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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Ottobre 2008
LA COMMISSIONE EUROPEA INAUGURA IL NUOVO FORUM DEI CITTADINI PER L´ENERGIA: PIÙ SCELTE E PREZZI VANTAGGIOSI PER I CONSUMATORI DI ENERGIA NELL´UE  
 
 Bruxelles, 30 ottobre 2008 - Il Commissario Ue Meglena Kuneva, responsabile per i consumatori, e il Commissario Andris Piebalgs, responsabile per l´energia, hanno inaugurato il , a Londra, la prima riunione di un nuovo Forum dei cittadini per l´energia, una piattaforma destinata ad attuare e a far rispettare i diritti dei cittadini sul mercato energetico dell´Ue. L´obiettivo del forum è affrontare i problemi che i consumatori incontrano e proporre soluzioni pratiche per assicurare che gli attuali diritti dei consumatori su scala europea esistano nella pratica e non solo sulla carta e per migliorare le condizioni normative sui mercati al dettaglio. Il Forum riunisce le organizzazioni nazionali dei consumatori, l´industria, le autorità nazionali di regolamentazione e le autorità governative per trattare di questioni chiave quale il passaggio da un fornitore di energia all´altro, la fatturazione user-friendly o la tutela di gruppi vulnerabili. “I prezzi elevati dell´energia costituiscono una delle grandi preoccupazioni per i cittadini europei. Abbiamo bisogno di uno sforzo su scala europea per elevare gli standard su tutta una serie di questioni che vanno da bollette più chiare a contatori intelligenti e al cambio dei fornitori per far sì che i consumatori abbiano una scelta effettiva, possano ridurre i consumi e fare i loro acquisti energetici in modo economico. Dobbiamo sorvegliare attentamente il mercato dell´energia per poter intervenire nel caso di eventuali abusi. E dobbiamo porre in primo piano nella nostra agenda politica la protezione dei consumatori vulnerabili poiché ci aspetta un inverno duro. " ha detto il Commissario Ue Meglena Kuneva, responsabile per i consumatori. "Considerato l´aumento dei costi dell´energia e gli eventi registrati di recente sui mercati finanziari mondiali, è essenziale operare in stretta collaborazione per proteggere gli interessi dei consumatori e produrre risultati effettivi in modo da fare la differenza per i nostri cittadini. L´inclusione, per la prima volta, di rappresentanti dei consumatori in un simile forum introdurrà una nuova dinamica e fornirà un utile strumento per dar voce ai consumatori sul mercato dell´energia" ha affermato il Commissario Ue Andris Piebalgs, responsabile per l´energia. Il Forum dei cittadini per l´energia è stato avviato per aiutare i consumatori nell´intento di far rispettare i loro diritti esistenti su scala europea e fornire loro informazioni chiare e dirette sulle scelte che si prospettano loro quando devono acquistare le loro forniture di gas e di elettricità. L´idea del Forum è stata proposta nell´ambito di un´iniziativa della Commissione, il 3° pacchetto legislativo sul mercato interno dell´energia ed è stata presentata dai Commissari Kuneva e Piebalgs nella conferenza del maggio 2008 consacrata ai diritti dei consumatori di energia. Il forum svilupperà raccomandazioni volte a meglio attuare e far rispettare i diritti dei consumatori di energia e ad assicurare più efficaci mercati al dettaglio dell´elettricità e del gas. Soggetti che verranno discussi nel Forum dei cittadini per l´energia: fatturazione: la bolletta del gas o dell´elettricità è l´indicatore migliore e più semplice del consumo di energia per il consumatore medio; la bolletta deve essere semplice, accurata e permettere il raffronto tra fornitori; efficienza energetica: le etichette relative all´efficienza degli apparecchi che utilizzano energia devono essere semplici e chiare; cambio di fornitori: il passaggio da un fornitore all´altro deve essere agevole, rapido e esente da oneri; le informazioni sul modo per passare da un fornitore all´altro devono essere chiare e accessibili; contatori intelligenti: le nuove tecnologie possono contribuire a migliorare l´accuratezza delle bollette, a capire più facilmente quanto si paga e possono consentire alle società di meglio consigliare i consumatori a seconda del loro profilo di consumo; protezione dei consumatori vulnerabili: le persone che dipendono dall´energia per sopravvivere devono essere protette; il forum affronterà questioni quali: come evitare l´interruzione dell´alimentazione energetica per le persone che usano apparecchi cardiaci e di respirazione o si sottopongono a dialisi? Cosa fare per le persone che si trovano in difficoltà finanziarie e non sono in grado di pagare le loro bollette energetiche? Le autorità nazionali, le organizzazioni dei consumatori e l´industria dovrebbero elaborare soluzioni per questa problematica. La Commissione ha calcolato che, con scelte intelligenti, una famiglia media Ue può risparmiare ogni anno 1000 euro o più di bollette del gas e dell´elettricità. L´impatto di tali scelte è tanto più importante considerato che circa il 40 per cento dell´energia nell´Ue è utilizzata negli edifici – comprese le nostre case e le nostre aziende. Anche la riduzione delle emissioni di carbonio che ne deriverebbe rappresenterebbe un risultato positivo. .  
   
   
ANDERS WIJKMAN: INVESTIRE NELLE TECNOLOGIE VERDI  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2008 - Durante la sessione plenaria di ottobre il Parlamento europeo ha approvato la dell´eurodeputato svedese Anders Wijkman del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de), per un´alleanza globale contro il cambiamento climatico fra Ue e paesi in via di sviluppo. "É una buona iniziativa, ma occorrono ingenti investimenti", ha commentato dopo il voto Wijkman, che considera necessario "investimenti nelle tecnologie verdi" per prevenire future recessioni. "Il tema centrale di questa relazione di iniziativa è il fatto che si riconoscono gli effetti nefandi del cambiamento climatico sui paesi in via di sviluppo, in particolare su quelli con redditi molto bassi", dichiara. Quadro desolante - "Avremo perturbazioni violente, inondazioni e difficoltà in agricoltura. In certe aree, come nel Bangladesh meridionale, la gente sarà costretta addirittura a evacuare per l´elevato livello del mare, mentre in altre zone la scarsità d´acqua provocherà disastri idrologici. "Ecco perchè dobbiamo agire per ridurre i rischi e fermare la distruzione delle foreste tropicali". Quali sono i principali ostacoli? "La Commissione europea mette a disposizioni fondi esigui, appena 60 milioni di euro mentre la Banca mondiale ritiene necessario un investimento di almeno 11 miliardi di euro annui. Dobbiamo darci da fare per trovare nuove fonti, il Parlamento europeo propone di utilizzare il 50% dei ricavi dalle aste per le emissioni Ue , si calcola fino a 40 miliardi di euro". "Un´altro problema è rappresentato dal fatto che le iniziative sono troppe e manca il coordinamento,. La Commissione europea deve convincere gli Stati membri di lavorare assieme riunendo tutte le risorse". La crisi finanziaria è un pretesto per non avanzare in tema di cambiamento climatico? "Per alcuni paesi, come la Polonia, anche se riconosco la loro situazione peculiare, con un´economia dipendente dal carbone. Ad esempio però il surplus elettrico che avremo in Svezia potrebbe essere destinato a prezzi ragionali a simili paesi, aiutandoli a rompere il legame di dipendenza dal carbone, altamente inquinante, o da dipendenze con la Russia. "Il Presidente Sarkozy ha visto giusto quando ha affermato che il cambiamento climatico non ha nulla a che fare con la crisi finanziaria e viceversa. È ampiamente dimostrato infatti che l´inazione porterà con sé costi e conseguenze enormi. Le ultime conclusioni scientifiche ci dicono che il problema è davvero serio e il riscaldamento avviene in tempi molto rapidi. Se rischiamo una recessione, occorre allora investire in tecnologie verdi per una crescita competitiva delle nostre imprese anche nel lungo periodo. .  
   
   
LA STORICAMENTE NEUTRALE SVIZZERA DIVENTA SEMPRE PIÙ EUROPEA, GRAZIE ALL´ITALIA  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2008 - Il 20 dicembre 2007 la Commissione europea ha approvato il programma operativo di cooperazione transfrontaliera "Italia-svizzera", che rientra nell´obiettivo "cooperazione territoriale europea"ed è cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). L´ammontare complessivo di sovvenzioni previsto dal programma è di circa 92 milioni di euro, suddiviso in quattro assi prioritari: ambiente e territorio (circa il 25,2 % dell’investimento complessivo), competitività (38,8 %), qualità della vita (30,1 %) e assistenza tecnica (6 %). Il programma "Italia-svizzera" riguarda le regioni italiane della Valle d´Aosta, Piemonte, Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano, nonché – andando al di là delle Alpi - i cantoni del Vallese, Ticino e Grigioni. La superficie dell´intera area è di 61 mila km2 e costituisce una delle frontiere esterne dell´Unione europea. Essa vanta una posizione centrale strategica riguardo all´intero continente ed anche agli spazi di cooperazione transnazionale del Mediterraneo, dell´Europa centrale e dello spazio alpino. La strategia di cooperazione transfrontaliera del programma "Italia-svizzera" mira a migliorare la cooperazione tra le zone di confine nei campi dell´accessibilità, l´innovazione, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la condivisione di infrastrutture e servizi integrati. Questi ultimi mirati soprattutto ad accrescere la competitività, su scala sud-europea e mondiale, e assicurare la coesione dei territori nonché favorire l´occupazione e lo sviluppo duraturo. Gli obiettivi strategici del programma sono perfettamente coniugate con lo sviluppo del territorio ma anche con la gestione sostenibile dell´ambiente mediante azioni congiunte per promuovere lo sviluppo di un´economia di sistema basata su innovazione, turismo, risorse naturali e efficienza del sistema di trasporti. Ciò renderà possibile la realizzazione di un programma comune in materia di sviluppo sostenibile e di promozione culturale dell´intera area interessata. .  
   
   
UN RAPPORTO DELL´OCSE SOLLECITA I PAESI A FAVORIRE SCIENZA E INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2008 - L´ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha pubblicato un esame delle politiche per la scienza, la tecnologia e l´innovazione nei suoi paesi membri e in altri sei paesi (tra cui Cina, Israele e Federazione russa), in cui invita i governi a promuovere scienza e innovazione per garantire la crescita a lungo termine. La pubblicazione, ´Oecd Science, Technology and Industry Outlook 2008´, incoraggia i paesi membri dell´Ocse a sviluppare i legami tra gli organismi pubblici di ricerca e l´industria, e a rafforzare la cooperazione internazionale. Secondo il rapporto dell´Ocse, il settore industriale è alla base di buona parte delle attività di R&s (Ricerca e Sviluppo) condotte nella maggioranza dei paesi Ocse; anche se nel passato decennio gl´investimenti sono aumentati, il tasso di crescita si è considerevolmente ridotto dal 2001 in poi. Negli Usa gl´investimenti industriali in R&s (Berd, Business expenditure on R&d) sono crollati dal 2,05% del Pil nel 2002 all´1,84% nel 2006; negli Stati membri dell´Ue sono invece aumentati, ma così lentamente da ´rendere impossibile all´Ue raggiungere l´obiettivo Berd prefissato del 2% del Pil entro il 2010´. L´ocse stima la quota globale di spesa per la R&s pari al 35% negli Usa, al 24% nell´Ue e al 14% in Giappone. Dal 2002 in poi, afferma il rapporto, la lenta crescita degl´investimenti industriali nella R&s ha causato una riduzione del 2% della quota europea. Dettaglio importante, il rapporto afferma che l´attuale instabilità dei mercati finanziari avrà probabilmente ripercussioni a lungo termine sull´insieme degl´investimenti industriali nella R&s. La quota della spesa globale di R&s delle economie emergenti è in sensibile aumento. Gl´investimenti cinesi per la R&s nel settore industriale, calcolati in percentuale del Pil, sono aumentati ogni anno di circa il 20%, in confronto a una crescita media di circa il 3% nell´Ue e negli Usa. Secondo il rapporto, negli ultimi anni brevetti e pubblicazioni scientifiche sono aumentati, ma la quota europea di brevetti introdotti negli Usa, in Giappone e nell´Ue è diminuita, mentre quella delle economie asiatiche è nettamente aumentata. La pubblicazione di articoli scientifici continua ad essere concentrata in pochi paesi. In molti paesi dell´Ocse, gli scienziati e ricercatori stranieri contribuiscono in modo significativo al totale delle persone che lavorano nei settori scientifico e tecnologico. ´Molti paesi stanno sviluppando una serie d´iniziative per agevolare la mobilità´, sottolinea il rapporto, ´ed è quindi probabile che l´internazionalizzazione del mercato del lavoro [per la scienza e la tecnologia] continui. Al tempo stesso, la crescente concorrenza internazionale per i nuovi talenti significa che i paesi saranno sempre più obbligati ad aumentare i propri investimenti in risorse umane´. Le attività di ricerca sempre più globalizzate, le forme d´innovazione più aperte, e le crescenti preoccupazioni locali e mondiali, hanno messo a dura prova le politiche nazionali per la scienza e la tecnologia, afferma il rapporto. ´I paesi devono sviluppare le capacità nazionali di ricerca e innovazione per attirare gl´investimenti stranieri nella R&s e l´innovazione deve favorire la partecipazione alle catene mondiali di valori´. Il rapporto cita la nascita del Ser (Spazio europeo della ricerca) nell´Ue come esempio di un miglior coordinamento delle scelte politiche nazionali e della loro messa in opera. Gli obiettivi indicati dall´Ue agli Stati membri per aumentare la spesa nella ricerca hanno curiosamente portato a un maggior finanziamento pubblico della R&s, nonostante le persistenti difficoltà di bilancio. Tra i punti che devono essere affrontati con urgenza, il rapporto dell´Ocse indica una maggior cooperazione tra aziende straniere e governi per attirare gl´investimenti esteri, e migliori politiche per incoraggiare i talenti locali. E poiché l´innovazione nelle aziende include le innovazioni tecnologiche, di processi, organizzative e di marketing, le politiche intese a favorire l´innovazione devono tener conto dell´insieme di queste diverse attività. All´ocse, che ha sede a Parigi e dispone di un bilancio di circa 343 milioni di euro, aderiscono attualmente 30 paesi, tra cui 22 paesi europei, Stati Uniti e Giappone. La Commissione europea partecipa ai lavori dell´organizzazione con lo status di quasi membro. L´ocse elabora statistiche partendo da dati economici e sociali, sorveglia le tendenze, analizza l´evoluzione degli sviluppi economici e delle ricerche nella società e nell´industria. L´organizzazione fornisce inoltre ai governi una piattaforma per ´confrontare le esperienze politiche, cercare risposte ai problemi comuni, individuare le buone prassi e coordinare le politiche nazionali e internazionali´. Per maggiori informazioni: Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico): http://www. Oecd. Org/ .  
   
