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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Settembre 2013
UE: 11 E 12 SETTEMBRE - IL PRESIDENTE BARROSO FA IL DISCORSO SULLO STATO DELL´UNIONE E SUCCESSIVAMENTE RISPONDE ALLE DOMANDE DEI CITTADINI  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 - L´11 settembre 2013 a Strasburgo il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso si rivolgerà alla plenaria del Parlamento europeo con il suo quarto discorso sullo Stato dell´Unione europea. Il suo discorso sarà poi seguito da un dibattito con i leader dei principali partiti europei e con altri eurodeputati. Il tutto si potrà seguire in diretta su Ebs+, a partire dalle ore 9, cliccando sul seguente indirizzo. Http://ec.europa.eu/avservices/ebs/live.cfm?page=2 11 e 12 settembre - Il Presidente Barroso fa il discorso sullo Stato dell´Unione e successivamente risponde alle domande dei cittadini All´inizio del suo secondo mandato, il Presidente Barroso aveva accordato con il Parlamento europeo di fare annualmente il punto sullo stato di avanzamento dell´Unione e sulle prossime sfide. Quest´anno, il discorso coincide con l´Anno europeo dei cittadini e con le imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Il giorno successivo – il 12 settembre – il Presidente Barroso risponderà in diretta alle domande dei cittadini n una intervista trasmessa su Euronews, a partire dalle ore 20.30, e in un hangout su Google+. Tutti coloro che sono interessati e non l´hanno ancora fatto, possono contribuire al dibattito sullo Stato dell´Unione europea, collegandosi attraverso la pagina Google+ della Commissione e agli account Facebook e Twitter. Le domande possono essere postate in forma scritta o attraverso un video, usando l´hashtag #Askbarroso. I post sui social media, i video pre-registrati e le domande scritte saranno incorporate nell´intervista televisiva. Gli autori delle migiori domande, selezionati da Euronews, saranno invitati a intervistare direttamente il Presidente, via Google+, a partire dalle 20.50.  
   
   
L´UE ANNUNCIA PACCHETTO DI AIUTI PER LO SVILUPPO IN PALESTINA DURANTE LA VISITA DEL PRIMO MINISTRO HAMDALLAH A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 - L´unione europea ha messo a disposizione € 52.000.000 per progetti di sviluppo in Palestina per sostenere lo sviluppo economico e sociale e il potenziamento istituzionale previsti dal Piano di Sviluppo Nazionale Palestinese per il periodo 2011-2013. Questo finanziamento, che è stato annunciato il giorno in cui il primo ministro Rami Hamdallah è in visita a Bruxelles per colloqui con l´Alto rappresentante, sosterrà il settore privato nella creazione di nuovi posti di lavoro, sostenere la costruzione del nuovo Nablus East Water Treatment Plant, finanziare le piccole progetti di investimento in diversi comuni e continuare a contribuire a fornire servizi alla comunità a Gerusalemme est. Questa è la parte finale di assistenza dell´Ue per il popolo palestinese nel 2013 dalla europeo di vicinato e partenariato (Enpi), portando l´importo totale contribuito a questo strumento di quest´anno a € 300 milioni. L´alto rappresentante Catherine Ashton ha detto: "Sono lieto di annunciare questo pacchetto di assistenza per sostenere lo sviluppo economico palestinese il giorno in cui il primo ministro palestinese Hamdallah è qui a Bruxelles. L´obiettivo finale degli aiuti finanziari dell´Ue rimane la creazione di uno Stato parte palestinese che vive a fianco con Israele in pace e la sicurezza. Oggi abbiamo anche discusso della difficile situazione finanziaria dell´Autorità palestinese e le aspettative per la riunione del Comitato Ad Hoc Liaison (Ahlc) che si terrà a margine dell´Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ". L´alto rappresentante e il Primo Ministro ha anche un seguito alle loro discussioni svoltesi nel mese di giugno durante la visita dell´Alto rappresentante per il Medio Oriente. Hanno parlato l´approfondimento delle relazioni bilaterali tra l´Unione europea e la Palestina. L´alto rappresentante ha confermato il sostegno dell´Unione europea per il processo di costruzione dello Stato palestinese e ha sottolineato la necessità di un governo forte e stabile palestinese impegnata per la riforma e lo stato di diritto. Nei colloqui di oggi, Catherine Ashton, ha espresso pieno sostegno dell´Unione europea per i negoziati di pace in corso in Medio Oriente. Commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Štefan Füle, ha detto: "Dobbiamo guardare al di là di immediato aiuto finanziario all´Autorità Palestinese per fornire supporto sostenibile a lungo termine. Continueremo anche a sostegno della popolazione palestinese a Gerusalemme Est per contribuire a garantire loro l´accesso ai servizi a Gerusalemme est. " Il nuovo pacchetto di assistenza finanziaria ha i seguenti componenti: • Governance: questo finanziamento si propone di sostenere la governance in Palestina, aiutando i comuni che investono in piccoli progetti infrastrutturali e migliorare le pratiche di gestione per una migliore erogazione dei servizi e rafforzando l´efficienza del meccanismo Pegase (uno strumento a canale Ue e l´assistenza internazionale come contributo alla costruzione dello Stato palestinese). Valore complessivo: € 13 milioni. • Sostegno al settore privato: al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, guidata dal settore privato sociale ed economica. L´ue e Pa riconoscono che solo un settore privato dinamico e in crescita sarà in grado di creare i posti di lavoro necessari per affrontare la popolazione palestinese in crescita e la progressiva riduzione della massa salariale pubblica, mentre genera le entrate necessarie per finanziare i servizi pubblici essenziali. Valore complessivo: 11.000.000 €. • Nablus East Water Treatment Plant: contribuendo a costruire il nuovo impianto, questo progetto contribuirà alla protezione delle risorse idriche nella regione e ridurre in modo significativo i rischi per la salute causati da reflui non adeguatamente trattati liberato nell´ambiente, oltre a permettere la ri- utilizzo delle acque reflue trattate. Valore complessivo: 20.000.000 €. • Supporto per l´erogazione di servizi comunitari a Gerusalemme Est: per un certo numero di anni, abbiamo fornito i fondi significativi per fornire l´impegno dell´Ue a mantenere lo sviluppo sostenibile, la dignità e il benessere delle comunità di Gerusalemme Est, al fine di consolidare la possibilità di raggiungere un futuro accordo politico dello status di Gerusalemme come futura capitale di due Stati. Le azioni si concentreranno in particolare sul miglioramento delle condizioni di vita della popolazione palestinese che vive a Gerusalemme Est, attraverso la tutela dei diritti delle donne e delle ragazze vulnerabili e per migliorare le opportunità di lavoro locali di donne. Le azioni specifiche sosterranno lo sviluppo del settore privato a Gerusalemme Est, cercare di migliorare le condizioni di vita delle famiglie palestinesi nella Città Vecchia, nonché a migliorare la qualità delle cure e la sicurezza del paziente in Gerusalemme Est ospedali. Questi investimenti completano l´13.000.000 € di sostegno finanziario diretto fornito agli ospedali di Gerusalemme Est ha adottato all´inizio di quest´anno e incanalata attraverso una nuova finestra del meccanismo Pegase, che ora è aperto a tutti i donatori. Valore complessivo: 8.000.000 €.  
   
