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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2007
Politica
POLITICA DI COESIONE 2007-2013: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA I PRIMI PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - La Commissione ha approvato una prima serie di quattro programmi di cooperazione transfrontaliera che si iscrivono nella nuova politica di coesione 2007-2013. Questi programmi riguardano la Germania, i Paesi Bassi, il Belgio, l´Austria, l´Italia, il Regno Unito e l´Irlanda. La Commissione prevede di approvare circa 50 programmi di cooperazione transfrontaliera intracomunitaria, cui parteciperanno tutti gli Stati membri nel corso dei prossimi mesi. In occasione dell´inaugurazione di tali programmi, la Commissaria europea Danuta Hübner si è congratulata con gli Stati membri: "I programmi di cooperazione transfrontaliera costituiscono un esercizio estremamente complesso poiché essi coinvolgono un gran numero di soggetti; per questo l´avvio dei primi programmi è il punto di arrivo di un notevole lavoro e di una stretta collaborazione tra gli Stati membri, le regioni e i servizi della Commissione. Tutto è pronto affinché altri progetti vedano la luce. " Nel corso del periodo 2007-2013, i programmi di cooperazione transfrontaliera devono contribuire a risolvere problemi locali nei settori seguenti: l´imprenditorialità e le piccole e medie imprese (Pmi), gli scambi, la cultura e il turismo transfrontalieri; la protezione e la gestione congiunta dell´ambiente; il miglioramento dell´accessibilità dei trasporti; le reti d´informazione e di comunicazione; l´acqua, la gestione dei rifiuti e i sistemi di gestione dell´energia; l´utilizzazione congiunta di infrastrutture di salute, di cultura e di istruzione; la cooperazione giudiziaria e amministrativa. I quattro programmi inaugurati sono i seguenti: "Italia-austria": bilancio totale: 80 Mio Eur. Intervento comunitario attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr): 60 Mio Eur; "Baviera-austria" (tra Germania e Austria): bilancio totale: 72,1 Mio Eur. Contributo del Fesr: 54,1 Mio Eur; "Euroregio Mosa-reno": (che associa la Germania, i Paesi Bassi e il Belgio): bilancio totale: 144,8 Mio Eur. Contributo del Fesr: 72,4 Mio Eur. "Irlanda-galles" (tra Irlanda e Regno Unito), frontiera marittima tipica in cui l´accento sarà posto sulla cooperazione marittima: bilancio totale: 70 Mio Eur. Contributo del Fesr: 53 Mio Eur. Nota all´attenzione dei redattori La nuova politica di coesione per il periodo 2007-2013 si articola intorno a tre nuovi obiettivi (convergenza; competitività regionale e occupazione; cooperazione territoriale). L´elemento "cooperazione territoriale" è stato rafforzato rispetto al periodo 2000-2006 e diviene un obiettivo a tutti gli effetti nel corso del nuovo periodo (che si baserà sull´esperienza acquisita durante la precedente iniziativa comunitaria "Interreg"). Questo obiettivo comprende tre aspetti: la cooperazione transfrontaliera, la cooperazione transnazionale e la cooperazione interregionale. Programmi transfrontalieri: esempi di risultati ottenuti nel corso del periodo precedente: Il programma Interreg ha favorito la conclusione di un accordo per la creazione di un´associazione di trasporti transfrontalieri tra il Land di Salisburgo (Austria) e l´Alta Baviera (Germania): un titolo di trasporto unico rilasciato ovunque in questa euroregione consente oggi a un passeggero di spostarsi in tutta la regione. Il programma Interreg Reno-mosa, sostenuto dal Fesr, ha contribuito all´avvio di una strategia integrata di lotta contro le inondazioni. Questo programma ha associato il Belgio, la Germania, la Francia, il Lussemburgo, I Paesi Bassi e la Svizzera. Uno dei progetti consisteva nella costruzione di una nuova diga nell´area dell´Isola di Bisclich, situata nei pressi della città di Xanten (Germania). La realizzazione di questo progetto garantisce una protezione più efficace contro le inondazioni a una popolazione di circa 13 000 persone. Nel corso del periodo 2007-2013, 50 programmi di cooperazione transfrontaliera beneficeranno di un aiuto totale pari a 5,4 Miliardi di Eur. Le regioni ammissibili sono le regioni situate nei pressi di frontiere terrestri o frontiere marittime e separate da una distanza massima di 150 km. La decisione C(2006) 5144 della Commissione stabilisce l´elenco di tali regioni. Saranno presto inviate note esplicative. Ulteriori informazioni sulla politica regionale europea sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/regional_policy/index_it. Htm .  
   
   
UE: BILANCIO 2006: MIGLIORE EFFICIENZA DELLA SPESA UE PUBBLICATA LA RELAZIONE FINANZIARIA 2006  
 
 Bruxelles, 26 settembre 2007 - Gli ultimi dati finanziari del 2006 confermano l´evoluzione positiva del bilancio Ue. L´ulteriore modernizzazione della spesa ha consentito di aumentare i fondi per la competitività; un controllo e una pianificazione migliori hanno assicurato livelli storicamente elevati del tasso di esecuzione del bilancio, mentre il sostanziale aumento della parte di bilancio destinata ai paesi Ue-10 ha garantito una maggiore partecipazione di questi alle politiche dell´Unione. La "Relazione finanziaria dell’Unione europea per il 2006", pubblicata oggi, è una riprova del continuato impegno dell´Unione ai fini della crescita e dell´occupazione. "L´esercizio 2006 chiude il periodo finanziario precedente durante il quale si è assistito ad un aumento di circa il 70% della spesa finalizzata alla competitività per la crescita e l´occupazione", ha affermato Dalia Grybauskaité, commissaria europea per la programmazione finanziaria e il bilancio. In particolare, nel 2006, i fondi direttamente consacrati alla competitività sono aumentati del 19% rispetto al 2005. Dei 106,6 miliardi di euro spesi nel 2006, oltre il 37% è servito a promuovere la coesione e la competitività per la crescita e l´occupazione in tutti gli Stati membri: il 35% è andato in aiuti diretti e per le spese connesse al mercato e il 12% allo sviluppo rurale, alla pesca e all´ambiente. Il 5% è stato infine destinato a potenziare il ruolo dell´Unione quale partner globale. Ben il 91% della spesa Ue, ovvero oltre 97,4 miliardi di euro, è andato a beneficio degli Stati membri dell´Ue-25. I cinque Stati più grandi hanno ricevuto 57,8 miliardi di euro, ovvero quasi il 60% della spesa totale nell´Ue-25. I più grandi beneficiari sono stati gli Stati membri con il maggior numero di abitanti: Francia (13,5 miliardi di euro), Spagna (12,9 miliardi di euro), Germania (12,2 miliardi di euro), Italia (10,9 miliardi di euro) e Regno Unito (8,3 miliardi di euro, al netto della correzione 2006 pari a 5,2 miliardi di euro). La parte di bilancio destinata ai paesi Ue-10 è praticamente raddoppiata rispetto all´anno di adesione (2004), passando da 2,4 a 11,5 miliardi di euro, ovvero quasi il 12% della spesa totale all´interno dell´Ue-25. I principali beneficiari sono stati: Polonia (5,3 miliardi di euro, 1,3 miliardi di euro in più rispetto al precedente esercizio), Ungheria (1,8 miliardi di euro, 0,5 miliardi in più) e Repubblica ceca (1,3 miliardi di euro, 0,3 miliardi in più). A Romania e Bulgaria sono andati inoltre quasi 1,1 miliardi di euro in pagamenti di preadesione. "Nell´insieme, si tratta di un risultato positivo per tutti i nuovi Stati membri che hanno ricevuto più fondi dalle casse dell´Ue rispetto al 2005, anche se, per il 2007, si spera in risultati migliori, specie per quanto riguarda la politica di coesione", ha precisato Dalia Grybauskaité. Nel 2007, per la prima volta, le risorse disponibili a titolo dei fondi strutturali non spese rischiano di essere automaticamente soppresse in forza della regola "n+2". Quanto all´assegnazione dei fondi per interventi strutturali (5,8 miliardi di euro, ovvero il 17,8% del totale Ue), la Spagna ha fatto la parte del leone, seguita da Italia (14%), Germania (13,6%), Grecia (11,1%) e Regno Unito (9,3%). Alla voce agricoltura, come nei precedenti esercizi, la Francia è stata la principale beneficiaria (10,1 miliardi di euro, ovvero il 20,3% del totale Ue), seguita da Spagna e Germania (rispettivamente con il 13,4% e il 13,2%), Italia (11%) e Regno Unito (8,7%). Nel riassumere il periodo 2000-2006, la commissaria Grybauskaité ha constatato che i maggiori aumenti della spesa Ue sono stati registrati in materia di libertà, di sicurezza, giustizia e cittadinanza (+78%) e competitività per la crescita e l´occupazione (+68%), tendenza destinata a rafforzarsi ulteriormente nel periodo 2007-2013. Negli ultimi sette anni, la Spagna è stata la principale beneficiaria di fondi Ue (99,5 miliardi di euro su tutto il periodo), seguita da Francia (89,6 miliardi di euro), Germania (79,1 miliardi di euro), Italia (70,2 miliardi di euro) e Regno Unito (50,2 miliardi di euro, al netto della correzione pari a 36,6 miliardi di euro sull´insieme del periodo). Tra i paesi Ue-10, nel periodo di adesione 2004-2006, il maggior beneficiario è stata la Polonia (12,1 miliardi di euro), seguita da Ungheria (3,9 miliardi di euro), Repubblica ceca (3,2 miliardi di euro), Lituania (2 miliardi di euro) e Slovacchia (1,7 miliardi di euro). Nel 2006, il totale dei contributi nazionali al bilancio dell´Ue ha raggiunto gli 87,3 miliardi, ovvero un aumento di ben 0,6 miliardi di euro rispetto al 2005. Germania (20,1% del totale Ue), Francia (17,6%), Italia (13,7%), Regno Unito (11,3%, dopo correzione) e Spagna (9. 9%) si sono riconfermati principali contribuenti. Le rimanenti entrate sono imputabili a risorse proprie (dazi doganali, diritti agricoli e contributi del settore saccarifero per 15 miliardi di euro) raccolte dagli Stati membri in nome dell´Unione, l´avanzo del 2005 (2,4 miliardi) e risorse varie (3,7 miliardi). Il bilancio dell´Ue, in rapporto alla sua ricchezza, si è relativamente ridotto lo scorso anno allo 0,93% del reddito nazionale lordo dell´Unione, rispetto allo 0,97% del 2005. In continuo miglioramento, il tasso di esecuzione ha raggiunto il 99,3% nel 2006, un progresso imputabile principalmente ad un controllo e ad una pianificazione migliori da parte dei servizi della Commissione. Il sistema di allerta rapida introdotto nella gestione finanziaria grazie allo sforzo congiunto di Commissione, Parlamento europeo e Stati membri continua a contribuire notevolmente a tal fine. .  
   
   
LE GIORNATE EUROPEE DEL LAVORO RIUNISCONO MIGLIAIA DI DATORI DI LAVORO E PERSONE IN CERCA DI IMPIEGO  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - La giornata del 24 settembre segna l’avvio delle Giornate europee del lavoro 2007, un’iniziativa dell’Ue che andrà avanti fino al 29 settembre e intende riunire le persone in cerca di impiego e i datori di lavoro in occasione di più di 500 manifestazioni che si svolgeranno in più di 230 città d’Europa. Le giornate del lavoro hanno l’obiettivo di far conoscere le possibilità esistenti di muoversi per lavoro nello spazio europeo, e offrono a datori di lavoro e persone in cerca di impiego la possibilità di un’assunzione diretta. La manifestazione fa seguito alle Fiere europee del lavoro, tenutesi con grande successo lo scorso anno, che hanno avuto 150 000 visitatori. “Le Giornate del lavoro sono un segno dell’azione della strategia dell’Ue per la crescita e l´occupazione: incoraggiare la mobilità del lavoro in Europa e aiutare a sostenere la crescita", ha dichiarato Vladimír Špidla, Commissario europeo responsabile per Occupazione, affari sociali e pari opportunità. “Le Giornate aiutano i datori di lavoro a occupare i posti vacanti, e le persone in cerca di un impiego a entrare in attività. L’opportunità di muoversi per lavoro nello spazio europeo è vantaggiosa per gli individui, le imprese e tutta l´Ue. " Le Giornate del lavoro sono organizzate in cooperazione con il servizio europeo dell’occupazione Eures e la sua rete dedicata di più di 750 consiglieri in materia di mobilità del lavoro. Si terranno manifestazioni in più di 230 città grandi e piccole di tutta l’Europa, con fiere del lavoro, seminari e workshop volti a migliorare la mobilità del lavoro in Europa. Partecipa all’evento un’ampia gamma di organizzazioni, come imprese locali, servizi dell’occupazione pubblici e privati, sindacati, università, centri di istruzione e formazione e camere di commercio. La Giornata del lavoro di Bruxelles sarà la prima nella storia a tenersi presso la sede della Commissione europea, l’edificio Berlaymont, in presenza di 60 datori di lavoro alla ricerca di manodopera. L’evento sarà inaugurato dal Commissario Špidla e accoglierà un ospite speciale come la campionessa di tennis Justine Henin. Le Giornate europee del lavoro 2007 si svolgeranno nel quadro delle celebrazioni del 50° anniversario dell’Ue e dell’Anno europeo delle pari opportunità per tutti. Per maggiori informazioni: http://eures. Europa. Eu .  
   
   
LE LINGUE APRONO MOLTE PORTE CELEBRAZIONI DELLA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 – Oggi l’Europa celebra la propria diversità linguistica. La Giornata europea delle lingue, lanciata inizialmente dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa per dar seguito all’Anno europeo delle lingue del 2001, si tiene ogni anno il 26 settembre per celebrare la diversità linguistica e culturale. Gli obiettivi della Giornata europea delle lingue sono tre: sensibilizzare il pubblico all’importanza dell’apprendimento delle lingue, aumentare la visibilità di tutte le lingue e incoraggiare l’apprendimento permanente in campo linguistico. Quest’anno la Commissione europea sottolinea il proprio impegno specifico verso il multilinguismo organizzando a Bruxelles una serie di manifestazioni per celebrare la Giornata europea delle lingue negli edifici Berlaymont e Charlemagne e nelle loro adiacenze, fra l’altro con due seminari cui parteciperanno vari esperti del settore del multilinguismo. Diverse manifestazioni sono state organizzate anche negli Stati membri, grazie alla rete delle Antenne per il multilinguismo della Commissione europea. “Le lingue sono importanti per i cittadini”, ha dichiarato Leonard Orban, il commissario europeo per il multilinguismo. “Le lingue aprono nuovi orizzonti per lo sviluppo personale e professionale e favoriscono lo sviluppo economico. Il multilinguismo è un’esigenza crescente della nostra società in vari settori. I cittadini europei sono sempre più mobili e spesso trascorrono parte della loro vita in un paese diverso da quello d’origine. Peraltro, la capacità di capire ed essere capiti in lingue diverse riguarda non solo la vita di tutti i giorni e la necessità di andare in ospedale, in tribunale, all’ufficio postale o al supermercato in un altro paese, ma anche l’esercizio dei nostri diritti democratici di europei, compresi i rapporti con le istituzioni dell’Ue”. Per celebrare la Giornata europea delle lingue sono previste manifestazioni in tutti gli Stati membri. Ecco alcune delle manifestazioni previste in Italia Roma - Mercoledì 26 settembre, giornata di incontri al Goethe Institut con interventi di esponenti della cultura tedesca e italiana e spettacoli multilingui realizzati da studenti delle scuole superiori. - Mercoledì 26 settembre, giornata di incontri alla Biblioteca Marconi: il mattino, interventi dell´Amministrazione Biblioteche di Roma e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea sul tema del multilinguismo; il pomeriggio, film in francese con sottotitoli in italiano. Gorizia Mercoledì 26 settembre: al mattino, conferenza per gli studenti delle scuole superiori dal titolo “Lingue: una chiave per l’Europa”; al pomeriggio, grande festa multilingue dalle 17. 00 alle 20. 00 in piazza Transalpina, sul confine tra Gorizia e Nova Gorica, tra Italia e Slovenia, con la partecipazione degli studenti di Gorizia, Nova Gorica e del Collegio del Mondo Unito di Duino Trieste Sabato 29 settembre: conferenza su “Il piano D e le lingue. L’importanza della diversità linguistica nella comunicazione”, organizzata dall´antenna Europe Direct di Trieste per celebrare le diversità linguistiche, il plurilinguismo e l’apprendimento nel corso di tutta la vita. Per maggiori informazioni Per un elenco completo delle manifestazioni organizzate in tutta Europa, potete consultare il sito del Consiglio d´Europa. .  
   
