibri territoriali. Nel caso dei lavoratori che beneficiano della libertà di circolazione, invece, gli Stati membri dovrebbero attuare campagne di informazione al fine di sensibilizzare a questo tema sia i lavoratori, sia i datori di lavoro. .  
   
   
PUBBLICATO IL "LIBRO VERDE" SULLA COESIONE TERRITORIALE EUROPEA  
 
Bruxelles, 14 Ottobre 2008 - "Fare della diversità un punto di forza": questo è il sottotitolo del Libro verde sulla coesione territoriale appena pubblicato e indirizzato a tutto il territorio europeo che si estende "dalla tundra ghiacciata del circolo artico alle foreste tropicali della Guyana, dalle Alpi alle isole della Grecia, dalle città globali di Londra e Parigi ai villaggi vecchi da secoli". L´importanza della coesione territoriale è stata oggetto di un dibattito intergovernativo a partire della metà degli anni Novanta che ha generato lo Schema di sviluppo dello spazio europeo (Ssee), poi i programmi Interreg e la creazione di un osservatorio transnazionale (Orate). L´obiettivo è di "garantire che l´intero territorio europeo possa contribuire al conseguimento degli obiettivi dell´Agenda per la crescita e l´occupazione adottata a Lipsia nel maggio 2007 dove è stata evidenziata la necessità di assicurare ai cittadini europei, ovunque siano, una crescita economica sostenibile, migliori condizioni e qualità di vita nel rispetto delle pari opportunità". Nella diversità dei territori dell´Unione europea, le isole sono state individuate come regioni con "caratteristiche geografiche precise… molto spesso montuose… Nelle isole vive il 3% della popolazione europea pari a 14 milioni di persone, ma la loro diversità rende difficile una generalizzazione. Queste regioni variano infatti notevolmente in termini di popolazione e di Pib che presenta variazioni che riflettono le differenze di struttura economica: mentre alcune sono completamente dipendenti dal turismo, altre hanno sviluppato settori di servizi altamente diversificati. Nelle gran parte di queste regioni la popolazione è aumentata fra il 1995 e il 2004. In molte isole permangono tuttavia problemi di accessibilità, di dimensione limitata dei mercati e di costo elevato della fornitura dei servizi pubblici di base e dell´energia". Per Danuta Huebner, commissaria incaricata della politica regionale, "il dibattito che seguirà la pubblicazione di questo Libro verde ci aiuterà a migliorare le politiche che contribuiscono alla competitività dei nostri territori, al benessere dei nostri cittadini e alla qualità del nostro ambiente". .  
   
   
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA POVERTÀ  
 
 Roma, 14 ottobre 2008 – Il Commissario europeo allo sviluppo Louis Michel, sara presente il 17 ottobre 2008, dalle ore 9. 00 alle 12. 00 presso Aula Magna Rettorato, Università Roma Tre, via Ostiense 159 (piano terra) a Roma, nel corso di un incontro sul tema: “Giornata Mondiale Contro La Povertà” Verso gli obiettivi di sviluppo del millennio. Il programma prvede il seguente svolgimento: 9. 00 Saluti Guido Fabiani, Magnifico Rettore, Università degli Studi Roma Tre; 9. 15 Introduzioni - Pier Virgilio Dastoli, Direttore, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Eveline Herfkens, Fondatrice Campagna del Millennio, Nazioni Unite, Luigi Moccia, Presidente Centro Altiero Spinelli per l´Europa dei popoli e la pace nel mondo. 9. 30 Reading di Ubah Cristina Ali Farah, poetessa e scrittrice somala; 10. 30 Presentazione degli elaborati degli istituti partecipanti al progetto "Le Scuole di Roma per il Millennio"; 11. 30 Conclusioni di Rita Levi Montalcini, Senatore a vita, Premio Nobel per la medicina; 11. 45 Stand Up Il programma in esteso appare sul sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea alla voce "Eventi" http://ec. Europa. Eu/italia .  
   
   
SLOVENIA, 35.000 EURO PER AIUTI ALLO SVILUPPO  
 
Lubiana, 14 ottobre 2008 - Il governo sloveno ha stanziato 35. 000 euro per aiuti allo sviluppo. Lo rivela il sito internet governativo. Diverse le risoluzioni: 20. 000 euro andranno alla Zavod Sloga, un´associazione slovena di Ong che promuove il ruolo delle Ong nell´assistenza allo sviluppo dei Balcani, del Caucaso e dell´Africa, 10. 000 andranno per il Fondo di Istruzione dei Rom, secondo un impegno preso dalla Slovenia in una conferenza di donatori a Parigi nel 2004, e 5. 000 euro per i progetti di istruzione dell´Osce in Afghanistan, che riguarderanno il monitoraggio delle elezioni. .  
   
   
CRISI FINALZIARIA COINVOLGE MARGINALMENTE BALCANI  
 
Sofia, 14 ottobre 2008 - I direttori delle Banche Centrali di otto Paesi dell´Europa Sud-orientale hanno concordato che la regione subirà pochi effetti dalla crisi finanziaria mondiale. Lo rivela la Sofia News Agency. I direttori delle banche centrali di Albania, Bulgaria, Bosnia-herzegovina, Cipro, Grecia, Macedonia, Montenegro, Romania e Serbia si sono incontrati per un meeting programmato a Sofia. Il direttore della Banca Nazionale Bulgara, Ivan Iskrov, ha spiegato che nessuna banca della regione possiede le azioni del tipo che ha causato problemi negli Usa, ma che la crisi avrà un impatto indiretto sull´area, alzando i tassi di interesse di una media dell´1,5 percento. .  
   
   
UE, BEI FINANZIA REGIONE CECA DI ZLIN  
 
Praga, 14 ottobre 2008 - La Bei ha concesso un prestito di 500 milioni di Czk (pari a 20 milioni di euro) alla regione di Zlin, in Moravia centrale, per cofinanziare progetti regionali prioritari per il periodo 2007-2013 nell´ambito dei fondi strutturali Ue. Lo rende noto l´Ice. I finanziamenti saranno soprattutto di piccola e media dimensione. La maggior parte dei fondi sarà dedicata alla rete stradale regionale ed una buona parte al miglioramento dell´efficienza energetica di edifici pubblici delle regioni, scuole, ospedali ed attrezzature sociali. .  
   
   
MISURE URGENTI PER LA STABILITÀ DEL SISTEMA BANCARIO E LA TUTELA DEL RISPARMIO  
 
Roma, 14 ottobre 2008 - È stato pubblicato nella G. U. N. 237 del 9 ottobre 2008 il decreto-legge n. 155 riguardante misure urgenti per garantire stabilità del sistema creditizio e continuità nell´erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell´attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali. Tra i punti di maggior rilievo: Il Ministero dell´Economia e delle finanze è autorizzato, anche in deroga alle norme di contabilità di Stato, a sottoscrivere o garantire aumenti di capitale deliberati da banche italiane che presentano una situazione di inadeguatezza patrimoniale accertata dalla Banca d´Italia. La sottoscrizione può essere effettuata purché l´aumento di capitale non sia stato ancora, alla data di entrata in vigore di questo decreto, perfezionato, e che vi sia un programma di stabilizzazione e rafforzamento della stessa banca, che abbia una durata minima di 36 mesi. La sottoscrizione è effettuata sulla base della valutazione, da parte della Banca d´Italia, di determinati elementi, come l´adeguatezza del piano di stabilizzazione e rafforzamento della banca presentato per la deliberazione dell´aumento di capitale; le politiche dei dividendi, approvate dall´assemblea della banca richiedente, per il periodo di durata del programma di stabilizzazione e rafforzamento. Le azioni detenute dal Ministero dell´economia e delle finanze sono privilegiate nella distribuzione dei dividendi rispetto a tutte le altre categorie di azioni. Fino alla data di cessione delle azioni sottoscritte dal Ministero dell´economia e delle finanze, le variazioni sostanziali al programma di stabilizzazione e rafforzamento sono soggette alla preventiva approvazione (sentita la Banca d´Italia) del Ministero dell´Economia e delle finanze (art. 1). Qualora, per soddisfare esigenze di liquidità, la Banca d´Italia eroghi finanziamenti che siano garantiti mediante pegno o cessione di credito, la garanzia si intende prestata, con effetto nei confronti del debitore e dei terzi aventi causa, all´atto della sottoscrizione del contratto di garanzia finanziaria. Il Ministero dell´Economia e delle finanze può rilasciare la garanzia statale su finanziamenti erogati dalla Banca d´Italia alle banche italiane e alle succursali di banche estere in Italia per fronteggiare gravi crisi di liquidità (art. 3). Le azioni detenute dal Mef sono privilegiate nella distribuzione dei dividendi rispetto a tutte le altre categorie di azioni. Fino alla data di cessione delle azioni sottoscritte dal Mef, le variazioni sostanziali al programma di stabilizzazione e rafforzamento sono soggette alla preventiva approvazione (sentita la Banca d´Italia) del Mef (art. 1). Qualora, per soddisfare esigenze di liquidità, la Banca d´Italia eroghi finanziamenti che siano garantiti mediante pegno o cessione di credito, la garanzia si intende prestata, con effetto nei confronti del debitore e dei terzi aventi causa, all´atto della sottoscrizione del contratto di garanzia finanziaria. Il Mef può rilasciare la garanzia statale su finanziamenti erogati dalla Banca d´Italia alle banche italiane e alle succursali di banche estere in Italia per fronteggiare gravi crisi di liquidità (art. 3), ed è anche autorizzato a rilasciare la garanzia statale a favore dei depositanti delle banche italiane per un periodo di 36 mesi dalla data di entrata in vigore di questo decreto (art. 4). Ulteriori misure volte a facilitare il finanziamento delle banche italiane sono poi contenute nel decreto legge varato nella riunione del 13 ottobre del Consiglio dei Ministri, secondo cui, al fine di fornire titoli di Stato utilizzabili in qualità di garanzia per il finanziamento delle banche presso la Banca centrale europea, il Mef è autorizzato ad effettuare operazioni di scambio temporaneo tra titoli di Stato e strumenti di debito delle banche italiane. Gli oneri a carico delle banche per tali operazioni sono stabiliti sulla base delle prevalenti condizioni di mercato. Allo stesso scopo, il Mef può anche rilasciare la garanzia dello Stato su operazioni di prestito titoli, stipulate da banche italiane con soggetti privati anche non bancari. .  
   
