Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Ottobre 2006
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ENAC PROPONE DI ACCELERARE I PROCEDIMENTI PER LE CONCESSIONI QUARANTENNALI - IL CDA DELIBERA UNA DIRETTIVA PER LA VERIFICA DEGLI INCENTIVI DI ATTIVAZIONE NUOVE ROTTE  
 
Roma, 24 ottobre 2006 - L’enac rende noto che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 17 ottobre scorso, ha preso atto di come numerosi procedimenti deliberati dall’Enac per l’affidamento della concessione quarantennale a società di gestione aeroportuale (tra cui Catania, Cagliari, Palermo, Pisa, Verona, Brescia, Lamezia Terme, Alghero e Ronchi dei Legionari) siano ancora in attesa dei relativi decreti interministeriale da parte dei Ministeri dei Trasporti e dell’Economia. Nel quadro del nuovo Codice della Navigazione che prevede che a regime le gestioni aeroportuali siano assegnate attraverso gara pubblica, e con riferimento agli iter procedurali avviati dalle società di gestione di altri importanti aeroporti, tra cui Ancona, Cuneo, Siena, Crotone, Parma, Trapani, Reggio Calabria, Salerno, il Consiglio dell’Enac ha rilevato che questi aeroporti hanno presentato programmi di intervento per i quali Enac non ha ritenuto possibile concludere l’iter di concessione. Per tali aeroporti, quindi, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre al Ministro dei Trasporti che si proceda, qualora entro 60 giorni non si concluda l’iter, all’avvio di bandi di gara pubblica per individuare le società per l’affidamento della concessione totale. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha deciso di emanare un indirizzo a tutti gli aeroporti nazionali per una ulteriore verifica sul corretto utilizzo degli incentivi di marketing e co-marketing che possono essere attivati dagli aeroporti nei confronti di compagnie aeree con lo scopo di rendere operativi nuovi collegamenti. In particolare andrà verificata la rispondenza degli incentivi alle indicazioni stabilite dalla normativa comunitaria di riferimento. Il Consiglio, infine, ha espresso parere favorevole al rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il personale non dirigente dell’Ente. .  
   
   
ADR: CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE NOMINA NUOVO CONSIGLIERE  
 
 Fiumicino, 24 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporti di Roma S. P. A. , riunitosi in data odierna e presieduto dal Prof. Avv. Ernesto Stajano, ha cooptato, in qualità di Consigliere di Amministrazione della Società, il dott. Gianni Mion in sostituzione del dimissionario Prof. Andrea Monorchio. .  
   
   
PIÙ SPAZIO, PIÙ ATTENZIONE È LA NUOVA BUSINESS CLASS DI AIR DOLOMITI  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - Air Dolomiti, Compagnia regionale italiana del Gruppo Lufthansa, nell’ambito della strategia di servizio di Lufthansa Regional, annuncia una novità che coinvolgerà i passeggeri di Business Class. A partire dal 29 ottobre, con l’operativo invernale, tutti i business traveller potranno beneficiare di un sedile vuoto al loro fianco. Questa piccola rivoluzione, voluta fortemente da Lufthansa, interesserà tutte le compagnie dell’Alleanza Regional: Lufthansa Cityline, Augsburg Airways, Eurowings e Contact Air. La nuova business class aumenterà il comfort per i passeggeri di Air Dolomiti garantendo loro maggior spazio, più attenzioni a bordo e maggior privacy oltre alla qualità del servizio di bordo firmato Settimocielo, punto di forza della Compagnia. Il nuovo progetto interessa tutti i voli Air Dolomiti ad eccezione di Verona – Vienna e Vienna – Verona. .  
   
   
CONCESSIONARI FIAT E LANCIA A CONFRONTO CON I BRAND  
 
 Torino, 24 ottobre 2006 - Nello splendido scenario di Castellare di Tonda, una località sulle colline fiorentine nel cuore della Toscana, si è svolta l’assemblea annuale dell’Adefil (l’Associazione Europea dei concessionari Fiat e Lancia) cui hanno partecipato i presidenti delle varie associazioni di concessionari europei. Al termine dell’assemblea si è svolto l’incontro con i responsabili dei brand Fiat, Lancia e Veicoli Commerciali Fiat. Si tratta di un appuntamento annuale ormai consolidato che permette il confronto tra le necessità dei marchi e le esigenze degli imprenditori che vendono i prodotti Fiat e Lancia. Roberto Masera, presidente dell’Adefil, nel suo intervento ha affermato che “Fiat Auto è uscita da un periodo travagliato in cui si è dapprima riorganizzata per essere più competitiva e quindi ha dato vita a nuovi modelli vincenti. E anche con i dealer sta instaurando un rapporto più solido e più duraturo”. Secondo Luca De Meo, responsabile del brand Fiat, “una rete di vendita valida è molto importante per i nostri prodotti. Credo che la sua efficienza possa essere paragonata al lancio di un nuovo modello. E aumentare la nostra redditività significa aumentare anche quella dei nostri partner”. Numerosi i temi trattati nell’incontro: dalla complessità delle regole commerciali alle policy di vendita, dai costi di garanzia a quelli di gestione. A proposito di questi ultimi, Lorenzo Sistino, responsabile del brand Fiat Light Commercial Vehicles e direttore Vendite Fiat, ha affermato: “L’incontro di oggi ha anche permesso di stabilire insieme le basi per migliorare la gestione del mandato dei concessionari e agire sulle spese della struttura del dealer in modo da ridurre i costi complessivi”. Dall’incontro è emerso che in tutti i mercati sono aumentati i volumi di vendita ed è migliorato il mix dei prodotti. E le previsioni per i prossimi mesi confermano questo trend. “Il 2007 – ha spiegato Olivier François, responsabile del brand Lancia – ci vedrà operare a fianco dei dealer, che non dimentichiamolo sono il nostro specchio sui mercati, per ottenere i migliori risultati possibili da una collaborazione sicuramente vincente”. Adefil e Fiat Auto continueranno quindi il loro rapporto di partnership, anche con workshop durante i quali affronteranno i problemi comuni. Durante i lavori sono infine stati esposti in anteprima alcuni dei modelli che verranno presto lanciati sul mercato. .  
   
   
FIAT LINEA, ANTEPRIMA MONDIALE  
 
Torino 20 ottobre 2006 - Al Salone dell’Automobile di Istanbul, in programma dal 2 al 12 novembre, debutterà Fiat Linea, la nuova berlina a tre volumi del segmento C. Nata nell’ambito della Tofas A. S. , la joint-venture paritetica tra Fiat Auto e Koç Holding quotata alla Borsa di Istanbul, la nuova vettura sarà prodotta nello stabilimento turco di Bursa (a regime sono previste 60. 000 unità l’anno) e commercializzata in alcuni Paesi europei ed extraeuropei a partire dalla seconda metà del 2007. Inoltre, successivamente la vettura sarà realizzata anche in altri Paesi. Disegnata dal Centro Stile Fiat, la nuova Fiat Linea presenta un design esterno elegante e dinamico. La stessa cura stilistica è stata posta all’interno dove le linee sono armoniose, ben bilanciate con quelle degli esterni e creano un ambiente accogliente, luminoso e capace di garantire una straordinaria abitabilità interna e un comfort superiore in termini di ergonomia e spazio a disposizione del guidatore e dei passeggeri. Impressione confermata dalle generose dimensioni della vettura che la pongono ai vertici della sua fascia: infatti, Fiat Linea è lunga 4,56 metri, larga 1,73 m, alta 1,5 m e con un passo di 2,6 metri, oltre ad avere un ampio bagagliaio di 500 litri. Vettura elegante, funzionale e dallo stile italiano, quindi, Fiat Linea sarà proposta in diversi allestimenti e dotata di contenuti da segmento superiore come dimostrano alcuni sofisticati dispositivi infotelematici che migliorano il comfort e la qualità del tempo trascorso a bordo. Inoltre, Fiat Linea offrirà un ricco equipaggiamento dedicato alla protezione del guidatore e dei passeggeri e una gamma articolata di propulsori a benzina e diesel, abbinati a cambi manuali e automatici, che coniugano ottime prestazioni, consumi contenuti ed assoluto rispetto ambientale. Infine, per assicurare il miglior rapporto fra prezzi e contenuti, le combinazioni degli allestimenti tra le quali scegliere la propria Fiat Linea, sono tutte caratterizzate da un alto controvalore. .  
   
