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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Giugno 2010
UE: NEPAL: PACE, COSTITUZIONE E CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
Bruxelles, 1 giugno 2010 - Una delegazione di sei parlamentari si è recata questa settimana in Nepal, nel quadro dell´ottavo forum interparlamentare a Kathmandou. Incontrando i deputati nepalesi e altre autorità del paese, i membri, guidati dalla britannica Jean Lambert (Verdi) hanno constatato le difficoltà nel cammino del paese verso la pace e la stabilità. Martedì hanno visitato l´Himalaya e il ghiacciaio Imja per osservare lo scioglimento dei ghiacci come effetto del riscaldamento globale. Una Costituzione in fieri e il rischio instabilità - La visita dei deputati coincide con un periodo particolarmente sensibile per la vita democratica del Nepal. La costituzione ad interim, stipulata due anni fa dall´Assemblea costituente, scade il 29 maggio. In questi due anni i membri avevano il mandato di preparare la nuova Carta, basata sul carattere federale e democratico dello Stato. Ma i negoziati sono in un punto di stallo, e non è detto che l´opposizione maoista - che fino al 2006 era in guerra contro il governo nepalese - sia disposta a prorogare il mandato dell´Assemblea costituente. In tal caso, il paese potrebbe precipitare nel vuoto costituzionale e nell´instabilità politica. L´obiettivo principale della visita dei membri della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l´Asia del Sud era proprio quello di condividere con l´Assemblea costituente nepalese le prospettive del processo di pace e gli sviluppi della nuova Costituzione. Cambiamento climatico - Al di là delle questioni istituzionali, una priorità condivisa fra Nepal e Parlamento europeo è quella della lotta ai cambiamenti climatici. I membri della delegazione, in visita dal 23 al 29 maggio, martedì 25 hanno sorvolato l´Himalaya per vedere con i propri occhi gli effetti devastanti del riscaldamento globale. Oggi, venerdì 28, incontreranno il Ministro dell´Ambiente Thakur Kumar Sharma. Jean Lambert si è detta "impressionata dalla bellezza e la grandezza" del ghiacciaio Imja e "preoccupata" per le sfide che il Nepal affronta in termini ambientali. Un´azione "rapida contro i cambiamenti climatici" secondo lei è necessaria "non solo per il Nepal ma per tutti paesi della regione che dipendono dall´Himalaya per il loro rifornimento d´acqua". Rifugiati - Fra le altre questioni all´ordine del giorno, anche il reinsediamento dei rifugiati butanesi nei paesi terzi e la visita al centro di transito per i rifugiati tibetani: la delegazione ha concluso che il Nepal sta rispettando gli accordi con l´Unhcr sul trattamento dei rifugiati. Fra i parlamentari in visita in Nepal, anche l´italiano Nicolò Rinaldi (Idv).  
   
   
RICERCA, INDUSTRIA ED ENERGIA VERDE IN CIMA ALL´AGENDA DEI MINISTRI EUROPEI  
 
Bruxelles, 1 giugno 2010 - Durante una riunione del Consiglio "Competitività", del 26 maggio, i ministri europei hanno dato il loro sostegno a una proposta della presidenza spagnola del Consiglio di dare allo Spazio europeo della ricerca (Ser) una "dimensione sociale", specificando che la scienza dev´essere usata per combattere la povertà e l´esclusione sociale. I ministri hanno inoltre affrontato una serie di questioni importanti che riguardano la ricerca, l´industria, il mercato interno e le agende del digitale. Secondo il ministro spagnolo della Scienza e dell´innovazione, Cristina Garmendia, il successo del programma di ricerca, sviluppo e innovazione (Rs&i) della presidenza spagnola del Consiglio ha "messo l´importante ruolo della scienza per l´ottenimento di una maggiore coesione sociale e per la lotta alla povertà sull´agenda politica europea". Parlando ai giornalisti che assistevano alla riunione del Consiglio "Competitività", il ministro ha affermato: "La presidenza spagnola ritiene che l´intero programma presentato all´inizio del mandato sia stato realizzato con successo." La Spagna passerà la presidenza del Consiglio europeo al Belgio il 1 luglio. L´ue, secondo la Garmedia, è stata diligente nel suo impegno per promuovere e incoraggiare l´eccellenza scientifica, le carriere e la mobilità dei ricercatori e la gestione delle infrastrutture. Riaffermando la posizione del Consiglio, secondo la quale esso sosterrà le iniziative per alleggerire il fardello amministrativo dei programmi di ricerca europei, la Garmendia ha sottolineato che le sinergie tra le politiche di innovazione e sviluppo dovrebbero essere ulteriormente esplorate. I ricercatori, gli utenti e le aziende, specialmente le piccole e medie imprese (Pmi), trarrebbero grandi benefici da tali passi. La Commissione europea ha proposto una serie di opzioni da discutere tra cui la riduzione della complessità delle condizioni di finanziamento tramite l´accettazione delle pratiche contabili standard dei beneficiari e l´adozione di un margine di errore tollerabile e specifico per la ricerca. In termini di R&s, l´Ue spera di conquistare il 3% dell´intensità R&s entro il 2020 e ha invitato gli Stati membri a stabilire i propri obiettivi nazionali per la R&s tenendo conto delle circostanze e dei relativi punti di partenza. Nel frattempo, la presidenza spagnola ha promosso un´iniziativa su internet che chiedeva ai cittadini europei di votare per l´obiettivo di ricerca più urgente tra 14 questioni proposte da 14 figure note, tra cui la ricercatrice spagnola Margarita Salas e la primatologa inglese Jane Goodall. La proposta vincente invita gli scienziati ad affrontare la questione di assicurare un immagazinamento più sicuro dell´energia tra adesso e il 2030. Al secondo posto c´erano gli organi generati artificialmente in laboratorio per sostituire quelli danneggiati e al terzo lo sviluppo di robot per aiutare le persone nella vita quotidiana. Riguardo le auto verdi, i ministri hanno sottolineato che gli Stati membri dovrebbero essere incoraggiati ad adottare e implementare una soluzione armonizzata per i veicoli puliti e a basso consumo di energia. Hanno inoltre invitato i responsabili a usare energia generata tramite fonti di energia sostenibili e sicure per costruire reti di energia intelligenti e auto elettriche, tenendo sempre presente che i settori dell´energia variano da uno Stato membro a un altro. In generale, i ministri hanno detto che, tra le altre cose, il portafoglio della ricerca sulle tecnologie diverse non deve essere ristretto e che si dovrebbe enfatizzare l´eccellenza della ricerca in modo da garantire che i propulsori alternativi ricevano finanziamenti per la ricerca mirati. Il Consiglio "Competitività", costituito nel 2002, ha come obiettivo principale una gestione più coerente e meglio coordinata di questioni riguardanti la ricerca, l´industria e il mercato interno relativi alla competitività dell´Ue. Il consiglio è formato da ministri degli interni, dell´industria e della ricerca europei. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio dell´Unione europea: http://www.Consilium.europa.eu/  Presidenza spagnola del Consiglio dell´Unione europea: http://www.Eu2010.es/en/  Iniziativa Internet sulle sfide scientifiche per il 2030: http://www.Reto2030.eu/votos/ranking.html    
   
