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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Aprile 2007 |
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GLI INVESTIMENTI DELL´EUROPA IN R&S ALIMENTARE SONO INFERIORI A QUELLI DEI CONCORRENTI, RIVELA UNA RELAZIONE |
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Secondo una nuova relazione, l´industria europea degli alimenti e delle bevande sta segnando il passo rispetto ai concorrenti globali in termini di ricerca e sviluppo. Nel 2004, stando ai dati divulgati dalla Confederazione delle industrie agroalimentari dell´Unione europea (Ciaa), l´intensità della R&s in Europa, ossia la spesa sostenuta dall´industria degli alimenti e delle bevande espressa in percentuale della produzione industriale, è stata pari allo 0,24%. Le industrie di alimenti e bevande nei principali paesi concorrenti presentano percentuali di spesa superiori: 0,35% per gli Stati Uniti, 0,40% per l´ Australia e 1,21% per il Giappone, che vanta il risultato migliore. Queste cifre, osserva la relazione della Ciaa, sono particolarmente significative considerando che la quota europea sul mercato mondiale delle esportazioni è scesa dal 24% nel 1997 al 20% nel 2005. Inoltre la produzione di alimenti e bevande rappresenta il 13,6% dell´intero settore manifatturiero dell´Ue ed è pertanto il ramo produttivo più importante, con un fatturato annuale di 836 Mio Eur e 3,8 milioni di addetti. La Ciaa ha suddiviso gli obiettivi dell´innovazione in cinque diverse tendenze: piacere, salute, fitness, convenienza ed etica. È poi emerso che le attività di innovazione sono intraprese più frequentemente da aziende di grandi dimensioni. «Tuttavia da molti indicatori emerge che la maggior parte delle aziende alimentari, incluse le piccole e medie imprese (Pmi), sono delle vere e proprie innovatrici e cercano costantemente opportunità di innovazione», ha dichiarato la Ciaa. Le aziende che intraprendono attività innovative possono essere suddivise in due categorie: le «grandi innovatrici», principalmente società di medie e grandi dimensioni, che investono molte risorse in R&s e immettono spesso nuovi prodotti sul mercato e le «piccole innovatrici», ossia soprattutto società di dimensioni ridotte che innovano senza introdurre radicali modifiche. L´ottimizzazione del prodotto è l´attività di punta delle Pmi. L´innovazione ha determinato un veloce miglioramento delle caratteristiche dei prodotti alimentari direttamente legate alla soddisfazione in termini di gusto e valore nutritivo. La Commissione europea e gli operatori europei nel settore degli alimenti e delle bevande stanno discutendo la possibile evoluzione dell´industria alimentare e della domanda dei consumatori nei prossimi 25 anni, in modo da valutarne l´impatto sulla ricerca nel settore alimentare, agricolo, ittico e biotecnologico. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ciaa. Eu/ . |
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PRESENTATO L’ATLANTE DELLE SORGENTI DEL VENETO. ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE: STUDIO NECESSARIO PER PROGETTARE LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA |
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L’assessore regionale all’Ambiente e il Direttore Generale dell’Arpav hanno presentato il 198 aprile , a Palazzo Balbi, l’Atlante delle Sorgenti del Veneto. La pubblicazione, che fornisce un censimento omogeneo a livello regionale delle sorgenti montane, è stato realizzato dalla Regione nell’ambito delle attività previste dal Docup, il Documento Unico di Programmazione per gli interventi strutturali 2002-2006, co-finanziato con fondi europei Fesr e in particolare del Progetto Sampas (Sistema per la Protezione delle Acque Sotterranee) con l’obiettivo di accrescere la conoscenza nel campo delle acque sotterranee, a supporto di un corretto utilizzo ed un’adeguata protezione della risorsa idrica. Si tratta di un censimento informatizzato, per la cui realizzazione sono state opportunamente affiancate moderne tecniche di sistemi informativi territoriali ed esperienze professionali di tecnici con profonda conoscenza del territorio. Nel Veneto le opere acquedottistiche che attingono dalle acque sotterranee superano per numero e portata quelle che prelevano acqua superficiale: le sorgenti e i pozzi rappresentano circa il 98% del totale delle prese e circa il 90% del totale in volume (3. 500 l/s la portata di concessione per le acque superficiali e 30. 000 l/s la portata di concessione per le acque sotterranee). In particolare le sorgenti sfruttate a scopo idropotabile nel Veneto sono oltre 1. 000, prevalentemente ubicate nell’area montana e pedemontana (soprattutto nelle province di Belluno e Vicenza). “Si tratta – sottolinea l’Assessore regionale – di uno studio che ci consentirà di realizzare una progettualità più razionale e corretta per la gestione della risorsa acqua. E’ un problema al quale la Regione ha riservato da sempre molta attenzione e al quale ha dedicato la redazione del Piano di Tutela delle Acque. E’ indubbio – ha sottolineato - che vi siano molte problematiche, non ultima quella legata all’obsoleta rete di acquedotti e di irrigazione, aspetto questo che come Regione abbiamo affrontato sia intervenendo nel settore agricolo per la realizzazione di un sistema di irrigazione più funzionale ed efficiente, sia con la Società regionale “Veneto Acque” per la ristrutturazione della rete acquedottistica”: Riferendosi poi all’allarme siccità, l’Assessore ha voluto precisare che attualmente non siamo in una situazione particolarmente difficile, visto che le precipitazione di quest’inverno sono state nella media degli ultimi 30/40 anni. “Assistiamo invece – ha sottolineato - ad uno spostamento delle stagioni, con una stagione estiva in largo anticipo e un conseguente anticipo del ciclo delle colture e quindi con un utilizzo anticipato della risorsa idrica per uso agricolo, che usufruisce di circa il 60-70% dell’acqua dei fiumi, il che determina incerti periodi momenti di sofferenza. Il problema semmai è rappresentato dalla gestione delle acque, visto che i bacini idrici sono regolati da Terna, società quotata in Borsa che produce energia, quindi più attenta alle necessità energetiche che a quelle del territorio, mentre per quanto riguarda i grandi fiumi, il Po scorre in Veneto solo nel suo tratto terminale, e l’Adige nasce in Trentino. Per ovviare a questa situazione – ha ribadito – la Regione ha avviato una progettazione che prevede la realizzazione, lungo l’asta dei fiumi Adige e Piave, di un sistema di bacini attraverso il recupero delle ex cave dismesse, creando complessivamente, per ogni fiume, una riserva di 50/60 milioni di metri cubi d’acqua, che ci garantirà in caso di situazioni di siccità. Per quanto riguarda il Po vi è l’ipotesi, che al momento necessita di alcune verifiche tecniche, di realizzare un unico bacino di 50 milioni di metri cubi lungo il fiume Mincio, in territorio veronese, che darebbe risposte ai problemi di carenza d’acqua sia del Po, sia del lago di Garda. La realizzazione di questi progetti ci consentirà di essere autonomi e indipendenti e soprattutto ci consentirà di dare risposte decisive al problema acqua”. L’assessore regionale ha poi evidenziato un altro problema, che è quello della pulizia dei fiumi e dei bacini. “Siamo in presenza di una normativa burocratica lunga e lenta, che rende difficile ogni intervento in tal senso, con il risultato di rendere minore la portata dei fiumi e la capacità dei bacini, senza contare che dalla vendita del materiale recuperato, costituito da sabbia e ghiaia, si potrebbero ottenere risorse da utilizzare proprio nel recupero e nel ripristino ambientale”. . |
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APPROVATA LA CESSIONE DELLA DIVISIONE SURGELATI AD AGRIA HOLDING S.P.A.. IL GRUPPO RONCADIN SI CONCENTRA SUL CORE BUSINESS AVICOLO. CONCESSA CALL OPTION A RONCADIN SUL MARCHIO SURGELATI ARENA. |
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Roma, - Il Consiglio di Amministrazione di Roncadin S. P. A, tenutosi in data 18 aprile 2007 ha deliberato la cessione ad Agria Holding S. P. A. Del 100% di Arena Surgelati S. P. A. , società attiva nella produzione e commercializzazione di un’ampia gamma di prodotti ittici, vegetali, carni e piatti pronti surgelati, primi e secondi piatti ad alto contenuto di servizio, snack e gelati. Agria Holding S. P. A. Detiene direttamente il 3,289% di Roncadin ed è controllata, tramite la Di Dario Dante & Partners s. A. S. , da Dante Di Dario. Dante Di Dario controlla, direttamente ed indirettamente, il 53,165% di Roncadin S. P. A. Il fatturato di Arena Surgelati S. P. A. È stato nel 2006 pari ad euro 48. 883. 000 (14,7% rispetto al fatturato del Gruppo Roncadin), con un Ebtida negativo per Euro 6. 100. 000 (pari al 40% dell’Ebtida del Gruppo Roncadin) ed una posizione finanziaria netta negativa per Euro 7. 000. 000 (29,3% della posizione finanziaria netta del Gruppo Roncadin). Il corrispettivo è pari ad euro 8. 300. 000 di cui: - euro 500. 000 saranno corrisposti da Agria Holding a Roncadin al momento del closing; - euro 7. 800. 000 saranno corrisposti entro il 30 giugno 2008. Al momento del closing, che sarà effettuato presumibilmente entro il mese di maggio, sarà data comunicazione al mercato. L’accordo prevede la concessione di un’opzione call sul marchio Surgelati Arena (l’”Opzione”). Con l’esercizio dell’Opzione, esercitatile dopo sei mesi dalla girata delle azioni di Arena Surgelati e fino al 15 giugno 2008, Roncadin potrà acquistare il marchio Surgelati Arena per un corrispettivo di euro 7. 700. 000. In tal caso, verrà stipulato tra Arena Surgelati e la Società un contratto di licenza d’uso in esclusiva dei marchi, per un periodo di 15 anni e per un corrispettivo minimo pari a: - euro 700. 000 per il primo anno; - euro 1. 000. 000 per gli anni successivi. Il saldo di euro 7. 800. 000 (“Saldo”) verrà alternativamente corrisposto come di seguito indicato: (i) nel caso in cui entro la data prevista per il pagamento del Saldo si sia perfezionata la fusione tra Agria Holding ed Arena Surgelati, mediante compensazione, fino a concorrenza di una somma di pari importo, con il Credito derivante dall’esercizio dell’Opzione Call (il “Credito”). La differenza di euro 100. 000 sarà regolata per contanti; (ii) nel caso in cui entro la data prevista per il pagamento del Saldo non si sia perfezionata la fusione tra Agria Holding ed Arena Surgelati, mediante compensazione, fino a concorrenza di una somma di pari importo, con il Credito e previa cessione da Arena Surgelati ad Agria Holding del Credito per un corrispettivo pari al valore nominale, da pagarsi in via inderogabile contestualmente alla stipula dell’atto di trasferimento del Credito. La differenza di euro 100. 000 sarà regolata per contanti; (iii) a mezzo bonifico bancario e/o assegni bancari o circolari nel caso in cui non sia stata esercitata l’Opzione Call. A garanzia dell’integrale pagamento, Agria Holding costituirà in pegno, a favore di Roncadin, il 100% delle azioni di Arena Surgelati, con diritto di voto e dividendi a favore di Agria Holding. Il Consiglio di Amministrazione, nella valutazione dell’offerta, si è avvalso di una fairness opinion di un advisor indipendente, Lombarda & Associati s. R. L. , sia sul valore di Arena Surgelati S. P. A. Che sul marchio Surgelati Arena. Tale fairness opinion ha indicato come congruo ed in linea con le valutazioni di mercato il corrispettivo offerto da Agria Holding S. P. A. Sarà data informativa dell’operazione al Law Debenture Trust, attraverso la trasmissione della fairness opinion e degli altri documenti rilevanti, nei modi e termini del regolamento del Bond Agria Finance 85. 000. 050 scadenza 2011, quotato presso la Borsa del Lussemburgo. L’operazione si inserisce nel processo di razionalizzazione del Gruppo Roncadin. Le ragioni per le quali il Consiglio della Società ha ritenuto opportuno procedere alla cessione di Arena Surgelati sono: a) consentire al Gruppo Roncadin di concentrarsi sul core business avicolo, tenuto conto che le carni avicole sono le carni del futuro, in quanto ricche di proteine, povere di grassi, microbiologicamente sicure; b) avere maggiore redditività, deconsolidando le perdite di Arena Surgelati e ricevendo a titolo di royalty, in caso di esercizio dell’Opzione call sul marchio Surgelati Arena, un compenso di 700. 000 per il primo anno e di euro 1. 000. 000 per gli anni successivi. A fronte della partecipazione in Arena Surgelati che aveva generato perdite nel 2006 per euro 15. 065. 120, in sostanza Roncadin deconsoliderà le perdite e registrerà un ricavo derivante dalle royalty per euro 700. 000/1. 000. 000 annui; c) migliorare la Posizione Finanziaria Netta, avendo per gli effetti un maggiore facilità di accesso con il sistema creditizio; d) migliorare la situazione patrimoniale del Gruppo Roncadin; e) consentire, sotto il profilo gestionale e amministrativo, notevoli benefici. Sarà possibile un accorciamento della catena societaria e semplificazione dei sistemi informativi; f) con l’esercizio dell’Opzione, acquisire la disponibilità del marchio Surgelati Arena, che costituisce un asset strategico. La società acquirente, Agria Holding S. P. A. , dal canto suo ha elaborato un Piano Industriale che prevede: 1. Ricapitalizzazione di Arena Surgelati entro giugno 2007 per euro 6. 000. 000; 2. Messa a reddito di Arena Surgelati attraverso le seguenti operazioni: a) delocalizzazione produttive dei prodotti ittici e vegetali, con notevole innalzamento del margine di contribuzione; b) accorpamento dei siti produttivi italiani; c) riorganizzazione logistica; d) semplificazione amministrativa; e) sviluppo prodotti ad alto valore aggiunto quali i “Sapori del mare” ed i “Sapori dell’orto”; f) piano pubblicitario strutturale e progressivo per i prossimi cinque anni. L’operazione di ricapitalizzazione di Arena Surgelati simboleggia l’impegno della famiglia Di Dario per lo sviluppo di tutte le società del Gruppo Agria. Con l’operazione sopra descritta, si avrà una più netta separazione tra il Gruppo Roncadin/pollo Arena attivo nel business avicolo e guidato, con pieni poteri, dall’Amministratore Delegato dr. Massimo Manelli ed il Gruppo Agria/arena Surgelati attivo prevalentemente nel business dei prodotti surgelati e condotto da un nuovo team di manager di comprovata esperienza. La documentazione prevista ai sensi dell’art. 71 e 71bis del Regolamento Emittenti verrà messa a disposizione del pubblico nei termini di legge. Stabilimento di Castelplanio In merito allo stabilimento di Casteplanio (cfr. Comunicato stampa del 3 aprile 2007) l’Amministratore Delegato dr. Massimo Manelli, sempre durante la riunione consiliare odierna, ha riferito quanto segue: a) l’incendio ha interessato la parte dello stabilimento destinata alla produzione delle seconde e terze lavorazioni (elaborati cotti, crudi, etc); b) tali produzioni sono state dislocate immediatamente presso gli stabilimenti di Bojano e Montagnana; c) si prevede un ritorno alla normalità produttiva entro 60 giorni; d) verrà effettuata la ricostruzione di un nuovo complesso industriale, anche con l’aiuto di Regione Marche, Provincia e Comune, a cui va il ringraziamento della Società . |
