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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Aprile 2012
AGENDA EUROPEA 16-20 APRILE FRA I TEMI: ENERGIE RINNOVABILI, LEZIONI D’EUROPA, SOLIDARIETÀ  
 
 Bruxelles, 16 aprile 2012 - Gli eventi della settimana dal 16 al 20 aprile permetteranno a tutti i cittadini europei di approfondire numerose tematiche dalle energie rinnovabili al mercato unico. La settimana si aprirà con il summit europeo sull´accesso alle energie sostenibili, ospitato dalla Commisione europea e dalla Presidenza del Consiglio danese. L´evento avrà luogo lunedì 16 aprile dalle 9.30 alle 18.00 presso l´edificio Charlemagne a Bruxelles. L´obiettivo dell´incontro è quello di riunire insieme partner e settore privato per discutere sulle azioni da intraprendere per realizzare il seguente traguardo fissato dall´Onu: rendere accessibile a tutti l´energia sostenibile entro il 2030. L´intervento del Presidente della Commissione europea Barroso aprirà il summit che sarà copresieduto dal Commissario allo sviluppo Piegbalgs. Per ulteriori approfondimenti sulla strategia Onu per l´energia sostenibile consultare il link http://www.Sustainableenergyforall.org/  Per scoprire come l´Unione europea agisce per raggiungere l´obiettivo fissato per il 2030, accedere alla pagina seguente http://ec.Europa.eu/europeaid/what/energy/sustainable/index_en.htm  Sempre lunedì 16 aprile, prenderà il via a Roma l´iniziativa "Lezioni d´Europa: pensare oltre i confini" promossa dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dal Dipartimento per le Politiche Europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri), in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. L´iniziativa consiste in una serie d´incontri volti a rafforzare l´identità e a promuovere i valori europei. La prima “lezione” sarà tenuta dal Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, sul tema “Vent’anni di mercato unico”. Al centro del dibattito il mercato unico, grande conquista dell’Unione Europea, che consente a persone, merci, servizi e moneta di circolare liberamente senza i vincoli di barriere e confini nazionali. Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, introdurrà la lezione del Ministro Moavero Milanesi. Per maggiori informazioni, consultare la pagina web di "Lezioni d´Europa" Il 18 aprile, a Roma, presso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio dei Ministri, si terrà una conferenza dal titolo "Sfide demografiche e solidarietà tra le generazioni". Gli interventi avranno come obiettivo quello di approfondire la tematica dell´invecchiamento attivo, attraverso la presentazione dell´anno europeo 2012 e l´illustrazione della situazione demografica e sociale dell´Italia. Per maggiori informazioni, consultare il programma dell´iniziativa Infine, il 19 aprile, la Commissione europea terrà una conferenza stampa durante la quale presenterà un pacchetto di misure finalizzato ad individuare la possibilità di creare nuovi posti di lavoro e a capire come, l´utilizzo dei fondi europei,possa contribuire ad investire in capitale umano, nel lungo periodo. Per approfondimenti sulla Strategia europea per l´occupazione, consultare il link http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?langid=en&catid=101    
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DELLA SESSIONE PLENARIA DEL 17-20 APRILE 2012: PASSEGGERI AEREI, CENSURA INTERNET, EVASIONE FISCALE, DIESEL, ISTRUZIONE, AGRICOLTURA.  
 
Strasburgo, 16 aprile 2012 - Voto finale del Parlamento su accordo con Usa su trasferimento dati passeggeri aerei - Un nuovo accordo sul trasferimento dei dati personali dei passeggeri aerei europei al Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti sarà posto in votazione giovedì in Plenaria. L´accordo stabilisce le condizioni giuridiche per questo genere di trasferimenti e disciplina questioni come la durata della conservazione, le finalità d´uso e le garanzie di protezione dei dati. Diritti umani: i deputati chiederanno un maggiore controllo sulla censura in Internet - Il Parlamento esorterà la Commissione europea a presentare nuove norme per migliorare il monitoraggio della censura su Internet nei regimi autocratici, durante il voto di mercoledì sulla relazione annuale sui diritti umani nel 2010. La Primavera araba ha mostrato il potenziale di Internet e dei social network come strumenti per esercitare il diritto alla libertà di opinione e di espressione, sottolinea il progetto. Sconfiggere la crisi economica e l´evasione fiscale - Mercoledì alle 15.00, i deputati discuteranno gli strumenti per combattere la crisi economica, in particolare nella zona euro con il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Subito dopo, il Consiglio e la Commissione interverranno sulle misure per combattere la frode e l´evasione fiscale. Mali, Siria, Myanmar e strategia Mar Nero: discussione con Catherine Ashton - Martedì pomeriggio, i deputati discuteranno i recenti sviluppi in Mali e Myanmar e la strategia comunitaria per il Mar Nero con l´Alto rappresentante per la politica estera Ue Catherine Ashton. Ashton farà anche un intervento sulla situazione in Siria. Il dibattito comincia intorno alle 18.00. Diritti sul lavoro nell´Ue - Mercoledì, l´Aula discuterà con la Commissione europea dei diritti dei lavoratori europei, in seguito alla pubblicazione lo scorso 21 marzo di due proposte legislative sui lavoratori distaccati temporaneamente in altri Stati membri. Seduta solenne con il re di Giordania Abdullah Ii - Il re di Giordania Abdullah Ii si rivolgerà ai deputati durante la seduta solenne di mercoledì. Era già stato ospite del Parlamento europeo nel dicembre del 2007. Nuove regole europee per personale di volo e lavoratori autonomi in esubero - Hostess e steward potrebbero fra poco essere soggetti alla legislazione del paese dove abitualmente cominciano e terminano la loro giornata lavorativa, mentre i lavoratori transfrontalieri con diritto al sussidio di disoccupazione nel paese dove lavorano, potrebbero riceverlo anche se ritornano nel proprio paese, secondo le nuove regole di coordinazione europea che saranno votate mercoledì. Il diesel potrebbe perdere il vantaggio fiscale sul petrolio - Il diesel potrebbe perdere il vantaggio fiscale sul petrolio. I carburanti dovrebbero essere tassati secondo l´impatto ambientale e il contenuto energetico e quindi il diesel potrebbe perdere il vantaggio fiscale sul petrolio, secondo un progetto di opinione su una proposta legislativa della Commissione che sarà sottoposto a votazione giovedì. Molti Stati membri si oppongono a tale proposta, cosi come hanno fatto molti deputati in commissione parlamentare. Pertanto, il risultato della votazione è incerto. Una base imponibile comune per l´imposta sulle società - L´uso di una base imponibile comune per calcolare l´imposta sulle imprese dovrebbe essere obbligatorio, secondo una relazione d´opinione in votazione giovedì. La proposta originaria della Commissione europea prevede uno schema volontario. I deputati interrogheranno la Commissione sulle truffe al passaporto biometrico - Asserzioni secondo cui la Francia ha rilasciato 500.000 passaporti biometrici che potrebbero essere basati su documenti falsi e preoccupazioni riguardo all´attendibilità delle impronte digitali rilevate nei Paesi Bassi saranno oggetto di due interrogazioni parlamentari alla Commissione europea giovedì. Riformare la politica agricola Ue per difendere la biodiversità - Poiché l´Unione non è riuscita a raggiungere gli obiettivi 2012 sulla biodiversità, i deputati chiederanno, in un progetto di risoluzione che sarà approvato venerdì, che tutte le politiche comunitarie rispettino gli impegni presi in materia di biodiversità e che i sussidi che danneggiano l´ambiente siano individuati e eliminati. Istruzione superiore: i deputati chiederanno maggiori finanziamenti per rafforzare la competitività dell´Ue - Le università europee devono modernizzarsi per essere in grado di competere su scala mondiale, sostiene un progetto di risoluzione che sarà votato venerdì. Solo 200 dei 4000 istituti d´istruzione superiore in Europa rientrano tra i primi 500 a livello mondiale, segnala la relazione, sottolineando la necessità di aumentare l´investimento nei programmi di mobilità studentesca e di rafforzare la cooperazione con potenziali datori di lavoro.  
   
   
UE: COME TROVARE UN EQUILIBRIO TRA LOTTA AL TERRORISMO E DIRITTI UMANI?  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 - La Cia nasconderebbe dei centri di detenzione per i terroristi sul territorio europeo. E il Pe crede che i governi nazionali che collaborano a queste operazioni dovrebbero rivelarsi. La sottocommissione ai Diritti umani ha organizzato un´audizione pubblica sulle pratiche di detenzione il 12 aprile 2012 concentrandosi sull´equilibrio tra lotta al terrorismo e protezione dei diritti umani. La deputata tedesca dei Verdi Barbara Lochbihler, presidentessa della sottocommissione ai Diritti umani, ha criticato la Nato per non aver assistito all´audizione e non aver risposto in modo costruttivo. "Non capisco proprio per quale ragione non hanno partecipato: infatti i membri della Nato possono essere coinvolti nella violazione dei diritti umani". La deputata ha fatto l´esempio dei soldati tedeschi in Afghanistan che devono sapere se consegnare dei prigionieri agli Stati Uniti sapendo che corrono il rischio di essere poi torturati. Prigionieri segreti: Le critiche maggiori riguardano il silenzio delle detenzioni: la segretezza non permette di sapere se è i prigionieri sono stati torturati o meno. Gerald Staberock, segretario generale dell´Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) ha dichiarato: "Dobbiamo fare una distinzione tra le vittime innocenti e i colpevoli, ma l´obbligo di non torturare deve essere applicato a tutti". Il deputato lituano di centro-destra Vytautas Landsbergis ha sottolineato che "queste pratiche sono solitamente utilizzate dal presunto controterrorismo senza assicurare il rispetto dei diritti umani". Il deputato dei Verdi Hélène Flautre ha spiegato: "Dobbiamo assicurarci che non succede più niente di simile". Juan Méndez, relatore speciale sulla tortura delle Nazioni Unite, ha aggiunto: "In quasi nessun caso ci sono state delle indagini preliminari o si è ricorso alla giustizia". Ben Emmerson, relatore speciale alla promozione e alla protezione dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha dichiarato: "Un processo pubblico rende giustizia alle vittime del terrorismo. Al contrario, la detenzione segreta di sospetti terroristi senza processo e senza accuse precise sono illegali e contro i nostri valori comuni". La deputata socialista portoghese Ana Gomes ha sottolineato che la commissione si è confrontata con delle forti resistenze da parte dei governi nazionali e dei servizi segreti. "Abbiamo bisogno di maggiore trasparenza da parte dei politici e delle persone che hanno coperto e mentito durante le inchieste parlamentari". Antoine Buchet, della direzione generale per la giustizia della Commissione europea, ha commentato: "Parlamento e Commissione non hanno il potere di investigare in questa direzione. Sono gli Stati membri che devono mobilitarsi per primi".  
   