   
DAL PARLAMENTO EUROPEO, FERROVIE: LIBERALIZZAZIONE DELLE TRATTE INTERNAZIONALI E MAGGIORE TUTELA DEI PASSEGGERI CONTRO I RITARDI TRENI EUROPEI PIÙ VITALI A PARTIRE DAL 2010, APERTO L´ACCESSO ALLE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE A NUOVI OPERATORI  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - Nuova vitalità e maggiore competitività del mercato ferroviario. Sono questi gli obiettivi della direttiva approvata dal Parlamento europeo che, a partire dal 2010, aprirà l´accesso alle infrastrutture ferroviarie a nuovi operatori, permettendo loro anche il cabotaggio. L´aula ha poi approvato un regolamento che impone risarcimenti in caso di ritardo, obbligo d´informazione, garanzie ai passeggeri disabili e norme di qualità dei servizi. E´ anche istituita una licenza Ue per macchinisti. Nel marzo 2004 la Commissione ha presentato un pacchetto di quattro proposte, costituenti il cosiddetto "Terzo pacchetto ferroviario", che riguardavano una direttiva sull´accesso al mercato, un regolamento sui diritti e sugli obblighi per i passeggeri e una direttiva sulla certificazione dei macchinisti. Dopo aver respinto in prima lettura una proposta di regolamento sul trasporto merci, il Parlamento, sulla base di un accordo raggiunto in sede di comitato di conciliazione, ha dato il via libera definitivo ai primi tre provvedimenti. Approvando con 541 voti favorevoli, 66 contrari e 20 astensioni la relazione di Georg Jarzembowski (Ppe/de, De), il Parlamento ha dato il via libera definitivo alla direttiva sulla "ripartizione della capacità di infrastruttura ferroviaria e sull´imposizione dei diritti per l´utilizzo dell´infrastruttura ferroviaria". Questa, in sostanza, intende favorire nuove iniziative nel campo dei treni internazionali a lunga percorrenza, promuovendo la concorrenza tra le imprese ferroviarie, anche per renderle capaci di affrontare quella esercitata dalle compagnie aeree a basso costo. Il provvedimento prevede quindi di concedere alle imprese ferroviarie, entro il 1° gennaio 2010, il diritto di accesso all´infrastruttura di tutti gli Stati membri per l’esercizio di servizi di trasporto internazionale di passeggeri. Il diritto di accesso all´infrastruttura degli Stati membri per i quali la parte del trasporto internazionale di passeggeri per ferrovia rappresenta più del 50% del fatturato viaggiatori delle imprese ferroviarie nello Stato membro in questione dev´essere concesso, invece, entro il 1° gennaio 2012. Durante lo svolgimento di questo servizio, le imprese ferroviarie avranno anche il diritto di operare il cabotaggio, ossia la possibilità di far salire e scendere passeggeri in stazioni situate lungo il percorso internazionale, compreso in stazioni situate nel medesimo Stato membro. Lo scopo è di garantire a questi servizi la possibilità di essere economicamente validi e di non mettere i potenziali concorrenti in una situazione sfavorevole rispetto agli operatori presenti sul mercato che possono già usufruire di questa possibilità. E’ tuttavia precisato che ciò «non dovrebbe essere usato per determinare l´apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri», bensì «servire semplicemente le fermate ausiliarie al percorso internazionale». La direttiva dovrebbe pertanto interessare i servizi finalizzati principalmente a trasportare i passeggeri sulle tratte internazionali. E’ anche specificato che vale la regola della reciprocità. La direttiva infatti non dovrebbe essere intesa nel senso dell´istituzione dell´obbligo, per gli Stati membri, di concedere prima del 1° gennaio 2010 diritti di accesso alle imprese ferroviarie dotate di licenza in uno Stato membro in cui non sono concessi diritti di natura analoga. D’altra parte, agli Stati membri sarà permesso limitare il diritto d´accesso al mercato qualora questo compromettesse l´equilibrio economico di contratti di servizio pubblico. Inoltre, la direttiva sottolinea che per incoraggiare gli investimenti in servizi che utilizzano infrastrutture specializzate, come ad esempio i collegamenti ad alta velocità, occorre che i richiedenti siano in grado di pianificare ed esigere la certezza del diritto che rifletta l´importanza degli investimenti a lungo termine e di ampia portata. Per tale motivo dovrebbe essere loro normalmente consentito di concludere contratti quadro per una durata di quindici anni. L´applicazione della direttiva dovrà essere valutata sulla base di una relazione che la Commissione presenterà due anni dopo la data di apertura del mercato dei servizi di trasporto internazionale di passeggeri. Con l´approvazione della relazione di Dirk Sterckx (Alde/adle, Be), il Parlamento ha poi adottato il progetto comune in merito al regolamento su diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Il regolamento - che entrerà in vigore nell´autunno 2009 (ossia due anni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) - riguarda in particolare le disposizioni in merito ai requisiti minimi per le informazioni da fornire ai passeggeri prima, durante e dopo il viaggio, alle condizioni contrattuali, alla responsabilità delle imprese ferroviarie in caso di incidenti, ritardi o soppressioni di treni (compresi i risarcimenti), alle condizioni per l´assistenza alle persone a mobilità ridotta, alle norme di qualità e alla gestione del rischio. Quando entrerà in vigore il regolamento, tutti i passeggeri del trasporto ferroviario godranno di una serie di diritti fondamentali. Tuttavia, gli Stati membri potranno esonerare i servizi ferroviari nazionali di lunga distanza da talune disposizioni del regolamento per un periodo iniziale di cinque anni, eventualmente estendibile per due ulteriori periodi massimi di cinque anni. Ma alle disposizioni che riguardano, ad esempio, la responsabilità delle aziende nei confronti dei passeggeri e dei relativi bagagli e il diritto al trasporto per le persone disabili o a mobilità ridotta, non si potrà derogare. I servizi urbani, suburbani e regionali potranno invece godere di una deroga illimitata. Uno dei principali punti che opponeva Parlamento e Consiglio riguardava il campo di applicazione del regolamento. A seguito dei negoziati, i deputati hanno ottenuto che il provvedimento si applichi a tutti i viaggi e servizi ferroviari forniti in tutta la Comunità da imprese ferroviarie titolari di licenza e, quindi, non solo alle tratte internazionali come inizialmente ipotizzato dal Consiglio. In forza al regolamento, un passeggero può chiedere all´impresa ferroviaria un indennizzo in caso di ritardo tra il luogo di partenza e il luogo di destinazione indicati sul biglietto. I risarcimenti minimi ammontano al 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti e al 50% in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti. Il risarcimento del prezzo del biglietto dovrà essere effettuato entro un mese dalla presentazione della relativa domanda, mediante buoni e/o altri servizi oppure in denaro se così richiede il passeggero. Il risarcimento del prezzo del biglietto non potrà essere soggetto a detrazioni per i costi legati alla transazione finanziaria quali tasse, spese telefoniche o valori bollati. Il passeggero, d’altra parte, non avrà diritto a risarcimenti se è informato del ritardo prima dell´acquisto del biglietto o se il ritardo nell´ora di arrivo prevista proseguendo il viaggio su un servizio diverso o in base a itinerario alternativo rimane inferiore a 60 minuti. Inoltre, qualora sia ragionevolmente prevedibile che il ritardo all´arrivo alla destinazione finale prevista dal contratto di trasporto sarà superiore a 60 minuti, il passeggero può scegliere immediatamente tra ottenere il rimborso integrale del biglietto, proseguire il viaggio o seguire un itinerario alternativo (a condizioni di trasporto simili) verso la destinazione finale, non appena possibile oppure a una data successiva. In caso di ritardo superiore a 60 minuti, i passeggeri avranno anche il diritto di richiedere gratuitamente pasti e bevande, una sistemazione in albergo (se necessario) e il trasporto verso di esso, nonché un trasporto alternativo se il servizio ferroviario non può proseguire. Gli Stati membri che concedono deroghe al regolamento dovranno incoraggiare le imprese ferroviarie, in consultazione con le organizzazioni che rappresentano i passeggeri, a introdurre accordi per il risarcimento e l´assistenza in caso di gravi interruzioni del servizio. Le imprese ferroviarie e i rivenditori di biglietti, inoltre, saranno tenuti ad informare i passeggeri dei relativi diritti e obblighi derivanti dal regolamento. Le prime, dovranno almeno fornire le informazioni circa i servizi a bordo, i ritardi, le principali coincidenze e le questioni relative alla sicurezza tecnica e dei passeggeri. Se questi ultimi lo richiedono, dovranno essere messi a conoscenza delle condizioni generali applicabili al contratto, degli orari e delle condizioni per il viaggio più veloce e per la tariffa più bassa, nonché della disponibilità di posti fumatori/non fumatori e della loro tipologia (prima o seconda classe, cuccette, ecc. ). Ma dovranno essere comunicate anche, le procedure per il recupero dei bagagli smarriti e per la presentazione di reclami, le condizioni di accesso per le biciclette e la disponibilità a bordo di infrastrutture per i disabili e per le persone a mobilità ridotta. A questo proposito, va notato che un intero capo del regolamento è dedicato alle disposizioni volte a tutelare i passeggeri disabili o a mobilità ridotta. Lo scopo è di garantire a queste persone l’accesso al trasporto ferroviario «a condizioni comparabili a quelle degli altri cittadini». Un´impresa ferroviaria, un venditore di biglietti o un tour operator, ad esempio, non potranno rifiutare di accettare una prenotazione o di emettere un biglietto per una persona con disabilità o a mobilità ridotta o chiedere che tale persona sia accompagnata da altri, a meno che ciò non sia strettamente necessario. Non potranno poi essere richieste maggiorazioni sul prezzo del biglietto. I disabili dovranno inoltre poter contare sull´accessibilità delle stazioni, delle banchine, del materiale rotabile e degli altri servizi che, nel caso di nuova costruzione o importante ristrutturazione, dovrebbero essere resi accessibili eliminando progressivamente gli ostacoli fisici e gli impedimenti funzionali. Questi passeggeri avranno diritto ad essere informati preventivamente sull’accessibilità e, in linea di principio, potranno contare su un’assistenza gratuita in stazione e a bordo dei treni. Se l´impresa ferroviaria è responsabile della perdita totale o parziale o del danneggiamento di sedie a rotelle o altre attrezzature specifiche, «non si applicano limiti finanziari». Le società ferroviarie, infine, dovranno definire delle norme di qualità del servizio e pubblicare una relazione annuale - da diffondere su Internet - in cui dichiareranno in quale misura esse siano state rispettate. Le norme minime dovranno riguardare le informazioni e i biglietti, la puntualità dei treni e i principi generali in caso di perturbazioni del traffico, la soppressione di treni, la pulizia delle carrozze (qualità dell’aria, igiene degli impianti sanitari, ecc. ) e delle stazioni. Così come l’indagine sul grado di soddisfazione della clientela, il trattamento di reclami, rimborsi e indennità per il mancato rispetto delle norme di qualità del servizio e l’assistenza fornita alle persone con disabilità o a mobilità ridotta. Approvando infine la relazione di Gilles Savary (Pse, Fr), il Parlamento approva il progetto comune relativo alla direttiva che stabilisce le condizioni e le procedure per la certificazione dei macchinisti addetti alla condotta dei locomotori e dei treni nel sistema ferroviario della Comunità. Le sue disposizioni - che entreranno in vigore nell´autunno 2009 - mirano principalmente ad agevolare la mobilità dei macchinisti fra gli Stati membri e da un´impresa ferroviaria all’altra e, in termini generali, agevolare il riconoscimento delle licenze e dei certificati complementari armonizzati da parte di tutti i soggetti operanti nel settore ferroviario. Entro un anno dall´entrata in vigore della direttiva, la Commissione dovrà adottare, in base a un progetto elaborato dall´Agenzia, un modello comunitario per la licenza di macchinista valida su tutto il territorio della Comunità. Per ottenere la licenza, i macchinisti dovranno avere almeno vent´anni, aver completato con successo almeno nove anni di istruzione (primaria e secondaria), aver completato con esito positivo una formazione di base e dimostrare le proprie competenze professionali generali. Dovranno anche comprovare l´idoneità fisica e psicologica. Un macchinista che deve comunicare con il gestore dell´infrastruttura per questioni cruciali di sicurezza dovrà essere in possesso di un certificato che, tra l´altro, comprovi le sue cognizioni linguistiche nella lingua indicata dal gestore dell´infrastruttura. Queste cognizioni devono consentirgli di comunicare in modo attivo ed efficace in situazioni di routine, critiche o d´emergenza. Dovrà quindi essere in grado di far fronte a situazioni pratiche in cui si presenta un elemento imprevisto, descrivere e partecipare a una conversazione semplice. Infine, l´Agenzia ferroviaria europea dovrà individuare, in una relazione da presentare entro diciotto mesi dall´entrata in vigore della direttiva, il profilo e i compiti degli altri membri del personale viaggiante addetti a mansioni essenziali ai fini della sicurezza, le cui qualifiche professionali contribuiscono di conseguenza alla sicurezza ferroviaria, e che dovrebbero essere disciplinati a livello comunitario mediante un sistema di licenze e/o di certificati analogo al sistema istituito per i macchinisti. Sulla base di tale relazione la Commissione dovrà presentare entro trenta mesi una relazione e, se del caso, formulare una proposta legislativa. .  
   
   
L´UE VARA LA PIATTAFORMA DI RICERCA SULL´ENERGIA NUCLEARE SOSTENIBILE CON LA CEA  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - L´energia nucleare ha conquistato un posto nel mix energetico a basso contenuto di carbonio dell´Ue, a seguito del varo di un nuovo forum per la ricerca sull´energia nucleare da parte della Commissione europea e della Commissione francese per l´energia atomica (Cea). La piattaforma tecnologica sull´energia nucleare sostenibile riunirà ricercatori e rappresentanti dell´industria per definire un´agenda di ricerca strategica (Ars) e una strategia di applicazione, con l´intento di mantenere la leadership europea in questo settore cruciale. Attualmente l´Europa è leader mondiale nel settore nucleare, con un terzo dell´elettricità prodotta da centrali nucleari. In vista del raddoppio del consumo energetico mondiale tra il 2000 e il 2050, l´energia nucleare resta un elemento chiave dei futuri sistemi energetici a bassa emissione di carbonio. In occasione di una riunione delle parti interessate tenutasi a Bruxelles il 21 settembre per il varo ufficiale della nuova piattaforma tecnologica europea (Pte) è stato presentato un documento sul possibile sviluppo futuro del settore. L´obiettivo principale della Pte sarà la promozione di un approccio completamente integrato alla ricerca sull´energia nucleare in Europa. «Per i paesi che la scelgono, l´energia nucleare costituirà un elemento fondamentale della soluzione per la sicurezza dell´approvvigionamento e la riduzione dei gas a effetto serra», ha affermato il Commissario Ue per la Scienza e la Ricerca Janez Potocnik al varo della piattaforma. «È chiaro che dobbiamo affrontare due problematiche importanti: garantire che l´energia nucleare sia economicamente competitiva e, soprattutto, il dovere di renderla il più possibile neutra in termini ambientali e di eredità da lasciare alle generazioni future», ha aggiunto il Commissario Potocnik. Secondo il Commissario, l´attività di ricerca e sviluppo (R&s) e l´innovazione saranno gli strumenti a disposizione dell´Europa per affrontare questi aspetti. Gli studi punteranno a una riduzione significativa delle scorie nucleari e all´individuazione di metodi efficaci per riciclarle o immagazzinarle. La piattaforma tecnologica europea riunirà tutte le parti interessate nel settore dell´energia nucleare, al fine di mettere in atto la loro visione di come dovrebbe svilupparsi il settore a breve, medio e lungo termine, individuando l´attività di ricerca necessaria per trasformare questa visione in una realtà. La piattaforma servirà a fornire alla Commissione europea e ai governi nazionali le consulenze e le raccomandazioni di esperti, per contribuire a definire e a concentrare le iniziative e i bilanci su priorità concordate a livello Ue. In questo modo, l´Ue si augura di rafforzare la base scientifica europea, promuovendo il dialogo su questioni fondamentali quali la gestione delle scorie e la sicurezza, nonché la protezione della popolazione nei confronti di rischi radioattivi. Si tratta di un approccio essenziale per rassicurare l´opinione pubblica sul fatto che questi problemi vengono affrontati nel modo più adeguato. Uno dei partner della piattaforma è la Commissione francese per l´energia atomica (Cea) che partecipa da tempo a programmi di ricerca nucleare ed è all´avanguardia dello sviluppo tecnologico nel settore, in quanto sta lavorando su reattori nucleari di quarta generazione. Secondo il suo direttore generale, Alain Bugat, la Cea desidera svolgere un ruolo preminente e cooperativo nella piattaforma. «La Cea vorrebbe essere il grande fratello nella piattaforma tecnologica del nucleare sostenibile. La filosofia principale dietro la piattaforma sarà quella di condividere infrastrutture, intraprendere ricerche innovative su reattori nucleari del futuro e fornire delle risposte alle esigenze dei nostri partner industriali», ha dichiarato il Sig. Bugat al Notiziario Cordis. La piattaforma rientra nel più ampio piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano Set) inteso a promuovere l´attività di R&s dell´Ue sulle tecnologie a bassa emissione di carbonio. Il piano Set sarà pubblicato alla fine del 2007. Ulteriori informazioni saranno disponibili tra breve al seguente indirizzo web: http://www. Snetp. Eu .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, FONTI RINNOVABILI CONTRO LA PETROLIO-DIPENDENZA E L´INQUINAMENTO L´AULA CHIEDE IL MIGLIORAMENTO DELL´ATTUALE QUADRO NORMATIVO PER PRODURRE DA FONTI RINNOVABILI IL 20% DELL´ENERGIA CONSUMATA NELL´UE, ENTRO IL 2020. INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE, INCORAGGIARE LA RICERCA E INCENTIVARE - ANCHE FISCALMENTE - I BIOCARBURANTI E L´ACQUISTO DI AUTO A BASSE EMISSIONI DI CO2.  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - Approvando a larghissima maggioranza la relazione di Britta Thomsen (Pse, Dk), il Parlamento invita la Commissione a presentare, al più tardi entro la fine del 2007, una proposta concernente un quadro legislativo per le energie rinnovabili (da adottare in codecisione) che rafforzi e migliori l´attuale normativa. La Commissione, è precisato, dovrebbe proporre un approccio settoriale che stabilisca «obiettivi vincolanti, chiari e realistici» per i settori dell´elettricità, dei trasporti e del riscaldamento e raffreddamento. Anche perché i deputati ritengono che le fonti energetiche rinnovabili costituiscono un elemento chiave di un mix energetico sostenibile, contribuendo alla riduzione della dipendenza dalle importazioni e alla diversificazione del mix di combustibili, alla riduzione delle emissioni di Co2 e di altro tipo, allo sviluppo di nuove tecnologie innovative ed alle opportunità di occupazione e di sviluppo regionale. Per promuovere le fonti rinnovabili, il Parlamento sollecita l´istituzione e l´attuazione di piani d´azione per le energie rinnovabili (Par) a livello comunitario e nazionale, che contemplino obiettivi settoriali per incoraggiare gli investimenti, l´innovazione e la ricerca in tutti i settori. Questi Par, inoltre, dovrebbero essere sottoposti ad una valutazione strategica approfondita dell´impatto ambientale e affrontare specificamente «la necessità di riconciliare la produzione di energia rinnovabile con altre questioni ambientali (gestione forestale sostenibile, biodiversità, prevenzione del degrado del suolo, emissioni di gas ad effetto serra, ecc. )». E alla Commissione è quindi chiesto di assicurare che la legislazione comunitaria sull’energia rinnovabile e i Par includano criteri e disposizioni volti a prevenire i conflitti tra i diversi usi della biomassa. Il Parlamento invita poi la Commissione e gli Stati membri a raggiungere quanto prima un accordo sulla distribuzione dell´obiettivo del 20% di energie rinnovabili e chiede di raddoppiare, entro il 2020, la quota di elettricità prodotta a partire dalle energie rinnovabili. In tale ambito, precisa che ogni Stato membro dovrebbe essere libero di scegliere le fonti energetiche rinnovabili più appropriate. Pertanto chiede la definizione di una serie di tappe per i Par e la loro revisione ogni tre anni, affinché la Commissione possa adottare misure entro il 2020 se uno Stato membro non adempisse ai suoi obblighi. Allo stesso tempo, i deputati deplorano che le autorità regionali e locali nell´Ue «continuino a mostrare insufficiente interesse a sfruttare e utilizzare fonti di energia rinnovabili», e che l´obiettivo Ue di una quota del 12% di energie rinnovabili nel mix energetico comunitario entro il 2010 molto probabilmente non sarà raggiunto. La Commissione e gli Stati membri sono poi invitati a contribuire alla creazione di un ambiente di mercato favorevole alle energie rinnovabili, che promuova attivamente la produzione decentralizzata e l’uso di questo tipo di energia. I deputati ritengono infatti indispensabile integrare rapidamente le energie rinnovabili nel mercato interno dell´energia. Un accesso trasparente, equo e prioritario alle reti è inoltre un requisito essenziale per una riuscita integrazione e un´espansione della produzione energetica da fonti rinnovabili. L´accesso alle reti e le procedure di pianificazione devono inoltre essere ulteriormente semplificati e armonizzati. Gli Stati membri devono poi compiere maggiori sforzi per ridurre gli oneri amministrativi. Occorre inoltre investire in un´infrastruttura e in una gestione di rete aggiuntiva, flessibile e intelligente per migliorare il funzionamento del sistema, migliorare la sicurezza dell´approvvigionamento, ridurre i costi per i consumatori e migliorare l´accesso alle energie rinnovabili e la loro produzione. Per creare condizioni di mercato favorevoli alle energie rinnovabili, d´altra parte, i deputati chiedono di abolire «sovvenzioni irragionevoli» e incoraggiare l´uso dinamico degli appalti pubblici in seno all´Unione europea. Si contribuirebbe, così, a ridurre i costi delle tecnologie di efficienza energetica e di quelle relative alle energie rinnovabili. Ritengono inoltre che un regime di sostegno armonizzato, efficace ed efficiente, debba costituire l´obiettivo a lungo termine in Europa, pur riconoscendo che i regimi di sostegno nazionali siano necessari per mantenere la fiducia degli investitori. Nell´auspicare l´elaborazione di una politica dei trasporti globale, rispettosa dell´ambiente e socialmente ed economicamente sostenibile, il Parlamento esorta gli Stati membri a fissare obiettivi ambiziosi in relazione all´utilizzo di fonti di energia rinnovabili nei trasporti pubblici e il graduale aumento degli standard relativi all´efficienza dei combustibili nel settore dei trasporti. Sottolineando poi che la produzione di automobili più efficienti dal punto di vista dei consumi continua ad essere il modo migliore per ridurre le emissioni di Co2 e il consumo di petrolio, plaude quindi alla proposta di riesame della direttiva sulla qualità dei carburanti. I deputati si rallegrano inoltre della proposta della Commissione tesa a promuovere i biocarburanti e altre energie rinnovabili destinate ai trasporti imponendo un obiettivo vincolante del 10%, a condizione però «che si possa dimostrare che tali carburanti sono prodotti in modo sostenibile». La Commissione è peraltro invitata ad elaborare un sistema di certificazione dei biocarburanti (europei ed extracomunitari), completo e obbligatorio. Tale sistema dovrebbe assicurare che la loro produzione non comporti, direttamente o indirettamente, una perdita di biodiversità e di risorse idriche, la diminuzione delle riserve di carbonio (a causa di cambiamenti nell´uso dei terreni) o problemi sociali come il rincaro dei prodotti alimentari. A quest´ultimo proposito, i deputati ritengono che occorra ricercare il giusto equilibrio tra la produzione alimentare e quella energetica. Il Parlamento riconosce che gli incentivi fiscali sono un importante strumento per modificare le scelte dei consumatori e farli passare da combustibili fossili a biocombustibili. Incoraggia pertanto gli Stati membri a prendere in considerazione un incentivo fiscale che renda i biocarburanti una scelta economicamente razionale. Attraverso incentivi fiscali, gli Stati membri dovrebbero anche sostenere l´acquisto di automobili a basse emissioni di Co2. E, in proposito, ritenendo che l´uso di automobili elettriche e a idrogeno svolgerà un ruolo importante in futuro, invitano la Commissione ad includere le automobili elettriche ibride nel piano strategico dell´Ue in materia di energia e tecnologia. La relazione ricorda poi che il 40% di tutta l´energia dell´Ue è utilizzato negli edifici e che «esiste un enorme potenziale per ridurre questo consumo in modo che le energie rinnovabili possano coprire tutto il fabbisogno di energia in questo settore». Invita quindi la Commissione a definire entro la fine del 2007 un programma di attuazione per la diffusione su vasta scala di case e edifici ad energia passiva e ad energia positiva netta. Dovrebbe anche assicurare che qualsiasi proposta di direttiva quadro per le energie rinnovabili contenga efficaci misure di promozione del riscaldamento e del raffreddamento mediante energie rinnovabili, allo scopo di aumentare la quota di energie rinnovabili nell´Ue dall´attuale livello di circa il 10% ad almeno il doppio entro il 2020. Ma a Commissione e Stati membri il Parlamento chiede anche di garantire che venga data un´elevata priorità alle fonti rinnovabili nel quadro dei programmi dell´Ue in materia di ricerca e sviluppo tecnologico. Occorre quindi aumentare il bilancio della ricerca in campo energetico in occasione della revisione del bilancio 2007-2013. Raccomanda, tra l´altro, di destinare il ricavato della vendita all´asta dei crediti di emissione alla ricerca su fonti energetiche rinnovabili, comprese quelle promettenti come l´energia da osmosi, mareomotrice, del moto ondoso, solare, eolica di altitudine, generata da movimento rotatorio e l´energia generata dalle alghe. Rilevano inoltre che sono necessarie ulteriori attività di ricerca e sviluppo sullo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili, come è stato fatto nel caso della tecnologia dell´idrogeno. Infine, accogliendo (con 322 voti favorevoli, 270 contrari e 14 astensioni) un emendamento proposto dai Verdi, l´Aula ha soppresso il paragrafo che, nell´ambito delle misure tese a limitare l´aumento della temperatura del pianeta, notava come l´energia nucleare rappresenti attualmente «una tecnologia "ponte" povera di emissioni, in grado di agevolare il passaggio ad una produzione energetica da fonti rinnovabili a basso livello di emissioni». Soppressa anche la parte che chiedeva di investire i proventi economici dell´energia nucleare nelle energie rinnovabili, in misure di efficienza energetica e nella ricerca energetica. .  
   
