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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2012
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DELLA SESSIONE DELL´11-14 GIUGNO 2012: GOVERNANCE, BILANCIO, MEDIO ORIENTE, ARMI, DIRITTI UMANI, OCCUPAZIONE  
 
Strasburgo, 12 giugno 2012 - Governance economica: Il Parlamento cerca equilibrio fra disciplina fiscale e crescita - Con il voto di mercoledì del pacchetto legislativo sulla governance economica, il "twopack", si capirà il livello di sostegno dei deputati alla proposta di conferire alla Commissione maggiori poteri decisionali sui bilanci nazionali. Martedì mattina, la proposta sarà discussa in Aula con il Commissario Rehn e con il Consiglio. I deputati presentano un piano di riforma del bilancio Ue - I contributi al bilancio Ue degli Stati membri potrebbero essere notevolmente ridotti, secondo il piano di riforma del sistema di finanziamento dell´Unione, che sarà discusso mercoledì con il Presidente Barroso e il commissario Lewandowski e posto in votazione giovedì. Nuova etichettatura per il latte per bambini e i cibi senza glutine - Le regole europee sull´etichettatura del latte per bambini e degli alimenti per persone che necessitano diete speciali devono essere più severe e meglio definite per proteggere i consumatori e offrire chiarezza all´industria alimentare, secondo quanto contenuto in un progetto legislativo che sarà posto in votazione giovedì. I deputati vogliono includere anche l´intolleranza al glutine e alcune diete a basso contenuto calorico. Afghanistan, Medio Oriente, Tibet e Africa sotto i riflettori - Martedì pomeriggio, i deputati interrogheranno l´Alto rappresentante per la politica estera Catherine Ashton sulla linea politica dell´Ue per l´Afghanistan e per il Medio Oriente, Siria inclusa. Si discuteranno anche la situazione in Tibet dopo le recenti proteste e nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) in seguito agli scontri avvenuti dopo le elezioni. Il Parlamento adotterà inoltre mercoledì risoluzioni sulla Guinea Bissau e sul Sudan-sud Sudan. Gli Stati dell’Onu riferiscano sugli accordi sul commercio d’armi - Gli Stati membri dell’Onu che sottoscriveranno il Trattato dell’Onu sul commercio delle armi (Att), che sarà negoziato nel mese di luglio, dovrebbero essere tenuti a riferire regolarmente in merito a tutti gli accordi contratti sul commercio d’armi, inclusi i trasferimenti di armi leggere e di piccolo calibro, secondo un progetto di risoluzione che sarà votato giovedì. I deputati chiedono un mandato forte per il rappresentante per i diritti umani - Il Parlamento adotterà una serie di raccomandazioni mercoledì per il nuovo incarico di Rappresentante speciale dell´Unione europea per i diritti umani, posto creato in linea con le sue reiterate richieste. I deputati chiedono al Consiglio di nominare una personalità di alto livello, con una reputazione internazionale, con il compito di elevare il profilo dell´Unione europea in materia di diritti umani nel mondo. Bisogna investire nell´occupazione - Per i deputati, la creazione di occupazione deve essere una priorità assoluta dell´Europa. In una risoluzione che sarà posta in voto mercoledì, infatti, chiederanno un patto per investire adeguatamente, rivolto a potenziare la crescita e l´occupazione nell´economia verde, nella sanità, nei servizi sociali e nelle nuove tecnologie. I deputati interrogheranno Barroso e Rehn sul coordinamento economico - Mercoledì, l´Aula discuterà, con il Presidente Barroso e del Commissario Rehn, il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche e, in particolare; le ultime raccomandazioni paese per paese presentate dalla Commissione. Il mercato unico come motore di crescita - I deputati chiederanno alla Commissione europea di proporre una "iniziativa per la crescita" per aprire ulteriormente il mercato interno e generare una maggiore crescita nell´Ue, in un progetto di risoluzione che sarà votato giovedì. Sostanze pericolose: controlli più severi e maggiore informazione - Nuove norme comunitarie intensificheranno le ispezioni negli stabilimenti che usano sostanze chimiche pericolose, in seguito al disastro del "fango rosso" del 2010 in Ungheria. I cittadini avranno il diritto di conoscere i siti ubicati nel loro territorio e di essere ben informati sui piani di emergenza in caso di incidente. Il progetto legislativo, che sarà messo ai voti giovedì, è stato chiamato ´Seveso Iii´, in seguito al disastro avvenuto in un´azienda a nord di Milano nel 1967. Scandalo protesi mammarie: trarne la debita lezione - Un registro per le protesi mammarie, controlli più rigorosi e tracciabilità, come pure un sistema di autorizzazione pre-vendita sono tra le proposte dei deputati per evitare il ripetersi dello scandalo delle protesi mammarie difettose. Il progetto di risoluzione sarà posto in votazione giovedì Alluvioni in Italia: in arrivo 18 milioni di euro dal Fse - Il Fondo di solidarietà europeo (Fse) metterà a disposizione oltre 18 milioni di euro destinati a riparare i danni provocati dalle alluvioni nelle regioni italiane della Toscana e della Liguria, una volta ottenuta l´approvazione del Parlamento che voterà martedì. L´aiuto finanziario sarà utilizzato per riparare gli ingenti danni che le alluvioni dello scorso ottobre hanno causato a imprese, case e infrastrutture.  
   
   
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: BUDGET DELL´UE, SCHENGEN, AFFARI ESTERI  
 
Strasburgo, 12 giugno 2012 - A seguito della richiesta di aiuto finanziario da parte della Spagna, l´economia sarà il tema centrale affrontato durante la sessione plenaria di Strasburgo. All´ordine del giorno anche lo spazio Schengen, la protezione dei consumatori, il volontariato e l´estensione del mandato dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Berd) nella regione del Mediterraneo. Il presidente del Perù, Ollanta Humala, pronuncerà un discorso nell´emiciclo il 13 giugno. Governance economica. Con il voto di mercoledì del pacchetto legislativo sulla governance economica, il "two-pack", si capirà il livello di sostegno dei deputati alla proposta di conferire alla Commissione maggiori poteri decisionali sui bilanci nazionali. Martedì mattina, la proposta sarà discussa in Aula con il Commissario Olli Rehn e con il Consiglio. Budget 2014-2020. L´introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie e di una nuova Iva dell´Unione europea potrebbe ridurre i contributi che gli Stati membri devono pagare a Bruxelles assicurando così una maggiore stabilità budgetraria. Queste proposte saranno discusse e votate mercoledì, infatti il piano di riforma del sistema di finanziamento dell´Unione non può essere adottato senza il consenso del Parlamento. Il Consiglio europeo affronterà il tema il 28 e il 29 giugno. Schengen. L´iniziativa dei governi dell´Unione europea relativa all´esclusione del Parlamento europeo dalle decisioni relative alla gestione dello spazio Schengen sarà discussa martedì con il ministro danese alla Giustizia, Morten Bødskov. Lunedì, la commissione alle Libertà civili si pronuncerà su due punti: la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere interne come misura di soccorso estremo e il controllo dell´implementazione delle regole di Schengen da parte degli Stati membri. Nuova etichettatura per il latte per bambini e i cibi senza glutine - Le regole europee sull´etichettatura del latte per bambini e degli alimenti per persone che necessitano diete speciali devono essere più severe e meglio definite per proteggere i consumatori. I deputati vogliono includere anche l´intolleranza al glutine e alcune diete a basso contenuto calorico. Affari esteri. Martedì, i deputati interrogheranno l´Alto rappresentante per la politica estera Catherine Ashton sulla linea politica dell´Ue per l´Afghanistan e per il Medio Oriente, Siria inclusa. Si discuteranno anche la situazione in Tibet dopo le recenti proteste e nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) in seguito agli scontri avvenuti dopo le elezioni. Il Parlamento adotterà inoltre mercoledì risoluzioni sulla Guinea Bissau e sul Sudan-sud Sudan.  
   
   
UE, AUSTERITÀ E CRESCITA: UN EQUILIBRIO IRRISOLTO  
 
 Strasburgo, 12 giugno 2012 - Oggi i deputati voteranno per conferire maggior potere alla Commissione sulle politiche di bilancio nazionali. Il clima politico in Europa sta cambiando e molti si chiedono di valutare con attenzioni i rischi e i benefici delle politiche di austerità rispetto al rilancio della crescita. I deputati dovranno decidere se l´ultima proposta di bilancio aderisce alle politiche di crescita. Quando la commissione agli Affari economici e monetari ha votato le proposte di bilancio, le preoccupazioni principali si sono concentrate soprattutto sulla crescita. E poco più della maggioranza dei deputati ha richiesto che il tema fosse votato in plenaria per avere l´appoggio del Pe prima d´iniziare le negoziazioni con il Consiglio. Verso la fine della crisi del debito - Il Parlamento europeo ha adotatto in settembre 2011 il six-pack, un pacchetto di leggi che introduce in maniera automatica delle sanzioni per i paesi dell´Eurozona il cui deficit sorpassa il 3% e il cui debito passa oltre il 60% del Pil. Il pacchetto sulla governance economica si concentra sugli squilibri a livello macroeconomico. Se gli Stati membri non agiscono per ridurre tali squilibri, rischiano di ricevere delle sanzioni. Il two-pack sarà votato il 13 giugno ed è costruito sul modello del pacchetto sulla governance economica. Esso prevede: maggior potere alla Commissione riguardo le politiche di bilancio dei paesi dell´Eurozona, anche dopo che i bilanci sono stati approvati dai parlamenti nazionali. La Commissione può domandare di rivedere le politiche budgetarie nel caso non siano conformi agli obiettivi prefissati a livello europeo. Il deputato responsabile di redigere questa proposta è la portoghese di centro sinistra Elisa Ferreira. Un controllo più rigido e invasivo per gli Stati membri che attraversano un periodo di serie difficoltà finanziarie (come la Grecia o il Porotgallo) . Il deputato responsabile di questo punto è il francese di centro destra Jean-paul Gauzès. La relazione Ferreira - Nella sua relazione sul monitoraggio delle politiche di bilancio, Ferreira pone l´accento sul bisogno d´investire nella crescita. La Commissione dovrebbe assicurarsi che i tagli al budget non blocchino gli investimenti per la crescita o la salute pubblica o l´educazione. Dal canto suo, Gauzès si è espresso sulla protezione dalla bancarotta per gli Stati membri. In primo luogo bloccando i tassi d´interesse sul debito pubblico, poi presentando un piano di regolamento del debito ai creditori.  
   
   
VDA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
Aosta, 12 giugno 2012 - La struttura regionale per le Politiche della formazione e dell’occupazione della Presidenza della Regione, Autorità di Gestione del Fondo Sociale Europeo, comunica che giovedì 14 giugno al Teatro della Cittadella dei Giovani di Aosta, si svolgerà la riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Occupazione Fse 2007/2013. Il Comitato che sovraintende il Programma è composto da rappresentanti dei partner finanziari del Programma, Commissione Europea e Ministero del lavoro e Ministero dello Sviluppo Economico, nonché dalle altre Autorità di gestione dei Fondi Europei, dai rappresentanti del mondo economico e sindacale regionali e da funzionari regionali. All’ordine del giorno della riunione è prevista l’approvazione del Rapporto Annuale di Esecuzione 2011 del Programma, che analizza e descrive le performance ed i progressi realizzati nel corso dell’anno 2011, e l’informativa sull’avanzamento finanziario e fisico nei primi mesi dell’anno 2012. Sono inoltre oggetto di informativa anche le attività di controllo, di valutazione e di comunicazione, svolte nel 2011. Interventi specifici riguarderanno le azioni realizzate a favore della popolazione immigrata e di quella giovanile. Un’informativa specifica, infine, tratterà il tema della futura Programmazione 2014-2020.  
   