   
UN NUOVO SISTEMA DI FLUSSI RSS PER IL SITO DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 - Il sistema dei flussi Rss del Parlamento migliora ogni giorno. Da oggi è possibile scegliere i documenti a cui abbonarsi - articoli, documenti legislativi, video, ordini del giorno…- o quali commissioni parlamentari o plenarie seguire. Tutte le combinazioni sono possibili! Un flusso Rss è uno strumento che permette di abbonarsi a tutti i nuovi elementi pubblicati su un sito. Ciò avviene in maniera automatica e continuamente aggiornata. Si possono ricevere diversi flussi Rss sulla stessa pagina, sul proprio browser o su dei software come Google Reader. Appariranno così il titolo degli elementi, la loro data di pubblicazione, un breve testo e un link al documento originale. Quali sono le novità del sito del Pe? I flussi Rss sono stati migliorati per facilitare le ricerche degli internauti. È ora possibile abbonarsi: a tutti i documenti legislativi; a tutte le commissioni parlamentari e delegazioni; ai deputati selezionati; a tutta l´attualità del Pe; e anche alle combinazioni dei diversi filtri. Per esempio, puoi abbonarti a un deputato e alle commissioni di cui è membro: riceverai così tutti i documenti prodotti dal deputato. L´abbonamento a un flusso Rss è estremamente facile e rapido. Dopo aver selezionato i filtri, apparirà un link da copia-incollare sul tuo lettore di flussi Rss. E il gioco è fatto. Se non hai voglia di personalizzare manualmente il tuo flusso, il Parlamento ti propone alcuni servizi già pronti: Attualità; Servizio stampa; Documenti della plenaria; Video dei dibattiti in plenaria; Il Presidente del Parlamento. Inoltre, un flusso Rss personalizzato può essere integrato su un sito internet tramite un piccolo "widget". Si tratta di un box che appare solitamente sulla colonna di destra nelle più comuni piattaforme di blog che riunisce e aggiorna automaticamente il filo Rss. Basta solo copia-incollare il codice! N.b.: I flussi Rss sono accessibili in 22 lingue in basso ad ogni pagina del sito. Il link è disponibile anche nella colonna destra di questa pagina. Http://www.europarl.europa.eu/rss/it/rss.html    
   
   
BRISTOL, COPENAGHEN E FRANCOFORTE SELEZIONATE PER IL PREMIO "CAPITALE VERDE EUROPEA" 2014  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 – Bristol, Copenaghen e Francoforte sono le tre finaliste del concorso che premierà la capitale verde europea per il 2014. Selezionate fra le 18 città candidatesi per l’edizione 2014, le finaliste sono state proposte da una giuria di esperti indipendenti che ha valutato i dati relativi a 12 parametri diversi: Contributo locale ai cambiamenti climatici globali; Trasporto locale; Uso sostenibile del suolo nelle aree verdi urbane; Natura e biodiversità; Qualità dell’aria locale; Inquinamento acustico; Produzione e gestione dei rifiuti; Consumo di acqua; Trattamento delle acque reflue; Ecoinnovazione e occupazione sostenibile; Gestione ambientale delle autorità locali; Efficienza energetica. Dall’istituzione del premio nel 2010 quattro città sono state insignite del titolo di "Capitale verde europea": Stoccolma è stata la prima vincitrice, seguita da Amburgo nel 2011, Vitoria-gasteiz (Spagna), attuale detentrice del titolo, e Nantes, designata per il 2013. L’8 giugno 2012 è il giorno in cui Bristol, Copenaghen e Francoforte illustreranno alla giuria riunita a Bruxelles la loro visione, i piani d´azione, la strategia di comunicazione e la loro capacità di fungere da modello ispiratore per altre città. La giuria emetterà il suo verdetto alla cerimonia di premiazione che si terrà a Vitoria‑gasteiz il 29 giugno. Contesto Il premio "Capitale verde europea" insignisce una città all´avanguardia in fatto di soluzioni rispettose dell´ambiente per la vita urbana. Una giuria di esperti si avvale di 12 indicatori ambientali per valutare le città e le classifica in base al raggiungimento di elevati standard ambientali, al loro impegno per conseguire obiettivi sempre più ambiziosi per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile e alla capacità di fungere da modello e di promuovere le migliori pratiche in altre città europee. La giuria è composta da rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Comitato delle regioni, dell´Agenzia europea dell’ambiente, dell’Iclei – Governi locali per la sostenibilità, dell´Ufficio del Patto dei Sindaci e dell´Ufficio europeo dell´ambiente. Per ulteriori informazioni: www.Europeangreencapital.eu    
   
   
IL MINISTRO MOAVERO MILANESI APRE LE “LEZIONI D’EUROPA”  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 - Oggi prende il via l’edizione 2012 di “Lezioni d’Europa: pensare oltre i confini”, il ciclo di incontri promossi dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea, dal Dipartimento per le Politiche Europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri), in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. La prima “lezione” sarà tenuta dal Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, sul tema “Vent’anni di mercato unico”. Al centro del dibattito il mercato unico, grande conquista dell’Unione Europea, che consente a persone, merci, servizi e moneta di circolare liberamente senza i vincoli di barriere e confini nazionali. Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, introdurrà la lezione del Ministro Moavero Milanesi. L’evento si svolgerà a Roma, dalle ore 10, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (via S. Maria in Via, 37/B). La “lezione” del Ministro Moavero è aperta a tutti previa registrazione sul sito www.Lezionieuropa.eu  e potrà essere seguita anche in diretta streaming sul sito dell’iniziativa. L’evento sarà anche trasmesso in diretta radio sulle frequenze di Gr Parlamento-rai. “Lezioni d’Europa: pensare oltre i confini” è un’iniziativa volta a rafforzare l’identità e promuovere i valori europei, approfondendo temi di grande attualità legati all’Europa. Quattro appuntamenti che coinvolgeranno l’intero paese da aprile a novembre, aperti a tutti ed in particolare alle nuove generazioni, durante i quali esperti, docenti universitari e personalità istituzionali e politiche illustreranno la “cultura europea”, i valori identitari e le nuove politiche dell’Unione Europea. Dopo Roma, “Lezioni d’Europa” si sposterà a Cosenza dove il 13 giugno è previsto l’intervento di Fabrizio Barca, Ministro per la Coesione Territoriale, sul tema “La politica di coesione”. I giornalisti, i fotografi e gli operatori televisivi interessati a seguire l’iniziativa sono pregati di accreditarsi compilando il formulario interattivo, disponibile al link www.Lezionieuropa.eu    
   
   
È PARTITO GENERATION1992, IL CONCORSO DI CREATIVITÀ DEDICATO AI VENTENNI: DITE LA VOSTRA SULL´UNIONE EUROPEA!  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 - La Commissione Europea ha lanciato l’ 11 aprile un concorso creativo invitando tutti i ventenni europei ad esprimere in modo creativo il proprio punto di vista sul Mercato Unico europeo. Il concorso creativo Generation 1992 viene lanciato in occasione dei 20 anni dalla creazione del Mercato Unico che ha permesso la libera circolazione di prodotti, capitali e servizi in 27 paesi membri dell’Ue. Come la pensano i ragazzi nati contemporaneamente al Mercato Unico? In che misura sono consapevoli delle libertà che offre, e quali sviluppi si aspettano in futuro dal Mercato Unico? I ragazzi della Generazione 1992 sono invitati a condividere i propri punti di vista, le proprie esperienze, le proprie sensazioni e le proprie aspettative rispetto al Mercato Unico utilizzando una penna, un pennello, una macchina fotografica, un computer, un tablet o un telefono cellulare per dare libero sfogo alla propria creatività. La partecipazione è aperta sia a singoli che a gruppi, a condizione che le opere presentate rientrino in una di queste quattro categorie: istruzione e cittadinanza; lavoro e imprenditoria; cultura e tempo libero; consumatori e ambiente. Lo stato di avanzamento del concorso potrà essere seguito sui social media o sul sito web generation1992. I 20 finalisti verranno invitati a Bruxelles per la Settimana del Mercato Unico che si terrà dal 15 al 19 ottobre 2012, e durante la cerimonia di premiazione del 15 ottobre avranno modo di presentare le proprie opere. Ai vincitori di ciascuna categoria sarà offerto uno stage di 14 giorni presso le istituzioni europee e in alcune imprese multinazionali. Per i vincitori sono previsti anche una serie di premi da assegnare nel periodo compreso da aprile a settembre, tra cui tablet, smartphone, macchine fotografiche, lettori mp3, buoni d´acquisto o di viaggio. Http://www.generation1992.eu/    
   