   
PROMUOVERE IL DIALOGO TRA LE PARTI COINVOLTE NELLA RICERCA EUROPEA - CONFERENZA DEDICATA ALLE POLITICHE IN MATERIA DI GENERE E MIGRAZIONE  
 
 Roma, 1 giugno 2010 - Il 18 giugno si terrà a Roma (Italia) una conferenza intitolata "Fostering dialogue among stakeholders in European research - conference on gender and migration policy". La conferenza, organizzata dal progetto Gemma ("Gender and migration"), riunirà ricercatori, responsabili delle politiche e società civile per discutere delle sfide e dei vantaggi della cooperazione reciproca nel campo di migrazione e genere. I temi riguarderanno tra l´altro: "Una panoramica delle politiche comunitarie attuali", "Sfide e opportunità di una maggior cooperazione tra le parti interessate", "Abbozzare un piano d´azione per la cooperazione futura", "Come attuare le raccomandazioni e continuare a promuovere il dialogo tra le parti coinvolte", "Risultati di una maggiore cooperazione in seguito al progetto Gemma e raccomandazioni per promuovere una cooperazione migliore", "Punti chiave e raccomandazioni per la cooperazione futura", "In quale direzione continuare?". Le parti coinvolte individueranno le aree politiche principali, i ricercatori spiegheranno le tendenze future che potrebbero delineare le nuove politiche e le organizzazioni della società civile offriranno una prospettiva basata sulla loro esperienza di lavoro nel campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Apre.it/gemmaconference/  
   
   
UE, FRANZISKA KELLER: "SERVE UNA POLITICA DI SVILUPPO PIÙ COERENTE"  
 
Bruxelles,  1 giugno 2010 - Come assicurare che l´Ue non prenda con una mano quella che dà con l´altra? Secondo Franziska Keller, verde tedesca, 29 anni, responsabile del rapporto sulla coerenza della politica di sviluppo dell´Ue, esistono strumenti per garantire che le politiche Ue in materia di commercio internazionale, agricoltura, ambiente, non siano in contraddizione con gli obiettivi di sviluppo del Sud del mondo. Il 18 maggio la plenaria ha approvato il suo rapporto. Ma che cos´è esattamente la coerenza fra politiche? Vogliamo una politica di sviluppo più efficace. Oggi, per esempio, via la politica di sviluppo diamo aiuti ai pescatori nel Sud del mondo, per comprare nuove barche, sviluppare l´acquacoltura e una pesca sostenibile. Ma allo stesso tempo abbiamo una politica europea della pesca che permette alle flotte Ue di pescare al largo delle coste africane e depredare le risorse ittiche. Quindi per i pescatori locali non resta più niente da prendere, quindi è inutile che l´Ue dia soldi per sviluppare la pesca locale. Un altro esempio: diamo soldi per sviluppare l´agricoltura locale, per permettere ai paesi in via di sviluppo di coltivare, non so, pomodori. Ma alo stesso tempo sussidiamo i nostri prodotti, che così vengono esportati a prezzi bassi e distruggono il mercato locale, perché i produttori del Sud semplicemente non possono competere con i nostri prezzi. C´è un problema, e il rapporto voleva sottolinearlo di nuovo. Non si tratta di cattive intenzioni, è più la mancanza di meccanismi per controllare queste cose. E manca anche una valutazione d´impatto delle varie politiche europee sui paesi in via di sviluppo. Che meccanismi servono per assicurare la coerenza? Nella risoluzione proponiamo una valutazione d´impatto per le politiche comunitarie che possono avere effetti sui paesi in via di sviluppo. Nel Servizio di Azione esterna dell´Ue, lo sviluppo dovrebbe avere un ruolo più importante. E non parliamo solo di quello che la Commissione e il Consiglio fanno di sbagliato, ma anche di cosa possiamo migliorare noi come Parlamento. Le commissioni parlamentari, per esempio, dovrebbero lavorare in modo più integrato. Per questo ci piacerebbe nominare un responsabile permanente, che possa controllare la coerenza delle varie decisioni e tutelare gli interessi dello sviluppo. E´ contenta di com´è andato il voto, o si aspettava qualcosa di più? Ci sono questioni controverse, non a caso la maggioranza dei conservatori ha votato contro il rapporto, perché pensano che bisogni tutelare gli interessi europei, prima di pensare ai paesi in via di sviluppo. Noi Verdi avevamo proposto anche che il Mediatore europeo potesse trattare casi di cattiva amministrazione o reclami dai paesi in via di sviluppo. Per esempio, se la Commissione europea autorizza la vendita di latte in polvere a prezzi troppo bassi in Ghana, le Ong e i privati potrebbero rivolgersi al Mediatore evidenziando che l´azione va contro gli obiettivi di sviluppo e coerenza. Ma questa proposta sfortunatamente non è passata. Siamo comunque contenti di com´è andato il voto.  
   
