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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Settembre 2014
UE: LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA ITALIANA DISCUSSE NELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI  
 
Bruxelles, 23 settembre 2014 - Le priorità della Presidenza italiana saranno presentate nelle diverse commissioni parlamentari dai ministri italiani il 2 e il 3 settembre, a seguito di una di una prima serie di riunioni tenutesi il 22 e 23 luglio. Il presente testo sarà aggiornato alla fine di ogni riunione di commissione. Trasporto e turismo: la direttiva su i viaggi, le vacanze e i circuiti «tutto compreso» è una priorità - Nel presentare le priorità della Presidenza nella riunione di mercoledì alla commissione per i trasporti e il turismo, il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Franceschini, ha affermato che il turismo rappresenta una reale opportunità per la crescita e l´occupazione in tutta l´Ue. Ha quindi aggiunto che bisogna sviluppare una strategia digitale per supportare i servizi turistici e migliorare i collegamenti, in modo da permettere l´accesso a zone molto interessanti anche se meno conosciute. Franceschini ha poi aggiunto che la Presidenza spingerà il Consiglio a compiere progressi sulla direttiva sui viaggi, al fine di raggiungere un accordo in seconda lettura con il Parlamento. Nelle loro domande e osservazioni, i deputati hanno chiesto a Franceschini di specificare i metodi per valorizzare l´Europa come marchio, mettendo anche in evidenza le diversità che i paesi europei hanno da offrire. Alcuni deputati hanno affermato che il turismo deve essere sviluppato tenendo conto degli aspetti ambientali e sociali, mentre altri hanno sottolineato che, quando si parla di semplificazione delle procedure relative per i visti, la protezione dei cittadini dell´Ue deve essere garantita. Affari giuridici: la chiave per crescita economica e competitività è un corretto quadro giuridico - Il ministro per la giustizia, Andrea Orlando e il sottosegretario con delega agli affari europei, Sandro Gozi, hanno informato la commissione giuridica nella riunione del 3 settembre che la Presidenza italiana intende raggiungere un´intesa con il Parlamento sulle norme riviste per le procedure di insolvenza e sulla legislazione sui marchi. La Presidenza intende, inoltre, compiere progressi sulle proposte inerenti le controversie di modesta entità e la tutela dei segreti commerciali. "Intendiamo accelerare il nostro lavoro per raggiungere un compromesso sul regolamento che semplifica l´approvazione di alcuni documenti pubblici, per agevolare la libera circolazione dei cittadini all´interno dell´Ue", ha aggiunto il ministro Orlando. Il sottosegretazio Gozi ha quindi sottolineato l´importanza di rendere il quadro normativo più favorevole per la crescita economica e per la competitività. Ha poi informato i deputati che è cruciale eliminare la burocrazia non necessaria e gli ostacoli alle attività commerciali transfrontaliere e proteggere i diritti di proprietà intellettuale e il diritto d´autore. I deputati hanno inoltre chiesto alla Presidenza come intenda compiere progressi sulle proposte di legislazione comune europea sulle vendite e migliorare l´equilibrio di genere nei consigli di amministrazione. Pesca: far rispettare il divieto di rigetto in mare - Il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha dichiarato il 3 settembre alla commissione per la pesca che le regole per far rispettare il divieto di rigetto in mare, introdotte dalla nuova politica comune della pesca, devono essere preparate urgentemente. "Non abbiamo molto tempo per trovare un accordo", ha spiegato, perché il divieto si applicherà a partire dal 2015 e la legislazione attuale sulla pesca deve ancora essere adattata, per evitare incongruenze nelle direttive Ue dal mese di gennaio. Ha poi dichiarato che la Presidenza si concentrerà anche sugli accordi derivati dalle possibilità di pesca per il 2015, continuerà a lavorare sulla posizione del Consiglio sul regolamento delle acque profonde e a sostenere gli sforzi della Commissione per affrontare la " preoccupante situazione " delle risorse ittiche nel Mediterraneo. Ha, infine, aggiunto che la Presidenza aveva già contattato la Commissione in merito alle possibili misure di sostegno del settore ittico, atte ad alleviare gli effetti del divieto della Russia sulle importazioni di pesce proveniente dall´Ue. Cultura e istruzione: difendere l´eccezione culturale europea e promuovere gli scambi culturali e la mobilità - Difendere l´eccezione culturale europea, con l´obiettivo di proteggere il nostro patrimonio, è la priorità principale della Presidenza in campo culturale. Il ministro Dario Franceschini, nella riunione di mercoledì, ha informato la commissione per la cultura e l´istruzione che i paesi dell´Ue devono concordare su questo tema, in modo da rendere l´eccezione culturale una strategia a lungo termine per l´Europa. Ha inoltre aggiunto che la mobilità dei giovani nel settore culturale rappresenta un´altra priorità per i prossimi mesi: un progetto ispirato al programma Erasmus che dovrebbe consentire lo scambio di artisti o di giovani lavoratori in musei, biblioteche o altre istituzioni culturali dei paesi europei. Il sottosegretario alle telecomunicazioni, Antonio Giacomelli, ha affermato che il libero accesso ai contenuti online per tutti è la priorità nel settore audiovisivo/internet, sottolineando che internet dovrebbe essere aperta a tutti ed essere un mezzo per il libero scambio. Per la gioventù e lo sport, il sottosegretario di Stato, Luigi Bobba, ha sottolineato che l´occupazione e la mobilità sono aspetti essenziali e ha aggiunto che la Presidenza sostiene gli sforzi per combattere le partite truccate e la manipolazione dei risultati sportivi. Stefania Giannini, ministro dell´istruzione, dell´università e della ricerca, ha confermato l´impegno della Presidenza italiana per degli investimenti significativi in questi settori. Le prime tre priorità annunciate giovedì alla commissione per la cultura e l´istruzione dovrebbero contribuire alla realizzazione dell´obiettivo più ampio di crescita in Europa: rafforzamento e sviluppo dei sistemi educativi e della formazione duale (con l´accento posto sulla formazione professionale, la formazione a vita e la formazione degli insegnanti), un migliore utilizzo della flessibilità dei fondi del nuovo programma Erasmus+ così da sostenere la mobilità internazionale e, infine, il sostegno all´istruzione superiore, in particolare per la formazione dei dottorati. Agricoltura: divieto della Russia alle importazioni di prodotti alimentari comunitari, accordi commerciali e latte - Il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, nella riunione di mercoledì ha informato la commissione per l´agricoltura che la Presidenza italiana del Consiglio cercherà di ampliare le misure "di risposta molto rapida" adottate finora dalla Commissione, per alleviare gli effetti del divieto della Russia delle importazioni di prodotti alimentari provenienti dall´Ue. In risposta ai deputati europei che richiedevano un intervento efficace per sostenere gli agricoltori dell´Ue, Martina ha poi aggiunto che il Consiglio si adopererà per rafforzare gli strumenti esistenti, per consentire in futuro all´Ue di affrontare al meglio tali crisi. Martina ha anche annunciato che le priorità della Presidenza italiana includeranno la riforma delle norme Ue sull´agricoltura biologica, che potrebbe essere accettata dal Consiglio entro la fine di quest´anno nonché i progressi per un accordo equilibrato sulla coltivazione di Ogm. Con il suo team cercherà, inoltre, di accelerare il processo legislativo per rivedere la distribuzione di frutta e latte nelle scuole e seguirà da vicino gli sviluppi del mercato lattiero-caseario allo scopo di aiutare ulteriormente il settore del latte, una volta che il sistema delle quote sarà abolito nel 2015. Infine, ha aggiunto che la Presidenza seguirà da vicino i negoziati commerciali internazionali, in particolare il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti(Ttip), sottolineando che, sebbene l´Ue dovrebbe concentrarsi sulle "opportunità derivanti da tali accordi", non bisogna "nasconderne i lati negativi". Commercio internazionale: maggiore trasparenza sui negoziati Ttip - Nella riunione del 3 settembre con la commissione per il commercio internazionale, il viceministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda, ha evidenziato che - per avere una crescita e per rafforzare la competitività delle imprese comunitarie - bisogna prendere in considerazioni tre fattori. Il primo fattore consiste nella contrazione del divario dei costi di produzione tra paesi sviluppati e "terzo mondo", che fornisce il presupposto per ri-delocalizzare la produzione verso i paesi dell´Ue. Il secondo è rappresentato dalla crescita del protezionismo dell´economia emergente, che divide il pianeta in paesi neo-protezionistici e paesi che, al contrario, sono favorevoli alle regole del libero mercato. Il terzo fattore, infine, è la rapida crescita della domanda globale di prodotti di qualità, che rappresenta un´opportunità che le imprese Ue non devono lasciarsi sfuggire per raggiungere l´"ambizioso ma realistico" obiettivo che detti beni raggiungano il 20% del Pil comunitario entro il 2020. I deputati hanno chiesto al viceministro Calenda come intenda garantire che gli Stati membri dell´Ue non ritardino lo sviluppo di una politica commerciale comune, bloccando la legislazione commerciale a livello Ue in seno al Consiglio oppure non ratificando gli accordi commerciali. Il dibattito è stato dominato dal trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) con gli Stati Uniti che, per Calenda, rappresenta la prima priorità commerciale dell´Ue, per la quale ha promesso di adoperarsi per una maggiore trasparenza. Per quanto riguarda le relazioni commerciali con la Russia e l´Ucraina, il viceministro ha ricordato che, quando è in gioco la sicurezza dell´Ue, "la politica estera ha la priorità su quella commerciale". Concludendo il suo intervento, ha ricordato alcuni importanti punti all´ordine del giorno: l´attuazione dell´accordo sul "pacchetto Bali" per i negoziati sul commercio mondiale, l´accesso al mercato per le piccole e medie imprese, nonché i negoziati commerciali con il Vietnam e il Giappone. Affari esteri - Il ministro per gli affari esteri, Federica Mogherini, durante la riunione del 2 settembre, ha informato la commissione che la principale sfida della Presidenza italiana sarà "l´attuazione degli accordi di associazione con la Moldavia, l´Ucraina e la Georgia". Ha quindi proseguito il suo intervento ribadendo che la Presidenza sostiene "l´allargamento, senza tuttavia volerlo accelerare artificialmente". Inoltre, ha ricordato che anche l´agenda della politica estera italiana include la libertà di religione, il lavoro necessario per eradicare la pena di morte nonché la promozione dei diritti delle donne. I deputati hanno chiesto al ministro di specificare quali iniziative concrete intenda prendere per l´allargamento dell´Unione europea ai paesi balcanici e alla Turchia, quale sarà la risposta alle crisi in Iraq, Siria e Gaza e, infine, qual è la linea italiana per la soluzione della crisi tra Russia e Ucraina. Libertà civili: immigrazione e protezione dei dati fra le priorità - Dinanzi ai membri della commissione per le libertà civili, il ministro dell´Interno Angelino Alfano ha dichiarato che alcune delle priorità della Presidenza italiana sono: il contrasto dell´immigrazione con "azioni che portino a risultati" nel breve, medio e lungo termine, la lotta al traffico di essere umani, alla corruzione e al terrorismo, come pure contro i crimini dovuti all´odio, alla xenofobia e alla discriminazione. Rispondendo alle domande dei deputati in materia di controllo alle frontiere e immigrazione, ha detto che "responsabilità e solidarietà devono andare di pari passo", sottolineando inoltre la necessità di una maggiore cooperazione tra l´Ue e i paesi africani di origine e di transito degli immigrati. Sempre martedì, Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ha detto che la Presidenza italiana si propone di compiere progressi sui temi della riforma della legislazione sulla protezione dei dati personali e sullo scambio di dati con paesi terzi, della Procura europea e della cooperazione in materia civile e penale. "Cercheremo di raggiungere una strategia comune durante la Presidenza" sulla protezione dei dati, ha aggiunto il ministro, assicurando che la Presidenza terrà conto del "diritto all´oblio", alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia europea (Cge). Per quanto riguarda la conservazione dei dati, ha ricordato che il Consiglio è in attesa di una proposta dalla Commissione, a seguito della sentenza della Corte di giustizia che ha dichiarato non valida la direttiva del 2006. Problemi economici: "riorientarsi sui fattori che possono creare crescita" - Martedì, il ministro dell´Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha presentato ai deputati della commissione per i problemi economici e monetari una strategia di crescita fondata su "tre pilastri": una migliore integrazione dei mercati, riforme strutturali e investimenti. "La strategia dell´Ue per il 2020 deve essere riorientata verso fattori che possano creare crescita", ha detto il ministro, aggiungendo che la creazione di un fondo d´investimento a lungo termine dell´Ue, la lotta contro il riciclaggio di denaro, l´evasione fiscale e l´introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie saranno settori chiave del lavoro legislativo. La disoccupazione giovanile occuperà i primi posti dell´agenda, ha affermato Padoan, rassicurando i deputati che gli ponevano domande su una possibile riforma della Troika - formata da Commissione europea, Bce e Fmi - su quanto farà la Presidenza per alleviare la stretta creditizia, in particolare per le piccole e medie imprese, sulle sue opinioni in merito al deficit di bilancio e sulla flessibilità della spesa. Nelle sue risposte, il ministro ha sottolineato che è possibile ottenere risultati improntanti con una migliore applicazione delle regole esistenti e imparando dalle migliori prassi degli altri paesi dell´Ue. Trasporti: negoziati sul quarto pacchetto ferroviario e sui "mega trucks" da riavviare al più presto - Il dibattito di martedì con Maurizio Lupi, ministro per le infrastrutture e i traporti, è iniziato con un minuto di silenzio per le vittime del volo Mh17 della Malaysia Airlines, chiesto dal nuovo presidente della commissione per i trasporti e il turismo, Michael Cramer (Verdi/ale, De). Lupi ha ribadito che il trasporto e le infrastrutture di trasporto rappresentano le priorità vitali per la crescita e lo sviluppo. Ha quindi sottolineato che la Presidenza si propone di avviare i negoziati con il Parlamento sui documenti del "pilastro tecnico" del quarto pacchetto ferroviario e insisterà presso il Consiglio anche per ottenere progressi sul "pilastro politico". Le proposte sul Cielo unico europeo (Cue) avranno un grande impatto sullo scenario del settore industriale e la Presidenza, ha dichiarato il ministro, incoraggerà il dibattito sul pacchetto dell´aggiornamento delle regole sul Cue, denominato Ses2+. La Presidenza, ha proseguito, mira anche a completare i negoziati con il Parlamento sui fascicoli riguardanti le dimensioni dei veicoli (“mega trucks”) e a proseguire il lavoro sulle norme di applicazione transfrontaliera. I deputati hanno chiesto al ministro Lupi di chiarire la linea temporale riguardante i progressi sul pacchetto ferroviario, sottolineando che le trattative sul cosiddetto "pilastro tecnico" dovrebbero iniziare il prima possibile. Hanno inoltre chiesto in che modo si possano ottenere i progressi sulle proposte sui servizi portuali, sulla sicurezza stradale, sui documenti del pacchetto aeroporti, sulla proposta e-call e su come gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici possano essere posti al centro delle politiche dei trasporti. Sviluppo: Il sostegno umanitario rappresenta la prima priorità della Presidenza - "Il sostegno umanitario rappresenta la prima priorità della Presidenza nel settore dello sviluppo", ha dichiarato martedì il vice-ministro degli Affari Esteri, Lapo Pistelli, dinanzi alla commissione per lo sviluppo. La Presidenza, ha proseguito, si concentrerà anche sul rafforzamento del legame tra l´assistenza umanitaria e la protezione civile, migliorando la protezione per i gruppi vulnerabili in situazioni di emergenza e intensificando il coinvolgimento del settore privato nella fornitura di aiuti umanitari. Gli argomenti discussi con i deputati europei hanno spaziato dai vincoli di bilancio dell´Unione europea in materia di aiuti umanitari ai legami tra la politica di sviluppo e immigrazione come pure le prospettive per il quadro di aiuti allo sviluppo dopo il 2015. Occupazione: contrastare la disoccupazione giovanile, la povertà e l´esclusione sociale - Nel dibattito con i deputati della commissione per l´occupazione e gli affari sociali, il ministro per le Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha dichiarato che la Presidenza perseguirà una crescita inclusiva e sostenibile, per affrontare le sfide occupazionali e "riconquistare la fiducia dei cittadini europei". I deputati hanno accolto con favore l´ambizioso programma della Presidenza, che mira a contrastare la disoccupazione giovanile, la povertà e l´esclusione sociale. La Presidenza si propone, tra l´altro, di porre fine al lavoro sommerso, di aiutare i disoccupati aumentando la loro mobilità attraverso l´iniziativa Eures e di fornire una migliore tutela ai marittimi. Il ministro si è quindi impegnato a raggiungere un accordo in Consiglio su queste tematiche. I deputati hanno convenuto che la lotta contro la disoccupazione giovanile deve rappresentare una priorità fondamentale, pur auspicando misure più concrete e adeguate. Stimolare la mobilità della forza lavoro non è di per sé una soluzione alla disoccupazione, hanno aggiunto, e la maggiore mobilità dovrebbe essere integrata da misure per ridurre la burocrazia, allo scopo di aiutare le piccole imprese a creare più posti di lavoro di qualità. I deputati hanno invitato la Presidenza ad affrontare le discrepanze delle competenze sul mercato del lavoro attraverso l´istruzione e la formazione. Infine, hanno sottolineato che la dimensione sociale non dovrebbe essere un fattore secondario per il raggiungimento della crescita economica. Chiudendo il dibattito, il Presidente della commissione Thomas Händel (Gue/ngl, De) ha voluto evidenziare che sia il Parlamento sia la Presidenza devono garantire che il programma Refit della Commissione non comprometta l´attuale occupazione e i diritti sociali. Affari costituzionali: ci vuole più trasparenza - Tra le priorità della Presidenza, presentati martedì alla commissione per gli affari costituzionali dal Sottosegretario di Stato agli affari europei Sandro Gozi, figurano i diritti fondamentali che devono essere un punto focale dell´agenda politica, per allinearsi alla richiesta di cambiamento formulata dai cittadini con le elezioni europee. Il Sottosegretario ha quindi evidenziato la necessità di rivedere i progressi nell´applicazione del trattato di Lisbona e le modalità per incrementare la cooperazione interistituzionale. I deputati hanno richiesto una maggiore trasparenza, in particolare sui procedimenti del Consiglio e della Corte di giustizia, sulla sussidiarietà, sulla sede del Parlamento europeo, sul registro pubblico Ue per i lobbisti (Registro per la trasparenza) e sull´implementazione dello strumento dell´Iniziativa dei cittadini europei. Diritti delle donne: più donne nei consigli di amministrazione e riapertura dei negoziati sul congedo di maternità Il sottosegretario di Stato agli affari europei, Sandro Gozi, rivolgendosi martedì alla commissione per i diritti delle donne e l´uguaglianza di genere, ha dichiarato che le priorità della Presidenza includono l´incremento del numero delle donne nei consigli di amministrazione, la riapertura del negoziato sulla direttiva per il congedo di maternità, l´interruzione dello stallo sul progetto di legge contro la discriminazione e la promozione della parità di genere nei paesi non comunitari. Rispondendo alle domande dei deputati sulla presenza di donne nel prossimo collegio dei commissari, Gozi ha dichiarato che "stiamo facendo il possibile per garantire che la Commissione sia composta da almeno nove o dieci donne". Infine, ha informato i deputati che la Presidenza esaminerà anche la questione della violenza di genere. Ambiente e salute pubblica: Ogm, emissioni e dispositivi medici "Abbiamo bisogno di un cambiamento di paradigma culturale e di chiarire che crescita e posti di lavoro possono essere creati rendendo “verde” tutta l’economia" ha detto il ministro per l´ambiente Gian Luca Gallettii alla commissione per l´ambiente durante l’audizione di mercoledì. Tra le altre priorità, Galetti ha citato gli obiettivi climatici ed energetici 2030, la riforma del sistema di scambio di emissioni (Ets), la sicurezza energetica e la preparazione per la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si terrà a Lima, in Perù, nel mese di dicembre. La Presidenza intende inoltre compiere "progressi significativi" in merito alla legislazione sulle coltivazioni Ogm, sulla riduzione del consumo di sacchetti di plastica, sul pacchetto qualità dell´aria, sul monitoraggio delle emissioni del trasporto marittimo e sulle nuove regole sull’uso indiretto del terreno (Land Use Change, Iluc). Il Ministro della sanità Beatrice Lorenzin, intervenuta sempre mercoledì in commissione ambiente, ha detto che la Presidenza cercherà di raggiungere un compromesso con il Parlamento sui regolamenti che riguardano i dispositivi medici e quelli medico-diagnostici in vitro e, se possibile, un rapido accordo in seconda lettura sui controlli ufficiali nella catena agroalimentare. La Presidenza cercherà, infine, di raggiungere un accordo in seno al Consiglio sui nuovi prodotti alimentari. "La salute non è un costo ma un investimento per la nostra società", ha concluso il Ministro.  
   