   
SERVIZIO ANTICORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA  
 
 Roma, 14 ottobre 2008 - Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e il Ministro della Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, hanno presentato il 9 ottobre 2008 a Palazzo Chigi il “Servizio anticorruzione e trasparenza”, creato dopo la soppressione (con decreto legge 112/2008) dell’Alto commissario anticorruzione e l’attribuzione delle funzioni al Dipartimento della Funzione Pubblica, nell’ambito di un più ampio disegno di razionalizzazione della spesa pubblica e di riorganizzazione delle strutture amministrative con trasferimento delle funzioni al Dipartimento della Funzione pubblica (Dpcm 2 ottobre 2008). Ecco i punti più qualificanti dell’iniziativa. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha istituito il S. A. @t allo scopo di: valorizzare l’esperienza finora maturata; porlo anche al servizio del processo di trasparenza già avviato dal Governo; garantire la necessaria autonomia funzionale. Si tratta, quanto all’assetto operativo: di una struttura che combina capacità e professionalità diversificate e complementari; di un centro che catalizza e coordina il lavoro svolto da altri soggetti pubblici istituzionalmente competenti in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione. Questi i compiti in dettaglio: Analisi, studio e indagini su corruzione e altre illiceità nella Pa, mediante: mappatura nella Pa, con relazione del Ministro al Parlamento sulla attività svolta; piano annuale nazionale per la trasparenza dell’azione amministrativa, e conseguente coordinamento con altre amministrazioni per sviluppare ed implementare politiche e pratiche di prevenzione; nuova governance sulle pubbliche amministrazioni, con proposta al Ministro di linee guida di comportamento per le Pa. In sintesi, la nuova struttura dovrà: compiere indagini conoscitive all’interno della Pa in settori specifici (sanità, appalti, sistema degli acquisti ecc. ); compiere analisi e studi sull’adeguatezza e la congruità del quadro normativo e delle prassi; emanare linee guida alle Pa (standard, programmi di internal auditing, adozione di codici etici, numeri verdi ecc. ); monitorare le procedure di spesa e dei tempi di pagamento; attuare una collaborazione tecnologica con il Cnipa, finalizzata alla interconnessione di tutti i dati che confluiscono nella struttura; attuare una collaborazione internazionale con gli organismi paritetici impegnati nella lotta alla corruzione; svolgere attività di rappresentanza presso organizzazioni internazionali di settore espressamente competenti in materia di trasparenza e corruzione. .  
   
   
INTESA SANPAOLO LANCIA NUOVO SUBORDINATO LOWER TIER II PER UN AMMONTARE NOMINALE MASSIMO DI 1,5 MILIARDI DI EURO  
 
Torino, Milano, 114 ottobre 2008 – Intesa Sanpaolo ha pubblicato il 10 ottobre le Condizioni Definitive di un’emissione obbligazionaria subordinata Lower Tier Ii per un ammontare nominale massimo di 1,5 miliardi di euro destinata al mercato domestico. Si tratta di una obbligazione a tasso fisso a 7 anni con rimborso del capitale in cinque quote annuali costanti a partire dal 29 ottobre 2011, emesso a valere sul Programma di Emissione di Obbligazioni Subordinate Lower Tier Ii a Tasso Fisso o a Tasso Fisso Crescente o a Tasso Fisso Decrescente di Intesa Sanpaolo. La cedola, pagabile in via posticipata il 29 ottobre di ogni anno a partire dal 29 ottobre 2009 fino a scadenza, è pari al 6,16%. Il prezzo di offerta al pubblico è stato fissato in 100,00%. Tenuto conto del prezzo di offerta “alla pari”, il rendimento effettivo annuo lordo per l’investitore - calcolato alla data di emissione ipotizzando di mantenere il titolo fino alla scadenza - è pari a 6,16%, equivalente al tasso midswap a 5 anni + 189,9 punti base (sulla base delle condizioni di mercato del 7 ottobre 2008). Il collocamento è previsto dal 14 al 27 ottobre 2008, con data di regolamento 29 ottobre 2008. Il taglio minimo dell’emissione è pari a Euro 1. 000 e multipli. Il titolo è destinato al pubblico indistinto in Italia, con l’esclusione dei Clienti Professionali di Diritto, e verrà quotato presso il Sistema Multilaterale di Negoziazione Eurotlx, organizzato e gestito da Tlx S. P. A. I soggetti incaricati del collocamento del titolo sono Intesa Sanpaolo S. P. A. , Cassa di Risparmio del Veneto S. P. A. , Cassa di Risparmio in Bologna S. P. A. , Cassa di Risparmio di Venezia S. P. A. , Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia S. P. A. , Banca dell’Adriatico S. P. A. , Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S. P. A. , Banco di Napoli S. P. A. , Intesa Sanpaolo Private Banking S. P. A. , Banca Fideuram S. P. A. (anche per il tramite della sua controllata al 100% Sanpaolo Invest Sim S. P. A. ), Banca di Trento e Bolzano S. P. A. , Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo S. P. A. , Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno S. P. A. , Cassa di Risparmio di Città di Castello S. P. A. , Cassa di Risparmio di Fano S. P. A. , Cassa di Risparmio di Foligno S. P. A. , Cassa di Risparmio di Rieti S. P. A. , Cassa di Risparmio di Spoleto S. P. A. , Cassa di Risparmio di Terni e Narni S. P. A. , Banca Cr Firenze S. P. A. , Cassa di Risparmio della Spezia S. P. A. , Cassa di Risparmio di Civitavecchia S. P. A. E Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S. P. A. .  
   
   
OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO VOLONTARIA TOTALITARIA PROMOSSA DA BANCA POPOLARE DI MILANO SU AZIONI ANIMA PRESENTAZIONE A CONSOB DEL DOCUMENTO DI OFFERTA  
 
Milano, 14 ottobre 2008 - con riferimento all´offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria su azioni Anima annunciata da Banca Popolare di Milano in data 23 settembre 2008 (l´"Offerta"), si comunica che ieri Banca Popolare di Milano ha presentato a Consob il documento d´offerta destinato alla pubblicazione (il "Documento di Offerta"), ai sensi dell´articolo 102, comma 3, del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato ed integrato (il "Testo Unico della Finanza"). Si ricorda che, ai sensi dell´articolo 102, comma 4, del Testo Unico della Finanza, Consob approverà il Documento d´Offerta entro cinque giorni dalla comunicazione del rilascio da parte di Banca d´Italia dell´autorizzazione ad acquisire una partecipazione di controllo in Anima, ovvero, in via subordinata, al superamento della soglia del 33% del capitale sociale di Anima, ai sensi dell´articolo 15 del Testo Unico della Finanza. . .  
   
   
GRUPPO BANCA IFIS: DATI PRELIMINARI 3° TRIMESTRE 2008 IN CRESCITA TUTTI GLI INDICATORI DATI ECONOMICI PRELIMINARI DI SINTESI  
 
Mestre, 14 ottobre 2008 – Banca Ifis, rende noti alcuni dati preliminari del terzo trimestre 2008 che saranno sottoposti al Consiglio di Amministrazione in data 23 ottobre 2008. In particolare, il turnover (crediti acquisiti) è cresciuto del 7% rispetto ai 764 mln/€ del 3° trimestre 2007. Nei primi nove mesi il turnover è pari a 2. 389 mln/€, in crescita del 7% rispetto ai 2. 236 mln/€ dei primi nove mesi del 2007. Il margine di intermediazione è in crescita del 19,8% rispetto ai 15 mln/€ del 3° trimestre 2007. Il dato del 2007 includeva proventi non ricorrenti pari a 1,5 mln/€; al netto di tali poste il margine di intermediazione del terzo trimestre 2008 registra un incremento del 33%. Il margine di intermediazione nei primi nove mesi del 2008 è pari a 50,2 mln/€, in crescita del 33% rispetto ai 37,9 mln/€ dell’omologo periodo del 2008 (al netto di proventi non ricorrenti per 2,5 mln/€, risulta in crescita del 42%). «Con un incremento del 7% del turnover (crediti acquisiti) e una crescita del 33% del margine d’intermediazione si confermano anche nel 3° trimestre del 2008 gli elementi principali della nostra strategia. Offriamo al mercato strumenti di finanziamento a breve termine che prescindono dal livello di patrimonializzazione dei nostri clienti e sono particolarmente efficienti e utili alle piccole e medie imprese in una fase di mercato come quella attuale – ha dichiarato Giovanni Bossi, Amministratore delegato di Banca Ifis che prosegue – Banca Ifis continua a supportare le imprese ancor più nel particolare momento congiunturale. Riteniamo che questo potrà premiare i risultati della Banca anche nei prossimi mesi ». .  
   
