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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2011
GLI STATI UNITI D´EUROPA - INTERVISTA CON JOSCHKA FISCHER  
 
Bruxelles, 17 gennaio 2011 - Joschka Fischer, ex ministro degli Esteri tedesco e politico europeo di spicco, ha partecipato il 12 gennaio in Parlamento alla conferenza "Gli Stati Uniti d´Europa - Verso una società transnazionale?".Aperto sostenitore del federalismo, Fischer ha esortato a una maggiore unità europea tanto più importante nel momento attuale, funestato dalla crisi economica. Lo abbiamo raggiunto dopo la conferenza... Si dice spesso che stia aumentando la distanza tra cittadini e istituzioni europee. Basti pensare che il tasso di partecipazione alle elezioni è in costante calo ormai da trent´anni. Si può invertire questa tendenza? I gruppi politici dovrebbero sviluppare programmi europei comuni e non programmi nazionali lontani dalle tematiche europee. Devono poi cercare candidati adatti, figure importanti. Alcuni commentatori sostengono che i 27 Stati membri perseguano i loro interessi e non quelli dell´Europa. Come è possibile rivitalizzare l´idea di un´integrazione europea? La crisi ci ha insegnato una dura lezione e dobbiamo imparare. Serve più unità, almeno nella zona euro. Sono sempre ottimista, però, che la crisi possa portare l´Europa a stabilire un´unione economica. Non vedo alternative. Come dovrebbe essere l´Europa del futuro? Ogni giorno perdiamo una parte della nostra sovranità a favore dei paesi emergenti. Eppure ancora ci chiediamo se dobbiamo rinunciare o meno alla nostra sovranità in favore dell´Unione europea. Ma la stiamo già perdendo, la nostra sovranità! E in favore di paesi non europei, ma asiatici, come per esempio la Cina. Stiamo perdendo importanza e posizione. Il mondo sta cambiando in modo radicale e la domanda che gli europei devono farsi è quale sarà il posto dell´Europa tra dieci anni. L´europa deve essere forte e questo è possibile soltanto se uniamo i nostri interessi. È faticoso, ma realizzabile. L´obiettivo sarebbe quello di creare gli "Stati Uniti d´Europa", una vera associazione di Stati democratici che condivida la propria sovranità. Ma le nostre identità nazionali continuerebbero a esistere e le Nazioni Unite manterrebbero un ruolo importante. Quale ruolo gioca in tutto questo il Parlamento europeo? Il Parlamento europeo deve utilizzare il tempo rimasto per assicurarsi che le prossime elezioni siano veramente europee. In Germania i partiti politici hanno impostato la campagna elettorale su temi nazionali e non europei. Credo che negli altri paesi sia andata nello stesso modo. Il Parlamento ora ha una buona opportunità. Ha più poteri e i cittadini devono sentire di essere rappresentati in modo democratico. La questione della tassa europea sembra molto interessante. È una battaglia persa in partenza se comporta un aumento delle tasse. Ma se la tassa europea venisse compensata dai contributi degli Stati membri all´Unione europea le cose sarebbero diverse. L´evento a cui ha partecipato Joschka Fischer è stato organizzato dal think tank "Gruppo Spinelli", creato nel settembre 2010 da vari parlamentari europei, come il leader dei liberali (Alde) Guy Verhofstadt, quello dei Verdi Daniel Cohn-bendit, ma anche altri europeisti convinti, come l´ex-presidente della Commissione Jacques Delors e l´ex-commissario Mario Monti. Lo scopo del gruppo è di promuovere e rilanciare lo spirito federalista europeo. Joschka Fischer: Nato in Germania nel 1948, Importante politico dei verdi, Ministro degli Esteri tra il 1998 e il 2005 sotto Gerhard Schröder, Creatore e membro della think tank "Il consiglio europeo sulle relazioni estere", Attualmente consigliere politico per il gasdotto Nabucco e membro del Gruppo Spinelli.  
   
   
LA COMMISSIONE NOMINA I NUOVI MEMBRI DEL CONSIGLIO SCIENTIFICO DEL CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 17 gennaio 2011 - La Commissione europea ha nominato sette nuovi membri del Consiglio scientifico, l´organo direttivo del Consiglio europeo della ricerca (Cer), tra cui anche professor Anna Tramontano di Sapienza - Università di Roma. Il mandato dei nuovi componenti durerà dal prossimo 2 febbraio alla fine del 2013. I nuovi membri sono stati individuati da un´apposita commissione composta da sei scienziati d´eccellenza e nominata dalla Commissione europea lo scorso settembre. Ecco i nomi dei nuovi membri: Prof. Anna Tramontano, Sapienza-università di Roma – Italia; Prof. Nicholas Canny, National University of Ireland, Galway – Irlanda; Prof. Tomasz Dietl, Accademia polacca delle Scienze – Polonia; Prof. Daniel Dolev, Università ebraica di Gerusalemme – Israele; Sir Timothy Hunt, London Research Institute – Regno Unito; Prof. Mart Saarma, Università di Helsinki – Finlandia; Prof. Isabelle Vernos, Centre Regulació Genómica, Barcelona – Spagna. Professor Tramontano, il nuovo membro italiano, è ordinaria di Biochimica presso Sapienza – Università di Roma dove si occupa di biologia computazionale e, in particolare, dell´analisi strutturale delle proteine. E´ membro dello European Molecular Biology Organization, del comitato scientifico dell´Istituto Pasteur, dello Embl Scientific Advisory Committee e di molte altre organizzazioni scientifiche di eccellenza.  
   
   
"NULLA È PIÙ COME PRIMA": IL VICEPRESIDENTE TAJANI INTERVIENE AL TERZO INCONTRO DEL CICLO ORGANIZZATO DA CONFINDUSTRIA ANCONA SULLA CRISI ECONOMICA  
 
Ancona, 17 gennaio 2011 - Il Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria Antonio Tajani è intervenuto al terzo incontro del ciclo organizzato da Confindustria Ancona sul tema "Nulla più come prima" e dedicato alla crisi e al rilancio dell´economia in Italia e in Europa. Il dibattito ha avuto luogo il 14 gennaio alle ore 17 presso la sede di Confindustria Ancona ed è stato moderato dal giornalista e capo redattore news di Radio 24 Sebastiano Barisoni. Nel suo intervento il Vicepresidente Tajani ha sottolineato la necessità in particolare in questo periodo di crisi di "rimettere al centro l´economia reale"; un esercizio fondamentale per le Marche, con il loro tessuto imprenditoriale locale costituito da una "dorsale di piccole e medie imprese innovanti e di successo a livello internazionale, che rappresentano la carta vincente per la Regione e costituiscono un modello di riferimento per l´intera Europa". Dalla crisi alla complessità per guardare allo sviluppo. "Il mondo non sarà più come prima" è frase patrimonio di tutti seppur nessuno oggi abbia una risposta certa e chiara che indichi cosa deriverà dal cambiamento in atto. È certo che l’industria non può più pensare solo alla crisi; deve e vuole guardare a nuove forme di sviluppo, orientate a garantire benessere economico e sociale. Non solo "il mondo non sarà più come prima"; anche l’industria e l’imprenditoria della nostra provincia evolveranno ma siamo certi che sapranno guardare aldilà del mare e dei monti per ritrovarsi protagoniste nei mercati.  
   
   
CASTIGLIONE,ABRUZZO CAPOFILA REALTA´ STRATEGICA  
 
Pescara, 17 genniao 2011 - Il fatto che l´Abruzzo sia Autorità di gestione nel programma Ipa "è di nodale importanza in quanto ritaglia alla nostra regione una funzione centrale nel processo di integrazione e aggregazione dei paesi transfrontalieri verso la Comunità europea". E´ uno dei passaggi dell´intervento del vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, relatore al meeting internazionale sull´integrazione europea e i processi di sviluppo in corso di svolgimento in Albania. "La capofilatura dall´Abruzzo - ha aggiunto Castiglione - mi pare anche una ottima e concreta ragione per confutare le sgradevoli affermazioni dell´onorevole Borghezio, non soltanto sul fatto che l´Abruzzo non sia un peso morto per il Governo italiano, ma non lo è neppure per l´Unione europea, dentro la quale è in grado di sostenere ruoli di guida per le altre regioni". Secondo l´Assessore allo Sviluppo economico "il lavoro che l´Abruzzo sta svolgendo per facilitare i processi aggregativi nei paesi adriatico ionici ha trovato l´apprezzamento dall´intero Governo albanese, del sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, e dei rappresentanti delle regioni Adriatiche. Il principio della competitività dei territori - ha concluso Castiglione - è un obiettivo comune che si potrà rafforzare investendo sull´economia della conoscenza".  
   