   
DISCORSO AL COMITATO PER GLI AFFARI ECONOMICI E MONETARI DI MICHEL BARNIER MEMBRO DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER IL MERCATO INTERNO E I SERVIZI  
 
Bruxelles, 23 settembre 2014 – “ Signore e signori, Ricordo la mia prima audizione dinanzi alla Commissione il 13 gennaio 2010 In questo giorno, ho fissato un obiettivo: che nessun mercato, nessun attore, nessun prodotto e nessun territorio sfugge un controllo intelligente e supervisione efficace. Questa nuova udienza fa parte del dialogo in corso che abbiamo dal 2010. Udienza di oggi è in qualche modo il risultato di questo dialogo, in quanto deve permetterci di fare il punto su questi quattro anni e mezzo per imparare le lezioni della crisi finanziaria e fornire finanza all´economia reale, vale a dire, la crescita e la creazione di posti di lavoro. Quattro anni e mezzo dopo, abbiamo fatto progressi significativi verso questo obiettivo. Regolamentazione del settore finanziario è ora più grande, più forte e più efficace di quanto non lo sia mai stato. Voglio ringraziare il Parlamento europeo, in particolare quelli di voi che hanno portato queste riforme durante il periodo precedente per il vostro sostegno, senza il quale questo risultato non sarebbe stato possibile. Non posso ovviamente citare tutti voi, ma voglio ringraziare il Presidente, i coordinatori e tutti i relatori e relatori ombra. Non dimentico assistenti e funzionari del Parlamento sotto l´autorità Adolfo del Rosal Barbera. Ma al di là di ringraziamento, e mentre iniziamo questo nuovo termine, è soprattutto un invito all´azione che voglio iniziare oggi. Come membri della commissione Econ, sembra che ogni e ognuno di voi ha una responsabilità tripla per cinque anni. I - La prima di queste sfide è con la Commissione per assicurare la corretta applicazione dei testi che hai ritenute. Nel 2015, la Commissione europea dovrebbe prendere più di 175 misure di livello 2 [esclusi i 120 giochi senza scadenza fissa preparato dalle autorità di vigilanza europee] Questi testi non sono sotto-misure; sono modalità pratiche essenziali per l´attuazione delle riforme che hanno segnato la legislatura precedente. La fiducia è ben testimoniato alla Commissione da parte dei co-legislatori non escludono la vigilanza, e sono lieto che il Parlamento è impegnato in un attento processo di revisione di atti delegati e misure di esecuzione. Sono fiducioso che la Commissione continuerà a fare di tutto per facilitare la missione del Parlamento, guidando il processo di adozione della misure di livello 2 in modo trasparente e coinvolgendo esperti del Parlamento prima di qualsiasi approvazione. Questo obiettivo di coinvolgere pienamente il Parlamento attraverso una buona pratica. Tutti i documenti di lavoro della Commissione sono state inviate al Parlamento. Un rappresentante del segretariato del comitato è stato in grado di partecipare a tutte le riunioni tecniche con gli Stati membri. Alla prima sessione mensile di atti delegati e misure di esecuzione, nel mese di luglio, i servizi della Dg Mercato interno è venuto a rendersi conto prima che il vostro comitato sullo stato di avanzamento del loro lavoro. E i miei servizi sono a vostra completa disposizione. In questo contesto, conto sul vostro sostegno per completare il "corpus unico di norme" a tempo. Mesi di settembre e ottobre sarà cruciale con la Commissione ai sensi degli atti delegati adottati tre iniziative faro della precedente legislatura : 1 Crd Iv, con l´adozione prevista nei primi modalità ottobre sul liquidity coverage ratio (Lcr). Particolare, proponiamo alcune modifiche alle regole di Basilea per rispecchiare meglio le specificità europee e facilitare il finanziamento di economia reale. Ad esempio, identificheremo il delegato nella cartolarizzazione di atto di alta qualità, offrendo un trattamento favorevole dei mutui e prestiti alle Pmi e il consumo, pienamente coerente con la politica di acquisto di questo tipo di attività cartolarizzate dalla Bce. 2 Solvency 2, abbiamo anche presenti all´inizio di ottobre un atto delegato che riflette le richieste del Parlamento, compresa la previsione di regole di adattamento per le piccole imprese, come alcuni fondi comuni di investimento, nonché misure per l´investimento a lungo termine . Ancora una volta penso che l´inclusione della cartolarizzazione di alta qualità con la stessa definizione per il rapporto Csf. 3 Infine, la Commissione adotterà tra breve agisce sul calcolo dei contributi da parte delle banche a finanziare risoluzione. Compresi Troveremo il giusto equilibrio tra l´obbligo per tutte le banche a contribuire ai fondi e la necessità di limitare l´onere amministrativo per le istituzioni più piccole. Ciò sarà realizzato attraverso un sistema di contributi forfettari per le istituzioni più piccole. Ci saranno sei categorie di piccole banche che pagano importi forfetari come loro rispettive dimensioni. La nostra proposta mira anche a prevenire la stessa istituzione paga due volte il contributo al fondo di risoluzione, una volta che il fondo nel paese della casa madre, e un secondo fondo di risoluzione volta il paese della controllata. Infine, per quanto riguarda il grado di adeguamento dei contributi basati sul rischio, so che alcuni di voi considerano la gamma di 0,8-1,5 rischio molto limitato. Viceversa, alcuni stati Membri chiesto se ancora più vicino. Credo che un compromesso sui punti che ho appena citato è a portata di mano. Durante la finalizzazione dei documenti legali nelle prossime settimane farò in modo di bilanciare i vostri commenti e feedback che abbiamo ricevuto dal esperti degli Stati membri. Conto sul vostro sostegno per l´atto delegato è pubblicato ed è divenuta applicabile nel gennaio 2015, quando la direttiva entri in vigore risoluzione. Saremo tutti, come ho detto, di presentare i due atti allo stesso tempo. E ´possibile, per motivi giuridici, che l´atto di esecuzione non può essere formalmente adottato prima dell´entrata in vigore del regolamento Srm primi di novembre. Nel merito, tuttavia, continuiamo a trattare questi due atti coerenti. Ii - Al di là dell´applicazione di testi, una seconda sfida è quello di effettuare diverse riforme fondamentali che abbiamo intrapreso. 1 Penso che prima di regolamentare di riferimento, anche non ammissibili quando la manipolazione ha avuto un impatto tangibile sui tassi pagati da milioni di mutuatari in Europa. 2 Un´altra priorità per il progetto della Commissione: la riforma strutturale delle banche, che dovrebbe consentire di evitare casi di banche "troppo grandi per fallire", per il quale un salvataggio sarebbe troppo costoso e la risoluzione in caso di guasto troppo complesso . Questa riforma è per me la chiave di volta del lavoro svolto dal 2010 sulla regolamentazione delle banche. 3 Vi è anche urgente per regolare il sistema bancario ombra ( shadow banking ): quali lezioni abbiamo imparato dalla crisi se lasciamo prosperare accanto ad alcuni giocatori di attività a rischio meglio regolamentate e forti corriamo il rischio di semplicemente muovere rischi al di fuori dello schermo radar delle autorità di vigilanza. Tuttavia, dobbiamo affrontare la questione del sistema bancario ombra considerare fonti alternative di finanziamento che prevede per l´economia reale. Si tratta di un delicato equilibrio che abbiamo, credo, trovato con la nostra proposta sui fondi soldi, vogliamo preservare il ruolo importante per il finanziamento a breve termine da parte delle istituzioni finanziarie, imprese e governo, migliorando la stabilità e la liquidità del profilo. 4 Voglio anche citare una riforma importante per il finanziamento dell´economia e la crescita: i fondi di investimento a lungo termine europei, che mira a diventare i fondi di investimento di riferimento in Europa per poco attiva liquidi, come le partecipazioni in società non quotate (principalmente Pmi), progetti di infrastrutture e poi i progetti immobiliari. Con questo tipo di fondo sarà più facile per raccogliere capitali in tutta l´Europa e di investire in progetti che sostengono l´economia europea. 5 Infine, è importante per completare il pacchetto di pagamento, che dovrebbe in particolare permettere di migliorare la sicurezza dei pagamenti on-line e per facilitare l´accesso al mercato di nuovi operatori e ridurre i costi eliminando i pagamenti importante barriera tra i mercati nazionali attraverso commissioni interbancarie cap. Iii - Infine, vi è una terza sfida, quella di essere sempre reperibile in grado di adattare il quadro esistente. La revisione della direttiva sui servizi di pagamento è un buon esempio, dato che è stato progettato specificamente per riflettere le abitudini mutevoli degli europei, che sono più numerosi ogni giorno di utilizzare internet o loro telefoni cellulari per i loro acquisti, e includere un minor numero di barriere che possono persistere nel mercato unico [il costo della frammentazione del mercato europeo dei pagamenti è stimato in € 130.000.000.000 all´anno]. Questa flessibilità è necessaria, al di là del settore dei pagamenti. Nella fase di implementazione che si apre, non è impossibile per noi trovare le lacune in un dato testo. Dobbiamo preparare, ed essere in grado di rivedere al rialzo il livello di ambizione di alcuni accordi politici. Ad esempio, l´esperienza ci dirà se le misure che abbiamo adottato per aumentare l´accesso al mercato in alcuni settori, come ad esempio la revisione - in cui il periodo di rotazione di 6 anni proposto dalla Commissione è stato esteso a 10 anni da parte dei co-legislatori - hanno prodotto i loro effetti, o se devono essere completati. Stessa domanda sarà probabilmente per la direttiva Aifm. Nel settore delle agenzie di rating del credito, dobbiamo anche valutare l´impatto dei nuovi poteri conferiti all´Esma. Infine, dobbiamo garantire che i testi di effetto equivalente al nostro sono stati adottati dai nostri partner, come ad esempio la regolamentazione dei fondi di leva finanziaria ( hedge funds abbondanza), che è un tema importante nel contesto attuale contanti. Dove appaiono lacune, dobbiamo essere pronti a modificare i nostri testi. Inoltre, è per questa eventualità abbiamo pianificato molti periodi transitori e clausole riviste. Essa non esiterà a giocare se necessario. Ci sarà naturalmente anche nuove opere, sotto la responsabilità della nuova Commissione. Tuttavia, alcuni sembrano già prioritaria la prevenzione e gestione delle crisi per le istituzioni finanziarie non bancarie. Personalmente, penso anche che sarebbe utile aprire una riflessione approfondita sull´opportunità di nominare un´autorità comune europeo il potere di punire, soprattutto attraverso multe, gli interrogatori di regole e leggi che garantiscono la stabilità finanziaria. Allo stesso modo, credo che dobbiamo insieme interrogarci sul posizionamento dei principi contabili dell´Unione europea. Progressi sono stati fatti per 5 anni, ma credo che siamo ancora raggiunto un equilibrio soddisfacente soprattutto in termini nello sviluppo di standard internazionali. Signore e signori, Abbiamo ottenuto una riforma forte e senza precedenti di regolamentazione finanziaria e abbiamo aperto la strada sulla scena mondiale. Questa è una questione di credibilità e di efficienza. Ecco perché nelle nostre relazioni con i paesi terzi, siamo disposti a collaborare purché adottino gli standard di qualità simile. Per fare questo, sono necessari quattro elementi. Dobbiamo, in primo luogo, essere serio nella attuazione della riforma. In secondo luogo, dobbiamo rafforzare la cooperazione globale in seno al G20 e il Financial Stability Board. In terzo luogo dobbiamo essere uniti e fermi nelle nostre discussioni bilaterali, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, compresa la concessione o il rifiuto delle decisioni di equivalenza. Infine, dobbiamo cogliere l´opportunità offerta dal Ttip di costruire un quadro di cooperazione normativo più responsabile e trasparente. Dialoghi informali attualmente in vigore hanno mostrato i loro limiti. Signore e signori, Applicazione dei testi, l´attuazione delle riforme, continuando ad adattare il quadro esistente: queste tre sfide principali che il vostro Commissione dovrebbe svolgere un ruolo chiave, insieme alla Commissione e al Consiglio nei prossimi anni. Voi mi Grazie per l´attenzione.  
   
