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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Febbraio 2003
LIBERTÀ DI MOVIMENTO DEI CAPITALI: LA COMMISSIONE DECIDE DI AVVIARE IL PROCEDIMENTO DI INFRAZIONE NEI CONFRONTI DELL´ITALIA IN RELAZIONE ALLE IMPRESE PUBBLICHE PRIVATIZZATE  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2003 - La Commissione europea ha deciso di inviare all´Italia una richiesta formale di informazioni sulla normativa recante i criteri per l´esercizio dei poteri speciali nelle imprese pubbliche privatizzate. Benché tale normativa sia stata modificata poco prima della sentenza con cui il 23 maggio 2000 la Corte di giustizia ha constatato l´incompatibilità con il Trattato Ce di una legge italiana del 1994 sulla privatizzazione, la Commissione teme che la definizione delle modalità per l´esercizio di detti poteri speciali sia tuttora troppo vaga per cui potrebbe costituire un disincentivo agli investimenti provenienti da altri Stati membri dell´Ue in violazione delle norme del trattato sulla libertà di movimento dei capitali (articolo 56) e sul diritto di stabilimento (articolo 43). La Commissione ha inoltre deciso di inviare una richiesta formale di informazioni distinta sui provvedimenti che, in seguito alla suddetta sentenza della Corte, l´Italia avrebbe dovuto adottare per revocare una restrizione specifica che esige per i professionisti che intendano svolgere talune attività di consulenza in materia di privatizzazione, l´iscrizione per almeno cinque anni negli albi ufficiali italiani. La Corte aveva dichiarato che tali restrizioni violavano le regole del trattato sul diritto di stabilimento e sulla libertà di prestazione dei servizi (articoli 43 e 49). Le richieste di informazioni saranno inviate sotto forma di lettera di costituzione in mora. In assenza di risposte soddisfacenti entro il termine di due mesi, la Commissione può decidere di inviare al governo italiano richieste formali sotto forma di pareri motivati. Il 23 maggio 2000 la Corte di giustizia europea ha dichiarato (causa C-58/99) che alcuni aspetti della legge italiana 30 luglio 1994 n.°474 sulla privatizzazione violavano le regole del trattato Ce sulla libertà di movimento dei capitali (articolo 56). La Corte ha inoltre dichiarato che le restrizioni previste da detta legge rispetto ai professionisti operanti nel campo della privatizzazione costituivano una violazione delle regole del trattato Ce sulla libertà di stabilimento e sulla libertà di prestazione dei servizi (articoli 43 e, 49). Prima della sentenza della Corte l´Italia aveva già adottato nuovi provvedimenti che emendavano la legge in questione, in particolare una disposizione della legge finanziaria 23 dicembre 1999 n. 488 nonché il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2000. Tuttavia la Corte non ha preso in considerazione tali mutamenti in quanto erano stati adottati successivamente alla scadenza del termine fissato nella precedente richiesta formale della Commissione all´Italia di modificare la propria legislazione (il cosiddetto "parere motivato"). Diritti speciali La prima richiesta di informazioni che la Commissione ha ora deciso di inviare riguarda i criteri per l´esercizio dei diritti speciali definiti nel decreto del febbraio 2000 relativo all´attuazione della legge sulla privatizzazione. La richiesta sarà inviata sotto forma di lettera di costituzione in mora in base alla procedura di violazione del trattato Ce (articolo 226) dato che la legge in questione è stata notevolmente modificata rispetto alla versione su cui si era già pronunciata la Corte nella sentenza del maggio 2000. La Commissione intende verificare se i poteri speciali attribuiti al governo dal decreto per controllare l´assetto proprietario e la struttura della gestione delle imprese pubbliche privatizzate siano giustificati e in particolare se l´eventuale esercizio da parte del governo di questi diritti speciali possa costituire una restrizione ingiustificata alla libertà di movimento dei capitali e al diritto di stabilimento in violazione delle regole del trattato Ue (articoli 56 e 43). Il decreto in questione, adottato l´11 febbraio 2000, all´articolo 2.2 enuncia cinque criteri per l´esercizio dei poteri speciali. Pertanto non è espresso il gradimento ad acquisizioni azionarie che: non assicurino la conoscenza della titolarità delle partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo, diretto o indiretto, della società, nonché degli obiettivi e dei programmi industriali dell´acquirente compromettano processi di liberalizzazione e apertura dei mercati, non siano coerenti con la scelta di privatizzazione della società ovvero determinino situazioni di conflitto di interessi comportino oggettivi rischi di infiltrazione di organizzazioni criminali o di coinvolgimento della società in attività illecite siano lesive della conservazione dei poteri speciali comportino consistenti pericoli di grave pregiudizio per vitali interessi dello Stato anche con riferimento a: 1) l´autonomia o la sicurezza dei rifornimenti di materie prime e beni essenziali alla collettività; 2) la continuità dei servizi pubblici essenziali alla collettività e la sicurezza dei relativi impianti e reti; 3) lo sviluppo dei settori tecnologicamente avanzati. La Commissione rileva che benché sia la legge finanziaria del 1999 che il decreto 2000 modifichino considerevolmente la legge sulla privatizzazione del 1994, sulla quale si è già pronunciata la Corte (vedasi Ip/98/1134), i criteri enunciati nel decreto 2000 tuttora appaiono non proporzionati rispetto ai motivi di interesse generale che dovrebbero giustificare il controllo dell´assetto proprietario e della struttura della gestione delle imprese. Dato che questi poteri speciali attualmente figurano non solo nello statuto di Eni Spa e di Telecom Italia Spa - il che è già stato condannato dalla Corte di giustizia nella sentenza del 23 maggio 2000 - ma anche nello statuto di Finmeccanica Spa e di Enel Spa, la Commissione invita il governo italiano a spiegare in che modo tali restrizioni possano essere considerate proporzionate e giustificate dai motivi imperativi di interesse generale (in particolare la difesa, la sicurezza dei rifornimenti in materie prime) perseguiti da dette società. Restrizioni rispetto ai professionisti - Con la seconda richiesta la Commissione sollecita informazioni sull´esecuzione da parte dell´Italia della sentenza della Corte del maggio 2000 per quanto riguarda la disposizione specifica relativa alla libertà di prestazione di servizi e alla libertà di stabilimento. Infatti la Corte ha dichiarato che l´articolo 1.5 della legge 30 luglio 1994, n. 474, in base al quale le autorità nazionali possono affidare alcuni incarichi (di studio, consulenza, valutazione, ecc.) in materia di privatizzazione unicamente a "professionisti iscritti da almeno cinque anni negli albi previsti..." è incompatibile con l´articolo 49 (libertà di prestazione dei servizi) e con l´articolo 52 (libertà di stabilimento) del trattato Ce dato che la disposizione in questione limita la scelta tra gli operatori a quelli iscritti da almeno cinque anni negli albi previsti dalla legge italiana, escludendo di conseguenza dall´esercizio di detti compiti qualsiasi professionista legalmente operante in altri stati membri o stabilitosi di recente in Italia. Poiché la Commissione non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione dal governo italiano sui provvedimenti adottati per conformarsi alla sentenza della Corte su questo punto specifico, la richiesta di informazioni sarà inviata sotto forma di lettera di costituzione in mora ai sensi dell´articolo 228 del trattato Ce (procedura di infrazione per omessa esecuzione delle sentenze della Corte di giustizia).  
   
   
CONCLUSO CON SUCCESSO IL GEMELLAGGIO CON LA REPUBBLICA CECA  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze ha completato con successo il primo Gemellaggio istituzionale assegnato dalla Repubblica Ceca ad un´amministrazione italiana. Il Progetto aveva l´obiettivo di adeguare alle regole comunitarie il quadro istituzionale e normativo del Paese candidato in alcuni settori strategici per lo sviluppo imprenditoriale, come il diritto fallimentare, le esecuzioni giudiziarie, il registro delle imprese, la disciplina del commercio e delle professioni, il decentramento e la semplificazione amministrativa, la corporate governance. Il team di esperti italiani, guidato dal Project Leader Roberto Ulissi, dirigente generale del Tesoro (Direzione Iv), ha dato, secondo l´unanime opinione dei rappresentanti del governo ceco, un contributo rilevante per l´armonizzazione del sistema ceco agli standards comunitari, in vista della prossima adesione del Paese all´Unione, prevista per il maggio 2004. Il Progetto - finanziato dalla Commissione Europea con fondi del programma Phare - si è svolto nell´arco di 15 mesi ed ha visto la partecipazione di un alto numero di esperti provenienti da diverse amministrazioni e di due consiglieri pre-adesione - Gian Piero Cigna e Francesco Di Majo - che hanno coordinato in loco le attività. Il Dipartimento del tesoro e quello per le politiche di sviluppo e coesione, assegnatari del Progetto, sono stati supportati dalla società "Infocamere" per la realizzazione di un sistema informatizzato di registrazione delle imprese. Nella conferenza stampa conclusiva, tenutasi presso l´Ambasciata italiana a Praga alla presenza dell´ambasciatore italiano Paolo Faiola e del viceministro dell´economia on. Micciché, e´ stata espressa la piena soddisfazione di tutte le istituzioni beneficiarie del Progetto, che hanno sottolineato l´alta professionalità e dedizione degli esperti messi a disposizione dall´Italia ed il prezioso contributo fornito attraverso le attività di consulenza e di formazione. Anche il rappresentante della Commissione Europea ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti e per l´efficace collaborazione con cui i partners hanno gestito le varie fasi di un gemellaggio così complesso, che interessava sei diverse aree di intervento. Il Dipartimento del Tesoro, che ha costituito, nell´ambito della direzione Iv, un apposito ufficio, diretto dal dott. Marco Piredda, dedicato alla promozione e gestione dei progetti di gemellaggio nelle materie di propria competenza, si è aggiudicato anche un nuovo progetto con la Repubblica Ceca sulla regolazione dei mercati finanziari, che avrà inizio nelle prossime settimane.  
   
   
AD AGRIGENTO LA PRESENTAZIONE DEI PIT  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che nei giorni 6 e 7 febbraio 2003 si svolgeranno ad Agrigento due giornate di lavoro dedicate ad un´analisi dello stato di attuazione dei Progetti Integrati Territoriali (Pit), gli strumenti attuativi del Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 attraverso i quali vengono realizzati gran parte degli interventi dei Programmi Operativi relativi agli Assi Risorse culturali e Città, nonché parte significativa dell´Asse Sviluppo Locale. Ai lavori, organizzati dal Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, parteciperanno gli amministratori centrali e locali, i rappresentanti della Commissione europea e gli esponenti del partenariato coinvolti nell´attuazione dei Pit. Ai lavori, che si svolgeranno presso il Centro Congressi dell´Hotel dei Templi parteciperanno il Vice Ministro dell´Economia Gianfranco Miccichè ed il Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro e saranno conclusi dal Capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, Fabrizio Barca. Il programma del convegno e la documentazione di riferimento sono disponibile sul sito del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo  
   
   
LA GRAN BRETAGNA ADERISCE AL GOVERNMENT SECURITY PROGRAM DI MICROSOFT  
 
Londra, 6 febbraio 2003 - Anche la Gran Bretagna ha annunciato la partecipazione al Government Security Program recentemente annunciato da Microsoft. Il Programma, completamente gratuito, offre al personale governativo britannico la possibilità di consultare il codice sorgente di Windows e di accedere alle informazioni tecniche necessarie per per migliorare e potenziare le funzionalità di sicurezza della piattaforma Windows. Questo accordo è il primo al livello mondiale a essere stato firmato da tutte le agenzie competenti di un governo nazionale, le quali forniscono il proprio supporto al governo per la valutazione dell´affidabilità e del livello di sicurezza del sistema informativo centrale. Tramite l´accesso al codice sorgente di Windows, queste agenzie potranno controllare il codice linea per linea ma anche simulare attacchi e minacce per valutare le vulnerabilità delle infrastrutture It. Questo permetterà loro di fornire a Microsoft le informazioni necessarie per assicurare la sicurezza e il trustworthiness della piattaforma Windows. Oltre all´accesso al codice, le agenzie potranno collaborare con i team della sicurezza di Microsoft sia nel Regno Unito che a Redmond. "L´iniziativa Gsp fornirà alle agenzie governative britanniche l´opportunità di valutare la sicurezza e l´integrità dei prodotti Microsoft", ha affermato Craig Mundie, Chief Technology Officer di Microsoft. "Oltre all´accesso al codice sorgente offriamo la documentazione tecnica, le informazioni per identificare, correggere e neutralizzare le vulnerabilità, l´accesso ai tools di crittografia e il supporto e la collaborazione dei nostri esperti per fornire le modalità di accesso e utilizzo del codice sorgente".  
   
