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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Febbraio 2012
Politica
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SULL´ACCORDO RAGGIUNTO IN DELL´EUROGRUPPO RIGUARDANTE IL SECONDO PROGRAMMA DI ASSISTENZA FINANZIARIA PER LA GRECIA  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - Nel punto stampa, il Presidente Barroso ha espresso le seguenti osservazioni sull´accordo raggiunto in sede di Eurogruppo riguardante il secondo programma di assistenza finanziaria per la Grecia: "Una parola sulla Grecia in quanto è la prima volta che vedo l´accordo all´interno dell´Eurogruppo. L´accordo raggiunto in sede di Eurogruppo riguardante un secondo programma di assistenza finanziaria per la Grecia è un passo avanti fondamentale per il paese e per l´area dell´euro nel suo insieme. Insieme con l´accordo raggiunto con il settore privato per una offerta di scambio bond, in cui io sono molto fiducioso, parteciperanno un elevato numero di possessori di obbligazioni del settore privato, questo pacchetto globale apre la strada alla Grecia per la costruzione di una nuova economia e più sostenibile, più capace per generare crescita e posti di lavoro. Si chiude anche la porta su uno scenario di un default incontrollato, con tutte le sue gravi implicazioni economiche e sociali. Questo sarebbe - per usare le parole del Primo Ministro greco - il caos per la Grecia e per il popolo greco. Sono profondamente consapevole del pesante fardello che il popolo greco si trovano a dover sopportare e riconoscere gli enormi sforzi fatti nel corso degli ultimi due anni, in sfida estremamente circostanze. Tuttavia, come riconosciuto dalle stesse autorità greche, non solo il governo ma anche il Parlamento, le misure adottate sono essenziali e in molti casi da lungo tempo. Non c´è alternativa al consolidamento fiscale e alle riforme strutturali in Grecia se la Grecia vuole recuperare competitività in modo che possa generare nuovamente la crescita e l´occupazione. Penso che questo messaggio deve essere chiaro. E il modo migliore di mostrare la nostra solidarietà alla Grecia è quello di dire la verità. Il secondo programma intensificherà i molti ambizioso di riforme strutturali in corso, che stanno aiutando a costruire una pubblica amministrazione più moderna e vicina ai cittadini pubblica, un sistema fiscale più equo e più efficace e un ambiente più favorevole alle imprese in cui l´occupazione può prosperare. In sintesi: un´economia più competitiva greca. Questo offrirà opportunità di investimento in Grecia che il paese altrimenti non avrebbero, e dimostrerà che il consolidamento fiscale va di pari passo con misure volte a rafforzare la crescita. La crescita è l´obiettivo, ma naturalmente ci sono necessari passaggi difficili fino a raggiungere una crescita. La Commissione in parallelo continuerà a fornire supporto immediato e proattivo, attraverso un rafforzamento della task force istituita per la Grecia la scorsa estate, la mobilitazione dei fondi di coesione e attraverso l´Action Team disoccupazione giovanile, che sarà sul campo di Atene la prossima settimana . Desidero inoltre riconoscere il fatto che ieri sera il resto della zona euro ha alla fine d´accordo con questo programma. So che in alcuni governi a volte è difficile ottenere il necessario sostegno dai loro parlamenti, ma voglio congratularmi con i ministri delle Finanze per il loro lavoro perché era la decisione giusta per la Grecia, ma anche per l´area dell´euro. E ´un segnale positivo che il nostro obiettivo comune è per una stabile e prospero Grecia con un futuro sicuro in euro. "  
   
   
DICHIARAZIONE ALL´EUROGRUPPO DEL VICE-PRESIDENTE REHN SULLA GRECIA  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - Negli ultimi due anni e poi questa notte, ho imparato che "maratona" è davvero una parola greca. Ma alla fine siamo arrivati a un accordo. E´ un accordo importante e di vasta portata, che la Commissione accoglie con favore, perchè ridurrà sostanzialmente l´onere del debito della Grecia e contribuirà a riformare l´economia e l´amministrazione, in modo da tornare alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. Si tratta di un passo in avanti essenziale per la Grecia e per l´area dell´euro nel suo insieme, e questo programma è sostenuto da un contributo sostanziale da parte del settore privato, come ha spiegato Jean-claude Juncker. Ciò include un haircut (taglio) nominale del 53,5% e ci sono diversi elementi del Psi ("Private Sector Involvement") che ridurranno il debito pubblico greco al livello di 120,5% del Pil entro il 2020. Al fine di raggiungere questo livello e per assicurare che il finanziamento del settore pubblico venga limitato a 130 miliardi di euro durante il periodo del programma, avevamo bisogno di diverse ore di negoziati, e questo è stato ovviamente il compito principale della scorsa notte. Il programma si basa su una rigorosa condizionalità, basata su un rafforzamento del controllo dell´attuazione del programma attraverso la presenza maggiore e permanente della "task force" della Commissione sul terreno, supportata da esperti forniti dagli Stati membri. Al fine di migliorare l´attuazione del programma, abbiamo anche deciso di creare un conto separato attraverso il quale la Grecia dovrà versare un importo del servizio del debito il prossimo trimestre, il che certamente rafforzerà la condizionalità politica. Ci aspettiamo che questa solidarietà senza precedenti dei partner della Grecia nell´area euro venga ora abbinata a un forte impegno da parte dei leader politici greci a dare piena attuazione al programma, in primo luogo per il bene dei loro concittadini. È chiaro che l´economia greca non più può contare su una grande amministrazione pubblica finanziata con debito a buon mercato, ma piuttosto ha bisogno di appoggiarsi sugli investimenti, greci e stranieri, per facilitare la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Perché questo accada, devono essere create e migliorate le condizioni per gli investimenti. Questo accadrà, ad esempio, attraverso un sistema fiscale efficiente ed equo, una pubblica amministrazione efficace, un clima imprenditoriale più favorevole, il pieno utilizzo dei fondi strutturali disponibili e un adeguamento del costo unitario del lavoro. Quindi, tutto sommato, l´accordo di oggi è una pietra miliare fondamentale della nostra risposta globale alla crisi e con questo accordo abbiamo una reale possibilità di svoltare e passare dalla stabilizzazione alla promozione della crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro.  
   
