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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Giugno 2009
PARLAMENTO IN EUROPA: ECCO L´UFFICIO INFORMAZIONI DI MALTA  
 
Bruxelles, 23 giugno 2009- Nel tour tra le delegazioni del Parlamento Europeo in giro per l´Europa, la partenza è stata data dallo Stato più piccolo: Malta. Julian Vassallo, a capo dell´ufficio informazioni di Valletta, la capitale, racconta la loro attività sull´isola del Mediterraneo. Da diplomatico a New York a membro del team di Javier Solana, Vassallo ci racconta la vita europea del Paese con la più alta percentuale di votanti alle elezioni europee 2009. In cosa consiste il suo lavoro quotidiano? I maltesi sono sempre più interessati alla vita dell´Unione Europea e all´attività del Parlamento. Quindi il nostro ufficio è molto impegnato a fornire le informazioni che ci vengono richieste. Quando siamo entrati nell´Euro abbiamo ricoperto le principale vie di Valletta, la nostra capitale, con enormi tappeti raffiguranti la nuova moneta. In occasione dell´anno europeo per il dialogo interculturale abbiamo afflitto cinquanta enormi manifesti con fotografie di cittadini maltesi di diverse etnie nei posti principali della città. Che aria si respira nel vostro ufficio a Valletta? Siamo una squadra di quattro persone tuttofare, affiatate ed orgogliose del loro lavoro. Inoltre, come se non fossimo già abbastanza motivati, ci siamo recentemente spostati alla Casa Europea, un bellissimo edificio seicentesco completamente restaurato che veniva usato dal contingente italiano dei Cavalieri di Malta. Cosa le piace di più e cosa meno del suo lavoro? La mia unica delusione è che per molte persone l´appartenenza all´Unione Europea viene valutata solamente in base a come viene contrastata l´immigrazione clandestina e all´aiuto dato a Malta dall´Ue. In cosa siete maggiormente impegnati? I mesi passati sono stati molto emozionanti per il nostro ufficio, visto che siamo stati tutti impegnati coi media locali nella campagna "Usa il tuo voto" per le elezioni europee. Qualcuno di noi era sempre o in televisione o alla radio. Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando sono apparso in un programma televisivo per invitare i cittadini al voto tra uno spot per preparare un buon risotto con i carciofi e una sfilata di modelle per le pettinature all´ultimo grido. Com´è lavorare in un in un Paese. Altamente politicizzato? È vero, i maltesi possono parlare di politica a colazione, pranzo e cena. Anche se ci piacerebbe assumerci tutti i meriti, è stato l´enorme impegno politico dei maltesi a far guadagnare al nostro Paese il record di affluenza alle urne nelle elezioni europee 2009, dove non è obbligatorio votare (78,8%). È stato meno difficile convincere la gente a votare un anno dopo che l´attuale governo nazionale è stato letto con una differenza di soli 1500 voti. Qual è il suo passato formativo che la aiutata ad ottenere questo lavoro? Ho studiato legge e lavorato come diplomatico per Malta a New York e Bruxelles. Ho anche fatto parte della squadra di progettazione politica di Javier Solana, rappresentante Ue per la politica estera. Anche se continuo a lavorare per l´Unione Europea, il mio incarico attuale mi sembra molto diverso, ed è un qualcosa che mi piace moltissimo. .  
   
   
VIAGGIO IN EUROPA  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Molti secoli fa, gli europei potevano viaggiare attraverso il nostro continente senza incontrare guardie di frontiera, doganieri o fili spinati. Non erano molti i viaggiatori europei ma essi arricchivano l´Europa con il commercio o con la diffusione di differenti culture. Un esempio di tale libera circolazione fu dato proprio dai saperi e fra questi dalla letteratura e dalla filosofia con la creazione delle prime "università" [e la prima di tutte fu quella di Bologna], che sottolinea proprio il carattere universale della diffusione della cultura. Si pensi che l´ingegno di Erasmo da Rotterdam, autore fra l´altro del famoso "Elogio della pazzia" si forgiò proprio attraverso i viaggi in Europa e in particolare nelle università italiane. Ispirandosi al "viaggiatore" Erasmo la Commissione europea ha inventato molti secoli dopo il programma che porta il suo nome e che consente a centinaia di migliaia di studenti di viaggiare per motivi di studio per le università europee. Nel momento di maggiore espansione dei commerci e della cultura, gli europei hanno poi iniziato a viaggiare al di fuori del proprio continente verso l´Est arrivando fino in Cina e verso l´Ovest più tardi ripercorrendo a sud le strade tracciate dai Vichinghi con la scoperta delle Americhe. Così facendo poterono entrare in contatto con civiltà antiche che, nei secoli bui del continente europeo, avevano reso il mondo culturalmente ricco. Pensiamo in particolare alla Cina nell´estremo oriente e ai popoli arabi nel Medio Oriente prima che essi fossero travolti dall´oscurantismo delle crociate. Gli europei non sono stati solo viaggiatori del commercio e della cultura e anzi, se fosse stato possibile organizzare un referendum fra essi - demograficamente formati attraverso secoli di mescolanze etniche - avrebbero scelto anzitempo l´Europa Unita. Non era questa l´opinione di re, principi, signori, signorotti ed ecclesiastici che volevano invece espandere il loro potere non con le armi del consenso o, nella sua forma deteriore, del populismo ma con le armi della guerra imponendo ai loro sudditi tasse e balzelli per pagare le loro azioni di conquiste territoriali. Dopo la conclusione di uno dei più grandi fra questi conflitti [la cosiddetta "guerra dei trent´anni"] re, principi ed ecclesiastici decisero di suddividere l´Europa in stati nazionali fondando tale divisione sul principio artificiale della nazione. Era l´anno 1648 e tale divisione fu sancita con la pace di Vestfalia. La pace non durò tuttavia a lungo perché da allora in poi re, principi ed ecclesiastici non hanno cessato di farsi la guerra o per difendere i confini degli stati nazionali o per conquistare nuovi territori secondo il principio della sovranità nazionale al di sopra della quale essi non erano disposti a riconoscere alcuna forma di autorità. La forma più aberrante di divisione dell´Europa fu raggiunta tuttavia due volte nello scorso secolo quando i sovrani degli stati cosidetti sovrani [che nel Reich tedesco e nell´Italia dell´impero di cartapesta erano sanguinari dittatori come Hitler e Mussolini, il secondo con la vile complicità dei Savoia] hanno costretto i loro sudditi a massacrarsi due volte e a coinvolgere in questi massacri molti altri paesi del mondo. Non soddisfatti da queste opere di conquista, questi stessi sovrani hanno cercato di estendere i loro poteri al di fuori del continente europeo con quasi un secolo di invasioni coloniali. Così l´Europa dell´Alto Medio Evo e del Rinascimento - simbolo dell´espansione dei commerci e delle culture - è stata simbolo e responsabile della più terribile delle invenzioni umane: il nazionalismo. Dopo il secondo conflitto mondiale e l´olocausto è stato evidente che bisognava trovare altre forme di relazioni fra gli Stati nazionali nati nel 1648 e che anzi le divisioni fra questi Stati dovessero essere superate per conquistare la "pace universale" per l´Europa e per il mondo come era stato sognato da Emanuele Kant alla fine del diciottesimo secolo. Non a caso l´idea del superamento delle nazioni è stata immaginata da uomini e donne che avevano combattuto il fascismo e il nazismo come Altiero Spinelli in Italia, Albert Camus in Francia e i giovani della Rosa Bianca in Germania. Non a caso i primi passi verso il superamento delle divisioni dell´Europa in Stati nazionali sono stati effettuati da uomini di frontiera come Schuman che era cittadino francese ma nato a Lussemburgo, De Gasperi che era cittadino italiano ma era stato deputato nel parlamento austriaco e Adenauer che era cittadino tedesco di una città - Colonia - vicina al confine con la Francia. Essi avevano poi una lingua franca che era il dolce tedesco di Goethe e non la dura lingua delle armate naziste. Da più di sessant´anni l´Europa vive in pace anche se essa non ha potuto contribuire efficacemente alla pace universale né ai propri confini come nei Balcani o in Medio Oriente né in altre aree del Mondo come nell´Africa sub-sahariana nonostante il sentimento di colpevolezza provocato dal brutale colonialismo. Uno dei principi fondamentali su cui si basa l´unità dell´Europa è quello della libera circolazione: delle persone, dei beni, dei capitali e dei servizi. E la libera circolazione è facilitata e promossa da un patrimonio di norme comuni [l´acquis communautaire], da una moneta unica ma sopratutto dalla condivisione di valori essenziali che guardano saggiamente più al futuro che al passato evitando i rischi di una difficile ricerca di radici comuni. L´unità non vuol dire omogeneità perché fra i valori condivisi l´Europa ha collocato il rispetto delle diversità. E fra le diversità da rispettare la priorità deve essere data alle differenze di culture e al principale strumento di diffusione delle culture che è dato dai tanti idiomi che si parlano in Europa: non solo le lingue ufficiali che nell´Unione europea sono ventitré con tre alfabeti ma anche le lingue cosiddette minoritarie e gli idiomi dei milioni di cittadini di paesi terzi che vivono, lavorano, studiano ed amano in Europa. In questo quadro un merito importante va alla traduzione [ed ai traduttori] e più particolarmente alle traduzioni letterarie, giuridiche e scientifiche che consentono di mediare fra l´una e l´altra cultura. Buon viaggio in Europa. Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CRIME AND CULTURE  
 
