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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
PARLAMENTO EUROPEO: GOVERNANCE ECONOMICA, INTERROGAZIONI AL PRESIDENTE DELL´EUROGRUPPO, DISCORSO SULLO STATO DELL´UNIONE  
 
Strasburgo, 27 settembre 2011 - Il Presidente del Pe, Jerzy Buzek ,ha aperto la sessione plenaria annunciando la votazione del "six-pack" sulla governance economica, il dibattito col Presidente dell´Eurogruppo Juncker e quello sullo stato dell´Unione con il Presidente della Commissione Barroso. Buzek ha inoltre menzionato il dibattito sul partenariato orientale con l´Alto rappresentate Catherine Ashton, accolto con favore l´intervento all´Assemblea Generale Onu del Presidente del Consiglio europeo Van Rumpuy , per la prima volta, a nome di tutta l´Unione, e ha infine condannato le esecuzioni di Troy Davis e Alireza Molla-soltani. La votazione del pacchetto legislativo sulla governance (six-pack), previsto per mercoledì, è "un grande successo", che "dimostra che il metodo comunitario è un buon metodo per affrontare una crisi", ha detto Buzek, aggiungendo che la crisi ha mostrato la necessità di velocizzare il processo legislativo. Il tempo delle interrogazioni con il Presidente dell´Eurogruppo Jean-claude Juncker offre ai deputati "nuovi strumenti per rappresentare i cittadini", che, tramite i deputati, possono vedere espresse direttamente a Juncker, le loro domande, ha detto Buzek. Sul dibattito di mercoledì sullo stato dell´Unione, il Presidente del Pe ha detto che auspica nuove proposte legislative per affrontare la crisi. Il dibattito sulla politica estera con l´Alto rappresentante Ashton, in vista del Summit sul partenariato orientale del 29 e 30 settembre a Varsavia, è un´altra buona occasione per i deputati di dimostrare di voler affrontare con serietà i problemi che affliggono i cittadini, ha aggiunto Buzek. Esecuzioni di Troy Davis e Alireza Molla-soltani - Buzek poi ha condannato l´esecuzione in Usa, avvenuta il 21 settembre, di Troy Davis. La pena capitale, ha detto, "è inumana e inaccettabile" in qualsiasi circostanza, riaffermando l´opposizione del Parlamento alla pena di morte. Allo stesso tempo, ha condannato l´esecuzione avvenuta in Iran, lo stesso giorno, del diciassettenne Alireza Molla-soltani, sottolineando che l´esecuzione di un minore viola il diritto internazionale Dimissioni e nuovi arrivi - Buzek ha annunciato le dimissioni di Daniël van der Stoep (Nl, Ni) che sarà sostituito da Auke Zijlstra. L´ex deputata europea Eva-britt Svensson, che aveva già presentato le dimissioni, sarà sostituita da Mikael Gustafsson. L´ordine del giorno rimane invariato.  
   
   
COMMERCIO ESTERO: LE SFIDE DELL´UNIONE EUROPEA IL LAVORO DI 36 MILIONI DI PERSONE NELL´UNIONE EUROPEA (18%) È LEGATO AL COMMERCIO ESTERO.  
 
 Strasburgo, 27 settembre 2011 - Contenere la diminuzione del Pil europeo, fronteggiare i cambiamenti demografici e controllare la dipendenza al commercio. Ecco i tre punti fondamentali emersi dalla relazione elaborata dal popolare tedesco Daniel Caspary, in reazione ad una comunicazione della Commissione europea che mancherebbe di visione a lungo termine. "L´unione europea è il più grande esportatore nel mondo e la crescita economica dipende proprio dal commercio estero. La Commissione dovrebbe proporre una nuova strategia per rimanere il primo paese esportatore". Ma secondo il deputato Daniel Caspary, la Commissione non sembra trovare le risposte giuste alle sfide del presente. Tre priorità - Bisognerà contenere la diminuzione del Pil: nel 2000 il commercio estero europeo e statunitense rappresentava il 48% del Pil mondiale, mentre per il 2020 è previsto un abbassamento al 35%. La causa principale di questo fenomeno è lo spostamento dei centri di produzione dell´economia mondiale verso i paesi emergenti. L´unione europea dovrà anche fronteggiare i cambiamenti demografici. È previsto un aumento della popolazione del 5% fino al 2035, ma è in forte diminuzione la popolazione attiva. La terza sfida è relativa alla grande dipendenza dal commercio dell´Unione europea. Il lavoro di 36 milioni di persone nell´Unione europea (18% della popolazione attiva) è legato al commercio estero. E nel 2015 è previsto che il 90% della crescita mondiale sarà prodotta fuori dall´Unione europea, rafforzando così la dipendenza europea dal commercio. Un piano d´azione - "La comunicazione elaborata dalla Commissione non permette di produrre le sinergie necessarie tra una politica commerciale e una politica di sviluppo. La priorità della Commissione deve essere il potenziamento dell´export e la ricerca di una politica comune nell´Eurozona". Secondo il deputato Daniel Caspary è inoltre necessaria una riflessione approfondita sui cambiamenti climatici, i diritti dei lavoratori e le risorse umane. Bisognerà poi migliorare il dialogo con i maggiori partner commerciali (Usa, Cina, Russia, Giappone) per eliminare le esistenti barriere commerciali. Il dibattito sul commercio dell´Unione europea e le relazioni con i paesi del terzo mondo è previsto martedì dalle ore 11 alle 12:30, con i commissari De Gucht (Commercio), Piebalgs (Sviluppo), Georgieva (Cooperazione internazionale e aiuti umanitari) e Füle (Allargamento e politica di vicinato).  
   
   
CAMBIAMENTO CLIMATICO: LA COMMISSIONE AVVIA UNA CONSULTAZIONE SU UN’ULTERIORE RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS INDUSTRIALI  
 
