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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Marzo 2010
“CARTA DELLE DONNE” LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA IL SUO IMPEGNO A FAVORE DELLA PARITÀ FRA UOMINI E DONNE  
 
Bruxelles, 8 marzo 2010 - Lo scorso 5 marzo, in anticipo rispetto alla giornata internazionale della donna, la Commissione europea ha rafforzato il suo impegno a favore della parità fra uomini e donne con una “Carta delle donne”. Questa dichiarazione politica presenta cinque settori fondamentali d’intervento, impegnando la Commissione a integrare la parità tra uomini e donne in tutte le sue politiche e ad adottare misure specifiche per promuovere le pari opportunità. In particolare, la Commissione prevede di utilizzare nei prossimi cinque anni una serie di misure volte a ridurre notevolmente la disparità retributiva tra uomini e donne. La Carta europea delle donne - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: “Questa Carta rappresenta l’impegno della Commissione per rendere la parità tra uomini e donne una realtà nell’Ue. Le donne e gli uomini incontrano ancora disuguaglianze diffuse, con gravi ripercussioni per la coesione economica e sociale, la crescita sostenibile, la competitività e l’invecchiamento della popolazione europea. È quindi importante introdurre una forte dimensione di genere nella futura strategia ‘Europa 2020’ che la Commissione svilupperà nei prossimi cinque anni. Soprattutto in tempi di crisi, occorre integrare la prospettiva di genere in tutte le nostre politiche, a beneficio sia delle donne sia degli uomini”. La Carta presenta una serie di impegni basati su principi concordati di uguaglianza fra donne e uomini ed è volta a promuovere: la parità sul mercato del lavoro e l’uguale indipendenza economica per donne e uomini, in particolare mediante la strategia “Europa 2020”; la parità salariale per uno stesso lavoro o per un lavoro di uguale valore, favorendo la collaborazione con gli Stati membri per ridurre significativamente il divario salariale tra uomini e donne nei prossimi cinque anni; la parità nei processi decisionali, mediante misure di incentivazione Ue; la dignità e l’integrità delle donne, in particolare ponendo fine alla violenza contro di esse, mediante un quadro politico completo; la parità tra uomini e donne all’esterno dell’Ue, affrontando la questione nelle relazioni esterne e con le organizzazioni internazionali. La Carta risponde in particolare alla richiesta del Parlamento europeo di intervenire con maggiore impegno per combattere la violenza contro le donne. Al riguardo, la vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding, responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, ha affermato: “Sono particolarmente orgogliosa di essere incaricata dell’elaborazione di un quadro politico completo ed efficace per lottare contro la violenza sulle donne. La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani, in particolare della dignità umana, del diritto alla vita e del diritto all’integrità fisica della persona. Mi assicurerò che siano integrate nella strategia misure rigorose per sradicare la mutilazione genitale femminile”. Questa iniziativa è adottata a 15 anni dalla piattaforma d’azione di Pechino, concordata alla quarta conferenza delle Nazioni Unite sulla donna, e fa seguito all’impegno assunto dal presidente Barroso nel suo discorso al Parlamento europeo del 5 settembre 2009 di elaborare una Carta delle donne. Colmare il divario salariale tra uomini e donne - La commissaria Reding ha dichiarato: “Sono molto preoccupata per il fatto che il divario salariale fra uomini e donne sia diminuito di poco negli ultimi 15 anni e in alcuni Paesi sia addirittura in aumento.In questi tempi di crisi, il divario salariale tra i sessi è un costo che l’Europa non può permettersie occorre usare tutti gli strumenti a disposizione per colmarlo.Insieme agli Stati membri, la Commissione cercherà di ridurre significativamente il divario salariale tra uomini e donne nell’Unione europea entro il 2014, quando scadrà il mandato dell’attuale Commissione”. Il divario salariale tra uomini e donne – vale a dire, la differenza media nella retribuzione oraria lorda fra uomini e donne nell’intera economia – è attualmente pari al 18% nell’Unione europea, con differenze notevoli fra Paesi e settori. Questo divario riflette le disuguaglianze attualmente esistenti sul mercato del lavoro, che colpiscono soprattutto le donne. Per ridurre il divario salariale occorre intervenire a vari livelli, in modo da affrontarne le molteplici cause. Nella seconda metà del 2010, la Commissione presenterà una nuova strategia dell’Ue in materia di pari opportunità per il periodo 2010-2015. Una delle priorità principali sarà affrontare la disparità retributiva fra uomini e donne e la Commissione farà uso di tutti gli strumenti disponibili, legislativi e non, per ridurre tale divario. La Commissione, insieme alle parti sociali europee, analizzerà in dettaglio l’impatto socioeconomico di alcune soluzioni, come: riferire circa la disparità retributiva fra uomini e donne e assicurare la trasparenza salariale a livello di imprese e di singoli, oppure collettivamente mediante l’informazione e la consultazione con i lavoratori; consolidare l’obbligo di garantire classificazioni delle professioni e tabelle salariali neutre da un punto di vista di genere; migliorare le disposizioni in modo da garantire che le sanzioni contro la violazione del diritto alla parità retributiva siano dissuasive e proporzionate, prevedendo, ad esempio, sanzioni più elevate in caso di recidiva. Inoltre la Commissione: sensibilizzerà i dipendenti, i datori di lavoro e l’opinione pubblica sulle cause del divario salariale e le possibili soluzioni; incoraggerà iniziative che promuovono le pari opportunità nel mondo del lavoro con premi e riconoscimenti. In Francia, per esempio, è stato introdotto nel 2004 il “Label égalité professionnelle” (marchio di parità professionale): le imprese possono ottenerlo per un periodo di tre anni se seguono una procedura speciale e dimostrano il loro impegno a favore della parità dei sessi in vari campi, fra cui l’organizzazione dell’orario di lavoro, l’evoluzione della carriera e la promozione interna di donne a posti chiave; sosterrà lo sviluppo di strumenti volti a coadiuvare i datori di lavoro nell’analisi del divario salariale fra uomini e donne esistente nelle loro imprese. Per esempio la Germania ha sviluppato un software che calcola il divario salariale. Tale strumento può aiutare i datori di lavoro a rendersi conto della situazione e ad adottare misure per affrontare la disparità retributiva fra uomini e donne; migliorerà l’offerta e la qualità delle statistiche relative al divario salariale. Affrontare le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro è anche un elemento chiave di “Europa 2020”, la strategia dell’Unione europea per l’economia e l’occupazione nel prossimo decennio che la Commissione ha presentato il 3 marzo scorso. Secondo uno studio realizzato nel 2009, l’eliminazione delle disparità di genere nel mercato del lavoro negli Stati membri potrebbe condurre a un incremento potenziale del Pil compreso fra il 15% e il 45%. Infine, la Commissione sta svolgendo uno studio sulle iniziative a favore delle pari opportunità nel mercato del lavoro, i cui risultati saranno presentati il 5 maggio. Grazie alla normativa dell’Unione europea e degli Stati membri sulla parità retributiva, i casi di discriminazione diretta – cioè, le differenze nel compenso fra uomini e donne che svolgono esattamente lo stesso lavoro – sono diminuiti. Ma la disparità retributiva va ben oltre quest’aspetto, in quanto è connessa con le molte discriminazioni e disuguaglianze esistenti sul mercato del lavoro, che di fatto colpiscono soprattutto le donne. La disparità retributiva fra uomini e donne comporta anche che le donne ricevono pensioni inferiori. Di conseguenza, le donne sono colpite più degli uomini dalla povertà persistente ed estrema: il 22% delle donne di oltre 65 anni d’età rischia la povertà, contro il 17% degli uomini. Le attività di sensibilizzazione sono fondamentali per informare i datori di lavoro, i dipendenti e le parti interessate sul perché esiste ancora un divario salariale tra uomini e donne e su come lo si può ridurre. Non a caso la Commissione sta avviando la seconda fase di una campagna d’informazione che prevede azioni decentralizzate in tutti e 27 gli Stati membri. La campagna metterà a disposizione di dipendenti e datori di lavoro un nuovo calcolatore on line per visualizzare il divario salariale tra uomini e donne. Il recente sondaggio Eurobarometro - Secondo un recente sondaggio Eurobarometro, il 62% degli europei ritiene che in molti settori della società esistano ancora disuguaglianze fra uomini e donne. Il sondaggio rivela altresì che per gli europei le due priorità principali che necessitano un intervento sono la lotta alla violenza sulle donne e l’eliminazione del divario salariale tra i sessi (rispettivamente il 92% e l’82% degli intervistati ritengono che le due questioni debbano essere affrontate urgentemente). Inoltre, il 61% ritiene che le decisioni adottate a livello Ue abbiano un ruolo importante nella lotta contro le disuguaglianze fra uomini e donne.  
   
   
DONNE E EUROPA, SI PUÒ FARE DI PIÙ  
 
Bruxelles, 8 marzo 2010 - Il Parlamento europeo  deve fare più attenzione alle sue elettrici, intrappolate in un circolo vizioso in cui la ridotta rappresentanza causa uno scarso interesse e viceversa. Il 2 marzo un gruppo di esperti ha analizzato il legame tra donne e Ue, concludendo che una maggiore partecipazione femminile è fondamentale. Quote rosa come soluzione? Un´audizione organizzata da tre vicepresidenti in rosa: la greca Rodi Kratsa Tsagaropoulou, popolare, la tedesca Silvana Koch-mehrin, liberale e la portoghese Edite Estrela, socialista. Un filo conduttore: "Avvicinare le donne all´Ue e l´Ue alle donne". Donne meno interessate degli uomini all´Europa - Cercando di identificare le cause del lievemente minore interesse delle donne rispetto agli uomini verso l´Ue, diversi esperti hanno identificato un circolo vizioso: in media le donne si dichiarano meno informate sugli affari Ue, hanno un´immagine meno positiva dell´Unione, ne sanno di meno, e considerano l´Europa poco rilevante nelle loro vite. Poco rappresentate a livello politico e mediatico - Guardando poi alla partecipazione alle ultime elezioni europee, si evidenzia una percentuale minore di candidate, alle quali comunque i media tendono a dare meno risalto rispetto ai colleghi maschili. I numeri sono chiari: le donne sono il 35% dei candidati, il 24% dei membri eletti e ricevono solamente il 19% della copertura mediatica, come dimostra uno studio condotto da Susan Balducci della University of Exeter. Le soluzioni possibili - Per rompere il circolo vizioso, l´Ue deve diventare più importante per le donne: più attenzione alle problematiche a cui il genere femminile attribuisce più rilevanza, soprattutto il sociale. Ma anche più rappresentativa: da qui l´idea delle quote rosa proposta da Edite Estrela. E infine, più comunicazione e più mediatizzazione delle donne attive nella politica Ue. Non solo per parlare del loro aspetto fisico e della vita privata, ma di competenze e di programmi.  
   
   
L’8 MARZO 2010: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA  
 
Bruxelles, 8 marzo 2010 - A quindici anni dall’avanguardistica quarta conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, la comunità internazionale dispone di chiare norme giuridiche che vietano la discriminazione e promuovono attivamente l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. Si tratta di norme accettate in tutti i paesi del mondo come parte della normativa sui diritti umani. La comunità internazionale è inoltre dotata di organismi capaci di monitorare in modo efficace la tutela dei diritti delle donne. Si pensi al Cedaw, il comitato Onu per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne, e, più di recente, al rappresentante speciale del Segretariato generale dell’Onu contro la violenza sulle donne nelle zone di guerra. Pur tuttavia l’applicazione di queste norme procede a rilento in molti paesi del mondo. L’organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto un recente studio in 10 paesi sulla salute delle donne e le violenze domestiche da cui risulta che la percentuale di donne che afferma di aver subito violenze fisiche o sessuali da parte del coniuge o del convivente oscilla tra il 15% e il 71%. Il 4%-12% delle donne ha dichiarato di aver subito abusi fisici durante la gravidanza. Nel mondo sono circa 5.000 le donne assassinate ogni anno da un familiare per motivi di onore. Alla luce di questi dati, i dispositivi di tutela dei diritti delle donne risultano scarsamente utilizzati e la maggior parte delle interessate ignora la possibilità di rivolgersi ad istanze quali l’Onu per denunciare violenze subite a titolo individuale. La politica Ue a tutela dei diritti umani nei paesi terzi si confronta in tal senso con una sfida fondamentale. Le istituzioni dell’Unione a Bruxelles fanno la loro parte, rispettando standard molto elevati. Domani il Consiglio dell’Ue adotterà le conclusioni dal titolo “Eliminazione della violenza contro le donne nell´Unione europea”. L’ue deve peraltro dare il buon esempio nell’ambito delle politiche interne. Alla vigilia della giornata internazionale della donna, Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vice-presidente della Commissione europea, ha affermato: "La giornata internazionale della donna offre un’occasione unica di riflessione: ciascuno di noi è chiamato ad impegnarsi perché non esistano più disuguaglianze tra i sessi. Questo vale anche per le relazioni internazionali, dove tutti sono chiamati a svolgere il proprio ruolo per il raggiungimento di quello che si impone come un obiettivo comune. Non sarà possibile garantire una pace e una sicurezza durature senza la piena partecipazione delle donne. Sfortunatamente l’esistenza a tutt’oggi di leggi e costituzioni che sanciscono palesi discriminazioni a danno delle donne continua ad ostacolare lo sviluppo di molti paesi del mondo. La violenza contro le donne ha ripercussioni negative dirette sull’accesso all’istruzione e al lavoro e sulla partecipazione delle donne alla vita pubblica. A fare le spese dell’emarginazione femminile non sono solo le donne, ma lo stesso processo di emancipazione delle comunità locali. In tal senso, rimane ancora moltissimo da fare in tutto il mondo”. "Garantire la parità di genere e l’emancipazione femminile, all’interno e all’esterno dei confini europei, è senza dubbio una sfida mondiale di massima priorità. È per questo motivo che le politiche dell’Ue, tanto interne che estere, continueranno a dare centralità ad un impegno proattivo in questo campo. I capi delle delegazioni Ue in tutto il mondo hanno già ricevuto istruzioni chiare in questo senso", ha aggiunto Catherine Ashton.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO BOLLETTINO DELLA SESSIONE DELL´8-11 MARZO 2010 TRA GLI ARGOMENTI: INVESTIRE NELLE TECNOLOGIE A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO; RIDURRE GLI ONERI AMMINISTRATIVI PER LE PICCOLE IMPRESE  
 
 Strasburgo, 8 marzo 2010 – Di seguito I Punti Forti della sessione dell´8-11 marzo che verranno discussi al Parlamento europeo. La politica estera dell´Ue sotto la lente dei deputati - I deputati europei ritengono che l´Unione debba potenziare la sua autonomia strategica e portare avanti una politica estera e di sicurezza più decisa e efficace. Sono pronti a usare i propri poteri di bilancio e di scrutinio democratico a tal fine, inclusa la questione del finanziamento del nuovo servizio diplomatico, come spiegano due relazioni che saranno dibattute e votate a Strasburgo. Catherine Asthon, vice Presidente della Commissione e Alto rappresentante per la politica estera, sarà presente al dibattito per rispondere alle domande dei deputati. Conflitto a Gaza: dare un seguito alle raccomandazioni della relazione Goldstone - Dopo aver tenuto un dibattito, lo scorso 24 febbraio, sulla relazione della missione esplorativa dell´Onu sul conflitto di Gaza, guidata dall´ex giudice sudafricano Richard Goldstone i deputati voteranno una risoluzione su tale questione. Ridurre gli oneri amministrativi per le piccole imprese - Le micro-imprese potrebbero essere esentate da obblighi in materia d´informativa finanziaria grazie ad una modifica della legislazione Ue in materia di diritto societario che sarà votata dai deputati mercoledì. Tali esenzioni, se approvate, dovrebbero comunque ricevere l´approvazione dei singoli Stati membri per entrare in vigore e le imprese dovrebbero in tutti i casi registrare le loro transazioni commerciali e la loro situazione finanziaria. Votazione sull´Ue 2020 e la crisi del debito greco - I deputati sono chiamati a votare una risoluzione sul seguito della riunione informale dei Capi di stato o di governo tenutasi l´11 febbraio scorso a Bruxelles. Nel corso della riunione, i leader dell´Unione europea si sono impegnati - qualora si rendesse necessario - a aiutare la Grecia ad affrontare la propria crisi del debito, e hanno inoltre discusso un nuovo piano Ue per la crescita e l´occupazione, la strategia Ue 2020. Il Parlamento aveva tenuto un dibattito in Aula su tali questioni il 24 febbraio. Investire nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio - I deputati chiedono ai governi dell´Unione europea di dare priorità agli investimenti in tecnologie a basse emissioni di carbonio. In un´interrogazione al Consiglio dei ministri dell´Unione europea, la commissione per l´industria invita gli Stati membri a fare del finanziamento delle tecnologie a basse emissioni di carbonio una delle priorità della tabella di marcia 2010-2020. Maggior tutela per i turisti Ue: revisione della direttiva "pacchetto viaggio" - Il Parlamento ascolterà le proposte della Commissione europea per la revisione della direttiva del 1990 sui viaggi, volta a proteggere i diritti dei consumatori quando prenotano un pacchetto tramite un´agenzia di viaggi. Su reiterata richiesta dei deputati, il risarcimento dei passeggeri in caso di insolvenza delle compagnie aeree sarà incluso anche nella prevista modifica della legislazione, alla luce della recente serie di fallimenti delle compagnie "low cost". I fondi per l´emancipazione dei Rom devono essere utilizzati meglio - Il tema dell´inclusione dei rom sarà discusso martedì con il Consiglio e la Commissione, in vista del secondo Vertice europeo sui rom organizzato dalla Presidenza spagnola (Cordoba, 8 aprile). I deputati adotteranno una risoluzione nel corso della prossima sessione. Giornata internazionale della donna: combattere la violenza contro le donne - Il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, aprirà lunedì la sessione plenaria con una dichiarazione per commemorare la celebrazione della novantanovesima Giornata internazionale della donna.  
   
