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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Aprile 2007 |
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MALARIA IN GRAVIDANZA: IL CONTRIBUTO DELLE SCIENZE SOCIALI |
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Bruxelles, 12 aprile 2007 - Secondo alcuni ricercatori, gli studi delle scienze sociali potrebbero apportare un importante contributo ai programmi destinati alle gestanti che soffrono di malaria o che rischiano di contrarre questa malattia. L´articolo, pubblicato sulla rivista «Public Library of Science Medicine», è l´esito di uno studio su nuovi approcci volti a migliorare la copertura e l´osservanza della terapia antimalarica per le donne incinte nell´Africa rurale, condotto nel quadro del progetto finanziato dall´Unione europea Prema-eu (Malaria e anemia in gravidanza). Secondo l´Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno, 30 milioni di donne che vivono in zone dell´Africa in cui la malaria è endemica, rimangono incinte . La gravidanza riduce l´immunità di una donna alla malaria, rendendola più vulnerabile all´infezione. Inoltre, tra le donne affette da malaria vi è un rischio maggiore di aborti spontanei, di parti di feto morto, di parti prematuri o parti di neonati sottopeso. Si pensa che la malaria in gravidanza provochi fino a 200 000 decessi neonatali l´anno. L´oms ha definito una serie di orientamenti per prevenire e curare la malaria nelle donne incinte. Si tratta essenzialmente della necessità di dormire sotto zanzariere impregnate di insetticida, somministrare terapie intermittenti con farmaci antimalarici a tutte le donne in stato di gravidanza e fornire cure efficaci alle donne incinte che mostrano sintomi di malaria. L´oms rileva che queste cure potrebbero essere fornite da cliniche prenatali; tuttavia, sono poche le strutture che attualmente offrono tali servizi e, inoltre, non tutte le donne incinte si recano presso questi centri. Nel loro articolo, i ricercatori sostengono che gli studi delle scienze sociali potrebbero aiutare i prestatori di assistenza sanitaria a capire i fattori sociali ed economici che inducono le donne incinte a cercare o a evitare i servizi di prevenzione e cura della malaria e i servizi prenatali in generale. Gli studiosi propongono due modelli, uno incentrato sulla prevenzione e l´altro sulla cura della malaria, nei quali individuano le principali lacune della nostra conoscenza in questo importante settore. Quanto alle cure, gli autori rilevano che «per una terapia immediata ed efficace, occorre saper riconoscere la malattia. I sintomi della malaria, però, possono essere facilmente confusi con quelli legati alla gravidanza». Finora non esistono studi sul modo in cui le donne riescono a distinguere i sintomi della malaria da quelli della gravidanza né sul numero di donne consapevoli del fatto che la gravidanza le rende più vulnerabili a questa malattia. È inoltre necessario svolgere ulteriori ricerche per comprendere quali sono i benefici e i rischi che la cura può comportare per la madre, il feto e il neonato. «È importante sapere se a livello sociale viene attribuita maggiore priorità alla madre o al feto, poiché i vantaggi per l´una possono comportare rischi per l´altro», rilevano i ricercatori. Un altro fattore importante è il problema di chi controlla il comportamento delle donne incinte e i ricercatori citano l´esempio di una famiglia in cui una donna sa di essere ammalata, ma le risorse che le sono necessarie, come il denaro per il trasporto, sono gestite dal marito. «Di conseguenza, la partecipazione può essere fortemente influenzata da terzi anziché dalle persone direttamente interessate», scrivono i ricercatori. Per quanto riguarda l´accesso ai centri di trattamento, gli autori osservano che «le donne rurali spesso lavorano e vivono in zone molto distanti dai centri sanitari i quali tra l´altro, durante la stagione delle piogge, possono essere difficilmente raggiungibili a causa dell´impraticabilità delle strade. La percezione del tempo perso nel viaggio verso il centro sanitario e ritorno e di attesa presso il centro stesso, influisce chiaramente sulla ricerca di cure, se si considera la situazione del lavoro delle donne, rispetto alla loro sostituzione nella cura dei figli e nel lavoro domestico». Tra gli altri costi non medici associati alla cura della malaria figurano le spese di trasporto nonché i costi per i familiari al seguito e il cibo per la paziente. Molti dei fattori che ostacolano l´accesso alle terapie antimalariche frenano anche l´accesso a misure di prevenzione della malaria, che potrebbero essere offerte dalle cliniche prenatali. Ad esempio, «vale la pena di rilevare che, anche nel caso in cui sia gratuito, l´accesso alle cliniche prenatali potrebbe essere ostacolato dai costi non medici diretti e da costi indiretti, soprattutto di trasporto, che sono comunque considerevoli», affermano i ricercatori. Altri fattori che potrebbero indurre le donne ad astenersi del tutto dal frequentare le cliniche prenatali sono i valori sociali e la percezione della gravidanza. Ad esempio, è probabile che le adolescenti o le donne nubili preferiscano evitare di rivelare la loro gravidanza recandosi presso una clinica prenatale, temendo i pettegolezzi di cui sarebbero oggetto qualora si venisse a conoscenza del loro stato. Le donne potrebbero essere scoraggiate anche nel caso in cui il personale sanitario si dimostrasse scortese o parlasse una lingua diversa dalla loro o se temessero di essere visitate da un infermiere o da un medico di sesso maschile. «La realtà dimostra che l´applicazione di strumenti "semplici" come il trattamento preventivo intermittente (intermittent preventive treatment - Ipt) non è così semplice poiché non si tiene conto delle reazioni della comunità», concludono i ricercatori. «Con questo articolo ci auguriamo di sensibilizzare i ricercatori su tali complesse interazioni e sulla necessità di coinvolgere le scienze sociali anche per interventi apparentemente semplici». Studiando i fattori che influenzano il comportamento delle donne incinte in queste comunità rurali, i ricercatori auspicano di poter contribuire a realizzare l´obiettivo, stabilito al Vertice sulla malaria di Abuja nel 2000, di garantire che almeno il 60% delle donne incinte sia protetto dall´infezione della malaria e dalle sue conseguenze. Progetto Prema-eu: http://www. Prema-eu. Org/ . |
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DIFFICOLTÀ NEL DEFINIRE LA PROGNOSI DEL TUMORE ALLA PROSTATA |
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Bruxelles, 12 aprile 2007 - Da una nuova ricerca del Karolinska Institute (Svezia) è emerso che un test utilizzato per valutare le possibilità che un tumore prostatico divenga fatale è meno affidabile di quanto creduto sinora. Gli uomini affetti da un tumore alla prostata localizzato hanno buone probabilità di sopravvivere, anche senza cure. Le ricerche svolte in passato sembravano rivelare una correlazione tra velocità dello sviluppo del tumore e ritmo dell´aumento dei livelli di Psa (antigene prostatico specifico) nel sangue nelle prime fasi della malattia. I ricercatori hanno monitorato 267 uomini scandinavi colpiti da tumore alla prostata tra il 1989 e il 1999. Nei due anni successivi alla diagnosi il loro livello di Psa è stato misurato regolarmente per elaborare una curva del Psa. Gli scienziati hanno scoperto che, benché i livelli di Psa e il loro tasso di aumento fossero legati allo sviluppo di gravi forme di tumore prostatico, nessuno di questi valori consentiva di identificare in modo affidabile i pazienti che avrebbero necessitato di cure intensive. Questo aspetto è cruciale in quanto il trattamento aggressivo del tumore alla prostata implica l´intervento chirurgico e la radioterapia e può aumentare il rischio di incontinenza e disfunzioni sessuali. «È indispensabile elaborare tecniche più efficaci per distinguere i pazienti che svilupperanno un tumore prostatico maligno da quelli con una patologia più benigna», ha dichiarato Katia Fall, autrice principale dello studio. «È importante non solo per evitare sofferenze inutili, ma anche per garantire che le risorse ospedaliere siano indirizzate ai pazienti più bisognosi. » La ricerca, condotta nel quadro del Gruppo scandinavo per la lotta contro il tumore prostatico, è pubblicata sulla rivista dell´Istituto nazionale per la lotta ai tumori. Per ulteriori informazioni visitare: http://ki. Se/ . |
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TUMORI, FARMACI ‘INTELLIGENTI’: L’AIOM PROPONE UNA GIORNATA DI STUDIO INTERVENTO UFFICIALE DEGLI ONCOLOGI MEDICI ITALIANI IN MERITO AL RAPPORTO BENEFICI/COSTI |
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Milano, 12 aprile 2007 - Una giornata di studio e discussione sui nuovi farmaci anticancro tra oncologi e Ministero, alla presenza di ricercatori, esperti di farmacoeconomia e bioeticisti. E’ la proposta dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) per valutare i risultati delle molecole ‘intelligenti’ e la sostenibilità della loro spesa nell’ottica dei benefici per i pazienti e per la comunità. L’incontro potrebbe tenersi a Roma prima dell’estate. “Secondo alcuni, in genere non oncologi – sottolinea l’Aiom intervenendo ufficialmente nel dibattito in corso - i nuovi farmaci sembrano determinare piccoli benefici ad un costo elevato. Ciò può essere parzialmente vero all’inizio del loro utilizzo, quando vengono somministrati a pazienti con malattia avanzata, nei quali al massimo si può sperare in un certo aumento della sopravvivenza che qualcuno potrebbe anche definire “modesto”. Però è importante sapere che poi, se i risultati sono discreti, si passa a trattare pazienti in fase più precoce di malattia ed in questi casi l’obiettivo è l’aumento delle guarigioni, o comunque l’aumento di sopravvivenza in maniera marcata. Un esempio su tutti: il tumore della mammella, oggi guaribile in oltre 3 casi su 4, con la mortalità in netto calo a partire dal 1990 grazie a diagnosi precoce, chemioterapia e ormonoterapia dopo l’intervento chirurgico. Con l’impiego anche del trastuzumab, nuova terapia a bersaglio molecolare, nei tumori in fase avanzata si ha un aumento di sopravvivenza medio di alcuni mesi, ma in fase precoce si hanno risultati assai più consistenti. Secondo esempio: i tumori del colon metastatico per il quale sino a pochi anni c’era solo il fluorouracile con sopravvivenze attorno ai 12 mesi. Con l’utilizzo di nuovi farmaci chemioterapici (oxaliplatino, irinotecan) e di molecole ‘intelligenti’ a bersaglio molecolare (cetuximab, bevacizumab), la sopravvivenza è praticamente raddoppiata passando ad oltre 20 mesi. Al di là dei numeri, una soluzione per evitare di sprecare risorse è l’accurata selezione dei pazienti da trattare sulla base delle probabilità che hanno di rispondere al trattamento. Il trastuzumab, ad esempio, è efficace solo nelle pazienti con cancro della mammella che hanno un’elevata espressione del gene chiamato Her2. Mentre non ha alcuna attività nelle altre pazienti. Per altri farmaci ‘intelligenti’ i bersagli esatti sono ancora da definire con esattezza. Proprio in questi casi il potenziamento della ricerca indipendente, clinica e di base, e la scelta del clinico appaiono i fattori fondamentali sui quali occorre agire per adottare un maggiore rigore metodologico nella valutazione degli interventi terapeutici, sia essi con nuovi o vecchi farmaci, per il contenimento della spesa e per un’equa distribuzione dei benefici”. . |
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DESENZANO, INAUGURATA DA BRESCIANI NUOVA RMN |
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Desenzano del Garda/bs, 12 aprile 2007 - Da ieri anche l´Ospedale di Desenzano del Garda dispone di un apparecchio per risonanza magnetica di ultima generazione. Si tratta del tipo "aperto e a basso campo" che, a differenza di quella nucleare tradizionale, consente anche a chi non poteva sottoporsi a questo esame (obesi, claustrofobi, bambini ma anche atleti di dimensioni extra large) di affrontare quest´esame con tranquillità. Le caratteristiche di questo innovativo sistema (costato 1. 413. 893 euro, finanziato con 750. 000 euro dalla Regione Lombardia) sono state illustrate questa mattina dai vertici dell´Azienda Ospedaliera alla presenza dell´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani. "Oggi - ha detto Bresciani - inauguriamo un apparecchio tecnologicamente molto avanzato che rientra nel quadro di svecchiamento delle nostre strutture previste dal Piano Socio- Sanitario Regionale 2007-2009". "Grazie a questa nuovo tipo di risonanza completamente digitale - ha spiegato l´assessore - sarà anche possibile salvare (nel pieno rispetto della privacy del paziente) sulla Carta regionale dei Servizi (Siss) i risultati di esami di questo tipo, aumentando la qualità dei servizi, accorciandone i tempi di erogazione e abbassando i costi". "Strumenti come quello che oggi abbiamo consegnato a Desenzano - ha detto ancora l´assessore Bresciani - hanno un´importanza strategica per il welfare lombardo perché, oltre a fornire prestazioni di assoluta eccellenza, stimolano le imprese straniere che producono macchinari tecnologicamente avanzati a investire in Lombardia dove, da sempre, sanità fa rima con qualità". "La Lombardia - ha concluso Bresciani - si può permettere di giocare questa sfida con i colossi internazionali perché ha raggiunto livelli di eccellenza che le sono riconosciuti in Europa e che la rendono il terreno ideale per chi vuole fare ricerca ad alto livello". . |
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BAMBINI CON AIDS. ASSESSORE VENETO VALDEGAMBERI FIRMA MANIFESTO CAMPAGNA GLOBALE UNICEF SU AIDS INFANTILE:“PIU’ RISORSE DA GOVERNI PER RICERCA E CURA AIDS PEDIATRICO” |