   
BANCA ITALEASE APPROVA LA PROPOSTA DI JOINT VENTURE CON VR LEASING  
 
Milano, 14 ottobre 2008 - Prende il via un progetto di alleanza strategica con un operatore di grande visibilità e leadership a livello europeo, dotato di forti competenze industriali, complementarietà geografica della base clienti e che può garantire un rilevante supporto finanziario alle attività conferite nella Joint Venture 2. Sottoscrizione Nuovi Accordi Commerciali Con Le Banche Socie 1. Banca Italease Approva La Proposta Di Joint Venture Con Vr Leasing Milano, 10 ottobre 2008 – In data odierna il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease ha deliberato all’unanimità di accettare la proposta di lettera di intenti ricevuta in data 2 ottobre 2008 da Vr Leasing1. La lettera di intenti prefigura la costituzione di una Joint Venture, il cui controllo sarà acquisito da Vr Leasing, per operare nel mercato del leasing (mediante il canale bancario e diretto) e del factoring. In particolare, l’intesa prevede che Banca Italease proceda alla concentrazione in un unico veicolo societario di un ramo d’azienda comprendente, alle evidenze contabili del 31 marzo 2008: (i) attività per circa Euro 8 miliardi di crediti leasing del Gruppo, principalmente generati dal canale diretto e bancario, (ii) crediti verso clientela per factoring pari a circa Euro 2 miliardi e (iii) debiti per circa Euro 9,7 miliardi. Non rientrano nel perimetro previsto della Joint Venture il portafoglio crediti composto da leasing afferente principalmente al canale agenti, intermediari e fornitori, finanziamenti a medio/lungo termine corporate e mutui retail per un totale, alle risultanze del 31 marzo 2008, di circa € 13 miliardi, debiti verso banche, cartolarizzazioni, altri debiti verso clientela e titoli in circolazione di analogo ammontare, nonché attività e passività relative all’operatività in derivati. Una volta completate le operazioni di conferimento del suddetto ramo d’azienda, è previsto che Vr Leasing acquisti il 60% del capitale della Joint Venture per una valorizzazione prevista pari a Euro 369 milioni, con la precisazione che la lettera d’intenti prevede che la componente principale del prezzo venga corrisposta al closing e soggetta a conguaglio in relazione all’entità del patrimonio netto. Una parte della componente di prezzo differita (circa il 10%) potrà variare in funzione del raggiungimento di risultati minimi di redditività lorda della Joint Venture. Nella valutazione della congruità della valorizzazione della Joint Venture, il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease si è avvalso del parere di Rothschild e di quello del Professore Enrico Laghi. L’intesa tra le parti, e quindi la costituzione della Joint Venture, è condizionata al fatto che la stessa nello sviluppo del proprio business possa avvalersi degli accordi commerciali per la distribuzione del leasing e del factoring con i partner bancari di Banca Italease e del supporto finanziario da parte degli azionisti di riferimento di Vr Leasing e Banca Italease. Inoltre, la lettera di intenti prevede ulteriori condizioni sospensive tra cui: (i) il rilascio delle necessarie autorizzazioni amministrative, (ii) il consenso delle controparti ove previsto dai contratti di finanziamento, (iii) l’approvazione delle assemblee dei titolari dei prestiti obbligazionari interessati e (iv) il mancato verificarsi di eventi che possano pregiudicare in modo sostanziale l’attività del ramo d’azienda ovvero che possano avere impatti negativi sul mercato del leasing o factoring, diversi da quelli che si potrebbero originare a seguito del deterioramento delle condizioni di accesso ai mercati dei capitali. Inoltre, in considerazione della complessità delle attività propedeutiche alla realizzazione della Joint Venture e anche alla luce dell’attuale fase di incertezza dei mercati, l’operazione è subordinata al fatto che, entro e non oltre il 30 novembre 2008, Vr Leasing abbia ottenuto l’approvazione interna della capogruppo a proporre azioni sul capitale che dovessero essere necessarie in relazione all’operazione. La lettera di intenti prevede che le parti attivino da subito la negoziazione degli accordi definitivi (contratto di compravendita delle azioni, patto parasociale, accordi commerciali e funding agreement) che dovranno concludersi entro e non oltre il 12 dicembre 2008, mentre l’esecuzione del trasferimento delle azioni è prevista, qualora venissero perfezionati gli accordi definitivi e si siano verificate tutte le condizioni, entro il primo semestre del 2009. Il contratto di acquisizione comprenderà dichiarazioni e garanzie in linea con gli standard di mercato per operazioni analoghe fra istituzioni finanziarie, mentre il patto parasociale contemplerà una presenza qualificata di esponenti di Banca Italease negli organi di amministrazione e controllo della Joint Venture, l’impegno al mantenimento di requisiti minimi di patrimonializzazione, clausole a protezione del valore della partecipazione di Banca Italease e regole sulla circolazione delle partecipazioni nella Joint Venture (lock-up triennale, prelazione e clausole di exit in presenza di situazioni di dissenso, inadempimento o mancato rinnovo del patto parasociale). Inoltre Vr Leasing in un periodo compreso fra il diciottesimo e il trentasettesimo mese successivo al closing potrà acquistare la partecipazione detenuta da Banca Italease ad un prezzo pari al più alto fra il fair market value e un importo corrispondente al pro quota del prezzo pagato da Vr Leasing per il proprio investimento nella Joint Venture. La lettera di intenti pone le premesse per l’avvio di un progetto di alleanza strategica con un operatore di grande visibilità e leadership a livello europeo, dotato di forti competenze industriali, complementarietà geografica della base clienti e che può garantire un rilevante supporto finanziario alle attività conferite nella Joint Venture. Al termine dell’operazione, dunque, Banca Italease deterrebbe il 40% di una società attiva nel mercato del factoring e del leasing mediante accordi commerciali con operatori bancari di primario standing, stante l’operatività nel business leasing con i canali rappresentati da agenti, intermediari e fornitori, sostenuta anche dal supporto finanziario che gli aderenti al Patto di Sindacato continueranno a garantirle. Banca Italease continuerà inoltre nelle azioni già intraprese di razionalizzazione della propria struttura societaria e di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare. Anche per tenere in considerazione gli effetti positivi su Banca Italease derivanti dalla potenziale finalizzazione di tale accordo, come già esposto nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2008, la Banca si prefigge di rivedere, a seguito della conclusione dell’accordo e comunque entro la redazione del bilancio annuale 2008, il proprio Piano Industriale, le cui linee guida saranno anticipate già in prossimità della firma dei contratti definitivi. 2. Sottoscrizione Nuovi Accordi Commerciali Con Le Banche Socie In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato i nuovi accordi commerciali triennali di distribuzione per leasing e factoring con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, la Banca Popolare di Sondrio e, limitatamente al factoring, con la Banca Popolare di Milano. Anche con il Banco Popolare, è stato firmato un accordo con carattere di esclusiva e durata quinquennale per i business leasing e factoring. .  
   
   
PATTO PARASOCIALE DI BANCA ITALEASE  
 
Milano, 14 ottobre 2008 – Si rende noto che Banco Popolare, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio e Reale Mutua di Assicurazioni (le Parti), membri del Patto Parasociale di Banca Italease, hanno condiviso la volontà di rinnovare il Patto Parasociale per un ulteriore periodo di 28 mesi a partire dalla data di scadenza (28 febbraio 2009) e cioè fino al 30 giugno 2011, prevedendo un rinnovo per periodi di ulteriori 36 mesi ciascuno. Attraverso il rinnovo del Patto, le Parti intendono ribadire la propria volontà di esercitare il ruolo di azionisti stabili di Banca Italease, impegnandosi a mantenere a favore del Gruppo l’ammontare degli affidamenti attualmente in essere, anche laddove tali affidamenti - successivamente al perfezionamento di operazioni straordinarie - risultassero in capo a soggetti collocati fuori dal perimetro del Gruppo bancario Banca Italease. Reale Mutua di Assicurazioni, ha anticipato la propria favorevole disponibilità al rinnovo del Patto, riservandosi di formalizzarne la propria adesione al prossimo Consiglio di Amministrazione utile previsto per il 23 ottobre 2008, peraltro esplicitando l’intenzione di ridurre, con decorrenza dalla scadenza del Patto del 28 febbraio 2009, le proprie azioni sindacate al 3% del totale delle azioni di Banca Italease rispetto all’attuale 5,58%. Le Parti hanno preso atto dell’impegno della Banca Popolare di Milano a mantenere le linee di credito in essere a favore di Banca Italease, nonchè a collocarne i prodotti di factoring, ancorché la stessa abbia espresso la decisione di non procedere al rinnovo del Patto alla scadenza prevista per il 28 febbraio 2009. In ragione di quanto precede, le azioni conferite al Patto passeranno pertanto dal 36,96% al 32,78% del capitale di Banca Italease. Con riguardo alla complessiva attività di intermediazione commerciale da effettuarsi tramite la rete degli sportelli bancari, si è infine convenuto che il relativo sostegno è da intendersi esteso e riferito anche a società operanti nel settore del leasing e/o del factoring controllate e/o partecipate da Banca Italease. .  
   
   
«LA MICROFINANZA CONTINUA A FUNZIONARE. NON È COLPITA DALLA CRISI PERCHÉ È ANCORATA ALL’ECONOMIA REALE» MUHAMMAD YUNUS  
 
 Venezia, 14 ottobre 2008 - Dal 14 al 17 ottobre prossimi, presso l´Isola della Certosa (Venezia), si terrà il primo seminario di formazione per “Agenti di credito e microfinanza”. Il corso è organizzato dalla Rete Italiana di Microfinanza Ritmi in collaborazione con la Rete Europea di Microfinanza Emn, ed è promosso con i fondi del Progress Project - Programma della Comunità Europea per l´Occupazione e la Solidarietà Sociale. .  
   
   
DOVE E COME ANDRÀ L’EXPORT ITALIANO NEL 2009 PER IL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO PROSSIMO ASSOCAMERESTERO PREVEDE UN BOOM DEL SISTEMA MODA E ARREDO IN RUSSIA, MENTRE LA CONTRAZIONE DEI CONSUMI NE PENALIZZERÀ IL MERCATO NEGLI STATI UNITI.  
 