   
AL LABORATORIO EUROPA: L’UNIONE EUROPEA INCONTRA L’AFRICA  
 
Reggio Emilia, 17 gennaio 2011 – Ha Preso il via ufficialmente il 14 gennaio 2011, con la visita della classe Iii A Liceo dell’Itc “Scaruffi-levi-tricolore” di Reggio Emilia, guidata dalla Prof.ssa Paola Iotti, la collaborazione tra Europe Direct - Carrefour europeo Emilia, centro d’informazione dell’Unione europea di Via Emilia San Pietro, 22 a Reggio Emilia, e il Centro dipartimentale di studi storici e politici su Africa e Medio Oriente dell’Università di Bologna grazie al progetto “Cobasys - La politica Ue di cooperazione allo sviluppo: il contributo alla lotta contro l’Hiv/aids in Africa”. La collaborazione si realizza attraverso la proposta di un modulo formativo gestito congiuntamente dai due organismi nell’ambito del progetto Cobasys (Community Based System in Hiv Treatment), finanziato dall’Acp Science and Tecnology Programme dell’Unione europea. Le attività del Laboratorio Europa, struttura didattica incentrata sull’Unione europea, dedicata al mondo della scuola, si arricchiscono, quindi, di nuovi temi e argomenti: all’interno del già collaudato percorso, che tocca i principali temi che riguardano l’Unione europea (processo d’integrazione europeo, ruoli e funzioni delle istituzioni comunitarie, politiche e programmi comunitari) vengono inseriti, attraverso animazioni che coinvolgeranno direttamente gli studenti, i temi relativi alla cooperazione allo sviluppo dell’Unione europea e, in particolare, del sostegno fornito alla lotta all’Hiv/aids in Africa. L’africa australe è una delle regioni del pianeta più colpite dall’epidemia di Hiv/aids e in cui il rapporto fra malattia, sviluppo economico e accesso ai diritti sociali da parte di settori poveri e marginali acquisisce particolare rilevanza nella costruzione di idonee politiche sanitarie e di sviluppo in senso ampio: il progetto Cobasys, che coinvolge sei paesi dell’Africa sub-sahariana (Tanzania, Mozambico, Zimbabwe, Malawi, Botswana e Namibia) oltre a quattro paesi europei, attraverso azioni a livello internazionale, nazionale, regionale e locale, mira a potenziare le capacità delle comunità locali africane di fornire un sostegno alle persone che accedono alle terapie per curare l’Hiv/aids. L’inserimento di Cobasys, all’interno del Laboratorio Europa, rappresenta una delle azioni locali realizzate dall’Università di Bologna, in qualità di partner del progetto: gli incontri che prevedono le attività del progetto Cobasys sono destinate agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori. Ricordiamo che le visite al Laboratorio Europa, così come il materiale in distribuzione, sono completamente gratuiti: la Prof.ssa Mara Bertoldi, referente dell’attività del Laboratorio Europa, è a disposizione fin d´ora per prenotazioni e ulteriori chiarimenti: non perdete, comunque, l´occasione per una visita virtuale al Laboratorio Europa, visionando il nostro sito web, all´indirizzo http://www.Europedirect-emilia.eu. Ricordiamo che il Laboratorio Europa è realizzato con il sostegno del Comune di Reggio Emilia e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia.  
   
   
OGGI INIZIA IL CORSO DI FORMAZIONE PER “OPERATORI LOCALI PER L’EURO-PROGETTAZIONE2011” DENOMINATO OP.E.R.A  
 
Catanzaro, 17 gennaio 2011 – Oggi prende il via, al Centro agroalimentare di Lamezia Terme, il corso di formazione per “operatori locali per l’Euro-progettazione2011” denominato Op.e.r.a. (Opportunità Europee per le Regioni e le Autonomie). All’apertura del corso interverrà l’assessore regionale ai Programmi speciali U.e., alle politiche euro-mediterranee, all´internazionalizzazione, alla cooperazione tra i popoli ed alle politiche per la pace Fabrizio Capua e un rappresentante del P.o.r.e. (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa), struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri di diretta collaborazione del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale, che ha ideato e promosso l’iniziativa con il contributo delle Regioni e delle Autonomie Italiane. Il progetto Op.e.r.a. Che nasce dalla collaborazione con l’assessorato regionale all’Internazionalizzazione, mira ad aumentare la capacità territoriale di produrre efficaci proposte progettuali sui programmi europei a gestione diretta, approfondendo le fasi di vita di un progetto, le procedure e i criteri di valutazione, le norme amministrative per la gestione e la rendicontazione dei progetti. Il corso, che terminerà il 21 gennaio 2011, sarà articolato in cinque giornate per quaranta ore complessive di formazione. È attesa la partecipazione di circa cinquanta soggetti selezionati tra dirigenti e quadri di Regione, Province, Comuni e all’interno della platea delle rappresentanze degli interessi territoriali, che lavoreranno insieme in attività di aula e laboratorio, condividendo idee e progetti. Op.e.r.a. Vedrà in una fase successiva anche l’animazione di un network di progetto. Inoltre, attraverso una piattaforma web si prevede l’erogazione a distanza di un help desk della progettazione, sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti del web 2.0, con il preciso obiettivo di implementare un’attività di assistenza e tutoraggio e di creare un sano senso di community fra tutti i partecipanti al progetto.  
   
   
ANNO EUROPEO CONTRO LA POVERTÀ: A BOLZANO BILANCIO POSITIVO  
 
 Bolzano, 17 gennaio - “La divaricazione tra la povertà e la ricchezza sta divenendo più forte anche in Alto Adige. Le soluzioni non possono essere demandate unicamente alle politiche sociali, ma sono un compito che riguarda tutti” con queste parole l’assessore provinciale Richard Theiner ha sintetizzato il bilancio delle attività portate avanti a livello provinciale nel corso del 2010 in occasione dell’Anno europeo a contrasto della povertà e dell´esclusione sociale. In base ai dati pubblicati recentemente da parte dell’Astat sui redditi della nostra provincia la quota di famiglie a rischio di povertà senza l’erogazione delle prestazioni sociali sarebbe pari al 25,3% di tutte le famiglie. Grazie ai trasferimenti sociali il 7,4% delle famiglie, pari a 14.700 riesce a rimanere al di sopra della soglia di povertà. Attualmente, quindi, in base ai dati resi dall’assessore Theiner, il 7,9% di tutte le famiglie altoatesine, pari a 36.000 nuclei famigliari, rimangono comunque in condizioni di rischio povertà, un valore percentuale che corrisponde alla media europea. Nel 2003, sempre secondo lo studio dell’Astat, le famiglie a rischio povertà erano il 17,3%. Un nucleo famigliare è considerato a rischio di povertà quando il reddito pro capite è inferiore al 60% del reddito medio. In futuro, ha sottolineato l’assessore Theiner, saranno particolarmente a rischio le persone anziane e per quanta ragione è opportuno che i lavoratori incomincino a pensare sin d’ora alla creazione di una pensione integrativa, ad esempio con Pensplan. Un´altra tendenza preoccupante, secondo Theiner, è rappresentata dal fatto che i giovani spesso non dispongono di un lavoro fisso e per questa ragione un’intera generazione rischia di non avere garanzie riguardo alla propria pensione. “In Alto Adige vi sono delle prestazioni di assistenza economica sociale che non esistono in altre regioni d’Italia” ha dichiarato Theiner. Dal 2009 al 2010 le prestazioni di assistenza economica sociale sono passate da 19,6 a 23,6 milioni di euro con un incremento del 20,6% e la tendenza in questo settore indica un ulteriore crescita per i prossimi anni. Strumenti particolarmente efficaci nel campo delle prestazioni sociali, secondo l’assessore, si sono rivelati soprattutto il reddito minimo ed in contributo di locazione. A partire dal prossimo mese di luglio nel settore della sanità e delle politiche sociali troverà applicazione anche la valutazione unitaria del reddito. Per quanto riguarda i cittadini extracomunitari l’assessore ha specificato che essi percepiscono il 4,7% delle prestazioni sociali complessive pur rappresentando il 5,2% della popolazione. “Sono quindi completamente prive di fondamento le voci in base alle quali i cittadini extracomunitari percepirebbero un terzo delle prestazioni sociali” ha sottolineato l’assessore ed ha quindi aggiunto “La povertà a molti aspetti e non significa solamente mancanza di denaro, ma anche esclusione dalla formazione, dalle reti di sostegno e dalle prestazioni sociali. È quindi necessario che tutti i cittadini facciano la loro parte e si sentano coinvolti da queste problematiche”. A questo scopo nel 2010 sono stati organizzati dalla Ripartizione politiche sociali una serie di “Dialoghi sulle politiche sociali” che hanno coinvolto politici, esponenti del mondo economico, sociale e culturale per un approfondito confronto su queste tematiche. Presso l’Ufficio famiglia, donna e gioventù al numero telefonico 0471 418230 o presso l’Ufficio anziani e distretti sociali al numero 0471 418250 è disponibile un servizio di consulenza sul tema della povertà. Ulteriori informazioni sono disponibili nell’opuscolo “Povertà. L’alto Adige che mi aiuta“ che può essere richiesto gratuitamente alla Ripartizione famiglia e politiche sociali (Tel.0471 418201) che ha sede in Gamper,1 a Bolzano.  
   
   
MSE, FONDO DI GARANZIA: AVVIATO IL TAVOLO CON LE REGIONI NEL 2010 OLTRE 50MILA DOMANDE PER UN FINANZIAMENTO DI 9,1 MILIARDI DI EURO  
 
Roma, 17 gennaio 2011 – Parte il tavolo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni per la messa a sistema del fondo di garanzia che facilita l’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Il tavolo, promosso dal Ministro Paolo Romani e condiviso dalle Regioni, nasce per definire un piano d’azione condiviso e si muoverà su quattro linee direttrici: priorità all’impresa, uso efficiente delle risorse, utilizzo del fondo come strumento di sviluppo e controllo dei risultati. Il fondo, che concede una garanzia pubblica alle piccole e medie imprese a fronte di finanziamenti concessi dalle banche, risale alla legge 662 del ´96 ma deve il suo rafforzamento al decreto anti-crisi del governo Berlusconi di fine 2008. Uno strumento che ha funzionato molto bene lo scorso anno. Nel 2010 infatti le aziende ammesse alla garanzia da parte del Ministero dello Sviluppo Economico sono state 50.076 (+103,6% rispetto all’anno precedente), per un volume totale di finanziamenti pari a circa 9,1 miliardi di euro (+86,6 %) ed un importo garantito di 5,2 miliardi di euro (+90,8 %). Il Tavolo di confronto con le Regioni servirà per indirizzare ancora meglio le risorse sul territorio e intervenire a favore delle aziende in maggiore sofferenza.  
   