Bruxelles, 27 settembre 2011 - La Commissione europea ha lanciato ieri una consultazione pubblica sul rafforzamento delle misure dell´Ue tendenti a ridurre le emissioni di gas fluorurati, un gruppo di gas industriali che contribuiscono fortemente al riscaldamento globale. Uno studio della Commissione1, adottato oggi, conclude che il regolamento vigente dell´Ue sui gas fluorurati ha un impatto notevole ma che senza l´adozione di ulteriori misure, le emissioni di gas fluorurati dovrebbero mantenersi ai livelli attuali nel lungo termine. Lo studio definisce un ampio margine di manovra per ulteriori riduzioni economicamente efficaci delle emissioni, soprattutto in conseguenza della crescente possibilità di sostituire in diversi settori i gas fluorurati con prodotti alternativi il cui contributo al cambiamento climatico è inferiore o nullo. Lo studio conclude affermando che potenzialmente l´Ue potrebbe eliminare fino a due terzi delle attuali emissioni di gas fluorurati, entro il 2030. Connie Hedegaard, Commissaria responsabile per l´Azione per il clima, ha dichiarato: "Il regolamento Ue sui gas fluorurati è riuscito a contrastare una tendenza crescente delle emissioni e ha stimolato l´innovazione tecnologica. Tuttavia, la transizione verso un´economia competitiva a basse emissioni di carbonio nell´Ue entro il 2050 richiede un´azione ambiziosa intesa a ridurre le emissioni provenienti da tutti i settori. È chiaro che esiste un ampio campo di applicazione per riduzioni economicamente convenienti per le emissioni di gas fluorurati e dopo la consultazione pubblica intendo proporre nuove misure legislative in materia nel prossimo anno. " La consultazione è aperta fino al 19 dicembre 2011 e si rivolge a tutte le parti interessate. Le potenziali opzioni politiche consultate includono nuovi accordi volontari, divieti per i nuovi prodotti e attrezzature e l´introduzione di un regime verso una graduale eliminazione della disponibilità di Hfc sul mercato dell´Ue. L´esame della Commissione del regolamento del 2006 "gas fluorurati" indica che tale misura e una direttiva parallela concernente l´uso dei gas fluorurati negli impianti mobili di condizionamento d´aria già contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas fluorurati a livello dell´Ue e degli Stati membri, come previsto dal protocollo di Kyoto. Si prevede che questa politica eviterà quasi la metà delle emissioni di gas fluorurati previste entro il 2050 se saranno rettificate le lacune nella sua attuazione ed esecuzione. La Commissione invita pertanto gli Stati membri a intensificare gli sforzi in questo senso. Tuttavia, nonostante questi impatti importanti della vigente legislazione, le emissioni totali di gas fluorurati non dovrebbero diminuire nel lungo periodo rispetto al livello attuale. Questo perché essi trovano utilizzo in un numero crescente di apparecchi, come i condizionatori d´aria e gli apparecchi di refrigerazione. Si tratta, tuttavia, di settori in cui l´utilizzo di alternative sta diventando sempre più realizzabile. I gas fluorurati rappresentano attualmente il 2% circa delle emissioni di gas a effetto serra dell´Ue. La stabilizzazione delle emissioni di gas fluorurati ai livelli attuali, senza l´adozione di ulteriori misure, significa che la loro quota potrebbe aumentare in modo considerevole in futuro. Contesto - I gas a effetto serra contemplati dal protocollo di Kyoto comprendono tre "famiglie" di gas fluorurati: idrofluorocarburi (Hfc), perfluorocarburi (Pfc) e esafluoruro di zolfo (Sf6). Il contributo di singoli gas fluorurati per tonnellata al riscaldamento globale è da 140 a 23 900 volte superiore2 a quello del biossido di carbonio (Co2), il più comune gas a effetto serra. I gas fluorurati sono sempre più utilizzati in tutta una serie di applicazioni industriali come condizionatori d´aria (Hfc), apparecchi di refrigerazione e estintori d´incendio (Hfc e Pfc), elettronica, prodotti farmaceutici e cosmetici (Pfc) e produzione di magnesio e alluminio e commutatori ad alta tensione (Sf6). Nel 2006 sono stati adottati due atti legislativi distinti per invertire tale tendenza e aiutare l’Ue e gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi in materia di emissioni fissati nel protocollo di Kyoto. La direttiva 2006/40/Ce ("direttiva sugli impianti mobili di condizionamento d´aria") prevede il divieto di utilizzo dei gas fluorurati con un elevato potenziale di riscaldamento globale a partire dal 2011. Il regolamento (Ce) n. 842/2006, ("regolamento gas fluorurati") considera taluni gas fluorurati in tutte le altre applicazioni, concentrandosi sulle principali applicazioni fisse quali la refrigerazione e il condizionamento dell´aria. Mira ad evitare perdite da apparecchiature contenenti tali gas. Diversamente dalla direttiva sugli impianti mobili di condizionamento d´aria, il regolamento prevede solo alcune restrizioni sull´uso dei gas fluorurati. Ulteriori informazioni Per ulteriori informazioni e per poter partecipare alla consultazione, vedasi il sito: http://ec.Europa.eu/clima/policies/f-gas/index_en.htm    
   
   
DISASTRI NATURALI: UNA RISPOSTA PIÙ EFFICACE E MENO COSTOSA LA DEPUTATA ITALIANA ELISABETTA GARDINI HA RICHIESTO ALLA COMMISSIONE DI SOSTENERE LA CREAZIONE DI UNA PROTEZIONE CIVILE EUROPEA.  
 
Strasburgo, 27 settembre 2011 - La relazione della deputata italiana Elisabetta Gardini (Epp) propone un miglioramento dell´efficienza nella gestione dei disastri da parte dell´Unione europea in tempi di austerità finanziaria. Suggerisce inoltre la semplificazione delle procedure europee - definite "troppo burocratiche - legate alla protezione civile. Negli ultimi 20 anni in Europa le catastrofi naturali hanno ucciso circa 90.000 persone e influenzato la vita di 29 milioni, causando 211 miliardi di euro di danni. La deputata di destra ha evidenziato la necessità di un migliore impiego delle risorse - soprattutto in un periodo di crisi -, come anche il bisogno di una maggiore solidarietà tra gli Stati membri. Ha anche richiesto alla Commissione di sostenere la creazione di una protezione civile europea, sottolineando l´importanza delle ricerche relative ai cambiamento climatici e alle cause degli incendi forestali.  
   
   
WORTMANN-KOOL: "LA POLITICA ECONOMICA EUROPEA È IL PILASTRO DELLA COMPETITIVITÀ" ·  
 
Bruxelles, 27 settembre 2011 - Ridurre il debito pubblico e stabilizzare i mercati finanziari. Ecco gli obiettivi principali del pacchetto di norme sulla governance economica - il "Six pack" - su cui Parlamento e Consiglio europeo hanno trovato finalmente un accordo martedì scorso. Abbiamo intervistato la deputata olandese Corien Wortmann-kool (Ppe), la principale negoziatrice del Parlamento. Che cosa ha ottenuto il Parlamento da queste negoziazioni? Corien Wortmann-kool: Il Parlamento ha ottenuto una procedura di sorveglianza più rigorosa. Riuscirà a garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche negli Stati membri e prevenire un´altra crisi finanziaria simile a quella della Grecia. Quali sono state le maggiori difficoltà nell´approvazione del "Six pack"? Cwk: In passato i governi dei Paesi membri non hanno rispettato le misure europee per ridurre il debito pubblico. Per evitare che ciò si ripeta è stata accetta la richiesta del Parlamento di introdurre il voto contrario a maggioranza qualificata per gli Stati membri. In questo modo sarà più difficile per i governi evitare l´adozione delle misure che rientrano nel Patto di stabilità e crescita. I gruppi di centrosinistra temono che il pacchetto si concentri troppo sull´austerità, a scapito della crescita e dell´occupazione. Sono preoccupazioni fondate? Cwk: Il pacchetto sulla governance economica è un pilastro importante per promuovere la competitività dell´Unione europea: il suo scopo non é solo quello di limitare il debito pubblico ma di fornire anche forti incentivi per le riforme e le politiche di cui si ha bisogno. Perché investire sull´austerità se il debito pubblico non è la causa ma la conseguenza della crisi? Cwk: I paesi che hanno adottato politiche fiscali prudenti e strategie di crescita stanno rendendo di più oggi. Ecco la prova che la stabilità fiscale porta alla crescita e all´occupazione. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di prendere le precauzioni necessarie attraverso la supervisione dell´attività finanziaria in Europa, garantendo così una maggiore trasparenza dei mercati e stabilendo una strategia per evitare la crisi del settore bancario. Saranno inoltre valutate altre misure come la tassa sulle transazioni finanziarie e gli Eurobond. Gli economisti avvertono che gli squilibri macroeconomici nascono da un eccessivo surplus come anche da un eccessivo deficit della bilancia commerciale. Finora sembra che i paesi in deficit - come Grecia e Spagna - siano sotto pressione, mentre i paesi in surplus lascino perdere. Cwk: "Il Parlamento è riuscito a garantire un approccio equilibrato tra paesi in deficit e paesi in surplus. Ma oggi dobbiamo intervenire al più presto negli Stati membri più indebitati e senza competitività." L´accordo tra Parlamento e Consiglio è stato votato lunedì 26 settembre dalla commissione che regola gli affari economici e monetari. E successivamente durante la plenaria mercoledì 28 settembre.  
   
