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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Luglio 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA E IL CONSIGLIO D’EUROPA DANNO IL VIA A COLLOQUI CONGIUNTI PER L’ADESIONE DELL’UE ALLA CONVENZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO  
 
Strasburgo, 12 luglio 2010 – Sono iniziati il 7 luglio i colloqui ufficiali per l’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu). Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa, e Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea, sono oggi a Strasburgo per avviare questo processo congiunto e discutere su come portarlo avanti, in modo da rafforzare quanto prima e rendere più coerente la tutela dei diritti fondamentali in Europa. "Oggi è un momento veramente storico. Stiamo predisponendo l’anello mancante del sistema europeo di tutela dei diritti fondamentali, che garantisce coerenza fra gli approcci del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea", ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissario europeo per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. ”L’ue ha un ruolo importante da svolgere nell’ulteriore rafforzamento del sistema di tutela dei diritti fondamentali instaurato dalla Convenzione. Noi abbiamo già la nostra Carta, che rappresenta la più moderna codificazione dei diritti fondamentali del mondo. È un ottimo presupposto per il raggiungimento di un’intesa fra i partner del negoziato." “La Convenzione europea dei diritti dell’uomo è il riferimento fondamentale per la tutela dei diritti dell’uomo in tutta Europa. Accettando di sottoporre il lavoro delle proprie istituzioni alle stesse norme sui diritti dell’uomo e allo stesso controllo che si applicano a tutte le democrazie europee, l’Unione europea invia un messaggio molto forte: l’Europa sta cambiando e i più influenti e i più potenti sono pronti ad accettare la loro parte di responsabilità perché tale cambiamento avvenga e a sostenerlo,” ha affermato Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa. L’adesione dell’Ue alla Cedu porrà l’Unione europea sullo stesso piano dei suoi Stati membri per quanto riguarda il sistema di tutela dei diritti fondamentali, su cui vigila la Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo, e permetterà all’Unione europea di farsi sentire nei casi portati davanti a tale Corte. Con l’adesione, l’Ue diventerebbe il 48° firmatario della Cedu, e avrebbe il proprio giudice alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. L’adesione darà inoltre una nuova possibilità di ricorso ai singoli individui che – una volta esaurite le vie nazionali - potranno adire la Corte europea dei diritti dell’uomo in caso di presunte violazioni del diritti fondamentali da parte dell’Unione europea. Contesto - L’adesione dell’Ue alla Cedu è voluta dall’articolo 6 del trattato sull’Unione europea e prevista dall’articolo 59 della stessa Convenzione quale modificato dal protocollo 14. Il 17 marzo la Commissione ha proposto direttive di negoziato per l’adesione dell’Ue alla Convenzione (Ip/10/291). Il 4 giugno, i Ministri della Giustizia dell’Ue hanno dato alla Commissione il mandato di condurre i negoziati a loro nome. Il 26 maggio il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha conferito un mandato ad hoc al suo Comitato direttivo per i diritti dell’uomo per elaborare con l’Ue il necessario strumento giuridico per l’adesione alla Cedu. Prossimi passi - Da oggi negoziatori della Commissione ed esperti del Comitato direttivo del Consiglio d’Europa per i diritti dell’uomo si riuniranno regolarmente per lavorare all’accordo di adesione. Al termine del processo, l’accordo di adesione sarà concluso fra le attuali 47 parti contraenti della Cedu e l’Ue (su decisione all´unanimità del Consiglio dell´Ue e consenso del Parlamento europeo, che deve essere pienamente informato di tutte le fasi dei negoziati). La decisione di conclusione deve essere ratificata dagli Stati membri dell´Ue. L’accordo d´adesione dovrà essere a sua volta ratificato da tutte e 47 le parti contraenti della Cedu – secondo le rispettive norme costituzionali - comprese quelle che sono anche Stati membri dell’Ue. Entrambe le parti si impegnano per una rapida e agevole conclusione dei colloqui, affinché l’adesione abbia luogo al più presto.  
   
   
UE: MIGLIORI I RISULTATI DELLE PMI ATTIVE A LIVELLO INTERNAZIONALE  
 
Bruxelles, 12 luglio 2010 - Il 25% delle piccole e medie imprese (Pmi) dell´Ue-27 effettua esportazioni o ne ha effettuate nel corso degli ultimi tre anni, come rivela un nuovo studio della Commissione europea, pubblicato in data odierna. Le Pmi attive a livello internazionale registrano un tasso di crescita dell´occupazione del 7%, contro un dato dell´1% per le Pmi che non effettuano attività di tipo internazionale. Esiste inoltre una forte correlazione tra internazionalizzazione e innovazione: l´introduzione di prodotti o servizi innovativi per il settore di attività nel paese di appartenenza ha interessato il 26% delle Pmi attive a livello internazionale e l´8% soltanto delle altre piccole imprese. Le attività internazionali sono, tuttavia, orientate principalmente verso altri paesi del mercato interno e solo il 13% delle Pmi dell´Ue opera su mercati al di fuori dell´Ue. Le imprese europee sono più attive a livello internazionale rispetto alle Pmi statunitensi o giapponesi. Sono queste alcune delle conclusioni cui giunge lo studio "Internationalisation of European Smes" (internazionalizzazione delle Pmi europee), che misura il grado di internazionalizzazione delle Pmi europee e individua gli ostacoli e i vantaggi insiti in questo processo. Il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Ancora oggi le Pmi europee dipendono pesantemente dai rispettivi mercati nazionali, nonostante le opportunità offerte dal mercato unico allargato e, più in generale, dalla globalizzazione. Un miglioramento dei risultati delle nostre imprese più piccole nel commercio transfrontaliero e internazionale è importante ai fini di un rafforzamento della crescita, di un potenziamento della competitività e della promozione della sostenibilità a lungo termine delle aziende." Lo studio ha riguardato 26 settori: è nel commercio all´ingrosso, nelle attività estrattive e manifatturiere e nella vendita di autoveicoli che si è riscontrata la percentuale più elevata di Pmi internazionalizzate. Nell´ambito dei servizi, è il settore della "ricerca" quello in cui si registra un dato molto elevato. Le Pmi che svolgono attività di esportazione sono percentualmente più numerose nei seguenti settori: estrattivo (58%), manifatturiero (56%), vendite all´ingrosso (54%), ricerca (54%), vendita di autoveicoli (53%), noleggio e locazione (39%), trasporti e comunicazioni (39%). Esiste una correlazione diretta tra internazionalizzazione e migliori risultati delle Pmi. 1. Principali risultati dell´inchiesta •Il 25% delle Pmi dell´Ue-27 esporta o ha effettuato esportazioni nel corso degli ultimi tre anni; •i paesi partner sono principalmente altri paesi dell´Ue. Il 76% di tutte le Pmi attive all´esportazione si orienta verso il mercato interno; •esiste una correlazione diretta tra il grado di internazionalizzazione e le dimensioni dell´azienda, per cui tanto più grande è una Pmi tanto maggiore sarà la sua internazionalizzazione; •si registra una correlazione negativa tra il numero di abitanti del paese della Pmi e il livello delle sue attività internazionali. 2. Le Pmi attive a livello internazionale conseguono risultati migliori •Le Pmi internazionalizzate creano un maggior numero di posti di lavoro: presso queste imprese il tasso di crescita dell´occupazione è del 7%, contro l´1% soltanto nelle Pmi che non effettuano attività di tipo internazionale; •le Pmi internazionalizzate sono più innovative: l´introduzione di prodotti o servizi innovativi per il settore di attività nel paese di appartenenza ha interessato il 26% delle Pmi attive a livello internazionale e l´8% soltanto delle altre Pmi; •l´importazione è un passo verso l´esportazione: tra le Pmi che effettuano sia importazioni che esportazioni, quelle che hanno iniziato importando sono il doppio (39%) rispetto a quelle che hanno cominciato esportando (18%); •i programmi pubblici di sostegno sono in larga misura sconosciuti: solo il 16% delle Pmi è a conoscenza dei programmi pubblici di sostegno all´internazionalizzazione e solo un modesto numero di Pmi si avvale del sostegno pubblico; •le Pmi europee sono più attive a livello internazionale rispetto alle Pmi statunitensi o giapponesi. Nel complesso le imprese europee sono più attive di quelle giapponesi o statunitensi e registrano risultati migliori anche se si considerano soltanto le loro esportazioni al di fuori dell´Ue. 3. Raccomandazioni per il sostegno politico a favore delle Pmi •Occorre promuovere la conoscenza e l´utilizzo dei programmi pubblici di sostegno; •va facilitato l´accesso alle misure di sostegno da parte delle microimprese, che sono quelle che hanno più bisogno di questi programmi e ne trarrebbero maggiore beneficio; •l´innovazione e l´internazionalizzazione sono strettamente correlate. Ciò suggerisce pertanto l´opportunità di coordinare le misure politiche volte a stimolare l´innovazione e l´internazionalizzazione, se non addirittura l´opportunità di fondere gli enti che attuano questi due tipi di politiche; •l´importazione è un passo verso l´esportazione e i programmi pubblici di sostegno dovrebbero tenerne conto. Contesto Lo studio in esame aveva come finalità quella di offrire un quadro completo e aggiornato del grado di internazionalizzazione delle Pmi europee. I dati e le conclusioni in esso contenuti si basano su un´inchiesta che ha interessato 9 480 Pmi di 33 paesi europei ed è stata condotta nella primavera del 2009. Nello studio sono state analizzate tutte le attività che hanno comportato un rapporto commerciale significativo con un partner straniero: esportazioni, importazioni, investimenti esteri diretti, contratti internazionali di subfornitura, cooperazione tecnica internazionale. I risultati presentano una panoramica approfondita della situazione, con i dati raggruppati per paese, per dimensione delle Pmi (micro, piccole e medie) e per settore (sono stati analizzati 26 settori di attività).  
   