   
UE: L´EDUCAZIONE ALL´IMPRENDITORIALITÀ FA PROGRESSI  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 – La promozione dell´educazione all´imprenditorialità è in aumento nella maggior parte dei paesi europei. È quanto emerge da una nuova relazione pubblicata dalla Commissione europea. Otto paesi (Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Galles e la parte fiamminga del Belgio) hanno messo in atto strategie specifiche per promuovere l´educazione all´imprenditorialità, mentre altri tredici (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Turchia) l´hanno inserita nelle loro strategie nazionali per la formazione continua, la gioventù o la crescita. La metà dei paesi europei ha intrapreso un processo di riforma dei sistemi d´istruzione che prevede anche il potenziamento dell´educazione imprenditoriale. La relazione, intitolata "Entrepreneurship Education at School in Europe" ("Educazione all´imprenditorialità nelle scuole in Europa"), si basa su dati rilevati in 31 paesi e 5 regioni europee. Secondo quanto affermato da Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, "L´educazione all´imprenditorialità è un motore di crescita futura e contribuirà a ispirare gli imprenditori di domani. Per continuare a essere competitiva, l´Europa deve investire sui suoi cittadini, sulle loro abilità e sulle loro capacità di adattamento e innovazione. Ciò significa che dobbiamo incoraggiare l´adozione di una nuova mentalità europea incentrata sull´attitudine all´imprenditorialità, e il primo passo in questa direzione consiste nell´instillare uno spirito imprenditoriale fin dalle tappe iniziali del sistema scolastico." La relazione mostra che nei due terzi dei paesi analizzati l´educazione all´imprenditorialità è esplicitamente riconosciuta nei programmi dell´istruzione primaria. Sebbene non venga insegnata come materia specifica nelle scuole primarie, la metà dei paesi presi in esame ha definito obiettivi formativi correlati ad attitudini e abilità imprenditoriali quali lo spirito di iniziativa, la creatività e l´assunzione di rischio. Nell´istruzione secondaria, la metà dei paesi integra l´imprenditorialità nei programmi di materie obbligatorie come economia e scienze sociali. In due paesi (Lituania e Romania) l´imprenditorialità rappresenta una materia obbligatoria a sé stante. Quattro paesi (Lituania, Romania, Liechtenstein e Norvegia) specificano obiettivi formativi imprenditoriali pratici. Dalla relazione emerge che una dozzina di paesi sostiene iniziative collegate all´educazione all´imprenditorialità, potenziando ad esempio una stretta collaborazione tra scuola e imprese e l´avviamento di piccole attività gestite da studenti. Ciononostante, una formazione specifica per gli insegnanti in quest´area è disponibile solo nella comunità fiamminga del Belgio, in Bulgaria e nei Paesi Bassi. Solo un terzo dei paesi europei mette a disposizione linee guida e materiali d´insegnamento specifici a livello nazionale per l´educazione all´imprenditorialità. Premessa - L´unione europea promuove l´imprenditorialità come fattore chiave per la competitività e sottolinea l´importanza di sviluppare una cultura d´impresa europea, fomentando l´adozione della giusta mentalità e potenziando l´acquisizione di abilità imprenditoriali. Nella raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006 relativa alle competenze chiave per l´apprendimento permanente, l´imprenditorialità figura tra le otto competenze segnalate1. La necessità di potenziare le capacità imprenditoriali e di innovazione dei cittadini emerge inoltre in tre delle iniziative faro inserite nella strategia Europa 2020 per l´occupazione e la crescita sostenibile: "L´unione dell´innovazione", "Youth on the move" e "Un´agenda per nuove competenze e per l´occupazione". Potenziare la creatività e l´innovazione e includere l´imprenditorialità a tutti i livelli dell´istruzione e della formazione professionale rientra infine tra gli obiettivi a lungo termine del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell´istruzione e della formazione "Et 2020"2. In questo contesto la Commissione ha istituito, nel novembre 2011, un gruppo di lavoro sull´educazione all´imprenditorialità. Il gruppo, formato da esperti di 24 paesi e da rappresentanti di aziende e sindacati, ha per obiettivo coadiuvare gli Stati membri e orientare l´operato della Commissione per quanto riguarda, rispettivamente, la messa in pratica e la promozione dell´educazione all´imprenditorialità. Entro la fine del 2013, il gruppo pubblicherà una guida alle politiche sull´educazione all´imprenditorialità. Istituto europeo di innovazione e tecnologia http://eit.Europa.eu/  - L´istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit) pone un´enfasi particolare sull´imprenditorialità e si propone di formare la prossima generazione di giovani imprenditori. Inoltre, incoraggia e sostiene lo sviluppo e la realizzazione commerciale di idee innovative da parte di individui e aziende. Le prime start-up nate nel quadro delle Comunità della conoscenza e dell´innovazione dell´Eit sono state recentemente presentate in occasione della prima edizione del Premio per l´imprenditorialità Eit (Ip/12/160). Eurydice - http://eacea.Ec.europa.eu/education/eurydice/  La rete Eurydice fornisce informazioni e analisi in merito alle politiche e ai sistemi d´istruzione in Europa. È costituita da 37 unità nazionali con sede in tutti e 33 i paesi partecipanti al programma di apprendimento permanente Ue (Stati membri dell´Ue, Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia). La rete è coordinata e gestita dall´Agenzia esecutiva dell´Ue per l´istruzione, gli audiovisivi e la cultura, che ne elabora gli studi e mette a disposizione una serie di risorse online. Per ulteriori informazioni: La relazione completa in inglese è disponibile al seguente indirizzo: Entrepreneurship Education at School in Europe. Http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/documents/thematic_reports/135en.pdf  Commissione europea: Istruzione e formazione http://ec.Europa.eu/education/index_en.htm     
   
   
RILANCIARE LA REGIO INSUBRICA  
 
Torino, 16 aprile 2012 - “Se si parla di globalizzazione e di Europa non si può pensare di limitare la nostra possibilità di confrontarci tra territori omogenei. Non si possono tenere aree che da secoli comunicano e si scambiano esperienze dentro le barriere strette degli Stati nazionali. Ecco perché noi guardiamo con ottimismo al futuro e la Regione Insubrica è un pezzo del nostro futuro, così come lo è la Macroregione alpina che prenderà le mosse il 28 di giugno a San Gallo”: è quanto ha dichiarato il presidente del Piemonte, Roberto Cota, intervenendo alla riunione del Comitato della Regio Insubrica tenutasi il 13 aprile a Verbania. Cota, che è anche presidente di turno dell’Euroregione alpina-mediterranea, ha rilanciato con forza il tema della Macroregione alpina “perché il futuro è dei territori omogenei, che possono parlare e confrontarsi, studiare iniziative comuni e predisporre strumenti giuridici che consentano di realizzare queste iniziative. La riunione con gli amici del Ticinese, rappresentati dal presidente Regio Insubrica e consigliere di Stato del Canton Ticino Norman Gobbi, è stata molto proficua e abbiamo convenuto sulla necessità di rilanciare e aggiornare il protocollo d’intesa che esiste tra la Regione e il Canton Ticino su alcune questioni concrete che ci riguardano”. Infine, ha ricordato che durante l’incontro dell’Euroregione svoltosi a Torino il 10 aprile ha ricevuto “il mandato di proseguire sul cammino della macroregione alpina, anche perché intorno alle Alpi, sulle nostre montagne, si possono raccogliere territori con un sistema economico, sociale e produttivo omogeneo, in grado di vincere la sfida della crisi”.  
   
   
MORTI PER CRISI ECONOMICA. IL GOVERNATORE DEL VENETO ZAIA: NON DOBBIAMO RASSEGNARCI, LE ISTITUZIONI REAGISCANO COMPATTE  
 
Venezia, 16 aprile 2012 - “Ogni tragica morte causata dalla crisi economica è una stilettata dolorosa e le ormai troppo frequenti notizie di drammi vissuti da imprenditori veneti e dalle loro famiglie sono un lacerante stillicidio. La politica e le Istituzioni debbono reagire e noi ci stiamo davvero provando, pur tra innumerevoli difficoltà burocratiche e limiti normativi, a dare concreti segnali di speranza a chi vive giorni di angoscia”. Il presidente della Giunta regionale del Veneto ha parole di cordoglio per i familiari dell’imprenditore agricolo trevigiano che si è tolto la vita per i problemi economici della sua azienda, ma nel contempo lancia un monito: “Non possiamo a assistere quasi con rassegnazione a questa sequenza di morti che si allunga di giorno in giorno – sottolinea il 12 aprile il presidente –: io non accetto che questo sia semplicemente considerato un tributo da pagare alla crisi. Le amministrazioni pubbliche debbono reagire, la Regione vuole farlo ma ha bisogno che lo Stato glielo permetta: siano riviste, dunque, al più presto le norme sul Patto di Stabilità per consentire agli Enti pubblici di pagare i fornitori; venga finalmente avviata con soldi e investimenti veri la fase di rilancio e di crescita economica; le banche tornino a sostenere le nostre imprese, che solo fino a qualche tempo fa erano ottimi clienti e oggi sono diventati soggetti da trattare con paura e diffidenza”.  
   
   
SIMONCINI AL SENATO: “TOGLIERE DAL DDL DI RIFORMA DEL LAVORO L’ARTICOLO SUI TIROCINI”  
 
Firenze, 16 aprile 2012 – L’articolo del ddl sulla riforma del lavoro sui tirocini presenta profili di incostituzionalità e invade il campo delle competenze regionali. Per questo va eliminato. Questa la posizione che, a nome di tutte le Regioni italiane, ha sostenuto il 12 aprile davanti alla commissione lavoro del Senato l’assessore Gianfranco Simoncini, coordinatore della commissione lavoro della Conferenza delle Regioni. ”La soluzione migliore – ha spiegato Simoncini – sarebbe togliere dal testo l’articolo 12, quello sui tirocini, e arrivare ad un’intesa nella Conferenza Stato-regioni. Sui tirocini, infatti, le Regioni hanno già legiferato e ci sono già una serie di ricorsi pendenti davanti alla Corte costituzionale”. Un altro punto su cui le Regioni concentrano l’attenzione è quella delle politiche attive del lavoro sulle quali la richiesta è che si apra un confronto ”visto che si tratta di competenze concorrenti”. In particolare le Regioni contestano il periodo di transizione previsto dall’articolo 37 per la cassa integrazione in deroga. “Il rischio – ha sottolineato l’assessore – è quello di determinare una riduzione delle protezioni sociali. Si prevede infatti che la cassa in deroga venga gestita interamente dallo Stato e fin qui va bene – ha detto – ma si fa riferimento alla scelta di settori e aree territoriali su cui agire in questo periodo transitorio. Questa è una dizione che rischia di creare problemi in una fase di crisi, come quella attuale, perché, in un momento in cui tutti i settori sono in crisi, non si capisce come si possa scegliere il settore o l’area geografica per la cassa in deroga”. Da chiarire, inoltre, una serie di questioni che riguardano il ruolo dell’Inps. La prossima settimana le Regioni presenteranno un loro documento con la posizione sul testo del ddl lavoro.  
   
   
FVG: APPROVATO PROGRAMMA INTEGRAZIONE EUROPEA  
 
Udine, 16 aprile 2012 - Su proposta dell´assessore regionale alla Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie, Elio De Anna, la Giunta regionale ha approvato il Programma per il 2012 degli interventi ammessi al finanziamento per l´assegnazione dei contributi regionali atti a favorire il processo in integrazione europea, e per l´attuazione dei programmi comunitari. L´amministrazione regionale può infatti concedere contributi derivanti dal Fondo regionale per l´Europa, nella misura massima del 75 per cento della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di iniziative mirate a sostenere una più attiva partecipazione dei cittadini al processo di integrazione europea. Si tratta di gemellaggi di enti locali del Friuli Venezia Giulia con analoghi enti dei Paesi della Ue; di scambi con finalità sociale, culturale e professionale promossi e organizzati da istituzioni, enti o associazioni con sede nel Friuli Venezia Giulia in collaborazione con analoghe organizzazioni dei Paesi aderenti alla Convenzione culturale europea del Consiglio d´Europa (i cosiddetti scambi scolastici) e del funzionamento e dell´attività delle ´case per l´Europa´, istituite nella regione e riconosciute dalla Federazione Italiana delle case per l´Europa. La deliberazione contenente il Programma 2012 sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione (Bur).  
   
