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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Novembre 2014
TIRRENO POWER, AL MISE ESAME DELLA SITUAZIONE IN VISTA DELLE PROSSIME SCADENZE CENTRALE DI VADO OGGETTO DI PARTICOLARE ATTENZIONE: C’E’ IL SOSTEGNO DEL GOVERNO  
 
Roma, 13 novembre 2014- In vista delle imminenti scadenze, importanti per il futuro della centrale Tirreno Power di Vado Ligure (parzialmente bloccata da un intervento della magistratura), oggi al Ministero dello Sviluppo Economico si è svolta una riunione dedicata all’assetto generale dell’Azienda e, in particolare, alle prospettive produttive ed occupazionali dell’impianto del Savonese. Nel corso del confronto- presieduto dal Responsabile dell’Unità di gestione delle crisi aziendali Dott. Giampiero Castano- è emerso con chiarezza che il Mise ritiene quella di Vado una centrale importante per il territorio e per il sistema energetico italiano. Alla riunione odierna hanno preso parte il Direttore Generale di Tirreno Power Massimiliano Salvi e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria nazionali e territoriali.  
   
   
UPSTREAM, CANALE DI SICILIA: IL SOTTOSEGRETARIO VICARI FA IL PUNTO  
 
Roma, 12 novembre 2014 – "Lo sviluppo della produzione di idrocarburi non deve e non può avvenire se non in modo sostenibile con un´attenzione elevatissima alla tutela dell´ambiente e alla sicurezza". Sono queste le prime parole del Sottosegretario, Sen. Simona Vicari, in riferimento alle notizie di possibili referendum consultivi nei territori rivieraschi del Canale di Sicilia. "Il Governo ha riaffermato da ultimo questo concetto proprio nello Sblocca Italia". Il Sottosegretario si riferisce al trasferimento allo Stato della competenza in materia di Via: "Questo permetterà di riportare la materia su un piano tecnico uniforme ed altamente qualificato (gli esperti nazionali della commissione Via) mantenendo comunque inalterata la funzione concorrente delle Regioni e la partecipazione degli enti locali al procedimento". Inoltre l´esponente di Governo ha evidenziato come sempre nello Sblocca Italia sia stata prevista "la destinazione ai territori in cui si svolgono le attività petrolifere e a quelli costieri prospicienti le attività offshore di una parte rilevante delle royalties provenienti dalle attività petrolifere a mare, al fine di massimizzare i benefici sul territorio". "Nel delicato contesto internazionale dobbiamo far leva sulle potenzialità energetiche dell´Italia anche in materia estrattiva per ridurre la pericolosa dipendenza energetica del nostro Paese (ben 55 Miliardi di Euro nel 2013, pari al 3,6% del Pil) e – continua il Sottosegretario - il Canale di Sicilia gioca già oggi un ruolo fondamentale, che nel futuro sarà ancora più cruciale con almeno di 2,3 miliardi di investimenti previsti nell´area". "Proprio pochi giorni fa – riferisce il Sottosegretario – siamo riusciti a ottenere l´accordo per la salvaguardia dei posti connessi alla Raffineria di Gela (3500 tra diretti e indotto), grazie al nuovo piano dell´Eni, che prevede investimenti ingenti nel locale settore upstream, i quali, unitamente a una riconversione green dell´impianto, consentiranno la salvaguardia dei posti di lavoro e della vocazione manifatturiera del territorio. Inoltre, la stessa Eni prevede di realizzare a Gela un centro di eccellenza per la sicurezza mineraria". “Devo puntualizzare che attualmente sono presenti nel Canale di Sicilia solo 4 Piattaforme petrolifere e che in futuro, realizzando tutti i progetti sui nostri tavoli, diventeranno al massimo 6, su 105 piattaforme presenti nei mari italiani. Nessun assalto, quindi, al Canale di Sicilia, e tanto meno alle Egadi dove non c’è alcun progetto, ma soltanto poche attività a gas necessarie soprattutto per una riconversione industriale che mantenga la piena occupazione a Gela e dintorni”. “Lo sviluppo delle attività estrattive suddette – chiosa l´esponente di Governo – si svolge giá oggi nel rispetto dei più alti standard internazionali e in totale sicurezza, grazie alla costante attività di vigilanza e controllo dell´Autorità competente e alle eccellenze tecnologiche italiane. Tutto ciò consente all´Italia di non registrare incidenti significativi in mare nei 60 anni di attività e di avere un ruolo credibile a livello internazionale in materia di innalzamento degli standard di sicurezza nel Mediterraneo". “A questo proposito, proprio oggi si è svolto un Convegno promosso da Assomineraria e dalla Società Geologica Italiana che ha messo in luce l’elevata competenza dei tecnici e degli esperti del settore, ampiamente riconosciuta nel panorama internazionale, che alle condizioni attuali, sono costretti ad esportare all’estero le migliori tecnologie e le capacità, in termini di conoscenze e best practice”.  
   