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MILANO,CON "FOOD EXPERIENCE" IL CIBO DIVENTA DESIGN FINO AL 23 APRILE ALLA TRIENNALE PROPOSTE ACCATTIVANTI E GUSTOSE BECCALOSSI: INIZIATIVA ORIGINALE CHE ESALTA UN CONNUBIO PERFETTO |
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"Una ventina di situazioni originali, accattivanti e gustose". Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, inquadra così "Design Food Experience", iniziativa promossa dall´assessorato regionale all´Agricoltura, in occasione del "Fuori Salone", la manifestazione che si svolge parallelamente al Salone Internazionale del Mobile, in programma fino a lunedì 23 aprile alla Triennale di Milano (viale Alemagna, 6). Una bottiglia di olio d´oliva extravergine del Garda che affianca Proust, poltrona multicolore di Cappellini, forme di Grana Padano che diventano appoggio per la lampada Miss Sissi di Flos e forme di Bitto della Valtellina che si trasformano in pesi per i bilanceri di Technogym. E, ancora, un Provolone della Valpadana che, insieme a Bolly, secchiello da ghiaccio di Alessi, prende le forme di una mongolfiera o Salami Brianza, di Varzi e di Cremona che, sovrapposti fra loro, contengono Pere mantovane per esaltare Ed, tavolo ideato da Slide. Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano una rassegna innovativa e per molti aspetti unica nel suo genere. "Con Design Food Experience - dice Viviana Beccalossi - diamo vita ad uno spazio inedito, ricco di creatività ed innovazione, in cui oggetti e materiali appartenenti all´universo del design interagiscono con i prodotti tradizionali della Lombardia, in un connubio davvero particolare". Tra le proposte in mostra anche una piccola spiaggia con poltrona gonfiabile di Zanotta e stelle marine ricavate da meloni di Sermide e Viadana, un "happy table" interamente coperto di riso della Lomellina e apparecchiato con Festa, servizio da tavola di Guzzini e un angolo "cheese art" dove un´ampia cornice racchiude nove forme di Taleggio al fianco di S-chair, sedia di Cappellini. Da segnalare, infine, che all´iniziativa saranno in mostra e verranno premiate le tre bottiglie di vino lombardo (un Pinot nero dell´Oltrepò, un Lambrusco Mantovano e un Lugana del Garda), selezionate da una giuria nell´ambito di Vinitaly, la fiera internazionale del vino svoltasi a Verona. "I tre soggetti scelti - commenta Guido Cesati, segretario generale di Confartigianato Legno-arredo, membro della giuria - oltre ad esaltare l´eccellenza del vino lombardo, contribuiranno a valorizzare ulteriormente un settore, quello del design, di cui Milano e la Lombardia, sono già assolute protagoniste mondiali". . |
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NUOVO BANDO PER LA RICERCA AGRICOLA 2007/2010 |
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Un nuovo bando per la ricerca, la sperimentazione e la dimostrazione agricola, di durata triennale (2007-2010) è stato presentato questa mattina, nell’ambito del seminario “Dal territorio al laboratorio: la ricerca regionale al servizio dello sviluppo agricolo”, organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura presso il centro incontri di corso Stati Uniti 23. Il bando per linee prevede la presentazione di progetti fino al 15 giugno nell’ambito delle linee obbiettivo, ovvero delle priorità approvate dalla Giunta regionale in ambito di ricerca agricola, e premierà le proposte caratterizzate da elementi di novità, qualità tecnico-scientifica, collegamento col territorio e che prevedano esplicitamente iniziative volte al trasferimento dei risultati presso agricoltori, tecnici e consumatori. La capacità di trasferire e divulgare i risultati è uno degli elementi cardine sottolineati nel suo intervento dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco: “In questi due anni di impegno come Assessore ho visto il mondo agricolo muoversi tra l’applicazione concreta dei risultati delle ricerche e la sperimentazione di nuovi percorsi che aiutino a coniugare l’attività produttiva con il territorio e l’ambiente. Faccio l’esempio della direttiva comunitaria sui nitrati, finalizzata a ridurre e prevenire i fenomeni di inquinamento delle acque da nitrati di origine agricola, che costringerà la zootecnia a ridefinirsi nell’uso del territorio e nelle modalità di gestione. In casi come questo, la ricerca ci può e ci deve guidare nell’individuare i percorsi migliori e ci fornisce gli strumenti per governare il cambiamento in atto. ” L’assessorato all’Agricoltura della Regione sostiene e promuove la ricerca da quasi trent’anni: la legge di riferimento è tuttora la n. 63/1978, cui hanno fatto seguito la n. 13/1999, che ha avviato uno specifico sostegno a favore dell’agricoltura biologica, e la n. 17/1999 che ha riordinato le funzioni amministrative tra Enti Locali e Regione. Il bando per linee è un impegno rilevante per la Regione sia da un punto di vista organizzativo (nell’ultima tornata sono stati approvati 70 progetti su 104 presentati) sia economico (circa 1,6 milioni di euro di contributo annuo). Dopo l’introduzione dell’Assessore all’Agricoltura e del Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino Bruno Giau, il seminario ha tracciato il quadro seguito in questi anni dalla ricerca agricola regionale. La Struttura flessibile “Competitività e Innovazione” ha informato sull’attuazione della L. R. 4/2006, che ha istituito il Sistema regionale per la ricerca e l’innovazione. Ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria di Roma hanno esposto i risultati di una indagine sul grado di penetrazione presso gli imprenditori dei risultati della ricerca e hanno presentato la banca dati della ricerca, costituita da oltre 1000 progetti su iniziativa della Rete Interregionale Ricerca Agricola, con il sostegno finanziario di 10 Regioni. Per maggiori informazioni sul bando: http://www. Regione. Piemonte. It/agri/index. Htm . |
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TRENTA AGRICOLTORI CAMPANI ALLA SCUOLA DEL... FAGIOLO DI SARCONI |
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Trenta giovani agricoltori, produttori di fagiolo di Controne ed occhio nero di Oliveto Citra, il prossimo 24 aprile saranno in visita a Sarconi, culla del rinomato fagiolo ad indicazione geografica protetta. Lo stage è stato organizzato dalla Regione Campania con l’obbiettivo di far apprendere ai “discenti” le caratteristiche dei fagioli di Sarconi, le tecniche agronomiche adottate, oltre alle attività del consorzio nella promozione e commercializzazione. È un onore ospitare i produttori di fagioli di altre realtà italiane, dichiara il presidente del consorzio di tutela Terenzio Bove. Come già accaduto in passato ci siamo prestati per trasmettere conoscenze ad altri produttori di fagioli e che oggi hanno anche raggiunto o stanno per raggiungere il riconoscimento della igp. In fondo tutti i fagioli prodotti in Italia sono “discendenti” degli stessi “genitori”. Infatti i fagioli generalmente consumati oggi- aggiunge Bove- sono tutti originari dell´America Centro-meridionale e furono introdotti in Europa dai navigatori Spagnoli e Portoghesi intorno al sedicesimo secolo, dopo essere stati scoperti da Cristoforo Colombo durante il suo secondo viaggio a Cuba. Per almeno tre secoli di vita -continua Bove- i fagioli hanno consentito agli Europei di frenare le dilaganti malattie con il rischio di spopolamento a causa dell´alta mortalità dovuta a carestie ed epidemie in periodi in cui la gente incontrava grandi difficoltà per procurarsi il cibo. Il vecchio mondo, vi sembrerà strano -afferma Bove- fu salvato proprio dai fagioli che riuscirono ad assicurare un´importante fonte di proteine tali da ristabilire e rivitalizzare la gente duramente provata dalle carestie. A partire dalla seconda metà del ventesimo secolo, purtroppo, molti ecotipi selezionati in loco in diverse zone d’Italia di interesse agrario attuale, un tempo ampiamente coltivati, hanno subito una progressiva contrazione della diffusione che li sta portando all’estinzione. Tra le tante cause che hanno contribuito al minor utilizzo di queste colture sicuramente l’evoluzione dello stato sociale, il cambiamento delle abitudini alimentari, la mancanza di standard per le pratiche colturali, la globalizzazione dei mercati e l’omologazione delle produzioni. Questi ecotipi, attualmente definiti “minori” e quasi dimenticati, hanno permesso però l’evoluzione dell’agricoltura e da loro dipende la nostra sopravvivenza. Oggi nel cosiddetto mondo “civile” non si mangia più per fame, però, la perdita di questa biodiversità “contribuirebbe” direttamente anche ad un appiattimento culturale che comporterebbe una graduale scomparsa di tradizioni popolari, usi e costumi associati a tutte quelle colture ormai in disuso. La necessità di salvaguardare queste risorse genetiche e la maggiore attenzione dei consumatori verso un’alimentazione più salubre, genuina e tradizionale, per fortuna, sta orientando il mercato verso la riscoperta di questi “tesori” della gastronomia italiana. Oltre alla garanzia di qualità, infatti, il consumatore è sempre più interessato ad altri elementi che differenzino il prodotto e che dimostrino i legami con la tradizione, la storia e la cultura di determinate aree geografiche. Orgogliosi, quindi, di ospitare i cugini campani – conclude Bove – sperando di contribuire alla nascita di nuove “star” della gastronomia italiana e di trasmettere la carica giusta agli interessati al fine di promuovere la ricerca, la raccolta e la caratterizzazione di alcune specie e varietà locali che consentirà loro, attraverso la conservazione, la valorizzazione sia delle colture caratteristiche di un territorio che il patrimonio storico-culturale ad esse legato. . |
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MONTEMARANO SULLA BRUCELLOSI: "CI MUOVIAMO SECONDO LA NORMATIVA NAZIONALE ED EUROPEA" |
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"In tutti gli incontri avuti con i rappresentanti degli allevatori bufalini abbiamo ascoltato con la dovuta attenzione ragioni e proposte". Così l´Assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano a proposito della vertenza aperta dagli allevatori casertani che si oppongono al decreto di abbattimento dei capi di bestiame affetto da brucellosi. "In tutte le occasioni - ha proseguito Montemarano - abbiamo chiarito che i provvedimenti adottati nel settore e finalizzati all’eradicazione della brucellosi derivano dalla vigente normativa nazionale che, a sua volta, recepisce precise e ferme disposizioni dettate dalla Comunità europea. "Non si tratta - ha precisato l´Assessore alla Sanità - di normative trattabili, ma di disposizioni precise la cui non ottemperanza comporta una serie di sanzioni gravi per la nostra Regione e per l’intero Paese, come per esempio il taglio dei fondi o la concreta possibilità che la Cee non acquisti derivati del latte prodotti in Campania. Siamo perfettamente a conoscenza dell´importanza che riveste per la nostra regione la salvaguardia del patrimonio zootecnico e dell’intera filiera produttiva ad esso legato. "Proprio per questo - ha concluso Montemarano - la minaccia della brucellosi va scongiurata al più presto secondo le normative vigenti, proprio per preservare l’eccellenza dei nostri prodotti e, soprattutto, per salvaguardare la salute pubblica". . |
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BLUE-BOX, I NODI VENGONO AL PETTINE |
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Roma, Incontro interlocutorio -quello che si è tenuto il 17 aprile 2007 tra associazioni di categoria e Direzione Generale della Pesca - e che porterà a breve alla realizzazione di un documento unitario -siglato da Agci-agrital, Federcoopesca-confcooperative e Lega Pesca- sui nodi controversi relativi ai contratti di comodato d’uso delle blue-box. Confronto aperto anche sui canoni Telecom relativi al traffico satellitare. Nel corso della riunione sono stati, quindi, affrontati in particolare i due temi che al momento destano maggiori perplessità tra gli operatori e che di fatto, ad oggi, hanno impedito la sottoscrizione dei contratti e il cambiamento di voltura, da parte degli armatori. Contratti Telecom: le richieste del settore sono indirizzate ad ottenere un nuovo piano tariffario- quello proposto è giudicato troppo oneroso- e a una revisione del contratto stesso che presenta –secondo le associazioni di categoria- vizi di forma che rendono il documento non in linea con le leggi vigenti in materia di telecomunicazioni. Si sta cercando, quindi, di rendere compatibili, accogliendo le richieste delle marinerie, i contratti con quanto previsto dalla normativa che regola le telecomunicazioni. Importante, inoltre, l’eliminazione dal contratto dell’obbligo di realizzare il servizio di manutenzione con la sola Telecom. L’obiettivo è quello di ripristinare la possibilità degli armatori di scegliere a chi affidare il servizio. Contratti di comodato d’uso per le blue box: No degli operatori ad assumersi in carico i costi totali di gestione ordinaria e straordinaria di apparati, le blue-box, che restano comunque di proprietà della Pubblica Amministrazione. L’auspicio è quello che venga rivisto, quindi, il contratto di comodato d’uso –per altro mai sottoposto in visione alle associazioni di categoria, ma direttamente ai pescatori- che contiene nelle clausole un punto particolarmente controverso. In caso di distruzione fortuita degli apparati, infatti, – l’esempio più drammatico è quello della colata a picco dell’imbarcazione- gli armatori sono tenuti, persino, a risarcire il costo allo Stato. Dopo il danno, quindi, gli operatori dovrebbero subire anche la beffa. . |
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STABILIMENTO ITTIOGENICO: POLO MUSEALE E CENTRO DIDATTICO |
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Riqualificare lo stabilimento ittiogenico e discutere del suo futuro: questo il tema dell’incontro, tenutosi alla Regione Lazio, tra Daniela Valentini, assessore all’Agricoltura, e Massimo Pallottini, commissario straordinario Arsial. Presenti alla riunione anche insegnanti, cittadini e rappresentanti del V Municipio di Roma. “Abbiamo stanziato 250 mila euro per ristrutturare l’ittiogenico” - ha dichiarato Valentini – “una struttura di straordinaria importanza storica che vogliamo valorizzare e rilanciare come polo museale e come centro didattico capace di accogliere un progetto sull’alimentazione di livello nazionale e internazionale”. Lo stabilimento, situato nel cuore di Roma, lungo la via Tiburtina, vanta una lunghissima storia. Nato nel 1895 e dal 1995 collegato all’Arsial, dispone di un impianto sperimentale per l’allevamento ittico e conduce studi sulle problematiche connesse alla salvaguardia dell’ambiente acquatico e allo sviluppo delle risorse della pesca e dell’acquacoltura. Si occupa anche di consulenza specialistica a favore di enti pubblici. “Sviluppare la parte museale” – ha infine aggiunto Massimo Pallottini – “significa mettere a disposizione della città di Roma un luogo che ha più di cento anni e che può svolgere un ruolo importantissimo nella conoscenza delle risorse ittiche, contribuendo così alla crescita dei territori regionali”. . |
