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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Luglio 2010
IL PARLAMENTO EUROPEO DICE SÌ AL NUOVO ACCORDO SWIFT, PORRE TERMINE AI TRASFERIMENTI DEI DATI BANCARI NON EFFETTUATI SU BASI INDIVIDUALI  
 
 Strasburgo, 12 luglio 2010 - Il Parlamento ha approvato giovedì 8 luglio la nuova versione dell´accordo antiterrorismo sul trasferimento dei dati bancari verso gli Stati Uniti. I deputati avevano respinto l´accordo precedente 4 mesi fa, ma da allora hanno negoziato alcune garanzie e ottenuto che, a partire dal secondo semestre di quest´anno, l´Unione lavori alla creazione di un sistema che permetta di evitare il trasferimento dei dati in blocco verso gli Usa. La raccomandazione di approvare l´accordo, redatta da Alexander Alvaro (Adle, De) è stata adottata con 484 voti a favore, 109 contrari e 12 astensioni. L´accordo dovrebbe entrare in vigore il 1° agosto. Nel mese di febbraio, il Parlamento aveva lanciato un segnale molto chiaro. "Abbiamo fatto capire che il Trattato di Lisbona conferisce delle possibilità e delle responsabilità" - ha dichiarato Alvaro durante il dibattito tenutosi il giorno precedente. "Durante i negoziati, il Parlamento ha potuto ottenere dei miglioramenti all´accordo", ha aggiunto. Il relatore ha anche sottolineato che l´accordo non copre il trasferimento dei dati all´interno dell´Europa, ma solo quelli che riguardano i movimenti finanziari verso i paesi terzi. In particolare, l´articolo 4 esclude i dati relativi all´Area Unica dei Pagamenti in Euro (Sepa). Il compromesso è stato sostenuto dai gruppi Ppe, S&d, Alde e Ecr, mentre Verdi/ale, Gue/ngl e una parte dell´Efd hanno votato contro. Due pareri minoritari sono stati aggiunti alla relazione (cfr. Più in basso). Eliminazione, a breve, del trasferimento dei dati "in blocco" Punto principale dell´accordo del Pe è l´eliminazione, a breve, dei trasferimenti di dati in blocco. In cambio del loro sostegno, i deputati hanno ottenuto che - entro dodici mesi - s´inizierà a lavorare alla creazione di un sistema europeo equivalente al Terrorism Finance Tracking Programme" (Tftp) nord americano per porre termine ai trasferimenti dei dati bancari non effettuati su basi individuali. L´europa si doterà di una struttura che permetterà il trattamento di basi in loco e il trasferimento solo di quelli relativi a indagini precise. Un nuovo ruolo per Europol - Un´altra novità del nuovo accordo è il conferimento a Europol del potere di bloccare il trasferimento di dati verso gli Stati Uniti. L´agenzia, con base all´Aia, avrà il compito di verificare che ogni richiesta effettuata dalle autorità americane sia giustificata nel contesto della lotta al terrorismo e che la quantità di dati trasmessi sia la minore possibile. Un rappresentante dell´Ue negli Stati Uniti per sorvegliare l´utilizzo dei dati - Inoltre, la nuova versione dell´accordo prevede che l´utilizzo di dati da parte statunitense, al solo fine di combattere il terrorismo, sia supervisionato da un gruppo di controllori indipendenti, incluso un rappresentante dell´Ue, designato dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo. Egli avrà la possibilità di chiedere giustificativi prima di ogni utilizzo dei dati e di bloccare le ricerche a suo parere illegali. L´accordo vieta al Tftp americano di procedere al "data mining" dei dati o di profilazione algoritmica o automatica o di filtraggio elettronico. Tutte le ricerche condotte sui dati forniti si devono basare su informazioni o prove preesistenti che inducono a ritenere che l’oggetto delle ricerche abbia un nesso con il terrorismo o il suo finanziamento. Diritto di ricorso per i cittadini europei - Lo scorso febbraio i deputati hanno chiesto che siano garantite ai cittadini europei le stesse procedure giudiziarie d´impugnazione che si applicano ai dati raccolti sul territorio dell´Unione europea. Nel nuovo accordo, si stabilisce che la legge americana deve prevedere il diritto ai ricorsi senza discriminazione di nazionalità. Conservazione e cancellazione dei dati - Le informazioni estratte dai dati sono conservate solo per il tempo necessario alle indagini o azioni penali specifiche per le quali sono richieste. Ogni anno il dipartimento del Tesoro americano dovrà stilare un bilancio dei dati non estratti che non sono più necessari per lottare contro il terrorismo e cancellarli al massimo entro cinque anni. Due pareri minoritari aggiunti alla relazione - Il primo parere, sottoscritto da sei deputati dei gruppi Gue/ngl e Verdi/ale, rileva che "l´accordo tra l´Unione europea e gli Stati Uniti d´America sul programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tftp) non offre le salvaguardie richieste dal Pe nelle sue precedenti risoluzioni", in modo particolare per quanto riguarda i trasferimenti dei dati in massa. Inoltre, "il ruolo di supervisione di Europol non è chiaro e implicherà una modifica del suo mandato ... Europol non è un´autorità giudiziaria". Per i deputati, "l´accordo viola chiaramente la legislazione dell´Unione in materia di protezione dei dati" che sono conservati per "un periodo troppo lungo" e le disposizioni dell´accordo relative ai diritti degli interessati "non rispondono affatto ai criteri europei". Il secondo parere, sottoscritto da Gerard Batten (Efd, Uk) ritiene che la legislazione proposta sia "illegittima sotto il profilo democratico". Inoltre, "il progetto di accordo è stato messo a disposizione di un numero limitato di deputati solo il 27 maggio scorso". Infine, si ricorda che "i dati finanziari ... Appartengono alla persona, non all´Unione europea o al Parlamento". Prossime tappe - L´accordo entrerà in vigore il 1° agosto 2010, per una durata di cinque anni e, in seguito, sarà rinnovabile su base annua. Tuttavia, gli europei e gli americani devono valutare il funzionamento dell´accordo per quanto attiene la sicurezza e i sistemi di controllo, al più tardi entro sei mesi dalla sua entrata in vigore. La Commissione dovrà avviare i suoi lavori per la creazione del Tftp europeo nella seconda metà del 2010 e pubblicare una relazione sui progressi compiuti entro tre anni.  
   