   
CENTRALE SNAM: ASSESSORE ABRUZZO A ROMA RIBADIAMO NOSTRA CONTRARIETÀ  
 
L´aquila, 13 novembre 2014 - "Abbiamo ribadito la nostra contrarietà all´intesa sull´opera, come avevamo già dichiarato nella delibera del luglio scorso. Continuiamo a ritenere necessaria l´istituzione di un tavolo con il Ministero e la stessa ditta Snam per individuare soluzioni alternative a quelle oggi in atto". E´ quanto dichiara l´assessore regionale Mario Mazzocca, intervenuto questa mattina alla conferenza di servizi convocata a Roma. Mazzocca ribadisce tre questioni pregiudiziali: "No ad un procedimento amministrativo in assenza della V.a.s.. Non possiamo avallare tout court un procedimento amministrativo in assenza della V.a.s. E della V.i.a unica. Crediamo che le opere rispondenti a una finalità unitaria, come i cinque tratti dell´unico gasdotto "Rete Adriatica" e che vengano realizzate in tempi e procedure diversi, assurgono in realtà al livello di programmi o piani; ragion per cui l? opera andrebbe assoggettata nel suo complesso a una preventiva procedura di Valutazione Ambientale Strategica. L´opera, inoltre, dato il suo carattere di decisa unitarieta`, va sottoposta ad una procedura di V.i.a. Unica e non a cinque procedure V.i.a. Separate, come è avvenuto. Si tratta di un modus operandi confermato anche dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell´Unione europea, in base alla quale non risulta accettabile che un progetto complesso venga artificialmente ed arbitrariamente suddiviso in varie parti". Alla luce dell´avvenuta approvazione dell´emendamento sulle procedure che disciplinano gli atti successivi al diniego dell? intesa, per l´assessore è doveroso presentare una più che opportuna richiesta di sospensione della decisione di cui alla Conferenza dei Servizi odierna. "A tal proposito sottoliniamo, infatti ? continua Mazzocca - che l´approvazione dell´emendamento di cui sopra esplica la propria piena efficacia ed operatività quanto meno fino alla eventuale pronuncia della Corte Costituzionale (in caso di impugnativa da parte del Governo entro 60 gg.) "Finora - sottolinea l´assessore - sono state fatte valutazioni superficiali in merito alle possibili alternative al progetto presentato dalla Snam. Il tracciato della ´Rete Adriatica´ non sembra aver incontrato ostacoli fino a Biccari (Fg). Successivamente, la scelta del corridoio e` stata condizionata dall´impossibilita` di trovare una via percorribile, che da Biccari si spingesse in prossimità della fascia costiera, risalendo verso nord, in direzione di Pescara, per ´criticità geologiche´; criticità, individuate per lo più ´nel tratto Biccari-san Salvo´, che non sembrano trovare rispondenza alcuna con la realtà: infatti ? continua Mazzocca - la ´Rete Nazionale Gasdotti include previsioni relative a gasdotti di altra società lungo proprio quel percorso che la Snam non ha evidentemente considerato all´epoca della progettazione della ? Rete Adriatica". Il mancato approfondimento di una possibile e reale alternativa di un percorso in prossimità della fascia interna della linea di costa (dorsale adriatica) ha evidentemente influenzato anche il comportamento della Commissione V.i.a. Che si e` limitata a prendere in esame esclusivamente il tracciato proposto sulla dorsale appenninica, vale a dire proprio la soluzione che presenta le più elevate criticità sul piano ambientale, idrogeologico e, soprattutto, sismico. "In definitiva - afferma l´Assessore Mazzocca - continuiamo a ricercare una possibile condivisione con il Governo riguardo ad una soluzione alternativa che scongiuri la realizzazione della centrale Snam a Sulmona (12 ettari o qualcosa come 25 campi di calcio) in un sito ad alta valenza storico-architettonico-ambientale ubicato fra la Badia Morronese e l´Eremo Celestiniano, oltre che connotato da un elevato grado di ricettività tellurica. Ora la palla passa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l´avvio della procedura decisoria entro la fine di gennaio e l´assunzione della competente decisione finale. Mi auguro che in questa sede si possa trovare un accordo su di una soluzione alternativa; in mancanza la Pcm potrebbe avocare a sé il procedimento e decidere in maniera monocratica anche in presenza del diniego della Regione. Sarebbe un caso più unico che raro".  
   
   
PRESENTATO MASTERPLAN AREA EUGUBINO GUALDESE: REGIONE UMBRIA E SEI COMUNI UNITI PER VALORIZZAZIONE E SVILUPPO TERRITORIO  
 
Costacciaro, 13 novembre 2014 – Creare le condizioni per un nuovo sviluppo economico e sociale dell´Eugubino Gualdese facendo leva sulle attrattive paesaggistiche e ambientali di territorio in cui è ricompreso un Parco regionale, quello del Monte Cucco, dodici Siti di importanza comunitaria ("Sic") e cinque bacini idrografici. È questo l´obiettivo del Masterplan dell´area Eugubino, un innovativo progetto di programmazione d´area vasta concertato dall´Assessorato all´Agricoltura della Regione Umbria e dai sei Comuni del territorio: Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Sigillo. Sono stati individuati e scelti 30 progetti, che saranno realizzati con il finanziamento di oltre un milione e 900mila euro nell´ambito del Par Fsc 2007-2013, il Programma attuativo regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, a valere sui fondi per "Interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità e dei siti Natura 2000". Il Masterplan è stato presentato oggi, a Costacciaro, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l´assessore regionale all´Agricoltura, Parchi e aree protette Fernanda Cecchini, i sindaci dei sei Comuni interessati, il presidente dell´Università degli Uomini Originari di Costacciaro Natale Vergari, il dirigente del Servizio regionale Sistemi naturalistici e zootecnia Paolo Papa, l´amministratore unico dell´Agenzia forestale regionale Massimo Bianchi. "La Regione Umbria – ha affermato l´assessore Cecchini - ha voluto ‘premiare´ una delle aree dell´Umbria più vocate ai temi ambientali per assicurare al territorio uno sviluppo alternativo, legato alle peculiarità ambientali, puntando sempre più sul ‘Turismo Natura´, un settore in continua crescita, stimata intorno al 20% annuo, e che in Italia nel 2013 ha raggiunto i 12 miliardi di euro di fatturato. Il lavoro progettuale ha preso in considerazione l´area nel suo insieme mettendo in risalto le loro caratteristiche in termini ambientali, paesaggistici, storico-culturali, attraverso una progettazione condivisa che ha permesso di arrivare poi al Masterplan in cui sono state raccolte le proposte progettuali presentate dai Comuni e dall´Università degli Uomini Originari di Costacciaro con un obiettivo specifico: favorire un nuovo sviluppo locale basato sul turismo ambientale e sostenibile e con esso l´aumento dei posti di lavoro". "Superando la logica "municipalistica", - ha proseguito Cecchini - fatta di interventi puntuali, si è giunti a un progetto organico, con una visione di sistema territoriale complesso, in cui si integrano le strategie progettuali dei Comuni. Si sono così evitate inutili concorrenze tra territori e il rischio di duplicazioni di iniziative, con conseguente spreco di risorse". "In coerenza con le finalità del Par Fsc della Regione Umbria - ha sottolineato l´assessore - il Masterplan, fissa scenari e azioni volti a migliorare la qualità generale delle risorse ambientali e culturali e a valorizzarle ai fini di un turismo sostenibile. Da un punto di vista turistico, è stato sottolineato, l´area Eugubino Gualdese è caratterizzata prevalentemente da un turismo di tipo familiare attento agli aspetti legati alla tipicità (tradizioni, gastronomia, produzioni tipiche) e amante della natura e delle attività all´aria aperta. Un visitatore interessato al turismo "lento", alla ricerca di un territorio ricco di testimonianze storico-artistiche calate in un paesaggio suggestivo". Per la migliore fruizione delle risorse turistiche, ambientali e territoriali, per intercettare la crescente domanda a livello nazionale e internazionale di servizi turistici negli ambiti naturali, - ha concluso l´assessore Cecchini - sono stati selezionati interventi essenzialmente di miglioramento infrastrutturale e finalizzati al consolidamento di un´offerta turistica che, senza entrare in conflitto con la conservazione e la tutela del territorio, punti su itinerari tematici legati alla cultura, all´ambiente, allo sport all´aria aperta (quali volo a vela, cicloturismo, trekking, sci di fondo, nordic walking). Due gli assi in cui gli interventi sono stati suddivisi: "Percorsi di acqua e natura – Il percorso degli antichi Umbri" che si propone di valorizzare i tre elementi acqua, natura e storia all´interno dell´area vasta che comprende i sei comuni; "Turismo Natura e micro ricettività", per la valorizzazione del sistema ambientale naturale e dello sport all´aria aperta". Tra i progetti inseriti nel primo asse, oltre a un piano di promozione e marketing turistico che sarà sviluppato in maniera integrata, figurano la valorizzazione del percorso degli antichi Umbri con due interventi che riguardano circa 40 chilometri fra Gualdo Tadino e Gubbio e la sistemazione del percorso che ripercorre l´antico sentiero medievale del "Bottaccio" nella Gola del Bottaccione a Gubbio; la valorizzazione e il recupero di una cisterna del ‘400 in località Valsorda che veniva utilizzata per l´irrigazione di colture di cereali e zafferano; la sistemazione e la valorizzazione di numerosi fontanili, di fonti e sorgenti (a Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo, Sigillo); la realizzazione di itinerari accessibili a disabili (a Sigillo e a Fossato di Vico). Nel secondo asse tematico sono previsti, tra gli altri, la realizzazione di un´area per la soste di camper (in località San Guido di Gualdo Tadino), interventi per il miglioramento delle aree di decollo di volo libero a Pian del Monte (Sigillo); una palestra da arrampicata indoor (a Sigillo); un nuovo centro escursionistico a Costa San Savino (Costacciaro), il completamento dei collegamenti wireless sul tracciato delle piste da sci di fondo (Costacciaro), il potenziamento delle strutture per i cicloturisti, la valorizzazione di bivacchi montani (Costacciaro) e della ex scuola di Isola Fossara (Scheggia e Pascelupo) ai fini dell´ospitalità diffusa.  
   