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CALABRIA: IL COMPARTO SI MOBILITA PER PROROGA NOVELLAME |
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Cosenza - C’è attesa, fermento e preoccupazione tra i pescatori calabresi che si augurano possano ottenere presto -il tempo stringe e la proroga dovrebbe essere firmata entro la fine del mese- il via libera del Mipaaf per proseguire la campagna di pesca del novellame da consumo. “Un provvedimento –commenta Katia Stancato, Presidente Federcoopesca-confcooperative Calabria- a parziale ristoro delle difficoltà che le nostre imprese incontrano, visto che questo tipo di pesca è, per chi la pratica, se non l’unica, una delle più importanti fonti di reddito nel corso dell’anno. L’auspicio è quindi che il Ministro De Castro sappia comprendere le difficoltà dei nostri operatori e accogliere, come è avvenuto già in passato quando si sono verificati gli stessi impedimenti all’attività di pesca, le istanze degli operatori. Del resto la proroga concessa dalla Regione Sicilia per questo tipo di pesca è un segnale tangibile che la situazione è realmente preoccupante. ” Il perdurare della mucillagine e le avverse condizioni meteomarine, che hanno impedito la regolare attività di pesca, complicano, infatti, una situazione delicata che vede il malessere dei pescatori catalizzato intorno ad alcune priorità: blue-box; caro gasolio; fermo pesca; nuovo Regolamento del Mediterraneo; ricostruzione stock tonno. “Consentire ai nostri pescatori –conclude Katia Stancato- ancora qualche giorno di pesca, significa dare una boccata di ossigeno importante ad un comparto che da occupazione a centinaia di persone e di famiglie”. L’attenzione dei pescatori ora è rivolta alla riunione che si terrà venerdì a Roma, presso il Ministero, e che affronterà, proprio, il problema legato all’emergenza mucillagine. . |
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BASILICATA: COLDIRETTI: CALAMITA´ ATMOSFERICHE E CREDITO |
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"Le assicurazioni contro le calamità naturali rappresentano l´unico mezzo per la difesa passiva delle coltivazioni", lo ricorda il Presidente della Coldiretti di Matera -Piergiorgio Quarto- che in occasione della grandinata verificatasi il 17 aprile ha immediatamente contattato tutti i presidenti locali dell´organizzazione per fare il punto della situazione. E Giuseppe Abbatepaolo, Presidente della Coldiretti di Bernalda, tira le somme di quest´ultima calamità che si è inesorabilmente abbattuta sulle coltivazioni nei comuni di Pisticci, Bernalda, Montalbano Jonico, Tursi, Nova Siri e Rotondella . I danni sono ingenti, sia le coltivazioni arboree che orticole sono state danneggiate o completamente distrutte, tale situazione ha inevitabilmente compromesso anche questa annata agraria. Il dato positivo, per quanto limitato al 50% delle imprese danneggiate, è che le colture erano assicurate contro le calamità naturali, in tal senso il Presidente del Co. Pro. Di di Metaponto Franco Vitelli con soddisfazione ha dichiarato che nell´ultimo mese il valore delle colture assicurate dal Consorzio ha superato i 30 milioni di Euro, dato di gran lungo superiore a quello dell´intera annata assicurativa 2006. E´ senz´altro un segno positivo infatti le garanzie assicurative disponibili per le colture vegetali sono ampie: grandine, vento, gelo-brina, siccità, eccesso di pioggia, trombe d’aria, uragani e fulmini mentre per gli allevamenti di bestiame possono essere assicurati per le garanzie di abbattimento forzoso, mancato reddito e smaltimento carcasse a seguito di epizoozie. Le novità introdotte dalla legge nr. 102 del 2004 inizia produrre a pieno i propri effetti, delineando sempre più marcatamente le opportunità offerte alle aziende agricole per la tutela del proprio reddito, a fronte di eventi calamitosi o di avverse condizioni meteorologiche. A livello regionale il buon lavoro effettuato dal Dipartimento Agricoltura ha portato alla emanazione della Legge 21 del 2006 in materia di difesa contro le avversità atmosferiche assimilabili alle calamità naturali in agricoltura e danni da epizoozie e fitopatie. Anche in questo caso, continua Quarto, occorre sottolineare come l´impresa agricola si stia sollevando dalle vecchie logiche dell´assistenzialismo in favore della logica di impresa che si apre al mercato, produce reddito e possiede la lungimiranza necessaria a garantire gli investimenti realizzati, l´invito è quindi alle banche affinchè possano ritornare a considerare il credito in agricoltura quale sostegno allo sviluppo delle imprese agricole ma soprattutto del territorio. Occorre, conclude Quarto, mutuare il buon lavoro effettuato dall´Assessore Fierro e dalle Organizzazioni Agricole in materia di assicurazioni contro le calamità anche al credito in agricoltura che rappresenta un elemento fortemente limitante lo sviluppo delle imprese, bisogna dare la piena operatività al consorzio fidi "Fidagri Basilicata" ampliando il fondo di garanzia consentendo di rispondere alle centinaia di istanze che ogni mese vengono prodotte, e le banche devono smetterla di fare "orecchie da mercante" rispetto all´applicazione della norma del De Minimis che nelle stesse agenzie delle banche firmatarie del protocollo di intesa con la Regione ed il Fidagri viene in molti casi disconosciuto. . |
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SAPORI DI PUGLIA A NEW YORK |
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I sapori della gastronomia pugliese di qualità in trasferta statunitense 23 e 24 aprile Il gusto della Puglia di qualità sarà a disposizione dei visitatori di “Casa Italia”, la due giorni dedicata ai sapori di Puglia il 23 e 24 aprile prossimi, nell’ambito della più ampia iniziativa regionale “ Settimana Pugliese a New York City”, nata dalla collaborazione tra gli assessorati ai Flussi Migratori ed al Turismo. Della due giorni sui Sapori pugliesi si è occupato invece l’assessorato alle Risorse Agroalimentari e, in particolare i Gruppi di Azione Locale. . |
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GASTRONOMIA E PIATTI PRONTI PER BANCO ASSISTITO, LIBERO SERVIZIO E TAKE AWAY |
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Evoluzione del gioco competitivo - Spostamento del consumo verso il take away che favorirà le aziende specializzate a livello produttivo e distributivo seppur a fronte di una riduzione della marginalità (costi elevati- forte potere della Gd). Scarsi risultati sul fronte della brandizzazione, nonostante innovazione e investimenti in comunicazione, modesti i risultati delle aziende di marca. In crescita le private label peraltro concentrate in segmenti maturi, stabili i primi prezzi per la scelta strategica di molte catene di limitarne la presenza negli assortimenti. Evoluzione dei fattori critici di successo - Lo sviluppo del take away accresce l’importanza del servizio, della flessibilità produttiva e dell’ampiezza di gamma; In tutti i segmenti di vendita cresce l’importanza del rapporto di collaborazione con il trade moderno. I deludenti risultati dei tentativi di brandizzazione del settore evidenziano la ridotta importanza della differenziazione del marchio e degli investimenti in comunicazione. Le caratteristiche di una domanda ancora molto legata all’acquisto di impulso rendono sempre più importanti le capacità innovative delle aziende. Il successo di una politica basata sull’innovazione non dipende solamente dalle capacità aziendali ma anche dalle politiche di una distribuzione non sempre in grado di valorizzare adeguatamente l’innovazione Evoluzione del marketing mix - Il buon andamento della domanda ha permesso di limitare l’utilizzo della leva prezzo come strumento di sviluppo dei consumi. Il prezzo rimane un elemento competitivo fondamentale solo in alcuni segmenti maturi. Cresce lo spazio per prodotti dalla shelf life breve e dall’elevata naturalità adatti al consumo quotidiano. Premiate le politiche di specializzazione. Lo sviluppo della grande distribuzione sta favorendo l’allargamento della presenza distributiva delle principali aziende anche al sud. La ristorazione e il vending, canali in crescita, vengono serviti tramite intermediari specializzati. In forte calo gli investimenti in comunicazione (-60%). Permane su livelli elevati la pressione promozionale. Evoluzione dell’attività prevista per il 2007: fatturato +7/9%, export +6/8%; mercato interno +7/8% - In forte sviluppo gli snack. Molto sostenute le vendite anche per i primi piatti trainate dalle zuppe e dai primi da forno. Stabilità/leggera crescita per le insalate, segmento in avanzato stato di maturità. Buono l’andamento di sughi e salse freschi, nonostante la sensibile ripresa dei sughi Uht. Rimane molto limitato il mercato dei piatti a base di carne nonostante gli investimenti effettuati da alcuni importanti produttori di carni e salumi Limitata la crescita dei prodotti a base di pesce segmento maturo e caratterizzato da una crescente competizione sul prezzo Poco soddisfacente l’andamento atteso per i prodotti a base di verdura ad eccezione dei grigliati. Dati Di Sintesi, 2006
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Numero di imprese |
150 |
Numero di addetti |
2. 300-2. 450 |
Numero di addetti per impresa |
16,0 |
Valore della produzione a prezzi ex fabrica (Mn. Euro) |
445,5 |
Variazione media annua della produzione 2006/2002(a) (%) |
7,0 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
187,6 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
106,9 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
45,0 |
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) |
31,2 |
Quota di mercato prime 8 imprese(a) (%) |
44,3 |
Export sulla produzione(a) (%) |
11,4 |
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
395,0 |
Variazione media annua del mercato 2006/2002(a) (%) |
6,9 |
Valore del mercato a prezzi finali (Mn. Euro) |
830,0 |
Previsioni di sviluppo della produzione: |
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· 2007(b) (%) |
+6 |
· tendenza di medio periodo(b) (%) |
+4-7 |
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| Fonte Databank . |
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ASCOLI PICENO PATRIA DELLA FRITTURA |
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E´ stata presentata in conferenza stampa la terza edizione di ´Fritto misto all´italiana´, manifestazione interamente dedicata alla frittura d´autore e che si svolgera` nel centro storico di Ascoli Piceno, tra la bellissima Piazza Arringo e l´affascinante Chiostro di San Francesco. Una rassegna promossa dall´Assessorato al Turismo della Regione Marche, in collaborazione con la Provincia e il Comune di Ascoli Piceno, nella patria della rinomata oliva ripiena all´ascolana e cittadina celebre per le sue cento torri. ´Il fritto di strada nella tradizione italiana´ (Piazza Arringo) e ´Il fritto nella cucina internazionale´ (Chiostro di San Francesco), saranno i protagonisti indiscussi, dal 28 aprile al primo maggio, dell´evento enogastronomico. Nella piazza dove ha sede anche il Municipio della citta`, funzioneranno tanti piccoli padiglioni, una ricca enoteca con vini e bevande tipiche di tutte le regioni e dei Paesi ospiti. Nel Chiostro di San Francesco, invece, sara` allestito il ristorante con variegati menu` tipici delle diverse regioni d´Italia. Le Marche saranno presenti con gli stand del fritto misto all´ascolana (olive ripiene, cremini dolci e verdure) e della frittura di paranza (pesci di piccola taglia quali panchette, merluzzetti, trigliette e scampetti). Il Piemonte con batsoa`, piedini di maiale disossati e fritti, semolino dolce e amaretti, l´Emilia Romagna con lo gnocco fritto arricchito da salumi tipici emiliani, la Toscana con pollo, coniglio e verdure fritte, l´Abruzzo con il formaggio fritto, la Campania con il tipico coppo di carta paglia riempito di timballetto di maccheroni, pasta cresciuta, panzarotti e crocchette di patate, la Sicilia con arancine, sarde a cotoletta, panelle e il delizioso cannolo siciliano, l´Alto Adige con i tipici krapfen dolci e salati. Nella sezione world food saranno presenti il fritto in tempura giapponese, le pastelinhos de bacalhau, polpette di baccala` portoghese, i brewas dolci e salati marocchini, i mix pakora, i papadums indiani, e i picarones peruviani. ´E´ un´importante iniziativa ´ ha sottolineato l´assessore regionale al Turismo e vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini ´ per la valorizzazione del territorio perche` le tradizioni legate alla buona tavola sono tra gli elementi fondamentali di attrazione per i turisti nella nostra regione. E´ una delle poche manifestazioni che rappresentano le peculiarita` delle Marche ed e` per questo che il Governo regionale ci investe fondi. Infatti, ogni anno abbiamo scelto di sostenere con forza l´iniziativa perche` riscuote molto successo sia per l´originalita` che nel modo in cui viene presentata´. ´Inoltre ´ ha concluso Agostini ´ in questa edizione di Fritto Misto abbiamo abbinato dei pacchetti turistici, promossi durante la partecipazione di fiere nazionali ed internazionali´. Tra le novita` di quest´anno e` bene segnalare Vittorio Castellani, massimo esperto italiano di ethnic food, che curera` lo spazio del World Food e quattro concerti con artisti di fama internazionale (Marco Poeta, Fausto Cigliano, Bevano Est e Carlo Muratori). Inoltre, la rassegna prevede anche presentazioni di libri, conferenze, degustazioni guidate a tema. Gli stand del percorso del fritto rimarranno aperti dalle ore 12 alle ore 20 e gli assaggi potranno essere effettuati con un biglietto d´ingresso unico. . |
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CONSUMATORI INVITATI A SCEGLIERE IL MIGLIOR EXTRAVERGINE BIO DELL’UMBRIA: DEGUSTAZIONI (GIOVEDÌ 19 APRILE) PRESSO I GRUPPI ORGANIZZATI DOMANDA OFFERTA (GODO) A PERUGIA E TERNI |