   
FORUM ECONOMICO E FINANZIARIO PER IL MEDITERRANEO MILANO, 12-13 LUGLIO 2010 ANTONIO TAJANI RAPPRESENTA LA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Milano, 12 luglio 2010 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per Industria e Imprenditoria, parteciperà alla seconda edizione di "Milano Med Forum 2010", il Forum economico e finanziario per il Mediterraneo che si tiene all´inizio della settimana. Il Forum è promosso dalla Camera di Commercio di Milano, Regione Lombardia, Ministero degli Affari Esteri e Ministero dello Sviluppo Economico, e dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea. Il tema del Forum è la cooperazione economica e finanziaria nel Mediterraneo, con un focus particolare su questioni specifiche come l´energia, le piccole e medie imprese, le infrastrutture e il ruolo dei media. Sono coinvolti i Paesi dell´Unione europea e quelli dell´area mediterranea, del Golfo e del sud-est europeo. L´intervento di Tajani si focalizzerà sullo stato delle relazioni tra l´Ue e i Paesi vicini nell´ambito della Politica europea di Vicinato, con una particolare attenzione alle tematiche legate alla cooperazione industriale, alle infrastrutture e alla realizzazione dell´area di libero scambio. Si tratta di una priorità strategica per l´Unione europea, rafforzata dall´esigenza di allargare le opportunità di mercato e la competitività per uscire dalla crisi economica in corso. Il vice Presidente della Banca europea per gli investimenti Dario Scannapieco presenterà gli strumenti finanziari che l´Ue offre per lo sviluppo della regione e degli investimenti europei. Gli interventi di Tajani e Scannapieco si terranno durante la sessione plenaria d´apertura che si terrà lunedì 12 luglio tra le ore 10 e le 13 a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari. Http://ec.europa.eu/italia    
   
   
AVANZAMENTO FINANZIARIO DEI FONDI EUROPEI IN VALLE D’AOSTA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/13  
 
 Aosta, 12 luglio 2010 - Nel contesto della querelle che nell’ultima settimana ha visto protagonisti il Ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, e le Regioni del Mezzogiorno italiano, accusate di non aver saputo utilizzare adeguatamente i fondi strutturali provenienti dall’Unione europea, la Presidenza della Regione ritiene importante sottolineare il positivo andamento dei dati relativi alla programmazione comunitaria in Valle d’Aosta, per il periodo 2007/13. In particolare, i programmi operativi “Competitività regionale 2007-2013”, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e “Occupazione 2007-2013” cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (Fse), che prevedono un investimento complessivo pari rispettivamente a 48,9 e 82,3 milioni di euro per il settennio, presentano dati relativi all’avanzamento finanziario in linea con le previsioni. I due Programmi, infatti, hanno rispettato le previsioni di pagamento concordate con la Commissione europea in tutte le annualità 2007, 2008 e 2009, attestandosi - sulla base dei dati monitorati alla fine del mese di aprile 2010 in termini di impegni e di pagamenti - il primo a 13,2 e 7,6 milioni di euro e il secondo a 35 e 14 milioni di euro, a conferma del buon avanzamento finanziario. Anche i Programmi di cooperazione transfrontaliera con la Francia e con la Svizzera confermano l’ottimo stato di avanzamento complessivo nell’utilizzo dei fondi. Ad oggi sono 28 i progetti (interessanti) che si rivolgono al territorio valdostano finanziati dal Programma Italia-francia per un investimento complessivo di 26,4 milioni di euro, mentre sul Programma Italia-svizzera sono 14 i progetti approvati per un investimento a favore di beneficiari valdostani di 7,3 milioni di euro. In termini di spesa, anche per questi programmi la Valle d’Aosta ha rispettato le previsioni e i dati di monitoraggio raccolti nel primo semestre 2010 indicano un’accelerazione significativa nell’avanzamento dell’attività prevista, confermando la buona tendenza anche per l’anno in corso.  
   
   
FONDI UE: PUBBLICATE GRADUATORIE ASSE 6.1 DEL FESR  
 
Palermo, 12 luglio 2010 - Il dipartimento Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana, autorita´ di gestione del P.o. Fesr Sicilia 2007-2013, informa che sul sito www.Euroinfosicilia.it/  sezione "News", sono state pubblicate le graduatorie provvisorie relative a tutte le Linee di intervento dell´obiettivo specifico 6.1."Sviluppo urbano sostenibile", nel cui ambito sono state presentate operazioni mature. Si evidenzia che le operazioni mature, risultate non ammesse in questa prima finestra, potranno essere ripresentate dalle Coalizioni in indirizzo, laddove siano state gia´ superate le criticita´ rilevate, nell´ambito della seconda finestra, la cui scadenza e´ confermata alla data del 19 luglio.  
   
   
FAS: AL VENETO VIRTUOSO LA POSSIBILITA’ DI NUOVI INVESTIMENTI  
 
 Venezia, 12 luglio 2010 - Per quanto riguarda il Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate), le risorse assegnate al Veneto con la programmazione 2000-2006 sono allo stato attuale impegnate per la quasi totalità. Lo ha comunicato il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato in occasione dell’incontro a Roma con il ministro Raffaele Fitto che sta compiendo una ricognizione sulla situazione dell’utilizzo da parte delle Regioni dei fondi Fas della programmazione 2000–2006 e dei fondi Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per il periodo 2007–2013. La Regione del Veneto, dopo aver realizzato il monitoraggio completo sullo stato di avanzamento dei progetti e sull’impiego dei fondi, risulta tra le più efficienti a livello nazionale nell’utilizzo del Fas e del Fesr. In particolare, Zorzato ha fatto presente al ministro che per il Fas entro il 2011 la spesa sarà interamente completata. Le risorse assegnate al Veneto ammontano a oltre 367 milioni di euro, di cui l’86% già impegnato; i costi di realizzazione già sostenuti sono al 70% e i pagamenti sono al 64%. Ma la quota Fas ha attivato investimenti complessivi di altri soggetti pubblici e privati per un costo complessivo superiore ai 772 milioni di euro, impegnati per circa l’80%. “Da queste cifre appare in tutta la sua evidenza – ha rilevato Zorzato – l’effetto moltiplicatore del Fas nella nostra regione”. Il monitoraggio peraltro riguarda solo gli impegni giuridicamente vincolanti. Se si considerassero anche gli interventi già appaltati ma non ancora contrattualizzati, l’impegno di spesa per il Veneto arriverebbe già al 98%. Il ministro Fitto ha mostrato grande apprezzamento per il circolo virtuoso messo in moto nel Veneto con l’impiego di queste risorse, anche in rapporto ad un quadro complessivo delle Regioni che presenta livelli di efficienza nettamente inferiori. Il ministro ha infine comunicato al vicepresidente Zorzato che è intenzione del governo mantenere gli impegni relativi alla nuova programmazione dei fondi Fas regionali, che proprio in virtù delle capacità di spesa dimostrate dovrebbe portare al Veneto circa 570 milioni di euro di nuovi investimenti.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL MINISTRO FITTO: PROGRAMMI UE E SEGNALETICA  
 