   
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E ALLE VIOLAZIONI DI COPYRIGHT SU INTERNET, ACTA: TUTTO QUELLO CHE AVETE SEMPRE VOLUTO SAPERE  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - Acta è un accordo commerciale internazionale per la lotta alla contraffazione e alle violazioni di copyright su internet. Finora è stato firmato da 30 paesi nel mondo, ma l´accordo potrà entrare in vigore unicamente se il Parlamento europeo darà il suo consenso. Nei prossimi mesi il Parlamento europeo deciderà se approvare o meno l´accordo. Ma quali gli obiettivi di Acta? Perché ha provocato delle grandi proteste in tutto il mondo? E in che modo il Parlamento europeo farà la sua scelta? Di cosa si occupa Acta? L´obiettivo dell´Accordo commerciale anticontraffazione (Acta) è quello di rinforzare i diritti della proprietà intellettuale a livello internazionale. Molti paesi sono preoccupati per le loro economie a causa delle attività di contraffazione e pirateria informatica. L´organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha stimato che nel 2005 il traffico legato alla contraffazione internazionale ammonta a 200 miliardi di euro, esclusi i prodotti digitali. Su quali prodotti interviene Acta? Tutti i beni contraffatti e la violazione dei copyright su internet. Quali paesi hanno partecipato alla creazione dell´accordo? Acta è stato negoziato dall´Unione europea e i suoi Stati membri, gli Stati Uniti, l´Australia, il Canada, il Giappone, il Messico, il Marocco, la Nuova Zelanda, Singapore, il Sud Corea e la Svizzera. Una volta che l´accordo entrerà in vigore, qualsiasi paese dell´Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) potrà candidarsi per entrare a farne parte. Perché Acta è così contestato? Le critiche mosse contro Acta sono legate al fatto che questo accordo favorirebbe gli interessi delle grandi società a discapito dei diritti dei cittadini. Ed anche l´applicazione di Acta on line sarebbe una minaccia per la privacy dei cittadini e i diritti dell´uomo. Inoltre è stato denunciato il modo poco trasparente in cui sono avvenuti i negoziati: la società civile e i paese in via di sviluppo non sono stati presi in considerazione. Quali sono i paesi che hanno già firmato? All´interno dell´Unione europea tutti gli Stati membri hanno firmato fatta eccezione per Cipro, l´Estonia, la Slovacchia, la Germania e i Paesi Bassi. Fuori dall´Unione europea è stato già firmato dall´Australia, il Canada, il Giappone, il Marocco, la Nuova Zelanda, Singapore, la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Perché il ruolo del Parlamento europeo è così importante? Il Parlamento dovrà approvare Acta prima che l´accordo possa entrare in vigore. Senza il suo consenso, l´accordo non sarà possibile. Il Trattato di Lisbona prevede infatti il diritto di veto per la maggior parte degli accordi internazionali firmati dall´Unione europea. Quali sono le opzioni del Parlamento europeo? Il Parlamento non potrà proporre nessun cambiamento. Dovrà semplicemente approvare o rifiutare l´accordo nella sua integralità. Prima di pronunciarsi il Parlamento può richiedere una valutazione della Corte di giustizia dell´Unione europea sulla compatibilità di Acta rispetto alla legislazione europea. In questo caso Acta non potrebbe entrare in vigore prima della decisione della Corte. E considerato che non ci sono termini legali per dare una risposta, è possibile che il Parlamento sospenda la sua decisione a una data indefinita: ciò non permetterebbe all´accordo di entrare in vigore. Qual è la procedura legislativa del Parlamento europeo? Il Parlamento europeo si è impegnato a lavorare in maniera trasparente e invita i cittadini a informarsi, a consultare i documenti e a seguire i dibattiti in diretta, via internet. I lavori preparatori saranno realizzati dalle commissioni parlamentari. La commissione per il Commercio internazionale è stata incaricata di produrre una raccomandazione per il Parlamento europeo. Il deputato di centro sinistra inglese David Martin è il relatore che si occuperà di redigere il testo sulla posizione del Parlamento europeo. Altri quattro commissioni si esprimeranno su Acta: la commissione per l´Industria, la ricerca e l´energia, la commissione giuridica, la commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni, e la commissione per lo Sviluppo. Le commissioni ascolteranno nei mesi a venire gli attori principali e le parti interessate per poter prendere una decisione cosciente. Molti, se non tutti i dibattiti saranno consultabili in streaming on line sul sito del Parlamento europeo. Anche le raccomandazioni delle commissioni saranno pubbliche e consultabili on line. Il Parlamento prenderà una decisione finale durante una sessione plenaria, che potrà essere seguita in streaming. In che maniera si è pronunciato il Parlamento su Acta nel passato? Fino ad ora il Parlamento ha già votato tre risoluzioni per richiedere di rendere pubblici i documenti relativi ad Acta e per avere maggiore peso durante i negoziati. Una risoluzione l´11 marzo 2009 richiedeva alla Commissione che tutti i documenti relativi ai negoziati su Acta fossero resi pubblici immediatamente; una risoluzione del 10 marzo 2010 rifiutava la segretezza di Acta esprimendo delle preoccupazioni sulla mancanza di trasparenza; una risoluzione del 24 novembre 2010 indica Acta come un passo nella giusta direzione e si appella alla Commissione per confermare che l´accordo non abbia nessun impatto sulle libertà fondamentali e la legislazione esistente. Cosa succederebbe se il Parlamento europeo approvasse l´accordo? Per poter entrare in vigore, Cipro, l´Estonia, la Slovacchia, la Germania e i Paesi Bassi dovranno firmare l´accordo e tutti gli Stati membri dovranno ratificarlo. E in caso di rifiuto? Acta non potrebbe entrare in vigore all´interno dell´Unione europea. Nessun accordo sarebbe possibile senza il consenso del Parlamento europeo. In ogni caso, sei paesi esterni all´Unione potranno ratificare l´accordo che sarebbe valido sul loro territorio. Dove sarà possibile seguire gli ultimi sviluppi su Acta? Questo dossier sarà aggiornato regolarmente. Le riunioni saranno disponibili in streaming sul sito con i link ai documenti ufficiali. Sarà possibile seguire le ultime novità anche sulla pagina Facebook del Parlamento europeo e sui conti Twitter (in 22 lingue).  
   
   
L´EUROPA PUÒ FARE MEGLIO: INVITO DI BARROSO A SEGUIRE LE BUONE PRATICHE PER RIDURRE LA BUROCRAZIA  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 – José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, ha ricevuto ieri da Edmund Stoiber, presidente del Gruppo ad alto livello di parti interessate indipendenti sugli oneri amministrativi, una relazione dal titolo "L´europa può fare meglio" che illustra le buone pratiche in uso negli Stati membri per attuare la normativa Ue con il minor onere amministrativo. "Mi congratulo con il gruppo presieduto da Edmund Stoiber per l´ottimo lavoro svolto", ha affermato José Manuel Barroso. "La valenza di questo lavoro sta nel mostrare soluzioni intelligenti con cui i singoli Stati membri pongono in essere le norme Ue sfruttandone gli effetti positivi e evitando inutili passaggi amministrativi a livello nazionale. Invito tutti gli Stati a trarre insegnamento dagli esempi raccolti dal gruppo. Prendendo spunto dai metodi di regolamentazione intelligente di ciascuno possiamo infatti migliorare il clima imprenditoriale e sostenere la crescita e l´occupazione in Europa." La relazione, che la Commissione ha commissionato al gruppo ad agosto 2010, passa in rassegna 74 esempi di buone pratiche: soluzioni di e-government, iniziative ingegnose, soprattutto per la piccola imprenditoria, casi di partecipazione diretta di portatori di interessi, orientamenti utili e azioni transnazionali. Il lavoro mostra che esiste un ampio margine per attuare le norme dell´Unione riducendo la burocrazia. Circa un terzo degli oneri amministrativi Ue che ricadono sulle imprese è infatti dovuto all´inefficienza con cui i requisiti dell´Unione vengono attuati a livello nazionale. Per permettere alle aziende di operare più facilmente e rilanciare la nostra economia e la nostra competitività è quindi essenziale garantire un´attuazione meno burocratica delle normative. A questo scopo la relazione elabora una check-list e formula raccomandazioni, invitando peraltro i lettori ad esprimere le proprie considerazioni. Contesto Il programma d´azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell´Unione europea, presentato dalla Commissione a gennaio 2007 e approvato dal Consiglio europeo a marzo 2007, fissa l´obiettivo di ridurre del 25% entro il 2012 gli oneri gravanti sulle imprese. Migliorare il clima imprenditoriale eliminando la burocrazia è un obiettivo comune che può essere raggiunto solo se gli Stati membri e le istituzioni europee se ne fanno rispettivamente carico. La Commissione europea, a buon punto nell´attuazione del programma, ha già presentato una serie di provvedimenti destinati a ridurre gli oneri amministrativi fino al 33%, per un importo superiore ai 40 miliardi di euro. Le misure finora adottate dal Consiglio e dal Parlamento totalizzano già una riduzione del 22%. L´accordo raggiunto di recente sulle misure di riduzione degli oneri contabili per oltre 5 milioni di piccole imprese segnerà un´ulteriore tappa verso il raggiungimento del target di abbattimento del 25% entro il 2012. Il Gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi, presieduto da Edmund Stoiber, è stato istituito nel 2008 per coadiuvare e consigliare la Commissione sull´attuazione del programma per la riduzione degli oneri amministrativi nell´Unione europea.  
   
