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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2009
ENERGIA, BANCHE E TRASPORTI URBANI NON RISPONDONO ALLE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI EUROPEI  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2009 - Tre ambiti di servizi che rivestono una reale importanza per i cittadini – energia, banche e trasporti (treni, autobus e tram) – creano il maggior numero di problemi per i consumatori, conformemente a quanto si evince da una nuova relazione Ue pubblicata oggi dalla Commissione europea. La Seconda edizione del quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo dell´Ue passa in rassegna più di 20 settori di prodotti e servizi (tra cui alimenti, indumenti, calzature, servizi finanziari, energia e telecomunicazioni) alla luce di 5 indicatori attinenti ai consumatori – prezzi, cambio del fornitore, soddisfazione, reclami e sicurezza. L´obiettivo del Quadro di valutazione è identificare i casi in cui i mercati presentano un rischio elevato di cattivo funzionamento per i consumatori. Le condizioni presenti sul mercato al dettaglio dell´elettricità saranno oggetto nel 2009 di un´analisi di mercato approfondita ad opera della Commissione. Meglena Kuneva, Commissario Ue responsabile per i consumatori ha affermato: "Sono preoccupata per il fatto che questi tre settori di servizi che rivestono un ruolo centrale nella vita dei cittadini abbiano una performance scadente alla luce di una serie di indicatori di consumo fondamentali su scala Ue. Per la sua importanza nel bilancio di base delle famiglie, ho deciso di fare del mercato al dettaglio dell´elettricità il settore da indagare più a fondo nel 2009. I consumatori europei si meritano un trattamento migliore". I principali risultati Le due principali tendenze su scala Ue risultanti dal quadro di valutazione 2009 dei mercati dei beni di consumo sono: 1. I servizi di base non soddisfano le aspettative dei consumatori. Quello dei servizi causa costantemente ai consumatori maggiori problemi rispetto al settore tradizionale dei beni di consumo. L´indice di soddisfazione relativo a 19 mercati indica nuovamente una chiara divisione tra i mercati dei servizi e quelli dei prodotti. Il grado di soddisfazione è particolarmente basso per i trasporti urbani ed extraurbani (treni, autobus e tram), l´energia, la telefonia fissa e i servizi postali. In tutti questi settori meno del 60% dei consumatori esprime soddisfazione per il servizio ricevuto. Tipicamente i consumatori presentano un maggior numero di reclami in relazione ai servizi piuttosto che ai beni di consumo. 2. I 3 settori più problematici per i consumatori (alla luce di 5 indicatori) sono l´energia, i trasporti e i servizi bancari Energia: Meno di due terzi dei consumatori sono soddisfatti del loro fornitore di energia. I servizi di fornitura dell´elettricità e del gas si piazzano particolarmente male in termini di aumenti dei prezzi segnalati. Circa 60% dei consumatori ha segnalato aumenti dei prezzi imposti dal loro fornitore di energia, mentre soltanto 3-4% dei consumatori ha visto calare i prezzi. La fornitura di elettricità e di gas si piazza nuovamente male in termini di comparabilità delle offerte e di facilità di cambiare fornitore. Quello dell´energia è il settore in cui i consumatori hanno minori probabilità di cambiare fornitore: soltanto 7% hanno cambiato il fornitore del gas e 8% quello dell´elettricità. I tassi di cambio dei fornitori sono particolarmente importanti poiché uno dei risultati principali del Quadro di valutazione è che, nei mercati che presentano tassi maggiori di cambio del fornitore, i consumatori tendono di meno a segnalare aumenti dei prezzi – tali mercati sono quelli delle assicurazioni automobilistiche (in cui il 25% dei consumatori ha cambiato fornitore nel biennio precedente), seguito da internet (22%) e dalla telefonia mobile (19%). Vi è prova del fatto che l´esistenza di consumatori emancipati che cambiano agevolmente il fornitore contribuisce a migliorare la situazione di mercato per tutti i consumatori. Agevolare il cambio del fornitore in settori chiave al dettaglio dovrebbe essere una priorità politica. Banche: Sulla base dei dati sui prezzi di cui disponiamo il settore bancario richiede chiaramente attenzione. Sia gli oneri bancari sia i tassi d´interesse sono estremamente diversi tra gli Stati membri, in un modo non facile da spiegare. Ad esempio, i tassi d´interesse aggiustati sul credito al consumo tra 1 e 5 anni vanno dallo 0,21% in Svezia al 12,12% in Estonia, presentando notevoli divergenze una volta calcolato il costo del capitale. Quello bancario è un settore particolarmente problematico in termini di comparabilità delle offerte, facilità di cambiare banca e numero reale dei cambiamenti di banca. Mediamente, 11% degli utilizzatori di servizi bancari al dettaglio hanno cambiato fornitore nell´ultimo biennio. Soltanto 9% dei titolari di conti correnti cambiano banca, quelli che appaiono più inclini al cambiamento sono i creditori ipotecari o i detentori di prodotti di investimento, ma anch´essi arrivano soltanto al 13%. Trasporti: I consumatori che si servono dei trasporti urbani ed extraurbani (autobus, treni, tram) registrano il minor grado di soddisfazione e il maggior numero di problemi: meno della metà dei consumatori è soddisfatta di questi servizi. Le principali cause d´insoddisfazione sui mercati sono i livelli dei prezzi, l´attrattiva delle offerte commerciali, la facilità di acquisizione e l´orientamento alle esigenze dei consumatori. Un consumatore su quattro ha incontrato problemi e ha sporto reclamo. I prossimi passi - Tra i tre settori identificati essere all´origine della maggior parte dei problemi per i consumatori, il settore dell´energia è quello in cui i consumatori spendono di più (5,7% del loro bilancio familiare) e, nell´ambito dell´energia, l´elettricità fa la parte del leone tra le spese e i consumi (2,1%). Il mercato al dettaglio dell´elettricità sarà oggetto di un´indagine di mercato di follow up prevista per il 2009 per esaminare ulteriormente le condizioni che si offrono alle famiglie, ad esempio la comparabilità delle offerte, le pratiche commerciali sleali e la fatturazione. Altre conclusioni di fondo - I risultati completi del Quadro di valutazione sono riportati in dettaglio nel Memo allegato. In particolare, la relazione indica che l´importanza relativa del commercio al dettaglio transfrontaliero è a un punto di stallo. La proporzione degli scambi transfrontalieri non è aumentata dal 2006. Il benchmarking per paese indica grandi differenze tra gli Stati membri in termini di contesto nazionale dei consumi – e ci si accorge che vi è ampio spazio per miglioramenti per quanto concerne i meccanismi di attuazione delle norme e quelli di ricorso. .  
   
   
IL CASO CESARE BATTISTI DIBATTUTO IN PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2009 - Dando seguito a una richiesta formulata da Roberta Angelilli, l´Aula ha deciso di sostituire la situazione nelle Filippine con il "caso Cesare Battisti" tra le "urgenze" da esaminare giovedì pomeriggio, "il terrorista condannato all´ergastolo per quattro omicidi" la cui estradizione è negata dal Brasile. Subito dopo il Parlamento adotterà una risoluzione. Con 104 voti favorevoli, 49 contrari e 8 astensioni, il Parlamento ha deciso di trattare il "caso Cesare Battisti" tra le urgenze discusse giovedì pomeriggio, in sostituzione della situazione nelle Filippine. Come di consueto il dibattito sarà seguito dall´adozione di una risoluzione. Roberta Angelilli (Uen, It), in nome del suo gruppo, ha motivato la richiesta ricordando che il governo brasiliano ha negato l´estradizione del «terrorista condannato all´ergastolo per essere stato l’esecutore materiale di quattro omicidi, riconoscendo a questo assassino lo status di rifugiato politico, come fosse un perseguitato per motivi ideologici e non un semplice criminale». Tale decisione, ha spiegato, «oltre a rappresentare un affronto alle istituzioni e alla giustizia italiana, ha offeso la memoria delle vittime e dei loro familiari e sconvolto l’opinione pubblica». Ha peraltro ricordato che lo stesso Presidente Napolitano ha, per primo, rivolto un appello in tal senso. .  
   
