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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Ottobre 2009
IL SETTORE DELLE TIC DEVE ESSERE ALL’AVANGUARDIA NEL PERSEGUIRE GLI OBIETTIVI IN CAMPO CLIMATICO E ENERGETICO, AFFERMA LA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2009 La Commissione europea ha invitato il 9 ottobre l’industria delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) a delineare entro il 2011 le misure pratiche che intende adottare per incrementare del 20% la propria efficienza energetica entro il 2015. Il consumo di energia delle apparecchiature e dei servizi delle Tic rappresenta circa l´8% dell´energia elettrica usata nella Ue e circa il 2% delle emissioni di carbonio. Tuttavia un impiego intelligente delle Tic potrebbe aiutare a ridurre il consumo di energia in settori che ne fanno grande uso, quali l’edilizia, i trasporti e la logistica e a ridurre del 15% le emissioni totali di carbonio entro il 2020. La Commissione invita il settore delle Tic ad adottare entro il 2011 obiettivi ambiziosi in materia di efficienza energetica. Chiede inoltre ai paesi dell’ Ue di concordare specifiche comuni in materia di sistemi di misurazione intelligenti entro la fine del 2010. ” Un ricorso più adeguato alle soluzioni innovative offerte dalle Tic aiuterà l´Europa a raggiungere l´obiettivo di trasformarsi in un´economia a basse emissioni di carbonio . Il settore delle Tic può indicare la via verso una crescita maggiormente sostenibile e rispettosa dell’ambiente e dare impulso alla creazione di posti di lavoro “verdi” in Europa” , ha dichiarato Viviane Reding, commissaria europea per la società dell’informazione e i media. “ Dobbiamo cogliere questa opportunità per porci all’avanguardia nel campo delle tecnologie ad alta efficienza energetica – non solo perché questo è il modo migliore per ridurre in modo sostenibile le emissioni di Co 2 ma anche perché il potenziale ecologico di tali tecnologie può dischiudere nuove opportunità imprenditoriali per le imprese europee del settore delle Tic . ” La Commissione ha adottato in data odierna una raccomandazione in cui afferma che il settore delle Tic dovrebbe guidare la transizione verso un’economia efficiente sul piano energetico e a basse emissioni di carbonio. La Commissione invita il settore delle Tic a definire entro il 2010 metodologie comuni per misurare il consumo di energia e le emissioni di carbonio. In questo modo dovrebbero essere disponibili dati più affidabili per fissare entro il 2011 obiettivi settoriali ambiziosi in materia di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, che già dal 2015 dovrebbero sostituire quelli precedentemente fissati dalla Ue per il 2020. Destinata agli Stati membri della Ue e al settore delle Tic, la raccomandazione odierna della Commissione mira a sbloccare il potenziale di efficienza energetica incrementando le iniziative di partenariato pubblico-privato come quelle avviate di recente dalla Commissione per l’edilizia ad elevata efficienza energetica e le automobili verdi ( Ip/09/1116 ), ma anche mediante partenariati tra l’industria delle Tic e settori strategici definiti. In particolare i settori dell’edilizia, dei trasporti e della logistica sono considerati settori economici fondamentali in cui le potenzialità in materia di efficienza energetica mediante l’utilizzo delle Tic sono ancora largamente inutilizzate. La Commissione ha inoltre invitato i paesi dell’Ue a utilizzare soluzioni basate sulle Tic per migliorare l’efficienza energetica. Le reti intelligenti e i sistemi di misurazione intelligente possono migliorare l’efficienza e il controllo della produzione di energia oltre alla distribuzione e al consumo. Gli Stati membri dell’Ue dispongono fino alla fine del 2010 per definire specifiche comuni per i sistemi di misurazione intelligenti al fine di garantire ai consumatori informazioni migliori e aiutarli a gestire il loro consumo di energia. Grazie a contatori intelligenti nelle loro case, ad esempio, i consumatori potrebbero ridurre fino del 10% il loro consumo di energia. Entro il 2012 al più tardi dovrebbe essere definito un calendario per l’introduzione dei contatori intelligenti nelle case degli europei. Di seguito sono indicati altri esempi del potenziale ecologico delle Tic quali figurano nel testo adottato oggi dalla Commissione: se si sostituisse solo il 20% dei viaggi d´affari delle imprese europee con riunioni in videoconferenza si potrebbero risparmiare oltre 22 milioni di tonnellate di Co 2 all´anno. Inoltre la diffusione capillare delle reti a banda larga, che facilitano l’uso di servizi e applicazioni pubblici online, consentirebbe di ridurre di almeno l’1-2% il consumo di energia a livello mondiale entro il 2020. La raccomandazione odierna esorta le amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell’Ue – a livello nazionale, regionale e locale – a utilizzare meglio gli strumenti Tic per la simulazione e la modellizzazione energetica anche nel percorso di formazione dei professionisti di settori quali l’edilizia, i trasporti e la logistica. Le amministrazioni pubbliche possono inoltre dare impulso all’adozione di tecnologie più efficienti sotto il profilo energetico inserendo questo aspetto nei programmi degli appalti pubblici. La raccomandazione è il risultato di una consultazione pubblica conclusa nel settembre 2009 che ha confermato la necessità che il settore delle Tic adotti un approccio coordinato per migliorare la propria efficienza energetica e ambientale e che assuma un impegno comune per conseguire gli obiettivi fissati. Contesto Il 10 gennaio 2007 la Commissione ha adottato un pacchetto su energia e cambiamenti climatici, approvato dal Parlamento europeo e dai leader della Ue durante il Consiglio europeo di primavera del 2007, che puntava a ridurre il consumo energetico primario complessivo e le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, incrementando al contempo del 20% la quota di energie rinnovabili, sempre entro il 2020 ( Ip/07/29 ). Il 13 maggio 2008 la Commissione europea ha annunciato che intendeva promuovere il ruolo delle Tic per conseguire tali obiettivi migliorando l’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia ( Ip/08/733 ). Nel dicembre 2008 l’Ue ha reiterato il proprio impegno a conseguire gli obiettivi citati, sottolineando l’urgenza di migliorare l’efficienza energetica ( Ip/08/1998 ). Nel marzo 2009 la Commissione ha adottato una comunicazione sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per agevolare la transizione verso un’economia efficiente sotto il profilo energetico e a basse emissioni di carbonio indicando le Tic come uno dei principali strumenti per contribuire alla riduzione generale delle emissioni di carbonio ( Ip/09/393 ). Nel suo discorso sull’Europa digitale ( Speech/ 09/336 ) la commissaria Reding ha sottolineato l’importante potenziale “verde” delle Tic, affermando: “ Sono fortemente convinta che l’Europa digitale non possa ignorare le sue potenzialità ecologiche, che a loro volta possono dischiudere nuove opportunità imprenditoriali per le imprese europee delle Tic ”. Greenhouse gas emissions in Co 2 equivalents (excluding carbon sinks) compared with Kyoto Protocol targets for 2008–12
Member State
1990 Kyoto Protocol base year 1) 2007 Change 2006–2007 Change 2006–2007 Change 1990-2007 Change base year–2007 Targets 2008–12 under Kyoto Protocol and "Eu burden sharing"
(million tonnes) (million tonnes) (million tonnes) (million tonnes) (%) (%) (%) (%)
Austria 79,0 79,0 88,0 -3,6 -3,9% 11,3% 11,3% -13,0%
Belgium 143,2 145,7 131,3 -5,3 -3,9% -8,3% -9,9% -7,5%
Denmark 69,1 69,3 66,6 -4,4 -6,2% -3,5% -3,9% -21,0%
Finland 70,9 71,0 78,3 -1,6 -2,0% 10,6% 10,3% 0,0%
France 562,6 563,9 531,1 -10,6 -2,0% -5,6% -5,8% 0,0%
Germany 1215,2 1232,4 956,1 -23,9 -2,4% -21,3% -22,4% -21,0%
Greece 105,6 107,0 131,9 3,8 2,9% 24,9% 23,2% 25,0%
Ireland 55,4 55,6 69,2 -0,5 -0,7% 25,0% 24,5% 13,0%
Italy 516,3 516,9 552,8 -10,2 -1,8% 7,1% 6,9% -6,5%
Luxembourg 13,1 13,2 12,9 -0,39 -2,9% -1,6% -1,9% -28,0%
Netherlands 212,0 213,0 207,5 -1,0 -0,5% -2,1% -2,6% -6,0%
Portugal 59,3 60,1 81,8 -2,9 -3,4% 38,1% 36,1% 27,0%
Spain 288,1 289,8 442,3 9,3 2,1% 53,5% 52,6% 15,0%
Sweden 71,9 72,2 65,4 -1,5 -2,2% -9,1% -9,3% 4,0%
United Kingdom 771,1 776,3 636,7 -11,2 -1,7% -17,4% -18,0% -12,5%
Eu-15 4232,9 4265,5 4052,0 -64,0 -1,6% -4,3% -5,0% -8,0%
Bulgaria 117,7 132,6 75,5 4,2 5,9% -35,8% -43,0% -8,0%
Cyprus 5,5 5,5 10,1 0,2 1,6% 85,3% Not applicable Not applicable
Czech Republic 194,7 194,2 150,8 1,7 1,2% -22,5% -22,4% -8,0%
Estonia 41,9 42,6 22,0 2,8 14,8% -47,5% -48,3% -8,0%
Hungary 99,2 115,4 75,9 -2,9 -3,7% -23,5% -34,2% -6,0%
Latvia 26,7 25,9 12,1 0,4 3,5% -54,7% -53,4% -8,0%
Lithuania 49,1 49,4 24,7 1,9 8,1% -49,6% -49,9% -8,0%
Malta 2,0 2,0 3,0 0,07 2,3% 45,7% Not applicable Not applicable
Poland 459,5 563,4 398,9 -0,4 -0,1% -13,2% -29,2% -6,0%
Romania 243,0 278,2 152,3 -1,6 -1,0% -37,3% -45,3% -8,0%
Slovakia 73,3 72,1 47,0 -2,0 -4,1% -35,9% -34,8% -8,0%
Slovenia 18,6 20,4 20,7 0,2 0,7% 11,6% 1,8% -8,0%
Eu-27 5564,0 5759,8 5045,1 -59,4 -1,2% -9,3% -12. 5% Not applicable
Source: European Environment Agency Voluntary Ict Sector commitments to targets and deadlines for Co 2 and Greenhouse Gas emissions (Ghg), and energy efficiency/consumption
Companies Target reduction % Baseline * Target date Comment
Alcatel–lucent 10 2007 2010 Co 2 emissions of facilities
Advanced Micro Devices Inc 33 2006 2012 Ghg emissions per manufacturing index
Bell Canada 15 Not given 2012 Ghg emissions
British Tele- Communications Plc 80 1996 2020 Co 2 emissions per unit of contribution to Gdp
Cisco Systems 25 2007 2012 Ghg emissions
Dell Additional 15 Not given 2012 Operational carbon intensity
Deutsche Telekom Ag 20 2006 2020 Co 2 emissions
Ericsson 15 - 20 2006 2008 Energy efficiency
France Telecom 20 2006 2020 Co 2 emissions
Hewlett-packard 16 - 40 2005 2010-2011 Energy consumption and Ghg emissions for operations and products
Ibm 7 2005 2012 Ghg emissions
Intel 20 30 2007 2004 2012 2010 Carbon footprint Ghg emissions per production unit
Motorola 6 2000 2010 Co 2 emissions
Nokia 6 2006 2012 Energy consumption of offices and sites
Nokia Siemens Networks 20 - 49 2007 2009-2010 Energy consumption of products
Sun Microsystems Inc. 20 2007 2015 Ghg emissions
Telecom Italia 30 % increase 2007 2008 Eco-efficiency indicator
Vodafone Plc 50 2006/2007 2020 Co 2 emissions
European Union (all sectors) 20 20 1990 Projected energy use in 2020 2020 2020 Co 2 emissions Energy savings/ efficiency
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PUBBLICATO UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LE MARIE CURIE EUROPEAN RE-INTEGRATION GRANT  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2009 - La Commissione europea invita a presentare proposte per le sovvenzioni Marie Curie "European Re-integration Grant". Per essere eleggibili per questo tipo di contributi, i ricercatori candidati devono beneficiare al momento della candidatura o aver beneficiato in passato di un´azione per la formazione o la mobilità nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) o di uno dei programmi quadro precedenti. La durata dell´azione dev´essere di almeno 18 mesi a tempo pieno o equivalente. Le candidature vanno presentate minimo un anno prima della scadenza della borsa Marie Curie iniziale e massimo sei mesi dopo il suo completamento. I progetti devono avere una durata tra i 24 e 36 mesi. Lo stanziamento di bilancio indicativo totale per questo invito ammonta a 32 milioni di euro. I dettagli completi del bando sono consultabili all´indirizzo: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
IL 20 OTTOBRE SI TERRÀ A BRUXELLES (BELGIO) LA GIORNATA INFORMATIVA "SOCIAL PLATFORM ON SUSTAINABLE LIFESTYLES".  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2009 - Organizzata dalla direzione generale della Ricerca della Commissione europea, l´evento intende fornire informazioni relative al tema dell´invito a presentare proposte per il nuovo strumento "social platform" e permettere potenziali proponenti o partecipanti di condividere idee di progetto o di presentare le loro specifiche competenze per la creazione di partenariati di progetto. Saranno anche presentati il programma di ricerca per le scienze socio-economiche e umanistiche e il relativo programma di lavoro 2010 nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). La giornata si rivolge a ricercatori interessati, centri di ricerca, organizzazioni non governative (Ogn) e organizzazioni della società civile, aziende, piccole e medie imprese (Pmi), amministrazioni pubbliche e altre parti coinvolte. Ftp://ftp. Cordis. Europa. Eu/pub/fp7/ssh/docs/20091020_flyer_info_day_sustainablelifestyles. Pdf .  
   
