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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Settembre 2013 |
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UE: 11 E 12 SETTEMBRE - IL PRESIDENTE BARROSO FA IL DISCORSO SULLO STATO DELL´UNIONE E SUCCESSIVAMENTE RISPONDE ALLE DOMANDE DEI CITTADINI |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - L´11 settembre 2013 a Strasburgo il Presidente
della Commissione europea José Manuel Barroso si rivolgerà alla plenaria del
Parlamento europeo con il suo quarto discorso sullo Stato dell´Unione europea.
Il suo discorso sarà poi seguito da un dibattito con i leader dei principali
partiti europei e con altri eurodeputati. Il tutto si potrà seguire in diretta
su Ebs+, a partire dalle ore 9, cliccando sul seguente indirizzo. Http://ec.europa.eu/avservices/ebs/live.cfm?page=2
11 e 12 settembre - Il Presidente Barroso fa il
discorso sullo Stato dell´Unione e successivamente risponde alle domande dei
cittadini
All´inizio del suo secondo mandato, il Presidente
Barroso aveva accordato con il Parlamento europeo di fare annualmente il punto
sullo stato di avanzamento dell´Unione e sulle prossime sfide. Quest´anno, il
discorso coincide con l´Anno europeo dei cittadini e con le imminenti elezioni
per il rinnovo del Parlamento europeo.
Il giorno successivo – il 12 settembre – il Presidente
Barroso risponderà in diretta alle domande dei cittadini n una intervista
trasmessa su Euronews, a partire dalle ore 20.30, e in un hangout su Google+.
Tutti coloro che sono interessati e non l´hanno ancora fatto, possono
contribuire al dibattito sullo Stato dell´Unione europea, collegandosi
attraverso la pagina Google+ della Commissione e agli account Facebook e
Twitter. Le domande possono essere
postate in forma scritta o attraverso un video, usando l´hashtag #Askbarroso. I
post sui social media, i video pre-registrati e le domande scritte saranno
incorporate nell´intervista televisiva. Gli autori delle migiori domande,
selezionati da Euronews, saranno invitati a intervistare direttamente il
Presidente, via Google+, a partire dalle 20.50.
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L´UE ANNUNCIA PACCHETTO DI AIUTI PER LO SVILUPPO IN PALESTINA DURANTE LA VISITA DEL PRIMO MINISTRO HAMDALLAH A BRUXELLES |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - L´unione europea ha messo a disposizione €
52.000.000 per progetti di sviluppo in Palestina per sostenere lo sviluppo
economico e sociale e il potenziamento istituzionale previsti dal Piano di
Sviluppo Nazionale Palestinese per il periodo 2011-2013. Questo finanziamento,
che è stato annunciato il giorno in cui il primo ministro Rami Hamdallah è in
visita a Bruxelles per colloqui con l´Alto rappresentante, sosterrà il settore
privato nella creazione di nuovi posti di lavoro, sostenere la costruzione del
nuovo Nablus East Water Treatment Plant, finanziare le piccole progetti di
investimento in diversi comuni e continuare a contribuire a fornire servizi
alla comunità a Gerusalemme est.
Questa è la parte finale di assistenza dell´Ue per il
popolo palestinese nel 2013 dalla europeo di vicinato e partenariato (Enpi),
portando l´importo totale contribuito a questo strumento di quest´anno a € 300
milioni.
L´alto rappresentante Catherine Ashton ha detto:
"Sono lieto di annunciare questo pacchetto di
assistenza per sostenere lo sviluppo economico palestinese il giorno in cui il
primo ministro palestinese Hamdallah è qui a Bruxelles. L´obiettivo finale
degli aiuti finanziari dell´Ue rimane la creazione di uno Stato parte
palestinese che vive a fianco con Israele in pace e la sicurezza. Oggi abbiamo
anche discusso della difficile situazione finanziaria dell´Autorità palestinese
e le aspettative per la riunione del Comitato Ad Hoc Liaison (Ahlc) che si
terrà a margine dell´Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ".
L´alto rappresentante e il Primo Ministro ha anche un
seguito alle loro discussioni svoltesi nel mese di giugno durante la visita
dell´Alto rappresentante per il Medio Oriente. Hanno parlato l´approfondimento
delle relazioni bilaterali tra l´Unione europea e la Palestina. L´alto
rappresentante ha confermato il sostegno dell´Unione europea per il processo di
costruzione dello Stato palestinese e ha sottolineato la necessità di un
governo forte e stabile palestinese impegnata per la riforma e lo stato di
diritto. Nei colloqui di oggi, Catherine Ashton, ha espresso pieno sostegno
dell´Unione europea per i negoziati di pace in corso in Medio Oriente.
Commissario europeo per l´allargamento e la politica
europea di vicinato, Štefan Füle, ha detto:
"Dobbiamo guardare al di là di immediato aiuto
finanziario all´Autorità Palestinese per fornire supporto sostenibile a lungo
termine. Continueremo anche a sostegno della popolazione palestinese a Gerusalemme
Est per contribuire a garantire loro l´accesso ai servizi a Gerusalemme est.
"
Il nuovo pacchetto di assistenza finanziaria ha i
seguenti componenti:
• Governance: questo finanziamento si propone di
sostenere la governance in Palestina, aiutando i comuni che investono in
piccoli progetti infrastrutturali e migliorare le pratiche di gestione per una
migliore erogazione dei servizi e rafforzando l´efficienza del meccanismo
Pegase (uno strumento a canale Ue e l´assistenza internazionale come contributo
alla costruzione dello Stato palestinese). Valore complessivo: € 13 milioni.
• Sostegno al settore privato: al fine di promuovere
lo sviluppo sostenibile, guidata dal settore privato sociale ed economica. L´ue
e Pa riconoscono che solo un settore privato dinamico e in crescita sarà in
grado di creare i posti di lavoro necessari per affrontare la popolazione
palestinese in crescita e la progressiva riduzione della massa salariale
pubblica, mentre genera le entrate necessarie per finanziare i servizi pubblici
essenziali. Valore complessivo: 11.000.000 €.
• Nablus East Water Treatment Plant: contribuendo a
costruire il nuovo impianto, questo progetto contribuirà alla protezione delle
risorse idriche nella regione e ridurre in modo significativo i rischi per la
salute causati da reflui non adeguatamente trattati liberato nell´ambiente,
oltre a permettere la ri- utilizzo delle acque reflue trattate. Valore
complessivo: 20.000.000 €.
• Supporto per l´erogazione di servizi comunitari a
Gerusalemme Est: per un certo numero di anni, abbiamo fornito i fondi
significativi per fornire l´impegno dell´Ue a mantenere lo sviluppo
sostenibile, la dignità e il benessere delle comunità di Gerusalemme Est, al
fine di consolidare la possibilità di raggiungere un futuro accordo politico
dello status di Gerusalemme come futura capitale di due Stati.
Le azioni si concentreranno in particolare sul
miglioramento delle condizioni di vita della popolazione palestinese che vive a
Gerusalemme Est, attraverso la tutela dei diritti delle donne e delle ragazze
vulnerabili e per migliorare le opportunità di lavoro locali di donne.
Le azioni specifiche sosterranno lo sviluppo del
settore privato a Gerusalemme Est, cercare di migliorare le condizioni di vita
delle famiglie palestinesi nella Città Vecchia, nonché a migliorare la qualità
delle cure e la sicurezza del paziente in Gerusalemme Est ospedali. Questi
investimenti completano l´13.000.000 € di sostegno finanziario diretto fornito
agli ospedali di Gerusalemme Est ha adottato all´inizio di quest´anno e
incanalata attraverso una nuova finestra del meccanismo Pegase, che ora è
aperto a tutti i donatori. Valore complessivo: 8.000.000 €.
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L´UNIONE EUROPEA ANNUNCIA PIÙ DI 124 MILIONI DI € PER AUMENTARE LA SICUREZZA IN SOMALIA |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - Questo nuovo supporto
finanziario da parte dell´Ue coprirà i costi comprese le indennità per tutti i
soldati delle truppe Amisom, la polizia e le componenti civili della missione,
nonché i costi operativi del quartier generale della missione a Nairobi, in
Kenya. Questo supporto sarà fondamentale nel permettere Amisom di continuare a
svolgere il suo mandato del Consiglio di sicurezza per effettuare le operazioni
di sostegno della pace attivi in tutta la Somalia.
Andris Piebalgs, commissario europeo per lo Sviluppo,
ha dichiarato: " . Un ambiente più sicuro e più sicuro in Somalia andrà a
beneficio del popolo somalo e lo sviluppo del paese nel suo complesso Amisom
svolge un ruolo essenziale nel sostenere la Somalia nel suo cammino verso la
stabilità e la pace duratura finché il paese può assumere la piena
responsabilità per la propria sicurezza ".