   
UE: BANDO DI GARA PER IMPRENDITORI INNOVATIVI PER IL CAMBIAMENTO: SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE TRA CLUSTER, ALLE SOCIETÀ IN STATO DI AVVIO, AGLI INVESTITORI E ALLA GESTIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
 Bruxelles, 12 giugno 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per imprenditori innovativi per il cambiamento: sostegno alla cooperazione tra cluster, alle società in stato di avvio, agli investitori e alla gestione della proprietà intellettuale. L´azione gestirà un quadro generale facilitando la cooperazione tra cluster, incubatrici, prestatori di servizi di sostegno alle imprese (in particolare coloro che prestano sostegno per la gestione della proprietà intellettuale) e comunità di "seed-investor" nell´Ue da un lato e in Egitto, Libano, Marocco e Tunisia dall´altro. I lavori previsti nell´ambito del presente appalto è suddiviso in cinque funzioni relative alla facilitazione della cooperazione tra i cluster, gli investitori, servizi di sostegno alle imprese a favore delle Pmi e gli imprenditori. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Gu S 105 del 5 giugno 2012 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:174310-2012:text:it:html&src=0    
   
   
FVG: WORKSHOP A TRIESTE SU STRATEGIA ADRIATICO-IONICA  
 
 Trieste, 12 giugno 2012 - Saranno due giornate di lavoro dedicate alle politiche marittime quelle in programma oggi e mercoledì a Trieste. In concomitanza con la riunione plenaria dei ministri degli Esteri dei Paesi aderenti all´iniziativa Centro Europea (Ince), infatti, al Centro Congressi della Stazione Marittima è in programma un workshop internazionale sulla strategia macroregionale Adriatico Ionica. La sessione di lavori si aprirà alle 15 di martedì con gli interventi dell´assessore regionale alle Relazioni Internazionali, Elio De Anna, seguito da quello del direttore generale del ministero degli Affari Esteri. Quindi verrà fatto il punto sulla strategia messa in atto dalla Commissione europea sulla macroregione Adriatico-ionica. A parlarne saranno il direttore degli Affari Marittimi nell´area del Mediterraneo e del Mar Nero dell´Ue, Inique Pariat, cui farà seguito quello di Gerard Pfanzelter, segretario Generale dell´Ince. Quindi, alle 16, l´avvio in contemporanea dei tre specifici tavoli di lavoro. Il primo, coordinato dal segretario generale della Camera di Commercio di Ancona, verterà su "Turismo, ricerca e innovazione nel settore marittimo". Tra le testimonianze è prevista quella di Livio Marchesini, presidente del Distretto tecnologico nautico del Friuli Venezia Giulia. Il secondo gruppo di lavoro, diretto dall´assessore regionale Riccardo Riccardi, riguarderà i trasporti e la sicurezza nello spazio marino e prevede anche un discorso di Giacomo Borruso, presidente dell´Istituto per lo studio dei trasporti dell´Università di Trieste. Terzo e ultimo incontro quello dedicato alla protezione dell´ambiente marino, guidato da Oliviero Montanaro, direttore responsabile del settore marino del ministero dell´Ambiente. Tra gli interventi è previsto anche quello di Maurizio Spoto, direttore della riserva marina di Miramare. Nella seconda giornata di lavori, che prenderà il via mercoledì alle 9.30, si procederà alla presentazione di ciò che è emerso dai tre tavoli di incontro, seguito dagli interventi di chiusura delle diverse autorità presenti al workshop. L´iniziativa è il frutto del Tavolo di regia delle politiche internazionali tra Governo e Regioni che ha assegnato al Friuli Venezia Giulia l´organizzazione di questa iniziativa internazionale sulla strategia macroregionale Adriatico-ionica. Soddisfazione è stata espressa da De Anna che ha sottolineato come questa attività testimonia l´interesse e l´apprezzamento della Commissione europea e del inistero degli Esteri italiano per il lavoro e l´impegno che la nostra Regione sta dedicando alle tematiche di carattere internazionale ed al ruolo che essa svolge sullo scenario europeo.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO IONICA? SE NE È PARLATO AL FORUM DELLE CDC  
 
Brindisi, 12 giugno 2012 - Ultimo giorno di lavoro per gli oltre 250 delegati che hanno preso parte al Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio svoltosi a Brindisi dal 6 all’8 giugno, coordinato dalla Camera di Commercio di Ancona. L´ultima giornata è stata dedicata alla “Macroregione Adriatico ionica” ha visto la partecipazione di Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere, Rodolfo Giampieri presidente della Camera di Commercio di Ancona, Alfredo Malcarne presidente della Camera di Commercio di Brindisi, Mercedes Bresso del Comitato delle Regioni dell’Ue; Gian Mario Spacca presidente della Regione Marche, Fabio biglia poco Segretario Generale del Segretaraito permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica. Ad oggi sono 38 le Camere associate sia italiane che estere, da Trieste a Brindisi e dalla Croazia alla Grecia e 3 membri sostenitori: la Provincia di Ancona, l’Assonautica nazionale e di recente anche la Camera di Commercio nazionale della Serbia. Per tutti l’area adriatico-ionica rappresenta un bacino strategico di riferimento sia dal punto di vista delle dinamiche economico – commerciali, sia dal punto di vista geografico, consentendo di fatto l’attuazione della “politica di vicinato” ponendola al centro delle politiche europee di coesione. “E’ evidente – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio e vice presidente del Forum Rodolfo Giampieri - che l’interconnessione tra le economie della Macroregione, è ormai un dato di fatto e che non è praticamente più possibile scindere l’andamento di un singolo Paese da quello degli altri. Il Forum delle Camere di Commercio che oggi rappresenta 8 nazioni, 1 milione e 2 mila imprese, e si è formalmente impegnato a comunicare alle istituzioni europee l’impegno che gli enti camerali hanno assunto per la costituzione della Macroregione Adriatico Ionica. La forte concentrazione degli scambi commerciali internazionali dei Paesi del Forum verso destinazioni interne all’area adriatico-ionica dimostra che siamo di fronte ad un mercato che sta uniformando le proprie esigenze e le proprie regole, pur in assenza di accordi formalizzati sul modello di quelli che caratterizzano il mercato comune europeo. Questo obiettivo può essere raggiunto più facilmente se vi è un organismo sovra territoriale credibile e riconosciuto da tutte le parti, in grado di guidare l’armonizzazione delle regole di mercato senza perdere di vista le specifiche necessità dei diversi paesi.” “Il momento storico che stiamo attraversando – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – richiede un ulteriore sforzo di responsabilità e di azione da parte di tutti i soggetti preposti in Italia alle attività di internazionalizzazione. Uno sforzo che deve concretizzarsi nell’attivazione di collaborazioni, progetti iniziative che consentano alle nostre imprese – e quindi all’intero Paese – di uscire dal vicolo cieco della crisi. Il Forum delle Camere di Commercio, ha dato sostanza ad una iniziativa che ci auguriamo possa concretizzarsi entro il 2014 con la creazione della Macroregione Adriatico Ionica. Le relazioni instaurate con i sistemi camerali degli altri Paesi possono quindi essere un ottimo volano per contribuire a quell’obiettivo che Unioncamere si è posta di raggiungere nel prossimo triennio: accrescere la platea delle imprese esportatrici italiane di ulteriori 10 mila unità. Le potenzialità ci sono tutte: non dimentichiamo che l’Italia è per tutti i Paesi che aderiscono al Forum almeno uno dei primi quattro partner commerciali e che l’Adriatico orientale è un mercato per noi interessante sia per la vicinanza geografica che per affinità culturali, capace di assorbire più del 3,8% dell’export complessivo, pari a 10,6 miliardi di euro al 30 settembre 2011. Mercedes Bresso del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea ha ribadito che in questo periodo di crisi, l’Ue ha bisogno del Forum che ha dimostrato di essere in grado di garantire e sviluppare un substrato di cooperazione tra i paesi della Macroregione Adriatico Ionica nonché promuovere quelle relazioni commerciali e istituzionali tra i vari Paesi, che potranno ridare fiducia al mercato europeo proprio in quell’area dell’sud-est Europa, dove la crisi economica e sociale è tanto profonda. Gian Mario Spacca. Presidente della Regione Marche ha evidenziato che l’interesse dell’Ue per la strategia Adriatico Ionica è molto grande. Accanto all’Ue per la concretizzazione di questa nuova macroregione si sono schierate le Camere di Commercio, il Forum delle città, e anche il governo Italiano. Il 2014 sarà l’anno formale del riconoscimento della strategia Macroregionale proprio nel periodo in cui l’Italia avrà la presidenza dell’Unione Europea. Nel documento finale, il Forum si è formalmente impegnato per lo sviluppo, nei luoghi e nelle sedi opportune, a livello locale, interregionale e internazionale tra le forze sociali e produttive, di iniziative utili a positivo riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica da parte dell’Ue. Tra i vari punti del documento meritano particolare attenzione quelli dedicati al potenziamento e alla razionalizzazione del sistema infrastrutturale viario complessivo nell’intero bacino, lo sviluppo sostenibile, rispettoso del paesaggio delle tradizioni storiche, architettoniche e delle vocazioni turistiche e produttive dei territori, la salvaguardia dell’ambiente e della bio-diversità unitamente alla prevenzione e attenuazione dei rischi provocati dai cambiamenti climatici, l’impegno nella mobilità, la libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi, nonché l’armonizzazione delle politiche di welfare per costruire comunità accoglienti ed inclusive. Durante la sessione plenaria è stato inoltre sottolineato l’impegno nella promozione del turismo. Durante i lavori del tavolo tecnico infatti è emerso che la rete delle Camere di Commercio lavorerà per far conoscere le potenzialità del bacino adriatico-ionico in vista di una sua effettiva candidatura a divenire Itinerario Culturale Europeo con l’obiettivo di conseguire l’inserimento di questa area nel Programma ufficiale degli Itinerari Culturali Europei del Consiglio d’Europa. E’ stata inoltre evidenziata l’opportunità che le istituzioni italiane ed europee rispondano alle esigenze di stabilità delle micro e piccole imprese turistiche della balneazione che operano nel demanio marittimo, ai sensi della Risoluzione del Parlamento Europeo del 27 settembre 2011, tenendo conto delle loro particolari specificità e dell’importanza che rivestono, specie in Italia, per la valorizzazione del mare e delle coste.  
   
   
SEMINARIO DI STUDI GIOVEDÌ QUATTORDICI, A LAMEZIA, SUL CONTRASTO ALLE FRODI FISCALI ALL’UE  
 
Lamezia, 12 giugno 2012 - L’assessorato regionale alla Programmazione nazionale e comunitaria, di concerto con il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la Commissione europea (Olaf), ha organizzato per giovedì prossimo, quattordici giugno, un Seminario sul tema “Il contrasto alle frodi finanziarie all’Ue – Strategie e strumenti di controllo”. Il Seminario, che si svolgerà nella sala delle Fondazione “Mediterranea Terina” (area ex Sir) di Lamezia Terme, è cofinanziato dall’Olaf, nell’ambito del Programma di Azione Comunitaria “Hercule Ii 2007-2013”. L’obiettivo dell’evento è quello di promuovere attività di protezione degli interessi finanziari dell’Unione europea, attraverso l’analisi di rilevanti e diffusi fenomeni di irregolarità e frode, l’analisi di dati statistici sulle irregolarità e le frodi e l’attuazione di strategie di prevenzione e contrasto. All’incontro parteciperanno rappresentanti della Guardia di Finanza, della stessa Commissione europea (Olaf) e della Corte dei Conti. I lavori del Seminario saranno aperti dal gen. B. Giovanbattista Urso, Comandante della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi contro l’Ue presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e del magg. Ugo Liberatore, Coordinatore della Segreteria Tecnica del Colaf. Dopo il dibattito, saranno illustrati i dati statistici sulle irregolarità e le frodi e le strategie di prevenzione e contrasto poste in essere per far fronte alle irregolarità rilevate a livello regionale, a cura dell’Autorità di Gestione Por Fesr e Fse Calabria 2007-2013. Seguirà la relazione di Maria Teresa Polito della Sezione di Controllo per gli Affari comunitari ed internazionali della Corte dei Conti. I lavori si concluderanno con la presentazione, da parte delle Guardia di Finanza di Catanzaro, dell’analisi dei casi più frequenti di frode.  
   