   
"FINAL BRIEFING ON THE ERA-PRISM PROJECT"  
 
Bruxelles, 27 settembre 2011 - Il 27 e 28 settembre 2011 avrà luogo a Bruxelles, in Belgio, un evento intitolato "Final briefing on the Era-prism project". L´evento, organizzato dal progetto Era-prism ("Policies for Research and Innovation in Small Member States to advance the European Research Area"), finanziato dall´Ue, si concentrerà sui risultati del progetto e le loro implicazioni sul ruolo dei membri più piccoli dell´Ue e del See nella politica di ricerca e innovazione europea. I partecipanti potranno informarsi sui principali risultati in materia di quadri di finanziamento adeguati, adeguatezza degli indicatori e adattamento su misura degli appalti di innovazione, nonché su temi più ampi. Il programma prevede anche l´opportunità per i rappresentanti di progetto di Estonia, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta e Slovenia e dei loro partner del Regno Unito, Francia e Svezia, di collegarsi con i principali esperti e decisori per incanalare i risultati nella progettazione delle politiche e individuare le esigenze future. Il progetto Era-prism ha cercato di affrontare la necessità di superare l´insieme di politiche di ricerca e innovazione di taglia unica per gli Stati membri dell´Ue, e di tener conto delle differenze inerenti al contesto, alle risorse e alla scala dei paesi piccoli. Il progetto ha riunito piccoli paesi europei con Stati membri più grandi, al fine di sviluppare politiche e iniziative di collaborazione. Per maggiori dettagli sul progetto, visitare: http://www.Eraprism.eu/    
   
   
VENDOLA HA PRESENTATO AL COMMISSARIO POTOCNIK BUONE PRASSI E ECCELLENZE PUGLIESI  
 
Bruxelles, 27 settembre 2011 - “Oggi ho avuto modo di presentare al Commissario europeo le buone prassi pugliesi nell’utilizzo delle risorse comunitarie e le eccellenze pugliesi in tema di formazione ambientale, dalla bonifica della discarica di Manfredonia e conseguente chiusura della relativa procedura di infrazione al primato regionale nella produzione di energia da fonti rinnovabili, all’emanazione di leggi per la riduzione delle immissioni in aria di diossina e benzopirene”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro, svoltosi ieri mattina a Bruxelles, con il Commissario europeo all’ambiente Janez Potocnik. “Si tratta di primati importanti per una Regione del Mezzogiorno – ha continuato Vendola - che sgomberano il campo da malevoli luoghi comuni, che parlano solo del Sud come luogo degli sprechi e dell’incapacità di spesa. Utilizzare al meglio le risorse europee è fondamentale ancor più in questo periodo, in cui è aperto a Bruxelles il dibattito sul futuro della politica di coesione dal 2014 in poi”. Per quanto riguarda i passaggi principali del Parere di prospettiva approvato il 30 giugno scorso dal Comitato delle Regioni “Il ruolo degli enti locali e regionali nella promozione di una gestione sostenibile delle acque”, Vendola (relatore del parere) si è particolarmente soffermato sul principio del chi spreca paga e quindi sul “carattere sociale ed ecologico della tariffa dei servizi idrici”, sulla trasformazione dell’esistente Osservatorio europeo sulla siccità in Osservatorio europeo sull’acqua, sull’introduzione di condizionalità nell’assegnazione dei fondi europei agli agricoltori legati a pratiche virtuose di gestione della risorsa idrica e infine sul lancio di progetti di efficientamento idrico degli edifici, specie nelle periferie. Dal canto suo il Commissario Potocnik, nell’apprezzare molto l’impegno personale ed Europeo del Presidente Vendola sul tema ambientale, lo ha incoraggiato a proseguire su questa strada perché “gli enti locali e regionali possono giocare un ruolo essenziale nel percorso di definizione del Blueprint sull’acqua, previsto per novembre 2012, che ridefinirà in modo complessivo la normativa europea del settore”. Infine il Commissario ha espresso grande interesse per le attività del Presidente in ambito euro-mediterraneo, legando il tema della desertificazione e dei cambiamenti climatici a quello dei fenomeni migratori, considerati temi cruciali nel dibattito 2012 in vista della Conferenza di Rio de Janeiro (Rio +20) sullo sviluppo sostenibile.  
   
   
L’EMILIA-ROMAGNA GUARDERÀ AL MERCATO DEL BRASILE  
 
 Bologna, 27 settembre 2011 – Nei prossimi anni il sistema economico-produttivo dell’Emilia-romagna guarderà con particolare attenzione al mercato del Brasile, uno dei grandi mercati del Bricst insieme a Cina, India, Russia, Sud Africa e Turchia. Nell’ambito del programma Bricst 2011-2013 la Regione Emilia-romagna intende partecipare alle iniziative previste in occasione della rassegna promozionale del Made in Italy denominata ‘Momento Italia Brasile 2011-2012’. L’iniziativa - che ha per obiettivo lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra i due paesi in ambito economico, scientifico e culturale - è coordinata dal Governo italiano, a cui partecipano i Ministeri Affari Esteri e Sviluppo economico, l’Ambasciata italiana in Brasilia, le Regioni italiane aderenti, il sistema delle Camere di Commercio. La Regione Emilia-romagna punta alla valorizzazione delle proprie filiere produttive d’eccellenza in Brasile individuando tra Stati brasiliani come prioritari per la propria azione promozionale quelli di San Paolo, Paranà e Pernambuco. Per sostenere questa prospettiva di internazionalizzazione la Regione organizza martedì 27 settembre, dalle ore 15, un ‘Focus Brasile - Paranà’ nella sala Conferenze A della Terza (viale della Fiera 8). All’iniziativa - realizzata da Sprint-er, il servizio sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese dell’Emilia-romagna – interverranno Gian Carlo Muzzarelli (assessore regionale alle Attività produttive), Donatella Bortolazzi (assessore regionale alla Cooperazione allo sviluppo), Ercilio Santinoni (Direttore generale industria e commercio dello Stato del Paranà), Maurizio Melani (Direttore Generale per la promozione del sistema Paese del Ministero Affari Esteri) e Ruben Sacerdoti (responsabile servizio Internazionalizzazione delle imprese della Regione Emilia-romagna). Nel 2010 l’import dell’ Emilia–romagna dal Brasile ha raggiunto un valore di 288 milioni di euro (+ 84% rispetto al 2009 ), mentre l’export ha raggiunto i 604 milioni di euro (+ 69% sul 2009) pari all’1,5 % del totale export dell’Emilia-romagna (che è stato di 42 miliardi di euro). Nel primo semestre del 2011 i dati sono in linea con quelli dell’anno precedente: 113 milioni di import e 331 milioni di euro export. «Il Brasile – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - ricopre oggi un ruolo rilevante nell’economia mondiale, rafforzato dal mantenimento di una forte crescita pur in un periodo di crisi economica globale. Quindi questo Paese riveste per l’Emilia-romagna una grande importanza per la sua economia in forte crescita. È un Paese che guardiamo con attenzione nell’ambito delle nostre politiche di internazionalizzazione». Per il Brasile verranno organizzate iniziative di sistema sul modello sperimentato con successo in occasione di Expo Shanghai 2010 per favorire una partecipazione di imprese al programma regionale e supportarle nel processo di ingresso o consolidamento sul mercato brasiliano. Per questo la Regione ha promosso una manifestazione d’interesse per assistenza gratuita riservata a 30 imprese regionali selezionate tramite check-up aziendali mirati e accompagnarle poi sul mercato brasiliano. Italia & Regioni in Brasile - Tra il 12-16 marzo 2012 si svolgerà la missione di sistema Governo-regioni-sistema camerale in Brasile La missione si articolerà in due momenti. Il primo appuntamento alla presenza di tutte le sedici Regioni aderenti vedrà l’organizzazione a San Paolo di un Forum economico di presentazione del Sistema Italia ai principali operatori economici e alle istituzioni brasiliane. Il secondo momento sarà organizzato in sessioni parallele (Curitiba, Belo Horizonte, Rio de Janeiro) in base ai settori d’interesse e agli ambiti di specializzazione delle Regioni (agroindustria, legno/arredo, moda, aeronautica, automotive, edilizia, agroalimentare, innovazione tecnologica, nautica). In occasione delle giornate nelle diverse sedi saranno organizzati seminari tematici e incontri b2b per le imprese aderenti alla missione: la Regione Emilia-romagna sarà capofila nazionale per le imprese della filiera agroindustriale che avrà il suo focus a Curitiba.  
   