   
20 ANNI DI PREMIO SACHAROV  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2008 - L´israeliana Nurit Peled-elhanan perse la figliuola di appena 13 anni in un attentato suicida a Gerusalemme. La palestinese Izzat Ghazzawi perse il figlio; scrisse poi dei racconti sulle sofferenze causate dall´occupazione israeliana e dai terroristi palestinesi. Da vent´anni ogni anno il Parlamento europeo assegna il premio Sacharov a coloro che hanno dedicato la loro vita alla difesa dei diritti dell´uomo e del rispetto reciproco. Per celebrare questo compleanno speciale, vi riproponiamo un profilo delle personalità che hanno ricevuto questo riconoscimento. Nazioni Unte - Le Nazioni Unite sono state create 60 anni fa su principi come la dignità, la libertà, i pari diritti, la giustizia e la pace. Ideali per i quali a volte si arriva a pagare un duro prezzo, come è successo a Sergio Vieira de Mello, Alto commissario per i diritti dell´uomo, ucciso nel 2003 in Iraq. Il Parlamento europeo ha tributato nel 2003 il Premio a questo sacrificio e a quello di tutti i caduti delle Nazioni Unite, sotto la guida dell´allora segretario generale Kofi Annan. Xanana Gusmão - Per oltre 20 anni la gente di Timor Est si è battuta per l´indipendenza della propria terra. Quando l´Indonesia tentò di destabilizzare il paese con la forza e la violenza, Xanana Gusmão riuscì a radunare l´opposizione del paese, anche dopo la sua incarcerazione. Nel 2002 Timor Est ottenne l´indipendenza e Xanana Gusmão fu eletto primo presidente. Nel 1999 il Parlamento gli aveva dedicato il Premio Sacharov. Dom Zacarias Kamwenho - Dopo l´indipendenza in Angola nel 1970, nessuno avrebbe pensato che una guerra civile avrebbe scosso il paese per altri 26 anni, con violenza, corruzione e le atrocità della guerra. Fu allora che diversi leader religiosi, fra cui l´Arcivescovo Dom Zacarias Kamwenho, e dei gruppi della società civile si misero al lavoro per una soluzione pacifica. Assieme ad altri attivisti, Dom Zacarias Kamwenho, partecipò ai colloqui di pace che culminarono nel 2002 nella fine delle ostilità. Nel 2001 si aggiudicò il premio Sacharov. Nelson Rolihlahla Mandela - Il colore della pelle è un fattore talmente visibile che in alcuni paesi la gente di colore è discriminata e soffre per il mancato esercizio dei diritti fondamentali. L´onda lunga del razzismo e della politica dell´apartheid in Sud Africa terminò solo alla fine degli anni ´90, anche grazie all´azione di uno dei personaggi più attivi, Nelson Mandela. Dopo questo periodo, caratterizzato da 27 anni in prigione, Mandela, ormai leader del Congresso nazionale africano in rappresentanza della resistenza nera al regime oppressore, appena divenne presidente del Sud Africa, perseguì una politica della riconciliazione fra bianchi e neri. Il Parlamento europeo gli tributò il premio Sacharov già nel 1988. Leyla Zana - La prima donna curda ad applicare il modello della pace e della riconciliazione fra turchi e curdi è stata la deputata Leyla Zana, a partire dalla sua lotta di liberazione per il marito imprigionato. Nel 1994, assieme ad altri colleghi, Zana venne a sua volta condannata a 15 anni di prigione per l´appartenenza a un´organizzazione vietata, il partito curdo dei lavoratori. Solo nove anni dopo essere stata nominata vincitrice del Premio Sacharov nel 1994, riuscì a ritirare il riconoscimento al Parlamento europeo. Ibrahim Rugova e Adem Demaçi - Anche in Europa l´abuso dei diritti dell´uomo trova purtroppo a volte rifugio. Lo scrittore e politico kosovaro Adem Demaçi, passò 32 anni dietro le sbarre, reo di lottare per i diritti fondamentali degli albanesi del Kosovo, un tempo soggiogati dalla Jugoslavia comunista. Dopo la sua liberazione, continuò a combattere per i suoi ideali, in particolare per il processo di riconciliazione in Kosovo. Ricevette il premio Sacharov nel 1992. L´altro kosovaro ad essere premiato nel 1998 con l´alto riconoscimento del Parlamento europeo, si chiama Ibrahim Rugova, leader politico dei kosovari albanesi e uno dei 215 firmatari contro la decisione di Milošević di cambiare lo status del Kosovo. Convinto sostenitore della pace e della lotta non violenta, Rugova continuò a lavorare contro l´oppressione del regime serbo e a favore dell´indipendenza del suo paese. Nurit Peled-elhanan e Izzat Ghazzawi - La questione israelo-palestinese, per una soluzione equa e condivisa fra i due popoli, ha impegnato via via negli anni molti leader mondiali. Ma non solo. Due attivisti dell´area sono stati premiati nel 2001 per il loro lavoro a favore della speranza e dell´energia necessari per la riconciliazione e per la fine delle ostilità fra i due schieramenti, pur avendo sperimentato sulla propria pelle il dramma della guerra fratricida. Sono l´israeliana Nurit Peled-elhanan, che perse la figliuola di 14 anni in un attentato suicida a Gerusalemme, e il palestinese Izzat Ghazzawi, anch´egli vittima del conflitto che le portò via il figlio. Ghazzawi scrisse poi dei racconti sulle sofferenze causate dall´occupazione israeliana e dai terroristi palestinesi. .  
   
   
BOLZANO, PROGRAMMA UE: "COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE": INFORMAZIONI SUL BANDO  
 
 Bolzano, 30 ottobre 2008 - Il punto della situazione sul programma Ue di promozione della competitività regionale e dell´occupazione (Fesr) fino al 2013 viene fatto nell´incontro informativo di martedì 4 novembre a Bolzano. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder e i suoi esperti presenteranno i risultati del primo bando Fesr e illustreranno agli interessati, in particolare le Pmi, i dettagli del secondo bando di presentazione dei progetti. L´evento informativo annuale del Programma "Competitivita regionale ed occupazione" Fesr 2007-2013 della Provincia è fissato per martedi, 4 novembre nella sala multifunzione I al prima piano del Tis, in via Siemens 19 a Bolzano, dalle 10 alle 12. Il presidente Durnwalder e i funzionari provinciali illustrano agli interessati la strategia e i contenuti del programma. Si approfondiscono poi le procedure e i contenuti del secondo invito (periodo di presentazione dei progetti 4/10/2008 - 4/12/2008). La manifestazione è aperta a tutti gli interessati, in particolare imprenditrici e imprenditori (Pmi). Vengono illustrati anche i risultati del prima invito a presentare proposte progettuali attraverso alcuni progetti concreti. .  
   
   
"THE RESPONSIBILITY TO PROTECT: A NEW APPROACH TO HUMAN RIGHTS?"  
 
Milano, 30 ottobre 2008 - il prossimo 10 novembre, alle ore 10. 00, Ispi e Sioi Sezione Piemonte - Valle d´Aosta, in collaborazione con l´Università degli Studi di Torino e il World Political Forum e con il supporto della Compagnia di San Paolo, promuovono una Conferenza Internazionale dal titolo: "The Responsibility to Protect: a New Approach to Human Rights?" E´ prevista la traduzione simultanea dall´inglese. L´incontro, che si terrà presso l´Università degli Studi di Torino (Aula Magna, Via Po 17 - Torino). Www. Ispionline. It .  
   
   
CROAZIA, PRODUZIONE INDUSTRIALE SETTEMBRE 08  
 
Zagabria, 30 ottobre 2008 - La produzione industriale totale in Croazia è aumentata del 3 per cento annuo in settembre, secondo l´Ufficio di Statistica nazionale croato (Crostat). Nel periodo che va da gennaio a settembre 2008, la produzione industriale è aumentata del 2,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso. Rispetto alla media mensile del 2007, la produzione di settembre 2008 è aumentata del 3,2 per cento. La produzione di beni durevoli è aumentata dell´1,4 per cento, quella dei beni non durevoli del 6,3 per cento, mentre la produzione di energia è diminuita dell´1,4 per cento. Nel settore minerario ed estrattivo, la produzione è diminuita del 12,4 per cento, nel settore manifatturiero è parimenti diminuita, di una percentuale del 3,5, mentre nel settore di elettricità, gas e acqua la fornitura è aumentata del 6,8 percento. .  
   
   
CRISI MERCATI: TESORO, IPOTESI CIRCOLATE NON SONO FONDATE  
 
Roma, 30 ottobre 2008 - Tutte le ipotesi circolate su presunti provvedimenti che saranno presi nel prossimo Consiglio dei Ministri sono inventate. L´unica ipotesi fondata è quella della invarianza della Finanziaria. .  
   
   
BANCHE: ABI, RAFFORZARE I CONTROLLI PER LA GESTIONE E LA PREVENZIONE DEI RISCHI  
 
Roma, 30 ottobre 2008 - Definizione del contesto regolamentare e dei compiti affidati alla Funzione Compliance anche nell’attuale contesto di crisi, pratiche e modelli messi in atto per diffondere in banca la cultura della compliance, potenzialità di un approccio integrato Grc-governance-risk-compliance: questi i temi principali al centro della due giorni di lavori organizzata dall’Abi. L’edizione 2008 del convegno annuale "Compliance in Banks - La gestione efficace del processo di compliance", in programma oggi e domani a Palazzo Altieri, ha permesso un confronto tra banche, Autorità di vigilanza ed esperti del settore, sui numerosi e complessi temi organizzativi e metodologici della Funzione Compliance, sui risultati raggiunti finora e sulle aree di miglioramento. Le banche italiane hanno avviato progetti di implementazione e di consolidamento della nuova Funzione di Compliance dedicata integralmente al presidio e al controllo della conformità normativa. “Oggi più che mai - sostiene Giuseppe Zadra, Direttore generale Abi, aprendo i lavori - è importante essere ‘compliant’ e, cioè responsabili e capaci di dare concretezza operativa ai principi condivisi con le Autorità. La filosofia di fondo della Compliance presuppone un nuovo approccio gestionale alle regole che le banche hanno ormai fatto proprio e che in un momento come quello che viviamo è quanto mai necessario”. Nell’agosto 2008, il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria ha diffuso il ‘Rapporto sull’implementazione dei principi in materia di Compliance’. Dall’analisi, sulla base di una rilevazione condotta nel 2007 a cui hanno risposto i diversi Regulators nazionali, emerge che i più frequenti e rilevanti problemi sul fronte della Compliance sono dovuti a diversi fattori e tra i principali: alla mancanza di una ‘cabina di regia’ che si faccia garante della corretta e completa traduzione, all’interno dell’impresa bancaria, delle norme ad essa applicabili; all’insufficiente sensibilizzazione sull’importanza della conformità quale elemento per essere sul mercato con successo; alla mancata identificazione di rischi di compliance e/o alla conseguente difficoltà a fronteggiarli. Durante il convegno è stato presentato il ‘Libro Bianco sulla Funzione di Compliance’ che rappresenta un riferimento per i principali temi relativi all’implementazione e all’attuazione di questa nuova componente del sistema di controllo delle moderne realtà bancarie. Il Libro Bianco, frutto di un lavoro congiunto del Comitato Tecnico Scientifico di Abi sulla Compliance e di un Gruppo di Lavoro Interbancario, si suddivide in 6 Aree tematiche analizzando tra l’altro il framework normativo di riferimento per la compliance in banca; il tema della collocazione organizzativa della Funzione Compliance; gli approcci alla misurazione del Rischio di Compliance; e la promozione di una cultura aziendale della Compliance. Tra le altre iniziative una ‘enciclopedia’ online sempre aggiornata sulla normativa comunitaria e nazionale e sui processi bancari standard su cui tali normative impattano (Abics) e un ciclo di corsi di formazione per i dipendenti. . .  
   
   
FONDIARIA-SAI - UNICREDIT JOINT-VENTURE CAPITALIA ASSICURAZIONI  
 
Milano, 30 ottobre 2008. - I Consigli di Amministrazione di Fondiaria-sai e Unicredit hanno approvato i contenuti delle modifiche da apportare agli accordi in essere concernenti la loro joint-venture Capitalia Assicurazioni. Fondiaria-sai e Capitalia S. P. A. Sottoscrissero tra il giugno e il settembre 2006 accordi per la realizzazione di una joint-venture di bancassurance danni. In particolare, Fondiaria-sai acquisì il 51% di Capitalia Assicurazioni dal Gruppo Capitalia, che mantenne il 49% del capitale della società e Capitalia Assicurazioni sottoscrisse accordi di distribuzione a lungo termine con le banche del Gruppo Capitalia, Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop Carire e Finecobank. A seguito della fusione di Capitalia in Unicredit - per effetto della quale il Gruppo Unicredit è subentrato nei menzionati accordi - e della ristrutturazione delle reti del Gruppo, gli accordi saranno modificati e/o integrati in modo che la joint-venture stessa: manterrà il suo potenziale distributivo complessivo nell’ambito della nuova struttura del Gruppo Unicredit, collocando attraverso le reti Unicredit Banca di Roma e Banco di Sicilia; proseguirà nell’ampliamento della gamma prodotti in coerenza con l’offerta complessiva della bancassicurazione danni del Gruppo Unicredit. Unicredit e Fondiaria-sai esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto nella convinzione che esso rafforzerà la partnership tra i due Gruppi e favorirà lo sviluppo della joint-venture accrescendone la competitività. Hanno assistito le parti nell’operazione lo Studio Legale associato ad Ashurst Llp per Fondiaria-sai e Caliceti Studio Legale per Unicredit. .  
   
