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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2009
SERVIZI FINANZIARI: LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA DUE CONSULTAZIONI PUBBLICHE  
 
Bruxelles, 16 giugno 2009 - La Commissione europea ha lanciato ieri due consultazioni. La prima riguarda la responsabilizzazione di quanti concedono o chiedono prestiti nell’Ue, mentre la seconda ha ad oggetto la relazione del Gruppo di esperti sulle informazioni storiche sui crediti. Le parti interessate sono invitate a far conoscere i loro punti di vista entro il 31 agosto 2009. 1) Servizi finanziari: la Commissione lancia una consultazione su come promuovere un modo responsabile di concedere e assumere mutui nell’Ue. La Commissione europea ha lanciato oggi una consultazione pubblica sulla responsabilizzazione di quanti concedono o chiedono prestiti nell’Ue. L’iniziativa s’inserisce nel contesto della comunicazione del 4 marzo 2009 “Guidare la ripresa in Europa”, nella quale la Commissione si è impegnata a proporre misure a livello comunitario per promuovere un modo responsabile di concedere e assumere mutui. Le parti interessate sono invitate a far conoscere i loro punti di vista entro il 31 agosto 2009. Charlie Mccreevy, commissario europeo incaricato del mercato interno e dei servizi, ha dichiarato: “La crisi finanziaria ha mostrato le gravi conseguenze che pratiche irresponsabili in materia di mutui e prestiti possono avere per i consumatori, gli istituti di credito, il sistema finanziario e l’economia in generale. Siamo dunque determinati a imparare la lezione degli eventuali errori commessi, in modo da garantire che in futuro i prestiti vengano richiesti e concessi in modo responsabile. Questa consultazione pubblica permetterà alla Commissione di raccogliere opinioni e idee per stabilire quale sia la portata di eventuali comportamenti irresponsabili e per valutare quali potrebbero essere le iniziative più appropriate in questo settore. ” Affinché il mercato creditizio sia stabile e funzioni bene occorre il comportamento responsabile di entrambe le parti: in altre parole, gli operatori finanziari devono offrire prodotti che siano adeguati alle esigenze dei consumatori ed alle loro capacità di rimborso, mentre i consumatori devono fornire informazioni pertinenti, complete ed esatte sulla loro situazione finanziaria. Sulla base di consultazioni precedenti e delle misure già adottate nel settore dei servizi finanziari al dettaglio (in particolare per quanto riguarda il credito ipotecario) questa consultazione aiuterà la Commissione a capire meglio le rimanenti questioni in materia di prestito responsabile, e a valutare quali potrebbero essere le iniziative più appropriate in questo settore. La consultazione copre in particolare la pubblicità e la commercializzazione dei prodotti creditizi, le informazioni precontrattuali fornite, i mezzi per stabilire l’adeguatezza del prodotto e la solvibilità del cliente, le norme in materia di consulenza e intermediazione creditizia (informazioni obbligatorie, registrazione, licenza, sorveglianza ecc. ). Il 3 settembre 2009 si terrà un’udienza pubblica durante la quale la Commissione e le parti interessate potranno discutere delle misure più idonee per risolvere i problemi che si trovano ad affrontare sia gli operatori finanziari sia i consumatori. L’udienza pubblica sarà anche l’occasione per trarre le principali conclusioni emerse dalla consultazione. Il comunicato della Commissione (promuovere un modo responsabile di concedere e assumere mutui) La comunicazione della Commissione “Guidare la ripresa in Europa” 2) Servizi finanziari: la Commissione avvia una consultazione sulla relazione del Gruppo di esperti sulle informazioni storiche sui crediti La Commissione europea ha pubblicato oggi la relazione del Gruppo di esperti sulle informazioni storiche sui crediti. Il Gruppo era stato incaricato di trovare soluzioni volte a migliorare l’accesso alle informazioni sul credito dei consumatori e lo scambio di tali dati nell’Ue. La relazione e le reazioni che ne seguiranno alimenteranno il dibattito sul prestito responsabile. La relazione, che non riflette necessariamente il punto di vista della Commissione, può essere consultata fino al 31 agosto 2009. Il Gruppo di esperti era stato istituito nell’ambito del riesame del mercato unico. Ringraziando gli esperti del Gruppo per il loro lavoro Charlie Mccreevy, commissario europeo incaricato del mercato interno e dei servizi, ha dichiarato: “La crisi che attraversiamo ha mostrato a che punto i prestiti irresponsabili possono nuocere all’economia nel suo insieme. È fondamentale che i creditori dispongano di dati completi ed esatti sul credito affinché possano valutare la solvibilità del debitore e dunque prestare in modo più responsabile. Gli ostacoli che impediscono l’accesso transfrontaliero e l’utilizzo di questi dati limitano anche lo sviluppo delle attività di erogazione di prestito nel mercato interno. Il Gruppo ha svolto un lavoro eccellente nell’individuare possibili soluzioni, nel rispetto delle considerazioni relative alla protezione dei dati. Studieremo con cura l’analisi e le raccomandazioni della relazione. Invito peraltro tutte le parti interessate a trasmetterci le loro osservazioni al riguardo. ” La relazione e le raccomandazioni proposte - Il Gruppo di esperti sulle informazioni storiche sui crediti propone l’adozione di misure in vari settori per migliorare l’accesso ai dati del credito e la loro qualità. La relazione spiega che la condivisione tra creditori dei dati sui crediti è un elemento fondamentale dell’infrastruttura finanziaria, che agevola l’accesso dei consumatori al credito. L’utilizzo di questi dati al fine di valutare la solvibilità dei debitori è determinante per migliorare la qualità del portafoglio prestiti dei creditori e conseguentemente ridurre i rischi. Inoltre i creditori sono facilitati nei loro obblighi in materia di prestiti responsabili. Tuttavia, le differenze tra i sistemi informativi in materia di credito possono ostacolare i prestiti transfrontalieri. Le differenze nella natura dei dati, nelle definizioni e nei criteri di registrazione rendono a volte difficile per i creditori interpretare le relazioni provenienti da altri Stati membri, con la conseguenza che tali dati possono risultare inutilizzabili in occasione dell’esame di una domanda di credito. La relazione riconosce che c’è poco interesse verso un cambiamento radicale dei sistemi centrali nazionali dei rischi, misura che inoltre comporterebbe costi elevati. Gli esperti hanno pertanto escluso soluzioni complesse quali l’istituzione di un registro paneuropeo dei rischi o l’obbligo per tutti gli Stati membri di conformarsi ad un unico modello (nuovo o esistente) per i dati sul credito. Secondo gli esperti, è il mercato che deve contribuire alla scelta dei modelli d’accesso ai dati. Prima della sua applicazione, inoltre, qualsiasi soluzione deve essere attentamente valutata sotto il profilo dei costi e dei vantaggi, tanto per i consumatori quanto per i creditori. La consultazione sulla relazione si svolgerà fino al 31 agosto 2009. .  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: SIETE VOI I PROTAGONISTI: IL MEGLIO DELLA CAMPAGNA ONLINE!  
 
Bruxelles, 16 giugno 2009 - Con più di 53. 000 fan e oltre 6000 messaggi nel week-end delle elezioni, Facebook è stato senz´altro la ´vedette´ della campagna elettorale online. Ma il Parlamento ha animato anche altre piattaforme web dove sono nate idee, dibattiti, entusiasmo e partecipazione a questa campagna 100% europea. Abbiamo raccolto qualche curiosità, citazione e testimonianza delle migliaia di persone che ci hanno scritto in questi mesi. Perché il Parlamento europeo è fatto da gente come voi! Myspace: il vostro spazio Da Madonna ai Coldplay, da Manu Chao a Jovanotti e Tiziano Ferro: centinaia di artisti europei e internazionali sono diventati amici del Parlamento su Myspace, la piattaforma dove giovani e meno giovani scambiano musica, progetti e idee. Ma non ci sono solo artisti: fra i 3000 amici del Parlamento, anche Ong come Wwf e Greenpeace, ´I love Abruzzo´ che raccoglie fondi per il terremoto, o la giornalista russa Anna Politkovskaja. E ovviamente non poteva mancare il Presidente americano "re del web" Barack Obama. Oltre alle celebrità centinaia di persone reali sono diventate amiche del Parlamento e hanno discusso di Europa e non solo grazie a diversi strumenti interattivi sulla pagina. Nel gioco ´Chiedi all´Europa´ chiunque può sottoporre la sua domanda, e gli altri rispondono: un autentico sondaggio fai-da-te 100% europeo. Ecco alcuni botta e risposta: ´L´europa dovrebbe fare delle leggi per impedire la povertà?´ (Hugo, 24 anni) Sì, secondo il 69% dei partecipanti. Commento:´come vorresti impedire la povertà, mettendo tutti i poveri in prigione?!´ (Pit, 30a. ) ´Gli uomini preferiscono le bionde?!´ State tranquille brune! Il 66% degli europei risponde No. ´Un´ Iva uguale dappertutto in Europa?´ (Peter, 30a. ) Si, dice il 68% Citazione. Wow! Le prossime elezioni sono nel 2014, sono contento di aver votato oggi! Ma gli europei lo sanno che questa campagna è costata solo 18 centesimi al contribuente?! Trickyemu su Youtube Faresti un servizio civile volontario in un Paese molto più povero del tuo? (Paul, 22 a. ) Si: coraggiosi il 70% dei rispondenti. E´ più facile viaggiare in Europa grazie all´Unione europea? (Javitomad 20 a. ) Su questo sono tutti d´accordo: Si secondo il 91%. E infine. L´erasmus è il migliore servizio internazionale di appuntamenti!? (Martin, 33 a) Gli europei si prendono sul serio: No per il 55%. Youtube: i vostri video - 3 videoclip che hanno fatto il giro d´Europa: una ragazza che urla a squarciagola che ha preoccupato quasi 300. 000 persone; un´Tour de France´ molto speciale, seguito da oltre 95. 000 fan, e una rapina in banca a lieto fine, che ha lasciato con il fiato sospeso oltre 75. 000 spettatori. Sono i tre clip più visti sul canale ´Youtube´ del Parlamento, ripresi da moltissime televisioni europee e perfino usati per remake assai creativi. Ma su Youtube si trova molto di più: il video delle celebrità testimonial delle elezioni, lo spot ufficiale delle elezioni, e molti clip che spiegano il funzionamento del Parlamento. E anche qui non potevano mancare i commenti dei fan: ´Le elezioni europee sono come il calcio femminile. Tutti dicono che è importante, ma nessuno lo prende sul serio!´ (flexi712) "Il Parlamento europeo su Youtube!! Lunga vita all´Europa!" (Renjida) Yabs: gli agenti segreti giallo-blu La missione degli Yabs era dimostrare che gli europei sono connessi tutti gli uni agli altri, e che il Parlamento è letteralmente alla portata di tutti. 27 ´Agenti segreti´ sono stati sguinzagliati per tutta Europa: 27 pupazzetti in missione speciale per raggiungere 27 personaggi famosi nei diversi Paesi europei prima delle elezioni. Il primo ad arrivare, lo Yab polacco, ha raggiunto un conosciuto attore a Varsavia. E poi ne sono arrivati altri sei in tutta Europa: lo Yab spagnolo che ha raggiunto il portiere della nazionale iberica, quello portoghese consegnato nelle mani dell´atleta Vanessa Fernandes, eccetera. E lo Yab italiano?! Dopo aver viaggiato fra Roma, Ostia e Pisa, è fermo a Milano. Alla ricerca di Fabio Volo. Un po´ in ritardo, ma ce la farà anche lui! Per saperne di più, seguite il link in basso. Twitter: maratona elettorale in tempo reale Poco prima delle elezioni il Parlamento ha aperto anche il mini-blog Twitter in 22 lingue, per informare in tempo reale durante la nottata elettorale. In pochi giorni abbiamo raccolto oltre 2000 fan, che hanno trepidato con noi durante l´annuncio dei risultati. E che continuano a seguirci anche ora che le notizie sono meno febbrili. E infine Flickr: con oltre 650 foto scaricabili online, fa da serbatoio per tutti coloro che vogliono raccontare il Parlamento per immagini. Qui di lato le preferite dai fan! .  
   