   
RAPPORTI INTERNAZIONALI, FORMIGONI: ANCHE REGIONI PROTAGONISTE NELLA GLOBALIZZAZIONE ECONOMIA E SOCIETA´ PRECEDONO LA POLITICA OCCORRE UNA LEGGE NAZIONALE PER UNA COOPERAZIONE NON CENTRALISTA  
 
 Milano, 26 settembre 2007 - Nell´epoca moderna della globalizzazione occorrono nuove forme di relazioni internazionali: le vecchie, centraliste e basate sulla dottrina classica, non corrispondono più alla realtà. Occorre un sistema di relazioni internazionali "a rete" in cui siano riconosciuti come co-protagonisti, oltre agli Stati, i mondi della cultura, dell´economia, della cooperazione e le diverse realtà istituzionali sub-nazionali, in particolare le Regioni. Sono concetti chiave dell´intervento presentato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al convegno "Le relazioni internazionali delle Regioni europee" organizzato da Ispi e Regione Lombardia a Palazzo Clerici. Formigoni riflette a partire dall´esperienza lombarda "che ha dato il via a una sorta di diplomacy in work", un complesso di iniziative ben raccordate "con ciò che caratterizza nel profondo la realtà lombarda", una "diplomazia diffusa" che rappresenta un fondamentale "contributo per la competitività del nostro Paese" e anche un contributo alla politica estera nazionale. Il fatto è che oggi "prima che attraverso lo Stato e le Istituzioni, le relazioni internazionali passano attraverso la società e l´economia" ed è proprio per questo che "Regione Lombardia ha assunto come cuore della propria azione il servizio alla società, all´economia e alla cultura", accompagnandole nelle sfide internazionali. Formigoni propone dunque di fare sistema, di sviluppare "una leale e adeguata collaborazione tra i diversi livelli istituzionali". E cita come assai positiva la collaborazione tra Regione Lombardia e Ministero per il Commercio estero, con due i accordi di programma valsi dal 1999 a oggi 13 milioni per 200 progetti. "E´ da rifiutare - scandisce il presidente lombardo - ogni logica centralistica: è invece tempo che abbiamo piena fioritura i germi innovativi introdotti nella Costituzione italiana e in quella europea". Cooperazione - Regione Lombardia ha interpretato questo settore riconoscendo le Ong e i soggetti della società civile come i primi attori della cooperazione e incoraggiando il coinvolgimento del mondo imprenditoriale. "La cooperazione allo sviluppo non può più essere infatti concepita come una forma di elemosina. Si tratta invece di sostenere i Paesi che patiscono squilibri investendo innanzitutto sul miglioramento del capitale umano e delle strutture istituzionali e sociali". Per Regione Lombardia ciò si è concretizzato, ad esempio, nel trasferimento di know-how per la riforma amministrativa realizzate in Perù, nei programmi di cooperazione sanitaria sviluppati in Brasile, nei progetti di cooperazione economica in Africa, nella modalità di aiuto di emergenza alle zone colpite dallo tsunami. Una Legge Nuova - Per Formigoni occorre una legislazione nuova. La Lombardia lo ha fatto con una propria legge regionale sulla cooperazione fondata sul principio di sussidiarietà, con almeno tre quarti della spesa destinati ai progetti delle Ong. E sul piano nazionale? "Contrariamente a quanto avvenuto finora, - chiede Formigoni - deve emergere un disegno di legge nazionale capace di riconoscere il ruolo centrale dei soggetti sociali, delle associazioni, delle Ong nel settore della cooperazione. La costituenda Agenzia per la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale, per come è stata pensata, diventerebbe di fatto l´unico vero attore pubblico in materia, in grado di raccogliere e gestire le risorse di tutti, invece di essere strumento per rendere efficiente un sistema pressoché paralizzato da tempi biblici di istruttoria e dal mai chiarito rapporto tra diversi Ministeri e competenze". .  
   
   
OK DELL’UE A PIANO VENETO 2007-2013. OGGI LA PRESENTAZIONE IN GIUNTA REGIONALE  
 
 Venezia, 26 settembre 2007 - La Commissione Europea ha approvato ufficialmente il Piano Operativo Regionale (Por) del Veneto per l’utilizzo dei fondi comunitari 2007-2013 a sostegno dello sviluppo economico. Il Piano, che prevede contributi pubblici per circa 450 milioni di Euro e la conseguente attivazione di investimenti per circa un miliardo, verrà presentato dall’Assessore alle politiche economiche Fabio Gava nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, mercoledì 26 settembre 2007, alle ore 12. 30. “Si tratta – sottolinea Gava – di una delle più rilevanti fonti di sostegno mai messe a disposizione dello sviluppo economico del Veneto, le cui modalità di utilizzo, a differenza di quanto accaduto con l’Obbiettivo 2 2000-2006, potranno interessare l’intero territorio regionale”. .  
   
   
DAL 26 AL 29 SETTEMBRE BOLOGNA OSPITA LA SETTIMA CONFERENZA ANNUALE DELLA SOCIETA´ EUROPEA DI CRIMINOLOGIA, ORGANIZZATA DA REGIONE E UNIVERSITA´. SESSANTA SESSIONI A TEMA, OLTRE CENTO SEMINARI ED ESPERTI DI FAMA MONDIALE.  
 
Bologna, 26 settembre 2007 - Tre sessioni plenarie e una sessantina di sessioni "a tema" su questioni al centro del dibattito criminologico contemporaneo. Più un centinaio di seminari su argomenti quali la devianza giovanile, le vittime di reato, la criminalità transnazionale o organizzata, il terrorismo, le politiche locali di sicurezza, la prevenzione. Sono questi, in sintesi, i contenuti di "Crime, crime prevention and comunities in Europe", settima Conferenza annuale delle Società europea di criminologia, in programma a Bologna da domani, 26 settembre, fino a sabato 29. Quattro giorni di studio e confronto - la lingua ufficiale della Conferenza è l´inglese - organizzati dalla Regione Emilia-romagna e Università di Bologna (Dipartimento di Scienze dell´Educazione) che si svolgeranno in sedi diverse (dall´Aula Magna di Santa Lucia al complesso di San Giovanni in Monte, alla Facoltà di Giurisprudenza). Alla Conferenza, che vedrà la presenza di alcuni dei massimi esperti di criminologia a livello internazionale, sono iscritti circa 800 partecipanti. Per il primo giorno sono previste l´accoglienza dei partecipanti e una serie di pre-conferences; giovedì 27 si svolgerà la cerimonia di apertura della Conferenza, riservata agli iscritti. Porteranno i saluti Monica Donini, presidente dell´Assemblea legislativa Regione Emilia-romagna, e Pier Ugo Calzolari, magnifico rettore dell´Università di Bologna. "Si tratta indubbiamente di un appuntamento internazionale, soprattutto a livello scientifico, per gli operatori del settore della sicurezza e della prevenzione - sottolinea Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale - . Un´opportunità preziosa per valorizzare ancora di più e qualificare il lavoro svolto dalla Regione Emilia-romagna sui temi della sicurezza. La nostra Regione - ricorda Bertelli - ha acquisito prestigio a livello europeo nel campo della ricerca e messa a punto di politiche locali di prevenzione, e si caratterizza come una delle realtà istituzionali in grado di orientare anche la ricerca criminologica sui temi della sicurezza urbana e della prevenzione". La Società europea di criminologia è un´associazione di studiosi ed esperti di criminologia e di sociologia nata nel 2001. Forte di circa 500 soci, in rappresentanza di numerose università e centri di ricerca di tutt´Europa, rappresenta attualmente l´organizzazione più attiva e innovativa nella ricerca criminologica in Europa. Al suo interno sono state create reti di studiosi ed esperti, una delle quali (la "Rete dei ricercatori ed esperti dello sviluppo delle politiche per il governo della sicurezza") ha visto in questi anni la partecipazione attiva del servizio delle Politiche per la sicurezza e polizia locale della Regione Emilia-romagna. L´iniziativa più importante della Società è proprio la conferenza annuale, che si tiene ogni anno in un paese europeo ed è la sede più importante di confronto e di discussione sulle tematiche criminologiche in generale e sui temi della prevenzione e della sicurezza in particolare. A partire da domani, oltre alle tre sessioni plenarie (l´impatto della prevenzione della criminalità; la criminologia e il sistema di giustizia penale in Italia; minoranze etniche, pluralismo e religione) sono in programma un centinaio di seminari paralleli e circa sessanta sessioni tematiche. Alle sessioni plenarie sono stati invitati esperti di fama internazionale, come Michael Tonry (University of Minnesota e Netherlands institute for study of crime and law enforcement), Ronald Clarke (Rutgers University, New Jersey), Richard Tremblay (University of Montreal), Ernesto U. Savona (Transcrime - Joint Research Centre on Transnational Crime - Università degli Studi di Trento e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Uberto Gatti (Università di Genova), Dario Melossi (Università di Bologna . .  
   
   
IORIO RICONFERMATO VICEPRESIDENTE DELL´EUROREGIONE ADRIATICA. IORIO: "SI CHIUDE OGGI LA LUNGA E COMPLESSA FASE DELLA COSTITUZIONE E SI APRE UNA NUOVA ED ESALTANTE PROSPETTIVA OPERATIVA DESTINATA FARE DELL´ EUROREGIONE ADRIATICA UN ORGANISMO INTERNAZIONALE PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO DEL BACINO ADRIATICO, DI QUELLO MEDITERRANEO E DELL´EUROPA UNITA"  
 
Campobasso , 26 settembre 2007 - Il Presidente della Regione Molise Sen. Angelo Michele Iorio è stato riconfermato, il 21 settembre , Vicepresidente dell´Euroregione Adriatica nell´ambito della 2°Assemblea Generale del nuovo Organismo internazionale svoltosi a Scutari in Albania. Presenti all´ incontro il Presidente della Repubblica albanese, Bamir Topi, ed i rappresentanti dei Governi d´Italia, Croazia, Slovenia, Bosnia Erzegovina, Montenegro. L´assemblea ha visto anche la partecipazione dei massimi livelli istituzionali delle Regioni italiane che affacciano sul mare Adriatico (Puglia, Molise, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna) e di quelle trasfondaliere della Croazia, Slovenia, Bosnia, Montenegro, e Albania. Nel corso dell´incontro è stato fatto il punto della situazione ricordando il lavoro svolto in questi tre anni del nuovo Organismo. Sono stati ricordati i tanti incontri tenuti dal Presidente dell´Euroregione Adriatica, Ivan Jakovèiæ, Presidente dell´Istria (anche lui riconfermato dall´ Assemblea Generale) e dal Vicepresidente Iorio con i Presidenti ed i primi Ministri degli Stati che affacciano sull´Adriatico e con i vertici dei singoli poteri locali che gravitano in questa parte del Mediterraneo. Un lavoro funzionale a spiegare gli obiettivi, i programmi, le iniziative e la grossa portata culturale, economica e sociale dell´idea di Euroregione Adriatica. "Da questi incontri – ha detto il Presidente Iorio- è nata una piena e convinta adesione al progetto e una determinazione alla realizzazione di un percorso di crescita comune di un Organismo che abbraccia oltre 20 milioni di abitanti, 6 Stati nazionali e 21 regioni. " Il Presidente Iorio, nel suo intervento, ha voluto ricordare la portata storica di questo evento, evidenziando l´importanza di aver sposato in unico progetto di crescita comune realtà nazionali e regionali diverse, che nel ´900 sono state divise da guerre e da ideologie politiche e che oggi sono unite da un esaltante obiettivo di sviluppo e di crescita nell´ambito dei valori europei e di pace, di democrazia e libertà. "Una iniziativa- ha continuato Iorio- che viene dal "basso" perché nata dalla volontà delle realtà regionali che hanno saputo tracciare un percorso, darsi delle tappe, immaginare dei progetti e coinvolgere opportunamente i rispettivi Governi Nazionali. La qualificatissima presenza di questa 2°Assemblea Generale testimonia in maniera evidente il buon esito del lavoro fatto in questi tre anni e dimostra la capacità dei componenti dell´Euroregione Adriatica di sentirsi attori e protagonisti di una iniziativa istituzionale, culturale economica, sociale e democratica di immensa portata. Il Molise – ha concluso il Presidente Iorio- è orgoglioso di avare dato i natali il 9 settembre 2004 a Termoli a questa nuova realtà interregionale e internazionale, e saprà profondere ogni sforzo per attuare quei progetti e quei programmi che unanimemente abbiamo ideato. " L´assemblea ha quindi deciso che entro la fine dell´anno saranno rese operative le singole Commissioni che si occupano delle varie tematiche (Cultura e Turismo, Traffico ed Infrastrutture, Ambiente, Attività Produttive e Pesca) e che già dall´inizio dell´anno saranno avviati i primi progetti. Il Presidente Iorio era accompagnato anche dal Consigliere per gli Affari Internazionali e per la Cooperazione Francesco Cocco che ha seguito personalmente fin dall´inizio la nascita, l´evoluzione e l´ affermazione dell´Euroregione Adriatica, partecipando personalmente a tutte le varie sessioni operative e di rappresentanza svoltesi in questi tre anni. .  
   
   
FEDERAZIONE RUSSA: PUTIN NOMINA I MINISTRI CHE FORMERANNO IL NUOVO GOVERNO RUSSO  
 
 Mosca, 26 settembre 2007 - Il Presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la composizione del nuovo governo del Paese. Sono stati riconfermati tutti i Ministri, ad eccezione di German Gref, Vladimir Yakovlev e Mikhail Zurabov. Al posto di Gref è stata nominata nuovo Ministro dell’economia Elvira Nabiullina, Zurabov è stato sostituito al Ministero della sanità da Tatiana Golikova (moglie del Ministro dell’industria, Victor Khistenko) e Dmitry Kozak ha preso il posto di Vladimir Yakovlev al Ministero per lo sviluppo regionale. Sergey Ivanov e Dmitry Medvedev hanno visto riconfermate le loro cariche di vice-Primo ministro, assieme ad Alexander Zhukov, Sergey Naryshkin ed Alexei Kudrin. E’ stato riconfermato al Ministero della difesa Anatoly Serdyukov, genero del neo Primo ministro russo Victor Zubkov, che a causa di tale parentela aveva chiesto le dimissioni dalla carica, poi rifiutate dal Presidente Putin. .  
   
   
ALBANIA: IL GOVERNO DISCUTE CON LA BANCA MONDIALE LE PRIORITÀ DI INVESTIMENTO  
 
Tirana, 26 settembre 2007 - Il Primo ministro albanese Sali Berisha ha incontrato il nuovo manager della Banca Mondiale nel Paese, Camille Nuamah. Berisha ha sottolineato che le priorità di investimento del governo sono il settore energetico, lo sviluppo delle infrastrutture -in particolare delle strade secondarie- ed i beni culturali albanesi. Da parte sua Nuamah ha spiegato che la Banca mira ad amplificare gli effetti delle riforme attuate dal governo. La Banca Mondiale è attiva in Albania del 1991. Finora l’organizzazione ha impegnato nel Paese circa $ 925 milioni in 64 operazioni diverse. .  
   
   
ANCHE IL CANADA RICONOSCE IL NOME “REPUBBLICA DI MACEDONIA”  
 
Ottawa, 26 settembre 2007 - Il governo del Canada ha deciso di riconoscere il Paese con il suo nome costituzionale “Repubblica di Macedonia). Si tratta del 118° Paese ad ufficializzare tale riconoscimento ed è particolarmente rilevante in quanto il Canada è membro del G8 ed un importante Paese Nato. Da tempo è in corso una disputa internazionale tra Grecia e Macedonia riguardo al nome del Paese. La Grecia, infatti, si oppone all’uso sia di “Macedonia” che di “Repubblica di Macedonia”. Per questo il Paese è stato accettato nelle Nazioni Unite con il nome provvisorio di “Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia”. Tra gli Stati che hanno riconosciuto finora il Paese con il suo nome costituzionale vi sono tre membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu – Stati Uniti, Russia, Cina. La pressione per risolvere la disputa con la Grecia è aumentata per l’atteso ingresso della Macedonia nella Nato, previsto nel corso del 2008. .  
   
   
UE APPROVA PROGRAMMA OPERATIVO UNGHERESE  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - La Commissione europea ha approvato in via definitiva il Programma Operativo ungherese per l´utilizzo di 25 miliardi di euro sotto forma di sussidi Ue, per il periodo 2007-2013, a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e sul Fondo Sociale Europeo (Fes). L´ungheria, in base a quanto annunciato dall´Agenzia nazionale di Sviluppo, ha utilizzato il 61 per cento dei sussidi elargiti dall´Ue nel I Piano nazionale di Sviluppo 2004-2006, che costituisce il terzo migliore risultato fra i dieci Paesi che hanno aderito all´Unione Europea nel 2004. Solamente Slovenia ed Estonia con, rispettivamente, il 64 ed il 62 per cento di coefficiente di utilizzo, hanno fatto meglio dell´Ungheria. .  
   
   
TAJIKISTAN: IL PRODOTTO INTERNO LORDO DI GENNAIO-AGOSTO SALE DEL 7,6%  
 
Dushanbe, 26 settembre 2007 - Il prodotto interno lordo del Tajikistan è cresciuto del 7,6% a/a da gennaio ad agosto di quest’anno, raggiungendo 7,2759 mld somoni (3,4386 somoni/1 dollaro). Secondo i dati del Comitato statistico statale, nei primi otto mesi del 2006 il Pil del Paese è aumentato del 7,5% a/a. La produzione industriale complessiva nel periodo considerato è salita dell’8,2% a 3,308 mld di somoni, mentre quella di beni di consumo del 16% a 890,2 mln somoni. Di segno positivo anche la produzione agricola con un +9,9% (2,8 mld somoni). .  
   
   
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE IV TRIMESTRE 2007  
 
 Roma, 26 settembre 2007 - Titoli nominali - Per il quarto trimestre del 2007, il Ministero dell´Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, comunica l´emissione dei seguenti nuovi titoli: Btp 15/10/2007 - 2012 Ammontare minimo dell´intera emissione: 10 miliardi di Euro L´ammontare minimo si riferisce all´intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche emessa. Nel corso del quarto trimestre del 2007, il Mef, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati ed ulteriori tranche di titoli già in essere. In particolare, saranno offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp 1º agosto 2007 - 2010 cedola 4,50%; Btp 1º agosto 2007 - 1º febbraio 2018 cedola 4,50%; Cct 1º marzo 2007 – 2014; Ctz 29 giugno 2007 -30 giugno 2009. In relazione alle condizioni di mercato, il Mef si riserva inoltre la facoltà di offrire ulteriori tranche dei titoli a lungo termine. Titoli reali In base alle condizioni di mercato, i Btp€i saranno offerti in asta il giorno lavorativo antecedente l´asta di medio lungo termine di fine mese. Il Mef darà comunicazione dei titoli in emissione e dei quantitativi massimi che saranno offerti quattro giorni lavorativi prima dell´asta, contestualmente al primo comunicato delle aste di fine mese dei titoli a medio-lungo termine. .  
   