   
LA REGIONE CALABRIA SOLLECITA L’ISTITUZIONE DELLE ZONE A BUROCRAZIA ZERO  
 
Catanzaro, 16 aprile 2012 - La Regione sta lavorando per sollecitare, anche in Calabria, l’istituzione delle “zone a burocrazia zero”, così come previste dalla legge del 12 novembre 2011. Si tratta di una norma, sicuramente sperimentale, che rende possibile alle imprese godere di una notevole semplificazione amministrativa fino a tutto il 2013, con un particolare vantaggio per le zone franche urbane individuate dalla delibera Cipe n. 14 del 2008, che per la Calabria corrispondono a porzioni di territorio, non superiore ai 30 mila abitanti, nei Comuni di Crotone, Lamezia terme e Rossano. Questi comuni potrebbero godere delle risorse messe a disposizione per le zone franche, con l’obbligo di spesa entro il 2013. Le risorse potenzialmente disponibili per la Calabria superano complessivamente i 14,4 milioni di euro, di cui 4,8 milioni di euro per Crotone, oltre 4,7 milioni per Lamezia Terme e più di 3,8 milioni per Rossano. Risorse che potranno essere utilizzate dal Sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti a nuove iniziative produttive che saranno avviate nelle zone a burocrazia zero a far data dal 1 Gennaio 2012. E’ intenzione del Presidente Scopelliti lavorare in seguito per realizzare “zone a burocrazia zero”, non solo nelle zone franche, ma in tutti i comuni interessati, tra cui quelle inizialmente escluse nel 2010 come Vibo Valentia, Cosenza, Corigliano, Reggio Calabria, che avevano ottenuto un punteggio inferiore alle prime tre, ma comunque superiore a 10 punti. Già nei prossimi giorni saranno coinvolti i Prefetti, i Sindaci ed i Presidenti delle province interessate, per proporre al Ministro degli Interni, d’intesa con gli enti locali, la richiesta di istituzione dell’Ufficio Locale di Governo, che dovrà avvenire con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. “In questo momento di particolare crisi per le aziende – ha affermato la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi - la Regione Calabria non vuole perdere l’occasione di dare un contributo al sostegno per la nascita di nuove imprese, che potranno usufruire di semplificazioni amministrative, oltre che potenziali sgravi fiscali. Considerando che si tratta di una sperimentazione, con un termine fissato per il 31 dicembre del 2013, auspico - ha concluso la Vicepresidente Stasi - una immediata sinergia interistituzionale al fine di procedere celermente dal momento che poche sono le regioni che hanno ancora avviato la procedura”.  
   
   
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANAI, FRA I PROVVEDIMENTI: SMART CITIES, OCCUPAZIONE, SPESA  
 
Napoli, 16 aprile 2012 - Si è riunita il 13 aprile a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. D´intesa tra il presidente e l´assessore alle Autonomie locali Pasquale Sommese è stato approvato lo schema di protocollo d´intesa con Anci Campania e il Comitato regionale della Lega Dilettanti della Figc per il potenziamento delle strutture necessarie alla crescita della pratica sportiva. Su proposta congiunta del presidente e degli assessori alle Autonomie Sommese e all´Innovazione Guido Trombetti sono state individuate le aree di interesse regionale per i finanziamenti Pon relativi all´avviso del Ministero dell´istruzione "Smart cities e communities". Le priorità indicate dalla Giunta sono logistica e trasporti, turismo e beni culturali, energia rinnovabile, biodiversità. Su proposta dell´assessore al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della cabina di regia per la gestione delle crisi occupazionali, sono state attivate procedure di implementazione del fondo di 15 milioni per sostenere le misure di riorganizzazione del lavoro nel settore del trasporto. Su proposta dell´assessore al Demanio e Patrimonio Ermanno Russo, nell´ambito del piano di razionalizzazione e riduzione della spesa relativa ai fitti passivi, che ha già portato ad un risparmio di 2,3 milioni di euro, è stato costituito un gruppo di lavoro per uno studio di fattibilità relativo all´eventuale trasferimento delle sedi degli uffici della Giunta regionale ubicate nella città di Napoli. Su proposta dell´assessore all´Ambiente Giovanni Romano la Giunta ha dato il via libera al regolamento per la disciplina delle procedure relative alle concessioni per derivazioni, attingimenti e uso domestico di acque pubbliche. Su proposta congiunta degli assessori Trombetti e Sergio Vetrella è stato approvato il piano di interventi per l´impresa Fos - fibre ottiche di Battipaglia. Su proposta dell´assessore ai Trasporti Vetrella è stato deciso di affidare all´Acam il completamento del progetto Criss - Centro regionale integrato per la sicurezza stradale, finanziato dal ministero dei Trasporti. E´ stata infine fissata al primo ottobre la data di entrata della piena entrata in vigore del nuovo ordinamento amministrativo della Giunta, che sostituisce la legge regionale 11 del 91. Questo per avviare il lavoro necessario in vista del passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.  
   
   
OGGI A TRENTO LA PRIMA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE DEI 12  
 
Trento, 16 aprile 202 - Si tiene a Trento la prima riunione della Commissione Paritetica dei 12, convocata dal Presidente Mario Malossini per lunedì 16 aprile, alle ore 18.00, presso la Sala Rosa della Regione Trentino-alto Adige. Nel corso dei lavori interverranno il Presidente della Regione e della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ed il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, al fine di fare il punto della situazione sulle norme di attuazione che saranno discusse dalla Commissione nei prossimi mesi.  
   
   
SOSTEGNO IMPRENDITORIA MOLISANA, ECCO GLI INTERVENTI  
 
Campobasso, 16 aprile 2012 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, e gli Assessori allo Sviluppo economico e alla Programmazione, Michele Scasserra e Gianfranco Vitagliano, hanno presentato nella mattinata del 13 aprile, presso Sala Giunta del Palazzo della Regione, il Pacchetto di interventi varato recentemente dal Governo regionale per il sostegno al mondo imprenditoriale molisano. Il Presidente Michele Iorio ha sottolineato come il Pacchetto di misure presentato sia il frutto di un lungo e accurato lavoro tra gli Assessorati allo Sviluppo economico ed Attività produttive e al Bilancio e Programmazione. Un lavoro che ha consentito di mettere a frutto varie risorse disponibili per un totale complessivo di 28 milioni di euro da destinare al sostegno delle imprese che in questo momento debbono far conto con la crisi internazionale in atto. Iorio ha poi evidenziato come si sia cercato di sveltire e semplificare al massimo le procedure utilizzando il metodo a "sportello" per la presentazione delle domande e per la verifica e concessione - previa valutazione di merito - dei sostegni e delle agevolazioni al fine di renderle più incisive, immeditate ed operative. L´assessore Michele Scasserra ha rilevato come le varie misure varate dall´Esecutivo regionale si pongano l´obiettivo di aiutare le imprese senza accavallarsi o sommarsi ad altre iniziative portate avanti dal Governo nazionale. Le varie azioni del Pacchetto, difatti, si integrano con quelle riferite al credito d´imposta o alla possibilità di creare nuove imprese ad un euro volute dall´attuale Governo Monti. Scasserra ha anche ribadito che il Pacchetto di azione di sostegno al credito, che verrà pubblicato il prossimo 16 aprile sul Burm, era già stato varato dall´Esecutivo regionale, previa opportuna consultazione e condivisione con i soggetti competenti del partenariato, prima del lungo dibattito avuto in Consiglio regionale sulla mozione di sfiducia. In quell´occasione, infatti, alcuni esponenti delle minoranze avevano lamentato la carenza di intervento della Giunta sulle problematiche del mondo delle imprese e del lavoro. A riguardo l´Assessore Gianfranco Vitagliano ha ricordato che questi 28 milioni di euro si aggiungono ad altri 100 milioni già stanziati dal Governo regionale in precedenza per le stesse finalità e di cui alcuni bandi sono ancora in atto. Impegni finanziari che hanno avuto, secondo l´Assessore alla Programmazione, buoni risultati in termini di creazione di nuove imprese e di sostegno a quelle già operanti. Vitagliano ha però riconosciuto come la politica non sia riuscita, non avendone né potere né competenze dirette, a superare talune rigidità del settore bancario che, con alcune resistenze alla concessione di crediti al mondo delle imprese, ha di fatto rallentato il percorso di ripresa. Il Pacchetto nello specifico è così strutturato: Incentivo alla capitalizzazione - "Cinque per uno" - La Regione Molise, tramite la finanziaria regionale, intende agevolare le piccole e medie imprese attraverso l´accesso al credito per aumentare il proprio capitale sociale. A tal fine viene istituito un apposito fondo rotativo. Il fondo ha una dotazione complessiva resa disponibile dalla Regione Molise di 10 milioni di euro. Piccolo prestito - "Mi fido di te" - La Regione Molise intende agevolare l´accesso al credito delle micro imprese in un periodo di assoluta difficoltà a recepire risorse per operare ed investire. In quest´ottica viene costituito un apposito fondo rotativo per l´assegnazione di piccoli prestiti sia alle micro imprese già esistenti ed operanti sul territorio che a quelle in fase di start up. Il fondo ha una dotazione complessiva resa disponibile dalla Regione Molise di 3 milioni di euro. Avviso per le Pmi esistenti e per giovani "aspiranti imprenditori" - La Regione Molise intende sostenere le piccole e medie imprese o nuove iniziative imprenditoriali attraverso tre filoni di intervento: categoria A - beneficiari: micro, piccole e medie imprese esistenti. Programmi Ammissibili: investimenti riconducibili all´innovazione di processo e/o organizzativa candidabile ad imprese esistenti. Obiettivi E Finalita´: aumentare la competitività delle Pmi e l´occupazione attraverso la realizzazione di progetti di sviluppo aziendale che prevedano nuove applicazioni e/o investimenti con innovative caratteristiche delle scelte e delle soluzioni progettuali. Categoria B - Beneficiari: giovani compresi tra i 18 e i 35 anni che intendono costituire una nuova società. Programmi Ammissibili: investimenti in innovazione di processo e/o organizzativa, candidabili da giovani "aspiranti imprenditori". Obiettivi E Finalita´: supportare gli investimenti necessari alla creazione di realtà produttive con caratteristiche innovative, pensate, create e condotte da giovani. Categoria C - Beneficiari: micro, piccole e medie imprese esistenti. Programmi Ammissibili: sostegno all´utilizzo di tecnologie pulite nelle imprese esistenti, per il contenimento degli impatti ambientali. Obiettivi E Finalita´: supportare progetti che mirano all´utilizzo di tecnologie pulite nelle micro, piccole e medie imprese esistenti. Il fondo ha una dotazione complessiva resa disponibile dalla Regione Molise di 15 milioni di euro.  
   
