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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Novembre 2014
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA: AGGIUNTA DIBATTITO SULL´EVASIONE FISCALE CON JUNCKER E MOSCOVICI  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - La sessione di novembre si è aperta con gli interventi commemorativi del Presidente Martin Schulz e dei leader dei gruppi politici sulla caduta del muro di Berlino. Si è poi proceduto alle modifiche dell´ordine del giorno per includere un dibattito sull´evasione fiscale con il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker, in risposta alle notizie trapelate sugli accordi segreti per un trattamento fiscale di favore alle imprese multinazionali. Dopo il dibattito, il Parlamento ha eletto Ioan Mircea Pascu (S&d, Ro) come il suo nuovo 8° vicepresidente, in sostituzione di Corina Creţu, che si è dimessa per unirsi alla Commissione europea. Modifiche all´ordine del giorno: Mercoledì - Aggiunta, dopo l´elezione di un vicepresidente del Parlamento europeo, di un dibattito sulle dichiarazioni di Consiglio e Commissione sulla lotta contro l´evasione fiscale. Alla discussione congiunta sulla cooperazione tra l´Ue e gli altri paesi dello Spazio economico europeo (See) in settori specifici al di fuori delle quattro libertà si aggiunge un punto sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale tra l´Ue e la Svizzera. Giovedì - Al turno di voto di giovedì è aggiunta la relazione di Heidi Hautala (Verdi/ale, Fi) sulla richiesta di revoca dell´immunità parlamentare di Ana Gomes (S&d, Pt). Deputati entranti: Carlos José Iturgaiz Angulo (Ppe, Es) sostituisce Miguel Arias Cañete dal 6 novembre 2014. Tom Vandenkendelaere (Ppe, Be) sostituisce Marianne Thyssen dal 6 novembre 2014. Lefteris Christoforou (Ppe, Cy) sostituisce Christos Stylianides dal 3 novembre 2014. Urmas Paet (Alde, Ee) sostituisce Andrus Ansip dal 3 novembre 2014 Inese Vaidere (Ppe, Lv) sostituisce Valdis Dombrovskis dal 1° novembre 2014. Deputati uscenti: Tomislav Donchev (Ppe, Bg) dal 6 novembre 2014. Andrus Ansip (Alde, Ee) dal 31 ottobre 2014. Miguel Arias Cañete (Ppe, Es), dal 31 ottobre 2014. Corina CreŢu (S&d, Ro) dal 31 ottobre 2014. Valdis Dombrovskis (Epp, Lv) dal 31 ottobre 2014. Christos Stylianides (Epp, Cy) dal 31 ottobre 2014. Marianne Thyssen (Epp, Be), dal 31 ottobre 2014. Francisco Sosa Wagner (Alde, Es) dal 19 ottobre 2014.  
   
   
PARLAMETO EUROPEO: LUXLEAKS: DEPUTATI CHIEDONO ARMONIZZAZIONE FISCALE E TRASPARENZA SU DECISIONI FISCALI NAZIONALI  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - Il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker, è intervenuto al dibattito straordinario del Parlamento europeo sulla lotta contro l´evasione fiscale, dibattito dovuto alla recente rivelazione sulla stampa di accordi segreti che concedono trattamenti fiscali preferenziali alle aziende multinazionali in Lussemburgo. Juncker ha sottolineato che le decisioni fiscali in Lussemburgo non erano illegali, anche se ha ammesso che "probabilmente c´è stata una certa quantità di evasione fiscale in Lussemburgo, come in altri paesi dell´Ue. La troviamo ovunque in Europa, perché non vi è sufficiente armonizzazione fiscale in Europa", aggiungendo che “il Commissario Moscovici presenterà proposte per uno scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali nazionali." Il presidente del Ppe Manfred Weber (De) si è detto fiducioso che Juncker risolverà i problemi che sono ora sul tavolo, e ha aggiunto che "non è l´Unione europea che ha fallito, ma gli Stati membri stessi che non hanno compiuto sforzi per armonizzare le loro basi fiscali imponibili. Abbiamo bisogno di trasparenza sulle decisioni fiscali nazionali, nonché di basi imponibili armonizzate". Gianni Pittella (It), presidente del gruppo S&d, ha affermato che sente l´indignazione per i cittadini che si sento feriti del comportamento delle grandi aziende che non pagano le tasse nei paesi in cui si sono avuti i profitti. L´evasione fiscale rappresenta un fenomeno mondiale e la più grande vergogna è che non sia nemmeno illegale. Quindi, è la legge che deve essere modificata. Pittella ha poi proposto tre misure: in primo luogo una definizione chiara di "paradisi fiscali", in secondo luogo sanzioni severe per i trasgressori e, in terzo luogo, una rendicontazione fiscale paese per paese. Kay Swinburne (Ecr, Uk), chiedendo ulteriori azioni in particolare contro l´evasione fiscale aggressiva, ha sottolineato la necessità di avere informazioni complete sulle decisioni fiscali nazionali, paese per paese. "Queste azioni sono attese da tempo", ha dichiarato. Il Parlamento, tuttavia, dovrebbe attendere l´esito delle indagini del commissario Vestager prima di giudicare, ha concluso. Per il presidente del gruppo Alde, Guy Verhofstadt (Be), l´indagine della Commissione deve essere completata entro la fine dell´anno e occuparsi non solo dei tre paesi, ma affrontare il problema dell´evasione fiscale nel suo insieme. Ha, quindi, proposto di istituire una commissione speciale d´inchiesta al Parlamento, chiedendo il sostegno degli altri gruppi. "Si tratta anche qui di un chiaro caso in cui abbiamo bisogno di più Europa, per prevedere una comune legislazione sull´evasione fiscale e un codice di convergenza, non un´armonizzazione generale, perché non sappiamo a quale livello si deve armonizzare". Gabriele Zimmer (Gue/ngl, De) ha chiesto al Presidente Juncker di spiegare le sue azioni quando era Primo ministro del Lussemburgo e perché abbia concesso alle aziende la possibilità di evitare la tassazione nel suo paese, limitando in tal modo i fondi disponibili per combattere la povertà e la creazione di posti di lavoro. Philippe Lamberts (Verdi/ale, Be) ha dichiarato che è giunto il momento di porre fine alle guerre fiscali in Europa. "Coloro che ne traggono benefici sono le multinazionali e le persone facoltose, mentre le vittime sono le finanze pubbliche europee, di riflesso, i cittadini dell´Unione europea". Infine, ha chiesto al commissario Vestager di ampliare il campo di applicazione dell´inchiesta. Paul Nuttall (Efdd, Uk) ha dichiarato che " Jean-claude Juncker, quando era in campagna elettorale per le elezioni europee, aveva presentato la sua piattaforma programmatica di lotta all´evasione fiscale alle multinazionali, ma poi, in concreto, si è consentita l´evasione fiscale in Lussemburgo". "I cittadini sono scettici, perché volete che rispettino quello che dite ma non quello che fate", ha aggiunto. "A Juncker restano solo due scelte: le dimissioni oppure farsi da parte per l´intera durata delle indagini". Bruno Gollnisch (Ni, Fr) ha accusato Juncker di utilizzare gli scandali per ottenere più potere. Ha, inoltre, affermato che l´armonizzazione fiscale non è necessaria, ma bisogna che le multinazionali paghino le tasse nei paesi nei quali traggono profitto. Ha infine espresso le sue riserve nei confronti dei funzionari della Commissione - guidati dal Presidente Juncker - che saranno responsabili delle indagini di vari casi, incluso quello di Lussemburgo.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JEAN-CLAUDE JUNCKER E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY SULL´ANNUNCIO DEL CLIMA DEGLI STATI UNITI-CINA  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - Accogliamo con favore l´annuncio oggi dai presidenti degli Stati Uniti e della Cina sulle loro rispettive azioni post-2020 sul cambiamento climatico. Questo viene prima del vertice del G20 a Brisbane e ben prima della conferenza del 21 partiti a Parigi l´anno prossimo. Questo annuncio dimostra che la chiamata di leader dell´Unione europea del 24 ottobre ad altri paesi a venire avanti rapidamente con i propri obiettivi di riduzione emissioni di gas serra previsto è essere risposto. L´unione europea ha accettato in obiettivi ambiziosi di ottobre per il 2030 con legalmente vincolante aumenta la riduzione delle emissioni di Co2 di almeno il 40% di energie rinnovabili e l´efficienza energetica di almeno il 27% e un incremento del mercato interno europeo dell´energia attraverso una Spinta di interconnessione. Gli annunci per data coprono circa la metà delle emissioni globali. Esortiamo gli altri, specialmente i membri del G20, per annunciare loro bersagli nella prima metà del 2015 e trasparente. Solo allora possiamo valutare insieme se i nostri sforzi collettivi ci permetterà di soddisfare l´obiettivo di mantenere globale aumenta la temperatura ben di sotto di 2 gradi Celsius. L´ue si aspetta che questi obiettivi per essere parte di una gamma più lunga alla transizione verso economie a basso tenore di carbonio. Ora sarà importante mantenere il livello di ambizione e di puntare ad un accordo globale sul clima credibile e durevole a Parigi l´anno prossimo. Nel processo di negoziazione multilaterale delle Nazioni Unite, Lima è la prossima tappa e vediamo l´ora di impegnarsi con tutti i nostri partner. Il tempo stringe. È tempo di passare all´azione.  
   