   
GOLDEN SHARE: L´INIZIATIVA DELL´UE AL COMITATO PRIVATIZZAZIONI  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che, in relazione alle notizie riguardanti le iniziative assunte dalla Commissione Europea in merito alla cosiddetta golden share prevista nell´ordinamento italiano, esaminerà la posizione della Commissione non appena sarà notificata e, come annunciato, sottoporrà la questione al Comitato di consulenza e garanzia per le privatizzazioni per la formulazione delle opportune raccomandazioni al Governo.  
   
   
L´AGENZIA DEL TERRITORIO PRESENTA IL RAPPORTO IMMOBILIARE 2001-2002  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che oggi a Palazzo Marini, alle ore 9,30, presso la Camera dei Deputati (ingresso in via del Pozzetto 158) si terrà una tavola rotonda tra esperti del settore immobiliare sul tema: "Quali interventi per favorire la circolazione dei beni immobili?". Nel corso del convegno, organizzato dal Dipartimento per le Politiche fiscali e dall´Agenzia del Territorio, verrà presentato il Rapporto immobiliare 2001-2002, edito da "Il Sole 24ore", che l´Agenzia del Territorio ha prodotto per mettere a disposizione del mercato e degli osservatori un´attenta analisi territoriale dei volumi delle compravendite e uno studio sulle principali caratteristiche di acquirenti e venditori. Saranno presenti all´iniziativa Andrea Manzitti, Capo del Dipartimento per le Politiche fiscali e Mario Picardi, Direttore dell´Agenzia del Territorio.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA LA COSTITUZIONE DI UNA JOINT VENTURE PER I SERVIZI BANCARI DI INVESTIMENTO TRA INTESA BCI E LAZARD  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2003 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, la costituzione di una joint venture italiana tra l´istituto di credito italiano Intesa Bci S.p.a. E Lazard Llc, una banca di investimento con sede negli Stati Uniti. La joint venture opererà nel settore dei servizi bancari di investimento. Dopo aver valutato l´operazione proposta, la Commissione ha concluso che essa non solleva alcuna preoccupazione sotto il profilo della concorrenza. Intesa Bci S.p.a. È un istituto di credito italiano che opera nel settore bancario, assicurativo e in altri settori finanziari. Lazard Llc è un´impresa statunitense che fornisce servizi bancari di investimento a livello mondiale. L´impresa comune fornirà servizi di investment banking in Italia, compresa la consulenza nel settore delle fusioni ed acquisizioni e dei mercati dei capitali. Lazard conferirà attivi e risorse attualmente utilizzati per fornire servizi bancari di investimento in Italia, mentre Intesa sottoscriverà un aumento di capitale. La Commissione ha valutato le conseguenze dell´operazione in Italia, concludendo che la concorrenza sul mercato resterà sufficiente, vista la presenza di concorrenti forti quali Morgan Stanley, Mediobanca, Lehman Brothers, Jp Morgan, Merill Lynch e Goldman Sachs. L´accordo di joint venture era stato notificato alla Commissione, con richiesta di autorizzazione ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, il 20 dicembre 2002.  
   
   
PRUMERICA FINANCIAL INCREMENTA IL SUO INVESTIMENTO IN BPB PRUMERICA GLOBAL INVESTMENTS SGR  
 
Bergamo, 6 febbraio 2003 - Banca Popolare di Bergamo ??Credito Varesino (Bpb-cv) e Prumerica Financial hanno annunciato il 4 febbraio che Prumerica Financial ha acquisito da Bpb-cv, con un esborso - a titolo di primo acconto - di 41 milioni di euro, un ulteriore 30 per cento in Bpb Prumerica Global Investments Sgr, la joint venture nel settore dell´asset management creata dalle due società. La quota di partecipazione di Prumerica Financial in Bpb Prumerica sale così dal 5% al 35%. Il rimanente 65% della proprietà risulta distribuito fra le seguenti banche del Gruppo Bpb-cv: Banca Popolare di Bergamo-cv (51,72%), Banca Popolare di Ancona (11,54%), Cassa di Risparmio di Fano (1,45%) e Banca Popolare di Todi (0,29%). L´aumento della partecipazione faceva parte dell´accordo iniziale stipulato nel gennaio 2002. Prumerica Financial è il marchio usato da Prudential Financial Inc. (Nyse:pru) con sede in Newark, New Jersey, Usa, per il suo business in Italia e in altri selezionati paesi al di fuori degli Stati Uniti. "Si rafforza in tal modo la joint venture a cui il nostro Gruppo attribuisce un rilevante valore strategico e che si dimostrerà di vitale importanza anche per i nostri progetti futuri", ha detto Emilio Zanetti, presidente della Banca Popolare di Bergamo-credito Varesino. "La decisione di Prumerica Financial di aumentare il suo investimento in Bpb Prumerica si fonda sulla convinzione del potenziale di crescita del settore dell´asset management in Italia", ha detto Joseph D´onofrio , Amministratore delegato dell´area europea per le controllate di Prudential International Investments, Llc (Newark, New Jersey, Usa). "Questo investimento riflette il nostro impegno a lungo termine verso il mercato italiano e ci consentirà di svilupparci ulteriormente mettendo a frutto i positivi risultati conseguiti in quest´ultimo anno con l´offerta dei prodotti sul mercato" ha aggiunto D´onofrio. Ad oggi, Bpb Prumerica ha creato una linea di prodotti che include 18 fondi comuni di diritto italiano, così come programmi di gestioni individuali che offrono portafogli personalizzati per far fronte ai diversi obiettivi di rischio e rendimento dei clienti. Il risultato è una gamma completa di soluzioni di investimento disegnata per far fronte alle differenziate esigenze dei clienti retail e dei clienti istituzionali in svariati scenari economici. Bpb Prumerica Global Investments Sgr, con 6,3 miliardi di euro di masse gestite (al 31.12.02) distribuisce i suoi prodotti attraverso le oltre 650 filiali del Gruppo Bpb-cv e i circa 300 Promotori finanziari di Bpb Sim. Bpb Prumerica Global Investments Sgr, con sede a Milano, è presieduta da Giorgio Frigeri; la gestione è affidata a Marco Carreri, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale ed a Joseph R. D´onofrio, Vice Direttore Generale. Responsabile dell´area investimenti è Filippo Di Naro. La Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino, quotata alla Borsa di Milano, è un gruppo bancario multifunzionale, multicanale e multimarca che opera nelle aree strategiche del credito, dell´asset management, della bancassicurazione, del leasing, dell´investment banking, della consulenza finanziaria e dei canali telematici. Al 30 settembre 2002, i risultati consolidati di Bpb-cv presentavano: 32,6 miliardi di euro di raccolta diretta; 22,5 miliardi di euro di raccolta indiretta da clientela, di cui 11,2 miliardi di euro di risparmio gestito e 11,3 miliardi di euro di raccolta amministrata, come pure 29,5 miliardi di euro di impieghi a clientela. Infolink : www.prumerica.com   e www.Bpbprumerica.it    
   
   
ARRIVA "ZURICH REAL VALUE INDEX" PER FAR MANTENERE AL CAPITALE IL POTERE D´ACQUISTO E FARLO RENDERE SINO AL 30%  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Arriva da Zurich Investments Life, la compagnia vita del gruppo Zurich Italia, la nuova polizza index-linked con ottime prospettive di rendimento e massima sicurezza, particolarmente indicata per chi vuole difendere il proprio capitale dell´erosione dell´inflazione e per chi cerca una remunerazione più elevata rispetto a quelle reperibili oggi sul mercato. Si chiama Zurich Real Value Index ed il suo rendimento è determinato dalla variazione dell´inflazione dei Paesi dell´Euro e dall´andamento dell´indice di un paniere di 15 titoli azionari di importanti aziende internazionali ed attive in diversi settori merceologici. Zurich Real Value Index offre, in pratica, il vantaggio di un investimento di tipo azionario che mantiene comunque il valore reale del capitale investito (il rendimento minimo è pari alla variazione dell´inflazione dell´area-Euro) ed inoltre riconosce a scadenza una potenziale maggiorazione del 30% del premio, anche nel caso in cui i titoli azionari selezionati dovessero avere un andamento negativo. Sarà soltanto necessario che nessuno di essi subisca una perdita superiore al 50% del valore iniziale nelle rilevazioni mensili dell´ultimo anno. L´indice rappresentativo dell´inflazione dei Paesi dell´area-Euro è il "Cptfemu". Il paniere dei titoli di riferimento è costituito, come detto, da importanti aziende internazionali quali Aventis, Deutsche Telecom, General Motors, Glaxo Smith Kline, Ing Groep, Intel Corporation, Motorola Inc, Philip Morris, Bskyb, Diageo, Prudential Plc, Qualcomm Inc, Sap Ag, Stmicroelectronis e Aol Time Warner. Le prestazioni sono garantite da The Royal Bank of Scotland. Tra le caratteristiche della nuova polizza offerta da Zurich Italia si evidenziano la difesa nel tempo del potere d´acquisto dell´investimento; le forti aspettative di rivalutazione legate alle performances dei titoli che costituiscono il paniere azionario di riferimento; la possibilità di riscatto a partire da un anno dopo la sottoscrizione ottenendo il 98% del titolo sottostante; la garanzia, in caso di morte del contraente, del 100% del capitale investito come minimo; i vantaggi fiscali e legali tipici delle polizze vita. Data l´esclusività dei contenuti della polizza index-linked, Zurich Real Value Index potrà essere sottoscritta in un arco di tempo limitato: il collocamento avrà inizio il 17 febbraio prossimo e si protrarrà sino al 14 marzo 2003. Il premio minimo è fissato un 3.000 Euro, con la possibilità di investimenti anche superiori per multipli di 1000 Euro. La durata contrattuale prevista è di 6 anni con decorrenza dal 20 marzo 2003 e scadenza al 20 marzo 2009. Per garantire all´investimento la massima trasparenza, Zurich Investments Life pubblicherà quotidianamente l´andamento del titolo sottostante e quello dei titoli azionari di riferimento sui maggiori quotidiani nazionali; sarà inoltre possibile accedere alla valorizzazione settimanale del titolo sottostante a Zurich Real Value Index collegandosi al sito www.Zurich.it La nuova polizza è commercializzata dalle Agenzie Zurigo, da Banca Cooperativa Valsabbina e dagli altri istituti bancari che distribuiscono abitualmente i prodotti di Zurich Investments Life.  
   
   
ASSOGESTI - FONDI COMUNI. IN GENNAIO RACCOLTA ANCORA POSITIVA: 2,1 MILIARDI DI EURO. SUPERATO IN UN SOLO MESE IL SALDO DEL QUARTO TRIMESTRE 2002. OBBLIGAZIONARI IN FORTE CRESCITA. POSITIVI I FONDI DI LIQUIDITÀ E I FLESSIBILI. SEGNO MENO PER AZIONARI E BILANCIATI.  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Inizia all´insegna dell´ottimismo il nuovo anno dei fondi comuni d´investimento che chiudono gennaio con un saldo positivo per circa +2.163 milioni di euro. Un risultato molto importante che supera il saldo di tutto l´ultimo trimestre 2002 (+1.847,9 milioni di euro). Forte sprint per gli obbligazionari (dai +267,5 di dicembre agli attuali +1.860 milioni di euro). Sempre positivi i fondi di liquidità e quelli flessibili, mentre mantengono il segno meno i fondi azionari e quelli bilanciati. Nell´insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta negativa per -1.835 mln. Di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -345 mln. Di euro; Obbligazionari raccolta netta positiva per +1.860 mln. Di euro; Di Liquidità raccolta netta positiva per +2.064 mln. Di euro; Flessibili raccolta netta positiva per +420 mln. Di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva per +2.304 mln. Di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +102 mln. Di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta negativa per circa -185 mln. Di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta negativa per circa -59 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di gennaio una raccolta netta negativa per circa -95 mln. Di euro e un patrimonio pari a 6.019 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine gennaio, di circa 359.460 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 7.850 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 72.430 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 23.182 mln. Di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 462.921 mln. Di euro. I dati riportati nel presente comunicato sono provvisori e passibili di variazioni. Giovedì 6 febbraio Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e definitivi.  
   
