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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Luglio 2010
PARLAMENTO EUROPEO, APPROFONDIMENTO: LE NUOVE REGOLE SUI BONUS MENO SOLDI, PIÙ RESPONSABILITÀ - LE BANCHE E LE AGENZIE DI RATING HANNO FALLITO NEL DIMOSTRARE CHE AVEVANO REALMENTE CAPITO LE CARTOLARIZZAZIONI  
 
Strasburgo, 20 luglio 2010 - Ormai è un luogo comune che l´eccessiva propensione al rischio di alcune istituzioni finanziarie, dalle banche ai fondi hedge, ha spinto l´economia mondiale sull´orlo del collasso. Mentre i governi hanno iniettato miliardi di euro dei contribuenti nelle banche, i manager strapagati si sono tenuti alla larga dall´attenzione pubblica. Nella plenaria di luglio il Parlamento ha approvato una legge severa sulle retribuzioni, riconoscendo che i bonus hanno incoraggiato un comportamento sconsiderato. I deputati si sono concentrati sulla cosiddetta "cultura dei bonus", in cui gran parte di quello che i manager guadagnano non è costituito dallo stipendio, ma dai premi legati alla performance. La laburista inglese Arlene Mccarthy, la cui proposta di legge sui bonus dei banchieri è stata approvata il 7 luglio dal Parlamento, spiega che "andando verso la crisi, le banche pagavano i bonus sulla base del profitto atteso delle transazioni concluse dagli agenti. Più grande il rischio, più grande il profitto potenziale, e quindi più grande il premio. La crisi ha dimostrato che in molti casi questi investimenti si sono trasformati in perdite clamorose, ma ormai i responsabili se n´erano già andati con i loro bonus". "Assicurando che tutti i premi vengano commisurati al rischio e limitando i pagamenti anticipati dei bonus per permettere di recuperare le perdite, vogliamo garantire che gli incentivi siano allineati con la stabilità e la salute a lungo termine delle banche". Meno soldi, più responsabilità - Le nuove regole sui bonus sono largamente considerate le più restrittive a livello mondiale. I governi Ue hanno già accettato informalmente le proposte del Parlamento, quindi probabilmente da gennaio 2011 i banchieri potranno portare a casa solo il 30% del premio in contanti. Per i bonus particolarmente importanti il limite di pagamento anticipato sarà ancora più basso, al 20%. Una quota tra il 40% e il 60% di ogni bonus dovrà essere posticipata di almeno tre anni e potrà essere recuperata se il risultato degli investimenti sarà minore di quello previsto. Inoltre, almeno il 50% del premio sarà elargito sotto forma di capitale contingente (cioè parte dei fondi recuperati per primi in caso di difficoltà) e azioni. Chi sostiene i costi della crisi? Molti hanno sottolineato che per i governi è facile tagliare i benefit, ma quando si tratta di banche è molto più difficile introdurre tassazioni, regole e requisiti di capitale più rigorosi. Arlene Mccarthy è convinta che il Parlamento stia facendo la differenza. "Questa è la prima importante legislazione adottata dall´Ue sulla scia della crisi finanziaria che regola la condotta delle banche. Abbiamo seguito una linea dura per cambiare la cultura dei bonus, perché sarebbe osceno che continuasse mentre i governi tagliano sulla spesa pubblica, compresi gli stipendi dei dipendenti statali", ha detto la deputata inglese. La caccia ai profitti - Inseguendo i profitti, le banche si sono inventate nuovi prodotti finanziari che permettevano di estendere i prestiti a molti altri beneficiari, riducendo allo stesso tempo i rischi. Questo gioco si chiamava cartolarizzazione, cioè la vendita di crediti bancari a investitori terzi, raggruppandoli insieme sotto forma di titoli. Qualcosa però non è andato: quando i mercati sono crollati le banche non avevano il capitale per coprire le perdite, e sono dovuti intervenire i contribuenti. "Le banche e le agenzie di rating hanno fallito nel dimostrare che avevano realmente capito le cartolarizzazioni che dovevano commerciare e valutare. Alcune cartolarizzazioni hanno ridotto il rischio, mentre altre l´hanno ingigantito. Le nuove regole sul capitale di questa direttiva assicureranno una copertura adeguata dei rischi aumentando il capitale che le banche devono congelare a fronte delle cartolarizzazioni" ha concluso la Mccarthy, spiegando la logica che ha dato impulso alle nuove regole.  
   
   
6,4 MILIARDI DI EURO PER LA CRESCITA INTELLIGENTE E L´OCCUPAZIONE: L´EUROPA NON HA MAI INVESTITO TANTO IN RICERCA E INNOVAZIONE  
 
