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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 15 Novembre 2006 |
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Politica |
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BRUXELLES, IMPRESE: MENO ONERI ENTRO IL 2012 NEL QUADRO DELL´INIZIATIVA "MIGLIORE REGOLAMENTAZIONE" |
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Bruxelles, 15 novembre 2006 - 14 novembre 2006 - La Commissione europea ha presentato ieri una proposta che mira a ridurre del 25%, di concerto con gli Stati membri, gli oneri amministrativi per le imprese entro il 2012. Si stima che ciò potrebbe comportare un aumento dell’1,5% del Pil dell’Unione e quindi in un secondo tempo più investimenti in crescita e nuovi posti di lavoro per complessivi 150 miliardi di euro. Per conseguire questo scopo gli Stati membri come pure le autorità regionali e locali devono dare nuovo slancio alle loro attività volte ad eliminare la burocrazia superflua. Questa è una delle iniziative proiettate verso il futuro che figurano nel primo riesame strategico dell’iniziativa “migliore regolamentazione”. Il riesame strategico si prefigge lo scopo di valutare i progressi sinora compiuti e presenta una serie di proposte ambiziose. Al fine di garantire qualità ed obiettività il sistema utilizzato per valutare le ripercussioni di tutte le nuove proposte di legislazione di maggior rilievo verrà rafforzato con la costituzione di un comitato per la valutazione dell’impatto. Nel programma aperto di semplificazione delle normative, che copre il periodo 2006-2009, sono state inoltre inserite 43 nuove iniziative. Tra esse rientrano interventi riguardanti il settore agricolo, quello manifatturiero (inclusi prodotti per l’edilizia e cosmetici) e le emissioni dovute all’attività industriale. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha dichiarato: “Il nostro primo riesame strategico dell’iniziativa “migliore regolamentazione” dimostra che nella Commissione si sta facendo strada una nuova cultura. Continueremo a legiferare per produrre valore aggiunto a livello europeo. Il nostro obiettivo è un ambiente normativo europeo di elevata qualità, che risponda alle esigenze dei cittadini senza però imporre alle imprese inutili oneri amministrativi. Le iniziative annunciate oggi evidenziano la determinazione politica della Commissione di ottenere risultati tangibili in questo campo”. Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione responsabile per la politica industriale e delle imprese, ha aggiunto: “Siamo impegnati in un tentativo senza precedenti di ridurre gli oneri amministrativi in Europa. Ne parlavamo già da qualche tempo, ed ora siamo passati all’azione. Questo farà un’effettiva differenza per gli imprenditori europei. Però la Commissione non può aver successo agendo da sola: invito quindi il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e gli Stati membri ad avallare le priorità delineate nella nostra comunicazione così da definire un calendario comune per migliorare la regolamentazione nell’Unione europea e ad associarsi alla nostra iniziativa . ” Il riesame strategico mette in luce i progressi compiuti sinora nel campo dell’iniziativa “migliore regolamentazione”, tra cui: dal 2003 ad oggi sono state portate a termine più di 160 valutazioni integrate dell’impatto, che esaminano le potenziali ripercussioni sociali, ambientali ed economiche delle iniziative della Commissione prima della loro adozione; si è sviluppato un nuovo approccio per misurare gli oneri amministrativi connessi alle iniziative in preparazione; - sono state ritirate 68 proposte della Commissione pendenti in sede di Consiglio e Parlamento europeo; è stato varato un programma di ampia portata volto a semplificare la normativa esistente. Nel contesto del programma dell’ottobre 2005 verranno semplificate circa 100 iniziative nell’arco dei prossimi tre anni. La Commissione ne avrà pronte già 50 entro la fine del 2006, anche se molte di esse sono tuttora pendenti in sede di Consiglio e Parlamento europeo; - il processo di codifica, che riunisce in un unico atto le disposizioni degli atti vigenti e quelle delle successive modifiche, interessa attualmente circa 500 atti in ogni tipo di settori. Solo nel prossimo anno la Commissione proporrà al Parlamento europeo ed al Consiglio la codifica di quasi 100 atti. In seguito a questa rassegna strategica dei progressi compiuti sinora la Commission propone d’intensificare l’iniziativa “migliore regolamentazione” grazie ad una serie d’iniziative ambiziose: - proporre il varo di un’ambiziosa strategia volta a ridurre gli oneri amministrativi derivanti dalle normative esistenti. La Commissione propone che il Consiglio europeo di primavera stabilisca un traguardo del 25% per tale riduzione, che l’Ue e gli Stati membri dovranno raggiungere congiuntamente entro il 2012. Nei primi mesi dell’anno prossimo la Commissione presenterà un piano d’azione per quantificare i costi amministrativi e ridurre l’onere che essi determinano; rafforzare la vagliatura delle valutazioni d’impatto mediante la costituzione di un comitato per la valutazione dell’impatto (Iab – Impact Assessment Board). L’iab opererà alle dirette dipendenze del presidente della Commissione e sarà responsabile dell’esame dei progetti di valutazione d’impatto. A chi sarà chiamato a farne parte verrà richiesto di fornire un parere indipendente circa la qualità della valutazione dell’impatto e consigli ai dipartimenti interessati in merito agli aspetti eventualmente da migliorare; aggiungere al programma aperto della presente Commissione altre 43 nuove iniziative volte a semplificare le normative esistenti; - ritirare nel 2007 ulteriori 10 proposte legislative in pendenza. Continuano i controlli regolari della legislazione in pendenza; la presente Commissione raccomanda che tutte le Commissioni future passino in rassegna le proposte in pendenza fin dall’inizio dei rispettivi mandati per verificare che i progetti legislativi risultino conformi alle priorità di natura politica; fissare al 2008 il termine per mettere a punto un programma volto a ridurre il volume della vigente normativa europea grazie al processo di codifica; compiere più interventi preventivi per rafforzare l’applicazione delle normative comunitarie. In questo intento la Commissione interverrà attivamente presso gli Stati membri facendo quanto in suo potere per favorire il corretto recepimento nelle legislazioni nazionali di direttive d’importanza cruciale, e cercherà di ottenere che gli Stati membri s’impegnino a redigere tabelle di correlazione così da rendere più facile valutare i risultati in tema di recepimento, trasparenza e controllo giurisdizionale. . |
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LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI: LA COMMISSIONE EUROPEA APRE UN PROCEDIMENTO D´INFRAZIONE CONTRO L´ITALIA IN RIFERIMENTO AL NUOVO REGIME DELLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI |
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Bruxelles, 15 novembre 2006 - Alla luce della riforma del sistema delle concessioni autostradali in Italia e della proposta di concentrazione tra Autostrade e Abertis, la Commissione ha indirizzato ieri alle autorità italiane una lettera di costituzione in mora per la possibile violazione delle disposizioni del trattato riguardanti la libera circolazione dei capitali e la libertà di stabilimento. In particolare, la Commissione è preoccupata che il nuovo sistema delle concessioni autostradali possa creare incertezza, scoraggiando così gli investitori. L´indeterminatezza degli obiettivi perseguiti con le disposizioni in questione e la mancanza di giustificazione delle misure adottate possono causare incertezze circa l´imminente rinegoziazione delle concessioni esistenti e pertanto il nuovo sistema può restringere abusivamente la libera circolazione dei capitali e il diritto di stabilimento sanciti dal trattato Ue (rispettivamente articoli 56 e 43). L´effetto restrittivo di queste disposizioni è rafforzato dalla minaccia di ritiro delle concessioni esistenti qualora non sia raggiunto un accordo tra le autorità italiane e i concessionari. D´altro canto, la Commissione apprende che saranno modificate le disposizioni che possono indebitamente limitare entrambe le libertà fondamentali in quanto restringono i diritti di voto che le società di costruzione azioniste di concessionarie autostradali possono esercitare per la nomina degli amministratori al 5% del capitale sociale delle concessionarie. La richiesta della Commissione assume la forma di una lettera di costituzione in mora (primo stadio della procedura di infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce). Qualora la Commissione non riceva una risposta soddisfacente a tale lettera entro due mesi, può decidere di indirizzare all´Italia una richiesta formale di modifica della legislazione in questione (in forma di "parere motivato", il secondo stadio della procedura di infrazione). La normativa italiana in questione è il decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 intitolato "Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria", e in particolare talune disposizioni dell´articolo 12 riguardante "la nuova disciplina relativa agli aggiornamenti tariffari del settore autostradale e il rafforzamento dei poteri regolamentari dell´Anas", l´autorità italiana di regolamentazione del settore autostradale. L´articolo 12 del suddetto decreto legge include disposizioni che modificano la normativa in materia di concessioni autostradali. Esso comprende la restrizione al 5% dei diritti di voto che le società di costruzione azioniste di concessionarie autostradali possono esercitare per la nomina degli amministratori, nonché disposizioni per la rinegoziazione di tutte le convenzioni di concessione autostradale esistenti. Quanto a queste ultime disposizioni, l´articolo 12, comma 1 stabilisce le date alle quali la convenzione unica sostituirà le convenzioni esistenti di tutti i gestori e l´articolo 12, comma 2 i principi ai quali le nuove convenzioni debbono aderire. Inoltre, conformemente all´articolo 12, commi 6 e 7, se il concessionario respingesse le nuove condizioni, la concessione si estinguerebbe automaticamente. La Commissione apprende che il governo italiano ha introdotto modifiche al suddetto decreto legge che sopprimono il massimale di voto del 5%. La Commissione accoglie con favore queste modifiche e si aspetta che il Parlamento le adotti a tempo debito. Tuttavia, riguardo al nuovo regime concessorio, non vengono indicati né gli obiettivi perseguiti con le disposizioni in questione, né la giustificazione o eventuali motivi imperiosi di interesse pubblico che avrebbero determinato le misure adottate. Ciò potrebbe ostacolare l´attuazione delle nuove disposizioni per la rinegoziazione delle concessioni esistenti. Di conseguenza, la Commissione ritiene che le nuove regole non chiariscano ai potenziali investitori le condizioni specifiche e obiettive alle quali la concessione autostradale sarà rinnovata o ritirata e che tali regole possano pertanto ostacolare o scoraggiare l´esercizio delle libertà fondamentali garantite dal trattato e debbano essere considerate contrarie al principio di certezza del diritto. In conclusione, la Commissione è del parere che le disposizioni del decreto legge italiano n. 262/2006, sebbene applicate in modo non discriminatorio, non siano giustificate e possano pertanto restringere indebitamente la libera circolazione dei capitali (articolo 56) e il diritto di stabilimento (articolo 43). . |
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"BULGARIA E ROMANIA: L´ULTIMO ALLARGAMENTO?" |
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Milano, 15 novembre 2006 - il prossimo 21 novembre, alle ore 17. 30 l´Ispi, promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Bulgaria e Romania: l´ultimo allargamento?" Intervengono: Fabrizio Coricelli, Professore ordinario, Università di Siena; Paolo Garonna, Vice Segretario Esecutivo, Commissione Economica per l´Europa delle Nazioni Unite; Mario Moretti Polegato, Presidente Gruppo Geox e Console Generale Onorario di Romania per l´Italia del Nord-est; Alojzy Z. Nowak, Preside School of Management, Università di Varsavia; Giuseppe Scognamiglio, Responsabile Relazioni Istituzionali e Internazionali, Unicredit; Timo Summa, Direttore per la Bulgaria e la Romania, Direzione Generale per l´Allargamento, Commissione europea. Modera: Franco Bruni, Vice Presidente, Ispi e Professore ordinario, Università Bocconi. Www. Ispionline. It . |
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MEF: SERVIZIO DE "LE IENE" DIMOSTRA URGENZA DELLA LOTTA ALL´EVASIONE PREVISTA DALLA FINANZIARIA 2007 |
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Roma 15 novembre 2006 - Il servizio realizzato dalla trasmissione televisiva "le Iene" in onda ieri sera, rilevando la mancata emissione di scontrini fiscali da parte di uno spaccio gestito nel perimetro del Ministero dell´Economia e delle Finanze, dimostra l´elevata diffusione e il livello disinvolto di alcune pratiche di evasione fiscale in Italia. Il Ministero assicura che, per lo specifico episodio, sono già stati attivati gli accertamenti, cui seguiranno misure nei confronti dei responsabili del comportamento illecito. Il servizio, anche se compiuto entrando senza alcuna autorizzazione all´interno del Ministero, dimostra inoltre l´urgente necessità di rafforzare i sistemi di controllo e contrasto all´evasione fiscale. Misure che la Finanziaria per il 2007 introduce con determinazione e che rappresentano il primo, fondamentale passo per garantire a tutti i cittadini e alle imprese un sistema tributario efficiente, più equo e meno gravoso. . |
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BANCA POPOLARE ITALIANA: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006 RISULTATI IN LINEA CON IL PIANO INDUSTRIALE 2006-2009 UTILE NETTO, AL 30 SETTEMBRE 2006, PARI A 150,6 MILIONI DI EURO CONTRO UNA PERDITA DI 153,0 MILIONI DEL 30 SETTEMBRE 2005 |
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Lodi, 15 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana, riunitosi sotto la presidenza di Dino Piero Giarda, ha approvato la Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2006 che si chiude con un utile netto consolidato di 150,6 milioni di euro in linea con le previsioni di budget formulate nel Piano Industriale 2006-2009. Nel terzo trimestre 2006 il Gruppo Banca Popolare Italiana ha confermato la tendenza positiva mostrata dall’attività bancaria tradizionale che ha generato un utile di periodo pari a 58,7 milioni di euro, interamente derivante da attività ordinarie. I nuovi prodotti di raccolta e di finanziamento lanciati sul mercato hanno inciso positivamente sulla dinamica commerciale, contribuendo a rendere positivo il saldo netto dei conti correnti. Rispetto al 30 settembre 2005, i nuovi mutui residenziali erogati al 30 settembre 2006 evidenziano una crescita del 33%, la produzione di bancassurance del 16% e i prestiti personali del 34%. Il progetto “Banca delle Piazze” si conferma strategico per la crescita del Gruppo con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo di riferimento nei territori in cui opera. Conto Economico Consolidato1 - Il margine di interesse al 30 settembre 2006 si attesta a 620 milioni, in crescita del 6,9% rispetto ai 579,9 milioni del 30 settembre 2005. La dinamica degli interessi è stata influenzata dalla crescita dei tassi di mercato. L’espansione, nei due periodi posti a confronto, è stata influenzata, a parità di volumi, dal più cospicuo incremento degli interessi attivi che crescono del 5,8%, rispetto all’aumento registrato negli interessi passivi che salgono del 5%. In particolare, nel terzo trimestre, il margine d’interesse ammonta a 219,1 milioni, in deciso miglioramento (+28,8 milioni) rispetto al dato del secondo trimestre depurato dall’apporto straordinario di 26,9 milioni derivante dalle cedole pregresse e non ancora liquidate riguardanti il titolo “Tiepolo Finance 2 – tranche mezzanine” che sono state contabilizzate in virtù dell’andamento dell’operazione sottostante. A determinare lo sviluppo degli interessi attivi del trimestre ha contribuito anche la crescita degli impieghi. Le commissioni nette ammontano a 294,5 milioni, rispetto a 216,8 milioni del 30 settembre 2005, registrando un incremento del 35,8%. L’aumento è imputabile essenzialmente all’assenza delle componenti negative di natura straordinaria presenti al 30 settembre 2005 collegate all’operazione Antonveneta, pari a 118 milioni. Il risultato netto dell’attività di negoziazione presenta al 30 settembre 2006 un saldo positivo pari a 52,8 milioni, grazie al positivo andamento dell’attività di trading e all’andamento favorevole dei mercati. Il risultato netto dell’attività di copertura si posiziona a 27,8 milioni. Il risultato netto dell’attività di negoziazione presenta nel terzo trimestre un saldo positivo pari a 31,6 milioni rispetto al saldo negativo di 14,6 milioni del trimestre precedente. Il significativo incremento, pari a 46,2 milioni, è ascrivibile agli utili netti realizzati nella negoziazione di titoli di debito ed al sostanziale miglioramento dei corsi di borsa che hanno comportato una cospicua rivalutazione del portafoglio titoli. L’utile da cessione di crediti è pari a 68,8 milioni, in seguito alla cessione di crediti classificati in sofferenza, mentre l’utile da cessione di attività e passività finanziarie è pari a 38,0 milioni, in linea con quanto già registrato al 30 giugno 2006, ed include principalmente gli utili rilevati dalla cessione delle partecipazioni non strategiche. Gli altri proventi e oneri di gestione si attestano a 124,1 milioni, con una riduzione di 20,3 milioni (-14%) rispetto al dato del 30 settembre 2005. I proventi operativi netti si attestano a 1. 281,2 milioni facendo segnare un incremento del 2,8% rispetto al 30 settembre 2005. Le rettifiche nette sui crediti ammontano a 92,1 milioni, rispetto ai 407,2 milioni del 30 settembre 2005. L’incidenza delle rettifiche di valore sui crediti al 30 settembre 2006 è pari allo 0,49%. Le spese del personale e spese amministrative rimangono sostanzialmente stabili rispetto al dato dei primi nove mesi del 2005. Le spese per il personale mostrano un lieve incremento del 2% circa raggiungendo 381,5 milioni; le altre spese amministrative salgono dell’11,1%, passando da 298,6 milioni a 331,8 milioni. L’incremento è riconducibile ai maggiori oneri collegati alla riorganizzazione del Gruppo, agli investimenti pubblicitari e alle spese legali, bilanciati da un’attenta politica di controllo della spesa in linea con il piano industriale. Gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri si attestano a 31,5 milioni, in linea con quanto già accantonato al 30 giugno 2006 ed in netta flessione rispetto ai 227,1 milioni al 30 settembre 2005, influenzati da componenti non ricorrenti legate a Parmalat e Antonveneta. Il risultato della gestione operativa si attesta a 387,3 milioni, che si confronta con la perdita di 114,6 milioni del 30 settembre 2005. Dopo aver pagato imposte per 135,3 milioni di euro e distribuito a terzi utili per 65,4 milioni di euro, si perviene a un risultato netto di 150,6 milioni, che si confronta con una perdita pari a 153 milioni del 30 settembre 2005. Stato Patrimoniale Consolidato - Il totale dei crediti verso clientela si attesta, a settembre 2006, a 27. 816 milioni, valore sostanzialmente allineato con il livello del 31 dicembre 2005 pro forma, pari a 27. 955 milioni (-0,5%), pur risentendo del rientro di impieghi finanziari per circa 1,5 miliardi di euro. Tra le forme tecniche si segnalano i mutui che, al netto delle cartolarizzazioni, salgono da 9. 233 milioni a 10. 012 milioni (+8,4%); le carte di credito e prestiti personali salgono, al netto delle cartolarizzazioni, da 1. 700 milioni a 2. 314 milioni (+36%). La qualità del credito si conferma sotto controllo con le sofferenze nette su impieghi che si attestano all’1,05%. La politica creditizia adottata dal gruppo si mantiene su livelli prudenziali: la copertura delle sofferenze si posiziona al 69%, mentre le rettifiche nette su impieghi, depurate dei 44 milioni di euro relativi alla cessione delle sofferenze, si posiziona nel periodo a 49 punti base. Il totale generale della massa amministrata da clientela si attesta a 92. 637 milioni, in riduzione del 3,5% sul dicembre 2005 pro-forma (96. 026 milioni), influenzato negativamente dalla riduzione dei titoli in circolazione in relazione alle linee guida del piano industriale 2006-2009 finalizzate all’ottimizzazione del costo del funding. La raccolta diretta verso clientela sale a 15. 778 milioni, dai 14. 105 del 31 dicembre 2005, con una variazione positiva del 11,9%. I titoli in circolazione, al netto dell’effetto delle cartolarizzazioni, scendono da 20. 280 milioni di euro a 19. 017 (-6,2%) per effetto del rinnovo solo parziale dei titoli in scadenza. La raccolta indiretta si attesta a 31. 709 milioni (-8,5%), in seguito alla riduzione della raccolta amministrata per effetto del deflusso di alcune posizioni istituzionali che al dicembre 2005 risultavano impegnate su titoli Antonveneta poi rientrate a seguito dell’Opa perfezionata da Abn Amro nel corso del 2006. Il risparmio gestito al 30 settembre 2006 si attesta a 18. 083 milioni, in flessione dell’1,2%, rispetto al dicembre 2005 pro-forma. Il patrimonio netto di Gruppo al 30 settembre 2006, inclusivo dell’utile del periodo, è pari a 4. 070,2 milioni, in incremento rispetto ai 2. 786,3 milioni del 31 dicembre 2005 a seguito dell’aumento di capitale avvenuto nei mesi di luglio e agosto per complessivi 719,4 milioni e per effetto delle operazioni di fusione di Reti Bancarie e Bipielle Investimenti in Bpi per un ammontare di 486,8 milioni. Struttura Operativa - Al 30 settembre 2006 le risorse umane complessive del Gruppo risultano essere 8. 428 a fronte delle 8. 384 presenti a fine 2005. Le filiali, al 30 settembre 2006, ammontano a 975 unità, contro 979 al 30 dicembre 2005. . |
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BANCA CARIGE SPA PRENDE POSIZIONE IN MERITO ALLA DENIGRATORIA CAMPAGNA DI STAMPA IN CORSO |