   
INFORMEST; BALCANI, UNA MAPPA ON LINE PER MONITORARE I PROGETTI DI COOPERAZIONE. OLTRE CINQUANTA PROGETTI ITALIANI FINANZIATI DALLA LEGGE 84/01 PRESENTATI IN MODO INNOVATIVO SUL PORTALE BALCANIONLINE.IT, FRUTTO DI UN’INIZIATIVA REALIZZATA DA INFORMEST, ICE E UNIONCAMERE  
 
 Gorizia, 3 febbraio 2009. Una visualizzazione immediata dell’intervento italiano a favore dello sviluppo e della ricostruzione dei Paesi dell’area balcanica dal 2001 ad oggi è l’obiettivo ora raggiunto grazie ad un nuovo strumento messo a disposizione degli utenti del sito www. Balcanionline. It. “Organizzati per settori di intervento, Paesi beneficiari, ente promotore e stato d’avanzamento, oltre cinquanta Progetti di cooperazione - spiega Pierluigi Bolla, Presidente di Informest - vengono monitorati in tempo reale e presentati con schede dettagliate. Un motore di ricerca consente non solo di ottenere informazioni sui Progetti, ma anche di visualizzare i risultati su una mappa geografica dinamica. Le diverse gradazioni di colore che assumono i singoli Paesi consentono di comprendere l’intensità dell’intervento italiano ed inoltre, per dettagliare ulteriormente l’esito della ricerca, dal livello nazionale è possibile zoomare a quello provinciale, evidenziando le aree maggiormente interessante dalle diverse iniziative italiane” “Si tratta di uno strumento innovativo nel panorama italiano – dice ancora Bolla - progettato per rispondere all’esigenza di avere una visione d’insieme di quanto finora è stato realizzato dal nostro Paese nell’area e, quindi, di quali siano i fabbisogni ancora da soddisfare in modo coordinato nei Paesi del sud est Europa, evitando la possibile sovrapposizione di interventi. ” Interamente realizzato da Informest, l’agenzia per lo sviluppo della cooperazione internazionale, www. Balcanionline. It, è il sito ufficiale dedicato alla Legge 84 del 2001, che disciplina la partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo dei Paesi dell’area balcanica. La Legge persegue anche l´obiettivo di coordinare gli interventi nazionali con le iniziative assunte in sede comunitaria e multilaterale dall´Italia. “Oltre alle informazioni sui progetti realizzati – conclude il Presidente di Informest - il sito www. Balcanionline. It offre quotidianamente notizie sui Paesi dell’area balcanica (Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia) elaborate dagli Uffici Ice e dalla redazione Informest, che cura anche una rassegna stampa delle testate locali. Documentazione, segnalazioni di opportunità e schede Paese completano il servizio informativo fornito gratuitamente dal sito”. .  
   
   
ISPI, "NON SOLO GAS: L’UCRAINA TRA RUSSIA ED EUROPA"  
 
 Milano, 3 febbraio 2009 - Il prossimo 9 febbraio, alle ore 18. 00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Non solo gas: l’Ucraina tra Russia ed Europa" www. Ispionline. It .  
   
   
DAL GOVERNO IL PACCHETTO DELLE MISURE ANTICRISI  
 
Roma, 3 febbraio 2009 - Da una parte le famiglie, con misure straordinarie di sostegno al redditto (bonus e assegni famigliari), e agevolazioni per i figli (prestiti nuovi nati e acquisto pannolini), blocco delle tariffe per pendolari (treni e autostrade), dall´altra le imprese, con misure finalizzate ad alleggerire la crisi (Iva alla cassa, cessione crediti verso le pa), e i lavoratori (anche autonomi) a rischio: (ammortizzatori sociali, scivolo per i giornalisti e per i negozianti). Queste in estrema sintesi le misure contenute nel decreto legge varato dal governo alla fine di novembre per fronteggiare la crisi economica e ora confermate dal Parlamento. Il decreto legge n. 185/2009 è stato approvato in via definitiva dal Senato il 27 gennaio scorso e ora con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 28 gennaio – è diventato legge. Le misure previste per famiglie e imprese. Famiglie Bonus: compreso tra 200 e 1. 000 euro per famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito fra 15mila e 22mila euro. Stanziati 2,4 miliardi di euro. Il termine per la richiesta slitta dal 31 gennaio al 28 febbraio. Il bonus a seconda del reddito: 200 euro per single con reddito sotto i 15mila euro; 300 euro per nuclei familiari con due componenti e reddito fino a 17mila euro; 450 euro per nuclei di tre persone reddito fino a 17mila euro; 500 euro per nuclei di quattro persone e reddito fino a 20mila euro; 600 euro per nuclei di cinque persone e reddito fino a 20mila euro; 1. 000 euro per nuclei di oltre 5 componenti e reddito fino a 20mila euro; 1. 000 per famiglie con portatori di handicap e reddito fino a 35mila euro Agevolazione neonati - Nuovi nati: stanziati 25 milioni per un fondo di credito per i nuovi nati: si tratta di garanzie bancarie offerte a genitori, con un figlio nato o adottato nell´anno di riferimento, che chiedano un prestito per garanzie bancarie. Per il 2009, il fondo aumenta di 10 milioni da destinare alle famiglie con bimbi anche adottati portatori di malattie rare. Bonus pannolini: le famiglie che hanno diritto alla carta acquisti, con figli fino a 3 mesi, hanno diritto ad un contributo per comprare latte artificiale e pannolini. Il limite di spesa è di 2 milioni. Assegni familiari: sono state aumentate le risorse per gli assegni familiari, che vengono estesi ai lavoratori autonomi. Gli eventuali risparmi sui 350 milioni destinati ad aiutare i mutuatari a tasso variabile saranno destinati agli assegni famigliari. Un decreto stabilirà gli importi degli assegni sulla base dei livelli di reddito. Fondo per gli affitti: cresce di 20 milioni il fondo creato per aiutare i nuclei familiari a basso reddito nel pagamento dell´affitto. Tassi mutuo: nel 2009 i mutuatari a tasso variabile pagheranno un tasso massimo del 4 per cento. Il resto sarà a carico dello Stato che ha stanziato 350 milioni. Nessun onorario è dovuto ai notai per gli atti legati alla portabilità. Dal primo gennaio, è anche possibile ottenere un mutuo a tasso variabile indicizzato al tasso di riferimento della Bce. Luce e gas: le famiglie economicamente svantaggiate, che hanno diritto alle tariffe agevolate per l´energia elettrica, beneficeranno anche dello sconto sulla bolletta del gas. Pedaggi autostradali: gli aumenti dei pedaggi sono sospesi fino al 30 aprile 2009. Tariffe ferrovie: per aiutare i pendolari arriva il blocco delle tariffe ferroviarie sulle tratte regionali. Conti correnti: La clausola di massimo scoperto è nulla se il conto è in rosso per meno di 1 mese o non si utilizzi il fido. Efficienza energetica: resta la detrazione Irpef del 55% per chi ha effettuato lavori di ristrutturazione degli edifici. Per i lavori effettuati nel 2008 sarà rimborsato in tre anni, dal 2009 il credito d´imposta sarà spalmato su 5 anni. Piano casa: per l´approvazione non servirà più l´intesa della conferenza unificata, ma il solo parere. Stanziati 100 milioni per gli interventi più urgenti. Rapporti con la Pa: i cittadini riceveranno una casella e-mail certificata da usare per i rapporti con la pubblica amministrazione. Lavoro - Ammortizzatori sociali: stanziate risorse per 1,2 miliardi. Le risorse del fondo sociale per l´occupazione e la formazione potranno essere usate per il sostegno al reddito, ma sarà necessario prima l´assenso della conferenza unificata e il via libera dell´Unione europea. Le tutele sono estese anche ai lavoratori finora esclusi (come gli atipici a cui viene riconosciuta una-tantum del reddito dell´ultimo anno). Per quanto riguarda la mobilità non può variare l´ammontare dell´assegno a seconda della latitudine, ma cambiare su base regionale il mix di finanziamento. Premi di produttività: viene prorogata la detassazione dei premi di produttività. Il tetto di reddito sale da 30mila a 35mila euro. Commercianti: ai commercianti che chiudono l´attività nei tre anni precedenti la pensione sarà garantito un indennizzo mensile pari alla pensione minima. Giornalisti: stanziati 10 milioni all´Inpgi per affrontare i prepensionamenti dei giornalisti nel 2009. Incentivi per rientro in Italia: i redditi di docenti e ricercatori che abbiano svolto attività all´estero e rientrino in Italia saranno tassati al 10%. Infrastrutture e grandi opere - Aereoporto di Malpensa: è prevista la possibilità di firmare nuovi accordi bilaterali nel trasporto aereo per ampliare il numero delle compagnie operative sulle rotte nazionali e internazionali. Metropolitana di Roma: il Comune della capitale potrà, fino al 2011, tenere fuori dai vincoli del Patto di stabilità interno gli investimenti per realizzare la metropolitana. Ferrovie: Per gli investimenti delle Fs arriva un fondo da 960 milioni per il 2009. Previsto anche un fondo di 480 milioni di euro l´anno per il triennio 2009-2011 per il trasporto pubblico locale. Infrastrutture: norme straordinarie per la velocizzazione delle procedure esecutive di progetti del Quadro strategico nazionale. Arriva anche il commissario ad hoc per seguire le opere. Grandi opere: Per superare i veti locali nella realizzazione delle grandi opere statali basterà il via libera della Conferenza dei servizi. Imprese Iva di cassa: le aziende potranno versare l´Iva non all´emissione della fattura ma al momento dell´incasso. La misura sarà strutturale. Debiti della Pa: saranno accelerati i rimborsi Iva ultradecennali (6 miliardi) e velocizzati i pagamenti della P. A. Le aziende potranno cedere il credito a banche e società finanziarie, dopo una certificazione di Regioni ed enti locali. Studi di settore: saranno rivisti tenendo conto della crisi economica. Irap e Ires: Taglio di tre punti dell´acconto. A partire dall´anno di imposta 2008 è introdotta una deduzione del 10% dell´Irap da Ires e Irpef. Giovani imprenditori: innalzato a 35 anni il limite per accedere ai finanziamenti agevolati e istituito un Fondo unico, con l´eliminazione di ogni indicazione relativa a specifiche categorie di beneficiari, finalità e tipologie di interventi. Fondo di garanzia: arriva un fondo di garanzia per il credito alle Pmi, esteso anche alle imprese artigiane. Per le aziende anche una serie di riduzioni dei costi amministrativi. Bilanci imprese: le scritture contabili delle aziende potranno essere tenute su supporti informatici. Finanza: contro il rischio di stretta creditizia, il ministero dell´Economia può sottoscrivere su richiesta delle banche strumenti finanziari privi di diritto di voto le cui azioni sono negoziate su mercati regolamentati. Le obbligazioni possono essere convertibili in azioni su richiesta dell´emittente. Altre misure - Fas: una quota del Fondo aree sottoutilizzate sarà destinata a occupazione e formazione, un´altra parte alle infrastrutture. Mercato elettrico: avviata la riforma del mercato elettrico, con la suddivisione della rete nazionale in tre macro-zone. Tv: viene soppressa l´Iva agevolata al 10% per gli abbonamenti di Sky Italia. L´imposta sale quindi al 20%. Porno tax: torna la tassa sulla pornografia e viene estesa ai programmi tv a luci rosse (e a quelli che sollecitano la "credulità popolare", come i maghi). Chi produce e vende prodotti pornografici dovrà pagare un´addizionale Irpef del 25%. Enti locali Patto di stabilità: gli enti locali in regola con il Patto di stabilità interno potranno destinare gli eventuali risparmi derivanti dalla diminuzione dei mutui a investimenti o al pagamento di spese in conto capitale, ma con un limite di spesa di 5 milioni. Microprogetti: detassati i microprogetti di arredo urbano realizzati da gruppi di cittadini Tirrenia: autorizzata una spesa di 65 milioni l´anno nel triennio 2009-2011 per la privatizzazione di Tirrenia. Coni: 470 milioni l´anno nel 2009 e 2010. Unire: 150 milioni l´anno nel 2009 e 2010. Expo2015: 13 milioni di euro per le iniziative sportive. Fiere di Bari e Verona: stanziati 15 milioni, per il triennio 2009-2011, alla fiera di Bari e a quella di Verona .  
   