   
VERSO UN PROGRAMMA DI LAVORO PER UN NUOVO INIZIO PER L´EUROPA  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - La Commissione Juncker si impegna a ripristinare la fiducia dei cittadini dimostrando che l´Ue può consegnare per loro sulle grandi sfide che le economie europee e associazioni. Che inizia con l´impostazione giusta priorità per il programma di lavoro della Commissione 2015. Ieri, la preparazione del programma di lavoro è stata avviata, con il primo vicepresidente Frans Timmermans avviare un processo di discussione all´interno del Collegio e con il Parlamento europeo, per la prima volta gli Stati membri in seno al Consiglio. Europeo Commissione primo vicepresidente Frans Timmermans ha detto: "persone di tutto l´Unione europea ci dicono che vogliono il cambiamento. Essi vogliono l´Europa a concentrarsi maggiormente dove esso può aiutare a risolvere i grandi problemi: occupazione, crescita ed equità nelle nostre società. I cittadini vogliono l´Europa per migliorare la loro vita, non immischiarsi con loro. Le aziende vogliono l´Europa per aumentare la loro competitività, non li peso con nastro rosso. Questa Commissione si è impegnata per un nuovo inizio, con una migliore definizione delle priorità in ciò che facciamo e un modo migliore di farlo. Il nostro primo programma di lavoro si concentrerà su una serie limitata di iniziative concrete che possono fare una differenza positiva per i cittadini. E, per la prima volta, lavoreremo in dialogo con il Parlamento e gli Stati membri a costruire il supporto per il nostro programma, perché le proposte sono utili solo se sono adottate, accettati e implementati correttamente sul terreno." Il programma di lavoro della Commissione si tradurranno i dieci punti degli Orientamenti politici, il contratto politico della Commissione Juncker con il Parlamento europeo e del Consiglio europeo L´agenda strategica per l´Unione in tempi di cambiamento, in concreti risultati finali. Prossimi passi Presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker ha il compito di primo vicepresidente Frans Timmermans, incaricato di legiferare meglio, relazioni interistituzionali, dello stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali con la supervisione del processo di preparazione del programma di lavoro del 2015. Primo Vice Presidente Timmermans porterà discussioni sugli orientamenti con il Parlamento europeo nel contesto del dialogo strutturato previsti nell´ambito dell´accordo quadro. Per la prima volta, la Commissione discuterà anche questo con gli Stati membri nel Consiglio affari generali. Presidente Juncker e primo Vice-presidente Timmermans oggi hanno scritto ai presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio per avviare la discussione. Questi scambi sono destinati a creare un senso condiviso di priorità tra istituzioni e consegna più efficace in aree dove i cittadini si aspettano risposte europee. L´obiettivo è quello di adottare il programma di lavoro del 2015 a metà dicembre. Una volta adottato il programma di lavoro, la Commissione lavorerà in stretta collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio, così come le parti interessate, tra cui national parlamenti per portare avanti le iniziative ha annunciato e portano per fornire risultati tangibili per i cittadini europei.  
   
   
NON SOLO GLI ERRORI DI PAGAMENTO, DICE IL PARLAMENTO EUROPEO CHE CONTROLLA I RISULTATI DI SPESA DELL´UE  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - L´ue dovrebbe controllare i fondi comunitari spesi negli Stati membri e non solo che vengono spesi secondo le regole è importante che gli Stati membri si impegnino a fornire dichiarazioni annuali che illustrino come sono spesi i fondi dell´Unione europea che gestiscono è quanto affermato dai deputati europei nella sessione plenaria di mercoledì in merito alla relazione annuale sulle spese dell´Ue nel 2013 della Corte dei conti europea (Cce). I dati provenienti da Stati membri su come spendono i fondi Ue sono troppo spesso inaffidabili, hanno aggiunto. Il tasso di errore complessivo nel 2013 è stato del 4,7%, in lieve calo sul 2012. 80% di tutti i fondi sono spesi e dagli Stati membri. "Perché si parla solo di tassi di errore? Perché non esaminiamo quanto è stato realizzato con i fondi negli ultimi anni?" ha chiesto di bilancio sedia Comitato per il Controllo Ingeborg Grässle (Ppe, De), citando l´integrazione dei Rom e la disoccupazione giovanile come due aree in cui il denaro speso non ha fatto riscontro risultati. Anche se il tasso di errore globale stimato è scesa dal 4,8% nel 2012 al 4,7% nel 2013, è ancora ben al di sopra della soglia del 2% in base al quale Eca potrebbe classificare i pagamenti come privo di errori. Mentre la Commissione europea è legalmente responsabile per le spese complessiva, circa l´80% di tutti i finanziamenti dell´Ue è infatti gestita e pagata in loco dagli Stati membri e delle loro autorità. Questa spesa è successivamente rimborsato dalla Ue. Dati inattendibili degli stati membri La relazione della Corte ha mostrato che la maggior parte degli errori si verificano in aree gestite dagli Stati membri, anche se avevano le informazioni di cui avevano bisogno per respingere le richieste non ammissibili, prevenire gravi violazioni delle norme sugli appalti pubblici e rilevare dichiarazioni inesatte nelle zone agricole. "Molto più si sarebbe potuto fare per fare controlli migliori, prima di presentare le domande di rimborso", ha osservato il presidente della Corte dei conti Vítor Manuel da Silva Caldeira, che ha presentato la relazione annuale in seduta plenaria. "La pista di controllo della revisione contabile deve raggiungere tutta la strada fino al livello di programma," ha insistito Petri Sarvamaa (Ppe, Fi). Tassi di errore più elevati ancora nella spesa regionale e la fattoria Le zone più soggette a errori sono ancora la politica regionale (6,9% nel 2013, rispetto al 6,8% nel 2012) e lo sviluppo rurale (6,7% nel 2013, in calo dal 7,9% nel 2012). Entrambe le zone sono gestite dagli Stati membri. Della spesa per lo sviluppo rurale, per il quale il bilancio è stato € 13700000000, maggior parte degli errori erano dovuti a guasti di rispettare i requisiti di ammissibilità, mentre nella politica regionale, con un budget di € 43600000000, ci sono stati gravi errori in materia di appalti pubblici, ha riferito la Corte dei conti. Il tasso di errore nella spesa agricola, per il quale il bilancio è stato di € 45 miliardi di 2013, è stato del 3,6%. Sfondo La presentazione della relazione annuale della Corte dei conti della commissione per il controllo dei bilanci del 5 novembre ha segnato il lancio ufficiale della procedura di "scarico", in cui il Parlamento valuta se il denaro viene speso correttamente. Gli errori sono errori non intenzionali nella gestione, che non dovrebbero essere equiparati a frode.  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI SPIANANO LA STRADA PER L´ANNO EUROPEO PER LO SVILUPPO 2015  
 
 Bruxelles, 13 novembre 2014 – La designazione del 2015 come Anno europeo per lo sviluppo (Geg), con il motto "Il nostro mondo, il nostro futuro, la nostra dignità", coniato dai deputati, è un´opportunità che deve essere presa per aumentare la consapevolezza del contributo dell´Ue dei cittadini alla lotta contro la fame e l´eliminazione della povertà in tutto il mondo, hanno detto i deputati Martedì pomeriggio, nel loro primo dibattito sulle possibili attività Geg. Il Geg deve ancorare "pensiero sviluppo" nelle istituzioni di tutto il mondo, hanno aggiunto. "Questo primo anno mai europeo che fare con l´azione esterna dell´Unione europea offrirà un´opportunità unica di entrare in contatto con i cittadini il contributo dell´Unione europea alla lotta contro la fame e eliminare la povertà in tutto il mondo", ha detto il presidente della commissione per lo sviluppo Linda Mcavan (S & D, Uk), che ha aperto il dibattito. "Questa è la prima volta che l´Unione europea ha avuto un ´anno per lo sviluppo´, e deve vedere abbastanza progressi strutturali per ancorare le politiche di sviluppo nelle istituzioni del mondo e il cuore dei nostri cittadini", ha detto l´eurodeputato Charles Goerens (Alde, Lu), che presiede il gruppo di coordinamento del comitato per la Geg. Goerens ha presentato proposte dei deputati per la partecipazione del Parlamento alle attività Geg. I deputati sottolineato che da quando il Parlamento ha svolto un ruolo chiave nel designare il 2015 come il Geg e coniato il suo motto, aveva anche il dovere di impegnarsi attivamente nel contribuire a raggiungere i suoi obiettivi. Coinvolgere attivamente comprende, in collaborazione con i cittadini e ai parlamenti nazionali, prendendo parte all´evento di apertura Geg a Riga (Lettonia) nel mese di gennaio, tenendo audizioni parlamentari, ad esempio, nel mese di gennaio su obiettivi di sviluppo post-2015 e nel mese di febbraio sul futuro del finanziamento dello sviluppo, e anche in rappresentanza dell´Ue nelle riunioni internazionali ad alto livello sui temi dello sviluppo. Anno europeo temi sono proposti dalla Commissione europea e devono essere approvati sia dal Parlamento europeo (una decisione presa nel mese di aprile di quest´anno) e il Consiglio europeo. Il Geg è il primo Anno europeo che fare con l´azione esterna dell´Unione europea. L´ue è il maggior donatore di aiuti allo sviluppo del mondo.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA COMMISSIONE EUROPEA PRIMO VICEPRESIDENTE FRANS TIMMERMANS E CONSIGLIO D´EUROPA, THORBJøRN JAGLAND SEGRETARIO GENERALE  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - In occasione del nostro incontro di oggi, abbiamo confermato il nostro impegno comune per la protezione dei diritti fondamentali e dello stato di diritto in Europa. La cooperazione tra il Consiglio d´Europa e l´Unione europea è forte e ha fornito ottimi risultati. Noi dobbiamo intensificare questa cooperazione in uno spirito di complementarità e di reciproco sostegno. Confermiamo anche la nostra convinzione che l´Unione europea dovrebbe aderire rapidamente la Convenzione europea dei diritti umani. Speriamo che l´accordo di adesione negoziato in aprile 2013 può entrare in vigore rapidamente.  
   
