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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Gennaio 2008 |
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DEBATE EUROPE! DEI COMMISSARI EUROPEI PARTECIPANO ALLE DISCUSSIONI IN UN NUOVO FORUM ONLINE SUL FUTURO DELL´EUROPA |
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Bruxelles, 28 gennaio 2008 - Il 29 gennaio 2008 il Vicepresidente della Commissione Margot Wallström e i Commissari Stavros Dimas (ambiente) e Andris Piebalgs (energia), insieme ad altri rappresentanti della Commissione, saranno online tra le ore 15. 00 e 17. 00 (ora dell´Europa centrale) per discutere con i cittadini europei. "Con questo forum vogliamo continuare le discussioni con i cittadini europei che abbiamo avviato nel corso del piano D" ha affermato Margot Wallström. Il forum "Debate Europe" faceva originariamente parte del piano D della Commissione europea finalizzato alla democrazia, al dialogo e al dibattito ed era concepito quale spazio di discussione online in cui i cittadini europei potevano scambiare il loro punto di vista e le loro opinioni su tutta una serie di tematiche legate all´Ue. Dalla sua inaugurazione nel marzo 2006 il forum ha ricevuto migliaia di contributi ed è stato visitato più di 1,3 milioni di volte. Il forum "Debate Europe" riconfigurato sarà di uso più agevole e, per il momento, si concentrerà su tre soggetti principali: il "Futuro dell´Europa", l´ "Energia e il cambiamento climatico" e il "Dialogo interculturale". Vi sarà inoltre un canale "miscellaneo" per consentire ai cittadini di discutere qualsiasi altra tematica legata all´Ue. Il forum funzionerà in tutte le 23 lingue ufficiali dell´Ue e, come in occasione del forum precedente, sarà disponibile anche un canale in lingua catalana. Il nuovo forum si prefigge di rilanciare il dibattito e di aiutare la Commissione e i cittadini europei a impegnarsi in un dialogo costruttivo dando alla Commissione la possibilità di sentire ciò che sta a cuore ai cittadini e di dare loro risposta. Il rilancio dell´operazione intende anche contribuire allo sviluppo di uno spazio pubblico europeo su internet, al fine di far opera di sensibilizzazione sulla nuova strategia Internet della Commissione: "Being Global, Going Local". La ripresa del forum fa prevedere un pomeriggio di animati scambi online tra il pubblico e i rappresentanti della Commissione. I funzionari della Commissione continueranno a intervenire nel dibattito su base regolare per assicurare il follow-up di tutte le discussioni e uno scambio reale tra la Commissione e il pubblico. Per ulteriori informazioni si rinvia a: http://europa. Eu/debateeurope/ . |
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PARLAMENTO EUROPEO, ANTEPRIMA DELLA SESSIONE DEL 30-31 GENNAIO 2008: POSTE: FINE DEI MONOPOLI MA SERVIZIO UNIVERSALE GARANTITO |
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Bruxelles 28 gennaio 2008 - Mercoledì 30 gennaio - Poste: fine dei monopoli ma servizio universale garantito - L´aula è chiamata ad approvare la direttiva che completa la liberalizzazione dei servizi postali a partire dal 1° gennaio 2011, aprendo alla concorrenza gli invii di plichi di peso inferiore a 50 grammi. Al contempo intende assicurare la fornitura di un servizio universale a prezzi ragionevoli, per cinque giorni la settimana e con tempi di consegna definiti, assieme a un´adeguata gestione dei reclami per smarrimento o perdita. La direttiva stabilisce norme dettagliate per l´assegnazione dei servizi (relazione Ferber). Iran: questione nucleare e diritti umani - Mentre il Consiglio di sicurezza dell´Onu si appresta a rafforzare le sanzioni contro l´Iran per il rifiuto di cessare l´arricchimento dell´uranio, Javier Solana riferirà all´Aula del suo incontro con il capo negoziatore iraniano. Quest´ultimo aveva in precedenza partecipato a una riunione della commissione per gli affari esteri, dove i deputati hanno anche sollevato la questione dei diritti umani in Iran. Il Parlamento europeo adotterà una risoluzione. Scudo anti-missili Usa in Europa - L´idea di installare un sistema anti-missile in Polonia e Repubblica ceca ha creato tali forti tensioni tra gli Usa e la Russia da riportare in mente i tempi della guerra fredda. Le rassicurazioni sugli scopi dello scudo non hanno impedito i russi dal minacciare la sospensione dell´accordo sulle forze convenzionali e il puntamento su città europee di propri missili intercontinentali. La via diplomatica non è stata però abbandonata. Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula. Cambiamenti climatici: risultati della conferenza di Bali - Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sui risultati della Conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi a Bali lo scorso dicembre. In quell´occasione è stata fissata una tabella di marcia per i futuri negoziati che dovrebbero concludersi nel 2009 con una disciplina mondiale di lotta al riscaldamento globale. Anche se l´accordo non prevede obiettivi cifrati di riduzione delle emissioni, l´Ue si è detta soddisfatta dei risultati. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Bloccare la fuga di cervelli, più fondi alla ricerca - Una relazione all’esame della Plenaria esorta gli Stati membri a spendere il 3% del Pil a favore della ricerca, anche per impedire un’ulteriore fuga di cervelli dall’Ue. Occorre poi promuovere, pure finanziariamente, una maggiore mobilità dei ricercatori, il miglioramento delle infrastrutture e il coordinamento tra le varie iniziative a livello europeo. Se è importante favorire la condivisione della conoscenza, va però istituito un brevetto comunitario che stimoli la ricerca nel settore privato (relazione Guidoni). Gruppi europei di cooperazione territoriale: gli Stati membri attuino le norme Ue - Un´interrogazione orale chiede al Consiglio quali misure intende adottare per porre fine alla violazione del diritto Ue da parte degli Stati membri che non hanno ancora adottato le disposizioni per assicurare l´esecuzione del regolamento sui gruppi europei di cooperazione territoriale. Seguirà un dibattito in Aula. Giovedì 31 gennaio - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Due interrogazioni orali al Consiglio e alla Commissione apriranno il dibattito annuale sullo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Notando le carenze nell´attuazione del programma dell´Aia, i deputati chiedono di non approvare nuove misure finché non sarà entrato in vigore il nuovo trattato che assicura la codecisione del Parlamento in questa materia. Sollecitano poi un programma credibile di misure per la lotta contro il terrorismo e per il rafforzamento della cooperazione di polizia. Strategia europea per i rom - A seguito del dibattito tenutosi in Aula la scorsa sessione, il Parlamento adotterà una risoluzione su una strategia Ue a favore dei rom. Nel corso del dibattito Roberta Angelilli ha rilevato l´importanza della scolarizzazione dei rom. Alfonso Andria ha posto l´esigenza di una strategia integrata, dotata di sufficienti fondi, per favorire l´integrazione. Vittorio Agnoletto ha chiesto lumi sull´uso dei fondi Ue e ha criticato l´applicazione in Italia della direttiva anti-discriminazione. . |
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GERMANIA AVVIA UN´OFFENSIVA DELLA RICERCA CONTRO LA PIRATERIA E LA CONTRAFFAZIONE |
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Bruxelles, 28 gennaio 2008 - Dieci nuovi progetti di ricerca sono stati avviati in Germania nel tentativo di contrastare un´allarmante tendenza di pirateria dei prodotti. I progetti, che beneficeranno di un finanziamento complessivo del governo dell´ordine di 15 Mio Eur, sono intesi a sviluppare una protezione integrata contro le imitazioni che unisce misure tecniche e organizzative e rende praticamente impossibile la contraffazione delle macchine, dei servizi e dei componenti. Questa «offensiva della ricerca» andrà a beneficio delle società di produzione di medie dimensioni, per proteggersi in particolare contro la pirateria e la contraffazione. Secondo un´indagine condotta dall´Associazione tedesca dei costruttori di impianti e macchine (Vdma), due terzi delle imprese operanti in questo campo sono stati vittime di plagio. «La pirateria dei prodotti sta continuamente minacciando la competitività della Germania, quale «polo d´innovazione», secondo il professore Frieder Meyer-krahmer, segretario di Stato in seno al ministero federale dell´Istruzione e della ricerca. «Occorre adottare con urgenza misure di protezione dei nostri prodotti e servizi, non soltanto legalmente, ma anche dal punto di vista tecnologico. » Un problema particolarmente serio e difficile è rappresentato dalla contraffazione dei farmaci. Questo è un problema a livello internazionale: l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ritiene che circa la metà dei farmaci disponibili in alcune parti dell´Africa sia falsa. Il progetto Ezpharm sosterrà il ministero nello sviluppo di un processo protettivo per i prodotti farmaceutici. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Produktionsforschung. De . |
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INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA - SEI REGIONI E UN OBIETTIVO
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Bolzano, 28 gennaio 2008 - È stato presentato recentemente a Dobbiaco il nuovo programma di cooperazione territoriale europea Interreg Iv Italia-austria che intende promuovere lo sviluppo equilibrato e sostenibile e l’integrazione nell’area di confine tra Italia e Austria fino al 2013. Gli oltre 250 partecipanti sono stati accolti dal Dr. Karl Rainer, direttore della ripartizione Affari comunitari della Provincia Autonoma di Bolzano, il quale ha rilevato che il programma Interreg Iv Italia-austria “rappresenta un’ottima opportunità per finanziare attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale progetti di cooperazione italo-austriaca volti al miglioramento delle relazioni economiche e della competitività, alla tutela dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile del territorio”. Sei sono le regioni che partecipano al programma, tre sul versante italiano, parte del Veneto e del Friuli-venezia Giulia e l’intera Provincia Autonoma di Bolzano e tre su quello austriaco, Carinzia, Salisburgo e Tirolo. “L’importanza della cooperazione in ambito economico, culturale, sociale e ambientale è fondamentale in quest’area caratterizzata da barriere naturali e amministrative”, questo il messaggio ribadito sia da Rossella Rusca, rappresentante del Ministero italiano dello sviluppo economico che da Alexandra Deimel, della Cancelleria Federale austriaca. Fausta Corda, in rappresentanza della Commissione europea, ha sottolineato che la cooperazione transfrontaliera, di cui Interreg Iv Italia-austria è un buon esempio, contribuisce in modo concreto alla caduta dei confini tra le regioni europee e così ad avvicinare tra loro i cittadini dei diversi paesi. L’evento è stato preceduto dalla seduta costitutiva del Comitato di Sorveglianza del programma che avrà il compito di assicurare l’efficienza e la qualità d’esecuzione di Interreg Iv Italia-austria. Grande interesse è stato mostrato dai numerosi partecipanti e potenziali beneficiari verso il programma che, di qui al 2013, metterà a disposizione 80 milioni di euro per progetti di sostegno alle piccole e medie imprese, interventi turistici di marketing e cooperazione, ricerca e innovazione oltre che per progetti di protezione ambientale, prevenzione di rischi naturali ed energie rinnovabili, solo per fare degli esempi. L’avviso e le modalità per la presentazione dei progetti saranno pubblicati in febbraio sul sito www. Interreg. Net. . |
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AUSTRIA, INCREMENTO DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE |
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Vienna, 28 gennaio 2008 - L´ice, riprendendo i dati di Statistik Austria, ha appena annunciato che nel mese di novembre 2007 l´aumento medio dell´indice dei prezzi per i prodotti industriali ha raggiunto il suo massimo annuale del +2,8 per cento. La crescita più sostanziosa riguarda il settore energetico (+ 6,9 per cento) e alimentare (tra il +15,4 e il +21,4 p. C. ). Sono aumentati anche i prezzi dei materiali da costruzione e, in misura minore, i costi di produzione per il settore della carta e dell´industria automobilistica. Per contro, i prezzi per i prodotti elettronici multimediali ed edili, le attrezzature sportive, la produzione e la lavorazione di pietre, terricci, metalli e materiali tessili hanno subito un lieve ribasso. . |
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REPUBBLICA SLOVACCA: ECONOMIA, BUSINESS, INVESTIMENTI E PROSPETTIVE |
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Forlì, 28 gennaio 2008 - Il Miex International Executives Master in International Management della Facoltà di Economia di Forlì dell’Università di Bologna in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica slovacca a Roma organizza una conferenza sul tema “Repubblica Slovacca: economia, business, investimenti e prospettive” in lingua inglese con la partecipazione di Ján Galóci, Consigliere economico dell’Ambasciata slovacca a Roma. Si tratta di un pomeriggio di studio sulle opportunità di crescita degli investimenti, degli scambi commerciali e delle iniziative imprenditoriali in Slovacchia intitolata “Repubblica Slovacca: economia, business, investimenti e prospettive” in lingua inglese che si terrà lunedì 28 gennaio 2008 dalle ore 14 alle ore 17 presso l’Aula Mazzini 2 in C. So della Repubblica 88, Forlì. Relatore: Alla conferenza interverrà Ján Galóci - Consigliere economico-commerciale dell’Ambasciata slovacca a Roma. La conferenza potrà offrire strumenti per le imprese italiane che vogliono operare in Slovacchia. . |
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AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE |
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Roma, 28 gennaio 2008 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 23 gennaio, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 30 gennaio: - Certificati di Credito del Tesoro settennali 1º dicembre 2007/2014 prima tranche: 3. 500 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali triennali 1º agosto 2007/2010 undicesima tranche: 3. 000 milioni di euro decennali 1º agosto 2007/1º febbraio 2018 nona tranche: 2. 500 milioni di euro. . |
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INTESA SANPAOLO INTERESSATA A MERCATO ROMENO |
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Milano, 28 gennaio 2008 - La strategia di Intesa Sanpaolo in Romania punta a consolidare le attuali operazioni attraverso l´attività di Sanpaolo Imi Romania e Cr Firenze Romania. Lo scrive "Nine o´Clock", riprendendo quanto recentemente dichiarato dall´Ad del gruppo, Corrado Passera. Al momento le operazioni del gruppo in Romania si focalizzeranno sulle attività esistenti, poiché non vi sono in vista opportunità di nuove acquisizioni. Intesa era stata tra i concorrenti per l´acquisizione di Bcr nel 2005: Passera ha affermato che il gruppo agì con prudenza in quell´occasione, ponendo un tetto alla propria offerta, e continuando a tenere presente l´importanza del parametro prezzo. Passera non ha tuttavia negato che la banca stia attendendo ulteriori opportunità, visto che il mercato romeno continua a essere attraente. Giovanni Boccolini, capo della divisione di supervisione delle filiali estere, afferma che Intesa Sanpaolo non ha obiettivi troppo ambiziosi in termini di quota di mercato, avendo come obiettivi l´espansione del proprio network, che prenderà il nome di "Intesa Sanpaolo Romania". Alla fine dello scorso settembre, le filiali romene avevano asset per circa 379 milioni di euro, circa 45 mila clienti, 286 milioni di euro di crediti e depositi per 175 milioni. . |
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GRUPPO MPS: TRA CARTA ETICA E DEBITO PUBBLICO LA SECONDA UDIENZA DEL RICORSO DEL DIRIGENTE PASTACALDI CONTRO BANCA TOSCANA |