   
L´UNIONE EUROPEA ANNUNCIA PIÙ DI 124 MILIONI DI € PER AUMENTARE LA SICUREZZA IN SOMALIA  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 - Questo nuovo supporto finanziario da parte dell´Ue coprirà i costi comprese le indennità per tutti i soldati delle truppe Amisom, la polizia e le componenti civili della missione, nonché i costi operativi del quartier generale della missione a Nairobi, in Kenya. Questo supporto sarà fondamentale nel permettere Amisom di continuare a svolgere il suo mandato del Consiglio di sicurezza per effettuare le operazioni di sostegno della pace attivi in ​​tutta la Somalia. Andris Piebalgs, commissario europeo per lo Sviluppo, ha dichiarato: " . Un ambiente più sicuro e più sicuro in Somalia andrà a beneficio del popolo somalo e lo sviluppo del paese nel suo complesso Amisom svolge un ruolo essenziale nel sostenere la Somalia nel suo cammino verso la stabilità e la pace duratura finché il paese può assumere la piena responsabilità per la propria sicurezza ". Alto rappresentante Catherine Ashton ha dichiarato: "La Somalia che vediamo oggi dimostra i progressi che può essere raggiunto attraverso il forte impegno di un paese e dei suoi partner per andare oltre la miseria della guerra civile e della miseria Amisom e le forze nazionali somale, con il supporto. Dell´unione europea, sono riusciti a fornire la sicurezza e lo spazio per la politica a verificarsi e per il processo di riconciliazione per iniziare. Basandosi sui progressi realizzati finora, la Somalia ed i suoi partner internazionali saranno d´accordo il 16 settembre a Bruxelles un "New Deal Compact "per il futuro del paese che aiuterà la Somalia continuerà sul percorso di ri-costruzione di uno stato fragile e guarire una nazione divisa" . L´ue e il governo federale della Somalia sarà co-ospitare una conferenza di alto livello sulla "Un New Deal per la Somalia" a Bruxelles il 16 settembre 2013 per sostenere lo slancio positivo in Somalia, e il supporto pegno per un quadro per ricostruire il Paese. La conferenza riunirà la comunità internazionale e il popolo somalo ad approvare questo quadro - un "Compact" per la Somalia per i prossimi tre anni. L´ue esorta anche gli altri donatori a contribuire al finanziamento di Amisom. Questo nuovo finanziamento coprirà il periodo del 1 giugno-31 dicembre 2013 e portare il contributo complessivo dell´Ue a Amisom a quasi € 600 milioni.  
   
   
L’UE DEVE INVESTIRE IN RESPONSABILI INNOVATIVI NELLE SCUOLE  
 
Vilnius, 10 settembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: “ E ´un piacere essere qui con voi oggi per l´apertura di questa importante conferenza sulla leadership in materia di istruzione. Sono molto grato alla Presidenza lituana per l´organizzazione di questo evento e per mettere la questione della dirigenza scolastica in cima all´agenda politica. Oggi parleremo del ruolo centrale gioca la leadership in materia di istruzione e formazione di qualità. E vedremo modi per sostenere e migliorare questa leadership, con l´obiettivo di fornire una migliore esperienza educativa per i nostri giovani. Questo è un compito cruciale - e uno che la crisi economica ha reso ancora più urgente. I nostri sistemi di istruzione e formazione devono cambiare per diventare più rilevante, a tal fine vogliamo migliorare l´ambiente di lavoro dei nostri insegnanti, per migliorare la qualità dell´insegnamento, in modo che possiamo migliorare le opportunità di vita dei nostri studenti. Sei milioni di giovani in tutta Europa sono senza un lavoro - in alcuni paesi, oltre la metà di loro sono disoccupati. E, inoltre, 7,5 milioni di euro 15 - a 24 anni che non sono né occupati, né in istruzione o di formazione. Le loro prospettive rimarranno desolante, anche dopo la fine della crisi, a meno che qualcosa sia fatto con urgenza. Come la Commissione ha rivolto durante la vasta rassegna semestre europeo annuale delle politiche economiche e sociali ´Stati membri, la necessità di affrontare scarso rendimento nei sistemi di istruzione è molto diffusa. E il fatto è che praticamente tutti gli Stati membri devono migliorare il loro livello di investimenti per l´istruzione e le competenze. Ma al di là di identificare ciò che non funziona, la questione chiave è come si fa a portare avanti il ​​cambiamento? Questa è una domanda complessa, per cui non c´è una risposta semplice. Lo scorso novembre, ho presentato ministri europei dell´istruzione con una strategia di ripensare i nostri sistemi di istruzione e di metterci sulla strada di una soluzione sostenibile. Abbiamo discusso di questi temi in Consiglio, con i ministri di tutti gli Stati membri, e non vi è consenso su alcuni punti chiave. Uno di loro è l´importanza di sostenere la professione di insegnante. Gli insegnanti hanno un ruolo essenziale, sia per migliorare il rendimento scolastico e per ridurre l´abbandono scolastico - due questioni chiave che emergono con forza dalle riflessioni semestre europeo. Per migliorare il nostro sostegno a insegnanti e formatori, la partecipazione attiva dei dirigenti scolastici sarà cruciale. Io uso il termine ´leader´, non e ´dei manager. Perché non abbiamo bisogno solo di ´gestire´ cambiare, dobbiamo promuovere e guidare. Le nostre scuole e istituti di formazione devono cercare attivamente miglioramenti, e vogliamo loro di raggiungere questi miglioramenti attraverso uno sforzo collettivo. Perché ciò accada, abbiamo bisogno di leader che possono ispirare altre persone - insegnanti, formatori, studenti, genitori, comunità locali - a seguirli. Leadership educativa è di avere una visione per il futuro e ispirazione ad altri di trasformare questa visione in realtà. Tale visione dovrebbe includere un ambiente scolastico in cui l´apprendimento e la riflessione sono valutati non solo, ma anche fatto interessante e stimolante - per tutti gli studenti. E dal momento che gli insegnanti ei formatori svolgono un ruolo essenziale, ogni singolo insegnante e formatore dovrebbe anche essere uno studente per tutta la vita, in questo, i leader delle istituzioni devono anche dare l´esempio. I leader efficaci migliorano la qualità della didattica, dando feedback e incoraggiamento per ogni membro del personale, aiutandoli ad aggiornare, migliorare ed estendere le loro competenze. In questa visione, è necessario uno stretto ed effettivo legame con la comunità locale, con i datori di lavoro locali - questo è particolarmente importante per l´istruzione e la formazione professionale, in cui la collaborazione con le aziende è fondamentale, ma deve diventare parte della sfida per l´istruzione generale e . Esecuzione di un istituto scolastico è un lavoro molto impegnativo. Per realizzare la visione che sto descrivendo, i leader delle nostre scuole e istituti di formazione hanno bisogno di mobilitare l´entusiasmo, l´energia e la competenza del personale, gli studenti, i genitori e le altre parti interessate. E per fare questo, ci vuole un insieme specifico di competenze e qualità personali. Questi leader sono pensatori strategici e gli esperti in pedagogia, ma anche i gestori di risorse, buoni comunicatori, di risoluzione dei problemi ... Hanno il coraggio, l´ottimismo, la resilienza, la tolleranza, l´intelligenza emotiva, l´energia, l´impegno e, soprattutto, una sete di conoscenza. Sono sicuro che sarete d´accordo con me - che è un bel elenco! E mentre il mondo dell´istruzione e della formazione deve cambiare in risposta ad un mondo in rapida evoluzione, in modo devono nostri dirigenti scolastici evolversi. Essi devono cercare costantemente modi nuovi e più efficaci per organizzare l´insegnamento e l´apprendimento. Gli Stati membri devono porre in essere le condizioni necessarie per