   
OCSE: INVESTIRE NELL´INNOVAZIONE PER STIMOLARE LA CRESCITA  
 
Bruxelles, 1 giugno 2010 - L´innovazione è la chiave per la crescita economica e i governi non devono cedere alla necessità di tagliare i fondi destinati alle attività "essenziali per il futuro di un paese", questa la raccomandazione dell´Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Angel Gurria, segretario generale dell´Ocse, in occasione del lancio della nuova Strategia per l´Innovazione Ocse ha affermato: "Numerosi paesi hanno incrementato la quantità d´investimenti pubblici a favore di istruzione, ricerca e infrastrutture efficienti in modo da rafforzare la propria crescita". Ma oggi, la mole dei deficit fiscali potrebbe indurli a tagliare questi investimenti. Un errore considerevole, poiché "Sebbene i tagli possano apportare benefici fiscali a breve termine, ostacolano la crescita sul lungo termine e compromettono la capacità di far fronte in modo adeguato, per esempio, alle sfide rappresentate da cambiamento climatico, fame e malattie. Tutti problemi, questi, che richiedono soluzioni innovative". La strategia incoraggia i governi ad adottare un approccio più ampio per l´innovazione. "Le nostre politiche d´innovazione devono essere caratterizzate da una portata più ampia e non limitarsi a promuovere scienza e tecnologia" ha spiegato Gurria. "I paesi hanno bisogno di strategie di innovazione che consentano la partecipazione di tutti gli attori di governo, ovvero strategie in grado di coinvolgere ministeri, politiche e riforme in una vera e propria ´crociata per l´innovazione´ di portata nazionale". Secondo l´Ocse, i governi devono assicurarsi che i fondi investiti per la promozione dell´innovazione non vadano sprecati. Alcune semplici misure, quali, per esempio, la riduzione degli ostacoli burocratici, la concessione di maggiore indipendenza alle università e l´ottimizzazione dell´accesso ai risultati delle ricerche pubbliche possono migliorare l´efficienza dei fondi pubblici investiti nell´innovazione. I governi, inoltre, devono minimizzare gli ostacoli amministrativi che rendono difficoltosa la creazione di nuove imprese e devono orientare le politiche fiscali all´innovazione e all´imprenditoria. La Strategia per l´Innovazione dell´Ocse individua cinque aree prioritarie in cui governi sono chiamati ad intervenire. Per quanto concerne l´aspetto più umano dell´innovazione, la relazione raccomanda ai governi di mettere i propri cittadini nella condizione di innovare. Tra i vari aspetti descritti nella relazione, viene posta in evidenza l´importanza dello sviluppo di politiche sull´istruzione che possano favorire la cultura imprenditoriale e garantire che il mercato del lavoro incoraggi la mobilità internazionale dei lavoratori altamente qualificati. La seconda priorità riguarda invece l´innovazione a livello aziendale, poiché "le aziende sono essenziali perché le migliori idee possano tradursi in posti di lavoro e benessere". In un commento ottimistico, Gurria ha poi sottolineato come spesso i periodi di recessione siano associati alla nascita di aziende dall´alto profilo innovativo. "Aziende come Microsoft, Nokia, Google e Blackberry (Rim) sono state create, o rilanciate, in un momento caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole", ha sottolineato. "Infatti, più del 50% delle aziende che figurano nella lista Fortune 500 del 2009 hanno avviato la propria attività in periodi di recessione o in cui i mercati erano in ribasso". Tuttavia, i dati dimostrano che il 40% delle aziende falliscono entro due anni. "Il carico fiscale per gli imprenditori dovrebbe essere alleggerito", scrive l´Ocse, aggiungendo che "la politica può aiutare inoltre le piccole e medie imprese a migliorare la propria capacità di innovazione, per esempio, promuovendo l´acquisizione di competenze importanti". Per quanto concerne invece la diffusione della conoscenza, la strategia invita i governi a sostenere le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), in modo particolare le reti a banda larga. Nella relazione viene poi posto l´accento sul contributo dei diritti di proprietà intellettuale come incentivi all´innovazione. La quarta priorità fissata dalla relazione è dedicata al ruolo dell´innovazione all´interno delle strategie attuate per far fronte alle sfide più pressanti. A questo proposito, la strategia incoraggia i governi a collaborare attivamente per risolvere alcune delle sfide più importanti che la società si trova ad affrontare. "Si rende necessario sperimentare l´implementazione di un nuovo modello di cooperazione multilaterale internazionale per scienza, tecnologia e innovazione", si legge nella relazione. Un modello di questo genere - suggerisce l´Ocse - potrebbe essere dedicato alla definizione di strategie, finanziamenti e accordi internazionali oltre che alla creazione di strategie in grado di garantire l´accesso alla conoscenza. Infine, l´Ocse esorta ad apportare miglioramenti sul piano governativo e a valutare le politiche per l´innovazione. "La valutazione costituisce, infatti, un passo essenziale per migliorare l´efficacia e l´efficienza delle politiche nella promozione dell´innovazione e nella creazione di benessere sociale", si afferma nella strategia. In Europa, la Strategia 2020 dell´Ue pone proprio l´innovazione al centro degli sforzi intrapresi per consentire all´Ue di uscire rafforzata dall´attuale crisi economica. Máire Geoghegan-quinn, nuovo commissario europeo per la ricerca, l´innovazione e la scienza presiede un gruppo di commissari il cui lavoro è legato all´innovazione. Per maggiori informazioni, visitare: Ocse: http://www.Oecd.org/   Strategia Europa 2020: http://ec.Europa.eu/eu2020/index_en.htm    
   
   
IL COMMISSARIO UE ALLE REGIONI, JOHANNES HAHN, OGGI IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 1 giugno 2010 - Programma intenso, oggi , per la visita in Alto Adige del Commissario europeo alle politiche regionali Johannes Hahn. Nel corso della giornata, Hahn parteciperà ad un incontro organizzato dall´Ufficio dell´Euregio a Bolzano, e visiterà il Centro Laimburg e il cantiere del tunnel del Brennero a Mules. Alle 11.30 conferenza stampa. La giornata altoatesina di Johannes Hahn inizierà alle ore 9.30, quando il Commissario europeo alle politiche regionali verrà accolto a Palazzo Widmann dai presidenti delle tre province dell´Euregio: Luis Durnwalder per l´Alto Adige, Lorenzo Dellai per il Trentino e Günther Platter per il Tirolo. Dopo un breve colloquio nell´ufficio del governatore altoatesino, è in programma il trasferimento alla sede dell´Eurac di viale Druso 1, dove l´Ufficio dell´Euregio di Bolzano ha organizzato un incontro. Alle ore 10 Hahn presenterà la sua relazione dal titolo "Politica regionale europea: oltrepassare i confini - promuovere le Regioni". Al termine dell´incontro, alle ore 11.30, il Commissario Hahn e i presidenti Durnwalder, Dellai e Platter, terranno una conferenza stampa presso la Sala seminari 2 dell´Eurac. Successivamente Johannes Hahn si recherà in visita al Centro sperimentale Laimburg, dove si svolgono numerosi progetti sostenuti grazie ai fondi europei, in maniera particolare nel campo della genetica delle mele e dell´itticoltura. L´ultima tappa della giornata altoatesina del Commissario europeo alle politiche regionali è fissata per le ore 14.30, quando Johannes Hahn visiterà il cantiere del tunnel di base del Brennero, a Mules.  
   