   
UN NUOVO PACCHETTO DI INVESTIMENTI UE INTENDE STIMOLARE GLI SCAMBI E RAFFORZARE I DIRITTI DEGLI INVESTITORI  
 
 Bruxelles, 12 Luglio 2010 - Varando due iniziative in data 7 luglio la Commissione europea ha compiuto il primo passo sulla via di una politica globale europea degli investimenti internazionali. Un documento orientativo delinea il modo in cui la neo acquisita competenza dell´Ue in materia di investimenti esteri diretti possa essere usata per stimolare la competitività e gli scambi con le conseguenti ricadute in termini di crescita e di occupazione. Nel contempo, un progetto di regolamento stabilisce disposizioni transitorie che offrono garanzie "esenti da rischi" sui trattati bilaterali di investimento esistenti o in corso di negoziazione tra paesi Ue e paesi terzi. In forza del trattato di Lisbona la politica degli investimenti viene sviluppata e gestita a livello europeo e ciò conferisce quindi all´Ue un potere negoziale rafforzato al fine di migliorare la protezione degli investimenti a vantaggio di tutte le imprese europee. Karel De Gucht, commissario Ue responsabile per il commercio, ha dichiarato "Gli investitori europei, per prosperare, hanno bisogno di un contesto imprenditoriale aperto, sano e prevedibile, le proposte odierne intendono rafforzare la capacità dell´Ue di assicurare condizioni eque agli investitori. Nel lungo termine, una politica globale degli investimenti contribuirà a mantenere l´Europa in posizione di punta tra gli attori mondiali nel campo degli investimenti esteri diretti, ad assicurare le condizioni migliori possibili per tutte le imprese europee, a dare impulso alla crescita e a creare posti di lavoro in questi tempi di crisi." Il pacchetto "investimenti" è costituito di due documenti: in primo luogo, il documento orientativo "Verso una politica globale europea degli investimenti internazionali", che esplora in che modo la politica degli investimenti possa meglio contribuire ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, vale a dire agli obiettivi della strategia Europa 2020. In secondo luogo, una proposta di regolamento che fissa le disposizioni transitorie relative agli accordi bilaterali di investimento conclusi da paesi Ue con paesi terzi precedentemente all´entrata in vigore del trattato di Lisbona. In proposito, la Commissione ha garantito certezza giuridica per gli investitori dell´Ue ed esteri senza compromettere la capacità dell´Ue di negoziare trattati di investimento a livello Ue. Contesto - Gli investimenti esteri diretti recano un importante contributo alla crescita economica. Essi creano posti di lavoro, ottimizzano lo stanziamento di risorse, consentono il trasferimento di tecnologie e stimolano gli scambi. L´ue è il maggiore attore al mondo nel campo degli investimenti esteri diretti. Nel 2008 le transazioni dirette all´esterno ammontavano a 3,3 miliardi di euro mentre le transazioni dirette verso l´Ue ammontavano a 2,4 miliardi di euro. Questi investimenti sono garantiti dai trattati bilaterali di investimento che definiscono i termini e le condizioni per gli investimenti effettuati da singoli cittadini e da imprese di un paese in un altro paese e fissano un livello legalmente vincolante di tutela al fine di incoraggiare il flusso degli investimenti tra i due paesi. Tra le altre cose i trattati bilaterali di investimento assicurano agli investitori un trattamento equo, leale e non discriminatorio, la protezione da un esproprio illegittimo e il ricorso diretto a un arbitraggio internazionale. Gli Stati membri dell´Ue sono, globalmente, i principali fruitori di trattati bilaterali di investimento: ne hanno già conclusi circa 1200.  
   
   
VENETO E ISTRIA: UN PROGETTO PER CRESCERE INSIEME IN EUROPA  
 
Venezia, 13 luglio 2010 - “Con grande soddisfazione saluto il collega Otocan, avviando insieme a lui una iniziativa che ha lo scopo di favorire l’ingresso della Croazia e delle sue regioni nell’Unione Europea”. Sono le parole di benvenuto che l’assessore veneto al bilancio e alla cooperazione transfrontaliera, Roberto Ciambetti, ha rivolto ieri a Venezia, presso la sede della Giunta regionale di Palazzo Balbi, al collega istriano alla cooperazione internazionale e integrazione europea, Oriano Otocan, aprendo i lavori del Comitato guida del progetto “Istria Getting Prepared for Structural Funds”, finalizzato a sostenere il processo di adesione all’Ue della Regione Istriana della Croazia. Il progetto, inserito nell’ambito del programma di scambio di conoscenze e buone pratiche cofinanziato dall’Iniziativa Centro Europea (Ince/cei), dispone di un budget complessivo di 40 mila euro, 10 dei quali messi a disposizione dalla Regione Veneto, e prevede la formazione di funzionari pubblici della Regione Istriana per accrescere le loro capacità di utilizzo degli strumenti finanziari e soprattutto le competenze nella gestione dei fondi strutturali europei. “E’ importante – ha sottolineato Ciambetti – che sia la città di Venezia ad ospitare questo momento in cui noi lanciamo il concorso per la formazione di 25 esperti che domani saranno i protagonisti nelle pubbliche amministrazioni dell’Istria per la stesura di progetti comunitari: i legami che uniscono il Veneto con l’Istria sono ben noti e oggi vengono rinsaldati da questa ulteriore forma di cooperazione, consci che il saper fare squadra è strategico e fondamentale negli scenari dell’economia globalizzata. Guardiamo assieme al domani, nel quale credo l’Istria potrà e dovrà giocare un ruolo importante: noi siamo qui per aiutarvi a svolgere questo ruolo”. “Già abbiamo avuto modo di sperimentare quanto sia fruttuoso il rapporto di collaborazione con voi – ha detto Otocan rivolgendosi a Ciambetti – sia per quanto riguarda le iniziative strategiche promosse nell’ambito delle regioni Adriatiche, sia nella realizzazione dei programmi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta di Istria e Dalmazia. In previsione dell’entrata della Croazia nell’Unione Europea nel 2012, con il vostro sostegno ci prepariamo a gestire nel miglior modo possibile le maggiori risorse con le quali potremo finanziare il nostro sviluppo: oggi riceviamo dall’Europa 150 milioni di euro all’anno, domani, con i fondi strutturali, saremo chiamati ad amministrare finanziamenti per un miliardo e 100 milioni”.  
   
   
IL FEDERALISMO E LA SFIDA DEL SUD  
 
Roma, 13 Luglio 2010 - Ispi e Aspenia promuovono il prossimo 15 luglio, alle ore 18.00 a Roma, una Tavola Rotonda dal titolo "Il federalismo e la sfida del Sud". L’incontro - che si svolgerà presso l’Auditorium Via Veneto (Via Veneto, 89 - Roma) - trae spunto dalla pubblicazione del n. 49 di Aspenia, dedicato a questi temi. La preadesione è obbligatoria (Aspen Institute Italia 06 45 46 891; Ispi 02 86 93 053, ispi.Eventi@ispionline.it ).  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/ ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
LOMBARDIA/EUROMED. AREA STRATEGICA PER UN NUOVO SVILUPPO- FORMIGONI: PAESI DELLA SPONDA SUD APRIPISTA PER IL DOPO-CRISI RETI, INVESTIMENTI, COOPERAZIONE: IL SOSTEGNO DELLA REGIONE  
 