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Venezia, 12 aprile 2007 - Sono i bambini il volto invisibile dell’Aids, soprattutto i bambini dell’Africa sub-sahariana ma anche dell’Asia e dell’Europa dell’Est. L’unicef lancia una campagna informativa e di raccolta di firme, in collaborazione con la Regione Veneto, inaugurate oggi a Venezia nella sede di Palazzo Balbi della Giunta regionale, con il titolo Uniti per i bambini, Uniti contro l’Aids e il cui primo firmatario è stato Stefano Valdegamberi, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto. Egli ha apposto la sua firma sul manifesto che ora sarà inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri con la richiesta di assegnare maggiori risorse per la ricerca e la cura dell’Aids pediatrico. Nel mondo sono più di 2 milioni i bambini sieropositivi e 15,2 milioni gli orfani che hanno perso un genitore a causa dell’Aids. Ogni minuto un bambino muore per cause correlate all’Hiv/aids e quattro nuovi contagi avvengono fra adolescenti di età inferiore ai 15 anni. “La Regione Veneto, mio tramite – ha detto l’Assessore veneto - aderisce in modo convinto a quest’importante iniziativa che vuole sensibilizzare sulla piaga terribile dell’Aids che sta cancellando intere generazioni in Africa. Se la globalizzazione è un processo positivo deve dare pari opportunità di cura a tutti. Per questo bisogna investire in informazione, formazione, prevenzione. L’aids – ha aggiunto Valdegamberi – attecchisce in società prive di sistemi sociosanitari funzionanti (come l’Africa) o distrutti (come in alcuni Paesi dell’Est). Diffonderemo il più possibile questa campagna Unicef perché i bambini sono il nostro futuro: averne cura, tutelarne la salute, difenderne i diritti, mostra il livello di civiltà acquisito dai popoli”. L’assessore veneto alle politiche sociali ha sottolineato che questa iniziativa può sollecitare le persone ad essere più attente “a scrollarsi di dosso l’egoismo, la cappa di indifferenza, per capire invece che questi problemi ci riguardano direttamente. Oggi i giovani e le famiglie – ha concluso – non hanno più riferimenti culturali, modelli validi:questo succede anche nel campo della sessualità, che è tra i più delicati e gravido di conseguenze e nei cui confronti bisogna avere comportamenti corretti verso se stessi e verso gli altri”. Il prossimo week end - il 14 e 15 aprile - inizierà una raccolta firme a livello mondiale per chiedere alla comunità nazionale e internazionale il rispetto degli impegni presi in materia di Hiv/aids con un attenzione particolare a quelli relativi all’infanzia. In Italia, la mobilitazione punterà a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto particolare che l’Hiv/aids sta avendo sulla vita di milioni di bambini. Inoltre la campagna farà pressione sul governo affinché assegni maggiori risorse per la ricerca e la cura dell’Aids pediatrico, tramite una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio. Alla presentazione dell’iniziativa mediatica partita dal Venezia, sono intervenuti Carlo Giaquinto, Direttore Centro pediatrico regionale Aids, Christoph Baker, Presidenza nazionale dell’Unicef e Alfredo Zannini, Presidente Comitato regionale Veneto dell’Unicef. Zannini ha detto che l’età adolescenziale è quella più a rischio di infezione da Hiv e che, dal 1982 al 2005, sono state oltre 56 mila le diagnosi di Aids in Italia. Giaquinto ha ricordato che anche nel Veneto dell’immigrazione la situazione ha contorni gravi visto che si registrano“ due gravidanze la settimana di donne sieropositive” e che, a livello regionale, la prevenzione dell’Hiv nei bambini passa attraverso la prevenzione dell’Hiv nelle loro mamme. Baker ha affermato che una “campagna di questo livello ed ampiezza non è mai stata lanciata prima dall’Unicef e che l’Aids, in questo caso pediatrico, è una questione di giustizia sociale e di tutela dei diritti dell’infanzia”. I partner dell’Unicef nella campagna di sensibilizzazione sono 11 associazioni italiane: Amnesty International – Sezione italiana, Anlaids, Archè, Cesvi, Cittadinanzattiva, Comunità di Sant’egidio, Croce Rossa italiana, Lila, Medici Senza Frontiere – Italia, Save the Children – Italia, Terre des Hommes –Italia. La raccolta di firme si concluderà a fine maggio. Per organizzarla le 12 associazioni allestiranno oltre 1. 000 punti di raccolta firme nelle principali piazze d’Italia e in numerosi altri luoghi di incontro. . |
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TICKET, MANIFESTAZIONE 12 APRILE:NOTA DELLA REGIONE "SUI TICKET LA PROTESTA VA INDIRIZZATA A PALAZZO CHIGI" |
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Milano, 12 aprile 2007 - Sulla manifestazione sindacale annunciata per oggi in particolare contro i ticket della sanità, interviene la Regione Lombardia con una Nota rivolta a "sindacalisti e politici di centrosinistra". Contro i ticket, dice in sostanza la Nota, la protesta andrebbe indirizzata, per una miglior riuscita, non al Palazzo della Regione ma a Palazzo Chigi. E´ infatti il Governo il responsabile della sovrattassa da 10 euro. Quasi un premomoria, dunque, articolato in cinque suggerimenti. 1. "Evitare di ripetere che i ticket della Lombardia sono i più cari d´Italia, perché è assolutamente falso e basta consultare il sito del Ministero della Salute per verificare che ci sono diverse Regioni, per lo più governate dal centrosinistra, che chiedono ai loro cittadini una compartecipazione più alta che in Lombardia". 2. "Ricordare che in materia di ticket ciò che fa la differenza è il ticket di 10 euro imposto dal ministro Turco, del quale tutte le Regioni chiedono da tempo l´abolizione integrale. Sarebbe pertanto utile che i manifestanti si associassero alla richiesta di Regione Lombardia diretta a Palazzo Chigi, tendente ad ottenere l´abolizione integrale del balzello dei 10 euro e non un semplice sconto". 3. "Ricordare che le politiche per la non autosufficienza originano innanzitutto dal Governo e che il Governo è stato avarissimo nella finanziaria 2007 e tanto più nella erogazione di risorse particolari (il fondo nazionale per la non autosufficienza ammonta a 100 milioni di euro: un quinto di quello che servirebbe solo alla Lombardia)". 4. "Ricordare che in materia di anziani la politica autonoma di Regione Lombardia ha costruito più posti letto che in tutto il resto d´Italia e più assistenza domiciliare". 5. "Ricordare che la soluzione di problemi come questi sta in un federalismo fiscale finalmente vero: cioè ben diverso da quello proposto in questi giorni dal Governo". "Per tutto ciò - conclude la Nota - si consiglia ai manifestanti, per una buona riuscita della protesta, di operare una deviazione che li porti ad esprimere la propria protesta da Palazzo Pirelli a Palazzo Chigi". . |
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CONFERENZA PROGRAMMATICA REGIONALE: LORENZETTI: “SARÀ ABOLITO TICKET DI 10 EURO SU RICETTE” |
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Perugia, 12 aprile 2007 – Dal primo giugno di quest’anno sarà abolito il ticket di 10 euro sulle ricette per prestazioni ambulatoriali e specialistiche in Umbria. Lo ha annunciato la Presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti in apertura dei lavori della Conferenza programmatica regionale sulla sanità che, organizzata dalla Direzione servizi sociali e sanità della Regione, si è svolta, per l’intera giornata, alla Sala dei Notari di Perugia, alla presenza di un folto pubblico di medici, operatori, amministratori locali e cittadini. Il convegno, che era stato aperto dal saluto del Sindaco di Perugia Renato Locchi e che ha visto l’intervento del Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Francesco Bistoni, ha fatto registrare la partecipazione di rappresentanti delle Conferenze dei Sindaci, delle organizzazioni sindacali, dell’associazionismo e delle cooperative sociali. “Salute, innovazione, qualità, appropriatezza e sostenibilità sono le parole-chiave del prossimo Piano sanitario regionale - ha detto la Presidente Lorenzetti, dopo avere espresso soddisfazione per la “qualità percepita” dai cittadini per la sanità umbra (gli umbri, in percentuale superiore alla media nazionale, esprimono una valutazione di “adeguatezza” sulle cure). Il servizio - ha proseguito la Presidente - dovrà mantenere il suo carattere di “universalità” e investire in tecnologie e innovazione. Al termine del prossimo triennio – ha aggiunto - l’Umbria si troverà con una rete ospedaliera completamente nuova, mentre saranno sviluppate le misure per la prevenzione e le politiche sociali, tra le quali particolare rilievo assume il fondo per la non autosufficienza degli anziani che, in assenza di interventi statali, potrà essere finanziato con risorse proprie regionali. Sui conti della sanità umbra (su di essi ha svolto al convegno una relazione Paolo Di Loreto, direttore generale sanità e servizi sociali) e sulla sua capacità di mantenere le premesse, avrà un ruolo determinante - ha detto la Presidente della Regione - una corretta applicazione del “federalismo fiscale”, dovendo esso riconoscere i meriti delle Regioni “virtuose” e di quelle, come l’Umbria, che hanno una percentuale particolarmente elevata di popolazione anziana. Tracciare un “bilancio veritiero e realistico” del triennio 2003-2006 per impostare, a diretto contatto con le professionalità, le istituzioni interessate e raccogliendo la domanda del pubblico, le basi del nuovo Piano sanitario, era lo scopo – sottolineano gli organizzatori - che si è era prefisso la conferenza. Gli anni 2003-2006 – è emerso dai vari interventi - sono stati anni difficili per la sanità, come per tutti i comparti della spesa pubblica, costretta a fare i conti con esigenze di consistente riduzione; ma, nonostante le difficoltà, grazie alla tradizionale “buona amministrazione” e alla razionalizzazione crescente dei servizi e delle spese, la sanità umbra è riuscita a mantenere livelli elevati di qualità e “appropriatezza” delle cure. Nel decennio dal ’94 al 2004, la vita media dei residenti in Umbria (il dato è stato citato in una delle relazioni al convegno, svolta da Carlo Romagnoli dirigente del servizio regionale programmazione sanitaria) è aumentato di 3 anni per le donne e di 2,5 per gli uomini. “Il convegno odierno – ha detto nell’intervento conclusivo dei lavori l’assessore Maurizio Rosi – costituisce una iniziativa importante poiché partire dai dati di fatto e da una analisi concreta delle esperienze passate è sinonimo di buona costruzione del futuro. Il nuovo Psr – ha proseguito – saprà confrontarsi con le sfide difficili che attendono l’Umbria”. . |
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“COCAINA: RISK REDUCTION” UN NUOVO OPUSCOLO INFORMATIVO SUI RISCHI DELLA COCAINA |
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Bolzano, 12 aprile 2007 - L’assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali in collaborazione con il “Forum prevenzione“ ha pubblicato un depliant dal titolo ”Cocaina: risk reduction” che si propone appunto di informare e di sensibilizzare la popolazione ed i giovani in particolare riguardo ai rischi legati al consumo di cocaina. Il depliant, che ha la forma ammiccante di una lametta da barba, sarà distribuito in maniera capillare presso i tipici luoghi di ritrovo dei giovani i pub, le discoteche ed i locali notturni al fine di sensibilizzarli nei confronti di questa droga che negli ultimi anni si è sempre più diffusa anche a livello locale. In base alle stime emerse da uno studio condotto a livello provinciale sul consumo di cocaina tra i giovani è emerso che circa il 5,7% degli 869 giovani interpellati in età compresa tra i 14 ed i 25 anni hanno ammesso di aver consumato almeno una volta questa sostanza e l’1,1% ha dichiarato di farne uso nel periodo in cui è stato svolto il rilevamento. Secondo l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, la crescente diffusione della cocaina rappresenta un serio motivo di preoccupazione “anche in considerazione del fatto che non vi è una reale percezione tra i giovani e la popolazione dei rischi sanitari e sociali legati al consumo di cocaina. La diffusione di questo opuscolo ed altre iniziative dell’Assessorato puntano proprio ad una maggiore informazione e responsabilizzazione dei giovani nei confronti di questa pericolosa sostanza”. L’osservatorio europeo riguardo alle droghe ed alle tossicodipendenze ritiene che circa 10 milioni di cittadini europei di tutti i ceti sociali, età e gruppi professionali abbiano consumato almeno una volta questa sostanza, mentre il numero dei consumatori abituali viene stimato intorno ad 1,5 milioni di persone. L’opuscolo, che sarà distribuito anche grazie al sostegno dell’Associazione provinciale albergatori e pubblici esercenti, sarà disponibile presso 30 locali e naturalmente presso le sedi dei Servizi sanitari e sociali della Provincia. . |
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LEZIONI DI CUORE IN CARCERE ALLE «VALLETTE» DI TORINO GIORNATA DI FORMAZIONE SULLE EMERGENZE CARDIOVASCOLARI |
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Torino, 12 aprile 2007 - Il 13 aprile prenderà il via in diverse città italiane la prima Campagna nazionale di prevenzione e primo soccorso dell’arresto cardiaco negli istituti penitenziari, promossa dall’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e dal Ministero della giustizia, in collaborazione con Heart Care Foundation. Un’iniziativa che in Piemonte ha raccolto l’adesione, oltre che dei cardiologi dell’associazione, dell’amministrazione penitenziaria e del personale che opera nelle carceri, anche del Servizio di emergenza 118. Si è così giunti alla messa a punto di un progetto, che inizierà sperimentalmente venerdì 13 presso la Casa circondariale «Lo Russo e Cotugno» di Torino, finalizzato a fornire ai detenuti elementi e supporto per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e ad addestrare il personale di polizia penitenziaria alla gestione delle emergenze cardiovascolari. «Negli istituti di pena - spiega Rita Trinchero, presidente regionale Anmco e direttore del Dipartimento di cardiologia dell’ospedale Maria Vittoria - intervenire sugli stili di vita non è semplice: l’attività fisica è difficile da incoraggiare, il fumo è diffusissimo. Se a questo aggiungiamo anche i fattori di rischio individuali, come l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie o il diabete, il carico di stress tipico dei detenuti e il fatto che in molti casi si tratta di soggetti che provengono da un forte disagio sociale, si comprende quanto sia opportuno intervenire con un programma educativo per la salute del cuore dei carcerati». La giornata di venerdì si articolerà in due momenti distinti. Al mattino, dalle 10 alle 13, si terrà un incontro con i detenuti, il personale di polizia penitenziaria e quello sanitario e amministrativo, nel corso del quale i cardiologi tratteranno i temi relativi ai fattori di rischio cardiocircolatorio ed illustreranno le manovre di primo soccorso, spiegando come attivare il sistema di emergenza in modo corretto. Seguirà quindi una tavola rotonda, cui prenderanno parte rappresentanti del Ministero della giustizia, medici, responsabili del 118 ed esponenti delle associazioni di volontariato. Nel pomeriggio, invece, istruttori Anmco terranno un corso teorico-pratico di gestione dell’emergenza e di uso del defibrillatore per gli agenti di polizia penitenziaria che, dopo una valutazione finale, otterranno un certificato di abilitazione all’utilizzo di questo strumento in caso di arresto cardiaco, secondo le normative vigenti. «La legge 120 del 2001 - aggiunge Gianluca Ghiselli, responsabile 118 di Torino - prevede che i defibrillatori semiautomatici possono essere usati anche al di fuori degli ospedali, purché da personale adeguatamente addestrato. Tutti i penitenziari sono in possesso di questo tipo di apparecchiatura, in grado di salvare la vita a chi è colpito da arresto cardiaco con fibrillazione ventricolare. Estendere il più possibile la capacità di utilizzarla in tempi brevi si configura come un momento decisivo per ridurre il numero di decessi nelle carceri». . |