   
COMMISSARIO UE ORBAN IN ALTO ADIGE: INCONTRO CON LA GIUNTA  
 
Bolzano, 16 giugno 2009 - Il commissario Ue per il multilinguismo Leonard Orban, il 15 giugno, ha partecipato alla seduta della Giunta provinciale: il presidente Durnwalder e gli assessori hanno approfondito con il commissario i diversi aspetti della convivenza di tre gruppi linguistici, lo sviluppo dell´autonomia e il rapporti di Bolzano con Bruxelles. "Abbiamo illustrato al commissario il sistema scolastico altoatesino e verificato come beneficiare degli strumenti che l´Ue offre per la promozione della lingue", ha sottolineato Durnwalder ricordando che "l´Alto Adige vuole appartnere a quel 25% di Europa che attualmente conosce più di due lingue. " E Durnwalder ha ribadito l´intenzione della Giunta di favorire nuove forme per migliorare l´apprendimento della seconda lingua, specie tra i giovani. Il commissario Orban ha spiegato le strategie con le quali nel 2007 l´Ue ha avviato una politica multilingue per tutelare non solo le 23 lingue ufficiali in Europa ma anche la sessantina di lingue regionali e minoritarie. "Una politica di multilinguismo - ha insistito Orban - favorisce il dialogo interculturale e il rispetto delle varie culture. L´attenzione all´uso della diversità linguistica contribuisce ad evitare le tensioni o aiuta a risolverle. " Orban si è inoltre soffermato sugli strumenti offerti dall´Ue per aiutare i cittadini a parlare più lingue: i progetti di long life learning, i programmi del Fondo sociale europeo e i mezzi di promozione della cultura, per citarne alcuni. Durante la visita il commissario Ue ha espresso "sorpresa e apprezzamento per come la diversità linguistica venga vissuta in Alto Adige. Molte Regioni europee possono imparare dal vostro esempio. Il multilinguismo qui è un valore aggiunto, sia sul piano del lavoro che della vita sociale. " Infine il Commissario ha ricordato che l´Ue investe ogni anno 1% del proprio budget (concretamente 1,1 miliardi €, vale a dire 2,5 € per ogni cittadino) nelle iniziative di traduzione di leggi, atti e disposizioni comunitarie nelle diverse lingue: "È una forma di democrazia, di rispetto del cittadino e del suo diritto di essere informato di quanto accade nelle istituzioni europee. " .  
   
   
112-NUMERO UNICO EUROPEO PER LE EMERGENZE. UNA CHIMERA CHE CI COSTA IN SICUREZZA E IN DENARO: DOPO 18 ANNI ANCORA NON SI CONOSCE LA DATA D´ATTIVAZIONE  
 
Firenze, 16 giugno 2009 – Secondo l’ Aduc - Associazione Diritti Utenti e Consumatori a risolvere l´emergenza del numero. D´emergenza non ce la fara´ neppure la Protezione Civile. Forse pecchiamo di pessimismo, ma ne abbiamo ben donde. Al Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio, al superman istituzionale coinvolto in ogni genere di emergenza (rifiuti, terremoti, restauri, G8, vulcani) e´ stato affidato il coordinamento per rendere effettivo in Italia il Numero unico europeo per le emergenze, il Nue 112, previsto dall´Ue gia´ nel 1991 e confermato con delle specifiche nel 2002. L´italia ancora oggi non e´ in regola e, dal 2006, il suo inadempimento e´ sotto la lente dell´Europa, si rischiano pesanti sanzioni. Si tratta di una partita tra diverse istituzioni nazionali e regionali. Per far fronte a quest´ennesima emergenza straannunciata, dal febbraio 2009 la Protezione civile ha avuto l´incarico di coordinatore tecnico per armonizzare le piattaforme informatiche di carabinieri (112), polizia (113), vigili del fuoco (115), servizi sanitari regionali (118). Si sbaglia chi pensa che, a distanza di quattro mesi, la Protezione civile abbia idea sui presumibili tempi di applicazione di tutte le regole dettate da Bruxelles. "Problemi finanziari rallentano le operazioni", e´ la spiegazione ufficiale fornitaci da Isabella Annibaldi della Protezione civile, senza sbilanciarsi in previsioni temporali, ne´ quantificare le risorse necessarie. Un po´ di storia. 1991. Decisione Europea 91/396/Cee: entro la fine del 1996, gli Stati devono adottare il Numero Unico Europeo 112 per le chiamate di emergenza,. 2002. Direttiva 2002/22/ce: gli Stati devono istituire il Numero Unico Europeo 112 con funzione di localizzazione del chiamante. 2003. Istituito gruppo di lavoro presso il Ministero dell’Innovazione Tecnologica, successivo mandato affidato ad Innovazione Italia Spa (nel 2005). Definita prima sperimentazione a Palermo, Salerno e Catanzaro (stanziamento di 9 milioni di euro nell’ambito dei finanziamenti delle Regioni Obiettivo 1). Per ragioni economiche, sperimentazione limitata solo a Salerno. 2006. La Commissione Europea mette in mora il Governo Italiano per mancata attuazione del Nue 112 e la mancata messa a disposizione agli enti di soccorso della localizzazione delle chiamate. 2007. Italia deferita alla Corte di Giustizia Europea. 2008. Decreto Gentiloni del 22 gennaio 2008. Si ricomincia, la realizzazione del progetto Nue 112 e´ affidata a Polizia e Carabinieri. Non coinvolti il 115 ed il 118. Viene abbandonata la sperimentazione di Salerno, risultata fallimentare e bocciata dall´Ue. 2009. Gennaio: la Corte di Giustizia Europea condanna l´Italia per non avere attivato il servizio di localizzazione del chiamante. 2009. Gennaio: in seguito alla condanna della Corte di Giustizia Europea, i senatori Donatella Poretti e Marco Perduca presentano un´interrogazione parlamentare "Sicurezza. Ma quanti poliziotti e numeri di emergenza abbiamo?" (http://www. Aduc. It/dyn/parlamento/docu. Php?id=248111). Ad oggi non e´ stata data nessuna risposta!! 2009. Febbraio: il Governo decide di affidare alla Protezione civile la presentazione di un nuovo piano da presentare a Bruxelles. Come stanno le cose. La questione piu´ urgente da risolvere, per evitare le multe europee (10 milioni, piu´ 700 mila euro al giorno dalla data della sanzione, secondo i dati in nostro possesso), e´ quella di permettere la rintracciabilita´ delle chiamate anche alle centrali del 115 e 118. Ci sono problematiche tecniche e normative. Il decreto Gentiloni del 2008, infatti, ha ´imposto´ ai gestori telefonici di visualizzare sui computer solo di polizia e carabinieri la localizzazione del telefono (fisso o mobile), occorre ampliare tale possibilita´ anche a 115 e 118 (per quest´ultimo, in alcune regioni la localizzazione avviene grazie ad accordi ´informali´ tra gestori e Regioni). Al momento nelle zone di sperimentazione del Nue 112, la telefonata viene immediatamente localizzata, se l´emergenza riguarda un infarto, viene smistata al 118, il tutto con un normale trasferimento di chiamata, che non permette di passare le informazioni gia´ presenti sui computer del 112. La (pseudo)sperimentazione fallita a Salerno consisteva in un banalissimo telefono montato nella centrale del 118 della citta´ campana. Su questo apparecchio venivano smistate le telefonate che carabinieri e polizia ricevevano e che riguardano un´emergenza sanitaria. Roba da passato remoto tecnologico. E pensare che Salerno doveva essere la provincia pilota! Da quanto ci risulta, l´omogeneizzazione delle piattaforme informatiche e´ ancora in alto mare, c´e´ un solo punto fermo: polizia e carabinieri saranno i due perni del numero unico, mantenendo i rispettivi sistemi, coordinati tra di loro, ma separati. A regime con l´attivazione del Nue 112, risponderanno alle chiamate alternativamente un poliziotto o un carabiniere, che eventualmente smisteranno l´emergenza a 115 o 118. Le necessita´ finanziarie. Secondo i dati in nostro possesso, per attrezzare le centrali di polizia, carabinieri e quella interforze, occorrono circa 269 milioni di euro. Circa 65 milioni per i carabinieri, 12 milioni per l´interforze, quasi 192 milioni per la polizia. A questi occorre aggiungere i soldi per rendere compatibili anche le centrali 115 e 118. Insomma una bella cifra, ma non impossibile anche per le non floride casse dello Stato italiano. E´ quindi legittimo supporre che l´effettivo problema non sia quello finanziario. Si pensi solo ai 13 miliardi stanziati in aprile per acquistare 131 aerei militari. La questione sostanziale e´ che coinvolte nell´emergenza del numero unico ci sono troppe parrocchie e troppi numeri: 112-Carabinieri (ministero della Difesa), 113-Polizia e 115-Vigili del fuoco (ministero degli Interni), 118-soccorso sanitario (Regioni), e poi 1530-Guardia costiera (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), 1515-Guardia forestale (ministero Agricoltura e foreste). Tutte strutture con proprie specificita´ ed esigenze, che rendono oggettivamente difficile il compito che il Governo ha affidato alla Protezione civile. I costi e i perche´ dei ritardi. Multa europea a parte, i rischi di un mezzo disastro organizzativo non mancano. - Siamo sicuri che la migliore soluzione sia quella che mantiene in essere due centrali principali (polizia e carabinieri) e altre di secondo livello (115 e 118)? - Siamo sicuri che polizia e carabinieri possano mettere a disposizione operatori multilingue in grado di dare le primissime indicazioni a italiani e stranieri alle prese con un´emergenza sanitaria? - Siamo sicuri che un sistema cosi´ ´frantumato´ non sia anche molto piu´ costoso rispetto ad altre soluzioni organizzative? - Siamo sicuri che il nuovo piano che si sta predisponendo, avendo come primo obiettivo quello di evitare le multe, non pregiudichi l´efficienza dei sistemi finora oliatissimi? (si pensi al 118 in alcune regioni del Nord). - Siamo sicuri che questa frantumazione organizzativa sia la cosa migliore per le esigenze dei cittadini? E´ quest´ultimo il punto essenziale. Come in altri contesti, anche qui non si parte dalle esigenze del cittadino, ma da quelle di chi deve soddisfarle. C´e´ un´inversione delle priorita´. Al cittadino poco importa delle beghe tra i vari enti, fatte anche di gelosie e interessi che poco hanno a che fare con l´importanza dei compiti che devono svolgere: ai cittadini, italiani e stranieri che si trovano nella Penisola, importa che l´operatore che risponde al 112 possa immediatamente capire le sue urgenze e inviare i soccorsi piu´ opportuni. Chiusa. Nel luglio 1991, si scioglieva il Patto di Varsavia, partivano le prime telefonate da cellulare con tecnologia Gsm e l´Europa imponeva a tutti gli Stati membri un numero unico per le emergenze. Oggi quasi nessuno si ricorda del Patto di Varsavia, con i cellulari si naviga su Internet e si guarda la tv, ma . A distanza di 18 anni l´Italia ancora non ha superato l´emergenza del numero unico d´emergenza. Riuscira´ la Protezione civile nell´impresa? .  
   
   
EUROPA IL PRESIDENTE DELLA SARDEGNA CAPPELLACCI NEL COMITATO DELLE REGIONI  
 
Cagliari, 16 Giugno 2009 - Il Presidente Ugo Cappellacci è stato designato dal Consiglio Europeo membro titolare del Comitato delle Regioni (Cdr), organo consultivo dell’Unione Europea che riunisce i rappresentanti eletti di enti locali e regionali. Il Consiglio dell’Unione e la Commissione Europea sono tenuti a consultare il Cdr ogni volta che vengono avanzate nuove proposte in settori che interessano la realtà locale e regionale, quali ad esempio coesione economica e sociale, sanità pubblica, occupazione e ambiente. Il Presidente Cappellacci , nell’ambito della delegazione italiana, parteciperà direttamente alle attività della Commissione Politica di Coesione Territoriale (Coter) e a quella Cultura e Istruzione (Educ). La Commissione Coter è competente in materia di politica regionale, trasporti e turismo, mentre le attività della Commissione Educ vertono su diversità culturale, istruzione e formazione e società dell’informazione. “Si tratta di un riconoscimento importante per la Sardegna e testimonia - ha osservato il Governatore – dell’attenzione crescente della Commissione e degli altri organismi Europei per il ruolo strategico della Sardegna nel contesto del Mediterraneo, ma anche l’attenzione per un’isola che ha grandi potenzialità di crescita per svolgere un vero ruolo di ponte con le aree emergenti del nord Africa. Questo richiede un approccio diverso dell’intera classe dirigente isolana, chiamata a dimostrare di essere davvero capace di fare ‘fare sistema’ e sfruttare questa grande opportunità di crescita e sviluppo per l’isola”. Il 17 e 18 giugno il Presidente Cappellacci parteciperà alla sessione plenaria del Cdr, che ha sede a Bruxelles, che dovrà adottare pareri importanti quali, tra gli altri, quelli sulla governance multilivello, sul regime comunitario di controllo della pesca e sull´approccio globale in materia di migrazione. .  
   
