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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Febbraio 2014
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SULL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2013 - Il Presidente Barroso ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito ai recenti sviluppi della situazione in Ucraina. "Non esistono circostanze che possano legittimare o giustificare tali scene. L’ue ha fornito la propria sincera assistenza al fine di favorire il dialogo politico tra le parti e disinnescare la situazione." Dichiarazione del Presidente Barroso sull´Ucraina «È con costernazione e profondo sgomento che abbiamo seguito l’evoluzione delle ultime 24 ore in Ucraina. Non esistono circostanze che possano legittimare o giustificare tali scene. Trasmettiamo le nostre più profonde condoglianze alle vittime e alle loro famiglie. Condanniamo con la massima severità la violenza come modo per risolvere una crisi politica e istituzionale. Spetta alla leadership politica del paese la responsabilità di garantire la necessaria tutela dei diritti e delle libertà fondamentali. Esortiamo tutte le parti a porre immediatamente fine a tutti gli atti di violenza ed a impegnarsi in un dialogo concreto, rispondendo alle aspirazioni democratiche del popolo ucraino. L’ue ha fornito la propria sincera assistenza al fine di favorire il dialogo politico tra le parti e disinnescare la situazione. Noi continuiamo a credere che una riforma costituzionale, la formazione di un nuovo governo di larghe intese e la creazione delle condizioni necessarie per lo svolgimento di elezioni democratiche costituiscano la sola via d’uscita dalla profonda e lunga crisi politica in atto. Abbiamo indicato chiaramente che siamo pronti a sostenere l’Ucraina sulla strada delle riforme, verso la democrazia, la stabilità e la prosperità. Abbiamo indicato chiaramente che la nostra offerta di associazione politica e integrazione economica è tuttora valida, e che comunque non costituisce l’obiettivo finale nella nostra cooperazione. Ma abbiamo anche annunciato chiaramente che l’Ue reagirà a qualsiasi deterioramento in loco. Ci attendiamo pertanto che i nostri Stati membri - come proposto dall’Alto rappresentante/vicepresidente - possano concordare con la massima urgenza misure mirate contro i responsabili di atti di violenza e dell’uso eccessivo della forza,.»  
   
   
UE: CONSIGLIO COMPETITIVITÀ - 20-21 FEBBRAIO 2014  
 

Bruxelles, 20 febbraio 2014 - Il primo Consiglio Competitività sotto il mandato della Presidenza greca dell´Unione europea si terrà a Bruxelles il 20-21 febbraio 2014. Il 20 febbraio, il signor Kostas Hatzidakis, ministro per lo Sviluppo, Competitività, Infrastrutture, Trasporti e Reti, presiederà il Consiglio per l´industria e mercato interno punti . La Commissione europea sarà rappresentata dal vicepresidente Antonio Tajani, commissario per l´industria e l´imprenditoria, Vice-presidente Joaquín Almunia, commissario per la concorrenza, il commissario Michel Barnier responsabile del Mercato interno e dei servizi e il commissario Tonio Borg, responsabile per la salute. Il 21 febbraio, il signor Christos Vasilakos, Segretario Generale per la Ricerca e la Tecnologia presso il Ministero dell´Istruzione e della Ricerca, presiederà il Consiglio per i punti di ricerca e spaziali. La Commissione europea sarà rappresentata dal vicepresidente Antonio Tajani, commissario per l´Industria e l´Imprenditoria e il Commissario Máire Geoghegan-quinn, responsabile per la ricerca e l´innovazione. Giovedi, 20 February Industria Competitività industriale . Il 20 febbraio, il Consiglio Competitività prenderà il via il dibattito politico sulla competitività industriale dell´Ue nel periodo fino al Consiglio europeo di marzo 2014 sulla competitività industriale. Quest´ultima fornirà un´opportunità unica per rafforzare la competitività industriale dell´Europa, mobilitando attori per attuare misure concrete in tutta l´economia a consegnare trasformazioni industriali. È necessario un sostegno politico di alto livello per agevolare l´attuazione della politica industriale e le riforme strutturali, sia a livello Ue che a livello nazionale e regionale. Vice-presidente Tajani presenterà quattro recentemente adottate comunicazioni della Commissione. In primo luogo, egli descriverà la comunicazione "Per una rinascita industriale europea" ( Ip/14/42 e Memo/14/37 ) in cui la Commissione ha fissato le sue priorità chiave per la politica industriale, fornendo una panoramica delle azioni già intraprese, e proporre un numero limitato di nuove azioni per accelerare il conseguimento del suo obiettivo generale: l´aumento del contributo del settore al Pil di ben il 20% entro il 2020. In secondo luogo, metterà in evidenza le principali conclusioni della comunicazione "Una visione per il mercato interno per i prodotti industriali ": legislazione sul mercato interno dei prodotti non è solo un fattore chiave per la competitività dell´industria europea, ma anche per la tutela dei consumatori e dell´ambiente. Tuttavia, si sottolinea anche che gli sforzi per rafforzare i meccanismi di applicazione devono essere intensificati. In terzo luogo, egli discuterà le sfide del settore legate ai prezzi elevati di energia, come sottolineato nella comunicazione su "I prezzi dell´energia e dei costi in Europa". Infine, Vice Presidente Tajani presenterà "Un quadro politico per il clima e l´energia, nel periodo dal 2020 al 2030 " , che rappresenta un nuovo passo sulla strada dell´Unione europea di raggiungere entro il 2050 un´economia competitiva a basse emissioni. Al fine di garantire l´integrità ambientale della nostra politica energetica e climatica - pur mantenendo in Europa un settore vivace e fiorente lungo l´intera catena del valore industriale - la Commissione ha proposto di mantenere le sue misure contro il carbon leakage. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/initiatives/mission-growth/index_en.htm

 

 
   
   
COOPERAZIONE INDUSTRIALE: UN INCONTRO EURO-MEDITERRANEO  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2014 - Nell´ultimo quinquennio lungo le coste meridionali del Mediterraneo si sono registrati alcuni progressi sul piano della creazione e dell´attuazione di strategie a sostegno delle imprese e si danno anche casi di imprese che hanno ottenuto successi nonostante i sommovimenti politici ed economici che hanno attraversato la regione. Questo pomeriggio a Bruxelles l´Unione per il Mediterraneo terrà la sua nona riunione ministeriale in tema di cooperazione industriale euro-mediterranea col fine di accrescere il sostegno alle Pmi e di compiere ulteriori progressi verso la sua più grande ambizione, la creazione di una zona di libero scambio euro-mediterranea. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, rappresenterà l´Ue e presiederà la riunione unitamente a Hatem Hafez Al-halawani Al-tamimi, ministro dell´industria e del commercio della Giordania. Saranno rappresentati più di 30 paesi e partner euro-med, la maggior parte dei quali a livello ministeriale. Al dibattito contribuiranno inoltre associazioni imprenditoriali a livello internazionale e nazionale e organizzazioni internazionali. Verranno presentati i risultati di una valutazione del contesto imprenditoriale nei paesi viciniori del Mediterraneo, si discuterà un programma di lavoro per il 2014-2015 e i ministri sottoscriveranno una dichiarazione finalizzata a portare avanti gli scambi Ue-med. Valutazione del contesto imprenditoriale mediterraneo Il contesto imprenditoriale di un paese è la chiave del suo successo. Imprese più produttive ed efficienti alimentano la crescita economica. Esse creano la domanda di manodopera qualificata e generano posti di lavoro meglio retribuiti in cui i salari sono correlati agli aumenti di produttività. Queste imprese sono anche fonte di valore aggiunto in quanto contribuiscono, attraverso la tassazione, a fornire le risorse necessarie per sviluppare un´amministrazione pubblica efficiente e a sostenere gli investimenti pubblici in ambiti come le infrastrutture, la sanità e l´istruzione. La valutazione 2013 del contesto imprenditoriale mediterraneo ha riscontrato che, anche se si sono registrati progressi sul piano dell´elaborazione e dell´attuazione delle politiche a favore delle Pmi, essi sono stati modesti, incrementali e diseguali nelle diverse economie e dimensioni. Tra le cose positive, in seguito ai processi di transizione in certi paesi le organizzazioni del settore privato sono diventate più attive. Sono state costituite nuove associazioni, alcune delle quali rappresentano i nuovi imprenditori, e si sono esaminate le relazioni consolidate e invalse tra le élite politiche e quelle imprenditoriali. Nella regione il dialogo pubblico-privato è più aperto e costruttivo e ha contribuito in generale a migliorare la qualità delle politiche pubbliche nei riguardi delle piccole imprese. Per le economie del Mediterraneo, soprattutto per quelle in via di transizione sul piano politico, la sfida consiste nello sviluppare e attuare politiche strutturali in tempi difficili in cui occorrono soluzioni a breve termine. I risultati della valutazione alimenteranno le discussioni della riunione ministeriale e ispireranno le riforme future. La valutazione 2013 ha esaminato gli sviluppi registrati nell´ultimo quinquennio. Diverse centinaia di attori dello sviluppo imprenditoriale nei settori pubblico e privato hanno contribuito all´elaborazione della valutazione nei seguenti paesi mediterranei viciniori: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia. La valutazione è stata coordinata dalla Commissione europea in collaborazione con l´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la Fondazione europea per la formazione professionale e la Banca europea per gli investimenti. Storie a lieto fine Nonostante i progressi disuguali registrati nello sviluppo della politica imprenditoriale, le imprese dell´Ue hanno già beneficiato della cooperazione industriale euro-mediterranea. Nel contesto dell´analisi dei risultati della cooperazione un´industria italiana di punta, specializzata nel tessile di alta gamma per uso domestico, ha dichiarato che le riunioni del dialogo industriale euro-mediterraneo hanno aiutato l´industria del tessile e dell´abbigliamento unionale ad intensificare le relazioni con i principali stakeholder settoriali nei paesi vicini. Questa industria ha inoltre affermato che i numerosi contatti tra imprese e gli scambi fruttuosi di idee e di informazioni durante tali eventi hanno contribuito notevolmente nel corso degli anni ad approfondire la conoscenza reciproca e a creare fiducia. Ciò è sfociato nello sviluppo di progetti comuni in ambiti come l´istruzione, le qualifiche, la costituzione di cluster, la R&s e l´innovazione. Sul lato dei partner non unionali, un fabbricante di veicoli in Libano il cui mercato era in precedenza limitato ai tradizionali mercati di vendita delle imprese libanesi, segnatamente il vicino e medio Oriente, ha iniziato a vedere nell´Europa un possibile sbocco per i suoi prodotti dopo aver acquistato maggiore familiarità con le norme dell´Ue a seguito delle riunioni euro-med. Incoraggiata dal successo di un primo progetto di collaborazione con un fabbricante francese di camion, la sua impresa ha avviato collaborazioni con fabbriche di carrozzerie per uso industriale in Francia, Austria e Italia e con produttori di veicoli pesanti in Francia e Germania: tali progetti sono risultati profittevoli per entrambe le parti. Elementi del futuro programma di lavoro Nella riunione odierna si procederà ad uno scambio di punti di vista sull´indirizzo strategico della futura cooperazione industriale euro-mediterranea dopo aver consultato i governi e le associazioni imprenditoriali del Mediterraneo meridionale. I ministri discuteranno inoltre il programma di lavoro da realizzarsi nel 2014-2015. È probabile che dibatteranno i metodi per continuare a migliorare il contesto imprenditoriale, promuovere l´imprenditoria, l´innovazione e le Pmi prendendo le mosse dallo "Small Business Act" per l´Europa. Tra gli altri obiettivi vi è l´incoraggiamento alle Pmi ad innovare, esportare, costituire reti e internazionalizzarsi, la costruzione di un grande mercato pan euro-mediterraneo dei prodotti industriali, la realizzazione di dialoghi e di scambi di buone pratiche in settori di comune interesse come il tessile, l´abbigliamento e le industrie creative. Dichiarazione congiunta Alla fine della riunione odierna i ministri dell´industria dell´Unione per il Mediterraneo adotteranno una dichiarazione volta a: continuare l´implementazione della Carta euro-mediterranea per l´impresa e la riconciliazione unitamente allo "Small Business Act" per l´Europa tenendo conto delle conclusioni e raccomandazioni della valutazione 2013 dell´attuazione della Carta/dello "Small Business Act" per l´Europa che caldeggiano la formazione a livello regionale e locale, l´ottimizzazione e la sinergia del sostegno finanziario e dell´assistenza tecnica fornita dall´Ue e da altri donatori; intensificare la costituzione di reti tra imprese e i servizi di sostegno alle imprese nell´Ue e in altri paesi mediterranei; continuare a costruire un grande mercato industriale euro-mediterraneo, compresa la preparazione e la negoziazione degli accordi sulla valutazione della conformità e l´accettazione dei prodotti industriali; condurre dialoghi in ambiti di comune interesse come ad esempio il dialogo sul futuro del settore tessile e dell´abbigliamento che il 24-25 marzo 2014 celebrerà il proprio decimo anniversario con una conferenza sull´innovazione, nonché gli scambi di buone pratiche (come ad esempio la costituzione di cluster nei settori delle industrie creative). La dichiarazione può essere considerata alla stregua di una importante pietra miliare sulla via verso una zona euro-mediterranea in cui le Pmi possano costituirsi, espandersi, creare posti di lavoro, esportare, importare, investire e creare partenariati industriali. Informazione di contesto sulla cooperazione industriale euro-mediterranea La cooperazione industriale euro-mediterranea è un processo regionale coordinato dalla Commissione europea. La sua finalità è condividere informazioni sulle politiche e sui programmi in materia di Pmi e industria e facilitare il trasferimento di know-how e di buone pratiche a livello euro-mediterraneo. L´aspirazione soggiacente è pervenire ad uno spazio euro-mediterraneo in cui le Pmi europee e mediterranee possano costituirsi, espandersi, creare posti di lavoro, esportare, importare, investire, creare partenariati imprenditoriali in tutta la zona euro-mediterranea. I ministri euro-mediterranei dell´industria si riuniscono, in linea di principio, con cadenza biennale per fare il punto dei progressi realizzati e definire le priorità per gli anni a venire. Queste priorità si traducono in programmi di lavoro pluriennali.  
   