la leadership stimolante e innovativo per mettere radici e fiorire. In primo luogo, abbiamo bisogno di fare la leadership educativa più attraente. Abbiamo bisogno di migliorare seriamente la capacità dei sistemi europei per addestrare, reclutare e trattenere le persone giuste nei ruoli di leadership. Un aspetto di questo coinvolge abbattere il divario di genere che è diventato nel corso degli anni molto radicate: dobbiamo attirare più donne a ruoli di leadership a livello secondario, e più uomini per la leadership a livello primario. Una volta che le persone giuste sono al posto giusto, abbiamo bisogno di dare loro lo spazio e autonomia per realizzare le loro idee, per sviluppare la capacità delle loro scuole e istituti di formazione per migliorare e innovare a loro volta. Abbiamo bisogno di scuole, di autonomia efficace e responsabile. Naturalmente, tutto questo è più facile a dirsi che a farsi. Non è sempre facile trovare persone con il profilo giusto per coprire posti vacanti per i capi di istituto. In tutta Europa, vi è la sfida comune di reclutare e mantenere queste persone. Problemi di reclutamento sono chiaramente legate al pesante carico di lavoro dei capi e presidi. Studi hanno dimostrato che si trovano ad affrontare le richieste pesanti e crescenti sul loro tempo, con il giorno per giorno le esigenze amministrative occupare circa il 40% del loro tempo. I nostri dirigenti scolastici, se sono davvero di essere pensatori strategici e driver di cambiamento, hanno bisogno di essere liberati da attività amministrative di routine. Ministri dell´istruzione hanno già deciso che ci deve essere una esplicita ridefinizione dei ruoli del personale direttivo, in modo da poter concentrare i propri sforzi sul miglioramento dell´apprendimento. In alcuni paesi, gli amministratori scolastici sono impiegati per le funzioni amministrative e di bilancio di routine. Ci sono infatti esempi di buone pratiche, e ci sono paesi invitando a condividere questi. Un altro esempio: in alcuni Stati membri, i dirigenti scolastici dedicano molto del loro tempo a dare un feedback sistematico per il personale docente del loro lavoro, infatti, lo sviluppo di qualità degli insegnanti, sostenere e guidare il personale docente di nuova qualificato dovrebbe essere un compito fondamentale. Esso dovrebbe includere ulteriormente promuovere culture di lavoro in collaborazione, il coordinamento dei programmi curricolari e di insegnamento attraverso aree tematiche. Come è il caso con il personale docente in generale, l´Europa deve affrontare con il ritiro imminente di molti capi e presidi. Questo esodo porta sia una grave perdita di esperienza e l´opportunità di reclutare e sviluppare una nuova generazione con le capacità e le competenze che sono necessarie oggi. Per affrontare questa sfida, la Commissione europea incoraggia gli Stati membri a identificare meglio - all´inizio della loro carriera - quegli insegnanti che hanno un potenziale di leadership. Questo dà loro l´opportunità di sviluppare le loro capacità di leadership nel corso del tempo. Alcuni paesi - e uno di loro è la Lituania - hanno ora accademie di leadership o programmi speciali di formazione. Esortiamo più paesi a fare lo stesso. Naturalmente assumere e trattenere le persone giuste in sé non è sufficiente. Poiché maggiore responsabilità è dato a leader educativo, una maggiore responsabilità viene anche chiesto di loro. I compiti di leadership devono essere distribuiti in modo nuovo e più efficace, anche attraverso un approccio di squadra. La leadership collaborativa, in opposizione alla leadership investito nel testa-insegnante da solo, offre un percorso efficace per il miglioramento della scuola. All´interno di una scuola veterinario o all´università, diversi membri del personale possono assumere un ruolo di leadership - formale o meno - a seconda della loro diversa esperienza e competenze complementari. Ciò non pregiudica le competenze di base richieste dalle teste e presidi, anzi, sottolinea la necessità di chiarezza e condivisione dei ruoli di leadership. Inoltre, ci ricorda che la leadership educativa non può funzionare in un vuoto, ma deve essere supportato anche dal di fuori dell´istituzione. Il potenziale per il successo della riforma è più grande quando i vari attori coinvolti lavorano insieme. Ministri, autorità locali, ispettori, consulenti, associazioni di categoria, datori di lavoro, sindacati e gruppi di interesse, e non da ultimo i genitori, tutti condividono la responsabilità di plasmare la visione di un apprendimento di alta qualità per tutti qualcosa di cui tutti noi aspiriamo. Signore e signori, Noi tutti condividiamo il desiderio del lituano Presidenza per promuovere una migliore, più efficace, la leadership della scuola più innovativa. Mettere le persone giuste nei ruoli di leadership, la creazione di strutture di leadership giuste, sostenendoli sia all´interno che all´esterno della scuola - questi devono essere obiettivi chiave della politica di istruzione in tutti gli Stati membri. È per questo che i miei servizi stanno lavorando a stretto contatto con la Presidenza lituana, mentre si preparano Conclusioni essere adottata dal Consiglio Istruzione questo novembre sul tema della innovazione nella leadership educativa. Inoltre, a livello europeo, abbiamo una serie di strumenti politici e finanziari per aiutare gli Stati membri e le scuole stesse a sviluppare una leadership di qualità in materia di istruzione. I Fondi strutturali, ad esempio, misure di sostegno per promuovere l´innovazione nella leadership e lo sviluppo professionale dei dirigenti. Il programma Erasmus + a partire dal prossimo anno fornirà una miriade di opportunità per i dirigenti scolastici per essere coinvolti, con i loro colleghi all´estero, in partnership, di ricerca e di scambi internazionali che aiuteranno a sviluppare approcci innovativi per l´istruzione, compresa la leadership educativa. Erasmus + fornirà: più opportunità di partnership strategiche tra le scuole per permettere lo scambio di buone prassi e la cooperazione per l´innovazione; più incentivi per la cooperazione intersettoriale, per esempio tra le scuole, gli istituti di istruzione superiore o imprese; maggiore mobilità del personale, per stimolare l´apprendimento tra pari e aiutare la leadership modernizzare; uno strumento facilmente accessibile a promuovere approcci innovativi: la piattaforma eTwinning, che è attualmente in fase di aggiornamento specificamente per migliorare le comunità di pratica, e una nuova azione: ´sperimentazione politica´ per incoraggiare le autorità degli Stati membri, in collaborazione con i dirigenti scolastici, per testare e implementare approcci innovativi. L´unione europea sostiene anche la Rete politica europea sulla Leadership School. Questa rete riunisce 11 ministeri o agenzie governative, 7 gruppi di parti interessate e di 20 università per promuovere la leadership educativa efficace, sulla base di ricerche e di buone pratiche provenienti da tutta Europa. Vi incoraggio a dare un´occhiata al sito web della rete. Questi sono solo alcuni dei modi in cui l´Ue sta lavorando per aiutare gli Stati membri a promuovere nuovi approcci alla leadership educativa. Sono sicuro che tutti voi avete idee e le esperienze dei vostri propri per azione che possono contribuire alla diffusione di una leadership di qualità in materia di istruzione in tutta Europa. E in ultima analisi, di migliorare i risultati dell´apprendimento - e un futuro più luminoso - per i nostri giovani. Sono felice della Presidenza lituana ci ha dato l´opportunità di discutere queste idee, e non vedo l´ora per l´esito. Vi auguro una conferenza di successo. Grazie.  
   