   
SAHARAWI: IL PRESIDENTE DELL’ EMILIA ROMAGNA ERRANI INCONTRA DELEGAZIONE CON IL PRIMO MINISTRO  
 
 Bologna, 27 settembre 2011 - “Continueremo nel nostro ruolo di collaborazione e cooperazione con i Saharawi. E’ una scelta per noi fondamentale, che confermo”. Queste le parole del presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, che ieri ha incontrato il primo ministro Abdelkader Taleb Omar, il ministro della Cooperazione Salek Baba e il rappresentante del Polisario in Italia Omar Mih. Era presente anche l’assessore regionale alla Cooperazione allo sviluppo Donatella Bortolazzi. La delegazione, in visita nella sede della Regione, fa parte di un gruppo più ampio che ha raggiunto l’Italia la settimana scorsa, in occasione della terza Conferenza internazionale delle città gemellate con il popolo Saharawi, che si è svolta in Toscana. Durante l’incontro Abdelkader Taleb Omar ha parlato della situazione attuale nel Sahara occidentale, delle prospettive future – in rapporto soprattutto alla “Primavera araba” – e ha espresso soddisfazione per il sostegno della Regione ai Saharawi in settori quali sanità, educazione e istruzione. “In Italia viviamo una situazione molto difficile, dal punto di vista economico-finanziario. Ma il nostro impegno continuerà” ha ribadito Errani, in una prospettiva non solo regionale ma anche nazionale ed europea, “per rafforzare l’iniziativa politica e di cooperazione”.  
   
   
MARCHE: IL PRESIDENTE SPACCA HA RICEVUTO UNA DELEGAZIONE DELLA PROVINCIA CINESE DELLO SHANDONG  
 
Ancona, 27 Settembre 2011 - Il presidente Gian Mario Spacca ha ricevuto il 23 settembre in Regione una delegazione della Provincia cinese dello Shandong. Territorio questo con cui le Marche, sin dagli anni settanta, intrattengono relazioni commerciali e istituzionali. ´Il gemellaggio tra Marche e Shandong e` uno dei primissimi accordi internazionali tra Cina e Italia, l´auspicio e` che il rapporto d´amicizia che ci lega continui a crescere in futuro´, ha detto Spacca al capo delegazione Wang Zhimin. All´incontro era presente l´onorevole Remigio Ceroni.  
   
   
CALDORO RICEVE RAMONA BADESCU  
 
Npaoli, 27 settembre 2011 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto il 23 settembre Ramona Badescu, consigliere per i Rapporti con la Comunità Rumena del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Nel corso del colloquio, svolto a Palazzo Santa Lucia, sono stati affrontati i temi relativi alla integrazione ed al dialogo con la comunità rumena in Campania. "La Campania – ha sottolineato Caldoro – conferma la sua volontà di essere terra di accoglienza. Ogni iniziativa utile a favorire l’integrazione, lo scambio culturale ed in generale le iniziative di carattere sociale ed economico, è considerata con interesse."  
   
   
TOSCANA, ROSSI: “PER CAMBIARE PASSO BASTA POLITICHE RECESSIVE”  
 
Firenze, 27 settembre 2011 – “Abbiamo bisogno di un cambiamento strutturale delle politiche e delle politiche economiche europee e nazionali. Correre, cambiare passo non è possibile fino a che in Italia e in Europa si percorrono politiche liberiste e recessive”. Questo l’appello lanciato il 23 settembre dal presidente della Regione Enrico Rossi nel corso del suo intervento all’assemblea regionale di Confindustria Toscana. “Ho sentito parlare di Toscanina e per molti versi ancora lo siamo – ha proseguito il presidente – Ma questa Toscanina sta all’interno di una Italietta che a suo volta è immersa nella piccola, debole Europa nelle mani dei banchieri. Per l’Italia è anche un problema di autorevolezza . A Bruxelles hanno intitolato due palazzi a De Gasperi e a Altiero Spinelli: a quale altro italiano verrà intitolato un palazzo nuovo?”. “Siamo dentro un quadro di politiche – ha detto ancora – che consentono un attacco speculativo che pagano i lavoratori, le imprese, lo stato sociale. Dobbiamo trovare la strada per stabilizzare con un fondo europeo i titoli sovrani, abbiamo bisogno rilanciare politiche europee di investimento.” “Quanto a noi – ha continuato il presidente – dobbiamo insistere caparbiamente sulla centralità dell’industria, impegno che è anche mio. Il rendiconto presentato in questa occasione dimostra che in questi mesi le cose si sono mosse, che abbiamo cambiato passo. Non possiamo dirci soddisfatti, ma accettiamo volentieri la sfida per fare di più, per correre di più, con l’ansia di fare ma anche con giusta razionalità e lucidità, che vanno mantenute per raggiungere obiettivi importanti”. “La Regione – ha ricordato Rossi – ha realizzato, con Fidi e Sici, forti interventi di sostegno all’apparato produttivo. Siamo perfino oggetto di attacco per aver profuso risorse pubbliche alla finanza che supporta la nostra impresa produttiva. Ma lo facciamo perché abbiamo visto che laddove riusciamo a intervenire per risanare, ristrutturare e rilanciare, imprenditori che hanno voglia di rischiare ci sono e insieme a loro possiamo fare il miracolo. Tuttavia è chiaro che siamo di fronte a un cambiamento strutturale del ruolo della Regione. Al netto della sanità, che ha un equilibrio vero nei conti, la nostra disponibilità di spesa, che era attestata sui 2 miliardi e 200 milioni di euro ha subito un taglio di 5-600 milioni. Non abbiamo prebende da distribuire e non vogliamo farlo. Abbiamo rimodulato i fondi europei per alzare il livello di investimento in ricerca delle nostre imprese, abbiamo operato per impedire altre delocalizzazioni. Abbiamo avviato una profonda riforma della pubblica amministrazione che ha consentito di tenere i livelli di welfare, tagliando il bilancio e combattendo gli sprechi. Abbiamo tagliato i consigli di amministrazione, stiamo procedendo alla gara unica per il trasporto pubblico locale. Ci prefiggiamo una manovra che recuperi sul fronte degli investimenti”. “Abbiamo fatto molto per le infrastrutture – ha sottolineato il presidente -: la Tirrenica, le terze corsie, l’Alta velocità, il rilancio del porto di Livorno; per l’ aeroporto di Firenze stiamo risolvendo un problema quarantennale in poco più di un anno; vogliamo intervenire con il project financing per la Fi-pi-li e la Firenze-siena. Abbiamo investito in turismo e ricerca. Vogliamo lanciare i progetti per il corridoio dell’Italia Centrale. Sono angosciato dal fatto che anche in Toscana ci sono decine di migliaia di giovani fuori dai processi formativi e fuori dal lavoro. Per questo ho lanciato il progetto Giovani Sì, per portare i giovani vicino a noi, per provare il gusto di trasferire i saperi. I tirocini retribuiti saranno una esperienza unica e importante. Partiremo anche con finanziamenti per fare impresa, il prestito d’onore fino a 50 mila euro e fino a 300 mila per progetti più complessi. Per correre più veloci abbiamo bisogno di gambe fresche”. “Ma la Regione non basta – ha concluso Rossi – Abbiamo bisogno di avere al nostro fianco il sistema bancario e quello delle imprese. Ho fiducia nella Toscana, nella sua creatività, nella forza della sua imprenditoria che vuole accogliere sfida modernità. Condivido la consapevolezza di un limite: quello della rendita che esprime sempre conservazione, localismi, corporativismi. E necessario e possibile combinare sviluppo e ambiente. La modernità non contrasta con la tutela dell’ambiente. Dobbiamo andare avanti sulla una strada di lavoro, e per questo chiedo più impegno alle imprese”.  
   
