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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Marzo 2009
IL CONSIGLIO EUROPEO DEL 19-20 MARZO 2009 L´UNIONE EUROPEA FARÀ IL NECESSARIO PER RIPRISTINARE LA CRESCITA  
 
Bruxelles, 24 marzo 2009 - Accordo su 5 miliardi di euro da spendere nei progetti infrastrutturali nel settore dell´energia, dei collegamenti a banda larga e l´agricoltura. Impegno per 25 miliardi di euro in più a disposizione di Paesi membri dell´Ue che non hanno ancora adottato l´euro e che si trovano in difficoltà per quanto riguarda la rispettiva bilancia dei pagamenti. Ma anche la decisione di fornire su base volontaria un sostegno - temporaneo - e celere alla capacità di prestito dell´Fmi per un importo totale pari a 75 miliardi di euro. Dalle dichiarazioni si è passati ai fatti. Lo dimostrano i numeri e lo spirito di concretezza che emergono dal testo delle conclusioni dell´ultimo Consiglio europeo. Al vertice, tenutosi a Bruxelles il 19 e il 20 marzo scorso, si è parlato soprattutto di come superare l´attuale crisi economica e finanziaria e come rimettere l´economia sul binario della crescita e dello sviluppo. Proprio questi interrogativi rappresentano le sfide con la "S" maiuscola a cui l´Europa è chiamata a rispondere in queste settimane. E a giudicare dal documento con cui si è concluso il summit di primavera dei 27 capi di Stato e di governo, lo sta facendo con convinzione e compattezza. Perché oltre alla lista di cui sopra, ci sono i più di 400 miliardi di euro che l´Europa sta impegnando a favore della propria economia reale per generare nuovi investimenti, sostenere la domanda e creare occupazione. Imperativi dettati dall´emergenza ma anche dalla necessità di assicurare uno sviluppo sostenibile e "intelligente" per il futuro. In concreto, il Consiglio europeo ha sottolineato che l´azione concertata attraverso lo stimolo di bilancio consistente versato nell´economia dell´Ue (superiore a 400 miliardi di euro) e il coordinamento sono parte essenziale della strategia di ripresa dell´Europa e che quest´ultima farà tutto il necessario per rilanciare la crescita. Ha altresì rilevato che il mercato unico è fondamentale nel rendere la recessione più breve e meno grave. Poi, per far sì che il flusso di prestiti torni a scorrere verso le imprese e le famiglie, si è convenuto di accelerare l´accordo sulle proposte legislative nel settore finanziario attualmente in esame. Poi, come sostiene oggi Perisich sul Corriere della sera, bisognerebbe andare oltre e "risanare il sistema". Proprio su questo elemento, c´è la novità che molti attendevano: in giugno il Consiglio europeo adotterà le prime decisioni per rafforzare la regolamentazione e la vigilanza nel settore finanziario dell´Ue, sulla scorta delle proposte della Commissione e in seguito a discussione approfondita in sede di Consiglio della relazione de Larosière. Questo è un impegno chiaro da portare avanti sia dentro l´Ue che fuori. Di conseguenza, sulla base dell´esperienza maturata dall´Ue e desideroso di contribuire considerevolmente a ridisegnare la futura governance internazionale del settore finanziario, il Consiglio europeo ha definito anche la posizione dell´Unione in vista del vertice del G20 di Londra il 2 aprile, dove l´Europa parlerà con una voce sola, condivisa da tutti gli Stati membri. La Commissione sta giocando un ruolo fondamentale in questo contesto. Il suo lavoro ha ottenuto un riconoscimento importante come nel caso della Comunicazione del 25 febbraio in riferimento alla ricapitalizzazione delle banche. Ma anche l´appello a dare seguito alle sue iniziative già presentate nel campo dei requisiti minimi bancari, delle agenzie di rating, nonché a quelle in arrivo sui fondi di investimento speculativi (hedge funds) e sui e fondi di private equity, remunerazione dei dirigenti e ulteriore rafforzamento dei requisiti patrimoniali. Molto si attende da qui alla fine del suo mandato e oltre: nuove regole per la vigilanza bancaria ma anche azioni nel settore dell´economia reale e dell´occupazione, lo sviluppo tecnologico. Accanto alle preponderanti questioni economiche e finanziarie, il Consiglio europeo è tornato anche su altre due iniziative come la questione della sicurezza energetica, trovando specificamente orientamenti volti all´istituzione di un meccanismo di crisi per far fronte alle interruzioni degli approvvigionamenti. Sono stati fatti passi avanti anche nei preparativi della conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici. Ha infine concordato una dichiarazione intesa ad avviare il partenariato orientale. Un quadro ambizioso e condiviso. Ma anche molto impegnativo su tutti i fronti in vista delle prossime scadenze: il G20 di Londra (2 aprile), il Vertice Ue sull´occupazione (7 maggio), il prossimo Consiglio europeo di giugno come anche il summit del G8 di Maddalena a luglio. Tutte queste saranno dei test importanti per la concretezza e la compattezza che si è registrata a Bruxelles la scorsa settimana. .  
   
   
IL TRIANGOLO DELLA CONOSCENZA: ISTRUZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE  
 
Roma, 24 marzo 2009 - In occasione dell’Anno Europeo della Creatività e dell’Innovazione la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, ha promosso - insieme alle principali reti di informazione dell’Unione europea ed a Universitas Mercatorum, Università telematica delle Camere di commercio italiane - una campagna nazionale di informazione e comunicazione dal titolo "Il triangolo della conoscenza: Istruzione, Ricerca, Innovazione" volta a coinvolgere i cittadini, le imprese, il mondo accademico e quello della ricerca, nella costruzione del progetto europeo. L´ obiettivo è sensibilizzare all’importanza della creatività, dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale, sia per lo sviluppo personale, che per la crescita economica e l’occupazione, stimolando la ricerca e favorendo il dibattito sul piano politico. Con il convegno nazionale (Unioncamere -Roma, 7 aprile 2009) si intende presentare l’iniziativa ed al contempo approfondire i temi oggetto dell’Anno europeo 2009. L´iniziativa prevede, tra le altre, le seguenti principali azioni: l´organizzazione di un evento nazionale per un approfondimento che coinvolga i maggiori decisori a livello comunitario e nazionale (Unioncamere, Sala Horti Sallustiani, Roma, 7 aprile 2009); la promozione e la diffusione dei contenuti e degli orientamenti delle politiche europee sull’istruzione, la ricerca e l’innovazione, la creatività, e lo spirito imprenditoriale (concezione e diffusione di una pen-drive con tutta la documentazione utile a questo fine); il rafforzamento della collaborazione tra Università, centri di ricerca e piccole e medie imprese, anche attraverso l´utilizzo dei programmi europei e lo scambio internazionale; la moltiplicazione di iniziative su tutto il territorio italiano grazie alla collaborazione fra i punti delle reti europee e le autorità regionali e locali, nonché gli enti di ricerca e diffusione dell´innovazione, anche attraverso l´individuazione delle prassi migliori in tema di istruzione e formazione lungo tutto l´arco della vita, innovazione e creatività. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: OMAGGIO AI CITTADINI BALTICI DEPORTATI IN SIBERIA NEL 1949  
 
Strasburgo, 24 marzo 2009 - Nel sessantesimo anniversario della deportazione in Siberia di centinaia di migliaia di cittadini baltici, il Presidente Pöttering ha sottolineato che è un dovere morale per gli europei rendere omaggio alle vittime e reiterare una forte e chiara condanna dei crimini contro l´umanità commessi da regimi comunisti totalitari nell´Unione Sovietica. Ha anche rilevato la necessità di profonda valutazione del passato poiché non vi può essere riconciliazione senza verità e ricordo. Aprendo la seduta, il Presidente Pöttering ha ricordato che si celebra questa settimana il sessantesimo anniversario della deportazione in Siberia di centinaia di migliaia di cittadini estoni, lituani e lettoni. Il 25 marzo 1949, infatti, «intere famiglie sono state spostate dalle loro case, private dei loro diritti civili e umani e spesso private della vita a causa delle rigide e disumane condizioni dei campi di prigionia sovietici». Quasi ogni famiglia nei paesi baltici, così come in ogni altro ex paese dell´Urss, ha aggiunto, «è stata toccata dalla crudele forza del regime totalitario comunista» e «in ogni famiglia si trova traccia di persone decedute in Siberia, perseguitate dal Kgb oppure imprigionate o molestate dal regime totalitario». Non si tratta, ha detto il Presidente, «di un lontano e oscuro passato, è ancora molto vivo nella mente di tante persone». Di conseguenza, «è nostro dovere morale e fondamentale come europei rendere omaggio alla memoria di tante vittime e ribadire la nostra ferma e chiara condanna dei crimini contro l´umanità commessi dal regime totalitario comunista dell´Unione Sovietica». Inoltre, «le vittime meritano una obiettiva e profonda valutazione del passato, poiché non vi può essere riconciliazione senza verità e ricordo». .  
   