Bolzano, 12 luglio 2010 - Gestione dei fondi europei, segnaletica di montagna in Alto Adige: questi i due temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha discusso l’ 8 luglio a Roma nell´incontro con il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto. Nel giro di una decina di giorni si cercherà di elaborare una proposta condivisa per regolamentare l´apposizione dei cartelli, mentre sui programmi Ue la Provincia di Bolzano viene promossa a pieni voti. "Nella programmazione e nella destinazione dei fondi europei la Provincia di Bolzano è all´avanguardia e viene presa ad esempio come amministrazione virtuosa, un riconoscimento che è arrivato anche dal ministro Fitto", spiega il presidente Luis Durnwalder al termine del vertice nella sede del Ministero per gli affari regionali a Roma. Durnwalder ha fatto il punto, a metà periodo della programmazione 2007-2013, sullo stato di attuazione dei vari programmi Ue in Alto Adige, dal Fondo sociale europeo al Fondo per lo sviluppo rurale, dalle cooperazioni interregionali con Austria e Svizzera ai Fondi per le aree sottoutilizzate: "Abbiamo a disposizione circa 700 milioni di euro e concretizzato finora oltre metà delle iniziative programmate, rispettando la tabella di marcia." Il Presidente ha rinnovato al ministro Fitto la richiesta che nel caso il Governo deliberasse di riprogrammare le spese dei fondi europei, "quelli non spesi da alcune Regioni vengano trasferiti ad altre virtuose che sanno gestire le fasi di programmazione e realizzazione delle priorità." Sui fondi Fas, ha precisato il ministro Fitto, una decisione verrá presa a settembre. "In caso di risposta positiva - spiega Durnwalder - all´Alto Adige potrebbero toccare 30 milioni di euro." Più a lungo, in un colloquio franco e a tutto campo, il ministro Fitto e il presidente Durnwalder si sono soffermati sulla questione della segnaletica di montagna in Alto Adige, senza entrare direttamente nella materia della toponomastica. "Siamo concordi sulla volontà di trovare una soluzione al più presto per i cartelli e cercheremo di elaborare un accordo tra i rappresentanti del Ministero e quelli della Provincia per regolamentare la segnaletica nel suo complesso", sintetizza Durnwalder. Il ministro ha citato lo statuto di autonomia e ribadito la sua posizione sull´esigenza di garantire la bilinguità (oggi gran parte dei cartelli offrono indicazioni solo in tedesco), il presidente Durnwalder ha a sua volta specificato che nei casi di cartelli posti sul suolo pubblico e frutto di un lavoro finanziato anche con contributi pubblici la comprensione vada garantita "nel modo che si riterrà più adatto: con la doppia scritta della località, delle indicazioni generiche di lago, sentiero, fiume, ecc., oppure con numeri o anche simboli." Ma ha insistito sul fatto che i nomi propri di famiglia e quelli storici, quindi i microtoponimi, vadano mantenuti nella forma originale. Il vertice si è pertanto chiuso con un passo formale: "Nel giro di una decina di giorni i rappresentanti dello Stato e quelli della Provincia cercheranno di elaborare una proposta che riveda la futura regolamentazione della segnaletica di montagna e trovi un compromesso anche per quella esistente, considerato che non è possibile intervenire subito sui cartelli già installati", specifica Durnwalder. L´ipotesi sul tappeto è quella di una loro sostituzione graduale, a cadenza annuale, con l´applicazione dei nuovi criteri regolamentativi. "Se troviamo un accordo, verrà siglato a Bolzano con il ministro Fitto", conclude Durnwalder.  
   
   
LA REGIONE VENETO ACCOMPAGNA L’ISTRIA CROATA NEL PROCESSO DI ADESIONE ALL’UNIONE EUROPEA  
 
Venezia, 12 luglio 2010 - Nell’ambito del programma di scambio di conoscenze e buone pratiche promosso e cofinanziato dall’Iniziativa Centro Europea (Ince/cei), la Regione del Veneto è protagonista in un progetto finalizzato a sostenere il processo di adesione all’Unione Europea della Regione Istriana della Croazia, denominato “Istria Getting Prepared for Structural Funds”. L’iniziativa verrà presentata alla stampa lunedì 12 luglio, alle ore 15.30, a Venezia, presso Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, dall’assessore regionale al bilancio e alla cooperazione transfrontaliera, Roberto Ciambetti, insieme al collega istriano Oriano Otocan. “L’obiettivo del progetto – spiega Ciambetti – è quello di favorire la formazione di funzionari pubblici della Regione Istriana e in particolare di accrescere le loro competenze nella gestione dei fondi strutturali europei e le loro capacità di utilizzo degli strumenti finanziari, mettendo a disposizione il know-how che il Veneto ha maturato in questa materia. L’iniziativa, inoltre, offrirà l’opportunità di incrementare il sistema dei rapporti istituzionali tra le due regioni”. Nella stessa giornata di lunedì si terrà la riunione inaugurale del Comitato guida, che ha il compito di individuare le metodologie e gli strumenti operativi di attuazione del progetto, il cui budget complessivo è di 40 mila euro, finanziato per un quarto con risorse della Regione Veneto.  
   
   
WORKSHOP ITALIA-AUSTRALIA A CASTELBRANDO UN’OCCASIONE PER SVILUPPARE IL BUSINESS E I RAPPORTI CULTURALI  
 
 Venezia, 12 luglio 2010 Si è svolto il 9 luglio nella prestigiosa cornice di Castelbrando a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso, il primo convegno – workshop “Talking Continents” per promuovere e incrementare il business tra Italia e Australia, al quale hanno partecipato numerosi operatori dei due paesi e dei mercati economici posti lungo la cosiddetta “via dell’oro”, dagli Emirati Arabi all’India, dalla Cina al Sud Est Asiatico. L’iniziativa, organizzata da Expo Venice e dall’Associazione Italia–australia, serve a presentare le opportunità, gli strumenti e le strategie delle imprese italiane ed australiane, affinché possano svilupparsi tra loro scambi commerciali e joint ventures. “Il Veneto si propone ancora una volta come protagonista nel panorama internazionale – ha evidenziato l’assessore regionale Roberto Ciambetti, intervenendo all’incontro – forte della sua tradizione di rapporti economici, ma anche sociali e culturali, con tutte le aree del mondo, anche le più distanti. Non da oggi è stato gettato un ponte verso il continente Australiano, ricco di opportunità e in continuo sviluppo, ma proprio il dinamismo di questa realtà induce gli operatori ad intensificare le relazioni e le occasioni di confronto, al fine di migliorare reciprocamente le performance imprenditoriali”. In questo laboratorio dedicato alle potenzialità, molte ancora inespresse, di interscambio tra i due paesi, i settori principalmente coinvolti sono quelli del turismo, dei viaggi, della cultura, della moda, del design, dell’alimentazione, dell’architettura e delle costruzioni. “Noi italiani e veneti abbiamo molto da offrire – ha concluso Ciambetti – in termini di qualità delle nostre produzioni ed il mercato Australiano è sicuramente da esplorare con convinzione, anche per la solidità della sua economia, puntando al rafforzamento dell’import/export con un paese che già accoglie molti nostri connazionali e dove la lingua italiana è una delle più parlate”. Dopo l’odierno workshop, Castelbrando ospiterà nel fine settimana numerose altre manifestazioni culturali aperte al pubblico, nel segno del binomio Italia-australia: esposizioni di prodotti gastronomici, progetti artistici, mostre di pittura, spettacoli musicali.  
   
   
AUSTRIA, TASSO DISOCCUPAZIONE IN CALO (-7,3%)  
 
Vienna 12 luglio 2010 - Il Ministro del Lavoro, Rudolf Hundstorfer, ha annunciato i nuovi dati sull´andamento della disoccupazione in Austria. Stando agli elementi forniti alla stampa dal Ministero, il tasso di disoccupazione sarebbe calato del 7,3 per cento rispetto a quanto rilevato nel mese di giugno 2009, per un numero di persone in cerca di un´occupazione pari a 212.753 unità. Il dato non considera, tuttavia, gli oltre 284 mila austriaci inseriti dal governo all´interno di un programma di ri-formazione al lavoro. I lavoratori austriaci sono invece ammontati a quota 3,31 milioni di unità nel mese di giugno 2010, in crescita di un punto percentuale su base annua.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info    
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
EMISSIONE BOT LUGLIO 2010  
 
 Roma, 12 luglio 2010 - Il Mef ha disposto per il giorno 12 luglio 2010, con regolamento 15 luglio 2010, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Annuali 7.500 15.07.2011 365
Si comunica che, in seguito all´assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 12 luglio 2010 non verrà offerto il Bot trimestrale. È da tener presente che il 15 luglio 2010 vengono a scadere Bot per 11.970 milioni di euro (3.500 milioni di euro trimestrali e 8.470 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 luglio 2010, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto. Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot annuali, previsto in via automatica per il giorno 13 luglio 2010. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 13 luglio 2010. La circolazione dei Bot al 30 giugno 2010 era pari a 148.982,595 milioni di euro, di cui 6.500 milioni di euro trimestrali, 57.088 milioni di euro semestrali e 85.394,595 milioni di euro annuali.
 