   
VDA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
Aosta, 12 giugno 2012 - La struttura regionale per le Politiche della formazione e dell’occupazione della Presidenza della Regione, Autorità di Gestione del Fondo Sociale Europeo, comunica che giovedì 14 giugno al Teatro della Cittadella dei Giovani di Aosta, si svolgerà la riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Occupazione Fse 2007/2013. Il Comitato che sovraintende il Programma è composto da rappresentanti dei partner finanziari del Programma, Commissione Europea e Ministero del lavoro e Ministero dello Sviluppo Economico, nonché dalle altre Autorità di gestione dei Fondi Europei, dai rappresentanti del mondo economico e sindacale regionali e da funzionari regionali. All’ordine del giorno della riunione è prevista l’approvazione del Rapporto Annuale di Esecuzione 2011 del Programma, che analizza e descrive le performance ed i progressi realizzati nel corso dell’anno 2011, e l’informativa sull’avanzamento finanziario e fisico nei primi mesi dell’anno 2012. Sono inoltre oggetto di informativa anche le attività di controllo, di valutazione e di comunicazione, svolte nel 2011. Interventi specifici riguarderanno le azioni realizzate a favore della popolazione immigrata e di quella giovanile. Un’informativa specifica, infine, tratterà il tema della futura Programmazione 2014-2020.  
   
   
LOMBARDIA. FORMIGONI: A EXPO 2015 UN MILIONE DI CINESI IN REGIONE L´INCONTRO CON IL COMMISSARIO GENERALE JINZHEN  
 
 Milano, 12 giugno 2012 - ´L´expo 2015 sarà un´occasione fondamentale per rafforzare le relazioni e le attività commerciali tra i nostri Paesi e, sotto la guida del presidente Formigoni, sarà un grande successo. Fin da ora la Cina assicura il massimo impegno nell´organizzazione di questo evento´. Con queste parole il commissario generale cinese per Expo 2015, Wang Jinzhen, ha salutato il presidente della Regione Lombardia e commissario generale, Roberto Formigoni: l´incontro è avvenuto a Palazzo Lombardia a pochi giorni dall´assemblea del Bie, in programma dall´11 al 12 giugno a Parigi. Tra le notizie positive, emerse nel corso del colloquio, la volontà di promuovere, presso la popolazione cinese, l´evento dell´Expo affinché in Lombardia giungano dall´Oriente moltissime persone. In Programma Eventi Cina-italia - Prosegue, dunque, la preparazione dell´Esposizione universale di Milano: nel giorno dell´adesione a Expo da parte dello Stato del Brunei (ottantasettesimo paese) e a pochi giorni di distanza dall´incontro dello scorso 30 maggio a Palazzo Lombardia con il commissario generale per l´India a Expo 2015, Rita Menon, Formigoni ha incontrato il commissario Jinzhen, già membro del comitato organizzatore di Expo Shanghai 2010. Jinzhen ha rinnovato l´impegno della Cina a partecipare da protagonista all´Expo 2015, già annunciato il 30 settembre 2011. ´Prenderemo contatto - ha detto Jinzhen - con il sistema delle città gemellate e con le autorità regionali per organizzare eventi durante il periodo di durata dell´Expo 2015´. Inoltre, dalla Cina arriva la disponibilità, ha spiegato Jinzhen a Formigoni, ´a fare un´attività di promozione in Cina in vista del grande evento dell´Expo 2015´. Padiglione Da 4.500 Metri Quadrati - Si rinnova lo stretto legame tra l´Italia e la Cina grazie all´Expo. Nel 2010, in occasione dell´evento cinese, l´Italia diede vita al secondo padiglione più grande dell´Expo, dopo quello cinese. Per il 2015 la Cina ha previsto di essere presente con un padiglione di 4.500 metri quadrati e sta valutando la presenza a cluster tematici. ´Il tema dell´Expo 2015 - ha spiegato Jinzhen a Formigoni - ci tocca da vicino: la Cina è una paese dalla grande cultura alimentare´. Pochi giorni fa, a questo proposito, la televisione cinese ha lanciato un programma di successo dedicato a promuovere la conoscenza della tradizione culinaria millenaria e, in quest´ottica, l´Expo potrà essere un´ulteriore occasione per diffondere la cultura enogastronomica di questa nazione. Cresce L´interesse Per Expo 2015 - Rapporti sempre stretti, pertanto, tra la Lombardia e la Cina. ´Sarà uno strumento - ha detto Formigoni accogliendo Jinzhen - per rafforzare i nostri rapporti. La Lombardia ha uno splendido rapporto con le municipalità di Pechino e Shanghai, membro della rete World Regions Forum´. Piena soddisfazione per le dimensione del padiglione che, ha sottolineato il commissario generale, corrispondono a quelle ´di un grande Paese come la Cina´. Particolarmente gradita l´intenzione espressa dalla delegazione cinese di far in modo che ci siano un milione di visitatori cinesi ad Expo 2015: ´Sarà un risultato straordinariamente importante: questo dice come la Cina guardi con interesse al nostro Expo, rafforzando i sentimenti di amicizia e le ottime relazioni che intercorrono tra Italia e Cina e tra Lombardia e Cina´.  
   
   
PUGLIA RICEVE DELEGAZIONE PARLAMENTARE TEDESCA  
 
Bari, 12 giugno 2012 - L’immagine che della Puglia ha la Germania è quella di una realtà dinamica, aperta all’innovazione ed estremamente tesa verso la ricerca. Non poteva certo mancare la Puglia, dunque, nelle tappe del viaggio organizzato dalla Commissione Ricerca ed Innovazione del Parlamento tedesco, in visita in Italia. I cinque componenti la delegazione, guidata dal Presidente della Commissione, Ulla Burchardt, sono stati ricevuti l’ 8 giugno in Presidenza, dall’assessore al Diritto allo Studio, Università, Ricerca e Formazione, Alba Sasso. “ L’europa- ha detto la deputata del Bundestag - ha bisogno di un’Italia competitiva negli ambiti dell’istruzione, della scienza e della ricerca e dunque dopo le tappe a Milano ed a Roma, non poteva mancare la Puglia”. Già nel febbraio scorso, come ha ricordato la sig.Ra Burchardt, l’allora Presidente Federale Wulff aveva visitato la Puglia in quanto regione leader nel campo dell’energia rinnovabile e dell’innovazione, non poteva ora mancarla la delegazione parlamentare che, subito dopo, visterà l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione -Arti- dove la direttrice, Giuliana Trisorio Liuzzi, traccerà un’ampia disamina della situazione pugliese. Ringraziando per l’interesse mostrato per la nostra regione e l’attenzione alle scelte compiute dal governo pugliese in questi settori,l’assessore Sasso ha confermato” la volontà della Puglia di investire sul proprio futuro, attivando ogni azione possibile per consentire spazi sempre più ampi alla ricerca, convinti come siamo che senza di questa e senza innovazione e, soprattutto, senza la disponibilità culturale a perseguire l’una e l’altra, uscire dalla crisi diventa una chimera”. I Parlamentari incontreranno poi rappresentanti delle industrie tedesche, e personalità sia tedesche che italiane appartenenti all’ambito scolastico ed universitario.  
   
   
LA SARDEGNA RAFFORZA LE RELAZIONI INTERNAZIONALI CON L´AZERBAIJAN  
 
Cagliari, 12 Giugno 2012 - Consolidare i rapporti economici e commerciali tra Sardegna e Azerbaijan, rafforzando i settori dei sistemi informatici e della raffinazione del greggio. Ieri, il vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, ha ricevuto nella sede di viale Trento, l´ambasciatore della Repubblica dell´Azerbaijan, Vaqif Sadiqov, per un incontro istituzionale che ha avuto come obiettivo quello di proseguire e allargare le relazioni tra la Regione e lo stato asiatico. "L´incontro odierno - spiega il vice presidente della Regione Giorgio La Spisa - è stato utile per porre le basi per avviare e sviluppare una serie di rapporti economici e culturali con le imprese sarde rafforzando il settore della ricerca sul quale Sardegna e Azerbaijan stanno investendo risorse importanti". Attualmente l´Italia è il principale partner economico della Repubblica dell´Arzebaigian. Nel 2011 il fatturato complessivo dell´attività commerciale è stato di 9,595 miliardi di dollari, l´attività di esportazione in Italia è stata di 9,341 miliardi di dollari e quella di importazione dall´Italia è stata di 254,57 milioni di dollari. Nel 2011 l´Azerbaijan è diventato il primo fornitore di petrolio dell´Italia.  
   
   
SISMA, FORMIGONI: IL GOVERNO INVESTA SU PREVENZIONE  
 
Milano, 12 giugno 2012 - "La terra continua a tremare in diverse regioni italiane. Le scosse che si susseguono mettono a durissima prova popolazioni già in condizioni critiche e rendono ancora più difficile la ripresa del lavoro, ipotecando il futuro. In Lombardia noi continuiamo a essere vicini a tutti i cittadini provati dal sisma, alla famiglie, agli imprenditori e alle comunità cristiane che non hanno più un luogo in cui pregare perché le chiese sono crollate". Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, confermando "Lo stanziamento di 43 milioni di euro che abbiamo già deliberato la scorsa settimana". "Continueremo a confrontarci - ha sottolineato il presidente Formigoni - per vedere cosa ulteriormente è necessario fare". Ricerche Sui Rischi Sismici - "Mal al di là di questi interventi, che sono indispensabili e vanno realizzati con la massima urgenza - ha continuato il presidente della Lombardia -, è evidente che si impone un lavoro e una ricerca di più lunga gittata. Le mappe sistemiche, che conoscevamo, si stanno mostrando del tutto inadeguate. Questo costringe a mettere in campo, in tempi rapidi, una serie di ricerche ad ampio raggio, incaricando i migliori istituti e i migliori esperti per capire che cosa sta veramente succedendo sotto l´Italia". "È un invito, questo, che rivolgo al Governo - ha detto il presidente Formigoni - perché provveda con grande serietà e grande tempestività. So bene che i terremoti in quando tali sono non prevedibili, ma saperne di più per capire di più le misure di prevenzione da adottare è un dovere, una necessità assoluta". "Il Governo - ha concluso il presidente Formigoni - convochi i suoi Ministeri e le Regioni per organizzare tutto il lavoro necessario. La Lombardia è pronta a collaborare".  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, DAL BILANCIO DI ASSESTAMENTO 47 MILIONI PER LA RICOSTRUZIONE  
 
Bologna, 12 giugno 2012 – Oltre 47 milioni di risorse regionali per la ricostruzione post terremoto. Con l’assestamento di Bilancio 2012, la Giunta regionale dell’Emilia-romagna ha stanziato risorse straordinarie per la ricostruzione e la ripresa nelle zone colpite dal sisma del 20 maggio scorso. Si tratta di risorse ottenute senza incrementi della pressione fiscale in sede regionale, ma attraverso risparmi e l’ottimizzazione nelle spese di gestione (10 milioni di euro, di cui 2 provenienti dall’Assemblea legislativa), di oltre 15 provenienti dalla compartecipazione dell’Emilia-romagna alla lotta all’evasione fiscale e di oltre 20 milioni di euro provenienti dal recupero di economie su opere a compartecipazione pubblica. In particolare i 15 milioni ricavati dalla lotta all’evasione fiscale e destinati dalla Regione alle popolazioni e alle imprese colpite dal sisma arrivano grazie alla collaborazione avviata con l’Agenzia delle entrate, nella ricerca e nella sanzione dei contribuenti infedeli al fisco, alla luce della legge regionale n. 17 approvata lo scorso dicembre. “Nel complesso abbiamo recuperato oltre 47 milioni di risorse regionali che serviranno ora a sostenere la rinascita del tessuto sociale e economico colpito dal sisma”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Bilancio, che ricorda come “l’obiettivo è quello di sostenere le popolazioni nel momento del bisogno e poi di utilizzare investimenti pubblici per la ricostruzione: la nostra priorità, come ha spiegato il presidente Errani, è quella di proseguire nelle azioni immediate di soccorso per superare la fase dell’emergenza per poi intervenire per la realizzazione, il ripristino e la ristrutturazione di scuole, municipi, ospedali, per un ritorno il più rapido possibile alla normalità di vita sia per le persone che per le imprese”.  
   