   
UE: VICEPRESIDENTE REDING E IL COMMISSARIO ŠEMETA ACCORDO DI BENVENUTO PER PROTEGGERE DELL´EURO DALLA CONTRAFFAZIONE  
 
Bruxelles, 20 Febbraio 2014 - La Commissione europea ha accolto con favore l´accordo politico di ieri sulla proposta di proteggere meglio l´euro dalla contraffazione attraverso in tutta l´Ue le misure di diritto penale. L´accordo segue di due cosiddette riunioni di trilogo tra la Commissione , il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri. La svolta , approvato dagli Stati Uniti di oggi, dimostra che l´Europa è disposta a prendere tutte le misure necessarie per combattere la contraffazione dell´euro. Gli Stati membri dovranno fare in modo che tale comportamento è punito con efficaci e dissuasive sanzioni ovunque in Europa. Vicepresidente Viviane Reding e il commissario Algirdas Šemeta, ha dichiarato: " Questo accordo rafforzerà la fiducia nel nostro bene più prezioso:. L´euro Essa aiuterà anche a proteggere le imprese oneste e ai cittadini finiscano con soldi finti in tasca. Si tratta di un forte e la risposta unitaria a proteggere la nostra moneta e reprimere i criminali che la minacciano. Ci piacerebbe ringraziare il Parlamento europeo, in particolare il suo relatore, Anthea Mcintyre, e la Presidenza greca per l´eccellente lavoro svolto per giungere a questo accordo. Si tratta di un buon risultato . Una cosa che rammarichiamo però: che i co-legislatori non sono d´accordo sull´introduzione di sanzioni minime per i reati più gravi La garanzia di 6 mesi di pena minima carcere sarebbe stato. Un deterrente aggiuntivo per i crimini contro la nostra moneta comune . Questa idea è stata sostenuta dalla Banca centrale europea. Mario Draghi sa cosa è bene per l´euro. " La normativa approvata mira a reprimere i criminali che falsificano banconote e monete in euro - un crimine stima abbia portato a danni . Almeno € 500.000.000 negli ultimi dieci anni il concordato n ew misure rafforzano le indagini transfrontaliere , ad esempio facendo in modo che strumenti d´indagine previsti dal diritto nazionale per la criminalità organizzata o di casi gravi possono essere utilizzati anche nei casi di contraffazione di valuta. Il nuovo strumento anche introduzione es massimi comuni sanzioni, compresa la reclusione di almeno otto anni per la produzione e cinque anni per la distribuzione , per i più gravi reati di falsificazione. Inoltre, t egli legge sarà consentirà una prima analisi dei falsi sequestrati nel corso del procedimento giudiziario, al fine per meglio rilevare i falsi in euro in circolazione e per impedire la loro diffusione . L´accordo però non si tirò indietro la proposta della Commissione di introdurre una pena minima di almeno sei mesi di reclusione per i casi gravi di produzione e distribuzione di moneta falsa. Passi successivi : Oggi, il Parlamento europeo per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) è impostato timbro di gomma l´accordo di oggi con un voto. Tale accordo sarà quindi bisogno di essere approvato dalla plenaria del Parlamento europeo , prevista per aprile 2014, e I ministri in seno al Consiglio. Questo segue una votazione in commissione del Parlamento europeo per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) il 17 dicembre 2013, che ha aperto la strada ai negoziati tra il Parlamento e il Consiglio ( Memo/13/1165 ).  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: RICICLAGGIO DI DENARO: LE MISURE PER UNA MIGLIORE TRACCIABILITÀ  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2014 - Il mercato della droga, della finanza illecita e delle contraffazioni hanno bisogno di ripulire i proventi delle loro attività. Secondo le Nazioni Unite, il riciclaggio di denaro sporco amonta al 2,7% del Pil mondiale (circa 1.600 miliardi di euro). E le nuove tecnologie hanno peggiorato la situazione. Il 20 febbraio, le commissioni Econ e Libe hanno votato delle misure anti-riciclaggio che richiedono alle agenzie informazioni più dettagliate. Il riciclaggio di denaro sporco è un processo che permette di nascondere l´origine del denaro in modo che non possa essere ricondotto ad un´azione criminale. Come per esempio il traffico d´armi, umano o la corruzione e il furto. Come funziona? I criminali hanno molti modi di mascherare l´origine del denaro, ma di solito il processo avviene nel seguente modo:
1. Banca 2. Layering 3. Integration
Il denaro viene messo su un conto bancario. Esempio: per esempio aggiungendone delle piccole somme un poco alla volta e trasformandole in oro o in assegni. Nascondere l´origine dei soldi. Esempio: dividere la somma di denaro in conti, paesi, individui e aziende diverse. Creare un´origine legale apparente per poterli immettere nel mercato. Esempio: creazione finta di contratti, fatture, prestiti, vincite.
Fonte: Oecd Le nuove regole assicurano maggiore trasparenza e una migliore tracciabilità nelle transazioni finanziarie ostacolando l´attività criminale del riclaggio di denaro sporco. Il voto in plenaria è previsto in marzo e le negoziazioni con Commissione europea e Consiglio sono previste per all´inizio del nuovo mandato della Presidenza italiana al Consiglio.
 
   
   
POTERI DEI CONSUMATORI: UN ANNO RECORD PER I CENTRI EUROPEI DEI CONSUMATORI  
 
Bruxelles, 20 Febbraio 2014 - La rete dei Centri europei dei consumatori (Ecc) ha affrontato in tutta l´Ue oltre 80 000 domande di cittadini europei nel 2013. Ciò rappresenta un aumento del 11% rispetto al 2012. "Per aiutare i consumatori ei consumatori attraverso le frontiere, i Centri europei dei consumatori permettersi un prezioso contributo al mercato interno. I risultati ottenuti da Cec sono una prova che i fondi messi a disposizione attraverso il programma dei consumatori della Commissione in ultima analisi, a vantaggio di coloro che ne hanno più bisogno, ovvero i consumatori e le aziende affidabili e innovative nell´Ue ", ha detto Neven Mimica l´ Commissario europeo per la politica dei consumatori. Delle 80 272 questioni relative ai consumatori, con le quali i Cec hanno un totale di offerte erano 32 522 denunce, il loro numero è aumentato del 9% in più rispetto al 2012. Circa un terzo delle denunce riguardavano il settore dei trasporti. La quota maggiore qui sul settore del trasporto aereo (18,3%), al tempo stesso, il numero di denunce relative al noleggio auto continuamente. Aumento di ulteriori denunce erano principalmente gli elettrodomestici, i problemi con la vendita dei biglietti per eventi sportivi e culturali, nonché parte dei contratti ( multiproprietà ). Poco più del 15% dei problemi individuati legati alla mancata consegna di merci o la mancata fornitura di un servizio richiesto, e nel 12% dei casi esaminati con difetti nella conclusione del contratto di acquisto. Il fatto che più consumatori utilizzano l´articolato Ecc ha diverse ragioni: conoscono i loro diritti meglio, e al tempo stesso sempre più consumatori conoscono l´esistenza della rete Ecc-net, comprare o ordinare loro più spesso in altri Paesi, e cercare - soprattutto considerando l´attuale "crisi" - di rinforzo per le migliori offerte.  
   
   
INCONTRO TRA IL COMMISSARIO HAHN E IL MINISTRO TRIGILIA A MARGINE DEL FORUM SULLE CITTÀ A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2014 - Il Commissario Hahn ha incontrato il 18 febbraio il Ministro Trigilia ai margini del Forum sulle Città per discutere la preparazione del cosiddetto Accordo di Partenariato che governerà l´utilizzo dei fondi strutturali europei in Italia (più di 33 miliardi di euro) per i prossimi 10 anni. Pur riconoscendo l´importante lavoro fatto dalle autorità Italiane con la bozza presentata a Dicembre, il Commissario ha dichiarato: Incontro tra il Commissario Hahn e il Ministro Trigilia a margine del Forum sulle città a Bruxelles "I miei servizi stanno lavorando con le autorità Italiane per produrre un documento strategico che aiuti l´Italia per i prossimi 10 anni. Questo lavoro è di vitale importanza. Il nostro obiettivo principale è di assicurarne la qualità. È questa la ragione per cui durante la riunione ho sottolineato che uno sforzo ulteriore è necessario per completare il documento prima della sua trasmissione ufficiale alla Commissione e che la questione centrale riguarda la capacità amministrativa delle autorità preposte alla gestione dei programmi. Perciò ho chiesto un impegno preciso affinché sia assicurato un presidio forte a livello centrale, siano definiti degli standard di qualità ambiziosi, e sia assicurata la piena trasparenza ed disponibilità dei dati sui progetti co-finanziati dall´Unione. Mi attendo inoltre che l´Italia sviluppi una solida strategia per rilanciare la sua economia dando priorità a ricerca e sviluppo, ed all´innovazione." La Commissione trasmetterà alle autorità Italiane le sue osservazioni dettagliata sulla bozza di Accordo nei prossimi giorni. Su questa base, l´Italia – come tutti i 28 stati membri dell´Unione – ha fino al 22 Aprile per presentare ufficialmente il suo Accordo di Partenariato alla Commissione. Infine, il Commissario Hahn ha colto l´opportunità per congratularsi con il Ministro Trigilia per il suo contributo all´accelerazione nell´uso dei fondi europei in Italia ed al miglioramento della loro efficacia. Il Commissario ha sottolineato che nel 2013, l´impegno del Ministro ha garantito il più alto livello di investimenti europei in Italia sull´intero periodo 2007-2013 e nessuna perdita di fondi.  
   