   
LANCIO DELLA CAMPAGNA D´INFORMAZIONE SULLE ELEZIONI EUROPEE  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 -  Oggi, il Parlamento europeo darà ufficialmente il via alla sua campagna di sensibilizzazione e informazione sulle prossime elezioni europee del maggio 2014. I vicepresidenti Podimata (S&d, El) e Karas (Ppe, At) terranno una conferenza stampa alle 11.30 per informare i media sui dettagli della campagna. È possibile seguire in diretta la conferenza stampa via Ep Live e Ebs http://www.Europarl.europa.eu/ep-live/it/other-events/video?event=20130910-1130-special   http://www.Europarl.europa.eu/ep-live/it/other-events/video?event=20130910-1130-special   http://audiovisual.Europarl.europa.eu/assetdetail.aspx?id=e43c8dd1-3ec1-4f73-afbd-a23000df999a    
   
   
UE: CONVEGNO "UN NEW DEAL PER LA SOMALIA"  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 - La conferenza "Un nuovo patto per la Somalia" è un evento di alto livello organizzato congiuntamente dall´Unione europea e la Somalia a Bruxelles. Perché: Transizione della Somalia di otto anni è conclusa nel settembre 2012, con il tranquillo passaggio di consegne a un nuovo governo federale. L´obiettivo della conferenza è quello di sostenere lo slancio positivo in Somalia, al fine di garantire che il paese rimane sulla via della stabilità e della pace e porta prosperità al suo popolo. Il New Deal è il driver di questo processo. La Conferenza di Bruxelles sarà quindi riunire la comunità internazionale e la Somalia ad approvare la-una Compact tappa fondamentale del supporto processo-pegno per consentire la sua attuazione e, soprattutto, ri-commit a questo nuovo processo politico. Quando: 16 settembre 2013 - La sessione di apertura includerà interventi di alto rappresentante dell´Ue Catherine Ashton, il presidente della Somalia , il signor Hassan Sheikh Mohamud e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Questa sarà seguita da tre sessioni di lavoro , una particolare attenzione al nuovo ordine politico, uno sulla ricostruzione delle fondamenta sociali ed economiche e uno sullo Stato di diritto e della sicurezza. L´alto rappresentante dell´Ue Catherine Ashton , Commissario allo Sviluppo Andris Piebalgs , nonché rappresentanti di varie organizzazioni internazionali presiederanno queste sessioni. Promesse saranno durante le sessioni di lavoro al termine dell´intervento di ogni diffusore. La sessione conclusiva consisterà nella convalida del Compact dal Presidente della Somalia, il signor Hassan Sheikh Mohamud, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso e l´Alto Rappresentante dell´Ue Catherine Ashton. La conferenza stampa , prevista alle ore 17.30, chiuderà la manifestazione. Dove: La conferenza "Un nuovo patto per la Somalia" si svolgerà nel Palazzo Egmont, Passage de Milan, Boulevard de Waterloo, 31, 1000 Bruxelles Servizi per i media: Stanza di ascolto (Arenberg camera), dove verranno trasmesse le sessioni di apertura e chiusura convivere con la sessione su "fondamenta sociali ed economiche della Re-building Somalia" Stanze Intervista (Presidente Camera e sala Mandarine con fondali per interviste televisive e foto) e due angoli di intervista . Se siete interessati a predisponendo un colloquio con i rappresentanti delle delegazioni o gli altoparlanti di alto livello si prega di contattare: michael.Mann @ eeas.Europa.eu  o iulia.Costea @ ec.Europa.eu Webstreaming : immagini di apertura e chiusura delle sessioni del convegno in collaborazione con la sessione su "fondamenta sociali ed economiche della Re-building Somalia" e la conferenza stampa sarà trasmessa in diretta sul sito della conferenza e Europe by Satellite . Materiali audio e video saranno disponibili dopo la conferenza su Europe by Satellite sito web, nonché sul sito della conferenza. Eventi mediatici: Briefing tecnico su "Un New Deal per la Somalia" dal Seae Md per l´Africa Mr. Nick Westcott, Devco vicedirettore generale Mr. Marcus Cornaro e Alexander Rondos, Il rappresentante speciale dell´Unione europea per il Corno d´Africa - 13 settembre dalle ore 09:00 in Seae Press Room (9A Rond Point Schuman, 1046 Bruxelles) . Tutti i giornalisti interessati possono partecipare. Al fine di ricevere l´accreditamento si prega di contattare iulia.Costea @ ec.Europa.eu Foto e opportunità Tv con l´arrivo dei partecipanti. (fuori, nel cortile di Palazzo Egmont, ingresso via Passage de Milan, Boulevard de Waterloo, 31, 1000 Bruxelles) Conferenza stampa dal presidente somalo Sheikh Hassan Mohamud e l´Alto Rappresentante dell´Ue Catherine Ashton -. September 16, 17.30, nella Biblioteca Sala del Palazzo Egmont Solo i giornalisti che si sono registrati per l´evento saranno in grado di partecipare. Questo evento sarà solo in inglese. Accreditamenti : Per motivi di sicurezza ea causa della quantità limitata di spazio nel Palais d´Egmont costruzione, il numero di giornalisti autorizzati a partecipare alla conferenza sarà strettamente limitato. Registrazione in anticipo è obbligatoria per i giornalisti tramite: www.Somalia-newdeal-conference.eu/press-registration (fino al 11 settembre alle 22:00). Per ulteriori informazioni Sito web della conferenza: http://www.somalia-newdeal-conference.eu/  
   
   
TOSCANA: ROSSI INCONTRA A ROMA IL PREMIER LETTA E IL MINISTRO BRAY  
 
Firenze, 10 settembre 2013 – Problemi infrastrutturali e valorizzazione del sistema museale toscano sono stati al centro di un incontro che il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha avuto ieri mattina a Roma prima con il ministro dei Beni e delle attività culturali Massimo Bray e in seguito con il presidente del consiglio Enrico Letta. "E´ stato un incontro importante per la Toscana. Un´occasione di dialogo su alcune priorità. In particolare lavoreremo insieme al ministero per rendere più attrattivo il nostro sistema museale con l´obiettivo di sfruttarne al meglio tutte le potenzialità. Anche sul versante infrastrutture il Presidente del Consiglio mi ha assicurato la sua disponibilità a valutare le nostre richieste. Un incontro utile anche per impostare la prossima legge finanziaria che dovremo approvare in giunta entro ottobre e poi il Consiglio entro fine anno". Il presidente Rossi era accompagnato dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e dal consigliere regionale Paolo Tognocchi. Infatti una parte degli incontri è stata dedicata al tema della circonvallazione lucchese e alla manifattura tabacchi. Come è noto si è aperta nei giorni scorsi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma la conferenza dei servizi sul progetto preliminare del sistema tangenziale est di Lucca compreso asse nord-sud, asse est-ovest ed asse ovest-est, adeguamento Antraccoli, circonvallazione di Altopascio, adeguamento strada comunale del Rogio. L´opera rientra tra quelle di interesse strategico nazionale della legge obiettivo e, a seguito della conferenza dei servizi e del procedimento di valutazione di impatto ambientale, dovrà essere sottoposto al Cipe per il finanziamento e la progettazione definitiva dell´opera. Servono circa 80 milioni. Dal canto suo la Regione ha già investito 16 milioni per la realizzazione del ponte sul Serchio e altri 20 saranno destinati alle opere collaterali. Nella recente variazione alla Finanziaria, ha previsto un finanziamento di 500 mila euro per la progettazione definitiva dell´intervento. Con il premier Letta il presidente Rossi ha anche affrontato alcune questioni economiche e sociali di particolare rilievo per la Toscana, dai problemi e le prospettive che riguardano Piombino fino alla Breda di Pistoia. Due realtà con grandi potenzialità ma che però oggi attraversano varie difficoltà e che richiedono scelte chiare anche da parte del governo.  
   
   
PIEMONTE: APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE DI SUPERAMENTO DELLE FEDERAZIONI  
 
Torino, 10 settembre 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, ha approvato il disegno di legge di superamento delle Federazioni sanitarie, istituite con la legge regionale nr. 3 del 28 marzo 2012. La decisione è stata adottata sia a seguito della scelta di potenziare e sviluppare la centralizzazione degli acquisti in campo sanitario da parte di Scr, società di committenza regionale- così come stabilito dalla legge 8 del 7 maggio 2013- sia per corrispondere alle osservazioni pervenute dal Tavolo tecnico inter-ministeriale per la verifica degli adempimenti delle Regioni sottoposte a Piano di rientro. Per quanto riguarda le altre funzioni tecnico-amministrative, logistiche, informative e di supporto la cui gestione non sarà in capo a Scr, fermo restando un forte e più incisivo coordinamento della Direzione regionale Sanità, la Giunta regionale individuerà, per ciascuna area di programmazione, sulla base degli ambiti territoriali definiti, l’Azienda sanitaria con funzioni di capofila. “La scelta di centralizzare determinate funzioni rimane. La modifica organizzativa, che sarà a regime dal 1° gennaio 2014, tiene conto sia delle indicazioni ministeriali che delle scelte regionali in materia di centralizzazione degli acquisti: lavoreremo affinché l’esperienza e l’operatività delle Federazioni non venga dispersa e sia utilizzata nel contesto della nuova configurazione”- sottolinea l’assessore Cavallera.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: CESSAZIONE DELLE FEDERAZIONI SANITARIE, SUPERAMENTO DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI E BONUS PENDOLARI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 10 settembre 2013 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Federazioni sanitarie. Un disegno di legge presentato dall’assessore Ugo Cavallera e che passa ora all’esame del Consiglio stabilisce la cessazione dal 1° gennaio 2014 delle funzioni delle sei Federazioni sanitarie sovrazonali, alle quali il piano sanitario destinava la gestione di servizi amministrativi, tecnici e logistici di supporto svolti singolarmente da ciascuna azienda sanitaria, e l’affidamento della centralizzazione degli acquisti alla Società di committenza regionale (Scr-piemonte). Viene così assicurato il rispetto di alcuni adempimenti richiesti dal tavolo tecnico ministeriale e continua nel contempo il perseguimento degli obiettivi che avevano a suo tempo portato a costituire le Federazioni. Ospedali psichiatrici giudiziari. Il programma per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, proposto dall’assessore Ugo Cavallera, prevede uno stanziamento di 12,5 milioni di euro, al 95% a carico dello Stato, per l’apertura di due strutture sanitarie extraospedaliere nell’ex residenza sanitaria Madonna Dorotea di Bioglio (Biella) e nella Cascina Spandonara di Alessandria. La delibera viene ora sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale. Bonus pendolari. Come proposto dall’assessore Barbara Bonino, viene disposta l’applicazione del “bonus pendolari 2012”, per riconoscere ai clienti abbonati al servizio ferroviario gestito da Trenitalia un adeguato risarcimento per i disagi subiti. La presentazione delle domande avverrà dal 24 settembre al 31 dicembre 2013. Per il pagamento saranno utilizzati 700.000 euro impegnati a favore di Trenitalia ma non erogabili all’azienda in quanto corrispondenti a detrazioni per servizi non resi. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la definizione del budget 2013 dei volumi di attività e dei tetti di spesa degli erogatori privati o equiparati a quelli pubblici, i criteri per fissare gli importi a consuntivo che le azienda sanitarie devono erogare alle strutture private per gli anni 2011 e 2012, la validazione dei corsi per le gestione dei defibrillatori automatici esterni in ambito extraospedaliero effettuati dal 24 settembre 2012, le linee guida per la prescrizione degli apparecchi acustici; - su proposta dell’assessore Gilberto Pichetto, l’autorizzazione ad intervenire nel giudizio avanti alla Corte Costituzionale nei confronti del ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per la dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma della l.R. 11/2013 che consente ai cacciatori l’esercizio venatorio nelle aree contigue alle aree protette, nonché la proroga al 31 dicembre 2014 della validità dell’accordo di programma tra Regione Piemonte e Provincia di Alessandria per la realizzazione di una rete di belvedere attrezzati nell’ambito della valorizzazione del territorio interessato dalla candidatura Unesco; - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, la variante al piano regolatore generale di Busca (Cn).  
   