   
DOW JONES NEWSWIRES NOMINA IL NUOVO RESPONSABILE DELL´UFFICIO DI PARIGI  
 
Londra/parigi, 6 Febbraio 2003: Dow Jones Newswires, leader mondiale nella divulgazione di notizie finanziarie e business, ha nominato Pierre Briançon nuovo responsabile dell´ufficio di Parigi. Briançon sarà effettivo dal 17 Febbraio. Pierre Briançon supervisionerà uno staff di oltre 20 reporter e redattori coprendo le notizie internazionali, Dow Jones Newswires, ed il servizio nazionale in lingua francese, Dj Bourse. Riferirà al senior news editor, Art Mooradian. Pierre Briançon prende il posto di Matthew Curtin, che ora scrive per "The Skeptic," la principale rubrica analitica di Dow Jones Newswire che tratta di società Europee. Pierre Briançon, 48 anni, lavora attualmente come scrittore freelance e consulente nel media nazionale francese, ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1980 come redattore nel settore business per il giornale Francese Liberation. Più tardi ha ricoperto l´incarico di corrispondente del giornale da Mosca e Washington ed in seguito è stato caporedattore. Nel 1998 Pierre Briançon si è trasferito a L´expansion come viceredattore responsabile per le sezioni del giornale che riguardano la finanza, il business e l´high-technology. Precedentemente, ha anche contribuito con qualche articolo alle pagine editoriali di The Wall Street Journal Europe, sempre pubblicato da Dow Jones & Company. Pierre Briançon ha lavorato inoltre come redattore e Ceo per il sito Btobavenue sull´e-business. Si occupa della pubblicazione e produzione de "La Semaine de L´economie," un programma televisivo settimanale sul network pubblico francese, France 5, e presenta giornalmente uno show sulla radio francese Fm business, Bfm. "Pierre apporterà delle capacità di cronaca, documentazione e management al lavoro e giocherà un ruolo estremamente importante nella produzione di news in tempo reale sulle società ed il mercato francesi per entrambe i nostri servizi di news in lingua inglese ed in lingua francese," afferma Gabriella Stern, senior editor, Dow Jones Newswires. Pierre Briançon è laureato all´Institut d´Etudes Politique di Paris, possiede un Master in Public Law (Assas), conosce bene sia il Francese che l´Inglese ed inoltre parla Tedesco e Russo.  
   
   
RISULTATI 2002: QUARTO ANNO RECORD. FATTURATO +26%, UTILE ANTE IMPOSTE +42%  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri a Milano i risultati del quarto trimestre 2002 e ha esaminato i dati preliminari del 2002. Anche il quarto trimestre ha confermato il trend di crescita di redditività e fatturato che ha caratterizzato tutto l´anno. Nonostante la domanda di elettrodomestici in Europa sia rimasta stabile nel 2002, la società chiude l´anno con un nuovo risultato record, per il quarto anno consecutivo, con fatturato in crescita del 26% e utile ante-imposte del 42%. "Un risultato che conferma la validità delle nostre scelte - commenta Vittorio Merloni. Dopo la completa integrazione nel nostro gruppo di Stinol, in Russia, con il possesso del 60% di Gda (Hotpoint) possiamo consolidare la nostra posizione di leader anche sul mercato inglese". Da gennaio 2003 Merloni Elettrodomestici controlla, infatti, il 60% di Gda(hotpoint), il cui conto economico è stato consolidato al 50% nel 2002. Nel 2003 Gda sarà interamente consolidata e questo consentirà un´ulteriore crescita del fatturato, che nel 2003 dovrebbe superare i 3 miliardi di Euro. Anche grazie a questa acquisizione Merloni ha rafforzato la propria quota di mercato in Europa. Oggi la società è leader del settore in diversi Paesi tra cui Italia, Gran Bretagna e Russia. Principali risultati consolidati del 2002 Il fatturato al 31 dicembre 2002 è di 2.480 milioni di Euro, in crescita del 26% rispetto al 2001 (1.971 milioni di Euro). L´incremento del fatturato è dovuto per circa il 13% alla crescita interna e per il restante 13% al consolidamento del 50% di Gda. Il fatturato della società è in aumento sia nell´Europa dell´Ovest, che nell´Europa dell´Est. La crescita dipende dall´aumento dei volumi e dal miglioramento del mix di vendita, sia per il marchio Indesit che per il marchio Ariston. Il margine operativo lordo è di 319 milioni di Euro, in crescita del 40% rispetto al 2001 (228 milioni di Euro). In rapporto al fatturato il margine operativo lordo sale al 12,9% rispetto all´ 11,5% dello stesso periodo del 2001, grazie a un continuo miglioramento dell´efficienza produttiva e dei benefici derivanti dalle nuove economie di scala, che hanno più che compensato il leggero trend di crescita del costo delle forniture. Il margine operativo è di 203 milioni di Euro, il 45% in più rispetto al 2001 (139 milioni di Euro). Il rapporto tra margine operativo e fatturato sale all´8,2% rispetto al 7,1% del 2001. La crescita della redditività è stata costante negli ultimi anni: dal 1998, quando era del 4%, il Ros è aumentato di oltre un punto all´anno. L´utile ante imposte è di 165 milioni di Euro, in aumento del 42% rispetto al 2001 (116 milioni di Euro). Principali indicatori finanziari del 2002 L´indebitamento al 31 dicembre 2002 è di 181 milioni di Euro, rispetto ai 151 milioni di Euro del 31 dicembre 2001. Il rapporto indebitamento/mezzi propri al 31 dicembre 2002 scende a 0,38 (0,41 il 31 dicembre 2001), al lordo del relativo effetto fiscale. Gli investimenti in prodotti, processi e information technology sono di 102 milioni di Euro, in linea con gli investimenti del 2001. Per pubblicità e promozione sono stati spesi 86 milioni di Euro, il 13% in più rispetto al 2001 (76 milioni di Euro). Nel 2002 il Roi calcolato prima delle imposte sale al 31% rispetto al 25% del 2001. Il Roe calcolato prima delle imposte sale al 34% rispetto al 28% del 2001. I prodotti Grazie alla flessibilità delle nuove piattaforme industriali e agli investimenti in information tecnology finalizzati a migliorare i processi interni ed in particolare la "supply chain", la società è in grado di rinnovare oltre il 50% dei prodotti ogni anno. I nuovi prodotti Ariston e Indesit offrono ai consumatori europei performance sempre migliori dal punto di vista della silenziosità e dei consumi, della facilità d´uso e della velocità di utilizzo. Questo ha consentito anche ricavi unitari più alti. Tra i best seller del 2002, i nuovi forni autopulenti "Fast Clean" di Ariston e, nella libera istallazione, il frigorifero Opera 70. Inoltre, l´acquisizione di Gda ha reso possibile anche lo scambio di prodotti prima non disponibili nei rispettivi mercati. In Gran Bretagna Merloni Elettrodomestici ha potuto così introdurre lavabiancheria con carica dall´alto, cucine, frigoriferi e lavabiancheria da incasso e al tempo stesso produrre, per l´Europa continentale, asciugatrici, frigoriferi di 60 cm, cucine con doppia cavità e lavabiancheria top di gamma. I risultati del quarto trimestre 2002 Il quarto trimestre 2002 si è chiuso con un fatturato di 685 milioni, in crescita del 28% rispetto all´ultimo trimestre del 2001 (535 milioni). Il margine operativo lordo è di 105 milioni, in crescita del 50% rispetto al quarto trimestre 2001(70 milioni). Il Ros sale al 15% (13% nello stesso periodo del 2001). Il margine operativo è di 70 milioni, in aumento del 48% rispetto al quarto trimestre 2001 (47 milioni). Il Ros sale al 10% (9% nello stesso periodo del 2001). L´utile ante-imposte è di 49 milioni, in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2001 (42 milioni). Il Cda convocato per il 20 marzo procederà all´approvazione della proposta di bilancio e alla convocazione dell´Assemblea. La relazione trimestrale approvata oggi sarà a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana dal 11 febbraio 2003. Lo stesso giorno sarà pubblicata sul sito Internet della società, www.Merloni.com    
   
   
L´INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA  
 
Milano, 6 febbrai o.Il nuovo Presidente di Federalimentare (Federazione delle Industrie Alimentari Italiane) Luigi Rossi di Montelera - coadiuvato dal Vicepresidente Vicario Gian Domenico Auricchio e dal Direttore Generale Daniele Rossi - ha presentato oggi a Milano la situazione dell´Industria Alimentare Italiana. Industria Alimentare: Nel 2002 Fatturato A 93 Miliardi Di Euro Con produzione ed esportazioni in crescita lo scorso anno il settore alimentare ha confermato le sue doti anticicliche. E ha ribadito la sua posizione di terzo pilastro del manifatturiero, con le sue 7.000 piccole e grandi aziende che danno lavoro a 270.000 persone. L´obiettivo ora è quello d´incrementare la quota dei ricavi da esportazione sui ricavi totali -ferma al 15%, contro una media europea del 18% -e, più in generale, di recuperare redditività L ´industria alimentare italiana conferma il ruolo di primo piano nel sistema economico del nostro Paese. Per valore della produzione rappresenta oltre l´ 11% dell ´industria manifatturiera, classificandosi al terzo posto dopo il settore metalmeccanico e il tessile- abbigliamento. Nel 2002, il fatturato ha raggiunto i 93 miliardi di euro, con un´occupazione globale che sfiora i 270mila addetti e quasi 7mila aziende con più di 9 dipendenti distribuite su tutto il territorio nazionale. L ´industria alimentare comunitaria copre più del 15% dell ´intera, produzione industriale europea. Con un fatturato di circa 650 miliardi di euro e un numero di dipendenti che supera i 2, 5 milioni di unità, sorpassa largamente gli Stati Uniti d´ America e si conferma prima nel mondo e prima industria in Europa. I Consumi: Stabili, Ma Salgono Quelli Extradomestici (+2%) Sostanzialmente stabili nel 2002: circa 112 miliardi di euro per i consumi domestici, con un incremento di quasi il 2% rispetto al 2001, e 52 miliardi di euro per i consumi extra-domestici (catering e ristorazione), ma con un incremento percentuale maggiore (3%). Nell ´ultimo quinquennio i consumi alimentari delle famiglie, che incidono per circa il 16% sul totale dei consumi nazionali, sono cresciuti, in valuta costante, del 5%. Una quota che risulta inferiore a ~~~ quella espressa, nello stesso periodo, dai consumi globali del Paese (+12%).. La Produzione, In Lieve Crescita( + L´ 6% ) A Dispetto Del Trend Negativo , Anche se viene considerato dagli economisti un settore ormai "maturo", la produuzione continua a crescere. Si tratta di un aumento non molto elevato in termini quantitativi (+1,6%) ma che conferma la solidità dell ´industria alimentare italiana rispetto alla produzione industriale nel suo complesso, che nel 2002 è scivolata "in rosso" con un -2,5%.. Dal 1995 ad oggi, il settore ha messo a segno un aumento di oltre il 13%. Nello stesso periodo, l´industria italiana nel suo insieme è cresciuta del 6% circa. Nei primi dieci mesi del 2002 la produzione è stata pari al +1,9%, contro il -2,6% del totale Industria. L´export: Vicino A 14 Miliardi Di Euro (+6,6%) 1 Nel 2002 l ´export di prodotti alimentari ha raggiunto i 13,9 miliardi di euro (+6,6%). La proiezione sui mercati internazionali, rappresentata dalla percentuale dei ricavi da esportazioni sui ricavi totali, è stata quasi del 15% (corrispondente a oltre il 5% di tutto l´export industriale italiano). Benchè superiore,ai livelli di qualche anno fa, tale quota non soddisfa le potenzialità del settore. Essa resta inferiore, infatti, ai livelli raggiunti da altri i Paesi europei, come Francia e Germania (20%). Va ricordato inoltre che la Comunità Europea esprime nel suo complesso una proiezione export-oriented pari al 18% del proprio fatturato. La Comunità assorbe, sia in termini quantitativi che valutari, quasi il 65% dell ´export agroalimentare italiano. Fra i Paesi Ue, la Germania, seguita dalla Francia, rimane il maggiore acquirente dei nostri prodotti. Il settore alimentare, unico fra i grandi settori industriali italiani, è riuscito a confermare i livelli di export del 2001 su questo mercato, mentre tutti gli altri hanno subito in varia misura ridimensionamenti a seguito della stagnazione in atto nell ´economia tedesca. A livello internazionale, i clienti migliori sono Stati Uniti d´ America e Giappone. Le migliori performance relative -rispetto al 2001, sulla base dei dati parziali disponibili - sono state ottenute dal comparto ittico (+24,5%), dalla trasformazione degli ortaggi (+12,8%), dal caffè (+8,3%), dall´enologico (+7,6%), dal dolciario (+5,5%), dal riso (+5,4%). Il vino, con la quota di circa 2,1 miliardi di euro esportati nei primi nove mesi dell´anno, , mantiene il primato assoluto, a conferma che la politica della qualità da esso perseguita da anni, continua a pagare. La crescita dell´export in termini valutari è stata largamente superiore, infatti, a quella espressa in termini quantitativi. L ´Import: Stabile A Quota 11,5 Miliardi Di Euro , Benchè il Paese sconti la mancanza di materie prime sufficienti a coprire il fabbisogno interno e la richiesta esterna, le importazioni di prodotti alimentari trasformati quest´anno sono state del tutto stazionarie, sfiorando la soglia di 11,5 miliardi di euro raggiunta nel 2001 (-0,3%). Il saldo attivo dovrebbe attestarsi, a consuntivo, attorno a 2,4 miliardi di euro, con un netto progresso rispetto all´anno passato. I Comparti Leader Per Fatturato E Quote Relative All ´Export - In termini di fatturato, il primato spetta al settore lattiero-caseario, con oltre 13 miliardi di ; euro, seguito dal dolciario (9 miliardi di euro), dalla trasformazione della carne (8 miliardi di euro) e dal vino (7 miliardi di euro). Sul versante dell ´export, il primato assoluto appartiene invece al settore enologico, che rappresenta il 21% delle esportazioni di tutto il food and drink italiano, pari a oltre il 40% dell ´intera produzione vinicola. Molto diversificata la proiezione export-oriented degli altri settori. Spiccano il riso e le conserve vegetali (esportano rispettivamente -; oltre il 60 e il 50% della propria produzione), la pasta, che sfiora il 50%, e il dolciario, che si avvicina al 30%. Www.federalimentare.it    
   