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE LUGLIO 2010  
 
Roma, 12 luglio 2010 - Il Mef, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 luglio. - Buoni del Tesoro Poliennali in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 15 giugno 2010/2015; terza tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 3.000 milioni di euro a un massimo di 3.500 milioni di euro decorrenza - scadenza: 1º settembre 2009/2040; ottava tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1.250 milioni di euro a un massimo di 1.750 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali non più in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 1º febbraio 2008/1º agosto 2023; quattordicesima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1.000 milioni di euro a un massimo di 2.000 milioni di euro.  
   
   
OGGI FORUM CON 27 PAESI: FORMIGONI E BERLUSCONI ALLA SEDUTA DI APERTURA DEI LAVORI I PAESI DELLA SPONDA NORDAFRICANA COME UNA NOSTRA CINA VICINA  
 
 Milano, 12 luglio 2010 - "La nostra Cina è vicina: paesi della sponda africana del Mediterraneo hanno un tasso di crescita ai livelli del gigante orientale. A un´ora di volo, non a un giorno. Bene abbiamo fatto a concepire, da tempo, la Lombardia come un ponte tra Europa centrale e Mediterraneo, a intensificare le relazioni istituzionali, culturali ed economiche con quest´area e a promuovere, insieme con il ministero degli Esteri, la Camera di Commercio e la Promos, il Forum del Mediterraneo. Abbiamo visto giusto in anticipo, ed ora è chiara la strada su cui proseguire". Lo dichiara il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che aprirà lunedì 12 la seconda edizione del Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo (Milano, 12 e 13 luglio). Il Forum, al quale hanno aderito 27 Paesi e centinaia di personalità della politica e dell´economia dell´area Mediterranea, si svolgerà a Palazzo Mezzanotte, a Palazzo Turati e a Palazzo Affari ai Giureconsulti per i Panel tematici. Lunedi´ 12 - Formigoni aprirà i lavori, insieme al presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli, nella sessione plenaria di apertura (Palazzo Mezzanotte ore 10-13), che vedrà le conclusioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo gli interventi, tra gli altri, del presidente di Promos Bruno Ermolli, di Emma Marcegaglia, di Dario Scannapieco (vice presidente della Banca Europea degli investimenti - Bei), di Antonio Tajani (vicepresidente della Commissione europea). Nel pomeriggio di lunedì in programma (dalle 15 alle 18): - il Panel Energia (Palazzo Turati, relazione dell´Ad di Eni, Paolo Scaroni, partecipazione per la Regione dell´assessore all´Ambiente Marcello Raimondi); - il Panel Piccole Medie Imprese (Palazzo Mezzanotte, con viceministro Sviluppo economico Adolfo Urso e il vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli) - l´Osservatorio sui Media nel Mediterraneo (Palazzo Giureconsulti, condotto da Bruno Vespa). Martedi´ 13 - Nella mattinata (ore 9.30-12) in programma: - il Panel Infrastrutture (palazzo Turati, con il ministro Altero Matteoli, il viceministro Roberto Castelli, l´assessore regionale Raffaele Cattaneo) - il Focus Mediterraneo (Palazzo Giureconsulti) - il Focus Medio Oriente (Palazzo Giureconsulti) La sessione conclusiva (ore 12.30-13.30, Palazzo Mezzanotte) prevede l´intervento finale del ministro degli Esteri, Franco Frattini.  
   
   
LOMBARDIA/MESSICO. CONTRO CRISI RILANCIO COLLABORAZIONE  
 
Milano, 12 luglio 2010 -  "Il Messico ha scelto di incrementare le relazioni istituzionali ed economiche con la Lombardia, e di mantenere la sua sede diplomatica a Milano, a differenza di tante altre situazioni in cui, a causa della crisi economica, il paese centroamericano ha deciso di tagliare consolati e sedi di ambasciate. Me lo ha confermato l’ 8 luglio l´ambasciatore Jorge Chen Carpentier". Lo fa sapere il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dopo il colloquio con il rappresentate del Messico in Italia, avvenuto al trentesimo piano del Palazzo Pirelli. "Questa decisione esplicita e consapevole - spiega Formigoni - del Governo del Messico ha anche un significato politico, di scelta, di preferenza, che non ci sfugge. Anche per noi, del resto, il rapporto con il Messico è di primaria importanza. Dobbiamo rafforzare la collaborazione tra i nostri sistemi economici con un´attenzione privilegiata alle imprese, specie le piccole, e all´occupazione". Prosegue intanto la collaborazione diretta tra Lombardia e Stato messicano del Nuevo Leon, che è tra i protagonisti del World Region Forum, la rete delle 15 regioni più dinamiche del mondo".  
   
   
LA BANDIERA LOMBARDA NELLO SPAZIO CON L´ASTRONAUTA NESPOLI CONSEGNATA DA FORMIGONI NEL CORSO D´UN INCONTRO AL "PIRELLI"  
 
Milano, 12 luglio 2010 - Una piccola bandiera di Regione Lombardia, raffigurante la Rosa Camuna, raggiungerà lo spazio con l´astronauta di origini lombarde Paolo Nespoli, che il prossimo 10 dicembre - insieme ad un cosmonauta russo e ad un´astronauta americana – verrà lanciato con una navicella dalla stazione di Baikonur nel Kazhakistan. La navicella dovrà agganciarsi alla stazione spaziale internazionale attualmente in orbita e rimanervi per sei mesi. E´ stato lo stesso Nespoli ad esprimere questo desiderio. La bandiera gli è stata consegnata dal presidente di regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel corso di un incontro al Palazzo della Regione. Paolo Nespoli - che fa parte dell´Agenzia Spaziale Europea - nel corso dell´incontro era accompagnato da Simonetta Di Pippo - direttore dei programmi di Volo Umano dell´Agenzia Spaziale Europea. Durante la visita l´astronauta lombardo ha fomito al Presidente Formigoni i dettagli dell a missione spaziale. La stazione spaziale intemazionale, finanziata da 10 stati membri dell´Unione Europea, tra cui l´Italia, vola ad una altezza di 400 km e costituisce un laboratorio scientifico vitale, di dimensioni pari a due jumbo jet, il quale ospita esperimenti che riguardano la dinamica dei fluidi, la gravita e la scienza della vita.  
   
   
CREMONA, INCONTRO DEL VICEPRESIEDENTE DELLA LOMBARDIA CON GLI IMPRENDITORI  
 
Cremona, 12 luglio 2010 - "La Lombardia, per tutti, deve e dovrà essere il termine per il buon governo". Ha esordito così Andrea Gibelli, vice presidente di Regione e Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato, nel corso del suo intervento alla Consulta Economica della provincia di Cremona riunita l’ 8 luglio nella sede della Camera di Commercio cremonese. Il vice presidente ha spiegato "che non è più tempo di politiche assistenziali ma che, invece, servono strumenti per premiare coloro che sono virtuosi. Regione Lombardia - ha detto ancora Gibelli - sta avviando la cultura della partecipazione attraverso le cosiddette centrali d´ascolto nell´ambito di ogni comparto. Ci troviamo davanti ad una crisi importante di tutta l´Europa, ma Regione Lombardia ha anticipato tutti mettendo al primo posto la produzione reale, quella fatta dalle piccole e medie imprese. E´ l´Europa che ora imita, invoca il modello lombardo dopo aver sponsorizzato una cultura solo di natura finanziaria". E il vice presidente ha voluto spiegare su quali linee si muoverà la Regione; partendo ovviamente da quel punto fermo che è il Piano Regionale di Sviluppo. "Il Piano Regionale di Sviluppo - ha affermato ancora l´assessore - è in sostanza un perimetro entro il quale muoversi. Serve ora creare le condizioni - nella logica delle reti e dei distretti - in cui tutti possano puntare al meglio della produzione. Per arrivare a questo risultato le linee guida sono: la flessibilità, la competitività, la distribuzione della ricchezza e soprattutto l´innovazione". "Regione Lombardia - ha detto ancora - vuole dare delle risposte ai settori dell´industria e dell´artigianato favorendo le aggregazioni territoriali, le filiere di settore che comprendono imprese piccole, medie e anche grandi. "Per ogni territorio - ha affermato il vice presidente - ci sono aree tematiche prevalenti. Nel cremonese quello che ha più pregnanza con l´economia locale è l´agro-alimentare (come nel Lodigiano è l´agro-energetico). All´interno dello specifico comparto ci sono quattro aree che Regione Lombardia ha determinato. L´innovazione ed economia della conoscenza, l´energia, la mobilità sostenibile e la tutela e la valorizzazione del patrimoni naturale e culturale. Il Programma Driade - Gibelli è poi tornato a parlare agli imprenditori cremonesi del programma regionale Driade che quest´anno prevede 23 milioni a ostegno dell´innovazione di pmi e artigiani. In particolare dei due assi principali su cui si snoda: il pacchetto Artemide che ha promosso e sostenuto le candidature di reti di eccellenza formate da imprese artigiane e di micro imprese e di idee progettuali finalizzate alla strutturazione, al rafforzamento e alla crescita delle reti stesse; e il secondo asse denominato Dafne che ha promosso e sostenuto l´aggregazione di imprese in sistemi produttivi sperimentali. "Artemide - ha confermato Gibelli - ha già alimentato 12 reti di imprese e Dafne, invece, 7 sistemi". La Provincia - Per quanto riguarda poi la realtà specifica cremonese, Gibelli, ha voluto specificare che ora "i link di comunicazione con la provincia di Cremona guidata da Massimiliano Salini saranno sempre più numerosi. Bisogna invertire quello che accadeva in passato quando questa provincia - ha detto Gibelli - non riusciva a superare la percentuale dello 0,5% di imprese che ottenevano un finanziamento per il loro sviluppo. Con la visita di oggi - ha concluso il vice presidente - i contatti diventeranno sempre più intensi per rimanere vicini agli imprenditori ed ascoltare e soddisfare le richieste per fare sistema.  
   