   
RICOSTRUZIONE; MARINI: "MODELLO UMBRIA HA PRESERVATO COESIONE SOCIALE"  
 
 Perugia, 12 giugno 2012 - "Abbiamo sempre sostenuto che una emergenza deve sapere imparare dall´altra. Ed è con questo spirito che abbiamo voluto mettere a disposizione del ministro Barca tutta l´esperienza della ricostruzione acquisita in Umbria a seguito del terremoto del 1997". La ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell´accogliere al Centro di protezione civile di Foligno il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, inviato speciale del Governo per la ricostruzione in Abruzzo. Il ministro, infatti, è in Umbria per assumere tutte le informazioni relative al "modello Umbria" che già in passato è stato apprezzato da diversi soggetti istituzionali, tra cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ne sottolineò le caratteristiche di ricostruzione rapida, fondata su criteri di significativa qualità e su una assoluta trasparenza. La presidente Marini ha voluto ricordare al ministro come il "modello Umbria" si basò essenzialmente su una ricostruzione che vide al centro il ruolo delle istituzioni locali, soprattutto dei Comuni, e degli stessi cittadini che per la prima volta furono direttamente responsabilizzati e a cui fu affidata la scelta delle imprese e dei progettisti. Ai comuni fu invece assegnato il compito della programmazione e della gestione diretta sul territorio della ricostruzione, riservando alla Regione il compito del controllo. "Altra caratteristica non certamente secondaria del ´modello Umbria´ - ha detto la presidente Marini - è stata quella di non prevedere alcuna delocalizzazione, anzi di favorire la ricostruzione di tutti gli edifici e dei tanti borghi dell´Appennino che altrimenti avrebbero rischiato il definitivo abbandono: in questo modo - ha concluso Marini - abbiamo preservato prima di tutto la coesione sociale di tutta l´area del terremoto, consentendo così il mantenimento e probabilmente anche il miglioramento del livello di qualità della vita, sia sociale che economica". Al ministro sono state consegnate alcune relazioni sulla ricostruzione in Umbria, con l´illustrazione degli eventi sismici che hanno interessato la regione, le soluzioni adottate per far fronte alla fase dell´emergenza ed il modello di ricostruzione attuato. La visita proseguirà nel centro storico di Foligno e successivamente il Ministro si recherà a Belfiore (Frazione del Comune di Foligno) per incontrare la popolazione. Alle 19.15 Barca sarà a Gualdo Tadino dove è previsto un incontro con il Sindaco. La visita del Ministro terminerà a Gubbio alle ore 20.  
   
   
FORMIGONI SPIEGA AD ASSOLOMBARDA I RISPARMI DELLA REGIONE  
 
Milano, 12 giugno 2012 - "Nel momento in cui si discute della necessità insopprimibile di rivedere la spesa statale, in Regione Lombardia abbiamo voluto fare la nostra parte, introducendo importanti innovazioni". Il presidente Roberto Formigoni ha voluto sottolineare all´assemblea generale di Assolombarda i provvedimenti presi dalla Regione: dall´introduzione della centrale regionale degli acquisti alla vendita del patrimonio immobiliare, fino alla razionalizzazione delle società partecipate e all´unione di Finlombarda e Cestec. Centrale Regionale Per Gli Acquisti - Formigoni ha citato l´esempio virtuoso della centrale regionale per gli acquisti, "attraverso la quale abbiamo centralizzato gli acquisti di tutti i principali enti necessari al funzionamento regionale, per esempio nel campo della sanità. Questo ci permette di spuntare prezzi inferiori sul mercato globale dei fornitori". I risparmi già ottenuti ammontano a 200 milioni di euro, ma si calcola che "il risparmio potrà arrivare fino al 20 per cento rispetto a quanto speso negli anni passati". Anche l´adozione della Carta regionale dei servizi sta permettendo risparmi e maggiore efficienza nel campo sanitario e dei trasporti. Dimezzamento Dei Dirigenti - Tra le leve attivate per ridurre le spese il presidente ha citato la riduzione del numero dei dirigenti regionali: "La Lombardia ha oggi più del 50 per cento di dirigenti in meno rispetto a quanto aveva anni fa". I dirigenti, inoltre, sono oggi più incentivati, "perché sanno che una parte della loro remunerazione è legata ai risultati raggiunti. Questo ci permette oggi di essere l´amministrazione italiana che spende di meno per le spese di struttura, relative agli immobili e al personale". Vendita Del Patrimonio Immobiliare - Altro tassello della politica lombarda è quella di dismissione del patrimonio immobiliare: "È quella che mi permetto di invocare da tempo per lo Stato, perché la dismissione avrebbe un effetto straordinariamente positivo. Regione Lombardia ha fatto la sua parte: avevamo 26 immobili, dalla cui vendita abbiamo incassato 55 milioni. Il patrimonio immobiliare dello Stato è valutato in 500 miliardi di euro: una vendita ben fatta permetterebbe, in seguito, di abbassare il debito e le tasse". La Fusione Tra Finlombarda E Cestec - Ultima azione messa in campo è la razionalizzazione delle società: "Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni - aveva partecipazioni in decine di società, mentre oggi ne abbiamo soltanto 5". A questo proposito il presidente ha annunciato la decisione della fusione di Finlombarda con Cestec, "per dare maggiore efficienza e per risparmiare". Tutte queste azioni hanno permesso a osservatori esterni di concludere che, se le Regioni italiane fossero tutte amministrate come la Lombardia, si avrebbe un risparmio annuo di 6 miliardi di euro.  
   
   
PIEMONTE: TRASPORTO PUBBLICO, SOSTEGNO ALLE FIERE, CALENDARIO VENATORIO E RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI DELL’ENTE SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI L’11 GIUGNO DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 12 giugno 2012 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Trasporto pubblico. Dal 17 giugno all’8 dicembre 2012 verrà effettuato, come proposto dall’assessore Barbara Bonino, il servizio ferroviario sostitutivo mediante autobus sulle seguenti linee: Savigliano-saluzzo-cuneo, Mondovì-cuneo, Alessandria-ovada, Ceva-ormea, Asti-castagnole-alba, Alessandria-castagnole, Santhià-arona, Novi-tortona, Asti-chivasso. Tra i parametri: bassa frequentazione, sospese già nei periodi estivi o già chiuse al traffico per problemi infrastrutturali. In questo canone rientrano anche la Pinerolo-torre Pellice e la Bra-ceva, di competenza dell’Agenzia per la mobilità metropolitana, che assumerà i propri atti amministrativi. Sulle linee Novara-varallo Sesia e Vercelli-casale si ritiene di mantenere un servizio ferroviario sperimentale a fronte di una riduzione del servizio su gomma, in modo da ottenere un aumento delle attuali frequentazioni. E’ stato anche deliberato che, dal 17 giugno e fino al cambio orario del 9 dicembre 2012, entrerà in vigore la rimodulazione del servizio riguardante il sabato ed i festivi sulle linee Torino-asti-alessandria-arquata-voghera, Chivasso-novara, Chivasso-casale-alessandria, Asti-acqui, Torino-fossano-savona, Torino-fossano-cuneo, Torino-pinerolo e la riduzione di alcune corse sulle linee Alessandria-san Giuseppe-savona, Torino-bra, Alessandria-mortara-novara e Domodossola-novara. L’applicazione di questo programma di efficientamento porterà ad un risparmio su base semestrale che per il 2012 viene stimato in 11,5 milioni di euro. Fiere. Sarà riaperto con una nuova formulazione, su proposta dell’assessore Massimo Giordano, il bando per la concessione dei voucher a sostegno delle spese sostenute dalle piccole e medie imprese piemontesi per promuovere la loro produzione partecipando a fiere all’estero nel periodo tra il 1° luglio 2012 e il 31 dicembre 2013. Lo stanziamento assegnato è di 1,5 milioni di euro. Sono state inoltre emanate, su proposta dell’assessore William Casoni, le nuove disposizioni attuative per la promozione e lo sviluppo del sistema fieristico piemontese, che riguardano i requisiti per la qualifica delle manifestazioni e per l’idoneità delle strutture, le modalità di redazione del calendario annuale e per la richiesta dei contributi. Calendario venatorio. Il calendario 2012-2013 proposto dall’assessore Claudio Sacchetto stabilisce che la stagione inizi il 16 settembre e termini il 31 gennaio. Per una maggior tutela della fauna selvatica si prevede di autorizzare la caccia a volpe, starna, pernice rossa e bianca, coturnice, lepre bianca e fagiano di monte esclusivamente sulla base dei piani numerici predisposti sulle stime della presenza effettuata dagli organismi di gestione. Per quanto riguarda la lepre comune, il carniere giornaliero viene ridotto ad un solo capo e si anticipa la chiusura della caccia al 2 dicembre. Disposti anche i piani di prelievo selettivo del capriolo e le linee guida per la gestione e il prelievo degli ungulati selvatici. Uffici regionali. La nuova organizzazione degli uffici regionali predisposta dall’assessore Giovanna Quaglia si propone di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa della Regione. La delibera rimodella l’assetto complessivo delle strutture, superando le frammentazioni e stratificazioni delle attività attraverso l’aggregazione di funzioni analoghe, garantendo un elevato grado di autonomia gestionale e operativa e caratterizzando l’insieme delle nuove strutture in una logica più conforme agli obiettivi da perseguire. L’abolizione di una direzione e 15 settori, che si aggiungono ai tre settori a suo tempo soppressi nella direzione Sanità, consentirà una significativa riduzione della spesa per il personale dirigenziale. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore William Casoni, l’inserimento delle seguenti aree tra i siti protetti della Rete Natura 2000: Basso Scrivia a Castelnuovo Scrivia, Bric Montariolo a Pecetto di Valenza, Boschi umidi e stagni di Cumiana, Ronchi di Montanaro, Sponde fluviali di Palazzolo Vercellese; - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’autorizzazione all’Atc di Torino per usare 1.075.000 euro per la manutenzione straordinaria degli stabili siti in via Biglieri 46/9, 50/2 e 52/1 a Torino e in via Picco 63 a Rivalta, l’autorizzazione all’Atc di Novara e Vco di utilizzare 1.660.000 euro per la manutenzione straordinaria degli stabili di via San Bernardino 16 a Novara, nonché le varianti ai piano regolatore di Maggiora (No), Roccasparvera (Cn) e Cassine (Al); - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, lo stanziamento anche per il 2012 dei contributi per dotare le persone con grave disabilità di strumenti tecnologicamente avanzati per favorine l’autonomia e l’inclusione sociale; - su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, l’istituzione dell’elenco regionale per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati idonei ad erogare servizi per l’inserimento o il reinserimento lavorativo.  
   