   
RENAULT ITALIA FESTEGGIA LA VITTORIA DEL DOPPIO TITOLO DI CAMPIONE DEL MONDO DI FORMULA 1  
 
 Roma, 24 ottobre 2006 - Dopo una gara esemplare in Brasile, Renault vince il Campionato Mondiale 2006 Fia nella categoria Costruttori di Formula 1, mentre Fernando Alonso viene incoronato Campione del Mondo Fia 2006 nella categoria Piloti di Formula 1. La ripetizione del doppio exploit del 2005 rappresenta la ricompensa a una stagione spettacolare, durante la quale il Renault F1 Team ha dimostrato le proprie qualità sportive, tecniche e umane per garantire affidabilità e performance della monoposto R26. Ha dichiarato Carlos Ghosn: "Renault ha realizzato una vera e propria impresa: la conquista del doppio titolo di Campione del Mondo per il secondo anno consecutivo. È la vittoria della marca Renault, entusiasta, innovativa e capace di gestire le tecnologie avanzate. E tutto ciò con un budget di spesa al quinto posto tra tutte le scuderie. Abbiamo motivo per essere fieri!" Fernando Alonso realizza una notevole prima parte della stagione, vincendo sei corse e arrivando tre volte secondo. In giugno domina largamente la competizione, con 84 punti su un massimo teorico di 90. A Hockenheim la Ferrari conquista i primi due posti. In Turchia Fernando Alonso e Michael Schumacher conducono un duello all´ultimo respiro; Alonso ottiene il secondo posto dietro il pilota Ferrari, più determinato che mai. Il doppio duello tra Alonso e Schumacher per la leadership in classifica e tra Fisichella e Massa per il terzo e quarto posto, appassiona tutti gli spettatori. In Cina la pioggia permette nuovamente al tandem Renault-michelin di affermare la propria superiorità, ma la vittoria sfugge ad Alonso che termina secondo, dietro a Schumacher. Al termine di questa gara, i due aspiranti al titolo di campione del mondo piloti sono pari e Renault riconquista la vetta del Campionato del Mondo costruttori. Il Gran Premio del Giappone segna l´arresto della rimonta Ferrari e il Renault F1 Team segna il quarto doppio podio della stagione. In Brasile, al termine di una corsa piena di suspence che riflette l´andamento dell´intera stagione, i due piloti Renault si piazzano secondo e sesto, offrendo così il doppio titolo a Renault. Questo doppio titolo è il risultato del lavoro delle squadre internazionali di Viry-châtillon, in Francia, incaricate della progettazione del motore Rs26, e di Enstone, in Regno Unito, responsabile della monoposto R26 sotto la presidenza di Alain Dassas e la direzione di Flavio Briatore. Il talento dei due piloti e le competenze di tutti gli ingegneri e tecnici hanno permesso di realizzare vetture dalle eccellenti performance ed affidabilità. La vittoria corona la migliore coppia telaio-motore della stagione. Queste imprese tecniche e umane sono inoltre il frutto di una rigorosa gestione economica. Il Renault F1 Team ottiene il doppio titolo impiegando un budget di spesa al quinto posto tra tutte le scuderie fra tutte le scuderie in competizione. Con questo doppio risultato, Renault conferma la propria eccellenza tecnologica e meccanica, e, qualità suprema in Formula 1, un livello di affidabilità incontestabile. Rinnovare l´impresa per due anni consecutivi dimostra la solidità dei processi di progettazione, fabbricazione e messa a punto dell´insieme telaio-motore. La Formula 1 condivide con i veicoli di serie il più elevato livello di esigenza in materia di affidabilità e qualità. L´impegno qualità del Renault Contrat 2009, che consiste nel riuscire a posizionare Laguna fra le tre migliori del segmento, corrisponde all´obiettivo del Renault F1 Team di essere sul podio in ogni corsa. Pur a fronte di vincoli diversi, si tratta di uno stesso percorso e di un´identica esigenza di risultato che anima tutte le équipe Renault. La Formula 1 costituisce per Renault un banco di prova unico di soluzioni tecniche e organizzative: si tratta ad esempio del caso della messa a punto della tecnologia per la realizzazione di prototipi 3D, dello sviluppo di software e hardware o dell´organizzazione di progetti di squadra. Tali soluzioni vengono in seguito trasmesse ai vari settori d’ingegneria. Una quindicina di esperti Renault del Technocentre, specializzati in aerodinamica, meccanica e informatica, ha iniziato a far parte delle squadre di Formula 1 già dal 2002. L´inserimento di tali figure professionali in un ambiente in cui i cicli di sviluppo sono molto brevi (un anno) rappresenta una fonte di apprendimento importante ai fini della riduzione dei tempi di sviluppo automobilistico. Un ultimo esempio nella gamma attuale è il diffusore adattato su Clio Renault Sport che deriva direttamente da un equipaggiamento di Formula 1. Vincendo in cinque continenti, il Renault F1 Team diventa il portabandiera della marca Renault a livello internazionale, in particolare nei paesi in cui la notorietà di Renault è in pieno sviluppo. Offre al pubblico un´immagine di qualità, entusiasmo e di successi e prepara l´introduzione dei veicoli della Marca su questi mercati. Le inchieste clienti mostrano che la vittoria in Formula 1 contribuisce allo sviluppo della notorietà del marchio Renault. Il 63% del pubblico vede un legame tra i titoli di Renault e l´affidabilità, la qualità e il progresso tecnologico. Queste vittorie consecutive hanno suscitato un interesse ineguagliabile nei dipendenti e il doppio titolo di campione del mondo alimenta l´orgoglio di appartenenza a Renault. Ancora una volta, Renault è stata capace di raccogliere con passione le sfide più impegnative. Per celebrare l’emozionante vittoria del Renault Formula 1 Team e di Fernando Alonso, Renault Italia veste dei colori giallo-azzurri la sede centrale di via Tiburtina a Roma: bandiere che sventolano sulla facciata dell’edificio in segno di vittoria e di orgoglio. L’emozione più forte? Poter vedere da vicino, solo nella giornata odierna, la monoposto di Formula 1 che, per l’occasione, è esposta davanti gli uffici di Renault Italia in via Tiburtina: una vettura grintosa, concentrato di ricerca avanzata in termini di aerodinamica, sicurezza, tecnologia e soprattutto con un motore indubbiamente performante. .  
   
   
CON LA SETTIMA VITTORIA CONSECUTIVA, LA AUDI SPORT ITALIA OTTIENE IL TITOLO TEAM NEL CAMPIONATO ITALIANO SUPERSTARS  
 
Verona, 24 ottobre 2006 - Domenica scorsa all’autodromo Santamonica di Misano Adriatico si è disputata l’ottava e ultima gara della stagione del Campionato Italiano Superstars. Vincitrice della giornata è stata Tamara Vidali al volante della Audi Rs4, che in questo modo si è classificata al secondo posto nella classifica piloti definitiva. Per i primi cinque giri Giorgio Sanna ha guidato la corsa davanti alla compagna di team Tamara Vidali e al leader della classifica provvisoria Max Pigoli. Alla vigilia della gara di ieri, il pilota della Audi Sport Italia era secondo nella graduatoria generale, a sette punti dalla Jaguar di Pigoli, peraltro autore delle pole position. Con una partenza bruciante, le Rs4 hanno preso la testa della corsa. Il ritmo delle vetture di Ingolstadt è stato così sostenuto da tenere a debita distanza il leader della classifica provvisoria, seguito da vicino dalla Bmw M5 di Fabrizio Armetta, fino a metà del quinto giro, quando Sanna ha dovuto cedere il passo agli inseguitori, ritirandosi per un problema al leveraggio del cambio. Da quel momento in poi, la Vidali ha aumentato il ritmo per ottenere il terzo successo stagionale, imponendosi con oltre sette secondi di margine sulla Bmw di Armetta. Il successo della campionessa veneta è il settimo consecutivo per una Rs4 e ha assicurato il titolo team alla Audi Sport Italia, davanti alla Caal Racing (Bmw) e al Jaguar Dealers Team. Per quanto riguarda la classifica piloti invece, con il terzo posto nella gara di Misano, Pigoli arriva in vetta, pur avendo vinto solo la prima gara, contro le tre della Vidali e le quattro di Sanna, ma essendo giunto molte più volte in zona punti rispetto ai piloti Audi. Al secondo posto si classifica Tamara Vidali (malgrado abbia preso parte a due gare in meno degli avversari), mentre il terzo posto va a Giorgio Sanna, il pilota con più vittorie all´attivo nel 2006. Gara molto breve infine per la terza Rs4: Stevo Goldstein dopo tre buoni piazzamenti nelle gare precedenti, ha accusato problemi di elettronica che lo hanno obbligato a partire dalla corsia dei box e lo hanno fermato poco dopo il via. Classifica Gara: 1. Tamara Vidali (Audi Rs4) 16 giri in 26m18. 238; 2. Fabrizio Armetta (Bmw M5) + 7. 235; 3. Max Pigoli (Jaguar S-type R) + 36. 671; 4. Francesco Ascani (Bmw 550) + 37. 498; 5. Marco Gregori (Bmw M5) + 37. 799; 6. Stefano Bonello (Jaguar S-type R) + 47. 601. Classifica Generale Piloti: 1. Massimo Pigoli punti 99; 2. Tamara Vidali p. 89; 3. Giorgio Sanna p. 80; 4. Marco Gregori p. 52; 5. Simone Galluzzo p. 48; 6. Roberto Benedetti p. 46. Classifica Generale Team: 1. Audi Sport Italia punti 193; 2. Caal Racing (Bmw) p. 148; 3. Jaguar Dealers Team p. 142; 4. Santucci Motorsport (Bmw) p. 54; 5. Giraldi Tecno Sport (Bmw) p. 48; 6. Gass Racing (Bmw) p. 15. .  
   