   
BILANCIO UE: MODIFICA DELLE REGOLE PER UNA MAGGIORE FLESSIBILITÀ ALL´ECCEZIONALE ADEGUAMENTI DEI CONTRIBUTI NAZIONALI  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - La Commissione europea ha adottato mercoledì un emendamento alle regole concernenti l´adeguamento dei contributi degli Stati membri al bilancio dell´Unione, questo dopo il sistema di regolazione automatica ha causato quest´anno una richiesta per sostanziali pagamenti supplementari per alcuni Stati. La proposta della Commissione prevede un periodo di pagamento più lungo, fino a 1 settembre dell´anno successivo, senza interessi, in casi eccezionali. La proroga del termine di pagamento si applicherebbe se importi contributo aggiuntivo superano una soglia specifica: se l´importo da corrispondere a uno Stato membro rappresenta più del doppio il contributo mensile al bilancio dell´Ue e l´importo totale di tutti gli stati presi insieme ammontava a oltre la metà del contributo mensile di tutti gli Stati membri. "La Commissione ha adottato molto rapidamente questa proposta che consentirà di evitare che quest´anno e in futuro le tesorerie nazionali all´improvviso devono affrontare ulteriore dispendio notevole, ha detto il vicepresidente dei Commissione Kristalina Georgieva;" Abbiamo introdotto il principio della flessibilità in casi eccezionali. Detto questo, la regola deve essere molto precisa per non nuocere per finanziare il sostegno dei nostri cittadini, le nostre imprese, Università, agricoltori e altri in tutta l´Unione europea Ue". Così, quando uno Stato membro richiede il permesso di pagare più tardi, egli deve proporre contemporaneamente un programma di pagamenti di associazione. E se lo stato in questione non soddisfa questo calendario, indennità di ritardo possono essere rivendicate. In passato, nessuna regolazione automatica ha prodotto un totale come alto quest´anno. Questo è a causa del fatto che quest´anno fiscale inclusa la recensione del prodotto interno lordo (Pil) degli Stati membri degli anni precedenti, per alcuni risale al 1995. La proposta di oggi segue la discussione dei ministri delle finanze dell´Unione europea il 7 novembre. Sarà inviato oggi agli Stati membri per l´approvazione. La proposta richiede anche il parere del Parlamento europeo e della Corte dei conti dell´Unione europea. Il pannello riconosce anche che bisogno di rivedere le procedure e le scadenze per informazioni riguardanti gli adeguamenti al fine di migliorare l´accessibilità e la trasparenza su questo argomento. Sfondo - L´adeguamento dei contributi degli Stati membri al bilancio dell´Ue, basata sull´Iva e sul Pnl (risorse proprie) è un esercizio annuo che automaticamente prende effetto il primo giorno lavorativo del mese di dicembre. Suo impatto varia da un anno a altro secondo le informazioni trasmesse dagli Stati membri sull´evoluzione del loro Pil. Le attuali norme sono state stabilite dagli Stati membri. Regolazione non è il reddito finanziario per il bilancio Ue ma un´equa distribuzione di questa risorsa tra gli Stati membri: completezza dell´importo ottenuto è rimborsato agli Stati membri secondo l´evoluzione del Pil reale. Quest´anno, l´adeguamento ha preso in considerazione la recensione dell´evoluzione del Pil degli Stati risalente al 2002, per alcuni e nel 1995 per uno Stato membro. Questo era a causa di diversi problemi irrisolti per anni. Il risultato, € 9,5 miliardi per tutti gli Stati membri, è 2,5 volte superiore a quello che è stato fino ad allora la più grande quantità ottenuta attraverso questo esercizio (€ 3,8 miliardi nel 2007).  
   
   
PORTOGALLO: ESBORSO FINALE EFFETTUATA DAL PROGRAMMA DI ASSISTENZA FINANZIARIA DELL´UE  
 
 Bruxelles, 13 novembre 2014 - La Commissione europea, a nome dell´Ue, ieri ha erogato un prestito finale di € 400 milioni in Portogallo sotto meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Mesf) e come parte del programma di assistenza finanziaria per il Portogallo, che ha concluso all´inizio di quest´anno. Commissario economica e affari finanziari, fiscali e doganali Pierre Moscovici, ha detto: "solidarietà europea ha contribuito a Portogallo rimettersi in piedi dopo profonda crisi economica del paese. La Commissione continua a stare in questi tempi difficili ancora il popolo portoghese e sosterrà l´impegno del paese per costruire una base più solida per la creazione di crescita e lavoro economica per i suoi cittadini." Il finanziamento per l´erogazione di oggi è stato generato sui mercati finanziari il 5 novembre dalla Commissione europea, l´emissione di un bond benchmark di € 660 milioni con scadenza di 15 anni, producendo circa 1.5%. Questi fondi sono stati utilizzati anche per finanziare un prestito assistenza macrofinanziaria (Mfa) in Ucraina. Sfondo Assistenza finanziaria per Portogallo - Dal 2011, Portogallo (così come Irlanda) ha ricevuto prestiti da un programma di assistenza finanziaria, fornito congiuntamente dalla Eu europeo meccanismo (stabilizzazione finanziaria), la European Financial Stability Facility (Efsf) e il fondo monetario internazionale (Fmi). L´assistenza concordata per Portogallo ammontava a fino a € 78 miliardi con una quota di Mesf di € 26 miliardi, dove € 24,3 miliardi, infine, è stato richiesto. In accordo con le autorità portoghesi, l´esborso di Mesf finale in Portogallo è stato finanziato sui mercati la scorsa settimana al fine di raggiungere un volume di finanziamento consistente e più favorevoli condizioni di indebitamento. Anche recentemente sono stati conclusi i complementari degli esborsi fatti da Efsf e il Fmi. Nel giugno 2014, Portogallo esce dal suo programma di aggiustamento del economico triennale che comprendeva l´attuazione di un´agenda ambiziosa riforma e contribuito a riconquistare la crescita economica e ripristinare la fiducia degli investitori per il sovrano. Il Portogallo è ora sotto sorveglianza post programma (Pps) fino a quando è stato rimborsato almeno il 75% del contributo finanziario ricevuto. Pps mira a garantire un percorso di continua riforma economica sana e per misurare la capacità del Portogallo di rimborsare i prestiti eccezionali al Mesf ed Efsf. Su Pps, Commissione europea, d´intesa con la Banca centrale europea, lanciare missioni di verifica periodiche allo stato membro interessato ad analizzare gli sviluppi economici, fiscali e finanziari; e valutazioni del rapporto semestrale. L´unione europea come un mutuatario Dal gennaio 2011, l´Unione europea ha sollevato in totale € 48,86 miliardi dal mercato obbligazionario, utilizzato principalmente per l´Efsm (€ 46,8 miliardi) e il resto per i prestiti di assistenza macrofinanziaria e bilancia dei pagamenti. Dato che il finanziamento di Mesf già concluso per Irlanda e Portogallo di ora, nessun ulteriore Efsm finanziamenti per esborsi è prevista. Tuttavia, il concordato prolungamento delle scadenze dovrebbe mantenere attivo come un emittente di riferimento nell´ambito del programma di Mesf Ue fino al 2026. L´ue è valutato Aaa/aaa/aa + Aaa dalle principali agenzie di rating (Fitch, Moody, Standard & Poors, Dbrs), tutte le prospettive di rating sono stabili. L´ue finanzia suoi prestiti mediante l´emissione di titoli di debito nei mercati dei capitali. Fondi raccolti sono prestati ai paesi beneficiari sotto quasi esattamente negli stessi termini, cioè con il coupon stesso, maturità e per lo stesso importo. Emissioni dell´Ue vengono eseguiti dal dipartimento di operazioni finanziarie della Commissione europea che si trova in Lussemburgo.  
   
   
UCRAINA: EROGATI € 260 MILIONI DELL´ASSISTENZA MACROFINANZIARIA  
 
Ue Bruxelles, 13 novembre 2014 - Ieri, la Commissione europea, a nome dell´Unione europea, ha erogato € 260 milioni per l´Ucraina nell´ambito dell´assistenza macrofinanziaria Ue (Amf) per il paese. Questo esborso di prestito aggiunge il € 600 milioni erogati quest´anno sotto i due in corso che programmi di Mfa Eu. A seguito di erogazione di oggi, € 750 milioni restano disponibili sotto i due programmi attuali per l´Ucraina. I programmi Mfa mira a sostenere finanziariamente l´Ucraina nella attuale difficile situazione che dell´economia Ucraina sta attraversando, mentre promuovendo riforme strutturali che migliorino la governance, aumentare la crescita economica sostenibile e armonizzazione legislativa con l´Ue. In particolare, Mfa dell´Ue supporta un programma di riforme nei settori della gestione delle finanze pubbliche e anti-corruzione, commercio e fiscalità, il settore dell´energia e il settore finanziario. Commissario economica e affari finanziari, fiscali e doganali Pierre Moscovici, ha detto: "questo esborso è ulteriore segno concreto di solidarietà dell´Europa con il popolo ucraino. Stiamo aiutando il paese indirizzo relativo urgenti esigenze di finanziamento, pur sostenendo un ambizioso processo di riforme per stabilizzare l´economia e creare le condizioni per una crescita sostenibile e l´occupazione in Ucraina." Il finanziamento per l´erogazione di oggi è stato sollevato dalla Commissione europea sui mercati finanziari il 5 novembre, quando un legame di riferimento € 660 milioni è stato emesso con scadenza di 15 anni e con rendimenti intorno al 1,5%. Questi fondi sono stati utilizzati anche per finanziare un prestito europeo meccanismo stabilizzazione finanziaria (Mesf) al Portogallo. Sfondo Assistenza finanziaria per l´Ucraina - Il supporto di prestito Ue Mfa per Ucraina attualmente ammonta a € 1,61 miliardi. Due esborsi sono stati fatti quest´anno: € 100 milioni il 20 maggio e € 500 milioni il 17 giugno. Ulteriori esborsi di € 500 milioni e € 250 milioni sono destinati a essere fatto entro la fine dell´anno e di primavera 2015, rispettivamente, fornito Ucraina spettacoli progressi soddisfacenti con l´accompagnamento delle riforme. L´assistenza è parte di un più ampio pacchetto di sostegno per l´Ucraina ha annunciato dalla Commissione europea il 5 marzo e il 6 marzo 2014 ha approvato dai leader dell´Ue al Consiglio europeo. Amf è un eccezionale strumento di risposta ad una crisi Ue disponibile ai paesi limitrofi dell´Ue partner sperimentando problemi gravi di bilancia dei pagamenti. Esso è complementare all´assistenza fornito dal fondo monetario internazionale (Fmi) e altri donatori nel contesto del programma di riforma avviato dal paese beneficiario e stabilizzazione. L´unione europea come un mutuatario - Dal gennaio 2011, l´Unione europea ha sollevato in totale € 48,86 miliardi dal mercato obbligazionario, utilizzato principalmente per l´Efsm (€ 46,8 miliardi) e il resto per i prestiti di assistenza macrofinanziaria e bilancia dei pagamenti. L´ue è valutato Aaa/aaa/aa + Aaa dalle principali agenzie di rating (Fitch, Moody, Standard & Poors, Dbrs), tutte le prospettive di rating sono stabili. L´ue finanzia suoi prestiti mediante l´emissione di titoli di debito nei mercati dei capitali. Fondi raccolti sono prestati ai paesi beneficiari sotto quasi esattamente negli stessi termini, cioè con il coupon stesso, maturità e per lo stesso importo. Emissioni di Ue sono effettuati dal dipartimento di operazioni finanziarie della Commissione europea che si trova in Lussemburgo.  
   