   
CROAZIA, IN CALO INDUSTRIA DELLE ASSICURAZIONI  
 
Zagabria, 1 giugno 2010 - I premi lordi delle società assicurative della Croazia nel mese di aprile scorso sono stati pari a 3,18 miliardi di kune (circa 435 milioni di euro), ossia il 2 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I premi delle assicurazioni vita nello stesso periodo sono stati pari a 763,16 milioni di kune (circa 104 milioni di euro), in calo del 2,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente.  
   
   
EXPO: NEWCO PER ACQUISIRE AREA, APPROVATO PDL FORMIGONI: SOCIETA´ PUBBLICA CON REGIONE LOMBARDIA, COMUNE E PROVINCIA  
 
Milano, 1 giugno 2010 - La Giunta regionale della Lombardia ha varato ieri il progetto di legge che promuove la costituzione della Newco destinata ad acquisire le aree per l´Expo 2015. La proposta è stata presentata dal presidente Roberto Formigoni e fa seguito alle intese raggiunte il 17 maggio a Palazzo Pirelli tra lo stesso Formigoni, il sindaco di Milano e Commissario Expo, Letizia Moratti e il presidente della Provincia, Guido Podestà. "La Regione - sottolinea il presidente Formigoni - ha individuato la strada per l´acquisto dei terreni e il passaggio di oggi conferma l´intenzione di rispettare i tempi. Attendiamo ora atti analoghi da parte delle amministrazioni comunale e provinciale". "La soluzione - prosegue Formigoni - è stata trovata in Lombardia ed è servita a sbloccare una situazione delicata. Anche per questo continuo a scommettere sulla riuscita dell´Expo, nonostante le difficoltà riscontrate anche nelle ultime settimane". La Newco sarà una società per azioni, pubblica, con sede in Milano. Suo scopo è agevolare l´acquisizione delle aree del sito Expo Milano 2015 e contribuire alla valorizzazione del territorio dopo la conclusione della manifestazione. Si tratta delle aree già indicate nel Dossier di candidatura, collocate a Nord Ovest di Milano in prossimità del polo fieristico. La Giunta parteciperà alla società con un apposito conferimento finanziario e, naturalmente, con un propria rappresentanza. Si attende ora che analoga iniziativa venga assunta da Comune e Provincia di Milano, gli altri soggetti interessati a dar vita alla società. "Proseguiamo ora - conclude Formigoni - il percorso virtuoso e operativo che abbiamo tracciato insieme e che prevede, dopo il passaggio in Consiglio regionale, la costituzione della società (entro il 31 luglio), l´avvio delle trattative con la proprietà delle aree, la loro acquisizione entro novembre 2010, il conferimento delle stesse in concessione a Expo 2015 spa sino al 31 ottobre 2015".  
   
   
PIEMONTE: BILANCIO REGIONALE, UN BUCO DI OLTRE 500 MILIONI DI EURO COTA: TAGLIEREMO TUTTE LE SPESE INUTILI, MA NON I SERVIZI AI CITTADINI  
 
Torino, 1 giugno 2010 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, e gli assessori al Bilancio e allo Sviluppo economico e attività produttive, Giovanna Quaglia e Massimo Giordano, hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa per illustrare lo stato del bilancio regionale. "Siamo di fronte ad una situazione critica - ha detto ieri il presidente Cota - la Regione è rimasta per diversi mesi senza bilancio e oggi si ritrova con un buco da sanare di circa 530 milioni di euro, risorse che dovremo reperire con una forte razionalizzazione delle spese. Una situazione che abbiamo ereditato dalla precedente Giunta e che è nostro dovere denunciare. In ogni caso non intendiamo toccare i servizi ai cittadini e confermiamo l’impegno della Regione per quanto riguarda il piano straordinario sul lavoro che stiamo per varare". Il presidente Cota e l’assessore Quaglia hanno fornito i dati sulla situazione dei conti regionali: "Innanzitutto il bilancio presentato dalla giunta Bresso non tiene conto di 157 milioni di spese sanitarie più 16 milioni di spese del Consiglio che andavano inseriti. Mancano poi all’appello 360 milioni di euro, di cui 75 milioni relativi all’appostamento di fondi Fas a copertura di costi sanitari che non potevano andare a coprire, dal momento che i Fas sono i fondi per lo sviluppo, 90 milioni di oneri finanziari non iscritti a bilancio, 15 milioni di stanziamenti relativi a Finpiemonte ed Scr e richieste ad oggi per 180 milioni di risorse dello Stato, da reimpostare dalle diverse direzioni ". "In sede di discussione dell’assestamento - ha spiegato Cota - dovremo quindi presentare un emendamento per sanare questa situazione. Purtroppo più andiamo a fondo più scopriamo sprechi: la Regione pagava 33 mila euro al mese per la sede di Roma, per il nuovo Palazzo unico dal 2006 al 2010 sono stati pagati 22 milioni di euro di parcelle allo studio dell’architetto Fuksas, per non parlare di quanto è stato speso in comunicazione. E questi non sono che alcuni esempi di quella che a nostro avviso è stata una pessima gestione di risorse pubbliche".  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO TREMONTI SULLE PENSIONI DI INVALIDITA`: ´I DATI DICONO IL CONTRARIO. BASTA CON LE POSIZIONI PREGIUDIZIALI DEL GOVERNO VERSO DI NOI´.  
 