Alto rappresentante Catherine Ashton ha dichiarato:
"La Somalia che vediamo oggi dimostra i progressi che può essere raggiunto
attraverso il forte impegno di un paese e dei suoi partner per andare oltre la
miseria della guerra civile e della miseria Amisom e le forze nazionali somale,
con il supporto. Dell´unione europea, sono riusciti a fornire la sicurezza e lo
spazio per la politica a verificarsi e per il processo di riconciliazione per
iniziare. Basandosi sui progressi realizzati finora, la Somalia ed i suoi
partner internazionali saranno d´accordo il 16 settembre a Bruxelles un
"New Deal Compact "per il futuro del paese che aiuterà la Somalia
continuerà sul percorso di ri-costruzione di uno stato fragile e guarire una
nazione divisa" .
L´ue e il governo federale della Somalia sarà
co-ospitare una conferenza di alto livello sulla "Un New Deal per la
Somalia" a Bruxelles il 16 settembre 2013 per sostenere lo slancio
positivo in Somalia, e il supporto pegno per un quadro per ricostruire il
Paese. La conferenza riunirà la comunità internazionale e il popolo somalo ad
approvare questo quadro - un "Compact" per la Somalia per i prossimi
tre anni.
L´ue esorta anche gli altri donatori a contribuire al
finanziamento di Amisom. Questo nuovo finanziamento coprirà il periodo del 1
giugno-31 dicembre 2013 e portare il contributo complessivo dell´Ue a Amisom a
quasi € 600 milioni.
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L’UE DEVE INVESTIRE IN RESPONSABILI INNOVATIVI NELLE SCUOLE |
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Vilnius, 10 settembre 2013 – Di seguito l’intervento di
ieri di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea responsabile per
l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: “
E ´un piacere essere qui con voi oggi per l´apertura
di questa importante conferenza sulla leadership in materia di istruzione. Sono
molto grato alla Presidenza lituana per l´organizzazione di questo evento e per
mettere la questione della dirigenza scolastica in cima all´agenda politica.
Oggi parleremo del ruolo centrale gioca la leadership
in materia di istruzione e formazione di qualità. E vedremo modi per sostenere
e migliorare questa leadership, con l´obiettivo di fornire una migliore
esperienza educativa per i nostri giovani.
Questo è un compito cruciale - e uno che la crisi
economica ha reso ancora più urgente. I nostri sistemi di istruzione e
formazione devono cambiare per diventare più rilevante, a tal fine vogliamo
migliorare l´ambiente di lavoro dei nostri insegnanti, per migliorare la
qualità dell´insegnamento, in modo che possiamo migliorare le opportunità di
vita dei nostri studenti.
Sei milioni di giovani in tutta Europa sono senza un
lavoro - in alcuni paesi, oltre la metà di loro sono disoccupati.
E, inoltre, 7,5 milioni di euro 15 - a 24 anni che non
sono né occupati, né in istruzione o di formazione. Le loro prospettive
rimarranno desolante, anche dopo la fine della crisi, a meno che qualcosa sia
fatto con urgenza.
Come la Commissione ha rivolto durante la vasta
rassegna semestre europeo annuale delle politiche economiche e sociali ´Stati
membri, la necessità di affrontare scarso rendimento nei sistemi di istruzione
è molto diffusa. E il fatto è che praticamente tutti gli Stati membri devono
migliorare il loro livello di investimenti per l´istruzione e le competenze.
Ma al di là di identificare ciò che non funziona, la
questione chiave è come si fa a portare avanti il cambiamento?
Questa è una domanda complessa, per cui non c´è una
risposta semplice.
Lo scorso novembre, ho presentato ministri europei
dell´istruzione con una strategia di ripensare i nostri sistemi di istruzione e
di metterci sulla strada di una soluzione sostenibile. Abbiamo discusso di
questi temi in Consiglio, con i ministri di tutti gli Stati membri, e non vi è
consenso su alcuni punti chiave.
Uno di loro è l´importanza di sostenere la professione
di insegnante.
Gli insegnanti hanno un ruolo essenziale, sia per
migliorare il rendimento scolastico e per ridurre l´abbandono scolastico - due
questioni chiave che emergono con forza dalle riflessioni semestre europeo. Per
migliorare il nostro sostegno a insegnanti e formatori, la partecipazione
attiva dei dirigenti scolastici sarà cruciale.
Io uso il termine ´leader´, non e ´dei manager. Perché
non abbiamo bisogno solo di ´gestire´ cambiare, dobbiamo promuovere e guidare.
Le nostre scuole e istituti di formazione devono cercare attivamente
miglioramenti, e vogliamo loro di raggiungere questi miglioramenti attraverso
uno sforzo collettivo. Perché ciò accada, abbiamo bisogno di leader che possono
ispirare altre persone - insegnanti, formatori, studenti, genitori, comunità
locali - a seguirli.
Leadership educativa è di avere una visione per il
futuro e ispirazione ad altri di trasformare questa visione in realtà.
Tale visione dovrebbe includere un ambiente scolastico
in cui l´apprendimento e la riflessione sono valutati non solo, ma anche fatto
interessante e stimolante - per tutti gli studenti.
E dal momento che gli insegnanti ei formatori svolgono
un ruolo essenziale, ogni singolo insegnante e formatore dovrebbe anche essere
uno studente per tutta la vita, in questo, i leader delle istituzioni devono
anche dare l´esempio. I leader efficaci migliorano la qualità della didattica,
dando feedback e incoraggiamento per ogni membro del personale, aiutandoli ad
aggiornare, migliorare ed estendere le loro competenze.
In questa visione, è necessario uno stretto ed
effettivo legame con la comunità locale, con i datori di lavoro locali - questo
è particolarmente importante per l´istruzione e la formazione professionale, in
cui la collaborazione con le aziende è fondamentale, ma deve diventare parte
della sfida per l´istruzione generale e .
Esecuzione di un istituto scolastico è un lavoro molto
impegnativo.
Per realizzare la visione che sto descrivendo, i
leader delle nostre scuole e istituti di formazione hanno bisogno di mobilitare
l´entusiasmo, l´energia e la competenza del personale, gli studenti, i genitori
e le altre parti interessate.
E per fare questo, ci vuole un insieme specifico di
competenze e qualità personali.
Questi leader sono pensatori strategici e gli esperti
in pedagogia, ma anche i gestori di risorse, buoni comunicatori, di risoluzione
dei problemi ... Hanno il coraggio, l´ottimismo, la resilienza, la tolleranza,
l´intelligenza emotiva, l´energia, l´impegno e, soprattutto, una sete di
conoscenza.
Sono sicuro che sarete d´accordo con me - che è un bel
elenco!
E mentre il mondo dell´istruzione e della formazione
deve cambiare in risposta ad un mondo in rapida evoluzione, in modo devono
nostri dirigenti scolastici evolversi. Essi devono cercare costantemente modi
nuovi e più efficaci per organizzare l´insegnamento e l´apprendimento.
Gli Stati membri devono porre in essere le condizioni
necessarie per la leadership stimolante e innovativo per mettere radici e
fiorire.
In primo luogo, abbiamo bisogno di fare la leadership
educativa più attraente. Abbiamo bisogno di migliorare seriamente la capacità
dei sistemi europei per addestrare, reclutare e trattenere le persone giuste
nei ruoli di leadership.
Un aspetto di questo coinvolge abbattere il divario di
genere che è diventato nel corso degli anni molto radicate: dobbiamo attirare
più donne a ruoli di leadership a livello secondario, e più uomini per la
leadership a livello primario.
Una volta che le persone giuste sono al posto giusto,
abbiamo bisogno di dare loro lo spazio e autonomia per realizzare le loro idee,
per sviluppare la capacità delle loro scuole e istituti di formazione per
migliorare e innovare a loro volta.
Abbiamo bisogno di scuole, di autonomia efficace e
responsabile.
Naturalmente, tutto questo è più facile a dirsi che a
farsi. Non è sempre facile trovare persone con il profilo giusto per coprire
posti vacanti per i capi di istituto. In tutta Europa, vi è la sfida comune di
reclutare e mantenere queste persone.
Problemi di reclutamento sono chiaramente legate al
pesante carico di lavoro dei capi e presidi. Studi hanno dimostrato che si
trovano ad affrontare le richieste pesanti e crescenti sul loro tempo, con il
giorno per giorno le esigenze amministrative occupare circa il 40% del loro
tempo.
I nostri dirigenti scolastici, se sono davvero di
essere pensatori strategici e driver di cambiamento, hanno bisogno di essere
liberati da attività amministrative di routine. Ministri dell´istruzione hanno
già deciso che ci deve essere una esplicita ridefinizione dei ruoli del
personale direttivo, in modo da poter concentrare i propri sforzi sul
miglioramento dell´apprendimento.
In alcuni paesi, gli amministratori scolastici sono
impiegati per le funzioni amministrative e di bilancio di routine. Ci sono
infatti esempi di buone pratiche, e ci sono paesi invitando a condividere
questi.
