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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Novembre 2011
PARLAMENTO EUROPEO: DIECI COSE CHE ABBIAMO IMPARATO IN PLENARIA: STRASBURGO 14-17 NOVEMBRE 2011  
 
 Strasburgo, 22 novembre 2011 - Come uscire dalla crisi economica e impedire agli speculatori di avere il sopravvento sui mercati finanziari? Che futuro per la neutralità di internet in Europa? Queste sono solo un paio delle questioni affrontate in plenaria. I parlamentari hanno invitato l´Unione europea ad una vasta azione per prevenire la morte delle api da miele. La loro scomparsa potrebbe avere un grave impatto sulla produzione europea alimentare e sulla stabilità ambientale. Per non parlare dei 600 mila posti di lavoro che il settore offre. I deputati si sono confrontati sul vertice Ue-usa che si terrà il 28 novembre a Washington, sottolineando il bisogno di un´iniziativa transatlantica per l´occupazione e la crescita. Altre questioni di politica estera: una soluzione per la situazione in Palestina, Siria, Libia e Iran. I legislatori europei hanno votato per semplificare il reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali, aprendo la strada a lavoratori altamente qualificati per rispondere alla carenza di manodopera in tutta Europa. I deputati hanno votato in legge un regolamento per limitare le vendite allo scoperto e il commercio di credit default swaps (Cds), con lo scopo di contenere la volatilità del mercato e rendere la speculazione sul default di un paese più difficile. Il vincitore del premio Lux 2011 è "Les neiges du Kilimandjaro" del regista francese Robert Guédiguian. Il film si interroga sulle ingiustizie delle società odierne e sui loro conflitti politici e sindacali e fa un appello per la tolleranza. I parlamentari hanno discusso le modalità per stabilire una politica economica europea più forte con Herman Van Rompuy, Jean-claude Juncker, e José Manuel Barroso. La maggior parte dei capigruppo politici del Parlamento europeo hanno sottolineato che delle modifiche al Trattato saranno possibili solo in maniera trasparente, e in presenza dei deputati nazionali e europei. I deputati hanno dichiarato in una risoluzione che gli Stati membri dovrebbero essere liberi di fare le proprie regole in materia di gioco d´azzardo online (10% di tutti i giochi d´azzardo in Europa, pari a 10 miliardi del guadagno), ma dovrebbero anche coordinarsi per combattere il gioco d´azzardo illegale transfrontaliero, proteggere i bambini e impedire agli adulti più vulnerabili di diventarne dipendenti. La discriminazione e le violazioni dei diritti umani della popolazione rom sono stati sotto i riflettori, dato che i parlamentari hanno invitato gli Stati membri a seguire le linee guida europee per l´integrazione di questa grande minoranza nell´Unione europea nei campi dell´educazione, impiego, salute e alloggi. Le apparecchiature digitali sono troppo costose per i piccoli cinema indipendenti ed e´ quindi difficile per loro essere al passo della rivoluzione digitale, hanno dichiarato i parlamentari in una risoluzione. Hanno richiesto particolari contributi comunitari per aiutarli ad investirli nella produzione, archiviazione di film in 3D, televisione ad alta definizione e tecnologie Blue-ray.  
   
   
BRUXELLES: L´AGENDA DELLA SETTIMANA (21-25 NOVEMBRE)  
 
 Bruxelles, 22 novembre 2011 - Governance economica ma anche mobilità e innovazione. Questi sono alcuni dei temi di questa settimana europea. Eccone i principali appuntamenti. Si è cominciato ieri con il primo confronto del nuovo governo Monti con le istituzioni europee. Il premier italiano sarà a Bruxelles per incontrare il Presidente Barroso alle 13 e il Presidente del Consiglio europeo Van Rompuy alle 15. Mercoledì la Commissione presenterà un pacchetto molto sostanzioso di proposte sul fronte del potenziamento della sorveglianza dei bilanci dei Paesi membri dell´euro zona più il libro verde sulla fattibilità degli "stability bonds". Il pacchetto includerà anche l´analisi annuale della crescita che individua le sfide per il 2012 proprio sul versante dello sviluppo e della crescita. Questo è anche il primo appuntamento del nuovo semestre europeo 2012, parte integrante della strategia Europa 2020. Sempre per metà settimana è prevista la presentazione del rapporto sui risultati degli stress tests delle centrali nucleari nell´Ue, effettuati sulla scia dell´incidente con l´impianto di Fukushima, nel Giappone. Mentre i giovani europei sapranno di più del futuro programma Erasmus. Sempre mercoledì saranno pubblicati i risultati di un´indagine dell´Eurobarometro sull´attitudine dell´opinione pubblica nei confronti degli aiuti allo sviluppo. Spostandoci più vicino a noi, i prossimi giorni si terranno in tre città italiane Palermo, Bologna e Roma gli eventi per la presentazione dell´Agenda Digitale dell´Ue. Il 25-26 a Roma si terrà il seminario per giornalisti sull´energia, iniziativa del Parlamento europea, la Commissione e l´Autorità per l´energia elettrica e il gas.  
   
   
MAGGIORE COOPERAZIONE E MOBILITÀ AL CENTRO DELLA NUOVA STRATEGIA DELL´UE IN MATERIA DI MIGRAZIONE  
 
Bruxelles, 22 novembre 2011 – L´unione europea deve rafforzare le sue relazioni con i paesi terzi per avvalersi maggiormente dei reciproci vantaggi che la migrazione può apportare. Benché la migrazione sia tra le principali priorità politiche dell´Unione europea, la primavera araba e gli avvenimenti del 2011 nel sud del Mediterraneo hanno ulteriormente evidenziato la necessità che tale politica sia completa e coerente. Ecco perché oggi la Commissione europea propone di rafforzare il dialogo e la cooperazione operativa nel settore della migrazione e della mobilità con i paesi terzi partner, approfondendo le proposte contenute nella comunicazione dell´8 marzo relativa a un partenariato e a una prosperità condivisa con il Mediterraneo meridionale. Si tratta di un nuovo "approccio globale in materia di migrazione e mobilità", che pone al centro la mobilità dei cittadini dei paesi terzi e che rende il partenariato più sostenibile e aperto al futuro. La mobilità dei cittadini dei paesi terzi attraverso le frontiere esterne dell´Ue è importante poiché riguarda molte categorie di persone, come visitatori di breve durata, turisti, studenti, ricercatori, uomini d´affari o familiari in visita, ed è legata alla politica in materia di visti. " Stiamo definendo un quadro strategico chiaro e coerente in materia di migrazione e sviluppo. Solo rafforzando il dialogo e la cooperazione con i paesi partner l´Unione europea sarà meglio attrezzata per gestire il fenomeno migratorio sul suo territorio e in ambito internazionale. Il nuovo approccio globale in materia di migrazione e mobilità rappresenta il quadro strategico necessario per conferire un valore aggiunto all´azione dell´Unione e degli Stati membri in questo settore" , ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. Sarà data priorità a due principali quadri operativi : In primo luogo saranno creati partenariati per la mobilità con gli immediati vicini dell´Ue, e con Tunisia, Marocco ed Egitto in un primo tempo. Questi partenariati per la mobilità offrono un quadro concreto per il dialogo e la cooperazione fra l´Unione europea e i paesi terzi, e servono fondamentalmente a facilitare e a organizzare meglio la migrazione regolare, a definire misure efficaci e umane nell´affrontare la migrazione irregolare e a predisporre misure concrete per rafforzare i benefici della migrazione in termini di sviluppo. La conclusione di accordi di riammissione e di facilitazione del visto deve essere parte di tali partenariati . Per altri paesi, l a Commissione propone la creazione di agende comuni su migrazione e mobilità, che costituiranno un livello avanzato di cooperazione basato su una serie di raccomandazioni, obiettivi e impegni comuni per il dialogo e la cooperazione. Saranno predisposti centri di risorse per la migrazione e la mobilità , per fornire risorse e assistenza ai cittadini e ai paesi partner nel settore dell´adeguamento delle qualifiche e del coordinamento fra domanda e offerta di lavoro. Il portale europeo dell´immigrazione , varato oggi sul web, aiuterà inoltre i migranti a compiere scelte più informate sulla migrazione e la mobilità verso l´Unione europea. Ogni due anni, da l giugno 2013, sarà redatta una relazione sull´approccio globale per monitorarne l´attuazione e garantirne i progressi. Contesto Il nuovo approccio globale in materia di migrazione e di mobilità (Gamm): sarà più integrato con la politica estera dell´Ue e con la cooperazione allo sviluppo. Dovrà essere attuato congiuntamente dalla Commissione europea, dal S ervizio europeo per l´azione esterna, comprese le delegazioni dell´Ue, e dagli Stati membri dell´Unione europea; sarà maggiormente in linea con gli obiettivi di politica interna dell´Ue, in particolare con la strategia Europa 2020, ma anche con le politiche in materia di occupazione e di istruzione. Per garantire il benessere, l´Europa deve diventare una destinazione più interessante nella competizione globale per i talenti; si concentrerà maggiormente sulla politica in materia di mobilità e di visti; completerà i tre pilastri tradizionali dell´originario approccio globale – migrazione regolare, migrazione irregolare, migrazione e sviluppo – con un quarto pilastro relativo alla protezione internazionale e alla dimensione esterna della politica in materia d´asilo ; incentrerà maggiormente le azioni dell´Ue sui migranti, allo scopo di renderli più autonomi e di rafforzare i diritti umani di cui godono nei paesi di origine, di transito e di destinazione. Sarà affrontata anche l a migrazione interregionale al di fuori dell´Ue; continuerà a dare la priorità alla politica di vicinato dell´Ue, al partenariat o Ue-africa e ai paesi dell´est; individuerà le preoccupazioni e gli interessi comuni all´Ue e ai suoi partner e intensificherà la cooperazione. Dal 2005, la Commissione europea ha finanziato circa 300 progetti legati alla migrazione in paesi terzi, per un importo di 800 milioni di euro (cfr. Memo/11/801 per alcuni esempi concreti). L´ originario approccio globale in materia di migrazione dell´Ue era stato adottato nel 2005 come quadro politico per affrontare tutti i rilevanti aspetti della migrazione in modo equilibrato ed esaustivo, in partenariato con i paesi terzi. È stato oggetto di una valutazione nella prima metà del 2011 attraverso un´ampia consultazione pubblica, che ne ha confermato l´utilità ma che ha anche evidenziato la necessità di una maggiore coerenza con altre aree d´azione e di un migliore equilibrio tematico e geografico. Forte di sei anni d´esperienza la Commissione oggi, con le sue proposte, riconferma inoltre le priorità politiche delineate nelle comunicazioni del 4 maggio ( Ip/11/532 e Memo/11/273 ) e del 24 maggio 2011 ( Ip/11/629 ).  
   
   
ANDATE NELL´UNIONE EUROPEA? PER UN BUON CONSIGLIO BASTA CLICCARE  
 
Bruxelles, 22 novembre 2011 – Dove presentare la domanda per ottenere un permesso di lavoro in Germania? Un cittadino indiano ha bisogno di un permesso di soggiorno per studiare in Spagna? Se il datore di lavoro vi sfrutta, a chi rivolgersi per ottenere aiuto? Oggi la Commissaria europea per gli Affari interni, Cecilia Malmström, ha varato il "Portale europeo dell´immigrazione", un sito web che offre informazioni pratiche ai cittadini stranieri interessati a recarsi nell´Unione europea. Il sito, ec.Europa.eu/immigration , si rivolge anche ai migranti già presenti nell´Unione che intendono spostarsi da uno Stato membro a un altro, e fornisce informazioni specifiche per ogni categoria di migranti circa le procedure di migrazione in tutti e 27 gli Stati membri. La Commissaria Malmström ha dichiarato: "Molte persone che desiderano recarsi nell´Unione europea non conoscono le possibilità esistenti, non sanno come chiedere un permesso di soggiorno e sono inconsapevoli dei rischi legati alla migrazione irregolare. D´altra parte, gli immigrati già presenti nell´Ue non sono sempre consapevoli dei loro diritti. Dobbiamo fornire informazioni concrete e facilmente accessibili su queste procedure talvolta complesse". Contesto Il Portale europeo dell´immigrazione è un primo punto di accesso a informazioni pratiche e aggiornate sulle procedure e sulle politiche nazionali in materia di immigrazione nell´Ue. Lavoratori, ricercatori, studenti e persone che cercano di raggiungere i familiari già trasferiti nell´Unione possono trovarvi informazioni adatte alle loro esigenze e riguardanti lo Stato membro in cui sono interessati a recarsi. Il portale contiene anche collegamenti diretti ai siti web delle autorità nazionali competenti per l´immigrazione. Gli utenti possono inoltre trarne informazioni semplici sui loro diritti e sull´eventuale necessità di disporre di un visto per entrare nell´Ue. Il Portale europeo dell´immigrazione spiega come attraversare legalmente le frontiere dell´Unione e descrive i rischi connessi alla migrazione irregolare, come la tratta e il contrabbando. Migranti e potenziali migranti vi troveranno inoltre un ampio repertorio di organizzazioni governative e non governative da contattare per ricevere assistenza. Le informazioni più approfondite accessibili tramite il sito possono essere utili alle organizzazioni di assistenza ai migranti, alle autorità competenti per l´immigrazione, ai servizi di collocamento e agli studiosi. Il Portale europeo dell´immigrazione è disponibile in lingua inglese e francese sul sito http://ec.Europa.eu/immigration/  Sono in corso di allestimento le versioni araba e spagnola del sito, che sarà migliorato per agevolare l´accesso da diverse piattaforme tecniche. La preparazione del Portale europeo dell´immigrazione è stata accompagnata da un vasto processo di consultazione condotto dalla Commissione, fra l´altro, presso organizzazioni di assistenza ai migranti, sindacati, associazioni di datori di lavoro e gruppi religiosi appartenenti ai paesi di origine, di transito e di destinazione dei migranti. Le consultazioni si sono svolte in Belgio, nella Repubblica ceca, in Francia, in Germania, in Spagna e in Mali. L´unione europea ospita 20,1 milioni di cittadini di paesi terzi, che rappresentano circa il 4% della popolazione totale. Nel 2010 gli Stati membri dell´Ue e i paesi che partecipano alla cooperazione Schengen hanno rilasciato più di 11 milioni di visti. Si calcola che ogni anno varie centinaia di migliaia di persone siano vittime della tratta in direzione o all´interno dell´Ue. Per ulteriori informazioni Portale europeo dell’immigrazione: http://ec.Europa.eu/immigration    
   