   
AOSTA, SEGRETARIO CHAMBRE: PRECISAZIONE SU NOTIZIA ANSA  
 
Aosta, 27 settembre 2011 - La Presidenza della Regione intende rettificare una notizia Ansa lanciata nel pomeriggio di ieri sulla nomina del nuovo segretario della Chambre Valdôtaine. A questo proposito, il Presidente Augusto Rollandin commenta "Il nome di Jeannette Grosjacques, indicato dal lancio Ansa come il segretario già nominato, è invece solo uno dei candidati possibili. Non spetta al gruppo dell´Union Valdôtaine fare la nomina, come riportato dalla notizia Ansa, ma alla Chambre. La notizia crea confusione in un momento già delicato per il mondo dell´economia."  
   
   
LIGURIA, SÌ A TAVOLO SU LEGGI IMPUGNATE DEL MINISTRO FITTO MA RAPPORTO CORRETTO E RECIPROCO CON IL GOVERNO  
 
Genova, 27 Settembre 2011 - La Regione Liguria condivide la decisione del Governo sull’avvio di un tavolo con le regioni per trovare un accordo preventivo sulle leggi locali in via di approvazione per evitare bocciature della Corte Costituzionale, una volta varate, impugnate dal Consiglio dei Ministri e oggetto di ricorsi alla Consulta. L’annuncio era stato dato in serata dal ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto. Spiega l’assessore alle Finanze Pippo Rossetti: “Condividiamo la proposta del ministro Fitto ovviamente ci aspettiamo un confronto all’interno di un corretto rapporto reciproco e paritario con il Governo nell’esame delle leggi varate dalla regioni e quelle statali”.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI È INTERVENUTO ALLA LUISS DI ROMA AL SEMINARIO “LA PALUDE DELLA PARTITOCRAZIA: QUALE SPAZIO PER LE ECCELLENZE IN POLITICA?”  
 
 Roma, 27 settembre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il 23 settembre, ha preso parte al dibattito conclusivo del seminario "la palude della partitocrazia: quale spazio per le eccellenze in politica?" tenutosi nell´aula "Silvano Toti" della Luiss "Guido Carli” di Roma. All’iniziativa ha inoltre partecipato il sindaco di Bari, Michele Emiliano. Il dibattito è stato preceduto da un seminario in cui diversi studiosi e giornalisti, Raffaele De Mucci, Paolo Mancini, Luca Verzichelli ed Oscar Giannino, introdotti dal direttore generale della Luiss, Pier Luigi Celli, si sono confrontati sui guasti della partitocrazia italiana nella fase di crisi politico-istituzionale della seconda Repubblica e sui possibili rimedi per ridonare alla politica e ai partiti italiani trasparenza, sobrietà, partecipazione e meritocrazia. Scopelliti, introdotto dal moderatore Angelo Mellone come esempio di militanza politica essendo passato dalle organizzazioni giovanili sino al più alto livello istituzionale calabrese, ha colloquiato con il sindaco di Bari. Scopelliti ed Emiliano hanno ragionato sulla crisi di consensi dei rispettivi partiti, il Pdl e il Pd, sulle cause della recente ondata di antipolitica e sui rimedi organizzativi da attuare per restituire ai partiti il ruolo di selezionatori di buona classe dirigente. Scopelliti ha sottolineato che: "se l´assetto istituzionale italiano marcia verso il federalismo, è necessario che i partiti compiano lo stesso percorso. I partiti centralisti devono interpretare maggiormente i bisogni dei cittadini. I problemi che ho io - ha aggiunto il Presidente - sono differenti da quelli hanno altri Governatori. Questo vale sia per la linea politica sulle questioni territoriali, sia per la selezione della classe dirigente. Chi vuole fare politica si deve impegnare dai livelli più bassi, è impossibile fare buona amministrazione se, come accade per qualche parlamentare, non ti sei mai misurato con il tuo territorio e, dunque, non hai mai capito se rappresenti davvero gli elettori".  
   
   
SENTENZA CONSIGLIO STATO SU NOMINA AMENDOLARA, LA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE  
 
 Napoli, 27 settembre 2011 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, la Giunta ha proposto ricorso per conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale avverso la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato l’annullamento del decreto di nomina ad assessore di Vito Amendolara. Il ricorso alla Consulta è motivato dal fatto che la pronuncia del Consiglio di Stato è stata assunta in difetto assoluto di giurisdizione. La delibera sostiene che ai sensi del comma 5 dell’art. 122 della Costituzione, l’atto con cui il presidente della Giunta regionale nomina un assessore è di natura esclusivamente politica, per cui non spetta al presidente del Consiglio pro-tempore, e per esso, agli organi giurisdizionali dello Stato, il potere di annullarlo.  
   
   
CONCLUSI I SEMINARI SU GESTIONE ASSOCIATA FUNZIONI ENTI LOCALI  
 
Potenza, 27 settembre 2011 - Bilancio positivo per i seminari di informazione e formazione organizzati dall’Ufficio Enti Locali e Decentramento Amministrativo della Regione Basilicata sul tema “La gestione associata delle funzioni negli Enti Locali”, che si sono svolti a Potenza il 23 settembre scorso al Museo Provinciale e il 24 a Matera nella Sala del Consiglio Provinciale. “Una due giorni all’insegna della partecipazione e del confronto – spiegano i promotori dell’iniziativa - che ha visto una partecipazione numerosa di sindaci, amministratori e tecnici degli Enti Locali”. Ad introdurre i lavori in entrambi le giornate il dirigente dell’Ufficio Autonomie locali della Regione, Pasquale Monea, che ha sottolineato come “la Regione abbia anticipato i tempi nazionali nella Istituzione delle Aree Programma di cui spesso si è parlato nelle scorse settimane nel Paese all’indomani dell’approvazione dell’ultima manovra finanziaria del Governo. Gli uffici - ha proseguito - hanno predisposto tutta l’architettura amministrativa per la istituzioni delle Aree Programma, adesso tocca agli Enti Locali cogliere l’opportunità dello strumento associativo che consentirebbe un miglioramento in termini di efficienza ed economicità dei servizi al cittadino”. Nel corso dei due giorni di lavoro, sono intervenuti i rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna: Francesco Rapahael Frieri, direttore generale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Marco Mordenti, segretario Generale dell’Unione e il sindaco di Fusignano, Mirco Bagnari, i quali hanno illustrato come la loro esperienza, iniziata nel 1998 ed entrata a regime nel 2008, stia dando risultati importanti in termini di efficienza nell’erogazione dei servizi e di risparmio in termini di risorse: nel solo 2011 sono 650000 gli euro che i comuni dell’Unione hanno risparmiato. Ai seminari hanno partecipato, inoltre, rappresentati delle Province di Potenza e Matera, dell’Anci, sindaci, amministratori e tecnici degli Enti Locali Lucani, che hanno colto l’importanza del tema e apprezzato l’idea di mettere a confronto la Basilicata con un esempio virtuoso di coesione e collaborazione tra Comuni come quello della Bassa Romagna.  
   
