Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Novembre 2008
Politica
CRISI FINANZIARIA: LA VIA PER USCIRNE  
 
Bruxelles, 12 novembre 2008 - Al vertice mondiale sulla crisi finanziaria che si terrà questa settimana a Washington, l´Ue proporrà di attribuire maggiori poteri al Fondo monetario internazionale (Fmi). Nella loro riunione di preparazione al vertice del 15 novembre, i leader dell´Ue si sono trovati d´accordo nel ritenere che l´Fmi, l´organismo responsabile della cooperazione monetaria internazionale, dovrebbe avere un ruolo centrale nel risanare l´economia mondiale e nel prevenire un altro crollo. Al vertice di Washington prenderanno parte leader delle 20 maggiori economie del mondo. L´ue vuole che la riunione del G20 prepari la strada alla riforma del sistema finanziario internazionale. Oltre che per il rafforzamento dell´Fmi, essa si pronuncerà a favore di una maggiore regolamentazione - o almeno vigilanza - del settore finanziario, una maggiore responsabilità e trasparenza e nuovi approcci alla valutazione del rischio. L´ue si sta già adoperando per rafforzare il proprio settore finanziario attraverso una maggiore vigilanza e controlli più rigorosi. Ma poiché sempre più banche operano al di là delle frontiere, gli sforzi dell´Ue sarebbero vani se non venissero presi provvedimenti a livello mondiale. "Stiamo vivendo un momento storico nel quale vi è una più ampia disponibilità ad apportare mutamenti all´architettura finanziaria mondiale ed anche al funzionamento dell´economia mondiale", ha osservato il presidente Barroso alla riunione dei leader europei del 7 novembre. L´incontro di Washington avrà luogo meno di due settimane dopo l´elezione di Barack Obama a prossimo presidente degli Stati Uniti. Insistendo sulla necessità di agire rapidamente, l´Ue proporrà di stabilire un termine di 100 giorni per prendere provvedimenti concreti e di prevedere una seconda serie di colloqui poco dopo l´insediamento del presidente Obama a gennaio. Prima del vertice, la Commissione ha ricordato il suo 50o anniversario intitolando una sala conferenze della sua sede centrale a Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell´Europa .  
   
   
UN PARLAMENTO EUROPEO NON INQUINANTE ENTRO IL 2020 GÉRARD ONESTA: "IL PARCO MACCHINE DEL PE SARÀ DI VETTURE IBRIDE"  
 
Bruxelles, 12 novembre 2008 - Sembra difficile da credere, ma sarà così. I dirigenti del Parlamento europeo hanno deciso di ambire ad un Parlamento verde, progettando una diminuzione delle sue emissioni, dell´impronta di carbonio, del 30% entro il 2020. Prime concrete misure già da inizio 2009. I giornali che in questi mesi hanno titolato 20-20-20, a riguardo della nuova politica energetica europea, dovranno cambiare i loro titoli se scriveranno del pacchetto clima del Parlamento per il Parlamento, con un più incisivo 30-20! La decisione segue uno studio, richiesto dall´ufficio di presidenza del Parlamento europeo (composto dal Presidente e dai 14 vicepresidenti), che configura varie misure possibili per raggiungere quest´ambizioso traguardo di diminuzione della sua impronta di carbonio (carbon footprint): cambiare comportamento riducendo i bisogni quotidiani di energia; aumentare l´efficienza energetica; utilizzare energie rinnovabili ecompensazione delle emissioni. Carbon footprint - Che cos´è l´impronta di carbonio? È la percentuale di Co2 che produce ognuno di noi, e quindi l´impatto che abbiamo sull´ambiente. L´impronta di carbonio del Pe: - 32% elettricità e gas naturali- 28% trasporto - 19% immobilizzazioni quali edifici e hardware - 20% fornitura di attrezzature e servizi - 1% riscaldamento Una impronta di carbonio profonda - L´alto livello di emissioni del Parlamento è purtroppo insito nella sua stessa natura: il lavoro parlamentare richiede spazi molto ampi per poter compiere il proprio lavoro (oltre 1 milione di m2, non eccessivi se si pensa che solo gli eurodeputati sono 785) e deve essere dislocato, per trattato istitutivo, in 3 separati luoghi di lavoro, così da non concentrare in unico Stato il potere a livello europeo. Rivoluzione verde al Parlamento - Gérard Onesta, capo del gruppo di lavoro creato ad hoc composto dai vicepresidenti del Parlamento, ha dichiarato che: "la situazione odierna non é delle migliori, purtroppo più viaggi e più consumi. Siamo solo all´inizio della rivoluzione verde, ma presto saremo un esempio da imitare". Il nuovo palazzo a Lussemburgo avrà pannelli solari installati sul tetto, termo energia dal suolo e riscaldamento a biomassa. In uno degli edifici di Bruxelles, l´Antall e Brandt, è stata montata una cisterna di 145. 000 litri d´acqua piovana (a Bruxelles piove praticamente tutti i giorni) per essere riutilizzata quale scarico del water, 8 pannelli solari rotanti sono stati collocati per riscaldare l´acqua e gli uffici sono dotati di rivelatori di presenza che controllano luci, riscaldamento e ventilazione. La flotta di macchine europee verrà gradualmente sostituita con vetture ibride. Sempre più spazio alle video conferenze e schermi nelle sale conferenza per risparmiare sulla carta. Il Parlamento dall´inizio del 2008 ha già raggiunto una diminuzione del 17% delle emissioni di Co2 grazie all´introduzione dell´uso della sola energia verde (non nucleare) nei suoi 3 luoghi di lavoro ecogestiti (certificati Emas - Sistema di gestione Ambientale). E tu, conosci la tua impronta di carbonio? Calcola le tue emissioni al link qui sotto e cerca di consumare meno! .  
   
   
DANUTA HüBNER SOLLECITA LA SVIZZERA A INTENSIFICARE LA COOPERAZIONE CON L´UE  
 
Bruxelles, 12 novembre 2008 - Danuta Hübner, commissario europeo responsabile della politica regionale, è stata in visita il 10 novembre a Berna e Lucerna, dove ha partecipato a una serie di riunioni dedicate ai rapporti tra Svizzera e Ue e, più in particolare, alla partecipazione della Svizzera ai programmi di cooperazione previsti dalla politica regionale dell´Ue. Gli obiettivi della nuova politica regionale (Npr) della Svizzera sono analoghi a quelli della politica regionale e della strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione dell´Ue: l´analogia risiede nel sostegno all´innovazione, alle piccole imprese, alla formazione, al trasferimento delle conoscenze e alle regioni meno favorite, quali le aree montane e rurali. "La Svizzera, che da molti anni partecipa a centinaia di progetti di cooperazione, è un partner prezioso per l´Unione europea e sono lieta del fatto che prosegua il coinvolgimento attivo dei nostri partner svizzeri nei programmi di cooperazione territoriale europea 2007-2013. Intendiamo rafforzare questa cooperazione e il nostro auspicio è che le autorità federali svizzere si uniscano all´Ue nell´investire maggiormente nei programmi transfrontalieri", ha dichiarato il commissario Hübner prima della visita. La prima parte della visita del commissario Hübner si svolgerà a Berna, dove incontrerà Doris Leuthard, capo del Dipartimento federale dell´economia, cui compete anche la politica regionale. Successivamente il commissario Hübner si recherà presso la nuova "Casa dei cantoni" per un colloquio con una delegazione della Conferenza dei governi cantonali. I temi al centro di entrambi gli incontri saranno la nuova politica regionale della Svizzera, il ruolo dei cantoni nella cooperazione transfrontaliera con le regioni dell´Ue e altre questioni, quali il contributo della Svizzera in relazione all´allargamento a nuovi Stati membri. La sera il commissario Hübner pronuncerà, presso l´Europa Forum di Lucerna, un discorso dedicato all´Ue nel Xxi secolo e incontrerà il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Micheline Calmy-rey. La Svizzera e la politica di coesione dell´Ue - La Svizzera è coinvolta in 10 programmi di cooperazione territoriale dell´Ue: quattro di essi sono transfrontalieri e vedono la partecipazione dei paesi vicini, ovvero Germania, Francia, Italia e Austria. Il contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) alla cooperazione transfrontaliera è pari a 215 milioni di euro, con un aumento del 120% rispetto al periodo di programmazione 2000-2006. La Svizzera partecipa anche a due programmi transnazionali (il programma Spazio alpino e il programma Europa nord-occidentale) e a quattro raggruppamenti di regioni nell´ambito della cooperazione interregionale. L´ue intende ampliare la cooperazione in modo che ricomprenda, ad esempio, la gestione comune di cluster naturali e culturali e l´uso condiviso delle infrastrutture in settori quali la sanità, il turismo e l´istruzione (attualmente nessuno di questi campi è contemplato dalla nuova politica regionale della Svizzera). Tra il 2000 e il 2006 la Svizzera ha partecipato a circa 500 progetti di cooperazione nel quadro di Interreg: tra questi il progetto Pusemor nell´ambito del raggruppamento dello Spazio alpino la cui finalità era lo sviluppo di strategie sostenibili e innovative per migliorare la prestazione dei servizi pubblici in regioni montane scarsamente popolate (contributo del Fesr: 1,2 milioni di euro). Nel quadro nel nuovo programma transnazionale "Europa nord-occidentale" (Nwe) è attualmente in fase di realizzazione il progetto "Health and Demographic Changes" (Salute e cambiamenti demografici) che ha una dotazione di bilancio complessiva di 4,4 milioni di euro (contributo del Fesr: 2 milioni di euro). Il progetto mira a creare un centro di eccellenza transnazionale specializzato nello sviluppo di soluzioni innovative e avanzate per far fronte alle conseguenze dell´invecchiamento della popolazione. Ulteriori informazioni sui programmi dell´obiettivo "Cooperazione territoriale europea" alla pagina http://ec. Europa. Eu/regional_policy/cooperation/index_en. Htm. .  
   