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Genova, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige S. P. A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia riunitosi Il 13 novembre sotto la Presidenza di Giovanni Berneschi, presente il Direttore Generale Alfredo Sanguinetto e l’intero Collegio Sindacale, Constatato - che è attualmente in corso una campagna di stampa denigratoria, condotta in modo pervicace e inusitato, nei confronti del Gruppo Carige e dei suoi esponenti, che comporta una lesione dell’immagine, dell’onorabilità e della reputazione degli stessi, meritevoli di essere adeguatamente tutelate; - che tali indegni e reiterati attacchi anche personali, realizzati con la ricostruzione e l’interpretazione distorta di eventi gestionali delle Società del Gruppo, forniscono una rappresentazione non corrispondente alla realtà e cagionano al Gruppo stesso danni rilevanti; Approva l’iniziativa della Presidenza di presentare un esposto all’Autorità Giudiziaria competente, rappresentando il pericolo che la violenta campagna di stampa in corso possa incidere in modo anomalo sulla quotazione del titolo con possibile nocumento per i risparmiatori e per gli azionisti, chiedendo gli opportuni accertamenti in ordine alla conseguente possibile configurazione di reati; Deplora che per finalità, che presentano elementi ancora oscuri, spesso gli articoli di stampa confondano in maniera non corretta le varie società del Gruppo, usando talvolta in modo improprio il nome Carige per ingenerare confusione e disorientamento nel lettore, in spregio alle più elementari regole di informazione trasparente; Si Riserva di valutare con i propri legali le iniziative più incisive da intraprendere, sia in sede civile sia in sede penale, a tutela dei diritti e degli interessi del Gruppo - e in particolare della Banca, la cui natura di società quotata chiama in causa la tutela del pubblico risparmio - a fronte dei gravi pregiudizi economici che la suddetta campagna di stampa è suscettibile di causare; Manifesta totale e serena fiducia in ordine alle ispezioni in corso da parte delle Autorità di Vigilanza presso la Banca Carige e la Carige Assicurazioni; Conferma la più completa e totale fiducia all’attuale Management ed esprime la massima solidarietà al Presidente e alla Direzione Generale; Conferma Altresì che il Gruppo, la cui solidità gestionale e patrimoniale è ulteriormente ribadita dal positivo andamento dell’anno in corso, è intenzionato a proseguire nella sua strategia di sviluppo e respinge con forza i tentativi di ostacolare tale percorso di crescita. . |
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BANCA LOMBARDA: FITCH CONFERMA RATING |
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Brescia, 15 novembre 2006 – L’agenzia di rating Fitch ha comunicato ieri di avere confermato i rating di lungo e breve periodo (“A” e “F1”), oltre al rating individuale (“B/c”) di Banca Lombarda, confermando altresì l’outlook a “stabile”. Il giudizio di Fitch segue l’annuncio da parte dei Consigli di Amministrazione di Banca Lombarda e Bpu Banca relativo alla fusione per incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca. . |
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CREDITO BERGAMASCO: ALBERTO BOMBASSEI RINUNZIA ALL’INCARICO DI CONSIGLIERE |
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Bergamo, 15 novembre 2006 - Ieri Alberto Bombassei – Vice Presidente di Confindustria e titolare di numerose cariche istituzionali ed operative in ambito industriale – ha comunicato la decisione di rinunziare all’incarico di componente del Consiglio d’Amministrazione del Credito Bergamasco (Gruppo Bancario Popolare di Verona e Novara), a causa dei sempre più numerosi e pressanti impegni professionali. Al consigliere uscente competeva lo “status” di amministratore indipendente e non esecutivo; secondo le risultanze in possesso della banca, detiene 250 azioni Credito Bergamasco. . . |
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BANCA ITALEASE ACQUISTA KEVIOS S.P.A. |
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Milano, 15 novembre 2006 - Banca Italease ha sottoscritto il 13 novembre un accordo per l’acquisto del 51% del capitale sociale di Kevios S. P. A. Da alcuni soci privati, società attiva nel settore della distribuzione di mutui casa per la clientela retail. L’investimento complessivo per Banca Italease è di 6 milioni di euro nel triennio 2007-2009. L’acquisizione è subordinata all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte di Banca dItalia e dellAutorità Antitrust e dovrebbe concludersi entro il mese di febbraio 2007. Con l’ingresso di Kevios nel perimetro delle società controllate, Banca Italease prosegue nella politica di diversificazione del business mix di Gruppo, aprendosi al segmento retail, come annunciato lo scorso 28 luglio in occasione della presentazione del Piano Industriale 2006-2008. L’acquisizione persegue l’obiettivo della fidelizzazione dei gestori della rete commerciale, attraverso la strutturazione di una joint-venture ed uno stretto coordinamento dell’area di “fabbricazione dei prodotti” con quella commerciale, così da servire il mercato in modo veloce ed efficiente. Kevios, con sede a Roma, opera attraverso 8 filiali dirette, 14 punti vendita ed 8 sedi di sub-agenzia. Al 31. 12. 2005 la società aveva 11 dipendenti, un capitale sociale di 1,2 milioni di euro e, nel corso dello scorso anno, ha intermediato circa 200 milioni di euro di mutui ai privati, grazie ad accordi con circa 400 agenti ed intermediatori creditizi. Banca Italease è stata assistita dallo Studio legale Pavesi Gitti Verzoni di Milano. . |
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M&C : UTILE CONTABILE DI EURO 0,9 MILIONI NEI PRIMI NOVE MESI 2006 |
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Milano, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Gestione di Management & Capitali S. P. A. (M&c) ha approvato ieri la Relazione sula Gestione dei primi nove mesi del’esercizio 2006 e la Situazione Patrimoniale al 30 setembre 2006. Le risultanze contabili del periodo gennaio – settembre 2006 evidenziano un utile neto di Euro 0,9 milioni, principalmente determinato dall’effetto dei proventi (Euro 5,2 milioni) generati dale disponibilità finanziarie raccolte con l’aumento di capitale realizzato nel mese di luglio e dala contabilizzazione a diretta riduzione del patrimonio netto, , come previsto dai principi contabili, dele commissioni dovute agli advisors finanziari (Euro 7,6 milioni) per l’organizzazione e gestione del’aumento di capitale. La situazione patrimoniale e finanziaria di M&c al 30 Settembre 2006 evidenzia disponibilità finanziarie nete di Euro 544,7 milioni e un patrimonio netto di 542,6 milioni. Come annunciato, in ottobre M&c ha investito Euro 51 milioni nell’acquisizione del 68% di Comital Saiag S. P. A. . |
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CATTOLICA DI ASSICURAZIONE: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 RACCOLTA PREMI CONSOLIDATA A 3.345 MILIONI PREMI DANNI A 1.159 MILIONI UTILE NETTO CONSOLIDATO A 104 MILIONI |
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Verona, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Giuseppe Camadini, ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006. I risultati del Gruppo al terzo trimestre 2006 evidenziano un apprezzabile miglioramento rispetto alla chiusura del semestre in virtù del positivo andamento della componente finanziaria. Ciò mantenendo l’approccio prudente volto a fronteggiare le mutate prospettive del ciclo dei rami danni attraverso il rafforzamento ulteriore del profilo di solidità che da sempre caratterizza il Gruppo Cattolica (il reserve ratio1 dei rami danni del Gruppo sale a 188%). Le evidenze correnti lasciano presumere che il risultato dell’esercizio 2006 potrà risultare in miglioramento rispetto a quello dell’esercizio 2005. Il Gruppo ha raggiunto, nei primi nove mesi del 2006, una raccolta consolidata2 del lavoro diretto e indiretto pari a 3. 345 milioni (comprensivi dei c. D. Contratti di investimento, contabilizzati nel business vita, che ammontano a 82 milioni), in flessione del 14,9% rispetto ai primi nove mesi del 2005. Positivo l’apporto dei rami danni che raggiungono 1. 159 milioni (+7%); il business vita, che presenta una raccolta in calo del 23,3%, risente principalmente del rallentamento del mercato e del fatto che nei primi nove mesi del 2005 erano stati sottoscritti rilevanti contratti di ramo Vi (Fondo Pensione Cometa e Cooperlavoro) e di ramo V (polizze di capitalizzazione corporate). L’utile netto consolidato si attesta a 104 milioni rispetto a 114 milioni al 30 settembre 2005. I premi consolidati del lavoro diretto dei rami danni sono cresciuti del 7,4% raggiungendo 1. 143 milioni da 1. 064 milioni dell’esercizio precedente. Proseguono le iniziative del Gruppo volte ad indirizzare la raccolta verso i rami e i settori/segmenti più redditizi. In tal senso prosegue l’attività di selezione del portafoglio del ramo Rc Generale, che registra una contrazione del 2,2%. Il risultato netto consolidato del segmento danni ha raggiunto i 42 milioni. Il claims ratio3 sale a 82,7% da 75,6% nello stesso periodo del 2005, soprattutto per effetto del rafforzamento delle riserve sinistri. La raccolta consolidata dei rami vita ammonta a 2. 186 milioni contro 2. 849 milioni dei primi nove mesi del 2005 (-23,3%), di cui 2. 104 milioni di premi assicurativi da 2. 551 milioni al 30 settembre 2005 (-17,5%). Da segnalare in particolare lo sviluppo del canale agenziale nel business vita che ha segnato una crescita del 10,1% rispetto al terzo trimestre 2005. Il risultato netto consolidato del segmento vita si è attestato a 30 milioni. La rete agenziale ha raggiunto le 1. 502 unità dalle 1. 495 di fine 2005, con una raccolta premi complessiva pari a 1. 266 milioni, in crescita dell’11,9% rispetto al precedente esercizio. Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono aumentati a 2. 991 da 2. 913 a fine 2005 con una raccolta premi pari a 1. 884 milioni, in flessione del 22,4% rispetto all’anno precedente. I promotori finanziari sono 939 e i broker 264. Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2006 con un utile netto consolidato pari a 104 milioni (-8,8%) ed un utile netto di Gruppo di 89 milioni (-10,1%). A determinare tale risultato hanno concorso da un lato il citato rafforzamento delle riserve sinistri e dall’altro la ripresa della gestione finanziaria che, nonostante la volatilità dei mercati, chiude con un risultato pari a 470 milioni rispetto a 450 milioni del 30 settembre 2005 (+4,4%). Complessivamente il risultato netto della gestione finanziaria, esclusa la componente derivante dagli strumenti finanziari valutati al fair value e i proventi da cessione di immobili e da partecipazioni, ha contribuito ai risultati del Gruppo per complessivi 154 milioni rispetto a 137 milioni al 30 settembre 2005 (+12,4%). I proventi netti derivanti da titoli valutati al fair value con effetti a conto economico, in prevalenza riconducibili agli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati, sono pari a 159 milioni rispetto a 278 milioni al 30 settembre 2005; i proventi netti relativi ad altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari hanno raggiunto, al 30 settembre 2006, 309 milioni da 169 milioni dello stesso periodo del 2005 (+82,8%), di cui 145 milioni derivanti dalla cessione di immobili (35 milioni al 30 settembre 2005) e 12 milioni dalla vendita di partecipazioni. Le riserve tecniche lorde del lavoro diretto e indiretto dei rami danni ammontano a 3. 041 milioni (+3,2% rispetto al 31 dicembre 2005) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 14. 919 milioni (-3,3%). Gli investimenti ammontano a 18. 376 milioni da 18. 759 milioni al 31 dicembre 2005. Al 30 settembre 2006 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile, ammonta a 1. 319 milioni rispetto a 1. 289 milioni a fine 2005. . |
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EULER HERMES HA PRESENTATO LA RICERCA: “REDDITIVITÀ E DIMENSIONI DELLE PMI: LA VARIABILE DIMENSIONALE” IN ANTEPRIMA, A ROMA, PHILIPPE BROSSARD HA RESO NOTO I RISULTATI DELLA RICERCA NEL CORSO DEL CONGRESSO NAZIONALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI CONFAPI |
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Roma, 15 novembre 2006 - Philippe Brossard, capo del team di economisti di Euler Hermes (consociata delle Agf - Allianz Group) attiva nell’assicurazione dei crediti, ha presentato in anteprima a Roma, nel corso del Congresso nazionale dei Giovani Imprenditori Confapi, i risultati della ricerca condotta su scala mondiale, intitolata “Redditività e dimensioni delle Pmi: la variabile dimensionale”. Lo studio è stato realizzato esaminando oltre 432. 000 bilanci sulla base di dati più recenti (bilanci 2005 e inizio 2006) e più coerenti (eliminazione strutture di holding ect. ), di imprese di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito, Italia e attingendo i dati dal database Euler Hermes al fine di soppesare la redditività delle imprese in base alle dimensioni. Adottando la classificazione tra micro (da 1 a 9 dipendenti), piccole (da 10 a 49), medie (da 50 a 249), grandi (da 250 in su) imprese per classi di addetti, secondo gli schemi impiegati in sede Eurostat a partire dal 2003, lo studio evidenzia l’assoluta preponderanza delle Pmi nei principali Paesi industrializzati. «Le imprese di grandi dimensione – ha spiegato Brossard – sono molto poche, rappresentando una percentuale inferiore allo 0,5% del totale. Negli Stati Uniti se ne contano quasi 60. 000 mentre, nei principali Paesi europei, si va dalle 11. 000 della Germania, alle 8. 000 del Regno Unito, alle 6. 000 della Francia e alle 3. 000 dell’Italia». Dal confronto tra le strutture imprenditoriali dei diversi Paesi, si rileva la preponderanza delle microimprese in Italia (95,6% del totale) e Stati Uniti (94,2%) rispetto a una media delle altre realtà che si attesta intorno al 90%. Le microimprese italiane impiegano il 55% dei dipendenti nostrani, mentre le grandi imprese statunitensi danno lavoro ad oltre il 50% degli americani. Inoltre, le microimprese Usa presentano una media di 1,4 dipendenti, rispetto ai 2,5 del nostro Paese. Un altro dato interessante che emerge dalla ricerca condotta da Philippe Brossard riguarda il Pil per impresa. Pil/impresa che è pari a 298. 000 euro in Italia, rispetto ai 458. 000 degli Stati Uniti, ai 640. 000 della Francia e al 720. 000 della Germania. Da questi numeri emerge chiaramente che l’aspetto dimensionale delle imprese non comporta conseguenze macroeconomiche chiaramente leggibili, così come è impossibile ipotizzare che ad una maggiore densità corrisponda una prosperità economica più elevata. Dai dati raccolti dall’Osservatorio delle Pmi Europee (2003, N°7, Commissione Europea) si rileva come il tasso di produttività per addetto nelle grandi imprese sia nettamente superiore rispetto a quello delle Pmi. Inoltre, la redditività delle imprese europee, misurata dal margine operativo lordo, aumenta con la dimensione, sicchè le imprese più grandi sono molto più redditizie delle medie e, a maggior ragione, delle piccole. Lo studio Euler Hermes, basato sui bilanci 2005-2006 delle imprese, arriva invece ad una conclusione diametralmente opposta a quella dell’Osservatorio Pmi: la redditività sembra essere mediamente in funzione decrescente rispetto alla dimensione delle imprese. Ovvero, maggiore è la dimensione, minore è la redditività. In parte, questa contraddizione si spiega, per le microimprese, con retribuzioni corrisposte ai manager sulla base dei risultati, mentre è più difficile darne conto per le aziende medie e grandi. Esaminando nel dettaglio la curva della redditività delle imprese italiane, si osserva un trend ad U: le imprese più piccole hanno una redditività molto elevata (con riflessi sulla remunerazione di chi dirige attraverso gli utili), debole per le medie imprese e più forte nelle grandi. La posizione sfavorevole delle medie imprese italiane è rispecchiata dal saldo netto dei termini di pagamento, particolarmente svantaggioso, contrariamente a quanto avviene per le microimprese. Le microimprese italiane presentano performance migliori rispetto alle aspettative. In generale hanno un maggior potere negoziale sui prezzi (nicchie di attività, monopoli di prossimità), mentre le medie imprese appaiono più fragili. Le grandi imprese beneficiano dei risparmi strutturali, nonostante gli effetti negativi legati all’aspetto dimensionale (burocrazia interna, sacche di bassa produttività). Le medie imprese palesano un deficit di potere negoziale, sui prezzi d’acquisto e di vendita, sui tempi di pagamento e sull’accesso al credito bancario. Lo studio evidenzia lo sbilanciamento delle politiche pubbliche a favore delle microimprese rispetto alle piccole e medie imprese. I vantaggi delle economie di scala delle grandi imprese possono essere annullati dalle Pmi, attraverso l’unione delle forze (acquisto, gestione, distribuzione, etc. ) o formando raggruppamenti (fusione di imprese a carattere familiare), mentre uno sforzo importante nella riduzione dei costi connessi al portafoglio clienti permetterebbe alle medie imprese di accrescere la redditività. . |
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FINMECCANICA: APPROVA RELAZIONE TRIMESTRALE. NEI PRIMI NOVE MESI IL REDDITO OPERATIVO CRESCE DEL 16% (DA 406 A 472 MILIONI DI EURO) E L’UTILE NETTO SALE DA 180 A 612 MILIONI DI EURO DOPO LE PLUSVALENZE DEL’OPV DI ANSALDO STS |
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Roma, 15 novembre 2006 - Finmeccanica migliora i propri risultati nei primi nove mesi 2006. Il valore della produzione cresce del 18% e l’Ebit del 16% (con una crescita organica rispettivamente del 9% e 12%). In crescita Elicotteri (+15%), Energia (+22%) e Aeronautica (+8,5%). L’utile netto sale a 612 milioni di euro rispetto ai 180 milioni del terzo trimestre 2005. Escludendo la plusvalenza dell’Opv di Ansaldo Sts, l’utile netto ammonta a 207 milioni con un incremento di 27 milioni (+15%) rispetto ai primi nove mesi 2005. L’indebitamento finanziario è pari a 2. 184 milioni di euro. Il dato riflette la stagionalità del business che vede gli incassi concentrati nella seconda metà dell’anno, l’esborso relativo all’Opa su Datamat, il pagamento del dividendo ordinario e di quello straordinario per la quotazione di Ansaldo Sts. Cresce il portafoglio ordini a 34. 084 milioni di euro assicurando una copertura equivalente a 3 anni di lavoro. Prosegue la strategia di investimenti in Ricerca e Sviluppo. Nei primi nove mesi sono stati di 1. 199 milioni di euro in aumento del 9% rispetto ai 1. 103 milioni dello stesso periodo del 2005. Risultati positivi nel terzo trimestre. In crescita il volume della produzione (+14%) e il risultato operativo (+7%).
Principali dati dei primi nove mesi 2006 (Milioni di euro) |
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Nove mesi 2006 |
Nove mesi 2005 |
Var. Var. Ass. % |
Valore dela produzione |
8. 907 |
7. 554 |
1. 353 |
18% |
Ebit |
472 |
406 |
66 |
16% |
Ebit margin |
5,3% |
5,4% |
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Risultato netto |
612 |
180 |
432 |
|
Ordini |
10. 231 |
10. 606 |
-375 |
-4% |
Portafoglio ordini |
34. 084 |
32. 114 * |
1. 970 |
|
Indebitamento finanziario netto |
2. 184 |
2. 245** |
-61 |
|
Roi |
13,1% |
12,7% |
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|
Eva |
-15 |
-7 |
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Ricerca e Sviluppo |
1. 199 |
1. 103 |
96 |
9% |
Addetti |
57. 705 |
56. 603 * |
1. 102 |
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* al 31-12-2005 ** indebitamento al 31-12-2005 pari a 1. 100 milioni |
| Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato, ha commentato: “L’andamento dei primi nove mesi del 2006 conferma la validità della strategia perseguita da Finmeccanica e il successo del nostro business, sia dal punto di vista economico finanziario che commerciale. Un miglioramento evidenziato sia in termini assoluti, sia organici. Questi risultati, assieme alla flessibilità patrimoniale raggiunta, accresciuta dopo le operazioni Ansaldo Sts, avvalorano i nostri piani di sviluppo, basati su prodotti di eccellenza tecnologica che favoriscono la penetrazione su diversi mercati, anche grazie all’ulteriore rafforzamento delle competenze sistemistiche del Gruppo.
Tavola Per L ´Analisi Dei Risultati Reddituali Consolidati |
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9 mesi |
9 mesi |
3° |
3° |
1° |
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2006 |
2005 |
trimestre |
trimestre |
semestre |
€mil. |
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2006 |
2005 |
2006 |
Ricavi |
8. 524 |
7. 298 |
2. 818 |
2. 572 |
5. 706 |
Valore dela produzione |
8. 907 |
7. 554 |
2. 942 |
2. 591 |
5. 965 |
Costi per acquisti e per il personale |
(8. 218) |
(6. 902) |
(2. 708) |
(2. 320) |
(5. 508) |
Ammortamenti |
(279) |
(246) |
(97) |
(90) |
(182) |
Svalutazioni |
(9) |
(11) |
(3) |
(1) |
(5) |
Costi di ristrutturazione |
(15) |
(17) |
- |
(7) |
(15) |
Altri ricavi (costi) operativi netti |
86 |
28 |
33 |
(17) |
50 |
Ebit |
472 |
406 |
167 |
156 |
305 |
Margine Ebit |
5,3% |
5,4% |
5,7% |
6,0% |
5,1% |
Proventi (oneri) finanziari netti |
315 |
(89) |
(61) |
(25) |
375 |
Imposte sul reddito |
(174) |
(137) |
(69) |
(55) |
(105) |
Risultato netto ante discontinued |
613 |
180 |
37 |
76 |
575 |
Risultato dele discontinued operations |
(1) |
- |
- |
- |
- |
Risultato netto |
612 |
180 |
37 |
76 |
575 |
quota terzi |
18 |
8 |
7 |
3 |
11 |
Risultato netto di pertinenza del gruppo |
594 |
172 |
30 |
73 |
564 | Analisi Dei Dati Principali - Il valore della produzione nei primi 9 mesi 2006 è pari a 8. 907 milioni di euro rispetto ai 7. 554 milioni dello stesso periodo 2005 con un aumento di 1. 353 milioni (+18%). Circa l’8,7% dell’incremento è riconducibile alla crescita organica e il resto è l’effetto del cambiamento del perimetro di consolidamento. Il risultato è dovuto essenzialmente alla crescita interna negli elicotteri (+15%), con l’avvio delle attività sulla commessa Vh 71 per il velivolo destinato alla Casa Bianca, nell’Energia (+22%) per le recenti acquisizioni di commesse a carattere impiantistico, oltre alla costante crescita delle attività di service e nei Trasporti (+12%), grazie alle maggiori attività sviluppate nel Segnalamento. Il risultato operativo (Ebit) è pari a 472 milioni di euro rispetto ai 406 milioni del 2005 con un incremento di 66 milioni (+ 16%). Il 12% dell’aumento è ascrivibile alla crescita organica e la restante parte alla variazione di perimetro. Al miglioramento concorrono la variazione organica dell’Ebit negli Elicotteri (+5%), nell’Aeronautica, nell’Energia e nei Trasporti. La redditività percentuale (Ros) è pari al 5,3% e in linea con il valore del 2005. L’utile netto sale a 612 milioni di euro rispetto 180 milioni dei primi nove mesi 2005. Escludendo la plusvalenza realizzata sull’Offerta Pubblica di Vendita del 60% dell’Ansaldo Sts (circa 405 milioni), l’utile ammonta a 207 milioni con un incremento di 27 milioni (+ 15%) rispetto al dato del 2005.