   
RICERCA E SVILUPPO INDUSTRIALE IN CAMPANIA, NUOVO DATA CENTER DI POSTE ITALIANE A BENEVENTO - FIRMATA LA CONVENZIONE A PALAZZO SANTA LUCIA  
 
Napoli, 27 settembre 2011 - E´ stata firmata il 23 settembre a palazzo Santa Lucia la convenzione per l´acquisto delle aree su cui verrà insediato a Benevento il nuovo Data Center di Poste Italiane per il Sud. Erano presenti, con il presidente della Regione Stefano Caldoro, l´amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi e il sindaco di Benevento Fausto Pepe. Il Data center di nuova generazione sarà realizzato all’interno della zona di sviluppo industriale di Benevento su un’area di circa 50.550 mq. E sarà il terzo segmento del sistema di campus nazionali per l’innovazione dopo quelli di Torino e Roma. L´investimento risponde alle strategie aziendali di potenziamento delle infrastrutture di Information e communication technology (Ict) e al rilancio di centri di eccellenza nel Mezzogiorno in grado di dare supporto a percorsi di alta formazione. Secondo l’accordo, il progetto esecutivo del Polo Ict sarà pronto entro i prossimi dodici mesi, mentre i lavori dovrebbero concludersi entro un triennio. Il futuro Data Center potrà contare sulle competenze fornite dalle Università della Campania e permetterà di valorizzare ulteriormente l´attività del Centro di ricerca e di sviluppo di Poste Italiane di Napoli nel quale opera un team di ricercatori impegnati a sviluppare progetti e prototipi per la realizzazione di nuovi servizi. La struttura avrà caratteristiche di modularità e potrà essere realizzata per lotti funzionali, accoglierà moderne infrastrutture tecnologiche per garantire la erogazione di servizi su base nazionale. Il Data Center sarà costruito nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, tenendo conto delle più avanzate tecnologie costruttive, strutturali e di risparmio energetico per garantire elevata affidabilità e massima efficienza. Nel Polo saranno ospitati spazi per uffici, servizi generali, magazzini e locali tecnici. "Il nostro territorio - ha detto il presidente Caldoro - punta sulla qualità dei servizi e sulla innovazione tecnologica. Con l´iniziativa si offre un fattivo contributo al sistema delle imprese ed alla stessa Pubblica Amministrazione. Il capitale umano della Regione Campania trova, in questa iniziativa, una ulteriore occasione di valorizzazione". "Poste Italiane - ha spiegato l´Ad Sarmi - ha deciso di investire in Campania per far nascere in questa regione un polo di eccellenza e di innovazione tecnologica in grado di offrire infrastrutture e nuovi servizi per le imprese e la Pa. Il Data Center - ha aggiunto Sarmi - sarà anche stimolo per lo sviluppo di nuova imprenditorialità nel campo della digital economy e occasione di collaborazione al massimo livello con le istituzioni accademiche e di ricerca presenti nella regione in progetti che potranno produrre effetti positivi anche nel campo dell’occupazione di figure qualificate.” "Benevento – ha commentato il sindaco Pepe - è lieta di ospitare la struttura di Poste Italiane, strategica per l´operatività dell´intera azienda. L´accordo siglato oggi, oltre alle positive ripercussioni economiche, rappresenta un riconoscimento importante per il territorio sannita che si dimostra capace di attirare grandi investimenti grazie alle qualità dimostrate dall´intero sistema economico produttivo ed istituzionale. La sicurezza, la qualità ambientale, i riconoscimenti internazionali come il recente inserimento nel patrimonio mondiale dell´Unesco, rendono la città di Benevento una meta assolutamente sostenibile per gli insediamenti produttivi. Sono certo che il rapporto stretto tra il Comune di Benevento e Poste Italiane si dimostrerà fecondo di utili risvolti".  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA AUTORIZZA IL DIPARTIMENTO REGIONALE DEL “PERSONALE” AD INDIRE LA SELEZIONE DEI LAVORATORI DELL’AUDIT  
 
Catanzaro, 27 settembre 2011 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti. Su proposta dello stesso Presidente è stato deliberato, rettificando una precedente delibera, di demandare al Dipartimento “Organizzazione e Personale”, l’approvazione e l’indizione delle procedure di selezione, nonché l’adozione di tutti gli atti necessari per l’assunzione del personale da assegnare alla struttura “Autorità Audit” del P.o. Calabria Fesr 2007-2013-P.o. Calabria Fse 2007-2013. Il numero delle unità lavorative è fissato in trentaquattro, a tempo pieno e determinato, di categoria giuridica D3, per un periodo di trentasei mesi. Inoltre, la selezione di un’altra unità lavorativa, in qualità di funzionario coordinatore, a tempo determinato pieno, di categoria giuridica D3, per un periodo di tre anni, da assegnare alla struttura “Autorità Audit” del P.o. Calabria Fesr 2007-2013-P.o. Calabria Fse 2007-2013.  
   
   
LIGURIA PUNTA A RECUPERO TERRENI ABBANDONATI PER FAVORIRE LAVORATORI SVANTAGGIATI E DISABILI E RILANCIARE IL COMPARTO  
 
 Ranzo (Im), 27 Settembre 2011 - La Regione Liguria sta lavorando a un progetto per recuperare e rivalorizzare i terreni incolti e abbandonati. Per dare slancio all’agricoltura e combattere il degrado ambientale assegnandoli a cooperative sociali e per favorire l’occupazione giovanile, l’inclusione di lavoratori svantaggiati e disabili psichici. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura Giovanni Barbagallo nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Fattorie Didattiche Aperte”, il 24 settembre, a Ranzo, nell’entroterra imperiese. “Un progetto-aggiunge l’assessore- che avrà bisogno della collaborazione dei comuni per trovare tutti gli strumenti tecnici e amministrativi per superare le problematiche di ordine giuridico e amministrativo e trovare il modo, in molti casi, di ricomporre inestricabili puzzle di proprietari dei terreni”. Percorso non facile, per una regione come la Liguria, con appena il 10% di terre realmente coltivabili, un diffuso spezzettamento fondiario delle proprietà, lo stato di abbandono di molte aree. Con una dotazione complessiva di sei milioni di euro, di cui 1,400 milioni destinati alla Liguria, il progetto europeo Marte+ (acronimo di Mare, ruralità e terra) è un importante sostegno dell’economia rurale, nel senso più ampio del termine, che comprende le attività produttive agricole, la pesca, l’acquacoltura e i servizi collegati a questi comparti, a cominciare dal volano economico del turismo e dell’innovazione. Interventi a cominciare da quelli , avviati dall’assessorato regionale all’Urbanistica, nelle aree più difficili del territorio ligure , le cosidette aree agricole “periurbane” alla periferia delle città, dove spesso l’agricoltura è praticata su terreni di risulta investiti dal decentramento metropolitano , con una conflittualità nella gestione degli spazi e scarsi strumenti di pianificazione. Barbagallo ha poi anticipato che nel corso del confronto in commissione consiliare, al disegno di legge della giunta regionale sulla “filiera corta”,a sostegno delle produzioni agricole regionali tipiche e di qualità, si sono affiancate altre tre proposte di legge di Pdl, Lega Nord e Idv. “Segno che la giunta Burlando si è mossa nella giusta direzione, che la questione è sentita da tutti, ci auguriamo di arrivare presto, entro la fine dell’anno o nei primi mesi del 2011, a un testo unificato e condiviso”, ha detto Barbagallo.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA, VIA LIBERA ALLA RIFORMA DEL FONDO INTEGRATIVO DI PENSIONE  
 
Cagliari, 26 Settembre 2011 – Via libera dalla Giunta Cappellacci alla riforma del Fondo integrativo di pensione per i dipendenti dell’amministrazione regionale, istituito con la legge regionale n. 15 del 1965. Il disegno di legge, proposto dall’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, ridefinisce in maniera organica la materia delle prestazioni integrative del trattamento di quiescenza (Fitq). Le modifiche introdotte dalla Giunta puntano, infatti, ad arrestare il progressivo squilibrio economico del Fondo che, da tempo, versa in una critica situazione finanziaria, avviando una trasformazione morbida che non stravolge la natura del fondo previdenziale. "L’ipotesi di riordino è l’unica a offrire, nel medio e lungo periodo, prospettive di risanamento del Fondo - ha spiegato l’assessore Floris - poiché si muove seguendo due direttrici fondamentali: da un lato la modifica della disciplina del trattamento di fine rapporto che, in conformità alla legge nazionale, è posto a carico dell’amministrazione secondo le disposizioni del codice civile; dall’altro, l’istituzione di un nuovo sistema di erogazione della rendita integrativa di pensione basato esclusivamente sull’apporto contributivo a carico del dipendente e dell’amministrazione". Oltre al passaggio "morbido" dall´attuale sistema retributivo a quello contributivo proposto nel ddl, la riforma del Fondo non andrà a intaccare i diritti acquisiti e non modificherà la tipologia delle prestazioni fondamentali rese finora (pensione diretta, di reversibilità e privilegiata, trattamento di fine rapporto, concessione di piccoli prestiti). Rimane fermo, inoltre, il requisito dei 15 anni di iscrizione al Fondo ai fini del conseguimento delle prestazioni e non vengono introdotti nemmeno sistemi di calcolo dei contributi differenti rispetto alla normativa nazionale.  
   