   
UCRAINA: ASSISTENZA UMANITARIA UE AUMENTA E RECUPERO AIUTI A € 32 MILIONI  
 
Bruxelles, 13 novembre 2014 - La Commissione europea sta aumentando la sua assistenza e recupero gli aiuti umanitari per soddisfare i bisogni immediati delle popolazioni vulnerabili e colpite dai conflitti in Ucraina. L’alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente dei Commissione Federica Mogherini ha detto: "l´Unione europea è pronta ad aumentare il suo sostegno per le popolazioni colpite dal conflitto come parte del suo sostegno complessivo per l´Ucraina. E non dobbiamo dimenticare le comunità di accoglienza, che stanno dimostrando una quantità enorme di solidarietà verso persone sfollate. Misure di fiducia tra questi due gruppi sono importanti per rafforzare l´intera società Ucraina." L´ue fornisce un ulteriore € 3,3 milioni per aiutare la popolazione più vulnerabile colpita dal conflitto in corso nell´Ucraina orientale per soddisfare i loro bisogni di base e preparare per l´inverno si avvicina. Questo aumenta umanitario della Commissione finanziamenti per € 11,05 milioni dall´inizio della crisi. Questa assistenza affronterà le esigenze più immediate attraverso la fornitura di riparo, assistenza alimentare e non alimentare, servizi sanitari e di protezione. Viene fornito un ulteriore € 4,5 milioni per il recupero e integrazione necessita di internamente sfollati (Idp) e comunità ospitanti così da favorire la fiducia. Particolare attenzione è data a sostenere progetti di sviluppo di piccole comunità (scuole, strutture mediche) per alleviare le tensioni, così come promuovere la riconciliazione attraverso il dialogo della comunità inclusiva. Attività generatrici di reddito per sostenere i mezzi di sussistenza sono prioritarie anche al fianco di assistenza tecnica per facilitare il roll-out del sistema nazionale di registrazione Idp. "Migliaia di civili vulnerabili vengono spinte in crisi umanitaria di combattimenti, soprattutto con l´inverno si avvicina. Il nostro nuovo finanziamento assisterà loro nei prossimi mesi", ha detto il Commissario Ue Christos Stylianides, responsabile, aiuti umanitari e la gestione delle crisi. "È anche indispensabile che tutti i lati del conflitto aderiscono al diritto umanitario internazionale e garantiscono il libero accesso umanitario alle persone nel bisogno". Sfondo La situazione umanitaria nelle regioni di Donetsk e Luhansk rimane critica. La crisi ha provocato gravi danni ai sistemi di infrastruttura, energia elettrica e acqua. La popolazione colpita ha urgente bisogno di riparo, cibo, acqua e servizi igienico-sanitari articoli mentre assistenza diretta è necessaria per stabilizzare la comunità ospitante sia di Idp, garantire l´accesso ai mezzi di sussistenza e di promuovere la riconciliazione.Nonostante il cessate il fuoco del 5 settembre, la lotta continua in alcune parti del Oblast di Donetsk e Luhansk ha portato a uno spostamento di popolazione su larga scala all´interno del paese e oltre i suoi confini. Più di 440 000 persone registrate come sfollati interni e alcuni 000 488 fuggirono nei paesi limitrofi. Gravi violazioni del cessate il fuoco dichiarato in settembre vengono segnalate quotidianamente e bombardamento ha anche intensificato in parti delle regioni di Donetsk e Luhansk, che aggrava ulteriormente la crisi. Il 20 ottobre 2014, il Parlamento ucraino ha adottato una legge che prevede garanzie giuridiche temporaneamente sfollati permettendo per la corretta registrazione degli sfollati. Tuttavia, una serie di questioni di natura fiscale devono ancora essere risolti al fine di assicurare la consegna efficace ed efficiente di assistenza umanitaria. Collettivamente, gli Stati membri dell´Ue e la Commissione europea hanno già fornito oltre € 73 milioni nel sostegno umanitario e di recupero. Sul terreno, questa assistenza è tradurre in rifugio per sfollati, assistenza sanitaria per i feriti e i malati, cibo, acqua, servizi igienico-sanitari e altri aiuti d´emergenza. Inoltre, la Commissione ha schierato esperti umanitari nella regione dal febbraio 2014 per monitorare la situazione e assicurare un´assistenza tempestiva e coordinata di Eu. Una missione di protezione civile dell´Ue è attualmente distribuita in Ucraina, valutando la situazione sul terreno e aiutando le autorità ucraine per aumentare le loro capacità come primi soccorritori e preparare per l´inverno.  
   
   
RIFORMA COSTITUZIONALE, MARONI: REGIONI CONSERVINO RUOLO FONDAMENTALE. IL BUNDESRAT. IN GERMANIA IL SENATO DELLE REGIONI FUNZIONA. E´ INUTILE INVENTARE L´ACQUA CALDA, PRENDIAMO QUEL MODELLO E PORTIAMOLO QUI DA NOI  
 
Roma, 13 novembre 2014 - "Condivido la posizione espressa dal presidente Chiamparino sul ruolo fondamentale che le Regioni devono continuare ad avere, in particolare sulla necessità che il nuovo Senato sia sul modello del Bundesrat. In Germania il Senato delle Regioni funziona. E´ inutile inventare l´acqua calda, prendiamo quel modello e portiamolo qui da noi". Così´ il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine dei lavori in Commissione Affari costituzionali alla Camera dei Deputati, dove, si è svolta l´audizione del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nell´ambito dell´indagine conoscitiva dei progetti di legge di revisione costituzionale. Estendere Modello ´Specialità´ - "Ho condiviso inoltre la richiesta, avanzata dalla Regione Veneto, di estendere il modello della specialità e non di eliminarlo" ha proseguito Maroni. "Non sono contro le Regioni a Statuto speciale - ha spiegato -, sono anzi per estendere il modello di specialità alle Regioni a Statuto ordinario". "Questo - ha concluso il presidente - consentirebbe alla Lombardia di eliminare parte del residuo fiscale che ancora oggi penalizza gravemente la Regione stessa".  
   
   
BOLZANO: KOMPATSCHER INCONTRA NAPOLITANO E FISCHER, SI PARLA DI FINANZE E AUTONOMIA  
 
 Bolzano, 13 novembre - Tra il 12 novembre e oggi a Roma il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha incontrato il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e il presidente austriaco Heinz Fischer. È stata ancora una volta sottolineata la valenza dell´accordo finanziario tra Stato e Provincia, in particolar modo anche dal premier Matteo Renzi. "Il fatto che nei colloqui fra i due Capi di Stato l´Alto Adige abbia trovato notevole spazio lo giudichiamo un riconoscimento di quanto la questione del finanziamento dell´autonomia sia stata affrontata in modo serio da entrambi gli Stati", ha sottolineato da Roma il presidente della Provincia Arno Kompatscher, invitato ieri sera al Quirinale alla cena offerta dal presidente Napolitano in onore dell´omologo austriaco Fischer giunto in visita ufficiale. Con soddisfazione Kompatscher ha registrato anche la dichiarazione fatta dal premier Renzi nell´incontro con il presidente Fischer di voler informare Vienna con una nota sul patto di garanzia concordato tra Governo e autonomie. "Nei colloqui entrambe le parti hanno ribadito in modo chiaro e inequivocabile la funzione di tutela dell´Austria con riferimento alla nuova regolamentazione finanziaria", ha osservato Kompatscher. Il Presidente della Provincia oggi ha nuovamente visto Fischer a Roma e ha approfittato dell´incontro all´ambasciata austriaca per fare il punto sui prossimi passi del patto di garanzia, i cui contenuti saranno recepiti nella legge di stabilità dello Stato: "Non appena il testo sarà pronto, il patto potrà essere siglato formalmente e la nota trasmessa a Vienna", ha detto Kompatscher al presidente austriaco.  
   