   
“1989-2009: 20 ANNI SENZA MURO” DUE APPUNTAMENTI CELEBRATIVI A MILANO  
 
Milano, 13 ottobre 2009 - La caduta del muro di Berlino, 20 anni orsono, costituisce un evento di portata epocale. Da quel momento, il processo di costruzione europea, nato dopo la Seconda guerra mondiale e iniziato pochi anni prima della costruzione del Muro, è diventato il punto di riferimento per i Paesi e i popoli dell´Europa centro-orientale privati della democrazia e della libertà per molti decenni. Gli eventi del 1989 hanno reso possibile la riunificazione politica del Continente oggi realizzata dall´Unione europea fatta di 27 Stati e 500 milioni di persone. La globalizzazione, i suoi effetti e il nuovo ordine mondiale sono nati anche e soprattutto a Berlino il 9 novembre 1989. Le sfide che il mondo, e l´Europa in particolare, si trovano oggi di fronte, dall´uscita dalla crisi alla gestione dei flussi demografici fino alla lotta ai cambiamenti climatici, sono legati a doppio filo alla caduta dei muri e delle frontiere geografiche, politiche e ideologiche. Il ruolo dell´Europa oggi davanti a queste sfide epocali, e ai muri che resistono ancora, è il tema principale dei due appuntamenti voluti dall´Ispi e dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea. Il primo con titolo "Il Muro che ha cambiato la storia" avrà luogo il 13 ottobre, ore 17. 00 e avrà come ospiti illustri Giuliano Amato, Giulio Andreotti, Boris Biancheri, Emma Bonino, Livio Caputo e Riccardo Ehrman. Al secondo, previsto per il 27 ottobre alle ore 18. 00, interverranno invece Carlo Corazza, Piero Ostellino, Gianfranco Pasquino, Sergio Romano, e Gian Enrico Rusconi. Il luogo di entrambi i convegni è presso l´Ispi - Palazzo Clerici in Via Clerici 5, Milano. .  
   
   
GIOVEDÌ 15 A INNSBRUCK VERTICE DELLE GIUNTE DELL´EUREGIO  
 
Bolzano, 13 ottobre 2009 - Le tre Giunte provinciali dell´Alto Adige, del Trentino e del Tirolo si ritrovano giovedì 15 a Innsbruck per pianificare i futuri progetti di cooperazione. Alle 12 è prevista una conferenza stampa dei presidenti Luis Durnwalder, Lorenzo Dellai e Günther Platter. I tre presidenti guidano le delegazioni con gli assessori delle Giunte provinciali di Alto Adige, Trentino e Tirolo che si riuniscono giovedì 15 alle 9. 30 a Innsbruck per fissare le priorità e i progetti concreti della futura collaborazione dell´Euroregione alpina. I risultati del vertice di lavoro saranno successivamente illustrati nella conferenza stampa in programma a Innsbruck .  
   
   
PROSEGUE COOPERAZIONE TRA ALTO ADIGE E CARINZIA  
 
Bolzano, 12 ottobre 2009 - La collaborazione transfrontaliera tra Alto Adige e Carinzia, lo sviluppo nei settori dell´economia e del turismo e la politica di tutela delle minoranze: questi sono stati i temi affrontati dal presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, con il nuovo governatore della Carinzia Gerhard Doerfler, in visita di presentazione lo scorso 30 settembre, a Bolzano. Lo rende noto l´Aise. In tema di traffico si è discusso del suo contenimento e di come migliorare il servizio ferroviario e dei cosiddetti "Korridorzüge" dalla Pusteria in direzione di Vienna. Si è parlato della situazione economica e dei problemi della montagna, considerate anche le molte affinità tra le due regioni. Attenzione è stata dedicata dal presidente Durnwalder alla questione delle minoranze linguistiche: Durnwalder ha ricordato che da anni la Provincia di Bolzano ha avviato buoni contatti con gli sloveni di Carinzia e ne ha discusso con il collega Doerfler, che a sua volta ha invitato il Presidente in Carinzia. .  
   
   
ACQUE, UNIONE EUROPEA; REGIONE UMBRIA PROMUOVE SEMINARIO A BRUXELLES  
 
Perugia, 13 ottobre 2009 - Affidare ai cittadini un peso sempre maggiore nelle decisioni che riguardano l’ambiente ed in particolare l’utilizzo e gestione delle acque sul territorio dell’Unione Europea. E’ quanto si propone la Direttiva comunitaria (n. 2000/60) finalizzata a garantire un buono stato delle acque superficiali e sotterranee e ad assicurarne un utilizzo sostenibile in tutta Europa. Il provvedimento divide il territorio comunitario in distretti idrografici, stabilisce specifiche scadenze per il raggiungimento degli obiettivi fissati dagli Stati membri e prevede che cittadini e parti interessate siano informati e coinvolti nella preparazione dei Piani di gestione dei distretti in cui si individuano le misure per migliorare la qualità delle acque. Per approfondire e mettere a confronto le diverse esperienze su questa tematica, le Regioni Umbria e Lazio hanno promosso (mercoledì 14 ottobre, dalle 9. 15) nella loro sede di Bruxelles un seminario tecnico sul Piano di gestione del distretto idrografico. “La Direttiva – affermano infatti gli organizzatori – contiene un principio di grande importanza per tutti i cittadini dell’Unione Europea, fissato dalla convenzione di Aahrtus del 2003 sull’accesso alle informazioni, alla giustizia in materia ambientale ed alla partecipazione del pubblico ai processi decisionali”. Il seminario, che coinvolge anche l’Autorità di Bacino del Tevere, si suddivide in due parti: una prima parte di approfondimento, con il coordinatore del gruppo di lavoro della Direttiva acqua della Commissione europea, ed una seconda più operativa di confronto con altre Autorità di bacino europee per un primo scambio di esperienze sull’attuazione dei Piani di gestione dei bacini idrografici. Interverranno oltre all’Autorità di bacino del Tevere, quello della Schelda (Belgio, Francia), del Tibisco (Ungheria) e del fiume Onlujoki (Finlandia). .  
   
   
BORGHEZIO : L´ATTENTATO DI MILANO CONFERMA IL PERICOLO ISLAMICO E SMENTISCE I BUONISTI  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2009 – In una nota diffusa l’ On. Mario Borghezio della Delegazione Lega Nord al P. E. Sottolinea che l’´attentato islamista di ieri a Milano rappresenta un segnale eloquente e pericolosissimo: gli estremisti islamici sono ben presente nelle nostre città e niei nostri paesi, pronti ad uscire dal sonno ed entrare in azione per colpire obiettivi non solo militari. Noi non ci siamo mai stancati di denunciare questo rischio, spesso sottovalutato da ampi segmenti della politica italiana ed europea. Proprio la scorsa settimana ho dovuto richiamare la presidenza svedese dell´Europa a colmare il vuoto del suo programma proprio in tema di prevenzione e contrasto al terrorismo islamico. I buonisti che, come le tre scimmiette, non volevano percepire questa realtà di minaccia sono smentiti dai fatti. .  
   