   
FORMIGONI: BIG SOCIETY E MODELLO LOMBARDO LEVE ANTICRISI DARE FIDUCIA ALLA PERSONA E AL SUO DESIDERIO DI COSTRUIRE DALLA SUSSIDIARIETA´ LA POLITICA VINCENTE. E LONDRA CI STUDIA  
 
 Milano, 17 gennaio 2011 - "La regola del governo dovrebbe essere: se scatena l´iniziativa delle comunità dovremmo farlo, se l´ammazza non dovremmo". L´affermazione è del premier britannico David Cameron e il presidente lombardo Roberto Formigoni l´ha fatta propria, il 14 gennaio, intervenendo al Convegno della Legacoop, come indicazione della strada di una ripresa dalla crisi. "Una citazione perfetta di che cosa è la sussidiarietà", ha detto alla presenza tra l´altro dello stretto collaboratore di Cameron, Philip Blond, che del modello lombardo è un estimatore. "Davanti ad una decisione politica da prendere - ha sottolineato - quello che si fa deve mettere in moto la creatività delle persone. Questa è una buona lettura del criterio di bene comune. È anche una bella dimostrazione di come l´idea di sussidiarietà, che fino a pochi anni fa suscitava risolini ironici di tantissimi intellettuali, abbia fatto breccia in avveduti uomini di governo". E´ un reciproco, forte riconoscimento tra "sussidiarietà" lombarda e "big society" britannica. Del resto, al numero 10 di Downing street, si ha ben presente quello che si sta realizzando in Lombardia, dove la sussidiarietà appare ormai "un modello vincente". Come per il sistema delle Doti, fase matura del Buono scuola, che ha consentito di passare da un´iniziale attenzione a 50.000 famiglie a oltre 300.000. Come per la riforma sanitaria, basata sulla libera scelta del cittadini, che ha condotto la Lombardia ad essere la Regione più efficiente d´Italia in fatto di sanità. Blond è stato da Formigoni un mese fa a Palazzo Pirelli; ma già in precedenza, in un´intervista al Corriere della sera, all´ultima domanda "Pensa che in Italia la sua idea di Big society possa essere attuata?" rispose: "Di più, da voi la mia idea è già diventata realtà, per esempio in Lombardia". Diventa realtà quello che Cameron ha così descritto: "La big society riguarda un enorme cambiamento culturale, in cui le persone nella loro vita quotidiana, a casa loro nei loro quartieri e sul luogo di lavoro smettono di chiedere sempre a funzionari pubblici, autorità locali o governo centrale di risolvere i problemi, ma si sentono abbastanza libere e forti da poter aiutare se stessi e loro comunità. Parlo di gente che fonda nuove scuole, agenzie che aiutano a prepararsi al mondo del lavoro, opere di beneficienza che aiutano a riabilitare i condannati, parlo di una liberazione, la più importante e la più drastica distribuzione di potere data dall´elite all´uomo e alla donna della strada". Lo ha sottolineato, forte dell´esperienza di Regione Lombardia, Formigoni: "Punto di partenza per realizzare una politica di sussidiarietà è un´educazione che aiuti a guardare con occhi di simpatia all´umano e a qualunque iniziativa si muova nell´uomo e dal suo desiderio". "La sussidiarietà - ha aggiunto ancora Formigoni - va intesa come condizione per una nuova statualità, che superi la tradizionale concezione moderna dell´esercizio del potere come sospetto e controllo, per un nuovo modello ispirato alla fiducia e alla responsabilità". Quindi occorre "mettere in campo politiche che non vogliono sostituirsi alla responsabilità dei cittadini, ma valorizzare quello che nella società esiste e funziona", grazie all´azione della "trama fittissima e creativa di piccoli e medi imprenditori, artigiani, imprese cooperative, famiglie, movimenti e associazioni". Non manca un nesso con il federalismo, anzi: "Questo metodo - ha concluso Formigoni - ci fa anche guardare oggi ad alcune riforme certamente necessarie per il nostro Paese in un´ottica particolare, per esempio il tema del federalismo, che è caro alla mia esperienza e alla nostra cultura nella misura in cui sia radicato nella sussidiarietà, non sia cioè un semplice passaggio di poteri tra enti, ma sia la forma propizia a un nuovo protagonismo della società".  
   
   
LOMBARDIA/COREA,SI COLLABORA SU EXPO E WORLD REGIONS FORUM RICEVUTO DA FORMIGONI L´AMBASCIATORE KIM YOUNG-SEOK  
 
Milano, 17 gennaio 2011 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto il 14 gennaio a Palazzo Pirelli l´ambasciatore della Repubblica di Corea, Kim Young-seok. Al centro del colloquio l´Expo che il Paese asiatico ospiterà nel 2012 e lo sviluppo delle relazioni e degli scambi economico-commerciali. Proprio nell´ottica di incrementare la partnership, l´ambasciatore ha ricordato che in seguito all´accordo di libero scambio siglato con l´Unione Europea e che entrerà in vigore a luglio, il Governo coreano ha scelto proprio Milano come destinazione dove inviare, verosimilmente in primavera, una propria delegazione di ministri e imprenditori per illustrare le possibilità di investimento che offre il loro Paese. Formigoni ha garantito "tutta la collaborazione lombarda per favorire la crescita dell´interscambio con un Paese che ha una delle più floride economie di quell´area". Formigoni ha anche chiesto all´ambasciatore una collaborazione per coinvolgere anche un rappresentante della realtà coreana nel "World Regions Forum" (l´assise cioè delle Regioni più forti a livello mondiale). "E´ un altro importante passo - ha concluso Formigoni - che stiamo facendo nel processo di internazionalizzazione della Lombardia".  
   
   
CASTIGLIONE A TIRANA INCONTRA PREMIER BERISHA ABRUZZO FAVORISCE ADESIONE AD UE DEI PAESI TRANSFRONTALIERI  
 
Pescara, 17 gennaio 2011 - Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto verso la creazione di una macro-regione Adriatica, che vede l´Abruzzo primo attore in qualità di Autorità di Gestione Ipa. Per la seconda volta dopo Interreg, la Regione si conferma, quindi, capofila di un progetto ad ampio respiro in tema di cooperazione internazionale. A tal proposito, il vice Presidente della Regione, Alfredo Castiglione, accompagnato dalla responsabile del Servizio Attività Internazionali della Regione, Giovanna Andreola, è a Tirana, capitale dell´Albania, dove ha incontrato il Primo ministro albanese, Sali Berisha. All´incontro, in rappresentanza del Governo italiano, è intervenuto il Sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica. "Anche l´Abruzzo, così come l´Italia - ha affermato Castiglione - è in prima fila per avallare il processo di adesione alla Comunità Europea dei Paesi transfrontalieri. In primis, l´Albania dove diversi imprenditori abruzzesi - ha proseguito - operano da tempo e dove, in un´ottica di cooperazione reciproca tra il Governo albanese e il governo della nostra regione, si stanno consolidando i rapporti che vedranno l´Abruzzo collaborare in materia economica e imprenditoriale con l´Albania, tra i primi paesi dell´area balcanica che entreranno nell´Obiettivo 1 dell´Unione Europea".  
   
   
FINANZA DERIVATA: REGIONE SICILIA ISTITUISCE CABINA MONITORAGGIO ENTI LOCALI  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - Con decreto dell´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, e´ stata istituita la "Cabina di monitoraggio sui derivati degli Enti locali della Sicilia", che ha il compito di monitorare le operazioni di finanza derivata degli Enti locali. La cabina avra´ anche il compito di supportare gli enti locali nell´analisi dei contratti, e, in eventuali situazioni di criticita´, di affiancarli nella ricerca delle migliori soluzioni tecniche e giuridiche, valutando gli effetti sul bilancio e sul Patto di stabilita´. Della nuova struttura ne fanno parte: Raffaele Mazzeo, esperto dell´assessore, e i dirigenti regionali Gaetano Chiaro, Antonella Cricchio, Michelangelo Calo´ e Luciano Brancati. Il supporto amministrativo e´ affidato alla segreteria tecnica, composta da Giuseppe Gulli e Leonardo Coniglio.  
   