   
OPEL PROSEGUE L’AMPLIAMENTO DELLA GAMMA CON UNA BERLINA COMPATTA A TRE VOLUMI IL NUOVO MODELLO SARÀ PRODOTTO NELLO STABILIMENTO POLACCO DI GLIWICE  
 
Rüsselsheim, 24 ottobre 2006 - Un’elegante berlina a tre volumi – che sarà presentata in anteprima mondiale al Salone dell’Automobile di Istanbul (3 –12 Novembre 2006) – sarà la quinta interpretazione di un modello di grande successo come la nuova Opel Astra, già disponibile come berlina 5 porte, Station Wagon, Gtc 3 porte e cabrio-coupé Twintop. «La rassegna turca è la maggiore che si svolge in questa parte del mondo e la Turchia uno dei principali mercati per le classiche berline compatte» ha detto Alain Visser, direttore esecutivo europeo marketing della Casa tedesca del gruppo General Motors. La nuova Astra tre volumi sarà prodotta nello stabilimento di Gliwice, in Polonia, che rappresenta un’ubicazione ideale per rifornire quei mercati dell’Europa Centrale ed Orientale per cui questo modello è stato concepito. Potrà contare su un gamma di due motori a benzina e due turbodiesel di potenza compresa tra 90 Cv e 140 Cv. L’inizio della commercializzazione è previsto per l’autunno 2007. Le berline a 4 porte sono molto ricercate in questi interessanti mercati. Il 67% dei clienti turchi che acquista un’automobile compatta, sceglie proprio un’automobile di questo tipo. In Russia, la loro percentuale è del 65%, mentre in Polonia e nei Paesi dell’Europa Sud-orientale si aggira attorno al 15%. Le versioni a 4 porte giocano invece un ruolo meno importante nell’Europa Occidentale, dove rappresentano il 5% circa del segmento delle compatte. La nuova 4 porte risponde alle particolari esigenze dei clienti dell’Europa Centrale ed Orientale e conserva tutte quelle doti che hanno decretato fin qui il successo della nuova Opel Astra, la cui produzione ha superato la scorsa Primavera il milione di esemplari. Nei primi nove mesi di quest’anno le vendite Astra nei Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale sono aumentate di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2005, raggiungendo quota 60. 000 unità (oltre 10. 000 delle quali sono state vendute nella sola Turchia). Con l’introduzione della nuova berlina 4 porte, Opel si attende un ulteriore sviluppo delle vendite Astra in questi mercati. La berlina 4 porte conserva i tratti moderni della nuova Astra, la sua carrozzeria ben proporzionata (lunga 4. 618 mm; larga 1. 754 mm; alta 1. 458 mm), la linea slanciata, il brillante comportamento su strada e gli ampi margini di sicurezza. I progettisti hanno adottato il passo lungo della versione station wagon (2. 703 mm) in modo da poter offrire ampio spazio per i passeggeri posteriori ed un grande bagagliaio (500 litri). Fra gli importanti contenuti tecnologici di questo modello troviamo una serie di novità come i fari bi-xenon, l’assistenza elettronica per le partenze in salita ed il riscaldamento elettrico Quickheat. La nuova Astra tre volumi prosegue la tradizione avviata da Opel con la prima generazione di questo modello, disponibile anch’essa in versione 4 porte. .  
   
   
INQUINAMENTO ARIA: DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PERMANENTI IN PIEMONTE DAL 15 GENNAIO  
 
 Torino, 24 ottobre 2006 - Dal 15 gennaio 2007 nei 35 Comuni piemontesi più inquinati dalle micropolveri, quelli dell’agglomerato di Torino e quelli al di sopra dei 20mila abitanti nel resto del Piemonte, le autovetture Euro 0 ed Euro 1 diesel ed Euro 0 benzina si fermeranno definitivamente dal lunedì al venerdì, almeno 5 ore al giorno per il traffico privato, almeno 3 ore al giorno per il traffico d’impresa. La norma vale anche per i ciclomotori ed i motocicli Euro 0 immatricolati da più di dieci anni. Entro tale data le Province dovranno mettere a punto le modalità di esecuzione del piano e i Sindaci emettere le relative ordinanze, prevedendo inoltre appositi provvedimenti per raggiungere nei propri territori infrastrutture realizzate in base ai piani comunali di mobilità, come parcheggi di interscambio modale o di attestamento e per assicurare i collegamenti internazionali essenziali. Il bonus per la rottamazione dei mezzi più vecchi passa da 600 a 1000 euro, sempre per coloro il cui reddito è inferiore a 15mila euro lordi l’anno, nell’ambito di un reddito familiare lordo annuo di 25mila euro. L’obbligo di controllo dei gas di scarico (bollino blu), dal 1 gennaio 2007, diventa semestrale per le auto che hanno più di dieci anni. Sono queste le novità salienti introdotte dalla rimodulazione del piano stralcio sulla mobilità, approvato oggi pomeriggio dalla Giunta regionale ed illustrato in mattinata dalla Presidente Mercedes Bresso e dall’Assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero, durante una conferenza stampa. “Rispetto alla prima versione - ha spiegato la Presidente - il provvedimento sarà permanente, durerà cioè fino a quando le emissioni inquinanti non saranno rientrate nei parametri fissati dall’Unione Europea. La Pianura Padana è in Europa tra le aree più colpite dalla produzione delle famigerate polveri Pm10 che sono prodotte essenzialmente dai mezzi più vecchi, Euro 0 benzina ed Euro 0 Euro 1 diesel, che vanno progressivamente eliminati dalla circolazione. Questo ci impone di riflettere in modo serio e di adottare rimedi che sono nell’interesse di tutti, soprattutto della nostra salute. Recentemente il Commissario Ue all’Ambiente ha spiegato che in Europa si perdono mediamente otto mesi di vita e si arriva fino a 36 mesi, tre anni, nelle zone più inquinate. Nel “benaltrismo” diffuso si pensa sempre che si debba colpire qualcosa o qualcuno diverso da noi e da quanto usiamo nella vita quotidiana. I nostri provvedimenti sono strutturali e di sistema. Questo piano riguarda i mezzi di trasporto, ma pochi giorni fa la commissione consiliare competente ha licenziato il nostro provvedimento che parla del riscaldamento e degli interventi che riguardano il risparmio e l’utilizzo sempre maggiore di fonti rinnovabili”. “Abbiamo deciso di posticipare il termine ultimo - ha aggiunto Bresso - per dare ai cittadini la possibilità di essere informati in modo chiaro e preciso attraverso una grande campagna di comunicazione e l’attivazione di un numero verde regionale, a cui ci si potrà rivolgere per avere tutte le informazioni necessarie. Ai piemontesi chiediamo di farsi parte attiva nella lotta all’inquinamento atmosferico, ad esempio riducendo l’utilizzo dei mezzi privati e utilizzando di più quelli pubblici”. Dal canto suo l’Assessore de Ruggiero, illustrando dettagliatamente il piano, ha ricordato che “si tratta di misure strutturali già in vigore in Lombardia ed Emilia Romagna e frutto dell’accordo messo a punto tra le Regioni del Nord Italia. Nel piano non si parla solo di traffico veicolare, ma anche di provvedimenti per il trasporto pubblico (4 milioni di euro stanziati la scorsa settimana per i filtri anti particolato (Fap) per i bus Euro 2 ed Euro 3), di estensione fino al 20 per centro delle Ztl nei Comuni, di contributi alle Province per i progetti che favoriscano la mobilità delle persone in modo sostenibile. A ciò dobbiamo aggiungere l’altro strumento importante per la lotta all’inquinamento atmosferico, ovvero il piano relativo al riscaldamento che indica gli interventi che servono a ridurre i consumi a beneficio del cittadino, ad incrementare il ricorso alle migliori tecnologie disponibili, a vantaggio della competitività del sistema produttivo piemontese ed italiano, e ad implementare un mercato di tecnologie innovative, a supporto del rilancio dell’economia”. “Alla rimodulazione del piano sulla mobilità - ha concluso de Ruggiero - hanno contribuito anche l’accoglimento da parte del Governo delle nostre richieste in materia di incentivazioni per la mobilità, come i bonus per rottamazioni, per le trasformazioni e per le esenzioni sulle tasse di possesso delle auto più favorevoli per i mezzi meno inquinanti. Così come sono state determinanti le nuove risorse, circa 15 milioni di euro, che da parte del Governo potremo ricevere per progetti relativi al trasporto pubblico locale e per implementare ancora le iniziative del piano sulla mobilità”. Dai divieti di circolazione sono esclusi: i veicoli per il trasporto di soggetti disabili; i veicoli iscritti nei registri delle auto storiche; i veicoli alimentati a Gpl e metano (anche bifuel) con omologazioni precedenti all’Euro 1; i veicoli oltre 3,5 ton, le macchine agricole, le macchine operatrici, gli autocaravan per i quali si provvederà con apposito provvedimento; i veicoli utilizzati in caso di servizi di emergenza e sicurezza appartenenti alle categorie ricomprese nelle limitazioni alla circolazione, come i veicoli di soccorso, di pronto intervento e quelli utilizzati per servizi di reperibilità, compresi quelli di manutenzione di impianti a servizio delle imprese e della residenza. Inoltre, in caso di situazione di emergenza e sicurezza che colpisca un privato cittadino, costretto a muoversi con un veicolo assoggettato alle limitazioni, la criticità e l’urgenza della circostanza giustificano, di per sé, l’inosservanza del divieto in quanto dovuta a stato di necessità. , così come per chi deve raggiungere le officine autorizzate per effettuare la revisione dei veicoli e/o il controllo dei gas di scarico (bollino blu). Infine, allo scopo di assicurare il libero esercizio del diritto allo sciopero dei lavoratori del servizio di trasporto pubblico locale, i divieti sono sospesi nei giorni di sciopero indetto nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente in materia. . .  
   