   
FONDIARIA-SAI IMMOBILIARE LOMBARDA: RISULTATI DELLE RICHIESTE PERVENUTE DURANTE IL PERIODO DI RIAPERTURA DEI TERMINI AI FINI DELL’ESERCIZIO DELLA PROCEDURA DI SELL OUT/SQUEEZE OUT  
 
Firenze 30 ottobre 2008. Con riferimento alla procedura congiunta - concordata con Consob e Borsa Italiana S. P. A. – relativa all’esercizio del diritto di acquisto ai sensi dell’art. 111 del D. Lgs. 58/98 (“Tuf”) ed al contestuale adempimento dell’obbligo di acquisto ai sensi dell’art. 108, comma 1, del Tuf (la "Procedura di Sell Out/squeeze Out") avente ad oggetto tutte le n. 52. 731. 461 azioni di Immobiliare Lombarda S. P. A. (“Immobiliare Lombarda” o l’“Emittente”), corrispondenti all’1,28% del capitale sociale della stessa, ancora detenute dal mercato alla data 6 ottobre 2008, data di pagamento della precedente procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto di cui all’articolo 108, comma 2, del Tuf, Fondiaria-sai S. P. A. (“Fondiaria-sai” o l’“Offerente”) comunica che alla data odierna, data di chiusura del periodo di Riapertura dei Termini ai fini dell’esercizio della Procedura di Sell Out/squeeze Out risultano pervenute – sulla base dei dati provvisori – richieste di pagamento nella forma del Corrispettivo Integrale in Denaro – pari a Euro 0,1659 per ogni azione Immobiliare Lombarda - per complessive numero 33. 273. 007 azioni, pari al 63,10% delle azioni oggetto della Procedura di Sell Out/squeeze Out e pari allo 0,81% del capitale sociale dell’Emittente. Conseguentemente l’Offerente metterà a disposizione di tutti gli azionisti che non abbiano espressamente richiesto il Corrispettivo Integrale in Denaro entro la data odierna, il Corrispettivo in Scambio costituito da n. 1 azione ordinaria Milano Assicurazioni S. P. A. (“Corrispettivo in Azioni”) e Euro 1,3392 in contanti (“Corrispettivo in Denaro”) per ogni n. 28 azioni Immobiliare Lombarda. Si ricorda che in data 3 novembre 2008, quinto giorno di borsa aperta successivo alla chiusura del periodo di Riapertura dei Termini, l’Offerente procederà a dare esecuzione alla Procedura di Sell Out/squeeze Out, provvedendo: (i) al pagamento, tramite Banca-sai S. P. A. , del Corrispettivo Integrale in Denaro relativamente alle numero 33. 273. 007 azioni Immobiliare Lombarda per le quali è stato espressamente richiesto il pagamento mediante tale forma di Corrispettivo; (ii) al pagamento del Corrispettivo in Scambio per le residue numero 19. 458. 454 azioni Immobiliare Lombarda per le quali non è stato espressamente richiesto il Corrispettivo Integrale in Denaro. A tal fine, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 111, comma 3, del Tuf, sempre in data 3 novembre 2008, l’Offerente comunicherà ad Immobiliare Lombarda l’avvenuto deposito del controvalore in denaro per il pagamento del Corrispettivo in Denaro nel conto corrente vincolato presso Banca-sai S. P. A. Numero 123443 nonché l’avvenuto deposito del controvalore in azioni Milano Assicurazioni per il pagamento del Corrispettivo in Azioni, sul conto deposito titoli presso Banca-sai S. P. A. Numero 77000859, entrambi intestati all’Offerente medesimo. Conseguentemente, in data 3 novembre 2008, avrà altresì efficacia il trasferimento della proprietà di tutte le n. 52. 731. 461 azioni di Immobiliare Lombarda a favore di Fondiaria-sai, con relativa annotazione a libro soci da parte di Immobiliare Lombarda. Si comunica inoltre che Borsa Italiana S. P. A. , in data odierna, con provvedimento n. 6069, ha disposto la revoca dalla quotazione dei titoli Immobiliare Lombarda, con efficacia a decorrere dal 3 novembre 2008, previa sospensione degli stessi per le sedute del 29, 30 e 31 ottobre 2008. .  
   
   
BANCA GENERALI APPROVA I RISULTATI DEI PRIMI 9 MESI 2008 UTILE NETTO: €5,3 MILIONI (-43,5% VS. 30 SETTEMBRE 2007)  
 
 Milano, 30 ottobre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali, riunitosi in data 28 ottobre sotto la presidenza di Giovanni Perissinotto, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2008. “Nell´attuale perdurare della crisi dei mercati finanziari, la cui estensione e intensità restano difficili da prevedere, il nostro principale obiettivo è lo sviluppo del business nel medio-lungo periodo. Grazie al nostro modello di business e alla limitata rischiosità dei portafogli dei nostri clienti, siamo in grado di affrontare questa fase difficile continuando a crescere. Il nostro brand e la nostra solidità sono la migliore garanzia per le nostri reti distributive e per i nostri clienti”, ha commentato l’Amministratore Delegato Giorgio Girelli. “In questo senso, anche i primi nove mesi 2008 confermano che, pur in un contesto molto difficile, Banca Generali continua a crescere in termini di raccolta e i risultati industriali si confermano positivi. ” Raccolta netta e Aum (masse in gestione) Pur nel difficile contesto che ha caratterizzato tutto il 2008 e fortemente accentuatosi da settembre, il gruppo Banca Generali ha saputo realizzare nei primi nove mesi dell’anno un livello di raccolta netta positiva pari a €468 milioni. Da notare che la crescita del core business è stata pari a €592 milioni (€536 milioni per Bsi Italia e €56 milioni per Banca Generali), mentre la raccolta netta di Simgenia è stata negativa per €124 milioni a causa della focalizzazione delle reti del gruppo Generali sui prodotti assicurativi. A seguito dei forti cali di tutti i mercati finanziari mondiali nel periodo intercorso tra il 30 settembre 2007 e il 30 settembre 2008 (Msci -26,7%, Stoxx 600 -32%, Mibtel -37%) e nonostante circa €500 milioni di raccolta netta positiva nel periodo gennaio-settembre 2008, le masse in gestione (Aum) del gruppo Banca Generali si sono attestate a €22,2 miliardi (-9,1% rispetto all’inizio dell’anno). Risultati economici consolidati al 30 settembre 2008 Nei primi nove mesi del 2008 l’utile netto del Gruppo Banca Generali si è attestato a €5,3 milioni, in flessione del 43,5% rispetto ai €9,3 milioni del 30 settembre 2007. Il risultato dei nove mesi 2008 incorpora gli effetti della variazione dei principi contabili Ias 39/Ifrs 7, decisa dal comitato Iasb in data 13 ottobre 2008 e successivamente ratificata dalla Commissione Europea il 16 ottobre seguente (si rimanda a pagina 2 e 3 per un’analisi più dettagliata). Il dato sconta altresì una svalutazione pari a €5,5 milioni derivante dall’esposizione a due senior notes di Lehman Brothers, con la quale non esistono ulteriori esposizioni dirette. Il margine di interesse è salito a €43,4 milioni (+37,9% rispetto al corrispondente periodo del 2007), confermando la sostenuta crescita del primo semestre (€27,5 milioni) e beneficiando sia dell’attività di raccolta sia dell’andamento dei tassi nel periodo. Le commissioni lorde sono risultate pari a €189,6 milioni (-14,2%), confermando la netta preponderanza delle commissioni di gestione sul totale pari al 71,7%, in linea con il 30 settembre 2007. Il calo delle commissioni è legato alla diminuzione delle masse in gestione, penalizzate dal perdurare della pesante crisi dei mercati finanziari. Grazie all’apporto del margine di interesse, il margine di intermediazione si è attestato a €127,4 milioni con un calo del 10,8% rispetto al periodo corrispondente del 2007. I costi operativi registrano un valore pari a €98 milioni (+4,3%). Tale risultato è il frutto di un efficace contenimento del costo del personale, pari a €40,6 milioni (-1,1%), che in parte controbilancia l’incremento delle spese amministrative pari a €59,1 milioni (+9,4%) dovuto al lancio della management company lussemburghese e ad ulteriori costi di adeguamento alle novità normative e di compliance. Il risultato operativo si è attestato a €29,4 milioni (-39,8% rispetto al corrispondente periodo del 2007). Il totale dell’attivo del Gruppo Banca Generali al 30 settembre 2008 è pari a €3. 780,8 milioni. Il patrimonio netto consolidato è pari a €187,9 milioni. La liquidità della banca resta molto elevata e Banca Generali si conferma come uno dei maggiori prestatori di denaro sull’interbancario. Per quanto riguarda il terzo trimestre, si evidenzia che nonostante il netto acuirsi della crisi finanziaria, Banca Generali ha chiuso l’esercizio in sostanziale pareggio (-€0,3 milioni rispetto a -€0,8 milioni nel terzo trimestre 2007), in leggero miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Commento sull’impatto derivante dall’applicazione della revisione del principio contabile Ias 39 sui risultati economici al 30 settembre 2008 Come anticipato nel precedente paragrafo, i risultati dei primi nove mesi 2008 incorporano gli effetti della modifiche introdotte lo scorso 13 ottobre dal comitato Iasb al principio contabile Ias 39 relativo alla riclassificazione degli strumenti finanziari. La revisione in esame consente in casi eccezionali, quale la crisi finanziaria in corso, di effettuare alcune riclassificazioni (prima non consentite) di alcuni portafogli valutati al fair value (Held for Trading e Available for Sale) a favore di altri valutati al costo ammortizzato (Held To Maturity e Loans & Receivables), nonché dal portafoglio Held for Trading a quello Available for Sales. Inoltre, in via del tutto transitoria, lo Iasb ha consentito di effettuare tale riclassificazione prendendo come riferimento una data non anteriore al 1° luglio 2008. Per quanto attiene al gruppo Banca Generali, l’applicazione di queste modifiche ai principi Ias39 ha consentito di riclassificare complessivamente €929 milioni di assets principalmente a favore delle categorie Held to Maturity e Loans & Receivables. Nell’operare le riclassificazioni di cui sopra, il gruppo ha deciso di riclassificare i corporate bond quotati con scadenza superiore al 2009 nel portafoglio Held to Maturity mentre i corporate bond non quotati e con scadenza superiore al 2009 sono stati riclassificati nel portafoglio Loans & Receivables. I titoli governativi e i corporate bond con scadenza entro il 2008/09 hanno mantenuto la precedente classificazione a fair value, rimanendo quindi nelle categorie Held for Trading e Available for Sale; Il portafoglio obbligazionario di Banca Generali presenta nel suo complesso un elevato livello di solidità, come confermato dal fatto che oltre il 97% del portafoglio stesso ha una rating superiore alla singola A e che la maturity media è pari a 2 anni. La nuova classificazione degli strumenti finanziari rispecchia meglio il profilo di investimento del gruppo, da sempre orientato al mantenimento in portafoglio della maggior parte dei titoli obbligazionari corporate fino alla scadenza naturale dei titoli stessi. Inoltre, l’applicazione della valutazione sulla base del principio del costo ammortizzato relativamente alla parte trasferita ad Held to Maturity e Loans & Receivables, anziché del fair value, consentirà di eliminare gli effetti della volatilità dell’andamento dei mercati finanziari sul bilancio del gruppo. Si evidenzia infine che l’eventuale valutazione al fair value delle attività trasferite avrebbe comportato alla data del 30. 09. 2008 maggiori svalutazioni a conto economico per €6,9 milioni (trading) e a patrimonio netto per €8,4 milioni (Afs). .  
   
   
BANCA MPS E CLESSIDRA, AL VIA LA NEWCO PER IL RISPARMIO GESTITO  
 
Siena, Milano, 30 ottobre 2008 – Banca Monte dei Paschi di Siena e Clessidra Sgr hanno sottoscritto ieri gli accordi per la cessione dell’intero capitale sociale delle società del Gruppo Mps attive nel risparmio gestito (Monte Paschi Asset Management Sgr e Aaa Sgr) ad una Newco partecipata al 67% dal fondo Clessidra Capital Partners Ii e per il rimanente 33% da Bmps. L’accordo sottoscritto tra le parti riflette quanto già concordato e annunciato al mercato in data 25 settembre 2008. La valutazione delle società trasferite è di 570 milioni di euro e comprende circa 170 milioni di euro di eccesso di capitale stimato delle società di gestione che sarà trasferito a Bmps. L’operazione genererà per il Gruppo Mps una plusvalenza stimata di circa 200 milioni di euro, con un impatto positivo sul Tier 1 Ratio del Gruppo pari a circa 13 basis point. Nell’ambito della transazione le parti hanno concordato di valutare nei prossimi mesi l’eventuale allargamento della compagine azionaria anche a partner industriali o altri partners finanziari. Il perfezionamento dell’operazione è previsto per il primo trimestre del 2009, ed è soggetto all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità. Si tratta del primo investimento del Fondo Clessidra Capital Partners Ii, il più grande fondo di private equity italiano e uno dei maggiori country fund in Europa. Con questa operazione Clessidra e Bmps confermano l’obiettivo di sviluppare una società di gestione del risparmio leader nel mercato italiano dell’asset management, caratterizzata da elevata professionalità ed indipendenza. Nell’operazione Bmps è assistita da J. P. Morgan e Merrill Lynch International in qualità di advisor finanziari e da Gualtieri & Associati per gli aspetti legali; Clessidra è assistita dallo Studio Legale Chiomenti. .  
   