   
SEMINARIO A ROMA PER I LEAD PARTNER INTERREG IVC  
 
Cagliari, 12 Novembre 2008 - In occasione del lancio della seconda call del Programma, principale strumento comunitario a favore della cooperazione interregionale nell’ambito dell’Obiettivo 3 della politica di Coesione europea, è stato avviato il sito internet del National Contact Point Italiano del Programma, coordinato dalla Regione Calabria che detiene la presidenza del Comitato nazionale Interreg Ivc e fa parte, assieme al Ministero per lo Sviluppo Economico, Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, della delegazione nazionale al Comitato di Sorveglianza, in rappresentanza delle Regioni italiane. Come principale strumento per coordinare la partecipazione italiana al programma, la Regione Calabria ha realizzato il sito internet interreg4c-italia all’interno del proprio servizio informativo. Il sito informerà tutti i potenziali beneficiari del Programma mettendo a disposizione i documenti per la partecipazione e tutte le notizie utili per i proponenti. E’ altresì disponibile un formulario online per porre quesiti sulla comprensione del bando, sull’ammissibilità dei partner e su questioni generali relative al programma. Il secondo bando di Interreg Ivc si chiuderà il 30 Gennaio 2008. Il programma e il materiale informativo sul seminario di Roma sono disponibili nell´area "documenti" del sito www. Interreg4c-italia. Eu .  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007-2013 GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE A ORVIETO ULTIMO DEGLI OTTO INCONTRI TERRITORIALI  
 
Perugia, 12 novembre 2008 – Si terrà giovedì 13 novembre a Orvieto l’ottavo, e ultimo, degli incontri territoriali promossi dalla Regione Umbria per illustrare i contenuti del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (“Por Fesr”) 2007 – 2013. I lavori, che si terranno nella Sala del Governatore di Palazzo dei Sette, si apriranno alle 15 con i saluti del sindaco di Orvieto Stefano Mocio e saranno presieduti da Lucio Caporizzi, coordinatore dell’Area Programmazione regionale della Regione Umbria. Alla relazione introduttiva, affidata all’assessore regionale alle Politiche sociali e abitative Damiano Stufara, seguirà la presentazione del “Por Fesr” da parte del responsabile del Servizio Programmazione comunitaria della Regione Umbria Domenico Antonio Colombo. Sono previsti gli interventi di Giuliana Mancini (responsabile del Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana) su “Riqualificazione delle aree urbane e Puc”; di Giovanna Saltalamacchia (responsabile dell’Unità operativa dirigenziale Promozione e coordinamento progetti comunitari della Regione Umbria) su “Prevenzione e gestione dei rischi naturali e tecnologici, recupero siti degradati”. Il responsabile del Servizio Aree protette, valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici Paolo Papa parlerà di “Promozione di interventi ambientali per la valorizzazione della rete dei siti di Natura 2000”; la responsabile del Servizio regionale Beni culturali Paola Domenica Gonnellini interverrà su “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale”. Su “Energia e aiuti alle imprese” è in programma una relazione della Direzione regionale Sviluppo economico e attività produttive. Dopo il dibattito, alle 18. 30 sono previste le conclusioni. Da oggi, fino a venerdì 14 novembre, a Palazzo dei Sette è esposta la mostra fotografica itinerante sugli interventi realizzati in Umbria con la programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale nel periodo 2000-2006. .  
   
   
EUROPEAN CENTRE OF INTERNATIONAL AFFAIRS USA: GIUSEPPE SACCO (ECIA): TROPPO ENTUSIASMO PER OBAMA PUÒ PORTARE AD UNA GRANDE DELUSIONE  
 
Roma, 12 novembre 2008 - “Troppo entusiasmo per Obama può portare ad una grande delusione”. Inizia così l’intervento di Giuseppe Sacco, Coordinatore scientifico dello European Centre of International Affairs (Ecia) e Ordinario di Relazioni Internazionali e Sistemi Economici Mondiali alla Luiss, pubblicato ieri sul Financial Times (http://www. Ft. Com/cms/s/0/2023439a-aec9-11dd-b621-000077b07658. Html) . “Non ci sono dubbi- scrive Sacco- che se gli europei sperano di evitare brutte sorprese e nuove difficoltà nei rapporti transatlantici è necessaria una valutazione politica più equilibrata della precedente presidenza. Tutti speriamo nel “wind of change” che proverrà da Washington, ma l’atteggiamento fin troppo entusiastico e irrealistico con cui la maggioranza dell’opinione pubblica ha seguito l’elezione di Barack Obama a 44° Presidente degli Stati Uniti potrebbe rivelarsi un boomerang. E questo potrebbe rappresentare un danno per le relazioni tra Usa e Europa. ” Www. Europeaninternational. Org .  
   
   
AUSTRIA, RAIFFEISEN RIDUCE I PROPRI TARGET  
 
Vienna, 12 novembre 2008 - Raiffeisen International Bank, istituto di credito austriaco operante prevalentemente nell´area orientale europea, ha annunciato di aver tagliato le previsioni sui propri profitti nel 2008. Nonostante durante il terzo trimestre gli utili netti societari abbiano conseguito un incremento del 32 per cento, la società ha espresso un´elevata prudenza sul breve termine. Pochi giorni fa Raiffeisen annunciò profitti netti del terzo trimestre pari a 295,8 milioni di euro, contro i 224,3 milioni di euro ottenuti durante lo stesso periodo dello scorso anno. .  
   
   
AUSTRIA, DISOCCUPAZIONE AL 3,2 P.C. A OTTOBRE  
 
Vienna, 12 novembre 2008 - Il tasso di disoccupazione in Austria è sceso in ottobre al 3,2 per cento, afferma l´Ice: il valore più basso attestato finora all´Austria dall´Istituto di statistica europeo Eurostat. Il numero dei senza lavoro regolarmente iscritto presso l´Agenzia nazionale del Lavoro ha segnato una diminuzione dell´1 per cento (corrispondente a 2. 065 persone) e si è attestato complessivamente a 202. 775 persone. Il numero dei lavoratori dipendenti è salito a 3,43 milioni (60 mila persone in più rispetto all´ottobre dello scorso anno). Il calo della disoccupazione non costituisce tuttavia un fenomeno generalizzato, dato che esso ha riguardato esclusivamente l´area di Vienna (-8,6 per cento) e quella della Bassa Austria (-4,7 per cento), mentre nelle restanti regioni si è invece registrato un aumento del numero dei disoccupati in una fascia compresa tra l´1,9 per cento nel Voralberg e l´8 per cento a Salisburgo. .  
   
   
ANALISI DELL’IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE: DISCIPLINA ATTUATIVA  
 
Roma, 12 novembre 2008 - È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2008 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla “disciplina attuativa dell’Analisi dell’impatto della regolamentazione (Air)”. L’ Air è un insieme di attività che le amministrazioni statali devono realizzare in fase di predisposizione degli atti normativi al fine di verificare ex ante l’opportunità di un nuovo intervento normativo e valutarne i probabili effetti sulle attività dei cittadini e delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. Il regolamento mira a rendere pienamente operative le prescrizioni dell’art. 14 della legge n. 246/2005, con riguardo alla sistematica applicazione dell’Air. Tra i punti fondamentali del Decreto 1) La disciplina dell´Air si applica: agli atti normativi del Governo (compresi quelli adottati dai singoli Ministri); ai provvedimenti interministeriali; ai disegni di legge di iniziativa governativa. 2) Ciascuna amministrazione comunica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (Dagl), le modalità organizzative prescelte per il coordinamento e l´effettuazione delle attività connesse all´Air (Analisi dell´impatto della regolamentazione) e alla Vir (Verifica dell´impatto della regolamentazione) di rispettiva competenza. 3) Con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri sono determinati i contenuti, i metodi di analisi e i modelli di Air, sottoposti a revisione con cadenza che non superi il triennio. In sede di prima applicazione, la relazione Air è redatta in conformità al modello di cui all´Allegato A. 5) La redazione della relazione Air è preceduta da un´adeguata istruttoria, che comprende le fasi di consultazione (anche telematica) delle principali categorie di soggetti pubblici e privati destinatari della proposta di regolamentazione. 6) Riguardo ai contenuti la relazione Air è articolata in distinte sezioni, che indicano: la sequenza logica delle informazioni raccolte e organizzate dall´amministrazione a cui compete l´iniziativa normativa; i risultati dell´analisi svolta e la giustificazione della scelta compiuta. 7) La relazione Air – deve indicare con chiarezza le fonti da cui sono tratti i dati utilizzati per l´analisi - dà conto delle attività svolte al fine di derivare gli elementi essenziali dell´istruttoria e dell´attività conoscitiva svolta, in particolare dei seguenti aspetti: l´analisi del contesto in cui si colloca l´iniziativa normativa; la descrizione delle informazioni utilizzate per lo svolgimento dell´analisi; l´indicazione delle consultazioni effettuate; l´analisi dell´opzione di non intervento; la descrizione delle principali opzioni di intervento, evidenziando l´assoluta necessità dell´intervento normativo di livello primario; l´analisi dell´opzione di intervento selezionata; l´analisi dei presupposti di natura giuridica, organizzativa, economico-sociale; l´indicazione degli obblighi informativi e dei relativi costi amministrativi a carico di imprese e cittadini; la stima dell´incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato delle proposte regolatorie suscettibili di avere un impatto sulle attività d´impresa; l´analisi delle conseguenze effettive delle norme in relazione ai processi di liberalizzazione e restituzione delle attività, ai meccanismi della società aperta; la stima dell´incidenza sull´ampliamento delle libertà assicurate ai soggetti dell´ordinamento giuridico; la descrizione delle modalità previste per l´attuazione amministrativa dell´intervento di regolazione e per la sua effettiva conoscibilità e pubblicità; la descrizione delle modalità del successivo monitoraggio dei suoi effetti e la previsione di eventuali meccanismi di revisione periodica. 9) La relazione Air può essere resa pubblica (anche mediante strumenti informatici o in un’apposita sezione del sito Internet) dall´amministrazione a cui compete l´iniziativa normativa, anche durante lo svolgimento del procedimento di formazione dell´atto normativo. 10) Le proposte di atti normativi da sottoporre all´esame del Consiglio dei Ministri non possono essere iscritte all´ordine del giorno se non sono corredate da un´adeguata relazione Air, tranne i seguenti casi: disegni di legge costituzionale; norme in materia di sicurezza interna ed esterna dello Stato; ratifica di trattati internazionali, che non comportino spese o istituzione di nuovi uffici. Comunque, si deve procedere all’effettuazione dell’Air anche in questi casi, qualora sia richiesto dalle Commissioni parlamentari, dal Consiglio dei Ministri, o dal “Comitato interministeriale di indirizzo e guida strategica per le politiche di semplificazione e la qualità della regolazione”. Il Dagl, su motivata richiesta dell’amministrazione interessata, può consentire l’esenzione dall’Air, in particolare, in casi straordinari di necessità ed urgenza, nonché nelle ipotesi di peculiare complessità e ampiezza dell’intervento normativo e dei suoi possibili effetti. 11) Il regolamento disciplina in dettaglio i contenuti della relazione annuale del Presidente del Consiglio al Parlamento sullo stato di applicazione dell´Air e della Vir, prevista dall´articolo 14, comma 10, della legge .  
   