   
IL CONSIGLIO UE-TUNISIA PER L’IMPRENDITORIALITÀ DÀ VOCE ALLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2014 - Per sostenere le imprese e la creazione di posti di lavoro su entrambe le sponde del Mediterraneo, oggi si svolgerà un´assemblea plenaria del Consiglio Ue-tunisia per l´imprenditorialità, copresieduta dal Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, commissario per l’industria e l’imprenditoria, e dal ministro tunisino dell’industria Kamel Ben Naceur. I punti all´ordine del giorno comprendono la necessità e l’importanza del sostegno alle Pmi, il bisogno di modernizzare l´amministrazione e semplificare le norme e lo sviluppo di un’ambiziosa riforma del sistema di formazione professionale. L’assemblea capita al momento opportuno, alla luce della partecipazione di entrambi i presidenti alla nona riunione ministeriale sulla cooperazione industriale euromediterranea, in programma questo pomeriggio. I membri del Consiglio — compresi gli imprenditori europei e tunisini e le associazioni delle imprese — spingono per azioni concrete volte a migliorare il clima imprenditoriale, incoraggiare l’imprenditorialità in Tunisia e rafforzare la cooperazione industriale tra l’Ue e la Tunisia. Oggi esporranno le loro opinioni su cosa bisognerebbe fare per potenziare le risorse umane (formazione, occupazione, e mercato del lavoro), la collaborazione tra pubblico e privato, l´economia sociale e il dialogo sociale, l’innovazione, l’internazionalizzazione, il finanziamento e il sostegno alle imprese nel contesto tunisino. Origini del Consiglio Ue-tunisia per l’imprenditorialità Nel novembre 2012 il Vicepresidente Tajani ha condotto una proficua Missione per la Crescita in Tunisia e ha firmato cinque lettere di intenti con le autorità tunisine sulle materie prime, la navigazione satellitare, la standardizzazione, la politica per le Pmi e il turismo. A seguito di questo viaggio d´affari, per sviluppare ulteriormente la cooperazione, nel gennaio 2013 il Vicepresidente Tajani e il capo del governo tunisino hanno deciso di istituire un Consiglio congiunto Ue-tunisia per l’imprenditorialità. Il Consiglio ha lo scopo di fornire competenza e consulenza ai responsabili delle politiche, europei e tunisini, in merito al contesto imprenditoriale, agli investimenti, all’innovazione, alle competenze, alla formazione e alla cooperazione industriale, con l’obiettivo ultimo di risolvere il problema della disoccupazione sia a sud che a nord del Mediterraneo. Prossime tappe Gli insegnamenti di tale progetto pilota saranno diffusi a livello regionale nell’ambito del processo di cooperazione industriale euromediterranea; ad esempio durante il 10º anniversario del dialogo euromediterraneo sull’industria tessile (una conferenza sulla progettazione, la creatività e l’innovazione nel settore tessile e dell’abbigliamento) che si svolgerà a Firenze il 24-25 marzo 2014.  
   
   
UE: MISSIONI DI CRESCITA IN CAMPANIA E IN SICILIA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2014 - Arrivano in Campania, il 13 e 14 marzo, e in Sicilia, il 27 e 28 marzo, le "Missioni per la crescita", organizzate dalla Commissione europea, su iniziativa del Vicepresidente Antonio Tajani e finalizzate ad aiutare le imprese europee, in particolare quelle piccole e medie, a trarre profitto dai mercati internazionali in rapida crescita, grazie al rafforzamento della cooperazione economica e delle riforme. L´economia europea non può sopravvivere in modo sostenibile senza una base industriale forte e competitiva. Negli ultimi 20 anni le nuove tecnologie hanno radicalmente cambiato la nostra economia e sono emersi nuovi protagonisti nel mercato. Questo vento di cambiamento soffia nuove opportunità che devono essere colte. L´obiettivo complessivo delle missioni per la crescita è incentivare la crescita e la competitività dell´industria europea meglio sfruttando le potenzialità di crescita nei paesi terzi, ad esempio Cina, Brasile, Israele, Tailandia, Vietnam e altri, contribuendo concretamente ad assistere le piccole e medie imprese nel superamento delle difficoltà attuali. Le prossime tappe dell´iniziativa saranno in Campania il 13 e 14 marzo e in Sicilia il 27 e 28 marzo. A Napoli, oltre al Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria, Antonio Tajani che, sarà presente il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, altri esponenti delle istituzioni locali e centinaia di imprenditori. La due giorni di Palermo vedrà la presenza del Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale. Obiettivo principale: informare le imprese sulle opportunità di business e di investimento esistenti a livello internazionale e locale. Le due missioni si articoleranno inoltre in una conferenza per vagliare le opportunità locali e un forum di business-to-business per consentire alle imprese europee di incontrare potenziali partner locali. Potenziali settori chiave scelti per gli incontri business-to-business a Napoli saranno quello aerospaziale, i beni culturali, le eco-costruzioni, le biotecnologie, l´energia, i trasporti, il settore automobilistico, quello agroalimentare, la moda e il turismo. In Sicilia invece si punterà in particolare sul settore agroalimentare, l´industria marittima e la pesca, l´energia intelligente, il turismo e i beni culturali, l´artigianato, l´industria tessile, l´abbigliamento e la moda, il settore biomedico e delle biotecnologie, tecnologie dell´informazione e della comunicazione, edilizia e edifici verdi, industria creativa.  
   
   
L´EUROPA ARRIVA IN BASILICATA  
 
Potenza, 20 febbraio 2014 - L’europa arriva in Basilicata per avviare il dibattito sul futuro dell´Europa in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo, presentare le opportunità delle politiche e dei programmi del nuovo quadro finanziario 2014-2020 e la nuova generazione dei centri Europe Direct e delle altre reti tematiche dell´Unione europea. Il 18 febbraio 2014 a Potenza presso il Teatro Stabile, alla presenza del Presidente della Regione Marcello Pittella, con il capo settore stampa e media della Commissione europea in Italia Ewelina Jelenkowska-luca´ e il capo settore comunicazione Alessandro Giordani, si è svolto l´evento "L´europa arriva in Basilicata". L’iniziativa è stata promossa dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dai centri d´informazione “Europe Direct” lucani. 1. La Basilicata e la politica di coesione economica e sociale europea - Nel quadro del periodo 2007-2013, la Basilicata si è distinta tra le regioni italiane per il buon utilizzo dei fondi europei, con una spesa rendicontata a fine 2013 pari al 59,24% della dotazione finanziaria dell´intero Programma a fronte di un 52,7% di media italiana (che scende al 48,3% per l´obiettivo convergenza). Nella nuova programmazione che parte quest´anno la Basilicata si conferma tra le regioni europee che rientrano nel cosiddetto obiettivo convergenza. Questo significa che è destinataria di una particolare attenzione nell´ambito della Politica di coesione dell´Ue. Con i 325 miliardi complessivi per il periodo 2014-2020 di cui più di 29 all´Italia, la Politica di coesione rimane il principale strumento di investimento nelle regioni per creare sviluppo e occupazione. Il Fondo sociale europeo (Fse), che avrà una dotazione di 10 miliardi di euro all´anno dal 2014 al 2020, è la principale fonte di sostegno finanziario per aiutare le persone a trovare un lavoro e a migliorare le proprie competenze. Il Fondo può aiutare gli Stati membri a migliorare le proprie politiche attive per l´occupazione - ad esempio creando un sistema più efficiente di servizi di collocamento - ed a ridurre la povertà, aiutando le persone più vulnerabili ad acquisire competenze ed a trovare un lavoro, garantendo loro pari opportunità di integrazione nella società. In questo contesto, è davvero fondamentale che l´Italia dia la massima priorità all´attuazione del nuovo strumento "Garanzia per i giovani" quando deciderà come spendere le risorse del Fse per il periodo 2014-2020. In particolare la Basilicata, con il 36,49% di under 25 disoccupati o inattivi, rientra tra le regioni che potranno accedere al programma europeo "Garanzia Giovani", che assicurerà offerte concrete di lavoro, formazione o stage entro quattro mesi dalla conclusione degli studi o dalla perdita del lavoro. 2. Matera 2019 – La Basilicata al centro della cultura europea - L´italia insieme alla Bulgaria avrà il ruolo di capitale europea della cultura nel 2019. Molte città italiane hanno proposto la propria candidatura per diventare per un anno il centro della cultura europea, valorizzare il proprio territorio e rafforzare le attività culturali. Matera e la Basilicata insieme a Cagliari, Lecce, Perugia-assisi, Ravenna e Siena sono le sei finaliste tra le quali sarà scelta la capitale europea del 2019. A scegliere la vincitrice sarà un gruppo di esperti italiani ed europei. Una volta designata ufficialmente, la futura capitale della cultura potrà ottenere, a seguito di due incontri di monitoraggio, 1,5 milioni di euro che l´Europa destina alle capitali europee della cultura, attraverso il programma Europa Creativa, per sostenere le relative attività. Diventare capitale europea della cultura ha un forte impatto, come dimostrano le precedenti esperienze. Rigenera di fatto la città, ne aumenta il profilo internazionale e l´interesse turistico, con tutte le relative ricadute positive sull´economia della città. Il programma Europa Creativa, che sostiene le attività culturali e cinematografiche europee, nasce sulla scia dei programmi Media, Media Mundus e Cultura che negli scorsi anni hanno finanziato le iniziative culturali europee. Il film "Basilicata coast to coast", che ha contribuito a far conoscere il territorio regionale in Italia e in tutto il mondo, è uno degli esempi migliori di utilizzo di fondi europei, grazie ai 350 mila euro ricevuti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. 3. Potenza e l´Europa - Il comune di Potenza è stato capofila del progetto Ener Supply finanziato dall´Ue all´interno del programma transnazionale South-east Europe. Il progetto ha coinvolto diversi partner di 11 paesi europei, appartenenti al Sud-est dell´Europa. Obiettivo di Ener Supply è quello di fornire supporto e competenze alle amministrazioni locali per svolgere un ruolo di primo piano nel ridurre l’impatto sull’ambiente e migliorare la gestione finanziaria in materia energetica. Il progetto, conclusosi nel 2012, ha portato alla realizzazione di una serie di mappe sulle possibilità di sfruttamento delle Energie alternative nei territori coinvolti nel progetto, in particolare per l´area di Potenza. Il programma South-east Europe sostiene progetti sviluppati nell´ambito di quattro assi prioritari, l´innovazione, l´ambiente, l´accessibilità e la crescita sostenibile. E´ uno strumento che nel quadro della cooperazione territoriale ha l´obiettivo di migliorare la competitività e l´integrazione in alcune regioni sensibili del territorio europeo. Inoltre, all´interno del programma South-east Europe il comune di Potenza fa attualmente parte del progetto Envision´2020 di cui è capofila la città di Sofia. Anche questo progetto è focalizzato sul tema dell´energia, con l´obiettivo di migliorare l´efficienza energetica, le fonti rinnovabili e favorire lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, diminuendo l´impatto dell´inquinamento.  
   