 Ancona, 1 giugno 2010 - Il ministro Tremonti presentando la manovra finanziaria a Palazzo Chigi ha citato le Marche come una delle regioni con la piu` alta percentuale di pensioni di invalidita` in rapporto alla popolazione. La cosa non risponde a verita` in quanto le Marche, per incidenza percentuale di pensioni di invalidita` civile sono sotto la media nazionale (14,4 per mille contro la media italiana del 16,4) e sono inoltre al nono posto per incidenza percentuale (Fonte Istat, Rapporto sui beneficiari delle prestazioni pensionistiche pubblicato il 19 marzo 2010 consultabile sul sito dell´Istat). ´La nostra regione ´ dice il presidente Gian Mario Spacca ´ e` stanca delle posizioni pregiudiziali negative espresse dai membri del Governo nazionale che puntualmente si ripetono. In realta` la nostra regione si qualifica per responsabilita`, correttezza e virtu` civiche come testimoniano gli indicatori del bilancio regionale e il profilo economico che ne fanno la regione piu` manifatturiera d´Italia in rapporto alla popolazione e che offre un contributo fondamentale alla contabilita` nazionale´.  
   
   
AL VIA IN PUGLIA IL PROGETTO DI CREDITO E INCLUSIONE SOCIALE  
 
 Bari, 1 giugno 2010 - Ricevere finanziamenti da una banca è possibile in Puglia per l’83% dei cittadini senza storia di credito. Il curriculum di buon pagatore potrebbe essere ricostruito infatti non attraverso le rate di un mutuo regolarmente saldate ma grazie alla puntualità nel pagamento delle bollette dell’Acquedotto. I soggetti che potrebbero beneficiarne si aggirano in Puglia tra i 40mila e i 90mila cittadini intestatari di un’utenza domestica dell’acqua. Sono queste le conclusioni di uno studio di fattibilità che la Regione Puglia, attraverso gli Assessorati allo Sviluppo economico e alla Solidarietà, a gennaio 2009, quando già erano stati attivati i bandi della manovra anticrisi, promosse firmando un protocollo d’intesa con l’Acquedotto Pugliese (Aqp, società di proprietà regionale, che fornendo i servizi idrici alla Puglia detiene i dati sulla storia dei pagamenti delle utenze da parte dei cittadini) e Crif S.p.a, società bolognese specializzata nella gestione di informazioni e modelli di valutazione del merito di credito, utilizzati dalle principali banche e finanziarie italiane. La necessità di quello studio, che fa parte del progetto “Credito e inclusione sociale”, partito quando già si paventavano anche in Puglia i morsi della crisi globale, era legata al fatto che molto spesso la difficoltà di accesso al credito è dovuta alla mancanza di “informazioni certificate” che le banche o le finanziarie possano utilizzare per valutare l’affidabilità del cliente. Una condizione che accomuna in Puglia giovani al di sotto dei trent’anni, immigrati, giovani imprenditori, precari, famiglie monoreddito, una popolazione spesso invisibile, perché senza storia di credito e oggi ancora più debole per l’attuale congiuntura economica. L’esclusione dal mercato del credito può infatti rallentare l’inclusione sociale e il processo di sviluppo familiare e professionale per questi segmenti di popolazione, comportando un aumento del costo del denaro e la possibilità di approdare a circuiti alternativi e rischiosi come quelli dell’usura. L’analisi di fattibilità del progetto condotta da Crif sui dati forniti dall’Acquedotto Pugliese – che ha reso disponibile il proprio patrimonio informativo - e su quelli del Sistema Crif di informazioni Creditizie, ha portato risultati incoraggianti. È stata infatti confermata una correlazione tra il comportamento nei pagamenti delle bollette dell’acqua e il comportamento nel rimborso dei finanziamenti. I prossimi passi prevedono la presentazione del progetto presso i principali istituti di credito operanti in Puglia affinché questa attestazione di affidabilità creditizia basata sulle informazioni delle utenze dell’acqua venga riconosciuta dagli stessi istituti e recepita nel loro processo di istruttoria ed erogazione di finanziamenti. Inoltre, l’auspicio è che le stesse banche e società finanziarie possano promuovere l’accesso al futuro Servizio di Attestazione ogniqualvolta si trovino di fronte a un soggetto che non sia valutabile in base a criteri tradizionali. Regione Puglia, Crif e Acquedotto Pugliese stanno già lavorando alle modalità operative di funzionamento e implementazione del Servizio di Attestazione. In maniera innovativa il Servizio sarà erogato direttamente ai cittadini che lo richiedano in previsione di una domanda di finanziamento rivolta a uno o più istituti di credito o a seguito di una richiesta di credito non accolta. Con il Servizio di Attestazione l’esito della valutazione di affidabilità - insieme ai dati considerati per tale valutazione - verrà fornito al cittadino interessato che potrà poi presentare questa valutazione all’istituto di credito al quale intende richiedere il finanziamento. Grande soddisfazione è stata espressa dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “L’esito di questo studio – ha detto – e la sua prossima applicazione è un ulteriore passo per incrementare l’accesso al credito in Puglia. La Regione sta dedicando grande impegno a questo tema. Tutti gli attori sociali indicano infatti nel rapporto banche-piccole imprese il maggiore punto di crisi della nostra economia. Per questo l’Assessorato allo Sviluppo economico ha posto al centro delle sue politiche l’accesso al credito spingendo il collegamento delle imprese con il sistema bancario. Ha dato impulso alla garanzia di credito stanziando 50milioni di euro nel solo 2009 contro i 20 dell’intero ciclo precedente. I 50 milioni di euro stanno movimentando prestiti che potranno arrivare sino ad 1miliardo. Questo studio – ha concluso la Vice Presidente – ci permette di creare strumenti innovativi per chi, invece, fino ad oggi, è stato completamente invisibile al mondo del credito e quindi ancora più debole”. Per l’Assessore al Welfare Elena Gentile “aver cercato strade nuove per facilitare l’accesso al credito per i giovani, gli immigrati, i lavoratori a tempo determinato, le famiglie monoreddito, può contribuire efficacemente ad una maggiore coesione e integrazione sociale per questo segmento della popolazione, che non è numericamente irrilevante ma conta almeno un milione di individui, resi oggi ancora più deboli dall’attuale congiuntura economica. Per queste persone l’esclusione dal mercato del credito significa finire nel circuito dell’usura. La Regione Puglia si impegnerà affinché questa nuova valutazione di affidabilità sia operativa il più presto possibile”. “Acquedotto Pugliese è lieto di aver messo a disposizione del territorio e per una lodevole iniziativa, il proprio patrimonio di conoscenza ed informazioni”, ha dichiarato il Direttore Commerciale di Aqp ,Donato Marinelli. “Peraltro, l’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso che vede Aqp impegnata nella costruzione di una rinnovata cultura del rispetto degli impegni contrattuali degli utenti. Uno sforzo che ha portato nel 2009 al recupero di 4,6 milioni di Euro di consumi non fatturati e consumati ed alla drastica riduzione dei tempi medi di dilazione dei pagamenti”. “Il modello di scoring che abbiamo sviluppato” – ha spiegato Enrico Lodi, General Manager Credit Bureau Services di Crif – “è in grado di valutare il merito di credito di coloro che non hanno una storia creditizia, ma hanno una storia di pagamenti di bollette dell’acqua di almeno 12 mesi (ossia 4 fatture). Il modello ha registrato valori di significatività ben superiori ai tradizionali indicatori utilizzati dagli istituti di credito in fase di valutazione del credito in assenza di informazioni creditizie”.  
   