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Il giudizio dei consumatori costituisce la novità della 7ma edizione di Umbria Biol, il premio regionale (valido per la selezione nazionale) per il miglior extravergine da agricoltura biologica promosso dal Comune di Giano dell´Umbria, Aiab e Aprol-coldiretti. La competizione nazionale si svolgerà ad Andria dal 20 al 23 aprile I partecipanti al Godo (Gruppo Organizzato Domanda Offerta) che giovedì 19 aprile, dalle 15 alle 18 si recheranno a ritirare la loro spesa biologica e saranno invitati/e a degustare gli oli partecipanti ed esprimere le proprie valutazioni sensoriali. Si tratta di un doppio appuntamento nel medesimo orario, dalle 15 alle 18: a Perugia in via Cairoli, Ferro di Cavallo; a Terni – Centro Giovanile di Palmetta - strada S. Maria La Rocca Le categorie in concorso sono due e riguardano gli oli di produzione aziendale e gli oli, anche in miscela, dei confezionatori. Ogni azienda ha presentato un massimo di due oli diversi per categoria che sono stati analizzati in laboratorio e assaggiati. Quattro gli esemplari prelevati: uno per l’azienda produttrice, uno utilizzato per l’esame organolettico da parte del Panel regionale e i restanti due sono serviti per l’esame chimico-fisico e la conferma dell’assenza di residui da fitofarmaci. La manifestazione pubblica di premiazione è fissata al 21 aprile a Giano dell’Umbria dove, a partire dalle 16, per la conclusione di questa Vii edizione di Umbria Biol sono in programma anche momenti culturali, di approfondimento e una festa in piazza con assaggi e canti popolari. Alle 16, presso la Sala Fra Giordano, è previsto un seminario informativo per produttori e consumatori sull’”Etichettatura dell’olio” con l’intervento di Antonio Morabito, ispettore Repressione e Frodi e Ileana Borrelli stilista e produttrice, per un simpatico confronto su come evidenziare le priorità di comunicazione aziendale sull´etichetta. Il pomeriggio continuerà alle 18 con la premiazione ufficiale dei migliori extravergine biologici regionali di questa Vii edizione di Umbria Biol. Dopo un’accurata selezione e valutazione nei giorni scorsi da parte di un Panel di esperti regionali, solo 5 hanno potuto contendersi i premi: Umbria-biol per il miglior olio extravergine d’oliva da agricoltura biologica, Umbria-biolblended per la miglior miscela, Umbria-biolpack per la migliore confezione di olio, “Olio stampato”, assegnato da giornalisti locali e il premio “Giuria Popolare” frutto della valutazione dei consumatori. A partire dalle 19. 30, invece, tutti in P. Zza del Municipio per un succulento “break” con prodotti biologici locali e per aspettare l’appuntamento conclusivo di questa edizione di Umbria Biol, con la presentazione del Libro “E la passion de Cristo”, I Canti della Passione di Cristo nei territori dei Comuni dell’Umbria a cura di Luigi Gambacurta, previsto alle 21,30 presso la Sala Consiliare di Giano Il tutto accompagnato dall’esecuzione dal vivo dei Canti della Passione a cura del gruppo “Surd Ensemble”, con Sabrina Gambacurta, voce e timpano; Tiziano Fischi, fisarmonica; Alfonso Aindiorio, voce e cembali; Giovanni Milone, voce e chitarra: eseguiranno i canti devozionali della gente di campagna nei vari comuni della regione. . |
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TOSCANA: SVILUPPO E PROMOZIONE DELLA FILIERA AGROALIMENTARE REGIONALE |
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Venerdì 20 aprile alle ore 10 nel Teatrino Lorenese (Fortezza da Basso di Firenze) l´Osservatorio Regionale Toscano sull´Artigianato (Orta) nell´ambito della Mostra Internazionale dell´Artigianato presenta la ricerca "Quali strategie per la promozione e lo sviluppo della filiera agroalimentare toscana". L’incontro sarà aperto dai saluti di Pierfrancesco Pacini, presidente di Unioncamere Toscana. A seguire Ivan Malevoli, consulente Artex (Centro per l´Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana), professore Economia e marketing agroalimentari dell´Università di Firenze presenterà la ricerca. Seguiranno gli interventi di Alfredo Landucci, presidente Cna Alimentare Toscana; Giovan Battista Donati, presidente Confartigianato Alimentazione Toscana; Roberto Bardi, segretario generale Flai Cgil Toscana; Roberto Pucci, direttore Toscana Promozione; Paolo Bongini, assessorato al Commercio e turismo della Regione Toscana - Settore Politiche di Sviluppo e promozione del turismo; Simona Barbieri, assessorato alle Attività produttive della Regione Toscana - Settore Artigianato e politiche di sostegno alle imprese. . |
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PARMIGIANO-REGGIANO: CONSUMI IN CRESCITA. IL PRESIDENTE ALAI: PIÙ ATTENZIONE AI MERCATI |
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Deciso incremento dei consumi, nel 2006, per il Parmigiano-reggiano. Il buon andamento riscontrato nei primi otto mesi (+ 2,1%), segnalato dal Consorzio all’inizio del gennaio scorso, si è ulteriormente consolidato, tanto che il consuntivo registra una crescita del 3,4% contro il 2,6% fatto registrare complessivamente dal comparto dei formaggi duri. A trainare l’aumento delle vendite è stato soprattutto il canale delle grandi superfici (+ 7,9% negli iper e nei supermercati), e il buon andamento dei consumi – cui fa riscontro un calo della produzione dell’1,48%, per un totale di 3. 089. 732 forme - è confermato anche sui mercati esteri, con esportazioni in crescita del 4,7% dei formaggi a pasta dura in area Europea e, ancor più, nei Paesi extraeuropei, dove l’incremento è stato dell’8,3%. Una crescita vigorosa che trova riscontro anche nelle giacenze, che sono scese del 7,5%. I dati sono contenuti nella relazione presentata oggi dal Consiglio di amministrazione del Consorzio del Parmigiano-reggiano all’assemblea dei delegati. In 74 pagine fitte di analisi, cifre e valutazioni, il presidente Giuseppe Alai ha fatto il punto su un quadro commerciale che – dopo anni di difficoltà - comincia a presentare più luci che ombre per le 4. 400 aziende agricole e i 466 caseifici impegnati nella produzione e nella trasformazione del latte in Parmigiano-reggiano. Le quotazioni all’origine hanno imboccato la strada della ripresa dall’autunno scorso; un arco di tempo troppo ristretto per chiudere l’anno in positivo, ma il valore della produzione ha contenuto il decremento nell’1,1%, mentre più consistenti sono state le diminuzioni dei prezzi al consumo, che hanno fatto segnare una flessione del 4,4% a seguito di politiche promozionali adottate dalla distribuzione che si vanno comunque allentando. “La falcidia al prezzo attuata con le promozioni miranti a spostare il luogo dove i consumatori fanno la spesa sta attenuandosi”, ha detto Alai; “oggi sempre meno consumatori si spostano sulla base delle promozioni, e per converso, sempre maggiore è invece la ricerca di qualità al giusto prezzo”. Un dato importante sul quale – secondo Alai – non occorre però indugiare: “sull´evoluzione dello stile dei consumi – ha detto il presidente del Consorzio - stiamo giocandoci la partita più importante di questi ultimi anni, ed è allora con un occhio al prodotto e un occhio al mercato che ora va incrementata l´attività consortile finalizzata a costruire sempre maggiori e più consistenti momenti di contatto con il consumatore”. Un contatto che passa dagli importanti investimenti messi in atto sulla comunicazione al consumo (oltre 13 milioni di euro nel 2006), ma anche su azioni che offrono al consumatore le massime garanzie possibili sulla qualità, sulla tracciabilità di ogni forma e su una più chiara informazione sulla stagionatura del prodotto. Risultato, questo, cui si è pervenuti con l’applicazione, dal gennaio scorso, di bollini di diverso colore su ogni porzione di confezionato, associata anche ad un rilevante incremento dell’attività di vigilanza esercitata su confezionatori, centri di distribuzione e punti di vendita. “Dopo aver radicato un sistema di qualità eccellente, e mentre i caseifici si danno più efficaci assetti organizzativi - ha concluso Alai - oggi dobbiamo vincere la battaglia sui mercati, che significa innanzitutto concorrere ad una crescita dei consumi cui corrisponda una stabile e più consistente ripresa delle quotazioni”. . |
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IL MERCATO DEI SENSI L’ANALISI SENSORIALE PER CAPIRE IL MERCATO AGROALIMENTARE
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“Come non portare il cervello all’ammasso” L’educazione al gusto è un obiettivo ancora lontano dal realizzarsi nella nostra società dei consumi. I prodotti delle multinazionali trasmettono infatti messaggi sensoriali semplici. Lo fanno veicolando molecole su base grassa, che è tra l’altro un mezzo di veicolazione che costa meno di altri. Eclatante il caso della ricotta. In passato era composta dal 5% di grassi e dal 18% di proteine, oggi dal 10% di grassi (il doppio) e dal 9% di proteine (la metà). E la gente pensa, sbagliandosi, che la ricotta sia un prodotto magro. Quest’avanzata dei grassi è evidente anche in alcuni famosi yogurt che hanno visto crescere il tenore dei grassi dal 3,5% al 5%. In sostanza si vende più prodotto grazie all’aggiunta di un sottoprodotto che sarebbe difficile impiegare per altri usi. Per i produttori è quindi un trend molto positivo ed è un meccanismo perfetto se collegato alla fidelizzazione che parte già dal neonato. Se nei primi mesi di vita l’istinto ci porta ad affinare i nostri sensi, a partire dallo svezzamento le multinazionali dell’alimentazione ci fanno rapidamente dimenticare l’addestramento propinandoci pappine energetiche. E’ un’educazione al non gusto che porta a diete ipercaloriche dominate da stimoli monosensoriali molto forti. Nell’adolescenza cresciamo negli odori e nei gusti dei fast-food e nella maturità ci appasioniamo, in controtendenza, allo “slow” dei gusti preconfezionati da qualche movimento di opinione. Ma esiste ancora la possibilità di far funzionare il cervello nella selezione dei gusti che più ci soddisfano, o abbiamo tutti mandato il cervello all’ammasso? La risposta è positiva: scegliere è ancora possibile. Ma per farlo è necessaria un’adeguata educazione al consumo, un’educazione alla percezione sensoriale e la conoscenza dei prodotti alimentari. Manuela Violoni Responsabile dello sviluppo Centro Studi Assaggiatori “Le regole del mercato sensoriale” Se è vero che tutto parte dal cervello, allora dobbiamo ammettere che anche il nostro palato cerca di soddisfare le necessità dettate dalla nostra emotività. Dai test sensoriali svolti negli ultimi dieci anni dal Centro Studi Assaggiatori emergono delle tendenze di gusto che investono tutto il food & drink, dal vino alla marmellata, dal caffè ai grissini. Le tendenze rilevate derivano dall’analisi di 70 diversi tipi di alimenti prodotti da 2000 marche. L’analisi è stata condotta da parte di circa 3000 giudici di analisi sensoriale. La ricerca dimostra che esistono delle caratteristiche sensoriali apprezzate o rifiutate in modo trasversale. Delle macrotendenze quindi che vanno al di là del tipo di alimento ma sono trasversali all’universo alimentare. Eccone alcune: colori intensi, aromi potenti e sempre più floreali, un allontanamento dall’amaro. In particolare la ricerca evidenzia che nel settore alimentare stiamo vivendo l’ “era del tatto”. Le sensazioni tattili, ad esempio la cremosità, la pastosità, la fluidità, sono quelle che si trasmettono meglio attraverso i mezzi di comunicazione visivi (nella pubblicità ad esempio si pone l’accento sullo yogurt che scivola lentamente o la crema del caffè particolarmente voluminosa). Inoltre il tatto è il senso del contatto fisico, dell’affetto, della rassicurazione, quindi molto gradito ai consumatori. Ecco quindi un’esaltazione notevole delle caratteristiche tattili degli alimenti. Anche le sensazioni visive sono particolarmente importanti. E’ dimostrato che un vino particolarmente rosso viene percepito come molto corposo. E si arriva al caso paradossale delle acqueviti: prodotti che sono sostanzialmente “profumi da bere”, vale a dire prodotti il cui punto di forze è la carica aromatica, vengono scelti nel 40% dei casi dai consumatori in base a una valutazione visiva. I produttori hanno la responsabilità della gamma sensoriale offerta ai consumatori. Finché i produttori continueranno a perseguire, nei loro prodotti, la soddisfazione sempre degli stessi bisogni della società, quelli emotivi più elementari, non si potrà che andare verso l’appiattimento. Gli amari di erbe saranno un po’ meno amari, il caffè tostato un po’ meno tostato e la birra un po’ meno birra. Luigi Odello Professore di Analisi sensoriale all’Università di Udine, Verona e Cattolica di Piacenza, Presidente Centro Studi Assaggiatori, segretario accademico Iasa “Personalità, gusto, capacità di assaggiare” In Italia ci troviamo di fronte a una popolazione fortemente attaccata alle regole, leggermente introversa e diffidente, con elevati bisogni di libertà, affettività e creatività da soddisfare, senza molta voglia di dare una risposta razionale alle sollecitazioni transattive poste dall’ambiente. Quindi una popolazione che si chiede immediatamente se è giusto quello che sente, ma subito dopo vuole esprimere proprie capacità di scelta, avere un’offerta emozionante, ampia e variegata, scoprire nuovi mondi attraverso i sensi e lanciarsi in avventure esplorative. Questo emerge da una ricerca svolta dal Centro Studi Assaggiatori considerando 409 casi attraverso dei test psicologici di analisi della personalità. Insomma, tutto sommato siamo un po’ schizofrenici. Viviamo un conflitto a volte sanato da una pubblicità sottile e convincente, altre da un marchio di garanzia tranquillizzante e retorico. La grande domanda è: come fanno i consumatori a sperimentare sensazioni nuove se hanno perso la capacità di valutarle? Alberto Ugolini Responsabile formazione e area scientifica Centro Studi Assaggiatori, segretario aggiunto Iasa “Analisi sensoriale, la scienza misteriosa” Comprendere come si evolvono i gusti dei consumatori analizzando in maniera scientifica i ragionamenti o i condizionamenti inconsci alla base della preferenza o del rifiuto sensoriale ed emotivo di un prodotto richiede l’utilizzo di approcci metodologici approfonditi e mirati. Da anni il Centro Studi Assaggiatori utilizza metodi in grado di monitorare tali tendenze, sia attraverso test sui consumatori (Status Tasting), coinvolgendo migliaia di appassionati in un affascinante percorso sensoriale ai banchi di assaggio, sia rimodellando le classiche tecniche di laboratorio sensoriale, dotandole di strumenti metodologici utili per approfondire le nuove esigenze. Ne sono un esempio i nuovi test di definizione dei ritratti sensoriali (Big Sensory Test), ai quali si sono affiancati quelli finalizzati all’analisi dei percorsi emotivi e di immaginazione (Bst Analogico-affettivo) o dei processi condizionanti la scelta dei prodotti in funzione del packaging (Bst Packaging). La nuova frontiera? La comunicazione al consumatore delle possibilità offerte da tali metodologie al fine di riappropriarsi della autonoma capacità di decisione per un’autentica soddisfazione sensoriale. Cosa è la Iasa L’international Academy of Sensory Analysis (Iasa) è nata il 23 settembre 2005. Il suo obiettivo è riunire sotto un unico tetto i sensorialisti che in Italia e all’estero si dedicano alla disciplina, favorendo lo scambio di conoscenze tra loro e arrivando così a formare una comunità scientifica internazionale specifica per la disciplina. Per questo l´attività della Iasa si articolerà principalmente su due direttrici: da una parte favorire il contatto tra soci per lo scambio di know how e di opportunità e dall’altra divulgare l´analisi sensoriale al pubblico dei non addetti ai lavori. Per perseguire con efficacia questi obiettivi è nato innanzitutto www. Iasa-network. Org che diventerà il punto d´incontro della comunità scientifica internazionale. Inoltre si organizzano convegni ed eventi dedicati all´analisi sensoriale e alle sue specificità. . |