 Milano, 13 luglio 2010 - "I Paesi della sponda sud del mediterraneo hanno tassi di crescita medi del 4%, alcuni di essi hanno un incremento del pil a ritmi cinesi. Per il Fondo Monetario Internazionale le economie dell´area mediterranea stanno uscendo dalla crisi economica internazionale a buona velocità. Insomma, l´area mediterranea è oggi più che mai un´area di opportunità, nella quale credere e sulla quale continuare ad investire". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo in apertura del Forum Economico e Finanziario del Mediterraneo, alla presenza, tra gli altri, del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, del sindaco di Milano Letizia Moratti, del presidente di Promos, Bruno Ermolli, del presidente della Camerea di Commercio, Carlo Sangalli, del vice-commissario europeo, Antonio Tajani. Fare rete, rilanciare gli investimenti, sviluppare una nuova cooperazione, sono i tre obiettivi indicati da Formigoni. Fare Rete - "L´area mediterranea deve oggi pensare a fare rete - ha detto Formigoni - perché la forza dei sistemi territoriali coincide con la capacità di stringere alleanze internazionali, fare rete con altri sistemi, attivare collaborazioni virtuose. E questo di fronte dell´avanzare di vecchi e nuovi attori interessati all´area: non solo l´Europa, ma anche gli Usa; e poi la Russia che ritorna; i paesi del Golfo; infine la capillare penetrazione cinese". Sostegno Agl Investimenti - Formigoni ha ricordato che l´area euro-meditterrana rappresenta un potenziale mercato di 600 milioni di consumatori; la Lombardia realizza un quarto dell´intescambio dell´Italia nel Mediterraneo (l´Italia è il primo partner commerciale della Ue rispetto ai paesi della sponda sud e della sponda est del Mediterraneo). "Mi sento di fare appello - ha detto il presidente lombardo - allo spirito di iniziativa e al coraggio di intrapresa che possono costituire la chiave di volta; da parte mia mi preme assicurare il sostegno della politica e delle istituzioni, in contuinuità con l´azione condotta nelle ultime legislature". Nuova Cooperazione - Regone Lombardia ha fortemente voluto che questo Forum "economico e finanziario" comprendesse anche una sessione di lavoro sulla Cooperazione allo sviluppo nel Mediterraneo e Medio Oriente. Del resto Regione Lombardia "sempre in accordo con il ministero degli Esteri e per il tramite di Ong - ha sottolineato Formigoni - è presente nell´area con numerosi progetti di cooperazione allo sviluppo: Albania, Bosnia, Israele, Palestina, Libano, Marocco, Tunisia, Algeria". "Si tratta - per Formigoni - di approfondire il dibattito sul possibile partenariato tra Ong e imprese e sulle possibili pratiche di responsabilità sociale dell´impresa". Intanto conclude il quarto anni di attività la Scuola Euromediterranea, sostenuta anche da Regione Lombardia, esemplare caso di successo di alta formazione per giovani manager e giovani imprenditori; prosegue l´Osservatorio sulle Infrastrutture nell´area del Mediterraneo e il Progetto Arbitrato (aiuto alla risoiluzione delle controversie commerciali), entrambi nati dalla collaborazione Regione Lombardia-camera di Commercio. Giunto alle seconda edizione, il Forum - organizzato da Regione Lombardia, insieme con il ministero degli Esteri, la Camera di Commercio e la Promos - è stato ufficialmente inserito tra le attività previste dall´Unione per il Mediterraneo. Ai lavori di oggi e domani sono iscritti 500 imprenditori e rappresentati 30 Paesi. Per la Regione partecipano al panel sulle imprese il vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli; a quello sull´energia l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marcello Raimondi: a quello sulle Infrastrutture, infine, l´assessore Raffaele Cattaneo. Reti di impresa. E´ questo lo strumento che Regione Lombardia sta creando per portare le Piccole e Medie Imprese nei mercati dei paesi del Mediterraneo. L´ha confermato, oggi al Forum Economico e Finanziario Euromed, Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia e assessore all´Industria e all´Artigiano: Gibelli, a margine del convegno, ha parlato anche di un´agenzia delle Pmi per dar vita ad una serie di partnership e allargare ancora di più lo sviluppo in questi mercati. "C´è un dato fondamentale - ha spiegato il vice presidente di Regione Lombardia - l´attenzione fortissima dei paesi dell´area del Magreb, alla piccola e media impresa europea, ma soprattutto alla piccola e media impresa della Lombardia e di Milano. Del resto le cifre sono molto importanti e fotografano una realtà concreta. Delle imprese che interagiscono con i paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo, oltre un quarto sono lombarde e milanesi. E´ finito il tempo in cui - ha spiegato Gibelli - si facevano accordi solamente con le grandi imprese del paese sia pubbliche, sia private. La crisi ha spinto a favorire, invece, quelle aziende di medie e piccole dimensioni che sanno offrire prodotti altamente competitivi. L´attuale momento storico ha messo al centro proprio queste imprese". Regione Lombardia è pronta ad investire sulle Pmi favorendo la loro innovazione, la formazione e la competitività . "La stessa Regione, ha rafforzato la possibilità di far incontrare i sistemi economici - ha detto ancora Gibelli - . La nostra istituzione ha avviato tutta una seria di missioni internazionali, negli anni passati, che hanno prodotti accordi e progetti di collaborazione di sviluppo; del resto Regione Lombardia è un partner assolutamente importante per questa area geografica di interscambi. C´è un grandissimo interesse da parte dei nostri investitori per le economie e i mercati che si affacciano sul Mediterraneo". Ed è per questo che ora si pensa ad un´agenzia specifica per mettere in rete le piccole imprese e dare loro la possibilità di svilupparsi. "Questa dei mercati che si affacciano sul mare Mediterraneo - ha concluso Gibelli - è una grande sfida per le nostre aziende e noi siamo vicini agli imprenditori lombardi e milanesi".  
   
   
LOMBARDIA/VIETNAM. FORMIGONI FIRMA ACCORDO COLLABORAZIONE RICEVUTO IERI IN REGIONE VICE PRIMO MINISTRO NGUYEN SINH HUNG VALVITALIA E PETROVIETNAM DANNO IL VIA AD ALLEANZA STRATEGICA  
 
 Milano, 13 luglio 2010 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto ieri , a Palazzo Pirelli, il Vice Primo Ministro del Vietnam, Nguyen Sinh Hung. L´appuntamento, durante il quale sono stati firmati importanti accordi, segue l´incontro del dicembre scorso tra Formigoni e il Presidente del Vietnam, Nguyen Minh Triet, e documenta una continuità di rapporti ed una trama di relazioni stabile e consolidata tra Lombardia e Vietnam. A comporre la delegazione lombarda, tra gli altri, il sottosegretario all´Expo e all´Attuazione del programma, Paolo Alli, il rappresentante del Ministero Affari esteri, Fabio Schina, e Salvatore Ruggeri, presidente e amministratore delegato di Valvitalia spa. "Nel 2007 - ha ricordato Formigoni - ho guidato personalmente la delegazione lombarda in visita al Vietnam facendo tappa ad Hanoi e Ho Chi Minh City. Da allora la sinergia tra le nostre realtà si è approfondita e sviluppata focalizzandosi, in particolare, sulla ricerca di canali di accesso e di modalità privilegiate per favorire le opportunità di investimento, di business e di insediamenti produttivi delle imprese lombarde nonché sullo sviluppo di collaborazioni sui temi della cultura, dell´alta formazione, della ricerca e dell´innovazione". "Regione Lombardia e Vietnam - ha dichiarato il presidente Roberto Formigoni - vantano una lunga collaborazione che oggi rafforziamo con la firma di due accordi di cooperazione". Nel concreto, il presidente ha spiegato che "l´accordo tra Regione Lombardia e Vietnam riguarda alcuni specifici settori come turismo, cultura, supporto alle Pmi, formazione professionale, ricerca e innovazione, infrastrutture, servizi pubblici. Un´attenzione particolare poi sarà dedicata anche al settore agroalimentare, assoluta eccellenza lombarda, anche in considerazione delle connessioni con il tema di Expo 2015". Regione Lombardia e Vietnam hanno concordato, anche a fronte dei dati economici positivi dello Stato asiatico, di operare per favorire l´interscambio di conoscenze e produzioni tra le imprese lombarde e vietnamite. Un primo passo è rappresentato dall´accordo che interessa la lombarda Valvitalia spa, azienda al 5° posto mondiale nel campo della progettazione, produzione e fornitura di apparecchiature e componenti per il petrolio, l´acqua, il gas naturale, per l´industria petrolchimica e per le centrali elettriche, e la Petrovietnam petroleum techinal service corporation, colosso del settore petrolifero. "L´intesa tra le nostre aziende - ha concluso il presidente Formigoni - è il primo tassello di un´importante collaborazione tra la Lombardia e il Vietnam, un Paese in grande crescita, dalle forti potenzialità e che rappresenta una via d´accesso importante per l´occidente ai mercati asiatici".  
   