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Firenze, 28 gennaio 2008 - Si è tenutail 24 gennaio, presso il tribunale di Firenze, la seconda udienza del ricorso promosso da Andrea Pastacaldi, vice presidente nazionale dell’Associazione Progetto Quadri (Apq) della Cisl, contro Banca Toscana, a seguito del suo licenziamento senza giusta causa avvenuto nell’ottobre 2006. Il Gruppo Mps, a cui Banca Toscana appartiene, sta procedendo da oramai un biennio ad operazioni di abbattimento delle spese. Pastacaldi venne licenziato perché non aveva accettato l’offerta di esodo volontario incentivato, come avevano invece fatto gli altri 180 dirigenti che avevano raggiunto i requisiti minimi pensionistici. Operazioni del genere, condotte non per motivi di concrete necessità aziendali, ma solo per realizzare politiche di facciata, sono risultate certamente utili per far dichiarare al Presidente del Mps Mussari che “l’età media del top management del Gruppo è scesa a 49 anni”. “Queste politiche - ha commentato Roberto De Santis, Presidente Apq - hanno un costo notevole per i conti pubblici e conseguenze per l’intera collettività, andando a caricare l’Inps con erogazioni pensionistiche di persone che avrebbero ancora 7-8 anni di attività lavorativa da svolgere”. In Tribunale Banca Toscana dovrà rispondere delle accuse di: discriminazione per età (vietata dalla legge secondo il D. Lgs. 9. 7. 2003 n. 216, in attuazione della Direttiva 2000/78/Ce), ritorsione e licenziamento senza giusta causa di un dirigente non apicale. “E’ fin troppo evidente – ha commentato Roberto De Santis, Presidente dell’Associazione Progetto Quadri - come il comportamento del Gruppo Mps si pone in una posizione paradossalmente contraria al dettato della Carta Etica dei Valori Aziendali che il Gruppo Mps ha volontariamente sottoscritto e che vieta esplicitamente ogni forma di discriminazione, ivi compresa quella per età. I codici etici ed i Principi di Responsabilità Sociale di Impresa non devono servire soltanto per migliorare l’immagine dell’azienda”. “Oggi – ha concluso il presidente Apq - l’opinione pubblica e gli stakeholder sono sempre più attenti e meno disposti a fermarsi alle dichiarazioni di facciata; ed è per questa ferma convinzione che due anni fa è nata Etica&impresa, un iniziativa volta a premiare le aziende che davvero pongono al centro della relazione con il dipendente e il cliente, elementi quali l´integrità e la trasparenza”. . |
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PIRELLI: AL VIA OFFERTA IN OPZIONE DI 4,5 MILIONI DI AZIONI DI RISPARMIO OGGETTO DI RECESSO |
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Milano, 28 gennaio 2008 - Pirelli & C. Spa rende noto che dal 28 gennaio al 27 febbraio 2008 inclusi avrà luogo l´offerta in opzione di n. 4. 546. 093 azioni di risparmio della società (pari al 3,37% circa del capitale di risparmio), per le quali è stato esercitato il diritto di recesso a seguito dell´approvazione assembleare della riduzione del capitale sociale. Tali azioni saranno offerte al prezzo unitario di 0,8055 euro, corrispondente al valore di liquidazione, a tutti i possessori di azioni ordinarie e ai possessori di azioni di risparmio per le quali non sia stato esercitato il diritto di recesso. È previsto, per gli azionisti che ne faranno richiesta, un diritto di prelazione dell´eventuale inoptato. L´assegnazione delle azioni avverrà prima del pagamento del "dividendo straordinario" da 0,154 euro per azione deliberato dalle assemblee della società nel dicembre 2007. L´avviso agli azionisti contenente le modalità dell´offerta sarà pubblicato sabato 26 gennaio p. V. E sarà disponibile sul sito www. Pirelli. Com. . |
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EPPUR SI MUOVE : IL MERCATO DELLA CASA CONTINUA A CRESCERE +1% MA L’AUMENTO SEMESTRALE E’ IL PIÙ BASSO DEGLI ULTIMI 10 ANNI COMPRAR CASA A MILANO COSTA 4.504 EURO AL MQ CIRCONVALLAZIONE E CENTRO LE AREE CHE IN MEDIA CRESCONO DI PIÙ, +1,3%,+1,2% A MONTECITY-ROGOREDO E FAMAGOSTA-BARONA GLI AUMENTI PIÙ FORTI:+3,1% |
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Milano, 28 gennaio 2008 - Il mercato immobiliare milanese non smette di crescere negli ultimi sei mesi, ma con meno enfasi. I prezzi degli immobili aumentano dell’1% nel secondo semestre del 2007 (+2,6% in un anno, +103,5% dal 1997) ma è stato segnato l’aumento semestrale più basso degli ultimi dieci anni. Comprare casa a Milano costa in media 4. 504 euro al mq e affittarla in media 204 euro al metro quadro all’anno, dato stabile rispetto al primo semestre del 2007. Ed è la Circonvallazione (Buenos Aires – Vitruvio, Carbonari – Maggiolina, Gen. Govone – Cenisio, Lagosta - Staz. Garibaldi, Sarpi – Procaccini, Pisani - Gioia - Baiamonti, Fiera – Monterosa, Fiera – Sempione, Washington - Po – Vesuvio, Bligny – Toscana, Navigli – Cassala, Solari – Napoli, Abruzzi – Romagna, Libia – Cirene, Piceno – Indipendenza) a esser cresciuta di più nel semestre, +1,3% (4. 378 euro al metro quadro). Segue il centro storico con +1,2% (8. 161 euro al mq) che si conferma la zona più costosa della città. La zona Bastioni (Repubblica - Porta Nuova, Solferino - Corso Garibaldi, Leopardi - Boccaccio – Pagano, Parco Castello, S. Vittore, Conca del Naviglio - Porta Genova, Mercalli – Quadronno, Tribunale - 5 Giornate, Venezia - Monforte ) segna un +1% (6. 328 euro al metro quadro). Per quanto riguarda la periferia, se in media la crescita è dello 0,6% (3. 222 euro al mq), inferiore al dato cittadino, le zone di Barona-famagosta (3. 325 euro al metro quadro) e Montecity-rogoredo (3. 300 euro al metro quadro) vanno in controtendenza e registrano la crescita più alta di Milano con +3,1%. E se Spiga-montenapoleone rimane la zona più costosa con 11. 450 euro al metro quadro, dove sono le zone più economiche? Salomone - Bonfadini (2. 550 euro al mq), Forlanini – Mecenate (2. 700 euro) e Ronchetto Lodovico il Moro (2. 850 euro al mq), Salomone Bonfadini segna anche la diminuzione dei prezzi più forte rispetto alla prima metà del 2007 (–1,9%) seguita da Nirone – S. Ambrogio (-0,6%). E crescono la Milano multietnica (Buenos Aires – Vitruvio, Sarpi – Procaccini, Bovisa – Dergano, Istria – Maciachini) +1,8%, 3. 575 euro al mq, la Milano delle grandi opere (Quartiere storico fiera, Città della moda, Santa Giulia, Bovisa) +1,5%, 4. 021 euro al mq e quella della Moda (Cairoli – Cordusio, Spiga – Montenapoleone, Diaz - Duomo – Scala, Nirone - S. Ambrogio, Vittorio Emanuele - S. Babila, Solferino - Corso Garibaldi, Conca del Naviglio - Porta Genova, Venezia – Monforte) +1,2%, 7. 962 euro al mq. Rallenta invece la Milano dello studio (Augusto, Nirone - S. Ambrogio, Bligny – Toscana, Fulvio Testi – Bicocca, Fulvio Testi - Cà Granda, Barona – Famagosta, Pacini – Ponzio) con +0,2%, 4. 625 euro mq. La provincia. Fra vecchio e nuovo registra un incremento medio dell’1,3% attestandosi su 1. 761 euro al metro quadro. Il sud est Milano è il più dinamico con +2,3% (1. 664 euro al metro quadro), insieme a Nord Groane +2,3% (1. 843 euro al metro quadro). Crescono nel secondo semestre 2007 anche il Legnanese con 1. 530 euro al metro quadro (+2,2%) e Martesana Adda con 1. 730 euro e +2,2%. Sotto la media il Nord Milano con 2. 329 euro al mq (+0,2%) e la Brianza, con 1. 670 euro (+0,8%). Monza. Cresce dello 0,8% attestandosi a 3. 350 euro al metro quadro per gli appartamenti nuovi, una media superiore al resto della Brianza che raggiunge i 2. 065 euro al metro quadro, registrando una crescita dello 0,9%, in linea con Milano Città. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla trentaduesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondo semestre 2007 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano "Il mercato immobiliare - ha commentato Antonio Pastore, presidente di Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – tiene, ma presenta segnali contrastanti. Crescono il centro e le parti di periferia interessate da interventi di riqualificazione urbana. Il mercato milanese oggi sembra sempre più polarizzarsi intorno ai prodotti di alta qualità o a quelli molto economici, risulta invece meno interessato ai prodotti di fascia media, una sorta di clessidra che vede assottigliarsi sempre di più la porzione centrale”. “ In provincia la dinamica del mercato- afferma Lionella Maggi, Presidente Fimaa Milano - è positiva in quanto, oltre alle fasce sociali deboli, si assiste ad una ritrovata domanda di affitti sia da parte di famiglie che possono accedere ad immobili di grande qualità che sarebbero loro proibiti considerati gli elevati prezzi attuali, sia da parte di manager che, anziché privilegiare monolocali, ricercano soluzioni di co-housing per appartamenti di buon livello qualitativo e di ampia metratura” “Il mercato immobiliare brianzolo continua la sua crescita anche nel secondo semestre 2007 con +0,8% - dichiara Mauro Danielli coordinatore Fimaa Monza e Brianza -. Su base annua l’aumento dei prezzi si è attestato sul 2,3%. Invece Monza città cresce semestralmente dello 0,3% e annualmente del 2,3%. Rispetto al resto della provincia (-1,82%), Monza incrementa del 10% il numero delle compravendite, probabile segnale di una città che mantiene la sua attrattiva di luogo per la residenza” Tutti i dati della ricerca Mercato immobiliare in crescita: le case. Continuano a crescere i prezzi delle case: 4. 504 euro il prezzo medio, +1% rispetto ai 4. 462 euro del semestre precedente e +2,6% in un anno (ed in dieci anni la crescita è stata del +103,5%). Le zone che crescono di più: Montecity-rogoredo, +3,1% (3. 300 ero al mq), Barona – Famagosta +3,1% (3. 325 al mq), Missori - S. Sofia +3,0% (6. 850 euro al mq), Libia – Cirene +2,9% (5. 400 euro al mq), Piceno – Indipendenza +2,9% (5. 400 euro al mq), Sarpi – Procaccini + 2,7% (3. 750 euro al mq), Buenos Aires – Vitruvio +2,5% (4. 150 euro al mq), Parco Castello +2,4% (6. 300 euro al mq), Washington - Po – Vesuvio + 2,2% (4. 600 euro mq), Vittorio Emanuele – S. Babila +2,2% (9. 350 euro al mq). 30 le zone ferme a +0,0%: Augusto ( 6. 850 euro al mq), Repubblica - Porta Nuova (6. 550 euro al mq), Mercalli – Quadronno (6. 500euro al mq), Tribunale - 5 Giornate (6. 250 euro al mq), Venezia – Manforte (8. 250 euro al mq), Carbonari – Maggiolina (4. 000 euro al mq), Pisani Gioia Baiamonti (4. 400euro al mq), Bligny – Toscana (3. 675 euro al mq), Navigli – Cassala (4. 600 euro al mq), Solari – Napoli (4. 300 euro al mq), Abruzzi – Romagna (4. 150 euro al mq), Brianza – Pasteur (3. 200 euro al mq), Fulvio Testi - Bicocca (3. 350 euro al mq), Axum - Ospedale S. Carlo (3. 000 euro al mq), Inganni - S. Cristoforo (3. 300 euro al mq), Selinunte – Rembrandt (3. 650 euro al mq), Accursio (3. 250 euro al mq), Baggio - Quinto Romano (3. 150 euro al mq), Quartiere Gallaretese - Trenno (3. 400 euro al mq), Agrippa – Abbiategrasso (3. 050 euro al mq), Cermenate Ortles (3. 050 euro al mq), Ripamonti-vigentino (3. 175 euro al mq), Q. Re S. Ambrogio – Torretta (3. 050 euro al mq), Ronchetto-lodovico il Moro (2. 850 euro al mq), Lambrate (3. 150 euro al mq), Pacini – Ponzio (3. 850 euro al mq), Teodosio – Vallazze (3. 200 euro al mq), Udine (3. 400 euro al mq), Forlanini – Mecenate (2. 700 euro al mq), Martini – Cuoco (3. 900 euro al mq). In calo: Nirone - S. Ambrogio (8. 050 euro al mq) con -0,6% e Salomone Bonfadini (2. 550 euro al mq) con -1,9%. Chi cresce di più…e chi meno La zona che è cresciuta di più nel secondo semestre del 2007 è la circonvallazione (Buenos Aires – Vitruvio, Carbonari – Maggiolina, Gen. Govone – Cenisio, Lagosta - Staz. Garibaldi, Sarpi – Procaccino, Pisani Gioia Baiamonti, Fiera – Monterosa, Fiera – Sempione, Washington - Po – Vesuvio, Bligny – Toscana, Navigli – Cassala, Solari – Napoli, Abruzzi – Romagna, Libia – Cirene, Piceno – Indipendenza) con +1,3% (+2,9% in una anno) seguita dal centro con +1,2% (4,7% in un anno). In linea con la media cittadina i Bastioni, (Repubblica - Porta Nuova, Solferino - Corso Garibaldi, Leopardi - Boccaccio – Pagano, Parco Castello, S. Vittore, Conca del Naviglio - Porta Genova, Mercalli – Quadronno, Tribunale - 5 Giornate, Venezia – Monforte) con +1% (+1,8% in un anno) mentre il decentramento (da Bovisa Dergano a Istria Maciachini, da Inganni-san Cristoforo a Caprilli-san Siro, da Abbiategrasso-gratosoglio a Ronchetto-lodovico il Moro, da Lambarate a Salomone Bonfadini) cresce sotto la media cittadina, registrando un +0,6% (+1,7% in un anno). In sei mesi I più veloci. Nel Centro storico cresce di più Missori – S. Sofia con +3%. Nei Bastioni, prima è Parco Castello con + 2,4%. Per la Circonvallazione Libia – Cireme e Piceno-indipendenza con +2,9%. Nel decentramento Montecity Rogoredo e Barona Famagosta con +3,1%. E i più lenti. Nel Centro storico rallenta Nirone-s. Ambrogio con –0,6%. Nei Bastioni sono fermi a +0,0% Repubblica - Porta Nuova, Mercalli – Quadronno, Tribunale - 5 Giornate, Venezia – Manforte. Per la Circonvallazione sono fermi a +0,0% Carbonari – Maggiolina, Pisani Gioia Baiamonti, Bligny – Toscana, Navigli – Cassala, Solari – Napoli, Abruzzi – Romagna mentre nel decentramento rallenta Salomone Bonfadini con –1,9%. In un anno I più veloci. Nel Centro storico cresce di più Missori-santa Sofia con +7,9%, nei Bastioni Parco Castello con + 5,0%, per la Circonvallazione Fiera Monterosa con +8,1% e nel decentramento Montecity-rogoredo con +6,5%. E i più lenti. Nel Centro storico la crescita più bassa si registra per Spiga Montenapoleone con +0,9%. Nei Bastioni sono fermi a +0,0%, Repubblica - Porta Nuova, Mercalli – Quadronno, Tribunale - 5 Giornate, Venezia – Manforte. Nella Circonvallazione sono fermi a +0,0% Carbonari – Maggiolina, Pisani Gioia Baiamonti, Bligny – Toscana, nel decentramento ferme a +0,0% Forlanini – Mecenate, Martini – Cuoco, Udine, Ronchetto - Lodovico il Moro, Agrippa – Abbiategrasso, Accursio, Baggio - Quinto Romano, Quartiere Gallaretese - Trenno, Axum - Ospedale S. Carlo, Brianza – Pasteur, Fulvio Testi – Bicocca. E in cinque anni I velocisti. Nel Centro storico, Cairoli – Cordusio con + 41%, nei Bastioni Mercalli–quadronno con, + 42,9%, per la Ciconvallazione Libia Cirene con +40,3%, nel decentramento Martini Cuoco con +62,5%. Il fanalino di coda Nel Centro storico Nirone - Sant’ambrogio con + 30,9%, nei Bastioni Solforino - Corso Garibaldi con + 10,6 %, nella Circonvallazione Bligny-toscana con +11,4%, nel decentramento Musocco -Villapizzone con +14,7%. Le case più convenienti? Nel secondo semestre 2007 per il Centro storico Vetra-san Vito con 6. 650 euro al mq, nei Bastioni Conca del Naviglio–porta Genova con 5. 050 euro al mq, nella Circonvallazione Gen. Govone-cenisio con 3. 375 euro al mq, nel decentramento Salomone Bonfadini con 2. 550 euro al mq. La Milano tematica Crescono la Milano multietnica (Buenos Aires – Vitruvio, Sarpi – Procaccini, Bovisa – Dergano, Istria – Maciachini), in media del +1,8% per 3. 575 euro al mq, la Milano delle grandi opere (Quartiere storico - fiera, Città della moda, Santa Giulia, Bovisa) +1,5% per 4. 021 euro al mq e quella della Moda (Cairoli – Cordusio, Spiga – Montenapoleone, Diaz - Duomo – Scala, Vittorio Emanuele - S. Babila, Solferino - Corso Garibaldi, Conca del Naviglio - Porta Genova, Venezia – Monforte) +1,2% per 7. 962 euro al mq. La più lenta la Milano dello studio (Augusto, Nirone - S. Ambrogio, Bligny – Toscana, Fulvio Testi – Bicocca, Fulvio Testi - Cà Granda, Barona – Famagosta, Pacini – Ponzio) che registra nel semestre una crescita dello 0,2% per 4. 625 euro mq. Gli affitti: Nel Ii semestre 2007 il prezzo di locazione di un appartamento a Milano è in media di 204 euro al mq all’anno: invariato dal I semestre 2007. Affittare un monolocale in città (25 mq) costa mediamente 337 euro al mq all’anno. I bilocali si attestano sui 194 euro al mq all’anno, mentre i trilocali sui 141 euro al mq annui. I quadrilocali hanno in media un costo di locazione di 142 €/mq all’anno. Affitti Milano secondo semestre 2007 (euro al mq all’anno)
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Euro/mq/anno |
var% 6 mesi |
var% 12 mesi |
var% 60 mesi |
media Milano |
204 |
0 |
0 |
1,3 |
Monolocali |
337 |
0 |
0 |
1,2 |
Bilocali |
194 |
0 |
0 |
2,6 |
Trilocali |
141 |
0 |
0 |
-5,4 |
Quattro locali |
142 |
0 |
0 |
6,8 | Fonte: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondo semestre 2007 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano La provincia. Fra vecchio e nuovo registra un incremento medio del 1,3% attestandosi su 1. 761 euro al metro quadro. Il sud est Milano è il più dinamico con +2,3% (1. 664 euro al metro quadro), insieme a Nord Groane, +2,3% (1. 843 euro al metro quadro). Crescono anche il Legnanese con + 2,2% (1. 530 euro al metro quadro) e Martesana Adda con +2,2% (1. 730 euro al metro quadro). Sotto la media Nord Milano con +0,2% (2. 329 euro al metro quadro) e la Brianza con +0,8% (1. 670 euro al metro quadro). Monza. Cresce dello 0,8%, attestandosi a 3. 350 euro al metro quadro per gli appartamenti nuovi, un prezzo medio superiore al resto della Brianza che raggiunge i 2. 065 euro al metro quadro, registrando una crescita dello 0,9%, in linea con Milano Città. . |
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PAESI BALTICI, NATE LE BASI PER UNA FUTURA COLLABORAZIONE TRA PROVINCIA DI MILANO E LITUANIA. LA DELEGAZIONE DELLA PROVINCIA DI MILANO CONCLUDE A VILNIUS, IL PROGRAMMA EUROPEO RIS, PER LE STRATEGIE DI INNOVAZIONE SOVRAREGIONALI. |