   
PREMIO UE PER L´EUROPAREGIONE TIROLO-ALTO ADIGE-TRENTINO  
 
Bolzano, 20 febbraio 2014 - Per il Festival della Gioventù l´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino ha ottenuto il 2° posto su nove partecipanti al Premio "Costruire l´Europa oltre i confini" indetto dal Comitato delle Regioni della Ue. Il premio, alla sua seconda edizione, è indirizzato ai 41 Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale Gect ed è volto a insignire progetti trasfrontalieri di successo orientati al futuro. Il Festival della Gioventù l´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino è giunto al secondo posto perché grazie ad un concetto semplice è riuscito a dare impulsi di rilievo per la cooprazione transfrontaliera nei settori della cultura e dei giovani, a costi contenuti. Il premio è stato consegnato ieri, 18 febbraio, da Herwig van Staa, nella sua funzione di presidente della piattaforma Gect presso il Comitato delle Regioni al segretario generale del Gect Matthias Fink, alla presenza di Ramón Luis Valcárcel Siso (a sx), presidente Comitato Regioni Ue. La nuova edizione del Festival della Gioventù dell´Euregio, la terza, si svolgerà dal 9 al 12 aprile 2014, a Lienz, Brunico e Trento. L´evento riguarderà un contingente di 100 giovani di età compresa tra i 16 e i 19 anni provenienti dal Tirolo, dall´Alto Adige e dal Trentino, che avranno modo di scoprire le proprie potenzialità per un certo tipo di studio, per la scelta della professione e per un impegno nel volontariato. Www.europaregion.info/festival  
   
   
SOCIALE. FIRMATO A BRUXELLES STATUTO ENSA. PIU’ OPPORTUNITA’ PER IL VENETO IN EUROPA  
 
Venezia, 20 febbraio 2013 - Il Veneto rafforza la sua presenza in Europa nel campo delle politiche sociali: la rete Ensa (European network of Social Authorities), fondata nel 1999 e coordinata ancora oggi dalla Regione Veneto, si è dotata a Bruxelles di un proprio statuto, diventando così un partner eleggibile nella partecipazione a bandi di finanziamento europei che mettono al centro progetti per promozione di politiche per l’infanzia, i giovani e le famiglie, gli anziani, la disabilità e l’integrazione. Lo rende noto Remo Sernagiotto, Assessore regionale ai servizi sociali e Presidente di Elisan il network europeo delle politiche sociali e dell’inclusione sociale. “E’ un passo importante – afferma - che consente al Veneto e tutti gli altri membri della rete di presentarsi come soggetto unico sulla scena europea, aumentando la propria incisività nel contesto della nuova programmazione 2014-2020”. Hanno sottoscritto il nuovo statuto i coordinatori dei cinque gruppi tematici di Ensa: Mario Modolo direttore dei servizi sociali della Regione del Veneto (coordinatore generale di Ensa e del gruppo “Giovani e Famiglia”); Jos Sterckx, del Kenniscentrum Sociaal Europa (coordinamento gruppo “Integrazione”), Rudy De Cock di Kind&gezin (coordinamento gruppo “Infanzia”), Nadia Laporte-phoeun per il Conseil Général du Val de Marne (coordinamento gruppo “Disabilità”), Kerstin Seipel per Nacka Municipality (coordinamento gruppo “Anziani”). La firma del nuovo statuto ha avuto luogo nella sede della Regione Veneto, alla presenza di Barbara Trentin, presidente del Comitato direttivo di Elisan. Ensa è un network aperto alla partecipazione di regioni, enti locali, associazioni, Ong e università, e conta oggi un ampio numero di regioni attive da circa 13 paesi membri dell’Unione europea. Vuole incoraggiare la cooperazione internazionale in ambito sociale, attraverso lo scambio di conoscenze tra enti locali e regionali dei diversi paesi membri, favorendo il dialogo con le istituzioni europee e la partecipazione a progetti comunitari.  
   
   
MARONI: ISTITUIRE IN LOMBARDIA ZONE ECONOMICHE SPECIALI IN AREE DI CONFINE  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - "Al Senato, in Commissione Attività Produttive, c´è una proposta di legge interessante di iniziativa del Consiglio regionale della Calabria, dal titolo ´Istituzione di una zona economica speciale nel distretto logistico-industriale della piana di Gioia Tauro´. E´ una proposta che mi piace moltissimo, perché prevede agevolazioni fiscali, riduzioni delle tasse per le aziende e agevolazioni fino al 2017 per le nuove imprese". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti prima di aprire i lavori degli Stati generali per il Patto per lo sviluppo, a Palazzo Lombardia. "E´ una proposta di legge fatta molto bene - ha commentato Maroni - e, per questo, voglio chiedere alle parti sociali di darmi il via libera per presentare, come Regione Lombardia, una proposta analoga per le zone di confine della nostra regione". "Quindi - ha concluso il presidente - procederemo rapidamente, perché voglio che in quella legge, assieme alla zona di Gioia Tauro, ci siano anche le zone di confine della Lombardia".  
   
   
PATTO SVILUPPO, MARONI: CONFRONTO UTILE CON PARTI SOCIALI  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - "E´ arrivato un generale apprezzamento delle buone azioni che Regione Lombardia ha messo in campo finora per sostenere il mondo produttivo e per la nuova legge sulla competitività e l´innovazione approvata dal Consiglio regionale. Dalle parti sociali è poi giunta la richiesta, che io ho naturalmente accolto, di continuare il confronto per l´attuazione concreta di questa legge sulla competitività, che vuol dire: zone ´a burocrazia zero´, semplificazioni, agevolazioni fiscali e altre iniziative legate all´innovazione e alla ricerca". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti, a Palazzo Lombardia, al termine dei lavori degli Stati generali per il Patto per lo sviluppo, a cui hanno partecipato le parti sociali. Importanza Della Nuova Legge Sulla Competitività - Nel corso del suo intervento al tavolo di confronto con le parti sociali il presidente Maroni ha sottolineato l´importanza delle misure previste dalla nuova legge su competitività e impresa: "Questa è una legge ambiziosa, che mette al centro la valorizzazione della vocazione della Regione Lombardia come terra di innovazione e terra che può attrarre investimenti - ha sottolineato il presidente -, favorendo l´innovazione e la ricerca di base e applicata sia nelle grandi imprese ma anche nelle piccole e nelle medie". Significativi Risultati Del Sostegno Alle Imprese - "Lo scorso anno - ha voluto ricordare Maroni - abbiamo assunto misure significative, penso a ´Creditoincassa´ o ´Credito Adesso´ o ai circa 100 milioni per la ricerca e lo sviluppo. Tutte misure che hanno contribuito in modo significativo a sostenere il mondo delle imprese e l´attività imprenditoriale e i risultati ottenuti sono stati estremamente positivi, basti vedere che, nell´ultimo quadrimestre del 2013, la produzione industriale in Lombardia ha avuto una crescita del 2,6 per cento, in controtendenza rispetto al resto del Paese. Adesso vogliamo consolidare questa crescita e continuare a risolvere alcuni dei problemi che quotidianamente le imprese affrontano". Turisti Dovranno Tornare Dopo Expo - Il presidente ha quindi puntato l´attenzione sulla grande occasione, per il mondo imprenditoriale e non solo, fornita dall´Esposizione universale del 2015. Una vetrina anche per i territori. "Vogliamo che Expo 2015 sia un grande successo e sia anche un investimento per il futuro - ha spiegato -, perché vogliamo che gli 8 milioni di turisti stranieri che verranno in quei sei mesi tornino negli anni successivi". "Per questo - ha annunciato - daremo grande attenzione alle opportunità che questo appuntamento offre al mondo delle imprese e, a questo scopo, abbiamo previsto anche l´accompagnamento alle imprese verso Expo". Fondo Speciale Per I Territori Per Expo - "Un´altra iniziativa per valorizzare Expo, che non riguarda solo Milano ma tutta la Lombardia, - ha detto Maroni - è il fatto che istituiremo a giugno un fondo per sostenere le iniziative che vengono dai territori, facendo riferimento alle Province: in questo modo le iniziative che verranno prese dalle Province e dai singoli territori per valorizzare Expo riceveranno dei contributi dalla Regione Lombardia". "Nel semestre che precederà l´Esposizione universale - ha concluso il presidente - dovremo tutti, singoli territori e Regione Lombardia, intensificare le nostre azioni, per promuovere Expo e per avere così tutti i benefici che ci aspettiamo".  
   
   
PATTO SVILUPPO: ORA RISPOSTE CONCRETE  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - Dare risposte concrete e in tempi certi e brevi alle aziende lombarde e facilitare la loro vita, abbattendo la burocrazia. Sono questi gli obiettivi principali con cui è nata la nuova Legge ´Impresa Lombardia´, delineati dall´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini nel suo intervento agli Stati generali del Patto per lo sviluppo, riuniti a Palazzo Lombardia. I Principi Ispiratori - "La legge - ha spiegato l´assessore, ricordando i quattro principi ispiratori: fiducia, sussidiarietà, responsabilità e innovazione - è nata dopo un ampio confronto e una precisa ricognizione del bisogno (si sono svolte più di 30 audizioni), ma in tempi molto rapidi. Basti pensare che il progetto di legge è stato presentato in Giunta lo scorso 25 ottobre e poi è stato approvato all´unanimità l´11 febbraio: si tratta di un risultato estremamente forte. Questo è fare buona politica". I Numeri - La Lombardia, con le sue oltre 800.000 imprese attive, ha ricordato l´assessore, rappresenta il 21 per cento del Pil nazionale. Oggi il titolare di una piccola impresa deve lavorare 45 giorni all´anno per espletare gli adempimenti burocratici, usando i suoi dipendenti per altri 28 giorni. Nell´ultimo anno sono cessate circa 63.000 imprese e ne sono nate 60.000. "E´ questo - ha chiarito Melazzini - il contesto in cui si inseriscono le nuove norme, indirizzate proprio ad abbattere la burocrazia e a facilitare la vita delle imprese. Ora è necessario dare piena attuazione alla legge e, già dalle prossime settimane, conto di portare in Giunta i primi provvedimenti attuativi". Questi provvedimenti saranno preparati da più gruppi di lavoro, che vedranno la partecipazione dei rappresentanti delle imprese. Di seguito i contenuti principali della legge, illustrati da Melazzini. Accordo Per La Competitività - Strumento negoziale per definire diritti e obblighi reciproci: tempi certi; numero di posti di lavoro previsti; incentivi anche fiscali; ricorso semplificato agli strumenti urbanistici per la localizzazione di insediamenti produttivi, l´ampliamento di insediamenti già esistenti, il recupero di aree dismesse, degradate o sottoutilizzate. Accesso Al Credito E Finanziamenti - Interventi di facilitazione dell´accesso al credito, attraverso: potenziamento degli interventi di garanzia per le Micro piccole imprese; la sperimentazione di modelli alternativi di accesso al credito per le Medie e grandi imprese; agevolazioni alle aziende con particolare attenzione a quelle Micro. Prevista anche la creazione di un circuito di moneta complementare: uno strumento elettronico di compensazione locale per lo scambio di beni e servizi. Riduzione Del Carico Fiscale - Meno carico fiscale, regionale e locale, per le Mpmi, anche attraverso risorse derivanti dal recupero dell´evasione fiscale. Filiera Alimentare, ´Made In Lombardia´ Ed Energia - Tra gli altri interventi previsti: innovazione e tecnologia nella filiera alimentare, per favorire l´alimentazione e migliori stili di vita; istituzione del riconoscimento ´Made in Lombardia´, finalizzato alla certificazione della provenienza del prodotto; riduzione dell´incidenza dei costi energetici sulle imprese manifatturiere lombarde. Comunicazione Unica - Consiste in un´unica dichiarazione telematica, con cui l´imprenditore dichiara di possedere i documenti necessari all´avvio dell´attività, contestuale alla comunicazione. Fascicolo Elettronico D´impresa - Viene implementato il ´Fascicolo elettronico´, conservato presso le Camere di Commercio, con lo scopo di raccogliere in un unico ambiente tutte le informazioni, i documenti e gli atti concernenti la vita dell´impresa. Ogni Amministrazione, comprese quelle preposte ai controlli, non potrà richiedere all´impresa documenti, autorizzazioni, atti e certificazioni che sono depositati presso il ´Fascicolo elettronico´ e sono telematicamente consultabili. Conferenza Di Servizi Telematica - La valutazione degli interessi pubblici complessi connessi al rilascio di autorizzazioni e permessi avviene in sede di Conferenza di servizi, da espletarsi anche in modalità telematica. Enti Locali - Premio ai Comuni che introducono esperienze positive di innovazione e semplificazione. Sistema Dei Controlli - Il ricorso a controlli e verifiche presso le aziende non può avvenire se non dopo aver esperito l´esame dei documenti archiviati nel ´Fascicolo elettronico´. L´attività di verifica e controllo non può sospendere l´attività di impresa, anche qualora siano riscontrate difformità deve essere concesso all´impresa un termine per sanare i vizi rilevati. Vale il principio secondo cui ciò che è stato già oggetto di controllo da parte di una autorità amministrativa, salvo modifiche intervenute, si considera positivamente verificato. Si riconosce pieno valore legale alle certificazioni rilasciate dagli enti di certificazione, sollevando l´impresa e l´imprenditore dalla conseguente responsabilità: si sposta così l´asse del controllo dall´impresa all´ente certificatore. Garante Regionale Per Le Mpmi - Monitora l´attuazione dello Small Business Act sul territorio lombardo, elabora proposte volte a favorire lo sviluppo del sistema delle Mpmi, promuove le migliori pratiche per le Mpmi anche attraverso linee guida e la sottoscrizione di convenzioni con gli Enti pubblici.  
   