   
CATEGORIE INQUINANTI: COME DESUMERE LA CLASSE EURO DEL PROPRIO VEICOLO  
 
Bolzano, 24 ottobre 2006 -  Con il 1° novembre entrano in vigore in 16 Comuni altoatesini le limitazioni preventive alla circolazione per migliorare la qualità dell´aria. Per sapere a quale categoria appartiene il proprio veicolo, auto o moto, il cittadino deve controllare quale direttiva viene indicata sulla carta di circolazione (libretto). La Comunità europea ha emanato dal 1991 una serie di direttive sull´emissioni di inquinanti da parte dei veicoli. In base a queste direttive sono state individuate quattro categorie di appartenenza per gli autoveicoli (pre-Euro 1, Euro 1, 2, 3, 4) e due categorie per i motoveicoli e ciclomotori (Euro 1, 2). Tutti i veicoli rientrano in una di queste categorie a seconda della direttiva europea che rispettano. Per sapere a quale categoria appartiene il suo mezzo, il titolare deve controllare quale direttiva viene indicata sulla carta di circolazione. In quella di vecchio tipo, l´indicazione della categoria Euro di riferimento si trova in basso nel riquadro 2 del libretto, su quella di nuovo tipo, formato A4, l´indicazione è riportata alla lettera V. 9 del riquadro 2 ed è spesso integrata con ulteriore specifica nel riquadro 3. Le categorie Euro si desumono dalla direttiva Ue corrispondente: per i veicoli Euro 1, 91/441 Cee, 91/542 Cee punto 6. 2. 1. A o 93/59 Cee; per gli Euro 2, 91/542 Cee punto 6. 2. 1. B, 94/12 Cee, 96/1 Cee, 96/44 Cee, 96/69 Ce o 98/77 Ce. Gli Euro 3 sono definiti dalle direttive 98/69 Ce, 98/77 Ce rif. 98/69 Ce, 1999/96 Ce, 1999/102 Ce rif. 98/69 Ce, 2001/1 Ce rif. 98/69 Ce, 2001/27 Ce, 2001/100 Ce A, 2002/80 Ce A o 2003/76 Ce A; i veicoli di categoria Euro 4 sono contrassegnati dalle sigle 98/69 Ce B, 98/77 Ce rif. 98/69 Ce B, 1999/96 Ce B, 1999/102 Ce rif. 98/69 Ce B, 2001/1 Ce rif. 98/69 Ce B, 2001/27 Ce B, 2001/100 Ce B, 2002/80 Ce B o 2003/76 Ce B. .  
   
   
UNA PEUGEOT DEL 1904 AL SALONE DI PADOVA  
 
Roma, 24 oOttobre 2006 - Anche quest’anno il Club Storico Peugeot Italia sarà presente con uno stand di accoglienza per soci e appassionati alla Fiera di Padova che si terrà nella città veneta da venerdì 27 a domenica 29 ottobre. Nell’occasione il Museo Nicolis di Villafranca (Vr) esporrà presso lo stand del Club una delle ultime vetture aggiunte alla prestigiosa collezione. Si tratta di una Peugeot Tipo 58 del 1904 l’evoluzione della Tipo 56 prodotta l’anno precedente. Nel 1905, però, la Tipo 58, dopo ben 121 esemplari prodotti, venne sostituita a sua volta da un nuovo modello: la Tipo 69 Bebé. La Tipo 58 monta un motore monocilindrico di 833 cc superquadro (102x102mm) con albero su due supporti in grado di erogare 5 Cv a 1 400 giri. La frizione è a cono, la trasmissione a cardano con cambio a 3 marce. Molto curioso il sedile “della suocera” estraibile, e quindi applicabile “all’occorrenza” nella parte posteriore della vettura. .  
   