   
‘IL MODELLO GIAPPONE AL TEMPO DELLA CRISI’ 11°CONVEGNO ANNUALE DI OSSERVATORIO ASIA  
 
Milano, 13 novembre 2014 - Può, il Giappone, essere un modello da seguire anche nelle fasi congiunturali più critiche, come quella che sta attraversando il mondo globalizzato? E’ questo, il tema sul tappeto dell’ 11° Convegno di Osservatorio Asia, ‘Il modello Giappone al tempo della crisi’. Il Giappone è tornato inaspettatamente al centro dei riflettori internazionali proprio in questi tempi di crisi. A lungo le sue eccezionali performance dal Dopoguerra sono state progressivamente considerate acquisite, come se la modernità industriale e le capacità produttive appartenessero all’ordine naturale delle cose. Il paese, che sembrava posto in un recinto di eccellenza, oggi può invece insegnare a mantenere un’alta qualità della vita, un percorso politico imperniato sulla stabilità e l’alternanza, una vivace attività culturale. Proprio per questo il simbolo dell’11° Convegno di Osservatorio Asia, ‘Il modello Giappone al tempo della crisi’, è l’eleganza dei fiori di ciliegio: un ramo stabile nel grafico economico. Spiega infatti Romeo Orlandi, presidente del Comitato Scientifico Osservatorio Asia, chairman del Convegno: <Il modello giapponese, efficace, invidiabile, imitato con ammirazione, singolare nella sua applicazione, si trova oggi a convivere con una triplice crisi. Alla lunga,una inedita stagnazione si è aggiunta alla recessione globale che ha colpito soprattutto i paesi industrializzati. La catastrofe di Fukushima, oltre agli immensi danni sociali, ha poi acuito le crisi esistenti. Tuttavia, il paese offre capacità di recupero, reazione e innovative soluzioni economiche, che non mettono in discussione la sua prosperità e il suo assetto democratico>. “L´economia asiatica è sempre più un fattore determinante per le dinamiche economiche globali – spiega Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano e Direttore di Promos, azienda speciale della Camera di commercio per l’internazionalizzazione – e nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita di numerosi mercati asiatici, molti di questi considerati nuovi. Il Giappone non si può certo considerare un mercato nuovo, ma per i molteplici avvenimenti degli ultimi anni ha sicuramente una storia particolare che merita un’analisi approfondita. Il convegno odierno rappresenta un’occasione per farlo, oltre che una possibilità per le imprese di conoscere diversi aspetti di un paese che offre buone opportunità di business”. Il programma del Convegno prevede interventi di quadro macroeconomico, aziendale, politico e di soft power da parte di alcune personalità di spessore: Pietro Ginefra, Head of International Relations for the Governing Board, Bank of Italy: Dagli accordi del Plaza Hotel all’Abenomics; Clyde Prestowitz, President of the Economic Strategy Institute, former Counselor to the Secretary of Commerce in the Reagan Administration, Washington, Usa: The international crisis and the role of neo- keynesian policies; Yoshifumi Muneta, Professore alla Kyoto Prefectural University: La cultura al tempo della crisi: cosa può offrire l’Italia; Antonio Parenti, Vice capo negoziatore per l´accordo di libero scambio con il Giappone. Dg Trade, Commissione Europea, Bruxelles: L´accordo di libero scambio Ue-giappone tra difficoltà negoziali e opportunità per le aziende. Federico Maria Bega (Dirigente Aree Strategiche, Promos-camera di Commercio di Milano), Alberto Forchielli (Presidente Osservatorio Asia), Kazuyoshi Umemoto (Ambasciatore del Giappone in Italia) introducono i lavori. Le conclusioni spettano a Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri. Osservatorio Asia è dunque ancora una volta testimone di eventi importanti. Comprenderne gli esiti è di interesse delle imprese italiane, degli operatori, delle istituzioni e dei media. Giovedì 13 Novembre 2014 Ore 14-18 Palazzo Turati – Via Meravigli, 9/b, Milano. Web www.Osservatorioasia.com    
   
   
LOMBARDIA VERSO GIAPPONE + 16% L’EXPORT IN UN ANNO 896 MILIONI IN SEI MESI.  
 