   
803 001: RISPONDE LINEA AMICA, IL PIÙ GRANDE URP D´EUROPA  
 
 Roma, 3 febbraio 2009 - Un numero verde (803. 001), un sito web (www. Lineaamica. It): nasce Linea Amica, la rete multicanale dei centri di contatto della P. A. Italiana. Questa la definizione usata dal ministro Renato Brunetta, per presentare il nuovo progetto del ministero per la Pubblica Amministrazione e l´Innovazione. Sono sempre di più i cittadini che hanno bisogno di mettersi in contatto con le amministrazioni pubbliche per richiedere informazioni o lamentarsi di un servizio. Gli Urp (uffici di relazione con il pubblico) e i contact center sono nati per rispondere all´esigenza che hanno le amministrazioni pubbliche di creare servizi di risposta al cittadino. Ogni giorno, infatti, i circa 5000 centri di contatto del sistema P. A. , ricevono e rispondono a oltre 500. 000 richieste di informazioni e servizi via telefono o web, evitando ai propri utenti un dispendioso pellegrinaggio tra gli uffici amministrativi. Tali strutture però non hanno tutte lo stesso livello qualitativo: accanto a servizi con standard qualitativi vicini all´eccellenza, quali quelli dell´Inps/inail, dell´Inpadap o del Comune di Roma, ci sono realtà i cui risultati sono insufficienti a causa di diversi fattori, quali ad esempio l´utilizzo di tecnologe obsolete, risorse finanziarie scarse, o risorse umane scarsamente formate. Inoltre questa frammentazione fa sì che non si abbia una reale percezione, se non a livello parziale, della customer satisfaction. Linea Amica si colloca in questo scenario come struttura di raccordo per favorire la percezione unitaria del servizio presso gli utenti. Il cittadino che contatterà Linea Amica attraverso telefono, e-mail, sms o fax, verrà dirottato dagli operatori verso l´amministrazione competente a risolvere il problema e, nel caso di richieste più articolate, fungerà da Urp di ultima istanza. Tra i servizi offerti sul sito www. Lineaamica. It: la rubrica della P. A. : un motore di ricerca su numeri verdi, Urp e indice della P. A. ; le risposte alle domande più frequenti; il collegamento ai principali contact center della P. A. (Inps/inail, Inpadap, Agenzia delle entrate, Comune di Roma, Comune di Milano, Italia. Gov. It); la possibilità di esprimere la propria soddisfazione con indicazione dell´emoticon . Da marzo, inoltre, chi non ha padronanza delle nuove tecnologie, potrà utilizzare un assistente virtuale come guida per usufruire da casa dei servizi della P. A. ; mentre dal mese di aprile saranno integrati nuovi servizi di assistenza ai disabili. Parallelamente, partirà un piano di formazione per diffondere a tutti gli operatori del network le stesse informazioni elevando così gli standard di risposta agli utenti. Verranno inoltre definiti, a partire dall´esperienza delle eccellenze, gli standard a cui tutti gli urp dovranno progressivamente attenersi per poter ottenere una certificazione di qualità. Relativamente alla customer satisfaction, il network di Linea Amica fornirà dei report sul livello del servizio offerto (n. Di contatti, tipologie delle richieste, n. Pratiche evase, distribuzione geografica) e sul livello di soddisfazione degli utenti. .  
   
   
MEF: FABBISOGNO DEL MESE DI GENNAIO 2009 NEL MESE DI GENNAIO 2009 SI È REALIZZATO UN FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE PARI, IN VIA PROVVISORIA, A CIRCA 1.800 MILIONI, RISPETTO ALL´AVANZO DI 553 DEL MESE DI GENNAIO 2008.  
 
Roma, 3 febbraio 2009 - Il saldo del mese di gennaio, rispetto allo stesso mese del 2008, è stato caratterizzato da maggiori rimborsi fiscali, da un livello più contenuto del gettito tributario e da una maggiore dinamica dei prelievi degli enti decentrati dai conti della tesoreria statale. Per contro sono stati registrati minori interessi sui titoli di Stato ed introiti di carattere straordinario, legati alla restituzione di somme dichiarate aiuti di Stato dalla Commissione Europea e all´escussione della garanzia statale per l´inadempienza relativa alle licenze Umts. .  
   
   
GRUPPO BIPIEMME: SIGLATO ACCORDO CON INTESA SANPAOLO PER L’ACQUISTO DI INTESATRADE  
 
Milano, 3 febbraio 2009 – E’ stato reso noto che ieri il Gruppo Banca Popolare di Milano ha siglato l’accordo con Intesa Sanpaolo per l’acquisizione del 100% di Intesatrade S. I. M. S. P. A. , società operante nel segmento del trading online, per un controvalore di 45 milioni di euro. L’efficacia dell’accordo e la sua esecuzione sono subordinate al rilascio delle autorizzazioni delle autorità competenti. Con questa operazione, il Gruppo Bipiemme amplia e completa l’offerta di servizi e prodotti finanziari d’investimento dedicati al canale internet. Si rafforzano quindi l’attuale posizionamento e la penetrazione sul mercato dell’online attraverso Webank, punto di riferimento per il Gruppo per il presidio e lo sviluppo dell’offerta online. A questo riguardo, l’acquisizione di Intesatrade S. I. M. , si innesta nel progetto strategico del Gruppo Bpm di trasformazione di We@service in Banca online. Intesatrade S. I. M. Al 31. 12. 2007 ha registrato ricavi lordi per circa 30 milioni di euro, masse amministrate per 1,2 miliardi di euro, 35mila clienti, oltre 3 milioni di ordini eseguiti e un patrimonio netto, comprensivo dell’utile, di circa 37 milioni di euro La complementarità delle offerte di Webank e Intesatrade S. I. M. , in termini di prodotti e servizi, consente la nascita di un operatore di riferimento sul mercato italiano della finanza online in grado di coprire tutti i bisogni dei clienti del canale diretto, fondendo l’esperienza decennale maturata nei rispettivi segmenti di mercato. L’acquisizione di Intesatrade S. I. M. Ha un impatto trascurabile sui coefficienti patrimoniali del Gruppo Bipiemme e pertanto non modifica l’obiettivo di core tier1 superiore al 6% a fine 2008. .  
   