   
SARDEGNA, PRESIDENTE CAPPELLACCI: PERCORSO LINEARE VERSO ZONA FRANCA INTEGRALE. GIUNTA AL LAVORO ANCHE SU TAGLIO ACCISE  
 
Cagliari, 10 settembre 2013 - "Quello intrapreso dalla Giunta è un percorso lineare che ha come obiettivo la zona franca integrale della Sardegna". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci ha ribadito l’orientamento della Giunta sulla questione relativa alla zona franca. "Un percorso - prosegue Cappellacci - scandito dagli atti perché l’esecutivo regionale parla attraverso le delibere, le lettere inviate alle istituzioni nazionali ed europee e l´apertura del tavolo di confronto con lo Stato. Pur avendo ottemperato a quanto stabilito dal Consiglio regionale con la recente legge e agli adempimenti relativi alle zone franche doganali, che mira ad attuare il Dlgs. 75 del 1998, la Giunta - spiega il presidente - non ha assolutamente cambiato strategia, continua ad essere impegnata sull´altro fronte, più avanzato, riguardante la zona franca integrale e a sostenere con forza la richiesta di modifica del codice doganale europeo. Abbiamo le idee chiare - osserva il presidente - su quello che deve essere il traguardo finale, non abbiamo mai confuso tra zona franca integrale e doganale né siamo interessati ad assumere un atteggiamento rinunciatario, che lasciamo ad altri, a passi indietro o a disonorevoli trattative al ribasso. Ci siamo rivolti con convinzione all´Europa e abbiamo chiesto allo Stato centrale di pronunciarsi per la modifica del codice doganale comunitario, che deve aprire la strada alla zona franca integrale della Sardegna. E´ fondamentale - ha aggiunto il capo dell´Esecutivo regionale - essere uniti e non cadere nel tranello di chi tenta subdolamente, solo per ragioni di tornaconto politico di inserire deviazioni dei percorsi avviati, di portarci in qualche vicolo cieco e di dividere quel fronte comune degli uomini e delle donne di buona volontà favorevoli alla zona franca, al di là delle distinzioni politiche. Il presidente della Regione ricorda altresì che la Giunta è al lavoro anche per la riduzione delle accise, richiamata stamane dal partito dei Riformatori: "Un’azione voluta anche dal pronunciamento del Consiglio regionale, che ci vede impegnati sull’effettiva applicazione degli strumenti tesi alla riduzione concreta entro l’ultimo bimestre 2013 delle accise sul costo della benzina per i residenti in Sardegna".  
   
   
TOSCANA: LA DIRETTA STREAMING DELLA SEDUTA DI GIUNTA DI IERI  
 
Firenze. 10 settembre 2013 – Un accordo con sindacati, datori di lavoro e università per l´apprendistato di alta formazione e il conseguimento del titolo di dottore in ricerca. E poi ancora reti di ricarica per i veicoli elettrici, norme per prevenire le cadute dell´alto di cui dovranno tenere di conto anche chi pone in opera impianti fotovoltaici e infine 525mila euro in più, sul piano della cultura, per fondazioni e teatri. Sono questi i principali provvedimenti approvati nella seduta della Giunta regionale che si è tenuta oggi pomeriggio in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati e trasmessa in diretta streaming: - Università e scuola - La giunta ha approvato una delibera sull´apprendistato di alta formazione (8´ 10´´ fino a 9´ 30´´) che prevede un´intesa con associazioni datoriali e sindacali e istituzioni universitarie con lo scopo di facilitare contatti e collaborazione tra università e mondo per quanto riguarda i corsi di dottorato in ricerca. La seconda delibera riguarda il progetto "Coimprensivi si diventa" (9´31´´ fino 10´11´´) e prevede 200mila euro di finanziamento - Veicoli elettrici - La giunta ha deciso oggi anche la partecipazione al bando a favore delle Regioni per il finanziamento di reti di ricarica dedicati ai veicoli elettrici (1´41´´ fino a 3´ 12´´ del secondo file), con un progetto che riguarda impianti da sviluppare lungo la Fi-pi-li e a cui la Regione parteciperebbe con 238 mila euro, pari a metà del suo costo. - Lavori in quota - Con la delibera "Modifiche regolamento di attuazione Lr 1/2005" (3´13" fino a 4´48´´) sono state aggiornate alcune norme per l´esecuzione di lavori in quota. Nel 2006 la media regionale degli infortuni mortali per cadute dall´alto era del 64%, scesa nell´ultimo triennio al 42 per cento. - Piano cultura, nuove risorse - Con la rimoduzione finanziaria approvata oggi in giunta (9´23´´ fino a 9´55´´ del secondo file) sono state messi a disposizione 525 mila euro destinati ad Orchestra regionale della Toscana, Teatro Metastasio di Prato, Festival Pucciniano, Fondazione Siena Jazz e Compagnia di danza Virgilio Sieni. Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili all´indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew  dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali.  
   
   
FVG: FINANZIAMENTI AI GRUPPI, INDENNITÀ CONSIGLIERI  
 
Trieste, 9 settembre 2013 - Il primo settembre 2013 si è chiuso definitivamente il vecchio sistema di finanziamento ai Gruppi consiliari e anche quello relativo alle indennità da corrispondere ai singoli consiglieri e si è aperto un capitolo nuovo con le delibere adottate oggi - tutte all´unanimità - dall´Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, convocato con sollecitudine dal presidente Franco Iacop per recepire quanto fissato dal Decreto Monti e dalla specifica legge regionale n. 10 del 9 agosto scorso, esattamente un mese fa. I Gruppi avranno a disposizione, esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all´attività consiliare, complessivamente poco meno di 306.000 euro all´anno, quindi per i quattro mesi restanti fino a dicembre riceveranno un terzo di questo importo, ossia 100.000 euro. L´importo complessivo annuale è stabilito in 5.000 euro moltiplicato per il numero dei consiglieri, maggiorato di 0,05 euro per abitante residente in regione. Per ogni consigliere al Gruppo vengono versati quindi 416,25 euro al mese. L´ufficio di presidenza, competente per la suddivisione, in base alla legge ha assegnato l´80% dell´importo totale ai Gruppi e il rimanente 20% ai soli Gruppi che al loro interno hanno consiglieri del genere sottorappresentato, ossia donne: Pd, M5s e Ln. La quota mensile a questi tre gruppi risulta quindi: Pd 2.549,58; M5s 1.529,75; Ln 1.019,83. Completamente nuovo anche il regime dei rimborsi ai singoli consiglieri, che sarà onnicomprensivo (quindi telefono, Telepass, carburante, spese per attività politica, diaria). Tutti i consiglieri, per la loro attività politico-istituzionale svolta all´interno del territorio regionale, riceveranno 1.000 euro, che saranno incrementati seguendo tre criteri: distanza chilometrica dal Consiglio regionale a Trieste (chi è a meno di 50 km dal capoluogo regionale non è preso in considerazione); numero di abitanti per collegio elettorale; superficie territoriale del collegio elettorale. Il Decreto Monti pone come tetto per queste indennità 3.600 euro, ma il calcolo fatto dall´Ufficio di presidenza è inferiore: stabilisce che i consiglieri eletti nei collegi di Trieste e Gorizia riceveranno al mese 2.500 euro (compresi i 1.000 euro di base), gli altri (Pordenone, Udine, Tolmezzo), 3.500. Per ogni giornata di assenza dai lavori d´Aula o dalla Commissione obbligatoria, subiranno una detrazione pari a un ventunesimo della cifra. I presidenti della Regione e del Consiglio e gli assessori avranno una riduzione del 30% dell´importo in quanto utilizzano ai fini istituzionali l´auto di servizio. "Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - ha commentato il presidente Franco Iacop - con questi primi atti ha voluto dare una risposta immediata, entro i termini di legge, a quanto è stato fissato dai provvedimenti sul contenimento dei costi della politica, ma ha soprattutto voluto dare un segnale concreto di responsabilità nei confronti dei cittadini, di un´opinione pubblica che con sempre più forza chiede una decisa sterzata rispetto al passato. E le prossime decisioni che adotteremo andranno sempre nel senso del risparmio e della massima trasparenza". Iacop, al riguardo, si riferisce alla questione relativa alla dotazione di apparecchiature ai Gruppi. Dopo che in agosto tutti hanno restituito ogni cosa al Consiglio regionale, è in atto l´inventario dei beni. Quelli inservibili verranno consegnati agli uffici della Giunta per essere alienati, gli altri rimarranno nella disponibilità del Consiglio regionale e saranno riassegnati, in base a precise e motivate esigenze, ai Gruppi stessi o agli uffici consiliari. Da ultimo, l´Ufficio di presidenza ha giudicato ammissibile la richiesta di referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Valvasone, Arzene e San Martino al Tagliamento e questo parere verrà sottoposto all´Aula per il via libera definitivo alla consultazione popolare.  
   