   
CONFERENZA SULLE TECNOLOGIE HIGH-THROUGHPUT E LA RICERCA SULLA CATALISI COMBINATORIA  
 
Gandia, Spagna, 24 marzo 2009 - Dal 26 al 29 aprile il consorzio del progetto Topcombi ("Towards optimised chemical processes and new materials by combinatorial science") organizza a Gandia (Spagna) una conferenza sulle tecnologie high-throughput e la ricerca sulla catalisi combinatoria. La conferenza affronterà gli ultimi avanzamenti nei campi della ricerca sulla catalisi combinatoria e delle tecnologie high-throughput (Ht). Le sessioni plenarie e conferenze principali saranno dedicate ai seguenti temi: "Sintesi e verifica dei materiali Ht basati sulla conoscenza per la scoperta di catalizzatori"; "Screening informatico per i nuovi catalizzatori"; "Utilizzo di tecniche high-throughput per lo sviluppo di rivestimenti sottili funzionali"; "Sperimentazione high-output nella catalisi di polimerizzazione"; "Ottimizzazione della performance delle celle a combustibile ad acidi solidi attraverso la progettazione combinatoria"; casi studio e successi raggiunti nel campo industriale; casi studio accademici sulla catalisi e la separazione (catalisi eterogenea, catalisi omogenea, catalisi di polimerizzazione, biocatalisi). Topcombi, finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq), è volto a sviluppare metodi di sintesi catalitica alternativi rispondendo alla domanda di produzione chimica attraverso metodologie high-throughput e di miniaturizzazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Eurocombicat. Org/2009/ . .  
   
   
GLI STATI FALLISCONO?  
 
Milano, 24 marzo 2009 - Il ciclo di incontri “Dentro” la crisi. Promosso dall’Ispi prosegue il prossimo 2 aprile, alle ore 18. 00, con la seguente Tavola Rotonda: "Gli stati falliscono?" L´incontro, che si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Www. Ispionline. It .  
   
   
AFGHANISTAN E IRAQ: GUERRE SENZA FINE?  
 
Milano, 24 marzo 2009 - Il prossimo 2 aprile, alle ore 18. 30, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda sul tema: "Afghanistan e Iraq: guerre senza fine?" Il dibattito trae spunto dalla pubblicazione del volume di Dexter Filkins "Guerra per sempre" (Bruno Mondadori Editore). Segreteria tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It . .  
   
   
SLOVENIA, FIDUCIA CONSUMATORI MARZO 09  
 
Lubiana, 24 marzo 2009 - In marzo 2009 l´indice di fiducia dei consumatori sloveni è salito di 1 punto percentuale rispetto al mese precedente. Lo afferma l´Ufficio di Statistica Sloveno. L´aumento si deve soprattutto alle stime più ottimiste riguardo la possibilità di risparmiare denaro nei prossimi 12 mesi. L´indice di fiducia dei consumatori è cresciuto per il secondo mese consecutivo, dopo una discesa continua registrata da ottobre 2008 a gennaio 2009. Nonostante l´aumento di febbraio e marzo, tuttavia, l´indice rimane 19 punti sotto la media del 2008 e 22 punti sotto il livello di marzo 2008. L´indice della situazione economica generale in Slovenia negli ultimi 12 mesi ha raggiunto il valore più basso dagli inizi del suo calcolo (marzo 1996). .  
   
   
AUSTRIA, CONSUMI RIMANGONO STABILI  
 
Vienna, 24 marzo 2009 - La disoccupazione drammaticamente in ascesa, sempre più persone con un lavoro temporaneo: le condizioni economiche generali per il consumo sono tutt´altro che favorevoli. Tuttavia, anche sotto questi auspici, in Austria il commercio al dettaglio si dimostra ancora come una grandezza stabile: il settore ha registrato in gennaio un incremento nominale dello 0,1 per cento, mentre il saldo reale ha fatto subire ai commercianti un meno 1,9 per cento. Lo rende noto l´Ice. Se il commercio al dettaglio ha avuto un inizio conciliante nell´anno della crisi, lo stesso non si può dire per lo sviluppo dei singoli settori. A sorpresa, si classifica molto bene il ramo alimentare, tanto più che è stato conseguito un incremento reale di quasi il 3 per cento. Anche gli articoli sportivi sono in crescita, probabilmente a causa del buon andamento della stagione invernale, nonostante il settore fosse in forte perdita da inizio 2007. Una prima seria stima di come si svilupperà "l´anno commerciale" è certamente possibile soltanto dopo il primo trimestre, ma il clima tra i consumatori non sembra negativo. Sicuramente la disoccupazione giocherà un ruolo centrale sullo sviluppo dei consumi nei prossimi mesi, che gli esperti contano di mantenere perlomeno ai livelli dell´anno precedente. .  
   
   
MEF: AVVIO DELLE OPERAZIONI PREVISTE DAL DECRETO LEGGE N.155/2008 (COME CONVERTITO NELLA LEGGE 190/2008)  
 
 Roma, 24 marzo 2009 - Il Mef comunica che, a partire dal 26/3/2009 e, fino al termine dell´anno in corso, le banche italiane potranno presentare domanda per essere ammesse alla concessione delle garanzie da parte dello Stato sulle passività della banca e sulle operazioni stipulate dalla stessa al fine di ottenere la temporanea disponibilità di titoli per operazioni di rifinanziamento presso l´Eurosistema, nonché per accedere alle operazioni temporanee di scambio di titoli (art. 1 commi 1, 3 e 2 del D. L. 157 del 13 ottobre 2008, poi confluiti nell´art. 1-bis, del D. L. 155/2008, convertito con modificazioni nella L. 190/2008). Il testo coordinato del D. L. N. 155/2008, della legge di conversione n. 190/2008, e il provvedimento attuativo delle suddette disposizioni (Dm 27/11/2008) sono consultabili al seguente indirizzo: www. Mef. Gov. It Le domande, che dovranno essere redatte secondo il fac-simile disponibile sul sito Internet del Dipartimento del Tesoro all´indirizzo http://www. Dt. Tesoro. It devono essere inviate al Dipartimento del Tesoro ed alla Banca d´Italia nei modi e nei tempi illustrati nelle istruzioni di compilazione allegate al fac-simile. In particolare, le operazioni di cui al comma 2 del D. L. 157/2008, le cui domande da parte delle banche dovranno essere presentate ogni martedì e giovedì non festivi fino al termine dell´anno in corso, avranno ad oggetto lo scambio di titoli appositamente emessi dal Tesoro, che assumeranno la denominazione di Certificati di Scambio del Tesoro (Cst), contro un pari ammontare nominale di Certificati di Deposito (Cd), che le banche ammesse provvederanno ad emettere con le medesime caratteristiche finanziarie. Le banche interessate ad aderire a queste operazioni, dovranno inoltre compilare un modulo di autorizzazione alla movimentazione dei conti presso Monte titoli S. P. A. Da parte della Banca d´Italia. I Cst avranno scadenza 30 giugno 2010, prezzo di emissione e di rimborso alla pari ed un‘unica cedola che verrà pagata alla scadenza dei titoli ovvero alla scadenza dell´operazione. Per ogni operazione verranno emessi nuovi Cst, aventi regolamento e godimento tre giorni dopo la data dell´operazione. Le operazioni verranno tenute di norma con cadenza settimanale sulla base delle richieste pervenute da parte degli intermediari bancari che sono state giudicate idonee in conformità alla procedura prevista dall´art. 8 del citato D. M . 27/11/2008. Si ricorda che le operazioni potranno avere una durata massima di sei mesi e potranno essere rinnovate per una medesima durata massima; in tali casi non si procederà ad una nuova emissione di Cst. Il Tesoro si riserva di emettere Cst aventi scadenza pari a quella dell´operazione di scambio se le condizioni di mercato lo consiglino, oppure si creino impedimenti all´emissione di titoli con scadenza al 30 giugno 2010. Qualora le condizioni di mercato o qualunque altra situazione impediscano l´emissione di Cst il Tesoro si riserva altresì la facoltà di dar luogo alle operazioni servendosi di titoli di altro tipo. .  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DI BTP INDICIZZATI ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Il Mef dispone, per il giorno 27 marzo 2009, con regolamento 31 marzo 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro - decennali decorrenza :15 marzo 2008; decima tranche scadenza :15 settembre 2019 tasso d´interesse reale :2,35% annuo, pagabile semestralmente ammontare nominale massimo dell´emissione : 1. 000 milioni di euro Isin : It0004380546 - decennali decorrenza :15 marzo 2006; sedicesima tranche scadenza :15 settembre 2017 tasso d´interesse reale :2,10% annuo, pagabile semestralmente ammontare nominale massimo dell´emissione : 500 milioni di euro Isin : It0004085210 Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni nel termine previsto dal sottoindicato calendario. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del giorno sottoindicato, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2). Per entrambi i titoli suindicati, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per il periodo dal 15 marzo 2009 al giorno di regolamento (16 giorni). Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,40% per i Btp€i 15/9/2019 - 0,40% per i Btp€i 15/9/2017. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp€i 15/9/2019 Btp€i 15/9/2017
Prenotazione da parte del pubblico entro il 26 marzo 2009 26 marzo 2009
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 27 marzo 2009 27 marzo 2009
Regolamento sottoscrizioni 31 marzo 2009 31 marzo 2009
Dietimi d´interesse da corrispondere 16 16
Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 30 marzo 2009. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. . .
 