Rimini, 14 Ottobre 2008– Dove e come andrà l’export italiano nel 2009? In occasione della Xvii Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) in corso a Rimini, il presidente di Assocamerestero Edoardo Pollastri ha presentato oggi una analisi di previsione (L’atlante del Made in Italy) relativa al primo trimestre dell’anno prossimo. Alla presentazione hanno partecipato anche il sottosegretario agli Affari Esteri Enzo Scotti, il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli e Manlio Maggioli, presidente della Camera di Commercio di Rimini che organizza la Convention con Assocamerestero in collaborazione con Unioncamere e Rimini Fiera. L’analisi, spiega Assocamerestero, individua gli itinerari intrapresi dall’export italiano negli ultimi anni e delinea una previsione sui trend al primo trimestre 2009 per i settori dell’agroalimentare, sistema moda, meccanica, elettronica e arredamento-design in Germania e negli Stati Uniti, nostro primo e quarto partner commerciale, ed in Russia, Cina, India, Brasile, Turchia, dove sta sviluppandosi per il Made in Italy una domanda sempre più qualificata. I risultati del sistema moda e arredo emersi dall’indagine mostrano come alla decelerazione della domanda dei paesi industrializzati si contrapponga invece l’andamento sostenuto dei paesi petroliferi e delle economie emergenti. In particolare, Mosca appare infatti sempre più la nuova frontiera dell’alta gamma italiana: nel primo trimestre 2009 si prevede un incremento delle esportazioni del 32,1%, che porterebbe il dato medio mensile dai 212,7 milioni di euro fatturati dall’Italia nell’analogo periodo 2008 a ben 280,9 milioni. Il mercato russo fa dunque registrare nei primi tre mesi del 2009 il dato più rilevante in termini di velocità di crescita e osservando i valori assoluti appare evidente come al primato della Germania segua solo la Russia, che scalza gli Stati Uniti dalla seconda posizione stabilmente occupata fino al 2008. Parallelamente agli incrementi sperimentati sul mercato russo, a partire dal 2005 le esportazioni del Sistema Moda registrano invece una progressiva diminuzione negli Stati Uniti e in Germania, tradottasi in una riduzione della quota export (passata rispettivamente dal 34% al 25% e dal 44% al 35%). Cresce il peso della meccanica italiana in India e Brasile, che nel 2004 si attestava su valori medi mensili molto simili (pari a circa 37 milioni di euro). Nel primo trimestre degli ultimi cinque anni (2004-2009), i due Paesi hanno visto però differenziarsi i rispettivi ritmi di crescita: le esportazioni nel subcontinente indiano, infatti, sono aumentate di ben sei volte, e nel primo trimestre 2009 dovrebbero valere 222 milioni di euro, mentre l’export verso il Brasile si è triplicato, raggiungendo circa i 99 milioni di euro. Questo risultato è frutto di un incremento graduale, iniziato nella seconda metà del 2005 (anno in cui l’India aveva già superato il Brasile nella graduatoria dei mercati di sbocco della meccanica italiana tra i Paesi considerati) e che assume maggiore consistenza nel 2007, per giungere infine all’incremento del 60,3% previsto per il primo trimestre 2009. La velocità di crescita registrata in India porta, inoltre, il Paese a guadagnare nel 2008 il terzo posto come destinazione dei prodotti italiani del settore (tra i Paesi considerati), superando la Turchia, che a causa di una flessione abbastanza consistente soprattutto nel secondo semestre dell’anno scivola in quarta posizione, con un valore di 147,7 milioni di euro. La Turchia, insieme alla Cina, si confermano anche nel primo trimestre del 2009 mercati trainanti per l’agroalimentare italiano. L’incremento del valore medio mensile nel trimestre previsto per le esportazioni sul mercato cinese supera il 65%, portando le vendite medie da 5,6 milioni di euro dell’analogo periodo del 2008 ad oltre 9 milioni. Un tasso di crescita così elevato non stupisce se si considerano due fattori: da un lato, negli ultimi anni la Cina sembra aver assorbito stili di vita occidentali in cui il gusto e la qualità dei prodotti alimentari assumono un ruolo centrale, con evidenti riflessi positivi sull’export di prodotti Made in Italy; dall’altro, il recente abbattimento dei dazi doganali per alcuni prodotti dell’agroalimentare italiano ha senza dubbio facilitato l’ingresso delle nostre produzioni sul territorio cinese. Crescita consistente per l’export di prodotti agroalimentari italiani anche in Turchia: dal terzo trimestre 2007 al secondo trimestre 2008 si sono registrati continui incrementi, superiori anche al 90%. Il trend dovrebbe proseguire anche nel primo trimestre 2009, periodo per il quale si prevede una crescita del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che dovrebbe tradursi in un valore medio mensile di 18,7 milioni di euro. Il comparto agroalimentare, inoltre, è l’unico per il quale non si riscontrano brusche riduzioni delle vendite negli Stati Uniti. Il settore mostra infatti una maggiore stabilità e, secondo le previsioni, nel primo trimestre 2009 dovrebbe registrare solamente un lieve calo su base annua (-1,94%). La Germania si conferma nuovamente come un importante mercato di riferimento per le vendite di strumenti elettronici e di precisione, che già nel primo trimestre 2008 potevano essere mediamente quantificate in oltre 310 milioni di euro e per le quali si può prevedere un ulteriore incremento del 5% circa. Negli ultimi anni i prodotti italiani del settore guadagnano posizioni anche in mercati come la Russia e la Cina. Mentre nel 2004 il valore dell’elettronica italiana in Russia era pari alla metà di quello verso la Cina, attualmente, secondo le previsioni, le performance esportative verso i due Paesi hanno raggiunto valori pressoché analoghi (54,4 milioni di euro in Russia contro 54,1 milioni in Cina, che nel 2008 dovrebbe comunque rimanere terza destinazione delle nostre esportazioni del settore tra i Paesi considerati). In particolare, la crescita delle esportazioni in Russia, avviata nel 2005, si è mantenuta costante per buona parte del 2007 (soprattutto dal primo al terzo trimestre dell’anno) portando nel 2008 al raddoppio della quota dell’export settoriale italiano verso il Paese (pari all’8%). Commenta Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero: “È un momento difficile questo per fare previsioni sull´andamento dell´export; ma non dobbiamo perdere la fiducia nei mercati e soprattutto non si può allentare il dinamismo che in questi anni ha caratterizzato le imprese italiane nel mondo. Certo è che mai come in questo momento il governo non può togliere risorse finanziarie alle attività promozionali, penalizzando l´azione di servizio che soggetti come le Ccie stanno svolgendo con soddisfazione delle imprese e con efficacia di risultati. Dobbiamo raccordarci in un´azione congiunta per dare al Sistema Italia una rilevanza e una forza che in tempi come questi é necessario che abbia anche per sostenere le Pmi di fronte alle incertezze dei mercati!”. .  
   
   
URSO: COMMERCIO ESTERO, ENTRO UN ANNO UN’UNICA LEGGE IL SOTTOSEGRETARIO ANNUNCIA UN TESTO UNICO CHE SOSTITUISCA LE ATTUALI 300 NORME E RILANCIA IL RUOLO DELLE CCIE. POLLASTRI (ASSOCAMERESTERO): IL NOSTRO GENIO È NELLA NOSTRA COMPLESSITÀ  
 
Rimini, 14 ottobre 2008 - “Vogliamo creare un testo unico che accorpi le circa trecento norme sul commercio con l´estero. Entro un anno avremo un sistema istituzionale e un impianto legislativo adeguato per fare sistema Italia nel mondo. Il provvedimento comprende la delega per la riforma degli enti per l´internazionalizzazione e degli incentivi nazionali. Sarà disegno di legge al massimo per la fine del mese di dicembre" . Lo ha affermato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso intervenendo alla Xvii Convention Mondiale delle 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) in corso a Rimini. “In questo quadro”, ha aggiunto, “occorre prevedere una presenza italiana più razionale e le Camere di Commercio hanno la capacità per sviluppare una nuova più forte mission". L’interevento del ministro è stato così commentato dal presidente di Assocamerestero, Edoardo Pollastri: “Vogliamo costruire un rapporto più stretto sotto il profilo strategico con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il Ministero degli Affari Esteri. Vogliamo essere realmente parte di un disegno di nuova governance dell´internazionalizzazione ed essere valutati per i risultati raggiunti, perché abbiamo moltiplicato per tre volte i contributi dello Stato italiano secondo una logica di assoluta partnership pubblico-privato. Il nostro genio sta nella nostra complessità". La Convention è organizzata da Assocamerestero e Camera di Commercio di Rimini in collaborazione con Unioncamere e Rimini Fiera. .  
   
   
IL MEGLIO DEL VENETO A “PIAZZA ITALIA” A WASHINGTON – CENA DI GALA CON OBAMA E MC CAIN  
 
 Venezia, 14 ottobre 2008 - Il meglio del Veneto sarà ospite dal 16 al 18 ottobre alla Convention annuale del Niaf, The National Italian American Foundation, che si svolgerà nell’Hotel Washington Hilton della capitale degli Stati Uniti. “All’interno dello spazio denominato “Piazza Italia”, fiera dedicata alle eccellenze italiane – spiega il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato, che sarà personalmente presente all’iniziativa – abbiamo allestito un angolo di terra veneta, proponendo in particolare i nostri migliori prodotti agroalimentari e la nostra completa offerta turistica. Desidero anzi ringraziare la Niaf per l’opportunità che ci ha offerto invitandoci, che abbiamo voluto cogliere per rinsaldare il legame con gli italiani e i veneti negli Usa e con tutti i cittadini degli Stati Uniti”. Manzato sarà accompagnato da operatori economici del settore e parteciperà ai vari momenti della manifestazione, nel cui ambito è stata organizzata una serata di gala alla quale è attesa la partecipazione dei due candidati alla Casa Bianca Barack Obama e John Mc Cain. Alla Convention promossa dal Niaf, organizzazione leader dei 26 milioni di americani di origine italiana, parteciperanno circa 3. 500 eminenti personaggi della grande comunità italo – americana negli Usa, in massima parte imprenditori. .  
   
   
FEDERALISMO: OGGI TONDO-FITTO, FVG PRIMA VISITA MINISTRO  
 
Trieste, 14 ottobre 2008 - Il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, è oggi in Friuli Venezia Giulia, in particolare a Trieste, per la sua prima visita ufficiale ad una Regione, testimoniando in questo modo la grande attenzione del Governo nazionale rispetto alle problematiche dell´estremo Nordest. In mattinata (ore 11), Fitto sarà ricevuto nella sede della Giunta regionale dal governatore Renzo Tondo, dal vicepresidente Luca Ciriani, e dagli assessori Elio De Anna, Riccardo Riccardi, Sandra Savino e Federica Seganti. Un´ora più tardi, alle 12 (sala Giunta, Ii piano), è invece prevista la conferenza stampa congiunta Tondo-fitto. Fra i temi che saranno affrontati nell´incontro ufficiale, massimo rilievo verrà riservato alla specialità del Friuli Venezia Giulia ed alle iniziative atte a riaffermarla concretamente. Nell´ottica del progetto di federalismo fiscale portato avanti dal Governo Berlusconi, si parlerà anche della cosiddetta fiscalità di sviluppo che il presidente della Regione ritiene fondamentale per valorizzare le peculiarità del territorio e, di conseguenza, garantire il necessario sviluppo economico. Nel pomeriggio, il ministro Fitto si trasferirà in Consiglio regionale dove, alle 15, è in programma un meeting sul tema "Regione speciale e federalismo fiscale" con il previsto intervento di Tondo assieme a quelli del presidente dell´Assemblea legislativa, Edouard Ballaman, e dei presidenti dei gruppi consiliari. .  
   