   
AUTO E MOTO D´EPOCA 2006: LA GRANDE PASSIONE DEI COUPÉ MERCEDES-BENZ  
 
Stoccarda, 24 ottobre 2006 - Da decenni, in campo automobilistico i Coupé Mercedes-benz sono sinonimo di eleganza ed esclusività. Queste vetture racchiudono in un design moderno, allestimenti pregiati e tecnologie avveniristiche, creando un insieme di grande stile. Il principio dell´originalità caratterizza questa particolare gamma di vetture Mercedes dal 300 S Coupé del 1952 fino alla nuova Classe Cl. Al di là di tutte le raffinatezze tecniche, i Coupé Mercedes possiedono la grande capacità di suscitare emozioni. La loro stessa immagine è una festa per i sensi. Ancor prima della Seconda Guerra Mondiale, per Mercedes-benz costruire automobili eccezionali era una tradizione coltivata con passione. Ad esempio, le rare versioni Coupé delle vetture sovralimentate con la Stella, prodotte tra il 1934 ed il 1939, rappresentano una singolarità nel panorama automobilistico. La Casa di Stoccarda, nel solco della tradizione, solo pochi anni dopo, al Salone dell´Auto di Parigi nell´ottobre 1951, presentò il modello 300 S Coupé, ovvero il Coupé della Classe S serie W 188. Con questo modello, Mercedes-benz dimostrò l´opportunità di investire nel potenziale creativo del futuro e diede anche vita ad un fenomeno culturale con il Coupé 300 S, che coniugava con stile design raffinato, equipaggiamenti esclusivi ed il meglio dell´epoca in termini di tecnologia. Rinasceva allora la tradizione dei grandi Coupé Mercedes-benz, simbiosi di perfezione ed emozione. 1952: il Coupé 300 S, i valori della tradizione - Volgendo lo sguardo al passato, gli anni Cinquanta del Xx Secolo appaiono come un´utopia rivolta al passato. A quel tempo, nessuno sapeva cosa gli riservasse il futuro. Una sola cosa era chiara: il ricordo della Seconda Guerra Mondiale doveva essere rimosso il prima possibile. Alcune delle testimonianze più visibili della devastazione erano rappresentate dalle strade. Le condizioni e l´estensione delle reti di collegamento percorribili erano desolanti. La densità del traffico, in Germania, corrispondeva a 19 autoveicoli ogni 1. 000 abitanti. In questo contesto, Mercedes-benz presentò al pubblico il modello 300 S Coupé della serie W 188, lanciato al Salone dell´Auto di Parigi nell´autunno del 1951 ed entrato in produzione nell´estate del 1952. La stampa specializzata parlò di una "vettura per l´élite mondiale". Con questo seducente modello di punta, la Casa di Stoccarda dimostrò un´eccellente capacità ingegneristica ed uno spirito imprenditoriale orientato al futuro. Il Coupé stupì soprattutto per il suo design. I dinamici parafanghi ed il cofano motore allungato rappresentavano "forme tradizionali e particolarmente raffinate", come si leggeva in un commento dell´epoca. Le "linee morbide e signorili in una sofisticata armonia con spirito moderno", continuava l´articolo, emanavano una forza immediatamente percepibile. Con questo design, la vettura simboleggiava anche lo spirito di rinnovamento dell´epoca. Con il suo motore a sei cilindri, il raffinato e sportivo Coupé erogava una potenza di 110 kW/150 Cv e raggiungeva una velocità massima di 175 km/h. A dimostrazione di quanto prendesse estremamente sul serio il target di entusiasti estimatori di questa vettura, che comprendeva tra l´altro star cinematografiche americane come Gary Cooper ed Errol Flynn, nel 1955 la Casa di Stoccarda presentò un modello rielaborato, il 300 Sc Coupé con pompa di iniezione al posto del tradizionale carburatore; la potenza era stata portata a 128 kW/175 Cv. I Coupé 300 S e 300 Sc rappresentavano il top della gamma di vetture Mercedes-benz del dopoguerra, attingendo al tempo stesso ad una tradizione iniziata negli anni Trenta: offrire vetture di rappresentanza con un tocco di sportività, destinate a Clienti particolarmente esigenti. I rari Coupé dell´immediato dopoguerra in buone condizioni, soltanto 314 esemplari prodotti tra il 1952 ed il 1958, figurano attualmente tra i pezzi da collezione più ricercati e vengono battuti nelle aste più esclusive. 1956: "Carrozzeria di Sindelfingen" per i Coupé Ponton . A metà degli anni Cinquanta, il "Dopoguerra" era definitivamente archiviato. In Germania, l´esitante ripresa economica si era trasformata in un vero e proprio boom, passato alla storia come "miracolo economico". Nei quattro anni successivi al 1952, la densità di autoveicoli raddoppiò arrivando a 40 vetture ogni 1000 abitanti. Quando la Casa di Stoccarda presentò il 220 S Coupé della serie W 180, nel 1956, la stampa specializzata parlò di "carrozzeria di Sindelfingen", in quanto l´auto era nata nel Centro Progettazione di questo stabilimento. Il 220 S Coupé si presentava con carrozzeria due porte, linea filante del tetto e lunotto posteriore fortemente arcuato, dal profilo incisivo ed elegante. Il frontale era caratterizzato da paraurti e fendinebbia di grandi dimensioni. Estremamente evidente era la separazione tra cellula dell´abitacolo, frontale e coda che creava la caratteristica forma "Ponton" (a sbalzo) della carrozzeria, che ben presto portò alla sintetica definizione di "Mercedes Ponton", ancora oggi un termine utilizzato nei testi di storia automobilistica. Dietro a tutto questo si celava tuttavia una struttura avveniristica, con una filosofia di sicurezza totalmente nuova: la carrozzeria autoportante, che in caso di impatto si deformava ed assorbiva l´energia d´urto invece di trasmetterla agli occupanti del veicolo. I caratteristici modelli "Ponton" di questa serie, tra cui anche i Coupé, disponevano inizialmente di un motore da 100 Cv. In seguito la potenza della motorizzazione passò a 78 kW/106 Cv. Al fine di incrementare le prestazioni della vettura, come auspicato da molti Clienti, a partire da settembre 1958 la Casa di Stoccarda dotò il modello 220 Se della serie W 128 di un motore ad iniezione di benzina al prezzo di 1900 marchi. Il nuovo propulsore erogava una potenza di 85 kW/115 Cv. I Coupé "Ponton" delle serie W 180 e W 128 dimostravano, come del resto già il 300 S Coupé del 1952, che un design ambizioso, tecnologie avveniristiche e piacere di guida erano conciliabili, e venivano espressamente richiesti dai Clienti. Dei Coupé "Ponton" 220 S e 220 Se furono complessivamente prodotti 2. 081 modelli. Anche queste vetture adesso rappresentano pezzi da collezione estremamente ricercati. 1961: il Coupé 220 Seb al vertice dell´eleganza . Nel 1961, la Casa di Stoccarda puntò nuovamente i riflettori sul modello Coupé: per l´inaugurazione del Museo della fabbrica di Stuttgart-unterturkheim, il 24 febbraio 1961, fu presentata la vettura 220 Seb Coupé della serie W 111. Ancora una volta, i progettisti avevano dimostrato creatività e sicurezza stilistica. Questo elegante Coupé di rappresentanza possedeva un grande fascino estetico. Potenza e comfort sembravano costituire un unico insieme. Le "pinne di coda", a differenza di quelle adottate dalle contemporanee berline, erano soltanto accennate, mentre le linee filanti risultavano più accentuate. L´equilibrio estetico rinunciava a qualsiasi gioco stilistico. La vettura a quattro posti effettivi, con ampio spazio anche per i viaggi più lunghi, possedeva una concezione strutturale totalmente nuova. La densità del traffico in Germania, dal 1956, risultava ancora una volta più che raddoppiata; adesso era arrivata a 95 auto ogni 1000 abitanti, mentre le condizioni della rete stradale apparivano ancora estremamente diversificate. Tuttavia, gli ingegneri Mercedes erano stati previdenti: il modello 220 Seb Coupé fu la prima auto di serie Mercedes-benz ad avere i freni a disco sulle ruote anteriori. Il motore a sei cilindri erogava 88 kW/120 Cv, una potenza sufficiente anche per raggiungere velocità medie elevate sui lunghi percorsi. E il Coupé 300 Se della serie W 112 del 1962 era equipaggiato con cambio automatico a quattro marce, sospensioni pneumatiche e servosterzo di serie. Questi equipaggiamenti rispettavano le aspettative dei Clienti, confermate dagli ottimi dati di vendita: i Coupé della serie W 111 e W 112 registrarono infatti una produzione più che decuplicata rispetto alla precedente gamma "Ponton", con un totale di 28. 918 esemplari. 1981: Coupé Sec, icona del successo . Quando nel 1981 vennero presentati i modelli Mercedes 380 Sec Coupé e 500 Sec Coupé della serie C 126, si era tornati nuovamente alla Classe S come base per la progettazione dei Coupé, invece della Classe Sl. Questo significava innanzi tutto che le vetture avevano dimensioni lievemente maggiori. Anche il design dei nuovi Coupé era ispirato alle vetture a quattro porte, con forme eleganti e armoniose. Tuttavia, la nuova vettura emanava ancora più potenza ed agilità. Gli addetti alla lavorazione della carrozzeria erano riusciti a compiere un vero e proprio capolavoro, "cucendo" un´elegante veste su misura su un corpo muscoloso. Le aspettative dei Clienti crescevano. Alla richiesta di una maggiore potenza, gli ingegneri Mercedes-benz risposero con motori V8 per i nuovi Coupé, profondamente rielaborati nell´ambito della "filosofia di risparmio energetico Mercedes-benz" volta a ridurre i consumi di carburante e le emissioni. Il modello 380 Sec Coupé erogava 150 kW/204 Cv, il 500 Sec Coupé arrivava a 170 kW/231 Cv. "La sensazione di spazio e la razionalità dei comandi sono eccellenti", si leggeva in una rivista specializzata dell´epoca, che tra l´altro elogiava come "il Sec si lascia guidare con estrema facilità". Il fascino emanato dal nuovo Coupé di grandi dimensioni appare evidente soprattutto nelle cifre: della serie W 126 furono prodotti complessivamente 74. 060 esemplari. Questi Coupé, per gli appassionati "le vetture ideali per viaggiare", rientrano oggi tra le più ambite "vetture d´epoca recenti" della Casa di Stoccarda, in grado di coniugare il progresso tecnico in termini di prestazioni e sicurezza con le tradizionali doti di esclusività e di comfort delle vetture con la Stella. 1992: tradizione e successo . Nel 1992, Mercedes-benz scelse come palcoscenico delle presentazioni in anteprima mondiale dei suoi modelli le principali vetrine internazionali: la première assoluta del nuovo Coupé Sec della serie 140 ebbe luogo a gennaio dello stesso anno al North American International Auto Show di Detroit, mentre la première europea seguì due mesi dopo, al Salone dell´Automobile di Ginevra. Pur possedendo diverse analogie tecniche con le berline della Classe S presentate nel 1991, i Coupé Sec presentavano un design decisamente originale e riprendevano la tradizione dei Coupé Mercedes-benz in modo totalmente insolito. Forme morbide e pulite, con linee discrete, conferivano all´auto dinamicità, eleganza e sportività non ostentate. Una combinazione imbattibile per gli appassionati di queste vetture, che ancora una volta sottolineava il singolare status dei Coupé Mercedes sul mercato mondiale. Inizialmente vennero proposte due versioni: la 500 Sec con motore V8 e la 600 Sec con motore V12, che nella loro motorizzazione da 235 kW/320 Cv e 290 kW/394 Cv rispettivamente equivalevano alle berline corrispondenti. Entrambe erano equipaggiate con numerosi extra e rappresentavano i modelli di punta della gamma di autovetture. La richiesta di esclusivi Coupé Mercedes-benz rimase sostenuta anche nel 1992. Tuttavia, le esigenze della clientela sembravano aumentare parallelamente alla densità del traffico, che nel 1992 con 502 auto ogni mille abitanti aveva raggiunto un livello quasi inimmaginabile. Secondo un calcolo figurativo, tutti gli abitanti tedeschi potevano trovare posto sui sedili anteriori dei veicoli in circolazione in Germania. Per soddisfare l´elevata richiesta di vetture di classe superiore, a marzo 1994 la gamma di Coupé Mercedes venne arricchita con il modello S 420 da 205 kW/279 Cv. A maggio 1995, sulla S 600 Coupé venne introdotto per la prima volta l´Electronic Stability Program. Grazie a questa tecnologia, la Casa di Stoccarda si confermò ancora una volta pioniere nel campo della sicurezza attiva. La risonanza sul mercato fu evidente: della serie di modelli C 140 vennero prodotti ben 26. 022 esemplari. 1999: con la Classe Cl nel nuovo Millennio . Première mondiale al Salone dell´Auto di Ginevra, marzo 1999: in questa vetrina l´innovativo Coupé Mercedes della Classe Cl (serie C 215) celebrò la sua anteprima. In termini di design, motorizzazioni ed equipaggiamenti, questa vettura rappresentava una brillante dimostrazione della persistente forza innovativa della Casa automobilistica di Stoccarda. Al primo sguardo appariva evidente il rinnovamento del profilo della vettura: il cofano motore lungo e piatto, la linea dinamicamente arcuata del tetto, la coda incisiva e gli espressivi doppi proiettori, nella nuova interpretazione del familiare "frontale a quattro fari" caratterizzavano una forma in grado di emanare sportività ed eleganza al tempo stesso. La dinamicità si abbinava alla morbidezza delle forme. L´apertura continua dei finestrini laterali e l´eliminazione dei montanti centrali facevano apparire il corpo della vettura più leggero. Questo seducente Coupé, che si conquistò ben presto il trono dell´eleganza nel mercato automobilistico più elitario, figura tuttora tra le auto di lusso più richieste del mondo. L´immagine di questo straordinario Coupé si abbinava perfettamente ai motori offerti dalla Casa di Stoccarda: il modello di punta Cl 600 era equipaggiato con un silenzioso dodici cilindri di nuova concezione, in grado di erogare 270 kW/367 Cv di potenza e di sviluppare una coppia di 530 Nm. Il "più piccolo" Cl 500 disponeva di un V8 da 225 kW/306 Cv. Nella dotazione di serie dei Coupé Mercedes erano comprese numerose innovazioni che al momento del lancio nessun´altra vettura al mondo possedeva, come, ad esempio, l´innovativo sistema di sospensioni attive Active Body Control (Abc). Al vertice per sportività è la Cl 55 Amg (offerta nel 2000 anche nella versione F1 che - prima al mondo - adotta freni in ceramica), dotata di un V8 da 360 Cv che nel 2002 lascia il posto al nuovo 32 valvole Kompressor da 500 Cv. Anche il V12 viene offerto nel 2001 in versione Cl 63 Amg da 444 Cv, mentre del 2003 è la Cl 65 Amg, il cui nuovo V12/48 valvole biturbo da 6,0 litri ed una potenza di 612 Cv, garantisce l´eccezionale coppia di 1. 000 Nm. A conferma del successo di questo coupé sono le vetture prodotte: 46. 800 esemplari fino a maggio 2006. La ricca dotazione di serie comprendeva anche un ampio pacchetto di sicurezza con airbag frontali, sidebag e windowbag ed ovviamente l´Esp. Il volume di produzione dei Coupé della serie di modelli C 215 dimostra che Mercedes-benz continua a portare avanti con successo la tradizione dei suoi Coupé: fino a maggio 2006 ne sono stati realizzati 46. 800 esemplari. La tradizione dei moderni Coupé Mercedes-benz, con la sua simbiosi di perfezione ed emozione, è destinata a proseguire negli anni a venire. La forza innovativa e le prospettive avveniristiche, visibili e percepibili nei Coupé Mercedes-benz, rimangono sempre gli elementi fondamentali di questa evoluzione. Un design perfetto, equipaggiamenti esclusivi ed il meglio delle attuali tecnologie automobilistiche continueranno a confluire in queste vetture anche in futuro, creando un insieme ricco di stile che costituisce una classe automobilistica a sé stante. .  
   