   
MERCOLEDÌ 17 A BRUXELLES LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL´ASSOCIAZIONE CONSUMO SOSTENIBILE, AL VARO LA RETE EUROPEA NEPIM OBIETTIVO: DARE VOCE ALLE REALTÀ REGIONALI NELLE SCELTE PER I CONSUMATORI  
 
Firenze, 16 giugno 2009 - Nepim, la rete europea per il consumo sostenibile di cui la Toscana è vice-presidente, è giunta al momento del varo e sarà presentata ufficialmente alla Commissione europea il prossimo mercoledì, 17 giugno, a Bruxelles presso il Comitato delle Regioni. Sarà l´assessore regionale alla tutela dei consumatori a rappresentare la regione. L´assessore partirà domani da Firenze e mercoledìinterverrà all´iniziativa di presentazione con una relazione dal titolo «Sustainable consumption in the current period of crisis: what role for European Regions?». Nepim è una rete di organizzazioni regionali ed europee che si occupano di difesa dei consumatori e di promozione del consumo sostenibile. La rete, di cui fanno parte 11 realtà europee, è nata dalla realizzazione di un progetto finanziato dall´Unione Europea attraverso il Programma Inter Reg Iiic. Nepim porta avanti strategie per invitare i consumatori a comportamenti più sostenibili, come la riduzione dei consumi di energia, la riduzione della produizione dei rifiuti, la tutela delle risorse naturali e promuovere la responsabilità sociale delle imprese, difendere ogni forma di produzione ecologicamente ed eticamente responsabile. Le linee guida della rete Nepim sono espresse dalla carta di Barcellona, firmata l´8 maggio del 2008. L’atto costitutivo è stato firmato a Bruxelles il 20 marzo 2009 ed il prossimo 17 giugno la rete sarà finalmente varata e potràiniziare a lavorare concretamente per portare la voce delle associazioni dei consumatori a livello europeo. Va in questo senso la richiesta, già espressa a più riprese ed inserita tra gli obiettivi principali della rete, di inserire la rete Nepim, anche come osservatore, al Gruppo consultivo europeo dei consumatori. Ad oggi fanno parte del Gruppo soltanto le associazioni di tutela che operano a livello nazionale, invece grazie alla prersenza di Nepim anche le realtà regionali avrebbero la possibilità di esprimersi a livello comunitario. .  
   
   
CONFERENZA SU POLITICA, CRESCITA, RICERCA E SVILUPPO AZIENDALE  
 
Siviglia, 16 giugno 2009 - Dal 3 al 4 marzo 2010 si terrà a Siviglia (Spagna) la seconda Conferenza europea su ricerca e sviluppo aziendale (Concord 2010). Con il titolo "Corporate research and development (R&d): an engine for growth, a challenge for European policy", l´evento è organizzato dall´Istituto per gli studi tecnologici prospettici (Ipts) del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea e dal Centro spagnolo per lo sviluppo della tecnologia industriale (Cdti). La conferenza ha lo scopo di collegare scienza, imprenditoria e politica, e intende promuovere la comprensione delle implicazioni politiche delle scoperte scientifiche. In particolare, affronterà la dinamica della R&s aziendale, l´innovazione, la competitività e la crescita economica. Il programma prevede per la prima giornata dell´evento un forum per universitari e professionisti. La seconda giornata sarà dedicata alla dimensione politica della R&s aziendale, basata sui risultati politici più rilevanti derivanti dalle discussioni della giornata precedente. Per ulteriori informazioni, visitare: http://iri. Jrc. Ec. Europa. Eu/concord-2010/ .  
   
   
CRISI E POLITICHE MONETARIE  
 
Roma, 16 giugno 2009 – Il prossimo 24 giugno, alle ore 17. 30, si terrà a Roma una Tavola Rotonda dal titolo"I guasti della troppa moneta". L´evento, organizzato da Università Bocconi Editore e Centro Studi Americani in collaborazione con Ispi, trae spunto dalla pubblicazione del volume di Franco Bruni "L´acqua e la spugna". Segreteria (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) . .  
   
   
BULGARIA, PRODUZIONE INDUSTRIALE CALA 20 PER CENTO  
 
Sofia, 16 giugno 2009 - Grosso calo per la produzione industriale in Bulgaria. Durante il mese di aprile la produzione industriale della Bulgaria è calata del 20 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso, contro un declino pari al 19,6 per cento riscontrato durante il mese di marzo 2009, sempre con riferimento all´anno precedente. Lo ha comunicato l´Istituto Nazionale di Statistica, che evidenzia un declino dell´output industriale bulgaro pari al 4,7 per cento su base mensile .  
   
   
UNGHERIA, OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI ESTERI  
 
Budapest, 16 giugno 2009 - Secondo un´indagine condotta dalla società Ernst & Young, l´Ungheria è passata dal settimo al quinto posto in Europa in termini di numero di posti di lavoro creati grazie agli Investimenti Diretti Esteri (Ide). Oltre 11. 600 posti di lavoro sono stati creati in Ungheria nel 2008 grazie agli Ide, rileva l´Ice: solo poche centinaia in meno della Francia e della Russia, che si posizionano rispettivamente al terzo e al quarto posto della classifica. Al primo posto il Regno Unito, con oltre 20. 000 posti di lavoro creati nel 2008. Nel 2008 gli Ide nell´Europa Centro-orientale sono calati del 5 per cento e hanno creato 26. 500 posti di lavoro in meno rispetto al 2007. Per quanto concerne il numero di progetti finanziati da Ide, l´Ungheria si posiziona al dodicesimo posto con 108 progetti. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI APRILE 2009  
 
 Roma, 16 giugno 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di aprile 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 30. 280
Spese 48. 659
di cui: spesa per interessi 6. 192
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -18. 379
Copertura
Totale 18. 379
Titoli a breve termine 4. 249
Titoli a medio-lungo termine -962
Titoli esteri 1. 531
Altre operazioni (1) 13. 561
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (Sdds) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito (http://dsbb/imf. Org). .
 
   
   
FORMIGONI AD ASSOLOMBARDA: ECCO COME ´CREDERE NELLA RIPRESA´ ALLEANZA FORTE SU INFRASTRUTTURE, SOSTEGNO AL CREDITO, MALPENSA  
 
 Milano, 16 giugno 2009 - "Credere nella ripresa" significa, per una istituzione come Regione Lombardia, investire nelle infrastrutture, sostenere le imprese con garanzie per il credito e favorire un´alleanza forte, di sistema, tra soggetti pubblici e privati. E´ la proposta che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha rilanciato nel suo intervento all´assemblea generale di Assolombarda, che segna la fine della presidenza di Diana Bracco e l´insediamento ufficiale di Alberto Meomartini per il quadriennio 2009-2013. Per Formigoni (che ha ringraziato la prima e fatto gli auguri al secondo) è possibile "credere nella ripresa", anche se sappiamo "che l´obiettivo di uscire dalla crisi è ancora lontano e che non esistono scorciatoie". Ma il sistema imprenditoriale lombardo - "che possiede gli anticorpi alla crisi" - è chiamato a "non abbassare la guardia", a "mettere in campo una cultura dello sviluppo" e "una strategia innovativa". Infrastrutture - Per quanto riguarda l´azione di Regione Lombardia, Formigoni ha richiamato "l´impegno straordinario in materia di infrastrutture sollecitato anche da Assolombarda: abbiamo previsto per l´anno 2009 investimenti per 775 milioni di euro finalizzati a migliorare la viabilità, il trasporto pubblico locale e la navigazione; a luglio partiranno il lavori per la Brebemi, entro l´anno quelli per la Pedemontana, entro l´anno prossimo contiamo di fare ulteriori passi per la Tem". Malpensa - "Con la presenza in Lombardia del 42% delle multinazionali che hanno sede in Italia - ha ricordato il presidente lombardo - Malpensa è una piattaforma vitale per lo sviluppo. Regione Lombardia sta completando il potenziamento delle opere di accessibilità ferroviaria con il collegamento diretto alla stazione centrale di Milano (entro l´anno) e l´avvio a breve dei lavori della linea Lugano-malpensa". "Ad Assolombarda e al suo neopresidente Meomartini - ha detto Formigoni - assicuro che quando i voli di Malpensa rinasceranno, i passeggeri potranno usufruire di collegamenti all´altezza di un hub. Ma intanto è necessario che tutti i soggetti interessati siano consapevoli che anche dal rilancio di Malpensa dipende il decollo del sistema lombardo". Sostegno Alle Imprese - "Il secondo tassello della strategia della ripresa - ha detto Formigoni - è rappresentato dal sostegno alle imprese attraverso risorse che facilitino l´accesso al credito, attraverso incentivi e attraverso la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Anche su questo Regione Lombardia è fortemente impegnata". Formigoni ha ricordato il "pacchetto" delle misure anticrisi, con un investimento di 350 milioni per misure di rafforzamento del sistema delle garanzie e del credito per circa 3 miliardi. Banche - Agli istituti di credito il presidente lombardo è tornato a rivolgersi con un appello: "Senza credito - ha detto - non ci sarà ripresa e dunque, in questa sede, voglio rivolgere ancora una volta un appello a tutte le banche perché valutino con lungimiranza il merito creditizio delle imprese, prendendo come esempio gli istituti che, nel dopoguerra, si impegnarono nel finanziamento della ricostruzione". Fare Sistema - Infine Formigoni ha invitato cementare un´alleanza forte tra i soggetti in campo ("al pensiero debole del soggetto unico si deve sostituire il pensiero forte delle alleanze"). E "un banco di prova - ha ricordato - sarà certamente Expo 2015". .  
   
   
PUGLIA, AUTO BLU", PELILLO: "LE CAMBIAMO E RISPARMIAMO CON MODELLI PIÙ PICCOLI"  
 
Bari, 16 giugno 2009 - L’assessorato al Bilancio e Programmazione comunica che in questi giorni si sta provvedendo al cambio del parco auto di servizio a disposizione degli assessori regionali. Il primo lotto di autovetture è stato già consegnato: si tratta di Volkswagen Passat diesel di cilindrata 2. 000, acquisite con la formula del noleggio a lungo termine. “Nei fatto – spiega l’assessore Michele Pelillo – si tratta di una scelta di sobrietà e di risparmio perché si è ritenuto di scegliere vetture di cilindrata e classe inferiore a quelle già in uso. Inoltre, il catalogo Consip, per le auto berlina di categoria medio-grande è praticamente limitato a questo modello”. Le precedenti vetture erano infatti berline di rappresentanza tipo Lancia Thesis di 2. 400 di cilindrata, di segmento superiore (pari a altri modelli come Bmw e Mercedes, ad esempio) rispetto alle Passat e tuttavia recentemente uscite di produzione. “Il risparmio – prosegue Pelillo – è circa del 20% rispetto al precedente contratto di noleggio a lungo termine. Abbiamo voluto così dare un segnale di freno alla spesa anche in un settore come quello delle cosiddette “auto blu”. .  
   
   
DISTACCO DEI COMUNI DELLA VALMARECCHIA, LA REGIONE MARCHE PRONTA AL RICORSO.  
 