Un altro esempio: in alcuni Stati membri, i dirigenti
scolastici dedicano molto del loro tempo a dare un feedback sistematico per il
personale docente del loro lavoro, infatti, lo sviluppo di qualità degli
insegnanti, sostenere e guidare il personale docente di nuova qualificato
dovrebbe essere un compito fondamentale. Esso dovrebbe includere ulteriormente
promuovere culture di lavoro in collaborazione, il coordinamento dei programmi
curricolari e di insegnamento attraverso aree tematiche.
Come è il caso con il personale docente in generale,
l´Europa deve affrontare con il ritiro imminente di molti capi e presidi.
Questo esodo porta sia una grave perdita di esperienza e l´opportunità di reclutare
e sviluppare una nuova generazione con le capacità e le competenze che sono
necessarie oggi.
Per affrontare questa sfida, la Commissione europea
incoraggia gli Stati membri a identificare meglio - all´inizio della loro
carriera - quegli insegnanti che hanno un potenziale di leadership. Questo dà
loro l´opportunità di sviluppare le loro capacità di leadership nel corso del
tempo.
Alcuni paesi - e uno di loro è la Lituania - hanno ora
accademie di leadership o programmi speciali di formazione. Esortiamo più paesi
a fare lo stesso.
Naturalmente assumere e trattenere le persone giuste
in sé non è sufficiente. Poiché maggiore responsabilità è dato a leader
educativo, una maggiore responsabilità viene anche chiesto di loro. I compiti
di leadership devono essere distribuiti in modo nuovo e più efficace, anche
attraverso un approccio di squadra.
La leadership collaborativa, in opposizione alla
leadership investito nel testa-insegnante da solo, offre un percorso efficace
per il miglioramento della scuola.
All´interno di una scuola veterinario o
all´università, diversi membri del personale possono assumere un ruolo di
leadership - formale o meno - a seconda della loro diversa esperienza e
competenze complementari. Ciò non pregiudica le competenze di base richieste
dalle teste e presidi, anzi, sottolinea la necessità di chiarezza e
condivisione dei ruoli di leadership.
Inoltre, ci ricorda che la leadership educativa non
può funzionare in un vuoto, ma deve essere supportato anche dal di fuori
dell´istituzione.
Il potenziale per il successo della riforma è più
grande quando i vari attori coinvolti lavorano insieme. Ministri, autorità
locali, ispettori, consulenti, associazioni di categoria, datori di lavoro,
sindacati e gruppi di interesse, e non da ultimo i genitori, tutti condividono
la responsabilità di plasmare la visione di un apprendimento di alta qualità
per tutti qualcosa di cui tutti noi aspiriamo.
Signore e signori,
Noi tutti condividiamo il desiderio del lituano
Presidenza per promuovere una migliore, più efficace, la leadership della
scuola più innovativa. Mettere le persone giuste nei ruoli di leadership, la
creazione di strutture di leadership giuste, sostenendoli sia all´interno che
all´esterno della scuola - questi devono essere obiettivi chiave della politica
di istruzione in tutti gli Stati membri.
È per questo che i miei servizi stanno lavorando a
stretto contatto con la Presidenza lituana, mentre si preparano Conclusioni
essere adottata dal Consiglio Istruzione questo novembre sul tema della
innovazione nella leadership educativa.
Inoltre, a livello europeo, abbiamo una serie di
strumenti politici e finanziari per aiutare gli Stati membri e le scuole stesse
a sviluppare una leadership di qualità in materia di istruzione.
I Fondi strutturali, ad esempio, misure di sostegno
per promuovere l´innovazione nella leadership e lo sviluppo professionale dei
dirigenti.
Il programma Erasmus + a partire dal prossimo anno
fornirà una miriade di opportunità per i dirigenti scolastici per essere
coinvolti, con i loro colleghi all´estero, in partnership, di ricerca e di
scambi internazionali che aiuteranno a sviluppare approcci innovativi per
l´istruzione, compresa la leadership educativa.
Erasmus + fornirà:
più opportunità di partnership strategiche tra le
scuole per permettere lo scambio di buone prassi e la cooperazione per
l´innovazione;
più incentivi per la cooperazione intersettoriale, per
esempio tra le scuole, gli istituti di istruzione superiore o imprese;
maggiore mobilità del personale, per stimolare
l´apprendimento tra pari e aiutare la leadership modernizzare;
uno strumento facilmente accessibile a promuovere
approcci innovativi: la piattaforma eTwinning, che è attualmente in fase di
aggiornamento specificamente per migliorare le comunità di pratica, e
una nuova azione: ´sperimentazione politica´ per
incoraggiare le autorità degli Stati membri, in collaborazione con i dirigenti
scolastici, per testare e implementare approcci innovativi.
L´unione europea sostiene anche la Rete politica
europea sulla Leadership School. Questa rete riunisce 11 ministeri o agenzie
governative, 7 gruppi di parti interessate e di 20 università per promuovere la
leadership educativa efficace, sulla base di ricerche e di buone pratiche
provenienti da tutta Europa. Vi incoraggio a dare un´occhiata al sito web della
rete.
Questi sono solo alcuni dei modi in cui l´Ue sta
lavorando per aiutare gli Stati membri a promuovere nuovi approcci alla
leadership educativa.
Sono sicuro che tutti voi avete idee e le esperienze
dei vostri propri per azione che possono contribuire alla diffusione di una
leadership di qualità in materia di istruzione in tutta Europa. E in ultima
analisi, di migliorare i risultati dell´apprendimento - e un futuro più
luminoso - per i nostri giovani.
Sono felice della Presidenza lituana ci ha dato
l´opportunità di discutere queste idee, e non vedo l´ora per l´esito.
Vi auguro una conferenza di successo.
Grazie.
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LANCIO DELLA CAMPAGNA D´INFORMAZIONE SULLE ELEZIONI EUROPEE |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - Oggi, il
Parlamento europeo darà ufficialmente il via alla sua campagna di
sensibilizzazione e informazione sulle prossime elezioni europee del maggio
2014. I vicepresidenti Podimata (S&d, El) e Karas (Ppe, At) terranno una
conferenza stampa alle 11.30 per informare i media sui dettagli della
campagna.
È
possibile seguire in diretta la conferenza stampa via Ep Live e
Ebs
http://www.Europarl.europa.eu/ep-live/it/other-events/video?event=20130910-1130-special
http://www.Europarl.europa.eu/ep-live/it/other-events/video?event=20130910-1130-special
http://audiovisual.Europarl.europa.eu/assetdetail.aspx?id=e43c8dd1-3ec1-4f73-afbd-a23000df999a |
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UE: CONVEGNO "UN NEW DEAL PER LA SOMALIA" |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - La conferenza "Un
nuovo patto per la Somalia" è un evento di alto livello organizzato
congiuntamente dall´Unione europea e la Somalia a Bruxelles.
Perché:
Transizione della Somalia di otto anni è conclusa nel
settembre 2012, con il tranquillo passaggio di consegne a un nuovo governo
federale. L´obiettivo della conferenza è quello di sostenere lo slancio
positivo in Somalia, al fine di garantire che il paese rimane sulla via della
stabilità e della pace e porta prosperità al suo popolo.
Il New Deal è il driver di questo processo. La
Conferenza di Bruxelles sarà quindi riunire la comunità internazionale e la
Somalia ad approvare la-una Compact tappa fondamentale del supporto
processo-pegno per consentire la sua attuazione e, soprattutto, ri-commit a
questo nuovo processo politico.
Quando: 16 settembre 2013 -
La sessione di apertura includerà interventi di alto
rappresentante dell´Ue Catherine Ashton, il presidente della Somalia , il
signor Hassan Sheikh Mohamud e il presidente del Consiglio europeo Herman Van
Rompuy.
Questa sarà seguita da tre sessioni di lavoro , una
particolare attenzione al nuovo ordine politico, uno sulla ricostruzione delle
fondamenta sociali ed economiche e uno sullo Stato di diritto e della
sicurezza. L´alto rappresentante dell´Ue Catherine Ashton , Commissario allo
Sviluppo Andris Piebalgs , nonché rappresentanti di varie organizzazioni
internazionali presiederanno queste sessioni.
Promesse saranno durante le sessioni di lavoro al
termine dell´intervento di ogni diffusore.
La sessione conclusiva consisterà nella convalida del
Compact dal Presidente della Somalia, il signor Hassan Sheikh Mohamud, il
presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso e l´Alto
Rappresentante dell´Ue Catherine Ashton.
La conferenza stampa , prevista alle ore 17.30,
chiuderà la manifestazione.