   
ABRUZZO, SOCIALE: OK PERCORSO PER APPROVAZIONE TESTO UNICO WELFARE PRIMA ESPERIENZA ITALIANA CHE OFFRE CHIAREZZA AI CITTADINI  
 
L´aquila, 16 aprile 2012 - Pescara, il 12 aprile nel corso della riunione della Commissione Tripartita, l´assessore al Lavoro ha presentato il nuovo Testo unico del Welfare, con il quale si riuniscono in maniera organica tutte le disposizioni regionali vigenti in materia di politiche del lavoro, della formazione, istruzione e orientamento, volontariato e di sviluppo dell´associazionismo. "In Abruzzo ? commenta l´assessore, sta per nascere un nuovo welfare, più semplice, più chiaro, più fruibile da parte dei cittadini e dei soggetti pubblici e privati che operano nella nostra società. Con la forza del processo legislativo, intendiamo estirpare la selva di norme desuete e incoerenti sparse in tanti leggi regionali, per offrire alla società abruzzese un unico testo nel quale ricomprendere tutti i riferimenti normativi che riguardano il welfare. Offriamo, - prosegue - questo testo aperto in anteprima all´attenzione delle parti sociali, con spirito laico per recepire osservazioni e suggerimenti. Inoltre apriremo una fase di ascolto ampio della società abruzzese, dei vari comparti interessati ai temi contenuti nella riforma, prima di presentare il testo definitivo sotto forma di disegno di legge all´attenzione del Consiglio Regionale per avviare l´iter dell? approvazione. Nel lavoro di stesura abbiamo cercato di ottenere un testo che, seppur fisiologicamente corposo e consistente nelle sue articolazioni, risultasse comunque organico e di agevole lettura nel miglior rispetto di quei principi di chiarezza e semplicità propri di una normazione di qualità. Raggruppare in un unico corpo normativo le tematiche inerenti le politiche del lavoro, l´istruzione, la formazione e le politiche sociali, oltre ad essere un´operazione complessa, costituisce una novità nel panorama legislativo regionale italiano, mettendo - conclude - l´Abruzzo in una posizione di avanguardia con l´obiettivo di rendere la vita dei cittadini più semplice". Nei 280 articoli del testo si sono seguite cinque principali direttrici, che hanno guidato il percorso di elaborazione del testo: 1) aggiornare le norme regionali riguardanti il lavoro, l´istruzione, la formazione e le politiche sociali al passo con i tempi. Erano molte, infatti, le leggi regionali che contenevano norme obsolete e ormai in contrasto con leggi nazionali nel frattempo entrate in vigore e mai abrogate dal legislatore regionale. Ad esempio, la legislazione regionale in materia di lavoro e di formazione è antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, limitando in tal modo l´operatività dell´istituzione regionale in materia, creando un gap normativo con evidenti conseguenze sfavorevoli per la cittadinanza abruzzese; 2) creare un impianto integrato di norme nelle materie del lavoro, della formazione, dell´istruzione e delle politiche sociali in modo tale da poter gestire e trattare le stesse in maniera sistemica e coordinata. Infatti, nel corso dei lavoro preliminari alla redazione del presente disegno di legge, abbiamo riscontrato una selva difficilmente determinabile di norme, talvolta contrastanti tra loro, frutto di una legislazione disordinata ed incoerente che si è stratificata nel corso degli anni, senza alcun filo conduttore; 3) introdurre nuove norme regionali in materia di istruzione e politiche sociali, affiancando la Regione Abruzzo alle migliori esperienze delle regioni italiane in materia. Non vi era, infatti, prima di questo disegno di legge, una legislazione regionale sull´Istruzione, mentre in alcune regioni italiane vi sono già leggi che potremmo definire di terza generazione. Anche per quanto riguarda le politiche sociali, il quadro normativo attuale si connota per l´assenza di una legge organica in materia, vigendo solo alcune legge settoriali e datate; 4) attuazione del Testo Unico dell´Apprendistato. Il presente disegno di legge contiene anche il recepimento delle disposizioni contenute nel D. Lgs. Nr. 167/2011 con specifici obblighi normativi in capo al legislatore regionale; 5) attuazione dell´art. 23, commi 18, 19 e 20, Legge, nr. 214/2011 (c.D. Decreto "Salva Italia"). Il disegno di legge in questione affronta anche la spinosa questione del recepimento di quanto previsto dall´art. 23, commi 18, 19 e 20, Legge, nr. 214/2011 (c.D. Decreto "Salva Italia"), relativamente al passaggio di competenze tra le Province e le Regioni (od, in alternativa ai Comuni). Si tratta di un obbligo legislativo che impone ad ogni Regione italiana di provvedere entro la fine dell´anno, pena l´intervento sostitutivo/punitivo da parte dell´amministrazione statale; con particolare riguardo al riordino dei servizi per l´impiego, il Testo Unico contiene una proposta di massima, ma si resta in attesa della definizione del quadro nazionale in coerenza con le decisioni prese anche dalle altre Regioni.  
   
   
POVERTÀ IN SARDEGNA: IL LAVORO È UNA DELLE PRIME RISPOSTE. PER CONTRASTAR​LA STANZIATI 30 MILIONI ALL´ANNO  
 
Cagliari, 16 Aprile 2012 - "La Sardegna soffre più di altri territori la crisi economica ed il lavoro è una delle prime risposte alla povertà." Lo ha detto l´assessore del Lavoro, Antonello Liori, durante il suo intervento al convegno della Cisl "Per il lavoro: persona e famiglia nella lotta alla povertà". "Nel pacchetto anticrisi predisposto dalla Regione sono previste importanti misure legate agli ammortizzatori sociali, nel tentativo di sopperire alla grave crisi di alcuni settori produttivi isolani che ha determinato un forte aumento delle domande di cassa integrazione e di mobilità". "Ma anche - ha aggiunto Liori - strategici interventi di politiche attive che mirano a creare occupazione. Il ‘Piano regionale per il lavoro’ potrà contare su oltre 600 milioni di euro, provenienti prevalentemente da fondi europei, ma anche regionali ed in minima parte nazionali, con l´obiettivo di favorire l´inserimento lavorativo prevalentemente dei giovani e delle donne, incentivare l´autoimprenditorialità, migliorare la competitività con la formazione, aiutare la ricerca e l´innovazione, facilitare l´accesso al credito. Alcuni interventi già attuati hanno avuto buoni risultati: nell´ultima annualita´, sono state finanziate azioni per oltre 5.000 imprese; i bandi ´Impresa donna´; ´Promuovidea´, ´Europeando´ e ´Microcredito´ hanno agevolato la creazione di 1.500 aziende, protagonisti donne e giovani; oltre 2.000 interventi di formazione continua, rivolta non solo ai giovani, ma anche ai lavoratori ed agli imprenditori stessi. Un pacchetto che finora è riuscito ad attenuare gli effetti della crisi e che contribuirà a preparare la Sardegna alla crescita quando gli effetti negativi termineranno". E´ intervenuto anche l´assessore regionale delle Politiche sociali, Simona De Francisci, che ha ricordato i numerosi interventi in favore degli indigenti e per agevolare la vita quotidiana delle famiglie: "Solo per contrastare le povertà ogni anno la Sardegna stanzia 30 milioni, cifra tra le più ingenti fra tutte le Regioni d´Italia che però, in un momento di grave crisi quale quello che stiamo vivendo, può apparire sempre insufficiente. Ci sono poi le risorse finanziarie nei programmi Plus e Por, bandi come ´Ore preziose´ e ´Ad Altiora´ per l´inclusione di persone svantaggiate. Si tratta di azioni importanti e concrete, messe in campo dagli assessorati della Politiche sociali e del Lavoro che dialogano costantemente, che incidono sulla vita quotidiana e alleviano i disagi socio-economici delle fasce più deboli della nostra società". Entrambi gli assessori hanno condiviso l´esigenza di lavorare ad una nuova legge sul welfare da approvare entro l´anno.  
   
   
MARZO 2012, CIG FVG IN AUMENTO (A LIVELLO CONGIUNTURALE)  
 
Trieste, 16 aprile 2012 - Nel corso del mese di marzo 2012 le ore di Cig autorizzate in Friuli Venezia Giulia sono state 2.095.596, un dato, questo, in lieve calo in termini tendenziali ma in forte aumento su quello congiunturale. La diminuzione tendenziale, rispetto a marzo 2011, è stata infatti del -3,2 per cento in valore percentuale e di circa 70 mila ore in valori assoluti, mentre l´incremento congiunturale, rispetto al mese di febbraio 2012, è stato del +39,5 per cento (593 mila ore in valore assoluto). Lo rende noto l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, la quale spiega che relativamente alle tre gestioni - ordinaria, straordinaria e deroga - la Cigo cresce sia a livello congiunturale (+80 p.C.) che tendenziale (+17 p.C.), mentre la Cigs flette tendenzialmente del -17 per cento ma cresce del 44 per cento sul piano congiunturale. Infine, la Deroga cresce tendenzialmente del 32 per cento, diminuendo del 22 per cento a livello congiunturale. A livello provinciale, la variazione su base tendenziale ha segno negativo unicamente in provincia di Pordenone (con 141 mila ore in meno, pari al -15,2 p.C.) mentre crescono tutte le altre province, con Gorizia +8 per cento, Trieste +12 per cento ed Udine +4 per cento. A livello congiunturale, la crescita interessa tutte e quattro le province, con Gorizia con il +44 per cento, Pordenone +12 per cento, Trieste +41 per cento ed Udine +74 per cento. Nel corso del primo trimestre del 2012, sottolinea l´assessore Brandi, sono state autorizzate complessivamente 5.483.377 ore con un incremento del 30,3 per cento (1.276.472 ore in più) rispetto al primo trimestre 2011. Rispetto al quarto trimestre 2011 si verifica invece una diminuzione di circa 329 mila ore, pari al -5,7 per cento. "La cassa integrazione concessa nel mese di marzo 2012 - ha commentato l´assessore Brandi - ci fornisce un quadro piuttosto severo del mercato del lavoro regionale in questo primo trimestre 2012. In questo contesto si colgono alcuni timidi segnali positivi, quali la diminuzione della cassa integrazione rispetto al quarto trimestre 2011 (con -329 mila ore) ed il calo della cassa straordinaria che a livello regionale scende del 24,1 per cento. Segnali che però non sono sufficienti a compensare il peso di un trend che non è possibile definire incoraggiante". "Nel complesso comunque si tratta di dati che riflettono sul piano locale la persistenza di una situazione di crisi nazionale dell´economia che pare essersi riproposta sui livelli del 2009. Da parte nostra l´attenzione su quelli che sono i riflessi sul piano occupazionale è massima, visto anche il rafforzamento degli strumenti già messi in atto a sostegno dei lavoratori e del loro reddito".  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE E SBOCCHI OCCUPAZIONALI. ASSESSORE REGIONALE VENETO PRESENTA RICERCA: SU 14 MILA QUALIFICATI 2007-2010, IL 67% DOPO UN ANNO LAVORA; OLTRE 50% FA LAVORO COERENTE CON PERCORSO FORMAZIONE; DATI POSITIVI E OGGETTIVI CHE GIUSTIFICANO LE RISORSE CHE REGIONE SPENDE SU FORMAZIONE  
 