   
BCE, LA RIPRESA ECONOMICA È IN RALLENTAMENTO, DICE DRAGHI  
 
Bruxelles, 23 settembre 2014 -  La ripresa economica sta perdendo slancio; ha detto ieri il Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi al Comitato economico e monetari, citando il rallentamento della crescita nel secondo trimestre e meno che incoraggianti indicatori economici in estate. "I alto tasso di disoccupazione, politica e tensioni geopolitiche potrebbero lavorare contro la fiducia necessaria che Bce sta cercando di costruire", ha spiegato. Nel suo normale riunione di dialogo monetario con gli eurodeputati, Draghi ha sottolineato la necessità di una posizione comune politica monetaria e per creare condizioni favorevoli per i soldi per raggiungere l´economia reale. "Le nostre misure sono volte a ridurre i tassi di interesse per il settore privato e il 80% del suo finanziamento passa attraverso le banche". Draghi ripetuto che stimolo fiscale e monetario può avere un impatto duraturo solo se accompagnati da riforme strutturali e una maggiore competitività. "L´economia reale ha bisogno di soldi, ma abbiamo bisogno le imprese ad assumere rischi e creare posti di lavoro". Affrontare le paure dei deputati circa le operazioni di rifinanziamento a lungo termine recentemente concordati (Ltro di) non raggiunge l´economia reale, ha detto che questa volta, le banche dovranno prestare denaro secondo capisaldi stabiliti. "Se non lo fanno, dovranno pagare di nuovo entro due anni". Sul programma della Bce per l´acquisto di Asset-backed Securities (Abs), Draghi ha chiarito che la Bce non sta comprando qualsiasi cosa: "Questo è quello di integrare le operazioni di rifinanziamento Questi pacchetti sono semplici, trasparenti e sostenuta da finanziamenti reali.". Egli ha anche ha operato una distinzione tra programma della Federal Reserve degli Stati Uniti e quello della Bce: "Il tasso di default per le Abs residenziale è molto più bassa nella zona euro (0,12%) che negli Usa (quasi il 20%) La nostra esposizione al rischio è. Limitata. Inoltre, titoli Abs sono già una grande parte delle garanzie le banche utilizzano per prendere in prestito dalla Bce ", ha detto. Rispondendo alle preoccupazioni che le recenti decisioni della Bce sembrava aver avuto poco impatto, Draghi ha riconosciuto che "abbiamo un problema di domanda", ma ha aggiunto che "quando la domanda riprende, dobbiamo essere pronti". Ha inoltre in disaccordo con un´osservazione sulla Bce "non facendo nulla per aiutare i bilanci nazionali". "Guarda le casse di risparmio fatta grazie alle decisioni monetarie della Bce. Dove sono quelli andati?», Chiese. Draghi ha inoltre sostenuto che la fiducia delle banche di banche piccole e medie imprese (Pmi) era di ritorno:. "L´avversione al rischio - non c´è dubbio - è più elevato per i prestiti bancari alle Pmi rispetto alle imprese societarie Pmi sono meno capitalizzati e non dimenticare che in alcuni paesi interi settori sono scomparsi, per esempio la costruzione. Questa differenza nei tassi era sempre lì, ma la diffusione è ora più basso rispetto a prima ".  
   
   
UE PER MONITORARE LE ELEZIONI IN MOZAMBICO  
 
Bruxelles, 23 settembre 2014 - A seguito di un invito da parte delle autorità del Mozambico, l´Unione europea ha inviato una missione di osservazione elettorale (Eom) per il Mozambico per osservare l´presidenziali, legislative e elezioni provinciali in programma per il 15 ottobre 2014. Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, ha nominato Judith Sargentini, membro del Parlamento europeo, a guidare la missione come osservatore principale. Lei si recherà a Maputo il 22 settembre. Il dispiegamento di una missione di osservazione europea conferma l´impegno dell´Unione europea al rafforzamento di un sistema politico aperto in Mozambico e il consolidamento di una democrazia inclusiva. " L´ue ha inviato missioni di osservazione elettorale in Mozambico nel passato e ha nuovamente risposto positivamente all´invito da parte delle autorità del Mozambico ", ha detto osservatore capo Judith Sargentini. " Il nostro mandato è quello di osservare le elezioni senza interferire con il processo elettorale e nel rispetto delle leggi e dei regolamenti locali. Sono fiducioso che questa missione di osservazione elettorale dell´Unione europea fornirà un importante contributo al miglioramento della inclusività e la trasparenza del processo elettorale in Mozambico ". La missione di osservazione elettorale dell´Ue sarà costituito da un nucleo di sei analisti elettorali, 20 osservatori di lungo termine che saranno distribuite a tutte le Province del Mozambico, così come altri osservatori a breve termine che arriveranno poco prima del giorno delle elezioni. La missione seguirà da vicino il processo elettorale e fare la sua valutazione con riferimento al diritto interno Mozambico nonché gli impegni regionali e internazionali. Questa analisi prende in considerazione aspetti quali il quadro giuridico, le prestazioni dell´amministrazione elettorale, le attività della campagna politica, il rispetto delle libertà fondamentali, il comportamento dei media, il processo di voto e di spoglio. L´attenzione sarà inoltre dedicata alla reclami e ricorsi fase, e al processo di proclamazione dei risultati. La missione di osservazione elettorale dell´Ue rispetta un codice di condotta che garantisca l´indipendenza e l´integrità della missione. Poco dopo il giorno delle elezioni, la missione rilascerà una dichiarazione preliminare delle sue conclusioni in una conferenza stampa a Maputo. Una relazione finale, comprese raccomandazioni come contributo ai processi elettorali futuri, sarà presentata in una fase successiva.  
   
   
EUROPA: COVEGNO SU MACROREGIONE. CONFERENZA STAMPA D´ALFONSO APRE I LAVORI E POI INCONTRA I GIORNALISTI  
 
L´aquila, 23 settembre 2014 - Il cammino di formazione della Macro regione Adriatico-jonico e le potenzialità in capo alla Regione Abruzzo di uno sviluppo nell´area adriatica. È solo uno dei tempi che verranno affrontati dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, che oggi, all´Aquila, presso Villa Dragonetti, apre alle ore 10 la seconda e conclusiva giornata del progetto comunitario "Adristorical Lands - Ipa Adriatico", ipotesi e proposte di un turismo sostenibile nella Macro regionale Adriatico-jonico nel programma europeo 2020. La Regione Abruzzo è uno dei partners che in tre anni ha portato avanti idee e progetti per contribuire al lancio turistico dei propri territori in coordinamento con le Regioni Marche e Molise e i partners stranieri sull´altra sponda dell´Adriatico. Il presidente D´alfonso aprirà la giornata di riflessione sul futuro della Macroregione e, a seguire, sono previsti gli interventi dei rappresentanti istituzionali delle Marche, del Molise, della Croazia, della Bosnia e dell´Autorità di gestione del programma comunitario Ipa-adriatico. Al termine della giornata, alle ore 12:30, è prevista, sempre presso Villa Dragonetti nella Sala delle Grazie, una conferenza stampa dei partners istituzionali che hanno dato vita al progetto.  
   