Bruxelles, 23 giugno 2009 - Il 10 luglio il progetto Crime And Culture terrà una conferenza a Bruxelles per presentare le sue scoperte e i suoi risultati in forma analitica. Il progetto Crime And Culture denominato "Crime as a cultural problem. The relevance of perceptions of corruption to crime prevention. A comparative cultural study in the Eu-candidate States and the Eu-states Germany and Greece", finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) della Commissione europea, negli ultimi quattro anni ha studiato la percezione della corruzione in Europa. L´obiettivo del progetto era di condurre un indagine sulla percezione della corruzione svolta da responsabili delle politiche e amministrativi in regioni e culture specifiche, da attori rappresentanti le varie istituzioni e autorità, e dai cittadini e i media nelle società europee. Nel quadro della conferenza le scoperte e i risultatidel progetto saranno presentati ad un pubblico mirato e discussi con esperti del mondo politico, giudiziario, della polizia, dei media, della società civile e dell´economia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Uni-konstanz. De/crimeandculture/finalconference. Htm .  
   
   
DAL 1° LUGLIO IL NUOVO PASSAPORTO DOGANALE PER L´EUROPA  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Si chiamerà Eori (Economic Operator Registration and Identification) la nuova banca dati, voluta dalla Commissione Europea, dei soggetti che intervengono nelle operazioni doganali. Secondo quanto stabilito nel Regolamento (Ce) n° 312 del 16 aprile 2009, ciascuno Stato membro dovrà attribuire un codice Eori ai soggetti stabiliti sul proprio territorio e ai soggetti dei Paesi Terzi, che, per la prima volta, effettuano nel territorio U. E. Un’operazione rilevante ai fini doganali. Il Regolamento prevede, inoltre, che ciascuno Stato Membro renda disponibile ai Servizi centrali della Commissione la banca dati dei soggetti Eori registrati a livello nazionale. La Commissione renderà disponibili a ciascuno dei 27 Stati Membri le banche dati degli altri 26 Stati. Allo scopo di evitare una inutile moltiplicazione di codici e ulteriori oneri a carico degli operatori economici, in Italia si è stabilito di costituire la banca dati Eori in modo automatico. Verranno censiti e registrati tutti i soggetti nazionali, che, a vario titolo (in qualità di speditore/esportatore, importatore, rappresentante, obbligato principale - caselle 2, 8, 14, 50 del Dau), hanno effettuato operazioni doganali in Italia nel corso degli ultimi due anni. I soggetti italiani che effettueranno operazioni rilevanti ai fini doganali dopo il 30 giugno 2009 saranno automaticamente registrati nella banca dati Eori all’atto dell’effettuazione della prima operazione doganale. In generale non sarà, quindi, necessario per gli operatori italiani inoltrare richiesta per ottenere il nuovo codice. Tutti i dettagli sulla modalità di attribuzione e sulla composizione del codice sono precisati nella circolare dell´Agenzia della Dogane scaricabile qui sotto. La richiesta di attribuzione dovrà essere presentata solo da: operatori non stabiliti nell´Ue che devono svolgere operazioni doganali in territorio comunitario; operatori italiani che necessitano dell´attribuzione del numero in via preventiva, in quanto devono svolgere la prima operazione doganale in altro Stato membro prima che in Italia. La Commissione prevede, inoltre, la pubblicazione sul proprio sito Internet delle informazioni anagrafiche dei soggetti registrati Eori nei 27 Paesi, che abbiano fornito in forma scritta il loro assenso al riguardo. .  
   
   
POLONIA: CALANO ESPORTAZIONI ED IMPORTAZIONI NEL 2009  
 
Varsavia, 23 giugno 2009 - Il deficit del commercio estero è sceso da gennaio ad aprile 2009, arrivando a 2,4 mld Eur da 7,1 mld Eur dell’anno precedente, secondo quanto riportato dall’Ufficio Statistico Centrale (Gus). Le esportazioni in questo periodo sono scese del 22,7% a/a a 30,2 mld Eur, mentre le importazioni sono calate del 29,4% a/a a 32,6 mld Eur. Secondo i dati del Gus, nel 2008le esportazioni in dollari sono scese del 31,5% a 39,9 mld $, mentre le importazioni sono scesa del 37,3% a 43,1 mld $. Il deficit commerciale è stato di 3,2 mld $ a fronte dei 10,6 mld $ dell’anno precedente. E’ stato riscontrato un bilancio negativo nel commercio con i Paesi in via di sviluppo, pari a 6,6 mld $, e con i Paesi dell’Europa centrale ed orientale di 1,5 mld $, mentre il commercio con i Paesi più sviluppati ha portato ad un bilancio positivo di 5 mld $, incluso un surplus di 6,1 mld $ nel commercio con i Paesi Ue. I Paesi sviluppati hanno inciso sulle esportazioni per l’85,6%, sulle importazioni per il 68%. .  
   
   
BOSNIA-ERZEGOVINA, REPUBBLICA SRPSKA: APPROVATI I PROSSIMI INVESTIMENTI PUBBLICI  
 
Sarajevo, 23 giugno 2009 - Il governo della Repubblica Srpska intende destinare oltre 1,9 mld Km (1 mld Eur) in investimenti pubblici nel periodo 2009-2011. Gli stanziamenti approvati sono del 35% più alti di quelli spesi nei tre anni precedenti. La maggior parte dei contributi (50,5% o 994,6 mln Km) devono essere prelevati dalle risorse domestiche. Il finanziamento nell’ambito del programma di sviluppo ammonta al 23%, mentre il 18,9% proviene dal bilancio della Repubblica. Da altre risorse di finanziamento (municipalità, città e società statali) il 7,7%. Il finanziamento rimanente di 975,1 mln Km (fino al 4% in più rispetto al precedente programma di investimenti), sarà fornito attraverso prestiti e aiuti dalle istituzioni finanziarie internazionali. La maggior parte degli investimenti (circa il 50%) saranno destinati alle infrastrutture di trasporto e le comunicazioni, il 12% (dal 14% del piano precedente) alla sanità, l’11% al settore industriale, energetico e minerario, il 7,4% ( dal 6,4%) all’agricoltura, foreste e gestione delle risorse idriche, il 7,7% (dal 6,2%) alla protezione ambientale, il 4,4% (dal 2%) all’educazione. .  
   