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ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL MUSEO DEL CORPO UMANO |
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Napoli, 12 aprile 2007 - La Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli e Città della Scienza hanno firmato ieri in sala giunta a palazzo Santa Lucia un accordo di programma per la realizzazione, all’interno del complesso di Città della Scienza, del Museo del Corpo Umano. L´intervento per la realizzazione del museo, denominato "Corporea", prevede un costo complessivo di 21 milioni e 624 mila euro, in gran parte provenienti da fondi Por Campania destinati al progetto integrato Grande Attrattore Culturale di Napoli. Alla firma erano presenti, gli Assessori della Regione Campania Gabriella Cundari, della Provincia di Napoli Francesco Domenico Moccia, del Comune di Napoli Sabatino Santangelo e l´Amministratore delegato di Città della Scienza Clementina Chieffo. "Si tratta - ha sottolineato l´Assessore al Governo del Territorio Gabriella Cundari - di un accordo di grande importanza, che giunge a compimento di un iter avviato nel giugno scorso. "L´impegno assunto in sede di stipula prevede la realizzazione dell’opera in tre anni". . |
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SERVIZI ITALIA: SI AGGIUDICA DUE NUOVE GARE NEI SERVIZI OSPEDALIERI PER UN IMPORTO COMPLESSIVO PARI AD OLTRE 35 MILIONI DI EURO |
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Castellina di Soragna (Pr), 12 aprile 2007 - Servizi Italia, società quotata al mercato Expandi di Borsa Italiana S. P. A. , si è aggiudicata due nuove gare presso aziende ospedaliere italiane per la gestione dei servizi di lavanolo, sterilizzazione biancheria e sterilizzazione dei ferri chirurgici, per un importo complessivo, per tutta la durata dei contratti, pari ad oltre 35 milioni di euro. Le due gare, che Servizi Italia si è aggiudicata in Associazione Temporanea di Impresa, riguardano in particolare l’azienda Usl di Viterbo e l’Azienda Ospedaliera ed Ulss 16 di Padova. Nel caso dell’Azienda Usl di Viterbo, l’importo dell’intera commessa è di circa 3 milioni di euro annui per una durata di 5 anni a partire dal 1° agosto 2007. Servizi Italia svolgerà i servizi di gestione della centrale di sterilizzazione (al 50%) ed i servizi di lavanolo di biancheria piana e materasseria presso cinque presidi di pertinenza della Usl. Nel caso dell’Azienda Ospedaliera ed Ulss 16 di Padova, l’importo dell’intera commessa è pari a 2,24 milioni di euro annui per una durata di 9 anni e l’appalto è attualmente in fase di aggiudicazione provvisoria. Servizi Italia svolgerà, in questo caso, il servizio di sterilizzazione, consegna e ritiro dello strumentario chirurgico. Le due commesse si aggiungono alle altre otto gare che Servizi Italia si è aggiudicata nel corso del 2° semestre del 2006 in importanti presidi ospedalieri - Usl C e D di Roma, San Filippo Neri a Roma, Asl 1 a Torino, Usl 2 a Lucca e Azienda Ospedaliera di Parma in A. T. I. , la Ulss 19 di Adria e la Usl di Modena al 100% - per un importo complessivo, lungo tutta la durata dei contratti, pari a circa 220 milioni di euro. Anche in funzione delle nuove gare aggiudicate, salgono pertanto a 5 le centrali di sterilizzazione attualmente in fase di costruzione o di prossima assunzione in gestione (Palermo, Matera, Treviso, Viterbo, Padova), oltre ad una in fase di sperimentazione a Varese. I dati di fatturato già acquisito da Servizi Italia da oggi fino a tutto il 2009 mostrano un incremento del peso dei servizi di sterilizzazione, che passano dal 13% dei ricavi a fine 2006 al 25% circa, rispetto ai servizi tradizionali di lavanolo, confermando così un trend già avviato nel corso del 2006, in linea con le strategie e gli obiettivi aziendali. Prosegue inoltre con successo la sperimentazione dei nuovi servizi che la Società sta realizzando presso alcune aziende ospedaliere: in particolare, il servizio di fornitura di set procedurali (trays) per 4 comparti operatori presso l’Ospedale San Martino di Genova è stato prorogato fino alla fine del 2007. . |
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CONVEGNO SU FORMAZIONE DIRIGENTI AZIENDE SANITARIE |
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Altavilla Vicentina, 12 aprile 2007 - “Il costo del sistema sanitario aumenta del 5/6 per cento l’anno mentre il Pil aumenta, al massimo, tra l’1 e il 2 per cento annuo: per questo è necessario razionalizzare nel miglior modo possibile la spesa sanitaria e quindi la Regione del Veneto, per i dirigenti del sistema sanitario regionale, richiede anche una formazione che preveda conoscenze gestionali di tipo aziendale”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche sanitarie, Flavio Tosi, introducendo ieri mattina, a Villa Valmarana Morosini di Altavilla Vicentina, in provincia di Vicenza, il convegno organizzato dal Cuoa (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale) sul tema “L’analisi delle competenze come metodologia per l’individuazione dei fabbisogni formativi in sanità”. “Per accrescere la capacità gestionale dei propri dirigenti sanitari – ha aggiunto Tosi – la Regione del Veneto ha promosso assieme al Cuoa-sanità un progetto, cui aderiscono 17 Ulss e Aziende Ospedaliere venete, per rilevare i fabbisogni formativi di tutte le professioni aventi un ruolo sanitario: fra questi, ovviamente, hanno importanza crescente quelli relativi alle competenze di carattere manageriale, economico e finanziario”. “Nel futuro della sanità veneta – ha concluso Tosi – ci sarà, come prevede anche il Piano Regionale Socio Sanitario 2007-2009, un’organizzazione per aree vaste che richiederà ai dirigenti sempre maggiori competenze gestionali: le aree vaste, infatti, dovranno conseguire, da un lato economie di scala (servizi di eccellenza che servono i cittadini di più Uu. Ll. Ss. Ss. ) e dall’altro economie di condivisione (gli stessi servizi di supporto servono più aziende) e riguarderanno non solo l’ambito economico-amministrativo ma anche quello clinico”. . |
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GLI AZIONISTI DI CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI) APPROVANO L’AUMENTO DEL NUMERO DI AZIONI AUTORIZZATE SEATTLE |
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E Bresso 12 aprile 2007 - Cell Therapeutics, Inc. Annuncia che nell’Assemblea Speciale dei Soci tenutasi il 10 aprile a Seattle, gli Azionisti hanno approvato la proposta modifica del riformulato e modificato Atto Costitutivo della Società al fine di aumentare il numero delle azioni autorizzate da 210 milioni a 410 milioni, e di aumentare il numero delle azioni autorizzate ordinarie da 200 milioni a 400 milioni. Nel contesto dell’Assemblea Speciale è rappresentata la maggioranza assoluta del capitale della Società e la proposta all’ordine del giorno è stata approvata con il voto a favore di oltre il 97% delle azioni rappresentate. Come già annunciato, il 15 aprile 2007, data di efficacia del “raggruppamento di azioni ordinarie 1 per 4”, le azioni ordinarie autorizzate saranno 100 milioni, con circa 40 milioni di azioni emesse ed in circolazione. “Sono convinto che l’alta percentuale di azioni che hanno votato a favore della proposta sia un segnale di fiducia” ha detto Louis A. Bianco, Chief Financial Officer di Cti. "L’aumento del numero di azioni ordinarie autorizzate consente a Cti la necessaria flessibilità per intraprendere azioni che possono supportare la nostra futura crescita aziendale, incluse potenziali acquisizioni di prodotti, partnership o finanziamenti. Vorrei ringraziare tutti i nostri Azionisti per il supporto dimostrato inviando la propria delega di voto”. . |
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NELLA COMUNITA´ MONTANA DELL´ACQUACHETA IL MONDO COOPERATIVO SI E´ UNITO PER CRERARE UNA RETE NEL SOCIALE |
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Forlì 12 aprile 2007 - A fine aprile nel territorio della Comunità Montana dell´Acquacheta opererà una nuova cooperativa sociale, la prima di tipo B (cooperativa che si occupa di inserimento lavorativo di persone svantaggiate) che offrirà servizi di turismo sociale, scambi europei, difesa dell´ambiente e lavoro nel verde. Si chiamerà "Abbraccio Verde", ed è nata grazie alla volontà di diverse realtà del territorio di unire le proprie risorse e la propria esperienza per creare un progetto integrato nel settore della cooperazione sociale. Capofila del progetto le cooperative kara Bobowski di Modigliana, il gruppo Sadurano di Castrocaro Terme, Dovadola 3000 (piccola cooperativa che si occupa di servizi per l´infanzia), la coop. Montepaolo ( coop. Di tipo A che si occupa di strutture residenziali in psichiatria) insieme alla Comunità Montana dell´Acquacheta e ai comuni del territorio, in primis il Comune di Portico e San Benedetto che ha fornito la sede in comodato gratuito ( in piazza marconi n 3). Ma il progetto parte da più lontano ovvero dal programma europeo "Equal", programma di lotta alle discriminazioni e disuguaglianze nel mondo del lavoro. "L´associazione Cnos-fap dei Salesiani di Forlì e Aeca (Associazione emiliano romagnola centri Autonomi) hanno ideato e coordinato il progetto ´Filo Rosso trame di sviluppo territoriale´” - spiega Franca Soglia pres. Della coop. Sociale Kara Bobowski - Nove ragazzi svantaggiati hanno seguito un corso di formazione e le Cooperative sopra citate si sono messe in rete coinvolgendosi per l’intero ciclo della programmazione/attuazione e desiderose di accrescere le opportunità di lavoro per i ragazzi della Comunità Montana Acquacheta, ma anche consapevoli che ´i segmenti più fragili della società e dell’economia´ esprimono, spesso, il maggior potenziale per lo sviluppo". Il progetto è stato condiviso dalla Provincia di Forlì-cesena, da sempre sensibile alle difficoltà dei giovani delle zone rurali, dalla Comunità Montana Acquacheta, da Confartigianato e, in particolare, dal Comune di Portico e San Benedetto. “Abbraccio Verde” che sarà operativa dopo Pasqua, offrirà servizi che riguardano il turismo sociale e gli scambi giovanili europei, usufruendo delle competenze della Kara Bobowski, il lavoro nel verde e nell´ambiente, che è cultura proveniente da Sadurano. "Una sinergia che ha richiesto un grande sforzo - sottolinea Stefano Rambelli pres; Coop. Sadurano Salus- per cercare di far dialogare diverse cooperative e gli enti istituzionali al fine di creare qualcosa che nella comunità montana non c´era e di cui si avvertiva la necessità e per tentare di promuovere, come elemento qualificante dell’intera azione, una comunità inclusiva ed attenta a ridurre gli svantaggi territoriali e di servizio”. "Sempre più - conclude il sindaco del Comune di Portico-san Benedetto Mirco Betti- si dovrà lavorare in forma associativa per avere una maggiore razionalizzazione delle risorse. La nascita di Abbraccio Verde é il primo passo di un progetto più ampio e ambizioso che è quello di creare una cooperativa europea nel comune di Portico. Dobbiamo infatti guardare avanti e affacciarci all´Europa ed è per questo che è stata fatta una partnership con la provincia tedesca del Kassel per un´attività di scambio di giovani e risorse umane". . |
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RECORDATI: L’ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2006. DIVIDENDO DI € 0,185 PER OGNI AZIONE (+34,5%) |
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Milano, 12 aprile 2007 – Ieri si è tenuta l´Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Recordati S. P. A. Parte Ordinaria - L’assemblea degli Azionisti di Recordati S. P. A. Ha approvato il bilancio 2006 della società redatto in conformità ai principi contabili Ias/ifrs. Alla stessa è stato presentato il bilancio consolidato del gruppo, anch’esso redatto in conformità ai principi contabili Ias/ifrs. Nelle tabelle allegate sono sintetizzati i risultati dei bilanci 2006 già illustrati nel comunicato stampa del 6 marzo 2007. Nel 2006 i ricavi consolidati di Recordati sono stati pari a € 576,2 milioni (+0,0%), l´utile operativo è stato pari a € 120,3 milioni (+8,3%) e l’utile netto pari a € 74,0 milioni (+14,7%). I ricavi internazionali hanno rappresentato il 64,7% dei ricavi complessivi. L’assemblea degli Azionisti ha deliberato su proposta del Consiglio di Amministrazione la distribuzione di un dividendo per le azioni in circolazione in ragione di € 0,185 per ciascuna azione con stacco della cedola n. 3 in data 23 aprile 2007 e pagabile dal 26 aprile 2007, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco della cedola. Il dividendo complessivo è di € 37,0 milioni che si paragona con un dividendo complessivo di € 27,5 milioni l’anno scorso, con un incremento del 34,2%. L’assemblea odierna ha altresì autorizzato l’acquisto e disposizione di azioni proprie fino all’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2007. L’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie risponde a molteplici scopi: consentire alla Società di realizzare operazioni quali la vendita, il conferimento e la permuta di azioni proprie per acquisizione di partecipazioni e/o la conclusione di accordi con partner strategici; permettere alla Società di compiere investimenti che abbiano ogge tto propri titoli; costituire la provvista necessaria a dare esecuzione a piani di stock option. Il numero massimo di azioni acquistabili, tenuto conto delle azioni proprie di volta in volta già detenute in portafoglio dalla Società, è 20. 000. 000, per un potenziale esborso massimo di € 120. 000. 000, ad un prezzo minimo non inferiore al valore nominale dell’azione Recordati (€ 0,125) e ad un corrispettivo massimo non superiore alla media dei prezzi ufficiali di Borsa delle cinque sedute precedenti l’acquisto, aumentata del 5%. Gli eventuali acquisti verranno effettuati sui mercati regolamentati, nel rispetto e secondo le modalità di cui all´art. 144bis, primo comma, lett. B), del Regolamento Emittenti. In virtù dell’autorizzazione accordata dall’Assemblea del 6 aprile 2006, da tale data ad oggi la Società ha acquistato sul mercato n. 1. 856. 227 azioni proprie per € 10,3 milioni. Attualmente la Società detiene in portafoglio n. 6. 654. 