   
GIUNTA FVG: APPROVATO DDL RIORDINO SISTEMA REGIONE-AUTON. LOCALI DEFINISCE L´ORDINAMENTO DELLE UNIONI TERRITORIALI INTERCOMUNALI  
 
Trieste, 23 settembre 2014 - Primo fondamentale passo per dar vita ad un nuovo sistema istituzionale regionale fondato su due pilastri: la Regione e il Comune. La Giunta regionale, riunita ieri sera a Udine, ha infatti approvato in via preliminare, su proposta dell´assessore Paolo Panontin, lo schema di un disegno di legge di "Riordino del sistema Regione-autonomie locali in Friuli Venezia Giulia", finalizzato a valorizzare un sistema policentrico che favorisca le Unioni di Comuni chiamati a gestire importanti funzioni in forma associata. Viene data così attuazione anche in questo settore al programma di Governo dell´esecutivo regionale, "con il preciso intento - spiega la presidente Debora Serracchiani - di recuperare efficienza, di essere meno burocratici, di costare meno", perché "l´organizzazione basata sulle aggregazioni comunali consentirà la migliore interconnessione dei territori della Regione con conseguente razionalizzazione delle responsabilità e delle funzioni". In sostanza si tratta di "un intervento riformatore innovativo e di ampio respiro - aggiunge l´assessore Panontin -, con una chiara volontà di realizzare un sistema equilibrato, di semplificazione istituzionale e di valorizzazione dell´autonomia locale, più efficiente e meno costoso. Prevediamo a questo riguardo un monitoraggio dei livelli di efficacia e efficienza e dei previsti risparmi di spesa nella gestione delle unioni da realizzare già nel primo triennio". Un provvedimento che è il risultato di un´attenta valutazione dei profili di compatibilità rispetto al quadro costituzionale vigente e, contemporaneamente, rispetto alle avviate riforme costituzionali, fra cui, in particolare, le proposte di legge costituzionale che modificano lo Statuto regionale del Friuli Venezia Giulia e determinano l´abolizione delle attuali Province. Il disegno di legge di "riordino del sistema Regione-autonomie locali in Friuli Venezia Giulia", approvato questa sera dalla Giunta regionale, riunita a Udine, è finalizzato a favorire la coesione nell´ambito del sistema istituzionale composto dalla Regione, da un lato, e dalle Autonomie locali, dall´altro. L´articolato, più snello ed essenziale della bozza circolata in questi mesi, in 40 articoli indica modalità e tempi per la predisposizione da parte della Regione di un "Piano di riordino territoriale" che, secondo criteri precisi e tenuto conto delle istanze dei Comuni, delimita le forme associative preposte all´esercizio coordinato di funzioni comunali, sovracomunali e di area vasta. Parallelamente disciplina l´ordinamento delle forme associative, denominate "Unioni territoriali intercomunali", quali enti locali con natura giuridica di unione di comuni, e individua le funzioni da svolgere in forma associata. "Attraverso il Piano di riordino territoriale la Regione - così la presidente Serracchiani - formula una proposta di aggregazione, lasciando comunque ai Comuni la possibilità di chiedere l´adesione ad un´aggregazione diversa, qualora adiacenti a quest´ultima o a Comuni con essa confinanti". "Per l´Unione - aggiunge Panontin - abbiamo immaginato un modello di governance agile, affidata ad un´assemblea, quale organo di indirizzo, e a un presidente, eletto tra i sindaci dell´Unione stessa. Considerata la possibile eterogeneità territoriale e strutturale dei Comuni che compongono ciascuna Unione, abbiamo proposto un modello che attribuisce al voto dei Sindaci un peso diverso in base alla popolazione residente, il cosiddetto voto ponderato". Come detto, le Unioni sono chiamate a gestire alcune funzioni che attualmente sono in capo ai Comuni, alla Regione nonché alle Province e alle Comunità montane, quest´ultime definitivamente superate con questo provvedimento. La partecipazione alle Unioni rimane obbligatoria, come per il Delrio, per i Comuni fino a 5 mila abitanti (o 3 mila, se montani). È facoltativa per le realtà tra i 5 e i 30 mila abitanti, pur costituendo condizione per la piena fruizione dei trasferimenti regionali. La partecipazione è facoltativa senza conseguenze finanziarie per i Comuni oltre i 30 mila abitanti. "Riteniamo inoltre che le fusioni rappresentino un tassello fondamentale del processo di riordino - evidenzia Serracchiani - e per questa ragione abbiamo ipotizzato uno strumento, il Programma annuale delle fusioni, attraverso il quale la Giunta si farà promotrice delle aggregazioni di quei Comuni che in termini di ampiezza, entità demografica, assetto organizzativo e finanziario, non sono più in grado di garantire un adeguato sviluppo socio-economico e culturale del proprio territorio. Naturalmente proporremo il programma al parere dei Comuni interessati, che potranno anche attivare forme di consultazione popolare". Più nel dettaglio, il disegno di legge di "riordino del sistema Regione-autonomie locali in Friuli Venezia Giulia", approvato oggi dalla Giunta regionale, all´articolo 20 indica le funzioni da esercitare in forma associata, per le quali le Unioni avranno sia poteri gestionali che decisionali: organizzazione generale dell´amministrazione, gestione finanziaria, servizi sociali, edilizia scolastica, polizia locale, sportello unico delle attività produttive, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale; catasto, programmazione territoriale sovracomunale, protezione civile, raccolta e smaltimento rifiuti, statistica. L´art. 21 indica invece le funzioni da gestire in forma associata , ma deliberate a livello di singolo comune: pianificazione territoriale comunale, opere pubbliche, procedure espropriative, programmazione e gestione dei fabbisogni di beni e servizi, riscossione tributi, energia. Con l´articolo successivo, il 22, si prevede comunque che i Comuni possano delegare alle Unioni funzioni ulteriori rispetto a quelle obbligatorie. L´articolo 24 risponde invece all´esigenza di ridurre le competenze delle Province a seguito della trasformazione in ente di secondo grado, in attesa del loro definitivo superamento. In particolare talune funzioni saranno trasferite alla Regione, mentre quelle in materia di lavoro rimarranno nella loro competenza fino alla prossima istituzione dell´Agenzia regionale per l´impiego. Altre funzioni provinciali saranno trasferite ai Comuni e alle Unioni. Le Unioni possono associarsi tra di loro o con singoli Comuni che non aderiscono all´Unione per gestire funzioni o servizi di area vasta stipulando autonome convenzioni.  
   
   
AREE PROTETTE E SERVIZIO CIVILE I TEMI DELLA RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 23 settembre 2014 - La nomina dei commissari delle aree protette e il servizio civile sono i principali argomenti trattati ieri mattina dalla Giunta regionale nel corso di una riunione coordinata dal presidente Sergio Chiamparino. Aree protette. Come proposto dagli assessori Alberto Valmaggia ed Antonella Parigi, si è proceduto al commissariamento degli enti di gestione delle aree protette. Il provvedimento si è reso necessario in quanto con la fine della scorsa legislatura i consigli di gestione erano andati in scadenza e l’attuale amministrazione non ha ritenuto opportuno rinnovarli, come previsto dalle l.R. 19/2009, entro 90 giorni dalla prima seduta del nuovo Consiglio regionale, poiché intende modificare la stessa normativa per razionalizzare l’attuale modello di governance delle aree protette con specifico riferimento agli organi politici. I commissari, in carica dal 29 settembre fino all’insediamento dei nuovi organi di ogni ente, saranno i seguenti: Giorgio Albertino per l’ente di gestione delle aree protette del Po e della Collina torinese, Gianluca Barale per l’ente di gestione del Parco naturale delle Alpi Marittime, Paolo Erbì per l’ente di gestione del Parco naturale del Marguareis, Silvano Dovetta per l’ente di gestione delle aree protette del Po cuneese, Luisella Arnoldi per l’ente di gestione del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo, Ettore Marco Broveglio per l’ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino e del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, Felice Luigi Musto per l’ente di gestione delle aree protette astigiane, Marco Mario Avanza per l’ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, Walter Ganzaroli per l’Ente di gestione delle aree protette della Valle Sesia, Paolo Avogadro per l’ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua, Graziano Uttini per l’ente di gestione delle aree protette dell´Ossola, Ermanno De Biaggi per l’ente di gestione dei Sacri Monti (con il compito di preparare il passaggio dall’assessorato all’Ambiente a quella alla Cultura e Turismo e iniziare così un lavoro di promozione in vista di Expo 2015). Sono anche stati confermati gli incarichi di commissario di Roberto Rosso per l’ente di gestione delle aree protette dell’area metropolitana di Torino e di Stefano Daverio per l’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie. Servizio civile. L’assessore Augusto Ferrari ha annunciato che è iniziato l’iter procedurale che porterà all’approvazione di un disegno di legge sul servizio civile che si proporrà di dare organicità alle attività già in corso ed alle quali partecipano giovani da 18 a 28 anni. Oltre alla gestione e all’aggiornamento dell’albo degli operatori, il disegno di legge promuoverà le potenzialità del territorio con particolare riguardo agli ambiti socio-assistenziale, ambientale e culturale. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, il disegno di legge sulle disposizioni collegate alla manovra finanziaria 2014; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, i piani di prelievo numerici della volpe, della starna e della pernice rossa ed i periodi della caccia al cinghiale per la stagione venatoria 2014-15, nonché uno stanziamento di 807.450 euro quale contributo del Fondo di solidarietà nazionale per le aziende agricole danneggiate dalle calamità naturali del 2012; - su proposta dell’assessore Giovanna Pentenero, l’adesione al progetto di riordino degli archivi dell’ente di formazione Csea di Torino e la disciplina dei corsi di formazione professionale per i servizi funebri e cimiteriali.  
   
   
MIGRANTI: TENSIONI IN VENETO, ZAIA; “DA VICENZA A VERONA DA BELLUNO A TREVISO SITUAZIONI AL LIMITE. MARE NOSTRUM E’ ORMAI DITTATURA DEL CAOS. L’EUROPA CULLA DELL’EGOISMO. SERVE TASK FORCE DI PAESI PRONTI ALL’ACCOGLIENZA DI CHI CHIEDE DI ANDARCI”  
 
Venezia, 23 settembre 2014 - “Ora basta, questa è una dittatura della confusione, alla quale, legittimamente e con il mio pieno appoggio, i territori cominciano a ribellarsi, da Vicenza a Verona, da Belluno, a Treviso, a Padova, con ottime ragioni, fino alla triste barzelletta del sindaco di Giazza, piccolo Comune in provincia di Verona, che ha saputo dell’arrivo di ben 22 profughi al bar del paese, non dallo Stato. Quello che avevo previsto fin dall’inizio si sta purtroppo verificando: centinaia di migliaia di disperati illusi di essere portati in paradiso e poi abbandonati a sé stessi; decine di Comuni messi in croce senza fondi e senza indicazioni precise; l’allarme sociale che cresce e comincia ad essere recepito anche con atti formali, come il no ai profughi votato dai Consigli Comunali vicentini di Tezze e Rosà. Mentre da settimane si azzuffano a Roma per nominare due giudici costituzionali, l’Italia affonda in Mare Nostrum!”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia “fotografa” la situazione sempre più difficile che si registra in svariati territori del Veneto, dove continua pressoché ininterrotto il flusso di migranti inviati nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. “A Treviso come ovunque – incalza Zaia – i profughi arrivano e subito dopo scompaiono nel nulla, cercando frontiere dove vengono respinti a calci da quell’Europa solidale che esiste solo nelle parole dei suoi super pagati burocrati, rivelandosi invece culla dell’egoismo, e finendo inevitabilmente per finire nelle maglie della clandestinità, o peggio della delinquenza, come a Vicenza, dove si scopre che le ‘bande del machete’ di Campo Marzo sono almeno in parte composte da ‘profughi’ arrivati anche poco tempo prima, e che la gang dei nigeriani che spacciava droga a fiumi in città era composta da soggetti in possesso di un permesso per motivi umanitari. Ergo: all’arrivo sulle nostre coste i controlli sono zero e i problemi se li sfangano i sindaci, le forze dell’ordine (come non avessero altro da fare), il volontariato, che butta il cuore oltre l’ostacolo ma non può fare miracoli”. “Una soluzione seria – aggiunge il Governatore del Veneto – è oramai urgentissima e non può che essere un forte coinvolgimento di tutta l’Europa, che deve togliersi, almeno in questo caso, l’atteggiamento da politicante burocrate, e creare una task force di Paesi solidali, ognuno pronto ad accogliere i migranti che chiedono di arrivarci, per quota parte e senza egoismi. A quel punto noi potremmo anche impegnarci nella prima accoglienza, ma potendoci organizzare sapendo che l’Europa c’è, e tutta insieme si adopera per dare una risposta civile al dramma e alle sofferenze di centinaia di migliaia di essere umani. Per ora però le non risposte del Governo italiano e dell’Europa sono invece tristemente incivili e paurosamente costose, tanto che i miliardi spesi e che si spenderanno per trattare questi uomini donne e bambini come bestie o quasi, potrebbero creare sviluppo, lavoro e salute se solo venissero usati per interventi nei paesi d’origine, a cominciare da acquedotti, ospedali, istruzione, formazione professionale. Sarebbero un aiuto concretissimo mirato allo sviluppo, invece vengono buttati letteralmente a mare senza risolvere assolutamente nulla”.  
   
   
TORINO: ELEZIONI DEL CONSIGLIO METROPOLITANO, TRE LE LISTE PRESENTATE SI VOTERÀ DOMENICA 12 OTTOBRE  
 
Torino, 22 settembre 2014 - E´ scaduto alle ore 12 di ieri il termine per la presentazione a Palazzo Cisterna delle liste per le elezioni di secondo grado del Consiglio metropolitano di Torino. Le liste sono: "Movimento 5 stelle" con 11 candidati, "Città di città" con 18 candidati (di riferimento a Pd-ncd-forza Italia) ," Lista civica alternativa" con 11 candidati (di riferimento a Lega nord). Entro mercoledì l´ufficio elettorale della Provincia di Torino coordinato dal segretario generale Giuseppe Formichella verificherà l´ammissibilità dei candidati, tutti sindaci e/o consiglieri comunali dei 315 Comuni del territorio mentre venerdì si terrà il sorteggio per l´ordine delle liste sui manifesti elettorali. Si voterà domenica 12 ottobre dalle 8 alle 20 a Palazzo Cisterna in via Maria Vittoria 12 a Torino e in altri 10 seggi allestiti in altrettanti Comuni. Avranno diritto al voto circa 3800 tra Sindaci e Consiglieri comunali in carica: con voto ponderato e preferenza ponderata eleggeranno i 18 componenti del Consiglio Metropolitano, in rappresentanza dei 315 Comuni che daranno vita al nuovo Ente di area vasta.  
   