   
BOLZANO."IDENTITÀ E SVILUPPO DELLE NUOVE GENERAZIONI" DELL´EUREGIO: CONVEGNO IL 6 E 7 NOVEMBRE A RIVA DEL GARDA  
 
 Bolzano, 13 ottobre 2009 - Giovani di età compresa fra i 17 ed i 30 anni provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo il 6 e 7 novembre a Riva del Garda potranno approfondire tematiche sovrarregionali e fare la conoscenza di esperienze di convivenza fra gruppi di lingue e culture diverse. Iscrizioni entro il 25 ottobre. 150 giovani, ovvero 50 a testa per le tre regioni dell´Euregio tirolese, potranno partecipare al convegno "Identità e sviluppo delle nuove generazioni in Trentino, Alto Adige e Tirolo" in programma per il 6 ed il 7 novembre al Palacongressi di Riva del Garda. Le iscrizioni per partecipare al convegno devono pervenire entro il 25 ottobre 2009 al´Ufficio Servizio Giovani della Ripartizione cultura in lingua tedesca della Provincia, in via Andreas Hofer 18 a Bolzano, fax 0471 412907, e-mail: jugendarbeit@provinz. Bz. It Venerdì 6 novembre il convegno, con inizio lavori verso le 13. 00, verterà sul tema "passato, presente e futuro nella regione alpina; in una tavola rotonda ne parleranno giornalisti, storici e professori universitari. Sabato 7 novembre il tema sarà "Idee per una collaborazione fra le tre regioni" che sarà affrontato in cinque workshop in cui i giovani guidati da esperti si confronteranno sui seguenti argomenti: Identità e diversità; Economia, ambiente e sostenibilità; Economia della conoscenza; Etica e responsabilità; Volontariato nel sociale e partecipazione attiva. Gli esiti dei workshop saranno resi noti nel pomeriggio a partire dalle ore 14. 30, mentre verso le 16. 15 i presidenti delle Province di Trento e di Bolzano e del Land austriaco del Tirolo, Lorenzo Dellai, Luis Durnwalder e Günther Platter, si confronteranno e discuteranno sul possibile sviluppo e sulla possibile collaborazione per il futuro. Il convegno viene organizzato su impulso dei Consigli provinciali delle tre Regioni con l´obiettivo di favorire l´incontro e la reciproca conoscenza fra i giovani a livello di Euregio; gli esiti dei workshop ai quali partecipano i ragazzi nel poemriggio del 7 novembre serviranno quale stimolo verso le istitutzioni per sostenere il coinvolgimento delle giovani generazioni nella vita sociale. .  
   
   
MERCATI “A CHILOMETRO ZERO”, È BOOM IN TOSCANA  
 
E’ un autentico boom quello che stanno vivendo in Toscana i mercati contadini e tutte le iniziative di filiera corta, capaci cioè di avvicinare il produttore agricolo al consumatore. In una fase di economia recessiva e di grande difficoltà per molta parte del settore primario, crescono di numero e di consistenza i mercati periodici di prodotti agricoli di qualità (oggi sono 35, il triplo di tre anni fa), nascono in tutte le province spacci di vendita collettiva gestiti da agricoltori (siamo a quota 14), proliferano le iniziative di acquisto collettivo e diretto dei consumatori (i Gruppi di acquisto solidale censiti sono 110) e sono ormai 3. 000 le aziende agricole toscane coinvolte in queste iniziative. E la crescita è destinata a continuare: al nuovo bando per il sostegno a questo settore promosso dalla Regione, i cui termini sono scaduti in questi giorni, sono state più di 100 le domande presentate, di cui ben 40 per realizzare mercati contadini, e 17 per costituire nuovi spacci collettivi di produttori agricoli. I dati emergono dal primo forum della filiera corta organizzato a Montevarchi dall’Arsia (l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in campo agricolo) con la collaborazione della provincia di Arezzo e del Comune di Montevarchi. A tre anni dal lancio del primo progetto pilota per il rilancio dei mercati contadini, e ad appena due dal primo bando regionale per la costituzione della rete della distribuzione diretta, il forum è un’occasione per fare il punto sul cammino percorso sin qui e sulle possibilità future. Il 9 ottobre i lavori si sono sviluppati in una sede seminariale (il centro polivalente la Bartolea), con l’illustrazione di studi scientifici e di analisi del settore, e la condivisione di molte delle esperienze maturate in questi tre anni da parte dei produttori. Domani invece il forum vivrà la sua dimensione più naturale, quella all’aperto: e sarà il primo “Mercato dei mercati” con la partecipazione di tutte le realtà regionali della filiera corta che con oltre cento bancarelle invaderanno il centro di Montevarchi proponendo, rigorosamente, prodotti di qualità, con occhio speciale a quelli dell’autunno. Ma in attesa di questo contatto con il pubblico già la giornata di oggi ha fatto emergere da parte degli operatori del settore, la constatazione del forte gradimento per queste forme di vendita che privilegiano il contatto diretto tra produttore e consumatore, perché consentono evidenti vantaggi in termini di trasparenza, perché permettono di avere certezze sulla provenienza, la qualità e la stagionalità dei prodotti, e perché indirettamente producono vantaggi per l’ambiente: i prodotti della filiera corta sono detti "a chilometro zero” perché le distanze tra produzione e vendita sono ridottissime e così anche le emissioni di anidride carbonica. «In una fase così tormentata per la nostra agricoltura, in cui settori trainanti, dalla cerealicoltura alla viticoltura vivono fasi difficili, la filiera corta mostra di avere una straordinaria capacità espansiva», ha detto la direttrice dell’Arsia Maria Grazia Mammuccini, che ha coordinato i lavori del forum. «Ma come avviene tutte le volte che vi è una crescita così repentina, occorre ora dotarsi di strumenti appropriati per armonizzare lo sviluppo; così oggi si sono discusse una serie di tematiche, legate alla fiscalità, all’organizzazione dei mercati, ai prezzi, che sono venute sul tappeto proprio in conseguenza di questo salto in avanti del settore. Siamo consapevoli che la filiera corta non è una panacea per l’agricoltura, ma di certo una di quelle risorse di economia locale che, insieme per esempio alle agrienergie, possono consentire all’agricoltore, in maniera sostenibile, di recuperare preziose fonti di reddito». La scelta di Montevarchi per l’iniziativa non è stata casuale. Qui è partito il primo progetto pilota per il varo di un mercato contadino, qui da quasi due anni esiste la prima esperienza di uno spaccio collettivo, “Tuttiigiorni” nel quale quotidianamente oltre 70 produttori della zona portano le loro prelibatezze. E i risultati di Tuttiigiorni (90. 000 euro medie di incasso mensile, trend in costante crescita, 8. 000 consumatori già fidelizzati) dimostrano la forza dell’iniziativa e stimolano l’intero comparto. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO OTTOBRE 2009  
 
Regolamento 15/10/2009 Durata gg. 365
Prezzo medio ponderato 99,075
Ritenuta fiscale 12,5% 0,11563
Arrotondamento -0,00062
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,19
Rendimento semplice netto 0,81
Rendimento composto netto 0,81
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,49
Rendimento semplice (minimo) 0,51
Rendimento composto netto (minimo) 0,51
Fonte Assiom .
 
   
   
FORMIGONI: PREPARARE LA STRADA PER LA RIPRESA LE PROPOSTE ALL´ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA DI MONZA E BRIANZA  
 
Monza, 13 ottobre 2009 - Preparare la strada per la ripresa economica, rimuovendo gli ostacoli alla produttività e promuovendo l´inclusività sociale. Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, ha condiviso e fatto proprio l´indicazione di settimana scorsa, da Istambul, del governatore della Banca d´Italia, Draghi. Lo ha fatto intervenendo all´assemblea generale di Confindustria di Monza e Brianza, davanti al premier Silvio Berlusconi, al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, al presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Fontana, alle autorità locali e alla platea di imprenditori cui Formigoni ha riconosciuto "di aver saputo reagire, pur in mezzo a mille difficoltà". Per Formigoni si tratta innanzitutto di "dare ossigeno alle nostre aziende per favorire la ripresa". Per questo è "fondamentale una rinnovata collaborazione tra il mondo delle banche e quello industriale. Il sistema bancario deve tornare ad avere fiducia in chi vuole intraprendere, privilegiando i progetti ancorati all´economia reale, recuperando un rapporto con gli imprenditori costruito sul primato del legame personale, saldamente fondato sulla fiducia". L´azione Di Regione Lombardia - In coerenza con questo, Regione Lombardia ha fatto la sua parte varando un Pacchetto di provvedimenti anti-crisi - ha ricordato Formigoni - con un investimento di 600 milioni "mirati soprattutto a rafforzare il sistema delle garanzie e del credito: considerando anche le risorse messe a disposizione dal sistema camerale, queste iniziative saranno in grado di mobilitare risorse per un ammontare pari a circa 3 miliardi di euro". E sta per debuttare - ha confermato il presidente lombardo - la Dote impresa, sistema nuovo che premia l´imprenditorialità virtuosa anziché distribuire finanziamenti più o meno a pioggia. Anche sugli ammortizzatori sociali si possono innestare logiche nuove più efficaci. "Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni - lo ha fatto, sostenendo l´utilizzo del tempo di forzata assenza dal lavoro in funzione della riqualificazione. Ed è una cosa che il Governo ha apprezzato". Da Che Cosa Ripartire - Puntare sul capitale umano, quindi la formazione e l´alta formazione. Da quewsto punto di vista è´ positivo per Formigoni l´avvio dell´Osservatorio permanente per il mercato del lavoro promosso dal gruppo giovani di Confindustria, dal Crisp dell´Università Bicocca e dall´agenzia Gigroup in collaborazione con Comune e Provincia di Monza per suggerire corsi di formazione che indirizzino giovani e adulti disoccupati verso i profili più richiesti dalle aziende. Altri capisaldi indicati da Formigoni sono: investire sulla ricerca, unire il percorso ricerca-innovazione (per quanto riguarda Monza, c´è per questo il metadistratto industriale dell´Ict). Sostenere l´internazionalizzazione delle imprese, anche medie e piccole. Completare l´infrastrutturazione (l´interramento a Monza della Statale 36 entro il 2011, il trasporto su rotaia fino al Gottardo, la linea metropolitana). "Tutti gli impegni presi saranno rispettati", ha detto Formigoni, riferendosi alla Pedemontana, alla Brebemi, alla Tem, alla Rho-monza e alle altre opere locali che interessano il territorio. Le grandi infrastrutture sono per Formigoni un volano per la ripresa: "Tra il 2008 e il 2010 - ha confermato il presidente - abbiamo mobilitato 11 miliardi di investimenti tra risorse regionali e project financing". I Tre Templi Monzesi - "Un tempio dell´arte come Villa Reale - ha detto Formigoni - (al cui recupero e alla cui valorizzazione Regione Lombardia si sta dedicando; un tempio dell´ambiente come il Parco; e un tempio della tecnologia, come l´Autodromo possono e debbono non solo ocnvivere, ma essere messi in rete per il rilancio dell´attrattività di questo territorio". Anche in riferimento ad Expo 2015, che la Regione concepisce come grande occazione per tutte le 12 province lombarde, oltre che per tutto il Paese. .  
   