891 azioni proprie, corrispondenti al 3,224% del capitale sociale. Inoltre, l’Assemblea ha confermato la nomina del Dr. Federico Nazzari come Consigliere di Amministrazione della Società. Si ricorda che il Consiglio di Amministrazione dell’8 febbraio 2007 aveva nominato per cooptazione il Dr. Federico Nazzari come nuovo Consigliere di Amministrazione della Società, fino alla più ravvicinata assemblea dei Soci, in sostituzione del Dr. Francesco Costantini, il quale ha assunto la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione in due società concorrenti e pertanto in data 18 dicembre 2006 ha rassegnato le proprie dimissioni da Consigliere di Amministrazione della Società. Il Dr. Nazzari ha una consolidata esperienza nel settore farmaceutico avendo ricoperto diversi ruoli in imprese italiane e anche in aziende multinazionali. Inoltre, e’ stato per tre mandati biennali Presidente di Farmindustria. Nella riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi immediatamente dopo l’Assemblea, al Dr. Nazzari sono state delegate alcune attività di carattere istituzionale, pertanto egli è qualificabile come amministratore esecutivo. L’assemblea degli Azionisti ha anche deliberato di prorogare alla Deloitte & Touche S. P. A. L’incarico di revisione contabile in essere per gli esercizi 2008-2009-2010, ovvero sino all’assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2010, al fine di adeguarne la durata al limite di nove esercizi previsto dall’art. 159, quarto comma del Tuf. Parte Straordinaria - L’ Assemblea Straordinaria degli Azionisti, sulla base della relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione (disponibile sul sito internet Recordati all’indirizzo http://www. Recordati. It/rec_it/investors/shareholder/) ha deliberato la modifica degli artt. 10, 14, 15, 16, 18, 20, 26, 27 dello statuto sociale principalmente in adeguamento alla legge 262/05, recante “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari” (c. D. Legge sul Risparmio), come modificata dal D. Lgs. 303/2006 (c. D. Decreto Correttivo). Si è tenuto altresì conto di alcune raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate pubblicato nel marzo del 2006. L’assemblea Straordinaria ha altresì deliberato, sostanzialmente in rinnovo della delega precedente appena scaduta, di attribuire agli Amministratori la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale sociale, gratuitamente e/o a pagamento, mediante l’emissione di azioni ordinarie e/o di warrants validi per la sottoscrizione di dette azioni, per un ammontare massimo di nominali Euro 50. 000. 000 (cinquantamilioni) e di emettere, in una o più volte, per un ammontare massimo di nominali Euro 80. 000. 000 (ottantamilioni), obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, o con warrants validi per la sottoscrizione di dette azioni, per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione , con conseguente modifica dello statuto sociale. Primi tre mesi 2007 - Complessivamente le vendite nette del gruppo nel primo trimestre 2007 hanno registrato un incremento dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. . |
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17 APRILE 2007 - GIORNATA MONDIALE DELL’EMOFILIA “GIOCHIAMO A SAPERNE DI PIU’” IL 14 E IL 15 APRILE LA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI EMOFILICI NELLE PIAZZE ITALIANE PERCHÉ L’INFORMAZIONE FA PARTE DELLA CURA |
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Milano, 12 aprile 2007 – Martedì 17 aprile 2007 si celebra la Giornata Mondiale dell’Emofilia, una malattia rara e genetica che colpisce oltre 600. 000 persone nel mondo, di cui 7. 000 in Italia[1][1], arrivata alla sua Xix Edizione. Questa mattina presso la Casa della Cultura di Milano si è parlato di Emofilia e delle iniziative legate alla Giornata Mondiale con Andrea Buzzi – Presidente della Fondazione Paracelso Onlus e con il Dottor Pier Luigi Solimeno – Responsabile del Centro per la cura dell’artropatia emofilica "M. G. Gatti Randi" di Milano. Sabato 14 e domenica 15 aprile la Federazione delle Associazioni Emofilici (Fedemo) sarà presente con banchetti informativi nelle principali piazze italiane per lanciare una grande campagna informativa e di sensibilizzazione sulla malattia. La Città Milano ospiterà l’iniziativa domenica 15 aprile in Piazza Cordusio, dove i volontari della Fedemo saranno a disposizione dei cittadini per fornire informazioni riguardanti le attività promosse dalla Federazione delle Associazioni Emofilici. L’iniziativa è realizzata dalla Fedemo e dalla Fondazione Paracelso Onlus, con il patrocinio del Comune di Milano – Assessorato alla Salute. “Giochiamo a saperne di più” sarà un modo divertente per testare il proprio grado di conoscenza di questa patologia, spesso invisibile che colpisce una persona su 10. 000. Infatti, con l’aiuto di una schedina gratta e gioca, rispondendo alle domande di un semplice quiz, si avrà la possibilità di imparare qualcosa in più su questa malattia e vincere anche un piccolo premio. Quest’anno le iniziative della Giornata Mondiale dell’Emofilia sono state appoggiate anche dall’attore Diego Abatantuono che ha deciso di prestare la sua voce per la realizzazione dello spot radiofonico e farsi portavoce delle attività della Fedemo. E’ dunque sull’informazione che punta la campagna 2007 di Fedemo. Oggi, infatti grazie ai progressi scientifici, le cure disponibili sono in grado di contrastare efficacemente i sintomi della malattia (non ancora di curarla), ma è proprio l’ignoranza sull’argomento a pesare di più sulla vita degli emofilici e delle loro famiglie. La mancanza di informazione nella popolazione in generale costringe queste persone a vivere in condizione di segreto con elevati carichi di stress nelle fasi più delicate della vita, come l’ingresso a scuola, nel mondo del lavoro, nelle relazioni affettive. Se però in Italia le cure sono disponibili, anche se con un impegno economico dispendioso che si calcola intorno ai euro 120. 000,00 per ogni malato, questa malattia mette ancora a rischio la vita degli emofilici che vivono nei paesi in via di sviluppo, dove i costosissimi farmaci non sono accessibili. La World Federation of Hemophilia, organismo sovranazionale riconosciuto dall’Oms, stima 600. 000 casi di emofilia nel mondo e ritiene che moltissimi non siano ancora diagnosticati. Il 75% dei malati diagnosticati nel mondo non riceve cure sufficienti o non ne riceve affatto. Si calcola, inoltre che il 90% dei farmaci per la cura dell’emofilia siano utilizzati da Europa e Nord America, mentre il resto del mondo ne consuma il rimanente 10%. E’ a fronte di questi dati allarmanti che sono partiti i programmi di aiuti internazionali della Fondazione Paracelso – associazione no profit che si affianca alla Federazione delle Associazioni Emofilici e all´Associazione Italiana dei Centri Emofilia con il compito di sostenere i progetti scientifici per la cura dell´emofilia e gli interventi per migliorare le condizioni di vita delle persone affette da emofilia o altro deficit congenito della coagulazione. "Davanti a situazioni particolarmente drammatiche, come quella di Isaias, un bambino nicaraguense di otto anni che ha perso la vista a causa di un´emorragia non trattata, o di un ragazzo dell´Azerbaijan che rischiava la vita per i postumi di un intervento chirurgico, non ce la siamo sentita di girare la testa dall´altra parte" – dichiara Andrea Buzzi, presidente della Fondazione Paracelso - "Fra mille difficoltà, comprese quelle di una burocrazia spesso insensata, abbiamo attivato un´assistenza terapeutica a distanza per Isaias, con l´invio di farmaci da noi reperiti attraverso donazioni che andranno anche a coprire parzialmente i bisogni del centro emofilia di Managua e dei suoi circa 80 pazienti. A Isaias abbiamo inoltre acquistato un apparecchio Braille per scrivere e stiamo pagando due insegnanti privati che provvedano alla sua istruzione” – e aggiunge - Il ragazzo azero è invece al momento ricoverato in un ospedale italiano, dove gli hanno letteralmente salvato la vita. La triste realtà è che nel sud del mondo gli emofilici devono ancora lottare per la sopravvivenza". Parallelamente ai programmi internazionali, la Federazione delle Associazioni Emofilici prosegue con i suoi progetti sull’intero territorio nazionale per migliorare la qualità della vita delle persone affette da emofilia e dei loro familiari. Svolge le proprie attività attraverso la rappresentanza ai più alti livelli istituzionali e alla realizzazione di progetti di ricerca scientifica e programmi sociali di informazione, formazione e sostegno. I progetti principali oggi si concentrano sul coordinamento di gruppi di aiuto per i genitori dei piccoli emofilici in collaborazione con i medici e sull’impegno, attraverso le relazioni con le istituzioni preposte, di uniformare a livello nazionale gli standard di assistenza, al fine di superare il trend migratorio dalle regioni più svantaggiate alla ricerca di livelli di cura adeguati. L’impegno di Fedemo si concretizza anche attraverso l’organizzazione di eventi scientifici e sociali. In calendario, due importanti appuntamenti nel mese di maggio: il X Congresso mondiale muscolo-scheletrico e il Xx Convegno Ehc Parma 2007. Il primo, organizzato dalla Federazione delle Associazioni Emofilici e Fondazione Paracelso in collaborazione con la Federazione Mondiale dell’Emofilia si terrà dal 3 al 6 maggio 2007 a Stresa (Vb) e sarà un’importante occasione di confronto tra ematologi, chirurghi, ortopedici, fisiatri e fisioterapisti coinvolti nella gestione diagnostica e terapeutica del paziente emofilico e provenienti sia da paesi industrializzati sia in via di sviluppo. L’evento, dunque rappresenterà l’occasione più importante, a livello mondiale di scambio e di informazione in materia di ortopedia, chirurgia e terapia della riabilitazione. Il convegno dell´European Hemophilia Consortium (Ehc), invece, si terrà a Parma dal 18 al 20 maggio 2007 con la finalità di coinvolgere un gruppo misto di referenti per promuovere un miglioramento della qualità dell´assistenza e una cooperazione tra Paesi membri e Paesi candidati all´ingresso nell´Unione. L’evento, il cui tema è “Creare reti e registri per l’emofilia in Europa”, organizzato dalla Federazione delle Associazioni Emofilici, in collaborazione con la Fedred (Federazione delle Associazioni Emofilici dell’Emilia Romagna) e la Fondazione Paracelso sarà l’occasione di agevolare lo scambio di esperienze al fine di esportarle in quei Paesi dove gli emofilici vivono in condizioni di maggior disagio. Quest’anno il Convegno verrà preceduto il 15 e il 16 maggio da un pre-meeting, un vero e proprio laboratorio che coinvolgerà operatori, pazienti, medici, paramedici, legislatori e scienziati finalizzato alla formazione dei professionisti del settore. . . |
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IL MARMO IN BELLA MOSTRA OGGETTISTICA E COMPLEMENTI DI ARREDO IN PIETRA IN ACCADEMIA CON IL PROGETTO STONE INTERREG. OSPITI D’ONORE PER L’APERTURA OPERATORI RUSSI E ARABI |
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Carrara, 12 aprile - Una missione ufficiale di operatori del marmo composta da due gruppi, provenienti rispettivamente dalla Russia e dai paesi del Golfo, sarà a Carrara dall’11 al 14 aprile, nell’ambito del progetto Stone Interreg, promosso dall’Ice e da sette regioni italiane, fra le quali la Toscana, e dall’Internazionale Marmi e Macchine, per una serie di incontri con aziende, strutture ed istituzioni del comprensorio. I due gruppi, dopo un incontro ufficiale a Firenze nella sede della regione Toscana, svolgeranno un nutrito programma di visite ed incontri coordinati dall’Imm compiendo visite in cava e in aziende e strutture di trasformazione per vedere all’opera le macchine più moderne. Previste visite ed incontri anche in studi di scultura, laboratori di prova e ricerca e all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove, per l’occasione, è stata allestita una mostra Marmo/habitat. L’oggetto ed il complemento di arredo in pietra tra progetto e “saper fare”. La mostra, in sintonia con il progetto sottoscritto dalle sette regioni italiane a vocazione lapidea, ha lo scopo di “contestualizzare” il prodotto finito in marmo e pietra. In questo caso gli oggetti, una quarantina, tutti firmati da maestri del design contemporaneo, sono inseriti in un allestimento che aiuta ad apprezzare la grande maestria delle aziende del comprensorio, uniche in grado di tradurre in oggetti, di solo arredo o di uso quotidiano, le idee ed i progetti dei designer più creativi. Marmo/habitat, che sarà aperta nel pomeriggio di venerdì 13 con una cerimonia alla quale parteciperanno le delegazioni, può essere visitata anche sabato 14 durante l’orario di apertura dell’Accademia, propone oggetti che hanno fatto la storia del design firmati, fra gli altri, da Castiglioni, De Lucchi, Di Rosa, Lazzotti, Natalini (foto), Mari (foto) Palterer, Sottsass jr e Thun. . . |
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18^ FIERA CAMPIONARIA: A SIRACUSA PER SCOVARE LE NOVITA’ DI MERCATO |
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Siracusa, 12 aprile 2007 - Manca poco meno di un mese alla nuova edizione di Fiera Campionaria, la manifestazione che per dieci giorni radunerà nel quartiere fieristico della Fiera del Sud di Siracusa il meglio a livello nazionale della produzione di beni e servizi. Quest’evento, che nel corso degli anni ha fatto registrare un successo di pubblico notevole (si parla di oltre 150. 000 visitatori) rappresenta per tutto il Mezzogiorno un’ampia e completa vetrina di proposte innovative per tutti i settori del mercato economico. La rassegna targata 2007 si presenta ad un pubblico sempre più numeroso e, con un’offerta diversificata, si conferma di sicuro interesse per la varietà delle proposte e delle novità che il tessuto produttivo nazionale e regionale espone. Non solo imprenditori e liberi professionisti; ma anche casalinghe, persone in cerca di occupazione e studenti affolleranno dal 4 al 13 Maggio i quarantamila metri quadrati del quartiere fieristico di viale Epipoli, palcoscenico e al tempo stesso rappresentazione di una Sicilia e di un Meridione che lavora e che si confronta a testa alta con tutte le realtà produttive. L’individuo, insomma, con le sue originalità, con le sue proposte ed innovazioni è il protagonista di questa diciottesima edizione di Campionaria. La Campionaria rappresenta dunque un grande evento espositivo che raccoglie una molteplicità di settori merceologici: dall’arredamento all’edilizia, dagli articoli casalinghi all’agroalimentare, dal settore automobilistico alla nautica da diporto, dalle grandi società di servizi alle imprese operanti nel campo dell’innovazione tecnologica. La presenza in Fiera rappresenta quindi una garanzia ed una certezza di grande visibilità, assicurando contatti con il pubblico qualitativamente e numericamente elevati. La Campionaria accoglie infatti un pubblico vastissimo offrendo soluzioni moderne, innovative ed efficaci. Chiave del successo della manifestazione è sicuramente una comunicazione forte e d’impatto, che negli anni ha contraddistinto lo stile dell’organizzazione; riuscendo a raggiungere in modo diretto i potenziali visitatori coinvolgendoli in vario modo in un’ampia gamma d’interessi da condividere. I non pochi sforzi organizzativi e la positiva riposta del pubblico hanno sicuramente contribuito a rendere la Campionaria pienamente competitiva con le altre realtà espositive. . |