   
SARDEGNA, IMPRESA DONNA: "RILANCIA CAPACITÀ IMPRENDITO​RIALI DELLE DONNE"  
 
Cagliari, 27 Settembre 2011 - "Si tratta di un importante bando, promosso dall’Assessorato del Lavoro, che rilancia le possibilità delle donne di fare impresa e che, esaltando le loro qualità imprenditoriali, potrà contribuire fattivamente alla crescita culturale ed economica della società sarda". Lo ha detto l´assessore del Lavoro, Antonello Liori, intervenendo al seminario bando: “Impresa Donna”, organizzato dalla Consigliera regionale di parità, in collaborazione con l’Aidda e la Confprofessioni. "Il bando può e deve essere migliorato, soprattutto nei criteri di selezione, perché deve emergere in maniera inequivocabile la qualità dei progetti - ha sottolineato l´assessore Liori - Perciò, mi adopererò in questo senso e intendo rifinanziarlo anche per il prossimo anno. Questo intervento, che si affianca ad altri due miranti a favorire l’occupazione femminile nel segno delle pari opportunità, rappresenta un’occasione di crescita vera che le donne devono cogliere senza esitazione”. "Ritengo fondamentali questi incontri - ha concluso l´assessore Liori - per promuovere queste azioni e per chiarire le opportunità che si aprono con questo strumento a disposizione delle donne. Solo così si potrà centrare l’obiettivo di favorire la crescita dell’imprenditorialità femminile".  
   
   
CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO: ALLA TOSCANA QUASI 2 MILIONI E MEZZO DI EURO  
 
Firenze, 27 settembre 2011 - Ripartita tra le Regioni la somma messa a disposizione dal Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri per promuovere un sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Dei 40 milioni di euro complessivi alla Toscana ne sono stati assegnati quasi 2 milioni e mezzo che serviranno per dare attuazione a cinque linee di intervento. Lo stanziamento fa parte dell’Intesa ministeriale approvata il 29 aprile 2010 dalla Conferenza unificata delle Regioni con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di servizi di cura alla persona e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, oltre che prevedere interventi mirati per favorire alle donne il rientro al lavoro dopo lunghe assenze. La firma dell’accordo tra Regione e Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri risale al dicembre 2010. Complessivamente tra Regioni e Province autonome sono stati ripartiti 40 milioni di euro; la quota toscana è di 2.439.868 euro. La suddivisione dei 40 milioni è avvenuta secondo criteri di tipo demografico, sociale ed economico: popolazione residente tra 0 e 3 anni, tasso di occupazione femminile per la fascia di età compresa tra i 15 e i 49 anni, tasso di disoccupazione per la fascia di età compresa tra i 15 e i 49 anni, percentuale di congedi parentali usufruiti dalle madri. “Le risorse che abbiamo ricevuto – spiega l’assessore al welfare Salvatore Allocca – sono stati distribuiti secondo le cinque linee di intervento previste nel nostro Programma attuativo, approvato a fine settembre 2010, con l’obiettivo di sostenere progetti e azioni positive in tema di conciliazione di genere. Negli anni abbiamo individuato alcuni impegni prioritari: le politiche del lavoro, la formazione, ma anche i servizi all’infanzia, il sostegno alla cura di anziani e disabili, la lotta agli stereotipi. Grazie a queste risorse vogliamo far sentire ancora di più la nostra presenza sul territorio a sostegno di un incremento dei servizi per la conciliazione della vita privata e professionale e per una migliore e maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.” Secondo il Programma attuativo, 500 mila euro saranno impiegati per l’apertura di nuovi servizi educativi sul territorio regionale (asili nido o altri servizi per l’infanzia pubblici o provati) o il potenziamento di servizi esistenti, tramite la realizzazione di sezioni aggiuntive nella fascia di età compresa 24-36 mesi. Altri 500 mila euro serviranno per sostenere l’accesso ai servizi educativi di prima infanzia privati attraverso voucher di conciliazione. 916 mila euro verranno destinati al Fondo regionale per la non autosufficienza, per dare sostegno a quelle persone (nella maggioranza donne) che assistono l’anziano a domicilio. 24 mila euro permetteranno di realizzare un percorso formativo per il rientro a lavoro, dopo lunghe assenze, dei dipendenti regionali. Infine, con un altro mezzo milione di euro saranno incrementate le misure di sostegno a favore di lavoratrici occupate in aziende colpite dalla crisi: sono previsti contributi di 3.000 euro alle imprese per ogni assunzione a tempo indeterminato part-time di donne over 30 disoccupate e di 2.000 euro per ciascuna assunzione di giovani laureate con contratti part-time della durata minima di 12 mesi. “L’eterogeneità della ripartizione delle risorse su linee di azione diverse – conclude Allocca – è un segnale della concertazione e del coordinamento delle stesse attraverso una politica attiva regionale condivisa. Il lavoro della Regione è ancora in fieri, recentemente sono stati avviati gli interventi relativi all’assistenza domiciliare, al sostegno dell’occupazione femminile e il rientro al lavoro dopo lunghe assenze”.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ? COMINCIANO A SCUOLA ALUNNI E ALUNNE E INSEGNANI IERI AL MUSEO LUZZATI DI GENOVA  
 
Genova, 27 Settembre 2011 - Una giornata al Museo Luzzati, al Porto Antico di Genova, per insegnanti e alunni a confronto sulle pari opportunità a scuola. Un momento di condivisione, scambio e arricchimento reciproco svoltosi ieri. Educare alla differenza, insomma, per formare persone in grado di sviluppare le proprie capacità personali e di fare scelte senza sottostare a limiti definiti da ruoli di genere fissi. L’esperienza Ilpo-istruzione Liguria Pari Opportunità – così è definita l’iniziativa promossa dalla Regione Liguria - Dipartimento Salute e Servizi Sociali in collaborazione con Formez Pa – giunta alla seconda edizione, è il frutto del lavoro della Rete di scuole impegnate nella diffusione delle Pari Opportunità tra gli alunni e le alunne del territorio. Il workshop, con giochi e laboratori, è diviso in due sessioni: al mattino, dalle 9 alle 14 per i docenti. Gli alunni e le alunne sono stati impegnati dalle 9,30 alle 15,15, con cinque laboratori suddivisi per scuola. Sono intervenuti, fra gli altri, il direttore del Museo Luzzati Sergio Noberini, l’assessore alle pari Opportunità della regione Liguria Lorena Rambaudi, Marinella Marino del Dipartimento per le Pari Opportunità, Giuliana Pupazzoni, direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale. Hanno partecipato le scuole Istituto comprensivo Molassana, il Boccanegra, la scuola media statale Della Torre- Garibaldi di Genova, gli istituti comprensivi di Arma di Taggia, Serra Riccò e Sant’olcese, la direzione didattica Iii circolo San Remo (plesso Poggio e Montessori, istituto comprensivo San Teodoro), istituti comprensivi Centro storico di Genova Garaventa e Embriaco, di Bolzaneto, istituto Purificazione, direzione didattica I Circolo Sanremo, le scuola infanzia Chighizola, Emma Valle, Villa Sciallero.  
   