   
APPROVATA L´OPERAZIONE DI SOTTOSCRIZIONE DI 1,45 MILIARDI DI EURO DI TITOLI EMESSI DAL GRUPPO BANCO POPOLARE. 15 MILIARDI DI EURO DI CREDITI AGGIUNTIVI PER IMPRESE E FAMIGLIE.  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Il Ministro Giulio Tremonti ha approvato in data 19 giugno la sottoscrizione di titoli emessi dal Gruppo Banco Popolare per 1,45 miliardi di euro. Con questa operazione si rafforza il patrimonio delle banche del gruppo aumentando le possibilità di prestiti a famiglie e imprese. Contestualmente, il consigliere delegato del Banco Popolare, dott. Pier Francesco Saviotti ha sottoscritto con il Direttore Generale del Tesoro, Prof. Vittorio Grilli, il protocollo d´intenti che contiene gli impegni del gruppo bancario. In particolare, il Banco Popolare si impegna a:. Mettere a disposizione delle piccole e medie imprese per il prossimo triennio impieghi incrementati nell´ordine del 6% medio annuo; applicare condizioni più favorevoli ai beneficiari di finanziamenti assistiti dal Fondo centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese e a contribuire allo stesso fondo con 21,75 milioni di euro. In questo modo, almeno 200 milioni di nuovi finanziamenti a piccole medie imprese potranno beneficiare della garanzia dello Stato; · sospendere, per 12 mesi e senza oneri, il pagamento delle rate dei mutui per l´acquisto dell´abitazione principale ai cassaintegrati e a chi perde il lavoro. Il Banco Popolare si impegna ad attivare idonei strumenti pubblicitari e a rendere operativi gli impegni entro 6 settimane. Gli impegni saranno monitorati dal Dipartimento del Tesoro con rapporti trimestrali. .  
   
   
SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA, AL VIA LA TERZA FASE  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Di tutte le disposizioni legislative varate tra il 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d’Italia, ed il 31 dicembre 1969 resteranno in vigore solo quelle indispensabili al nostro ordinamento. Continua l’opera di semplificazione normativa. E´ stato approvato dal Consiglio dei ministri del 12 giugno 2009 il terzo provvedimento rientrante nel progetto cosiddetto "Taglia-leggi". Obiettivo del progetto, a cui sta lavorando il ministro della semplificazione normativa Calderoli, è di arrivare ad avere nel nostro Paese non oltre 5 mila atti legislativi vigenti. Con il primo intervento (inserito nel decreto legge 112/2008 convertito in legge n. 133/2008) è stato prodotto un taglio di circa 7. 000 leggi. Il secondo intervento (decreto legge n. 200/2008 convertito in legge n. 9/2009) ha consentito un taglio di quasi 29. 000 leggi. Con il terzo provvedimento - varato dal governo il 12 giugno scorso - si opera un taglio sulle leggi anteriori al 1970. Con questa ulteriore selezione, le leggi che resteranno in vigore saranno circa 2. 700 al posto delle attuali 50 mila. Si tratta di un ulteriore tassello della vasta manovra di “ripulitura normativa” che consiste nella ricognizione degli atti (circa duemilacinquecento) individuati - a seguito di una complessa istruttoria - come tuttora utili al funzionamento dell’apparato pubblico. Lo schema di decreto, approvato in via preliminare, individua infatti le disposizioni legislative, anteriori al 1970, ritenute indispensabili per il nostro ordinamento. Il taglia leggi è stato rilanciato in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge n. 246 del 2005. Il testo verrà trasmesso alla Conferenza unificata, al Consiglio di Stato ed alle Commissioni parlamentari per i pareri prescritti. .  
   
   
IL MINISTRO TREMONTI AL BOARD DI NEWS CO. DI SKY  
 
Roma, 22 giugno 2009 - Il Ministro dell´economia e delle finanze Giulio Tremonti ha preso parte con grande interesse ai lavori svoltisi il 19 giugno a Milano del Board di News Corporation di Sky, parlando della situazione economica italiana ed internazionale. Della partecipazione era a conoscenza il Presidente del Consiglio, a Bruxelles per il vertice europeo dei Capi di Stato. .  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2019 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Il Mef dispone, per il giorno 24 giugno 2009, con regolamento 26 giugno 2009, l´emissione dei seguenti Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: . . - Btp€i decennale:. . Decorrenza : 15 marzo 2008; quattordicesima tranche. Scadenza : 15 settembre 2019. Tasso d´interesse reale : 2,35% annuo, pagabile semestralmente. Ammontare nominale massimo dell´emissione : 1. 500 milioni di euro. Isin : It0004380546. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 23 giugno 2009. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 24 giugno 2009, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 26 giugno 2009. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 marzo u. S. È pervenuta a scadenza la seconda cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 103 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 25 giugno 2009. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti. .  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 26 giugno 2009, con regolamento 1º luglio 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º settembre 2008; diciannovesima tranche scadenza : 1º settembre 2015 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º settembre 2009, è risultata pari a 0,77% . Isin : It0004404965 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º luglio 2009; prima tranche scadenza : 1º luglio 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 2,50% Isin : da attribuire decorrenza : 1º marzo 2009; quinta tranche scadenza : 1º settembre 2019 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% Isin : It0004489610 Inoltre il Mef comunica che verrà disposta, sempre per il giorno 26 giugno 2009, con regolamento 1º luglio 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dal seguente prestito non più in corso di emissione: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º dicembre 2007; diciassettesima tranche scadenza : 1º dicembre 2014 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º dicembre 2009, è risultata pari a 0,66%. Isin : It0004321813 Il meccanismo di collocamento utilizzato per tutti i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct 1º. 9. 2008/2015 - 0,20% per i Btp 2,50% 1º . 7. 2009/2012 - 0,40% per i Btp 4,25% 1º. 3. 2009/1º. 9. 2019 - 0,30% per i Cct 1º. 12. 2007/2014. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct scad. 1º. 9. 2015 Btp scad. 1º. 7. 2012 Btp scad. 1º. 9. 2019 Cct scad. 1º. 12. 2014
Prenotazione da parte del pubblico entro il 25 giugno 2009 25 giugno 2009 25 giugno 2009 25 giugno 2009
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 26 giugno 2009 26 giugno 2009 26 giugno 2009 26 giugno 2009
Regolamento sottoscrizioni 1º luglio 2009 1º luglio 2009 1º luglio 2009 1º luglio 2009
Dietimi d´interesse da corrispondere 122 - 122 30
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Cct 1º. 9. 2015, - al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 7. 2012, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 9. 2019, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Cct 1º. 12. 2014. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´asta supplementare sarà tenuta alle ore 15,30 del giorno 30 giugno 2009 in quanto il 29 giugno p. V. È giorno festivo nella città di Roma. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
AIUTI DI STATO ALLE IMPRESE: MISURE TEMPORANEE IN TEMPO DI CRISI  
 