Ancona, 16 Giugno 2009 - La Regione Marche e` pronta a presentare ricorso alla Corte costituzionale contro il distacco dei sette Comuni della Valmarecchia. La Giunta regionale ha deciso ieri di impugnare il testo di legge che verra` approvato dal Parlamento e ha incaricato il servizio Legislativo della Regione di predisporre gli atti necessari. La decisione e` stata assunta sulle base del parere richiesto al Comitato tecnico consultivo regionale per la legislazione. ´Dall´esame della documentazione parlamentare relativa all´iter della proposta di legge ´ commenta il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ´ emerge che il parere negativo della Regione Marche non sia stato adeguatamente valutato nel merito e, soprattutto, non siano state motivate le ragioni per le quali vadano respinte le argomentazioni delle Marche. In questo modo vengono lese le prerogative regionali costituzionalmente garantite. Una scelta ancor piu` contraddittoria, se si considera l´evoluzione in senso federalista dello Stato che dovrebbe tenere nella massima considerazione l´opinione delle autonomie regionali e non solo quelle dei singoli territori´. La proposta di legge per il distacco dei sette Comuni della Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant´agata Feltria e Talamello) e la loro aggregazione alla Regione Emilia Romagna e` stata approvata dalla Camera dei deputati il 6 maggio 2009. Ora e` all´esame del Senato della repubblica. Secondo l´orientamento della Corte costituzionale, le modifiche territoriali vanno approvate sentiti i Consigli regionali interessati (articolo 132 della Costituzione), attraverso ´l´acquisizione e l´esame dei pareri´ pervenuti. La Regione Marche ritiene che il proprio parere non sia stato esaminato nel merito, ne` sia stato motivato il mancato accoglimento, ravvisando, quindi, una violazione del principio costituzionale di leale cooperazione istituzionale. .  
   
   
LA GIUNTA DELL’ EMILA ROMAGNA APPROVA L´ASSESTAMENTO DI BILANCIO. PIÙ RISORSE PER OCCUPAZIONE E IMPRESE, TRASPORTO PUBBLICO E SICUREZZA DEL TERRITORIO  
 
 Bologna, 16 giugno 2009 - Investimenti a sostegno dell’occupazione e per la competitività dell’economia regionale, per potenziare il trasporto pubblico locale e per la messa in sicurezza del territorio. Sono le tre priorità individuate dalla manovra di assestamento di bilancio, approvata ieri dalla Giunta regionale. L’assestamento, che ora inizia l’iter assembleare a partire dalle Commissioni, ammonta a 210 milioni di euro (108 per spese correnti e 102 per spese di investimento in conto capitale). La manovra tiene conto della grave situazione congiunturale che, si legge nella relazione, “determina sulla finanza pubblica, da un lato, una forte flessione delle entrate tributarie e, dall’altro, l’esigenza di incrementare le risorse a favore dei ceti sociali più colpiti dall’andamento occupazionale”. Per salvaguardare insieme capacità produttiva e lavoro, rafforzare il sistema di welfare locale e contenere gli effetti della crisi, sono previsti: 8 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive dell’Emilia-romagna e 7,5 milioni di euro per la ricerca industriale e la creazione di tecnopoli in tutto il territorio regionale. 5 milioni di euro andranno al sostegno di percorsi di internazionalizzazione per piccole e medie imprese, 2 milioni sono per contributi ai consorzi fidi per l´accesso al credito del settore agricolo, mentre 3 milioni per interventi di diritto allo studio e formazione. 55 milioni di euro andranno a integrare il finanziamento del Servizio sanitario regionale; 5 milioni a potenziare gli interventi per le famiglie con persone non autosufficienti e sempre 5 milioni di euro a costituire un fondo straordinario a tutela dei soggetti più deboli (nuclei in temporanea difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro; sostegno alla genitorialità; tutela nei confronti di minori a rischio). Per quanto riguarda la casa, 4 milioni di euro sono risorse aggiuntive per il sostegno all’affitto, 5 milioni di euro per la riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. 5,7 milioni sono destinati a programmi di edilizia scolastica e universitaria, mentre 3,5 a edifici destinati a servizi per la prima infanzia. Quanto alla seconda priorità, ossia il potenziamento del trasporto pubblico locale, ulteriori 16 milioni di euro finanzieranno l’acquisto di nuovo materiale rotabile, l’ammodernamento delle infrastrutture e l’incremento delle condizioni di sicurezza sulle linee. Infine, in relazione alla terza priorità individuata, 17,7 milioni di euro sono destinati a interventi straordinari sulle strade (anche comunali e provinciali) danneggiate dagli eventi atmosferici; 9 milioni a interventi urgenti di messa in sicurezza del suolo, della costa e alla prevenzione; 1,5 milioni a potenziare il sistema di protezione civile. Con l’assestamento sono, inoltre, previsti 5,3 milioni di euro di spese correnti e 6 milioni di euro di spese di investimento per il settore della cultura e dello sport. Infine, per garantire a tutto il territorio l’accesso alla rete veloce internet e per l’adeguamento del sistema informativo-informatico regionale, la manovra destina ulteriori 18,6 milioni di euro. .  
   
   
RUOLO E FUTURO DELLE SOCIETA´´ PUBBLICHE  
 
Trieste, 16 giugno 2009 - Nata sotto l´egida di Regione e Friulia, la giornata di studio, svoltasi il 12 giugno , sul tema "Società pubbliche, principi di diritto societario e responsabilità contabile" ha riempito la sala convegni di Friulia di professionisti del comparto. Una evidente dimostrazione, ha rilevato il direttore del servizio Gestione partecipazioni regionali e vigilanza enti della Regione, Stefano Patriarca, della necessità di chiarire i risvolti tecnici e giuridici che caratterizzano un settore in cui, come aveva spiegato l´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie, Sandra Savino, già nell´invito all´incontro, "anche sulla spinta del diritto comunitario la legislazione si è evoluta, passando dalle scarne disposizioni del Codice civile ad una serie di previsioni, susseguitesi nel tempo, che hanno dato origine ad una sorta di diritto societario speciale". L´assessore, che ha aperto i lavori della giornata di studio assieme a Patriarca e all´amministratore delegato di Friulia, Federico Marescotti, ha confermato di aver rafforzato, in quest´anno di lavoro nell´ambito del suo mandato, le proprie convinzioni sulle particolarità delle società pubbliche. Peculiarità che riguardano anche "le venti società partecipate della Regione che - ha spiegato Savino, offrono un variegato quadro delle problematiche che investono le società pubbliche e pongono, a chi come me riveste un ruolo di amministratore pubblico, un interrogativo di fondo in merito al concetto di corretta gestione delle società partecipate da enti pubblici". Il tema è stato sviluppato dal presidente di Sezione civile del Tribunale di Trieste, Giovanni Sansone, dal viceprocuratore generale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia, Emanuela Pesel Rigo, e da Lorenzo Capaldo, avvocato dello Stato e autore di parecchi libri tra cui uno sul diritto processuale societario. Già nella sua introduzione, l´assessore aveva peraltro sottolineato "la difficoltà degli amministratori societari nel conciliare gli obiettivi economici con l´interesse pubblico anche alla luce della legislazione comunitaria", difficoltà che induce oggi ad interrogarsi "sulla validità della gestione del pubblico interesse attraverso il ricorso alle società". Affermando di ritenere che "soci e amministratori pubblici debbono sempre ispirarsi, per il loro lavoro, al criterio di massimo rigore nella consapevolezza di essere al servizio dell´interesse pubblico", Savino ha espresso la convinzione che la verifica delle società pubbliche vada condotta con strumenti che non si riducono al mero riscontro degli aspetti economici. E´ invece necessario, ha detto, "che tali riscontri forniscano il quadro completo dello stato di perseguimento degli interessi societari", notando che questi interessi "sono stati definiti dai soci all´interno dello statuto societario". "Per il Codice Civile - ha spiegato Savino, augurandosi che la giornata di studio fornisca un utile momento di confronto a tutte le categorie interessate a queste tematiche - la società è il contratto per lo svolgimento in comune di un´attività economica mirata alla divisione degli utili. Il punto nodale è verificare se tali utili si possono totalmente riscontrare in quelle società che, per la loro struttura e le loro finalità, non sono rivolte prioritariamente a produrre utili ma sono votate al perseguimento di interessi di carattere generale". .  
   
   
SARDEGNA: VISITA UFFICIALE AMBASCIATORE DI MONACO  
 
Cagliari, 16 Giugno 2009 - Ieri Philipp Blanchi, accompagnato dal console in Sardegna Giampiero Sanna, è stato ricevuto nella sede della Giunta regionale. Ad accoglierlo l’assessore della Cultura Lucia Baire ed il Capo di gabinetto della Presidenza Gian Domenico Sabiu in rappresentanza del Presidente Cappellacci. "E’ stato un incontro all’insegna della cortesia tra i rappresentati di due territori che hanno messo le basi per interagire nel futuro nel corso del quale l’ambasciatore - ha sottolineato l’assessore Baire - si è complimentato per l’organizzazione osservata in alcuni centri minori nella nostra regione. C’è la possibilità di uno scambio di progetti in ordine ad un gemellaggio tra l’isola ed il Principato. Uno di questi progetti – ha puntualizzato l’assessore regionale della Cultura - riguarda l’ambiente. La Sardegna, per la sua posizione geografica, potrebbe diventare centro direzionale per lo studio della flora e della fauna”. In proposito è doveroso ricordare che il 4 luglio del 2001, proprio nella città di Cagliari, il Principe Alberto di Monaco ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in biologia con un progetto per una grande riserva marina per salvaguardare le balene in transito nel Mediterraneo. .  
   
   
AMBASCIATORE REGNO UNITO CHAPLIN IN VISITA A PALERMO  
 
 Palermo, 15 giugno 2009 – L´ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Chaplin, oggi è in visita a Palermo. Chaplin sarà ricevuto a Palazzo d´Orleans alle 15,30 dal vicepresidente della Regione Siciliana,. Giambattista Bufardeci. Chaplin entra nel Foreign and Commenwealth office nel !973, dopo la laurea conseguita a Cambridge. Dal 1996 al 2000 dirige il dipartimento Medio Oriente dell´Fco, per poi divenire ambasciatore britannico presso il regno ascemita in Giordania. Nel 2004, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, è ambasciatore in Iraq, dove riapre la missione diplomatica dopo un´interruzione nelle relazioni tra i due paesi durata 13 anni. Edward Chaplin ha assunto l´incarico di Ambasciatore britannico presso la Repubblica Italiana il 19 ottobre del 2006. .  
   
   
PRESIDENTE BURLANDO AI GIOVANI INDUSTRIALI: "DALLA LIGURIA UN PATTO CONTRO LA CRISI. 50 MILIONI DI FONDI EUROPEI PER FORMAZIONE E OCCUPAZIONE, VENERDÌ 19 INTESA CON LE PARTI SOCIALI"  
 
 Genova, 16 Giugno 2009 - Portando il saluto della Regione Liguria al convegno dei Giovani Industriali a S. Margherita Ligure il presidente Claudio Burlando ha rilanciato i contenuti del "patto per lo sviluppo" siglato con tutte le forze sociali e economiche della regione. "Anche la Liguria - ha detto tra l´altro Burlando - risente degli effetti negativi della crisi, ma siamo di fronte a un chiaroscuro. La grande industria a tecnologia avanzata, che ci allinea agli standard europei, regge meglio, e anche dai servizi terziari e dal turismo i dati non sono solo negativi. La Regione ha investito molto per sostenere l´innovazione e la ricerca, per il credito all´impresa, per garantire la cassa integrazione in deroga, semplificare e velocizzare i contributi alle aziende, per combattere il precariato e sostenere l´occupazione. In più, il prossimo venerdì verrà firmata un´intesa con le parti sociali per l´assegnazione di 50 milioni di euro di fondi europei legati alla formazione e all´occupazione e destinati a chi ha perso il lavoro, per ristabilire i livelli occupazionali e favorire le assunzioni con sgravi fiscali per le imprese. E alle imprese chiediamo di continuare a investire, di non licenziare. E´ importante conservare e qualificare il patrimonio di professionalità preziose per il momento in cui la crisi si attenuerà e si manifesteranno le possibilità di una ripresa". .  
   