   
BANCA ETRURIA: PRESTITO SINDACATO  
 
 Arezzo, 30 ottobre 2008 - Banca Etruria ha siglato a Vienna, il 24 ottobre 2008, un’operazione di prestito sindacato per un importo di Euro 115. 000. 000. L’operazione ha visto la partecipazione di Dexia Crediop Spa, Natixis – Filiale di Milano e Raiffeisen Zentralbank Oestrrreich Ag in qualità di Mandated Lead Arranger (Mla). L’operazione prevede un margine di 130bps, una durata di due anni ed è finalizzata a sostenere le attività generali della Banca. Tutti i Mandated Lead Arranger agiscono come bookrunner, Dexia Capital Market è il documentation agent e Raiffeisen Zentralbank Oesterreich Ag è il facility agent. .  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI VALORE NUOVA PRODUZIONE: CONSOLIDATO: +15,2% VS 2007 SU BASI FINANZIARIE OMOGENEE (+8,0% CON IPOTESI FINANZIARIE AGGIORNATE A SETTEMBRE 2008)  
 
 Milano, 30 ottobre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Alleanza Assicurazioni, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Amato Luigi Molinari, ha approvato i risultati relativi al terzo trimestre 2008. Il Valore della Nuova Produzione a livello consolidato ha registrato una crescita del 15,2% su basi finanziarie omogenee rispetto al corrispondente periodo del 2007, attestandosi a € 242,9 milioni (con ipotesi finanziarie aggiornate a settembre 2008 la crescita è pari all’8%). Alleanza Core(1) ha contribuito al risultato consolidato con un Valore della Nuova Produzione di € 236,1 milioni, registrando una crescita del 22,3% su basi finanziarie omogenee rispetto al corrispondente periodo del 2007 (con ipotesi finanziarie aggiornate a settembre 2008 la crescita è pari al 14,4%). I volumi della nuova produzione di Alleanza Core evidenziano una crescita pari al 19,5%: in particolare, i premi annui aumentano del 18,5%, per effetto tra l’altro della raccolta di prodotti previdenziali, ed i premi unici del 20,3%, grazie anche all’introduzione del nuovo prodotto “Capitalizza”. Un ulteriore indicatore della buona performance commerciale è rappresentato dalla contrazione dei riscatti. Il successo di Alleanza Core ha permesso di bilanciare il rallentamento delle attività di bancassurance. L’utile Netto Consolidato ha raggiunto € 381,5 milioni, con una crescita del 18,3%. Alleanza Core ha contribuito per € 268,6 milioni, +13,8%. Questo risultato è dovuto alla attenta gestione finanziaria che ha limitato gli effetti negativi dell’andamento dei mercati, all’incremento dei premi netti contabilizzati ed al contenimento delle spese amministrative. Al positivo andamento del risultato netto ha contribuito Generali Properties, con € 97,8 milioni, per effetto delle plusvalenze realizzate nel primo semestre, pari a € 75,1 milioni al netto delle imposte (€ 14 milioni nei primi nove mesi del 2007). I dati economici e patrimoniali sono stati predisposti applicando i principi contabili internazionali Ias/ifrs. In particolare, Alleanza ha deciso di non avvalersi per questa relazione trimestrale consolidata della possibilità di riclassificare gli strumenti finanziari introdotta dalla modifica dello Ias 39 e dell’Ifrs 7 da parte dello Iasb, omologata dalla Commissione Europea il 15 ottobre con il Regolamento Europeo 1004/2008. Alleanza ha deciso di applicare le citate modifiche normative in sede di chiusura annuale, anche tenuto conto delle possibili ulteriori evoluzioni normative. Luigi Molinari, Presidente Esecutivo di Alleanza Assicurazioni, ha dichiarato: “I risultati dei primi nove mesi del 2008 confermano la forza commerciale della Rete Alleanza, pure in questa difficile congiuntura di mercato. I nostri assicurati ed i nostri azionisti sono tutelati dalla solidità patrimoniale della Compagnia, che è ben espressa dall’eccedenza del margine di solvibilità consolidato superiore al 170%”. Il Consiglio ha adeguato lo Statuto Sociale alle nuove disposizioni dettate dall’Isvap in materia di Gruppo Assicurativo ed Esercizio Congiunto dei Rami Vita e Danni. Il Consiglio di Amministrazione ha valutato che i Consiglieri Maurizio de Tilla, Alberto Pecci, Giulio Ponzanelli, Fabio Alberto Roversi-monaco – Lead Independent Director - e Antonio Spallanzani sono in possesso del requisito di indipendenza previsto dal Codice di Autodisciplina delle Società quotate. . .  
   
   
ERGO PREVIDENZA ESPRIME PARERE FAVOREVOLE ALL’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO PROMOSSA DA ERGO ITALIA SULLA TOTALITÀ DELLE AZIONI DELLA SOCIETÀ.  
 
Milano, 30 ottobre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza Spa, riunitosi il 27 ottobre sotto la Presidenza dell’Amministratore Delegato Josef K. Marek, dopo approfondite analisi e discussioni in merito al corrispettivo offerto e ai termini e alle condizioni dell’Offerta Pubblica d’Acquisto volontaria totalitaria promossa da Ergo Italia Spa sulla totalità delle azioni di Ergo Previdenza Spa, ha espresso all’unanimità parere favorevole sull’Offerta stessa, valutandone positivamente tutti gli elementi per le motivazioni che saranno dettagliatamente esposte nel comunicato redatto ai sensi dell’art. 103 comma 3 del Testo Unico della Finanza e dell’art. 39 del Regolamento Emittenti, che sarà allegato al Documento di offerta e che verrà pubblicato previa approvazione da parte della Consob. Il comunicato sarà reso disponibile anche attraverso il sito internet. Pur ribadendo la valenza strategica del piano di riorganizzazione delle attività del Gruppo Ergo in Italia e la validità degli obiettivi e delle motivazioni sottostanti il progetto di fusione di Ergo Previdenza Spa con Ergo Italia Spa e/o altra società del Gruppo non quotata, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che le recenti turbolenze nei mercati dei capitali e l’incertezza circa l’evolversi del quadro economico nazionale ed internazionale, non consentono, al momento, una corretta, completa ed attendibile determinazione dei termini economico-finanziari della citata fusione. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sospendere la procedura di fusione già avviata con la convocazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti pubblicata sulla Gu n. 111 del 18. 9. 2008, dando mandato all’Amministratore Delegato di provvedere senza indugio all’effettuazione degli adempimenti necessari al fine di ottenere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’apposito avviso di revoca della convocazione stessa. Quando il livello di incertezza del quadro economico si sarà ridotto, consentendo così di procedere alla determinazione dei termini economico-finanziari della fusione stessa, ma comunque entro 12 mesi da oggi, il Consiglio di Amministrazione delibererà il progetto di fusione e convocherà l’assemblea straordinaria degli azionisti per deliberare in merito alla citata fusione. Di conseguenza, il valore di liquidazione in caso di attivazione di un eventuale diritto di recesso derivante dalla fusione come comunicato a seguito della pubblicazione dell’avviso di convocazione in data 18 settembre 2008 non è più valido; tale valore verrà debitamente rideterminato in occasione della nuova convocazione assembleare. Il Collegio Sindacale ha preso atto della deliberazione assunta dal Consiglio senza formulare rilievi. . .  
   
   
CONVOCATE PER L’1 DICEMBRE LE ASSEMBLEE STRAORDINARIE DI IFI ED IFIL CHIAMATE A DELIBERARE LA FUSIONE  
 
Torino, 30 ottobre 2008 - In data 27 ottobre si è riunita l’assemblea speciale degli azionisti privilegiati Ifi sotto la Presidenza del Rappresentante Comune avv. Luigi Santa Maria. Erano presenti o rappresentate n. 36. 622. 123 azioni privilegiate pari al 47,68% della categoria. All’apertura dell’assemblea un azionista ha eccepito la carenza del quorum costitutivo non essendo rappresentata almeno la metà della categoria ai sensi dell’art. 2376 comma 2 cod. Civ. Ed altri azionisti, facendo riferimento al combinato disposto degli artt. 146 e 147-bis del Tuf, hanno contestato l’applicabilità di tale quorum ritenendo invece applicabile il quorum deliberativo del 20% della categoria previsto dall’art. 146 comma 3 del Tuf. L’assemblea è proseguita ed ha deliberato: 1. Di esprimere il proprio dissenso rispetto alla posizione della Società che non ritiene necessaria l’approvazione della prospettata fusione di Ifil in Ifi da parte dell’assemblea speciale (hanno votato per il dissenso un numero di azioni privilegiate pari al 64,61% delle azioni votanti e al 30,78% della categoria; si sono espressi in senso favorevole alla posizione della Società un numero di azioni privilegiate pari al 35,08% delle azioni votanti e al 16,71% della categoria; astenuti lo 0,30% delle azioni votanti); 2. Di ritenere sussistente un pregiudizio per gli azionisti privilegiati per effetto della prospettata fusione con particolare riguardo alle disposizioni statutarie che prevedono che le azioni di risparmio Ifi (post fusione Exor) precedano le azioni privilegiate Ifi (post fusione Exor) sia nella ripartizione degli utili sia nella ripartizione del patrimonio sociale in caso di liquidazione (hanno votato per la sussistenza del pregiudizio un numero di azioni privilegiate pari al 55,58% delle azioni votanti e al 26,43% della categoria; si sono espressi in senso contrario al pregiudizio un numero di azioni privilegiate pari al 44,21% delle azioni votanti e al 21,06% della categoria; astenuti lo 0,30% delle azioni votanti); 3. Di conferire un mandato al Rappresentante Comune affinché intraprenda con Ifi S. P. A. , e con i soci di riferimento della medesima, trattative per la definizione di un eventuale accordo finalizzato ad eliminare o in subordine attenuare il pregiudizio degli azionisti privilegiati e dare conseguentemente mandato al Rappresentante Comune di convocare una nuova assemblea speciale ad esito delle predette trattative per deliberare la ratifica di eventuali accordi raggiunti o per assumere ogni diversa delibera a tutela della categoria (hanno votato a favore del conferimento del mandato un numero di azioni privilegiate pari al 55,48% delle azioni votanti e al 26,43% della categoria; si sono espressi in senso contrario un numero di azioni privilegiate pari al 44,21% delle azioni votanti e al 21,06% della categoria; astenuti lo 0,30% delle azioni votanti); 4. Di costituire un fondo comune di € 1 milione, provvisoriamente a carico della Società, che il Rappresentante Comune avrà facoltà di utilizzare per assumere ogni iniziativa a tutela degli interessi della categoria, anche dando incarico a un gruppo di consulenti (hanno votato a favore della costituzione del fondo un numero di azioni privilegiate pari al 56,40% delle azioni votanti e al 23,73% della categoria; si sono espressi in senso contrario un numero di azioni privilegiate pari al 38,45% delle azioni votanti e al 16,18% della categoria; astenuti il 5,13% delle azioni votanti). In relazione alle suddette deliberazioni e ferme restando tutte le eccezioni in merito alla validità dell’assemblea speciale e delle sue deliberazioni, la Società ha ribadito, per voce dell’Amministratore Delegato Virgilio Marrone, quanto già riportato nei comunicati dell’8, 10 e 23 settembre scorsi e cioè che il secondo comma dell’art. 7 dello Statuto sociale Ifi non richiede l’approvazione dell’assemblea speciale degli azionisti privilegiati Ifi per l’emissione di azioni di risparmio a seguito della fusione di Ifil in Ifi. Nella giornata di domani 28 ottobre 2008 saranno pubblicati gli avvisi di convocazione delle assemblee straordinarie di Ifi ed Ifil, chiamate a deliberare sulla fusione, per l’1 dicembre 2008 in prima convocazione (il 2 dicembre 2008 in seconda). Sempre domani saranno depositati presso la sede e presso Borsa, e saranno pubblicati sul sito web, il Progetto di Fusione e la restante documentazione dell’operazione. .  
   
