Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Ottobre 2009
SPOSTAMENTI URBANI PIÙ ECOLOGICI, MEGLIO ORGANIZZATI E PIÙ SEMPLICI: LA COMMISSIONE EUROPEA AGISCE  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2009 - La Commissione europea ha adottato ieri un piano d´azione articolato sulla mobilità urbana, nel quale propone venti azioni concrete volte ad aiutare le amministrazioni locali, regionali e nazionali a realizzare i rispettivi obiettivi per una mobilità urbana sostenibile. Il Vicepresidente Antonio Tajani presenterà le novità di questo documento in occasione del Mobilitytech, il Forum internazionale sull’innovazione tecnologica per lo sviluppo della mobilità e il trasporto pubblico , che si svolgerà a Milano, lunedì 5 e martedì 6 ottobre 2009 presso il Mic - Milano Convention Center. Il Vice-presidente Antonio Tajani, responsabile dei trasporti, ha dichiarato: "Sono lieto di presentare oggi questo pacchetto articolato di misure nel settore della mobilità urbana. Mai prima d´ora la Commissione aveva proposto una serie di azioni concrete per rendere gli spostamenti urbani più semplici, ecologici e organizzati. Le misure proposte incoraggeranno e aiuteranno le città ad affrontare i problemi che incontrano e metteranno a loro disposizione maggiori informazioni e strumenti. " Il piano d´azione fa seguito al Libro verde sulla mobilità urbana adottato il 25 settembre 2007. Il dibattito che è seguito all´adozione del Libro verde ha confermato il valore aggiunto dell´azione dell´Ue nel campo della mobilità urbana, nel rispetto delle competenze nazionali, regionali e locali. La congestione, gli incidenti stradali, l´inquinamento atmosferico e il consumo di energia sono tutti fattori che incidono negativamente sull´economia europea e sul benessere di tutti i cittadini europei. Più del 70% della popolazione dell´Ue vive in zone urbane e l´85% circa del Pil dell´Ue viene prodotto dalle città. Quasi il 40% delle emissioni di Co2 e il 70% delle emissioni di altri inquinanti atmosferici del trasporto su strada sono dovuti al traffico urbano. Inoltre, un incidente stradale su tre con esito mortale avviene nelle aree urbane. Il fatto di affrontare queste problematiche darà una risposta alle preoccupazioni espresse dai cittadini: nove cittadini Ue su dieci ritengono infatti che la situazione del traffico nella zona dove vivono dovrebbe essere migliorata. L´intervento in questo campo è fondamentale anche per il successo delle strategie generali dell´Ue per la lotta ai cambiamenti climatici, la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Azioni Il piano d´azione comprende una combinazione di proposte. Per migliorare, ad esempio, i diritti dei passeggeri nel trasporto pubblico urbano la Commissione collaborerà con il settore su una serie di impegni volontari. Continuerà inoltre a sostenere i progetti di ricerca e dimostrazione, come quelli sui veicoli a basse emissioni o a emissioni zero. Saranno infine istituiti collegamenti concreti tra mobilità urbana e politiche Ue già esistenti in materia di salute, coesione e disabilità. Tra le altre azioni previste figura un´iniziativa volta a migliorare le informazioni sugli spostamenti; la Commissione continuerà inoltre a sostenere le campagne di sensibilizzazione come la Settimana europea della mobilità. Per accelerare l´adozione di piani di mobilità urbana sostenibile da parte delle amministrazioni locali, la Commissione preparerà del materiale informativo e varerà attività promozionali e di formazione, oltre a pubblicare documenti di orientamento su aspetti importanti di tali piani come la distribuzione merci in ambito urbano e i sistemi di trasporto intelligenti per la mobilità urbana. La Commissione garantirà che siano disponibili dati statistici armonizzati, favorirà lo scambio di informazioni, anche con i paesi vicini, e istituirà un database contenente informazioni sulle buone pratiche per la mobilità urbana. Infine, la Commissione s´impegnerà a ottimizzare le risorse finanziarie esistenti dell´Ue e a studiare il fabbisogno futuro. Le iniziative saranno varate nei prossimi quattro anni. Nel 2012 la Commissione esaminerà i progressi realizzati e valuterà la necessità di altri interventi. .  
   
   
LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI IN TUTTE LE SUE DIMENSIONI. ADESSO O MAI PIÙ?  
 
Milano, 1 ottobre 2009 - All´indomani della presentazione della Comunicazione della Commissione europea sulla mobilità urbana e alla vigilia della conferenza di Copenhagen su un nuovo accordo internazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra, l´appuntamento è il 5 ottobre 2009, presso il Palazza Clerici a Milano per parlare dell´agenda della lotta ai cambiamenti climatici in tutte le sue dimensioni. All´evento, che trae spunto dalla pubblicazione del volume del Direttore del Direttore di Rappresentanza di Milano Carlo Corazza “Ecoeuropa. Le nuove politiche per l’energia e il clima” (ed. Egea), parteciperanno il Vicepresidente della Commissione europea responsabile per i trasporti Antonio Tajani, il Presidente Autorità per l’energia elettrica e il gas Alessandro Ortis,gianfranco Fabi, Vicedirettore de Il Sole 24 Ore e Carlo Secchi, Vicepresidente dell´Ispi e Università Bocconi. La tavola rotonda avrà inizio alle ore 11. 30. Per iscriversi clicca sul sito dell´Ispi. .  
   
   
VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL REGIME DI CREDITO D´IMPOSTA PER NUOVI INVESTIMENTI IN SICILIA  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2009 - La Commissione europea ha autorizzato, sulla base delle norme sugli aiuti di Stato del trattato Ce, un regime italiano d’agevolazioni nella forma di crediti d’imposta destinato a sostenere, con un bilancio totale di 2,4 miliardi di euro fra il 2009 e il 2013, investimenti iniziali in Sicilia per la promozione dello sviluppo regionale. La Commissione è giunta alla conclusione che il regime è conforme agli orientamenti per gli aiuti a finalità regionale 2007-2013 (vedi Ip/05/1653). Il commissario responsabile per la Concorrenza Neelie Kroes ha osservato: “Abbiamo appurato che i benefici del regime per lo sviluppo regionale saranno di lungi superiori ai possibili effetti distorsivi della concorrenza indotti dall’aiuto”. Il 12 dicembre 2008 l´Italia ha notificato un regime regionale diretto a sostenere progetti d’investimento iniziale in Sicilia. La Sicilia è ammissibile agli aiuti ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato Ce, in quanto regione con un tenore di vita anormalmente basso e una grave forma di sottoccupazione. L’aiuto sarà concesso sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione di altre imposte o altri contributi di previdenza sociale. L’importo stimato del regime è di 2,4 miliardi di euro per il periodo 2009-2013. La Commissione ha valutato il progetto di aiuto in base agli orientamenti per gli aiuti a finalità regionale 2007-2013(vedi Ip/05/1653)ed è giunta alla conclusione che l’aiuto costituirà un incentivo per le imprese a effettuare nuovi investimenti in Sicilia. Inoltre, saranno agevolate solo le spese sostenute fino al 31 dicembre 2013, in linea con il periodo di vigenza della carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo 2007-2013 (vedi Ip/07/1779). L’aiuto sarà subordinato all’obbligo di mantenere l’investimento per almeno cinque anni, o per tre anni nel caso delle Pmi, dopo il completamento del progetto. La versione non riservata della decisione sarà consultabile con il numero N 675/2008 nel registro degli aiuti di Stato (State Aid Register) sul sito della Dg Concorrenza (Dg Concorrenza) una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le ultime decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nelle e-News settimanali relative agli aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News). .  
   
   
SECONDO UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE LE DECISIONI SULLA NANOTECNOLOGIA NECESSITANO DI UN MAGGIORE COINVOLGIMENTO DEL PUBBLICO. LA NANOTECNOLOGIA COMPORTA LA MANIPOLAZIONE DELLA MATERIA A LIVELLO MOLECOLARE E HA POTENZIALI APPLICAZIONI IN CAMPI DIVERSI COME LA MEDICINA, LE COMUNICAZIONI, L´ENERGIA E L´AMBIENTE.  
 
 Bruxelles, 1 ottobre 2009 - Sebbene vengano compiuti sforzi per coinvolgere il pubblico nelle decisioni riguardanti le nuove tecnologie come la nanotecnologia, è comunque necessario rivederli sostanzialmente, questo è quanto afferma una nuova relazione del progetto Deepen ("Deepening ethical engagement and participation in emerging nanotechnologies"), finanziato dall´Ue. Deepen ha ricevuto 894. 000 euro in finanziamenti dalla linea di bilancio "Scienza e società" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. Questo progetto triennale ha riunito esperti di etica e filosofia e di scienze sociali e politiche provenienti da Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito. "È bello constatare che ci sia una spinta verso il dialogo pubblico e uno sviluppo più responsabile delle nuove tecnologie, ma al momento questa spinta non sembra essere sufficiente," commenta il coordinatore del progetto, il professor Phil Macnaghten dell´Università di Durham nel Regno Unito. "Nel caso della nanotecnologia osserviamo il desiderio del pubblico di partecipare allo sviluppo della tecnologia. I processi politici, però, non tengono sufficientemente in considerazione questo fattore. Ci piacerebbe che i termini del dibattito fossero rimescolati. " La nanotecnologia comporta la manipolazione della materia a livello molecolare e ha potenziali applicazioni in campi diversi come la medicina, le comunicazioni, l´energia e l´ambiente. Anche quando la nanotecnologia era ancora ai suoi albori, c´era la consapevolezza che queste nuove tecnologie dovevano essere sviluppate in modo "responsabile" e che bisognava rispondere alle preoccupazioni del pubblico riguardo la loro sicurezza. Come sottolineano i ricercatori nella loro relazione, questo costituiva un dilemma per i politici: come potevano regolare la tecnologia in modo che favorisse l´innovazione pur restando sensibile alle preoccupazioni del pubblico e ai potenziali rischi per la salute e per l´ambiente? Il progetto Deepen ha cercato di esaminare come l´etica e la responsabilità sono intese dalla comunità della nanoscienza e di esaminare come il pubblico vede queste nuove tecnologie. Infine ha sviluppato una serie di raccomandazioni per aiutare i responsabili delle politiche e gli scienziati a migliorare il modo in cui si rivolgono al pubblico su queste questioni. Secondo il rapporto, un problema importante è costituito dalla convinzione che "gli scienziati fanno scienza, mentre la società e gli esperti di etica si occupano delle implicazioni etiche o sociali". Ciò riflette la supposizione che i benefici della nanotecnologia debbano essere spinti, mentre l´etica rappresenta un freno per il progresso", affermano i partner del progetto. Gli autori sottolineano che per andare avanti, bisogna eliminare questa divisione del lavoro. I codici di condotta sono un modo per farlo, suggeriscono. Inoltre gli enti fornitori di finanziamenti possono incoraggiare il cambiamento pretendendo che i beneficiari prendano in considerazione fattori etici e sociali. Una lezione fondamentale che si trae dal progetto è che le posizioni pubbliche verso le nanotecnologie sono abbastanza complesse e non possono essere semplicemente riassunte in "positive" e "negative". "Dobbiamo andare oltre il linguaggio di "pro e contro", e "rischi contro benefici", e riconoscere che i giudizi sulla nanotecnologia che esprimiamo tutti - in quanto profani, scienziati o politici - non possono essere inquadrati facilmente in categorie predefinite," recita il rapporto. I ricercatori consigliano di tenere maggiormente in conto il modo in cui vengono misurate le opinioni pubbliche e il modo in cui il pubblico viene capito e coinvolto nelle attività. I partner del progetto esortano i politici a essere innovativi nel trovare modi di garantire che al pubblico venga data voce in capitolo nelle decisioni, e li incoraggiano a esplorare diversi formati di coinvolgimento del pubblico. Sottolineano però che "il coinvolgimento del pubblico deve essere inteso come una serie di iniziative, piuttosto che come eventi singoli per creare un dibattito pubblico che sia flessibile e vario". I ricercatori suggeriscono inoltre che il dibattito dovrebbe concentrarsi meno su idee altamente speculative su come potrebbe essere la nanotecnologia in un futuro remoto e rivolgere invece l´attenzione verso la sua situazione attuale. Conclude il professor Macnaghten: "Vogliamo che la nostra analisi sia utile a coloro che si trovano in prima linea nel processo decisionale scientifico, senza tirarsi indietro davanti al fatto che questo costituisce una sfida al modo di fare le cose. " Per maggiori informazioni, visitare: Deepen: http://www. Geography. Dur. Ac. Uk/projects/deepen .  
   