   
MAP: SI RAFFORZA LA CRESCITA DI NUOVI NEGOZI  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Si rafforza la crescita dei nuovi negozi nel 2002: il saldo attivo fra aperture e chiusure è infatti pari a 9.754 unità. Il saldo attivo è generato da 62.305 nuove aperture (di cui 42.414 come sedi di impresa e 19.891 come unità locali) e 52.551 cancellazioni (distinte in 38.271 sedi di impresa e 14.280 unità locali). Risultano dunque attivi anche i saldi parziali, rispettivamente per 4.143 e 5.611 unità. A livello di area si registrano saldi negativi in tre regioni del Nord: Lombardia, Friuli V. Giulia e Emilia Romagna. Positivi i saldi di tutte le altre regioni, con valori particolarmente elevati al Sud, dove tre regioni - Campania, Puglia e Sicilia - detengono oltre il 60% del saldo complessivo. Tale difformità territoriale è rilevabile anche dal diverso andamento delle due componenti del saldo: a fronte di un Nord che vede crescere le unità locali e diminuire le sedi di impresa, il meridione presenta un aumento di sedi più che doppio rispetto alle unità locali. I dati nazionali, regionali e provinciali per l´anno 2002 sono pubblicati nel sito Internet dell´Osservatorio Nazionale del Commercio, all´indirizzo www.Minindustria.it    
   
   
COMMERCIO: SALDO POSITIVO IMPRESE NON SEMPRE SINTOMO DI BUONA SALUTE. CRESCITA A RISCHIO SENZA ADEGUATA POLITICA INCENTIVI  
 
Roma, 6 febbraio 2002 - Nel 2002 il numero di nuove imprese è stato superiore a quello delle cessazioni: la voglia di fare impresa, secondo i dati diffusi oggi dall´Unioncamere, ha resistito al ritardo della ripresa economica, alla crisi dei consumi ed alle prospettive poco incoraggianti per il futuro. Il saldo, pur positivo, mostra un trend di crescita (+2,1%) inferiore al 2001 (+2,6%) evidentemente legato alla troppa incertezza nel rinnovo dei bonus per i nuovi occupati e per gli investimenti nel Mezzogiorno, Nel settore commerciale in particolare, lo sviluppo imprenditoriale presenta due facce: da una parte l´alta mortalità di piccole e medie imprese nelle regioni del nord dovuta alla massiccia presenza della grande distribuzione, dall´altra la forte crescita di negozi nel Mezzogiorno (60% delle nuove iscrizioni) dovuto allo sviluppo di imprese marginali in risposta alla carenza di occupazione dipendente, con il rischio dunque di andare ad alimentare in futuro la mortalità di questo settore. Significativa a questo proposito è la creazione di 34 mila nuove imprese da parte di cittadini extracomunitari, di cui oltre un terzo nel settore del commercio. Il problema resta dunque quello del rilancio di una politica di incentivi che consenta alle imprese di questo comparto la modernizzazione e lo sviluppo necessari a crescere in termini di dimensione e di occupati ed essere così più competitive.  
   
   
MERCATO AUTO DI GENNAIO: IN CALO ANCHE ORDINI (-5,42%) E USATO (-14,70%) DOPO LO STRAORDINARIO MESE DI DICEMBRE DEL 2002 IL 2003 PARTE CON UNA ATTESA FLESSIONE (-14,47%)  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Flette del 14,47% il mercato italiano dell´auto nel mese di gennaio, secondo le proiezioni diffuse dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha reso noto che le immatricolazioni nel primo mese del 2003 sono state 211.200, contro le 246.935 dell´analogo mese del 2002. E´ la logica conseguenza della elevatissima quantità di targhe consegnate nello scorso mese di dicembre. Se solitamente si tende a cumulare i dati dell´ultimo mese dell´anno con quelli del primo dell´anno successivo, questa volta il calcolo è addirittura necessario per capire meglio il significato della flessione a due cifre di gennaio. La somma del dicembre 2002 (198.600 immatricolazioni) e del gennaio 2003 risulta infatti superiore dell´8,38% rispetto alla somma del dicembre 2001 (131.167) e del gennaio 2002 (246.935). Il ridotto numero di targhe consegnate lo scorso gennaio si riflette poi anche sul numero degli ordini raccolti nello stesso mese: 232.172 con un calo del 5,42%. E´ un chiaro segnale di come il corso della domanda sia stato influenzato da quanto avvenuto nel dicembre del 2002. La spiegazione dell´anomalia ci viene anche dalla fine di una fase degli eco-incentivi con il mese di dicembre e dal rinnovo della misura di sostegno alla rottamazione delle auto non catalizzate, varato a gennaio già avviato e quindi con sole due decadi di mercato (dal 13 in poi). "Mentre i secondi sei mesi dello scorso anno sono stati caratterizzati dall´iniziativa governativa che ha dato un significativo impulso alle vendite di auto - ha commentato il Presidente dell´Unrae, Salvatore Pistola - questa volta l´analoga iniziativa decisa per meno di tre mesi non appare come la soluzione adeguata per sostenere la domanda, né tantomeno il rinnovo del parco anziano e quindi più inquinante e meno sicuro, che hanno bisogno di ben altre tempistiche". "La brevità del periodo di validità degli eco-incentivi - ha aggiunto Pistola - si accumula, oltretutto, ad un inizio di anno contrassegnato sia dall´incerta situazione economica generale, sia dalle turbolenze internazionali che potrebbero incidere sulla propensione all´acquisto". In questo quadro influenzato anche dalle notizie riferite all´assicurazione Rcauto e al continuo aumento del prezzo del petrolio, le Aziende costruttrici e i concessionari aumentano il loro impegno per sollecitare la domanda con prodotti sempre più vicini alle specifiche esigenze dei consumatori, proposti a condizioni particolarmente favorevoli.Tornando ai dati del mese di gennaio, si registra una ulteriore impennata del diesel, giunto ad una quota di mercato del 45,99% e con prospettive di ulteriore crescita, conseguente al progressivo arrivo sul mercato di piccoli propulsori a gasolio da impiegare su vetture del segmento B. Per quanto riguarda i dati relativi all´usato, bisogna tener presente che sia il -14,70% registrato dal Ministero a gennaio sia il -10,13% rilevato a suo tempo per lo scorso dicembre, sono senz´altro influenzati in modo determinante dai ritardi causati dalla fase sperimentale dello "sportello telematico".  
   
   
NUOVO RECORD DI CITROËN ITALIA: IN GENNAIO QUOTA DI MERCATO AL 6,19 %.  
 
Milano, 6 febbraio 2003 Citroën comincia bene il nuovo anno ottenendo due successi "storici"; si aggiudica per la prima volta i tre gradini più alti del podio al Rally di Montecarlo e raggiunge nel mese di gennaio 2003 la propria quota di mercato record pari al 6,19% in conseguenza di 13.080 autovetture immatricolate. Una quota doppia rispetto a quella dello scorso anno che evidenzia una crescita eccezionale ancora più significativa in una situazione di mercato in calo del 14,5% nello stesso periodo. Citroën è la marca che in assoluto ha registrato la crescita maggiore del mercato a gennaio (+63,44%) e anche nell´arco dei 12 mesi precedenti + 30,89% (tra le marche con quota di mercato superiore all´1%). Gennaio quindi, conferma i risultati record del 2002, grazie alla quota di mercato salita al 4% e, per la prima volta nella sua storia in Italia, il superamento delle 100.000 immatricolazioni. C3 rappresenta un elemento determinante nel successo di Citroën in Italia dove ha ricevuto una calorosa accoglienza. C3 ha conquistato la fiducia di 29.800 clienti nel 2002 e di 7.199 nel primo mese di quest´anno. Un successo che si alimenta continuamente grazie anche all´arrivo della nuova motorizzazione 1.4 Hdi 16V 92 cv. Anche le prestazioni delle altre vetture della gamma hanno contribuito al conseguimento dei risultati ottenuti sul mercato italiano; in particolare Xsara Picasso a gennaio leader tra i monovolumi, Berlingo recentemente ristilizzato e C5. Anche dal punto di vista sportivo il successo non si è fatto attendere. Nella prima e prestigiosa prova del Campionato Mondiale rally, Xsara Wrc ha trionfato nel Rally di Montecarlo conquistando i primi tre gradini del podio rispettivamente con gli equipaggi: Sébastien Loeb-daniel Elena, Colin Mcrae-derek Ringer e Carlos Sainz-marc Marti.  
   