   
FVG IN CIFRE: ANNUARIO, POPOLAZIONE IN AUMENTO CON 9% DI STRANIERI  
 
Trieste, 13 novembre 2014 - La nuova edizione dell´annuario statistico della Regione, utile strumento di lavoro per i decisori pubblici e privati del Friuli Venezia Giulia, si presenta con una veste grafica rinnovata per ottimizzare la fruizione tramite Web. Nell´ottica della massima trasparenza e della diffusione della cultura statistica, il volume è liberamente scaricabile dal sito www.Regione.fvg.it assieme ad una sintesi delle cifre più significative. Tra le novità di quest´anno si segnalano maggiori dati di dettaglio sull´andamento del mercato immobiliare e nuovi indicatori di benchmarking internazionale. Territorio - I comuni del Friuli Venezia Giulia, sparsi su 7.862 kmq di territorio, si sono ridotti da 218 a 217 dal 1 gennaio in seguito alla fusione dei comuni di Rivignano e Teor. In dettaglio, 58 comuni rientrano nella zona altimetrica di montagna interna, 44 sono situati in zone collinari interne, 6 (che compongono la provincia di Trieste) in zone collinari litoranee e i restanti 110 sono situati in pianura. La montagna copre 335.234 ettari della nostra regione, il 42,6 per cento, e al 31 dicembre scorso vi risiedevano 65.709 persone, il 5,3 pc del totale. In pianura risiede invece il 59,1 pc della popolazione, pari a 726.827 unità, mentre il restante 35,5 pc abita in zone collinari. La densità abitativa al 31 dicembre 2013 è pari a 156,4 abitanti per kmq, dato inferiore alla media nazionale di 201,2 abitanti. Sotto il profilo ambientale, i comuni regionali che ricadono in zone ad alto rischio sismico sono 140, di cui 32 ricadono nella zona 1, di massimo rischio. La produzione di rifiuti solidi urbani in regione continua a diminuire, con una produzione pro capite di 444 kg nel 2013 a fronte dei 452 del 2012, per complessive 4.630 tonnellate in meno. Il 59,1 pc dei rifiuti prodotti nel 2013 è stato raccolto in maniera differenziata, in aumento dal 57,5 pc del 2012, con il maggior aumento riscontrato in provincia di Pordenone (da 73,4 pc nel 2012 a 75,8 pc nel 2013). Infrastrutture - Il traffico merci nei porti del Friuli Venezia Giulia è aumentato del 12,9 pc, passando da 54.468.289 tonnellate a 61.498.245, imputabile principalmente all´aumento del traffico dell´oleodotto Siot (da 35.014.883 tonnellate a 41.284.644). Il movimento passeggeri nell´aeroporto di Ronchi dei Legionari è in calo, attestandosi a 850.478 passeggeri nel 2013, a bordo di 15.139 aeromobili, con una variazione del -3,3 pc rispetto agli 879.884 passeggeri del 2012 (a bordo di 15.762 aerei). Sempre al 31/12 scorso, risultavano immatricolati in regione 1.008.240 veicoli, in leggera diminuzione dai 1.010.208 al 31.12.2012. All´aumento dei motocicli e quadricicli speciali (da 135.185 a 136.294 al 31.12.2013) si contrappone la diminuzione delle autovetture (da 769.526 a 768.021) e degli autocarri (da 74.211 a 73.131). In calo i transiti autostradali, con una diminuzione del 3,9 pc nel 2013 rispetto al 2012 sulla Venezia-trieste e del 3,8 pc sulla Udine-tarvisio. Dei sensori di traffico posizionati sulla rete stradale regionale, quello posizionato sulla Sr56 nei pressi di Mossa ha registrato il massimo traffico giornaliero medio (media annuale di 13.834 veicoli), mentre il valore orario massimo annuale è stato registrato sulla Sr352 presso Aquileia (1.671 veicoli transitati nei due sensi in un´ora). Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica a disposizione delle Ater regionali al 31 dicembre 2013 ammontava a 29.330 alloggi, di cui 2.515 non locati (368 in attesa di locazione, 1.626 non locabili e 521 risultanti dopo il recupero di alloggi da demolire). I prezzi degli immobili raggiungono i massimi nei maggiori centri turistici e nei centri urbani, in particolare in provincia di Trieste. Se per le abitazioni i prezzi massimi si raggiungono nel centro di Trieste (dove la media dei prezzi minimi per abitazioni civili in zona centrale è di 2.075 €/mq ed è di 1.500 €/mq per abitazioni di tipo economico), per i negozi i prezzi massimi si raggiungono nel centro di Pordenone, dove la media dei prezzi minimi è di 2.900 €/mq e la media dei prezzi massimi 4.150 €/mq. Economia E Lavoro - Il valore aggiunto della branca agricoltura nel 2013 è aumentato del 2,0 pc, una crescita superiore della media nazionale dello 0,3 pc. In particolare, all´aumento del valore aggiunto delle produzioni vegetali, animali, della caccia e dei servizi connessi (+2,5pc) si è contrapposta la contrazione della silvicoltura e dell´utilizzo delle aree forestali (-5,2%) e di pesca e acquacoltura (-2,3%). Tra i prodotti agricoli diminuisce il valore della produzione di granoturco ibrido (da 190 a 181 milioni di Euro), mentre aumenta il valore del vino (da 92 a 115 milioni di Euro). Nel Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre dell´anno passato erano iscritte al registro delle imprese presso le Camere di commercio 107.418 aziende, frutto di 6.180 nuove iscrizioni e 7.287 cancellazioni nel corso del 2013. Gli sportelli bancari operativi sul territorio erano 908, 7,4 ogni 10.000 abitanti, contro una media nazionale del 5,3. Le importazioni e le esportazioni in Friuli Venezia Giulia si sono contratte nel 2013 rispetto al 2012. Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) è positivo di 5.090 milioni di euro, in aumento rispetto ai 4.642 del 2012. A livello nazionale la dinamica aggregata ha visto un calo delle importazioni, mentre le esportazioni si sono contratte dello 0,1 pc, con un miglioramento del saldo commerciale, attestatosi a 30.400 milioni di Euro, più che triplo rispetto al 2012. Il tasso di disoccupazione nel Friuli Venezia Giulia nel 2013 è stato del 7,7 pc, scindibile nel 6,6 pc per i maschi e nel 9,1 pc per le femmine. Il 63,0 pc della popolazione compresa tra 15 e 64 anni è occupato (il 70,7 pc dei maschi e il 55,2 pc delle femmine), pari complessivamente a 500 mila unità. Il 12,0 pc degli occupati ha un contratto a tempo determinato e il 18,5 pc (in particolare il 34,6 pc delle donne) ha un´occupazione a tempo parziale. Le assunzioni nel 2013 sono state 106.473 in tutto il territorio regionale, di cui 61.661 nei servizi, 9.462 nel commercio e 19.253 nell´industria. Le ore di cassa integrazione autorizzate per operai e impiegati sono state 21.954.863. Il settore turistico ha registrato nel 2013 una lieve riduzione sia degli arrivi che delle notti trascorse. Il quadro è più positivo se si considerano solo i turisti stranieri, con un aumento del 2,3 pc degli arrivi e una contrazione delle presenze del 2,8 pc. Pubblica Amministrazione - Il prodotto interno lordo del Friuli Venezia Giulia, secondo i dati Istat riferiti al 2012, a prezzi correnti, è stato pari a 35.996 milioni di euro, in diminuzione dello 0,8 pc rispetto al 2011. La spesa per consumi finali delle famiglie nello stesso periodo è calata del 2,5 pc, da 22.210 milioni di euro nel 2011 a 21.655 milioni nel 2012. Le entrate riscosse a consuntivo dall´Amministrazione regionale nel 2013 sono risultate pari a 6.411,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 5.893,3 milioni del 2012. I pagamenti sono invece risultati in diminuzione, passando da 6.162,7 milioni nel 2012 a 5.859,0 nel 2013. L´affluenza alle elezioni del Parlamento europeo in Friuli Venezia Giulia è stata del 57,6 pc, superiore alla media italiana del 57,2 pc. Il Comune che ha registrato la maggior affluenza alle elezioni comunali è Malborghetto Valbruna, con il 75,7 pc, mentre l´affluenza minore si è registrata a Frisanco (34,8 pc). Nel 2013 le forze di polizia hanno sequestrato in Friuli Venezia Giulia 595,5 kg di sostanze stupefacenti, di cui 494,4 kg di marijuana e 29,3 kg di hashish, segnalando all´Autorità giudiziaria 374 persone. Il numero di persone detenute al 31 dicembre era di 763 (745 maschi e 18 femmine), in diminuzione rispetto agli 862 segnalati nel 2012. Società - La speranza di vita alla nascita stimata per i nati nel 2013 è di 79,5 anni per i maschi e di 84,8 anni per le femmine. I decessi nel 2013 sono stati 13.061, di cui il 33,7 pc per malattie del sistema cardiocircolatorio e il 31,1 pc per tumori. I nati nei punti nascita sono stati 9.485, di cui il 68,6 pc con parto spontaneo. I pensionati nel 2012 erano 372.999, per un importo medio annuo del trattamento pensionistico di 17.640,20 euro. Gli studenti iscritti nelle scuole statali del Friuli Venezia Giulia all´anno scolastico 2012-13 sono stati 49.210 per le scuole primarie, 30.934 per le scuole secondarie di I grado e 45.029 per le scuole secondarie di Ii grado. Gli iscritti alle scuole paritarie sono stati rispettivamente 2.282, 1.214 e 1.303 per le scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie di Ii grado. L´incidenza degli studenti stranieri è stata del 12,3 pc per le scuole primarie, 11,9 pc per le secondarie di I grado e 9,1 pc per le secondarie di Ii grado, dati superiori alla media italiana (9,8 pc, 9,6 pc e 6,6 pc). Gli iscritti all´Università di Trieste nell´a.A. 2012-2013 sono risultati 17.277, all´Università di Udine 15.584. I laureati nello stesso anno accademico sono stati 3.335 a Trieste e 2.893 a Udine. Il 90,5 pc della popolazione regionale nel 2013 ha utilizzato la tv, il 60,0 pc il pc, parimenti il 60,0 pc internet e il 36,1 pc ha utilizzato internet tutti i giorni, in aumento rispetto al 32,8 pc del 2012. Popolazione - I residenti in Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2013 erano 1.229.363, in aumento dello 0,6 pc rispetto all´anno prima. L´aumento maggiore si è riscontrato in provincia di Trieste (+1,7 pc), seguono le province di Pordenone (+0,6 pc), Gorizia (+0,3 pc) e Udine (+0,2 pc). L´età media della popolazione regionale al 1.1.2014 (stimata) è di 46,3 anni, in aumento rispetto ai 46,2 anni al 1 gennaio 2013. I residenti stranieri al 31 dicembre 2012 erano 107.917, pari all´8,8 pc del totale. Il comune con la maggior percentuale di stranieri residenti è stato Pravisdomini (20,9 pc su 3.531 residenti) e Monfalcone tra i comuni con più di 10.000 abitanti (18,3 pc). Il comune di Ligosullo è l´unico in regione senza stranieri iscritti all´anagrafe. Nel 2013 il 57,9 pc delle famiglie del Friuli Venezia Giulia era soddisfatto delle proprie condizioni economiche, ritenendo di possedere risorse economiche ottime (1,3 pc) o adeguate (56,6 pc), dato superiore rispetto a quello nazionale, pari al 49,3 pc. Tra la popolazione di 11 anni e più, il 33,9 pc dei maschi e il 13,6 pc delle femmine consuma bevande alcoliche ogni giorno, dato inferiore alla media nazionale (34,4 pc) per i maschi e superiore (11,7 pc) per le femmine. I fumatori sono il 19,1 pc della popolazione e gli ex fumatori il 27,4 pc. La spesa media mensile delle famiglie nel 2012 è stata di 2.461 euro, di cui 424 euro per alimentari, in diminuzione del 5,1 pc rispetto ai 2.594 euro del 2011. Confronti Internazionali - La sezione dedicata al confronto del Friuli Venezia Giulia con le realtà internazionali circostanti contiene dati sia di fonte Eurostat che dell´istituto di ricerca Iris. Il confronto proposto è con Veneto, province autonome di Trento e Bolzano, Carinzia, Slovenia e Croazia. I dati di fonte Iris propongono invece un confronto con le regioni europee più innovative. Nel 2013 il 17,0 pc dei giovani tra 18 e 24 anni non era occupato né inquadrato in corsi di studio o formazione (Neet), in forte diminuzione rispetto al 23,5 pc del 2012. La ricchezza prodotta a parità di costo della vita, cioè il Pil pro capite in standard di potere d´acquisto (spa), unità utilizzata da Eurostat per confrontare valori monetari al netto delle differenze nei prezzi, era nel 2011 del 16 pc superiore alla media Ue-28. La variazione media nel periodo 2007-11 è stata del -0,7 pc. La percentuale di popolazione a rischio povertà era, nel 2012, pari al 13,2 pc, terzo miglior dato dell´area dopo l´11,0 pc del Veneto e l´11,5 pc della provincia di Bolzano. Le famiglie con un accesso ad Internet a casa nel 2013 sono pari al 72 per cento.  
   