   
ASSOCAMERESTERO ED EXPO VENICE INSIEME PER PROMUOVE IL SISTEMA VENEZIA IN TUTTO IL MONDO  
 
 Rimini, 14 ottobre 2008 - Firmato ieri, nel corso della Xvii Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie), dal Presidente di Assocamerestero, Edoardo Pollastri, un importante accordo di collaborazione con il Presidente di Expo Venice S. P. A. , Piergiacomo Ferrari, che vedrà i due enti collaborare al fianco della rete delle Ccie - costituita da 74 strutture presenti in 48 paesi - allo scopo di rafforzare l’azione congiunta degli attori attivi nella promozione del “Sistema Italia”. L’obiettivo dell’accordo sottoscritto da Assocamerestero e Expo Venice S. P. A. , società di promozione e valorizzazione della vocazione storica di Venezia come luogo di scambio culturale e commerciale, è quello di favorire la presenza sul mercato internazionale del “Sistema Venezia” e della realtà produttiva collegata attraverso lo sviluppo di progetti sui mercati in cui le Camere sono presenti. “Considero strategico” sottolinea Ferrari, “dare vita ad un sistema organico di collaborazioni con il sistema camerale italiano all’estero, un partner di primo riferimento per qualsiasi soggetto intenda ampliare la sua attività e visibilità fuori dai confini nazionali. Grazie a questo accordo, la città di Venezia, famosa nel mondo per il suo patrimonio storico e culturale, avrà un’opportunità in più per promuovere anche la sua vivace realtà produttiva”. “La qualità del Made in Italy”, ricorda Pollastri, “risiede nella forza dei territori, che sono alla base dell’originalità delle nostre produzioni il “Sistema Venezia”, che le Camere contribuiranno a diffondere nel mondo, costituisce un modello evocativo di cultura e tradizione di ospitalità e turismo, cui si affianca sempre più uno sviluppo urbano sostenibile e una crescita dell’intermodalità”. .  
   
   
TOSCANA: FINANZIAMENTI PIÙ VELOCI E ACCESSO AL CREDITO PIÙ FACILE  
 
 Livorno, 14 ottobre 2008 - «La Regione Toscana reagisce alla crisi finanziaria internazionale. Vogliamo sostenere con forza l’economia, le imprese e le famiglie toscane, nonostante la situazione di turbolenza e tenendo conto dei limiti dei nostri poteri. L´obiettivo principale è quello di attrarre nuovi investimenti, accelerare la disponibilità dei finanziamenti e degli incentivi, garantire a famiglie e imprese l’accesso al credito in modo da ridurre gli impatti negativi e sostenere lo sviluppo». E´ quanto dichiarato da Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, a conclusione della riunione programmatica della Giunta regionale che si è svolta oggi a Livorno presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo. Prima della riunione della giunta, l’Irpet ha dato i numeri della crisi: recessione per almeno un anno e mezzo (Pil in calo dello 0,1 per cento), contrazione dei cons! umi (-0, 4/0,5% stimato nel 2009), bilanci familiari che già nel 2008 perderanno 518 euro l’anno, 4400 famiglie toscane indigenti in più (dal 2,9 al 3,3%) e tagli ai servizi pubblici superiori ai vantaggi fiscali decisi dal Governo con la cancellazione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. «Per definire interventi a favore di famiglie e imprese – sottolinea - serve, da subito, un’azione coordinata tra Governo e Regioni. Per questo oltre a ribadire l’invito al ministro Scajola a venire in Toscana per visitare i distretti e incontrarsi con imprenditori e istituzioni, ho invitato oggi il ministro Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, a convocare un’apposita seduta della Conferenza Stato-regioni interamente dedicata all’emergenza economia». «Governo e Regioni devono marciare uniti per affrontare con efficacia questa difficoltà» ! ha proseguito Martini, aggiungendo che «occorre peraltro allargare il ventaglio degli interventi. Finora si è pensato a salvare la banche, ma è indispensabile sostenere i redditi delle famiglie e le imprese ed i loro investimenti». In questa fase ognuno è chiamato a fare la propria parte. “La Regione farà fino in fondo la propria», ripete il presidente. Le leve su cui la Regione punta in questa contingenza sono cinque. La prima: accelerare la disponibilità dei fondi comunitari, velocizzando al massimo la pubblicazione dei bandi (entro il 2008) e le procedure, privilegiando i progetti consistenti e di qualità, mettendo fine ai finanziamenti a pioggia. Si tratta di 3. 389 milioni che attiveranno oltre 4 miliardi di investimenti. Con un avviso importante: i finanziamenti che non verranno utilizzati nel giro di un anno saranno recuperati e destinati ad altri intervent! i. La seconda: favorire l’accesso al credito! di impr ese e famiglie. La Regione promuoverà un incontro urgente con gli istituti bancari per affrontare queste difficoltà e individuare gli interventi necessari. E nel bilancio del prossimo anno conferma il blocco delle tasse, gli sgravi sul bollo auto già annunciati e l’avvio del progetto di assistenza per gli anziani non autosufficienti. La terza: far crescere i fondi di garanzia per consentire alle imprese, in un periodo di stretta creditizia, di poter accedere a prestiti a tassi favorevoli. La quarta: in questa situazione diventa ancora più urgente l’attuazione del federalismo fiscale, vero motore dello sviluppo. Senza il quale non è possibile, da parte delle Regioni, decidere incentivi fiscali in favore delle imprese. La quinta: le politiche per l’internazionalizzazione. La Giunta regionale ha definito contenuti e obiettivi del “manifesto per l’attrattività” ! che con il 2009 sarà presentato in tutte le principali piazze finanziarie del mondo. Tre gli obiettivi di fondo del Manifesto: favorire la nascita di nuove imprese, aumentare il business esistente, incrementare gli investimenti esteri. Ciò attraverso la valorizzazione degli “asset” della Toscana: alta formazione, centri di ricerca e università, imprese di eccellenza, qualità della vita. Quattro le novità contenute nel Manifesto: l’istituzione di un Tutor personalizzato che seguirà gli investitori lungo l’intero percorso; la pubblicazione di un Atlante informativo sulle aree industriali disponibili; la messa a disposizione on line del catalogo degli incentivi disponibili per le imprese; una nuova legge sulla semplificazione delle procedure. “Ma dovremo chiedere anche agli altri attori di fare la loro parte – conclude Martini - Oltre al Governo nazionale, anche le imprese devono contribuire. Ag! li imprenditori toscani chiedo tre cose. Chiedo di essere pi&u! grave; p resenti e più attivi nei processi di reindustrializzazione aperti sul nostro territorio. Troppo spesso – precisa - sono imprenditori di altre Regioni ad impegnarsi in prima persona, credendo di più sul nostro territorio. Chiedo di costruire sul territorio progetti di area e di settore che noi sosterremo sul piano finanziario, superando le vecchie logiche dei finanziamenti a pioggia. Infine chiedo un maggiore impegno del sistema produttivo sul fronte della ricerca, del trasferimento e dell’innovazione. In Toscana il 75% della spesa in ricerca è sostenuta dal pubblico”. Il privato interviene in modo troppo residuale. Questo rapporto deve essere più equilibrato, come avviene per esempio in Lombardia (dove le proporzioni sono esattamente opposte) o in Emilia Romagna (dove pubblico e privato contribuiscono ciascuno per metà) . Su www. Regione. Toscana. It gli approfondimenti e la relazione Irpet "Gli effetti della crisi finanziaria sull’economia toscana" .  
   
   
TROVATA INTESA PER SOSTENERE IMPRESE FVG  
 
Trieste, 14 ottobre 2008 - Una task force guidata dalla Regione sosterrà il sistema imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, intervenendo a breve termine per fronteggiare la crisi finanziaria in atto ed a medio termine, attraverso l´individuazione di una strategia operativa, per evitare che si ripropongano ulteriori situazioni di disagio. Obiettivi ed interventi sono stati concordati ieri a Udine, nel corso di una riunione convocata dal vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, con l´amministratore delegato di Friulia, Federico Marescotti, i presidenti di Mediocredito, Massimo Paniccia, e di Finest, Michele Degrassi ed i massimi rappresentanti dei Confidi regionali. In prima battuta, si lavorerà per costituire un Fondo di Garanzia per l´accesso al credito delle piccole-medie imprese, sommando le garanzie della Regione a quelle di Confidi nell´intento di offrire al tessuto economico locale la possibilità di ottenere crediti ad un tasso auspicabilmente inferiore rispetto a quello normalmente applicato. "In questa maniera - ha spiegato Ciriani, soddisfatto del clima di collaborazione instauratosi tra tutte le realtà coinvolte - potremo superare l´emergenza e passare alla fase successiva, quella di una nuova strategia complessiva per l´economia del Friuli Venezia Giulia". A questo proposito, su proposta del governatore Renzo Tondo e di Ciriani, è stata avanzata la possibilità che Friulia utilizzi un fondo di 15 milioni di euro per ricapitalizzare le aziende, riappropriandosi in questo modo di una mission che la porrebbe nuovamente al servizio della base produttiva. Già venerdì prossimo, intanto, è in programma un incontro operativo tra Regione, Friulia, Mediocredito e Confidi per attivare un percorso-tecnico giuridico a cui, ha assicurato Ciriani, "saranno assicurate le risorse necessarie". .  
   
   
BOLZANO, ELEZIONI 2008: ECCO IL FAC-SIMILE DELLA SCHEDA ELETTORALE  
 
 Bolzano, 14 ottobre 2008 - Chi volesse vedere in anteprima come sarà la scheda elettorale per il voto provinciale del 26 ottobre può da subito navigare sul sito della Rete civica e scaricare il fac-simile della scheda, predisposto dalla Ripartizione provinciale Servizi centrali in collaborazione con Informatica Alto Adige. Sul sito della Rete Civica all´indirizzo www. Provincia. Bz. It è ora disponibile anche il fac-simile della scheda elettorale che verrà consegnata ai cittadini aventi diritto al voto per le Provinciali di domenica 26 ottobre. È sufficiente cliccare sull´icona "Elezioni provinciali 2008" e sulla successiva finestra "Come si vota". Nella scheda che sarà consegnata a ciascun elettore, dietro presentazione di certificato elettorale e documento di identità, è riprodotto il simbolo delle 15 liste in lizza, secondo l´ordine scaturito dal sorteggio effettuato lo scorso 25 settembre a Bolzano. Il voto viene espresso barrando il simbolo della lista prescelta e l’elettore può indicare nelle righe poste al centro della scheda da una a quattro preferenze, apponendovi il cognome del candidato o il numero con cui è contrassegnato nella lista. Le preferenze, per essere valide, devono riferirsi esclusivamente a candidati della lista votata. .  
   