 Bruxelles, 20 luglio 2010 - La commissaria Máire Geoghegan-quinn ha annunciato oche la Commissione europea ha stanziato quasi 6,4 miliardi di euro destinati agli investimenti per la ricerca e l´innovazione. Questo pacchetto, il più cospicuo di tutti i tempi, interessa un ampio spettro di discipline scientifiche, politiche pubbliche e settori commerciali. Questo finanziamento farà avanzare il progresso scientifico, migliorando la concorrenzialità europea e aiutando a risolvere problematiche sociali quali il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e alimentare, nonché la sanità e l´invecchiamento della popolazione. Circa 16 000 partecipanti provenienti da enti di ricerca, università e industria, tra cui circa 3 000 Pmi, riceveranno finanziamenti. Le sovvenzioni saranno aggiudicate attraverso bandi che invitano a presentare proposte (calls for proposals) e valutazioni nei prossimi 14 mesi. Molti bandi saranno ufficialmente resi pubblici domani, 20 luglio. Questo pacchetto imprime uno stimolo economico che dovrebbe generare oltre 165 000 posti di lavoro. È altresì un investimento di lungo termine per un´Europa più intelligente, sostenibile e più inclusiva, nonché un elemento chiave della strategia Europa 2020 e in particolare dell´iniziativa faro ´´Unione dell´innovazione", che sarà varata nell´autunno del 2010. La commissaria Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato: "investire nella ricerca e nell´innovazione è l´unico modo intelligente e durevole per uscire dalla crisi e dirigersi verso una crescita sostenibile e socialmente equa. Questo pacchetto europeo contribuirà a creare prodotti e servizi nuovi e migliori, un´Europa più concorrenziale e più verde, nonché una società migliore, con una qualità della vita più elevata. Mettiamo a disposizione di ricercatori e innovatori 6,4 miliardi di euro destinati a progetti di punta per affrontare le grandi sfide economiche e sociali: il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e alimentare, la sanità e l´invecchiamento della popolazione. Si tratta di uno stimolo economico enorme ed efficiente, nonché di un investimento nel nostro futuro". La dotazione più cospicua - Sarà possibile presentare domanda di finanziamento nell´ambito del Settimo programma quadro per un ampio spettro di aree politiche. A titolo di esempio, gli stanziamenti per la sanità ammontano a oltre 600 milioni di euro. 1,2 miliardi di euro sono destinati ad approfondire la ricerca Tic (tecnologie dell´informazione e della comunicazione) che consentiranno alla Commissione di rispettare gli impegni dell´Agenda digitale europea per mantenere il ritmo di crescita annuale dei finanziamenti in ambito Tic. Oltre 1,3 miliardi di euro sono destinati agli scienziati più creativi selezionati dal Consiglio europeo della ricerca. Le borse per la mobilità di 7 000 ricercatori altamente qualificati saranno erogate dalle Azioni Marie Curie per un importo pari a 772 milioni di euro. 800 milioni di euro per le Pmi - Le Pmi ricevono un´attenzione prioritaria, poiché costituiscono la spina dorsale dell´innovazione europea e rappresentano il 99% delle imprese dell´Unione. Esse riceveranno quasi 800 milioni di euro e, per la prima volta, in molte aree si provvederà a stanziare specifiche dotazioni. A titolo di esempio, nei settori della sanità, della bioeconomia basata sulla conoscenza, dell´ambiente e delle nanotecnologie la partecipazione delle Pmi dovrà rappresentare il 35% dello stanziamento complessivo per un determinato numero di ambiti. Prodotti e servizi nuovi - Convertire la ricerca in tecnologie, prodotti e servizi nuovi è l´essenza stessa del pacchetto. Nella sola ricerca medica, circa 206 milioni di euro, ossia un terzo della dotazione complessiva per il 2011, saranno destinati a test clinici sollecitati dai ricercatori, al fine di commercializzare più velocemente nuovi medicinali. Nel settore delle nanotecnologie, che riceve 270 milioni di euro, l´attenzione sarà concentrata sulla ricerca suscettibile di produrre brevetti e opportunità di commercializzazione. I circa 600 milioni di euro del finanziamento per le Tic sono destinati alle infrastrutture di rete e di servizio di nuova generazione, ai sistemi automatizzati, ai componenti elettronici e fotonici, nonché alle tecnologie per il contenuto digitale. Oltre 400 milioni di euro sosterranno la ricerca sulle modalità con le quali le Tic possono rilevare sfide, quali l´economia a basso tenore di carbonio, una società che invecchia, nonché impianti adattabili e sostenibili. Ulteriori 90 milioni di euro sono destinati nel 2011 al partenariato pubblico privato per l´internet del futuro per rendere intelligenti le infrastrutture europee fondamentali. Nuovo accesso pilota libero ai risultati della ricerca ambientale - I progetti nell´ambito della ricerca ambientale riceveranno circa 205 milioni di euro. La Commissione introduce quest´anno le modalità per accelerare la condivisione dei risultati della ricerca sull´ambiente: i beneficiari delle sovvenzioni Ue si impegnano a rendere liberamente accessibili le pubblicazioni derivate dalla loro ricerca, al termine di un determinato periodo di riservatezza. Contesto - La dotazione per gli inviti a presentare proposte del Settimo programma quadro nel 2011 è pari a 6,4 miliardi di euro, corrispondenti a un incremento del 12% rispetto al 2010 (5,7 miliardi di euro) e del 30% rispetto al 2009 (4,9 miliardi di euro). Il Settimo programma quadro è il più importante programma unico per la ricerca a livello mondiale, con una dotazione di oltre 50,5 miliardi di euro per il periodo 2007-2013, con l´eccezione di Euratom. Con l´adozione della strategia Europa 2020, i leader politici europei hanno inserito la ricerca e l´innovazione fra le priorità dell´agenda politica europea, facendone la chiave di volta degli investimenti in crescita sostenibile e occupazione. Gli inviti a presentare proposte annunciati oggi rientreranno nell´iniziativa faro "Unione dell´innovazione", che la commissaria Geoghegan-quinn varerà nell´autunno del 2010. L´iniziativa è di fondamentale importanza per la strategia Europa 2020 e mira a favorire l´intera catena dell´innovazione dalla ricerca al banco, alleando una scienza di punta con l´economia dell´innovazione, la cosiddetta "i-conomia", rimuovendo le strozzature che ostacolano un mercato unico per l´innovazione e che impediscono all´Europa di competere a livello degli Stati Uniti e di altri paesi. Introdurrà altresì la nozione di "partenariati per l´innovazione" mirati a far incontrare i principali attori dei settori chiave e a conseguire il giusto equilibrio fra collaborazione e concorrenza.  
   
   
LAVORATORI EXTRA UE: VERSO NUOVE REGOLE PER LAVORATORI STAGIONALI E SPECIALIZZATI  
 
Bruxelles, 20 luglio 2010 - La Commissione europea ha presentato, martedì 13 luglio 2010, due nuove proposte legislative con l´obiettivo di semplificare e armonizzare le regole riguardanti l´ingresso di lavoratori extra Ue nei 27 Paesi membri. I progetti si riferiscono in particolare ai regimi riguardanti i lavoratori stagionali e il trasferimento di personale specializzato da paesi extra Ue. Nel primo caso, la proposta di direttiva riguarda i cittadini di paesi terzi che entrano negli Stati membri per esercitare un lavoro stagionale nel territorio dell’Ue sulla base di uno o più contratti a tempo determinato conclusi direttamente tra il cittadino del paese terzo e il datore di lavoro stabilito in uno Stato membro. Nel secondo, invece, la Commissione propone un insieme comune di norme per istituire una nuova procedura accelerata di ammissione (termine di 30 giorni, permesso combinato di soggiorno e di lavoro) a favore di un gruppo ristretto di lavoratori altamente specializzati ("manager", "specialisti" e "laureati in tirocinio") provenienti da paesi terzi. L´importanza del lavoro stagionale e il ruolo che esso ricopre nelle attività economiche nell´Unione è in continua crescita. I datori di lavoro che hanno bisogno di manodopera per lavori stagionali, specie nei settori agricolo, orticolo e turistico, devono ricorrere a lavoratori provenienti da paesi extra Ue, dato che sempre meno lavoratori dell´Ue sono disponibili per questo tipo di lavoro. Ciononostante, i lavoratori stagionali dei paesi terzi sono spesso sfruttati e costretti a lavorare in condizioni che mettono a rischio la loro salute e sicurezza e spesso sono immigrati illegali. Ecco perché avere un quadro comune e più semplice che offra soluzioni a questi problemi è più che necessario. Le novità che la proposta intende inserire sono diverse: una procedura più semplice per l´ammissione dei lavoratori stagionali extra Ue, fondata su definizioni e criteri comuni, in particolare la stipula di uncontratto o un´offerta di lavoro vincolante, indicante l´ammontare della retribuzione una durata massima del lavoro stagionale uguale per tutta l´Ue (6 mesi l´anno) un permesso di lavoro stagionale per tre anni o una procedura di riammissione semplificata per le stagioni successive norme sulle condizioni di lavoro dei lavoratori stagionali extra Ue libertà per gli Stati membri di decidere il numero dei lavoratori stagionali da ammettere. La stessa importanza riveste anche l´altra proposta formulata dalla Commissione, ovvero quella relativa al trasferimento di personale specializzato all´interno della stessa azienda (sovente multinazionale) da una sede in un paese terzo in uno degli Stati membri. Per beneficiare di conoscenze specialistiche o competenze non disponibili localmente, le imprese multinazionali devono trasferire nelle loro filiali e succursali nell´Ue personale altamente qualificato proveniente da paesi terzi. In alcuni paesi dell´Ue ottenere un permesso di lavoro comporta una procedura lenta e complessa e ancheper chi lo possiede può essere difficile spostarsi da un paese europeo ad un altro. Le imprese che vogliono trasferire i loro dipendenti di un paese terzo in un paese dell´Ue si trovano di fronte a un insieme di norme e procedurediverse da uno Stato membro all´altro. Questo ha reso necessario proporre misure che mirino a: norme comuni per una nuova procedura accelerata di ammissione dei lavoratori altamente specializzati di paesi terzi che possiedono competenze e conoscenze preziose per le imprese europee; condizioni di soggiorno più attraenti per il personale trasferito temporaneamente e le relative famiglie; regole più semplici per i dipendenti non europei che devono spostarsi all´interno dell´Ue per motivi di lavoro; parità di opportunità per lavoratori Ue e extra Ue; una flessibilità che permetta di tener conto delle esigenze dei singoli paesi, che sono liberi di determinare il numero dei lavoratori ammessi nel loro territorio.  
   
