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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Aprile 2014
DICHIARAZIONE DEL G-7 LEADER DEL 26 APRILE SULL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 28 aprile 2014 - Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, gli Stati Uniti, il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea, uniamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per i continui sforzi da parte dei separatisti Backed dalla Russia per destabilizzare l´Ucraina orientale e il nostro impegno a prendere ulteriori misure per assicurare un ambiente tranquillo e stabile per le elezioni presidenziali del 25 maggio. Abbiamo accolto con favore le misure positive adottate da Ucraina a rispettare gli impegni assunti con l´accordo di Ginevra del 17 aprile da Ucraina, Russia , l´Unione europea e gli Stati Uniti. Queste azioni includono lavoro verso la riforma costituzionale e il decentramento, proponendo una legge di amnistia per coloro che pacificamente lasciare gli edifici che hanno sequestrato nella parte orientale dell´Ucraina, e sostenere il lavoro dell´Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce). Notiamo anche che il governo dell´Ucraina ha agito con moderazione nel trattare con le bande armate che occupa illegalmente edifici governativi e formare posti di blocco illegali. Al contrario, la Russia non ha adottato alcuna azioni concrete a sostegno del accordo di Ginevra. Non ha sostenuto pubblicamente l´accordo, né condannato gli atti di pro-separatisti che cercano di destabilizzare l´Ucraina, né ha invitato i militanti armati di lasciare pacificamente gli edifici governativi che hanno occupato e deporre le armi. Invece, ha continuato ad aumentare le tensioni da sempre materia di retorica e costante pericolo di manovre militari sul confine con l´Ucraina. Ribadiamo la nostra ferma condanna di tentativo illegale della Russia di annettere Crimea e Sebastopoli, che non riconosciamo. Passiamo ora seguire attraverso sulle conseguenze giuridiche e pratiche complete di questa annessione illegale, incluso ma non limitato alle aree economiche, commerciali e finanziarie. Ora abbiamo concordato che ci muoveremo rapidamente per imporre ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Data l´urgenza di garantire la possibilità di un voto democratico di successo e pacifica mese prossimo nelle elezioni presidenziali in Ucraina, ci siamo impegnati ad agire con urgenza di intensificare le sanzioni e le misure per aumentare i costi delle azioni della Russia mirate. Azioni della Russia in Ucraina e la risposta del comunità internazionale hanno già imposto costi significativi sulla sua economia. Mentre continuiamo a preparare per passare a più ampie, sanzioni coordinate, comprese le misure settoriali dovrebbero circostanze lo giustifichino, come ci siamo impegnati a L´aia il 24 marzo, sottolineiamo che la porta rimane aperta per una soluzione diplomatica di questa crisi, sulla base di l´accordo di Ginevra. Invitiamo la Russia a unirsi a noi nel commettere a quel percorso.  
   
   
LA NECESSITÀ DI UN´EUROPA INDUSTRIALE / IL FUTURO DELL´UE IN CIMA ALL´ORDINE DEL GIORNO DELLA PROSSIMA SESSIONE PLENARIA DEL CESE  
 
Bruxelles, 28 aprile 2014 - Nella prossima sessione plenaria (29-30 aprile edificio, Charlemagne, Bruxelles), il Comitato economico e sociale europeo (Cese) adotterà due pareri altamente controverse in materia di politica industriale e del lavoro forzato nell´Ue. La plenaria del Cese inoltre approva la sua posizione su un piano d´azione per l´Europa . L´attenzione si concentrerà sulla necessità di coinvolgimento del pubblico, il rinnovo della governance europea e una serie di misure concrete per i nuovi deputati e della Commissione. Il Comitato adotterà inoltre uno studio di impatto su The funzionamento della direttiva servizi nel settore delle costruzioni . Ci saranno due importanti dibattiti su: - La situazione in Ucraina, in presenza di Viktor Yushchenko, ex presidente dell´Ucraina (29 aprile, 14:45 - Conferenza Stampa 1:45), e - Diversità culturale in Europa, in presenza di Costa Gavras, film maker (29 aprile, 04:30). È possibile vedere la sessione plenaria dal vivo: http://www.Eesc.europa.eu  Opinioni da discutere e mettere in votazione durante la sessione plenaria: Non tutti i cittadini europei possono votare alle elezioni nazionali - Nonostante il fatto che i trattati Ue affermare che "ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla vita democratica dell´Unione", tre milioni di cittadini dell´Ue che vivono all´estero nella Ue non hanno diritto di voto alle elezioni nazionali, sia nel loro paese di origine o nel paese in cui vivono. Cinque Stati membri dell´Ue impedire ai loro cittadini espatriati dal voto nelle elezioni nazionali. Nel suo nuovo parere sulla privazione dei diritti, il Cese sostiene che vi è una discrepanza tra la libertà di circolazione Ue e il fatto che alcuni cittadini che esercitano tale diritto non possono votare nelle elezioni nazionali. Protezione dei consumatori e sovraindebitamento - Sovraindebitamento è cresciuta con la crisi finanziaria, l´aumento del costo della vita e l´uso del credito in contanti. Tuttavia, non è stato adeguatamente affrontato a livello dell´Ue. Il Comitato vuole vedere un appropriato procedura uniforme, mettere in atto, compresa la verifica dei crediti, un quadro europeo per usura e misure preventive. Per una rinascita industriale europea Secondo il Comitato, la priorità fondamentali della Commissione per la politica industriale mancanza di visione e di forti misure chiare per creare un ambiente attraente per l´industria in Europa. Senza una base industriale competitiva, l´Europa non potrà garantire la crescita e più posti di lavoro. Tra le altre misure, il Comitato proporrà una riduzione dei prezzi dell´energia, una maggiore attenzione per il ruolo dei servizi e un rinnovamento dei finanziamenti dell´Ue per l´innovazione. Corridoi della rete centrale e collegare l´Europa - Nel complesso, i valori Cese questa comunicazione come uno strumento utile per l´attuazione degli orientamenti Ten-t e per le parti interessate, dando loro l´opportunità di essere proattivi e ottimizzare la loro pianificazione. Tuttavia, c´è ancora spazio per migliorare. Per quanto riguarda il sistema di governance, per esempio, il Cese ritiene che un corretto controllo di esecuzione è di vitale importanza. Il Comitato è anche preoccupato per l´insufficienza delle risorse disponibili del bilancio dell´Ue. L´uso di meccanismi di finanziamento alternativi, come i project bond e partenariati pubblico-privato dovrebbe essere ulteriormente chiarito. La lotta contro il lavoro forzato in Europa e nel mondo - Tratta di esseri umani non ha alcun posto in una società civilizzata. Il contributo del Comitato per l´Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) dibattito con un parere d´iniziativa porterebbe valore aggiunto, l´invio di un messaggio politico di alto livello da parte della società civile dell´Ue in merito alla necessità di combattere il lavoro forzato, insistendo sulla necessità di aggiornare l´esistente Convenzioni dell´Oil e attuare misure preventive e protettive.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: 10 COSE IMPARATE IN PLENARIA: UNIONE BANCARIA, LAVORATORI ALL´ESTERO E AIUTI PER LE CATASTROFI  
 