   
TOSCANA: PROVINCE E RIORDINO FUNZIONI: INSEDIATO L´OSSERVATORIO REGIONALE  
 
Firenze, 13 novembre 2014 - Alla presenza dell´assessore regionale Vittorio Bugli, del sindaco della Città metropolitana Dario Nardella, dei presidenti delle nuove Province, di Anci e Upi, si è insediato l´Osservatorio regionale previsto dalla legge 56/2014 (la cosiddetta legge Delrio) per avviare il lavoro sul riordino delle funzioni. Dall´incontro è emersa la comune valutazione sulle opportunità che la legge offre per ridisegnare i diversi livelli di governo in Toscana: la volontà dei componenti l´Osservatorio regionale è quella di affrontare questa importante sfida con un lavoro che porti ad una posizione unitaria e condivisa, che possa fare da battistrada per il paese. Per questo, nei giorni scorsi è stato avviato il percorso tecnico con l´invio, da parte del presidente della Regione ai presidenti delle Province, delle schede di rilevazione utili alla mappatura del personale e delle risorse finanziarie e strumentali delle Province stesse. I componenti l´Osservatorio hanno ribadito, inoltre, l´impegno a portare avanti i contenuti del Protocollo d´intesa firmato l´8 luglio scorso da Regione Toscana, Anci Toscana, Upi Toscana e Organizzazioni sindacali dei lavoratori. Va da sé che il riordino delle funzioni deve essere accompagnato da un quadro finanziario che sostenga le riforme. Per questo è necessario proseguire il confronto con il Governo ed il Parlamento. La riunione dell´Osservatorio nazionale di domani a Roma sarà l´occasione, infine, per un primo confronto a livello nazionale.  
   
   
FIRENZE: NARDELLA: "SI METTANO LE CITTÀ METROPOLITANE IN CONDIZIONE DI POTER CORRERE E SPINGERE L´ITALIA FUORI DALLA CRISI" “HO FIDUCIA NEL GOVERNO RENZI E NELLA SENSIBILITÀ CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, IL SOTTOSEGRETARIO DELRIO E IL MINISTRO LANZETTA HANNO VERSO QUESTO GRANDE TEMA EUROPEO"  
 
Firenze, 13 novembre 2014 - E’ “indispensabile che si consenta alle Città metropolitane di avere le risorse, a partire dalle deroghe al patto di stabilità, per mantenere gli investimenti. E mi auguro che con la novità della local tax e con gli aggiustamenti che in questi giorni si potranno apporre al testo della Legge di stabilità, si mettano le città metropolitane in condizione di poter correre e spingere l´Italia fuori dalla crisi”. Lo ha detto il sindaco metropolitano di Firenze e coordinatore nazionale Anci delle Città metropolitane, Dario Nardella, a margine dei lavori del consiglio metropolitano in Palazzo Vecchio. “Io ho fiducia nel governo Renzi e nella sensibilità che il presidente del Consiglio, il sottosegretario Delrio e il ministro Lanzetta hanno verso questo grande tema europeo, e per l´Italia è una sfida molto concreta. Certo è che bisogna aspettare l´approvazione della legge di stabilità - ha aggiunto - Intanto ribadisco quello che è emerso nell´assemblea nazionale dell´Anci a Milano, e cioè che le città metropolitane hanno delle specificità che le distingue dalle province di secondo livello. È comprensibile che per le province vi sia una strategia di progressiva dismissione, a patto che si semplifichino all´essenziale le funzioni, mentre le città metropolitane sono una sfida nuova su cui il governo ha dimostrato di voler puntare. Per questo è indispensabile che si distinguano le Città metropolitane dal resto delle Province”.  
   
   
INCONTRO GOVERNO-ANCI: DISCREZIONALITÀ SU COME METTERE IN ATTO LA SPENDING REVIEW FASSINO: "CLIMA POSITIVO E COSTRUTTIVO, CONTINUA CONFRONTO SU LOCAL TAX"  
 
Roma, 13 novembre 2014 - "Il governo ci ha confermato la possibilità di utilizzare nel 2015 gli oneri di urbanizzazione, la facoltà di rinegoziare i mutui contratti con Cassa depositi e prestiti, l´innalzamento della stima del fondo per i crediti di difficile esigibilità e la discrezionalità su come mettere in atto la spending review. Restano invece sul campo il come gestire e modulare nel tempo il Fondo sui crediti di difficile esigibilità e la local tax su cui abbiamo avviato un primo confronto". Lo ha detto il presidente dell´Anci, Piero Fassino, al termine dell´incontro con il governo sulla legge di stabilità, convocato a Palazzo Chigi. ? ?"C´è un clima molto positivo e costruttivo - ha riferito ilpresidente Anci - ?e stiamo lavorando affinché si arrivi ad una legge di stabilità e ad una local tax condivise".? In particolare, sulla local tax, Fassino ha sottolineato come ci si sia fermati ad "una discussione di carattere generale. Contiamo - ha aggiunto -, per l´inizio della prossima settimana, di arrivare ad una conclusione". Intanto toccherà ai tecnici di Anci e governo "approfondire in sede tecnica i dettagli" del nuovo tributo locale´.  
   
   
STATUTO REGIONE BASILIACTA, PIÙ SPAZIO ALLA PROGRAMMAZIONE  
 
Potenza, 13 novembre 2014 - È ripreso ieri in prima Commissione (Bilancio e Programmazione) l´esame della proposta di legge di riforma dello Statuto della Regione Basilicata. L´organismo presieduto da Vito Santarsiero (Pd) ha discusso delle procedure di programmazione, integrando l´art. 45 (che assorbe l´art. 59 del testo iniziale) con la previsione (su proposta di Perrino del M5s) che i documenti di programmazione, prima della loro adozione, vengano resi pubblici attraverso il sito istituzionale dell´ente e la rete internet al fine di permettere ai cittadini di partecipare e concorrere alla loro definizione. Ribadito, inoltre (art. 60), il principio di separazione tra l´indirizzo politico e la gestione, che comporta la responsabilità dei dirigenti. La legge (art. 61) "assicura l´imparzialità e il buon andamento" nell´organizzazione degli uffici. Le funzioni pubbliche (art. 62) "sono svolte nel rispetto dei criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza. La Regione sostiene e promuove l´utilizzo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione". Per l´esercizio delle funzioni amministrative la Regione (art. 63) può istituire con legge "le agenzie, le aziende, gli enti e le società". La Regione (art. 64) inoltre per il conseguimento di obiettivi comuni può promuovere intese con gli enti locali e, nelle materie di competenza regionale (art. 65), sulla base dei principi "di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione" (previsti dal Titolo V della Costituzione e richiamati in questo contesto su proposta del presidente Santarsiero) provvede al conferimento delle funzioni amministrative agli enti locali. Per lo svolgimento delle funzioni amministrative la Regione (art. 66) può avvalersi degli uffici degli enti locali che risultino in possesso di strutture e capacità tecniche adeguate. "Continua con uno spirito unitario e di grande responsabilità istituzionale - ha affermato Santarsiero al termine della riunione - un lavoro che ci ha visto condividere importanti principi sulle funzioni amministrative e sugli atti di programmazione. Di rilievo il costante coinvolgimento degli enti locali e la informazione e partecipazione dei cittadini interessati. La Commissione ha esaminato ormai i due terzi dell´articolato del nuovo Statuto, e ci sono le condizioni per chiudere il lavoro entro l´anno". Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Santarsiero, hanno partecipato i consiglieri Bradascio (Pp), Galante (Ri), Romaniello (Sel), Rosa (Lb-fdi), Pace (Gm), Napoli (Pdl-fi), Perrino (M5s), Pietrantuono (Psi), Mollica (Udc), Benedetto (Cd), Robortella e Giuzio (Pd).  
   