   
PRIMA RIUNIONE UE-GIORDANIA, UNA TASK FORCE PER SOSTENERE LE RIFORME IN CORSO IN GIORDANIA  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - La prima riunione del vertice Ue-giordania Task Force avrà luogo presso il Centro Re Hussein sul Mar Morto in Giordania il 22 febbraio. La Task Force intende dimostrare la determinazione dell´Ue di accompagnare Jordan sul suo processo di riforme democratiche verso una società giusta e inclusiva dei diritti democratici, della giustizia sociale e opportunità economica come caratteristiche principali. Sarà co-presieduto da Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell´Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vice-presidente della Commissione europea, e primo ministro giordano Awn Khasawneh.bernardino León, il Rappresentante speciale dell´Ue per la regione meridionale del Mediterraneo, parteciperà anche. "La Giordania si impegna a perseguire un ritmo sostenuto delle riforme che sono vitali per il consolidamento delle istituzioni, l´approfondimento della democrazia e dello Stato di diritto. Il 2012 sarà cruciale per consolidare le riforme ambiziose. L´ue si è impegnata ad accompagnare Jordan nel suo cammino storico. Anche in un difficile contesto economico l´Ue assicurare un efficace e sostanziale sostegno economico per sostenere l´ambizioso programma di riforme politico giordano. La riunione della Task Force sarà approfondire il nostro rapporto forte e fungerà da catalizzatore per garantire un coordinamento efficace da parte della Ue ei suoi Stati membri , così come altri organismi europei e internazionali ", ha dichiarato Catherine Ashton prima della riunione. L´ue-giordania Task Force è la forza secondo compito nel Mediterraneo meridionale dalla primavera araba iniziata, con il primo svoltosi a Tunisi nel mese di settembre 2011. E ´stato istituito per aiutare ad affrontare le sfide che la Giordania si trova ad affrontare nel suo processo di riforma politica ed economica. Essa mira inoltre a coordinare in modo più efficiente il sostegno della Ue, dei suoi Stati membri e una serie di organismi europei e internazionali, con un focus particolare sulle politiche a breve e medio termine e le iniziative adottate dal governo giordano. La riunione della Task Force il 22 febbraio si aprirà con osservazioni introduttive dai due co-presidenti, che sarà seguita da un dibattito mattina incentrato sulle riforme politiche e governance rafforzata ed un dibattito pomeriggio che esaminerà le riforme economiche, sviluppo e impieghi. Funzionari del governo giordano e alti funzionari dell´Unione europea, nonché rappresentanti degli Stati membri, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni finanziarie internazionali si uniranno al dibattito. Ulteriori iniziative di sostegno sono dovuti a essere annunciato. La riunione della Task Force sarà preceduta il 21 febbraio da sessioni speciali con la società civile, partiti politici e rappresentanti delle imprese. Principali rappresentanti giordani sarà affiancato da partner in Europa, comprese le fondazioni politiche europee, per favorire il dialogo e programmi su cultura politica e di leadership per sostenere lo sviluppo politico partito e la costruzione di cittadinanza giordana. La Task Force sarà interrogato sui loro risultati.  
   
   
L´UE HA RINNOVATO IL SUO IMPEGNO PER PROMUOVERE LA PACE E LA SICUREZZA IN SOMALIA  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - Ieri, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha annunciato che l´Unione europea è pronta a fornire ulteriore supporto alla missione dell´Unione africana in Somalia (Amisom), a seguito di un incontro con il Primo Ministro della Transitional Governo federale della Somalia, Ali Mohamed Abdiweli. L´annuncio arriva prima di una conferenza internazionale sul futuro della Somalia che si svolgerà il 23 febbraio a Londra ed è soggetto alla approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di una rafforzata Amisom. L´alto rappresentante e il Vice Presidente della Commissione, Catherine Ashton e il Commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, sarà a Londra per ribadire che la stabilizzazione e lo sviluppo in Somalia, insieme con l´Unione africana ei partner internazionali, è una delle priorità dell´Ue. Il nuovo impegno contribuirà alla proposta di aumento delle truppe in forza attiva nel dall´Unione africana missione in Somalia (Amisom). Aiuti dell´Ue copre i costi come le indennità di truppe, assistenza medica, abitazione, carburante e apparecchiature di comunicazione. Il presidente Barroso ha dichiarato: "Oggi, abbiamo capito c´è una necessità di un maggior numero di truppe per proteggere il paese in vista della Conferenza di Londra, sono felice di dire che l´Ue è pronta a mobilitare ulteriori risorse per consentire un aumento. Il numero di truppe, in attesa di una decisione del Consiglio di sicurezza dell´Onu. Nostro sforzo sarà notevole, ma riguarderà solo una parte delle esigenze crescenti in modo che io chiamo gli altri donatori e la comunità internazionale ad intensificare la loro assistenza ". Il presidente Barroso e il Primo ministro hanno discusso l´importanza dei cambiamenti politici in Somalia, anche questioni quali la riforma istituzionale e l´adozione di un progetto di Costituzione federale. Poiché la situazione migliora al di là della sicurezza a Mogadiscio in altre regioni, amministrazioni locali devono essere impostate in modo da fornire servizi di base e stabilire lo stato di diritto. Questi dovrebbero essere legati al governo centrale di un futuro federale Somalia. L´incontro di oggi arriva in vista della conferenza internazionale sulla Somalia che si terrà il 23 febbraio a Londra. L´evento riunirà i membri della comunità internazionale e leader somali per concordare sulla cooperazione nei settori chiave del processo politico, la sicurezza, e il sostegno alla stabilità locale. L´evento contribuirà a rilanciare il processo politico in Somalia e coordinare il sostegno internazionale per il paese. Il primo ministro Ali Mohamed Abdiweli anche incontrato con il Commissario Ue per lo sviluppo, Andris Piebalgs, e il Commissario per la cooperazione internazionale, aiuti umanitari e protezione civile, Kristalina Georgieva.  
   
   
CHI TRADUCE LE 100.000 PAGINE AL MESE DEL PARLAMENTO EUROPEO ?  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - Ti sei mai chiesto come funziona un´istituzione che lavora ogni giorno in 23 lingue diverse? La risposta è semplice. Grazie a un´unità di persone che lavorano tutto il giorno per aiutare i politici a comunicare tra loro: i traduttori. L´unione europea utilizza 23 lingue ufficiali. All´interno del Parlamento, i cui deputati sono eletti direttamente dai cittadini, è di vitale importanza che ognuno di loro possa lavorare nella loro lingua madre. Ciò è importante per i deputati stessi (le qualifiche linguistiche non possono essere un requisito necessario per partecipare alle elezioni), per i cittadini che hanno il diritto di seguire il lavoro degli eurodeputati nella loro lingua, e per le leggi prodotte che devono essere ricevute ed applicate nei diversi Stati membri. Per rispondere a queste esigenze tutti i documenti devono essere disponibili in tutte le lingue. E riflettendo al numero di incontri e procedure, di domande, risoluzioni e emendamenti prodotti quotidianamente, l´impresa appare eroica. Fortunatamente, per fare fronte a più di 100.000 pagine al mese, ci sono più di 700 traduttori con 260 assistenti che lavorano per il Parlamento. E per gli stagisti che muovono i primi passi nel mondo del lavoro, un ambiente di questo tipo può essere travolgente: "Sono rimasta molto sorpresa dal numero di traduttori" ha spiegato Nuno Sousa Lopes, stagista al Parlamento. "Sapevo che c´erano molti traduttori ma il numero ufficiale ha sorpassato l´immaginabile. E ora che vedo la quantità di documenti da tradurre capisco perfettamente perché ce ne sono così tanti". I traduttori lavorano su testi d´ordine generale, ma si specializzano anche in alcuni settori specifici. Anche se la maggior parte dei testi non sono troppo complessi per i traduttori esperti, ci sono sempre parole nuove, tecniche o poco conosciute che possono essere un ostacolo... In questi casi, i traduttori di tutta l´Unione europea si siedono attorno a un tavolo e cercano la soluzione giusta. Niente dress code - Se pensi che essere così precisi renda i traduttori delle persone noiose, la realtà ti sorprenderebbe. Come ha sorpreso la stagista portoghese Nuno: "L´ambiente di lavoro al Parlamento mi ha sorpreso. Mi aspettavo qualcosa di serio e formale, in realtà tutte le persone che ho incontrato sono state amichevoli e premurose". La stagista tedesca Elisabeth Artner ha aggiunto: "È stata una bella sorpresa vedere quanto l´ambiente sia rilassato qui. Non c´è nessun dress code (in certi limiti, ovviamente!) e le persone sono estremamente disponibili". In caso di difficoltà, i traduttori possono utilizzare dei database come lo Iata, un archivio per tutta la terminologia legata all´Unione europea contenente 9 milioni di parole nelle 23 lingue ufficiali dell´Unione europea. "Sono rimasta molto impressionata dalla quantità di tecnologia utilizzata dai traduttori. È bene sapere che c´è sempre un altro modo di cercare le informazioni se si ha un problema nel trovare la giusta parola o un´espressione" ha sottolineato la stagista tedesca. I traduttori lavorano principalmente negli uffici del Lussemburgo, anche se viene data la possibilità di lavorare da casa per quelli che lo preferiscono. Nella maggior parte dei casi traducono nella loro lingua madre, lavorando dalle 3 alle 8 ore durante una stessa giornata. Come si diventa traduttori ? Ovviamente sono necessari dei diplomi universitari, poi bisogna passare degli esami per dimostrare le proprie capacità. Un modo di prepararsi, se si ha la fortuna di essere selezionati tra le migliaia di candidati, è quello di iniziare con un tirocinio alla Direzione generale Traduzione. Se tutto va bene, potrai lavorare per far funzionare questa macchina che lavora sempre in 23 lingue e ritrovarti al Babel party: la festa annuale di gennaio per tutti i traduttori, invitati a portare i propri piatti locali e a celebrare il multiculturalismo dell´Unione europea.  
   