Strasburgo, 28 aprile 2014 - Una riforma bancaria per l´Unione europea, aiuti più rapidi per i paesi colpiti da catastrofi e tutale dei lavoratori all´estero... È stata l´ultima sessione plenaria prima delle elezioni di maggio, ma i deputati hanno approvato molti leggi per facilitare la vita dei cittadini. E per tutelare i loro diritti. Le etichette "Made in" dovrebbero essere obbligatorie per i prodotti non alimentari venduti nel mercato comunitario, secondo le norme approvate dal Parlamento martedì che hanno come obiettivo una maggiore protezione dei consumatori attraverso il rafforzamento della sorveglianza e dei criteri di sicurezza dei prodotti. Secondo le modifiche alla normativa approvata mercoledì, gli aiuti comunitari ai paesi Ue e a quelli candidati colpiti da inondazioni o da altre calamità naturali saranno inviati più celermente ed efficacemente grazie al Fondo di solidarietà dell´Unione europea (Fsue). Un secolo fa l´Europa stava per entrare in uno dei conflitti più distruttivi della storia. Un conflitto che avrebbe cambiato per sempre il mondo: la Prima Guerra Mondiale. Questo mercoledì, il 16 aprile, in un dibattito legato all´ imminente anniversario, i membri del Parlamento avvertono che pace e stabilità non devono mai essere considerate come acquisite. Hanno chiesto maggiore integrazione e rimarcato l´importanza di combattere il nazionalismo per assicurare pace e sicurezza in Europa. Il Parlamento, mercoledì, confermando la sua posizione sugli strumenti di difesa commerciale, ha ribadito che l´Ue dovrebbe aumentare le tariffe dei dazi anti-dumping contro le importazioni oggetto di dumping o sovvenzioni da parte di paesi terzi e attivarsi maggiormente per aiutare le piccole imprese a usufruire delle misure comunitarie contro tali importazioni. Secondo la legislazione approvata mercoledì dal Parlamento, i paesi dell´Ue dovranno ridurre dell´80% ed entro il 2019 l´utilizzo dei sacchetti di plastica più comuni e più inquinanti. Per raggiungere tale obiettivo, i deputati consigliano il ricorso a imposte, tasse, restrizioni o divieti di commercializzazione. I lavoratori dislocati temporaneamente all´estero otterranno maggiore protezione grazie a un progetto di legge, già concordato col Consiglio e approvato mercoledì. I negoziatori del Pe hanno rafforzato la proposta iniziale chiarendo le norme per le imprese, distinguendo fra dislocazioni vere e tentativi di aggirare la legge e dando agli Stati una certa flessibilità nelle esecuzioni delle ispezioni. Il Parlamento ha approvato, mercoledì, nuove misure per bloccare l´accesso di piante, animali o insetti esotici “invasivi” nell´Ue, oppure per limitare il danno ecologico ed economico causato dalle specie che sono già entrate e si sono diffuse. La legislazione vieta l´ingresso delle specie dichiarate di "rilevanza per l´Unione" e obbliga gli Stati membri a coordinare i loro sforzi per eliminarle dal territorio comunitario. I lavoratori comunitari che si trasferiscono in un altro paese dell’Ue potranno usufruire a pieno dei diritti pensionistici grazie a un progetto legislativo approvato dal Parlamento martedì. Il progetto legislativo deve ancora essere approvato formalmente dal Consiglio dei ministri. Tutti i residenti, senzatetto compresi, avranno il diritto di possedere un conto bancario che permetta dei servizi di pagamento di base, secondo la relazione approvata dal Parlamento martedì 15 aprile. Martedì i deputati hanno adottato delle regole per limitare il commercio ad alta fraquenza, che utilizza degli algoritmi complessi per produce un grande numero di scambi in pochi secondi. Questa tecnica è alla causa della volatilità del mercato e le fluttuazione dei prezzi per i piccoli investitori.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, EYE 2014: NUOVE ISPIRAZIONI PER I GIOVANI  
 
Strasburgo, 28 aprile 2014 - I partecipanti all´incontro dei giovani europei (Eye 2014) avranno l´occasione d´incontrare direttori d´azienda e manager, ma anche i vincitori del premio Carlomagno per la gioventù dell´anno scorso. Da cinque anni i progetti più creativi e innovativi realizzati dai giovani europei sono stati ricompensati con il Premio Carlomagno per la gioventù. Orgnizato dal Parlamento europeo e il premio internazionale Carlomagno di Aix-la-chapelle, il premio vuole favorizzare lo sviluppo dei progetti d´integrazione e identità europea. I progetti migliori ricevono 2000 e 5000 euro. L’edizione 2014 è stata un successo e ha contato 370 progetti candidati. Il vincitore sarà annunciato poco dopo le elezioni europee, il 27 maggio. Durante l´evento Eye 2014, i vincitori del premio Carlomagno 2013 parteciperanno a due workshop per presentare il loro progetto e per confrontarsi con gli altri giovani su come sarà l´Europa nel 2020 e sull´importanza del dialogo tra generazioni. Tra due settimane, 5000 giovani provenienti da tutta Europa si riuniranno a Strasburgo per l´evento Eye 2014. Le candidature sono arrivate da tutti gli Stati membri, ma anche dall´Africa, dall´Asia e dall´America. La maggior parte dei partecipanti vengono da università e associazioni giovanili.  
   
   
"EVENTO DI MEDIAZIONE DI SCIENZA CON E PER LA SOCIETÀ"  
 

Bruxelles, 28 aprile 2014 - L´"evento di mediazione di Scienza con e per la società" (Science with and for Society Brokerage Event) avrà luogo il 14 maggio 2014 a Bruxelles, in Belgio. L´obiettivo principale è quello di fornire informazioni di prima mano da parte dei funzionari della Commissione europea sui primi inviti a presentare proposte per Sienza con e per la società di Orizzonte 2020, e poi riunire tutte le parti interessate per incontrare potenziali coordinatori e partner in un ambiente favorevole di messa in rete. Le parti interessate comprendono rappresentanti di università, istituti di ricerca, organizzazioni della società civile, Pmi, enti pubblici e centri scientifici. L´evento è organizzato da Sis.net (Punti di contatto nazionali di Scienza con e per la società) in cooperazione con la Commissione europea. Per saperne di più sul programma e sull´iscrizione, che è gratuita e disponibile fino al 5 maggio, si prega di visitare il sito dell´evento. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.B2match.eu/science-society-2014

 

 
   
   
PRESIDENTE LOMBARDIA: BENE INTERESSE KUWAIT PER DOPO EXPO  
 
Milano, 28 aprile 2014 - "Un incontro interessante, nel corso del quale abbiamo parlato dell´esposizione universale di Milano 2015, nella quale il suo Paese è fortemente impegnato, ma soprattutto del dopo Expo". Così il Presidente della Regione Lombardia al termine dell´incontro, avvenuto a Palazzo Lombardia, con Sheikh Ali Khaled Al Jaber Al Sabah, ambasciatore del Kuwait in Italia. L´alto diplomatico, ha detto il governatore, "ha dimostrato molto interesse ai progetti che riguardano l´area dell´esposizione, perché il suo Paese ha interesse a investire in buone iniziative all´estero e anche in Lombardia. Questo - ha aggiunto il presidente - è per la Regione e per la società Expo un ulteriore stimolo a sviluppare un buon masterplan che possa attirare investimenti stranieri sul nostro territorio".  
   
   
BASILICATA: CONSIGLIO REGIONALE, APPROVATA MANOVRA FINANZIARIA 2014/2016 CIRCA 3 MILIARDI E 700 MILIONI PER IL SOSTEGNO DELLE FASCE SOCIALI PIÙ DEBOLI, LA TENUTA DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE, IL WELFARE, LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLE IMPRESE, L’UNIVERSITÀ, LA RICERCA E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA  
 