   
BOLZANO, PIANO DEL LAVORO: IL CONSIGLIO APPROVA LE PRIME MISURE  
 
Bolzano, 10 settembre 2013 - Il Piano pluriennale del lavoro entra nel pieno della sua attuazione. Il 9 settembre il Consiglio provinciale ha approvato la legge sul rendiconto finanziario che contiene, tra l´altro, tre articoli che attuano altrettante misure prioritarie del piano. Si tratta di sgravi Irap, contributi a chi assume disoccupati over 55 e fondo per la cooperazione. Soddisfatto per l´approvazione del provvedimento l´assessore al lavoro Roberto Bizzo, che ha seguito passo passo la nascita del piano pluriennale per il lavoro, programma che indica le strategie da seguire a sostegno dell´occupazione per il periodo 2013-2020. "Nonostante la situazione sia più rosea rispetto al resto d´Italia - sottolinea Bizzo - anche in Alto Adige dobbiamo fare i conti con una disoccupazione in crescita, in particolare nelle fasce più giovani della popolazione. A loro dobbiamo dare risposte concrete e immediate con un patto tra forze sociali e tra generazioni. Servono misure strutturali, politiche di programmazione nel medio e lungo periodo". Il primo punto che ha ottenuto l´ok del Consiglio provinciale riguarda l´azzeramento dell´Irap per le imprese che assumono persone senza occupazione o per chi stabilizza la situazione di lavoratori precari con meno di 30 anni o con più di 55 anni. Agli over 55 è dedicata anche l´introduzione di un sostegno straordinario (sino a 24 mesi di contributi sociali) per le imprese che assumono persone con più di 55 anni che sono disoccupate da oltre 6 mesi. Il terzo punto approvato dal Consiglio, infine, riguarda l´istituzione di un fondo per lo sviluppo della cooperazione, che una volta reso operativo potrà sostenere la capitalizzazione e la crescita delle cooperative sociali per l´inserimento lavorativo di persone svantaggiate. L´assessore Roberto Bizzo, inoltre, ha avviato il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per l´introduzione del patto generazionale nella pubblica amministrazione. Le misure approvate dal Consiglio, e le altre contenute nel piano provinciale per il lavoro, saranno al centro del convegno in programma il 10 settembre a Bolzano alla presenza del Ministro del lavoro Enrico Giovannini.  
   
   
TRENTO: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: FIRMATO IL TERZO PROTOCOLLO 2013  
 
Trento, 10 settembre 2013 - Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher e i rappresentanti di tutte le parti sociali hanno firmato ieri il protocollo d´intesa che fissa i criteri di utilizzo delle ulteriori risorse – 2.825.235,40 euro – assegnate dallo Stato per finanziare l´ultima tranche del 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga. Al tavolo della Sala Fedrizzi, nella sede della Provincia, erano presenti, accanto al presidente Pacher, i rappresentanti di Confindustria Trento; Associazione artigiani e piccole imprese (Roberto De Laurentis); Unione Commercio, turismo, servizi professionali e piccole imprese; Confesercenti; Associazione albergatori e imprese turistiche; Coldiretti; Cgil (Paolo Burli); Cisl (Lorenzo Pomini); e Uil (Walter Alotti). Presentando i contenuti dell’intesa, Pacher ha espresso la sua soddisfazione: “L’impegno della giunta è di garantire al Trentino e ai lavoratori le più adeguate misure per fronteggiare il momento di crisi economica. Siamo riusciti a dare delle risposte grazie alla collaborazione e all’impegno di tutte le parti, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria. Era importante trovare un’unità di intenti e di obiettivi, così da permettere il miglior impiego delle risorse pubbliche a favore dei cittadini”. Quello sottoscritto stamani è il terzo protocollo d´intesa firmato nel corso del 2013. Il primo venne sottoscritto il primo febbraio e fissava i criteri di utilizzo della prima "rata" assegnata dallo Stato alla Provincia autonoma di Trento, che ammontava a 1.200,000 euro. Il secondo fu sottoscritto il 31 maggio 2013, in relazione ad un’ulteriore assegnazione statale che ammontava a 1.640.000 euro. Il protocollo firmato oggi stabilisce i criteri per l´utilizzo della terza tranche di assegnazione statale per coprire i fabbisogni degli ammortizzatori in deroga per il restante 2013, che ammonta a 2.825.235.40 euro. La firma, in data odierna, del terzo protocollo di intesa dall’inizio del 2013 con le parti sociali fissa i criteri di utilizzo delle risorse assegnate dallo Stato per gli ammortizzatori sociali in deroga. L’accordo segue l’assegnazione alla Provincia di ulteriori risorse statali di oltre 2.800.000 di euro, che portano ad un totale di risorse assegnate nell’anno corrente per complessivi 5.600.000 euro. “Il nuovo stanziamento – ha esordito il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher - ci permette di liberare delle risorse che utilizzeremo comunque in politiche a sostegno del lavoro”. Ad esempio, è stato previsto un allentamento dei criteri selettivi di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga stabilito nei precedenti protocolli. Viene meno, in particolare, il limite di 500 ore autorizzate di media per lavoratore sul complessivo periodo dal 2010 al 2012, mentre il periodo massimo di sospensione dal lavoro per singolo lavoratore viene aumentato da 200 ore a 400 ore. Il nuovo protocollo aumenta, a partire dal 1° settembre 2013, il possibile ricorso alla mobilità in deroga. Inoltre, prevede l’inclusione fino a fine anno dei lavoratori con età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, iscritti in lista di mobilità (ai sensi della legge n. 236/1993), senza diritto all’indennità di mobilità nazionale e con scadenza dell’indennità di disoccupazione a decorrere dal 1 settembre 2013, ovvero già beneficiari di sostegno al reddito provinciale (ai sensi dell’intervento n. 24 del Piano degli interventi di politica del lavoro). La durata massima complessiva degli interventi di sostegno al reddito a favore dei lavoratori interessati (sostegno al reddito provinciale e indennità di mobilità in deroga) è prevista in otto mesi, con scadenza comunque al 31 dicembre 2013. La sottoscrizione del protocollo di intesa è stata l’occasione per il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, di tornare a ragionare con le Parti Sociali sulla costruzione di strumenti a favore di imprese e lavoratori per la fase successiva al termine dell’esperienza degli ammortizzatori sociali in deroga. Tale strumento, come previsto dalla legge Fornero, cesserà definitivamente a far data dal 1 gennaio 2017. Nel suo intervento, il presidente ha sensibilizzato le parti sociali sul tema del reddito di continuità, che nelle intenzioni della Provincia dovrà garantire sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese escluse dalla normativa in materia di integrazione salariale nei periodi di crisi di mercato e di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale. Nel corso della presentazione, sono stati ricordati i termini di scadenza previsti dalla normativa statale per la costituzione di fondi di solidarietà bilaterali. E’ stato anche ribadito che la valorizzazione della delega alla Provincia della gestione degli ammortizzatori sociali riceverebbe un grande slancio dalla promozione sul territorio di un fondo di solidarietà provinciale intersettoriale compartecipato dalle imprese e dai lavoratori del Trentino. Su questo tema, il presidente Pacher ha sottolineato l’intenzione della Provincia di sostenere il processo di costituzione del fondo anche mediante l’attivazione di possibili leve, comprese quelle fiscali, utili alla riduzione del peso finanziario previste a carico di aziende e lavoratori. Un cenno finale è stato rivolto al processo di perfezionamento della delega. Il presidente Pacher ha annunciato che l’iter è in fase di conclusione e che nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la firma dell’intesa con il Ministero del lavoro: “Siamo in attesa della convocazione del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini per la firma dell’accordo. In ogni caso, la vera partita rimane la riorganizzazione dei rapporti istituzionali tra Provincia e lo Stato, basati sulla responsabilità diffusa e il rafforzamento degli organici, così da dare piena applicazione agli accordi ed evitare che rimangano inapplicati".  
   