Dove:
La conferenza "Un nuovo patto per la
Somalia" si svolgerà nel Palazzo Egmont, Passage de Milan, Boulevard de
Waterloo, 31, 1000 Bruxelles
Servizi per i media:
Stanza di ascolto (Arenberg camera), dove verranno
trasmesse le sessioni di apertura e chiusura convivere con la sessione su
"fondamenta sociali ed economiche della Re-building Somalia"
Stanze Intervista (Presidente Camera e sala Mandarine
con fondali per interviste televisive e foto) e due angoli di intervista . Se
siete interessati a predisponendo un colloquio con i rappresentanti delle
delegazioni o gli altoparlanti di alto livello si prega di contattare:
michael.Mann @ eeas.Europa.eu o iulia.Costea @ ec.Europa.eu
Webstreaming : immagini di apertura e chiusura delle
sessioni del convegno in collaborazione con la sessione su "fondamenta
sociali ed economiche della Re-building Somalia" e la conferenza stampa
sarà trasmessa in diretta sul sito della conferenza e Europe by Satellite .
Materiali audio e video saranno disponibili dopo la conferenza su Europe by
Satellite sito web, nonché sul sito della conferenza.
Eventi mediatici:
Briefing tecnico su "Un New Deal per la
Somalia" dal Seae Md per l´Africa Mr. Nick Westcott, Devco vicedirettore
generale Mr. Marcus Cornaro e Alexander Rondos, Il rappresentante speciale
dell´Unione europea per il Corno d´Africa - 13 settembre dalle ore 09:00 in
Seae Press Room (9A Rond Point Schuman, 1046 Bruxelles) . Tutti i giornalisti
interessati possono partecipare. Al fine di ricevere l´accreditamento si prega
di contattare iulia.Costea @ ec.Europa.eu
Foto e opportunità Tv con l´arrivo dei partecipanti.
(fuori, nel cortile di Palazzo Egmont, ingresso via Passage de Milan, Boulevard
de Waterloo, 31, 1000 Bruxelles)
Conferenza stampa dal presidente somalo Sheikh Hassan
Mohamud e l´Alto Rappresentante dell´Ue Catherine Ashton -. September 16,
17.30, nella Biblioteca Sala del Palazzo Egmont Solo i giornalisti che si sono
registrati per l´evento saranno in grado di partecipare. Questo evento sarà
solo in inglese.
Accreditamenti :
Per motivi di sicurezza ea causa della quantità
limitata di spazio nel Palais d´Egmont costruzione, il numero di giornalisti
autorizzati a partecipare alla conferenza sarà strettamente limitato.
Registrazione in anticipo è obbligatoria per i
giornalisti tramite: www.Somalia-newdeal-conference.eu/press-registration (fino
al 11 settembre alle 22:00).
Per ulteriori informazioni
Sito web della conferenza:
http://www.somalia-newdeal-conference.eu/
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TOSCANA: ROSSI INCONTRA A ROMA IL PREMIER LETTA E IL MINISTRO BRAY |
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Firenze, 10 settembre 2013 – Problemi infrastrutturali
e valorizzazione del sistema museale toscano sono stati al centro di un
incontro che il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha avuto ieri
mattina a Roma prima con il ministro dei Beni e delle attività culturali
Massimo Bray e in seguito con il presidente del consiglio Enrico Letta.
"E´ stato un incontro importante per la Toscana.
Un´occasione di dialogo su alcune priorità. In particolare lavoreremo insieme
al ministero per rendere più attrattivo il nostro sistema museale con
l´obiettivo di sfruttarne al meglio tutte le potenzialità. Anche sul versante infrastrutture
il Presidente del Consiglio mi ha assicurato la sua disponibilità a valutare le
nostre richieste. Un incontro utile anche per impostare la prossima legge
finanziaria che dovremo approvare in giunta entro ottobre e poi il Consiglio
entro fine anno".
Il presidente Rossi era accompagnato dal sindaco di
Lucca Alessandro Tambellini e dal consigliere regionale Paolo Tognocchi.
Infatti una parte degli incontri è stata dedicata al tema della
circonvallazione lucchese e alla manifattura tabacchi. Come è noto si è aperta
nei giorni scorsi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a
Roma la conferenza dei servizi sul progetto preliminare del sistema tangenziale
est di Lucca compreso asse nord-sud, asse est-ovest ed asse ovest-est, adeguamento
Antraccoli, circonvallazione di Altopascio, adeguamento strada comunale del
Rogio. L´opera rientra tra quelle di interesse strategico nazionale della legge
obiettivo e, a seguito della conferenza dei servizi e del procedimento di
valutazione di impatto ambientale, dovrà essere sottoposto al Cipe per il
finanziamento e la progettazione definitiva dell´opera. Servono circa 80
milioni. Dal canto suo la Regione ha già investito 16 milioni per la
realizzazione del ponte sul Serchio e altri 20 saranno destinati alle opere
collaterali. Nella recente variazione alla Finanziaria, ha previsto un
finanziamento di 500 mila euro per la progettazione definitiva dell´intervento.
Con il premier Letta il presidente Rossi ha anche
affrontato alcune questioni economiche e sociali di particolare rilievo per la
Toscana, dai problemi e le prospettive che riguardano Piombino fino alla Breda
di Pistoia. Due realtà con grandi potenzialità ma che però oggi attraversano
varie difficoltà e che richiedono scelte chiare anche da parte del governo.
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PIEMONTE: APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE DI SUPERAMENTO DELLE FEDERAZIONI |
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Torino, 10 settembre 2013 - La Giunta regionale, su proposta
dell’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, ha approvato il disegno di legge di
superamento delle Federazioni sanitarie, istituite con la legge regionale nr. 3
del 28 marzo 2012.
La decisione è stata adottata sia a seguito della
scelta di potenziare e sviluppare la centralizzazione degli acquisti in campo
sanitario da parte di Scr, società di committenza regionale- così come
stabilito dalla legge 8 del 7 maggio 2013- sia per corrispondere alle
osservazioni pervenute dal Tavolo tecnico inter-ministeriale per la verifica
degli adempimenti delle Regioni sottoposte a Piano di rientro.
Per quanto riguarda le altre funzioni
tecnico-amministrative, logistiche, informative e di supporto la cui gestione
non sarà in capo a Scr, fermo restando un forte e più incisivo coordinamento
della Direzione regionale Sanità, la Giunta regionale individuerà, per ciascuna
area di programmazione, sulla base degli ambiti territoriali definiti,
l’Azienda sanitaria con funzioni di capofila.
“La scelta di centralizzare determinate funzioni
rimane. La modifica organizzativa, che sarà a regime dal 1° gennaio 2014, tiene
conto sia delle indicazioni ministeriali che delle scelte regionali in materia
di centralizzazione degli acquisti: lavoreremo affinché l’esperienza e
l’operatività delle Federazioni non venga dispersa e sia utilizzata nel
contesto della nuova configurazione”- sottolinea l’assessore Cavallera.
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FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: CESSAZIONE DELLE FEDERAZIONI SANITARIE, SUPERAMENTO DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI E BONUS PENDOLARI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE. |
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Torino, 10 settembre 2013 - La riunione è stata
coordinata dal presidente Roberto Cota. Federazioni sanitarie. Un disegno di
legge presentato dall’assessore Ugo Cavallera e che passa ora all’esame del
Consiglio stabilisce la cessazione dal 1° gennaio 2014 delle funzioni delle sei
Federazioni sanitarie sovrazonali, alle quali il piano sanitario destinava la
gestione di servizi amministrativi, tecnici e logistici di supporto svolti
singolarmente da ciascuna azienda sanitaria, e l’affidamento della
centralizzazione degli acquisti alla Società di committenza regionale
(Scr-piemonte). Viene così assicurato il rispetto di alcuni adempimenti
richiesti dal tavolo tecnico ministeriale e continua nel contempo il
perseguimento degli obiettivi che avevano a suo tempo portato a costituire le
Federazioni.
Ospedali psichiatrici giudiziari. Il programma per il
superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, proposto dall’assessore Ugo
Cavallera, prevede uno stanziamento di 12,5 milioni di euro, al 95% a carico
dello Stato, per l’apertura di due strutture sanitarie extraospedaliere nell’ex
residenza sanitaria Madonna Dorotea di Bioglio (Biella) e nella Cascina
Spandonara di Alessandria. La delibera viene ora sottoposta all’approvazione
del Consiglio regionale.
Bonus pendolari. Come proposto dall’assessore Barbara
Bonino, viene disposta l’applicazione del “bonus pendolari 2012”, per
riconoscere ai clienti abbonati al servizio ferroviario gestito da Trenitalia
un adeguato risarcimento per i disagi subiti. La presentazione delle domande
avverrà dal 24 settembre al 31 dicembre 2013. Per il pagamento saranno
utilizzati 700.000 euro impegnati a favore di Trenitalia ma non erogabili
all’azienda in quanto corrispondenti a detrazioni per servizi non resi.