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SALE&PESCE LA MANIFESTAZIONE DI ANDORA DEDICATA AL PESCATO E ALL’ENOGASTRONOMIA |
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Le novità 2007: la vasca per le immersioni subacquee, la presenza dei palombari, le fritture di pesce e la presenza di un settore dedicato ai servizi per i pescatori ed il turismo legato alla nautica Sabato 19 maggio alle ore 10. 00 sarà inaugurata la terza edizione di Sale&pesce, la manifestazione voluta dal Comune di Andora, in provincia di Savona, per valorizzare gli elementi fondamentali della cultura gastronomica del territorio: il pesce ed i prodotti salati da abbinare alle pietanze di terra e di mare. Sale&pesce è una Rassegna gastronomica di due giornate che tende a valorizzare la città di Andora e le attività commerciali attraverso due aspetti che caratterizzano il suo territorio: il mare e l’entroterra. La Rassegna consiste in un percorso gastronomico nel quale le produzioni locali si intersecano con quelle provenienti da altre Regioni Italiane, creando l’interazione di sapori e profumi mediante spazi espositivi nei quali il prodotto (salato e ittico). Sale&pesce si svolgerà presso il porticciolo turistico di Andora. La Rassegna è costituita da: √ una mostra espositiva i prodotti esposti e venduti appartengono al mondo gastronomico del salato e del pesce. Ad esempio i formaggi, la panissa, la focaccia che si abbineranno con conserve salate, specialità sottolio a base di pesce, pesce fresco ecc. Inoltre non mancheranno i prodotti che si possono abbinare con il pesce e il salato, come ad esempio il basilico, l’aglio, l’olio, le erbe aromatiche, ecc. Novità del 2007 sarà il settore dedicato ai servizi per i pescatori e per il turismo legato alla nautica. Tra gli espositori di questo nuovo settore ci saranno aziende produttrici e rivenditrici di accessori per la nautica. →Gli eventi collaterali all’esposizione - Enogastronomia e non solo! √ durante le due giornate di manifestazione sono previsti una serie di eventi collaterali legati alla pesca: tornano “Il Mercato del pesce e la visita ai pescherecci”, momenti collaterali all’esposizione già molto graditi dal pubblico durante le scorse edizioni. √ inoltre sono stati organizzati eventi collaterali all’esposizione legati al mare e alle immersioni. L’edizione 2007 vedrà il coinvolgimento di numerose attività legate al mare. Il pubblico potrà partecipare a lezioni di diving, convegni dedicati al mare, attività legate alla nautica, visitare il santuario dei cetacei ed altre attività che accentueranno il forte legame tra il territorio ed il mare. Tra queste attività segnaliamo: la possibilità di fare immersione con l’attrezzatura da palombaro, utilizzando la vasca dell’Associazione “Antica Storia del Mare”, le dimostrazioni d’uso di antiche attrezzature da palombaro, il battesimo subacqueo per adulti e bambini a cura del Sport 7 Diving Club di Andora ed altre attività che metteranno a stretto contatto il pubblico con il mare. Al Basilico, il Re delle Erbe Aromatiche (molto utilizzato per cucinare le migliori specialità gastronomiche liguri), verrà dedicato uno spazio di rilievo, avendo la città di Andora il primato di produzione del basilico in Liguria. Inoltre si terrà la terza edizione della caccia al tesoro “Cattura il Sapore”. Domenica 20 maggio alle 16. 00 presso l’infopoint di Sale&pesce, ubicato all’ingresso del Porto, partirà la caccia al tesoro “Cattura il Sapore”. Si tratterà di una caccia al tesoro di carattere enogastronomico articolata tra il porto ed il centro di Andora. Gli interessati potranno iscriversi a partire da sabato 19 maggio dalle ore 10. 00 presso i due infopoint e partecipare gratuitamente al gioco, dedicato alla città di Andora ed ai suoi prodotti tipici. Il gioco condurrà i partecipanti alla ricerca del “tesoro “ (costituito da una cesta di prodotti tipici liguri) attraverso un circuito cittadino da svolgersi a piedi, che porterà alla scoperta di Andora. Il pubblico potrà degustare “Andora nel piatto”, Menù dedicati a Sale&pesce che si potranno degustare presso i ristoranti andoresi. Presso l’infopoint della manifestazione sarà possibile avere l’elenco dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa, che saranno on-line sul sito www. Saleepesce. Org Durante le due giornate sarà possibile: · Degustare la “Frittura di Pesce” ed il pesce cucinato in varie maniere · Partecipare ad attività di diving dedicate ai subacquei muniti di brevetto (per informazioni e prenotazioni: Sport 7 Diving Club 335. 7501393) · Visitare il Santuario dei Cetacei per informazioni Bluwest Tel. 0183 769364 La Rassegna Gastronomica Sale&pesce è organizzata dal Comune di Andora in collaborazione con la Provincia di Savona. |
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IL SALMONE SPOSA IL BBQ NUOVO TREND DELLE ESTATI ITALIANE
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Cielo terso, luna splendente, tanti amici, allegria, carbonella, griglia e una terrazza: anche questo è Salmone Norvegese! Con le sue carni morbide, saporite, delicate e compatte, il Salmone Norvegese sarà lo Special Guest della serata. Facile da pulire e veloce da preparare, adattabile a qualsiasi tradizione culinaria grazie alla sua straordinaria versatilità: è un vero toccasana per le papille gustative! Il connubio ideale tra un alimento dallo straordinario gusto delicato e la cottura alla griglia, ideale per preservare gli importanti nutrienti di cui è ricco - primi fra tutti i preziosi “acidi grassi Omega-3” e le “vitamine” - e per esaltarne il gusto, insieme ad erbe aromatiche, verdure e condimenti leggeri. Altro che moda americana! Ormai è ufficiale: il barbecue è entrato a pieno titolo nel costume del nostro Paese e si va sempre più affermando una via italiana alla grigliata, assolutamente alternativa e autonoma alla tradizione culinaria targata Usa. Gli italiani confermano l’amore tutto nostrano per un modo di cucinare gustoso, divertente e dal forte valore sociale, aggregativo e conviviale. Lo conferma un sondaggio Demoskopea (aprile 2006) che rivela come il barbecue sia una delle attività più amate dell´estate: 7 italiani su dieci affermano di amarlo perché permette di preparare piatti gustosi (47%), ma non solo. I risultati dell’indagine mettono in evidenza la forte connotazione sociale del bbq: per il 55,6% del campione è la compagnia di amici e parenti a rendere la grigliata un evento unico. Un modo di cucinare appetitoso, originale, sano e naturale, che unisce al piacere del palato, il gusto di stare in compagnia in un contesto originale: riunire “gente simpatica”, amici e parenti, rigorosamente all’aria aperta nel giardino di casa o sulle proprie terrazze, creando l’atmosfera di festa con sottofondi musicali che vanno dai grandi successi della musica italiana, alla quella classica e country. “La cottura al barbecue – spiega il dott. Andrea Poli, della Nutrition Foundation of Italy - consente non solo di preservare tutti i nutrienti dei cibi, senza perdite di sostanze preziose, ma permette anche di ottenere piatti più leggeri e maggiormente digeribili, perché favorisce l’eliminazione di una parte di grassi. In più, i piatti preparati al barbecue non hanno bisogno di ulteriori condimenti, basta solo un filo d’olio extravergine d’oliva”. Nel caso specifico del salmone, la cottura alla griglia viene indicata come uno dei metodi maggiormente consigliati, come spiega il prof. Giovanni Lercker, Dip. Di Scienze degli Alimenti, Università di Bologna: “La grigliatura non richiede la presenza di acqua (nella quale possono passare parte delle sostanze nutritive) ed avviene rapidamente, essa comporta quindi una migliore ritenzione vitaminica rispetto ad altri metodi di cottura. La rapida formazione di una crosta superficiale, inoltre, consente di rallentare la perdita di succhi, che vengono quindi in gran parte trattenuti all’interno, e con essi anche gli omega-3, molto importanti in particolare per la salute cardiovascolare”. Salmone Norvegese e barbecue, due semplici ma preziosi ingredienti per un piccolo “evento speciale” alla portata di tutti. . |
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SCUOLA DI CUCINA AL PROGETTO TEATRO7 |
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Nasce a Milano, in via Thaon de Revel al n. 7, la scuola di cucina teatro7|Lab avrà il calore di una casa e lo spettacolo di un teatro dove la protagonista sarà la cucina ed a lei dedicato tutto lo spazio. L´idea è quella di unire una cucina di casa ad una realtà di scuola, novità assoluta sul mercato italiano ed internazionale, poichè tutte le scuole esistenti sono realizzate con attrezzature professionali. In questo nuovo contesto, invece, gli allievi avranno l´opportunità di usare i vari elettrodomestici Scholtès (Indesit Company) così come farebbero a casa propria. La cucina ha una struttura lineare con due banconi di 5 metri, uno dedicato alla cucina e l’altro alla preparazione dei piatti ed alla degustazione finale. Il locale avrà un design pulito e semplice dai toni tenui, il tutto per far si che la cucina a vista diventi il punto di riferimento di tutta la scuola. Ideato e concepito dagli stessi Rico Guarnieri e Claudio Colombo Severini, soci nel lavoro ed amici nella vita, che solo 2 anni fa hanno inaugurato teatro7, ristorante che deve il suo successo alla creatività delle ricette ed al travolgente entusiasmo con cui coinvolgono gli ospiti nelle serate di scuola. Sviluppare un concetto nuovo di scuola di cucina con cui trasmettere la passione per il cibo entrando direttamente in contatto con il mondo Scholtès. Creare eventi di grande effetto, diversi tra loro che creino curiosità nel pubblico e nella stampa, che invoglino sia a pubblicare nuovi articoli che a conoscere la tipologia di cucine Scholtès sotto un altro aspetto. Dal sito www. Teatro7. Com, sarà possibile accedere a tutte le informazioni che riguarderanno le attività svolte all´interno del ristorante e scuola. Inoltre, verranno utilizzate Webcam negli eventi per far conoscere la realtà delle serate posizionando un link sul sito ufficiale Scholtès e/o sul sito Teatro7 e/o Rico Guarnieri, dove chiunque potrà vedere le attività del ristorante e scuola. Le lezioni saranno a tema, si potrà partecipare anche ad una singola serata, in modo da poter imparare a cucinare con le proprie mani un intero menu’ di 4 portate e conseguentemente cenare con tutto cio’ che si e’ appena preparato. Immancabili sono le domande, i commenti e le perplessità che sorgono al termine della lezione che stupisce i partecipanti che hanno saputo preparare inaspettatamente deliziosi piatti. Tutto viene preparato rigorosamente con ingredienti freschi, infatti seguendo la filosofia del teatro7, non vengono usati alimenti congelati in quanto la spesa viene fatta ogni giorno, seguendo la stagionalità dei prodotti. Lo spazio sarà operativo 7 giorni su 7 e precisamente dal lunedi al mercoledi per la scuola e dal giovedi alla domenica per eventi tenendo conto che il locale sarà attrezzato e cablato per registrazioni televisive. I corsi di cucina saranno un ritorno alle origini dei sapori veri e naturali, ma rivisitate in modo originale e con facilità di preparazione e realizzate, là dove possibile, con ingredienti di stagione. Gli arrivi di carne, pesce, verdura, frutta, erbe, spezie e radici saranno giornalieri, così si eviterà di avere scorte in frigorifero in modo di garantire una elevata qualità del prodotto. Le varie tipologie di pane e pasta saranno di produzione diretta. La selezione dei vini sarà curata, come già per il teatro7, da Luca Sarais delle Cantine Isola di Milano, mentre quella dei prodotti dop da tutta italia sarà a curata da Esperya di Genova. Www. Teatro7. Com . |
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VIVIANA VARESE:LA GIOVANE PROMETTENTE CHEF DEL NUOVISSIMO RISTORANTE ALICE DI MILANO
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Nata da una famiglia di ristoratori il 21 luglio del 1974 a Salerno esordisce girando le pizze a soli 7 anni! Il diploma all’istituto magistrale, conseguito per evitare una vita frenetica, non serve a cambiare un destino di passione, menù creativi e fornelli. Così, inizia a lavorare nella trattoria di pesce del padre dove apprende i primi rudimenti del mestiere. Nel 1995, a 21 anni, il primo stage al ristorante Mediterraneo di Piacenza dove, affiancata al giovane chef formatosi alla Casina Rossa - storico locale del golfo di Napoli - acquisisce la prima base della cucina mediterranea e della pasticceria. Segue l’importantissimo stage all’Albereta di Erbusco del famosissimo Gualtiero Marchesi - 2 stelle Michelin - e apprende cosa significa l’organizzazione di un grande ristorante. Il debutto ha la data del 29 maggio 1999: Nasce il suo primo ristorante, il Girasole, ad Orio Litta, nella terra del lodigiano. La formazione e la conoscenza del settore continuano per evolvere e migliorare la sua Cultura gastronomica e il Girasole: corsi di formazione professionale alla città del gusto del prestigioso Gambero Rosso, con argomenti culinari studiati e approfonditi o come il master sul cioccolato conseguito con Maurizio Santin, uno dei migliori pasticceri per la ristorazione, 2 stelle Michelin. Nel 2005 partecipa al festival “della Cozza Tarantina” posizionandosi al 3° posto su 98. L’incontro con la sua socia Sandra Ciciriello è significativo in quanto è Sandra essendo esperta venditrice di pesce, a portare al ristorante il meglio del pesce che arriva al mercato ittico di Milano. Da questo incontro incomincia l’evoluzione, migliorare il piatto, ricominciare a studiare, cercare prodotti di nicchia e di grande qualita’. La Varese fa vari corsi, l’Alma Istituto Europeo di Arti Culinarie, dove il rettore è G. Marchesi, fa un corso sulla cucina creativa con Moreno Cedroni. Molti corsi di pasticceria alla cast alimenti di Brescia, con Jordi Butron (ristorante Espace Sucre di Barcellona), con il campione del mondo di pasticceria Leonardo di Carlo. Lei comunque si definisce autodidatta , ultima sua conoscenza significativa è stato trascorrere alcuni giorni da Gennaro Esposito da qui è nata l’amicizia con il suo primo chef Salvatore Laragione . Viviana ci tiene a dire che senza il pesce di Sandra , la carne del mastro macellaio Franco Cazzamali, le farine naturali del Molino Marino, la pasta di Don Gennaro (pasta Gerardo di Nola) e la cortesia di Ferdinando del caseificio La Fenice, tutto questo non sarebbe possibile. Questi signori che sembrano perfetti sconosciuti sono per gli intenditori la fortuna dei grandi chef, le grandi materie!!! Alla fine di Marzo è avvenuta l’inaugurazione del Ristorante Alice di Via Adige al 9 a Milano. All’ingresso un lungo bancone bar e sulla destra la moderna cucina tutta in acciaio. Oltre il locale bar una stanza adibita unicamente per la zona cantina/vino con oltre 200 etichette. Tra i vini da dessert: marsala dolce “il Carpino”, malvasia passito colli piacentini “Negrese”, moscato bianco passito frimaio “Rizzi”, breganze “Miotti”, piccolit “ Marco Sara”. Alla fine della stanza una scala che porta al piano inferiore e più avanti la “Sala del Sole” con una capienza di 12 posti. La scala porta a 3 ulteriori sale dal soffitto di mattoni a botte: “ Sala Madre” 24 coperti, “Sala dell’Amore” 8 coperti, “Sala degli amici” 12 coperti. Oltre al menù con antipasti, primi, secondi, crudi e dolci, vi sono anche 3 menù degustazione: menù Deborah €. 50,00, menù Sandrina e menù Viviana a €. 60,00, i menù si intendono sempre per un minimo di 2 persone. Il Ristorante è aperto sia a mezzogiorno, con la possibilità di piatti unici da 15,00 a 18,00 €. Che alla sera durante tutta la settimana tranne la domenica a pranzo. . |