Roma, 23 giugno 2009 - Con un Decreto del Presidente del Consiglio, pubblicato sulla G. U. Del 9 giugno 2009, vengono dettate le modalità di applicazione della Comunicazione della Commissione europea 2009/C 83/01 relativa agli aiuti di Stato consentiti nell’attuale fase di crisi economica. La Comunicazione , nel quadro degli obiettivi posti dal Piano europeo di ripresa economica del 26 novembre 2008, ha permesso agli Stati membri di adottare misure di aiuti temporanei “anticrisi” per facilitare l’accesso al credito alle imprese. “Accedere ai finanziamenti in misura sufficiente e a costi accettabili è una condizione indispensabile per l’investimento, la crescita e la creazione di posti di lavoro nel settore privato”: questa la premessa da cui parte la Comunicazione, affermando poi che “benché gli aiuti di Stato non siano una cura miracolosa contro le attuali difficoltà, un sostegno pubblico ben mirato alle imprese potrebbe rappresentare un utile elemento di uno sforzo globale volto tanto a sbloccare i prestiti alle imprese quanto ad incoraggiare il mantenimento degli investimenti in un futuro basato su basse emissioni di carbonio”. Quindi detta delle misure supplementari temporanee, in deroga alla normativa sugli aiuti di stato, applicabili fino al 31 dicembre 2010, a favore delle imprese che dimostrino uno stato di difficoltà conseguente alla crisi e successivo al 1° luglio 2008. Il Dpcm costituisce il provvedimento notificato a Bruxelles per la necessaria previa autorizzazione della Ce; le decisioni approvate dalla Commissione riguardano: aiuti “di importo limitato”; aiuti sotto forma di garanzie; aiuti sotto forma di prestito agevolato; aiuti di Stato a favore degli investimenti in capitale di rischio di piccole e medie imprese. Restano, per il momento, sospesi, perchè soggetti a più approfondite valutazioni da parte della Commissione, le misure dirette al sostegno per la produzione di prodotti c. D. "verdi". Nelle Linee guida per l’applicazione del Dpcm, diramato dal Dipartimento delle politiche comunitarie, tutti i necessari chiarimenti. .  
   
   
BIPIEMME ADERISCE ALL’OPA DEL BANCO POPOLARE SU BANCA ITALEASE  
 
Milano, 23 giugno 2009 - Si rende noto che ieri Banca Popolare di Milano S. C. Ar. L. Ha aderito all’Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria Totalitaria - che si chiuderà il prossimo 1° luglio - promossa dal Banco Popolare Soc. Coop. Sulle azioni di Banca Italease S. P. A. L’adesione - avvenuta sulla base degli accordi siglati in data 15 marzo 2009 tra Banca Popolare di Milano S. C. Ar. L. , Banco Popolare Soc. Coop. , Banca popolare dell’Emilia Romagna Soc. Coop. E Banca Popolare di Sondrio Soc. Coop. P. A. - riguarda la totalità delle n. 3. 080. 029 azioni possedute dalla Bipiemme, pari all’1,83% del capitale sociale di Banca Italease S. P. A. .  
   
   
CON L’ELEZIONE DI GUIDO PODESTÀ E LA CONQUISTA DI DECINE DI COMUNI NEL MILANESE COMPLETATA LA STRAORDINARIA VITTORIA DEL CENTRODESTRA MILANESE  
 
Milano, 23 giugno 2009 - «Grande vittoria del centrodestra, del Pdl e del presidente Berlusconi. Un augurio di buon lavoro al nuovo presidente della Provincia di Milano, l’amico Guido Podestà». Così ha salutato la vittoria al ballottaggio per le elezioni provinciali il Coordinatore provinciale vicario del Pdl milanese e Consigliere regionale Alessandro Colucci. «Un voto, data la valenza politica e simbolica di Milano, che aveva assunto un valore nazionale. A distanza di due settimane – ricorda Colucci - gli elettori non solo hanno confermato la piena fiducia nell’azione politica e di governo del Presidente Berlusconi ma, anzi, hanno lanciato un preciso segnale di vicinanza e di sostegno anche dal punto di vista ‘umano’, rispondendo così alle ignobili strumentalizzazioni di queste settimane». «D’altro canto – ha proseguito Colucci – già al primo turno il presidente Podestà aveva raccolto il 48,8% dei consensi. Un grandissimo risultato, tenuto conto che Monza e Brianza, tradizionale bacino di voto per il centrodestra, per la prima volta eleggeva un suo presidente». Perdendo Milano il centrosinistra ha perso l’ultimo baluardo nel Nord Italia. «A questo proposito possiamo dire – ha evidenziato il Coordinatore vicario del Pdl milanese - come già si era delineato nel turno del 6/7 giugno, che il Pd è oramai partito regionale o come qualcuno lo ha ben definito “partito degli Appennini”. Tornando a Milano, è opportuno sottolineare anche il grande successo nei Comuni della provincia. Già il 6/7 giugno, nei 63 comuni sotto i 15. 000 abitanti, si è passati da 14 sindaci agli attuali 28, raddoppiando quindi i comuni passati sotto la guida del centrodestra. Il centrosinistra, al contrario, è precipitato dai 50 comuni agli attuali 35. Con il voto di domenica e lunedì si è poi completato il quadro nei comuni sopra i 15. 000 abitanti. Ebbene, anche qui sui 16 comuni andati al rinnovo, il centrodestra è passato dai due comuni uscenti agli attuali 7. Il centrosinistra è crollato: da 14 uscenti oggi amministra solo 6 comuni, perdendone ben 8, tra cui è opportuno ricordare Cologno Monzese, Cornaredo, Cusano e Paderno. «Di questo voglio ringraziare tutti gli amici, i dirigenti, gli amministratori, i sostenitori che non hanno risparmiato energie ed entusiasmo anche in queste due settimane supplementari per il ballottaggio. Il risultato odierno, con l’elezione di Guido Podestà e la conquista di tanti sindaci - ha concluso Colucci - conferma come la nascita del Pdl sia stata una scommessa ampiamente vinta, una scommessa che ha visto operare fianco a fianco gruppi dirigenti con provenienze diverse, sensibilità ed esperienze differenti, che hanno lavorato assieme e in perfetta armonia per raggiungere questi importanti risultati». .  
   
   
MARILENA ADAMO SENATRICE GRUPPO PD: INNOVARE IL REFERENDUM PER FAR VIVERE LA DEMOCRAZIA  
 
 Milano, 23 giugno 2009 - Prima ancora di sapere l´esito del referendum – partecipazione e risultati , Marilena Adamo affermava che, l´alta astensione renderà molto difficile una lettura politica e ciascuno sosterrà tesi diverse di fronte al vero quesito referendario: cambiamo o no il “porcellum”? Ma c´è in gioco anche la funzione stessa dello strumento referendario, che la Costituzione propone come strumento essenziale di democrazia, di fronte alla constatazione che dal 1995 non si raggiunge più il quorum. Non solo, questa situazione produce ulteriore disaffezione per le istituzioni e la partecipazione civile. Il referendum quindi va profondamente innovato e il Pd non ha aspettato questa scadenza per fare le sue proposte: sono prima firmatari infatti di un Ddl , presentato lo scorso ottobre che si propone due obiettivi: 1. Rendere più impegnativa la raccolta di firme (da 500 mila a un milione), ma abbassare il quorum per rapportarlo agli elettori che effettivamente voltano alle elezioni politiche; 2. Introdurre il referendum propositivo, dando regole e certezze procedurali alle leggi di iniziativa popolare, anche in questo caso aumentando il numero di firme necessarie. Finora non è stata trovata nella maggioranza nessuna disponibilità a dare priorità a questo testo, ce da auspicarsi che il dibattito pubblico che si aprirà in questi giorni permetta di portarlo rapidamente in aula: il parlamento dimostri di saper svolgere il suo ruolo. .  
   