   
EVENTO SULL´INNOVAZIONE E LE BUONE PRATICHE IN EUROPA,  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2009 - Il 5 ottobre si terrà a Bruxelles (Belgio) una conferenza intitolata "European innovation: best practices - perspectives for the future". I partecipanti avranno l´opportunità di prendere parte a due dibattiti. Il primo sarà dedicato all´analisi delle migliori pratiche nell´innovazione relativa alle regioni e al capitale umano. Il secondo dibattito sarà dedicato al futuro dell´innovazione nell´Unione europea e alle sfide per la strategia di Lisbona rinnovata. I progetti posti al centro della conferenza riguardano argomenti relativi alle infrastrutture, l´attivazione del mercato del lavoro, lo sviluppo dell´imprenditorialità e l´attuazione di nuove tecnologie. .  
   
   
ANDREI SACHAROV: OLTRE IL PREMIO, UN UOMO IN CARNE ED OSSA  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2009 - Morto 20 anni fa, il fisico nucleare russo Andrei Sacharov ha lasciato una grande eredità alle sue spalle, dando il nome al più importante riconoscimento europeo nel campo dei diritti umani. Ma chi era quest´attivista della pace, che, collaborando allo sviluppo della bomba atomica per l´Unione sovietica, si rese conto delle pericolose implicazioni del suo lavoro? La cronologia di una vita al servizio "della libertà intellettuale, essenziale alla convivenza umana". Ecco chi è Andrei Sacharov il fisico russo, attivista dei diritti umani e premio Nobel per la pace che dà il nome al ´Premio Sacharov´ istituito dal Parlamento europeo 21 anni fa. 1921: Andrei Sacharov nasce a Mosca, suo padre era insegnante di fisica. 1942-47: Studia e diventa dottore di fisica. 1948: Entra a far parte di un gruppo di prominenti studiosi che hanno il compito di sviluppare la bomba atomica per l´Urss. Anni 50-60: Inizia la riflessione critica sulle implicazioni morali e politiche del suo lavoro. Si schiera contro la proliferazione nucleare, nel 1963 contribuisce alla conclusione del ´Trattato per la messa al bando parziale degli esperimenti nucleari´. 1967: Svolta nella vita di Sacharov. Scrive al regime sovietico chiedendo di accettare la proposta americana di ´rifiuto bilaterale del missile antiballistico´, che sarebbe un punto di non ritorno nella corsa agli armamenti e un elemento che aumenterebbe il rischio di una guerra planetaria. Le sue richieste sono ignorate. 1968: Scrive il saggio ´Riflessioni sul progresso, la convivenza pacifica e la libertà intellettuale´, in cui manifesta le sue preoccupazioni sul missile antibalistico e sulla situazione in Russia. "La libertà di pensiero è l´unica garanzia per un approccio scientifico e democratico alla politica, all´economia e alla cultura". La pubblicazione clandestina del saggio e la diffusione all´estero fanno di Sacharov un dissidente agli occhi del regime, che lo allontana dal suo ruolo. 1970: Contribuisce alla fondazione del ´Comitato per i diritti umani´ di Mosca. Le pressioni del regime si fanno sempre più incalzanti. 1975: Vince il premio Nobel per la pace. E´ la moglie Elena Bonner a ritirarlo, perché Sacharov non può lasciare la Russia. 1979-80: La sua posizione critica sull´invasione sovietica dell´Afghanistan gli costa l´esilio interno nella città chiusa di Gorky fino al 1985. 1986: Viene liberato da Mikhail Gorbachev in nome della nuova politica della Perestroika. 1988: Il Parlamento europeo fonda il premio in suo onore. Marzo 1989: eletto deputato al nuovo Parlamento sovietico, è una figura di spicco dell´opposizione. Dicembre 1989: muore di attacco cardiaco nella sua casa di Mosca. Andrei Sacharov oggi. Il Parlamento europeo ha iniziato la procedura di selezione per il vincitore del premio Sacharov . .  
   
   
INTERREG ITALIA GRECIA: GIORNATA CONCLUSIVA DI OTRANTO  
 
Bari, 1 ottobre 2009 - Dai casi d’eccellenza e le esperienze di buon vicinato tra le due sponde dell’Adriatico alla costruzione di nuovi percorsi comuni: da un lato occasioni di crescita e di integrazione attraverso i 70 progetti realizzati con successo nella vecchia fase di programmazione 2000-2006, dall’altro uno sguardo al futuro e alle opportunità offerte grazie ai Fondi Strutturali 2007-2013. Su questa linea si proietta l’evento conclusivo del Programma d’Iniziativa Comunitaria Interreg/npp Iiia Italia – Albania, organizzato dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia venerdì 2 ottobre 2009 (ore 9. 00/17. 30) presso il Castello Aragonese di Otranto (Le). Dopo i saluti istituzionali di Luciano Cariddi, Sindaco della Città di Otranto, sarà Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, ad aprire i lavori. A seguire due sessioni di approfondimento moderate da Bernardo Notarangelo, Dirigente Servizio Mediterraneo della Regione Puglia e Autorità di Gestione del P. I. C. Interreg Italia–albania. La prima, con un focus sui risultati finora ottenuti dalla cooperazione tra i due paesi dell’Adriatico, vedrà l’intervento di Ernesto Somma, Direttore del Segretariato Tecnico Congiunto (Stc) del Programma e la proiezione di un video-documentario sulle esperienze di successo. La seconda sessione ospiterà al tavolo dei relatori: Antonio Castellacci, Commissione Europea – Dg Regio, Rossella Rusca, Ministero dello Sviluppo Economico – Ufficio V, Amparo Montan e Ivana Lazic per Interact Point Valencia, Silvia Acerbi, vice presidente Informest. Le conclusioni saranno affidate a Majlinda Bregu, Ministro dell´Integrazione Europea in Albania. La giornata si chiuderà, nel pomeriggio, con un tavolo di lavoro a cura del Stc del Programma Cbc Ipa Adriatico. Nell’occasione, Giovanna Andreola, Regione Abruzzo - Autorità di Gestione, illustrerà il Programma Cbc Ipa Adriatico 2007-2013 e Claudio Polignano, Task Force Cooperazione Territoriale Europea – Servizio Mediterraneo, chiarirà le modalità di partecipazione alla 1^ Call for proposals del Programma attraverso una sessione di “Questions and Answers”. .  
   
   
FEDERAZIONE RUSSA: IL GOVERNO PIANIFICA NUOVE PRIVATIZZAZIONI  
 
Mosca, 1 ottobre 2009 - Secondo quanto riferito da Ria Novosti, che cita fonti ufficiali, il governo russo sta elaborando un piano di privatizzazioni per il 2010 che punta ad un valore complessivo di introiti pari a 3. 33 miliardi di dollari. Negli scorsi giorni il primo Vice premier Igor Shuvalov ha annunciato che l’esecutivo intende organizzare una campagna di privatizzazione delle aziende controllate dallo Stato con l’obiettivo di ridurre il deficit nel medio termine. Le autorità regionali e federali russe dovrebbero trasformare circa 5. 500 imprese pubbliche in società per azioni, mentre il governo potrebbe vendere le sue quote detenute in aziende che sono già pubbliche, compreso il gigante dell’energia Rosneft, attualmente per il 75% di proprietà statale. . .  
   
   
SERBIA: SIGLATO ACCORDO DI COOPERAZIONE ECONOMICA CON L’ITALIA  
 
Belgrado, 1 ottobre 2009 - Il vice Premier e Ministro dell’economia Mladjan Dinkic ed il vice Ministro per lo sviluppo economico, Adolfo Urso, hanno siglato una dichiarazione congiunta sull’incremento della cooperazione economica. La dichiarazione aiuterà le industrie italiane, che si occupano della realizzazione di parti di auto, ad entrare sul mercato serbo. Secondo Dinkic, il governo offrirà agli italiani 4000 Eur per ogni nuovo posto di lavoro creato a nella regione di Kragujevac (Serbia centrale) e 5000 Eur per ogni nuovo posto nel sud della Serbia. In cooperazione con le autorità locali riceveranno gratuitamente il terreno e le infrastrutture. Se gli investitori spendono oltre 8 mln Eur e impiegano 100 lavoratori, saranno esentati dal pagamento di tasse sul profitto aziendale. .  
   
   
SLOVENIA, TENDENZE DI MERCATO SETTEMBRE ´09  
 
Lubiana, 1 ottobre 2009 - In settembre l´indice di fiducia del mercato è aumentato di 3 punti rispetto ad agosto 2009, quando stava a -20 punti percentuali. Lo rende noto l´Ufficio Statistico Sloveno. L´aumento dell´indice è dovuto soprattutto all´aumento dell´indice di fiducia del settore manufatturiero e della fiducia dei consumatori. Rispetto a settembre 2008 e alla media su lungo termine l´indice di fiducia è calato di 17 e 20 punti complessivamente, mentre nel settore manufatturiero è calato di 7 e 19 punti rispettivamente, registrando l´aumento del 3 per cento su base mensile. Nel commercio al dettaglio l´indice è rimasto lo stesso di agosto 2009, nell´edilizia invece è aumentato dell´1 per cento mese su mese. Il settore dei servizi ha registrato un aumento di 4 punti mese su mese e una diminuzione di 31 punti anno su anno. .  
   
   
KAZAKISTAN: ENTRO NOVEMBRE PRONTA LA MAPPA PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE  
 
Astana, 1 ottobre 2009 - Il Ministero dell’industria e del commercio sta programmando il completamento del piano per l’industrializzazione entro fine novembre, secondo quanto ha spiegato il Ministro Aset Isekeshev. "Il piano finale per l’industrializzazione sarà completato entro il 15 novembre e lo sottoporremo al governo per la revisione entro il 1 dicembre" ha spiegato durante un meeting del partito di maggioranza Nur Otan. La mappa dell’industrializzazione è una lista di progetti di importanza nazionale ed internazionale e ne fornisce tutti i dettagli. L’informazione sarà pubblicata sui siti governativi e disponibili per gli uomini d’affari in qualsiasi momento, ha spiegato Isekeshev. I progetti di investimento, valutati a oltre 50 mln $ saranno controllati dalle agenzie governative centrali inclusi i principali ministeri, quelli sotto i 50 mln $ saranno controllati dai capi regionali delle amministrazioni. La commissione statale per la modernizzazione economica sta studiando 221 progetti di investimento, il valore totale dei quali è stimato attorno ai 10-12mila mld tenge. Questi sono progetti precedentemente selezionati ed approvati dalle autorità regionali e dalle società nazionali. "Dobbiamo selezionare i progetti più efficienti e realizzabili e verificare le capacità governative di finanziare e implementare tali progetti. Dopo aver completato i calcoli entro fine ottobre saremo in grado di pubblicare il numero finale dei progetti selezionati" ha spiegato Isekeshev. I progetti saranno finanziati da risorse diverse. Si prevede che quelli per la ricostruzione delle strade saranno finanziati dal bilancio e dalle società nazionali, quelli per la raffinazione del petrolio probabilmente dalla Kazmunaygas, e i progetti privati dagli stessi investitori, mentre alcuni progetti dagli istituti per lo sviluppo o da Banca Mondiale. .  
   