   
RISULTATI DEL GRUPPO BIPIEMME SETTEMBRE 2008: UTILE NETTO A 142,9 MILIONI DI EURO, SOSTENUTO DAL BUON ANDAMENTO DEL COMPARTO COMMERCIALE  
 
Milano, 12 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Milano nella riunione di ieri ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2008. I primi nove mesi 2008 si chiudono con un utile netto di 142,9 milioni di euro, rispetto a euro 302,3 milioni realizzati nell’analogo periodo del 2007, con una flessione di euro 159,3 milioni (-52,7%) Tale andamento è stato influenzato – in particolare nell’ultimo trimestre – dal progressivo deterioramento del contesto finanziario, dalla marcata volatilità dei mercati e dall’aggravarsi delle crisi di liquidità a livello internazionale. Tali fattori hanno condizionato negativamente l’andamento del comparto finanza, non sufficientemente compensato dal miglioramento delle attività di corporate e di commercial banking. In tale contesto, Banca Popolare di Milano non si è avvalsa della facoltà di riclassifica di alcuni strumenti finanziari prevista con l’approvazione dal parte dello Iasb dell’emendamento allo Ias 39 e all’Ifrs 7 adottato dalla Commissione Europea con il regolamento Ce n. 1004/2008 del 15. 10. 2008 e pubblicato sulla Gazzetta delle Comunità europee il 16 ottobre. Gruppo Bipiemme Raccolta diretta da clientela e titoli emessi - La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a 34. 720 milioni di euro, in crescita dell’11,7% rispetto a settembre 2007. Nel dettaglio i debiti verso clientela (21. 055 milioni di euro) registrano un aumento del 5,8% rispetto ai dodici mesi precedenti: tale incremento è determinato dalla crescita della componente a vista e dai pronti contro termine che si posizionano rispettivamente a 18. 020 milioni di euro (+11,5%) ed a 1. 705 milioni di euro (+8,2%). Particolarmente significativo l’incremento dei titoli in circolazione che si attestano a 11. 062 milioni di euro (+36,8%). Tale crescita è sostanzialmente attribuibile al trend positivo della componente obbligazionaria e delle passività subordinate che hanno beneficiato delle seguenti emissioni: 1. 250 milioni di euro di un prestito obbligazionario rientrante nel programma Emtn, 1. 000 milioni di euro di nuove obbligazioni nell’ambito del programma Covered Bonds, 252 milioni di euro di un prestito obbligazionario subordinato (Lower Tier 2) e 300 milioni di euro di uno strumento innovativo di capitale (Tier 1). Le passività finanziarie valutate al fair value si attestano a 2. 603 milioni di euro, in flessione del 15,9% rispetto a settembre 2007, anche per la maggior attenzione posta al profilo di rischio del cliente nel collocamento di prodotti complessi in linea con la normativa Mifid. Raccolta indiretta da clientela - Nei primi nove mesi 2008 l’aggregato della raccolta indiretta da clientela valutata ai valori di mercato si posiziona a 37. 199 milioni di euro, in diminuzione (-9,0%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio il risparmio gestito evidenzia una flessione del 14,7% attestandosi a 17. 174 milioni di euro, per effetto di una raccolta netta negativa di 1,7 miliardi nei dodici mesi anche influenzata dell’andamento negativo dei mercati finanziari. Tale andamento va correlato al momento di forte debolezza che sta caratterizzando l’industria del risparmio gestito, che da inizio anno, per il solo sistema dei fondi, ha registrato una raccolta netta negativa di circa 96 miliardi. Da segnalare peraltro il buon andamento della quota di mercato dei fondi comuni del Gruppo che a fine settembre 2008 si attesta al 2,18% in crescita dal 2,05% dei primi nove mesi del 2007. Trend positivo per prodotti di bancassicurazione, che consente alla quota di mercato di crescere dall’1,6% di settembre 2007 al 2,15% di fine settembre 2008. Il risparmio amministrato (20. 025 milioni di euro) negli ultimi dodici mesi è diminuito del 3,5% principalmente per il deterioramento delle quotazioni di mercato dei titoli. Impieghi - Gli impieghi a fine settembre si posizionano a 31. 984 milioni di euro, con un significativo incremento di 3. 143 milioni (+10,9%) rispetto al pari periodo dell’anno precedente, ma segnando un rallentamento nel tasso di crescita negli ultimi mesi. Continua lo sviluppo del comparto a medio lungo termine. In particolare la componente dei soli mutui registra una crescita di 1. 495 milioni di euro rispetto a settembre 2007; il trend positivo ha beneficiato delle consistenti erogazioni di mutui e prestiti che nei primi nove mesi del 2008 hanno superato 3,6 miliardi. Positivo anche l’andamento dell’aggregato “altre operazioni” (finanziamenti per anticipi su effetti, documenti e valori similari Sbf e sovvenzioni non regolate in conto corrente) che raggiunge 12. 837 milioni di euro (+19%). La qualità del credito si conferma sempre su buoni livelli evidenziando un’incidenza percentuale del totale delle attività deteriorate nette sul totale del portafoglio crediti del 2,1%, pur in lieve peggioramento rispetto a settembre 2007 (1,8%). Nel dettaglio il rapporto sofferenze nette rispetto agli impieghi si mantiene allo 0,5% e il grado di copertura delle sofferenze si attesta al 66,5%. Patrimonio netto - Al 30 settembre 2008 il patrimonio netto del Gruppo si attesta a 3. 321 milioni di euro. A fine settembre 2008 il core tier 1 si posiziona al 6,4%, il tier 1 ratio al 7,6% ed il Total capital ratio al 10,1%. Totale ricavi - Nei primi nove mesi del 2008 i proventi operativi del Gruppo Bipiemme si posizionano a 1. 250 milioni di euro, in flessione dell’8,6% rispetto all’analogo periodo 2007. Nel dettaglio il margine di interesse si attesta a 791,1 milioni di euro con un incremento di 29,5 milioni di euro (+3,9%) determinato principalmente dalla crescita dei volumi intermediati con la clientela, a fronte di una sostanziale tenuta della forbice tassi. All’interno del comparto “ricavi da servizi”, le commissioni nette registrano una riduzione di 35,2 milioni di euro (-8,0%), posizionandosi a 405,5 milioni di euro, sostanzialmente per effetto delle “commissioni nette da servizi di gestione, intermediazione e consulenza” il cui trend è stato fortemente influenzato dal perdurare del momento negativo dell’industria dei fondi e dalle turbolenze sui mercati finanziari. I “dividendi e proventi simili” si attestano a 158,5 milioni di euro, in aumento di 15,6 milioni di euro rispetto a settembre 2007. Il “risultato netto dell’attività finanziaria” evidenzia un saldo negativo di 152,5 milioni di euro (rispetto ai –31,9 milioni di euro registrati a settembre 2007). Il risultato dei due comparti, letti congiuntamente per la stretta correlazione esistente, si attesta a 6,1 milioni di euro, rispetto a 111,1 milioni di euro di settembre 2007. Tale flessione risente principalmente delle rettifiche di portafoglio (“unrealized losses”) legate all’andamento particolarmente negativo dei mercati finanziari, oltre che dal venir meno di utili da cessioni di azioni detenute in società quotate registrate nel 2007. Gli altri proventi e oneri di gestione (47 milioni di euro) sono in lieve miglioramento rispetto all’analogo valore dell’anno precedente. Oneri operativi - Gli oneri operativi sono pari a 812,2 milioni di euro (pressoché in linea rispetto a settembre 2007). Nel dettaglio il costo del personale (532,6 milioni di euro) è in crescita di 9,5 milioni principalmente attribuibili ad oneri per prepensionamenti, in parte compensati dalla diminuzione della componente variabile della retribuzione. L’aggregato formato dalle voci altre spese amministrative e rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (280 milioni di euro) è in lieve miglioramento rispetto all’analogo valore a settembre 2007 (-1,2%), risultato particolarmente soddisfacente in considerazione dell’aumentata operatività del Gruppo e dell’apertura di 15 nuove agenzie. La rete distributiva a settembre 2008 è costituita da 757 punti vendita. Risultato della gestione operativa - In base agli andamenti descritti, il risultato della gestione operativa del Gruppo si attesta a 437,8 milioni di euro (-22,1% rispetto al 30 settembre 2007). Accantonamenti e rettifiche - L’ammontare complessivo degli accantonamenti si posiziona a 130,0 milioni di euro in crescita di 38,8 milioni di euro rispetto a settembre 2007. L’incremento registrato è conseguenza del deterioramento del contesto macro-economico complessivo ed è essenzialmente ascrivibile all’aumento rettifiche su crediti verso clientela. In crescita il comparto rischi ed oneri principalmente per effetto dell’aumento delle cause e revocatorie passive. Utile da partecipazioni e investimenti - L’aggregato presenta un saldo negativo di 34 milioni di euro, integralmente ascrivibile alla svalutazione sulla partecipazione in Anima Sgr effettuata nel primo semestre 2008, sulla base di uno specifico processo di valutazione, che ha tenuto conto del perdurare della crisi del settore del risparmio gestito e del conseguente peggioramento delle prospettive societarie. Utile netto - Dopo aver registrato imposte sul reddito per 124 milioni di euro, con un tax rate del 45,3%, l’utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta a 142,9 milioni. Capogruppo - Si segnalano di seguito i principali aggregati economico-patrimoniali della Capogruppo Banca Popolare di Milano S. C. A. R. L. : Raccolta diretta 29. 745 milioni di euro (+14,4% rispetto al 30. 9. 2007); Impieghi a clientela 27. 528 milioni di euro (+9. 5%); Risparmio gestito 11. 979 milioni di euro (-19,2%); Risparmio amministrato 15. 238 milioni di euro (-4%); Proventi operativi 1. 044 milioni di euro (-11,1%); Risultato gestione operativa 417 milioni di euro (-24,3%); Utile netto 160 milioni di euro (-54,5%); Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Roberto Frigerio, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. Si rende inoltre noto che il Consiglio di Amministrazione della Bipiemme, nella medesima riunione, ha deliberato di convocare per i giorni 12 e 13 dicembre 2008 - rispettivamente in prima e seconda convocazione - l’Assemblea Straordinaria e Ordinaria dei Soci chiamata ad approvare talune modifiche allo Statuto sociale (concernenti, in particolare, gli artt. 31, 32, 33, 36, 41, 44, 45 e l’introduzione del nuovo art. 50), nonché le collegate modifiche del Regolamento Assembleare (vedi anche comunicato del 9 settembre u. S. ). .  
   