   
FVG, PATTO STABILITÀ: APPROVATO SALDO 2013 ENTI LOCALI  
 
Trieste, 23 settembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie locali Paolo Panontin, ha preso atto in via definitiva, dopo l´approvazione da parte del Consiglio delle Autonomie locali, delle risultanze finali 2013 del saldo finanziario di competenza mista degli Enti locali soggetti al Patto di stabilità, in modo da poter applicare il sistema di premialità e penalità introdotto nell´ottobre dello scorso anno. Dal consuntivo finale risulta che nel 2013 gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia hanno ridotto in modo significativo gli "sprechi" degli spazi finanziari assegnati dalla Regione nell´ambito del Patto di stabilità. Gli spazi non utilizzati sono infatti passati dai 94,4 milioni di euro registrati nell´esercizio 2012 ai 20,2 milioni nell´ultimo anno, con una riduzione di circa l´83 per cento. Con la stessa delibera, è stato deciso di ridurre del 50 per cento le penalità a carico dei 71 Enti che non hanno utilizzato tutti gli spazi, in quanto l´obiettivo di contenimento degli sprechi è stato comunque raggiunto, garantendo nello stesso tempo la totale copertura delle premialità da riconoscere ai 22 Enti "virtuosi" e mantenendo un margine di ulteriori spazi, il cui riparto sarà deciso con una successiva delibera.  
   
   
PATTO STABILITÀ: FVG, NUOVI SPAZI AI COMUNI "SPERIMENTATORI"  
 
Trieste, 23 settembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie locali Paolo Panontin, ha deciso di ridistribuire spazi finanziari derivanti dal Patto di stabilità, sulla base di una ricognizione completata nel mese di agosto per verificare se alcuni Enti erano nelle condizioni di restituire spazi regionali o propri. La verifica ha permesso di accertare la disponibilità complessiva di 3,8 milioni di euro. Si è deciso di assegnare una parte di questi spazi, pari a 1,2 milioni, ai cosiddetti Comuni "sperimentatori", a quegli Enti locali che hanno accettato di sperimentare nel corso del 2014 le nuove regole di armonizzazione dei bilanci, un´esperienza che risulterà preziosa per tutto il sistema regionale delle Autonomie locali. Con la delibera approvata hanno ottenuto spazi finanziari i Comuni di Cervignano (371 mila euro), San Vito al Tagliamento (493 mila) e Tavagnacco (357 mila).  
   
   
AOSTA, APPROVATA LA NUOVA CARTA DEGLI AIUTI REGIONALI 2014-2020  
 
Aosta, 23 settembre 2014 - La Commissione europea ha approvato nei giorni scorsi la nuova Carta italiana degli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2014-2020, che individua le zone considerate “svantaggiate” per le quali è possibile concedere i cosiddetti “aiuti a finalità regionale”, volti ad incoraggiare gli investimenti da parte delle imprese che vi sono insediate. Il documento va quindi a sostituire la previgente Carta approvata nel 2007 e scaduta il 30 giugno scorso. «La nuova carta degli aiuti a finalità regionale dell´Italia promuove la politica di coesione dell´Ue, contribuendo all´obiettivo di erogare aiuti di Stato più mirati ed efficaci. La carta consentirà alle autorità italiane di utilizzare misure di aiuto ben concepite per promuovere gli investimenti e rilanciare la crescita economica nelle zone meno sviluppate nel periodo 2014-2020», ha dichiarato Joaquín Almunia, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per la Concorrenza, in occasione dell’approvazione della Carta. L’articolo 107, paragrafo 3 del Trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) consente ai Paesi membri di concedere aiuti di Stato destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni meno sviluppate o con gravi livelli di sottoccupazione. Si tratta, in primo luogo, di regioni con un Pil pro capite inferiore al 75 per cento della media Ue. In base al documento presentato dall´Italia, rientrano in questa prima categoria cinque Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), che saranno ammissibili agli aiuti a finalità regionale con un´intensità massima del 25 per cento per le grandi imprese (35 per cento per le medie e 45 per cento per le piccole). Sempre ai sensi del Trattato, possono accedere ai contributi anche altre Regioni svantaggiate rispetto alla media nazionale (ma con un Pil pro capite superiore al 75 per cento della media europea), in cui sono ammesse intensità di aiuto pari al 10 per cento per le grandi imprese, 20 per cento per le medie e 30 per cento per le piccole. All´interno di questa seconda categoria (deroga ai sensi dell’art. 107.3.C del Tfue) che riguarda tutte le restanti Regioni italiane, nella nuova Carta, sono state individuate 25 zone del centro-nord, una delle quali interessa anche la Regione Valle d’Aosta. L’individuazione di queste ultime zone è il risultato di un lungo negoziato nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Le Regioni hanno dovuto selezionare i territori da inserire nella mappatura sulla base di un plafond di popolazione assegnato dalla Commissione europea al Centro-nord Italia, pari a circa 3 milioni di abitanti (5,03 per cento della popolazione totale), ripartendosi tale plafond sulla base di criteri stabiliti dalla normativa europea. A tal fine, hanno dovuto essere affrontate e risolte diverse criticità, dovute, in particolare, all’esiguità del numero di abitanti assegnato al nostro Stato, inferiore rispetto al reale fabbisogno, nonché all’applicazione dei nuovi criteri previsti per la selezione dei territori, più restrittivi e penalizzanti rispetto a quelli applicati in passato. I risultati della ripartizione sono stati particolarmente favorevoli per la nostra Regione che, in un contesto di esiguità della popolazione attribuita all’Italia, ha ottenuto l’assegnazione di 25 mila abitanti, a fronte, tra l’altro, di un’assegnazione, nella precedente mappatura, notevolmente inferiore (8 mila abitanti circa). Con questo risultato e attraverso il raggiungimento di un accordo con la Regione Piemonte, è stato possibile individuare un’area ammissibile agli aiuti a finalità regionale a cavallo delle due regioni, che va ad investire una grossa fetta del territorio valdostano, in specie del fondo valle, area in cui sono insediate la maggior parte delle imprese industriali. I Comuni interessati sono Pont-saint-martin, Donnas, Bard, Hône, Arnad, Lillianes, Issime, Verrès, Issogne, Champdepraz, Châtillon, Fénis, Saint-marcel, Brissogne e Pollein. L’area individuata si pone in continuità con quella contemplata nella previgente Carta, con il vantaggio che la superficie complessiva del territorio attualmente inserito nella nuova mappa è notevolmente aumentata. «E’ questo un ottimo risultato per la nostra Regione – dichiara il Presidente della Regione Augusto Rollandin -. In un contesto in cui le possibilità di concedere aiuti alle imprese sono sempre minori, aver ottenuto la possibilità di inserire nella mappatura un’area così vasta del nostro territorio, decisamente notevole se raffrontata alle aree individuate nelle altre Regioni del centro-nord, rappresenta il conseguimento di un importante obiettivo che si potrà tradurre in un’interessante opportunità per aiutare, nel prossimo futuro, le imprese valdostane». L’amministrazione regionale avrà la possibilità, utilizzando tale strumento, di istituire specifici regimi di aiuto per le imprese insediate o che vorranno insediarsi nei Comuni individuati. Le ricadute in termini di sostegno agli investimenti sul territorio valdostano non potranno, quindi, che essere positive.  
   
   
BOLZANO, FONDI AI COMUNI DI CONFINE: INTESA RAGGIUNTA, ANCHE PROGETTI SOVRAREGIONALI  
 
 Bolzano, 23 settembre 2014 - Finanziamenti ai Comuni di confine ma anche a progetti strategici sovraregionali, come Stelvio o Dolomiti patrimonio Unesco: è una delle novità dell´intesa raggiunta il 19 settembre a Roma sull´ex fondo perequativo Odi tra Governo, Lombardia, Veneto, Province autonome di Bolzano e Trento. Raggiunta a Roma l´intesa tra le Province autonome di Trento e di Bolzano e le regioni Lombardia e Veneto, il Ministero dell´economia e delle finanze e il Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul funzionamento dell´ex fondo perequativo Odi (organismo di indirizzo). Possono quindi ripartire i finanziamenti di Alto Adige e Trentino a favore dei territori confinanti. Impegnato in Consiglio provinciale il presidente Kompatscher, la Provincia era rappresentata dal Segretario generale Eros Magnago. L´intesa definisce programma, risorse e modalità di gestione dei progetti finanziati dalle Province di Bolzano e Trento - 40 milioni di euro all´anno per ciascuna Provincia autonoma, come stabilito a suo tempo dall´Accordo di Milano - per favorire uno sviluppo dei territori confinanti di Lombardia e Veneto, conseguendo obiettivi di perequazione e solidarietà fra aree contigue. La novità sta nel fatto che ora possono essere finanziati non solo progetti proposti dai 48 Comuni confinanti, ma anche progetti strategici (ad esempio riguardanti lo Stelvio o le Dolomiti patrimonio Unesco) voluti da Lombardia, Veneto, Bolzano e Trento, o altri progetti di interesse bilaterale di questi enti. "Rispetto al passato, quindi, avrà maggiore spazio la concertazione sovraregionale", sottolinea il presidente Kompatscher. Degli 80 milioni annui complessivi, 24 sono destinati a progetti presentati dai Comuni, 56 saranno concordati tra le Regioni e le Province autonome ma avranno comunque quali destinatari i territori dei comuni confinanti e di quelli contigui. I progetti, anche pluriennali, dovranno quindi favorire la valorizzazione e lo sviluppo economico e sociale dei territori di Lombardia e Veneto confinanti con Alto Adige e Trentino, favorendo altresì l´integrazione e la coesione. L´accordo prevede la costituzione di un Comitato paritetico per la gestione delle risorse finanziarie: è composto dal Ministro per gli affari regionali (che lo presiede), dai Presidenti di Lombardia e Veneto e dai Presidenti delle Province di Bolzano e Trento. Partecipano ai lavori del Comitato anche i Presidenti delle Province di Belluno e Sondrio. Il Comitato definisce il programma degli interventi, la ripartizione delle risorse finanziarie dal 2013 e anche le modalità di gestione dei progetti approvati e finanziati nel periodo 2010-2012 dall´Odi. I complessivi 80 milioni annuali sono destinati tra l´altro ad iniziative di edilizia scolastica, impiantistica sportiva, progetti culturali e sociali, collegamenti ciclabili e potenziamento dell´offerta turistica.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE HA DISCUSSO IL DDL SUL SERVIZIO CIVILE CHE VERRA´ APPROVATO NELLA PROSSIMA SEDUTA  
 
Torino, 23 settembre 2014 - Sostenere il sistema regionale di servizio civile quale specifica risorsa e valore aggiunto della società, promuovere il senso di appartenenza dei giovani alla comunità regionale, nazionale ed europea, valorizzare forme di cittadinanza attiva dei giovani per il perseguimento e la promozione di una cultura della pace, promuovere collaborazioni con Università ed Istituti di Istruzione superiore per favorire il riconoscimento di crediti formativi ai partecipanti al servizio civile, incentivare forme di collaborazione con associazioni imprenditoriali e di categoria del mondo del lavoro, con associazioni di rappresentanza delle cooperative e con altri enti senza scopo di lucro per favorire percorsi di orientamento al lavoro dei giovani che hanno svolto il servizio civile: questi sono i principali obiettivi del disegno di legge "Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte", che è stato discusso, in data, 22 settembre 2014, dalla Giunta regionale, e che verrà approvato nella prossima seduta. "Questo disegno di legge" ha spiegato l´assessore alle politiche sociali Augusto Ferrari "nasce dalla necessità di regolamentare in modo organico la materia e di sostenere il sistema regionale del servizio civile quale specifica risorsa e valore aggiunto della comunità regionale. Occorre, pur nell´ambito di una visione unitaria del servizio civile, determinare priorità d´intervento tra settori e all´interno degli stessi". "I destinatari diretti di questa proposta normativa - ha continuato l´Assessore - sono i giovani che intendono svolgere il servizio civile e gli enti accreditati all´albo regionale del servizio civile ai quali vengono indirizzate norme per la loro attività progettuale; i destinatari indiretti sono il mondo dell´istruzione e quello del lavoro per il riconoscimento dei crediti formativi e per la certificazione delle competenze acquisite dai ragazzi". "Il disegno di legge - ha proseguito Ferrari - intende perseguire gli obiettivi indicati, prevedendo progetti di servizio civile da finanziarsi con autonomi stanziamenti di bilancio, stanziando risorse ragionali in aggiunta a quelle statali per sostenere i progetti di servizio civile nazionale, attuando iniziative di valorizzazione e sostegno del sistema regionale di servizio civile, definendo interventi formativi per i formatori, per gli operatori locali di progetto e per le altre figure professionali del servizio civile, prevedendo azioni informative, di studio e promozionali". "L´impegno economico - ha concluso l´Assessore - è costituito in massima pare da risorse statali, mentre la destinazione delle risorse regionali, stimate in 200.000 euro per ciascun anno del biennio 2014-2015, sarà oggetto di valutazione in sede di approvazione del bilancio annuale: potranno incrementare il servizio civile nazionale o essere destinate ai progetti regionali, a seconda delle diverse esigenze ".  
   