   
MANOVRA: CHIODI, CHIUSURA DEL GOVERNO A RICHIESTE REGIONI  
 
Roma, 12 luglio 2010 - Non saranno rivisti i saldi della manovra e i tagli previsti nei confronti degli enti locali rimangono inalterati. È la posizione che il governo ha illustrato ai Presidenti delle regioni che il 9 luglio sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro dell´Economia Giulio Tremonti. In sostanza, sono cadute nelle nulla le richieste degli enti locali e delle Regioni che avevano invocato un incontro con il governo per ridurre i tagli previsti nella manovra economica in discussione e approvazione in Parlamento. Il nulla di fatto da parte del governo ha portato il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, a parlare di "conflitto istituzionale" e a confermare l´intenzione di rimettere nelle mani del governo le deleghe trasferite alle Regioni dalla riforma Bassanini. La circostanza è stata confermata anche dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, presente all´incontro di Palazzo Chigi. "Siamo sempre più convinti che l´unica soluzione attuabile sia questa ? ha confermato Chiodi al termine della riunione -. Il governo sa benissimo che con i tagli previsti in finanziaria le Regioni non sono in grado di operare amministrativamente su alcune materie importanti come i trasporti e le politiche di sostegno alla famiglia e alle imprese, tanto per fare qualche esempio". In termini finanziari, le deleghe che le Regioni vogliono riconsegnare pesano per poco più di 3 miliardi di euro di trasferimenti a fronte dei 4 miliardi 350 milioni che lo Stato vuole tagliare a partire dal 2011. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, non ha esitato a giudicare "negativa" la riunione di stamane con il governo "in quanto non c´è stata nessuna apertura verso il sistema delle regioni; non è stato concesso neppure lo slittamento di qualche giorno dell´approvazione della manovra. Anzi ? ha rivelato Chiodi ? di fronte a questa richiesta il ministro Tremonti ha detto che in caso di rinvio il nostro debito pubblico sarebbe sotto scacco di speculazioni finanziarie e di attacchi pericolosi per l´intero sistema Paese già da lunedì". "Nel corso della riunione - ha spiegato Chiodi - abbiamo cercato di dimostrare che i dati che arrivano dall´Istat confermano che è stato lo Stato negli ultimi anni ad incrementare l´indebitamento generale. Naturalmente le regioni sono consapevoli che hanno delle responsabilità a cui far fronte, in questo senso il ministro Tremonti ci ha ricordato il nodo sanità che sta interessando diverse regioni del centro-sud, ma proprio per questo noi siamo pronti a fare la nostra parte, così come siamo pronti ad istituire una commissione paritetica governo-regioni che individui l´origine e la natura degli sprechi. Berlusconi questo lo ha accettato ed è stata l´unica cosa concessa. L´unica certezza, invece, - ha concluso Chiodi - è che dal 2011, rimanendo così la situazione, le regioni non saranno in grado di assicurare alcuni importanti servizi, come il trasporto pubblico sul quale dovremmo fare delle pesanti riduzioni e le politiche di sostengo alle imprese".  
   
   
MANOVRA ECONOMICA, L´INCONTRO GOVERNATORI-BERLUSCONI - SPACCA: ´PROFONDA DELUSIONE. ORA ´SPEGNEREMO´ LE COMPETENZE EX BASSANINI´..  
 
Ancona, 12 Luglio 2010 - ´Profonda delusione. E´ come se si fosse riunita una famiglia e il fratello piu` grande e piu` ricco abbia deciso di lasciare tutto il peso dei sacrifici su quello piu` debole e piu` povero. Non abbiamo chiesto questo incontro per difendere le Regioni, quanto per salvaguardare i servizi ai cittadini sui diritti fondamentali quali il reddito, l´occupazione, la salute, i servizi sociali, la mobilita`. Purtroppo gli sforzi delle Regioni non sono serviti a nulla. A questo punto non ci resta che procedere con lo `spegnimento´ delle competenze che la Bassanini ha attribuito alla Regione´. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, al termine dell´incontro tra le Regioni e il presidente del Consiglio Berlusconi.  
   
   
TRENTO: FONDI STRUTTURALI, OTTIMI I RISULTATI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO I DATI POSITIVI EVIDENZIATI NELL´INCONTRO A ROMA TRA IL MINISTRO FITTO E IL PRESIDENTE DELLAI  
 
Trento, 12 luglio 2010 - "Ancora una volta è doveroso sottolineare come il lavoro e l´impegno di chi opera nell´amministrazione della nostra autonomia trovi significativi e positivi riscontri, in questo caso dal ministro per le politiche regionali. Mi sembra il modo migliore per ribadire, se ce ne fosse bisogno, il profilo di qualità della nostra Autonomia". Così Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, commenta l´esito dell´incontro dell’8 luglio , a Roma, con il ministro per le politiche regionali, Raffaele Fitto. Attenzione rivolta, in particolare, ai dati sull’utilizzo dei fondi per le aree sottoutilizzate nel periodo 2000-2006 e a quelli relativi ai fondi strutturali per il periodo 2007 – 2013. E proprio il ministro ha sottolineato gli ottimi risultati conseguiti dalla Provincia ed ha confermato l’assegnazione delle risorse già definite per il periodo 2007 – 2013, pari a 54 milioni di euro. Rispetto ai fondi per le aree sottotilizzate nel periodo 2000-2006 è risultato infatti che la Provincia autonoma di Trento ha pienamente corrisposto agli impegni assunti e lo dimostra il fatto che ha il tasso più alto di rendicontazione tra le Regioni e Provincie autonome italiane. Ricordiamo che il Fondo aree sottoutilizzate (Fas) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate. Per quanto riguarda i fondi strutturali (Fesr e Fse) è stato positivamente valutato come la Provincia stia compiutamente attuando la programmazione 2007 – 2013, con un tasso di attuazione superiore a quello inizialmente pianificato.  
   