   
IL BUDGET DELL´UE MULTIMEDIALE  
 
Bruxelles, 22 novembre 2011 – E’ stata aggiornata la carta interattiva sul budget dell´Unione europea con gli ultimi dati pubblicati nel rapporto finanziario del 2010 della Commissione europea. Quale è la somma totale degli investimenti dell´Unione europea in Italia? E negli altri paesi? Come viene distribuito il denaro e da dove viene? Le negoziazioni sul budget 2012 sono ancora in corso: ecco i dati aggiornati per rispondere alle vostre domande. Http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20111107mun30717/
html/multimedia-il-budget-dell´ue
 
 
   
   
AFRICA, CARAIBI E PACIFICO: NUOVE POLITICHE DI SVILUPPO  
 
Strasburgo, 22 novembre 2011 - Due volte all´anno i deputati europei incontrano i rappresentanti eletti dai paesi dell´Africa, Caraibi e Pacifico (Acp) per discutere di questioni relative allo sviluppo. Il prossimo incontro si terrà in Togo tra il 19 e il 23 novembre. L´agenda rimanda all´attualità: l´impatto del debito pubblico sullo sviluppo, la Primavera araba e la politica economica. L´assemblea parlamentare paritaria Ue-acp riunisce i parlamentari dell´Unione europea e i rappresentanti dei paesi Acp. Vengono da 78 stati e nel 2000 hanno firmato la convenzione di Cotonou, che é la base della cooperazione per lo sviluppo tra Unione europea e i paesi Acp. In agenda la prossima settimana: L´impatto del debito sul finanziamento dello sviluppo dei paesi Acp - Un terzo dei paesi africani, caraibici e del Pacifico sono in una situazione di indebitamento o ad alto rischio di indebitamento: un grande ostacolo per lo sviluppo. Le possibili soluzioni sono la cancellazione, la rinegoziazione o il rimborso del debito. La cancellazione del debito porterebbe contribuire al risparmio di risorse utilizzabili per l´aumento della spesa sociale (l´educazione, la salute...) e servire i bisogni della popolazione. L´integrazione delle persone disabili - La maggioranza dei disabili nei paesi in via di sviluppo sono disoccupati e vivono in condizioni di povertà. E quando aumenta la povertà, aumenta anche probabilità di disabilità. Da sottolineare le conseguenze sociali ed economiche del fenomeno: i paesi africani ci rimettono dal 3% al 7% del loro Pil. Quindi il costo dell´integrazione è minore rispetto a quello dell´esclusione. Perciò c´è bisogno di una discriminazione positiva, sfidare gli stereotipi e promuovere l´inclusione. Altro dibattito La crisi alimentare nel Corno dell´Africa, le sfide dello sviluppo urbano, l´impatto della Primavera araba sulle regioni sub-sahariane.  
   
   
DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI E VINCITORI DEL PREMIO SACHAROV SI RIUNISCONO A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 22 novembre 2011 - Il 23 novembre, il Parlamento europeo ospiterà un evento unico che riunisce difensori dei diritti umani ed ex vincitori del Premio Sacharov a numerosi attivisti dei diritti umani. Questa conferenza sui diritti umani e premio Sakharov Network evento offre un´occasione tempestiva per discutere il ruolo potente delle nuove tecnologie nella battaglia per i diritti umani. Inoltre, dà anche l´occasione ideale per guardare questioni dei diritti umani nei paesi in transizione, soprattutto alla luce degli attuali sviluppi internazionali, come la primavera araba. I diritti umani sono sempre in cima all´agenda del Parlamento. La conferenza vuole persone impegnate nella lotta per i diritti umani in tutto il mondo a guardare a Bruxelles come non solo come capitale dell´Unione Europea, ma anche come diritti umani hub.The evento si chiuderà con un dibattito pubblico presso il Centro Culturale nel Bozar sera a Bruxelles.  
   
   
VALLE D’AOSTA: IL CITTADINO AL CENTRO DELLA FUTURA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA  
 
Aosta, 22 novembre 2011 - La Presidenza della Regione comunica che si è riunito venerdì scorso, 18 novembre, a Marsiglia, il Comitato di sorveglianza del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-francia Alcotra 2007/2013. L’incontro, al quale ha partecipato l´Assessore all’istruzione e cultura Laurent Viérin, era finalizzato all’analisi dell’attuazione del programma e alle prime riflessioni per la nuova programmazione 2014/20. Ad oggi, sono oltre 132 milioni di euro le risorse Fesr destinate al finanziamento di 157 progetti di cooperazione territoriale fra l’Italia e la Francia. Il rappresentante della Commissione europea presente alla riunione, Manuela Passos, ha ribadito “il carattere sperimentale e innovativo del Programma, che ha introdotto nella sua attuazione dispositivi oggi incardinati nelle proposte di regolamento della futura politica dei fondi strutturali 2014-2020”. Una parte significativa dei finanziamenti è stata infatti destinata alla sperimentazione dei progetti strategici e dei piani integrati transfrontalieri (Pit), che hanno assorbito complessivamente 64 milioni di euro di risorse Fesr, pari ad oltre 100 milioni di costo totale. Il Prefetto della Regione Provence-alpes Côte d’Azur, in qualità di Presidente del Comitato, ha ribadito come “questi progetti siano piccoli ma importanti tasselli per lo sviluppo dei nostri territori e come queste risorse rappresentino una chance non indifferente per fornire ai cittadini migliori condizioni di vita.” Nel Programma attuale, coordinato dalla Direzione cooperazione territoriale della Presidenza della Regione, la Valle d’Aosta si conferma come uno dei partner più importanti: sono oltre 31 i milioni di euro investiti nella regione su tematiche fondamentali per lo sviluppo delle sue politiche, quali l’ambiente, la gestione dei rischi naturali e i cambiamenti climatici, la cultura e lo sviluppo del capitale umano attraverso il rafforzamento dei dispositivi di educazione e formazione. I progetti strategici promossi dall’Euroregione Alpi-mediterraneo e il Pit Espace Mont-blanc rappresentano oggi il terreno sperimentale dal quale partire per ridefinire le politiche per la montagna e il futuro delle Alpi del Nord. Il rappresentante della Commissione Passos ha inoltre ribadito che il futuro della cooperazione territoriale sarà rappresentato dalla “concentrazione tematica”, ovvero l’individuazione di un numero ristretto di priorità coerenti con Europa 2020. In tale ambito, il Comitato di sorveglianza ha confermato che le priorità politiche del Programma e quindi dei territori sono focalizzate sullo sviluppo di nuovi servizi e politiche territoriali, soprattutto destinate alla montagna e alle sue zone svantaggiate, nonché sul consolidamento delle conoscenze e delle reti legate allo studio dell’assetto del territorio e alla gestione delle emergenze, non solo transfrontaliere. L’assessore Laurent Viérin ha infine sottolineato come “la Valle d’Aosta ha confermato la sua capacità di generare investimenti contribuendo in misura significativa al raggiungimento delle performance del Programma, efficacia che rafforza la credibilità dei risultati e la risposta che l’Unione europea è in grado di dare ai bisogni dei territori di montagna”. Eha aggiunto “occorre riflettere sin da subito su come le linee guida adottate dalla Giunta regionale e volte a favorire le ricadute locali, anche economiche, dell’azione internazionale svolta dalla nostra Regione possano rappresentare una risposta alle nuove strategie dell’Europa anche per il periodo 2014/20”.  
   
   
SPACCA RICEVE IN REGIONE MARCHE CIRIACO DE MITA. AL PARLAMENTARE EUROPEO CHIESTA ATTENZIONE SU MACROREGIONE, CORRIDOIO BALTICO-ADRIATICO E LONGEVITA` ATTIVA..  
 
 Ancona, 22 Novembre 2011 - Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha ricevuto il 18 novembre a Palazzo Raffaello Ciriaco De Mita, parlamentare europeo e gia` presidente del Consiglio dei Ministri, in visita nelle Marche. Al presidente De Mita Spacca ha chiesto attenzione, in assenza di rappresentanti marchigiani nell´Assemblea europea, su tre iniziative su cui le Marche stanno puntando in modo particolare. La prima e` la creazione della Macroregione Adriatico Ionica. ´L´europa ´ ha detto Spacca a De Mita ´ sostiene la nuova programmazione su base macroregionale e noi proponiamo la Macroregione adriatico ionica´. Spacca ha ricordato le ultime tappe di ´avvicinamento´ alla nascita della Macroregione: la formale presentazione del tema da parte del Governo italiano al Consiglio europeo di giugno e l´approvazione del progetto da parte del Comitato delle 275 Regioni d´Europa dell´ottobre scorso. La seconda iniziativa e` strettamente legata alla prima, di cui rappresenta una applicazione concreta: il prolungamento del Corridoio Baltico-adriatico da Ravenna (come definito dal regolamento Ue sulle grandi infrastrutture) alla Puglia. ´Affinche` la formale richiesta delle Regioni europee di estendere il Corridoio all´intera costa adriatica sia accolta dalla Commissione europea ´ ha spiegato Spacca ´ occorre una forte azione di sensibilizzazione sia a livello di Governo nazionale sia, soprattutto, di Parlamento europeo. E´ per questo che stiamo coinvolgendo i parlamentari nazionali ed europei affinche` l´area adriatica non sia penalizzata con l´esclusione dal Corridoio´. Il terzo progetto su cui Spacca ha auspicato un sostegno in Europa da parte di De Mita, e` quello dell´Agenzia nazionale per la longevita` attiva. ´Il 2012 ´ ha ricordato Spacca ´ sara` in Europa l´anno dedicato all´`active ageing´ su cui le Marche sono impegnate in prima fila con l´Agenzia che ha sede ad Ancona e sul cui progetto auspicano un sostegno adeguato da parte della Ue´.  
   
   
CAPPELLACCI: "POLITICHE DI COESIONE PER SVILUPPARE POTENZIALITÀ DEI NOSTRI TERRITORI ED EVITARE EUROPA A DUE VELOCITÀ"  
 
Cagliari, 22 Novembre 2011 - "Un´europa a due velocità non è pensabile. Non si esce dalla crisi dell´eurozona lasciando indietro qualcuno, ma promuovendo politiche di sviluppo e di coesione che consentano ai nostri territori di poter esprimere potenzialità finora inespresse." Lo ha dichiarato il 18 novembre a Maribor (Slovenia) il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso degli incontri promossi dal gruppo Ppe del Comitato delle Regioni, alla presenza del candidato alla carica di premier, Yanez Yansa, che si presenterà alle elezioni del 4 dicembre 2011. Un concetto ripreso dal governatore nel corso degli incontri istituzionali con i sindaci di Maribor, di Skopie e di Solvenska Bistrica: "Per la crescita della sua economia e in particolare del settore turistico - ha osservato - Maribor, che quest’anno sarà capitale della cultura e dei giovani e che l’anno prossimo ospiterà le Universiadi invernali è un esempio di come la Slovenia abbia messo a frutto le opportunità offerte dai fondi strutturali dell’Unione Europea. Partendo da queste esperienze positive stiamo perseguendo la creazione di un inter-gruppo in seno al Comitato delle Regioni, che abbia come finalità quella di portare al centro delle politiche dell’Unione Europea i temi cruciali legati all’insularità e allo sviluppo". Cappellacci: "Efficienza energetica per nuovo modello di sviluppo europeo" In qualità di vice-presidente della commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, il governatore è intervenuto come relatore al seminario sull’efficienza energetica intitolato: "The way towards a resource-efficient Europe: cities and regions boosting energy efficiency in public buildings and infrastructure.” Durante il suo intervento ha sottolineato come la Commissione Enve stia svolgendo un lavoro assiduo nel promuovere i principi della sostenibilità, del risparmio energetico, del contenimento delle emissioni climalteranti. "La linea di azione - ha evidenziato il presidente - deve essere fondata sul principio della coesione territoriale quale chiave di volta per il riconoscimento e la valorizzazione delle specificità dei territori svantaggiati, ed insulari in particolare, che devono essere posti nelle medesime condizioni di pari dignità di tutti gli altri territori del nostro Continente europeo. Esso rappresenta altresì l’elemento che consente di tradurre in azione politica concreta e capillare gli indirizzi comunitari". A tal proposito Cappellacci ha illustrato le scelte strategiche in materia di energia, parte integrante del nuovo modello di crescita e di sviluppo della Sardegna, finalizzate a: uso razionale ed efficiente dell’energia, impegno nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie avanzate, coinvolgimento delle comunità locali nei nuovi processi produttivi ed efficientamento energetico. "Risparmio energetico, fonti rinnovabili, carbone pulito e gas naturale - ha sintetizzato Cappellacci - sono le parole chiave del nostro nuovo modello di sviluppo. Sono scelte che per trovare piena e concreta attuazione - ha concluso il presidente - devono essere portate avanti con coerenza e determinazione non solo sul piano regionale, ma anche su quello nazionale e comunitario".  
   