Potenza, 28 aprile 2014 - Il Consiglio regionale ha approvato il 23 aprile a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Psi e 7 voti contrari di Pdl-fi, M5s, Udc, Gm, Lb-fdi) la legge di stabilità. La manovra finanziaria 2014/2016 è pari a circa 3 miliardi e 700 milioni di euro. Il limite massimo di indebitamento è pari a oltre 97 milioni. La manovra, in ritardo a causa della anticipata chiusura della nona legislatura e pur improntata al contenimento delle spesa a causa della perdurante congiuntura economico - finanziaria nazionale ed internazionale, contiene misure tese alla creazione di opportunità e percorsi per il sostegno delle fasce sociali più deboli, la tenuta del sistema sanitario regionale, il miglioramento della qualità della vita e del welfare, lo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese, la qualificazione della istruzione universitaria e della ricerca e l’innovazione tecnologica. In materia di istruzione e diritto allo studio sono ricompresi i programmi istruzione (scolastica, superiore e universitaria), edilizia scolastica e diritto allo studio. In particolare, le risorse destinate all’istruzione pari a circa 31 milioni di euro, saranno così suddivise: 3 milioni all’istruzione universitaria, 2 milioni all’Ardsu, 8,3 milioni all’edilizia universitaria, 1,4 milioni all’edilizia scolastica e, infine al diritto allo studio circa 16 milioni. Per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali saranno finanziati circa 50 milioni di euro nel triennio considerato tra i quali 3 milioni di euro per il programma “Matera 2019” tra fondi regionali e statali, 1,5 milioni di euro per Expo 2015, circa 5 milioni di euro per l’attuazione del I^ Atto integrativo per l´industria audiovisivi, circa 24 milioni di euro per la Valorizzazione dei beni di interesse storico. Per lo sviluppo e valorizzazione del turismo nel triennio considerato sono stanziati circa 47 milioni di euro. In materia di “Assetto del territorio ed edilizia abitativa” vengono stanziati circa 90 milioni di euro, di cui 50 milioni per Urbanistica e assetto del territorio. Per lo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell´ambiente sono stanziati circa 500 milioni di euro nei tre esercizi. Tra questi interventi 100 milioni vengono stanziati per la Tutela e valorizzazione delle risorse idriche, 86 milioni sono destinati al Programma “Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione” e 190 milioni di euro al Servizio idrico integrato. A sostegno dei Trasporti e diritto alla mobilità nel triennio considerato vengono stanziati 377 milioni di euro, dei quali 110 milioni destinati a viabilità e infrastrutture stradali, 114 per il trasporto pubblico locale, 108 milioni di euro per il Trasporto Ferroviario e 45 milioni di euro sono destinati alle altre modalità di trasporto. Per interventi a seguito di calamità naturali e per il sistema di protezione civile sono stanziati circa 120 milioni di euro. Rispetto alle politiche sociali e quelle rivolte alla famiglia, particolare rilevanza riveste il Programma “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”, che nei tre esercizi riguarda soprattutto i Piani Sociali di Zona con un stanziamento complessivo di 60 milioni di euro, il Programma Interventi per la disabilità che prevede un ammontare di circa 5 milioni di euro e il Programma Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale di ammontare pari a 9 milioni di euro rivolto soprattutto a nefropatici e talassemici. All’interno di tale Missione vi sono anche Interventi per la famiglia e per gli asili nido per circa 16 milioni di euro nel triennio e interventi per la non autosufficienza per circa 9 milioni di euro. In materia sanitaria è previsto un finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea (livelli essenziali di assistenza) che ammontano a circa 980 milioni di euro per ciascun esercizio finanziario e 65 milioni di euro per il triennio in relazione agli Investimenti Sanitari. Nel triennio considerato vengono stanziati circa 71 milioni di euro a favore del Programma Industria Pmi e Artigianato, 106 milioni per il Programma Reti e altri servizi di pubblica utilità e 225 milioni di euro il Programma Ricerca e Innovazione. Vengono ancora stanziati 140 milioni di euro per le politiche del lavoro e la formazione professionale dei quali, in particolare, 60 milioni per il sostegno all’occupazione. Per l’agricoltura, le politiche agroalimentari e la pesca si prevede uno stanziamento triennale di circa 112 milioni di euro. Al fine di promuovere la gestione associata di funzioni, rafforzare il mantenimento nonché il miglioramento dei servizi resi dai Comuni della Basilicata al cittadino e sostenere i Comuni che svolgono funzioni sovracomunali nei comparti della sanità, della giustizia e quali sedi di uffici ed enti pubblici nazionali, è istituito il Fondo di coesione territoriale e dei diritti di cittadinanza, con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro (6 milioni per il 2014 e 4 milioni per il 2015). Di questa somma, 9 milioni di euro sono destinati al Comune di Potenza. Circa 24 milioni di euro saranno infine impegnati negli anni 2014, 2015 e 2016 per l’energia e la diversificazione delle fonti energetiche. Sul fronte impositivo, infine, confermato l’aumento dell’Irpef per i redditi superiori a 55 mila euro (0,50 per cento) e 75 mila euro (1,10 per cento). A differenza dell’originaria proposta della Giunta, per i redditi fra i 55 e i 75 mila euro l’aumento non si applica alle famiglie con due figli a carico. Su proposta del consigliere Rosa è stato introdotto un aumento dell’Irap (dal 3,9 al 4,9 per cento) per le imprese che di occupano di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica e di estrazione e trasporto di petrolio greggio e di gas naturale e servizi connessi.  
   
   
CALABRIA: SI È RIUNITO L´ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA REGIONE CALABRIA  
 

Catanzaro, 28 aprile 2014 - L´organismo Indipendente di Valutazione della Regione si è riunito il 24 aprile sotto la presidenza di Attilio Gorassini. L’oiv ha, tra l’altro: a) approvato il Documento metodologico per la predisposizione della Relazione sul funzionamento del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni per l’anno 2013; b) approvato il Documento metodologico e la griglia di valutazione per la validazione della relazione sulla performance 2013 della Regione (Giunta regionale) e degli entri strumentali; c) concluso il monitoraggio di primo livello del ciclo della performance 2014 di Arcea e Ardis-cz; d) concluso il processo di validazione della relazione sulla performance 2012 dell’Ardis di Catanzaro. I documenti di cui sopra sono consultabili al seguente link: http://www.Regione.calabria.it/controlli/index.php?option=com_content&task=view&id=318&itemid=100  I verbali delle riunioni sono disponibili al seguente
link: http://www.Regione.calabria.it/controlli/index.php?option=com_content&task=view&id=313&itemid=100

 

 
   
   
SARDEGNA, PATTO DI STABILITÀ: TAVOLO TECNICO CON LA RAGIONERIA DELLO STATO  
 
Cagliari, 28 Aprile 2014 - È stato il patto di stabilità l´argomento centrale della giornata di lavoro del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, a Roma insieme all´Assessore della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci. Il primo appuntamento, in mattinata del 24 aprile, è stata la riunione nella sede della Ragioneria dello Stato con l´Ispettore Generale Capo Salvatore Bilardo, per il tavolo tecnico fissato nel corso del precedente incontro. "Per la prima volta la Ragioneria dello Stato non si è limitata al generico riconoscimento dell´anomalia Sardegna, ma si è parlato di scenari concreti sull´allentamento del patto di stabilità e quindi la concessione di ulteriori spazi finanziari", ha detto alla fine della riunione Raffaele Paci. L´assessore ha sottolineato che "le trattative sono finalmente aperte, grazie alla ritrovata credibilità della nostra Istituzione. Le interlocuzioni sono in corso - ha concluso - e ora si tratta di fare le opportune valutazioni al tavolo politico che si terrà entro la prima settimana di maggio." Altro obiettivo raggiunto nel corso dell´incontro è stata la risoluzione del problema dei 52 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali: con la Ragioneria dello Stato sono state trovate le soluzioni tecniche per poter mettere a disposizione dell´Inps, come anticipazione, i 52 milioni senza che questo incida sul patto di stabilità. "E´ una partita in cui ci siamo impegnati dal primo momento", ha commentato da Cagliari l´Assessore del Lavoro Virginia Mura. "Si tratta di fondi dovuti per la mobilità in deroga 2013, una questione non risolta dal precedente Governo regionale e che ora portiamo a compimento. Ciò significa che, svolte le procedure tecniche, a breve l´Inps potrà cominciare a pagare. Da parte dell’Assessorato è stato predisposto tutto il necessario e sarà nostra cura comunicare la data precisa". Novità dalla Ragioneria dello Stato anche sul fronte dei cofinanziamenti ora soggetti al patto di stabilità. "Sono a buon punto le trattative per la richiesta all´Unione Europea per mettere fuori dal patto di stabilità il cofinanziamento regionale e statale dei fondi strutturali dell´Unione Europea", ha comunicato il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru. "Attualmente lo Stato e la Regione cofinanziano il 50%, e portare il cofinanziamento fuori dalle maglie del patto significa un forte sollievo per i nostri margini di spendita." Il Presidente Pigliaru ha affrontato l´argomento patto anche in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che aveva all´ordine del giorno l´analisi del decreto-legge "Misure per la competitività e la giustizia sociale" (revisione della spesa pubblica), intervenendo in particolare sull’art. 48 dedicato all´edilizia scolastica. "L´art. 48, così com´è, dispone che per interventi di edilizia scolastica, ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, siano libere solo le spese sostenute dai Comuni", ha spiegato il Presidente Pigliaru. "Sentite le altre Regioni a statuto speciale, la Regione Sardegna ha portato avanti la proposta che anche le spese sostenute in questo campo dalle Regioni siano considerate fuori dal patto. La richiesta è stata condivisa anche dalle Regioni a statuto ordinario ed è diventata un emendamento che sarà portato all’attenzione del Governo. Se passerà, per la Sardegna si tratterà di un risultato particolarmente significativo", ha concluso Francesco Pigliaru. "Ci permetterà di perseguire con ancora maggior convinzione e in linea con il Governo centrale, la rotta intrapresa nell’ambito delle politiche sull’edilizia scolastica".  
   
   
UE: APPROVATI INDIRIZZI PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI 2014-2020  
 
Trieste, 28 aprile 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Finanze Francesco Peroni, ha approvato il documento che fissa gli indirizzi della Regione Friuli Venezia Giulia per la definizione dei Programmi operativi regionali (i cosiddetti Por) relativi ai Fondi strutturali europei di cui beneficierà la Regione: Fondo europeo per lo Sviluppo regionale/Fesr, Fondo sociale europeo/Fse, Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale/Feasr, Fondo europeo per gli affari marittimi e la Pesca/feamp, per il periodo 2014-2020. Nel documento vengono così delineati gli interventi prioritari previsti dalla Regione, in particolare per quanto riguarda Fesr e Fse, dotati complessivamente di 514 milioni di euro per il prossimo periodo di programmazione comunitaria. Nell´ambito del Fondo europeo per lo Sviluppo regionale (231 mln. Euro) il Friuli Venezia Giulia ha individuato tra i suoi obiettivi strategici i "capitoli" della ricerca-sviluppo tecnologico-innovazione, la competitività dei sistemi produttivi, le energie sostenibili, lo sviluppo locale. Sul Fondo sociale europeo (283 mln. Euro), invece, l´attenzione sarà particolarmente concentrata sull´ occupazione sostenibile, l´inclusione sociale, istruzione e formazione, l´efficienza nelle pubbliche amministrazioni.  
   