   
TOSCANA: GLI ATTI APPROVATI NELLA SEDUTA DI GIUNTA DI MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014  
 
Firenze, 20 febbraio 2014 - Dalla riqualificazione industriale di Piombino a nuovi fondi per l´inclusione di studenti disabili nelle scuole superiori, dai criteri, paletti e modi per erogare i contributi regionali alle famiglie che hanno figli che frequentano le scuole dell´infanzia paritarie ad un pacchetto per quei lavoratori dell´Electrolux rimasti esclusi da qualsiasi ammortizzatore sociale, fino ai nuovi indirizzi per l´integrazione al reddito per i lavoratori che aderiscono ai contratti di solidarietà o lo schema di un protocollo per lo smobilizzo, attraverso società di factoring e tassi agevolati, dei crediti che le imprese vantano nei confronti del servizio sanitario nazionale, se le aziende vogliono accelerare i tempi di incasso. Delle ventotto delibere all´ordine del giorno della giunta di stamani, sono questi i principali atti approvati. Il primo provvedimento (min. Da 1.34 a 3.02 circa) è stato illustrato dall´assessore Simoncini: la giunta dà di fatto mandato per una revisione del fondo Par Fas per attivare una linea a sostegno del progetto di riqualificazione e riconversione industriale del polo di Piombino con una dote di 32 milioni e 551 mila euro. Se quelle risorse non serviranno, saranno successivamente dirottate altrove. L´assessore Simoncini ha portato in giunta anche la delibera sui contratti di solidarietà (da 57´25´´ a 59´ circa) e l´Electrolux (da 43´54´´ a 45´51´´ circa). Dal 1 gennaio è diminuita dall´80 al 70% l´integrazione del ministero sulla Cigs, la cassa integrazione. La Regione conferma invece il proprio intervento, pari al 15%. Con la Cigs un lavoratore nel 2014 potrà dunque contare sull´80 per cento del proprio stipendio. Quanto ai lavoratori dell´Isi ex Electrolux di Scandicci in provincia di Firenze, si tratta di una misura di giustizia sociale che consentirà di utilizzare, con il consenso del Ministero, 1 milione e 795 mila euro avanzati dal programma "Welfare to work" per quei lavoratori che altrimenti non sarebbero stati coperti dal alcun ammortizzatore. Il protocollo per lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti del servizio sanitario (min da 4´26" circa a 6´) sarà firmato con l´associazione italiana per il Factoring, l´Assifact. L´intesa è il primo passo di un´operazione tesa ad aiutare ed assicurare liquidità alle imprese che più difficoltà hanno nell´accesso al credito, soprattutto quelle più piccole. Alle aziende di factoring viene chiesto di offrire condizioni e tassi di interesse migliori di quelli di mercato. Per contenere gli oneri finanziari è previsto anche un contributo regionale. Sul fronte dell´inclusione di studenti disabili nelle scuole superiori (min. Da 13´ a 13´49" circa) la giunta ha deciso stamani di stanziare altri 450 mila euro che si aggiungono agli 800 mila già assegnati alle Province toscane. Per i contributi invece alle famiglie che hanno figli nelle scuole dell´infanzia paritarie(min. Da 13´50" a 14´49" circa), la giunta regionale ha stanziato 1 milione e mezzo di euro. Dei contributi, che saranno erogati dai Comuni, potranno godere le famiglie con un Isee, l´indicatore che misura reddito e ricchezza delle famiglie tenendo conto anche delle loro numerosità, fino a 30 mila euro. L´aiuto riguarda l´anno scolastico in corso e il prossimo. Archivio Video Giunta http://www.Regione.toscana.it/regione/giunta/archivio-video  Atti Approvati (a seguito della verbalizzazione) http://web.Rete.toscana.it/attinew    
   
   
LE DECISIONI DI IERI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA PUGLIA  
 
Bari, 20 febbraio 2014 - La Giunta regionale ha accolto la richiesta dello Iacp di Foggia, localizzando parte delle economia derivanti da intervento di recupero ultimati e collaudati e pari a €100.000,00, per far fronte alla 2° perizia per maggiori lavori di recupero ammontanti complessivamente a 144.080,49 euro, nel territorio del Comune di Carpino, lotto 496. La Giunta regionale ha, accogliendone la proposta, autorizzato lo Iacp di Bari ad utilizzare i fondi residui rivenienti dalle vendite dell’ anno 2011 e che ammontano a complessivi € 819.032,40 per interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente dello stesso Ente. La Giunta regionale ha autorizzato, accogliendone la proposta, lo Iacp di Bari, ad utilizzare l’80% delle somme derivanti da vendite effettuate nel 2012 3 pari a € 2.882.517,45 per interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio dell’Ente. La Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e le singole Province relativo alle modalità di attuazione del progetto per il potenziamento delle attività di orientamento e consulenza nel contro di occupabilità femminile e dei soggetti svantaggiati. La Giunta regionale ha adottato le “ Linee Guida per la formazione dei volontari di protezione civile sul rischio incendi”. Recepito dalla Giunta regionale l’Accordo Stato-regioni relativo al “ Piano per la malattia diabetica”. La Giunta regionale ha approvato un articolo unico che blocca i nuovi inserimenti nelle strutture socio assistenziali in possesso, al momento di autorizzazione provvisoria. Entro e comunque non oltre il 6 febbraio 2015 le strutture dovranno munirsi della certificazione che attesta “ l’adeguatezza dei servizi prestati agli ospiti, unitamente al rispetto delle norme di carattere generale, con particolare riferimento alle disposizioni in materia urbanistica. Di edilizia, di barriere architettoniche, di prevenzione incendi, di igiene e sicurezza ed ilo rispetto degli obblighi derivanti da contratti collettivi di lavoro”. La Giunta regionale ha preso atto del Regolamento “ Codice deontologico per il personale dei corpi e servizi di polizia locale”. Il documento è quindi stato inviato alla competente Commissione Consiliare per il parere previsto dallo Statuto. La Giunta regionale ha approvato in via definitiva la variante al Prg del Comune di Andrano, con l’introduzione degli atti previsti tanto nella delib. Di G.r. 1749/2010 che nella Determina dirigenziale dell’Uff. Programmazione Politiche Energetiche, n. 309/2013. La Giunta regionale ha approvato il Piano di riparto, in favore dei Comuni pugliesi, dei contributi integrativi per la fornitura dei libri di testo per l’anno scolastico 2013/2014, per complessivi € 4.615.179,00. Il contributo andrà ripartito tra gli studenti residenti in Puglia, della scuola secondaria di primo e secondo grado, appartenenti a famiglie il cui indicatore Isee non superi la sogli di € 10.632,94. La Giunta regionale ha approvato il Protocollo d’Intesa per la realizzazione di interventi di politica attiva del lavoro presso gli uffici giudiziari pugliesi. Formazione Professionale. La Giunta regionale ha disposto, nelle more del completamento di alcuni passaggi formali,l’ulteriore differimento dell’entrata in vigore del sistema delle anticipazioni trimestrali alla data del 1 maggio 2014. Con lo stesso atto, l’Esecutivo la disposto l’obbligo, per le Amministrazioni Provinciali a sottoscrivere, con gli Enti di F.p. Il cui personale andrà a potenziare i servizi per l’impiego, le nuove convenzioni entro e non oltre il 1° maggio 2014,nei termini e nei modi prescritti dalle linee guida approvate dalla Giunta Regionale con delib. 1471/2012. La Giunta regionale ritiene avviato senza soluzione di continuità il regime ordinario di esercizio e gestione del Cet ( Catasto delle Emissioni Territoriali), realizzato da Arpa Puglia come da delib. Di G.r. 1111/2009. La Giunta dichiara inoltre il Cat della Puglia, a far data dal 1 gennaio 2014, strumento informativo obbligatorio ed aggiuntivo rispetto al vigente obbligo di trasmissione periodica su supporto cartaceo dei risultati degli autocontrollo delle emissioni in atmosfera, in attesa della completa attuazione del processo di dematerializzazione della comunicazione ambientale, prevista per il prossimo 31 dicembre 2015. La Giunta regionale ha approvato l’avviso pubblico per la formazione dell’elenco di candidati idonei alla nomina di Direttore Generale delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Appositamente predisposta, sulla piattaforma on line del portale http:// www.Sanita.puglia.it  per la presentazione delle istanze di partecipazione al predetto avviso, la procedura telematica. Approvato dalla Giunta regionale il documento “ Utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno da parte di personale non medico. Formazione ed autorizzazione all’utilizzo nella Regione Puglia.  
   
   
PRESENTATO IL LABORATORIO CALABRIA EUROPA 2020: “VICINI AGLI OBIETTIVI E PRONTI ALLE NUOVE SFIDE”  
 