   
CORTE DEI CONTI PROMUOVE LA REGIONE LOMBARDIA A PIENI VOTI PATTO DI STABILITA´ RISPETTATO, FORNITORI PAGATI A 60 GIORNI FORMIGONI: GESTIONE OCULATA DELLE RISORSE, ALTRO CHE SPRECHI  
 
Milano, 13 luglio 2010 - Un livello del debito molto basso, una gestione di cassa positiva, il pieno rispetto del Patto di stabilità interno con una importante declinazione territoriale ed un modello di pagamento dei fornitori da esportare in altre Regioni. Sono questi i passaggi fondamentali della "Relazione sulla gestione del bilancio - esercizio finanziario 2009" (dati di preconsuntivo) formalizzata oggi dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti della Lombardia. All´audizione era presente l´Assessore alle Finanze e Rapporti Istituzionali Romano Colozzi, su delega del Presidente Roberto Formigoni. "Sono particolarmente soddisfatto del giudizio espresso dalla Corte dei Conti - spiega il presidente Formigoni - perché mette in evidenza l´oculatezza della gestione delle risorse pubbliche da parte di Regione Lombardia in un momento in cui le Regioni vengono, strumentalmente, identificate quali spregiudicate fonti di spreco". I magistrati della Corte si sono soffermati sull´introduzione da parte di Regione Lombardia del Patto di stabilità territoriale, evidenziando la massiccia adesione delle realtà locali all´iniziativa: grazie alle quote di spesa che la Regione ha sottratto a se stessa e messo a disposizione del sistema lombardo, molti Comuni hanno potuto rispettare il Patto e non penalizzare i propri investimenti. "Si tratta di un riconoscimento molto apprezzato - aggiunge l´Assessore Romano Colozzi - che certifica l´utilità della sperimentazione che abbiamo attuato lo scorso anno con l´introduzione del Patto territoriale, volto a coniugare il rispetto dei vincoli di finanza pubblica stabiliti a livello europeo e la necessità di conferire un´adeguata flessibilità di bilancio agli enti del territorio lombardo, superando la visione del ´singolo´ a favore di un concetto di ´finanza regionale allargata´, sancito dall´articolo 119 della Costituzione". La Corte si è poi soffermata sul meccanismo di pagamento dei fornitori di servizi e prestazioni alla Regione e alle aziende sanitarie attraverso l´istituzione del Fondo socio sanitario per il tramite della società Finlombarda. Un´iniziativa che ha portato all´abbattimento dei tempi di pagamento al di sotto dei 90 giorni per il settore sanitario ed entro i 60 per le altre forniture, con un risparmio sulla spesa per interessi, che si è praticamente azzerata dall´istituzione del fondo. Tutto ciò, proseguendo in una tendenza in atto da alcuni anni di non ricorrere ad alcuna anticipazione di tesoreria. "Si tratta - evidenzia la relazione - di un dato estremamente positivo in relazione alla solidità finanziaria dell´Ente". Inoltre, aggiungono i magistrati contabili, la Regione nel 2009 ha potuto finanziare gli investimenti con risorse proprie, senza accrescere l´incidenza del debito, già a livelli minimi, anzi proseguendo nel trend di riduzione dello stesso che ormai è consolidato da 3 anni. "La collaborazione con le strutture della Corte dei Conti - conclude il presidente Formigoni - ha garantito un valido supporto e un forte stimolo per migliorare le nostre già positive performances finanziarie".  
   
   
ROSSI: «CAMBIO DI PASSO PER LO SVILUPPO DELLA TOSCANA» SOSTEGNO AL CREDITO PER LE IMPRESE E ADEGUAMENTO INFRASTRUTTURALE  
 
 Firenze, 13 luglio 2010 - Piena convergenza tra Regione e Confindustria sulla necessità di un impegno straordinario per sostenere le imprese sul versante del credito e per favorire un generale cambio di passo sulle scelte per lo sviluppo della Toscana. Sono questi gli aspetti più significativi emersi nel corso dell’Assemblea generale della Confindustria di Grosseto, che si è svolta ieri a Scarlino all’interno dello stabilimento “Nuova Solmine”. Alla richiesta del presidente degli industriali grossetani, Mario Salvestroni, («Il programma straordinario per l´economia è stato così importante che deve essere assolutamente rifinanziato con mezzi adeguati: 60 milioni nell’anno in corso, 40 nel 2011 e 20 nel 2012»), il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha risposto subito: «la Regione proseguirà nel suo impegno sul versante del credito per favorire l’accesso alla liquidità da parte delle imprese, allargando gli interventi anche sul versante della ricapitalizzazione e sull’assunzione di partecipazioni in imprese innovative o in fase di rilancio». «L’esempio più concreto di questa nostra volontà – ha aggiunto Rossi – riguarda un’impresa che si trova proprio qui vicino, la Mabro, per la quale, sebbene nel corso del 2009 e 2010 siano state poste le basi per il rilancio delle produzioni e del marchio, si sono resi necessari, a causa della crisi che ha tagliato i consumi, nuovi interventi e Fidi Toscana, la finanziaria regionale, ha perciò sottoscritto nel mese di giugno 2010 una nuova partecipazione per 300mila euro, che porta la sua quota azionaria al 24,6%, e rilasciato garanzie per complessivi 2,4 milioni». Il presidente Rossi infine ha affrontato anche la questione delle infrastrutture a partire dal completamento della Tirrenica. «Il ministro Matteoli mi ha detto che non ci saranno ritardi. Bisogna andare avanti, fare presto e bene. Stesso discorso – ha precisato – vale anche per il completamento della Due Mari. Se mancano risorse pubbliche per fare gli investimenti occorre attivare finanziamenti anche privati pur di portare a conclusione l’opera. Analoghe valutazioni – ha concluso Rossi - valgono anche per l’ammodernamento della Firenze-siena e della Fi.pi.li».  
   