   
ASTA BOT META´ NOVEMBRE 2008  
 
Asta di metà mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 14/11/2008 Durata gg. 94 367
Prezzo medio ponderato 99,276 97,383
Ritenuta fiscale 12,5% 0,09050 0,32713
Arrotondamento 0,00350 -0,00012
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,37 97,71
Rendimento semplice netto 2,43 2,3
Rendimento composto netto 2,45 2,3
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,47 98,01
Rendimento semplice (minimo) 2,04 1,99
Rendimento composto netto (minimo) 2,06 1,99
Fonte Assiom
.
 
   
   
COOP.INTERNAZIONALE: TONDO-GODIO, FVG DISPONIBILE PER LIBANO  
 
Trieste, 12 novembre 2008 - Il Friuli Venezia Giulia è interessato ad attivare iniziative mirate di cooperazione internazionale decentrata in Libano, dove il generale Flaviano Godio, comandante della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, assumerà il comando della missione di pace Leonte 5 alla fine di novembre. Il governatore Renzo Tondo ha anticipato una disponibilità in tal senso allo stesso Godio, ricevendolo a Trieste, nel palazzo della Giunta regionale, per esprimere assieme all´assessore Elio De Anna "l´apprezzamento per il lavoro svolto e quello ancora da svolgere in Libano, in un´area delicata e complessa, a favore di un processo di pacificazione e stabilizzazione alla guida di una forza multinazionale qualificata". Il generale Godio, infatti, coordinerà uno schieramento composto da 2100 militari italiani, buona parte proveniente dal Friuli Venezia Giulia, e 1700 effettivi forniti da Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia. Lo scopo, ha spiegato il generale di Brigata a Tondo, è assicurare assieme all´esercito libanese il rispetto della risoluzione Onu 1710, in particolare per quanto riguarda il divieto di atti ostili e di possesso di armi non autorizzate nell´area di competenza. Accanto ai compiti di sicurezza militare, Godio, memore dell´esperienza svolta sullo stesso territorio nel 2006, ha posto l´accento sull´assistenza che verrà data alla popolazione civile, contribuendo anche a propiziare nuove opportunità di cooperazione allo sviluppo. A questo proposito, il presidente del Friuli Venezia Giulia ha confermato la volontà di agire su emergenze importanti che verranno segnalate alla Regione, approfittando dell´occasione per congratularsi con il comandante della Brigata Pozzuolo del Friuli "per l´ottima comunicazione svolta dal proprio staff a supporto della missione in Libano, favorendo in questo modo la conoscenza e l´attenzione rispetto a problematiche di interesse mondiale". Al termine dell´incontro, Tondo non ha escluso la possibilità di rendere omaggio direttamente alla Brigata Pozzuolo del Friuli ed alle altre forze di pace italiane presenti in Libano, ringraziandole fin d´ora "per quanto e come fattivamente contribuiscono a tenere alto il nome del nostro Paese" .  
   
   
ALLA TOSCANA LA “MAGLIA ROSA” IN MATERIA DI UTIL IZZO DEI FONDI EUROPEI  
 
Firenze, 12 novembre 2008 - «Il pacchetto di provvedimenti presentato ieri in Giunta regionale è frutto di un lavoro approfondito e condiviso con categorie economiche, sociali, banche, fondazioni, università, camere di commercio, enti locali e Regione. Il progetto iniziato ieri, che vedrà la creazione di una task force che seguirà la crisi e dovrà monitorare l´andamento dell´occupazione, dei tassi, il sistema produttivo, è frutto di un confronto che non ha eguali in Italia» Così oggi il presidente della Regione, Claudio Martini, ha risposto alla seduta speciale di Consiglio sull´economia. Ieri . La mattinata di lavori, concentrata sulla crisi economica e finanziaria, dopo l´esposizione di alcuni dati ha fatto più volte riferimento alle polemiche scaturite dopo la conferenza stampa di ieri della Giunta regionale in cui sono stati annunciate misure speciali anticrisi. «I provvedimenti varati ieri – prosegue Martini - hanno il carattere di un intervento di impatto sulla attuale situazione economica, sono azioni equilibrate, attente al tema dell´impresa nel suo complesso, e quindi imprenditore, lavoratore e tutto l´indotto che sul territorio genera. Di fatto, quindi abbiamo creato misure per la cellula fondamentale del sistema economico-sociale, l´impresa appunto. A fianco di queste sono stati varati provvedimenti per le parti più deboli del nostro sistema, e quindi per chi rimane senza lavoro, per i precari che non sono in grado di mantenere le proprie obbligazioni con il sistema bancario; abbiamo un tavolo con il governo per un costante confronto e sicuramente tanti dovranno essere i tavoli di discussione che dovremo affrontare sul territorio nel prossimo futuro, visto che la situazione va aggravandosi e nuove emergenze si aprono ogni giorno». «Chiaramente – ha proseguito Martini - su tutti questi provvedimenti la discussione è aperta ed anche le segnalazioni frutto del confronto di questa mattina saranno valutate con attenzione. Ma non è soltanto questa la strategia con la S maiuscola, questi sono interventi di impatto, necessari, che devono esser messi in campo vista la realtà che si va complicando». Il presidente ha proseguito ricordando che accanto a questo va inserito tutto il resto, ed ha invitato a riflettere sulla velocizzazione dell´utilizzo dei fondi europei. «È importante valutare gli eventuali ritardi nell´utilizzo dei fondi e la natura di tali ritardi – continua il presidente- ma soprattutto ricordo che non c´è nessuna regione italiana che può porsi l´obiettivo, come invece ha fatto la Toscana, di mettere in bando tutti i Fondi strutturali, i fondi del Por, tra novembre e gennaio 2009. Questo perché molte regioni italiane ancora non hanno il Por e la Toscana è ; la prima ad avere avuto approvazione di tutti gli strumenti previsti dalla legislazione sia dal Governo che dall´Europa. Quindi, velocizziamo pure, ma stiamo già parlando della regione che ha la “maglia rosa”. Per completare questo quadro è necessario ricordare che abbiamo preso l´impegno di far uscire entro febbraio 2009 tutti i bandi del Piano Energetico e che da qualche giorno abbiamo attivato il piano della non autosufficienza. » Il presidente Martini ha concluso il suo intervento nella seduta consiliare evidenziando una preoccupazione di carattere più ampio, relativa al rischio latente in una situazione di crisi e crescenti difficoltà: un confronto -scontro di tutti contro tutti, in cui ognuno scarica le proprie responsabilità su altri. Di fronte a questo pericolo Martini invita la società toscana ad un unione per lanciare un messaggio condiviso, che dia il senso della consapevolezza e responsabilità nec essari in questo momento. .  
   
   
DELEGAZIONE CINESE IN VISITA NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 12 Novembre 2008 - Una delegazione istituzionale e commerciale della contea cinese di Bishan e` stata accolta ieri mattina dall´assessore per la Promozione estera, Gianni Giaccaglia. L´incontro si e` svolto presso la sede regionale di via Gentile da Fabriano, dove sono state presentate le realta` socio economiche delle Marche e di Bishan, attraverso due filmati. ´Un incontro che avviene in un periodo non facile per l´economia mondiale´ ha detto Giaccaglia, salutando la delegazione ospite, ´caratterizzato da un effetto domino ´ ha continuato - che affligge tutti mercati. In quest´ottica i prossimi incontri con i rappresentanti della contea di Bishan devono essere calcolati e pragmatici. L´intercambio tra Italia e Cina ha avuto negli ultimi anni un costante aumento e molti imprenditori marchigiani che hanno intrapreso attivita` in Cina sono rimasti molto soddisfatti del contesto operativo, specialmente sul fronte delle istituzioni e della manodopera. Il progetto di collaborazione con Bishan puo` essere visto come una sfida per le Marche e per i suoi imprenditori, per via della grande differenza di dimensione e di cultura con il paese asiatico. La bilancia import/export con la Cina pende attualmente a favore dello stato orientale, nostro obiettivo e` quello di tendere a un suo riequilibrio. Le Marche sono una realta` piccola, ma assai industrializzata, motivo questo che spinge a raccogliere la sfida, come e` nello stile della nostra regione. Cina, quindi, non come pericolo ma come opportunita` per espandere giro d´affari e mettere a disposizione know how nei nostri settori d´eccellenza´. La delegazione cinese e` composta da un rappresentante del governo nazionale (Deng Daju), dal vice presidente (Yang Yongchau) e da una deputata entrambi della contea di Bishan (Xue Fangmei) e da imprenditori, specie del settore calzaturiero. La delegazione si intratterra` nelle Marche fino a domani. Dopo l´incontro istituzionale di questa mattina, sono stati organizzati una visita alla Scam srl di Civitanova Marche e una serie di incontri bilaterali tra operatori economici. Domani i visitatori cinesi si recheranno invece in visita in aziende del distretto calzaturiero. ´Il motivo della nostra visita - ha detto Yongchau - e` osservare il settore calzaturiero nelle Marche, sperando di condividere e assimilare nuove tecniche di produzione, nonche` mettere le basi di partenza per collaborazioni future. Sono sorpreso nel trovare le Marche in una posizione di assoluto rispetto anche in altri settori: specie quello meccanico, l´agroalimentare e la nautica. Invito gli imprenditori marchigiani a visitare e investire in Cina, soprattutto a Bishan, perche` qui il mercato occidentale, in special modo quello delle eccellenze marchigiane, troverebbe sicuramente terreno fertile per uno sviluppo su larga scala´. La contea di Bishan conta 620mila abitanti ma fa parte della municipalita` di Chonquing, la piu` estesa e popolosa municipalita` con status di Provincia della Repubblica popolare cinese. Attualmente la popolazione conta 32. 355. 000 abitanti. La municipalita` e` divisa in 21 contee fra cui appunto quella di Bishan. Nella contea e` localizzato un parco industriale specializzato nel calzaturiero ´ il polo piu` importante della Repubblica popolare - dove lavorano circa 60mila addetti e vengono prodotti circa 62milioni di paia di scarpe. La provincia e` posta a monte del progetto della diga delle tre gole, pertanto rappresenta la testa di ponte per lo sviluppo economico delle regioni occidentali della Repubblica popolare cinese. .  
   