   
ROSSI: "FARE DEL MEDITERRANEO UN MARE DI CONVIVENZA, NON DI MORTE"  
 
Firenze, 23 settembre 2014 - "Vogliamo dare un contributo concreto perché il Mediterraneo diventi sempre più un luogo di pace, di convivenza e di sviluppo e non un mare di morte. Allo stesso tempo vogliamo lanciare un messaggio chiaro all´Europa, affinché guardi di più a sud". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha presentato "Med net" la rete per l´inclusione dei giovani nel Mediterraneo il cui primo meeting si svolgerà i prossimi 23 e 24 settembre a San Rossore, con la presenza di 100 giovani provenienti da 10 Paesi della sponda nord e di quella sud: ci saranno infatti giovani palestinesi e israeliani, marocchini e tunisini e egiziani, oltreché di vari Paesi europei. Il presidente ha esordito leggendo una lettera ritrovata a una delle tante vittime dei naufragi avvenuti nel Mediterraneo in questi mesi. "Mio adorato amore, per favore non morire. Io ce l´ho quasi fatta. Dopo mesi e giorni di viaggio sono arrivato in Libia. Domani mi imbarco per l´Italia. Che Allah mi protegga. Quello che ho fatto l´ho fatto per sopravvivere. Se mi salverò ti prometto che farò tutto quello che mi è possibile per trovare un lavoro e farti venire in Europa da me. Se leggerai questa lettera io sarò salvo e noi avremo un futuro. Io ti amo. Tuo per sempre. Samir." "Queste – ha poi commentato Rossi - sono le persone che muoiono nel Mediterraneo. Questo dramma non è fatto di numeri, ma di persone". "Anche per questo – ha aggiunto - crediamo che un´istituzione come la nostra debba fare la sua parte investendo soprattutto sulle giovani generazioni. I 100 giovani che verranno qui sperimenteranno percorsi di incontro, di formazione, condivideranno un linguaggio all´insegna del rispetto e della convivenza. Sarà un piccolo, ma significativo segnale cui vogliamo dare continuità negli anni a venire". Il presidente ha poi evidenziato come, se per aiutare il Mediterraneo a affrontare le sue grandi sfide è preziosa la mobilitazione di tutte le istituzioni, è però necessario soprattutto il coinvolgimento politico dell´Unione Europea: "Sino a oggi al centro delle politiche comunitarie – ha detto - c´è stata l´inclusione dei paesi dell´est, oggi bisogna spostare il baricentro verso sud; oltre all´operazione Mare nostrum che dà il suo contributo per cercare di salvare vite umane, serve un intervento forte dell´Unione Europea per ridare al Mediterraneo la possibilità di tornare a essere un mare di pace, di commercio, di sviluppo e di convivenza".  
   
   
ABRUZZO, AREE INTERNE: DA CASTILENTI PARTE STRATEGIA DI SVILUPPO  
 
Castilenti, 23 settembre 2014 - Per l´Abruzzo sono quattro le aree interne inserite all´interno del Programma nazionale di riforma deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2014 , e facenti parte dell´Accordo di partenariato 2014-2020, trasmesso dall’ Italia all’ Unione europea lo scorso dicembre. Le aree Val Fino ‘ Vestina; Basso Sangro-trigno, Valle del Giovenco e Valle Roveto, Gran Sasso- Valle Subequana saranno oggetto di una strategia regionale che perseguirà tre obiettivi: tutela del territorio e sicurezza degli abitanti; promozione della diversità culturale e del policentrismo; rilancio dello sviluppo. Dai dati statistici elaborati dal Ministero risulta che oltre il 70 per cento del territorio abruzzese è area interna, con una incidenza maggiore nella provincia di Chieti caratterizzata da aree interne per oltre l´87 per cento del territorio totale. Dei 305 comuni 216 ricadono in aree interne e 99 sui 216 vengono definiti periferici e ultraperiferici. Nel pomeriggio di oggi nell´ex convento dei Frati minori a Castilenti (Te), il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ha incontrato i 19 sindaci dell´area Val Fino-vestina, rappresentativa di 26.345 abitanti, dando avvio al primo dei quattro incontri informativi che toccheranno tutte le circoscrizioni come classificate dal Ministero. Dal 1971 al 2001 (fonte Istat) la popolazione nel comprensorio Val Fino-vestina si è ridotta di oltre il oltre il 30 per cento; gli over 65 risultano essere aumentati negli ultimi 40 anni del 52,11 per cento.  
   
   
ESPANET: ANALISI DEI CAMBIAMENTI NELLA SOCIETA´, MA ANCHE RISPOSTE AI NUOVI GRAVI PROBLEMI  
 
Torino, 23 settembre 2014 - L´assessore regionale alle Politiche Sociali Ferrari, il 18 settembre 2014, ha preso parte alla prima giornata della Vii Conferenza annuale di Espanet Italia, rete di studiosi che promuove il dibattito interdisciplinare sulle politiche sociali, considerando tradizioni teoriche e metodologiche differenti allo scopo di una reciproca e fruttuosa contaminazione, dedicata a "Sfide alla cittadinanza e trasformazione dei corsi di vita: precarietà, invecchiamento e migrazioni". "La Regione Piemonte" ha affermato Augusto Ferrari "ospita quest´anno la Conferenza di Espanet, un appuntamento internazionale importante che consentirà ai maggiori esperti di politiche sociali italiani ed europei di confrontarsi nel corso di una tre giorni ricca di appuntamenti su temi delicati e attuali quali le nuove sfide alla cittadinanza e la riconfigurazione della società, alla luce dei cambiamenti sociali causati da precarietà, invecchiamento e migrazioni". "La nostra società - ha continuato l´Assessore - si sta modificando rapidamente. L´invecchiamento della popolazione, la crisi economica, la sempre maggiore insicurezza in ambito lavorativo, l´instabilità delle relazioni familiari contribuiscono ad aumentare le diseguaglianze sociali e ci portano a dover ripensare, complessivamente, gli assetti di welfare. Ritengo fondamentale che tutti insieme si arrivi a dare risposte concrete ai bisogni che si manifestano in un contesto sociale in evoluzione, attraverso un nuovo approccio alle politiche sociali". "Obiettivo della Conferenza - ha proseguito Ferrari - è sicuramente quello di analizzare come i cambiamenti che derivano dalle profonde trasformazioni socioeconomiche in atto abbiano influenzato le vite delle persone, trasformandole spesso radicalmente, ma anche individuare le risposte più efficaci ai gravi problemi che la società ci pone, ad iniziare dalle nuove povertà. Occorre creare un nuovo welfare e, spesso, ripensare alla concezione stessa di cittadino". "Il confronto fra tanti studiosi, operatori sociali e ricercatori - ha concluso l´Assessore - potrà consentire di rivolgere l´attenzione non soltanto ai processi di cambiamento sociale, ma ai diversi ambiti di policy che sono chiamati a rispondere alle nuove sfide: alle politiche per la primissima infanzia a quelle per la non autosufficienza, dall´istruzione alla formazione lungo tutto il ciclo di vita, dalla conciliazione famiglia-lavoro all’integrazione ed inclusione sociale".  
   
   
TORINO,: RIDURRE I CONFLITTI COINVOLGENDO IL TERRITORIO NELLA PROGETTAZIONE DELLE GRANDI OPERE A PALAZZO INGHILTERRA IL SEMINARIO DEL PROGETTO EUROPEO PLATFORM  
 
Torino, 23 settembre 2014 - "La conflittualità causata dalla costruzione di una grande infrastruttura si riduce coinvolgendo amministratori locali e popolazione prima di cominciare a progettare e non a cose fatte. È anche grazie all´azione della Provincia se la Torino-lione a partire dal 2005 si è trasformata in un progetto condiviso da buona parte del territorio, cioè da tutti coloro che, accettando di sedersi intorno a un tavolo per discutere, hanno contribuito a modificare radicalmente il disegno originario dell´opera". L´assessore alle Attività produttive, Concertazione territoriale e Progetti europei della Provincia di Torino Sergio Bisacca ha aperto con queste parole il seminario odierno in svolgimento a Palazzo Inghilterra e intitolato "Grandi infrastrutture: più opportunità e meno conflitti". Si tratta di un appuntamento organizzato nell´ambito del progetto europeo Platform (Platform to Form Opinions Related to Mobility), facente parte del programma Spazio Alpino, nato per integrare la sostenibilità sociale nel processo di pianificazione delle nuove infrastrutture, considerando i bisogni della comunità e valorizzando la partecipazione sociale. L´obiettivo di Platform è quello di creare un rapporto di fiducia e di collaborazione, tra le istituzioni e tra istituzioni e cittadini, nel processo di realizzazione di nuove opere infrastrutturali, con particolare riferimento all´Arco Alpino, ma validi per tutte le grandi opere sul territorio nazionale. La consapevolezza di un approccio diverso nasce dalla constatazione che sempre più spesso la realizzazione delle grandi opere porta con sé il conflitto sociale e interistituzionale. Secondo i risultati dell´ottava edizione del progetto Nimby Forum, in Italia nel 2012 i progetti contestati hanno raggiunto quota 354, di cui ben 151 casi manifestatisi per la prima volta nel 2012. Il Nimby Forum fornisce anche un identikit dei contestatori: si tratta di soggetti diversi, quali privati cittadini, enti pubblici, politici, associazioni. In prima fila, sul fronte della protesta, si trovano i Comitati, ma anche spesso soggetti politici locali e i Comuni. Ne consegue una sorta di testa-a-testa tra associazionismo e politica, che evidenzia un approccio spesso strumentale e non sufficientemente responsabile, che in alcuni casi ha generato la nascita e l´affermarsi di movimenti di contestazione, che sconfinano ben oltre la stretta dialettica sull´opportunità di realizzare singole opere, trasformandosi in veri e propri brand di protesta esportabile e declinabile in contesti anche molto differenti tra loro. Ma non è il conflitto in sé a rappresentare una patologia, quanto l´incapacità di valutarne le cause, di rispondere alle domande che pone, di prevenirlo o, comunque, di governarlo. Il seminario di Platform è stato quindi l´occasione per raccogliere, soprattutto dagli amministratori locali, alcune raccomandazioni condivise sui temi legati all´informazione e alla comunicazione tra progettisti, decisori e attori locali finalizzate alla coprogettazione di una grande opera che sia davvero occasione di sviluppo per il territorio.  
   
   
VENETO CAPOFILA PER SPERIMENTAZIONE CONTRATTO MOBILITÀ. LA DISOCCUPAZIONE NON SI PUÒ CONTRASTARE SOLO CON I SUSSIDI MA CON LA RIQUALIFICAZIONE DEI LAVORATORI  
 
Venezia, 22 settembre 2014 - La Regione del Veneto, con la delibera n.1613 del 9 settembre 2014 ha attivato un intervento di politica attiva del lavoro basata su uno strumento innovativo: il contratto di mobilità. L’azione prevede la realizzazione di percorsi di ricollocazione di lavoratori che hanno in corso o concluso un periodo di mobilità in deroga e che siano ancora disoccupati. A questi lavoratori viene assegnato un voucher di ricollocazione, che consente loro di usufruire di prestazioni di assistenza intensiva nel mercato del lavoro, erogate da una Agenzia per il lavoro a scelta tra quelle che partecipano alla sperimentazione. L’assegnazione del voucher di ricollocazione avviene sulla base di un contratto tra lavoratore e Agenzia, che specifica in concreto quali sono i servizi di assistenza intensiva che saranno forniti per favorire l’occupazione. La liquidazione dei voucher alle Agenzie per il lavoro che hanno erogato i servizi sarà effettuata sulla base degli effettivi risultati occupazionali conseguiti. I Centri pubblici per l’impiego, oltre ad avere un ruolo determinante nel mettere in contatto lavoratori e Agenzia, avranno la funzione di monitorare l’andamento dei percorsi garantendone il buon esito. La prima fase sperimentale della misura è finanziata con risorse regionali pari a circa 500 mila euro, ma l’obiettivo è quello di attingere ai finanziamenti nazionali, previsti dalla legge di stabilità 2014 (15 milioni di euro per quest’anno e 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016) ma ancora non utilizzati per mancanza del decreto attuativo. “Si tratta di una misura a vantaggio della fascia più debole del nostro mercato del lavoro – fa presente l’Assessore al Lavoro Elena Donazzan – vale a dire i lavoratori licenziati a causa della crisi, che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali nazionali. In questi anni li abbiamo sostenuti con la mobilità in deroga, ma come è noto per il 2014 non abbiamo più le risorse per continuare a farlo. In ogni caso il problema non può essere affrontato con i sussidi, ma aiutandoli a riqualificarsi e a trovare un altro lavoro, anche temporaneo”. “Le risorse messe in campo dalla Regione – prosegue Donazzan – serviranno a far partire la sperimentazione ma, per un intervento in grado di incidere su un target potenziale di circa 20 mila lavoratori, servono le risorse nazionali”. “Chiederemo pertanto al Ministero del Lavoro di provvedere in fretta all’emanazione del decreto attuativo e ci batteremo per un’assegnazione congrua di risorse al Veneto. In tutti questi anni, infatti, abbiamo lavorato con le Parti sociali per creare le condizioni per buone politiche del lavoro, creando una rete di servizi pubblico-privata e progettando strumenti di avanguardia. Invece di propagandare su mega riforme salvifiche – conclude Donazzan – il Governo trasferisca adeguate risorse alla Regione, l’unica in grado di rispondere alle reali esigenze di lavoratori e imprese”.  
   