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Tavola Per L´analisi Della Struttura Patrimoniale Consolidata |
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€mil. |
30/09/2006 |
31/12/2005 |
30/09/2005 |
30/06/2006 |
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Attività non correnti |
8. 296 |
7. 671 |
7. 624 |
8. 082 |
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|
Passività non correnti |
(2. 103) |
(2. 018) |
(2. 030) |
(2. 100) |
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6. 193 |
5. 653 |
5. 594 |
5. 982 |
|
|
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|
Rimanenze |
6. 127 |
5. 511 |
5. 281 |
5. 910 |
|
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Lavori in corso su ordinazione |
2. 893 |
2. 538 |
2. 909 |
2. 756 |
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|
Crediti commerciali |
3. 911 |
3. 600 |
3. 623 |
3. 711 |
|
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|
Debiti commerciali |
(3. 202) |
(3. 431) |
(2. 930) |
(3. 226) |
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Acconti da committenti |
(4. 662) |
(4. 389) |
(3. 957) |
(4. 581) |
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|
Fondi per rischi e oneri B/t |
(476) |
(523) |
(588) |
(496) |
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|
Altre attività (passività) nette correnti |
(3. 697) |
(3. 289) |
(3. 059) |
(3. 825) |
|
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|
Capitale circolante netto |
894 |
17 |
1. 279 |
249 |
|
|
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|
Capitale investito netto |
7. 087 |
5. 670 |
6. 873 |
6. 231 |
|
|
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|
Patrimonio netto Gruppo |
4. 874 |
4. 444 |
4. 195 |
4. 748 |
|
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Patrimonio netto di terzi |
75 |
154 |
443 |
67 |
|
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|
|
Patrimonio netto |
4. 949 |
4. 598 |
4. 638 |
4. 815 |
|
|
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|
Indebitamento (disponibilità) finanziarie nette |
2. 184 |
1. 100 |
2. 245 |
1. 462 |
|
|
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|
(Attività) passività nette detenute per la vendita |
(46) |
(28) |
(10) |
(46) |
|
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|
Situazione Finanziaria |
|
|
€mil. |
30/09/2006 |
30/06/2006 |
31/12/2005 |
30/09/2005 |
|
|
Debiti finanziari a breve termine |
536 |
145 |
190 |
504 |
|
|
Debiti finanziari a medio/lungo termine |
1. 880 |
1. 851 |
1. 879 |
1. 954 |
|
|
Disponibilità liquide o equivalenti |
(422) |
(680) |
(1. 061) |
(438) |
|
|
Indebitamento Bancario E Obbligazionario |
1. 994 |
1. 316 |
1. 008 |
2. 020 |
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|
Titoli |
(20) |
(20) |
(20) |
(20) |
|
|
Crediti finanziari verso società del Gruppo |
(35) |
(21) |
(17) |
(38) |
|
|
Altri crediti finanziari |
(303) |
(393) |
(443) |
(337) |
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|
Crediti Finanziari E Titoli |
(358) |
(434) |
(480) |
(395) |
|
|
Debiti finanziari verso società del Gruppo |
334 |
394 |
379 |
304 |
|
|
Altri debiti finanziari a breve termine |
109 |
80 |
97 |
221 |
|
|
Altri debiti finanziari a medio/lungo termine |
105 |
106 |
96 |
95 |
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|
Altri Debiti Finanziari |
548 |
580 |
572 |
620 |
|
|
Indebitamento Finanziario Netto (Disponibilita´) |
2. 184 |
1. 462 |
1. 100 |
2. 245 |
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|
Indebitamento netto attribuito ale discontinued operations |
9 |
10 |
5 |
- |
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|
Cash Flow |
|
|
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|
9 mesi |
9 mesi |
|
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€mil. 2006 |
2005 |
|
|
Disponibilità liquide al 1° gennaio ________________________________________________ 1. 061 |
|
2. 055 |
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Flusso di cassa lordo da attività operative |
811 |
710 |
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Variazioni del capitale circolante |
(1. 221) |
(887) |
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|
Variazioni dele altre attività e passività operative |
(330) |
(328) |
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|
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività operative ________________________________________________ (740) |
|
(505) |
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|
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali al netto dele cessioni ________________________________________________ (370) |
|
(210) |
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|
Altri investimenti finanziari |
(39) |
65 |
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Free operating cash-flow _______________________________________________ (1. 149) |
|
(650) |
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Investimenti strategici |
280 |
(637) |
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Variazioni dele altre attività finanziarie |
123 |
- |
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|
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività di investimento _________________________________________________ (6) |
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(782) |
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Dividendi pagati |
(214) |
(111) |
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|
Flusso di cassa da attività di finanziamento |
323 |
(227) |
|
|
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività di finanziamento _________________________________________________ 109 |
|
(338) |
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Differenza di traduzione _________________________________________________ (2) |
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8 |
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Disponibilità liquide al 30 settembre |
422 |
438 |
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| L’indebitamento finanziario netto è pari a 2. 184 milioni di euro rispetto ai 1. 100 del 31 dicembre 2005. Il dato conferma il tendenziale andamento dei flussi di cassa con forti assorbimenti nei primi nove mesi dell’anno e recuperi concentrati nell’ultimo trimestre. Se confrontato infatti con il corrispondente dato del settembre 2005 (2. 245 milioni di euro) risulta sostanzialmente allineato. Tale livello di indebitamento resta comunque all’interno dei limiti indicati dalle società di rating e al di sotto dei limiti posti da una attenta e prudente azione finanziaria. Sul dato inoltre influiscono in modo sostanziale alcuni fattori: la dinamica del flusso di cassa operativo (Focf) che ha registrato un assorbimento netto di circa 1. 149 milioni dovuto a maggiori investimenti sui principali programmi di sviluppo prodotto e al rallentamento del flusso di incassi soprattutto da parte della committenza pubblica; il pagamento relativo all’Opa, lanciata nel 2005, per l’acquisizione dell’ulteriore 33% della società Datamat (89 milioni); il pagamento del dividendo ordinario (131 milioni) e di quello straordinario in seguito alla quotazione di Ansaldo Sts (80 milioni); il pagamento, a titolo di conguaglio, di 47 milioni di euro alla società francese Alcatel Partecipations Sa nell’ambito della Space Alliance conclusa nel 2005; il pagamento da parte di Ansaldo Energia di 20 milioni per l’acquisto di alcune partecipazioni; l’esborso netto di 23 milioni per l’acquisizione della società Lfk Gmbh; l’incasso di 458 milioni relativo al collocamento del 60% di Ansaldo Sts e al successivo esercizio della greenshoe. Gli ordini acquisiti ammontano a 10. 231 milioni di euro rispetto ai 10. 606 milioni dello stesso periodo 2005, in leggera flessione (-4%) e ascrivibili, per il 53%, al mercato della Difesa. I principali ordini riguardano: gli Elicotteri, con la prima tranche dei 70 Future Lynx destinati alle forze armate britanniche e la prima tranche dei contratti Imos e Mscp; l’Elettronica per la Difesa, con i sistemi di comando, controllo e comunicazione per le Fremm e la seconda tranche dei sistemi avionici per l’Eurofighter; l’Aeronautica, con gli ordini di 54 velivoli al consorzio Gie-atr; l’Energia, con l’impianto a ciclo combinato di Rizziconi e la forte crescita degli ordini del Service. Il calo rispetto allo stesso periodo 2005, si spiega ricordando che i primi nove mesi dello scorso anno beneficiavano dei circa 1. 200 milioni di euro per l’ordine del sistema Dass (Defensive Aids Sub System) per tutti gli Eurofighter della seconda tranche e, nel comparto civile, del primo ordine da Boeing per il B787 (850 milioni), mentre per il 2006 gli ordini B787 sono previsti a fine esercizio. Il portafoglio ordini si attesta a 34. 084 milioni di euro rispetto ai 32. 114 milioni del 31 dicembre 2005 con un incremento di 1. 970 milioni (+ 6%) e assicura al Gruppo una copertura equivalente a circa tre anni di produzione. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati pari a 1. 199 milioni di euro rispetto ai 1. 103 dello stesso periodo 2005, con un incremento di 96 milioni (+9%) e rappresentano circa il 13% del valore della produzione. I principali programmi hanno riguardato: l’Elettronica per la Difesa con lo sviluppo del programma Eurofighter, la messa a punto dei prototipi del sistema Uav Falco, i sistemi di comando e controllo, i sistemi radar e il completamento della rete Tetra; l’Aeronautica con gli sviluppi dei programmi civili B787 e A380 e militari C27j, Eurofighter e M346; i Sistemi di Difesa con gli sviluppi del missile Meteor e del siluro Black Shark; l’Energia con il proseguimento del piano di autonomia tecnologica nel campo delle turbine a vapore e a gas. L’organico si attesta a 57. 705 persone rispetto alle 56. 603 al 31 dicembre 2005 con un aumento di 1. 102 unità (+ 19%). L’incremento è dovuto al consolidamento della società Lfk Gmbh all’interno dei Sistemi di Difesa, all’acquisizione del gruppo Datamat, finalizzata nel gennaio 2006, alla variazione di perimetro nell’Energia con l’acquisizione della Thomassen Turbine System e della Energy Service Group e per la parte residua al turnover positivo. Analisi Dei Dati Principali Del Terzo Trimestre 2006 . Nel terzo trimestre dell’esercizio 2006 il Gruppo Finmeccanica ha registrato un volume della produzione pari a 2. 942 milioni di euro rispetto ai 2. 591 milioni nel corrispondente trimestre 2005 (+ 14%) e un risultato operativo (Ebit) di 167 milioni di euro rispetto ai 156 milioni nello stesso periodo 2005 (+7%). Tale positivo andamento ha permesso il raggiungimento di un Ros del terzo trimestre 2006 (rapporto tra il risultato operativo e il valore della produzione) di rilievo, pari al 5,7% che, pur essendo di poco inferiore a quello del terzo trimestre 2005 (5,9%) è in crescita rispetto a quello dell’intero primo semestre 2006 (5,1%). Positivi sono stati nel periodo i settori Energia (Ebit in crescita da 7 a 20 milioni di euro) e Aeronautica (Ebit in crescita da 51 a 54 milioni di euro). Nel terzo trimestre 2006 la crescita degli oneri finanziari è stata di 36 milioni di euro, per effetto dei fabbisogni gestionali (11 milioni) delle aziende del Gruppo che ha anche risentito del progressivo innalzamento dei tassi di interesse e per la parte residua (25 milioni) quale effetto delle differenze cambio e altri costi netti finanziari. Le imposte del periodo sono pari a 69 milioni di euro con un incremento di 14 milioni rispetto al trimestre 2005 in parte dovuto al mutamento di perimetro. Eventi Di Rilievo Dei Primi Nove Mesi 2006 E Intervenuti Dopo La Chiusura Del Periodo . A gennaio 2006 si è perfezionata l’Offerta Pubblica di Acquisto (Opa) lanciata da Finmeccanica sulla totalità delle azioni Datamat ancora in circolazione dopo l’acquisizione, nel 2005, del 52,7% del capitale sociale. L’operazione ha incrementato la quota di partecipazione di Finmeccanica sino a circa l’89% del capitale di Datamat. Il 1° marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deliberato il delisting delle azioni della società attraverso la promozione di un’Opa residuale una volta raggiunta la percentuale di partecipazione necessaria ai sensi di legge (oltre il 90%). In data 12 giugno 2006 ha completato ulteriori acquisti pari allo 0,959% del capitale sociale di Datamat, superando il 90% necessario all’avvio dell’Opa residuale. Nel contempo è stato avviato un processo di integrazione tra Elsag e Datamat. Sempre nel gennaio 2006 Mbda ha perfezionato l’acquisizione di Lfk Gmbh, principale produttore tedesco di sistemi missilistici. Il 19 gennaio 2006 Aermacchi (oggi Alenia Aermacchi) e la Hellenic Aerospace Industry (Hai) hanno firmato un Memorandum of Understanding che definisce i termini della loro cooperazione nel programma di sviluppo dell’addestratore M346. Il 19 gennaio 2006 a Berlino la Galileo Industries (che raggruppa Finmeccanica, Eads Astrium, Thales Sa e Galileos Sistemas y Servicios) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) hanno siglato il contratto – di circa 1 miliardo di euro – per lo sviluppo e la realizzazione dei primi quattro satelliti del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo e della relativa infrastruttura di terra. L’italia ha raggiunto un altro importante traguardo con l’assegnazione di uno dei due Centri di Controllo della Costellazione e delle Missioni e del Centro di Valutazione delle Performance del nuovo sistema. Il 28 febbraio 2006 Agustawestland ha siglato con la britannica Sloane Helicopters Ltd un accordo per la distribuzione di elicotteri civili, destinati al mercato del Regno Unito e dell’Irlanda. Il 24 marzo 2006 si è concluso il collocamento del 52,17% del capitale sociale di Ansaldo Sts – società a capo di un gruppo che comprende Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari e Ansaldo Signal. In seguito all’esercizio della greenshoe da parte delle banche, la quota collocata è salita al 60%. La nuova Ansaldo Sts potrà beneficiare delle competenze complementari delle due società controllate, integrando la rete commerciale e la dimensione internazionale di Ansaldo Signal con le capacità progettuali e sistemistiche di Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari. Il 27 aprile 2006 Alenia Aeronautica e L-3 Communications hanno siglato con Boeing Integrated Defense Systems un Memorandum of Understanding che prevede la partecipazione della Boeing alla joint venture Global Military Aircraft Systems (Gmas) costituita per partecipare con il C-27j al programma Joint Cargo Aircraft (Jca) per l’aeronautica e l’esercito degli Stati Uniti. Il 20 giugno 2006 Finmeccanica e Sukhoi Aviation Holding hanno firmato un accordo preliminare per una partnership sul programma Russian Regional Jet (Rrj) per la progettazione, sviluppo, produzione, marketing e supporto tecnico di una famiglia di jet regionali di nuova generazione. L’ipotesi di accordo in corso di negoziazione prevede, da parte di Alenia Aeronautica, l’acquisizione di una quota del 25% più un’azione di Scac (operazione soggetta ad approvazione governativa russa) e la partecipazione, in misura corrispondente, allo sviluppo del programma Rrj. Il 22 giugno 2006 il Ministero della Difesa della Gran Bretagna ha firmato con Agustawestland un accordo del valore complessivo di 1 miliardo di sterline – pari a 1,4 miliardi di euro - per la fornitura di 70 elicotteri Future Lynx alle Forze Armate Britanniche. Il primo contratto, per la fase di sviluppo, vale 380 milioni di sterline (pari a 550 milioni di euro). Nel luglio 2006 Ansaldo Energia ha acquisito il controllo totale della società svizzera Energy Service Group (Esg), attiva nella manutenzione e nella riparazione on site di impianti. In seguito, nel settembre 2006, ha perfezionato l’acquisto, dalla società americana Calpine European Finance, dell’intero pacchetto di controllo di Thomassen Turbine Systems, società olandese specializzata nel service per turbine a gas. Le due operazioni rafforzeranno la capacità competitiva di Ansaldo Energia sia nel raggiungimento dell’autonomia tecnologica nelle turbine a gas, sia nelle attività di service per centrali elettriche. Inoltre la società potrà allargare la propria attività di service dalla tecnologia Siemens a quella Ge, filiera che rappresenta la maggior parte del parco installato a livello mondiale. Il 6 agosto 2006 Finmeccanica ha sottoscritto gli accordi per la ridefinizione della propria partecipazione nel Gruppo Avio, realizzando un consistente incasso finanziario e una plusvalenza, ambedue di pertinenza della seconda parte dell’esercizio. Il 25 settembre 2006 Finmeccanica ha confermato ai Fondi di investimento Cinven la propria intenzione di acquistare una quota del 15% di Aviogroup. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro le prossime settimane. Nel settembre 2006 Telespazio, Telecom Italia, Hughes e Intelsat hanno annunciato la costituzione della nuova piattaforma satellitare “Marco Polo” per la fornitura di servizi a valore aggiunto a banda larga per i mercati business e istituzionali in Europa Orientale e Nord Africa. La piattaforma sarà gestita da Telespazio attraverso il Centro Spaziale del Fucino. Nell’ottobre 2006 Finmeccanica ha siglato un Memorandum of Understanding con le Ferrovie russe per avviare attività di collaborazione sulla produzione, commercializzazione e assistenza tecnica di materiale rotabile e infrastrutture ferroviarie. Nel più ampio quadro della collaborazione del Gruppo con realtà industriali russe, l’accordo pone le basi per una serie di partnership industriali. Operazioni Finanziarie - Nel corso dei primi nove mesi del 2006 Finmeccanica non ha posto in essere nuove operazioni sul mercato dei capitali. Di conseguenza la struttura del debito obbligazionario non ha subito variazioni di rilievo, con un importo complessivo, alla data, di circa 1. 755 milioni di euro (valutato secondo i principi Ias/ifrs) e una durata media di circa 9,2 anni. Evoluzione Prevedibile Della Gestione - L’andamento dei primi nove mesi dell’esercizio 2006 ha registrato risultati economici in miglioramento rispetto a quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente ed in linea con le previsioni a suo tempo elaborate. Alla luce di tale andamento, ad oggi, non sembrano emergere fatti tali che possano modificare le previsioni, elaborate in sede di stesura del bilancio 2005, che di seguito vengono ricordate. Per l´esercizio 2006 si prevede che i ricavi complessivi del Gruppo si attesteranno tra 12,7 e 13 miliardi di euro, con un Ebit compreso tra 840 e 860 milioni di euro. Le previsioni per l’esercizio 2006 includono il consolidamento per l’intero anno delle acquisizioni effettuate nel 2005, in particolare le attività dell´elettronica per la difesa acquisite da Bae Systems e consolidate a partire dall’1/5/2005 e la società Datamat, consolidata integralmente a partire dal 5/10/2005, data di acquisizione del 52,7% della società. Per l’esercizio 2007 si prevede che i ricavi complessivi del Gruppo si attesteranno tra 13,6 e 14 miliardi di euro, con un Ebit compreso tra 960 milioni e il miliardo di euro. Finmeccanica prevede inoltre di generare negli esercizi 2006, 2007 e 2008 un flusso di cassa operativo medio annuo al netto degli investimenti (Average Free Operating Cash Flow per year) di circa 300 milioni di euro. Le previsioni si fondano da un lato sulla consistenza del portafoglio ordini che garantisce l’85% della produzione del 2006, dall’altro sulle maggiori contribuzioni - in termini di valore della produzione e redditività – attese nell’Elettronica per la Difesa e nell’Aeronautica. Sono previste crescenti performance nel settore Energia e un significativo recupero nel segmento Veicoli. L’integrazione delle attività recentemente acquisite – in particolare quelle avioniche e spaziali – comporterà il sostenimento di costi di integrazione necessari al fine di consentire lo sfruttamento delle consistenti sinergie previste. Andamento Della Gestione Nei Settori Di Attività (Nove mesi 2006 – Dati espressi in milioni di euro) Elicotteri Aziende: Agustawestland - Valore della produzione 1. 974 milioni di euro (+15%); Ebit 183 milioni (+5%) - Valore della produzione: pari a 1. 974 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1. 721 milioni del 30 settembre 2005 (+15%). Tale miglioramento è riconducibile principalmente alle attività di produzione avviate sulla commessa Vh 71, per il Presidente degli Stati Uniti d’America e all’incremento dell’attività produttiva sulla linea Aw139, oltre ai maggiori volumi per l’attività di supporto. Tra i principali programmi dei primi 9 mesi: il proseguimento delle attività per il secondo lotto dell’Eh101 per la Marina Militare italiana, la consegna di 7 unità Eh101 al Governo danese e della prima unità alla Marina giapponese, la fine delle consegne di Super Lynx 300 all’Oman, l’A109 (venti esemplari Power e tredici Grand consegnati nei primi 9 mesi) e l’aggiornamento degli A129 Mangusta per l’Esercito Italiano. Risultato operativo (Ebit): pari a 183 milioni di euro, in aumento rispetto ai 174 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+5%). Tale miglioramento è riferibile in parte alla crescita dei volumi e in parte al processo di integrazione delle attività italiane e britanniche. Il rendimento del capitale investito (Roi), si attesta al 13,3%, in rialzo rispetto al valore del 2005 (+11,1%), mentre si mantiene in linea rispetto a quello al 31 dicembre 2005 (+13,4%). Il Ros rimane in linea: dal 10,1% al 9,3%. Ordini: pari a 3. 328 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 2. 892 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+15%). Portafoglio ordini: pari a 8. 638 milioni di euro, in crescita rispetto ai 7. 397 milioni al 31 dicembre 2005 (+17%). La composizione del portafoglio ordini al 30 settembre 2006 è rappresentata per il 68% da elicotteri, per il 28% da attività di supporto e per il 4% da attività di engineering. Organico: 8. 806 unità, con un incremento rispetto alle 8. 531 unità del 31 dicembre 2005 (+3%). Elettronica per la Difesa Aziende: Selex Sensors and Airborne Systems, Selex Communications, Selex Sistemi Integrati, Selex Service Management, Elsag, Datamat. - Il perimetro di consolidamento nell’Elettronica per la Difesa è stato profondamente mutato in seguito al’accordo con Bae Systems Plc (Bae) e l’acquisto di Datamat S. P. A. Nel corso del 2005. Valore della produzione: 2. 565 milioni di euro (+33%); Ebit 125 milioni (+10%) - Valore della produzione: pari a 2. 565 milioni di euro in aumento rispetto ai 1. 922 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+33%). L’incremento è essenzialmente dovuto all’acquisizione delle attività britanniche nell’avionica e di Datamat. Risultato operativo (Ebit): pari a 125 milioni di euro in aumento rispetto ai 114 milioni dello stesso periodo 2005 (+10%). Tale crescita deriva, oltre che dall’apporto della componente britannica nell’avionica e di Datamat, dal miglioramento delle attività per sistemi di Comando e Controllo e riflette i primi benefici di riposizionamento strategico di Elsag. Il risultato sconta peraltro l’effetto del perdurare dei ritardi nell’acquisizione dell’ordine Interpolizie nelle comunicazioni. Il Ros passa dal 5,9% del 30 settembre 2005 al 4,9% essenzialmente per il consolidamento delle attività britanniche nell’avionica, la cui redditività è inferiore a quella media del settore e per le citate problematiche legate all’ordine Interpolizie. Tale effetto congiunturale verrà recuperato nei prossimi esercizi tramite la realizzazione di importanti sinergie derivanti dai progetti di integrazione e razionalizzazione del comparto avionico. Il Roi rimane invariato al 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ordini: pari a 2. 195 milioni di euro grazie a ulteriori ordini finalizzati nel terzo trimestre per il programma Eurofighter, che si vanno ad aggiungere a quelli già registrati nella prima metà del 2006 e che hanno riguardato il sistema avionico Irst (Infrared Search and Track) della seconda tranche Eurofighter, i sistemi di comando e controllo e comunicazione per le Fregate Fremm e le attività su sistemi e reti di comunicazione nel Regno Unito, in particolare per il programma Falcon del Ministero della Difesa britannico. La flessione rispetto al primo semestre 2005 (3. 367 milioni) è dovuta all’acquisizione, nel settembre 2005, da parte di Selex Sensors & Airborne Systems Ltd dell’ordine per la produzione del sistema Dass per tutti gli Eurofigther Typhoon della seconda tranche. Portafoglio ordini: pari a 6. 745 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 6. 