   
SLOVACCHIA, FISCO TRA I PIU´ BASSI DELL´UE  
 
Bratislava, 20 luglio 2010 - Sulla base di quanto riportato dai dati Eurostat sulla tassazione di stipendi e redditi, nel 2008 l´aggravio fiscale della Slovacchia è risultato il terzo più basso nell´Ue dopo quello di Romania e Lettonia. In Slovacchia nel 2008 il totale delle imposte sugli stipendi e sul reddito rappresentava il 29,1 per cento del Pil, mentre in Romania e in Lettonia l´aggravio fiscale era pari rispettivamente al 28 per cento e al 28,9 per cento del Pil.  
   
   
SLOVENIA, AUMENTANO PRODUZIONE ED EXPORT  
 
Lubiana, 20 luglio 2010 - La produzione industriale slovena è aumentata a maggio del 2010 dell´11,8 per cento rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo l´esportazione è aumentata ad un ritmo ancora più elevato, registrando un aumento del 17,7 per cento.  
   
   
CROAZIA, QUINTA ASTA PER CREDITI PER LO SVILUPPO  
 
Zagabria, 20 luglio 2010 - Si è conclusa recentemente la quinta asta dell´Hbor, Banca Croata per la Ricostruzione e lo Sviluppo della Croazia, per i crediti bancari per la ripresa e lo sviluppo economico. All´asta hanno partecipato cinque banche e sono state accettate tutte le offerte con i rispettivi interessi bancari: Privredna Banka Zagreb (gruppo Intesa Sanpaolo) 4,85 per cento, Istarska kreditna banka 4,85 per cento, Croatia banka 4,91 per cento, Splitska banka (gruppo Societe´ Generale) 5,03 per cento, Jadranska banka 5,87 per cento. I crediti saranno destinati a progetti d´investimento, alle attività correnti ed alla riprogrammazione dei crediti realizzati dopo il primo luglio del 2008.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info   
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.info  
   
   
LOMBARDIA/SINGAPORE. COLLOQUIO DEL PRESIDENTE FORMIGONI: CON L´AMBASCIATORE A PALAZZO PIRELLI TEMI: USCITA DALLA CRISI, INVESTIMENTI, WORLD REGIONS FORUM PRESTO VOLO MILANO-NEW YORK  
 
Milano, 20 luglio 2010 - La Singapore Airlines è pronta a istituire un volo diretto Milano-new York. La preparazione di questo esito, positivo per la crescita di Malpensa, ha visto l´interessamento diretto del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni; ora si attende il necessario via libera delle autorità nazionali. E proprio ieri, al termine di un colloquio con l´ambasciatore di Singapore, Loo Choon Yong, al trentesimno piano del Palazzo Pirelli, il presidente Formigoni ha nuovamente scritto al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, "per sottolineare l´importanza di giungere in tempi brevi alla conclusione dell´iter e quindi all´apertura di questa tratta importante per i cittadini e le imprese non solo della Lombardia, ma di tutto il Nord Italia". "Il tema della tratta aerea - spiega Formigoni - fa parte dell´interesse che Singapore ha a considerare opportunità di investimento nella nostra Regione, non solo nel campo delle infrastrutture ma in quello della produzione, del turismo, del commercio". "Un interesse - continua Formigoni - maturato anche grazie ai costanti contatti e impegni di collaborazione tra la nostra Regione e il Paese asiatico e confermatomi oggi dall´ambasciatore, con il quale ho parlato dell´impegno dei Paesi europei, e del nostro in particolare, per l´uscita dalla crisi; ho sottolineato i segnali positivi, sia sul versante occupazionale (l´Italia ha limitato la disoccupazione all´8% contro la media del 10% nell´area euro), sia su quello della iniziale ripresa della produzione industriale e degli ordinativi, soprattutto in Lombardia, che si conferma regione dinamica e trainante l´economia del Paese)". Altro punto di interesse di Singapore è lo sviluppo del World Regions Forum, la rete delle Regioni più dinamiche del mondo: l´ambasciatore Loo Choon Yong ha confermato l´impegno del suo Paese per la preparazione e la partecipazione alla seconda edizione del Wrf prevista per la primavera del 2011. Per parte sua la Lombardia ha partecipato, con l´assessore all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, al World Cities Summit, in giugno. Sempre in giugno la Giunta regionale ha approvato quattro progetti di cooperazione scientifica e tecnologica che coinvolgono atenei lombardi con partner di Singapore (Università Milano Bicocca e Genome Institute of Singapore, Università Vita e Salute San Raffaele e Duke-nus Graduate Medical School, Università dell´Insubria- Politecnico di Milano e National University of Singapore).  
   
   
ANNIVERSARIO BORSELLINO, IL MESSAGGIO DI LOMBARDO  
 
Palermo, 20 luglio 2010 -  "Sono trascorsi 18 anni dalla tragica morte del giudice Paolo Borsellino. Il ricordo del suo sacrificio e della sua lunga attivita´ di contrasto alla mafia all´interno della magistratura sono diventati patrimonio di tutti gli italiani; la sua figura e´ ormai conosciuta anche all´estero e additata come esempio di eroismo civile e di serieta´ professionale". Con queste parole il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha ricordato ieri l´anniversario dell´eccidio di Borsellino e degli agenti della sua scorta. "Il tempo trascorso - ha aggiunto Lombardo - anche se non ha ancora consentito di fare piena e totale luce su tutti gli avvenimenti di quella tragica estate, ha prodotto un risveglio della coscienza civile che tanti frutti ha cominciato a dare. All´impegno di Polizia e Magistratura, cui va sempre il nostro pieno riconoscimento, si accompagna la ribellione della societa´ che, a partire dagli imprenditori, sottoposti al ricatto del pizzo, fino ai semplici cittadini, ha imboccato con convinzione la strada della liberazione dalla mafia". "Il sacrificio di Borsellino - ha concluso il presidente - indica sempre piu´, soprattutto a giovani, che e´ possibile pensare di poter vivere in una Sicilia dove non esista piu´ la mafia".  
   