   
ASILO: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE POLITICA COMUNE, I GOVERNI BLOCCANO  
 
Bruxelles, 8 marzo 2010 - L´accoglienza dei rifugiati in Europa ha un impatto diversamente distribuito nei Paesi dell´Ue: ci sono Paesi che subiscono più forte la pressione dei richiedenti asilo, e altri meno coinvolti. Il Parlamento già in maggio scorso si è espresso a favore di una più equa ripartizione dell´impegno a livello europeo, chiedendo un sistema comune entro il 2012. Ma il "pacchetto asilo" è bloccato al Consiglio da mesi. Quante richieste di asilo riceve ogni Paese Ue? E quanto costa gestirle all´Italia, alla Germania, alla Spagna? Di questi costi, quali potrebbero essere spartiti fra i Paesi, e quali condivisi a livello Ue? Il 22 febbraio il Parlamento ha pubblicato uno studio su "quale sistema di ripartizione dell´onere tra gli stati membri per l´accoglienza dei rifugiati politici?", che cerca di dare risposta alle domande. Una richiesta d´asilo ogni 2.200 abitanti. Al contrario di quello che si pensa, le richieste di asilo in Europa non sono un numero insormontabile. Nel 2007 l´Europa ha accolto solamente il 14% dei rifugiati nel mondo, con meno di una richiesta ogni 2.200 abitanti dell´Unione. E solo il 12% degli immigrati in Europa sono rifugiati. Da qui la conclusione che la condivisione delle responsabilità a livello europeo è fattibile e logica in termini economici. Lo studio evidenzia anche l´ineguale distribuzione della pressione e dei costi tra i vari Stati membri: "cooperazione e armonizzazione" non bastano a riequilibrare la situazione, e le compensazioni finanziarie dovrebbero essere maggiori per fare la differenza. Trasferimento dei rifugiati o compensazioni? Lo studio individua tre opzioni per la condivisione delle responsabilità a livello europeo: Maggiore cooperazione e armonizzazione (per esempio tentando di rendere i costi per richiesta uniformi in tutta Europa); Compensazione finanziaria (una somma fissa per richiesta, o un fondo comune); Il trasferimento fisico dei rifugiati politici. Un meccanismo vincolante - Per il Parlamento la solidarietà tra Stati andrebbe garantita con un sistema di strumenti obbligatori, per assistere i Paesi che ricevono il maggior numero di richieste. Nella prima lettura del "pacchetto asilo", conclusa a maggio 2009, il Parlamento ha adottato una serie di emendamenti volti a accentuare la solidarietà tra Stati, con l´ l´obiettivo di creare un meccanismo vincolante entro il 2012. Proprio questo punto sembra essere la ´patata bollente´ che blocca il pacchetto al Consiglio. Pacchetto bloccato da alcuni Governi - L´assemblea, che con il Trattato di Lisbona ha acquisito maggiori poteri in materia di asilo, continua a fare pressione sui Governi: "è arrivato il momento di unire le forze e dare vita al pacchetto, per ragioni di moralità, di coerenza e per un europeismo democratico" chiede il socialista spagnolo Antonio Masip. "Solidarietà" invoca anche Simon Busuttil, popolare maltese, avvisando però: "la solidarietà volontaria è una chimera, serve una soluzione vincolate. Perché alcuni Paesi non hanno nessun´intenzione di prestare aiuto". Durante l´audizione di gennaio per la sua designazione come Commissario agli Affari interni, la svedese Cecilia Malmström, rispondendo a una domanda del leghista Borghezio, ha però messo un freno: "ogni Paese deve assumersi le proprie responsabilità", ma "non è possibile forzare gli Stati membri" alla solidarietà.  
   
   
THIJS BERMAN: ALL´AFGHANISTAN NON SERVONO ALTRI SOLDATI  
 
Bruxelles, 8 marzo 2010 - Thijs Berman, capo della missione elettorale Ue in Afghanistan fino alle elezioni di novembre 2009. Il leader della missione elettorale dell´Ue in Afghanistan tornerà nel Paese nelle prossime settimane, per valutare se ci sono stati passi avanti dopo la controversa vittoria del presidente Karzai. Gli abbiamo chiesto se tutti i soldi spesi dall´Ue e dagli Usa per la sicurezza del Paese stanno portando qualche risultato. Per Berman, europarlamentare olandese, gruppo S&d, i dubbi restano forti. Onorevole Berman, com´è la situazione in Afghanistan a qualche mese dalle elezioni? Credo che il Paese sia in una fase di sviluppo dove tutto può ancora accadere, ma ci sono segnali inquietanti: da una parte il presidente Karzai ha promesso di combattere la corruzione per ridare credibilità alle istituzioni, ma dall´altra ha deciso di non modificare il meccanismo di nomina della commissione elettorale indipendente: ci penserà lui. Nominerà personalmente anche i membri della commissione per i ricorsi elettorali. Così facendo, invece di rafforzare l´equilibrio fra i vari poteri democratici, indebolisce il ruolo delle istituzioni e di un governo che oggi più che mai ha bisogno di recuperare credito agli occhi della popolazione. Si può ancora sperare in un lieto fine? L´europa può giocare un ruolo fondamentale investendo più, e meglio, nelle istituzioni, nel rafforzamento delle amministrazioni locali, e nell´addestramento della polizia e dell´esercito. E penso che invece di concentrarsi quasi esclusivamente sull´aspetto militare, come fanno gli americani, dovremmo spenderci nel costruire un nuovo Afghanistan insieme alla popolazione. Abbiamo inviato un gran numero di soldati dal 2001 fino ad arrivare a 121.000 unità, e la sicurezza del paese non è migliorata: i talebani controllano ancora due terzi del territorio. Questo ci porta alla prossima domanda: mandare più soldati, è ancora la soluzione? A mio avviso questa è una strategia inutile, sarebbe un errore. Il Pentagono pensa che si risolve tutto così, ma non è la strada giusta. Quello che dobbiamo fare è costruire la fiducia del popolazione. Non nella coalizione internazionale, perché noi ce ne andremo presto. Ma nei loro leader e nel loro sistema politico, combattendo la corruzione e contrastando la produzione di oppio. E´ possibile coordinare gli sforzi degli Stati Uniti e dell´Ue? Certamente, è necessario. Ho parlato con l´ambasciatore americano alla Nato e credo che dobbiamo cooperare strettamente per rafforzare l´organizzazione delle istituzioni, dei governi locali e lo sviluppo economico dell´Afghanistan, creando opportunità per uomini e donne. Purtroppo però mi sembra che l´approccio americano è ancora fortemente improntato all´uso della forza militare. Cosa si aspetta dunque dalla sua visita in Afghanistan? Come coordinatore della missione di osservazione elettorale dell´Ue è mio compito osservare il risultato delle nostre raccomandazioni, quindi mi concentrerò su quello che è successo dopo i brogli elettorali dell´anno scorso e controllerò se è stato fatto qualcosa per garantire che la prossima volta l´esito elettorale sia meno controverso.  
   
   
8 MARZO: IN SICILIA INGRESSO GRATUITO DONNE NEI MUSEI PER TRE GIORNI  
 
Palermo, 8 marzo 2010 - - La donna come ispiratrice del linguaggio dell´arte. Spirito e materia. Amore, passione e sentimento. Dal lontano passato fino ai nostri giorni gli artisti hanno cercato di cogliere tutti i caratteri della figura femminile: bellezza, dolcezza, eleganza, mistero, intelligenza. Una presenza costante che ha reso la donna protagonista di tante produzioni artistica. Per celebrare la Festa della donna la Regione siciliana, aderendo all´iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita´ culturali, offre a tutto l´universo femminile tre giorni all´insegna dell´arte e della cultura. A partire da domani, sabato 6 marzo, proseguendo domenica 7 marzo, fino a lunedi´ 8 marzo, le donne potranno entrare gratuitamente nei musei, nelle aree archeologiche e, in generale, nei siti culturali gestiti dalla Regione. "La Sicilia - osserva l´assessore regionale ai Beni culturali e all´Identita´ siciliana, Gaetano Armao - puo´ contare su un patrimonio artistico e monumentale unico al mondo. Prendendo spunto dall´insostituibile ruolo che oggi la donna svolge nella nostra societa´ e dal contributo che ha dato per il superamento di pregiudizi e di ostacoli sociali, abbiamo deciso di trasformare questa ricorrenza in una festa della cultura. Un´occasione per visitare i tesori della nostra terra. Un omaggio alle donne e a chi, nel corso dei secoli, ha individuato nella figura femminile una musa ispiratrice per le proprie creazioni artistiche".  
   
   
UE: CONSIGLIO "COMPETITIVITÀ" ATTIRA L´ATTENZIONE SULLA STRATEGIA 2020  
 
Bruxelles, 8 marzo 2010 - Durante l´ultima riunione del consiglio "Competitività", tenutasi il 1° e 2 marzo a Bruxelles, in Belgio, c´è stato uno scambio di opinioni sulla nuova strategia 2020 per l´occupazione e la crescita. Il dibattito si è incentrato sulla nuova strategia dal punto di vista del mercato interno e contribuirà al quadro generale della nuova strategia. "L´unione europea deve rafforzare il mercato unico, che è uno degli elementi più importanti per contribuire alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro di qualità; un unico mercato interno, trasparente e non protezionistico", ha detto Diego López Garrido, segretario di stato spagnolo per l´Unione europea e uno dei tre presidenti congiunti della riunione. I ministri hanno discusso sul modo migliore per iniziare a progettare la strategia 2020, su come garantire gli impegni politici verso la strategia da parte di tutti gli Stati membri e su come definire obiettivi chiari, ambiziosi e realistici per l´occupazione e la crescita, e favorire la competitività di tutta l´Unione europea. La strategia 2020 si baserà sui successi raggiunti dalla strategia di Lisbona (attiva dal 2000 al 2010), il piano d´azione per lo sviluppo creato dall´Ue per stimolare la crescita e creare posti di lavoro migliori e più numerosi. La strategia 2020 dovrebbe contribuire a far partire la ripresa dalla crisi economica attuale e creare un nuovo e ambizioso programma di riforme strutturali, sia a livello nazionale che comunitario. La strategia 2020 porterà avanti il processo della strategia di Lisbona di creare la crescita nel quadro di uno sviluppo sostenibile, aumentando gli investimenti pubblici nelle infrastrutture, ponendo la ricerca e la tecnologia tra le priorità dell´agenda economica e investendo in un´economia più verde. I membri del consiglio "Competitività" hanno convenuto su molte aree relative alla nuova strategia, compresa l´importanza di potenziare il mercato interno e di evitare il protezionismo, di incoraggiare l´industria europea ad avviarsi verso un´economia verde e sostenibile, nonché la necessità di mettere la ricerca e l´innovazione al centro della nuova strategia. Essi hanno inoltre concordato che la ricerca deve concentrarsi sulle questioni attuali più urgenti, quali i cambiamenti climatici, l´energia, la sicurezza alimentare, la salute e la questione demografica. Tutti sono stati d´accordo sul fatto che lo Spazio europeo della ricerca (Ser) dev´essere esteso il più possibile e che gli strumenti da utilizzare a questo scopo dovrebbero includere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, e gli investimenti in infrastrutture fisiche, come ad esempio le reti energetiche e dei trasporti, e le tecnologie innovative. È stata anche riconosciuta la massima importanza del rafforzamento del "triangolo della conoscenza": istruzione, ricerca e innovazione. C´è stato un ampio accordo sulla necessità di rafforzare l´interscambio industriale, tecnologico ed energetico all´interno dell´economia europea e di migliorare il quadro normativo per le piccole e medie imprese (Pmi), in modo da facilitare il loro accesso alle opportunità di ricerca e ai meccanismi finanziari. Il Consiglio ha inoltre adottato una risoluzione volta a rafforzare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (Ipr) nel mercato interno. Inoltre, i ministri hanno adottato delle conclusioni su un partenariato europeo per i ricercatori. C´è stato un accordo sull´importanza di incoraggiare la mobilità dei ricercatori in tutta l´Ue e di prevedere un coordinamento delle questioni relative alla sicurezza sociale e alle pensioni integrative. Le conclusioni saranno discusse dai ministri per l´occupazione e politiche sociali alla loro prossima riunione dell´8 marzo. Infine, i ministri hanno adottato delle conclusioni sulla struttura e i meccanismi del Consiglio europeo della ricerca (Cer). Tra le altre cose, i ministri invitano la Commissione a procedere ad una valutazione indipendente nel 2011, come follow-up alle raccomandazioni formulate nella relazione del Cer dell´anno scorso. Altri fattori affrontati nelle conclusioni riguardano il processo di valutazione, l´integrazione delle funzioni scientifiche e amministrative, e la semplificazione delle procedure. I ministri fanno notare che, se si dimostreranno efficaci per il Cer, le misure di semplificazione potrebbero essere estese all´intero programma quadro. I ministri concludono invitando la Commissione a "sostenere il Cer nei suoi sforzi di promuovere la propria capacità di attirare - ma anche di aiutare al momento di ritorno nel loro paese - gli scienziati più dotati del mondo e di incoraggiare la partecipazione di scienziati provenienti dal settore industriale o imprenditoriale". Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio "Competitività": http://www.Consilium.europa.eu/showpage.aspx?id=412&lang=it  Presidenza spagnola del Consiglio dell´Unione europea http://www.Eu2010.es/en/index.html? idioma=en Consiglio dell´Unione europea: http://www.Consilium.europa.eu/    
   
   
SCIENZA CONTRO LA POVERTÀ",  
 
La Granja, Spagna o marzo 2010 - L´8 e 9 aprile 2010 si terrà a La Granja, in Spagna, la conferenza "Scienza contro la povertà". L´evento intende sollevare la questione del ruolo della ricerca scientifica (in particolare le scienze sociali) e dell´innovazione nel combattere la povertà e l´esclusione sociale. Verrà prestata particolare attenzione a come dovrebbero essere progettate e adattate le politiche europee e nazionali in materia di ricerca e innovazione, in modo che esse possano rappresentare un compromesso responsabile tra i programmi scientifici e gli sforzi per combattere la povertà e l´esclusione ll ruolo delle scienze socio-economiche per capire le dinamiche della povertà e trovare possibili soluzioni sarà altresì un punto focale della conferenza. I risultati della conferenza saranno presentati dal ministro spagnolo per la Scienza e l´innovazione Cristina Garmendia, in occasione della riunione del Consiglio Competitività del 26 maggio 2010 a Bruxelles. I risultati saranno diffusi a livello europeo e internazionale alle parti interessate nella ricerca e sviluppo tecnologico. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Scienceagainstpoverty.com/publico/home/index.aspx?idioma=sp    
   
   
LOMBARDIA/PALESTINA. "FREE ZONE" PER INCREMENTARE SCAMBI RICEVUTO DA FORMIGONI MINISTRO ECONOMIA AUTORITA´ PALESTINESE  
 
 Milano, 8 marzo 2010 - La creazione di una "free zone" in Palestina dove gli imprenditori lombardi possano investire a condizioni vantaggiose. Ne hanno discusso il 4 marzo al Palazzo Pirelli il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il ministro dell´Economia dell´Autorità nazionale palestinese, Hasan Abu Libdeh. "Un´ottima idea - ha detto Formigoni - di cui sicuramente mi farò portavoce e sostenitore. Ma è anche un modo per dare nuovo impulso alle ottime relazioni che già esistono fra noi". A giugno infatti a Betlemme, la Lombardia parteciperà alla seconda edizione del "Palestine Investment Conference" dedicata allo sviluppo e al sostegno delle piccole e medie imprese. Un progetto che non potrà che essere favorito anche dal lavoro che la stessa Regione sta portando avanti con le banche di Credito Cooperativo e l´Università Cattolica di Milano per aprire uno sportello in Palestina a sostegno degli investimenti italiani. Soddisfatto dell´ipotesi anche il ministro Libdeh, che ha sottolineato come le imprese lombarde "possano fare da guida a quelle palestinesi" tanto più se aiutate concretamente con gli strumenti di cui si è discusso.  
   