946 milioni al 31 dicembre 2005 (- 3%). Organico: 19. 489 unità con una flessione rispetto al 31 dicembre 2005 di 297 unità, dovuta essenzialmente alla cessione di alcune attività di Elsag e Datamat. Aeronautica Aziende: Alenia Aeronautica, Alenia Aeronavali, Alenia Aermacchi, Gie Atr, Alenia S. I. A. Valore della produzione: 1. 535 milioni di euro (+8%); Ebit: 115 milioni (+16%) - Valore della produzione: pari a 1. 535 milioni di euro rispetto ai 1. 415 milioni dei primi nove mesi del 2005, con un incremento di 120 milioni (+8%). Alla crescita concorrono le attività civili con l’incremento delle vendite e delle produzioni dell’Atr e quelle relative all’A380. In leggera flessione le produzioni militari di Alenia Aermacchi e di Alenia Aeronavali che risentono rispettivamente dello slittamento di alcuni ordini esteri e della ridotta attività sui velivoli dell’Aeronautica Militare italiana per revisione B707 Tanker e ispezioni su Breguet Atlantic. Risultato operativo (Ebit): pari a 115 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 99 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente (+16%). Il Ros del settore è al 7,5% rispetto al 7% del 30 settembre 2005. Ordini: pari a 1. 427 milioni di euro rispetto ai 2. 116 milioni dei primi nove mesi del 2005 con una flessione di 689 milioni (-33%) dovuta al minor apporto del segmento civile che l’anno scorso aveva beneficiato, nel terzo trimestre, di un rilevante ordine per il B787 (850 milioni di euro). Nel 2006 gli ordini per il B787 sono invece attesi nel corso del quarto trimestre dell’anno. Hanno contribuito positivamente all’acquisizione di ordini i contratti stipulati per gli Atr (54 velivoli), per i C-27j (5 più un opzione per 3 alla Bulgaria), per l’Eurofighter, il Jsf e i Tornado. Portafoglio ordini: pari a 6. 965 milioni di euro rispetto ai 6. 865 milioni di fine 2005 con un incremento di 100 milioni (+ 11%). Organico: 11. 826 unità rispetto alle 11. 198 del 31 dicembre 2005 con un aumento di 628 unità. Spazio Aziende: Alcatel Alenia Space, Telespazio (*) Valore della produzione: 518 milioni di euro (-5%); Ebit:22 milioni (-8%) - * I dati al 30 settembre 2005 comprendono i primi 6 mesi di attività dele società Alenia Spazio e Telespazio, consolidate al 100% e i successivi 3 mesi di attività relative ale due nuove joint venture (Alcatel Alenia Space e Telespazio Holding), consolidate con il metodo proporzionale al 33% e al 67%. I dati al 30 settembre 2006 si riferiscono alle due nuove joint venture, consolidate proporzionalmente. Pertanto i dati dell’esercizio in corso non sono confrontabili con queli del 2005. Valore della produzione: pari a 518 milioni di euro, in leggera flessione rispetto ai 547 milioni dell’esercizio precedente (-5%), a causa di una minore produzione sviluppata dal comparto manifatturiero. Risultato operativo (Ebit): pari a 22 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto ai 24 milioni del 2005. Il Ros passa dal 4,4% del primo semestre 2005 al 4,2% al 30 settembre 2006. Il Roi passa dal 9,0% al 7,5%. Ordini: pari a 515 milioni di euro rispetto ai 330 milioni del 2005, con un incremento di 185 milioni (+56%) dovuto a maggiori acquisizioni nel segmento dei satelliti commerciali. Portafoglio ordini: pari a 1. 191 milioni di euro rispetto ai 1. 154 milioni del 2005, con un incremento di 37 milioni (+3%). La composizione del portafoglio ordini è rappresentata per il 63% dalle attività manifatturiere e per il 37% dai servizi satellitari. Organico: pari a 3. 199 unità rispetto alle 3. 194 unità del 2005. Sistemi di Difesa Aziende: Oto Melara, Wass, Mbda I risultati al 30 settembre 2006 comprendono il contributo di Lfk Gmbh, acquisita da Mbda a febbraio 2006, i cui dati sono stati consolidati a partire dal 1° marzo 2006. Valore della produzione: 751 milioni di euro (+6%); Ebit: 38 milioni (-10%) - Valore della produzione: pari a 751 milioni di euro rispetto ai 706 milioni del 2005 con un incremento di 45 milioni (+6%), dovuto all’allargamento di perimetro dopo il consolidamento della società tedesca Lkk e in misura minore alla crescita del programma Pzh 2000 nei sistemi d’arma terrestri. Risultato operativo (Ebit): pari a 38 milioni di euro rispetto ai 42 milioni del 2005, in flessione di 4 milioni (-10%) parzialmente compensato dal consolidamento della società tedesca Lfk. Di conseguenza il Ros passa dal 5,9% al 5,1%. Il Roi passa dal 23,1% al 20,8%. Ordini: pari a 496 milioni di euro rispetto ai 403 milioni del 2005 con un incremento di 93 milioni (+23%). I maggiori ordini si riferiscono: alle acquisizioni nel terzo trimestre nei sistemi missilistici per le Fremm, nei missili di difesa anti-aerea Mistral dalla Francia, nei missili aria-terra a lungo raggioTaurus, oltre che all’acquisizione da parte della neo acquisita componente tedesca di Mbda per il sistema missilistico anti-carro Trigat da integrare sugli elicotteri tedeschi. Portafoglio ordini: pari a 4. 070 milioni di euro rispetto ai 3. 869 milioni del 31 dicembre 2005, con un incremento di 201 milioni (+5%). Il 69% del portafoglio è relativo ai sistemi missilistici. Organico: 4. 289 unità rispetto alle 4. 104 del 31 dicembre 2005, con un incremento di 185 unità essenzialmente per l’acquisizione della società Lfk Gmbh. Energia Aziende: Ansaldo Energia Valore della produzione: 633 milioni di euro (+22%); Ebit: 38 milioni (+90%) - Valore della produzione: pari a 633 milioni di euro rispetto ai 519 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente con un incremento di 114 milioni (+22%). L’aumento è dovuto principalmente all’attività svolta su commesse a prevalente contenuto impiantistico e alla costante crescita del service. Il contributo di ciascuna area di business al valore della produzione è così distribuito: Impianti 77%, Service 17%, Nucleare 6%. Risultato operativo (Ebit): pari a 38 milioni di euro rispetto ai 20 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente con un aumento di 18 milioni (+90%), dovuto all’incremento dei volumi, nonostante i maggiori costi di ricerca e sviluppo assorbiti nel periodo. Il Ros risulta pari al 6,0% rispetto 3,9% del 2005. Ordini: pari a 741 milioni di euro rispetto ai 557 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente con un aumento di 184 milioni (+33%). Gli ordini hanno riguardato per il 50% impianti e componenti, per il 45% attività di service (che si conferma in forte crescita) e per il 5% lavorazioni nucleari. Tra le principali acquisizioni del terzo trimestre si segnala la progettazione, fornitura, supervisione al montaggio e aggiornamento di una turbina a gas e relativo alternatore per la centrale di Valuthur in India per il cliente Tamil Nadu Electricity Board (14 milioni di euro). Portafoglio ordini: pari a 2. 455 milioni di euro rispetto ai 2. 329 milioni al 31 dicembre 2005 con un incremento di 126 milioni (+5%) che garantisce un’attività produttiva equivalente a circa 2,5 anni. Organico: pari a 2. 692 unità rispetto alle 2. 529 risorse del 31 dicembre 2005 con un aumento di 163 unità conseguente al turnover. Trasporti Aziende: Ansaldo Sts * (Ansaldo Signal e Atsf), Ansaldobreda Valore della produzione: 1. 005 milioni (+12%); Ebit: 39 milioni (n. S) - * Finmeccanica S. P. A. Ha ceduto in data 24 febbraio 2006 alla società Ansaldo Sts S. P. A le partecipazioni in Ansaldo Trasporti - Sistemi Ferroviari S. P. A. (Sistemi) e Ansaldo Signal N. V. (Segnalamento) ed ha completato nel mese di aprile 2006 un’Offerta Pubblica di Vendita del 60% del capitale sociale di Ansaldo Sts. Dal 29 marzo 2006 le azioni dela società sono negoziate nel segmento Star del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. Valore della produzione: pari a 1. 005 milioni di euro rispetto agli 899 milioni dello stesso periodo 2005 con un incremento di 106 milioni di euro (+12%), ascrivibile alle maggiori attività sviluppate dal Segnalamento e nei Veicoli. Risultato operativo (Ebit): pari a 39 milioni di euro rispetto ai 5 milioni del 2005, con un incremento di 34 milioni dovuto essenzialmente ai miglioramenti nel Segnalamento. Il Ros migliora di conseguenza, risultando pari al 3,9% rispetto allo 0,6% dello stesso periodo 2005. Il Roi sale dall’1,3% al 12,1%. Ordini: pari a 1. 738 milioni di euro rispetto ai 1. 394 milioni dello stesso periodo 2005, con un incremento di 344 milioni (+25%) grazie alle maggiori acquisizioni nei segmenti Sistemi e Veicoli. Portafoglio ordini: pari a 4. 673 milioni di euro rispetto ai 3. 956 milioni del 31 dicembre 2005 con una crescita di 717 milioni (+18%). Organico: 6. 619 unità rispetto alle 6. 321 unità del 31 dicembre 2005, con una crescita di 298 unità dovuta principalmente all’incremento degli organici del Segnalamento. . |
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GRUPPO BEGHELLI DATI AL 30 SETTEMBRE 2006: IN LEGGERA CRESCITA L´UTILE DI GRUPPO, A QUOTA 3,6 MILIONI DI EURO, NEI PRIMI NOVE MESI DELL´ANNO (+0,6% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2005). |
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Monteveglio (Bo), 15 novembre 2006 - Il Cda della Beghelli S. P. A. Ha approvato il 13 novembre la Relazione trimestrale al 30 settembre 2006. I primi nove mesi dell´esercizio si chiudono con un utile netto di gruppo pari a 3,6 milioni di Euro, evidenziando una variazione positiva dello 0,6% rispetto ai 3,5 milioni di Euro al 30 settembre 2005. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 12,1 milioni di euro (+12,6% rispetto ai 10,7 milioni del corrispondente periodo dell´esercizio precedente) con un´incidenza sul fatturato di periodo del 12,3% (10,2% l´incidenza al 30 settembre 2005), anche per il beneficio derivante dalla valutazione ai valori di mercato (c. D. "fair value") delle azioni di minoranza detenute dalla capogruppo nella società Byd Company Ltd. Attuata a partire dal corrente esercizio (6,3 milioni di Euro). Il risultato operativo risulta pari a 6,6 milioni di Euro (+23,9% rispetto ai 5,3 milioni al 30 settembre 2005), con un´incidenza sul fatturato del semestre del 6,7% (5,1% l´incidenza al 30 settembre 2005). I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2006 raggiungono quota 97,9 milioni di Euro, registrando una flessione del 6,6% rispetto ai 104,8 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio, mentre risultano in crescita dell´1,4% a parità di perimetro di consolidamento. Il perimetro di consolidamento è variato rispetto al 30 settembre 2005 per effetto del deconsolidamento della società cinese Jiangsu Shifute Lighting Equipment Ltd conseguente al mancato ottenimento dei prospetti contabili in seguito al contenzioso sorto con il socio di minoranza. Il Gruppo, di conseguenza, ha temporaneamente riorganizzato la produzione delle apparecchiature di illuminazione, precedentemente fornite alle varie società del Gruppo dalla joint venture cinese, presso la controllata Beghelli Elplast e presso altri fornitori localizzati in paesi a basso costo. Beghelli prevede di ristabilire le normali condizioni operative della controllata cinese nonché di giungere ad una definizione complessiva del contenzioso in tempi brevi. La posizione finanziaria netta alla fine del periodo (-52,3 milioni di Euro) risulta in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2005 (-53,9 milioni), ed il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (debt/equity) al 30 settembre 2006 risulta pari a 0,51, in lieve miglioramento rispetto al 31 dicembre scorso (0,55), mantenendosi su livelli di equilibrio sia in relazione alla struttura patrimoniale di gruppo che alla composizione dell´indebitamento. Relativamente alle singole linee di prodotto, il core business dell´Illuminazione (che include le divisioni Illuminazione di emergenza ed Illuminazione ordinaria) ha generato nei primi nove mesi del 2006 un fatturato di 88,6 milioni di Euro (-2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2005), mentre il settore delle Altre attività (Prodotti commerciali, Sistemi di telesoccorso ed home automation e Altre vendite) si è attestato a 9,3 milioni (-34% rispetto a 14,1 milioni). Per quanto riguarda le aree geografiche, il fatturato estero del Gruppo Beghelli al 30 settembre 2006 è stato di 40,5 milioni di Euro (pari al 41,3% delle vendite complessive), con una diminuzione del 10,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio, dovuta prevalentemente al deconsolidamento della joint venture cinese. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi crescono del 10%. Con riferimento al terzo trimestre 2006, i risultati evidenziano un fatturato di 30,7 milioni di Euro, -9,7% rispetto al terzo trimestre 2005 (+0,6%a parità di perimetro di consolidamento), mentre il margine operativo lordo risulta pari a 3,3 milioni (+19,2% rispetto a 2,7 milioni nel terzo trimestre 2005) ed il risultato operativo si attesta a 1,6 milioni (+81,8% rispetto a 877 mila Euro) Il trimestre chiude in utile per 316 mila Euro, sostanzialmente in linea con i 372 mila Euro del terzo trimestre dello scorso esercizio. La capogruppo Beghelli S. P. A. Ha realizzato, nei primi nove mesi del corrente esercizio, ricavi netti per 69,6 milioni di Euro (-3,3% rispetto ai 72 milioni al 30 settembre 2005) ed un utile netto di 6,4 milioni di Euro (+18%). Infine, nel corso della riunione odierna il Cda della Beghelli S. P. A. Ha approvato la vendita di alcuni terreni con annessi fabbricati rurali, non strumentali all´attività del gruppo, alla società Sifim S. R. L. (le cui quote sono possedute da Gian Pietro, Luca, Graziano e Maurizio Beghelli) per un importo complessivo di circa 6,2 milioni di Euro attribuito da una perizia di stima redatta da una società specializzata ed indipendente. L´operazione ha come obiettivo primario la dismissione di beni non connessi all´attività industriale, e consentirà al gruppo un miglioramento della posizione finanziaria netta ed una riduzione del capitale investito netto. . |
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MARTINI PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ALLA PRESENTAZIONE DEL 5° RAPPORTO MET “RECUPERO DEL RUOLO AFFIDATO ALLE REGIONI, NELL´OTTICA DELLO SVILUPPO E DELLA COMPETITIVITÀ” |
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Firenze, 15 novembre 2006 - Intervenire con selettività nelle scelte di politica industriale in un´ottica di discontinuità col passato, restituire alle Regioni il ruolo di impulso nei confronti dei vari soggetti del sistema, ritrovare un equilibrio tra livello nazionale e locale per evitare di muoversi in direzioni diverse. Sono questi gli elementi sui quali il presidente della Regione Claudio Martini ha concentrato la propria attenzione intervenendo al convegno ´Le sfide della competitività - Presentazione del 5° rapporto Met´. L´incontro, organizzato dal Monte dei Paschi, si è svolto al Convitto della Calza. Il messaggio di Martini, ribadito più volte, è stato chiaro: occorre più selettività negli interventi. Non ci sono risorse sufficienti, non si può agire come si è fatto finora: nel tentativo di accontentare tutti si finisce per disperdere energie. "Questo è un elemento importante su cui incardinare l´azione futura. Occorre che le politiche regionali vengano inquadrate in una prospettiva di discontinuità rispetto al passato, proprio come indicato nel Prs, cercando di superare gli equilibri consolidati. Abbiamo poche risorse, è essenziale utilizzarle bene. E questo riguarda non solo chi deve amministrarle, ma anche di chi le richiede. Diventa insomma fondamentale - ha aggiunto Martini - individuare gli interventi davvero importanti e lì concentrare gli sforzi. La logica dell´intervento a pioggia, giusto per cercare di accontentare un po´ tutti, non è più applicabile". Il recupero del ruolo affidato alle Regioni, nell´ottica dello sviluppo e della competitività, è un altro aspetto sul quale il presidente della Toscana ha molto insistito. "E´ singolare come a livello nazionale si assista all´affermarsi di una tendenza generalizzata a denigrare questo ruolo. E´ da qualche anno che le Regioni vengono dipinte come un problema per il paese. Trovo maggior considerazione sul loro ruolo a Bruxelles che non a Roma. Le politiche pubbliche hanno bisogno di un quadro di riferimento a livello nazionale ed europeo ma per diventare reali e fare da collante tra le varie realtà c´è necessità del livello locale. Occorre ritrovare un equilibrio, il gioco di squadra è essenziale. Altrimenti continueremo ad andare ognuno per conto proprio e a perdere opportunità preziose di sviluppo". "In Italia - ha proseguito Martini - c´è la tendenza a procedere per scatti improvvisi: una volta le politica pubblica in campo economico deve intervenire, un attimo dopo si richiede un passo indietro. Anche qui occorre ritrovare equilibrio, una politica industriale giudicata efficace non può essere dettata soltanto dal livello centrale. E´ essenziale che su questioni relative a competitività, innovazione e ricerca - ha concluso - si riescano ad individuare relazioni e sinergie con il livello locale. Università, imprese, mondo del lavoro e finanziario ed istituzioni devono riuscire ad interagire tra loro, sia a livello globale che locale. E la Regione deve essere messa nella condizione di porsi come tramite tra questi soggetti ed elemento di sollecitazione nei loro confronti". . |
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REGIONE PIEMONTE E QUEENSLAND IL PREMIER AUSTRALIANO PETER BEATTIE A TORINO |
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Torino, 15 novembre 2006 - La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso e l´assessore all´Internazionalizzazione, Andrea Bairati, hanno incontrato ieri mattina, presso la sede del Consiglio regionale, il Premier del Queensland, Peter Beattie, nel corso di una più ampia missione che la delegazione australiana sta effettuando in Europa e in Medio Oriente. Il Premier Peter Beattie, alla guida dello Stato del Queensland ormai da 7 anni, è stato accompagnato da una delegazione politica ed economica del suo Paese ed è stato impegnato in una nutrita serie di incontri con tutti gli attori istituzionali del Piemonte. Torino e Milano le due tappe italiane previste dalla missione. Nel corso della giornata torinese il Premier ha incontrato i rappresentanti delle principali istituzioni e delle realtà piemontesi che operano nel settore della ricerca scientifica e tecnologica e dell´innovazione. Dalle istituzioni accademiche e collegate alla ricerca (Politecnico, Fondazione Torino Wireless, Istituto Boella) ai centri di ricerca privati (Fiat, Motorola) alle associazioni e istituzioni economico-imprenditoriali (Camera di Commercio, Unione Industriale, Finpiemonte). "Questo incontro – ha spiegato la presidente Bresso - è stato molto utile per stabilire un primo contatto istituzionale ed effettuare uno scambio di informazioni sulla struttura e sulle strategie di sviluppo adottate dalle due Regioni, anche alla luce elementi emersi dai contatti in corso da alcuni mesi. Sono emerse varie aree di comune interesse, in particolare nei settori dell´Ict e delle tecnologie wireless, settori già oggetto dello Statement of Intent siglato lo scorso luglio a Brisbane. " "Sono numerose - ha commentato l´assessore Bairati - le aree strategiche di comune interesse, da cui potrebbero partire iniziative di scambio e collaborazione. In primo luogo le tecnologie wireless, ma anche i settori delle biotecnologie e delle "creative industries", come la produzione cinematografica e il design. Abbiamo inoltre discusso di alta formazione e di eventuali scambi di ricercatori e docenti in settori di elevato contenuto tecnologico. " Il Premier ha inoltre incontrato, nel corso della giornata, il presidente della Fondazione Torino Wireless, Rodolfo Zich, confermando il comune impegno a promuovere lo sviluppo del settore Ict come volano per la crescita economica del territorio. Durante l´incontro sono stati approfonditi gli ambiti della collaborazione già avviata fra la Fondazione Torino Wireless e lo Stato del Queensland, in particolare nell´accelerazione d´impresa, nello sviluppo di soluzioni di e-security ed e-health, e nella collaborazione per il programma Galileo. Zich ha sottolineato "che il fuoco e gli obiettivi della strategia di sviluppo adottata in Queensland sono perfettamente in sintonia con quelli perseguiti in Piemonte. Il Distretto Ict del Piemonte, di cui spetta alla Fondazione Torino Wireless il coordinamento, mira infatti a far crescere il tessuto industriale del territorio tramite lo sviluppo di innovative applicazioni e servizi in ambito Ict. La visita odierna ha confermato il valore della scelta strategica di aggiungere una dimensione internazionale al processo di crescita del distretto Ict piemontese". . |
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REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL: APPROVATO IN COMMISSIONE LEGISLATIVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2007 DELLA REGIONE |
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Trento, 15 novembre 2006 - La seconda Commissione legislativa del Consiglio regionale, riunita ieri a Bolzano, ha approvato il bilancio di previsione della Regione per l’anno 2007 che prevede investimenti per circa 420. 000. 000 di euro. Il documento contabile passa ora all’esame del Consiglio regionale dove approderà nella seduta in programma a fine novembre. Si tratta di un bilancio di rigore che segue il solco tracciato negli ultimi anni e che rispetta il patto di stabilità concordato con il Governo, ma che riesce comunque a sostenere gli importanti impegni che la Regione ha assunto nel campo del welfare, in accordo con le Province autonome. Un bilancio che concorre anche al risanamento della finanza pubblica chiesto dal Governo agli Enti locali in sede di finanziaria, con l’istituzione di un fondo di 8 milioni di Euro. La maggior parte degli investimenti sono quantificati ai valori del 2006 e si indirizzano sui settori di interesse regionale individuati in questa legislatura in seguito ad alcune importanti riforme approvate dal Consiglio regionale. Per il settore della previdenza e delle assicurazioni sociali gli stanziamenti sono analoghi al bilancio 2006 ed ammontano complessivamente ad 80. 607. 000 euro. . |
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BUONE ASPETTATIVE PER LA NUOVA STAGIONE DEL FONDO SOCIALE EUROPEO OCCUPAZIONE, LAVORO, RICERCA: IN TOSCANA UN PROGRAMMA DA 700 MILIONI |
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Firenze, 15 novembre 2006 - In ballo quasi 700 milioni di euro per i prossimi sette anni nel contesto del Fondo Sociale Europeo: interessano imprese e scuole, soggetti del terzo settore e singoli lavoratori (compresi gli atipici), enti pubblici e agenzie formative; c´è un forte accordo fra Regione e parti sociali su come utilizzarli: serviranno, ad esempio, per sostenere l´occupazione di giovani ma pure di ultra quarantacinquenni e agevolare l´orientamento scolastico, consentire borse di ricerca sull´innovazione tecnologica e favorire l´inserimento di immigrati, pagare borse di studio per l´alternanza scuola-lavoro, inserire disabili e soggetti svantaggiati, sostenere l´educazione permanente, agevolare le forme di nuova imprenditorialità singola e associata. Dietro alle sigle (il Por sul Fse, cioè il Programma Operativo Regionale sul Fondo Sociale Europeo) c´è un forte intreccio di interessi concreti come dimostrato questo pomeriggio alla presidenza della Regione Toscana dove tutte le parti sociali si sono incontrate con l´assessore Gianfranco Simoncini confermando la forte soddisfazione per gli sviluppi di un cammino che - ha sottolineato l´assessore - "vede la Toscana mantenere una significativa posizione di successo e di priorità nella capacità di cogliere le occasioni comunitarie riuscendo anche a vedersi tagliare i fondi in modo meno pesante rispetto ad altri". Tutti i sindacati toscani di lavoratori e imprese hanno manifestato apprezzamento per le scelte della Regione Toscana e l´assessore Simoncini, a sua volta, si è detto "soddisfatto per una condivisione così significativa" assicurando che le forme di concertazione e di partenariato proseguiranno anche nelle fasi successive. "Il Por 2007/2013 - ha concluso Simoncini - sarà più flessibile e semplice rispetto a quello precedente così come risulterà più semplice, per i partner sociali, aderire e collaborare". 6 gli assi di intervento: confermata la prevalenza delle risorse economiche (il 44%) per l´asse riguardante il sostegno all´occupazione e per quello (il 26%) relativo al rafforzamento del capitale umano. . . |