   
FORMIGONI: BENE DI PIETRO, ATTENDO EMENDAMENTO IN FINANZIARIA A PROPOSITO DEI FINANZIAMENTI PROMESSI PER PEDEMONTANA E BREBEMI  
 
Milano, 24 ottobre 2006 - "Bene le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, con cui assicura il suo impegno a prevedere almeno 1 miliardo di euro per finanziare la realizzazione della Pedemontana, opera per la quale la Regione Lombardia si batte da anni. Mi attendo ora che questa cifra sia inserita, con un emendamento, nella Finanziaria". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il quale aggiunge di aver "apprezzato che il ministro Di Pietro abbia condiviso l´impostazione di Regione Lombardia per la realizzazione della Brebemi". "A questo punto - prosegue Formigoni - possiamo finalmente partire. Chiedo al presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, di esprimere coerentemente la disponibilità dell´Istituzione che rappresenta alla realizzazione della stessa opera, esplicitando la sua adesione all´Accordo di Programma. Io stesso presenterò alla Giunta regionale di questa settimana l´atto che dà l´avvio alle procedure necessarie per questo Accordo e proporrò al ministro delle Infrastrutture, alle province di Milano, Bergamo e Brescia, ai Comuni interessati e alle altre istituzioni di sottoscrivere l´Adp al più presto, e comunque nelle prossime tre settimane". "Anche qui - prosegue ancora Formigoni - sono sicuro che il ministro Di Pietro, che ha garantito la copertura da parte della Tav di 180 milioni di euro, necessari per l´affiancamento delle due opere (stradale e ferroviaria), farà inserire questo stanziamento in un emendamento della Finanziaria". "Mi attendo - conclude il presidente lombardo - che gli accordi definitivi per queste due opere possano essere firmati con il presidente del Consiglio nel prossimo Tavolo Milano, già previsto per la metà di novembre". .  
   
   
TERZA CORSIA AUTOSTRADALE DI BOLOGNA E SICUREZZA DEI SOCCORSI IN AUTOSTRADA: CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL 118, POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO  
 
Bologna, 24 ottobre 2006 - La Regione Emilia-romagna ha avviato un progetto finalizzato al miglioramento della sicurezza degli operatori che effettuano interventi di soccorso in autostrada e al miglior coordinamento tra i diversi soggetti impegnati in questo campo (118, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Autostrade per l´Italia). Il progetto, iniziato nel 2004, ha portato alla predisposizione di un documento condiviso, denominato L. I. S. A. (Linee di Indirizzo per il Soccorso Sanitario in Autostrada), che deve essere portato a conoscenza degli operatori e sperimentato sul campo. A tale scopo e in vista della prossima entrata in esercizio della "terza corsia dinamica" nel "nodo" autostradale bolognese, tra Borgo Panigale e San Lazzaro - che rappresenterà uno scenario operativo inedito per il nostro territorio - la Regione e la Società Autostrade, con l´organizzazione dell´Azienda Usl di Bologna, hanno promosso un ciclo formativo per il personale preposto agli interventi nell´area. Il corso è finanziato da Autostrade per l´Italia, con uno stanziamento di 35. 000 euro. Gli interventi in autostrada sono caratterizzati da una notevole complessità, legata alla interazione fra organizzazioni diverse ed alla presenza di fattori di rischio per la sicurezza degli operatori. In tale situazione, per migliorare l´efficacia e la sicurezza degli interventi, occorre potenziare il coordinamento fra i soccorritori. Le soluzioni operative individuate e sperimentate con esito positivo per questo teatro operativo saranno quindi estese a tutto il territorio regionale. I corsi coinvolgono in totale 140 operatori del 118 (provenienti da tutta la Regione) e di Polizia Stradale (Compartimento Polizia Stradale Emilia-romagna), Autostrade per l´Italia (Direzione Iii Tronco) e Vigili del Fuoco (Comando Provinciale di Bologna), sia in veste di docenti sia come allievi. Tra i docenti ci sono anche funzionari della Regione Emilia-romagna, ricercatori dell´Università di Bologna, tecnici dei servizi di prevenzione e vigilanza dell´Azienda Usl di Bologna. Gli allievi lavoreranno in gruppi misti per poter socializzare le diverse modalità di intervento ed esaminare le criticità. A questo proposito, la fase sperimentale di applicazione di L. I. S. A. Prevede anche la raccolta sistematica di informazioni sulle criticità emerse durante gli interventi di soccorso in autostrada, sempre al fine di migliorare l´applicabilità e l´efficacia del sistema attraverso l´aggiornamento continuo. Ciascuna edizione del corso è suddivisa in tre moduli indipendenti, che devono essere frequentati in sequenza. Il corso si svolge presso il Centro di Formazione 118 Gecav (Gestione Emergenza Cantieri Alta Velocità e Variante di Valico) dell´Ausl di Bologna a Lama di Setta (Bo) e sarà ripetuto per 7 edizioni per concludersi nel dicembre prossimo. .  
   