Milano, 13 novembre 2014. Lombardia e Giappone: un business che in soli sei mesi sfiora 1,4 miliardi di euro, oltre un terzo del totale italiano. L’export pesa per 869 milioni e cresce del 15,5% in un anno contro il rallentamento delle esportazioni che si registra invece a livello nazionale (-10,4%). Milano pesa per il 67% dell’interscambio, Bergamo, Monza e Brianza e Varese per oltre il 6% l’una mentre sono Pavia (+98,6%) e Mantova (+21,6%) a registrare le crescite più alte. Il settore trainante resta il manifatturiero che passa dai 746 milioni del 2013 agli 863 del 2014: si esportano soprattutto articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (281 milioni, +144%) ma anche moda (241 milioni). Nell’import prevalgono invece macchinari ed apparecchi (138 milioni). E cresce anche l’export di prodotti alimentari: +19,9% in un anno raggiungendo i 55 milioni di euro in sei mesi. I prodotti lombardi che i giapponesi apprezzano di più sono i prodotti a base di carne lavorata e conservata (17 milioni di euro) proveniente soprattutto da Brescia e Como, e i formaggi (11 milioni di euro) da Bergamo, Milano, Brescia e Cremona. Ma si esportano anche vini e bevande per oltre 10 milioni di euro. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi sei mesi del 2014 in confronto allo stesso periodo del 2013. Interscambio tra Lombardia e Giappone per provincia – primi sei mesi del 2014
Territorio 2013 2014 2014 peso var 2014/2013
import export interscambio import export interscambio import export interscambio import export interscambio
Varese 31.310.777 67.193.572 98.504.349 36.220.547 50.148.770 86.369.317 7,2% 5,8% 6,3% 15,7% -25,4% -12,3%
Como 12.447.434 33.365.013 45.812.447 10.395.356 29.769.158 40.164.514 2,1% 3,4% 2,9% -16,5% -10,8% -12,3%
Sondrio 2.049.450 1.068.583 3.118.033 4.112.792 418.239 4.531.031 0,8% 0,0% 0,3% 100,7% -60,9% 45,3%
Milano 346.873.538 459.329.131 806.202.669 335.724.234 581.169.290 916.893.524 66,8% 66,9% 66,8% -3,2% 26,5% 13,7%
Bergamo 34.013.894 60.945.023 94.958.917 36.438.358 55.308.566 91.746.924 7,2% 6,4% 6,7% 7,1% -9,2% -3,4%
Brescia 14.902.705 35.864.254 50.766.959 17.417.927 42.860.319 60.278.246 3,5% 4,9% 4,4% 16,9% 19,5% 18,7%
Pavia 5.219.037 7.503.464 12.722.501 2.281.034 22.982.847 25.263.881 0,5% 2,6% 1,8% -56,3% 206,3% 98,6%
Cremona 2.797.436 11.223.665 14.021.101 2.641.297 10.671.957 13.313.254 0,5% 1,2% 1,0% -5,6% -4,9% -5,0%
Mantova 3.533.928 16.394.879 19.928.807 7.309.610 16.923.756 24.233.366 1,5% 1,9% 1,8% 106,8% 3,2% 21,6%
Lecco 3.080.027 8.608.854 11.688.881 3.283.164 7.556.830 10.839.994 0,7% 0,9% 0,8% 6,6% -12,2% -7,3%
Lodi 638.858 9.766.307 10.405.165 450.059 6.697.627 7.147.686 0,1% 0,8% 0,5% -29,6% -31,4% -31,3%
Monza e della Brianza 48.777.920 40.971.187 89.749.107 46.426.481 44.409.135 90.835.616 9,2% 5,1% 6,6% -4,8% 8,4% 1,2%
Lombardia 505.645.004 752.233.932 1.257.878.936 502.700.859 868.916.494 1.371.617.353 100,0% 100,0% 100,0% -0,6% 15,5% 9,0%
Italia 1.356.171.299 3.001.511.977 4.357.683.276 1.365.004.657 2.688.291.654 4.053.296.311 36,8% 32,3% 33,8% 0,7% -10,4% -7,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2014 e 2013 Interscambio tra Lombardia e Giappone per merce – primi sei mesi del 2014
2013 2014 2014 peso var 2014/2013
Merce import export import export import export import export
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca 852.175 476.753 914.899 740.914 0,2% 0,1% 7,4% 55,4%
B-prodotti Dell´estrazione Di Minerali Da Cave E Miniere 603.806 120.408 729.566 549.078 0,1% 0,1% 20,8% 356,0%
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere 502.339.276 746.472.029 499.421.092 863.477.555 99,3% 99,4% -0,6% 15,7%
Ca-prodotti alimentari, bevande e tabacco 1.687.346 46.274.885 1.958.870 55.502.057 0,4% 6,4% 16,1% 19,9%
Cb-prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 17.576.696 258.151.423 21.912.617 241.199.900 4,4% 27,8% 24,7% -6,6%
Cc-legno e prodotti in legno; carta e stampa 2.498.759 3.985.014 1.739.504 3.043.173 0,3% 0,4% -30,4% -23,6%
Cd-coke e prodotti petroliferi raffinati 148.462 28.370 649.207 9.068 0,1% 0,0% 337,3% -68,0%
Ce-sostanze e prodotti chimici 115.728.120 65.631.216 102.089.762 58.296.228 20,3% 6,7% -11,8% -11,2%
Cf-articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 29.542.932 115.265.698 31.502.255 281.247.228 6,3% 32,4% 6,6% 144,0%
Cg-articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 22.556.011 14.330.830 26.603.055 13.506.299 5,3% 1,6% 17,9% -5,8%
Ch-metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 23.269.063 25.374.329 20.598.917 13.968.078 4,1% 1,6% -11,5% -45,0%
Ci-computer, apparecchi elettronici e ottici 60.415.403 41.949.501 64.501.655 34.130.155 12,8% 3,9% 6,8% -18,6%
Cj-apparecchi elettrici 16.712.474 16.882.354 16.158.951 15.967.414 3,2% 1,8% -3,3% -5,4%
Ck-macchinari ed apparecchi n.C.a. 141.706.160 77.682.567 138.419.733 73.575.916 27,5% 8,5% -2,3% -5,3%
Cl-mezzi di trasporto 52.615.934 37.961.390 58.002.782 32.429.588 11,5% 3,7% 10,2% -14,6%
Cm-prodotti delle altre attività manifatturiere 17.881.916 42.954.452 15.283.784 40.602.451 3,0% 4,7% -14,5% -5,5%
E-prodotti Delle Attivita´ Di Trattamento Dei Rifiuti E Risanamento 63.380 73.890 59.295 179.169 0,0% 0,0% -6,4% 142,5%
J-prodotti Delle Attivita´ Dei Servizi Di Informazione E Comunicazione 1.179.063 2.941.619 1.030.640 2.144.792 0,2% 0,2% -12,6% -27,1%
M-prodotti Delle Attivita´ Professionali, Scientifiche E Tecniche 177.523 2.065 113.562 22.888 0,0% 0,0% -36,0% 1008,4%
R-prodotti Delle Attivita´ Artistiche, Sportive, Di Intrattenimento E Divertimento 76.252 219.499 22.193 235.576 0,0% 0,0% -70,9% 7,3%
V-merci Dichiarate Come Provviste Di Bordo, Merci Nazionali Di Ritorno E Respinte, Merci Varie 353.529 1.927.669 409.612 1.566.522 0,1% 0,2% 15,9% -18,7%
totale Lombardia 505.645.004 752.233.932 502.700.859 868.916.494 100,0% 100,0% -0,6% 15,5%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2014 e 2013 Interscambio alimentare tra Lombardia e Giappone – primi sei mesi del 2014
Merce Varese Como Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Monza e della Brianza Lombardia
export export export export export export export export export export export export
Ca101-carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne 0 7.029.621 0 323.169 0 8.275.706 0 38.212 1.493.155 132.744 0 0 17.292.607
Ca102-pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati 0 29.400 7.236 358.927 0 104.140 0 0 0 0 7.584 0 507.287
Ca103-frutta e ortaggi lavorati e conservati 78.874 0 7.460 1.683.793 23.760 0 0 0 22.718 0 413.993 30.397 2.260.995
Ca104-oli e grassi vegetali e animali 28.200 9.900 0 2.205.213 0 14.179 15.400 1.873.017 0 0 0 0 4.145.909
Ca105-prodotti delle industrie lattiero-casearie 493.530 1.398 0 1.800.628 6.617.788 946.881 89.400 935.268 292.830 22.629 39.826 26.952 11.267.130
Ca106-granaglie, amidi e di prodotti amidacei 1.021 0 0 76.955 3.923 5.063 0 0 0 0 0 26.364 113.326
Ca107-prodotti da forno e farinacei 17.743 0 0 1.963.792 81.924 255.049 0 32.313 38.240 0 0 119.559 2.508.620
Ca108-altri prodotti alimentari 11.456 246.770 115.968 5.153.232 327.288 133.397 62.183 428.606 78.549 45.457 157.425 44.867 6.805.198
Ca109-prodotti per l´alimentazione degli animali 0 0 0 61.369 0 0 0 0 55.005 0 0 0 116.374
Ca110-bevande 424.565 396.539 6.328 6.134.652 31.537 2.216.430 240.759 378.894 72.861 307.744 0 271.194 10.481.503
Ca120-tabacco 0 0 0 3.108 0 0 0 0 0 0 0 0 3.108
Totale 1.055.389 7.713.628 136.992 19.764.838 7.086.220 11.950.845 407.742 3.686.310 2.053.358 508.574 618.828 519.333 55.502.057
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2014 e 2013
 