Catanzaro, 20 febbraio 2014 - L’assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini ha presentato questa mattina, nella sede della Fondazione Terina a Lamezia Terme, il Laboratorio Calabria Europa 2020. Si tratta di uno strumento per l’approfondimento delle principali tematiche relative alla programmazione 2014/2020 che accompagna lo sviluppo di progetti di cooperazione e di strumenti partecipativi per sviluppare la capacità istituzionale, ovvero un ponte ideale tra l’attuale programmazione 2007/2013 e il nuovo ciclo di fondi comunitari. Per la Regione Calabria sono intervenuti alla manifestazione le Autorità di gestione dei Por Calabria Fesr e Fse 2007/2013 Paolo Praticò e Bruno Calvetta, i dirigenti del Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria Luigi Zinno, Tommaso Calabrò e Serena Angioli. Presente all’incontro anche Apostolos Kalliantzidis, coordinatore del progetto europeo di occupabilità locale “Philoxenia Plus” e amministratori locali e rappresentanti di associazioni e ordini professionali che hanno, poi, preso parte ai workshop di approfondimento, su tre iniziative di cooperazione interregionale e transnazionale, svolti in sessioni parallele. “Le risorse comunitarie – ha sottolineato l’assessore Mancini nel suo intervento - rappresentano l’unica grande opportunità per la Calabria ed è per questo che, mentre lavoriamo sodo per centrare tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi in questo ciclo di fondi comunitari, abbiamo già lo sguardo rivolto al futuro. Siamo in questa fase di mezzo tra le due programmazioni. Da una parte – ha spiegato Mancini - spingiamo l’acceleratore per spendere le risorse già messe in campo dalla Comunità Europea, dall’altra siamo impegnati nella stesura del documento relativo alla nuova programmazione: vogliamo far sì che la Regione colga il meglio dalla programmazione attuale, ma abbiamo mezzi e strumenti per lavorare e superare eventuali criticità. Ed è qui – ha evidenziato ancora l’esponente della Giunta - che si inserisce l’attività del Laboratorio che ha avviato una fase di confronto, affinché i soggetti territoriali calabresi siano maggiormente informati e pronti a cogliere le opportunità di finanziamento legate al periodo 2014-2020. Abbiamo l’ambizione di rendere la Calabria una regione migliore cogliendo le sfide dell’Unione Europea e avendo ben chiare quali sono le criticità, vogliamo investire sulla formazione per fare in modo che tutti abbiano le competenze necessarie sulle opportunità dei fondi comunitari, siano preparati sulle procedure e siano in grado di seguirle fino a portarle a termine. Amministrazioni locali organizzazioni datoriali, imprese - ha specificato ancora l’assessore al bilancio - sono tra i destinatari dell’attività del Laboratorio. La grande opportunità rappresentata dai fondi comunitari deve essere supportata da informazioni precise e puntuali per dare a tutto il territorio la possibilità di accedere alle risorse. Offriamo quindi il lavoro del Laboratorio alla comunità regionale. Con questo strumento che contiene idee e opportunità ci avviciniamo con ottimismo e determinazione al nuovo ciclo di fondi. In questi anni abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto bene. Perciò – ha detto infine Mancini – dobbiamo continuare a spingere nella stessa direzione: l’obiettivo finale è dare un contributo determinante alla crescita della nostra amata Calabria”. Terminata la parte generale del convegno, si sono svolti in sessione parallele i tre workshop su importanti iniziative di cooperazione: uno sulla valorizzazione e lo sviluppo delle aree interne, un altro la costituzione di una rete territoriale per un migliore accesso ai servizi di giustizia, un terzo relativo alla capacità istituzionale e in particolare, alla divulgazione delle informazioni e degli strumenti idonei ad accrescere la partecipazione dei soggetti territoriali calabresi ai finanziamenti diretti della Commissione Europea. Di seguito, nel dettaglio, i temi dei workshop. “Aree interne”: La Regione Calabria, alla luce dell’esperienza maturata con l’attuazione dei Pisl rivolti allo sviluppo delle aree interne e spopolate e al fine di capitalizzarne i risultati, ha inteso attuare un percorso di cooperazione in ambito europeo. L’obiettivo è valorizzare i partenariati Pisl, alla cui progettualità si potrà dare seguito intercettando nuovi strumenti di finanziamento attraverso le opportunità della nuova programmazione dei fondi comunitari. Si fa riferimento ad alcuni territori europei che hanno costruito un percorso a supporto delle proprie strategie di sviluppo delle aree interne al fine di: accogliere e mantenere nuova popolazione (portando nuove competenze) e promuovere le risorse endogene (aumento del valore dei prodotti locali e immateriali). Sono state individuate, ad oggi, due buone prassi su scala europea (i progetti francesi denominati “Soho Solo” e “Ovop”) che potrebbero essere trasferite in aree pilota della Calabria già interessate da Progetti Integrati di Sviluppo Locale e che presentano caratteristiche e criticità simili a quelle del territorio francese della provincia di Gers (graduale spopolamento, difficoltà di accesso ai servizi essenziali come scuola, sanità, trasporti). La Regione, che ha già fortemente investito sulle aree colpite dall’abbandono graduale dei residenti, con questo primo intervento di cooperazione intende tra l’altro operare sulla governance e sullo sviluppo delle competenze. All’evento di presentazione del Laboratorio Calabria Europa 2020 parteciperanno i rappresentanti di alcune delle Regioni europee (Francia e Grecia) coinvolte nei progetti di cooperazione e i rappresentanti dei Comuni beneficiari dei Pisl “Contrasto allo spopolamento”. “Costituzione di una rete territoriale per la Volontaria Giurisdizione”: l’intervento vuole compensare i disagi causati dalla recente riorganizzazione della geografia giudiziaria, con l’abolizione delle sezioni staccate e l’accorpamento di alcuni tribunali che ha impoverito il presidio territoriale delle istituzioni giudiziarie e determinato un aumento della difficoltà di accesso per i comuni cittadini. Il progetto si propone di: costituire una rete di sportelli territoriali per la volontaria giurisdizione presso i Comuni e le Asp, eventualmente anche avvalendosi della rete dei Suap, in grado di fornire ai cittadini assistenza ed orientamento ed affiancandoli nell’espletamento delle istanze attraverso l´uso degli strumenti telematici; trasferire in Calabria modelli organizzativi e buone pratiche realizzati su questo tema in altre regioni d’Italia e d’Europa. Il progetto prevede dunque il coinvolgimento attivo dei tribunali, dei Comuni, delle Asp e delle associazioni del terzo settore. E’ evidente l’utilità sociale di questo progetto che, mentre riduce il carico di lavoro di una giustizia già di per sé molto appesantita, dall’altro lato agevola l’accesso ai servizi per tutti i cittadini (in particolare per i cittadini con problemi di mobilità, come anziani e disabili) che hanno subito un depauperamento sul loro Territorio con la soppressione delle sezioni distaccate e dei tribunali minori. Capacità istituzionale: la Regione Calabria prevede di realizzare una serie di iniziative per il potenziamento sia delle competenze del personale delle pubbliche amministrazioni che del collegamento tecnico, amministrativo ed operativo tra la Regione e le Istituzioni europee. Tra gli obiettivi da perseguire: aumentare la capacità della pubblica amministrazione per affrontare le sfide previste nella nuova programmazione; lo sviluppo di azioni innovative; la partecipazione attiva alla dimensione europea; la capitalizzazione di modelli e strumenti organizzativi innovativi; l’applicazione e la divulgazione delle buone prassi. Quanto sopra è un contributo essenziale per sostenere anche la cittadinanza attiva e la cittadinanza europea. Enti locali, associazioni ed imprese calabresi, per vincere la sfida dello sviluppo, hanno la stringente necessità di realizzare una strategia di apertura verso l’Europa, avendo due obiettivi: uno ‘’interno‘’ diretto ad assicurare la crescita della professionalità delle proprie risorse, l’incremento della partecipazione diretta ai programmi ed alle iniziative comunitarie; l´altro ‘’ esterno ‘’ volto allo sviluppo del territorio. Il workshop è stato l’occasione per presentare alcune delle attività previste dal Laboratorio Calabria Europa 2020, fornire informazioni sulle politiche comunitarie e sugli strumenti europei di finanziamento diretto, nonché raccogliere riflessioni, fabbisogni reali e richieste specifiche degli Enti coinvolti.  
   
   
LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA IL PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI PER IL 2014. STANZIATI 470 MILA EURO.  
 
Ancona, 20 febbraio 2014 - “L’impegno della Regione per rendere i giovani sempre più protagonisti, cittadini attivamente partecipi della vita comunitaria, prosegue e viene implementato”: così l’assessore Paola Giorgi annuncia l’avvio del programma annuale degli interventi in materia di politiche giovanili per il 2014 approvato in Giunta nel corso dell’ultima seduta e trasmesso alla competente commissione consiliare. Vengono promosse “centralità e trasversalità di politiche specifiche a favore dei giovani in una prospettiva di sviluppo culturale, sociale ed economico della collettività” specifica Giorgi. “Un programma innovativo, in parte già sperimentato nel corso dell’ultimo anno con esiti più che soddisfacenti con il finanziamento sul territorio di 20 progetti di interesse locale e 13 proposti dalle associazioni giovanili, che trova in questa nuova programmazione spinte ancora più decise verso la proposta di azioni progettuale più consapevole e mirata dei giovani con alcune importanti novità volte alla capacità di promozione e comunicazione dei progetti stessi”. Le linee di intervento previste dal Piano regionale per le politiche giovanili, definite dal Programma, riguardano lo sviluppo di competenze sociali, la promozione dell’autonomia, della responsabilità e della partecipazione. Così, con i progetti finanziati potranno essere favoriti percorsi di socializzazione e aggregazione che qualifichino il tempo libero come occasione di crescita, con attenzione a prevenire e contrastare i fattori di rischio. Attivati servizi di informazione e di orientamento per la formazione e il lavoro, per la vita culturale e ricreativa sul territorio; sviluppate le iniziative per la creatività giovanile e per l’incontro tra i giovani e le imprese; create occasioni formative complementari al sistema tradizionale di apprendimento, con attenzione alla conoscenza di professioni innovative ed esperienze di pre-formazione, valorizzando il metodo del ”fare per apprendere”. I progetti presentati, coerentemente con le linee previste dal piano, potranno essere di interesse locale, cioè presentati da Enti, esclusivamente in forma aggregata, con presenza di almeno un Comune sotto i 5000 abitanti, per favorire la progettualità condivisa e non creare disomogeneità a scapito dei Comuni più piccoli e delle zone a scarsa densità demografica. Altra tipologia di progetti prevista è a carattere regionale con protagonisti Associazioni e organismi giovanili che dovranno elaborare progetti di ampio impatto territoriale. Previsti anche progetti gestiti direttamente dalla Regione, quale Informazione che prevede, di concerto con la Consulta Regionale dei Giovani che, in base alla legge 24/11 esprime parere sul programma, una serie di incontri sul territorio, rivolti ai giovani, nelle varie articolazioni, finalizzati alla presentazione della nuova programmazione regionale con attività informativa e formativa per la partecipazione alle azioni previste dal programma stesso. “Coerentemente con l’attività svolta dalla Regione, anche la nuova programmazione delle politiche giovanili ricava, nel tema della cultura della cittadinanza, uno spazio specifico per la promozione di iniziative dirette a favorire forme di apertura e confronto con realtà giovanili nazionali ed europee, in particolare con riferimento alla Strategia Macro Regionale Adriatico Ionica”. Per la copertura finanziaria lo stanziamento delle risorse regionali previste dal bilancio per l’anno 2014 ammonta a 288.167,54 euro, destinate al cofinanziamento dei progetti di interesse locale e per la realizzazione di progetti di iniziativa regionale. Ad integrazione di tali risorse è stata inoltre destinata la cifra di 174.817,70 euro corrispondente alla quota del Fondo nazionale politiche giovanili per il 2013.  
   
   
REFERENDUM FUSIONE COMUNI ORVIETANO; PAPARELLI: “OK A MODIFICHE AL QUESITO SE SERVE PER SCIOGLIERE DUBBI”  
 
Perugia, 20 febbraio 2014 - “Il quesito referendario redatto dagli uffici regionali e inviato dalla Giunta Regionale al Consiglio Regionale per la fusione dei Comuni di Montegabbione, Fabro, Ficulle, Monteleone d’Orvieto e Parrano in un unico Comune, rappresenta una mera proposta tecnica che può essere modificata o emendata nel corso dell’iter procedimentale”: è quanto afferma l’assessore regionale alle riforme istituzionali, Fabio Paparelli, in risposta al Comitato di cittadini di Montegabbione che lamenta, nel testo, incongruenze rispetto alle delibere approvate dai cinque consigli comunali e possibili fraintendimenti. Paparelli evidenzia che la proposta di quesito licenziata dalla Giunta regionale “contiene in sé le due opzioni richieste dai Consigli comunali, prevedendo il via libera alla fusione solo per quei comuni in cui la maggioranza dei cittadini si esprime favorevolmente”. Paparelli ha confermato il proprio impegno a seguire la vicenda e a riformulare il testo, con un doppio quesito, nel corso dell’iter consiliare, così da non lasciare spazio a dubbi e interpretazioni.  
   
   
FONDO UNICO ANTICRISI, CRITERI PIÙ SEMPLICI. FRATTURA: COSÌ VICINI ALLE IMPRESE MOLISANE  
 
Campobasso, 20 febbraio 2014 - Criteri semplificati e applicazione degli stessi meno stringente: da oggi più agevole e snello l´accesso agli strumenti di garanzia messi a disposizione dal Fondo unico anticrisi. La Giunta regionale, su proposta del presidente Paolo di Laura Frattura, approva la delibera che va incontro alle indicazioni sollecitate dal mondo del partenariato economico e sociale molisano. Un atto atteso e importante che risponde alla primaria esigenza di semplificare i criteri di valutazione richiamati nei regolamenti attuativi del Fondo unico anticrisi, strumento vitale per le imprese locali, in virtù delle opportunità che consente di attivare, straordinarie in particolare nel difficilissimo momento congiunturale che si sta attraversando. "Diamo riscontro pratico alle istanze avanzate dagli imprenditori della nostra regione. Con la revisione dei regolamenti attuativi del Fondo unico anticrisi - spiega il governatore Paolo Frattura -, mettiamo in pratica, nel rispetto della norma e compatibilmente con la sostenibilità del Fondo, la nostra idea di immediatezza operativa e vicinanza al territorio. Semplificazione e applicazione meno stringente: in questa maniera agevoliamo le imprese molisane offrendo loro una via più snella per l´accesso agli strumenti di garanzia resi disponibili con il Fondo anticrisi, facendo salvi i principi di ammissibilità generali. Un modo concreto, il nostro, per sostenere gli imprenditori nel superamento delle tante criticità che oggi si registrano". "Alla Finmolise - conclude il presidente -, adesso il mandato per l´adozione delle modifiche che abbiamo deliberato a beneficio del tessuto produttivo del nostro Molise, attese a brevissimo".  
   