   
SARDEGNA - BILANCIO FINANZIARIA 2011. CAPPELLACCI: "FINANZIARIA APPROVATA ENTRO I TERMINI, ORA PASSIAMO ALLE RIFORME"  
 
Cagliari, 17 Gennaio 2011 - "Ora che la manovra è stata approvata per il secondo anno consecutivo senza ricorrere all´esercizio provvisorio possiamo passare alla fase riformista della consiliatura. Le prossime priorità, oltre alla vertenza entrate, che stiamo affrontando con la massima determinazione possibile e per la quale non faremo sconti, sono la riforma della sanità, quelle del sistema idrico e quella della formazione e istruzione”. E´ quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che il 14 gennaio, a Villa Devoto, insieme all’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa e alla Giunta ha illustrato la Finanziaria Regionale 2011. Il presidente si è anche soffermato sulla valutazione di affidabilità finanziaria arrivata dall’agenzia Moody’s. "Moody´s ha confermato per la Regione Sardegna il rating A1 - ha spiegato - la valutazione sull´affidabilità finanziaria della Regione riflette sia le maggiori risorse ottenute dallo Stato con il nuovo regime delle entrate e sia il moderato livello d´indebitamento". L´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, ha sottolineato che questa è: “Una Finanziaria per il futuro che parte dal presente, snella, ma ricca di risorse indirizzate verso scelte importanti e strategiche per lo sviluppo. Sulla vertenza entrate, anche ieri, a Roma c´é stato un approfondimento tecnico con i legali per una prima valutazione sulla strategia". Queste le principali novità introdotte nella manovra: Le iniziative sulle politiche sociali si caratterizzano per il proseguimento di azioni già avviate con le precedenti manovre finanziarie, in particolare vengono destinati: 163,8 mln di Euro per il fondo regionale della non autosufficienza; 30 mln di Euro alla realizzazione di azioni di contrasto alla povertà; 25 mln di Euro a favore dei Comuni per la realizzazione dei cantieri comunali; 10 mln di Euro per la concessione dei sussidi a favore dei lavoratori che beneficiano di ammortizzatori sociali e per i contratti di solidarietà. Per quanto riguarda le politiche economiche e del lavoro si caratterizzano: Per un piano pluriennale per complessivi 200 mln per azioni rivolte all’abbattimento della disoccupazione e all’incremento dell’occupazione anche di soggetti che beneficiano di ammortizzatori sociali, con una dotazione, nell’anno 2011, pari a 65 mln di euro. Per il finanziamento di un programma di riqualificazione, aggiornamento o specializzazione professionale dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali finalizzato all’utilizzo degli stessi presso le pubbliche amministrazioni o le imprese - Voucher formativi - euro 15 mln. Previsione di uno stanziamento di euro 15 mln per l´aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo su terreni pubblici che insistano in prossimità di aree interessate da forme gravi di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani, nonché ricadenti nei comuni che hanno subito rilevanti diminuzioni degli occupati nel settore della forestazione. Nello stanziamento complessivo di euro 7,2 mln, ripartito in euro 1,8 mln per ciascuno degli anni dal 2011 al 2014, per l’attuazione degli impegni assunti dall’Amminstrazione regionale con l’accordo di programma 2006 e con il patto per il territorio del 13 marzo 2010 relativi al sito industriale dell’area di Ottana (esodo volontario). Per il finanziamento di programmi pluriennali di stabilizzazione di lavoratori precari delle Amministrazioni locali per complessivi euro 4 mln. Opere pubbliche: Realizzazione della strada Sassari-olbia: 700 mln complessivi in ragione di 105 mln per ciascuno degli anni 2011-2012-2013 e di euro 119 mln per l’anno 2014, di euro 126 mln per l’anno 2015 e di euro 140 mln per l’anno 2016; Destinazione di una spesa complessiva di euro 100 mln, in ragione di euro 50 mln per l’anno 2011 ed euro 25 mln ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di opere pubbliche di immediata cantierabilità e rilevanza strategica che consentano il coinvolgimento delle imprese operanti nei territori comunali o provinciali; Azioni di intervento per l’edilizia universitaria per complessivi euro 15 mln in ragione di euro 3 mln per l’anno 2011, euro 5 mln per l’anno 2012 ed euro 7 mln per l’anno 2013; Stanziamento di euro 15 mln per ciascuno degli anni 2012 e 2013 per la realizzazione di termovalorizzatori. Imprese: Stanziamento di euro 10 mln quale credito di imposta per le imprese aventi sede legale nei comuni montani. Costituzione di un fondo di garanzia di euro 1,5 mln presso la Sfirs finalizzato al superamento dei vincoli imposti dal Patto di stabilità agevolando la cessione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti dell’Amministrazione regionale e degli Enti locali per la realizzazione di opere pubbliche. Contributi alle micro, piccole e medie imprese, aventi sede legale in Sardegna, a copertura del 70% delle spese sostenute per la partecipazione dei titolari o del personale a corsi di formazione. Ricerca e innovazione: Per ricerca e innovazione 105 mln di euro, in ragione di 35 mln per ciascun anno 2011, 2012 e 2013 mediante il rifinanziamento della legge regionale n. 7 del 2007. Sanità: Copertura del disavanzo sanitario 2010 per euro 160 mln; Riduzione delle liste di attesa: euro 21 mln di cui 9 mln destinate a prestazioni in regime di ricovero ospedaliero ed euro 12 mln destinate a prestazioni a carattere ambulatoriale; Contenimento della spesa farmaceutica entro il 14% dell’onere complessivo programmato a carico del Ssn; Governance: Partecipazione della Regione Sardegna alla procedura di alienazione della Società “Tirrenia di navigazione S.p.a.” attraverso l’acquisizione di quote azionarie (euro 10 mln); Accelerazione della spesa regionale attraverso la definizione di termini certi per la pubblicazione dei bandi di ammissione a misure d’aiuto nei settori economici produttivi. Ulteriori risorse per gli esercizi 2012-2014 sono accantonate in apposite voci del Fnol, con uno stanziamento complessivo di circa 125 mln di Euro, allocato (come tutti gli altri fondi di riserva e di programmazione da attribuire ai vari rami dell’Amministrazione) nello stato di previsione dell’Assessorato del bilancio. Il Fnol terrà conto di interventi destinati : al contrasto delle situazioni di grave difficoltà occupazionale e all’incremento della domanda lavorativa; alla riforma dell’istruzione e formazione professionale; a favore dello sviluppo economico mediante il rifinanziamento delle leggi di settore(industria, agricoltura.  
   
   
UNA FINANZIARIA PER IL FUTURO CHE LIBERA LE RISORSE PER PORTARE LA SARDEGNA FUORI DALLA CRISI  
 
Cagliari, 17 Gennaio 2010 - "L´approvazione della Finanziaria nella giornata odierna rappresenta un fatto positivo: per il secondo anno è stato evitato il ricorso all´esercizio provvisorio e il Consiglio ha così permesso di liberare immediatamente le risorse necessarie a porre in essere sia le azioni urgenti sia quelle di prospettiva per portare la Sardegna fuori dalla crisi, verso un nuovo modello economico e sociale". E´ quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il 13 gennaio, dopo l´approvazione della manovra Finanziaria. "Si tratta di una Finanziaria per il futuro, approvata entro i termini di legge anche grazie al senso di responsabilità della maggioranza e delle opposizioni – ha sottolineato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa - una Manovra snella, ma ricca di risorse che punta a risanare il bilancio evitando disavanzi e indebitamenti ulteriori, che grazie a consistenti risorse finanziarie tiene conto delle emergenze sociali e del lavoro e insieme guarda allo sviluppo puntando in modo deciso sulla ricerca, sull’innovazione e sulla formazione”.  
   
   
WIKILEAKS: LOMBARDO, "QUEI CABLOGRAMMI SONO SUPERATI DAI FATTI"  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - "Le pur rispettabili analisi contenute nei cablogrammi pubblicati da Wikileaks sono oggettivamente datate e si mostrano superate dai fatti. Sono certo che oggi la diplomazia statunitense scriverebbe cose diverse". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo che cosi´ commenta i dispacci pubblicati da Wikileaks e ripresi dalle agenzie di stampa. Nei files provenienti dal sito di Julien Assange si riportano critiche al presidente Lombardo, che non avrebbe dedicato sufficiente tempo ai diplomatici statunitensi. "Di sicuro - ricorda Lombardo - le relazioni sono ottime e lo dimostrano sia la visita a Palazzo d´Orleans del Console generale degli Stati Uniti a Napoli, Donald Moore, sia il mio recentessimo incontro a Roma con l´Ambasciatore degli Stati Uniti d´America, David Thorne".  
   
   
WIKILEAKS: LOMBARDO,"MANI DELLA MAFIA SUL PONTE? SAREMO PIU´ FORTI"  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - Anche il Ponte sullo Stretto finisce nella rete di Wikileaks. Per i diplomatici statunitensi, secondo quel che riporta il sito di Assange, "la mafia potrebbe essere tra i principali beneficiari della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, che comunque servira´ a poco senza massicci investimenti in strade e ferrovie in Sicilia e Calabria". Analisi condivisa in parte dal presidente siciliano Raffaele Lombardo. "Per quel che riguarda il rischio di infiltrazioni mafiose per la realizzazione del Ponte sullo Stretto - commenta - va ricordato come parecchie inchieste dell´Autorita´ giudiziaria abbiano gia´ svelato questi tentativi della criminalita´ organizzata. Ma questo non e´ un buon motivo per abdicare. Sarebbe umiliante immaginare che la forza e l´autorevolezza delle istituzioni non siano in grado di contrastare la mafia". Per Lombardo "sara´ nostro dovere vigilare, e non solo per quella grande opera. Il lavoro del governo regionale, nei fatti, va proprio in questa direzione, perche´ la mafia si combatte non soltanto con l´eccezionale quotidiano sforzo di magistrati e forze dell´ordine che frutta sempre nuovi successi investigativi, ma anche affermando, con atti e comportamenti esemplari e trasparenti, il rispetto delle leggi e delle istituzioni.Quello che stiamo facendo in Sicilia, nella sanita´ e nel ciclo dei rifiuti, dimostra che e´ possibile dire no alle infiltrazioni e agli interessi illegittimi". A leggere bene tra le righe del cablogramma attribuito al console statunitense a Napoli, viene rilevato anche il gap infrastrutturale del Mezzogiorno d´Italia. "Su questo punto - conclude Lombardo - e´ impossibile non essere d´accordo con la diplomazia statunintense. Va ricordato come la giunta regionale siciliana si sia sempre opposta alle politiche nordiste del Governo tanto sulla rete ferroviaria quanto su quella autostradale, perche´ non si tradiscano le aspettative dei cittadini e l´inderogabile esigenza di mobilita´ dei siciliani".  
   