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LA GASTRONOMIA TIPICA DEI GROTT I DEL CANTON TICINO |
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Suggerimenti sulle migliori di queste trattorie caratteristiche con le loro specialità Uno delle attrattive gastronomiche del Canton Ticino è rappresentata dai “grotti”, locali rustici particolari, assolutamente tipici di questa zona, che meritano un’attenzione speciale. I grotti fondono l’anima del Canton Ticino con la tradizione culturale della popolazione locale, creando spazi di socializzazione simpatici e cordiali che offrono una gastronomia appetitosa e genuina. Segue una piccola storia con un elenco di grotti consigliati divisi per località con le loro specialità. La cultura incontra la natura: i grotti diventano spazi a misura d’uomo Nelle pareti montane che costeggiano le valli si aprono delle cavità naturali che si insinuano attraverso i resti di antiche frane, creando un ambiente in cui la temperatura interna non risente delle variazioni climatiche dello spazio esterno. Gli abitanti del Canton Ticino hanno imparato a trarre beneficio da questi anfratti così caratteristici. Inizialmente furono usati come magazzini per conservare prodotti alimentari – soprattutto formaggi, ma spesso anche vini e salumi – per tenerli a temperatura costante. Con il passare del tempo, grazie soprattutto all’introduzione di nuovi metodi di conservazione delle derrate, i grotti si sono trasformati in luoghi di ritrovo in cui godere di una bella frescura durante l’estate e di una temperatura più mite nelle stagioni più fredde. Nel secolo scorso hanno assunto la forma di veri e propri esercizi pubblici, diventando sinonimo di trattoria rustica dall’ambiente suggestivo, spesso scavato proprio nella roccia o costruito in pietra viva, sovente arredato con i pittoreschi tavoli in granito. I grotti, dove si gustano i piatti tipici della gastronomia ticinese I grotti, tipici in Ticino, sono quindi locali rustici situati, di regola, in zone discoste e ombreggiate. Offrono una cucina tipica e dispongono di un ampio piazzale adibito a servizio esterno dove si mangia al fresco, sotto gli alberi. Vi si servono solitamente prodotti e piatti nostrani: salumeria della mazza casalinga (salame e mortadella in particolare), minestrone, busecca, risotto, pesci in carpione, vitello tonnato, arrosto (freddo o caldo) con insalata e patate rosolate, polenta con brasato, coniglio, cazzöla, funghi, formaggi e formaggini, zabaglione, torta di pane, pesche al vino. Dal boccalino o dal tazzino si sorseggia Merlot nostrano, o magari anche Barbera con la gazzosa. Un giro nel Canton Ticino, allora, non può prescindere da frequenti soste in questi graziosi locali. Tra tutti vogliamo segnalare quelli che possono conquistare il turista per la qualità della loro cucina e per la particolarità estetica che li rende tappe speciali e irrinunciabili di un percorso attraverso la Svizzera italiana. Lugano E Dintorni Grotto Morchino, presso Lugano-pazzallo vicinissimo al lago di Lugano. Un piccolo edificio che si incastona nella roccia e penetra leggermente nell’anfratto a cui si lega. La facciata è decorata secondo un gusto delicatamente neoclassico a colori vivi. Il menu, molto ricco, presenta tra l’altro piatti di selvaggina e a base di castagne, oltre a un bell’assortimento di formaggi. Grotto Ticinese, a Cureglia tra Lugano e Tesserete. Un casale rurale trasformato in ristorante in cui si respira un’atmosfera contadina. Le specialità vanno dalla pasta fatta in casa alle carni in umido, ai piatti freddi o caldi di stagione e arrosti vari, fino ai dessert come la torta di pane o i semifreddi. La griglia, sempre in funzione, permette di gustare carni di prima scelta. Grotto del Parco, a Morcote, all’interno del Parco Scherrer con vista sul lago di Lugano. Situato in uno dei parchi più belli che guardano sul lago, offre una cucina tipica estremamente curata e appetitosa. Grotto dell’Ortiga a Manno il cui nome rimanda all’enorme campo di ortiche che lo circondava quando aprì i battenti nel 1979. Recensito dalle migliori guide, serve piatti della tradizione ticinese con alcuni ammiccamenti specialmente alla Toscana: uccelli scapati, stracotto alle cipolle, brasato al Merlot/cabernet, tegame di alici alla vernazzana e tanto altro ancora. Il tutto innaffiato da una cinquantina di etichette selezionate tra i migliori produttori della regione. Mendrisiotto Grotto Fossati, a Meride. Gli intenditori trovano prodotti della mazza casalinga e un ricco assortimento di vino della regione. La mazza casalinga è una tradizione ben radicata in Ticino con la quale si definisce una serie di prodotti ricavati dalla carne di maiale, come i salumi, cotechini, mortadelle e luganighe. Grotto Bundi, a Mendrisio, sulla via delle cantine. Piatto forte: la polenta, servita con coniglio in umido, brasato, porcini, capriolo o quaglie. Molto ampio l’assortimento di vini ticinesi. Antico Grotto Ticino, a Mendrisio, sulla via delle cantine. Eccellente il risotto con taleggio e un buon menu di altri piatti tipici locali. Eremo San Nicolao, dopo Somazzo salendo verso il Generoso. Ubicato su uno strapiombo di 300 metri, è parte integrante dell’Eremo di San Nicolao e offre una magnifica vista che spazia su tutto il Mendrisiotto e sulla catena alpina. Interessante anche la chiesetta consacrata a San Nicola di Bari risalente al 1413 e ora meta di pellegrinaggi e matrimoni. La cucina è di grande gusto e propone tutti i più tipici piatti locali. Regione Lago Maggiore Grotto La Baita, a Orgnana (Magadino). Posizionato in modo da offrire una splendida panoramica sul Lago Maggiore, offre un buon assortimento di piatti tipici ticinesi, tra cui i fiori di zucca ripieni e una lista di vini in cui figurano i più significativi prodotti enologici locali. Valle Maggia E Dintorni Grotto Lafranchi, a Coglio. La costruzione è in stile rustico e antico. La cucina è casalinga e propone un menu con piatti tradizionali ticinesi. Grotto La Froda, a Foroglio (Val Bavona). Aperto dal 1928, è situato in una verdissima valle alpina caratterizzata dalla verticalità e attraversata da una spettacolare cascata. Il menu è a base di polenta e brasato o altre carni a lunga cottura, ma non mancano minestrone, pizzoccheri, salumi ordinari e salumi della mazza (di produzione propria), formaggi freschi e stagionati e qualche dolce fatto in casa. Inoltre ci sono i piatti stagionali quali capretto, trote in carpione, selvaggina e capra. Grotto Pozzasc, a Peccia (Val Lavizzara). È situato davanti a un pozzo balneabile, in prossimità del fiume che attraversa la valle. Il menu ha i suoi punti di forza nella trota e in una selezione di formaggi della valle. Valle Verzasca Grotto Efra, a Sonogno (Valle Verzasca). Dalla terrazza del grotto lo sguardo vaga sui ripidi pendii e sui monti della valle su cui troneggiano Monte Zucchero, Corona di Redorta e Pizzo di Mezzodì. È famoso per il suo pane fatto in casa, che viene offerto con saporiti formaggi di montagna e tipici salumi ticinesi. Locarno/centovalli Grotto Du Rii, a Intragna. Coloratissimo di fiori e vasi, con il suo prospetto in pietra rustica rivestito dalle cascate di verde delle piante rampicanti, accoglie gli avventori con un menu basato su piatti tradizionali locali prelibati. Bellinzona E Alto Ticino Grotto Pergola, a Giornico (Valle Levantina). Molto curato il giardino annesso all’edificio, mentre all’interno un tipico camino crea un ambiente caldo e accogliente. Da segnalare, tra i piatti più caratteristici, la polenta accompagnata da carni, funghi o trota, il riso al merlot e il gustosissimo pane alle noci fatto in casa. La cantina offre una scelta di sessanta etichette di vini ticinesi ed esteri. Grotto Al Sprüch, a Ludiano (Valle di Blenio). Tra i più caratteristici, si trova in una grotta posta sotto un grande masso di granito ed è arredato in modo semplice e accogliente. Tra i piatti più tipici polenta, mortadella e fagioli. Squisite, come dessert, le fragole al merlot. E-mail info@ticino. Ch . |
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RISTORANTE IL MOSTO SELVATICO: LA MEMORIA ARRICCHISCE IL PRESENTE E LA PASSIONE ALIMENTA LE IDEE |
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Il suo nome rimanda al settembre, periodo di vendemmia e di spremitura dell’uva. Ma al giovane chef e patron Nicola Colella ricorda molto di più, visto che lui, in quel mese, è nato, si è sposato ed è diventato papà di Benedetta. Un ristorante dov’è la memoria ad arricchire il presente e la passione ad alimentare le idee. Perché, a Il Mosto Selvatico, ogni dettaglio assume un significato preciso e nulla è lasciato al caso. Ben lo sa Nicola, che vi lavora dal 1991, quando ancora era una trattoria gestita da Alfredo e Maria. Loro, che la avevano aperta molto prima, nel 1967, facendone un punto di riferimento per gli appassionati del buon cibo. Loro, che la hanno poi consegnata nelle mani del nuovo proprietario, certi di veder proseguire una tradizione di buongusto. Il Locale E così è stato. Dal 2000 Il Mosto Selvatico si propone come luogo del mangiar bene e dello star bene. Lo si capisce ammirando gli interni, completamente ristrutturati tre anni fa. L’architetto Angelo Garini ha curato i lavori: una sala (la più grande) capace di mescolare con saggezza due stili opulenti come il Barocco e l’Impero, con cornici, specchi, lampadario parigino a tre piani, divani e poltroncine in velluto rosso, candele e sottopiatti dorati; un’altra, dai tenui colori verde acqua, Liberty e dalle fini applique in ferro battuto; e un’altra ancora per fumatori, con tavoli in legno, sedie in pelle scura e sottopiatti in cuoio, dal carattere minimalista e marcatamente nipponico. Tre ambienti dalla forte personalità, corredati da un privé soppalcato per due o quattro persone. Ideale per trascorrere una serata in perfetta privacy. La Cucina Un ristorante giocato sul giusto equilibrio fra raffinatezza e familiarità. E la cucina non fa eccezione. Creativa ma mai eccentrica, la proposta firmata Colella punta alla valorizzazione delle materie prime ed elegge il pesce a protagonista. Ricette semplici ma non banali, che omaggiano i sapori, i colori e i profumi mediterranei (soprattutto di Puglia e Sicilia), anche grazie all’utilizzo delle erbe aromatiche. Accostamenti e ricercati, capaci di esaltare i singoli ingredienti, sempre genuini e di ottima qualità, per dar vita a un menu che cambia stagionalmente con qualche piccolo consiglio settimanale. In Menu Ecco allora il trionfo del crudo, come nella tartara di ricciola e tonno al pesto di ortaggi, nel branzino marinato al cerfoglio con germogli di soia e salsa di agrumi, nel ventaglio di scampetti crudi con salsa di aceto balsamico e nel plateau royal di frutti di mare. Per continuare con altre bontà: moscardini siciliani con panissa di cannellini e timo fresco; sformatino di polipo e patate al pesto di rucoletta; patata al cartoccio con fonduta e olio tartufato e tomino dorato con pane tostato e salsa di mirtilli. E se buona è la selezione dei salumi (prosciutto di Langhirano, culatello, lardo di Arnad e petto d’anatra, a seconda dell’offerta mercato), deliziosi sono i primi piatti, fra cui primeggia la pasta fatta in casa: paccheri con polpa di ricci di mare e vongole veraci; bigoli al torchio con acciughe (o sarde) e finocchietto selvatico; tagliolini di pasta nera al ragù di ricciola, zucchine e pomodori Pachino; nastri di pasta con cozze, bottarga di tonno e maggiorana; gnocchetti di olive nere al pomodorino fresco e scampi; minestra di ceci e polipo al profumo di rosmarino e zuppa di funghi porcini in crosta di pane. Preparazioni radicate nella tipicità ma che non si sottraggono a un tocco di originalità. Succede anche per i secondi di pesce e di carne: filetto di spigola con panissa di ceci; filetto di tonno selvatico scottato ai semi di papavero su letto di soncino; delizia di mare gratinata al forno (gamberi, scampi, seppioline, ostriche e tartufi di mare a seconda del pescato); filetto di angus al Barbaresco e miele grezzo; carré d’agnello al vino rosso e mirtilli neri; petto d’anatra all’aceto balsamico e mostarda di frutta e fiorentina di Scottona con cannellini. Per concludere con i dolci preparati dalla moglie Francesca Garini. Qualche assaggio? Tartatin di mele calda con gelato; charlotte al limone con coulis ai frutti di bosco; semifreddo al Moscato e frutti della passione; budino al miele d’acacia con nocciole caramellate; tiramisù della casa e crema catalana all’amaretto. Da abbinare a nettari come un Ben Ryé di Donnafugata, un Barolo Chinato di Ceretto o un Ramandolo di Giovanni Dri. I Vini Ricca è infatti la carta dei vini, che vanta circa 140 etichette, selezionate fra aziende note e meno note. E’ così che, accanto a un Brunello di Montalcino, a un Sassoalloro e a un Morellino di Scansano di Biondi Santi, si trova il Tocai di Ronco del Gelso (che per dieci anni ha meritato i tre bicchieri del Gambero Rosso inanellando una stella, a dimostrazione di comprovato prestigio) un Vermentino di Calleri e un Verdicchio dei Castelli di Jesi di Bonci. Particolare attenzione anche ai vini francesi, come lo Chablis Premier Cru di Montmains, e ai grandi champagne quali il Dom Perignon. A Pranzo Più snello il pranzo, che contempla un menu da 15 euro, con un primo e un secondo da scegliere, rispettivamente, fra quattro o cinque proposte, un quarto di vino, acqua e caffè. Piatti gustosi e curati, che onorano specialità regionali come il risotto alla milanese con ossobuco, le orecchiette alle cime di rapa o con pomodoro e scaglie di ricotta dura e la tiella di riso, patate e cozze. . |
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AD AROMATICA “GRANDI CHEF IN CUCINA” VENERDÌ 27, SABATO 28 E DOMENICA 29 APRILE NEL GOLFO DIANESE LE LEZIONI DI CUCINA DEI GRANDI CHEF.