   
OGGI FRATTINI TONDO E SEGANTI AD INTERNATIONAL DESK  
 
Trieste, - Le delegazioni di 11 paesi dell´Area balcanica si incontrano oggi a Gorizia per confrontarsi sull´ipotesi di una cooperazione incentrata sui temi dell´energia, delle infrastrutture di trasporto e della finanza, argomenti che saranno al centro della programmazione comunitaria 2013 - 2020. Organizzato dalla Regione in collaborazione con il Ministero degli Esteri, il Comune di Gorizia e la Banca popolare Friuli Adria - Crédit Agricole, il Forum International Desk "Gli scenari dello sviluppo dell´area adriatico-balcanica" ha luogo dalle ore 11 alle ore 19,15 di lunedì 8 marzo e dalle ore 9.30 alle ore 13.30 di martedì 9 marzo nella sede del Conference Centre di via D´alviano. Il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l´assessore regionale con delega alle Relazioni internazionali e comunitarie, Federica Seganti, interverranno nel corso della mattinata di lunedì assieme al ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, al sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, al segretario generale di Iniziativa Adriatico-ionica (Iai), Alessandro Grafini, al segretario generale Ince, Gerhard Pfanzelter, al ministro serbo dell´Industria mineraria e dell´Energia, Petar Skundric e al viceministro dei Trasporti del Montenegro, Srdjan Vukcevic. A sua volta l´assessore alla Mobilità ed Infrastrutture di trasporto, Riccardo Riccardi, parteciperà nel pomeriggio di lunedì al tavolo tematico "La rete dei porti e dei retro-porti dell´area adriatico-balcanica", organizzato per verificare la possibilità di implementare un sistema di autostrade del mare e ridurre così i costi di trasporto delle merci. Martedì 9 marzo il presidente Tondo trarrà le conclusioni del Forum, mentre il sottosegretario degli Affari Esteri, Alfredo Mantica, aprirà i lavori dell´ultima sezione, dedicata in particolare alla costituzione di un gruppo di lavoro che garantisca il follow up della manifestazione.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2010 TOSCANA: RIUNITI IN TUTTI I TRIBUNALI GLI UFFICI CENTRALI CIRCOSCRIZIONALI CANDIDATI E LISTE: ECCO L´ORDINE DOPO I SORTEGGI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI FINE MARZO LE DETERMINAZIONI UFFICIALI  
 
Firenze, 8 marzo 2010 - Effettuate, dai magistrati nei singoli Uffici Centrali Circoscrizionali presso i Tribunali dei capoluoghi toscani, le operazioni di sorteggio per determinare – sulla scheda elettorale per le elezioni regionali 2010 - l´ordine dei candidati alla carica di presidente della Giunta regionale nonché delle liste provinciali collegate. I risultati sono i seguenti (fra parentesi l´ordine delle liste collegate): Arezzo: 1) Faenzi Monica (Lega Nord – Popolo della Libertà); 2) De Virgiliis Alfonso (Lista Bonino Pannella) ; 3) Palmisani Ilario (Forza Nuova) ; 4) Rossi Enrico (Federazione della Sinistra e Verdi – Sinistra Ecologia Libertà – Partito Democratico Riformisti Toscani – Italia dei Valori) ; 5) Bosi Francesco (Unione di Centro). Grosseto: 1) Rossi Enrico (Partito Democratico Riformisti Toscani – Sinistra Ecologia libertà – Italia dei Valori – Federazione della Sinistra e Verdi) ; 2) Palmisano Ilario (Forza Nuova) ; 3) Bosi Francesco (Unione di Centro) ; 4) Faenzi Monica (Lega Nord – Popolo della Libertà). Firenze: 1) Rossi Enrico (Federazione della Sinistra e Verdi – Italia dei Valori – Sinistra Ecologia Libertà – Partito Democratico Riformisti Toscani) ; 2) Faenzi Monica (Polo della Libertà – Lega Nord) ; 3) Bosi Francesco (Unione di Centro) ; 4) De Virgiliis Alfonso (Lista Bonino Pannella) ; 5) Palmisani Ilario (Forza Nuova). Livorno: 1) Rossi Enrico (Partito Democratico Riformisti Toscani – Federazione della Sinistra e Verdi – Sinistra Ecologia Libertà – Italia dei Valori) ; 2) Bosi Francesco (Unione di Centro) ; 3) Faenzi Monica (Lega Nord – Popolo della Libertà). Lucca: 1) Palmisani Ilario (Forza Nuova) 2) Bosi Francesco (Unione di Centro) 3) Faenzi Monica (Popolo della Libertà – Lega Nord) 4) Rossi Enrico (Partito Democratico Riformisti Toscani – Sinistra Ecologia Libertà – Italia dei Valori – Federazione della Sinistra e Verdi). Massa-carrara: 1) Faenzi Monica (popolo della Libertà – Lega Nord) ; 2) Palmisani Ilario (Forza Nuova) ; 3) Rossi Enrico (Federazione della Sinistra e Verdi – Sinistra Ecologia Libertà – Italia dei Valori – Partito Democratico Riformisti Toscani) ; 4) De Virgiliis Alfonso (Lista Bonino Pannella) ; 5) Bosi Francesco (Unione di Centro). Prato: 1) Rossi Enrico (Sinistra Ecologia Libertà – Partito Democratico Riformisti Toscani – Italia dei Valori & ndash; Federazione della Sinistra e Verdi) ; 2) Bosi Francesco (Unione di Centro) ; 3) Faenzi Monica (Popolo della Libertà - Lega Nord). Pisa: 1) De Virgiliis Alfonso (Lista Bonino Pannella) ; 2) Faenzi Monica (Popolo della Libertà – Lega Nord) ; 3) Rossi Enrico (Sinistra Ecologia Libertà – Federazione della Sinistra e Verdi – Partito Democratico – Italia dei Valori) ; 4) Bosi Francesco (Unione di Centro). Pistoia: 1- Rossi Enrico (Federazione della Sinistra e Verdi – Sinistra Ecologia Libertà – Italia dei Valori – Partito Democratico Riformisti Toscani) 2) De Virgiliis Alfonso (Lista Bonino Pannella) 3) Palmisani Ilario (Forza Nuova) 4) Bosi Francesco (Unione di Centro) 5) Faenzi Monica (Popolo della Libertà – Lega Nord) Siena: 1) Rossi Enrico (Sinistra Ecologia Libertà – Partito Democratico Riformisti Toscani – Federazione della Sinistra e Verdi – Italia dei Valori) ; 2) Bosi Francesco (Unione di Centro) ; 3) De Virgiliis Alfonso (Lista Bonino Pannella) ; 4) Faenzi Monica (Popolo della Libertà – Lega Nord).  
   
   
TOSCANA AL VOTO, TUTTI I CANDIDATI PROVINCIA PER PROVINCIA NOVE LISTE E CINQUE COALIZIONI. CINQUANTACINQUE CONSIGLIERI. SBARRAMENTO AL 4%  
 
Firenze, 8 marzo 2010 - Eccoli i candidati per il prossimo consiglio regionale. Dopo la riammissione della due liste in un primo momento escluse, Radicali e Forza Nuova, sono cinque le coalizioni e nove le liste che si contenderanno il 28 e 29 marzo i 55 posti del Consiglio regionale per i prossimi cinque anni, dieci in meno rispetto al 2005: 53 consiglieri a cui si aggiungono il presidente eletto e il candidato presidente arrivato secondo. In Toscana la legge elettorale non prevede che si possano esprimere preferenze per i candidati consiglieri. Ogni partito presenta un listino regionale, composto da uno fino ad un massimo di cinque candidati, e dieci diverse liste provinciali. Possono sperare di avere un rappresentante solo i partiti che raccolgono almeno il 4% dei consensi. I consiglieri saranno eletti nell´ordine con cui comp aiono sulle liste. L´ordine delle liste, sulla scheda, può variare da provincia a provincia. Forza Nuova sarà presente solo a Grosseto, Lucca, Massa-carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La Lista Bonino-pannella potrà essere votata a Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-carrara, Pisa e Siena. Tutte le altre sette liste corrono in tutte e dieci le circoscrizioni provinciali. Forza Nuova sostiene la candidatura a presidente della Regione di Ilario Palmisani, la lista Bonino-pannella quella di Alfonso de Virgiliis. Partito Democratico e Riformisti, Verdi e Federazione della Sinistra (ovvero Rifondazione e Comunisti Italiani), Sinistra Ecologia Libertà e Italia dei valori candidano Enrico Rossi. Francesco Bosi è il presidente proposto dell´Unione di centro. Il Popolo della libertà e la Lega Nord candidano Monica Faenzi. Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce anche al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. E´ possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto “voto disgiunto”). I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti. Gli elettori toscani chiamati alle urne il 29 e 29 marzo 2010 saranno 3.018.460. Nei 287 comuni della regione sono state allestite 3.968 sezioni. Cinque anni fa votarono in 2.156.460: il 71,35 per cento. Listini regionali - Federazione della Sinistra e Verdi: Monica Sgherri, Paolo Marini, Mauro Romanelli. Italia dei valori: Fabio Evangelisti, Francesco Pardi detto Pancho, Sonia Alfano, Giuliano Fedeli, Marco Manneschi. Partito Democratico-riformisti toscani: Andrea Manciulli, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi, Daniela Lastri, Alberto Monaci. Sinistra Ecologia e Libertà: Alessia Petraglia, Mario Lupi. Popolo della Libertà: Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Salvatore Bartolomei, Marco Taradash, Stefano Mugnai. Lega Nord: Vianna Gambetti. Unione di centro: Nedo Lorenzo Poli. Forza Nuova: Alessandro Balduini. Lista Bonino Pannella: Giancarlo Scheggi, Giulia Simi, Malena Zingoni, Luigi Bellini, Paolo Leggeri. Forza Nuova si presenta solo a Grosseto, Lucca, Massa-carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La lista Bonino-pannella si presenta solo a Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-carrara, Pisa e Siena. Liste provinciali - Arezzo - Federazione della Sinistra e Verdi: Angela Maria Cardone, Viviana Vaccaro, Teresa Genoveffa Pasquino, Laura Vichi, Vincenzo Manera. Italia dei valori: Franca Corradini, Giampaolo Ceccarelli, Gemma Velentini, Marco Cont, Antonella Minocchi. Partito Democratico-riformisti italiani: Vincenzo Ceccarelli, Enzo Brogi, Lucia De Robertis, Francesca Tavanti, Stefania Agresti. Sinistra Ecologia e libertà: Antonio Becattini, Luca Tafi, Franco Lani, Elena Santarelli, Anna Tortoli. Popolo della libertà: Stefano Mugnai, Paolo Enrico Ammirati, Franco Banchi, Marna Sonnati, Giulia Locci. Lega Nord: Dario Locci, Gabriele Chiurli, Barbara Bendoni, Ferrucci Giulietta, Patrizia Rondinini. Udc: Lorenzo Zirri, Gianluca Buono, sara Scassa, Mauro Nofri, Maria Pia Sassoli. Forza Nuova: Michele Guerrini, Gloria Manzolillo. Lista Bonino Pannella: Donatella Poretti, Francesco Scatragli, Giuseppina Nibbi, Paolo Casalini, Eugenio Mascagni. Firenze - Federazione della Sinistra e Verdi: Carlo Bartoloni, Lorenzo Marzullo, Livia Biagioli, Tommaso Grassi, Natalino Rinaldi, Giuseppe Banchi detto Beppe, Ambra Roncucci, Antonello Dassiè, Rosa Bonadonna, Dmitrij Gabriellovic Palagi, Claudia Rosati, Bernardo Fallani, Luciana Alterini, Bruno Carmelinda. Italia dei valori: Cristina Scaletti, Rudi Russo, Samuele Pii, Giovanni Calì, Alessandro Cresci, Elisabetta Magnelli, Clotilde Giurleo, Filippo Ermini, Cinzia Fernanda Niccolai, Lara Benfatto, Massimiliano Signorini, Roberto Porcu, Thierry Abdon Avi. Partito Democratico-riformisti italiani: Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni, Nicola Danti, Eugenio Giani, Simone Naldoni, Diego Ciulli, Vanessa Boretti, Severino Saccardi, Alessandro Lo Presti, Camilla Mencarelli, Oriella Ferrini, Arianna Farinelli. Sinistra Ecologia e Libertà: Alessia Petraglia, Maurizio De Santis, Lorenzo Falchi, Antonella Alessi, Mauro Valiani, Maurizio Venturini, Giorgio Bonsanti, Alice Innocenti, Ettore Chelazzi, Luca Bartoli, Rosanna Marini, Donatella Moretti, Sara Graziani, Serena Jaff. Popolo della Libertà: Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti, Paolo Marcheschi, Tommaso Villa, Bianca Maria Giocoli, Guido Sensi, Claudio Scarpelli, Daniele Fusi, Francesco De Gaetano, Enrico Fantini, Silva Gurioli, Giovanni Bellosi, Erica Franchi, Alessandro Campinotti. Lega Nord: Claudio Morganti, Gian Luca Lazzeri, Mario Razzanelli, Jacopo Alberti, Lavinia Galli, Andrea Tavanti, Fiorenzo Smalzi, Angelo Venticinque, Fabio Neri, Irene Sachinis, Francesca Del Campo, Salvatore Sorbera, Diletta Cecconi, Gessica Faelli. Udc: Marco Carraresi, Piero Barbetti, Lor enzo Maria Marchi, Vincenzo Acanfora, Bruno Baccani, Anna Borgia, Stefano Baldacci, Jacopo Borri, Stefania Carletti, Emilio Cioni, Francesca Fiorazzo, Giampaolo Giannelli, Alessandra Lucci, Maria Grazia Seremia. Forza Nuova: Giuseppe Baglio, Federica Ruggiero, Michele Guerrini, Gloria Manzolillo, Francesco Mangiaracina. Lista Bonino Pannella: Marco Perduca, Giancarlo Scheggi, Maria Grazia Beverini, Claudia Sterzi, Giulia Simi, Michele Reali, Roberto Brancè, Mario Mugelli, Valentina Piattelli, Elisa Fontanelli, Giovanni Rodella, Livia Federici, Maurizio Buzzegoli, Matteo Pegoraro. Grosseto - Federazione della Sinistra e Verdi: Maurizio Zaccherotti, Mauro Bianchi, Tiziana Massai. Italia dei valori: Tiziana Tenuzzo, Stefano Rosini, Antonella Gedda. Partito Democratico-riformisti italiani: Anna Rita Bramerini, Lucia Matergi, Frosolini Maurizio. Sinistra Ecologia e libertà: Eva Bonini, Alessandro Ragusa, Marco Giuliani. Popolo della libertà: Andrea Agresti, Eleonora Goti, Sergio Ortelli. Lega Nord: Roberto Azzi, Annamaria Valsecchi, Alessandro Bragaglia. Udc: Giovanna Tuoni, Carlo Socciarello, Alessandra Vannini. Forza Nuova: Michele Guerrini. Livorno- Federazione della Sinistra e Verdi: Alessandro Trotta, Martine Magliani, Chiara De Cristofaro, Pirro Taddei detto Pino, Renzo Cioni. Italia dei valori : Marta Gazzarri, Patrizio Loprete, Simena Bisti, Massimo Schirru, Florio Pacini. Partito Democratico-riformisti italiani: Matteo Tortolini, Marco Ruggeri, Chiara Di Cesare, Donatella Becattini, Alessandro Bechini. Sinistra Ecologia e libertà: Mario Lupi, Maria Grazia Mazzei, Carla Bezzini, Mar io Oliva, Mario Baldeschi. Popolo della libertà: Marco Taradash, Maurizio Zingoni, Costanza Vaccaro, Benito Gragnoli, Anna Bulgaresi. Lega Nord: Manfredi Potenti, Pietro Carabellese, Dolores Scotto di Perta. Udc: Roberto Marini, Jacopo Pizzi, Sabrina Fagioli, Sergio Cini, Rita Santuari. Lucca - Federazione della Sinistra e Verdi: Giuseppe Bertolucci, Stefania Brunini, Emiliano Favilla, Marina Giusti, Andrea Maffei, Mario Regoli. Italia dei valori: Renato Baldi, Gemma fazzi, Lara Fiorini, Marco Ziljak, Roberta Bassini, Roberto Lenzi. Partito Democratico-riformisti italiani: Marco Remaschi, Giovanni Ardelio Pellegrinotti, Lara Pizza, Maurizio Verona, Serena Mammini, Paola Balestri. Sinistra Ecologia e Libertà: Marco Montemagni, Maria Cristina Boncompagni, Elena Braccini, Francesco Agresti, Elena Colombini, Annama ria Francesconi. Popolo della Libertà: Giovanni Santini, Letizia Bandoni, Massimiliano Simoni, Luca Caturegli, Luca Biagioni, Elena Silvano. Lega Nord: Marina Staccioli, Vincenzo Capovani, Franco Nicola Paiuzza, Maria Rita Moriconi, Enrico Cesari, Antonella Caterina Fortini. Udc: Giuseppe Del Carlo, Gaetano Ceccarelli, Giovanni Alberigi, Simona Nicoletta Luisa Seveso, Sandra Paoli, Eva Fabbri. Forza Nuova: Marzio Gozzoli, Federica Ruggiero, Michele Filippi. Massa-carrara - Federazione della Sinistra e Verdi: Massimo Menconi, Adriana Miniati, Roberto Guelfi. Italia dei valori: Giorgio Giorgi, Emanuela Ferrari, Ruggero Porta. Partito Democratico-riformisti italiani: Loris Rossetti, Andrea Zanetti, Consuelo Mori. Sinistra Ecologia e libertà: Simone Ortori, Marco Betti, Ma rsiglia Morelli. Popolo della libertà: Jacopo Maria Ferri, Silvia Vanelli, Alberto Ricciardi. Lega Nord: Giovanni Iadicicco, Giuditta mazzi, Federico Meanti. Udc: Pier Giorgio Belloni, Luigi Torre, Rachele Pelliccia. Forza Nuova: Francesco Mangiaracina. Lista Pannella-bonino: Carlo Maria Roberto Del Nero, Angela Ricci, Bernardo Lattanzi. Pisa - Federazione della Sinistra e Verdi: Maurizio Bini, Andrea Lapi, Ilaria Cavicchioli, Patrizia Pacini, Roberto Frassi, Francesco Bertorello. Italia dei valori: Maria Luisa Chincarini, Antonio Salvatore Cassone, Silvia Marroni, Paolo Fidanzi, Letizia Melandri, Giovanni Greco. Partito Democratico-riformisti italiani: Ivan Ferrucci, Pier Paolo Tognocchi, Fabiana Angiolini, Olivia Picchi, Daniela Di Vita, Alberto Lenzi. Sinistra Ecologia e libertà: Carmelo (detto Carlo) Sacaramuzzino, Alberto Bozzi, Serena Billeri, Ilaria Ferrara, Massimo Ciardelli, Franco Cavallini. Popolo della libertà: Giovanni Donzelli, Patrizia Paoletti, Leonardo Mattolini, Diego Petrucci, Federica Barabotti, Manuele Ciabatti. Lega Nord: Samuele Ferretti, Pietro Vannetti, Alessandro Raffa, Stefania Guelfi, Guendalina Fontanelli. Udc: Luca Paolo Titoni, Raymond Tavares, Paola Batisti, Fiorella Dolfi, Francesco Grassi Nardi, Luca Matteoli. Lista Bonino-pannella : Paolo Pisanti, Michele Di Gregorio, Piergiorgio Castellani, Pierfrancesco Colajacomo, Valeria Cei, Denise Friselli. Pistoia - Federazione della Sinistra e Verdi: Simone Zini, Rosanna Moroni, Francesco Branchetti, Marina Laura Possentini . Italia dei valori : Cinzia Chiti, Andrea Betti, Daniela Sgambellone, S imone Malucchi. Partito Democratico-riformisti italiani: Gianfranco Venturi, Daniela Belliti, Aldo Morelli, Giulia Macchini. Sinistra Ecologia e libertà: Andrea Pacini, Rossana Magrini, Emiliano Fregan, Stella Bellandi. Popolo della libertà: Roberto Giuseppe Benedetti, Anna Maria Ida Celesti, Mattia Bonfanti, Cristina Gavazzi. Lega Nord: Daniela Simionato, Fabrizio Bonelli, Giancarlo Noci, Alessandra Nesti. Udc: Renata Fabbri in Tarocchi, Daniele Pinetini, Silvia Corradini, Federico Gorbi. Forza Nuova: Gloria Manzolillo, Claudio Cardillo. Lista Bonino-pannella: Matteo Angioli, Vittoria Maria Gabriella Bolettieri, Francesco Conti, Nila Orsi. Prato - Federazione della Sinistra e Verdi: Luca Ciabatti, Tiziano Bonelli detto Tillo, Antonella Del Conte. Italia dei valori : Attil io Baldanzi, Giovanna Angela Sassu, Claudio Mora. Partito Democratico-riformisti italiani: Fabrizio Mattei, Massimo Logli, Camilla Curcio. Sinistra Ecologia e Libertà: Marco Armellini, Roberta Zenaghi, Emanuele Bresci. Popolo della Libertà: Alberto Magnolfi, Gianluca Banchelli, Erica Mazzetti. Lega Nord: Federico Tosoni, Emilio Paradiso, Vilma Tosetti. Udc: Enrico Mencattini, Chiara Bambagioni, Vito Tarantini. Siena - Federazione della Sinistra e Verdi: Luca Ciabatti, Mariangela Iannotta, Silvia Pietroni, Stefano Culicchi. Italia dei valori : Vittorio Fossombroni, Maria Luisa Lombardi, Alessandro Speranza, Marzia Gianni. Partito Democratico-riformisti italiani: Marco Spinelli, Rosanna Pugnalini, Francesco Frizzi, Luisa Zambon. Sinistra Ecologia e Libertà: Alessandro Cic ero, Gaetano Rispoli, Maresa Magini, Anna Cassanelli. Popolo della Libertà: Claudio Marignani, Fabio Foianesi, Claudia Bardi, Marta Aiazzi. Lega Nord: Annamaria Giorli, Maurizio Montigiani, Nadia Caponeri, Giovanni Di Stasio. Udc: Simone De Santi, Cristiana Turchi, Enrico Pitzalis, Stefania Fabbrini. Lista Bonino Pannella: Giulia Simi, Maria Pia Corbelli, Alessio Quercini, Giulio Salto.  
   