   
84ª GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO DAL 31 OTTOBRE AL VIA IN 25 CITTÀ “LA BUSSOLA DEL RISPARMIATORE”, CAMPAGNA DI EDUCAZIONE AI SERVIZI FINANZIARI E TUTELA DEL RISPARMIO PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA  
 
 Roma, 30 ottobre 2008 - In occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Risparmio, Cittadinanzattiva promuove per il terzo anno consecutivo “la bussola del risparmiatore”, la campagna di educazione ai servizi finanziari e tutela del risparmio rivolta agli adulti. Dal 31 ottobre, e per tutto novembre, Cittadinanzattiva assicurerà in 25 città l’apertura di sportelli dedicati alla raccolta delle segnalazioni, la distribuzione di materiale informativo, incontri di informazione gratuiti per i cittadini. In grandi città come Torino, Genova, Palermo e Catania così come in piccoli centri quali San Severo (Foggia), Castiglione del Lago (Perugia) e Chiaravalle (Ancona), una rete civica di “educatori finanziari”, cittadini aderenti a Cittadinanzattiva debitamente formati, saranno impegnati nel far comprendere al piccolo risparmiatore in cosa si differenzia un’azione da un’obbligazione; come valutare i principali strumenti di investimento in termini di rischio, rendimento e durata; come comportarsi a colloquio con un promotore finanziario, quali le domande da fare e i rischi da evitare, in quali modi è possibile tutelare i propri redditi. Ai partecipanti, verrà distribuita la “piccola guida al risparmio consapevole”, oltre 60 tra utili consigli e avvertenze presentate in un linguaggio semplice e diretto, al fine di aiutare i consumatori ad orientarsi nel complicato panorama dei servizi finanziari e a gestire al meglio i propri risparmi. A disposizione dei cittadini anche materiale informativo in merito ai Conti dormienti, all’accordo Abi-associazione dei consumatori in tema di mutui e per un uso corretto delle carte di pagamento (bancomat, carte di credito, revolving). Su www. Cittadinanzattiva. It l’elenco completo delle città dove si svolgerà la manifestazione promossa in partnership con Citi Foundation. “L’iniziativa” commenta il responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva Giustino Trincia “parte dal presupposto che, al fine di evitare il ripetersi di situazioni come quella dei bond spazzatura non basta che le banche migliorino la trasparenza dei prodotti finanziari e rivedano le politiche di vendita, occorre anche che i risparmiatori acquisiscano le conoscenze di base per assumere scelte di investimento consapevoli e responsabili. Non a caso la nostra campagna di educazione è incentrata sul diretto coinvolgimento di cittadini consapevoli del fatto che ad oggi manca in Italia una politica pubblica in tema di educazione finanziaria di base”. La campagna di informazione ha carattere nazionale e prevede seminari di formazione nelle grandi città, incontri locali in tutta Italia, una guida al risparmio consapevole a disposizione gratuita per i cittadini, un sito dedicato (www. Bussoladelrisparmiatore. It), il tutto con un particolare occhio di riguardo per le fasce deboli della popolazione e le famiglie a reddito medio/basso. .  
   
   
VENETO: DE BONA INCONTRA CONSOLE GENERALE ARGENTINO  
 
Venezia, 30 ottobre 2008 - L’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona si è incontrato ieri a Palazzo Balbi con il console generale della Repubblica Argentina a Milano, Gustavo Moreno. Dei 95 consolati generali argentini sparsi per il mondo solo 11 sono anche centri di promozione economica e tra questi c’è il consolato di Milano che ha come area di competenze otto regioni dell’Italia settentrionale, tra cui il Veneto con cui l’Argentina – ha sottolineato Moreno – è interessata a incrementare le relazioni e gli scambi commerciali, facendo tesoro del ruolo che l’emigrazione veneta ha avuto nella storia argentina e continua ad avere per la crescita del Paese. Con riferimento a questa forte presenza veneta, l’assessore De Bona ha ricordato che vent’anni fa è nato proprio in Argentina il primo comitato delle associazioni venete riconosciuto dalla Regione e il prossimo anno sono in programma iniziative di festeggiamento per questo anniversario. A conclusione dell’incontro entrambe le parti hanno manifestato il comune interesse a rafforzare la collaborazione in campo economico, continuando a mantenere stretti i rapporti con i nostri emigrati anche sul piano culturale. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MICHELE IORIO HA, INSIEME ALL’ AMBASCIATORE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA IN ITALIA RONALD P.SPOGLI, INAUGURATO PIACERE MOLISE  
 
 Campobasso, 30 ottobre 2008 - "Come Governo regionale abbiamo lavorato in questi anni per avviare iniziative di promozione e di supporto ad attività di ricerca, di innovazione tecnologica e di implementazione delle possibilità di formazione di qualità. Campi questi in cui il Molise non era certo considerato ai primi posti delle varie classifiche nazionali di settore. Quello che oggi presentiamo e che abbiamo sostenuto, è l´esempio di questo modo di procedere, a cui noi non abbiamo voluto far mancare il nostro sostegno, per veder realizzato delle progettazioni provenienti da giovani molisani tese a creare delle attività imprenditoriali ex novo che utilizzassero nuove tecnologie e nuove conquiste scientifiche. Ringrazio Unioncamere e l´Università degli Studi del Molise per aver voluto ideare questo premio, spronando così dei giovani molisani a mettere a punto dei business plan innovativi aventi ad oggetto programmi di intervento di spessore che arrivano ad abbracciare anche il campo della protezione ambientale". Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio premiando i vincitori del concorso "Molise Start-cup", nel pomeriggio di ieri, nell´ambito delle iniziative di "Piacere Molise" presso il centro fieristico di Campobasso. Il Presidente ha quindi, immediatamente dopo, insieme all´ambasciatore degli Stati Uniti d´America in Italia Ronald P. Spogli, inaugurato "Piacere Molise" ed ha evidenziato come questa manifestazione rappresenti un elemento importante per mostrare al Molise stesso e al pubblico nazionale la produzione di qualità regionale in un settore rilevante come quello alimentare. Il Presidente Iorio ha anche rilevato la grossa partecipazione delle aziende più qualificate del Molise a questa fiera, segno che vi è una classe imprenditoriale dinamica che ha le carte in regola e la volontà per rivolgersi a mercati nuovi ed interessanti quali quelli nazionali ed internazionali. .  
   
   
MAFIA: GIUNTA REGIONALE SICILIANA APPROVA DDL VOTO SU BENI CONFISCATI  
 
Palermo, 30 ottobre 2008 - La giunta regionale ha approvato il disegno di legge voto in materia di assegnazione ed uso dei beni confiscati alla mafia predisposto dall’assessore alla Presidenza, Giovanni Ilarda. “La normativa attuale – commenta l’assessore Ilarda – non va: basti pensare al paradosso per il quale alla Regione siciliana è stato richiesto il pagamento di un canone di affitto di oltre tre milioni di euro l’anno per due immobili confiscati e usati come uffici regionali. Per questo ho predisposto un disegno di legge voto che, una volta approvato dall’Ars, chiederà al Parlamento di modificare l’attuale normativa a vantaggio delle comunità locali”. La legge voto è una prerogativa dello Statuto autonomistico speciale della Regione siciliana (art. 18), attraverso la quale il Parlamento regionale chiede ai due rami del Parlamento nazionale di approvare o modificare una legge statale. La normativa vigente prevede che i beni confiscati per reati di mafia siano devoluti allo Stato. Per i soli beni immobili si stabilisce che possano essere mantenuti al patrimonio dello Stato ovvero trasferiti al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito o, ancora, al patrimonio della Provincia o della Regione. “Il disegno di legge voto – dice l’assessore Ilarda – prevede che i beni confiscati alla mafia restino in Sicilia come ristoro del danno che la Sicilia ha subito e subisce a causa della criminalità e come dimostrazione tangibile del controllo del territorio da parte dello Stato. Invita quindi i due rami del Parlamento alla modifica, in questa direzione, della legge Rognoni-la Torre”. Nella relazione che accompagna il disegno di legge voto sono riportate anche le considerazioni della Commissione parlamentare antimafia che appena un anno fa (seduta del 27 novembre 2007), nel riconoscere gli enormi meriti della legge che ha introdotto l’uso a fini sociali di questi beni dopo, ribadiva un concetto essenziale: “Il palazzo confiscato che accoglie uffici pubblici, in sostanza, da un segnale positivo che si aggiunge a quello di avere assicurato alla giustizia il mafioso; segnala la restituzione alla collettività di ciò che la criminalità aveva sottratto ad essa”. “A fronte delle puntuali affermazioni della Commissione antimafia – sostiene Ilarda - le disposizioni vigenti risultano assolutamente inadeguate al raggiungimento dello scopo. Attualmente, infatti, beneficiario immediato dei provvedimenti di confisca degli immobili non è il contesto delle collettività locali direttamente danneggiate dal fenomeno criminale, ma lo Stato, salvo il successivo (e solo eventuale) trasferimento di alcuni immobili ai Comuni, alle Province e alle Regioni. Disposizioni che oggi appaiono più che mai superate nel quadro di un assetto federalista dello Stato. I beni che la mafia aveva sottratto con le attività criminose all’economia legale della Sicilia devono restare in Sicilia. Non è accettabile il contrario. La nuova norma dovrà sancire il principio dell’assegnazione di questi beni prioritariamente alle comunità locali quale ristoro del danno subito”. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA COMMISSARIO PER L´EMERGENZA  
 
Cagliari, 30 Ottobre 2008 - Il vertice fra il commissario Bertolaso, il Presidente Soru, i sindaci di Capoterra, Cagliari, Sestu, Assemini, Monserrato, Quartu, Quartucciu, la giunta provinciale di Cagliari, il prefetto di Cagliari, si è concluso poco prima di mezzogiorno di ieri e al termine Bertolaso ha annunciato che il Consiglio dei Ministri venerdì nominerà il Presidente della regione commissario di governo per l´emergenza. Il capo della protezione civile nazionale ha confermato che la prima esigenza dopo l´emergenza è la messa in sicurezza di tutta l´area, per la quale opera il governo stanzierà risorse proprie in aggiunta a quelle già disposte dalla Regione. Il Presidente Soru ha riconosciuto il lavore del sistema regionale di protezione civile: "Debbo riconoscere che ha funzionato abbastanza bene, con centinaia di persone mobilitate, volontari, personale dell´Ente Foreste e del Corpo Forestale, insieme agli organi dello Stato. E´ stata brillante l´attività della Asl e di Enas". Ciò che può far dire al Presidente che la Regione Sardegna, in tempi di federalismo, non ha nessuna esitazione ad assumersi la responsabilità di un proprio sistema di protesione civile, ora che la legge regionale consente anche una nuovo livello organizzativo con un direttore regionale. Il Presidente ha ringraziato anche il Consiglio regionale per la legge approvata nella notte, che consente fra l´altro di mettere a disposione rapidamente le risorse per i risarcimenti alle famiglie colpite dal nubifragio, con un unico mandato di pagamento, l´autocertificazione, la possibilità di andare in banca già dalla prossima settimana a ritirare i soldi. "L´emergenza alla fine l´hanno gestita le nostre forze - ha concluso il Presidente della Regione - e il nostro sistema ha risposto prontamente, con i mezzi messi a disposizione, le risorse stanziate dalla giunta immediatamente e adesso anche con una legge. Ci piace assumerci la responsabilità sull´esempio di quel che avviene per la protezione civile nazionale". . .  
   
   
ADAMO (PD): LA LEGA FA PROCLAMI IDEOLOGICI SULLE CLASSI DIFFERENZIALI E VOTA IL COMMISSARIAMENTO DI COMUNI E REGIONI  
 
Roma, 30 ottobre 2008 - Come purtroppo previsto, l´arroganza del centrodestra e della Gelmini hanno portato al voto finale sul decreto 137, contestato dal Paese, senza che nemmeno uno degli emendamenti dell´opposizione sia stato accolto. C´è un punto che è rimasto in ombra, nel dibattito giustamente concentrato sul tempo scuola così caro alle famiglie, ed è il taglio ai fondi per la sicurezza nell´edilizia scolastica. Ma non basta: con l´articolo 7 i fondi, già decurtati per l´edilizia scolastica, competenza esclusiva di Regioni e Comuni, vengono letteralmente scippati dal Governo che li darà ad un nuovo Ente Gestore per provvedere alle opere. Che cosa fa la Lega aspettando il mitico federalismo fiscale? Copre anche questo nuovo atto di centralismo "romano" peraltro poco trasparente, come sta coprendo il commissariamento previsto per le regioni che si opporranno ai tagli degli istituti previsto sempre dalla coppia Tremonti-Gelmini. . .  
   
   
OPEN DAYS, DE FILIPPO: OPPORTUNITA´ PER SISTEMA REGIONALE DELLA BASILICATA  
 
Matera, 30 ottobre 2008 - “La ricerca scientifica e l´innovazione sono al centro della strategia regionale per realizzare un modello di economia basato sulla conoscenza”. E´ quanto afferma il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, in relazione alla conferenza internazionale sul tema “Osservazione della Terra e nuove tecnologie per il monitoraggio, la valutazione e la gestione dell’Ambiente”, che si svolgerà oggi e venerdì a Matera nell´ambito degli “Open Days”, presso l´Auditorium Comunale. “L´importanza strategica che la Regione attribuisce alla conoscenza – prosegue De Filippo - è riconosciuta anche all’interno del Programma operativo Fesr 2007-2013. L’obiettivo è quello di accrescere la propensione delle imprese regionali ad investire nel campo della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, elevando la competitività dei sistemi produttivi locali. Le iniziative collegate alla ricerca hanno un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di crescita e occupazione, in quanto interessano l’imprenditoria, la competitività industriale, l’innovazione, la realizzazione e l’uso delle tecnologie informatiche e delle tecnologie ambientali”. Per l’assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino, “la forte proiezione europea delle attività messe in campo in Basilicata favorisce il processo di internazionalizzazione del sistema produttivo lucano e consolida ulteriormente i programmi di cooperazione della Regione Basilicata in un settore in cui vi è fortissima competizione a livello internazionale”. La Commissione europea – aggiunge Folino – sta mostrando grande interesse per i nostri programmi innovativi, e ciò testimonia la qualità e l’eccellenza scientifica della ricerca lucana, sia pubblica che privata, nel settore delle Osservazioni della Terra”. Per Vincenzo Santochirico, assessore regionale all´Ambiente, “con l´iniziativa dei prossimi giorni, l´Europa arriva nella nostra regione, a Matera, dove sono presenti importanti infrastrutture di ricerca, competenze e ed esperienze nel campo delle tecnologie spaziali: nella città dei Sassi ha sede il centro di geodesia dell’Asi; a Tito è localizzato un dipartimento del Cnr; presso il centro Enea si sviluppano gli studi per le fonti rinnovabili. Importante anche il ruolo rivestito dall’Università della Basilicata, che dal 1994 ad oggi ha formato circa 400 esperti nel telerilevamento dei rischi naturali e ambientali; la Basilicata – ricorda Santochirico - costituisce il nodo principale di Impresambiente Scarl, una rete di regioni per l’informazione e la formazione; la Regione, inoltre, ha promosso la realizzazione di un distretto tecnologico, affidato al consorzio Tern”. Nella giornata di domani, presso gli ipogei di piazza San Francesco, sarà presentata l´attività del Cordis. Si tratta del servizio comunitario d´informazione in materia di ricerca e sviluppo, che fornisce notizie sull´insieme delle attività finanziate dall´Unione europea. Cordis è la fonte ufficiale di informazioni sugli inviti a presentare proposte indetti nell´ambito del programma di ricerca per il periodo dal 2007 al 2013: il Settimo programma quadro è progettato per contribuire alla strategia dell´Unione europea per la crescita, l´occupazione e la qualità della vita, ed è il programma di ricerca a finanziamento pubblico singolo più grande al mondo. Cordis offre servizi on-line interattivi che consentono di mettere in contatto ricercatori, responsabili politici e operatori chiave del settore della ricerca. Per informazioni sul programma consultare il sito internet http://opendays. Basilicatanet. It .  
   