Sono stati inoltre approvati:
- su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la
definizione del budget 2013 dei volumi di attività e dei tetti di spesa degli
erogatori privati o equiparati a quelli pubblici, i criteri per fissare gli
importi a consuntivo che le azienda sanitarie devono erogare alle strutture
private per gli anni 2011 e 2012, la validazione dei corsi per le gestione dei
defibrillatori automatici esterni in ambito extraospedaliero effettuati dal 24
settembre 2012, le linee guida per la prescrizione degli apparecchi acustici;
- su proposta dell’assessore Gilberto Pichetto,
l’autorizzazione ad intervenire nel giudizio avanti alla Corte Costituzionale
nei confronti del ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri per la dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma della
l.R. 11/2013 che consente ai cacciatori l’esercizio venatorio nelle aree
contigue alle aree protette, nonché la proroga al 31 dicembre 2014 della
validità dell’accordo di programma tra Regione Piemonte e Provincia di
Alessandria per la realizzazione di una rete di belvedere attrezzati
nell’ambito della valorizzazione del territorio interessato dalla candidatura
Unesco;
- su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, la
variante al piano regolatore generale di Busca (Cn).
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SARDEGNA, PRESIDENTE CAPPELLACCI: PERCORSO LINEARE VERSO ZONA FRANCA INTEGRALE. GIUNTA AL LAVORO ANCHE SU TAGLIO ACCISE |
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Cagliari, 10 settembre 2013 - "Quello intrapreso
dalla Giunta è un percorso lineare che ha come obiettivo la zona franca
integrale della Sardegna". Così il presidente della Regione, Ugo
Cappellacci ha ribadito l’orientamento della Giunta sulla questione relativa
alla zona franca. "Un percorso - prosegue Cappellacci - scandito dagli
atti perché l’esecutivo regionale parla attraverso le delibere, le lettere
inviate alle istituzioni nazionali ed europee e l´apertura del tavolo di
confronto con lo Stato. Pur avendo ottemperato a quanto stabilito dal Consiglio
regionale con la recente legge e agli adempimenti relativi alle zone franche
doganali, che mira ad attuare il Dlgs. 75 del 1998, la Giunta - spiega il
presidente - non ha assolutamente cambiato strategia, continua ad essere
impegnata sull´altro fronte, più avanzato, riguardante la zona franca integrale
e a sostenere con forza la richiesta di modifica del codice doganale europeo.
Abbiamo le idee chiare - osserva il presidente - su quello che deve essere il
traguardo finale, non abbiamo mai confuso tra zona franca integrale e doganale
né siamo interessati ad assumere un atteggiamento rinunciatario, che lasciamo
ad altri, a passi indietro o a disonorevoli trattative al ribasso. Ci siamo
rivolti con convinzione all´Europa e abbiamo chiesto allo Stato centrale di
pronunciarsi per la modifica del codice doganale comunitario, che deve aprire
la strada alla zona franca integrale della Sardegna. E´ fondamentale - ha
aggiunto il capo dell´Esecutivo regionale - essere uniti e non cadere nel
tranello di chi tenta subdolamente, solo per ragioni di tornaconto politico di
inserire deviazioni dei percorsi avviati, di portarci in qualche vicolo cieco e
di dividere quel fronte comune degli uomini e delle donne di buona volontà
favorevoli alla zona franca, al di là delle distinzioni politiche. Il
presidente della Regione ricorda altresì che la Giunta è al lavoro anche per la
riduzione delle accise, richiamata stamane dal partito dei Riformatori:
"Un’azione voluta anche dal pronunciamento del Consiglio regionale, che ci
vede impegnati sull’effettiva applicazione degli strumenti tesi alla riduzione concreta
entro l’ultimo bimestre 2013 delle accise sul costo della benzina per i
residenti in Sardegna".
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TOSCANA: LA DIRETTA STREAMING DELLA SEDUTA DI GIUNTA DI IERI |
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Firenze. 10 settembre 2013 – Un accordo con sindacati,
datori di lavoro e università per l´apprendistato di alta formazione e il
conseguimento del titolo di dottore in ricerca. E poi ancora reti di ricarica
per i veicoli elettrici, norme per prevenire le cadute dell´alto di cui
dovranno tenere di conto anche chi pone in opera impianti fotovoltaici e infine
525mila euro in più, sul piano della cultura, per fondazioni e teatri. Sono
questi i principali provvedimenti approvati nella seduta della Giunta regionale
che si è tenuta oggi pomeriggio in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati e
trasmessa in diretta streaming:
- Università e scuola - La giunta ha approvato una
delibera sull´apprendistato di alta formazione (8´ 10´´ fino a 9´ 30´´) che
prevede un´intesa con associazioni datoriali e sindacali e istituzioni
universitarie con lo scopo di facilitare contatti e collaborazione tra
università e mondo per quanto riguarda i corsi di dottorato in ricerca. La
seconda delibera riguarda il progetto "Coimprensivi si diventa"
(9´31´´ fino 10´11´´) e prevede 200mila euro di finanziamento
- Veicoli elettrici - La giunta ha deciso oggi anche
la partecipazione al bando a favore delle Regioni per il finanziamento di reti
di ricarica dedicati ai veicoli elettrici (1´41´´ fino a 3´ 12´´ del secondo
file), con un progetto che riguarda impianti da sviluppare lungo la Fi-pi-li e
a cui la Regione parteciperebbe con 238 mila euro, pari a metà del suo costo.
- Lavori in quota - Con la delibera "Modifiche
regolamento di attuazione Lr 1/2005" (3´13" fino a 4´48´´) sono state
aggiornate alcune norme per l´esecuzione di lavori in quota. Nel 2006 la media
regionale degli infortuni mortali per cadute dall´alto era del 64%, scesa
nell´ultimo triennio al 42 per cento.
- Piano cultura, nuove risorse - Con la rimoduzione
finanziaria approvata oggi in giunta (9´23´´ fino a 9´55´´ del secondo file)
sono state messi a disposizione 525 mila euro destinati ad Orchestra regionale
della Toscana, Teatro Metastasio di Prato, Festival Pucciniano, Fondazione
Siena Jazz e Compagnia di danza Virgilio Sieni.
Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili
all´indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew dopo la loro verbalizzazione
da parte degli uffici regionali.
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FVG: FINANZIAMENTI AI GRUPPI, INDENNITÀ CONSIGLIERI |
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Trieste, 9 settembre 2013 - Il primo settembre
2013 si è chiuso definitivamente il vecchio sistema di finanziamento
ai Gruppi consiliari e anche quello relativo alle indennità
da corrispondere ai singoli consiglieri e si è aperto un capitolo nuovo
con le delibere adottate oggi - tutte all´unanimità - dall´Ufficio di
presidenza del Consiglio regionale, convocato con sollecitudine dal
presidente Franco Iacop per recepire quanto fissato dal Decreto Monti e dalla
specifica legge regionale n. 10 del 9 agosto scorso, esattamente un mese
fa. I Gruppi avranno a
disposizione, esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all´attività
consiliare, complessivamente poco meno di 306.000 euro all´anno, quindi per i
quattro mesi restanti fino a dicembre riceveranno un terzo di questo
importo, ossia 100.000 euro. L´importo complessivo annuale è
stabilito in 5.000 euro moltiplicato per il numero dei consiglieri,
maggiorato di 0,05 euro per abitante residente in regione. Per ogni
consigliere al Gruppo vengono versati quindi 416,25 euro al
mese. L´ufficio di presidenza, competente per la suddivisione, in
base alla legge ha assegnato l´80% dell´importo totale ai Gruppi e
il rimanente 20% ai soli Gruppi che al loro interno hanno consiglieri del
genere sottorappresentato, ossia donne: Pd, M5s e Ln. La quota mensile a
questi tre gruppi risulta quindi: Pd 2.549,58; M5s 1.529,75; Ln
1.019,83. Completamente nuovo anche il regime dei rimborsi ai
singoli consiglieri, che sarà onnicomprensivo (quindi telefono,
Telepass, carburante, spese per attività politica, diaria). Tutti i
consiglieri, per la loro attività politico-istituzionale svolta all´interno
del territorio regionale, riceveranno 1.000 euro, che saranno incrementati
seguendo tre criteri: distanza chilometrica dal Consiglio regionale a Trieste
(chi è a meno di 50 km dal capoluogo regionale non è preso in
considerazione); numero di abitanti per collegio elettorale;
superficie territoriale del collegio elettorale. Il Decreto Monti
pone come tetto per queste indennità 3.600 euro, ma il calcolo fatto
dall´Ufficio di presidenza è inferiore: stabilisce che i consiglieri eletti
nei collegi di Trieste e Gorizia riceveranno al mese 2.500 euro (compresi i
1.000 euro di base), gli altri (Pordenone, Udine, Tolmezzo),
3.500. Per ogni giornata di assenza dai lavori d´Aula o
dalla Commissione obbligatoria, subiranno una detrazione pari a
un ventunesimo della cifra. I presidenti della Regione e del Consiglio e
gli assessori avranno una riduzione del 30% dell´importo in quanto utilizzano
ai fini istituzionali l´auto di servizio. "Il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia - ha commentato il presidente Franco Iacop - con questi
primi atti ha voluto dare una risposta immediata, entro i termini di legge, a
quanto è stato fissato dai provvedimenti sul contenimento dei costi
della politica, ma ha soprattutto voluto dare un segnale concreto
di responsabilità nei confronti dei cittadini, di un´opinione pubblica che
con sempre più forza chiede una decisa sterzata rispetto al passato. E le
prossime decisioni che adotteremo andranno sempre nel senso del risparmio e
della massima trasparenza". Iacop, al riguardo, si riferisce alla
questione relativa alla dotazione di apparecchiature ai Gruppi. Dopo che in
agosto tutti hanno restituito ogni cosa al Consiglio regionale, è in
atto l´inventario dei beni. Quelli inservibili verranno consegnati agli
uffici della Giunta per essere alienati, gli altri rimarranno nella
disponibilità del Consiglio regionale e saranno riassegnati, in base a
precise e motivate esigenze, ai Gruppi stessi o agli uffici
consiliari. Da ultimo, l´Ufficio di presidenza ha giudicato ammissibile
la richiesta di referendum consultivo per la fusione dei Comuni
di Valvasone, Arzene e San Martino al Tagliamento e questo parere verrà
sottoposto all´Aula per il via libera definitivo alla consultazione
popolare.