   
COMPLETATO IL PROGETTO DI RIASSETTO DEL POLO ASSICURATIVO DEL GRUPPO UGF DAL 1° FEBBRAIO 2009 E’ OPERATIVA “UGF ASSICURAZIONI S.P.A.”  
 
 Bologna, 3 febbriao 2009 - E’ stato reso noto che in data 28 gennaio sono stati stipulati l’atto di fusione per incorporazione di Aurora Assicurazioni in Unipol Assicurazioni, nonchél’atto di conferimento, da parte di Ugf in favore della società risultante dalla fusione, del proprio ramo d’azienda servizi dedicati al polo assicurativo del Gruppo Ugf. Entrambe le operazioni sono state autorizzate da Isvap con provvedimento del 29 dicembre 2008. La fusione, previa iscrizione del relativo atto nei competenti Registri delle Imprese, avrà efficacia civilistica dal 1° febbraio 2009 ed efficacia fiscale e contabile dal 1° gennaio 2009. Il conferimento avrà efficacia civilistica, fiscale e contabile dal 1° febbraio 2009, immediatamente successiva all’efficacia della fusione. La società assicurativa risultante dalla fusione assumerà la denominazione sociale di “Ugf Assicurazioni S. P. A. ” e continuerà a beneficiare della forza commerciale (n. 1. 672 agenzie al 30 settembre 2008), derivante dagli attuali marchi “Unipol” e “Aurora”, che manterranno ciascuno la propria identità e capacità commerciale. Il perfezionamento della fusione e del conferimento dà attuazione al progetto di riassetto del polo assicurativo del Gruppo Ugf, per effetto del quale nasce la terza compagnia assicurativa multiramo italiana. Sulla base dei dati al 31 dicembre 2007 (desumibili dall’ultimo bilancio approvato dalle società coinvolte nella fusione), Ugf Assicurazioni registra una raccolta diretta aggregata pari ad Euro 3. 791 milioni nei rami Danni e ad Euro 1. 689 milioni nei rami Vita. Il progetto, in coerenza con le operazioni di conferimento e di integrazione realizzate nel 2007, è volto alla realizzazione di un modello organizzativo di Gruppo più semplice e trasparente, con l’obiettivo di attribuire le funzioni di holding in capo ad Ugf e quelle operative in capo alle imprese assicuratrici controllate da Ugf, il tutto anche attraverso l’eliminazione di sovrapposizioni e con una più chiara identificazione delle responsabilità. In particolare, il conferimento ha per oggetto il ramo d’azienda - comprendente, tra l’altro, 2. 293 dipendenti, di cui 40 dirigenti (dati riferiti al 30 giugno 2008) - che presta servizi di natura ausiliaria, connessa e/o strumentale alle imprese appartenenti al polo assicurativo del Gruppo Ugf, ed è volto a massimizzare l’efficienza nello svolgimento delle attività assicurative da parte della società risultante dalla fusione, accentrando i servizi, le funzioni e le strutture di natura prettamente ausiliaria e/o strumentale all’attività assicurativa nella compagnia risultante dalla fusione. Rimarranno invece allocati in Ugf tutti i servizi, le funzioni e le strutture che si occupano della gestione del Gruppo e quelle che si occupano di taluni servizi amministrativi. Il conferimento non comporterà alcuna modifica dell’oggetto sociale di Ugf. Il valore patrimoniale netto del ramo d’azienda conferito ammonta ad Euro 600. 000,00. Tale valore è stato oggetto di apposita stima da parte dell’esperto indipendente nominato dal Presidente del Tribunale di Bologna, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2343 del codice civile. Il conferimento verrà effettuato in regime di continuità dei valori contabili e fiscali, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 176, del D. P. R. 22 dicembre 1986, n. 917. Il conferimento e la fusione non comportano alcun impatto patrimoniale, economico e finanziario a livello di bilancio consolidato di Ugf. Il conferimento configura un’operazione tra parti correlate in quanto la conferente è socio unico della conferitaria; al riguardo, non si ravvisano specifici rischi connessi a potenziali conflitti di interesse tra le parti correlate coinvolte nell’operazione. A seguito del conferimento non sono previste variazioni ai compensi degli amministratori della capogruppo Ugf e/o di società da questa controllate. In proposito, si precisa che il Consiglio di Amministrazione di Ugf Assicurazioni sarà composto da 15 membri e presieduto dal signor Pierluigi Stefanini. .  
   
   
AUSTRIA, INCREMENTO DEI PREMI PER UNIQA  
 
Vienna, 3 febbraio 2009 - Secondo stime provvisorie nel 2008, il gruppo assicurativo austriaco Uniqa avrebbe triplicato rispetto all´anno precedente le entrate da premi, portandole a 5,3 miliardi di euro, afferma l´Ice. L´incremento maggiore si è registrato nei Paesi dell´Europa centro-orientale (in particolare nel ramo delle assicurazioni commerciali e sulla vita). Soddisfacente è stato valutato anche l´andamento sul mercato austriaco. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 29 GENNAIO 2009  
 
Cct T. V. Btp 4,25% Btp 4,50%
Scadenza 01. 09. 2015 01. 09. 2011 01. 03. 2019
Cod. /tranche It0004404965/09 It0004404973/11 It0004423957/7
Imp. Offerto 995 3240 3065
Regolamento 02. 02. 2009 02. 02. 2009 02. 02. 2009
Ced. God. 2,32
Imp. Domandato 1722 4415 4574
Imp. Assegnato 995 3240 3065
Prezzo aggiudicazione 94,95 103,63 99,46
Prezzo esclusione (**) (**) (**)
Rendimento lordo 2,67 2,79 4,62
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,82 -0,65 0,19
Rendimento netto 2,42 2,25 3,99
Riparto (**) (**) (**)
Importo in circolazione (mln) 6544 17874 14420
Riapertura (mln) (**) (**) (**)
Prezzo nettisti 94,94254400 103,61980400 99,43162500
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) dato non pervenuto
Elaborazione Assiom
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VENETO: PROGETTI DI COOPERAZIONE CON REGIONE DI ODESSA  
 
 Rovigo, 3 febbraio 2009 - I primi risultati conseguiti con il progetto di cooperazione sulla gestione delle risorse idriche della regione ucraina di Odessa e le prospettive che si aprono con un ulteriore intervento per la promozione di uno sviluppo sostenibile in quell’area sono stati illustrati ieri a Rovigo dall’assessore regionale alla cooperazione allo sviluppo Isi Coppola, dal presidente della Camera di Commercio polesana Loredano Zampini e dal presidente dell’Ascom Gianpietro Pizzo. Il progetto infatti – come ha ricordato Zampini – è stato portato avanti grazie alla collaborazione tra Regione, Camera di Commercio e Ascom di Rovigo. Il presidente Pizzo ha fatto rilevare che la regione di Odessa presenta notevoli criticità per quanto riguarda le risorse idriche, ricavate quasi esclusivamente da acque superficiali molto inquinate, sia per quanto riguarda la depurazione, sia per la distribuzione. Il progetto ultimato nel corso del 2008 ha fotografato la situazione, ha permesso di realizzare attività formative per operatori locali e di definire un piano di lavoro con tutti gli attori del territorio regionale di Odessa. Questa azione di consulenza tecnica del Veneto ha inoltre consentito di individuare la possibilità di intercettare fondi europei, quelli destinati alle aree di confine (Cross Border Cooperation), per ottenere i quali è stato raggiunto un accordo per presentare un progetto comune che coinvolgerà Ucraina, Romania e Moldavia per un importo complessivo di 2 milioni di euro. La Regione del Veneto ha finanziato anche un secondo progetto destinato a promuovere forme di turismo sostenibile per la città di Odessa (dove già ora sbarcano nel periodo estivo circa tre milioni di turisti) ma anche per le altre aree, facendo leva sulle potenzialità enogastronomiche della regione. Da parte sua l’assessore Coppola, sottolineando come la realizzazione di questi interventi abbia generato ulteriori importanti progettualità e abbia saputo coagulare altre fonti di finanziamento, ha detto che è questa la filosofia che la Regione del Veneto e la stessa Unione Europea chiedono per le attività di cooperazione che devono fare da volano per lo sviluppo delle aree a cui sono rivolte. Il progetto per la regione di Odessa – ha aggiunto – rappresenta quindi un esempio sotto questo profilo. L’assessore Coppola ha concluso evidenziando come ogni attività nell’ambito della cooperazione internazionale sia attentamente monitorata dalla Regione, sia in termini di risultati certificati, sia di utilizzo delle risorse. Una metodologia che ha fatto del Veneto la Regione capofila in questo settore nel rapporto con il Ministero degli esteri italiano. .  
   