   
TOSCANA: EMERGENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI, 6 MILIONI PER L´INTEGRAZIONE DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ  
 
Firenze, 20 febbraio 2014 - La Regione riconferma anche per il 2014 l´impegno per l´integrazione del reddito per i lavoratori che usufruiscono dei contratti di solidarietà nelle aziende che rientrano nel regime di Cassa integrazione straordinaria (ovvero le aziende sopra i 15 dipendenti). E´ questo il contenuto della delibera approvata ieri dalla giunta e che l´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha illustrato nel pomeriggio ai segretari di Cgil, Cisl e Uil fiorentine nel corso dell´incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali per fare il punto sugli ammortizzatori sociali. Governo taglia, Regione integra Con la legge finanziaria 2014, l´integrazione a carico del ministero è stata ridotta dall´80 al 70% della retribuzione persa. Per attutire la perdita, la Regione, con uno stanziamento iniziale di circa 6 milioni, ha deciso di corrispondere una integrazione pari al 15% del trattamento perso, rendendo così invariata la somma erogata dalla Regione. I lavoratori toscani potranno così raggiungere, nonostante la riduzione a livello nazionale, circa l´80% della retribuzione. "A fronte di un governo che taglia – annuncia Simoncini – la Regione ha deciso invece di mantenere l´impegno a sostegno del reddito dei lavoratori che utilizzano i contratti di solidarietà. Come Regione siamo convinti che questo strumento debba essere incentivato, a discapito di forme meno efficaci come la cassa integrazione o la mobilità, anche nelle more di una riforma degli ammortizzatori sociali che veda il superamento della cassa in deroga, per andare verso un sussidio universalistico". Dal 2009 ad oggi i lavoratori per i quali sono state erogate integrazioni al reddito sono stati circa 16 mila. Per la Regione ciò ha comportato una spesa di circa 19 milioni di euro. Domande in aumento "Ma il numero delle domande è in continuo aumento e per questo abbiamo pensato fosse doveroso - dice Simoncini - in una fase che resta di vera e propria emergenza sociale, mantenere invariato l´impegno della Regione per incentivare l´uso di uno strumento che si rivela particolarmente efficace per mantenere sul mercato aziende e posti di lavoro ed evitare la dispersione di importanti pezzi del sistema produttivo toscano". Per quanto riguarda le aziende che non rientrano in regime di Cigs, la finanziaria non ha apportato modifiche e resta invariata la quota a carico della Regione che, come per le aziende artigiane, si pone l´obiettivo di concorrere a raggiungere circa il 70% della retribuzione persa. Cassa integrazione in deroga L´assessore ha poi fatto il punto anche sugli altri ammortizzatori sociali, in particolare sulla Cassa integrazione e la mobilità in deroga. "Abbiamo autorizzato tutte le domande del 2013 che potevamo autorizzare con le ultime risorse assegnateci dal ministero – avverte Simoncini – siamo così arrivati a dare risposta a circa 2400 domande di cassa integrazione e a 40 di mobilità in deroga, tutte presentate nel 2013, per un totale di 9.800 lavoratori. Purtroppo non riusciamo nemmeno ad esaurire tutto il 2013, arrivando a malapena a coprire il mese di luglio e fino al 20 di agosto. Per il resto aspettiamo ancora le risorse e giriamo la domanda al nuovo governo che si sta formando, facendo presente la drammaticità della situazione". Restano ancora prive di copertura 6.950 domande, per oltre 19 mila lavoratori, per far fronte alle quali sarebbero necessari ancora altri 40 milioni di euro. "Questi numeri - osserva Simoncini - rispecchiano situazioni difficilissime, di migliaia di lavoratori senza reddito che, da mesi, aspettano di poter ricevere la copertura cui hanno diritto. Una situazione che continua a profilarsi come un´emergenza sociale che non può essere ignorata". Ammortizzatori in Toscana Nel gennaio 2014 le ore di Cassa integrazione sono diminuite complessivamente del -22,6% rispetto allo stesso mese dell´anno scorso. In calo sono soprattutto le ore di Cassa ordinaria, mentre restano analoghe quelle di Cigs e in calo quelle della cassa in deroga. Quest´ultimo dato è falsato, però, dal blocco delle autorizzazioni legato all´esaurimento dei fondi. Nel corso del 2013 la Cassa integrazione è aumentata del 3,2% rispetto al 2012, a fronte del -1,4% italiano. La straordinaria aumenta di +22,1%,l´ordinaria del +16,9%. In termini assoluti le ore sono state 55 milioni e 600 mila, equivalenti a circa 32.700 posti di lavoro a tempo pieno. A livello territoriale, le province in cui si sono registrati aumenti sono Pisa, Siena, Firenze e Grosseto. In diminuzione Massa Carrara, Arezzo, Pistoia e Livorno e stabili Lucca e Prato.  
   
   
LAVORO DEI DISABILI, OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE  
 
Parma, 20 febbraio 2014 – Un investimento rilevante, da vedere anche nell’ottica della coesione sociale del territorio: un investimento che punta a non lasciare indietro nessuno, e soprattutto a non lasciare soli i più deboli. Dalla Provincia arrivano 850mila euro per il lavoro dei disabili: contributi per sostenere iniziative d’inserimento professionale, per assunzioni, per l’adattamento del posto di lavoro, per il sostegno all’autoimprenditorialità. Fondi destinati alle aziende del territorio e messi a bando dalla Provincia, che continua così il suo impegno per l’occupazione dei disabili: nella piena consapevolezza della centralità del lavoro per l’effettiva integrazione sociale delle persone con disabilità. Le risorse, provenienti dal Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, sono assegnate in sede regionale alla Provincia di Parma e da questa “trasferite” al territorio. Sono destinate agli interventi realizzati dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2014. Il termine di presentazione delle domande, che verranno finanziate secondo l’ordine cronologico di arrivo, è il 31 luglio 2014.“Si tratta di un investimento importante, da diversi punti di vista. Viviamo in un momento di grande difficoltà, anche a Parma, per il mercato del lavoro e per l’economia. E abbiamo visto quanto sia vero che in momenti simili chi già partiva da condizioni di difficoltà rischi di più di essere lasciato ai margini, da solo. Il nostro impegno in questi anni è andato in senso contrario a questo rischio, e anche questo investimento lo dimostra. Anche in un momento così complicato, quindi, noi vogliamo fare uno sforzo perché il nostro sia un territorio coeso: anche in un momento come questo noi non rinunciamo alla coesione sociale”, ha spiegato nella presentazione di oggi in piazza della Pace l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, affiancata dal responsabile del Servizio inserimento lavorativo disabili della Provincia (Sild) Marco Melegari. “Questo intervento – ha aggiunto l’assessore, sottolineando il lavoro del Sild - fa parte di un mosaico più grande di attività, che ci hanno condotto nell’ultimo triennio ad avviare al lavoro 1165 persone. Portare al lavoro una persona disabile è sempre il frutto di un lungo cammino: un cammino fatto di formazione, di ascolto, di accoglienza, e che necessita da parte nostra di un impegno molto grande a tenere viva la speranza di queste persone, che a volte rischiano di scoraggiarsi”. Le azioni finanziate dal bando1. Progetti di tutoraggio aziendale e di supporto all’inserimento professionaleContributo economico finalizzato al tutoraggio da parte dei datori di lavoro che, nell’inserire un lavoratore disabile nel contesto produttivo aziendale, provvedono alla sua formazione e integrazione nel luogo di lavoro per favorirne la permanenza. Saranno finanziati progetti che si realizzano- nell’ambito di rapporti di lavoro a tempo determinato (300 euro mensili) per un massimo di 12 mesi per persone con disabilità pari o superiore al 67%, per un massimo di 6 mesi per persone con disabilità dal 46 al 66%.- nei tirocini formativi promossi dal Sild fino al 16 settembre 2013 (700 euro complessivi oltre al rimborso nei confronti del tirocinante)- nei tirocini formativi promossi dal Sild dal 17 settembre - L.r. 7/2013 - Dgr 2024/2013 (200 euro mensili, oltre al rimborso nei confronti del tirocinante).Nel caso di progetti realizzati in parte, si procede proporzionalmente alla revoca parziale dei contributi.2. Contributi per l’assunzione a tempo determinato di persone con disabilità psichica o intellettiva Saranno ammesse a finanziamento le istanze presentate da aziende, anche non in obbligo ai sensi della L 68/99, relative ad assunzioni di persone disabili a tempo determinato superiore a 6 mesi (anche a seguito di proroga di contratto). Il contributo sarà fino al 25% del costo salariale lordo, relativo alla durata complessiva del rapporto di lavoro, e non potrà superare l’importo massimo di 4.500 euro.Nel caso di progetti realizzati in parte, si procede proporzionalmente alla revoca parziale dei contributi.3. Contributi per l’assunzione a tempo indeterminato o per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato La misura mira a incentivare nuove assunzioni a tempo indeterminato o stabilizzazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro già in essere di persone disabili con riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 50%. I datori di lavoro interessati non dovranno aver beneficiato di altre agevolazioni relative a tali assunzioni.Il contributo sarà di 5.200 euro per i datori di lavoro soggetti agli obblighi della L.68/99, di 6.000 euro per i datori di lavoro che assumono la persona disabile al temine di un tirocinio formativo e di 8.400 euro per i datori di lavoro non soggetti agli obblighi della L. 68/99.Il finanziamento sarà diviso in due tranche erogate rispettivamente dopo 12 mesi e dopo 24 mesi dall’avvio del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.Nel caso di progetti realizzati in parte, si procede proporzionalmente alla revoca parziale dei contributi.4. Contributi per l’adattamento del posto di lavoroLe imprese potranno ricevere contributi su interventi che permettano di migliorare l’accessibilità e che vanno dalla personalizzazione delle modalità organizzative, a tecnologie di telelavoro, alla rimozione delle barriere architettoniche. Tali spese possono integrare i rimborsi previsti dal Fondo Nazionale Disabili per i medesimi interventi di adeguamento dei posti di lavoro, sempre in relazione a nuove assunzioni a tempo indeterminato.Saranno ammesse a finanziamento le richieste di contributo presentate da datori di lavoro privati, anche non obbligati ai sensi della L. 68/99, relative a assunzioni di persone con riduzione della capacità lavorativa almeno pari al 50%. Il contributo massimo è di 10.000 euro.5. Sostegno all’auto imprenditorialitàQuesta azione prevede un contributo volto a sostenere iniziative finalizzate all’auto imprenditorialità. Saranno ammesse a finanziamento le richieste di contributo per la creazione di nuova impresa, presentate da soggetti disabili iscritti negli elenchi della L.68/99, per le spese sostenute per: promozione e pubblicità dell’impresa di nuova creazione; partecipazione ad attività formative connesse alla creazione di nuova impresa; consulenze relative alla definizione del business plan legate alla creazione di nuova impresa. Limite individuale massimo erogabile: 30.000 euro. I numeri del Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild) della Provincia Ad oggi gli iscritti al Sild “disponibili” (cioè persone che hanno chiesto di essere supportate nella ricerca di lavoro attraverso i servizi attivi per l’occupazione e che stanno preparandosi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso l’utilizzo dei diversi servizi) sono 3338, il 47% dei quali donne. Fra questi si contano 430 nuovi iscritti (di cui il 42% donne).Nel 2013 gli avviamenti al lavoro effettuati dal Sild sono stati complessivamente 401 (con un aumento del 6% rispetto a quelli realizzati nel 2012) e hanno interessato 363 lavoratori (di cui il 44% donne). 50 persone sono state collocate a tempo indeterminato. I risultati nell’arco dell’ultimo triennio sono pari a 1165 avviamenti.È molto importante rilevare inoltre che il Sild nel 2013 ha promosso ben 102 tirocini formativi (nel triennio sono stati in totale 296), 68 dei quali in aziende e cooperative non in obbligo di assunzione di persone disabili. Fondamentale anche il dato della formazione professionale, che ha impegnato 430 utenti nel triennio.Nel complesso i colloqui di orientamento effettuati nel triennio 2011-2013 sono stati oltre 4000.Nel 2013 sono state infine effettuate 50 visite dedicate all’analisi ambientale del posto di lavoro per le nuove aziende in obbligo (163 nel triennio).  
   