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BOLZANO, PIANO DEL LAVORO: IL CONSIGLIO APPROVA LE PRIME MISURE |
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Bolzano, 10 settembre 2013 - Il
Piano pluriennale del lavoro entra nel pieno della sua attuazione. Il 9
settembre il Consiglio provinciale ha approvato la legge sul rendiconto
finanziario che contiene, tra l´altro, tre articoli che attuano altrettante
misure prioritarie del piano. Si tratta di sgravi Irap, contributi a chi assume
disoccupati over 55 e fondo per la cooperazione.
Soddisfatto per l´approvazione del provvedimento
l´assessore al lavoro Roberto Bizzo, che ha seguito passo passo la nascita del
piano pluriennale per il lavoro, programma che indica le strategie da seguire a
sostegno dell´occupazione per il periodo 2013-2020. "Nonostante la
situazione sia più rosea rispetto al resto d´Italia - sottolinea Bizzo - anche
in Alto Adige dobbiamo fare i conti con una disoccupazione in crescita, in particolare
nelle fasce più giovani della popolazione. A loro dobbiamo dare risposte
concrete e immediate con un patto tra forze sociali e tra generazioni. Servono
misure strutturali, politiche di programmazione nel medio e lungo
periodo".
Il primo punto che ha ottenuto l´ok del Consiglio
provinciale riguarda l´azzeramento dell´Irap per le imprese che assumono
persone senza occupazione o per chi stabilizza la situazione di lavoratori
precari con meno di 30 anni o con più di 55 anni. Agli over 55 è dedicata anche
l´introduzione di un sostegno straordinario (sino a 24 mesi di contributi
sociali) per le imprese che assumono persone con più di 55 anni che sono
disoccupate da oltre 6 mesi. Il terzo punto approvato dal Consiglio, infine,
riguarda l´istituzione di un fondo per lo sviluppo della cooperazione, che una
volta reso operativo potrà sostenere la capitalizzazione e la crescita delle
cooperative sociali per l´inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
L´assessore Roberto Bizzo, inoltre, ha avviato il
tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per l´introduzione del
patto generazionale nella pubblica amministrazione. Le misure approvate dal
Consiglio, e le altre contenute nel piano provinciale per il lavoro, saranno al
centro del convegno in programma il 10 settembre a Bolzano alla presenza
del Ministro del lavoro Enrico Giovannini.
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TRENTO: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: FIRMATO IL TERZO PROTOCOLLO 2013 |
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Trento, 10 settembre 2013 - Il presidente della Provincia autonoma di
Trento, Alberto Pacher e i rappresentanti di tutte le parti sociali hanno
firmato ieri il protocollo d´intesa che fissa i criteri di utilizzo delle
ulteriori risorse – 2.825.235,40 euro – assegnate dallo Stato per finanziare
l´ultima tranche del 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga. Al tavolo
della Sala Fedrizzi, nella sede della Provincia, erano presenti, accanto al
presidente Pacher, i rappresentanti di
Confindustria Trento; Associazione
artigiani e piccole imprese (Roberto De Laurentis); Unione Commercio, turismo,
servizi professionali e piccole imprese; Confesercenti; Associazione
albergatori e imprese turistiche; Coldiretti; Cgil (Paolo Burli); Cisl (Lorenzo
Pomini); e Uil (Walter Alotti). Presentando i contenuti dell’intesa, Pacher ha
espresso la sua soddisfazione: “L’impegno della giunta è di garantire al
Trentino e ai lavoratori le più adeguate misure per fronteggiare il momento di
crisi economica. Siamo riusciti a dare delle risposte grazie alla collaborazione
e all’impegno di tutte le parti, organizzazioni sindacali e associazioni di
categoria. Era importante trovare un’unità di intenti e di obiettivi, così da
permettere il miglior impiego delle risorse pubbliche a favore dei cittadini”.
Quello sottoscritto stamani è il terzo protocollo
d´intesa firmato nel corso del 2013. Il primo venne sottoscritto il primo
febbraio e fissava i criteri di utilizzo della prima "rata" assegnata
dallo Stato alla Provincia autonoma di Trento, che ammontava a 1.200,000 euro.
Il secondo fu sottoscritto il 31 maggio 2013, in relazione ad un’ulteriore
assegnazione statale che ammontava a 1.640.000 euro. Il protocollo firmato oggi
stabilisce i criteri per l´utilizzo della terza tranche di assegnazione statale
per coprire i fabbisogni degli ammortizzatori in deroga per il restante 2013,
che ammonta a 2.825.235.40 euro. La firma, in data odierna, del terzo
protocollo di intesa dall’inizio del 2013 con le parti sociali fissa i criteri
di utilizzo delle risorse assegnate dallo Stato per gli ammortizzatori sociali
in deroga. L’accordo segue l’assegnazione alla Provincia di ulteriori risorse
statali di oltre 2.800.000 di euro, che portano ad un totale di risorse
assegnate nell’anno corrente per complessivi 5.600.000 euro. “Il nuovo
stanziamento – ha esordito il presidente della Provincia autonoma di Trento,
Alberto Pacher - ci permette di liberare delle risorse che utilizzeremo
comunque in politiche a sostegno del lavoro”. Ad esempio, è stato previsto un
allentamento dei criteri selettivi di accesso agli ammortizzatori sociali in
deroga stabilito nei precedenti protocolli. Viene meno, in particolare, il
limite di 500 ore autorizzate di media per lavoratore sul complessivo periodo
dal 2010 al 2012, mentre il periodo massimo di sospensione dal lavoro per
singolo lavoratore viene aumentato da 200 ore a 400 ore. Il nuovo protocollo
aumenta, a partire dal 1° settembre 2013, il possibile ricorso alla mobilità in
deroga. Inoltre, prevede l’inclusione fino a fine anno dei lavoratori con età pari
o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, iscritti in lista di
mobilità (ai sensi della legge n. 236/1993), senza diritto all’indennità di
mobilità nazionale e con scadenza dell’indennità di disoccupazione a decorrere
dal 1 settembre 2013, ovvero già beneficiari di sostegno al reddito provinciale
(ai sensi dell’intervento n. 24 del Piano degli interventi di politica del
lavoro). La durata massima complessiva degli interventi di sostegno al reddito
a favore dei lavoratori interessati (sostegno al reddito provinciale e
indennità di mobilità in deroga) è prevista in otto mesi, con scadenza comunque
al 31 dicembre 2013. La sottoscrizione del protocollo di intesa è stata
l’occasione per il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher,
di tornare a ragionare con le Parti Sociali sulla costruzione di strumenti a
favore di imprese e lavoratori per la fase successiva al termine
dell’esperienza degli ammortizzatori sociali in deroga. Tale strumento, come
previsto dalla legge Fornero, cesserà definitivamente a far data dal 1 gennaio
2017.
Nel suo intervento, il presidente ha sensibilizzato le
parti sociali sul tema del reddito di continuità, che nelle intenzioni della
Provincia dovrà garantire sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese
escluse dalla normativa in materia di integrazione salariale nei periodi di
crisi di mercato e di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale. Nel corso
della presentazione, sono stati ricordati i termini di scadenza previsti dalla
normativa statale per la costituzione di fondi di solidarietà bilaterali. E’
stato anche ribadito che la valorizzazione della delega alla Provincia della
gestione degli ammortizzatori sociali riceverebbe un grande slancio dalla
promozione sul territorio di un fondo di solidarietà provinciale
intersettoriale compartecipato dalle imprese e dai lavoratori del Trentino.
Su questo tema, il presidente Pacher ha sottolineato
l’intenzione della Provincia di sostenere il processo di costituzione del fondo
anche mediante l’attivazione di possibili leve, comprese quelle fiscali, utili
alla riduzione del peso finanziario previste a carico di aziende e lavoratori.