   
   
BIC WEEK 17-20 NOVEMBRE: PORTE APERTE AGLI INCUBATORI D’IMPRESA QUATTRO GIORNI PER CONOSCERE LE AZIENDE E I SERVIZI OFFERTI DA TRENTINO SVILUPPO  
 
Trento, 13 novembre 2014 - Quattro location, 8 workshop, 14 eventi, 100 aziende coinvolte, 4 università, 10 tra hub ed acceleratori, 300 studenti iscritti, un Bic Village e un modulo produttivo in disuso trasformato in Design Lab. Lunedì 17 novembre parte la Bic Week, quattro giorni per conoscere le aziende insediate negli incubatori d’impresa, partecipare a workshop e confronti su design, innovazione, nuove sfide dell’agroalimentare, opportunità finanziarie e per conoscere i servizi offerti da Trentino Sviluppo. Il primo Business Innovation Centre nacque a Rovereto, tra i più antichi in Europa, sulle ceneri del Cotonificio Pirelli, a metà anni Ottanta quando il termine startup non era ancora di moda. Ma è il 2004 l’anno in cui la rete degli incubatori d’impresa trentini si allarga fino a coprire gran parte del territorio grazie all’apertura dei Bic di Pergine, Mezzolombardo e Borgo Valsugana. Oggi, a dieci anni di distanza, Trentino Sviluppo fa il punto sull’esperienza degli incubatori d’impresa e rilancia con i due poli tematici destinati a meccatronica e cleantech. Il programma della Bic Week è disponibile su trentinosviluppo.It, dove è anche possibile iscriversi ai vari eventi. «Un’iniziativa – ha evidenziato Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento - che consente di fotografare l´attuale mappa dei nostri incubatori, tra i primi a livello europeo per storia e consistenza, e farne conoscere il capitale economico, sociale e di innovazione che dentro questi si è sviluppato. Al contempo la Bic Week sarà anche l’occasione per aprire una nuova fase che vedrà gli incubatori di impresa sempre meno centri indistinti e variegati per attività ed iniziative produttive e sempre più poli tecnologici, con un’importante presenza quindi anche del mondo della ricerca e della formazione, e sempre più piattaforme produttive omogenee, puntando in particolare sulle cosiddette smart specialisation, tra le quali la meccatronica e le tecnologie verdi con i nuovi poli della Meccatronica e di Progetto Manifattura». «Gli incubatori d’impresa – spiega Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo - stanno vivendo oggi una stagione particolarmente vivace, una sorta di “ritorno al futuro”. Forse anche perché i Bic rappresentano il terreno di contaminazione ideale tra le due anime delle politiche pubbliche di sostegno al fare impresa: quella immobiliare e finanziaria, fondamentale nella fase di avvio, e quella dei servizi ad elevato valore aggiunto, dove oggi sempre più passa la differenza tra una buona idea ed una startup di successo. Penso in particolare al trasferimento di conoscenze e saperi dai centri di ricerca al banco di lavoro delle aziende, ai percorsi di accompagnamento verso nuovi mercati anche fuori dai confini nazionali, alla capacità di intercettare competenze manageriali e finanziamenti in modi nuovi, oltre i tradizionali circuiti bancari, al riuscire a creare reti formali e informali tra aziende finalizzate ad avviare nuove collaborazioni tecnologiche e di mercato». Sul ruolo degli incubatori e sugli obiettivi della Bic Week, la settimana a loro dedicata, si sono soffermati in particolare Filippo Manfredi, direttore della Direzione Attività Economiche di Trentino Sviluppo e Renata Diazzi, direttrice dell’Area Bic e Nuove Imprese. I Bic: 7 incubatori, 113 aziende, quasi 600 addetti - Complessivamente ospitano 113 aziende e quasi 600 lavoratori. Messe assieme sarebbero la sesta industria del Trentino per numero di occupati. Dalle applicazioni laser alle biotecnologie, dai droni ai motori elettrici di ultima generazione, fino alla telemedicina ed ai sistemi di cogenerazione ad alta efficienza. Sono molto diverse tra loro le aziende che hanno trovato casa nei sette incubatori d’impresa di Trentino Sviluppo, ma una cosa hanno in comune: l’elevato livello di innovazione. Sono 7 i Business Innovation Centre trentini, “incubatori d’impresa” pensati per far nascere iniziative imprenditoriali innovative, favorirne la crescita ed accompagnarle in particolare nella delicata fase di avvio. Offrono moduli produttivi flessibili e spazi ufficio per 90 mila metri quadrati complessivi. E i numeri sembrano dare ragione. Una ricerca condotta dall’Università degli studi di Trento ha dimostrato che le performance economico-finanziarie delle aziende insediate nei Bic migliorano anche fino al 37% rispetto alle aziende dello stesso settore operanti fuori dagli incubatori. Il “tasso di sopravvivenza”, che per le startup insediate nei 200 Bic europei è mediamente dell’88%, nei Bic trentini sale al 92%. L’attività di ricerca condotta dentro i Bic di Trentino Sviluppo ha portato al deposito di 45 brevetti, di cui 26 italiani e 19 internazionali. Sette anni il tempo medio di permanenza dentro gli incubatori d’impresa, mentre il 7% delle aziende insediate sono attività ad elevato livello tecnologico nate negli ultimi cinque anni grazie al fondo Seed Money-fesr. I settori di attività più rappresentati sono il green (edilizia sostenibile, energie rinnovabili, tecnologie ambientali), pari al 32% delle imprese insediate, l’Ict (21%), la meccanica (20%) e l’elettronica (9%). Ma non mancano esperienze di punta nel biomedicale e nella chimica applicata. Bic Week, 17-20 novembre - Tre dei sette Bic trentini tagliano quest’anno il traguardo dei 10 anni: Mezzolombardo, Pergine Valsugana e Borgo Valsugana. Sono questi gli incubatori, oltre al Polo Tecnologico di Rovereto, che apriranno le porte dal 17 al 20 novembre prossimi. Quattro giorni per conoscere gli incubatori d’impresa e le aziende che li animano. Approfondimenti tecnici, networking, porte aperte, laboratori di creatività e design, incontri di business: tante occasioni per fare dei Bic luoghi di contaminazione tra imprenditoria, ricerca e formazione. Si parte lunedì 17 novembre, con il Bic di Mezzolombardo aperto per presentazioni e visite guidate alle aziende. Tra gli approfondimenti, “Nuovi ritrovati in campo agroalimentare per l’avvio di startup innovative”, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach che proprio nell’incubatore ha un proprio laboratorio, “I Bic per lo sviluppo aziendale” e “Le opportunità dei nuovi mercati per le imprese trentine”, per capire cosa è un Bic e cosa Trentino Sviluppo offre alle aziende. Il giorno successivo, martedì 18 novembre, tocca a Pergine Valsugana, dove oltre a conoscere le imprese si parlerà di “Materiali e Product Design”, “Tecnologie di prototipazione per l’artigiano digitale”, e di “Piano industriale e comunicare i valori aziendali”. Mercoledì 19 novembre è la volta di Borgo Valsugana, dove si parlerà anche degli strumenti offerti dai programmi europei nell’ambito dell’approfondimento “Piccole e medie imprese in Horizon 2020, opportunità di finanziamento e regole di partecipazione”. A chiudere la Bic Week sarà il Polo Tecnologico di Rovereto, giovedì 20 novembre. Una giornata densa di appuntamenti con “Bic Match”, spazio in cui le aziende presenteranno la propria attività alla ricerca di nuovi partner, e “Bic Design”, dove nel “Modulo 8”, in 485 metri quadrati di capannone industriale ora in disuso, giovani designer mostreranno progetti e prototipi alle aziende interessate a nuove collaborazioni. Tema dell’approfondimento sarà invece la collaborazione virtuosa fra imprese e designer, per un incontro dal titolo “Design per l’innovazione in Trentino” in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Università Iuav di Venezia e gli atenei di Bolzano e Trento. Per tutto il giorno si potranno inoltre vedere prototipi, prodotti e manufatti di design realizzati da imprese trentine e designer. Verranno premiate le aziende dei Bic di Trentino Sviluppo. Infine, nella hall di Tentino Sviluppo, spazio al “Bic Village”: nove hub ed acceleratori d’impresa, pubblici e privati, oltre all’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento, presenteranno le proprie attività ad imprenditori ed aspiranti startupper. Il tutto con un occhio all’ambiente. Nella giornata conclusiva della Bic Week, giovedì 20 novembre a Rovereto, Trentino Sviluppo sperimenterà infatti “Flotta Event”, il sistema di carpooling messo a punto da un’azienda insediata nel Bic che permetterà di condividere la propria auto risparmiando denari e contribuendo a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Su www.trentinosviluppo.It è disponibile il programma di dettaglio della Bic Week ed è possibile iscriversi a workshop e visite guidate alle singole aziende.  
   