   
PIANI ASSETTO TERRITORIALE: LA FOAV CHIEDE DI VERIFICARE LA POSSIBILITA’ DI SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DI APPROVAZIONE  
 
 Padova, 3 febbraio 2009 - Semplificare le procedure di formazione e approvazione dei Piani di Assetto Territoriali. E’ questa la richiesta avanzata dalla Fondazione degli Ordini degli Architetti del Veneto nel corso di una tavola rotonda tenutasi il 31 gennaio a Padova, alla quale è interveuto l’assessore all’urbanistica e politiche del territorio della Regione del Veneto Renzo Marangon. Il presidente della Foav, Giuseppe Pilla, dopo aver ribadito la condivisione da parte della Fondazione alla legge 11/04 di riforma urbanistica e ricordato che si sta ormai per concludere la fase sperimentale di formazione ed approvazione dei Pat e dei Pati, ha sollecitato l’avvio di un confronto per un primo bilancio dell’applicazione della legge. “E’ nostra intenzione – ha precisato Pilla – verificare la possibilità di declinare le procedure di approvazione dei Piani nell’ottica di una semplificazione delle procedure”. Nel rispondere a tale richiesta l’assessore Marangon ha voluto ribadire la valenza della legge regionale, che di fatto ha rivoluzionato la filosofia programmatoria urbanistica degli enti locali, stimolandoli a superare gli attuali confini amministrativi in una logica di cooperazione intercomunale e provinciale. Una filosofia condivisa – ha sottolineato – se è vero come è vero che a tutt’oggi, a soli due anni dall’effettiva efficacia della legge 11, ben 456 comuni, circa l’80% di quelli veneti, hanno sottoscritto accordi di copianificazione. “Credo – ha poi informato Marangon – che entro febbraio si riesca ad approvare il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, con il quale il Veneto, superata l’attuale crisi, potrà avere uno strumento efficace per delineare uno sviluppo di qualità e di sostenibilità ambientale con buone pratiche”. L’assessore Marangon ha poi concluso ringraziando la Fondazione degli Architetti per i suggerimenti dati relativamente alla semplificazione delle procedure, suggerimenti che saranno tenuti in considerazione in sede di revisione della prima fase dei Pat e se possibile inseriti in un nuovo testo, che verrà elaborato e concordato con la collaborazione della Fondazione. .  
   
   
RITROVARE LE RAGIONI DEL DIALOGO: LA SICILIA NON PUO’ PIU’ ATTENDERE  
 
 Palermo, 2 febbraio 2009 - “Non è il momento di mostrare i muscoli. E’ il momento che le persone di buon senso, che fanno parte della coalizione, si siedano intorno ad un tavolo per trovare soluzioni condivise alle tante emergenze che avanzano a passi rapidi anche nella nostra regione”. Lo afferma l’assessore all’Industria della Regione Siciliana. , Pippo Gianni a proposito delle polemiche politiche che in questi giorni stanno riempiendo le pagine dei quotidiani e che stanno paralizzando l’azione del governo. “In un momento così difficile per l’economia - afferma l’assessore - non possiamo permetterci di rimanere in questa situazione di stallo. I siciliani si aspettano dal Governo le risposte ai loro problemi reali. Invito, pertanto, tutti a deporre le armi e a trovare le ragioni di un confronto, anche serrato, ma che ci consenta in breve tempo di superare i problemi, che, è inutile nasconderlo, ci sono”. “Il Governo, - afferma Gianni - deve lavorare, perché non è più possibile rinviare decisioni essenziali al superamento della crisi: ad iniziare dalla riforma del settore sanitario per finire con il piano energetico. Invito, dunque, i miei colleghi di Giunta ad una maggiore prudenza e umiltà e spirito di collaborazione ”. “Con l’apporto di tutti - conclude Gianni - si possono trovare soluzioni idonee a superare le criticità e a non creare disagi ai cittadini ed alle imprese. Invito tutte le componenti della maggioranza a ritrovare il dialogo necessario nell’interesse della Sicilia e il presidente della Regione a ritornare ad essere il garante delle forze politiche che lo hanno proposto ed eletto”. .  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA? UTILE SOLO SE ARRIVERÀ FINO A PISTOIA URGENTE DECIDERE UNA VOLTA PER TUTTE MODI E CONFINI  
 
Firenze, 3 febbraio 2009 - Città metropolitana fiorentina? Meglio una grande città che comprenda tutte e tre le province di Prato, Firenze e Pistoia, assorbendole. L´assessore Fragai non cambia idea e ribadisce la sua posizione. Lo fa durante il consiglio provinciale sulla giornata nazionale della partecipazione, che si è svolto il 30 gennaio a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. «Per l´area tra Firenze, Prato e Pistoia – sottolinea - si pone l´esigenza davvero a questo punto, dopo le anticipazioni fatte con il disegno di legge sul federalismo approvato dal Senato, di decidere confini e modi della futura città metropolitana. Da parte mia la soluzione migliore rimane quella di una grande città metropolitana che comprende tutte e tre le attuali province e le assorba: una grande città metropolitana di dimensioni europee, l´unica che ci potrebbe consentire di affrontare la sfida che ci attenda e dare una risposta ai cittadini e pendolari che tutti i giorni si spostano a decine di migliaia all´interno di questa area». L´assessore, che durante la mattina ha partecipato a Palazzo Vecchio alla firma del documento “Verso il secondo piano strategico di Firenze”, elaborata dall´associazione Firenze Futura, ricorda come la linea scelta dalla Regione sia quella di incentivare i Comuni a collaborare tra loro facendo sistema. «Dopo la riforma delle Comunità montane e averne cancellate sei su venti, - aggiunge - alle Unioni di Comuni abbiamo affidato un ruolo ancor più definito. E´ questa la strada, che ci viene indicata anche dalla Costituzione, su cui vogliamo proseguire» .  
   
   
PRESENTATO IL DUP: 1 MILIARDO E MEZZO DI EURO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER UNA POLITICA DI INVESTIMENTI E INNOVAZIONE. ERRANI: IL PAESE HA URGENTE BISOGNO DI UN´INTESA DEL GOVERNO CON LE REGIONI PER DARE UNA RISPOSTA ALLA CRISI.  
 
Bologna, 3 febbraio 2009 - Un miliardo e mezzo di euro per dare una risposta forte alla crisi. Affiancando agli interventi a sostegno dei lavoratori, investimenti strategici per rafforzare la competitività del sistema Emilia-romagna. Già approvato dall’Assemblea legislativa, come strumento in cui far confluire, su una serie di obiettivi strategici concordati con i territori, ingenti risorse straordinarie europee (Fesr e Fse), nazionali (Fas) e regionali, il Dup ovvero - il Documento Unico di Programmazione – è diventato ora lo strumento principale con cui la Regione Emilia-romagna si prepara ad affrontare la recessione. “Abbiamo presentato un programma da realizzare in modo integrato in tutte le province dell’Emilia-romagna per fare due cose : una politica di investimenti in risposta alla crisi, ma anche una politica di innovazione nei settori dell’ambiente, della mobilità sostenibile, della ricerca e dell’innovazione industriale “ – ha detto oggi a Bologna il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, a conclusione di un’iniziativa in cui il Dup è stato illustrato a una platea di amministratori locali, imprenditori, rappresentanti di sindacati e organizzazioni economiche e sociali. “Faremo questo con grande determinazione – ha sottolineato il Presidente - e auspico da parte del Governo un’intesa con le Regioni per costruire una politica nazionale integrata di risposta alla crisi, di cui questo Paese ha urgente bisogno. C’è necessità in tempi molto rapidi di una sintesi, siamo già in ritardo”. Presentando i contenuti e gli obiettivi del Dup, in apertura dei lavori il sottosegretario alla presidenza Alfredo Bertelli ha spiegato che il Documento Unico di Programmazione rappresenta da parte della Regione Emilia-romagna “una scelta non scontata che permetterà di velocizzare la spesa, evitare distribuzioni a pioggia e realizzare il massimo di sinergie e integrazioni possibili su scala regionale”. Il Dup, considerando anche le risorse di Enti locali e privati potrà contare da qui al 2013 su circa 3 miliardi di euro e si tradurrà operativamente in 9 Intese provinciali che saranno firmate entro la primavera. Per ogni singola realtà provinciale si può stimare un impegno finanziario pubblico (al netto delle risorse locali) compreso tra i 100 e i 150 milioni di euro in 7 anni. Cosa prevede il Dup 130 milioni di euro per fare una “cura del ferro” all’Emilia-romagna. Ovvero per ammodernare la rete ferroviaria regionale, collegarla meglio alle grandi rete di comunicazione quali l’Alta Velocità, acquistare nuove carrozze ferroviarie. 110 milioni per costruire la rete emiliano-romagnola dei tecnopoli e dare impulso alla ricerca industriale; 27 milioni per costruire un´altra rete strategica, quella dei poli provinciali per la formazione tecnica. E ancora 50 milioni di euro destinati a sostenere progetti innovativi delle imprese, anche in campo energetico ambientale; 16 milioni per il risparmio idrico, 40 milioni per la realizzazione di aree industriali ecologicamente attrezzate, 73 milioni per sostenere progetti di riqualificazione urbana nelle città dell’Emilia-romagna. Sono solo alcuni degli interventi e dei relativi finanziamenti regionali, che – nell’ambito dei 10 obiettivi in cui è articolato il Dup – partiranno nei prossimi mesi e che - in alcuni casi – sono già partiti. E’ il caso ad esempio della manifestazione di interesse per i tecnopoli che si è chiusa il 30 gennaio; mentre il 31 dicembre 2008 si sono chiusi i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per realizzare le aree ecologicamente attrezzate, così come si sono già conclusi i bandi rivolti alle imprese che vogliono avviare progetti innovativi. Dei 10 obiettivi del Dup 8 sono trasversali e vanno dall’economia della conoscenza all’ambiente, dalla mobilità sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, dal sistema produttivo al welfare. Due invece sono “territoriali” e guardano alle aree regionali con specifiche vocazioni, a quelle ex obiettivo 2 e alle città. .  
   