   
UE: POLVERINI, ESTENDEREMO A IMPRESE PROGETTO ´EUROPA IN COMUNE´ FORMATI CIRCA 600 FUNZIONARI E DIPENDENTI PER FACILITARE L´ACCESSO AI FONDI EUROPEI  
 
Roma, 22 novembre 2011 - Supportare sempre di più i Comuni del Lazio nella progettazione europea. Questo l’obiettivo della Regione, promotrice di corsi di formazione gratuita indirizzati alle amministrazioni comunali per facilitare l’accesso alle opportunità di finanziamento Ue di interesse regionale. I risultati sono stati presentati il 18 novembre dalla presidente della Regione, Renata Polverini, nel corso del convegno ‘Progetto Europa in Comune’ che si è svolto all’Auditorium della Conciliazione a Roma: sono stati circa 600 i dipendenti e funzionari, di 176 Comuni del Lazio, che tra aprile e ottobre hanno partecipato al primo ciclo formativo organizzato su tutto il territorio. All’evento di presentazione, organizzato insieme a Sviluppo Lazio e Filas, sono intervenuti il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, gli assessori regionali al Bilancio, Stefano Cetica, e alla Sicurezza, Giuseppe Cangemi, il direttore alla Programmazione Economica, Ricerca e Innovazione della Regione, Cinzia Felci, rappresentanti di Euradia, Angel Adell e Angel Alvarez. “Siamo molto sorpresi dell’entusiasmo e della straordinaria partecipazione che ha raccolto il progetto” ha detto Polverini, seduta, insieme agli altri relatori, su un simbolico sedile aereo posizionato sul palco per l’occasione. La Presidente ha tracciato un bilancio di questa prima fase del programma, delineando le linee future attraverso cui proseguire l’affiancamento della Regione Lazio allea realtà territoriali nella progettazione europea. “Continueremo questa avventura – ha aggiunto Polverini - allargando l’iniziativa anche alle imprese, in particolare quelle più piccole, per aiutarle nel processo formativo”. La Presidente ha poi aggiunto che “occorre recuperare i fondi europei, abbiamo formato per questo 600 funzionari e dirigenti dei comuni del Lazio. Utilizzeremo i fondi per puntare sulla ricerca e le nuove tecnologie di riqualificazione urbana per lo sviluppo dell´edilizia, e punteremo inoltre a incrementare l´occupazione giovanile”. Anche il vicepresidente della commissione europea, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza dei fondi europei che “in questo momento di crisi sono una priorità, ma l´Italia non è capace di usarli nel modo miglior. Bisogna invertire la rotta - ha continuato Tajani - e iniziative come queste della Regione Lazio sono importantissime per cambiare l´atteggiamento diffuso delle pubbliche amministrazioni”. L’assessore Cetica ha annunciato che la Regione “ha utilizzato nel 2011 tutti i fondi a disposizione, non restituiremo a Bruxelles neanche un euro di quelli che ci sono stati assegnati. Questa è una rivoluzione culturale e organizzativa, in questi giorni in cui sembra che l’Europa ci cada addosso, quasi che ci opprima, c’è difficoltà a considerarla una opportunità. Ma noi oggi andiamo incontro all’Europa e dobbiamo essere preparati, coinvolgendo le migliori professionalità”. “C’è una grande partecipazione ai corsi da parte dei nostri piccoli Comuni – ha poi aggiunto l’assessore Cangemi - una realtà in passato trascurata. Questo è un progetto importante, perché dà la possibilità di aprire nuovi orizzonti per avere una visione più moderna ed efficiente della vita”. Durante l’evento sono anche intervenuti in videoconferenza rappresentanti di altre regioni europee e della Delegazione della Regione Lazio a Bruxelles. La presidente Polverini ha infine consegnato gli attestati di partecipazione a quattro corsisti in rappresentanza dei comuni di Pomezia, Fiumicino, Rocca di Papa e del V Municipio di Roma.  
   
   
REGIONE TOSCANA PROMOSSA DALL’EUROPA, L’INCONTRO DI ROSSI CON DIRK AHNER  
 
Firenze, 22 novembre 2011  – L’integrazione dei fondi europei su progetti strategici unificanti in vista del nuovo ciclo del Fesr (2014-2020), la richiesta alla Ue da parte della Regione Toscana di poter utilizzare anticipatamente i finanziamenti europei e la ricerca di nuove forme di cooperazione tra regioni europee, a partire dalla proposta avanzata dal presidente Enrico Rossi di pensare ad un asse dell’Italia e Europa centrale. Questi i temi all’ordine del giorno dell’incontro che si è concluso il 18 novembre tra il presidente della Regione Toscana e Dirk Ahner, direttore della Dg politiche regionali comunitarie della Commissione europea, in visita a Firenze per la giornata di lavoro organizzata, come ogni anno, dalla Regione Toscana nell’ambito del programma europeo Por Creo Fesr 2007-2013. “Un incontro produttivo – ha detto il presidente Rossi – Innanzi tutto non possiamo che essere soddisfatti della fiducia e del riconoscimento che Dirk Ahner ha tributato alla Regione Toscana per la sua capacità e qualità di spesa dei fondi comunitari. Su questa base mi sembra ci sia la disponibilità ad accordare alla Toscana in via sperimentale la possibilità di anticipare l’utilizzo della nuova tranche di finanziamenti europei che dovrebbero partire tra due anni. E questo farebbe molto bene alla Toscana”. “Abbiamo riscontrato – ha aggiunto il presidente – pieno apprezzamento per la linea di utilizzo dei fondi europei che la Regione sta seguendo e che consiste non nello spalmare risorse nei bilanci di enti pubblici e soprattutto di privati, ma nel concentrarle su obiettivi precisi. Noi abbiamo già cominciato a farlo con 14 progetti industriali strategici di ricerca e innovazione, dove abbiamo chiesto all’industria di mettersi insieme, grandi imprese con altre di minori dimensioni. Sono progetti di valore che fanno la differenza e portano un valore aggiunto vero alla ricerca, all’innovazione, allo sviluppo. E danno credibilità alla Toscana che si rivolge alla manifattura e chiede alla manifattura di innovare e di essere competitiva”. “Il terzo elemento importante dell’incontro di stasera è che ha suscitato interesse, e che c’è disponibilità a discutere su un’idea di asse dell’Italia centrale collegato a est con i Balcani e a ovest con la Spagna. A me sembra importante, perché c’è una identità dell’Italia centrale, Toscana, Marche e Umbria, che non è stata sufficientemente valorizzata né a livello nazionale né a livello europeo. Credo che se puntiamo in questa direzione facciamo bene all’Italia, ma anche all’Europa che sposterebbe così più a sud la propria attenzione”. Di tutti questi temi si continuerà a parlare a Bruxelles fin da gennaio: è già stato fissato un appuntamento preparatorio in vista dell’incontro del marzo 2012 sulla nuova programmazione dei fondi Fesr.  
   
   
LANZILLOTTA (API-TERZO POLO): L’AGENDA DIGITALE SIA UNA DELLE PRIORITA’ STRATEGICHE PER IL GOVERNO  
 
Roma, 22 novembre 2011. “L’attuazione dell’agenda digitale deve divenire, per l’Italia, una delle leve per la modernizzazione e la crescita del paese”. E’ quanto dichiara Linda Lanzillotta (Api-terzo Polo) aggiungendo che: “sarebbe assai auspicabile che un segnale in questo senso il governo lo desse subito, nominando un Sottosegretario con il compito di attuare questo progetto coordinando le iniziative che i Ministeri ed il sistema della P.a. Sono tenute ad assumere per lo sviluppo dell’agenda digitale nel paese”.  
   
   
FORMIGONI: EUROBOND ANTIDOTO A SPECULAZIONE  
 
Milano, 22 novembre 2011 - ´Gli eurobond sono l´unica misura, assieme alla trasformazione della Banca centrale europea, a quello che si suole chiamare prestatore di ultima istanza, per fermare la speculazione contro l´euro´. Dal palcoscenico di Matching 2011 il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni appoggia la proposta di salvare la moneta unica con l´emissione di eurobbligazioni, così da creare un mercato del debito sovrano più stabile. Ospite della settima edizione di Matching assieme al commissario europeo Antonio Tajani e al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, Formigoni ha riflettuto sulla necessità di introdurre eurobond di stabilità. Dall´euro La Comune Stabilità - ´In questo momento - ha detto Formigoni - la crisi che più preoccupa e che più ci attanaglia è l´attacco speculativo contro l´euro. È un attacco rivolto a tanti Paesi, finalizzato a far saltare l´euro. L´euro, con tutti i suoi difetti, è la moneta che può dare stabilità: se saltasse per aria, sarebbe un aggravamento esponenziale dei problemi che abbiamo´. Per questa ragione il presidente vede ´con preoccupazione´ la posizione espressa dalle autorità tedesche, che si sono dichiarate contrare alla prospettiva degli eurobond. Dall´italia Forte Offensiva - Per Formigoni è giunto il momento di risolvere alcune mancanze, che sono state fatte nella costruzione dell´euro stesso. Per questo appoggia la prospettiva di creare obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parti dell´eurozona e di trasformare la Banca centrale europea in garante della moneta unica. ´Mi auguro - commenta il presidente - che da parte del Governo italiano e degli altri Governi europei, che credono nell´euro, ci sia un´offensiva molto forte´. Le 7 Mosse Di Regione Contro La Crisi - Non è solo alla prospettiva europea che Formigoni rivolge il suo pensiero nel corso dell´intervento a Matching 2011. Sette, complessivamente, le mosse fondamentali in cui Regione Lombardia è impegnata per contrastare la crisi: 1) sostegno alla crescita dimensionale delle imprese attraverso forme di aggregazione e di rete come il bando Ergon; 2) sostegno agli investimenti in ricerca come dimostra l´accordo di programma del valore di 150 milioni di euro sottoscritto con il Miur; 3) sostegno alla vocazione internazionale del nostro sistema imprenditoriale con investimenti, per il 2011, pari a 10,3 milioni di euro e, in particolare, il bando voucher per la promozione all´estero delle micro e piccole imprese lombarde; 4) potenziamento delle infrastrutture con investimenti da 10 miliardi di euro che porteranno alla realizzazione di grandi opere come la Brebemi, la Pedemontana e la Tem; 4) sostegno al credito; 5) accelerazione dei tempi di pagamento entro 90 giorni da parte di Regione Lombardia; 5) misure di semplificazione dei rapporti tra imprese e Regione Lombardia coinvolgendo enti locali e Camere di commercio; 6) accrescimento dell´attrattività del territorio con l´attrazione di investimenti in Lombardia come dimostra l´insediamento nel Milanese di un centro di ricerche da parte della multinazionale delle telecomunicazioni cinese Huawei; 7) infine, la rete di aiuto all´impresa attraverso la nascita di Raid, una task force di cervelli messa a disposizione delle aziende in difficoltà. L´incontro Con Al Mana Del Qatar - Prima del dibattito politico Formigoni ha incontrato Saud Al Mana e Saleh Al Baker, rispettivamente ceo della holding Al Mana group e direttore della divisione oil and gas. Esplicita la richiesta degli imprenditori del Medio Oriente di poter collaborare con le aziende lombarde e, in particolare, con i tecnici lombardi.  
   
   
FORMIGONI AI 109 CONSOLI: COLLABORIAMO PER EXPO  
 
 Milano, 22 novembre 2011 - ´Da qui al 2015 vogliamo intraprendere insieme un percorso di condivisione e riflessione che si ponga come pietra miliare nel dibattito internazionale su questi temi decisivi, che intendiamo affrontare nella loro ampiezza, senza forzature o prese di posizione ideologiche´. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che è anche Commissario generale di Expo 2015, prospetta al corpo consolare presente a Milano ´una collaborazione assidua´ nella preparazione dell´Esposizione universale, cui hanno già aderito - con la Thailandia - 62 Paesi. Il corpo consolare di Milano conta 109 paesi ed è tra i più importanti al mondo (New York annovera 113 Paesi). ´Expo 2015 - ha sottolineato Formigoni - è l´evento internazionale più importante che si svolgerà in Italia nei prossimi anni. Un momento straordinario di confronto e scambio tra i popoli e un´occasione eccezionale per sviluppare e consolidare la trama delle relazioni internazionali, in particolare su tre fronti principali: le relazioni diplomatiche e istituzionali, le relazioni commerciali e imprenditoriali e la cooperazione internazionale´.  
   
   
REGIONE SICILIA: LOMBARDO HA INCOTRATO AMBASCIATORE AZERBAIGIAN  
 
 Catania, 22 novembre 2011 - La cooperazione ai fini culturali e sociali e l´avvio di scambi commerciali fra la Sicilia e l´Azerbaigian: questi i temi al centro, ieri pomeriggio, dell´incontro fra il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e la delegazione della Repubblica dell´Azerbaigian guidata dall´ambasciatore, Vaqif Sadiqov e dal primo segretario Nigar Huseynova. L´ambasciatore, impegnato in una serie di incontri istituzionali in citta´, ha manifestato interesse per l´avvio di rapporti di collaborazione nell´ambito della ricerca universitaria e nei settori delle nanotecnologie, delle infrastrutture e della farmaceutica. Accogliendo, inoltre, la proposta avanzata dal presidente Lombardo, in primavera si terranno contemporaneamente in Sicilia ed Azerbaigian, due educational tour della durata di cinque giorni, ai quali prenderanno parte, con scambio di delegazioni, operatori del settore agroalimentare e turistico.  
   