   
LOMBARDIA: COMMERCIO, 3,8 MILIONI A MICRO E PICCOLE IMPRESE INNOVA RETAIL, DAL 6 LUGLIO LE DOMANDE PER ACCEDERE AL II° BANDO FINANZIATI ACQUISTO SISTEMI DI SICUREZZA E PAGAMENTO SICURO  
 
Milano, 23 giugno 2009 - Le micro e piccole imprese commerciali, all´ingrosso e al dettaglio, e i pubblici esercizi (bar e ristoranti) avranno tempo dal 6 luglio fino al 15 ottobre prossimo per accedere ai finanziamenti per l´innovazione. Sono questi i termini per partecipare al secondo bando Innova Retail, che mette a disposizione 3. 840. 000 euro, due terzi dei quali a carico di Regione Lombardia (2. 560. 000) e il resto (1. 280. 000 euro) delle Camere di commercio. Il bando sarà pubblicato domani, martedì 23 giugno, sul Burl (Bollettino ufficiale della Regione Lombardia). "Con questo provvedimento - ha detto l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Nicoli Cristiani - puntiamo a sostenere l´innovazione diffusa a favore delle micro e piccole imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, all´ingrosso e dei pubblici esercizi; un obiettivo di sviluppo che nasce dalla consapevolezza che la sfida competitiva nei mercati globali, tra internazionalizzazione delle imprese e affermazione di nuovi modelli di business, richiede per le imprese un continuo ripensamento e aggiornamento delle strategie, dell´approccio al mercato e del proprio processo tecnologico, organizzativo e gestionale". I Settori Di Intervento - Sei le tipologie di investimento previste con questa nuova misura, con un´estensione rispetto al bando precedente verso nuove tematiche, tra cui la sostenibilità ambientale: saranno finanziati, infatti, progetti per la riduzione dei consumi energetici, per l´acquisto di software e hardware evoluti, tecnologie per la sicurezza (sistemi di videosorveglianza, sistemi anti-intrusione), sistemi di pagamento sicuri, oltre a investimenti per la logistica (tracciatura nella movimentazione delle merci) e le strutture aziendali (in particolare per l´accessibilità agli esercizi da parte di persone disabili o con mobilità ridotta). Il contributo è pari al 50% dell´investimento, elevato al 70% per la tipologia riguardante l´installazione di apparecchiature di pagamento nell´ambito del sistema "Reti Amiche", che al momento riguarda solo il circuito dei prodotti di monopolio. La misura è rivolta a sostenere i costi di acquisto delle attrezzature necessarie per facilitare e migliorare (nell´ambito, appunto, del circuito "Reti Amiche" riconosciuto dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l´Innovazione) l´accesso dei cittadini ai servizi di pagamento sicuro verso enti e società pubbliche Come per il bando precedente sono state confermate le modalità automatiche per l´invio della domanda, con l´obiettivo di semplificare e informatizzare i processi, garantendo in più tempi certi per le risposte sull´esito del finanziamento: invio in forma telematica della documentazione richiesta, autocertificazione e 24 ore di attesa massima per la risposta sulla disponibilità del contributo. Rispetto al bando precedente sono state ammesse anche le imprese che esercitano attività all´ingrosso, oltre a quelle al dettaglio e ai pubblici esercizi. Inoltre, nel bando sono stati ulteriormente semplificati altri aspetti relativi, ad esempio, ai tempi di rendicontazione delle spese sostenute, con l´obiettivo di favorire l´accesso delle microimprese in una fase congiunturale difficile come l´attuale. I progetti presentati dalle imprese saranno finanziati esclusivamente nell´ambito del territorio provinciale di competenza (l´investimento massimo ammissibile al contributo è compreso tra 5. 000 e 15. 000 euro), secondo la seguente ripartizione: Bergamo 450. 000, Brescia 750. 000, Como 150. 000, Cremona 75. 000, Lecco 75. 000, Lodi 90. 000, Mantova 240. 000, Milano 1. 305. 000, Monza e Brianza 270. 000, Pavia 150. 000, Sondrio 45. 000 e Varese 240. 000. .  
   
   
INCONTRO SU PARTENARIATO PUGLIA -TUNISIA  
 
Bari, 23 giugno 2009 - “Sul Mediterraneo si giocano peculiari partite intorno ai beni comuni”, ha detto l’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli nell’aprire i lavori del seminario che si è tenuto nei giorni scorsi a Bari. “Si tratta di temi non solo ideologici, ma che hanno una forte valenza economica e politica” - ha aggiunto l’Assessore, sottolineando l’importanza vitale e strategica degli interessi che legano la Puglia alla Tunisia. In primo piano il tema delle energie rinnovabili, così come quello dei processi di innovazione, per i quali la Puglia vanta delle eccellenze, trasferibili anche in termini di know how. “Il partenariato territoriale Puglia-tunisia: la cooperazione decentrata 2008-2010 ed il Programma Cbc Enpi Bacino del Mediterraneo”, è il titolo del seminario, organizzato dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, durante il quale si è fatto il punto sui Programmi di cooperazione bilaterale italo-tunisini e sulle possibili integrazioni con i Programmi di cooperazione multilaterale, come il Cbc Enpi Med 2007-2013. Un’integrazione possibile, anzi auspicata, visto che, come ha evidenziato l’Assessore, “i due strumenti non corrono su binari separati, ma sono duttili e ci consentono di attivare partenariati con la dovuta complementarietà”. Della cooperazione bilaterale e degli sviluppi che ha avuto negli ultimi anni verso la costruzione di partenariati strategici anche a livello delle autonomie locali e territoriali ha parlato Michele Stefano Formenti, responsabile dell’Ufficio di Cooperazione Decentrata del Mae Ministero Affari Esteri: “L’obiettivo è valorizzare la complementarietà tra regioni italiane e tunisine - ha spiegato Formenti - per essere più presenti come sistema sul mercato globale con posizione di maggiore competitività”. Tra gli strumenti approntati dal Mae, un Tavolo di lavoro tra regioni ed enti locali italiani costituito due mesi fa a Roma con la Regione Sicilia come capofila. Da qui partiranno tutte le informazioni sui Programmi e i bandi (per un volume totale di investimenti pari a 183,5 mln di euro), utili ad imprese, distretti industriali, università, centri di ricerca e agenzie di sviluppo, interessati ad avviare attività e progetti in Tunisia. Attraente peraltro per imprese e investitori lo scenario attuale e futuro tratteggiato sia da Pier Luigi D’agata, intervenuto in rappresentanza di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, sia da Hechmi Chatmen, della Fipa Tunisia – Agenzia di Promozione degli Investimenti all’Estero: una Tunisia che fa da battistrada tra i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, all’interno di un’area che conta 270 mln di abitanti, il cui reddito pro capite è cresciuto del 36% negli ultimi anni e che mostra un tasso di crescita superiore al 5% annuo, quando prima della crisi in Europa si arrivava al 2%. Una Tunisia che ha una posizione geografica strategica rispetto all’Europa, ma che sta assumendo una certa centralità anche rispetto alla cosiddetta area Meg, che include i 12 Paesi del Mediterraneo e gli otto Paesi del Golfo. Una Tunisia che è primo esportatore industriale della sponda sud del Mediterraneo, con i suoi 10 mln di abitanti che, in un’area di libero scambio, corrispondono ad un bacino ben più ampio di 500 mln di consumatori, 3000 aziende estere insediate e una quota di investimenti dall’estero pari ad oltre il 25%. Primo partner dell’Italia a livello mondiale quanto ad import-export, ha non a caso tra i settori di investimento prioritario: meccanica, elettrica ed elettronica, tessile e abbigliamento, nuove tecnologie e agricoltura; oltre a 50 mld di dollari previsti per l’avvio e il completamento di grandi progetti in ambito infrastrutturale, turistico e industriale ed una strategia industriale già pronta fino al 2016. L’invito rivolto attraverso il workshop agli attori istituzionali ed economici è ad attivarsi per cogliere le concrete opportunità offerte dai Programmi di cooperazione bilaterale e multilaterale. Di queste ultime ha parlato Claudio Polignano, del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia - Task Force Cooperazione Territoriale e National Contact Point Enpi Med, illustrando il Programma di Cooperazione territoriale Cbc Enpi Bacino del Mediterraneo. Da qui viene la prima concreta opportunità visto che la call for proposals appena lanciata scade il 16 settembre e stanzia 32 mln di euro per progetti standard. L’appuntamento a tal riguardo è per il 13 e 14 luglio a Cagliari, con il seminario di lancio della call e la ricerca dei partner. Per il resto, “Tenete d’occhio le vostre Regioni - ha ribadito Formenti - perché da lì potrete attingere tutte le altre informazioni sui Programmi e i bandi, mutuate attraverso il Tavolo di lavoro. ” Entro il 2010 in ogni caso partiranno i bandi per il settore privato, nell’ambito dei Programmi di cooperazione bilaterale. .  
   