   
BASILICATA, USCIRE DALLA CRISI, DE FILIPPO: “SERVE SPIRITO DI ANALISI"  
 
Potenza, 12 giugno 2012 – Di seguito l´intervento del Presidente della Regione Basilicata al convegno organizzato da Confindustria al Teatro Stabile: "Per uscire dalla crisi il copione che dobbiamo scrivere è un copione complicato che pretende la responsabilità di tutti gli attori di recitare bene la propria parte. E in questo è apprezzabile lo spirito che il presidente di Confindustria Somma propone, con un´approfondita attività di analisi, uno spirito di collaborazione e un livello di proposta che rappresentano i presupposti di un lavoro futuro in favore della Basilicata. Nessuno può pensare di risolvere la questione senza questi fondamentali e con ricette miracolose". Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo intervenendo al convegno "Uscire dalla crisi. Le politiche nazionali ed europee per la crescita e l´occupazione", organizzato da Confindustria Basilicata al Teatro Stabile di Potenza. "Una delle questioni fondamentali - ha continuato De Filippo - è lavorare alla crescita del Mezzogiorno, perché è abbastanza chiaro che senza una crescita del Mezzogiorno non ci sono margini di crescita per l´Italia. Negli ultimi anni le Regioni meridionali hanno messo in campo un contributo di qualità, eliminando i localismi. In questo anche le delibere Cipe hanno rappresentato un punto di svolta per la progettualità che è stata messo in campo e la Basilicata ha voluto partecipare alla riprogrammazione di fondi anche senza avere obblighi, poiché non aveva ritardi di spesa, ma per partecipare ai programmi su assi strategici che hanno consentito di ottenere anche fondi aggiuntivi, come quello per il collegamento all´altra velocità ferroviaria Potenza-foggia. Ora - ha concluso De Filippo - si tratta di continuare perché le azioni messe in campo non abbiano intoppi e si mettano in campo nuove iniziative che, a fronte della spending review, vadano a sostenere le iniziative tese allo sviluppo".  
   
   
TOSCANA: LOTTA A EVASIONE E ILLEGALITÀ ECONOMICA, UNA RICHIESTA E TRE PROPOSTE AL GOVERNO, FEDERALISMO, PRIVACY E LAVORO NERO  
 
 Firenze 12 giugno 2012 – Per poter meglio contrastare l’evasione fiscale e l’illegalità la Regione Toscana chiede al governo di emanare velocemente i decreti attuativi sul federalismo fiscale, ma anche propone di rivedere le norme sulla ‘privacy’ e quelle sul contrasto all’economia sommersa e al lavoro nero. Il pacchetto, che contiene altre idee da approfondire, interessa Prato, dove può aiutare l’emersione dal nero anche delle aziende cinesi irregolari. Proprio nella città laniera l’assessore Nencini ne aveva parlato un mese fa con sindacati ed associazioni di categoria. Ma la portata delle misure è chiaramente più vasta, spendibile in tutte le province ed anche fuori dalla Toscana. “Per combattere l’evasione fiscale e l’illegalità economica occorre che l’intero sistema istituzionale si unisca e lavori fianco a fianco, senza togliere niente al ruolo di primo piano che devono continuare ad avere Guardia della Finanza e Agenzie delle entrate – spiega l’assessore al bilancio della Toscana, Riccardo Nencini – Ma servono anche alcune modifiche legislative, per rendere più facile questa azione. Alcune le possiamo fare noi, altre il Governo a cui chiediamo di fare la propria parte”. Attuare i decreti sul federalismo - L’assessore inizia dai decreti legislativi sul federalismo. Due riguardavano l’autonomia di entrata delle Regioni, premi e sanzioni. Sono stati approvati nel 2011, concordati e discussi con le Regioni e gli enti locali. Ma i decreti attuativi, senza cui tutto è destinato a rimanere lettera morta, non sono stati ancora approvati né risultano in fase di scrittura. “Darebbero un impulso importante alla costruzione di un sistema integrato di contrasto all’evasione – spiega Nencini – Per questo chiediamo al Governo un impegno concreto e tempestivo”. Il primo dei due decreti prevede infatti che le Regioni partecipano al gettito derivante dal contrasto dell’evasione fiscale e possano stabilire convenzioni con l’Agenzia delle Entrate. La partita che interessa è soprattutto quella che riguarda l’Iva. Ma senza un decreto del ministro dell’economia e delle finanze, che ancora non c’è stato, quella norma non può essere attuata. Il secondo decreto, anch’esso sostanzialmente inattuato, prevede una maggiore integrazione tra le basi informative di cui dispongono Regioni, enti locali e Stato, ma anche premi per le regioni e gli enti locali che abbiamo ottenuto risultati positivi. “Noi siamo stati virtuosi – rivendica Nencini -. L’anno scorso abbiamo recuperato, solo di nostri tributi, che sono più che altro Irap e bollo auto, 160 milioni. Un trend ogni anno in crescita. Abbiamo avuto la possibilità di alzare un po’ l’asticella del patto di stabilità e spendere qualcosa in più sul fronte degli investimenti. E’ già qualcosa, ma si potrebbe pensare anche ad altro: soprattutto sul recupero di altre tasse”. La privacy non diventi un freno - C’è poi la questione della privacy. “Chiariamo subito: quella personale non è in discussione. Ma per aiutare la lotta all’evasione fiscale – dice Nencini – sarebbe necessario far sì che tutte le amministrazioni pubbliche con potestà impositiva possano accedere ai dati in possesso delle altre pubbliche amministrazioni, senza bisogno di dimostrare di volta in volta, come ora richiesto, che i dati sono necessari per lo svolgimento dei compiti istituzionali”. Questo rallenta infatti l’azione di contrasto. “E per questo – spiega l’assessore – proponiamo una modifica al Codice dell’amministrazione digitale”. Lavoro nero: i committenti siano responsabili - La Regione, a proposito di illegalità economica e lavoro nero, propone un rafforzamento della responsabilità solidale dei committenti. Per i contratti di appalto e subappalto è già prevista, nel caso di subfornitura non c’è. Se nell’azienda vengono così accertati casi di lavoro nero o di sfruttamento di manopera straniera irregolare, al committente non può essere addebitata alcuna responsabilità. L’ipotesi è quella di estendere la normativa sul contratto di appalto ai contratti di subfornitura. Un deterrente ad una pratica, che oltre che violare i diritti dei lavoratori, costituisce anche concorrenza sleale. Limiti ai trasferimenti con Money transfer - Ultimo capitolo: i money transfer. In Italia nel 2002 erano 687, nel 2010 hanno toccato quota 34 mila. “Inchieste recenti, che hanno coinvolto anche la Toscana e in particolare la comunità cinese a Prato, hanno dimostrato come questo canale possa facilmente essere utilizzato per riciclare denaro o trasferire all’estero guadagni frutto di tasse non pagate” spiega Nencini. L’anello debole sono i sub-agenti. “Noi proponiamo allo Stato – conclude Nencini – di introdurre norme più stringenti nella concessione delle autorizzazioni e che gli agenti che svolgono la loro attività per conto di istituti stranieri siano comunque sottoposti alla disciplina nazionale. Sburocratizzare e togliere lacci e laccioli va bene, ma non in questo settore dove è necessario invece stringere le viti. Servirebbe inoltre un sistema di controllo dei beneficiari e una ‘soglia limite’ per chi riceve denaro e non solo, come oggi, per chi lo invia, visto che per eluderla basta eseguire il trasferimento in più tranche e con più nomi”. Il bastone e la carota - A Prato, nell’incontro con le associazioni di categoria, si era parlato anche di altro. “I temi, che per lo più sono segnalazioni e sollecitazioni che arrivano dal territorio, rimangono sul tavolo ma sono da approfondire sul piano giuridico” annota Nencini. Riguardano la possibile responsabilità solidale di chi affitta un magazzino e “forse potrebbe non essere del tutto all’oscuro degli illeciti commessi”, i beni sequestrati e illecitamente riutilizzati, le imprese fantasma e l’attribuzione di competenze tributarie alle polizie locali. Temi su cui gli uffici stanno ancora cercando una soluzione. “Accanto al bastone – conclude Nencini – c’è poi la carota. Nel progetto speciale su Prato che la Regione sta costruendo c’è una novità assoluta: per combattere illegalità economica e lavoro nero saranno introdotti contratti di emersione. Uno strumento che, se funzionerà, potrebbe essere esportato anche fuori Prato”.  
   
   
SARDEGNA - PATTO STABILITÀ: CAPPELLACCI A MONTI, PROPOSTA PER IMMEDIATO ADEGUAMENTO  
 
Cagliari, 12 Giugno 2012 - "Nel sollecitare nuovamente l´urgente trasmissione dei "Fabbisogni definitivi" della Regione per gli anni 2010 e 2011, si chiede che a decorrere dall´esercizio 2012 , la misura delle compartecipazioni regionali ai tributi erariali da devolvere mensilmente nelle casse regionali a titolo d´acconto (con esclusione quindi delle compartecipazioni riscosse direttamente), sia perlomeno pari all´importo di 5.350 milioni di euro, e che, ai fini del patto di stabilità, il limite massimo dei pagamenti venga innalzato a quello degli impegni". E´ uno dei passaggi delle lettera ("da intendersi come nuova proposta di accordo per il patto di stabilità per il 2012") inviata dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, al presidente del Consiglio, al ministro dell´Economia e alla Ragioneria generale dello Stato, per sollecitare la revisione del patto di stabilità. Una richiesta che è frutto del "massimo senso di responsabilità e di attenzione al difficile quadro della finanza pubblica, e ispirato al ripristino del principio di equità, rispettosa delle nuove disposizioni statutarie risulta e in armonia con i pronunciamenti della Corte Costituzionale". Nella lettera vengono ricordate le due sentenza della Consulta, quella che ha accolto la tesi della Regione sull´accertabilità delle entrate previste dall´art. 8 dello Statuto e la seconda con cui ha stabilito che "il contenuto dell´accordo concernente il patto di stabilità deve essere conforme e conseguente con le norme statutarie della Regione e in particolare con il novellato art. 8 dello Statuto modificato". "La Sardegna non intende sottrarsi - sottolinea Cappellacci - agli obblighi di solidarietà e di risanamento dei conti pubblici, ma non si possono chiedere alla nostra Regione sacrifici di gran lunga superiori a quelli richiesti alle altre Regioni, negando in tale modo a questa amministrazione la possibilità di realizzare i propri urgenti interventi di contrasto della grave crisi e di rilancio delle opportunità di crescita e di sviluppo".  
   
   
PROGRAMMAZIONE IN SICILIA: CONCLUSI I LAVORI DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA  
 
Palermo, 12 giugno 2012 - "Abbiamo svolto due giorni di proficuo lavoro e possiamo riconfermare che manterremo gli impegni sui tempi di spesa per il 2012, senza incorrere in ritardi ulteriori, anche grazie all´apporto della task force del ministero per lo Sviluppo economico e dell´Unione europea; il loro apporto costituisce un oggettivo valore aggiunto al nostro lavoro". Lo ha detto Felice Bonanno, dirigente generale del dipartimento Programmazione, Autorita´ di Gestione del Programma Po Fers Sicilia 2007-2013, concludendo i lavori del comitato di sorveglianza, svoltosi l’ 8 giugno a villa Malfitano a Palermo. "E´ stato avviato - ha aggiunto - un rapporto di collaborazione rafforzata con le due Autorita´ di gestione dei Po Fesr e Fse. A breve attendiamo le proposte finalizzate al superamento dei colli di bottiglia che a piu´ livelli ritardano ed appesantiscono l´attuazione del Programma". "Alle perplessita´ espresse dalla Commissione europea sull´andamento della spesa comunitaria della Sicilia, abbiamo risposto e concordato -ha proseguito Bonanno -che esistono concrete e possibili soluzioni che abbiamo gia´ individuato e varato ieri in sede tecnica e che oggi diventano impegno comune di Regione siciliana, Governo italiano e Unione europea". Bonanno nella sua relazione introduttiva ha evidenziato, preliminarmente, alcune oggettive criticita´, con cui tutto il programma deve confrontarsi: la complessita´ delle procedure, l´impossibilita´ di utilizzare direttive assessoriali per i regimi di aiuto, la crisi internazionale che provoca pesanti ripercussioni anche nel sistema economico siciliano, il basso livello della qualita´ della progettazione, le rigidita´ derivanti dal patto di stabilita´, il mancato trasferimento dei fondi Fas. "A fronte di tali rigidita´ - ha detto il direttore - possiamo riconfermare la bonta´ della scelta fatta a suo tempo di concentrare gli sforzi e le disponibilita´ sui grandi progetti: la superstrada Caltanissetta - Agrigento, per 428,6 milioni di euro, la banda larga, per 79,3 milioni di euro, il progetto di adroterapia di Catania, per 112 milioni di euro e l´interporto di Termini Imerese Tra le positivita´ Bonanno ha aggiunto le operazioni relative all´attuazione territoriale dell´Asse Vi "Sviluppo urbano sostenibile", per le quali sono stati sottoscritti gli accordi di programma,che riguarderanno il finanziamento di 282 operazioni (66 operazioni "mature", 89 operazioni dei Pisu Programmi integrati di sviluppo urbano, 127 dei Pist, Programmi integrati di sviluppo territoriale), 136 beneficiari, di cui 126 Comuni, 5 Provincie e 5 soggetti diversi, per un ammontare complessivo di circa 310 milioni di euro. Ai grandi progetti vanno aggiunti quelli gia´ avviati, quali: il raddoppio della linea ferroviaria Palermo - aeroporto di Punta Raisi, con funzione di metropolitana urbana e territoriale (Nodo di Palermo), la velocizzazione della linea ferroviaria Palermo - Agrigento, la chiusura dell´anello ferroviario di Palermo, il prolungamento dell´attuale tratta metropolitana della Ferroviaria Circumetnea, la costruzione di tre linee tranviarie nel Comune di Palermo, alcuni lotti dell´autostrada Siracusa-gela,l´itinerario Agrigento-caltanissetta, l´adeguamento a 4 corsie della Ss 640 "di Porto Empedocle", l´acquedotto Montescuro Ovest. "Ci muoviamo - ha concluso Bonanno - per raggiungere tre obiettivi strategici che sono alla nostra portata: il miglioramento dell´efficienza, della governance e dell´efficacia. Avvieremo un tavolo di lavoro oltre che con la task force, anche con Bankitalia e con il partenariato socio economico, per rimodulare insieme il piano alla luce delle mutate condizioni socio economiche internazionali. Da questo comune lavoro scaturira´ una nuova rimodulazione che costituira´ la base di lavoro per l´avvio della della nuova programmazione comunitaria 2013-2020".  
   