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PRESENTATA AD UDINE "NATURALMENTE SHOW" 18-20 MAGGIO 2007 |
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Trieste, 12 aprile 2007 - "La Natura è piena di infinite ragioni": con la riproposizione di questa frase di Leonardo da Vinci è stata presentata ieri ad Udine la prima edizione di "Naturalmente Show" che la Fiera ospiterà dal 18 al 20 maggio, dando vita ad una vera e propria "kermesse" dedicata al ritrovare sè stessi nel contatto con l´ambiente naturale. Il presidente Sergio Zanirato ed il direttore Maurizio Tripani, per la Fiera di Udine, hanno sottolineato le due polarità della rassegna, sottotitolata "Percorsi per ritrovarsi": da un lato i valori naturalistici ed ambientali, dall´altro i "percorsi" della mente, vale a dire la necessità di ritrovare la propria spiritualità nella vita all´aria aperta. Anche Antonio Maria Bardelli, intervenendo per il centro commerciale "Città Fiera", ha apprezzato l´idea di questa nuova manifestazione, definendola "culmine di un atteggiamento coerente" che ha portato il polo fieristico/commerciale di Martignacco a sottoscrivere un protocollo d´intesa che impegna i contraenti, tra i quali anche il vicino Parco del Cormor, al massimo impegno per la valorizzazione dell´ambiente e la minimizzazione dell´impatto dovuto alle attività umane. Il presidente della Banca Popolare di Cividale Lorenzo Pelizzo ha poi espresso soddisfazione per la presenza dell´istituto di credito a supporto di un´iniziativa "in cui crediamo moltissimo", ha detto. L´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna Enzo Marsilio ha quindi sottolineato, richiamandosi alla positiva sinergia già consolidatasi negli appuntamenti di "Agriest", la presenza della Regione stessa all´appuntamento fieristico allo scopo di promuovere in modo sempre più efficace il "sistema" dei Parchi e delle Riserve naturali. Valido aiuto in questa promozione sarà la nuova pubblicazione su "Aree naturali protette nel Friuli Venezia Giulia", presentata in anteprima nell´occasione, che in forma sintetica ed accattivante illustra le aree naturalistiche più preziose, a partire dai due Parchi naturali, le Dolomiti Friulane e le Alpi Giulie, le dodici Riserve naturali (la più giovane è la Riserva della Val Alba, creata nel 2006 nei dintorni di Moggio Udinese), i 27 Biotopi già istituiti e le aree protette a gestione statale, affrontando altresì i nodi delle nuove sfide cui è chiamata una corretta gestione della rete ecologica europea "Natura2000". "La pubblicazione - ha affermato Marsilio - ci auguriamo sia un concreto stimolo per i cittadini della nostra regione ad andare a visitare queste aree naturali, così vicine ma spesso ancora così poco conosciute, quando invece vi si possono ammirare valori naturalistici a volte unici anche a livello europeo". . |
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LA MECI GUARDA ALLA NUOVA EDILIZIA SOSTENIBILE IL CONVEGNO INAUGURALE DELLA RASSEGNA LARIANA SULLE COSTRUZIONI DEDICATO ALL’EFFICIENZA ENERGETICA E ALL’ISOLAMENTO ACUSTICO NEGLI EDIFICI |
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Erba, 12 Aprile 2007 – Il risparmio energetico e l’isolamento acustico egli edifici saranno i due temi al centro dei lavori del convegno con cui si aprirà, il prossimo Venerdì 13 Aprile alle ore 10,30, la Xxiv edizione della Meci (Mostra dell’Edilizia Civile e Industriale), manifestazione promossa dalle Associazioni Ance e Confartigianato di Lecco e Como, che si terrà al Centro Lariofiere di Erba dal 13 al 15 aprile prossimi, a cui parteciperanno oltre 140 aziende su 10 mila metri quadri di area espositiva. Il convegno, introdotto dal presidente del Comitato promotore della mostra Benedetto Monti e dai presidenti delle due associazioni edili di Lecco Mario Sangiorgio e di Como Valentino Carboncini, affronterà dal punto di vista tecnico i due temi- quello del contenimento del consumo energetico e dei requisiti acustici passivi degli edifici – anche alla luce della nuova situazione legislativa, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore del provvedimento correttivo del d. Lgs. N 192/05 (il d. Lgs. N. 311/06). Particolarmente qualificato il parterre dei relatori: Nicola Massaro (dirigente Ance Tecnologie e Qualità delle costruzioni) interverrà su “La situazione normativa in materia energetica ed acustica a livello nazionale, regionale e comunitario”; Rodolfo Brusoni (coordinatore Commissione referente Edilizia e territorio Centredil/ance Lombardia) parlerà sul tema “Case calde, consumi bassi: l’Abc del costruttore”. Infine Lionello Augelli (esperto e membro della Commissione acustica Uni) relazionerà su “Il Dpcm 5 dicembre 1997 sui requisiti acustici passivi: i riflessi progettuali in edilizia, interventi con tecniche tradizionale ed a secco”. Il convegno si concluderà alle ore 12,30 con l’intervento dell’Assessore regionale alle Reti e ai Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile Massimo Buscemi. . |
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VITA + TECNICA = ARTE? ROSEMARIE SANSONETTI E FILIPPO CENTENARI GALLERIA SPAZIO GIANNI TESTONI LA 2000+45 (BOLOGNA) 13 APRILE - 31 MAGGIO 2007 |
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Bologna, 12 aprile 2007 - Alla Galleria Spazio Gianni Testoni La 2000+45 si inaugura venerdì 13 aprile 2007 alle ore 18. 30 la mostra curata da Alberto Mattia Martini “Vita + Tecnica = Arte?“ che presenta sino al 31 maggio 2007 le opere di Rosemarie Sansonetti e Filippo Centenari. L’esposizione vuole porre l’attenzione sul rapporto che spesso intercorre tra vita e oggetti tecnologici entrati con forza nella routine quotidiana: significato letterario dal greco di “tecnologia” è “discorso dell’arte”. «L’utilizzo che i due artisti fanno della tecnologia» scrive Alberto Mattia Martini «può essere definito come una concatenazione tra il pensiero visivo e il pensiero pratico dell’oggetto, capace di accrescere l´area dell´invenzione e della creatività, quella entro la quale nasce l´opera d´arte». Centenari utilizza i nuovi media, in particolare il video, e Sansonetti la macchina fotocopiatrice o la fotografia e in entrambi rimane inscindibile il rapporto con la quotidianità, con l’oggetto d’uso comune, che ci mantiene legati alle nostre origini, ci pone in contatto diretto e continuo con la nostra storia e soprattutto mantiene costante e primaria la presenza dell’uomo nel rapporto con la “macchina”. Altra protagonista indiscussa delle opere dei due giovani ma affermati artisti è la luce come afferma Lucrezia De Domizio Durini parlando di Rosemarie Sansonetti: «estrae la luce come oggetto fisico, e da alchimista la capta e la manipola»; mentre Filippo Centenari, già vincitore nel 2005 del Premio “Gugliemo Marconi” per l’Arte Elettronica, lavora costantemente con la pittura e il video, alla ricerca di una sintesi mediale. Un lavoro che procede frammentando e ricostruendo continuamente immagini e luci provenienti dalla storia e dai nuovi spazi digitali a cui l’ artista cremonese dà vita attraverso l’utilizzo della tecnica. . |
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1/9 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA LA MOSTRA THOMAS JOSHUA COOPER - INTERNATIONAL WATERS - |
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Roma, 12 aprile 2007 - Uno tra i più affermati e stimati “landscape artists”, Thomas Joshua Cooper, come Richard Long ed Hamish Fulton, è un viaggiatore. Un artista nomade le cui straordinarie fotografie sono realizzate in serie ed in suggestivi luoghi molto spesso situati alle estremità del globo. Le immagini nascono solo dopo prolungate considerazioni ed attraverso un processo che può richiedere ore tra attesa, osservazione e riflessione. Le fotografie in bianco e nero vengono scattate con un grande ed “obsoleto” banco ottico 18 x 13 cm del 1898, ben noto ai fotografi dello scorso secolo, e, prima del processo di stampa, vengono sottoposte ad un trattamento a base di cloruro di selenio ed oro. I lavori presentati in occasione della prima mostra a Roma del fotografo americano, fanno parte di “The World’s Edge – The Atlantic Basin project”, un epico sforzo intrapreso nel 1990 di tracciare una mappa delle isole e delle terre che circondano l’intero oceano Atlantico, a partire dall’Europa e dall’America. Cooper intraprende spedizioni solitarie in luoghi spesso disabitati ed inospitali, minuziosamente rintracciati sulla carta geografica e scelti in base alla loro estremità geografica. I lavori di Cooper cercano di delineare la memoria del paesaggio nella storia segnata dai benefici e dai rischi della globalizzazione, per esempio At the World’s Edge—southwest-most—looking towards the New World—the North Atlantic Ocean segna l’inizio della circumnavigazione del globo compiuta da Magellano. Non si tratta perciò solo di geografia: “It is about place and memory, about historical identity and contemporary hopes and fears – and finally about silence and slowness” (“Si tratta di luoghi e di memoria, di identità storica, di paure e speranze odierne – ed infine di silenzio e lentezza”. (A. Harkness, Sojourns in The Archive: Photographs of The Atlantic Basin). Nato nel 1946 a San Francisco, Thomas Joshua Cooper ha vissuto negli ultimi venti anni a Glasgow, in Scozia, dove ricopre il ruolo di Professore e Direttore del Dipartimento di Fotografia presso la Glasgow School of Art. Thomas Joshua Cooper ha esposto in gallerie e musei sia in Europa che in America: tra le mostre personali ricordiamo quella del 2001 presso la Tate St. , Ives, e, più recentemente alla Whitworth Art Gallery, alla University of Manchester e presso la Casa das Mudas Centro das Artes, Madeira. I suoi lavori fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private tra cui The J. Paul Getty Museum, Los Angeles; the National Gallery of Canada, Ottawa; the Arts Council of England, the Tate gallery, Londra ; the Victoria and Albert Museum, Londra. Giovedi’ 19 Aprile 2007 Ore 19. 00 . |
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AMERICA! STORIE DI PITTURA DAL NUOVO MONDO |
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Milano, 12 aprile 2007 - Goldin volta pagina nel suo percorso di curatore di grandi eventi espositivi. E volta decisamente pagina perché ha il coraggio di abbandonare, dopo alcuni anni di mostre segnate da notevolissimo successo, il fertile territorio della pittura impressionista - proprio nel momento in cui tante altre realtà italiane invece abbondantemente lo percorrono - per presentare, per la prima volta nel nostro Paese, una grande mostra sulla pittura americana del diciannovesimo secolo: opere magnifiche, emozionanti, dipinte da artisti di valore assoluto ma spesso ignoti, o quasi, in Italia. Poi perché completa una metamorfosi del concetto stesso di mostra: da pura sequenza ragionata di opere (che pur ci sono, in grande quantità e di superba qualità) a una completa esperienza cognitiva ma anche sensoriale. In un viaggio duplice, l’uno dentro l’immensità della pittura e nella conoscenza della storia e dei miti di una grande nazione, l’altro nelle emozioni che proverà ciascun visitatore, quelle che vengono destate dalla “natura che si dispone davanti all’occhio di colui che cammina come in uno scenario infinito e immisurabile”. 220 opere di pittura, ma anche 50 capolavori originali della fotografia del diciannovesimo secolo, una decina di sculture, oggetti rituali e di vita quotidiana dei nativi americani, sale di approfondimento come quella dedicata alle Cascate del Niagara, l’uso innovativo della multimedialità, il tutto unito all’emozione della poesia. Questi gli ingredienti con i quali Marco Goldin ha creato quella che sarà la sua nuova sfida: “America! Storie di pittura dal Muovo Mondo”, una mostra che unisce, dipinge, racconta tante vicende, insieme alla storia dell’arte americana dal primo decennio dell’Ottocento al primo del Novecento. E’ il racconto, meglio il romanzo, di un secolo nel quale si assiste “allo sterminato canto sulla natura” da parte dei pittori della Hudson River School, ai viaggi di artisti americani alla scoperta del Sud America o dell’Italia, poi l’emozione dei “nuovi” territori dell’Ovest, con gli spaccati di vita di Indiani e cowboy, fino alla pittura impressionista d’oltreoceano e alla grande ritrattistica nell’ultima parte del secolo. Una mostra vastissima, otto ampie sezioni all’insegna della scoperta e della meraviglia, nella quale i giganti dell’arte americana ci immergono nella selvaggia bellezza di quel paesaggio “nativo” che, via via nel tempo, ma non sempre e non ovunque, sarà “addolcito” dall’intervento dell’uomo. “America! Storie di pittura dal Nuovo Mondo” è promossa dal Comune di Brescia, dalla Fondazione Cab, dalla Fondazione Brescia Musei insieme a Linea d’ombra, la società di Marco Goldin che gestisce interamente anche l’organizzazione della mostra. Compagni di questo meraviglioso viaggio – così come delle precedenti esposizioni che Goldin ha curato a Brescia – saranno ancora una volta i Fratelli Lucchetta del Gruppo Euromobil, in veste di main sponsor. La mostra è a cura di Marco Goldin, che firma anche il saggio generale ad apertura di catalogo. Un volume di circa 600 pagine che sarà il primo, vero strumento in lingua italiana sul tema della pittura americana del diciannovesimo secolo, corredato dai saggi di una quindicina dei maggiori studiosi americani, oltre che dalle schede di tutte le opere pittoriche inserite. Al tema della mostra, con il coordinamento scientifico dello stesso Goldin e di Barbara Weinberg, celebre curatrice della pittura americana al Metropolitan di New York, verrà dedicato anche un convegno scientifico internazionale, programmato a Brescia, nell’auditorium di Santa Giulia, nel mese di aprile 2008. Molte, e davvero di rilievo, le manifestazioni collaterali che Goldin ha voluto, per far sì che questa sua mostra divenga un vero momento di approfondimento su un secolo di vita di una grande nazione, che spesso ci è nota soprattutto per stereotipi. Serate e incontri saranno dedicati al cinema, alla storia, alla letteratura, allo sport , all’esplorazione, al giornalismo americani. Come sempre, il curatore presenterà in anteprima la mostra al suo pubblico. Lo farà con una tournée nei maggiori teatri italiani, tournée che prenderà il via il 25 settembre dall’Auditorium di Milano per concludersi il 9 novembre al Teatro Grande di Brescia. . |
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LUCE, OMBRA, BELLEZZA PERSONALE DI MARIA VISCONTI |