   
EVENTO DI LANCIO PO BASILICATA FSE 2007 / 2013  
 
 Potenza, 23 giugno 2009 - Ammonta a 322,4 milioni di euro la dotazione finanziaria del Po Fse (Fondo sociale europeo) Basilicata 2007 – 2013. Di questi, 128,9 milioni di euro provengono dal Fse, 154,7 Milioni di euro quale quota di cofinanziamento statale e 38,7 milioni di euro a carico del bilancio regionale. Numeri, obiettivi, linee strategiche, programmi sono stati illustrati ieri mattina, all’Hotel Giubileo di Rifreddo, nel corso dell’evento di lancio del Po Fse 2007 – 2013. Dopo la relazione di apertura dell’assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Antonio Autilio, è intervenuta Paola Bertolissi, in rappresentanza della Commissione europea, Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità del Fse. Bertolissi, in particolare, si è soffermata sui tre criteri che sono alla base di un corretto modello di gestione delle risorse finanziarie europee: trasparenza dell’attuazione; campagna informativa; inclusione sociale. Ed ha spiegato che al centro della nuova programmazione c’è lo sviluppo del capitale umano. Sulle “Strategie nazionali per lo sviluppo delle risorse umane” è intervenuta, invece, Angela Altieri, in rappresentanza del Ministero del Lavoro, Dg Politiche Orientamento e Formazione. In particolare, Altieri ha evidenziato la necessità di puntare sulla efficienza e sulla qualità dei sistemi non mancando di sottolineare il ruolo del mondo dell’istruzione e, in particolare, dei livelli scolastici di base. A partire dalla riduzione dell’abbandono scolastico e dalla crescita delle competenze dei giovani. A illustrare gli obiettivi per la programmazione 2007-2013 del Fse per le Regioni e le province autonome è stata Annalisa Vittore, del Coordinamento tecnico delle Regioni per il Fse. In particolare, alcuni degli obiettivi strategici comuni sono: consolidare gli interventi di sistema avviati nel periodo 2000 – 2006; sperimentare pratiche, modelli e strumenti innovativi; valorizzare la semplificazione; rafforzare l’orientamento ai risultati; personalizzare gli interventi; puntare all’innovazione. “Sono principalmente tre le sfide nel prossimo biennio: mantenere nel mercato del lavoro i soggetti maggiormente esposti al rischio fuoriuscita; contribuire alla riqualificazione / riconversione professionale dei soggetti espulsi dal mercato del lavoro e agevolare il processo di transizione da un lavoro all’altro; puntare su innovazione e sviluppo territoriale”. Andrea Naldini, dell’Istituto di ricerca interdisciplinare Ismeri Europa, ha presentato i risultati di alcune analisi valutative del Fse 2000 – 2006. Per quel che riguarda gli effetti delle politiche formative, il tasso di inserimento occupazionale dopo 1 anno è del 29 percento, maggiore rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno. L’istruzione è stata determinante sulla probabilità occupazionale e gli effetti sono stati ridotti per le fasce più deboli. Risultato: il 90 per cento degli occupati dopo gli interventi del Fse lavorano in Basilicata; il 64 percento degli occupati giudica il lavoro coerente con la formazione; il 41 percento dei partecipanti non transitano nel lavoro. Per quel che riguarda la formazione continua “risultati positivi emergono per competenze, flussi informativi e motivazione del personale”, mentre “risultati migliorabili, ma sufficienti, per produttività, carriere, inserimento”. Anche gli spin-off e gli assegni di ricerca hanno registrato buoni risultati. In 4 punti il bilancio del Fse nel 2000 – 2006 visto dall’istituto di ricerca: “Importante sostegno a un sistema di politiche attive più articolato e con elevata capacità di copertura dei bisogni locali; risultati soddisfacenti in termini occupazionali e di performance generale; margini di miglioramento nell’equilibrio tra diversi interventi e nelle modalità di realizzazione; necessità di un sistema di politiche maggiormente integrato al suo interno e con le politiche di sviluppo e il sistema produttivo”. Nel corso dell’evento di lancio del Po Basilicata Fse è intervenuto anche il neo presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. “Occorre individuare – ha detto Lacorazza – una strategia integrata che consenta anche alle province e agli operatori di inserirsi meglio all’interno del programma operativo al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati”. Lacorazza, inoltre, ha espresso la necessità di inserirsi nel contesto strategico messo in campo dalla Regione Basilicata a partire da tre principali provvedimenti: la legge sulla competitività, il piano di ricerca e il piano energetico regionale”. Infine, ha sottolineato che occorre riflettere su ruolo e funzioni dei centri per l’impiego, dell’Apof – Il e dell’Osservatorio sul lavoro al fine di rendere coerenti le loro azioni all’interno della programmazione strategica regionale. Nel corso dell’evento di lancio del Po Basilicata Fse 2007 – 2013, Maria Teresa Lavieri, Autorità di gestione, ha illustrato gli obiettivi del programma e gli orizzonti strategici. “La strategia globale del Po Basilicata Fse 2007 – 2013 – ha detto Lavieri – in piena coerenza con la strategia di Lisbona, è tutta incentrata sul rafforzamento del capitale umano. L’obiettivo globale si articola in quattro obiettivi generali: attivare e sostener ei processi di sviluppo e competitività mediante politiche del lavoro e per il capitale umano mirate al rinnovamento del sistema produttivo; favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro; combattere i crescenti squilibri e rispondere alle nuove domande sociali; favorire la crescita delle capacità istituzionali e degli attori locali”. Le 4 priorità si riconducono all’interno di 7 assi: Adattabilità; Occupabilità; Inclusione sociale; Capitale umano; transnazionalità ed interregionalità; Assistenza tecnica; Capacità istituzionale. L’asse I “Adattabilità” ha tre obiettivi specifici: sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori; favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro; sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e la gestione dei cambiamenti, promuovere competitività e imprenditorialità. L’asse Ii “Occupabilità” ha i seguenti obiettivi specifici: Aumentare l’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro; attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese; migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre la disparità di genere. L’asse Iii “Inclusione sociale” ha l’obiettivo di sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. L’asse Iv, invece, ha come obiettivi specifici: elaborare e introdurre riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro; aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente e l’accesso all’istruzione e alla formazione iniziale; creare reti tra università, centri di ricerca, mondo produttivo e istituzionale. L’asse V “Transnazionalità e interregionalità” intende promuovere la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti su base interregionale e transnazionale, con particolare riferimento alle buone pratiche”. L’asse Vi “Assistenza tecnica”: migliorare l’efficacia e l’efficienza del Programma operativo attraverso azioni e strumenti di supporto. Infine, l’asse Vii “Capacità istituzionale”: migliorare le politiche, la programmazione, il monitoraggio e la valutazione a livello nazionale, regionale e locale, per aumentare la governance del territorio; rafforzare la capacità istituzionale e dei sistemi nell’implementazione delle politiche e dei programmi”. “Tutta la nostra programmazione comunitaria 2007 – 2013 si muove in un quadro di sostanziale unitarietà e sulla base delle importanti lezioni che ci arrivano dalla precedente programmazione”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione, Vito De Filippo, concludendo i lavori dell’evento di lancio del Po Basilicata Fse 2007 – 2013. “Abbiamo aspettato a presentare il programma – ha aggiunto De Filippo – per evitare che questi eventi potessero essere oggetto di strumentalizzazioni politiche. Nel frattempo la Regione Basilicata ha messo in campo molte azioni con un impegno di spesa nell’ambito del Fse 2007 – 2013 per circa 130 milioni di euro”. “Questo programma comunitario rappresenta una grande operazione di rigore e arriva in questo tempo complicato di crisi economica. Inoltre, si intreccia con grande coerenza con le riforme istituzionali che abbiamo messo in campo in questi anni, dalla riforma delle Asl, passate da 5 a 2, alla trasformazione in comunità locali delle comunità montane, passate da 14 a 7, alla istituzione dell’unica Aato rifiuti regionale, solo per fare qualche esempio. Queste azioni, insieme alle altre che la regione ha attivato, semplifica di molto l’assetto istituzionale e rende più facili gli investimenti previsti dal Programma operativo”. Per il presidente De Filippo “le misure anticicliche approvate dalla Regione Basilicata per contrastare la crisi internazionale sono assolutamente originali ed hanno non solo l’obiettivo di stabilizzare nuovi occupati, ma anche di ridurre l’emorragia di laureati e diplomati lucani verso altre regioni attraverso i tirocini formativi. Un fenomeno, quello della emigrazione dei giovani verso aree più forti, che riguarda tutto il Mezzogiorno. Il distretto dell’innovazione tecnologica, il Campus con la Fiat aumentano gli spazi della ricerca, accrescono le possibilità occupazionali, aprono nuovi spazi di opportunità”. “Il sostegno all’integrazione sociale del Fse è perfettamente incastrato in una strategia regionale come dimostrano i provvedimenti riguardanti la riduzione delle Asl, la perimetrazione dei distretti sanitari e dei distretti socioassistenziali che coincide con le comunità locali”. “Le parole chiave del Fse 2007 – 2013 sono sostanzialmente tre: concertazione, unitarietà, sintonia . Quando i programmi operativi sono così facilmente intellegibili come il Fse 2007 – 2013 – ha concluso De Filippo - siamo già a metà dell’opera”. .  
   