   
UMBRIA: AVVIO LEGISLATURA, PRESIDENTE MARINI ILLUSTRA LINEE PROGRAMMATICHE A DIRIGENTI  
 
Perugia, 13 luglio 2010 – “I prossimi cinque anni saranno anni non facili per la nostra Regione, che sta affrontando – al pari del resto d’Europa e d’Italia – una crisi senza precedenti. Ma la nostra Umbria deve comunque saper progettare ed avviare il cammino verso il proprio futuro, andando oltre la crisi”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo intervento di apertura del seminario con tutti i dirigenti della Regione, svoltosi ieri mattina presso la Scuola di Pubblica Amministrazione a Villa Umbra di Pila. Nell’illustrare sommariamente le linee programmatiche per la legislatura appena avviata la presidente ha voluto sottolineare come nei prossimi cinque anni “dovremo affrontare insieme, con l’azione politica e con l’attività amministrativa, sfide importanti per la crescita e la coesione sociale dell’Umbria sulle riforme e sulle politiche pubbliche”. “Lo faremo – ha aggiunto - nel solco della nostra tradizione di regione attenta allo sviluppo ma anche all’ambiente, affondando nelle nostre radici di regione europea, puntando sull’economia della conoscenza e sulla green economy, rafforzando l’azione sul motore della filiera turismo-ambiente-cultura e l’agricoltura di qualità. Per uno sviluppo davvero sostenibile. E lo faremo mettendo al centro della nostra azione le persone, sia come cittadini, che come imprenditori, studenti, donne. Nei momenti in cui guardano alla loro affermazione personale e sono attori dello sviluppo, e nel momento in cui hanno bisogno di un sistema di Welfare rinnovato ma sempre universale, investendo nella salute e tenendo insieme la società, favorendo inclusione e coesione sociale”. “Per fare tutto questo occorre che la Regione in quanto istituzione, possa condividere obiettivi, strategie e modalità di azione della Giunta regionale innanzitutto con i propri dipendenti ed, in primo luogo, con il livello dirigenziale dell’amministrazione”. La presidente ha anche informato delle conseguenze sul bilancio regionale della manovra finanziaria del Governo “che per i suoi pesantissimi tagli, ci obbligherà a rivedere le stesse priorità delle nostre politiche pubbliche”. “Dobbiamo insieme cogliere questa difficile contingenza istituzionale anche per ripensare lo stesso modo di essere e di agire della nostra istituzione, sapendo che occorrerà sempre di più mettere in atto politiche ed azioni concrete di risparmio e di contenimento, sia della spesa pubblica, che per il funzionamento dell’amministrazione. In questo possono e devono esserci di aiuto anche tutte le opportunità che vengono dall’innovazione e dalle tecnologie moderne di comunicazione. Ciò sia ai fini di un più efficiente lavoro interno, sia ai fini di una maggiore semplificazione e trasparenza delle procedure a vantaggio di cittadini ed imprese”. La presidente ha quindi dato appuntamento ad una prossima analoga riunione nel corso della quale saranno avviate le prime riflessioni in vista della predisposizione del Dap (Documento annuale di programmazione) 2011.  
   
   
MANOVRA NAZIONALE: LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE INCONTRA LE PROVINCE. SPACCA: ´UN TAVOLO PERMANENTE PER GESTIRE I DEVASTANTI EFFETTI DEI TAGLI DEI TRASFERIMENTI CHE TOGLIERANNO ALLE PROVINCE 63 MILIONI DI EURO´ .  
 
Ancona, 13 Luglio 2010 - Un tavolo permanente tra Regione e Province per gestire i devastanti effetti della manovra economica del Governo nazionale. La proposta e` stata formulata questa mattina dal presidente della Regione Gian Mario Spacca che insieme alla giunta ha incontrato i presidente delle province marchigiane: Patrizia Casagrande (Ancona), Piero Celani (Ascoli), Fabrizio Cesetti (Fermo) Matteo Ricci (Pesaro) e Tiziana Tombesi (sub commissario Macerata). ´La situazione ´ ha spiegato Spacca ´ e` da lacrime e sangue. Solo la Regione Marche subira` un taglio di risorse di 400 milioni in tre anni di cui 130 nel primo anno. E pur agendo con rigore draconiano, alla Regione manchera` oltre il 60% di risorse per garantire servizi fondamentali ai cittadini rispetto all´attuale livello. Sono a rischio i trasporti pubblici, i servizi sociali e il sostegno alle piccole imprese e all´artigianato. Da parte nostra stiamo proseguendo il percorso gia` avviato nella passata legislatura di eliminazione di sprechi e privilegi e gli atti che la giunta regionale ha gia` adottato nel segno del risparmio lo dimostrano´. Anche per quanto riguarda le Province i trasferimenti subiranno un taglio del 67% passando da 94 milioni di euro a 31: sono tagli pari a 63 milioni di euro di cui 7 correnti e 56 per investimenti. ´Dobbiamo stabilire una linea di resistenza e di azione´, ha detto Spacca. In questo senso il presidente ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro, composto dai vertici di Province e Regione, per elaborare il documento di programmazione finanziaria 2010-2011. ´Il tavolo - ha proposto Spacca ´ dovra` riunirsi subito dopo l´approvazione della manovra da parte del Parlamento e in quella sede si dovranno valutare le strade da seguire per non penalizzare i cittadini e per ripensare la gestione del governo e i modelli di organizzazione del territorio alla luce delle cifre che ci verranno consegnate´. I presidenti delle Province hanno sottolineato a chiare lettere la loro grande preoccupazione per gli effetti della manovra nazionale e hanno immediatamente convenuto sulla necessita` del gruppo permanente di lavoro..  
   
   
MANOVRA GOVERNO, PUGLIA: PERSO OGNI CONTATTO CON REALTÀ DEL PAESE  
 
Bari, 13 luglio 2010 - Di seguito, una nota dell’assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente, in merito alla manovra Finanziaria del Governo nazionale: “E’ sempre più chiaro: siamo nelle mani di un Governo che agisce in modo irresponsabile e scoordinato. Da un lato, il Ministro Bondi, noncurante degli appelli delle Regioni, consente l’entrata in vigore il 1° gennaio del 2010 di una procedura per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche oltremodo lunga e complicata che sta creando gravi disagi ai cittadini prevedendo, anche per interventi modestissimi, dai 105 ai 120 giorni di passaggi di carte da un ente a un altro. “Dall’altro lato, con l’emendamento all´art. 49 della "manovra" (ddl 2228), trasforma la dichiarazione di inizio attività (Dia) in segnalazione certificata di inizio attività (Scia), che consente di realizzare impianti produttivi, quindi opere di elevato impatto ambientale e paesaggistico, anche in zone vincolate, senza alcuna autorizzazione: solo controlli ex post entro 30 giorni, decorsi i quali l´amministrazione può intervenire in caso di pericolo di danno grave e irreparabile per il patrimonio artistico e culturale, per l´ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o la difesa nazionale. “Non è difficile immaginare i rischi che queste norme comportano allorquando gli operatori dovranno certificare le opere in base a strumenti urbanistici vecchi e non conformi alle norme in vigore. E ancor meno difficile è immaginare il contenzioso che deriverà dall’intervento ex post. “Il problema è che siamo anche di fronte a un Governo che ormai ha perso ogni contatto con la realtà del Paese. Ignora, infatti, che – secondo quanto riporta un sondaggio Demos del maggio 2010 - in cima ai motivi di orgoglio nazionale sono la bellezza del paesaggio e il patrimonio artistico e culturale. “Appunto, ciò che si vuole ridurre al degrado tagliando fondi e personale e che si vuole distruggere in nome di una semplificazione che rischia di tradursi in complicazioni ex post sulla pelle delle persone.”  
   