   
ELEZIONI IN ABRUZZO: FIRMATO ACCORDO CON PREFETTURE PER ORGANIZZAZIONE  
 
L´aquila, 14 ottobre 2008 - Regione Abruzzo e Prefetture insieme per l´organizzazione e allestimento delle elezioni regionali previste per il 30 novembre e 1 dicembre. È il senso del protocollo d´intesa che stamane, presso la sede della Prefettura dell´Aquila, è stato sottoscritto dal vicepresidente vicario, Enrico Paolini, e dai quattro prefetti abruzzesi, Aurelio Cozzani per L´aquila, Paolo Orrei per Pescara, Francesco Camerino per Teramo e Vicenzo Greco per Chieti. Il protocollo di fatto sancisce una collaborazione tecnica e di mezzi tra le Prefetture e la Regione Abruzzo tenuta ad organizzare le elezioni per il rinnovo del proprio Consiglio regionale. La nuova formulazione è frutto della riforma costituzionale del Titolo V del 2001, che conferisce alla regioni la competenza assoluta sia per gli aspetti organizzativi sia per quelli finanziari. Proprio rispetto al primo aspetto, la Regione Abruzzo si è sempre affidata alle strutture tecniche delle Prefetture (questo è il secondo protocollo in materia elettorale dopo quello del 2005) che anche in questa occasione raccoglieranno e elaboreranno i risultati definitivi. La Regione Abruzzo, dal canto suo, metterà a disposizione le strutture che le Prefetture riterranno opportuno richiedere e garantirà la copertura finanziaria di tutte le spese elettorali. "E´ importante - ha detto il vicepresidente vicario Enrico Paolini - che in un momento così importante per la democrazia, quali sono le elezioni, tutte le istituzioni presenti sul territorio lavorino insieme per garantire trasparenza e regolarità. Sono convinto che anche in questa occasione verrà portato a compimento un buon lavoro, così come sono convinto che gli abruzzesi si recheranno alle urne confermando di conservare alto il proprio spirito democratico e il rispetto per le istituzioni". .  
   
   
COOPERAZIONE:BILANCIO DI TRE ANNI NELLA CONFERENZA REGIONALE ABRUZZSE  
 
Pescara, 14 ottobre 2008 - In tre anni di attività la Regione Abruzzo ha impegnato 5 milioni e 900. 000 euro per finanziare 141 progetti che hanno riguardato soprattutto regioni dell´Africa subsahariana, dell´America Latina, del Medioriente e dei Balcani. In quest´ultimo anno la Regione ha impegnato un milione e 250. 000 euro per finanziare 39 progetti. Questi i dati forniti dal presidente del comitato per la cooperazione internazionale della Regione Abruzzo, Gianni Melilla, nella relazione di apertura dei lavori della Iv Conferenza regionale sulla cooperazione internazionale. "Per i fondi impegnati a favore del sostegno di progetti di cooperazione internazionale, a vantaggio di popolazioni che soffrono a causa di povertà e malattie, come malaria e tubercolosi che in molte regioni del mondo non sono state ancora debellate, la Regione dal 2000 in poi ha sostenuto un progressivo sforzo finanziario rispetto alle poche decine di milioni di lire stanziate fino agli anni Novanta - ha ricordato Melilla - sostegno è stato offerto anche al mondo del volontariato che opera nelle aree più depresse del pianeta, come organizzazioni non governative, la Chiesa, organizzazioni internazionali e a queste partecipazioni abbiamo aggiunto iniziative come le borse di studio intitolate al volontario Angelo Frammartino, ucciso in Medioriente ed offerte ad otto laureati che hanno preso parte a progetti di cooperazione e la collaborazione avviata con la Facoltà di Scienze manageriali dell´Università degli Studi "d´Annunzio" con l´istituzione del master in cooperazione allo sviluppo, che ha interessato trenta laureati e quest´anno al secondo corso". Melilla ha quindi ricordato che "la Regione ha fatto sistema sulla cooperazione, avviando organica collaborazione tra assessorati alla Sanità e all´Agricoltura, aziende sanitarie locali, l´Istituto Zooprofilattico di Teramo, l´Aret, l´Arta, Comunità Montane, Comuni. "Con la solidarietà messa in campo dalle diverse istituzioni abbiamo potuto intraprendere e sostenere progetti di costruzione di scuole ed ospedali o progetti nel campo della sanità, dell´agricoltura e dell´allevamento". Rammarico però ha espresso Melilla per il fatto che "la Regione non ha avuto il tempo di modificare la legislazione sulla cooperazione risalente al 1989 e al 1995, anche se esiste una legge più recente, del 2006, sul commercio equo e solidale". Anche Melilla, esprimendo gratitudine a quanti finora hanno aderito e collaborato per dare sostegno alla cooperazione internazionale, ha auspicato che il patrimonio di esperienza maturata non sia disperso nel prossimo futuro. "La cooperazione internazionale rappresenta una grande scelta di campo - ha concluso Melilla - questa scelta, che ha visto impegnati in prima persona anche dirigenti e dipendenti della Regione, motiva e muove le coscienze delle persone". .  
   
   
PROVINCIA, COMUNI DI TRENTO E ROVERETO E ASSOCIAZIONI: UN FRONTE COMUNE CONTRO LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI FIRMATO IERI POMERIGGIO, ALL’ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI, IL PROTOCOLLO  
 
Trento, 14 ottobre 2008 - No alla tratta degli esseri umani e accoglienza delle vittime di questo infame mercato che in Trentino colpisce, in particolare, le donne, ridotte in schiavitù e costrette alla prostituzione. Va in questa direzione il protocollo firmato oggi pomeriggio negli uffici dell’assessorato alle politiche sociali che istituisce il sistema trentino contro la tratta degli esseri umani. Il protocollo segue l’approvazione in Giunta provinciale (avvenuta nello scorso mese di settembre) della delibera che dava il via al protocollo di intesa ed offriva le prime indicazioni sulla “Procedura per l’accoglienza delle vittime di tratta”. Il protocollo firmato ieri all´assessorato provinciale alle politiche sociali parte dal presupposto che per combattere e rispondere adeguatamente alla tratta è necessario attuare la cooperazione e il coordinamento tra tutti gli attori coinvolti per sviluppare una politica integrata che investa i differenti livelli e ambiti, considerando tutti gli aspetti che riguardano la tratta, dalla prevenzione alle azioni di contrasto alla protezione delle vittime. Quello della tratta di esseri umani è un fenomeno complesso e sempre più articolato che riguarda, secondo le Nazioni Unite, circa 2,7 milioni di persone, di cui l´80 per cento è rappresentato da donne e bambini che ogni anno sono venduti o diventano vittime di crimini internazionali. Oltre allo sfruttamento delle donne a sfondo sessuale, il fenomeno di queste nuove schiavitù è allargato anche ai lavori forzati, alle adozioni illegali e al trapianto di organi che coinvolge soprattutto minori. In Italia sono circa 55 mila le vittime di tratta che hanno ricevuto assistenza e protezione negli ultimi sette anni. I paesi di partenza del traffico di persone per l’Italia sono in particolare Nigeria, Romania, Moldavia, Albania, Ucraina, Russia e Bulgaria. Le parti firmatarie del protocollo sottoscritto oggi (Assessorato provinciale alle politiche sociali, Assessorato alle politiche sociali del Comune di Trento, Assessorato alle attività sociali e sanità del Comune di Rovereto, Associazione C. I. F. , Associazione Lila, Cooperativa Punto d’Approdo, Associazione L’altra Strada, Gruppo Raab di Rovereto, Casa della giovane, Cooperativa Sociale Villa S. Ignazio e Associazione Atas-onlus) hanno contribuito, attraverso il lavoro svolto da un tavolo tecnico attivato nel 2006, all’elaborazione della “Procedura di accoglienza delle vittime di tratta”, parte integrante e sostanziale di un protocollo che, peraltro, potrà essere sottoscritto anche da nuovi soggetti aderenti. Le finalità del Protocollo Il Protocollo firmato oggi pomeriggio è finalizzato alla formalizzazione del sistema trentino contro la schiavitù e la tratta di esseri umani e al consolidamento della rete dei soggetti impegnati in questo settore. In particolare il sistema di accoglienza è volto a: a) conoscere le caratteristiche e l’evoluzione della tratta di esseri umani, tramite la mappatura e il monitoraggio del fenomeno; b) informare le vittime di tratta in merito ai diritti, agli obblighi e alla corretta fruizione dei servizi e delle organizzazioni che forniscono specifica assistenza socio-legale e sanitaria, grazie alla creazione di una relazione di reciproca fiducia tra gli operatori e la persona; c) promuovere la consapevolezza della condizione di sfruttamento attraverso l’ascolto approfondito della persona e il consolidamento della relazione reciproca; d) salvaguardare la salute per mezzo di una corretta informazione prioritariamente indirizzata alla prevenzione; e) favorire la maturazione di una scelta consapevole di fuoriuscita dalla condizione di sfruttamento, assicurando un contesto ed un supporto adeguati nell’intraprendere il programma di assistenza e integrazione sociale o il rimpatrio concordato; f) predisporre e realizzare il programma di assistenza e integrazione sociale, finalizzato al raggiungimento dell’autonomia sociale, economica e abitativa, attraverso il potenziamento del lavoro di rete tra servizi sociali, strutture di accoglienza ed eventuali altri enti, in accordo con la persona; g) sviluppare l’interazione e la collaborazione coordinata e continuativa tra unità mobili e di contatto, servizi sociali, strutture preposte all’accoglienza e agli inserimenti lavorativi, sportelli informativi e forze dell’ordine; h) sensibilizzare la collettività in merito al fenomeno della tratta di esseri umani e alle sue diverse manifestazioni. L’impegno della Provincia autonoma di Trento contro la tratta La Provincia autonoma di Trento, assieme ai servizi sociali degli enti locali e al privato sociale, è impegnata da alcuni anni nella lotta contro la tratta degli esseri umani. Nel 2002 la Provincia, assieme ai Comuni di Trento e Rovereto, ha partecipato al progetto “Strada” con la finalità del recupero socio-lavorativo delle donne oggetto di tratta, sviluppato nell´ambito dell´iniziativa comunitaria Equal. Ha poi partecipato al progetto “Women East smuggling trafficking” (Tratta a fini di sfruttamento di donne dell’Est) sviluppato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Interreg Iii B Cadses. Infine, in ordine di tempo, l’iniziativa di cooperazione transnazionale volta a potenziare gli interventi di lotta alla tratta di esseri umani in Italia e Romania. Si tratta di un protocollo di intesa sottoscritto per l’Italia dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Provincia autonoma di Bolzano, da dieci Regioni, dal Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali e, per la Romania. Dal Ministero del lavoro, della famiglia e delle pari opportunità. .  
   