   
ROMA CAPITALE, IL DECRETO APPROVATO DAL CDM  
 
 Roma, 22 novembre 2011 - Di seguito il testo del secondo decreto di Roma Capitale approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri. Schema Di Decreto Legislativo: Ulteriori Disposizioni Recante Attuazione Dell’articolo 24 Della Legge 5 Maggio 2009, N. 42, In Materia Di Ordinamento Di Roma Capitale Il Presidente Della Repubblica Visti gli articoli 76, 87, quinto comma, 117, 118 e 119 della Costituzione; Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell´articolo 119 della Costituzione, e in particolare l´articolo 24, relativo all´ordinamento transitorio di Roma capitale ai sensi dell´articolo 114, terzo comma, della Costituzione; Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, recante codice dei beni culturali e del paesaggio; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del ; Sentiti la regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Roma ; Vista l´intesa sancita in sede di Conferenza unificata ai sensi dell´articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nella riunione del ; Visti il parere della Commissione parlamentare per l´attuazione del federalismo fiscale di cui all´articolo 3 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del ; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell´economia e delle finanze e del Ministro per gli affari europei, di concerto con i Ministri dell´interno, per i beni e le attività culturali, dello sviluppo economico, per il turismo e lo sport, delle politiche agricole, alimentari e forestali, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; Emana il seguente decreto legislativo: Capo I Disposizioni generali Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente decreto legislativo disciplina, ai sensi dell’articolo 24, commi 3 e 5, lettera a), della legge 5 maggio 2009, n. 42, di seguito denominata legge delega, il conferimento di funzioni e compiti amministrativi a Roma capitale. 2. Il conferimento a Roma capitale delle funzioni amministrative nell’ambito delle materie di competenza legislativa della Regione, è effettuato con legge regionale, sentiti la provincia di Roma e il comune di Roma, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Art. 2 (Raccordi istituzionali) 1. Per assicurare il raccordo istituzionale tra Roma capitale, lo Stato, la Regione Lazio e la Provincia di Roma sulle funzioni conferite in attuazione dell’articolo 24, comma 3, della legge delega, è istituita un’apposita sessione nell’ambito della Conferenza Unificata, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un Ministro da lui delegato, composta dal Sindaco di Roma capitale, dal Presidente della Regione Lazio e dal Ministro competente per materia e, per le materie di competenza della Provincia di Roma, dal Presidente della medesima. 2. In tutti i casi in cui la Conferenza Unificata svolge le funzioni di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281 relative a materie e compiti di interesse di Roma capitale, alle sedute della stessa partecipa, quale componente, il Sindaco di Roma capitale. 3. Al fine di assicurare il concorso alla valorizzazione dei beni storici e artistici, di cui all’articolo 24, comma 3, lettera a), della legge delega, è istituita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la Conferenza delle Soprintendenze ai beni culturali del territorio di Roma capitale, con funzioni di coordinamento delle attività di valorizzazione della Sovraintendenza ai beni culturali di Roma capitale e degli organi periferici del Ministero per i beni e le attività culturali aventi competenze sul patrimonio presente in Roma, anche ai fini del rilascio di titoli autorizzatori, nulla osta e pareri preventivi nell’ambito di procedimenti amministrativi concernenti beni culturali presenti nel territorio di Roma capitale. La Conferenza si pronuncia in merito agli interventi di valorizzazione ad iniziativa di Roma capitale, nonché, in ogni caso, sugli interventi di valorizzazione di particolare rilievo aventi ad oggetto i beni culturali statali caratterizzanti l’immagine di Roma capitale, individuati mediante apposito accordo ai sensi dell’articolo 112 del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, di seguito denominato codice dei beni culturali e del paesaggio). 4. Componenti della Conferenza delle Soprintendenze sono la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, la Sovrintendenza capitolina e le Soprintendenze statali aventi competenza sul territorio di Roma capitale. La partecipazione alla Conferenza è gratuita e non sono corrisposti indennità o rimborsi spese. 5. La Conferenza delle Sopraintendenze, nel rispetto del principio di leale collaborazione, ai sensi dell’articolo 112 del codice dei beni culturali e del paesaggio: a) definisce strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione nonché elabora piani strategici e programmi di sviluppo culturale, relativamente ai beni culturali di pertinenza pubblica; b) esercita funzioni di coordinamento strategico degli interventi di valorizzazione dei beni culturali rimessi alle rispettive competenze; c) promuove la stipula di accordi per la valorizzazione di beni di appartenenza pubblica nonché forme di collaborazione per regolare servizi strumentali comuni destinati alla fruizione e valorizzazione degli stessi. 6. La Conferenza è indetta dal Ministero per i beni le attività culturali, tramite il Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, o dal Sovraintendente dei beni culturali di Roma capitale. Il funzionamento e gli effetti della Conferenza sono disciplinati in base agli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n.241 e successive modificazioni. Roma capitale ed il Ministero per i beni e le attività culturali stipulano accordi per definire modalità acceleratorie e di semplificazione dei lavori della Conferenza. 7. Le attività di cui al presente articolo sono svolte nell’ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Capo Ii Beni storici, artistici, paesaggistici, ambientali e fluviali Art. 3 (Valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali) 1. Sono conferite a Roma capitale per l’esercizio, attraverso le forme di raccordo interistituzionale di cui all’articolo 2, commi 3, le funzioni e i compiti amministrativi relativi alla valorizzazione dei beni culturali, ambientali e fluviali specificate dal presente decreto legislativo. 2. Ai sensi dell’articolo 6, comma 1, del codice dei beni culturali e del paesaggio, la valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. Art. 4 (Funzioni e compiti in materia di beni culturali) 1. Per beni culturali, agli effetti del presente decreto, si intendono le cose immobili e mobili, di cui all’articolo 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio. 2. In materia di beni culturali sono conferiti a Roma capitale, previa definizione dell’accordo di cui all’articolo 24, comma 3, lettera a), della legge delega e secondo le modalità operative di esercizio congiunto definite nella Conferenza dei Soprintendenti di cui all’articolo 2, le funzioni e i compiti amministrativi concernenti: a) il concorso nella valorizzazione dei beni culturali presenti in Roma capitale appartenenti allo Stato, mediante la partecipazione alla Conferenza delle Soprintendenze di cui all’articolo 2, comma 3, nel perseguimento delle finalità di coordinamento, armonizzazione e integrazione delle attività di valorizzazione dei beni pubblici di cui all’articolo 7, comma 2, del Codice dei beni culturali e del paesaggio e all’articolo 19, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; b) il concorso, in caso di realizzazione di opere pubbliche ricadenti in aree di interesse archeologico, con i competenti uffici ministeriali, nella procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico, ai sensi degli articoli 95 e 96 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, mediante la stipula degli accordi di cui all’articolo 96, comma 7, del medesimo decreto legislativo, ai quali Roma partecipa anche nel caso in cui non rivesta il ruolo di amministrazione appaltante; c) il concorso, attraverso la Conferenza delle Soprintendenze di cui all’articolo 2, nel procedimento di rilascio di titoli autorizzatori, nulla osta e pareri preventivi limitatamente agli interventi di valorizzazione specificamente concordati; d) la definizione di modalità procedimentali condivise tra Stato, Regione Lazio e Roma capitale per l’applicazione di misure sanzionatorie e di repressione degli abusi edilizi concernenti beni vincolati, ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio. 3. Roma capitale, limitatamente al patrimonio culturale presente nel proprio territorio, concorre con il Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Lazio ed altri enti preposti: a) alla catalogazione dei beni culturali e al coordinamento delle relative attività, ai sensi dell’articolo 17 del codice dei beni culturali e del paesaggio; b) alla definizione di programmi concernenti studi, ricerche ed iniziative scientifiche in tema di metodologie di catalogazione e inventariazione, ai sensi dell’articolo 17 del codice dei beni culturali e del paesaggio; c) alla definizione, anche con la collaborazione delle università e degli istituti di ricerca competenti, di linee di indirizzo, di norme tecniche, dei criteri e dei modelli di intervento in materia di conservazione dei beni culturali, ai sensi dell’articolo 29, comma 5, del codice dei beni culturali e del paesaggio; d) alla stipulazione di intese per coordinare l’accesso agli istituti ed ai luoghi pubblici della cultura, ai sensi dell’articolo 103 del codice dei beni culturali e del paesaggio; e) alla stipulazione di accordi, anche con gli altri Enti interessati, per la definizione di obiettivi, tempi e modalità di attuazione delle attività di valorizzazione dei beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica, ai sensi dell’articolo 112 del codice dei beni culturali e del paesaggio; f) alla realizzazione e promozione, anche con il concorso delle università e di altri soggetti pubblici e privati, di ricerche, studi ed altre attività conoscitive aventi ad oggetto il patrimonio culturale ai sensi dell’articolo 118 del codice dei beni culturali e del paesaggio. 4. Restano esclusi dalle funzioni conferite a Roma capitale dal presente articolo i compiti e le attività connessi con la tutela e la valorizzazione dei beni storici ed architettonici ricadenti nel territorio della città di Roma, amministrati dal Fondo edifici di culto (Fec), istituito dalla legge 20 maggio 1985, n. 222. Art. 5 ( Teatro dell’Opera di Roma) 1. Le funzioni di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali relative al Teatro dell’Opera di Roma, dotato di autonomia gestionale, finanziaria e patrimoniale, sono conferite a Roma capitale. 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, sono definite le modalità di determinazione concordata della quota delle risorse a valere sul fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, da attribuire annualmente al Teatro dell’Opera di Roma. 3. Lo Statuto della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma è adeguato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto in modo da assicurare la separazione tra le funzioni di vigilanza e le funzioni di gestione. Art. 6 (Funzioni e compiti in materia di beni paesaggistici) 1. Roma capitale, limitatamente ai beni ambientali e paesaggistici ricadenti nel proprio territorio, concorre, con il Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Lazio, e gli altri enti preposti, alla: a) definizione delle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio, tenuto conto anche degli studi, delle analisi e delle proposte formulati dall’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio nonché dagli Osservatori istituiti in ogni regione e presso Roma capitale con le medesime finalità, ai sensi dell’articolo 133 del codice dei beni culturali e del paesaggio; b) definizione di indirizzi e criteri riguardanti le attività di tutela, pianificazione, recupero, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio e di gestione dei relativi interventi, ai sensi dell’articolo 133 del codice dei beni culturali e del paesaggio; c) attività di formazione e di educazione al fine di diffondere ed accrescere la conoscenza del paesaggio; d) attività di vigilanza sui beni paesaggistici tutelati dal codice dei beni culturali e del paesaggio. Art. 7 (Funzioni e compiti in materia di beni ambientali) 1. Fermo restando il potere statale d’indirizzo e coordinamento, sono conferite a Roma capitale le funzioni e i compiti amministrativi riguardanti l’individuazione, sulla base di criteri di cui all’articolo 78, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 stabiliti d’intesa con la Conferenza Stato-regioni, delle riserve statali non collocate nei parchi nazionali, la cui gestione viene affidata a Roma capitale. Capo Iii Sviluppo economico e sociale con particolare riferimento al settore produttivo e turistico Art. 8 (Funzioni e compiti in materia di fiere) 1. Sono conferite a Roma capitale le funzioni e i compiti amministrativi di cui all’articolo 40 del decreto legislativo n. 112 del 1998, concernenti il coordinamento dei tempi di svolgimento delle manifestazioni fieristiche di rilevanza internazionale e nazionale, promosse sul territorio di Roma capitale. Art. 9 (Funzioni e compiti in materia di turismo) 1. Sono conferiti a Roma capitale le funzioni e i compiti amministrativi di cui all’articolo 58 del decreto del presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, riguardanti l’istituzione e gestione di uffici di rappresentanza, di informazione e di promozione all´estero di Roma capitale nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali previste a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 2.All’articolo 56, comma 2, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n.79, dopo le parole: “ della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano,” sono inserite le seguenti: “del Sindaco di Roma capitale,”. 3. All’articolo 56 del decreto legislativo 23 maggio 2011, n.79, dopo il comma 3 è inserito il seguente comma: “3- bis. Il documento contenente le linee guida del piano strategico nazionale contiene, altresì, una sezione per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico di Roma capitale. Le connesse linee guida sono attuate dal Sindaco di Roma capitale d’intesa con il Ministro per il turismo e lo sport e le competenti amministrazioni dello Stato e delle Regioni, sentite le associazioni di cui al comma 2.”. Capo Iv Protezione civile Art. 10 (Funzioni e compiti in materia di protezione civile) 1. A Roma capitale, nell’ambito del proprio territorio e senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, sono conferiti le funzioni e i compiti amministrativi relativi alla emanazione di ordinanze per l´attuazione di interventi di emergenza in relazione agli eventi di cui all’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge 24 febbraio 1992, n. 225, al fine di evitare situazioni di pericolo, o maggiori danni a persone o a cose e favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi. Restano ferme le funzioni attribuite al Prefetto di Roma dall’articolo 14 della legge 24 febbraio 1992, n. 225. Capo V Disposizioni in materia di organizzazione Art. 11 (Organizzazione e personale) 1. Roma capitale disciplina, con propri regolamenti, in conformità allo statuto, l’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità. Con appositi regolamenti provvede a disciplinare l’ordinamento del personale appartenente alla polizia locale e ad organizzare i relativi uffici sulla base delle norme di indirizzo recate dalla legislazione nazionale ai sensi di quanto previsto dall’articolo 118, terzo comma, della Costituzione. 2. La potestà regolamentare di cui al comma 1 si esercita nel rispetto dei principi contenuti nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni, nonché nelle altre disposizioni vigenti in materia di organizzazione e lavoro nelle pubbliche amministrazioni, tenendo conto di quanto demandato alla contrattazione collettiva nazionale. 3. La Giunta capitolina, nell’esercizio dell’autonomia normativa ed organizzativa di Roma capitale, provvede alla definizione del fabbisogno di personale dell’Ente e della relativa dotazione organica in ragione dell’acquisizione e dello sviluppo delle funzioni conferite a Roma capitale nel rispetto della vigente normativa in materia di personale riguardante gli enti locali. Capo Vi Disposizioni finali Art. 12 (Disposizioni finali) 1. Al trasferimento delle risorse umane e finanziarie necessarie all’esercizio delle funzioni amministrative conferite dal presente decreto si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri definisce altresì forme e meccanismi procedurali del trasferimento. Le amministrazioni interessate al trasferimento delle funzioni amministrative di cui al presente decreto provvedono, conseguentemente, alla contestuale riduzione delle relative risorse finanziarie, delle strutture e delle dotazioni organiche del personale. 2. La Regione Lazio disciplina il trasferimento delle risorse umane e finanziarie necessarie all’adempimento delle funzioni amministrative conferite con la legge regionale di cui all’articolo 1, comma 2. 3. E’ istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un tavolo tra Stato, Regione Lazio, Provincia di Roma e Roma capitale con funzioni di coordinamento per il trasferimento delle funzioni sopra individuate. 4. A norma dell’articolo 28, comma 4, della legge delega, dal presente decreto legislativo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.  
   