   
IL SETTORE DELLE MACCHINE PER IL LEGNO ANCORA IN ATTESA, ALLA LUCE DELLA SITUAZIONE POLITICA INTERNAZIONALE  
 
Milano, 6 febbraio 2003- L´ultimo trimestre 2002 è stato archiviato, purtroppo, senza grandi novità per le macchine italiane dedicate alla lavorazione del legno. Secondo quanto è emerso dalla consueta analisi trimestrale realizzata dall´Ufficio studi e promozione di Acimall - l´Associazione dei costruttori italiani di tecnologie per la trasformazione del legno - la situazione è ancora da considerarsi stagnante. I dati - elaborati sulla base di un campione statistico che rappresenta l´intero settore, sia per dimensioni aziendali che per tipologia produttiva - indurrebbero, in realtà, a una certa soddisfazione, dal momento che hanno evidenziato un incremento totale degli ordini pari al 10,8 per cento sull´analogo periodo dell´anno precedente, una crescita dovuta in larga misura agli ordini esteri, che rappresentano circa il 70% del totale e sono cresciuti del 12,2%, mentre sul mercato interno si è registrato un incremento del 7,4%. Ma non possiamo non evidenziare come si tratti soprattutto di "apparenza", dal momento che il trimestre di confronto - il quarto del 2001 - registrò valori davvero molto bassi, in quanto caratterizzato dallo "shock" causato dalla tragedia dell´11 settembre. Non è peraltro possibile un confronto con i dati del terzo trimestre 2002, non essendo questi destagionalizzati, e l´unica "pietra di paragone" praticabile è il secondo trimestre dello scorso anno, rispetto al quale il periodo ottobre-dicembre 2002 ha mostrato un calo degli ordini del 5%. Per quanto riguarda i prezzi nel 2002 sono aumentati in media del 2%; mentre il carnet ordini risulta essere ridotto rispetto al trimestre precedente ed è sceso attorno ai 2,5 mesi. L´indagine qualitativa sul trimestre in esame conferma la tendenza generale: il 47% delle aziende intervistate indica un andamento della produzione stazionario, il 29% in crescita e il 24% in diminuzione. Le giacenze risultano stazionarie nel 50% dei casi, in diminuzione nel 35% e in aumento nel restante 15%. L´occupazione viene, invece, indicata stabile dal 71% del campione, in aumento dal 3% e in diminuzione dal 26%. Più disomogenea l´indagine previsionale, che varia anche in modo deciso a seconda delle aree che vengono prese in considerazione: i mercati esteri - che, non dimentichiamolo, contribuiscono in misura determinante al raggiungimento del fatturato complessivo delle nostre industrie di settore, pari a circa 2 miliardi di € annui - dovrebbero garantire una crescita secondo il 18% degli intervistati e rimarranno stabili per il 71%, mentre faranno registrare un calo per l´11% (saldo positivo +7). Per il mercato italiano le indicazioni sul prossimo periodo mostrano una situazione stabile nel 68% dei casi, una crescita nel 12% e una diminuzione nel restante 20% (saldo positivo -8). "A conti fatti - ha commentato a caldo Luciano Costa, presidente di Acimall - ci troviamo di fronte a un altro trimestre di sostanziale stagnazione dei mercati, una situazione di generale attendismo che dura oramai da molto tempo e per le ragioni che tutti conoscono. Il dato positivo emerso dal lavoro del nostro Ufficio studi e promozione, come già sottolineato, non deve assolutamente trarre in inganno, e bisogna purtroppo evidenziare ancora una volta come i timidi segnali verificati nella parte centrale del 2002 - segnali se non di ripresa, almeno di stabilizzazione dei mercati - non abbiano avuto sostanziali conferme. Di sicuro l´incertezza e le preoccupazioni che pesano sulle politiche mondiali - ha proseguito Costa - frenano tutta l´economia e in particolare gli investimenti in beni strumentali. I mercati sono tutti contraddistinti da segnali negativi a eccezione di quello russo, che sembra proseguire, anche se con un certo affanno, la propria fase di espansione. Nonostante il clima non sia dei più sereni, la nostra associazione continua comunque a portare avanti le proprie iniziative e per il 2003 abbiamo impostato un ampio programma promozionale in appoggio alle imprese, oltre al rinnovato impegno in nuovi progetti formativi in mercati dai quali ci attendiamo buone soddisfazioni, tra cui la realizzazione, in collaborazione con Ice, di un centro di addestramento in India che verrà inaugurato il prossimo 12 marzo". Www.acimall.com    
   
   
LA COMMISSIONE AVVIA UN´INDAGINE IN MERITO AD UNA CONCENTRAZIONE SUL MERCATO AUSTRIACO DELL´ENERGIA ELETTRICA  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2003 - La Commissione europea ha deciso di avviare un´indagine approfondita in relazione ai progetti in base ai quali Österreichische Elektrizitätswirtschafts-aktiengesellschaft (nota come Verbund) ed Energieallianz Austria (Energieallianz) intendono costituire due imprese comuni nelle quali farebbero confluire le rispettive attività nel settore del commercio dell´energia elettrica e dell´approvvigionamento dei grandi clienti industriali. La Commissione teme che l´operazione possa determinare la creazione di posizioni dominanti su diversi mercati dell´energia elettrica austriaci. Verbund è la principale impresa di generazione di energia elettrica in Austria, dove copre circa la metà del consumo di energia elettrica del paese. Essa opera inoltre nella trasmissione, distribuzione, fornitura e nel commercio di energia elettrica. Oltre a ciò, l´impresa gestisce anche la rete elettrica interconnessa nell´Austria centrale ed orientale, vale a dire in 7 dei 9 Länder austriaci. Energieallianz è un´impresa comune che raggruppa cinque distributori regionali di energia elettrica austriaci: Evn Ag, Wien Energie Gmbh, Energie Ag Oberösterreich, Burgenländische Elektrizitätswirtschafts-aktiengesellschaft e Linz Ag für Energie, Telekommunikation, Verkehr und Kommunale Dienste. Tali imprese operano anche nel settore della generazione di energia elettrica. Ai sensi dell´accordo notificato alla Commissione il 20 dicembre per l´ottenimento del nulla osta regolamentare, Energieallianz e Verbund farebbero confluire le rispettive attività nei settori del commercio dell´energia elettrica e dell´approvvigionamento dei grandi clienti industriali il cui consumo annuo superi 4 Gwh. Di conseguenza, la totalità dell´energia elettrica generata da Verbund ed Energieallianz verrebbe fornita attraverso due imprese comuni di nuova costituzione. Attraverso la combinazione del principale produttore austriaco di energia elettrica e di cinque dei suoi distributori regionali, l´operazione determinerebbe quote di mercato combinate elevate nel settore della generazione di energia elettrica e dell´approvvigionamento sia dei clienti industriali, sia degli utenti privati. Oltre alla nuova entità, nel paese resterebbero solo altri cinque distributori regionali di energia elettrica e dall´analisi preliminare della Commissione risulta che tre di questi non potrebbero operare in maniera indipendente. Gli operatori regionali della Carinzia, della Stiria e del Land di Salisburgo dipenderebbero in misura significativa dalla nuova entità per il loro approvvigionamento di energia elettrica. Verbund ed un membro di Energieallianz detengono inoltre partecipazioni in tali operatori regionali e sono pertanto in grado di esercitare una certa influenza su tali imprese. Alla luce di quanto sopra, la Commissione teme in questa fase che la nuova entità possa acquisire un potere di mercato che le consentirebbe di aumentare i prezzi dell´energia elettrica per le imprese e le famiglie austriache. Essa ha pertanto deciso di avviare un´indagine approfondita per esaminare ulteriormente le ripercussioni dell´operazione sul mercato. L´avvio di un secondo livello di indagine in relazione ad una concentrazione non pregiudica l´esito della decisione finale, che deve essere adottata entro un termine massimo di quattro mesi.  
   
   
IL COMMISSARIO BUSQUIN SI FELICITA DEL RITORNO DEGLI STATI UNITI NEL PROGETTO ITER (INTERNATIONAL THERMONUCLEAR EXPERIMENTAL REACTOR  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2003 Il commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin, ha espresso il suo compiacimento per l´annuncio del presidente George Bush e del segretario per l´Energia, Spencer Abraham, che gli Stati Uniti parteciperanno ai negoziati per la costruzione e il funzionamento del reattore sperimentale termonucleare internazionale (International Thermonuclear Experimental Reactor - Iter). I partner di Iter sono l´Unione europea, il Giappone, la Russia, il Canada e ora gli Stati Uniti. Un totale di 750 milioni di € che rappresenta la quota maggiore dei 1 250 miliardi di € del bilancio del programma quadro Euratom (2003-2006) dell´Ue sarà assegnato al finanziamento della ricerca sulla fusione nucleare. Il programma consentirà di avviare la costruzione della struttura Iter nei prossimi anni. I costi totali della costruzione e del funzionamento di Iter si situano a 10 miliardi di € ripartiti su 30 anni. "Sono particolarmente lieto della decisione del governo statunitense di riprendere la partecipazione al progetto" ha dichiarato il commissario Busquin. "Gli Stati Uniti hanno competenze riconosciute nelle scienze della fusione e grandi capacità industriali e tecnologiche. Insieme all´esperienza e alle risorse europee e di altri partner internazionali, la partecipazione statunitense apporterà un contributo significativo al successo di Iter aumentando la ripartizione dei costi. L´europa è lieta di dare il benvenuto ai rappresentanti statunitensi designati per i negoziati su Iter Essi lavoreranno con tutti i partner di Iter in vista di realizzare con successo questo importante progetto volto a sviluppare una fonte energetica sostenibile, a vantaggio dell´umanità." Gli Stati Uniti hanno già apportato contributi considerevoli a Iter nelle fasi antecedenti del progetto attraverso la loro partecipazione fino al 1999. Insieme agli attuali partner internazionali Canada, Giappone e Federazione russa l´Europa ha seguito con interesse l´ampio processo di valutazione e rivalutazione effettuato dalla comunità scientifica statunitense che ha portato ad un rinnovato impegno di questo paese all´obiettivo di Iter di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell´energia di fusione a scopi pacifici. Poco dopo la richiesta presentata dalla Repubblica popolare cinese di partecipare ai negoziati, la recente decisione statunitense di riprendere la collaborazione a Iter aumenta le possibilità di conseguire l´obiettivo finale e rafforza la fiducia nel potenziale dell´energia di fusione. Iter è un progetto internazionale di ricerca e sviluppo sull´energia di fusione con la finalità di realizzare la prossima e grande tappa verso lo sviluppo della fusione come fonte energetica sicura, pulita e sostenibile. La fusione è la fonte di energia del sole e delle stelle. La ricerca sulla fusione risale agli anni ´50 e i recenti progressi hanno accentuato l´interesse per questa tecnologia. La cooperazione internazionale su Iter era stata lanciata nel 1987. La progettazione di Iter e la costruzione dei principali componenti prototipo sono state completate nel 2001. I negoziati sono iniziati nel novembre 2001 in vista della realizzazione congiunta del progetto scelta del sito, modalità di ripartizione dei costi e delle responsabilità di approvvigionamento nonché modalità operative e di gestione. Gli attuali partecipanti sono il Canada, l´Unione europea, il Giappone, la Federazione russa e gli Stati Uniti. Anche la Repubblica popolare cinese ha chiesto di associarsi ai negoziati. La costruzione di Iter richiederà circa 4,6 miliardi di € nell´arco di 10 anni e il suo funzionamento un importo analogo per un periodo di 20 anni. I costi totali di costruzione e funzionamento rappresenteranno quindi su un arco di 30 anni circa 10 miliardi di €. Nell´unione europea sono stati proposti i siti di Cadarache (Francia) e Vandellos (Spagna). Anche il Canada e il Giappone si sono candidati per ospitare il sito di Iter.  
   
   
PARTE LO STUDIO DEL NUOVO METANODOTTO ALGERIA-SARDEGNA-ITALIA  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Parte lo studio di fattibilità del nuovo metanodotto "Algeria-sardegna-italia", a seguito della nascita della Galsi S.p.a., il cui atto costitutivo è stato firmato a Milano il 29 gennaio scorso da Edison Gas S.p.a., Enelpower S.p.a. (società di ingegneria dell´Enel), Eos Energia S.p.a. (società operante nel trading energetico controllata da Hera S.p.a.), Sonatrach S.p.a. (società nazionale idrocarburi algerina) e Wintershall Ag (operatore energetico tedesco facente capo al gruppo Basf). Contestualmente Renato Pozzi, Direttore Tecnico di Edison Gas, è stato nominato Presidente della Società. Lo studio verificherà la possibilità di realizzare un nuovo metanodotto finalizzato all´importazione di gas naturale algerino in Italia. Il progetto, che dovrebbe collegare l´Algeria al nostro Paese attraverso la Sardegna, riveste un elevato valore strategico per lo sviluppo del sistema italiano di gas naturale. Il gasdotto assicurerebbe infatti l´ottimizzazione delle fonti di approvvigionamento di gas, supportando la crescita del mercato energetico europeo e darebbe il via al programma di metanizzazione della regione Sardegna. La prima riunione del Consiglio di Amministrazione della Galsi si terrà orientativamente entro metà febbraio e prevede, oltre alla nomina dell´Amministratore Delegato, la definizione della struttura organizzativa e del piano delle attività. La Galsi ha sede a Milano in Foro Buonaparte presso gli uffici della Edison ed è partecipata da Sonatrach S.p.a. Con una quota del 40%, da Edison Gas S.p.a. Con il 20%, da Enelpower S.p.a. E Wintershall Ag con il 15% ciascuno e da Eos Energia S.p.a. Con il 10%.  
   