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Trieste, 12 aprile 2007 - S’inaugura sabato 14 aprile 2007 alle ore 18. 30 all’Accademia Belle Arti Scuola del Vedere (via Ciamician, 9) la mostra personale della pittrice triestina Maria Visconti, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, intitolata “Luce, ombra, bellezza”, propone una ventina di opere recenti, realizzate dall’artista a olio su tela, e rimarrà visitabile fino al 28 aprile. “Il buio e la luce” è il titolo di una raccolta di liriche - scrive Accerboni - recentemente pubblicate da Maria Visconti, poliedrica pittrice triestina, attiva anche in campo letterario e - nello stesso ambito dell’arte visiva - particolarmente versatile nell’esprimersi attraverso molteplici tecniche. Il contrasto e il rapporto concettuale tra buio e luce, chiaro e scuro, cromatismo e bianco e nero è un Leitmotiv nella creatività dell’artista, che nel corso degli anni sta acquisendo una maturità sempre più accentuata, come dimostrano anche le opere recenti proposte in questa esposizione: quasi una ventina, suddivise in tre sezioni. Una è dedicata al nudo femminile, ambito pittorico tra i più frequentati e complessi, interpretato dalla Visconti attraverso uno stile personale, di taglio iperrealista, che sottolinea – nella luce – la bellezza e l’armonia del corpo femminile, in una rappresentazione che oscilla tra sogno e realtà; ma ne rammenta anche la caducità, perché un raggio quasi livido ne scandisce le fattezze. L’iperrealismo scivola così e si rapporta agli esiti dell’espressionismo tedesco e nordico e a tutte le problematiche interiori che ne hanno sottolineato gli esordi e l’evoluzione, a quell’inquietudine intellettuale che ha permeato di sé molti aspetti dell’arte visiva europea, da Munch a Ensor a Kokoschka, e della letteratura del novecento. L’iperbole è presente anche nella natura morta, che la Visconti frequenta assiduamente e nel cui ambito rileviamo pure alcuni spunti di sorridente, ironico, allusivo surrealismo (che l’artista esplica attraverso l’intersezione di alcune parti del corpo umano), mentre il rapporto tra luce e ombra, tra bianco e nero del periodo precedente prorompe in una scenografica sequenza di rossi accesi e brillanti…Infine incontriamo il ritratto, arte difficile in cui l’autrice si cimenta in una felice interpretazione maschile, che coglie alla perfezione il temperamento del soggetto, e in un’approfondita analisi di se stessa. Va ricordato - conclude il critico - anche un settore nel quale Visconti rappresenta un notevole talento, quello della vetrata artistica. In tale contesto la pittrice risolve felicemente il rapporto compositivo tra pieni e vuoti e propone un vivace, vitalissimo contrappunto cromatico, in cui il linguaggio naturalistico viene ancora una volta sottoposto all’analisi e alla decrittazione iperrealista. . |
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OFFICINE DELLA CULTURA, ENERGIE NUOVE PER I TERRITORI DEL LAZIO |
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Roma, 12 aprile 2007 - Da Aprilia a Tarquinia, dalla Sabina a Pomezia, sessanta comuni coinvolti, quarantacinque laboratori culturali aperti, cui hanno aderito più di mille cittadini del Lazio. Duecentoventuno spettacoli dal vivo in sei mesi per un’utenza complessiva che si aggira attorno ai trentamila spettatori. Un’esperienza di promozione culturale che coinvolge circa cinquecento artisti e addetti ai lavori. Sono questi i numeri dei primi sei mesi di attività delle dieci officine culturali del Lazio, dieci progetti che l’assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport ha sostenuto, finanziato e promosso con un bando biennale nell’ambito della Legge 32 del 1978. E’ una novità assoluta con cui la Regione mira a rivitalizzare l’offerta culturale delle proprie province, facendo fiorire, sui singoli territori, spazi, attività di spettacolo e laboratori didattici di linguaggi culturali. “Con le officine culturali” – ha dichiarato questa mattina l’assessore Rodano in conferenza stampa – “abbiamo voluto ‘scavare’ nei territori. Da un lato, per cercare energie nuove e giovani nelle associazioni e nelle cooperative della nostra regione; dall’altro, per creare nuovi punti di riferimento per i cittadini del Lazio che desiderino fruire di eventi e attività culturali. I primi risultati” – ha proseguito Rodano – “sono a dir poco incoraggianti: con le officine culturali abbiamo restituito ai cittadini strutture teatrali in disuso o poco utilizzate, e dato l’opportunità, in alcuni casi, di adibire alle arti e alla creatività spazi inutilizzati, creando opportunità sia in termini di fruizione di eventi che di apprendimento dei linguaggi artistici”. Un’operazione che tende a costruire attività permanenti e a sollecitare una domanda altrettanto permanente in zone rimaste spente per anni dal punto di vista artistico, molto diverse tra loro ma in grado di offrire al pubblico le giovani risorse del proprio territorio. Volutamente, infatti, si preferisce l’adesione di artisti con meno di 35 anni e non appartenenti alla città di Roma, per rinfrescare e rilanciare il teatro, la danza e la musica senza aver bisogno necessariamente di nomi già affermati appartenenti al mondo dello spettacolo. Il rapporto costi/benefici è unrisultato già notevole e il direttore regionale per i Beni, Attività Culturali e Sport della Regione Lazio, Enzo Ciarravano, stamattina ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto in questi primi sei mesi: “Ci auguriamo che il successo continui e che la cultura nei territori del Lazio diventi un vero e proprio servizio offerto ai cittadini”. . |
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AL TEATRO LITTA DI MILANO VISIONI DI SOLARIS |
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Milano, 12 aprile 2007 - Nel prossimo mese di giugno al Teatro Litta di Milano ci sarà la possibilità di vivere un´esperienza unica. Tra meno di sessanta giorni avrà luogo Vds, Visioni di Solaris. Per la prima volta in un luogo solitamente dedicato alla rappresentazione teatrale intesa in senso classico, si potrà vivere un´esperienza unica e irripetibile, esperienza generata e creata anche dallo e nello spazio di un Palazzo settecentesco, sito nel centro di Milano, quale è Palazzo Litta. Questo il messaggio curioso che prelude a Visioni di Solaris: il Teatro Litta gioca con i nuovi media per tracciare il percorso verso un´esperienza esclusiva. E´ possibile prendere parte a questa esperienza fin da subito. Già molte prsone hanno inziato il loro viaggio scoprendo poco per volta gli step che li condurranno ad una fruizione soggettiva mai vista prima. Se sei incuriosito puoi fin da ora entrare nell´esperienza scrivendo una mail a visioni@teatrolitta. It , inviando un sms allo 3382407189, o cercando Vds nel web (contact_skype vdsolaris). . |
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PADOVA, DAL PORTOGALLO UNA TRILOGIA TRA CLASSICA E MODERNA IN PRIMA NAZIONALE |
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Padova, 12 aprile 2007 - Una trilogia che fonde, nella grande tecnica, la danza classica e modern per un evento impedibile in prima nazionale al festival Prospettiva Danza Teatro 2007 - il gesto, la parola, la visione. Venerdì 13 aprile (ore 21), al Teatro Verdi di Padova, la Companhia Portuguesa de Bailado Contemporâneo presenta tre coreografie: "Do Outro Lado", un intenso "Requiem" e il lavoro sul tempo "Euridice e o Instante". La compagnia diretta da Vasco Wellenkamp e Graça Barroso, il cui percorso di ricerca ha ottenuto grande attenzione a livello internazionale, presenta tre lavori differenti per una serata affascinante. E sulla scena si ricongiungono la precisione misurata della danza classica e l´istrionica espressività del linguaggio moderno, per un gioco coreografico che sprigiona gioia ed emozioni, giocando con drammatica intensità tra virtuosismi tecnici. "Do Outro Lado" - disegnato da Graça Barroso - è un intreccio impetuoso di allegria e tristezza, nel quale vive il respiro di un popolo che ha la potenza di un mare che arriva all´orizzonte e di rumorose correnti che seguono il proprio percorso. "Requiem" è invece un lavoro segnato dagli stati di dolore, di terrore, di compassione e di aspirazione all´amore eterno che la Sinfonia di Requiem di Britten ha ispirato e per i quali Vasco Wellenkamp ha cercato un´espressione drammatica. La pesante battuta ritmica dell´opera musicale avvolge i ballerini in un´atmosfera di desolazione fino alla fine. Infine in "Eurídice e o Instante" Wellenkamp ha lavorato sulla durata, sul tempo che fluisce indefinitamente. Partendo dalla linea disegnata dalla musica di Glass, attraverso la ripetizione dei suoi motivi melodici e ritmici, il coreografo ha cercato una seconda linea che, alternatamente, fugge e si avvince alla prima. In questa tensione fra allontanarsi e avvicinarsi, il movimento di un uomo e una donna percorre la musica come un luogo, o un istante, costruito per la singolarità di questa relazione. La Companhia Portuguesa de Bailado Contemporâneo è stata fondata nel 1999 dal suoi direttori artistici Vasco Wellenkamp e Graça Barroso e gode del riconoscimento e del supporto del Ministero della Cultura e del Concilio Municipale della città di Lisbona e di Cascais. Sin dal principio, la compagnia ha saputo creare forte interesse attorno al proprio lavoro artistico e ha catturato l´immaginazione e l´approvazione non solo del suo pubblico locale ma anche di quello internazionale. Tra il 2002 e 2003 il gruppo ha girato l´Europa portando il proprio lavoro in Spagna al Festival di "Madrid in Dance 2002", al Teatro Principal di Valencia, al Centro delle Arti nel Palazzo di Altea e al Teatro Calderon (Valladolid); in Italia al Festival di Villa Massimo a Roma, all´Anfi teatro Romano di Terni, al Teatro Morlacchi di Perugia e al Teatro Grandi Fiumi di Rovigo; in Germania al Tanz Theater di Osnabruick. La Compagnia presenta un repertorio davvero unico, ricco di nomi di grandi coreografi internazionali: Vasco Wellenkamp, Nils Christe, Rui Lopes Graça, Rita Judas, Gagik Ismailian, Henri Oguike, Nathalie Bard, Tíndaro Silvano, David Fielding, Rami Lavi e Darshan Singh. Emergendo da una cultura coreografica intesa nel suo insieme come una continua evoluzione artistica e tecnica nelle sue differenti manifestazioni, il lavoro della Companhia Portuguesa de Bailado Contemporâneo, deriva dalla profonda lezione della danza classica - il controllo, la qualità, la precisione - e della modern dance - l´espressività, l´apertura alla costruzione di un nuovo linguaggio. Il risultato di questo connubio si riflette in tutto il repertorio contemporaneo di questa compagnia. . . . |
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MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI PONTECAGNANO “GLI ETRUSCHI DI FRONTIERA” PONTECAGNANO-FAIANO (SA) |
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Roma, 12 aprile 2007 - Venerdì 13 aprile alle ore 10. 30 – presso la Sala ex Consiglio Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Via del Collegio Romano 27 a Roma - si terrà la conferenza stampa di presentazione del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera”,alla quale interverranno Anna Maria Reggiani, Mibac, Direttore Generale per i Beni Archeologici; Antonia P. Recchia, Mibac, Direttore Generale per l´Innovazione Tecnologica e la Promozione; Stefano De Caro, Mibac, Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Campania; Giuliana Tocco, Mibac, Soprintendente per i Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento; Luca Cerchiai, Università degli Studi di Salerno. La realizzazione del nuovo Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano - finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il contribuito e la partecipazione della Regione Campania e della locale amministrazione comunale - costituisce la tappa finale di un ambizioso progetto condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli ‘l’Orientale’ e con l’Università degli Studi di Salerno, e si configura di eccezionale rilevanza nell´ambito della valorizzazione del patrimonio archeologico nazionale in quanto raccoglie le testimonianze più significative dell’espansione etrusca nell’Italia meridionale, restituite da un sito tra i più importanti della Campania antica e del Mezzogiorno. La nuova ed ampia sede illustra in maniera rigorosamente scientifica ma al tempo stesso suggestiva e attraente, attraverso lo sviluppo di diverse tematiche, i risultati dell’intensa e costante ricerca avviata nel 1964 nel territorio comunale di Pontecagnano (Sa) in seguito alla scoperta, tra le più rilevanti dell’ultimo cinquantennio, di un vasto insediamento etrusco, che ebbe caratteristiche urbane già a partire dall’età arcaica. L’importanza e la consistenza del sito sono documentate dagli oltre 8000 ricchissimi corredi funerari che ne attestano la frequentazione dalla Prima Età del Ferro (fine X-inizi Ix sec. A. C. ) all’età romana, quando all’insediamento etrusco-italico si sovrappone la colonia di Picentia (263 a. C. ). Il nucleo principale dell’esposizione museale è costituito dai corredi principeschi del periodo Orientalizzante (fine Viii-vii sec. A. C. ), momento di massima fioritura del centro. Sabato 21 aprile 2007 a partire dalle ore 11. 00 - presso la sala dell’Auditorium del Museo – si terrà la cerimonia di inaugurazione a Pontecagnano-faiano (Sa). . |
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OPERE D´ARTE, UN MURO CONTRO SCIPPI DALL´ESTERO ZANELLO: BENI CULTURALI DOC, REGIONE E CC A SUPPORTO DEI MUSEI |
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Milano, 12 aprile 2007 - Più beni culturali e più esposti al pubblico negli oltre trecento musei lombardi, di cui circa la metà accreditati dalla Regione. Opere d´arte, antichi manoscritti e reperti archeologici saranno "doc" (ad origine trasparente e garantita) e insieme più facili e sicuri da acquisire. Cioè tutti di qualità artistica più elevata e più godibili dalla gente. E in più al riparo dal complicato fenomeno delle acquisizioni illecite da parte di musei stranieri (emblematico il caso del Museo Getty di Malibù che avrebbe illecitamente ottenuto alcuni manufatti archeologici provenienti dall´Italia). La Regione Lombardia, con l´assessore alle Culture, Identità e Autonomia, Massimo Zanello, si è posta alla regia di un sistema di collaborazioni, in particolare con il Nucleo speciale dei Carabinieri "Tutela Patrimonio Culturale" di Monza per supportare i Musei in questo processo e, quindi, accreditarli. L´operazione - illustrata e approfondita oggi nel convegno "Acquisire beni culturali per renderli accessibili al cittadino: procedure, problemi legali ed etici, accessibilità e leggibilità, tutela e valorizzazione" - è di grande significato, tanto più se si considera che dalla Lombardia transita l´80% del commercio di opere d´arte nazionali. "La parte più rilevante del patrimonio culturale è di proprietà pubblica - ha spiegato Zanello - e le acquisizioni sono appunto il modo privilegiato per sostenere l´arte e renderla fruibile ai cittadini". In quest´ottica è anzitutto indispensabile far luce sul complicato fenomeno delle acquisizioni illecite da parte di Musei stranieri, incrementando la collaborazione fra Enti, istituzioni e Forze dell´Ordine". "Fare sistema anche in questo campo - ha detto ancora l´assessore regionale - ci permette non solo di alzare il livello qualitativo delle esposizioni, ma anche arginare il traffico illecito di beni preziosi che, su scala nazionale, è inferiore solo a quello degli stupefacenti e di molto superiore a quello delle armi". "Se un Ente comunale o un museo desidera acquistare o acquisire una collezione - ha concluso Zanello - sia questa d´arte antica, medievale, moderna o contemporanea, oppure dei manoscritti, è necessario che abbia chiaro il quadro delle procedure da eseguire, nel pieno rispetto del Codice di Procedura Civile, Penale e dei Beni culturali, così poi da non aver alcun tipo di problema per ottenere l´accreditamento della Regione". Spetta poi al Museo saperli conservare e valorizzare attraverso un´esposizione metodologicamente e scientificamente valida, in grado di evidenziarne i pezzi di maggior pregio, storicamente e culturalmente rilevanti. . |