   
TOSCANA: UN PATTO TRA ISTITUZIONI, BANCHE DATI UNICHE E PREMI PER I COMUNI, NENCINI: «PREMERE SULL´ACCELERATORE CONTRO L´EVASIONE FISCALE» L´ASSESSORE SPIEGA GLI STRUMENTI DISPONIBILI E I POSSIBILI SVILUPPI  
 
Firenze, 20 luglio 2010 - Le tasse vanno pagate (tutte e tutti). Quasi una necessità in tempi di tagli. Sicuramente un´esigenza più forte alla vigilia del federalismo fiscale, oltre che una questione di equità. La Regione preme l´acceleratore, affina le strategie e si prepara a mettere in campo nuovi strumenti per lanciare una nuova sfida sul fronte della lotta all´evasione fiscale e contributiva, chiedendo la collaborazione di tutte le istituzioni. «In questi anni la Toscana non è stata ferma: molto è stato fatto – racconta l´on. Riccardo Nencini, assessore alle finanze e al bilancio della Regione Toscana -. L´obiettivo è mettere a punto ora un sistema più efficiente: fare squadra tutti assieme, perché un euro recuperato porterà vantaggi a tutti. E per questo serve un patto». Un patto territoriale anti evasio ne, un´intesa in cui coinvolgere un po´ tutte le istituzioni: dall´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, all´Upi Toscana, l´unione della Province, dalla direzione regionale dell´Agenzia delle Entrate ad Equitalia Cerit e Gerit, agenti delle riscossioni, dalla direzione regionale dell´Inps, l´ente di previdenza, al comando regionale della Guardia di Finanza alla direzione regionale dell´Aci. Un patto da testare su alcune aree pilota: a Firenze, Pisa e Livorno ad esempio oppure a Prato, che a detta della Guardia di Finanza e per la presenza anche di imprese cinesi è un´area dove alta è l´illegalità economica. «C´è una riforma costituzionale ancora inattuata che affida alla Regione un ruolo di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario – sottolinea l´assessore Nencini -. Un vero federalismo fiscale, operativo, si costruisce dal basso, dai territori. E su questo campo vogliamo giocare la nostra partita». «Quanto alle tasse, che le paghino tutte è un dovere scritto nella Costituzione - aggiunge l´assessore - Se tutti lo facessero le aliquote potrebbero anche scendere o potrebbero crescere le risorse e i servizi per i cittadini, a cominciare da quelli che meno possono e sono più deboli». Un patto, un software e un premio sull´Iva - Il patto anti evasione sarà il primo pilastro di un sistema e di una strategia complessiva. Il secondo sarà una banca dati on line, gestita attraverso un sistema informativo avanzato – Elisa - che la Regione sta mettendo a punto assieme ad alcuni Comuni e che permetterà, una volta adottato da tutte le amministrazioni comunali, di gestire in maniera integrata i tributi locali (e in particolare la nuova imposta unica immobiliare) ma anche di partecipare in modo più facile e con migliori risultati all´attività di accertamento sui tributi statali e regionali e dunq ue alla lotta contro l´evasione e l´elusione fiscale. Il sistema integra infatti le banche dati comunali, regionali e statali consentendo così di effettuare gli incroci che sono indispensabili per scovare gli evasori. «Ma il patto anti evasione potrebbe spingersi anche oltre – prosegue Nencini – e all´attività di back office potrebbe affiancarsi la nascita di una vera task force in grado di intervenire con ispezioni sul posto laddove si rilevino situazioni anomale, nel rispetto delle competenze di ciascun ente ed istituzioni naturalmente. Dovrebbe essere un organismo alla “Eta-beta”: un corpo agile e snello in grado di intervenire con prontezza e celerità e una grande testa densa di intelligenza e funzioni». Il terzo possibile sviluppo potrebbe essere un contributo toscano ai decreti attuativi sul federalismo fiscale che dovranno essere scritti dal governo: prevedendo magari un premio per Regione e enti locali sull´Iva recuperata. L´intesa con i Comuni, con la Guardia di Finanza e con l´Inps - La Regione sta per siglare un protocollo d´intesa con la Guardia di Finanza. Con l´Agenzia delle Entrate un´intesa l´ha già firmata. Con l´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, è stato invece sottoscritto il 24 maggio un protocollo che regola l´attività di accertamenti dei tributi regionali: l´hanno già firmato una dozzina di Comuni – Arezzo, Buggiano, Capolona, Castelnuovo Val di Cecina, Dicomano, Incisa Val d´Arno, Larciano, Montale, Pistoia, Roccalbegna, Scandicci e Sesto Fiorentino - e per chi aiuterà a scoprire un evasore l´accordo prevede che metà delle tasse recuperate resti al Comune: in qualche caso addirittura il 60 per cento. Per i tributi nazionali la compartecipazione è solo il 33 per cento. «Un ulteriore passo – annuncia l´assessore Nencini – sarà estendere anche all´In ps il sistema di accordi già in vigore, per favorire la collaborazione con i Comuni per il contrasto all´evasione contributiva».  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE, APPROVATO IN PRIMA LETTURA IL NUOVO STATUTO PRIMO PASSO DETERMINANTE PER LA RIVISITAZIONE DEL DOCUMENTO. ADESSO DOVRANNO PASSARE SESSANTA GIORNI PER LA SECONDA LETTURA  
 