   
ARTICOLO 48 DELLA FINANZIARIA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA, LA CONSULTA RIGETTA IL RICORSO DEL GOVERNO  
 
 Bologna, 17 gennaio 2011 – La Corte costituzionale, rigettando il ricorso del Governo contro l’articolo 48 della finanziaria regionale del 2009, ha avvallato la correttezza della norma regionale che garantisce l’accesso ai servizi pubblici a tutte le persone senza disparità di trattamento né discriminazioni. Secondo la Consulta la Regione Emilia-romagna non ha invaso alcuna competenza esclusiva dello Stato, né tentato di definire una nuova disciplina delle forme di convivenza diverse dal matrimonio, ma solo richiamato principi di uguaglianza e di non discriminazione peraltro già previsti dalla Costituzione e dai Trattati europei.  
   
   
FONDI EUROPEI: CONVOCATO IL COMITATO SORVEGLIANZA PAR FAS SICILIA  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - Con un lettera inviata al Ministero per lo Sviluppo economico, l´assessore regionale Gaetano Armao, ha anticipato l´intenzione di convocare entro il 15 febbraio il comitato di sorveglianza del Par Fas della Sicilia 2007-2013. Il comitato era stato gia´ convocato a giugno e a luglio dell´anno scorso per apportare al Programma le necessarie modifiche in modo da dare piena attuazione alla legge finanziaria regionale 2010. Ma, a causa della indisponibilita´ per impegni sopraggiunti del rappresentante del Ministero le riunioni sono state rinviate. "La situazione di stallo determinatasi - ha scritto l´assessore - si ripercuote negativamente sull´economia regionale e non permette di attivare gli interventi che il legislatore ha ritenuto indispensabili e necessari per lo sviluppo dell´isola,e che sono stati approvati dalla Giunta di Governo". Gli interventi previsti che non possono essere realizzati, a causa del mancato svolgimento degli incontri, ammontano a 788.550 milioni di euro. Tra questi i piu´ rilevanti riguardano: i progetti obiettivo in favore degli Enti locali, il finanziamento delle zone franche urbane, la promozione della gestione integrata dei rifiuti, gli interventi infrastrutturali per emergenze ambientali e idrogeologiche.  
   
   
TOSCANA: SULLA CITTÀ METROPOLITANA AUSPICABILE UNA SPINTA DAL ‘BASSO  
 
Firenze, 17 gennaio 2011 - Far dialogare il Piano di indirizzo territoriale (Pit) della Regione Toscana e il nuovo Piano strutturale del Comune di Firenze, nell’ottica della trasformazione di Firenze e del suo hinterland in Città metropolitana. Questa la richiesta fatta dalla commissione affari istituzionali del Comune di Firenze, presieduta dal consigliere Valdo Spini, all’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson convocata in audizione. “L’integrazione al Pit relativa al Parco agricolo della Piana e alla qualificazione dell’aeroporto – ha detto l’assessore Marson rispondendo al presidente Spini – che dovrebbe essere proposto al Consiglio regionale entro la fine di febbraio, può essere un’opportunità anche per dare nuovo impulso alla riflessione sull’area metropolitana ed anche sulla Città metropolitana. Per avviare riforme in questo senso è necessaria e auspicabile una forte spinta dal ‘basso’, dai Comuni e dai cittadini”. Al presidente Spini, che sottolineava il suo timore che la riflessione sull’area metropolitana ‘schiacci’ quella sulla costituzione della città metropolitana di Firenze (già prevista dalla legge 42/2009 sul federalismo fiscale, ma guardata con diffidenza da altre istituzioni locali), l’assessore ha risposto che la Regione non ha poteri coercitivi nei confronti degli enti locali ma elabora i suoi strumenti di programmazione interagendo con la progettualità dei territori, ed ha quindi suggerito alla commissione di sfruttare in questo senso i futuri incontri programmatici della Giunta regionale nelle Province di Firenze e Prato. “E’ giusto riflettere su quali possano essere gli strumenti più funzionali a rispondere alle esigenze del territorio – ha detto Marson – tenendo conto del fatto che in Toscana esiste una conurbazione che in maniera più o meno continua si estende da Firenze a Pisa interessando l’intera area pianeggiante centrale, e che i cittadini percepiscono i confini amministrativi più come vincoli formali che sostanziali. Ci sono più dimensioni di area metropolitana, a seconda dei tipi di problemi affrontati, ma è giusto cercare soluzioni conformi alle esigenze dei cittadini, delle imprese, dei servizi, anche se queste non dovessero necessariamente coincidere con la dimensione provinciale”. L’assessore ha poi ricordato come la Regione stia lavorando proprio in questo senso con le consultazioni sul Parco della Piana, primo tentativo di interazione tra strutture politiche e urbanistiche di diversi Comuni e Province, e con l’integrazione dei due aeroporti di Firenze e Pisa.  
   
   
PGT CERMENATE: VINTO RICORSO CONTRO TAR CONSIGLIO DI STATO HA ACCOLTO LE ARGOMENTAZIONI DELLA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 17 gennaio 2011 - Il Consiglio di Stato ha accolto il 12 gennaio il ricorso della Regione Lombardia contro la sentenza del Tar che aveva annullato il Pgt del Comune di Cermenate (Co). Il Tar aveva, nello scorso mese di giugno, annullato il Pgt del Comune di Cermenate e parte della deliberazione della Giunta regionale 6420/2007 in materia di Vas - Valutazione Ambientale di Piani e Programmi, sostenendo che le due autorità (competente e procedente) dovessero essere distinte all´interno della Pubblica amministrazione che si accinge ad elaborare il piano, pur dovendo lavorare in sinergia tra loro per predisporre un piano sostenibile. "La sentenza del Consiglio di Stato conferma quindi la bontà e l´efficacia della norma regionale - commenta l´assessore della Regione Lombardia al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti - e cancella i dubbi del Tar sul Pgt di Cermenate". Nella sentenza, il Consiglio di Stato afferma che le valutazioni del Tar non trovano supporto nelle vigenti normative comunitarie e nazionali. Il Consiglio di Stato, infatti, ha ritenuto "per nulla illegittima, e anzi quasi fisiologica", "l´evenienza che l´autorità competente alla Vas sia identificata in un organo o ufficio interno alla stessa autorità procedente". "Il ricorso che ha riguardato Cermenate - spiega Belotti - ha creato un´incertezza che ha contribuito a rallentare gli iter di approvazione dei Pgt nei Comuni. Ora che tutto è stato chiarito, e anche se è nostra intenzione prorogare la scadenza del termine dal 31 marzo 2011 al 31 dicembre 2012, confidiamo nel fatto che possa esserci un´accelerazione nell´approvazione dei Pgt da parte delle amministrazioni comunali". "Ringrazio - conclude l´assessore Belotti - i dirigenti dell´avvocatura regionale, i funzionari dell´assessorato per l´ottimo ricorso presentato, nonché l´Anci, il Comune di Milano e quello di Cermenate per aver supportato il nostro ricorso che è stato accolto confermando la bontà delle decisioni di Regione Lombardia".  
   
   
GOVERNANCE IN BASILICATA; DE FILIPPO: DALLE EX COMUNITÀ MONTANE ALLE AREE PROGRAMMA, PER ESALTARE LE POTENZIALITÀ DEI TERRITORI  
 
Potenza, 17 gennaio 2011 - Dalla soppressione delle Comunità montane a un modello di governance territoriale che esalti le potenzialità dei territori in una relazione più forte e virtuosa tra il centro e la periferia. E’ questo lo spirito della riforma delineata dalla legge 33 del 2010. I tempi di attuazione e le problematiche connesse, dal ruolo dei commissari al futuro degli oltre duecento dipendenti delle ex Comunità montane, sono stati esaminati il 14 gennaio in una riunione presieduta dal presidente della Regione Vito De Filippo, con i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, dell’Uncem e gli stessi Commissari liquidatori. Dal 1 gennaio le Comunità montane non esistono più. Ma non esistono “vuoti” tali da destare preoccupazioni. In questo senso la legge è chiara. Ai commissari il compito di traghettare il passaggio dal vecchio al nuovo, garantendo la gestione ordinaria ma soprattutto la conservazione dei posti di lavoro fino al trasferimento del personale delle ex Comunità montane, salvaguardandone le posizioni giuridiche e funzionali, agli enti o soggetti giuridici sorti al termine del riordino della governance. “Le nuove dinamiche della spesa pubblica messe in atto con il federalismo fiscale – ha detto De Filippo rivolgendosi agli esponenti delle Autonomie locali – rischiano di aprire scenari decisamente negativi soprattutto per il Mezzogiorno e per la Basilicata, caratterizzata da un territorio vastissimo a fronte di una scarsissima densità demografica. Il nostro intento è quello di recuperare, rafforzandolo, un rapporto tra il centro e le periferie che sia anche foriero di nuove e consistenti possibilità in termini tecnici e programmatici. Ed è sulla base di un lavoro comune – ha continuato il presidente - che possiamo giungere a risultati importanti, costruendo meccanismi innovativi e positivi”. La Regione seguirà ed accompagnerà le tappe del percorso definito dalla legge, incentivando le forme di associazionismo e di unione tra i Comuni nell’ambito di aree programma, “queste ultime intese – ha concluso De Filippo - non come entità virtuali ma come aggregazioni di territori che hanno in comune attitudini e propensioni”.  
   