   
FIRMATO L’ATTO DI FUSIONE DI CAPITALIA IN UNICREDIT  
 

Milano, 26 settembre 2007 - E’ stato stipulato ieri l’atto di fusione che prevede l’incorporazione di Capitalia S. P. A. In Unicredit S. P. A. La fusione acquisirà efficacia il 1° ottobre 2007, una volta che il relativo atto sia iscritto presso i competenti uffici del Registro delle Imprese. La fusione, pertanto, determinerà l’estinzione di Capitalia S. P. A. , le cui azioni, attualmente quotate in Borsa, saranno revocate dalla quotazione a far data dal 1° ottobre 2007. Il rapporto di concambio è di 1,12 azioni Unicredit per ogni azione Capitalia. Di conseguenza, Unicredit procederà ad aumentare il proprio capitale sociale di Euro 1. 458. 865. 094,00, mediante emissione di n. 2. 917. 730. 188 azioni ordinarie da nominali Euro 0,50 cadauna, destinate al concambio di n. 2. 605. 116. 240 azioni Capitalia S. P. A. Le azioni ordinarie Unicredit concambiate saranno quotate, al pari di quelle esistenti, alla Borsa di Milano e a quella di Francoforte e avranno godimento regolare. Il capitale sociale di Unicredito Italiano post-fusione sarà, pertanto, di complessivi Euro 6. 681. 330. 190,50 diviso in numero 13. 362. 660. 381 azioni da Euro 0,50 cadauna, di cui numero 13. 340. 953. 829 azioni ordinarie e numero 21. 706. 552 azioni di risparmio. Sempre alla data di efficacia della fusione (1° ottobre 2007), in attuazione della delibera assunta dalla stessa assemblea sociale che ha approvato la fusione, Unicredit provvederà, altresì, a emettere: n° 2. 787. 750 “Diritti di Sottoscrizione Unicredit S. P. A. 2007 – 2008 – Ex Warrants Capitalia 2002”; n° 16. 179. 250 “Diritti di Sottoscrizione Unicredit S. P. A. 2007 – 2011 – Ex Warrants Capitalia 2005”; n° 332. 925 “Diritti di Sottoscrizione Unicredit S. P. A. 2007 – 2009 – Ex Warrants Finecogroup 2003”; n° 6. 857. 004 “Diritti di Sottoscrizione Unicredit S. P. A. 2007 – 2011 – Ex Warrants Finecogroup 2005”; da assegnare in sostituzione, rispettivamente, di un egual numero di “Warrants Dipendenti A”, “Warrants Dipendenti B”, “Warrants Fineco A”, “Warrants Fineco B” a suo tempo assegnati al Personale del Gruppo Capitalia, ciascuno dei quali consentirà la sottoscrizione di 1,12 azioni Unicredit di nuova emissione. L’esercizio di tali diritti comporterà un aumento del capitale sociale di Unicredit di massimi Euro 14. 647. 880,00, corrispondente a massime n. 29. 295. 760 azioni or­dinarie da nominali euro 0,50 cadauna. ßn° 425. 000 “Diritti di acquisto Unicredit S. P. A. 2007 – 2011 – Ex Warrants Capitalia 2005 Ad”; da assegnare in sostituzione di un egual numero di “Warrant Ad 2005” che daranno diritto ad acquistare azioni ordinarie Unicredit sulla base del rapporto di concambio di 1,12 azioni Unicredit per ogni diritto esercitato. Tra gli elementi patrimoniali che verranno incorporati da Unicredit in conseguenza della suddetta operazione, figurano i seguenti prestiti obbligazionari quotati al Mot:
Isin Descrizione
It0000568953 Capitalia 96/08 Zero Coupon Itl Capitalia
It0003406284 03/08 Multi Coupon Eur Capitalia 03/08
It0003433973 Multi Coupon Eur Capitalia 03/08 Multi
It0003468607 Coupon Eur Capitalia 04/14 Multi Coupon
It0003694442 Sub Eur Capitalia 04/09 Multi Coupon Eur
It0003724066 Capitalia 04/07 Titolo Con Cedole Tv Eur
It0003724108 Capitalia 04/14 Titolo Con Cedole Tv Sub Eur
It0003748313

Tali titoli, per pari importo e identica disciplina, verranno ridenominati “Unicredit ex [vecchia denominazione]”. Si segnala, infine, che per effetto della fusione Unicredit subentra a Capitalia quale azionista unico di Mediocredito Centrale S. P. A. , emittente obbligazioni quotate presso Borsa Italiana.

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MEDIOBANCA: CALENDARIO FINANZIARIO 2007/2008  
 
Data Organo Argomenti
Lunedì 24 settembre 2007 Consiglio di Gestione Approvazione progetto di Bilancio al 30. 6. 07 e proposta distribuzione utili
Mercoledì 10 ottobre 2007 Consiglio di Sorveglianza Approvazione Bilancio d’esercizio al 30. 6. 2007
Sabato 27 ottobre 2007 Consiglio di Gestione Approvazione relazione trimestrale al 30. 9. 07
Sabato 27 ottobre 2007 Assemblea Approvazione distribuzione utili
Lunedì 19 novembre 2007 Data stacco dividendi
Giovedì 22 novembre 2007 Pagamento dividendi
Venerdì 7 marzo 2008 Consiglio di Gestione Approvazione relazione semestrale al 31. 12. 07
Martedì 13 maggio 2008 Consiglio di Gestione Approvazione relazione trimestrale al 31. 3. 08
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AVVISO AI PORTATORI DEI “WARRANT AZIONI ORDINARIE KME GROUP S.P.A. 2006-2009”  
 
Firenze, 26 settembre 2007 - A seguito dell´avvenuto deposito in data 24 settembre 2007 presso Consob della richiesta di autorizzazione ai sensi degli articoli 94 e 113 del Tuf alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo alla Offerta e all´Ammissione a quotazione nel segmento Mtf del Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Delle azioni e dei warrant che saranno emessi da Greenergycapital S. P. A. , Kme Group comunica che, ai fini della partecipazione alla distribuzione agli Azionisti della società di riserve disponibili mediante l´assegnazione delle azioni di Greenergycapital S. P. A. Di proprietà di Kme Group S. P. A. Stessa nel rispetto delle deliberazioni assunte dalla Assemblea degli Azionisti della società del 3 agosto 2007, i portatori dei “warrant azioni ordinarie Kme Group S. P. A. 2006-2009” dovranno esercitare il loro diritto di richiedere la sottoscrizione delle nuove azioni Kme Group S. P. A. Agli stessi riservate entro il termine del 31 ottobre 2007. Trascorso il termine del 31 ottobre 2007, l´esercizio dei “warrant azioni ordinarie Kme Group S. P. A. 2006-2009” sarà sospeso fino alla data di assegnazione delle azioni di Greenergycapital S. P. A. , cioè il primo giorno di Borsa aperta successivo alla data di rilascio del provvedimento di ammissione a quotazione delle azioni e dei warrant emessi dalla predetta società da parte di Borsa Italiana S. P. A. (o il diverso giorno con la stessa concordato), data che verrà comunicata con apposito avviso a stampa pubblicato su Mf/milano Finanza. .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
 
Regolamento 28. 09. 2007 Durata gg. 90* 185
Prezzo medio ponderato 99,007 97,978
Ritenuta fiscale 12,5% 0,12412 0,25275
Arrotondamento -0,00113 -0,00075
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,13 98,23
Rendimento semplice netto 3,51 3,51
Rendimento composto netto 3,56 3,54
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,23 98,43
Rendimento semplice (minimo) 3,10 3,1
Rendimento composto netto (minimo) 3,14 3,13
Fonte Assiom .
 
   
   
SEPA (SINGLE EURO PAYMENT AREA) NEL SISTEMA DEI PAGAMENTI INTERNAZIONALI  
 
Sondrio, 26 settembre 2007 - Venerdì 28 settembre, a partire dalle ore 14. 30, si svolgerà in Camera di Commercio un convegno dedicato all’esame delle novità conseguenti all’introduzione di Sepa (Single Euro Payment Area) nel sistema dei pagamenti internazionali, per l’area dell’Euro, oltre che in altri Paesi Comunitari e in Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera, a partire dal prossimo 1° gennaio. Si tratta di un processo che costituisce un’ulteriore importante tappa verso la completa armonizzazione economica dell’area comunitaria europea. Una sezione del seminario sarà dedicata anche alle novità più recenti in merito al sistema dei crediti documentari, che continuano ad essere molto utilizzati dalle imprese nei rapporti commerciali internazionali. Il seminario viene realizzato con la collaborazione della Banca Popolare di Sondrio, che mette a disposizione la sua competenza nello specifico settore. Il Presidente della Camera di Commercio, Emanuele Bertolini, ha dichiarato che: “L’aggiornamento continuo delle competenze è uno dei presupposti che consentono alle aziende operanti sui mercati esteri di tenere il passo con le evoluzioni del settore e di agire in condizioni di competitività. La Camera di Commercio, di concerto con i suoi ormai tradizionali partner, Banca Popolare di Sondrio e Consorzio Valtellina Export, continua con questo seminario informativo la propria azione di sostegno alle imprese provinciali che mi auguro sappiano cogliere numerose l’interessante opportunità offerta. ” .  
   
   
ASSOCAMERESTERO, L’EUROPA PROSEGUE IL TREND POSITIVO DEGLI ULTIMI MESI MA ANCHE IL RESTO DEL MONDO TIENE IL PASSO NONOSTANTE L’EURO FORTE  
 
 Roma, 26 settembre 2007 - La crescita dell’export mantiene le performance degli ultimi mesi nei mercati europei ma sembra che anche a livello complessivo le nostre esportazioni raggiungano la stessa velocità di crescita. La tendenza allo sviluppo si mantiene non solo in Europa ma anche nel resto del mondo. I dati dell’export mostrano nei primi sei mesi di quest’anno un aumento del 12,6% sia per quanto riguarda l’Europa che a livello mondiale (nello stesso periodo del 2006 si registrava un aumento del 7,6% in Europa e del 9,5% complessivamente). Il deficit dell’interscambio complessivo si riduce di due terzi rispetto ai primi sette mesi del 2006 da –14,1 miliardi di euro a –5,5 e il saldo intra- ue passa da -922 milioni di euro a 4,5 miliardi. Il Made in Italy dimostra una rinnovata vitalità con un saldo intra- ue dei primi sette mesi di quest’anno che raggiunge 10 miliardi di euro con una variazione del 48% rispetto ai 6,75 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Mentre gli altri settori industriali non strettamente legati al made in Italy registrano una flessione del 29%. Ancora più brillante la performance dei settori tipici italiani se si osservano i dati dell’interscambio complessivo: dai 16,5 miliardi dei primi sette mesi del 2006 si arriva ai 26,3 miliardi dello stesso periodo del 2007, facendo registrare una variazione che sfiora il 60%. .  
   
   
INDIA – ITALIA: BOOM DELL’INTERSCAMBIO EXPORT DA 334 A 420 MILIONI DI € (+25,7%), IMPORT DA 448 A 621 (+38,6%) REGIONI PIÙ FORTI: LOMBARDIA, VENETO, EMILIA ROMAGNA, TOSCANA  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Rapporti con l’India in forte crescita: in un anno le esportazioni italiane sono passate infatti da € 960 milioni a 1,3 miliardi e le importazioni da € 1,4 miliardi a 1,7. In termini percentuali l’export segna un +36% contro un +23% dell’import. Le regioni più forti nell’interscambio: Lombardia (33,9% del totale italiano), Veneto (13,5%), Emilia Romagna (11,1%), Toscana (7,7%). Tra le regioni più dinamiche per crescita dell’export in un anno: Puglia (+346,2%), Umbria (+195,9%), Campania (+116,5%). Per crescita dell’import: Basilicata (da 162 mila euro a 2,3 milioni), Molise (+108,6%). Quanto ai generi, macchinari e materiali da trasporto guidano la classifica dell’export (57,3% sul totale esportazioni), seguiti dai prodotti finiti (24,3%) e dai prodotti chimici e connessi (9,1%). L’import dipende invece, essenzialmente dai prodotti finiti secondo la materia prima (40,1%), dai prodotti finiti diversi (23,2%), dai macchinari e materiali da trasporto (14%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat (secondo trimestre 2007 e confronto con lo stesso periodo 2006). Domani convegno e incontri bilaterali in Camera di commercio. Domani in Camera di commercio di Milano la delegazione indiana e l’incontro Namaste India 2007, “India: a land of Opportunities”, Sala Esposizioni – Palazzo Affari ai Giureconsulti, ore 10,00 – 13. Parteciperanno: Maria Luisa Sartor, consigliere di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione, N. K. Nayar, presidente Indo Italian Chamber of Commerce & Industry, C. Manohar, presidente e fondatore Enable (Enterprise Network for Academic & Business Linkage), Marco Bardelli, Ubi Banca, responsabile India, S. Chakravarti, Indian Consul a Milano, Ajay Mehta, direttore National Agricultural & Food Analysis and, Research Institute e presidente International Business & Relations Sub Committee Mahratta Chamber of Commerceindustries & Agriculture, Gloria Targetti, Simest Milano. Nel pomeriggio, infine, una lunga serie (oltre cento) di incontri personalizzati tra operatori. La delegazione indiana. Guidata da Narinder Nayar, presidente della Indo Italian Chamber of Commerce (Iicci) di Bombay, la delegazione rappresenta in particolare il mondo economico del Maharastra e del Karnataka, due degli stati tecnologicamente più avanzati. Ne fa parte, tra gli altri, Chikkanna Manohar, rettore della International Business School di Bangalore. L’iniziativa, alla quale collabora Promos, l’Azienda Speciale per l’Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Milano, si svolge nel quadro di Namaste India, il più importante degli eventi organizzati in Italia dalla Indo Italian Chamber of Commerce. Il programma della delegazione comprende visite e business meeting anche a Firenze, Bologna, Torino, Vicenza, Venezia, Udine e Napoli. La missione è interessata in particolare ai settori di eccellenza del nostro Paese: agroalimentare e ambiente, It e biotecnologie, meccanica strumentale e infrastrutture, auto e design industriale, settori in cui Nuova Delhi sta concentrando massicci investimenti. .  
   
   
NEGRI BOSSI E SOLVAY BENVIC ITALIA SIGLANO UN ACCORDO DI RICERCA PER INNOVATIVI COMPOUNDS DI PVC.  
 
 Cologno Monzese, 26 settembre 2007 - Negri Bossi e Solvay Benvic Italia annunciano di aver avviato un progetto congiunto di ricerca avanzata, volto a testare nuove soluzioni per la produzione di compounds di pvc esenti da sali di piombo. La realizzazione di questo nuovo tipo di compounds di pvc, che non contengono piombo, è di strategica importanza per anticipare i limiti normativi che sono indirizzati alla riduzione fino alla totale eliminazione dell’utilizzo del piombo, sostanza ad elevato contenuto tossico. Per Negri Bossi l’accordo con Solvay rientra in un più ampio piano di riorganizzazione del business system e di riposizionamento dell’offerta Negri Bossi che si sta progressivamente trasformando da produttore di macchine standard a volumi elevati, a solution provider, creatore di sistemi di produzione integrati e personalizzati sulle esigenze del cliente. Per Solvay Benvic Italia l’accordo con Negri e Bossi è importante perché la messa a punto di questi nuovi prodotti rientra nella strategia di ricerca di soluzioni innovative che tendano a creare valore per il cliente e che tengano conto di un positivo impatto ambientale verso uno sviluppo sostenibile. .  
   
   
BIC LAZIO E BCC TONIOLO INSIEME PER SOSTENERE LE IMPRESE  
 
Roma, 26 Settembre 2007 – E’ stata sottoscritta fra Bic Lazio e la Banca di Credito Cooperativo (Bcc) Giuseppe Toniolo una convenzione per l’erogazione di finanziamenti alle Pmi. L’accesso al finanziamento bancario per le piccole imprese, in particolare in fase di avvio, rappresenta infatti un fattore di notevole difficoltà, soprattutto in assenza di adeguate garanzie di tipo patrimoniale. Bic Lazio e Bcc Toniolo hanno ritenuto utile e proficuo avviare un rapporto di collaborazione finalizzato a promuovere e sostenere lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali attraverso la ricerca di forme di sostegno che offrano alle imprese la possibilità di affrontare con maggiore tranquillità le insidie del mercato. Riassumiamo, di seguito, le principali caratteristiche della convenzione, che si rivolge sia alle nuove imprese che a quelle già esistenti: Bic Lazio seleziona le imprese e valuta la qualità delle iniziative imprenditoriali prima di indirizzare il proprio utente alla Banca; Bcc Toniolo esamina le richieste delle imprese indirizzate da Bic Lazio nell’ambito di un plafond complessivo di € 2. 000. 000,00; il finanziamento deve essere destinato al completamento degli interventi fissi necessari all’avvio o allo sviluppo dell’attività; l’importo varierà fra i 10. 000 e 50. 000 euro che saranno erogati sottoforma di mutuo chirografario con durata fra i 4 ed i 7 anni; il tasso del finanziamento potrà essere variabile o fisso. Il tasso variabile sarà pari all’ Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread tra 1,5 ed 1,8 per cento. Il tasso fisso sarà pari all’ Irs a 3 o 7 anni, più uno spread tra 0,5 e 0,9 per cento. Per accedere ai finanziamenti l’impresa dovrà presentare il progetto di impresa contenente l’indicazione dei dati anagrafici e le competenze professionali del legale rappresentante, la descrizione dell’iniziativa imprenditoriale da realizzare o sviluppare, e le risorse necessarie per l’investimento. Dovranno inoltre essere forniti i dati finanziari relativi al conto economico e allo stato patrimoniale. Bic Lazio è a disposizione delle imprese per fornire una assistenza gratuita nella elaborazione del progetto di impresa. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero verde di Bic Lazio al numero 800 280 320, oppure rivolgersi al Centro di Promozione per l’Imprenditorialità Castelli Romani al numero 06. 9398062; e-mail cpi. Castelliromani@biclazio. It .  
   
   
APPROVATO DALLA GIUNTA PIEMONTESE IL DISEGNO DI LEGGE SUL LAVORO  
 
 Torino, 26 settembre 2007 - La Giunta Regionale ha approvato, su proposta dell’assessore al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso, il disegno di legge “Norme in materia di promozione dell’occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”. Il disegno di legge è frutto di un luogo periodo di confronto e di collaborazione con le parti sociali e le autonomie locali e stabilisce gli obiettivi e gli strumenti di politica del lavoro alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione, che ha ridisegnato la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni. “Il provvedimento - sottolinea l’assessore Migliasso - punta a conciliare la promozione dell’occupazione, la qualità e produttività del lavoro, la coesione sociale e territoriale, attraverso la rimozione di ogni ostacolo alla parità di accesso, alla permanenza ed al trattamento delle persone nel mercato del lavoro, indipendentemente dal genere, dall’orientamento sessuale, dall’origine etnica, dalla lingua, dalla religione, dall’età e da ogni altra condizione personale e sociale, nel concreto rispetto dei principi costituzionali e comunitari troppo spesso disattesi”. I principi ispiratori del disegno di legge sono quelli della sussidiarietà, della concertazione, della partecipazione e della centralità della persona. Le nuove politiche regionali si baseranno in particolare sulla tutela, sicurezza e dignità del lavoro, mirando a: consentire a tutti l’accesso al mercato del lavoro in condizioni di regolarità rispetto a quanto stabilito dalla legge e dai contratti collettivi, promuovendo l’adattabilità, l’occupabilità, l’imprenditorialità e le pari opportunità delle persone, nonché l’inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro di soggetti inoccupati, disoccupati o a rischio di in occupazione; promuovere condizioni lavorative continuative e stabili che contribuiscano alla qualità di vita dei lavoratori, contrastando le forme di precarizzazione del lavoro e rafforzando la coesione sociale; promuovere azioni per incrementare l’occupazione attraverso misure di sostegno ai datori di lavoro privati che creano occupazione stabile; ridurre le disuguaglianze, promuovendo l’inserimento, il reinserimento e la permanenza nel lavoro della persone a rischio di esclusione sociale, con particolare riferimento ai soggetti svantaggiati; promuovere le azioni volte a favorire le pari opportunità tra uomo e donna di accesso e permanenza nel mercato del lavoro e di progressione nella carriera lavorativa; permettere una migliore conciliazione della vita professionale e della vita familiare, promuovendo la realizzazione di strutture accessibili e sostenibili di custodia dei bambini e di accoglienza delle altre persone a carico; favorire condizioni di lavoro propizie all’invecchiamento attivo delle persone; integrare le politiche della formazione e dell’orientamento professionale con le politiche del lavoro; sviluppare e potenziare i servizi per l’impiego per il miglioramento dell’incontro domanda/offerta di lavoro, favorendo l’interazione tra operatori pubblici e privati accreditati attraverso la creazione ed il governo della rete dei servizi regionali e locali del lavoro anche al fine di prevenire la disoccupazione; migliorare la qualità dei servizi per l’impiego mediante la professionalizzazione degli operatori e la semplificazione delle procedure amministrative e facilitare l’accesso alle informazioni secondo criteri di trasparenza; sostenere l’autoimpiego, tramite lo sviluppo dell’imprenditorialità e la valorizzazione della professionalità delle persone; promuovere interventi ed iniziative volti alla riduzione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e l’inserimento di misure di prevenzione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; promuovere la responsabilità sociale delle imprese come strumento per migliorare la qualità del lavoro, consolidare e potenziare le competenze professionali, migliorare la competitività del sistema produttivo, lo sviluppo economico sostenibile e la coesione sociale. “Con questo provvedimento – conclude l’assessore Migliasso – vogliamo contribuire a sostenere e supportare le grandi trasformazioni avvenute ed ancora in atto nell´economia della nostra Regione, rafforzando la quantità e la qualità del lavoro, sostenendo le persone nei loro percorsi lavorativi e di vita e valorizzandole, come prima risorsa dell´impresa nella competizione globale”. .  
   