   
SVIMEZ; ABRUZZO: PIL IN CRESCITA NEL 2013.CHIODI SODDISFATTO  
 
L´aquila, 12 giugno 2012 - "Soddisfazione" ha espresso il Presidente della Regione Gianni Chiodi per le indicazioni fornite nell´analisi dello Svimez, relative al 2013 "che hanno a parere nostro un duplice significato - ha sottolineato Chiodi. Da un lato dimostrano il lavoro virtuoso portato avanti in condizioni di grandi difficoltà e quindi questa indicazione di prospettiva premia i nostri sforzi. Dall´altro - ha concluso il Presidente - sono un segnale che ci incoraggia a fare ancora di più e meglio, perché la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e più utile agli abruzzesi". Secondo le stime dello Svimez, l´associazione per lo sviluppo dell´industria nel Mezzogiorno, che questa mattina ha diffuso i dati relativi agli effetti sul P.i.l. (Prodotto Interno Lordo) delle manovre correttive in Italia, nel contesto delle regioni del sud, spiccano le previsioni dell´Abruzzo il cui Pil tornerà ad essere positivo nel 2013 (+0,5%). Una previsione di crescita per il prossimo anno superiore a tutte le regioni italiane e pari a quella del nord est.  
   
   
GIOVANI E LAVORO, LA REGIONE LOMBARDIA PROMUOVE VARIE AZIONI  
 
Milano, 12 giugno 2012 - Si è svolto a Palazzo Lombardia il convegno ´Giovani e Lavoro: know how o know why?´. All´appuntamento, nell´ambito della sessione ´Giovani senza futuro? Lo sguardo della politica´, sono intervenuti, fra gli altri, il vice presidente e assessore regionale all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli e l´assessore regionale all´Occupazione e Politiche del lavoro Gianni Rossoni. I Giovani Devono Sporcarsi Le Mani Nel Lavoro - Il vice presidente della Regione e assessore all´Industria e all´Artigianato Andrea Gibelli ha introdotto il tema, affermando che "serve dire ai nostri giovani che sporcarsi le mani nel lavoro è una grande opportunità e non un disvalore". "Certe situazioni che oggi i giovani vivono in tema di assenza del lavoro - ha proseguito Gibelli - sono dovute a una mancata fame e voglia di riscatto personale. Spesso portano motivazioni di carattere oggettivo, che risultano essere una scusa, per mettere da parte quelle motivazioni che, invece, darebbero ottime possibilità di entrare nel mondo del lavoro". Regione Mette In Atto Politiche Attive Per Il Lavoro - "Regione Lombardia - ha poi spiegato Gibelli, entrando nel vivo del tema legato all´impegno regionale - mette in atto un nutrito pacchetto di politiche attive, partendo, ad esempio, dal tema dell´apprendistato: assolutamente caro ai nostri imprenditori". "In futuro - ha aggiunto il vice presidente regionale - ci saranno meno disponibilità economiche per questo tipo di azioni e quindi è giusto che l´Ente appoggi quelle stesse misure che sostengono sistemi di filiera e di rete che sono ora competitivi". Gibelli ha voluto ricordare anche quelli che sono gli strumenti che "servono a imprese, Enti pubblici e centri di ricerca, per creare sinergie e trovarsi sulla rete". Ovviamente non è mancato l´importante riferimento ai bandi di Regione Lombardia a sostegno delle start up riservati alle donne, ai giovani e ai soggetti svantaggiati. Per l´assessore all´Occupazione e Politiche del lavoro Gianni Rossoni "Nel prossimo futuro dobbiamo aspettarci che ognuno dovrà cambiare il proprio percorso di carriera più volte prima della pensione. I giovani hanno un futuro: è in loro potere costruirlo, con lo sviluppo del loro potenziale di capacità, di competenze, di desiderio positivo di mettersi in gioco. In altre parole, la sicurezza del lavoro sarà una responsabilità individuale, che deriva da un processo in progress di costruzione e adattamento creativo, più che dalle garanzie del posto fisso che può dare un´azienda". Regione In Prima Linea - "Regione Lombardia - ha proseguito Rossoni - continua a supportare l´avvicinamento dei giovani al lavoro attraverso una ricca gamma di opportunità. Abbiamo orientato i giovani verso i percorsi tecnici e professionali: i percorsi di Istruzione e formazione professionale (Iefp) portano il 70 per cento dei giovani a incrociare il mercato del lavoro, anche grazie ad un´alternanza scuola lavoro che è strutturale nei percorsi. In tal senso operiamo per superare il disallineamento tra le richieste di professionalità delle imprese e le competenze dei giovani come evidenziate puntualmente dalla ricerca Excelsior. Non possiamo più permetterci di avere 110.000 tecnici - meccanici, elettrotecnici, chimici, ecc - che le imprese assumerebbero e non trovano". Apprendistato - "L´altra grande sfida - ha concluso Rossoni - che stiamo affrontando è l´apprendistato: è innanzitutto una questione culturale. Riconoscere la pari dignità non è un percorso poco dignitoso, basti guardare alla Germania, dove ha pari dignità al percorso scolastico e porta ad una disoccupazione giovanile al 9 per cento. Stiamo sperimentando ora il primo e il terzo livello, per l´acquisizione di un titolo di studio: non solo master e dottorato, ma anche laurea e ora stiamo prevedendo anche il raggiungimento di un diploma di Formazione tecnica superiore (Ifts) in apprendistato".  
   
   
FVG, GIOVANI: COME ACCEDERE AI BANDI PER I FINANZIAMENTI  
 
Udine, 12 giugno 2012 - Facilitare il dialogo tra le istituzioni e il mondo giovanile per valorizzare l´apporto di quest´ultimo alla crescita della società. Una crescita, che come sostiene l´assessore a Istruzione, Università, Ricerca, Famiglia, Associazionismo e Cooperazione, del Friuli Venezia Giulia Roberto Molinaro, sarà stabile e inclusiva nella misura in cui si pervenga a un ruolo di protagonismo, da parte dei giovani, in settori come l´imprenditoria, la creatività e l´impegno sociale. Queste sono le linee ispiratrici dei bandi per il finanziamento d´iniziative di valore culturale a favore dei giovani, illustrati a Udine, nell´Auditorium della Regione, dal direttore centrale Anna Del Bianco. L´accesso ai bandi sarà possibile presentando le relative istanze entro il prossimo 13 luglio. Nell´ambito del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, la Regione gestisce il progetto Fvg-futuro Valore Giovani. In tale contesto è prevista la stipula di convenzioni con enti pubblici, e soggetti privati del territorio regionale, per iniziative progettuali su tre assi d´interventi, rispetto ai quali sono stati emanati altrettanti appositi bandi: Arti & mestieri del passato per un´imprenditoria del futuro; Giovani creativi, Giovani e volontariato. Il primo asse si propone di offrire opportunità di aggiornamento e formazione per favorire l´avvicinamento dei giovani, favorendo l´incontro intergenerazionale e opportunità e sbocchi lavorativi tra tecnologia, innovazione, antica tradizione dell´arte dei mestieri. Il secondo vuole valorizzare la creatività e i talenti dei giovani, in relazione alle professioni legate alle arti, alla musica e alla multimedialità. Il terzo intende incoraggiare l´avvicinamento e la partecipazione attiva dei giovani al volontariato, favorendo la conoscenza del Servizio volontario europeo, e la costituzione di associazioni giovanili finalizzate sempre alle attività volontaristiche. Le iniziative progettuali per le quali potranno essere richiesti i finanziamenti si dovrà inserire nei tre temi relativi ai rispettivi bandi citati. Le domande di accesso ai finanziamenti potranno essere presentate da fondazioni, associazioni, organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale, associazioni di promozione sociale, se iscritte al registro regionale, associazioni giovanili. Sono esclusi dall´accesso le persone fisiche, le cooperative sociali, le aggregazioni giovanili, gli enti di fatto, tutti gli enti lucrativi. Ogni soggetto pubblico o privato potrà partecipare a più bandi e nell´ambito dello stesso bando, con una sola domanda relativa a un solo progetto. Fino al 13 luglio sarà attivo un helpdesk in internet: bandi.Giovani@welfare.fvg.it  . Ulteriori informazioni si possono ricavare sul sito www.Giovanifvg.it  
   
   
TRENTO: 5 MILIONI DI EURO PER LA NUOVA IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE  
 