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Milano, 28 gennaio 2008 - “I paesi Baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, apprezzano e vedono con grande interesse il sistema Milano. L’attivismo dell’area metropolitana milanese, col tessuto delle imprese, i poli della ricerca e la progettazione di politiche per l’innovazione tecnologica rappresentano per loro un vero e proprio modello. Sono nate a Vilnius le basi per una futura collaborazione, in campo economico e di prassi amministrative, tra Provincia di Milano e Lituania”. Così Ezio Casati, Assessore alle Attività economiche della Provincia di Milano ha commentato, a Vilnius, capitale della repubblica di Lituania, la chiusura del progetto europeo Ris, per la creazione di strategie sull’innovazione sovraregionale. “Il progetto Ris, concluso oggi dopo tre anni di lavoro - spiega l’Assessore provinciale Ezio Casati – è un network finanziato dall’Unione Europea che ha coinvolto diverse regioni della Lituania, dell’Austria e la Provincia di Milano. Lo scopo del Ris, pienamente riuscito, era lo sviluppo di una strategia per introdurre politiche d’innovazione nel contesto economico e amministrativo delle repubbliche baltiche. La Provincia di Milano ha dato il proprio contributo portando l’esperienza del nostro “Programma strategico sull’innovazione e il sostegno alle attività produttive”. Non solo il progetto Ris ha valutato con estremo interesse la consulta permanente creata in Provincia di Milano sui temi dell’innovazione e composta da università, centri di ricerca, associazioni imprenditoriali e parchi scientifici”. “A conclusione di questa positiva esperienza europea - conclude l’Assessore Ezio Casati – la Provincia di Milano e la Lituania hanno gettato le basi per costruire una collaborazione duratura in campo economico e soprattutto uno scambio in merito a politiche e strategie dell’innovazione”. . |
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LOMBARDIA/ALGERIA. FORMIGONI INVITA BOUTEFLIKA A MILANO RICEVUTO AMBASCIATORE MARIF, VIA A CONFERENZA EUROMEDITTERANEA |
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Milano, 28 gennaio 2008 - Un invito al presidente della Repubblica d´Algeria, Abdelaziz Bouteflika, a partecipare come ospite d´onore alla Vi Conferenza Euromediterranea che si svolgerà a Milano fra la fine del prossimo mese di maggio e l´inizio di giugno. Lo ha rivolto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, incontrando oggi a Palazzo Pirelli l´ambasciatore algerino, Rachid Marif. "L´algeria - ha detto Formigoni - ha deciso di incrementare le relazioni con l´Italia e lo vuole fare proprio a partire dallo sviluppo dei rapporti con la nostra Regione". Una tappa in questo percorso sarà la "Giornata dell´Algeria" che lo stesso ambasciatore Rachid sta organizzando a Milano, prima della Conferenza Euromediterranea, per presentare il "sistema Paese" algerino al mondo imprenditoriale ed economico lombardo. Perché, se è vero che le relazioni con la Lombardia in particolare sono già molto ben avviate in campo infrastrutturale, lo stesso non si può dire per quanto concerne i rapporti con le Piccole e Medie Imprese che l´Algeria ritiene strategiche per lo sviluppo del Paese. Rachid ha anche spiegato che parteciperanno a questo "confronto" sia il Primo ministro che il presidente degli industriali dello Stato nordafricano. Formigoni, dal canto suo, ha segnalato che, tramite Promos (l´azienda per l´internazionalizzazione delle imprese della Camera di Commercio di Milano) una delegazione imprenditoriale multisettoriale di 21 aziende lombarde sarà nei prossimi giorni ad Algeri. . |
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CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO APPROVA LA LEGGE SULLE AGENZIE |
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Roma, 28 gennaio 2008 - La legge approvata dal Consiglio Regionale rappresenta un ulteriore passo avanti sulla strada della semplificazione della macchina amministrativa della Regione e della conseguente riduzione dei costi. Vengono infatti superati ben sette enti autonomi oggi esistenti. Cinque saranno trasformati in uffici regionali dotati di particolare autonomia: Agenzia Regionale per lo Sport (Agensport), Agenzia Regionale per i Parchi (Arp), Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (Ardis), Agenzia Lazio Lavoro el’Ente Regionale per la Comunicazione "Istituto Montecelio". Il Consorzio polifunzionale Pegaso sarà sciolto e le sue funzioni saranno riassorbite dall’ente regionale per il diritto allo studio (Laziodisu) che è attualmente oggetto di uno specifico provvedimento di riforma all’esame del Consiglio Regionale. Sarà sciolto anche l’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane (Irvit), le cui funzioni potranno essere svolte da una Fondazione di diritto privato. “Negli ultimi anni – ha commentato l’Assessore alle Riforme Istituzionali e promotore della legge, Daniele Fichera – abbiamo assistito ad una moltiplicazione di enti e società regionali che non rispondeva né a criteri di funzionalità, né a criteri di economicità. Con questa legge proseguiamo l’azione intrapresa con l’intervento sulle società deciso a giugno che ha portato alla soppressione di una decina di società regionali. Stiamo dimostrando, grazie anche all’atteggiamento delle diverse componenti del Consiglio Regionale, che è possibile invertire la rotta e lavorare per rendere la pubblica amministrazione più snella ed efficace, in coerenza con gli indirizzi definiti a livello nazionale, grazie soprattutto all’azione del Ministro Lanzillotta. Voglio ringraziare i gruppi di maggioranza e di minoranza del consiglio Regionale che, con i loro emendamenti, hanno concorso in modo costruttivo alla migliore definizione del provvedimento”. Entro giugno dovranno inoltre essere approvate le leggi di riforma degli enti che si è deciso di mantenere. Oltre a Laziodisu (diritto allo studio)saranno oggetto di riorganizzazione, mantenendo la loro natura di soggetti indipendenti, l’Arpa (Ambiente), l’Asp (Sanità), l’Aremol (Mobilità), l’Arsial (Agricoltura), l’Agenzia dei Trapianti (Sanità). “Si tratta - ha commentato Fichera - di strutture caratterizzate da un elevata specificità e dalla prevalenza di funzioni di programmazione, analisi e regolazione di settori fondamentali dell’attività regionale. Per questo – ha concluso l’Assessore - è apparso giusto mantenerne l’autonomia evitando di porle esclusivamente alle dipendenze dell’esecutivo. Entro pochi mesi – ha assicurato l’assessore Fichera - questi Enti saranno riformati, semplificandone le strutture e riducendone i costi istituzionali e di gestione. ” “Prosegue l’azione di riforma iniziata con la razionalizzazione di Sviluppo Lazio - ha detto il presidente Piero Marrazzo - il Consiglio regionale ha approvato un´importante ristrutturazione degli enti regionali. L’aspetto più rilevante di questa legge non è “l’abolizione di enti inutili”: abbiamo mantenuto tutte le funzioni pregiate, portandole all´interno dell´amministrazione regionale: una scelta che ci consente un forte risparmio e una più alta efficacia operativa. Le nostre attenzioni sono sempre andate nella direzione di impiegare le risorse della Regione con sobrietà ed efficienza, per programmare e controllare i servizi ai cittadini e il sostegno alle imprese. Senza dimenticare che le necessità di un territorio che intende svilupparsi nella più rigorosa tutela dell´ambiente, senza abbandonare chi resta indietro e puntando con decisione anche a produrre cultura, bene essenziale per una società avanzata. . |
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VENETO: PRESIDENTE GALAN RICEVE AMBASCIATORE DI FRANCIA |
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Venezia, 28 gennaio 2008 - Il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan ha ricevuto il 25 gennaio a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, l’Ambasciatore di Francia in Italia Jean Marc Rochereau De La Sablière, in visita di presentazione. Il Diplomatico, che ha assunto l’incarico nel settembre scorso, è stato, dal 2000 al 2007, Ambasciatore Permanente della Francia presso le Nazioni Unite. Galan e De La Sablière si sono intrattenuti in lungo e cordiale colloquio, affrontando numerosi argomenti di carattere economico, politico ed istituzionale. Particolare attenzione è stata posta ai rispettivi patrimoni artistici e culturali che, molto spesso, vengono messi a confronto. . |
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L’INTERVENTO DI MARTINI ALL’ASSEMBLEA REGIONALE DI CONFINDUSTRIA A SIENA «UN NUOVO PATTO PER LA TOSCANA TRA ISTITUZIONI E IMPRESE» |
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Firenze, 28 gennaio 2008 - «Il patto tra imprese e istituzioni è da ripensare in chiave più moderna. Ciò a cui penso è un punto di sintesi nuovo tra le diverse esigenze, più aperto, più dinamico, più attento alla società civile». Questo in sintesi il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ai dati emersi dalla ricerca presentata stamani a Siena da Ilvo Diamanti in occasione all’assise regionale di Confindustria. La Toscana, dice la ricerca, è riuscita a mantenere un equilibrio tra sviluppo e qualità della vita e dell’ambiente. Un equilibrio frutto dell’attività di regolazione svolta dai governi locali che ha prodotto vantaggi per chi vive e lavora in questa regione ma che oggi sembrerebbe essere messo in discussione. Da qui la preoccupazione sul presente e il futuro d! a parte di cittadini e imprese. Sembrerebbe quasi che la siner! gia crea tiva tra sviluppo e regolazione abbia perso il suo benefico equilibrio. I toscani restano esigenti ma hanno paura di subire un’omologazione al quadro nazionale. Ed è sugli esiti di questa ricerca che Martini ha centrato il suo intervento di saluto. «Trovo la ricerca stimolante e di grande interesse. Ci dà un quadro complesso il cui cuore mi sembra questo: i toscani sono preoccupati di perdere il livello della qualità della vita. La risposta, allora, sta nel soddisfare la domanda di coesione e di sviluppo di qualità. Per farlo c’è bisogno, appunto, di un patto rinnovato tra imprese e istituzioni, fondato su una visione dell’internazionalizzazione che non si limiti a contare i turisti in arrivo e partenza ma che punti ad affermare le nostre imprese e i loro prodotti nel mercato globale. Un patto più attento alla società civile, capace di agire rispetto ai rischi di sfilacciamento sociale e di v! alorizzare il capitale della qualità toscana, superando passività o protezionismi e facendo della concertazione un’attività non solo di mediazione ma, soprattutto, di assunzione di responsabilità». In questa logica, ha detto ancora Martini, occorre affrontare anche il ruolo delle imprese in Toscana e l’indagine presentata segnala in proposito alcune criticità. “Non credo che da noi – ha affermato - esistano pregiudizi e ostilità verso l’imprenditorialità: in Toscana ci sono oltre 400mila imprese e un toscano su 9 è titolare di un’attività economica. Tuttavia, l’indagine segnala preoccupazioni sul rapporto tra imprese e ambiente e anche con il tessuto sociale. Preoccupazioni che avvertiamo rispetto all’allargamento della forbice tra benessere e povertà e in coincidenza di incidenti sul lavoro. Confermo che per il governo regionale il rilancio del m! anifatturiero rappresenta una priorità. Da tempo diciam! o che la Toscana non può essere solo un parco giochi per vacanzieri. Il patto, così rinnovato, dovrà in questa direzione produrre risposte e risultati. Ma per ottenere risultati è richiesta a tutti una rinnovata assunzione di responsabilità. La Regione ci prova, lo abbiamo fatto anche nei giorni scorsi con l’intesa sulla geotermia, con la disponibilità ad ospitare a Piombino i rifiuti di Bagnoli, fino ad accogliere una parte dei rifiuti della Campania. Abbiamo davanti un’agenda densa di impegni per i prossimi 6 mesi, che può aiutarci a imboccare questo nuovo percorso. Ricordo i più rilevanti: il piano energetico, la legge sui servizi locali, sull’immigrazione, sulla ricerca e l’università, il nuovo piano sanitario e quello sociale, l’avvio dei nuovi programmi comunitari, la messa a punto di una forte strategia sui rifiuti, l’approvazione della legge per ridurre il numero di consiglieri! e assessori, il completamento del piano di dimagrimento e semplificazione. A questo aggiungo l’impegno sulle grandi questioni nazionali come l’avvio della Tirrenica, il completamento dell’Alta velocità con il nodo di Firenze e della Due Mari: tutte questioni – ha concluso Martini - su cui la Regione è determinata ad andare avanti». . |
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WELFARE FIRMATA L´INTESA REGIONE PIEMONTE-SINDACATI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO SOCIALE STABILISCE LE LINEE GENERALI, I PRINCIPI, GLI OBIETTIVI E I PERCORSI |
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Torino, 28 gennaio 2008 - E’ stato firmato il 24 gennaio il protocollo d’intesa fra Regione Piemonte e sindacati per la costruzione del Piano regionale degli interventi e servizi sociali. L’accordo è stato siglato dall’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso, e dai segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil - Spi, Fnp, Uilp - Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl con delega alle politiche sociali. Il protocollo fissa le linee generali, i principi, gli obiettivi e i percorsi del Piano sociale ed impegna le parti nel processo di concertazione. In particolare l’intesa sancisce che il piano dovrà: definire un nuovo contesto sociale dove siano stabiliti e riconosciuti i pieni diritti di cittadinanza per tutti; basarsi sui principi di universalità delle opportunità e dei diritti, di equità nell’accesso ai servizi, della realizzazione di un welfare delle età, di genere e della famiglia e sul riconoscimento e la valorizzazione della partecipazione della società civile; superare l’impostazione tradizionale di un welfare basato su interventi volti a correggere a posteriori fenomeni di marginalità, povertà, malessere sociale, per affermare che politiche sociali rappresentano una leva per il consolidamento della crescita economica e dell’occupazione e che l’esclusione sociale è un valore negativo che si riflette su tutto il tessuto sociale, diffondendo precarietà, insicurezza e disagio; programmare le politiche sociali per il prossimo triennio e riscrivere l’architettura dei servizi. “Fin dall’avvio del percorso di costruzione del Piano sociale - ha affermato Migliasso - abbiamo voluto adottare il metodo della programmazione partecipata, nella convinzione che dialogo, confronto e concertazione siano elementi indispensabili quando si predispone un documento che coinvolge i cittadini e i loro diritti. “Con la sottoscrizione di questo protocollo - ha sottolineato ancora l’assessore - abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali l’impegno a difendere i diritti sociali dei cittadini della nostra regione, ma anche a riconoscere il ruolo centrale dei lavoratori dei servizi che hanno la responsabilità di renderli effettivi”. “Siamo soddisfatti dell’intesa raggiunta - hanno commentato le organizzazioni sindacali - e riteniamo che lo strumento del Piano sia indispensabile per dare vera esigibilità ai diritti sociali di tutti i cittadini piemontesi, superando la vecchia logica di sussidi e assistenza. In particolar modo si potranno sviluppare e declinare all’interno del Piano le tutele ed i diritti per le famiglie, per anziani, disabili, stranieri e per coloro che hanno problemi di reddito”. . |
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VENEZIA: COOPERAZIONE IN ADRIATICO |
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Venezia, 28 gennaio 2008 La collaborazione tra le due sponde dell’Adriatico non può essere che ampliata nei contenuti ed intensificata nelle realizzazioni e in questa prospettiva il giovane Stato del Montenegro sarà sicuramente un attore importante. Lo ha detto l’assessore regionale alle relazioni internazionali Isi Coppola intervenuta il 25 gennaio al Collegio Navale Francesco Morosini a Venezia al convegno di studi “La presenza di Venezia nelle Bocche di Cattaro e nel Montenegro”, presente l’ambasciatore del Montenegro presso la Santa Sede Antonio Sbutega. L’assessore, portando il saluto del Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan, ha detto che questa iniziativa si inquadra nei momenti di approfondimento biennale previsti nell’ambito della legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell´Istria e nella Dalmazia”. Il tema, finora scarsamente dibattuto, è quello della plurisecolare presenza della Serenissima Repubblica di Venezia a Cattaro e nel Montenegro. La nostra legge – ha aggiunto l’assessore Coppola - ha contribuito al dialogo nel bacino dell’Adriatico e a sviluppare proficui rapporti di collaborazione ed ha avuto un’eco talmente ampia che anche molte comunità al di fuori dell’Istria e della Dalmazia si sono rivolte al Veneto per avere un’interlocuzione. Per questo motivo, la Regione è intenzionata a modificare la legge ampliandone la sfera d’azione a tutta l’area d’influenza della Repubblica di Venezia. L’assessore Coppola ha sottolineato inoltre la necessità di tradurre i valori condivisi in uno scenario europeo moderno per trarne le migliori opportunità di sviluppo, culturale ed economico. L’europa unita deve essere una scelta condivisa dalle popolazioni e rappresenta una sfida da affrontare con grande senso di responsabilità. Sotto questo profilo – ha concluso l’assessore - il Veneto, insieme al Friuli Venezia Giulia, è stato tra i fondatori dell’Euroregione Adriatica, nuovo strumento per l’elaborazione di strategie comuni e di progetti di cooperazione in una serie di settori di interesse reciproco, tra i quali vi è anche quello della valorizzazione del patrimonio culturale, di cui la città di Cattaro è un esempio mirabile . |