   
LA NOTA DELL’UFFICIO ELETTORALE DELLA REGIONE TOSCANA IN RISPOSTA ALLA DIFFIDA DELLA LISTA RADICALE LISTA BONINO-PANNELLA SOLO NELLE PROVINCE DOVE SI È PRESENTATA IL CRITERIO PREVISTO DALLA LEGGE REGIONALE ADOTTATO ANCHE NELLE ELEZIONI DEL 2005  
 
 Firenze, 8 marzo 2010 - Si potrà votare la lista Bonino-pannella solo nelle sei province dove si è presentata (Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-carrara, Pisa e Siena). Questa la risposta dell’Ufficio elettorale regionale alla lista Bonino-pannella che ha diffidato la Regione dallo stampare manifesti e schede elettorali che non contengano il nome del candidato presidente di tale lista nelle circoscrizioni dove non è stata presentata la lista provinciale collegata. In particolare la nota dell’Ufficio elettorale evidenzia che in base alla legge regionale il collegamento tra liste e candidature alla carica di presidente, al contrario di quanto affermato dalla lista radicale, è “requisito indefettibile per la candidatura a presidente e questo comporta la presenza di una lista necessariamente collegata in ogni circoscrizion e provinciale”. Anche in occasione delle elezioni regionali 2005 la legge regionale del 2004 è stata applicata escludendo la presenza del candidato presidente nelle circoscrizioni dove non era presente almeno una lista provinciale collegata. Ecco di seguito la nota dell’Ufficio elettorale della Regione. A partire dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, ai sensi dell’art. 122 della Costituzione, “il sistema di elezione del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica”. La legge 2 luglio 2004 n.165 (Disposizioni di attuazione dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione) per ciò che concerne il sistema di elezione pone principi di carattere generale prescrivendo, per ciò che qui rileva, solo l’ “individuazio ne di un sistema elettorale che agevoli la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale e assicuri la rappresentanza delle minoranze” (art. 4, comma 1, lett. A) e la “contestualità dell’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, se il Presidente è eletto a suffragio universale e diretto” (lett. B). Con la legge regionale 13 maggio 2004, n. 25 (Norme per l´elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale) la Toscana ha esercitato appieno le proprie competenze in materia elettorale ponendo una normativa che, per ciò che concerne il sistema di voto, appare autosufficiente e completamente sostitutiva delle leggi statali che disciplinano le elezioni regionali nelle regioni a statuto ordinario. Non sembra, quindi, condivisibile l’assunto implicito che sta alla base della Vs. Nota secondo cui ove la l.R. 25/2004 non dispone in modo specifico a proposito d el sistema di voto, si applica la normativa statale. Comunque, ammesso che si possa applicare la normativa statale, non sembra in ogni caso che il richiamo alla legge 45 del 1995 sia sostenibile perché non sussistono i presupposti dell’applicazione analogica: infatti ai sensi dell’art. 1 comma 3 di questa legge il c.D. Listino deve essere sostenuto da una serie autonoma di sottoscrizioni mentre in Toscana la candidatura a Presidente non necessita di firme perché supportata dalle sottoscrizioni delle liste provinciali collegate; in Toscana, inoltre, non esiste istituto analogo al listino citato in quanto il premio di maggioranza è stabilito dall’art. 17 della l.R. 25/2004 in relazione ai voti riportati dalla coalizione di liste a sostegno di un candidato Presidente. Ai sensi della normativa regionale il collegamento tra liste e candidature alla carica di presidente, al contrario di quanto si legge nella Vs. Nota, è requisit o indefettibile per la candidatura a presidente e questo comporta la presenza di una lista necessariamente collegata in ogni circoscrizione provinciale. L’art. 8 comma 2 della l.R. 25/2004 infatti afferma che “ciascuna lista è collegata a un candidato Presidente della Giunta regionale”; ancora: per il comma 6 del medesimo articolo (a pena di inammissibilità ex art. 6, comma 2 l.R. 74/2004) tutte “le liste provinciali sono collegate con il medesimo candidato Presidente della Giunta regionale”: trattasi, all’evidenza, di un requisito obbligatorio soprattutto se si confronta con il comma 5 sempre dell’art. 8 secondo cui “più liste provinciali possono essere collegate ad un medesimo candidato Presidente”. Inoltre: “la candidatura di ciascun candidato Presidente è efficace solo se convergente con la dichiarazione di collegamento di cui all´articolo 11, comma 1, lettera b, al medesimo can didato Presidente “ (art. 12, comma 5) ove l’art. 11, comma 1 lettera b) stabilisce che presso l’ufficio della Corte d’appello deve essere presentata “la dichiarazione di collegamento di ciascun gruppo di liste ad un candidato Presidente” (come confermato dall’art. 4, comma 1 della l.R. 74/2004): è evidente che questa dichiarazione di collegamento concerne solo le liste provinciali delle circoscrizioni dove esse siano state presentate. Si rileva infine che la descrizione che la l.R. 25/2004 fa della scheda elettorale, necessariamente uniforme in tutte le circoscrizioni, non lascia adito a dubbi dato che “a destra del rettangolo di ciascuna lista provinciale è posto il rettangolo contenente il nome e il cognome e il simbolo del candidato Presidente cui la lista è collegata” (art. 13 comma 2). Non sembra inutile ricordare che anche in occasione delle elezioni regionali 2005 la l.R. 25/2004 è stata applicata escludendo la presenza del candidato presidente nelle circoscrizioni dove non era presente la lista provinciale collegata. Per quanto detto si ritiene quindi di non poter aderire a quanto richiesto nella vostra diffida e di procedere alla stampa dei manifesti e delle schede nei modi stabiliti dagli uffici circoscrizionali istituiti presso i Tribunali nonché dall’Ufficio centrale regionale presso la corte di appello di Firenze.  
   
   
CRISI: NEL 2012-13 PIL FVG A LIVELLI PRE-RECESSIONE  
 
Trieste, 8 marzo 2010 - Calato nel 2008 dell´1,2 per cento ed addirittura del 4 per cento a livello previsionale nel 2009, il Prodotto interno lordo (Pil) del Friuli Venezia Giulia tornerà presumibilmente ai valori pre-crisi economica solo nel biennio 2012-13, quando saranno ormai consolidati gli effetti di una ripresa lenta, discontinua e settoriale. Dati Confermano Difficolta´ - Il quadro attuale e futuro dell´economia nell´estremo Nordest è stato tracciato oggi dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, che ha rilevato come "i dati non lascino dubbi sulla gravità della situazione ed i conseguenti effetti negativi sul mercato del lavoro". Sforzi Concentrati Su Lavoro - "Se la fase peggiore, coincisa con il secondo semestre 2009, può ritenersi superata - ha commentato, basandosi sulla ricerca elaborata dal centro di consulenza economica Greta - l´impatto sul territorio non è ancora smaltito e tutti i nostri sforzi sono e saranno concentrati soprattutto sull´occupazione". Finanza Gia´ In Ripresa - Considerando che l´evoluzione della crisi ha preso il via dal settore finanziario e bancario per allargarsi a quello industriale con ovvie conseguenze sui lavoratori, il processo inverso, ha affermato Rosolen, sembra avere già messo in sicurezza le banche, operando il primo degli attesi tre step di stabilizzazione. Nel 2010 Pil Fvg + 2,4 P.c. - La ripresa locale, tuttavia, deve al momento fare i conti con una permanente dinamica negativa della cassa integrazione, individuando però motivi di ottimismo nella prevista crescita percentuale di 1,5-2,4 punti del Pil regionale nel corso del 2010. 64 P.c. Aziende Fiduciose - Un´iniezione di fiducia recepita in primis dalle imprese che, nel 64 per cento dei casi, hanno complessivamente recuperato una buona parte degli ordinativi. Tra i settori in crescita, in prima fila meccanica ed elettromeccanica, seguiti da legno-arredo, alimentare, grafico-editoriale e cartario. Fvg Meglio Del Veneto - "I prossimi 2-3 mesi saranno molto indicativi sulla reale tendenza del 2010 - ha spiegato Rosolen - anche se il Friuli Venezia Giulia sta reagendo meglio rispetto all´evoluzione nazionale (Pil 2009 -4,7 p.C.), a quella del Veneto (Pil 2009 a -4,3 p.C.) ed anche a quella di un Paese contermine come la Slovenia (Pil 2009 -6,9 p.C.)".  
   
   
BASILICATA: FONDI EUROPEI, POLEMICHE INUTILI E STRUMENTALI  
 
Potenza, 8 marzo 2010 - Le polemiche che si stanno montando in questi giorni sui Fondi Europei e che coinvolgono dirigenti e funzionari della Regione sono fuori luogo e prive di consistenza. Mai alcun dipendente della Regione Basilicata si è lasciato andare in giudizi e in valutazioni che attengono la sfera politica. E’ stato soltanto organizzato un convegno il 2 marzo scorso nell’Aula Magna del Campus Universitario di Macchia Romana, finalizzato alla “sola” presentazione del volume “L’italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (Cpt) I flussi finanziari pubblici nella Regione Basilicata”. L’iniziativa, promossa dal Nucleo Centrale con la partecipazione del Nucleo Regionale Cpt, mirava ad esaminare i flussi finanziari, sia in entrata che in uscita, registrati nel settore pubblico allargato della Basilicata. Lo scopo, dunque, è stato esclusivamente quello di rendere pubblico un dato “puramente tecnico” rispetto al quale nessun funzionario, nazionale e/o regionale, ha inteso esprimere valutazioni e giudizi di carattere politico così come si sostiene da qualche parte. Il coinvolgimento di personalità politiche di livello nazionale è da attribuirsi unicamente alla libera interpretazione di alcuni giornalisti, non già di dirigenti e funzionari della Regione Basilicata.  
   
   
PERUGIA: IN VISITA A PALAZZO DONINI VICEPRESIDENTE DELLA SIERRA LEONE  
 
Perugia, 8 marzo 2010 – Il vicepresidente della Sierra Leone, Samuel Sam Sumana, accompagnato da una delegazione, è stato ricevuto il 4 marzo a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale dell’Umbria, dalla presidente della Regione Umbria. L’incontro si inserisce in programma più vasto di visite del vicepresidente in varie città italiane anche con lo scopo di intensificare rapporti di collaborazione sul piano economico e culturale. “Usciamo fuori dal nostro paese per cercare nuovi amici – ha detto il vicepresidente – La vostra storia è antica, così come è antica la tradizione della vostra università. Crediamo in un rapporto di sviluppo tra la Sierra Leone e l’Umbria nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale”. La Regione Umbria ha risposto con piacere all’invito che potrà rappresentare l’inizio di un lavoro in comune per contribuire allo sviluppo della Sierra Leone. L’umbria ha avviato iniziative in vari paesi nell’ambito della cooperazione internazionale e ritiene sia un dovere fare la propria parte per sostenere popoli che vivono momenti di difficoltà.  
   
   
FVG: INCONTRO CON CONSOLE GENERALE CROAZIA GRDINIC  
 
Trieste, 05 mar - Et - Il presidente del Consiglio, Edouard Ballaman ha ricevuto, il 5 marzo, in visita di presentazione, il nuovo console generale della Repubblica di Croazia a Trieste, Nevenka Grdinic. Trieste, la comunità croata in Friuli Venezia Giulia e i possibili momenti di collaborazione sono stati al centro dell´incontro. Il presidente Ballaman e la signora Grdinic hanno anche parlato del percorso di avvicinamento della Croazia all´Unione europea, avviato nel 2003 e che potrebbe concludersi nel 2012. Per Ballaman un auspicio e per la Grdinic sarebbe "un ritorno a casa, perché la Croazia è da sempre un pezzo d´Europa, per cultura e per storia". Insediatasi da due mesi al Consolato di Trieste, Nevenka Grdinic in precedenza è stata a capo del Dipartimento per le minoranze all´estero, ricoprendo poi a Roma il ruolo di consigliere diplomatico per l´Ambasciata croata presso la Santa Sede. Il presidente Ballaman le ha fatto omaggio del portfolio di Luigi Vitale, trentadue fotografie dedicate al Friuli Venezia Giulia scattate tra i suoi tesori naturali, architettonici e artistici.  
   