   
SICILIA: LOMBARDO FIRMA DELIBERE APPROVATE DA GIUNTA REGIONALE  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha firmato una serie di delibere che nelle scorse settimane erano state approvate dalla giunta di governo. Si tratta di provvedimenti che coinvolgono diversi rami d´amministrazione. Il primo e´ quello relativo all´attivazione, attraverso l´Ispettorato regionale del dipartimento per la Funzione pubblica, di un´indagine conoscitiva e di verifica in ordine alla decisione del Cga del 4 novembre scorso, con la quale l´assessorato del Territorio e dell´Ambiente e´ stato condannato a pagare alla societa´ New Energy circa venti milioni di euro quale risarcimento per il ritardo nel rilascio delle autorizzazioni. Via libera anche alla delibera che ha dato mandato al Dipartimento della Programmazione di avviare con l´Ufficio legislativo e legale le procedure per promuovere ricorso contro la delibera del Cipe del 30 luglio scorso in tema di fondi Fas. Firmata, inoltre, la delibera con la quale e´ stato dato mandato alla Segreteria generale della Regione di monitorare e relazionare preventivamente sulle sedute del Consiglio dei ministri, in occasione della discussione di provvedimenti che riguardano la Sicilia. Altra delibera e´ quella che autorizza il finanziamento del progetto di rifacimento della rete idrica del centro urbano del Comune di Agrigento per 25 milioni di euro. In tema di edilizia scolastica, invece, via libera al provvedimento della giunta che ha autorizzato il dipartimento dell´Istruzione e della Formazione Professionale a impegnare la somma di 10,603 milioni di euro necessaria al cofinanziamento dell´annualita´ 2009 del piano di edilizia scolastica per il triennio 2007/2009. Un´altra delibera prevede l´istituzione di un tavolo tecnico tra gli assessorati regionali delle Infrastrutture e della Mobilita´ e dell´Economia per valutare le conseguenze finanziarie per la Regione della sentenza della Corte costituzionale del 15 dicembre scorso in tema di riscossione degli introiti provenienti dalle revisioni delle auto in Sicilia. In tema di sanita´ firmate le delibere sulla rideterminazione delle dotazioni organiche delle Aziende provinciali di Agrigento e di Ragusa e sulla prosecuzione del piano di rientro per il prossimo triennio. Ultima delibera riguarda la condivisione della proposta di partecipazione dell´assessorato del Territorio e dell´Ambiente al cofinanziamento dei progetti Nowaste e Zelkov@zione da realizzarsi nell´ambito del programma comunitario Life+.  
   
   
INTESA REGIONE-POSTE PER SERVIZI AI CITTADINI IN SANITÀ DE FILIPPO: “COLLABORAZIONE, MA SPA MANTENGA ATTENZIONE A TERRITORIO”. MARTORANO: “SERVIZI PER RISPONDERE ALLA CRESCENTE DOMANDA”.  
 
 Potenza, 17 gennaio 2011- Avviare in tempi brevi servizi di gestione pagamenti per prestazioni sanitarie, campagne di screening sanitario, consegna referti, servizi di posta online ed erogazione di contributi per il sostegno al reddito e mettere allo studio ulteriori interventi tra i quali il Libretto Sanitario elettronico, l’evoluzione della Tessera Sanitaria e una Piattaforma per I´erogazione dei servizi al cittadino. Mira a questo un protocollo d’intesa sottoscritto presso il Dipartimento Regionale Sanità, alla presenza dell’Assessore Attilio Martorano e del Direttore Generale Pietro Quinto, tra Regione Basilicata e Poste Italiane. Si tratta di un primo passo per la definizione di servizi avanzati per avvicinare ulteriormente la sanità ai cittadini, che partano da soluzioni logistiche, ad esempio consentendo di pagare in più punti e più agevolmente i ticket per le prestazioni sanitarie o di ricevere direttamente al proprio domicilio gli esiti di accertamenti fatti, per arrivare a innovazioni tecnologiche, quali un libretto sanitario elettronico o servizi via web. La definizione di intese operative sarà un passo successivo alla verifica di fattibilità di ogni singola iniziativa. La delegazione di Poste, che era guidata da Dario Cassinelli, Direttore Generale del settore Grandi Imprese e Pubbliche Amministrazioni, il quale era accompagnato dal responsabile dell’area Sviluppo Mercati e Soluzioni Commerciali, Filippo De Ruggeri, nonché da Giovanni Caprara, Responsabile Area Grandi Clienti, ha incontrato il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, con il quale si è intrattenuta approfondendo i temi della possibile utilizzazione delle sinergie fra una grande azienda nazionale, quale Poste Italiane, con la capillare articolazione di sportelli in tutto il territorio nazionale e la Regione Basilicata, che è alle prese con la scommessa della modernizzazione dei servizi da offrire al territorio, a partire dalla sanità regionale. “Stiamo delineando – ha commentato l’assessore Martorano – un’intesa avanzata che potrebbe essere utile alla Regione Basilicata per raggiungere l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di un´offerta di servizi nel settore sanitario adeguati alla crescente domanda. Tutto ciò si tradurrà in vantaggi concreti per i cittadini come la facilitazione del pagamento del ticket e la ricezione dei referti a casa”. “Con Poste Italiane – Ha detto il presidente de Filippo – siamo interessati a ogni possibile collaborazione finalizzata a servizi sul territorio a patto che la Spa di Stato non deroghi al suo storico dovere di presidio del territorio. Per noi questo resta un punto imprescindibile e mentre dimostriamo nei fatti di essere pronti a lavorare per sostenere il radicamento sul territorio e riempirlo di contenuti che ne consentano anche la sostenibilità; economica, teniamo ben presente che un atteggiamento di distacco dalle esigenze della Basilicata e di ciascuno dei suoi piccoli centri potrebbe compromettere ogni dialogo”.  
   
   
BENI DEMANIALI MILITARI: REGIONE SICILIA INVIA LETTERA A MINISTRO LA RUSSA  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - L´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, ha inviato una lettera al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per opporsi al trasferimento al patrimonio dello Stato di numerosi beni demaniali militari che si trovano in Sicilia e che, in virtu´ dell´art. 32 dello Statuto siciliano, devono, invece, essere acquisiti al patrimonio immobiliare della Regione. Si tratta di immobili (tra cui l´ex carcere militare di Palermo, i Fari di Capo Milazzo, Capo Molini ad Acireale e di Punta Libeccio a Favignana) che lo Stato potrebbe in tal modo acquisire per poi venderli successivamente, oppure darli in gestione o essere valorizzati dagli enti locali. Nella lettera si chiede la modifica del provvedimento stante la sua illegittimita´ ed il grave danno che ne deriva alla Regione Siciliana.  
   
   
LAVORO IN SARDEGNA: GARANTITI GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI ANCHE PER IL 2011  
 
 Cagliari, 17 Gennaio 2011 - E´ stato firmato il 24 gennaio, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, l’accordo quadro che consente di concedere o rinnovare per il 2011 i trattamenti a sostegno dei lavoratori in mobilità e in cassa integrazione. Al tavolo dell’assessore Franco Manca, i rappresentanti delle amministrazioni provinciali, della Direzione regionale del Lavoro, della Direzione regionale Inps, di Italia Lavoro Spa, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, dei datori di lavoro e delle professioni. "Giungiamo all´atto della firma, preceduto da tavoli tecnici, - ha sottolineato il componente della giunta Cappellacci - con anticipo rispetto allo scorso anno. Questo consentirà di evitare buchi nell’erogazione degli ammortizzatori sociali, garantendo una continuità mai verificatasi negli ultimi anni". Il documento, al di là delle linee guida (e degli allegati tecnici che le accompagnano), chiama i firmatari, per quanto di competenza, a precisi impegni. "Per tamponare gli effetti della crisi - ha spiegato l’assessore Manca - la Regione sta utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, con l’obiettivo di non lasciare nessuno per strada. L’uso di tali strumenti, tuttavia, deve procedere in parallelo con la messa in atto delle politiche attive del lavoro, che rappresentano una priorità in quanto consentono di imprimere una svolta nell’andamento del mercato del lavoro regionale”. Tra le novità sottoposte alle parti contraenti, la presentazione delle istanze relative alla proroga e alla concessione della cassa integrazione attraverso il sito dedicato del Sil-sardegna. Tale procedura consentirà di snellire e semplificare l’iter finora seguito e sarà successivamente estesa alle pratiche di mobilità. E ancora: la gestione degli esuberi attraverso percorsi di riqualificazione professionale e reinserimento lavorativo all’interno dei piani industriali delle aziende interessate e delle iniziative di investimento nei diversi territori. C’è poi l’impegno della Regione, attraverso le risorse del Fondo regionale per l’occupazione, a favorire l’inserimento dei lavoratori non ricollocabili diversamente nei programmi di reimpiego e formazione. Nel corso del 2010 nell’Isola sono stati quasi 10 mila i lavoratori che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali previsti nell’accordo: 2196 hanno usufruito della mobilità in deroga (per un impegno di 31 milioni e 899 mila euro) e 7512 (di 545 aziende) della cassa integrazione in deroga (103 milioni e 151 mila euro), con un onere di 135 milioni di euro.  
   