   
VISITA A MATERA DIPLOMATICI DI VENEZUELA, GIORDANIA E BOSNIA  
 
Matera, 23 giugno 2009 - Il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha incontrato ieri al Palazzo Municipale il Console Generale del Venezuela Bernardo Borges e il Consigliere delegato della Giordania Salma El Tawell, in visita nella città dei Sassi in occasione del Minibasket in Piazza. “Manifestazioni come queste – ha detto il sindaco – rappresentano l’occasione per instaurare rapporti importanti e rafforzare i legami di amicizia tra paesi dalle caratteristiche simili. Il Venezuela è un paese antichissimo a cui la città di Matera è molto legata, mentre con la Giordania stiamo portando avanti un progetto per il gemellaggio con la città di Petra, che con Matera è una della città più antiche del mondo. Queste giornate sono anche l’occasione per i rappresentanti di questi paesi di incontrare i giovani dei loro paesi e star loro vicino durante il torneo”. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale Romeo Sarra e i consiglieri Adriano Pedicini e Nicola Di Marzio, il Console venezuelano Borges ha espresso parole di elogio per la città dei Sassi ed ha auspicato l’organizzazione di una manifestazione simile anche nel paese centroamericano. “Un plauso al Minibasket in Piazza, che è una kermesse molto ben riuscita e fa sentire i suoi ospiti a loro agio. Ho già incontrato i nostri bambini di Caracas – ha spiegato il Console –, mi hanno detto che proveranno a ripetere i successi delle due passate edizioni”. Per la Consigliera della Giordania El Tawell “si tratta di un momento importante per consolidare i rapporti e rafforzare l’unione tra Matera e Petra, verso un gemellaggio fortemente voluto. Il torneo di minibasket è l’occasione per cementare le relazioni tra i popoli e alimentare sentimenti di solidarietà e amicizia”. Nella tarda mattinata, è giunto a Matera anche l’Ambasciatore della Bosnia Erzegovina Branco Kesic. .  
   
   
VAL D’AOSTA: INSEDIATO IL COMITATO REGIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO E LA SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE  
 
Aosta, 23 giugno 2009 - La Presidenza della Regione informa che si è insediato lunedì 22 giugno, il Comitato regionale per la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale, istituito in base alla legge regionale n. 6 del 2007. Il Comitato è presieduto dal Presiedente della Regione, Augusto Rollandin, e composto dai Consiglieri regionali André Lanièce, Alberto Crétaz e Carmela Fontana, da Nello Fabbri e Fedele Belley in rappresentanza degli Enti locali, da Anna Maria Merlo in rappresentanza dell’Università della Valle d’Aosta, da Lorella Pavone in rappresentanza della Camera valdostana delle imprese e delle professioni, da Mauro Bassignana, Armando Vandelli, Sergio Zoppo e Elda Tonso quali rappresentanti delle associazioni di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale. Nel corso della riunione, il Comitato ha approvato la bozza di deliberazione della Giunta regionale concernente i criteri e le modalità per il sostegno finanziario ai progetti di cooperazione, che, dopo il parere della 1° Commissione consiliare, sarà accolto in via definitiva dalla Giunta regionale, permettendo così la ripresa delle attività di cooperazione allo sviluppo dopo l’approvazione del disegno di legge di modifica della legge regionale 6/2007, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione di domani, martedì 23 giugno. .  
   
   
A PARADISO SI PARLA ITALIANO CONCLUSI I CORSI DI LINGUA E CULTURA "IMPARO L´ITALIANO CON IL COMUNE"  
 
Paradiso ( Svizzera) , 23 giugno 2009 - Si è conclusa con successo la quinta edizione dei corsi di lingua e cultura italiana del progetto denominato "Imparo l´Italiano con il Comune" tenuti dalla docente Donatella Faldarini e offerti dal Comune di Paradiso ai suoi cittadini stranieri. Nell’anno scolastico 2008-2009 il totale degli iscritti è stato di 25 persone, di cui tredici al livello principianti/elementare, e dodici al livello avanzato. I partecipanti appartengono a diverse etnie, come Germania, Kossovo, Mozambico, Portogallo, Svizzera Tedesca, Brasile, Giordania, Colombia,ucraina, Russia, Rep. Domenicana, Bulgaria, Eritrea, Etiopia, Mongolia, Algeria, Srilanka. I corsi si sono svolti nell´aula della scuola elementare di Paradiso dall´ 8 ottobre 2008 al 17 giugno 2009, il mercoledì pomeriggio e sera , due ore la settimana, per un totale di 64 ore, seguendo il calendario scolastico. Il 10 giugno si è tenuta la consueta cerimonia della consegna degli attestati cui hanno partecipato l’On. Sindaco E. Vismara, On. Laurenti, On. Di Simone, il Direttore Scuole dell´Infanzia F. Guglielmetti. .  
   