   
“SULLE ROTTE DEL MONDO” SANOU MBAYE, SARA´ L’AFRICA A SALVARE L’AFRICA RISCOPERTA IDENTITARIA, INTEGRAZIONE REGIONALE, LA CRISI COME OCCASIONE DI CRESCITA: QUESTE LE CHIAVI DELLO SVILUPPO  
 
Trento, 1 ottobre 2009 - Sanou Mbaye, senegalese, ex funzionario della Banca Africana per lo sviluppo, ha incontrato martedì 29 settembre - nella Sala Affreschi della Biblioteca comunale di Trento il pubblico di “Sulle rotte del mondo”. Mbaye che attualmente è editorialista economico e finanziario oltre che scrittore, ha parlato del suo ultimo libro “L’afrique au secours de l’Afrique” (L’africa in soccorso dell’Africa) non ancora tradotto in italiano. L’appuntamento, il secondo incontro con l’autore della manifestazione, è stato introdotto da Chiara Guglielmetti, ricercatrice dell´Università di Trento. Crescita, identità e cultura africana, crisi, problematiche legate agli aiuti allo sviluppo e ai finanziamenti: questi alcuni dei temi al centro della presentazione e del dibattito che ne è seguito. “L’autore porta una critica molto aspra alle politiche occidentali di intervento in Africa e, allo stesso tempo, critica i problemi interni a questo continente: il libro è un’analisi puntuale ma anche affascinante e accessibile, un’analisi dura ma anche piena di speranza” così Chiara Guglielmetti ha introdotto l’incontro con Sanou Mbaye che ha presentato il suo libro “L’afrique au secours de l’Afrique”. Lo scrittore attacca duramente il modello occidentale di intervento nel continente africano: "Esiste una sorta di delega di potere nei confronti dell´Occidente, sono le organizzazioni esterne a definire le regole, le politiche. Fin´ora l´Africa ha semplicemente seguito le ricette del Fondo monetario internazionale, o comunque ricette altrui, mentre dovrebbero essere gli africani a prendere in mano il loro destino". La visione critica di Sanou Mbaye si estende anche agli aiuti per lo sviluppo, che assieme al prestito - cui raramente gli stati africani possono accedere - è uno degli strumenti utilizzati per finanziare le imprese economiche. Gli aiuti, esclusi quelli umanitari, sono da considerarsi, secondo lo scrittore senegalese, una sorta di trappola, in quanto andrebbero a finanziare progetti che migliorano le esportazioni all’estero, non la crescita locale. "L’aiuto pubblico allo sviluppo è un industria che finanzia progetti che vanno a vantaggio dei finanziatori. " dice Mbaye. Ma la visione critica dell´autore non risparmia la stessa popolazione del Continente nero: "La responsabilità è anche degli africani perché hanno lasciato che tutto questo accadesse senza costituire una voce unica per negoziare". Interventismo occidentale e immobilismo africano sono dunque i mali che attanagliano l´Africa. Ma data questa analisi dello status quo, quali sono le chiavi dello sviluppo, i motori che possono far partire o ripartire il continente? La proposta di Mbaye mette in gioco tre fattori: riscoperta dell´identità africana, promozione dell´integrazione regionale, risoluzione della crisi attraverso lo sviluppo africano. Identità prima di tutto. "La cultura africana, incentrata sull´unione uomo-ambiente, deve essere rivendicata" dice Mbaye. "Gli africani dovrebbero riconoscersi in questo e in altri aspetti, e non rincorrere un inutile mimetismo del modello occidentale che genera molti complessi; sono però fiducioso perché c’è un nuovo ordine che si sta profilando, c’è una nuova generazione che cercherà di ritrovare le proprie radici". Integrazione regionale, in secondo luogo. Per lo scrittore senegalese è irrealistico voler plagiare l´Unione africana sul modello dell´Unione Europea o addirittura degli Stati Uniti: "Dobbiamo promuovere una politica realistica di integrazione che parta dall’unione doganale; se riuscissimo fare un mercato unico economico entro i prossimi cinquant´anni avremmo fatto tantissimo per l’Africa". E, infine, la crisi come occasione unica per lo sviluppo africano. "Per uscire dalla crisi - dice Mbaye -ci vuole sempre un focolaio di crescita: io penso che l’Africa possa esserlo, dopotutto abbiamo una crescita continua del Pil, alti tassi di redditività dei profitti, fonti rinnovabili e materie prime in quantità, una fiorente economia informale e una popolazione giovane". Una prospettiva originale - critica e ottimista insieme - che non ha mancato di appassionare il pubblico di "Sulle rotte del mondo". .  
   
   
FINANZIARIA 2010  
 
Roma, 1 ottobre 2009 - Clima economico nettamente migliorato. I primi segnali di stabilizzazione emersi quest’estate indicano una graduale ripresa dell’economia. In linea con queste dinamiche, il Consiglio dei Ministri del 22 settembre ha approvato la finanziaria per il 2010 e, contestualmente, gli interventi di finanza pubblica per gli anni 2010-2013 che comprendono oltre alle “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” anche il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2010 e il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, la Relazione revisionale programmatica per l’anno 2010 e la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economica-finanziaria per gli anni 2010-2013. In continuità con l’azione intrapresa dal governo per stimolare la crescita mantenendo la stabilità dei conti pubblici, il disegno di legge finanziaria per il 2010 prevede, tra l’altro, l’utilizzo delle maggiori risorse derivanti dalle misure di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale senza dar luogo ad un peggioramento dei saldi di finanza pubblica. Il disegno di legge finanziaria per il 2010 s’inserisce nell’ambito degli indirizzi indicati con le risoluzioni parlamentari di approvazione del Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013 e tiene conto della Nota di aggiornamento. Per il secondo anno consecutivo – anticipando la riforma del bilancio in esame alle Camere – il ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, ha predisposto un disegno di legge finanziaria limitato a pochi articoli ed alle corrispondenti tabelle. Abbiamo presentato - ha affermato il presidente del Consiglio Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri - una legge finanziaria fatta di tre articoli più le tabelle che non ha modificato nulla per il 2010 e il 2011 e che ha aggiunto il 2012". E il ministro dell´Economia e delle finanze Tremonti ha aggiunto "Il messaggio che cerchiamo di trasmettere al Paese, nel mondo politico e all´esterno - con il bilancio dello Stato per tre anni - è quello di affidabilità strutturata su un profilo triennale". .  
   
   
ITALIA 2020: PIANO D´AZIONE PER L´OCCUPABILITÀ DEI GIOVANI  
 
 Roma, 1 ottobre 2009 - Preparare i giovani di oggi ai mercati del lavoro di domani ricomponendo la frattura fra istruzione e mondo del lavoro. Questo l’obiettivo del Governo illustrato nel “Piano di azione per la piena occupabilità, Italia 2020 ” presentato dai ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un Piano che individua sei priorità: facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro, rilanciare l´istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato, rivalutare il tirocinio e le esperienze di lavoro durante lo studio, ripensare il ruolo della formazione universitaria, aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro. Sei punti sui quali entrambi i ministri hanno già lavorato e sui quali hanno già indirizzato le loro scelte normative. La novità del Piano "Italia 2020", infatti, non è tanto nei singoli punti individuati, quanto nell’integrazione tra le politiche e le azioni dei due ministeri. Questo lo scopo della "cabina di pilotaggio” condivisa Welfare-istruzione, che prevede l´apertura alle parti sociali e alle associazioni di categoria con l´istituzione di un tavolo ad hoc. Le azioni mirano a costruire prontamente, anche se non in tempi immediati, la mobilità degli studenti universitari e dell´alta formazione e a riconsiderare il valore legale del titolo di studio. La mobilità deve affrontare"ostracoli di natura culturale" ma anche "logistici e finanziari"; i titoli di studio hanno dimostrato di "non poter garantire la qualità e differenziazione dei percorsi formativi". L’urgenza di una forte “virata di rotta” è ormai un dato certo per i due ministri: "le proiezioni al 2020 vedono l’Italia in una posizione di grave difficoltà, nel contesto internazionale e comparato, rispetto alle prospettive demografiche, occupazionali e di crescita. Si prevede, in particolare, una forte carenza di competenze elevate e intermedie legate ai nuovi lavori". Al di là del momento difficile per l’occupazione, conseguente anche alla crisi economica, in Italia si registra una “doppia patologia” – ha fatto notare Sacconi. Da una parte " la fuoriuscita precoce dall’istruzione", con dati che vanno oltre la media europea, dall’altro "un’entrata tardiva nel mondo del lavoro". I nostri giovani, ha spiegato ancora il ministro, sono anche quelli della generazione dei "giovani vecchi" (espressione del Prof. Livi Bacci - citato da Sacconi in conferenza stampa), una generazione che "né studia, né lavora proficuamente", coloro che si trovano nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni. Qualcosa non torna se è vero che in Italia “sono 180 mila i profili professionali richiesti dalle imprese che scuola e formazione non riescono a soddisfare”, ha ribadito il ministro Gelmini. Insieme ad un’azione decisa sui tempi e le modalità di transizione dalla scuola al lavoro, va dunque ripensata l’offerta formativa, anche con il rilancio effettivo dell’istruzione tecnica e professionale, già previsto con la riforma della scuola secondaria. Inoltre, ferma restando l’esigenza di ciascuno di seguire le proprie inclinazioni, "lo Stato – ha dichiarato Gelmini – "deve far conoscere le possibilità occupazionali e i tempi di ingresso nel mondo del lavoro" permessi da un indirizzo di studio. Per questo, l’Istruzione ha avviato una ricognizione sull’occupabilità dei vari corsi di laurea, per delineare, entro due mesi, una mappatura della situazione. Nel frattempo, sono in costruzione anche tre incontri dedicati a Domanda e Offerta di lavoro, organizzati per quelle zone geografiche in cui l’Italia mostra caratteristiche diverse – Nord, Centro e Sud: per promuovere un’integrazione apprendimento-lavoro capace di rispondere alle esigenze del territorio e costruire un’offerta formativa adeguata. Si comincerà dal Meridione. Una volta completata la ricognizione, sarà più pertinente anche l’attività di orientamento, per indicare ai ragazzi l’occupabilità che un corso di laurea può dare (vedi a tal proposito programma Excelsior). . .  
   
   
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ALFANO ED IL GOTA DELLE PROFESSIONI E DELL´INDUSTRA NAZIONALE AD ANCONA IL 3 OTTOBRE PER IL CONVEGNO SU "PROFESSIONI & IMPRESA"  
 
Roma, 1 ottobre 2009 - Il 3 ottobre 2009 Ancona sarà al centro del dibattito che ormai da mesi accende il mondo delle professioni economiche e giuridiche e delle riforme radicali richieste a gran voce dai professionisti e dal mondo industriale. L´evento, organizzato dalla Società Italiana Sviluppo & Impresa s. R. L. (www. Soisvi. It per scaricare il programma) è stato promosso dall´Associazione Studi Legali Associati (Asla) di Milano che riunisce i più importati studi legali italiani, per numero di professionisti e fatturati. Asla è la più critica quanto alla bozza di riforma presentata dall´organo nazionale degli avvocati. Saranno inoltre presenti i Presidenti di tutti gli Ordini Nazionali La direzione scientifica è stata affidata al noto studio del capoluogo marchigiano, Andreano Stp, socio dell´associazione, che ha stilato e programmato un calendario dei lavori di tutto rispetto (Alfano, Marcegaglia, Lega, Piccoli, Alpa, Siciliotti, Polegato, Urso, Bernini Anna Maria, Vatti, e ministri di Etiopia). Il riolo del moderatore, non a caso, è stato affidato al Dr. Nicola di Molfetta, direttore del primo mensile del mercato legale nazionale, Toplegal Vedremo se, e in che termini, il simposio sarà in grado di dare impulsi, se non risposte, alle professioni che debbono fronteggiare crisi, innovazione e competitività richieste a gran voce dal mondo delle imprese, che mal vede la richiesta degli avvocati (non tutti, tra questi Asla), di ritornare al "vecchio" tariffario abrogando la riforma Bersani sul punto. Insommma: gli avvocati si devono pagare sempre e comunque o debbono mettersi in discussione e rischiare ? il 3 ottobre 2009. Sono previsti interventi programmati da parte di: On. Angelino Alfano Ministro delle Giustizia; On. Adolfo Urso Vice Ministro con delega al Commercio Estero; Min. Tadesse Haile Ministro del Commercio e dell´Industria - Repubblica Federale di Etiopia; Prof. Avv. Anna Maria Bernini - Portavoce nazionale Vicario Pdl; Dott. Ssa Emma Marcegaglia Presidente Confindustria; Prof. Avv. Augusto Fantozzi Professore Ordinario di Diritto Tributario; Avv. Giovanni Lega Presidente Asla (Associazione Studi Legali Associati); Dott. Paolo Piccoli Presidente Consiglio Nazionale del Notariato; Avv. Prof. Piero Guido Alpa Presidente Consiglio Nazionale Forense; Dott. Claudio Siciliotti Presidente Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili; Dott. Ato Abebe Kelemu Ministro Consigliere Ambasciata di Etiopia in Roma; Dott. Mario Moretti Polegato Fondatore e Presidente Geox S. P. A. ; Dott. Francesco Vatti Fumero Studio di Consulenza Brevetti. .  
   