   
GIUNTA CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI. VIA ALLE GARE GRANDE PROGETTO DEPURAZIONE REGI LAGNI, ALL´CCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER CTTÀ DELLA SIENZA E AL PROTOCOLLO PER BONIFICA BGNOLI-CROGLIO.  
 
Napoli, 28 aprile 2014 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia il 25 aprile la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta congiunta del presidente e degli assessori al Bilancio Gaetano Giancane e all’Ambiente Giovanni Romano è stato approvato lo schema di Accordo di Programma quadro necessario all’avvio del piano di interventi relativo alla ricostruzione del Museo della Scienza. L’accordo, al quale ha lavorato l´assessore Guido Trombetti, verrà sottoposto alle amministrazioni centrali competenti per la sottoscrizione. La Regione assicurerà la quota di finanziamento dell’Apq, pari a 34,2 milioni di euro, con le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2007/2013. La Giunta ha dato altresì il via libera allo schema di protocollo di intesa tra Regione, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Comune di Napoli e Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la bonifica del sito di interesse nazionale Bagnoli – Coroglio. Verranno successivamente individuate le risorse necessarie per gli interventi di messa in sicurezza, a valere sulle disponibilità del Piano nazionale Bonifiche e sui fondi residui dell’Apq Bagnoli-piombino del 2007. Su proposta congiunta del presidente e dell’assessore Giancane è stata riapprovata la reiscrizione in bilancio delle risorse necessarie ad avviare le procedure di gara del Grande progetto “Risanamento ambientale e valorizzazione dei Regi Lagni”, a valere sul Por Fesr Campania. Gli interventi prevedono la rifunzionalizzazione e l´adeguamento dei cinque impianti di depurazione di Cuma (Pozzuoli), Acerra (Caivano), Napoli Nord (Orta di Atella), Area Casertana (Marcianise) e Foce Regi Lagni (Villa Literno). Tali impianti servono 72 comuni delle province di Napoli e Caserta per complessivi 2.3 milioni di abitanti. La Giunta ha dato il via libera altresì allo schema di protocollo da sottoscriversi tra la Regione Campania, il Cnr e l´Agenzia per l´Italia Digitale (Agld) per promuovere e rafforzare la interazione tra il sistema della ricerca ed il "mondo" economico - sociale circostante, anche al fine di migliorare la competitività dei territori, e per consentire un valido posizionamento dell´Italia nel contesto della compatibilità globale e dei cambiamenti in atto a livello mondiale. E’ stato approvato anche un protocollo di intesa tra Regione ed Equitalia Sud per la realizzazione di iniziative di affiancamento alle imprese in difficoltà, con particolare riferimento alla riscossione dei crediti e dei tributi. Verranno promossi servizi innovativi alle imprese, anche mediante la realizzazione di sportelli telematici, e specifici tavoli tecnici per la definizione di soluzioni utili ad assicurare la riscossione dei crediti vantati dagli enti impositori, a partire dalla compensazione. Il protocollo ha validità triennale e può essere prorogato. Su proposta del presidente, sentito l´assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, e´ stato perfezionato il protocollo d´intesa per l´aeroporto Salerno – Pontecagnano Costa d´Amalfi. Il documento sarà sottoposto alla firma del Governo. Su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Formazione Severino Nappi la Giunta ha approvato il programma attuativo della Regione Campania “Garanzia Giovani” e le relative linee guida, con l’individuazione delle strutture preposte alla gestione delle singole misure e le modalità operative da seguire. Su proposta dell´assessore all’Agricoltura Daniela Nugnes, la Giunta regionale ha approvato la reiscrizione in bilancio di oltre 1 milione e 605mila euro per la Sma Campania. Infine, su proposta dell´assessore Romano, sono stati sbloccati i fondi relativi a quattro interventi ritenuti prioritari nell’ambito depurativo/fognario: il completamento dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle a Sorrento, la costruzione dell’impianto di depurazione di Ischia, località San Pietro, l’adeguamento della rete di collettori dell’impianto di depurazione di Cuma ed la costruzione del collettore di Gragnano, opera essenziale per eliminare le criticità ambientali che interessano il Golfo di Napoli ed in particolare Castellammare di Stabia rappresentate dall’inquinamento del Rivo San Marco e del Vernotico.  
   
   
PUGLIA, ZONE FRANCHE URBANE: IL BANDO PRESENTATO ALLA STAMPA E AI COMUNI  
 
Bari, 28 aprile 2014 - Uno “sconto” sulle tasse per le imprese delle aree urbane medio-piccole più colpite dalle crisi: questo il contenuto del decreto sulle Zone Franche Urbane che viene presentato il 23 aprile dall’assessore allo Sviluppo economico insieme ai sindaci e ai rappresentanti dei comuni, con i dirigenti regionali competenti e che è oggetto di un bando aperto da domani 24 aprile (fino al 12 giugno), presente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (www.Mise.gov.it). I fondi aiuteranno a "tagliare" Irpef, Irap, imposte comunali e contributi previdenziali per i dipendenti. Le Zfu sono state individuate all’interno dei Comuni, scelti nel 2007 in base all’Ids, l’indice di disagio socio-economico. Per i prossimi 14 anni il sistema sarà in vigore e nel caso di le richieste dovessero superare le somme a disposizione, ogni istanza sarà rideterminata. Le domande per il bando saranno esclusivamente on-line e per aderire servirà la Pec (posta elettronica certificata). Le somme (58,8 milioni di euro) destinate sono tutte regionali. Le risorse provengono dal fondo ex Fas, il fondo Coesione e Sviluppo: il sistema delle Zfu infatti è disciplinato a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma con dotazioni di provenienza delle Regioni. In Puglia ci sono 58,8 milioni a disposizione di 11 comuni. Al bando possono partecipare le imprese di micro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza. Per alcuni comuni sono in parte ammesse anche le imprese di nuova o recente costituzione, imprese femminili o sociali. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200mila euro, o di l00mila euro per le imprese del settore del trasporto su strada. Le imprese devono trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. Sono "microimprese" le imprese che hanno meno di 10 occupati e un fatturato, o un totale di bilancio annuo, inferiore ai 2 milioni di euro; mentre sono "piccole imprese" le imprese che hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo, o un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro. Possono accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell´istanza di agevolazione, al Registro delle imprese. Le imprese ammissibili alle agevolazioni devono svolgere la propria attività all’interno del territorio della Zfu, disponendo, alla data di presentazione dell´istanza, di un ufficio o locale destinato all’attività, anche amministrativa, ubicato all´interno del territorio. Sono "ufficio o locale" le sedi legali, amministrative, produttive o qualsiasi altra sede secondaria o unità locale dell´impresa, così come risultante dal certificato camerale. Per le imprese che svolgono attività non sedentaria è, inoltre, richiesto che: - presso l’ufficio o locale sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore lavorative; ovvero - almeno il 25% del volume di affari dell´impresa sia realizzato da operazioni effettuate all´interno del territorio della Zfu. Secondo il decreto, sono considerate non sedentarie le attività esercitate prevalentemente al di fuori di un ufficio o locale aziendale e svolte principalmente, se non esclusivamente, direttamente presso la clientela dell´impresa o in spazi pubblici. In tal senso, ad esempio, sono considerate attività di tipo: • non sedentario, i venditori ambulanti, le imprese di costruzione, gli idraulici e i parrucchieri che svolgono la propria attività prevalentemente presso l´abitazione dei clienti; • sedentario, le attività manifatturiere svolte all´interno di uno stabilimento produttivo, gli esercizi commerciali, i ristoranti, i saloni di parrucchiere. Non sono ammesse alle agevolazioni del Decreto le "imprese in difficoltà", ma una micro o piccola impresa che si è costituita da meno di tre anni non è considerata un´impresa in difficoltà per il periodo interessato. - Le agevolazioni concedibili: Le imprese possono beneficiare di queste agevolazioni: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall´imposta regionale sulle attività produttive, esenzione dall’imposta municipale propria, esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. A) Esenzione dalle imposte sui redditi (Irpef) Il reddito derivante dallo svolgimento dell´attività svolta dall´impresa all´interno del territorio della Zfu, fino 100mila euro per ciascun periodo di imposta, è esente dalle imposte sui redditi, a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento della istanza di agevolazione. Limiti sono previsti a seconda dei periodi di imposta. Ii limite di 100mila euro è maggiorato, per ciascuno dei periodi di imposta, di un importo pari a 5mila euro, ragguagliato ad anno, per ogni nuovo dipendente, residente nel territorio della Zfu e che nello stesso territorio svolga l´attività di lavoro dipendente, assunto a tempo indeterminato dall´impresa beneficiaria. Per questo si tiene conto delle nuove assunzioni che costituiscono un incremento del numero di dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, rispetto al numero di lavoratori, assunti con la medesima tipologia di contratto, in essere alla data di chiusura del periodo di imposta precedente a quello di decorrenza dell´esenzione. Nel caso in cui l´impresa richiedente svolga la propria attività anche al di fuori del territorio della Zfu, ai fini della determinazione del reddito prodotto all´interno del predetto territorio sussiste l´obbligo in capo all´impresa di tenere un´apposita contabilità separata. B) Esenzione dall´imposta regionale sulle attività produttive (Irap) Per ciascuno dei primi cinque periodi di imposta decorrenti da quello di accoglimento dell´istanza di agevolazione, dall´imposta regionale sulle attività produttive è esentato il valore della produzione netta nel limite di euro 300mila. C) Esenzione dall´imposta municipale propria Per gli immobili situati nel territorio della Zfu, posseduti e utilizzati per l´esercizio dell´attività d´impresa, è riconosciuta l´esenzione dall´imposta municipale propria per i primi quattro anni a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento dell´ istanza. D) Esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente Relativamente ai soli contratti a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi, e a condizione che almeno il 30 per cento degli occupati risieda nel Sistema Locale del Lavoro in cui ricade la Zfu, è riconosciuto, l´esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. I comuni e le somme: Andria 6,259 milioni, Barletta 7,425 milioni, Foggia 4,946 milioni, Lecce 4,827 milioni (15% per imprese di nuova o recente costituzione, 15% per imprese sociali), Lucera (Fg) 4,511 milioni, Manduria (Ta) 4,336 milioni, Manfredonia (Fg) 4,610 milioni, Molfetta (Ba) 5,307 milioni (10% per imprese nuova o recente costituzione, 10% per imprese sociali), San Severo (Fg) 4,743 milioni, Santeramo in Colle (Ba) 3,836 milioni (10% imprese nuova o recente costituzione, 5% imprese femminili), Taranto 8,093 milioni (20% per le imprese della zona Isola-borgo Antico). Totale 58,8 milioni.  
   