   
GOVERNANCE: SEGANTI A CONVEGNO PROVINCIA PORDENONE  
 
 Pordenone, 3 febbraio 2009 - Da un lato vi è la necessità di capire se le Province hanno un ruolo e in caso affermativo come possono intervenire nella "governance" del territorio di area vasta; dall´altro vi è la volontà della Regione di giungere in tempi ragionevolmente brevi a una riforma delle norme pianificatorie nel Friuli Venezia Giulia. Del tema si è parlato ieri a Pordenone per iniziativa della Amministrazione provinciale: i lavori della sessione pomeridiana sono stati conclusi dall´assessore regionale alla Pianificazione e Autonomie locali, Federica Seganti. Così, se il presidente dell´Upi regionale, Enrico Gherghetta, e il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, hanno posto l´accento proprio sul ruolo delle Province; sulla necessità di non polverizzare ma di valorizzare la democrazia; sul significato di area vasta in rapporto anche alla "governance" del territorio, l´assessore Seganti ha indicato il percorso che la Regione intende seguire per giungere a una riforma. Sul ruolo delle Province, la Seganti ha affermato che "non basta conquistare una leadership, bisogna anche saperla esercitare": il riferimento è alle norme pianificatorie regionali, ovvero le leggi 52 del 1991 e 5 del 2007, la prima delle quali prevedeva un ruolo per le Province: due sole su quattro lo hanno poi effettivamente esercitato. Sul nuovo processo di pianificazione, l´assessore ha da un lato rimarcato il fatto di avvalersi degli istituti previsti dalla Costituzione, ma senza dimenticare che esistono anche altri istituti che non possono essere dimenticati (è il caso, ad esempio, della provincia di Trieste. "Il problema è allora quello - ha sostenuto Seganti - di semplificare al massimo, di non voler pianificare tutto e solo se serve veramente, di trovare strumenti e istituti adatti a dare risposte in tempi certi alle sollecitazioni provenienti delle Autonomie locali o da anche da privati per una progettualità di rilievo sul territorio". In questo senso, allora, dopo aver dato vita a una "legge-ponte" in materia (la 12 del 2008), il governo regionale intende predisporre entro quest´anno la bozza del nuovo Piano Strategico regionale, dedicare il 2010 sia al confronto sulla bozza, sia alla sua trasformazione in disegno di legge e all´approvazione in Consiglio. Contestuali al Ddl dovranno essere i regolamenti per evitare zone d´ombra e tempi morti. Circa la Lr 12/08, la sua illustrazione era stata oggetto della sessione mattutina del convegno di Pordenone. Con le modifiche e le integrazioni alla Lr 5/07, essa mette a punto un regime transitorio, atto a consentire il perseguimento di una normale attività pianificatoria e urbanistica degli Enti locali in attesa della riforma urbanistica annunciata. La serie delle presentazioni provinciali di tale legge si concluderà a Gorizia (Palazzo de Bassa) il 9 febbraio prossimo. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE NEL LAZIO, BANDO PROROGATO AL 16 FEBBRAIO  
 
Roma, 3 febbraio 2009 - Su indicazione dell’Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato Francesco De Angelis, la Direzione regionale attività produttive ha concesso una proroga di 15 giorni per la presentazione delle domande in relazione al bando a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio (Legge regionale 5/2008). “Il bando, ha spiegato l’assessore, si sarebbe dovuto chiudere il 28 gennaio, tuttavia abbiamo deciso di accordare la proroga perché sono giunte numerose richieste da parte delle associazioni di categoria, sia in assessorato che presso la sede di Sviluppo Lazio, segnalandoci che molte delle aziende partecipanti al bando non sono riuscite ancora ad ultimare la predisposizione dei progetti”. Alla luce della proroga, dunque, il bando sull’internazionalizzazione delle imprese rimarrà aperto fino al 16 febbraio 2009. “Il bando, precisa De Angelis, stanzia 5 milioni di euro e, attraverso Sviluppo Lazio, offre contributi a favore dei progetti all’estero caratterizzati dall’aggregazione di almeno quattro aziende laziali, con l’obiettivo di favorire la cooperazione industriale e commerciale, sostenere l’export di qualità e le attività di promozione del made in Lazio sui mercati esteri”. .  
   
   
VARATO NELLE MARCHE ANCHE IL SECONDO PACCHETTO ANTICRISI: GARANZIE PER 10 MILIONI E MEZZO ALLE IMPRESE.  
 
Ancona, 3 febbraio 2009 - Insieme alla sottoscrizione dell´accordo con le Organizzazioni sindacali per attivare il Fondo di solidarieta` sociale alle famiglie e ai lavoratori in difficolta`, e` stato varato ieri dalla giunta regionale il secondo pacchetto della manovra anti-crisi: il Fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese, inviando all´esame del Consiglio regionale la deliberazione approvata. Il provvedimento mette in campo complessivamente 10 milioni e 550 mila euro (6,8 milioni di risorse regionali complessive ´ compreso quindi 1,8 milioni di euro stanziati nel novembre scorso- alle quali si aggiungono 4 milioni di euro dalle Camere di Commercio e dalle Province) destinati ad interventi di sostegno e garanzia a favore delle Pmi di tutto il territorio delle Marche. Il volume di finanziamenti attivabili ammonta ad oltre 200 milioni di euro, che si potranno moltiplicare anche con il previsto ricorso al fondo centrale di garanzia del Mediocredito. Un atto condiviso con le istituzioni del territorio (Province e Camere di Commercio) e le categorie economiche per dare ´massima liquidita` alle Marche´, sostenendo i finanziamenti a micro e piccole imprese e coinvolgendo anche i confidi e le banche, con una missione di fondo: offrire stimolo e ossigeno finanziario alle piccole imprese, con una strategia coordinata di intervento tra diversi soggetti che non ha precedenti. E´ quindi una risposta efficace alla fase congiunturale che il sistema Marche sta attraversando. Un´ azione vitale per attivare un volano flessibile ed assecondare i processi di riallineamento del tessuto produttivo alle mutate condizioni del sistema economico, attraverso operazioni di finanziamento, ristrutturazione e riconversione delle imprese. Cosi` ha spiegato la sostanza del provvedimento il presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca. Due i canali di sostegno previsti:garanzie di secondo livello a breve e medio termine per il consolidamento delle passivita` e garanzie per progetti di ristrutturazione e riconversione aziendale di Pmi marchigiane in particolari difficolta`. La garanzia di Ii grado sara` concessa in regime di aiuto ´de minimis´ per il 70 % della garanzia di I grado e per una durata massima di 60 mesi; l´importo massimo del finanziamento garantibile non potra` superare i 500 mila euro per ogni impresa. Il Fondo di garanzia per le imprese risponde del 70% delle perdite relative alle insolvenze garantite dai Confidi. La dotazione del Fondo di garanzia verra` ripartito in sei portafogli: uno per le aree di crisi e uno per ogni provincia. Uno strumento dunque ´ ha concluso Spacca - che la Regione ha inserito tra le cinque priorita` di governo per affrontare le difficolta` del 2009: coesione sociale per i lavoratori e le famiglie; investimenti nelle infrastrutture; provvista finanziaria con la Banca Europea degli Investimenti; accelerazione della spesa del bilancio 2009. Ci stiamo impegnando quindi non solo a ´resistere´ insieme a tutta la comunita`, ma a cercare anche le opportunita` per ritrovare lo slancio da cui ripartire. . .  
   