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Ad “Aromatica 2007”, il grande evento proposto nel Golfo Dianese (Riviera dei Fiori) l’ultimo week-end di aprile, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 aprile, saranno protagoniste le profumate erbe aromatiche liguri interpretate in tutte le declinazioni, dalla coltivazione alla gastronomia, passando per salute, bellezza e profumi. Un importante appuntamento sarà rappresentato dalle lezioni di qualificati chef internazionali, che interpreteranno le “Erbe Aromatiche” Anche da un punto di vista filosofico, in un ritrovato rapporto ancestrale fra territorio e antropologia. Le erbe, gli aromi, diventeranno oltre che un “valore aggiunto” sul profilo alimentare, un vero recupero del “good way of life”. I grandi Chef proporranno nuove chiavi di lettura e utilizzo, trascendendo dai piatti tradizionali. I corsi, a cui si potrà partecipare previa iscrizione, raggrupperanno un massimo di 25 persone, e comprenderanno presentazione e assaggio del piatto. L’evento è organizzato in collaborazione con Spazio Medagliani e Onaoo. Le lezioni, tutte a Diano Marina in via Canepa, si terranno con le seguenti modalità: -venerdì 27 Aprile, dalle ore 16. 30 alle 18. 00 - Pietro Leeman* – Ristorante Joia - Milano; *Nato in Svizzera nel 1961, ha vissuto in prima persona la grande evoluzione avvenuta nella cucina negli ultimi vent’anni. Ha studiato e lavorato in ristoranti che proponevano cucina tradizionale italiana e francese, quindi è passato attraverso il fenomeno della “nouvelle cuisine” e della cucina creativa italiana lavorando presso maestri quali Fredy Girardet e Gualtiero Marchesi. Ha vissuto due anni tra Cina e Giappone, dove ha scoperto una realtà che ha rivoluzionato il suo pensiero. Ha assimilato le filosofie culinarie orientali e occidentali e le ha trasformate in creazioni di avanguardia. -sabato 28 Aprile, dalle ore 10. 30 alle 12. 00 Chef Pasticcere Angelo Principe* - Osteria dei Binari, La dolce vita, Trattoria Aurora - Milano; *Per 12 anni docente di pasticceria presso I. P. C. A. , la scuola ufficiale di cucina della rivista ‘La cucina italiana’. Responsabile come maestro pasticcere per lo sviluppo di nuove ricette e foto per l’enciclopedia a fascicoli Finalmente Dolci della Fabbri Editori. Ha realizzato 2 dvd sulla pasta fresca e il suo utilizzo, sempre per conto della rivista ‘La cucina italiana’. Dal 1985 è docente di pasticceria e panetteria presso l’Istituto Alberghiero “C. Porta” di Milano in qualità di docente di pasticceria presso la scuola di cucina Altopalato di Toni Sarcina. Direttore della rivista di pasticceria ‘Spazio Dolce’, è consulente per il settore pasticceria in diversi ristoranti milanesi. - sabato 28 Aprile, ore 15. 30 - Mats Nordstrom*, titolare del ristorante Wasa Allè, Goteborg, Svezia. *“La moderna cucina scandinava incontra le erbe aromatiche liguri”. Mats, svedese, ha 39 anni, ed é cuoco da 21. Per ben 15 anni ha lavorato come chef de cuisine nei più celebri ristoranti della sua città, due dei quali stellati Michelin. Ha partecipato al campionato mondiale chef in Lussemburgo come capitano della squadra svedese. Nel 1996 è stato votato miglior chef di cucina tradizionale svedese; é docente di lavorazione del pesce nell´Università dei cuochi di Goteborg; dal 2005 dirige il suo primo ristorante: Wasa Allé. La sua filosofia gastronomica é quella di un cibo gustoso, ma con poche calorie. Www. Wasaalle. Se -domenica 29 Aprile, dalle ore 10. 30 alle 12. 00 - Danilo Angé* - Ristorante La Brisa – Milano; *Ha partecipato frequentemente alla trasmissione televisiva “La Vecchia Fattoria” (già “Verdemattina”) presso la Rai Radiotelevisione Italiana in qualità di ospite consulente di cucina. Cuoco emergente, già collaboratore per tre anni di Antonella Clerici nella manifestazione “La prova del Cuoco”. Ha partecipato come capo équipe a un viaggio in Cile, insieme alla Federazione Italiana Cuochi. Nel 2001 ha collaborato all’apertura di un ristorante di cucina italiana a Mosca. A settembre 2006 è stato in Estonia e Finlandia per l’ inaugurazione di una nave da crociera della compagnia navale Tallink. . |
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CAFFE’ ALBERTO DOLCE O CAFFE’? |
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Sono quarant’anni che Caffè Alberto, una classica torrefazione torinese, si adopera per mantenere inalterata la propria tradizione di prestigio, miscelando e scegliendo soltanto i migliori caffè. Le sue miscele sono il frutto di una armoniosa combinazione di sapore, equilibrio e aromi delle diverse varietà di caffè. Il segreto poi, è nascosto nella tostatura, regolata e calibrata per esaltare i pregi e le caratteristiche dei chicchi. I suoi prodotti sono stati creati per soddisfare le esigenze di aziende, ma anche quelle della famiglia, con piccole golosità da gustare (Giandujotto espresso) e da utilizzare per preparazioni di dolci o come guarnitura di gelati. La novità più sfiziosa è il Gianduiotto Al Caffe’. Dall´avvolgente squisitezza del cioccolato Gianduja e dall´inconfondibile aroma di Caffè Alberto nasce un cioccolatino finissimo, Giandujotto Espresso, l´arte del bel vivere. Scioglievole, equilibrato, dal sentore delicato, in questo gianduiotto la nocciola del Piemonte si abbina con armonia alla pregiata monorigine selezionata da Caffè Alberto. Crema Moka è una crema gianduia spalmabile al caffè, raffinata e delicata… assolutamente da assaggiare. Completamente diversa dalle altre creme in commercio, Crema Moka di Caffè Alberto nasce dall’amore per le cose buone e genuine grazie alla collaborazione con Pfatish, storica pasticceria di Torino. Ha un gusto morbido e fuori dal comune: la pasta di nocciole che si sposa con l’aroma del caffè. Bisogna soffermarsi, gustarla con calma, scoprendo il gusto intenso del caffè dentro la dolcezza del cioccolato gianduia. Dall’unione del cioccolato con il caffè nascono anche le Dragees Caffe’ Alberto: un gustoso scrigno di cioccolato fondente custodisce una piccola perla nera. In questo abbinamento il chicco di caffè sprigiona tutto il suo aroma e il suo sapore “crudo”, per gli amanti dei gusti veri e decisi. Albertina è l’unione di caffè espresso con la grappa. Un liquore ideale da sorseggiare a fine pasto o come guarnitura per dolci e gelati. Il caffè della specie arabica più pregiata viene selezionato e lavorato per unirsi in un connubio perfetto con i graspi delle pregiate uve barbera del Piemonte, distillati con grande cura in alambicchi di rame per esaltarne il profumo e lo spirito. Le miscele di Caffè Alberto esplorano terre lontane (Centro America, Etiopia, Caraibi…) e ne riportano intatti i sapori e i profumi particolari. Ogni miscela (Pappagallo Rosso, M. Grand Club, Sublime Bar) racconta una storia diversa al palato che la gusta e che riesce ad assaporarne integralmente l’aroma intatto. . |
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BORMIOLI QUATTRO STAGIONI CELEBRA IL SUO 30° ANNIVERSARIO: DA 30 ANNI CONSERVIAMO I SAPORI, ANTICIPANDO I GUSTI |
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Quattro Stagioni, che oggi celebra il suo 30° anniversario, ha accompagnato la storia degli italiani nelle ultime tre generazioni, arricchendo progressivamente la propria gamma con nuovi prodotti, specializzazione e qualità. La sicurezza nella conservazione era già per i nostri nonni un valore fondamentale, una garanzia di salute non solo per la qualità del contenuto ma anche per la sua durata nel tempo. E’ l’abbinamento vaso-capsula il segreto di Quattro Stagioni; un abbinamento capace di unire i pregi tradizionali della conservazione casalinga con la garanzia e l’igiene dei criteri della lavorazione industriale. La speciale bordatura interna della capsula è realizzata in soffice mastice alimentare che durante il processo di bollitura permette all’aria di uscire dal vaso (senza però lasciare entrare l’acqua) formando il sottovuoto che conserva i cibi. Un sottovuoto che “Si Vede e Si Sente” perché, terminato correttamente il processo di pastorizzazione, la parte flessibile della capsula si abbassa visibilmente e il risultato è sempre controllabile, grazie al caratteristico “Flip”che si sente all’apertura del vaso. All’inimitabile garanzia si è sempre aggiunto la bellezza, lo stile e il prezioso design caratteristico dei vasi Quattro Stagioni, capaci di soddisfare le esigenze delle nostre mamme, così attente a presentare sempre al meglio le conserve domestiche. Quattro Stagioni è infatti una linea di prodotti ideali per praticità e sicurezza ma che è un peccato chiudere in dispensa. Belli da esporre anche nelle cucine più raffinate, sono simbolo della cura e dell’amore per la buona tavola tipicamente italiano. Ultima ma non ultima, la crescente specializzazione, coerente con i nuovi trend alimentari che oggi vedono la riscoperta delle preparazioni domestiche non più solo in chiave di prodotto di uso quotidiano, ma di vere e proprie chicche culinarie che rivalorizzano antiche ricette con ingredienti pregiati. Ne sono un esempio i due nuovi vasi ad anfora che, con la loro forma originale ed elegante, sono adatti in particolar modo alla conservazione sott’olio; o la nuova bottiglia da 75 cl, con pratico tappo ermetico ideale per una perfetta conservazione di sciroppi e liquori. Quattro Stagioni inoltre è al fianco dei consumatori durante tutto il loro percorso di lavoro, dalla preparazione e conservazione alla presentazione in tavola, offrendo di volta in volta gli accessori più adatti a valorizzare, con il proprio buon gusto, il buon gusto delle conserve. Dalle oliere, eleganti e funzionali grazie al tappo apri e chiudi con beccuccio salva goccia, alle coppette che dispongono di un comodo bordino per facilitare la presa; fino alla coppa e al vassoio che ingentiliscono ogni portata con le loro preziose decorazioni e, all’occasione, possono trasformarsi in una comoda abbinata contenitore-coperchio. È grazie a questa profonda conoscenza del mercato, alla grande professionalità e ad una gamma progressivamente sempre più completa e specializzata, che Quattro Stagioni può brindare a pieno titolo a questo importante anniversario quale leader indiscusso nel mercato della conservazione domestica. Per festeggiare questo speciale appuntamento con i suoi affezionati, Quattro Stagioni lancia il grande concorso “30 Anni Insieme”. Bastano 6, 12 o 18 prove d’acquisto per poter vincere premi da sogno! In palio 15 indimenticabili viaggi a Parigi, 5 romantiche crociere ai Caraibi , 1 preziosissimo anello con trilogia di diamanti. A partire da maggio 2007 il concorso sarà presentato con una campagna pubblicitaria multi soggetto che mette in risalto il trentennale matrimonio felice tra i vasi Quattro Stagioni e i cibi genuini. Un anniversario che vuole essere anche testimonianza di una relazione duratura tra Quattro Stagioni e gli Italiani, che da tre generazioni scelgono i prodotti Bormioli Rocco per conservare al meglio i sapori preziosi della tradizione. Per entrare a far parte del mondo Quattro Stagioni basta consultare il nuovo sito internet www. Vasiquattrostagioni. It. Ricco di informazioni preziose sui prodotti, di utili consigli per risolvere i dubbi sulla conservazione, il sito ha una sezione dedicata interamente alle ricette, e in più la possibilità di scaricare e stampare colorate etichette per personalizzare con stile i propri vasetti. È questo il segreto che Bormioli Rocco conserva da trent’anni: una continua evoluzione nel segno della più sicura tradizione; segreto che ha permesso a Quattro Stagioni di entrare nella case, nelle dispense e sulle tavole delle famiglie italiane, trasformandosi in un elemento essenziale ed insostituibile grazie alla completezza della sua gamma. . |
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PIERRE FABRE PHARMA, DORIANCE SOLARE INTEGRATORE ALIMENTARE A BASE DI SOSTANZE DI ORIGINE NATURALE
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Prima, durante e dopo l’abbronzatura, Integratore alimentare a base di sostanze di origine naturale: Phytopigments ricchi di beta-carotene, olio di palma, vitamina E, olio di borragine, acidi grassi essenziali e selenio. Prepara e favorisce l’abbronzatura migliora la tollerabilità della pelle al sole limita la disidratazione e prolunga l’abbronzatura da Pierre Fabre Pharma . |
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INESTRICABILMENTE LEGATA ALLA DIETA MODERNA, L’EROSIONE DEI DENTI DA ACIDO DA OGGI PUÒ ESSERE AFFRONTATA ANCHE CON PROSMALTO, UN DENTIFRICIO PENSATO APPOSTA PER CONTRASTARLA. |
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E’ appena uscito Prosmalto, il dentifricio specificatamente formulato per proteggere dalla nuova minaccia nel campo dell’igiene orale: l’erosione da acidi. Inestricabilmente legata alla dieta moderna, l’erosione da oggi può essere affrontata anche con un dentifricio pensato apposta per contrastarla. Dai laboratori Glaxosmithkline Consumer Healthcare arriva anche in Italia Prosmalto: il nuovo dentifricio, che nasce dall’esperienza Sensodyne, ha una formula appositamente studiata per aiutare a proteggere lo smalto dei denti dall’erosione da acidi alimentari, un fenomeno legato in gran parte alla dieta moderna. Da qualche tempo, nel mondo occidentale, assistiamo infatti a quello che può essere definito il “paradosso dell’alimentazione moderna”; ci nutriamo meglio, consumiamo dosi adeguate di frutta e verdura ma questo, unito alla maggior longevità dei denti raggiunta grazie ad una corretta igiene orale, espone la bocca a una minaccia. Un’insalata condita con l’aceto e un piatto di ananas a pranzo, la bibita gassata o il succo di frutta consumati durante una pausa al bar o il vino e i cocktail all’aperitivo, introducono nel cavo orale acidi in grado di ammorbidire temporaneamente lo smalto; in queste condizioni, può consumarsi più facilmente, con conseguenze diverse: ingiallimento dei denti, trasparenze, crepe ai bordi ma anche esposizione della dentina, responsabile dell’ipersensibilità. Prosmalto rappresenta un aiuto concreto contro un problema che, fino ad oggi, poteva essere affrontato solo mettendo in pratica alcune precauzioni, come aspettare un’ora prima di lavarsi i denti dopo il consumo di sostanze acide o sciacquarsi spesso la bocca con l’acqua. La novità di Prosmalto sta nella sua formula che, grazie alla massima concentrazione di fluoro possibile in un cosmetico, rinforza lo smalto dei denti, rendendolo più resistente agli attacchi degli acidi; a questo unisce una bassa abrasività (non contiente sls) ed un ph neutro che lo rendono delicato con lo smalto, e il potassio, che aiuta a proteggere dalla sensibilità dentale. Prosmalto inoltre offre anche i benefici di un normale dentifricio al fluoro, combatte la carie e con il suo gradevole sapore di menta e vaniglia è un dentifricio completo e ideale per il consumo quotidiano. In una confezione nuova e accattivante e con un comodo meccanismo di apertura, Prosmalto è reperibile da aprile sia presso la Gdo sia presso le farmacie. . |
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ANCHE LONTANI DA CASA È NECESSARIO PENSARE ALLA SALUTE E ALL’IGIENE DELLA BOCCA. PARODONTAX SI PRENDE CURA DELLA NOSTRA L’IGIENE ORALE
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Le numerose campagne di automedicazione negli ultimi anni ci hanno senza dubbio sensibilizzato a premunirci dell’occorrente per far fronte ai piccoli imprevisti che potrebbero verificarsi lontano da casa. È importante, oltre al fatidico spazzolino, non dimenticare anche un dentifricio efficace. Anche in vacanza, infatti, l’igiene orale richiede una buona dose di attenzione. Indipendentemente dalla tipologia di viaggio che si intenda intraprendere è spesso inevitabile modificare ritmi e abitudini e trascorrere buona parte del tempo all’aria aperta preferendo magari frazionare i pasti in più spuntini. A questo poi si aggiungono i naturali e soggettivi fenomeni di adattamento, che possono interessare anche il benessere della bocca. Infatti così come la pelle, richiede una protezione adeguata contro il sole, anche le mucose e le gengive possono risentire di bruschi cambiamenti ambientali. L’esposizione a sbalzi termici o le variazioni pressorie tipiche dei viaggi ad alta quota possono causare congestioni e arrossamenti delle mucose che coinvolgono anche l’apparato parodontale. Anche in vacanza Parodontax è un valido alleato per il mantenimento di una sana igiene orale. Un prodotto di grande efficacia, poco schiumogeno, che si può sciacquare con un solo sorso d’acqua. Ideale per chi predilige i viaggi avventurosi, in cui spesso vi è scarsità di acqua potabile, Parodontax è il dentifricio a base di estratti naturali e bicarbonato di sodio che si prende cura di denti e gengive in ogni situazione. . |
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IL COLLIO PINOT GRIGIO RUSSIZ SUPERIORE 2005 DEL GRUPPO MARCO FELLUGA TRA I MIGLIORI DEL MONDO
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO DELLA RIVISTA AMERICANA FOOD & WINE