   
PATTO TRA LIGURIA E PIEMONTE PER COSTRUIRE IL TERZO VALICO INSIEME PER LO SVILUPPO DI INFRASTRUTTURE, PORTUALITÀ E LOGISTICA  
 
Genova, 24 ottobre 2006 - La nomina del comitato esecutivo di Slala, società logistica dell´arco ligure e alessandrino, avvenuta stamani, con l´ingresso dei due assessori regionali ai trasporti delle Regioni Liguria e Piemonte, vuole rappresentare un chiaro segnale che sul tema delle infrastrutture, della portualità e della logistica, le due regioni programmeranno e lavoreranno come se in realtà fossero una sola". Lo hanno detto gli assessori regionali alle Infrastrutture di Piemonte e Liguria, Daniele Borioli e Luigi Merlo che hanno annunciato ieri in una conferenza stampa presso la Provincia di Alessandria un ampio programma. A cominciare da un´azione congiunta per quanto riguarda le autostrade regionali e la programmazione logistica; dall´attivazione, attraverso Slala di tutte le iniziative per coordinare le piattaforme ferroviarie con le aree logistiche; e da una strategia comune in merito al trasporto ferroviario passeggeri. "Attraverso l´organizzazione sistematica di tutti questi aspetti - hanno sottolineato i due assessori - stiamo predisponendo un piano integrato pluriregionale che rappresenta una straordinaria novità per il nostro paese. Al Governo ci presentiamo non per rivendicare qualcosa, ma per offrire l´opportunità di lavorare su un modello di sviluppo innovativo basato sulla circolazione delle merci e delle persone che, a nostro avviso, è oggi l´unico in Italia ad aver raggiunto un livello di articolazione degno dei sistemi che si stanno definendo nelle altre nazioni europee". È questa secondo i due assessori l´unica condizione reale per coordinarsi con le infrastrutture ferroviarie svizzere e per ampliare l´area di competitività del sistema. Un´ottica di collaborazione ampia all´interno della quale va compreso il Terzo Valico, "parte fondamentale e irrinunciabile di questo progetto". "Le nostre Regioni - hanno continuato Borioli e Merlo - hanno condiviso nell´ultimo anno le delicate fasi approvative del progetto e, insieme alle Regioni, tutti gli enti locali interessati. È un caso rarissimo in questo paese e ciò che troviamo singolare è la comparazione del Terzo Valico con opere che devono essere ancora approvate e, in taluni casi, devono ancora essere progettate in via definitiva". "Si tratta - hanno ribadito i due assessori - di un progetto articolato e ambizioso, chiaro e definito, che prescinde dalle sterili e ormai stucchevoli polemiche politiche, su cui registriamo un ampio consenso delle comunità locali, del mondo politico ed economico. Per questo il nostro sforzo deve essere orientato a unire tutte le forze, per trovare la soluzione che renda attuabile il progetto". Proprio per rendere fattibile il Terzo Valico i due assessori hanno proposto al Governo una piattaforma chiara: garanzie di finanziamento già dal 2006 del nodo ferroviario di Genova che è opera indispensabile e propedeutica la Terzo Valico, garanzie di finanziamento già nel 2006 delle attività progettuali relative alla permeabilità della linea storica, secondo quanto definito negli accordi procedimentali recepiti dalla delibera Cipe con cui è stato approvato il progetto definitivo del Terzo Valico e programmazione pluriennale dei finanziamenti necessari per i relativi interventi; accordo di programma con il Governo sul tema: "sviluppo del sistema portuale-logistico ligure-piemontese" che prendendo le mosse dall´accordo procedimentale sulla logistica richiamato quale parte sostanziale dalla già citata delibera Cipe, rimoduli la tempistica della realizzazione del Terzo Valico secondo prospettive certe e, nel contempo, inquadri gli interventi a supporto dello sviluppo della logistica, anche attraverso la valorizzazione funzionale e commerciale delle aree di pertinenza delle ferrovie dello Stato. "Si tratta di un intervento che può essere realizzato a fasi - ha sottolineato l´assessore Merlo - a cominciare dalla realizzazione di un singolo binario specializzato per le merci, in grado di garantire una capacità di trasporto di 90 treni per 90 teu/treno pari 8100 teu/giorno, per dare la necessaria risposta a una fase intermedia di sviluppo del Porto di Genova e di quello di Savona. Prevedendo quindi un costo iniziale decisamente inferiore ai 5 miliardi totali, si potrebbe dal 2008 pensare di avere una significativa contribuzione nazionale, una analoga contribuzione comunitaria e inoltre verificare concretamente la possibilità di concorrere all´investimento da parte degli Istituti Bancari e di operatori del settore portuale e logistico, mantenendo anche l´ipotesi Autorità Portuale, qualora fossero estesi i principi di autonomia oggi appena accennati nella legge finanziaria". Per quanto riguarda le linee storiche Borioli ha aggiunto che: "l´asserzione di Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, circa il sottoutilizzo delle linee storiche non ha senso senza che siano proprio le Fs a mettere mano a un piano di rilancio commerciale delle linee. Ciò richiede un preciso e serio piano industriale di Trenitalia Divisione Cargo, finalizzata a ottimizzare l´uso delle linee per il trasporto delle merci; accanto a ciò - ha aggiunto Borioli - dovrebbe essere considerata seriamente l´opzione di dare le linee storiche (ad esempio la Voltri-ovada-alessandria o la Savona-acqui-alessandria) alle Regioni, Piemonte e Liguria, che potrebbero sviluppare iniziative coordinate nell´ambito del rilancio della portualità e della logistica". .  
   
   
VIA ALLA PISTA CICLABILE PIÙ LUNGA D´EUROPA  
 
Sanremo, 24 ottobre 2006 - I lavori per quella che è destinata a diventare la pista ciclabile più lunga d´Europa, 71 km da Finale Ligure a Ospedaletti, sono ufficialmente partiti e quelli del primo lotto, 20 km da S. Lorenzo al Mare a Sanremo, si concluderanno nel luglio del 2007. Per verificare l´andamento dei cantieri di quest´opera, unica nel suo genere per lo splendido scenario naturale in cui sarà inserita, che Area 24, società formata da Comune di Sanremo, Regione Liguria e Banca Carige per gestire il riuso dell´ex ferrovia, sta realizzando, è stato organizzato per i giornalisti un sopralluogo ai lavori per lunedì 30 ottobre 2006. L´appuntamento è fissato alle 10 presso l´ex stazione di Taggia ad Arma di Taggia. Alle 12. 30, al termine della visita, è prevista, presso il Palafiori di Sanremo, in corso Garibaldi, la conferenza stampa a cui parteciperanno il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e il Presidente di Area 24, Tullio Russo.  
   
   
“CASERTA EXPRESS”, SUCCESSO PER IL TRENO DEL GUSTO OLTRE 300 PARTECIPANTI AL VIAGGIO D’INAUGURAZIONE  
 
 Caserta 24 ottobre 2006 - Oltre trecento persone hanno preso parte al viaggio inaugurale del “Caserta Express”, il treno dell’arte e del gusto, facendo registrare il tutto esaurito alla prima tappa dell’iniziativa, che nasce dalla collaborazione fra la Provincia di Caserta, Confindustria, Camera di Commercio, le Pro Loco dei centri interessati, i Comuni e la Metro Nord-est Campania (ex Alifana). Quattro le carrozze partite dalla stazione ferroviaria di Caserta ieri mattina alla scoperta di diversi itinerari di Terra di Lavoro, da Santa Maria Capua Vetere a Castel Campagnano e poi Ruviano, Pontelatone e Caiazzo. “La manifestazione ha riscosso un notevole successo, che segnala l’interesse dei casertani per progetti capaci di coniugare turismo e valorizzazione delle tipicità”, hanno sottolineato gli assessori provinciali all’Agricoltura, Mimmo Dell’aquila, e al Turismo, Michele Farina. “Non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste di prenotazione arrivate dal territorio provinciale, circostanza che ci incoraggia a proseguire su questa strada”, ha spiegato Francesco Marzano, presidente della sezione Turismo di Confindustria Caserta. Alle tante famiglie e comitive salite a bordo del treno è stata offerta anche la possibilità di pranzare nelle strutture agrituristiche dislocate lungo il percorso. “Il nostro ringraziamento – hanno aggiunto i due esponenti della Giunta De Franciscis – va a tutti i partner del progetto, con cui stiamo già lavorando al programma definitivo che da aprile a settembre 2007 porterà il ‘Treno dell’arte e del gusto’ in tutte le stazioni dell’ex Alifana”. .  
   