   
DAL TRENTINO LA CERTIFICAZIONE "FAMILY AUDIT" A PUGLIA E SARDEGNA  
 
 Trento, 27 settembre 2011 - Puglia e Sardegna sono le prime Regioni italiane le cui politiche in tema di conciliazione lavoro-famiglia saranno certificate dal Trentino in base allo standard Family Audit. Ieri a Roma l´annuncio nell´ambito di un seminario tecnico organizzato dal Dipartimento nazionale delle politiche per la famiglia e dalla Provincia autonoma di Trento, al quale hanno partecipato le Regioni interessate a diffondere sul proprio territorio una cultura della conciliazione tra famiglia e lavoro ed a promuovere politiche aziendali sensibili alla famiglia. Il Family Audit, ideato e attuato dalla Provincia autonoma di Trento, è un marchio che certifica la natura family friendly delle organizzazioni pubbliche o private che intendano impegnarsi per migliorare le proprie politiche di gestione delle risorse umane e l´organizzazione del lavoro orientandole a favore di politiche di conciliazione. Sulla base di una sperimentazione di successo attuata in Trentino, il Dipartimento nazionale per le politiche della famiglia ha siglato, nel novembre del 2010, con la Provincia autonoma un protocollo di intesa volto a diffondere lo standard Family Audit su tutto il territorio nazionale. Oggi a Roma il responsabile del progetto Coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità, Luciano Malfer, ha illustrato il modello trentino dell´Audit e quello del Distretto Famiglia. Dopo la certificazione concessa alle prime due organizzazioni non trentine, il Comune di Parma e la società Tesan Spa di Vicenza, che fornisce servizi di teleassistenza e telemedicina, ecco dunque i primi accordi con altre Regioni italiane. Puglia e Sardegna formalizzeranno la propria adesione allo standard Family Audit nei prossimi mesi tramite specifici protocolli d´intesa con la Provincia autonoma di Trento.  
   
   
IN REGIONE LOMBARDIA UN ASILO-CENTRO PER PICCOLI E ADULTI INNOVATIVE LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI E LE TANTE ATTIVITÀ FORMIGONI: I NOSTRI FIGLI MERITANO AMBIENTI STIMOLANTI  
 
Milano, 27 settembre 2011 - Al nuovo asilo nido e al nuovo centro di prima infanzia di Palazzo Lombardia a Milano, affacciati su via Restelli, si cresce facendo esperienza con tutti i sensi: ci sono le pareti colorate ma senza toni accesi, c´è il pavimento in parquet, ci si ascolta gli uni gli altri senza il rimbombo tipico degli ambienti progettati senza prestare cura alla riflessione del suono, si assaporano i cibi mangiando assieme, si gioca, infine, con la farina gialla, quella bianca o con le granaglie. E, soprattutto, non ci dimentica mai - vale per i piccoli come per i grandi - che la conoscenza è un processo di costruzione continua. Presentato ieri dal presidente Roberto Formigoni - assieme agli assessori alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli e all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni -, il nuovo spazio di Regione Lombardia si apre ufficialmente al pubblico: tutti i giorni, dalle ore 12.30 alle 17.30, oppure telefonicamente, tramite il numero 347.3575632, le operatrici delle due cooperative lombarde che gestiscono la struttura, Orsa e Pianeta Azzurro, raccolgono le adesioni dei dipendenti regionali e delle famiglie del quartiere. 600 Metri Quadrati Di Creatività - ´I nostri bambini - ha spiegato Formigoni, visitando la nuova struttura - meritano la massima attenzione e di crescere in un ambiente sano, colorato, stimolante e creativo. Il personale sarà presente in numero significativo e, quindi, non sarà uno spazio in cui lasciare semplicemente i bambini, bensì educativo´. Operativa a partire da ottobre, la struttura da 600 metri quadrati è stata progetta e arredata a misura di bambino: soffitti ribassati con altezza di 2,70 metri negli spazi dedicati alle attività e, soprattutto, stanze attrezzate a seconda dell´età dei piccoli. La stanza dei lattanti (da 3 a 12 mesi) ha pareti bianche e azzurre e vede la presenza di fasciatoi, di uno specchio per i primi passi e di piccole tane da dove osservare il mondo. Le due stanze per i mezzani (12-24 mesi), colorate di bianco e giallo o lilla, presentano banchi per la manipolazione delle farine assieme a spazi simbolici come l´area riservata alla stireria e alla cucina. Le due stanze per i più grandi (24-36 mesi), tra loro comunicanti, dipinte di bianco e verde, hanno tavoli luminosi, tavoli con specchi e tavoli per la manipolazione. Completano l´asilo e il centro di prima infanzia due bagni (arancione e verde), un giardino in corso di allestimento, 3 stanze della nanna e la stanza della psicomotricità. Due Servizi In Una Sola Struttura - ´Nel centro di prima infanzia - ha spiegato Formigoni - i genitori possono portare i bambini anche un´ora soltanto: l´asilo nido, invece, risponde a un bisogno più strutturato in termini di monte ore´. L´asilo nido aprirà dalle 7.30 alle 16.30, con possibilità di prolungamento alle 18. Al centro di prima infanzia potranno accedere, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, i bambini da uno a 3 anni, facendo un´esperienza educativa e ludica, fino a un massimo di 4 ore al giorno: le attività si svolgeranno anche alla presenza di un genitore, di un nonno o di un adulto delegato. ´Regione Lombardia è fortemente impegnata sul tema della conciliazione tra famiglia e lavoro - ha sottolineato Boscagli -. Abbiamo istituito un comitato ad hoc e, dal momento che chiediamo alle aziende di tutelare le mamme che lavorano, abbiamo messo a disposizione dei genitori questo centro a Palazzo Lombardia´. A proposito di conciliazione c´è una particolarità: nella stanza dei lattanti è presente anche una poltrona dove le mamme lavoratrici, che lo desiderano, potranno venire ad allattare i propri figli. Accesso Anche Agli Esterni - L´asilo nido e il nuovo centro di prima infanzia saranno aperti ai figli dei dipendenti della Regione così come anche alle famiglie del quartiere dove si trova Palazzo Lombardia: ´Anche chi lavora in quest´area - ha rimarcato Rossoni - potrà usufruire di questa struttura. È un esempio di come le politiche regionali siano aperte alla città´. I 69 posti disponibili (di cui 5 per lattanti) saranno riservati ai figli dei dipendenti, ma ci sarà posto anche per esterni: ´La struttura è stata pensata anzitutto per i figli dei dipendenti di Palazzo Lombardia, di Palazzo Pirelli e del sistema degli Enti regionali - ha chiarito Formigoni -, ma prevediamo posti anche per gli abitanti del quartiere´. Prevista l´apertura di 5 sezioni con un rapporto di un educatore ogni 8 bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Inglese E Formazione Per Gli Adulti - La collaborazione delle associazioni lombarde Orsa e Pianeta Azzurro nella gestione della struttura - rimarcano Giuseppe Badolato e Barbara Urdanch, pedagogisti e curatori dello spazio - ´ha permesso di mettere a fattor comune le competenze acquisite nel corso degli anni´. Tantissimi sono i progetti previsti per il futuro ,curati dalle 9 educatrici affiancate da un pedagogista, da uno psicologo, da un atelierista e da esperti universitari: l´adozione del bilinguismo in occasione dell´Expo 2015 per accogliere i figli dei delegati di tutto il mondo che arriveranno in Lombardia, un corso di alfabetizzazione informatica in collaborazione con l´Università Cattolica di Milano per insegnare ai genitori i diversi approcci ai nuovi strumenti nella prima infanzia e l´attivazione del servizio di banca del tempo nei giorni di sabato per apprendere come organizzare una festa o gestire più bambini. Previa prenotazione, infine, sarà anche possibile lasciare i propri figli al centro di prima infanzia una sera al mese, così da permettere alle mamme e ai papà di andare al cinema o di vedere una mostra.