   
   
EMISSIONE BOT MARZO 2009  
 
 Roma, 24 marzo 2009 - Il Mef ha disposto per il giorno 26 marzo 2009, con regolamento 31 marzo 2009, un´asta di Bot:
Importo (in milioni di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 9. 500 30. 09. 2009 183
Ha disposto, inoltre, per il medesimo giorno e con regolamento 31 marzo 2009, l´emissione di una seconda tranche di Bot (durata residua 106 giorni) con godimento 15 luglio 2008 e scadenza 15 luglio 2009, di cui al decreto 7 luglio 2008 n. 73613, per un importo di 3. 500 milioni di euro. Si ricorda che, ai sensi del D. M. 12 febbraio 2004, sugli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli intermediari, per i Bot a 106 giorni la commissione massima è fissata nella misura dello 0,10%. E´ da tener presente che il 31 marzo 2009 vengono a scadere Bot per 10. 450 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ogni singolo titolo - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 marzo 2009, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 27 marzo 2009. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 27 marzo 2009. La circolazione dei Bot al 16 marzo 2009 era pari a 166. 696 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 119 giorni, 3. 500 milioni di euro a 276 giorni, 14. 500 milioni di euro trimestrali, 64. 696 milioni di euro semestrali e 81. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP MARZO 2009  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 30 marzo 2009, con regolamento 1º aprile 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º settembre 2008; tredicesima tranche scadenza : 1º settembre 2015 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º settembre 2009, è risultata pari a 0,77% . Isin : It0004404965 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º marzo 2009; terza tranche scadenza : 1º marzo 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 3% Isin : It0004467483 decorrenza : 1º settembre 2008; undicesima tranche scadenza : 1º marzo 2019 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Isin : It0004423957 Inoltre il Mef comunica che verrà disposta, sempre per il giorno 30 marzo 2009, con regolamento 1º aprile 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dal seguente prestito non più in corso di emissione: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º dicembre 2007; tredicesima tranche scadenza : 1º dicembre 2014 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º giugno 2009, è risultata pari a 1,38%. Isin : It0004321813 Il meccanismo di collocamento utilizzato per tutti i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct 1º. 9. 2008/2015 e per i Cct 1º. 12. 2007/2014 - 0,20% per i Btp 3% 1º . 3. 2009/2012 - 0,40% per i Btp 4,50% 1º. 9. 2008/1º. 3. 2019 Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct scad. 1º. 9. 2015 Btp scad. 1º. 3. 2012 Btp scad. 1º. 3. 2019 Cct scad. 1º. 12. 2014
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 marzo 2009 27 marzo 2009 27 marzo 2009 27 marzo 2009
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 marzo 2009 30 marzo 2009 30 marzo 2009 30 marzo 2009
Regolamento sottoscrizioni 1º aprile 2009 1º aprile 2009 1º aprile 2009 1º aprile 2009
Dietimi d´interesse da corrispondere 31 31 31 121
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo non superiore al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ MARZO 2009  
 
Roma, 24 marzo 2009 - Il Mef dispone, per il giorno 26 marzo 2009, con regolamento 31 marzo 2009, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 31 marzo 2009; prima tranche scadenza : 31 marzo 2011 importo nominale dell´emissione : 4. 000 milioni di euro Isin : da attribuire I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 marzo 2009; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 26 marzo 2009; - regolamento sottoscrizione: il giorno 31 marzo 2009. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 25% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
FORMIGONI/TREMONTI, IMPEGNO ANTI-CRISI CON GOTHA ECONOMIA "NESSUNO RIMARRA´ SOLO, ABBIAMO STRUMENTI E RISORSE PER REAGIRE" A GIORNI TRASFERIMENTO DI 1,5 MILIARDI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Milano, 24 marzo 2009 - "La crisi finanziaria, diventata crisi economica, non deve diventare crisi sociale. E´ volontà di tutti e abbiamo gli strumenti per centrare questo obiettivo. Nessuno sarà lasciato solo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine della colazione di lavoro, ieri al Belvedere del 31mo piano del Palazzo Pirelli, con il ministro dell´Economia, Giulio Tremonti e una sessantina di leader dell´economia lombarda (membri del Patto per lo Sviluppo o protagonisti del Comitato strategico per la competitività). Presenti, tra gli altri, Emma Marcegaglia, Diana Bracco, Marco Tronchetti Provera, Ennio Doris, Alberto Bombassei, Giuseppe Fontana, Salvatore Ligresti, Massimo Ponzellini, Carlo Pesenti, Giuseppe Guzzetti, Roberto Mazzotta, Carlo Sangalli, Paolo Galassi, Francesco Bettoni, Giorgio Squinzi, Beatrice Trussardi. Un incontro che Formigoni ha voluto per discutere e approfondire le dinamiche della crisi in atto e mettere a punto idee, iniziative e strumenti per contrastarla. Il presidente era affiancato dal vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, e dagli assessori Davide Boni (Territorio e Urbanistica), Massimo Buscemi (Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile), Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità), Romano Colozzi (Risorse e Finanze), Romano La Russa (Industria, Pmi e Cooperazione) e Mario Scotti (Casa e Opere pubbliche), oltre al sottosegretario Marcello Raimondi. Ieri Formigoni ha anche chiesto e ottenuto dal ministro Tremonti l´assicurazione che nel giro di una settimana, quindi entro la fine di marzo, saranno chiusi gli accordi operativi tra Stato e Regioni sugli ammortizzatori sociali (2/3 dal Governo e 1/3 dalla Regioni). "Sarà quindi effettivo - ha precisato il presidente - il trasferimento di 1,5 miliardi alla Regione Lombardia per la cassa integrazione, prevista per circa 85/90mila lavoratori. Si prevede infatti un aumento del 2% di disoccupati: ma appunto abbiamo risorse per garantire a tutti un reddito". Formigoni ha ricordato anche le misure già messe in campo da Regione Lombardia: "Le garanzie per 3 miliardi di crediti alle piccole imprese, oltre ai finanziamenti diretti all´innovazione e all´internazionalizzazone; gli 11 miliardi di investimenti programmati per le grandi infrastrutture, strade e ospedali, da qui al 2015, data dell´Expo, per le quali non un giorno è stato perso dal Tavolo Lombardia". A questo Tavolo, presieduto dallo stesso Formigoni, competono appunto le opere infrastrutturali per Expo. Così come importanti per concorrere a contrastare la crisi e ad agevolare le imprese sono le misure di semplificazione burocratica (che fanno risparmiare tempo) e l´ulteriore velocizzazione dei pagamenti: "Il nostro sistema sanitario - ha spiegato Formigoni - paga i fornitori mediamente a 90 giorni, contro una media nazionale di 300 giorni. Si tratta di una performance rilevantissima, tanto più se si considera che siamo all´interno di un sistema sanitario che ha un bilancio di oltre 22 miliardi di euro". "Si è parlato anche del Piano casa del Governo - ha confermato poi il presidente lombardo - in termini positivi, sia da parte del Governo stesso che lo ha proposto, sia da parte di molti intervenuti. Anche di questo parleremo mercoledì in un incontro con il Presidente del Consiglio. Si tratta di una possibilità positiva per la nostra economia; sappiamo che occorre un accordo Stato-regioni perché siano rispettate le competenze dell´uno e delle altre". Formigoni si è detto infine "molto soddisfatto di questo incontro che ha mostrato una grande compattezza del nostro sistema, la consapevolezza che si è più forti se si è uniti, la decisione effettiva di remare tutti nella stessa direzione". Il presidente ha parlato con favore di "imprenditori che reagiscono bene anche con risorse personali", di "diffuso senso di responsabilità e volontà di cooperare". Quanto alle banche, "dall´incontro di oggi mi sono sembrate consapevoli che da loro ci aspettiamo molto, ci aspettiamo che diano fiducia e liquidità alle imprese serie che se lo meritano". E ha citato ancora una volta l´esempio di un´acciaieria di Brescia che, con l´accordo dei lavoratori, ha trasferito la produzione dal giorno alle ore notturne, quando l´energia (che si usa in gran quantità per questi impianti) costa meno, salvando così i posti di lavoro. .  
   