Un cenno finale è stato rivolto al processo di perfezionamento della delega. Il
presidente Pacher ha annunciato che l’iter è in fase di conclusione e che nei
prossimi giorni dovrebbe arrivare la firma dell’intesa con il Ministero del
lavoro: “Siamo in attesa della convocazione del ministro del Lavoro, Enrico
Giovannini per la firma dell’accordo. In ogni caso, la vera partita rimane la
riorganizzazione dei rapporti istituzionali tra Provincia e lo Stato, basati
sulla responsabilità diffusa e il rafforzamento degli organici, così da dare
piena applicazione agli accordi ed evitare che rimangano inapplicati".
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BOLZANO: DISOCCUPAZIONE AL 4,7%, PRIORITÀ AL LAVORO FEMMINILE |
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Bolzano, 10 settembre 2013 - "Il dato reale sulla disoccupazione in
Alto Adige è del 4,7%". Lo ha ribadito il presidente Luis Durnwalder al
termine della seduta ridotta della Giunta per lasciare spazio al Consiglio
provinciale. "Per il futuro - ha spiegato Durnwalder - bisognerà dare
priorità al lavoro femminile, sostenendo anche l´economia e l´insediamento di
nuove aziende"
Nelle ultime settimane aveva fatto molto discutere il
dato diffuso dall´Istat (Istituto nazionale di statistica) che parlava di una
percentuale di disoccupati, in Provincia di Bolzano, pari al 5,4%. Numeri in
contrasto con quelli diffusi dall´Istituto provinciale Astat, che invece si
attestavano al 4,7%. Sul punto hanno fatto chiarezza durante la seduta di
Giunta i vertici della Ripartizione lavoro. "Le statistiche dell´Istat -
ha spiegato il presidente Durnwalder - sono relative esclusivamente al secondo
trimestre dell´anno, mentre i dati reali sono quelli dell´Astat perchè si
riferiscono agli ultimi 4 trimestri, dando così una tendenza più veritiera non
influenzata dagli sbalzi dovuti ai lavoratori stagionali".
Se la disoccupazione, dunque, è al 4,7%, resta marcata
la differenza fra uomini e donne: per i primi non si supera il 3,7%, per le
seconde si arriva al 5,9%. "Per il futuro - ha commentato Luis Durnwalder
- bisognerà dare priorità all´occupazione femminile, anche perchè i dati
dell´ultimo periodo mostrano che, anche a causa della crisi economica, sono
sempre di più le donne che vogliono entrare o ri-entrare nel mondo del
lavoro". Sempre a proposito di futuro, Durnwalder ribadisce che "per
avere effetti positivi nel lungo periodo non serve limitarsi a qualche
provvedimento ad hoc, ma ci vuole una strategia di più ampio respiro: da lunedì
prossimo - ha concluso il presidente altoatesino - riprenderemo la discussione
su come sostenere l´economia favorendo l´insediamento sul territorio di nuove
aziende".
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BOLZANO: 6,6 MILIONI DI EURO PER PERSONE CON DISABILITÀ E INSERIMENTO LAVORATIVO |
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Bolzano, 10 settembre 2013 - Con un importo
complessivo di circa 6,6 milioni di euro la Ripartizione famiglia e politiche
sociali sostiene finanziariamente diverse organizzazioni per l´attività svolta
in favore di persone con disabilità, con disturbi psichici o problemi di
dipendenza. Circa 475.000 Euro sono destinati ad investimenti.
Al fine del finanziamento sono state considerate
soprattutto quelle organizzazioni che gestiscono i soggiorni fuori sede, nonché
le iniziative nel campo del tempo libero come, ad esempio, progetti teatrali,
corsi e manifestazioni sportive. Come evidenziato il 19 luglio dall´assessore Theiner
tutte queste attività, infatti, contribuiscono a promuovere l´integrazione
sociale e l´autonomia delle persone con disabilità, disturbi psichici e
dipendenze.
Per queste ed altre attività 46 organizzazioni,
associazioni, cooperative sociali di tipo A e gruppi di auto-mutuo-aiuto, tra
le quali la Lebenshilfe, la Cooperativa sociale Clab, l´Associazione Genitori
di Persone con Handicap, l´Associazione parenti e amici di malati psichici,
l´Aias e la G.w.b -Cooperativa.laboratori.assistenza, ricevono un importo pari
a 3,1 milioni di euro.
Inoltre sono stati concessi a 31 cooperative sociali
di tipo B, per l´inserimento lavorativo di persone svantaggiate, contributi in
misura di 3 milioni di euro per il 2013.
Nel complesso sono inserite all´interno delle cooperative sociali 339 persone
svantaggiate. Con ciò il numero delle persone che lavorano nelle cooperative
sociali è aumentato di 28 unità rispetto all´anno scorso.
I contributi per investimento in misura di 475.000
euro vanno a 13 organizzazioni tra le quali il Centro Ciechi San Raffaele per
lavori edilizi di miglioramento nonché al Hotel senza barriere Masatsch di
Pianizza di Sopra gestito dalla Lebenshilfe per lavori di ristrutturazione.
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STAGE E APPRENDISTATO? UN MATRIMONIO PER L´OCCUPAZIONE LE AZIENDE SCELGONO L’APPRENDISTATO PER UN TERZO DELLE TRASFORMAZIONI DEL TIROCINIO IN OCCUPAZIONE. |
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Milano, 10 settembre 2013 - Da oltre 6 mesi Actl – Sportello Stage
ha attivato un servizio di assistenza e consulenza rivolto alle imprese per
inserire giovani con contratto di apprendistato. Il servizio viene offerto alle
imprese su tutto il territorio nazionale (in Lombardia con un contributo da
parte della Regione) e prevede un percorso di consulenza a partire dalla
stipula del contratto, la definizione del progetto/piano formativo fino alla
gestione della formazione (interna ed esterna) prevista lungo tutta la durata
del contratto (fino a tre anni). Oltre 15 imprese si sono affidate allo
Sportello Apprendistato e, un dato interessante che già è emerso è
rappresentato dal fatto che, la maggior parte dei contratti di apprendistato
attivati è con giovani che hanno svolto una esperienza di stage presso le
medesime imprese.
“Tale dato conferma quanto Actl da sempre sostiene
ovvero che lo stage rappresenta il principale strumento in Italia per
l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e anzi affiancato
all´apprendistato può addirittura favorire e aumentare l´occupazione dei
giovani italiani. Stage e apprendistato, infatti, promossi come l´uno
"traghetto" verso l´altro rappresentano per le imprese e per i
giovani un percorso di formazione, orientamento, selezione per offrire chanches
di occupazione ai giovani e formare i manager di domani. Per aiutare le imprese
e far ripartire il Paese non servono ingessature e vincoli nell´uso degli
strumenti di inserimento ma è sufficiente dare un ruolo vero agli enti
promotori affinché attraverso il monitoraggio e la verifica delle competenze
acquisite possano vigilare per evitare gli abusi e allo stesso tempo dare
supporto alle imprese virtuose, la maggior parte, che vedono nello stage e
nell´apprendistato due vere occasioni di conoscere e inserire i giovani.”
Dichiara Marina Verderajme, Presidente di Actl – Sportello Stage.
Ad ulteriore riprova della sempre più efficace
sinergia fra stage e apprendistato ci sono i dati che evidenziano un costante
aumento degli assunti con questa tipologia contrattuale in seguito ad un
tirocinio.
Se nel 2011, infatti, il 21,9% dei tirocinanti che
proseguiva la loro esperienza in azienda veniva inserito con un contratto di
apprendistato, questo dato salito al 23,7 nel 2012 per arrivare al 32,7% nel
primo semestre 2013.