   
MARCHE, FONDO FAS: SODDISFAZIONE DI SPACCA PER IL VIA LIBERA DEL CONSIGLIO AL PROGRAMMA ATTUATIVO  
 
Ancona, 12 Novembre 2008 - Soddisfazione del presidente Spacca per il voto largamente positivo sul programma attuativo del fondo per le aree sottoutilizzate. ´Un intervento che mette a disposizione oltre 240 milioni di euro, destinati a diventare piu` di 600 se si considerano il concorso statale, quello regionale e dei privati. Un´altra boccata d´ossigeno in una situazione di sofferenza dell´economia ´ osserva Spacca - Risorse che vengono distribuite in maniera equilibrata tenendo conto sia dei territori piu` in sofferenza, come il Piceno, che i settori che maggiormente possono aiutare il difficile momento, come la formazione, la ricerca, l´internazionalizzazione, l´infrastrutturazione materiale e immateriale. Temi piu` volte portati all´attenzione dagli stessi protagonisti dello sviluppo. E ´ ha aggiunto ´ non e` un caso che il provvedimento sia stato ampiamente condiviso con i territori, a cominciare dalle Province che hanno dato un contributo determinante, anche in termini di solidarieta` con le situazioni piu` difficili´. .  
   
   
FVG: DETERMINAZIONI UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE  
 
Trieste, 12 novembre 2008 - Sarà di 22,6 milioni di euro la richiesta alla Giunta di stanziamento per il 2009 del Consiglio regionale per il suo funzionamento. Un milione in meno rispetto a due anni fa, il 2007, quando l´importo fu di 23,6 milioni. Il 2008 è stato invece un anno anomalo, in quanto il bilancio è lievitato a 26,7 milioni per le esigenze di fine e nuova legislatura, soprattutto per le indennità di fine mandato. La richiesta è stata formalizzata dall´Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e a comunicarlo, nel corso della consueta conferenza stampa, il presidente Edouard Ballaman, che ha sottolineato come la riduzione del 4%, nonostante l´inflazione, si configuri come un taglio importante, preso con responsabilità. Lavoreremo su un bilancio ridotto, ha aggiunto, ma contiamo di far fronte a tutti gli impegni e di portare avanti le attività che abbiamo individuato. Tale risparmio è reso possibile dal fatto che in questa legislatura i consiglieri sono scesi da 60 a 59 e che cinque consiglieri stanno ricoprendo l´incarico di assessori e vengono quindi pagati dalla Giunta. Ballaman ha anche precisato che, in questa fase, l´elemento fondamentale era la richiesta complessiva alla Giunta, mentre il bilancio vero e proprio del Consiglio regionale è in fase di predisposizione. Tra le altre determinazioni adottate dall´Ufficio di presidenza vi sono alcuni atti dovuti (corresponsione di indennità a chi ne ha maturato il diritto); la liquidazione dei contributi al gruppo di Rifondazione comunista relativi alla passata legislatura in quanto è stata presentata la relativa documentazione; la rimodulazione della dotazione organica del Consiglio regionale (che passa da 110 a 111 persone) a seguito dell´introduzione della figura dei commessi d´Aula, che qualifica in modo adeguato questa specifica funzione. Inoltre, è stato deciso che il consigliere Antonaz rappresenterà il Consiglio regionale alla fiera internazionale dell´archeologia di Paestum, dove verrà presentata la Fondazione Aquileia, e i consiglieri Tononi e Colussi presenzieranno alla fiera internazionale del libro a Guadalajara (Messico) che avrà una sezione dedicata a Tina Modotti, sulla cui opera Colussi ha curato in questi ultimi anni alcuni libri. Infine, Ballaman ha riferito di aver avanzato l´ipotesi di una nuova modalità per il contratto di traduzione simultanea. Oggi, durante le sedute d´Aula, sono sempre presenti i traduttori simultanei per garantire ai consiglieri di intervenire in una delle lingue previste dallo statuto (oltre all´italiano, lo sloveno, il friulano e il tedesco). Spesso però non vengono utilizzati e il costo di questo servizio è piuttosto elevato, circa 50mila euro all´anno. La proposta sarebbe di garantire comunque ai consiglieri la possibilità di esprimersi nella lingua desiderata, chiedendo però a loro di anticipare anche solo l´intenzione di farlo 24 ore prima. Tale modifica potrebbe portare a un risparmio consistente, stimato attorno al 50%. La proposta è stata già formalizzata ai capigruppo e si attendono le risposte nei prossimi giorni. Se anche uno solo non dovesse essere d´accordo farebbe fallire il progetto e rimarrebbe in vigore il sistema attuale. Il presidente Ballaman ha concluso evidenziando come tutte le decisioni siano state prese all´unanimità. .  
   
   
MILANO. CON LONDRA COLLABORAZIONI TRA OLIMPIADI ED EXPO, E SU PROGETTI PER AMBIENTE, MOBILITÀ E SICUREZZA  
 
 Milano, 12 novembre 2008 - “Le Olimpiadi del 2012 e l’Expo del 2015 sono due grandi progetti di formazione ed educazione, specialmente dedicati ai giovani, così come rappresentano due eccezionali opportunità di sviluppo economico per i Paesi che li ospitano”. E’ questo il giudizio espresso ieri pomeriggio a Londra da Tessa Jowell, Ministro per le Olimpiadi per il Governo britannico, al termine dell’incontro con il Sindaco di Milano Letizia Moratti. “Siamo accomunati – ha sottolineato il Sindaco Moratti, che ha condiviso il giudizio del ministro britannico – dalla stessa visione e da numerosi progetti. Quello di oggi è il primo di una serie di incontri che serviranno ad approfondire la collaborazione tra Expo e Olimpiadi, lo scambio di esperienze e reciproco trasferimento di soluzioni adottate in vari ambiti”. In special modo, il Sindaco Moratti ha evidenziato il valore delle azioni di formazione che le Olimpiadi 2012 stanno mettendo in campo a favore della qualificazione professionale dei più giovani. Allo stesso modo, di particolare interesse, è risultato anche lo sviluppo dei temi legati allo sport e agli stili di vita che trovano nei contenuti di Expo una partnership naturale. Sull’altro fronte Tessa Jowell ha chiesto di conoscere meglio e approfondire le modalità con cui Expo sta mettendo in rete già più di 40 città in Italia, con accordi dedicati alle specificità e alle esigenze di ciascun territorio. Londra 2012 ed Expo 2015 - hanno spiegato Tessa Jowell e Letizia Moratti – costituiscono anche due eccezionali occasioni per mobilitare risorse a favore dei Paesi di riferimento. Si tratta di opportunità di sviluppo particolarmente importanti in un momento di recessione e crisi finanziaria come quello attualmente in corso. Con Londra la Città di Milano ha avviato anche progetti di collaborazione mirati nel campo della mobilità, dell’ambiente e della sicurezza. “Insieme alla nostra città – ha detto Letizia Moratti, che nella sua visita nella capitale inglese ha incontrato anche il Sindaco Boris Johnson – Londra partecipa, infatti, al circuito nato quest’anno al World Economic Forum di Davos che, sotto il nome Slimcity, raccoglie le città di New York, Tokyo, Città del Messico, Tehran, San Francisco. Attraverso questo circuito di città possiamo sviluppare forme di “acquisti verdi” soprattutto per quel che riguarda i mezzi di trasporto pubblico”. Tra Milano e Londra prosegue anche lo scambio di best practice e soluzioni adottate sul tema della sicurezza. Allo studio dei due Sindaci vi sono, infine, anche una serie di iniziative in campo culturale. .  
   
   
“L’UMBRIA MULTINAZIONALE”, SU RICERCA 2008 CONVEGNO A TERNI VENERDÌ 14 NOVEMBRE  
 
 Perugia, 12 novembre 2008 – “L’umbria multinazionale”: è questo il titolo del convegno che si terrà venerdì 14 novembre a Terni, promosso dall’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Umbria, nel corso del quale verrà presentato e discusso il rapporto di ricerca 2008 sulla presenza di gruppi multinazionali nella regione. I lavori, che si terranno nella Sala Conferenze di Palazzo Gazzoli (a partire dalle 9. 30), saranno presieduti dal presidente dell’Agenzia Umbria Ricerche Claudio Carnieri e introdotti dal direttore generale di Sviluppumbria Vinicio Bottacchiari; le conclusioni sono affidate all’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti. “La Giunta regionale dell’Umbria – ricorda l’assessore – attraverso una specifica ricerca e un convegno, nel 2007 ha avviato una riflessione sulla presenza delle multinazionali nel modello produttivo regionale, sia di proprietà estera sia umbra e italiana, espressione di diversi processi di internazionalizzazione. Ne venne fuori – sottolinea – una complessa e ricca analisi che fece emergere non poche problematiche nelle connessioni con i servizi, la ricerca e i mercati, ma anche una realtà produttiva dinamica e innovativa, fortemente incardinata nei processi della globalizzazione e capace di indurre non poche sollecitazioni per il sistema regionale delle imprese”. “Con il convegno del 14 novembre – conclude Giovannetti – la Regione contribuisce a dare continuità all’analisi e alla discussione sulla realtà delle multinazionali, in coerenza con l’impegno scaturito dal convegno dello scorso anno. I grandi sconvolgimenti finanziari delle ultime settimane rappresentano un ulteriore stimolo a capire le dinamiche dell’Umbria negli scenari dell’Europa e del mondo”. .  
   