   
RIETI: LA REGIONE MANTIENE I SUOI IMPEGNI CON I LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI  
 
Rieti, 14 ottobre 2008 - “In merito alla stabilizzazione degli Lsu della provincia di Rieti la regione Lazio mantiene tutti i suoi impegni”. A dichiararlo l’assessoreregionale al Lavoro, Alessandra Tibaldi, sulla regolarizzazione occupazionale di questi lavoratori del reatino. “I fondi – ha continuato l’assessore - verranno regolarmente erogati non appena riceveremo i 7 milioni di euro previsti dalla convenzione sottoscritta con il Ministero del Lavoro a fine luglio. Non vi è, quindi, alcuna interruzione nell’iter per la stabilizzazione”. “In questi anni – continua Tibaldi - l’assessorato regionale al lavoro ha condiviso con i responsabili politici e tecnici della Provincia di Rieti, con le organizzazioni sindacali più rappresentative dello stesso territorio e con i Lavoratori Socialmente Utili, una nuova progettualità territoriale ribadendo, in ogni sede, la concreta volontà della Giunta Regionale di assicurare risorse finanziarie e sostegno tecnico per le società che manifestano la volontà di assumere gli Lsu”. “Detta volontà concreta – aggiunge - è stata anche quantificata con risorse derivanti dal bilancio regionale e finalizzate ad incentivare le imprese pubbliche propostesi per l’assunzione degli Lsu, sostenendo anche un’ulteriore qualificazione dei lavoratori socialmente utili da stabilizzare. In concreto per circa due anni detti lavoratori, con le doti finanziarie evidenziate, apporterebbero un sensibile sgravio economico-finanziario alle imprese che li assumono e con l’aggiunta della formazione finanziata dalla Regione, una qualificazione più idonea a rispondere alle esigenze produttive delle imprese”. “Infine – conclude Tibaldi - confermo la volontà di assecondare le esigenze relative ad ulteriori risorse finanziarie, una volta venissero confermate dal Governo in favore degli Lsu del Lazio”. .  
   
   
AREE SIC E ZPS, ARRIVANO 4 MILIONI DI EURO PER I PIANI DI GESTIONE DEI COMUNI SARDI  
 
Cagliari, 14 Ottobre 2008 - Per i Sic (Siti di interesse comunitario) e Zps (Zone di protezione speciali) arrivano i fondi Por che finanzieranno gli interventi previsti nei Piani di gestione dei Comuni. In tutto più di 4 milioni di euro che andranno a coprire i costi delle opere realizzate dai Comuni all´interno delle prime 11 aree Sic e Zps della Sardegna. Queste le principali opere che potranno usufruire dei finanziamenti: restauro fontanili; realizzazione di sentieri; realizzazione di recinzioni a protezione degli habitat a Quercus ilex; progettazione realizzazione di sentieri naturalistici; realizzazione o recupero di sentieri pedonali, ciclabili e passerelle; chiusura dei punti di penetrazione non controllata nell´area dei Sic; produzione pannellistica, cartellonistica e materiale informativo; sistemazione di strade interne ai Sic; predisposizione di percorsi subacquei; recupero di edifici al fine di utilizzo didattico; realizzazione di camminamenti in legno per l´accesso alle spiagge; realizzazione aree di sosta; interventi di ripristino della vegetazione dunale; rimozione strutturata degradata ed altri rifiuti; interventi di pulizia, rimozione rifiuti e bonifica delle discariche; eradicazione delle specie alloctone. E´ il secondo Piano di gestione finanziato dalla misura Por 1. 5 B che andrà a beneficio dei Comuni delle aree Sic e Zps. Esprime soddisfazione l´assessore regionale dell´Ambiente Cicito Morittu per le opportunità che arrivano alle zone interessate con i nuovi fondi Por: "Con questa nuova tranche di finanziamenti si concretizza l´obiettivo di mettere a reddito le risorse naturali di importanti aree della Sardegna - ha spiegato l´assessore Morittu -. Attraverso le risorse naturali è possibile costruire nuova imprenditorialità e reddito per le popolazioni sarde che ricadono all´interno delle aree in questione". Undici dunque le aree Sic e Zps finanziate, ognuna della quali comprende al suo interno diversi Comuni eccetto Pula. Ecco l´elenco e l´importo dei finanziamenti concessi per Comune capofila: Pula 300mila euro; Capo Pecora (Arbus Fluminimaggiore) 480mila euro; Catena del Marghine e del Goceano (Bultei, Anela, Bono, Bottida, Burgos, Esporlatu, Illorai, Bolotana, Lei, Silanus, Bortigali) 520mila euro; Foce del Flumendosa-sa Praia-stagni di Colostrai e saline Costa Rei (Muravera, Villaputzu) 197mila euro; Is Arenas s´Acqua e s´Ollastu (Arbus) 280mila e 942 euro; Isola Piana (Porto Torres) 206mila e 548 euro; P. Ta Santa Giusta (Castiadas Muravera) 152mila euro; Stagni di Murtas e S´acqua Durci (Villaptzu) 263mila; Stagno di Corru s´Ittiri (Terralba, Arborea, Arbus, Guspini) 585mila e 200 euro; Stagno di Pauli Majori di Oristano (Palmas Arborea, Santa Giusta) 282mila euro; Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei, Talana 832mila e 609 euro. .  
   
   
CRESCONO LE PERSONE, CRESCE L’IMPRESA  
 
 Varese, 14 ottobre 2008 - In un’epoca di incertezza finanziaria, l’esperienza quotidiana dimostra come la crescita professionale di ciascuna persona all’interno dell’azienda sia il vero fattore di competitività su mercati sempre più complessi. Occorre, però che la formazione sia adeguata alle esigenze delle nostre piccole e medie imprese artigiane. Per affrontare questo tema cruciale nello sviluppo del sistema economico provinciale, la Camera di Commercio ha promosso una ricerca sui fabbisogni formativi delle microimprese nella provincia di Varese. Lo studio, commissionato all’Università dell’Insubria, si è avvalso della collaborazione di Associazione Artigiani, Cna, Acai, Upi e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. I risultati di un’analisi condotta su 1. 112 aziende artigiane, verranno presentati durante il convegno che si terrà domani (martedì 14 ottobre, ndr. ), con inizio alle ore 9. 00, nelle sale del Centro Espositivo Polifunzionale “Malpensafiere” di Busto Arsizio. Dopo l’apertura affidata a Renato Scapolan, vicepresidente della Camera di Commercio, toccherà ad Alfredo Biffi e Marina Puricelli, docenti universitari rispettivamente all’Insubria e alla Bocconi, illustrare l’esito della loro indagine. Toccherà quindi alla Camera di Commercio presentare l’offerta formativa della propria azienda speciale Promovarese. A seguire due testimonianze d’impresa e le relazioni di Giancarlo Gamberini e Giovanna de Lucia, presidente e direttore di Fondartigianato, e di Valerio Zanolla, delle organizzazioni sindacali Cgil-cisl-uil, per poi chiudersi con un dibattito tra i partecipanti. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente all’Area Promozione e Informazione Economica (tel. 0332/295. 360 – mail: argentiero@va. Camcom. It). .  
   
   
COME DIFENDERE SUL MERCATO I PROPRI PRODOTTI  
 
Torino, 14 ottobre 2008 - Lo Sportello Tutela Proprietà Industriale della Camera di Commercio di Torino propone, in collaborazione con il Settore Brevetti, Marchi e Patlib e gli iscritti all’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale operativi in Torino e provincia, un ciclo gratuito di incontri di formazione sulla tutela della Pi rivolti alle Pmi, ai ricercatori, agli studenti e a tutti gli utenti interessati ad approfondire l’argomento. Questi gli obiettivi che si prefigge l’incontro che avrà per tema :“Come difendere sul mercato i propri prodotti in presenza di contenzioso legale” La nullità del brevetto: Il monopolio che lo stato garantisce al titolare di un brevetto è importante e deve essere rispettato. A volte, però, questo monopolio è ingiustificato perché l’invenzione protetta non meriterebbe in realtà tale monopolio. Attendere una sentenza che dichiari la nullità di un brevetto spesso richiede anni durante i quali chi è accusato di contraffazione può essere sottoposto a provvedimenti d’urgenza quali sequestro, inibitoria. Prima di riconoscere la validità di un brevetto altrui è opportuno compiere approfondite ricerche e verifiche. La validità del brevetto: Investire in ricerca e brevettazione ha costi elevati, in particolare in Europa. Tali investimenti Devono essere protetti se si vuole avere un’economia sana, ovvero un’economia in cui il vero “furbo” è l’azienda che investe in ricerca e brevettazione. Compito della Giustizia con i procedimenti giudiziari, in particolare quelli d’urgenza, è quello di essere pesantemente punitiva nei confronti della aziende parassite, altrimenti tali aziende parassite diventano i veri “furbi” e l’economia diventa un economia malata destinata a soccombere. Sede E Orario Degli Incontri La sede dell’incontro è il Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa, 8 a Torino. I seminari si terranno in Sala Sella dalle ore 14. 30 alle ore 17. 00. .  
   