   
FONDI EUROPEI: CHIODI, IN LINEA CON LE PREVISIONI MALGRADO LE PROBLEMATICHE CONSEGUENZA DEL TERREMOTO  
 
L´aquila, 13 luglio 2010 - "Questa amministrazione sta dimostrando ottima capacità di spesa anche per i fondi europei relativi al periodo 2000-2006 - ha aggiunto il Presidente Chiodi in conferenza stampa. Per il Fondo sociale europeo (Fse) 2000-2006 la previsione di spesa al 2010 è pari a 99,48 per cento per un totale di 416.896.000,00. Per il Docup, invece, l´avanzamento della spesa è pari a Euro 546.600.000. Siamo al 108% del totale programmato. Per il Fondo sociale europeo (Fse) 2007-2013 la situazione è la seguente: ad oggi dei 316.500.000,00 sono stati impegnati 51.081.000,00 e sono stati pagati 10.309.000,00 con un impegno del 16,14% e di una spesa del 3,26%. Abbiamo un avanzamento della spesa programmata al 31-12-2010 di ulteriori 21 milioni che equivale al 10,38% Per il Por Fesr 2007-2013 sul totale di 345.369.000,00 al 30/06/2010, gli impegni sono al 26,6%, i pagamenti al 7,35% e al 31 dicembre sono stimati: al 38,81% gli impegni e al 24,83% i pagamenti. "Perfettamente in linea - ha dichiarato il Presidente - con le previsioni della Comunità europea considerando che il Programma ha avuto un fermo dal punto di vista procedurale ed ha subito una riprogrammazione nel mese di luglio scorso e solo a novembre la Commissione ha approvato e reso possibile l´avvio delle procedure". "Il vantaggio che c´è stato per l´economia abruzzese - ha proseguito il Presidente - è stato quello di tenere un livello elevato della domanda di opere pubbliche tale da evitare che ci fossero conseguenze più gravi sull´occupazione regionale in un periodo di forte crisi economico-finanziaria internazionale. In questa stessa direzione stanno andando le risorse aggiuntive per la ricostruzione che ci consentiranno di recuperare in tempi accettabili ciò che il sisma ci ha tolto". Chiodi ha sottolineato come si sia creata la necessità di affrontare questa fase con un´azione che veda il dispiegamento di tutte le risorse disponibili per interventi e programmi per lo sviluppo nonché, ovviamente, iniziative efficaci di riduzione degli sprechi, delle inefficienze e tagli delle spese superflue. "I nostri programmi - ha concluso - puntano sulla difesa dell´occupazione ma, soprattutto, sulla crescita di nuove opportunità di lavoro, di sostegno delle fasce più deboli, nonché al mantenimento dei progetti di adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture, alla ricerca e all´innovazione".  
   
   
FONDI: CHIODI INCONTRA PARTENARIATO SU FAS, FSE E FESR  
 
L´aquila, 13 luglio 2010 - Le risultanze emerse nell´ultima riunione con il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, sull´utilizzo dei fondi strutturali europei e fondi Fas sono state al centro dell´incontro che nel pomeriggio di ieri il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha avuto con i soggetti che compongono partenariato. Nella sostanza, il presidente della Regione ha reso noto direttamente ai rappresentanti sindacali e delle diverse associazioni di categoria i dati sullo stato dell´arte dei fondi strutturali e Fondi Fas, oggetto della conferenza stampa della mattina. "Ho voluto fare questo passaggio ufficiale - ha spiegato il presidente della Regione - in primis per dovere istituzionale ma anche per rassicurare direttamente il partenariato su come ci stiamo muovendo nel campo dei fondi strutturali e nazionali e sui risultati di utilizzo finora ottenuti. I dati naturalmente sono gli stessi di quelli forniti in conferenza stampa; al partenariato ho confermato che il nostro impegno di questo campo prosegue serrato e che i dati forniti da alcuni organi di stampa nazionale non rispondono al vero e soprattutto non tengono conto delle ultime risultanze del Comitato di sorveglianza di fine giugno". Il presidente Chiodi ha poi affrontato con i rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria le problematiche della Regione Abruzzo e delle altre regioni in relazione alla manovra finanziaria del governo in corso di approvazione in Parlamento.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: CHIODI,8 MLN PER RILANCIO V. PELIGNA E ALTO SANGRO FONDI REGIONALI PER FINANZIARE CINQUE PROGETTI DI RIPRESA  
 
 L´aquila, 12 lug. Cinque progetti finanziati per circa 8 milioni di euro destinati a Sulmona, Valle Peligna e Alto Sangro. Si tratta di risorse recuperate dalla Direzione Affari della Presidenza ormai "dormienti" da anni, mai utilizzate a partire dal 2005. Tempi molto stretti sono previsti per gli enti locali che dovranno presentare progetti esecutivi e aprire i relativi cantieri entro la fine dell´anno in corso. In caso di inadempienza sarà necessario rimodulare l´interazione e destinare altrove i fondi messi a disposizione. "Si tratta di fondi regionali - ha spiegato il Presidente della Regione Gianni Chiodi - le cui procedure sono state rilanciate proprio per dare impulso ad un´area particolarmente svantaggiata, per sostenere la sua ripresa economica e occupazionale. E´ la dimostrazione di come la Regione stia ponendo al centro dei suoi provvedimenti il rilancio integrato della Valle Peligna destinando attenzione, professionalità e risorse". Il finanziamento riguarda progetti specifici per interventi: nell´area Valle Peligna Alto Sangro "Collegamento viario tra via stazione Introdacqua e via Gorizia-sulmona", per un milione di euro: nel comune di Sulmona per "Ampliamento Area per insediamenti produttivi, artigianali e servizi", per oltre 700mila euro; nel Comune di Sulmona per "completamento nuova sede polo universitario e consorzio alta formazione" per 550mila euro e "adeguamento e ristrutturazione teatro comunale "M.caniglia" per 450mila euro; per area Valle Peligna Alto Sangro Comunità montana Peligna zona "F" Sulmona per la "realizzazione di sistemi telematici a banda larga nell´hinterland sulmonese" per 2milioni di euro da destinare al Consorzio per lo sviluppo industriale-Comunità montana di Sulmona; per l´Area Peligna Alto Sangro per un milione e 500mila euro da destinare alla comunità montana Alto Sangro e Altopiano del comprensorio Alto Sangro per "adeguamento dell´impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti non pericolosi in località Bocche di Forli, alle prescrizioni dell´Aia (Autorizzazione integrata ambiente). "La procedura - ha proseguito il Presidente - è stata studiata ed approfondita per contrastare gli effetti della crisi economica, che penalizza in modo particolarmente grave quest´area, per dare concretezza a programmi di rilancio e riposizionamento attraverso una mirata utilizzazione di fondi pubblici stanziati ma mai utilizzati. La strategia che abbiamo voluto attuare ruota attorno all´identificazione di punti di forza e di vocazione del territorio per lo sviluppo ed il riequilibrio territoriale in particolare per quanto attiene all´utilizzo delle risorse disponibili e al loro impiego. Sta ora agli enti locali presentare progetti appropriati e aprire i cantieri nei tempi stabiliti salvo perdere la possibilità di beneficiare del relativo finanziamento".  
   