   
FIRENZE -CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA: PERCHÈ ISCRIVERSI NELLA WHITE LIST  
 
Firenze, 20 febbraio 2014 - Per accelerare il rilascio delle autorizzazioni destinate alle imprese che devono lavorare nei settori più sensibili, come quello ambientale, è opportuno chiedere di iscriversi alla “white list” della Prefettura. Infatti, da un anno la documentazione antimafia viene rilasciata dalla Prefetture attraverso l’acquisizione telematica dei dati mediante le banche dati del Ced interforze del Ministero dell’Interno insieme a quella delle Camere di Commercio. La documentazione antimafia deve essere richiesta nel caso di rapporti contrattuali con amministrazioni ed enti pubblici o società private concessionarie di opere pubbliche, come appalti di lavori, forniture di beni e servizi, erogazioni di finanziamenti, ma anche autorizzazioni per inizio di attività. La richiesta della documentazione antimafia da parte dell’ente pubblico che procede può però comportare un rallentamento nei tempi di emissione dei provvedimenti necessari alle imprese. Per ovviare a questo problema, la miglior soluzione è utilizzare la “white list” per quelle imprese, fornitori, prestatori di servizi ed esecutori delle attività ritenute più a rischio. I settori di attività interessati sono i seguenti: trasporto di materiali a discarica per conto terzi; trasporto e smaltimento di rifiuti sempre per conto terzi; estrazione; fornitura e trasporto di terra, materiali inerti, calcestruzzo, bitume; noli a freddo di macchinari; noli a caldo; fornitura di ferro lavorato; autotrasporti per conto terzi; guardiania dei cantieri. La procedura consiste nell´iscrizione che potrà essere richiesta dal titolare dell´impresa o dal suo legale rappresentante, indicando i settori di attività, preferibilmente per via telematica in una specifica lista tenuta dalla Prefettura. Sarà quindi compito d ella Prefettura competente (individuabile sulla base della sede dell’impresa) rilasciare il provvedimento d’iscrizione dopo aver compiuto le relative verifiche, pubblicando l´avvenuta iscrizione nella "white list" sul proprio sito istituzionale. Le "stazioni appaltanti" non dovranno più richiedere la certificazione antimafia per quelle imprese iscritte nella "white list". L´iscrizione negli elenchi è volontaria e conserva efficacia per 12 mesi. L´iscrizione nella "white list" è aperta non solo agli operatori economici che hanno una sede nello Stato (sia essa legale o secondaria con rappresentanza stabile ai sensi dell´art. 2508 c.C.) ma anche ad imprese "straniere", cioè prive di una sede secondaria con rappresentanza stabile in Italia (art. 1, comma 2, lettera f). Per ogni informazione e per i modi di iscrizione nella “white list”, consultare il sito internet della Prefettura territorialmente competente.  
   
   
UMBRIA: ANTIDISCRIMINAZIONE, CONSIGLIERE REGIONALI PARITÀ E SINDACATI: SÌ A OSSERVATORIO SU MERCATO LAVORO FEMMINILE  
 
Perugia, 20 febbraio 2014 - Le Consigliere regionali di parità e i segretari regionali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil intendono rafforzare il rapporto di collaborazione per favorire la piena attuazione delle norme in materia di parità e pari opportunità fra uomo e donna, prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione nel mondo del lavoro fondata sulla differenza di genere. È la volontà comune espressa nell´incontro che si è svolto nei giorni scorsi, nella sede regionale del Broletto, tra le consigliere di parità regionali, Elena Tiracorrendo e Cristhia Falchetti Ballerani, e i segretari regionali delle tre organizzazioni sindacali, firmatarie del protocollo d´intesa volto alla corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria, stipulato nel novembre 2008. Per una reale affermazione di una cultura della parità e del rispetto reciproco, è stato detto, si ritiene importante agire in sinergia tra diversi attori che operano nel mondo del lavoro, avendo alla base una conoscenza approfondita dei dati relativi all´andamento dell´occupazione femminile in questi anni di crisi. Partire da un´attenta lettura degli effetti sulle lavoratrici della crisi occupazionale che dal 2008 attanaglia l´Italia, e in particolare l´Umbria, è stato sottolineato, può senz´altro fornire un quadro chiaro della situazione, dal quale partire per concertare ipotesi di intervento. Si è quindi convenuto sull´opportunità di istituire presso la Regione Umbria, avvalendosi anche della collaborazione dell´Agenzia Umbria Ricerche, un Osservatorio sul mercato del lavoro femminile, finalizzato al monitoraggio delle condizioni delle donne nel mercato del lavoro locale, per individuare metodologie operative e soluzioni condivise tendenti a realizzare un piano di rilancio dell´occupazione femminile, soprattutto in quei settori dove le donne sono sottorappresentate o dove si registrano maggiori flessioni occupazionali.  
   
   
MONZA E BRIANZA, CONGIUNTURA FAMIGLIE PER GLI UNDER 30 ITALIANI MEGLIO VIVERE IN PROVINCIA  
 
Monza, 20 febbraio 2013 - Giovani in cerca di un lavoro che trovano con difficoltà, giovani precari in bilico, giovani “scoraggiati” che non studiano né lavorano. Eppure ci sono realtà provinciali in Italia in cui gli under 30 hanno più occasioni e vivono meglio. Come a Prato e a Rimini, che, secondo la classifica stilata dall’Ufficio Studi della Cdc di Monza e Brianza, risultano essere le province più “vicine” ai giovani, con un più alto Indice di Vivibilità Giovanile in Italia. L’indice, stilato dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, prende in considerazione più di 20 indicatori che mettono a raffronto parametri economici e demografici. Tra gli indicatori dell’Indice di Vivibilità Giovanile sono stati presi in considerazione il tasso di occupazione e di disoccupazione giovanile, il dinamismo imprenditoriale dei giovani, la densità territoriale delle imprese con titolare under 30, le imprese guidate da giovani che stanno affrontando momenti di difficoltà, il tasso di imprenditorialità dei giovani stranieri. E sotto il profilo delle tendenze demografiche e sociali è stato indagato il peso della popolazione giovanile e dei servizi alla persona legati ai giovani: dagli impianti sportivi ai locali di ritrovo e di socialità, dai luoghi di cultura, alla rete distributiva. A Prato e a Rimini i giovani under 30 vivono meglio, hanno più opportunità a livello lavorativo e più possibilità di trovare facilmente luoghi culturali, di aggregazione e per il tempo libero, oltre agli esercizi commerciali. E nella classifica delle 10 città più “dinamiche” per i giovani seguono Genova, Savona, torna la Toscana con Pistoia, a pari merito con Milano, poi Trieste, Novara e Torino e al 10° posto Roma. Prato detiene il primato della competitività giovanile anche nelle classifiche parziali, tenendo conto esclusivamente delle opportunità di lavoro autonomo per gli under 30, la città toscana sembra in grado di offrire buone prospettive. L’area milanese si colloca solo al 20° posto, seguita da Monza e Brianza (29°). Ragusa, Latina, Bari e Lecco sono le città più giovani. E sul fronte dell’occupazione giovanile sono Modena e Bolzano ad avere tassi di occupazione giovanile più elevati. Se invece prendiamo in considerazione solo i parametri legati ai servizi alla persona e ai luoghi di ritrovo, è Rimini la capitale dell’intrattenimento giovanile, seguita da Livorno e Lucca. È quanto emerge dall’Indice di Vivibilità Giovanile, stilato dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese e Istat. “I giovani devono tornare ad essere intraprendenti – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Cdc di Monza e Brianza – Tutti sappiamo quanto sia importante investire nelle nuove generazioni, dando loro gli strumenti per costruirsi un proprio percorso professionale, sia esso da lavoratore o da imprenditore. Come istituzione abbiamo il dovere di sostenere i progetti dei giovani e renderli una componente strutturale, capace di dare slancio alla nostra economia.” Prestito Giovane Impresa La Cdc di Monza e Brianza, in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, promuove l´iniziativa prestito giovane impresa, una linea di finanziamento agevolato a favore degli imprenditori brianzoli con età non superiore ai 35 anni. Ciascuna impresa che intenda realizzare operazioni di investimento originali, innovative, strutturali nel territorio provinciale potrà chiedere un finanziamento agevolato e garantito al 50% dalla Cdc di Monza e Brianza, fino a un massimo di 15mila euro.  
   
   
TOSCANA: UN MILIONE DI EURO PER LE SPESE LEGALI DELLE VITTIME DI VIOLENZE E ABUSI  
 
Firenze, 20 febbraio 2014 - La Regione Toscana garantirà l´assistenza legale alle vittime di violenze ed abusi. Lo farà con un fondo da 1 milione di euro che la giunta isituirà a breve con un´apposita variazione di bilancio La proposta di legge, che inizierà domani il percorso nelle commissioni compententi, è stata presentata stamani nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale: soddisfatto l´assessore Bugli, che ha invitio un messaggio di pieno sostegno all´iniziativa al consigliere Paolo Tognocchi, primo firmatario del testo. "Ho condiviso con convinzione, sia durante la mia esperienza in Consiglio sia in questo anno da assessore – sottolinea l´assessore - il percorso che ha portato a questo risultato. Siamo di fronte ad un fenomeno diffuso e purtroppo in crescita, come dimostrano anche i numeri del progetto regionale Codice Rosa, potenziato nei mesi scorsi dalla Regione per assicurare un percorso di accoglienza al Pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza" La legge prevede che la Regione istituisca un apposito fondo di sostegno per il pagamento delle spese di assistenza legale e approvi le relative linee guida per la definizione di criteri, modalità organizzative e di attuazione del fondo, fino a predisporre e rendere accessibili – in raccordo con l´Avvocatura – l´elenco di avvocati e le modalità di rapporto con enti, servizi territoriali e altri soggetti che operano nel settore. "Con l´istituzione di questo fondo proviamo a dare un´ulteriore mano alla lotta di questo fenomeno - conclude Bugli - che, per la sua disumanità, merita di essere combattuto con tutti gli strumenti possibili".  
   
   
MILANO: SENZATETTO, IN DISTRIBUZIONE 1.400 KIT IGIENICO-SANITARI SARANNO DISTRIBUITI SIA ALL’INTERNO DEI TRE CENTRI DI ACCOGLIENZA GESTITI DA PROGETTO ARCA  
 
 Milano, 20 febbraio 2014 - Un nuovo impegno a favore delle persone senza dimora, dopo i 2.700 posti messi a disposizione dal Piano freddo del Comune. Sono in distribuzione in questi giorni i 1.400 kit igienico-sanitari di Fondazione Progetto Arca Onlus. All’interno di un pratico zainetto azzurro si trovano una maglietta, un paio di calze, un paio di slip, un asciugamano e un astuccio con sapone, spazzola, rasoio, spazzolino e dentifricio. La consegna dei kit avviene sia all’interno dei tre centri di accoglienza gestiti da Progetto Arca (via Mambretti, via Aldini e viale Toscana) sia attraverso l’Unità di strada dell’ente. “Questa iniziativa di Progetto Arca – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – si aggiunge alle tante azioni che il Comune e il terzo settore stanno realizzando a favore dei senzatetto. Lo sforzo più importante, anche grazie all’impegno di enti, associazioni e privati, c’è stato per portare a 2.700 i posti letto a disposizione delle persone senza dimora, un numero più che raddoppiato in tre anni e mai raggiunto prima dall’Amministrazione. A testimonianza di una città sempre più solidale, che si fa carico di chi si trova in condizione di disagio”. “Incontriamo spesso persone – ha detto Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca – che vivono per strada e che ci dicono: ‘Dal freddo ti puoi proteggere con una coperta in più, dall’umidità che ti entra nelle ossa puoi liberarti solo con una doccia calda’. Con la distribuzione dei kit igienico-sanitari vogliamo fornire un aiuto in più e trasmettere un messaggio preciso alle persone bisognose che incontriamo, sottolineando come l’attenzione e la ripresa psicologica e fisica della persona passa necessariamente anche attraverso la cura della propria igiene e del proprio corpo. In questi mesi di Piano Freddo, Progetto Arca sta distribuendo ogni giorno 2000 pasti e offrendo alloggio ogni notte a 800 persone”. Dall’apertura del Piano freddo, avvenuta lo scorso 15 novembre, sono oltre 3.200 le persone complessivamente ospitate finora nei centri di accoglienza. Ai senzatetto accolti si aggiungono più di 1.800 cittadini siriani transitati dalle strutture comunali dallo scorso 18 ottobre. “La crisi economica, così come le emergenze umanitarie a livello internazionale – ha aggiunto l’assessore Majorino – producono effetti che le istituzioni non possono ignorare. Milano è una città solidale e regge il colpo, ma da sola non può farcela. Chiediamo anche al governo che verrà di fare di più per le politiche sociali, dotando gli enti locali delle risorse e degli strumenti per aiutare chi vive in condizioni di disagio”.