   
A SIENA GRANDE INTERESSE PER LA PROPOSTA DELLA GIUNTA REGIONALE UNA LEGGE SULLA PARTECIPAZIONE PER EVITARE NUOVE VAL DI SUSA  
 
 Firenze, 26 settembre 2007 - Le vicende della Val di Susa sono tutt’altro che un caso isolato, concordano l’assessore regionale Agostino Fragai, il direttore di Reset Giancarlo Bosetti e l’architetto Mario Virano, commissario straordinario di governo e responsabile dell’Osservatorio Val di Susa nato per trovare una soluzione ai conflitti che hanno accompagnato il progetto della Tav nella valle piemontese. Le difficoltà che si creano nel rapporto fra istituzioni e cittadini stanno anzi diventando la norma, sottolineano i tre, con pesanti ripercussioni sulla coesione del paese e sul suo sviluppo. «La legge toscana sulla partecipazione, una legge scritta per facilitare il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni prese dalle istituzioni – spiega l’assessore – può essere una risposta al problema». A Siena oggi si è parlato di democrazia partecipativa e deliberativa. Nel collegio di Santa Chiara si è tenuto un dibattito che è parte di un ciclo di iniziative promosse dal Comune e dedicate alla ricerca del buon governo. Cn l’assessore regionale Agostino Fragai, Giancarlo Borsetti e Mario Virano c’era, ad introdurre l’incontro, il professor Pierangelo Isernia della facoltà senese di Scienze Politiche. E la proposta di legge della giunta regionale, prossimamente all’attenzione del Consiglio regionale, ha suscitato davvero grande interesse tra studenti e relatore «Con questa legge ci proponiamo di affrontare problemi sia di democrazia che di efficienza – aggiunge Fragai - È un nuovo ambizioso patto, quello che proponiamo ai toscani. Quello che diciamo è semplice: prima di decidere su un progetto discutiamo insieme in modo informato e trasparente, valutiamo ogni punto di vista. Soprattutto facciamo sì che siano chiari ragioni ed obiettivi delle scelte, in particolare quelle che hanno un impatto sull´ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Dopodiché, appunto , decidiamo. Sei mesi, che è il tempo di discussione fissato dalla legge, possono bastare per fare bene e in maniera condivisa. E questo è proprio la nostra sfida e la nostra scommessa». .  
   
   
MILANO, SETTIMANA DELL´INNOVAZIONE: BREVETTI EUROPEI IN MOSTRA - IVA EDIZIONE L’ESPOSIZIONE, REALIZZATA NELL’AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO “INNOVATION CIRCUS”  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Dall´8 al 14 ottobre 2007 si svolgerà nel centro di Milano, Piazza Mercanti, 2 - Milano la quarta edizione di "Brevetti Europei in Mostra" organizzata dalla Provincia di Milano in collaborazione con Camera di Commercio di Milano e Regione Lombardia. L´esposizione, realizzata nell´ambito del progetto europeo "Innovation Circus" , si colloca all´interno della Settimana dell´Innovazione , evento che porterà a Milano 9 giorni di incontri, mostre, show, visite guidate ed emozioni interattive per far scoprire al pubblico che cos´è l´innovazione tecnologica. "Brevetti Europei in Mostra" presenta al pubblico alcune tra le più interessanti invenzioni e realizzazioni tecnologiche brevettate a livello europeo e/o internazionale dalle Micro, Piccole e Medie imprese della provincia di Milano e finanziate dalle tre Istituzioni. Attraverso l´allestimento di vetrine espositive contenenti alcune tra le innovazioni più significative presentate e la distribuzione della pubblicazione che ne specifica caratteristiche ed applicazioni, "Brevetti Europei in Mostra" si pone l´obiettivo di illustrare l´enorme potenziale innovativo del territorio e sensibilizzare il pubblico all´utilizzo di qualificate forme di protezione della "proprietà intellettuale" come fattore determinante per tutelare l´innovazione "Made in Milan" e competere efficacemente in ambito internazionale. .  
   
   
EUROPEAN JOB DAYS A MILANO  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Più di 200 città europee si sono impegnate a partecipare dal 24 al 29 settembre alle Giornate europee del lavoro 2007, per promuovere la mobilità dei lavoratori in Europa attraverso fiere, workshop e attività culturali. A Milano venerdì 28 settembre, presso lo sportello dell´Antenna Ed della Regione Lombardia, in Via F. Filzi 22, saranno attivi, dalle 10 alle 14. 30, tre sportelli dedicati al lavoro: Eures, Europedirect e Borsalavoro. Saranno presentati i servizi e le opportunità di studio e lavoro in Europa. I consulenti Eures saranno disponibili anche per fare colloqui. Questo il programma: ore 10 Apertura dell´Open Day; Colloqui individuali di orientamento con il personale Eures e di Europe Direct "Il servizio Eures e le opportunità in Europa" a cura di Marinella Gallo (Eures) e Tea Castiglione (Antenna Europe Direct) ore 14. 30 Chiusura dell´Open Day. Per prenotare un colloquio individuale è necessario mandare una e-mail a: segreteria@agenzialavorolombardia. It .  
   
   
"GIORNATA EUROPEA DELLA MOBILITA´ PROFESSIONALE" OLTRE UN MILIONE DI OFFERTE DI LAVORO IN EUROPA ATTRAVERSO IL SERVIZIO "EURES" DELLA REGIONE UMBRIA  
 
 Perugia, 26 settembre 2007 - Si cercano un centinaio di medici in Spagna, l´intero staff di un ristorante e hotel in Lapponia (Finlandia), venditori specializzati per una nota società informatica e un idrogeologo in Irlanda, un tecnico informatico in Francia, un insegnante di italiano nel Regno Unito. Sono quasi un milione e 400mila, in questi giorni, le opportunità di lavoro in Europa che è possibile conoscere attraverso "Eures" ("Servizi europei per l´impiego"), la rete di cooperazione istituita dalla Commissione Europea per garantire il diritto alla libera circolazione dei lavoratori. A illustrare l´attività del servizio, in occasione della "Giornata europea della mobilità professionale e geografica", è stata il consigliere "Eures" presso la Regione Umbria, Paola Lanari, nell´incontro che si è svolto stamani a Palazzo Donini nell´ambito delle "Giornate europee del lavoro" che vede impegnate, in settembre, più di duecento città europee. "Quello della mobilità - ha detto l´assessore regionale alle Politiche attive del lavoro Maria Prodi, introducendo i lavori - è un tema cruciale, che segnala un cambio di cultura e generazionale. Non è più, come negli anni scorsi, sinonimo di sradicamento sociale, povertà, emarginazione. La vostra generazione - ha aggiunto, rivolta agli studenti e ai giovani che gremivano il Salone d´Onore - vive da cittadino europeo, nella consapevolezza che la mobilità rappresenta un´opportunità e non una condanna, l´occasione per confrontarsi con realtà lavorative e concezioni del lavoro diverse da quella italiana, dove il posto fisso resta un ´mito´. Giornate come questa - ha concluso - devono essere anche di stimolo per pensare in modo più ´europeo´ il futuro lavorativo di ognuno". C´è un "crescente interesse per la mobilità, che va assumendo una posizione centrale a livello europeo all´interno delle strategie mirate all´aumento dell´occupazione e alla coesione economica e sociale", ha sottolineato Emma Bobò, dirigente del servizio Politiche di sostegno delle imprese della Regione Umbria, che ha illustrato il percorso giuridico che ha portato ad attivare il servizio Eures. Istituito dalla Commissione Europea nel 1993 e gestito dal ministero del Lavoro, dal dicembre 2000 è passato di competenza della Regione, con successive modifiche della normativa comunitaria, e di conseguenza dell´organizzazione territoriale, volte al suo rafforzamento e consolidamento. "In Umbria, nel primo semestre dell´anno - ha detto Bobò - sono stati ben 927 i contatti individuali con utenti interessati alla mobilità internazionale". Sono 31 i Paesi europei, i 27 dell´Unione europea cui si aggiungono Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, ricompresi nella rete Eures che "offre servizi di informazione e consulenza - ha precisato il consigliere Lanari - e fa incontrare domanda e offerta di lavoro. I datori di lavoro possono, attraverso Eures, diffondere gratuitamente la loro richiesta di personale, consultare i profili dei candidati e usufruire di un servizio di preselezione fornito dai consiglieri Eures. Le persone che sono in cerca di un impiego possono conoscere le opportunità di lavoro disponibili e avere tutte le informazioni necessarie per effettuare la scelta". "Le richieste di personale - ha spiegato inoltre il consigliere Eures - possono riguardare tutte le aree professionali, anche se le possibilità sono superiori in alcuni settori, come quello alberghiero e della ristorazione, quello sanitario e nell´informatica. Le richieste si rivolgono sia ai giovani, ai quali viene offerta l´opportunità di un´esperienza temporanea ad esempio nella ristorazione, sia a chi possiede una professionalità elevata ed esperienza pregressa. Le possibilità - ha aggiunto - sono maggiori per chi conosce bene una o più lingue e possiede esperienza professionale". Da alcuni anni il servizio "Eures" organizza in Italia, per aziende straniere, selezioni di personale per l´assunzione di giovani a tempo determinato. Tra queste c´è Disneyland. "È attiva una collaborazione con il parco Disney a Parigi - ha detto Lanari - che ha portato alla realizzazione di selezioni di personale, organizzate in collaborazione con la Regione Marche. Nell´ultima selezione, che si è svolta ad Ancona nel marzo scorso, sono stati assunti circa 100 giovani tra i 18 e i 30 anni, a tempo determinato e a tempo indeterminato, nei settori della ristorazione, accoglienza, vendita e attrazioni. Ci sono inoltre opportunità di lavoro stagionale in Spagna, al Parco Portaventura a Tarragona, nei settori della ristorazione, hotel e accoglienza. Di particolare interesse - ha concluso - la possibilità di lavoro stagionale in Danimarca per la raccolta di fragole, mais e mele". L´incontro, che è stato concluso da Ciro Becchetti, direttore della Direzione Sviluppo economico, formazione e lavoro della Regione, è servito a illustrare le opportunità internazionali e i vari strumenti a supporto. Sono stati illustrati, tra gli altri, il "portafoglio Europass" e l´esperienza di "Aiesec", rivolta a studenti e neolaureati. Uno stimolo a uscire "fuori dal guscio" e ad avvalersi delle opportunità che offre la mobilità professionale e geografica è venuto da Valeria Lorenzini, dell´Ufficio Orientamento universitario dell´Università degli Studi di Perugia. Opportunità di lavoro e di studio, "curriculum vitae" sono inseriti, è stato ricordato, nella banca dati del portale Eures che consente l´accesso diretto alle informazioni della rete di cooperazione tra i Servizi europei per l´impiego, collegandosi all´indirizzo http://eures. Europa. Eu, e che fornisce anche ogni informazione utile riguardo "vita e lavoro" nel Paese europeo da dove proviene la richiesta di personale. In ambito regionale, è possibile accedere ai servizi contattando il consigliere Eures presso la Regione Umbria e i referenti Eures presso tutti i centri per l´impiego delle province di Perugia e Terni. Per far conoscere i servizi offerti dalla rete Eures, la Regione Umbria ha inoltre previsto incontri nelle scuole medie superiori di Perugia e Terni, che saranno realizzati da ottobre 2007 a marzo 2008, in collaborazione con i referenti Eures dei Centri per l´impiego. .  
   
   
CUNEO: RICERCA EXCELSIOR SULL’OCCUPAZIONE IN PROVINCIA  
 
Cuneo, 26 settembre 2007 - L’occupazione in provincia di Cuneo e l’andamento del mercato del lavoro sono stati al centro, martedì 25 settembre, di un incontro alla Camera di commercio, in occasione della pubblicazione della decima edizione dello studio realizzato dal sistema informativo camerale Excelsior. Il fatto che la ricerca approdi alle stampe alle soglie dell’autunno, da un lato attenua il requisito dell’attualità, mentre dall’altro consente di evidenziare, con buona attendibilità, il rispetto di previsioni che, nonostante l’adozione di metodologie avanzatissime, continuano ad essere complesse e molto articolate. Proprio per agevolare la lettura dei dati, sono state invitate personalità del mondo economico, sindacale e scolastico, in grado di esprimere valutazioni maturate in un’ottica diversa. “Quest’anno - ha precisato il presidente camerale Ferruccio Dardanello - l’indagine si arricchisce dei dati forniti dai centri per l’impiego della provincia di Cuneo, a seguito dell’elaborazione dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro. Si è scelto di richiedere interventi da parte di attori diversi per un commento più approfondito, al fine di fornire risposte a chi è alla ricerca di occupazione e a quanti curano l’attività formativa. La presenza della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo preannuncia un progetto più ampio”. Tutto, comunque, deve partire dai dati. Li ha forniti Patrizia Mellano, dirigente della Cciaa facendo riferimento alla pubblicazione. Quest’ultima prevede, entro fine anno, per la Granda, una crescita di 840 nuovi posti di lavoro, frutto del rapporto tra 8. 790 assunzioni e 7. 950 uscite. Un saldo positivo dunque, anche se più contenuto rispetto a quelli del passato. Le imprese, specie se di piccole dimensioni, continuano a mostrare un apprezzabile dinamismo, ma anche le grandi appaiono in ripresa. A tirare la volata è, soprattutto, il terziario, con il 62% delle assunzioni ipotizzate, seguito dall’industria (28%) e dalle costruzioni (10%). Tempi duri per le donne, interessate soltanto dal 20 per cento delle chiamate al lavoro, comunque in linea con il dato regionale (20,5%) e quello nazionale(18,2%). Continuano ad erodere spazi significativi tra le modalità di ingresso in azienda i contratti a tempo determinato, passati dal 45 al 50,5%. Forte la flessione del part –time che, entro fine dicembre, dovrebbe perdere 5,6 punti percentuali. Sono diminuiti anche gli stagionali, scesi da 3510 a 3020 unità. Il lavoro, ad ogni buon conto non manca. Più della metà delle imprese interessate si è detta disponibile ad assumere, ma costretta a rinunciare a causa dei costi e della pressione fiscale. “Anche questo - sottolinea Dardanello - è un segnale positivo, la testimonianza di un trend improntato a fiducia nelle proprie potenzialità, attento a cogliere i segnali che la politica economica vorrà e potrà lanciare alle imprese ”. Sulle diverse sfaccettature del problema si sono soffermati i funzionari dell’Osservatorio regionale, l’assessore provinciale al lavoro ed alla formazione Stefano Viglione, il presidente della Fondazione Crc Ezio Falco, il presidente di Confartigianato Sebastiano Dutto, il segretario uscente della Cgil Pier Mario Borgna, il direttore-coordinatore dell’area comunicazione dell’Ufficio scolastico provinciale Laura Sordello ed il coordinatore della facoltà di economia - sede di Cuneo, Giuseppe Tardivo. Il compito di coordinare gli interventi è stato svolto da Franco Chittolina, responsabile del centro studi Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo. .  
   
   
EMPOLI: PREVISIONI EXCELSIOR SUI FABBISOGNI DI FORZA LAVORO  
 
Empoli, 26 settembre 2007 - Un quarto delle imprese dell’Empolese-valdelsa prevedono di effettuare 2. 300 assunzioni entro il 2007 a fronte di 2. 070 uscite, con un saldo positivo di circa 230 unità (+0,7%). Questo il dato di maggior interesse che emerge dal “sovracampionamento” (maggior numero di interviste rispetto alla media nazionale) effettuato sull’area dell’Empolese-valdelsa per conto del Sistema Informativo Excelsior, annuale indagine sui fabbisogni di forza lavoro voluto dieci anni fa da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro. Costruito in base alle indagini condotte annualmente da Unioncamere su un campione di circa 100. 000 imprese, con almeno un dipendente, in tutti i settori economici, Excelsior è finalizzato al monitoraggio del fabbisogno occupazionale. Se ne ricavano previsioni di assunzione e di dismissione del personale per l’anno in corso. Le previsioni di assunzione dell’Empolese-valdelsa si discostano appena dalla media provinciale e regionale (che è del 27%). Le cause di questo minimo scollamento sono di natura congiunturale: si nota infatti che il valore di questo indicatore è molto vicino al dato dell´anno precedente. Scendendo in dettaglio, i servizi, con particolare riferimento al turismo e ai servizi alle persone, mostrano un più elevato turn over (tassi di entrata e di uscita), che porta tale comparto a concentrare circa la metà delle entrate previste (poco più di 1. 100 unità), a fronte di 930 nell´industria e di 240 nelle costruzioni. Il cuoio-calzature, l´industria dei metalli e il commercio presentano un saldo atteso di segno leggermente negativo. Gli altri settori mostrano un saldo nullo o positivo, con variazioni più elevate nel turismo e nei servizi alle persone. Dal punto di vista dei livelli di istruzione richiesti, oltre il 60% delle figure in entrata dovrà possedere un titolo di studio post-obbligo, quota che arriva al 66% nella media provinciale. Risulta più contenuta la quota di laureati e di diplomati, ma questo è ampiamente spiegabile dal fatto che queste figure più qualificate sono maggiormente richieste nelle grandi aree metropolitane, qual è Firenze; il carattere di "polo" terziario del capoluogo toscano - in cui si concentrano molte funzioni amministrative e direzionali - accentua probabilmente questa tendenza. .  
   
   
CROTONE: RISULTATI DELL´INDAGINE 2007 SUL MERCATO OCCUPAZIONALE  
 
Crotone, 26 settembre 2007 – Sono 1. 680 i nuovi occupati che le imprese crotonesi prevedono di assumere entro la fine del 2007, a fronte di 1. 460 uscite. Il saldo è ancora positivo, con 220 nuove unità, anche se inferiore allo scorso anno. Il tasso occupazionale previsto per la provincia di Crotone risulta pari all´1,6%, superiore a quello nazionale (+0,8%), alla macro ripartizione Sud e Isole (+1,3%) e al dato calabrese (+1,1%), benché inferiore a quello provinciale del 2006 (+2,2%). Il 67,2% delle 1. 680 nuove assunzioni sarà ricoperto da uomini (66,3% nel 2006), soggetti ritenuti più adatti alle mansioni previste. Il 16,9% è destinato indifferentemente a uomini o donne, mentre solo per il 15,9% dei nuovi posti di lavoro è richiesta la presenza femminile (12% nel 2006). Per il 28,7% delle assunzioni è ritenuta indispensabile la conoscenza informatica, richiesta prevalentemente dalle microimprese (34%) e nel settore dei servizi (35,3%); meno richiesta è la conoscenza delle lingue (8,2% a fronte del 11,2% della regione e del 15,8% del Paese). Questi i principali risultati della decima annualità dell´indagine Excelsior, realizzata dalla Camera di commercio di Crotone, in collaborazione con Unioncamere nazionale e Ministero del lavoro, che raccoglie dati circa le previsioni di assunzione e i fabbisogni professionali delle imprese. "Il rapporto Excelsior - è il commento del Segretario generale dell´Ente, Donatella Romeo - attesta ancora una volta il ruolo strategico che le attività di ricerca e studio rivestono per l´ente e per l´intero sistema camerale. Infatti, per ampiezza e profondità di analisi, Excelsior è lo strumento informativo più completo oggi a disposizione dell´opinione pubblica per conoscere i fabbisogni delle imprese sul mercato del lavoro. Le fa eco il Presidente dell´Ente camerale, Francesco Barretta: "E´ certamente rasserenante rilevare che le previsioni degli imprenditori per l´anno in corso siano indirizzate verso nuove assunzioni. Tuttavia - prosegue Barretta - questo studio non vuole essere soltanto una fotografia delle aspettative delle imprese circa il mercato del lavoro, ma intende rappresentare un investimento sul futuro del nostro territorio, nel tentativo di ridurre la forbice tra il mondo della produzione e quello della formazione e di avvicinare risorse umane qualificate ad imprenditori che le valorizzino". Nel corso degli ultimi anni si evidenzia un elevato turnover occupazionale, anche rispetto al dato regionale e nazionale, attestato dal costante aumento del tasso di uscita (10,7%) rispetto al 2006 (9,7%), 2005 (8,6%) e 2004 (5,8%), non interamente bilanciato dal tasso di entrata (12,4%) che, rispetto al 2006 (12%) e al 2005 (12,1%), rimane pressoché stabile. Anche per quest´anno le microimprese, che costituiscono l´ossatura del sistema imprenditoriale crotonese, si confermano come il maggiore serbatoio occupazionale della provincia. Infatti, l´incremento dei nuovi posti di lavoro è dovuto quasi totalmente al saldo positivo delle microimprese (da 1 a 9 dipendenti), che compensa il saldo negativo delle imprese di piccole dimensioni (da 10 a 49 dipendenti) e delle imprese con un numero di dipendenti superiore a 50. Il Rapporto integrale, corredato da tavole e dati, potrà essere consultato sul sito internet istituzionale della Camera di commercio www. Kr. Camcom. It (Sezione Informazione economica). .  
   