   
CONTATORE ELETTRONICO: RAGGIUNTO L´ACCORDO TRA ENEL E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI  
 
Roma, 6 febbraio 2003 - Enel ha incontrato ieri le Associazioni che compongono il Consiglio nazionale dei Consumatori e degli Utenti ed ha raggiunto con loro un accordo per eliminare i disagi che alcuni clienti hanno incontrato con l´installazione del nuovo contatore elettronico. A questo scopo Enel, recependo le proposte avanzate dalle Associazioni, espletate le necessarie verifiche tecniche, e con il consenso dell´Autorità per l´energia elettrica e il gas, ha stabilito: 1) fermo restando il contratto da 3 kW che consente un prelievo illimitato fino a 3,3 kW si è deciso di prolungare da un´ora fino a tre ore il tempo di "tolleranza" durante il quale il cliente potrà disporre di una potenza fino a 4 kW. Questo per rendere possibile un uso contemporaneo di più elettrodomestici senza interruzione. Tale prolungamento della "tolleranza" sarà attivato da subito per i contatori in corso di sostituzione, per quelli già installati occorreranno circa quattro mesi per le necessarie modifiche. 2) di consentire anche a tecnici di fiducia delle Associazioni di partecipare, unitamente ai tecnici Enel, alla verifica del funzionamento del contatore, secondo i parametri sopra esposti, presso clienti che l´abbiano richiesta per iscritto a tali Associazioni; 3) di mettere a punto, anche in base alle proposte delle associazioni, una nuova offerta di tariffa bioraria per il clienti con contratto da 3 kw, come già oggi avviene per quelli con contratto da 6 kw, dopo che l´Autorità per l´energia elettrica e il gas avrà stabilito la nuova tariffa per la fascia sociale e dopo che sarà entrato in funzione, entro la prossima estate, il sistema di telelettura dei consumi. La nuova tariffa bioraria consentirà un costo ridotto per l´energia consumata nelle ore notturne, nei giorni festivi, ecc, e quindi consentirà un uso più razionale dell´energia; 4) di sviluppare una adeguata campagna informativa sul contatore elettronico, sul suo uso e sui suoi vantaggi per il cliente, in collaborazione con le Associazioni dei consumatori; Enel e Associazioni concordano sul fatto che il metodo del confronto e della trasparenza ha prodotto un risultato positivo in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori. Le Associazioni, una volta risolti, grazie anche al proprio determinante contributo propositivo, i disagi lamentati dai consumatori, confermano la validità del progetto contatore elettronico di Enel per i numerosi vantaggi che può comportare per i consumatori.  
   
   
"VOLAREWEB.COM", PRIMA LOW COST ITALIANA E IN ITALIA SI VOLA A PARTIRE DA 1 EURO  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - E´ nata " Volareweb.com", la prima low cost italiana. E da giovedì 6 febbraio, si possono prenotare biglietti aerei a partire da 1 euro per i voli nazionali ed europei. Per la prima volta, infatti, si volerà fra le città italiane a partire da 1 euro. A partire da 1 euro anche i collegamenti fra città italiane e capitali europee. E´ la risposta tutta italiana all´aggressiva politica delle compagnie low cost europee che sbarcano in Italia con tariffe molto competitive e portano via traffico alle compagnie di bandiera e ai vettori aerei tradizionali. La controffensiva commerciale e tariffaria "made in Italy" viene lanciata da Volare Group con il prezioso supporto di alcuni fra i più importanti aeroporti italiani. Volareweb.com avrà 10 aerei dedicati, interamente verniciati di blu e con il tricolore sulla prua e sulla coda, segno distintivo da portare con orgoglio nei cieli d´Europa. Volareweb.com non si limiterà a presidiare, proteggendolo, il mercato domestico introducendo il ..Concetto di low cost su rotte nazionali, ma andrà anche ad insidiare i low cost stranieri a casa loro, offrendo ai passeggeri di diverse città europee le stesse competitive tariffe applicate in Italia, forte però di quel made in Italy che spesso fa la differenza fra le industrie italiane e quelle di altri Paesi. A cominciare dagli aerei di ultima generazione, configurati a 150-180 posti, dalla gentilezza e professionalità del personale italiano, punto di forza e sempre più elemento distintivo. Le Tariffe - Nella fase di lancio, in Italia e all´estero si potrà volare con tariffe a partire da 1 euro e fino ad un massimo di 59 euro. Ciò significa che da oggi e fino a fine febbraio si potranno prenotare biglietti a queste tariffe, per voli fino a fine settembre, praticamente fino al termine dell´orario estivo. Principio della low cost è infatti la capacità di prevedere con anticipo i propri spostamenti, ciò consente di accedere alle migliori tariffe. Che nel caso di Volareweb.com non eccederanno -nel periodo indicato -i 59 euro. Pertanto chi per primo si prenoterà troverà le tariffe più basse, a partire appunto da un euro, chi invece tarderà troverà tariffe più alte ma mai superiori ai 59 euro. Una garanzia e al contempo una certezza. Importante è prenotare entro fine febbraio. La Flotta - Volareweb.com impiegherà nella fase iniziale 9 Airbus fra A320 e A319 configurati a 150-180 posti, che diventeranno 10 a partire dal 16 maggio. Si tratta di aerei dell´ultima generazione, altamente tecnologici. I Servizi - I voli di Volareweb.com saranno voli no frills, cioè senza fronzoli: semplice il sistema di prenotazione e acquisto dei biglietti, via cali center (899 500 030 per le prenotazioni e l´acquisto, oppure 899 700 007 per informazioni) e via internet: www. Volareweb.com sebbene sia possibile prenotare ed acquistare anche attraverso agenzie di viaggio e tour operator. Contrariamente ai vettori low cost europei, Volare coinvolgerà infatti questi settori importanti della catena,distributiva italiana. Chi utilizza internet e cali center, all´atto della prenotazione riceverà un codice alfa-numerico che corrisponde al biglietto stesso e che dovrà essere fornito all´aeroporto durante il "check in" e prima della partenza. Ai passeggeri basterà dunque una chiamata dal cellulare o un clic sul proprio personal computer per avere in tasca il biglietto virtuale. In volo non saranno offerti servizi gratuiti. In compenso il passeggero avrà a disposizione una sorta di negozio volante, in quanto potrà disporre di una vasta scelta di prodotti acquistabili, alcuni esclusivamente a bordo: bibite e snack, prodotti di larga utilità (dalla telefonia -incluse le schede telefoniche -ai biglietti dei mezzi pubblici di trasporto degli aeroporti di destinazione), prodotti di boutique ecc. Appunto un negozio con le ali, che contraddistinguerà tutta l´attività di Volare Group, anche quella tradizionale. Lo Start Up - Prenotazioni e vendita biglietti a partire da giovedì 6 febbraio 2003, inizio operazioni 30 marzo 2003. Volareweb.com è un brand di Volare Group e i voli saranno operati con codice Volare Airlines, che avrà in carico la parte operativa. Il Ruolo degli Aeroporti Italiani - Strategico, nel lancio di Volareweb.com, il ruolo degli aeroporti italiani. Tre saranno le principali basi di riferimento in Italia: Malpensa, Bari e Venezia. Volareweb.com contribuirà al rilancio dell´aeroporto della Malpensa, in quanto sarà base di partenza e scalo di arrivo di numerosi voli giornalieri. A Malpensa una parte del Terminai 2 sarà totalmente dedicata a Volareweb.com e personalizzata. Strategico il ruolo di Bari, uno dei più attivi scali del Sud Italia, che tornerà ad essere collegato anche con importanti capitali europee. Del resto la Puglia è una Regione in forte sviluppo e con un ruolo primario nel panorama dei collegamenti aerei a livello europeo per le potenzialità e i risultati in termini di traffico. Infine Venezia, aeroporto di riferimento di una delle aree geografiche più ricche e produttive d´ltalia. Un ruolo particolare sarà esercitato da Milano Orio al Serio, che serve i bacini di Bergamo e Brescia. Il Network Milano Malpensa sarà collegata con Parigi (2 voli al giorno di andata e altrettanti di ritorno), Palma di Majorca (1 volo di andata e ritorno al giorno), Catania (1 volo di andata e ritorno al giorno, operato da Bergamo), Brindisi (1 volo di andata e ritorno al giorno, operato da Linate), Cagliari (1 volo di andata e ritorno al giorno), Valencia (1 volo di andata e ritorno al giorno), Bilbao (2 voli di andata e ritorno al giorno ). Venezia sarà collegata con Francoforte (2 voli al giorno di andata e altrettanti di ritorno al giorno), Londra (2 voli al giorno di andata e altrettanti di ritorno al giorno ), Catania (2 voli al giorno di andata e altrettanti di ritorno al giorno ), Palermo (2 voli al giorno di andata e altrettanti di ..Ritorno al giorno), Madrid (1 volo di andata e ritorno al giorno), Brindisi (1 volo di andata e ritorno al giorno), Olbia (1 volo di andata e ritorno al giorno), Cagliari (1 volo di andata e ritorno al giorno), Alghero (1 volo di andata e ritorno al giorno ). Le Puglie saranno collegate così: Bari-parigi (1 volo al giorno di andata e ritorno), Brindisi- Francoforte (via Venezia: 1 volo al giorno di andata e ritorno), Brindisi-milano (1 volo al giorno di andata e ritorno), Brindisi-venezia (1 volo al giorno di andata e ritorno. Servizi Aggiuntivi Attraverso Volareweb.com sarà possibile acquistare servizi aggiuntivi a prezzi competitivi, secondo la più rigorosa filosofia low cost. Sul web sarà pertanto possibile costruire autonomamente il proprio viaggio, prenotando camere d´albergo di tutti i prezzi, noleggiando auto, stipulando perfino un contratto di assicurazione per il viaggio a partire da tariffe di ml!no di 7 euro, e così via con l´acquisto di altri beni e servizi. Www.volareweb.com  
   
   
LABORATORIO MILANO: QUATTRO APPUNTAMENTI PER CONOSCERE LE NUOVE SFIDE DELLA MILANO DI OGGI  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Laboratorio Milano è il titolo di un ciclo di quattro incontri sul presente e il futuro della città, organizzato da Assolombarda e Università Bocconi, che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti del mondo economico, sociale e culturale milanese. L´iniziativa si svolgerà nell´ambito della mostra "Il mondo nuovo - Milano 1890/1915" promossa da Università Bocconi e Comune di Milano sui grandi cambiamenti della Milano tra Ottocento e Novecento che segnarono il passaggio alla modernità. Oggi Milano e la Lombardia rappresentano una delle aree più sviluppate d´Europa, un ambito in cui gli effetti dei grandi processi sociali, culturali ed economici si dispiegano prima e più intensamente che altrove, anticipando spesso tendenze generali. Proprio per questi motivi la città continua a rappresentare un laboratorio entro cui formulare nuove risposte alle sfide che continuamente si pongono. Laboratorio Milano offrirà, attraverso il contributo di autorevoli "voci" del panorama economico, sociale e culturale milanese, una serie di riflessioni sui più significativi ed emblematici cambiamenti che la nostra città sta vivendo. Gli incontri, si svolgeranno ogni giovedì di febbraio presso Palazzo Reale a partire dalle 18.30. La partecipazione è gratuita previa conferma al numero 02.334309560. Tutti i presenti potranno, tra l´altro, visitare la mostra "Il Mondo Nuovo" a prezzo ridotto. Questo il calendario completo degli incontri: giovedì 6 febbraio 2003 - Milano Laboratorio dell´economia Il dibattito, che apre questo ciclo di incontri, vedrà come protagonisti Michele Perini (Presidente Assolombarda), Carlo Secchi (Rettore Università Bocconi), Ernesto Paolillo (Direttore Generale Banca Popolare di Milano) e Carlo Sangalli (Presidente della Camera di Commercio di Milano) e offrirà al pubblico una panoramica dei temi più rilevanti che connotano le sfide che Milano si trova a dover affrontare nel contesto attuale: l´unificazione e allargamento della Ue, la competizione tra diversi contesti regionali europei, l´innovazione tecnologica, le trasformazioni sociali e la sostenibilità ambientale. Il giornalista Antonio Calabrò aprirà i lavori delineando lo scenario sociale ed economico dell´Italia di oggi e affrontando la questione della classe dirigente. ?giovedì 13 febbraio 2003 - Milano Laboratorio del lavoro L´incontro, coordinato da Walter Passerini, Direttore di Corriere Lavoro, vedrà l´intervento, tra gli altri, di Michele Perini(presidente Assolombarda), Antonio Panzeri (Segretario Camera del Lavoro di Milano), Giuseppe De Rita (Segretario Generale Censis) e focalizzerà l´attenzione sulle trasformazioni attuali delle forme del lavoro dopo la sostanziale scomparsa della grande fabbrica (la città dei servizi e il diffondersi dei lavori "atipici", i vantaggi della flessibilità, il problema delle nuove forme di tutela del lavoro). ?giovedì 20 febbraio 2003 - Milano Laboratorio sociale Coordinati da Riccardo Bonacina, Direttore della rivista Vita, gli ospiti, tra i quali, il Prefetto Bruno Ferrante, Aldo Bonomi (Direttore Consorzio Aaster) e Don Virginio Colmegna (Direttore Caritas Ambrosiana) si confronteranno sui temi più rilevanti che connotano le trasformazioni attuali del quadro della società milanese con l´emersione di nuovi ceti produttivi, il consolidarsi delle nuove immigrazioni, il comparire di forme inedite di convivenza, l´emergere di nuovi bisogni e nuova domanda sociale. Giovedì 27 febbraio 2003 - Milano Laboratorio urbanistico Il dibattito, coordinato dal giornalista Antonio Calabrò, offrirà al pubblico una panoramica delle profonde trasformazioni che hanno interessato ampi settori della città, con particolare riferimento alle attività e funzioni sorte al posto dei vecchi complessi industriali come segno tangibile di un più complessivo cambiamento del profilo economico, sociale e culturale della città. Interverranno, tra gli altri, Gianni Verga (Assessore Comune di Milano), Mario Botta (Architetto) e Carlo Alessandro Puri Negri ( Pirelli Real Estate).  
   