   
A CARBONIA L´OTTAVA CONFERENZA TERRITORIALE  
 
Cagliari, 16 Giugno 2009 – Oggi appuntamento a Carbonia, nella sala consiliare del Municipio, con inizio alle ore 10, per la penultima Conferenza territoriale. L´assessore regionale dell´Urbanistica, Gabriele Asunis, incontrerà le realtà locali per il varo della riforma del Piano paesaggistico regionale e pianificazione territoriale. Queste tematiche sono state già affrontate nei sette precedenti incontri di lavoro in calendario ad Alghero e Arzachena (18 maggio), a Lanusei e Muravera (22 maggio), a Pula (4 giugno), Oristano (8 giugno) e San Gavino (9 giugno). Le Conferenze territoriali, che vengono precedute dai Tavoli preliminari di lavoro, rappresentano occasione di "stimolo e ascolto" con amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, mirate alla ricerca condivisa di una strategia per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. La conferenza di domani interessa l´amministrazione provinciale e 23 Comuni del territorio sulcitano. Martedì 23 a Nuoro, al Teatro Eliseo alle 10, l´ultima Conferenza territoriale sul Piano paesaggistico che precederà la Conferenza regionale in programma, nella sala congressi della Fiera Campionaria di Cagliari, per martedì 30 giugno .  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA PROVINCIALE BOLZANO DI LUNEDÌ 15 GIUGNO 2009: RIFORMA SCOLASTICA, ENERGIA, QUOTE LATTE  
 
Bolzano, 16 giugno 200 - - Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi (15 giugno) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa. Bilancio approvato, alcuni articoli da chiarire Il bilancio 2009 della Provincia è stato approvato dal Governo, che ha mosso rilievi solo su alcuni articoli: è quanto ha precisato il presidente Durnwalder dopo che la Giunta ha discusso dell´impugnazione di alcuni articoli preannunciata dal Governo. "Abbiamo intenzione di approfondire con il Governo gli aspetti contestati prima di decidere se resistere in giudizio", ha detto il Presidente. Sulle questioni della chiamata esterna di dirigenti provinciali e della doppia dichiarazione del personale ladino (appartenenza e madrelingua) l´impasse sembra risolvibile con intervento diretto della Provincia, ma sul conferimento dei rifiuti al centro riciclaggio - dove la Giunta ha introdotto semplificazioni per il cittadino, evitando che per lo smaltimento debba pagare ogni volta un´impresa specializzata - e sull´accesso delle piccole aziende agli appalti nelle costruzioni si profila la necessità di un chiarimento tra Bolzano e Roma, "che forse non ha compreso il senso degli articoli e lo spirito che sta alla base", ha detto Durnwalder. Nelle Regioni in cui il sistema di smaltimento rifiuti funziona, ha concluso Durnwalder, è auspicabile che il Governo sostenga e non ostacoli le buone pratiche. Riforma scolastica - La Giunta ha discussoil recente ddl del ministro Gelmini che prevede l´istituzione dei sei licei: "Ci sono spunti interessanti, abbiamo capito il messaggio del Ministro ma vogliamo verificare alcuni aspetti prima di muoverci", ha spiegato Durnwalder. Una volta passata la legge alle Camere, si vuole capire quali conseguenze porterà in Alto Adige ad esempio sul piano del personale, dell´insegnamento in lingua diversa negli ultimi due anni del liceo, delle competenze della Provincia. L´ufficio legale è stato incaricato di avviare un approfondimento della questione. Transazione per Ötzi - La Giunta ha approvato lo schema di transazione con la famiglia tedesca Simon e ha chiuso la pluriennale vertenza sull´indennizzo per il ritrovamento di Ötzi sul ghiacciaio del Similaun nel 1991. "Abbiamo concordato di liquidare 150mila €, cifra che i coniugi Simon potevano ottenere già tre anni fa", ha specificato Durnwalder ricordando che non sarà la Provincia a pagare le spese legali dei Simon. Nuovi mezzi per il fondo di rotazione La Giunta ha consolidato il fondo di rotazione dei settori economici con un´iniezione di 55 milioni € di finanziamento. "In base alle domande giacenti - ha spiegato il Presidente - vengono assegnati 4 milioni € al settore agricolo, 37 al turismo e 14 a commercio, artigianato e industria. " La Provincia intede ridurre a meno di due anni i tempi di liquidazione delle pratiche. Contingente quote latte - La Giunta ha modificato il regolamento relativo al contingente delle quote latte, andando incontro alle esigenze delle piccole imprese del settore. Il contingente massimo assegnato a ciascun produttore sale a 30mila kg per ettaro (finoa erano 16mila) e il contingente assegnato viene ridotto solo nel caso che l´85% della quota spettante non sia stata utilizzata, "ma da questo vincolo sono escluse le aziende che producono meno di 50mila kg", ha detto Durnwalder. Istituti musicali tedeschi: meno direzioni La Giunta ha deciso di ridurre nei prossimi due anni da 21 a 15 le direzioni degli istituti musicali tedeschi e ladini, approvando uno specifico programma di accorpamenti. Programma infrastrutture La Giunta ha approvato il programma di costruzione delle infrastrutture pubbliche per il 2009. Prevede uno stanziamento di 96 milioni € dei quali 52 già impegnati in progetti pluriennali in corso. Consigliera di parità La Giunta ha nominato la nuova consigliera di parità. Si tratta di Simone Wasserer. Sua vice sarà Sabine Ruedl. Personale devolve per l´Abruzzo - Grazie alla collaborazione delle organizzazioni sindacali è stato delineato un accordo che offre al personale della Provincia la possibilità di partecipare con un gesto di generosità alla ricostruzione delle zone terremotate dell´Abruzzo: ogni dipendente provinciale potrà chiedere di destinare il corrispettivo di un certo numero di ore di lavoro a favore di progetti di solidarietà per la ricostruzione de L´aquila e dintorni. L´ufficio stipendi provvederá ad eseguire la trattenuta e destinarla secondo la richiesta del dipendente. Contributi per risanamento energetico - Per favorire la riqualificazione energetica di edifici esistenti la Giunta ha fissato le direttive che regolano il corrispondente ampliamento. Gli ampliamenti in deroga sono ammessi per edifici già legalmente esistenti prima del 12 gennaio 2005 o provvisti a tale data della concessione edilizia, destinati a uso residenziale prevalente e purchè l´intero edificio sia riqalificato energeticamente secondo lo standard Casaclima C. L´ampliamento è consentito per edifici che alla data del 12 gennaio 2005 avevano una cubatura fuori terra (esistente o in concessione edilizia) di almeno 300 mc, destinata per oltre il 50% a scopo abitativo. L´immobile può essere ampliato per un massimo di 200 mc di cubatura fuori terra e in altezza alzato fino al massimo di un metro. I lavori di ampliamento devono iniziare entro il 31 dicembre 2010. Nei casi di condominio, l´ampliamento a seguito di risanamento energetico di un appartamento può riguardare balconi, verande o giardini d´inverno, ma anche l´innalzamento di un metro dell´intero edificio se i lavori si riferiscono all´immobile nel suo complesso e in presenza di accordo di tutti i proprietari. "Con la possibilità di ampliamento vogliamo premiare chi si impegna per il risparmio energetico", ha detto il presidente Durnwalder. Tale opportunità di ampliamento non è ammessa in caso di demolizione e ricostruzione dell´edificio. Contributo sulla concessione edilizia La concessione edilizia comporta il versamento di un contributo commisurato all´incidenza delle spese di urbanizzazione e al costo di costruzione. La Giunta ha approvato oggi le direttive sul contributo relativo alla concessione edilizia: il contributo di urbanizzazione primaria (per acqua, energia, accesso, reti fognarie, ecc. , cui è chiamato il privato che ha beneficio diretto dell´edificio) viene calcolato sulla base dell´effettivo uso delle opere di urbanizzazione e non è dovuto per edifici o parti di edifici destinati ad usi accessori (quelli non accessibili al pubblico o alla clientela, i parcheggi). Nel verde agricolo viene versato solo per la parte direttamente utilizzata. Il contributo di urbanizzazione secondaria (che è invece riferita a luoghi e impianti pubblici, strutture per la collettività) viene calcolato sulla base dei carichi urbanistici generati dall´utilizzo della destinazione d´uso degli edifici. Non è dovuto per fabbricati rurali, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in generale per le parti di edifici non abitate. In deroga, il contributo di urbanizzazione secondaria è dovuto nella misura del 50% - e quindi è stato dimezzato - per edifici o parti destinati ad esercizi pubblici, affitto di camere e appartamenti per ferie, attivitá agrituristiche, ad eccezione degli alloggi dei dipendenti e alloggi di servizio. Alle nuove direttive dovranno attenersi tutti i Comuni. .  
   
   
AMMORTIZZATORI SOCIALI, MANCANO I 50 MILIONI DEL MINISTERO  
 
 Firenze, 16 giugno 2009 - Il Ministero del lavoro ha promesso 50 milioni di euro per sostenere le richieste di ammortizzatori sociali e consentire il pagamento della Cassa in deroga, ma ancora di queste risorse non si vede l´ombra. Per questo l´assessore regionale al lavoro ha scritto ieri una lettera al Ministro per esprimere “forte preoccupazione” e ricordare che la mancata assegnazione di queste risorse “rischia di pregiudicare il lavoro sin qui svolto, lasciando i lavoratori senza sostegno finanziario”. L´assessore ha ricordato che la Regione Toscana ed il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali hanno sottoscritto lo scorso 16 aprile un accordo che prevedeva l´assegnazione alla regione di ben 50 milioni di euro, ma che da allora ad oggi la Regione non ha più ricevuto notizie, né delle risorse, né dell´adozione del decreto che consentirebbe l´assegnazione. Nella lettera si sottolinea inoltre “l´assoluta urgenza” dell´adozione formale del decreto e dell´assegnazione delle risorse, ricordando che la Regione Toscana sta già ricevendo numerose richieste di concessione degli ammortizzatori sociali e che nei prossimi giorni sottoscriverà una convenzione con l´Inps regionale. Per sostenere il reddito dei lavoratori cassaintegrati saranno utilizzate anche risorse regionali. La Giunta regionale toscana, infatti, ha approvato proprio nella seduta di oggi pomeriggio il testo della convenzione con Inps. Questo consentirà l´utilizzo di 25 milioni di euro del fondo sociale per l´integrazione al reddito dei cassintegrati in deroga. Ulteriori 25 milioni del fondo sociale saranno disponibili dal 1° luglio. .  
   
   
TERREMOTO: OGGI CHIODI INCONTRA FORMIGONI ALL´AQUILA  
 
L´aquila, 16 giugno 2009 – Oggi alle 11. 30, nel campo di Monticchio il Presidente Gianni Chiodi incontrerà il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Si tratta di un incontro per la firma dell´accordo di programma operativo che prevede l´intervento della Lombardia per la realizzazione di strutture di residenza scolastica nell´aquilano. .  
   