   
CONVEGNO: "PARI OPPORTUNITÀ PER PERSONE ANZIANE"  
 
Bolzano, 26 settembre 2007 - Venerdì 28 settembre, alle ore 11,00, presso il Centro Pascolare di Bolzano. Si svolgerà venerdì 28 settembre, alle ore 11,00, presso il Centro Pastorale di Bolzano il convegno sul tema "Pari opportunità per persone anziane" organizzato dal Kvw (Acli di lingua tedesca) e dalla Ripartizione affari sociali della Provincia. Prederanno parte al convegno, oltre all’assessore provinciale ala sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, il direttore dell’Ufficio anziani e distretti sociali, Paul Zingerle, il direttore della ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ed esperti del settore. . .  
   
   
PRESENTATO L’OPUSCOLO DEL COMITATO PER LE PARI OPPORTUNITÀ SULL´AFFIDAMENTO CONDIVISO  
 
Bolzano, 26 settembre 2007 - È stato presentato il 25 settembre nella sala stampa di Palazzo Widmann dalla presidente del Comitato provinciale per le Pari opportunità, Julia Unterberger, e dalla vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, l’opuscolo “L’affidamento condiviso”. La guida pubblicata dal Comitato Provinciale per le Pari Opportunità intende offrire un’informazione sintetica e completa sulla legge nr. 54 del 2006 con la quale è stato modificato il diritto di famiglia ed in base alla quale in caso di separazione dei genitori, sposati o meno, l’affidamento condiviso dei figli costituisce la regola. Se da un lato la riforma ha generato preoccupazioni in molte madri legate alle intromissioni degli ex partner in ogni minima decisione attinente all´educazione dei figli, come viene sottolineato dal Comitato provinciale per le pari opportunità, dall´altro è stata attribuita una maggiore responsabilità ai padri nei confronti dei figli. Il nuovo opuscolo offre una panoramica sintetica sulla condizione giuridica dei figli e sulle novità introdotte dalla recente normativa. La pubblicazione è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa dall´assessora provinciale alle pari opportunità, Luisa Gnecchi, e dalla presidente del Comitato provinciale per la pari opportunità, Julia Unterberger. Nel corso del suo intervento la vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, ha sottolineato che la pubblicazione della guida si inquadra in una serie di iniziative promosse in questi anni dal Comitato per le Pari Opportunità per fornire alle donne un’informazione ampia e capillare sulle tematiche che le riguardano più da vicino nella convinzione che l’informazione rappresenti un presupposto fondamentale per le pari opportunità. Copie dell’opuscolo possono essere richieste gratuitamente al Servizio Donna della Provincia, che ha sede in via Crispi,3 a Bolzano, Tel. 0471 411180 – 81, E-mail: serviziodonna@provincia. Bz. It. .  
   
   
CONCLUSO AD ANCONA IL SALONE INTERNAZIONALE DELL´IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Ancona, 26 settembre 2007 - Si e` tenuto il 24 settembre a bordo della nave Costa Marina, attraccata al porto di Ancona, il forum ´ evento conclusivo del Salone internazionale dell´imprenditoria femminile, svoltosi sabato e domenica scorsi al quartiere fieristico di Pesaro. Scopo del Salone e` stato quello di riflettere sulle specificita` di genere dell´imprenditoria femminile locale, promuovendone la visibilita` sia sul territorio regionale che in campo internazionale. Hanno partecipato all´iniziativa Loredana Pistelli, assessore regionale alle Pari opportunita`, e Ugo Ascoli, assessore al Lavoro e Politiche formative della Regione. ´L´evento, nato dal progetto comunitario Equal ´ Il valore della Differenza ´ ha dato risultati positivi, creando una vera e propria rete di donne provenienti dai vari paesi coinvolti: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia e Spagna. Dall´incontro tra queste esperienze sono scaturite idee, proposte interessanti e che intendiamo portare avanti. A cominciare dall´Osservatorio regionale sull´imprenditoria femminile e dai percorsi di sostegno nell´ambito delle leggi dedicate sia di livello regionale sia nazionale. Su questo operiamo in piena collaborazione con le associazioni di categoria e le istituzioni ai vari livelli´, ha detto Loredana Pistelli durante l´iniziativa. Il Salone e` appena terminato, ma occorre gia` guardare al futuro. ´A conclusione del progetto ´ ha osservato Ugo Ascoli ´ sull´imprenditoria femminile, che ha portato a un confronto con molti paesi europei, abbiamo potuto toccare con mano quanto cammino l´Italia debba ancora fare. Contemporaneamente pero` e` stato confortante vedere come le politiche gia` adottate dalla Regione Marche siano in sintonia con le scelte e indicazioni emerse dal dibattito. Adesso occorre guardare al futuro: gia` entro la primavera del 2008 lanceremo una grande conferenza regionale sull´occupazione femminile´. .  
   
   
UNA BORSA DI STUDIO DI 3.000 EURO PER LA REALIZZAZIONE DI GUIDA PRATICA PER DONNE EXTRACOMUNITARIE CHE INTENDONO AVVIARE UN’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE INDETTA DAL COMITATO PER LA PROMOZIONE DELL’IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA.  
 
Bologna, 26 settembre 2007 - Possono concorrere tutti i laureati e laureandi, dottori di ricerca e dottorandi, italiani e stranieri, di qualsiasi università italiana, indipendentemente dal tipo di facoltà. Il termine per presentare il lavoro è il 31 ottobre 2007. Va presentato in lingua italiana e sul sito internet della Camera di commercio è reperibile la domanda di partecipazione. Il vincitore o la vincitrice riceveranno i 3. 000 euro entro il mese di dicembre. L’obiettivo è quello di premiare un giovane in grado di realizzare un vademecum di facile utilizzo finalizzato alle donne straniere che vogliono cimentarsi in un’attività di impresa. Dev’essere una Guida creata su misura delle esigenze di lavoro e di famiglia delle donne straniere, capace di indicare velocemente cosa fare e dove andare, non solo per ottenere la Partita Iva o per sapere cos’è una s. R. L. , ma anche, per esempio, come e dove iscrivere i figli al nido o ai campi estivi mentre la mamma lavora. La guida deve contenere un glossario con i termini più diffusi che è bene conoscere per avviare un azienda, i passi da seguire per partire dal punto di vista contabile, societario, fiscale e giuridico, gli sportelli che possono essere d’aiuto, come reperire informazioni per attivare un prestito, dove fare i corsi di formazione o di italiano, e così, via. Ma tutto deve essere non solo completo, ma anche di facile lettura e soprattutto pensato a favore delle esigenze concrete delle donne straniere. Scadenze 31-10-2007 : Termine per la presentazione delle domande Referente Per informazioni: 051/6093. 485-513 http//www. Ideaetica. It/ .  
   
   
CITTA’ SOSTENIBILI: PRESENTATI I PROGETTI “PAGUS” PER MIGLIORARE I CENTRI STORICI DELLE CITTA’ EUROPEE  
 
 Perugia, 25 settembre 2007 – Attrarre cittadini e attività nei centri storici delle città europee, non solo con il recupero edilizio e urbano, ma anche garantendo la mobilità di persone e merci e l’accesso alle nuove tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. È quanto si propone il progetto Interreg Iii C “Pagus” (Programma d’Assistenza e Gestione Urbana Sostenibile), che ha visto coinvolte, in partenariato, l’Umbria come Regione capofila, Galizia e Andalusia (Spagna), Amave (Portogallo), Tracia e Macedonia dell´Est (Grecia) e ministero delle Infrastrutture di Malta. I progetti realizzati sono stati presentati ieri nel corso di una conferenza, a Perugia, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle regioni partner e i responsabili umbri dei vari sottoprogetti (Comuni di Perugia, Terni, Todi e Narni, Atc, Alta Scuola, Centralcom, Cmm). Il progetto “Pagus”, che rientra nella categoria delle “Regional Framework Operations” (Rfo) e che in Umbria ha portato all’individuazione di dodici sottoprogetti, mirava a sviluppare tre linee di azione: migliorare ed implementare qualifiche e capacità professionali dei differenti attori coinvolti nei processi di sviluppo urbano e trasferire “know-how” tra le regioni partners; analisi, ricerca e sperimentazione di sistemi sostenibili per la mobilità urbana e la distribuzione merci nei centri storici cittadini, identificazione di tecnologie innovative di controllo e monitoraggio; definizione e sperimentazione dei migliori sistemi integrati di informazione urbana e partecipazione interattiva dei cittadini nella pianificazione e gestione dei centri storici. Tra i progetti presentati, da segnalare quelli del Comune di Perugia (in collaborazione con l’Università degli Studi) per la realizzazione di un museo virtuale, del Comune di Todi per l’ampliamento dell’attuale sistema di mobilità con mezzi elettrici non inquinanti e quello del Comune di Terni (in collaborazione con l’azienda di trasporto pubblico locale) che ha elaborato due piani strategici per la mobilità, del tutto originali a livello internazionale. Il Comune di Narni ha invece proposto un laboratorio per il recupero urbano con il coinvolgimento dei cittadini e in collaborazione di Santiago de Compostela ed altri centri storici dell’America latina. Altri progetti tecnologici e di cablaggio sono stati presentati da “Centralcom” e dal Centro Multimediale di Terni. “I progetti elaborati - hanno detto gli assessori regionali allo Sviluppo sostenibile, Lamberto Bottini, e alla Mobilità alternativa, Silvano Rometti, entrambi presenti alla conferenza - saranno di grande valore per l’impiego delle risorse future. L’obiettivo – hanno aggiunto – resta quello di garantire, accanto all’accessibilità fisica, l’accesso a tutte le tecnologie della società informatica, sia attraverso lo sviluppo, con tecnologie non invasive, delle reti di trasmissione dati sia per la creazione di punti pubblici di comunicazione interattiva a disposizione di cittadini e turisti”. .  
   
   
LAZIO: ASTORRE SU POLITICHE CASA SERVE UN NUOVO CORSO  
 
Roma, 26 settembre 2007 - Emergenza abitativa, ammodernamento delle infrastrutture viarie, sicurezza stradale. Sono solo alcune delle strategie portate avanti dall’Assessorato regionale ai Lavori pubblici e Politiche per la casa, guidato da Bruno Astorre, che in quest’intervista traccia un bilancio delle attività. Quali sono le azioni messe in campo dal suo assessorato per contrastare l’emergenza abitativa nel Lazio? “Nel Lazio sono 79 i comuni focalizzati per l’emergenza abitativa. La Regione, come richiesto dal governo, ha presentato il piano straordinario per il Lazio (comprensivo di quello per Roma) che prevede un fabbisogno complessivo di 4 miliardi e 500 milioni di euro così ripartiti: primo anno 1 miliardo, secondo anno 1 miliardo e mezzo, terzo anno 2 miliardi. Per indicare tali necessità si è tenuto conto dell’odierno costo medio di un intervento Iacp-ater, per un alloggio di circa 55/65 mq utili, pari a 90 mq di superficie complessiva. Con tali risorse, si punta all’obiettivo di 45. 808 alloggi in più in tutta la regione, da conseguire con varie forme d’intervento: con la costruzione di nuovi alloggi su aree site nei ‘Peep’ nonché in altre aree reperite all’uopo; con il recupero di edifici esistenti, anche con cambiamento di destinazione d’uso; con l’attivazione di progetti speciali per centri di assistenza alloggiativi; con l’acquisto di alloggi sul mercato con riferimento a quelli ancora disponibili degli enti privati, pubblici, previdenziali. Inoltre, con l’articolo 54 della legge Finanziaria regionale numero 27 del 28 dicembre 2006, si è stabilito il finanziamento dell’edilizia sovvenzionata delle Ater, per completamenti e nuove costruzioni, con uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro e on 243 milioni di euro, è partito il bando di contributo per cooperative e imprese, ergo per nuove costruzioni: solo per la capitale, circa 146 milioni di euro. Insomma, credo di poter dire che abbiamo messo a frutto quanto possibile. In Consiglio regionale, su proposta del mio Assessorato, e facendo proprie le istanze provenienti dalle realtà locali, dall’Ater, dalle forze sindacali, dai movimenti, abbiamo approvato una risoluzione sull’emergenza abitativa contenente diversi strumenti normativi e finanziari”. Sul fronte delle misure urgenti per l’edilizia sociale pubblica, quali gli obiettivi e i mezzi previsti dalla legge regionale numero 11 del 19 luglio 2007? “Con questa norma si è scelto di regolarizzare le occupazioni senza titolo, al 20 novembre 2006, degli alloggi Erp. Una scelta operata nell’ottica di rimettere in sesto le gravi difficoltà economiche delle Ater. Voglio sottolineare che, sulla casa, pesa un’eredità dal segno negativo e serve un nuovo corso. Con tante altre iniziative qui non espresse, e data la carenza conclamata di risorse, abbiamo lavorato per raggiungere risultati concreti, ricercando la massima convergenza di tutti gli interlocutori. Ora, però, ci aspettiamo che anche gli altri attori facciano la propria parte: primo fra tutti, il governo nazionale. Continuo a ribadire due richieste: l’abolizione dell’Ici per le case popolari e l’avvio del nuovo Piano nazionale per le politiche abitative. Dobbiamo dare seguito a quanto concordato al Tavolo di concertazione, convocato sin dal marzo di quest’anno, che ha concluso i lavori giungendo a un documento finale. Ebbene, è urgente l’attivazione dei contenuti di tale documento, a partire dal nuovo piano casa e dal contributo al sostegno per la locazione”. Quali sono gli aspetti fondamentali della strategia portata avanti dalla Regione per l’ammodernamento delle infrastrutture viarie del Lazio? “Gli aspetti sono innumerevoli. Per citarne alcuni, dalle linee guida del piano dei trasporti ai fenomeni di subsidenza a Tivoli/guidonia, dal Documento di programmazione economica per la Finanziaria regionale (Dpefr) al Documento unico di programmazione (Docup), dalla legge del litorale alla legge Obiettivo. Inoltre, sono stati sviluppati rapporti di collaborazione con le amministrazioni dello Stato e degli Enti locali, sì da coordinare le iniziative in materia di infrastrutture e ottimizzare le risorse finanziarie comunitarie, statali e regionali. Tutto ciò, comunque, è stato possibile proprio in ragione della buona unità di intenti mostrata dall’intera giunta, presieduta da Piero Marrazzo, e dalla piena collaborazione di organi del Consiglio regionale come, ad esempio, la competente Commissione Viii, con la quale sono state condivise specifiche audizioni su temi come il piano delle grandi infrastrutture, le attività Astral (l’Agenzia che ha competenza di intervento sulle strade del Lazio), il fascicolo del fabbricato. Senza dubbio, subito dopo, al primo posto metto al centro dell’attenzione il progetto del Gral, il Grande raccordo anulare del Lazio, frutto non solo di un lavoro di aggiornamento e modifica progettuale della proposta presentata dalla precedente Giunta, ma ha compreso anche la rivisitazione del piano finanziario. Inoltre, sono state avviate le procedure per attivare interventi riguardanti la società autostrade e l’Anas (casello sulla Roma Civitavecchia per Fiumicino, casello di Guidonia sulla Fiano S. Cesareo, casello di Ferentino sulla A1, tronchetto della A24 all’interno di Roma, terza corsia della Fiano Gra, bretella Salaria sud, messa in sicurezza dell’Aurelia tratto Montalto Tarquinia, ecc. )”. Al di là dei nuovi progetti, per migliorare la viabilità nella regione cosa è stato messo in cantiere? “Innanzitutto, a seguito della revisione della competenza e composizione dell’Astral è stata conclusa la procedura per pervenire, d’intesa con la direzione Demanio, alla sottoscrizione con Astral di un nuovo contratto di servizio. Ciò ha permesso ad Astral di procedere speditamente in una puntuale programmazione di interventi di messa in sicurezza delle strade, secondo priorità previste. Ricordo, inoltre, che è stato istituito l’osservatorio istituzionale per l’educazione stradale e sicurezza nella circolazione e naturalmente, nei mesi sono state predisposte tutte le deliberazioni di Giunta e le determinazioni di impegno di spesa per l’utilizzo di tutti gli stanziamenti previsti nel bilancio di previsione 2006”. E, oltre a questo, sulla sicurezza stradale cosa è stato fatto? “E’ stata data attuazione al 1° bando del piano nazionale sicurezza stradale individuando le proposte di intervento ammesse al co-finanziamento regionale; è stato poi pubblicato il 2° bando del piano nazionale della sicurezza stradale ed è in corso l’istruttoria delle domande presentate; sono state predisposte le determinazioni di impegno di spesa per l’utilizzo degli stanziamenti previsti nel bilancio regionale 2006. In ultimo, è stata riavviata l’attività del Comitato tecnico istituzionale per l’educazione stradale e la sicurezza nella circolazione”. Per quanto riguarda le attività della Direzione dei Lavori Pubblici, l’elenco è corposo. “Credo di sì, e si pensi che non abbiamo affrontato numerose questioni. Sull’edilizia sociale, sull’edilizia scolastica, sull’edilizia pubblica, sugli interventi di recupero e su quelli volti all’abbattimento delle barriere architettoniche, la descrizione dell’entità dei finanziamenti e della loro ripartizione ci prenderebbe troppo tempo: eppure, sono questi i contributi che maggiormente - lo dico da amministratore - possono aiutare i medi e piccoli comuni che faticano a trovare risorse per rendere migliore la vita della cittadinanza. Il mio impegno in questo senso è stato massimo. Per le scuole, voglio sottolineare che, sul ‘Nodo regionale dell’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica’, la Commissione di sorveglianza ha seguito e controllato il rilevamento effettuato dalla società Risorsa regionale Srl, per la costituzione della nuova Anagrafe nazionale degli edifici scolastici: alla data del 31 dicembre 2006, il rilevamento ha superato l’80% del patrimonio scolastico regionale. Sui lavori pubblici si è inoltre conclusa, d’intesa con il Provveditorato (Siit) e il comune di Roma, l’attività di monitoraggio e revisione delle tariffe dei prezzi per opere edili e impiantistiche, che è stata approvata dal Cta del Provveditorato, ed è ormai pronta la predisposizione della delibera di approvazione; così come si è proceduto ad una revisione del regolamento del fascicolo del fabbricato, d’intesa con gli ordini e i collegi professionali interessati”. . .  
   
   
“CONTRIBUTI PER 1 MILIONE EURO A ENTI LOCALI CHE ACQUISTANO O SISTEMANO IMMOBILI DISMESSI E CEDUTI DA MINISTERO DIFESA”  
 
 Venezia, 26 settembre 2007 - Contributi complessivi in conto capitale per un 1 milione di euro nel 2007 sono stati decisi dalla Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche degli enti locali Flavio Silvestrin, per sette enti locali (Domegge di Cadore, Orsago, Venezia, Fregona, Mel, Belluno, Comunità Montana della Lessinia) che intendono acquistare, sistemare o elaborare studi e ricerche sugli immobili dismessi e ceduti dal Ministero della Difesa, come prevede la legge regionale n. 54 del 1999. Nello specifico, per quanto attiene all’acquisto degli immobili interessati: al Comune di Domegge di Cadore(bl) è stato assegnato un contributo in conto capitale di 120 mila euro per l’acquisizione del deposito del genio militare; al Comune di Orsago (Tv), un contributo in conto capitale di 190 mila euro per l’acquisizione della polveriera di Orsago; al Comune di Venezia, un contributo in conto capitale di 190 mila euro per l’acquisizione dell’ex Forte Marghera; per quanto riguarda la sistemazione degli immobili interessati: al Comune di Fregona (Tv), contributo in conto capitale di 250 mila euro per la sistemazione della strada militare ex base Nato del Monte Pizzoc; al Comune di Mel (Bl), contributo in conto capitale di 75 mila euro per la sistemazione del fabbricato ex Poligono di tiro in località Pagognane; al Comune di Belluno, contributo in conto capitale di 145 mila euro per la sistemazione della Caserma Tasso; per quanto attiene gli studi e le ricerche sugli immobili: è stato assegnato un contributo in conto capitale di 30 mila euro alla Comunità Montana della Lessinia (Vr) per la realizzazione di un piano regionale di valorizzazione di sistemi difensivi Per l’assegnazione dei contributi previsti le priorità seguite hanno riguardato, tra l’altro, i Comuni con meno abitanti, l’utilizzo dei beni per scopi di pubblica utilità e sociali, l’inserimento nei programmi di dismissione del Ministero della Difesa, la celerità nei tempi di realizzazione dell’iniziativa. “Entro un anno dalla comunicazione regionale di assegnazione del contributo da parte della Giunta regionale – spiega l’Assessore regionale Silvestrin - gli enti locali interessati dovranno far pervenire alla competente struttura regionale l’informazione sulla capacità o meno degli enti medesimi di procedere nei progetti specifici”. .  
   