   
AREE INTERNE DEL FERMANO, GIORGI AGLI AMMINISTRATORI DI AMANDOLA: “LAVORIAMO SULLA PROGETTUALITÀ”.  
 
 Ancona, 13 novembre 2014 - “La Regione non esclude il Fermano dalle strategie di valorizzazione delle aree interne. Come tutte le altre realtà dell’entroterra marchigiano, potrà beneficiare, in base alla propria capacità progettuale, dei 7 milioni di euro (su base regionale) previsti nella Programmazione 2014/2020 dei fondi europei destinati alla coesione sociale e allo sviluppo, così come dei previsti 60 milioni del fondo per lo sviluppo rurale che possono risultare essenziali per progettare la crescita dell’area fermana. Non ci sono, quindi, solo le risorse del ministero dello Sviluppo Economico a disposizione: c’è tutta la partita dei programmi europei , sia strutturali che diretti e in questo ambito le Marche, grazie all’apparenza alla Macroregione adriatico ionica, possono giocare, in via privilegiata, per intercettare nuove opportunità da destinare allo sviluppo del territorio”. È quanto evidenzia l’assessore alle Politiche Comunitarie, Paola Giorgi, in risposta alle sollecitazioni del sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli e della Cna, dopo l’incontro presso la sala consiliare cittadina. “Quello del Ministero è un ulteriore canale di finanziamento, che intendiamo utilizzare adeguatamente – afferma l’assessore – Le Marche si sono subito mosse per accedere ai primi milioni disponibili e stanno lavorando per rafforzare l’integrazione dei territori, requisito chiesto dal Ministero, per accedere alle successive risorse che saranno rese disponibili. In particolare sta lavorando per rafforzare le aree a sud della regione, che presentano, anche a seguito della visita ministeriale, la necessità di raggiungere una condivisione delle strategie e dei servizi offerti alla popolazione. Occorre rafforzare la progettualità di tutti i territori, perché ormai le risorse pubbliche disponibili non vengono più erogate a pioggia, ma sulla base della concretezza e della fattibilità dei progetti proposti”..  
   
   
TRENTO: ROSSI RIBADISCE LE RAGIONI DELLE SPECIALITÀ  
 
Trento, 13 novembre 2014 - In occasione dell´audizione di fronte alla Commissione Affari Costituzionali, il presidente Ugo Rossi ha ribadito ieri le ragioni della specialità della Provincia autonoma di Trento. "Pur mantenendo caratteri centralistici, la riforma costituzionale presenta connotazioni positive e credo che bene farebbe lo Stato ad accogliere le sollecitazioni verso un regionalismo differenziato: anche le regioni a statuto ordinario devono potersi conservare la possibilità di fare meglio rispetto agli standard di servizi assicurati dallo Stato, pena il rischio di un appiattimento verso il basso. Se ci sono delle esperienze virtuose, sia nelle regioni a statuto ordinario che in quelle speciali, queste vanno assolutamente salvaguardate". Così Rossi ha concluso la sua audizione in Commissione Affari Costituzionali, impegnata ieri pomeriggio a Roma nell´indagine conoscitiva sull’esame dei progetti di legge costituzionale d’iniziativa popolare in materia di revisione della parte seconda della Costituzione. Ai componenti la Commissione, il presidente della Provincia autonoma di Trento ha ricordato i settori (sanità, scuola, trasporti, università, manutenzione delle strade provinciali e statali, difesa del suolo, assegni di invalidità, indennità di accompagnamento, finanziamenti alle attività economiche ed edilizia sociale) che, senza gravare in alcun modo sul bilancio dello Stato, la Provincia autonoma finanzia da sé contando esclusivamente sulle proprie risorse. Nel suo intervento Rossi ha sinteticamente ricordato le motivazioni storiche ed etniche - "che devono essere tenute ancora in considerazione" - che stanno alla base dell´accordo Degasperi-gruber, soffermandosi sul tema degli attuali rapporti finanziari tra lo Stato e le Autonomie di Trento e Bolzano, dall´accordo di Milano del 2009 al Patto di garanzia siglato un mese fa con il governo Renzi, e sul meccanismo dei nove decimi grazie al quale la Provincia autonoma di Trento finanzia da sè e gestisce direttamente sanità, scuola, trasporti, università, manutenzione delle strade provinciali e statali, difesa del suolo, assegni di invalidità, indennità di accompagamento, finanziamenti alle attività economiche ed edilizia sociale. "Un meccanismo - ha affermato Rossi - che già di per sé fissa un equilibrio e che spiega la grande differenza tra regioni ordinarie e speciali." Sulla riforma del Senato, il presidente Rossi ha dichiarato che le Province autonome di Trento e di Bolzano "si riconoscono nella posizione del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Sergio Chiamparino (intervenuto all´audizione subito dopo Rossi), ritenendo necessaria una forte semplificazione, anche in riferimento alla composizione stessa del Senato, che assicuri però al Senato anche un ruolo di rappresentanza e di espressione delle autonomie nel quadro del processo di riforme costituzonali". Nel corso dell´audizione sono intervenuti, dopo il presidente Rossi, i deputati Fraccaro, Ottobre e Gigli.  
   
   
LAVORO: FVG, ATTENZIONE RESTA ALTA, NO RIDUZIONE RISORSE IL SOSTEGNO AL REDDITO "NON MERA ASISSTENZA, DEVE RIDARE FIDUCIA"  
 
Trieste, 13 novembre 2014 - "L´attenzione della Giunta al lavoro e ai suoi problemi rimane sempre altissima. Considerando tutti gli impegni delle risorse, non vi è alcuna riduzione". Lo sottolinea l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, in vista del confronto con le Parti sociali e in sede di Consiglio delle Autonomie locali sul disegno di legge finanziaria 2015, che tra l´altro già riserva anche un fondo globale di 10 milioni di euro a nuove forme di sostegno al reddito, da individuare attraverso un´apposita normativa da mettere a punto nei prossimi mesi. In proposito l´assessore precisa che "le nuove forme di sostegno al reddito su cui l´Amministrazione regionale sta ragionando non dovranno essere un mero strumento assistenziale, ma dovranno rappresentare il segnale dell´attenzione della Regione verso le categorie più deboli, favorendone l´inclusione e quindi ridando fiducia e speranza". "In una fase economicamente molto difficile e con risorse pubbliche calanti immaginiamo un insieme di interventi diretti e indiretti innovativi che offrano opportunità autentiche a chi ne ha veramente diritto. Per arrivarci confidiamo nella possibilità di dar vita ad un percorso partecipato e responsabile. E in questo senso è positivo che forze sociali e politiche si interroghino su questi temi", osserva l´assessore, precisando, tuttavia, come nella comunicazione andrebbero pure citati i quotidiani rapporti dell´assessorato con le segreterie regionali, gli incontri individuali e le frequenti riunioni di concertazione (quelle previste dalla legge 18) e i dati forniti ogni qual volta vengono richiesti - e succede spesso - come parte di un positivo rapporto di confronto e di interlocuzione. In sostanza "la Regione punta ad azioni realmente efficaci, sulla scia di quelle che stiamo sperimentando nel campo delle politiche attive del lavoro, come ´Garanzia giovani´, in cui siamo tra i primi in Italia per numero di ´Neet´ raggiunti e, in generale, tutti i percorsi già avviati di tirocinio, avviamento al lavoro, formazione, alta formazione e mobilità internazionale". Su questo aspetto l´assessore ricorda come nel ddl finanziaria siano state previste risorse importanti, che anzi saranno aumentate in assestamento, per istruzione e formazione professionale. "Rispetto ad altre Regioni che riducono il numero di posti a disposizione nei corsi di istruzione e formazione professionale, il Friuli Venezia Giulia ora li accresce - sottolinea - nella convinzione che la lotta alla dispersione scolastica e l´alternanza scuola lavoro siano strumenti essenziali di politica attiva del lavoro". Parallelamente "i cantieri di lavoro e i lavori socialmente utili, insieme al sostegno ai contratti di solidarietà, rappresentano altrettante poste qualificanti della nuova finanziaria e pure lo strumento del sostegno al reddito dei lavoratori edili, sperimentato già lo scorso anno, trova un suo spazio". L´assessore ricorda poi che "la lieve flessione delle risorse sul lavoro, prevista in finanziaria, sarà compensata proprio dagli strumenti di sostegno al reddito, di cui già ora stanno partendo due importanti sperimentazioni". Si tratta, annuncia, di percorsi per l´inserimento occupazionale delle persone che hanno perso il sostegno degli ammortizzatori sociali (con a disposizione due milioni di euro) e di un intervento sociale integrato in collaborazione con i soggetti del Terzo settore, per l´inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata (1,6 mil). "Sono altresì convinta - conclude Panariti - che anche le risorse impiegate nella ricerca, nella scuola, nell´alta formazione, nel sistemo universitario regionale, nel sistema dei parchi scientifici e dei distretti tecnologici rappresentino altrettanti importanti interventi di politica attiva del lavoro.  
   