   
PREMIO IMPRENDITORIALITÀ DELL´IET  
 
Bruxelles, 22 febbraio 2012 - I premi Imprenditoria prime per l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet) sono stati annunciati alla Royal Academy of Science a Bruxelles ieri sera in presenza di Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per Istruzione, cultura, multilinguismo e la gioventù . I tre vincitori assoluti sono stati scelti tra i nove start-up creati come parte di comunità della conoscenza e dell´innovazione dell´Iet (Cci) in materia di cambiamento climatico, dell´energia sostenibile e Ict. I vincitori sono: 1. Climate-kic Nudo Eergy (Regno Unito): società di progettazione e innovazione di sviluppare la tecnologia solare che produce energia elettrica e calore. Energy Nudo ha sviluppato un prodotto ibrido che combina le tecnologie fotovoltaici e solari termici, sia per la generazione di acqua calda ed elettricità e permettendo al cliente di ottenere più energia utilizzabile per metro quadrato rispetto alla tecnologia standard. La società è legata al Climate-kic attraverso la sua associazione con l´Imperial College di Londra .. Ne è pronto a cogliere opportunità commerciali con i partner fondamentali pertinenti. 2. Eit Ict Labs Trifense (Germania): è specializzata nella protezione delle reti di computer contro le minacce informatiche. L´azienda nasce come risultato di due progetti di ricerca di successo che sono stati finanziati dal Ministero tedesco dell´Istruzione e della Ricerca. L´obiettivo: traduzione tempestiva dei risultati della ricerca in prodotti commerciali di sicurezza di rete. L´ispirazione per gli studenti: opportunità di occupazione per coloro che sono interessati nella ricerca applicata in un campo interessante e stimolante all´interno della emergente settore delle Tic sicurezza. 3. Innoenergy Cci Noem (Spagna): costruzione con materiali sostenibili di legno. Una venture per costruire la casa ideale del 21 ° secolo: mobile, flessibile e sostenibile. L´obiettivo è un No Emission costruzione. Un angolo di stampa willl svolgerà alle ore 19:00 con il Commissario Vassiliou, Alexander von Gabain , presidente del comitato direttivo dell´Iet e Benoît Cerexhe , ministro, regione di Bruxelles alla Royal Academy of Science (1, rue Ducale, Bruxelles) Per ulteriori informazioni sui premi, visitare il sito http://www.Eitawards.eu/index.aspx  . Per ulteriori informazioni sulla visita Iet,: http://eit.Europa.eu/    
   
   
EXPO, FORMIGONI: L´ILLINOIS ´CHIAMA´ OBAMA IL GOVERNATORE QUINN SOLLECITA L´ADESIONE DEGLI STATI UNITI E INVITA IL PRESIDENTE LOMBARDO AL PROSSIMO G8 A CHICAGO  
 
 Milano, 22 febbraio 2012 - ´Ogni promessa è debito e, come mi aveva promesso, il governatore dell´Illinois Pat Quinn ha scritto al presidente degli Usa Barack Obama e al segretario di Stato americano Hillary Clinton, per chiedere l´adesione degli Stati Uniti a Expo 2015´ ha fatto sapere Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia. In occasione dell´ultima edizione del World Regions Forum (il forum che riunisce le 20 Regioni motori del mondo e che si è tenuto a Milano lo scorso settembre), l´Illinois aveva partecipato con grande entusiasmo, ottenendo ottimi risultati sia sul piano politico, rafforzando l´amicizia tra le due Regioni, sia su quello economico-industriale, grazie a settori fondamentali come le nuove tecnologie e la bio-agricoltura. ´E´ nota - ha detto ancora Formigoni - l´amicizia che mi lega a Quinn, che, oltre a farsi promotore di Expo 2015 presso il presidente del suo Paese, mi ha anche invitato, in qualità di commissario generale, a partecipare al G8 che si terrà a Chicago il prossimo maggio. Sono fiero che il nome di Milano, della Lombardia e dell´Italia sia oggi sulla scrivania del presidente degli Usa, per valutare la possibilità di partecipare alla prossima edizione dell´Esposizione Universale, perché, così ha scritto Quinn nella lettera a Obama e alla Clinton, ciò corrisponderebbe ´all´interesse nazionale´ degli Stati Uniti´. ´Domani - ha concluso il presidente - informerò Vincent Loscertales, segretario Bie, dei 71 Paesi che hanno già dato l´adesione e di questa importante novità´.  
   
   
FORMIGONI: LOTTA SERRATA A OGNI ILLEGALITÀ CORTE DEI CONTI, IL PRESIDENTE SPIEGA IL SISTEMA DI CONTROLLI E ANNUNCIA CORSO DI PREVENZIONE DELLE INFILTRAZIONI MAFIOSE  
 
Milano, 22 febbraio 2012 - Potenziamento dell´impianto dei controlli interni con la costituzione del sistema di vigilanza, rinnovamento del comitato dei controlli e, di pochi giorni fa, la nomina di Giuseppe Grechi a delegato alla Trasparenza presso la Presidenza. Si fa sempre più ´stringente´, in Regione Lombardia, la verifica dell´attività amministrativa: obiettivo prioritario il vaglio di tutti i procedimenti sotto ogni aspetto di regolarità gestionale e finanziaria. Di queste azioni ha parlato il presidente Roberto Formigoni, intervenendo all´inaugurazione dell´anno giudiziario della Corte dei Conti a Milano, dopo aver ascoltato le relazioni del presidente Claudio Gualtieri, del procuratore regionale Antonio Caruso e del presidente della Sezione regionale di controllo Antonio Mastropasqua. Una cerimonia speciale, questa, ricorrendo nel 2012 i primi 150 anni di attività della stessa Corte. Lotta Dura All´illegalità - ´Tutte le misure messe in atto da Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni prima di entrare nel dettaglio di ogni singolo provvedimento - testimoniano la ferma volontà di continuare con determinazione e responsabilità la lotta a ogni forma di illegalità, in piena collaborazione, ma nel rispetto delle reciproche funzioni, con le istituzioni impegnate in questo compito´. Controllo Dell´attività Amministrativa - L´amministrazione regionale - ha illustrato il presidente - ha riformato l´impianto dei controlli interni con la costituzione di una unità organizzativa denominata ´Sistema dei controlli e coordinamento degli organismi indipendenti´: ´Questa articolazione, posta alle dirette dipendenze della Presidenza della Giunta, svolge l´attività di audit nei confronti sia dell´Ente che degli Enti e delle società del sistema regionale, con lo scopo di verificare i processi, prevenire i rischi e adottare i necessari interventi correttivi´. È stato inoltre confermato e rinnovato il Comitato dei controlli, composto prevalentemente da soggetti esterni, quale organo di cui si avvalgono il presidente della Giunta e gli assessori per la verifica dei procedimenti´. Fra i grandi temi affrontati nel corso dell´anno scorso da questo Comitato la verifica delle forme contrattuali per le assunzioni di personale, con particolare riguardo al tema delle collaborazioni professionali. Contrasto Alla Criminalità - Altro capitolo dell´azione regionale riguarda il contrasto ai fenomeni di illegalità e criminalità nelle procedure di affidamento e gestione degli appalti e degli investimenti. È il caso, ad esempio, dell´approvazione del Codice etico degli appalti lombardi, che regola i comportamenti dei concorrenti e aggiudicatari degli appalti dei lavori, dei servizi e delle forniture. Entrato in vigore lo scorso 24 maggio, il Codice introduce in capo agli operatori economici che partecipano alle procedure di affidamento una serie di obblighi, il cui inadempimento è sanzionato, tra l´altro, con l´esclusione del concorrente o aggiudicatario dalla procedura di affidamento. Altra iniziativa di rilievo è il corso in materia di prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici promosso da Eupolis, che sta per essere avviato in collaborazione con la Procura di Milano. Tra le iniziative già avviate, infine, c´è anche la costituzione del Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e sulla sicurezza dei cantieri, che ha il compito di monitorare la trasparenza e il rispetto della normativa vigente in materia di contratti di lavoro, servizi e forniture. Massima Attenzione Per L´expo 2015 - In tema di controllo l´Expo 2015 rappresenta un capitolo a parte, per il quale è stato sottoscritto un protocollo tra la Prefettura di Milano e la società Expo 2015 spa, finalizzato a garantire la massima trasparenza e la massima tutela della legalità nella realizzazione delle grandi opere. ´Con questo protocollo - ha ricordato Formigoni - viene sancito e formalizzato un impegno importante da parte della società Expo 2015 a collaborare pienamente con la Prefettura di Milano per il contrasto alle infiltrazioni criminali negli appalti´.  
   