   
MARE NOSTRUM, PRESIDENTE DEL VENETO: “E´ UNA SCONFITTA E UN FALLIMENTO PER TUTTI, DAL GOVERNO ALLA UE. VINCONO SOLO I TRAFFICANTI DI CARNE UMANA”  
 
Venezia, 28 aprile 2014 - “Mare Nostrum è una sconfitta e un fallimento per tutti: per i profughi, per i quali è divenuto un irresistibile richiamo, trattati come carne da macello da scafisti senza scrupoli e trascinati verso un destino di stenti dietro pagamento di migliaia di dollari; per il Governo italiano, che ha di fatto messo a disposizione lo strumento ideale per permettere a questi criminali di organizzare al meglio i loro sporchi traffici; per un’Europa sempre sorda e lontana”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto “boccia” senza appello l’operazione Mare Nostrum e l’ondata di sbarchi di profughi che sta mettendo a durissima prova Lampedusa e tutte le altre aree di sbarco nel meridione. “Le popolazioni di quelle terre sono veri cittadini eroi - aggiunge il Governatore del Veneto - che sopportano disagi enormi e danno spessissimo straordinari esempi di solidarietà. Ma non si può considerare il sud un confine italiano; deve essere trattato come il confine dell’Europa, un’Europa che purtroppo rimane cieca e sorda di fronte a questo dramma e che al massimo con il programma Frontex fa dell’elemosina; quella stesa Europa che poco tempo fa, per lasciarci soli, non ha esitato addirittura a consentire ad alcuni paesi membri di sospendere il trattato di Schengen. Così non può più andare avanti”. Il presidente del Veneto si dice “preoccupato anche per l’ordine pubblico e per gli aspetti di salute pubblica". “La gran parte di questi disperati che sbarcano - fa notare - dopo pochissimo tempo si rende irreperibile, letteralmente scompare senza che nessuno sia in grado di sapere chi sono, come stanno, dove vanno. Esseri umani che, vagando senza meta e sentendosi perduti possono anche scegliere la via dell’illegalità e della criminalità".  
   
   
TOSCANA: CON L´URP DALLA PARTE DEL CITTADINO: "UNO DEI LAVORI PIÙ BELLI E DIFFICILI"  
 
Firenze, 28 aprile 2014 - "Mettersi dalla parte del cittadino e non farlo andare via né concludere la conversazione telefonica, via mail o per chat con lui senza avergli fornito le informazioni richieste o averlo indirizzato nell´ufficio giusto, o nella sezione giusta del sito della Regione". Questa la missione di "accoglienza" fatta propria e messa in atto con dedizione e professionalità da tutti i componenti dell´Urp, l´Ufficio relazioni col pubblico della Giunta regionale, otto persone, Sandra Cirri, Gianluca Ferrini, Andrea Goi, Luigia Borrelli, Elisabetta Pugi, Paolo Ronzoni, Roberta Chiti e Marica Ugoni Marchetto, responsabile del servizio. Tutto personale con una formazione specifica sul "come si fa comunicazione" in un servizio di relazioni col pubblico. Al piano terreno del Palazzo A di via Novoli 26, affacciato sul "piazzale", c´è la sede dell´ufficio regionale, con front office, back office e stanza per le video conferenze. Fu aperto nel 1993, come dispensatore di informazioni ma senza personale formato ad hoc. Ma da allora molte cose sono cambiate, oltre alla sede e alla preparazione degli operatori, anche sulla spinta da un lato della legge 150/2000 e dall´altra delle innovazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il campo della comunicazione, moltiplicandone i canali. Dunque non solo sportello e telefonate, ma sito, mail, chat line, newsletter. >>> Il Sito dell´Urp- "Se prima si veniva di persona qui allo sportello o si telefonava per chiedere informazioni, oggi i canali comunicativi passano molto di più attraverso le mail, e dall´anno scorso, quando abbiamo istituito la chat line, attraverso il dialogo in diretta reso possibile dalla chat - racconta Marica Ugoni Marchetto, di formazione informatica e programmatrice, da 30 anni in Regione e da 10 all´Urp - Abbiamo verificato, anche sulla base di una indagine sulla customer satisfaction che facciamo annualmente, che la gente preferisce questo canale di comunicazione che è immediato e al tempo stesso meno impegnativo di una telefonata. E poi, visto che non si possono ignorare i social media, ci siamo dotati, con la rete Urp regionale, di uno spazio anche su facebook dove facciamo circolare informazioni, come i bandi di Giovanisì e altre notizie scelte sul territorio, che si rivolgono ad un target di giovani che generalmente sono più distanti dalla pubblica amministrazione". >>> La pagina Facebook dell´Urp- "Per le informazioni sui servizi di prima utilità ci si rivolge ovviamente agli Urp comunali e provinciali, dato che Comuni e Province sono titolari delle relative competenze amministrative. Noi siamo un Urp di seconda istanza – prosegue Marica - cui ci si rivolge per informazioni su bandi, concorsi, finanziamenti e relative graduatorie, oppure su altre disposizioni regionali come ad esempio quella recentissima sull´efficientamento energetico degli edifici, che prevede una visita gratuita di un tecnico scelto dagli albi dei professionisti regionali per fare una valutazione su consumi energetici delle case e possibili riduzioni". I servizi più importanti- Tra i servizi più importanti offerti dall´Urp della Giunta regionale c´è anche la possibilità di attivare la Carta nazionale dei servizi e acquistare il lettore (prezzo 3,50 più Iva = 4,27), grazie al quale si può dare avvio in autonomia al fascicolo sanitario elettronico, oltre a scaricare una serie di documenti personali, dal Cud al bollo auto, dal tagliando per il trasporto pubblico locale all´Isee, dall´anagrafe canina ai contributi previdenziali. E saranno sempre di più i servizi telematici offerti."Questo è il presente e il futuro della pubblica amministrazione" dice la responsabile che, per pubblicizzare questo servizio, ha diffuso anche delle locandine nei supermercati e altri punti di aggregazione della zona. E ha di recente formato in videoconferenza, sul tema della attivazione e dell´uso della tessera sanitaria, i giovani operatori degli sportelli "Ecco fatto" nei territori disagiati, oltre a organizzare un incontro con gli altri Urp toscani su questo servizio fondamentale. >>> Cos´è e come attivare la Carta nazionale servizi- Come struttura, l´Urp regionale è il pernio di una rete di ben 330 Urp di altri enti locali e territoriali, come Comuni, Province, Asl e prefetture che, attraverso un software realizzato dalla regione Toscana e continuamente aggiornato, contribuiscono ad alimentare banche dati condivise su atti, procedimenti, e sui temi oggetto dei contatti col pubblico, con cui si possono elaborare statistiche sugli aspetti più gettonati o sulle segnalazioni di criticità che riguardano molto spesso la sanità. "Siamo una sorta di termometro che dice dov´è la febbre" dice Marica. Da questo punto di vista l´Urp è un ufficio di relazioni anche con gli uffici regionali. "Le criticità segnalate le riportiamo all´interno delle varie strutture e questo contribuisce a far sì che le strutture stesse ne prendano atto per riorganizzare e adeguare i servizi. Spesso peraltro è solo un problema di comunicazione. A volte formulare una informazione in maniera più chiara e meno ´burocratese´ può far risparmiare 50 telefonate di cittadini. Peraltro alla persona che ci contatta per segnalazioni o reclami viene dato un ticket, cioè un numero che gli consente di "tracciare" la sua richiesta". Tutti i dati via via raccolti confluiscono in un portale unico di cui i componenti dell´Urp regionale sono i redattori. "Il nostro metodo – spiega la responsabile - è di costruire delle schede informative che utilizziamo noi e che mettiamo a disposizione degli altri Urp e dei cittadini sul nostro sito, in modo da avere un linguaggio condiviso e informazioni certe. Le notizie e gli aspetti più interessanti li utilizziamo poi come base per una newsletter mensile". Le domande ricorrenti- Ma quali sono i temi più gettonati? Si va dalle informazioni sui corsi di formazione e su Giovanisì ai finanziamenti sul Fondo sociale europeo, ma le richieste più numerose negli ultimi mesi hanno riguardato le legge 45, quella sulla Toscana solidale, che per i mesi del 2013 (la legge è stata approvata ad agosto) ha fatto registrare 11.000 domande. Le domande le raccoglie il comune che le valida e poi le inoltra alla Regione per il pagamento dei contributi di solidarietà , 700 euro una tantum per i nuovi nati, e la stessa somma, per tre anni, per famiglie con figli disabili o con più di 4 figli. >>> La legge regionale 45/2013- Per Marica Ugoni e i suoi collaboratori questo ha comporato una massiccia quantità di lavoro,e non sempre è stato immediato individuare la risposta giusta. Per non lasciare insoddisfatte le richieste, i colleghi dell´Urp sono diventati a tappe forzate esperti lettori della procedura gestionale di contabilità Sibec. "Siamo tuttora impegnati a dare chiarimenti sui pagamenti relativi alle domande inviate nell´anno 2013". Le iniziative esterne - Un altro compito dell´Urp regionale è quello di organizzare eventi e fare da supporto alle iniziative della Regione Toscana, come il Pisa Internet Festival e Dire & Fare. Tra le esperienze più riuscite l´allestimento di un villaggio digitale in una recente edizione di Dire & Fare, con tanto di piazza, scuola, farmacia, ospedale, circolo ricreativo e lampione intelligente in grado di fare anche riprese. In pratica i componenti dell´Urp per fornire ai cittadini informazioni corrette fanno autoformazione su tutto. E condividono tra loro i dati acquisiti dal reperimento notizie. "Tutti dobbiamo sapere tutto – interviene Sandra Cirri, prima all´Apt e da 12 anni all´Urp – perché, sia al front office che nel back office, sia al telefono che in chat o rispondendo a una mail, dobbiamo essere intercambiabili. Ed essere utili al cittadino. Perché questo è il nostro compito e per noi è uno dei lavori più belli e gratificanti, se pure complessi, che si possano svolgere in Regione".  
   