   
FORMIGONI:SVILUPPO TERRITORIALE PER USCIRE DA CRISI L´INTERVENTO AGLI PER STATI GENERALI DI CONFINDUSTRIA A CARATE DECISIVO IL RUOLO DEL GOVERNO MA SERVE DA SUBITO IL FEDERALISMO  
 
Milano, 24 marzo 2009 - "Di fronte alla crisi economica il sistema imprenditoriale fa bene ad assumere un atteggiamento positivo e a individuare le scelte possibili per anticipare la ripresa". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo agli Stati Generali di Confindustria riuniti ieri a Carate Brianza (Mi), alla presenza del vice presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, del presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, del presidente regionale dell´associazione imprenditoriale, Giuseppe Fontana e di Carlo Edoardo Valli, presidente Confindustria Monza e Brianza. Formigoni ha posto l´accento sul momento difficile per l´economia mondiale, evidenziando la necessità di uno sforzo comune da realizzare in uno spirito di corresponsabilità. "In questa fase - ha aggiunto il presidente Formigoni - è decisivo anche il ruolo del Governo nazionale, perché garantisca gli investimenti pubblici necessari per ridare fiato alla nostra economia e non abbandoni le piccole e medie imprese, vero motore dell´economia nazionale. A questo proposito, credo che sia positivo il fatto che il Governo approverà a breve un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 1,3 miliardi di euro, con il quale sarà possibile garantire 60-70 miliardi di euro di crediti". Sviluppo Territoriale E Federalismo - Secondo il presidente della Regione Lombardia la via d´uscita dalla crisi c´è: "Un modello di sviluppo basato su piccole e medie imprese e banche territoriali, in grado di favorire la competitività delle singole aree. Perché questo modello funzioni compiutamente è però necessario attuare realmente il federalismo. Occorre cioè accelerare i tempi di attuazione di questa riforma, in particolare del federalismo fiscale. I cinque anni preventivati sono troppi, soprattutto alla luce della crisi economica. Il sistema Lombardia, al pari del sistema Italia, non può vivere con l´incognita del ´federalismo che verrà´". "In un contesto come l´attuale - ha poi proseguito il presidente Formigoni - anche le istituzioni regionali non possono restare indifferenti. Vale, soprattutto, per quelle che sono in grado di giocare un reale ruolo di governance. È con questa consapevolezza che Regione Lombardia ha rafforzato, alla luce della crisi in atto, l´azione di partenariato che dal 1995 contraddistingue il nostro metodo di governo". Interventi A Sostegno Delle Imprese - La strada che Regione Lombardia ha scelto di percorrere è quella di dare più fiducia e più liquidità al sistema imprenditoriale, soprattutto alle piccole e medie imprese. In questa prospettiva ha adottato una finanziaria regionale anticrisi che contiene un pacchetto di interventi per le imprese (350 milioni di euro) condivisi con tutti gli attori del sistema economico e sociale lombardo, sta contribuendo a ricucire il patto tra imprese e sistema creditizio (3 miliardi di euro), mobilitando risorse e strumenti che favoriscano l´accesso al credito. L´azione di Regione Lombardia è finalizzata a stimolare anche il ruolo territoriale del sistema bancario, facilitando le garanzie pubbliche sul sistema dei confidi (58,5 milioni di euro). "Abbiamo rafforzato - ha precisato Formigoni - le politiche di investimento, incrementando nel nostro bilancio le spese di investimento e confermando tutti gli impegni assunti per la realizzazione delle grandi infrastrutture (come ospedali e autostrade regionali) cui abbiamo destinato 11 miliardi di euro, nella consapevolezza che questi impegni costituiscono un fondamentale volano per l´economia lombarda". Nuove Regole Per Il Lavoro - Il presidente ha anche ricordato che sta lavorando con il coinvolgimento di imprenditori, sindacati e tutti i più importanti attori istituzionali lombardi per dare vita a un Tavolo Istituzionale che individui regole nuove e interventi speciali da attuare per il sistema del lavoro, alla luce anche del recente Accordo sottoscritto tra il Governo italiano e le Regioni sul sistema degli ammortizzatori in deroga, che ha stanziato complessivamente 8 miliardi di euro per aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi. Sulla base dell´Accordo, gli ammortizzatori sociali come aiuto dal punto di vista del reddito, si integreranno con percorsi di ritorno al lavoro per i lavoratori a rischio espulsione dal sistema produttivo, accompagnando le persone e migliorando il livello qualitativo delle risorse umane. La Lombardia si è impegnata a investire in questo modo tutte le risorse del Fondo Sociale Europeo per i prossimi due anni: 400 milioni di euro che andranno a sostenere l´avvio di percorsi di formazione e di inserimento lavorativo, e che si uniranno alle risorse nazionali per sostenere il reddito dei lavoratori in difficoltà; 137 milioni sono già stati impegnati con una particolare attenzione a quei lavoratori che hanno meno garanzie, come i precari o gli apprendisti. .  
   
   
ECONOMIA,ZAMBETTI: GIUSTO PUNTARE SUI METADISTRETTI L´ASSESSORE AL CONVEGNO DI CONFINDUSTRIA ALTO MILANESE A LEGNANO  
 
 Milano, 24 marzo 2009 - "Di fronte alle nuove sfide della competitività internazionale, i sistemi territoriali sono chiamati a dimostrare la loro capacità di costruire una strategia di sviluppo stabile e in grado di reggere la concorrenza. Il vostro territorio mi pare davvero abbia le carte in regola per farlo". Lo ha detto ieri l´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, intervenendo al convegno "Il Metadistretto della termoelettromeccanica e forniture per l´energia", organizzato da Confindustria Alto Milanese ed Euroimpresa Legnano. L´evento, incentrato sull´importanza del metadistretto come strumento necessario per far emergere i bisogni del territorio, identificare le strategie di sviluppo delle imprese e favorire l´aggregazione del tessuto industriale, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente di Confindustria Alto Milanese, Corrado Bertelli. "Il punto di forza del nostro sistema - ha ribadito l´assessore Zambetti - è il suo tessuto imprenditoriale diffuso e diversificato, fatto soprattutto di piccole e medie imprese, vivaci e innovative. I distretti garantiscono specializzazione, fanno sì che si generi una crescita equilibrata del territorio e garantiscono la competitività all´interno di mercati sempre più integrati. L´introduzione delle nuove tecnologie e la crescente globalizzazione dei mercati hanno però comportato la modifica della morfologia dei distretti industriali nella loro accezione tradizionale e hanno richiesto l´introduzione di nuove forme di localizzazione, sfociate nell´individuazione dei cosiddetti metadistretti. La Regione Lombardia, promuovendo il metadistretto, ha colto fino in fondo l´opportunità di dare uno strumento in più alle imprese lombarde". .  
   
   
LA REGIONE PIEMONTE INCREMENTA DI DUE MILIONI LE RISORSE PER LA CAPITALIZZAZIONE DEI CONFIDI  
 
Torino, 24 marzo 2009 - Prosegue l’azione della Giunta regionale per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese: nella seduta di ieri mattina è stato approvato un provvedimento che incrementa di due milioni di euro le risorse destinate alla capitalizzazione dei confidi piemontesi. A darne l’annuncio il vicepresidente Paolo Peveraro e l’assessore all’Industria, Andrea Bairati. “Per contrastare la congiuntura negativa - commenta Peveraro - la Regione era scesa in campo tempestivamente, nello scorso novembre, con la patrimonializzazione dei confidi stanziando 70 milioni di euro, 50 dei quali già erogati negli anni passati come contributi vari ai fondi rischi con obbligo di restituzione mentre altri 20 sono risorse fresche che, con la delibera approvata oggi, vengono incrementate di due milioni. Questi 22 milioni saranno così suddivisi: 10 ai confidi che diventeranno intermediari ai sensi dell’art. 107 del Testo unico bancario e 12 ripartiti tra tutti i confidi operanti in Piemonte sulla base del volume di attività di ognuno”. “Si completa così - aggiunge Bairati - il pacchetto di misure anticrisi sull’assicurazione del credito: da un lato consolidiamo i sistemi di garanzia, e ci auguriamo una progressiva razionalizzazione degli stessi, dall’altro si conclude un percorso che ha portato al consolidamenti di linee di credito per 1,4 miliardi di euro”. Il vicepresidente Peveraro ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni verrà attivata un’importante operazione per il pagamento del rilevante debito scaduto che i fornitori vantano nei confronti del sistema sanitario piemontese. L’intervento prevede la possibilità di salvare 500 milioni di euro di debiti mediante l’apertura di un’anticipazione bancaria (prevista da una norma inserita nella legge di assestamento del bilancio regionale 2006) garantita dai crediti antecedenti al 31 dicembre 2004 che la Regione vanta nei confronti dello Stato. “L’operazione - rileva Peveraro - permetterà di dare in tempi rapidi nuovo ossigeno alle imprese del territorio ”. .  
   