   
GIOVANI: FVG, "SI´" A REGOLAMENTO PROGETTI CITTADINANZA ATTIVA  
 
Trieste, 23 settembre 2014 - Lo sviluppo delle attitudini e dei valori necessari a diventare un cittadino responsabile, la capacità di dare una lettura critica dei contesti esistenziali ed una cultura civica e politica adeguata alla comprensione della macchina pubblica ed alla partecipazione attiva alla vita del territorio: sono questi gli obiettivi con cui la Regione fa propri, finanziandoli, i progetti di cittadinanza attiva elaborati dalle associazioni giovanili. Per stabilire i criteri e le modalità di concessione dei contributi (a disposizione ci sono quasi 85 mila euro) finalizzati alla realizzazione di tali progetti, la Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell´assessore regionale al Lavoro e Politiche giovanili, Loredana Panariti, il regolamento che consente l´erogazione dei fondi e definisce puntualmente tempistiche, quantità dei finanziamenti erogabili, criteri di ammissibilità e valutazione, punteggi ed una serie di adempimenti amministrativi. "La qualità del progetto in relazione al contesto territoriale di riferimento, la sua attinenza agli ambiti primari del bando, la partecipazione dei giovani alla sua realizzazione, l´affidabilità di chi lo propone, il partenariato con un Centro di aggregazione giovanile sono i criteri che conferiscono priorità alle proposte dei sodalizi", afferma l´assessore Panariti. "Di fatto - continua - ci proponiamo, anche con questo strumento e con l´erogazione dei relativi fondi, di incoraggiare i giovani ad esprimere il loro impegno sul territorio, nella comunità scolastica e nella vita pubblica, rafforzandone al contempo la cultura della cittadinanza europea e la condivisione di visioni sul futuro della Ue, ma anche la comprensione delle opportunità offerte dall´appartenenza al sistema comunitario in termini di studio e lavoro". Il regolamento attua la legge regionale 5/2012 per "L´autonomia dei giovani e sul Fondo di garanzia per le loro opportunità" ed individua quali beneficiari le associazioni giovanili che propongano le loro iniziative da sole o nell´ambito di un rapporto di partenariato.  
   
   
"GARANZIA GIOVANI SARDEGNA": AL VIA INCONTRI CON LE AGENZIE FORMATIVE E GLI IMPRENDITORI  
 
Cagliari, 23 Settembre 2014 - Entro la fine dell’anno i primi iscritti al programma "Garanzia Giovani" avranno l’opportunità di avvinarsi al mondo del lavoro mediante percorsi di studio, di formazione e di lavoro. La Regione stringe i tempi sull’attuazione delle misure per le quali sono state messe in campo risorse pari a 54 milioni di euro. Oggi sono state illustrate le misure già attivate. A Cagliari, l’assessore del Lavoro Virginia Mura ha partecipato agli incontri con le Agenzie Formative accreditate (oltre 110) e con le associazioni datoriali. All’attenzione di formatori e imprenditori c´è l’avviso pubblicato il 15 settembre per la costituzione del catalogo unico dell’offerta formativa per i giovani che hanno aderito a "Garanzia Giovani Sardegna". A oggi sono oltre 11 mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritti al programma. Quasi la metà (poco più di 4.300) hanno già effettuato i colloqui di primo livello e, nei tempi previsti, verranno messi a disposizione i percorsi personalizzati. "Gli incontri con Agenzie Formative e imprenditori – ha detto l’assessore Mura – consentono alla Regione di raccogliere ed elaborare suggerimenti per eventuali modifiche in corso d’opera. Ciò che conta – ha sottolineato l’esponente della Giunta Pigliaru – è delineare un’attività formativa nuova rispetto al passato, rispondente alle reali esigenze del mercato del lavoro e che sia strumento efficace per valorizzare le competenze e le qualifiche dei giovani alla ricerca di occupazione".  
   
   
BOLZANO, CENTRO FORMAZIONE IN ETIOPIA  
 
Bolzano, 23 settembre 2014 - Con il sostegno della Provincia (cooperazione internazionale) l´associazione "Ponti di pace" di Egna ha realizzato in Etiopia un centro di formazione per donne in difficoltà. Ora il progetto si è concluso, pochi giorni dopo la tragica scomparsa di Luis Thurner, il presidente di "Ponti di pace." Il Centro di formazione - costruito a Nazareth, 100 km a sudovest della capitale etiope Addis Abeba - permette a donne in difficoltà di imparare un lavoro artigiano dopo due anni di formazione ma garantisce anche la formazione di segretarie e impiegate, fornisce le nozioni base per la gestione di un´impresa e non da ultimo garantisce un programma di accesso a microcrediti per avviare un´attività economica. In questi giorni si è conclusa la procedura burocratica del centro, peraltro già operativo: solo nel 2013 540 donne hanno beneficiato di un orientamento professionale, 90 di una formazione per cuoche e altrettante per parrucchiere. Un numero che nel lungo periodo si punta ad aumentare a 240. Obiettivo dei programmi è quello di ridurre la povertà, aumentare le fonti di reddito delle donne e valorizzare il loro ruolo nella società, specifica l´Ufficio provinciale Affari di gabinetto. Il progetto concluso in Etiopia è stato l´ultimo dell´associazione "Ponti di pace" di Egna sotto la presidenza del medico Luis Thurner, tragicamente scomparso qualche giorno fa, con il quale l´Ufficio provinciale ha collaborato a lungo finanziando diverse iniziative a cominciare da quelle in Bosnia dopo la guerra nei Balcani. Progetti che hanno confermato il grande impegno di Thurner per i temi sociali e la solidarietà.  
   
   
AOSTA, AIUTI AI DISOCCUPATI OVER 50: SCADENZA DOMANDE IL 26 SETTEMBRE 2014  
 
Aosta, 23 settembre 2014 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro ricorda che scade il 26 settembre il termine per presentare domanda di adesione al progetto Welfare to Work rivolto ai disoccupati over50 finalizzato a fornire supporto alla loro ri-collocazione nel mondo del lavoro. Il progetto prevede un aiuto finanziario pari a 450 euro mensili, per un massimo di 6 mesi, a fronte della partecipazione a misure di politica attiva del lavoro quali colloqui di orientamento, laboratori orientativi o attività di formazione per un minimo di 4 ore. Possono aderire i lavoratori disoccupati, residenti in Valle d’Aosta, di età pari o superiore a 50 anni: privi di indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione o di altri trattamenti previdenziali che presuppongono il collocamento a riposo dei soggetti titolari; iscritti a uno dei Centri dell’Impiego della Regione Valle d’Aosta; privi di qualsiasi attività lavorativa; con anzianità di disoccupazione uguale o superiore a tre mesi; con indicatore Isee in corso di validità non superiore a 12 mila euro (sulla base del reddito complessivo, dichiarato ai fini Irpef nell’anno 2014 e relativo al reddito prodotto nell’anno 2013); che non hanno usufruito dell’intervento finanziario della Regione a sostegno dei versamenti volontari nei tre anni antecedenti il raggiungimento dell´età pensionabile; che non risultano inseriti in Lavori di Utilità Sociale, Borsa Lavoro, Tirocini con indennità di partecipazione o frequenza, disponibili al lavoro o a un percorso di accompagnamento al lavoro. I lavoratori extra-comunitari devono essere in regola con il permesso di soggiorno. La domanda compilata secondo specifica modulistica va presentata personalmente presso il Centro per l’Impiego di competenza per domicilio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e il martedì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Ulteriori informazioni e la modulistica sono disponibili sul sito internet, http://www.Regione.vda.it/lavoro/cittadini/over_50_i.aspx  
   
   
UMBRIA: "CREATIVITY CAMP", PROROGATA SCADENZA BANDO PER LE MIGLIORI IDEE DI IMPRESA DEI GIOVANI  
 
Perugia, 23 settembre 2014 – È stata prorogata al 14 novembre la scadenza del bando della seconda edizione di "Creativity Camp", il progetto promosso dall´Agenzia Umbria Ricerche ("Aur") e dalla Regione Umbria che, finanziato nell´ambito del Programma operativo regionale del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, premia le migliori idee d´impresa innovative dei giovani con un periodo di formazione gratuita e 5mila euro per uno stage o un corso di formazione in Italia o all´estero. Il progetto è rivolto ai giovani diplomati o laureati tra i 18 e i 35 anni, residenti o domiciliati in Umbria, che hanno un´idea originale d´impresa. Quelli selezionati avranno l´opportunità di accedere ai "Creativity Camp", laboratori creativi in cui si alterneranno workshop dedicati alla conoscenza del mercato, ai modelli di business e d´impresa, attività di gruppo, competizioni e incontri con imprenditori, professionisti, manager e potenziali investitori. Nei "Creativity Camp", i giovani potranno mettere alla prova il proprio talento, imparare a costruire piani di business e di marketing e presentare la propria idea a istituzioni, banche e possibili finanziatori. Le migliori idee accederanno alla competizione finale che premierà i tre migliori progetti d´impresa con un premio di 5mila euro per accedere ad un corso di formazione o uno stage in Italia o all´estero, coerente con l´idea d´impresa presentata e finalizzato al suo perfezionamento. Nell´edizione 2014, i partecipanti potranno concorrere con idee innovative d´impresa negli ambiti: Città smart; Green ed ecosostenibilità; Tutela e valorizzazione del territorio; Agroalimentare; Design e artigianato di qualità; Impresa sociale; "Ict", le tecnologie dell´informazione e comunicazione; Editoria e informazione online; Turismo; Imprese culturali e creative. Il bando per partecipare a "Creativity Camp" 2014 è disponibile sul sito internet www.Creativitycampumbria.it  e sul sito www.Aur-umbria.it  Lo scorso anno, per la prima edizione, erano pervenuti all´Agenzia Umbria Ricerche oltre settanta progetti.  
   
   
LAVORO SARDEGNA, BENE APPROVAZIONE LEGGE DI PROROGA PER OPERATORI CSL E CESIL. ORA AVANTI CON GARANZIA GIOVANI  
 
Cagliari, 23 Settembre 2014 - "L´attuale Giunta, in pochi mesi di attività, è riuscita a fare ciò che la precedente amministrazione non ha fatto in cinque anni". Così l´assessore del Lavoro Virginia Mura commenta positivamente l´approvazione in Consiglio Regionale della legge che proroga per un massimo di tre anni i contratti di lavoro dei 318 operatori dei centri per l´impiego Csl e Cesil, in scadenza alla fine del mese. Il disegno di legge, che accoglie la delibera di Giunta approvata lo scorso 7 agosto, si è reso necessario "per concorrere ad assicurare il funzionamento dei servizi per il lavoro e, in particolare, per l´attuazione del piano Garanzia Giovani". "Il provvedimento - dichiara l´esponente della Giunta Pigliaru - non rischia, come già successo nel recente passato, di essere impugnato dal governo nazionale perché il testo rispetta pienamente il quadro normativo nazionale". L´assessore Mura afferma che entro l’anno sarà approvato il disegno di legge di riordino dei servizi per il lavoro. "La Sardegna - aggiunge – ha assolutamente bisogno di operatori qualificati che accompagnino gli inoccupati e i disoccupati lungo un percorso di formazione e di reinserimento nel mondo del lavoro”. Lo stesso assessore smentisce, invece, le notizie secondo le quali, se fosse passato un emendamento presentato in aula e poi ritirato dall’esecutivo, la proroga avrebbe interessato soltanto una parte dei lavoratori. "Il centrodestra non dice il vero - afferma Mura - perché l’emendamento non riguardava l’attuale regime di proroga e non avrebbe prodotto gli effetti paventati dall’opposizione. L´emendamento aveva l’obiettivo di rendere esplicito ciò che è già contenuto nel disegno di legge approvato: le assunzioni nella pubblica amministrazione passano soltanto attraverso concorsi. Al contrario, la volontà di trasparenza della Giunta è stata trasfigurata in malafede dalla minoranza". Ieri, intanto, presso la sede dell’assessorato del Lavoro a Cagliari si è svolta la prima riunione del Tavolo Permanente di Garanzia Giovani. La Regione Sardegna è una delle più attive nell’attuazione delle misure previste dalla Raccomandazione del Consiglio europeo. Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulle iniziative già realizzate e su quelle da realizzare. L’assessorato sottolinea che le iscrizioni sono in aumento e le misure attuative sono pienamente in linea con i principi del programma approvato nello scorso mese di aprile. Lunedì prossimo sono previsti nuovi incontri con le agenzie formative e con i rappresentanti delle organizzazioni datoriali.  
   
   
GARANZIA GIOVANI CAMPANIA, DA GIUNTA CALDORO TIROCINI GIOVANI PRESSO I COMUNI  
 
Napoli, 23 settembre 2014 – Oggi alle ore 10,30 presso l´Auditorium all´isola C 3 del Centro direzionale, l´assessore al Lavoro Severino Nappi illustra ai sindaci il programma "Garanzia Giovani Campania". In particolare, la Giunta Caldoro sta attivando, tra le misure, percorsi di inserimento dei giovani attraverso tirocini da svolgere presso le pubbliche amministrazioni, con oneri a carico della Regione. Ai sindaci verrà presentata questa misura, allo scopo di individuare percorsi di collaborazione utili per la concretizzazione del progetto.  
   