   
BOLZANO: STANZIATI 40 MILIONI DI EURO NEL 2008 PER GLI ASSEGNI FAMIGLIARI  
 
Bolzano, 23 giugno 2009 - “Nel 2008 Provincia e Regione hanno stanziato quasi 40 milioni d’euro per gli assegni familiari” precisa l’assessore alle Politiche sociali Richard Theiner, sulla base del bilancio consuntivo per gli assegni familiari 2008. “La politica per la famiglia non è solo sostegno economico, ma l’assegno familiare è un contributo importante” sottolinea Theiner aggiungendo che “Nel corso del 2008 27. 639 famiglie hanno percepito un assegno di circa 130 € mensili, pari a 1. 560 € l’anno". Come emerge dal bilancio consuntivo per l’assegno familiare 2008 approvato dalla Giunta provinciale, lo scorso anno sono state esaminate ed evase 42. 465 domande per la concessione dell’assegno familiare da parte della Provincia e della Regione. L’86% delle domande è stato rivolto direttamente ai patronati, i quali hanno poi provveduto a trasmetterle online all’Ufficio Previdenza dell’assessorato alle Politiche sociali della Provincia. .  
   
   
IL DISTRETTO FAMIGLIA TRENTINO SOTTO I RIFLETTORI A PRAGA ALLA 17A CONFERENZA EUROPEA DEI SERVIZI SOCIALI UN FORUM CON L´ASSESSORE UGO ROSSI E IL DIRIGENTE LUCIANO MALFER  
 
Trento, 23 giugno 2009 - L´european Social Network, forum indipendente dei direttori nel settore dei servizi sociali, guarda al Trentino come territorio dove più avanzate sono le esperienze in corso in tema di politiche familiari e conciliazione famiglia-lavoro. La conferma che tali esperienze rappresentano uno dei punti di riferimento più interessanti a livello europeo arriva dalla 17a Conferenza europea dei servizi sociali che si è aperta ieri a Praga. A rappresentare l´Italia in questo specificio settore è stata chiamata la Provincia autonoma di Trento. Ad illustrare, in un forum internazionale che si è tenuto oggi pomeriggio presso il Centro congressi della capitale ceca, il percorso del Distretto Famiglia e dell´Audit Famiglia e Lavoro sono stati l´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi e il dirigente del progetto speciale Politiche familiari e natalità Luciano Malfer. Due i temi al centro dei dibattito che si è sviluppato al forum: l´efficacia dei Distretti famiglia attuati sui territori in cui si creano convergenze tra istituzioni pubbliche ed operatori privati con l´obiettivo di sostenere il benessere familiare, laddove l´ente pubblico da mero erogatore di prestazioni diventa soggetto che coordina politiche pubbliche ed orienta i servizi privati; secondo tema, i servizi della prima infanzia, ed in particolare gli incentivi pubblici ad essi legati (voucher di servizio), come strumenti per incrementare l´occupazione femminile, in linea con gli obiettivi di Lisbona. Temi sui quali al forum di Praga si è sviluppato un interessato confronto tra l´esperienza del Trentino, che ha messo in campo una filiera molto ricca ed articolata di servizi, e le buone pratiche attivate da altre amministrazioni europee. Molte le domande rivolte dagli interlocutori europei alla delegazione trentina, in particolare dagli inviati stranieri ma anche italiani, in particolare sulle Tagesmutter, sui voucher di servizio (poche sono in questo campo le esperienze in Europa) e sul coinvolgimento dei privati sia in termini aziendali (conciliazione famiglia-lavoro) sia nelle modalità di erogazione dei servizi a sostegno della famiglia. .  
   
   
25 BAMBINI UCRAINI OSPITI DI FAMIGLIE LUCANE  
 
Potenza, 23 giugno 2009 - Per iniziativa dell’Associazione onlus “ Io Vivo – un sorriso per sorridere”, nell´ambito di un primo progetto "Estate 2009", 25 bambini ucraini di un piccolo istituto di accoglienza per minori della cittadina di Ivankov, nella Provincia di Kijevskaja, a circa 50 chilometri da Chernobyl, saranno ospitati da famiglie di Potenza, Melfi, Rionero in Vulture, Tolve, Castelluccio Inferiore, Tursi e Castrovillari (Cs). Dove rimarranno fino al 28 agosto. "L’obiettivo di questo primo progetto - spiega una nota dell´associazione -è quello di migliorare lo stato di salute dei bambini, di far sentire loro il calore della famiglia e di fare in modo che possano crescere in serenità, anche solo per qualche mese". .  
   
   
CALABRIA: CONCLUSO IL CONVENGO SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE  
 
Reggio Calabria, 22 giugno 2009 - Si sono conclusi con successo i lavori del convegno, organizzato dalla consigliera regionale di Parità, sul tema della violenza contro le donne, tenutosi a Reggio Calabria venerdì 19 giugno. Gli interventi dei relatori si sono succeduti su tavoli diversi per affrontare il problema sotto i tre profili familiari, lavoristici e penali. Come ha spiegato la consigliera Ciarletta nella sua relazione introduttiva “la violenza contro le donne si presenta trasversalmente in tutti i contesti, sia tra le mura domestiche che sul posto di lavoro, e trae origine da un medesimo deficit culturale, che vede nella donna un soggetto debole, verso cui agire con prepotenza e senza alcun rispetto della dignità. L´assistenza legale delle vittime di violenza, ovunque essa avvenga, è fondamentale per creare una rete di sostegno che permetta alle donne di denunciare i fatti senza subire ulteriori vessazioni. In tal senso il ruolo della consigliera di parità è fondamentale ed è stato consacrato da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la quale ha riconosciuto alle consigliere regionali di parità il diritto a costituirsi parte civile nei processi penali per molestie sessuali sul lavoro. La Suprema Corte ha individuato nella consigliera regionale di Parità un soggetto giuridico i cui diritti vengono lesi nel momento in cui un datore di lavora adotta comportamenti scorretti a connotazione sessuale nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori”. La seconda parte dei lavori è stata dedicata al tema della tutela penale in caso di violenza o stalking, con un tavolo finale sulle buone prassi regionali: Calabria, Valle d´Aosta, Lazio e Sicilia erano presenti per confrontarsi sugli strumenti operativi e i progetti avviati in favore delle vittime di violenza sui rispettivi territori. La Regione Calabria, in particolare, ha adottato la legge n. 20 dell´agosto 2007, di sostegno ai centri antiviolenza, che prevede il finanziamento delle attività dei centri stessi per garantire la presenza su tutto il territorio calabresi di punti di ascolto e accoglienza per le donne vittime violenza. A conclusione dei lavori, è emersa, dagli interventi delle diverse responsabili dei centri antiviolenza calabresi, la necessità di intraprendere un dialogo costante con la Regione Calabria anche al fine di impostare una metodologia comune sui diversi territori per garantire una omogeneità di intervento e la massima interazione con le istituzioni. In tal senso, l´esperienza dei protocolli di intesa, già avviati da altre regioni, potrebbe essere una buona occasione per definire compiti e responsabilità di tutti i soggetti istituzionali (basti pensare alle questure, prefetture, ospedali) in una strategia sovracomunale che veda riconosciuta alla Regione Calabria un ruolo di coordinamente. Al termine del convegno, Stella Ciarletta ha preso l´impegno con le donne presenti in sala di portare queste esigenze all’attenzione dell´assessore al Lavoro e alle politiche sociali Mario Maiolo per organizzare un tavolo regionale di lavoro su questi aspetti. .