   
BUSINESS, RICERCA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO I SERVIZI DI FRIEND EUROPE  
 
 Trieste, 14 ottobre 2008 - Imprese o istituti di ricerca interessati ad individuare partner tecnologici, industriali e commerciali nei mercati europei. Imprenditori desiderosi di varcare le soglie del mercato locale, per individuare una possibile soluzione ad una necessità tecnologica della propria azienda. Manager o ricercatori interessati e valorizzare all’estero prodotti e risultati di ricerca, partecipando a progetti europei e candidandoli al finanziamento comunitario. A questi soggetti Area Science Park offre nuove opportunità attraverso Friend Europe, braccio operativo della rete Enterprise Europe Network: 600 organizzazioni in più di 40 paesi, unite per offrire uno sportello unico di assistenza alle imprese in materia europea, per liberarne tutto il potenziale e la capacità innovativa. Area presenta martedì 14 ottobre i servizi di Friend Europe volti a migliorare l’accesso al patrimonio di know-how e di tecnologie sviluppate nel mercato europeo e le opportunità di business. L’evento sarà occasione per ascoltare le testimonianze di alcuni imprenditori del Friuli Venezia Giulia, che illustreranno esperienze e risultati di successo nel trasferimento tecnologico transnazionale, conseguiti grazie al sostegno di Area. Presentazione martedì 14 ottobre alle ore 9. 30 Centro Congressi Area Science Park, Padriciano 99 - Trieste .  
   
   
COOPSERVICE SI ESPANDE NEI SERVIZI DI PORTIERATO ATTRAVERSO LA CONTROLLATA LARES  
 
Cavriago, 14 ottobre 2008 - Si chiama Lares, come i numi tutelari della casa nella mitologia romana, l’ultima nata in casa Coopservice. La newco, una srl con sede a Milano, interamente controllata dalla capogruppo, ha esordito nei giorni scorsi subentrando al Consorzio Gruppo Vision, dal quale ha rilevato tutti i rami d’azienda, un insieme di attività che spaziano dal portierato fiduciario alla guardiania con unità cinofile, dai servizi di call center a quelli di reception. Attività che occupano 450 persone e danno luogo ad un fatturato di 12 milioni di euro. “Con la costituzione di Lares attraverso l’acquisizione delle attività del Consorzio Gruppo Vision, uno dei principali operatori presenti sulla piazza di Milano – ha commentato Roberto Olivi, direttore generale di Coopservice – abbiamo creato le condizioni per crescere in un’area di business, quella della sicurezza non armata, in fase di grande espansione, e in un mercato, quello milanese e lombardo, nel quale la nuova società può giocare il ruolo di apripista, anzitutto per la fornitura dell’intero pacchetto dei nostri servizi di vigilanza, ma anche per l’insieme dei servizi offerti dal Gruppo Coopservice. ” Un ruolo per il quale Lares ha tutte le carte in regola, avendo raccolto il testimone dal Consorzio Gruppo Vision che, in oltre dieci anni di attività, sotto la direzione generale di Valerio Baldoni - passato alla nuova società con la stessa funzione - è riuscito a conquistare la fiducia di clienti di primaria importanza, in virtù della elevata professionalità dei propri addetti, sottoposti ad una costante attività formativa. Presidente di Lares, in rappresentanza della proprietà, è stato nominato Antonio Paglialonga di Coopservice. Lares va ad aggiungersi agli altri marchi del Gruppo Coopservice, uno dei principali operatori nazionali nei servizi alle imprese e alle comunità, che lo scorso anno ha realizzato ricavi per 490 milioni, con oltre 12. 800 occupati. .  
   
   
ALLE DONNE IMPRENDITRICI VENETE LE ISTITUZIONI DEVONO GARANTIRE PIU’ SERVIZI PER MEGLIO CONCILIARE TEMPI DI VITA E DI LAVORO  
 
Rovigo 14 ottobre 2008 - Alle donne imprenditrici venete le istituzioni devono garantire una rete integrata e variegata di servizi così da far meglio conciliare i tempi della vita con i tempi del lavoro. Ne è certo l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha inviato un messaggio di saluto alle persone che partecipano oggi pomeriggio alla giornata di studio promossa da Confartigianato Veneto nelle vecchie pescherie di Rovigo. “Le amministrazioni territoriali, e soprattutto la Regione del Veneto, devono adottare – ha detto l’assessore – politiche concrete a sostegno dell’imprenditoria femminile. Particolare attenzione deve essere riservata alle giovani donne che cominciano un’attività professionale autonoma e che chiedono con determinazione agli enti locali risposte concrete alle loro esigenze di tutti i giorni. Potenziare l’offerta degli asili nido aziendali e condominiali, calibrare diversamente gli orari della città, migliorare i trasporti e rafforzare le iniziative per gli anziani non autosufficienti, sono solo alcuni dei settori in cui si dovrà agire in un futuro non tanto lontano. ” Negli ultimi dieci anni sono aumentate le donne venete imprenditrici, essenzialmente nel comparto dei servizi alla persona. Le stime dell’economia veneta si avvicinano alle percentuali europee. I servizi a sostegno delle donne che lavorano e alle loro famiglie sono purtroppo ancora carenti. Molto si può e si deve ancora fare. Soddisfazione, invece, l’assessore l’ha espressa per la qualità dei bandi che la Regione del Veneto ha pubblicato e ha finanziato a supporto dell’imprenditoria femminile. “La scommessa da vincere – ha concluso Vendemiano Sartor – si gioca sulla modernizzazione: le imprese femminili devono puntare sull’eccellenza, sull’innovazione, devono fare sinergie per accogliere con successo le sfide dell’economia globale. ” .  
   
   
A BRUXELLES 10 NOVEMBRE P.V. REGIONE VENETO ORGANIZZA GIORNATA INFORMATIVA PROGRAMMA “DAPHNE III” PER COMBATTERE VIOLENZA CONTRO BAMBINI GIOVANI E DONNE  
 
Venezia, 14 ottobre 2008 - In occasione dell’uscita del bando 2008 del programma comunitario “Daphne Iii”, la Regione del Veneto in collaborazione con la Regione West Sweden e la rete europea “European Network of Social Authorities (Ensa)” organizza una giornata informativa a Bruxelles il 10 novembre 2008 presso il Comitato delle Regioni. Nella prima parte dell’evento verranno presentate le priorità del programma per il 2008 e degli esempi di progetti particolarmente significativi. Nella seconda parte, verrà organizzato un “market place” dove ci sarà la possibilità di incontrare partners europei e proporre idee progettuali. “L’obiettivo del programma Daphne, giunto alla sua terza fase - ricorda l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi - è prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i giovani e le donne mediante misure preventive e sostegno alle vittime. Il programma è inoltre inteso ad assistere le organizzazioni attive nel settore e a rafforzarne la cooperazione”. Per chi fosse interessato a partecipare all’evento tutte le informazioni sono disponibili sul portale www. Venetosociale. It. .  
   
   
MERCOLEDI’ 15 OTTOBRE A PERUGIA INCONTRO SU LINEE INDIRIZZO REGIONALI UMBRE PER DIRITTI MINORI E RESPONSABILITA’ FAMILIARI  
 
Perugia, 14 Ottobre 2008 – Le linee di indirizzo regionali per l’area dei diritti dei minori e responsabilità familiari, saranno al centro di un incontro in programma mercoledì 15 ottobre, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, a partire dalle ore 10. In apertura e conclusione dei lavori (ore 10 e 16,30), interverrà l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara. Di seguito rappresentanti della Regione Umbria e dei Comuni nonché esperti in politiche per l’infanzia, approfondiranno vari aspetti relativi alla tematica trattata. E’ prevista anche una ricognizione sui servizi esistenti e sugli interventi e ipotesi di percorso di riorganizzazione. .  
   
   
INAUGURATO IN LIGURIA IL NUCLEO ADOZIONI PRESSO IL CELESIA, AL VIA ANCHE UTILIZZO AGENZIA PUBBLICA PIEMONTESE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI  
 
 Genova, 14 Ottobre 2008 - "Proprio lunedì 13 insieme all´inaugurazione del nucleo adozioni presso la piastra ambulatoriale dell´ospedale Celesia, prende il via l´accordo tra Regione Liguria e Regione Piemonte per un utilizzo congiunto dell´agenzia piemontese per le adozioni internazionali". Lo ha comunicato la mattina di lunedì 13 ottobre il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, partecipando all´inaugurazione del nuovo nucleo sovranazionale adozioni della Asl 3 Genovese presso l´ex ospedale Celesia, insieme all´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, all´assessore alle politiche socio-sanitarie del Comune di Genova, Roberta Papi, al direttore generale della Asl 3 Genovese, Renata Canini, ad Angela Grondona, responsabile dei servizi consultoriali della Asl 3 e a Viviana Napoli, responsabile del servizio adozioni del Celesia. "Dopo la formalizzazione avvenuta nei giorni scorsi - ha detto il presidente Burlando - da oggi le famiglie liguri potranno avere a disposizione, sia la struttura del Celesia, grazie agli operatori sanitari e sociali della Asl 3 Genovese e del Comune di Genova, sia l´agenzia pubblica piemontese a cui rivolgersi per le adozioni internazionali, dando vita così ad un servizio ancora più completo". Si tratta della formalizzazione di un accordo nato un anno fa tra le due regioni nell´ambito di una più vasta collaborazione tra Piemonte e Liguria, nell´ipotesi della creazione della macroregione Limonte. "Il servizio inaugurato oggi - ha continuato l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - è vicino ai cittadini ed è riconducibile al tema del riequilibrio dei servizi a favore del territorio". "L´apertura del nuovo nucleo adozioni - ha continuato l´assessore regionale alla Salute - rappresenta la testimonianza concreta che qui al Celesia non vi è stata alcuna chiusura, ma solo una trasformazione della funzione che è ancora più vicina al territorio, con il nuovo Centro unico di prenotazione, la piastra diagnostica che avrà a disposizione nuove macchine digitali per tutta la bassa Valpolcevera e l´apertura del primo modulo della residenza sanitaria assistenziale con 25 posti a cui ne seguiranno altri". "Nonostante gli striscioni di un anno fa - ha concluso l´assessore Montaldo - il nuovo Celesia consente di rispondere in modo puntuale e bene alle esigenze di cura e di assistenza del territorio, come ad esempio alla carenza di posti di residenzialità per anziani, questi ultimi 25 si vanno infatti ad aggiungere ai 1500 convenzionati dalla Regione dal 2006 ad oggi". .