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PRESENTATO A BOLOGNA F.I.S.CO 7° FESTIVAL INTERNAZIONALE SULLO SPETTACOLO CONTEMPORANEO DAL TITOLO "TODAY IS OK" IN PROGRAMMA DAL 19 AL 29 APRILE 2007 A BOLOGNA E MODENA |
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Bologna, 12 aprile 2007 - Spettacoli, performance, installazioni, eventi speciali, dal 19 al 29 aprile Xing presenta a Bologna e Modena la 7a edizione di F. I. S. Co. , Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo dal titolo: "Today is ok". L´iniziativa, realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna, del Comune di Bologna, della Fondazione Teatro Comunale di Modena, della Siemens Arts Program e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, è stata illustrata ieri nella sede della regione. Il Festival ospita le realtà più rappresentative di quella zona di convergenza esistente fra le arti contemporanee: danza, arti visive, teatro, performance, dando spazio a esperienze di punta della ricerca internazionale più avanzata. Il tema di questa edizione, dà spazio ad un desiderio anti-consumistico in ambito spettacolare. Il programma ruota attorno a tre diverse tipologie di ambienti; un moderno spazio urbano-metropolitano (la ex Conservatoria dei registri immobiliari nelle torri di Kenzo Tange), un teatro classico (Il teatro Comunale di Modena), un luogo sotterraneo nel cuore della città storica (la Galleria Accursio). "Per la Regione - ha affermato l´assessore alla cultura Alberto Ronchi - è importante individuare soggetti come Xing in grado di creare delle reti culturali che coinvolgano il territorio, con una programmazione in accordo con le politiche regionali a favore delle varie espressioni del contemporaneo". "Una idea intelligente", secondo l´Assessore, anche la scelta di localizzare gli spettacoli in vari spazi della città, rivitalizzandola. L´assessore ha inoltre annunciato l´intenzione di partecipare al bando messo a disposizione del Ministero per i Beni culturali (con scadenza il 31 maggio e un badget nazionale di circa 20 milioni di euro) coinvolgendo i soggetti produttivi della regione che operano in ambito contemporaneo in un progetto condiviso e a durata triennale. Dede Auregli, in rappresentanza dell´assessore provinciale alla cultura Simona Lembi, ha spiegato che la Provincia sostiene l´iniziativa poiché in linea con il programma di mandato a favore delle espressioni culturali del contemporaneo. Un progetto interessante e innovativo anche per Angelo Guglielmi, assessore alla cultura del Comune di Bologna, che ha accostato l´iniziativa a favore del linguaggio contemporaneo alla prossima apertura di Mambo, come un luogo di incontro in cui conviveranno linguaggi diversi in un discorso di contaminazione. "Today is ok - ha detto Silvia Fanti , curatrice del Festival - non è un giudizio ma l´affermarsi di un intra-tempo, un intervallo tra sintassi differenti. La stessa scansione del programma di Today is ok è condotta da un ritmo, da accostamenti di opere che cercano di stabilire un continuum organico in grado di riconciliare ragione, sensualità, sentimenti, volontà e di lasciar spazio a una apparente insignificanza". "Libertà personale, capacità di adattamento a situazioni indeterminate, tolleranza nei confronti della frammentazione, accettazione della dispersione - secondo la Fanti - sono le carte degli artisti invitati a questa edizione del festival". "Today is ok - ha concluso - mette infine in una posizione di ascolto aperto, un modo di vedere le cose forse dimenticato o forse nuovo che attiva la fantasia e la coscienza dello spettatore". Spazi Degli Interventi: la ex Conservatoria Registri Immobiliari, alla base del complesso edilizio progettato da Kenzo Tange per il Fiera District di Bologna, sarà sede principale dell´evento. Uno spazio di 1800 mq che viene riconvertito per la prima volta a sede per eventi culturali grazie alla collaborazione di un fondo immobiliare (Fimit). La centralissima Galleria Accursio in Piazza Maggiore ospiterà un progetto speciale di 4 giorni a cura di Kinkaleri presentato da Siemens Arts Program in cooperazione con Xing. F. I. S. Co. Si estende in regione grazie alla collaborazione tra Xing e Fondazione Teatro Comunale di Modena che ospiteranno congiuntamente al Teatro Comunale di Modena lo spettacolo Nvsbl di Eszter Salamon inserito nel programma di Today is ok e della rassegna L´altra Danza. Ad oggi sono state realizzate 6 edizioni di F. I. S. Co. : Corpo Sottile (2001), Non Io (arte in mancanza di soggetto) (2002), Doing (2003), Your Private Sky (2004), Deficit! (2005), Figura N° (2006); e la pubblicazione dei libri Corpo Sottile (Ubulibri edizioni, 2003) dedicato alla nuova coreografia europea, e Figura N° (Xing edizioni, 2006). Per Today is ok sarà prodotto un catalogo con testi e materiali inediti. Per la durata del festival la Biblioteca Sala Borsa (Piazza Nettuno 3) mette a disposizione del pubblico una selezione di testi connessi alle tematiche del festival. Il Programma: spettacoli/performance - Il nuovo spettacolo del francese Yves-noël Genod - creatore pluri-disciplinare inclassificabile, attore per Claude Régy, François Tanguy e performer con i coreografi Loïc Touzé e Latifa Laâbissi - è di una scompostezza già percepibile nel titolo: Elle court dans la poussière, la rose de Balzac (Lei corre nella polvere, la rosa di Balzac). In questo ´oggetto coreografico fuori norma´, che ha debuttato al festival Les Inaccoutumés a Parigi, si respira grande libertà. Tre fantastici interpreti - un uomo, un bambino e una donna - si impossessano dello spazio. Saltellano, fanno soliloqui, cantano (frammenti di Céline verso la fine), parlano, divagano, pensano e danzano, in breve: fanno chiasso in tutti i modi. L´aspetto apparentemente spontaneo di questo giocoso frastuono è il risultato di un lavoro ostinato (le scintille dell´improvvisazione non produrrebbero un grande fuoco senza il supporto della precisione). Rigorosamente bizzarro Elle court dans la poussière, la rose de Balzac sembra un corso di patafisica dal quale si esce increduli e felici. (prima italiana - 19 aprile 07 Ex Conservatoria Registri Immobiliari). O è il titolo ´vuoto´ del quartetto creato dal giovane coreografo norvegese Brynjar Bandlien. Spettacolo incentrato sulla transitorietà di azioni e valori, è una esaltazione delle qualità della trasparenza e della provvisorietà. In O si segna e cancella continuamente lo spazio, per farlo respirare. Il processo compositivo sottolinea gli effetti meno evidenti della compresenza di più persone in un singolo luogo, come in una forma di coabitazione. O è una coreografia dell´erranza: presenta elementi che vengono sistematicamente messi da parte una volta raggiunti e verificati. Appena si profila una compiutezza, il gesto è abbandonato e si apre un nuovo vuoto su cui operare per l´abbandono successivo. Incredibilmente fresco, O fa convivere registri incongrui (astrazione e melodia) in una certa straniante leggerezza. Bandlien ha danzato per ensemble classici come il Nederlands Dans Theater 2 e per coreografi sperimentali come Vera Mantero. E´ sostenuto da Dansens Hus di Oslo ed è in residenza al centro coreografico nazionale di Bucarest, Romania. (prima italiana - 21 aprile 07 Ex Conservatoria Registri Immobiliari). Dopo la presentazione a Bologna di Giszelle di Xavier Le Roy e Reproduction, Eszter Salamon, coreografa ungherese attiva tra Parigi e Berlino, torna al Teatro Comunale di Modena, ospite di Xing per Today is ok e della Fondazione Teatro Comunale di Modena per L´altra Danza. Nvsbl, creazione per quattro danzatrici, è una riflessione sulla rappresentazione del movimento e i limiti della percezione. Eszter Salamon prosegue con questo spettacolo la ricerca sui movimenti invisibili e sul ruolo della visione nei processi di comprensione della realtà: tra percezione, memoria e interpretazione. Nvsbl invita lo spettatore ad entrare in una sorta di ´allucinazione´, in un gioco allucinatorio tra il fermo e il mobile, per sperimentare la vera natura della conoscenza. Nvsbl è un´indagine coreografica tributaria in un questo senso, delle concezioni di tempo e materia elaborate nella filosofia di Henry Bergson, Gilles Deleuze e Felix Guattari. (prima italiana - 27 aprile 07 Teatro Comunale di Modena). Di Hey girl! della Socìetas Raffaello Sanzio, il regista Romeo Castellucci dice "L´ispirazione per il titolo di questo spettacolo mi è venuta nella mia città quando, bloccato ad un incrocio, guardavo un gruppo di ragazze che aspettavano alla fermata del bus. Avevano gli zaini pieni e il volto dipinto dal trucco. Ciascuna aspettava il proprio bus. Tutto quello spazio intorno. Non parlavano tra loro. Non si guardavano. Nell´attesa della luce verde del semaforo - in quell´attimo - mi è venuto in mente il titolo dello spettacolo. Da allora non ho fatto altro che seguire quelle due parole. Ho aspettato. E ho aspettato ancora. Cosa sia successo dopo non lo so; ma credo abbia a che fare con il ritratto di un cuore umano. Qualcuno si sveglia, si alza, si prepara per uscire. Esce. Fine della storia. Potrebbe essere il tempo di una giornata, o di un periodo dell´anno, come un calendario. " Dopo la monumentalità del ciclo della Tragedia Endogonidia è scattata per Castellucci una fase di ricerca di estrema apertura. In questa nuova opera incentrata sulla forza magnetica della banalità, non c´è nulla che si trasformi, non c´è metamorfosi, nessuna transustanziazione. Castellucci cerca la rappresentazione di movimenti privati d´intenzionalità, movimenti già esauriti, come il pensiero che vorrebbe dargli un significato. Hey Girl! è linguaggio inteso come gesto, magari è un moto del capo, un dito puntato e un sopraciglio sollevato. Hey Girl!, saluto laconico, è un momento di ricognizione. (28-29 aprile 07 Ex Conservatoria Registri Immobiliari) Installazioni video: La videoinstallazione Holes In Between è un´indagine visiva sul non-metrico. Sostenuti dall´estetica sonora asincronica dei Sinistri, i due designers australiani Donnachie e Simionato modulano un elegante flusso di repertori visivi e combinatorie che turbano la comprensione. Holes In Between è stato realizzato per il Compendium of Time-based artworks pubblicato da This is (not) a Magazine, curioso e articolato progetto editoriale web sulle arti digitali del duo australiano. (19 aprile 07 Ex Conservatoria Registri Immobiliari). "Les Figurines (Pour une Opérette sans sous, si. )" nasce come opera video dell´artista visivo Jan Kopp per la compagnia *Melk Prod di Marco Berrettini, coreografo controcorrente e visionario. Accostamenti contraddittori, incomprensibili, traversata del tempo e anacronismi animano delle figurine nel mondo fittizio dell´operetta. Per Berrettini e compagni "l´operetta è una forma che esorcizza ad ogni istante la seriosità e la gravità della vita, provocando il riso, come liberazione dalla paura del sacro, dai divieti dell´autorità e del potere. " (21 aprile 07 Ex Conservatoria Registri Immobiliari). "Title", film del 1972, è uno dei progetti più radicali dell´artista visivo John Baldessari. Una giustapposizione di immagini, di un minimalismo estremo, che si susseguono senza gerarchia nè direzione. Baldessari isola e decompone gli elementi di un film classico: prima gli oggetti, i personaggi, gli ambienti esterni, poi le inquadrature che associano due figure e infine un innesco di azione, di un dialogo. Con Title, oggetto metacinematografico in perfetta sintonia con i film di quell´area del cinema sperimentale definita ´strutturale´, Baldessari evidenzia i punti precisi di fabbricazione e di manipolazione del senso, gli artifici dello spazio-tempo filmico. Straordinario lavoro sui codici, l´arte di Baldessari, non di rado accompagnata da una sottile vena ironica, ha dato vita, forse paradossalmente, ad un codice visuale che è diventato un parametro, quasi un´icona della cultura artistica di fine Xx secolo. (28 aprile 07 Ex Conservatoria Registri Immobiliari). "Untitled" è un dittico della fotografa e artista Camilla Candida Donzella spinto verso la forma di installazione. Incollati al muro, due ´fantasmi´ di carta ritagliata si caricano di tempo in diverse condizioni di luce; ogni immagine contiene un anticipo e un ricordo. Camilla Candida Donzella fotografa, disegna e scuote con incursioni dalle forme più svariate, le verità, i comportamenti e le immagini di una comunità silenziosa e spesso notturna ed invisibile. Così facendo racconta anche se stessa, occhio eccentrico ed interiore nella congrega dei coloni dell´immaginario urbano contemporaneo. Progetto speciale: Wanted. Intuizioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta è un progetto speciale nato da una sollecitazione di Siemens Arts Program e realizzato in cooperazione con Xing per F. I. S. Co. 07. Il gruppo fiorentino dei Kinkaleri è stato quindi invitato a sviluppare un progetto articolato sui temi del coinvolgimento e della responsabilità, progetto che coordina importanti collaborazioni con artisti e critici internazionali (Forced Entertainment, Joe Kelleher, Barbara Manzetti) e italiani (Fabio Acca, Federico Bacci, Romeo Castellucci, Nico Vascellari). Wanted si sostanzia come uno spazio in continua trasformazione: la Galleria Accursio, il sottopassaggio sotto Piazza Maggiore, diventerà un centro temporaneo ridefinito quotidianamente da un flusso di eventi performativi, distensioni abitative, condivisioni sonore, stati contemplativi, riflessioni e interviste, coinvolgendo i visitatori in un´esperienza estetica che focalizza l´attenzione sulla presenza e l´esposizione. Domande semplici, richieste dirette, esercizi di traduzione, ovvero la trivializzazione dell´atto di creazione sono il punto di partenza per ciascuno dei quattro capitoli giornalieri di Wanted. La serie di appuntamenti progettati da Kinkaleri per la Galleria Accursio (dalla durate variabile da 3 a 7 ore) saranno innescati dall´osservazione attiva dei critici Joe Kellher e Fabio Acca. L´accumulo di oggetti, azioni, parole e riflessioni modificherà lo spazio performativo come le tessere di un puzzle senza risoluzione. Gli spettatori, e gli ospiti (il film-maker Federico Bacci, il regista teatrale Romeo Castellucci, il gruppo di performer inglesi Forced Entertainment con la performance di 2000 domande nell´arco di 6 ore Quizoola!, la danzatrice Barbara Manzetti, il curatore e performer Mårten Spångberg, l´artista visivo Nico Vascellari) sono invitati a unirsi a Kinkaleri in questo ´atto gratuito di cannibalismo e immaginazione´. "Wanted si compone della propria polverizzazione, in modo utopico e apocalittico" (Kinkaleri) (eventi unici 23-24-25-26 aprile 07 Galleria Accursio) . |