   
DELEGAZIONE PARLAMENTARE SLOVENA IN CONSIGLIO REGIONALE FVG  
 
Trieste, 8 marzo 2010 - Oltre al lavoro delle Commissioni che occuperà l´intera prossima settimana, mercoledì 10 marzo ci sarà la visita in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di una delegazione slovena della Camera di Stato, guidata dal presidente della Commissione per le relazioni con gli sloveni nel mondo Miro Petek, che si incontrerà con il presidente Edouard Ballaman. Martedì 9 marzo, alle 10.00, la Iii Commissione tornerà ad affrontare il Piano sociosanitario per esprimere un parere. Il giorno dopo, sempre alle 10.00, la stessa Iii Commissione esaminerà il disegno di legge che modifica la normativa sui servizi all´infanzia e alla famiglia. Ancora martedì, alle 10.00, la Vi Commissione terrà una serie di audizioni sulla proposta di legge sui diritti umani, e alle 15.00 terrà un´altra serie di audizioni sulla proposta di legge per il sostegno degli aeroclub e delle scuole di paracadutismo. Mercoledì 10 marzo, alle 10.00, la Iv Commissione esprimerà due pareri: sul Piano di gestione dei rifiuti urbani e sul fondo per l´edilizia residenziale. Alle 14.30 darà un terzo parere, sulle linee guida per la formazione del Piano di governo del territorio.  
   
   
DELEGAZIONE DEL KOSSOVO IN PROVINCIA DI TRENTO PER IL DECENNALE DI KUKES  
 
Trento, 8 marzo 2010 - Dieci anni fa, durante la guerra del Kossovo, ultima fase delle tragiche guerre balcaniche, la solidarietà trentina nei campi profughi di Kukes. Poi l´aiuto per la ricostruzione, concentratosi soprattutto nell’area di Peja/pec, nord-ovest del Kossovo, inclusa l´enclave serba di Goraždevac. Fino al lavoro, difficile, importante, sull’elaborazione del conflitto, sulle nuove prospettive di convivenza e di sviluppo. Un impegno che continua, quello dei trentini in questa parte del mondo. Un impegno rinsaldato il 5 marzo dalla visita della delegazione kossovara, guidata dal sindaco di Peja/pec Ali Berisha, al presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, assieme all´assessore alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami. La delegazione - composta dai rappresentanti della municipalità di Pec/peja, del Tavolo trentino con il Kossovo e delle associazioni kossovare che collaborano con il Tavolo - è in questi giorni in Trentino, per ricordare un impegno che ha rafforzato anche la Protezione civile trentina in tutte le sue componenti, nonché le associazioni che all´epoca si impegnarono concretamente per alleviare le sofferenze delle popolazioni coinvolte nel conflitto. L´obiettivo è inoltre quello di rilanciare tutta una serie di relazioni che, oltre al Kossovo, investono anche altre realtà, come Prijedor e Stivor in Bosnia Erzegovina, Kraljevo in Serbia, Niksic´ in Montenegro, Niš in Serbia e Scutari in Albania. La delegazione è stata in visita in Provincia, dove ha incontrato il presidente Lorenzo Dellai e l´assessore alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami. "Abbiamo alle spalle ormai dieci anni di collaborazioni - ha detto Dellai nel porgere al sindaco Berisha e ai suoi collaboratori (l´assessore alla sanità Xhafer Dema, il capo di Gabinetto Lirim Kurtaj, il capo della Divisione economica Afrim Selimaj) il benvenuto del Trentino - e ricordo di avere avuto io stesso il piacere di visitare, diversi anni fa, la vostra città. Sono dunque molto contento che il rapporto fra le nostre comunità sia cresciuto nel tempo. Il successo è dovuto al fatto che tante realtà del Trentino hanno dato il loro contributo alla costruzione di questa amicizia. Credo si tratti del metodo giusto per affrontare questo genere di collaborazioni. E´ un rapporto nato in uno dei momenti più difficili della vostra esistenza; ci auguriamo possa crescere e svilupparsi ulteriormente in una nuova stagione di pace consolidata." "Sono a Trento per la seconda volta - ha detto invece il sindaco Berisha - e trovo nuovamente ragioni per proseguire e approfondire la nostra amicizia. Tutte le persone che, dal Trentino, sono venute a Peja/pec sono state altrettanti ambasciatori della vostra terra nel nostro Paese. L´aiuto del Trentino si è espresso in vari campi: ricostruzione e sviluppo (Pec/peja era stata seriamente danneggiata durante il conflitto, 15.000 case e gran parte delle infrastrutture erano andate distrutte) , turismo, agricoltura. Nonostante vi siano ancora dei problemi, oggi le cose sono cambiate, anche sul piano della convivenza fra le diverse componenti del nostro tessuto sociale. Tutto questo sarebbe stato impossibile senza l´aiuto del Trentino." Nel corso del pomeriggio la delegazione ha esaminato, assieme all´assessore Beltrami, una proposta di nuovo accordo. Con l´occasione l´assessore alla solidarietà internazionale della Provincia, dopo avere sottolineato a sua volta l´importanza di questo legame fra comunità, che prosegue nel tempo, ha richiamato l´attenzione anche sul ruolo delle associazioni create in Trentino dagli immigrati kossovari, che si stanno ritagliando un ruolo importante. "Si cresce lì, in Kossovo - ha detto - ma si cresce anche qui, in Trentino”.  
   
   
OGGI A VALLARSA SI RIUNISCE LA COMMISSIONE TRENTINO-VENETA PER I COMUNI DI CONFINE  
 
 Trento, 8 marzo 2001 – Oggi alle 11 Lorenzo Dellai e alcuni assessori della giunta parteciperanno presso la sede del municipio di Vallarsa alla riunione della Commissione per la gestione dell´Intesa fra la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento per la cooperazione tra i territori di confine. Dopo l´approvazione del verbale della seduta precedente, la Commissione esaminerà la relazione sullo stato di attuazione dei Piani operativi 2008-2009, in merito ai quali verranno discusse alcune proposte di modifica avanzate dal Gruppo tecnico e una proposta per il Piano operativo 2010. Nella Commissione sono rappresentate comunità montane e dei comuni di confine fra il Trentino e il Veneto. Otto sono della provincia di Verona, dodici della provincia di Vicenza, dodici della provincia di Belluno. Ventinove sono invece i comuni trentini coinvolti: Ala; Avio; Borgo Valsugana; Brentonico; Canal San Bovo; Canazei; Castello Tesino; Castelnuovo; Cinte Tesino; Folgaria; Grigno; Imer; Lavarone; Levico Terme; Luserna; Mezzano; Moena; Nago-torbole; Ospedaletto; Pozza di Fassa; Sagron Mis; Siror; Soraga; Terragnolo; Tonadico; Trambileno; Transacqua; Vallarsa. Villa Agnedo. Alla riunione di lunedì – al termine della quale è prevista una conferenza stampa – sarà gradita la presenza di un giornalista della vostra Redazione.  
   
   
ENTRO 30 APRILE 2010 DOMANDE IN REGIONE VENETO PER CHIEDERE CONTRIBUTI ORDINARI A FAVORE UNIONI COMUNI E COMUNITA’ MONTANE PER ESERCIZIO ASSOCIATO FUNZIONI SERVIZI  
 
Venezia, 8 marzo 2010 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche degli enti locali, ha deliberato un provvedimento che stabilisce i criteri e le modalità per l’assegnazione e l’erogazione di contributi ordinari regionali per l’esercizio 2010 a sostegno dell’associazionismo comunale, sia esso rappresentato dalle Unioni di Comuni sia dalle Comunità Montane delegate dai Comuni ad esse appartenenti. Il provvedimento si riferisce alla legge regionale n.2 del 2006. I contributi regionali ordinari ammontanti a 1.250.000 euro favoriscono l’esercizio di funzioni e servizi comunali in gestioni associate che devono essere svolte per un periodo non inferiore a cinque anni con l’obiettivo del sostegno delle spese di funzionamento e di gestione. La richiesta di assegnazione del contributo ordinario per l’anno 2010 andrà inviata alla Regione Veneto, Direzione Enti Locali, Cannaregio 23, 30121 Venezia entro il 30 aprile 2010. “Abbiamo constatato in questi anni – spiega l’Assessore - che l’associazionismo tra Comuni non è solo un’opportunità ma una scelta obbligata se si vuole perseguire con successo una politica di ottimizzazione delle risorse, e garantire qualità nei servizi offerti ai cittadini e nella loro efficiente gestione. Queste deliberazioni, come tutta la programmazione portata avanti dal governo veneto in questo settore, promuovono il processo di riorganizzazione sovracomunale di funzioni e servizi tra i Comuni associati.  
   
   
BASILICATA: PREZZI AL CONSUMO, SPIRAGLI DI FIDUCIA PER IL FUTURO  
 
Potenza, 8 marzo 2010 - Il 2009 ha confermato anche in Basilicata uno degli aspetti più emblematici dell’attuale crisi economica, rappresentato dalla caduta della domanda di consumo. Un riflesso del marcato deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro (con la conseguente compressione del reddito disponibile) ma anche del diffuso clima di incertezza che ha spinto le famiglie ad aumentare il tasso di risparmio a fini precauzionali, destinando una quota maggiore del reddito alle spese ineliminabili come i generi alimentari, l’abitazione e i trasporti. E’ questa la risultanza del Focus sulle vendite al dettaglio 2009 contenuto nella nota redatta dal Centro Studi di Unioncamere Basilicata, avallata nei giorni scorsi dal Tavolo Monitoraggio Prezzi dopo l’approfondimento dei contenuti e delle metodologie avvenuto all’interno del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio Regionale Prezzi. Il settore più direttamente esposto alla crisi dei consumi è, come sempre, il commercio al dettaglio, già da qualche anno alle prese con diffuse contrazioni del giro d’affari. Le indagini trimestrali condotte dal Centro Studi Unioncamere Basilicata su un campione di imprese commerciali che operano tramite punti vendita al minuto in sede fissa consentono di evidenziare come nel 2009 il fatturato realizzato dal comparto, a livello regionale, abbia subito una flessione del 5,3% (-4,3% in Italia), dopo un 2008 in cui il volume d’affari era diminuito del 3,4%. Il periodo peggiore per il settore commerciale è coinciso con il primo trimestre dell’anno, quando il fatturato è crollato del 7,5%; nei trimestri successivi la crisi delle vendite si è solo parzialmente attenuata, “fermandosi” al -4,2% nella seconda metà del 2009. La gravità della situazione è documentata dal fatto che i trend negativi interessano tutti i principali formati distributivi, compresa la grande distribuzione organizzata (-0,8% nel 2009). Ben più pesante la flessione del volume d’affari nel segmento specializzato della distribuzione commerciale, dove si concentrano i piccoli negozi: negli esercizi non alimentari, in particolare, si è registrato un regresso del 6,6% nella media dell’intero anno (-10%, addirittura, nel I trimestre), mentre negli esercizi alimentari le perdite di fatturato hanno sfiorato il 5%. Nel contesto di una contrazione generalizzata delle vendite al dettaglio si continua ad assistere, quindi, ad uno spostamento degli acquisti dal piccolo commercio alla media e grande distribuzione organizzata, che ha maggiori possibilità di svolgere un’azione calmieratrice sul versante dei prezzi e riesce ad attrarre più facilmente una domanda di consumo che, nella fase attuale, si è fatta molto prudente. In base alla dimensione aziendale le performance più negative hanno interessato le piccole imprese commerciali (fino a 5 dipendenti), dove il calo delle vendite ha raggiunto il 6,2%; la flessione si è attestata, invece, al 4,0% nelle imprese di dimensioni intermedie (da 6 a 19 dipendenti) e al 3,4% nelle grandi imprese. Le previsioni di vendita per il I trimestre 2010, formulate dagli operatori commerciali alla fine dello scorso anno, non lasciano intravedere alcuna inversione di tendenza “a breve” dell’attuale ciclo negativo. Prevalgono le indicazioni di stazionarietà (58%), accompagnate da aspettative di ulteriori flessioni (26%). In pochi (17%) si dicono convinti di una ripresa. In una prospettiva di medio-lungo termine, tuttavia, le imprese commerciali si mostrano decisamente più fiduciose: circa il 30% degli esercizi, sia della piccola che della grande distribuzione, ritiene di poter sviluppare l’attività nell’arco dei dodici mesi del 2010; mentre pressoché irrilevante è la quota di esercizi che ipotizza un ridimensionamento o addirittura l’uscita dal mercato. Da questo punto di vista, è certamente significativo il fatto che, nonostante l’attuale congiuntura negativa, circa un quarto degli operatori del campione d’indagine abbia programmato investimenti per l’anno in corso, indirizzati - prevalentemente – al rinnovo dei locali e all’introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi.  
   
   
VALLE D’AOSTA: TRA I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE: PIANO INTEGRATO TRANSFRONTALIERO ESPACE MONT-BLAN  
 
Aosta, 8 marzo 2010 - Presidenza Della Regione - La Giunta ha preso atto dell’approvazione del Piano integrato transfrontaliero Espace Mont-blanc e dei progetti che lo costituiscono, selezionati dal Comitato di sorveglianza del Programma di cooperazione territoriale transfrontaliera Italia-francia (Alcotra), 2007/2013. E’ stata approvata l’adesione della Regione al progetto del gruppo Abele e dell’associazione Acmos relativo alla ristrutturazione e il riutilizzo del fienile della Cascina Caccia a San Sebastiano Po (To). La Cascina Caccia è stato per lungo tempo un immobile della mafia e oggi è divenuto, a seguito di provvedimento di confisca, di proprietà del Comune di San Sebastiano Po e destinato dal 2005 al Gruppo Abele per la sua riutilizzazione a fini sociali. Agricoltura E Risorse Naturali - L’esecutivo ha approvato il programma, presentato dall´Istituto zooprofilattico sperimentale per il Piemonte, Liguria e Valle d´Aosta, relativo al piano di monitoraggio della rinotracheite infettiva bovina (Ibr), per l´anno 2010. Attivita’ Produttive - La Giunta ha concesso contributi, in conto capitale, a favore di imprese industriali e artigiane, per domande presentate nell’anno 2009. L’impegno di spesa è di 276 mila euro. E’ stato anche erogato un contributo di 26 mila euro a una società cooperativa sociale di Saint-christophe. Bilancio, Finanze E Patrimonio - L’esecutivo ha autorizzato a contrarre l´indizione di una gara d´appalto per la stipula di una polizza cumulativa a copertura degli infortuni professionali dei dipendenti regionali, degli alunni e di altre figure, per il periodo 31 luglio 2010 – 31 luglio 2013. Istruzione E Cultura - La Giunta ha deliberato l’avviso di concorso per l’attribuzione di undici contributi da destinare a studenti che parteciperanno ai corsi di perfezionamento linguistico all’estero, durante l’estate 2010. E’ stata decisa la realizzazione dello spettacolo Ultima cordata del notaio, in collaborazione con il Comitato Ottavio Bastrenta, di Courmayeur, in programma giovedì 11 marzo prossimo. Opere Pubbliche, Difesa Del Suolo Ed Edilizia Residenziale Pubblica - L’esecutivo ha adottato la proposta d’intesa tra la Regione e il Comune di Chambave e il relativo progetto preliminare, per i lavori di rifacimento del marciapiede lungo la strada regionale n. 11 di Verrayes e Saint-denis, in località Avenue Arberaz. E’ stata decisa l’organizzazione del convegno giuridico internazionale dal titolo L’uomo e la casa….. La qualità dell’abitare, che si svolgerà al Centro congressi del Grand Hôtel Billia di Saint-vincent, nelle giornate del 12 e 13 marzo 2010. Sanita´, Salute E Politiche Sociali - La Giunta ha autorizzato l’associazione asilo nido Saint-christophe-quart-brissogne, all’esercizio di un’attività socio-educativa, in una struttura di Saint-christophe (località Nicolin, n. 82), da adibire ad asilo nido, per sessanta posti. E’ stato rideterminato il fabbisogno di strutture socio-assistenziali, semi-residenziali e residenziali, nell’ambito dei servizi per disabili. E’ stato affidato all’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’incarico per l’esecuzione del piano regionale di monitoraggio sanitario su ungulati e carnivori selvatici in Valle d’Aosta, per il periodo aprile 2010 – gennaio 2011. Territorio E Ambiente - L’esecutivo ha approvato le convenzioni per la realizzazione degli interventi previsti dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 937/Xiii, in data 16 dicembre 2009, Integrazione dei piani regionali di riqualificazione e valorizzazione dei beni paesaggistici, urbanistici e ambientali. Turismo, Sport, Commercio E Trasporti - La Giunta ha approvato l’invio al Consiglio regionale del disegno di legge Disposizioni urgenti in materia di strutture, imprese e operatori turistici. Modificazioni di leggi regionali. Sono stati concessi contributi in conto capitale, a favore di 43 imprese commerciali. L’impegno di spesa è di 884 mila euro.  
   