   
DALLA VALLE D´AOSTA UN INVITO AL GOVERNO A RIPENSARE I TAGLI AL PARCO DEL GRAN PARADISO  
 
Aosta, 12 luglio 2010 - «Invitiamo il Governo italiano a riconsiderare i tagli previsti nella manovra finanziaria nei confronti dei parchi naturali italiani», così, l’ 8 luglio, a nome della Valle d’Aosta, il Presidente della Regione Augusto Rollandin, l’Assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali Giuseppe Isabellon e il Presidente della Fondazione Grand Paradis Mauro Bieler prendono posizione nei confronti delle indicazioni contenute nel decreto anticrisi predisposto dal Ministro Tremonti. In particolare l’attenzione dei rappresentanti della Regione è rivolta al Parco nazionale del Gran Paradiso, per il quale al momento la manovra finanziaria ha previsto una forte riduzione dei contributi statali. «Crediamo - aggiungono il Presidente Rollandin e l’Assessore Isabellon – sia importante, ancor più fondamentale, mantenere un forte impegno, soprattutto dal punto di vista economico, nei confronti di quello che, assieme a quello dell’Abruzzo, è il più antico Parco nazionale italiano, per proseguire l’opera di conservazione e di valorizzazione di questa grande area naturale tra Valle d’Aosta e Piemonte, che è ormai un simbolo per la tutela ambientale della montagna, e in particolare delle Alpi, così come rappresenta un modello economico, turistico e sociale di grande importanza per le popolazioni che vi abitano e vi lavorano».  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE, NUOVO STATUTO IN DIRITTURA D´ARRIVO  
 
Campobasso, 12 luglio 2010 - "Mi corre l´obbligo di ringraziare tutti i Consiglieri regionali, tutti i Capigruppo e, in maniera particolare, la Struttura regionale per aver lavorato alacremente al conseguimento di questo traguardo". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, a conclusione dei lavori della seduta del 9 luglio dedicati esclusivamente allo Statuto regionale. Nella riunione di venerdì prossimo 16 aprile, secondo quanto comunicato dallo stesso Presidente, l´importante documento dovrebbe vedere finalmente il suo definitivo approdo in aula per essere licenziato. Ieri, intanto, tutti gli articoli del nuovo Statuto sono stati approvati, tranne quelli che recano norme in materia di Organi di consultazione e di garanzia, tutti ritirati su proposta del Portavoce della Maggioranza, Quintino Pallante: art.67 (Commissione per le Parità e le Pari opportunità tra uomo e donna); art.69 (Difensore civico); 69 bis (Tutore dei minori) 69 ter (Osservatorio regionale permanente sulle famiglie); 69 quater (Consulta regionale per i problemi della disabilità e dell´handicap); 69 quinquies (Istituzione di consulte). Gli ultimi tre articoli (70 - 71 - 72), che concernono le "Disposizioni finali e transitorie", saranno esaminati nella seduta di venerdì 16 luglio, allorquando ci saranno anche le dichiarazioni di voto, una per ogni Gruppo presente in Consiglio. "Abbiamo fatto sicuramente un lavoro utile, con grande senso di responsabilità a favore dell´intera collettività regionale", ha affermato il Presidente Picciano, che ha tenuto a sottolineare il senso di gratitudine nei confronti di tutti per aver ampiamente rispettato i tempi previsti prima della pausa estiva. Il Consiglio regionale del Molise non si riunirà martedì prossimo 13 luglio 2010, così come precedentemente fissato, per gli argomenti ordinari, ma tornerà in seduta venerdì prossimo 16 luglio 2010, alle ore 10,00, per il varo conclusivo dello Statuto, dopo il necessario ed indispensabile coordinamento tecnico ad opera della Struttura. "Struttura - ha concluso Picciano - che nei prossimi giorni è a disposizione di tutti i Consiglieri i quali potranno confrontarsi anche nelle Commissioni prima della definitiva approvazione del nuovo Statuto". Per calendarizzare i lavori ordinari, invece, lunedì 12 luglio, alle ore 10,00, è stata convocata la Conferenza dei Capigruppo.  
   
   
FUNZIONE PUBBLICA FVG: 21 MLN EURO PER COMPARTO UNICO 2010  
 
Trieste, 12 luglio 2010 - Il Regolamento per la definizione dei criteri di riparto delle assegnazioni alle Autonomie locali, a compartecipazione degli oneri derivanti dall´istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego, è stato definitivamente approvato l’ 8 luglio dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti. Beneficiari dei fondi sono le Province, i Comuni, le unioni di Comuni, le Comunità montane e la Comunità collinare del Friuli. Il regolamento conferma, per il 2010 e per i periodi successivi, la posta massima di quasi 21 milioni di euro all´anno a disposizione degli Enti locali e la riduzione proporzionale dei fondi nel caso la cifra venga superata, ma cambiano le modalità di erogazione. D´ora in poi, infatti, i fondi saranno erogati in un´unica tranche, a saldo della somma richiesta. Un´altra novità è rappresentata dalla banca dati unitaria relativa ai costi del personale, progetto promosso dalla Regione in sinergia con la Corte dei conti attualmente in fase di sperimentazione presso alcuni Comuni. La messa in rete delle Autonomie locali è prevista entro l´anno prossimo e, da allora, la rilevazione delle mensilità erogata sarà praticamente automatica. Al momento tale rilevazione rimane però a cura della struttura regionale competente in materia di personale.  
   
   
SUD:SICILIA BARICENTRO PER DIALOGO CON ASIA  
 
 Palermo, 12 luglio 2010 - "Il futuro della Sicilia o e´ euromediterraneo o non sara´". Lo ha detto, il 10 luglio, nel corso dei lavori del convegno di Siracusa, "Sud e federalismo", l´assessore siciliano alle risorse agricole, Titti Bufardeci. "Unica vera e sola prospettiva per lo sviluppo economico della Sicilia - ha spiegato - e´ quella di recuperare il ruolo di assoluta centralita´ geopolitica all´interno del bacino del Mediterraneo. Sino ad oggi, se non c´e´ stata una vera e propria strategia politica economica per la Sicilia, parte della responsabilita´ va ricercata nella politica Europea che non ha saputo sinora organizzare un piano di interventi a vantaggio dell´area euro mediterranea dove la Sicilia possa essere baricentrico. Per Bufardeci, "come la storia insegna, la Sicilia e´ stata sempre al centro del Mediterraneo, un ruolo e un luogo strategico,che ha bisogno di grandi infrastrutture portuali, autostradali e ferroviari, per ritornare a essere baricentrica e attrarre quel terzo del commercio mondiale che transita attraverso il Mediterraneo, toccando i canali di Suez e Gibilterra. Traffici che, purtroppo, la Sicilia non intercetta". "Oggi bisogna piu´ che mai - ha concluso Bufardeci - tornare ad essere protagonisti, specie in quella parte d´Europa e di Mediterraneo che da anni ci vede assenti. Altrimenti, a gestire il mare nostrum saranno i Paesi del Golfo, gli orientali, gli asiatici".  
   
   
INDUSTRIA LOMBARDA, DISPONIBILI FONDI PER GIOVANI E DONNE  
 
Milano, 12 luglio 2010 - Continuano le opportunità per i giovani dai 18 e i 35 anni che decidono di avviare un´impresa. E´ infatti ancora possibile presentare le domande per accedere ai finanziamenti previsti dalla Legge 22 di Regione Lombardia. Dei 30 milioni di euro previsti dal bando dell´assessorato Industria e Artigianato, ne sono già stati erogati 18 milioni attraverso nove decreti. 658 sono state le imprese che hanno presentato, fino ad oggi, le domande di finanziamento, di queste ne sono state accettate, a fine marzo, 341. Possono fare richieste le nuove imprese individuali o familiari in forma societaria iscritte al registro delle imprese, studi associati e società professionali costituite da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, che abbiano sede operativa in Lombardia. Nel caso di imprese costituite in forma societaria, è necessario che i giovani, le donne e le persone svantaggiate detengano almeno i due terzi delle quote del capitale sociale. L´investimento dovrà essere compreso fra 15.000 e 30.000 euro per le ditte individuali e le associazioni professionali che diventano, invece, 150.000 per le forme societarie. In entrambi i casi il contributo non potrà essere superiore all´80% dell´investimento ammissibile. La forma del finanziamento è a medio termine con durata compresa fra 3 e 10 anni, con un periodo di ammortamento massimo di 2 anni. Il programma d´investimento dovrà essere realizzato entro 12 medi dalla data del provvedimento regionale di concessione dell´agevolazione. Il bando è finalizzato a garantire quella liquidità che oggi serve alle nostre imprese. "E´ questo - ha commentato Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e all´Artigianato - l´ennesimo segnale di attenzione di Regione Lombardia verso le imprese create dai giovani e dall´universo femminile". Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.Industria.regione.lombardia.it  
   
   
SISMA DICEMBRE ’09, INCONTRO A ROMA PRESIDENTE MARINI: CONDIVISO PERCORSO PER AVVIO RICOSTRUZIONE  
 
 Roma, 12 luglio 2010 – “Abbiamo concordato un percorso per definire adeguate iniziative, anche legislative, per l’avvio concreto della ricostruzione a Marsciano e negli altri territori colpiti dal sisma del 15 dicembre scorso”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria e commissario delegato alla ricostruzione, Catiuscia Marini, a margine dell’incontro che si è svolto l’ 8 luglio a Roma con i parlamentari umbri, il sindaco di Marsciano Alfio Todini, rappresentanti del Comitato terremotati, delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali. “Ritengo l’incontro di oggi di notevole utilità - ha proseguito la presidente - perché ci dà l’opportunità di condividere anche con tutti i parlamentari umbri un percorso politico che consenta di dare le risposte che i cittadini e le imprese danneggiate dal sisma attendono”. La presidente Marini ha ribadito la “disponibilità della Regione Umbria ad attivare i mutui necessari ad anticipare le risorse per la ricostruzione, a condizione che sia assunto un impegno sul bilancio pluriennale dello Stato”. “La ricostruzione – ha detto ancora - come ha sottolineato anche il sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso nella sua recente visita nelle zone terremotate, deve essere avviata prioritariamente per il ripristino delle abitazioni, in modo da favorire che i cittadini rimasti senza tetto rientrino il prima possibile nelle loro case, e occorre allo stesso tempo un veloce intervento per il recupero degli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole, e di culto e delle strutture produttive e commerciali”. “Siamo tutti consapevoli delle difficoltà nel reperimento delle risorse pubbliche – ha concluso - ma occorre che istituzioni locali e parlamentari agiscano in maniera coordinata per consentire a tutti i cittadini la realizzazione degli interventi di ripristino delle proprie abitazioni e delle aziende”.  
   