Venezia, 16 aprile 2012 - Per verificare l’efficacia dell’offerta di formazione professionale e gli esiti occupazionali nel Veneto il 12 aprile è stato presentato a Venezia, nella sede della Regione Veneto Palazzo Grandi Stazioni, alla presenza dell’Assessore regionale all’istruzione formazione professionale e lavoro, la ricerca ‘Placement’ che ha preso in esame quasi 14 mila qualificati ai corsi di formazione professionale nel triennio 2007- 2010 per complessive 152 diverse qualifiche professionali offerte da 134 enti di formazione. A un anno dalla qualifica, il tasso di occupazione raggiunto è stato del 67%. “Un risultato molto positivo – ha commentato l’Assessore veneta – che conferma con evidenza e dati oggettivi la validità del modello veneto basato su una formazione utile, cioè spendibile nelle aziende, e anche su una proposta educativa. Abbiamo voluto misurare la bontà delle tante risorse messe a disposizione e la qualità degli interventi: ne esce un risultato del tutto positivo in relazione all’inserimento lavorativo dei più giovani e al gradimento da parte delle aziende. E’ questo che dobbiamo fare in questo momento di difficoltà per il mondo del lavoro. Lo sforzo per il futuro è di programmare politiche che rispondano efficacemente alle esigenze precise del mondo del lavoro e delle imprese. A volte - ha sottolineato inoltre - c’è un’informazione distorta o carente sulla formazione professionale: questa ricerca ripristina un’informazione corretta e mostra che le risorse che la Regione impiega sono giustificate e che questo fondamentale settore va difeso e rilanciato ”. L’esponente del governo veneto ha anche annunciato un progetto di legge che “metta insieme istruzione formazione e mondo del lavoro e una nuova programmazione regionale che abbia al centro il fabbisogno delle nostre aziende, perché se non c’è un’azienda che produce e che lavora non si sono neanche i lavoratori”. ‘Placement’ è stato sviluppato dalla Regione (Direzione Formazione) e Veneto Lavoro e ha incrociato i dati dei corsisti (depositati nei programmi gestionali regionali) e i dati del Silv (Sistema informativo lavoro veneto) che contiene i dati amministrativi di quanti si sono rivolti ad un centro per l’impiego o hanno avuto un rapporto contrattuale (di qualsiasi natura) all’interno del territorio regionale. Il campione di indagine è prevalentemente maschile (6 qualificati su 10 sono maschi) e gli stranieri rappresentano il 18% del totale. A parte ovviamente la formazione iniziale (che vede protagonisti i 14-17enni), la distribuzione per età vede una presenza non trascurabile di persone over 25 anni (utenza disoccupata, spesso laureata o diplomata). Il tasso di occupazione risulta più elevato per i qualificati dei percorsi per utenza disoccupata (75%) di quanto non accada i giovani usciti dalla formazione iniziale (66%). In generale i maschi e gli stranieri presentano i risultati migliori (70%) mentre le donne sembrano incontrare maggiori difficoltà di primo inserimento nel mercato del lavoro (63%) e a questo proposito l’Assessore ha dichiarato che “bisognerà aggiustare il tiro della formazione professionale in questa direzione specifica”. “Nel considerare i risultati dell’indagine non bisogna dimenticare – ha osservato ancora l’Assessore – che il periodo osservato coincide con la più grave crisi economica dell’ultimo secolo. I riflessi della situazione sull’occupazione emergono chiaramente: i tassi di inserimento scendono di oltre 10 punti percentuali tra i qualificati nel giugno 2007 e i qualificati nei due anni successivi”. Sui tempi di inserimento lavorativo: il tasso di occupazione è del 44% a sei mesi dalla conclusione dei corsi e del 74% a distanza di 24 mesi; entro un mese circa 1/3 dei qualificati trova un impiego) mentre poi si notano maggiori differenze. Il 59% dei ragazzi qualificati nella formazione iniziale è assunto con contratto di apprendistato; seguono poi altre forme flessibili, a partire dai contratti a tempo determinato (16%) fino al lavoro in somministrazione e a quello intermittente (attestati entrambi in complesso intorno all’8%); sono assunti a tempo indeterminato solo 7 qualificati su 100. Per l’utenza disoccupata, prevalgono invece le forme contrattuali più flessibili: innanzitutto il tempo determinato (che copre circa il 30% dei casi) e poi il lavoro somministrato (rispettivamente nell’11% e nel 14% dei casi di percorsi per disoccupati e per utenza mista) e quello intermittente (intorno al 7-8%); tra i contratti più stabili pesa maggiormente l’apprendistato (20%) rispetto al tempo indeterminato (15%). La ricerca ha anche approfondito il livello di coerenza del lavoro con il percorso di formazione professionale seguito. Nel complesso, sono occupati in posizioni professionali coerenti con il percorso di qualifica oltre la metà dei qualificati alla fine del percorso di formazione iniziale (53%).  
   
   
BARLETTA NON SARÀ TERRA DI CONQUISTA PER LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA  
 
 Bari, 16 aprile 2012 - L’assessore regionale Maria Campese al fianco dei cittadini e delle istituzioni locali dopo l’ennesimo attentato ai danni di un commerciante. “Gli attentati incendiari ai danni delle attività commerciali di Barletta non vanno considerati la punta dell’icerberg ma il risultato di un fenomeno delinquenziale che, con metodi tipicamente mafiosi, sembra drammaticamente prendere piede in città”. E’ quanto afferma l’assessore regionale Maria Campese, associandosi alla preoccupazione espressa dalle associazioni di categoria per gli episodi di violenza che da tempo vedono le imprese commerciali nel mirino. “Ma Barletta non sarà terra di conquista per il crimine organizzato”,continua l’assessore, invitando la comunità locale e le forze produttive a non piegarsi al ricatto dell’intimidazione e a schierarsi compatta a sostegno della legalità. “Fatti di tale gravità non vanno sottovalutati- aggiunge Campese.- Per questo accolgo positivamente la convocazione in Prefettura del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico sollecitata dalle istituzioni locali. L’auspicio – continua – è che oltre al sostegno reale all’attività di contrasto alla malavita esercitata dalle forze dell’ordine, si possano trovare le risorse economiche, culturali, sociali sia per lavorare sulla prevenzione, sia per supportare l’impegno delle associazioni che, come quella antiusura, sono in prima fila al fianco delle vittime del racket delle estorsioni. “Tutti i cittadini – prosegue Campese – mai come in questo momento devono trovare la forza e l’orgoglio per opporsi a un disegno criminoso che trova il suo terreno di coltura per la manodopera delinquenziale nella crisi economica e dei valori”. Per l’assessore regionale serve un deciso cambio di rotta: “Tutte le istituzioni - conclude - devono essere in prima fila spinte dall’impegno di rileggere quanto sta accadendo a Barletta alla luce di un’analisi che sia soprattutto sociale ed economica. Mai come ora dobbiamo porci l’obiettivo di ripensare a modelli e valori di riferimento per i giovani che non siano legati solo ed esclusivamente al dio denaro e all’immagine”.  
   
   
AGENZIA DEI BENI CONFISCATI DI REGGIO CALABRIA  
 
 Catanzaro, 16 aprile 2012 - L’assessore alle Attività Produttive Antonio Caridi esprime soddisfazione per le parole del Ministro Cancellieri “che ha voluto - ha detto - fugare ogni dubbio sull’immotivato spostamento dell’Agenzia dei Beni Confiscati da Reggio Calabria alla Sicilia. Uno spostamento che sarebbe stato uno schiaffo verso una Città ed una popolazione che, in p Soddisfazione dell’assessore Caridi per le parole del Ministro Cancellieri sull’Agenzia dei Beni Confiscati di Reggio Calabria In più occasioni, ha dimostrato di volersi rialzare da quella piaga delinquenziale che nel corso degli anni ha offuscato i suoi cieli”. L’assessore Caridi ringrazia inoltre l’on. Jole Santelli “che con la sua interrogazione ha voluto chiarire una situazione, che rischiava di suonare come una sconfitta, sapendo interpretare le preoccupazioni di tutti quei reggini onesti che in quell’agenzia vedono il simbolo del riscatto della nostra terra nella lotta alla criminalità organizzata”.  
   