   
FONDI FAS: CHIODI, ABRUZZO PRIMA REGIONE DEL SUD PER UTILIZZO VIRTUOSI NELLA CAPACITA´ DI SPESA PER SVILUPPO TERRITORIO  
 
 L´aquila, 13 luglio 2010 - L´abruzzo è la prima regione del Sud per percentuale di spesa relativamente ai fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate) 2000-2006. Un dato importante se si tiene conto che al sud è stato assegnato l´85% del Fondo nazionale e il rimanente 15% è stato dato alle Regioni del centro nord. La programmazione per fine anno prevede una spesa pari al 66,47% per un importo complessivo di Euro 723.100.000. Il Presidente Gianni Chiodi ieri mattina, in conferenza stampa, ha fatto il punto sullo stato della spesa dei Fas e sulle altre risorse disponibili. "Rigore, trasparenza ed efficienza sono i cardini dell´attività di questo governo regionale - ha spiegato il Presidente - che consentono di mantenere l´Abruzzo tra le regioni che hanno intrapreso con successo un cammino virtuoso. Una conferma sostanziale che dimostra la capacità di questa amministrazione di porre in essere comportamenti virtuosi nell´utilizzo dei Fondi destinati allo sviluppo del nostro territorio. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di essere sempre più virtuosi nella capacità di spesa attraverso una sostanziale riorganizzazione delle strategie di programmazione che hanno aperto una nuova fase che punta a utilizzare le diverse risorse disponibili in modo complementare, concentrandole su progetti decisivi per lo sviluppo della Regione. Fas 2007-2013: Sui tempi di attesa dell´approvazione del programma regionale Par Fas, in questi ultimi mesi, c´è stata molta confusione". Per il nuovo ciclo di programmazione il Mise (Ministero per lo sviluppo economico) non ha osservato nel merito le scelte politiche ma ha semplicemente chiesto un perfezionamento tecnico. Nessuna bocciatura, dunque. Il Documento Par Fas, infatti, approvato dalla giunta nel mese di dicembre 2009, è stato sottoposto all´istruttoria tecnica da parte del Mise come previsto dal punto 3.1.3 della delibera Cipe 166 che si è conclusa positivamente con il trasferimento al Cipe di cui si attende la deliberazione. Il Ministro per le politiche regionali Raffaele Fitto ha assicurato che nel mese di settembre sarà esaminato dal Cipe. Nel programma sono previsti investimenti pari a 854.657.000,00 fino al 2013. Chiodi ha sottolineato come, nonostante il nuovo ciclo di programmazione sia partito con un anno e mezzo di ritardo a causa delle note vicende che hanno segnato l´Abruzzo (inchiesta giudiziaria e terremoto), sia stato possibile recuperare bene nella tempistica della predisposizione dei programmi. La Regione Abruzzo, inoltre, ha raggiunto gli Obiettivi di servizio inseriti nel Quadro strategico nazionale (Q.s.n.) ottenendo in questo modo la premialità di 37 milioni 530 mila euro che nel 2013 potrebbero arrivare a 139 milioni. Gli Obiettivi di servizio raggiunti riguardano i settori dell´Istruzione, del Sociale con gli asili nido e l´assistenza domiciliare integrata, il sistema dei rifiuti e dell´idrico. Nel dettaglio, la Regione Abruzzo ha avviato con gli enti locali che operano in questi settori una serie di azioni da promuovere sul territorio e che richiedono la sinergia tra le strutture regionali interessate e le istituzioni presenti sul territorio (Comuni, Asl, distretti socio-sanitari, Ato) il tutto per migliorare la qualità della vita dei cittadini abruzzesi e per incentivare la convenienza delle imprese ad investire sul territorio. "Si tratta di un risultato eccezionale - ha detto Chiodi - che esalta la capacità dell´Abruzzo di fare squadra sul territorio raggiungendo gli obiettivi che avevamo previsto nel programma regionale". Il dato di rilievo è che la verifica positiva è stata raggiunta dalle sole risorse ordinarie ed in assenza delle risorse Fas. Questo è dovuto anche ad un utilizzo sinergico dei fondi europei.+  
   
   
LAVORO: GIOVANI, DA REGIONE SICILIA 4 MLN PER 229 PROGETTI  
 
Catania, 13 luglio 2010 - Dalla realizzazione di soluzioni software nel campo turistico all´utilizzo di bioedilizia per realizzare strutture antisismiche. Dai servizi per la cultura e per lo spettacolo all´innovazione tecnologica, lo sviluppo sostenibile e l´erogazione di servizi sociali. Sono alcuni esempi dei 229 progetti approvati e ammessi al finanziamento dell´azione 7 "Giovani e Lavoro" dell´Accordo di programma quadro "Giovani protagonisti di se´ e del territorio". Un accordo firmato dalla Regione siciliana con il Ministero dello Sviluppo economico, i dipartimenti per le Politiche di sviluppo e coesione e della Gioventu´ della Presidenza del Consiglio dei ministri. I bandi della misura,rivolti ai giovani tra i 18 e i 30 anni, sono destinati al sostegno della creazione d´impresa (start-up aziendali), dei percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro (stage, master, project-work) che si svolgeranno nei centri di ricerca, nei poli d´eccellenza, nei dipartimenti universitari e nelle aziende private. Della misura si e´ discusso nel corso di un seminario che si e´ svolto nella sede di Catania della Presidenza della Regione siciliana. Hanno partecipato i titolari dei progetti ammessi residenti in Sicilia orientale. L´assessore della Famiglia, della Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, e i dirigenti Felicia Guastella (dipartimento Famiglia) e Alessandro Politi(componente del gruppo di assistenza tecnica del Ministero) hanno fornito chiarimenti sui tempi, monitoraggio, modalita´ di erogazione del contributo e della rendicontazione. "Il sostegno per l´avvio di un´attivita´ d´impresa e per la partecipazione ad uno stage - ha detto Leanza - rappresenta un segnale forte per i giovani. Un testimonianza concreta dell´aiuto che le istituzioni devono e possono offrire per accompagnare sul mercato idee imprenditoriali innovative, valorizzando competenze ed abilita´". I soggetti coinvolti sono 555 ma si stima che, a regime, il numero salira´ a oltre 700. L´eta´ media e´ di 25 anni e il 50,8% dei giovani sono laureati. L´importo complessivo del finanziamento ammonta a poco meno di 4 milioni di euro. Delle 229 richieste, ben 205 riguardano la produzione di servizi per i beni culturali e artistici, l´innovazione tecnologica, lo sviluppo sostenibile e l´erogazione di servizi sociali. Nel dettaglio: 89 sono le domande che attengono all´avvio di attivita´ innovative e 75 alle nuove imprese; 40 attengono alla partecipare a stage e project work e 25 allo sviluppo di lavoro autonomo. Il maggior numero dei partner esterni sono imprese (117). Considerevole anche il dato relativo ai Comuni coinvolti (39) e alle universita´.  
   