   
IL PRESIDENTE DI REGIONE TOSCANA FRA GLI APPLAUSI DEL MEETING ANTIRAZZISTA ROSSI: “SI AL DIRITTO DI CITTADINANZA PER CHI NASCE IN TOSCANA” FENOMENO GLOBALE E INELUTTABILE CHE NON SI RISOLVE CON MURI E RESPINGIMENTI  
 
Firenze, 12 luglio 2010 - “Chi nasce in Italia deve essere italiano. Chi non lo permette è razzista. Mi impegno quindi affinché tutte le bambine e i bambini nati in Italia da genitori non italiani possano godere da subito di pieni diritti politici e di cittadinanza. La Giunta promuoverà una proposta di legge e, insieme ad almeno altre quattro Regioni, si impegnerà affinché anche il Parlamento, come previsto dalla normativa nazionale, discuta e approvi questa legge di civiltà”. Enrico Rossi, presidente di Regione Toscana, ha presentato questa proposta oggi a Livorno, intervenendo all´assemblea dei migranti all´interno del Meeting Antirazzista. “In Toscana su 33 mila nuovi nati all´anno, ben 8 mila sono figli di stranieri” - ha continuato Rossi. “Questa legge è il minimo che possiamo fare per risolvere i tanti problemi legati al diritto di cittadinanza. Non scordia moci che ogni anno gli immigrati in Toscana pagano ben 915 milioni di euro di tasse mentre ne ricevono per servizi solo 315”. L´assemblea ha accolto con un applauso il presidente Rossi: il senegalese Diop Mbaye, presidente del Coordinamento Stranieri di Livorno, lo ha ringraziato per la sua presenza ma anche perché impegnato a garantire il bene di tutti i toscani “migranti compresi”. Le richieste sul tavolo vertono su una rapida approvazione del regolamento della legge regionale sull´immigrazione, sul rifiuto dei Cie e sulla evoluzione del diritto di cittadinanza per quanti hanno scelto il nostro Paese per vivere e lavorare. Per Rossi la questione immigrazione “è un fenomeno globale e ineluttabile, non si risolve con i respingimenti né costruendo muri e frontiere inaccettabili. Sono contrario alla legge Bossi-fini e sono contro i Cie disumani descritti dai rapporti di Medici senza frontiere – ha detto il presidente regionale – ma siamo e rimaniamo una istituzione che deve agire nella legalità e quindi, se il Governo ci chiederà di aprire un Cie in Toscana, affronteremo la questione ponendo il rispetto dei diritti umani al centro di ogni azione”. Rossi ha concluso soffermandosi su alcune delle altre proposte che la Regione Toscana sta portando avanti: “Vorremmo permettere agli immigrati regolari residenti in Toscana, di votare alle elezioni amministrative; purtroppo l´iter legislativo, già a buon punto la scorsa legislatura, dovrà ripartire da capo. Allo stesso modo continueremo a sostenere un ruolo sempre più attivo dei Consigli e delle consulte, comunali e provinciali, degli stranieri”.  
   
   
´L´IMPRESA SOCIALE, UNA RISORSA IN GRADO DI CREARE OCCUPAZIONE E FAVORIRE L´INSERIMENTO DI PERSONE IN DIFFICOLTA`´  
 
Ancona, 12 Luglio 2010 - In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando la cooperazione sociale assume una funzione strategica, in quanto capace di assicurare occupazione nello specifico settore del no profit e di favorire l´inserimento di persone in difficolta`´. Per l´assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, riflettere sui temi delle politiche pubbliche e delle imprese sociali e` stata un´occasione molto importante di confronto con altri Paesi europei, offerta dalla Conferenza intermedia del progetto comunitario Pase, che si e` svolta questa mattina in Regione. Il progetto, promosso dalla Regione Marche - Servizio Istruzione Formazione e Lavoro, dedica un´attenzione particolare alle tematiche sociali e coinvolge un partenariato di 9 soggetti pubblici provenienti da 7 Paesi dell``Unione Europea. Avviato nel novembre 2008, si concludera` a ottobre 2011. ´La realta` marchigiana ´ ha continuato Luchetti ´ si e` dimostrata vitale nel rinnovarsi e sviluppare le potenzialita` di una formula, quella cooperativa, che permette di creare nuove opportunita` lavorative, soprattutto ai giovani, alle donne e a persone con livelli medio alti di istruzione, a dimostrazione che anche un´attivita` di servizio puo` essere un modello economico di riferimento che oltre al profitto guarda alla tutela del lavoro´. Alla conferenza sono intervenuti Herve` Plisson (Mission ´Regional Plan for Employment´ Provence-alpes-côte d``Azur Region) e Franco Dalla Mura (avvocato amministrativista, esperto in politiche sociali su Funzione sociale e imprese sociali) il quale ha evidenziato che per contribuire alla ripresa economica e all´occupazione, le imprese sociali e le organizzazioni sociali e no profit devono poter esprimere a pieno titolo le proprie potenzialita` di condivisione delle responsabilita` pubbliche e perseguire in maniera efficace una missione di interesse generale. ´Non si tratta ´ ha detto Dalla Mura ´ di contrarre la funzione sociale `privatizzandola´ ma di cooptare le formazioni sociali nel suo esercizio´. La Regione Marche, da parte sua, e` stata capace di creare un contesto attento a ridurre i pericoli di una cooperazione non autentica e poco affidabile. ´Cio` e` stato possibile ´ ha affermato Luchetti - anche grazie al ruolo svolto dalle associazioni e dalla Regione nel favorire la crescita qualitativa del sistema. Il confronto tra buone pratiche con altri Paesi ci induce a sperare in una ulteriore crescita dal punto di vista qualitativo e dei risultati´. Le Marche, come ha spiegato il dirigente dei Servizio Istruzione Formazione e Lavoro, Mauro Terzoni, nell´illustrare lo stato di attuazione del progetto Pase, hanno una lunga esperienza nel promuovere l´imprenditorialita` sociale. Lo sviluppo dell´impresa sociale in un momento di crisi e` ancora piu` importante per sostenere le imprese che, pur svolgendo un´attivita` prevalentemente orientata all´interesse sociale, di fatto concorrono in maniera efficace alla produzione di beni e soprattutto impiegano persone che avrebbero grosse difficolta` a collocarsi in altre aziende. ´Le Pubbliche amministrazioni ´ ha concluso Luchetti ´ devono sostenere questo terzo settore, rafforzando l´efficacia delle politiche pubbliche regionali e locali di welfare a favore dell´imprenditoria sociale, aumentando la capacita` di individuare i fabbisogni dell´economia sociale e dando piu` vigore all´economia sociale, con il trasferimento di buone pratiche dai territori dove sono gia` stati raggiunti risultati tangibili e misurabili in termini di supporto alle imprese sociali a Paesi con meno esperienza´.  
   