   
FVG: SVILUPPO COMPLESSIVO CON PROGETTO CARSO  
 
Trieste, 1 giugno 2010 - Un´occasione di sviluppo per tutti e con tutti: così è stato presentato il progetto strategico Carso-kras, approvato nell´ambito del programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013 e destinato a promuovere l´integrazione territoriale sostenibile dell´area omogenea del Carso, intesa come una delle più importanti zone a cavallo del confine italo-sloveno. 3 Mln Euro In 40 Mesi - Una disponibilità finanziaria di poco superiore ai 3 milioni di euro (3.085.000) da utilizzare nell´arco di 40 mesi e 17 partner coinvolti: dal Comune di Sezana, identificato come capofila, alle Province di Trieste (coordinatore per la parte italiana) e Gorizia, ai Comuni di Hrpelje-kozina, Divaca, Komen, Miren-kostanjevica, Muggia, San Dorligo della Valle, Monrupino, Sgonico, Trieste e Duino Aurisina e, infine, l´Istituto per le Foreste della Slovenia, l´Ispettorato Ripartimentale Foreste di Trieste e Gorizia, il Gruppo di azione locale del Carso e l´Agenzia per lo Sviluppo territoriale del Carso. Turismo E Rete Locale - ´´Attraverso una serie di azioni progettuali e strutturali - ha spiegato l´assessore alle Relazioni internazionali e comunitarie ed alle Autonomie locali, Federica Seganti - perseguiremo due obiettivi, lo sviluppo turistico-naturalistico e la messa in rete di tutte le amministrazioni a beneficio delle imprese e dell´intera comunità´´. Coniugare Esigenze Diverse - Andranno quindi coniugate, ha assicurato Seganti, la conservazione della natura e del patrimonio ambientale con le esigenze di crescita socioeconomica e di qualità della vita delle popolazioni interessate. Gect In Vista - Prevista, tra l´altro, l´istituzione di una struttura permanente, un vero e proprio Gect (Gruppo europeo di collaborazione territoriale), che gestisca la collaborazione transfrontaliera tra soggetti locali per ottimizzare lo sviluppo congiunto. 14 Interventi Concreti - Tra i 14 interventi strategici già condivisi (tutti di entità inferiore ai 500mila euro), hanno inoltre precisato il sindaco di Sezana Davorin Tercon, ed il presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, sono stati citati ad esempio il Museo vivente nell´area di Gropada, il Centro di informazione a Sezana e quello della Storia e tradizione locale a Rupinpiccolo, la sistemazione di sentieri ed itinerari per escursionisti e bikers, la mappa del rischio di incendio boschivo ed il sistema integrato Gps su tutta la viabilità carsica secondaria. Lotta A Discariche Abusive - ´´Ci impegneremo per bloccare lo scempio di quelle cavità carsiche (si parla di 300 su tremila, ndr) troppo spesso utilizzate come discariche abusive´´, ha inoltre promesso Seganti, assicurando che ´´sarà il più possibile elevato il livello di controllo in attesa che giungano ulteriori fondi per attivare un´accurata bonifica´´.  
   
   
BILANCIO, GIUNTA REGIONALE UMBRA AVVIA RIFORMA “ATER” E MISURE “TAGLIA SPESE”  
 
Perugia, 1 giugno 2010 - Come anticipato dalla stessa presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini all’indomani dell’incontro Regioni-governo sulla manovra finanziaria, nella prima seduta utile di ieri pomeriggio la Giunta regionale ha avviato il progetto di riorganizzazione e razionalizzazione delle spese di funzionamento generale sia dell’amministrazione regionale, che delle Agenzie regionali. L’esecutivo ha dato il via libera alla stesura di un disegno di legge per l’unificazione delle due Ater (Aziende territoriali per l’edilizia residenziale) di Perugia e Terni e quindi l’istituzione di una unica azienda territoriale regionale. La proposta di legge, la cui elaborazione è stata affidata al competente assessore Stefano Vinti, verrà sottoposta in tempi molto rapidi all’approvazione della Giunta. Questo provvedimento - è stato sottolineato - si colloca in un progetto complessivo e più ampio di riforme strutturali che interesserà settore per settore, competenza per competenza l’intera macchina regionale, e ciò anche in continuità con quanto già avviato nella precedente legislatura. L’obiettivo è di stringere i tempi ed accelerare verso una migliore efficienza di funzionamento e semplificazione istituzionale in un quadro di forte criticità dettata dai tagli indiscriminati operati dal Governo nazionale. La Giunta ha inoltre approvato una serie di misure per il contenimento della spesa del personale che dovrebbero consentire circa 1 milione di euro di risparmio nel 2010. “Si tratta di misure – ha detto l’assessore al personale Franco Tomassoni – che riguardano tra l’altro il congelamento delle collaborazioni coordinate e continuative e degli incarichi libero professionali, la revisione delle procedure per le trasferte dei dipendenti ed il contenimento dei contratti a tempo determinato per le sostituzioni. Va sottolineato – ha detto Tomassoni – che ciò avviene in un ente che ha dimostrato, dati alla mano, di essere virtuoso per la spesa del personale che dal 2005 ad oggi è rimasta sostanzialmente invariata”.  
   