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VENETO, FAMIGLIA: 700 MILA EURO FINANZIAMENTO PER 2013 A SOSTEGNO SPESE SANITARIE E CANONI AFFITTO PER FAMIGLIE MONOPARENTALI CON FIGLI MINORI E GENITORI SEPARATI O DIVORZIATI IN DIFFICOLTA |
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Venezia, 10 settembre 2013 - Per sostenere le spese
sanitarie o pagare i canoni d’affitto alle famiglie monoparentali con uno o più figli minori o con genitori
separati o divorziati in difficoltà, la Giunta regionale, su proposta
dell’Assessore ai servizi sociali Remo Sernagiotto, ha approvato nella seduta del
6 agosto un provvedimento con cui si forniscono le disposizioni attuative e i
criteri dell’istruttoria da parte dei
Comuni per l’accesso al finanziamento regionale di 700 mila euro complessivi
facenti capo a un fondo sperimentale per la concessione di prestiti a tasso
zero a favore dei suddetti nuclei familiari. “”L’istituzione di questo
specifico fondo regionale – spiega Sernagiotto - è stato fatto per dare attuazione a quanto
prevede la legge regionale n.29 del 2012 sul sostegno delle famiglie
monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà
che anche nella nostra regione sono in numero considerevole. Lo scopo è di
garantire loro le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, la prosecuzione
di un’esistenza dignitosa, il recupero dell’autonomia abitativa. Sottolineo che
la natura della nostra iniziativa non ha niente di meramente assistenzialistico
ma, al contrario, intende favorire la costruzione di un percorso di
responsabilizzazione in queste famiglie”. Nella deliberazione regionale – che
ora sarà trasmessa al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della
competente commissione - si prevede che per essere ammessi al prestito,
il nucleo monoparentale deve avere un valore Isee (indicatore della situazione
economica equivalente) non inferiore ai 5 e non superiore ai 25 mila euro e
essere residente nel Veneto o, se straniero non comunitario, con titolo di
soggiorno valido. Le tipologie di spese oggetto del prestito – che non potrà
essere superiore ai 5 mila euro - sono le spese sanitarie (spese mediche e di
dispositivi sanitari a esclusione della chirurgia estetica) o le spese per il
pagamento del canone d’affitto; i prestiti assegnati saranno a tasso zero e
verranno restituiti ai Comuni dai beneficiari secondo piani personalizzati e
concordati. Le somme restituite andranno recuperate nel fondo istituito e
riattivate quali risorse messe a disposizione nello stesso settore. I Comuni
potranno presentare le domande di accesso al fondo entro il 15 novembre 2013.
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BOLZANO: AL LAVORO LA CONSULTA PER LA FAMIGLIA |
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Bolzano, 10 settembre 2013 - La nuova legge per il sostegno alla
famiglia prevede una Consulta incaricata di coordinare e accompagnare
l´attuazione delle nuove disposizioni. L´organismo, composto di 11 membri
effettivi, si è riunito il 6 agosto per la seduta costitutiva. Primo compito
della Consulta è l´elaborazione di un regolamento prima della fine della
legislatura.
Due nuovi organismi, l´Agenzia per la famiglia e la
Consulta per la famiglia, sono stati introdotti con la nuova legge allo scopo
di coordinare meglio tra attori pubblici e privati le misure mirate a sostegno
della famiglia nei vari settori: l´istruzione, la salute, la mobilità, il
lavoro, la casa. Mentre l´Agenzia sarà attivata dalla futura Giunta provinciale
nella nuova legislatura, la Consulta per la famiglia è già operativa per dare
concretezza alla legge. "Il suo insediamento era findamentale, perchè la
Consulta elabora le priorità nell´attuazione della legge e sottopone tali
proposte alla politica. Il primo compito è la stesura di un regolamento, poi
inizierà il lavoro di contenuto", spiega l´assessore provinciale Richard
Theiner.
Nella Consulta sono rappresentati i tre gruppi
linguistici. Un esponente ciascuno è stato nominato da Provincia, Comuni,
associazioni economiche e sindacati, due rappresentanti sono espressione dei
servizi alla famiglia, 5 quelli dell´associazionismo. Per la Provincia siedono
nella Consulta il direttore della ripartizione Famiglia e politiche sociali
Luca Critelli, per i Comuni l´assessore di Bolzano Mauro Randi, per le
associazioni economiche Siegfried Rinner e per i sindacati Ulrike Egger. I
servizi alla famiglia sono rappresentati da Vera Nicolussi-leck e Elio
Cirimbelli, i 5 membri dell´associazionismo sono Irmgard Pörnbacher, Angelika
Mitterrutzner, Christa Ladurner, Toni Fiung, Elena D´addio.
Una volta pronto il regolamento dei lavori, sono
quattro i compiti che attendono la Consulta: "Sottopone alla Giunta
proposte per aggiornare la legislazione provinciale alle nuove esigenze della
famiglia, elabora proposte di sostegno alla famiglia, fornisce pareri e
raccomandazioni e infini può prendere posizione su tematiche riguardanti la
famiglia", spiega il direttore di ripartizione Critelli. In definitiva:
lavora all´attuazione delle priorità nella politica per la famiglia e ha quindi
un ampio spazio di manovra. In tal senso anche i componenti, nella prima riunione,
si sono espressi per un ruolo attivo della Consulta. Nella prossima seduta, a
metà settembre, verrà già discussa una prima bozza del regolamento.
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SICUREZZA URBANA: SERVE RETE TRA ISTITUZIONI PER FAR EMERGERE VIOLENZE CONTRO DONNE E BAMBINI, PRESENTATO SETTIMO RAPPORTO SULLO STATO DELLA CRIMINALITÀ IN LIGURIA |
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Genova, 10 settembre 2013 - "Serve una rete interistituzionale per
far emergere i casi sommersi di tutte quelle donne che subiscono violenze,
insieme ai loro bambini, e che non sporgono denuncia e pertanto la macchina
operativa deputata alla presa in carico dei casi, pronto soccorso, distretti
socio-sanitari, posti di polizia, ha bisogno di un migliore raccordo". Lo
ha detto il vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla salute e alla
sicurezza urbana, Claudio Montaldo lunedì 9 settembre mattina nel corso della
presentazione del settimo rapporto sulla sicurezza urbana in Liguria che
analizza le tendenze delittuose nelle quattro province, attraverso le denunce
dei cittadini e le azioni di repressione delle forze dell´ordine. In mancanza
di questa rete è impossibile certificare con esattezza l´andamento relativo a
questi reati. Tra i crimini più importanti passati in rassegna dal rapporto si
registra la stabilità degli omicidi a Genova e la decrescita negli altri
capoluoghi. "Di per sé un dato importante – ha detto Montaldo – in una
regione, come quella ligure, mai seriamente aggredita da tale fenomeno negli
ultimi quindici anni". Altra questione riguarda il fenomeno dei furti di
strada: il 2012 ha documentato una percentuale di furti predatori che, anche se
in lieve diminuzione rispetto all´anno precedente, risulta ancora preoccupante,
perché a Genova la qualità dei borseggi denunciata non è mai inferiore a 5.000
all´anno. Al di là di questo nel 2012 a Genova si è registrata una diminuzione
di scippi e borseggi del 20%, rispetto all´anno precedente, mentre una prima
analisi degli identikit riferiti agli autori di questi reati fa emergere un
quadro in cui la presenza di giovani stranieri di tutte le nazionalità, dal
Maghreb al Sud America o Est Europeo, supera di gran lunga il 60% del totale
dei reati commessi. Un coinvolgimento attivo che non sarebbe però da attribuire
all´impatto diretto che la crisi economica esercita sui contesti locali. Non si
può dimenticare infatti che la Liguria si attesta tra i primi posti in Italia
tra le regioni per numero di persone tossico o alcol dipendenti, dopo Lazio,
Lombardia e Campania, con una media di 6 casi ogni 100 abitanti. A Imperia e
Savona scippi e borseggi si mantengono stabili, mentre alla Spezia l´aumento
dei reati di strada ripreso dal 2011 raggiunge numeri vertiginosi nel 2012, sia
in città che nel resto della provincia. Raddoppiano infatti nel 2012 alla
Spezia il numero dei furti con strappo (scippi), così come quello dei furti con
destrezza (borseggi) che passano da 167 a 300. Non si arrestano le denunce per
quanto riguarda i furti in appartamento, anzi aumentato. Il furto nelle
abitazioni è un reato che a Genova si registra in tutti i quartieri della
città, senza distinzione di giorni, ore e mesi. Si stima che la componente di
ladri stranieri si attesti intorno al 50% del numero complessivo delle
infrazioni nelle abitazioni. A Genova, secondo una media, sono più di 4 i furti
nelle abitazioni che si registrano ogni giorno. A Savona i furti in
appartamento sono cresciuti, anche se di poche unità, mentre hanno registrato
un +20% in provincia. A Imperia città e lungo la costa hanno mantenuto valori
stabili, con una media di un furto in appartamento ogni due giorni nel
capoluogo e tre al giorno nel resto della provincia imperiese.
È l´area spezzina quella ad avere la maglia nero per
quanto riguarda i furti in appartamento, perché il dato riferito all´intera
provincia raddoppia e lo stesso si può dire della Spezia, città dove si è
passati dalle 267 denunce del 2011 alle 418 del 2012. Stabili gli atti
vandalici come ritorsioni, vendette o gesti di bullismo che si nascondono
dietro agli incendi dolosi di moto e ciclomotori. Per quanto riguarda Genova,
per la prima volta negli ultimi nove anni, si registra una diminuzione del 25%
dei furti su auto, del 20% dei ciclomotori, del 15% delle auto e del 10% dei
motocicli. "Quel che affiora dalla fotografia del territorio – spiega
Stefano Padovano, autore del rapporto – è che la domanda sociale di sicurezza
dei cittadini non può essere evasa. Talvolta si tratta di richieste scomposte,
rispondenti solo in parte alle dimensioni del pericolo, ma per la maggioranza
si basano su richieste legittime e quindi per nulla sottovalutabili o
relegabili sullo sfondo dell´agenda politica".
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