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DURNWALDER INCONTRA LA SORELLA DEL DALAI LAMA: NUOVI PROGETTI PER I GIOVANI TIBETANI IN ESILIO |
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Bolzano, 28 gennaio 2008 - Nuovi progetti per l´approvvigionamento idrico, le cooperative di piccoli produttori e il servizio di scuola bus a favore dei villaggi dei tibetani in esilio in India sono stati al centro dell´incontro che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha avuto il 25 gennaio a Bolzano con Jetsun Pema, la sorella del Dalai Lama. Jetsun Pema, sorella del Xiv Dalai Lama, è tornata in visita in Alto Adige, dove è già stata più volte nel quadro dei viaggi di sensibilizzazione che compie periodicamente. La signora è Presidente dei Tibetan Children’s Villages, scuole residenziali dove i profughi più piccoli vengono accuditi e ricevono un’educazione. Da sempre la sorella del Dalai Lama è impegnata a favore dei bambini e del miglioramento delle loro condizioni di vita nella sua veste di responsabile della gestione degli istituti per i bambini profughi dal Tibet. Nell´incontro a Palazzo Widmann, presente anche il marito Tempa Tsering, la signora Pema ha fatto il punto con il presidente Durnwalder sui progetti che la Provincia di Bolzano ha già finanziato negli ultimi anni a favore della popolazione tibetana in esilio - principalmente nei settori dell´istruzione dei minori e del sociale - con uno stanziamento superiore ai 300mila €: "Tra quelli portati a termine figurano un ambulatorio e la ristrutturazione di due edifici scolastici, oltre ad alcuni interventi di sostegno nel settore della formazione", ha ricordato Durnwalder. Alla signora Pema, che gli ha illustrato nuove iniziative riferite all´approvvigionamento idrico nel sud dell´India per la comunità tibetana in esilio, al sostegno di piccole cooperative per la lavorazione di generi alimentari e all´istituzione di un servizio di scuolabus, il presidente Durnwalder ha assicurato che "la Giunta provinciale intende continuare nell´opera di sostegno e che quindi esaminerà nel dettaglio i tre progetti nel quadro della cooperazione allo sviluppo. " Attraverso la sorella, Durnwalder ha rinnovato l´invito al Dalai Lama per una nuova visita in Alto Adige, dopo il recente incontro durante il viaggio compiuto dal Presidente in India e Indonesia. La signora Pema ha portato i saluti del Dalai Lama: "Mio fratello e il presidente Durnwalder sono amici, quando è possibile lo teniamo aggiornato sugli sviluppi della situazione della comunità tibetana in esilio", ha spiegato. . |
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BASILICATA FINESTRA DELL’EUROPA SUL MEDITERRANEO |
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Potenza, 28 gennaio 2008 - “Oggi, l’Italia è il centro geografico di un Mediterraneo che è tornato ad essere, ed ancor di più lo sarà nei prossimi anni, il centro logistico dell’import-export europeo e la competizione con gli altri Paesi europei che vi si affacciano deciderà se ne sarà anche il centro economico”. Tale è il pensiero del consigliere regionale dei Popolari – Udeur, Gaetano Fierro, il quale sottolinea che “ Si prevede che la quota dei traffici commerciali del Far East, a livello mondiale, crescerà di quasi il 64% entro il 2015, aumentando il loro peso sul totale dall’11% attuale al 18%. I flussi commerciali via nave tra l’Estremo Oriente e l’Europa, nello stesso periodo, potrebbero addirittura raddoppiare. Poiché i porti del Sud Europa hanno sette giorni di vantaggio, rispetto alle relazioni con il Far East, sui porti del Nord Europa, ne consegue che il Mediterraneo ha le potenzialità per raddoppiarsi di quel ruolo centrale, dal quale è stato scalzato quando sono divenute predominanti le relazioni commerciali Europa-america. Oggi i porti del Mediterraneo sono in competizione tra loro, insieme ai loro entroterra, per accaparrarsi questi nuovi flussi. Vincere questa sfida significa fare dell’Italia un punto di eccellenza per lo smistamento delle merci da e verso l’Oriente, creando un ambiente più competitivo per le imprese italiane e rendere l’Italia più attraente per gli investimenti di quelle straniere. E’ da questo contesto che partono le politiche di rilancio economico, messe in atto dal Governo, e, in particolare, il Ministero dei Trasporti ha assunto, come principale finalità, quella di riportare la politica dei trasporti al centro dell’azione politica, concependo la realizzazione delle infrastrutture all’interno di un predefinito quadro programmatico. Da qui prende l’avvio “Il Piano Generale della Mobilità” che riporta la relazione programmazione – attuazione i termini corretti, ponendo la “Questione trasporti” nella sua massima generalità e mettendo a fondamento di ogni elaborazione il concetto di mobilità. Infatti, è la mobilità, intesa come esigenza di muoversi nello spazio delle persone e delle cose, la categoria che determina la domanda, da parte di cittadini ed imprese, di servizi di trasporto che possano soddisfarla e, pertanto sulla quale va costruita l’offerta da parte dei diversi operatori. In estrema sintesi, l’obiettivo del “Piano della Mobilità” è quello di realizzare il diritto alla mobilità sicura ed alla qualità dei servizi di trasporto, in un quadro di sviluppo ambientalmente sostenibile, promuovendo l’intermodalità e la logistica. Un simile piano non può avere una prospettiva temporale lunga e la parola chiave, per una mobilità efficiente, sicura e sostenibile, è : integrazione. In considerazione del quadro macroeconomico, dei piani di Governo e dello stato dell’arte del sistema dei trasporti, la Regione Basilicata, oggi, si trova in una situazione strategicamente favorevole, essendo un’area geografica che per le sue favorevoli peculiarità è anche fortemente connessa con un retroterra accessibile da quasi tutte le modalità di trasporto. Infatti, solo per citare i nodi principali, basta pensare ai porti di Taranto e di Salerno, nonché al nascente interporto di Battipaglia e le relative connessioni con la rete ferroviaria esistente. In questa visione di integrazione modale e di complementarietà delle infrastrutture del sistema di trasporto, vorrei evidenziare l’opportunità strategica dell’utilizzo futuro della pista di Pontecagnano e di Pisticci, al fine di creare una completa estensione della capacità di attrazione del sistema infrastrutturale nazionale verso il Sud del Paese, tramite una riduzione del costo di accesso al sistema di trasporto aereo campano e lucano. Infatti, oltre a rappresentare la gestione ottimale delle punte stagionali di traffico per motivi di turismo, in particolare quello rivolto alle due fasce costiere del Metapontino e del Cilento, Salerno svolge una funzione nevralgica, sia su scala regionale che nazionale, per il suo porto marittimo e per quanto concerne l’intermodalità, con i collegamenti all’interporto di Battipaglia, in corso di realizzazione. Questo significa far muovere meglio persone e merci tra la Basilicata e la Campania. Questo significa possibilità di sviluppo economico ed occupazionale senza precedenti. Già con la finanziaria 2007, ma anche con il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria di quest’anno, il Governo dimostra, nei fatti, di perseguire la linea di integrazione e messa a rete del sistema dei trasporti nazionale, concentrando le risorse su opere che, puntualmente, realizzano soluzioni per l’accessibilità del territorio che siano anche efficienti ed efficaci dal punto di vista sia dell’analisi costi- benefici che della finanza pubblica. Infatti, ad esempio, con la Finanziaria 2007, è stata adottata una strategia volta ad assicurare la totale copertura finanziaria della principale arteria autostradale del Mezzogiorno ovvero la Salerno- Reggio Calabria e, con la manovra finanziaria 2008, vengono, giustamente assegnate le risorse promesse ma non stanziate nel passato. Inoltre, è giusto ricordare che le politiche per lo sviluppo del sistema dei trasporti non solo sono quelle economiche ma anche, e forse anche più importanti, quelle che danno certezze agli imprenditori che agevolano i loro investimenti. Mi riferisco, in particolare, alla nuova direttiva emanata dal Ministero dei Trasporti, relativa all’affidamento in concessione degli aeroporti con meno di 250. 000 passeggeri l’anno, con possibilità di espansione illimitata; risolvendo un problema molto sentito dalle gestioni aeroportuali e da tante Province e Comuni italiani che, nella quasi totalità dei casi, hanno un potenziale di sviluppo importante che risulta, purtroppo, frenato dal precedente regime concessorio, sostenibile di fatto solo dalle grandi realtà aeroportuali. In conclusione, il rilancio della Basilicata passa per la capacità che avrà di intercettare i nuovi flussi di merci, di sviluppare le sue attività produttive, i servizi e il turismo, traendo vantaggio dalla sua nuova centralità economica e di cerniera fra l’Europa ed Estremo Oriente, perché il petrolio dell’Italia è il suo territorio e la sua storia, le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, le sue città. In Basilicata, la nostra terra, tutto questo è presente. . |
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PREVIDENZA COMPLEMENTARE: L’ASSESSORA MARTHA STOCKER HA INCONTRATO LE PARTI SOCIALI |
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Trento, 28 gennaio 2008 - “Il progetto Pensplan, tenuto a battesimo dalla Regione nel 1997 con il sostegno delle parti sociali, nel corso degli anni è notevolmente cresciuto dal punto di vista strutturale, qualitativo e quantitativo. E´ quindi importante informare le parti sociali – che non possono seguirne quotidianamente l’evoluzione – riguardo allo stato attuale del progetto”. Lo ha detto il 24 gennaio a Trento l’Assessora regionale Martha Stocker, nel corso di un incontro con le parti sociali, trentine ed altoatesine, promosso per fare il punto della situazione sulle attività di Pensplan e per discutere sul futuro della previdenza complementare. Il presidente di Centrum Pensplan Spa, Gottfried Tappeiner, ha illustrato nel dettaglio le attività del 2007, per fornire un resoconto chiaro di ciò che è stato fatto con il denaro pubblico per la popolazione e per i fondi convenzionati Laborfonds e Pensplan Plurifonds. 40. 000 nuovi iscritti, 21. 000 telefonate, 13. 000 informazioni agli sportelli e 5. 500 colloqui di consulenza individuale: questi sono solo alcuni dei dati indicativi delle attività svolte. Stefano Tomazzoni, presidente di Pensplan Invest Sgr Spa, ha illustrato il ruolo svolto da tale società all’interno del progetto sociale della Regione, con l’obiettivo di garantire, nel lungo periodo, la concorrenzialità dei fondi. “Anche il criticato fondo immobiliare, ha detto Tomazzoni, rappresenta una componente importante nella strategia del progetto. Chi altri in regione può vantare concrete esperienze con i fondi immobiliari? E’ fuori dubbio, ha concluso, che in futuro i cosiddetti investimenti alternativi, tra i quali rientrano anche gli immobili, contribuiranno sempre più a garantire rendite soddisfacenti”. I rappresentanti delle parti sociali presenti hanno preso atto di quanto esposto dandone una valutazione positiva e sottolineando l’importanza di un dialogo costante fra i vari soggetti coinvolti, nonché la necessità di rafforzare la collaborazione tra Laborfonds e Pensplan, anche tramite colloqui correlati alla nuova convenzione, che ne dovrà regolare i rapporti. E’ stato inoltre auspicato un adeguamento del regolamento riguardante gli interventi sociali. Sulla questione dell´autonomia dei fondi, l’Assessora regionale Martha Stocker, ha dichiarato di considerare tale autonomia come un dato acquisito, intangibile e quindi fuori discussione. L’assessora regionale ha inoltre sottolineato che occorre proseguire sulla strada che fino ad oggi ha dato buoni risultati, con consultazioni a scadenze regolari ed ispirandosi a tre principi fondamentali: fornire il servizio a tutta la popolazione della Regione, indipendentemente dal fatto che i cittadini siano o non siano già iscritti ad un fondo, l’assoluta autonomia dei fondi pensione e il criterio dell’economicità nell’erogazione delle prestazioni alla popolazione, garantendone sempre la migliore qualità possibile. In tal senso, entro la fine di marzo, Laborfonds e Pensplan presenteranno una proposta di modifica della convenzione tra le due istituzioni. Infine l’Assessora e il presidente di Pensplan hanno delineato le quattro sfide strategiche per i prossimi anni: creare strumenti che consentano ai fondi, ma anche al Centrum Pensplan di aumentare le rendite ad un livello comparabile a quello dei migliori fondi pensione europei. Informare quella metà della popolazione che ancora non dispone della previdenza complementare. La cosa è particolarmente importante poiché dai dati sembra emergere che proprio le fasce socialmente più deboli non usufruiscano ancora appieno del progetto della Regione. Migliorare ed estendere le garanzie di capitale per gli ultimi anni che precedono la liquidazione del capitale stesso. Sviluppare un modello che, attraverso il progetto regionale, procuri alla popolazione un ulteriore vantaggio nella conversione in rendita del capitale accumulato. Le parti sociali hanno concordato sulla definizione di tali obiettivi, ritenendoli le principali sfide da affrontare nei prossimi anni con uno sforzo congiunto di tutti i soggetti coinvolti. . . |
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FAST: IMPEGNO CRESCENTE VERSO LE IMPRESE |
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Milano, 28 gennaio 2008 - Si intensifica l’attività della Fast a favore delle aziende e dei loro tecnici. Nelle prossime settimane sono in programma alcune iniziative, sia relativamente alle disponibilità di fondi per l’innovazione, come pure attente agli aspetti energetici. Martedì 29 gennaio pomeriggio si svolge il convegno sulle Opportunità di finanziamento per lo sviluppo di imprese ad alta tecnologia. I gestori di fondi presentano le loro offerte a supporto della crescita di start up high tech lungo tutto il complesso percorso dalla loro nascita al consolidamento. Il 5 febbraio è il momento degli Incontri d’affari con operatori tedeschi per i settori delle fonti energetiche rinnovabili. I profili delle società e le tecnologie che offrono sono scaricabili, come del resto le altre informazioni, dal sito www. Fast. Mi. It. Dal 5 al 9 febbraio presso Fieramilano si tiene Made-milano Architettura Design Edilizia, nel cui ambito la Fast allestisce lo stand del progetto europeo Proecopolynet e, giovedì 7 mattina, organizza l’incontro Riqualificazione energetica degli edifici con utilizzo di ecotecnologie. Il 26 febbraio, infine, parte la seconda edizione del corso Efficienza energetica in edilizia al quale i dipendenti di società o enti localizzati in Lombardia possono accedere utilizzando il voucher formativo. . |
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IN REGIONE TOSCANA FORTE DIMINUZIONE DI CONSULENZE E CO.CO.CO. |
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Firenze, 28 gennaio 2008 - Una diminuzione del numero degli incarichi professionali di consulenza, studio e ricerca attribuiti dalla giunta regionale che, rispetto al 2005, è stato del 41,5 per cento; un’analoga diminuzione dei contratti di co. Co. Co. Che, rispetto allo stesso anno, si è attestato su una percentuale del 17,5. Tutto questo si ricava dal monitoraggio sugli incarichi professionali e sulle collaborazioni coordinate e continuative che hanno comportato impegni di spesa per il governo regionale: monitoraggio i cui risultati sono stati oggetto di comunicazione alla giunta da parte del vicepresidente Federico Gelli. «Avevamo assunto un impegno di forte contenimento dei costi e questi dati dimostrano che alle dichiarazioni ha fatto seguito un’azione coerente – spiega il vicepresidente – Certo, sono anche dati che vanno v! alutati con attenzione, senza troppa enfasi, perché in ! parte so no influenzati dai mutamenti dello scenario normativo nazionale prodotti dall’entrata in vigore del Codice dei contratti pubblici, ma anche perché rispetto a questo nostro impegno non esiste e non potrà mai esistere un punto di arrivo oltre il quale non ci sia bisogno di attenzione e rigore. Ma in ogni caso il monitoraggio dimostra che abbiamo fatto scelte concrete ed efficaci di riduzioni dei costi, in un quadro di trasformazione complessiva della macchina regionale che ci permetterà, tra le altre cose, di valorizzare al massimo le professionalità interne e di privilegiare contratti con più garanzie rispetto alle collaborazioni coordinate e continuative». I dati, che si riferiscono a impegni sul bilancio 2006, misurano una riduzione di spesa che, per quanto riguarda gli incarichi, si attesta ben al di sotto del limite previsto per il 2006 dalla legge 3/2006, ovvero dalla normativa regionale che ha introdotto misure di razi! onalizzazione della finanza regionale. A partire dal 2004, la spesa è stata ridotta di due terzi, attestandosi su 3 milioni e 595 mila euro attuali. Un terzo circa delle risorse impegnate per gli incarichi sono arrivate dallo Stato o dall’Unione europea. Per quanto riguarda i contratti co. Co. Co. Il totale impegnato nel 2006 risulta pari a un milione e 746 mila euro con un risparmio di 128 mila euro rispetto all’impegnato 2005, pari al 6,9 per cento. Le risorse sono state impegnate per 94 collaborazioni distribuite tra 62 collaboratori. Quanto al totale impegnato per le borse di studio risulta pari a 452 mila, con un risparmio di 125 mila euro, il 21, 8 per cento, rispetto al 2005 (i borsisti sono stati in tutto 49). Diminuzioni di spesa anche sul fronte delle agenzie e degli enti regionali, con una riduzione dell’8,77 per cento sulla spesa per incarichi e dell’1,77 per cento per i contratti co. Co. Co. Anche dai primi dati ! a disposizione per il 2007 si conferma la linea di rigore avvi! ata dall a Regione, con la tendenza ad un ulteriore contenimento della spesa. Infine, il vicepresidente Gelli ha annunciato che, in sintonia con la nuova legge Finanziaria, nel 2008 non si farà più ricorso a contratti co. Co. Co. , mentre i contratti a tempo determinato riguarderanno esclusivamente le sostituzioni per maternità e gli incarichi legati a progetti europei. Monitoraggio su incarichi e consulenze Incarichi 2006 1) Gli incarichi conferiti nel 2006 risultano pari a 3. 594. 915,68 euro, con un risparmio di 3. 636. 263,84 pari al 50,29% rispetto al tetto 2006 imposto dalla legge regionale 3/2006. Rispetto al 2005 il risparmio è stao di 2. 325. 687,57 (39,28%). 2) Il 76,14% del totale impegnato nel 2006 è attribuibile a incarichi conferiti direttamente nel 2006; il restante 23,86% deriva da impegni assunti in precedenza. 3) Gli incarichi sono stati f! inanziati per il 67,43% con risorse regionali e per il 32,57% con risorse statali o europee. 4) Distribuzione delle risorse impegnate: - 35,17% (29 incarichi pari a 1. 264. 262,84 euro) a soggetti pubblici - 64,83% (180 incarichi pari a 2. 330. 652,84 euro) altri soggetti - 25,6% a seguito di avviso pubblico Contratti Co. Co. Co. 2006 1) Il totale impegnato per contratti co. Co. Co. Risulta pari a 1. 754. 707,94 euro, con una eccedenza di 22. 957,46 (1,33%) rispetto al tetto 2006 e un risparmio di 128. 577,11 rispetto al 2005 (6,86%) 2) Il 43,11% del totale impegnato nel 2006 è attribuibile a contratti avviati direttamente nel 2006; il restante 56,89% deriva da impegni assunti in precedenza. 3) I contratti co. Co. Co. Sono stati finanziati per il 75,25% con risorse regionali e per il 24,75% con risorse statali o europee. 4) Le risorse sono state impegnate per 94 collaborazi! oni distribuite tra 62 collaboratori 5) Il 78% dei c! ontratti è stato avviato a seguito di avviso pubblico Borse Di Studio 2006 1) Il totale impegnato per le borse di studio risulta pari a 451. 681,84 euro, con un risparmio di 125. 852,35 rispetto al 2005 (21,79%) 2) Il 50% del totale impegnato nel 2006 è attribuibile a borse di studio conferite direttamente nel 2006; il restante 50% deriva da impegni assunti in precedenza. 3) Le borse di studio sono state finanziate per il 54% con risorse regionali e per il 46% con risorse statali o europee. 4) Le risorse sono state impegnate per 49 borsisti. I tirocini sono stati invece 39. Agenzie E Enti Regionali: Impegni Di Spesa 2006 Nel 2006 le agenzie e gli enti della Regione hanno avviato 457 incarichi (distribuiti tra 384 soggetti) per un totale di 2. 862. 233,60. I contratti co. Co. Co. Sono stati invece 284 (distribuiti tra 172 collaboratori) per un totale di 3. 455. 282,13. . |
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MERCATO DEL LAVORO: NELL’ARTIGIANATO AUMENTANO GLI OCCUPATI CON CONTRATTI TIPICI |
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Firenze, 28 gennaio 2008 - L’universo artigiano nella provincia di Firenze non ha conosciuto e non conosce la flessibilità precaria. Nonostante la prolungata crisi (2003 – 2005) che ha toccato in modo più o meno forte diversi settori economici, l’artigianato ha reagito, cercando di mantenere il volume di forza-lavoro dipendente, anche se ha fatto ricorso più di prima a strumenti contrattuali flessibili come il tempo determinato. Nel 2006, con il passaggio ad una fase economica favorevole, l’artigianato è tornato ad assumere, facendo leva sull’apprendistato e recuperando i contratti tipici. E’ quanto emerge dal rapporto condotto da Cna Firenze, in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, sulle dinamiche occupazionali nell’impresa artigiana della Provincia di Firenze nel triennio 2004 -2006 L’indagine è stata elaborata integrando le informazioni contenute negli archivi informatici dell’Associazione, riguardanti classi di età, titoli di studio, nazionalità, forme contrattuali, qualifiche professionali, tempo di lavoro, super-minimi, mansioni e anzianità, con quelle reperite attraverso un apposito questionario distribuito ad un campione di aziende. Dall’aggregazione dei dati raccolti emerge con evidenza che nel 2006, insieme alla ripresa economica, si è assistito anche ad un leggero, ma significativo, aumento dell’occupazione compreso tra l’1 e l’1,4%, mantenendo irrilevante il ricorso al lavoro para-subordinato (la cui incidenza è stata inferiore al 2,5%). Al tempo stesso appare molto forte il turn over: l’accesso al e l’uscita dal mondo del lavoro risultano, infatti, molto consistenti soprattutto per i giovani con un livello di istruzione basso. Sotto il profilo contrattuale si è invece assistito ad una vera e propria asimmetria nei flussi assunti-licenziati ovvero, nel 2006 sono aumentati i contratti a tempo indeterminato ed i contratti di apprendistato a discapito dei contratti a tempo determinato. “I dati della ricerca – sottolinea Rossano Cioppi Vice Presidente Cna Firenze - dimostrano che, almeno per la nostra Provincia e per il nostro sistema di impresa minore ed artigianale, i presunti effetti devastanti di grande flessibilità e precarizzazione del lavoro che la legge Biagi ha introdotto, non si sono di fatto concretizzati. In particolare, analizzando il cosiddetto “lavoro para-subordinato”, la realtà dei dati dimostra che il fenomeno, nel mondo artigiano, assume sicuramente un qualche rilievo ma non risulta di dimensioni tali da far gridare alla catastrofe”. Infatti i contratti tipici, pur avendo subito qualche flessione nel triennio studiato, continuano ad esser nettamente maggioritari (circa l’80%), soprattutto nell’artigianato di produzione e nei trasporti, mentre l’apprendistato (il 13% in totale) trova il suo terreno elettivo nelle costruzioni e nei servizi. Inoltre, le assunzioni a tempo indeterminato si sono stabilizzate registrando leggeri aumenti sia nel primo semestre (+1,45%) che nel secondo (+7,21%), mentre cedono in misura non banale le assunzioni a tempo determinato (-3,57% nel 1°semestre e -5,22% nel 2° semestre) e l’apprendistato guadagna sempre più campo. Le figure operaie (al netto degli apprendisti) risultano predominanti nei trasporti (oltre l’80%), scendono poco al di sopra del 70% nell’artigianato manifatturiero e raggiungono picchi negativi nelle costruzioni e nei servizi, dove sale notevolmente la componente degli apprendisti. Le figure impiegatizie si distribuiscono in misura equilibrata nei cinque macro-settori, mentre il lavoro a domicilio e le altre forme impiegatizie si concentrano nell’artigianato di produzione, soprattutto nel sistema moda. Per quel che attiene alle modalità temporali di erogazione del lavoro, il part time è marginale nelle costruzioni, ha una buona presenza in alcune sezioni dei servizi (i servizi alla persona) ed anche delle attività manifatturiere (sistema moda). Nell’universo delle imprese artigiane oggetto di studio, è marcata la predominanza maschile (leggermente superiore al 60%). Riguardo alla struttura demografica dei dipendenti, prevale decisamente la classe medio-bassa (20-39 anni), che si attesta intorno al 60%. Da parte sua, però, la classe medio-alta (40-59 anni) esercita un peso pari ad 1/3 di tutti i dipendenti. Relativamente alla nazionalità, colpisce non tanto la prevalenza di quella italiana, quanto la buona percentuale della componente extra-comunitaria (ben oltre il 12% del totale). In merito alle qualifiche professionali, le figure operaie sono nettamente maggioritarie (oltre il 70%, e se aggiungiamo il lavoro a domicilio, si arriva al 73%), in tal modo lasciando ben poco spazio alle figure impiegatizie (comunque, vicine al 13%). Per quel che si riferisce al tempo di lavoro, il part time supera nel 2006 il 14%, concentrandosi soprattutto sulla componente femminile. Infine, una quota percentualmente significativa della forza-lavoro “censita” (il 23%) gode di un trattamento salariale favorevole quale il super-minimo. “Apprezziamo molto lo sforzo compiuto da Cna per questa indagine accurata – ha concluso il vicepresidente della Provincia, Andrea Barducci – un lavoro che ci fa conoscere dettagli fondamentali di un mondo, troppo spesso trascurato e sconosciuto. Un mondo, fra l’altro, in continua evoluzione, soprattutto in certi settori molto importanti per tutta la nostra economia, ma anche per le nostre tradizioni culturali. Basti pensare ai settori dell’artigianato artistico, della pelletteria e della moda più in generale. Lo studio di Cna - ha continuato Barducci - ci aiuta a capire meglio questa realtà estremamente variegata e articolata, e di conseguenze ci aiuta ad indirizzare in modo più appropriato e mirato i nostri interventi. Questi dati ci aprono degli orizzonti fondamentali per mirare meglio gli obiettivi da raggiungere nell’ambito del processo che la Provincia svolge a supporto della crescita economica generale”. . |
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BERGAMO: AMBIENTE E SICUREZZA, CONTRIBUTI ALLE IMPRESE |
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Bergamo, 28 gennaio 2008 – È aperto il bando di concorso per l’erogazione di contributi alle imprese industriali per interventi nel campo ambientale e della sicurezza per l’anno 2008. Lo comunica la Camera di Commercio di Bergamo, precisando che possono partecipare al bando le imprese industriali di produzione che abbiano unità produttive in provincia di Bergamo per interventi effettuati in tali sedi ed in regola con il pagamento del diritto camerale. Il bando mette a disposizione un fondo di 150mila euro da erogare in regime de minimis, di cui al Reg. (Ce) 1998/2006, e non è cumulabile per i medesimi interventi con altre contribuzioni pubbliche. Saranno considerate prioritarie le domande presentate da piccole e medie imprese (Pmi) industriali e dalle imprese che non hanno beneficiato del contributo nelle precedenti edizioni dell´iniziativa. Sono ammissibili le imprese che: non appartengano ai settori pesca, produzione primaria di prodotti agricoli e carboniero; negli ultimi 3 esercizi finanziari (compreso quello in corso) abbiano beneficiato di agevolazioni di fonte pubblica in regime de minimis, che sommate al presente contributo non siano superiori a euro 200mila (100mila per le imprese di trasporto su strada). Sono ammesse a contributo le spese fatturate posteriormente alla data di approvazione del presente bando. Il contributo non potrà superare il 40% del costo complessivo sostenuto con un limite massimo di euro 5. 000 per impresa. La domanda di partecipazione può essere presentata fino al 31 marzo all´Ufficio Agevolazioni Economiche della Camera di Commercio di Bergamo, oppure spedita con raccomandata R/r (farà fede la data di spedizione postale), utilizzando apposito modulo. Le domande ammissibili saranno accolte fino ad esaurimento dei fondi ed esaminate da apposita Commissione secondo l´ordine cronologico di presentazione. Ogni partecipante riceverà comunicazione scritta relativa all’esito della domanda entro 45 giorni dalla chiusura del concorso. L’impresa beneficiaria deve risultare in esercizio di attività al momento della liquidazione del contributo. L’accredito sarà disposto in tempi compatibili con il rispetto dei vincoli di finanza pubblica previsti dalla legge finanziaria per il 2006. Sarà effettuato sul conto corrente bancario indicato in domanda, che deve essere intestato all’impresa beneficiaria. La Camera di Commercio si riserva di effettuare le opportune verifiche sugli interventi realizzati e definire le quote di finanziamento erogabili. Per informazioni: Camera di Commercio di Bergamo - Ufficio Agevolazioni Economiche -Largo Belotti, 16 – 24121 Bergamo e-mail promo@bg. Camcom. It - tel 035. 42. 25. 223 – fax 035. 27. 04. 19- www. Bg. Camcom. It . |
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BERGAMO: CONTRIBUTI ALLE IMPRESE INDUSTRIALI PER 100MILA EURO |
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Bergamo, 28 gennaio 2008 2008 – È aperto il bando di concorso per l’erogazione di contributi alle imprese industriali per miglioramento dei modelli organizzativi, valorizzazione delle risorse umane e sostegno ad azioni di marketing. Lo comunica la Camera di Commercio di Bergamo, precisando che possono partecipare al bando le imprese industriali di produzione che abbiano unità produttive in provincia di Bergamo per interventi effettuati in tali sedi e che siano in regola con il pagamento del diritto camerale. Il fondo a disposizione è di euro 100mila. Il contributo è concesso come aiuto de minimis di cui al Reg. (Ce) 1998/2006 e non è cumulabile per i medesimi interventi con altre contribuzioni pubbliche. Saranno considerate prioritarie le domande presentate da piccole e medie imprese (Pmi) industriali e dalle imprese che non hanno beneficiato del contributo nelle precedenti edizioni dell´iniziativa. Sono quindi ammissibili le imprese che: · non appartengano ai settori pesca, produzione primaria di prodotti agricoli e carboniero; · negli ultimi 3 esercizi finanziari (compreso quello in corso) abbiano beneficiato di agevolazioni di fonte pubblica in regime de minimis, che sommate al presente contributo non siano superiori a euro 200mila (100mila per le imprese di trasporto su strada). Sono ammesse a contributo le spese fatturate posteriormente alla data di approvazione del presente bando. Il contributo non potrà superare il 40% del costo complessivo sostenuto con un limite massimo di euro 5. 000 per impresa. La domanda di partecipazione può essere presentata fino al 31 marzo 2008 all´Ufficio Agevolazioni Economiche della Camera di Commercio di Bergamo oppure spedita con raccomandata R/r (farà fede la data di spedizione postale), utilizzando il modulo apposito. Le domande ammissibili saranno accolte fino ad esaurimento dei fondi e saranno esaminate da apposita Commissione secondo l´ordine cronologico di presentazione. Ogni partecipante riceverà comunicazione scritta relativa all’esito della domanda entro 45 giorni dalla chiusura del concorso. L’impresa beneficiaria deve risultare in esercizio di attività al momento della liquidazione del contributo. L’accredito sarà disposto in tempi compatibili con il rispetto dei vincoli di finanza pubblica previsti dalla legge finanziaria per il 2006. Sarà effettuato sul conto corrente bancario indicato in domanda, che deve essere intestato all’impresa beneficiaria. La Camera di Commercio si riserva di effettuare le opportune verifiche sugli interventi realizzati e definire le quote di finanziamento erogabili. Per informazioni: Camera di Commercio I. A. A. Di Bergamo - Ufficio Agevolazioni Economiche -Largo Belotti, 16 – 24121 Bergamo e-mail promo@bg. Camcom. It - tel 035. 42. 25. 223 – fax 035. 27. 04. 19- www. Bg. Camcom. It . |
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CONTRIBUTI ALLE IMPRESE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE |
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Bergamo, 28 gennaio 2008 – Un fondo di 150mila euro per le imprese industriali che stimolino la formazione e l´aggiornamento professionale mediante la partecipazione a master, corsi e seminari. Lo mette a disposizione il bando di concorso aperto per il 2008 dalla Camera di Commercio di Bergamo. Possono partecipare le imprese industriali di produzione e di servizi alla produzione, che abbiano unità produttive in provincia di Bergamo per personale operante in tali sedi, in regola con il diritto camerale annuale. Il contributo è concesso come aiuto de minimis di cui al Reg. (Ce) 1998/2006 e non è cumulabile per i medesimi interventi con altre contribuzioni pubbliche. Sono ammissibili le imprese che: non appartengano ai settori pesca, produzione primaria di prodotti agricoli e carboniero; negli ultimi 3 esercizi finanziari (compreso quello in corso) abbiano beneficiato di agevolazioni di fonte pubblica in regime de minimis, che sommate al presente contributo non siano superiori a euro 200mila (100mila per le imprese di trasporto su strada). Il contributo non potrà superare il 50% del costo complessivo sostenuto con un limite massimo di euro 2. 500 per impresa ed è concesso a fronte di spese sostenute e fatturate per la partecipazione di imprenditori (titolari, soci, amministratori, legali rappresentanti), dirigenti, quadri e dipendenti a master, corsi o seminari con esclusione delle spese di trasferimento e soggiorno. Gli interventi formativi devono essere organizzati, riconosciuti o patrocinati da Unione Europea, Stato, Regione, Provincia, Università, enti certificatori dei sistemi di qualità, organizzazioni di categoria delle imprese industriali e loro società collegate o aziende speciali delle Camere di Commercio, o altri Enti pubblici di livello nazionale. Sono ammesse a contributo le spese fatturate dal 1° gennaio 2008. La domanda di partecipazione può essere presentata fino al 28 novembre 2008 all´Ufficio Agevolazioni Economiche della Camera di Commercio di Bergamo, oppure spedita con raccomandata R/r (farà fede la data di spedizione postale), utilizzando l’apposito modulo. Le domande ammissibili saranno accolte fino ad esaurimento dei fondi ed esaminate da apposita Commissione secondo l´ordine cronologico di presentazione. Ogni partecipante riceverà comunicazione scritta relativa all’esito della domanda entro 45 giorni dalla chiusura del concorso. Si provvederà al pagamento in tempi compatibili con il rispetto dei vincoli di finanza pubblica previsti dalla legge finanziaria per il 2006. L’impresa beneficiaria deve risultare in esercizio di attività al momento della liquidazione del contributo. L’accredito sarà effettuato sul conto corrente bancario indicato in domanda, che deve essere intestato all’impresa beneficiaria. La Camera di Commercio si riserva di effettuare le opportune verifiche sugli interventi realizzati e definire le quote di finanziamento erogabili. Per informazioni: Camera di Commercio di Bergamo - Ufficio Agevolazioni Economiche -Largo Belotti, 16 – 24121 Bergamo e-mail promo@bg. Camcom. It - tel 035. 42. 25. 223 – fax 035. 27. 04. 19- www. Bg. Camcom. It . |
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CONVEGNO: “LE IMPRESE CERCANO: GLI INGEGNERI CI SONO? DOMANDA E OFFERTA A CONFRONTO NEL PANORAMA EUROPEO” |
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Milano, 28 gennaio 2008 – Si è svolto il 24 gennaio presso il Politecnico di Milano il convegno “Le imprese cercano: gli ingegneri ci sono? Domanda e offerta a confronto nel panorama europeo”, nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano (Dipartimento di Ingegneria Gestionale), la sua Fondazione e Assolombarda. L’evento ha reso pubblici i risultati di una ricerca sul fabbisogno degli ingegneri in Italia, paese che, a differenza di realtà vicine come Francia e Germania, non solo forma un numero inferiore di laureati ma male impiega figure professionali di alto profilo. Come rimediare a un gap di competenze che rischia di aggravare nel tempo i problemi di produttività e di crescita della nostra economia? Ne hanno discusso i rappresentanti delle principali realtà aziendali italiane in un confronto aperto con l´università. . |
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VERBANO CUSIO OSSOLA – IN AUMENTO I CERTIFICATI DI ORIGINE |
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Verbania, 28 gennaio 2008 – Il certificato di origine (Regolamento Cee 2454/93 del 2. 7. 93) è uno speciale documento doganale che viene rilasciato dalla Camera di Commercio alle imprese che commerciano con paesi non appartenenti all´Unione Europea, quando le autorità del paese destinatario della merce ne fanno richiesta, e che certifica ufficialmente il Paese di origine dei prodotti. Le ragioni che giustificano l´emissione di un certificato di origine sono diverse e variano secondo il Paese che lo richiede: ricerca dell´origine ai fini della determinazione dei diritti doganali nel paese di destinazione, applicazione di regole specifiche per certi prodotti, ed applicazioni di politiche commerciali. L´aumento registrato sui certificati di origine emessi nell’ultimo anno dalla Camera di Commercio è di poco inferiore al 30%, si passa infatti dai 1099 certificati di origine emessi nel 2006 ai 1422 del 2007. Nel 2003 i certificati di origine emessi erano 756, 880 nel 2004 e 951 nel 2005. Le imprese con sede legale o unità produttiva nella provincia di Verbano Cusio Ossola che nell´anno appena concluso hanno chiesto l´emissione di almeno un certificato di origine sono state 67. Di queste più dell´80% appartengono al settore manifatturiero, seguito da un 12% di imprese che appartengono al settore del commercio. Se si analizza nel dettaglio il settore merceologico delle imprese che esportano all´estero e che nello stesso tempo necessitano di un certificato di origine, si riscontra come la maggior parte di queste rientrino nel settore della fabbricazione di prodotti in metallo (circa il 26%, in valore assoluto 18 imprese), seguono le imprese che fabbricano apparecchi meccanici (19,4%, in valore assoluto 13 imprese). Sei imprese (9% del totale) rientrano nel settore del commercio e il 4,5% in quello chimico. Sia nel 2006 che nel 2007 la Cina è il paese verso cui sono stati emessi il maggior numero di certificati di origine, più di 270, circa il 20% sul totale solo nell´ultimo anno. Segue l´India (18% del totale, +16% rispetto al 2006). Interessante notare come nel 2006, Arabia Saudita, Cina, India, Iran, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong rappresentavano più del 70% delle destinazioni dei certificati di origine emessi. La stessa analisi condotta nel 2007 dimostra come la percentuale non superi il 60%, segnale dell´entrata di nuove mete: prima tra tutte Taiwan (il forte incremento è relativo tuttavia principalmente ad una sola impresa). Il campione di imprese ridotto su cui è basato questo studio non permette di fare grandi generalizzazioni a livello provinciale; a questo si deve aggiungere una forte disparità tra il numero dei certificati richiesti dalle diverse imprese presenti sul territorio. Il peso delle imprese che richiedono l´emissione di un numero rilevante di certificati di origine influisce maggiormente sull´analisi delle destinazioni e sul loro cambiamento negli anni. Il buon risultato ottenuto nell´arco dei cinque anni analizzati relativo all´aumento del numero dei certificati di origine emessi dalla Camera di commercio della provincia, potrebbe indicare, pur con i limiti sopra citati, un aumento dell´apertura internazionale del territorio. Tale apertura è confermata dai dati sull´export, relativi ai primi nove mesi dell´anno in cui le esportazioni fuori dai confini dell´Unione Europea sono aumentate del 27% rispetto allo stesso periodo del 2006. Analizzando i primi quindici giorni del nuovo anno si riscontra già un aumento di certificati di origine emessi sia rispetto al 2006 che al 2007. . |
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FIERE - CAMPAGNOLI: "LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E SINDACALI DELL´EMILIA-ROMAGNA COMPRENDONO E CONDIVIDONO LA SCELTA DELLA REGIONE DI PARTECIPAZIONE NELLE SOCIETÀ FIERISTICHE PER PROMUOVERE IL LORO SVILUPPO IN UN GRANDE SISTEMA FIERISTICO REGIONALE. ANCHE LA POLITICA METTA DA PARTE POLEMICHE INFONDATE". |
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Bologna, 28 gennaio 2008 – In merito alla possibile partecipazione della Regione alle società fieristiche dell’Emilia-romagna, l’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli ha dichiarato: “Ho verificato il consenso di tutte le associazioni imprenditoriali e sindacali regionali sulla scelta della Regione di promuovere accordi con gli Enti locali soci delle società fieristiche che comprendano anche un ingresso della Regione nella partecipazione a queste società. Si è ben compreso che è giusto e utile l’obiettivo di un impegno comune di Regione ed Enti locali per sostenere una ulteriore crescita delle società fieristiche anche con una organizzazione integrata ed in rete delle loro attività per affermare ancora di più la competitività e il valore anche nazionale di grande piattaforma del “made in Italy” del sistema fieristico dell’Emilia-romagna. E che è opportuno che tale impegno a superare localismi e a costruire questa strategia di sviluppo veda anche l’apporto delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali. Auspichiamo quindi che, anche nel confronto politico, la nostra scelta venga valutata mettendo da parte polemiche pretestuose e senza fondamento; pregando quindi anche l’on. Galletti, che pare volere contestare la legittimità di tale scelta della Regione, di prendere atto che Regione ed Enti locali non intendono perseguire alcun aumento delle quote pubbliche ed invece, anzi, solleciteranno ulteriori apporti di risorse imprenditoriali e finanziarie; di non dimenticare comunque che in tutte le fiere italiane vi è una presenza di regione ed enti locali; e di ricordare che la Regione Emilia-romagna ha operato limpidamente per la modernizzazione delle realtà fieristiche realizzando per prima la loro trasformazione da enti pubblici in società per azioni, prevedendo espressamente nella propria legge l’apporto nelle società di risorse imprenditoriali e finanziarie private e naturalmente perseguendo la salvaguardia degli interessi pubblici e per il territorio. Oggi sollecitiamo un’ulteriore strategia di sviluppo delle società fieristiche che sarà tanto più efficace tanto più sarà comune, come ha insegnato l’esperienza della costruzione in Emilia-romagna delle nuove grandi società dei servizi locali. Sosteniamo, in coerenza con la legge, che il grande patrimonio pubblico dei quartieri conferito alle società fieristiche resti al servizio del loro sviluppo e del territorio”. . |
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NASCE LA FONDAZIONE SODALITAS: 60 IMPRESE SI UNISCONO PER CONTRIBUIRE A RISOLVERE I GRANDI TEMI DELLA SOCIETÀ DI OGGI LA FONDAZIONE SODALITAS, PRESIEDUTA DALLA PRESIDENTE DI ASSOLOMBARDA DIANA BRACCO, SI PROPONE COME INTERLOCUTORE AUTOREVOLE VERSO LE ISTITUZIONI, PARTNER DEL MONDO DELLE IMPRESE E SOSTEGNO PER IL TERZO SETTORE |
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Milano, 28 gennaio 2008 – A 13 anni dalla nascita (1995) Sodalitas cresce e cambia ruolo: nasce la Fondazione Sodalitas. Sessanta imprese e 80 manager volontari si uniscono facendo della Fondazione un luogo dove competenze e diversità si incontrano per immaginare e costruire un mondo migliore e rispondere ai grandi temi della società di oggi: il futuro delle nuove generazioni, l’integrazione degli immigrati, la valorizzazione delle diversità, la riduzione dell’emarginazione sociale, la promozione della sostenibilità ambientale. In particolare la Fondazione Sodalitas svilupperà i suoi progetti collaborando con tutti gli stakeholder: le organizzazioni nonprofit, offrendo consulenza manageriale pro bono, sviluppando programmi di sistema; il mondo delle imprese, diffondendo la responsabilità sociale tramite lo scambio di buone pratiche e mantenendo le aziende in collegamento con l’Europa e con le Istituzioni; le scuole e le università, con corsi di orientamento al lavoro, progetti di Alternanza scuola/lavoro e consulenza pro bono agli istituti scolastici; le istituzioni, sviluppando partnership con impresa e nonprofit, per rafforzare la coesione sociale. In apertura dell’evento Diana Bracco, Presidente di Assolombarda e Presidente della Fondazione Sodalitas ha spiegato il perché di questa evoluzione: “Sodalitas ha scelto di trasformarsi in Fondazione per diventare un soggetto più solido e più autorevole, più efficace nel dialogo con le istituzioni, più adeguato a proporsi come elemento catalizzatore di progetti sociali che coinvolgano le imprese più avanzate, le istituzioni, il nonprofit. Le 60 imprese che sostengono la Fondazione Sodalitas”, ha aggiunto, “rappresentano la punta più avanzata degli ormai tanti componenti della business community che avvertono la necessità di un futuro migliore e vogliono concorrere a costruirlo”. I leader delle imprese intervenuti nella Tavola Rotonda hanno confermato questo impegno indicando percorsi concreti per rispondere in modo efficace e innovativo alle attese della comunità. Federico Falck (Presidente Gruppo Falck) ha indicato nelle energie rinnovabili una leva per la crescita del sistema Paese; Maurizio Costa (Amministratore Delegato Gruppo Mondadori e Presidente Commissione Cultura Confindustria) ha sottolineato l’importanza della Responsabilità sociale quale aspetto qualificante della cultura d’impresa. Pietro Guindani (Amministratore Delegato di Vodafone Italia) ha riflettuto sul contributo che le aziende tramite le Fondazioni possono dare in termini di stabilità sociale e di qualità degli interventi; Roberto Mazzotta, (Presidente della Banca Popolare di Milano) ha sottolineato su come la partnership tra impresa e comunità possa rafforzare la coesione sociale. Alberto Pirelli (Vice Presidente Gruppo Pirelli) ha illustrato proposte concrete per ridurre l’impatto ambientale. Luciano Martucci (Presidente e Amministratore Delegato di Ibm Italia) ha posto in evidenza il legame imprescindibile tra società civile e formazione professionale dei giovani. Fulvio Conti, (Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel) ha indicato nello sviluppo delle nuove tecnologie una strada per dare alle nuove generazioni possibilità occupazionali. Infine, Alessandro Profumo (Amministratore Delegato Gruppo Unicredit) ha ribadito che le imprese unite nella Fondazione Sodalitas possano formare una rete in grado di rafforzare la coesione sociale. La Governance della Fondazione Sodalitas La Fondazione Sodalitas ha scelto di darsi una governance duale, adottando così un modello di recente introduzione in Italia e assolutamente innovativo per il settore nonprofit. Negli organi statutari sono rappresentate in modo equilibrato e sinergico le due componenti della Fondazione: le imprese che la sostengono (Fondatori d’Impresa), i manager volontari che vi operano (Fondatori Volontari). Al Consiglio d’Indirizzo è affidato il compito di definire le linee strategiche della Fondazione. Ne fanno parte: Diana Bracco, Presidente Fondazione Sodalitas, Antonio Colombo, Assolombarda, Fulvio Conti, Enel, Federico Falck, Gruppo Falck, Pietro Guindani, Vodafone Italia, Gian Francesco Imperiali, Abb, Luciano Martucci, Ibm, Roberto Mazzotta, Banca Popolare di Milano, Vittorio Merloni, Indesit Company, Sonia Padovese, Assolombarda, Corrado Passera, Intesa Sanpaolo, Alberto Pirelli, Pirelli & C. , Aldo Sortino, L’oreal Italia, Alessandro Beda,ruggero Bodo,giuseppe Cesareo, Pierangelo Colico, Elio Scaramazza, Maria Teresa Scherillo, Piermaria Tongiorgi. . |
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IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI VENEZIA CAMBIA LO STATUTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ |
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Venezia, 28 gennaio 2008 - La modifica di cinque articoli dello Statuto della Provincia ed un solo obiettivo: quello di riequilibrare la rappresentanza di genere nei luoghi decisionali. Questo il senso della deliberazione approvata dal Consiglio Provinciale con il voto di tutte le forze politiche e che si propone l’affermazione del “principio della presenza paritaria di uomini e donne in tutti i luoghi delle decisioni pubbliche”. “La filosofia della quote rosa – sottolinea l’Assessora alle pari Opportunità, Enza Vio – non piace molto nemmeno a me. Ma non possiamo nasconderci che così come è venuto a maturare il nostro quadro politico e sociale la presenza delle donne nei luoghi decisionali è così scarsa da trovare poche occasioni per incidere realmente. Sono invece convinta che la donna sia portatrice di un parimonio importante per il contesto sociale e che questa ricchezza vada valorizzata nell’interesse di tutti. Con accenti diversi, ma ho sentito in tutto in Consiglio un atteggiamento che mi permetto di sottolineare perché nuovo e davvero trasversale rispetto a questa tematica”. Le modifiche più rilevanti, condivise anche con la Commissione provinciale per le Pari Opportunità, riguardano l’articolo 15, nel quale si stabilisce che la Provincia: ”nomina, anche nel proprio seno, i rappresentanti del Consiglio presso enti, aziende ed istituzioni, nei casi previsti dalla legge, garantendo la presenza di entrambi i generi e, in caso di nomine plurime che la presenza di ciascun sesso non sia inferiore al terzo dei nominandi” e l’articolo 18 che ora recita “presso enti, aziende, istituzioni e società, non attribuite dalla legge e dallo statuto alla competenza del Consiglio (quindi anche le nomine di competenza della giunta o del Presidente) garantendo la presenza di entrambi i generi e, in caso di nomine plurime, che la presenza di ciascun sesso non sia inferiore al terzo dei nominandi”. Non potendo invece stabilire una ‘quota rosa’ per quanto riguarda la presenza femminile in Giunta il nuovo articolo 16 dello Statuto afferma che le nomine degli assessori fatte dal Presidente dovranno garantire: “la presenza adeguata di entrambi i generi, tendendo, con riferimento all’art. 51 della Costituzione, al raggiungimento della parità numerica tra donne e uomini”. “Il lavoro svolto concordemente dalla Prima Commissione – ha concluso l’Assessora Vio – è stato davvero molto utile e importante. Mi auguro che davvero il cambio di clima che mi par di aver notato, segni una nuova stagione sulla starada di una effettiva parità di genere”. Il documento così operato sarà inoltrato dalla Provincia a tutti i Comni del territorio nell’auspicio di diffondere questo orientamento in tutti gli enti pubblici veneziani. . |
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IL GRUPPO DONNE MANAGER DI MANAGERITALIA MILANO LANCIA IL PROPRIO BLOG IMPATTO ECONOMICO, DISPARITÀ SALARIALE, LEGISLAZIONE E OPPORTUNITÀ PER LA SOCIETÀ TRA I TEMI PIÙ CALDI SU CUI DIBATTERE |
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Milano, 28 gennaio 2008 - Il blog rappresenta un’area di conversazione per dibattere su temi quali: impatto del lavoro femminile sull´economia del nostro Paese, leggi sulle Pari Opportunità, discriminazione salariale di genere e anagrafica. Temi di forte attualità, su cui invitiamo a riflettere e a discutere donne e uomini che lavorano, manager e non, affinché questa diventi una finestra di confronto diretta e tempestiva e ci aiuti a capire come viene vissuto il lavoro della donna così da poterne favorire l’affermazione in un paese come il nostro, dove c’è ancora molto da fare per arrivare a garantire la partecipazione attiva delle donne alle decisioni per lo sviluppo economico. Le opinioni, i progetti e lo scambio di idee saranno fondamentali per poter realizzare le importanti iniziative che Manageritalia Milano ha in programma per il 2008. Sarebbe per noi un piacere poter contare anche sulla Sua autorevole opinione e augurandoci che l’iniziativa possa suscitare il Suo interesse, Le alleghiamo il comunicato stampa di lancio dell’iniziativa e rimaniamo a disposizione per fornirLe eventuali approfondimenti o utili spunti. Http://donne. Manageritalia. It . |
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AFFIDO FAMILIARE: AL VIA I CORSI PER LA PRIMA VOLTA A ROMA A ROMA UNA SERIE DI CORSI PER DIVENTARE GENITORI AFFIDATARI. PROMOSSI DAL CENTRO COMUNALE POLLICINO IN COLLABORAZIONI CON LE ASSOCIAZIONI DEL SETTORE. |
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Roma, 28 gennaio 2008 - Sono 550 i bambini e ragazzi che, a Roma, oggi crescono grazie all´affetto ed alle cure di una famiglia affidataria. Una famiglia che ha deciso di aiutare altri genitori in difficoltà prendendosi cura, per un periodo di tempo, dei loro figli, garantendo loro il calore di un nucleo familiare ed una crescita serena e protetta. L´affido può riguardare bambini e ragazzi di tutte le fasce d´età; normalmente i più coinvolti sono i bambini di età compresa fra gli 8 ed i 12 anni, ma possono essere anche più piccoli (a Roma l´affido ha coinvolto un bimbo di 9 mesi) o vicino alla maggiore età. E´ il caso di Maria, una 17enne che viveva già da tempo in una casa famiglia dopo il suo arrivo in Italia dal Sud America. Lei ha sempre studiato con profitto e si è impegnata nella speranza di trovare qualcuno che si prendesse cura di lei. A pochi mesi dai suoi 18 anni - età alla quale l´affido non è più attuabile - una signora si è offerta per il suo affidamento, garantendole, anche dopo la maggiore età, l´affetto e la cura di una famiglia. Sono molte le famiglie della nostra città che si sono offerte per l´affido. Per loro il Centro Comunale Pollicino organizza dei veri e propri corsi di formazione (il primo del 2008 si è inaugurato ieri) che preparano le coppie all´incontro con il bambino affrontando tutti i temi dell´affidamento e fornendo testimonianze di altre famiglie affidatarie. Alla fine di ogni corso, articolato in 4-5 incontri in un periodo di circa due mesi, le famiglie ritenute valide vengono iscritte nell´Albo dell´Affido ed inserite nell´elenco delle risorse per i bambini in difficoltà. Il corso iniziato ieri si tiene presso il Centro per le Famiglie del Ix Municipio, in collaborazione con le associazioni Arché ed Arlaf. I bambini che vengono inseriti nel circuito dell´affido familiare provengono quasi sempre dalle Case famiglia del Comune di Roma, e sono spesso stranieri; per loro viene realizzato un progetto individuale d´affido coinvolgendo tutte le figure professionali che sino prese cura del minore (assistente sociale del Municipio, psicologo, educatore della casa famiglia, staff del Centro Pollicino). A questo punto si individua, fra le coppie che hanno frequentato i corsi è sono state inserite nell´elenco delle risorse affidatarie, quella che meglio può rappresentare la soluzione per il bambino. Durante tutto il periodo dell´affido la coppia avrà a disposizione servizi di sostegno, consulenza ed assistenza da parte del Centro Pollicino che, in collaborazione con i Municipi, organizza anche gruppi di auto-aiuto per favorire l´incontro ed il confronto fra famiglie affidatarie. L´affido prevede che la famiglia affidataria favorisca e mantenga i contatti del bambino con la famiglia d´origine; un impegno, spesso faticoso ed a volte difficile, che racchiude il senso dell´affidamento familiare, volto a sostenere un bambino e, di fatto, la sua famiglia, per aiutarli a superare un periodo difficile perché poi, in futuro , la famiglia possa riunirsi. Luca, 10 anni, coglierà il senso profondo di questo cammino fra poche settimane, quando la sua mamma uscirà dall´ospedale dopo un ricovero per una grave malattia durato quasi due anni. Un periodo che Luca ha trascorso con l´amore ed il sostegno di Gianni e Pina, i suoi genitori affidatari, e di Carlo e Giuliana, i suoi "fratelli" più grandi figli della coppia. Luca ha potuto frequentare la scuola, crescere circondato da cure ed affetto, farsi nuovi amici e frequentare comunque la sua mamma andandola a trovare in ospedale con regolarità. Il rapporto con la famiglia affidataria non si interromperà ora che Luca tornerà con sua madre, perché il progetto di affidamento prevede comunque un legame ed un sostegno da parte della famiglia affidataria. Attualmente le candidature all´affido che arrivano al centro Pollicino provengono sopratutto da coppie con figli piccoli e da donne sole. Normalmente il livello culturale dei candidati è medio-alto (diploma o laurea) mentre l´età è compresa fra i 30 ed i 50 anni circa). Tutti affrontano con consapevolezza ed impegno il corso, che per prima cosa chiarisce la grandissima differenza esistente fra l´affido familiare e l´adozione. "il nostro intento – ha detto l´Assessore alle Politiche Sociali e della Salute Raffaela Milano – è quello di potenziare la rete dell´affido nella città. Lo strumento dell´affido può infatti costituire un aiuto preziosissimo non solo per i ragazzi, ma anche per le loro famiglie, per aiutarle magari a superare un momento di difficoltà. Si tratta di un gesto di solidarietà concreta e generosa, che va sostenuto ed assistito. Per questo voglio ringraziare sia i romani che già hanno scelto l´affido sia quelli che in questi ultimi mesi si sono rivolti al Centro Pollicino per offrire la loro disponibilità". Per informazioni: Centro Comunale Pollicino: Piazza Santa Chiara, 14 – Tel. 06. 68806880 Scheda: l´Affidamento Familiare L´affidamento familiare è un aiuto temporaneo offerto ad un minore ed alla sua famiglia in difficoltà, attuato accogliendo un bambino o un ragazzo per il tempo necessario, fino a quando i problemi della sua famiglia non siano risolti. Si richiama ad una pratica di solidarietà antica, attuata in modo spontaneo, in cui la famiglia vicina, o un parente si prendevano cura di un bambino in un momento difficile per una coppia o una madre. L´obiettivo di questo tipo di intervento resta comunque il ricongiungimento del minore con la sua famiglia; a differenza dell´adozione prevede il mantenimento dei rapporti con la famiglia d´origine del minore. L´affidamento familiare può essere: Consensuale: quando la famiglia d´origine del minore è consenziente; è disposto dal servizio sociale locale e reso esecutivo da un decreto del giudice tutelare del luogo dove si trova il minore. Non consensuale: quando la famiglia d´origine non è consenziente; in tal caso è disposto dal Tribunale per i Minorenni. Chiunque può dare la sua disponibilità all´affidamento familiare: • Famiglie con figli • Coppie senza figli • Persone singole Fondamentale è che chi offre la sua disponibilità sia in grado di assicurare il mantenimento, l´educazione, l´istruzione e le relazioni affettive di cui il minore ha bisogno. L´affidamento familiare è un provvedimento temporaneo, che può durare da alcuni mesi fino ad un massimo di due anni. Si può offrire la propria disponibilità: A tempo pieno, quando il minore vive con la famiglia affidataria giorno e notte. A tempo parziale, quando la famiglia affidataria si occupa del minore durante il giorno o nei fine settimana o nelle vacanze. Il Centro Comunale Pollicino, in raccordo con gli operatori dei Servizi Sociali dei Municipi, si occupa di accogliere le richieste dei cittadini (coppie e singles) che si rendono disponibili per l´affidamento eterofamiliare. . |
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FERRARA: PRESENTATO IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ DI SIPRO, SONO CENTOVENTI LE AZIENDE INSEDIATE NEL PERIODO 2000-2007 |
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Ferrara, 28 gennaio 2008 - Centoventi aziende insediate dal 2000 al 2007, per un totale, indotto compreso, di 2. 835 nuovi posti di lavoro. Sono questi solo alcuni dei numeri presentati oggi (vedi scheda per tutto il dettaglio delle attività) in conferenza stampa dal presidente di Sipro Gabriele Ghetti e dall’assessore alle Attività produttive della Provincia Diego Carrara che hanno tracciato un bilancio delle attività di questi anni dell’Agenzia di sviluppo di Ferrara. “Ha dato grandi frutti la politica di attrazione di investimenti – ha commentato l’assessore Diego Carrara, dopo l’esposizione dei dati da parte del presidente Ghetti – e mi pare che 120 aziende in 7 anni non siano poche. Nel periodo più recente dal 2004 al 2007 sono stai prodotti 1. 233 nuovi posti di lavoro e attivate 40 aziende sul totale di 120. L’agenzia per lo Sviluppo ha fatto segnare risultati davvero importanti e vorrei sottolineare anche il progetto Investinferrara che ha registrato dati che stanno a significare l’alto tasso di efficienza della spesa sostenuta. Su Sipro abbiamo investito, c’è un aumento del capitale a disposizione per nuovi investimenti e un aumento del valore delle azioni. Il lavoro realizzato è positivo e credo che Sipro debba ancora rafforzare la sua presenza in provincia con una attrazione mirata alla ricerca di medio-grandi imprese”. Il Bilancio Delle Attivita’ Gli Investimenti In Provincia Di Ferrara Il Bilancio Dell´attivita´ Di Sipro Agenzia Per Lo Sviluppo Ferrara, Periodo 2000- 2007 - A partire dal 2001 Sipro ha avviato un programma di attrazione di investimenti in provincia di Ferrara, nell’ambito degli interventi di sviluppo realizzati con i fondi comunitari dell’Obiettivo 2 per il periodo di programmazione 2000-2006. Le attività di marketing territoriale sono state avviate nel 2001 e si sono concretizzate in: - strumenti di promozione (sito web Investinferrara, brochure, campagne stampa e campagne promozionali); - attività di animazione nelle regioni del centro - nord (partecipazione a fiere, mailing, incontri diretti con aziende interessate ecc. ); - attività di accompagnamento all’insediamento delle aziende interessate (sopralluoghi e visite delle aree industriali disponibili, desk informativo per gli incentivi pubblici agli investimenti, assistenza alle fasi di insediamento, business planning ecc. ). Le Aziende Insediate - L’insieme di queste attività ha comportato uno sforzo importante in termini di risorse umane dedicate e investimenti. Sono 239 i sopralluoghi effettuati da potenziali investitori sulle aree Sipro, che hanno consentito l’insediamento (in aree industriali di proprietà Sipro e nella rete provinciale degli incubatori) nel periodo 2000 – 2007 di 120 aziende, con una media di circa 17 aziende all’anno. Di queste, 41 sono neo imprese avviate da giovani al di sotto dei 35 anni. La Dimensione Delle Aree Di Insediamento - La localizzazione di queste aziende in aree Sipro ha comportato la vendita di quasi 66 ettari di aree industriali e artigianali (pari a 650. 922 metri quadrati) predisposte da Sipro nelle diverse aree gestite: Ferrara (Mizzana, Cassana, Pontelagoscuro), Ostellato (Area Sipro di San Giovanni), Berra, Migliaro, Ro, Tresigallo. I Posti Di Lavoro Creati - L’attrazione di investimenti ha consentito l’attivazione di nuovi posti di lavoro e il consolidamento di un indotto locale. Nella fattispecie, nelle aree Sipro nel periodo 2000-2007, sono stati attivati complessivamente 1. 835 nuovi posti di lavoro, a cui vanno aggiunti circa 1. 000 posti di lavoro consolidati nell’indotto che i nuovi insediamenti hanno creato, per un totale complessivo di 2. 835 persone. Si tratta di una media di circa 400 nuovi addetti all’anno. La Tipologia Di Aziende Insediate - Le aziende insediate nelle aree Sipro appartengono prevalentemente al settore della meccanica e dei servizi. Dal 2004 sono in aumento le aziende che operano nel settore ambientale, in particolare nell’area Sipro di San Giovanni di Ostellato. Le nuove imprese attivate grazie alla rete provinciale degli incubatori vedono una prevalenza di aziende del settore informatico e della grafica a Copparo, delle tecnologie per l’ambiente e servizi a Ferrara, del tessile a Ro e della meccanica a Ostellato. La dimensione media varia a seconda dei poli in esame. A Ferrara sono prevalentemente aziende di dimensione media, mentre a San Giovanni di Ostellato si tratta di aziende di dimensione più grande (circa 50-100 addetti). La provenienza degli investitori è prevalentemente dalla Regione Emilia Romagna (Reggio Emilia, Modena) e dalle regioni della Lombardia e del Veneto. In generale l’85% delle aziende insediate proviene da Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna. Gli Investimenti - Nel periodo di programmazione 2000-2006 Sipro ha realizzato investimenti sul territorio della provincia di Ferrara per un valore di 19. 441. 442 Euro per la realizzazione di infrastrutture a sostegno delle attività produttive così articolati: - investimenti per la realizzazione di nuove aree industriali (espansioni di Ferrara – Cassana e Ferrara Area Nord, San Giovanni di Ostellato e Tresigallo); - investimenti per il miglioramento delle infrastrutture delle aree esistenti (San Giovanni di Ostellato, Poggiorenatico); - investimenti per il recupero di zuccherifici dimessi (Comacchio e Migliaro). Di queste somme, circa 10,2 milioni di Euro sono stati finanziati dalla Regione Emilia - Romagna attraverso il Programma speciale d’area per il basso ferrarese, mentre con i fondi europei Obiettivo 2 sono stati finanziati investimenti per circa 6,2 milioni di Euro, di cui 3,3 milioni di Euro di co-finanziamento Sipro e 2,9 milioni di Euro di contributo pubblico. Inoltre, Sipro ha sostenuto, solo con fondi propri, l’acquisizione di 25 ettari adiacenti al Polo chimico di Ferrara per un ammontare complessivo di circa 2,9 milioni di Euro. In qualità di soggetto responsabile del Patto Territoriale, Sipro ha veicolato fondi Cipe per 13,1 milioni di Euro per la realizzazione di importanti infrastrutture (Tangenziale Est e Rete Telematica del medio e basso Ferrarese). L’efficacia Del Programma Investinferrara - Il programma di attrazione di investimenti “Investinferrara” ha avuto un costo complessivo di 1. 