   
APPROVATA IN CALABRIA UN’ INTESTA ISTITUZIONALE PER L’UTILIZZO DI 650 LAVORATORI DISOCCUPATI  
 
Reggio Calabria, 8 marzo 2010 - La Giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore al Lavoro Mario Maiolo ha approvato la deliberazione che definisce una intesa istituzionale tra diverse Amministrazioni quali, la Regione Calabria: dipartimento Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Politiche della Famiglia; i Parchi nazionali della Calabria; le Comunità Montane e i Comuni aree Parchi. “Il provvedimento – ha detto l’assessore Maiolo - pone le basi per l’utilizzo di 650 lavoratori disoccupati provenienti dalle convenzioni 2005 e 2006, stipulate con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La finalità generale che l’intesa intende perseguire – ha aggiunto Maiolo - è la utilizzazione di detti lavoratori disoccupati nell’ambito di politiche attive dell’impiego e di sostegno alle azioni di promozione del lavoro, dell’occupazione e della creazione d’impresa, oltre che promuovere misure di contrasto alla crisi occupazionale in atto e ridurne l’impatto sulle condizioni di vita dei lavoratori ai quali occorre garantire sicurezza, incentivi diretti al sostegno e misure di reimpiego”. A tal proposito, per concordare le modalità di utilizzo dei lavoratori e predisporre apposite convenzioni, lunedì 8 marzo alle ore 10,30, nella sede del dipartimento regionale Lavoro, si terrà un incontro con gli Enti Parco Nazionali, l’Uncem in rappresentanza delle Comunità Montane e l’Anci in rappresentanza dei Comuni interessati. “Un altro importante intervento - ha dichiarato ancora l’assessore Maiolo - in attesa dell’approvazione del Piano di reinserimento occupazionale 2010, in fase di definizione dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2010, in accordo con le organizzazioni sindacali a sostegno di lavoratori disoccupati, che dimostra l’impegno concreto e la determinazione di questa Giunta in favore delle delicate situazioni che affiggono il mondo del lavoro in Calabria”.  
   
   
PICCOLE E MEDIE IMPRESE REGIONALI VADOSTANE PROGETTO EUROPEO ALPHOUSE  
 
Aosta, 8 marzo 2010 - Si chiama Alphouse (alpine building culture and ecology. Competence development of local craft companies in the area of energy - efficient renovation of traditional alpine old buildings and settlements) ed è il progetto europeo triennale 2009-2012, che mira a migliorare la competitività delle piccole medie imprese regionali, fornendo loro le conoscenze, le competenze e gli strumenti utili alla riqualificazione di edifici tradizionali alpini, nel rispetto dei più elevati standard di efficienza energetica, preservando le caratteristiche architettoniche. «Attraverso il recupero sostenibile e la valorizzazione del patrimonio edilizio storico –dichiara l’Assessore Pastoret - si tradurranno antichi modelli costruttivi in progetti che si adeguino al “vivere contemporaneo”, con particolare attenzione agli aspetti relativi all’efficienza energetica. Attività fondamentale del progetto è la formazione delle piccole medie imprese regionali finalizzata allo sviluppo di competenze innovative, per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Sono dunque interessate al progetto le imprese artigiane, i professionisti e gli amministratori locali.» In questo contesto è stata avviata, con la firma della Convenzione del 13 gennaio 2010, la collaborazione tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e la Finaosta S.p.a. Che, avvalendosi dei tecnici del Coa Energia, si impegna a svolgere le attività previste dal progetto stesso. Alphouse, per il quale è stato previsto un budget di circa 2.741.000 euro, di cui 211.700 euro per la Regione Autonoma Valle d’Aosta, è inserito nell’ambito del programma operativo quinquennale di cooperazione territoriale europea transnazionale obiettivo 3, Spazio alpino 2007 – 2013, e vede in veste di capofila la Camera di Commercio e dell´Artigianato di Monaco e dell´Alta Baviera, mentre i partner, oltre alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, a Irealp (Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine) e alla Regione Veneto, sono l’Università di Architettura di Salisburgo, il Research Studios Austria e l’Energy Institute Vorarlberg, la Bavarian Chamber of architects di Bavaria in Germania, la Camera di commercio e dell’industria di Drôme in Francia, e l’Interest group old building di Zurigo, Svizzera. A questi soggetti spetta lo sviluppo di un programma formativo di moduli di qualificazione e di una piattaforma virtuale web contenente le conoscenze, al momento disponibili, in materia di efficienza energetica e tecnologie innovative relative al recupero di edifici alpini. Per ulteriori informazioni sul Programma e sui progetti è possibile consultare i seguenti link: www.Alpine-space.eu e www.Spazio-alpino.it  
   
   
BASILICATA, PROGRAMMA PARI: AMPLIAMENTO PER ALTRI 471 POSTI LAVORO  
 
Potenza, 8 marzo 2010 - La Giunta Regionale ha approvato una delibera per l’ampliamento del programma Pari (Programma d’azione per il reimpiego di lavoratori svantaggiati), che consentirà la creazione di 471 ulteriori occasioni di lavoro nell’ambito di 288 imprese che hanno presentato domanda. L’ampliamento del Programma Pari a tutti i soggetti che hanno confermato l’interesse e la volontà a realizzare i progetti, comporta un onere di circa 9 milioni 800 mila euro, di cui 1 milione 300 mila euro per “sostegno di reddito” , 1 milione 400 mila per “voucher formativi ed integrativi”, a carico dello Stato e 7 milioni di euro a carico del Po Fse Basilicata 2007-2013 (Asse Ii Occupabilità). Nella prima fase di attuazione del Programma Pari, definito da Italia Lavoro su incarico del Ministero del Welfare, gli interventi hanno interessato 111 lavoratori (giovani e adulti disoccupati, inoccupati, non percettori di ammortizzatori sociali e in cerca di occupazione), con una spesa complessiva è di circa 2 milioni 500 mila euro. Questo un bilancio dei risultati raggiunti nel corso della prima fase del Programma Pari: sono stati coinvolti 350 lavoratori percettori di indennità di mobilità in deroga, di cui 259 hanno sottoscritto il “patto di servizio” (la mancata sottoscrizione del patto di servizio riguarda nella maggior parte dei casi i lavoratori usciti dal bacino perché pensionati). I lavoratori ricollocati con assistenza tecnica del programma sono stati 276 di cui 229 a tempo indeterminato, appartenenti al bacino dei lavoratori svantaggiati non percettori di alcun ammortizzatore o sussidio; 38 lavoratori appartenenti al bacino dei percettori di ammortizzatori sociali di cui 9 ricollocati a tempo inderminato, 28 a tempo determinato e 1 con autoimpiego. Nell’intento di contribuire alla nuova stagione di riforme, Pari svilupperà e consoliderà le sperimentazioni già realizzate, sia attraverso l’assestamento e il miglioramento dei modelli già implementati, sia attraverso la messa in campo di nuove attività, con particolare riferimento ad un maggiore coinvolgimento dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali. Il Programma sarà realizzato individuando modalità in grado di favorire l’integrazione fra attori, interventi e risorse, al fine di massimizzare l’efficacia degli interventi. L’esperienza maturata negli anni precedenti e il confronto constante con le parti sociali costituiscono l’asse di programmazione su cui impostare un progetto integrato che eviti la duplicazione degli interventi e razionalizzi l’utilizzo delle risorse in pieno accordo con le Amministrazioni Provinciali, titolari delle competenze in materia di politiche del lavoro.  
   
   
SICILIA: UN FONDO IN AIUTO A PMI E FAMIGLIE  
 
Palermo, 8 marzo 2010 - Sono 270 le operazioni di credito sbloccate ed evase utilizzando 2 milioni di risorse del Fondo regionale per il commercio, che attiveranno investimenti per circa 22 milioni di euro. Il Fondo, istituito con la legge regionale 32 del 2000 e indirizzato alle piccole e medie imprese commerciali e di servizi, ha oggi una dotazione residuale di 55 milioni, di cui il 40% e’ destinato a finanziamenti diretti per l’adattamento e l’ammodernamento di esercizi commerciali, la rimanente parte e’ utilizzata per concedere crediti di avviamento e per il consolidamento di passivita’ concessi dalle banche convenzionate con lo stesso Fondo. I finanziamenti, deliberati in questa prima sessione di finanziamento dopo il fermo di sette mesi provocato da un contenzioso amministrativo, riguardano la realizzazione di nuovi punti vendita, l’ammodernamento e l’arredamento di negozi, la formazione di scorte di magazzino e il consolidamento di debiti bancari di piccole e medie imprese commerciali e di servizi. A rimettere in moto i contributi la nomina, tre settimane fa, del commissario straordinario Salvatore Lanzetta, che ha esaminato e deliberato le pratiche istruite da Banca Nuova, l´istituto gestore del Fondo, in forza di una convezione con la Regione siciliana. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sottolineando l´importanza del dialogo avviato tra imprese, Regione e banche ha detto: “In un momento di crisi di liquidità bancaria internazionale, l’utilizzo di queste risorse consentira’ anche l’abbattimento degli interessi, garantendo ai nostri imprenditori accesso al credito”. “Lo considero - ha aggiunto - un intervento anticrisi importante per le imprese e per le loro famiglia. In Sicilia nessuno sviluppo economico è possibile senza mettere le piccole aziende al centro di una seria politica di sviluppo perche’ svolgono un ruolo fondamentale nel contesto economico del territorio: sono un esempio di imprenditorialita’ per la capacita’ di mettersi in gioco con tutti i rischi di fare impresa in una terra difficile, e per la preziosa capacita’ di diffondere e tramandare tecniche produttive e servizi che esprimono valori e identità”. “E’ stato possibile evadere le pratiche gia´ istruite dalla banca e rimaste inevase – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Marco Venturi - grazie alla nomina di un commissario straordinario, che in attesa della ricostituzione del comitato di gestione del Fondo ha potuto deliberato in tempi rapidi le somme necessarie a soddisfare le richieste di finanziamento e di abbattimento degli interessi dei mutui contratti dagli imprenditori”. “Per non arrecare ritardi e lunghe attese, ai danni delle imprese interessate, il commissario Lanzetta - ha precisato Venturi – restera’ in carica fino a quando il comitato di gestione, che ha il compito di sovrintendere all´istruttoria delle richieste e deliberare la concessione delle agevolazioni, non sara’ ricostituito”. “Banca Nuova ha già un ruolo attivo in questi processi ed è pronta a fare di più – ha detto il direttore generale dell’istituto bancario, Francesco Maiolini -. Nei nostri dieci anni di attività abbiamo maturato esperienze e conoscenza del territorio. Il nostro centro decisionale è qui in Sicilia, e siamo presenti in tutte le nove province siciliane. Abbiamo quindi la capacità necessaria per un reale intervento nell’economia dell’isola”. Il presidente Lombardo ha poi ricordato l´effetto moltiplicatore sui flussi credito delle somme utilizzate: “Così come e’ avvenuto da quando e’ stato creato il Fondo, la quota dei 30 milioni destinata ai contributi in conto interesse consentira´ di immettere nel circuito finanziario del settore commerciale risorse delle banche per circa 300 milioni di euro”. “Infatti - ha spiegato il commissario Lanzetta - dal 2003 ad oggi sono state deliberate complessivamente 6300 pratiche di contributi in conto interesse per 55 milioni che hanno consentito di attivare finanze delle banche siciliane convenzionate per 475 milioni di euro. Senza trascurare le altre 450 pratiche evase attingendo direttamente dal Fondo, che hanno determinato investimenti per altri 37 milioni”. Riguardo le 270 richieste esaminate, per i programmi di impianto il credito viene erogato al tasso fisso dello 0,90% annuo. Per i finanziamenti di esercizio e di ripianamento debiti il tasso è del 4,24%, come stabilito dalla Commissione europea, sul quale le aziende beneficeranno del contributo regionale del 60%. Il tasso effettivo sarà quindi dell’1,69%. Quanto ai settori merceologici, la maggior parte dei finanziamenti va agli alimentari (50 pratiche, 2 milioni 742 mila euro) seguiti dall’abbigliamento (46 pratiche per 3 milioni e 375 mila euro), materiali di costruzione arredamenti e macchine da lavoro (44 finanziamenti, 3 milioni 757 mila euro), distributori di carburanti, tabacchi e generi di monopolio (24 finanziamenti, 1 milione 897 mila euro), articoli da regalo e giocattoli (23 pratiche, 1 milione 557 mila euro), farmacie (23 finanziamenti, 2.390.000) informatica ed elettronica (21 finanziamenti, 1 milione 529 mila euro). La divisione geografica vede in testa la provincia di Palermo con un finanziamento di 6.500.000 euro, seguita da Agrigento con 6.300.000, Trapani con 2.700.000, Messina 1.700.000, Catania 1.600.000, Caltanissetta 1.300.000, Ragusa 1.200.000, Enna 470.000, Siracusa 250.000.  
   
   
ASSEGNATI DALLA PROVINCIA DI TRENTO ALL´APIAE I FONDI PER L´ATTIVITÀ 2010  
 
Trento, 8 marzo 2010 - Assegnati il 5 marzo dalla Provincia all´Agenzia provinciale per l´incentivazione delle attività economiche - su proposta degli assessori Tiziano Mellarini, Alessandro Olivi e Franco Panizza - i fondi per l´attività 2010, già oggetto di una decisione della Giunta dello scorso dicembre. Il finanziamento è pari a 6.809.253,95. L’agenzia è stata istituita con la legge finanziaria del marzo 2009 e nasce dall’aggregazione delle strutture deputate alla gestione degli interventi agevolativi in favore dell’economia trentina, agricoltura esclusa. I settori interessati sono dunque quelli dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria e del turismo. Scopo dell’Apiae è rendere più efficace l´attività di concessione ed erogazione di aiuti, contributi e agevolazioni finanziarie comunque denominati a favore degli imprenditori. Quattro gli obiettivi a suo tempo assegnati all´Agenzia dalla Giunta: 1.Divenire polo di specializzazione per quanto riguarda la promozione di interventi in favore dei settori economici, coordinando gli strumenti con i limiti eventualmente posti dalle normative nazionali e dalla disciplina degli aiuti di stato stabilita dall’Unione europea; 2.Omogeneizzare le procedure e la documentazione per la concessione delle agevolazioni che oggi risultano diversi per i settori economici; 3.Semplificare le procedure di concessione ed erogazione degli interventi pubblici, riducendo gli adempimenti a carico degli imprenditori in relazione alla dimensione delle agevolazioni accordate; 4.Avviare un’attività di monitoraggio degli strumenti agevolativi che consenta alla Giunta provinciale la verifica del grado di efficacia delle politiche di incentivazione.  
   
   
CRISI ECONOMICA IN VENETO  
 
Venezia, 8 marzo 2010 - L’assessore alle Politiche dell’Economia della Regione del Veneto interviene nel dibattito aperto dalle categorie economiche in merito alla crisi economica. “E’ comprensibile – premette l’Assessore - l’appello delle categorie economiche, perché anche nella nostra regione la crisi ha portato problemi che prima non si sentivano, come la non certezza del posto di lavoro. In Veneto, infatti, prima della crisi vi era la piena occupazione, mentre oggi, seppur con tassi minori rispetto ad altri territori sviluppati, la disoccupazione è ormai un problema percepito dalla gente. Chiaro, quindi, l’appello affinché si diano risposte concrete, come chiaro è il fatto che i posti di lavoro si creano con lo sviluppo delle imprese e che per svilupparsi queste hanno bisogno di un territorio competitivo nel suo complesso. E’ una questione – ricorda - che la Giunta regionale uscente ha capito da tempo, tanto che alcune delle azioni richieste sono già state avviate. Mi riferisco, ad esempio, al grande sforzo di programma e di risultato per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità di merci e persone, ma anche alla sinergia tra porti, interporti e logistica o a quella tra Veneto Innovazione, poli di ricerca, Università e imprese per migliorare la competitività dei nostri prodotti. Ricordo che a questo scopo, da gennaio 2009 ad oggi sono stati messi in campo dalla Regione circa 90 mln di €. Per quanto riguarda poi le due categorie della piccola impresa, artigianato e commercio, alcune indicazioni forti e alcuni provvedimenti sono già stati presi. In particolare, il percorso fatto assieme alle associazioni per definire il settore dell’artigianato del Iii Veneto e l’approvazione della nuova legge 67 esprimono con chiarezza la nostra volontà. Semplificazione delle procedure attraverso la dichiarazione di inizio attività, zero burocrazia, valorizzazione delle produzioni attraverso il requisito di eccellenza del prodotto artigiano, costituzione dell’agenzia per le imprese. Sono certo – dichiara - che chi succederà alla guida della Regione sarà della stessa nostra parte politica e che, con il supporto delle associazioni, applicherà appieno questa legge. Per le richieste del Commercio mi pare che il Disegno di Legge approvato dalla Giunta, frutto della collaborazione con le associazioni, vada nella direzione delle richieste del settore. Ma in questo non è stata messa in campo solo la volontà politica, ma anche risorse concrete, che per il triennio 2008/2010 sono state di 21 mln di € , risorse che già ora hanno consentito oltre 300 interventi in 21 comuni. Per ultimo ricordo il settore del credito, dove siamo intervenuti anche con strumenti di ingegneria finanziaria, come ad esempio i prestiti partecipativi presso Veneto Sviluppo, e con un forte sostegno ai fondi di garanzia dei Consorzi fidi di categoria. Ribadisco – conclude l’Assessore - che considero legittime le richieste, ma credo anche, che per quanto riguarda la Regione e la parte politica che rappresento, risposte concrete siano già arrivate”.  
   