   
PROFUGHI, UMBRIA: DA GOVERNO RISPOSTE CERTE SU FUTURO DELLE PERSONE ACCOLTE  
 
Perugia, 16 aprile 2012 - "Valutare, fino al persistere dell´emergenza, l´ipotesi di un rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ai migranti inseriti nel Piano nazionale di accoglienza della Protezione civile": a lanciare l´appello al Governo è la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, anticipando i contenuti del suo intervento all´incontro del 12 aprile, al Centro Arti Opificio Siri (Caos) di Terni, dal titolo "Senza asilo? Ad un anno dalla guerra in Libia i profughi incontrano le istituzioni italiane". All´iniziativa, il cui scopo è quello di avviare un confronto sulla condizione dei profughi dei paesi del nord Africa accolti in Italia e in Umbria, in particolare a causa del conflitto nel territorio libico, è prevista la presenza del capo di Gabinetto del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l´Integrazione, Mario Morcone, Riccardo Compagnucci, Vice Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l´Immigrazione del Ministero dell´Interno, Daniela Di Capua, Direttrice Servizio Centrale dello Sprar, il presidente Anci Umbria, Wladimiro Boccali, il viceprefetto aggiunto della Provincia di Terni, Simonetta Mignozzetti, il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, Filippo Miraglia, Responsabile Immigrazione Arci Nazionale. "Il 12 febbraio dello scorso anno - ha detto la vicepresidente Casciari - il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale per l´eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa. Le Regioni, le Province Autonome e gli Enti locali non hanno fatto mancare il proprio appoggio alla scelta umanitaria e politica. In seguito a questa decisione, in Umbria sono stati accolti 357 soggetti assistiti attraverso l´attivazione di una rete diffusa sul territorio, costituita da istituzioni e organismi della società civile che hanno svolto e continuano a svolgere, un compito complesso". "Dopo la prima fase di gestione dell´emergenza - ha aggiunto la vicepresidente - il destino di queste persone accolte in Italia è sospeso tra il riconoscimento della domanda di asilo politico o il respingimento. Nel primo caso, otterranno un permesso di soggiorno di cinque anni e potranno cercare un lavoro, visto che la normativa in vigore non consente ai richiedenti protezione di lavorare nei primi sei mesi di attesa della definizione del proprio status. Diversamente, dovranno essere espulsi dal territorio nazionale entro trenta giorni dalla notifica. In entrambi i casi non è chiaro chi si occuperà di loro quando arriverà la risposta". "L´evoluzione della situazione - ha proseguito - fa registrare un consistente numero di dinieghi in relazione alle domande di protezione internazionale sinora presentate dagli accolti in Umbria e in altre regioni italiane. Tutto ciò - ha sottolineato Casciari - rischia di alimentare il cono d´ombra della clandestinità, il che vanificherebbe gli sforzi profusi per favorire una prima integrazione ed una prospettiva di vita diversa per queste persone alle quali è stato garantito vitto e alloggio in ambienti abitativi consoni e in piccoli gruppi che sono impegnati in attività di integrazione". "Allo stato attuale il tutto rischia di trasformarsi in un tentativo di accoglienza destinato a fallire. In pratica - ha detto - quello che era un progetto di vita, può cambiare il suo corso e diventare un sogno interrotto per esseri umani che ora, per noi, non sono più dei nomi ma, soprattutto, dei volti". In conclusione Casciari ha riferito che coloro che non hanno ottenuto il riconoscimento di asilo politico stanno facendo ricorso: "Ma non possiamo esimerci dal chiederci come affrontare il problema di chi resterà senza alcun tipo di permesso di soggiorno - ha riferito - Tutti i livelli della Repubblica sono ora chiamati alla coerenza con le scelte fin qui operate. La tradizione umbra di pace e solidarietà, così come sottolineato anche nello Statuto regionale - ci spinge a chiedere al Governo italiano di valutare l´ipotesi del rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, come avvenuto per i migranti tunisini, fino al persistere dell´emergenza. Siamo di fronte ad una situazione di incertezza che non può che aumentare il caos e la difficoltà di costruire un valido progetto. Consapevole della storia personale di impegno generoso e confidando nella grande sensibilità per queste tematiche del ministro della Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, auspico che egli possa esercitare la sua autorevolezza affinché si velocizzino il più possibile le procedure per la concessione dell´asilo politico e si riesca ad assicurare comunque una qualche forma di protezione ed esistenza legale ai cittadini che abbiamo scelto di accogliere pur in tempi difficili e bui di crisi economica e morale". Concludendo la vicepresidente ha ricordato che "più in generale, resta ancora aperto il problema di dotarsi di una normativa organica sull´asilo politico e la protezione umanitaria dando piena attuazione al dettato costituzionale e seguendo l´esempio dei Paesi europei più avanti nella tutela dei diritti umani". I dati forniti dal Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del ministero dell´Interno attestano come alla maggioranza dei profughi provenienti dal Nord Africa, l´Italia non stia riconoscendo alcuna forma di protezione giuridica internazionale: "Nel 2011 le richieste d´asilo sono state 33.576 - ha detto - delle 24.233 esaminate, 10.520 hanno avuto esito negativo. L´asilo politico è stato invece concesso solo a 1.959 profughi, la protezione sussidiaria a 2.460 migranti e a poco più di 5 mila quella umanitaria. La necessità di affrontare con urgenza la tematica è stata evidenziata anche dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il quale dopo aver sottolineato che il grande sforzo sostenuto dalle Regioni si sta prolungando senza un limite temporale certo, ha sollecitato un incontro con il Ministro dell´Interno, Anna Maria Cancellieri, e il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli".  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: SIGLATO PATTO TRA REGIONE ABRUZZO E PROVINCE IL PRESIDENTE: "PRESA DI COSCIENZA CHE RIDUCE GAP DI GENERE"  
 
 Pescara, 16 aprile 2012 - "C´è stata, finalmente, una presa di coscienza, un punto di partenza importante, il primo caso in Italia. Quanto è stato evocato sulle questioni attinenti le pari opportunità di genere è divenuto un concreto obiettivo dei decisori politici". Lo ha detto, questa mattina, a Pescara, il presidente della Regione, in occasione della firma del protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo e le Province di Chieti, L´aquila, Pescara e Teramo. "Ormai l´etica della politica impone la regola che quello che si dice si fa. E in Abruzzo - ha ripreso il capo dell´Esecutivo - le cose non le abbiamo solo enunciate ma le stiamo facendo. C´è ancora un gap di genere da colmare per il nostro Paese rispetto alla globalità del mondo occidentale ma, intanto, in Abruzzo - ha sottolineato il Presidente - oggi c´è il massimo grado di attenzione rispetto alle tematiche di genere. Qualche esempio? I fondi per l´imprenditoria femminile, gli interventi a sostegno della conciliazione dei tempi di vita professionali e quelli familiari e non ultimo il potenziamento della rete degli asili nido. L´auspicio - ha ribadito il presidente della Regione - è che questo possa essere un momento di autentico cambiamento culturale. Il successivo passaggio, - ha concluso - sarà poi quello di mettere a punto una strategia per favorire pari opportunità tra giovani ed adulti". La Regione Abruzzo e le Province abruzzesi si sono impegnate, quindi, a sostenere, qualificare e a valorizzare lo sviluppo di tutte le risorse femminili per un´effettiva realizzazione delle pari opportunità e dell´uguaglianza sostanziale tra uomini e donne. Questo obiettivo, insieme alla valorizzazione delle differenze di genere, sta diventando sempre più presente nelle scelte politico-amministrative di molti enti pubblici anche in relazione al fatto che le strategie adottate dalla programmazione Comunitaria di Sostegno del Fondo Sociale Europeo hanno introdotto una profonda innovazione in tema di pari opportunità, attribuendo valenza trasversale alla dimensione di genere nel rispetto del principio di "mainstreaming". Pertanto, la Regione Abruzzo, nella persona del Presidente, ritiene prioritario costruire un percorso Istituzionale condiviso sulle azioni mirate alle Politiche di Genere e sottoscrive a sua volta i principi sanciti con il seguente atto d´impegno. Inoltre, la Regione Abruzzo e le Amministrazioni Provinciali con la promozione di tale Protocollo d´Intesa da parte della Consigliera Regionale di Parità, intendono dotarsi di un utile strumento operativo per attuare azioni di valorizzazione della differenza di genere, di formazione, orientamento, rafforzamento al ruolo, rivolte all´effettiva realizzazione di pari opportunità di sviluppo e benessere tra donne e uomini, facendo sistema nell´elaborare progetti atti a far si che le donne possano entrare più agevolmente e permanere nel mondo del lavoro, svolgendo al meglio il loro ruolo di amministratrici, funzionarie, imprenditrici, anche nel conciliare la vita familiare e la vita lavorativa. Dal canto suo, la consigliera di Parità regionale ha parlato di un "lungo e stimolante percorso che ha visto lavorare insieme le Province, ed i Centri anti violenza, inizialmente su singoli progetti, come nel caso di "Maia: Casa per le Donne in Abruzzo" fino ad arrivare alla stipula di questo "Patto per le pari opportunità in Abruzzo" che ha una valenza politica e che punta a contrastare ogni forma di discriminazione. In che modo? Creando una rete sul territorio che ci consentirà di operare in maniera più efficace vista la difficoltà di reperire risorse per l´avvio di progetti ed inizitive di un certo spessore". Grazie a questa intesa, sottoscritta dal presidente della Regione e dai quattro presidenti di Provincia alla presenza dell´assessore regionale alle Pari Opportunità, le quattro amministrazioni provinciali potranno rappresentare, l´una per l´altra, punto di riferimento per scambio di esperienze, trasferimento di buone prassi ed avvio di possibili azioni di cooperazione iniziando dalle politiche di pari opportunità, ma potendo, in seguito, ampliare la collaborazione ad altri settori, prime fra tutti le politiche del lavoro, la programmazione e lo sviluppo economico. La Consigliera regionale ha concluso auspicando che "il Patto per le pari opportunità venga sottoscritto anche dai Sindaci dei capoluoghi per iniziare, poi da qualunque soggetto pubblico che si riconosca nei suoi obiettivi e finalità, fermo restando ilo ruolo attivo che ogni aderente alla rete dovrà svolgere".  
   