   
MILANO, CORTE DEI CONTI. PISAPIA: "BENE TEMPI RAPIDI E FUNZIONE ANCHE DETERRENTE MAGISTRATURA CONTABILE”  
 
Milano, 22 febbraio 2012 - “La relazioni di oggi in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte dei Conti della Lombardia hanno evidenziato come i tempi per le sentenze si siano ridotti, con la pubblicazione delle sentenze di primo grado entro un anno dall’atto di citazione. Questo è certamente un elemento molto positivo per chi opera nella Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda Expo, è stato ribadito come tutti gli atti esaminati abbiano superato positivamente ogni controllo di legittimità, si tratta di una conferma del nostro impegno perchè tutto si svolga nel modo più corretto e trasparente. E’ stato anche ribadito come l’opera comune di tutti coloro che sono impegnati nella difesa della legalità, a partire proprio dalla magistratura contabile, abbia anche una grande funzione deterrente nei confronti di possibili comportamenti illeciti”. Lo ha affermato ieri il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte dei Conti della Lombardia  
   
   
AOSTA: L’UNIONE EUROPEA AL CENTRO DELL’ATTENZIONE POLITICA  
 
Aosta, 22 febbraio 2012 - L’unione europea e l’utilizzo dei fondi messi a disposizione delle regioni sono stati i temi al centro dell’attività amministrativa nella settimana appena trascorsa. Lunedì 13 febbraio, infatti, si è tenuto ad Aosta il Forum partenariale della Politica regionale di sviluppo 2007/13. Scopo dell’incontro è stato la condivisione dei contenuti del Rapporto di valutazione per l’anno 2011 sullo stato di avanzamento dei diversi fondi sui fronti della ricerca e dell’innovazione, dello sviluppo locale e rurale, dell’ambiente e territorio, della formazione e del mercato del lavoro. Questa è stata anche l’occasione per presentare il volume dal titolo Incontra, costruisci, inventa, realizza, disegna il tuo futuro: uno sguardo su 5 anni di progetti in Valle d’Aosta. Augusto Rollandin, Presidente della Regione - I fondi europei sono, soprattutto in questo momento, ma lo erano già prima, una fonte necessaria importantissima per lo sviluppo di una regione come la nostra. Noi abbiamo posto sempre la massima attenzione alla progressione, alla dinamica con cui i piani vanno avanti, al modo in cui si spendono i soldi e, soprattutto, ai risultati. Questo ci ha portato a evidenziare, proprio attraverso il volume presentato in occasione del Forum partenariale, quelli che sono i risultati, i benefici e le ricadute sulla Valle d’Aosta. Le strategie e i sistemi di controllo per il contrasto delle frodi finanziarie all’Unione europea è stato invece il tema al centro di un seminario che si è tenuto a Palazzo regionale giovedì 16 febbraio scorso. L’incontro ha permesso di analizzare i più rilevanti e diffusi fenomeni di irregolarità e frode, di approfondire le buone prassi e di promuovere una migliore comprensione dei meccanismi comunitari e nazionali in tema di Fondi europei. Augusto Rollandin, Presidente della Regione - E’ emersa la necessità di fare opera di sensibilizzazione nei confronti di chi controlla, in modo tale che non ci sia possibilità di errore e, quindi, di incorrere in problemi di frode. Purtroppo in alcune zona la frode esiste anche in percentuali piuttosto alte, toccando anche punte del 25% Il seminario sul contrasto delle frodi finanziarie all’Unione europea è stato l’occasione, per il Presidente della Regione, per proporre una riflessione sulla semplificazione delle procedure per una gestione efficace dei fondi messi a disposizione dall’Ue. L’evento, promosso dalla Presidenza della Regione, rientra in un ciclo di incontri formativi organizzati sul territorio nazionale dal Dipartimento per la politiche europee della Presidenza del Consigli dei Ministri. Augusto Rollandin, Presidente della Regione - Molti, nelle piccole realtà come la nostra, spesso non presentano i piani per la difficoltà di compilare tutta una serie di dati, per paura di sbagliare per cui alla fine queste persone sono le prime ad essere danneggiate, visto che i fondi ci sono. Abbiamo cercato di evidenziare quegli aspetti, soprattutto burocratici, che frenano molto spesso proprio i programmi. Questo è un dato che noi vogliamo evidenziare non solo a quel livello, ma anche ad altri livelli perché deve essere alla base di un cambiamento anche sul piano europeo.  
   
   
FONDI FAS:CHIODI,"LA CORTE DEI CONTI HA DATO IL VIA LIBERA" IL PRESIDENTE,SPAZZATI VIA ALLARMISMO E FUNEREE PREVISIONI  
 
Pescara, 22 febbraio 2012 - "La Corte dei Conti ha registrato, in via definitiva, l´attribuzione dei fondi Fas all´Abruzzo. Il che significa che, finora, siamo l´unica Regione a poter disporre realmente di 607 milioni di euro di risorse". Lo ha comunicato, ieri mattina, in Consiglio regionale, il presidente della Regione, Gianni Chiodi. "Una notizia di straordinaria importanza - ha proseguito Chiodi - che, una volta per tutte, finisce anche per spazzare via sia l´ingiustificato allarmismo che le funeree previsioni che sono stati fatti circa fantomatici ritardi della Regione o addirittura e su improbabili bocciature dell´intero Piano Fas da parte del Governo. Ora attenderemo una decina di giorni - ha spiegato il Presidente - per la registrazione al Cipe e poi potremo essere finalmente operativi. A tal prposito, i nostri uffici si sono già attivati e stanno lavorando alacremente".  
   
   
SODDISFAZIONE DELLA CALABRIA PER LA PUBBLICAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE CHE PREVEDE LA SELEZIONE DI INTERMEDIARI FINANZIARI  
 
Catanzaro, 22 febbraio 2012 - L’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi esprime il più vivo compiacimento per la pubblicazione della manifestazione di interesse che prevede la selezione di intermediari finanziari che riceveranno risorse dal Fondo Europeo degli Investimenti, attraverso il “Jeremie Holding Fund”, al fine di implementare lo strumento finanziario denominato “Funded Risk Sharing Financial Instrument” per la Regione Calabria. “Il fondo ‘Jeremie’ – ha dichiarato l’assessore Caridi - rappresenterà, non appena a regime, un importate asset a disposizione dello sviluppo del sistema economico e produttivo dell’intera regione Calabria, costituendo un’architettura unica cui il mondo imprenditoriale potrà fare riferimento per l’implementazione di nuovi investimenti aziendali. Si tratta di un programma quadro – ha spiegato l’assessore - che fornisce una serie di azioni volte a promuovere ed incrementare l’accesso alla finanza da parte delle micro, piccole e medie imprese. Un’iniziativa sviluppata dalla Commissione Europea, dalla Banca Europea degli Investimenti e dalla Regione Calabria con l’obiettivo di migliorare l’ambiente in cui le imprese si trovano ad operare, attraverso l’incremento di un’offerta finanziaria basata sulle necessità emerse localmente. Per il periodo di programmazione 2007-2013 – ha evidenziato ancora Caridi - l’obiettivo prioritario dell’iniziativa ‘Jermie’ Calabria è quello di migliorare l’accesso al finanziamento delle aziende calabresi, con particolare riferimento alle Pmi e alle imprese innovative. Di particolare rilievo il fatto che ‘Jeremie’, non concede contributi a fondo perduto per le Pmi ma credito agevolato fino a 500.000 euro con l’obiettivo di fornire copertura di rischio e liberazione di capitale economico e regolamentare a condizioni favorevoli e creare un prodotto ad alto valore aggiunto appetibile per gli If (Intermediari finanziari, banche) La Regione Calabria – ha detto infine l’assessore Caridi - ha destinato al finanziamento dell’iniziativa l’importo complessivo di 45 milioni di euro a cui dovranno aggiungersi i fondi del sistema del credito calabrese chiamato a partecipare alla manifestazione d’interesse indetta dal Fondo Europeo per gli Investimenti”.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: TESORERIA UNICA, AEROSPAZIO AGRICOLTURA  
 