   
PIÙ FORZA E SOSTEGNO ALL’UNIONE DEI PICCOLI COMUNI L’ASSESSORE NENCINI ALL’INCONTRO TRA REGIONE E ANCI TOSCANA SOTTOLINEATA LA VOLONTÀ COMUNE DI LAVORARE A UN RIASSETTO ISTITUZIONALE FORTE  
 
Firenze, 1 giugno 2010 - «Pieno sostegno ai piccoli comuni, soprattutto a quelli che si troveranno in maggiori difficoltà per gli effetti della manovra finanziaria, con un´attenzione particolare al rafforzamento delle unioni dei comuni finalizzate alla gestione associata di funzioni e servizi». Riccardo Nencini, assessore regionale con delega ai rapporti istituzionali, sintetizza così l´incontro avuto ieri mattina con una rappresentanza dell´Anci Toscana e convocato per analizzare la situazione dei piccoli comuni toscani. «E´ emersa – ha spiegato Nencini - la volontà comune di lavorare per un riassetto istituzionale forte della nostra regione, che parta proprio da quei comuni che, per dimensioni, rischiano di trovarsi fortemente svantaggiati in un contesto che invece va verso la creazione di aree più vaste e con un maggiore peso politico ed istituzionale». Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario generale dell´Anci della Toscana, Alessandro Pesci, che ha parlato di “piena sintonia” con la Regione, sottolineando la necessità di un superamento delle comunità montane e di un rafforzamento delle unioni dei piccoli comuni.  
   
   
TERREMOTO: OGGI CHIODI A ROMA PER LA QUESTIONE TASSE  
 
L´aquila, 1 giugno 2010 - Viene presentato oggi al governo il pacchetto di cinque proposte sulla ripresa economica dei territori colpiti dal sisma. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che domani sarà a Roma dove incontrerà esponenti del governo nazionale. Il Presidente si farà portavoce di quanto deciso al termine della seduta del Consiglio comunale dell´Aquila la scorsa settimana e dal comitato per le attività produttive che si è costituito all´indomani della riunione consiliare. Nel corso dell´incontro con il governo, il presidente Chiodi riproporrà la questione legata alla proroga della sospensione del pagamento dei tributi dopo il 30 giugno nell´area del cratere. L´incontro servirà inoltre per comprendere meglio la natura della decisione, inserita nella manovra economica licenziata dal governo, di prorogare al 31 dicembre 2010 la sospensione del pagamento dei tributi per i lavoratori autonomi con un fatturato complessivo al di sotto dei 200 mila euro.  
   
   
REINDUSTRIALIZZAZIONE, INCONTRO IN REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 1 giugno 2010 - L’assessore regionale alle Attività produttive, Erminio Restaino, ha incontrato ieri mattina Confindustria e sindacati per informare sugli esiti dell’avviso pubblico concernenti la reindustrializzazione dei siti dismessi (ex Lucana Calzature, Panasonic, Standartela, Daramic, ex Filatura di Vitalba, Misterday). Sono ancora in corso le procedure relative ai siti Daramic e, con maggiori difficoltà, Panasonic. Con l’Avviso pubblico relativo ai Piani di sviluppo industriale, prorogato dalla giunta regionale al 6 luglio, potranno aprirsi nuove opportunità per il sistema produttivo lucano. Per questo motivo, è stato detto durante l’incontro, bisogna attivare tutti gli strumenti a disposizione perché possa esserci una partecipazione di gruppi industriali interessati a investire in Basilicata. “Nelle difficoltà imposte dalla crisi – ha affermato l’assessore Restaino – non dobbiamo lasciare nulla di intentato per dare prospettive importanti di sviluppo al territorio e risposte concrete sul piano dell’occupazione ai lavoratori. Ci impegneremo, in piena intesa con le parti sociali, a imbastire trattative più complessive anche con i grandi gruppi industriali per attirare investimenti in Basilicata e a mettere in campo tutte le azioni possibili per sostenere e incentivare un tessuto produttivo vitale e attivo. I dati in nostro possesso – ha continuato Restaino - ci indicano che la ripresa sarà lunga, graduale e selettiva. Ciò ci impone di qualificare il nostro territorio con interventi che promuovano l’innovazione e la ricerca, anche se i tagli della Finanziaria rischiano di penalizzare fortemente la Basilicata privandola di consistenti risorse. Come ha preannunciato il presidente De Filippo nella sua relazione programmatica, un primo passo per eliminare le criticità degli investimenti sarà migliorare l’accesso al credito da parte degli imprenditori e rendere la macchina amministrativa sempre più efficiente e veloce. Nei prossimi giorni terremo serrato il confronto con le parti sociali tentando di coinvolgere il governo per ampliare il quadro delle opportunità di investimento in Basilicata”.  
   
   
IMPRESE E CREDITO IN EMILIA-ROMAGNA: AL VIA, CON UNA DOTAZIONE DI 50 MILIONI DI EURO DI RISORSE MESSE IN CAMPO DALLA REGIONE,  
 