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GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A. RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006: RICAVI DA ATTIVITÀ DI SERVIZI DEI PRIMI NOVE MESI A 51,4 MILIONI DI EURO (+1,8 MILIONI DI EURO RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2005) RISULTATO TRIMESTRALE LORDO DI GRUPPO NEGATIVO PER 3,7 MILIONI DI EURO |
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Milano, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions S. P. A. , riunitosi ieri sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha approvato la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2006. I risultati del terzo trimestre, che rappresenta il periodo dell’anno con una ciclicità più critica in termini di fatturato a causa del numero ridotto di giornate lavorative, risentono negativamente delle novità introdotte nel mese di luglio in materia di fiscalità immobiliare. Nel quarto trimestre si prevede un recupero in termini di redditività tale da consentire di confermare il raggiungimento degli obiettivi di redditività previsti nel piano strategico industriale 2006-2008. I ricavi totali dei primi nove mesi dell’anno derivanti dall’attività di servizi hanno registrato una crescita di 1,8 milioni di euro, passando dai 49,6 milioni di euro del 2005 ai 51,4 milioni di euro del 2006. Il margine operativo lordo consolidato dei primi nove mesi presenta un saldo negativo di 3,5 milioni di euro (era positivo per 6,1 milioni di euro al 30 settembre 2005) ed è comprensivo di costi straordinari non ripetitivi pari a 3,7 milioni di euro, legati ai forti investimenti sostenuti dalla Società durante questa prima parte dell’anno. Al 30 settembre 2006, il Gruppo ha riportato una perdita consolidata, al lordo delle imposte, pari a 7,2 milioni di euro, contro un utile lordo consolidato di 2,6 milioni di euro dell’analogo periodo del 2005. Su base trimestrale, si è registrata, rispetto allo stesso periodo del 2005, una diminuzione dei ricavi dell’attività di servizi, passati da 14,6 milioni di euro a 12,9 milioni di euro. Tale calo è anche riconducibile alle novità introdotte in materia di fiscalità immobiliare dal D. L. 223/2006 convertito nella legge n. 248 del 4 agosto 2006. Tale provvedimento ha prodotto una generalizzata sospensione delle trattative di compravendita immobiliare con un conseguente slittamento delle conclusioni delle stesse. Il margine operativo lordo da attività di investimento e trading immobiliare del trimestre si attesta a 1,1 milioni di euro in crescita di circa il 95% rispetto al dato 2005 (0,6 milioni di euro), mentre il Mol di Gruppo risulta negativo per 2,5 milioni di euro (positivo per 1,6 milioni di euro nello stesso trimestre del 2005). Questo dato è significativamente influenzato dai costi della Capogruppo, che ammontano a circa 3 milioni di euro, in crescita di 1,4 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2005 (1,6 milioni di euro). Anche il periodo luglio-settembre risente dei costi non ripetitivi legati all’attuazione degli obiettivi previsti dal piano strategico, quantificabili in 0,5 milioni di euro. La perdita di Gruppo registrata nel trimestre si attesta a 3,7 milioni di euro, contro un risultato positivo di 0,6 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Tra gli eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura del trimestre, è da segnalare che i Consigli di Amministrazione di Gabetti Property Solutions S. P. A. E La Gaiana S. P. A. In data 16 ottobre 2006 hanno approvato le linee generali di un progetto di integrazione tra le due società. Tale progetto si prevede sarà perfezionato entro la fine del primo semestre 2007 attraverso la fusione per incorporazione di La Gaiana S. P. A. In Gabetti Property Solutions S. P. A. “Nonostante il risultato negativo del terzo trimestre 2006,” ha commentato il Presidente di Gabetti Property Solutions S. P. A. Elio Gabetti “influenzato negativamente anche dalle recenti novità normative introdotte in materia fiscale che hanno modificato profondamente il precedente impianto, sono ottimista per lo sviluppo della società. In particolare il progetto di integrazione di Gabetti con La Gaiana rappresenta un’importante tappa di consolidamento e ulteriore allargamento dell’operatività di Gabetti. Grazie all’integrazione, Gabetti potrà raforzare ulteriormente la propria leadership nel settore immobiliare italiano quale full service provider, acquisendo nel proprio ambito know-how e attività pienamente complementari. ”. “L’avanzamento del Piano Strategico Industriale” ha sottolineato Maurizio Monteverdi, Amministratore Delegato di Gabetti Property Solutions S. P. A. “prosegue secondo la tempistica programmata, il che mi rende ottimista sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi di redditività fissati per il 2006. Questo terzo trimestre ha, tra l’altro, segnato l’avvio delle attività di Gabetti Finance, società del Gruppo operante nel settore dell’intermediazione finanziaria, che ritengo possa contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi”. Nel dettaglio questo l’andamento delle diverse aree di business al 30 settembre 2006. 1) Attività di servizi - L’attività di servizi (che comprende l’intermediazione immobiliare, il franchising, la segnalazione di prodotti finanziari e la consulenza e gestione immobiliare) ha prodotto al 30 settembre 2006 un margine operativo lordo di 4 milioni di euro, inferiore del 52% rispetto al 30 settembre 2005 (8,3 milioni di euro). Le ragioni di tale scostamento sono di seguito evidenziate in dettaglio: a) Intermediazione immobiliare - La rete di proprietà composta al 30 settembre 2006 da 148 agenzie (145 agenzie al 30 settembre 2005) ha generato nei primi 9 mesi dell’anno ricavi per 35,6 milioni di euro, con una crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’andamento del terzo trimestre 2006 ha generato ricavi per 7,6 milioni di euro (9,3 milioni di euro nel terzo trimestre 2005) con una diminuzione di 1,7 milioni di euro, in seguito agli effetti delle novità fiscali introdotte nel mese luglio. B) Franchising - Nel 2006 è proseguito il programma di sviluppo della rete di vendita attraverso il franchising, con l’obiettivo primario di rendere operativi i punti vendita previsti nelle zone contrattuali già affiliate negli esercizi precedenti. Al 30 settembre 2006 risultano stipulati contratti di franchising in 670 zone contrattuali, con 603 agenzie operative, (673 zone contrattuali, con 558 agenzie operative al 30 settembre 2005), con una crescita complessiva di 45 agenzie operative rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Al 30 settembre 2006 i ricavi derivanti dai corrispettivi per affiliazione, royalties e contributi assicurativi, sono stati pari a 5,3 milioni di euro (5,5 milioni di euro al 30 settembre 2005). Nel terzo trimestre 2006 i ricavi tipici conseguiti dall’attività di franchising ammontano a 1,8 milioni di euro (sostanzialmente in linea con il terzo trimestre 2005). C) Segnalazione di prodotti finanziari - Al 30 settembre 2006 i ricavi complessivi derivanti dall’attività di mediazione di mutui erogati da Banca Woolwich (marchio di Barclays Bank Plc) e dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena, dei prodotti assicurativi e finanziari collegati, nonché delle operazioni di leasing intermediate nel settore “corporate” sono stati pari a 4,7 milioni di euro, in diminuzione del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (5,9 milioni di euro). Il terzo trimestre dell’esercizio in corso ha segnato l’avvio delle attività di Gabetti Finance S. R. L. Che ha iniziato ad operare attraverso l’integrazione delle strutture di recente acquisizione con quelle che già operavano all’interno del Gruppo nel settore dell’intermediazione finanziaria. Nel terzo trimestre 2006 i ricavi per segnalazione di prodotti finanziari sono stati pari a 1,1 milioni di euro (1,9 milioni nel terzo trimestre 2005). D) Consulenza e gestione immobiliare - L’attività di consulenza e gestione immobiliare ha fatto registrare al 30 settembre 2006 ricavi pari a 4,6 milioni di euro, con un aumento del 61% rispetto ai 2,9 milioni di euro conseguiti al 30 settembre 2005. Tale crescita è stata realizzata grazie all’attività prodotta dal Gruppo Abaco Team, acquisito il 19 maggio scorso, che ha generato fino al 30 settembre ricavi pari a 2,7 milioni di euro. I ricavi del terzo trimestre 2006 sono stati pari a 1,9 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, prevalentemente in relazione all’attività del Gruppo Abaco Team (1,6 milioni di euro). 2) Costi e spese operative - Al 30 settembre 2006 i costi e le spese operative ammontano a 47,4 milioni di euro e si incrementano del 15% rispetto ai 41,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Tale significativo incremento è dovuto per 2,5 milioni di euro a costi operativi del Gruppo Abaco Team, per 1,4 milioni di euro a oneri relativi a Gabetti Finance S. R. L. , mentre 2,2 milioni di euro si riferiscono a costi non ripetitivi. I costi e le spese operative sostenuti nel terzo trimestre 2006, pari a 13,3 milioni di euro, si incrementano complessivamente dell’11% rispetto ai 12 milioni di euro sostenuti nel terzo trimestre 2005. 3) Attività di investimento e trading immobiliare - L’attività di investimento e trading immobiliare ha prodotto un margine operativo lordo al 30 settembre 2006 pari a 1,4 milioni di euro (2,2 milioni di euro al 30 settembre 2005), in diminuzione del 36% a seguito di minori vendite di immobili. I ricavi relativi alle vendite di immobili al 30 settembre 2006 ammontano a 9,6 milioni di euro (23,3 milioni di euro al 30 settembre 2005). Il margine operativo lordo dell’attività di investimento e trading immobiliare realizzato nel terzo trimestre 2006 è stato pari a 1,1 milioni di euro, in crescita del 95% rispetto ai 0,6 milioni di euro, realizzati nel terzo trimestre 2005. 4) Attività finanziaria - L’attività finanziaria si riferisce alla gestione dei mutui in essere erogati direttamente dal Gruppo sino al 31 dicembre 1997. Al 30 settembre 2006 l’attività finanziaria ha generato un margine operativo lordo pari 0,5 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (0,6 milioni di euro). L’attività tipica risente della continua e graduale riduzione degli impieghi relativi al portafoglio dei mutui. Il montante a scadere al 30 settembre 2006 risulta essere pari a 5,8 milioni di euro, di cui 4,7 milioni di euro per quota capitale (10,3 milioni di euro, di cui 8,3 milioni di euro per quota capitale al 30 settembre 2005). 5) Costi della capogruppo - Al 30 settembre 2006 i costi della Capogruppo sono pari a 9,4 milioni di euro (5 milioni di euro al 30 settembre 2005). Il significativo incremento di 4,4 milioni di euro è riferibile a investimenti non ripetitivi sostenuti per l’attuazione del piano strategico industriale per 1,5 milioni di euro, a maggiori costi del personale per 1,1 milioni di euro soprattutto relativi all’acquisizione di nuove risorse con competenze indispensabili per l’attuazione del piano industriale, a un aumento dei costi per emolumenti del nuovo consiglio di amministrazione nel quale sono confluite figure di alto rilievo per 0,4 milioni di euro e a maggiori costi di pubblicità per 0,5 milioni di euro, che nel 2005 erano a carico dell’attività di servizi. 6) Struttura patrimoniale e finanziaria - Il patrimonio netto del Gruppo al 30 settembre 2006 ammonta a 30,3 milioni di euro, oltre a 1 milioni di euro di capitale e riserve di terzi. Rispetto al 31 dicembre 2005 il patrimonio netto di Gruppo si riduce di 8,5 milioni di euro, tenuto conto della perdita realizzata nei primi 9 mesi e considerando i dividendi distribuiti per 2,2 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 settembre 2006, pari a 72,5 milioni di euro (di cui 25,6 milioni di euro a medio lungo termine) si incrementa di 51,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 (21,4 milioni di euro) in relazione ai numerosi investimenti effettuati nel periodo in aderenza a quanto previsto dal piano strategico industriale ed in particolare per le acquisizioni effettuate nel corso del primo semestre dell’esercizio (65% Abaco Servizi S. R. L. , 65% Gabetti Finance S. R. L. E partecipazioni in società veicolo di co-investment), oltre che a seguito della stima operata per valutare l’effetto delle opzioni di acquisto della residua quota del 35% di Abaco Servizi S. R. L e di Gabetti Finance S. R. L. Al 30 settembre 2006 le linee di credito concesse dal sistema bancario ammontano complessivamente a oltre 126 milioni di euro. 7) Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del trimestre - Il 16 ottobre 2006 i Consigli di Amministrazione di Gabetti Property Solutions S. P. A. E La Gaiana S. P. A. Hanno approvato le linee generali di un progetto di integrazione tra le due società che si prevede sarà perfezionato entro la fine del primo semestre 2007, attraverso la fusione per incorporazione di La Gaiana S. P. A. In Gabetti Property Solutions S. P. A. Grazie all’integrazione Gabetti Property Solutions S. P. A. Potrà consolidare ulteriormente la propria leadership nel settore immobiliare italiano quale full service provider, acquisendo nel proprio ambito know-how e attività pienamente complementari. Come previsto dalle nuove strategie del piano industriale, nel mese di ottobre è nata Gabetti Property Solutions Cube S. P. A. , incubatore di idee innovative che, facendo leva sulla creatività ed il “lateral thinking”, è in grado di far cogliere tempestivamente al Gruppo Gabetti le maggiori tendenze in atto in ambiti vicini al proprio contesto di riferimento e generare opportunità di business in settori finora inesplorati. La società nasce dalla modifica della denominazione e dell’oggetto sociale di Patrimonia S. P. A. , società di fatto inattiva. ~vt Nel mese di ottobre Gabetti Property Solutions S. P. A. (30%) e La Gaiana S. P. A (70%) hanno costituito la società Myrsine S. R. L. Per la realizzazione di un’iniziativa di sviluppo immobiliare nella regione Sardegna. L’investimento prevede la realizzazione di 141 unità abitative, oltre a superfici commerciali ed adibite a servizi. Gabetti Finance S. R. L. , in data 6 novembre 2006, è stata iscritta nell’elenco generale degli intermediari finanziari previsto dall’art. 106 del D. Lgs. 385 del 1/09/1993. 8) Evoluzione prevedibile della gestione - Il terzo trimestre rappresenta il periodo dell’anno di minor contenuto in termini di fatturato presentando un numero ridotto di giornate lavorative utili. Nel terzo trimestre 2006, come peraltro già previsto in sede di relazione semestrale, si è registrata una importante battuta di arresto nel fatturato in seguito alla generalizzata sospensione delle trattative di compravendita immobiliare e alla riduzione della domanda dei servizi immobiliari in genere per effetto delle disposizioni definite nel già citato D. L. 223/2006. Tali effetti si sono prodotti in maniera molto significativa nel mese di luglio, ma hanno avuto una ricaduta rilevante anche nelle attività del mese di settembre. Le attività contemplate nel piano industriale sono in pieno svolgimento e tutti gli investimenti previsti sono stati effettuati sostanzialmente in linea con quanto previsto nel piano. Si segnala che i ricavi per intermediazione immobiliare nel mese di ottobre hanno fatto registrare una ripresa e risultano in crescita di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, confermando il trend positivo registrato nel primo semestre. Nel quarto trimestre, pertanto, si prevede un recupero in termini di fatturato, ma soprattutto di redditività tale da rendere attendibile la conferma della previsione di un Ebitda a livello consolidato di 1,5 milioni di euro. . . |
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BORGOSESIA S.P.A: OK DI BANCA D’ITALIA A “GIOIELLO”, IL PRIMO FONDO IMMOBILIARE CHIUSO DI BORGOSESIA GESTIONI SGR RISERVATO AD INVESTITORI QUALIFICATI. |
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Biella, 15 novembre 2006 - E’ stato autorizzato da parte di Banca d’Italia “Gioiello”, il primo fondo immobiliare chiuso, riservato ad investitori qualificati e gestito da Borgosesia Gestioni Sgr, società del Gruppo Borgosesia Spa Il fondo, con una durata di 8 anni ed un tasso obiettivo dell’8%, avrà una capitalizzazione compresa tra un minimo di 80 ed un massimo di 180 milioni di Euro ed investirà in beni immobili, in diritti reali immobiliari, in partecipazioni in società immobiliari nonché nell’acquisto di crediti ipotecari non performing. Borgosesia Gestioni Sgr, controllata al 90% da Borgosesia Spa, ha come mission quella di operare nel settore dei fondi immobiliari, anche ad apporto, con lo scopo di sviluppare e potenziare un’attività dinamica di investimento in immobili. Con l’avvio del Fondo Gioiello, prende il via il piano strategico del Gruppo che prevede, attraverso la Sgr, la realizzazione di investimenti nel settore immobiliare (immobili a reddito o di sviluppo) con operatività anche all’estero. . |
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IGD S.P.A. RISULTATI TRIMESTRALI AL 30 SETTEMBRE 2006 SIGNIFICATIVA CRESCITA DEI RICAVI E DELLA PROFITTABILITÀ: VALORE DELLA PRODUZIONE A 15,26 MILIONI DI EURO (+ 16,93% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2005) |
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Bologna, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd S. P. A. , società attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Star di Borsa Italiana, ha esaminato, ieri, i dati relativi al terzo trimestre 2006 confermando la positiva performance registrata nei primi nove mesi dell´esercizio. Il terzo trimestre 2006, si è chiuso con un valore della produzione pari a 15,26 milioni di Euro, mostrando una robusta crescita, +16,93%, rispetto ai 13,05 milioni di Euro del terzo trimestre 2005. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 9,87 milioni di Euro, in crescita del 16,80% rispetto agli 8,45 milioni di Euro del 30 settembre 2005. L´ebitda margin, pari a 64,68% del valore della produzione, è sostanzialmente stabile rispetto al risultato registrato nel terzo trimestre 2005. Tale risultato è frutto sia di acquisizioni di centri già produttivi di ricavi sia delle economie di scala nei costi di struttura. Il margine operativo (Ebit) è stato pari a 9,46 milioni di Euro con una crescita significativa (+15,09%) rispetto ai 8,22 milioni di Euro del 30 settembre 2005. Il Risultato prima delle Imposte, pari a 7,20 milioni di Euro, subisce una leggera contrazione rispetto al dato registrato nello stesso periodo dell´anno precedente (7,36 milioni di Euro) per l´incremento degli oneri finanziari dovuti al finanziamento della crescita sostenuta. "Gli ottimi risultati in termini di fatturato e di redditività – commenta Filippo Carbonari, Amministratore Delegato di Igd - sono ancor più significativi se analizzati in un contesto che vede la crescita degli investimenti. Tale risultato conferma le scelte strategiche del Gruppo che trova nella valorizzazione degli immobili attraverso la gestione degli stessi il nostro maggior punto di forza. " L´indebitamento finanziario netto si è attestato a 353,80 milioni di euro rispetto ai 218,7milioni di euro del 30 giugno 2006. L´incremento è imputabile soprattutto all´acquisizione del Centrosarca di Milano. . |
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ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI PALERMO |
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Milano, 15 novembre 2006 - In crescita del 5. 2% le quotazioni degli immobili nel capoluogo siciliano nel primo semestre del 2006.
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
I sem 2006 |
+6. 5% |
+9. 8% |
+5. 4% |
+9. 7% |
+10. 6% |
+16. 4% |
+5. 2% | In miglioramento il Centro storico di Palermo, da alcuni anni sottoposto ad interventi di riqualificazione che lo hanno decisamente trasformato. Infatti la maggior parte delle facciate degli immobili sono state recuperate, in particolare in corso Vittorio Emanuele, via Maqueda, via Roma e via Lincoln. Nel futuro gli interventi si estenderanno anche agli immobili situati nelle vie interne. Sono stati completati gli interventi per l’illuminazione e sono in fase di ultimazione i lavori per il Foro Umberto trasformato in un giardino con prato inglese, pista ciclabile ed un’area per bambini. Positivo anche il mercato dei negozi, molti gestiti da cinesi. Le quotazioni per un locale commerciale in buono stato sono di 2500-2800 € al mq. In Centro storico acquistano coppie giovani ma anche investitori che poi provvedono ad affittare gli immobili. Presente una buona componente di studenti universitari. Un posto letto si affitta da 110 a 250 € al mese. Molto ambita la zona che si sviluppa intorno a piazza Marina, a ridosso del mare. Per una soluzione ristrutturata di prestigio si possono pagare anche cifre di 3000 € al mq. Nella zona compresa tra il Teatro Massimo e il Teatro Politeama le soluzioni d’epoca si alternano a quelle degli anni ’70-’80. Le prime, in ottime condizioni possono toccare top prices di 3500-3600 € al mq, le seconde 2500 € al mq. Sempre molto positivo il mercato immobiliare del quartiere universitario di Palermo. Infatti grazie alla vicinanza delle facoltà universitarie, del Policlinico, della Metropolitana e della Stazione gli immobili sono sempre molto richiesti e soprattutto chi acquista per i figli studenti, è disposto a spendere qualcosa in più e a locare l’immobile ad altre persone. Questo ha determinato infatti l’incremento delle quotazioni. Si cercano in particolare trilocali e quattrolocali. Un posto letto a studente costa 150-160 € al mese. La carenza di offerta di immobili ha fatto invece lievitare le quotazioni in zona Fiera e in particolare a Don Bosco (+15% il rialzo delle quotazioni nel primo semestre dell’anno). La qualità dei servizi della zona è migliorata notevolmente nella prima metà degli anni ’90 e questo ha contribuito ancora oggi a renderla appetibile ed interessante per coloro che desiderano acquistare un’abitazione. E’ un’area dotata di servizi per la presenza di diverse strutture sportive, di una stazione della metropolitana, della vicinanza al presidio ospedaliero di Villa Sofia e della struttura Fieristica. La maggior parte degli immobili sono condomini costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’80 ed il taglio medio più diffuso non è mai inferiore a quattro locali. Le quotazioni della zona oscillano da 2000 a 2700 € al mq. Ribassi dei prezzi sono invece previsti per il quartiere Pellegrino, dove l’ultimazione a breve di un grande complesso di edilizia popolare sta determinando una fuga dal quartiere. Molti quelli che vendono o venderanno a breve l’abitazione per spostarsi in altre zone della città. Al momento i valori medi della zona oscillano da 800 a 1800 € al mq per le tipologie usate e da 1500 a 2300 € al mq per quelle ristrutturate. Positivo l’andamento di Leonardo da Vinci, quartiere il cui punto di forza è la vicinanza al Centro della città e allo stesso tempo la presenza di prezzi più contenuti. Quasi assente la domanda per investimento in zona e le tipologie più richieste sono il quattro locali ed il trilocale, in genere difficile da trovare sul mercato dal momento che l’offerta riguarda tagli più grandi (130-140 mq). Gli immobili risalgono agli anni ’70. La viabilità della zona è decisamente migliorata in seguito alla nascita di una rotonda che ha reso più scorrevole il traffico. La crescita delle quotazioni nel quartiere Indipendenza (+10%) si giustifica con l’alta richiesta da parte dei venditori, che spesso comprano nella zona “in “ di viale Strasburgo, dove le quotazioni sono molto più elevate. Gli immobili si dividono tra popolari e residenziali. I primi risalenti agli anni ’30-’40 sono quasi sempre di interesse per gli investitori che poi provvedono ad affittarli a stranieri. Per una soluzione da ristrutturare si pagano 700-800 € al mq. Gli immobili più residenziali, costruiti dagli anni ’40 fino agli anni ’70, sono acquistati soprattutto da chi li utilizzerà per uso diretto e da coloro che, dalla province vicine, acquistano per i figli che studiano all’Università. Sono in corso interventi per l’ampliamento del Porto di Bandita, la realizzazione di un Parco Urbano Costiero tra il Porto di Bandita e la Foce di Oreto, il potenziamento del porticciolo turistico di S. Erasmo, la ridefinizione del Foro Italico, il parco Archeologico del Castello a Mare.
Domanda |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Luglio ‘06 |
1. 2% |
16. 4% |
47. 8% |
25. 5% |
9. 1% |
Luglio ‘05 |
0. 9% |
15. 5% |
47. 6% |
26. 5% |
9. 5% | In crescita la richiesta di monolocali (+0. 3%), bilocali (+0. 9%) e trilocali (+0. 2%) da luglio 2005 a luglio 2006. Diminuisce la richiesta per tutte le altre tipologie abitative.