   
RECORD PORTAFOGLIO ORDINI CANTIERISTICA ITALIANA  
 
Roma, 24 ottobre 2005 – Si è tenuta a sotto la presidenza di Corrado Antonini e alla presenza del Ministro Bianchi e del Vice Ministro De Piccoli – l’Assemblea dell’Assonave, l’associazione dei costruttori, riparatori e fornitori navali. All’aggressività dei cantieri coreani, giapponesi e cinesi, l’Europa risponde puntando sulla supremazia tecnologica e si conferma al terzo posto in termini di tonnellaggio prodotto e al primo quanto al valore dello stesso. L’italia spicca nella qualificatissima nicchia delle navi passeggeri, navi da crociera e traghetti oltre i 150 metri, con quote di mercato che superano il 40% del totale mondiale. Buona nel complesso anche la tenuta dei cantieri nazionali impegnati nella costruzione di naviglio di dimensioni minori. Nel 2005 la cantieristica italiana ha completato 19 navi per complessive 398. 000 tonnellate per un valore di 1,3 miliardi di euro. I nuovi ordini hanno riguardato 22 unità per 326. 000 tonnellate. Del tonnellaggio acquisito, 67. 500 tonnellate sono andate ai cantieri medio-minori riuniti nell’associata Ancanap. Nel primo semestre di quest’anno in totale il comparto ha registrato ordini per 696. 000 tonnellate compensate, che hanno concorso a far salire il portafoglio ordini a 2,2 milioni di tonnellate, per un valore (che è il 5° al mondo) di ben 6,9 miliardi di euro, 4,8 dei quali ( 70%) per l’estero. Questo risultato va a merito anche dei tanti e qualificati fornitori, uniti in sistema con i cantieri. Non mancano tuttavia ragioni di riflessione per la navalmeccanica europea, connesse sia all’aumento in Asia di capacità produttiva a fronte di una domanda mondiale che si prospetta in flessione in un futuro non lontano, sia ad una concorrenza, specie quella coreana, che sale sempre più verso le produzioni ad alta tecnologia. Stante la globalizzazione del mercato navale, le sole barriere che possiamo erigere - ha affermato il Presidente – sono, in sintesi, un impegno aggiuntivo sul piano dei costi e proposte innovative agli armatori. E’ su questi temi d’altra parte che si sta sviluppando il fruttuoso e articolato rapporto tra Commissione europea e industria cantieristica per il sostegno al settore, con particolare attenzione alle fondamentali attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Ma per la cantieristica italiana è anche necessario che Governo e Parlamento eliminino quelle che sono specifiche penalizzazioni delle aziende nei confronti anche dei concorrenti europei. Nel disegno di Legge Finanziaria 2007 è previsto l’accantonamento per gli incentivi all’innovazione, secondo la normativa Ue del 2004, ciò che è motivo di gratitudine nei confronti del Governo. Purtroppo, però, nulla viene disposto quanto alla ricerca in campo navale e alla chiusura delle vecchie pendenze relative ai contributi di cui a leggi e regolamenti pregressi, veri e propri impegni assunti nei confronti di cantieri e di armatori. Si confida quindi vivamente in un “recupero” in fase di approvazione della Finanziaria, tenuto anche conto della relativa modestia degli importi in gioco. Quanto al comparto delle costruzioni militari, l’anno trascorso è stato indubbiamente positivo grazie anzitutto allo sviluppo del programma di ammodernamento della flotta della Mmi, dalle notevolissime ricadute tecnologiche e industriali, e che deve poter continuare con le ulteriori unità della classe Fremm. Il Presidente ha concluso con l’assicurazione che la cantieristica italiana continuerà ad impegnarsi per il consolidamento della sua posizione competitiva e l’affermazione del made in Italy sui mercati mondiali. .  
   
   
IL GRUPPO TEDESCO HARTMANN REEDEREI ORDINA A FINCANTIERI DUE NAVI POLIVALENTI DA RIMORCHIO E SUPPORTO OFFSHORE  
 
 Trieste, 24 ottobre 2006 - Fincantieri si è aggiudicata un ordine dalla società armatrice tedesca Hartmann Logistik Gmbh del gruppo Hartmann per la costruzione di due unita’ polivalenti da rimorchio, rifornimento e supporto offshore (Ahts, Anchor Handling,tug & Supply Vessel), con consegna prevista per la fine del 2008 e l’inizio del 2009. Il contratto prevede anche un’opzione per ulteriori due unità. Diretta da Niels Hartmann, figlio del fondatore di Hartmann Reederei, Hartmann Logistik e’ l’azienda del gruppo attiva nell’industria offshore. Fondata nel 1981, Hartmann Reederei e’ una delle principali aziende armatoriali europee di profilo internazionale, con una flotta di oltre 100 navi di diverse tipologie -portacontenitori, gasiere, product tanker, portarinfuse, navi multipurpose e unita’ speciali- e un rilevante programma di nuove costruzioni assegnato a cantieri europei e del Far East. Hartmann affianca alla tradizionale attività armatoriale quella di offerta di servizi logistici. La gestione di unita’ da rimorchio, rifornimento e supporto offshore e’ un’attivita’ iniziata recentemente da Hartmann Reederei, che, dal 1984, opera anche nella gestione di rimorchiatori e di chiatte. Le unita’ commissionate a Fincantieri, progettate per ottenere la massima classe secondo le normative del Registro navale degli Stati Uniti, Abs (American Bureau of Shipping), avranno una lunghezza di 76,50 metri, una larghezza di 17,50 metri, un’immersione di 6,85 metri e una portata lorda di progetto di oltre 3. 000 tonnellate. La nave, dotata di quattro motori diesel capaci di sviluppare 16. 000 Cv, potrà raggiungere una velocità massima di 16,3 nodi e sviluppare un tiro a punto fisso (“Bollard Pull”) di oltre 180 tonnellate. Potranno essere impiegate in qualsiasi teatro operativo offshore e sono destinate a svolgere attività di supporto alle piattaforme petrolifere, movimentazione e posizionamento di ancore, operazioni di rimorchio d’altura, operazioni antinquinamento e antincendio (impianto “Fire Fighting 2”), trasporto di materiali solidi e liquidi. Hartmann Logistik fa pieno affidamento sull’alta flessibilità di esercizio delle unita’, il cui progetto (“Moss 424”, elaborato da Moss Maritime, azienda del Gruppo Saipem) è molto simile a quello di due unità’ attualmente in costruzione presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso. Le navi saranno dotate di impianti particolari, come il sistema di posizionamento dinamico “Dp 1”, che permette di agire contemporaneamente sulle due eliche a pale orientabili poppiere, sulle due eliche di manovra, una prua e una a poppa, e sull’elica azimutale di prora, e di un sistema di verricelli di grandi dimensioni (450 tonnellate di tiro) in grado di poter effettuare in completa sicurezza attivita’ di rimorchio e movimentazione di ancore ad alta profondità per il posizionamento delle piattaforme offshore. La nave disporra’ inoltre di uno spazio di oltre 600 mq destinato allo stivaggio del carico in coperta e sara’ in grado di trasportare sia carichi liquidi che carichi solidi alla rinfusa destinati alle piattaforme petrolifere per le attivita’ di esplorazione e produzione. Commentando il nuovo ordine l’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha detto: “Questa commessa consolida la nostra presenza nel comparto delle unita’ specializzate destinate all’industria offshore, un mercato dinamico e vitale, caratterizzato da elevati indici di crescita, nel quale siamo determinati ad acquisire una posizione di rilievo. Sono navi polivalenti altamente specializzate – ha concluso Bono - la cui realizzazione ulteriormente valorizza le capacita’ di Fincantieri nella costruzione, entro tempi significativamente contenuti, di unita’ ad elevato contenuto tecnologico e ad alto valore aggiunto”. Niels Hartmann, Managing Director di Hartmann Logistik, ha detto: “Siamo lieti di affidare a Fincantieri la costruzione di unita’ particolarmente avanzate che, ne sono certo, contribuiranno in maniera determinante alla crescita della presenza del gruppo Hartmann nell’industria offshore. Mi auguro che il nostro rapporto con Fincantieri, gruppo leader ai vertici della cantieristica internazionale, possa essere consolidato e divenire, nell’immediato futuro, una vera e propria partnership e possa evolvere ulteriormente con piena soddisfazione delle due parti”. .  
   
   
NAPOLI: RISULTATO IMPORTANTE IL RIPRISTINO DELLE CORSE TAGLIATE DALLA CAREMAR  
 
Napoli, 24 ottobre 2006 - "Il ripristino definitivo delle corse che la Caremar aveva tagliato nei collegamenti tra Napoli e le isole del golfo è un risultato importante, che consente di mantenere servizi fondamentali per la mobilità dei cittadini delle isole e la continuità territoriale". E´ quanto dichiara l´Assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta, dopo l´incontro tenutosi ieri mattina a Roma con il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, i rappresentanti dei Comuni delle isole di Capri, Ischia e Procida e i dirigenti della Caremar. "Ringrazio dunque il Ministro - dice ancora Cascetta - per aver dato una soluzione positiva alla vicenda, alla quale abbiamo contribuito proponendo un piano economico alla Caremar in grado di risolvere il problema fino al 2008, data di scadenza della convenzione con il Ministero. Per quanto riguarda, infine, l´addizionale provvisoria sui viaggi dei non residenti, verrà cancellata non appena sarà terminato il lavoro del tavolo tecnico che abbiamo istituito con la compagnia e le organizzazioni sindacali per mettere in pratica il piano". .  
   
   
ATTESO DALLA FINANZIARIA ANCHE UN SOSTEGNO PER L´INSEDIAMENTO DI MAERSK AL TERMINAL DI VADO  
 
Genova, 24 ottobre 2006 - "Il sistema dei porti liguri sta cominciando a crescere, siamo stati insieme in Cina, c´è una maggiore coesione e tensione collaborativa e una minor competizione al suo interno, ora mi pare molto importante capire se questa Finanziaria potrà, oltre a sbloccare gli investimenti tradizionali con, l´articolo 136, definire, non tanto dei porti hub, quanto un sistema di porti hub in modo che comprenda gli scali di tutta la Liguria". Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando a margine dell´inaugurazione del nuovo incubatore di imprese di Sviluppo Italia a Savona. Burlando è tornato anche sul futuro della nuova piattaforma di Vado Ligure. "Altra cosa importante- ha aggiunto il presidente della Regione Liguria- è che trovi spazio quella norma, che noi abbiamo chiesto rientri nella Legge Finanziaria, che potrà consentire alla Maersk il proprio insediamento a Vado Ligure". .