 Torino, 22 febbraio 2012 - Città della Salute di Torino, tesoreria unica, aerospazio, agricoltura e parchi sono i principali argomenti esaminati il 21 febbraio dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Città della Salute di Torino. Approvato, su proposta dell’assessore Paolo Monferino, il “master plan” della Città della Salute e della Scienza di Torino, che comprende un programma di realizzazione dell’importo complessivo di euro 1.094.000.000. Si trattava dell’ultimo atto amministrativo necessario per consentire al Ministero dell’Economia di assegnare al Piemonte 377 milioni per le Città della Salute di Torino (250) e Novara (127). Tesoreria unica. Su proposta del presidente Roberto Cota e dell’assessore Ugo Cavallera è stata decisa la presentazione alla Corte costituzionale di un ricorso per illegittimità costituzionale, con contestuale istanza di sospensione, nei confronti dell’istituzione della tesoreria unica stabilita dal decreto legge del Governo Monti n.1/2012 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”. La delibera sostiene che l’art.35 del decreto, che obbliga Regioni, enti locali ed enti del comparto sanitario a trasferire alla Banca d’Italia tutte le disponibilità liquide depositate presso il sistema bancario, configura il ritorno ad un metodo centralizzato antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, incide sulla disponibilità finanziaria e sulle scelte amministrative e legislative, contrasta con il principio di ragionevolezza di cui all’art.3 e la nuova autonomia amministrativa e finanziaria riconosciuta alle Regioni ed agli enti locali dagli articoli 118 e 119, viola l’art.117 sulla potestà legislativa dello Stato e delle Regioni ed il principio di leale collaborazione di cui all’art.120 della Costituzione. Aerospazio. Su proposta dell’assessore Massimo Giordano viene data attuazione alla seconda fase della piattaforma innovativa dell’aerospazio e la si finanzia con 20 milioni di euro. Le candidature progettuali dovranno riguardare i sistemi di sorveglianza e monitoraggio del territorio a scopi civili basati su velivoli senza pilota, la compatibilità ambientale del trasporto aereo, lo sviluppo di motoristica aeronautica eco-compatibile, le tecnologie per l’esplorazione spaziale, la cattura e rimozione dei detriti orbitanti, more electric aircraft (tecnologie sostenibili della componentistica aerospaziale). Agricoltura. Come proposto dall’assessore Claudio Sacchetto, viene destinata la somma complessiva di 27 milioni di euro per il finanziamento dei bandi adottati con la misura “Nuove sfide” del Piano di sviluppo rurale, riguardante l’adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche e il sostegno alla produzione lattiero-casearia. Parchi. Vengono istituite, su proposta dell’assessore William Casoni, le conferenze dei presidenti e dei direttori delle aree protette del Piemonte, alle quali si affida il compito di garantire al sistema il necessario coordinamento tra politiche di settore, indirizzi, strategie, iniziative, modalità organizzative ed amministrative. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la posticipazione al secondo semestre 2012 (o al primo semestre 2013 qualora non sia definito entro quest’anno il trasferimento dei fondi statali previsti) della pianificazione del terzo biennio del “Programma Casa”, la prima variante strutturale al piano regolatore generale di Candia Canavese e la variante al piano regolatore generale intercomunale e relativa variante “in itinere” di Castellar (Cn); - su proposta dell’assessore William Casoni, la proroga all’esercizio finanziario 2015 del regime attualmente in vigore sui bilanci delle associazioni dei consumatori; - su proposta dell’assessore Alberto Cirio, le integrazioni alla delibera del 30 dicembre scorso sul piano del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, che recepiscono le richieste formulate dalle Province di Alessandria, Asti, Biella, Torino e Verbania; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, una valutazione globalmente positiva sul piano d’azione del contratto di fiume del torrente Sangone.  
   
   
CRESCITA PICCOLE IMPRESE. VENDOLA: "ART.18? IN PUGLIA FACCIAMO COSÌ..."  
 
Bari, 22 febbraio 2012 - “In Puglia, alle piccole imprese, conviene crescere”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando da Roma la presentazione ieri mattina in Presidenza dell’incentivo mirato alla crescita e al consolidamento delle piccole imprese. “La Regione Puglia – ha continuato Vendola – lancia una sfida importante e chiede al governo nazionale di condividerne l’obiettivo e di impegnarsi nella promozione dell’incentivazione mirata alla crescita dimensionale delle imprese che sono al di sotto dei 15 dipendenti. Facciamo fare un salto di qualità alle piccole imprese – ha detto Vendola – e mettiamo in campo una vera politica industriale e di incentivazione, del tutto assente fino ad ora nell’agenda dei governi nazionali che si succedono. Cerchiamo così di tirarci fuori dalle secche sterili dei dibattiti nazionali sull´articolo 18 o di quelli locali sulla de-crescita felice come fattore di discontinuità. E quindi ci concentriamo sulla scommessa vera per il futuro, quella cioè sulla crescita sostenibile e “conveniente” delle imprese. E’ ben nota la mia posizione sull’articolo 18 - ha ribadito Vendola - quale presidio di civiltà del lavoro. Tuttavia, la Regione Puglia ha voluto considerare le posizioni di una parte dei commentatori e di economisti che individuano nell’articolo18 dello Statuto uno degli ostacoli ai processi di crescita delle imprese. Si tratta di un’opinione tutta da dimostrare e, ciononostante, piuttosto che alimentare il pregiudizio contro il fattore Lavoro, come se fosse possibile crescere marginalizzandolo, abbiamo ritenuto di utilizzare la leva degli incentivi per valorizzarlo, il Lavoro. La Puglia, con la scelta di incentivare la crescita dimensionale delle piccole imprese con bandi a sportello, quindi con politiche industriali stabili nel tempo, ha dunque compiuto una vera e propria scelta politica che va ben oltre quella tecnica. Avevamo infatti già un catalogo molto ricco di incentivi, unico in Italia per la sua completezza e per la sua pervasività. L’aver individuato e promosso questo ulteriore incentivo selettivo significa dunque provare concretamente a promuovere piuttosto che la continua precarizzazione dei rapporti di lavoro (co.Co.pro, tirocinanti, borsisti, somministrati, etc) la crescita stessa dell’azienda. Chiediamo agli imprenditori cioè di scommettere con noi sul fattore Lavoro come fattore di Crescita. In un mondo perfetto, sarebbe più utile ragionare su queste misure piuttosto che sulla ´battaglia ideologica´ dell´abolizione dell´articolo 18. Ci siamo stufati di ragionare sui luoghi comuni, di vivere in un orizzonte solo virtuale che non tiene conto dei dati concreti della crisi. In cui si capovolge la logica e si può dichiarare che ´licenziare´ serve a ´crescere´. E così nuovamente il ´liberismo´ si autopropone come ´riformismo´ e trova solo molte adulazioni e poche riflessioni. Noi in Puglia stiamo provando a passare dalla evocazione della Crescita come un mantra retorico alla concretezza di specifici progetti. Ora, poiché il Governo dispone di una enorme quantità di risorse finanziarie comunitarie non spese (il Pon Competitività) potrebbe sostenere con noi questo strumento e sfidare il sistema di impresa. Sarebbe una concreta misura per la Crescita. L´unica che ci interessa: la Crescita del Lavoro.”.  
   