   
SICUREZZA LAVORO, FORMIGONI:PRONTI AD AVERE PIU´ COMPETENZE SACCONI: SOSTENGO BUONE PRASSI LOMBARDE,SI´ A SPERIMENTAZIONE NEL 2008 INFORTUNI MORTALI CALATI DEL 37% RISPETTO AL 2007  
 
 Milano, 13 ottobre 2009 - "La Lombardia, anche tenendo conto dei positivi risultati ottenuti, è pronta ad assumersi maggiori responsabilità sul tema della sicurezza del lavoro e per questo si candida a sperimentare, attraverso un accordo specifico con il Ministero, un modello che assegni alla Regione il ruolo di coordinamento dei piani di controllo di tutti gli Enti (anche nazionali) che operano sul territorio (ad esempio Inail, Drl, Ispels)". E´ questa la proposta lanciata ieri dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e immediatamente raccolta dal ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, in occasione del convegno nazionale "Sicurezza sul lavoro: confronto su politiche adottate, risultati ottenuti e prospettive", che si tiene oggi all´Auditorium Gaber del palazzo Pirelli. "Il modello lombardo sulla sicurezza del lavoro - ha detto Sacconi - è positivo. Lo dicono i risultati e lo dice il clima complessivo che si è prodotto. Per questo sono pronto a sostenere la proposta di Regione Lombardia, discutendo con gli enti che si occupano di sicurezza allo scopo di integrare quanto più possibile le funzioni e realizzare un maggiore coordinamento". Il convegno, ha ricordato Formigoni, si tiene a oltre un anno dall´avvio del Piano regionale della sicurezza, sottoscritto da tutte le parti sociali, e dall´entrata in vigore del decreto legislativo n. 81. I risultati sono molto positivi: gli indici di frequenza infortunistica sono calati del 5% tra il 2007 e il 2008 e del 7% rispetto al 2006. Nel 2008 la riduzione degli infortuni nel settore dell´industria è stata pari all´11%, mentre nelle costruzioni di quasi il 19%. Anche l´analisi degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro in Lombardia mostra una riduzione del 37% dei casi rispetto all´anno 2007. "Questi risultati positivi - ha commentato Formigoni - rappresentano un punto di partenza. Una sola vita sacrificata sul lavoro è una vita che deve essere salvata e risparmiata". Oltre alla proposta di maggiori competenza di coordinamento per la Regione, Formigoni ha indicato altri tre grandi obiettivi per i prossimo futuro: il miglioramento dell´attività di vigilanza, l´attuazione di maggiori sinergie, la semplificazione delle pratiche e l´assegnazione di maggiori responsabilità alle Regioni. Migliorare L´attività Di Vigilanza - "L´azione - ha detto Formigoni - deve essere diretta a prevenire gli abusi e a sanzionare i fenomeni di irregolarità, in una logica di approccio sostanziale e lontano da impostazioni formali". Concetto questo rilanciato anche da Sacconi, che ha sottolineato la necessità di superare una logica legata solo agli "adempimenti e alle sanzioni", in favore di un "approccio sostanziale al problema", fatto di obiettivi concreti e monitorati e di collaborazione con le parti sociali. "I controlli - ha aggiunto Formigoni - devono assurgere al loro valore educativo, cioè preventivo". Per questa ragione la Lombardia ha avviato tanti progetti per la realizzazione di varie attività di formazione, molte delle quali in due comparti a più alto rischio come l´edilizia e l´agricoltura, prevedendo già nel 2008 un investimento straordinario di 5,1 milioni. Fin dal 2007 tutte le Aziende Sanitarie Locali si sono dotate di piani di prevenzione integrati per la vigilanza e il controllo. Oggi ci sono 15 piani integrati che permettono di definire corrette priorità d´azione e di prevedere la misurazione dei risultati. Con l´adozione del Piano regionale della sicurezza sul lavoro è stata incrementata l´attività ispettiva da parte delle Asl, passando da 26. 215 sopralluoghi del 2007 a 52. 309 nel 2008. Queste iniziative hanno già consentito di effettuare il controllo del 5% delle imprese attive in Lombardia, centrando così l´obiettivo indicato nel Piano di prevenzione nazionale. Maggiori Sinergie - Le strategie in materia di sicurezza risultano efficaci quando si sviluppano sulla base di interventi integrati e multidisciplinari. Perché le azioni della pubblica amministrazione abbiano successo, occorre applicare programmi di prevenzione che sappiano leggere i bisogni di salute e sicurezza complessivi in un insieme organico. La settorialità deve essere abbandonata. Diventa, pertanto, necessario garantire l´integrazione tra le diverse discipline della prevenzione (a partire dalle Asl). Due gli esempi ricordati da Formigoni in questo senso: la Cabina di regia attivata con tutti gli attori del sistema e la realizzazione di una unico supporto informatico per la trasmissione della notifica preliminare di inizio cantiere. Semplificare Le Pratiche - Regione Lombardia si è mossa in questo senso da tempo, concentrandosi sull´area autorizzativa e, in particolare, su quello dell´avvio delle attività produttive. Con la legge regionale del 2007 (semplificazione in ambito sanitario e socio-sanitario) gli atti d´autorizzazione sono stati sostituiti da dichiarazioni d´inizio attività (Dia e Diap). "Il percorso di sburocratizzazione avviato - ha detto ancora Formigoni - deve proseguire con l´aiuto di tutti i livelli di governo: lo snellimento delle pratiche autorizzative in Lombardia rappresenta un primo importante passo in avanti". Secondo il presidente, occorre semplificare anche i modelli di gestione della sicurezza arricchendo l´offerta: i sistemi o le attestazioni devono essere facilmente accessibili e autonomamente applicabili dalle piccole e medie imprese che rappresentano l´ampio substrato del nostro sistema produttivo. "Regione Lombardia - ha concluso Formigoni - è stata e sarà in prima linea sul fronte della sicurezza lavorativa. Al centro del lavoro, infatti, c´è la persona. E al centro delle politiche regionali c´è la persona. Questo è ciò che ci stimola ad andare avanti e a impegnarci ulteriormente. Occorre sviluppare una nuova cultura della sicurezza: per questo abbiamo previsto (nel 2008) la competenza relativa alla sicurezza nella quota regionale dei curricula scolastici. Vogliamo insegnare ai nostri studenti - lavoratori del domani - il valore positivo del lavoro che significa, anzitutto, rispetto di se stessi, degli altri e del territorio". Dopo gli interventi introduttivi, si è svolta una tavola rotonda, moderata dal vicepresidente di Regione Lombardia, Gianni Rossoni, nella quale sono intervenuti Raffaele Bonanni (segretario nazionale Cisl), Samy Gattegno (presidente del Comitato Salute e Sicurezza Confindustria) e Natalino Guerrini (presidente nazionale Confartigianato). Tutti i relatori hanno ribadito la necessità di spingersi sempre più verso una approccio educativo e preventivo nei confronti del tema della sicurezza del lavoro. Se i rappresentanti delle aziende hanno riaffermato il proprio impegno a utilizzare criteri di sicurezza, puntando sul tema della formazione, Bonanni ha sottolineato l´importanza di una impostazione "partecipativa" e di collaborazione da parte di tutti verso questo problema - impostazione che in Lombardia funziona - e ha criticato i soggetti che "sono votati solo al ribellismo". Il segretario della Cisl si è detto inoltre favorevole ad un meccanismo di premialità per le imprese che attuano certe politiche e standard di sicurezza (una sorta di bonus malus). "Lavoriamo per raggiungere gli obiettivi del nostro Piano - ha detto Rossoni nelle conclusioni - I primi dati sono incoraggianti. Occorre proseguire nel processo di semplificazione che elimini ciò che è inutile e che appesantisce solo l´attività delle imprese". Nel suo intervento nel corso della mattinata, l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ha voluto invece ricordare come "il pilastro portante del Piano triennale per la sicurezza 2008-2010 è la sinergia tra gli attori della prevenzione dei rischi professionali". "Proprio perche si è creduto - ha proseguito Bresciani - nell´affermazione che la cultura della sicurezza deve basarsi sulla compartecipazione e sul dialogo tra le istituzioni, i datori di lavoro, i lavoratori, le parti sociali e i rappresentanti del partenariato economico e sociale, tutti insieme abbiamo operato all´interno di un quadro chiaro di diritti, responsabilità e doveri". Strumento principale di questo lavoro è la Cabina di regia in cui siedono tutti i soggetti coinvolti. .  
   
   
SERVIZI PUBBLICI, “SULLA LEGGE È IL MOMENTO DI DECIDERE” IERI LA PRESENTAZIONE DELLA ´SPERIMENTAZIONE´ A EMPOLI DELL´OSSERVATORIO REGIONALE  
 
Firenze, 13 ottobre 2009 - “La legge sui servizi pubblici locali che da un anno e mezzo aspetta di essere discussa in Consiglio regionale non è una macedonia – chiarisce l´assessore Agostino Fragai, rispondendo soprattutto ad Anci Toscana, l´associazione dei comuni della regione, e al presidente e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi -. Non è cioè una legge omnicomprensiva, come qualcuno l´ha voluta definire, che si occupa di tutto e per questo con vistosi limiti. Soprattutto è una legge su cui èvenuto il momento di decidere: dopo 30 riunioni del gruppo di lavoro interno a partire dal 2005, 18 riunioni con i sindacati, 9 riunioni di maggioranza in Consiglio regionale, 17 incontri politici, 39 incontri con tutti i soggetti interessati a partire da Cispel, 3 tavoli istituzionali con gli enti locali, 11 tavoli generali, 58 iniziative e conv egni, 5 audizioni e informative e 6 volte che l´argomento è stato posto all´ordine del giorno della giunta regionale”. L´assessore Fragai era già stato chiaro e netto all´apertura della tavola rotonda organizzata stamani nell´auditorium del Consiglio regionale a Firenze. Seduti di fianco a lui, intervistati dal giornalista Jacopo Chiostri, ci sono con il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, il presidente della Iii commissione in Consiglio regionale, Vittorio Bugli, e il presidente di Cispel, la confederazione della aziende di servizi pubblici locali, Alfredo De Girolamo. Ma ancora più chiaro l´assessore lo è stato alla fine, invocando una decisione rapida su una legge che la Regione, a più riprese, ha iniziato a scrivere nel 2000. L´occasione è stata la presentazione ad aziende e rappresentati delle istituzioni del rapporto sull´osservatorio del Circondario Empolese-valdelsa su acqua e rifiuti, ´sperimentazione´ in piccolo di qu ella che potrebbe essere domani l´osservatorio regionale previsto dalla proposta di legge sui servizi pubblici locali della giunta: un osservatorio di controllo, esterno, capace di misurare spesa e qualità dei servizi e mettere questi numeri a disposizione dei cittadini e di chi, aziende ed enti locali, dovranno assumere decisioni in merito. La tavola rotonda - Il sindaco di Livorno Cosimi pochi minuti prima aveva sottolineato i suoi dubbi sulla proposta di legge della giunta. “Sul servizio idrico è sicuramente necessario poter disporre di un´autorità regionale – aveva detto -. Ma energia, gas e rifiuti sono una cosa diversa”, spiegando poi come le aggregazioni non si facciano a comando ma su progetti industriali credibili. Il presidente di Cispel De Girolamo aveva sottolineato come non “serva una legge ´manifesto´, ma una legge che promuova una vera politica industriale attraverso il sostegno agli investime nti, incentivi alle aggregazioni, la promozione di innovazione tecnologica e un programma per la formazione dei lavoratori”. Bugli aveva ricordato come “la mancata riforma dei servizi pubblici locali blocchi lo sviluppo economico della nostra regione e che qualsiasi riorganizzazione di questo settore deve essere un elemento chiaro di qualsiasi alleanza politica futura”. Una scintilla per riavviare il motore - “Spero che l´iniziativa di oggi possa innescare la scintilla per riaccendere il motore - commenta Fragai –, ma l´importante è non fare come Bertoldo, che aveva accettato la condanna del re ma in modo furbo è sempre riuscito a sfuggire all´impiccagione dicendo che l´albero trovato non era quello adatto”. “Questa è sicuramente una legge complicata, - prosegue - che coinvolge soggetti diversi che hanno interessi diversi: gli stessi che a suo tempo quella legge l´hanno fortemen te richiesta. Ma non possiamo rinviare all´infinito una decisione”. Una legge su acqua e controllo della qualità dei servizi - “Soprattutto non mi si dica – ribatte Fragai - che è una legge che si occupa di tutto. La parte sui rifiuti è stata stralciata, già operativa attraverso un´altra legge nel frattempo approvata e che ha ridotto da dieci a tre gli Ato della Regione. Sul gas c´è solo una norma marginale. Rimane il tentativo di mettere ordine nei servizi idrici integrati, per cui la legge propone un´unica autoritàregionale, e l´esigenza di un osservatorio, anch´esso regionale e questo sì per tutti i servizi pubblici locali, il quale controlli spesa e qualità del servizio per conto dei cittadini, a vantaggio di chi, enti o aziende, dovrà poi prendere le decisioni di politica industriale”. “Questa è oggi la proposta di legge sui servizi pubblici locali – conclude l´assessore - e penso che ci sia ancora il tempo per fare quello che ancora non siamo riusciti a fare, compiendo un salto in avanti. Ammesso che ci sia la volontà, almeno per quelle parti della legge ritenute oggi più indispensabili”. Il tempo naturalmente corre. Tutto dovrà essere fatto entro gennaio, visto che si voterà per le regionali a marzo. .  
   
   
FRA I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: AVVIO DEL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO E DELLA BIBLIOTECA VIRTUALE DELLA SALUTE  
 
Torino, 13 ottobre 2009 - Sostegno alla dialisi a domicilio, avvio del Fascicolo sanitario elettronico e della Biblioteca virtuale della salute, piano di interventi per l’impiantistica sportiva, ristrutturazione della cascina Borgo Vecchio di Nichelino sono i principali argomenti trattati dalla Giunta regionale durante la riunione di questa mattina. Per tre anni ed in via sperimentale verrà erogato, su proposta dell’assessore Eleonora Artesio, un contributo economico a favore dei familiari, dei conviventi o dei volontari disponibili a seguire i pazienti che si sottoporranno a dialisi presso la propria abitazione. In ogni Centro dialisi verrà istituita una commissione nefrologica che valuterà le condizioni dei malati e, se ritenute tali da consentire un trattamento domiciliare, predisporrà un piano di assistenza individuale comprendente anche l’entità della somma da corrispondere a chi si impegna ad assistere il malato. Le direzioni Sanità e Innovazione provvederanno, su proposta degli assessori Eleonora Artesio e Andrea Bairati, ad avviare la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico, insieme di servizi informatici capace di consentire ad un operatore sanitario debitamente autorizzato di accedere ai dati clinici di un paziente, ovunque questi siano registrati, e ricomporne così la storia clinica alla luce dei diversi percorsi diagnostico-terapeutico-asssitenziali. Tra il 2010 e il 2013 si prevede una spesa di 20 milioni di euro. In questa direzione, per ottenere l’integrazione dei sistemi informatici della Regione e delle aziende sanitarie ed ospedaliere su una sola piattaforma sarà attuato, sempre su proposta dell’assessore Artesio, un programma che coinvolgerà nel biennio 2010-11 le asl Torino 1, Biella, Alessandria e Cuneo 2 e le aziende ospedaliere Mauriziano di Torino e Ss. Antonio e Biagio di Alessandria, individuate sulla base di specifici parametri. La Biblioteca virtuale per la salute, coordinata dal Dors (Centro di documentazione per la promozione della salute) sarà inizialmente dedicata all´acquisizione di risorse bibliografiche e servizi destinati a tutte le aziende sanitarie, ad esclusione di quelle ospedaliere universitarie. Lo scopo è costruire un sistema di accesso organico e sistematico alle informazioni e alle conoscenze utili ai professionisti della sanità per prendere decisioni di qualità, razionalizzare i costi, pianificare l´integrazione tra le risorse cartacee ed elettroniche, progettare servizi che ne favoriscano la fruibilità. Il piano annuale di interventi per l’impiantistica sportiva, proposto dell’assessore Giuliana Manica, stanzia 5 milioni per potenziare e qualificare le strutture presenti sul territorio e dedica particolare riguardo al risparmio energetico e all’uso di fonti alternative. Per presentare la domanda di contributo gli enti locali e di promozione sportiva e le associazioni sportive hanno tempo fino al 30 novembre 2009. Il progetto di manutenzione straordinaria e trasformazione strutturale della cascina di Borgo Vecchio a Nichelino otterrà, su iniziativa dell’assessore Gianni Oliva, un contributo di 900. 000 euro. L’iniziativa, inserita nel protocollo d’intesa “Nichelino 2010”, intende creare un luogo di riferimento e di identità giovanile e rientra nel programma-quadro “Pyou: Passione da vendere”, che ha tra i suoi obiettivi la formazione di una rete di centri di aggregazione giovanili. Sono stati inoltre approvati: - su proposta del vicepresidente Paolo Peveraro, il disegno di legge della Finanziaria 2010, che dispone il rifinanziamento delle leggi regionali di spesa; - su proposta dell’assessore Daniele Borioli, l’avvio delle procedure per attivare dal 1° dicembre 2009 al 30 novembre 2010 il servizio di monitoraggio e controllo del trasporto ferroviario piemontese; - su proposta dell’assessore Nicola de Ruggiero, il piano d’area della zona di salvaguardia della Stura di Lanzo, che passa all’esame del Consiglio regionale; - su proposta dell’assessore Gianni Oliva, di assegnare alla Città di Torino, l’anno prossimo Capitale europea dei giovani, 50. 000 euro per la realizzazione del consiglio dei membri del Forum europeo dei giovani, 25. 000 euro per il progetto Steadycam (centro di documentazione sul rapporto tra giovani e mass media) e 210. 000 euro per il convegno nazionale degli Informagiovani. .  
   
   
MESSINA: A ROMA TAVOLO CONFRONTO PER FONDI COMUNITARI PER IL DISASTRO  
 
 Roma, 13 Ottobre 2009 – Unione Europea, Stato e Regione siciliana hanno avviato, ieri mattina a Roma, un “Tavolo Nazionale sul negoziato con la Commissione Europea per il reperimento dei fondi per il disastro di Messina”. A presiedere l’incontro è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per la Regione siciliana ha partecipato l’assessore ai Lavori Pubblici, Nino Beninati. Erano presenti anche Antonio Tajani, vice-presidente della Commissione europea, Andrea Ronchi, ministro per le Politiche europee, Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile e Aldo Mancurti, capo del dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, del dicastero guidato da Claudio Scajola. “Ribadiamo –ha affermato l’assessore Nino Beninati - l’apprezzamento del governo regionale per la celerità e l’efficienza con la quale le istituzioni nazionali si sono attivate per far fronte alla sciagura che ha colpito la popolazione del messinese. Celerità nell’approntare una risposta operativa all’emergenza così come nell’attivare tutti i canali istituzionali per la soluzione delle criticità che il disastro ha generato ed evidenziato”. “E’ importante – ha continuato Beninati - che sugli interventi ci siano azioni e spesa centralizzati, caratterizzati dalla forte sinergia che i vari livelli istituzionali hanno fin qui dimostrato. La giunta Lombardo, infatti, ha già provveduto ad individuare nell’assessorato ai Lavori Pubblici il centro regionale di coordinamento con la Protezione Civile e l’Assessorato territorio ed Ambiente. Il mio assessorato sta già operando attraverso tutti i geni civili dell’isola. L’utilizzo delle professionalità interne proprio ai geni civili e dunque all’amministrazione pubblica, garantirà qualità e celerità di progettazione e di intervento, coordinamento fra i vari rami delle amministrazioni, ed economicità delle azioni. Di fatto la centralizzazione del livello decisionale e di quello di spesa sarà garanzia di tempestività”. Già per il prossimo 21 Ottobre, ha fatto sapere Antonio Tajani, è previsto il sopralluogo, nel messinese, del direttore delle Politiche regionali della Ue, Raoul Prado. Il coordinamento Stato - Regione - Ue sarà il centro decisionale ultimo per tutte le iniziative che andranno implementate per il risanamento delle zone colpite dall’alluvione. Tre i punti della strategia che si intende seguire: verifica dei residui eventualmente disponibili sui fondi 2000/2006, possibilità di accesso al Fondo europeo di solidarietà per le calamità naturali e studio delle risorse da stanziare a valere sui finanziamenti 2007/2013. .  
   
   
REGIONE FVG: GIUNTA AVVIA NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO  
 
Trieste, 13 ottobre 2009 - Con l´esame e la discussione, in via preliminare, di una delibera e di un regolamento che definiscono l´organizzazione dell´apparato regionale e le competenze delle diverse strutture direttive, è di fatto avviata, dal 9 ottobre, una profonda riforma della Regione Friuli Venezia Giulia che, traducendo in atti concreti le indicazioni programmatiche del presidente Renzo Tondo, permetterà di sostenere le nuove sfide, non da ultima quella legata alla particolare congiuntura economica, che impone prima di tutto una attenta ed oculata gestione delle risorse pubbliche. La logica dei due provvedimenti è quella della razionalizzazione e della semplificazione. Il tutto, come spiega l´assessore competente Andrea Garlatti, ruota principalmente intorno alla Direzione centrale Organizzazione, personale e sistemi informativi che non a caso, in linea con il livello nazionale, assumerà una nuova denominazione, "Direzione della Funzione pubblica", legata ai nuovi compiti che si affiancano a quelli consueti. Non solo un semplice cambio di denominazione, dunque, ma un riassetto frutto di un ragionamento nuovo, basato su criteri di rigore, di efficienza e anche di trasparenza, e sulla volontà/necessità di non guardare esclusivamente all´apparato della regione, ma a tutto il pubblico impiego. E dunque ai dipendenti dei diversi enti locali e anche a quelli della sanità, chiamati a fornire servizi efficienti ed efficaci a vantaggio dei cittadini utenti. Ecco quindi che, in quest´ottica, sarà la direzione della funzione pubblica a dare impulso e a coordinare le politiche del pubblico impiego. Anche sul fronte della formazione del personale, garantendo quindi una regia unica. .  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE INCONTRA CONFARTIGIANATO E CNA MARCHE. SPACCA: ´ARTIGIANATO E PICCOLA IMPRESA CARDINI DEL SISTEMA ECONOMICO REGIONALE´.  
 
Ancona, 13 Ottobre 2009 - ´L´artigianato e la piccola impresa sono i cardini del sistema economico regionale e favoriscono la competitivita` anche delle imprese di maggiore dimensione. Per questo viene ora istituita una cabina di regia intersettoriale della Giunta regionale con le Associazione artigiane, per rafforzare ulteriormente il loro coinvolgimento nelle politiche regionali´. Lo ha affermato ieri il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, che ha incontrato le Federazioni regionali di Confartigianato e Cna Marche. ´La Giunta regionale - ha affermato Spacca - riconosce e valorizza il ruolo dell´Artigianato: siamo disponibile ad un´azione ancora piu` forte di ´corresponsabilita`´ degli Artigiani nelle scelte di politica regionale di sviluppo. Tale compartecipazione, del resto, e` gia` avvenuta negli anni passati, anche in momenti difficilissimi per la Regione. Si sta attuando anche con la strategia anti-crisi, che vede nella difesa della piccola impresa una linea chiave di intervento, ad esempio con il fondo di garanzia regionale che sta interessando 4000 piccole imprese, con oltre 170 milioni di euro di finanziamenti attivati. Anche nella predisposizione del prossimo bilancio regionale le istanze di questo mondo produttivo continueranno ad essere prioritarie´. Le Federazioni artigiane hanno dato atto del positivo confronto avviato con il Governo regionale. Le loro istanze, per il 2010, sono state sintetizzate in un documento che hanno presentato al Presidente. Le richieste spaziano dallo sviluppo finanziario delle imprese, agli investimenti per la ricerca e l´innovazione. Altri settori di interesse riguardano la commercializzazione all´estero e l´internazionalizzazione, il turismo, l´eccellenza artigiana, la cultura, il territorio, il rafforzamento delle politiche del lavoro, salute e sicurezza sociale, l´ambiente, l´edilizia e l´urbanistica. Le Intese Raggiunte, La Delegazione Di Cna E Confartigianato. All´incontro hanno partecipato gli Assessori regionali e si sono registrate intese su molteplici punti: -come gia` detto, le politiche di settore continueranno a essere discusse in tavoli specifici, tuttavia le Organizzazioni artigiane verranno coinvolte nella programmazione regionale in un tavolo di confronto che affrontera` la questioni ´strategiche´ regionali; -Regione e Federazioni concordano sulla necessita` di rafforzare i fondi di garanzia regionali per sostenere le piccole imprese, favorire l´accesso al credito in questa difficile fase economica, rilanciare le politiche energetiche compatibili, dove le imprese artigiane possono giocare un ruolo da protagoniste; -la Regione ha ribadito l´impegno a difesa del ´Made in Italy´ e portera` nuovamente, al Tavolo nazionale delle attivita` produttive, la richiesta di misure urgenti contro la concorrenza sleale internazionale; ´interventi necessari ´ hanno sottolineato le Federazioni - a difesa della subfornitura, dove opera una parte significativa dell´artigianato marchigiano´; -Regione e Federazioni concordano anche sulla necessita` che il Governo nazionale provveda a dare seguito agli accordi di programma presentati dal Governo regionale ed a finanziare i progetti innovativi, come quelli della domotica, che interessa tutti settori regionali a partire da quello della subfornitura artigiana. Per tale finalita` Cna e Confartigianato, anche a livello nazionale, premeranno sui Ministeri dello Sviluppo economico e della Ricerca Scientifica per ottenere tali risposte, auspicate e condivise anche dalle piccole imprese; -anche sul piano-casa gli Artigiani hanno espresso apprezzamento per l´intervento regionale a sostegno del rilancio dell´edilizia, ed in particolare sottolineano l´importanza delle procedure di semplificazione delle gare di appalto a tutela delle imprese locali; -altra questione sollevata dagli Artigiani e` stata quella dell´Irap; Spacca ha assicurato che nella predisposizione del bilancio 2010 proseguira` il trend di calo della pressione fiscale regionale (nel complesso -40% da inizio legislatura) e sara` previsto un intervento di riduzione sulla base di una specifica finalizzazione. La delegazione delle Associazioni artigianali di Cna e Confartigianato che ha incontrato la Giunta regionale era cosi` composta: Presidente Confartigianato Marche Salvatore Fortuna e il Presidente Cna Marche Renato Picciaiola; i direttori regionali di Cna Silvano Gattari e di Confartigianato Giorgio Cippitelli; i Presidenti e responsabili provinciali di Confartigianato Giuseppe Cinalli, Giorgio Cataldi, Giuliano Bianchi, Pietro Orazi, Gilberto Gasparoni; i Presidenti e responsabili provinciali di Cna Marco Tiranti, Otello Gregorini, Giorgio Aguzzi, Stefano Speranzoni, Alfredo Santarelli. .  
   
   
LOIERO PARLA DELLA LEGGE SULL’ACCOGLIENZA FATTA DALLA REGIONE CALABRIA  
 
 Reggio Calabria, 13 ottobre 2009 - “Nella convention odierna del Pd a Roma, ogni tanto è stata pronunciata la parola accoglienza, ma nessuno ha ricordato che la Calabria, unica regione in Italia, ha approvato una legge su proposta della giunta di centrosinistra”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione Agazio Loiero sottolineando, invece, anche se in tanti se ne dimenticano, i riconoscimenti secondo cui, in quanto ad accoglienza, la Calabria è all’avanguardia. “Oggi ‘Il Sole 24 Ore’ – ha detto Loiero – dedica la sua seconda pagina alla storia di Riace che è tornato a vivere dando ospitalità ai rifugiati politici grazie alla sensibilità del sindaco Mimmo Lucano. E lo stesso Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Pd, dopo avere giustamente criticato un cartello esposto all’aeroporto di Lamezia che invita i calabresi a curarsi fuori dalla regione, ha parlato del paesino reggino, senza spendere una parola su quanto la regione ha fatto per renderlo un simbolo di accoglienza”. “Dobbiamo registrare con amarezza – ha aggiunto Loiero – che esiste una volontà di omettere quanto la regione ha fatto in tema di accoglienza, ignorando le cose che sono state prodotte a iniziare dalla legge e dal sostegno al film di Wim Wenders”. “Eppure, la legge sull’accoglienza e l’integrazione degli immigrati che abbiamo voluto – ha commentato Loiero – è stata indicata, voglio ricordarlo, come un modello dall’Unhcr, l’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati, modello da imitare, da riprodurre e portare come esempio e come punto di riferimento per una legge nazionale. Stranamente però viene ignorata da chi, poi, si occupa di quel che avviene in Calabria, a cominciare da Riace”. “Si tratta di una legge – ha concluso Loiero – che mira a trasformare la presenza degli immigrati e dei rifugiati in un’opportunità per il territorio, con la crescita economica e il ripopolamento dei centri storici abbandonati. Le esperienze di Riace, di Caulonia e di Stignano sono stimolanti. I flussi migratori vanno governati non incutendo paura ma con la sapienza delle proprie leggi, come ha fatto la Calabria”. .  
   
   
SVILUPPO DEL TERRITORIO CALABRESE  
 
 Reggio Calabria, 13 ottobre 2009 - L’assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi ha partecipato all’incontro, organizzato dal Club Lyons di Locri, che si è tenuto ad Ardore per illustrare l’azione svolta dalla Regione in merito allo sviluppo del territorio calabrese e delle sue tradizioni. Tripodi ha ricordato il forte impegno messo in campo dall’assessorato all’urbanistica nel tentativo di invertire un modello di sviluppo “fondato - ha detto - sul consumo del territorio e su attività che hanno prodotto guasti, devastazioni, speculazioni e abusivismi che hanno compromesso gravemente i beni e le risorse naturalistiche, paesaggistiche ed ambientali”. “Con il bando dei Centri storici – ha sottolineato - si è voluta dare una svolta radicale puntando proprio sul recupero dei nostri borghi, delle loro storie e delle loro tradizioni. In questo senso è stato attivato un investimento imponente di risorse, mai prima avvenuto. Sono stati investiti circa 200 milioni di euro in tutta la Calabria. Nella provincia di Reggio, peraltro, il bando sui centri storici ha avuto un doppio intervento e nella fascia ionica sono state impegnate risorse molto consistenti, realizzando interventi in quasi tutti i centri della ionica reggina, ivi compreso il comune di Ardore dove, grazie al finanziamento regionale, sarà ristrutturata la vecchia porta di accesso al borgo”. “L’impegno – ha proseguito l’assessore Tripodi - non si è limitato ad un intervento materiale. Infatti, proprio perché siamo convinti che l’inversione di una cultura non può non avvenire che partendo dai bambini e dagli studenti, è stata attivata un’altra linea di finanziamento che ha consentito, grazie ad un protocollo d’intesa con il Provveditorato agli Studi, di studiare per un anno l’urbanistica ed il territorio quale materia supplementare in venti scuole della provincia di Reggio Calabria. Il tutto, peraltro in un contesto più ampio che per la prima volta ha visto la Calabria dotarsi di regole certe attraverso la Legge Urbanistica, le Linee guida della pianificazione regionale ed attraverso un forte impulso ai Comuni affinché si dotino finalmente dei Piani strutturali. In tal senso, l’assessorato all’Urbanistica ha erogato contributi economici ai Comuni che stanno redigendo i Piani strutturali associati. Un esempio di buona pratica della politica calabrese - ha detto infine l’assessore Tripodi - che andrebbe adeguatamente valorizzata e portata ad esempio anche in altre Regioni del nostro paese”. .  
   
   
WORK EXPERIENCE: 28 MILIONI DI EURO PER BORSE LAVORO A 4500 GIOVANI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 13 ottobre 2009 - Ventotto milioni di euro stanziati per le aziende campane che ospiteranno giovani disoccupati tra i 18 e i 25 anni per un periodo di 12 mesi. E´ stato pubblicato ieri sul Burc l´avviso pubblico che definisce le modalità di partecipazione all´iniziativa realizzata dall´assessorato alle attività produttive della Regione (Settore Programmazione delle politiche per lo sviluppo economico) che prevede la possibilità per le aziende operanti in Campania di ospitare giovani disoccupati, di età compresa tra 18 e 32 anni, per un periodo di 12 mesi, allo scopo di far svolgere loro una prima esperienza lavorativa, retribuita con una "borsa di lavoro" mensile di 400 euro (500 per i laureati). Per la realizzazione di tali interventi sono stanziati 28 milioni di euro ed è previsto il coinvolgimento di circa 4500 giovani, iscritti da almeno sei mesi ai Centri per l´impiego della Campania. Le aziende che al termine del percorso di work experience assumeranno con contratto di lavoro a tempo indeterminato i borsisti potranno inoltre ottenere un contributo fino a un massimo di 12. 000,00 euro per ciascun lavoratore assunto. "L´iniziativa si pone un duplice obiettivo - ha dichiarato l´assessore Marone. Il primo è quello di contribuire a spezzare il circolo vizioso che esiste tra mancanza di esperienza lavorativa e disoccupazione, fornendo a giovani una prima chance. Il secondo obiettivo consiste nel fornire alle aziende l´opportunità di inserire nel proprio organico giovani - tendenzialmente ad alta scolarità - finanziando per un anno i costi di tale inserimento e incentivando l´assunzione a tempo indeterminato con un ulteriore contributo. In questo modo vogliamo spingere le aziende campane a credere nei giovani, investendo sulla crescita del capitale umano della nostra regione". L´intervento, che a luglio aveva avuto un primo via libera da parte della Giunta Regionale con una delibera dell´assessore alle attività produttive Riccardo Marone, rientra nel quadro del Programma Operativo Regionale Fse 2007-2013. .  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: GIUNTA APPROVA SU APPRENDISTATO GATTI: PIU´ OCCUPAZIONE GIOVANILE E STOP A FUGA CERVELLI  
 
Pescara 13 ottobre 2009 - La Giunta Regionale, su proposta dell´Assessore alle Politiche del Lavoro e alla Formazione, Paolo Gatti, ha approvato ieri la proposta di legge sull´Apprendistato. Un provvedimento che colma l´enorme ritardo accumulato dalla Regione nel dare attuazione all´obbligo normativo previsto dalla Legge Biagi del 2003. In particolare, la nuova norma regionale potrà migliorare il contrasto alla dispersione scolastica rendendo appetibile agli imprenditori la cosiddetta alternanza scuola/lavoro, garantendo ai minori un nuovo percorso formativo/lavorativo ad alto valore di inclusione sociale, grazie ai contratti di tipo A. Favorirà l´occupabilità dei giovani dai 18 ai 29 anni mettendo a regime l´apprendistato di tipo B, che agevola l´inserimento lavorativo a costi contributivi praticamente nulli per le imprese e con due classi contrattuali in meno, per un massimo di sei anni. Infine, la nuova legge contrasterà la fuga dei cervelli, favorendo contratti di apprendistato di tipo C per laureati e specializzati, offrendo alle imprese la possibilità di includere in azienda figure altamente qualificate e spesso costrette a migrare fuori Regione in cerca di lavoro. "In questo momento di crisi, - commenta l´assessore Gatti - la legge sull´Apprendistato può essere uno strumento utile per fronteggiare la dispersione scolastica, favorendo l´inclusione sociale, agevolando l´occupazione dei giovani abruzzesi e dotando le imprese di capitale umano qualificato con costi del lavoro agevolati. Prosegue il nostro impegno riformatore - conclude l´assessore - per garantire a imprese e giovani nuove e concrete opportunità di crescita. " Il testo andrà ora al vaglio della Commissione consiliare competente, prima di approdare in Consiglio Regionale. .  
   
   
ELENCO DELLE MISURE D’AIUTO A FAVORE DELLE FASCE DI POPOLAZIONE PIÙ DISAGIATE DECISE DAL MUNICIPIO DI PARADISO (SVIZZERA)  
 
Paradiso (Ch), 13 ottobre 2009 - Il Municipio di Paradiso ha delineato le misure d’aiuto a favore delle fasce di popolazione più disagiate, siano esse famiglie, anziani e giovani in forma d’interventi organici sull’arco di tre anni volti a contribuire ad alleviare le difficoltà della crisi economica in atto che pone inevitabilmente molti cittadini di fronte a serie incertezze. Da un lato è stata data grande attenzione alle istanze e necessità dei giovani non solo per quanto riguarda il tempo libero, ma anche riferite a scuola e sviluppi culturali, inoltre, ritenendo che gli anziani siano una grande risorsa per la comunità e possono ancora "dare" molto in termini di partecipazione attiva o di contributi d’idee ed esperienza sono state introdotte agevolazioni e sgravi a livello pratico, ma anche e soprattutto in iniziative che favoriscano valori, ideali e identità culturale nell’ambito di una comunità che li accoglie, li accetta, li sostiene in questa fase difficile. In concreto, nell’ambito dei conti preventivi 2009 era stato inserito un importo di 500 mila franchi da devolvere in articolate forme di aiuto finanziario mirato e finalizzate alle fasce di età statisticamente più bisognose e ora sono stati enunciati provvedimenti più di dettaglio la cui regolamentazione è attualmente in avanzata fase di studio. Il provvedimento di più largo e generale impatto che avrà ripercussioni positive a favore di tutta la popolazione quale concreto aiuto al budget famigliare è l’abbassamento al 65 % del moltiplicatore d’imposta, ragionevolmente consentito dai dati fiscali e di preconsuntivo, che pone il Comune tra quelli, in ambito cantonale, più attrattivi dal profilo fiscale. Questa strategia conferma la sensibilità espressa da anni dall’Esecutivo e favorirà certamente i consumi, l’economia e le aziende operanti sul territorio comunale che grazie alla loro operatività garantiscono lavoro e contribuiscono finanziariamente alla sostenibilità dei progetti avviati dall’Esecutivo. Per quanto attiene il fondamentale campo d’intervento a favore della popolazione anziana di Paradiso, sono stati definiti alcuni importanti progetti in via di realizzazione quali: l’adeguamento del contributo ‘regalo di Natale’ per gli anziani in età Avs con prestazione complementare, l’organizzazione di una settimana di vacanze al mare a Lido di Savio a favore delle persone autosufficienti in età Avs con due accompagnatori della Casa per anziani, la promozione e la partecipazione ai costi di allacciamento del sistema di telesoccorso (il collegamento telefonico automatico con i servizi d’intervento a domicilio) per chi ha più di 70 anni. La fascia sociale dei giovani sarà agevolata da provvedimenti importanti e concreti in campo educativo, culturale e sportivo che sottolineano l’attenzione dell’esecutivo di Paradiso per la crescita umana, ideale e sociale della gioventù. Verranno, infatti, assegnati contributi finanziari in ambito educativo, e in particolare borse di studio per i giovani tra i 19 e i 25 anni che frequentino Università, Politecnico o Scuola universitaria professionale, inoltre, contributi per l’acquisto di materiale scolastico per gli studenti tra i 15 e i 19 anni delle scuole medie e professionali superiori e secondarie. A queste borse di studio, si affiancano aiuti per le attività sportive dei giovani tra i 6 e i 20 anni con un contributo fisso per le quote sociali delle società sportive e in ambito culturale una sovvenzione per le quote del conservatorio o di altre scuole di musica frequentate da giovani tra i 6 e i 20 anni. Infine, è previsto un contributo per le colonie di vacanza estive o diurne per i giovani tra i 6 e i 15 anni. Queste nuove misure si aggiungono a integrare ed allargare le agevolazioni già avviate nelle scorse legislature e tuttora in vigore, tra le quali è importante il sovvenzionamento dei viaggi con i mezzi di trasporto pubblico Ffs, Tpl, Navigazione e Lpt, cui si aggiungono la tessera gratuita per i domiciliati per la funicolare del San Salvatore, l’accesso gratuito alla Swissminiatur, tariffe vantaggiose alla stazione sciistica del Nara, e altro ancora. Verrà anche, ove opportuno, favorito l’associazionismo e l´incontro attivo tra generazioni promuovendo e supportando iniziative di scambio e collaborazione intergenerazionale con particolare attenzione alle esigenze della popolazione anziana femminile. Con un occhio alla peculiare composizione della popolazione di Paradiso, sono stati confermati i corsi comunali di lingua italiana per stranieri volti a favorirne l’integrazione e che già da tempo riscuotono ampi consensi. Dal punto di vista urbanistico e della qualità della vita sono d’attualità la sistemazione del territorio con importanti progetti che dovrebbero essere messi in cantiere a breve, come il rifacimento delle strade e in particolare la sistemazione urbanistica del centro paese con la riqualifica di Via Geretta e Via General Guisan e più in generale, verranno valorizzate le iniziative di riqualifica dell’arredo urbano e della sicurezza e snellimento del traffico che con la recente limitazione sperimentale del traffico parassitario ha già registrato risultati molto positivi. .  
   