   
SOCIALE: CHIODI, OK REGIONI A FONDI AGGIUNTIVI PER ABRUZZO CHIESTI ULTERIORI STANZIAMENTI NEL FONDO NAZIONALE  
 
Roma, 12 luglio 2010 - Accolta da tutte le regioni italiane la richiesta del Presidente Gianni Chiodi di uno stanziamento aggiuntivo per l´Abruzzo nel riparto del fondo nazionale per le politiche sociali per il 2010 a fronte della grave situazione conseguente il terremoto. Chiodi, l’ 8 luglio, in Conferenza unificata, a Roma, ha proposto, infatti, la modifica dell´art. 6 all´intesa sullo schema di decreto del Ministro del Lavoro sul riparto del Fondo chiedendo che "ulteriori risorse derivanti da provvedimenti di reintegro siano prioritariamente indirizzate al reintegro della quota 2009 destinata alla Regione Abruzzo, vista la situazione di straordinaria necessità a causa dell´evento sismico e che ulteriori risorse residuali siano ripartite con le stesse modalità e criteri previsti dal decreto". Le Regioni hanno espresso parere favorevole ma a questo punto si attende un ulteriore passaggio ossia, la decisione della Conferenza Stato-regioni. "E´ un dato sicuramente significativo - ha commentato Chiodi - il fatto che le Regioni italiane abbiano già accolto la nostra richiesta, convinte della necessità di stanziare ulteriori risorse in favore dell´Abruzzo. Su questo avevamo già lavorato con l´assessore Paolo Gatti nei tavoli tecnici sostenendo la particolare specificità di questa regione. Una decisione che ha tutto il mio apprezzamento alla luce del pesante taglio che impone limitazioni nella programmazione e nella erogazione di servizi da parte delle amministrazioni locali".  
   
   
POLITICHE FAMILIARI, LA PROVINCIA DI PIACENZA GUARDA AL TRENTINO FIRMATO DA DELLAI E DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA EMILIANA TRESPIDI UN PROTOCOLLO D´INTESA  
 
 Trento, 12 luglio 2010 - Dopo la Provincia di Verona, la Città di Lamezia Terme, il Comune di Parma ed infine quello di Fano, il Trentino metterà ora a disposizione anche della Provincia di Piacenza la propria esperienza maturata sui temi delle politiche a sostegno del benessere familiare per l´avvio di un´Agenzia per la famiglia. E´ quanto prevede il protocollo d´intesa firmato giovedì scorso a Piacenza dal presidente Lorenzo Dellai e e dal presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi. La Provincia di Piacenza è la quinta realtà amministrativa e territoriale che si rivolge al Trentino per avere supporto nella redazione di specifici piani di intervento a favore delle famiglie. Il particolare approccio alla tematica “famiglia”, adottato dall’amministrazione provinciale fin dalla passata legislatura, ha suscitato particolare interesse da parte di varie realtà regionali. La Provincia di Verona, la Città di Lamezia Terme, il Comune di Parma ed infine quello di Fano hanno già sottoscritto, rispettivamente nel 2006, 2008, 2009 e 2010, con la Provincia autonoma di Trento specifiche convenzioni o protocolli di intesa per ottenere un supporto di consulenza finalizzato alla redazione ed approvazione di piani di intervento in materia di politiche familiari e l’adozione di percorsi di certificazione familiare ad organizzazioni pubbliche e private analoghi a quelli già implementati in Trentino. Dopo aver ringraziato il presidente Trespidi e prima della firma del protocollo, il presidente Dellai ha voluto sottolineare come la Provincia abbia istituito un Progetto speciale coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità. "L´approccio che abbiamo voluto utilizzare - ha detto Dellai - è molto concreto: sono state individuate nel Libro Bianco tante iniziative, anche piccole, in parte non tanto impegnative dal punto di vista economico, ma che hanno un grande valore e forti ricadute sul territorio, ad esempio le azioni nell´ambito dell´organizzazioni dei tempi, del lavoro, gli accordi che stanno nascendo. E gli accordi già avviati e quelli che stanno nascendo nel nostro territorio testimoniano il forte interessse e la sensibilità crescente verso il benessere delle famiglie. Per rendere più forte e concreta la collaborazione occorre rafforzare l´idea della rete, il network tra i vari soggetti che operano e vogliono lavorare per le esigenze delle famiglie. Apriamo dunque una fase di lavoro comune e di coinvolgimento reciproco, aperta non solo alle amministrazioni ma anche a realtà economiche. E´ interessante e preziosa l´esperienza che sta fiorendo in Trentino in valli a vocazione turistica dove si procede con misure e servizi concreti a favore sia delle famiglie residente che delle famiglie ospiti. Per noi è cruciale suscitare attraverso queste iniziative un´attenzione culturale che sappia leggere in modo diverso, innovativo le esigenze e le richieste delle famiglie. E gli accordi devono contribuire a questo. A creare in quel preciso contesto le occasioni, le opportunità concrete, quotidiane che permettono ai suoi componenti di ritrovarsi e di scoprire anche il piacere e il benessere di stare insieme, che consentono di proporre e riproporre la centralità della famiglia come dimensione importante della coesione sociale".  
   
   
A MATERA NASCE LA CITTA´ DEI BAMBINI  
 
Matera, 12 luglio 2010 - La nuova amministrazione comunale vuole organizzare il sistema urbano attraverso il paradigma del punto di vista dei bambini e azioni concrete finalizzate ad attivare processi virtuosi tendenti all´accentuazione dei diritti di cittadinanza attraverso forme partecipative già sperimentate con successo in campo internazionale. Lo si apprende da un comunicato diffuso dall’Ufficio di Gabinetto del Comune di Matera. Su proposta dell´assessore alle Politiche sociali Silvia Vignola, - prosegue la nota - la Giunta comunale ha approvato il progetto "La città dei bambini" e la costituzione di un laboratorio di progettazione e sperimentazione. Esso interviene su più discipline e pertanto viene coordinato anche dagli assessori Simonetta Guarini (Partecipazione), Pierfrancesco Pellecchia (Governo del territorio) e Sergio Cappella (Sicurezza). La città dei bambini è un progetto internazionale del Consiglio nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze e Tecnologie della cognizione. In Italia è stato sperimentato con successo, grazie al prof. Francesco Tonucci, a Fano già dal 1991 e poi in diverse altre città. "Per troppo tempo - afferma il sindaco, Salvatore Adduce – l’organizzazione delle città ha privilegiato i bisogni dei cittadini maschi, adulti e produttivi come priorità economica e amministrativa come è facilmente rilevabile per esempio dall´importanza che l´automobile ha assunto nella nostra società, condizionando le scelte strutturali e funzionali della città e creando gravi difficoltà per la salute e la sicurezza di tutti i cittadini". "Con questa iniziativa - spiega l’assessore Vignola- vogliamo riprogettare la città tentando di soddisfare le necessità primarie dei bambini, a partire dall´esperienza del gioco con i compagni senza il controllo degli adulti. La nostra amministrazione comunale intende guardare all´insediamento urbano ad altezza di bambino consapevoli come siamo che una città adatta ai bambini è una città adatta a tutti". Una prima fase di sperimentazione, per le peculiarità del luogo, verrà realizzata nel rione Serra Venerdì. Il progetto pilota prevede di collegare fisicamente il quartiere al parco, recuperare e valorizzare alcune opere realizzate negli anni ´90, comprese le aree verdi. “Vogliamo insomma – dichiara l’assessore Vignola - cominciare a guardare alla città con un nuovo sguardo per realizzare un luogo in cui tutti, a partire dai bambini, possano trovare una risposta adeguata ai propri bisogni di cittadino". Per realizzare le azioni previste dal progetto il Comune di Matera costituirà un laboratorio di progettazione e di sperimentazione; sarà istituita pertanto una long list mediante avviso pubblico per la individuazione di esperti nelle materie attinenti i vari aspetti del progetto, dal pedagogo all’architetto al sociologo, che collaborino su base volontaria alla costituzione del gruppo di lavoro scientifico e, quindi, all´attuazione del progetto. Ruolo importante lo assumeranno i genitori dei bambini, le associazioni culturali, sportive e del volontariato per una adeguata attività di animazione. I quattro assessori hanno già incontrato la prof.Ssa Patrizia Di Franco, dirigente scolastica, e le insegnanti della scuola elementare di Serra Venerdì per condividere l’idea e concordare le diverse fasi e settori di attuazione che saranno sviluppati: l´autonomia intesa anche come capacità del bambino di avere relazioni sociali all´esterno della propria abitazione senza necessariamente essere accompagnato da un adulto; la partecipazione intesa come possibilità dei bambini di offrire il proprio contributo, il proprio aiuto sulle scelte per un cambiamento reale dell´ambiente urbano; la tutela degli spazi pubblici intesi come spazi di tutti e non di nessuno; la mobilità per ridare ai bambini l´esperienza del movimento, del cammino, della scoperta. Obiettivo finale del laboratorio è promuovere, attraverso i bambini, un miglior rapporto fra città e cittadini; un reale collegamento dei quartieri con la città, la partecipazione e condivisione alle scelte che riguardano il proprio quartiere e la città tutta.