Bologna, 1 giugno 2010 – Al via, con una dotazione di 50 milioni di euro di risorse messe in campo dalla Regione, il fondo di cogaranzia per il sostegno ai finanziamenti, a breve, medio e lungo termine, destinati al sistema produttivo, per garantire liquidità ed investimenti. Coinvolti nell’intervento a supporto delle imprese emiliano-romagnole, a fianco della Regione, i tre consorzi fidi regionali (Unifidi, Fidindustria, Cooperfidi) e 40 istituti bancari. Il fondo, previsto nel bilancio di previsione 2010, parte con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro. "E’ un’importante puntura di ossigeno finanziario per il sostegno all’economia reale ed al sistema produttivo dell’Emilia-romagna. Siamo - ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli -in una fase della crisi in cui le imprese si stanno riorganizzando ed hanno un particolare bisogno di risorse. Il nostro impegno vuole garantire proprio liquidità ed investimenti a chi fa impresa in Regione: stimiamo che il volume di garanzia che verrà attivato sarà pari a circa 750 milioni di euro per un corrispondente volume di credito di 1,5 miliardi di euro". Gli imprenditori (imprese industriali, artigiani e cooperative) avranno così a disposizione risorse per la liquidità, per gli investimenti, per il consolidamento, con un sistema di finanziamenti a breve, medio e lungo termine. Un’opportunità preziosa in un momento in cui la crisi fa sentire con forza i suoi effetti, e l’accesso al credito è meno facile rispetto al passato (si è registrata, anche in Emilia-romagna, una contrazione del 3,3% nel quarto trimestre del 2009). Gli imprenditori, per avere il credito necessario, devono fare affidamento a uno dei tre consorzi fidi (Unifidi, Fidindustria, Cooperfidi) e direttamente dal sito internet (www.Unifidi.eu - www.Consorzifidi.it - www.Cooperfidi-er.it) trovare tutte le informazioni relative alla loro attività di riferimento. La convenzione bancaria garantirà loro tassi di interesse trasparenti e vantaggiosi. Il Fondo è destinato a garantire operazioni di investimenti, a finanziamenti e aperture di credito a breve termine per il ripristino del capitale circolante e crediti commerciali, a prestiti partecipativi, a consolidamento delle passività nonché a locazioni finanziarie immobiliari e mobiliari. Si tratta di una misura concepita nell’ambito del pacchetto anticrisi per sostenere la ripresa dell’economia regionale attraverso il sostegno al credito, alle reti di imprese, alle nuove aziende innovative e alle cooperative, alla presenza sui mercati internazionali. Il fondo opererà in sinergia con altri fondi messi a disposizione dai consorzi fidi regionali dell’artigianato, dell’industria e della cooperazione (25 milioni di euro). Come funziona il fondo. I confidi regionali Unifidi, Fidindustria e Cooperfidi interverranno con la loro cogaranzia nella misura di un terzo della garanzia complessivamente prestata, mentre i restanti due terzi saranno a carico delle risorse regionali del Fondo. La garanzia complessiva sarà prestata, a seconda della fascia di rating in cui si colloca l’impresa beneficiaria, in misura pari al 50% o all’80% del finanziamento o del contratto di locazione finanziaria, entro un importo massimo di 1,5 milioni di euro per singola impresa o 750 mila euro per quelle del settore dell’autotrasporto. Le imprese possono presentare la richiesta di ammissione alla cogaranzia regionale prima della delibera di concessione del finanziamento da parte dei soggetti finanziatori o del perfezionamento del contratto di locazione finanziaria.  
   
   
NASCE ANCHE A MATERA LA BANCA DEL TEMPO UN´INIZIATIVA DELL´ASSOCIAZIONE INDIPENDENTE DONNE EUROPEE  
 
Matera, 1 giugno 2010 - Anche nella città dei Sassi, da oggi al via lo scambio gratuito di "tempo". L’iniziativa è stata presentata oggi dall’Aide (Associazione Indipendente Donne Europee) di Matera alla presenza dell’Assessore provinciale delle politiche sociali e del volontariato Antonio Montemurro e della Presidente Nazionale Aide, Anna Selvaggi. Le attività delle Bdt sono molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, lezioni di informatica, chitarra, etc. La banca del tempo è uno strumento che permette lo scambio di competenze ed è previsto dalla legge numero 53 dell’ 8 marzo del 2000. Per avere maggiori informazioni e acquistare il proprio carnet di assegni della banca del tempo ci si puo’ rivolgere alla sede dell’Aide. Nell’occasione Aide e l’ Assessorato alle politiche sociali della Provincia hanno annunciato il Concorso provinciale di Poesia rivolto ai ragazzi che avrà come tema “Il valore, il tempo”. Direttrice artistica la giornalista Maria Anna Flumero.  
   
   
AFFIDO, SUCCESSO DELLA RASSEGNA CON LE SCUOLE UN BEL MODO PER SENSIBILIZZARE I BAMBINI E LE LORO FAMIGLIE  
 
Parma, 1 giugno 2010 – Si è chiusa con grande successo nei giorni scorsi la rassegna “L’arte dell’affido e l’affido nell’arte”, promossa dalla Provincia in collaborazione con il Coordinamento provinciale affido e accoglienza. “Credo che sia stato un bel modo di coinvolgere e sensibilizzare i bimbi e i ragazzi con le loro famiglie – commenta l’assessore provinciale alle politiche sociali Marcella Saccani -. L’obiettivo era proprio questo: sviluppare e incentivare una cultura dell’accoglienza e della tutela dei diritti dei bambini, coinvolgendo come interlocutori privilegiati proprio le scuole: sono state scelte loro, quest’anno, come protagoniste, con proposte diversificate a seconda dell’età di bimbi e ragazzi”. Nell’ambito della rassegna sono state realizzate attività in tutti i distretti della provincia, coinvolgendo diverse realtà scolastiche del nostro territorio. I bambini di 6 scuole dell’infanzia del Comune di Parma (Aquilone, Millecolori, Fantasia, Girasoli, Alice, Abracadabra) hanno realizzato la mostra “art.Affido”, presentando più di 600 opere: la mostra è stata esposta alla Scuola Corazza di Parma ed è stata visitata sia dai piccoli autori con le loro famiglie sia dai genitori e dai bambini della scuola elementare. I bambini delle scuole elementari Ongaro di Fidenza e Palli di Fognano (60 alunni circa) hanno partecipato al concorso “I bambini raccontano. Una favola per l’affido familiare”: hanno creato 4 favole che sono state raccontate nelle Biblioteche del nostro territorio (Parma, Collecchio, Fornovo, Langhirano, Colorno, Fidenza), coinvolgendo numerosi bimbi e famiglie. In questi pomeriggi la partecipazione è stata sempre rilevante, e i piccoli spettatori hanno potuto confrontarsi sia con gli attori (Mario Mascitelli del Teatro del Cerchio di Parma e l’Associazione i Narrastorie) sia con gli operatori dei Servizi Sociali presenti, interagendo attivamente sui temi dell’affido e dell’accoglienza. Al termine dell’esperienza il grado di soddisfazione per bambini e famiglie è stato decisamente buono. I ragazzi delle scuole medie e superiori di Parma e Provincia (Fidenza, Zibello, Fornovo), infine, hanno potuto assistere allo spettacolo teatrale “Mi fido di te”, realizzato dalla compagnia teatrale Mirandola di Salsomaggiore e caratterizzato dal coinvolgimento di circa 300 alunni in qualità di spettatori. Lo spettacolo, che ripropone il tema dell’affido e dell’accoglienza attraverso il confronto tra un genitore e un ragazzo adolescente, ha coinvolto in modo particolare il pubblico di giovanissimi, stimolando riflessioni, domande e curiosità.