   
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE IV TRIMESTRE 2009  
 
Roma, 1 ottobre 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica l´emissione del seguente nuovo titolo per il quarto trimestre del 2009:. Btp 01/09/2009 - 01/03/2020 cedola 4,25% Ammontare minimo dell´intera emissione: 12 miliardi di Euro. L´ammontare minimo si riferisce all´intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche. Oltre a quello summenzionato, durante il quarto trimestre, potranno essere emessi ulteriori nuovi titoli sulla base delle condizioni dei mercati finanziari. Saranno altresì offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione:. Btp 01/07/2009 - 01/07/2012 cedola 2,50%. Btp 01/06/2009 - 01/06/2014 cedola 3,50%. Cct 01/07/2009 - 01/07/2016. Ctz 30/09/2009 - 30/09/2011. Inoltre, in relazione alle condizioni di mercato, il Mef si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali e indicizzati all´inflazione, ivi inclusi titoli non più in corso di emissione, per assicurare l´efficienza del mercato secondario. Si ricorda che per tutte le aste di Btp, Btp€i e Cct il Tesoro utilizzerà la consueta procedura d´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. .  
   
   
GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO  
 
 Roma, 1 ottobre 2009 - Il Mef comunica i risultati del collocamento del bond formato Global da 2,5 miliardi di dollari, con cedola 2,125% e scadenza 05 ottobre 2012. La distribuzione per tipologia di investitore è stata la seguente: banche centrali ed altre istituzioni governative 43%, asset manager 32%, banche 20%, altri 5%. La distribuzione geografica comprende l´Asia con il 30%, l´Europa, Medio Oriente e Africa con il 33% e America con il 37%. Lead manager dell´operazione sono stati: Bofa Merrill Lynch, Morgan Stanley e Ubs Investment Bank .  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 1 ottobre 2009 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 22 settembre 2009, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 29 settembre. - Certificati di Credito del Tesoro decorrenza / scadenza: 1º luglio 2009/2016; quinta tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1. 500 milioni di euro a un massimo di 2. 250 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali decorrenza / scadenza: 1º luglio 2009/2012; settima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 2. 000 milioni di euro a un massimo di 2. 500 milioni di euro decorrenza / scadenza: 1º settembre 2009/1º marzo 2020; prima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 4. 000 milioni di euro a un massimo di 5. 000 milioni di euro .  
   
   
BPM: INDICATORI PATRIMONIALI  
 
Milano, 1 ottobre 2009 - Banca Popolare di Milano rende noto che, a seguito dell’elaborazione definitiva dei dati, gli indicatori patrimoniali del Gruppo al 30 giugno 2009, calcolati secondo la metodologia Standardizzata di Basilea 2, sono i seguenti:
Dati definitivi Dati provvisori
Core Tier 1 6,47% 6,22%
Tier 1 7,66% 7,34%
Total Capital Ratio 11,97% 11,51%
L’incremento degli indicatori patrimoniali rispetto ai valori provvisori deriva dal minor ammontare degli attivi ponderati. Si ricorda inoltre che il perfezionamento degli accordi finalizzati all’emissione degli strumenti finanziari a favore del Mef (c. D. Tremonti Bond) per cinquecento milioni di euro avrà un effetto positivo sul “Core Tier 1” di 1,5 p. P. E che pertanto tale indicatore – a parità di attivi ponderati – aumenterebbe al 7,96%. .
 
   
   
AMBIENTE. FORMIGONI IN USA CHIEDE COMPETENZE PER LOMBARDIA IERI L´INTERVENTO AL GOVERNORS´ GLOBAL CLIMATE CHANGE SUMMIT IN SERATA INCONTRO CON GOVERNATORE CALIFORNIA SCHWARZENNEGER  
 
 Los Angeles/usa, 1 ottobre 2009 - In attesa di incontrare il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, a Los Angeles dove si trova per partecipare al Summit organizzato dalle Nazioni Unite sul ruolo dei governi subnazionali rispetto ai cambiamenti climatici ("Governors´ Global Climate Change Summit"), il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, torna a chiedere al Governo che "la Lombardia possa avere tutte le competenze previste dall´articolo 116 della Costituzione in materia di lotta all´inquinamento". "Non si tratta - ha spiegato il presidente - di una rivendicazione localistica, ma di una sollecitazione fatta su base razionale. La Lombardia e le altre regioni della Pianura padana hanno riconosciute condizioni di particolare difficoltà, data la conformazione orografica della zona che non permette il riciclo dell´aria e quindi la dispersione degli inquinanti". "Ciononostante - ha aggiunto Formigoni - abbiamo già dimostrato di saper attuare politiche coraggiose ed importanti. Abbiamo scelto di assumercene la responsabilità, perché siamo certi che le Regioni che sono in grado di mettere in campo politiche più virtuose devono essere lasciate correre, anche perché possono dare indicazioni importanti all´intero Paese. Infatti, se guardiamo retrospettivamente, nonostante non ci siano ancora stati dati questi poteri, abbiamo fatto tanto: abbiamo aperto una strada e l´abbiamo percorsa. I nostri provvedimenti e la nostra legge regionale sull´aria (la n. 24) sono stati apprezzati e lodati dall´Unione europea, che lavora costantemente con noi, così come succede con il Joint Centre di Ispra che studia per noi gli effetti degli inquinanti". "Voglio anche far notare - ha detto ancora Formigoni - che è anche grazie anche alla nostra azione che le case automobilistiche hanno cambiato la loro produzione e si sono ´lanciate´ nella realizzazione di auto meno inquinanti. Pur non avendo il potere di impedire la messa in vendita di auto che non rispettano certi limiti di emissioni, quasi tutti i marchi più diffusi hanno deciso di cambiare strategia. Oggi il mondo intero sposa almeno nelle intenzioni la nostra linea, cioè quella di chi chiede alla tecnologia quello che la tecnologia può fare: modelli meno inquinanti a fronte di leggi che favoriscano questo percorso". La Lombardia è l´unica Regione italiana, e una delle quattro europee, invitata ad intervenire al summit portando la propria esperienza. Al summit si parlerà proprio del ruolo delle entità subnazionali nella lotta all´inquinamento globale. "La dimensione regionale - ha spiegato Formigoni - è quella ideale per combattere insieme all´inquinamento globale (gas serra e Co2) anche quello locale, cioè quello più legato al territorio. La nostra esperienza è quella di chi affrontato contemporaneamente entrambe le sfide". "E´ un´occasione straordinaria e importante che gli Usa abbiano ´scoperto´ e intendano valorizzare la dimensione subnazionale che è diversa da Paese a Paese - ha concluso Formigoni - perché sono convinto che Regioni o Stati, come in questo caso, abbiano un ruolo importante che può portare risultati virtuosi, se ben coordinato con gli Stati nazionali". (Ln) dvd/b1 2 - Sanita´, Regione Acquista 20 "Ecmo" Salvavita I Nuovi Apparecchi Curano Seri Scompensi Cardiaci E Polmonari Formigoni E Bresciani: Si Conferma L´eccellenza Del Sistema (Ln - Milano, 30 set) Entro poche settimane ognuno dei 10 Centri di Riferimento regionale (5 per il trattamento della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave e 5 unità operative di cardiochirurgia) avrà a disposizione due apparecchiature (una fissa e una per il trasporto) per l´Ecmo (Extra Corporeal Membrane Oxygenation). Si tratta di strumenti, delle dimensione di un trolley da viaggio, che permettono di fronteggiare gravissimi scompensi cardiaci e polmonari supplendo quindi alle funzioni di organi seriamente compromessi. E´ quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. La dotazione di questi apparecchi per i centri lombardi era stata preannunciata dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, lo scorso 25 agosto, in occasione della presentazione dell´intervento, il primo che ricordi la letteratura medica, effettuato nella notte fra il 19 e il 20 agosto al Policlinico San Matteo di Pavia su un paziente di 49 anni (ricoverato dal 5 dello stesso mese al San Gerardo di Monza) cui sono stati trapiantati in blocco cuore e polmoni dopo l´applicazione (sempre al San Gerardo) dell´Ecmo. "Le apparecchiature per l´Ecmo - dichiarano Formigoni e Bresciani - sono nuovissime e all´avanguardia. Grazie al loro utilizzo anche per il trasporto, possono contribuire a salvare numerose vite". "La possibilità di ampliare l´utilizzo di questa tecnologia ad altri ospedali in tempi brevissimi e nei prossimi mesi ad almeno un centro per ogni provincia - aggiungono Formigoni e Bresciani - permette alla sanità lombarda di compiere un altro importante passo nel percorso di miglioramento continuo della qualità delle cure. Un percorso che ha già portato all´eccellenza delle nostre strutture ma che non si arresta mai". La disponibilità di queste 20 nuove apparecchiature, il cui acquisto sarà curato dal San Matteo di Pavia grazie ad un finanziamento regionale di 1. 650. 000 euro, potrà dare anche un contributo per fronteggiare l´eventuale aumento di casi di insufficienza respiratoria acuta grave, legati al virus influenzale A/h1n1 (circa 20 i casi potenziali stimati in Lombardia). Lo scorso mese di agosto, ad esempio, il trasferimento del paziente colpito da influenza A/h1n1 dall´Ospedale di Parma al San Gerardo di Monza era stato possibile esclusivamente grazie all´utilizzo della macchina per l´Ecmo. Contestualmente all´arrivo degli apparecchi, saranno avviati percorsi di formazione per il personale sanitario dedicato al loro utilizzo. "L´arrivo dell´influenza A/h1n1 - spiegano Formigoni e Bresciani - non desta nessuna particolare preoccupazione. Si tratta di una patologia meno grave della normale influenza stagionale, che va curata a casa consultando il proprio medico di famiglia ed evitando il Pronto Soccorso che potrebbe essere l´incubatore dei virus dell´influenza A/h1n1. L´attivazione del Piano lombardo per fronteggiare questa malattia, così come l´acquisto e l´utilizzo di questi nuovi macchinari, sono misure che ci permettono di dare le massime garanzie e sicurezze ai nostri cittadini". I Centri di Riferimento regionale per pazienti affetti da grave insufficienza respiratoria acuta sono: Ao Ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza - Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia - Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano - Irccs Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor di Milano - Ao Ospedali Riuniti Bergamo (con particolare specificità per i pazienti in età pediatrica). Le cardiochirurgie cui saranno assegnate le apparecchiature per l´Ecmo son invece in questi ospedali: Ao Spedali Civili di Brescia - Ao Ospedale di Circolo di Lecco - Ao Luigi Sacco di Milano - Ao Circolo e Fondazione Macchi di Varese - Ao Ospedale Niguarda Ca´ Granda di Milano Questi 10 Centri di Riferimento fanno parte di una più ampia "Rete regionale delle terapie intensive per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave". Si tratta di strutture dotate di terapia intensiva che vengono contattate come riferimento territoriale per trattare i casi che non richiedono verosimilmente l´utilizzo dell´Ecmo. .  
   
   
APPALTI PUBBLICI, VIA ALLA FORMAZIONE PER I COMUNI L´ACCORDO FIRMATO IERI DA REGIONE TOSCANA E ANCI, RIGUARDERÀ600 OPERATORI  
 
Firenze, 1 ottobre 2009 - Le amministrazioni comunali rappresentano da sole oltre il 40 per cento della spesa complessiva per appalti pubblici di lavori, servizi e forniture in Toscana ed è per questo che è strategico ogni intervento che permetta di qualificare la loro azione. È con questa consapevolezza che questa mattina la Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, e l´Anci Toscana, rappresentata dal suo presidente Alessandro Cosimi, hanno siglato un protocollo di intesa che consentirà di formare e qualificare almeno 600 operatori degli enti locali, con varie iniziative che permetteranno di acquisire informazioni e capacità professionali in materia di appalti. «Un ulteriore passaggio nella piena attuazione della nostra legge sugli appalti pubblici, nella convinzione che essa avrà rilevanti ricadute positive sia per le amministrazioni pubbliche che per l´intero tessuto economico – ha sottolineato Gelli - Stiamo lavorando sulla crescita del sistema degli appalti e sul miglioramento delle procedure e tutto questo presuppone anche un significativo investimento nelle capacità professionali. Credo che questo lavoro di formazione e condivisione delle informazioni porterà a risultati importanti nel tempo, soprattutto nei comuni più piccoli, con minori risorse a disposizione». .  
   