Offerta |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Luglio’06 |
6. 6% |
18. 1% |
29. 1% |
22. 3% |
23. 9% |
Luglio ‘05 |
5. 7% |
21. 4% |
31. 8% |
23% |
18. 1% | L’analisi dell’offerta evidenzia un incremento del 5. 8% di presenza sul mercato di cinque locali. In crescita anche l’offerta di monolocali (+0. 9%). In diminuzione l’offerta per le altre tipologie di immobili. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI CATANIA |
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Milano, 15 novembre 2006 - Nel primo semestre del 2006 le quotazioni immobiliari di Catania sono cresciute dell’1. 4%. Nel Centro storico sono in corso diversi lavori di miglioramento ed abbellimento delle facciate degli immobili, che stanno acquistando valore sempre maggiore. Si tratta di soluzioni costruite alla fine del 1800, inizi del 1900 e valutate in media 1000 € al mq da ristrutturare e 2500-2800 € al mq se già ristrutturate. Da segnalare la presenza di acquirenti stranieri, in particolare indiani. Si segnalano la nascita di un Centro Benessere in piazza della Repubblica, l’abbattimento di vecchi edifici per costruire nuovi uffici in via Cristoforo Colombo e via Tempio. Anche in via Umberto, dove prevalgono i palazzi della fine del 1800 ed inizi del 1900, sono in corso delle nuove edificazioni compravendute a 4500-4800 € al mq. In viale Ionio sono in costruzione degli uffici, in via Redentore e largo dei Vespri appartamenti (due e tre locali). In piazza Vittorio Emanuele e Pietro Lupo ci sono dei progetti per la costruzione di parcheggi sotterranei. Molto elevata la percentuale di affitti a studenti anche se nell’ultimo anno si è registrato un eccesso di offerta di immobili in locazione rispetto alla domanda. Non lontano dal Centro si trova la zona di Vulcania (via Torino, via Giuffrida) che è sempre molto richiesta per la sua vicinanza al Policlinico e alla cittadella universitaria nonchè per la comodità di accesso alla tangenziale. Si acquistano per investimento di solito tipologie di 80 mq. Un posto letto a studente può oscillare da 180 a 300 € al mese. Sono in corso lavori per la ristrutturazione delle facciate degli immobili. In rivalutazione la zona di San Giovanni Galermo, dove la domanda supera l’offerta presente sul mercato. Le abitazioni situate in via S. Sofia si sono decisamente rivalutate negli ultimi anni grazie ad una serie di interventi di ripavimentazione e alla creazione di nuovi svincoli per la tangenziale. A breve sarà aperto un parcheggio. Sempre elevata la richiesta per le abitazioni situate nella zona di viale Fleming e via Eleonora d’Angiò, ben servita, comoda per raggiungere l’Università. Anche qui sono in corso interventi per l’abbellimento delle facciate e sarà creato un nuovo parcheggio in via Milo. Segnali positivi arrivano anche da Cibali Bassa, che grazie alla vicinanza delle sedi universitarie, registra una buona componente di domanda d’investimento. Quest’ultima riguarda soprattutto bilocali e trilocali e si concentra nella zona Ambasciatori, dove ci sono condomini costruiti tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70. Per un posto letto a studente si pagano 180-200 € al mese. Ad acquistare in zona anche numerosi professionisti che cercano tagli grandi, oltre i cinque locali. Barriera è un quartiere residenziale dove la presenza della cittadella Universitaria favorisce una buona componente di acquisto per investimento. Si cercano quindi bilocali e trilocali in cui poter investire cifre medie di 120-130 mila €. Il costo di un posto letto a studente è di 150 € al mese. Da segnalare la costruzione di un parcheggio in Largo Barriera. Relativamente nuovo il quartiere periferico di S. Giorgio, che si è sviluppato negli anni ’80, con la nascita di case indipendenti e si è poi ampliato con la nascita di appartamenti in edilizia cooperativa, tutt’oggi ancora in costruzione. Il nuovo si vende a 1800 € al mq. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI MESSINA |
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Milano, 15 novembre 2006 - I prezzi degli immobili hanno fatto registrare un incremento del 3. 4% nel primo semestre dell’anno. Nel Centro storico di Messina si sta registrando una lieve riduzione delle quotazioni. La presenza di facoltà universitarie favorisce le richieste per investimento, in questo caso il budget è di 90-120 mila €. La tipologia più domandata è il trilocale. Un posto letto a studente costa 150-180 € al mese. Le abitazioni della zona risalgono alla prima metà del 1900, ma non mancano soluzioni degli anni ’70, per le quali si pagano 1400-1500 € al mq (da ristrutturare). Sempre sostenuta la richiesta di immobili nel Centro, dove si concentra la maggior parte degli uffici e delle attività commerciali della città. In via S. Martino ci sono abitazioni degli anni ’30, in vendita a 1400-1500 € al mq da ristrutturare, che diventano 2000 € al mq se ristrutturate. In via Centonze, cuore commerciale della città, la maggior parte dei palazzi sono stati costruiti negli anni ’50 e non superano i tre piani. Le soluzioni da ristrutturare costano 1300-1400 € al mq, quelle ristrutturate 1600 € al mq. Nella zona occidentale rispetto a viale Italia prevalgono le soluzioni di tipo popolare, costruite tra gli anni ’60 e gli anni ’70, trattate a 1000 € al mq. Queste ultime si sono particolarmente rivalutate, perché più economiche rispetto alle altre abitazioni del Centro e per questo molto ricercate. Più distante dal Centro sorge una zona panoramica (via Casazza e limitrofe) di condomini degli anni ’70; in questo caso le somme richieste sono di 1100-1200 € al mq. Più popolare invece l’edilizia presente a Villa Dante, zona sviluppatasi tra gli anni ’30 e gli anni ’40 e caratterizzata dalla presenza di ex Iacp e immobili delle Ferrovie dello Stato. Un buon usato si compravende a 1800-1900 € al mq. Quotazioni simili anche per le abitazioni situate in viale Europa, più spostato verso il Centro della città. In netto miglioramento l’offerta dei servizi nella zona meridionale di Messina, dove sono stati realizzati dei centri commerciali ed un multisala, sono stati migliorati gli accessi all’autostrada ed è stato aperto il nuovo porto. Previsione di espansione futura anche per i locali commerciali, a cui sono destinati i piani terra di molti immobili di nuova costruzione sorti in zona. Il nuovo costa da 1400 (in particolare nelle zone più collinari) a 2000 € al mq (lungo la Statale 114). La zona, sorta inizialmente come area di edilizia popolare, si è poi sviluppata negli ultimi quattro anni con abitazioni più residenziali. Il trasferimento di alcune facoltà universitarie in Contrada Catanese ha vivacizzato il mercato delle locazioni della zona. Infatti molti immobili in disuso, costruiti in edilizia agevolata a metà degli anni ‘90 sono stati affittati a studenti, che comunque continuano a prediligere le aree più centrali. Da segnalare il notevole sviluppo edilizio nella zona nord della città, compresa tra via Consolare Pompea e via Panoramica dello Stretto, dove si spendono 2000-2300 € al mq. Sempre apprezzati gli immobili situati in via Consolare Pompea e viale della Libertà. Un medio usato costa 1500 € al mq. La zona, vicina al mare, viene utilizzata spesso come seconda casa. Infatti case di pescatori da ristrutturare, con vincoli architettonici e paesaggistici, sono disponibili a S. Agata, Paradiso e Contemplazione. I prezzi medi scendono a 800 € al mq. Le prospettive della zona sono legate al progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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GRANITIFIANDRE: RISULTATI CONSOLIDATI IN FORTE CRESCITA NEL TERZO TRIMESTRE DELL’ANNO CON: RICAVI A 48,5 MILIONI DI EURO (+6,5%), UTILE LORDO DI 4,2 MILIONI DI EURO (+69%). |
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Castellarano (Re), 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Granitifiandre - azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato alternative ai marmi e graniti di cava quotata al segmento Star della Borsa Italiana – ha approvato la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2006. I dati del terzo trimestre dell’anno evidenziano il mantenimento del trend di incremento dei ricavi e, come annunciato in sede di relazione semestrale, la contestuale e decisa ripresa della crescita anche in termini di marginalità. Il fatturato consolidato ha raggiunto i 48,5 milioni di Euro, in aumento del 6,5% rispetto al corrispondente trimestre 2005. Lo sviluppo del fatturato a marchio si è realizzato in particolare nei mercati extraEuropei nei quali la crescita è stata di oltre il 20,8% nel trimestre e del 26,9% nei primi nove mesi del 2006. Si evidenzia il deciso progresso nel trimestre dell’ Ebitda, 8,1 milioni di Euro (+47,5% rispetto al corrispondente periodo 2005), e dell’Ebit, che con 4,6 milioni di Euro raddoppia il dato del terzo trimestre 2005 (2,3 milioni di Euro). Positivi e in crescita anche il Risultato ante imposte e quote di terzi, 4,2 milioni di Euro a +69% rispetto ai 2,5 milioni del 2005, e l’Utile Netto che si attesta ad oltre 1,7 milioni (+45,7%). Nonostante investimenti nel trimestre per 3,1 milioni di Euro ( 9,4 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2006), la posizione finanziaria netta, -45,8 milioni di Euro, grazie al positivo flusso di cassa generato nel trimestre (3,6 milioni di Euro), risulta in miglioramento rispetto ai -49,5 milioni di Euro del 30 giugno 2006. I flussi di cassa progressivi generati dalla gestione corrente, al lordo delle imposte, sono stati di 13,7 milioni di Euro, 6 milioni di Euro nel solo terzo trimestre 2006. I dati relativi ai primi 9 mesi dell’anno presentano un ulteriore incremento del fatturato consolidato (+14%, pari a 18,2 milioni di Euro di maggior fatturato) e dell’Ebitda (+5,9%, pari a 20,8 milioni di Euro) a fronte di una marginalità ancora influenzata dai costi di start-up della controllata americana Stonepeak (-4,8 milioni di Euro a livello di Ebit progressivo), dall’abnorme aumento dei costi energetici (+22%, pari ad oltre 2 milioni di Euro di effettivo incremento a pari utilizzo) e dalla sfavorevole evoluzione del rapporto di cambio Euro/dollaro. I ricavi hanno raggiunto al 30 settembre i 148,4 milioni di Euro, +14% rispetto ai 130,2 milioni dei primi 9 mesi del 2005. L’incremento delle vendite a marchio ha coinvolto tutto il mercato Europeo (+12,8%) con risultati particolarmente brillanti in Germania (+12%), Russia (+80%), Romania (+35%), Svezia (+23%), Eire (+71%), Ucraina (+35%), Francia (+17%) e Spagna (+33%). Come specificato in precedenza, molto significativo è l’incremento del 26,9% progressivo del fatturato oltremare (+ 7,1 milioni di Euro rispetto al corrispondente periodo 2005). Tale risultato è il frutto del sempre maggiore apprezzamento del marchio Granitifiandre e degli ingenti investimenti effettuati per la penetrazione del marchio Stonepeak, realizzati tramite un’intensa attività di promozione tecnica presso i principali architetti e “decision maker” e presso i principali operatori della distribuzione nel mercato Nord americano. Gli incrementi principali dell’oltremare hanno riguardato gli Stati Uniti (+32% pari a 4,9 milioni di Euro, con un fatturato complessivo di 20,2 milioni di Euro) e il Canada (+18% pari a 1,1 milioni di Euro, con un fatturato complessivo di 6,9 milioni di Euro ). La controllata americana Stonepeak - Prosegue con successo lo start up della controllata americana Stonepeak che, ad appena un anno dall’inizio dell’attività, ha raggiunto e superato il break even trimestrale a livello di Ebitda, con un valore pari a 0,7 milioni di Euro a fronte di un fatturato al 30 settembre 2006 di 20,7 milioni di Euro e di un fatturato trimestrale di 8,6 Milioni di Euro. Le prospettive per una ulteriore e rapida crescita di Stonepeak sono positive alla luce della recettività del mercato confermata dagli importanti accordi siglati recentemente; il portafoglio ordini di fine ottobre si attesta ad oltre 11 milioni di Dollari in crescita del 38% in soli due mesi. Sviluppo del business - Con le recenti inaugurazioni a Parigi (con il Gruppo Saint Gobain), Shanghai, Portorico, Faenza, Strasburgo e Bari, sono oggi 70 i negozi a marchio Geologica aperti nel mondo; prevista a breve l’apertura dei nuovi punti vendita di Miami, Doha e Guadalajara in Messico. Tra le commesse più prestigiose acquisite negli ultimi mesi si segnalano le forniture per la realizzazione del “Training Centre” Ferrari a Maranello e del “Designing Store” Ducati di Bologna, gli accordi con la catena distributiva Konmar (Gruppo Royal Ahold) per un valore complessivo di circa 1 milione di Euro; per quanto concerne il mercato oltremare, si segnala la commessa per il terminal dell’aeroporto San Juan di Portorico del valore di circa 380 mila Dollari. Due nuovi top manager hanno affiancato il Presidente e Amministratore Delegato Graziano Verdi ai vertici del Gruppo Granitifiandre: Alberto Selmi, che è entrato nel Consiglio di Amministrazione della Capogruppo con la delega all’economia dell’azienda, e Giuseppe Pifferi, nominato Chief Operating Officer di Stonepeak Ceramics Inc. Come comunicato nel mese di ottobre, il Presidente e Amministratore Delegato Graziano Verdi e l’ Amministratore Delegato all’economia Alberto Selmi hanno stipulato un accordo con l’Azionista di riferimento Romano Minozzi che prevede l’impegno ad acquistare sul mercato entro il 2006 almeno 1 milione di Euro ciascuno (per Graziano Verdi, ulteriori rispetto a quelle già possedute alla data della stipula del contratto, pari a n. 149. 800 azioni) in azioni Granitifiandre S. P. A. Con l’impegno a detenerle almeno fino al 10/10/2009. “Il break even in termini di Ebitda trimestrale raggiunto dalla controllata americana Stonepeak in soli dodici mesi, – afferma Graziano Verdi, Presidente e Amministratore Delegato di Granitifiandre – la continua crescita della società tedesca Porcelaingres ed i dati del mese di ottobre relativi al fatturato a marchio della capogruppo Granitifiandre spa (+15%) con un portafoglio ordini in crescita del 5,7% inducono a prevedere risultati in crescita anche nell’ultimo trimestre del 2006”. . . |
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IT FORUM “L´INNOVAZIONE DELL´INFORMATION TECHNOLOGY AL SERVIZIO DI SICUREZZA, SALUTE E AMBIENTE PER UNA CHIMICA SEMPRE PIÙ RESPONSABILE” |
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Milano, 15 novembre 2006 - L´evento é promosso e organizzato da Sis Italia spa - Solvay Information Services - con la collaborazione di Federchimica, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Assic, Sap Italia, Gruppo Solvay e partner. Con relatori ed esperti saranno approfondite le aspettative della Chimica nei confronti dell´ Innovazione It, scopriremo i nuovi scenari tecnologici, comprenderemo meglio la normativa europea Reach e visioneremo alcuni interessanti progetti e soluzioni che possono dare un valido contributo a Salute, Sicurezza e Ambiente, in una moderna prospettiva di sviluppo sostenibile. Il forum si svolgerà il 23 novembre presso il Centro Ricerche Solvay Solexis di Bollate. Di seguito il programma nell´ambito del quale evidenziamo la Tavola Rotonda nel primo pomeriggio, che sarà un momento di confronto e dibattito. Programma; 10:00 - Registrazione dei partecipanti; 10:30 - Pierre Joris - Amministratore Delegato - Solvay Solexis "Saluto di benvenuto e apertura dei lavori", Antonio Giustino - Amministratore Delegato - Sis Italia "Introduzione alla giornata"; 10:40 -Giuseppe Astarita - responsabile Energia, Ambiente e Responsible Care - Federchimica: "Cosa si aspetta la Chimica dall’Innovazione It"; 11:00 - Giuseppe Biardi - Preside della Facoltà di Ingegneria - e Simone Colombo – Politecnico di Milano, "La piattaforma tecnologica Ptisi e l’iniziativa Most"; 11:20 - Giuseppe Malinverno - Presidente del Comitato Sicurezza Prodotti - Federchimica "Reach: rush finale"; 11:40 - Paul Vanhemelryck - Cefic member of Reach It working group - Sis "It Reach eco-systems"; 12:00 - Giovanni Marconi - Sap Sales Consultant “Sap Eh&s, la soluzione Sap per la normativa Reach”; 12:20 - Christine Tahon - Solvay Corporate Director Hse "Health, Safety & Environment in the Solvay Group: the Medexis project"; 13:30 - Visita all´ Area Tecnologica Interattiva per prendere visione di progetti e soluzioni nel campo di Salute, Sicurezza e Ambiente; 15:30 - Tavola rotonda con la partecipazione di rappresentanti di Federchimica, Regione Lombardia, Politecnico, Assicc, Aig Europe, Sap Italia ed altri esperti "Innovazione e attuazione Reach per lo sviluppo sostenibile"; 17:00 - Bruno Brianzoli - Direttore Generale - Solvay Italia "Conclusioni della giornata". . |
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MANAGEMENT FORUM: COSTRUIRE UN MODELLO MANAGERIALE ITALIANO PER LE AZIENDE DI MINORI DIMENSIONI |
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Torino, 15 novembre 2006 – Più di 1. 000 dirigenti sono stati interpellati per la realizzazione del Management Forum, iniziativa di ricerca, approfondimento, buone pratiche e diffusione della cultura manageriale in Italia. Il Rapporto, “Costruire una comune cultura di impresa”, è stato presentato ieri presso l’Unione Industriale Torino, nell’ambito della V Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria. L’incontro, organizzato da Fondirigenti, il Fondo interprofessionale promosso da Confindustria e Federmanager per la formazione continua del management, ha rappresentato l’occasione per diffondere i primi risultati del Rapporto che dal 2007 diventerà un appuntamento annuale. L’indagine ha evidenziato la difficoltà della definizione di un modello manageriale italiano distintivo. Mentre in Paesi come Francia, Germania e Olanda i ruoli dirigenziali sono caratterizzati da forti competenze tecnico-professionali, in Italia emerge una prevalenza delle capacità rispetto alle competenze, in particolare quelle di relazione, creatività e leadership. Il modello di competenze si configura quindi come più orientato all’imprenditorialità che alla managerialità. Il manager italiano, secondo gli intervistati delle imprese europee, si distingue per la sua evidente propensione all’adattamento a condizioni nuove o improvvise, per la spiccata intelligenza sociale. La natura tipicamente imprenditoriale delle Pmi italiane comporta alcune conseguenze anomale rispetto alle altre realtà europee, come la questione relativa al passaggio generazionale. Il fenomeno, che ha interessato circa il 73% delle aziende familiari, ha evidenziato come nel 20% dei casi questa fase ha comportato una ridefinizione dei ruoli direzionali interni e, in quasi il 50%, un cambiamento dello stile direzionale. Altro aspetto legato al tessuto industriale italiano è quello del ruolo attribuito alla direzione delle risorse umane. Sebbene i manager/imprenditori manifestino la propria consapevolezza in merito alla criticità di questa area per lo sviluppo dell’impresa, non risultano adeguati gli investimenti per la pianificazione e la gestione delle persone, a causa del forte presidio della proprietà. Questo dato è confermato dalla carenza degli investimenti in formazione: la maggior parte dei manager intervistati frequenta meno di 6 giorni di formazione all’anno e manifesta un giudizio critico sulle proprie esperienze formative, per la loro frammentarietà, l’assenza di contestualizzazione, nonché per utilizzo di metodologie didattiche e contenuti inadeguati rispetto al contesto competitivo e all’evoluzione dei fabbisogni di sviluppo manageriale. Il Management Forum si pone come obiettivo proprio l’individuazione delle competenze distintive dei dirigenti delle imprese italiane e il miglioramento della loro professionalità attraverso strumenti e percorsi di formazione, con la creazione di uno spazio permanente di analisi e dibattito riservato a imprenditori e manager. . |
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DONNE, PUBBLICATO BANDO PER ATTIVITA´ PROFESSIONALI CONTRIBUTI PER STRUMENTI INFORMATICI E RISTRUTTURAZIONE LOCALI |
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Milano, 15 novembre 2006 - Sono stati pubblicati ieri sul Burl (Bolettino ufficiale della Regione Lombardia) i "criteri per l´assegnazione dei contributi a sostegno delle nuove attività professionali femminili nel territorio lombardo", approvati dalla Giunta regionale alcuni giorni fa su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni. Il provvedimento, elaborato con il sostegno del sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Diritti del Cittadino e alle Pari Opportunità Antonella Maiolo, prevede che le donne lombarde che vogliono avviare o sviluppare la loro attività professionale possono ottenere dalla Regione un contributo finanziario, a fondo perduto, fino a un massimo di 15. 000 euro. Possono presentare domanda di contributo le donne iscritte agli albi professionali della Lombardia e che hanno cominciato ad esercitare la libera professione dopo il 1° gennaio 2003. Assunto per sostenere e sviluppare l´occupazione femminile, incentivando le nuove attività professionali, il provvedimento favorisce anche le donne che hanno più di 40 anni e che, a causa di particolari situazioni familiari e di disoccupazione, erano uscite dal mondo del lavoro e ora vi sono rientrate o intendono rientrarvi. I contributi riguardano sia lo sviluppo di un´attività professionale, per chi l´ha avviata dopo il 1° gennaio 2003, sia a sostegno della fase di avvio di una nuova attività professionale. In questo caso l´inizio dell´attività dovrà avvenire entro sei mesi dalla concessione del contributo. Le spese per le quali si può chiedere il contributo si riferiscono all´acquisto di hardware, software, personal computer, beni e arredi, purché strettamente pertinenti all´attività svolta. Si può chiedere il contributo anche per le spese per ristrutturare l´immobile destinato ad ospitare l´attività professionale. Il contributo è, al massimo, del 50% delle spese documentate (al netto dell´Iva) e non può superare, come si è detto, la somma di 15. 000 euro. Il provvedimento, avviato lo scorso anno, si affianca ad altri che la Regione ha messo in campo per ridurre la disparità tra uomini e donne; in particolare in quelle professioni tradizionalmente maschili, quale quelle del lavoro qualificato e del lavoro autonomo. Ne sono esempio il Programma Saturno per sostenere il lavoro autonomo e il Progetto Ingenio, destinato anche a sostenere le donne impegnate nella ricerca. . |
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ROMA: NASCE L´ALBO DEI MEDIATORI CULTURALI A CUI POTRANNO ISCRIVERSI TUTTI I CITTADINI STRANIERI IN POSSESSO DI SPECIFICHE COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ. |
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Roma, 15 novembre 2006 - Il mediatore è una figura chiave nel processo di integrazione degli stranieri; facilita le relazioni tra immigrati e società di accoglienza, affiancando gli operatori italiani, pubblici e privati, nelle attività di consulenza, informazione, formazione, orientamento e accompagnamento rivolte agli immigrati. Il mediatore culturale quindi non è solo un mediatore linguistico: oltre ad avere una buona conoscenza dell´italiano e di un´altra lingua tra quelle maggiormente diffuse nelle comunità straniere presenti in Italia, ha predisposizione alle relazioni umane e un´ottima conoscenza della legislazione italiana, delle tecniche di comunicazione, animazione, conduzione dei gruppi e gestione dei conflitti, nonché della cultura e delle consuetudini dei Paesi stranieri di sua competenza. I mediatori vengono impegnati in diversi settori della pubblica amministrazione e delle istituzioni; Il solo Comune di Roma si avvale attualmente della collaborazione di circa 200 persone, e molte altre sono impiegati nella scuola, negli ospedali e nei presidi sanitari, nelle questure, nelle Direzioni provinciali del lavoro. L´assessorato alle Politiche Sociali, su impulso del Consiglio Comunale che ha approvato una specifica delibera promossa dai "consiglieri aggiunti", ha quindi formalizzato il regolamento del primo "Registro pubblico dei mediatori interculturali", un "albo" cui potranno iscriversi tutti i cittadini stranieri in possesso di specifiche competenze e professionalità. Per la realizzazione dei propri servizi di mediazione interculturale, il Comune di Roma si avvarrà dal prossimo anno delle persone iscritte all´interno del Registro, mettendo a disposizione e promuovendo l´utilizzo del Registro pubblico cittadino anche da parte di altri enti, aziende e istituzioni che intendano avvalersi dell´operato di mediatori interculturali. La gestione del Registro sarà curata dal "Centro Cittadino per le Migrazioni, l´Asilo e l´Integrazione Sociale" del Comune di Roma, che promuoverà anche corsi e seminari di formazione. Il "registro Pubblico" attivato dal Comune di Roma prevede la possibilità di iscrizione alle persone in possesso della qualifica professionale di "mediatore culturale", ma per il primo anno potranno iscriversi anche persone che, pur non avendo ancora il riconoscimento della qualifica professionale, abbiano frequentato corsi di formazione o abbiano operato per almeno 2 anni nel settore della mediazione. I requisiti richiesti per l´iscrizione sono: cittadinanza straniera e/o italiana acquisita da parte di cittadini di Stati esteri; possesso di un regolare titolo di soggiorno, o, se in attesa di rinnovo, della ricevuta attestante l´avvenuta presentazione della richiesta come stabilito dalla direttiva del Ministero dell´Interno del 5 agosto 2006; residenza o domicilio nella Regione Lazio; padronanza, per esperienza diretta, di una lingua e di una cultura madre diverse da quella italiana, attestata attraverso idonea documentazione conoscenza certificata e padronanza della lingua italiana attestazione del conseguito riconoscimento della qualifica di "mediatore interculturale" a seguito della partecipazione a regolari corsi di formazione regionale o del conseguimento di titolo di studio universitario o post universitario, o equipollente, avente come specifico obiettivo la preparazione di mediatori interculturali nei servizi pubblici e nelle aziende. Per il primo anno di avvio del Registro l´accesso allo stesso è consentito anche a coloro che, pur non avendo la qualifica professionale di mediatore interculturale, siano in possesso dei seguenti requisiti e certificazioni: attestato di partecipazione a un corso di mediazione interculturale con valutazione finale, promosso da un soggetto pubblico e/o da organizzazione iscritta al registro ex art. 52 del Dpr 394/99. Il corso dovrà avere realizzato almeno 100 ore di attività didattica e 40 ore di tirocinio e aver trattato le seguenti materie: conoscenza della lingua e della cultura italiana; conoscenza dell´organizzazione della Pubblica Amministrazione italiana; conoscenza della struttura sociale e della rete dei servizi negli aspetti organizzativi e legislativi; aver promosso l´acquisizione delle seguenti competenze: capacità comunicative, di mediazione, di valutazione, di orientamento ed accompagnamento sociale; dichiarazione di un ente istituzionale e/o di una associazione riconosciuta ai sensi dell´art. 52 del Dpr 394/99 nella quale si attesti che il richiedente abbia operato per almeno due anni con la funzione di mediatore interculturale presso l´ente o l´associazione. In questo caso, l´iscrizione al Registro cittadino del mediatore interculturale sarà preceduta da un percorso di formazione teorica. Tale percorso sarà promosso dall´Amministrazione comunale in collaborazione con altri livelli istituzionali e con l´eventuale supporto delle associazioni iscritte al registro di cui al Dpr 394/99. Il modulo per la presentazione della richiesta di iscrizione al Registro sarà disponibile presso l´Ufficio Relazioni con il Pubblico del Dipartimento V, in viale Manzoni 16, a partire dal 2 gennaio 2007. "Ancora oggi molti pensano che i mediatori culturali siano semplicemente interpreti – ha detto l´assessore alle Politiche Sociali Raffaela Milano – ma essi rappresentano invece figure chiave nei percorsi di integrazione della popolazione immigrata, poiché possono essere l´interfaccia fra culture e consuetudini, favorendo il reciproco ascolto e rispetto. Il Comune di Roma, che da tempo utilizza mediatori interculturali nei propri servizi, ha voluto ora fare un passo avanti, istituendo un Registro e specifici percorsi di formazione, per favorire la crescita e la diffusione della mediazione in tutti i settori istituzionali. "I mediatori culturali – ha detto il Consigliere aggiunto Ionut Gabriel Rusu, tra i promotori dell´iniziativa - vogliono rafforzare il canale di comunicazione con la società che li accoglie. Per costruire una coabitazione pacifica è infatti indispensabile favorire l´integrazione degli immigrati attraverso una valorizzazione della loro diversità; è in quest´ottica che la mediazione culturale rappresenta uno strumento fondamentale per l´integrazione sociale e l´arricchimento reciproco, creando nuovi percorsi di cittadinanza". . |
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ENI E GAZPROM FIRMANO ACCORDO STRATEGICO |
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San Donato Milanese (Mi), 15 Novembre 2006 – Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni, e Alexey Miller, Amministratore Delegato di Gazprom, hanno firmato ieri a Mosca un ampio accordo strategico tra le due società. L’accordo prevede la creazione di un’alleanza internazionale che permetterà a Eni e Gazprom di realizzare progetti comuni nel midstream e downstream del gas, nell’upstream e nella cooperazione tecnologica. Midstream e Downstream del gas - Gazprom estenderà la durata dei contratti di fornitura di gas fino al 2035 a Eni, che in questo modo si conferma il primo cliente mondiale di Gazprom. Nell’ambito di questo nuovo schema contrattuale Gazprom venderà, a partire dal 2007, direttamente sul mercato italiano quantitativi crescenti di gas (parte dei volumi venduti oggi a Eni), fino ad un potenziale di circa 3 miliardi di metri cubi dal 2010 e per tutta la durata del contratto. Upstream - Eni e Gazprom hanno identificato una serie di progetti di grande rilievo (società ed asset), sia in Russia sia all’estero, che hanno deciso di perseguire congiuntamente. Le due società lavoreranno su base esclusiva su questi progetti che si prevede siano finalizzati entro il 2007. Cooperazione Tecnologica e Sviluppo Eni e Gazprom firmeranno specifici accordi di interesse strategico nelle seguenti aree: Trasporto del gas su lunga distanza. In questo settore Eni e Snam Rete Gas metteranno a disposizione le proprie competenze ed esperienze, inclusa l’innovativa tecnologia proprietaria Tap (trasporto ad alta pressione) per lo sviluppo del sistema di trasporto del gas russo. Sviluppo di progetti congiunti di Gnl per servire il mercato mondiale del gas. Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni ha così commentato l’accordo: “E’ un accordo storico. La nuova alleanza strategica tra Eni e Gazprom è stata resa possibile da un rapporto unico nel settore che dura da oltre 50 anni, e si proietta per i prossimi 30 anni coprendo tutti i settori di attività delle due società. L’accordo firmato oggi - ha concluso Paolo Scaroni - è un passo fondamentale per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del nostro Paese”. . |
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RISULTATI PRO-FORMA TRIMESTRALI AL 30 SETTEMBRE 2006 GRUPPO IRIDE (AEM TORINO E AMGA ): RICAVI A 1.740 MILIONI DI EURO (+41%) MARGINE OPERATIVO LORDO A 212 MILIONI DI EURO (+13%) RISULTATO OPERATIVO A 125 MILIONI DI EURO (+0,4%) |
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Torino, 15 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Iride ha esaminato in data odierna i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2006 di Aem Torino e di Amga, le Società che dal 31 ottobre 2006, a seguito dell’efficacia della fusione, hanno creato il Gruppo Iride. Si riportano di seguito i principali indicatori economico-finanziari pro-forma del Gruppo Iride:
esercizio 2005 |
Milioni di euro |
primi 9 mesi 2006 |
primi 9 mesi 2005 |
Var. % |
1. 813,9 |
Ricavi e altri proventi |
1. 740,3 |
1. 232,9 |
41,2% |
297,4 |
Margine operativo lordo |
211,7 |
187,3 |
13,0% |
190,0 |
Risultato operativo |
125,3 |
124,8 |
0,4% | Nei primi nove mesi del 2006, Iride ha realizzato ricavi consolidati per 1. 740 milioni di euro, in crescita del 41% rispetto allo stesso periodo del 2005. L’incremento del volume d’affari è stato determinato, in primo luogo, dalla crescita nel settore dell’energia elettrica e del gas, grazie ai maggiori volumi di energia elettrica venduti sul mercato libero (9. 749 Gwh, +14%), garantiti anche dalla produzione fornita dal 3° Gruppo della Centrale di Moncalieri, dai maggiori volumi di gas venduti (923 milioni di metri cubi, +14%) conseguiti per effetto dello sviluppo commerciale e della crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi. La crescita ha inoltre beneficiato dello sviluppo del servizio idrico integrato, conseguente all’acquisizione di Acquedotto De Ferrari Galliera (di eseguito “Adfg) e Acquedotto Nicolay – confluiti insieme a Genova Acque nella nuova società Mediterranea delle Acque – e del Gruppo Acque Potabili, avvenute nel corso del precedente esercizio. Il margine operativo lordo (Ebitda) dei primi nove mesi del 2006 ha raggiunto 212 milioni di euro, in crescita del 13%, principalmente grazie alla maggiore produzione di energia elettrica e termica e allo sviluppo nel settore idrico. Il risultato operativo (Ebit) dei primi nove mesi del 2006, pari a 125 milioni di euro, è sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2005 per effetto dei maggiori ammortamenti (+30%) dovuti all’entrata in esercizio del 3° Gruppo Termoelettrico, alla rivalutazione dei cespiti di Mediterranea delle Acque ed all’ampliamento dell’area di consolidamento, nonché per effetto dei maggiori accantonamenti (+95%) per rischi normativi (vendita gas e stoccaggi) del settore gas commerciale e per svalutazione dei crediti. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 è pari a 1. 079 milioni (+3% rispetto al 30/06/2006). I risultati del Gruppo Iride riflettono la stagionalità dei settori di appartenenza e, conseguentemente, non possono essere estrapolati per l´intero esercizio. Per l’anno in corso si prevede per il Gruppo Iride un aumento del volume d’affari grazie allo sviluppo commerciale del settore gas e del settore elettrico, all’entrata in esercizio dei nuovi impianti di generazione elettrica ed allo sviluppo del settore idrico dovuto anche all’acquisizione del Gruppo Adfg e del Gruppo Acque Potabili avvenute nel corso dell’esercizio precedente. Proseguiranno, inoltre, gli investimenti previsti dal piano di sviluppo nei settori della generazione e delle reti di distribuzione e quelli legati al piano d’ambito territoriale. Aem Torino - Risultati consolidati dei primi nove mesi 2006: ricavi a 1. 207 milioni (+44%); margine operativo lordo a 146 milioni (+11%); risultato operativo a 96 milioni (+4%). Nei primi nove mesi del 2006 i ricavi e altri proventi consolidati del Gruppo Aem Torino hanno raggiunto 1. 207 milioni di euro, con un incremento del 44% rispetto allo stesso periodo del 2005, grazie ai maggiori volumi venduti (8. 881 Gwh +15%) e alla crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi. La maggiore produzione propria (2. 865 Gwh, +23%) ha favorito l’aumento del volume d’affari: in particolare, la produzione in cogenerazione è cresciuta significativamente (1. 737 Gwh, +29%) grazie al 3° Gruppo della Centrale di Moncalieri, che ha operato a regime nel corso dell’intero periodo del 2006, mentre la produzione idroelettrica (628 Gwh) è aumentata del 7% grazie al contributo di Pont Ventoux - Susa. I ricavi da vendita di calore per teleriscaldamento hanno raggiunto 53 milioni di euro (+10%), ancora senza il contributo della nuova rete di Torino Centro. Infatti, con l’avvio della stagione termica 2006-2007, sono stati allacciati ulteriori 6 milioni di metri cubi nelle Circoscrizioni 1 e 3 (altri 3 milioni saranno allacciati entro la prossima stagione termica), consentendo a Torino di diventare la città più teleriscaldata d’Italia. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato ha raggiunto 146 milioni di euro (+11%), principalmente grazie alla maggiore produzione di energia elettrica. Il positivo andamento della gestione caratteristica ha consentito di realizzare un risultato operativo (Ebit) pari a 96 milioni di euro (+4%), dopo aver scontato ammortamenti ed accantonamenti per 50 milioni (+26%). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 è pari a 759 milioni, (-1% rispetto al 30/06/2006). Stabile il rapporto debt/equity pari a 0,96. Nel corso dei primi nove mesi del 2006 sono stati effettuati investimenti per 88 milioni di euro, principalmente per il piano di sviluppo della cogenerazione e del teleriscaldamento, di cui 46 milioni di euro nel settore della produzione e servizi, 39 milioni di euro nel settore dei servizi di rete e i restanti 3 milioni di euro per altri investimenti. Amga - Risultati consolidati dei primi nove mesi 2006: ricavi a 533 milioni (+35%); margine operativo lordo a 66,1 milioni (+18,3%); risultato operativo a 30 milioni (-10,3%). I ricavi dei primi nove mesi sono pari a 533,1 milioni di euro in crescita rispetto ai 396,1 milioni di euro dell’anno precedente, il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 66,1 (55,9 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2005) e l’Ebit è pari a 29,5 milioni di euro (rispetto ai 33,0 milioni di euro del 2005). Rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente l’area di consolidamento ha evidenziato le seguenti variazioni: nel settore idrico si è consolidato con il metodo integrale il Gruppo Mediterranea delle Acque S. P. A e con il metodo proporzionale il Gruppo Acque Potabili; nel settore Altro è stata incrementata la partecipazione nel Gruppo in Atena S. P. A. , consolidata con il metodo proporzionale, che passa dal 35% al 40%. Lo sviluppo industriale del Gruppo ha consentito un incremento dei ricavi del 35% ed un incremento dell’ Ebitda del 18%, nonostante l’andamento di Plurigas, su cui hanno inciso i maggiori oneri legati all’utilizzo dello stoccaggio strategico. L’azione di sviluppo commerciale nelle vendite di gas ha permesso di incrementare i volumi venduti del 14% (923 milioni di metri cubi nei primi nove mesi del 2006 rispetto agli 808 milioni dei primi nove mesi del 2005). I volumi di gas vettoriati sulle reti di distribuzione del gas del Gruppo Amga sono stati pari a 313 milioni di metri cubi, in leggera flessione rispetto ai 327 milioni di metri cubi dei primi nove mesi del 2005 a causa dell’andamento climatico. Il servizio idrico integrato ha registrato una crescita dei ricavi e dei margini, quasi raddoppiati rispetto ai primi nove mesi del 2005, anche per effetto dell’ampliamento dell’area di consolidamento al Gruppo Adfg e al Gruppo Acque Potabili. Il Risultato Operativo (Ebit) risente dei maggiori accantonamenti per rischi normativi (vendita gas e stoccaggi) del settore gas commerciale, dell’incremento degli ammortamenti per la rivalutazione dei cespiti in Mediterranea delle Acque e dei maggiori ammortamenti per l’ampliamento dell’area di consolidamento al Gruppo Adfg e al Gruppo Acque Potabili. Nel corso dei primi nove mesi sono stati effettuati investimenti per 33,9 milioni di euro, rispetto ai 25,4 del corrispondente periodo del 2005, di cui 15,1 milioni di euro nel settore gas e 16,4 milioni di euro nel settore idrico. L’indebitamento finanziario netto è pari a 320 milioni di euro rispetto ai 269 milioni di euro al 31/12/2005 per effetto dell’andamento stagionale del capitale di funzionamento e degli investimenti tecnici realizzati. . |
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ALERION, APPROVATA LA TERZA TRIMESTRALE 2006 |
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Milano, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Industries S. P. A. Ha esaminato ed approvato ieri i prospetti contabili consolidati al 30 settembre 2006. Considerata la natura di holding di partecipazioni di Alerion Industries S. P. A. , si segnala che: La natura delle attività svolte dal Gruppo rende poco significativi i risultati infrannuali. I risultati reddituali sono, infatti, significativamente legati alla realizzazione, nel medio periodo, di plusvalenze su cessioni di partecipazioni. L´indicatore che meglio sintetizza i risultati gestionali del Gruppo è rappresentato dalla variazione del patrimonio netto consolidato nel periodo considerato, avuto anche riguardo al valore del portafoglio delle partecipazioni quotate (plusvalenza lorda latente di 4,1 Euro/milioni rispetto alle quotazioni correnti) ed al valore che è in corso di creazione con le iniziative in fase di start up, tra cui quelle nel settore dell´energia da fonti rinnovabili (tramite Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. ) In particolare, l´attività svolta si è focalizzata su: il citato sviluppo del business legato al settore dell´energia da fonti rinnovabili (eoliche e fotovoltaiche), nell´ambito del quale Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. Ha avviato lo sviluppo dei progetti in portafoglio le attività di valorizzazione della partecipazione detenuta in Enertad S. P. A. (pari al 17,03% del capitale), che hanno visto Alerion definire con Erg le linee guida per lo sviluppo congiunto delle rispettive attività nel settore eolico, oltre che a disciplinare le modalità con cui Erg medesima ha acquisito il controllo di Enertad nonché i rispettivi rapporti quali soci della stessa. Tale intesa, tra l´altro, consente di maturare entro il 2007 significative plusvalenze e commissioni. Consolidamento della presenza nel settore immobiliare, facendo seguito al perfezionamento della scissione parziale proporzionale della collegata Reno De Medici S. P. A. , avvenuto in data 21 giugno 2006, per effetto della quale la beneficiaria, Rdm Realty S. P. A. , quotata sul Mercato Expandi, è venuta ad esistenza. Il progetto strategico di Rdm Realty, cui — nell´ambito della scissione — sono state trasferite attività immobiliari non strumentali all´attività industriale presenti nel portafoglio del gruppo Reno De Medici, è focalizzato sulla costruzione, anche tramite un processo di integrazione con altri operatori, di un equilibrato portafoglio immobiliare funzionale ai servizi alle famiglie ed alle imprese, integrando asset produttivi di reddito ed iniziative di sviluppo immobiliare. Alerion è azionista di riferimento di Rdm Realty, con una quota del 26,18% al 30 settembre 2006. Si segnala che la collegata Rdm Realty, in data 11 settembre 2006, ha dato avvio ad un aumento di capitale offerto in opzione ai soci di 49,4 Euro/milioni a seguito della conclusione del quale, in data 13 ottobre 2006, Alerion detiene un quota di partecipazione del 29,32%. Sul piano del business della consulenza, l´attività, nei primi nove mesi del 2006, si è focalizzata: (i) sul supporto operativo prestato alla collegata Reno De Medici, in relazione sia al perfezionamento del progetto di scissione, sia al rifinanziamento del prestito obbligazionario di residui 145 milioni di Euro; e (ii) sull´assistenza prestata alla collegata Rdm Realty in relazione all´aumento di capitale concluso nel mese di settembre. I suddetti servizi di consulenza sono prevalentemente remunerati tramite success fee, già maturate alla data di approvazione della presente relazione. Le attività consolidate costituenti il portafoglio partecipazioni sono pari a 144,2 Euro/milioni, rispetto a 113,8 Euro/milioni di fine esercizio 2005, di cui 90,1 Euro/milioni classificati tra le immobilizzazioni finanziarie e 54,1 Euro/milioni classificati nell´attivo corrente (rispettivamente 59 Euro/milioni e 54,8 Euro/milioni a fine 2005). Si segnala che, in base agli attuali corsi di borsa, il valore di mercato delle partecipazioni quotate (Rdm Realty e Reno De Medici) è superiore al valore di carico di Alerion per circa 4,1 Euro/milioni. Al 30 settembre 2006, il Gruppo, per effetto degli investimenti effettuati nel comparto delle energie da fonti rinnovabili, evidenzia una posizione finanziaria netta negativa per 14,8 Euro/milioni, variata rispetto ai 17,6 Euro/milioni di fine 2005. Il risultato economico di Gruppo mostra una perdita di 8,6 Euro/milioni (30. 9. 2005: perdita di 3,8 Euro/milioni), essenzialmente per effetto: del pro-quota dei risultati delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto, negativi per complessivi 3,7 Euro/milioni (30. 9. 2005: negativi per 1,9 Euro/milioni); di costi non ricorrenti per circa 0,5 Euro/milioni, legati alle attività riguardanti la partecipazione Enertad; del minor contributo dei risultati dell´attività di consulenza. Si segnala che le risorse dell´area consulenza sono state focalizzate, oltre che su incarichi svolti a favore delle collegate Reno de Medici e Rdm Realty, sul supporto operativo a società del gruppo nell´ambito del business dell´energia da fonti rinnovabili. I costi operativi nei primi 9 mesi, pari a 6 Euro/milioni, sono inferiori a quelli dello stesso periodo del 2005, al netto di costi non ricorrenti per 0,5 Euro/milioni. . |
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ALERIOIN, ACQUISITI CAMPI EOLICI |
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Milano, 14 novembre 2006 - Ieri per il tramite della controlla Alerion Energie Rinnovabili, è stato rilevato 1´85% del capitale di Eolo S. R. L. , società titolare di un campo eolico in esercizio, sito in Campania, di 8,5 Mw, e di una partecipazione pari al 15% del capitale di Dotto S. R. L. , che, a sua volta, ha avviato i lavori per la costruzione di un´altra iniziativa eolica, sempre sita in Campania, per una potenza di 20 Mw. Contestualmente Alerion ha sottoscritto un´opzione per l´acquisto di un´ulteriore 36% del capitale di Dotto, arrivando al 51%, esercitabile tra luglio 2007 e giugno 2008. Il corrispettivo per l´operazione è pari a 5,3 Euro/milioni, interamente fronteggiati con disponibilità proprie. Il campo eolico di Eolo è entrato in attività nel corso del 2005, generando un Ebitda di 1,4 Euro/milioni su base annua. Il completamento dei lavori — con un investimento complessivo stimano nell´ordine di 25 Euro/milioni — e l´entrata in funzione del parco eolico di Dotto (20 Mw) sono attesi nei primi mesi del 2007. Inoltre, Alerion Energie Rinnovabili ha sottoscritto ulteriori due contratti preliminari per l´acquisto rispettivamente del 51% di una società titolare dei diritti di costruzione e gestione di un parco eolico da 28 Mw in Sicilia e del 100% di una società titolare dei diritti di costruzione e gestione di un parco eolico da 34 Mw in Puglia. L´investimento complessivo per la realizzazione dei due parchi eolici sarà pari a circa 103 Euro/milioni, fronteggiato da mezzi propri forniti dai soci e con ricorso a finanziamenti in project finance. I lavori di costruzione sono già stati avviati in Sicilia mentre in Puglia è prevista l´apertura del cantiere nei primi mesi del 2007. Si prevede che i due parchi eolici entrino in funzione nel 2008 con una produzione annua a regime di circa 130 Gwh. In considerazione delle ultime acquisizioni, Alerion, per il tramite della controllata Alerion Energie Rinnovabili, può disporre, anche attraverso società di scopo, di 192 Mw eolici autorizzati e di 200 Mw in fase autorizzativa. . |
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TREVI TERZO TRIMESTRE 2006: RICAVI TOTALI A 469 MILIONI DI EURO (+33,4%) |
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Cesena, 15 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi - Finanziaria Industriale S. P. A. - holding del Gruppo Trevi, tra i principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, ha approvato la relazione al 30 settembre 2006. Il terzo trimestre dell´esercizio è stato caratterizzato dalla forte crescita dei ricavi (154,8 milioni di Euro) e dei principali indicatori economici in tutti i settori di business, in particolare nella divisione metalmeccanica. Continua la crescita sia del settore drilling, sia dei servizi di ingegneria del sottosuolo, in particolare nei paesi del Golfo Persico. I dati dei primi nove mesi dell´anno evidenziano, infatti, ricavi totali per 469 milioni di Euro contro i 351,6 milioni registrati nei primi nove mesi del 2005 (+33,4%); l’Ebitda si attesta a 61,8 milioni di Euro (contro i 39,1 milioni dello stesso periodo 2005, +57,9%) mentre l’Ebit è pari a 41,6 milioni di Euro contro i 18,1 milioni dei primi nove mesi del 2005 (+129,6%). Il risultato ante imposte e ante risultato di terzi è pari a 30,1 milioni di Euro contro i 15,3 milioni registrati nello stesso periodo del 2005, con un incremento pari al +97,1%. Il Risultato netto di Gruppo è pari a 17. 0 milioni di Euro. Al 30 settembre 2006 il Gruppo registra un portafoglio lavori complessivo di 613,4 milioni di Euro, in crescita del 39,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. La posizione finanziaria netta (-133,1 milioni di Euro al 30 settembre 2005 vs -169,6 milioni al 30 settembre 2006), riflette la dinamica degli investimenti in immobilizzazioni materiali (43,9 milioni di Euro) e il ciclo del capitale circolante connessi alla forte crescita delle attività del Gruppo; il rapporto debt/equity passa da 1,41 a 1,50. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il codice etico di Gruppo e ha provveduto a nominare Trevisani Gianluigi amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e Mosconi Franco come terzo componente dei Comitati per il controllo interno e per la remunerazione degli amministratori. Simest S. P. A. (Società Italiana per le imprese all’estero – società controllata dal Ministero del Commercio Internazionale) ha sottoscritto un aumento di capitale nella società Petreven C. A. – Venezuela per Usd 11,49 milioni, pari al 15,93% del nuovo capitale sociale. L’operazione è finalizzata a supportare l’espansione della società in Argentina, Venezuela, Colombia, Perù nelle attività di servizi di perforazione petrolifera. Come sottolinea il Presidente Davide Trevisani, “i primi nove mesi dell´esercizio sono caratterizzati non solo dalla crescita dei ricavi, ma soprattutto dal sensibile miglioramento di tutti i principali indicatori di redditività rispetto allo stesso periodo del 2005, tendenza già evidente nel primo semestre. Per sostenere la futura crescita prevista, inoltre, il Gruppo ha effettuato significativi investimenti in nuovi impianti e macchinari. Nel corso del terzo trimestre sono cresciuti tutti i settori in cui opera il Gruppo, in particolare la divisione metalmeccanica (Soilmec e Drillmec) dove i ricavi hanno registrato un deciso aumento, +54,5%, rispetto ai primi nove mesi del 2005. Per quanto riguarda i servizi di ingegneria del sottosuolo abbiamo registrato una crescita in tutte le aree operative, in particolar modo negli Emirati Arabi Uniti. ”. . |
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QUALITA’ DELL’ARIA, PIEMONTE: “MISURE EFFICACI IN LINEA CON L’UE E CONDIVISE CON LE ALTRE REGIONI”. |
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Torino, 15 novembre 2006 - “Sulla qualità dell’aria stiamo facendo molto e quanto stiamo facendo va nella direzione che l’Unione Europea ritiene giusta. Come Regione ci siamo posti da tempo il problema di adottare misure efficaci e definitive per combattere l’inquinamento dell’aria. La scelta delle nostre azioni è frutto di un’azione, ispirata dal Piemonte, concordata fin dall’estate del 2005 tra le Regioni della Pianura Padana. Come vuole l’Ue sono misure strutturali e su aree vaste che non siano singoli territori regionali”. Nicola de Ruggiero, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, a chi in questi giorni sostiene la scarsa efficacia delle misure antismog, vuole ricordare che le scelte fatte sono quanto di meglio si possa fare in questo frangente per combattere la presenza di polveri sottili nell’atmosfera. “Stiamo operando con la collaborazione delle Amministrazioni locali - ricorda ancora l’Assessore – sui diversi fronti previsti dal nostro piano sulla mobilità che prevede investimenti pari a quanto l’Europa ci chiede come sanzione per non avere rispettato i limti di Pm10 fin dall’inizio del 2005: divieti di circolazione per le auto più vecchie, incentivi per la rottamazione delle stesse, risorse per la dotazione di filtri antiparticolato per i bus del trasporto pubblico, risorse per le Amministrazioni provinciali per adottare programmi che favoriscano una mobilità sostenibile privilegiando l’uso del mezzo pubblico, indicazioni di auemnto delle Ztl almeno fino al 20 % delle strede cittadine, tanto per citare i punti salienti. Mentre aspettiamo che il Consiglio regionale approvi il piano sul riscaldamento e sia pronto quello sulle emissioni delle attività produttive, credo che sia questo il percorso da seguire. Anche noi, come si sostiene da più parti, vorremmo che ci fossero auto elettriche che circolano nei centri storici oppure che fosse sostituito velocemente il parco delle auo più vecchie in circolazione. Ci vuole, per queste cose, il suo tempo. Oggi, prima e unica Regione in Italia, stiamo favorendo con i nostri incentivi a rottamare, senza l’obbligo di acquisto di altre auto, il rinnovo del parco auto. E’ un modo, insieme al provvedimento per i Fap da destinare al trasporto pubblico, di affrontare il problema alla base”. . |
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LUNGOTEVERE: PIANTATI 60 PLATANI PER RINNOVARE ALBERATA UMBERTINA SONO NATI A MANTOVA ED HANNO 10 ANNI, DA IERI COABITANO CON GLI ESEMPLARI CENTENARI |
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Roma, 15 novembre 2006 - Ci sono voluti tre mesi di attente ricerche che hanno portato gli esperti comunali dell’Ufficio Alberate nei vivai italiani ed europei, alla ricerca degli alberi giusti per integrarsi con i Platani che da cento anni svettano sul Lungotevere. I nuovi esemplari sono stati reperiti in un vivaio specializzato di Canneto dell’Oglio in provincia di Mantova ed arriveranno nei pressi della Sinagoga già questa sera, trasportati con mezzi speciali e la scorta dei vigili urbani, come conviene alle specie reali. Perché si tratta di esemplari specialissimi e davvero pregiati, rari da trovare con le giuste caratteristiche: hanno 15 anni d’età, sono alti circa 10 metri, con una circonferenza di 50 centimetri e sono stati allevati con un metodo moderno “a tutta cima” che permette uno sviluppo in altezza delle chiome. Ma la loro caratteristica principale è quella di essere geneticamente più resistenti all’antropizzazione e richiedere poca manutenzione. Per ricostituire l’alberata umbertina, recentemente restaurata e messa in sicurezza, saranno piantumati 60 platani che sostituiranno gli 8 esemplari pericolanti rimossi questa estate e quelli asportati nel corso degli anni. Il cantiere per la piantumazione aprirà questa sera a Lungotevere Cenci e, in 20 giorni, si sposterà lungo i due lati del Fiume. I lavori saranno effettuati prevalentemente di notte per non creare ostacoli alla circolazione stradale mentre gli scavi saranno realizzati di giorno per ragioni di sicurezza, sempre in accordo con i vigili urbani. Il recupero della storica alberata di platani è stato avviato nella scorsa estate con la consulenza dell’Istituto coltivazioni legnose dell’università di Pisa e con un finanziamento della Regione di 900 mila euro. Sono state già realizzate le potature di circa 800 platani e l’esame strumentale per la verifica di stabilità su tutti gli esemplari. Per garantire nuova fertilità al terreno di impianto dei giovani alberi, infine, il suolo è stato trattato con bio-attivatori a base di fermenti naturali. I lavori sono stati inaugurati ieri sera dall’assessore capitolino all’ambiente Dario Esposito che ha assistito alla messa in buca del primo esemplare di Platano nei pressi della Sinagoga. “La sostituzione dei Platani – dichiara Esposito - si inserisce nel piano di salvaguardia della più famosa alberata di Roma. A sei anni dagli ultimi interventi di recupero, la piantumazione di queste specie è un fatto storico che dimostra l’impegno per la conservazione paesaggistica ed ambientale del patrimonio verde di Roma. ” . |
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“PREMIO CITTÀ AMICHE DELLA BICICLETTA”, LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AL PRIMO POSTO IN ITALIA IL RICONOSCIMENTO AL PROGETTO “PIÙ GIARDINO CHE STRADA” ALLA FIERA ECOMONDO DI RIMINI |
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Trento, 14 novembre 2006 – La Provincia autonoma di Trento si è classificata al primo posto tra gli enti che hanno partecipato alla terza edizione del Premio “Città Amiche della Bicicletta” assegnato a coloro che attuano interventi atti a migliorare la ciclabilità. Il premio, promosso da Fiab, Federciclismo, Aicc, Issi, Euromobility ed Ancma, con il patrocinio del ministero dell´Ambiente, è stato consegnato nel corso di una cerimonia alla Fiera Ecomondo di Rimini, rispettivamente: alla Provincia di Trento con menzione speciale per la Provincia di Lodi per la categoria enti (province, parchi, comunità montane); per le città con meno di 30. 000 abitanti a Savigliano (Cn) con menzione speciale per Poggibonsi (Si); per le città con più di 30. 000 abitanti a Parma e Torino ex aequo con menzione speciale a Reggio Emilia; per le aziende al Consorzio Imballaggi Alluminio con menzione speciale a Eurizon Capital Srl del Gruppo San Paolo Imi. Al premio hanno partecipato 32 progetti. La premiazione è stata preceduta da un seminario sulle buone pratiche della ciclabilità a livello nazionale e dalla costituzione dei gruppi di lavoro preparatori della Conferenza nazionale della bici 2007. Nell’ambito della cerimonia, il direttore dell’Ufficio piste ciclopedonali Marcello Pallaoro ha illustrato il progetto che ha vinto il premio - “Più giardino che strada” - con il quale il Servizio Ripristino e valorizzazione ambientale, diretto dall’architetto Pierluigi Dal Rì, si è attivato per migliorare la qualità ambientale delle piste ciclopedonali provvedendo al posizionamento di addobbi floreali e di piante con l’intento di creare degli itinerari sempre più distinti dagli usuali percorsi stradali. Perseguendo questo programma si è provveduto così a recuperare e ad arricchire con impianti arborei e floreali qualche sottopasso, alcuni ponti e dei tratti sulle piste ciclabili della Valsugana, della Valle dell’Adige e nel Basso Sarca. In corrispondenza di sottopassi degradati o di episodi puntuali che caratterizzano i percorsi si è provveduto a realizzare delle opere di arredo con l’intento di accrescere la qualità dei percorsi che il visitatore potrà incontrare lungo gli oltre 350 chilometri di piste ciclabili che si sviluppano sul territorio Trentino e che sono mantenute in perfetta efficienza dalla fervente e appassionata attività di circa un centinaio di persone presenti nelle liste di mobilità e segnalate dalla Commissione provinciale per l’impiego, che vengono assunte dalle cooperative e sono quindi messe in condizione di completare il ciclo contributivo per il pensionamento. In contemporanea alla fiera Ecomondo di Rimini, a Parma si è tenuto un convegno internazionale sulla “mobilità dolce” dove è stata particolarmente apprezzata dal numeroso e qualificato pubblico la relazione, corredata da fotografie e dati, dello stesso dirigente del Servizio Ripristino sul sistema delle piste ciclabili in Trentino. Dal Rì ha illustrato, oltre ai dati di risultato, anche il lungo iter progettuale, legislativo e di esperienza che in questi vent’anni ha permesso in Trentino di sviluppare, oltre che una rete ciclopedonale d’avanguardia, una diversa cultura della mobilità e della valenza che queste strutture cicloturistiche possono assumere nel panorama delle proposte turistiche per un turismo diverso, sostenibile, dolce ed ecocompatibile. In entrambe le occasioni numerosi sono stati i contatti per poter approfondire l’esperienza trentina, come vasto interesse si è potuto registrare per una proposta di turismo giovanile direttamente collegato con le scuole per delle gite scolastiche in bicicletta in Trentino. . |
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RESI NOTI I FINALISTI DELLA VIII EDIZIONE DEL PREMIO “LA BUONA PRATICA”, ISTITUITO DA CITTADINANZATTIVA. A ROMA, IL 20 NOVEMBRE 2006, LA PREMIAZIONE |
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Roma, 15 novembre 2006 - Ecologia e sostenibilità ambientale, legalità e consumo critico, cultura della prevenzione, servizi dedicati a particolari categorie di utenti, handicap e integrazione sociale, lotta alle dipendenze, diritto alla salute e diritto allo studio, promozione della partecipazione civica. Questi gli ambiti dei 14 progetti finalisti del Premio “La Buona Pratica”, iniziativa promossa da Cittadinanzattiva con il sostegno di Poste Italiane, Eni e Pfizer e giunta alla Viii edizione. L’appuntamento è presso il Teatro Dell’angelo, via Simone De Saint Bon, a partire dalle ore 18. 00. Rivolto ad amministrazioni pubbliche, imprese, Asl e aziende ospedaliere, cooperative, associazioni civiche, il Premio è un riconoscimento da parte degli utenti ai servizi che funzionano. “Il Premio” dichiara Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, “punta a raccogliere e diffondere esperienze innovative nel campo della sanità, dei servizi pubblici e della Pubblica Amministrazione, valorizzando sopratutto collaborazioni tra pubblico e privato e la partecipazione attiva dei cittadini”. Di seguito i progetti ancora in corsa per la sezione sanità, intitolata alla memoria di Andrea Alesini: “Altomonte 2000: città della prevenzione” a cura del Comune di Altomonte (Cs); “Progetto respiro” a cura dell’Assessorato provinciale alla politiche sociali di Catania; “Alcol e carcere”, Asl città di Milano; “Progetto calamaio. Educazione alla diversità nelle scuole”, a cura dell’Associazione centro documentazione handicap e Cooperativa Accaparlante; “La scuola in ospedale”, Liceo scientifico statale “B. Russell” di Milano; “C’era una volta…e poi vissero sani e contenti” a cura della Regione Veneto; “Donazione sangue cordonale” Ausl Imola (Bo). Di seguito i progetti ancora in corsa per la sezione servizi e Pa, intitolata alla memoria di Roberto Villirillo: “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, a cura del Comitato Addiopizzo (Pa), “Bolletta in braille”, a cura dell’Enel, “Portale giovani: il laboratorio culturale dei giovani della locride” a cura de I giovani della Locride, Locri (Rc), “Leggere per stare meglio” a cura del Comune di Firenze, “Ehi … ci siamo anche noi: gli studenti di San Severo per costruire scuole verdi, solari e giuste” a cura del Forum locale di Agenda 21 di San Severo (Fg), “Ricicliamo con Polpostraccio e i suoi amici”, a cura della Provincia di Modena, “Pronto Cantiere” del Comune di Pistoia. Ai progetti vincitori verrà riconosciuta una somma di 2. 500 euro che dovrà essere investita per il miglioramento dell’azione premiata. On line su www. Cittadinanzattiva. It la descrizione dei 14 progetti menzionati e dei 20 selezionati sui 239 che hanno concorso, con una rappresentanza che copre l’intero territorio nazionale (nord: 44,8%, centro: 38,1%, sud: 17,1%). . |
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WEALTH MANAGEMENT PER IL FAMILY BUSINESS |
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Milano, 15 novembre 2006 – In programma un’importante iniziativa promossa dalla Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi. “Wealth Management per il Family Business” ha l’obiettivo specifico di definire con rigore come si crea la ricchezza nell’impresa e come si trasferisce alla proprietà, tenendo conto dei legami familiari in essere. Vengono quindi offerti metodi di analisi, anche su supporto software e strumenti realizzativi ad hoc. Principali destinatari sono: sono coloro che si occupano dell’attività di private banking all’interno di banche, di intermediari finanziari specializzati e di società di gestione risparmio La sede è Milano e la durata prevista è di quattro giorni, dal 21 al 24 novembre. . |
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PROGETTO "VAI AL T.O.P." "TUTORATO ORIENTATIVO POTENZIATO" |
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Pordenone, 15 novembre 2006 - Si chiama "Progetto vai al T. O. P. ", dove l´acronimo sta per "Tutorato Orientativo Potenziato" e alcuni risultati sono stati presentati ieri nell´Auditorium della Regione a Pordenone, presente l´assessore regionale all´Istruzione e Cultura Roberto Antonaz. Il progetto è stato realizzato con il contributo tecnico-scientifico del progetto Ritmo del Centro di Orientamento di Pordenone nell´ambito delle iniziative a sostegno della scuola realizzate dalla direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace della Regione d´intesa con l´Ufficio scolastico regionale. Scopo del progetto - realizzato in collaborazione con scuole secondario della provincia di Pordenone - era di accompagnare alcuni studenti nel periodo che va dalla conclusione dello scorso anno scolastico all´inizio del nuovo. Gli allievi hanno sperimentato un percorso e una metodologia socio-educativa tale da contribuire al "fronteggiamento attivo" delle fasi di transizione all´interno del percorso scolastico. L´attività svolta ha visto la realizzazione di laboratori finalizzati a potenziare negli studenti competenze trasversali utili a portare avanti positivamente il proprio percorso formativo. Il risultato è stato la realizzazione di alcuni video aventi come tema "Scuola al T. O. P. ", che sono stati presentati davanti a una platea di studenti e insegnanti. Rivolgendosi ai ragazzi, l´assessore Antonaz li ha invitati a "vivere questa fase della vostra vita - magari con le difficoltà che il rapporto con la scuola può generare - come un investimento per il vostro futuro". "In un mondo che cambia così rapidamente - ha affermato Antonaz - la realtà che vi troverete ad affrontare una volta concluso il ciclo scolastico sarà completamente diversa da quello di oggi. Quanto farete oggi nello studio non servirà solo per il vostro futuro, ma per quello dell´intera società, che almeno in parte dipenderà dalle vostre scelte. Compito della scuola e nostro è di aiutarvi a conoscere per poter scegliere la strada migliore". L´assessore ha quindi sottolineato il fatto che il Friuli Venezia Giulia sarà sempre più una "regione della conoscenza": non si può infatti pensare di poter competere con Paesi dalla crescita tumultuosa, dove il lavoro ha un costo nettamente inferiore al nostro. Bisogna allora pensare a una società avanzata che richiede una preparazione molto alta per mantenere e migliorare il livello di sviluppo e benessere. "Da un lato allora - ha concluso - serve l´impegno dei giovani nello studio, dall´altro quello della scuola nel sapersi adattare al mutare dei tempi e delle esigenze. Da parte nostra come pubblica amministrazione dobbiamo pensare di sostenere un sempre più elevato tasso di conoscenza: ed è quanto stiamo cercando di fare con una legge regionale che riduca gli abbandoni scolastici". . |
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IL CORSO DI METEOROLOGIA PUNTA QUEST’ANNO SULLA MATEMATICA E LA FISICA DEI FENOMENI ATMOSFERICI CON LA COLLABORAZIONE DI METEOTRENTINO PARTE LA QUINTA EDIZIONE DEL CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLE PREVISIONI METEO |
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Trento, 15 novembre 2006 - Saranno la matematica e la fisica dei fenomeni atmosferici gli argomenti centrali del Corso di Meteorologia che la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Trento propone in collaborazione con Meteotrentino dal 27 novembre al 1° dicembre. L’inaugurazione è prevista per lunedì 27 novembre, alle 13. 30, presso l’aula 20 della Facoltà di Scienze, alla presenza del Preside della Facoltà, Marco Andreatta e del direttore del corso, Andrea Piazza, meteorologo previsore di Meteotrentino. La relazione di apertura sarà affidata ad Alberto Trenti responsabile dell’Ufficio Previsioni ed Organizzazione della Provincia autonoma di Trento, al quale farà seguito Anders Persson, esperto meteorologo attualmente impiegato presso il servizio meteorologico svedese Smhi (Swedish Meteorological and Hydrological Institute). Quest’anno si è ritenuto opportuno approfondire i fenomeni matematici e fisici dell’atmosfera in quanto dallo scorso febbraio il modello più utilizzato per le previsioni meteo ha subito importanti aggiornamenti ed è ora in grado di prevedere il tempo con un dettaglio maggiore. Le lezioni, che si terranno in italiano a eccezione di quelle in inglese del professor Anders Persson, si rivolgeranno sia a professionisti sia a non specialisti del settore, in quanto è interesse del corso fornire anche agli utenti finali delle previsioni meteo le conoscenze e le competenze necessarie affinché queste ultime siano correttamente comprese ed elaborate. Si segnala inoltre che mercoledì 28 presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali, in via Calepina 14, si terrà una conferenza pubblica sul tema delle polveri sottili. E’ previsto un intervento tecnico di Massimo Muraro dal titolo “Come ridurre le polveri sottili” mentre il Direttore dell’Appa, Fabio Berlanda, presenterà “L’esperienza trentina”. Ecco il programma dettagliato del corso Lunedì 27/11/2006: 13. 20 Benvenuto e introduzione Marco Andreatta – Andrea Piazza - Anders Persson - Alberto Trenti ; 13. 30 Saluto dell’Assessore alle Opere Pubbliche, Protezione Civile e Autonomie Locali della Provincia di Trento – Silvano Grisenti; 13. 45 Parametrizzazione dei processi fisici– Joao Teixeira ; 15. 45 La matematica nella meteorologia – Luca Bonaventura; 17. 45 Briefing - Luca Delli Passeri; 18. 00 Fine. Martedì 28/11/2006: 8. 30 Parametrizzazione dei processi fisici - Joao Teixeira; 9. 30 Parametrizzazione dei processi fisici - Joao Teixeira; 10. 15 Exercise: a hand-made calculation of one time step of a barotropic model - Anders Persson; 11. 00 La matematica nella meteorologia – Luca Bonaventura; 12. 45 Briefing - Luca Delli Passeri; 13. 00 La matematica nella meteorologia – Luca Bonaventura; 14. 00 Data assimilation and analysis - Anders Persson; 15. 15 Elettrificazione delle nuvole - Jürg Joss; 16. 15 Protezione dai fulmini - Jürg Joss ; 17. 15 Fine. Mercoledì 29/11/2006: 8. 30 Seven sins in the teaching of dynamical meteorology - Anders Persson; 9. 30 Fisica dello strato limite - Massimo Muraro; 11. 00 Fisica dello strato limite - Massimo Muraro; 12. 45 Briefing - Luca Delli Passeri; 13. 00 Pressione e vento - Jürg Joss; 14. 00 Esperimenti sulla pressione dinamica provocata del vento - Jürg Joss; 15. 00 Open lecture: The Coriolis effect - conflict between mathematics and common sense - Anders Persson; 17. 00 Visita guidata alla mostra Matetrentino presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali, via Calepina – Trento; 18. 00 Conferenza pubblica presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali in collaborazione con l’Appa: “Come ridurre le polveri sottili”, Massimo Muraro - “L’esperienza trentina”, Fabio Berlanda; Giovedì 30/11/2006: 8. 30 Fisica dello strato limite - Massimo Muraro; 9. 30 La variabilità della pioggia vista dai pluviometri, dai disdrometri e dai radar - Jürg Joss; 11. 00 The new Ecmwf forecast system - Anders Persson; 12. 45 Briefing - Luca Delli Passeri; 13. 00 What member states do with the Ecmwf products, in particular the Ukmo work with seasonal forecasts - Anders Persson; 14. 00 Temperatura e Fisica dello strato limite - Jürg Joss; 15. 00 Fenomeni ottici in atmosfera - Dino Zardi; 16. 00 What shall we demand from a good Nwp system? - Anders Persson; 17. 00 Fine. Venerdì 1/12/2006: 8. 30 Verification of probability forecasts, in particular Eps forecasts – Anders Persson; 9. 30 Questionario - Jürg Joss; 10. 30 L’importanza del laboratorio nella comunicazione scientifica - Stefano Oss ; 12. 30 Briefing - Luca Delli Passeri; 12. 45 Fine, Maggiori informazioni sul programma del corso e sulle modalità di iscrizione (costo 500 Euro) sono disponibili ai seguenti recapiti: tel. 0461/494874; 0461/881629 (segreteria: Anna Broll) http://www. Unitn. It/scienze/meteo_2006. Htm . |
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LA REGIONE LIGURIA PARTECIPA A ORIENTAMENTI (FIERA DI GENOVA, 22/24 NOVEMBRE) CON UNO STAND DEDICATO AL PROGRAMMA OPERATIVO “OBIETTIVO 3” |
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Genova, 15 novembre 2006 - La Regione Liguria partecipa con un proprio stand al Salone “Orientamenti” (Fiera di Genova, 22/24 novembre, nell’ambito di Abcd): il focus sarà il Por “Obiettivo 3”, con la presentazione dei risultati raggiunti in sede di Programma e delle ulteriori opportunità offerte. “Orientamenti”, che ha raccolto il glorioso testimone del Salone dello Studente, si rivolge a giovani dai 13 ai 18 anni (e oltre) con la finalità di offrire loro, in un ampio e qualificato spazio interattivo ed espositivo, strumenti e informazioni per operare scelte motivate e motivanti nel mondo della scuola, dell’università, della formazione e del lavoro. Obiettivo 3 è il quadro di riferimento per tutte le attività di sviluppo delle risorse umane nell’ambito dei Fondi Strutturali e riguarda tutto il territorio dell´Unione Europea, a eccezione delle regioni Obiettivo 1. In Italia interviene nelle regioni del Centro Nord per sostenere l´adeguamento e la modernizzazione delle politiche e dei sistemi di educazione, di formazione e occupazione. Per la Regione Liguria, che ha il più alto livello di disoccupazione tra le regioni del Nord, l’intervento del Fse a sostegno delle politiche formative nazionali è d’importanza fondamentale per investire nelle risorse umane e rafforzare il tessuto delle piccole e medie imprese. Le strategie di sviluppo delle risorse umane proposte dalla Regione e approvate dall’Unione Europea si basano su quattro principi fondamentali: 1. Centralità dell’utente. 2. Integrazione tra sistemi formativi e servizi per l’impiego. 3. Innalzamento della qualità dei servizi. 4. Attenzione al sociale, in particolare alle fasce deboli. Lo stanziamento previsto dal Programma Operativo Regionale (Por) Obiettivo 3 per il periodo 2000-2006 è stato di 371. 379. 461 euro. Alla fine del 2005 gli impegni finanziari effettivi del Por Obiettivo 3 hanno raggiunto l’87,6% del totale programmato, con un generale consolidamento degli interventi in tutti i settori interessati. Nei primi sei anni di programmazione erano previsti circa 130. 000 beneficiari mentre i progetti finanziati prevedono di coinvolgere circa 190. 000 persone di cui quasi 110. 000 hanno già aderito ai progetti avviati. Anche grazie alle iniziative realizzate nell’ambito dell’Obiettivo 3, i risultati in termini di occupazione sono decisamente positivi: il tasso di disoccupazione è sceso infatti dal 9,9% del 1999 al 5,8% del 2005. Da notare inoltre come il 70% delle azioni attuate sia stato rivolto alle donne, con una diminuzione del tasso di disoccupazione femminile dal 14,9 al 9,1 %. I partecipanti ai progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo Ob. 3 hanno una maggiore probabilità di trovare un’occupazione, pari mediamente al 33%. Molto significative sono state anche le azioni per promuovere l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati, con oltre 200 progetti realizzati e quasi 1. 000 persone coinvolte e altre 400 già previste. L’impatto sulla competitività è stato positivo, dal momento che oltre la metà delle azioni intraprese hanno favorito la maggiore competitività del sistema produttivo. Un occhio di riguardo è stato dedicato a rafforzare l’imprenditorialità locale: lo sviluppo delle Pmi è infatti fondamentale alla luce della crisi della grande industria in Liguria: alle Pmi è stato destinato circa il 70% delle risorse dedicate alla formazione per occupati. Inoltre con i Piani di Sviluppo Locale sono stati stanziati oltre 25 milioni di euro per promuovere un approccio locale e integrato alle politiche del lavoro I fondi messi a disposizione dall’Unione Europea con il programma Obiettivo 3 hanno rappresentato per la Regione Liguria un’occasione che non è andata sprecata. Dal 2000 a oggi sono state intraprese azioni che hanno coinvolto soggetti provenienti da realtà diverse, traducendosi in nuove politiche occupazionali, corsi di formazione, campagne informative e nuovi posti di lavoro. Ma il punto centrale, attorno al quale hanno ruotato tutte le azioni intraprese e tutti i progetti realizzati, è stato il pieno sviluppo delle potenzialità individuali. Obiettivo 3 ha significato per la Liguria non solo una netta discesa della percentuale di disoccupati, obiettivo comunque di grande rilevanza, ma anche e soprattutto il coinvolgimento delle persone non solo nell’attuazione, ma anche nella formulazione delle politiche lavorative, un passo avanti verso una maggiore equità e verso l’inclusione di tutti nella società, un miglioramento della competitività delle imprese grazie al miglioramento del grado di istruzione, di professionalità e di consapevolezza dei lavoratori. . |
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