   
PREMIO EUROPEO PER LE TECNOLOGIE  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Entro il 15 maggio 2003 aziende , laboratori, università, o altre istituzioni, possono candidarsi per il premio Eist, destinato a prodotti , progetti, idee innovative nel settore delle tecnologie dell´informazione e organizzato da Eurocase (European Council of Applied Sciences, Technologies and Engineering) all´interno del programma Ist (Information Society Technology) della Commissione europea. In palio complessivamente 700mila euro di cui 5mila euro a ciascuno dei venti finalisti e 200mila euro ai tre vincitori finali. I prodotti o prototipi dimostrativi o anche già commercializzati , vengono presentati nel corso di una esposizione, con stand e una conferenza europea sulle tecnologie dell´informazione. I formulari di partecipazione si possono trovare presso il sito Internet www.It-prize.org  e ulteriori dettagli si possono richiedere presso la Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche tel 02-77790309  
   
   
IN EUROPA INFORMATI O FORMATI ? PER I GIOVANI TRE NOVITÀ : UNDICI CORSI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO SULLE NUOVE PROFESSIONI ICT (ISCRIZIONI GRATUITE SINO AL 10 FEBBRAIO )  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - "Alle aziende" dice Laura Colombo, presidente di Etass, società di formazione e consulenza europea sulle nuove professioni avanzate," non bastano conoscenze, servono competenze. Per affrontare la sfida del mondo del lavoro i giovani devono poter capire innanzitutto molto presto quali siano le proprie inclinazioni formative, poi scegliere e frequentare un Master valido , che sia, da un lato, mirato per loro, e dall´altro, perfettamente in linea con le reali esigenze del mercato del lavoro , con annesso stage in azienda. Ecco perchè ", prosegue Laura Colombo," presentiamo undici Nuovi corsi 2003 del Fondo sociale europeo per i giovani e le aziende nel settore Ict, sulle nuove professioni emergenti e con opportunità di stage in imprese che ci richiedono già questi profili;Sibilla , un innovativo test per i giovani, su standard europei, per individuare le proprie attitudini, gratuito, e i cui risultati saranno inviati gratuitamente, dopo l´elaborazione dei dati da parte degli esperti di settore, da Etass ai giovani presenti ;il progetto Eta Beta, cofinanziato dalla Commissione europea che evidenzia I dati ultimi tra aziende , giovani e le nuove tecnologie". Etass è una organizzazione finalizzata allo sviluppo delle risorse umane attraverso azioni di ricerca, selezione di personale, progetti di formazione, di aggiornamento e di specializzazione. Gli ambiti di eccellenza di Etass sono il Process Management, il Marketing e la Comunicazione, l´Informatica e E-business.etass ha una Ict Academy , divisione dedicata allo sviluppo di progetti formativi e iniziative collegate, studiate in modo specifico sulla realtà tipica del settore dell´ Information Communication Technology. Etass è un ente di formazione certificato dalla Commissione Europea e dalla Regione Lombardia Per i corsi del Fondo sociale europeo, le iscrizioni sono aperte le iscrizioni sino al 10 febbraio . Sono gratuiti e destinati a giovani diplomati e laureati.Riguardano i seguenti percorsi formativi: Esperto/a in contabilità e controllo di gestione informatizzata; Esperto in tecniche di agevolazioni finanziarie per le imprese, capace di sviluppare attività di ricerca, analisi e gestione; Esperto in marketing e vendite nell´area e-business; Tecnico sistemista di rete e gestione di siti Web; Esperto in organizzazione di eventi e promozione multimediale nel settore dei beni culturali; Esperto in Internet Marketing; Tecnico della gestione delle risorse umane; Esperto in comunicazione integrata e New media; Corso di specializzazione in tecniche di Designer per il Web; Corso di specializzazione in tecniche di programmazione siti Web; Corso di specializzazione in tecniche di vendita e visual merchandising. Le posizioni di stage disponibili per i nostri corsisti sono più di 200 Al progetto - cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Lombardia - hanno già aderito importanti aziende quali Abb Group Service Center s.R.l.; Aluc-onlus; Avon Cosmetics; Bbmr Trading Company s.R.l; B-human; Bonucchi & Associati; C.a.p.a.c; Cbcr S.r.l.; Confor Informatica; Cooperativa Sociale Alekos; Cordata; Decathlon Italia; Dedi Company Europe; Dgt World; Epicom; Espero; Fondazione Mondadori; Fondazione Pistoletto; Fujitsu Siemens; Hint ; Hivetech; Inprogress; Intesa Bci; Italgas Più; Jinglebell Comunication; Lega Italiana per la lotta contro i tumori; Libreria "Pestuggia Danilo"; More Interactive; Musei Civici di Como; Net Weight; Omnia; Professional System; Push Pull; Reti ; Richmond Italia; Sidi Tecnomatica; Sintesi Consulting; Sisal ; Soccer Age; Somedia; Sony Italia; Spiders; String; Viganò; World Wide Tours.al termine di ogni corso verrà rilasciato un attestato di Qualifica o Specializzazione riconosciuto dalla Regione Lombardia. I corsi si terranno presso Etass - C.so Matteotti, 38 - 20038 Seregno. Altre aziende interessate a stagisti Etass possono fare domanda entro il 28 febbraio 2003. La Partecipazione Ai Corsi È Completamente Gratuitail corso è co-finanziato da Fondo Sociale Europeo, Regione Lombardia, Ministero del Lavoro, Comunità Europeaper maggiori informazioni visita il sito www.Etass.org  Per iscrizioni contattare: Dott.ssa Alessandra Gerosa - Dott.ssa Sara Bondesani e-mail: segreteriamaster@etass.Org  oppure tel. 0362/231231  
   
   
CHI L´HA DETTO CHE IN EUROPA LA RICERCA NON PAGA ? PREMI COSPICUI A GIOVANI INVENTORI  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Tre primi premi da 5mila euro (circa dieci milioni di lire) , tre secondi premi da 3mila euro (circa sei milioni di lire); tre terzi premi da 1.500 euro (circa tre milioni di lire), e molti riconoscimenti di tirocinio presso primarie istituzioni scientifiche, oltre a 120 euro che tutti i partecipanti alla selezione europea: sono questi solo alcuni dei prestigiosi riconoscimenti del concorso europeo I giovani e le scienze, promosso dalla Commissione europea. Entro il 28 febbraio è possibile partecipare alla selezione italiana del concorso I giovani e le scienze, promosso dalla Direzione generale Ricerca, e riservato agli studenti italiani dai 15 ai 20 anni di età. I candidati devono inviare studi o progetti originali e innovativi in qualsiasi campo , ricerche o prototipi, idee su tematiche e aree di interesse senza preclusione di sorta (astronomia, biotecnologie, matematica, informatica, energia, ambiente, chimica, linguistica etc.) Possono aderire sia singoli che in gruppo (massimo tre persone) e inviare un testo di massimo dieci pagine dattiloscritte , più una sintesi in inglese della ricerca. "Non occorre essere dei neoArchimede," sottolinea Alberto Pieri, segretario generale della Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche," ma essere curiosi, innovativi, creativi. La giuria italiana selezionerà venti finalisti . La premiazione della selezione italiana del concorso avverrà a Milano presso la Fast, in p.Le Morandi 2, dal 13 al 15 aprile 2003, con un´esposizione standistica delle ricerche dei partecipanti e dei loro prototipi, con viaggio e soggiorno gratuiti". Studenti e professori , se avete un´idea, un progetto innovativo nel cassetto o avete svolto o volete elaborare una ricerca particolare su un argomento (ambiente, letteratura, chimica, etc) potete sottoporli alla selezione . "Quest´anno è la 15° edizione e abbiamo avuto " prosegue Alberto Pieri,"l´adesione di diverse scuole negli anni precedenti, ma rispetto ad altri Paesi europei , occorrerebbe incrementare l´interesse delle scuole italiane per un´iniziativa europea di tale elevata qualità: è sicuramente il concorso per le scuole più importante nell´Unione, coinvolge oltre 35 Stati, è collegato a centinaia di premi anche internazionali". I premi previsti per la selezione italiana sono : 2000 euro al miglior progetto;1.500 euro al secondo classificato, preferibilmente nel settore delle bioscienze o biotecnologie; 750 euro al terzo classificato; Premi Intel - viaggio e partecipazione al concorso Intel-isef negli Stati Uniti a maggio 2004 e un personal computer con processore Pentium ° 4 di ultima generazione. 1500 euro - Premio Fondazione Lombardia per l´ambiente al miglior progetto sull´ambiente. Viaggio e partecipazione al concorso di Budapest (20-26 settembre) con possibilità di premi sino a 5000 euro. Viaggio e partecipazione al concorso Water Prize International a Stoccolma (agosto 2003). Premio Mt Channel - al progetto più comunicativo, la realizzazione di un video professionale e promozionale , di alto livello, e gratuito da parte dello staff tecnico del canale televisivo I vincitori parteciperanno alla selezione europea. I progetti devono essere inviati a: Fast, federazione delle associazioni scientifiche e tecniche p.Le Morandi 2 20121 Milano tel 0277790305/311 fax 02782485 e-mail fast@fast.Mi.it Sito Internet www.Fast.mi.it    
   
   
SCIENZE DELLA VITA E SOCIETÀ IL PROGETTO EUROPEO "SCIENCE GENERATION"  
 