   
LAZIO, BENI CONFISCATI, CON L´ABECOL PIÙ LOTTA ALLE MAFIE  
 
Roma, 1 ottobre 2009 - "Le strategie di prevenzione come mezzo di contrasto alla criminalità sono al centro dell´azione di questa amministrazione regionale. I numerosi interventi fino a oggi destinati a comuni e associazioni per la ristrutturazione a fini sociali di beni confiscati alla malavita nel Lazio sono una conferma in questo senso", dice Luigina Di Liegro, assessore per le politiche sociali e delle Sicurezze della Regione Lazio, "Da poco - continua l´assessore Di Liegro - sono assessore per le Politiche sociali e delle Sicurezze, una delega innovativa, che guarda alle politiche sociali come strumento per la prevenzione dei comportamenti violenti e delle azioni criminali. Sono soddisfatta che sia stata approvata l´istituzione dell´Abecol, Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio, una esperienza unica nel panorama nazionale, la cui filosofia è vicina a quella del mandato che ho ricevuto. Mandato che è chiamato a rispondere ai bisogni sociali della cittadinanza e tutelarne la sicurezza". "Insieme alle altre attività di contrasto e prevenzione delle varie forme di criminalità - aggiunge l´assessore Di Liegro - condotte dalle Istituzioni locali e nazionali, l´Abecol sarà uno strumento per trasformare la ricchezza delle mafie in una opportunità di inclusione e sviluppo sociale per i cittadini. Un obiettivo che sarà garantito maggiormente rinforzando la sinergia tra le stesse Istituzioni e la Società civile: la vera protagonista di questo processo. L´iter di approvazione dell´agenzia ha ricevuto un appoggio trasversale. Questo è un motivo di vanto per la nostra regione, perché grazie a una forte condivisione di vedute, la politica diviene uno strumento concreto al servizio del cittadino. "Sarà mio compito ora - conclude l´assessore Di Liegro" - mantenere vivo questo spirito bipartisan e cementarlo ancor di più collaborando a stretto contatto con i miei colleghi della Giunta, con tutti i consiglieri regionali e con tutte le istituzioni locali e nazionali". .  
   
   
FVG: TONDO, AL "VIA" COORDINAMENTO PROMOZIONE ESTERA  
 
 Trieste, 1 ottobre 2009 - Un migliore coordinamento tra tutti i soggetti che in Friuli Venezia Giulia svolgono, a vario titolo, attività di promozione internazionale del "sistema regione". Il percorso per arrivare a questo obiettivo, indicato dal presidente della Regione Renzo Tondo, è cominciato ieri a Trieste, con un incontro con i quattro presidenti delle Camere di commercio. Alla riunione, presieduta da Tondo, ha partecipato anche il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Luca Ciriani, assieme agli assessori Federica Seganti (Relazioni internazionali e comunitarie), Claudio Violino (Agricoltura) e Riccardo Riccardi (Trasporti). Una presenza così ampia della Giunta che sta a testimoniare, è stato sottolineato, l´importanza che viene assegnata a questo tema. Come ha spiegato il presidente Tondo, è necessario arrivare a un momento di riflessione e di sintesi, per verificare quali - tra le varie azioni intraprese in questi ultimi anni - hanno prodotto risultati tangibili. Non si vuole intaccare l´autonomia dei diversi soggetti ma piuttosto migliorare le forme di collaborazione, che già in parte ci sono, per ottimizzare le risorse. Il coordinamento è indispensabile, è stato rilevato, tra le varie iniziative, sia per quanto riguarda le aree geografiche di intervento, sia i diversi settori (istituzionale, industria, turismo, agroalimentare). Diventa fondamentale, soprattutto, migliorare i meccanismi di scambio delle informazioni e di analisi dei risultati su quali iniziative sono andate a buon fine. Tondo ha anche indicato alcuni obiettivi strategici dell´attività di promozione internazionale del "sistema" Friuli Venezia Giulia: i Paesi dell´Est e l´area dei Balcani; la valorizzazione delle comunità dei corregionali all´estero. All´incontro erano presenti tutti quattro i presidenti delle Camere di commercio: Giovanni Da Pozzo (Udine), Giovanni Pavan (Pordenone), Antonio Paoletti (Trieste), Emilio Sgarlata (Gorizia). I presidenti degli Enti camerali hanno condiviso l´obiettivo di arrivare a migliori forme di coordinamento della promozione del ´sistema regione´ all´estero. Gli incontri del presidente Tondo su questo tema proseguiranno nelle prossime settimane, coinvolgendo gli altri soggetti che svolgono attività internazionale: Province, Comuni capoluogo, Fiere, Distretti industriali, Finest, Informest, Insiel e così via. A gennaio si prevede di organizzare un seminario per stabilire regole operative di coordinamento. . .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL GOVERNATORE DELLA CARINZIA DöRFLER  
 
Bolzano, 1 ottobre 2009 - La collaborazione transfrontaliera tra Alto Adige e Carinzia, lo sviluppo nei settori dell´economia e del turismo e la politica di tutela delle minoranze sono stati tra i temi affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con il nuovo governatore della Carinzia Gerhard Dörfler, in visita di presentazione il 30 settembre a Bolzano. Progetti di collaborazione tra Alto Adige e Carinzia sono stati discussi a Palazzo Widmann da Luis Durnwalder con il successore di Jörg Haider alla guida della Carinzia. "Il governatore Dörfler conosce bene l´Alto Adige, dove viene in vacanza, e mi ha confermato la volontà di collaborare su temi centrali come la ricerca e l´innovazione, la formazione universitaria, l´economia", spiega Durnwalder. L´ospite si è informato sull´attività della Provincia in sede europea, sull´applicazione delle direttive Ue e sull´impiego dei fondi Ue. "Tutte questioni di attualità, considerato che da tempo Alto Adige e Carinzia hanno avviato una cooperazione transfrontaliera con i programmi Interreg", conferma Durnwalder. In tema di traffico si è discusso del suo contenimento e di come migliorare il servizio ferroviario e dei cosiddetti "Korridorzüge" dalla Pusteria in direzione di Vienna. Si è parlato ovviamente della situazione economica e dei problemi della montagna, considerate anche le molte affinità tra le due regioni. Attenzione è stata dedicata dal presidente Durnwalder alla questione delle minoranze linguistiche: Durnwalder ha ricordato che da anni la Provincia di Bolzano ha avviato buoni contatti con gli sloveni di Carinzia e ne ha discusso con il collega Dörfler, che a sua volta ha invitato il Presidente in Carinzia. .  
   
   
CONOSCERE PER GOVERNARE: PRESENTATA A VENEZIA LA CARTA COPERTURA DEL SUOLO (ATLANTE GEOMORFOLOGICO) STRUMENTO INFORMATIVO PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE  
 
Venezia, 1 ottobre 2009 “Conoscere per governare” è così che il Vice Presidente della Regione del Veneto, Franco Manzato, sintetizza la filosofia della “Carta della Copertura del Suolo del Veneto e l’Atlante geomorfologico” presentata ieri a Venezia di fronte ad una platea di oltre 300 persone, tra operatori, professionisti, amministratori. Si tratta di un progetto realizzato dalla Regione del Veneto con l’obiettivo di mettere a disposizione di Regione, Province, Comuni, strutture universitarie, ma anche professionisti, una base dati di riferimento per le scelte di programmazione territoriale ed ambientale, per il controllo dell’uso del suolo e per il monitoraggio e lo studio dell’ecologia e della biodiversità. La Carta consentirà di integrare i Quadri Conoscitivi dei piani di coordinamento a livello regionale, provinciale e dei piani di assetto del territorio comunali e permetterà di monitorare le dinamiche urbane, le trasformazioni e i cambiamenti dell’uso del suolo, risultando importante supporto per le applicazioni e gli studi che si basano su dati tematici di precisione (suolo agricolo, corridoi ecologici, bacino scolante della laguna di Venezia) e fornirà uno strumento, condiviso con le strutture regionali e gli enti locali territoriali. La “Carta della copertura del suolo” è stata attuata attraverso l’adesione e la partecipazione della Regione del Veneto all’iniziativa europea Gse Land-urban Atlas, promossa e finanziata dalla Commissione Europea e dall’Esa (European Space Agency), a cui è seguita una fase di approfondimento tematico, interamente finanziata dalla Regione, i cui prodotti e risultati finali hanno garantito standard di qualità, certificati e validati a livello europeo. “Conoscere il territorio, le sue trasformazioni, le criticità, ma anche le sue potenzialità – ha proseguito Manzato nella presentazione della Carta - è fondamentale per tutte le nostre politiche, soprattutto quelle settoriali e questo strumento di conoscenza si rivela un insostituibile supporto alle scelte che stiamo facendo. D’ora in poi – ha concluso il Vice Presidente – Regione, Province, Comuni, parleranno la stessa lingua e avranno la stessa base informativa, gli stessi dati di base”. Da parte sua l’Assessore regionale all’Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, ha ribadito che la Carta “sarà uno strumento fondamentale per la pianificazione territoriale, perché ci permetterà di monitorare i fattori di trasformazione, importante per le applicazioni e gli studi che si basano su dati tematici di precisione (suolo agricolo, corridoi ecologici, bacino scolante della laguna di Venezia ). Il sistema – ha concluso Marangon - si affiancherà alle banche dati territoriali già presenti nel Sistema Informativo Territoriale regionale a supporto dell’attività dell’Osservatorio Territoriale”. .  
   
   
REGIONE SICILIA, DI MAURO: “CHIUDEREMO CENTINAIA DI ENTI E SOCIETÀ PUBBLICHE E NE ACCORPEREMO LE COMPETENZE IN POCHI SOGGETTI”  
 
Palermo, 1 ottobre 2009 – “La strategia del governo della Regione per il riordino delle società partecipate è chiara e coerente, ed è diretta a razionalizzare, ridurre e riqualificare la spesa pubblica regionale, attraverso la soppressione di alcune e l’accorpamento delle altre. Punti sui quali il Documento di programmazione economica e finanziaria è chiarissimo e non ammette equivoci”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, commentando le dichiarazioni del deputato regionale Pippo Gianni sulla costituzione di due nuove società pubbliche regionali. “La possibilità di costituire nuove società pubbliche - dice Di Mauro - è soltanto l’epilogo di un percorso logico e necessario che passa dalla drastica riduzione del numero di enti, che sono decine e che non hanno garantito l’efficienza e la economicità della gestione dei servizi resi. Il governo ha già disposto le prime liquidazioni e, nel contempo, ha provveduto a ridurre il numero dei componenti dei consigli di amministrazione e i loro compensi”. “Il ricorso a nuove strutture, in settori strategici per la pubblica amministrazione – chiarisce l’assessore – è dovuta all’esigenza di garantire una gestione meno frazionata e frammentaria, e di maggiore incisività degli interventi attraverso la concentrazione di compiti e funzioni, introducendo il principio della regia unica in settori chiave della nostra economia, come richiesto anche dalle norme comunitarie. Gli obiettivi che perseguiamo sono il contenimento della spesa, l’innalzamento della qualità dei servizi, un migliore utilizzo del personale e la capacità di utilizzare le risorse extraregionali, in modo da liberare risorse del bilancio della Regione. Devono essere società pubbliche, viste le loro finalità connesse a servizi da rendere alla collettività. Ma, la rottura con il passato è netta, perché il principio di efficienza sarebbe garantito dalla responsabilizzazione dei vertici attraverso un rigido controllo sul raggiungimento degli obiettivi e degli equilibri di bilancio, per come ribadito nella manovra correttiva che estende l’obbligo del rispetto del patto di stabilità anche per gli enti e le società regionali”. Di Mauro cita un esempio su tutti: “il comparto agricolo-forestale, nel quale operano una pletora di enti e società, con duplicazione di competenze e attività, che possono essere accorpate in un unico soggetto che svolga in house tutti i servizi, con un considerevole risparmio per il bilancio regionale”. “L’onorevole Gianni – conclude Di Mauro - cade nello stesso errore dell’onorevole Caputo: a termini di regolamento dell’Ars, la competenza sul Dpef è della commissione Bilancio; le altre commissioni, possono esprimere osservazioni e proposte da inviare alla seconda commissione”. .  
   
   
UMBRIA: PRESIDENTE LORENZETTI RICEVE PRESIDENTE REGIONE BASILICATA DE FILIPPO  
 
Perugia, 1 ottobre 2009 - La presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha ricevuto a Palazzo Donini il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che era a Perugia per la presentazione delle iniziative che la Basilicata realizzerà in occasione della festa di San Francesco d’Assisi, essendo quest’anno la Basilicata la Regione che donerà l’olio per alimentare la lampada votiva. Lorenzetti e De Filippo si sono intrattenuti in un cordiale colloquio ed hanno entrambi sottolineato i rapporti di lunga e sincera amicizia tra le due comunità. Umbria e Basilicata, inoltre, collaborano nelle diverse sedi istituzionali nazionali in vari settori: dal turismo, alla tutela dell’ambiente, allo sviluppo delle fonti energetiche alternative ed innovative. .  
   