   
1° MAGGIO A MILANO TRA MUSICA, TEATRO E DIBATTITI IL COMUNE FESTEGGIA IL LAVORO E I LAVORATORI UN CALENDARIO DI APPUNTAMENTI PER CELEBRARE LA FESTA DEI LAVORATORI CON UN OCCHIO PARTICOLARE AI TEMI DELLA SICUREZZA E DEL CONTRASTO ALLA PRECARIETÀ  
 
Milano, 28 aprile 2014 – Teatro, letture, musica, spettacoli e incontri per riflettere e confrontarsi sull’importanza del lavoro e sulle tematiche ad esso collegate: dalla sicurezza, alla prevenzione sino alla crescita sociale. Queste e molte altre le iniziative promosse dal Comune di Milano per celebrare la Festa dei lavoratori del 1° maggio. “L´amministrazione è al fianco dei lavoratori, con un calendario di appuntamenti, dalla musica al teatro, che omaggia il lavoro come strumento di emancipazione delle persone e con un occhio particolare ai temi della sicurezza e contrasto alla precarietà" cosi commenta l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico del Comune di Milano. “Oggi – conclude l’assessore - il tema del lavoro o della sua assenza, anche in ragione di una flessibilità che spesso si traduce in precarietà, lavorativa e di vita, risulta essere la principale preoccupazione anche dei nostri concittadini, come segnalano diverse recenti inchieste". Si inizia lunedì 28 Aprile con "Workers Memorial Day-2014” dalle ore 9 alle ore 13:30 presso la Sala “Maggiore” della Fast-federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche in piazzale Morandi, 2. L’incontro è promosso da Cip Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione in occasione della giornata mondiale di ricordo delle vittime del lavoro, per promuove la discussione sulla salute, la sicurezza e la diffusione della cultura della prevenzione negli ambienti di vita, di studio e di lavoro. La discussione sarà trasmessa in diretta streaming all´indirizzo www.Whitemagicpro.it. Mercoledì 30 Aprile, alle ore 15:00 con ingresso da via Carlo Bazzi, l’assessore alle Politiche per il Lavoro, sviluppo economico, Università e Ricerca insieme al Presidente di Zona 5, deporrà una corona commemorativa ai piedi della stele posata l’anno scorso all’interno del Parco delle Memorie Industriali a ricordo di tutte le vittime sui luoghi di lavoro. Un segno dell’attenzione dell’Amministrazione per una comunità laboriosa, solidale e sicura. In serata, alle ore 21:00, il Piccolo Teatro di Milano di via Rovello, 2 ospiterà “Buon Lavoro” l’opera teatrale, nata da un’idea di Elisabetta Vergani e Maurizio Schmidt, che prende spunto da un’indagine scientifica per parlare del senso del lavoro, delle sue forme, diritti, sicurezza e cittadinanza attraverso le storie personali, le esperienze di osservazione partecipata sui luoghi di lavoro e narrazioni raccolte dall’incontro con lavoratori e lavoratrici di diverse parti d’Italia, categorie ed estrazioni sociali. Giovedì 1 Maggio, il Gonfalone del Comune sarà presente al corteo promosso dalle Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil per celebrare la Festa dei Lavoratori. Il corteo prenderà avvio alle 9:30 da Corso Venezia, angolo via Palestro e si snoderà lungo Piazza San Babila, Corso Vittorio Emanuele per concludersi in Piazza Duomo. Musica, cibo e giochi festeggeranno il Lavoro in Zona 6 per la prima edizione di “Concerto in Barona” presso i giardini pubblici di via Zumbini con l’esibizione, per tutta la giornata, di 14 band che proporranno un viaggio in musica dal rock al pop. Presenti anche molte bancarelle che daranno vita a un mercatino vintage e numerose offerte per acquisti a km zero oltre a una imperdibile selezione dei migliori birrifici artigianali italiani che proporranno degustazioni delle loro produzioni. In fine venerdì 2 maggio, alle ore 21:00, il Teatrino del Parco Trotter (entrata da via Morandi, 20) propone lo spettacolo “Chi non lavora, non” ispirato al romanzo “E adesso, pover’uomo?” di Hans Fallad a cura dell’associazione culturale Linguaggi Creativi in collaborazione con il Consiglio di Zona 2.  
   