   
APPROVATO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL PROGETTO REGIONALE A FAVORE DEI DISTRETTI PRODUTTIVI DELLA CALABRIA  
 
 Catanzaro, 17 gennaio 2011 - È stato approvato dal Ministero dello Sviluppo economico, e finanziato per un importo complessivo di 959.850,00 euro, il progetto regionale a favore dei distretti produttivi. “Si intende operare - ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi - per superare le criticità connesse ad un sistema economico caratterizzato da imprese di piccole e piccolissime dimensioni, puntando su una strategia volta a favorire la costituzione e il rafforzamento di nuove forme associative che consentano di rendere più competitive le unità produttive locali. Il relativo decreto ministeriale di approvazione – ha spiegato Caridi - è stato trasmesso al dipartimento regionale Attività produttive dalla competente direzione generale che, con successivo atto, provvederà all’erogazione del 50 per cento a titolo di anticipazione per la realizzazione delle misure da attuare”. Il progetto, che metterà in campo una serie di interventi materiali ed immateriali, prevede due distinte tipologie di azioni: realizzazione di progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; promozione di interventi mirati alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Itc), al risparmio energetico e all’utilizzo di energie rinnovabili. La prima azione è diretta a sostenere i processi di innovazione organizzativa e produttiva delle reti e dei cluster di imprese, attraverso il finanziamento di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico. I progetti dovranno essere presentati e realizzati da imprese associate, con la collaborazione effettiva di Università e/o organismi di ricerca. Saranno finanziabili studi di fattibilità, progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale, nonché servizi di trasferimento tecnologico. È prevista l’erogazione di un contributo massimo, per progetto e proponente, pari a 250.000 euro per sostenere il costo del personale, le spese di acquisizione di attrezzature e know-how, le spese di consulenza specialistica e assistenza tecnica, i costi indiretti e altri costi di esercizio. La seconda azione punta, invece, a favorire la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il risparmio energetico e l’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili. Consorzi per lo sviluppo industriale, enti locali, associazioni di categoria, agenzie di sviluppo e imprese associate potranno redigere appositi studi di fattibilità ed ottenere un contributo massimo di 50.000 euro per spese di consulenza specialistica e assistenza tecnica. Entrambe le azioni verranno attivate attraverso la pubblicazione di appositi bandi che verranno opportunamente divulgati.  
   
   
INDUSTRIA SICILIANA: LOMBARDO,PRONTI AD AMMORTIZZATORI SOCIALI PER LAVORATORI KELLER  
 
Palermo, 17 gennaio 2011 - "Il governo regionale e´ concretamente al fianco dei 204 lavoratori della Keller". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha incontrato una rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento di Carini, per i quali l´azienda ha attivato ieri le procedure di licenziamento. "E´ una situazione sorprendente - ha aggiunto Lombardo - visto che e´ avvenuta a pochi giorni dal confronto svoltosi al ministero dello Sviluppo economico, nel quale avevamo convenuto con il ministro Romani di avviare una iniziativa di rilancio e di valorizzazione produttiva dello stabilimento di Carini, anche in considerazione del fatto che lo stesso ministero ha in corso un sostegno finanziario per lo stabilimento sardo della Keller. Vista questa decisione dell´azienda, riteniamo che la trattativa vada fatta complessivamente e non solo per il sito della Sardegna. Siamo pronti a intervenire con gli opportuni ammortizzatori sociali, ma con un´azione parallela con un piano di riqualificazione e riconversione, e per questo pretendiamo chiarezza da parte dei vertici aziendali, a cominciare dalla revoca della mobilita´". "Ho gia´ scritto al ministro Romani e al ministro del Lavoro Sacconi - ha concluso Lombardo - affinche´ entro i primi giorni della prossima settimana sia avviato un confronto comune che dia risposte adeguate sia sul campo produttivo che occupazionale". All´incontro hanno preso parte anche il capo di gabinetto della Presidenza, Patrizia Monterosso, e il responsabile della "Task force lavoro" della Regione, Salvatore Cianciolo.  
   
   
TRA GLI STRANIERI RESIDENTI A MILANO 1 SU 4 E’ AFRICANO: 1 SU 3 TRA I CLANDESTINI  
 
Milano, 17 gennaio 20110 - “In tre giorni, da sabato 15 a lunedì 17 gennaio, a Milano si svolgeranno tre presidi che riguardano problematiche degli immigrati stranieri. E che dovranno necessariamente comportare l’impiego di pattuglie della Polizia Locale, interventi sulla viabilità, anche se non si prevedono oceaniche adunate. Va bene che Milano è una città multietnica. Va bene che a Milano circa 1 straniero su 4 è africano (47 mila su 212 mila residenti). E che la componente afroasiatica (122.685 presenze) è cresciuta del 2154% negli ultimi 30 anni quando era rappresentata solo da 5442 soggetti (2983 asiatici, 2459 africani). Ma mi chiedo se l’agenda dei problemi milanesi debba essere costantemente sintonizzata con quello che accade sull’altra sponda del Mediterraneo, dalla questione tunisina alle rivendicazioni berbere sulla Libia. Che avranno, per l’amor del cielo, un’indubbia dignità di attenzione. Ma che non so quanto possano interessare i milanesi”. Lo comunica il vice Sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza e al Traffico Riccardo De Corato. In particolare il 15 gennaio dalla 10 alle 13 si effettuerà un presidio in piazza Cinque Giornate organizzato dall’Associazione Tunisini contro la violazione dei diritti umani. Un secondo presidio, dalle 17 alle 22, si svolgerà alle Colonne di San Lorenzo organizzato dall’Associazione immigrati autorganizzati. Infine il 17, dalla 9 alle 12, l’Associazione culturale berbera effettuerà un sit-in in piazza Diaz a favore della liberazione di connazionali arrestati in Libia. “Mi auguro - sottolinea De Corato – che Milano non debba farsi carico ora pure delle problematiche del Maghreb. Perché già paga dazio con i clandestini, 50 mila a Milano, di cui circa un terzo secondo l’Ismu arriva dall’Africa (15 mila era la stima nel 2008). Soggetti che incidono fortemente sulla sicurezza di Milano. Solo ieri, la Polizia Locale ha arrestato un algerino irregolare già espulso e denunciato 30 volte, di cui 7 per furto aggravato e finito 3 volte in manette per diversi reati. E oggi un tunisino è stato arrestato dai carabinieri dopo aver tentato di stuprare una donna in un edificio abbandonato di via Vespucci”.  
   
   
IMMIGRAZIONE FVG: CORSI 2011 ITALIANO ED ED.CIVICA PER EXTRACOMUNITARI  
 
Trieste, 17 gennaio 2011 - Si terranno anche nel 2011 i corsi gratuiti di apprendimento della lingua italiana e di educazione civica riservati a cittadini adulti extracomunitari regolarmente presenti nel territorio regionale e nazionale. Ne dà notizia l´assessore regionale con delega all´Immigrazione Roberto Molinaro, precisando che l´iniziativa, giunta al secondo anno, è finanziata con risorse statali in base all´accordo di programma sottoscritto tra il ministero del Lavoro e la Regione Friuli Venezia Giulia allo scopo di facilitare il processo d´ integrazione ed inclusione sociale del migrante. Le normative nazionali prevedono infatti che, contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di soggiorno, il cittadino straniero sottoscriva un accordo di integrazione e subordinano il rilascio del permesso al superamento di uno specifico test presso le competenti Prefetture. "In tale quadro - precisa l´assessore Molinaro - l´organizzazione e la realizzazione dei corsi di lingua e di educazione civica italiana si propone di consentire alla persona straniera di acquisire competenze utili al regolare inserimento nel mondo del lavoro, partecipando più facilmente anche alla vita economica, sociale e culturale". Nel 2010 sono stati realizzati in Friuli Venezia Giulia 75 corsi di lingua italiana e 20 corsi di educazione civica, che hanno coinvolto 1.101 adulti extracomunitari. In relazione a tale positiva esperienza anche per la raccolta delle iscrizioni e lo svolgimento dei percorsi formativi del 2011, la Regione ha stipulato un protocollo d´intesa con le Province che ha portato a individuare i 14 Centri territoriali permanenti per l´istruzione e la formazione (Ctp) quali sedi più adatte per lo svolgimento dei 132 corsi in programma. Il calendario delle lezioni, articolato per provincia, è consultabile sul sito http://www.Fvgsolidale.regione.fvg.it/  sezione Immigrazione.  
   
   
A LECCO E MONZA L´INTEGRAZIONE PARTE DALL´ASILO SI È CONCLUSA LA PRIMA FASE SPERIMENTALE DEL PROGETTO "FIRST" PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVO COMINCIARE DA INFANZIA  
 