   
POVERTÀ, DISOCCUPAZIONE, CASA: AUMENTA IL DISAGIO IN TOSCANA LA SITUAZIONE È DAVVERO GRAVE. MANCA IL SOSTEGNO DEL GOVERNO  
 
 Firenze, 13 ottobre 2009 - Aumentano le persone che si rivolgono alla Caritas in cerca d´aiuto. Sono soprattutto stranieri, persone sole, disoccupati e tanti anziani a cercare un sostegno, spesso spinti da problemi di natura economica, mancanza di lavoro o di casa. Il Dossier Caritas sulle povertà 2009, presentato il 9 ottobre a Palazzo Strozzi Sacrati, fornisce uno spaccato di società toscana alle prese con problemi evidenti, accentuati dalla situazione generale di crisi. Le persone che si rivolgono ai Centri di Ascolto della Caritas (che comunque sono aumentati dagli 88 del 2007 ai 102 del 2008), sono in crescita costante. Continuano a prevalere gli stranieri. 7 italiani su 10 sono single, separati, divorziati o vedovi e 3 su 10 vivono da soli. Gli stranieri sono in maggioranza sposati. Ancora elevato il disagio abitativo e occupazionale. Tra le richieste resta sempre alta quella per beni e servizi materiali e per interven ti sanitari o legati all´igiene personale. Secca l´analisi dell´assessore al sociale Gianni Salvadori. «Aumentano le famiglie che fanno fatica a cavarsela da sole, aumentano i disoccupati, aumentano i nuovi poveri. É una situazione drammatica per migliaia di persone eppure la Regione cerca in tutti i modi di attutirne gli effetti investendo nuove risorse, ma soprattutto di indirizzarle nel modo più corretto, questo grazie anche a questo fondamentale strumento realizzato dalla Caritas. La crisi – aggiunge l´assessore - ha eroso la base sociale del welfare, ovvero le famiglie, indebolendone la tradizionale funzione redistributiva nei confronti dei soggetti più deboli. Il vero assente in tutto questo è il governo che decide di tagliare i fondi per i servizi sociali: per la Toscana 44 milioni di euro in meno rispetto al 2007». Secondo Stefano Simoni, coordinatore della ricerca, «il fatto che a rivolgersi ai Centri ci siano sem pre più persone, alla ricerca di un sostegno, non soltanto materiale, è il sintomo evidente di un disagio crescente e che non si limita agli stranieri, la parte più consistente di coloro che si recano ai Centri. Lo scenario che ogni anno viene tratteggiato dal Dossier è soltanto la punta di un iceberg, tante situazioni sono sconosciute ai servizi sociali. E rivolgersi a questi, per tante persone diviene difficile, prevale la vergogna. Ma questo vale anche per i nostri Centri: molti operatori, come si legge nel Dossier, dichiarano che tante persone, soprattutto italiane, non li frequentano per questioni di dignità». .  
   
   
BOLZANO.CONCORSO PER LA DIREZIONE DELL´UFFICIO ESPROPRI  
 
Bolzano, 13 ottobre 2009 - Viene pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione del 19 ottobre il bando di concorso per la direzione dell´Ufficio provinciale espropri. Il termine per la presentazione delle domande scade il 18 novembre. La Ripartizione provinciale Servizi centrali comunica che la Giunta ha indetto il concorso per la nomina a direttore dell´Ufficio provinciale espropri (Ripartizione Amministrazione del patrimonio). Il concorso viene pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige n. 40 del 19 ottobre. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le ore 17 del 18 novembre all´Ufficio provinciale Organizzazione, a Palazzo Widmann in via Crispi 3, 3o piano, 39100 Bolzano. Dallo stesso ufficio (tel. 0471 414 950) è possibile ottenere ulteriori informazioni in merito. .  
   
   
COMUNE DI COMANO TERME: VARATO IL DISEGNO DI LEGGE CHE PORTERA’ ALLA FUSIONE DI BLEGGIO INFERIORE E LOMASO SI INTRODUCONO MODIFICHE ANCHE ALLA DISCIPLINA SULLA FUSIONE DEI COMUNI DELLA VALLE DI LEDRO.  
 
Trento, 13 ottobre 2009 - Nascerà nel 2010 il nuovo Comune di Comano Terme, mediante la fusione dei Comuni di Bleggio Inferiore e Lomaso. Lo prevede il disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale del Trentino-alto Adige e conseguenza della volontà espressa dalle popolazioni locali nel referendum consultivo del 27 settembre scorso. La procedura è stabilita dalla normativa regionale, secondo la quale la Giunta deve trasmettere al Consiglio regionale, entro trenta giorni dallo svolgimento della votazione per referendum, il relativo disegno di legge di fusione. La proposta normativa si compone di 13 articoli e contiene le norme sull’istituzione del nuovo comune, sul passaggio dei beni e dei rapporti giuridici dai precedenti comuni a quello nuovo. Il disegno di legge detta, inoltre, la disciplina transitoria con la quale si chiariscono le modalità attraverso cui si provvede alla gestione del nuovo comune nella prima fase. L’articolo 12 interviene a modificare la disciplina regionale sulla fusione dei Comuni della Valle di Ledro (contenuta nella legge regionale 13 marzo 2009 n. 1), prevedendo che fino all’elezione degli organi del nuovo Comune di Ledro le funzioni del sindaco, quale ufficiale del governo, siano svolte da un commissario straordinario nominato dalla Giunta provinciale in base all’art. 54 dello Statuto di autonomia. Tale modifica si rende opportuna per superare i motivi che hanno indotto il Governo a presentare ricorso davanti alla Corte costituzionale per la dichiarazione dell’illegittimità costituzionale dell’art. 6 della Lr 1/2009. La Corte ha fissato l’udienza relativa a questo giudizio per il 26 gennaio 2010. Tale data, pur rappresentando una rilevante anticipazione rispetto ai tempi ordinari di discussione dei giudizi di costituzionalità delle leggi, non consente al nuovo Comune di avviare l’attività amministrativa con sufficiente tranquillità, in quanto rimane la preoccupazione sul destino degli atti adottati prima della pronuncia della Corte, qualora la pronuncia stessa accogliesse il ricorso del Governo. La modifica consentirà il ritiro del ricorso governativo, facendo cessare la materia del contendere e ponendo le basi per avviare serenamente l’attività del nuovo Comune. Nella seduta dell’ 8 ottobre la Giunta regionale ha inoltre deciso di intervenire in giudizio nel procedimento promosso dal Governo davanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’articolo 8, comma 4, della legge regionale del 15 luglio 2009 recante “Norme di accompagnamento alla manovra finanziaria regionale di assestamento per l’anno 2009”, non ritenendo che tale norma violi le prerogative poste a presidio dell’attivazione della procedura del concorso pubblico per il conferimento degli incarichi dirigenziali. L’incarico di difesa della Regione è stato conferito agli avvocati Daria De Pretis e Luigi Manzi. .  
   
   
AUTONOMIE LOCALI FVG:1,5 MILIONI DI EURO A PROVINCE  
 
Trieste, 13 ottobre 2009 - Nell´intento di favorire la vivibilità in Friuli Venezia Giulia garantendo ai cittadini una migliore fruibilità dei servizi, la Giunta regionale ha approvato il 9 ottobre, su proposta degli assessori alla Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza, Federica Seganti, ed alla Mobilità, Energia ed Infrastrutture di trasporto, Riccardo Riccardi, il riparto di 1. 584. 000 euro a favore delle Province di Gorizia, Pordenone e Udine. I contributi messi a disposizione dalla Regione andranno a sostenere interventi destinati a migliorare la viabilità e ad interventi di restauro ed adeguamento alla sicurezza di alcuni edifici scolastici. In particolare, a Gorizia andranno 264 mila euro per interventi di manutenzione straordinaria sui ponti e sulla viabilità ordinari a ciclistica, in modo da migliorare la fluidità del traffico e la sicurezza sulle arterie che si collegano con Grado. La Provincia di Udine avrà a disposizione 800 mila euro per l´adeguamento alle norme di sicurezza e l´eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici che ospitano gli istituti scolastici Deganutti, Malignani e Zanon. Infine a Pordenone, con i 520 mila euro erogati, la Provincia potrà provvedere alla realizzazione del secondo lotto dei lavori di rifacimento della copertura del Liceo Scientifico "M. Grigoletti". .  
   
   
INFANZIA, FINANZIATE 97 SEZIONI PRIMAVERA PER OLTRE 1.700 BAMBINI STANZIATI 1.173.000 EURO DI FONDI REGIONALI DELLA LIGURIA  
 
Genova, 13 Ottobre 2009 - Con uno stanziamento di 1. 173. 000 euro la Regione Liguria finanzia 97 sezioni primavera in tutta la Liguria, per un totale di oltre 1. 700 alunni di età compresa tra 2 e 3 anni. Lo ha deciso la giunta regionale su proposta del vicepresidente Massimiliano Costa. "Con questo finanziamento - ha detto Costa - siamo in grado di ampliare l´offerta di servizi per la prima infanzia, garantendo la continuità educativa tra il nido e la scuola dell´infanzia". Le sezioni primavera, infatti, accolgono bambini tra i 24 e i 36 mesi accompagnandoli nel passaggio dal nido alla scuola materna e garantendo ai genitori una continuità del servizio di cura e pedagogico per i loro figli. Su 97 sezioni, 12 saranno aperte nella provincia di Imperia, 25 in quella di Savona, 48 nel genovese e 12 nello spezzino e troveranno sede in altrettante scuole dell´infanzia statali e paritarie. "Per il terzo anno - conclude il vicepresidente - finanziamo un servizio che riteniamo essenziale per le famiglie; in più, quest´anno siamo riusciti ad aumentare il numero delle sezioni portandole a 97 e speriamo, con i fondi del governo che ci auguriamo arrivino prima possibile, di poterne garantire la continuità". .