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Arriva dagli Stati Uniti il nuovo prestigioso riconoscimento per l’azienda Russiz Superiore del gruppo vitivinicolo Marco Felluga: il Collio Pinot Grigio Russiz Superiore 2005, tra i top dell’azienda, brilla tra le stelle dell’autorevole rivista americana Food & Wine. Nel numero di aprile, infatti, il vino è annoverato “tra i migliori Pinot Gris e Pinot Grigio del mondo”. La sua alta qualità viene confermata nell’articolo intitolato “World’s Best Pinot Gris & Pinot Grigio”, nella sezione “Star Selection”. Un giudizio che decreta il successo del vino e premia le scelte aziendali dello storico gruppo, fondate su passione, esperienza e grande lungimiranza. Il Collio Pinot Grigio Russiz Superiore 2005, uno dei vitigni che meglio esprimono il Collio goriziano, terra d’eccellenza di vini in Friuli Venezia Giulia, presenta un colore giallo dorato con sfumature ramate, e un profumo intenso con un sentore pronunciato di fiori d’acacia, ginestra, mela e pera. Elegantemente fruttato, il suo gusto è complesso, strutturato e persistente. . |
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PROSIT: L’AUGURIO DI D’UVA INVITA AL BRINDISI
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Un nome che è un augurio di buon auspicio, Prosit. Ecco le nuove etichette, presentate dall’azienda agricola Angelo D’uva Vignaiuolo in Larino al Vinitaly. Un vino bianco e uno rosso, dallo spirito fresco e gioioso, pensati per incontrare i gusti dei moderni consumatori e adatti ad accompagnare in particolar modo i momenti di convivialità. L’azienda Agricola Angelo D’uva Vignaiuolo in Larino è nata negli anni ’40 ad opera del nonno di Angelo D’uva, a Larino, città d’arte romana e medioevale, gioiello e simbolo della regione Molise, nel cuore dell’antica Frentania. Da allora la vocazione vitivinicola viene tramandata di padre in figlio, nel rispetto delle tradizioni e nella valorizzazione delle tipicità del territorio. Uno stile contraddistinto dall’impegno e dalla passione per la terra e i suoi prodotti, che coniuga la tradizione contadina alle più avanzate tecnologie di lavorazione: una felice intuizione che le permette di produrre vini di qualità che sanno restare al passo con le tendenze e i gusti dei moderni consumatori. Fedele a questo proposito, l’azienda si presenta quest’anno al Vinitaly con due nuove etichette: vini giovani, freschi e pensati per un pubblico che cerca un consumo consapevole ma meno impegnativo e che inserisce il vino in momenti segnati dalla festa e dalla convivialità. Nascono così Prosit Bianco e Prosit Rosso, vini di buon auspicio, secondo l’espressione augurale latina che dà loro il nome, ideali per accompagnare pasti e momenti di condivisione. Prosit Bianco è un Trebbiano Toscano, ottenuto con diraspatura e pressatura soffice. La fermentazione avviene a 18°C con lieviti selezionati. Dopo una fermentazione malolattica parziale, il vino viene affinato in acciaio per 3 mesi. Prosit Bianco si presenta così con un colore giallo paglierino, presenta un profumo intenso e fruttato. Il gusto evidenzia una strutture discreta e un buon equilibrio. Ideale per esaltare sapori freschi: piatti a base di verdure, carni bianche o formaggi freschi. Prosit Rosso è invece un Montepulciano ottenuto con diraspatura totale. Viene prodotto con la macerazione delle bucce per una settimana, con fermentazione alla temperatura di 24°C. Dopo la fermentazione malolattica totale, il vino viene affinato in acciaio per 3 mesi. Il colore è rosso rubino profondo, il profumo è intenso e fruttato con note di confettura di piccoli frutti rossi e sentori di mandorla amara, spezie ed etere. Il sapore è pieno e ben strutturato, tannico e caldo, morbido e piacevolmente persistente. Si presta bene ad accompagnare pranzi con piatti a base di carne, specialmente quelli della tradizione molisana che fa largo uso della carne ovina. Pensati principalmente come vini da pasto, le nuove etichette si propongono come vini dal consumo piacevole e di facile bevibilità: un’occasione in più che l’Azienda Agricola Angelo D’uva Vignaiolo in Larino offre ai consumatori che pensano al vino come al complemento ideale per i momenti di condivisione, in famiglia e tra amici. Non resta che riempire i bicchieri e augurare: “Prosit”! www. Cantineduva. Com infocantineduva@tiscali. It . |
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TRENTO:DAL 20 AL 22 APRILE, APPUNTAMENTO CON IL VINO SANTO |
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Il dolce è per eccellenza il sapore del piacere: quello con cui più spesso si misura la bontà e la gradevolezza di un cibo. Il dolce è anche il sapore di molti grandi vini: tra questi il Trentino Doc Vino Santo, elegante e raffinato, frutto di una tradizione apprezzata fin dai tempi del Concilio. Un patrimonio di valori e di suggestioni cui Palazzo Roccabruna rende omaggio con un evento che si propone di far conoscere al grande pubblico un vino ricco di storia e di fascino, vero e proprio vanto dell’enologia trentina. Nasce così “Passito è Passione”, tre giorni di incontri, degustazioni e approfondimenti che Palazzo Roccabruna organizza in collaborazione con l’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino e che da quest’anno sono destinati a diventare un appuntamento fisso nel calendario delle iniziative primaverili della Casa dei prodotti trentini. L’inaugurazione è fissata per venerdì 20 aprile alle 17 con un intervento di Nereo Pederzolli, noto giornalista ed enogastronomo che presenterà il libro di Andrea Andreotti, Vino Santo Trentino. Un luogo, un mito. Un volume che rappresenta una preziosa fonte di informazioni non solo sul prodotto, sulle sue caratteristiche e sulle tecniche di appassimento della Nosiola, - l’uva da cui si ottiene il Trentino Doc Vino Santo - ma anche sulla storia di un’intera valle, la Valle dei Laghi, che ha legato il suo nome alla produzione di questo grande vino. Sabato 21 e domenica 22 aprile dalle 16 alle 21 sarà possibile sperimentare l’accattivante proposta enogastronomica che Palazzo Roccabruna rivolge a tutti gli appassionati del gusto: Trentino Doc Vino Santo abbinato ad un grande interprete della cucina francese, il foie gras d’Alsazia. Un’opportunità preziosa per scoprire l’irresistibile armonia di sapori che nasce dall’incontro di due grandi prodotti della cucina europea. La giornata di sabato proseguirà alle 17. 00 con un interessante approfondimento: “Di generazione in generazione: i segreti del Vino Santo”, un dibattito fra diverse generazioni di produttori, tutte accomunate dalla stessa passione. Sarà presente, come moderatore, Sergio Miravalle, giornalista ed enogastronomo de “La Stampa”. Seguirà alle 18 un laboratorio del gusto a cura di Slow Food: “Il santo e il pastore. Formaggi erborinati dell’arco alpino in abbinamento al Vino Santo”. Un’iniziativa che si ripeterà anche domenica alla stessa ora e che darà modo di scoprire alcune fra le più gustose produzioni casearie dell’arco alpino in abbinamento al Trentino Doc Vino Santo. (Per la partecipazione al laboratorio è gradita la prenotazione: tel. 0461 887101). Infine per Palazzo Roccabruna l’evento ha anche un valore simbolico: è un modo per riallacciare un discorso con il proprio passato, in particolare con la seconda metà dell’Ottocento, quando nelle sue cantine si vendeva dell’ottimo Nosiola ottenuto dalle uve degli allora proprietari del palazzo, i Sardagna de Hohenstein. Informazioni e prenotazioni: Palazzo Roccabruna, tel. 0461 887101 – email: info@palazzoroccabruna. It . |
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“VINI NEL MONDO” DAL 1 AL 3 GIUGNO 2007 A SPOLETO LA TERZA EDIZIONE CON LA 2ª GRANDE NOTTE BIANCA DEL VINO
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Www. Vininelmondo. Org L’eccellenza enologica del Made in Italy che ha conquistato il mercato dei “Vini nel mondo” si ritrova a Spoleto tra arte, gusto e cultura. Un fine settimana ricco di eventi dedicato alla “consapevolezza del buon bere” che il 2 giugno culminerà nella seconda notte Bianca del Vino condotta da Fede e Tinto di Decanter-radio Due. “Vini nel Mondo” afferma il presidente della Meet Eventi-alessandro Casali- “è l’unica rassegna d’incontro tra produttori e consumatori, ambientata nella cornice di bellezza, arte e tradizione (palazzi, castelli, strade, piazze, spazi museali) di una città gioiello, quale è Spoleto, capace di coniugare qualità della vita e respiro internazionale, passato e presente; un contesto unico attraverso il quale Vini nel Mondo riesce a creare un rapporto privilegiato ed esclusivo un “filo diretto” tra le più prestigiose cantine, gli esperti, le istituzioni” da qui “il successo dell’edizione 2006 testimoniato da 250 cantine, 30 mila bottiglie degustate e 150. 000 presenze”. Oltre ai diversi momenti di degustazione di vini pregiati, non mancheranno, durante i tre giorni di questa grande kermesse dedicata all’Arte del Vino convegni e dibattiti sulla riforma dell’Ocm Vino e sulle strategie d’internazionalizzazione con la partecipazione delle istituzioni e dei più qualificati esperti di settore. Anche quest’ anno Vini nel Mondo testimonierà la grande generosità del ricco vigneto d’Italia attraverso l’Asta di Beneficenza del 2 giugno che proporrà oltre 30 prestigiosi cru in grado di attirare il più vivo interesse dei collezionisti ed il sostegno di prestigiose presenze imprenditoriali, del giornalismo, dello spettacolo e della cultura grazie ai quali nell’edizione 2006 sono stati devoluti all’infanzia in difficoltà ben 20. 000 euro. Appuntamento dunque a Vini nel Mondo -a Spoleto dall’1 al 3 giugno 2007- per scoprire e degustare i grandi Vini italiani nel mondo. Vini nel Mondo è promossa dall’associazione Arte, Gusto e Cultura, organizzata da Meet Eventi e Gbang e realizzata con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. . |
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IL “TRATTATO DI ANCONA” PROIETTA IL VERDICCHIO AL CENTRO DELL’EUROPA |
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Gli stupendi paesaggi che fanno da sfondo al comprensorio vinicolo dei Castelli di Jesi sono, da oggi, ancor più inseriti nello scenario europeo! Questo, in sintesi, il significato che scaturisce dalla costituzione della Rete europea dei vini a tonalità verde, un progetto di respiro internazionale che è stato ufficialmente varato ad Ancona, nel corso di una cerimonia avvenuta nel Palazzo del Governo. Un atto importante, che è stato subito etichettato dai protagonisti, non senza una punta di malcelato orgoglio, come “Il Trattato di Ancona”! Un documento bilaterale che apre le porte ad importanti collaborazioni transnazionali, sul quale hanno apposto la propria firma, da parte italiana Enzo Giancarli e Giampaolo Giampaoli, presidenti rispettivamente di Provincia e Camera di Commercio di Ancona e, per la delegazione spagnola, i loro omologhi dell’importante realtà vinicola di Valladolid, Dionisio Miguel Recio, Assessore provinciale alla promozione ed allo sviluppo economico, e Javier Barbero Marcos, Vicepresidente della Camera di Commercio e Industria. In realtà, con la firma del documento di costituzione della Rete europea dei vini a tonalità verde, Provincia e Camera di Commercio di Ancona si sono trovate unite in una progettualità capace di proiettare tutto il territorio provinciale in un contesto continentale, attraverso un percorso che vede i due enti nel ruolo di protagonisti di un partenariato di rilevanza internazionale con finalità di promozione turistica ed enogastronomica. Valladolid è la città capoluogo della Castilla y Léon, la regione più grande d’Europa (quasi dieci volte le Marche), una realtà che si distingue, oltreché per la notevole rilevanza del comparto vitivinicolo, per la storia che la caratterizza: qui nacque e governò la Regina Isabella “la Cattolica” e, proprio da qui prese avvio il “sogno americano” di Cristoforo Colombo. L’accordo siglato ad Ancona è pertanto potenzialmente suscettibile di aprire nuovi ed interessanti orizzonti, di innescare l’avvio di collaborazioni anche in altri campi. Obiettivo primario della rete è infatti quello di “… promuovere e sostenere iniziative congiunte nello svolgimento di programmi di promozione dei settori vitivinicolo, enogastronomico, turistico, culturale dei propri territori . ”, come riporta testualmente un fondamentale passaggio del documento firmato ad Ancona. Ma le prospettive non finiscono qui! Il progetto prevede, infatti, un progressivo allargamento della rete ad altri Paesi europei produttori di vini a tonalità verde, tra i quali Portogallo e Slovenia, con i quali sarà possibile realizzare interscambi di conoscenze, programmi promozionali comuni, azioni di marketing internazionale. Ne consegue che non si tratta di una mera dichiarazione di buone intenzioni ma, come evidenziato dal Presidente Giancarli al momento della firma, l’avvio di questa collaborazione “. Assume un significato particolare, poiché avviene in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della firma del Trattato di Roma, che rappresentò un momento fondamentale sulla via dell’integrazione europea!”. Una strategia caratterizzata da una forte valenza, come sottolineato da Giampaoli, di “. Progetto di marketing territoriale che registra la collaborazione e la capacità di fare sistema tra i diversi soggetti pubblici e privati che operano per lo sviluppo del territorio”. Non a caso fruisce del rilevante apporto della Ubi-banca Popolare di Ancona, entrata nel pool dei soggetti promotori, non come semplice sponsor, ma con il significativo ruolo di project partner. Punto di partenza, si è affermato a più riprese! In realtà la costituzione della rete rappresenta il punto d’arrivo di un intenso lavoro sviluppato a partire dall’autunno 2006, che ha visto all’opera un’autentica task force impegnata nella preparazione e nella messa a punto del progetto, con il coordinamento congiunto dell’Assessore all’agricoltura Carla Virili, in rappresentanza della Provincia, di Mauro Gabrielli, membro di giunta della Camera di Commercio, e di Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela. Con questo progetto, l’intero comprensorio della provincia di Ancona potrà godere di una vetrina privilegiata a livello nazionale ed internazionale. Attraverso la collaborazione e l’interscambio con altre regioni europee, il coordinamento nato ad Ancona rappresenta un’imperdibile opportunità per valorizzare, accanto alle più qualificate produzioni di Verdicchio, tutte le risorse enogastronomiche e turistiche del territorio. . |
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UNA NUOVA GENERAZIONE DI MINI-SERRE DI COLTURA E MINI-TUNNEL DI FORZATURA |
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Per Il Giardinaggio ´´Intelligente´´ Sruttura modulare, sistema di ventilazione e recupero dell’acqua piovana o di irrigazione. Per accelerare la germinazione dei semenzai, per proteggere dalle gelate, pioggie o grandine le piantine di ortaggi, fragola, asparago ecc. , oppure anticipare e prolungare la loro raccolta, orientare la crescita di pomodori, arbusti o rampicanti, allineare perfettamente file di piantine, i mini-tunnel, le mini-serre di protezione e gli accessori di Mv Industrie (Francia) distribuiti in Italia da Raggi Vivai Cesena offrono soluzioni concrete ed originali. Mini-serre e Mini-tunnel Modulari e Resistenti alle Intemperie - I mini-tunnel e le mini-serre Pouss’vert sono composti da 2 testate terminali e da robusti corpi centrali in materia plastica di ottima qualita’. Questi prodotti permettono di comporre liberamente la mini-serra od il mini-tunnel, aggiungendo o ritirando elementi di tunnel o serra, in funzione della lunghezza della coltura da proteggere o da coltivare. Per le sue grandi dimensioni (diametro di 80 cm), la mini-serra Pouss’vert è perfetta per le piante più voluminose o di grande taglia, utile oltre che nell’ orto anche nei terrazzi. Realizzati in polipropilene trattato anti-Uv, questi mini-tunnel e mini-serre sono particolarmente resistenti ed assicurano una protezione perfetta contro le intemperie (grandine, vento, gelo e pioggia) e gli animali che possono compromettere lo sviluppo delle colture. Colture Sempre Ventilate Ed Irrigate In Modo Omogeneo - I mini-tunnel e le mini-serre Pouss’vert sono dotate di un ingegnoso sistema di microventilazione integrata e di cassette forate poste nella loro parte superiore che hanno la funzione di recuperare l’acqua piovana e di irrigazione. Montaggio E Smontaggio Instantanei - I vari elementi del tunnel possono essere sovrapposti per lo stoccaggio mentre quelli della serra sono pieghevoli. Queste soluzioni facilitano le operazioni di spostamento, montaggio e stoccaggio. Le serre di coltura Pouss’vert hanno registrato sul mercato francese un enorme successo : in 3 anni, il numero delle unità vendute è stato moltiplicato per 10. In Italia, sono disponibili presso le migliori rivendite agrarie e garden center . Caratteristiche - Tunnel Di Forzatura: Realizzati in polipropilene translucido trattato anti-Uv; Dimensioni tunnel (L/l/h) : 105 x 39 x 30 cm; Dimensioni degli elementi terminali (L/l/h) : 34 x 39 x 30 cm; Prezzo indicativo al pubblico : 40 €. Serre Di Coltura: Realizzati in polipropilene translucido trattato anti-Uv; Dimensioni tunnel (L/l/h) : 80 x 60 x 55 cm; Dimensioni degli elementi terminali (L/l/h) : 58 x 53 cm; Prezzo indicativo al pubblico : 75 €. . |
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