   
INDUSTRIA, CERSOSIMO: “NEI PROGETTI NORD-SUD LA CALABRIA OFFRE RICERCA E INNOVAZIONE” AREA D´INTERESSE: VICE PRESIDENZA  
 
Reggio Calabria, 30 ottobre 2008 - La Regione Calabria vuole essere partner del progetto “Sud-nord” su ricerca e innovazione, proposto oggi a Roma da Confindustria anche in vista dell’Expo 2015, Il vicepresidente della Giunta, Domenico Cersosimo, che ha partecipato all’incontro, ha sottolineato la necessità di integrare l’ipotesi iniziale di lavoro. Due i punti su cui ha insistito: lasciare il progetto aperto a tutti gli imprenditori che desiderano investire e prendere atto che la Calabria ha già un’offerta di centri di ricerca ed innovazione da mettere a disposizione assieme a specifiche risorse purché gli altri partner garantiscano un ritorno certo per la crescita e lo sviluppo delle imprese. “Le linee di indirizzo della proposta di Confindustria alle Regioni del Mezzogiorno - ha detto Cersosimo - sono condivisibili, perché sono corretti i principi della concentrazione, dell’integrazione e della necessità di raggiungere una massa critica per fare sistema ed essere competitivi. La programmazione dei fondi comunitari ha avuto difficoltà a trovare progetti interregionali e non solo nel Mezzogiorno”. “La proposta ‘offensiva’ di Confindustria, di attivare le imprese nella direzione di una crescita nei settori di frontiera per una piattaforma nazionale - ha aggiunto il vicepresidente Cersosimo - è utile all’intero Paese che oggi è sulla difensiva. Mettere assieme le qualità e le conoscenze esistenti è un obiettivo auspicabile, però bisogna anche ricordare che il Paese non ha investito in ricerca e che oggi occorre dotarsi anche delle competenze che mancano”. Cersosimo, sollecitando poi i dirigenti di Confindustria ad andare oltre l’aggregazione dell’esistente ha osservato che “l’ipotesi iniziale del progetto è concreta perché parte da attori individuati nei territori, ma per crescere è doveroso essere aperti a chiunque ci voglia stare anche per evitare i rischi di coalizioni imprenditoriali decise ex ante. Ci sono, inoltre, due rischi su cui riflettere: la sfasatura temporale con la certificazione già avvenuta della programmazione comunitaria 2007-2013 ed il comportamento del Governo nazionale che sui fondi Fas sta rimescolando le carte, tagliando e ricentralizzando le risorse”. “La Calabria ha poche imprese, frammentate e fragili. Mentre abbiamo un’offerta di centri di ricerca ed innovazione ben posizionata nella graduatoria nazionale. La contraddizione - ha concluso Cersosimo - è che l’Italia nel suo complesso non ha puntato sulla ricerca, mentre nel Mezzogiorno la carenza più allarmante è quella del mancato sviluppo delle imprese. Per la Calabria, con il progetto di Confindustria e degli altri partner, si dovrebbe trovare la sinergia tra investimenti in ricerca e sviluppo da una parte e garanzia di crescita imprenditoriale dall’altra”. .  
   
   
A. MERLONI. PRIMA RIUNIONE GRUPPO DI LAVORO DI FABRIANO. SPACCA: RIAPRIRE LE FABBRICHE, DANDO FIDUCIA ALL´INDOTTO.  
 
 Ancona, 30 Ottobre 2008 - Prima riunione del gruppo di lavoro che ha sede permanente a Fabriano. Un risultato sostanzialmente positivo quello espresso dal presidente Spacca, che lo ha presieduto: ´Abbiamo iniziato a lavorare in modo concreto, valutando le possibili azioni e strumenti per affrontare la crisi e mettere le basi per guardare alla prospettiva. ´ All´inizio dell´incontro ha sottolineato che l´obiettivo e` quello della riapertura al piu` presto delle fabbriche, in attesa che i commissari mettano a punto il piano industriale. Ma, perche` questo accada, occorre che l´indotto possa lavorare in serenita`, riponendo fiducia nell´azienda. E, decisione importante, anche l´indotto, attraverso i rappresentanti di categoria, fara` parte del gruppo di lavoro. Il commissario Confortini ha detto che ci sono le condizioni per una riapertura a breve, per lo meno di Fabriano e Gaifana (Umbria) e ha indicato anche le possibili date, il 3 ed il 10 novembre. La valutazione, per Fabriano, si basa sul fatto che il gruppo A. Merloni avrebbe assicurato che 200 imprese della sub-fornitura, salvo alcune accezioni, hanno dato la loro disponibilita`. Ma, al di la`, di questo risultato, da considerare positivo, il presidente Spacca ha ribadito che e` necessario attivare gli strumenti gia` previsti nel documento sottoscritto dalle Regioni: in particolare, il Fondo di salvataggio e il Fondo di Garanzia regionale, che e` integrabile con uno analogo allo studio del Ministero. Il Fondo di salvataggio e` in capo al Ministero e sara` attivabile dopo una procedura che prevede un passaggio Cipe (e` sul tavolo del Ministro, ha assicurato il rappresentante del Ministero). Spacca, riferendosi al Fondo di Garanzia regionale, ha fatto riferimento a quanto si sta facendo con il sistema bancario per migliorare le possibilita` di accesso al credito e tutelare il lavoro e l´occupazione. Per la tutela del lavoro e del reddito e` stata sottolineata la necessita` della concretizzazione veloce di tutti i benefici della legge Marzano. C´e` poi lo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga, quindi per imprese al di sotto di 15 dipendenti, gia` richiesti e utilizzati dalla Regione in altri settori come il calzaturiero. Spacca ha ribadito la possibilita` di utilizzare le misure previste nella legge 61 per il terremoto: e` possibile - ha detto ´ questo utilizzo, sia per quanto riguarda la fiscalita` che per l´incentivazione allo sviluppo delle attivita` produttive. Si tratta solo di assicurare alla legge un finanziamento adeguato. Naturalmente la guardia non viene abbassata, in una situazione che risulta non ancor bene delineata: sull´indotto, ad esempio - ha detto l´assessore Ugo Ascoli - manca un monitoraggio preciso del tipo di aziende, numero di lavoratori, ecc´, dati indispensabili per poter costruire una strategia. L´accordo di Programma naturalmente rimane al centro dell´attenzione, su questo e` costituito un apposito gruppo al Ministero, con tutti i suoi interventi che garantiscono le prospettive al territorio. Ma l´importante e` essere partiti, avendo trovato un terreno comune su cui operare. A conclusione dei lavori e` stata poi visitata la sede operativa del gruppo (via Veneto 1 ´ Fabriano), che opera con due persone, messe a disposizione della Regione Marche, a cui se ne possono aggiungere anche altri delle Regioni Umbria ed Emilia-romagna. Alla riunione erano presenti, oltre alla Regione Marche (il presidente Spacca e gli assessori Ascoli e Giaccaglia, Fabrizio Costa, responsabile per il coordinamento Marche), due assessori dell´Umbria (Mario Giovanetti e Maria Prodi); dirigenti dell´Emilia Romagna, due Commissari (Massimo Confortini e Silvano Montaldo); i rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo (Elda Fiorello e Paolo Ruta), sindacali, anche quelli i vertici nazionali (Fim-cisl Anna Trovo`; Fiom Cgil Agnelli; Uilm Gianluca Ficco; Ugl Centrella Giovanni) e per le Marche i vertici (Venturi, Mastrovincenzo, Fioretti), oltre a delegazioni sindacali delle altre due Regioni interessate. I sindacati hanno sottolineato l´importanza del tavolo e sono intervenuti su aspetti particolari (vedi difficolta` di sicurezza fabbrica Umbria). .  
   
   
NUOVI SPAZI E SERVIZI PER LE IMPRESE NEL NORD MILANO BRESSO PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA DELLE “LINEE GUIDA PER LE AREE PRODUTTIVE ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE” E DEL PROGETTO “RIPENSARE LE AREE PRODUTTIVE”  
 
Bresso, 30 ottobre 2008 - Il 6,17% delle aziende attive nella provincia di Milano (più di 20. 697 unità locali) operano nei sette Comuni del Nord Milano (Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni). Questo territorio occupa solo il 2,9% della superficie provinciale ma, data la sua particolare collocazione spaziale, la stretta contiguità con Milano, la sua tradizione industriale e l’elevata dotazione infrastrutturale, rappresenta uno degli ambiti territoriali più dinamici dal punto di vista delle attività produttive e dei processi di trasformazione dell’economia locale. Il Nord Milano, infatti, ha saputo reagire alla chiusura delle grandi fabbriche, promovendo la creazione di nuovi distretti produttivi nelle aree dismesse, l’insediamento di imprese in settori innovativi, la diffusione di piccole e medie imprese operanti in attività manifatturiere, commercio e servizi avanzati. Con lo scopo di rafforzare la competitività e il ruolo di questo territorio nel sistema economico e produttivo dell’area metropolitana, i Comuni del Nord Milano hanno deciso di intraprendere una strategia condivisa. Lo strumento operativo per questo coordinamento intercomunale, in sinergia con la Provincia di Milano, sui temi riguardanti le attività economiche, e non solo, è la Conferenza dei Comuni del Nord Milano, istituita lo scorso 18 ottobre. Il prossimo giovedì 30 ottobre a Bresso Giovedì 30 Ottobre, ore 17. 00 – 19. 30 Sala Consiliare ( Via Roma 25 ) , rappresentati del mondo imprenditoriale e istituzionale dibatteranno sulle peculiarità e i punti di forza del sistema produttivo locale, sulle strategie e i progetti sovracomunali per avviare una nuova fase di sviluppo sostenibile nel Nord Milano. Gli obiettivi strategici identificati attraverso il lavoro di ricognizione e di analisi del Piano d’Area Nord Milano sono fondamentalmente cinque: - aumentare la dotazione di spazi e strutture a servizio delle imprese; - favorire l’insediamento di nuove attività che valorizzino le vocazioni dell’area e le opportunità offerte dalla ricerca applicata; - rafforzare il tessuto produttivo diffuso locale e il ruolo delle Pmi, incentivando processi d’innovazione e di aggregazione tra le imprese; - potenziare le sinergie all’interno delle singole filiere produttive, in modo particolare nei settori della comunicazione e dell’audiovisivo; - promuovere interventi innovativi di riqualificazione energetica e ambientale negli insediamenti produttivi esistenti e di nuova realizzazione. In quest’ottica, la Provincia di Milano ha ritenuto opportuno presentare proprio a Bresso il progetto pilota “Ripensare le aree produttive: regole, progetti e gestione per la qualità ambientale e funzionale” e le “Linee Guida per le aree produttive ecologicamente attrezzate” scaturite da quest’iniziativa. L’obiettivo del progetto è definire una metodologia di intervento per la realizzazione e/o la riqualificazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea), che sia condivisa a livello provinciale da tutti i soggetti coinvolti. Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo è stata individuata dalla Provincia di Milano quale soggetto tecnico di riferimento per lo sviluppo del progetto e il coinvolgimento di una serie di attori e partner territoriali. Primo risultato del progetto è stata la costituzione di un Tavolo Tecnico a cui hanno partecipano le Amministrazioni Pubbliche, le principali associazioni imprenditoriali, le agenzie di sviluppo territoriali, università e istituti di ricerca. Parteciperanno all’incontro Matteo Mauri, Assessore alla Casa, Città metropolitana, Semplificazione e Innovazione della Provincia di Milano; Fortunato Zinni, Sindaco di Bresso; Renato Galliano, Direttore Generale di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo; Franco Sacchi, Direttore f. F. Centro Studi Pim; Massimo Milos, Presidente Associazione Imprenditori Nord Milano; Giorgio Monaci, Direttore Settore attività economiche e innovazione, Provincia di Milano; Ennio Ongini, Vice Presidente Ricerca Nicox ; Chiara Pennasi, Direttore Bic La Fucina; Olivia Postorino, Dirigente Dg Industria, Pmi e Cooperazione, Regione Lombardia, e Barbara Salvatore, Dirigente Dg Artigianato e Servizi, Regione Lombardia. Per ulteriori approfondimenti sul tema e sull’iniziativa è possibile scaricare da questa e-mail e dal sito www. Milanomet. It: Scheda Sistema Produttivo Nord Milano - Mappa Sistema Produttivo Nord Milano - Scheda patto Nord Milano – Conferenza dei Comuni - Fotografie - Programma incontri “Il Futuro del Nord Milano” Oggi viene fornita inoltre ai partecipanti una Scheda sul progetto Ripensare le Aree Produttive e sulle Linee Guida prodotte. L’incontro di Bresso è stato organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Il Futuro Del Nord Milano. Cultura, Impresa, Verde, Salute, Mobilità, Casa” che si, dal 18 ottobre al 3 dicembre, si sta svolgendo nelle sette città volgerà nelle sette città. Si tratta di una mostra e di una rassegna di incontri pubblici che cercano di avvicinare tutti i cittadini al lavoro già svolto e condiviso dai sette Comuni e di spiegare questa nuova fase di programmazione e di sviluppo territoriale. Prossimo appuntamento venerdì 7 novembre a Cusano Milanino per parlare della creazione di una “cintura verde” per il Nord Milano. Www. Pattonordmilano. Provincia. Mi. It .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: PROMOZIONE DELLE PIETRE NATURALI IN RUSSIA  
 