   
A CAMPOBASSO PRESENTATA ´FIDI MOLISE´ PRIMA COOPERATIVA INTERSETTORIALE DI SECONDO LIVELLO D´ITALIA  
 
 Campobasso, 24 marzo 2009 - ""Fidi Molise" rappresenta un elemento innovativo ed operativo per sostenere l´accesso al credito in una vasta area di operatori economici del Molise. Un´azione importante quella di "Fidi Molise", che il Governo regionale sosterà all´interno del Piano Globale anticrisi che sta portando avanti. Un Piano, con una dotazione complessiva di 100 milioni di euro, che coglierà tutti i suoi obiettivi se vedrà un impegno corale del mondo finanziario, di quello economico-produttivo oltre che di quello sociale e politico". Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, intervenendo, ieri, in mattinata, presso la Camera di Commercio di Campobasso, alla presentazione ufficiale di "Fidi Molise" che è la prima cooperativa intersettoriale di secondo livello d´Italia. "Un primato importante, quello di "Fidi Molise", che testimonia – ha continuato il Presidente Iorio - una forte volontà dell´associazionismo economico di questa regione di volere reagire alla crisi ponendo in essere nuovi strumenti capaci di leggere i bisogni del territorio e darne le risposte necessarie. I Confidi, infatti, che oggi costituiscono "Fidi Molise", hanno tradizionalmente avuto la capacità di avere un rapporto stretto e privilegiato con le imprese con cui lavorano. Questo ha permesso loro di sviluppare una sensibilità valutativa sulla concessione di crediti caratterizzata da intelligenza e da lungimiranza. Un modo di procedere questo che nel tempo ha avuto come risultato un basso grado di sofferenza e una crescita tangibile e duratura delle imprese in cui si è operato". .  
   
   
FEDERALISMO: TONDO, NESSUNA MODIFICA ALLO STATUTO DEL FVG  
 
Udine, 24 marzo 2009 - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, incontrerà d´ora in poi con una certa regolarità i parlamentari del Friuli Venezia Giulia, istituendo con loro un confronto diretto e costruttivo sui temi legati al rapporto tra Stato e Regioni ed alle emergenze dovute alla crisi economica in atto. La modalità operativa è stata concordata ieri a Udine, nella riunione tra Tondo, i parlamentari ed i capigruppo del Consiglio regionale. Nel corso dell´incontro, svoltosi in un clima di dialogo e collaborazione, i parlamentari (Angelo Compagnon, Fulvio Follegot, Isidoro Gottardo, Alessandro Maran, Roberto Menia, Flavio Pertoldi, Mario Pittoni, Ettore Rosato, Ferruccio Saro e Ivano Strizzolo) e i capigruppo (Pietro Colussi-idv, Maurizio Franz-ln, Luigi Ferone-pp, Daniele Galasso-pdl, Igor Kocjancic-sa, Edoardo Sasco- Udc, Mauro Travanut Pd) si sono confrontati in particolare sui temi del federalismo fiscale, sul fondo sanitario nazionale, sulla fiscalità di vantaggio, sui protocolli d´intesa Governo-regione e sui provvedimenti regionali anticrisi. Per quanto riguarda lo Statuto regionale, Tondo ha evidenziato che una modifica dello stesso non va presa in considerazione, "poiché rischiamo di entrare speciali ed uscire ordinari" in un momento nel quale la specialità è minacciata. Sul mantenimento dello status quo in tale ambito vi è condivisione da parte di tutti i parlamentari regionali. In merito alla fiscalità di vantaggio, il governatore auspica, così come voluto da entrambi gli schieramenti, che essa sia realizzata in tempi brevi. Alla riunione con i parlamentari si è parlato anche della sanità. E´ stata ribadita la volontà di non voler tornare nel sistema sanitario nazionale. In riferimento alla grave situazione economica in atto, Tondo ha analizzato le difficoltà esistenti insieme a parlamentari e capigruppo, sottolineando la disponibilità "a dare risposte concrete" e mettendo a disposizione le risorse per far fronte alle emergenze che si potrebbero verificare. .  
   
   
RUOLO PROPOSITIVO PER DIFENDERE L´AUTONOMIA LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO  
 
Trento, 24 marzo 2009 - La relazione in aula del presidente, dopo avere illustrato i contenuti della manovra anticrisi, ha anche toccato alcune questioni di carattere più propriamente politico. La prima riguarda la difesa dell´Autonomia speciale, "anche dagli attacchi che sovente giungono dall’esterno. Difesa – con iniziative e proposte, non certo con arroganze e chiusure che non ci sono consuete – anche nei confronti dei cambiamenti istituzionali in atto nel nostro Paese. Il tema su cui si sta maggiormente concentrando l’attenzione in questo momento è il federalismo fiscale. Abbiamo anche assistito ad una serie di prese di posizione “ad effetto” da parte di qualche esponente politico volte a mettere in dubbio la specificità delle regioni a statuto speciale e ciò anche attraverso rappresentazioni spesso distorte della dimensione della loro finanza". "Il modello di federalismo fiscale, come delineato dalla proposta di legge delega inizialmente presentata - ha detto in aula il presidente -, prevedeva che il coordinamento della finanza provinciale con quella del resto del Paese nell’ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale dovesse avvenire nei limiti consentiti dallo Statuto Speciale e nella misura stabilita con le norme di attuazione approvate previo accordo tra Governo e Provincia. Successivamente si è, peraltro, inserita dapprima la problematica relativa l’assoggettamento anche delle Autonomie speciali al cosiddetto “patto di convergenza”, che ovviamente non era compatibile con la natura concordata delle norme e vanificava i risultati già raggiunti in sede di confronto istituzionale, e successivamente quella della sospensione del provvedimento di ratifica di un’intesa di notevole rilevanza finanziaria in relazione alla quale la Provincia doveva vedersi assegnati 1,3 miliardi di euro a titolo di “quota variabile” per il periodo 2000-2005, problematiche che hanno portato bruscamente di nuovo le autonomie speciali al centro dell’attenzione per i presunti privilegi e le conseguenti prese di posizione - di natura esclusivamente politica - volte a scardinare la specificità del loro impianto finanziario". "In questo contesto - ha proseguito il presidente -, per non subire passivamente l’evolversi degli eventi, ritengo sia ineludibilmente giunto il momento, come già accaduto in passato, per far fare un ulteriore passo all’autonomia provinciale, assumendo un forte ruolo propositivo che consenta di armonizzare l’ordinamento finanziario della Provincia al nuovo assetto derivante dal processo di attuazione del federalismo fiscale. Allo stesso tempo vanno salvaguardate le specificità e le prerogative di rango costituzionale in termini di autonomia finanziaria contenute nello Statuto, a loro volta poste a difesa dei principi e dei valori definiti con il trattato internazionale De Gasperi-gruber e successivamente ratificati sin dallo Statuto del 1948. Va notato con favore come, grazie al ruolo propositivo assunto dalla nostra Provincia, nella giornata di lunedì 16 marzo sia ripreso in maniera produttiva il confronto istituzionale tra Governo ed Autonomie speciali, portando da un lato allo stralcio dal testo approvato dalle Commissioni della Camera per l’esame dell’Aula, del riferimento al “patto di convergenza”, in relazione al quale la Provincia aveva più volte espresso la propria contrarietà in quanto lesivo delle prerogative di autonomia statutariamente garantite, dall’altro alla definizione del meccanismo di attuazione dell’articolo 119 della Costituzione, che dovrà essere preceduto dall’istituzione di tavoli di lavoro bilaterali, in cui ciascuna autonomia territoriale potrà definire con il Governo un “Patto istituzionale” in grado di assicurare certezza e programmabilità nel tempo alla finanza di ciascuna Regione e Provincia autonoma". . .  
   
   
TRENTO: LA MANOVRA CONTRO LA CRISI  
 
Trento, 24 marzo 2009 - A fronte del quadro delineato dalla crisi economica globale, la Provincia autonoma di Trento, come esposto stamani dal presidente nel corso della sua relazione in aula, ha varato una manovra finanziaria per l’assestamento del bilancio 2009 che "presenta caratteristiche eccezionali sia in termini di dimensioni, sia per l’urgenza e la tempestività dei tempi di impostazione e di attuazione". In particolare, ha ribadito il presidente Dellai, il governo provinciale intende realizzare una manovra anticrisi tempestiva, attraverso un’azione immediata, in grado di rendere attive nel più breve tempo possibile le misure di contrasto, con la finalità di ristabilire un clima di maggior fiducia nelle imprese e nelle fasce di popolazione maggiormente colpite dalla crisi e favorire il rapido superamento delle difficoltà dell’attuale momento congiunturale. Non solo. La manovra vuol essere "condivisa con le parti sociali e con le istituzioni del territorio, nella convinzione che solo con il contributo responsabile di tutti gli attori si può da un lato aiutare il sistema a contrastare efficacemente la dinamica negativa dell’economia attenuandone gli impatti, dall’altro rafforzare le condizioni di competitività per agganciare la prossima ripresa da una posizione di maggiore forza". Infine, una manovra in grado di mobilitare, in funzione anticongiunturale, "un consistente volume di risorse pubbliche, pari a 850 milioni di euro nel 2009, per una quota superiore al 5% del Pil, attraverso uno sforzo eccezionale, ritenuto tuttavia giustificato e necessario per rilanciare la crescita. L’effetto atteso sul Pil, stimato attraverso i modelli econometrici, è infatti valutabile in circa il 2%". .  
   
   
TRENTO: LA RICERCA DELLE RISORSE  
 
Trento, 24 marzo 2009 - Durante la sua relazione, il presidente della Provincia autonoma di Trento ha affrontato il problema delle risorse. "L’impostazione di una manovra di tali dimensioni - ha detto - comporta non marginali difficoltà, anche dal punto di vista della quantità delle risorse, dovendosi collocare in un quadro di sostanziale stazionarietà della finanza, con una dimensione del bilancio 2009 pressoché invariata rispetto a quella del 2008 (la crescita è limitata ad un +0,8%), e tenuto conto della necessità di rispettare il patto di stabilità". L’attuale disciplina del patto di stabilità per il comparto regionale, incluse le province autonome, prevede infatti una riduzione della spesa pubblica per l’anno 2009 pari allo 0,6% rispetto all’anno 2008. Tuttavia, anche in tale quadro, la Provincia autonoma di Trento "propone una manovra di segno positivo, cioè in grado non solo di rimuovere il tendenziale contributo regressivo, ma anche di concorrere positivamente con risorse di rilievo straordinario al sostegno del Pil provinciale, mediante l’attivazione di tre distinti strumenti". Eccoli, 1) La revisione delle decisioni di spesa relative ad esercizi pregressi, recuperando risorse (155 milioni di euro) altrimenti immobilizzate e improduttive di effetto per il sistema economico nell’anno 2009 da impiegare per finanziare nuovi interventi. 2) Il riorientamento in funzione anticrisi di risorse già autorizzate sul bilancio tecnico 2009 (462 milioni di euro) ed, infine, la pianificazione di interventi aggiuntivi da finanziare con risorse reperite dalle società di sistema - Cassa del Trentino, Trentino Sviluppo, Patrimonio del Trentino, Itea – (233 milioni di euro). 3) La manovra anticrisi risulta, pertanto, finanziata per 617 milioni sul bilancio della Provincia e per la restante quota, di 233 milioni, attraverso le società di sistema ed è articolata in quattro grandi macroaree di intervento. . .  
   
   
TRENTO: GLI INVESTIMENTI STRAORDINARI: 482 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 24 marzo 2009 - La manovra anticongiunturale mobilita un consistente programma di interventi, attraverso una manovra straordinaria sugli investimenti, che punta ad innalzare la domanda interna e a compensare la brusca caduta della componente privata degli investimenti. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento durante la relazione di oggi. "Infatti, la spesa di investimento e, in particolare, quella diretta alla realizzazione di opere pubbliche, esercita un forte effetto propulsivo sulla domanda globale, generando un impatto positivo sullo sviluppo locale, un effetto moltiplicatore. " Per garantire, dunque, il maggiore impatto sul sistema locale è necessario che gli investimenti siano caratterizzati da un forte coinvolgimento delle imprese locali, da un maggiore contributo alla crescita del Pil provinciale e dalla rapida realizzabilità e spendibilità delle risorse. Il presidente ha ricordato in particolare le priorità definite dalla manovra per l’individuazione dei nuovi investimenti da realizzare. Il completamento delle opere i cui cantieri sono già aperti e ad altre opere la cui realizzazione può essere avviata con l’apertura dei cantieri già nel 2009. I programmi di messa a norma e manutenzione del patrimonio pubblico, che coinvolgono più direttamente le imprese locali. I programmi di riqualificazione e miglioramento funzionale delle strutture private (alberghi, strutture e infrastrutture agricole, ecc. ), privilegiando la messa a norma degli edifici. Gli investimenti per la casa e per l’edilizia pubblica. Altre opere ed interventi la cui realizzazione può essere avviata con l’apertura dei cantieri ancora nel 2009, con particolare riferimento agli interventi per l’efficienza energetica e per la green economy. Nell’ambito della manovra anticongiunturale, l’azione straordinaria sugli investimenti mobilita risorse per un ammontare pari a 482 milioni di euro, compresi quelli delle società di sistema. . .  
   
   
TRENTO : 141 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Trento, 24 marzo 2009 - Nella sua relazione il presidente ha poi affrontato il secondo pacchetto di misure, volto a contrastare l’impatto della recessione nei confronti del sistema delle imprese, con una dotazione di risorse superiore a 141 milioni di euro. In sintesi il presidente ha ricordato gli obiettivi. Superare le debolezze nella struttura finanziaria delle imprese. La manovra, da questo punto di vista, agisce "sia immettendo liquidità nel sistema, sia attraverso una serie di interventi per il riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese e per assicurare una maggiore capitalizzazione delle stesse". Ma si intende anche "assicurare un significativo livello di investimenti in settori cruciali per lo sviluppo economico; stimolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, sia attraverso programmi di attrazione o consolidamento di imprese maggiori, soprattutto in settori innovativi e a maggiore intensità di ricerca e sviluppo, sia attraverso programmi diretti a nuova imprenditorialità". In particolare, per i settori economici, le risorse previste per gli interventi a carattere anticongiunturale decisi con la manovra di bilancio, si riferiscono ad apporti aggiuntivi alle imprese per 83 milioni, nonché a ulteriori risorse a sostegno del settore agricolo per 45 milioni e a minori entrate derivanti dalla riduzione nella misura massima possibile dell’aliquota Irap per 13 milioni. .  
   
   
TRENTO: 100 MILIONI IL FONDO STRAORDINARIO PER I COMUNI  
 
Trento, 24 marzo 2009 - Nell’attivazione degli investimenti un ruolo cruciale è svolto dal sistema delle Autonomie locali. Lo ha ribadito il presidente durante la relazione diieri . "Al riguardo - ha detto il presidente - Provincia e Consiglio delle Autonomie, nell’ambito del protocollo d’intesa, si sono impegnati ad orientare la politica degli investimenti comunali utilizzando i criteri di selettività, immediata spendibilità delle risorse e rapida realizzabilità degli interventi individuati, provvedendo anche, dove necessario, a rivedere la programmazione degli investimenti. Per questo è previsto un fondo straordinario per gli interventi anticongiunturali dei comuni, pari a circa 100 milioni di euro, finanziati per l’80% dalla Provincia e per la restante quota dagli enti locali. Questi interventi non esauriscono, comunque, il quadro degli investimenti attivabili complessivamente dalla manovra, in quanto ad essi si aggiungono gli interventi di carattere strutturale che caratterizzano la parte ordinaria della manovra". . .  
   
   
PRATO, RIUNIONE IN REGIONE PER ESAMINARE LA CRISI 10 MILIONI SUBITO DISPONIBILI PER LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA  
 
Firenze, 24 marzo 2009 - Riunito ieri mattina per la prima volta in Regione il tavolo per analizzare e prendere i provvedimenti più immediati per affrontare la crisi del distretto pratese. Insieme all´assessore Gianfranco Simoncini c´erano il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli ed i rappresentanti delle associazioni sindacali e delle varie categorie economiche. Simoncini ha confermato agli interlocutori la disponibilità immediata di 10 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga per tutte le categorie produttive grazie all´accordo tra Regione, sindacati e associazioni di categoria siglato la settimana scorsa. Questo in attesa dello sblocco definitivo dell´intero ammontare delle risorse previste per la Toscana, pari a 350 milioni di euro (per il biennio 2009-2010), dopo l´accordo Stato-regioni firmato a febbraio. «Vorrei anzitutto sottolineare – ha chiarito Simoncini – che 105 di questi 350 milioni arriva no dalle casse regionali. Questi soldi dovrebbero consentirci di farci attraversare il 2009 senza grossi affanni per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali. Per avere a disposizione la somma complessiva, i 350 milioni, potrebbero passare alcune settimane prima che l´Ue autorizzi l´utilizzo delle risorse Fse quindi, oltre ad aver avuto la disponibilità immediata di questi 10 milioni, Il 75% dei quali andrà alle imprese sotto i 15 dipendenti ed il restante per quelle più grandi che non possono accedere alla cassa avendo superato i 24 mesi previsti, abbiamo chiesto al Governo un ulteriore anticipo per far fronte alla situazione di emergenza». Simoncini ha anche annunciato che il Consiglio regionale dovrebbe approvare, nella seduta di oggi o domani, altri 5 milioni di euro che consentiranno di erogare fino a 1650 euro per chi non dispone di ammortizzatori sociali e altri 1650 euro per chi ha un mutuo ma è in cassa integrazione o ha perso i l lavoro. Oltre al sostegno diretto al reddito dalla riunione è emersa anche la necessità di destinare una parte delle risorse per le politiche attive. Quelle cioè tese alla formazione dei lavoratori, per accompagnare la ripresa. In questo senso, ha concluso l´assessore Simoncini, verranno stretti entro breve accordi con Provincia e parti sociali. Inoltre è stato chiesto alla Regione di considerare attentamente la situazione dei piccoli artigiani e di mantenere attivo il tavolo in funzione dell´evolversi della situazione. .  
   
   
PAVIA, ZAMBETTI: NUOVE INIZIATIVE IN VISTA DI EXPO  
 
Milano, 24 marzo 2009 - L´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, ha aperto ieri a Pavia i lavori del Comitato di Coordinamento dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, chiamato a valutare l´ottavo monitoraggio semestrale dell´Accordo stesso. L´accordo Quadro di Sviluppo territoriale è lo strumento con il quale Regione Lombardia definisce il programma degli interventi da realizzare in un determinato territorio. Presieduto dall´Assessore regionale all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, del Comitato di Coordinamento fanno parte Vittorio Poma (presidente della Provincia di Pavia), Piero Mossi (presidente della Camera di Commercio di Pavia), Angiolino Stella (rettore dell´Università di Pavia), Aurelio Torriani (sindaco di Voghera), Ambrogio Cotta Ramusino (sindaco di Vigevano) e Maria Laura Bianchi, Commissario Prefettizio del Comune di Pavia. "I prossimi mesi - ha dichiarato Domenico Zambetti - saranno particolarmente intensi, ci sono molte iniziative che interessano il territorio pavese e che rappresentano l´inizio del percorso che ci porterà ad Expo 2015". Affrontando il tema della crisi economica, Zambetti ha sottolineato come tra i compiti delle istituzioni ci sia "raccogliere desideri e bisogni del territorio e tenere informati i cittadini". "A questa crisi - ha detto Zambetti - Regione Lombardia ha risposto con diverse misure concrete che verranno illustrate nel dettaglio nei prossimi incontri del Tavolo territoriale. Nascerà anche un nuovo tavolo tecnico, dedicato proprio ad affrontare questo problema". Tra le misure straordinarie del pacchetto anticrisi regionale, Zambetti ha ricordato in particolare le garanzie per il credito (tre miliardi di risorse mobilitate) e finanziamenti per un altro miliardo di euro. .  
   
   
TAVOLO DI CRISI: DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 220 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE I REDDITI E PER LA FORMAZIONE. COMPLESSIVAMENTE IN ARRIVO OLTRE 500 MILIONI DI EURO NEL BIENNIO 2009-2010. ERRANI: IL NOSTRO PRIMO OBIETTIVO SALVAGUARDARE LA BASE PRODUTTIVA DELLA REGIONE.  
 
 Bologna, 24 marzo 2009 - Ammontano a circa 220 milioni di euro nel biennio 2009-2010 le risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-romagna nell’ambito dell’Accordo nazionale sugli ammortizzatori in deroga che prevede complessivamente 8 miliardi di euro. Si tratta di risorse in gran parte a valere sul Fondo Sociale Europeo e serviranno per sostenere i redditi e per la formazione. Ulteriori risorse per oltre 300 milioni arriveranno in Emilia-romagna dallo Stato per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga, portando così l’ammontare complessivo a disposizione per il biennio a oltre 500 milioni di euro. La cifra è stata resa nota oggi a Bologna nell’ambito della riunione del “tavolo di crisi” voluto dal presidente della Regione Vasco Errani e che riunisce istituzioni , mondo economico, sindacati e sistema bancario. “Il nostro obiettivo di fondo – ha sottolineato il presidente Errani – deve essere quello di salvaguardare la base produttiva della regione, per essere pronti ad agganciare la ripresa non appena ciò sarà possibile. Per questo dobbiamo lavorare perché la risposta non sia nel ricorso alla mobilità o ai licenziamenti, ma nell’utilizzo di tutte le possibilità offerta dagli ammortizzatori sociali. Su questa impostazione strategica oggi ho registrato con soddisfazione la piena condivisione di tutte la associazioni e categorie riunite attorno a questo tavolo. ” A fronte dell’estensione della cassa integrazione anche a favore di chi non aveva alcuna copertura e dell’allungamento della cassa integrazione ordinaria di ulteriori 12 mesi , Errani ha sottolineato: “un aspetto fondamentale dell’Accordo di cui come Regioni rivendichiamo il merito è anche il punto in cui il Governo si impegna , nel caso gli 8 miliardi non bastassero, a individuare nuove risorse statali. E’ tuttavia altrettanto importante che fin da subito il Governo garantisca un’adeguata copertura di cassa mese per mese. Questo dovrà essere ben chiaro nella normativa applicativa dell’Accordo e nei singoli Accordi territoriali. ” Per concordare una gestione condivisa degli ammortizzatori sociali nei diversi comparti produttivi, il “tavolo di crisi” - alla cui riunione odierna hanno partecipato anche la vicepresidente Maria Giuseppina Muzzarelli, gli assessori regionali alle attività produttive Duccio Campagnoli, al lavoro Giovanni Sedioli e alla programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, - ha concordato l’attivazione di gruppi di lavoro settoriali, che si riuniranno a brevissimo termine. .  
   
   
COSENZA: UNA BANCA DI GARANZIA PER IL CREDITO ALLE PMI  
 
Cosenza, 24 marzo 2009 - Per sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese locali la Camera di Commercio di Cosenza ha previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro, nel bilancio 2009, finalizzato alla costituzione del Fondo - cofinanziato per pari importo dall´Amministrazione Provinciale di Cosenza - per la costituzione di una Banca di Garanzia. Lo stanziamento non è quindi diretto - come erroneamente riportato nella notizia “Dalle Camere di commercio 200 milioni di euro per il credito delle Pmi” relativa ai finanziamenti messi in atto dal sistema camerale in questo momento di crisi economica - al sostenimento dei confidi, ma alla nuova Banca di Garanzia, il cui Comitato Promotore è stato costituito lo scorso 18 febbraio a Cosenza. Sarà la nuova Banca di Garanzia collettiva dei fidi, sotto la sorveglianza del Ministero dell´Economia e della Banca d´Italia, a prestare garanzie in favore delle Pmi. Le banche, in tal modo garantite, dovranno, in conseguenza, erogare più facilmente i livelli di credito già concessi almeno a tutto il 2008. Massimo sostegno alla nuova iniziativa, all’indomani della sua costituzione, da parte dei rappresentanti provinciali delle organizzazioni Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Cna, Confartigianato, Libera associazione coltivatori e imprenditori agricoli Calabria, Unione coltivatori italiani, Unione provinciale agricoltori, delle organizzazioni sindacali Cgil-cisl-uil, delle associazioni del mondo del credito e delle assicurazioni Abi e Anie, delle associazioni che tutelano i consumatori Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Codacons e Federconsumatori. Alla guida del Comitato promotore della Banca di Garanzia sarà il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Giuseppe Gaglioti. . .  
   
   
CARCERI, MAIOLO: ACCESSO AL LAVORO PER I DETENUTI  
 
Milano, 24 marzo 2009 - Realizzare iniziative di sensibilizzazione rivolte alle imprese per diffondere una cultura che permetta l´inserimento lavorativo dei detenuti; valorizzare le realtà produttive che già operano con il sistema carcerario; promuovere azioni di comunicazione per sollecitare l´attenzione del mondo imprenditoriale sull´inserimento lavorativo dei detenuti. Sono questi i tre obiettivi del progetto - promosso da Regione Lombardia e da Unioncamere Lombardia in collaborazione, tra gli altri, con Confindustria, Confcooperative e il provveditorato regionale dell´amministrazione penitenziaria - "Responsabilità sociale di impresa: lavoro, carcere e sicurezza". L´iniziativa è stata illustrata ieri in un convegno in Regione Lombardia, i cui lavori sono stati aperti dal sottosegretario ai Diritti dei cittadini e alle Pari opportunità, Antonella Maiolo. Per il progetto è previsto un finanziamento di 68. 000 euro, 35. 000 dei quali messi a disposizione da Regione Lombardia. .  
   
   
MERCOLEDÌ 25 MARZO 2009 – FESTA DEL POPOLO VENETO LA NASCITA DI VENEZIA E L’IDENTITÀ VENETA  
 
Venezia, 23 marzo 2009 - mercoledì 25 marzo, in occasione della Festa del Popolo Veneto istituita dalla Legge Regionale n. 8 del 2007, il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato parteciperà ad alcune delle manifestazioni in programma in tutte le province venete, alle quali interverranno tra gli altri gli alunni e gli insegnanti che hanno partecipato al programma “Percorsi in lingua veneta”, con il concorso “Disegna el leon del Veneto” e il corso di aggiornamento sul teatro in lingua veneta. In particolare, Manzato sarà: alle ore 10 al Teatro ai Colli di Brusegana, in Comune di Padova, via Monte Lozzo, 16; alle ore 11,15 al parco degli Alberi Parlanti di Villa Margherita, in viale Vittorio Veneto a Treviso; Alle ore 16,30 alla “Celebrazione del Natale di Venezia”, in programma a Palazzo Ducale di Venezia. La Festa del Popolo Veneto si prefigge di “favorire la conoscenza della storia del Veneto, di valorizzarne l’originale patrimonio linguistico, di illustrarne i valori di cultura, di costume, di civismo, nel loro radicamento e nella loro prospettiva, nonché di far conoscere adeguatamente lo Statuto e i simboli della Regione”. .  
   
   
EUROPEE: PIÙ DONNE IN PARLAMENTO  
 
Potenza, 24 marzo 2009 - Le donne di tutta Europa chiedono una maggiore rappresentanza femminile nel Parlamento europeo. E’ quanto emerge dai risultati del sondaggio "Eurobarometer", realizzato in occasione delle prossime elezioni europee. Lo rende noto la consigliera di Parità alla Provincia di Potenza, Liliana Guarino che aggiunge: “Il sondaggio ha preso in considerazione un campione di oltre 40 mila cittadini dell’ Unione Europea, dei quali 35 mila donne. Nonostante si evidenzino notevoli differenze tra i vari Stati membri, la stragrande maggioranza degli europei concorda sul fatto che la politica sia ancora dominata dagli uomini e che una presenza più significativa delle donne negli scranni della politica porterebbe miglioramenti in particolare in tema di politiche del lavoro, conciliazione, parità salariale. L’avvicinamento delle donne alla politica dovrebbe avvenire con azioni di incoraggiamento alla partecipazione attiva alla vita pubblica. Secondo il sondaggio – prosegue - il primo punto nell’ agenda del prossimo Parlamento Europeo dovrebbe essere quello della parità tra i sessi, seguito dal miglioramento del sistema assistenziale e di cura per i figli in tenera età, il raggiungimento della parità retributiva e la lotta alla violenza e allo sfruttamento femminile. Un sondaggio realizzato due anni fa dall’ Istituto di ricerca Swg per conto della Regione Basilicata segnalava che le donne lucane volevano più donne nella politica locale. I miseri numeri della presenza delle donne nelle Istituzioni lucane sono stati enunciati la scorsa settimana nel convegno “Più donne in politica più politiche per le donne uguale più democrazia”, realizzato dalla Rete delle Consigliere di Parità della Basilicata. Mentre in Europa – afferma la consigliera - si lotta per arrivare alla presenza del cinquanta per cento delle donne nelle liste e nei luoghi decisionali, in Basilicata siamo fermi al due per cento delle lucane nelle Istituzioni. Il convegno del 12 marzo ha permesso a tantissime donne presenti nelle associazioni storiche dell’Unione Donne Italiane, del Centro Italiano Femminile e a tutte le più recenti Associazioni femminili di professioniste, degli ordini professionali, di volontariato di incontrarsi, parlarsi e fare il punto della situazione. La situazione femminile è molto difficile, ma è una lotta in cui bisogna sempre credere, è una lotta che necessita di coesione e non di divisione, perché divise si otterrebbe ancora meno di quello che oggi a fatica abbiamo conquistato. È vero che gli uomini sia delle Istituzioni che dei Partiti ed anche delle imprese, spesso hanno una latente ostilità ad affrontare il tema delle politiche di genere perché significherebbe, necessariamente, fare un passo indietro, vedersi ridurre gli spazi di azione e di comando e difficilmente avremo solidarietà da quella parte, ma è anche vero che sono innanzitutto le donne e dover credere nell’importanza di un presenza femminile adeguata nel mercato del lavoro, nella politica, nelle Istituzioni perché significherebbe avere una società veramente equa, veramente democratica e veramente rappresentative. Dall’incontro del 12 marzo scorso – conclude Guarino - è emersa tanta voglia di fare, di continuare orgogliose in una battaglia tra le più appassionanti del mondo contemporaneo”. .  
   
   
AL VIA COMITATO REGIONALE DEL LAZIO PER LE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Roma, 24 marzo 2009 - “Con il rinnovo del Comitato Pari Opportunità della Regione Lazio, che si insedia oggi, si riavvia il percorso per l’effettivo raggiungimento delle pari opportunità tra donne e uomini nei luoghi di lavoro e si rafforza ulteriormente la rete degli organismi di parità esistenti. Inizieremo subito a lavorare per costruire azioni positive e strumenti di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro per assicurare la crescita professionale e l’avanzamento di carriera delle donne nell’amministrazione regionale”. E’ quando dichiara l’Assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, all’atto dell’insediamento del Comitato Pari Opportunità, da lei presieduto, presso la sede dell’Assessorato in via Rosa Raimondi Garibaldi. Del Comitato Pari Opportunità fanno parte: Maria Cristina Pauselli, vicepresidente, Anna Maria Pacchiacucchi, dirigente dell’Area Pari Opportunità e Politiche di Genere, Massimo Scarpetta, Micaela Farina, Isabella Borzi, Maria Rapuano, Lina Riccitelli, Carla Mazzetti, Carlo Ambrosini, componenti effettivi su designazione regionale, Mauro Zappia, Michelina Saraceni, Filomena Vendittelli Marina Paolini, Patrizia Mancini, Graziella Mancini, Serenella Ciolfi, componenti supplenti, Oriana Raniolo- Cgil, Maria Cristina Coccia- Cisl, Maria Magliaro- Uil, Giuseppina Alaimo- Csa, Renata Sangiorgi- Cida, designati dalle organizzazioni sindacali, Tiziana Iuvara-cgil, Cristina Donatelli-cisl, Angela Aceti-uil, supplenti. Del Cpo fanno parte di diritto le Consigliere di Parità della Regione Alida Castelli e Clara Collarile. Tra i compiti del Cpo, che resta in carica 4 anni, sono previste le attività di studio e ricerca sul tema delle pari opportunità, la promozione di interventi per il reinserimento delle lavoratrici madri, le iniziative dirette a prevenire molestie sessuali nel luogo di lavoro e le azioni positive a favore delle lavoratrici finalizzate al reale conseguimento della parità nel lavoro e nella carriera. Inoltre, il Cpo ha facoltà di proporre nell’ambito della contrattazione decentrata integrativa corsi di formazione per le dipendenti e forme di flessibilità negli orari di lavoro. .  
   
   
TRENTO: IL LAVORO DELLE DONNE  
 
Trento, 24 marzo 2009 - Tra le misure di sostegno che si intendono promuovere con la manovra per l’assestamento di bilancio 2009, illustrata ieri in aula dal presidente della Provincia, "risultano di particolare importanza le azioni di carattere strutturale finalizzate a favorire l’occupazione femminile attraverso l’estensione dei servizi di cura". Si tratta, infatti, ha ribadito il presidente, "di misure volte a rafforzare l’offerta di servizi flessibili in favore delle famiglie, scelti direttamente dalla donna lavoratrice e, dunque, suscettibili di essere definiti sulla base delle esigenze dei singoli, rafforzando in tal modo le politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Nello specifico, con riferimento ai servizi di educazione e cura dei figli minori, con la manovra si intende rafforzare lo strumento dei vouchers di servizio (buoni di servizio o di accompagnamento per la conciliazione lavoro-famiglia) in favore di tutti gli aventi diritto che non possono accedere all’offerta pubblica di servizi. Quetsi buoni servono ad acquisire servizi di cura, custodia ed educazione dei figli minori, che vanno dal servizio di asilo nido, a tempo pieno o parziale o per periodi dell’anno limitati, alle colonie estive. Si tratta, quindi, di una misura molto flessibile e che copre un ampio spettro di servizi. " .  
   
   
TRENTO: DALLA PARTE DEL LAVORO E DELLE FAMIGLIE  
 
 Trento, 24 marzo 2009 - Nel prosieguo della relazione in aula, il presidente ha illustrato innanzitutto il primo pacchetto di misure contenuto nella manovra, che persegue gli obiettivi "di equità e socialità, mediante un complesso di azioni volte a sostenere il reddito dei lavoratori colpiti dalla recessione e a contrastare la povertà". Abbiamo avviato, ha detto il presidente, "azioni straordinarie e a termine, volte principalmente ad assicurare un sostegno al reddito degli occupati che hanno perso o perderanno il posto di lavoro indipendentemente dalla forma contrattuale e ad offrire nuove iniziative di formazione professionale per consentire un più agevole riassorbimento occupazionale e per incrementare l’occupabilità dei soggetti disoccupati o sospesi dal lavoro". Ma accanto a queste azioni "sono promosse anche altre azioni, di carattere strutturale, che innovano e ridisegnano il sistema di welfare provinciale secondo criteri di equità e universalità delle prestazioni, con l’introduzione del reddito di garanzia e il rafforzamento delle azioni per favorire l’occupazione femminile mediante l’estensione dei servizi in favore delle famiglie. " .