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PERUGIA, VENERDÌ 13 APRILE, APPUNTAMENTO CON LA “BLACK MUSIC E MILES DAVIS” |
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Perugia, 12 aprile 2007 - Con una finestra sulla musica "nera" degli anni Sessanta, continua il viaggio di “All that music!”, la rassegna organizzata dalla Fonoteca regionale "Trotta" e l’Associazione “Charlie” di Terni per far conoscere la cosiddetta musica popolare del Novecento. Venerdì 13 aprile, dalle ore 17, al “100dieci Cafè” di Perugia (in via Pascoli, nei pressi della mensa universitaria), sarà la volta di "Black Music & Miles", la video e audio conferenza dedicata alla musica nera, sia sul versante del “jazz” (dove Miles Davis e le sue diverse, epocali "rivoluzioni" furono protagonisti assoluti), sia su quello del “soul” (con il grande successo internazionale delle etichette “Stax” e “Motown”). Di Miles Davis, “All that music!” ha già affrontato" la decisiva partecipazione alla rivoluzione del “be-bop”, con il quale il jazz aveva rischiato di essere ingabbiato in mode e stili più adatti per il ballo e l´intrattenimento che per una seria evoluzione musicale attenta ai problemi ed ai cambiamenti sociali. Più tardi, il musicista fu protagonista di altre svolte che cambiarono il volto di questa musica, sempre più vicina ai gusti dei giovani e alternativa all’esperienza "free" che aveva coinvolto quasi tutti gli altri grandi della musica afro-americana. Della Motown si parlerà, invece, come della mitica etichetta discografica che negli anni Sessanta divento così famosa da creare il cosiddetto “Motown Sound”, uno stile di musica soul con tratti molto distintivi come l´uso particolare del basso, una particolare struttura melodica, nuovi arrangiamenti e un particolare uso della voce. Tanti furono gli artisti di colore protagonisti di questa età d’oro, soprattutto in termini commerciali: primo fra tutti James Brown, ma anche “Sly and Family Stone”, Marvin Gaye e Stevie Wonder. La video–audio conferenza di venerdì, che avrà inizio con una appendice dedicata al rock britannico (Beatles e Rolling Stones soprattutto), genere non del tutto approfondito nell’ultimo incontro, sarà tenuta ancora una volta da Vincenzo Martorella, critico musicale, direttore delle riviste "Jazzit" e "Muz" della Luciano Vanni Editore, docente all´Università di Roma e di Lecce e all´Accademia della Critica di Roma. L’ingresso è gratuito. Info: tel. 075. 572. 33. 08, e-mail:fonotecatrotta@tiscali. It. . |
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GOLF - LPGA TOUR: CAVALLERI E SERGAS AL GINN OPEN |
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Milano, 12 aprile 2007 - Dopo un inizio di stagione molto altalenante, Silvia Cavalleri e Giulia Sergas cercano una buona prestazione nel Ginn Open (12-15 aprile), torneo del Lpga Tour in programma al Reunion Resort & Club di Reunion, in Florida. Alla partenza le tre giocatrici al momento più forti del mondo, Annika Sorenstam, Lorena Ochoa e Karrie Webb, con la svedese che deve difendere il suo ruolo di numero uno dalla Ochoa che le è ormai a ridosso nel Rolex Ranking, ossia la classifica mondiale. Tra le pretendenti al titolo Paula Creamer, Julieta Granada, Brittany Lincicome e Morgan Pressel, vincitrice del Nabisco Championship primo major stagionale. Il montepremi è di 2. 600. 000 dollari, uno dei più ricchi del circuito. L´european Tour Torna In Cina - Ancora un torneo in Oriente per l´European Tour, che torna in Cina per il Volvo China Open (12-15 aprile) allo Shanghai Silport Gc di Shanghai. La lunga trasferta e il montepremi medio (1. 490. 000 euro di cui 249. 124 andranno al vincitore) hanno lasciato a casa tutti i bigs e hanno rinunciato alla gara anche i giocatori italiani. Tra i possibili protagonisti i thailandesi Thongchai Jaidee e Chapchai Nirat, il filippino Frankie Minoza, l´indiano Shiv Kapur, il gallese Stephen Dodd, l´inglese Simon Dyson e il sudafricano Richard Sterne. Us Pga Tour Con Zach Johnson - Zach Johnson torna subito in campo, all´indomani del successo nel Masters, per disputare il Verizon Heritage (12-15 aprile), gara dell´Us Pga Tour che si disputa all´Harbour Town Golf Links di Hilton Head Island, nel South Carolina. In campo anche alcuni tra i grandi delusi del major, ossia Ernie Els, Jim Furyk, Chris Dimarco, Trevor Immelman, Davis Love Iii e Geoff Ogilvy, tutti a caccia di un pronto riscatto. Difende il titolo Aaron Baddeley. Il montepremi è di 5,4 milioni di dollari: al vincitore ne andranno 972. 000. Campionati Nazionali Match Play A Gardagolf - L´impegnativo percorso di Gardagolf ospita i Campionati Nazionali Match Play maschili (12-15 aprile) e femminili (13-15 aprile). Si gioca con la nuova formula adottata da qualche anno, ossia con tabellone a eliminazione diretta senza la fase di qualificazione medal. Nel torneo maschile, al quale sono ammessi 64 concorrenti, trentaduesimi il 12 aprile, poi doppio turno giornaliero venerdì 13 e sabato 14 e finale su 36 buche domenica 15. Tra i favoriti Marco Guerisoli, Nunzio Lombardi, Luca e Marco Beneduce, Leonardo Motta. Sarà interessante vedere all´opera anche i boys che si sono ben comportanti in Francia e in particolare Luca Gobbi, Claudio Viganò e Matteo Manassero. Il torneo femminile, con 32 partecipanti, inizierà venerdì 13. Doppio turno nelle prime due giornate e finale domenica su 36 buche. Attese alla prova Marianna Causin, Vittoria Valvassori, Alessandra De Luigi, Anna Roscio e Alessia Knight. Consiglio Federale Il 19 Aprile A Milano - Il Consiglio Federale terrà la seconda riunione del 2007 il 19 aprile a Milano, presso il Palazzo Telecom, alle ore 15. Questo l´ordine del giorno: Approvazione verbale precedente riunione; Comunicazioni del Presidente; Affari amministrativi: a) bilancio di esercizio 2006, b) variazione n. 1 al Bilancio Preventivo 2007, c) Problematiche Enpals, d) Delibere amministrative; Open d’Italia maschile e femminile; Manifestazioni professionistiche; Tesseramento Libero; Stampa e Promozione; Settore Tecnico; Campo Pubblico di Roma; Campo pratica pubblico di Colonnetti – Campo pubblico di Torino; Affiliazioni e aggregazioni; Giustizia sportiva; Varie Internazionali Di Francia A Floris De Vries E A Florentyna Parker, Trophee Cartier A Marianna Causin - Luca Gobbi si è fermato in semifinale nel Campionati Internazionali di Francia Boys, disputati sul percorso del Golf Club Toulouse-siehl, a Tolosa. Il giovane azzurro è stato superato dal forte olandese Floris De Vries per 1 up dopo un match molto equilibrato e nel quale forse avrebbe meritato miglior sorte. De Vries ha poi vinto il torneo battendo in finale il norvegese Frederik Kollevold alla 37ª buca, la prima di spareggio. In semifinale Kollevold aveva regolato il tedesco Marius Junker (3/1). Sei azzurri, su sette in gara, hanno superato la qualificazione medal dove si è imposto il francese Victor Dubuisson (141 - 70 71). Alle sue spalle si sono portati con lo stesso 142 Gabriele Heinrich (74 68) e Claudio Viganò (74 68), nel secondo giro entrambi autori di un 68 e unici a scendere sotto i 70 colpi. Ammessi ai match play, tutti con 148, anche: 23° Matteo Manassero (74 74), 26° Niccolò Quintarelli (73 75) e 27° Luca Gobbi (72 76). In uno spareggio a sei si è guadagnato uno degli ultimi tre posti nel tabellone Cristiano Terragni (32° con 149 - 73 76). Fuori per un colpo Valentino Dall´arche (37° con 150 - 78 72), ma il suo 72 unito al 68 di Viganò ha permesso a Italia 2, di cui faceva parte anche Luca Gobbi che ha dato il suo contributo con un 72 nel primo giro, di vincere il Trofeo delle Nazioni con 286 colpi, uno in meno di Germania 1. Al terzo posto con 288 la Norvegia, al quarto con 290 Francia 1 e al quinto con 295 Italia 1 (Manassero, Terragni, Quintarelli). Nel primo turno a eliminazione diretta sono usciti Terragni (5/3 da Dubuisson) e Quintarelli, superato da De Vries (5/3), autentica bestia nera per gli azzurri che ha messo fuori gioco anche Manassero (4/2), dopo che questi aveva battuto il francese Damien Perrier (3/2). Due match anche per Gabriele Heinrich (5/3 sul francese Enzo Perez e 2/1 dall´altro francese Mervin Rocchi). Sono andati avanti Viganò (3/2 sul tedesco Maximilian Walz e 2/1 sul transalpino Baptiste Courtachon) e Gobbi (2 up sul tedesco Tokashi Ohagen e 2/1 sul francese Matthieu Rollin), poi i due azzurri si sono trovati di fronte nel quarti dove Gobbi ha prevalso per 6/5. Nel Campionato di Francia femminile juniores, sul tracciato del Gc St. Cloud nei pressi di Parigi, Marianna Causin ha sconfitto per 5/4 Chiara Brizzolari nella finale del torneo di consolazione, Trophée Claude Roger Cartier. In precedenza la Causin aveva superato Alice Laurent (8/6), Emilie Alonso (4/2) e Marion Duvernay (1 up); la Brizzolari aveva avuto ragione di Valentine Gevers (1 up), Charlotte Kring Lorentzen (7/6) e di Nicola Rossler (forfait). Il torneo, Trophée Esmond, è stato vinto dall´inglese Florentyna Parker con un secco 6/5 in finale sulla spagnola Marta Silva. In semifinale la vincitrice ha eliminato la tedesca Caroline Masson (1 up), mentre la Silva ha battuto per 3/2 la svedese Anna Dahlberg Soderstrom. Delle otto azzurre solo Giulia Molinaro, 26ª con 149 (73 76), è approdata ai match play, ma è subito uscita per mano della spagnola Carlota Ciganda (1 up). Nella qualificazione su 36 buche medal numero uno del tabellone all´inglese Melissa Reid (140 - 67 73) e numero due alla tedesca Caroline Masson (140 - 70 70) con lo stesso score. Sono state eliminate: 55ª Alessandra Averna (154 - 78 76), 56ª Marianna Causin (154 - 77 77), 58ª Chiara Brizzolari (155 - 82 73), 67ª Valeria Tandrini (155 - 77 78), 72ª Alessia Knight (156 - 79 77), 91ª Chiara Venezia (161 - 88 73), 96ª Camilla Patussi (162 - 85 77). Nel Trofeo delle Nazioni successo di Gemania 1 (284) davanti a Svezia 1 con il medesimo score. Al nono posto con 299 Italia 1 (Molinari, Causin, Venezia) e al 14° con 306 Italia 2 (Brizzolari, Knight, Tandrini). . |
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VELA: VASCO VASCOTTO DICE CHE... |
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Valencia, 12 Aprile 2007 - “Siamo contenti che le nostre quotazioni crescano, abbiamo lavorato sodo: due anni di sacrifici per dare delle soddisfazioni, prima a noi stessi, poi a tutti quelli che ci seguono. Parenti compresi si intende!” A pochi giorni dall’inizio delle primo Round Robin della Louis Vuitton Cup, Vasco Vascotto, skipper e tattico di Mascalzone Latino-capitalia Team,fa un primo bilancio dopo l’ottimo 3° posto conquistato nell’ Atto 13. “Siamo ovviamente felici per tutto quello che abbiamo fatto fino adesso. Anche se, in verità, non abbiamo ancora fatto molto!- sottolinea Vasco-. Ora è il momento di capire se saremo in grado di comportarci all’altezza dei nostri avversari anche nelle regate della Louis Vuitton Cup. ” Mlct: Cosa significa per te "ottenere dei buoni risultati"? Vv: "Significa regatare correttamente sul campo. Non è solo una questione di punti. Personalmente desidero che regatiamo come realmente sappiamo e possiamo fare. Desidero che riusciamo ad utilizzare tutto il nostro potenziale tecnico e sportivo. " Mlct: Cosa ci dici delle condizioni meteo? Durante l´Atto 13 il vento è stato decisamente irregolare. Vv:" In primavera può succedere di tutto. Non appena comincerà a scaldarsi la terra dovremmo avere la brezza di mare. In questi ultimi giorni il mare è ancora piuttosto freddo. Basteranno due giornate di sole. Ho regatato spesso su questo campo in passato e credo di conoscerlo abbastanza bene. ” Mlct: Quale sfidante considerate di più? Vv: "Sono convinto che i neozelandesi siano fortissimi. Dispongono di organizzazione, teamwork, esperienza. Ma penso anche che i giochi siano ancora molto aperti e che nelle prossime settimane potranno esserci delle sorprese. ". Mlct: Sono usciti i sorteggi degli scontri ufficiali della Louis Vuitton Cup, il tuo primo match sarà proprio contro Team New Zealand… Vv: “Come si dice: via il dente via il dolore! Come dicevo prima, Team New Zealand è sicuramente uno tra gli equipaggi favoriti per accedere alla finale. Noi abbiamo la certezza che comunque dobbiamo regatare bene… E, comunque, a prescindere dal nome dell’avversario, a noi non cambia niente. Dobbiamo navigare con la nostra personalità di sempre e fare delle bellissime regate senza farci intimorire da nessuno ma avendo sempre il rispetto di tutti. Questa Coppa America sarà difficile per tutti. ” Mlct: Come vi rapportate agli altri? Vv: "In questa flotta composta da 12 team nessuno ha lavorato duro per due/tre anni per. Perdere delle regate. Questo mi sembra ovvio! Noi abbiamo imparato m0oltissimo e migliorato moltissimo ed è questo che dobbiamo continuare a dimostrare. So che posso sembrare un pò ripetitivo ma è veramente quello che penso. Il nostro team è formato da oltre cento persone: tutti contribuiscono… i nostri risultati sono una combinazione di tantissime cose fatte bene in ogni dipartimento. ". Mlct: Che ci dici delle due barche, Ita 90 e Ita 99? Vv:"sono importanti tutte e due, sono delle buone barche e con loro stiamo lavorando in parallelo. Per continuare a migliorare sono infatti necessarie due barche altrettanto competitive ed è esattamente di questo che disponiamo in questo momento. Ora dobbiamo essere bravi a valorizzarne le prestazioni che, e lo si è visto, possono portarci lontano…" Mlct: Come è cambiato Vasco Vascotto in questo ultimo periodo? Vv: “Sicuramente incomincia a venirmi la barba bianca. Questo è un brutto segno! A parte gli scherzi…sono stato messo a capo di un sailing team e questo mi ha portato tanta responsabilità sulle spalle…però non sono più di tanto preoccupato perché, alla fine, si tratta sempre e comunque di sport e regate… Da quando ero un bambino ho sempre avuto la stessa voglia di vincere, anzi, forse, è aumentata e questo è un buon segno. ” Mlct: Come vedi Valencia dopo l’arrivo dell’America’s Cup? Vv: “Valencia è cambiata tantissimo, hanno lavorato molto. Io venivo qui 10 anni fa e posso dire che per certi versi era una città pericolosa. Adesso è veramente una bellissima città di mare. Prima era una città di mare per modo di dire, perché prima sul mare c’era solo il porto commerciale…” . |
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