   
LAZIO: TIROCINI MAI PIU’ FINTI O GRATIS, NUOVO SISTEMA DI MONITORAGGIO PRIMO PASSO PER COSTRUIRE UN OSSERVATORIO CHE CONSENTA DI EVITARE IL FENOMENO DELL’ABUSO DEI TIROCINI E CHE RILEVI IL TASSO DI COERENZA TRA FORMAZIONE E OCCUPAZIONE  
 
Roma, 28 aprile 2014 - Va avanti il lavoro di monitoraggio sui tirocini attivati nel Lazio, per e verificare la possibilità di prevenirne e sanzionarne gli abusi. C’è l’accordo tra Regione e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per portare rigore e coerenza nei programmi per l’inserimento lavorativo dei giovani, dei disabili e dei disoccupati nel mercato del lavoro. “Mai più tirocini gratis o finti”, ha spiegato Lucia Valente, assessore al Lavoro, che ha ricordato come, nel Lazio, il nuovo sistema informatico “tirocini on-line” abbiamo semplificato le procedure burocratiche delle pratiche legate all’avvio dei tirocini. “Con il nuovo sistema on-line – ha spiegato Lucia Valente - si potranno avere dati precisi sullo strumento dei tirocini nella Regione e rilevare il tasso di coerenza tra la formazione e l’occupazione che ne deriva. Strumento basilare per avviare politiche e strategie coerenti con l’andamento e lo sviluppo del mercato del lavoro”. Il tirocinio è una misura formativa finalizzata a creare un contatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favorirne l’arricchimento del bagaglio di conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’orientamento/inserimento/reinserimento al lavoro. Il sistema on-line consentirà la selezione dei progetti formativi a partire dalla figura professionale indicata suggerendo sia l’indicizzazione rispetto al repertorio regionale che le attività da svolgere rispetto ad un set completo di conoscenze, abilità e competenze. Supporto Tecnico Amministrativo tirocinidgr199@regione.Lazio.it  
   
   
ASSESSORE VENETO AL LAVORO: “IL GOVERNO SCARICA SULLE REGIONI LE PROPRIE INCAPACITÀ E INEFFICIENZE”  
 
 Venezia, 28 aprile 2014 - “Come ho fatto appositamente mettere a verbale il 24 aprile scorso in sede di Commissione del Consiglio Regionale, si intuiva già quella che sarebbe stata la strategia del Governo sul Piano Garanzia Giovani, oggi confermata in una intervista a un quotidiano nazionale dal ministro Poletti: l’obiettivo del Governo è quello di scaricare sulle Regioni tutte le responsabilità per lo stentato avvio di questo Piano”. Parole dure quelle dell’assessore al lavoro e alla formazione della Regione del Veneto in riferimento alle dichiarazioni del ministro Giuliano Poletti sull’attuazione del Piano Garanzia Giovani, secondo il quale i problemi per l’avvio di questa iniziativa derivano dalle Regioni, che ancora non avrebbero firmato le relative convenzioni con il Ministero del Lavoro. “I gravi ritardi nell’affrontare alcuni punti ancora irrisolti su questo Piano riservato ai giovani sono tutti del Governo – precisa l’assessore veneto –, come l’esclusione dal Patto di Stabilità del cofinanziamento, la gestione delle risorse nazionali, l’accesso al sistema da parte degli utenti. Ciononostante, la Regione del Veneto ha deciso di firmare la convenzione con il Ministero e ha già approvato il proprio Piano regionale”. “Gli 83 milioni di euro assegnati al Veneto – prosegue l’assessore – consentiranno il rifinanziamento di molte iniziativa già messe in atto nel 2013/2014 che hanno anticipato di fatto, con nostre risorse, ‘Garanzia Giovani’, e in particolare, tirocini, work experience, interventi per favorire l’auto imprenditorialità fin dalla scuola, mobilità all’estero. Gli interventi saranno costruiti sul giovane e sull’azienda che ha necessità di inserire risorse nuove”. “La nostra Regione, quindi, continua e rafforza le sue politiche – conclude l’assessore –, politiche che hanno consentito al Veneto di avere il minore tasso di disoccupazione giovanile tra tutte le regioni italiane”.  
   
   
"GARANZIA GIOVANI", LE REGIONI SONO PRONTE. L´ASSESSORE AL LAVORO DELLA TOSCANA RISPONDE AL MINISTRO POLETTI  
 
Firenze, 28 aprile 2014 - Le Regioni non sono ferme e dal Primo maggio saranno pronte a far partire il Piano "Garanzia Giovani". Risponde così al ministro del lavoro Giuliano Poletti, intervistato dal Corriere della Sera, l´assessore al lavoro e alla formazione della Regione Toscana anche con il ruolo di coordinatore nazionale sui temi del lavoro e della formazione della Commissione istruzione, lavoro, innovazione ricerca della Conferenza delle Regioni. L´assessore toscano, anche a nome dei colleghi delle altre Regioni, è rimasto stupito dalle dichiarazioni considerato il clima di positiva collaborazione che in questi mesi le Regioni hanno assicurato per garantire, proprio a partire dal Primo maggio, l´avvio del Piano "Garanzia Giovani" su tutto il territorio nazionale. Tutte le Regioni hanno infatti partecipato attivamente a tutti gli incontri in calendario e definito insieme tutte le misure utili. Nel suo ruolo di coordinatore l´assessore toscano ha ribadito così come la stragrande maggioranza delle Regioni sia quindi pronta a partire dal Primo maggio nonostante la pesante incertezza che permane sui tempi con cui saranno messe a disposizione tutte le risorse necessarie a sostenere il programma. La Regione Toscana, solo per fare un esempio, è una di queste. Ha infatti inviato al ministero del lavoro la convenzione firmata per l´attivazione del programma nei giorni precedenti la Pasqua e da domani, 28 aprile, sarà attivo il sito sul quale i ragazzi potranno iscriversi al Piano "Garanzia Giovani" e accedere quindi a tutte le opportunità previste (http://webs.Rete.toscana.it/garanziagiovani/index.html). L´assessore ha ricordato infine come la Toscana, ormai già da due anni, stia lavorando attivamente e con profitto nei confronti dei giovani con il Progetto Giovanisì, peraltro molto piu ampio negli interventi previsti a livello comunitario e destinato a tutti i giovani e non solo quelli nella fascia di età tra i 15 e i 24 a cui invece in prima battuta è rivolto "Garanzia Giovani". I giovani toscani, grazie alle politiche innovative della Regione, hanno infatti da tempo la possibilità di usuifruire di tirocini, servizio civile, contribuito per l´autonomia personale e accesso alla formazione qualificata. L´assessore ha auspicato che già in giornata il ministro Poletti possa quindi chiarire le parole rilasciate alla stampa rimuovendo così ogni equivoco rispetto al lavoro condiviso fino ad oggi con il fine di promuovere uno dei programmi più rilevanti nei confronti dei giovani a livello comunitario.  
   
   
GARANZIA GIOVANI: LA REGIONE LAZIO SOSTIENE I GIOVANI CHE CERCANO LAVORO  
 
Roma, 28 aprile 2014 - La Regione in prima linea per sostenere i giovani nella loro ricerca di lavoro. Un’opportunità in più per i giovani tra i 15 e i 29 anni. ‘Garanzia Giovani’ è il programma europeo che la Regione sta attivando per assicurare ai giovani un’offerta formativa o di lavoro. L’iniziativa coinvolge circa 190.000 giovani. Nel Lazio le risorse ammontano a 137 milioni di euro. Più risorse per la formazione, per aiutare i giovani a migliorare le loro competenze e a inserirsi nel mondo del lavoro. Il contratto di collocazione. I giovani lo firmeranno con il Centro per l’impiego e il soggetto accreditato. In questo modo la Regione potrà supportarli fino a quando non troveranno un lavoro. La Regione paga le agenzie per il lavoro solo quando il ragazzo o la ragazza firmano un contratto di lavoro vero, a tempo determinato, indeterminato o un apprendistato entro 4 mesi dalla firma del contratto di collocazione. Il Lazio è la prima Regione, e per ora unica in Italia, a realizzare questo progetto. Il rimborso. Il suo valore sarà proporzionale alle difficoltà di collocazione dei ragazzi e delle ragazze che in questo modo potranno ottenere servizi specifici presso uno dei soggetti accreditati. I giovani dovranno impegnarsi a essere formati, a cercare un’occupazione e ad accettare offerte di lavoro adeguate alle loro capacità. Ognuno di loro sarà seguito anche da un tutor fino al raggiungimento del risultato per cui si è impegnata l’agenzia per il lavoro. Il sistema per l’accreditamento degli operatori privati che affiancheranno il servizio pubblico. È stato attivato per la prima volta proprio per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. I soggetti che intendono partecipare alla gestione dei nuovi servizi (agenzie di collocamento, enti e aziende) possono richiedere l’accreditamento qui. Http://www.portalavoro.regione.lazio.it/portalavoro/  Cosa deve fare un giovane per aderire al programma ‘Garanzia Giovani’? Per prima cosa deve iscriversi on-line compilando la scheda di adesione che può trovare collegandosi al sito regionale , al sito nazionale o recandosi in un Centro per l’Impiego. Dal 1° maggio sarà online il sito con tutte le informazioni sia per i giovani sia per gli enti accreditati che forniranno i servizi per il lavoro. Una volta compilata la scheda di adesione il giovane riceverà entro 2 mesi una mail e dovrà recarsi presso il Centro per l’Impiego dove riceverà la prima accoglienza e orientamento. Successivamente il giovane potrà stipulare il “Patto di servizio”. Dopo la firma del “Patto di servizio”, il Centro per l’Impiego indirizzerà il giovane verso le opportunità proposte per lui dalla Regione Lazio con ‘Garanzia Giovani’. Entro 4 mesi dalla firma la Regione Lazio metterà a disposizione del giovane una serie di servizi come l’orientamento, la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro. “Garanzia giovani’ non sarà una parentesi ma solo una delle iniziative che porteremo avanti: non sono promesse sul futuro ma realtà. Così, con l’innovazione, dimostriamo che le cose possono cambiare anche nel Lazio” – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti. “Con questo sistema sperimentale prendiamo a modello il sistema danese e abbiamo intenzione di fornire ai cittadini servizi per il lavoro degni ed efficienti, perché ne hanno diritto”, ha aggiunto Lucia Valente, assessore al lavoro.  
   