   
DUE FOLTE DELEGAZIONI DI ARCHITETTI BAVARESI IN VISITA IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 26 settembre 2007 - Due gruppi di architetti bavaresi, guidati rispettivamente dal Ministero bavarese per l’edilizia e dalla Ripartizione edilizia del Comune di Rosenheim, visiteranno nei prossimi giorni alcune tra le maggiori opere pubbliche realizzate negli ultimi anni per iniziativa della Provincia autonoma. Il direttore della Ripartizione edilizia e servizio tecnico, architetto Josef March, accompagnerà le due delegazioni, composte rispettivamente da circa 30 – 40 architetti, nelle visite ad alcuni tra i maggiori cantieri provinciali attualmente in attività e ad opere realizzate negli ultimi anni. Tra le mete delle due delegazioni vi saranno in particolare la scuola professionale di lingua tedesca di via Roma a Bolzano, l’Eurac, il cantiere del Museion, Castel Tirolo, i Giardini di Castel Trauttmansdorff e Castel Firmiano. “Le due delegazioni”, rileva il direttore della ripartizione provinciale edilizia e servizio tecnico “sono particolarmente interessate alle realizzazioni pubbliche nell’ambito della moderna architettura. Queste visite sono una conferma dell’interesse suscitato, anche a livello internazionale, dalle recenti realizzazioni architettoniche portate a termine dalla mano pubblica in Alto Adige”. .  
   
   
“VII° FORUM SULL´ENERGIA" ORGANIZZATO DA IL SOLE 24 ORE IN COLLABORAZIONE CON LA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Milano, 26 – 28 settembre 2007 Milano, 26 settembre 2007 - Il tema della gestione dell’Energia è oggi sempre più strategico per ogni Sistema Paese; la Commissione europea ha proposto una serie di obiettivi ambiziosi con riferimento alle emissioni di gas serra e all’energia rinnovabile e punta a creare un vero mercato interno dell’energia e a rendere sempre più efficace la normativa. Il Consiglio di Berlino ha approvato un pacchetto completo di misure per istituire una nuova politica energetica per l’Europa mirando a combattere i cambiamenti climatici e a rafforzare la sicurezza energetica e la competitività dell’Ue. Inoltre nell’ambito dei processi di liberalizzazione europea, l’Italia ha avviato un importante quanto difficoltoso processo di apertura dei suoi mercati energetici. A otto anni dall’avvio di tale attività è ormai necessario uscire dalla fase di transizione e completare il percorso. Il Sole 24 Ore e Ibc Global Conferences in collaborazione con Commissione europea organizzano la settima edizione dell’Italian Energy Summit, con l’obiettivo di offrire uno spazio di riflessione sugli aspetti decisivi di tale transizione, cercando di focalizzare l’attenzione sugli aspetti di maggior rilievo dell’intero comparto. Alcuni tra i più autorevoli esperti del Mondo dell’Energia si avvicenderanno, confrontandosi su scenari e trend emergenti nelle strategie delle super major, sulle proposte per un Nuovo Ordine Energetico, sul rapporto fra infrastrutture e competitività del sistema, caratterizzando la prima giornata di questa settima edizione. Nella seconda giornata saranno, invece, dibattute le politiche europee e nazionali per la promozione delle fonti di energia rinnovabile e quelle relative all’efficienza energetica, alla ricerca dell’ideale connubio per uno sviluppo sostenibile. La terza ed ultima sessione sarà, infine, dedicata ad un workshop sugli aspetti finanziari dei mercati energetici. Www. Ec. Europa. Eu/energy .  
   
   
ACTELIOS: POSITIVA SEMESTRALE 2007 RICAVI 46,5 MILIONI DI EURO RISULTATO OPERATIVO 14,4 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Actelios Spa, società del Gruppo Falck, riunitosi oggi sotto la presidenza dell´Ing. Federico Falck, ha esaminato e approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2007 che si è chiusa con risultati positivi, sostanzialmente in linea con quelli dell´anno precedente. Il Gruppo registra, infatti, un Utile netto pari a 9,4 milioni di euro, con una flessione rispetto a quello del precedente esercizio, che ammontava a 10,1 milioni di euro. I Ricavi si attestano a 46,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto all´analogo periodo dell´anno precedente (47,1 milioni di curo). La riduzione dei ricavi e dei risultati è stata influenzata dai maggiori ammortamenti relativi all´impianto di Rende, dall´accantonamento prudenziale a fronte di potenziali rischi su crediti e dalla prolungata fermata dell´impianto di Trezzo. La Posizione finanziaria netta, comprensiva dei finanziamenti concessi sotto forma di project financing per un ammontare al 30 giugno 2007 di 89,2 milioni di euro, presenta un saldo a credito pari a 89,2 milioni di curo, registrando un minor saldo attivo rispetto al 31 dicembre 2006 di 12,0 milioni di curo, principalmente per la distribuzione dei dividendi, avvenuta nel mese di maggio. Per quanto riguarda i progetti in Sicilia, si resta tuttora in attesa da parte del Ministero dello Sviluppo Economico della conferma del Cip6, in assenza del quale i lavori restano sospesi. Proseguono le attività di sviluppo per i progetti a biomasse relativi all´iniziativa Powercrop per i quali sono stati firmati i primi accordi di riconversione degli ex-zuccherifici per complessivi 53 Mw. Dal 26 luglio, in anticipo rispetto alle previsioni, l´impianto fotovoltaico di Rende è entrato in esercizio commerciale, mentre per l´impianto di Trezzo la cui costruzione è oramai ultimata si attende la messa in esercizio per la fine del mese di settembre. In data 19 luglio la società Frullo Energia Ambiente Srl ha sottoscritto un finanziamento di 100 milioni di euro con un pool di primarie istituzioni bancarie, in sostituzione del precedente erogato secondo lo schema del project financing non recourse. Tale finanziamento, mantenendo il non ricorso su Actelios, garantisce un´estensione di durata, un significativo miglioramento dei tassi praticati e delle condizioni generali. Il prosieguo dell´esercizio fa ragionevolmente prevedere un miglioramento in termini di ricavi e redditività in grado di influire positivamente sul risultato dell´anno. .  
   
   
SORGENIA (GRUPPO CIR) SALE AL 78% IN ENERGIA ITALIANA E BANCA MPS ACQUISISCE L’1,21% DI SORGENIA  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, ha aumentato il controllo in Energia Italiana, acquisendo il 16% delle azioni detenute dai soci finanziari Banca Monte dei Paschi di Siena e Bnl International Investments per un prezzo complessivo di 59,5 milioni di euro. A seguito dell’operazione, Sorgenia ha aumentato al 78% la sua partecipazione in Energia Italiana (il restante 22% è detenuto in parti uguali da Iride ed Hera) la quale, con Eblacea (70% Electrabel e 30% Acea), controlla congiuntamente e in maniera paritetica la società di generazione Tirreno Power. Tirreno Power, è una delle principali società italiane produttrici di energia elettrica e gestisce impianti termoelettrici situati a Vado Ligure, Napoli e Torrevaldaliga. Oltre a numerose centrali idroelettriche ubicate prevalentemente in Liguria. Nel 2006 la società ha prodotto 11,6 Twh, pari al 4% della produzione nazionale lorda di energia elettrica. Il piano di repowering di Tirreno Power avanza secondo i programmi stabiliti, in particolare con la riconversione di una sezione della centrale di Vado Ligure in un impianto a ciclo combinato da 760 Mw - la cui entrata in funzione è prevista entro il 2007 – e con la costruzione a Napoli Levante di un nuovo modulo a ciclo combinato da 380 Mw, la cui entrata in esercizio avverrà nel 2008. Sono inoltre previste numerose iniziative da parte della società anche nel campo delle energie rinnovabili per aumentare la produzione nel rispetto dell’ambiente. Al fine di mantenere la propria presenza nel Gruppo Sorgenia, la Banca Monte dei Paschi di Siena ha sottoscritto in data odierna un aumento di capitale in Sorgenia per un importo di circa 33 milioni di euro, acquisendo una partecipazione pari all’1,21%. A sua volta Sorgenia ha inteso con tale operazione consolidare e sviluppare ulteriormente una importante partnership con una primaria istituzione bancaria. .  
   
   
LA VENDITA DEL GAS NATURALE: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Nel 2006 le vendite di gas naturale (incluse le vendite ai grossisti) hanno raggiunto i 46,5 miliardi di euro, +11,2% rispetto al 2005. Gli scambi complessivi sono ammontati a 127,3 miliardi di metri cubi, in calo di circa il 6%. Il mercato finale (inclusi gli usi elettrici e gli autoconsumi) si è ridotto da 86,2 a 84,4 miliardi di metri cubi. Il settore civile, escludendo gli altri usi, è calato da 52,8 a 49,0 miliardi di metri cubi. Il mercato del gas naturale destinato agli usi finali (inclusi autoconsumi) cresce a 33,3 miliardi di euro, +11,8% rispetto al 2005. Il 2007 si chiuderà con un aumento delle vendite di gas naturale intorno all’1,6%, comunque sotto i livelli del 2005; in volume le quantità di gas consumate saranno pari a circa 85,8 md. Mc. La domanda di gas in Italia, trainata dall’incremento degli impieghi nella produzione di energia elettrica, è prevista in crescita ad un tasso medio annuo di circa il 2,5%, più moderata nei settori industriali e degli usi civili, in particolare nel riscaldamento residenziale centralizzato, nel grande terziario, nella piccola industria. I maggiori fabbisogni attesi di gas saranno coperti dall’incremento delle importazioni. Dati di sintesi, 2006
Numero di imprese distributrici 386
Valore dell’immissione al consumo (al netto delle imposte) (Mn. Euro) 46. 540
Variazione del mercato totale in valore 2006/2005 (%) 11,2
Valore del mercato finale (Md. Euro) 33,3
Variazione del mercato finale in valore 2006/2005 (%) 11,8
Quantità immessa al consumo (esclusi usi termoelettrici, Md. Mc. ) 50,1
Quota di vendita in valore (%)
- prime quattro imprese 51,5
- prime otto imprese 58,6
Quota di vendita in volume (%)
- prime quattro imprese 62,5
- prime otto imprese 68,5
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CONOSCERE LA RICERCA DIVERTENDOSI  
 
Milano, 26 settembre 2007 - Il 28 settembre è una data importante per il futuro della ricerca: la Commissione europea vuole che in tutti i paesi dell’Unione si organizzino manifestazioni ed eventi per avvicinare il grande pubblico, in particolare i giovani, al lavoro del ricercatore, comprenderne l’importanza e apprezzarne i risultati, stimolare l’interesse per le attività di ricerca scientifica. E’ in quest’ottica che il 28 settembre nel pieno centro di Milano, a due passi da Montenapoleone, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, in collaborazione con l’Università di Milano, organizza l’evento “Una vita per la ricerca, una ricerca per la vita”. Oltre al caffé scientifico, alla tavola rotonda su argomenti di attualità e alla proiezione di docufiction, ci sono sessioni dedicate ai giovani: esperimenti al microscopio (esame di microrganismi, estrazione del Dna, immunofluorescenza), esercitazioni di microscopia virtuale al computer, preparazione di campioni sotto la guida di ricercatori dell’Università. E inoltre: l’angolo dell’Idrogeno, nel quale attraverso l’utilizzo di modellini di auto viene spiegato l’uso di questa importante fonte alternativa e viene lanciato in anteprima Fast Move 2008, campo estivo sulle energie rinnovabili e sulla mobilità intelligente. Per iscriversi ai laboratori è sufficiente inviare una mail a: staminali@unimi. It. La partecipazione è libera e tutti sono invitati ad intervenire: studenti, professori, genitori, cittadini. E tutti possono portare anche gli amici per assistere ad iniziative divertenti concentrate dalle ore 16 alle 22 di venerdì 28 settembre. Il tutto presso la Fast-federazione delle associazioni scientifiche e tecniche in p. Le Morandi 2 a Milano (da p. Za Cavour in fondo a Via del Vecchio Politecnico; si arriva con Mm3 gialla Turati; Mm1 rossa Palestro; bus 61 e 94 e tram 1 e 2 fermata Cavour). Http://www. Fast. Mi. It. .  
   
   
ISCRITTI E LAUREATI IN AUMENTO NELLE UNIVERSITÀ TOSCANE SIMONCINI: «SI RAFFORZA L’IMPEGNO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO»  
 
Firenze, 26 settembre 2007 - In Toscana gli ingressi nel sistema universitario sono aumentati nonostante la riduzione, dovuta al calo demografico, dei 19enni. Durante gli anni di applicazione della riforma il rapporto tra immatricolati e i 19enni è aumentato dal 55% al 59%. Circa una matricola su cinque (20%) si iscrive per la prima volta ad un corso universitario dopo uno o più anni dal conseguimento della maturità, e l’11% addirittura dopo 5 anni dal conseguimento del diploma di maturità. E’ questa la fotografia ottenuta dall’Anagrafe degli Studenti Toscani realizzata dalla Regione Toscana e dall’ Irpet in collaborazione con i tre Atenei di Firenze, Pisa e Siena. L’analisi temporale dei dati relativi alla provenienza geografica degli immatricolati evidenzia una situazione di sostanziale stabilità. Quasi un terzo degli immatricolati proviene da fuori regione (26%). La quota di fuori sede non toscani è particolarmente alta a Siena (35% del totale immatricolati), mentre è inferiore a Pisa (28%) e Firenze (21%). Il bacino di provenienza è quello delle regioni meridionali, in particolare Sicilia, Campania, e Calabria. Lettere e Filosofia è la facoltà che attrae, in termini relativi, il maggiore numero di matricole (16%), seguita da Ingegneria (12%). Appena al di sotto si collocano Economia, Scienza Matematiche Fisiche e Naturali, Medicina e Giurisprudenza (tutte intorno al 10%). Negli ultimi cinque anni, le preferenze degli immatricolati sono andate a favore di Architettura (+14% la var. Media annua), Farmacia e Lettere e Filosofia (entrambe +5%), mentre hanno perso immatricolati Scienza della Formazione/psicologia (-4% la var. Media annua), Economia ed Ingegneria (entrambe –2%). In questo quadro restano comunque rilevanti gli abbandoni al primo anno; ancora oggi circa uno studente su cinque (22%) non si riscrive al secondo anno di università. Questo fenomeno non è irrilevante neanche negli anni successivi: 8% (2°anno), 5% (3°anno), 4% (4°anno). Durante il 1°anno accademico, i tassi di abbandono più elevati si registrano a Lingue e Letterature Straniere, Agraria, Economia (tutte intorno al 27%), mentre quelli più bassi appartengono alle facoltà di Medicina (15%) e Farmacia (14%). La ricerca ha verificato però che la probabilità di abbandono si riduce se lo studente è femmina (-1%), ha un voto di maturità elevato (-10%), proviene da un liceo (-12%), e la facoltà di appartenenza è Medicina (-12%). A Pisa gli abbandoni sono mediamente più bassi (-2%) rispetto a tutte le altre facoltà toscane. Tuttavia la riforma degli ordinamenti didattici, ancora misurabile solo parzialmente nei suoi effetti, sembra avere stimolato la produttività degli studenti; si nota infatti che è aumentata sia la quota di laureati al terzo anno (dall’8% al 16%), sia il numero di crediti sostenuto su quelli previsti: dal 42% al 51% a primo anno e dal 52% al 57% al secondo anno. Le borse di studio erogate in Toscana sono più che raddoppiate nel corso degli anni ‘90, passando da circa 4. 600 nel 1994/95 a 11. 000 nel 1998/99, per poi successivamente oscillare intorno alle 12. 000 unità. I principali beneficiari sono studenti fuori sede (65%), donne (62%), iscritti al primo anno (44%), e provenienti in maggioranza dalla Toscana (52%), mentre la quota di studenti stranieri è pari all’11%. I borsisti abbandonano meno degli altri studenti: al primo anno accademico la percentuale di drop out (pari al 22%) scende al 18% se lo studente dispone di una borsa. Le differenze sono particolarmente significative a Siena (9 punti percentuali in meno) e a Pisa (7 punti in meno). Il tasso di abbandono al secondo anno conferma la differenza fra borsisti e non borsisti: gli uni lasciano precocemente gli studi nella misura del 3,6%, gli altri in una quota pari al 9%. «Lo studio mette in luce la qualità complessiva del sistema universitario toscano - osserva l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – che vanta un tasso di successi superiore a quello medio italiano e costituisce una fonte di attrazione di studenti a livelllo nazionale e internazionale. Un altro fattore che emerge è quello del forte impegno della Regione per garantire il diritto allo studio, con una forte crescita dell’erogazione di borse ed alloggi che è pari al 9% del totale nazionale, a fronte di una quota di iscritti toscani che è pari solamente al 7% di tutta la popolazione universitaria. Non solo. Ormai da anni in Toscana il 100% degli studenti idonei riceve la borsa di studio. Un dato importante, visto che la ricerca sottolinea come i borsisti sono, fra gli studenti, quelli che abbandonano meno gli studi. Un motivo in più per far crescere ancora l’impegno della Regione in questo settore, completando il programma per la creazione di nuovi alloggi e per estendere a tutti le opportunità di accedere e proseguire negli studi universitari». .  
   
   
SAPONARO: "OTTO MILIONI PER IL SISTEMA DELLE UNIVERSITÀ PUGLIESI"  
 
Bari 25 Settembre 2007 - Ieri la giunta definitivamente approvato la delibera di rimodulazione di una parte dei fondi Cipe della delibera 20/2004, rinviando un intervento di 4 milioni di euro per progetti di informatica per il sistema delle Università pugliesi e spostando le medesime risorse sul alcuni progetti del settore Attività culturali. “La decisione della Giunta – spiega l’assessore al Bilancio e Programmazione, Francesco Saponaro - fa seguito al confronto tecnico avuto nei giorni scorsi con i Rettori delle Università pugliesi in ordine alla effettiva possibilità di realizzare alcuni progetti entro dicembre di quest’anno. All’esito di questo confronto è stata ipotizzata la riprogrammazione dell’intervento in materia di informatica con un finanziamento di otto milioni di euro al posto dei quattro precedentemente fissati e destinati adesso alle Attività culturali. Tutto ciò permetterà di allontanare il rischio di disimpegno delle risorse Cipe a fine anno, poiché le regole in vigore fanno slittare i termini massimi al 30 giugno 2008 nel caso di nuovi progetti”. .  
   
   
ALL’ UNIVERSITÀ DI PAVIA L’ESPERIMENTO DELLA PILA DI ALESSANDRO VOLTA RIPETUTO OGGI IN AULA VOLTA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DI INGEGNERIA.  
 
Pavia, 26 settembre 2007 Sarà il prof. Giorgio Corbellini, del dipartimento di ingegneria elettrica dell’Università di Pavia a ripetere, oggi alle ore 9, in aula Volta, l’esperimento della pila. L’appuntamento apre il convegno dedicato alla Storia della tecnica elettrica, organizzato in occasione dei 40 anni della facoltà di Ingegneria. “Sì, l´apparecchio di cui vi parlo, e che vi meraviglierà senza dubbio, non è che [l´insieme] di un numero di buoni conduttori di differente specie, disposti in un certo modo, 30, 40, 60 pezzi, o più, di rame, o meglio d´argento, applicati ciascuno ad un pezzo di stagno, o, il che è molto meglio, di zinco, e un numero uguale di strati di acqua, o di qualche altro umore che sia miglior conduttore dell´acqua semplice, come l´acqua salata, la lisciva, ecc. , o dei pezzi di cartone, di pelle, ecc. , bene imbevuti di questi umori [. ]. ” Così in una lettera, il 20 marzo 1800 Alessandro Volta descriveva l’invenzione della pila, il primo apparato elettromotore "perpetuo", in grado di fornire una corrente continua se inserito in un circuito chiuso. Come dimostrerà domani mattina il prof. Corbellini, replicando l’esperimento della pila, il dispositivo inventato da Volta è composto da una serie di dischi di rame o argento, sovrapposti uno a uno ad altrettanti dischi di stagno o zinco. Fra ogni coppia di dischi metallici e la successiva è interposto un disco di cartone, o di altro mate­riale, imbevuto di acqua salata o acidulata. Lo stesso Volta fu chiamato in varie occasioni a presentare la pila. Nel 1801 si recò a Parigi in compagnia di Brugnatelli per ringra­ziare Napoleone a nome di tutti i docenti per la riapertura dell´Università di Pavia. Dal diario che Brugnatelli tenne di questo viaggio, sappiamo che Napoleone presenziò alla presentazione della pila, avvenuta all’Institut National des Sciences in tre sedute il 7, 12 e 22 novembre. Sinceramen­te impressionato, Napoleone propose il conferimento di una medaglia d´oro già alla prima seduta. .  
   
   
CONFERENZA NAZIONALE PER LE INFORMAZIONI TERRITORIALI E AMBIENTALI SI SVOLGERÀ NEL SALONE DEL LINGOTTO DI TORINO DAL 6 AL 9 NOVEMBRE  
 
Torino, 26 settembre 2007 - Si svolgerà a Torino, dal 6 al 9 novembre, presso il Centro Congressi Lingotto, un evento tecnico scientifico di grande importanza: si tratta dell’11^ Conferenza Nazionale “Asita”, la Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali. La manifestazione è stata presentata il 25 settembre nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il salone d’onore del Castello del Valentino, alla quale sono intervenuti l’assessore regionale alla programmazione territoriale Sergio Conti, l’assessore provinciale Giorgio Giani, il presidente di Asita Cesare Maria Ottavi, il coordinatore del comitato organizzativo Andrea Margaria e il preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino Rocco Curto. “Le attività condotte dalla Regione Piemonte – spiega l’assessore Sergio Conti – sono finalizzate a mettere a punto un sistema di informazione geografica facilmente accessibile e condiviso: per molte zone del Piemonte è già una realtà il fatto di poter accedere alla consultazione delle carte territoriali attraverso strumenti informatici, e nel giro di pochi anni e con forti investimenti sarà coperto l’intero territorio. La conferenza che si svolgerà al Lingotto dal 6 al 9 novembre rappresenterà un momento di confronto per chi opera in questo settore presentando esperienze sempre più consolidate e strumenti scientifici d’avanguardia”. L’edizione 2007 viene promossa dalla Città di Torino, dalla Provincia di Torino, dalla Regione Piemonte, dal Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e dal Torino Convention Bureau. Partecipano alla riuscita dell’evento il Politecnico di Torino e il Csi Piemonte. La manifestazione Asita rappresenta l’appuntamento più importante nel settore dell’informazione territoriale ed ambientale e si articola in Sessioni Plenarie, Sessioni Speciali, Sessioni Parallele, Sessioni Poster, Assemblee dei Soci delle 4 Associazioni Federate (Sifet, Ait, Aic, Am/fm), Mostra Cartografica ed Esposizione tecnico commerciale. Saranno presentati oltre 350 contributi scientifici di alto profilo e parteciperanno all’evento circa 1. 000 convegnisti provenienti dal pubblico, dal privato, dal mondo accademico e dalle professioni. Anche quest´anno la Conferenza Nazionale Asita ospiterà una mostra tecnico commerciale che darà l´opportunità agli operatori pubblici e privati del settore dell´informazione geografica di confrontarsi sulle ultime novità nel campo della Geomatica. I visitatori attraverso presentazioni di prodotti da parte degli espositori potranno aggiornare le loro conoscenze o trovare nuove soluzioni a loro esigenze di studio e lavoro. I settori merceologici dell´esposizione 2007 saranno i seguenti: topografia, Geodesìa, Gps; telematica per le informazioni geografiche; Gis, sistemi informativi territoriali/spaziali; navigazione assistita, servizi alla mobilità; aerofotogrammetria; soluzioni hardware e software; telerilevamento; servizi di consulenza; Sistemi per la raccolta e il trattamento delle immagini; servizi per la formazione e l´archiviazione di immagini; Stampa tecnica; Cartografia tradizionale, digitale e multimediale. L´accesso alla mostra tecnico commerciale è gratuito, e dunque parteciparvi può essere il modo più adatto anche per un neofita per avvicinarsi al mondo dell´Informazione Geografica. .  
   
   
LE GIORNATE DELL´AMBIENTE A VILLASANTA  
 
 Villasanta, 26 settembre 2007 - Il cambiamento climatico è un problema globale, ma il contributo di ognuno di noi può fare la differenza. La campagna della Commissione europea "Sei tu che controlli i cambiamenti climatici. Abbassa. Spegni. Ricicla. Cammina. Cambia" vuole sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, sui cambiamenti climatici e su ciò che è possibile fare per limitarne la portata. E´ con questo spirito che Comune di Villasanta (Mi) organizza il 28, 29 e il 30 settembre prossimi, con il contributo dell´Antenna Ed della Regione Lombardia, sportello della Sede Terrioriale di Monza, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europa, una serie di attività e progetti in tema di educazione ambientale. Le Giornate dell´Ambiente prevedono una prima giornata di incontro divulgativo seguita, nei giorni successivi, da visite guidate tematiche e da attività divulgative, stand e laboratori ludici. I temi affrontati saranno il risparmio e il contenimento energetico, la gestione dei rifiuti, la sostenibilità nell´architettura pubblica, il contenimento dei consumi: elettricità e acqua. Informazioni Comune di Villasanta Assessorato all´Ambiente tel. 039-23 75 42 45 .  
   
   
11^ CONFERENZA NAZIONALE ASITA SI SVOLGERA´ NEL SALONE DEL LINGOTTO DI TORINO DAL 6 AL 9 NOVEMBRE  
 
Torino, 26 Settembre 2007 - Si svolgerà a Torino, dal 6 al 9 novembre, presso il Centro Congressi Lingotto, un evento tecnico scientifico di grande importanza: si tratta dell’11^ Conferenza Nazionale “Asita”, la Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali. La manifestazione è stata presentata il 25 settembre nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il salone d’onore del Castello del Valentino, alla quale sono intervenuti l’assessore regionale alla programmazione territoriale Sergio Conti, l’assessore provinciale Giorgio Giani, il presidente di Asita Cesare Maria Ottavi, il coordinatore del comitato organizzativo Andrea Margaria e il preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino Rocco Curto. “Le attività condotte dalla Regione Piemonte – spiega l’assessore Sergio Conti – sono finalizzate a mettere a punto un sistema di informazione geografica facilmente accessibile e condiviso: per molte zone del Piemonte è già una realtà il fatto di poter accedere alla consultazione delle carte territoriali attraverso strumenti informatici, e nel giro di pochi anni e con forti investimenti sarà coperto l’intero territorio. La conferenza che si svolgerà al Lingotto dal 6 al 9 novembre rappresenterà un momento di confronto per chi opera in questo settore presentando esperienze sempre più consolidate e strumenti scientifici d’avanguardia”. L’edizione 2007 viene promossa dalla Città di Torino, dalla Provincia di Torino, dalla Regione Piemonte, dal Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e dal Torino Convention Bureau. Partecipano alla riuscita dell’evento il Politecnico di Torino e il Csi Piemonte. La manifestazione Asita rappresenta l’appuntamento più importante nel settore dell’informazione territoriale ed ambientale e si articola in Sessioni Plenarie, Sessioni Speciali, Sessioni Parallele, Sessioni Poster, Assemblee dei Soci delle 4 Associazioni Federate (Sifet, Ait, Aic, Am/fm), Mostra Cartografica ed Esposizione tecnico commerciale. Saranno presentati oltre 350 contributi scientifici di alto profilo e parteciperanno all’evento circa 1. 000 convegnisti provenienti dal pubblico, dal privato, dal mondo accademico e dalle professioni. Anche quest´anno la Conferenza Nazionale Asita ospiterà una mostra tecnico commerciale che darà l´opportunità agli operatori pubblici e privati del settore dell´informazione geografica di confrontarsi sulle ultime novità nel campo della Geomatica. I visitatori attraverso presentazioni di prodotti da parte degli espositori potranno aggiornare le loro conoscenze o trovare nuove soluzioni a loro esigenze di studio e lavoro. I settori merceologici dell´esposizione 2007 saranno i seguenti: topografia, Geodesìa, Gps; telematica per le informazioni geografiche; Gis, sistemi informativi territoriali/spaziali; navigazione assistita, servizi alla mobilità; aerofotogrammetria; soluzioni hardware e software; telerilevamento; servizi di consulenza; Sistemi per la raccolta e il trattamento delle immagini; servizi per la formazione e l´archiviazione di immagini; Stampa tecnica; Cartografia tradizionale, digitale e multimediale. L´accesso alla mostra tecnico commerciale è gratuito, e dunque parteciparvi può essere il modo più adatto anche per un neofita per avvicinarsi al mondo dell´Informazione Geografica. .  
   
   
CONVEGNO A UDINE "IL TERRITORIO CHE CAMBIA"  
 
Udine, 26 settembre 2007 - La tematica ambientale in relazione ai nuovi strumenti comunitari per il periodo 2007-2013 è il tema del convegno organizzato nell´ambito del progetto Interreg Iiia Italia Austria 2000-2006 dal servizio regionale Rapporti comunitari e Integrazione europea per giovedì 27 settembre), nel salone del Chiostro del Convento dei Servi di Maria a Udine. L´apertura dei lavori del convegno "Il territorio che cambia", alle 9. 30, sarà a cura dell´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie, Franco Iacop. Dopo una mattinata incentrata su analisi a valenza maggiormente scientifica, il pomeriggio sarà dedicato ad esempi di iniziative concrete di gestione dei rischi realizzate in ambito transfrontaliero. La parte centrale del pomeriggio sarà dedicata all´illustrazione di nuove idee progettuali da far valere sui fondi 2007-2013. .  
   
   
I GHIACCIAI DELLE ISOLE SVALBARD SI ASSOTTIGLIANO SEMPRE PIÙ RAPIDAMENTE  
 
 Bruxelles, 26 settembre 2007 - Secondo uno studio condotto da un´équipe di ricercatori gallesi e norvegesi, pubblicato sulla rivista «Geophysical Research Letters», i ghiacciai dell´arcipelago norvegese di Svalbard si stanno assottigliando ad un ritmo sempre più sostenuto. Le isole Svalbard si trovano nell´Oceano Artico, indicativamente a metà strada tra la Norvegia settentrionale e il Polo Nord. Il 60% circa della superficie delle isole è ricoperto da ghiacci. In quest´ultima ricerca, gli studiosi hanno utilizzato uno scanner laser aerotrasportato per la rilevazione dei dati e la fotogrammetria digitale per studiare i ghiacciai della regione. Gli scienziati hanno scoperto che diversi ghiacciai delle Svalbard occidentali, di dimensioni comprese tra i 5 e i 1 000 chilometri, stanno perdendo massa a un ritmo sempre più rapido. «L´origine di questi drastici tassi di assottigliamento va ricercata nel riscaldamento climatico che ha provocato sia un innalzamento delle temperature che una riduzione delle precipitazioni nevose», ha spiegato la professoressa Tavi Murray, responsabile del gruppo di glaciologia dell´Università di Swansea. «Secondo le previsioni, inoltre, nella regione artica il riscaldamento è destinato a intensificarsi a ritmi sempre maggiori. » Dal 1936, i tassi di assottigliamento del ghiacciaio Midtre Lovénbreen, per il quale si dispone della raccolta di dati più completa, sono aumentati sempre più, mentre tra il 2003 e il 2005 i tassi di assottigliamento sono stati di oltre quattro volte superiori al tasso di assottigliamento medio registrato nel periodo compreso tra il 1936 e il 1962. Per il ghiacciaio Slakbreen, invece, tra il 1990 e il 2003 i tassi di assottigliamento sono stati di quattro volte superiori a quelli registrati per il periodo 1961-1977. È stata riscontrata una tendenza simile nello Wedel Jarls Land, in cui si è scoperto che il tasso di assottigliamento di diversi ghiacciai è raddoppiato nei periodi compresi tra il 1990 e il 1996 e tra il 1996 e il 2002. «Ghiacciai di piccole dimensioni come questi ricoprono solo una minima frazione della Terra», ha osservato Tavi Murray. «Molti, però, si stanno sciogliendo rapidamente, e sono tra i maggiori responsabili dell´innalzamento del livello dei mari. A seguito dell´intensificarsi di questi tassi di scioglimento, i ghiacciai delle isole Svalbard contribuiscono in maggior misura all´innalzamento del livello dei mari. » Secondo le previsioni fornite all´inizio dell´anno da un´équipe internazionale di scienziati, in questo secolo lo scioglimento di ghiacciai e calotte di ghiaccio contribuirà all´innalzamento del livello dei mari più delle masse di ghiaccio che ricoprono Antartide e Groenlandia. L´assottigliamento dei ghiacciai delle isole Svalbard avrà altre conseguenze oltre all´innalzamento del livello dei mari. «Siamo preoccupati dalle conseguenze ambientali alle quali assisteremo se l´accelerazione dell´assottigliamento proseguirà ai tassi attuali», ha affermato la professoressa Murray. «Per gli animali che vivono in queste regioni dell´estremo nord è davvero impossibile trovare luoghi più freddi in cui emigrare. » Tavi Murray e la sua équipe concentreranno ora la loro attenzione sulla futura stabilità delle grandi masse di ghiaccio che ricoprono la Groenlandia. «Nell´ambito del nuovo progetto Greenland Ice Margin Prediction, Stability and Evolution (Glimpse), utilizzeremo i nostri metodi per contribuire alla comprensione dell´assottigliamento degli enormi ghiacciai della regione, alcuni dei quali si stanno assottigliando al ritmo di oltre un metro l´anno», ha spiegato. All´inizio dell´anno la professoressa Murray è stata insignita della medaglia polare per la sua ricerca artica e antartica, premio che, da quando è stato istituito nel 1857, solo otto donne hanno ricevuto, lei compresa. Per ulteriori informazioni consultare: Università di Swansea: http://www. Swansea. Ac. Uk/ Geophysical Research Letters: http://www. Agu. Org/journals/gl/ .  
   
   
SCIENZIATI INTERNAZIONALI FANNO ROTTA VERSO UNA ZONA SISMICA GIAPPONESE  
 
Bruxelles, 26 settembre 2007 - Una delle zone sismiche più instabili della terra è attualmente oggetto di uno studio internazionale. Il 21 settembre la nave da perforazione giapponese Chikyu è partita dal porto di Shingu per trasportare un gruppo di scienziati nell´area della fossa di Nankai, al largo delle coste sudoccidentali del Giappone. Si tratta della prima di quattro fasi di un esperimento che verrà condotto in questa zona sismogenetica denominato Nantroseize. La partecipazione dell´Europa all´esperimento è coordinata dal Consorzio europeo per la perforazione oceanica ai fini di ricerca (European Consortium for Ocean Research Drilling, Ecord), finanziato a titolo del Sesto programma quadro dell´Unione europea (6°Pq). Durante questa prima fase, il cui completamento richiederà vari mesi, gli scienziati effettueranno perforazioni e preleveranno campioni da sei diversi siti lungo la fossa per individuare le caratteristiche geologiche della regione. Lo scopo è ottenere le informazioni geotecniche necessarie per la successiva perforazione in profondità mediante un sistema con collettore verticale. Questa spedizione proseguirà fino al 16 novembre e il giorno successivo ne inizierà un´altra con nuovi scienziati a bordo. Nella quarta e ultima fase dell´esperimento verranno installati sensori in profondità sotto il fondale marino (a 6 000 metri al di sotto del fondo oceanico profondo 2 000 metri) per monitorare a distanza ravvicinata lo sviluppo dei terremoti nella zona della faglia sismogenetica. «Uno degli obiettivi fondamentali della spedizione Nantroseize è inserire strumenti di monitoraggio a lungo termine in profondità nella faglia sismica, in modo da poter osservare la fisica del processo che avviene a livello della faglia», spiega Harold Tobin, un geologo marino dell´Università di Madison nel Wisconsin, che è responsabile di questa fase della spedizione. «Potremo determinare se esistono davvero segnali precursori misurabili dei terremoti che consentano di predisporre sistemi di allarme tempestivo per le persone sulla terraferma». Gli scienziati del programma Iopd (Integrated Ocean Drilling Programme) si augurano inoltre di acquisire una maggiore conoscenza del movimento dell´acqua e del modo in cui questa influisce sulle zone di subduzione, ossia le aree dove le zolle tettoniche si scontrano. La fossa è situata al confine della zolla tettonica del Mare di Okhotsk e da milioni di anni provoca terremoti e tsunami sul larga scala. Proprio qui hanno avuto origine due terremoti storici di intensità superiore a 8 gradi della scala Richter verificatisi nel 1944 e nel 1946. Masa Kinoshita, un geofisico marino dell´agenzia giapponese di scienze e tecnologie marine e terrestri (Jamstec) e condirettore scientifico di questo esperimento, sottolinea che per i giapponesi i terremoti e gli tsunami sono questioni serie. «Ne consegue che è logico e relativamente facile scavare nella fonte sismica per conoscerne il meccanismo», afferma. Le spedizioni Nantroseize sono organizzate dallo Iodp. Questa iniziativa di ricerca marina è finanziata congiuntamente da Giappone, Stati Uniti, un consorzio di paesi europei, Cina e Corea del Sud. La parte europea è gestita da Ecord, un´azione coordinata di Era-net finanziata a titolo del 6°Pq. Per ulteriori informazioni consultare: Iodp (Integrated Ocean Drilling Programme): http://www. Iopd. Org European Consortium for Ocean Research Drilling (Ecord): http://www. Ecord. Org .  
   
   
AMBIENTE: APPROVATO PIANO REGIONALE PER TUTELA QUALITA´ ARIA  
 
Pescara, 26 settembre 2007 - E´ stato approvato ieri mattina dal Consiglio regionale il piano regionale per la tutela della qualità dell´aria predisposto dall´assessorato regionale all´ambiente. Il piano suddivide il territorio regionale in macroaree in relazione ai livelli di inquinamento. "L´obiettivo del piano - spiega l´assessore Franco Caramanico - è duplice: da una parte vengono elaborati piani di miglioramento della qualità dell´aria in zone e agglomerati dove i livelli di inquinamento sono più sensibili, come ad esempio nell´area metropolitana Chieti-pescara; dall´altra, vengono elaborati piani di mantenimento della qualità dell´aria in quelle zone dove non sussiste inquinamento". Tra i provvedimenti contenuti nel piano, la ristrutturazione delle rete di monitoraggio con l´aumento del numero di centraline. "Abbiamo già effettuato incontri con i comuni delle aree metropolitane � ha aggiunto l´Assessore - allo scopo di pianificare gli interventi da mettere in atto contro l´inquinamento e accedere ai contributi concessi a tale scopo dal Ministero dell´Ambiente". E sul licenziamento da parte del Consiglio regionale del Piano di tutela della qualità dell´aria, ha espresso il proprio parere favorevole anche il Presidente della Iv Commissione, Augusto Di Stanislao: "A nome della Commissione non posso che esprimere la mia soddisfazione per la positiva conclusione dell´iter di approvazione del piano. Abbiamo accolto con favore l´impegno mostrato dall´assessorato regionale nei riguardi di un tema così attuale, qual è, per l´appunto, quello dell´inquinamento atmosferico. Per questo, come commissione abbiamo mostrato la massima disponibilità ad esaminare e a recepire le indicazioni del piano, la cui applicazione - ha concluso Di Stanislao - non potrà che avere effetti positivi sullo stato di salute delle nostre città". .  
   
   
AMBIENTE: MORETTON VISITA UNICA DISCARICA AMIANTO NORD EST  
 
Porcìa(Pn), 26 settembre 2007 - La soddisfazione della Regione è stata espressa dal vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Gianfranco Moretton, in occasione della visita alla cava Croce Vial, a Porcìa, all´interno della quale è stata allestita un´area destinata al conferimento di manufatti edili contenenti amianto legato in matrice cementizia o resinoide. Moretton ha rilevato che "si tratta dell´unica discarica allestita nel Nord Est per accogliere materiali contenti amianto". "Ciò pone il Friuli Venezia Giulia - ha affermato il vicepresidente - all´avanguardia nel settore della sicurezza ambientale, relativamente alla bonifica dei siti dove ancora si trovino manufatti allestiti con elementi in amianto". "La discarica - ha aggiunto Moretton - è infatti a disposizione per la raccolta dei rifiuti non pericolosi conferiti dalle imprese, dai privati, ma anche dagli enti locali". "Per questo - ha concluso l´esponente regionale - si tratta di una struttura utile per l´intero territorio del Friuli Venezia Giulia, in grado di operare in piena sicurezza". La discarica è gestita dalla Società General Beton Triveneta Spa, che ha provveduto ad adeguare il sito, su progetto della Società Geo - Sat - Progetti di Trieste, con le più moderne tecnologie, attrezzando il fondo e le pareti della discarica con una barriera geologica naturale, composta da materiali argillosi impermeabili, abbinata a una barriera di tipo artificiale, formata invece da un telo in materiale plastico ad alta densità. Sul fondo della discarica, al di sopra della membrana isolante, è stato realizzato un sistema di drenaggio che conferisce il percolato in un´apposita vasca filtrante. Il piano di gestione operativa della discarica regolamenta le modalità di accettazione e di conferimento dei rifiuti, affinché tutte le operazioni si possano svolgere senza il rischio di contaminazione o di inquinamento. Infatti, l´amianto che arriva alla discarica è sigillato e racchiuso in appositi contenitori, e viene trasportato da ditte autorizzate alle attività di bonifica, rimozione e trasporto dei materiali contenenti il minerale tossico. .