   
"LAVORO, MOBILITÀ, WELFARE: LE NOSTRE SCELTE PER IL 2012", CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, PUBBLICATO SUL SITO WEB PRESIDENTERRANI.IT  
 
Bologna, 22 novembre 2011 -- "Lavoro, mobilità, welfare: le nostre scelte per il 2012": è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, pubblicato ieri sul sito web presidenterrani.It. Di seguito il testo del corsivo: "L’assemblea dell’Emilia-romagna si appresta a discutere il bilancio della Regione per il 2012, già varato dalla Giunta e sottoposto in questi giorni a un ampio confronto con la società regionale. E’ un bilancio difficile, che nasce in un quadro politico ed economico in forte movimento, del tutto nuovo, problematico per i conti pubblici e per l’intero sistema produttivo del Paese. Una condizione che ci impone scelte molto forti e selettive, per fronteggiare una fase di cambiamento indispensabile, per dare opportunità alla crescita economica salvaguardando la coesione sociale. Abbiamo dunque cercato di fronteggiare i tagli del Governo senza aumentare la pressione fiscale, ma sopratutto abbiamo individuato delle priorità. In primo luogo il lavoro e i giovani. Ciò si traduce col sostegno all’occupazione, alla formazione e alla stabilizzazione del lavoro con 60 milioni di euro aggiuntivi, e sostenendo il credito per le imprese. Quindi il welfare, con un incremento del fondo regionale per la non autosufficienza, che va oltre i 400 milioni, e col supporto del fondo anticrisi per i Comuni, che vivono un momento molto difficile. E abbiamo garantito i fondi per il trasporto pubblico locale e i servizi per la mobilità dei cittadini. E’ un bilancio all’insegna dell’efficienza e dell’efficacia. Per questo continueremo a ridurre i costi gestionali della Regione a favore dei servizi, delle politiche di crescita. Ma questo bilancio è anche un passo a sostegno di quel patto per la crescita intelligente e sostenibile che stiamo costruendo insieme alle forze economiche, sociali e agli enti locali e che contiamo di sottoscrivere entro novembre. In questo modo crediamo di dare un contributo anche al Paese e alla sua difficile situazione, con politiche improntate all’equità, per il lavoro e la coesione sociale".  
   
   
DE FILIPPO: DA NUOVO CLIMA STATO REGIONI SPERANZE PER BASILICATA IL PRESIDENTE LUCANO PARLA DEI TEMI SOTTOPOSTI AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MARIO MONTI DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Potenza, 22 novembre 2011 - “Il positivo quadro di relazioni che si è avviato tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e le Regioni italiane non è solo incentrato sulla comune volontà di farsi carico dei problemi, ma anche sulla comune convinzione che per risollevare l’Italia non basta tenere i conti a posto se il prezzo è deprimere l’economia, e che il livello di governance locale è essenziale per la crescita di un Paese fondato sulle specificità dei territori”. E’ positivo il giudizio del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo sul discorso che si è aperto nel confronto Stato regioni con l’incontro che si è tenuto giovedì scorso a Roma e la successiva lettera con cui la Conferenza delle Regioni ha sottoposto al Governo alcune questioni ritenute prioritarie. “Molte delle priorità individuate – ha spiegato De Filippo – riguardano direttamente la Basilicata, a partire dalle politiche di coesione, con la richiesta di rendere più celere la spesa dei fondi strutturali, e dal Patto di stabilità, che, nella formulazione attuale, toglie il fiato in particolar modo a chi come noi è impegnato a portare avanti programmi europei. E ancora, è importante per la Basilicata che si apra una riflessione sul welfare. A fronte dell’azzeramento dei trasferimenti statali in questo settore, la Regione Basilicata ha posto tutti gli oneri necessari alla coesione sociale sul proprio bilancio, impegnando ogni singolo euro disponibile. Una rinnovata disponibilità dello Stato in questa materia ci restituirebbe risorse da investire in competitività e sviluppo”. “Ugualmente elemento strategico per la Basilicata – prosegue De Filippo – è il ragionamento che si è aperto in materia di Trasporto pubblico locale. Aspettiamo l’erogazione delle risorse 2011 e un quadro certo per il 2012 senza il quale sarebbero enormi le difficoltà per una regione come la nostra che, tra quelle a statuto ordinario, ha la più bassa densità abitativa d’Italia, con la conseguente forte necessità di mobilità. E per lo stesso motivo fondamentali sono i ragionamenti ce si sono aperti in materia di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale e federalismo fiscale. Certo – ha concluso De Filippo – non bisogna farsi illusioni pensando che sarà tutto rose e fiori, anzi tutt’altro: ma già sapere di avere un interlocutore, dopo mesi di una chiusura totale del dialogo, è un passo in avanti da cui non potrà che arrivare qualche risultato”.  
   
   
CAPPELLACCI: "DOSSIER SARDEGNA INVIATO AL GOVERNO MONTI."  
 
Cagliari, 22 Novembre 2011 - "Occorre riavviare subito il confronto sulla vertenza Sardegna. Come preannunciato, abbiamo inviato un dossier Sardegna al Governo Monti." Lo ha dichiarato il 18 novembre il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. "Il documento - aggiunge il presidente della Regione- contiene le principali questioni ancora aperte con lo Stato: fondi Fas, vertenza entrate, Equitalia, fondi strutturali, patto di stabilità e trasporti. Abbiamo anche preso contatto con Palazzo Chigi - conclude il presidente - e nei prossimi giorni sarà fissato un incontro per un esame delle priorità indicate."  
   
   
SICILIA, FEDERALISMO FISCALE: COL GOVERNO NAZIONALE SI APRE NUOVA FASE  
 
 Palermo, 22 novembre 2011 - "Con la piena operativita´ del nuovo Governo nazionale prende avvio il confronto della Sicilia sull´autonomia finanziaria. Le questioni relative agli equilibri di bilancio, compresa la vicenda della compartecipazione alla spesa sanitaria, e quelle dell´attuazione degli articoli 36 e 37 dello Statuto siciliano passano per la definizione del negoziato tra Stato e Regione siciliana sul Federalismo fiscale". Lo dichiara l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao. "E´ urgente a questo punto - prosegue l´assessore - istituire il tavolo di confronto col Ministero dell´Economia e con quello della Coesione territoriale per dare soluzioni a questioni che non possono piu´ attendere". "Si apre una nuova fase nel rapporto fra Governo regionale e Governo nazionale. Nel precedente esecutivo, la linea sull´attuazione del Federalismo era dettata dalla Lega e questo ha prodotto: una paralisi sul piano delle risposte che il Governo deve alla Sicilia, effetti pregiudizievoli sui Comuni siciliani, costretti a subire i tagli imposti dall´ultima manovra e un forte contenzioso costituzionale e amministrativo". L´assessore cosi´ conclude: "Su questo aspetto, infatti, dal gennaio 2011 la Regione siciliana, al fine di difendere le sue prerogative nel settore finanziario ha proposto ben 7 questioni di legittimita´ costituzionale e 1 amministrativa".  
   
   
PROPOSTA DI LEGGE SULLA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI E SERVIZI NEI PICCOLI COMUNI. MARCHE: RECEPITE LE INDICAZIONI DELL´ANCI, LIMITI DEMOGRAFICI INFERIORI A QUELLI STATALI  
 
Ancona, 22 Novembre 2011 - Limiti demografici minori, rispetto a quelli nazionali, per la gestione obbligatoria delle funzioni amministrative e dei servizi pubblici in forma associata nei piccoli comuni marchigiani. Lo prevede una proposta di legge della Giunta regionale, trasmessa all´Assemblea legislativa per l´approvazione. Il testo recepisce le indicazioni dell´Anci Marche, in merito alle disposizioni stabilite dal decreto legge 138/2011, convertito in legge 148/2011. ´Con questa proposta di legge ´ afferma l´assessore agli Enti Locali, Antonio Canzian ´ vengono recepiti gli orientamenti dell´Anci, nella convinzione che sia comunque essenziale avviare l´esercizio associato delle funzioni comunali, per ottenere una maggiore efficienza e una riduzione delle spese di funzionamento. Abbiamo stabilito soglie demografiche minime inferiori a quelle previste dalla legge dello Stato, con una specifica normativa regionale che tiene conto delle realta` delle Unioni di comuni esistenti e della situazione dei comuni non confinanti con altri comuni obbligati´. Complessivamente sono 157, su 239, i Comuni marchigiani interessati alla normativa. La legge nazionale regolamenta diversamente i comuni fino a mille abitanti e quelli fino a cinquemila. Prevede che i comuni con popolazione inferiore a mille abitanti (45 nelle Marche) sono tenuti obbligatoriamente a esercitare, in forma associata, tutte le proprie funzioni e tutti i servizi mediante Unione di comuni o convenzione. Il limite demografico minimo stabilito dalla legge dello Stato e` fissato in cinquemila abitanti (da raggiungere con le Unioni) che scende a tremila se i comuni interessati appartengono o siano appartenuti alle Comunita` montane. La proposta di legge della Giunta regionale stabilisce, invece, un limite unico di mille abitanti. I comuni non montani, con popolazione fra mille e cinquemila abitanti o fra mille e tremila abitanti ´ se appartenenti o appartenuti alle Comunita` montane (112 nelle Marche) ´ sono tenuti, invece ´ in base alla legge nazionale - a dar vita a Unioni di diecimila abitanti. La proposta delle Giunta regionale riduce questa soglia a tremila (comuni montani) o cinquemila (gli altri).  
   
   
CAPPELLACCI: "BENE ROMA CAPITALE, MA GOVERNO ESAMINI NORME DI ATTUAZIONE PER VERTENZA ENTRATE"  
 
Cagliari, 22 Novembre 2011 - "Prendiamo atto dell´approvazione da parte del Governo Monti dei provvedimenti per Roma Capitale per richiamare l´attenzione dell’Esecutivo sul rispetto delle forme di Autonomia già esistenti e in particolare su un adempimento che riguarda l´applicazione dello Statuto speciale per la Sardegna: l´approvazione delle norme di attuazione sulla vertenza entrate". Così il presidente Cappellacci commenta l´approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo recante ulteriori disposizioni in materia di ordinamento di Roma Capitale. "La Sardegna - sottolinea il presidente della Regione, che nei giorni scorsi ha inviato al presidente del Consiglio dei Ministri un memorandum sulle questioni ancora aperte tra Stato e Regione - non mette in pratica un vittimismo assistenzialista, che non appartiene al modo di essere del nostro Popolo, ma domanda ciò che ad essa spetta, niente di più e niente di meno, per poter andare avanti con le proprie gambe nello spirito del nostro Statuto, che è norma di rango costituzionale. Il provvedimento in questione - sottolinea Cappellacci -, nonostante l’approvazione da parte della commissione paritetica Stato-regione, giace da mesi sui tavoli dell’Esecutivo nazionale. Auspichiamo che anche per la Sardegna sia terminata la stagione dei veti leghisti e che, nello spirito della Carta Costituzionale e dello Statuto Speciale, si possa dare pieno ed effettivo riconoscimento ai diritti del Popolo Sardo".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: BILANCIO 2012, IERI COMINCIA L´ESAME IN COMMISSIONE  
 
Bologna, 22 novembre 2011 - Ha iniziato ieri il suo esame in Commissione bilancio, affari generali e istituzionali il bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Emilia-romagna, che verrà discusso in Assemblea legislativa entro l’anno. “E’ un bilancio gravato dai pesanti tagli del governo – ha sottolineato la vicepresidente e assessore alle finanze Simonetta Saliera - ma anche un bilancio con il quale la Regione ha rifiutato la logica dei tagli lineari tanto cara al ministro Tremonti e ha scelto di individuare precise priorità, in primo luogo il Tpl e i servizi sociosanitari.” Nell’illustrare il progetto di legge, Saliera ha anche ricordato “che il provvedimento prosegue sulla via della riduzione dei costi di gestione e del contenimento del debito tanto che, con i suoi 206 euro a testa per abitante, la nostra Regione è quella che ha il minor debito procapite in Italia. La scelta di destinare almeno 20 milioni di euro ad un fondo per la stabilizzazione dei lavoratori precari conferma inoltre l’attenzione che abbiamo al tema del lavoro, così come l’aver accompagnato il bilancio con altre importanti leggi (semplificazione, riforma degli Ato, patto di stabilità regionale, riforma dei parchi) è la conferma del nostro impegno a migliorare la vita di cittadini, imprese e territori”. Il testo, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, prevede entrate e uscite per 13.525 milioni di euro, non introduce aumenti della pressione fiscale e propone l’Istituzione di un Fondo regionale per la stabilizzazione del lavoro precario, rivolto in particolare ai giovani. Sviluppo e lavoro sono infatti tra le priorità individuate dalla Giunta regionale, insieme alla salvaguardia del sistema di welfare e alla prosecuzione del processo in corso di riorganizzazione e razionalizzazione della macchina regionale e degli enti collegati. Su queste direttrici, la Regione ha deciso di concentrare dunque i propri sforzi, convogliando anche 155 milioni di euro di risorse proprie, frutto di minor indebitamento, minori costi di gestione, ma risultato anche di riduzione del finanziamento in altri settori di competenza regionale, per sopperire, almeno in parte, all’azzeramento dei trasferimenti governativi.  Tutti i numeri del Bilancio regionale su www.Regione.emilia-romagna.it    
   
   
MOLISE: GIUNTA REGIONALE, TEMPI BREVI PER LA FORMAZIONE  
 
Campobasso, 22 novembre 2011 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha incontrato il 18 novembre i Coordinatori, i Segretari ed i Rappresentanti dei Partiti e delle Liste che hanno appoggiato la sua candidatura nelle ultime elezioni. Nell´incontro, in un clima di cordialità e di distensione, si è fatto il punto sulla situazione politica e si è evidenziato l´opportunità di accelerare al massimo le procedure per giungere in tempi brevi alla piena operatività degli organi istituzionali della regione per meglio affrontare le difficoltà del periodo legate alla crisi internazionale in corso. Il Presidente Iorio, dopo aver ascoltato le singole posizioni ed aver constatato la disponibilità e la volontà collaborativa di ciascuna forza politica, formerà in tempi brevissimi la nuova Giunta per renderla pienamente operativa al fine di attuare le parti del programma relative alla creazione di nuove opportunità occupazionali per i giovani, alla riduzione dei costi della politica e all´ammodernamento e velocizzazione della macchina amministrativa.  
   
   
POMPEI, 3° MEETING "LA DISCUSSIONE"  
 
Campobasso, 22 novembre 2011 - «E´ il momento di ricominciare; abbiamo tutti la responsabilità di avviare oggi più che mai un processo di riorganizzazione e ricompattamento di quelle forze che hanno valori, princìpi e progettualità che su una base culturale cristiana fanno riferimento all´area moderata. Un´area che solo unita, e lo dimostrano le ultime elezioni in Molise, vince e può mettere pragmaticamente in atto le idee di solidarietà, di famiglia e di diritto che la caratterizzano. Tutto questo appare ineludibile proprio in questo momento, proprio quando ci si affida ad un governo di soli tecnici per uscire dalla crisi, lasciando la politica in una sorta di retroguardia. Ed allora, se vogliamo ridare dignità alla politica e alla sua funzione di raccordo tra territorio, economia, esigenze singole e collettive, se vogliamo creare, attraverso la concretizzazione del bene comune, la crescita e lo sviluppo di una civiltà, non possiamo che cambiare rotta, fermare la diaspora dei moderati e costruire un percorso condiviso che dia all´elettorato moderato, che in molti casi alle elezioni si astiene, una prospettiva e una progettualità. L´italia si è già trovata in una condizione simile agli inizi degli anni Novanta quando l´antipolitica, creata con ossessivo impegno dagli organi di informazione, anche se per condizioni e motivazioni diverse da quelle attuali, distrusse il rapporto tra eletti ed elettori di una grande parte del Paese. In quel caso toccò a Silvio Berlusconi tener unita un´area e darle una speranza di un futuro politico possibile, riaccendendone gli entusiasmi e non consegnando il Paese alla sinistra e alle contraddizioni che aveva e che la caratterizzano anche oggi». Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, intervenendo il 19 novembre alla Tavola rotonda "Il rinnovamento della politica, per un nuovo sentimento dei doveri. La famiglia primo luogo di solidarietà", che ha aperto i lavori del 3° Meeting de "la Discussione" dal tema "da Todi a Pompei- continua il dibattito dei cattolici impegnati in politica", che si tiene a Pompei da oggi fino al 20 novembre. Presenti alla Tavola rotonda insieme al Presidente Iorio, il Presidente dell´Udc, Rocco Buttiglione, l´On Giuseppe Marinello, che ha portato i saluti del Segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, e il Parlamentare europeo, Giuseppe Gargani.  
   
   
BASILICATA, FORUM PARTNER PES: IN ARRIVO TRE DDL E BANDI PER COMPETITIVITÀ  
 
Potenza, 22 novembre 2011 - Tre disegni di legge in dirittura d’arrivo, misure per l’accesso al credito e la finanza per oltre 87 milioni, bandi per altri circa 82 milioni e 61 milioni in interventi infrastrutturali. E’ il prodotto dell’attività di concertazione con le parti sociali fatta dall’ottobre dello scorso anno ad oggi dal Dipartimento Attività Produttive che è stato oggi al centro di una ulteriore fase di concertazione con la convocazione del Pes (il Partenariato economico e sociale) che ricomprende mondo bancario, rappresentanze sindacali, professionali, cooperative e datoriali, associazioni di cittadini e consumatori. Un appuntamento non di rito, ma continuare il lavoro fatto sul quale si è registrato il plauso dei componenti del Pes, che hanno parlato di una “stagione positiva che ci lascia molto soddisfatti”, attraverso il vicepresidente di Confindustria Basilicata, Antonio Imbrogno, ricordando (lo ha fatto Nicola Fontanarosa di Confapi Matera) come “un anno fa ci fu consegnata una tabella di marcia per affrontare col metodo della condivisione alcuni problemi che non solo è stata rispettata, ma si è anche estesa oltre le questioni del momento, diventando una costante apertura nei confronti del Partenariato”. Al tavolo della discussione, tuttavia, il presidente della Regione Vito De Filippo e l’assessore alle Attività Produttive Erminio Restaino (con al suo fianco il direttore dello stesso Dipartimento Michele Vita) non si sono seduti per avere le attestazioni sul lavoro fatto, ma per fare il punto su quello che ancora si sta mettendo in campo. “Parallelamente al Pes – ha spiegato De Filippo – abbiamo messo in campo una serie di attività nell’ambito del programma Obiettivo 2012 sempre mirate allo sviluppo e basate sulla condivisione. Di recente abbiamo messo in campo già 4 nuovi interventi, ossia Microcredito, Task force sburocratizzazione, Fondo regionale di Venture Capital e avviso pubblico Banda Larga, che rappresentano un ulteriore sforzo che la Regione fa in un momento tra i più difficili sotto il profilo economico, ma convinta che per uscire dalla crisi sia necessario puntare alla crescita”. E le politiche di crescita sono state il cuore della relazione dell’assessore Restaino. L’assessore ha innanzitutto illustrato tre disegni di legge che il dipartimento si appresta a mandare in giunta. “Due – ha spiegato - sono praticamente definiti e saranno posti a breve all’attenzione della Giunta. Si tratta di quello relativo alla Promozione dei sistemi produttivi locali e reti d’impresa e quello che integra la legge regionale 1 del 2009 sulla competitività rendendo possibile l’attivazione di credito d’imposta e fondo di rotazione. Si tratta di due provvedimenti importanti – ha aggiunto – frutto di un lavoro di concertazione fatto nei mesi passati, che portano la Basilicata all’avanguardia. La nostra Regione – ha spiegato – sarà la prima a legiferare su una questione ritenuta centrale come le reti d’impresa confermando la sua attenzione ai temi dello sviluppo che già ci ha portato alla ribalta nazionale evidenziando in Obiettivo 2012 una best pratices”. Il terzo ddl illustrato da Restaino è quello che riguarda l’artigianato: “In questo caso siamo ancora in una fase piena di concertazione che vogliamo condurre a ritmi serrati per arrivare in tempi brevi a conclusione. Da anni – ha spiegato – la Basilicata non legiferava in una materia importante per il tessuto produttivo lucano e lo facciamo nell’ottica della semplificazione. La legge, ad esempio, recepisce le indicazioni sullo sportello unico per l’attivazione di imprese in un giorno e sostituisce l’albo delle imprese artigiane con il Registro delle imprese artigiane. L’iscrizione al Registro varrà automaticamente da dichiarazione di inizio attività e iscrizione all’Inps e all’Inail”. Tra i vari bandi attivati, Restaino ha posto l’accento, in particolare, su quelli destinati a internazionalizzazione e innovazione “con i quali – ha proseguito – si interviene sui punti di debolezza del sistema produttivo lucano”. “Ciò che abbiamo fatto in mesi di lavoro serrato con le parti sociali – ha spiegato Restaino - è lavorare sui fondamentali dell´economia per consentire alla Basilicata di affrontare agevolmente la ripresa. Lo abbiamo fatto non concentrandosi solo sulla spesa, anche se, con interventi per oltre 230 milioni di euro, abbiamo messo in campo ingenti risorse. Ma, ad esempio, in linea con il principio che ha portato al varo della task force occupazione nell’ambito di Obiettivo 2012, abbiamo lavorato a realizzare tutte le semplificazioni attuabili a legislazione vigente dando maggiore forza al sistema produttivo lucano”. Nel corso dell’incontro si è deciso di procedere il confronto con incontri sulle singole questioni sul tavolo che saranno convocate dal direttore generale Vita.  
   
   
ENTI LOCALI FVG: CAL APPROVA VARIE MISURE PER IL WELFARE  
 
Udine, 22 novembre 2011 - Welfare al centro della seduta di ieri del Cal-consiglio delle Autonomie Locali che ha espresso parere favorevole a due provvedimenti illustrati dall´assessore regionale Roberto Molinaro. In particolare, il Cal, presieduto da Ettore Romoli, ha approvato all´unanimità (17 votanti), senza ulteriori proposte di modifica, il Regolamento che stabilisce i criteri e modalità di ripartizione del fondo per l´abbattimento delle rette a carico delle famiglie per i costi dei nidi d´infanzia e dei servizi integrativi e sperimentali, mentre ha espresso parere favorevole (17 votanti e 3 astenuti) sulla delibera approvata in via preliminare dalla Giunta regionale che fissa le direttive di indirizzo per l´attuazione dell´intervento di sostegno alle gestanti in difficoltà. Si tratta di una nuova linea di intervento di natura assistenziale a disposizione dei Servizi socio sanitari dei Comuni che era stata già vagliata in prima istanza dal Consiglio delle Autonomie. Con questo provvedimento, al fine di riconoscere il valore sociale della maternità, la Regione sostiene finanziariamente le gestanti in situazione di disagio socio-economico per la durata della gravidanza e per i primi sei mesi di vita del bambino. Nella seduta odierna Molinaro ha assicurato l´accoglimento delle residue integrazioni e modifiche al testo proposte dal Cal. "Nella definizione del disagio è necessario che vi siano più elementi indicatori: uno dei contenuti del piano individualizzato che deve essere predisposto dal Servizio sociale sarà dunque anche la valutazione della situazione reddituale mediante l´introduzione di un Isee, ma sarà fatta salva la possibilità di derogare da questo indicatore nel caso altri parametri di valutazione evidenzino una situazione di disagio. L´altra modifica - ha illustrato l´assessore - consisterà nell´innalzamento dell´importo massimo del beneficio attribuibile a ciascuna gestante da 2.400 euro a 3.000 euro". Contiene sempre misure a beneficio della famiglia, anche se in tutt´altro settore di competenza, ossia le politiche di sicurezza, l´ultimo provvedimento esaminato dal Consiglio e per il quale è stato espresso parere favorevole (17 votanti, 1 astenuto). Si tratta di una modifica al regolamento regionale sui "Volontari per la sicurezza" che, vista la crescente diffusione sul territorio regionale dell´attività chiamata "Pedibus" che consiste nell´accompagnamento di bambini e ragazzi lungo percorsi predefiniti casa-scuola-casa sulla base di progetti che prevedono il coinvolgimento degli enti locali, degli istituti scolastici e delle famiglie, ha introdotto questa modalità prevedendo l´impiego a tal fine di nuclei di volontari anche superiori a tre persone. "Su sollecitazione in particolare del Comune di Sacile che ha avviato da tempo un consolidato ´Pedibus´, ma anche in ragione del fatto che si tratta di un servizio diffuso e apprezzato sull´intero territorio regionale, abbiamo ritenuto opportuno - ha spiegato l´assessore regionale alle Attività produttive delegata alla Polizia locale e sicurezza Federica Seganti - introdurre questo nuovo servizio ad integrazione delle attività di informazione, educazione e supporto alla polizia locale per la sicurezza stradale".  
   