   
PIANO SOCIALE REGIONALE, CONCLUSA IN CAMPANIA LA CONCERTAZIONE  
 
 Napoli, 3 febbraio 2009 - Si è conclusa la concertazione con le parti sociali sul primo Piano sociale regionale. Agli incontri, tenutisi presso la sede dell´Assessorato alle Politiche Sociali in via Nuova Marina 19/C (Sala Armieri), hanno partecipato le organizzazioni sindacali Cgil Campania, Cisl Campania, Uil Campania e Uil Pensionati, Ugl Campania, Sunas Campania; 58 componenti della Consulta Regionale delle Autonomie Locali, tra sindaci e rappresentanti dei 52 Ambiti territoriali; 19 associazioni di tutela degli utenti e delle professioni; gli organismi del Terzo Settore; il Tavolo del partenariato economico e sociale con Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Lega Coop, Agci, Confcooperative, Acli, Unimpresa, oltre ai sindacati; il presidente della Vi Commissione Consiliare Francesco Casillo e i consiglieri Cammardella e Brusco. “La partecipazione da parte di tutti gli attori coinvolti - ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice - è stata rappresentativa e significativa per la qualità del dibattito e dei contributi apportati. Esprimo la mia soddisfazione sia sulle modalità che sui risultati raggiunti. Tutti i partecipanti hanno espresso apprezzamento per il metodo del confronto, chiedendo tavoli tematici permanenti, e hanno riconosciuto l’innovatività e la validità dell´impianto del documento. Sono state poste osservazioni di merito, anche attraverso documenti scritti, in particolare sugli indicatori di riparto. “Il Piano Sociale Regionale – ha concluso l’assessore - verrà ora rivisto alla luce delle indicazioni emerse e verrà approfondita la questione degli indicatori, per tenere assieme l’esigenza di equità dei criteri di riparto con il rispetto delle specificità territoriali. Sono certa che arriveremo ad approvare un documento largamente condiviso che avrà un impatto significativo sulla qualità delle politiche e dei servizi sociali”. Il Piano sociale regionale sarà ora sottoposto al parere della Vi Commissione consiliare, prima di essere discusso in Giunta per l’approvazione definitiva. .  
   
   
LAZIO: STRANIERI TRIPLICATI. SERVE PIANO INTEGRAZIONE SOCIALE  
 
 Roma, 3 febbraio 2009 - “La popolazione straniera ufficialmente residente nei comuni della provincia di Roma è triplicata in 5 anni, passando da meno di 35. 000 unità a più di 100. 000 unità raggiungendo in molti comuni un’incidenza sul totale dei residenti del 15%, mentre la media complessiva supera l’8%, un livello sostanzialmente analogo a quello registrato sul Comune di Roma. ” Tutto ciò al netto degli insediamenti non ufficiali che sono probabilmente anch’essi estremamente cospicui. E’ ciò che dichiara in una nota l’Assessore agli Affari Istituzionali, Enti Locali e Sicurezza della Regione Lazio, Daniele Fichera. “Di fronte a questa rivoluzione demografica – prosegue Fichera - c’è bisogno di un piano straordinario per la sicurezza e l’integrazione sociale. Le amministrazioni della Provincia devono essere sostenute per evitare che si diffonda la spirale della contrapposizione etnica, alimentatrice di violenza. Regione e Provincia stanno facendo la loro parte: gli investimenti della Regione Lazio per la sicurezza della Provincia di Roma ammontano ad oltre 3 milioni di euro nel 2008, ma è opportuno, come giustamente richiesto dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, un intervento straordinario da parte dello Stato centrale. In primo luogo, nella direzione del rafforzamento degli apparati repressivi e di controllo, in secondo luogo, - conclude l’Assessore Fichera - nel sostegno alle amministrazioni comunali per iniziative di integrazione sociale e di diffusione della cultura della solidarietà e della convivenza civile. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE, GIOVEDI’ UN CONVEGNO A MATERA  
 
Matera, 3 febbraio 2009 - Si terrà giovedì 5 febbraio 2009 alle ore 17 a Matera nella Mediateca Provinciale in Piazza Vittorio Veneto una conferenza su “Federalismo fiscale e infrastrutture: scelte strategiche tra vincoli e opportunità di crescita”, organizzata dai Clubs Lions Matera Host e Iesce Matera-altamura-santeramo. “Si tratta – spiegano gli organizzatori – di un tema di estrema attualità, il cui dispositivo legislativo è in corso di approvazione nelle aule parlamentari. Nella conferenza interverranno autorevoli relatori sotto i vari punti di vista (amministrativo, economico, politico e costituzionale) e certamente sarà interessante per tutti conoscere le implicazioni sulle realtà territoriali”. .  
   
   
LOMBARDIA: CENTRALE ACQUISTI GRANDE OPPORTUNITA´  
 
Brescia, 3 febbraio 2009 - Semplificare e razionalizzare le procedure da seguire nell´acquisto dei beni e dei servizi da parte degli enti locali è l´obiettivo della Centrale Regionale Acquisti, i cui contenuti sono stati presentati il 29 gennaio in un incontro che si è tenuto nella sede territoriale della Regione (Ster) di Brescia e al quale hanno partecipato, con il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega al rapporto con li enti locali, Marco Pagnoncelli, una sessantina di rappresentanti degli enti locali della provincia La Centrale Acquisti è uno strumento innovativo messo in campo dalla Regione Lombardia per individuare le opportunità sul mercato, selezionare i fornitori, incrociare la domanda e l´offerta, attivare le convenzioni e monitorare la qualità delle forniture. L´ente pubblico da parte sua effettua in autonomia gli ordini e i pagamenti, verificando il rispetto delle condizioni contrattuali e comunica con la Centrale Acquisti attraverso canali dedicati (contact center e portale web). "La Centrale Regionale Acquisti - ha detto il sottosegretario Pagnoncelli - si affianca agli enti in qualità di partner, lavora con gli enti e per gli enti, offrendo competenze specifiche, supporto e formazione. Non si sostituisce ad essi, né ne limita in alcun modo l´autonomia. Operando su merceologie facilmente standardizzabili, la Centrale Regionale consente di realizzare economie di scala, portando a livello di sistema regionale i benefici ottenuti" La Centrale Acquisti opera attraverso la piattaforma telematica Sintel che consente agli enti locali, in forma gratuita e autonoma, di realizzare gare on line, usufruendo dei servizi di formazione e affiancamento operativo. "La Centrale Acquisti - ha concluso Pagnoncelli - è dunque un´opportunità utile per sviluppare un sistema più competitivo, efficace e trasparente sia per le imprese che vogliono accedere agli appalti pubblici che per gli enti locali, perché procedure di gare più lineari permettono di ottimizzare gli acquisti e di conseguenza risparmiare risorse". .  
   
   
MOLISE E PUGLIA CHIEDERANNO AL GOVERNO PER UN TAVOLO PER DEFINIRE IL SOSTEGNO ECONOMICO NECESSARIO ALLA CONCLUSIONE DELLE FASI DELLA RICOSTRUZIONE  
 
Campobasso, 3 febbraio 2009 - I Presidenti delle Regioni Molise, Michele Iorio e Puglia, Nichi Vendola, hanno incontrato oggi a San Giuliano di Puglia i Sindaci del "cratere sismico" per discutere della posizione comune da tenere al fine di sostenere il processo necessario alla conclusione della ricostruzione post-terremoto nelle aree colpite. Aree attualmente soggette allo Stato di Emergenza. Dal confronto con gli Amministratori Locali, molisani e pugliesi, è emerso che le Regioni Molise e Puglia, insieme ad Umbria e Marche, chiederanno ufficialmente al Governo centrale l´apertura di un Tavolo per definire, in un arco di tempo medio-lungo, almeno triennale, il sostegno economico necessario alla conclusione delle fasi della ricostruzione per i rispettivi territori. "Questo - ha detto il Presidente Iorio - per avere la possibilità di una programmazione pluriennale di interventi finalizzata a raggiungere un livello di riattazione degli immobili danneggiati dal sisma del 2002, rispondente alle necessità delle popolazioni interessate". Molise e Puglia chiederanno al Governo anche certezze circa la durata dello Stato di Emergenza. "Anche questo - ha detto Iorio - è un elemento conoscitivo importante perché da esso deriva l´attuazione delle procedure tecnico-amministrative straordinarie per velocizzare la ricostruzione". Iorio, poi, rispondendo alle richieste dei Sindaci molisani che chiedevano rassicurazioni per la disponibilità dei fondi necessari al sostegno della ripresa produttiva, ha sottolineato come è sua intenzione "utilizzare appieno i poteri straordinari del Commissario Delegato per velocizzare in maniera eccezionale la programmazione delle risorse necessarie a sostenere il rilancio delle realtà economico-produttive dell´area del "cratere"". Iorio e Vendola, infine, ribadendo la volontà di lavorare in sinergia per sostenere le richieste dei rispettivi territori, si sono dati appuntamento per un prossimo incontro in cui porre le basi per una serie di istanze precise da presentare al Tavolo Tecnico con il Governo. Tra le varie proposte ci sarà anche quella di una nuova ordinanza che faccia chiarezza, sia sulla materia della restituzione dei tributi e contributi, sia sulla procedure più opportune per velocizzare al massimo la ricostruzione già in atto e già finanziata. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´:FIRMATA IN ABRUZZO INTESA ANTI DISCRIMINAZIONI PROTOCOLLO TRA SINDACATI E UFFICIO CONSIGLIERE DI PARITA´  
 