   
SOCIALE: GR ABRUZZO APPROVA PROGETTO PER INCLUSIONE E OCCUPAZIONE  
 
L´aquila, 13 novembre 2014 - La Giunta regionale, presieduta da Luciano D´alfonso, su proposta dell´assessore Marinella Sclocco, ha approvato il Progetto Speciale Multiasse "Abruzzo inclusivo" che fa parte del Piano Operativo 2012-2013 del Po Fse Abruzzo, a cui sono destinate risorse finanziarie pari a un milione e 600 mila euro. Secondo quanto ha spiegato la stessa titolare del settore sociale, la Regione Abruzzo intende lanciare una nuova strategia per l´inclusione sociale, che sarà alla base delle misure per il periodo 2014-2020, fondata sull´effettiva integrazione fra le politiche sociali, sanitarie, formative e del lavoro, e sulla creazione di partnership pubblico-privato sociale. L´esclusione sociale può essere contrastata fondando la governance del sistema, sui seguenti principi: Valorizzazione della dimensione comunitaria territoriale attraverso il coinvolgimento attivo dei soggetti pubblici e privati, ambiti sociali, servizi sanitari, organizzazioni no-profit, imprese, e con una regia territoriale da parte dell´Ente di ambito sociale. Sclocco: ? saranno soprattutto i Comuni e i Servizi sociali professionali ad essere investiti degli effetti della crisi economica sulle famiglie e sui lavoratori e i primi interlocutori delle persone in condizioni di grave svantaggio sociale e in cerca di sostegni economici e di lavoro? . I1 Progetto "Abruzzo Inclusivo è sperimentale, attuato in stretta coerenza con le indicazioni comunitarie e nazionali in ordine alle politiche di contrasto all´esclusione sociale e alla povertà, e rappresenta una significativa innovazione sociale rispetto ad altre azioni promosse nel triennio precedente in quanto restituisce centralità al ruolo dei Comuni nella qualità di Enti di ambito sociale. Gli obiettivi specifici del Progetto sono la sperimentazione di partnership pubblico-privato sociale fondata sull´integrazione tra politiche sociali, sanitarie, formative e del lavoro; il rafforzamento dell´occupabilità di persone svantaggiate in carico ai Servizi sociali abruzzesi; la sperimentazione di un servizio innovativo per l´inclusione sociale multitarget; la valorizzazione dell´apporto del sistema dei servizi sociali alle finalità del Fondo sociale e al contrasto della povertà. Ciascun progetto deve prevedere l´attivazione di uno Sportello di contrasto alla Povertà e all´Esclusione Sociale [Spes), presso gli Uffici comunali o, in carenza di locali, presso sedi di Organizzazioni no profit partecipanti al progetto. Lo Sportello Spes provvede alla identificazione dei beneficiari fra: persone con disabilità; over 45 anni; donne vittime di violenza; persone uscite dalla dipendenza; ex detenuti; persone in situazione di povertà certificata da Isee inferiore a £ 6.000,Oo; immigrati; senza fissa dimora ed affini. Utenti del Servizio sociale professionale. Sono esclusi i giovani Neet che saranno inviati al Centro per l´Impiego competente per essere assistiti nell´ambito del programma "Garanzia Giovani".  
   
   
GIORNATA DEI GIOVANI MARCHIGIANI, A CAMERINO SECONDA EDIZIONE DELL’EVENTO RICCO DI APPUNTAMENTI.  
 
Ancona, 13 novembre 2014 - Torna, dopo il grande successo dello scorso anno a Fabriano, la Giornata dei Giovani Marchigiani, un evento promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche e realizzato in collaborazione con Amat e Comune di Camerino. Dedicata ai giovani, alle loro capacità creative, artistiche e imprenditoriali, l’iniziativa nasce per ascoltare la loro voce nel pluralismo di espressione e per dare vita a un luogo di incontro con coetanei italiani ed europei. A ospitare questa seconda edizione della Giornata dei Giovani Marchigiani, che si terrà il 19 novembre prossimo, è il bellissimo Teatro Marchetti di Camerino, città la cui vocazione di centro universitario capace di attrarre da anni un numero considerevole di giovani è divenuta punto di riferimento per tutto il territorio marchigiano ed extra regionale. “La Giornata regionale dei Giovani è palcoscenico ideale per la valorizzazione dei meriti e dei talenti dei nostri ragazzi – dichiara l’Assessore alle Politiche Giovanili, Paola Giorgi - in perfetta coerenza con la nuova legge regionale sulle politiche giovanili, l’evento si focalizza sul talento Made in Marche con momenti formativi e di condivisione di esperienze, fino al clou della serata in cui classico, moderno e satira si mescolano per svelare bellissime sorprese. Una Giornata in-tensa, da vivere con entusiasmo e da scoprire con la passione dei giovani marchigiani”. Workshop, musica dal vivo, incontri con gli artisti, premiazioni, prosa, stand informativi sul mondo dei giovani e le opportunità che la Regione Marche dedica loro. L’evento prende il via la mattina, al Teatro Marchetti alle ore 10, dove il coach Luca Stanchieri conduce un workout sulle potenzialità dei giovani. La giornata, tra teatro e altri spazi comunali, prosegue con workshop nel Palazzo Comunale, alle ore 17.00 con Sandro Giorgetti Responsabile del Social Media Team della Regione, incontri e premiazioni per arrivare, alle ore 19, sempre nel Palazzo Comunale, all’aperitivo con il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, l’assessore alle Politiche Giovanili, Paola Giorgi, i rappresentanti della Consulta regionale dei giovani e gli artisti Made in Marche che si esibiranno la sera stessa. In serata il palcoscenico sarà tutto per i giovani già affermati artisti Made in Marche: apre il programma la Sinfonietta Beniamino Gigli (Orchestra Giovanile da Camera di venti elementi) diretta da Luca Mengoni con la partecipazione del fisarmonicista recanatese Christian Riganelli. La musica lascia spazio alla comicità irriverente di Giorgio Montanini, attore reduce dai brillanti successi dello spettacolo Un uomo qualunque e dalla grande visibilità televisiva ottenuta nelle trasmissioni Ballarò, Nemico Pubblico e Aggratis. Si termina con la musica della cantautrice e polistrumentista maceratese Beatrice Antolini, affermata e apprezzata musicista il cui stile miscela bene diversi generi, su tutti pop classico, elettronica, funk e progressive. Tutti gli eventi sono aperti al pubblico e gratuiti.  
   
   
"QUALI POLITICHE PER LA SICUREZZA?": IL 14 E 15 NOVEMBRE CONVEGNO INTERNAZIONALE A PERUGIA, CON I SOTTOSEGRETARI MINNITI E BOCCI  
 
Perugia, 13 novembre 2014 – "Quali politiche per la sicurezza?" è il tema del convegno internazionale terrà alla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni il 14 (dalle ore 9 alle ore 13) ed 15 novembre (dalle ore 9.30 alle ore 13.30), con workshop paralleli nel pomeriggio del 14 novembre (dalle ore 15) nella sede del Dipartimento di giurisprudenza in via Pascoli, a Perugia. A vent´anni dai primi progetti di sicurezza urbana ispirati ai principi della "nuova prevenzione" è arrivato il momento – affermano i promotori del convegno - di trarre un bilancio delle politiche e delle sperimentazioni seguite. In che modo Regioni ed enti locali hanno prodotto un nuovo modo di "fare sicurezza"? Quanto, al contrario, le politiche locali e nazionali sono state schiacciate dalla contingenza e dalle più diverse e ripetute "emergenze"? Al termine di un percorso istituzionale e di ricerca pluriennale, la Regione Umbria, e in particolare l´assessorato con delega alle politiche per la sicurezza, e il Dipartimento di Giurisprudenza dell´Università di Perugia, in collaborazione con la rivista "Studi sulla questione criminale", hanno promosso questa iniziativa invitando studiosi e policy-makers a un confronto pubblico sul tema della sicurezza in una prospettiva transnazionale. E´ prevista la partecipazione di Marco Minniti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sicurezza della Repubblica, nella mattinata di apertura del convegno il 14 novembre, e di Gianpiero Bocci, Sottosegretario di Stato al Ministero dell´Interno, nella giornata del 15 novembre. Il programma del convegno prevede l´apertura plenaria alla Sala Brugnoli venerdì 14 novembre (dalle 9, alle 13) con i saluti istituzionali di Eros Brega, Presidente Consiglio Regionale dell´Umbria, Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria, e Franco Morioni, Rettore Università degli Studi di Perugia. Dopo l´introduzione dei lavori, a cura di Tamar Pitch (Università di Perugia) seguiranno le relazioni di Giuseppe Mosconi (Direttore di Studi sulla questione criminale, Università di Padova), Axel Klein (Università di Kent, Gran Bretagna), Maximo Sozzo (Universidad Nacional del Litoral, Santa Fe, Argentina), Fabio Paparelli (assessore con delega alla Sicurezza, Regione Umbria), Marco Minniti Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sicurezza della Repubblica. Nel pomeriggio del 14 novembre (dalle ore 15) si terranno workshops paralleli, nella sede del Diparti,mento di giurisprudenza, su "La sicurezza e le sicurezze", coordinatore Giuseppe Campasi, Università di Bari; "Sicurezza e opinione pubblica:comunicazione e percezione", coordinatore Omid Firouzi, Università di Padova; "Le politiche di sicurezza urbana: culture, discorsi, orientamenti", coordinatrice Monia Giovanetti, Cittalia – Anci; "Le politiche di sicurezza urbana: contesti, pratiche, azioni", coordinatrice Rosalba Altopiedi, Università di Torino; "Migrazioni e migranti", coordinatrice Valeria Ferrarsi, Università di Torino; "Prostituzione", coordinatrice Giorgia Serughetti, Università di Milano-bicocca; "Violenza contro le donne", coordinatrici Lucia Re, Università di Firenze, e Maria Virgilio, Università di Bologna, Giudit; "Criminalità organizzata", coordinatore Vincenzo Scalia, Università di Bologna. Nella giornata di sabato 15 novembre, nella Sala Brugnoli, è prevista (ore 9,30) la plenaria di chiusura, con le relazioni dei coordinatori dei Workshops, coordina Stefano Anastasia, Università di Perugia. Alle ore 11 si terrà la Tavola rotonda conclusiva, introdotta da Fabio Paparelli, assessore con delega alla Sicurezza della Regione Umbria, coordina Dario Melossi, Università di Bologna. Partecipan: Gianpiero Bocci - Sottosegretario di Stato al Ministero dell´Interno, Massimo Patarini, Università di Bologna; Irene Priolo, Vice Presidente Forum Italiano Sicurezza Urbana; Rossella Selmini, Università del Minnesota, Usa; Grazia Zuffa, Forum Droghe; un rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.