   
PER LOIERO, SUL FEDERALISMO “I VESCOVI HANNO CAPITO CHE È PRIORITARIA LA QUESTIONE MERIDIONALE”  
 
 Reggio Calabria, 1 ottobre 2009 - “In pochi, fin dall’inizio, ci siamo opposti ai progetti di un federalismo concepito contro il Mezzogiorno e contro l’unità nazionale –ha dichiarato Loiero- mentre adesso registro con soddisfazione che nel paese le preoccupazioni sono diventate molto più vaste e soprattutto che i vescovi italiani hanno posto al centro delle priorità sociali la questione meridionale. Sono anche orgoglioso che nel 150° anniversario dell’unità d’Italia la Chiesa e le organizzazioni cattoliche affronteranno la questione durante le ‘settimane sociali’ a Reggio Calabria”. “Ho sempre denunciato il rischio della dissoluzione dello Stato nazionale, attraverso il grimaldello prima della devolution ed ora del federalismo fiscale, è stato irriso e svillaneggiato. Ma con il tempo –ha affermato Loiero- le cose si stanno chiarendo: primo tra tutte che la riforma del federalismo fiscale senza cifre e numeri sia un pericoloso un azzardo. Si potrebbe giungere all’inaridimento delle risorse per il Mezzogiorno, che già da anni vede diminuiti i trasferimenti statali e che oggi ha subito il taglio dei fondi Fas”. “Un’analisi che ha trovato conferma sia dai dati dello Svimez, sia dalle stime elaborate da economisti e studiosi per conto della Regione Calabria. Sarebbe proprio la Calabria –ha continuato il presidente- a pagare il prezzo più penalizzante, con una decurtazione delle risorse disponibili che potrebbe arrivare al 30/40 per cento”. “La posizione della Cei, espressa dal suo segretario monsignor Mariano Crociata, chiarisce anche un altro equivoco. Il Mezzogiorno ha un ritardo storico e strutturale rispetto al resto dell’Italia ed il federalismo, così com’è concepito, non può avere come unico obiettivo la responsabilizzazione della classe dirigente, perché nessuno sarebbe in grado di gestire la situazione. Perciò, serve un federalismo solidale e fortemente unitario”. “Del resto, l’Italia soffre dalle origini di un’unità nazionale debole. Un’unità che è stata lungo l’arco di secoli non più di un’astrazione politica e solo nel 1861 ha registrato un approdo istituzionale, supportata da un vincolo costituzionale a partire dal secondo dopoguerra. Solo da allora si è cominciato il riscatto delle plebi meridionali, che spesso con l’emigrazione hanno creato ricchezze in tanti territori d’adozione. Oggi –ha concluso Loiero- l’unità è invocata dalle Regioni meridionali per continuare un percorso, mentre alcune forze politiche del nord spingono per la costituzione di un nucleo duro di regioni mittleuropee ricche che possa fare a meno dei fardelli rappresentanti dalle aree depresse e sottoutilizzate”. “Invece, da questa crisi economica può uscire un’Italia più forte e più ricca, valorizzando le potenzialità del Mezzogiorno, solo con l’applicazione di un federalismo costituzionale, che equilibri autonomia e responsabilità, forti poteri dello Stato con flessibilità dei territori”. .  
   
   
LA COOPERAZIONE MARCHIGIANA TRA NUOVI SCENARI ECONOMICI E SOCIALI .  
 
Macerata, 1 ottobre 2009 -Al Teatro Lauro Rossi di Macerata si e` svolta la quinta Conferenza regionale della cooperazione. Evento che ha messo a fuoco il rilancio dei valori cooperativi attraverso le esperienze maturate dalle imprese e dalle organizzazioni del Movimento cooperativo. Dopo i saluti del sindaco e del presidente della Provincia di Macerata, Giorgio Meschini e Franco Capponi, hanno partecipato al dibattito, fra gli altri, gli assessori regionali, Paolo Petrini, Fabio Badiali, Pietro Marcolini, Sandro Donati, quest´ultimo con delega alla Promozione e Cooperazione, il consigliere regionale, Katia Mammoli, il delegato della Cooperstudi, Fabrizio Lucani, il docente dell´Universita` ´La Sapienza´ di Roma, Primo Mario Salani e il rappresentante delle Associazioni cooperative regionali,Simone Mattioli. Durante i lavori della conferenza si e` voluto delineare il ruolo degli Enti Locali e della Regione nel rendere protagonista la cooperazione che puo` far leva nella salvaguardia dei posti di lavoro, per lo sviluppo di nuova occupazione e nella creazione di innovative iniziative imprenditoriali. ´Il sostegno alla cooperazione ´ ha detto Donati durante il suo intervento - e` per la Regione Marche un elemento rilevantissimo nella strategia di arginare la crisi e aprire una nuova fase di sviluppo. Durante i sei anni di attuazione della legge regionale sono stati finanziati circa 550 progetti, presentati da 322 cooperative di tutte le province, su 880 richieste pervenute. Tra queste ben 140 sono state proposte da nuove cooperative per circa 1. 100 nuovi occupati, con uno stanziamento complessivo di circa 13 milioni di euro. A fronte dei finanziamenti concessi possiamo stimare un impatto di investimenti, capitalizzazione effettuata e spese sostenute da parte delle cooperative, per circa 70 milioni´. ´Quanto abbiamo fatto ´ ha concluso l´Assessore -si colloca su tre assi di attivita` centrali per il rafforzamento delle imprese: sostegno alla capitalizzazione, accesso al credito agevolato e contributi a fondo perduto´. ´Nell´ultimo periodo ´ ha sottolineato Badiali ´ alcune aziende in crisi hanno costituito delle cooperative assorbendo cosi` circa 200 dipendenti. Questa e` stata un´ottima risposta e un´ottima strategia sul fronte occupazionale´. Sulla stessa scia anche Marcolini che ha indicato la ´duttilita` e la flessibilita` delle cooperative e la revisione del Fondo sociale europeo a sostegno della nuova occupazione con la realizzazione di nuove imprese cooperative´ e Petrini che ha sottolineato la necessita` di differenziare il piu` possibile la produzione, riqualificando la gestione delle attivita` delle cooperative e presentandosi in maniera riconoscibile al consumatore´. I contributi concessi coprono, con eccezioni dovute alla normativa comunitaria, quasi tutti i settori economici. Circa il 70% delle cooperative beneficiarie appartiene ai servizi. Le imprese cooperative marchigiane attive sono cresciute fortemente negli ultimi decenni. Nel 2007 risultavano 165mila soci delle imprese cooperative con oltre 23. 000 addetti. Imprese che operano in ogni campo, ma specialmente in agricoltura, nella pesca, nel manifatturiero, nei trasporti e logistica, nei servizi sociali, nell´abitazione e nel consumo. Per il 2009 sono appena scaduti gli ultimi due bandi. Uno destina circa 250mila euro al finanziamento di progetti sperimentali localizzati nei comuni del Piceno e del distretto della meccanica, territori che maggiormente stanno subendo la crisi occupazionale; l´altro prevede circa 170mila euro per il finanziamento di iniziative sperimentali nel campo della internazionalizzazione, delle aggregazioni o nuove forme di cooperazione tra utenti. La Regione Marche e` intenzionata nel lavorare, in accordo con le associazioni, per la messa a punto di un programma complessivo. Tra le iniziative c´e` il sostegno alle cooperative in relazione alle misure anticrisi, il supporto al tessuto produttivo regionale e alle difficolta` del credito, la nascita di nuove cooperative con imprenditorialita` fresche per la salvaguardia occupazionale. .  
   
   
IL COMUNE DI POLICORO FRA GLI “ENTI VIRTUOSI”  
 
Potenza, 1 ottobre 2009 - La Conferenza Stato-città ha dato il via libera ai premi agli Enti virtuosi, quelli che hanno rispettato il Patto di stabilità nel 2008 e centrato i parametri di virtuosità indicati dal decreto di legge sull’autonomia finanziaria e bassa rigidità strutturale. Tra i Comuni più virtuosi c’è anche Policoro che ha ottenuto come premialità 51814,00. “Questa è la conferma, come più volte sostenuto in Consiglio comunale – osserva il sindaco Nicola Lopatriello - che i nostri conti sono in ordine e il bilancio dell’Ente gode di buona salute avendo tutti gli indici economici con il segno positivo. Il merito di questo grande risultato economico-finanziario va dato anche agli uffici comunali e agli impiegati che ogni giorno tengono sotto controllo la spesa pubblica e le entrate comunali in un rigido monitoraggio sempre in equilibrio tra quelle che sono le entrate e le uscite pubbliche. Ora il mio auspicio – conclude - è quello che i vincoli del Patto di stabilità dei prossimi anni possano essere allentati, almeno per quei Comuni virtuosi che hanno rispettato i parametri del 2008, in modo da pianificare meglio e con più libertà, fermo restando il rispetto del budget comunale, il programma elettorale”. .  
   
   
LOMBARDIA: PMI,2 MLN PER PARTECIPARE A FIERE INTERNAZIONALI NUOVO BANDO DEGLI ASSESSORATI AL COMMERCIO E ALL´INDUSTRIA NICOLI CRISTIANI E LA RUSSA:ANCHE COSI´ FRONTEGGIAMO LA CRISI  
 
Milano, 1 ottobre 2009 - E´ aperto il bando per promuovere la partecipazione delle micro e piccole imprese alle manifestazioni fieristiche internazionali in Lombardia. Ammonta a 2 milioni di euro la misura di sostegno - che prevede l´assegnazione di voucher alle aziende - messa a punto dagli assessori al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, e all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa, in accordo con il presidente di Unioncamere Lombardia, Francesco Bettoni. "L´azione di Regione Lombardia - spiega Nicoli Cristiani - è sempre più indirizzata a sostenere lo sviluppo delle imprese, con particolare riferimento a quelle micro e piccole, che costituiscono l´ossatura del sistema produttivo lombardo. E´ indispensabile pertanto che l´impresa che intenda consolidare ed aumentare il proprio posizionamento competitivo rispetto ai principali concorrenti europei e mondiali, venga facilitata nell´accesso a un sistema fieristico capace di connettersi al sistema economico e imprenditoriale e in grado di offrire reti e canali di comunicazione e scambio con i mercati internazionali". "Assicurare la partecipazione delle imprese alle manifestazioni permette al sistema fieristico lombardo di conservare la posizione di leadership che lo contraddistingue a livello nazionale e internazionale - sottolinea l´assessore La Russa - e contribuisce a dare impulso concreto alla produttività e all´economia del nostro territorio". "Oggi le imprese hanno l´esigenza di aiuti concreti e immediati - aggiunge il presidente di Unioncamere Lombardia Francesco Bettoni - e questo nuovo bando è una risposta tangibile. Indirizzando le risorse alle effettive necessità aziendali promuoviamo il sistema economico lombardo nel suo complesso, ma anche quello fieristico, che ne è parte fondamentale". Il bando è rivolto alle micro e piccole imprese con sede in Lombardia, senza limitazioni di merceologia; le risorse sono ripartite territorialmente per provincia per mezzo di voucher. I contributi saranno assegnati in ordine cronologico di richiesta, sino all´esaurimento dei fondi. Con il voucher si intende favorire la partecipazione a fiere internazionali in Lombardia in programma tra il 1° ottobre 2009 e il 30 settembre 2010. Due le tipologie di voucher previste: da 1. 000 euro a fronte di una spesa minima di 2. 000 euro; da 2. 000 euro a fronte di una spesa minima di 4. 000 euro. Ciascuna azienda può chiedere fino ad un massimo di 2 voucher e non possono essere assegnati più di 150 voucher per ciascuna manifestazione. "Questo strumento, uno tra i tanti messi a disposizione da Regione Lombardia a favore delle micro e piccole imprese - precisa Nicoli Cristiani - rappresenta, in questa fase di crisi, un valido aiuto per abbattere i costi affrontati dalle imprese per partecipare alle fiere internazionali e sostenere la loro competitività. Il voucher, infatti, da un lato agevola l´accesso delle imprese lombarde alla vetrina del sistema fieristico, offrendo opportunità concrete di internazionalizzazione della propria attività e dei propri prodotti, dall´altro mantiene elevata l´offerta fieristica regionale anche in una fase di recessione economica come l´attuale". .  
   