 Campobasso, 20 luglio 2010 - L´ingresso di Palazzo Moffa, sede del Consiglio.con ventidue voti favorevoli, quattro astenuti (Chieffo e Niro per la maggioranza, Natalini e Pangia per la minoranza) e con l´assenza dei consiglieri Leva, Ottaviano, Romano e Scarabeo, il Consiglio regionale del Molise, nel tardo pomeriggio di ieri, ha approvato in prima lettura il nuovo Statuto della Regione Molise, alla presenza del Presidente della Giunta, Michele Iorio, e dell´Esecutivo. Era l´unico argomento in agenda ed ha tenuto impegnati i Consiglieri in un appassionato dibattito, scaturito soprattutto dalle dichiarazioni di voto dei rappresentanti di tutti i partiti, Niro, D´alete, Incollingo, Pietracupa, Romagnuolo, Pangia, Pallante, Natalini, Chieffo, Molinaro, Terzano e Bonomolo, cui ha fatto seguito la dichiarazione del Presidente della Giunta, Michele Iorio. Nella mattinata erano stati dichiarati inammissibili due emendamenti, l´uno del Presidente Iorio tendente a ridurre il numero dei Consiglieri da trenta a ventisei, l´altro del Consigliere D´alete ed altri avente ad oggetto il divieto di nomina di Assessori esterni all´interno della Giunta. Gli stessi emendamenti potranno essere ripresentati in occasione della seconda lettura del documento, che avverrà tra sessanta giorni. Intanto, l´approvazione odierna è stato un primo passo determinante verso la rivisitazione dello Statuto. "E´ stato raggiunto oggi un traguardo storico per la nostra splendida Regione", ha commentato il Presidente Picciano. "Dopo quarant´anni anni - ha detto - il vecchio Statuto andrà in pensione per lasciare il posto al nuovo strumento legislativo che spero venga approvato definitivamente quanto prima. Il voto favorevole di oggi è il raggiungimento di un capolinea che costituirà anche il punto di partenza verso il decollo civile e sociale del nostro territorio. E´ stato un percorso tortuoso e difficile, ma ce l´abbiamo fatta, anche con il contributo delle opposizioni che non hanno fatto mancare il loro sostegno, manifestando, anzi, con il voto favorevole di alcuni e con l´astensione di altri, il loro significativo appoggio. Dopo dieci anni di lungo lavoro, raccogliamo finalmente i frutti del nostro impegno in direzione del progresso della nostra realtà regionale. Mi preme ringraziare, come Presidente, tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno dato il loro sostegno all´iniziativa, i Presidenti che si sono alternati nell´apposita Commissione, unitamente alla Struttura, ai Consulenti e alla Stampa, per questo significativo e prestigioso obiettivo". I lavori dell´Assemblea sono stati aggiornati a oggi, alle ore 10,00, per la Seduta ordinaria.  
   
   
IL PRESIDENTE SPACCA AL FORUM CNA DI MARCHE, EMILIA, UMBRIA E TOSCANA SU POLITICHE PER LO SVILUPPO E TAGLI DELLA MANOVRA.  
 
 Ancona, 20 Luglio 2010 - ´Rileggere l´azione di governo, insieme alle categorie produttive e alle forze sociali, ridefinirla individuando nuove priorita` su cui concentrare le risorse´. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha illustrato ieri mattina a Bologna, al Forum ´La prospettiva del federalismo tra riduzione della spesa e politiche per lo sviluppo´ organizzato da Cna Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria, alla presenza dei presidenti delle Regioni interessate, le strategie per le piccole e medie imprese alla luce dei tagli della manovra economica nazionale che, tra l´altro, azzera il Fondo unico per le imprese. ´Per le imprese artigiane ´ ha detto Spacca ´ metteremo in atto una strategia di resistenza e una di attacco. Nel primo caso si trattera` di azioni interne alla pubblica amministrazione: proseguire sulla strada gia` intrapresa del rigore, dell´incremento della produttivita`, della semplificazione per liberare risorse a favore di cittadini e imprese. Per le piccole e micro aziende artigiane potenzieremo gli strumenti di comunicazione su bandi e opportunita` al loro servizio, come i portali con le informazioni sugli appalti, in linea con i contenuti dello Small business act´. Il reperimento di risorse innalzando la capacita` progettuale della Regione, gli incentivi per la soft e la green economy, il potenziamento dell´attrattivita` di investimenti internazionali nelle Marche, sono il fulcro della strategia di ´attacco´. ´Gia` negli ultimi anni ´ ha aggiunto Spacca ´ abbiamo compensato il decalage delle risorse statali con una piu` spinta capacita` progettuale, in modo da accedere a finanziamenti non automatici ma disponibili su progetti specifici nel bilancio generale dell´Unione europea, come ad esempio il 7 programma quadro destinato all´innovazione. A fronte dei tagli della manovra, spingeremo ancora di piu` su questa strada, che accompagneremo con gli investimenti su soft e green economy, settore trasversale in grado di accrescere la competitivita` di piccole imprese di servizi, artigiane, agricole, turistiche e di tanti altri comparti della nostra economia. Il tutto in linea con le quattro linee strategiche del governo regionale: innovazione, competitivita`, qualita` della vita, salute dei cittadini´.  
   
   
“SEMPRE A PROPOSITO DI CIALTRONERIA”: AMATI (PUGLIA) INVIA IL TERZO TELEGRAMMA A TREMONTI E FITTO  
 
Bari, 20 luglio 2010 - “Sempre a proposito di cialtroneria”: così l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati annuncia l’invio del terzo telegramma all’indirizzo dei Ministri dell’Economia Giulio Tremonti e per gli Affari regionali Raffaele Fitto, che non hanno provveduto ad inviare risposta ai precedenti solleciti circa la mancata erogazione da parte del Governo nazionale dei contributi pluriennali per la realizzazione del potabilizzatore di Conza della Campania. Amati scrive nel suo telegramma numero tre: “Nonostante solleciti rilevo almeno scortesia per mancata risposta Ministri Tremonti et Fitto, ribadendo compiacimento per risposta tempestiva Ministro Altiero Matteoli. Puglia est pronta utilizzare risorse assegnate, vostro silenzio cagiona grave danno per mancata realizzazione opera et per immagine pubblica amministrazione. Spero di non scrivere altro telegramma settimanale protesta et resto in attesa pronta et efficiente risposta. Ossequi et saluti”. “Trovo quantomeno vergognoso – ha commentato Amati - che i Ministri Fitto e Tremonti non abbiano voluto trovare il tempo per rispondere agli svariati solleciti giunti da me e dall’assessorato che rappresento. Dopo infatti aver inviato una prima lettera per richiedere un incontro urgente e dopo l’inizio, ormai due settimane fa, della mia protesta che si sta esplicitando con l’invio di un telegramma a settimana, i Ministri, ad eccezione di Matteoli, non hanno provveduto a rispondere in alcun modo. Vorrei loro ricordare che un semplice chiarimento in merito alla questione, rappresenterebbe quantomeno un’azione di responsabilità in quanto stiamo parlando di fondi a cui la nostra regione ha diritto di accesso e della realizzazione di un’opera di fondamentale importanza per l’approvvigionamento idrico della Puglia e dei pugliesi per la cui costruzione l’Acquedotto pugliese è impegnato in base ad un progetto approvato con delibera Cipe del 2006 e finanziato con una assegnazione di contributi pluriennali per 39 milioni di euro”.  
   
   
SARDEGNA: AL VIA LA SOTTOCRIZIONE PIA PER 100 MILIONI  
 
Cagliari, 20 Luglio 2010 - Quasi cento milioni di euro (esattamente 99.969.221,26) per infrastrutture, imprese, cultura, turismo e ricerca per rilanciare la Sardegna. Prendono il via, con le convocazioni dei sindaci e dei presidenti delle province, i Programmi integrati d’Area (Pia) che riguarderanno tutto il territorio sardo. Martedì 20 luglio verranno convocati per la firma i sindaci dell’Ogliastra e del sassarese, mentre i giorni successivi sono già stati programmati gli incontri con gli altri amministratori. "Stiamo dando seguito e gambe a quanto inserito nel nostro programma di governo - spiegano il presidente Cappellacci e l’assessore La Spisa - e gli interventi previsti confermano che questa Giunta vuole continuare a perseguire la via dello sviluppo mettendo in campo risorse importanti anche in un periodo di grande crisi come questo".  
   