   
IMMIGRAZIONE FVG: PROGRAMMA 2010, VERSO UNA NUOVA LEGGE  
 
Trieste, 8 marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alla Formazione e Cultura, Roberto Molinaro, ha approvato in via preliminare il programma 2010 per l´immigrazione. Con esso la Regione Friuli Venezia Giulia individua e finanzia 14 iniziative nei settori dell´istruzione, della casa, del socio-sanitario, dell´informazione, della protezione sociale e degli studi e ricerche, che verranno realizzate dalla stessa Amministrazione regionale o per il tramite delle Province e degli Enti locali. Le novità della programmazione 2010, destinata agli immigrati regolarmente presenti nel territorio regionale, compresi quelli che soggiornano per motivi di protezione sociale o che non possono essere espulsi o respinti perché perseguitati per razza, sesso, religione, si concentrano su quattro obiettivi. Il primo è la diffusione della lingua italiana e l´educazione civica, il secondo lo sviluppo di strumenti per riordinare le informazioni rivolte agli stranieri, il terzo la promozione del mantenimento del legame con il Paese d´origine con progetti di rientro, e l´ultimo, strategico obiettivo, è la predisposizione di una nuova proposta di legge in materia di immigrazione. La previsione di spesa per la copertura del programma 2010 è di 3 milioni e 587 mila euro. In occasione del primo via libera al nuovo programma, la Giunta ha anche approvato il consuntivo 2009.  
   
   
IMMIGRAZIONE: REGIONE E LIONS SICILIA SIGLANO PROTOCOLLO D´INTESA  
 
Catania 8 marzo 2010 - Presidenza della Regione Siciliana e Lions siciliani hanno sottoscritto, il 5 marzo pomeriggio, nella sede di Catania della Presidenza della Regione, un protocollo d´intesa sulle linee guida nella "Cooperazione euro mediterranea sui migranti". Il documento e´ stato siglato dall´assessore regionale al Lavoro, con delega all´immigrazione, Nicola Leanza, in rappresentanza del presidente Raffaele Lombardo, e dal Governatore del distretto Lions Sicilia 108 Yb (che include tutti i club isolani), Rosario Pellegrino, alla presenza del presidente internazionale dei Lions, Eberhard J. Wirf. Fra i punti qualificanti dell´accordo l´attivazione di un programma di collaborazione fra Regione e Lions per favorire l´integrazione sociale dei migranti e la tutela delle donne e dei minori; la costituzione da parte dei Lions Sicilia di un "Centro di osservazione umanitario sui migranti" che avrà sede a Pantelleria. "Il protocollo d´intesa e´ un´iniziativa - ha affermato Leanza - che mette in campo azioni concrete e prevede l´impegno reciproco di Regione e Lions per favorire l´integrazione dei migranti". "Entro il mese di marzo - continua Leanza - porterò all´apprezzamento della giunta regionale il disegno di legge sui migranti. E´ un´emergenza che interessa trasversalmente la nostra società e sulla quale occorre assumere degli impegni precisi". "L´immigrazione ha rappresentato e rappresenta ancora una grave tragedia per l´Europa - ha affermato Rosario Pellegrino Governatore del distretto Lions Sicilia -. A Pantelleria con l´aiuto della Regione creeremo un centro che avrà il compito di promuovere in Italia un dialogo interculturale quale strumento di integrazione e solidarietà tra i popoli". Il distretto Lions Sicilia 108 Yb - che con i suoi 5 mila iscritti e´ il più numeroso d´Europa - ha sottoscritto un accordo anche con l´Università Kore di Enna al fine di garantire la formazione universitaria a giovani provenienti dal continente africano, individuati da un comitato euro-africano dei Lions. La sigla dei documenti e´ stata preceduta da un seminario sull´immigrazione al quale sono intervenuti, il rettore dell´Università di Kore di Enna, il direttore internazionale dei Lions, Enrico Cesarotti, il prefetto di Catania, Vincenzo Santoro, il presidente internazionale dei Lions, Eberhard J. Wirf, e il presidente internazionale emerito L.c.i., Giuseppe Grimaldi.  
   
   
"DONNE, POLITICA, ISTITUZIONI": PERCORSO FORMATIVO  
 
Mantova, 8 marzo 2010 - Al fine di promuovere la cultura di genere e delle pari opportunità, la Fondazione Università di Mantova, la Provincia e il Comune di Mantova, il Comitato per la promozione dell´Imprenditorialità Femminile, la Camera di Commercio, la Banca Popolare di Mantova e Labcom hanno scelto di attivare un percorso formativo per favorire la partecipazione delle donne alle istituzioni, ai centri decisionali e alla politica. Si tratta della prima edizione di un corso gratuito, riservato a donne e uomini, studenti universitari o in possesso del diploma di scuola media superiore quinquennale, che esercitino attività amministrativa o imprenditoriale. Il corso, che inizierà il 26 marzo per concludersi a giugno, con frequenza bi-settimanale (il venerdì pomeriggio e il sabato mattina), prevede un totale di 66 ore di lezione, al termine delle quali, chi ne avrà frequentato almeno il 75%, riceverà l´attestato di formazione. La domanda di ammissione dovrà essere presentata entro e non oltre il 23 marzo 2010 presso la sede della Fondazione Università di Mantova, di via Scarsellini 2. "Genere, politica e vita quotidiana", "Partiti, partecipazione politica e sociale", "Rappresentanza politica e di genere", "Organizzazione e funzionamento delle istituzioni parlamentari e governative in Italia e in Europa" sono alcune delle aree tematiche toccate dal corso. A tenere le lezioni saranno docenti dell´Ateneo Milano-bicocca, afferenti alle Facoltà di Sociologia, Giurisprudenza e Psicologia. Per informazioni consultare il sito www.Unimn.it/    
   
   
MILANO: 8 MARZO. LE INIZIATIVE DEL COMUNE PER LA GIORNATA DELLA DONNA  
 
 Milano, 8 marzo 2010 - Mostre a ingresso gratuito o con biglietto ridotto, iniziative e concerti alla Fabbrica del Vapore, la prima edizione del premio “L’alfabeto delle Primedonne” e un percorso di promozione della salute in collaborazione con la Asl di Milano. È questo il programma delle iniziative del Comune per la Giornata internazionale della donna, realizzato dagli assessorati alla Cultura, Sport e Tempo libero, Famiglia, Scuola e Politiche sociali. Cultura. Un 8 marzo all’insegna della cultura con mostre a ingresso ridotto per tutte le donne a Palazzo Reale, dove sono in programma le esposizioni: “Schiele e il suo tempo”, “Gillo Dorfles Avanguardia tradita” e “Giappone Potere e Splendore 1568 – 1868” che, in occasione dell’ultimo giorno di apertura, propone anche uno sconto del 20 per cento sul prezzo del catalogo. Riduzioni anche a Palazzo della Ragione per la mostra fotografica “Steve Mccurry 1980 – 2009 Sud-est” e alla Rotonda della Besana per “Il Grande Gioco Forme d’arte in Italia 1947 – 1989”. Apertura mostre dalle 14.30 alle 19.30. Apertura gratuita anche al Castello Sforzesco per la”Monaca di Monza” eccezionalmente aperta di lunedì in occasione della festa dell’8 marzo, dalle 9.00 alle 17.30. Domenica 7 marzo, alle ore 15.00, al Museo Archeologico di corso Magenta 15, è in programma una visita guidata gratuita (con pagamento del biglietto di ingresso al museo, intero 2 euro, ridotto 1,50) al percorso “Storie di donne” con la lettura di epigrafi che raccontano storie di donne romane narrate da loro stesse o da chi ha voluto loro bene: mariti, sorelle, figlie e figli, genitori, padroni. Prenotazione obbligatoria (massimo 25 persone). Per informazioni: Aster, tel. E fax 02.20 40 41 75, dal lunedì al venerdì, 9.30-13.30 e 14.30-18.00. Sport e Tempo libero. Da domani sabato 6 a lunedì 8 marzo, alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4, sono in programma mostre, performance artistiche, concerti oltre a seminari, tavole rotonde, presentazione di libri, proiezioni di video e attività ludiche. Tutto rigorosamente al femminile: organizzatrici, registe e promotrici dell’evento saranno le donne della Fabbrica, professioniste che lavorano in associazioni e cooperative nel complesso di via Procaccini, occupandosi di design, musica, arte, cultura e creatività. Lunedì 8 alle ore 18.30 le donne saranno protagoniste anche al Teatro Ciak, ospitato all’interno della Fabbrica, con il concerto “Note Femminili”. L’orchestra sinfonica “Clavicembalo Verde”eseguirà arie tratte da opere che meglio esprimono i tratti della sensibilità femminile. L´organico è composto da 37 musiciste e tre cantanti soliste, dirette da Margherita Colombo. Madrina della serata sarà la cantante e produttrice Giovanna Nocetti. Famiglia, Scuola e Politiche sociali. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Comune promuove due iniziative importanti: una per promuovere la salute tra le donne, l’altra per valorizzare le eccellenze femminili di Milano. In occasione dell’8 marzo, il Sindaco Letizia Moratti ha voluto premiare 21 donne milanesi che, attraverso il proprio lavoro, contribuiscono alla crescita e alla vita della città. E’ nata così la prima edizione del premio “L’alfabeto delle Primedonne”: manager, volontarie, insegnanti, imprenditrici, ricercatrici, politiche e commercianti che negli anni si sono distinte in 21 campi differenti, tanti quante sono le lettere dell’alfabeto. Nella Sala Otto Colonne di Palazzo Reale, il Sindaco donerà a ciascuna signora premiata un prezioso oggetto realizzato in esclusiva da Elena Plebani per Richard Ginori. Infine, in sintonia con gli obiettivi dell’Unesco e con i propri fini istituzionali, il Comune, in partnership con la Asl, ha scelto quest’anno di celebrare la Giornata internazionale della donna avviando per il proprio personale, a partire da quello femminile, un percorso di promozione della salute. Alle dipendenti verrà consegnata una pubblicazione, di dieci schede, con Pillole di educazione sanitaria per la tutela della salute.  
   
   
FORMAZIONE GRATUITA PER ASPIRANTI E NEO IMPRENDITRICI  
 
 Cremona, 8 marzo 2010 - Nell’ambito del Progetto Crisalide – nascita, crescita e sviluppo delle imprese femminili, promosso da Unioncamere Nazionale e finanziato dal Fondo perequativo, Servimpresa organizza alcuni seminari gratuiti finalizzati a dare orientamento al mettersi in proprio per approfondire e sviluppare l’idea imprenditoriale o di lavoro autonomo, e all’acquisizione di maggiori conoscenze e competenze sui temi relativi alla gestione d’impresa: Corsi a Cremona Aspetti Fiscali, Amministrativi E Contabili Del Mettersi In Proprio Date del corso: 17 marzo 2010; Ciclo Di Seminari Sui Servizi All’infanzia Date del corso: 19 - 25 marzo e 8 - 15 - 22 aprile 2010; Gli Obblighi Contabili Per Le Piccole Imprese Date del corso: 29 marzo 2010. Corsi a Crema Essere Imprenditrici Date del corso: 15 marzo 2010. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni contattare gli uffici di Servimpresa - Tel. 0372490276). Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di tel. 0372490290.  
   
   
8 MARZO: FESTA DELLA DONNA ERANO MESTIERI DA UOMINI… OGGI A MILANO È DONNA UN MAGAZZINIERE SU SEI MA SI OCCUPANO ANCHE DI SPORT, INFORMATICA, VIGILANZA E INVESTIGAZIONE CRESCONO LE IMPRESE FEMMINILI: +4,7% IN UN ANNO  
 
Milano, 8 marzo 2010. Sempre più donne milanesi protagoniste in settori che per l’immaginario collettivo sono tipicamente maschili. Per esempio fra i magazzinieri, circa uno su sei è donna (17% del totale delle ditte individuali milanesi nel settore) come quasi un gestore attività sportive e di intrattenimento su tre (29,2%). Ma anche chi si rivolge ad un’agenzia di vigilanza o investigazione troverà che circa una su sette ha un titolare donna (14,1%) mentre la presenza femminile è del 12,9% tra i produttori di software e consulenti informatici, dell’11,3% tra gli addetti alla riparazione di computer e altri beni. Vedono rosa anche la ricerca e lo sviluppo (17,6%). Imprese femminili a Milano. In totale, se si considerano tutte le nature giuridiche, quello delle imprenditrici milanesi è un esercito che supera le 62 mila unità, in crescita del 4,7% in un anno e del 16,8% in cinque anni e che rappresenta oltre un quinto dell’universo imprenditoriale meneghino (21,4%). Le aziende in rosa a Milano si concentrano soprattutto nei settori del commercio (26,9%), delle attività immobiliari (12,7%) e del manifatturiero (10,4%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al primo semestre 2009. Imprese artigiane con titolare donna a Milano. Circa 8.200 le imprese artigiane con titolare donna nella provincia di Milano. Di queste oltre 1.200 sono straniere, il 14,8%. Prime per nazionalità le imprenditrici cinesi (207 imprese, il 17%) seguite da rumene (109, quasi una su dieci) e peruviane (93, il 7,7%). Il 6% delle donne titolari di imprese artigiane ha meno di 30 anni, e il 64% meno di 50. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese a marzo 2010. “Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano - sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c´è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa”. “Nel settore dell’artigianato – ha commentato Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano – la donna ha un ruolo sempre più di rilievo; una presenza, quella femminile, la cui crescita è motivata anche dall’importanza della famiglia all’interno del comparto”. % ditte individuali a Milano con titolare donna in settori tradizionalmente maschili  
   
   
UMRIA: LUNEDI’ 8 MARZO CONVEGNO FINALE “MAI PIÙ VIOLENZE”  
 
Perugia, 8 marzo 2010 – “L’umbria allo specchio. Il nostro territorio rivisto dopo un anno di ricerche, riflessioni, proposte” è il titolo del convegno in programma al Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, a partire dalle ore 9 di oggi. Scopo dell’incontro, al quale interverranno rappresentanti delle istituzioni e della Regione Umbria, è fare il punto sul risultato del progetto regionale “Mai più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze”, attivato dall’assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria per fermare e prevenire il fenomeno del maltrattamento e degli abusi sessuali e fisici sulle donne e, più in generale, la violenza di genere, e che conta sull’apporto di 37 partner.  
   
   
LA PUBBLICITA’ E’ TRE VOLTE DONNA  
 
Trento, 8 marzo 2010 - Uno sguardo attento e critico sul ruolo della donna nella pubblicità. Questo il tema scelto per l’edizione 2010 del “taccuino” realizzato dalla Regione in occasione della Giornata internazionale della donna, su iniziativa degli Assessori Margherita Cogo e Martha Stocker. Quest’anno il volume non è dedicato in modo specifico a delle figure femminili, ma piuttosto ad un argomento particolarmente importante per le donne, ovvero la pubblicità, che si rivolge alle donne come responsabili degli acquisti, come soggetti stessi delle campagne pubblicitarie ed anche in quanto alimentata da una forte componente emotiva. Da qui il titolo della pubblicazione, “La pubblicità è tre volte donna” realizzata coinvolgendo gli studenti di una classe del Liceo Rosmini di Trento e nella quale si propone una riflessione sul mondo della pubblicità, giocata in parte sull’ironia e sul rovesciamento di ruoli. Il taccuino sarà presentato alla stampa lunedì 8 marzo alle ore 11.00 presso l’aula magna dell’Istituto Rosmini in via Malfatti, 2 a Trento Saranno presenti la dirigente scolastica Matilde Carollo, gli assessori Margherita Cogo e Martha Stocker per la Regione Trentino-alto Adige, gli assessori Marta Dalmaso e Lia Beltrami, la presidente della Commissione pari Opportunità Isa Cubello e la consigliera di parità Eleonora Stenico per la Provincia autonoma di Trento e gli studenti del Liceo Rosmini coinvolti nel progetto.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´ LA REGIONE PIEMONTE PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE 2010 PROTAGONISTE. FUORI E DENTRO LO SCHERMO  
 