   
CRISI; TASK FORCE: LIBERARE LE ENERGIE DELL´ABRUZZO  
 
L´aquila, 1 ottobre 2009 - La task force anticrisi riunita ieri a L´aquila ha lanciato un messaggio di fiducia e speranza agli abruzzesi, con la unanime convinzione che sarà proprio la capacità degli abitanti di questa terra di innovare, di essere propositivi e coraggiosi a risollevare le sorti della Regione. Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha introdotto i lavori del tavolo confermando come la task force : "deve essere il luogo di proposta strategica e coordinamento degli interventi per illuminare nuove strade di sviluppo. Da questo tavolo devono emergere idee e proposte capaci di stimolare la voglia degli abruzzesi di intraprendere e scommettere sul proprio futuro". L´assessore Paolo Gatti ha ripercorso le ragioni della costituzione della task force, richiamando il Patto della Fiducia e si è detto rammaricato della mancata partecipazione di un rappresentate dell´opposizione al tavolo, auspicando nuovamente la condivisione da parte anche della minoranza dell´importante lavoro da svolgere, delineando infine i principali obiettivi del tavolo. "Dobbiamo sviluppare idee e proposte concrete ? ha commentato l´assessore Gatti - per ricostruire il tessuto socio-economico abruzzese, per dare una prospettiva di lavoro e di vita ai giovani abruzzesi in questa terra. Dobbiamo dare un contributo importante a che vinca la cultura del lavoro, dell´impegno e del merito". E´ poi intervenuto l´assessore Castiglione che pa presentato le più rilevanti iniziative proposte dall´assessorato allo Sviluppo Economico in questa delicata fase di crisi economica. "Dall´introduzione del presidente Chiodi appare come molto la Regione ha ideato in termini di iniziative strategiche - ha spiegato il professore Pino Mauro, consulente tecnico delle organizzazioni sindacali - ma poco percepite nel dibattito pubblico. Su quattro linee, credo, si possa contribuire sul lavoro svolto dalla Regione fino ad ora per tracciare strategie a medio termine: occupazione giovanile, produttività, risanamento del bilancio regionale e nuova governance. Sul breve occorre un´immediata attenzione alla piccole imprese, non solo in termini di agevolazioni al credito, ma anche di patrimolizzazione finanziaria". Dal canto suo il professor Rodolfo Berardi, consulente tecnico delle organizzazioni datoriali ha indicato come "la riorganizzazione delle funzioni di tutte le strutture pubbliche diffuse sul territorio sia la priorità, dunque una nuova governace è essenziale. Subito dopo occorre attivare la promozione e l´incentivazione della imprenditorialità giovanile". "Gli abruzzesi insieme alla classe dirigente devono rimboccarsi le maniche - ha spiegato Michel Martone, consulente tecnico della Regione - perché da un lato il sistema produttivo e´ vecchio e dall´altro i dati sull´occupazione denotano una crescita della precarietà che incide sulla tenuta economica e sociale del territorio. Ma l´Abruzzo può invertire la rotta creando le condizioni per divenire un luogo dove attrarre capitale umano per dare la possibilità ai giovani di creare nuove imprese, attraverso la riduzione del costo del lavoro, puntando sui lavori del futuro e la green economy". Il tavolo condividerà tutta la documentazione presentata dal Presidente Chiodi e dagli Assessori Gatti e Castiglione e avrà a disposizione un ragionevole periodo di studi, al termine del quale sarà convocata la seconda seduta. .  
   
   
INCENTIVI ALLE AZIENDE TOSCANE CHE RINNOVANO I CONTRATTI NOVITÀ ANCHE SUI BONUS PER I DISOCCUPATI: ISEE FINO A 17.000 EURO  
 
Firenze, 1 ottobre 2009 - La crisi cancella posti di lavoro: lavoratori che vengono licenziati o momentaneamente messi in cassa integrazione, ma anche lavoratori a tempo determinato a cui non viene rinnovato il contratto. Questi ultimi sono spesso le prime vittime, più indifese. Così la Regione ha deciso di mettere a disposizione di ciascuna delle aziende che rinnoveranno i contratti in scadenza per almeno un anno un contributo di duemila euro. Un incentivo, valido fino al 2010, che dovrà essere accompagnato da un accordo sindacale e di cui potranno naturalmente beneficiare solo le imprese in stato di crisi, previo accordo sindacale. «Si tratta di una misura straordinaria – spiega l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – La strategia ordinaria della Regione rimane quella di favorire la stabilità e non la precarietà. Ma visto che i lavoratori a termine sono le vittime spesso meno tutelate di questa crisi, quelli che possono contare su più deboli ammortizzatori sociali, ci è sembrato giusto intervenire». Non si tratta comunque della sola novità, all´interno del pacchetto anticrisi, a cui sta lavorando la Regione. L´assessore ha illustrato i prossimi provvedimenti ieri nel corso della conferenza regionale tripartita, ricevendo il via libera da tutti i sindacati, le associazioni di categoria e i rappresentanti delle Province presenti. Bonus per i disoccupati: tre novità - Oltre agli incentivi per le aziende, la altre novità riguardano i contributi una tantum per i disoccupati che la Regione ha approvato a febbraio: 1650 euro per lavoratori atipici e a tempo determinato, che hanno perso l´impiego da almeno 3 mesi e non possono contare su alcun ammortizzatore sociale e 1650 euro di sostegno al pagamento del mutuo per coloro che hanno perso il posto di lavoro (anche quelli a tempo indeterminato) o sono in cassa integrazione. Isee a 17 mila euro. Fino a luglio ne potevano beneficiare i lavoratori con un Isee, l´indicatore che misura reddito e capacità di spesa di una famiglia, non superiore a 12. 500 euro. Poi era stata innalzato a 15. 000. Ora sarà portato a 17. 000, soglia già scelta come tetto per le borse di studio universitarie. 180 giorni anche con più contratti. Per poter aver diritto al contributo, tra gli altri requisiti, c´era quello di aver lavorato per almeno 180 giorni con un unico datore (ed è la seconda novità). Potranno ora essere anche la somma di più contratti, non necessariamente continuativi ed anche di datori di lavoro diversi. Aiuti ai lavoratori degli studi professionali. Il contributo una tantum di 1650 euro (ed è la terza novità) sarà inoltre esteso anche a dipendenti degli studi professionali che hanno perso il posto di lavoro. Tutte modifiche che potranno essere fatte con una delibera di giunta, rassicura Simoncini, senza dover modificare la legge che ha istituito il fondo da 5 milioni di euro che è servito a finanziare i due bonus. Cassa integrazione in deroga - Su questo fronte la principale novità è l´estensione della Cassa integrazione in deroga ai dipendenti degli studi professionali. L´assessore Simoncini ha inoltre informato che le domande arretrate presso la direzione regionale del lavoro sono state interamente istruite e in questi giorni sarà firmata l´autorizzazione al pagamento. E´ stato inoltre deciso, in omaggio alla massima trasparenza, che tutte le procedure che riguardano la Cassa in deroga gestite dalla Regione saranno messe on line. «Già dai prossimi giorni gli interessati potranno controllare lo stato delle proprie domande, venendo così a con oscenza in tempo reale dello stato dell´iter, delle eventuali criticità e i motivi dell´eventuale non accettazione». .  
   
   
ALTO ADIGE OCCUPAZIONE - 2° TRIMESTRE 2009  
 
Bolzano, 1 ottobre 2009 - Nel secondo trimestre 2009 il tasso di attività, calcolato come percentuale delle forze di lavoro sul totale delle persone in età tra 15 e 64 anni compresi, si è attestato al 72,1%, e, dal primo trimestre 2006 registra sempre valori superiori al 70%. Ciò significa che in provincia di Bolzano quasi tre persone su quattro, in età tra 15 e 64 anni, prendono parte al mondo del lavoro. Il tasso d’attività, come sempre fino ad oggi, è nettamente più alto tra gli uomini (80,3%) che tra le donne (63,7%). Il 6,2% degli occupati lavora nell’agricoltura, il 22,6% nell’industria ed il 71,2% nel settore terziario. Queste cifre scaturiscono dalla rilevazione campionaria Istat sulle forze di lavoro. Il tasso di disoccupazione, che viene definito come rapporto tra le persone in cerca di occupazione ed il totale delle forze di lavoro, rimane basso e nel secondo trimestre 2009 si è attestato sul 2,2%. Il tasso per gli uomini ammonta all’1,7%, quello per le donne al 2,7%. Si tratta di medie mobili, ottenute mediando i valori di ogni trimestre con i valori dei tre trimestri precedenti (lo scopo è quello di dare più stabilità e significatività agli esigui dati campionari). Le medie mobili del tasso di disoccupazione, a partire dall’inizio dell’anno 2001, si sono sempre attestate su valori fra il 2,1% ed il 2,8%. La differenza tra il tasso femminile, costantemente maggiore, e quello maschile oscilla sempre tra uno e due punti percentuali. .  
   
   
FVG: CRESCE INDICE DI FIDUCIA DI FAMIGLIE E IMPRESE  
 
Trieste, 1 ottobre 2009 - Il mercato del lavoro e l´attività produttiva in regione lasciano intravedere un leggero miglioramento al rientro dalla pausa estiva e l´indice di fiducia delle famiglie e delle imprese ha registrato valori positivi. Sono i dati, relativi al Friuli Venezia Giulia, emersi da un´indagine dell´Isae (Istituto di studi e analisi economica) e pubblicati sul sito ufficiale della Regione nella sezione "Bilancio, finanze, patrimonio e programmazione" - "Statistica", che raccoglie le informazioni più aggiornate sui settori chiave dell´indagine congiunturale sotto il profilo produttivo, commerciale e occupazionale della regione riferiti all´anno in corso. L´assessore alle finanze Sandra Savino preferisce adottare una linea prudente nell´immaginare una ripresa dell´attività produttiva, e non interpretare i dati in senso assoluto, come nuovi spiragli che lasciano intravedere i segnali della fine della fase recessiva e l´inizio della ripresa economica. "Mi lascia positivamente colpita la fiducia espressa dalle imprese e dalle famiglie del Friuli Venezia Giulia; un´iniezione di fiducia che consente di affrontare al meglio e con mentalità imprenditoriale il difficile momento che stiamo vivendo", commenta la Savino. "E´ altresì vero che a fronte di coraggiosi tagli alla spesa pubblica che sarò chiamata ad operare in previsione della finanziaria 2010, l´andamento dei consumi, delle esportazioni e l´indice dei prezzi segnano andamenti incoraggianti", osserva l´assessore. Infatti, l´indice dei prezzi in Friuli Venezia Giulia, dopo la deflazione registrata tra settembre 2008 e gennaio 2009, mantiene un andamento positivo indicando la ripresa della domanda di beni e servizi (ultimo dato agosto 2009: +0,3%). Gli indicatori sull´andamento della Cassa integrazione ordinaria e straordinaria per agosto 2009 evidenziano un miglioramento soprattutto nei settori metallurgico, meccanico e del legno, mentre permane la tendenza negativa del settore industriale. E´ migliorato anche l´accesso al credito secondo le dichiarazioni fornite dalle imprese manifatturiere del Fvg; i tassi di interesse risultano piu´ convenienti e l´andamento dei prestiti bancari richiesti dalle imprese in gennaio-marzo 2009, ultimo trimestre rilevato, sono risultati in crescita rispetto all´ottobre-dicembre 2008. Scorrendo le informazioni pubblicate dal Servizio statistica della Direzione centrale programmazione risorse economiche e finanziarie della Regione si rileva che il mercato dell´auto si è ripreso dal mese di marzo 2009, registrando un maggiore numero di immatricolazioni rispetto alle stesse mensilità dell´anno precedente. Tendenza inversa si è registrata nei movimenti merci dei porti regionali e dell´aeroporto,anche se il saldo commerciale estero ed in specifico le esportazioni segnano un netto miglioramento rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +16,4% e +27,6%). Infine, se da un parte la stima preliminare del Pil Italia fornita dall´Istat per il secondo semestre 2009 indica un netto rallentamento della recessione economica, dall´altra si nota che l´indice Isae di fiducia delle imprese in Fvg, dopo aver toccato il minimo storico nel mese di marzo 2009 (pari al valore 62,2), è progressivamente aumentato registrando in agosto il valore di 71,0. Accanto alla crescita della fiducia del mondo imprenditoriale, anche le famiglie Fvg, su un campione casuale di 2 mila unità, dichiarano disponibilità ad aumentare i propri consumi da gennaio 2008. .  
   