   
NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE LE ISTITUZIONI DEVONO SOSTENERE E FACILITARE LE IMPRESE. E’ CHIARO TUTTAVIA CHE SI DEVE CAMBIARE IL PILOTA CON LA MACCHINA ANCORA IN CORSA  
 
Vicenza, 12 novembre 2008 - Il trasferimento d’impresa e il passaggio generazionale costituiscono un momento di frattura e di discontinuità rispetto al passato. Anche il passaggio di testimone più naturale e prevedibile nasconde, infatti, cambiamenti, riposizionamenti sul mercato, riorganizzazioni aziendali, ristrutturazioni di carattere finanziario importanti. Sono momenti in cui deve essere rimessa in gioco la volontà di fare impresa, soprattutto per le piccole e medie imprese venete. Di ricambio generazionale, un tema che negli ultimi anni ha assunto sempre maggiore rilievo nel sistema economico regionale, si è parlato ieri pomeriggio alla Camera di commercio di Vicenza, in occasione di un convegno Continuità competitiva. Continuità d’iniziativa. Lo stato dell’arte sul tema e le nuove sfide da affrontare, con conclusione dei lavori da parte dell’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. “La Regione del Veneto - ha spiegato l’assessore - ha cercato di favorire attraverso le sue politiche e le sue azioni la cultura d’impresa per permettere ai cittadini, e in particolare ai giovani, di far fruttare capacità e competenze in un mondo più competitivo che in passato. La complessa congiuntura finanziaria che oggi stiamo vivendo e le crescita rapida del sistema socio economico veneto fanno in modo che la trasmissione d’impresa sia tanto più problematica quanto più necessaria. Per questo si deve cambiare il pilota mentre la macchina è ancora in corsa e si devono mettere in rete sinergica tutti gli attori, pubblici e privati. ” Diverse ricerche confermano che il 30 per cento delle aziende venete sopravvive alla seconda generazione, tra esse un ulteriore 50 per cento muore entro la terza generazione: insomma, 15 nipoti su 100 riescono a gestire l’impresa fondata dai nonni. Attualmente, oltre il 50 per cento degli imprenditori ha più di 55 anni: 118 mila delle 445 mila piccole e medie imprese venete, entro cinque anni, dovranno affrontare il nodo del passaggio generazionale che in genere richiede sette, otto anni. “Un altro dato interessante - ha ricordato l’assessore - è che il 36 per cento dei titolari o dei fondatori delle aziende venete ha più di 60 anni e che solamente l’8 per cento ha già attivato un preciso processo di pianificazione. ” Trasferire da una generazione all’altra il know how, il sapere e le competenze manageriali acquisite in anni di esperienza è indubbiamente un processo complesso. “Le piccole e medie imprese venete - ha detto inoltre Vendemiano Sartor - si sono sviluppate nella maggior parte dei casi per iniziativa personale dell’imprenditore e ora hanno bisogno di strumenti adeguati a garantire la continuità, a sviluppare le specificità, a pianificare le strategie future attraverso il trasferimento tecnologico, i servizi per l’innovazione, mirate strategie commerciali, le politiche di internazionalizzazione. ” L’unione europea è intervenuta per la prima volta a livello normativo nel 1994 per sollecitare gli stati membri a favorire la trasmissione dell’impresa, anche perché il trasferimento d’azienda ben preparato conserva in media più posti di lavoro di quanti ne crei l’avvio di una nuova. Quale deve essere allora il ruolo della Regione del Veneto ? Per l’assessore la Regione del Veneto sta mettendo in pista un intervento pilota che, accanto a altri più generali previsti dalla normativa regionale e dalla programmazione comunitaria, può contribuire alla risoluzione del problema della continuità aziendale: cioè, allestire una rete di servizi di consulenza esterna a sostegno delle piccole e delle medie imprese finalizzati al processo evolutivo aziendale e alla continuità di impresa e fare in modo sistematico attività di “coaching” per il ricambio generazionale. .  
   
   
IMPRESE: OGGI DELEGAZIONE UCRAINA A GENOVA  
 
 Genova, 12 Novembre 2008 - Visita ufficiale di una delegazione ucraina composta da rappresentanti istituzionali e imprese oggi a Genova. Il programma della delegazione, guidata dal vice governatore e dal presidente del Consiglio della Regione di Odessa, è organizzato da Liguria International , la società regionale del gruppo Filse per sostenere l´internazionalizzazione delle imprese liguri all´estero. Alle 9,30, al Palazzo della Borsa, in via Xx Settembre, presentazione delle opportunità che la regione di Odessa offre alle aziende liguri, alle 11,30, il presidente Burlando si incontrerà con i vertici istituzionali della delegazione. Seguiranno gli incontri individuali tra imprese liguri e ucraine. La presentazione è aperta a tutti, mentre per gli incontri d´affari occorre contattare il World Trade Center di Genova che prepara l´agenda degli appuntamenti. Riconosciuta dall´Unione Europea nel 2005 come "economia di mercato" l´Ucraina non ha ancora terminato il suo processo di riforme strutturali, di privatizzazione e di lotta all´economia sommersa. E tuttavia, con i suoi 50 milioni di abitanti, una forte domanda interna ed un tasso di inflazione contenuto, rappresenta un mercato di grande interesse per l´Italia, che ne è il quinto fornitore, e per le imprese liguri, soprattutto nel settore della collaborazione industriale che costituisce la premessa allo sviluppo del Paese. Liguria International ha in corso un "progetto Ucraina", rivolto in particolare alla regione di Odessa, nella quale nel 2007 e 2008 sono già state compiute missioni insieme al Consolato Onorario Ucraino di Genova per porre le basi di una collaborazione che consenta alle imprese di entrambe le regioni di instaurare rapporti d´affari in un ambito di sicurezza e reciproca fiducia. La città di Odessa, inoltre, ha da tempo rapporti intensi con il Comune di Genova, dove tra l´altro risiede una numerosa e ben organizzata comunità ucraina. .  
   
   
POTENZA - UNA TERAPIA D´URTO PER AGEVOLARE IL CREDITO ALLE PMI CONTRIBUTI FINANZA AGEVOLATA PROJECT FINANCING REQUISITI PATRIMONIALI  
 
Potenza, 12 novembre 2008 - Il difficile momento di stagnazione produttiva spinge la Camera di Commercio di Potenza ad intensificare le azioni di sostegno per le pmi della provincia attraverso quella che il presidente Pasquale Lamorte ha definito una vera e propria “terapia d’urto”. L’ipotesi è costituire un Fondo interistuituzionale da un milione di euro, coinvolgendo l’intero sistema produttivo locale, dalla Regione alla Provincia, dalle Comunità Montane ai Comuni . “Negli ultimi anni – spiega Lamorte - abbiamo assistito ad una polverizzazione di risorse finanziarie messe a disposizione dei Consorzi Fidi da diverse amministrazioni, senza la definizione di obiettivi e risultati da conseguire. Una concentrazione di questi fondi costituirebbe invece una significativa massa critica in grado di incidere di più sulle scelte e sulle procedure di affidamento e garanzia delle operazioni creditizie”. “Le due condizioni poste dalla Cdc per rendere fruibile il Fondo ipotizzato consisterebbero nel chiedere ai Consorzi Fidi di modificare o integrare le convenzioni sottoscritte con le banche prevedendo la riduzione dei tassi di interesse praticati, a fronte di incrementi di garanzia assicurati dalla Camera di Commercio (copertura massima 80%). In secondo luogo, ottenere dalle banche un aumento del moltiplicatore che permetterebbe ai consorzi fidi di sostenere un maggior numero di interventi e un più significativo livello di affidamento”. Il cambio di marcia invocato da Lamorte scaturisce dalle risultanze del recente incontro con le Associazioni di categoria ed i Consorzi fidi volto a presentare l’aggiornamento del programma camerale previsionale per il 2009. Un discorso a parte merita il fondo per il sostegno alla capitalizzazione, nato per sostenere il consolidamento patrimoniale ed organizzativo delle Pmi, il cui mancato decollo sarebbe addebitabile alla natura della realtà produttiva locale, formata prevalentemente da microimprese di cui poche costituite in forma societaria e/o propense alla trasformazione. Da qui la necessità di una rivisitazione della misura. Le associazioni di categoria hanno chiesto di estenderla nei confronti di tutte le imprese, eliminando il vincolo della necessaria capitalizzazione e trasformandola in una misura di sostegno sotto forma di integrazione di garanzia nei confronti di tutte le imprese nel momento di accesso al credito, in particolare per gli imprenditori aventi minore capacità negoziale per le dimensioni dell’impresa e/o per le difficoltà finanziarie. Tra le altre misure previste dalla Camera di commercio c’è un ulteriore sostegno alle aziende in situazione di start up, da erogare innalzando da tre a cinque anni il periodo di riferimento per beneficiare della contribuzione agevolata in conto interessi sui mutui garantiti dai Consorzi Fidi. Un’operazione, questa, che verrà effettuata con fondi esclusivamente a carico della Camera di commercio. .  
   
   
LA CRISI NON FERMA LA VOGLIA DI FARE IMPRESA  
 
 Pordenone, 12 novembre 2008 - Non sono più di seicento, come nei primi cinque mesi dell’anno, ma sono comunque 459 le nuove imprese iscrittesi tra giugno e ottobre 2008 al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pordenone. Di certo non è un momento facile quello in cui questi intraprendenti cittadini hanno deciso di mettersi in proprio, la maggior parte dei quali nella forma giuridica di ditta individuale, il 56,9% circa del totale (261). I comuni dove più viva è stata la vocazione a fare impresa risultano essere Fiume Veneto, Sacile, San Vito al T. , Maniago e Brugnera. Tra le attività particolari che le nuove imprese sviluppano troviamo attività circensi e di spettacoli viaggianti, uno studio di realizzazione di design di moda, una società di gestione di portieri per sale da ballo e un allevamento di chiocciole. Continuo è l’apporto che i cittadini stranieri forniscono allo sviluppo di nuove imprese, il 9,6% del totale la media dei cinque mesi; i settori ove più forte è al loro presenza si confermano, il comparto edile in genere e il commercio al dettaglio, ma anche la ristorazione, perlopiù a carattere etnico, le pulizie, il volantinaggio e il giardinaggio. L’impulso all’economia della provincia, da sempre caratterizzata da una forte propensione verso il “fare impresa”, è dato, in particolar modo in questi momenti difficili, da questi intraprendenti imprenditori. .  
   
   
ACCORDO TRA BIC LAZIO E CNA PER PIÙ FORMAZIONE ED ASSISTENZA ALLE IMPRESE  
 
Roma, 12 novembre 2008 - La Cna di Roma e Bic Lazio hanno firmato un protocollo di intesa per strutturare una serie di iniziative di informazione, formazione e assistenza dirette alle imprese di Roma e provincia. Competere oggi sul mercato significa sempre di più qualificare gli strumenti e le competenze necessarie. Di qui la necessità di una formazione sempre più orientata e rispondente alle reali esigenze d’impresa. “Il tessuto economico in Italia – come sottolinea il Presidente di Bic Lazio, Enrico D’agostino -poggia su un sistema diffuso di piccole e medie imprese, che costituisce una risorsa rilevante in termini di potenzialità di occupazione e sviluppo. A fronte di una situazione economica non certo rassicurante, Bic Lazio vuole a maggior ragione svolgere un ruolo attivo nei confronti delle Pmi, contribuendo alla loro crescita. Insieme con il Cna intendiamo perciò individuare gli aspetti di maggiore interesse, i sentieri percorribili e le soluzioni più idonee ed efficaci per sostenere le aziende in base alle loro attuali necessità”. Per questo l’accordo tra Cna e Bic Lazio prevede programmi specifici di tutoraggio per assistere le imprese nella delicata fase di programmazione dell’idea imprenditoriale e per accompagnarle nel consolidamento della loro attività. Verranno inoltre ideati dei percorsi ad hoc su innovazione ed internazionalizzazione per consentire alle imprese di operare agevolmente sui mercati nazionali ed internazionali. L’accordo prevede anche la realizzazione di un percorso formativo ad hoc per i neo imprenditori immigrati, che oggi rappresentano sempre più una realtà in forte crescita. “Un progetto – prosegue il Presidente D’agostino - che ci auguriamo possa coinvolgere oltre al Cna anche altre organizzazioni imprenditoriali. La sfida a cui siamo chiamati è infatti saper riconoscere e cogliere le opportunità legate al fenomeno migratorio e a una futura società multietnica”. Per Lorenzo Tagliavanti – Direttore della Cna di Roma – “Un’importante occasione per portare avanti azioni sinergiche sulla formazione alle imprese. Oggi Il 47% delle imprese neo nate muoiono perché non hanno una base solida su cui avviare la propria attività. La formazione rappresenta, quindi uno degli elementi fondamentali per il consolidamento e la crescita della stesse aziende”. .  
   