   
GIOCO D’AZZARDO IN EMILIA ROMAGNA, IL MARCHIO “SLOT FREE ER” PER GLI ESERCIZI COMMERCIALI. AL VIA IL PIANO REGIONALE DI CONTRASTO E PREVENZIONE  
 
Bologna, 23 settembre 2014 - Una vetrofania con il marchio “Slot Free Er” per gli esercizi commerciali, in modo da ridurre i luoghi e le occasioni di gioco. Parte la fase operativa del Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di dipendenza dal gioco patologico 2014-2016 della Regione Emilia-romagna. Con una particolarità: il coinvolgimento di Comuni e degli esercizi commerciali, attraverso la diffusione di un apposito marchio. Approvato nel marzo scorso all’unanimità dall’Assemblea legislativa, il Piano (che si richiama ai principi della legge regionale 5 del 2013) ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di progetti di prevenzione e sensibilizzazione sul rischio di dipendenza da gioco. In Emilia-romagna, nel 2013, questo fenomeno (che ha prodotto un fatturato di circa 6 milioni di euro) ha comportato l’assistenza di 1.102 persone da parte dei Sert delle Aziende Usl. Un dato, questo, fortemente in crescita; si stima, inoltre, che i giocatori totali siano circa 10mila. In base al Piano la Regione, con ulteriori risorse rispetto ai Livelli essenziali di assistenza oggi definiti, ha attivato in ogni Azienda Usl un punto sperimentale di accoglienza e valutazione delle persone con problemi di gioco patologico, in rete con associazioni del terzo settore impegnate sul tema. Nella programmazione sociale e sanitaria d’ambito distrettuale, e nello specifico nei programmi attuativi del Piano di zona per la salute e il benessere sociale, i servizi (sociali e sanitari) dovranno individuare ulteriori azioni e interventi da concretizzare insieme, coinvolgendo dove possibile gli organismi del terzo settore e le associazioni di rappresentanza. “La dipendenza da gioco d’azzardo – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – sta rovinando la vita di sempre più persone, anche nella nostra regione. Persone spesso fragili, che pensano di aver trovato una facile via d’uscita da precarietà e insicurezza. Occorre dunque un cambiamento di consapevolezza che deve essere accompagnato da un impegno forte da parte anche del privato sociale e del volontariato. L’emilia-romagna è da sempre una regione all’avanguardia nell’affrontare i nuovi problemi che i mutamenti sociali portano con sé e anche sul fronte delle dipendenze da gioco d’azzardo continueremo il lavoro con gli enti locali per sostenere e ampliare l’impegno di chi quotidianamente affronta sul territorio quest’emergenza sociale”. “Vogliamo porre l’attenzione su un tema che è di natura etica, ma con ricadute sanitare e sociali – dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti – . Il nostro impegno è quello di creare un circuito virtuoso, di sostenere una cultura della responsabilizzazione sui rischi sia verso la persona sia verso la comunità nel suo complesso. L’eccessiva diffusione delle sale dedicate al gioco d’azzardo è il risultato di scelte che riteniamo sbagliate e che stanno alimentando un fenomeno della dipendenza in costante crescita. La prevenzione e la cura dei malati da gioco in Emilia-romagna sono comunque garantite, anche se non sono ancora inserite nei Livelli essenziali di assistenza in ambito nazionale”. Il coinvolgimento degli esercenti e il marchio “Slot Free Er” Tra i punti qualificanti del Piano c’è il coinvolgimento, in un circuito virtuoso, degli esercizi commerciali (come bar, tabaccherie e circoli ricreativi) che operano sul territorio regionale, per ridurre i luoghi e le occasioni di gioco con le slot machine e i totem per il gioco on line, due tra le modalità più diffuse. La collaborazione degli esercenti è fondamentale per la diffusione e sensibilizzazione delle azioni del Piano: sono state realizzate infatti vetrofanie con il marchio “Slot Free Er” (e lo slogan: “Dove il gioco d’azzardo non c’è si vive meglio”) che possono essere applicate sulle vetrine all’entrata dei locali. In questo modo, i cittadini possono riconoscere e scegliere un locale dove non ci sono slot machine o totem per il gioco on line. Gli esercenti che intendano aderire all’iniziativa possono fare richiesta, a partire dalla settimana prossima, al Comune del territorio dove svolgono l’attività: in alcuni casi rivolgendosi agli Urp (Uffici relazioni con il pubblico) comunali, in altri agli Sportelli unici per le attività produttive. E’ il Comune poi, dopo una breve istruttoria, a rilasciare la vetrofania. Corsi di formazione Come prevede il Piano regionale, entro la fine dell’anno partiranno corsi obbligatori di formazione rivolti al personale delle sale da gioco, per favorire una responsabilità sociale “diffusa” verso i giocatori più fragili e sui rischi della dipendenza da gioco d’azzardo. Altri corsi di formazione sono rivolti anche al personale sociale e sociosanitario dei Comuni (operatori di Sportelli sociali, Centri per le famiglie) e agli agenti delle Polizie locali per informarli sui rischi del gioco d’azzardo e sui percorsi di cura, in modo da favorire se possibile il riconoscimento precoce del problema e orientare il cittadino verso i servizi di cura. I dati sulle persone assistite: 37% in più nel 2013 Sono in costante aumento le persone assistite in Emilia-romagna per dipendenza da gioco d’azzardo. Al 31 dicembre 2013 quelle seguite nei Sert, i Servizi per le dipendenze delle Aziende Usl, erano 1.102, il 37% in più rispetto all’anno precedente (802 nel 2012) e più del doppio rispetto al 2010 (512). I pazienti sono prevalentemente italiani (91,7 %), e di sesso maschile (79% rispetto al 21% di donne). La fascia di età più numerosa è tra i 41 e i 50 anni (29,5%); segue l’età 51-60 anni (23,2 %) e 31-40 (19,3%). Secondo una ricerca del Centro nazionale delle ricerche (l’indagine Ipsad-italia del 2010-2011), si stima che in Emilia-romagna i giocatori d’azzardo siano circa 10.000. A questi dati dei Sert si aggiungono le persone che si rivolgono direttamente all’associazione Giocatori Anonimi: circa 200 sono quelle che attualmente seguono con regolarità l’attività dei 9 gruppi in Emilia-romagna (a Modena, Bologna, Imola, Forlì, Cesena, Ravenna, Rimini). Inoltre, circa 70 familiari di persone con dipendenza da gioco d’azzardo frequentano i gruppi dell’associazione Gamanon (i gruppi sono a Bologna, Imola, Ravenna, Rimini). Il percorso di assistenza nei Sert delle Aziende Usl Il gioco d’azzardo è una malattia che si può curare. Prima viene diagnosticato il problema, più alte sono le possibilità di liberarsi da questa dipendenza. Il punto di riferimento è il Servizio dipendenze patologiche (Sert) dell’Azienda Usl. L’accesso al Sert è gratuito e diretto: non si paga alcun ticket né occorre la richiesta del medico di famiglia. La presa in carico della persona con dipendenza da gioco d’azzardo è prevalentemente di tipo psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo. Il Sert effettua diagnosi e trattamenti medico-farmacologici, psico-sociali, assistenziali ed educativi attraverso una équipe multidisciplinare composta da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri. Come in tutte le forme di dipendenza, l’assistenza al singolo può prevedere il coinvolgimento della famiglia o della coppia. La Regione finanzia il progetto “Pluto” di Reggio Emilia, che fornisce un’assistenza intensiva per le persone con dipendenza da gioco particolarmente grave. Queste persone sono inviate dai Sert con una diagnosi specifica. Tra il luglio 2013 e il giugno 2014 sono state assistite 45 persone nelle strutture residenziali previste dal progetto. Volumi di gioco in Emilia-romagna: un fatturato di 6 milioni Nel rapporto pubblicato quest’anno dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2013 il fatturato complessivo in regione per il gioco è stato di 5,9 milioni di euro; di questi, i soldi persi dai giocatori sono stati pari a 1,3 milioni di euro. In Emilia-romagna ci sono 21 Sale Bingo, 562 punti vendita concorsi pronostici, 2.843 punti vendita per giochi a totalizzatore (win for life, superenalotto), 290 luoghi di scommesse ippici, 404 luoghi di scommesse sportivi , 2.457 ricevitorie del lotto, 4.749 punti vendita lotterie. In totale sono 31.631 le slot machine in 7.244 esercizi e 4.870 le videolottery in 404 sale.  
   
   
TRENTO: SI ALZA IL SIPARIO SULLA 5° CONVENTION DEI COMUNI: LA FAMIGLIA E’ PROTAGONISTA  
 
Trento, 23 settembre 2014 - Sono stati precettati tutti i comuni trentini, con marchio “family” e non, alla quinta Convention dei Comuni per discutere di un tema sempre di forte attualità nelle comunità trentine: “le politiche comunali per il benessere della famiglia”. Per questa edizione è stato scelto il comune di Roncegno Terme come sede dell’evento che avrà luogo venerdì 24 ottobre, con inizio ad ore 8.30, presso Casa Raphael (piazza de Giovanni, 4 – Salone delle Feste). Dopo Caderzone, Cles, Arco, Cavalese, ora tocca alla Valsugana fare da madrina alla quinta Convention dei Comuni ed esattamente alla amministrazione di Roncegno Terme. Tutti sono stati invitati - comuni "marchiati" e non - per partecipare al sempre attuale e in continua evoluzione dibattito sul benessere familiare, vera ed unica linfa vitale per il futuro di una comunità. La partecipazione è gratuita, obbligatoria e si può effettuare on line alla seguente pagina web: https://docs.Google.com/forms/ Venerdì 24 ottobre a Roncegno Terme, dalle ore 8.30 alle 13.30, presso Casa Raphael (Salone delle feste - piazza de Giovanni, 4 - Roncegno), si terrà la quinta edizione della Convention dei Comuni, occasione di riflessione sulle politiche comunali e distrettuali per il benessere della famiglia, alla quale seguirà la cerimonia di consegna dei certificati "Comune amico della famiglia" e di altre certificazioni del Distretto famiglia Valsugana e Tesino. L’evento vedrà la partecipazione del Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, dell’assessore provinciale Carlo Daldoss, del dirigente generale dell´Agenzia per la famiglia Luciano Malfer e della presidente del Forum delle Associazioni familiari trentine Silvia Peraro Guandalini. I saluti di benvenuto saranno introdotti dal sindaco di Roncegno Mirko Montibeller, dal presidente del Consorzio dei Comuni trentini Paride Gianmoena e dal Direttore generale della Provincia autonoma di Trento Paolo Nicoletti. Il programma della mattinata prospetta interessanti interventi e l’incontro con ospiti illustri: presenti tra i numerosi relatori Gabriella Berloffa, Luca Guandalini e Roberto Cacciatore (Università degli Studi di Trento), Claudio Gramaglia (Martini Associati Padova), Stefano Barbieri in rappresentanza dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il dirigente generale dell´Agenzia per la famiglia Luciano Malfer e la coordinatrice del Distretto famiglia della Valsugana e Tesino Giuliana Gilli.  
   
   
MATERA - INCLUSIONE SOCIALE: FORMAZIONE PER ANTICHI MESTIERI  
 
Matera, 23 settembre 2014 - Progetti di inclusione sociale che avranno nell’attività di formazione sugli antichi mestieri, con le associazioni degli imprenditori, un impegno concreto della Camera di commercio di Matera verso gli ospiti della cooperativa “Fratello Sole’’ di Santa Maria d’ Irsi a Irsina. Lo ha annunciato il presidente dell’Ente camerale, Angelo Tortorelli, al termine della riunione di giunta convocata nel centro dell’area bradanica, a seguito degli impegni seguiti al protocollo di intesa di intesa sottoscritto nel luglio scorso con il presidente della cooperativa sociale “Fratello Sole’’ , Giuseppe Lorusso. L’iniziativa ha gettato le basi per contribuire alla inclusione sociale dei i soggetti svantaggiati, trasferendo all’impresa sociale cooperativa il know how della Camera di Commercio di Matera, nella formazione e l’orientamento professionale, nell’innovazione e la valorizzazione del tessuto economico produttivo. “ La squisita accoglienza, la sensibilità e l’attenzione mostrata da dirigenti e ospiti della cooperativa –ha detto il presidente Angelo Tortorelli, che ha ringraziato a nome della giunta, in una nota, il presidente della cooperativa Fratello Sole - rafforzeranno ulteriormente l’impegno della Camera di commercio verso le imprese sociali e aggiunge significativo valore di qualità ai servizi svolti. Lo faremo con le associazioni imprenditoriali in settore formativi come la lavorazione della cartapesta, del tufo o in quella del pane, così come abbiamo fatto finora con gli ospiti della casa circondariale di Matera, alfine di accrescere l’interesse verso antichi mestieri’’  
   
   
INFANZIA: RISOLTI PROBLEMI TECNICI SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DELL’ UMBRIA PER PRESENTAZIONE DOMANDE ABBATTIMENTO RETTE ASILI NIDO  
 
Perugia, 23 settembre 2014 - In merito alle difficoltà segnalate da alcuni cittadini relative al malfunzionamento del sito www.Dammiretta.regione.umbria.it  attivato dalla Regione Umbria per presentare la richiesta di contributo per l´abbattimento delle rette per gli asili nido, il Servizio istruzione della Regione comunica che, dopo verifiche da parte della società che gestisce la piattaforma informatica, sono stati risolti tutti i problemi tecnici che hanno causato il disservizio. In seguito all´avvio dell´anno scolastico – spiegano dagli uffici regionali – oltre alle moltissime richieste già pervenute in precedenza, sono stati registrati tantissimi nuovi accessi in contemporanea al sistema informativo e, a tratti, si è verificato un blocco del sistema stesso. Pertanto, alcuni genitori non hanno potuto completare la domanda e si sono visti scavalcati da altri che si sono collegati in un secondo momento trovando il sistema perfettamente funzionante. In seguito ad alcune segnalazioni gli uffici regionali si sono attivati per risolvere il problema, e da parte del personale regionale, c´è stata grande disponibilità verso le famiglie che hanno contattato la struttura, raccogliendo i nominativi e il codice fiscale di coloro che hanno segnalato il disservizio, per poi trasmetterlo direttamente all´Agenzia che gestisce il sito per inserirlo in tempo reale.