   
“DONNE DELLA REALTÀ” LUNEDÏ 5 OTTOBRE 2009, INCONTRO PUBBLICO A MILANO, CIRCOLO DELLA STAMPA  
 
Milano, 1 ottobre 2009 - Il Circolo della Stampa di Milano, lunedì 5 ottobre, alle ore 17. 30 ospita un incontro pubblico dal titolo “Le donne della realtà”, iniziativa sorta da un gruppo di giornaliste – Paola Ciccioli, Francesca Mineo, Cristina Morini, Letizia Mosca e Daniela Stigliano – firmatarie di un appello contro modelli femminili distorti e imperanti, anche nei mezzi di informazione: escort, veline, donne di carta che paiono avere un solo obiettivo, visibilità e carriera, soldi e favori elargiti da uomini potenti e danarosi. Una responsabilità che tocca da vicino i giornalisti, incapaci di arginare, nel tempo, il diffondersi di rappresentazioni fuorvianti del composito e vitale universo femminile. All´incontro interverrà la prof. Chiara Volpato, ordinario di Psicologia Sociale alla Facoltà di Psicologia dell´Università degli Studi di Milano-bicocca: un suo articolo pubblicato dal New York Times lo scorso 26 agosto - "Italian women rise up" - ha portato all´attenzione internazionale la critica a un sistema sessista che vige in Italia, dalla politica ai media. Il dibattito, aperto a tutti, sarà occasione per puntare i riflettori sulle donne cosiddette ´normali´, lontane da stereotipi e immagini che giornali e televisioni da troppo tempo diffondono. Le donne che si dedicano al lavoro e alla famiglia, che contribuiscono allo sviluppo scientifico, sociale e morale del Paese sono scomparse dai media: sono ormai tangibili nella società l´insoddisfazione e lo sconcerto di persone che hanno sottoscritto l´appello e hanno creato una community in poche settimane tentando di riportare l´attenzione ai valori e alla sobrietà. Parteciperanno al dialogo tra giornalisti e cittadini anche la senatrice Emanuela Bajo Dossi e l´onorevole Massimo Polledri, due tra i diciassette parlamentari cattolici, firmatari di un appello bipartisan "al bene comune" che, sostenuto da parlamentari europei di tutti gli schieramenti, già a giugno invitava alla moderazione e alla sobrietà dei comportamenti nella vita pubblica dei politici. "Donne della realtà" è anche un gruppo su Facebook. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: DONNE PIEMONTESI: CRESCE LA NATALITA´ MA LA MEDIA E´ SEMPRE DI UN FIGLIO A TESTA I DATI EMERGONO DAL II RAPPORTO SULLA CONDIZIONE FEMMINILE IN PIEMONTE E DAL NUOVO BILANCIO DI GENERE. ANCORA BASSO IL TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE: 56% CONTRO IL 73 DEGLI UOMINI.  
 
 Torino, 1 ottobre 2009 - Il Piemonte si conferma una delle realtà istituzionali più attente alle politiche dei diritti: nel 2007, le risorse stanziate per garantire le pari opportunità e per la salute delle donne hanno toccato il tetto dei 7,4 milioni di euro, con una alta corrispondenza tra gli obiettivi politici e l’allocazione delle risorse. Un dato che emerge dal nuovo Bilancio di Genere, il secondo realizzato dalla Regione Piemonte, che nel marzo 2009 ha approvato una legge che ne fa, insieme al Rapporto sulla Condizione Femminile, un’azione di sistema, attraverso la quale l’Ente può valutare non solo le differenti conseguenze del proprio agire su donne e uomini, ma anche restituire alla cittadinanza una lettura del proprio operato, indispensabile ad un esercizio di democrazia sempre più trasparente e maturo. Una fotografia, curata dall’Ires Piemonte, che evidenzia luci e ombre della società piemontese, in rapporto alle differenze e alle disuguaglianze di genere tra uomini e donne. La natalità piemontese riprende a crescere, soprattutto grazie all’apporto delle donne straniere, ma anche tra le italiane vi è una ripresa (+ 0,14 rispetto al 2006); preoccupante rimane, però, la soglia del tasso di fertilità fermo all’1,3, al limite della lowest-low-fertility (bassissima fertilità) e tra i più bassi d’Europa. Ancora importante il peso degli stereotipi culturali, che influenzano le scelte delle donne e delle famiglie verso una segregazione sia dei percorsi di studio che dei settori economici di attività. D’altra parte l’impegno consistente delle donne nel lavoro di cura, familiare e domestico, ne pregiudica il contributo nella professione e nella società: le donne piemontesi dedicano, infatti, il 20,4% della loro giornata al lavoro familiare, contro il 7,6% degli uomini. Lavoro non retribuito che ha un peso determinante, in termini quantitativi, sulla minore partecipazione femminile al mercato del lavoro (56,3% di tasso di occupazione femminile, contro il 73,4% degli uomini) e che spiega il maggiore ricorso al part-time delle lavoratrici (24,3%) rispetto ai lavoratori uomini (4,2%). Le donne sono anche le principali utenti dei Centri per l’Impiego (il 54,7% degli iscritti nel 2007) e hanno usufruito della Cig in Deroga per il 59,1%. Se ne conferma, invece, una maggiore presenza nelle attività di formazione professionale (51,3% contro il 48,7% uomini) sia nei corsi tra disoccupati che occupati. In generale le donne mostrano un livello di istruzione più elevato nonostante, sia in ambito universitario che a livello di governance, resti forte il tetto di cristallo che ne impedisce l’accesso alle posizioni di carriera più prestigiose. Nell’ambito dell’Ente Regione le donne sono l’11,1% dei Consiglieri Regionali, il 40% dei componenti della Giunta Regionale, il 33% dei Dirigenti regionali e il 17% dei componenti dei Consigli di amministrazione delle società partecipate dalla Regione. Per quanto riguarda le politiche sociali, in cui la ricaduta di genere è particolarmente importante, si evidenziano gli interventi relativi alle vittime di tratta (che all’80% riguardano donne), gli interventi a favore degli anziani, domiciliarità o lungodegenza (che riguardano donne per il 70%) e le risorse destinate alle famiglie e ai servizi per l’infanzia, con un incremento della disponibilità del +2,35% e un totale di 23. 121 posti, che coprono circa il 20% della popolazione infantile, sulla strada per raggiungere il 33% previsto dalla strategia di Lisbona. Tendenzialmente uguale, invece fra donne e uomini, la spesa sanitaria, anche se le donne consumano più prestazioni ambulatoriali (56%) e farmaci in convenzione (52,9%), mentre gli uomini ricorrono di più al Pronto soccorso (51,4%) e alla distribuzione diretta di farmaci (57,1%). Da sottolineare che gli uomini generano una più alta spesa dai ricoveri per patologie legate ai comportamenti e agli stili di vita, come uso di alcool e farmaci (6,4 milioni € di cui il 68% maschile). Tra le peculiarità femminili spicca, infine, ancora una volta, la Cultura per la quale le donne confermano maggiore interesse e partecipazione: sono state nel 2007 il 58,8% dei fruitori delle biblioteche piemontesi e il 56% degli utenti dei musei. “Da una parte le donne, con una fragilità sociale ed economica ancora alta e molte potenzialità inespresse di fronte a un sistema economico e sociale che mostra di non saperle valorizzare. Dall’altra gli uomini, con i segni di un maggiore disagio giovanile e più difficoltà nel proteggere la propria salute. Queste nuove edizioni del Bilancio di Genere e del Rapporto sulla condizione femminile – dichiara Giuliana Manica, assessore alle Pari Opportunità della Regione - ci segnalano le principali ombre su cui le politiche regionali del Piemonte devono concentrare i propri sforzi per garantire una vita migliore ai propri cittadini, siano essi donne o uomini. Un impegno ancor più prioritario, in questo momento di profonda crisi economica, per non far mancare il sostegno necessario alle fasce più deboli. ”. Per ulteriori approfondimenti: www. Ires. Piemonte. It/bilanciodigenere www. Ires. Piemonte. It/rapportocondizionefemminile www. Meltinglab. It .  
   
   
AGENDA DI GRAVIDANZA PIU´ INFORMAZIONI, CONSIGLI E PERCORSI AGEVOLATI PER LE MAMME PIEMONTESI  
 
Torino, 1 ottobre 2009 - Più opportunità e meno burocrazia per le mamme piemontesi. Dal 1° ottobre, infatti, tutte le donne in attesa di un bambino potranno ricevere gratuitamente, presso i circa 200 consultori della Regione, l’Agenda di Gravidanza. Realizzata dall’Assessorato alla tutela della salute e sanità, in collaborazione con l’Assessorato al welfare, l’Aress (Agenzia regionale per i servizi sanitari), la Consigliera di parità, il coordinamento dei consultori e con gli operatori sanitari del territorio e degli ospedali, l’Agenda rappresenta innanzitutto una fonte di informazioni ampie e scientificamente aggiornate sul percorso nascita. Le donne, infatti, potranno conoscere le opzioni assistenziali possibili per gravidanza, parto, puerperio, gli stili di vita consigliati, le azioni di protezione e prevenzione e i diritti legati alla maternità e alla paternità. Inoltre, l’Agenda contiene le 14 impegnative mutualistiche per gli esami base, tutte esenti ticket e già firmate che potranno essere utilizzate esclusivamente presso i laboratori e gli ambulatori pubblici. Infine, alcune parti, opportunamente indicate da un simbolo convenzionale, saranno a disposizione degli operatori per la registrazione dei dati clinici e il passaggio di informazioni tra l’assistenza alla gravidanza e quella al parto e puerperio. Nel caso di gravidanze a rischio o patologiche, dovrà essere integrata con le indicazioni specifiche e attualmente disponibili per la situazione clinica. «La scelta di realizzare questo strumento – afferma Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte – è nata, da un lato per stimolare le donne e le coppie verso scelte consapevoli rispetto al percorso nascita, offrendo l’opportunità di utilizzare uno strumento informativo completo e anche esteticamente gradevole, dall’altro per agevolare gli operatori dei servizi nella presa in carico delle gestanti. L’agenda consentirà di omogeneizzare le modalità di assistenza e la raccolta dei dati clinici, permettendo di rendere facilmente tracciabile il percorso all’interno del sistema». In questa prima fase, l’Agenda sarà distribuita in 20 mila copie, necessarie a coprire il fabbisogno fino a marzo 2010 e, successivamente, saranno le aziende sanitarie a provvedere alla stampa e all’aggiornamento degli indirizzi e dei numeri di telefono utili. Per agevolare tutte le donne, anche quelle straniere, è stata realizzata una guida alla lettura in cinque lingue – inglese, francese, tedesco, arabo e rumeno – che sarà consegnata congiuntamente all’Agenda e permetterà la comprensione dei contenuti. « L’agenda potrà essere utilizzata presso qualsiasi consultorio o ambulatorio libero professionale – dichiara Eleonora Artesio, assessore alla tutela della salute e sanità – proprio perché riteniamo che tutte le donne, anche quelle che scelgono un’alternativa al servizio pubblico, debbano avere le stesse opportunità. Fino a pochi anni fa l’accesso alla prestazioni e alle informazioni era disomogeneo, anche a causa dell’isolamento territoriale di alcune aree della regione. Questo strumento è garanzia di equità». Inoltre, per rafforzare la tutela della maternità, la Regione ha recentemente abolito il ticket su alcune prestazioni che prevedevano la partecipazione alla spesa. Il provvedimento riguarda il corso di accompagnamento alla nascita, lo screening biochimico delle anomalie cromosomiche, il tampone vagino-rettale per la ricerca dello Streptococco gruppo B e anche, in epoca preconcezionale, per alcuni esami rivolti al partner, come l’emocromo, il test Hiv e quello destinato ad accertare l’eventuale presenza di sifilide. Le prestazioni saranno garantite in regime di totale esenzione anche a quelle donne che, in questa prima fase di applicazione, non dispongano dell’Agenda. Grazie alla collaborazione con Federfarma Piemonte, nelle prossime settimane le farmacie aderenti esporranno una locandina e consegneranno un depliant contenente tutte le informazioni utili per ritirare l’Agenda alle donne che richiederanno un test di gravidanza. Il materiale sarà a disposizione anche presso gli studi dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e presso numerosi punti individuati da ciascuna azienda sanitaria. L’agenda è costituita da un raccoglitore ad anelli facilmente trasportabile grazie alla presenza di due manici. I contenuti destinati alle donne e quelli, invece, rivolti agli operatori sono riconoscibili e accessibili grazie ad un sistema di rubricatura e di codice colore. Gli operatori sanitari inseriranno il foglio integrativo relativo alla Carta dei servizi del percorso nascita aziendale. L’agenda di Gravidanza è realizzata con materiali ecocompatibili, in linea con le politiche perseguite dalla Regione Piemonte anche in termini di ambiente. . .