   
DDL LAVORO, LA TOSCANA PROPONE UN "SISTEMA NAZIONALE"  
 
Firenze, 28 aprile 2014 – Un ´sistema nazionale per il lavoro´, articolato su un´agenzia nazionale ed agenzie regionali. É stato questo il punto sul quale si è concentrata l´attenzione della Ix Commissione (Istruzione, lavoro, innovazione e ricerca) della Conferenza delle Regioni, coordinata dall´assessore alle attività produttive e lavoro della Toscana, che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma. La Commissione si è chiusa approvando un documento che contiene alcune osservazioni sul ddl delega sul lavoro, proposto dallo stesso assessore regionale, e che concentra l´attenzione in particolare sull´articolo 2 del ddl che riguarda la delega al Governo in materia di servizi per il lavoro e politiche attive. La commissione ha fatto propria l´ipotesi di un ´sistema nazionale per il lavoro´ articolato su un´agenzia nazionale ed agenzie regionali, ritenendo non adeguata l´ipotesi di una centralizzazione in un´unica agenzia nazionale. Questo, ha spiegato l´assessore, non solo a tutela delle competenze costituzionali delle regioni ma, soprattutto, per la consapevolezza che non esiste un indistinto mercato del lavoro nazionale ma che la componente territoriale è fondamentale e che quindi le politiche attive debbono poter essere articolate ed organizzate, pur in un quadro di uniformità di diritti da garantire, in maniera differente tra le varie regioni. L´assessore hai poi spiegato che dovrà esserci un´agenzia nazionale che dovrà: definire i Lep (i Livelli essenziali delle prestazioni) ovvero gli standard dei servizi e delle prestazioni da erogare a livello nazionale e gli stessi standard per le dotazioni del personale a livello regionale, garantire il monitoraggio sul funzionamento dei servizi, il supporto sulle situazioni e crisi plurilocalizzate, avere funzioni di alto coordinamento e, quando fosse necessario, anche di sostituzione nei casi di inefficienza. Le agenzie regionali, diretta emanazione delle regioni (quindi enti strumentali senza cda), invece avranno la funzione gestionale e al loro interno confluiranno i dipendenti e le funzioni delle province e delle regioni in materia di politiche attive. Questo assetto, secondo l´assessore, permetterebbe di evitare il rischio di dividere le politiche attive (che nel disegno del ddl sarebbero dell´Agenzia nazionale) dalla formazione che rimarrebbe comunque regionale. La Commissione ha approvato all´unanimità il documento e gli emendamenti. Adesso sarà la conferenza dei presidenti che dovrà approvarli definitivamente ed accogliere la proposta. La Conferenza dovrebbe riunirsi la settimana prossima. L´assessore confida che il documento e gli emendamenti vengano fatti propri dalla Conferenza e su questa base si possa andare ad esprimere il parere in Conferenza stato regioni ed ottenere le modifiche al testo attualmente in discussione al Senato.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: A GOVERNO CHIESTE CERTEZZE PER EVITARE LICENZIAMENTI DI MASSA  
 
Roma, 28 aprile 2014 - "Nel corso dell´incontro con il Ministro del lavoro , assieme a rappresentanti delle Regioni, abbiamo ribadito che il sistema degli ammortizzatori sociali ha bisogno di chiarezza e di certezze, perché le imprese e i lavoratori hanno bisogno di questo strumento per evitare licenziamenti di massa". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro al termine degli incontri con i rappresentanti del Governo. Nuovi Strumenti Validi Solo Per Futuro - In particolare l´assessore ha spiegato al ministro che "anche il nostro sistema lombardo della "anticipazione sociale", ha bisogno di certezze perché anche le banche hanno bisogno di capire se i fondi già destinati dalla legge di stabilità agli ammortizzatori sociali arriveranno davvero alle Regioni". "Inoltre - ha detto il responsabile lombardo al lavoro - ho chiesto che eventuali nuovi criteri di accesso agli ammortizzatori sociali non possano essere retroattivi e dovranno valere solo per gli accordi futuri". Questione A Presidenza Del Consiglio - "Il ministro - ha proseguito - si è riservato di sottoporre la questione alla Presidenza del Consiglio e al Ministero competente e di formulare l´ipotesi di accordo che dovrà valere fino a quando il sistema degli ammortizzatori in deroga non verrà superato da un nuovo sistema di ammortizzatori sociali universali che diano nuovi strumenti di tutela per imprese e lavoratori". Fondamentale Ruolo Regioni In Crisi - "Anche con il nuovo Governo - ha concluso - siamo costretti a chiedere l´erogazione di fondi che sono già stanziati da leggi di bilancio. È imbarazzante che il Governo disconosca di fatto il lavoro che le Regioni hanno fatto per la tenuta sociale del nostro paese dall´arrivo della grande crisi".  
   
   
LAVORO FVG: APPROVATO "PIPOL", PIANO INTEGRATO PER OCCUPAZIONE  
 
Trieste, 28 aprile 2014 - L´amministrazione regionale si dota di uno strumento per coordinare e integrare le iniziative a favore dell´occupazione finanziate dai diversi programmi dell´Unione europea, rivolte in particolare ai giovani. La Giunta infatti ha approvato, su proposta dell´assessore al Lavoro Loredana Panariti, il Piano integrato di politiche per l´occupazione e il lavoro ("Pipol"), che potrà disporre di una dotazione finanziaria di 39,5 milioni di euro. Di fronte alla crisi economica e occupazionale, "Pipol" nasce dall´esigenza di rafforzare quegli interventi che, attraverso l´integrazione di diverse misure, possano favorire le azioni di politica attiva del lavoro in grado di sostenere e accompagnare i percorsi di accesso o rientro nel mercato del lavoro. "Pipol" comprende quattro progetti: Programma operativo nazionale Iniziativa per l´occupazione giovanile (Pon Iog), Fvg Progetto giovani, Fvg Progetto occupabilità, Imprenderò 4.0. Le varie iniziative sono rivolte a specifiche fasce deboli: giovani "dispersi" o a rischio di dispersione scolastica tra i 15 e i 19 anni; giovani che non studiano e non lavorano; neodiplomati o neolaureati fino a 30 anni; lavoratori disoccupati (con o senza ammortizzatori sociali), sospesi o in cassa integrazione.  
   
   
SLOT, ASSESSORE LOMBARDIA: CONSIGLIO DI STATO CI DÀ RAGIONE  
 
Monza, 28 aprile 2014 - "Il Consiglio di Stato si è espresso a favore dell´Amministrazione comunale di Forte dei Marmi (Lucca), che ha vietato le slot nel centro storico. Una sentenza in linea con quanto previsto dalla nostra legge sulle distanze minime dai luoghi sensibili e la dimostrazione che il problema è nazionale. Servono, insomma, regole condivise da tutti, che evitino i continui ricorsi e soprattutto lascino ai sindaci un effettivo potere in tema di autorizzazioni". Lo ha detto l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, a margine del suo intervento a Monza per presentare la legge regionale sulle ludopatie. Tavolo Con Questori E Prefetti - "La mancata chiarezza sulle norme per l´autorizzazione a installare nuove macchinette - ha continuato l´assessore - genera sempre più casi di conflitto tra Comuni e commercianti, con conseguenti ricorsi al Tar. È per questo che ieri il presidente di Regione Lombardia ha proposto la costituzione di un tavolo con questori e prefetti che si occupi dei problemi legati all´applicazione della legge regionale sulla ludopatia". Cogliere Spirito Nostra Proposta - L´assessore ha inoltre ricordato che il Consiglio regionale sta trasmettendo alle Camere la Proposta di legge parlamentare sul gioco d´azzardo patologico. "Mi auguro - ha concluso - che il Governo sappia cogliere lo spirito della nostra Proposta di legge, dando il via a un impegno concreto contro questa piaga sociale".