   
"COSÌ SOSTENIAMO LE IMPRESE E LE FAMIGLIE"  
 
Trento, 16 aprile 2012 - Contrastare gli effetti e i rischi della crisi economica significa, prima di tutto, stare dalle parte delle famiglie e delle imprese. Lo ha ribadito il 12 aprile, nella seduta della Prima Commissione permanente del Consiglio provinciale, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ha spiegato ragioni e motivazioni del disegno di legge urgente varato pochi giorni fa dalla Giunta: "Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie". Carattere d´urgenza che è stato recepito ed approvato dalla Commissione, per cui tra pochi giorni il provvedimento passerà all´esame dell´aula. Il presidente Dellai - nel presentare i tre articoli che compongono il disegno di legge - ha sottolineato come "accanto alla riconferma del quadro generale di intervento già da tempo in atto, abbiamo ritenuto importante innestare un provvedimento d´urgenza, che con 30 milioni di euro, intende proprio rafforzare la strategia di riposizionamento del nostro sistema economico. C´è un quadro strutturale sul quale da tempo siamo impegnati e ci sono elementi di emergenza ulteriore - legati da una parte alla difficoltà delle imprese, dall´altra a quella delle famiglie, toccate anche da un evidente calo dei consumi - che ci ha spinto a questo provvedimento. Lo ribadisco: è una misura contingente e non strutturale che vuole essere, e fa piacere che così le forze politiche l´abbiano recepita, un segnale concreto ed utile per essere vicini alle imprese e alle famiglie". Dellai ha poi ricordato le coordinate lungo le quali si muove il provvedimento: il governo provinciale intende mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese circa 30 milioni di euro. L´obiettivo: da una parte sostenere il tessuto economico locale per attenuare la pressione fiscale sulle imprese che sta raggiungendo valori assolutamente straordinari e di difficile sostenibilità per il sistema economico e dall´altra sostenere il potere d´acquisto delle famiglie di ceto medio basso, in un momento nel quale la contrazione dei consumi è sotto gli occhi di tutti. La strada che è stata scelta è appunto quella di un disegno di legge che da una parte sostiene le imprese (con una ulteriore riduzione dell´aliquota Irap) e che dall´altra interviene una tantum a favore delle famiglie - si calcola che saranno circa diecimila quelle interessate - , alle quali andrà una cifra che oscillerà tra i 350 ed i mille euro a seconda del numero dei componenti e delle condizioni economiche. Per quanto riguarda i provvedimenti a favore delle imprese si agisce appunto sulla riduzione dell´Irap, che sarà dello 0,5 per cento per il settore alberghiero e per il commercio e dello 0,2 per cento per gli altri comparti economici. L´impegno della Provincia autonoma di Trento sarà di circa 15 milioni di euro. Dellai ha ricordato che "oggi le imprese trentine pagano circa 37 milioni di euro per l´Ici. Si calcola che con l´Imu l´esborso sarà quasi raddoppiato. Ebbene, il nostro provvedimento farà sì che metà di questo aggravio venga compensato appunto dallo sgravio Irap". L´altro intervento punta invece alle famiglie e in particolare al sostegno del potere d´acquisto e alla difesa delle condizioni di vita. Si prevede un trasferimento finanziario come concorso al mantenimento di una certa capacità di consumo a fronte dell´aumento della pressione fiscale e del costo della vita. Così - ricalcando quel che successe sul finire del 2008 quando fu varato il provvedimento di sostegno per i consumi elettrici ed energetici (allora furono 8.800 le famiglie interessate, ha ricordato Dellai) - ci sarà un sostegno economico alle famiglie in possesso di determinate condizioni di reddito, valutate con una soglia Icef. Il sostegno economico ai nuclei familiari varierà in relazione al numero dei componenti della famiglia e ad alcuni fattori che hanno determinato la perdita del potere di acquisto. Sono esclusi dal provvedimento i circa 9 mila nuclei familiari che già usufruiscono del reddito di garanzia. L´ipotesi è di utilizzare altri 15 milioni di euro per trasferimenti da un minimo di 350 euro ad un massimo di mille euro a famiglia. Toccherà all´Agenzia dei pagamenti, con procedura semplificata, previa certificazione Icef, erogare le cifre entro il primo semestre del 2012. L´obiettivo, appunto, è quello di difendere la capacità di spesa delle famiglie con reddito basso impedendo una ulteriore contrazione dei consumi. Il presidente ha poi accennato alla terza parte dell´intervento: il disegno di legge prevede infatti norme destinate ad accelerare "ulteriormente tutto quello che può oggi agevolare il lavoro delle imprese, in questo momento particolare". Ecco quindi prevista la possibilità di riprogrammare le politiche di investimento a favore di interventi cantierabili in breve tempo (questo vale anche per i Comuni) e la possibilità di estendere a tutto il 2013 la deroga a talune procedure interne, nonché la possibilità di accelerare le concessioni edilizie quando i tempi della burocrazia si facessero troppo lunghi.  
   
   
LE NOVE ZONE DI MILANO CONTRO L’OMOFOBIA. DAL 17 APRILE IL FILM “DUE VOLTE GENITORI” “UN’IMPORTANTE OCCASIONE DI RIFLESSIONE E DIALOGO PER LE FAMIGLIE”  
 
Milano, 16 aprile 2012 - Parte martedì 17 aprile al teatro Barrio’s l’iniziativa “9 zone contro l’omofobia”: un ciclo di incontri nei nove Consigli di Zona di Milano per approfondire il tema dell’omosessualità dal punto di vista del rapporto genitori-figli. Le serate prevedono la proiezione del film documentario “Due volte genitori”, cui seguirà il dibattito tra il pubblico e il regista Claudio Cipelletti. Oggi a Palazzo Marino la presentazione dell’iniziativa. Presenti gli assessori Daniela Benelli (Area metropolitana, Decentramento e municipalità, Servizi civici) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali e Cultura della Salute), con Anita Sonego, Presidente della Commissione consiliare Pari Opportunità e il regista Claudio Cipelletti. “Questa iniziativa è l’occasione per affrontare una realtà non sempre facile di tante famiglie: il nostro obiettivo è favorire la riflessione e il dialogo tra genitori e figli, unici strumenti che possono portare alla comprensione e al rispetto delle scelte affettive e personali”. Lo dichiara l’assessore Daniela Benelli. “Con questa proiezione nelle nove zone della città – afferma Majorino –contribuiamo a diffondere la cultura del rispetto dell’altro da sé e a sconfiggere l’intolleranza e la discriminazione verso gli omosessuali. È una battaglia di pensieri e atti che intendiamo portare avanti dicendo no ai messaggi e comportamenti omofobi che ancora oggi, purtroppo, contrassegnano parte della nostra società”. “L’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Pari opportunità e Decentramento, ha l’obiettivo di gettare luce sulla vita di molte cittadine e cittadini che, finora, non hanno avuto la possibilità di fare conoscere la profondità dei propri sentimenti e la necessità di considerarli”, spiega la Presidente Sonego. “Due volte genitori” è un documentario prodotto da Agedo Onlus, l’associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali, nell’ambito del progetto europeo Daphne “Family matters - sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche”. Autore e regista è Claudio Cipelletti, già firma di “Nessuno Uguale – adolescenti e omosessualità”, documentario prodotto dalla Provincia di Milano con Agedo e diffuso nelle scuole. “Due volte genitori” è stato proiettato alla Camera dei Deputati il 23 giugno del 2009 e in numerose scuole superiori per affrontare, da un punto di vista inedito, il tema delle differenze di orientamento affettivo nel contesto più ampio dei rapporti familiari. Si tratta di un lungometraggio raccontato come un viaggio attraverso l’Italia e, allo stesso tempo, un viaggio nell’intimità delle vite che racconta. Il regista ha seguito per tre anni le vicende dei protagonisti, narrando storie vere che divengono avvincente racconto. Il film entra nel cuore delle famiglie dopo la scoperta dell’omosessualità di un figlio o una figlia. I genitori si misurano con il crollo delle loro aspettative e iniziano un percorso che li porta a comprendere e ad accettare non tanto e non solo l’omosessualità in quanto tale, quanto la loro stessa rinascita come genitori e persone, con un nuovo sguardo sul mondo. La storia di queste famiglie, in cui molte altre possono riconoscersi, parte dalla paura di aver “perso” un figlio, o una figlia, per ritrovarlo dopo un percorso ricco di incontri, condivisioni e scoperte. E la loro storia lascia a tutti qualcosa in più, la forza di aprire il dialogo tra generazioni e tra persone prima vissute come diverse e lontane da sé. “9 zone contro l’omofobia” si inaugura martedì 17 aprile (ore 20.45) in Zona 6 al teatro Barrio’s. Gli altri appuntamenti sono giovedì 19 aprile (ore 20.45) al Cam Tibaldi in Zona 5, giovedì 26 aprile al Cam Olmi in Zona 7 (ore 20.45), giovedì 3 maggio al Cam Garibaldi in Zona 1 (ore 20.45), martedì 8 maggio alla biblioteca Dergano-bovisa in Zona 9 (ore 20.45), giovedì 10 maggio nella ex chiesetta del parco Trotter in Zona 2 (ore 20.45), domenica 13 maggio alla palazzina Liberty in Zona 4 (ore 18.30 tavola rotonda “Le buone pratiche per contrastare l’omofobia”, a seguire aperitivo e film), martedì 15 maggio a Villa Scheibler in Zona 8 (ore 20.45). Giovedì 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, il programma si concluderà con l’incontro all’Auditorium Valvassori Peroni in Zona 3 (ore 20.00).  
   
   
CULTURA: FVG, PROGETTO "F/F/F" ESALTA PARI OPPORTUNITA´ DI GENERE  
 
Udine, 16 aprile 2012 - "Friuli Venezia Giulia a tuttotondo - 360° di una regione che ti può ancora stupire", promosso dall´ Associazione "femines/furlanes/Fuartes- f/f/F" (in friulano donne/friulane/Forti), è un progetto di valorizzazione delle pari opportunità nel mondo della comunicazione, destinata in particolare a mettere in luce i nuovi aspetti della donna friulana, non più ancorata all´icona della civiltà rurale o della montagna. Il progetto, illustrato il 12 aprile ad Udine dall´assessore regionale alla Cultura Elio De Anna e dalla presidente dell´Associazione, Margherita Plos, mira a esaltare alcune delle eccellenze che contraddistinguono il Friuli Venezia Giulia, promuovendole attraverso la realizzazione di set fotografici sul territorio, la divulgazione del materiale realizzato, nonchè alcuni eventi di presentazione nella sede della Regione a Roma. Il progetto e la presentazione odierna hanno avuto quale testimonial Barbara Clara, originaria di San Tomaso di Maiano, finalista a "Miss Italia nel Mondo" nel 2000 e nel 2001, che si è dichiarata orgogliosa della sua friulanità. De Anna, presente il presidente della Iv Commissione del Consiglio regionale, Alessandro Colautti, ha evidenziato come la componente femminile, oggi, sia sempre più protagonista in numerosi ambiti della società, da quello culturale a quello artistico, nel mondo del lavoro e nello sport, settore nel quale l´Italia sta conquistando numerosissimi allori "in rosa". Nei prossimi mesi il progetto presenterà le realtà di Valvasone, di Marano Lagunare, di Cividale del Friuli e del Carso.