Baveno, 30 ottobre 2008 - La Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola, in collaborazione con Associazioni di categoria, Provincia e Comune di Verbania, , ha recentemente presentato alla Regione Piemonte un progetto per l´internazionalizzazione del settore lapideo verso la Russia. L´obiettivo generale del progetto è quello di promuovere la crescita ed il consolidamento dei rapporti economici con la Russia delle imprese del settore lapideo del Verbano Cusio Ossola. In effetti le relazioni bilaterali Italia-russia sono in continua espansione: il nostro paese è al secondo posto dopo la Germania tra i partner commerciali della Federazione Russa; inoltre di recente la terra degli zar si è trasformata in un formidabile cliente del made in Italy, dimostrando forte interesse per la nostra produzione. Il consumo di materiali da costruzione in Russia è entrato in una nuova fase di sviluppo grazie alla cresciuta capacità d´acquisto della popolazione, che determina l´aumento di richiesta di abitazioni. Il punto di partenza per la realizzazione del progetto è una dettagliata ricerca di mercato che risponde all’esigenza di meglio conoscere il mercato russo, situazione attuale e tendenze in atto, con le relative possibilità di inserimento delle produzioni del settore lapideo del Verbano Cusio Ossola. Per la realizzazione di alcune attività tra cui la stesura della ricerca, l’ente camerale si avvale del Centro Estero per l´Internazionalizzazione del Piemonte. I principali punti trattati dalla ricerca di mercato, illustrati alle imprese del settore nell’incontro che si svolto a Villa Fedora- Baveno, il 28 ottobre sono stati: strutturazione del mercato russo dei materiali lapidei e relativa crescita - caratteristica della domanda - sistema distributivo con particolare attenzione ai canali di vendita per prodotti importati, posizionamento dei prodotti italiani (e in particolare quelli del Vco) già presenti sul mercato e volume potenziale di vendite per prodotti/marchi italiani - strategie di marketing Il progetto, che è sostenuto dalla Regione Piemonte, prevede inoltre la realizzazione delle seguenti attività. Partecipazione ad una importante fiera di settore in Russia. La fiera individuata è Expostone, primaria fiera specializzata del settore laipideo russo, è tra le più importanti al livello internazionale: nel 2008 hanno partecipato oltre a 400 imprese di 24 paesi (40% russe). La fiera si terrà a giugno 2009 a Mosca, la partecipazione alla fiera consentirà di promuovere i prodotti lapidei, e di allacciare relazioni con operatori di settore (importatori, costruttori, architetti. )in vista di un roadshow. Organizzazione di roadshow. Il roadshow si svolgerà in due città russe, sulla base delle indicazioni emerse dalla ricerca di mercato; parteciperanno gli imprenditori interessati del Vco, che nell´arco di cinque giorni avranno occasione di incontrare operatori russi. L´obiettivo è infatti quello di fare incontrare l´offerta dei prodotti lapidei del Vco con gli operatori professionali interessati al prodotto per favorire la conclusione di affari. Realizzazione di materiale comunicazionale. Verrà predisposto del materiale comunicativo che illustri le caratteristiche tecniche e qualitative quale complemento alla partecipazione fieristica e ai contatti con i potenziali clienti durante i roadshow. Alla realizzazione di una brochure si affiancherà l´elaborazione di uno slogan divulgativo. L´obiettivo è quello di promuovere la conoscenza dei materiali lapidei e delle loro caratteristiche e sviluppare un´immagine dei lapidei made in Vco coerente con le loro qualità ed le aspettative del mercato russo. Attività formativa seminariale di aggiornamento alle imprese locali a supporto dell´ingresso sul mercato russo. Sarà realizzato un percorso di aggiornamento preparatorio rivolto agli operatori provinciali in materia di contrattualistica internazionale, normativa doganale/fiscale, normativa Gosstandart, con l´obiettivo di favorire l´adeguamento dei prodotti e delle strategie di mercato delle imprese locali agli stadard e caratteristiche del mercato russo. Realizzazione di un percorso di crescita qualitativa delle produzioni locali attraverso l´adozione di un marchio di qualità. Si propone di avviare un percorso che consenta di certificare la qualità delle produzioni locali e di facilitarne il riconoscimento per favorire la penetrazione sul mercato russo delle pietre naturali provinciali. Ciò sulla scorta dei risultati del progetto “Osmater” cofinanziato da Interreg Iii A Italia Svizzera e recentemente concluso. Rispetto alle informazioni emerse nel corso della presentazione, i partecipanti hanno espresso il loro interesse riguardo alle iniziative proposte e ai dati riportati dalla ricerca di mercato. È stata inoltre condivisa l’opportunità di rivolgersi agli operatori stranieri non come esclusivamente “venditori”, ma come potenziali partner. I risultati della ricerca di mercato saranno pubblicati sul sito della Camera di Commercio www. Vb. Camcom. It. Il prossimo incontro, previsto per l’inizio del mese di dicembre, sarà l’occasione per definire dal punto di vista operativo le modalità di organizzazione dei roadshow nelle città russe. Gli interessati sono invitati a contattare il Servizio Promozione delle Imprese e Sviluppo del Territorio – Mara Scaletti, e-mail: promozione@vb. Camcom. It - tel 0323/912803. .  
   
   
PROGETTO “TRE MARI” FRA MATERA, FOGGIA E SALERNO  
 
Matera, 30 ottobre 2008 - Le Camere di commercio di Matera e Foggia insieme per concretizzare la proposta di sviluppo denominato “Progetto Tre Mari’’. Lo rende noto la Camera di Commercio di Matera. L’iniziativa è stata approfondita nel corso di un incontro che il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico G. Bronzino con il presidente della Camera di commercio di Foggia Eliseo Zanasi, alla presenza del segretario generale dei due enti Matteo Di Mauro e dei rappresentanti delle due giunte. “Le aree di pertinenza degli Enti camerali, tra i mari Adriatico, Mar Ionio e Tirreno - riferisce la nota della Camera di commercio di Matera - sono state giudicate “strategiche’’ per la loro collocazione geografica pur in presenza di criticità infrastrutturali e sociali e per le potenzialità dei settori produttivi. L´obiettivo è quello di sperimentare una forma di coordinamento e cooperazione interistituzionale e sovra territoriale relativamente alla valorizzazione e alla fruizione della ricettività turistica, naturalistica, ambientale, nonché delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche che insistono sui territori di riferimento. Si intende puntare – si legge nella nota - sulla valorizzazione delle eccellenze economiche comuni ai vari territori appartenenti ai settori del turismo ambientale e culturale, dell´agroalimentare e sulla qualificazione del fattore logistico, inteso quale volano di sviluppo trasversale comune a tutti i comparti economici. Il progetto prevede la valorizzazione del ruolo delle realtà infrastrutturali in qualità di snodi stradali, ferroviari e portuali. Le infrastrutture comprensoriali sono contenitori di attività e di servizi il cui obiettivo è quello di qualificare tanto l´interscambio commerciale su base interregionale e internazionale, quanto l´organizzazione logistica di supporto alle relazioni tra aree tirrenica, adriatica e ionica. Vasta e articolata – prosegue la nota della Camera di commercio - è il programma attivabile nel settore turistico e culturale con la creazione e promozione di itinerari storici e artistico-culturali a carattere interregionale per la diffusione della conoscenza delle rispettive eccellenze agroalimentari e artigianali,la promozione del collegamento turistico, anche destagionalizzato, dei luoghi più rappresentativi dei tre territori fino alla realizzazione di azioni di promozione congiunta che favoriscano l´interconnessione delle borse turistiche attive sui vari territorio. A questo va aggiunta la realizzazione di una politica unitaria di marketing delle eccellenze agroalimentari e artigianali in grado di mettere a sistema e integrare anche le iniziative e le politiche di promozione già in corso”. “E´ auspicabile - afferma il presidente Domenico G. Bronzino - che la condivisione di un percorso comune tra enti camerali di tre regioni conduca alla definizione di un protocollo di intesa, quale strumento ideale di attivazione di un partenariato politico da cui derivi l’impegno a realizzare il collegamento tra i tre territori. Il protocollo – aggiunge - oltre a contenere le proposte di sviluppo dei territori materano, foggiano e salernitano, potrebbe condurre alla costituzione di un vero distretto interregionale per il turismo, per l’agroalimentare e per la logistica. Le tre Camere di commercio coinvolgeranno in un partenariato pubblico-privato altri interlocutori istituzionali come le Province, le Università, gli Enti locali, privati, banche, imprese, Regioni per giungere alla sottoscrizione di una intesa prima e di un accordo di programma successivamente, per finanziare i diversi interventi interregionali. La collaborazione - conclude Bronzino- è una strada percorribile per unire le forze, facendo sinergie tra territori che possono innescare processi di crescita nell’economia meridionale ’’ .  
   
   
LAVORO: A TRIESTE CONVEGNO SUL BULLISMO NEI LUOGHI DI LAVORO  
 
 Trieste, 30 ottobre 2008 - Si è svolto ieri a Trieste un incontro di approfondimento sul fenomeno del bullismo (mobbing) nei luoghi di lavoro. Le molestie morali, psico-fisiche e psico-sociali sono, infatti, nel mondo lavorativo in continua crescita. Alla tavola rotonda, dal titolo "I cambiamenti nel mercato del lavoro stanno portando ad un aumento del bullismo?", hanno partecipato esperti del settore. Il fenomeno si può presentare in qualsiasi contesto socio-lavorativo, creando così disagio sociale e minore produttività. Con la trasformazione dell´organizzazione del lavoro, avvenuta nell´ultimo decennio nel mondo occidentale, si stanno accentuando i conflitti sul luogo del lavoro tra i diversi soggetti impiegati (lavoratori interni ed esterni all´azienda, giovani e vecchi, stabili e precari). Anche la continua ricerca della qualità del lavoro (con il perseguimento di una sempre maggiore gratificazione lavorativa) porterebbe ad una maggiore competizione e, quindi, ai contrasti relazionali. Nel corso del convegno è stata sottolineata la necessità dell´attuazione dell´attività di prevenzione (non solo esterna, da parte delle istituzioni) per porre fine al fenomeno anche all´interno delle aziende. Il Comune di Trieste è il primo ente locale in Italia ad aver creato un centro d´ascolto per affrontare ed analizzare le situazioni di disagio relazionale nei vari contesti di riferimento. .  
   