   
PUGLIA: PRESENTA PIA PER CRESCITA PICCOLE IMPRESE  
 
 Bari, 22 febbraio 2012 - Più di 37milioni di euro per le piccole imprese che hanno voglia di crescere. Ha il sapore di una sfida lanciata alle aziende di piccole dimensioni il nuovo regolamento varato dalla Giunta regionale (con delibera n. 230 del 14 febbraio 2012), ma è soprattutto – come ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (ne riferiamo a parte) - la risposta pugliese al dibattito sull’articolo 18. In uno scenario di infinite teorie sui tabù e sui diritti da togliere o da lasciare, la Regione Puglia risponde con uno strumento immediato e concreto che spinge le imprese a crescere. Per poter accedere all’incentivo, infatti, le aziende devono avere almeno 15 unità lavorative, dunque, nel caso in cui ne abbiano di meno, assumere lavoratori ed applicare, come prevede la legge, le tutele dell’articolo 18. Per questo intervento, oggi esiste il regolamento regionale, ma l’avviso è pronto e dunque sarà pubblicato con ogni probabilità già il mese prossimo. Avrà un budget totale di 37.448.032 euro, di cui 50% a carico del Fesr (Fondo europeo di Sviluppo regionale), il 35% coperto da fondi statali e il 15% sostenuto dalla Regione Puglia. Ecco le novità. Lo strumento del Pia (Programmi integrati di agevolazione) viene esteso alle piccole imprese. Questa possibilità era già prevista da un regolamento precedente (il n. 4 del 24 marzo 2011), ma con le nuove norme si cambiano completamente le regole del gioco. Infatti all’incentivo potranno accedere molte più imprese di prima perché il fatturato medio degli ultimi tre esercizi viene abbassato da 3milioni a 2,5 mentre le unità lavorative dell’azienda passano dalle 20 richieste prima alle 15 di oggi. A fare la differenza interviene poi un’altra trasformazione: il regolamento, che prima prevedeva un periodo di accesso limitato da una scadenza e con una graduatoria finale, con le modifiche di oggi, trasforma il bando in uno strumento a sportello, dunque sempre attivo, finché ci sono le risorse. Vuol dire che le aziende che nella loro vita produttiva hanno già approvato tre bilanci e adesso hanno voglia di uscire dalla categoria della piccola impresa, oggi possono fare davvero il salto di qualità perché la Regione le aiuta con un incentivo potente che per di più guarda ad uno sviluppo integrato dell’azienda. Il Pia infatti è un programma industriale che integra investimenti in “attivi materiali”, cioè opere murarie, acquisto di suolo, macchinari, impianti e attrezzature, con progetti di ricerca e innovazione. L’investimento dell’azienda deve essere compreso tra 1milione e 10milioni di euro. Le imprese potranno realizzare nuove unità produttive, ampliare quelle esistenti, diversificare la produzione, cambiare i processi produttivi, investire in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, acquisire servizi di consulenza, partecipare alle fiere, disporre di personale altamente qualificato, acquisire servizi per l’innovazione. “Tra le sfide che abbiamo lanciato alle imprese in questi anni – ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – questa è forse la più ambiziosa. Spingiamo le piccole imprese (che devono avere per definizione da 10 a 49 dipendenti ed un fatturato che non superi i 10 milioni di euro), a dotarsi almeno di 15 unità lavorative e ad investire per la propria crescita minimo 1milione di euro. Questo significa che le stiamo spingendo a crescere. Se vogliono approfittare dei vantaggi di questo incentivo, le aziende devono assumere e investire sia in strumenti che in ricerca. Così le accompagniamo in una crescita dimensionale che può portare le più capaci e dinamiche a passare al gradino successivo, quello di media impresa. Questa strategia fa avanzare la Puglia nell’innovazione, nella competitività e soprattutto nell’occupazione”. Il Pia Piccole Imprese L’incentivo disciplinato dal Titolo Ix del nuovo regolamento si chiama per intero “Aiuti alle piccole imprese per progetti integrati di agevolazione”. L’avviso uscirà presumibilmente a marzo e potranno partecipare le piccole imprese del settore manifatturiero, della logistica, dell’editoria, delle produzioni culturali, delle telecomunicazioni, dell’informatica, della ricerca e sviluppo, che abbiano queste condizioni: aver già approvato tre bilanci di esercizio, aver assunto nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda un numero di unità lavorative almeno pari a 15 ed aver registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 2,5milioni di euro. L’investimento dell’azienda deve essere compreso tra 1milione e 10milioni di euro. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi in conto impianti. L’intensità dell’aiuto è del 35% dei costi ammissibili per l’acquisto del suolo aziendale e per le opere murarie; sale al 50% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, di programmi informatici, di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate. Per gli investimenti in ricerca industriale l’agevolazione è del 70% e per i progetti di sviluppo sperimentale del 45%. L’incentivo è a sportello, quindi non ha data di scadenza. Lo strumento Pia che fino ad oggi è stato riservato solo alle medie imprese ha determinato investimenti per progetti definivi pari a 272,3milioni, di cui 101,8 le agevolazioni previste. Gli occupati (tra vecchie e nuove assunzioni) relativi ai soli progetti definitivi ammessi è di 2.620 unità.  
   
   
BANDO ASSUNZIONE PRECARI IN UMBRIA; GRANDE INTERESSE DA PARTE DELLE IMPRESE, GIÀ 300 LE DOMANDE PRESENTATE  
 
Perugia, 22 febbraio 2012 - Sono già trecento le domande per l´assunzione a tempo indeterminato di 719 precari presentate alla Regione Umbria dai datori di lavoro privati che intendono avvalersi dei contributi previsti dal cosiddetto "avviso precari 2011", che scadrà il prossimo 31 marzo. Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, prevede la concessione di contributi regionali fino a 9mila euro, a fronte della assunzione a tempo indeterminato di soggetti titolari di rapporto di lavoro a tempo determinato o con contratti di collaborazione da parte di imprese, consorzi, associazioni, professionisti singoli ed associati. "L´azione della Regione - ha sottolineato l´assessore Riommi - è volta ad affrontare una ´distorsione´ del mercato del lavoro dovuta all´alto costo che le imprese sostengono per i contratti a tempo indeterminato e non certo a limitazioni derivanti dall´articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Vogliamo contribuire a superare, con i contributi della Regione, questa rigidità tanto più gravosa in un periodo di crisi, con l´obiettivo di intervenire sulla condizione di precarietà del lavoro e raggiungere una condizione di buona occupazione". "L´alto numero di domande arrivate, quando manca più di un mese alla scadenza del bando - ha detto Riommi - ci conferma il notevole interesse che questo provvedimento ha riscosso nel mondo del lavoro umbro. Viene così premiato l´impegno della Giunta regionale - ha proseguito - nell´affrontare i diversi temi dell´occupazione e tra questi quello della buona occupazione, di cui la trasformazione da un rapporto di lavoro precario ad uno stabile costituisce un passaggio fondamentale". "La Regione - ha concluso l´assessore - farà ogni sforzo per aggiungere alla già cospicua dotazione iniziale del bando, 3 milioni 300mila euro, ulteriori risorse, così che possano essere soddisfatte il maggior numero possibile di richieste". Il bando prevede contributi non solo per la trasformazione dei rapporti di lavoro esistenti alla data della domanda, ma anche per le assunzioni di soggetti con contratti a progetto almeno alla data del 1 settembre 2008 e che attualmente siano disoccupati. Il beneficio è subordinato all´impegno dell´impresa a mantenere il contratto in essere per almeno tre anni. In caso contrario l´aiuto sarà decurtato. Le tipologie dei rapporti di lavoro possono prevedere anche l´attivazione di contratti "part time" purché l´orario minimo contrattualizzato non sia inferiore al 50 per cento di quanto previsto dallo specifico contratto di lavoro nazionale. In questo caso si avrà una proporzionale riduzione del contributo.  
   