   
IMPRESE IN ABRUZZO,10 MLN DI EURO PER I POLI INNOVAZIONE IL BANDO RIENTRA NEL POR FESR 2007-2013  
 
Pescara, 20 luglio 2010 - Sono dieci i milioni di euro destinati al bando, in fase di pubblicazione sul Bura, relativo all´Attività 1.1.2. Dell´asse I del Por Fesr 2007-2013 sul "Sostegno alla creazione dei Poli di Innovazione". La Commissione europea li definisce come raggruppamenti di imprese indipendenti attive in un particolare settore o regione e destinate a stimolare l´attività innovativa attraverso l´uso in comune di installazioni, lo scambio di conoscenze ed esperienze, il trasferimento di tecnologie, la messa in rete e la diffusione delle informazioni. Si tratta, in concreto, di strutture permanenti, settoriali e localizzate, i cui attori (pubblici e privati) si aggregano all´interno di filiere specifiche a significativa vocazione territoriale. A presentare questa iniziativa, tesa a rafforzare la nuova politica industriale della Regione, è stato, ieri mattina, a Pescara, nella sede di viale Bovio, il vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti anche il direttore di Abruzzo Sviluppo, Nello Rapini, ed il direttore regionale del settore Attività Produttive, Mario Pastore. "L´intento principale - ha affermato Castiglione - è quello del superamento dell´ormai vecchia logica dei distretti industriali attraverso il consolidamento del sistema territoriale dei poli di innovazione. Si punta, in particolare, a definirne i compiti e le responsabilità in rapporto agli altri attori per arrivare poi alla definizione di un Cluster regionale per l´eco-innovazione. Una piattaforma tecnologica - ha proseguito il vice presidente - nella quale i poli d´innovazione riversano e condividono la propria progettualità individuando, al tempo stesso, processi di sviluppo innovativi". I Poli dovranno aggregare un minimo di 40 imprese aventi almeno una sede operativa sul territorio regionale. Numero che potrà essere ridotto a 15 in caso di domini con una ridotta presenza numerica sul territorio regionale ma di significativa importanza. Del Polo di Innovazione possono far parte associazioni di categoria, Università o altre organizzazioni che operano nel comparto. Saranno prioritariamente ammessi a finanziamento le istanze presentate nei domini: agroalimentare, automotive ed elettronica Ict. Tuttavia, possono essere presentate candidature di Poli di Innovazione per altri domini quali energia, edilizia sostenibile, chimico-farmaceutico, servizi avanzati, tessile-abbigliamento-calzaturiero, turismo e mobili/arredamento. Gli aiuti per i Poli possono essere di due tipologie: aiuti all´investimento per la creazione e l´ampliamento degli stessi ed aiuti al funzionamento per la loro animazione. Il contributo concedibile può variare da un minimo di 1 milione di euro ad un massimo di 1 milione 300 mila euro. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo mercoledì 28. Il termine ultimo per la presentazione è, invece, il prossimo 30 ottobre. "Dieci milioni di euro di finanziamento - ha concluso Castiglione - rappresentano sicuramente un buon viatico per dare impulso a questo nuovo sistema di organizzazione industriale ma bisogna tenere presente che gli investimenti complessivi saranno almeno pari al doppio, e cioè circa 20 milioni di euro, se si considera l´apporto dei privati".  
   
   
LAVORO: REGIONE SARDEGNA E PROVINCE DISCUTONO LE PRIORITÀ D´INTERVENTO  
 
Cagliari, 20 Luglio 2010 - L´assessore del Lavoro, Franco Manca, ha incontrato gli assessori provinciali con delega al lavoro, per avviare a soluzione una serie di problematiche che hanno carattere d’urgenza e che sono rimaste in sospeso in concomitanza con le elezioni amministrative e il successivo insediamento delle Giunte provinciali. "Abbiamo bisogno di tutto il vostro apporto - ha sottolineato Manca ai colleghi - perché le questioni aperte sono tante. Tra le più urgenti ancora presenti sul tappeto figurano i Csl (Centri servizi per il lavoro, ndr): con il trasferimento di competenze dallo Stato alle Province, ora siete voi i titolari di quelli che un tempo erano gli uffici di collocamento. È indispensabile dotarsi al più presto di una Carta dei servizi perché, su tutto il territorio regionale, ci sia omogeneità nell’erogazione dei servizi stessi, pur con le caratterizzazioni locali. Esiste una prima bozza, che va perfezionata e approvata insieme a voi. C’è poi l’aspetto spinoso della stabilizzazione dei lavoratori dei Csl. La Regione si è fatta carico di pagare gli stipendi per tutto il 2010, ma ora il problema va risolto definitivamente. La Corte Costituzionale di recente ha bocciato l’ipotesi di stabilizzazione dei lavoratori negli enti locali, dunque il percorso si è fatto più impervio. Ma, tutti insieme, dobbiamo trovare una soluzione”. Manca ha poi annunciato che "la Regione farà tutti gli sforzi necessari, ma lo Stato e le Province devono fare altrettanto”. Un’altra urgenza riguarda la composizione della Commissione regionale per i servizi e le politiche attive per il lavoro, organo deputato dalla legge regionale n. 20/2005 a definire le rispettive competenze in materia. “La Regione – ha precisato l’assessore Manca – ha già avviato alcuni importanti provvedimenti, altri stanno per partire o comunque sono in cantiere. Occorre tuttavia una convergenza sugli interventi da compiere, al di là delle appartenenze politiche delle singole istituzioni”. L’assessore Manca ha infine annunciato che, nei prossimi giorni, saranno erogati a ciascuna delle otto Province sarde le risorse destinate dalla Regione tra il dicembre 2009 e febbraio 2010 (in tutto 20 milioni di euro, da distribuire in proporzione al numero degli abitanti), riservate agli interventi sulla formazione. In assenza di figure professionali specifiche, le Province riceveranno un adeguato sostegno tecnico da parte dell’Assessorato regionale del Lavoro.  
   
   
TOTTI, ALEMANNO ALLA LEGA: «È ORA DI SMETTERLA CON QUESTE SFIDE PROVINCIALI»  
 
Roma, 20 luglio 2010 - «Non c’è niente da fare: ha ragione Totti. Li conosco bene gli amici della Lega, quando arrivano a Roma appena eletti deputati, fanno la faccia disgustata e hanno l’atteggiamento diffidente. Poi, nel giro di qualche mese o anno, si innamorano della città e vorrebbero non più andare via anche se ai loro elettori del nord devono continuare a raccontare la favola della Roma brutta e cattiva. È ora di farla finita con queste sfide provinciali. C’è una nazione da ricostruire e che deve dimostrare la propria competitività nei confronti degli altri Paesi e può farlo solo attraverso una Capitale internazionale come Roma». Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.  
   
   
LAVORO: IL NUOVO CONTRATTO DI INSEDIAMENTO PER INCREMENTARE L´OCCUPAZIONE IN PIEMONTE ISTITUITE DUE NOVITÀ IMPORTANTI: LA CREAZIONE DI UN NUMERO MINIMO OBBLIGATORIO DI POSTI DI LAVORO E L’INNALZAMENTO A DIECI ANNI DEL VINCOLO DI MANTENIMENTO IN PIEMONTE DEGLI IMPIANTI PRODUTTIVI ”  
 
Torino, 20 Luglio 2010 - “Si parte con il nuovo contratto d’insediamento, uno dei più importanti strumenti del Piano straordinario per l’occupazione. Dopo anni di delocalizzazioni, finalmente una misura che cerca di invertire il trend, creando nuovi posti di lavoro in Piemonte””. Così l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Massimo Giordano ha commentato la misura, rinnovata rispetto al passato, che mette al centro i lavoratori e la necessità di incrementare l’occupazione in Piemonte. Il nuovo contratto di insediamento varato dalla giunta regionale nell’ambito del Piano Straordinario per l’occupazione è già avviato ed è finalizzato a favorire l’atterraggio e lo sviluppo in Piemonte di investimenti produttivi dall’estero, il reinsediamento di imprese che hanno delocalizzato gli impianti e l’insediamento di aziende non ancora presenti nella regione. Rispetto alla precedente versione di questo strumento la novità più rilevante sta nel vincolo per le aziende che si insediano sul territorio piemontese di assumere, ad insediamento avvenuto e ad investimento completato, almeno 50 addetti. Nel caso di centro di ricerca il limite minimo è di 30 nuovi posti di lavoro. “In passato questa restrizione non esisteva – spiega l’assessore Giordano – Averla introdotta significa vincolare l’arrivo in Piemonte delle imprese alla creazione certa e definita di nuovi posti di lavoro, per una positiva ricaduta sul territorio che possa essere molto più incisiva. E’ fondamentale che ogni iniziativa di rilancio economico del nostro territorio tenga conto dei risvolti occupazionali.” Il Contratto di insediamento è finalizzato a sostenere programmi di investimento produttivo e la realizzazione di centri di ricerca e sviluppo. Le risorse disponibili sono di 60 milioni di euro in due anni. Per l’investimento produttivo il contributo massimo sarà di 7 milioni e mezzo di euro, per i progetti di ricerca e sviluppo di 5 milioni (con investimento minimo da parte dell’azienda di 3 milioni), mentre per gli organismi di ricerca senza scopo di lucro il contributo massimo sarà di 300 mila euro. Altra novità rilevante è legata ai vincoli di mantenimento in Piemonte dell’impianto produttivo e dell’occupazione. L’obbligo sale a 10 anni dalla stipula del contratto mentre il numero dei posti di lavoro, una volta che l’impianto sarà entrato a regime, dovranno essere mantenuti per almeno 5 anni negli stessi minimi previsti per poter accedere alla misura. “L’innalzamento di questo limite – sottolinea ancora l’assessore Giordano – era doveroso per garantire che le positive ricadute sul territorio si estendano il più possibile. Dalla stipula del contratto all’avvio delle attività trascorre già un determinato periodo, ma noi abbiamo fatto in modo che gli effetti concreti per occupazione e sviluppo si diffondano nel tempo.” Le domande per poter accedere alla misura dovranno essere presentate al Centro Estero per l’Internazionalizzazione, incaricato dalla Regione della regia e della gestione del contratto nelle sue attività dirette, strumentali e connesse (info su www.Centroestero.org). La procedura di valutazione delle domande è a sportello e l’iter istruttorio che si conclude in 60 giorni lavorativi. E’ stato dato un segnale importate anche alle imprese che hanno già presentato domanda nei mesi scorsi con la precedente misura e hanno avviato le procedure per la realizzazione di nuovi insediamenti: è infatti previsto che possano confermare la domanda, ai sensi del nuovo strumento.  
   
   
FORMAZIONE, 6 MILIONI PER IMPRESE PIÙ COMPETITIVE AL VIA UN AVVISO PUBBLICO CHE PUNTA A RAFFORZARE IL CAPITALE UMANO ECCO I SETTORI CHIAVE DELL´ECONOMIA TOSCANA SOSTENUTI DAL BANDO  
 
 Firenze, 20 luglio 2010 - Altri sei milioni di euro per andare oltre la crisi e rilanciare l´economia toscana. Li ha stanziati la Regione con un bando che scadrà il prossimo 29 ottobre e di cui Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro e alla formazione, ha dato conto oggi in una conferenza stampa a Firenze. «In questa fase ancora caratterizzata da forti difficoltà per le nostre imprese – ha detto Simoncini – è più che mai necessario investire sul capitale umano, sulle competenze dei lavoratori e degli imprenditori. L´economia sta cambiando e il nostro sistema produttivo deve potersi adeguare a questi cambiamenti per non restare indietro e reggere la concorrenze sui mercati mondiali». E´ questa l´idea che ha ispirato la scelta di individuare e puntare su precisi settori chiave. «A cominciare – ricorda l´assessore – da quello, cruciale, dell´energia e dell´ambiente, sul quale la giunta intende investire per attrarre e creare nuova impresa e sulla quale si concentrano risorse per quasi 2 milioni di euro». I sei milioni di euro sono destinati a cinque grandi ambiti di intervento, individuati, ! appunto, sulla base di specifici criteri: o perché particolarmente in affanno, o perché di interesse per una migliore sostenibilità dell´intero sistema e per questo meritevoli di maggiore attenzione. Si sosterranno così i settori delle energie e dell´economia verde, come anche il manifatturiero o la nautica da diporto. Senza dimenticare il settore delle professioni dello spettacolo e la valorizzazione degli antichi mestieri, che richiamano la storia e le tradizioni toscane. Per l´ambito energetico-ambientale lo stanziamento è significativo: 1 milione e 800 mila euro, declinati nei settori della filiera del legno (4 00.000 euro a disposizione), della certificazione energetica degli edifici (600.000), green economy (800.000). Seguono gli antichi mestieri (600.000), lo spettacolo (1.000.000), il manifatturiero (1.600.000) e la nautica da diporto (1.000.000). Li bando è scaricabile all´indirizzo internet http://www.Regione.toscana.it/lavoroeformazione/formazione/index.html  (vedi voce: opportunità e scadenze) Ma oltre alla creazione d´impresa, si punta anche alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il bando prevede l´obbligo di individuazione preventiva delle imprese destinatarie dei progetti, assegnando un punteggio di priorità qualora il progetto si rivolga, oltre che agli occupati, anche a soggetti non occupati (inoccupati, disoccupati, soggetti in cassa integrazione o mobilità), prevedendone la formazione in vista di un loro reinserimento sul mercato del la! voro, in particolare nelle imprese individuate quali destinatarie del progetto. Ma non è tutto. Il bando sottolinea che i progetti presentati devono garantire il raggiungimento, oltre che di obiettivi formativi, di obiettivi di stabilizzazione, mantenimento o incremento dell´occupazione. Ciò avviene attraverso l´impegno, da assumere obbligatoriamente, alla trasformazione di almeno il 30% delle forme di impiego a tempo determinato presenti nelle imprese in contratti a tempo indeterminato oppure con la loro proroga di almeno 24 mesi. Nel definire il bando si è cercato anche di sperimentare una prima forma di integrazione con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), attraverso meccanismi che incentivano l´integrazione delle risorse dei fondi strutturali. Il bando prevede infatti l´attribuzione di punteggi di priorità ai progetti che individuino quali destinatarie, imprese aderenti ad un protocollo localizzativo approvato dalla Giunta Regionale, e/o imprese finanziate nell´ambito di misure di aiuto agli investimenti, anche sotto forma di ingegneria finanziaria (garanzia, fondi rotativi, capitale di rischio), all´innovazione tecnologica e allo sviluppo sperimentale.  
   
   
FORMAZIONE 2010, UNA RISPOSTA ALLA CRISI DALLA PROVINCIA DI PARMA 2 MILIONI E QUATTROCENTOCINQUANTA MILA EURO PER LA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE INNOVAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE.  
 
Parma, 20 luglio 2010 - Qualificazione professionale, sviluppo delle imprese, qualità sociale. La Provincia gioca la carta della Formazione professionale, una leva efficace per aiutare le persone colpite dalla crisi a rimettere in moto la propria vita. Con un investimento di quasi 2ml e mezzo di euro (con il contributo del Fondo Sociale Europeo) sono stati messi a bando (aperto fino al 23 luglio e destinato ai progetti degli enti di formazione) i percorsi del piano formativo 2010. Azioni frutto della condivisione con le forze economiche e sociali del territorio, con cui, “ la Provincia vuole continuare a offrire a tante persone che hanno perso il lavoro e a tanti giovani che hanno terminato gli studi, la possibilità di costruirsi una professionalità tra le più richieste dalle aziende” spiega l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del Lavoro Manuela Amoretti. Proprio grazie alla concertazione e al lavoro svolto con il Tavolo operativo, infatti è stato possibile indicare nel bando profili professionali particolarmente richiesti dal mercato del lavoro locale. Operatore agro alimentare, di panificio o pastificio, della ristorazione, sono le qualifiche di accesso alla professione mentre quelle di specializzazione sono: disegnatore meccanico, tecnico amministrazione finanza e controllo di gestione, della gestione del punto vendita, dei servizi di animazione del tempo libero, animatore sociale. Vi è anche un percorso di formazione per la creazione di impresa auto imprenditoria sociale. Su queste qualifiche gli enti presenteranno i progetti dei corsi destinati a disoccupati e chi cerca il primo lavoro. Si prevede l’approvazione dei corsi indicativamente entro la prima settimana di ottobre. Da lì sarà possibile procedere all’iscrizione delle persone interessate. Oltre alle persone, spesso giovani, che cercano la prima occupazione e ai disoccupati anch’essi in cerca di un lavoro, il piano formativo 2010 della Provincia prevede altre linee di intervento. “Siamo attenti alle imprese che guardano al futuro e puntano sull’innovazione, sulle loro eccellenze, su nuovi modi di produrre – sottolinea Amoretti - E non dimentichiamo le persone più deboli perché la loro inclusione contribuisce allo sviluppo di tutta la nostra comunità”. Per le persone a rischio di emarginazione sociale vengono promosse attività a sostegno dell’integrazione occupazionale e sociale; orientamento e formazione professionalizzante, tirocini formativi. Un’altra azione promossa con il bando 2010 è quella della formazione per l’impresa e i suoi lavoratori. Le aziende potranno presentare direttamente o attraverso gli enti piani formativi per il potenziamento delle vocazioni produttive, la gestione dei cambiamenti e il consolidamento delle piccole e piccolissime imprese, aggiornamento per favorire la permanenza nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici “over 45”, Percorsi per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.  
   
   
TRENTO. PROGETTO SICUREZZA, APPROVATO IL PROGRAMMA 2010 DI TRANSCRIME TRE LE ATTIVITÀ PREVISTE: PROFILI DI SICUREZZA NELLE COMUNITÀ DI VALLE, TECNICHE GIS PER LA POLIZIA LOCALE E UNA RICERCA SUI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI  
 
Trento, 20 luglio 2010 - Approvato il 16 luglio dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Lorenzo Dellai, l´atto esecutivo che dà attuazione, per il 2010, alla convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e il Centro di ricerca Transcrime dell´Università degli Studi di Trento e dell´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano relativamente alle attività di studio sui temi della sicurezza del territorio e delle comunità locali. Tre sono i filoni d´indagine di cui, sulla base delle priorità individuate dalla Provincia, si occuperà quest´anno, in sinergia con Transcrime, l´Osservatorio per la sicurezza nel Trentino: la definizione di nuovi profili di sicurezza per i territori governati dalle attuali e future Comunità di valle; il monitoraggio del fenomeno dei minori stranieri non accompagnati; un progetto pilota, unico in Italia, che verrà sperimentato nelle città di Trento e Rovereto per l´utilizzo della tecnologia Gis al fine di scoprire dove si concentrano maggiormente le sanzioni elevate dalla polizia municipale e la loro correlazione con gli incidenti stradali. Per tale programma d´intervento - già approvato dalla Conferenza provinciale per la sicurezza che si è riunita per la prima volta il 5 luglio scorso dopo la sua costituzione, avvenuta il 17 giugno - la Provincia corrisponderà a Transcrime la somma di 270.194 euro.  
   
   
IL WELFARE VALDOSTANO PRESENTATO IN CAMPANIA  
 
Nola, 20 luglio 2010 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunica che, giovedì 15 luglio, nel Comune di Nola, in provincia di Napoli, si è svolto il convegno "Le politiche sociali in Valle d’Aosta e in Campania: buone prassi a confronto", organizzato dalla Agenzia dell´area Nolana, che riunisce in consorzio diciassette amministrazioni comunali della provincia di Napoli ed è impegnata in una forte azione di rinnovamento dei servizi e delle pratiche di aiuto alla persona. Davanti a un´assemblea nutrita di amministratori locali, operatori e tecnici del settore, il Direttore della Direzione Politiche sociali Gianni Nuti ha tracciato un quadro completo delle strutture, delle attività e degli interventi economici che garantiscono al cittadino valdostano una rete di sostegno e di incentivo alla crescita personale e comunitaria tra le più avanzate in Europa. Sono stati particolarmente apprezzati il corpus di servizi per la prima infanzia, l´approccio alla disabilità inclusivo e integrato, il virtuoso equilibrio tra servizi di assistenza residenziale a misura d´uomo quali le microcomunità e gli incentivi per il mantenimento a domicilio delle persone anziane e non autosufficienti. L´incontro ha rappresentato una buona occasione per la costruzione di forme di confronto continuativo e serrato tra realtà differenti, ma impegnate su tematiche comuni, al fine di valutare con strumenti comuni l´efficacia delle politiche di servizio alla persona e di sfruttare al meglio le risorse umane ed economiche a disposizione della comunità e delle istituzioni pubbliche che la rappresentano.