   
CREDITO: ABRUZZO, 14 MLN DI FONDI PAR-FSC PER SISTEMA CONFIDI FIRMATA CONVENZIONE PER SOSTEGNO A PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
Pescara, 13 novembre 2014 - Con la firma della convenzione tra la Regione ed i Consorzi di garanzia collettiva dei fidi operanti in Abruzzo (Confidi), avvenuta, ieri mattina, a Pescara, presso la sede dell´assessorato allo Sviluppo economico, il sistema dei Confidi beneficerà di 14 milioni di euro. Si tratta di fondi statali rientranti nel Programma Operativo del Fondo sviluppo e Coesione (Par-fsc 2007/2013). Risorse che i Confidi, che svolgono attività di intermediazione finanziaria, dovranno utilizzare in tre annualità per rilasciare nuove garanzie in favore di tutte le micro e medie imprese abruzzesi loro socie o che intendono associarsi. Regista dell´operazione il vice presidente della Giunta regionale ed assessore allo Sviluppo economico, Giovanni Lolli, che ha avuto parole di elogio per la struttura tecnica regionale, in grado di velocizzare le procedure per mettere i Confidi nelle condizioni di erogare i finanziamenti alle imprese nel più breve tempo possbile. "Le procedure si possono sempe migliorare - ha riconosciuto lo stesso Lolli - ma quello che conta è che ora i fondi ci sono e rappresentano un´altra bella boccata d´ossigeno per il sistema delle micro e medie imprese dopo il finanziamento di 18 milioni di euro derivanti dal Por Fers erogato sempre attraverso i Confidi". Grazie ai 14 milioni di fondi Apar-fsc, i piccoli imprenditori abruzzesi potranno così ottenere maggiori garanzie presso gli istituti bancari convenzionati con i Confidi per le seguenti tipologie di finanziamento: investimenti, richiesta di capitale circolante, consolidamento di debiti a breve termine (oneri fiscali, previdenziali, fornitori, arretrati per il personale dipendente) ed operazioni di anticipi di crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni. "L´obiettivo principale - ha spiegato il vice presidente - non è certo quello di favorire interveti tamnpone che, seppur ripetuti, non risolvono la problematica dell´accesso al credito. Contiamo, invece, di attivare una seria politica industriale a favore delle imprese medio piccole che negli anni è mancata del tutto costringendo, in molti casi, i titolari ad attingere ai propri patrimoni personali per far fronte alle esigenze dei dipendenti e dell´attività in generale". Dopo la firma della convenzione, Lolli ha anche assicurato che, entro fine anno, verrà organizzato un seminario di studi sul credito con la finalità di favorire un maggior coinvolgimento e una maggiore attenzione del mondo bancario al sostegno del sistema delle micro e medie imprese abruzzesi.  
   
   
MARCHE REGIONE IMPRENDITORIALE D’EUROPA: VENERDI’ 14 NOVEMBRE AD ANCONA L’EVENTO CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.  
 