   
UNIONCAMERE: IMPRESE FEMMINILI: 5.500 IMPRESE IN PIÙ IN UN ANNO  
 
Roma, 30 ottobre 2008 - Segno positivo all’anagrafe delle imprese in rosa negli ultimi dodici mesi. Sono 5. 523 le imprese che tra giugno 2007 e giugno di quest’anno si sono aggiunte all’universo dell’imprenditoria femminile che, al 30 giugno scorso, ha così raggiunto il numero di 1. 243. 824 imprese attive. Per quanto ridotta (+0,45% l’aumento nell’arco dei dodici mesi considerati), la vivacità dell’universo imprenditoriale femminile spicca al confronto della sostanziale immobilità del panorama complessivo del tessuto imprenditoriale del paese il cui tasso di crescita, nello stesso periodo, ha fatto segnare esattamente lo zero. Questi i dati più significativi che emergono dalla foto scattata dall’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile, l’indagine semestrale realizzata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio presso cui operano, sulla base di un Protocollo di intesa siglato nel 1999 tra Ministero dell’Industria e Unioncamere - i Comitati per l’imprenditoria femminile. Composti da rappresentanti delle associazioni di categoria presenti sul territorio, i Comitati hanno il compito di realizzare e favorire azioni promozionali a 360 gradi per la valorizzazione dell´imprenditoria femminile, tra cui proprio in questi mesi il concorso “Maglia rosa”, ideato per scoprire nuovi talenti, premiare le imprese e valorizzare le attività degli soggetti che operano per favorire le pari opportunità, il rispetto dell’ambiente e del territorio, la qualità del lavoro e l’innovazione (tutte le informazioni e il bando sono reperibili all’indirizzo www. Unioncamere. It). "Seguiamo sempre con molta attenzione – ha detto il Capo Dipartimento delle Pari Opportunità, Isabella Rauti - le rilevazioni semestrali, realizzate da Unioncamere attraverso il suo Osservatorio sull´imprenditoria femminile. Esse rappresentano una fonte privilegiata di dati che rivelano al Paese una componente importante del suo tessuto imprenditoriale. Si conferma, dunque, il trend positivo - già registrato - dell´imprenditoria femminile che arriva addirittura ad invertire un saldo complessivo altrimenti negativo. E´ anche sulla base di questi dati che, insieme all’Unioncamere, il Dipartimento per le Pari Opportunità e il Ministero dello Sviluppo Economico stanno lavorando al Secondo Rapporto sull´Imprenditoria femminile che sarà pubblicato nei primi mesi del prossimo anno" “Favorire l’accesso delle donne all’imprenditoria è fondamentale per aumentare concretamente gli spazi delle pari opportunità e dare al Paese un contributo importante di creatività, capacità di sacrificio e competenze” ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. Proprio per questa sua portata – che tocca temi delicatissimi come il lavoro e la famiglia - l’imprenditoria femminile richiede una presenza particolarmente attenta delle istituzioni, perché il suo sviluppo possa trovare risorse e servizi adeguati. Strumenti specifici come la legge 215/92 hanno prodotto effetti positivi. Il Rapporto su cui stiamo lavorando vuole essere un contributo fattivo per individuare le tipologia e le modalità degli interventi di cui oggi c’è bisogno per sostenere di quelle migliaia di donne che ogni anno scommettono sull’impresa per affermarsi. ” Il Quadro Generale - Le imprese in rosa aumentano nel segno della maturità imprenditoriale: nei dodici mesi analizzati, infatti, a fronte delle oltre 8mila iniziative individuali in meno, si sono rilevate quasi 12mila nuove società di capitali che, aggiunte alle circa mille società di persone e agli altrettanti consorzi, hanno determinato il saldo positivo del periodo. In forte trasformazione anche il profilo settoriale in cui scelgono di operare le capitane d’impresa: alla continua – ormai da alcuni anni – riduzione del loro numero in agricoltura (oltre 6mila in meno tra giugno 2007 e giugno 2008), corrisponde un aumento altrettanto consistente nel settore dei servizi alle imprese (servizi immobiliari, attività professionali, informatica). La regione che ha contribuito di più al bilancio positivo è il Lazio, dove si concentra il 46,6% di tutto il saldo, seguita da Lombardia e Campania (rispettivamente con 1. 739 e 1. 038 imprese in più). Dal bilancio positivo resta escluso il Sud, dove il numero delle imprese femminili si riduce complessivamente di 1. 142 unità (lo 0,25% in meno rispetto a metà 2007), risultato comunque migliore del saldo complessivo del Mezzogiorno che, nello stesso periodo, arretra dello 0,61%. Determinante il contributo dell’imprenditoria immigrata al risultato positivo: oltre il 71% di tutto il saldo si deve infatti alle imprese individuali aperte da donne giunte da paesi al di fuori dell’Unione Europea (3. 921 in più nel periodo considerato). Il Territorio - Considerando le sole aree che hanno fatto registrare saldi positivi (Nord-ovest, Nord-est e Centro), il bilancio tra giugno 2007 e giugno 2008 sarebbe stato di 6. 665 imprese in più. A ridimensionare questo risultato è però il dato negativo del Mezzogiorno che ha fatto registrare 1. 142 imprese in meno, pari ad una riduzione dello stock delle imprese femminili meridionali dello 0,25% su base annua e ad un saldo complessivo del periodo di 5. 523 imprese in più a livello nazionale. Rispetto al totale delle imprese attive, la variazione percentuale delle imprese femminili risulta migliore in tutte le regioni con le sole eccezioni di Molise, Valle d’Aosta e Basilicata. Il contributo principale al risultato positivo dei dodici mesi considerati è da attribuire al Centro Italia: 3. 620 le imprese rosa in più, di cui 2. 576 nel solo Lazio (pari al 71% del saldo totale dell’area). Consistente anche il contributo del Nord-ovest (2. 217 unità in più), dove però solo Piemonte e Lombardia chiudono in attivo, mentre Liguria e Valle d’Aosta perdono, rispettivamente, 14 e 26 imprese. Più ridotto (828 imprese) l’apporto del Nord-est, con il Friuli Venezia Giulia unica regione in arretramento (346 le imprese in meno in un anno). Al Sud resta la palma dell’area a maggior concentrazione di imprese femminili (sono il 26,6% del totale, due punti percentuali e mezzo in più della media nazionale, ferma al 24,1%) e, conseguentemente, il “record” delle regioni a più alta concentrazione di imprenditrici: Molise (31,7), Basilicata (29,5) e Campania (28,6) principalmente dovuto alla forte presenza di imprese guidate da donne in agricoltura. Le Forme Giuridiche - Sebbene la ditta individuale sia ancora la forma giuridica preponderante tra le imprese femminili (al 30 giugno scorso la adottavano il 70% delle imprese femminili esistenti), al momento di dare vita ad un’impresa le imprenditrici italiane fanno sempre più spesso scelte organizzative più mature. Nel periodo considerato il saldo delle imprese individuali è stato infatti negativo per oltre 8mila unità, mentre quelle che hanno adottato la forma giuridica della società a responsabilità limitata sono cresciute di oltre 11mila unità, pari ad un tasso di crescita del 10,8% su base annua. Al 30 giugno scorso le 120. 077 società di capitale rappresentavano così il 9,6% di tutto lo stock di imprese femminili attive. A livello regionale, la concentrazione maggiore di società di capitale si registra in Lombardia, dove ha sede il 23,5% del totale delle imprese femminili che adottano questa forma giuridica. Seguono molto distanti il Lazio (11,7%) e la Campania (10,7%). Sempre in Lombardia si trova la maggior parte delle ditte individuali ‘in rosa’ (il 10,6%), seguita questa volta ad un’incollatura dalla Campania (10,4%) e dalla Sicilia (9,5%). A preferire la forma cooperativa, più delle altre sono le imprenditrici siciliane (2. 039 le aziende isolane attive al 30 giugno scorso con questa forma giuridica, il 14,1% del totale). A seguire vengono la Lombardia e la Campania dove ha sede, rispettivamente, l’11,9 e l’11,6% di tutte le coop femminili attive. I Settori - Il settore più dinamico alla base della crescita dell’imprenditoria femminile si conferma quelli dei servizi alle imprese (6. 132 imprese in più nei dodici mesi considerati) al cui interno sono inclusi – tra gli altri - i servizi immobiliari, le attività professionali, l’informatica e la ricerca. Seguono il settore delle Costruzioni (2. 851 imprese in più) e quello dei trasporti (+2. 115 unità), in cui sono incluse le agenzie di viaggio e i servizi di taxi; il tradizionale settore della ricettività e ristorazione (+1. 480 imprese) e quello altrettanto consueto dei servizi alla persona (+1. 392 il saldo), nel quale vengono considerate – sempre tra le altre - le attività legate al benessere e alla cura della persona, allo sport, allo spettacolo, ai servizi di pulizia. E’ in questo macro-aggregato, peraltro, che si registra il tasso di femminilizzazione più alto tra tutti i settori della nostra economia: il 49,2%, praticamente un’impresa ogni due. La presenza di imprese femminili è superiore al 40% anche nella sanità (42,2%), mentre sopra il 30% si collocano gli alberghi e ristoranti (33,7%) e l’istruzione (32,6%). Le Imprenditrici Immigrate - Il contributo dell’immigrazione alla crescita dell’imprenditoria femminile appare sempre più significativo. Delle 5. 523 imprese in più rilevate tra la fine di giugno 2007 e la fine di giugno 2008, infatti, ben il 71% (pari a 3. 921 unità) è costituito da iniziative imprenditoriali di tipo individuale con a capo una donna di nazionalità extracomunitaria. La fortissima vitalità imprenditoriale della popolazione femminile immigrata è anche testimoniata dal tasso di crescita fatto segnare nel periodo: +9,5%. Escludendo la nazionalità svizzera, per evidenti legami di vicinanza con l’Italia, le nazionalità immigrate più rappresentate tra le donne titolari d’impresa sono quella cinese (12. 152 attività), la marocchina (3. 725) e la nigeriana (2. 947). Tra le prime dieci comunità per numero di presenze, le più dinamiche, nei dodici mesi considerati, sono state le Ucraine (cresciute del 26,8%) e le albanesi (+24%). Le regioni in cui si registra la concentrazione maggiore di donne immigrate titolari d’impresa sono la Lombardia (7. 041 imprese, pari al 15,6% del totale), la Toscana (4. 895 imprese, equivalenti ad una quota del 10,8%) e il Lazio (4. 437 unità, corrispondenti al 9,6% dell’universo considerato). .  
   
   
BUSINESS CAFÉ AIDDA DELEGAZIONE LOMBARDIA OGGI ALL’ ACQUARIO CIVICO DI MILANO  
 
Milano, 30 ottobre 2008 - È nella storica sede dell’Acquario Civico di Milano, realizzato in occasione dell’Expo del 1906, che Aidda Delegazione Lombardia (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda), in collaborazione con Comune di Milano (Assessorato Famiglia, Scuola e Politiche Sociali e Acquario Civico di Milano) invita ad un nuovo appuntamento del ciclo Business Café. Due i momenti di questo incontro aperto alla Città: - “Riflessioni sulla crisi economica in atto: cause e rimedi” * - “Expo 2015: una storia che parte da lontano” in occasione del quale verrà presentato il progetto “Obiettivo Acqua” “Quando Anty Pansera, storico e critico del design, mi ha proposto di realizzare un evento importante sul tema dell’acqua – dichiara Rosanna Acunzo, presidente di Aidda Delegazione Lombardia - ho subito detto si perché, è sempre utile sottolinearlo, questo bene diventa ogni giorno più scarso e quindi più prezioso. L’idea di affiancare la presentazione del progetto “Obiettivo Acqua” ad una serata del ciclo Business Cafè – continua Acunzo - deriva dal fatto che, come sottolinea il contributo del professor Quadrio Curzio, acqua e sviluppo economico sono davvero un binomio indissolubile”. La presenza di ben due assessori rappresenta un gran successo per Aidda perché ufficializza il legame tra l’associazione e le istituzioni e sottolinea allo stesso tempo l’importanza del tema. “Quello dell’acqua come risorsa è un argomento che sta molto a cuore a Milano – ha dichiarato Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali del Comune di Milano - . Attorno a questo tema la nostra città e l’intero Paese stanno giocando una partita importante che è quella di Expo 2015. L’alimentazione, lo sviluppo sostenibile, gli aiuti ai paesi più poveri – ha proseguito l’assessore Moioli – sono temi su cui abbiamo avviato da tempo una seria riflessione, alla quale stiamo già facendo seguire azioni concrete. Credo che il progetto di Aidda rientri proprio in questo grande disegno, - ha concluso Mariolina Moioli – che ciascuno, con le proprie competenze e la propria professionalità, può contribuire a far arricchire”. Apprezzamento per l’iniziativa anche dalla Regione. "Ritengo positive e degne di nota le iniziative che coinvolgono il mondo imprenditoriale milanese e lombardo. Non possiamo infatti sottovalutare - commenta l´Assessore regionale lombardo al Territorio e Urbanistica, Davide Boni - come le nostre aziende svolgano un ruolo fondamentale per l´intero tessuto economico e sociale. Oltretrutto, in vista di Expo 2015, il tema dell´acqua acquista un significato del tutto particolatre. Il fatto che la nostra classe imprenditoriale sappia proporre dei progetti su queste tematiche, indica che la Lombardia ha tutte le carte in regola per arrivare preparata ad un evento di tale portata internazionale". Giovedì 30 ottobre 2008 ore 18 Acquario Civico Viale Gadio, 2 Milano Ingresso libero previa iscrizione. Partecipano: Rosanna Acunzo Presidente Aidda Delegazione Lombardia; Mariolina Moioli Assessore Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Comune di Milano; Davide Boni Assessore Territorio e Urbanistica Regione Lombardia; Alberto Quadrio Curzio* Docente di Economia Politica e preside della Facoltà di Scienze Politiche Università Cattolica di Milano; Mauro Mariani Direttore Acquario Civico di Milano; Anty Pansera Storico e critico del design; Introduce la serata: Emanuela Palazzani Vice presidente nazionale Aidda; Info e iscrizioni Segreteria Aidda Delegazione Lombardia T 02. 3650. 7345 F 02. 3650. 7336 M info@aiddalombardia. Com .  
   
   
OCCUPAZIONE FEMMINILE. MASCARETTI: “ATTIVA A MILANO EFFICACE RETE DI SERVIZI”  
 
Milano, 30 ottobre 2008 - L’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti è intervenuto questa mattina al convegno “Le donne chiedono opportunità occupazionali. Sì al Libro Verde sulle politiche del Lavoro. Sì al lavoro accessorio occasionale” che si è svolto a Roma presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. Al convegno hanno partecipato Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale di Donneuropee Federcasalinghe, Natale Forlani, Presidente di Italia Lavoro, Alessandra Servidori, consigliere del Ministro del Lavoro e membro del Comitato Consultivo della Commissione Ue per le politiche delle pari opportunità ed uguaglianza e Pasquale Viespoli, Sottosegretario al Lavoro. “Tutte le donne lavorano – detto Mascaretti -, perché ogni giorno svolgono un compito importante, quello di farsi carico della cura della famiglia e della casa”. “Molte scelgono anche di dedicarsi alla carriera professionale, ma non sempre esistono strumenti e servizi adeguati in grado di consentire loro di poterlo fare con serenità. Spesso – ha aggiunto l’assessore -, quando una donna interrompe l’attività lavorativa per dedicarsi alla maternità o alla cura dei genitori anziani, diventa quasi impossibile riprendere la carriera professionale. Milano ha già superato l’obiettivo del 60% di occupazione femminile che l’Unione Europea ha fissato per il 2010. Delle 279. 142 imprese presenti sul territorio, ben 57. 076 (20,4%) sono ‘imprese rosa’. E dei 1. 793. 000 occupati a Milano e provincia, 780. 000 sono donne. Per rendere competitiva l’economia del nostro Paese, occorre una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Per far sì che ciò avvenga, è necessario anche l’ impegno delle amministrazioni locali per riuscire ad attivare servizi che le aiutino a conciliare il tempo del lavoro con quello della famiglia”. “Su questo versante – ha spiegato Mascaretti – Milano ha sviluppato un’importante rete di servizi. Con il progetto Female Job, il Comune ha avviato un’indagine su quelli già attivi in città che si rivolgono ai bambini da zero a tre anni. Inoltre ha effettuato interventi di orientamento e sostegno per le madri che rientrano nel mondo del lavoro. Infine ha realizzato attività di consulenza per la creazione di impresa oltre a iniziative di sostegno allo start up di nuove imprese“. “Altro progetto interessante – ha concluso - è quello dei corsi di sartoria, rivolti a donne italiane e straniere, per formare abili riparatrici che conoscano bene i nuovi materiali e le nuove lavorazioni e che siano così in grado di intervenire sui migliori prodotti della moda milanese”. .