   
GIOVANISÌ: ACCORDO REGIONE TOSCANA-PROFESSIONISTI PER TIROCINI DI QUALITÀ. IL PRIMO IN ITALIA  
 
 Firenze, 22 febbraio 2012 – Igienisti dentali e biologi, ingegneri e psicologi, commercialisti e geometri, geologi e podologi, assistenti sociali e farmacisti, veterinari e periti industriali: in tutto sono 30 le associazioni professionali toscane (ordinistiche e non) che ieri mattina, a Firenze, hanno firmato una intesa con Regione Toscana per attivare “tirocini di qualità“. Un altro gruppo è in attesa del via libera da parte dei rispettivi Consigli Direttivi. Fa così un altro passo in avanti – dopo un analogo protocollo con le Università e le Scuole di Alta Formazione e dopo protocolli simili con categorie professionali e istituti bancari – la collaborazione fra Regione e società toscana in vista della concreta applicazione di una recente legge (la numero 3 del 27 gennaio scorso) che prevede la concessione di contributi pubblici anche a quei professionisti che, nei loro studi o laboratori, attivino tirocini e dunque corrispondano ai giovani le dovute indennità. La legge regionale detta disposizioni (ad esempio sul progetto formativo, sulle coperture assicurative, sulla durata, sui rimborsi spese) che garantiscono le parti sul valore della esperienza formativa chiamata “tirocinio”. Le rappresentanze toscane delle professioni si impegnano dunque sia a diffondere presso iscritti e aderenti tutte le informazioni sui tirocini sia ad incentivarne l’attivazione. Da parte sua la Regione valuterà l’adozione di un provvedimento su tre distinte aree: contributi di parziale copertura delle indennità corrisposte, dai professionisti di professioni ordinistiche, ai loro praticanti che svolgano tirocini per accedere alla professione; rimborsi spese per i tirocini non obbligatori svolti, presso professionisti di professioni ordinistiche, da soggetti che non hanno conseguito l’abilitazione professionale; rimborsi spese, infine, anche per i tirocini non obbligatori svolti, nell’ambito delle professioni non ordinistiche, da giovani che intendono conseguire le competenze professionali. La Regione Toscana, con il presidente Enrico Rossi, è la prima, in Italia, a siglare un protocollo d’intesa con le rappresentanze regionali delle professioni (“L’obiettivo è dare regolarità e riempire di contenuti i tirocini formativi”, ha detto Rossi) . E’ prevista l’istituzione di un tavolo tecnico tra Regione e rappresentanze professionali con successivi incontri per aree tematiche e ulteriori accordi bilaterali. Nel contesto del progetto “Giovanisì”, dentro al quale si colloca anche il protocollo sottoscritto in Palazzo Strozzi Sacrati sede della presidenza di Regione Toscana, i tirocini di qualità e retribuiti sono, ad oggi, oltre 1.200 con aziende (a oggi circa 1100) che continuano ad aderire ad “aziendesì” il data base a disposizione dei giovani (sul portale www.Giovanisi.it). Complessivamente hanno aderito al progetto per i tirocini di qualità 86 soggetti istituzionali e non, tra cui le tre centrali cooperative, 16 istituti bancari, tre università, quattro scuole di alta formazione e 30 rappresentanti del mondo giovanile. 115, a oggi, le richieste di giovani che vogliono fare impresa (per una cifra superiore a 8,5 milioni di euro) cui si sommano le 65 pratiche già avviate per nuovi insediamenti nel fare impresa in agricoltura (qui il bando è aperto fino al 31 marzo). 2 mila, in totale, i giovani impegnati nell’ambito del servizio civile regionale e oltre 2 mila i giovani che hanno chiesto il contributo sull’affitto. Queste le scadenze di Giovanisì aperte: 31 marzo per i voucher di mobilità transnazionale; 24 febbraio per attività di ricerca; 12 marzo per assegni di ricerca; 30 aprile per prestiti d’onore destinati a giovani laureati che vogliano specializzarsi in Italia o all’estero; 31 ottobre per prestiti fiduciari sul diritto allo studio universitario.  
   
   
APPRENDISTATO, LOMBARDIA: BENE IL SÌ ALL´ACCORDO PASSA IN CONFERENZA STATO REGIONI IL PROGETTO NAZIONALE  
 
Roma, 22 febbraio 2012 - Lo schema di accordo nazionale per l´apprendistato di primo livello, che permette di conseguire la qualifica o il diploma professionale, ha avuto il via libera dalla Conferenza delle Regioni. Grande soddisfazione è stata espressa dall´assessore lombardo all´Occupazione e politiche del lavoro, Gianni Rossoni, che è intervenuto a Roma nella seduta della Commissione che ha vagliato la materia. Ora il testo passerà all´esame della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni per una sua approvazione, sentite le parti sociali. Lo schema di accordo condiviso dalle Regioni è un altro importante tassello per il rilancio dell´apprendistato, poiché definisce le regole per l´avvio di questo strumento contrattuale ai sensi del Decreto Legislativo 167 del 2011, il nuovo Testo Unico sull´apprendistato. Ppositiva La Sperimentazione Lombarda - ´Sono particolarmente orgoglioso- afferma Rossoni - perché la sperimentazione avviata in Lombardia nell´ambito di un accordo sottoscritto nel settembre 2010 con il Ministero del Lavoro e il Ministero dell´Istruzione, oggi finanziata con tre milioni di euro per il primo anno, è stata di fatto assunta per i contenuti della regolamentazione nazionale. Questa prevede la partecipazione a 400 ore di formazione annua, interna o esterna all´azienda, per il raggiungimento di una qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale´. Con il passaggio al nuovo testo unico un´importante novità è che viene data la possibilità di accesso all´apprendistato di primo livello ai giovani fino ai 25 anni, consentendo quindi a chi è privo di titolo di studio di raggiungere una qualifica di Istruzione e formazione professionale. Strumento Per L´inserimento Lavorativo - Per l´Assessore Rossoni ´con questo accordo anche l´apprendistato di primo livello diventa una possibilità in più per i giovani per coniugare studio e lavoro, valorizzando gli apprendimenti acquisiti in azienda. E´ inoltre un ulteriore elemento utile al confronto già positivo che abbiamo avviato con il Ministro Fornero per la revisione delle modalità di ingresso nel mercato del lavoro, perché anche noi consideriamo l´apprendistato lo strumento principe di inserimento lavorativo dei giovani´.  
   
   
FAMIGLIA: BOZZA ARTICOLO 15 SU FISCO OPPORTUNITÀ DA NON SCIUPARE  
 
Roma, 22 febbraio 2012 - «Le misure di sostegno alla famiglia presenti all’interno dell’articolo 15 della bozza di decreto sulle semplificazioni fiscali sono un’occasione importante per dare ossigeno all’Istituzione che più di tutte, nel nostro Paese, è riuscita a fare da ‘ammortizzatore sociale’ in tempi di crisi. Un’opportunità da non sciupare». È quanto dichiara l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, in merito alle misure previste nel testo dell’articolo della bozza del decreto-legge sulle semplificazioni fiscali, che sarà discussa venerdì 24 febbraio in Consiglio dei Ministri. «Riassegnare risorse significative - sottolinea l’Assessore capitolino - come le maggiori entrate derivanti dalle iniziative di contrasto all’evasione fiscale degli anni 2012 e 2013 per aumentare le detrazioni fiscali per i familiari a carico, oltre che un provvedimento importante dal punto di vista dell’equità sociale, a mio avviso rappresenta anche un indiscutibile segnale ‘educativo’: si toglie a chi cerca di sottrarsi ai doveri fiscali, a chi punta essenzialmente al proprio interesse personale, per dare a chi, la famiglia, da sempre ha svolto e tuttora ricopre un ruolo decisivo nell’ottica del bene comune del nostro Paese». «Per questo, auspico che il Governo nazionale nella seduta di venerdì prossimo possa dare concretamente seguito alle indicazioni contenute nella bozza. Sarebbe un importante segnale d’inversione di tendenza culturale da parte della politica nei riguardi della famiglia, un modo per dare concreta attuazione all’articolo 31 della nostra Carta Fondamentale», conclude De Palo.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: ABRUZZO FAVOREVOLE A ´RETE ROSA´ VENERDI´ PRESENTAZIONE PROPOSTA SU DOPPIA PREFERENZA GENERE  
 
 Pescara, 22 febbraio 2012 - "Questa mattina ho partecipato, insieme al Presidente Chiodi, alla riunione promossa dalla Consigliera di Parità della Regione Abruzzo, prof.Ssa Letizia Marinelli, per la costituzione di una rete che vede coinvolte la Consigliera di Parità della Regione, le Commissioni Pari Opportunità della nostra Regione Abruzzo e le Consigliere di Parità delle Provincie". A dichiararlo è l´assessore alle Pari Opportunità, Federica Carpineta. "In quella sede, - ha proseguito l´assessore - ho potuto esprimere il sincero plauso e il convinto apprezzamento per l´iniziativa della Consigliera di Parità, Letizia Marinelli, e ho voluto garantire, con grande decisione, il sostegno che questa operazione merita e che certamente avrà in ogni sua fase da parte delle istituzioni regionali. Aggiungo la mia personale soddisfazione perché la costituzione di questa rete delle Consigliere di Parità e delle Commissioni di Parità provinciali e comunali consentirà di avere a disposizione uno strumento dotato di grande passione civile, di estrema competenza, di indiscutibile vivacità culturale oltre che di significativa capacità organizzativa e di solida presenza sul territorio. Sarà certamente un riferimento importante per l´attività dell´assessorato regionale e per l´intero Governo della Regione Abruzzo sia come punto di consulenza e di confronto sia come continuo stimolo a procedere lungo vie innovative e condivise". Intanto, alle ore 11 di venerdì 24, l´assessore Carpineta terrà una conferenza stampa a Pescara, presso la sede del Consiglio regionale (sala Corradino D´ascanio - terzo piano) nella quale illustrerà, insieme alla consigliera di Parità regionale, Letizia Marinelli, la proposta, formulata dalla Commissione Pari Opportunità di Teramo, dell´introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale.