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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Novembre 2006 |
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ICT: CNIPA METTE ON-LINE TUTTA LA RACCOLTA DELLE NORME UNO STRUMENTO UTILE PER PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, CITTADINI ED IMPRESE, OLTRE CHE PER GLI OPERATORI DEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) |
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Roma, 27 novembre 2006 – Il quadro di tutte le norme in materia di informatica a portata di mouse. Il Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione ha infatti messo on-line la vasta produzione normativa e legislativa che dal 1993 ad oggi ha contraddistinto il settore dell’informatica e, in particolare, dell’applicazione e dell’utilizzazione delle nuove tecnologie telematiche nella Pubblica Amministrazione, fino al Codice dell’Amministrazione Digitale, che interessa anche cittadini ed imprese. Negli anni dal ’93 al 2005 si sono succedute varie fonti normative, sia primarie, sia secondarie, tanto da determinare l’opportunità di un intervento di razionalizzazione. Fra l’altro il legislatore si è spesso occupato dell’informatica nell’ambito di normative sul settore pubblico, in particolare sulla disciplina dell’utilizzo dei computer nella Pubblica amministrazione, o di norme più generali volte alla riforma dell’Amministrazione pubblica. In questo contesto ha dettato pure norme di tipo privatistico volte a disciplinare l’utilizzo del documento informatico e delle varie tipologie di firme elettroniche anche tra privati. Nell’ambito delle proprie competenze, strategiche nel processo di digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni, il Cnipa ha pertanto curato la pubblicazione on-line, nel sito www. Cnipa. Gov. It, del completo quadro normativo informatico di riferimento. «Quella del Cnipa è un´iniziativa che punta a facilitare la conoscenza della normativa varata a sostegno delle applicazioni delle nuove tecnologie digitali e, quindi, ne favorisce la diffusione», ha detto Luigi Nicolais, ministro per le Riforme e l´Innovazione nella Pubblica Amministrazione, sottolineando che «l´innovazione tecnologica si radica nel Sistema Paese solo se sostenuta da processi culturali condivisi, non solo da installazioni di pc e di apparati sofisticati». «Questa complessa raccolta normativa costituisce essa stessa una concreta realizzazione dei principi di efficienza e trasparenza dell’azione amministrativa, nonché di attuazione della comunicazione istituzionale», ha dichiarato Livio Zoffoli, presidente del Cnipa, sottolineando che «le reti telematiche divengono oggi fondamentale strumento di conoscenza e di comunicazione anche rispetto alla Pubblica amministrazione ed all’ordinamento giuridico, cioè strumento fondamentale di democrazia e partecipazione. In tal modo il Cnipa, anche con la pubblicazione on-line di tale collezione di norme, dà un contributo convinto e concreto al grande processo di innovazione e di progresso del Sistema Paese attualmente in atto». «L’organizzazione del materiale ha richiesto un impegno serio ed approfondito ed il frutto di questo lavoro costituisce un nuovo strumento per le pubbliche amministrazioni, per i cittadini ed imprese e per gli operatori del settore Ict, utile in modo particolare alla luce delle rilevanti e profonde modifiche introdotte anche di recente dal legislatore», ha detto Enrico De Giovanni, capo di gabinetto del Cnipa, che ha coordinato l’impegnativa attività di compendio. – www. Cnipa. Gov. It . |
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L´IST2006 DI HELSINKI METTE IN MOSTRA LA TECNOLOGIA ALL´AVANGUARDIA |
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Bruxelles, 27 novembre 2006 - Distribuiti su una superficie di oltre 9 000 metri quadrati, circa 150 tra i progetti tecnologici più innovativi e avanzati d´Europa hanno avuto l´opportunità di esporre la propria «mercanzia» nel corso dell´evento Ist2006 tenutosi a Helsinki dal 21 al 23 novembre. Il Notiziario Cordis ha visitato qualche stand per comprendere meglio come vengono applicate le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) per risolvere alcune delle sfide che ci troviamo a dover affrontare nella vita di ogni giorno. Uno degli stand più visitati è stato quello del progetto Communication by Gaze Interaction (Cogain), dove i delegati potevano testare alcuni degli ultimissimi dispositivi e software nel campo della tecnologia a controllo oculare, come Mytobii, un´apparecchiatura portatile per la comunicazione che consente alle persone con gravi limitazioni motorie di accedere ai computer con pochi battiti di ciglia. Il dispositivo è composto da uno schermo per computer con una telecamera integrata che può essere fissata agevolmente alla sedia a rotelle. Grazie a tale sistema, gli utenti si limitano a fissare lo sguardo sulla tastiera digitale e a indicare con gli occhi le lettere che desiderano utilizzare. Attualmente la maggior parte della stesura di testi avviene mediante una «tastiera virtuale» - anch´essa digitale, ma che obbliga gli utenti a spostare il cursore finché non individuano la lettera desiderata. Un altro strumento sviluppato dai partner del progetto è il sistema I4control, costituito da una sottile telecamera fissata a un paio di occhiali che può essere utilizzata per controllare oggetti quali il mouse di un computer o una tastiera virtuale. Benché la tecnologia alla base di ciascuno dei dispositivi possa variare, ognuno di essi utilizza un software di controllo standard sviluppato congiuntamente dai partner del consorzio Cogain, una situazione senza precedenti nel mondo dei sistemi a controllo oculare, in cui occorreva sviluppare un software specifico per ogni nuovo dispositivo. Come ha spiegato Mick Donegan di Ace Centre, uno dei partner del progetto, la standardizzazione del software apre la strada a un numero maggiore di applicazioni personalizzate. Ha mostrato il filmato di una ragazza, Helen, colpita da un´invalidità molto grave, che utilizza attività di scrittura adeguate al suo livello di disabilità. Helen non può utilizzare i supporti tradizionali quali interruttori o tastiere speciali, perché ogniqualvolta tenta di muoversi è soggetta a contrazioni muscolari involontarie, ha spiegato Mick Donegan. «Abbiamo sviluppato per lei alcune attività specializzate, quali un racconto e uno schermo che produce musica. Abbiamo poi notato che Helen si sentiva maggiormente a proprio agio nell´utilizzare il software a controllo oculare, e adesso è in grado di utilizzarlo per scrivere». All´interno del consorzio, Mick Donegan è responsabile della raccolta dei riscontri degli utenti sulle attività svolte e informa i ricercatori circa le loro esigenze. Per garantire un´adozione massiccia della tecnologia a controllo oculare, il consorzio sta lavorando con un gruppo di studio molto ampio che comprende pazienti colpiti da paralisi cerebrale e persone cosiddette «prigioniere», vale a dire che sono solamente in grado di muovere gli occhi e di comunicare con lo sguardo. «Circa 2 000 persone in tutta Europa stanno attualmente utilizzando la tecnologia a controllo oculare, ma speriamo che tali numeri si moltiplichino sino a diventare centinaia di migliaia», ha riferito al Notiziario Cordis. Per conseguire tale obiettivo, il consorzio mette a disposizione gratuitamente alcune delle applicazioni sviluppate, e collabora strettamente con centri specializzati per un´azione di sensibilizzazione sui vantaggi di tale tecnologia. Un altro stand che ha attratto la folla a Helsinki è stato quello di Computers in the Human Interaction Loop (Chil). «Lo scopo del nostro progetto consiste nel rivoluzionare il vecchio paradigma uomo-macchina», ha spiegato Margit Rodder dell´Università di Karlsruhe, uno dei partner del progetto. «Invece degli umani che controllano le macchine, abbiamo sviluppato servizi digitali che controllano gli umani. » Tra tali servizi figurano il Memory Jog, che fornisce ai partecipanti delle riunioni le informazioni di base e un´assistenza mnemonica, e Targeted Audio, che utilizza gli ultrasuoni per parlare direttamente a uno dei delegati senza che gli altri se ne accorgano. Potrebbe essere uno strumento utile, ha suggerito Margit Rodder, nel caso in cui un delegato abbia dimenticato il nome di un altro partecipante. Un altro dispositivo esposto era Smart Workspace di Chil, che consente a diversi colleghi di collaborare più efficacemente. «Esistono molti dispositivi che consentono alle persone di lavorare autonomamente, quali palmari, dispositivi blackberry e computer portatili, ma il lavoro collaborativo pubblico avviene ancora con carta e penna», ha spiegato un partner del progetto, Fabio Pianesi del centro italiano di ricerca Itc-irst. «Il nostro sistema, che presenta i requisiti normali di un Pc, può essere proiettato su una normale lavagna luminosa o installato su un grande tavolo computerizzato con schermo sensibile al tocco, attorno al quale siedono i membri di un gruppo di lavoro», ha spiegato Fabio Pianesi al Notiziario Cordis. «In tal modo, i partecipanti di una riunione possono consultarsi e lavorare insieme sui documenti. E, dopo la riunione, si torna in ufficio e si può ricevere una sintesi dell´incontro tramite una pagina web, con dettagli degli argomenti trattati e del tempo dedicato a ognuno dei documenti». Il sistema è stato sviluppato interamente e il consorzio sta ora conducendo alcuni test dell´ultima ora con una serie di clienti potenziali. Il dispositivo forse più testato e collaudato durante la manifestazione è stato il nuovo ambiente per l´area giochi Smartus. Ubicata nel padiglione finlandese, tale area giochi era composta da un´ampia piattaforma per saltare i-grid e da uno schermo che serve per apprendere attivamente i giochi sia in casa sia all´aperto. Il concetto alla base dei giochi è molto simile a quello di «What Simon Says»: quando una lettera compare in una casella specifica sullo schermo, i giocatori devono imitare il computer saltando nella casella corrispondente del materassino. L´idea di base è che, col progredire del gioco, i giocatori seguano più velocemente le istruzioni. Katrina Lahtinen, progettista del contenuto di Smartus del gruppo finlandese Lappest, che guida il progetto, ha spiegato l´entusiasmo per l´area giochi. «Il nostro progetto si è posto l´obiettivo di affrontare molte delle sfide dei bambini di oggi. La prima è la lotta all´obesità e il miglioramento della salute dei bambini, che è peggiorata perché i ragazzi non giocano all´aperto e non fanno abbastanza movimento». «I bambini sono soggetti a troppe pressioni a scuola; volevamo rendere divertente l´apprendimento, perché i bambini non pensano a imparare quando giocano. Volevamo anche aiutare quelli che hanno difficoltà di apprendimento con i metodi convenzionali», ha riferito al Notiziario Cordis. I partner del progetto auspicano inoltre che anche gli adulti e gli anziani utilizzino l´area giochi per fare ginnastica e per trascorrere del tempo e interagire con la famiglia. Oltre che per i giochi di parole, l´area giochi può essere utilizzata per altri esercizi di apprendimento in matematica, geografia e musica. «Gli insegnanti possono creare il contenuto con l´aiuto di strumenti speciali che possono incorporare immagini, suoni e testi nei giochi più conosciuti», ha spiegato Katrina Lahtinen. Benché il progetto sia iniziato solo due anni fa, i partner hanno già commercializzato con successo il prodotto e sono state effettuate molte vendite. Katrina Lahtinen ha affermato che l´area giochi ha riscosso molto interesse presso le scuole, i parchi di divertimento e persino i centri commerciali. Tutti e tre i progetti hanno ricevuto finanziamenti a titolo dell´area tematica Tecnologie per la società dell´informazione (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). Per maggiori informazioni consultare: http://www. Cogain. Org/ http://chil. Server. De/servlet/is/101/ www. Smartus. Fi . |
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ADOTTATO REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEGLI UTENTI IN MATERIA DI CONTRATTI A DISTANZA |
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Roma, 27 novembre 2006 - Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, su proposta dei Commissari Pierluigi Magri e Roberto Napoli, ha adottato il regolamento per la tutela degli utenti in materia di contratti a distanza conclusi per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica. Maggiore trasparenza e certezza giuridica sono, ad avviso dell’Autorità, indispensabili per questo tipo di contratti, ai quali si accompagna spesso l’attivazione di servizi supplementari non richiesti da parte del consumatore o la modificazione delle condizioni inizialmente pattuite. La decisione dell’Agcom è stata assunta sulla base degli esiti di una consultazione pubblica rivolta a operatori e associazioni di consumatori e di diverse audizioni con le parti interessate e si colloca nel quadro del piano di rafforzamento degli interventi regolamentari a tutela dei consumatori recentemente varato; sulla scorta delle disposizioni contenute nel Codice di Consumo e del Codice delle Comunicazioni, disciplina i contratti a distanza nelle diverse fasi della loro stipula (proposta- informazione- contatto – perfezionamento mediante acquisizione del consenso informato). Si propone di garantire una più efficace tutela dell’utenza attraverso, tra l’altro: la previsione espressa dell’obbligo di fornire al potenziale cliente, in caso di proposta telefonica, precise informazioni riguardo al proponente, alla società per conto della quale avviene il contatto telefonico, allo scopo del contatto telefonico nonché, in caso di in equivoca volontà di adesione alla proposta manifestata, il numero assegnato alla relativa pratica, l’obbligo di dare al cliente certezza giuridica dell’avvenuta conclusione del contratto, mediante l’acquisizione del consenso informato con la registrazione integrale della conversazione telefonica, e l’invio al recapito indicato dall’utente di uno specifico modulo di conferma, non oltre lo stesso giorno in cui il contratto inizia a esplicare i suoi effetti; la specifica garanzia di regolarità e continuità nell’erogazione del servizio mediante il divieto assoluto di sospensione dello stesso a fronte del mancato o ritardato pagamento; il divieto di fornire beni o servizi di comunicazione elettronica diversi da quelli espressamente concordati; nel caso ciò avvenga, gli operatori dovranno provvedere a loro spese al ripristino delle condizioni preesistenti, mentre nessun corrispettivo potrà essere addebitato al cliente. L’autorità ricorda inoltre che le sanzioni comminate per la mancata osservanza delle disposizioni regolamentari – il cui ammontare varia da un minimo di 58. 000 a un massimo di 2. 500. 000 Euro - saranno pubblicate sul sito web dell’Agcom. . |
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RETE WIRELESS PER I COMUNI DEL TRENTINO APERTE LE BUSTE, SEI SOCIETÀ IN GARA A TECNOFIN IMMOBILIARE SPETTA LA GESTIONE DELL’APPALTO, LA NOMINA DEL VINCITORE NEL 2007 |
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Trento, 27 novembre 2006 – Negli scorsi giorni, precisamente il 16 novembre 2006, si sono aperte presso la sede di Tecnofin Immobiliare le buste delle società (raggruppamenti di impresa) che partecipano alla gara per la realizzazione della rete wireless dei Comuni del Trentino. Dei 7 soggetti selezionati, sono stati ammessi 6 concorrenti, tra i quali figurano i maggiori produttori a livello mondiale. L’obiettivo del progetto di rete wireless per i comuni della Provincia autonoma di Trento è la soluzione del problema dell’”ultimo miglio” (il tratto di linea che dalla centralina Telecom arriva all’utente finale), così da garantire la connessione a larga banda (internet veloce) a tutti i comuni trentini, anche quelli non raggiunti dal servizio Dsl. Il progetto si integra con il progetto di rete di dorsale (fibra ottica) che verrà realizzato nei prossimi 4 anni e che prevede la posa di 800 chilometri di fibra ottica sul territorio provinciale e oltre 90 nodi. La fibra ottica permette di raggiungere ad alta velocità i suddetti 90 nodi ma non risolve il problema di arrivare agli utenti finali (ultimo miglio). Data la forte esigenza manifestata dagli abitanti delle zone non coperte da servizi Dsl, e visto che una parte delle funzionalità della futura rete wireless sono state anticipate, sottoscrivendo un contratto di 5 anni con Telecom Italia, per disporre di una rete di dorsale che connetta 60 sedi (Ospedali e alcuni edifici comunali) dislocate sul territorio, si è deciso di realizzare in tempi il più possibile ristretti una rete wireless. Tale rete preleverà la banda internet inizialmente dai 60 punti fornitici da Telecom e successivamente dai 90 della futura rete di dorsale provinciale. La rete wireless si basa sulle tecnologie radio Hyperlan per estendere la rete di dorsale alle sedi della pubblica amministrazione, e Wifi per dare copertura sul territorio in modo diffuso. Entrambe le tecnologie sono caratterizzate dall’uso di frequenze non licenziate a 2,4 e 5,4 Ghz il cui uso è stato recentemente liberalizzato mediante il decreto Landolfi del 4 ottobre 2004. La trasmissione dei segnali radio necessari avverrà tramite antenne con bassissima emissione (1 Watt, ossia la potenza emessa da un cellulare Gsm in conversazione). Per realizzare la rete è stato predisposto un appalto concorso, in cui si chiede ai partecipanti di presentare un progetto per raggiungere le sedi della pubblica amministrazione e l’utenza privata delle zone non coperte da servizi Dsl. Il 16 novembre scorso, sono aperte presso la sede di Tecnofin Immobiliare le buste dei partecipanti alla gara. Delle 7 società (o associazioni temporanee d’impresa) preselezionate, sono stati ammessi 6 concorrenti e tra questi figurano i maggiori produttori a livello mondiale. Questo l’elenco delle sei associazioni temporanee d’impresa selezionate per appalto concorso rete wireless: 1. Deltadator S. P. A. , Gardolo (Tn); Motorola S. P. A. , Milano; Calzavara S. P. A. , Basiliano (Ud); Laboratori Guglielmo Marconi S. P. A. , Potecchio Marconi (Bo); 2. Ericsson Telecomunicazioni S. P. A. , Roma; Fastweb S. P. A. , Milano; 3. Linkem S. P. A. , Milano; Tecnonet S. P. A. , Roma; Elettromontaggi S. R. L. , Massa Martana; 4. Telecom Italia S. P. A. , Milano; Italtel S. P. A. , Settimo Milanese, Milano; Valtellina S. P. A. , Gorle (Bg); Siae Microelettronica S. P. A. , Milano. 5. Alcatel Italia S. P. A. , Milano; Essentia S. P. A. , Cella (Re); Sensi S. R. L. , Frazione Ravina – Trento; 6. Enterprise Digital Architects S. P. A. , Roma; Sartori Elettronica Telecomunicazioni S. R. L. , Padova. Nella giornata di domani sarà formata la commissione di esperti che procederà alla valutazione della parte tecnica delle offerte. La commissione attribuirà dei punteggi alle singole offerte che avranno peso per il 70% nella valutazione dei progetti presentati (qualità del progetto) mentre il restante 30% della valutazione sarà costituito dalla parte economica. Secondo il programma, la nomina del vincitore dell’appalto avverrà all’inizio del prossimo anno, mentre i lavori inizieranno entro la fine dell’inverno per arrivare al completamento dell’infrastruttura nella prossima estate. I lavori inizieranno con un progetto pilota che comprende i comuni della valle dei Mocheni e quelli della terza sponda della valle di Non nella primavera 2007. La nuova sfida del Trentino: dalle infrastrutture ai nuovi servizi. La scelta strategica dell’ammodernamento della pubblica amministrazione provinciale e del suo rapporto con i cittadini passa per la tecnologia delle fibre ottiche e la compartecipazione ai progetti informatici tra centro e periferia. Si tratta di una scelta non rinviabile perché da qualche anno è in atto una nuova rivoluzione nel mondo dell’informatica destinata a cambiare radicalmente gli attuali standard. L’affermarsi del modello Internet e dei suoi servizi ha indicato la strada su cui tutti e la pubblica amministrazione in particolare, dovranno muoversi per recuperare efficienza e competitività. Il nuovo modello si basa su un’infrastruttura a banda larga (connessione veloce) da cui dipende il risultato dei servizi web. In quest’ottica si sta muovendo la pubblica amministrazione del Trentino. La disponibilità dell’infrastruttura di rete che connetterà in larga banda la maggior parte delle sedi della pubblica amministrazione allargata (comprendendo quindi le sedi dell’amministrazione centrale e delle autonomie locali, ma anche scuole, biblioteche, sedi di ricerca, case di riposo, musei, centri civici…. ) è destinata ad incidere relativamente sull’esito della sfida per un profondo rinnovamento del Sistema Trentino, se su di essa non si attivano dei servizi innovativi. Per quanto riguarda i servizi si possono individuare due grandi mondi, quelli interni alla pubblica amministrazione e quelli rivolti al mondo esterno, cittadini e mondo delle imprese. Nella pubblica amministrazione l’obiettivo prioritario è quello di aumentare l’efficienza complessiva. Questo si ottiene mediante la realizzazione dei servizi di base e l’attivazione dei servizi applicativi che li utilizzano. Ad esempio, per poter pensare alla sostituzione dei documenti cartacei con i documenti elettronici è necessario attivare la firma digitale che garantisce l’autenticità anche nel tempo del documento elettronico originale. Ecco che il servizio di base – firma elettronica – è un prerequisito necessario al protocollo elettronico che è un servizio applicativo e che permette una gestione evoluta dei documenti elettronici. Lo stesso vale per la posta certificata, se si vuole accettare il dialogo formale elettronico (servizio applicativo) tra pubblica amministrazione e pubblica amministrazione o tra pubblica amministrazione ed il mondo esterno, sia esso cittadino o impresa. Per quanto riguarda la posta certificata sarà dunque necessaria, oltre alla disponibilità delle firma digitale (servizio di base) anche la casella di posta certificata (servizio di base) che garantisce dell’identificazione del mittente. La disponibilità del protocollo informatico permetterà a sua volta la centralizzazione dei documenti elettronici. Sarà così possibile garantire la tracciabilità del documento e l’accesso a tutti gli utenti interni ed esterni abilitati, senza duplicazioni o ritardi, con in più la certezza della permanenza nel tempo sia come disponibilità all’accesso che come leggibilità, superando così i problemi di condivisione tra soggetti diversi, integrazione con altri documenti, consultazione puntuale e di una efficiente archiviazione. Problemi che assillano la pubblica amministrazione e che spesso rallentano pesantemente le procedure amministrative. Per garantire l’integrità nel tempo delle informazioni, una rete in banda larga può mettere a disposizioni efficienti infrastrutture di base di backup, di disaster recovery. Di identificazione o di protezione da intrusioni indesiderate o da attacchi da virus. La dimensione provinciale permette investimenti elevati sia di attrezzature che di manutenzione impensabili su scale più ridotte. Altri servizi di base riguardano il Voip, cioè il telefono sulle reti dati, e la videoconferenza che permetteranno notevoli risparmi nelle comunicazioni tra enti e non solo. Per quanto riguarda i servizi applicativi, oltre ai consueti strumenti informativi offerti dai siti istituzionali, per i cittadini e l’impresa operano già strumenti innovativi. Ne sono un esempio, Openkat che permette l’accesso alla basi catastali e del libro fondiario, lo sportello unico per l’impresa per alcune istanze, l’accesso alle basi dati della Camera di Commercio, le prenotazioni per le visite specialistiche ( Cup On line) attivato dall’Azienda Sanitaria, il calcolo dell’Ici da parte di vari servizi Comunali, i primi pagamenti on line, modulistica interattiva…. Riepilogando la creazione di una infrastruttura di connessione a larga banda potente e flessibile e la disponibilità di servizi mirati ed efficienti per la pubblica amministrazione, per l’impresa e per il cittadino sono una condizione irrinunciabile la modernità della nostra società e la competitività della sua impresa. I servizi che destinati al cittadino saranno promossi con tutta probabilità direttamente dal privato. Uno comune, che vale la pena ricordare, è quello riguardante la modalità di acquisto online. Per l’amministrazione pubblica del trentino è già attiva ed opera da due anni la cosiddetta “centrale acquisti” che sta già promuovendo e realizzando forti azioni sinergiche di acquisto “condiviso” tra più amministrazioni. Naturalmente si parla di acquisti effettuati utilizzando la telematica. Parallelamente, nel privato, sono sempre più numerose le offerte rivolte all’utilizzatore della rete per concludere transazioni economiche. Ed è proprio per garantire ad amministrazione pubblica e privati la capacità di operare con nuovi strumenti tecnologici, la Provincia autonoma di Trento ha voluto realizzare questo primo passaggio, la rete wireless che consentirà a tutto il Trentino un accesso veloce ad Internet. . |
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HUAWEI INSIEME A E28 LANCIA LA PRIMA SOLUZIONE AL MONDO IMS VCC COMMERCIALE CONSENTE IL ROAMING TRASPARENTE FRA RETI WIFI/WIMAX E RETI CELLULARI GSM/CDMA/UMTS |
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Milano, 27 Novembre 2006 - Huawei Technologies Co. , Ltd fornitore di soluzioni di rete di nuova generazione per operatori di tutto il mondo, annuncia il lancio della prima soluzione commerciale a livello mondiale Ims (Ip Multimedia Subsystem) Vcc (Voice Call Continuity) in partnership con E28, fornitore leader a livello mondiale di soluzioni di dispositivi smart mobili multi-mode, che consentono agli operatori di sfruttare i vantaggi derivanti dalla convergenza fra telefonia fissa e mobile (Fmc). La soluzione Vcc basata su Ims di Huawei consente all’utente finale di spostarsi fra due tipi di rete diversi e farà da propulsore all’evoluzione del settore verso l’adozione dei servizi Fmc. La soluzione è conforme al 3Gpp e supporta la funzionalità di continuità della connessione voce per il trasferimento trasparente bidirezionale fra i domini Ims e Cs (Circuit Switched). Di conseguenza, gli utenti finali dual-mode possono comunicare in roaming passando da hot spot Wifi/wimax a reti cellulari Gsm/cdma/umts mantenendo una perfetta qualità delle telefonate. ”Ims è un’infrastruttura fondamentale per la nuova generazione di reti convergenti fisse e mobili. La soluzione Vcc è uno degli elementi chiave che hanno permesso di trasformare l’Fmc in realtà” ha dichiarato Zha Jun, Direttore della Linea di Prodotto Ims di Huawei. “Siamo costantemente impegnati nello sforzo di creare alleanze con fornitori leader in tutto il mondo con l’obiettivo di realizzare un ecosistema Ims competitivo Huawei. ” Nell’ambito di questa partnership, Huawei fornirà tutte le apparecchiature e le funzionalità di rete, compresi il core Ims, Dtf e Dsf del dominio Ims e la logica applicativa Camel associata propria del dominio Cs, mentre i terminali dual-mode per l’utente finale verranno forniti da E28, partner di Huawei per i terminali. “La fusione fra wireless e Internet rappresenta una trasformazione rivoluzionaria, l’avvento di quella che noi chiamiamo la “società Internet mobile”. Grazie alla fusione di queste tecnologie, siamo in grado di realizzare il sogno della mobilità senza soluzione di continuità”, ha affermato Roger I. Kung, fondatore, presidente e Ceo di E28 Limited. “L’ottima collaborazione fra E28 e Huawei che ha portato all’introduzione della soluzione commerciale Ims Vcc sul mercato di massa, consente ai consumatori di avvalersi di questo servizio di mobilità continua. ” Huawei collabora in modo costante con diversi fra i migliori partner per sviluppare servizi e soluzioni Ims/fmc completi e personalizzabili che soddisfino le esigenze dei clienti. All’inizio del 2004, Huawei e i suoi partner hanno realizzato un laboratorio che offre l’ambiente adatto ai partner tecnologici e ai service provider per sperimentare e collaudare le proprie soluzioni. . |
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TXT POLYMEDIA WEB PORTAL EDITION INTEGRA LA GESTIONE DEI CONTENUTI VIDEO E DEI PORTALI |
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Milano, 27 Novembre 2006 - Polymedia Web Portal Edition è destinata alle organizzazioni che hanno una presenza su web in continuo cambiamento, spesso complessa ed estesa, con gestione degli utenti e degli accessi: la soluzione integra la potenza della piattaforma di content management di Txt Polymedia con prodotti di mercato per la gestione di portali. Polymedia Web Portal Edition permette di realizzare un portale con alte prestazioni, facilità e affidabilità di gestione di contenuti multimediali, compreso il video per erogazione di servizi quali business television ed e-learning avanzato. La soluzione rispetta il workflow informativo caratteristico di ciascuna azienda. Lo sviluppo del portale è facile e veloce grazie alle caratteristiche di modellazione di Polymedia che garantiscono un rapido time-to-market. Gli strumenti di publishing sono utilizzabili direttamente da chi produce l´informazione e richiedono tempi di formazione estremamente ridotti; si amplia cosଠla base di chi puಠcontribuire direttamente ad alimentare il portale con notizie e informazioni, con un modo di lavorare più moderno e collaborativo. Queste caratteristiche consentono complessivamente un miglior servizio agli utenti. Grazie alle caratteristiche di multicanalità di Polymedia, i contenuti sono immediatamente disponibili per molteplici dispositivi oltre al web, e sono gestiti automaticamente nel rispetto degli standard. Commenta Tullio Pirovano, Executive Vice President . |
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PUNTI SNAI E BITAGE INSIEME PER IL FREE WIFI |
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Milano, 27 novembre 2006 - Bitage, software house milanese che sviluppa e promuove l’iniziativa Hot Spot Bitage Free Wifi, ha stretto un accordo con il Gruppo Rossi per l’installazione di dieci hot spot nei Punti Snai gestiti dallo stesso Gruppo. L´installazione degli Hot Spot Free Wifi, operativi dal mese di ottobre nei dieci punti vendita di Milano e Roma, fanno parte di un progetto pilota che prevede l’estensione ad altri Punti Snai sul territorio italiano. “Grazie all’accordo raggiunto – ha dichiarato Federico Bolondi, Presidente di Bitage – la filosofia del libero accesso a Internet si estende alla rete delle frequentatissime agenzie di scommesse Snai. Attualmente – ha proseguito il manager - sono in fase di definizione ulteriori partnership con importanti catene in franchising italiane proprietarie di centinaia di punti vendita dislocati sull’intero territorio nazionale. L´obbiettivo è di raggiungere un centinaio di Hot Spot Free Wifi a Milano e Roma entro l’inizio del 2007”. “Da anni il Gruppo Rossi propone le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia nell’ambito delle scommesse – ha dichiarato Chiara Rossi, Responsabile Operativa del Gruppo Rossi -. In un momento di grande espansione del mercato, abbiamo colto, primi nel nostro settore, l’opportunità offertaci da Bitage, azienda di sviluppo e implementazione delle reti Wifi, per fornire alla nostra clientela l’accesso diretto e gratuito a Internet dai nostri punti vendita”. Per lo sviluppo del progetto sono state scelte zone eterogenee evitando la concentrazione nel solo centro di Milano e Roma e favorendo così la navigazione gratuita da parte del maggior numero di utenti. I clienti Snai troveranno così gli Hot Spot Free Wifi anche in due sale di San Giuliano Milanese e San Donato Milanese e in alcune sale di Acilia e di Ostia. I frequentatori dei dieci Punti Snai del Gruppo Rossi, potranno accedere a Internet e navigare senza bisogno di cavi di collegamento e in modalità totalmente gratuita. In questo modo, potranno ricercare in tempo reale sul web contenuti e informazioni utili alle puntate. Gli Hot Spot Free Wifi consentono l´accesso istantaneo a Internet da computer portatile, palmare o telefonino, purché abilitati alla ricezione dati in modalità Wifi. È sufficiente avviare la ricerca di una rete Wifi mediante la procedura automatica preinstallata e attendere il caricamento della home page www. Freewifi. It. Una volta caricata la pagina è necessario iscriversi e aspettare la ricezione, via sms, di username e password con le quali si accederà al servizio. Gli Hot Spot Bitage Free Wifi sono gli unici attualmente disponibili sul mercato che rispettano le norme vigenti dettate dal decreto Pisanu (Decreto Legge n. 144 del 27 luglio 2005) e successiva legge antiterrorismo (Legge n. 155 del 31 luglio 2005). . |
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UNA SCUOLA IN RETE PER I BAMBINI DEI LUNA PARK,ESPERIENZA PILOTA PER I PICCOLI DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE". UNA RETE TRA 20 SCUOLE PER CIRCA 700 ALUNNI |
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Firenze, 27 novembre 2006 - 20 scuole toscane sono unite da un obiettivo particolare: favorire l´inserimento dei bambini nati da genitori che lavorano nello spettacolo viaggiante, bambini che - si calcola - cambiano almeno quattro scuole nel corso di ogni anno scolastico. Sul progetto lavorano Regione Toscana, Fondazione Migrantes, Ufficio Scolastico e Istituto Regionale Ricerca Educativa in base a un protocollo d´intesa firmato due anni fa. Se n´è parlato in una conferenza stampa nel corso della quale è stato illustrato il "foglio notizie": un quaderno didattico appositamente pensato per questo progetto; una sorta di "diario" riferito a ciascun alunno e compilato dagli insegnanti delle scuole frequentate con l´indicazione degli insegnamenti ricevuti e delle abilità conseguite; un documento che accompagna i bambini da una scuola all´altra accertandone i progressi didattici. L´assessore regionale all´Istruzione Gianfranco Simoncini ha espresso "vivo apprezzamento per la bella sinergia sperimentata fra gli operatori della scuola e il mondo dello spettacolo viaggiante nel primario interesse dei minori e perché sia contrastato il fenomeno della dispersione scolastica, fenomeno che per motivi evidenti è favorito dalle particolari condizioni di vita in chi, per lavoro, deve muoversi con tanta frequenza. La sperimentazione in atto nel territorio toscano - ha aggiunto Simoncini - può essere utile anche in ambito nazionale rispetto alla necessità di far emergere un fenomeno decisamente poco studiato". L´iniziativa toscana ha riscosso un forte interesse anche in ambito nazionale: lo scorso 1 agosto, alla Camera, è stata infatti presentata un´apposita proposta di legge bipartisan (primo firmatario l´on. Fabio Evangelisti) per tutelare il diritto allo studio di questi bambini. Gli alunni coinvolti nella rete toscana, tutti appartenenti alla scuola dell´obbligo, sono 680; la maggior parte (circa 600) appartiene all´area dei luna park mentre 80 provengono dall´area dei circhi. La distinzione è importante perché mentre per i primi il raggio degli spostamenti è ristretto all´interno della regione o, al massimo, nei territori delle regioni limitrofe, gli spostamenti dei circensi sono decisamente più ampi e di conseguenza i periodi di permanenza nelle scuole di una sola regione risultano assai più limitati. Il protocollo - precisano Ivonne Tonarelli e Sara Vatteroni che nella "Migrantes" si occupano del settore circhi/luna park e del progetto anti dispersione scolastica - "si è sviluppato con incontri formativi e di approfondimento nelle scuole per consentire agli insegnanti una maggiore conoscenza dello spettacolo viaggiante e di analizzare le difficoltà incontrate dalle scuole per inserire e accogliere questi bambini". Il ruolo di capofila, nelle scuole, è svolto dalla media "Malaspina" di Massa. Sono stati presi contatti con la Regione Liguria per un eventuale coivolgimento. La fondazione "Migrantes" è organismo della Conferenza episcopale italiana per assicurare assistenza ai migranti e promuovere atteggiamenti di accoglienza. La Regione Toscana, con il protocollo del 2004, si è impegnata a coordinare e sostenere economicamente il progetto della fondazione che ha messo a disposizione delle famiglie e delle scuole una figura di mediatore per facilitare contatti e comunicazioni aiutando i ragazzi nel passaggio da una scuola all´altra. L´altro partner, l´ufficio scolastico regionale, si è impegnato a tutelare il diritto allo studio, superare i fenomeni di abbandono, i problemi di scarsa frequenza e a favorire l´integrazione all´interno delle scuole in cui sono inseriti. All´iniziativa ha poi aderito anche l´Istituto di ricerca per l´istruzione regionale. Le scuole coinvolte sono due nella provincia di Firenze e altrettante a Livorno e a Prato, tre a Grosseto e altrettante a Massa, una a Siena e una a Pisa. La provincia maggiormente coinvolta, con sei scuole, è Lucca. . |
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ACQUISTI ON LINE, VIA ALLA PRIMA GARA TUTTA TELEMATICA IN TOSCANA E´ L´INIZIO DI UN PERCORSO CHE CI DARÀ PIÙ TRASPARENZA E MAGGIORI RISPARMI |
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Firenze E, 27 novembre 2006 - ´ stata avviata in queste settimane ed è ancora in fase di espletamento la prima gara pubblica gestita completamente con modalità telematiche dalla Regione Toscana. Si tratta di un´asta elettronica per la contrazione di un mutuo a tasso fisso per un importo massimo della durata di 30 anni e rappresenta la prima concreta dimostrazione di quanto il governo regionale intende promuovere sul terreno dell´e-procurement, cioè degli acquisti on line di beni e servizi. A dare notizia della gara è il vicepresidente Federico Gelli, occasione per riassumere i vantaggi di questa procedura per la pubblica amministrazione, per i cittadini, per le imprese: "Vantaggi - spiega Gelli - che sono notevoli e di diverso tipo. Si va dalla maggiore trasparenza e accessibilità in tutte le fasi delle gara ai vantaggi legati a una più ampia partecipazione delle imprese alle gare, e quindi a una maggiore concorrenza; dalla semplificazione e dalla riduzione dei tempi ai risparmi nella spesa degli enti e dei fornitori. E da quest´ultimo punto di vista tutte le analisi concordano, tanto che si stima che le gare d´appalto telematiche possano produrre risparmi almeno del 5 per cento in termini di spesa e tra il 50 e l´80 per cento sui costi delle trransazioni sia per gli acquirenti che per i fornitori". Per tutto questo la Regione Toscana da tempo ha deciso di promuovere l´e-procurement. Nella prima metà del 2006 si è così conclusa una gara a evidenza pubblica per l´individuazione di un gestore per la fornitura di un sistema automatico per lo svolgimento delle aste telematiche. Tutto questo guardando con particolare attenzione alla possibilità che anche gli enti locali possano accedere a questa possibilità. "Oltre a informatizzare le nostre procedure - spiega infatti il vicepresidente - puntiamo a promuovere anche fra gli enti toscani di piccole dimensioni gli strumenti informatici di acquisto elettronico e a crearne una conoscenza diffusa". Il sistema informatico è consultabile alla pagina http://www. Rete. Toscana. It/start/ . |
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IL CONVEGNO SUL RESTAURO RILANCIA IL PROGETTO MANIFATTURA NASCE UN PORTALE WEB SPECIALIZZATO |
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Firenze 27 Novembre 2006 – Parlando di Città del Restauro, riferirsi all’ex Manifattura Tabacchi è inevitabile. Ne’ ha potuto esimersene Giacomo Pirazzoli, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, intervenendo in Palazzo Vecchio al convegno dell’Associazione 2010 (Piano Strategico) per presentare una ricerca appena conclusa tra gli operatori, che ha dato vita a un portale web specializzato e a tutta una serie di ipotesi e di idee per traghettare quanto prima da virtuale a reale il gran progetto chiamato, appunto, Città del Restauro. Convegno affollatissimo, occorre dire innanzi tutto (circa 400 persone in uno stracolmo Salone de’ Dugento), a testimonianza dello straordinario interesse che l’iniziativa ha generato nel mondo delle soprintendenze, della formazione, della ricerca e del lavoro, rappresentato al convegno da molti singoli imprenditori, ma anche dai sindacati e dalle associazioni di categoria, comprese quelle artigiane e la stessa Lega delle Cooperative. L’adesione al progetto di 170 soggetti pubblici e privati (da oggi elencati nel portale www. Firenzerestauro. It ) ha in effetti aperto molte nuove prospettive, rilanciando peraltro l’urgenza di risolvere una quantità di problemi più o meno recenti e più o meno decisivi. Le prospettive le hanno elencate l’assessore al piano strategico Riccardo Nencini e la soprintendente al Polo Museale Cristina Acidini, che insieme ad altri relatori (in particolare Luigi Dei, presidente del corso di laurea in Tecnologia per la Conservazione e il restauro dei beni Culturali dell’Università di Firenze) hanno sottolineato la necessità di operare in concreto per realizzare un sistema integrato del restauro, che già gode di soggetti di vera eccellenza, e valorizzare così un settore strategico per l’area metropolitana fiorentina. Dei problemi normativi e della cocente questione relativa alla definizione delle figure professionali ha invece parlato Giorgio Bonsanti, docente di Storia e Tecniche del Restauro, che ha ricordato le vertenze delle organizzazioni artigiani per dare ruolo e immagine anche a molti operatori qualificati da una lunga militanza, ma dimenticati dalle classifiche governative. Della necessità di investire non solo nella manutenzione ma anche nella promozione dei beni culturali nazionali (il giacimento più ricco del pianeta) ha invece parlato Gaetano Materiale, presidente dell’associazione Città Unesco, molto deciso nel ricordare che senza un serio impegno nell’organizzazione di eventi e nella comunicazione si viene rapidamente dimenticati da un turismo al quale sono ormai offerte alternative da ogni dove. Quanto alla necessità di dare alla Città del Restauro una casa adeguata, capace di risolvere anche gli annosi problemi spaziali delle più prestigiose istituzioni fiorentine del settore (Opificio delle Pietre Dure, Accademia di Belle Arti, Sbat), è noto l’interesse per le grandi aree dell’ex Manifattura Tabacchi. Ipotesi che tutti maneggiano però con gran prudenza, giacché la proprietà è mista (in parte privata, in parte pubblica) e sono in corso trattative a più livelli anche tra Comune e Ministero. A nome dell’Accademia, Pirazzoli ha però rilanciato senza timori il progetto Manifattura, come operazione da misurarsi non certo in termini di metri quadri, ma in quanto risultato di una responsabilità civile e politica ampia e condivisa. Le lettere del sindaco ai ministri Rutelli e Mussi, ha aggiunto, “sono un primo segnale molto importante” che sottolinea la volontà di “lavorare per unire, lontano da quei particolarismi che stanno mettendo in grave difficoltà l’intero Paese”. . |
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GIORNATA RFID - ROMA 5 DICEMBRE 2006 |
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Roma, 27 novembre 2006 - Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (la nuova Federazione nata dall´unione di Federcomin e Fita) e Fondazione Ugo Bordoni, con il patrocinio del Ministero delle comunicazioni, organizzano il 5 dicembre 2006 a Roma, presso la Sala Giunta di Confindustria, una Giornata Rfid per fare il punto su questa tecnologia e per comprenderne le reali potenzialità di mercato in Italia. All´incontro parteciperanno Ennio Lucarelli (Presidente Aitech-assinform), l ’on. Luigi Vimercati (Sottosegretario al Ministero delle Comunicazioni), Guido Salerno Aletta (Direttore Generale Fub) e Raffaele Ranucci (Assessore all´Innovazione della Regione Lazio), oltre ai principali rappresentanti sia della filiera dell´offerta che di alcuni settori della domanda (logistica, tessile, trasporti), nonché le istituzioni preposte alla regolamentazione del mercato. Nel corso del dibattito verrà presentato il Libro Bianco "Rfid, tecnologia per l´Innovazione", realizzato in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni. La prefazione al volume è curata dall´Ing. Francesco Troisi, Direttore Generale della Pianificazione e Gestione dello Spettro Radioelettrico del Ministero delle comunicazioni. Per iscriversi inviare una mail di conferma all’indirizzo di posta elettronica: giornata. Rfid@federcomin. It . |
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DISTRETTI TECNOLOGICI SONO INNOVAZIONE |
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Trieste, 27 novembre 2006 - Sperimentando il modello dei Distretti Tecnologici, la Regione sta già applicando la strategia dell´Innovazione alla Ricerca, così come previsto all´interno della legge 26/2005. In questo modo, i Tecnodistretti sono considerate unità operative capaci di consolidare e rafforzare un sistema di relazioni ed interscambi sul territorio, con i centri di produzione di conoscenza settoriale che devono invogliare e stimolare nascita, crescita e sviluppo di industrie ed imprese, aumentando anche la capacità attrattiva rispetto a realtà extraregionali o straniere. Intervenendo all´incontro "Dal laboratorio al mercato, i distretti tecnologici del 21. O secolo" organizzato nel capoluogo regionale da Triesteidea, l´assessore alla Ricerca del Friuli Venezia Giulia, Roberto Cosolini, ha poi svelato anche la ricetta che contraddistingue il nuovo ruolo dei distretti tecnologici, ovvero Ricerca, Formazione ed Innovazione. Un modello di contenuti, ha aggiunto, che è applicabile ai più svariati distretti tecnologici, da quelli ad alto contenuto di conoscenza come quello della biomedicina molecolare al distretto del mare, esempio di fusione tra ricerca e trasferimento di conoscenza ed informazioni in funzione della competitività. . |
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IL 73% DEI RESPONSABILI IT EUROPEI CONTINUA A IDENTIFICARE NELLA SCARSA QUALITÀ E AFFIDABILITÀ LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE DELLE IMPLEMENTAZIONI VOIP |
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Milano, 27 novembre 2006 - Da un´indagine di Compuware, è emerso che il 73% dei responsabili It europei intervistati è tuttora preoccupato della qualità e affidabilità della tecnologia Voip (Voice over Ip). Considerato che, secondo le previsioni di Frost & Sullivan, entro il prossimo anno circa il 75% del traffico vocale mondiale si baserà su Voip, questo risultato mette in risalto il fatto che pur essendo interessate alle economie e alla funzionalità di Voip, le aziende hanno ancora gravi preconcetti sull´effettiva affidabilità della tecnologia. Il sondaggio ha inoltre rivelato una possibile causa di questi preconcetti: oltre un terzo (39%) delle aziende non realizza un profilo delle prestazioni delle applicazioni vocali prima dell´implementazione, quindi non è in grado di prevedere l´impatto che avranno sulla rete e, di conseguenza, di essere rassicurate circa la qualità e l´affidabilità. Massimo Zompetta, Country Manager di Compuware Italia ha commentato: "Qualcuno potrebbe essere sorpreso che qualità e affidabilità siano ancora un problema così importante per molti, quando invece la tecnologia Voip è di così grande attualità per la maggior parte delle aziende. Da un´analisi più ravvicinata, questo atteggiamento non è del tutto imprevisto, in quanto molte aziende non adottano le procedure appropriate prima dell´implementazione di Voip. È un po´ come guidare una macchina nuova prima che il produttore abbia controllato che tutti i componenti siano stati assemblati correttamente e che siano stati completati i controlli di sicurezza. È necessario che le aziende realizzino un profilo prestazionale prima dell´implementazione, diversamente non avranno modo di sapere se si presenteranno effetti collaterali negativi causati da fattori quale la struttura della rete o eventuali conflitti tra applicazioni. Considerato l´alto profilo delle applicazioni vocali, le organizzazioni non possono permettersi di correre questi rischi". Oltre a ciò, non vengono implementate correttamente strategie atte a monitorare la qualità delle chiamate Voip una volta che il sistema è installato. Il sondaggio ha rivelato che solo l´8% delle organizzazioni gestisce e controlla le chiamate a livello individuale o è disposto ad adottare queste misure. È solo attraverso il monitoraggio a livello individuale che le organizzazioni possono ottenere la necessaria visibilità della rete e delle chiamate Voip basate sulla rete, per essere rassicurate sul livello di qualità e affidabilità. Il 37% dei responsabili It si affida al feedback retrospettivo degli utenti e, di conseguenza, i problemi possono essere risolti solo dopo che si sono verificati. Il 29% delle aziende utilizza occasionalmente sistemi di test artificiali che, oltre a sovraccaricare ulteriormente la rete, significano l´impossibilità di tenere traccia dei problemi che si verificano a orari inconsueti del giorno o durante la notte, quando i tecnici It non sono in servizio. Il sondaggio ha inoltre rivelato che il 72% dei reparti It assume un approccio di tipo "totalitario" al monitoraggio della rete, analizzando solo l´uso complessivo della rete, anziché esaminare i comportamenti individuali e l´utilizzo di ogni applicazione. Ciò significa che la qualità del servizio di Voip può risultare compromessa, anche se l´organizzazione utilizza un approccio basato su Cos (Class of Service, classe di servizio) su una rete Mpls, in quanto i reparti It non disporranno del necessario livello di dettaglio delle prestazioni applicative. Se, ad esempio, una chiamata Voip è caratterizzata da un´elevata frammentazione della voce, probabilmente a causa di un problema in uno dei nodi della rete, questo aspetto potrebbe passare inosservato perché Voip non genera necessariamente un elevato volume di traffico, anche se la qualità della chiamata è inadeguata. Questo approccio si riflette anche nelle reazioni dei responsabili It ai problemi: il 46% degli intervistati ha ammesso di avere semplicemente aumentato l´ampiezza di banda per risolvere i problemi di utilizzo della rete, piuttosto che analizzare più a fondo i dettagli per giungere al cuore del problema. "Da quando sono state introdotte nella rete applicazioni in real-time, come Voip, le aziende devono modificare la modalità di monitoraggio e gestione della rete e delle prestazioni applicative. Non possono più permettersi di reagire dopo che si è verificato un problema e di monitorare semplicemente l´utilizzo della rete. Molte organizzazioni continuano purtroppo a utilizzare queste tecniche semplicistiche e per questo hanno ragione di preoccuparsi della qualità e dell´affidabilità", ha continuato Zompetta. "Se applicassero tecniche di monitoraggio più adeguate e capillari, non dovrebbero più far fronte ai reclami degli utenti aziendali che lamentano problemi di qualità delle chiamate telefoniche". Il sondaggio è stato condotto tra 300 responsabili It di grandi realtà aziendali europee da Omniboss, la divisione Enterprise della società di ricerche di mercato Vanson Bourne. . |
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MICROSOFT DYNAMICS AX TRASFORMA IL CLASSICO MODELLO DI ERP IN UNA SOLUZIONE CHE SI ADATTA ALLE ESIGENZE DEGLI UTENTI |
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Milano, 27 novembre 2006 - Microsoft annuncia la nuova versione italiana di Microsoft Dynamics Ax 4. 0, il software per la gestione dei processi aziendali che fornisce alla clientela valore aggiunto e vantaggio competitivo, adattandosi alle necessità e alle esigenze dell’utente. “La nostra soluzione è innovativa rispetto alla concorrenza perché pone le persone al centro dei processi. Ogni utente ha infatti la possibilità di impostare le funzionalità a disposizione sulla base delle proprie necessità, per ottenere subito le informazioni necessarie a prendere decisioni strategiche” afferma Vieri Chiti, Direttore Microsoft Business Solutions di Microsoft Italia. “Inoltre, Microsoft Dynamics Ax 4. 0 offre ricche funzionalità unite a una modalità di utilizzo intuitiva, con un’interfaccia simile a Office. In questo modo è possibile per le aziende abbassare notevolmente i costi e i tempi dedicati alla formazione, guadagnando in competitività”. Microsoft Dynamics Ax 4. 0 è una soluzione di Enterprise Resource Planning (Erp) che si occupa di scenari di business complessi che prevedono strette collaborazioni all’interno dell’azienda e fra aziende diverse, dando l’opportunità di collaborare in modo ancora più proficuo con clienti, partner e fornitori. Le funzionalità sono arricchite dall’integrazione con i Web services e dalla tecnologia su portale, per fornire al cliente una visione end to end dell’attività. Microsoft Dynamics Ax 4. 0 è un gestionale adattabile e scalabile, che segue l’evoluzione tecnologica delle aziende e del mercato, garantendo performance elevate e valorizzando gli investimenti tecnologici compiuti dalle imprese, grazie a implementazioni fatte su misura per i diversi mercati di riferimento. La soluzione permette infatti la condivisione di informazioni fra diverse aree aziendali e fra clienti e partner, ottimizzando i tempi e riducendo gli sprechi. La nuova offerta di Microsoft nel settore dei gestionali si propone come soluzione globale, dal momento che supporta le aziende nello sviluppo delle proprie attività anche all’estero, aiutando le imprese a individuare nuove opportunità di mercato e a migliorare il livello di consolidamento dei processi fra diverse filiali. Microsoft Dynamics Ax 4. 0 fornisce inoltre alla clientela strumenti pratici di supporto multilingua e multivaluta. Microsoft Dynamics Ax 4. 0 si presenta quindi sul mercato come un gestionale completo: con un unico prodotto le aziende avranno a disposizione un quadro esaustivo e puntuale dell’attività e dei processi aziendali. Microsoft Dynamics Ax 4. 0 è completo anche perché è totalmente integrabile con la linea Microsoft: ha infatti un’interfaccia simile a Office ed è possibile l’integrazione con Outlook, Sharepoint e con strumenti di analisi basati su Sql Server, fornendo report specializzati e analisi dei dati. Grazie al programma internazionale di verticalizzazione di Microsoft Dynamics Ax, chiamato Industry Builder, Microsoft offre alle aziende dei principali settori soluzioni verticali specifiche e complete. All’interno del programma Microsoft vanta a oggi dodici soluzioni già disponibili sul mercato e l’obiettivo è di aumentarne il numero progressivamente. Per far conoscere le soluzioni Dynamics Microsoft punta in modo particolare su una rete di partner con competenze verticali e territoriali: nessuno meglio di loro può vantare una conoscenza così profonda del territorio e dei mercati specifici, individuando opportunità di sviluppo e settori particolarmente promettenti. . |
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ATEN LANCIA UNA NUOVA SOLUZIONE DI GESTIONE CENTRALIZZATA PER INFRASTRUTTURE REMOTE DI SERVER ROOM |
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Taipei, Taiwan, 27 novembre, 2006 - Aten International, l’importante progettista, produttore e distributore di soluzioni di connettività all’avanguardia, ha annunciato un ulteriore espansione della propria gamma di prodotti Altusen Over the Nettm con l’introduzione di Cc1000 Control Center Over the Nettm. Cc1000 è una soluzione basata su software per la gestione centralizzata e sicura di intere infrastrutture informatiche in più datacenter, sedi distaccate e luoghi lontani. È stato progettato per permettere agli amministratori informatici l’efficace consolidamento della gestione di tutti i dispositivi Over the Nettm e basati su Ip da un solo indirizzo Ip. “La continuità delle procedure operative è fondamentale per le attuali aziende. Pertanto devono assicurare che i loro sistemi informatici – specie le attrezzature di base e i dati di rete – siano sicuri e possano essere gestiti efficacemente,” ha dichiarato Kevin Chen, presidente di Aten International. “La soluzione software Cc1000 Control Center Over the Net di Aten fornisce agli amministratori uno strumento comodo e flessibile con cui consolidare la gestione di tutti i server e le periferiche di rete nei loro datacenter locali e remoti. Pertanto possono soddisfare le necessità della loro infrastruttura informatica in qualsiasi momento e da qualsiasi punto del mondo. ” L’interfaccia utente grafica (Gui) basata su browser di Cc1000 ha un’intuitiva struttura ad albero e permette agli utenti di accedere, controllare, configurare e amministrare comodamente l’intera struttura di rete da un solo indirizzo Ip. Cc1000 è dotato di severe procedure di protezione che comprendono Rbac (Role-based Access and Control), elenchi d’accesso controllati e filtraggio Ip, che permettono agli amministratori di regolamentare l’accesso degli utenti e supervisionare sino a livello delle porte. Gli amministratori non possono solo monitorare e gestire le sessioni d’utenza e le porte attive in tempo reale, ma possono definire gruppi basati su permessi e visualizzazioni per periferica. Inoltre Cc1000 offre crittografia Ssl a 128-bit, autentificazione del nome d’utente e password, time-out flessibili sulle sessioni e password a scadenza, e comprende funzioni di sicurezza multilivello che permettono l’integrazione di strumenti d’autentificazione esterni quali Active Directory. Poiché un’estrema disponibilità e la perdita di zero dati sono essenziali per gli ambienti di reti distribuite, Cc1000 non offre solo aggiornamenti diagnostici, avvisi e una serie di opzioni flessibili di logging e rapporto con tracce di controllo per la diagnostica e la riparazione con cui aiutare gli utenti a identificare potenziali problemi, ma integra un server interno di autentificazione che offre una sicurezza ridondante in caso di problemi su server esterni o di rete, e offre l’integrazione di Syslog e Snmp (Simple Network Management Protocol) per minimizzare i tempi di recupero. Cc1000 è una soluzione straordinariamente flessibile e scalabile. Con le sue varie opzioni di licenza (licenze per 3, 5, o 10 account utente) è aperta a diverse necessità e può essere facilmente espansa se le condizioni dell’azienda dovessero cambiare. Inoltre è in grado di gestire diversi livelli d’accesso da parte degli utenti e di crescere insieme alla rete del cliente. È aperta per gestire accessi multiutente verso centinaia di dispositivi Altusen e migliaia di periferiche di rete, il che rende Cc1000 una soluzione molto conveniente e adattabile per le aziende in fase d’espansione. . |
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ICOS ANNUNCIA INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE DEI SISTEMI SUN BASATI SU AMD OPTERON |
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Ferrara, 27 Novembre 2006 – Icos S. P. A. , annuncia di aver messo in campo una serie di attività mirate a promuovere la gamma di sistemi Sun basati su processore Amd Opteron. Tali attività sono pensate per offrire ai reseller tutti gli strumenti informativi e commerciali necessari ad avere successo in un settore di mercato dinamico e competitivo come quello dei server industry-standard. In particolare il piano di azione prevede la pubblicazione di uno specifico calendario di corsi, la realizzazione di un sito tematico nel contesto web Icos ed il varo di un programma di incentivi commerciali. I nuovi server Amd Opteron a 64 bit (x64) lanciano Sun tra i protagonisti nel campo delle soluzioni basate su architettura x86, in grado quindi di supportare ambienti operativi universalmente diffusi come Windows e Linux. Questo traguardo è dovuto a caratteristiche di scalabilità, prestazioni, efficienza energetica e facilità di gestione che posizionano i sistemi Sun-amd ai vertici del mercato. Obiettivo dell´attività di Icos è stato quello dare il giusto risalto, nel contesto del canale, ad un´offerta che per Sun è sicuramente di svolta. A questo scopo si è pensato di offrire ai rivenditori tutti gli strumenti per conoscere meglio la nuova offerta Sun e competere efficacemente con i brand più affermati. In prima istanza si è ritenuto necessario trasferire direttamente ai partner un patrimonio di conoscenze esaustivo sui nuovi sistemi. Per questo è stato varato un programma di interventi formativi in aula da replicare su più sedi. Il primo ciclo si è appena concluso e a breve sarà rilasciato il calendario che prevede l´erogazione di nuovi corsi nei primi mesi del 2007. I corsi proposti prendono in esame in modo distinto gli aspetti di carattere tecnico e quelli di tipo commerciale; in tal modo è possibile massimizzare la qualità delle nozioni trasferite ai partecipanti in funzione del loro ruolo aziendale (vendita o prevendita). . |
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ANNUNCIATA LA DISPONIBILITÀ DEI PRIMI DRIVE E MEDIA UDO-DMD. GIÀ FORNITI I PRIMI ESEMPLARI AI MAGGIORI PROVIDER DI SOLUZIONI DI MASTERIZZAZIONE E GESTIONE DI CONTENUTI HD DVD |
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Milano, 27 Novembre 2006 – Plasmon, ha annunciato di avere iniziato la distribuzione dei primi drive e media Udo-dmd (Ultra Density Optical – Digital Master Disk) ai fornitori di soluzioni per la masterizzazione e la gestione di contenuti Hd Dvd, ai quali sono affidate le operazione di test e integrazione. Il formato Udo-dmd nasce da un’intesa tecnologica e commerciale tra Mitsubishi Kagaku Media (Mkm), Memory Tech Corporation (Mtc) e Plasmon, per consentire una sicura distribuzione ed archiviazione di contenuti Hd Dvd nel passaggio tra gli studi di produzione multimediale e le strutture destinate alla masterizzazione di dischi. Con l’annuncio della disponibilità dei primi drive e media Dmd, Plasmon ha raggiunto un importante traguardo nel mercato della masterizzazione di contenuti ad alta definizione. La tecnologia Dmd è attualmente impiegata da due solution provider strategici: Dca, leader nel mercato ottico per lo sviluppo di soluzioni di signal processing, ed Mtc. Queste società, con la collaborazione di Toshiba, hanno sviluppato la versione originale della tecnologia Hd Dvd e hanno già dato il via alle operazioni di test e di integrazione dei drive e media Dmd nelle loro applicazioni. La prima generazione di media Dmd30 (30. 2Gb) è stata progettata per la distribuzione e l’archiviazione dei contenuti dei nuovi Hd Dvd e dei tradizionali Dvd. La seconda generazione – Dmd60 da 60Gb – è prevista per metà 2007 e supporterà anche la tecnologia Blu-ray. “Lo sviluppo delle soluzioni Dmd è stato molto rapido ed il supporto del nuovo formato è stato immediato da parte delle aziende leader del settore”, ha commentato Stewart Vane-tempest, Dmd product director di Plasmon. “Le soluzioni Dmd sono basate sulla comprovata tecnologia Udo, che ha semplificato enormemente i nostri processi di sviluppo e produzione. I drive con il nuovo firmware sono stati completati; stiamo producendo media Dmd di tipo Write Once e riscrivibile ed è appena stato rilasciato un software per la connettività in ambiente Windows, dotato di un Api avanzato che facilita l’integrazione delle applicazioni”. “I media Dmd offrono numerosi vantaggi rispetto ai nastri, tradizionalmente usati per il trasporto di contenuti”, ha spiegato Eric Carson, product manager di Dca. “Il media Dmd dispone di un avanzato file system che opera come un disco rimovibile, piuttosto che come un dispositivo su nastro per lo streaming. Ciò semplifica l’integrazione, migliora le prestazioni e fornisce ai clienti una soluzione molto più flessibile. I nostri attuali programmi di sviluppo sono focalizzati sull’integrazione dei media Dmd nella linea di prodotto Viper (per il caricamento e i processi di verifica) per Dvd e i formati ad alta densità (Hd Dvd e Blu-ray), e nella linea Archive Manager per l’archiviazione automatica di questi formati”. “Memory Tech ha già avuto modo di sperimentare con successo la tecnologia Udo negli anni scorsi; per questo, siamo sicuri che i media Dmd siano una soluzione vincente per la distribuzione di contenuti Hd Dvd”, ha affermato Shiroharu Kawasaki, President e Ceo di Memory Tech Corporation. “Si tratta di un media molto robusto e resistente che protegge i contenuti dai danni fisici e dai repentini cambiamenti delle condizioni ambientali, a cui spesso sono soggetti durante il loro trasporto. Queste caratteristiche fanno di Dmd la soluzione ideale per l’archiviazione a lungo termine dei dati. Mtc ha già iniziato l’integrazione dei media Dmd nei suoi processi di produzione multimediale e nei suoi sistemi di masterizzazione Hd Dvd, e ne ha già richiesto l’impiego specifico presso alcuni partner”. . |
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