Trento, 12 giugno 2012 - Il governo provinciale mette in campo ulteriori, nuove risorse per sostenere il tessuto produttivo ed imprenditoriale, in un momento segnato da una difficile congiuntura economica. E´ di oggi la decisione della Giunta provinciale di integrare le risorse in modo tale da portare la dotazione complessiva del bando europeo 1/2011 - che punta a sostenere la creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money e rivolto a persone fisiche che si impegnano a costituire la nuova società entro pochi mesi dalla concessione del contributo o ad imprese di recente costituzione che non hanno ancora avviato l’attività - a circa 5 milioni di euro. Il budget iniziale messo a disposizione nell´ambito del Programma Operativo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per il bando è stato di oltre 2 milioni di euro. Sono pervenuti 79 progetti di impresa. Ed oggi la Giunta provinciale, proprio in relazione agli obiettivi programmatici che puntano a sostenere l´animazione imprenditoriale e la nascita di nuove imprese ha ritenuto opportuno una rimodulazione delle risorse a disposizione del bando in modo da poter accompagnare finanziariamente tutti i progetti che hanno ottenuto la positiva valutazione di Trentino Sviluppo. Va sottolineato che in tema di promozione della conoscenza e dell’innovazione a favore della crescita, il Programma Operativo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007- 2013 pone particolare attenzione agli interventi volti al rafforzamento della competitività del sistema economico trentino, attraverso la creazione di imprese e di spin-off imprenditoriali. L’asse 3 “Nuova Imprenditorialità” è stato interessato dall’emanazione di due bandi, il bando n. 3/2009 ed il recente bando n. 1/2011, entrambi aventi ad oggetto il “Sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money” e rivolti a persone fisiche che si impegnano a costituire la nuova società entro pochi mesi dalla concessione del contributo o ad imprese di recente costituzione che non hanno ancora avviato l’attività. Il “seed money”, strumento finanziario diretto a promuovere l’avvio di un’idea imprenditoriale favorendone un suo sviluppo concreto, finanzia differenti tipologie di voci di spesa: analisi di mercato e di settore, predisposizione del business plan, studi di fattibilità tecnica prototipale o attività di prototipazione e pre-ingegnerizzazione, deposito di brevetti o marchi, spese di costituzione della società, tutoraggio imprenditoriale, acquisto attrezzature necessarie all’allestimento e svolgimento attività d’impresa. Il contributo medio per ciascun progetto si aggira sui 120 mila euro. L’esperienza, avente natura sperimentale nell’ambito dell’Amministrazione provinciale di Trento, si è rivelata positiva nella sua prima edizione e per tale ragione è stata rinnovata nel 2011. Così a seguito del 1° bando - 3/2009 -, con un importo complessivo di oltre 1.700.000 euro di contributo, sono in fase di conclusione 18 progetti di impresa. Il budget iniziale messo a disposizione per il nuovo bando n. 1/2011 è stato di oltre 2 milioni di euro. Sono pervenuti 79 progetti di impresa (uno si è ritirato). Le valutazioni a seguito dell’istruttoria, che non è ancora formalmente conclusa, fanno ritenere che ci siano le condizioni per poter approvare una buona metà delle proposte pervenute (41 iniziative). Per questo la Giunta provinciale ha deciso una integrazione delle risorse che dovrebbe portare la dotazione complessiva a circa 5 milioni di euro. Nei due bandi emanati, è stato particolarmente valorizzato il principio di pari opportunità, declinato come promozione dell’imprenditorialità femminile e giovanile. La maggior parte dei proponenti e dei partecipanti alla compagine societaria di ciascun progetto, in particolare nell’ambito del secondo bando, ha una età media di circa 28/30 anni. Un numero significativo di progetti di impresa – 11 - nasce come spin off/start up universitario o di enti di ricerca. I settori prevalenti delle proposte progettuali presentate sono l’Ict (20%), Energie rinnovabili/risparmio energetico (11,5%), ambiente (15%). Il 5% dei progetti riguarda il settore meccatronico, il 10% il settore elettronico e il 5% il settore della cura della persona. Il 14% dei capogruppo dei progetti è di genere femminile. Le strutture responsabili della gestione di queste operazioni sono Trentino Sviluppo S.p.a. In coordinamento con l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Fesr, Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento.  
   
   
GIOVANI CITTADINANZA ATTIVA E VOLONTARIATO: PRESENTATI PROGETTI IDEATI DA GIOVANI VENETI VINCITORI BANDO REGIONALE DI 1.000.000 EURO  
 
Venezia, 12 giugno 2012 - Giovani che aiutano i più giovani nello studio, o giovani che aiutano gli anziani; giovani attenti ai percorsi di sostenibilità ambientale, economica e sociale, sensibili alla comunicazione tramite le reti internet ma anche a promuovere reti di solidarietà intergenerazione, interetnica culturale. Questi, fra tanti altri, i temi protagonisti dei progetti ideati dai giovani veneti di 64 Comuni e 14 istituti scolastici superiori del Veneto che sono stati finanziati con un contributo complessivo di 1 milione di euro derivante dal bando regionale 2011 sulle attività di volontariato e cittadinanza attiva indetto dalla Giunta veneta/Assessorato alle politiche giovanili. Sono stati i giovani stessi a presentare proposte e progetti vincenti a Venezia, nella sede della Giunta regionale del Veneto, durante una conferenza stampa alla quale ha presenziato Remo Sernagiotto, assessore regionale alle politiche giovanili e i componenti della Commissione giudicatrice: presidenti delle Consulte provinciali degli Studenti del territorio regionale, rappresentanti della scuola e dei Comuni, Mario Modolo, dirigente servizi sociali Giunta regionale. In ordine di merito i primi 6 progetti premiati con un contributo compreso tra i 19 e i 28 mila euro e presentati da Comuni sono stati: Venezia, Vittorio Veneto (Treviso), Conegliano (Treviso), Colle Umberto (Treviso), San Pietro in Canario (Verona), Vicenza. Per quanto riguarda invece i progetti presentati dalle scuole sono 3 ad aver ottenuto i punteggi più alti e quindi contributi tra i 16,8 e i 17,9 mila euro: il liceo statale “Brocchi” di Bassano del Grappa (Vicenza), l’Istituto Cavanis “Collegio Canova” di Possagno (Treviso), l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Max Planck” di Lancenigo di Villorba (Treviso). L’assessore Sernagiotto ha informato che i fondi regionali derivano dalla seconda annualità dell’ accordo di programma quadro (Apq) in materia di politiche giovanili siglato nel 2008 tra Regione Veneto, Ministero dello Sviluppo Economico e dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ammontano complessivamente a 2,7 milioni di euro che sono stati destinati a tre bandi: sul cinema (700 mila euro), sulla cittadinanza attiva (1 milione di euro) e sull’imprenditoria giovanile (1 milione di euro). Egli ha annunciato che a settembre saranno presentati ai giovani del Veneto i nuovi bandi relativi al volontariato, alla creatività e al lavoro. Manuel Remonato, coordinatore regionale delle consulte provinciali studentesche del Veneto e membro della commissione giudicatrice ha sottolineato “la responsabilità e l’impegno nel valutare i progetti dei nostri coetanei, cosa che ci è servita a crescere” mentre Mario Modolo dirigente regionale dei servizi sociali e Michela Possamai dell’Ufficio scolastico regionale hanno espresso “la soddisfazione della Giunta regionale per la positiva esperienza e il lavoro fatto dalla commissione, soprattutto da parte dei giovani”.  
   
   
RELAZIONE ANNUALE 2011 SULLA SITUAZIONE PENITENZIARIA IN EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 12 giugno 2012 – “L’impegno economico per il carcere in questo ultimo anno è stato significativo, come pure importante è stato il lavoro di rete che ha ulteriormente valorizzato l’impegno delle istituzioni e la collaborazione con il terzo settore e il volontariato. Ciò nonostante il carcere resta in emergenza, e questo rapporto vuole ancora una volta denunciare l’enormità di lavoro ancora da fare perché la giusta pena sia davvero ispirata ai più elementari principi costituzionali”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, che oggi ha presentato in Giunta la relazione annuale sulla situazione penitenziaria in Emilia-romagna, elaborata dalla Regione per il 2011. La popolazione carceraria in Emilia-romagna - Il rapporto, che non ha dimenticato di ricordare le misure straordinarie in atto in questi giorni per far fronte alle ulteriori difficoltà degli istituti penitenziari dei territori colpiti dal sisma, traccia il profilo della popolazione carceraria a dicembre 2011. Per la prima volta dopo molti anni il numero dei detenuti è in leggero calo: si passa infatti dai 4.373 detenuti del 2010 ai 4.000 del 2011. Di questi, 3.855 sono uomini e 145 le donne. Sono 2.065 gli stranieri (51,62% del totale, contro una media nazionale del 36,14%). Circa le tipologie di reato, in Emilia-romagna i reati contro il patrimonio sono al primo posto (57% ad opera di italiani e 34% di stranieri). I reati contro la persona sono la seconda causa di carcerazione per gli italiani, mentre il 56,5% dei detenuti stranieri è in carcere per reati legati alla droga, contro il 31% dei detenuti italiani. Nonostante il graduale e costante incremento delle misure alternative alla detenzione in carcere (1.263 nel 2011 contro le 804 del 2008) il tasso di sovraffollamento medio rispetto alla capienza regolamentare (2.394) resta superiore al 160%. Nel dettaglio, nelle strutture di Bologna e Ravenna i detenuti sono più del doppio, mentre nelle carceri di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Ferrara il sovraffollamento va oltre il 170%. Rispetto alla posizione giuridica, in Emilia-romagna risultano condannati in via definitiva 2.023 detenuti (50,5%), mentre il 20% della popolazione carceraria è in attesa del giudizio di primo grado e il 41,9% è stata condannata in via non definitiva. In carcere lavora il 17,12% dei detenuti: 654 persone (312 stranieri) sono alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria e 31 di imprese o cooperative esterne. I lavori più diffusi sono quelli di tipo domestico anche se vengono svolte anche altri tipi di attività come la manutenzione degli immobili, del verde e lavori agricoli. L’intervento della Regione - Le attività e gli interventi che la Regione svolge a favore di detenuti ed ex-detenuti sono regolate da Protocolli d’intesa siglati con il ministero della Giustizia, e riguardano attività svolte sia durante la carcerazione che nel periodo successivo per il reinserimento sociale. Lo strumento principale per la reinclusione degli ex detenuti è costituito dai finanziamenti regionali ai Comuni sedi di carcere, previsti dal Programma regionale per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, affidato alla progettazione dei Piani sociali di zona. Le risorse per il 2011 sono state complessivamente pari 1 milione e 400 mila euro. Nel dettaglio, la Regione ha destinato 245 mila euro al programma carcere, ai quali si somma la quota di cofinanziamento da parte degli Enti locali di 214 mila euro. Inoltre è stato confermato il contributo regionale di 100 mila euro, previsto dalla legge regionale n. 3/2008 su “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della regione Emilia-romagna”, al quale alcuni Comuni hanno aggiunto una piccola quota di cofinanziamento. Per il progetto Teatro Carcere le risorse regionali sono state pari a 30 mila euro. Sono state inoltre impegnati 21 mila e 500 euro per la prima annualità del progetto “Cittadini Sempre” per la messa in rete del volontariato carcerario. Attraverso il Fondo sociale europeo, le Province hanno finanziato con 626 mila euro progetti per la formazione e l’inserimento lavorativo di detenuti. Ingente è anche l’impegno per quanto riguarda la salute negli Istituti penitenziari, sono state infatti destinate risorse pari a 17 milioni di euro. Di queste oltre 12 milioni di euro sono risorse assegnate alla Regione Emilia-romagna dal Servizio Sanitario Nazionale nell´ambito del riparto del fondo per la medicina penitenziaria, ripartite per le diverse Aziende Sanitarie dei comuni sede di carcere, alle quali va aggiunta l´azienda sanitaria di Cesena e quella di Imola. Particolare rilevanza è stata data al progetto “Salute mentale in carcere”, con la finalità di costituire un’equipe psichiatrica negli Istituti penitenziari della Regione.  
   
   
VENDOLA INCONTRA ASSOCIAZIONI ANTIRACKET: "SOSTEGNO E APPOGGIO"  
 
Bari, 12 giugno 2012 - “L’appello che, come Regione Puglia, raccolgo dalle associazioni antiusura e antiracket del territorio, lo rivolgo direttamente al Ministero degli Interni, alle Prefetture pugliesi e a tutte le autorità competenti affinchè si possa avviare una rete di monitoraggio su tutto quello che sta accadendo sul nostro territorio. Le associazioni chiedono di non abbassare la guardia e di aprire gli occhi perché in questo momento non è ammissibile alcuna distrazione, colpevole distrazione”. Lo ha detto il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro, svoltosi ieri mattina in Presidenza, con alcuni rappresentanti delle associazioni antiracket e antiusura della Puglia, tra cui il coordinatore regionale delle associazioni Renato De Scisciolo e il Presidente dell’associazione di Mesagne Fabio Marini. “Nelle scorse ore sono stati dati alle fiamme dieci ettari di terreno coltivato a grano nelle campagne di Libera nel brindisino – ha aggiunto Vendola – l’associazione antiracket e antiusura di Vieste sul Gargano, con i propri associati impegnati come testimoni nel processo Medioevo, vive altrettanto una condizione di assedio con episodi di gravissima intimidazione come è accaduto con l’incendio dell’automobile del vicepresidente. Ci sono tanti segnali che dicono che questo è il momento in cui le organizzazioni criminali stanno cercando di capitalizzare gli effetti della crisi economica. Le mafie sono le banche più ricche di liquidità e più capaci di costruire un circuito creditizio naturalmente legato alla natura usuraia della loro attività”. Per Vendola “minimizzare la mafia è sempre un crimine, ma minimizzare le realtà delle organizzazioni mafiose e dei clan nel momento in cui queste organizzazioni rischiano di estendere la propria capacità di controllo del territorio proprio perché c’è la crisi economica, sarebbe veramente un crimine imperdonabile”. “Molti imprenditori di un territorio cominciano a ribellarsi – ha sottolineato Vendola - si organizzano per rendere testimonianza nella aule di giustizia e per rompere il muro dell’omertà. Ma a fronte di tutto questo, c’è bisogno che lo Stato dia prove di accompagnamento costante a questa presa di coscienza e a questa testimonianza”. “Se lo Stato - ha detto il Presidente - si comporta con un’attenzione scostante, se cioè un giorno accende i rifettori e il giorno dopo li spegne, la sensazione è che chi denuncia si sente abbandonato e questo determina un effetto domino drammatico”. Dalla spinta al coraggio dunque si potrebbe passare al “rompete le righe generalizzato”, un tornare indietro “perchè - secondo Vendola – potrebbe apparire più conveniente pagare il pizzo piuttosto che denunciare la malavita. Noi abbiamo fatto passi avanti, ma se non riusciamo a farne ancora, il rischio è che si possano fare decine di passi indietro e in questo momento è impensabile perché siamo tutti a rischio. La crisi economica – ha ribadito ancora una volta Vendola - è un terreno di protagonismo straordinario delle mafie”.  
   