   
PERSONALE: AL VIA LA RIFORMA: REGIONE SARDEGNA PIÙ MODERNA ED EFFICIENTE  
 
Cagliari, 22 Novembre 2011 - Al via la riforma della disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione. L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, ha presentato un disegno di legge che rivede, in forma organica e innovativa, il sistema organizzativo degli uffici regionali e i rapporti di lavoro dei dipendenti, alla luce delle novità introdotte in questi ultimi anni dalla legislazione nazionale. "Vogliamo eliminare l’immagine di una Regione ripiegata su sé stessa, avulsa dalla vita e dai bisogni della società - ha detto l’esponente della Giunta regionale, illustrando alla stampa le linee fondamentali del provvedimento - per trasformarla in una più moderna, più efficiente, in linea con le mutate esigenze dei cittadini". La riforma, che punta a superare definitivamente il modello di ‘vecchia burocrazia’, riconsegna al rapporto di lavoro pubblico quella capacità produttiva che sembrava perduta sia nell’immaginario collettivo dei cittadini, sia nell’atteggiamento del personale. In sostanza, il dl fa leva sulla qualità delle prestazioni lavorative dei dipendenti e intende restituire ai cittadini, in un’ottica di miglioramento dei servizi, un’azione pubblica più trasparente, efficiente e credibile. "Si tratta di un intervento legislativo coerente con un più ambizioso progetto di rivisitazione dell’intera struttura amministrativa regionale – ha sottolineato l’assessore - aperto al contributo delle parti sociali, delle forze politiche e di tutti coloro che si attendono una regione più moderna. La parola definitiva spetta però al Consiglio regionale”. L’iniziativa legislativa, adottata con delibera di Giunta, guarda al miglioramento del l’organizzazione del lavoro per incentivare la produttività e la qualità della prestazione, anche attraverso premi di merito e di produttività da erogare in seguito a valutazione e misurazione; a valorizzare le capacità e riconoscere il merito dei dipendenti regionali, anche attraverso i concorsi e la selettività delle progressioni di carriera, nonché le capacità e i risultati per il conferimento di incarichi dirigenziali; a rendere chiari e distinti i ruoli e le responsabilità degli organi di indirizzo politico o amministrativo e della dirigenza; ad assicurare la trasparenza dell’operato delle amministrazioni e il rispetto degli ambiti riservati alla legge e alla contrattazione collettiva. Una parte rilevante del disegno di legge è dedicata alle disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale alle norme in materia di rapporto di lavoro nella Pa, oltre a prevedere l’applicabilità della nuova disciplina all’intero comparto del personale della Regione, Agenzie ed Enti. “Niente più steccati o frammentazioni, ma un unico comparto regionale”, ha evidenziato Floris, con l’obiettivo di “superare l’anacronistica distinzione giuridica tra amministrazione centrale, enti e agenzie”. Di rilievo anche la novità della Vice-dirigenza, che colma così la lacuna della categoria dei quadri (invece esistente nell’ambito privato). Nel contesto pubblico, dunque, la nuova figura si inserisce nel disegno di rafforzamento del ruolo dei dirigenti come “manager”, ovvero nel raccordo tra il dirigente e il personale assegnato, con indubbia utilità nella gestione di strutture di particolare complessità. "La riforma - ha rimarcato l’assessore - non può prescindere da una nuova ridefinizione e distinzione dei ruoli tra Giunta e Consiglio Regionale, lasciando all’assemblea legislativa il compito di definire le regole generali e, alla Giunta, gli indirizzi applicativi".  
   
   
GIOVANI TOSCANI, PIÙ APPRENDISTI E CONTRATTI A TERMINE  
 
Lucca, 22 novembre 2011 – Sono 642 mila i giovani tra 19 e 34 anni che vivono in Toscana, il 17% dell’intera popolazione, e due su dieci – un po’ meno per la precisione, il 18% – sono stranieri. Sono i giovani che hanno appena messo alle spalle la scuola superiore e passato l’età dell’obbligo scolastico. La metà di loro ha un diploma in tasca, il 15% arriva alla laurea. Sei su dieci sono occupati, che è qualcosa in più rispetto alla media nazionale. Ma sono assai di meno che nel nord e centro Europa quelli che possono vantare un contratto a tempo indeterminato: il 59,7% (dati 2009) contro l’82,7% del nord Italia e il 74% appunto della mittel Europa. Il 15 per cento dei giovani toscani fino a 34 anni un ‘occupazione invece la cerca, uno su cinque studia ancora e uno su venti, il 5%, fa la casalinga. Questi ed altri numeri raccontano la fotografia più recente dei giovani della Toscana. Crescono gli studenti che si spostano per motivi di studio fuori della regione, mille in più solo tra il 2007 e il 2009. In 35 mila, da fuori la Toscana, vengono comunque a frequentare i corsi nelle tre università della regione. Chi lavora, lo fa per lo più nel settore manifatturiero (18%) e del commercio (15%). Un altro 8% lavora in alberghi e ristoranti, l’11 per cento nelle costruzioni e il 30 per cento che rimane si divide tra agricoltura, trasporti e sanità. Tra i giovani toscani, rispetto al resto d’Italia, sono un po’ più numerosi gli apprendisti: il 10 per cento, contro il 7% di media nazionale. In crescita anche disoccupati e non occupati, per scelta o difficoltà Un disoccupato su dieci è laureato, che è comunque un po’ meno del 12,9 per cento della media nazionale. In crescita anche i tirocini: 14.757 nel 2010, secondo i Centri per l’impiego provinciali, contro i 10.737 dell’anno precedente. Ma di questi solo uno su dieci si è trasformato in contratto di lavoro per il giovane. E più della metà non sono stati retribuiti con alcun rimborso spese. L’ultimo focus riguarda la casa. Circa la metà dei giovani toscani tra 25 e 34 anni vive ancora con genitori od altri parenti. E ne escono solo con il matrimonio.  
   
   
BENI CONFISCATI, OGGI AL SAN CARLO DI NAPOLI L´INIZIATIVA "FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA"  
 
Napoli, 22 novembre 2011 - Oggi alle ore 9,30 al teatro San Carlo di Napoli, si tieine l´iniziativa "Facciamo un pacco alla camorra", promossa da Regione Campania, Comune di Napoli, Fondazione Pol.i.s., Associazione Libera, Comitato don Peppe Diana. Saranno presenti l´assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani, il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Valerio Taglione. I lavori saranno coordinati dai referenti regionali di Libera Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese. Nel corso della manifestazione, saranno presentati i pacchi natalizi contenenti prodotti provenienti dai terreni confiscati alla camorra, realizzati dalla cooperative giovanili del Casertano.  
   
   
TOSCANA: CITTADINANZA DI GENERE, APPROVATO IL BANDO PROGETTI 2011  
 
Firenze, 22 novembre 2011 – Approvato dalla Giunta regionale il bando 2011 per la selezione dei progetti sulla cittadinanza di genere che le associazioni potranno presentare fino al prossimo 7 febbraio 2012. La Regione ha messo a disposizione 128 mila euro. Favorire l’attenzione sui temi della parità uomo-donna, valorizzare la professionalità femminile, favorire l’equa distribuzione delle responsabilità familiari, contrastare le discriminazioni di genere e la violenza sulle donne. Questi gli obiettivi del bando che stabilisce criteri e modalità di selezione dei progetti finanziabili. “Quest’anno – ha sottolineato l’assessore al welfare con delega alle pari opportunità Salvatore Allocca – siamo giunti alla terza edizione ottenendo buoni risultati. Con il primo bando, su 61 domande presentate, sono stati finanziati 17 progetti. Con il secondo sono stati ammessi 9 progetti, su 27 domande presentate. La novità di questa edizione riguarda i requisiti di ammissibilità dei soggetti proponenti. Le associazioni, oltre ai già previsti requisiti statutari, devono anche essere iscritte al registro regionale delle organizzazioni di volontariato o di promozione sociale”. Le domande dovranno essere presentate da associazioni con sede in Toscana attive nel campo delle pari opportunità, della promozione e valorizzazione della condizione femminile, dell’aiuto alla tutela in giudizio nel caso di violazione di diritti. Il finanziamento potrà essere concesso nella misura di massima dell’80% e comunque non potrà superare gli 8 mila euro per ogni singolo progetto. Bando e modulistica per la presentazione della domanda (scadenza 7 febbraio 2012). Http://www.regione.toscana.it/regione/export/rt/sito-rt/contenuti/sezioni/diritti/pari_opportunita/rubriche/testi/
visualizza_asset.html_1014043184.html
 
 
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE, PROGETTO “EMMA”: TRE SPORTELLI ORIENTAMENTO ATTIVI DA GENNAIO 2012 IN UMBRIA, AL VIA INCONTRI DI PROMOZIONE  
 
Perugia, 22 novembre 2011 - In Umbria, da gennaio 2012, saranno operativi un "Guidance point" (sportello di orientamento) e due sportelli locali per l´orientamento e accompagnamento delle imprese femminili e delle aspiranti imprenditrici. L´attivazione è prevista nell´ambito del progetto "Emma" (Entrepreunership Methodology Mediterranaean Assistance), con capofila la Regione Umbria (Direzione regionale Programmazione, innovazione e competitività) e finanziato dall´Unione Europea con risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale ("Fesr") nell´ambito del "Med", il Programma transnazionale di cooperazione territoriale tra Paesi del Mediterraneo. Lo sportello principale sarà aperto a Perugia, nella sede di Sviluppumbria (via Don Bosco, 11); gli altri due sportelli saranno attivati a Terni, nella sede di Sviluppumbria ex Bic (Strada delle Campore, zona industriale), e a Foligno (via Vici, zona industriale La Paciana). Obiettivi e servizi erogati, gratuiti, sono stati illustrati stamani a Perugia da Daniela Toccacelo, dirigente del Servizio Politiche di sostegno alle imprese della Regione Umbria, e dal presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi. Durante la conferenza-stampa, è stato presentato il calendario di iniziative promosse sul territorio regionale per portare a conoscenza le potenziali utenti, istituzioni, cittadini e soggetti interessati della prossima apertura del nuovo servizio. Il primo incontro si terrà mercoledì 23 novembre a Terni, nel Salone d´Onore di Palazzo Gazzoli (ore 16); mercoledì 30 novembre sarà la volta di Gubbio, nella Sala Trecentesca del Municipio (ore 15) e giovedì 1 dicembre di Perugia, nella Sala Fiume di Palazzo Donini (ore 15.30). Uno strumento in più, è stato sottolineato durante la conferenza-stampa, che la Regione Umbria, attraverso le competenze e l´esperienza già maturata in questo campo da Sviluppumbria, mette a disposizione per la crescita, il consolidamento e la competitività delle imprese al femminile e per favorire e accompagnare la "riconversione" occupazionale di donne che rischiano di perdere il lavoro o sono già disoccupate o inoccupate verso l´imprenditorialità. Una "guida" indicata come particolarmente necessaria, è stato ricordato, negli incontri promossi nell´ambito del progetto "Emma", in special modo in questa perdurante fase di crisi economica e finanziaria. Non si tratterà di un "duplicato" di servizi già attivi, ma nello sportello specialistico verranno piuttosto messi in sinergia gli strumenti e servizi esistenti, creando un punto di riferimento per promuovere la cultura d´impresa, offrire supporto, orientamento, consulenza, formazione e informazione tra loro fortemente integrati e per accompagnare l´impresa nel percorso di nascita, crescita e consolidamento. Lo sportello, con referenti altamente specializzati, si avvarrà del contributo della vasta rete degli uffici dei singoli partner nelle diverse realtà territoriali e del supporto dei soggetti locali e degli interessati. Tra i servizi che offrirà, aiuterà le imprenditrici ad affrontare e rimuovere problematiche di tipo interno, nel cercare strumenti e metodi per valutare le modalità gestionali e la sostenibilità finanziaria della crescita dell´impresa, nella ricerca e gestione delle fonti di finanziamento, nella assistenza alla redazione del piano d´impresa. Si prevede l´organizzazione di incontri individuali e in forma seminariale con imprenditrici e soggetti locali al fine di creare rapporti di collaborazione, scambio, reti tra imprese. Un rapporto di collaborazione e scambio continuo, è stato rilevato durante la conferenza-stampa, che non si limiterà all´ambito regionale e nazionale, ma coinvolgerà gli altri Paesi partner del progetto "Emma": oltre all´Italia (con Sviluppumbria e Confapi - Apid nazionale), Spagna, Grecia, Portogallo. Nei Paesi coinvolti, è prevista l´attivazione di sette "Guidance point" (due in Italia, due in Spagna, uno in Portogallo e due in Grecia. In Italia, oltre a quello localizzato nella sede di Sviluppumbria a Perugia, sarà aperto un altro sportello principale nella sede di "Apid" a Torino. La loro attivazione, con la stessa tipologia di offerta, darà la possibilità anche di effettuare un ulteriore costante monitoraggio sulla creazione di imprese al femminile e la loro capacità di sopravvivenza e competitività sui mercati, fornendo indicazioni e spunti di riflessione a livello europeo sulle criticità esistenti e su come risolverle. Gli sportelli di orientamento saranno operativi, su appuntamento, per imprese singole o gruppi di imprese femminili.  
   
   
SARDEGNA: MOLTEPLICI INIZIATIVE AL FEMMINILE PER LA CRESCITA DELL´OCCUPAZIONE  
 
 Cagliari, 22 Novembre 2011 - "Sono molteplici le iniziative al femminile avviate dalla Regione con l´obiettivo di favorire la crescita dell´occupazione, in particolare dando fiducia e potenziando l´imprenditorialità femminile". Lo ha detto l´assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, durante il suo intervento al seminario ‘Lavoro e Sviluppo: impronta al femminile’, organizzato dalla Commissione provinciale Pari opportunità. "Agire con politiche specifiche, che sappiano rimuovere gli ostacoli, costituisce un fattore indispensabile e determinante per lo sviluppo del tessuto economico-produttivo dell´intera comunità sarda - ha aggiunto l´assessore Liori - Tra le iniziative che le donne hanno dimostrato di apprezzare alcune finalizzate alla creazione di nuove imprese: una dedicata esclusivamente a loro, l´avviso "Impresa donna" finanziato con 6 milioni di euro, che ha registrato circa 3.000 domande. Ma anche il bando sul "Microcredito" e l´avviso "Europeando nuovi imprenditori", che hanno avuto una partecipazione femminile consistente, dimostrando la forte volontà delle donne sarde di mettersi in gioco, di essere capaci ad affrontare consapevolmente il rischio imprenditoriale e a offrire il loro fattivo contributo alla crescita dell´economia isolana. Questi dati mi convincono a insistere con interventi specifici a sostegno dell´occupazione e dell´imprenditoria femminile, confidando nella diminuzione del differenziale tra disoccupazione maschile e femminile e contribuendo anche al superamento delle discriminazioni di genere in tema di lavoro".  
   