   
SERVIZI PUBBLICI, IMPRESE ED ENTI LOCALI: CONFSERVIZI LAZIO FA IL PUNTO SULLE RIFORME AI NASTRI DI PARTENZA  
 
Roma, 12 novembre 2008 – Maggiore concorrenza, universalità e accessibilità dei cosiddetti “servizi di interesse generale in ambito locale”, modalità di affidamento della gestione degli Spl, ma anche qualità più elevata per i settori del trasporto pubblico, dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti urbani, imprese erogatrici più efficienti e ancora norme e modelli di regolazione chiari ai quali tanto i cittadini quanto le aziende e gli Enti Locali possano e debbano attenersi. Sono questi soltanto alcuni dei temi intorno ai quali si è sviluppato il dibattito che ha animato il convegno, organizzato da Confservizi Lazio, “Servizi Pubblici, Imprese ed Enti Locali: il cantiere delle riforme”, svoltosi ieri, dalle 9. 30, a Roma presso la Sala dello Stenditoio del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa (Via San Michele, 22). Obiettivo della giornata - che ha visto la presenza, accanto al Presidente di Confservizi Lazio, Giuseppe Labarile, di noti giuristi ed esperti della materia (da Costantino Tessarolo, Alessandro Garzon, Mirco Zamberlan, Nicola Saldutti) – è stato dare risposte concrete o, comunque, fornire strumenti che permettano di affrontare con cognizione di causa i fattori del cambiamento prefigurati dalla riforma. Dalle nuove regole dell’Antitrust per l’In House alle norme per il personale impiegato nelle imprese locali, dalle criticità economico-finanziarie di Spl ed Enti Locali all’obbligo di dismissione da parte di questi ultimi di aziende e partecipazioni non strettamente necessarie passando per le diverse altre questioni relative all’applicazione della legge approvata di recente. A conclusione di una prima sessione, dedicata agli aggiornamenti in materia, si è continuato a parlare degli esiti giuridici ed economici derivanti dal 23-bis della 133/2008 sulle Utilities locali e delle altre conseguenze della riforma dei servizi nel corso di una tavola rotonda alla quale hanno preso parte l’Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Roma, Sergio Marchi, il presidente di Anci Lazio, Francesco Chiucchiurlotto, l’Assessore agli Enti Locali della Regione Lazio, Daniele Fichera, e l’Assessore al Bilancio della Provincia di Roma, Antonio Rosati. Interessanti i tanti contributi forniti dai presenti, che hanno scattato una significativa fotografia del quadro generale e messo l’accento pure su altri temi di cui è portatrice la riforma. Dagli affidamenti diretti - che, con formula in house providing o a società mista pubblico-privata, vengono profondamente limitati e sottoposti a procedimenti aggravati, per i quali occorrerà l’intervento di Autorità esterne, in funzione consultiva – all’articolo 113 e ai regimi di diritto transitorio che esso prende in considerazione, fino all’obbligo degli Enti Locali di dismissione delle società e delle partecipazioni non “strettamente necessarie”. .  
   
   
MENO TASSE PER L´INFANZIA  
 
Roma, 12 novembre 2008 - Meno tasse per l´infanzia. Questo l´appello rinnovato con forza dal ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, a sostegno dell’iniziativa dell’on. Roberta Angelilli, eurodeputato e rappresentante del Parlamento europeo al Forum per i diritti dei minori. Venerdì 7 novembre 2008, il Ministro Ronchi, ha tenuto una conferenza stampa presso la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea a Roma, per rilanciare e sostenere l´iniziativa che prevede la riduzione dell´Iva sui prodotti per l´infanzia. “La politica si deve misurare su fatti concreti e noi vogliamo un´Europa sociale, di sussidiarietà e solidarietà. Così il Ministro delle Politiche europee nel corso della conferenza stampa. Con una petizione rivolta al Presidente del Parlamento europeo per intraprendere le iniziative necessarie a concretizzare questo obiettivo, il Ministro ha ribadito la posizione sua e del governo nei confronti delle politiche di cui l´Europa si deve occupare con impegno e attenzione: le politiche sociali. Ronchi ha dunque sottolineato l´importanza di una politica europea che sappia rispondere ai problemi dei cittadini ed agire concretamente per il sostegno di tutti, soprattutto di coloro che hanno più necessità. L´iniziativa ha prospettato una prima tappa temporale: realizzare, entro dicembre di quest’anno, il concretizzarsi degli indirizzi europei a favore delle famiglie e in particolare dell’infanzia. "Obiettivo a breve termine è quello di sensibilizzare la presidenza di turno francese affinché ci sia una delibera della Commissione europea, già entro dicembre, per un taglio dell´aliquota di 5-10 punti sui pannolini" - ha dichiarato il Ministro. Secondo l´Eurostat, l’Italia è tra gli ultimi paesi europei in termini di prestazioni sociali a favore della famiglia e dei bambini: infatti solo il 4,5% delle prestazioni sociali totali vengono destinate a questo settore, contro una media europea dell’8 % e di altri paesi come l’Irlanda (14,7%), la Danimarca (13,1%), la Germania (11,1%) o la Francia (8,6%). L´incontro con la stampa ha offerto l´occasione per tracciare il perimetro di un difficile quadro socio-economico, inasprito dalla palese crisi di quest´ultimo periodo: in Europa il 17% delle famiglie è a rischio povertà. Percentuale che sale in Italia che, con il 23% dei nuclei familiari con figli a carico a rischio, pone il nostro Paese al primo posto, insieme a Grecia e Polonia. Il tasso di rischio povertà per i minori in Italia è inoltre pari al 24%, rispetto ad una media europea del 19%. E le aspettative per il futuro non inducono all´ottimismo: il 58% degli italiani ritiene che la propria situazione socio-economica peggiorerà nei prossimi 20 anni. Con la testimonianza dei rappresentanti di alcune associazioni di volontariato, sono state illustrate le spese relative all´acquisto, ad esempio, di latte e pannolini, per dimostrare la necessità di adottare interventi capaci di rendere accessibili i beni di prima necessità per l´infanzia. "Per i pannolini – ha specificato l´on. Angelilli - non si spendono meno di 400 euro l´anno. Ci sono Paesi nell´Ue, come il Portogallo, la Polonia, la Repubblica Ceca e Malta, che applicano un´aliquota Iva ridotta sui pannolini. Il Parlamento europeo si è più volte espresso favorevolmente in materia di sgravi fiscali sui servizi per l´infanzia, che possono avere un´incidenza positiva su problemi che destano allarme: la crisi di natalità e la nuova povertà. Sono problemi che non riguardano solo il nostro Paese. L´europa deve intervenire e noi vogliamo essere la locomotiva di questo movimento a sostegno delle famiglie". .  
   
   
UNO SPAZIO PER L’ASSOCIAZIONISMO FEMMINILE TOSCANO IN SANT’ORSOLA  
 
Firenze, 12 novembre 2008 - In Sant’orsola uno spazio da destinare all’associazionismo femminile. E’ quanto deciso, all’unanimità, dal Consiglio provinciale che ha approvato una mozione della Commissione Pari Opportunità. “L’atto – ha sottolineato la Presidente della Commissione Loretta Lazzeri – è un invito pressante al Presidente e alla Giunta affinché si tengano particolarmente presenti le esigenze delle associazioni onlus, e formalmente costituite, che si occupano di problemi di genere. A Sant’orsola può nascere uno spazio legato ai territori e sensibile a richieste delle associazioni che si occupano di problemi al femminile”. Avezzano Comes (Fi) ha sottolineato come: “La Commissione Pari opportunità ha lavorato in senso assolutamente traversale e condiviso. Ci rivolgiamo non solo alle associazioni che si occupano di politiche di genere ma anche alle associazioni che promuovono un migliore inserimento non solo sociale ma anche professionale delle donne”. Per Campi (Ls): “E’ molto importante aver aperto una discussione nella Commissione Pari Opportunità su una prospettiva per questo immobile di Sant’orsola anche se, di fatto, non è ancora di nostra proprietà. Ma anche se non è ancora di proprietà del nostro ente c’è stato in tutti questi mesi un concorso di idee per quanto riguarda la destinazione di Sant’orsola e il recupero di questo immobile sarà utile per dare nuova dignità al quartiere di San Lorenzo. Credo sia importante destinare una parte di questa struttura alle associazioni di donne che potranno così avere un punto di riferimento in cui fare vivere il quartiere e le problematiche femminili all’interno di questa struttura”. Anche Lensi (Fi) ha evidenziato come: “E’ importante facilitare le donne in ogni settore e sottolineo che il lavoro svolto dalla Commissione Pari opportunità è stato ottimo, proficuo e, in prospettiva, importante”. Infine Targetti (Prc) che ha ricordato come: “All’interno di Sant’orsola dovrà trovare posto anche l’auditorium che adesso la Provincia non ha più dopo la demolizione della Sala Est-ovest per fare la Galleria. L’amministrazione provinciale avrebbe dovuto indicare, da subito, un luogo provvisorio dove poter fare le riunioni che prima si facevano alla sala Est-ovest. Però la mozione scaturita dalla Commissione opportunità è giusta, perché chiede di avere attenzione per i luoghi di aggregazione, e non solo per quelle che sono le associazioni regolarmente costituite ma anche per il tramite di queste associazioni. E’ una mozione che favorisce l’esigenza di luoghi dove la gente possa incontrarsi: donne, cittadini, stranieri, associazioni culturali. Favorevolissimo a questa mozione perché apre un po’ d’attenzione che dovrebbe essere portata avanti con maggiore coerenza”. .  
   