   
BOLZANO: DISOCCUPAZIONE AL 4,7%, PRIORITÀ AL LAVORO FEMMINILE  
 
Bolzano, 10 settembre 2013 - "Il dato reale sulla disoccupazione in Alto Adige è del 4,7%". Lo ha ribadito il presidente Luis Durnwalder al termine della seduta ridotta della Giunta per lasciare spazio al Consiglio provinciale. "Per il futuro - ha spiegato Durnwalder - bisognerà dare priorità al lavoro femminile, sostenendo anche l´economia e l´insediamento di nuove aziende" Nelle ultime settimane aveva fatto molto discutere il dato diffuso dall´Istat (Istituto nazionale di statistica) che parlava di una percentuale di disoccupati, in Provincia di Bolzano, pari al 5,4%. Numeri in contrasto con quelli diffusi dall´Istituto provinciale Astat, che invece si attestavano al 4,7%. Sul punto hanno fatto chiarezza durante la seduta di Giunta i vertici della Ripartizione lavoro. "Le statistiche dell´Istat - ha spiegato il presidente Durnwalder - sono relative esclusivamente al secondo trimestre dell´anno, mentre i dati reali sono quelli dell´Astat perchè si riferiscono agli ultimi 4 trimestri, dando così una tendenza più veritiera non influenzata dagli sbalzi dovuti ai lavoratori stagionali". Se la disoccupazione, dunque, è al 4,7%, resta marcata la differenza fra uomini e donne: per i primi non si supera il 3,7%, per le seconde si arriva al 5,9%. "Per il futuro - ha commentato Luis Durnwalder - bisognerà dare priorità all´occupazione femminile, anche perchè i dati dell´ultimo periodo mostrano che, anche a causa della crisi economica, sono sempre di più le donne che vogliono entrare o ri-entrare nel mondo del lavoro". Sempre a proposito di futuro, Durnwalder ribadisce che "per avere effetti positivi nel lungo periodo non serve limitarsi a qualche provvedimento ad hoc, ma ci vuole una strategia di più ampio respiro: da lunedì prossimo - ha concluso il presidente altoatesino - riprenderemo la discussione su come sostenere l´economia favorendo l´insediamento sul territorio di nuove aziende".  
   
   
BOLZANO: 6,6 MILIONI DI EURO PER PERSONE CON DISABILITÀ E INSERIMENTO LAVORATIVO  
 
Bolzano, 10 settembre 2013 - Con un importo complessivo di circa 6,6 milioni di euro la Ripartizione famiglia e politiche sociali sostiene finanziariamente diverse organizzazioni per l´attività svolta in favore di persone con disabilità, con disturbi psichici o problemi di dipendenza. Circa 475.000 Euro sono destinati ad investimenti. Al fine del finanziamento sono state considerate soprattutto quelle organizzazioni che gestiscono i soggiorni fuori sede, nonché le iniziative nel campo del tempo libero come, ad esempio, progetti teatrali, corsi e manifestazioni sportive. Come evidenziato il 19 luglio dall´assessore Theiner tutte queste attività, infatti, contribuiscono a promuovere l´integrazione sociale e l´autonomia delle persone con disabilità, disturbi psichici e dipendenze. Per queste ed altre attività 46 organizzazioni, associazioni, cooperative sociali di tipo A e gruppi di auto-mutuo-aiuto, tra le quali la Lebenshilfe, la Cooperativa sociale Clab, l´Associazione Genitori di Persone con Handicap, l´Associazione parenti e amici di malati psichici, l´Aias e la G.w.b -Cooperativa.laboratori.assistenza, ricevono un importo pari a 3,1 milioni di euro. Inoltre sono stati concessi a 31 cooperative sociali di tipo B, per l´inserimento lavorativo di persone svantaggiate, contributi in misura di 3 milioni di euro per il 2013. Nel complesso sono inserite all´interno delle cooperative sociali 339 persone svantaggiate. Con ciò il numero delle persone che lavorano nelle cooperative sociali è aumentato di 28 unità rispetto all´anno scorso. I contributi per investimento in misura di 475.000 euro vanno a 13 organizzazioni tra le quali il Centro Ciechi San Raffaele per lavori edilizi di miglioramento nonché al Hotel senza barriere Masatsch di Pianizza di Sopra gestito dalla Lebenshilfe per lavori di ristrutturazione.  
   
   
STAGE E APPRENDISTATO? UN MATRIMONIO PER L´OCCUPAZIONE LE AZIENDE SCELGONO L’APPRENDISTATO PER UN TERZO DELLE TRASFORMAZIONI DEL TIROCINIO IN OCCUPAZIONE.  
 
Milano, 10 settembre 2013 - Da oltre 6 mesi Actl – Sportello Stage ha attivato un servizio di assistenza e consulenza rivolto alle imprese per inserire giovani con contratto di apprendistato. Il servizio viene offerto alle imprese su tutto il territorio nazionale (in Lombardia con un contributo da parte della Regione) e prevede un percorso di consulenza a partire dalla stipula del contratto, la definizione del progetto/piano formativo fino alla gestione della formazione (interna ed esterna) prevista lungo tutta la durata del contratto (fino a tre anni). Oltre 15 imprese si sono affidate allo Sportello Apprendistato e, un dato interessante che già è emerso è rappresentato dal fatto che, la maggior parte dei contratti di apprendistato attivati è con giovani che hanno svolto una esperienza di stage presso le medesime imprese. “Tale dato conferma quanto Actl da sempre sostiene ovvero che lo stage rappresenta il principale strumento in Italia per l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e anzi affiancato all´apprendistato può addirittura favorire e aumentare l´occupazione dei giovani italiani. Stage e apprendistato, infatti, promossi come l´uno "traghetto" verso l´altro rappresentano per le imprese e per i giovani un percorso di formazione, orientamento, selezione per offrire chanches di occupazione ai giovani e formare i manager di domani. Per aiutare le imprese e far ripartire il Paese non servono ingessature e vincoli nell´uso degli strumenti di inserimento ma è sufficiente dare un ruolo vero agli enti promotori affinché attraverso il monitoraggio e la verifica delle competenze acquisite possano vigilare per evitare gli abusi e allo stesso tempo dare supporto alle imprese virtuose, la maggior parte, che vedono nello stage e nell´apprendistato due vere occasioni di conoscere e inserire i giovani.” Dichiara Marina Verderajme, Presidente di Actl – Sportello Stage. Ad ulteriore riprova della sempre più efficace sinergia fra stage e apprendistato ci sono i dati che evidenziano un costante aumento degli assunti con questa tipologia contrattuale in seguito ad un tirocinio. Se nel 2011, infatti, il 21,9% dei tirocinanti che proseguiva la loro esperienza in azienda veniva inserito con un contratto di apprendistato, questo dato salito al 23,7 nel 2012 per arrivare al 32,7% nel primo semestre 2013.  
   
   
VENETO, FAMIGLIA: 700 MILA EURO FINANZIAMENTO PER 2013 A SOSTEGNO SPESE SANITARIE E CANONI AFFITTO PER FAMIGLIE MONOPARENTALI CON FIGLI MINORI E GENITORI SEPARATI O DIVORZIATI IN DIFFICOLTA  
 
  Venezia, 10 settembre 2013 - Per sostenere le spese sanitarie o pagare i canoni d’affitto alle famiglie monoparentali con uno o più figli minori o con genitori separati o divorziati in difficoltà, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai servizi sociali Remo Sernagiotto, ha approvato nella seduta del 6 agosto un provvedimento con cui si forniscono le disposizioni attuative e i criteri dell’istruttoria da parte dei Comuni per l’accesso al finanziamento regionale di 700 mila euro complessivi facenti capo a un fondo sperimentale per la concessione di prestiti a tasso zero a favore dei suddetti nuclei familiari. “”L’istituzione di questo specifico fondo regionale – spiega Sernagiotto - è stato fatto per dare attuazione a quanto prevede la legge regionale n.29 del 2012 sul sostegno delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà che anche nella nostra regione sono in numero considerevole. Lo scopo è di garantire loro le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, la prosecuzione di un’esistenza dignitosa, il recupero dell’autonomia abitativa. Sottolineo che la natura della nostra iniziativa non ha niente di meramente assistenzialistico ma, al contrario, intende favorire la costruzione di un percorso di responsabilizzazione in queste famiglie”. Nella deliberazione regionale – che ora sarà trasmessa al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente commissione - si prevede che per essere ammessi al prestito, il nucleo monoparentale deve avere un valore Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non inferiore ai 5 e non superiore ai 25 mila euro e essere residente nel Veneto o, se straniero non comunitario, con titolo di soggiorno valido. Le tipologie di spese oggetto del prestito – che non potrà essere superiore ai 5 mila euro - sono le spese sanitarie (spese mediche e di dispositivi sanitari a esclusione della chirurgia estetica) o le spese per il pagamento del canone d’affitto; i prestiti assegnati saranno a tasso zero e verranno restituiti ai Comuni dai beneficiari secondo piani personalizzati e concordati. Le somme restituite andranno recuperate nel fondo istituito e riattivate quali risorse messe a disposizione nello stesso settore. I Comuni potranno presentare le domande di accesso al fondo entro il 15 novembre 2013.  
   