Milano, 6 febbraio 2003 - Science Generation è il nome del progetto pilota che, su incarico della Commissione europea, Direzione generale Ricerca, la Fast-federazione delle associazioni scientifiche e tecniche sviluppa e promuove in Italia. "L´obiettivo di questa iniziativa innovativa ", spiega Alberto Pieri, segretario generale della Fast,"è di sperimentare nuove modalità di collegamento tra le bioscienze e il grande pubblico, grazie al coinvolgimento attivo di studenti, genitori e insegnanti. Il punto di forza è la messa in rete delle esperienze regionali ed europee". Il progetto vuole sviluppare una nuova ´governance´; con i cittadini che partecipano più attivamente al dialogo sulle istanze scientifiche. Avviato in Francia dalla Fondazione Aventis-institut de France già a partire dal 2001, Science Generation è un laboratorio pilota che si allarga ora non solo all´Italia con la Fast, ma anche alla Svezia, attraverso Iva, l´Accademia reale svedese per le scienze ingegneristiche. In questi tre paesi verranno attuate, nei prossimi tre anni, alcuni eventi mirati a rafforzare il coinvolgimento dei cittadini nel dibattito riguardante le bioscienze e le più importanti questioni relative a tale delicato argomento. Il programma di attività prevede inizialmente la realizzazione di un barometro o sondaggio d´opinione svolto in ciascuno dei paesi (la prima rilevazione è stata realizzata nel 2001 in Francia). I risultati sono interessanti, oltre che per misurare il grado di vicinanza dei cittadini a tali problematiche, anche per mettere a confronto le diverse attitudini in ciascun paese. L´obiettivo è anche quello di creare la base per un´esperienza realizzabile su scala più vasta, estendendo in futuro il progetto a tutto il territorio europeo e oltre. Per la realizzazione del barometro, la Fast si avvale di Altavia Italia, un´importante società di comunicazione appartenente al gruppo europeo Altavia. I risultati del barometro in Italia verranno resi noti attraverso la stampa e apposite iniziative. L´altra azione chiave del progetto è costituita dalle "reti di mobilitazione", cioè gruppi di persone organizzati per categorie omogenee (studenti, genitori, insegnanti) che potranno non solo discutere sulle biotecnologie, la clonazione o quant´altro, ma che avranno soprattutto l´opportunità di portare avanti delle proposte per aprire il mondo delle scienze ai comuni cittadini, per poter esprimere le proprie opinioni e poter partecipare alle decisioni. In Francia, dove questi gruppi sono già al lavoro da circa due anni, sono operative cinque reti interregionali di lavoro composte dagli stessi insegnanti, studenti e genitori, per sviluppare proposte su tematiche ben definite e molto importanti, quali: avvicinare la scienza alla vita quotidiana, aprire maggiormente le scuole alla scienza, aumentare l´accessibilità dell´informazione scientifica, promuovere la solidarietà fra paesi ricchi e poveri, creare una scienza a misura di cittadino. In Italia, le reti di mobilitazione verranno create nelle regioni Lombardia, Lazio e Sicilia. I membri di ciascun gruppo verranno selezionati in base al loro interesse per queste tematiche, ma si cercherà anche di introdurre persone non coinvolte direttamente, per studi o attività lavorativa, nel settore delle bioscienze. Ogni gruppo di discussione verrà coadiuvato da un esperto e da un giornalista che avranno, il primo, il compito di guidare i dibattiti e far emergere le perplessità, il secondo, di registrare e diffondere i risultati degli incontri. Naturalmente tutto ciò non rimarrà un´attività isolata, ma - oltre che alla diffusione attraverso i media - si cercherà di coinvolgere le istituzioni, gli esperti (non solo scienziati, ma anche politici, esperti in scienze sociali, etica, filosofia ed economia). Tutte le persone coinvolte faranno parte di un network pilota di cittadini europei, che verrà conseguentemente sostenuto e sviluppato. Il sito web www.Science-generation.com che presto vedrà anche la parte italiana preparata dalla Fast, propone dei dibattiti su tematiche quali l´accesso all´assistenza sanitaria nei paesi del sud del mondo e la disputa su un tema di grande attualità quale la clonazione. I gruppi e le scuole coinvolte potranno collaborare direttamente all´implementazione della parte italiana del sito. I risultati delle attività verranno presentati in simposi annuali organizzati nei diversi paesi. Il 14-15 marzo 2003 sarà la Fast ad organizzare la manifestazione a Milano, mentre nel 2004 l´incontro si terrà in Svezia. In tali occasioni, verranno invitate personalità eminenti del mondo scientifico che risponderanno alle domande dei gruppi di lavoro e che verranno coinvolte nell´operazione di allargamento dei confini del sapere scientifico, obiettivo primario di questo progetto. Science Generation si avvale anche dell´apporto di Eurocase, un´organizzazione che raggruppa tutte le accademie europee per le scienze, di cui anche Fast fa parte attraverso il Cisai-consiglio italiano per le scienze applicate e l´ingegneria. Eurocase avrà il compito di diffondere i risultati del progetto in tutti i paesi europei, soprattutto attraverso specifiche iniziative di promozione e informazione ad alto livello. Infolink: www.Fast.mi.it  www.Science-generation.com    
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA IL DIBATTITO SU COME RENDERE LE UNIVERSITÀ EUROPEE UNO "STANDARD DI RIFERIMENTO A LIVELLO MONDIALE"  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2003 Oggi a Bruxelles la Commissione ha pubblicato una comunicazione sul ruolo delle università nell´Europa della conoscenza, nell´ambito di un´iniziativa promossa dal Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin e dal Commissario per l´Istruzione e la cultura Viviane Reding. Le università europee devono affrontare sfide importanti derivanti dallo sviluppo della società e dell´economia basate sulla conoscenza, dall´esigenza di aumentare i livelli di istruzione e di formazione superiore in tutti gli Stati membri e dalla spinta per la realizzazione dello spazio europeo della ricerca. Le università sono centri di formazione avanzata, ricerca e sviluppo locale e l´Ue ha bisogno di un sistema universitario solido e sano, come è stato riconosciuto dal Consiglio europeo di Barcellona nel marzo 2002, che ha dato mandato di rendere il sistema europeo di istruzione uno standard di riferimento a livello mondiale entro il 2010. Nella comunicazione si invitano le parti interessate a partecipare al dibattito sulle questioni centrali dell´istruzione superiore, quali i finanziamenti, l´autonomia, gli standard professionali, le modalità per il conseguimento e il mantenimento dell´eccellenza, il contributo alla crescita locale e regionale e le modalità per la realizzazione degli spazi europei dell´istruzione superiore e della ricerca. Il Commissario per l´Istruzione e la cultura Viviane Reding ha affermato: "Dobbiamo mantenere l´eccellenza nelle nostre università ed evitare di essere relegati in secondo piano. Se non pensiamo oggi a sostenere le nostre università, domani sarà troppo tardi". "Se vogliamo svolgere un ruolo guida nella società globale basata sulla conoscenza, l´Europa deve promuovere le sue università", ha sostenuto il Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. "Le università sono centri di ricerca e istruzione e al contempo sono poli di sviluppo economico regionale. Il denaro investito nelle università è uno dei migliori investimenti possibili per il nostro futuro". La necessità di un dibattito La comunicazione intende avviare un dibattito circa il ruolo delle università (o piuttosto, di tutti gli istituti d´istruzione superiore, quali le "Fachhochschulen", i politecnici e le "Grandes Ecoles") nell´ambito della società e dell´economia basate sulla conoscenza in Europa. Il dibattito si concentrerà sulla modalità in cui tali istituti saranno in grado di svolgere in modo efficace il loro ruolo chiave. L´unione europea conta circa 3300 istituti d´istruzione superiore, che salgono a 4000 nell´intera Europa se si contano gli istituti presenti negli altri paesi dell´Europa occidentale e nei paesi candidati. Essi accolgono un numero di studenti sempre maggiore: oltre 12,5 milioni nel 2000 rispetto a meno di 9 milioni un decennio prima. Perché lo sforzo a livello europeo? Il panorama universitario europeo è organizzato essenzialmente a livello nazionale e regionale ed è caratterizzato da un elevato livello di eterogeneità, che si riflette nell´organizzazione, nella direzione e nelle condizioni di funzionamento. Le università europee, tuttavia, devono affrontare difficoltà comuni e condividono l´esigenza di adattarsi a un contesto in evoluzione. Visto il ruolo centrale da esse svolto, la creazione di un´Europa basata sulla conoscenza rappresenta una fonte di opportunità per le università, ma costituisce anche una sfida impegnativa. In realtà le università agiscono in un ambiente in costante trasformazione e sempre più globalizzato, caratterizzato da un´aspra concorrenza per attrarre e mantenere al proprio interno i migliori talenti, nonché dalla comparsa di nuove esigenze che esse devono soddisfare. Nonostante ciò, le università europee hanno in generale meno da offrire e dispongono di risorse finanziarie inferiori rispetto agli istituti omologhi di paesi terzi, in particolare degli Stati Uniti (cfr. Allegato). In tale contesto, le riforme strutturali ispirate dal processo avviato dal Consiglio europeo di Bologna nel 1999 sono volte a organizzare la diversità entro un quadro europeo più coerente e compatibile. Questa è una delle condizioni per l´accessibilità e la competitività delle università europee sia all´interno dell´Europea che nel resto del mondo. La dimensione europea L´economia e la società della conoscenza sono basate su quattro elementi interdipendenti: la produzione della conoscenza, in particolare attraverso la ricerca scientifica; la sua trasmissione attraverso l´istruzione e la formazione; la sua diffusione attraverso le tecnologie dell´informazione e della comunicazione; il suo utilizzo nell´innovazione tecnologica. Le università sono uniche in quanto partecipano a tutti questi processi, grazie al ruolo chiave da esse svolto nei campi della ricerca e dell´utilizzo dei suoi risultati. Ciò è dovuto, in parte, alle applicazioni industriali e allargate, derivanti dalle attività universitarie orientate al mercato; all´istruzione e alla formazione, in particolare la formazione dei ricercatori, e allo sviluppo regionale e locale al quale esse contribuiscono in misura significativa. Invito a un dibattito con le università e le autorità pubbliche La comunicazione individua numerosi ambiti che necessitano di riflessione e di azione e solleva una serie di domande quali: come assicurare che le università possano disporre di entrate sufficientisostenibili e come garantire che i fondi siano spesi nel modo più efficace; come garantire l´autonomia e la professionalità nell´ambito accademico e in quello dirigenziale; come concentrare sufficienti risorse sull´eccellenza e creare condizioni che consentano alle università di conseguire e sviluppare l´eccellenza; come fare in modo che le università contribuiscano maggiormente alle esigenze e alle strategie a livello locale e regionale; come promuovere, attraverso tutti gli ambiti elencati in precedenza, lo spazio europeo dell´istruzione superiore coerente, compatibile e concorrenziale propugnato dalla dichiarazione di Bologna; e come promuovere lo spazio europeo della ricerca stabilito quale obiettivo per l´Unione dal Consiglio europeo di Lisbona nel marzo 2000. Le prossime tappe La Commissione rivedrà lo stato del dibattito nell´estate 2003, prima del vertice dei ministri europei dell´Istruzione superiore che si terrà a Berlino in settembre. I ministri dell´Istruzione e della ricerca individueranno e studieranno iniziative adeguate. Allegato Università europee: risorse insufficienti Gli Stati membri dell´Ue spendono in media il 5% del loro Pil dedicato alle spese pubbliche per l´istruzione nel suo insieme. Tale cifra è comparabile a quella degli Stati Uniti e superiore a quella del Giappone (3,5%). Negli ultimi anni, tuttavia, in Europa la spesa pubblica non è cresciuta di pari passo con il Pil e si è addirittura ridotta nel corso dell´ultimo decennio. La spesa totale per la sola istruzione superiore non è cresciuta in alcuno Stato membro in modo proporzionale alla crescita nel numero di studenti. Con gli Stati Uniti si è aperto un divario sostanziale. L´unione ha visto una spesa dell´1,1% del Pil rispetto a quella doppia (2,3%) degli Stati Uniti. Tale divario deriva principalmente dal basso livello di finanziamenti privati in Europa che ammontano ad appena lo 0,2% del Pil europeo, rispetto allo 0,6% in Giappone e all´1,2% negli Stati Uniti. Le università americane dispongono di mezzi ben superiori rispetto alle università europee: in media una spesa per studente da due a cinque volte superiore. Le risorse apportate dagli studenti stessi, compresi numerosi studenti stranieri, spiegano in parte tale divario. Le università americane, tuttavia, possono beneficiare di un elevato livello di finanziamenti pubblici, compresi crediti di ricerca e di difesa, e di sostanziosi finanziamenti privati, in particolare per la ricerca pura, forniti da imprese e da fondazioni filantropiche. Le grandi università di ricerca private godono spesso di una ricchezza notevole, costruita nel tempo grazie a donazioni private, in particolare da parte delle associazioni di laureati. Il crescente deficit di finanziamento delle università europee compromette la loro capacità di attrarre e mantenere al proprio interno i migliori talenti e di rafforzare l´eccellenza della ricerca e delle attività d´insegnamento. Dato che è estremamente improbabile riuscire a colmare il divario sempre crescente ricorrendo esclusivamente a ulteriori fondi pubblici, è necessario trovare nuovi modi per aumentare e diversificare le entrate delle università. La Commissione intende condurre uno studio sul finanziamento delle università europee al fine di esaminare le principali tendenze in questo campo ed individuare esempi delle pratiche migliori. Durante il Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002, l´Unione si è data come obiettivo l´aumento dello sforzo di ricerca dell´Europa al 3% del suo Pil Ciò comporta uno sforzo particolare per quanto riguarda le risorse umane per la ricerca, anche all´interno delle università. Infolink: http://europa.eu.int/comm/education/education_fr.html  http://europa.Eu.int/comm/research/consultations/list_en.html