   
A GROTTAZOLINA PRIMA CONFERENZA REGIONALE SULL´INFANZIA .  
 
 Ancona, 22 Novembre 2011 - Laboratori, workshop formativi, una mostra e la prima Conferenza regionale sull´infanzia sono i principali appuntamenti organizzati per la Giornata internazionale dell´Infanzia, a Grottazzolina (Fm). Hanno preso parte alla conferenza di ieri al Teatro Novelli, ´Il diritto dei bambini alla cittadinanza´, l´assessore ai Servizi sociali della Regione Marche, Luca Marconi, il prefetto di Fermo, Emilia Zarilli, il presidente della Provincia di Fermo, Fabrizio Cesetti, il sindaco di Grottazolina, Mariano Ambrogi, il procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Torino, Anna Maria Baldelli, il Garante dell´infanzia e dell´adolescenza della Regione Marche, Italo Tanoni, il presidente dell´associaizone ´La goccia´. Tra i molti partecipanti, erano presenti autorita` civili e militari, i consiglieri regionali Rosalba Ortenzi e Maura Malaspina, sindaci, assessori e consiglieri provinciali di Fermo. ´Porto i saluti del presidente Spacca ´ ha detto Marconi - che invia caldamente il proprio augurio di buon lavoro. Un anno fa Ambrogi venne da me, come assessore alla famiglia, il merito di questa bella iniziativa e` quindi vostro. Un piccolo comune come quello che ci ospita, da` la giusta attenzione a questa giornata. Ringrazio gli uffici regionali e la consulta regionale per la famiglia, per aver lavorato a questa giornata. La famiglia e` fondamentale per l´infanzia, e` essa che va sostenuta. Il primo diritto dell´infanzia e` quello di nascere, nelle Marche i bambini nascono sempre meno, da 15 anni siamo a crescita zero. 150mila amici ci hanno sostenuto da tutte le parti del mondo. Neanche questi bastano pero` piu`, neanche gli stranieri fanno piu` figli. Occorre favorire i bambini nella nostra comunita`. Un punto principale sono i nidi domiciliari per i piccoli centri, a cui stiamo lavorando con l´Anci regionale. L´infanzia soffre, chi e` in situazione di maggiore debolezza viene colpito maggiormente, per la prima volta 20 anni fa le nazioni del mondo hanno detto che questo non e` giusto. E´ stato affermato un principio. Questo va fatto diventare cultura e comunicazione. Soprattutto ora che molti stranieri vengono in contatto con noi, possiamo diffondere questo principio. La Regione Marche nel 2011 ha speso 65 milioni come nel 2010, mantenendo lo stesso livello di spesa sociale malgrado i tagli e la crisi. Non so se il 2012 vedra` questo livello, ma spero di si`. Sono fondi importanti. Spendiamo da 65 a 165 euro al giorno per i minori nelle comunita`, per fare un esempio. Questo e` un investimento. Costa piu` alla societa` un carcerato non piu` recuperato o giovane tossicodipendente che torna a delinquere, che investire nella prevenzione. Tra i diritti dei minori c´e` la liberta` dalle dipendenze, oggi cominciano sempre prima purtroppo. Alcol, fumo, tv, internet sono problemi. Il diritto di cittadinanza a chi nasce sul territorio e` un altro aspetto importante. L´enorme aumento dei cittadini anziani, siamo la prima regione d´Europa come aspettativa di vita, drena risorse, ma dobbiamo fare anche scelte politiche ben precise. Scelte verso la vita.´ L´assessore Marconi ha poi premiato le scuole che hanno partecipato al concorso ´Diritti dei bambini´, secondo momento che rientra nel progetto ´Il villaggio dell´infanzia´. Dopo i saluti di benvenuto e aver illustrato i contenuti della Convenzione internazionale sui diritti dell´infanzia, il sindaco Ambrogi ha sottolineato come la giornata di oggi e` stata organizzata ´in funzione della famiglia e del suo scopo naturale: i figli´. ´Far crescere i bambini in modo equilibrato non e` solo doveroso, ma anche un investimento sociale e istituzionale´, ha detto il presidente Cesetti. ´I minori sono tutelati dalla convenzione Onu solo da vent´anni, anche se sentiamo in modo innato che questa tutela e` naturale´, ha detto il prefetto Zerilli, ricordando l´importanza della prevenzione, specie in famiglia. ´Le norme sulla tutela dell´infanzia hanno un´assoluta importanza, ma queste vanno riempite di contenuti, attraverso l´affermarsi di buone prassi´, ha detto il procuratore Baldelli. ´La qualita` della vita dell´infanzia´, e` stato il tema della relazione di Italo Tanoni, che ha ricordato come ´l´Italia e` al quartultimo posto nell´investimento sulla fascia 0 ´ 6 anni´. Dopo l´intervento dei relatori, e` seguito un intenso dibattito a cui hanno partecipato operatori, psicologi, insegnanti e dirigenti scolastici. L´iniziativa ´Il villaggio dell´infanzia´, che ha ottenuto il patrocinio dell´Unicef, vede coinvolti, oltre all´amministrazione comunale della citta` ospitante, l´Ombudsman delle Marche e l´associazione culturale ´Arte per Crescere´, in cooperazione con gli Ambiti sociali Xix, Xx e Xxiv. E´ rivolta a bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, ai genitori, agli educatori, alle associazioni e agli enti che si occupano del mondo dell´infanzia e comprende quattro momenti tra loro strettamente collegati, che coinvolgono in vario modo il territorio. Gli altri momenti della giornata sono: lo spazio ´Il Villaggio dell´infanzia´ e la mostra gioco ´Biblioteca sonora´. Nel primo, dalle ore 10 alle 20, in piazza Umberto I, all´interno del Teatro tenda allestito per l´occasione, giochi e attivita` per grandi e piccoli; dalle 12 alle 20 in piazzetta ´Gusto bimbo´ con punti ristoro; dalle 14 alle 15, workshop formativi per educatori, insegnanti e genitori; dalle 15 alle 16, laboratori artistici per bambini e genitori; alle 16.30, al Teatro Novelli, Concerto dell´Orchestra Miniarmonica delle Marche; alle 18, celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Luigi Conti. La ´Biblioteca sonora´, e` una mostra da toccare, guardare e ascoltare; inaugurata alle ore 12.30 al Centro giovanile. E´ curata da ´Artesonoraperbambini´ di Ravenna e si rivolge a bambini e ragazzi, alle scuole e alle famiglie. La mostra e` aperta per le scuole e per laboratori di gruppo da lunedi` 21 novembre a sabato 3 dicembre, dalle ore 9 alle 16 (eccetto la domenica); visite libere per bambini e genitori dal lunedi` al sabato, dalle ore 16.30 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30. La Convenzione internazionale sui diritti dell``infanzia e` stata approvata dall``Assemblea Generale delle Nazioni Unite proprio il 20 novembre del 1989 a New York ed e` entrata in vigore il 2 settembre 1990. L``italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991.  
   
   
PARMA: NASCE LA SCUOLA DELLE DONNE UNA INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE SACRETERRE REALIZZATA CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA. DA GENNAIO INCONTRI, LABORATORI, PERCORSI DI CRESCITA E TRASFORMAZIONE, ATTIVITÀ SPIRITUALI  
 
Parma, 22 novembre 2011 – Tornare a studiare l’antico per riportare alla luce quel mondo femminile improntato al sapere, alla collettività alla pace. Pensare le donne come il soggetto del cambiamento, la nuova fonte di energia che cambia lo stato delle cose. Nasce a Parma la “Scuola delle donne” una iniziativa promossa dall’Associazione “Sacreterre delle donne” e patrocinata dalla Provincia di Parma con i Comuni di Langhirano e Tizzano volta ad ampliare la conoscenza delle tematiche di genere e avvicinare le donne a se stesse, ai propri cicli e alla propria natura specificatamente femminile. “Un progetto straordinario che mette al centro il pensiero e il valore del genere femminile, temi su cui le promotrici della scuola intendono fare studio e formazione. Ci sembra questo un modo importante di raffigurare il femminile, di parlare delle donne e della storia ridefinendola per farne il motore della trasformazione- ha detto oggi nell’incontro di presentazione in Provincia l’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani. Una trasformazione già in atto, di cui le “Sacreterre” vogliono essere protagoniste attraverso un percorso che intendono condividere con altre, nella consapevolezza del grande ruolo che le donne hanno nel cambiamento. “Se vogliamo sopravvivere come società dobbiamo tirare fuori tutta la cultura del femminile, le tematiche sommerse e nascoste su cui lavorano, ricercano, sperimentano tanti cerchi di donne. Noi siamo uno di questi cerchi – ha spiegato Giovanna Tanzi, vicepresidentessa dell’associazione Sacreterre – il nostro progetto è quello di fornire una base culturale, una piattaforma di conoscenza su tematiche che possono essere utili nella costruzione di un futuro sostenibile, equo e di pace”. La scuola è nata dall’esperienza che le donne dell’associazione conducono da diversi anni nell’ambito della ricerca sul femminile e la necessità di un cambiamento radicale della cultura e della società. “La nostra associazione è nata 3 anni e ci siamo poste un obiettivo ambizioso: ritrovare le potenzialità dell’individuo in ciascuno di noi – ha sottolineato Giorgia Salati del Consiglio direttivo dell’associazione stessa - Viviamo in una società frammentata basata sul conflitto, noi intendiamo riscoprire qualcosa che ci è sfuggito da molto tempo. La scuola va in questa direzione proponendo incontri, laboratori, percorsi di crescita e trasformazione e attività spirituali” Cos’è la scuola delle donne e a chi si rivolge Una prima presentazione della Scuola delle donne si terrà sabato 26, a Langhirano, nell’ambito della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, tema molto caro alle componenti dell´associazione Sacre Terre, che con la loro opera mirano a combattere tutti i tipi di violenza. Tre le aree su cui la scuola interverrà. La prima mira a aumentare la conoscenza sul ruolo della donna nella trasformazione culturale. Il programma è intitolato “Caterina e Ipazia” due figure emblematiche sia per il mito che per la storia, ovvero Santa Caterina d’Alessandria, anche patrona della località in cui ha sede il villaggio Sacreterre e Ipazia d’Alessandria, filosofa e scienziata. Il secondo ramo d’attività riguarda il lavoro interiore di trasformazione e porta il nome di Ecate, l’antica dea madre preellenica, figura che chiama a creare una nuova vita. Con il terzo programma “Antenate” – condotto dalle componenti dell’Associazione- si intende ricercare la connessione con la tradizione arcaica, puntando a recuperare la conoscenza tramandata per generazioni da nonne e madri di grande saggezza. La scuola delle donne si rivolge a donne di tutte le età e la sezione dedicata agli incontri culturali divulgativi è aperta anche agli uomini. Sarà anche attivato un programma specifico rivolto alle giovanissime, ispirato alla volontà di creare un ponte fra le generazioni, tale da non lasciare sole le ragazze nel delicato processo di diventare donne. Alle attività della scuola collaboreranno esperte sulle tematiche femminili a livello internazionale come Luciana Percovich, Francesca Rosati Freeman I corsi avranno inizio il prossimo gennaio e la maggior parte degli incontri si terranno presso la sede dell´Associazione, al Villaggio Sacreterre in località Sciola nei pressi di Capoponte, per lo più durante i fine settimana. Alcune attività, in particolare quelle dedicate alle ragazze giovani, saranno invece tenute A Parma nella sede di via Bruxelles 10/b.  
   
   
SARDEGNA: ´MOLTEPLICI INIZIATIVE AL FEMMINILE PER LA CRESCITA DELL´OCCUPAZIONE  
 
Cagliari, 22 Novembre 2011 - "Sono molteplici le iniziative al femminile avviate dalla Regione con l´obiettivo di favorire la crescita dell´occupazione, in particolare dando fiducia e potenziando l´imprenditorialità femminile". Lo ha detto l´assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, durante il suo intervento al seminario ‘Lavoro e Sviluppo: impronta al femminile’, organizzato dalla Commissione provinciale Pari opportunità. "Agire con politiche specifiche, che sappiano rimuovere gli ostacoli, costituisce un fattore indispensabile e determinante per lo sviluppo del tessuto economico-produttivo dell´intera comunità sarda - ha aggiunto l´assessore Liori - Tra le iniziative che le donne hanno dimostrato di apprezzare alcune finalizzate alla creazione di nuove imprese: una dedicata esclusivamente a loro, l´avviso "Impresa donna" finanziato con 6 milioni di euro, che ha registrato circa 3.000 domande. Ma anche il bando sul "Microcredito" e l´avviso "Europeando nuovi imprenditori", che hanno avuto una partecipazione femminile consistente, dimostrando la forte volontà delle donne sarde di mettersi in gioco, di essere capaci ad affrontare consapevolmente il rischio imprenditoriale e a offrire il loro fattivo contributo alla crescita dell´economia isolana. Questi dati mi convincono a insistere con interventi specifici a sostegno dell´occupazione e dell´imprenditoria femminile, confidando nella diminuzione del differenziale tra disoccupazione maschile e femminile e contribuendo anche al superamento delle discriminazioni di genere in tema di lavoro".