   
TERREMOTO: GIUNTA ABRUZZO,OK PROGETTO MICOZONAZIONE PER RICOSTRUZIONE LA DELIBERA E´ STATA PROPOSTA DALL´ASSESSORE DANIELA STATI  
 
Pescara, 16 giugno 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Protezione Civile, Daniela Stati, ha approvato "il progetto di microzonazione sismica per la ricostruzione" elaborato dal Dipartimento della Protezione civile di concerto con la Direzione regionale Protezione civile e ambiente. "Questo studio è di vitale importanza e strategicità. Si tratta - ha spiegato l´assessore Stati - di un´attività fondamentale nella ricostruzione dei Comuni del cratere sismico. E´ finalizzata alla localizzazione di insediamenti provvisori attraverso approfondimenti geologici e geotecnici. Un´analisi del territorio per verificare come il terreno risponde alle sollecitazioni di carattere sismico in modo da consentire la progettazione degli interventi di ricostruzione". "Per la realizzazione dello studio - ha concluso la Stati - sono stati conivolti, a titolo gratuito, numerosissimi tecnici specialisti in materia, messi a disposizione dalle Regioni, dalle Province, dalle Università e da istituti primari di ricerca. Pensiamo di terminare il lavoro entro ottobre". .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: TONDO FA CONOSCERE IL "MODELLO FRIULI"  
 
L´aquila, 16 giugno 2009 - Esperienza, know-how, due faldoni con dentro la storia tecnico amministrativa del dopoterremoto in Friuli, la disponibilità a dare, anche durante la ricostruzione, lo stesso supporto garantito nella fase dell´emergenza ed una prima tranche di 1,2 milioni di euro a favore della realizzazione a Fossa, cittadina tra le più colpite d´Abruzzo, di prefabbricati e della rete di urbanizzazione. Ma anche l´auspicio di stanziare altri fondi con la prossima finanziaria. In questo modo molto concreto il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha espresso ieri la sua piena solidarietà al collega dell´Abruzzo, Gianni Chiodi, che l´ha ringraziato per il lavoro fin qui fatto dalla nostra Protezione civile a favore della popolazione terremotata. La situazione non è sovrapponibile, ma il modello del Friuli è da seguire, ha confermato Chiodi, che ha accolto il presidente del Friuli Venezia Giulia assieme al sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso nella sede del Dicomac (Direzione comando e controllo per l´emergenza), nella scuola per allievi sottufficiali delle Fiamme Gialle all´Aquila. Bertolaso ha espresso a Tondo stima e considerazione per il ruolo avuto dal Friuli Venezia Giulia in questa prima fase del post terremoto, rimarcando l´importanza di una diffusione capillare della Protezione civile sul territorio, e notando che il giorno in cui la sua diffusione in Abruzzo sarà uguale a quella del Friuli ogni emergenza potrà esser affrontata con maggiore efficacia. Abbiamo vissuto quest´esperienza nel ´76, con un terremoto devastante, e vi siamo molto vicini, ha confermato Tondo, ricordando che, per la governace della ricostruzione del Friuli giocò un ruolo fondamentale la costituzione della segreteria generale straordinaria, che coordinava tutti gli interventi attraverso i sindaci i quali, in un primo esempio applicato di federalismo, agivano nel ruolo di funzionari delegati. All´incontro tra i due presidenti hanno partecipato anche l´assessore alla Protezione civile, Vanni Lenna, il presidente della Iv Commissione del Consiglio regionale, Alessandro Colautti, il senatore Ferruccio Saro ed il direttore della Protezione civile regionale, Guglielmo Berlasso, mentre il governo dell´Abruzzo era rappresentato, oltre che dal presidente, dagli assessori alla Protezione civile, Daniela Stati, e da quello ai Lavori pubblici, Angelo di Paolo. All´incontro istituzionale ne è seguito un altro al quale ha partecipato un gruppo di imprenditori della nostra regione guidati dal presidente degli industriali friulani, Adriano Luci, e da quello dell´Ance, Donato Riccesi, che hanno confermato l´avvio una raccolta di fondi a favore dell´Abruzzo che dovrebbe portare il finanziamento dal Friuli Venezia Giulia a circa 2 milioni di euro. A conclusione dei lavori il presidente Tondo si è recato nel centro storico dell´Aquila, accompagnato dall´assessore di Paolo e qui ha potuto toccare con mano gli effetti devastanti del sisma che ha colpito l´Abruzzo. Appena arrivato all´Aquila il presidente si era recato nel villaggio Friuli Venezia Giulia, dove è stato accolto dai volontari (al momento a gestire la situazione ci sono una quarantina di persone compresi 3 carabinieri che curano la vigilanza, ma all´indomani del terremoto qui c´erano 450 persone) e da Berlasso. Qui Tondo ha pranzato ospite, assieme agli altri componenti della sua delegazione, degli alpini che ogni giorno preparano da mangiare per i 150 della tendopoli. .  
   
   
TERREMOTO: DAL FRIULI 2 MILIONI DI EURO PER RICOSTRUZIONE TONDO CONSEGNA A CHIODI DOCUMENTI SULLA LORO ESPERIENZA  
 
L´aquila, 16 giugno 2009 - "E´ un segno di grande considerazione e di straordinaria solidarietà. Il Friuli ha ricevuto molto a suo tempo dal sistema Paese e oggi è qui per restituire, sia pure in parte, quanto avuto. La sua esperienza, pur non essendo esportabile nel nostro territorio, è comunque preziosa. Servirà a non farci commettere errori, a farci verificare gli interventi necessari e ad indirizzare in maniera proficua gli aiuti ricevuti". Lo ha detto ieri il Presidente Gianni Chiodi a margine di un incontro con il presidente della Regione Friuli, Renzo Tondo e l´assessore regionale alla Protezione civile, Vanni Lenna che hanno preannunciato un intervento finanziario regionale a favore delle popolazioni terremotate dell´aquilano pari a circa 2 milioni di euro. L´incontro, infatti, ha rappresentato l´occasione per illustrare un´ipotesi di intervento del Friuli Venezia Giulia nel comune di Fossa e per esporre agli amministratori abruzzesi l´esperienza della ricostruzione del Friuli dopo il sisma del 1976 alla presenza del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Presenti anche gli assessori regionali Daniela Stati e Angelo Di Paolo. A Chiodi è stata consegnata la documentazione tecnica, giuridica e storica che riassume l´opera di ricostruzione. Il Friuli ha manifestato anche la disponibilità a definire un protocollo con la Regione Abruzzo per mettere a disposizione delle aree terremotate funzionari e tecnici che possano portare "sul campo" la loro esperienza. "Si tratta - ha affermato Tondo - di un atto di solidarietà concreto della nostra regione a favore dell´Abruzzo". L´intervento prevede la realizzazione in un´area nel comune di Fossa individuata di concerto con la Protezione Civile Nazionale, di un nucleo di case prefabbricate realizzate secondo gli standard predefiniti, facendosi carico anche delle relative opere di urbanizzazione (strade, allacciamenti tecnologici, ecc. ), al fine di rendere l´area accessibile ai fini abitativi. . .  
   
   
TERREMOTO MERCOLEDI´ SOPRALLUOGO NELLE ZONE DELL´INTERVENTO TRENTINO ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLAI SARÀ FIRMATO L´ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ABITAZIONI D´EMERGENZA FINANZIATE DALLA CROCE ROSSA ITALIANA  
 
Trento, 16 giugno 2009 - E´ prevista per mercoledì la firma dell´accordo tra la Provincia autonoma di Trento e la Croce Rossa Italiana per la realizzazione delle abitazioni di emergenza destinate ai terremotati e finanziate da quest´ultima organizzazione. Come già preannunciato sarà possibile effettuare con l´occasione un sopralluogo nelle diverse aree dove i trentini stanno lavorando nell´ambito del piano di intervento di emergenza del dopo terremoto. Per questo motivo è a disposizione un pulmino che partirà da Piazza Dante nelle prime ore di mercoledì 17. I colleghi giornalisti che intendono prenotarsi, sono pregati di telefonare entro domani, martedì 16 giugno al numero 0461. 492660. La partenza dal piazzale interno di Piazza Dante (ingresso da Via Vannetti) è prevista alle ore 3. 30. Il primo appuntamento a L´aquila è fissato alle ore 10 quando, nel quartier generale della Guardia di Finanza, vi sarà un incontro tra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e il capo della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso. Durante la giornata si farà tappa a Onna, al campo Paganica 3 (dove saremo ospiti per il pranzo), quindi a San Demetrio, a Villa Sant´angelo e a Stiffe. .  
   
   
LA NUOVA LEGGE REGOLA LA LOTTA ALLA CLANDESTINITÀ IN TOSCANA NUMEROSI I RICONOSCIMENTI DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI LAICHE E RELIGIOSE  
 
 Firenze, 15 giugno 2009 - E´ legittimo che i gruppi politici esercitino il loro diritto alla critica anche con la promozione di iniziative per sottoporre le leggi al giudizio popolare, nel merito però l´iniziativa annunciata dal centro destra troverà l´opposizione dei cittadini toscani. Questo il commento dell´assessore regionale alle politiche sociali all´annuncio del Pdl toscano di lavorare alla costituzione di un comitato promotore per il referendum abrogativo della legge regionale sull´immigrazione. La legge approvata nei giorni scorsi è lo strumento adeguato per governare un fenomeno molto delicato e complesso e la testimonianza della bontà delle scelte operate dal consiglio regionale, sottolinea l´assessore, viene in questi giorni dai riconoscimenti e dagli apprezzamenti delle tante associazione laiche e religiose. Ultima testimonianza l´intervento del vescovo di Prato raccolto da un quot idiano regionale che conferma quanto sia indispensabile, nell´affrontare temi così complessi, una visione del futuro. La legge regionale sull´immigrazione, dice l´assessore, ha una visione del futuro perché individua gli strumenti per guidare il fenomeno dell´immigrazione. Lasciarlo all´evoluzione naturale, oppure negarlo come fa il presidente del consiglio, produce effetti disastrosi, la legge al contrario avvia un percorso che consente di affrontare e governare le varie situazioni che via via si presentano non ultima la questione della legalità. La legalità è un bene primario della convivenza civile, è il commento dell´assessore, che si raggiunge soltanto tutelando tutti i cittadini. La legge sull´immigrazione consente di guardare in faccia la realtà evitando di mettere la testa sotto la sabbia; è un provvedimento che conferma ed estende l´idea solidaristica che fa riferimento ai grandi valori dell´umanesimo di cu i la Toscana è stata la culla. .  
   
   
GLI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLZANO - 2008  
 
 Bolzano, 16 giugno 2009 - Come in tutti i paesi occidentali industrializzati, anche in provincia di Bolzano si è stabilito un numero sempre maggiore di immigrati da tutto il mondo: da quasi due decenni il saldo migratorio - specialmente quello con l’estero - è in progressiva crescita, cosicché in 20 anni il numero degli stranieri residenti risulta circa sette volte maggiore. Al 31. 12. 2008 il numero degli stranieri residenti in provincia di Bolzano(1) ammonta a 36. 284 in base alla statistica demografica ufficiale; ciò corrisponde ad un aumento del 10,1% rispetto all´anno precedente. La quota percentuale degli stranieri sulla popolazione complessiva, che all´inizio dell’anno 2008 era del 6,7%, raggiunge così, alla fine dello stesso anno, il valore di 7,3 stranieri ogni 100 residenti. Tale incidenza supera la media nazionale, che è pari a 5,8%, ma, allo stesso tempo, è inferiore a quella delle regioni del nord Italia, dove vive e lavora la maggior parte (62,5%) degli stranieri che hanno fissato la loro residenza nel nostro paese (Istat, 01. 01. 2008). Il numero di stranieri ogni 100 residenti della provincia di Bolzano supera anche l’incidenza dei 27 stati dell’Unione Europea, nei quali la media del loro contingente si attesta a 6,2%. I nostri stati confinanti di Svizzera (21,1%), Austria (10,3%) e Germania (8,8%) registrano, tuttavia, quote percentuali decisamente più elevate (Eurostat, stime 2008). La consistenza della popolazione straniera, all’interno dei confini della nostra provincia, è più elevata nei centri maggiori, precisamente nei comuni con più di 10. 000 abitanti. La maggiore concentrazione si registra nel capoluogo di Bolzano, dove vive quasi un terzo di tutti gli stranieri (31,5%), seguito da Merano con il 13,7% e Bressanone con il 5,0%. Uno straniero su cinque risiede nella comunità comprensoriale Burgraviato, il 15,2% in Oltradige-bassa Atesina, il 9,3% in Valle Isarco e l’8,9% in Val Pusteria, mentre Salto-sciliar (6,3%), Val Venosta (4,7%) e Alta Valle Isarco (3,5%) hanno accolto il minor numero di stranieri. Tenendo conto dell’incidenza percentuale dei cittadini stranieri sul complesso della popolazione residente nei singoli comuni, accanto a Bolzano (11,2%) e Merano (13,3%), anche altre località registrano una percentuale di stranieri superiore al 10%. In particolare si tratta dei comuni di Salorno (18,9%), Fortezza (17,4%), Brennero (12,4%), Ponte Gardena (12,0%) e Magrè s. S. D. V. (11,3%). Nella maggior parte dei comuni (93) il valore resta inferiore alla media provinciale (7,3%) e, in 15 di questi, il fenomeno è pressoché irrilevante (sotto il 2%). Mentre sempre più persone da tutto il mondo cercano una seconda patria in provincia di Bolzano, sono relativamente poche quelle che emigrano. Nel 2008 il saldo migratorio con l’estero della popolazione straniera ha registrato +3. 071 unità; delle 6. 229 persone iscritte in anagrafe, 3. 833 provenivano dall’estero e, delle cancellazioni soltanto 762 sono relative all’estero, mentre la maggioranza (2. 710) riguarda trasferimenti verso altri comuni italiani. La crescita della popolazione straniera è sostenuta - oltre che dai flussi migratori in entrata - anche dall’aumento delle nascite. Di anno in anno cresce il numero di neonati con cittadinanza straniera: negli anni novanta, nascevano in media poco più di 100 bambini stranieri l’anno, nel 2008 il loro numero è salito a 665. Un elevato tasso di fecondità, accompagnato da un tasso di mortalità contenuto, hanno comportato un rapido aumento del saldo naturale della popolazione straniera: nel 2008 il saldo naturale risulta in attivo per 582 unità, 8 volte maggiore del relativo valore calcolato per la popolazione autoctona (16,8‰ rispetto a 2,2‰). Tale andamento demografico vivace dipende in gran parte dalla giovane struttura per età della popolazione straniera(2): circa la metà di essa ha un’età compresa tra 25 e 45 anni, mentre soltanto il 28,8% degli italiani rientra in questa fascia d’età. Circa il 30%, non molti di più rispetto ai cittadini italiani, sono bambini o giovani, mentre solo la metà degli stranieri rispetto alla popolazione locale ha superato la mezza età (il 21,9% contro il 43,7%). Il fatto che due terzi delle straniere residenti siano in età feconda e che mostrano un’alta propensione alla maternità determina l’aumento di nuove generazioni straniere e la conseguente multiculturalità della società altoatesina. Il numero degli stranieri nati in Italia e residenti in provincia di Bolzano ammonta a 4. 785 e quello dei minorenni stranieri residenti a 7. 891. Gli 11. 728 cittadini stranieri comunitari rappresentano circa un terzo del totale degli stranieri residenti in provincia di Bolzano (32,3%). Di questi più della metà appartiene all’area culturale tedesca. Gli altri paesi europei, esterni all’Ue, contano più di un terzo degli stranieri (35,4%), mentre 5. 269 provengono dall’Asia (14,5%) e 4. 752 dal continente africano (13,1%). La gamma dei paesi d’origine appare ricca di sfaccettature: l’Albania guida la classifica con 4. 812 persone, seguita dalla Germania con 4. 445 e dal Marocco con quasi 3. 000 unità. Questi tre paesi nel complesso rappresentano più di un terzo di tutti i cittadini con nazionalità straniera. I pachistani, con 2. 219 presenze, sono la comunità asiatica più numerosa sul territorio. Dal 1° gennaio 2007 la Romania è entrata a far parte dell’Unione Europea. A partire da questa data, il numero degli iscritti romeni nei registri anagrafici dei comuni della provincia di Bolzano è raddoppiato: essi rappresentano con 1. 499 unità uno dei gruppi più numerosi. La ripartizione per genere della popolazione straniera, da un paio d’anni conferma un relativo equilibrio tra la componente maschile e quella femminile. Nell’anno di riferimento tuttavia, le donne sono la maggioranza, superando la metà del contingente totale di stranieri (51,4%). Particolarmente consistente è la presenza femminile tra gli stranieri provenienti dall’America: la quota più elevata la raggiungono con più di tre quarti le brasiliane. Anche dai paesi comunitari provengono più donne che uomini, soprattutto da alcuni paesi dell’Europa orientale (Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia). All’interno dei paesi europei non appartenenti all’Ue, l’apice del contingente femminile, proveniente dalle nazioni della ex Urss, e quello maschile, proveniente dai paesi dei Balcani, si bilanciano. Le comunità che si caratterizzano per la maggior presenza maschile sono quella asiatica e africana, fatta eccezione di Nigeria, Filippine e Tailandia. .  
   
   
ANDAMENTO DEMOGRAFICO - 1° TRIMESTRE 2009 CI SIAMO: LA PROVINCIA DI BOLZANO HA RAGGIUNTO IL MEZZO MILIONE DI ABITANTI!  
 
Bolzano, 16 giugno 2009 - Al 31. 03. 2009 risiedevano in provincia di Bolzano 500. 030 persone: la popolazione altoatesina si è raddoppiata nell’arco degli ultimi 100 anni. Da tempo immemorabile, lo sviluppo demografico dipendeva esclusivamente dal saldo naturale, ma il suo influsso è andato costantemente calando dopo il cosiddetto baby-boom degli anni ’60. In tempi più recenti, è invece il saldo migratorio a costituire la componente determinante della crescita demografica. Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2009, la popolazione residente in provincia di Bolzano è aumentata di 1. 173 unità. Tale incremento è da ricondursi principalmente al saldo migratorio positivo (866), derivante dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni. Il saldo naturale si è attestato su valori più bassi rispetto alle altre stagioni dell’anno, complice l’elevato numero di decessi che si registrano in inverno: tuttavia, nel 1° trimestre 2009 sono decedute l’1,9% di persone in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il capoluogo di Bolzano ha fatto registrare un tasso di mortalità (9,6‰) superiore alla media provinciale (8,2‰) e un tasso di natalità decisamente inferiore (9,6‰ contro 10,7‰), realizzando quindi una crescita naturale prossima allo zero. L’incremento demografico della città di Bolzano è da ricondursi quindi esclusivamente alle immigrazioni. .  
   
   
VIOLENZA: ARRIVA A GENOVA LA STAFFETTA DELLE DONNE CHE DICONO BASTA  
 
Genova, 16 giugno 2009 - E’ arrivata a Genova sabato 13 giugno, patrocinata dalla Provincia, la staffetta nazionale delle donne contro la violenza alle donne promossa dall’Udi e lunga un anno per portare in tutta Italia questa battaglia e affermare i diritti delle donne. La staffetta, partita il 25 novembre scorso da Niscemi - dove Lorena Cultraro, di appena quattordici anni, fu assassinata e gettata in un pozzo da tre minorenni che da tempo abusavano di lei, e che arriverà il 25 novembre prossimo a Brescia - dove la giovane pachistana Hina Saleem venne massacrata dal padre perché frequentava un ragazzo occidentale - sarà a Genova (ma anche ad Arenzano, Mignanego, Busalla e Ronco Scrivia) dal 13 al 26 giugno prossimi, insieme all’anfora, a due manici in modo che possa essere portata da due donne, che ne è testimone e simbolo della solidarietà, delle relazioni e della vicinanza di tutte le donne. Sabato 13 giugno, giorno dell’arrivo in Liguria della staffetta antiviolenza (che sarà accolta e presentata alle 15 al Museo Luzzati del Porto Antico con una conferenza stampa alla quale interverranno la vicepresidente della Provincia Marina Dondero e la consigliera di parità della Regione Valeria Maione) saranno numerosi gli eventi collegati alla manifestazione. Ad Arenzano sabato 13, nelle iniziative promosse da Provincia e Comune fino al 16 giugno (quando vi farà tappa la staffetta), si svolgerà a Villa Mina, dalle 9. 30, la tavola rotonda “Violenza alle donne tra quotidiano e clamore” alla quale interverranno la vicepresidente della Provincia Marina Dondero, donne esponenti delle istituzioni degli enti locali e delle associazioni ed esperti. Alle 17 a Genova, sempre sabato 13, a Villa Scassi di Sampierdarena con la collaborazione del Municipio Centro Ovest, saluteranno l’arrivo in città della staffetta antiviolenza le letture dei gruppi Atelier e Mafalda, danze etniche del gruppo Duende, danze popolari dei Passi e Ripassi e le musiche di Frederik Kramer, con la partecipazione di Angela Burlando e Marina Dondero. “Vogliamo che la violenza sulle donne abbia fine - dice la vicepresidente della Provincia - e la staffetta promossa dall’Udi porta la forza straordinaria di questo messaggio in tutta Italia. Per questo la Provincia ha dato sostegno alla staffetta, un’iniziativa davvero unica e vissuta con grandissima passione e impegno nella battaglia civile, sociale e culturale contro la violenza e per affermare i diritti delle donne attraverso la solidarietà, il dialogo e la loro vicinanza. I dati Istat dicono che sono 14 milioni in Italia le donne vittime di violenze fisiche, sessuali o psicologiche, commesse soprattutto dai partner e che, tra i 16 e i 50 anni, il numero di morti per violenza tra le donne è superiore a quello per malattie o incidenti stradali. Una situazione inaccettabile e gravissima contro la quale dev’essere affermato il diritto, pieno uguale e paritario, di cittadinanza di tutte le donne che vogliono potersi riconoscere ovunque nel mondo come cittadine, pur se diverse per territorio, lingua, etnie e status sociale e culturale, sostenendosi a vicenda, senza mai sentirsi estranee le une alle altre. ” La Provincia, il 24 giugno alle 17, ospiterà nel loggiato di Palazzo Doria Spinola l’ultimo evento genovese della staffetta: “L’anfora in Provincia” con letture dal libro di Claudia Priano “Smettila di camminarmi addosso” a cura del Centro provinciale antiviolenza finanziato da Provincia e Regione e istituito con la collaborazione del Comune in via Mascherona. .  
   
   
IL DICIANNOVE GIUGNO A REGGIO CALABRIA CONVENGO SU “LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: PROFILI FAMILIARI, LAVORISTICI E PENALI”  
 
Reggio Calabria, 16 giugno 2009 - L’ufficio di Parità della Regione Calabria patrocina il convegno “La violenza contro le donne: profili familiari, lavoristici e penali” che si terrà il 19 giugno prossimo a Reggio Calabria. La consigliera regionale di Parità Maria Stella Ciarletta relazionerà sul tema delle molestie sessuali sul lavoro sotto il profilo discriminatorio. Interverrà anche l’assessore regionale al Lavoro Mario Maiolo. Il convegno, organizzato dall´ Osservatorio nazionale sul diritto di Famiglia di Reggio Calabria insieme con l´Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia-avvocati di famiglia, dal Consiglio dell´Ordine degli avvocati di Reggio Calabria e dall´ Ufficio della consigliera regionale di Parità, si terrà al complesso “Il Cipresseto” di via Melacrino, Sono previsti, tra gli altri, gli interventi della consigliera nazionale di Parità Alessandra Servidori, di Ciro Sbailò dell´Università Kore di Enna e del Presidente dell´Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia-avvocati di famiglia Gianfranco Dosi. Le iscrizioni sono aperte. La partecipazione è gratuita ed è valevole per il conferimento di sei crediti formativi. Per maggiori informazioni e per scaricare programma e scheda di iscrizione consultare il sito www. Regione. Calabria. It/consiglieradiparita oppure www. Osservatoriofamiglia. It .  
   
   
LA FAMIGLIA ANZIANA AL CENTRO DI “EDUCARSI PER EDUCARE”  
 
Parma, 5 giugno 2009 – E’ stata “la famiglia anziana” il tema al centro dell’ultimo appuntamento di “Educarsi per educare” che si è svolto il 6 giugno, al Centro Salesiano S. Benedetto (P. Le S. Benedetto, 5). L’iniziativa, realizzata dalla Provincia di Parma e dalla Rete provinciale per la famiglia, rientrava in un ciclo di incontri rivolti alle famiglie e alla cittadinanza: un’occasione per interrogarsi su come affrontare nel modo migliore i cambiamenti all’interno delle relazioni famigliari e sul fondamentale ruolo educativo svolto dalla famiglia. All’appuntamento ha partecipato l’assistente sociale, psicologa e consulente familiare Maria Teresa Zini che ha affrontato il tema “La famiglia anziana: costruire nuovi ruoli e relazioni intergenerazionali”. All’intervento sono seguiti lavori di gruppo: momenti in cui i partecipanti hanno potuto confrontarsi e discutere, trovando uno spazio in cui potersi raccontare ed essere, al contempo, soggetti e destinatari delle riflessioni e delle proposte elaborate. Parallelamente agli incontri si sono svolte attività di animazione per bambini e ragazzi a cura degli Scout e dei Pionieri della Croce Rossa Italiana. Www. Sociale. Parma. It/retefamiglia .  
   
   
MOLISE: L´IMPRENDITORIA FEMMINILE STRUMENTO DI CRESCITA E SVILUPPO PER IL TERRITORIO.  
 
Campobasso, 16 giugno 2009 - Tra i migliori progetti sull´imprenditoria femminile dell´Italia, che saranno presentati dal Ministero dello Sviluppo Economico all´Unione Europea, c´è il Progetto "Donna Impresa Processi di accompagnamento all´imprenditoria femminile in una logica di rete", ideato e realizzato dalla Regione Molise e dall´ufficio della consigliera di parità. Il Progetto "Donna Impresa", messo a punto dalla Consigliera di Parità, Giuditta Lembo, e finanziato, con 300mila euro, dalla Giunta regionale su forte impulso del Presidente Michele Iorio prevede "la creazione di una rete di imprese femminili per lo sviluppo economico del territorio molisano evitando l´isolamento e la frammentazione delle attività produttive". Il Progetto vuole anche promuovere la produzione alla sviluppo di risorse umane qualificate per il rafforzamento all´orientamento delle politiche comunitarie e nazionali a sostegno dell´innovazione della ricerca e dell´internazionalizzazione. Cinque i filoni di intervento dell´iniziativa: ricerca; promozione e animazione; accompagnamento, applicazione, sperimentazione dei risultati della ricerca; formazione; mainstreaming. "L´imprenditoria femminile –ha detto il Presidente Iorio- può e deve essere strumento di crescita e sviluppo per il territorio, oltre che condizione di realizzazione professionale per chi la promuove e la realizza. Come Governo regionale abbiamo inteso assecondare ogni processo funzionale alla facilitazione e al sostegno di iniziative in tal senso. Questo progetto ne è un´ esempio concreto. Siamo quindi felici e soddisfatti nel prendere atto che questa iniziativa è stata condivisa dal Governo nazionale tanto da essere presentata in via esemplificativa nel panorama europeo in rappresentanza dell´ Italia. Un riconoscimento che ci impegna a fare sempre di più e meglio". .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE PER IMPRESE AL FEMMINILE IN SICILIA  
 
Palermo, 16 giugno 2009 - Otto imprenditrici siciliane, selezionate dai comitati imprenditoria femminile, in rappresentanza delle oltre 1500 imprese finanziate ai sensi della legge nazionale sull´imprenditoria femminile, tramite il programma regionale Sintedi (sistema integrato donne imprenditrici), realizzato in collaborazione fra l´assessorato industria della regione siciliana, L´ipi (istituto per la promozione industriale), Unioncamere Sicilia e finanziato con i fondi del Ministero dello sviluppo Economico, concluderanno il percorso di accompagnamento con un programma di internazionalizzazione, recandosi da domani in Germania per instaurare rapporti commerciali con imprese tedesche. Durante il soggiorno le imprenditrici, oltre a partecipare ad incontri bilaterali con imprenditori e possibili clienti, accompagnate da rappresentanti di Unioncamere e dell´assessorato industria, incontreranno l´ambasciatore italiano a Berlino, S. E. Antonio Puri Purini. “Le iniziative legate all’internazionalizzazione comportano, spesso, percorsi di realizzazione abbastanza complessi – spiega Salvatore Petrilla responsabile del progetto per l´assessorato all´industria - tenuto conto di questo scenario, coerentemente con quanto realizzato con le scorse edizioni di S. In. Te. D. I. E con l’obiettivo di valorizzare gli scambi il paese individuato come luogo di realizzazione della nuova missione di internazionalizzazione di imprenditrici siciliane, istituzioni e operatori è la Germania. Obiettivo della missione è favorire la costruzione di reti settoriali ed intersettoriali fra le imprenditrici siciliane e quelle del paese ospitante, finalizzate allo scambio di esperienze e buone prassi, nonché alla realizzazione di iniziative produttive e/o commerciali. La delegazione siciliana sarà costituita da soggetti istituzionali, rappresentanti delle Camere di commercio e da una selezione si imprenditrici beneficiarie del progetto operanti nei vari settori: dall´agroalimentare alla produzione di gioielli, dalla ceramica all´editoria, dalla produzione nel settore del legno al turismo”. Durante la tre giorni sono state organizzate sia visite guidate in aziende leader per consentire alla delegazione di imprenditrici siciliane di entrare in contatto con clienti e/o fornitori locali e visite istituzionali presso ambasciate, consolati, locali camere di commercio e associazioni di categoria. .  
   
   
ANTROPOLOGICA2009. A PORTOGRUARO INCONTRI SU AMARE E LEGARSI  
 
Venezia, 16 giugno 2009 - Dal 22 al 26 giugno il Centro Studi Veneto Jacques Maritain organizza a Portogruaro una serie di incontri l tema “Amare e legarsi”. Si tratta di dibattiti serali pubblici organizzati in occasione della Summer School in Antropologia applicata, promossa dalla Regione del Veneto e realizzata dal Comune di Portogruaro e dal Centro Maritain, in collaborazione con il Servizio Nazionale della Cei per il Progetto Culturale, con il patrocinio della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Padova e della Facoltà Teologica del Triveneto. Nel corso delle serate alcuni ospiti guideranno una riflessione sui molti volti della relazione interpersonale. L’affettività ed i legami verranno così esplorati e messi alla prova dei ritmi di vita della società contemporanea, delle esperienze di fallimento e di ricostruzione, del rapporto con le memorie, con i vissuti e con le tradizioni, del confronto con la diversità in un contesto di società inclusiva impegnata nella costruzione di un futuro di pace. Il calendario degli appuntamenti sarà il seguente: lunedì 22 giugno: Tonalità dell’amare. Ospite della serata: Franco Panizon (medico pediatra, già direttore della Clinica pediatrica dell’Ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste); martedì 23 giugno: Affetti al lavoro. Ospiti della serata: Claudia Manzi (Università Cattolica di Milano) e Aldo Olimpi (manager); mercoledì 24 giugno: Progetti sulla sabbia. Ospiti della serata: Luca Illetterati (Università di Padova) e Giuseppe Tognon (Università di Roma “Lumsa”); giovedì 25 giugno: Famiglie in movimento; Ospiti della serata: Fabio Macioce (Università di Roma “Tor Vergata”) e Roberto Weber (Istituto di Ricerca Swg di Trieste); venerdì 26 giugno: Storie senza storia. Ospiti della serata: Luigi Alici (Università di Macerata) e Alen Custovic (giornalista e scrittore). Gli incontri si terranno all’aperto presso la sede del Centro Maritain (in caso di maltempo gli incontri saranno ospitati presso la Sala delle Colonne del Collegio Marconi ). .  
   
   
MINORI STRANIERI ABUSATI. ASSESSORE VALDEGAMBERI: PRESA IN CARICO CHE DEVE TENER CONTO DELLE DIVERSE CULTURE  
 
Padova, 16 giugno 2009 - “La Regione si è attrezzata in questi anni con un lavoro specifico di presa in carico dei minori colpiti da fenomeni di violenza, di abuso e di maltrattamento grave. Un particolare riferimento hanno avuto i minori stranieri presenti nel nostro territorio che sono portatori, assieme alle loro famiglie, culture, storie e tradizioni diverse che devono essere valutate attentamente dai servizi e dagli operatori”. Lo ha detto stamani a Padova, Stefano Valdegamberi Assessore regionale alle politiche sociali, durante l´incontro con la stampa tenutosi nella sede del distretto sanitario n. 1 dell´Azienda Ulss n. 16 e promosso per fare il punto sulla situazione e sugli interventi messi in atto in questi anni dalla Regione. Erano presenti anche i rappresentanti della Direzione servizi sociali della Regione, dell’Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia (che gestisce la banca dati sul fenomeno) e dei 5 Centri Provinciali/interprovinciali di Padova, Treviso, Vicenza, Verona e Venezia che dal 2004 contrastano con operatori specializzati l’abuso e il maltrattamento dei minori. “La lettura informata di una realtà sociale come quella veneta dove coesistono culture diverse nella complessità di valori, credenze e tradizioni entra a far parte integrante delle istituzioni pubbliche e private che agiscono in questo delicatissimo settore – spiega l’Assessore -. L’auspicio è che l’integrazione di saperi e l’approfondimento possano costituire la premessa e il miglioramento dei modelli operativi contro questi vergognosi fenomeni”. La Banca Dati relativa alle attività dei Centri, gestita dall’Osservatorio regionale Nuove Generazioni e Famiglia, rileva come i Centri risultino sempre più radicati nel territorio sia in termini di prevenzione che in termini di cura e di sostegno a favore dei minori e delle loro famiglie. I bambini in carico dal primo anno di attività, il 2004, a dicembre 2008, sono oltre 900; di cui 425 in carico nel corso del 2008, pari allo 0,5‰ della popolazione minorile residente in Veneto. La maggioranza è rappresentata da bambine (circa il 67%) ed è di nazionalità italiana (oltre l’82%). Tra gli stranieri prevale la cittadinanza rumena, seguita da quella marocchina e ghanese. Fra i maltrattamenti gravi segnalati la maggior parte riguarda l’abuso/molestie sessuali (42% dei casi), seguite dal maltrattamento fisico e dalla grave trascuratezza. Nel caso di abuso/molestie sessuali il maggior numero di bambini ha un’età compresa tra 6 e 10 anni (oltre il 32% del totale degli abusi sessuali). I maltrattamenti gravi avvengono nella maggior parte dei casi in ambiente intrafamiliare (l’84%) ed in maniera continua. E’ la scuola, seguita da un genitore e dai fratelli e sorelle (rispettivamente nel 17%, 12% e 11,2% dei casi), i maggiori autori della segnalazione ai servizi sociali. Sono soprattutto le Aziende Ulss e i Comuni a inoltrare la richiesta di intervento ai Centri. Per quanto concerne l’Autorità Giudiziaria la Banca Dati rileva che, dal gennaio 2008 a dicembre 2008, sono state effettuate circa 13. 480 prestazioni, con il 62% delle prestazioni che riguarda la presa in carico psicoterapeutico, educativo e sociale, mentre il 34% riguarda la diagnosi ed il 5% gli interventi richiesti dall’Autorità Giudiziaria. I centri provinciali/interprovinciali sono: a Venezia, centro “Il Germoglio” – competente per la provincia di Venezia; a Padova, centro “I Girasoli” Aulss n. 16 – competente per la provincia di Padova e di Rovigo; a Treviso – Centro “Il Tetto Azzurro” associazione Telefono Azzurro – competente per la provincia di Treviso e Belluno; a Vicenza – Centro “L’arca” Comune di Vicenza, Ipab Proto Salvi, Azienda Ulss 6, - competente per la provincia di Vicenza; a Verona – centro “Il Faro” Aulss n. 20, 21, 22- competente per la provincia di Verona. I centri istituiti dalla Regione Veneto sono luoghi di presa in carico, di terapia e di riabilitazione a lungo periodo, con la presenza di figure professionali specializzate (psicologi, pediatri, neuropsichiatri, assistenti sociali, esperti in scienza dell´educazione) che si coordinano con i servizi accompagnando il bambino e/o l´adolescente maltrattato o abusato nell´eventuale percorso giudiziario, come previsto dalla convenzione di Strasburgo. Le prestazioni specialistiche fornite dai Centri sono inserite dal 2002, con apposito provvedimento regionale, nei livelli essenziali di assistenza e nel 2008 un ulteriore provvedimento ha deliberato il passaggio dalla fase progettuale sperimentale dei Centri alla fase di consolidamento e stabilizzazione degli stessi nel sistema complessivo dell´offerta di servizi sociosanitari. .  
   
   
OGGI PRESENTAZIONE PROGETTO VENETO CONTRO VIOLENZA SULLE DONNE  
 
 Venezia, 16 giugno 2009 - La Regione lancia un’iniziativa di prevenzione e contrasto della violenza nei confronti delle donne, in collaborazione con la Commissione per la realizzazione delle pari opportunità del Veneto e con il supporto scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica (Verona). Il progetto, che prevede la diffusione di materiali appositamente realizzati, sarà presentato domani mattina nel corso di una conferenza stampa dall’assessore regionale Isi Coppola e dalla presidente della Commissione pari opportunità Simonetta Tregnago. Un’indagine realizzata l’anno scorso ha evidenziato che il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi: il 31,9% delle donne italiane fra i 16 e i 70 anni è stato vittima di forme di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Tra le Regioni che sono sopra alla media nazionale, il Veneto ha fatto registrare un dato pari al 34,3%. .