   
SARDEGNA, PERSONALE DELLA REGIONE ENTI LOCALI, ANNULLATI DALLA CORTE COSTITUZIONALE I PROGRAMMI DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO  
 
Cagliari, 13 Luglio 2010 - La Corte Costituzionale con sentenza n. 235 del 5 luglio 2010, depositata il 7 luglio, ha annullato il dispositivo dell´articolo 3, commi 2 e 3 della legge regionale n. 3 del 2009, con cui si autorizzava l´Amministrazione regionale a finanziare i piani di stabilizzazione dei lavoratori precari degli enti locali. Per effetto di tale sentenza vengono quindi colpiti gli atti di finanziamento, di cui alle delibere della Giunta regionale del 12 febbraio e del 25 marzo 2010, sin qui disposti dall’amministrazione in favore degli enti locali, Comuni e Province, che avevano predisposto ed approvato i piani di stabilizzazione dei lavoratori precari. La Giunta regionale sta procedendo a valutare le conseguenze di tale pronunciamento sugli atti compiuti dall’amministrazione regionale e dagli enti locali al fine di salvaguardare le posizioni giuridicamente sin qui definite per atti conclusivi già posti in essere a favore dei precari ed inoltre al fine di individuare le possibili iniziative volte a garantire il conseguimento dell´obiettivo indicato dalla norma annullata. È intendimento della Giunta, in ossequio al voto consiliare, formulare le proposte e le iniziative più idonee per portare a positiva soluzione il problema del precariato negli enti locali, ciò nel rispetto dei principi richiamati dalla pronuncia della Corte Costituzionale.  
   
   
PERSONALE REGIONE VENETO, ZORZATO INCONTRERA’ ORGANIZZAZIONI SINDACALI  
 
Venezia, 13 luglio 2010 - Dando seguito alla riunione di presentazione del 21 maggio scorso e ai successivi approfondimenti in sede tecnica, il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato ha dato la disponibilità ad una sessione di confronto con le organizzazioni sindacali rappresentative dei dipendenti regionali per venerdì prossimo, alle ore 15.00. “Le ultime settimane – fa rilevare lo stesso Zorzato - sono state contraddistinte da un intenso lavoro di interlocuzione delle Regioni con l’amministrazione centrale, a seguito della entrata in vigore del decreto legge 31 maggio 2010 n.78 ( Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica). Nella prospettiva della conversione in legge di questo decreto, le Regioni hanno avanzato una serie di proposte di modifica , anche e soprattutto in materia di impiego pubblico, e l’esito finale del confronto non può non avere riflessi anche sui tavoli decentrati”. “La Regione – conclude Zorzato - in questo periodo ha lavorato intensamente proprio per arrivare nel miglior modo possibile al tavolo di trattativa, in un contesto caratterizzato da evidenti necessità di contenimento della spesa pubblica. In ogni caso al tavolo di confronto, sempre rimasto aperto, c’è da parte dell’amministrazione regionale la più ampia disponibilità alla discussione, pur evidentemente nel quadro delle disposizioni di legge e di contratto nazionale vigenti”.  
   
   
LA GIUNTA HA NOMINATO IL COMMISSARIO ALL’ AZIENDA “CALABRIA LAVORO”  
 
Reggio Calabria, 13 luglio 2010 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti per esaminare una serie di provvedimenti amministrativi. Su proposta del Governatore Scopelliti sono stati nominati: Carmelo Bellinvia, medico, Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria; Paolo Maria Gangemi, 50 anni, avvocato, Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza; Alessandra Sarlo, 48 anni, Commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia; Gerardo Mancuso, medico, Commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro. Su proposta dell’Assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani è stato nominato il Commissario all’Azienda “Calabria Lavoro”. E’ Pasquale Melissari, 53 anni, avvocato. Su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini è stata costituita la delegazione trattante per la contrattazione integrativa.  
   
   
TRAPANI: CONVEGNO SU AGGREGAZIONI COMUNI PER GESTIONE SERVIZI  
 
Palermo, 13 luglio 2010 - Si e´ svolto a Trapani, nella sala consiliare della Provincia, un convegno sui Centri servizi territoriali (Cst), strutture centralizzate costituite da aggregazioni di piccoli Comuni che si avvalgono di servizi in forma associata per condividere risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Obiettivo primario dei Cst e´ assicurare la produzione e l´erogazione di servizi a supporto delle attivita´ amministrative e gestionali dei piccoli comuni per contribuire al superamento del "digital divide". I benefici che ne derivano sono l´adozione di standard procedurali e organizzativi, la razionalizzazione degli investimenti, l´ottimizzazione dell´utilizzo delle risorse finanziarie, il supporto tecnologico ai processi di sviluppo da offrire ai destinatari privilegiati per le nuove progettualita´. Organizzatori del convegno sono stati la Regione siciliana, Sicilia e-Servizi , la societa´ strumentale regionale in materia Ict e l´Anci Sicilia. Numerosi i comuni che hanno partecipato, tra i quali Castelvetrano, Erice, Paceco, Calatafimi e Alcamo.  
   
   
CONSULTA REGIONALE DELLE MARCHE PER LA FAMIGLIA: PROPOSTA LA MODIFICA - MARCONI: ´LO SCOPO E` ADEGUARE LA RAPPRESENTANZA AL NUOVO CONTESTO SOCIALE´ - ALL´ESAME DEL CONSIGLIO ANCHE LE NUOVE DISPOSIZIONI RIGUARDANTI LA TRASFORMAZIONE DELLE IPAB.  
 
Ancona, 13 Luglio 2010 - Sara` presentata al Consiglio regionale la proposta di modifica della composizione della Consulta regionale per la famiglia. ´Lo scopo ´ spiega l´assessore alla Famiglia e ai Servizi sociali, Luca Marconi ´ e` quello di adeguare la rappresentanza della Consulta al nuovo contesto sociale venutosi a determinare dopo l´entrata in vigore della legge regionale del ´98 sugli interventi a favore della famiglia´. Si prevede un allargamento del numero dei componenti privati dell´organo, specialmente delle associazioni delle famiglie e di quelle ricomprese nel cosiddetto terzo settore. ´L´organismo che ne deriverebbe ´ continua Marconi ´ sarebbe maggiormente rappresentativo della base sociale e pertanto piu` vicino alle istanze e ai bisogni dei cittadini marchigiani. La Regione Marche, da parte sua, intende sostenere maggiormente la famiglia, quale ammortizzatore delle molteplici difficolta` di carattere sociale ed economico della comunita`, e individuare la stessa come `societa` naturale´, soggetto privilegiato senza cui verrebbe meno l´impianto dell´intera comunita` civile´. La proposta di modifica estenderebbe la partecipazione all´interno della Consulta a tutte quelle associazioni o soggetti giuridici operanti nel territorio regionale i cui fini statutari siano rivolti esplicitamente a favore della famiglia ovvero che svolgano la loro attivita` prevalentemente a favore della famiglia. Accanto ad essi la presenza di un rappresentante dell´Ufficio scolastico regionale, di uno del Coordinamento degli Atenei marchigiani socio-sanitari, uno dei consultori pubblici e uno della Confederazione dei consultori privati e un rappresentante di ciascuna delle Consulte provinciali per la famiglia. Il nuovo testo prevede anche la possibilita` per la Consulta di avvalersi di apposite commissioni per lo studio, di volta in volta, di questioni specifiche. Contestualmente alla proposta di modifica, saranno presentate al giudizio del Consiglio regionale le nuove disposizioni riguardanti la trasformazione delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) per consentire a quelle che ancora non hanno scelto se trasformarsi in aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp) o in persone giuridiche di diritto privato di effettuare la scelta con la dovuta ponderazione, in considerazione delle conseguenze che ne deriveranno e dell´irreversibilita` della stessa. Per questo e` stato proposto di prorogare ulteriormente al 30 giugno 2011 il termine per la trasformazione, gia` prorogato al 30 giugno 2010.