 Torino, 8 marzo 2010 - Una rassegna cinematografica, una mostra di design e due nuove tappe della grande campagna regionale contro la violenza domestica: a un secolo dalla sua istituzione, l’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte celebra così la Giornata Internazionale delle donne 2010. · “Protagoniste. Fuori e dentro lo schermo” – Torino-cinema Romano: 8 marzo 2010 Lunedì 8 marzo, in collaborazione con Aiace Torino, la Regione Piemonte promuove al Cinema Romano una maratona di film, di cui protagoniste sono le donne. La rassegna propone attraverso quattro pellicole una serie di personaggi femminili al centro di vicende personali o corali, provenienti da realtà vicine a noi o distanti nel tempo e nello spazio: Juno, la determinata adolescente dell’omonimo, ironico e premiato film dello statunitense Jason Reitman (anche in proiezione mattutina per le scuole), le donne di diverse età che animano il microcosmo mediorientale ritratto dal dolce-amaro Caramel di Nadin Labaki, le madri e le figlie che si raccontano a distanza di una generazione in Due partite di Enzo Monteleone, l’anima solitaria che cerca di guarire dagli orrori di Sarajevo in La vita segreta delle parole di Isabel Coixet. La maratona è a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili, e la prima proiezione serale (prevista alle ore 20.15) sarà preceduta da un saluto della Presidente della Regione Piemonte. Per ulteriori informazioni: www.Meltinglab.it; www.Aiacetorino.it · “Arteseduta” – Torino: 5-31 marzo 2010 - Dal 5 fino al 31 marzo 2010 va in scena a Torino, in 13 locations cittadine, la mostra-evento nata dal recupero delle sedie cinematografiche del Teatro dell’ex carcere “Le Nuove”. A firmare la nuova vita delle sedie come oggetti di design, le donne detenute della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, nell’ambito del laboratorio creativo curato dall’Associazione Lacasadipinocchio. “Arteseduta” è ospitata nelle sedi istituzionali di Regione Piemonte (p.Za Castello, 165 e c.So Stati Uniti, 23), Provincia (c.So Inghilterra, 7) e Città di Torino (via Corte d’Appello, 16), ma anche presso il Teatro Regio (p.Za Castello, 215), il Museo di Antichità (via Xx Settembre, 88), Palazzo Madama (p.Za Castello), il Circolo dei Lettori (via Bogino, 9), il Museo del Design Galliano Habitat (via P. Micca, 12), e in punti vendita di architettura e design quali Eventa Gruppo Immobiliare (via dei Mille, 42), A_mano (via San Massimo 53/a), Res Nova (via Accademia Albertina, 10) e Gurlino (via Carlo Alberto, 38). Al termine dell´installazione, ad aprile, verrà organizzata un´asta grazie alla quale sarà possibile acquistare tutte le sedute. Il ricavato andrà all´Associazione Lacasadipinocchio per sostenere il laboratorio creativo all´interno della Casa Circondariale Lorusso-cutugno e destinare una piccola retribuzione alle donne detenute che vi lavorano. · “Voci nel silenzio” - Savigliano (Cn): 6-7 marzo 2010 – Rivoli (To): 13 marzo 2010 Le sagome di Voci nel Silenzio tornano in provincia di Cuneo e Torino: saranno, stavolta, Savigliano e Rivoli ad accogliere la grande campagna di sensibilizzazione e informazione sul fenomeno della violenza domestica promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, in collaborazione con gli enti locali e le istituzioni di parità. Partita un anno fa da Torino, in Piazza San Carlo, in occasione dell’8 marzo 2009, “Voci nel Silenzio. La violenza nega l’esistenza” ha viaggiato per tutto il territorio regionale, portando letteralmente “in piazza”, in 18 comuni, uno dei fenomeni più tragici e taciuti dei nostri tempi. In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la campagna ha fatto tappa anche nella suggestiva cornice della Reggia di Venaria Reale e, adesso, si rimette in cammino accolta nel Cuneese da Savigliano il 6-7 marzo in piazza Cesare Battisti e in provincia di Torino a Rivoli, il 13 marzo, in Piazza Martiri. 300 le storie vere raccontate dalle sagome viola e bianche, raccolte con la collaborazione delle forze dell’ordine, dei servizi e delle associazioni. Storie di donne che in Italia hanno subito abusi, percosse, vessazioni e ricatti economici e psicologici fra le mura della propria casa. Più di 1.600, fino ad ora, gli studenti che hanno preso parte ai laboratori didattici che affiancano in piazza l’iniziativa e più di 500 i lettori che hanno prestato la propria voce a 60 ore di maratona di letture. Ma, soprattutto, 70 le richieste d’aiuto raccolte durante la campagna e prese ora in carico dai servizi dedicati. In Piazza, accanto alle sagome, saranno allestiti pannelli informativi e distribuiti materiali di approfondimento per informare le potenziali vittime, e la loro rete di conoscenze, dei servizi esistenti sul territorio e coordinati dal Piano Regionale contro la violenza sulle donne sul quale l’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte ha investito, dal 2008 a oggi, più del 50% del proprio bilancio per un totale di 3 milioni di euro.  
   
   
DALL´8 MARZO, POTENZIATO IL SERVIZIO GRATUITO HELP DONNA MAGGIORE SICUREZZA CON IL SISTEMA DI LOCALIZZAZIONE GPS ALLA TELEASSISTENZA SU CELLULARE, ATTIVA NELLA CITTÀ DI TORINO IN VIA SPERIMENTALE, IN UN MESE ISCRITTE 2 MILA DONNE ED EFFETTUATE UN CENTINAIO DI CHIAMATE  
 
Torino, 8 marzo 2010 - Dall’8 marzo, giorno della Festa della Donna, un nuovo servizio per aumentare la sicurezza verrà fornito dalla Regione Piemonte a tutte le maggiorenni residenti a Torino. Si tratta del potenziamento di “Help Donna”, il progetto pilota di teleassistenza su cellulare, che permette di usufruire di un sistema facile e sicuro, attivo tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, per ricevere aiuto in caso di bisogno o di pericolo, tramite il semplice utilizzo di un tasto del cellulare, il numero 5. Ora, per le donne con cellulari dotati di Gps, sarà anche possibile essere immediatamente localizzate, facendo intervenire rapidamente sul posto amici, parenti e, in caso di bisogno, le forze dell’ordine. “Help Donna” è un servizio garantito dalla Regione Piemonte in forma gratuita ed adatto a qualunque modello di cellulare e gestore, con carta sim attiva e chiamata rapida. Da quando è stato attivato, alla fine di gennaio, le utenti registratesi sono già 2 mila e sono state effettuate un centinaio di chiamate. Iscriversi al servizio è facile, basta registrarsi su www.Regione.piemonte.it/helpdonna  In una situazione di emergenza o di pericolo, premendo il tasto 5 del telefonino la donna verrà immediatamente richiamata e riceverà l´aiuto di cui hai bisogno. La chiamata rapida invierà infatti in automatico un messaggio d’aiuto dal cellulare al Centro servizi dedicato. Contemporaneamente, il sistema invierà gli sms alle persone di fiducia precedentemente indicate. Il Centro servizi chiamerà immediatamente la richiedente e, in base alla gravità della situazione, presterà la migliore assistenza possibile. In caso di necessità, il Centro servizi avvertirà direttamente le forze dell´ordine. Il nuovo servizio di localizzazione tramite Gps permetterà una maggiore rapidità e precisione nel prestare aiuto e consentirà inoltre di stendere una mappa delle zone più a rischio. Il progetto pilota, in collaborazione con la Questura torinese, riguarda le residenti nella Città di Torino, ma in futuro potrebbe essere esteso alle altre province piemontesi.  
   
   
"I DIRITTI NEL LAVORO DOMESTICO: DALLE REALTÀ LOCALI ALLA DIMENSIONE INTERNAZIONALE"  
 
Torino, 8 marzo 2010 - L´organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) - l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che opera per la promozione della giustizia sociale e il riconoscimento universale dei diritti umani nel lavoro - sta preparando una nuova “Convenzione su lavoro domestico e badanti”. Per illustrare l´importanza di questa Convenzione, appoggiarne lo sviluppo e prefigurare azioni di sostegno per la sua adozione a livello nazionale, le Consigliere e il Centro Internazionale di formazione dell´Oil propongono l’incontro: "I diritti nel lavoro domestico: dalle realtà locali alla dimensione internazionale". 8 Marzo 2010 ore 9.30, Centro Internazionale di formazione dell´Oil – v.Le Maestri del Lavoro 10 - 10127 - Torino (To). Intervengono: Manuela Tomei, Dirigente programma “Condizioni di lavoro e impiego” (Travail), Dipartimento Protezione del lavoro, Settore protezione sociale, International Labour Office, Ginevra, Cristina Romagnolli, Dirigente coordinamento Centri per l’impiego provincia di Torino, la Consigliera di Parità supplente Ivana Melli. In programma una tavola rotonda con rappresentanti della associazioni sindacali, datoriali e di quelle impegnate in ambito sociale. Il programma e la mappa del Centro Oil sono sul sito www.Consiglierapartiatorino.it/    
   
   
CONGEDI PARENTALI, UNA GUIDA PER I "NUOVI" PAPÀ  
 
Trento, 8 marzo 2010 - Dalla conciliazione - termine che evoca l´esistenza di un contrasto o conflitto - alla condivisione dei ruoli: è questo l´orizzonte che indica oggi, dentro i rapporti di coppia e famigliari, le relazioni tra uomo e donna. Un orizzonte ancora poco visibile, certo, ma già raggiunto da molte giovani coppie e che può diventare una condizione reale e allargata per le famiglie se a scoprire la condivisione (e le gioie dell´essere genitori) sono i papà. Uomini sensibili all´idea che la cura ed educazione dei figli è e può essere "anche" un ambito maschile, ma anche uomini informati dei propri diritti in materia di congedi, riposi e permessi. E´ a loro, in particolare ai papà lavoratori del settore privato, che si rivolge la Guida realizzata dall´Agenzia del Lavoro di Trento in collaborazione con l´Inps, i sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino, la Consigliera di parità, la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Centro studi interdisciplinare di genere dell´Università di Trento. Il 3 marzo al Teatro San Marco la presentazione - con l´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, la dirigente generale dell´Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole e la Consigliera di parità Eleonora Stenico - seguita dallo spettacolo "Avete mai provato ad essere una donna?", brioso affresco sull´universo femminile visto dalla parte maschile. Dopo aver ricordato la presentazione, alcuni giorni fa, del Vademecum anti stalking" (una guida agli strumenti di tutela contro gli atti persecutori contro le donne ed ai soggetti e servizi a cui rivolgersi per ottenere aiuto), già esaurito ma in ristampa, l´assessore Lia Beltrami Giovanazzi riaffermato la forte volontà politica di proseguire lungo "un cammino che stiamo facendo per cambiare le cose". "La Guida per i papà lavoratori del settore privato - ha affermato l´assessore, ringraziando in modo particolare Agenzia del Lavoro e Consigliera di parità per la sinergia messa in campo anche in questa occasione - è un piccolo grande strumento di conoscenza e crescita per superare la persistenza di ruoli di genere tradizionali, ma sottolinea anche l´importanza del coinvolgimento diretto degli uomini, perchè è solo facendo partecipare anche gli uomini che le politiche per le pari opportunità possono portare a risultati concreti ed a reali cambiamenti". A conferma della necessità di stimolare il coinvolgimento dell´altra metà del cielo, ovvero i maschi, la scarsa presenza di uomini in sala, a dimostrazione che di strada in materia di conciliazione e condivisione ce n´è ancora molta da fare. Soprattutto nel settore privato, dove più difficile è chiedere alla nascita di un figlio, al proprio datore di lavoro, un congedo di paternità di tre mesi. "Ma ogni rivoluzione - ha spiegato Antonella Chiusole - richiede un po´ di battaglia". Una battaglia per altro già vinta nelle aziende i cui titolari hanno capito ciò che da tempo è un dato acquisito nei Paesi del Nord Europa, a partire dalla Francia (che destina il 7 % del Pil alle politiche di conciliazione, in Italia è il 0,7 %), dove prendersi cura dei figli non è necessariamente un limite alla produttività, anzi, e dove la forte presenza di servizi pubblici a sostegno delle donne che lavorano hanno contribuito alla crescita della natalità. I congedi parentali, questo il messaggio, fanno bene alla famiglia e alla società ma anche all´economia, alla produttività delle imprese, allo sviluppo. Da tempo le "agenzie" che si occupano di conciliazione, ad iniziare dalla Consigliera di parità e dalla Commissione provinciale per le pari opportunità, colgono l´occasione dell´8 marzo, festa della donna, per parlare agli uomini, mariti, compagni, padri. "Perchè la conciliazione - afferma l´avvocato Eleonora Stenico - non riguarda solo le donne, ma un reciproco nuovo patto di genere tra uomo e donna, un primo passo per altri interventi che riguardano gli aspetti delle relazioni famigliari, il lavoro e i servizi sul territorio". E dunque una Guida per i papà lavoratori, che informi in modo semplice e chiaro i principali contenuti della normativa nazionale (in vigore da dieci anni, a partire dalla legge 53/2000) relativa a congedi, riposi e permessi che un padre può chiedere (anche nel settore privato) dopo la nascita di un bimbo o di una bimba, è forse il modo migliore per celebrarla. Perchè avere un quadro preciso delle opportunità "per lui" è il primo passo che una coppia può fare per elaborare un nuovo modello di condivisione della vita familiare e lavorativa. Una guida importante - spiega Michele Colasanto, presidente di Agenzia del Lavoro - perchè ci dice qualcosa che già c´è e sul quale siamo in verità in ritardo, giacchè è la stessa crisi economica in atto, che colpisce più gli uomini che le donne, a svelare una nuova situazione per la quale oggi è il padre in cassa integrazione che sta in casa, e la madre che lavora a salvare il bilancio famigliare". Le resistenze non mancano "ma le nuove generazioni sono diverse, condividono di più". La Guida, insomma, non è solo un piccolo manuale per grandi papà, ma uno strumento per far crescere la famiglia e la comunità in cui essa vive. Di più - come ha affermato, presentando lo spettacolo teatrale "Avete mai provato ad essere una donna?" scritto da Gabriele Biancardi, l´assessore Lia Giovanazzi Beltrami - "uno specchio per vedere nell´altro ciò che possiamo essere noi stessi". La Guida per i papà lavoratori del settore privato è reperibile presso l´Ufficio Pari opportunità, in via Jacopo Aconcio 5 a Trento, oltre che online sui siti www.Agenzialavoro.tn.it  e www.Pariopportunita.provincia.tn.it    
   
   
SOLCHI EVENTO MULTIARTE TELEFONO ROSA IN COLLABORAZIONE CON BOTTEGA INDACO IL 12 MARZO AL TEATRO VITTORIA DI TORINO  
 
Torino, 8 marzo 2010 - Venerdì 12 marzo 2010, presso il teatro Vittoria di Torino, l’atelier “Bottega Indaco”, in collaborazione con il Telefono Rosa di Torino,presenterà anche quest’anno un evento “multiartistico” dedicato ai diritti delle donne. La serata prevede: una mostra di fotografie e dipinti realizzati dagli artisti di “Bottega Indaco” (Ciro Palumbo, Akira Zakamoto, Claudia Giraudo, Laura Giai Baudissard, Luisella Bardella, Valter Fiorio, Simona Vanetti); uno spettacolo teatrale ideato e diretto da Marzia Scarteddu e interpretato da Katia Capato, Pinoblu, Luisa Dante, Cristina Salà, Valeria Troccoli e Pablo Cappellato; una performance musicale ideata e scritta da Antonello Aloise e Diego Manca Mura, con la partecipazione di Linda Murgia al violoncello. Scopo della serata è sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne, esplorando, attraverso vari linguaggi artistici, sia gli aspetti crudi e amari legati alla sofferenza, allo stigma sociale, alla degradazione e alla solitudine, sia mettendo in luce le risorse che le donne possiedono: la forza, l’energia e l’istinto vitale che permettono loro di reagire, di spezzare la coltre del silenzio e della vergogna, per trovare una via d’uscita dai labirinti bui e impervi della violenza psicologica, morale, emotiva e fisica di cui sono vittime.  
   
   
SOLIDARIETA FVG: XI FORUM SOSTEGNO A DISTANZA  
 
Udine, 8 marzo 2010 - "Queste iniziative ci aiutano a scoprire l´importanza delle relazioni e sopperiscono al gran bisogno presente nella nostra società di recupero della socialità". Lo ha affermato l´assessore regionale alle politiche per la Famiglia, Roberto Molinaro, all´Xi Forum nazionale del Sostegno a Distanza (Sad) dedicato al tema del "Sad come capitale sociale per lo sviluppo", che si è tenuto il 5 e 6 marzo nell´Auditorium della Regione a Udine. Il Sad si differenzia dalla comune attività di raccolta dei fondi in quanto consiste in un contributo economico stabile e continuativo, del cui uso il donatore riceve riscontro. Il contributo è rivolto ai minori, adulti, famiglie e comunità in condizioni di necessità presenti in ogni parte del mondo. L´iniziativa rappresenta lo strumento di solidarietà che permette ai destinatari di migliorare le proprie condizioni di vita nell´ambiente sociale e culturale in cui vivono. Oltre all´aspetto economico, all´incontro è stato messo in evidenza il fattore umano dell´iniziativa. Nell´intervento introduttivo l´assessore Molinaro ha menzionato la particolare attenzione che la Giunta regionale ha per le tematiche trattate ed ha evidenziato la connotazione civile del lavoro svolto in questo settore. "Oltre ad aiutare a crescere - ha spiegato Molinaro - i bambini ed i giovani nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, l´iniziativa permette anche di scoprire la dimensione ed il valore delle relazioni coltivate a distanza oppure da vicino". All´incontro è intervenuto anche l´assessore del Comune di Udine, Kristian Franzil, che ha richiamato l´attenzione sull´importanza della conoscenza della terra d´origine e dei motivi che portano le persone ad emigrare. Per il riequilibrio delle ingiustizie sociali il Comune ha di recente deciso di aderire al Coordinamento nazionale Enti locali per il Sostegno a distanza (Elsad). Al convegno si è parlato delle linee guide per il sostegno a distanza di minori e giovani approvate nei mesi scorsi dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Queste rappresentano lo strumento d´individuazione dei canali per far giungere gli aiuti a destinazione con criteri di imparzialità, neutralità e con la garanzia di trasparenza. Il programma ha previsto anche la premiazione dei lavori pervenuti dai partecipanti al concorso internazionale "Sostegno a distanza per il diritto all´Istruzione". L´assessore Molinaro ha così consegnato i premi ai rappresentanti delle scuole primarie "G. Daneo" di Genova, "G. Pascoli" di Genzano (Roma), alla classe 4C della "Elio de Morpurgo" di Trieste ed alle classi estive del quartiere di Villa Maria del Trionfo di Lima, in Perù.