   
LE DONNE E L´ISLAM, SE NE PARLA GIOVEDI 13 E VENERDÌ 21 NOVEMBRE, NELL´AMBITO DEL CICLO ´DONNE DELLE RELIGIONI´  
 
 Piacenza, 12 novembre 2008 - Gli incontri di “Donne delle Religioni” riprendono questa settimana con una novità assoluta per Piacenza: un viaggio attraverso la cultura religiosa islamica tentando una definizione del ruolo della donna, delle valenze sacre e profane attribuite al corpo femminile e alla simbologia di cui la donna è portatrice in società fortemente caratterizzate dall´indirizzo religioso. Ne parleranno per primi, giovedì 13 novembre, all´Auditorium della Fondazione (via S. Eufemia 12), dalle 17, il teologo iraniano Yousefi Eshkevari e la scrittrice Fereshteh Sari, introdotti e commentati dalla storica Farian Sabahi, dell´Università di Torino. Il secondo incontro, sempre alla Fondazione, è per le 18 del 21 novembre con due giornaliste di area islamica che vivono da alcuni anni in Italia: Nacera Benali, corrispondente del quotidiano algerino Al Watau, e Yasemin Taskin, corrispondente del quotidiano turco Sabah. Il loro intervento, sollecitato dalle domande di Nicoletta Bracchi, racconta del "passaggio a occidente" di due donne che affrontano il cambiamento profondissimo del arrivo in una società nuova con quello che ciò comporta sul piano dell´interiorità e della permanenza dei valori di provenienza. Il ciclo, promosso e gestito dalla Provincia in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Regione Emilia Romagna (Assemblea Legislativa), il Comune di Piacenza, il Comune di Fiorenzuola d´Arda e Telelibertà, propone un percorso articolato di conoscenza del ruolo e della posizione culturale - e in conseguenza sociale - della donna all´interno delle grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Le conferenze relative a Ebraismo e Cristianesimo si sono già svolte, coinvolgendo personalità di altissimo profilo (tra cui il vescovo di Piacenza mons. Gianni Ambrosio, Mony Ovadia e lo scrittore Erri De Luca). Ora i due incontri per esaminare il rapporto tra Donne ed Islam. Di seguito, la biografia dei tre ospiti che saranno presenti il 13 novembre al primo incontro del ciclo dedicato all´Islam. Hassan Yousefi Ehskevari è nato a Ramsar, una città dal Mar Caspio, nel 1949. È stato uno dei protagonisti della rivoluzione khomeinista degli anni ´70, dopo la quale diventa membro del primo parlamento postrivoluzionario nel 1979. Dopo l´esperienza parlamentare si è concentrato soprattutto sulla ricerca, lo studio, e la scrittura. Egli è stato o docente della Allameh-ee-tabataba University di 1986 e ha collaborato a numerose testate politiche e civili. Eshkevari ha fondato il Centro di Cultura per la ricerca del dottor Ali Shariati e, dal 1996, ha avviato una attività di conferenziere in numerosi Paesi del mondo. Accusato di apostasia in un tribunale ufficiale iraniano, è stato condannato a morte. Attualmente vive e lavora in Europa. Tra le sue pubblicazioni: In cerca di libertà. La vita, le opere e il pensiero di Mehdi Bazargan, 1 ° vol. , Teheran: Ghalam 1997-2 ° vol. , Teheran Ghalam 2000 La Carovana della campana, sette carte nella introduzione alla vita, opere, di pensieri e Seyyed Jamal Addin Asadabadi, Teheran, Chapakhsh 1997; Lo studio della creazione, le questioni islamiche in antropologia, Teheran: Ghalam 1997; Giustizia nel monoteismo, Qom, 1975; Sapienza nella festa di religione, Teheran, Ghasideh, 2000, In memoria del giorno, approcci politici del movimento riformista in Iran, Teheran: Gameno, 2000; Le cause dei reati e il modo di combatterle, Qom, 1964 Fereshteh Sari (Teheran 1956) alterna la sua attività di traduttrice dal russo a quella di poetessa e prosatrice, nonché di scrittrice di libri per bambini. Ha al suo attivo numerose raccolte di poesie, romanzi e racconti brevi. Ha ricevuto premi internazionali quali il Lilliam Hellman Dashell Hammett Award (1998) e il premio del Parlamento Internazionale degli Scrittori (1999) grazie al quale ha trascorso un periodo in Italia. La sua ultima raccolta di poesie, Giorni e lettere (Ruzhà va nàmehà) ha ricevuto in Iran il prestigioso premio intitolato alla poetessa iraniana Parvin E´tesami (2004) Farian Sabahi (1967) è giornalista professionista. Nata in Italia da padre iraniano e madre italiana, ha conseguito il Ph. D. In Storia dell’Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra. Insegna Storia dei Paesi islamici all´Università di Torino e Storia dell´Iran a Roma. Nell´anno accademico 2002-2003 è stata titolare del corso L´évolution politique et sociale en Iran au Xxème siècle presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Ginevra. Ha anche insegnato Capire l’Islam all’Università Bocconi di Milano, dove ha tenuto un corso al Master della Sda per Manager dell’immigrazione. È opinionista, su questioni iraniane e islamiche, per La Stampa e per il Tg1. Collabora, esclusivamente su Islam e Medio Oriente, con Il Sole 24 Ore, Diario, Io donna e D di Repubblica, Radio Svizzera Radio 24 e Radio Popolare. È autrice del reportage Un’estate a Teheran (Laterza, Bari 2007), del saggio Islam: l’identità inquieta dell’Europa. Viaggio tra i musulmani d’Occidente (Il Saggiatore, Milano 2006) e di Storia dell’Iran (Bruno Mondadori, 2003, 2006 e 2009). .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ INLIGURIA STANZIATI ULTERIORI 500.000 EURO PER I CENTRI ANTIVIOLENZA  
 
Genova, 12 Novembre 2008 - Continua l´impegno della Giunta regionale per arginare il fenomeno della violenza contro le donne. E´ stato infatti approvato ieri mattina su proposta dell´ assessore regionale alle Pari Opportunità, Maria Bianca Berruti un ulteriore stanziamento di 500mila euro che si va ad aggiungere al precedente di 500mila stanziati nel 2007 per fare in modo che ogni Provincia ligure si doti di un proprio centro anti-violenza e metta in campo una serie di attività per favorire il reinserimento delle donne vittime di abusi, attraverso anche la costruzione di case rifugio. Il primo centro anti-violenza ad aprire i battenti sarà quello di Genova che verrà inaugurato il prossimo 25 novembre, nel centro storico. "I finanziamenti stanziati questa mattina - ha spiegato l´assessore regionale alle Pari Opportunità, Maria Bianca Berruti - testimoniano l´impegno della Giunta nei confronti di questa problematica che in Liguria è particolarmente sentita per l´alto numero di violenze sulle donne, testimoniato dall´approvazione avvenuta nel 2007 di una legge specifica contro la violenza, dallo stanziamento di risorse e dall´avvio di un apposito osservatorio regionale". Dei 500. 000 euro stanziati questa mattina, la metà sarà ripartita in parti uguali tra le quattro Province liguri e l´altra metà sulla base della popolazione femminile residente. I finanziamenti saranno erogati in due fasi la prima all´approvazione dei progetti presentati dalle Province, pari al 50% dell´importo e la seconda a conclusione del progetto stesso. "Il nostro obiettivo come istituzione - ha continuato Berruti - è fare in modo che le varie iniziative a favore delle donne maltrattate non siano lasciate esclusivamente alla sensibilità che alcune istituzioni hanno nei confronti della materia o alla tenacia di alcune associazioni femminili che da anni si dedicano ad aiutare le donne che devono affrontare nella loro vita esperienze di violenza. Oggi tutto ciò non basta più per questo il nostro obiettivo come regione è quello di favorire la costituzione di una rete consolidata fra soggetti istituzionali e realtà associative e del volontariato per dare vita ad un vero e proprio sistema che intervenga sul fenomeno della violenza". E nell´ambito delle iniziative per la prevenzione della violenza di genere, sempre oggi la Giunta ha approvato l´adesione della Regione alla campagna del "Fiocco bianco 2008", diffusa in 47 nazioni del mondo per dare spazio agli uomini che intendono impegnarsi contro la violenza e il maltrattamento alle donne, in vista della giornata nazionale contro la violenza alle donne del 25 novembre. Inoltre nell´ambito delle iniziative per le pari opportunità è stata approvata la sottoscrizione di un protocollo nazionale d´intesa che verrà siglato il 29 e il 30 novembre a Settimo Torinese, con tutte le altre regioni italiane per partecipare al coordinamento nazionale delle banche del tempo, per un uso solidale del tempo, come previsto anche dalla legge regionale sulle pari opportunità approvata nel 2007. .  
   
   
BOLZANO: INIZIA OGGI "OPEN DAY 2008": “PER ALLEVARE UN BIMBO CI VUOLE UN VILLAGGIO”  
 
Bolzano, 12 novembre 2008 - La Pedagogia dei Genitori sarà oggi 12 novembre al centro dell’Open Day delle scuole di Bolzano che si svolgerà nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “E. Torricelli” e presso il Centro di formazione professionale “Luigi Einaudi” di Bolzano. L’”open Day”, dal titolo “La Pedagogia dei genitori. Narrare l’educazione: perché, quando, come”, si svolgerà mercoledì 12 e giovedì 13 novembre rispettivamente nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “E. Torricelli” di via Rovigo 42, e nell’Auditorium “Lucio Battisti” in via S. Geltrude,3 a Bolzano. Domani, mercoledì 12 novembre la manifestazione si svolgerà dalle ore 9 alle ore 17,30, presso il Liceo scientifico dove è previsto un intenso programma con relazioni ed interventi ai quali seguiranno, nel pomeriggio, alcuni workshop. Nella serata avrà quindi luogo nella stessa sede un incontro aperto a tutta la cittadinanza dal titolo “Per allevare un bambino ci vuole un villaggio” al quale prenderanno parte i pedagogisti Riziero Zucchi ed Augusta Moletto del Centro Nazionale Documentazione e Ricerca Pedagogica dei Genitori. L’”open Day” proseguirà il giorno successivo, come detto, presso il Centro di Formazione Professionale di lingua italiana, “Luigi Einaudi”, in via S. Geltrude,3 a Bolzano. .