Pescara, 3 febbraio 2009 - La corretta applicazione delle norme antidiscriminatorie è lo scopo del protocollo d´intesa sottoscritto, ieri pomeriggio, nella sede della Regione, a Pescara, tra le consigliere regionali di Parità, Maria Loretta Del Papa e Sara Ranocchiaro, componenti dell´Ufficio delle consigliere regionali di parità istituito presso la Direzione politiche attive del Lavoro della Regione, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil ed Ugl. Le parti si sono impegnate ad "instaurare uno stretto rapporto di collaborazione ed a porre in essere ogni azione utile e necessaria per favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e pari opportunità fra uomo e donna, al fine di prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione fondata sul sesso nel mondo del lavoro". A tale scopo il protocollo d´intesa prevede seminari periodici per la conoscenza di discriminazioni nei luoghi di lavoro, corsi di formazione per quadri sindacali, la nascita di comitati per le Pari opportunità, la conoscenza delle buone pratiche messe in atto dalle aziende e l´individuazione di strumenti idonei ad abbattere il gap retributivo tra uomini e donne. .  
   
   
“STALKING”, SIMONETTI: DEVASTANTE IL DATO DELLA BASILICATA  
 
 Potenza, 3 febbraio 2009 - “Non conosciamo in dettaglio la metodologia dell’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale sullo ‘stalking’ (dall’inglese to stalk, inseguire, seguire con sussieguo), ma il dato che vede al secondo posto la regione Basilicata, con il 34 per cento dei casi accertati-segnalati, tra il 2002 e il 2007, subito dopo la Toscana (38 per cento), è devastante ed è un motivo in più per esprimere soddisfazione per l’approvazione da parte della Camera della legge che, al di là delle solite schermaglie politiche, è una vittoria delle donne e un segnale di cambio di passo culturale”. E’ il commento della presidente del gruppo Prc alla Regione, Emilia Simonetti, sottolineando che “se il fenomeno persecutorio è purtroppo in aumento nella nostra regione, attraverso atteggiamenti che dalle stupidaggini tipo sms ossessivi arrivano a vere e proprie persecuzioni che spesso sfociano in casi da cronaca nera, è necessario interrogarsi su cosa accada, non solo in occasione di ‘episodi di cronaca’ che coinvolgono donne lucane”. “Un fenomeno – afferma Emilia Simonetti - che si aggiunge a quello della violenza e del maltrattamento, specie tra le mura domestiche e che necessita di azioni soprattutto culturali per il rispetto del partner, se vogliamo fare realmente prevenzione e non solo assistenza alle donne vittima della sopraffazione. In attesa dell’approvazione definitiva in Senato della nuova legge e dell’istituzione di un numero verde nazionale per fornire una prima assistenza psicologica e giuridica e per indirizzare le vittime presso gli sportelli allestiti nelle Questure, a livello regionale – prosegue Simonetti – si può fare di più, intanto sostenendo le iniziative dell’Associazione Telefono Donna e della Casa dedicata ad Ester Scardaccione e quella più recente avviata a Matera da associazioni femminili che hanno promosso un centro di ascolto ed assistenza. C’è poi un aspetto poco conosciuto – conclude l’esponente del Prc - anche perché ancora poco denunciato che è quello del mobbing che colpisce specie le lavoratrici sui luoghi di lavoro e richiede uno specifico Osservatorio regionale, una più adeguata normativa e misure più efficaci di intervento”. .  
   
   
APERTO AL CENTRO MARANI DI VERONA CORSO FORMAZIONE PER “NIDI IN FAMIGLIA”  
 
Verona, 3 febbraio 2009 - Di fronte ad una platea di giovani donne e mamme che riempivano il Centro Marani di Verona, l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi ha aperto 31 gennaio il corso di formazione per creare le responsabili dei “nidi in famiglia” progetto di accoglienza dell’infanzia a carattere domiciliare per dare nuovi servizi alle famiglie con bambini piccoli tra gli zero e i tre anni. Il progetto regionale “nidi in famiglia” è stato adottato dalla Giunta veneta e finanziato con un milione di euro per differenziare le risposte alle esigenze delle famiglie con bambini piccoli ed integrare l’offerta educativa dei servizi territoriali per la prima infanzia nel Veneto. “Questa formula – ha detto Valdegamberi, dando il benvenuto della Regione alle giovani corsiste – questa formula è tra le prime in Italia e va a creare un modello operativo valido per l’intera regione e entra di diritto a far parte di tutta la rete per i servizi per l’infanzia: dai nidi, ai nidi aziendali, alle scuole per l’infanzia. Si tratta di un modulo integrativo che si rivolge a quei genitori che hanno esigenze di orari lavorativi particolari e di una specifica organizzazione familiare. Abbiamo verificato che le richieste ci sono soprattutto nelle città e nei piccoli centri magari situati in zone particolari del territorio come la montagna o la campagna. L’obiettivo primario – ha continuato – è quello di soddisfare esigenze familiari che fino ad ora non avevano trovato risposta anche se l’aspetto non secondario di questa soluzione è quello di creare di fatto relazioni strette tra le diverse famiglie di coloro che ospitano i bambini e di quelli che affidano i loro figli”. Valdegamberi ha poi ricordato che la rete di servizi per la prima infanzia nel Veneto è diffusa e radicata decisamente all’avanguardia per quanto riguarda il territorio nazionale. L’offerta di servizi per la prima infanzia ha superato il 20% (a fronte di una media italiana del 7%) e l’obiettivo che si prefigge la Regione è quello di arrivare al 33% di copertura come previsto dal protocollo di Lisbona. Il modello veneto di “nido in famiglia” prevede la presenza di collaboratori educativi (che gestiscono e conducono la struttura domiciliare) gli organizzatori (che coordinano le funzioni di diversi collaboratori educativi). A coloro che conducono il “nido in famiglia” (a tempo pieno o a part time) la Regione assegna un “buono famiglia” per ridurre l’aggravio economico che le famiglie sostengono per i figli che sono iscritti e frequentano questo servizio. Il buono famiglia è diretto alla copertura parziale delle spese effettivamente sostenute dai genitori per la frequenza e potrà essere assegnato solo se il “nido in famiglia” è iscritto all’apposito elenco regionale. “Tale buono – ha sottolineato Valdegamberi – divento così, a tutti gli effetti, il riconoscimento di un servizio per la famiglia gestito direttamente anche dalle famiglie stesse, riconoscendo la loro soggettività sociale e mettendole al centro dell’azione istituzionale della Regione”. Nei “nidi in famiglia” è prevista la presenza minima di tre bambini con percorsi a tempo parziale di 80 ore (buono famiglia di 70 euro) o a tempo pieno di 100 ore (buono famiglia di 100 euro). .  
   
   
POTENZIAMENTO DEI CENTRI PER LE FAMIGLIE PIEMONTESI FINANZIATI 52 PROGETTI PER UN MILIONE DI EURO  
 
Torino, 3 febbraio 2009 - La Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia ha approvato l’elenco dei progetti per la promozione e il potenziamento dei Centri per le Famiglie ammessi al finanziamento regionale. Sono risultati idonei a ricevere il contributo 52 progetti. Le risorse disponibili, pari ad 1. 000. 000 di euro, saranno ripartite fra i Soggetti Gestori delle funzioni socio-assistenziali sulla base della popolazione residente. In linea con le indicazioni fornite da un’apposita mozione approvata dal Consiglio regionale, i progetti presentati dovevano essere mirati al potenziamento e alla diffusione dei Centri per le Famiglie e prevedere il coinvolgimento obbligatorio delle associazioni e delle organizzazioni non profit presenti sul territorio, attraverso la firma di appositi protocolli d’intesa. “Le attività svolte dai Centri per le Famiglie - dichiara l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso - sono molteplici e differenziate: dagli sportelli informativi ai gruppi di discussione, dagli spazi d’ascolto al counselling, dall’animazione alle opportunità ludiche, dalle consulenze psicologiche a quelle legali, ed è proprio nella direzione di rispondere in modo sempre più appropriato alle richieste che provengono dalle famiglie che il coinvolgimento del terzo settore assume un ruolo importante per le competenze e le conoscenze di cui è portatore.