   
MARCHE: DIRITTO DI CITTADINANZA PER CHI NASCE SUL SUOLO ITALIANO DA GENITORI STRANIERI  
 
 Ancona, 12 giugno 2012 - Platea multietnica quella del Kursaal di Grottammare che il 10 giugno ha partecipato alla V Conferenza regionale sull’immigrazione, nell’ambito delle manifestazioni del progetto ”Sconfiniamo”, realizzato dalla Consulta per la fratellanza tra i popoli in occasione della Giornata mondiale del rifugiato prevista per il 20 giugno. Presenti il sindaco di Grottammare Luigi Merli, il vice presidente della Provincia, Pasqualino Piunti, l’assessore regionale, Luca Marconi e il presidente della Consulta regionale sull’immigrazione, Liz Chumbipuma. Dopo i saluti di Merli che ha sottolineato l’orgoglio “di essere primo cittadino di una realtà multiculturale come Grottammare dove ci sono 1062 stranieri” e di Piunti che ha spiegato l’importanza “del Centro per l’immigrazione di Porto d’Ascoli gestito dalla Provincia” è toccata la volta di Marconi con la sua ampia relazione. “Le migrazioni – ha detto l’assessore regionale all’Emigrazione e Immigrazione - sono, a livello globale, uno dei fenomeni più importanti però, soprattutto in questo momento, è necessario rivedere la Consulta regionale sull’immigrazione perché abbiamo a che fare con la seconda e terza generazione e per questa tipologia occorre ripensare alla rappresentanza interna della Consulta. La Regione Marche si è attivata per una proposta di legge sullo Ius soli, il diritto di cittadinanza per chi nasce sul suolo Italiano, proponendo una modifica all’articolo 1 della legge del febbraio ’52 che stabilisce di diventare italiano a chi nasce nel territorio della Repubblica da genitori stranieri legalmente residenti in Italia da almeno 5 anni anche se successivi alla nascita. Tale diritto si fonda su un principio universale riconosciuto in tutte le culture e religioni ovvero chi nasce in quella terra appartiene a quel territorio”. L’assessore ha ricordato l’impegno della Regione verso gli stranieri, quali i fondi anticrisi e quelli per le famiglie numerose con disagi economici. “Un provvedimento importante della Regione è quello della copertura con contributi regionali al 50% della spesa sostenuta dai Comuni per i minorenni stranieri fuori famiglia. Un’altra ipotesi su cui la giunta sta ragionando è quella di concedere un fondo per il microcredito che si basi sulla fiducia personale del soggetto e non su garanzie patrimoniali”. Marconi ha poi concluso illustrando dati importanti. “Al primo gennaio 2011 – ha detto l’assessore – si contano 146mila stranieri, un aumento, anche se non vertiginoso, rispetto al 2003 con 92mila. La provincia che registra più stranieri è Macerata con l’11% della popolazione residente seguita da Fermo con il 10%, Ancona e Pesaro con il 9% ed Ascoli con il 7%”. A seguire è stato presentato il progetto Icam (Italiano Cantiere Aperto Marche) finalizzato a rafforzare, allargare e consolidare la rete dei Centri Territoriali Permanenti delle Marche e alla fine è stato presentato il libro”Cari amici musulmani” del professore Luigi Patrini.  
   
   
LOMBARDIA A GOVERNO: FATTORE FAMIGLIA NECESSARIO IL PIANO È UN PASSO AVANTI MA SERVE EQUITÀ IN SPESE SERVIZI  
 
Milano, 12 giugno 2012 - ´Se vogliamo realizzare una reale e concreta riforma del sistema di welfare dobbiamo partire dalla centralità della famiglia attraverso due pilastri: equità e libertà di scelta´. Questo il commento dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale di Regione Lombardia, Giulio Boscagli, alla presentazione del Piano Nazionale per la Famiglia approvato dal Consiglio dei Ministri. ´Il Piano Nazionale per la Famiglia - prosegue Boscagli - pur essendo un passo avanti nel riconoscimento del ruolo centrale della famiglia, ha subito dei significativi cambiamenti dalla versione elaborata dal Governo Berlusconi e uscita dalla Conferenza nazionale della Famiglia, svoltasi a Milano nel 2010. Tra questi grave è la sparizione del Fattore Famiglia, fortemente voluto da tutte le forze sociali ed economiche´. ´Davanti all´attuale crisi - spiega Boscagli - è più che mai necessario invece ripartire dalla famiglia e da una maggiore equità nel calcolo della compartecipazione ai servizi. Per questo Regione Lombardia sta per avviare la sperimentazione del Fattore Famiglia Lombardo, indicatore di reddito che non solo tiene conto delle situazioni reddituali e patrimoniali, ma contempla anche il numero di figli, la presenza di anziani non autosufficienti o di disabili. Un intervento che non richiede nessun costo aggiuntivo´.  
   
   
LOMBARDIA. FATTORE FAMIGLIA, DA LUGLIO LA SPERIMENTAZIONE  
 
Milano, 12 giugno 2012 - Partirà dal prossimo mese di luglio in 15 Comuni della Lombardia, selezionati tra oltre 200, la sperimentazione del Fattore Famiglia, l´innovativo indicatore per le politiche sociali, che non solo tiene conto delle situazioni reddituali e patrimoniali, ma contempla anche a pieno titolo il numero di figli e i carichi di cura, ad esempio la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili. Lo annuncia l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, spiegando che nelle prossime settimane la Giunta regionale esaminerà un provvedimento che stabilirà in via definitiva l´elenco di questi 15 Comuni che faranno la sperimentazione e le modalità di attuazione della misura. ´Per una vera riforma del sistema di welfare - spiega Boscagli - è necessario partire dalla centralità della famiglia attraverso due principi fondamentali: equità e libertà di scelta´. ´Il Piano Nazionale per la Famiglia approvato dal Governo - ribadisce Boscagli - rappresenta un passo avanti nel riconoscimento del ruolo centrale della famiglia, ma ha subito dei significativi cambiamenti rispetto alla versione elaborata dal Governo Berlusconi e uscita dalla Conferenza nazionale della Famiglia, svoltasi a Milano nel 2010. Tra queste modifiche, è grave la sparizione del Fattore Famiglia, fortemente voluto da tutte le forze sociali ed economiche´. ´Di fronte alla crisi che stiamo attraversando - spiega Boscagli - è sempre più indispensabile invece ripartire dalla famiglia e da una maggiore equità nel calcolo della compartecipazione ai servizi. Proprio per questo, Regione Lombardia sta per avviare la sperimentazione del Fattore Famiglia Lombardo, un intervento fondamentale che, tra l´altro, non comporta nessun costo aggiuntivo´.  
   
   
AL VIA PROGETTO SAP: FORMAZIONE PER BADANTI E ASSISTENTI FAMILIARI DALLA REGIONE LAZIO E MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI STANZIATI 2 MILIONI 700MILA EURO  
 
Roma, 12 giugno 2012 - Potenziare i servizi socio-sanitari assistenziali erogati a livello domiciliare attraverso programmi di qualificazione degli assistenti familiari e badanti sia stranieri che italiani. Questo l’obiettivo del progetto sperimentale Servizi alla Persona (Sap) dell’Assessorato al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, presentato dalla presidente della Regione, Renata Polverini, e dall’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Mariella Zezza. Per il progetto, promosso in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono stati stanziati fondi per 2.692.500 euro cofinanziati da Regione e Ministero, che serviranno a favorire la qualificazione e l’inserimento occupazionale degli assistenti familiari italiani e stranieri tramite la formazione professionale e linguistica, la validazione delle competenze e degli incentivi alle assunzioni per imprese e famiglie. Il progetto Sap nasce dalla crescente richiesta di assistenza e qualificazione nel settore dei servizi alla persona, che ha fatto registrare negli ultimi anni un aumento sia delle famiglie che necessitano di collaboratori domestici che di lavoratori impegnati in queste mansioni. L’iniziativa punta ad inquadrare tutti gli operatori e le strutture coinvolte in una rete di attività che potranno successivamente procedere in maniera autonoma, senza quindi dover dipendere dall’intervento finanziario degli enti pubblici. La sperimentazione, che coinvolge in questa fase 60 persone, partirà in un primo momento dall’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, per poi interessare tutto il territorio regionale. Gli avvisi pubblici per l’estensione del progetto, infatti, sono già in fase di definizione e saranno attivi a partire dall’estate 2012. L’esperienza del Forlanini costituirà quindi un modello di azione che potrà essere preso come riferimento dagli altri soggetti. In particolare, nell’ambito del progetto sperimentale, è previsto un servizio d’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, attraverso uno sportello ad hoc e attivato da parte dei soggetti o enti coinvolti, che consentirà l’incontro tra le badanti, una volta formate, e le famiglie. A questi sportelli sarà assegnato il bollino di qualità da parte di Italia Lavoro.  
   
   
“A LEZIONE DI BANCHESE”, SUCCESSO TRA LE IMPRENDITRICI  
 
Pordenone, 12 giugno 2012 - Ha riscontrato un alto livello di gradimento il corso “A lezione di banchese” organizzato dal Comitato Imprenditoria Femminile di Pordenone in collaborazione con la Bcc Pordenonese, dedicato a tutte le imprenditrici. La banking trainer Daniela Lorizzo Barberini ha fornito alle trenta partecipanti le informazioni necessarie per relazionarsi in modo consapevole ed equilibrato con il mondo delle banche, ottenendo un elevato apprezzamento, soprattutto in termini di chiarezza espositiva e disponibilità a soddisfare le richieste. Dal questionario distribuito alla fine della giornata formativa, infatti, è emerso un “voto” pressoché ottimo dato alla docente, ma anche ai contenuti del corso, per l’interesse degli argomenti trattati, l’utilità delle competenze acquisite per la propria attività, la rispondenza alle proprie aspettative. “Siamo felici che le imprenditrici abbiano aderito numerose all’iniziativa – dichiara la Presidente del Comitato Patrizia Bomben – ma soprattutto è importante il riscontro più che positivo che esse ci hanno dato che conferma di aver offerto un’occasione formativa concretamente utile. Uno dei nostri obiettivi è infatti quello di condurre attraverso la conoscenza, all’emancipazione, alla possibilità di scegliere e di agire con consapevolezza.” Imprenditrici soddisfatte, ma anche propositive, quelle del corso svoltosi in Camera di Commercio: tra i suggerimenti raccolti un corso di approfondimento sulla relazione con il mondo delle banche, e l’organizzazione di ulteriore formazione su leasing, fornitori di energia, gas ecc. E pensione integrativa.