Ancona, 13 novembre 2014 - Si terrà il prossimo venerdì 14 novembre ad Ancona nella sede di Palazzo Raffaello alle 10 l’incontro sul Premio Regione imprenditoriale europea 2014, che la Regione Marche, prima regione italiana, si è aggiudicata quest’anno insieme alle Regioni delle Fiandre (Belgio) e Nord Brabant (Olanda). All’evento, dal titolo “Le Marche Regione imprenditoriale al centro dell’Europa - Small business act: priorità e strategie per rafforzare le piccole e medie imprese”, parteciperanno Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, Sara Giannini, assessore regionale alle Attività produttive, Joanna Drake membro della Commissione Europea Dg Impresa e Industria, Bert Kuby membro della Direzione politiche regionali e Reti del Comitato delle Regioni e Giuseppe Tripoli direttore generale Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo economico (Sme’s Envoy). “Siamo la prima Regione italiana e tra le 12 Regioni su 271 in tutta Europa – sottolinea il presidente Spacca - ad aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento collegato all’applicazione dei principi dello Small Business Act. L’incontro di venerdì è una opportunità importante per approfondire risultati delle politiche passate e prospettive per le strategie future sulla base del principio “Think small first”. Al centro dell’attenzione dei relatori internazionali ci saranno le misure che possono fornire il massimo sostegno al nostro sistema di micro, piccole e medie imprese. Parleremo di quel prezioso tessuto economico territoriale che fa di noi la regione più manifatturiera d’Italia e tra le prime in Europa, che ci ha permesso di resistere meglio di altri territori alla crisi e che oggi ci consentirà di tenere il passo nel mercato globale se sapremo aumentare la produttività e sostenere la creazione di reddito puntando su qualità, ricerca e innovazione”. “La Regione Marche – aggiunge l’assessore Giannini - è stata premiata perché si è dotata di una propria strategia di attuazione dello Small business act attraverso la stesura di un Piano d’azione avvalendosi dell´esperienza già maturata sin dal settembre 2010 quando fu la prima regione italiana a recepire i principi del documento. La strategia intrapresa assicura il necessario raccordo con le priorità di intervento definite dal Fondo europeo di sviluppo regionale di qui al 2020 e con il Piano integrato regionale per le attività produttive e il lavoro. I principi essenziali di questo approccio aderiscono alle priorità previste dallo Sma: lo stimolo all’imprenditorialità e alle forme di aggregazioni tra imprese, la semplificazione amministrativa, l’accesso al credito, la partecipazione agli appalti pubblici. L’iniziativa di giovedì servirà per confrontare progetti e obiettivi relativi a questi temi fondamentali, in un percorso di crescita comune”. Il Premio Regione imprenditoriale d’Europa viene assegnato alla Regione con la strategia di politica imprenditoriale più convincente e con maggiore proiezione futura. Il Piano di prospettiva, vale a dire la strategia in materia di politiche industriali messa a punto dalla Regione Marche pone le sue basi su due pilastri: Marche regione attenta alle esigenze delle piccole e medie imprese; aziende come driver di ricchezza e crescita e, dunque, di reddito e occupazione per la comunità. I due pilastri sono a loro volta articolati in 6 obiettivi specifici: pubblica amministrazione ricettiva, sostegno all’internazionalizzazione, istituzioni finanziarie efficienti di sostegno alle necessità delle Pmi, specializzazioni intelligenti per innovazione, ricerca e sviluppo, specializzazioni intelligenti per la manifattura di qualità, sistema di istruzione e di ricerca proattivo .  
   
   
CRISI EVRAZ: PASSO AVANTI. RICHIESTA VERIFICA A MINISTERO  
 
Udine, 13 novembre 2014 - "E´ stato fatto un passo avanti in questa difficilissima trattativa grazie alla buona volontà di tutte le parti. A fronte della presentazione da parte di Evraz Palini e Bertoli di un aggiornato piano industriale e in considerazione della imminente scadenza della Cigs è stato sottoscritto un accordo per la richiesta urgente di un tavolo presso il Ministero del Lavoro". Lo ha reso noto il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello al termine della riunione di verifica sulla situazione di crisi dell´azienda di San Giorgio di Nogaro. L´incontro odierno ha portato alla sottoscrizione di un accordo da parte della Regione, proprietà e organizzazioni sindacali per richiedere al Ministero del Lavoro un urgente incontro per verificare la situazione aziendale sotto il profilo della tenuta dei livelli occupazionali e l´utilizzo della Cigs per riorganizzazione. Rispetto al Piano industriale illustrato dalla proprietà nel corso dell´ultimo incontro in Regione a fine ottobre a Udine si è constatata l´apertura dell´azienda - una società satellite del Gruppo russo di proprietà di Roman Abramovich che ha rilevato nel 2010 la Palini e Bertoli produttrice di lamiere da treno laminate a caldo - a anticipare, a partire dal prossimo mese, tre mensilità della cassa integrazione e la disponibilità a farsi carico di una serie ulteriore di manutenzioni e approvvigionamenti di materie prime in fase di avvio (brame) per un importo di oltre 40 milioni di euro. Presenti tutti i rappresentanti delle sigle sindacali, Rsu, Confindustria Udine e Direzione regionale Lavoro, l´amministratore dello stabilimento Elio Pantanali ha presentato il Piano industriale complessivo, specificando l´entità degli investimenti per fare ripartire la produzione - 650 mila euro per impianti e formazione, 520 mila euro per manutenzione propedeutica al riavvio e 240 mila euro extra budget per manutenzione di 12 mesi, oltre ai costi fissi - e ribadendo la proposta di ripartenza del sito entro novembre 2015. Il laminatoio di San Giorgio di Nogaro ha il forno attualmente spento. Dopo un periodo di Cigo iniziato nel mese di agosto 2013, all´esito di una vertenza molto complessa a novembre 2013 è stato sottoscritto l´accordo per la presentazione della richiesta del Ministero del Lavoro di concessione di un periodo di Cigs per crisi aziendali per evento improvviso e imprevisto per un numero massimo di 134 lavoratori, per 12 mesi a decorrere dal 25 novembre 2013, con scadenza quindi al 24 novembre 2014.  
   
   
ASSESSORE UMBRIA: PIENO SOSTEGNO ALLO SCIOPERO DEI METALMECCANICI DEL 14 E DEL 21 NOVEMBRE  
 
Perugia, 13 novembre 2014 - "La vicenda delle acciaierie di Terni e l´atteggiamento della Thyssenkrupp, che rasenta la provocazione nei confronti dei lavoratori e dell´Umbria intera, non solo denunciano l´assenza di politiche industriali serie nel nostro Paese, ma testimoniano lo strapotere delle multinazionali che sfruttano i nostri territori esclusivamente ad uso e consumo dei propri profitti". E´ quanto afferma l´assessore regionale Stefano Vinti, annunciando il suo sostegno allo sciopero dei metalmeccanici previsto per il 14 ed il 21 novembre. "Le centinaia di situazioni di crisi industriale ed occupazionale – sostiene l´assessore - non vengono risolte, anzi, spesso la situazione peggiora con i lavoratori messi in cassa integrazione o in mobilità. In questo senso quella dell´Ast non è una semplice vertenza locale. La strategicità del sito di Terni per l´intera siderurgia nazionale rende evidente a tutti come questa vertenza abbia un rilievo enorme per il futuro di Terni, dell´Umbria e dell´Italia. L´istituto nazionale di statistica certifica come la produzione industriale a settembre sia tornata a scendere, segnando un calo del 2,9% su base annua (dato più basso da settembre 2013) e dello 0,9 rispetto al mese di agosto. Da inizio anno, complessivamente, l´indice è calato di 2,5 punti a quota 89,8 punti: è il dato peggiore dal settembre 2012". Secondo Vinti "anche per la nostra Regione il 2014 si è trasformato in un periodo di ulteriore peggioramento per le condizioni economiche e finanziarie regionali. Nel corso del 2014 in Umbria è continuata la recessione, è peggiorato di conseguenza il clima di fiducia delle imprese ed aumentata la contrazione dell´occupazione (tasso sceso al minimo storico) con la disoccupazione che ha raggiunto il livello più elevato degli ultimi 20 anni. Auspico, pertanto, - continua Vinti -, massima partecipazione alla mobilitazione che in un momento di estrema criticità per il mondo del lavoro rappresenta l´arma di contrasto all´attacco ai diritti dei lavoratori. Il recente Jobs Act, infatti, non ha fatto altro che ridurre i diritti dei lavoratori. Inoltre, in Italia, da tempo mancano completamente quelle politiche industriali che dovrebbero garantire un disegno coerente fatto di ricerca e sviluppo, innovazione, produzioni di qualità, investimenti pubblici e privati, tutela e sviluppo dei settori strategici, salvaguardia e sviluppo delle produzioni industriali e dei livelli occupazionali. Per questo – conclude l´assessore - è necessario sostenere lo sciopero dei metalmeccanici, per disegnare un futuro concreto per i nostri settori industriali e i lavoratori occupati. Infine è fondamentale superare la precarietà e bloccare i licenziamenti attraverso il ricorso a strumenti come i Contratti di Solidarietà".  
   
   
117 PROGETTI PER I BANDI SULL’INTERNALIZZAZIONE 77 PROGETTI PER IL BANDO CON CUI SI FAVORISCE LA CRESCITA DELLE IMPRESE ALL’ESTERO E 40 PER IL BANDO CON CUI LA REGIONE LAZIO SOSTIENE LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. CI SARANNO 33,5 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI  
 
Roma, 13 novembre 2014 - Record di proposte per bandi della Regione sull’internalizzazione delle imprese: sono arrivati 117 progetti per un totale di 33,5 milioni di euro di investimenti. In particolare: 77 progetti per il bando con cui si favorisce la crescita delle imprese all’estero. Con questo bando, da 5 milioni di euro, la Regione sostiene la partecipazione delle piccole e medie imprese a diverse iniziative di internazionalizzazione e per il sostegno dell’export laziale. 77 i progetti presentati per un totale di 25,5 milioni di euro di investimenti e 12 milioni di finanziamenti agevolati regionali. 40 progetti per il bando con cui si sostiene la promozione del sistema produttivo. Con questo bando, da 2,2 milioni di euro, la Regione intende rafforzare insieme al sistema camerale e alle associazioni di categoria l’internazionalizzazione delle imprese, i processi di aggregazione e le competenze organizzative e di marketing. 40 i progetti presentati, per un totale di 8 milioni di investimenti e 3,7 milioni di finanziamento regionale, cioè il 132% della dotazione prevista. Le risposte dal territorio. La maggior parte delle imprese capofila, degli enti camerali e delle associazioni di categoria che hanno presentato domanda di finanziamento risiedono nella provincia di Roma, da cui sono arrivati 85 progetti. Seguono le provincie di Frosinone, con 11 domande, Viterbo e Latina, con 8 progetti ciascuna e Rieti, con 2 richieste. Sono arrivate anche tre richieste da camere di commercio italiane all’estero, due dal Canada e una dalla Tunisia. “Si tratta di un importante successo che dimostra l’efficacia del piano per l’internazionalizzazione fortemente voluto dalla Giunta Zingaretti- è il commento di Guido Fabiani, assessore allo sviluppo economico, che aggiunto: è la conferma le scelte fatte per il sostegno all’innovazione e alla crescita delle aggregazioni d’imprese per innalzare la competitività del nostro sistema produttivo”.  
   
   
PIOMBINO: IL PUNTO SULLA REINDUSTRIALIZZAZIONE  
 
Firenze, 13 novembre 2014 – Il punto sugli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino è stato fatto ieri in una riunione convocata dal Sindaco di Piombino Massimo Giuliani con la presenza dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro della Regione Toscana Gianfranco Simoncini presso la sala consiliare del Comune di Piombino con le organizzazioni sindacali e le categorie imprenditoriali. L´assessore, dopo aver ribadito che "la Regione per quanto riguarda il futuro della Lucchini ritiene fondamentale che la scelta avvenga sulla proposta di investimento che preveda maggiore tutela dell´occupazione e la produzione di acciaio con la previsione di un´area caldo", ha illustrato i contenuti della pre call, che la giunta ha approvato lunedì scorso e che si concretizzerà in un bando che sarà pubblicato a cura di Invitalia. La delibera prevede un pacchetto di interventi, per complessivi 50 milioni di cui 32 di incentivi regionali, di cui potranno usufruire le imprese del territorio. L´assessore ha poi spiegato che molti degli interventi prevedono graduatorie riservate ai lavoratori delle imprese che si trovano nei quattro Comuni di Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima e San Vincenzo, mentre potranno usufruire della premialità prevista degli interventi per l´occupazione anche i Comuni attigui di Follonica, Castagneto Carducci, Sassetta, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo e Massa Marittima. Riferendo i risultati del tavolo di monitoraggio sull´andamento dell´accordo di programma, l´assessore ha detto che nella seduta Cipe del 10 novembre sono stati assegnati 50 milioni di euro per le operazioni di bonifica, 20 milioni per le attività di smantellamento e manutenzione delle navi militari che si aggiungono ai 20 milioni precedentemente assegnati per l´area portuale. "Abbiamo concordato – spiega l´assessore – che entro gennaio, alla luce della delibera approvata dalla giunta e della pubblicazione da parte di Invitalia del bando, sarà organizzato un incontro con il sistema creditizio per verificare le possibilità e gli strumenti per il sostegno alle imprese dell´indotto siderurgico dell´area".