 Milano, 17 gennaio 2011 - Si è conclusa con un bilancio ampiamente positivo la prima fase sperimentale del progetto First (Famiglie e Intercultura per una Rete fra Scuola e Territorio). In nove scuole materne lombarde (5 di Lecco e 4 di Monza), grazie ad un cofinanziamento della Regione Lombardia, l´associazione Edint - Fondazione Iard, in collaborazione anche con i Comuni di Lecco e Monza, ha realizzato una serie di attività formative e di socializzazione - coinvolgendo insieme insegnanti, genitori e bambini anche attraverso il gioco e altre attività "informali" - per favorire la conoscenza e l´accoglienza reciproca tra persone di nazionalità, storia e cultura diverse. Risultati e prospettive del progetto - che il 98% dei partecipanti ha giudicato abbastanza o molto coinvolgente - sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, l´assessore del Comune di Lecco, Francesca Bonacina e la responsabile del progetto First, Paula Eleta. "Abbiamo deciso di sostenere economicamente questo progetto - ha detto Boscagli - perché affronta un tema, come quello dell´integrazione, che rappresenta una delle grandi sfide per l´Italia e l´Europa in questo momento storico. E´ un tema complesso e difficile e che ha molte sfaccettature ma questo progetto che parte dall´infanzia è particolarmente significativo. Infatti, il primo impatto che i nostri bambini hanno con quelli che vengono da altre realtà può segnare i rapporti che ci saranno in età adulta". "Ci sono storie, culture e situazioni diverse - ha proseguito l´assessore - ma in comune c´è la vita nella stessa società per cui bisogna imparare a fare esperienza insieme. Il gesto di una madre che accudisce il proprio figlio, ad esempio, è lo stesso ovunque; investendo sul fatto che abbiamo tutti la stessa umanità e gli stessi bisogni si può fare molto". Le attività svolte sul territorio lecchese hanno coinvolto 12 classi in 5 scuole dell´infanzia: Damiano Chiesa, Locatelli, Barone, San Giovanni e Santo Stefano. Durante l´anno scolastico 2009/2010, 24 educatrici hanno frequentato un corso di formazione, 123 genitori sono stati coinvolti in attività di conoscenza e sensibilizzazione, 243 bambini dai 3 ai 6 anni hanno partecipato ai laboratori interculturali. Le attività svolte sul territorio lecchese hanno coinvolto 12 classi in 5 scuole dell´infanzia: Damiano Chiesa, Locatelli, Barone, San Giovanni e Santo Stefano. Durante l´anno scolastico 2009/2010, 24 educatrici hanno frequentato un corso di formazione, 123 genitori sono stati coinvolti in attività di conoscenza e sensibilizzazione, 243 bambini dai 3 ai 6 anni hanno partecipato ai laboratori interculturali. Le attività svolte sul territorio monzese hanno coinvolto 12 classi di 4 scuole dell´infanzia: Archè (Ic Koinè), Cazzaniga (Ic Salvo d´Acquisto), Maddalena di Canossa e Pianeta azzurro.. Durante l´anno scolastico 2009/2010, 27 educatrici hanno frequentato un corso di formazione, 134 genitori sono stati coinvolti in attività di conoscenza e sensibilizzazione, 275 bambini dai 3 ai 6 anni hanno partecipato ai laboratori interculturali. La metodologia utilizzata, con la partecipazione attiva e concreta delle famiglie italiane e straniere nelle attività educative della scuola, ha permesso di attivare una conoscenza e uno scambio autentico fra insegnanti, genitori e bambini. Da qui lo sviluppo di una rete di relazioni fra le famiglie, che, pur provenendo da luoghi e tradizioni diverse, vivono nello stesso quartiere e condividono l´esperienza della scuola dell´infanzia. La sperimentazione svolta a Lecco e Monza porterà alla realizzazione di un kit-First e di un modello applicativo che sarà possibile utilizzare in altre province lombarde.  
   
   
INFANZIA. ASSUNTE 165 EDUCATRICI: MILANO INVESTE NEL LAVORO E NELLA CURA DEI BAMBINI. QUATTRO NUOVI NIDI A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE  
 
 Milano, 17 gennaio 2011 - “Il Comune di Milano ha scelto di investire nel lavoro e nella professionalità per la cura dei bambini. Lo ha fatto assumendo 165 educatrici, di cui 119 per le Scuole dell’Infanzia e 46 per gli Asili Nido, e valorizzando la professionalità di chi ogni giorno si prende cura dei più piccoli, dei loro bisogni, della loro crescita. Milano ha aperto la strada in Italia ad un regolare servizio educativo per i più piccoli, a una vera e propria rete di servizi per l’infanzia che vanta una tradizione tra le più illustri in Italia”. Così il Sindaco Letizia Moratti ha presentato l’assunzione di 165 nuove educatrici, che ha incontrato, insieme con l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli, alla Palazzina Liberty di largo Marinai d’Italia. “Un primato che è anche qualitativo, grazie a progetti educativi che sviluppano tutte le abilità e le dimensioni psicologiche, affettive, relazionali del bambino, con proposte da sempre in linea con gli standard pedagogici più aggiornati a livello internazionale”, ha proseguito Letizia Moratti. “Non siete sole in questo compito – ha detto il Sindaco rivolgendosi alle educatrici-. Con voi c’è la grande famiglia delle educatrici e degli educatori del Comune di Milano, un laboratorio di professionalità senza pari nel Paese. Siate orgogliose di farne parte”. Complessivamente, con le nuove assunzioni, nei 101 nidi lavorano 1.055 educatrici di ruolo; 1.870 nelle 170 scuole dell’infanzia, per un totale di 2.925 educatrici in servizio. Le nuove assunzioni consentono al Comune di raggiungere un altro importante indice di qualità: la continuità educativa. Da oggi le dotazioni organiche di tutte le scuole milanesi, nella composizione prevista dalla legge, sono composte da personale di ruolo. Rimangono attive le assunzioni temporanee per la copertura delle assenze per malattia o maternità. “Un risultato importante che consegniamo alle famiglie e alla città. Una garanzia di continuità educativa a vantaggio del percorso di crescita dei nostri bambini”, ha commentato il Sindaco. “Quello di oggi è stato un incontro molto importante e significativo per tre motivi.- ha commentato l’Assessore Mariolina Moioli – Primo, sono state assunte 165 nuove educatrici a tempo indeterminato e quindi sono stati creati nuovi posti di lavoro. Secondo, è stato potenziato l’organico delle scuole per l’infanzia e dei nidi per l’infanzia del Comune di Milano. Questo investimento in personale qualificato e scelto attraverso 3 prove selettive di concorso riafferma quanto il Comune di Milano sia impegnato nel rafforzare il sistema dei servizi alla prima infanzia, a sostegno delle giovani famiglie. Terzo, l’apertura di 4 nuovi nidi, per l’anno educativo 2011 – 2012 , garantisce posti per i bambini piccoli, da 0 a 3 anni, al fine di potenziare ancor più l’offerta alle famiglie, già ampia, in zone della città in espansione.” I quattro nuovi nidi sono in Via Marchesi, Alzaia Naviglio Pavese, Via De Andrè e Via Brivio. In questi anni l’Amministrazione comunale ha aumentato l’offerta di posti per i nidi d’infanzia con il sistema integrato pubblico-privato, grazie alle convenzioni, all’interno del Programma di sviluppo dei Servizi per l’Infanzia, con i nidi privati. I servizi per la prima infanzia privati convenzionati con il Comune sono circa 150 e offrono oltre 2.000 posti al Comune, aumentando significativamente la potenzialità del sistema. Gli asili nido comunali ospitano oltre 6.500 bambini e gli asili gestiti da soggetti accreditati ne ospitano circa 1.620. Il piano per l’infanzia del Comune di Milano non ha eguali in Italia per dimensioni ed estensione.  
   
   
FAMIGLIA, A MILANO 120 MILA EURO A FAVORE DI MADRI E PADRI SOLI CON BAMBINI A CARICO  
 
Milano, 17 gennaio 2011 - “L’accordo di oggi tra Comune di Milano e Unicredit è un esempio virtuoso della collaborazione del sistema pubblico-privato. Un sistema che, ancora una volta, ha saputo mettere a fattor comune le esperienze per ottimizzare gli interventi di sostegno e solidarietà. I genitori soli, che secondo l’Istat nelle grandi città oltrepassano il 10% del totale dei nuclei familiari, sono al centro delle nostre iniziative sociali. In questo senso, Milano costituisce un vero e proprio modello di supporto alla famiglia, grazie alla sua capacità di costruire reti e partnership significative e al suo sistema di welfare, frutto di tutte le migliori energie produttive, sociali e culturali della città”. Lo ha detto il 14 gennaio il Sindaco Letizia Moratti in sala dell’Orologio, a Palazzo Marino, alla presentazione dell’accordo con Unicredit che permetterà di aiutare concretamente madri e padri soli in difficoltà e con bambini a carico che risiedono nel Comune di Milano, Presenti l’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli e il responsabile per il territorio della Lombardia di Unicredit Monica Celerino. Unicredit mette a disposizione del Comune di Milano la somma complessiva di 120 mila euro per il periodo da gennaio a dicembre 2011. Il Comune di Milano individua, tra le famiglie già in carico ai servizi sociali del Comune, i 100 genitori soli con figli a carico destinatari dei fondi che saranno avvisati per lettera e poi chiamati a ritirare una carta prepagata assegnata loro gratuitamente e ricaricata con 100 euro al mese per un anno in un’agenzia Unicredit. “Grazie alla sensibilità e alla disponibilità di Unicredit, incrementiamo il sostegno economico alle famiglie milanesi, con particolare riferimento alle famiglie in difficoltà con minori. Si tratta di un aiuto economico di 100 euro al mese, per un anno, per 100 famiglie già in carico ai servizi sociali del Comune di Milano e individuate dai servizi sociali territoriali sparsi in tutta la città” ha dichiarato l’Assessore Moioli. I fondi sono resi disponibili grazie all’innovativa carta di credito Unicreditcard Classic E. E’ una normale carta di credito che può essere emessa su entrambi i circuiti internazionali Mastercard o Visa, ma con un’importante differenza: il 3 per mille di ogni spesa effettuata dai possessori alimenta un fondo destinato a iniziative benefiche per le fasce più deboli, senza nessun onere aggiuntivo per i possessori. Grazie ad essa i possessori della carta di credito “etica” possono fare beneficenza con il semplice utilizzo della carta. “Questa iniziativa di alto profilo sociale - ha affermato il Responsabile di Territorio per la Lombardia di Unicredit, Monica Cellerino - testimonia la volontà della Banca e del Comune di essere vicini alle esigenze dei cittadini bisognosi grazie a un aiuto concreto ed utile, soprattutto in considerazione del difficile periodo che molte famiglie si trovano a vivere attualmente. Grazie al Progetto Etico di Unicredit abbiamo raccolto, tramite la carta di credito, somme pari a 6,5 milioni di Euro che hanno contribuito e contribuiranno ad aiutare persone in condizione di necessità in tutta Italia. Infine – ha concluso Monica Cellerino – sono particolarmente lieta per essere riusciti a portare questa iniziativa anche a Milano e auspico che questo accordo sia l’inizio di una proficua collaborazione con il Comune a beneficio di tutta la cittadinanza di Milano”.