   
BOLZANO: AL LAVORO LA CONSULTA PER LA FAMIGLIA  
 
Bolzano, 10 settembre 2013 - La nuova legge per il sostegno alla famiglia prevede una Consulta incaricata di coordinare e accompagnare l´attuazione delle nuove disposizioni. L´organismo, composto di 11 membri effettivi, si è riunito il 6 agosto per la seduta costitutiva. Primo compito della Consulta è l´elaborazione di un regolamento prima della fine della legislatura. Due nuovi organismi, l´Agenzia per la famiglia e la Consulta per la famiglia, sono stati introdotti con la nuova legge allo scopo di coordinare meglio tra attori pubblici e privati le misure mirate a sostegno della famiglia nei vari settori: l´istruzione, la salute, la mobilità, il lavoro, la casa. Mentre l´Agenzia sarà attivata dalla futura Giunta provinciale nella nuova legislatura, la Consulta per la famiglia è già operativa per dare concretezza alla legge. "Il suo insediamento era findamentale, perchè la Consulta elabora le priorità nell´attuazione della legge e sottopone tali proposte alla politica. Il primo compito è la stesura di un regolamento, poi inizierà il lavoro di contenuto", spiega l´assessore provinciale Richard Theiner. Nella Consulta sono rappresentati i tre gruppi linguistici. Un esponente ciascuno è stato nominato da Provincia, Comuni, associazioni economiche e sindacati, due rappresentanti sono espressione dei servizi alla famiglia, 5 quelli dell´associazionismo. Per la Provincia siedono nella Consulta il direttore della ripartizione Famiglia e politiche sociali Luca Critelli, per i Comuni l´assessore di Bolzano Mauro Randi, per le associazioni economiche Siegfried Rinner e per i sindacati Ulrike Egger. I servizi alla famiglia sono rappresentati da Vera Nicolussi-leck e Elio Cirimbelli, i 5 membri dell´associazionismo sono Irmgard Pörnbacher, Angelika Mitterrutzner, Christa Ladurner, Toni Fiung, Elena D´addio. Una volta pronto il regolamento dei lavori, sono quattro i compiti che attendono la Consulta: "Sottopone alla Giunta proposte per aggiornare la legislazione provinciale alle nuove esigenze della famiglia, elabora proposte di sostegno alla famiglia, fornisce pareri e raccomandazioni e infini può prendere posizione su tematiche riguardanti la famiglia", spiega il direttore di ripartizione Critelli. In definitiva: lavora all´attuazione delle priorità nella politica per la famiglia e ha quindi un ampio spazio di manovra. In tal senso anche i componenti, nella prima riunione, si sono espressi per un ruolo attivo della Consulta. Nella prossima seduta, a metà settembre, verrà già discussa una prima bozza del regolamento.  
   
   
SICUREZZA URBANA: SERVE RETE TRA ISTITUZIONI PER FAR EMERGERE VIOLENZE CONTRO DONNE E BAMBINI, PRESENTATO SETTIMO RAPPORTO SULLO STATO DELLA CRIMINALITÀ IN LIGURIA  
 
Genova, 10 settembre 2013 - "Serve una rete interistituzionale per far emergere i casi sommersi di tutte quelle donne che subiscono violenze, insieme ai loro bambini, e che non sporgono denuncia e pertanto la macchina operativa deputata alla presa in carico dei casi, pronto soccorso, distretti socio-sanitari, posti di polizia, ha bisogno di un migliore raccordo". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla salute e alla sicurezza urbana, Claudio Montaldo lunedì 9 settembre mattina nel corso della presentazione del settimo rapporto sulla sicurezza urbana in Liguria che analizza le tendenze delittuose nelle quattro province, attraverso le denunce dei cittadini e le azioni di repressione delle forze dell´ordine. In mancanza di questa rete è impossibile certificare con esattezza l´andamento relativo a questi reati. Tra i crimini più importanti passati in rassegna dal rapporto si registra la stabilità degli omicidi a Genova e la decrescita negli altri capoluoghi. "Di per sé un dato importante – ha detto Montaldo – in una regione, come quella ligure, mai seriamente aggredita da tale fenomeno negli ultimi quindici anni". Altra questione riguarda il fenomeno dei furti di strada: il 2012 ha documentato una percentuale di furti predatori che, anche se in lieve diminuzione rispetto all´anno precedente, risulta ancora preoccupante, perché a Genova la qualità dei borseggi denunciata non è mai inferiore a 5.000 all´anno. Al di là di questo nel 2012 a Genova si è registrata una diminuzione di scippi e borseggi del 20%, rispetto all´anno precedente, mentre una prima analisi degli identikit riferiti agli autori di questi reati fa emergere un quadro in cui la presenza di giovani stranieri di tutte le nazionalità, dal Maghreb al Sud America o Est Europeo, supera di gran lunga il 60% del totale dei reati commessi. Un coinvolgimento attivo che non sarebbe però da attribuire all´impatto diretto che la crisi economica esercita sui contesti locali. Non si può dimenticare infatti che la Liguria si attesta tra i primi posti in Italia tra le regioni per numero di persone tossico o alcol dipendenti, dopo Lazio, Lombardia e Campania, con una media di 6 casi ogni 100 abitanti. A Imperia e Savona scippi e borseggi si mantengono stabili, mentre alla Spezia l´aumento dei reati di strada ripreso dal 2011 raggiunge numeri vertiginosi nel 2012, sia in città che nel resto della provincia. Raddoppiano infatti nel 2012 alla Spezia il numero dei furti con strappo (scippi), così come quello dei furti con destrezza (borseggi) che passano da 167 a 300. Non si arrestano le denunce per quanto riguarda i furti in appartamento, anzi aumentato. Il furto nelle abitazioni è un reato che a Genova si registra in tutti i quartieri della città, senza distinzione di giorni, ore e mesi. Si stima che la componente di ladri stranieri si attesti intorno al 50% del numero complessivo delle infrazioni nelle abitazioni. A Genova, secondo una media, sono più di 4 i furti nelle abitazioni che si registrano ogni giorno. A Savona i furti in appartamento sono cresciuti, anche se di poche unità, mentre hanno registrato un +20% in provincia. A Imperia città e lungo la costa hanno mantenuto valori stabili, con una media di un furto in appartamento ogni due giorni nel capoluogo e tre al giorno nel resto della provincia imperiese. È l´area spezzina quella ad avere la maglia nero per quanto riguarda i furti in appartamento, perché il dato riferito all´intera provincia raddoppia e lo stesso si può dire della Spezia, città dove si è passati dalle 267 denunce del 2011 alle 418 del 2012. Stabili gli atti vandalici come ritorsioni, vendette o gesti di bullismo che si nascondono dietro agli incendi dolosi di moto e ciclomotori. Per quanto riguarda Genova, per la prima volta negli ultimi nove anni, si registra una diminuzione del 25% dei furti su auto, del 20% dei ciclomotori, del 15% delle auto e del 10% dei motocicli. "Quel che affiora dalla fotografia del territorio – spiega Stefano Padovano, autore del rapporto – è che la domanda sociale di sicurezza dei cittadini non può essere evasa. Talvolta si tratta di richieste scomposte, rispondenti solo in parte alle dimensioni del pericolo, ma per la maggioranza si basano su richieste legittime e quindi per nulla sottovalutabili o relegabili sullo sfondo dell´agenda politica".