050. 000 Euro, di cui l’85% circa finanziato con i fondi Obiettivo 2. Si tratta di un investimento in attività promozionali di circa 175. 000 Euro all’anno che hanno prodotto un rapporto costi/benefici come indicato di seguito: - Costo medio per insediamento di ogni azienda: 8. 750 Euro - Costo medio per ogni posto di lavoro attivato: 370 Euro Si tratta di cifre che indicano l’alto tasso di efficienza della spesa sostenuta per l’attrazione e insediamento di nuove imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro. I Programmi Per Il Prossimo Triennio - Per quanto riguarda l’attrazione delle imprese, Sipro ha già avviato nel corso del 2008 importanti contatti con aziende che hanno espresso l’intenzione ad insediarsi in aree Sipro della Provincia di Ferrara. Si tratta per ora di 6 aziende che hanno già sottoscritto un preliminare di acquisto che sarà perfezionato in rogito nel corso del 2008. Gli investimenti previsti attiveranno circa 150 nuovi posti di lavoro. Una menzione particolare merita l’attività di attrazione rivolta ad aree non gestite direttamente da Sipro. Dallo scorso anno infatti, Sipro supporta la Provincia di Ferrara nella attuazione di piani di riconversione degli zuccherifici che sono stati chiusi a causa dell’applicazione della direttiva comunitaria “Ocm zucchero”. In questo quadro Sipro ha identificato il potenziale investitore che, in partnership con Italia Zuccheri, darà luogo alla riconversione dell’ex zuccherificio di Bondeno e ha facilitato l’investimento di riconversione dello stabilimento Sfir di Pontelagoscuro ad Argenta. Per l’area di San Giovanni Sipro ha promosso la localizzazione di aziende extra provinciali in capannoni di aziende che hanno chiuso l’attività. Rispetto agli interventi di qualificazione del Polo chimico, Sipro ha contribuito all’insediamento di una filiera legata alla produzione di componenti per il fotovoltaico. Si prevede perciò che nel corso del 2008-2009 queste aziende operino gli investimenti previsti in provincia di Ferrara, contribuendo a creare circa 460 nuovi posti di lavoro. Per il 2008 è previsto il completamento dell’attività di promozione dei 25 ettari che Sipro ha acquisito e urbanizzato a Ferrara a nord del Petrolchimico. Si prevede per questa area, anche a integrazione della realizzazione del Transit Point da parte del Comune di Ferrara, di attrarre aziende del settore dei servizi e della logistica. Per quanto riguarda il futuro programma di investimenti, Sipro avvierà una serie di progetti per la realizzazione di aree industriali ecologicamente attrezzate di scala sovracomunale per la quale sono previsti supporti finanziari di fonte comunitaria attraverso il nuovo “Obiettivo competitività e occupazione 2007-2013” che destina attraverso l’Asse 3 del Por 79 milioni di Euro su scala regionale e ulteriori fondi sono previsti sia nel Piano Triennale per le attività produttive sia nel Piano Energetico regionale. . |
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LAVORO. DONAZZAN: “INSEDIATO IL COMITATO DI SORVEGILANZA DEL P.O.R., FONDO SOCIALE EUROPEO” |
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Venezia, 28 gennaio 2008 - Il Comitato di sorveglianza del P. O. R. , Fondo sociale europeo obiettivo “Competitività regionale ed occupazione”, si è insediato il 25 gennaio a Venezia. Il Comitato è l’organo che vigila sulla corretta attuazione del programma operativo e sui risultati raggiunti grazie al contributo del Fondo sociale europeo. Fanno parte del Comitato rappresentanti della Regione, delle Parti sociali e delle Autonomie funzionali, della Commissione europea, del Ministero del Lavoro, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità. Il Comitato, dopo il suo insediamento, ha approvato il regolamento interno ed i criteri in base ai quali saranno selezionati gli interventi cofinanziati con risorse comunitarie. Ampia diffusione è stata data all’importanza del ruolo della comunicazione, che deve servire per far conoscere ai cittadini tutte le azioni positive che vengono realizzate con il Fondo sociale europeo, in particolare in Regioni come il Veneto dove tale strumento è stato utilizzato sempre correttamente. Per Andrea Mancini, rappresentante della Commissione europea occupazione, affari sociali e pari opportunità, “il nuovo programma operativo regionale 2007 - 2013 del Fondo sociale europeo, dopo un lungo periodo di negoziato tra la Commissione europea, lo stato membro Italia e la Regione del Veneto, è diventato un ottimo documento che potrà dare un contributo rilevante allo sviluppo della società della conoscenza e dare anche maggiore competitività all’economia e maggiore occupazione creando ricchezza e sviluppo. Ci sono tutte le premesse perché ciò possa avvenire grazie a una gestione forte, trasparente ed efficiente da parte delle autorità regionali preposte alla messa in opera di questo strumento. ” Per Elena Donazzan, assessore alle Politiche dell’istruzione, formazione e lavoro, “il momento dell’avvio della nuova programmazione è atteso con grande interesse dal sistema produttivo e sociale del Veneto. Mi conforta, nell’affrontare la nuova importante sfida per migliorare la qualità del lavoro e dello sviluppo dell’economia, l’apprezzamento non formale degli interlocutori interessati e, soprattutto, della Commissione europea”. . |
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ENERGIA SOSTENIBILE: ELEMENTO ESSENZIALE PER LO SVILUPPO LOCALE COME AFFERMA IL COMMISSARIO HüBNER IN UNA CONFERENZA NELL´ITALIA MERIDIONALE |
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Bruxelles, 28 gennaio 2008 - L´energia sostenibile è un fattore chiave per lo sviluppo locale. Questo il messaggio centrale che Danuta Hübner, commissario responsabile per la politica regionale,ha espresso il24 gennaio in una conferenza sull´energia a Bari. La conferenza, organizzata per sostenere la politica di sviluppo regionale dell´Italia per il periodo 2007-2013, era intitolata "Energia sostenibile, competitiva e sicura". Pier Luigi Bersani, ministro per lo sviluppo economico, e Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell´ambiente, si sono avvicendati in veste di oratori al commissario Hübner in questo evento volto a preparare un´efficace attuazione delle priorità energetiche che l´Italia ha definito. All´evento hanno parteicpato anche i presidenti delle regioni meridionali dell´Italia. Il piano intende accrescere la quota delle fonti rinnovabili in relazione al consumo energetico delle Regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata. Gli stanziamenti che il Fondo europeo di sviluppo regionale ha concesso all´Italia per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili e dell´efficienza energetica sono i più grandi stanziati nell´Ue per l´attuale periodo di finanziamento e ammontano a 1,85 miliardi di euro. Anticipando la sua visita, il commissario Danuta Hübner ha indicato il fatto che la Commissione, il 23 gennaio, abbia adottato il pacchetto di misure "Energia e cambiamento climatico" e ha ribadito l´importanza del coinvolgimento degli attori locali per promuovere l´uso delle energie sostenibili": La promozione delle energie sostenibili e dei settori produttivi interessati sono un elemento essenziale per la politica di coesione. Plaudo al modo in cui l´Italia intende impegnarsi nell´efficace realizzazione di progetti basati sulle energie rinnovabili. Essi saranno un fattore importante dello sviluppo economico locale. " L´italia ha elaborato uno specifico programma multiregionale intitolato: "Energia rinnovabile ed efficienza energetica" che la Commissione ha adottato il 20 dicembre. Il programma consentirà di sviluppare iniziative innovative in settori quali: risorse geotermiche ad alta temperatura; sviluppo di edifici a scarso fabbisogno energetico; nuovi processi basati sulla biomassa proveniente da componenti locali. Il programma ha promosso trasporti pubblici sostenibili e prevede anche degli interventi che interessano le piccole isole e gli ambienti naturali al fine di combinare lo sviluppo delle energie rinnovabili con una maggiore protezione dell´ambiente locale. . |
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EDISON E DEPA: OPERATIVA A MARZO LA SOCIETA’ POSEIDON CO. PER LA REALIZZAZIONE DEL METANODOTTO ITALIA-GRECIA SI RIUNISCE PER LA PRIMA VOLTA IL COMITATO STRATEGICO |
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Milano, 28 gennaio 2007 – Alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e del Ministro per lo Sviluppo greco Christos Folias in visita ufficiale in Italia, Edison e Depa hanno sottoscritto il 25 gennaio a Roma una dichiarazione di intenti per la costituzione entro marzo della società Poseidon Co. , joint venture paritetica che svilupperà il progetto relativo alla realizzazione del metanodotto di collegamento Italia-grecia nell’ambito del progetto Itgi. La dichiarazione è stata firmata da Assimakis Papageorgiou, Presidente e Amministratore Delegato di Depa, e da Roberto Potì, Direttore Sviluppo di Edison. Nel corso del 2008 Poseidon Co si occuperà del lancio della procedura di “open season”, che avverà entro la prima metà dell’anno, e svilupperà la progettazione esecutiva dell’infrastruttura. L’accordo è stato preceduto dalla prima riunione del Comitato Strategico Italia-grecia costituito dai rappresentati dei due Governi, dalle società Edison e Depa e dalle Autorità competenti per il settore energia dei due Paesi. Il Comitato ha analizzato lo stato di avanzamento del progetto per la realizzazione del metanodotto Italia-grecia e definito le linee operative per il 2008. Il metanodotto Italia-grecia, denominato Poseidon, verrà realizzato tra la costa ellenica della Thesprotia e la città di Otranto in Puglia per una lunghezza di 206 chilometri e una profondità massima di 1. 380 metri. La capacità di trasporto iniziale sarà pari a 8 miliardi di metri cubi all’anno. Edison e Depa hanno ottenuto dal Governo italiano, a seguito del parere positivo espresso dall’Unione Europea il 22 maggio 2007, il diritto di poter utilizzare interamente la capacità di trasporto del metanodotto per un periodo di 25 anni. In base agli accordi tra le due società l’80% della capacità di trasporto sarà riservata a Edison, mentre il restante 20% sarà destinato a Depa. Edison e Depa si sono inoltre impegnate ad aumentare la capacità di trasporto del gasdotto, rendendola disponibile per l’accesso a terzi attraverso una procedura di open season, e a incrementare i volumi di gas al Punto di Scambio Virtuale italiano, contribuendo alla nascita della futura Borsa del gas. Il metanodotto Poseidon si collegherà alla rete nazionale ellenica per poi innestarsi in quella turca consentendo all’Italia e ai Paesi dell’Unione Europea di accedere alle aree del Mar Caspio e del Medio Oriente, nelle quali si trova oltre il 20% delle riserve mondiali (30. 000 miliardi di metri cubi di gas). . |
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QUADRINO INCONTRA IL MINISTRO DELLO SVILUPPO GRECO CHRISTOS FOLIAS EDISON CONFERMA L’IMPEGNO A CRESCERE IN GRECIA NELL’ELETTRICITÀ E NEL GAS |
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Milano, 28 gennaio 2007 – Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison, ha incontrato nel tardo pomeriggio del 24 gennaio il Ministro dello Sviluppo greco Christos Folias in vista ufficiale in Italia. Nel corso dell’incontro Quadrino ha manifestato l’interesse di Edison a cogliere le opportunità offerte dal mercato energetico greco, che sta crescendo a tassi elevati, superiori alla media dell’Unione Europea. Durante l’incontro Umberto Quadrino ha ripercorso con il Ministro i numerosi impegni che legano Edison alle Grecia a partire dalla stretta collaborazione nel Progetto Igi, che prevede la realizzazione di un metanodotto tra la Grecia e la costa pugliese. Il metanodotto si innesta nel corridoio energetico Itgi che unisce l’Italia ai Paesi del Medio Oriente e del Caspio dove si trova il 20% delle riserve mondiali di gas. Il metanodotto sarà costruito da una joint venture paritetica a cui Edison partecipa insieme a Depa, la società nazionale greca operativa nel settore degli idrocarburi. Edison, presente in Grecia dal 2002 con la sua filiale Edison Hellas, è inoltre impegnata nel settore elettrico dove punta a diventare il secondo operatore. In questo settore Edison ha sottoscritto un accordo con Hellenic Petroleum per costituzione di una joint venture paritetica con l’obiettivo di realizzare una capacità produttiva di oltre 1400 Mw e lo sviluppare nuovi progetti nei settori idroelettrico e eolico. In base all’accordo, Hellenic Petroleum conferirà nella nuova joint venture la propria controllata T-power, che gestisce una centrale a ciclo combinato alimentata a gas metano da 390 Mw già operativa a Thessaloniki; Edison conferirà la propria partecipazione (65%) nel progetto per la realizzazione della centrale di Thisvi, (sviluppata con Hellenic Energy & Development) e il progetto in fase di studio per la realizzazione di una centrale a carbone da 600 Mw nell’area portuale industriale di Astakos, nella regione di Etoloakarnania. Nel corso del colloquio è stato fatto riferimento anche ai rapporti maturati con l’azienda ellenica Public Power Corp e ai possibili sviluppi futuri della collaborazione. . |
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L’EUROPA SCEGLIE LE RINNOVABILI E FISSA I TARGET PER TUTTI I PAESI MEMBRI. |
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Milano, 29 Gennaio 2008 – La Commissione Europea ha deciso: per contribuire all’obiettivo comunitario l’Italia dovrà raggiungere entro il 2020 una produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 17% dei consumi nazionali finali. Non più un’indicazione quella espressa dalla Commissione, bensì un obbligo vero e proprio che ogni Stato Membro – Italia inclusa – dovrà impegnarsi a rispettare. “Un impegno concreto quello che viene chiesto al nostro Paese – dichiara Roberto Longo, presidente di Aper – che rappresenta una vera occasione di competitività che l’Italia non può lasciarsi sfuggire. Un target tecnologicamente ed economicamente realizzabile quello fissato dalla Commissione, che rappresenta una reale opportunità per un effettivo sviluppo del settore e del Paese stesso che deve recuperare il forte ritardo che la politica energetica condotta fin’ora ha accumulato”. “A questo punto risulta quanto mai fondamentale – continua Longo - chiedere al Governo di assumere e soprattutto attuare in maniera tempestiva politiche energetica chiare, realistiche e coerenti con gli impegni internazionali, che dovranno innanzitutto essere volte a rimuovere i nodi e gli ostacoli che attualmente frenano la crescita del settore”. . |
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MAIRE TECNIMONT: AL VIA SEED, IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO DI GRUPPO |
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Milano, 28 gennaio 2008 - Rispettando le tempistiche previste, è diventato operativo il nuovo sistema informativo integrato del gruppo Maire Tecnimont, Seed. Si tratta di una piattaforma informatica che unisce la gestione e il supporto dei processi di Amministrazione, Finanza e Controllo, Tesoreria, Project Control, nonché di Approvvigionamento e follow-up dei materiali di progetto. Il sistema permette, infatti, una visione globale del business, garantendo l’integrazione e la tracciabilità delle transazioni del Gruppo, con i relativi vantaggi in termini di efficienza e ottimizzazione. Si tratta di un risultato di assoluto rilievo nel percorso di integrazione del Gruppo Maire Tecnimont. Esso consentirà di raggiungere entro il primo trimestre 2008 l’ulteriore step rappresentato dal meccanismo automatico di consolidamento civilistico e fiscale, in conformità con quanto dichiarato nel prospetto informativo relativo all’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione di Maire Tecnimont Spa. Il progetto sta ridisegnando il Modello Operativo di Maire Tecnimont, coinvolgendo tutte le società del Gruppo. Con oggi il go-live riguarda le principali società in Italia: Maire Tecnimont, Maire Engineering e Tecnimont e le loro principali controllate. Sviluppato in 8 mesi, il progetto Seed si è articolato in tre fasi: basic design, sviluppo, testing e formazione. Al fine di capitalizzare le potenzialità e le conoscenze già presenti in azienda, Maire Tecnimont ha deciso di adottare una modalità di delivery che replicasse la stessa abitualmente utilizzata nello svolgimento dei progetti di business. Tale modello consentirà, nelle fasi successive all’avviamento e nella fase di manutenzione, di contare su risorse interne particolarmente qualificate, con indubbi vantaggi in termini di contenimento dei costi e di efficacia operativa. Maire Tecnimont ha scelto Accenture come System Integrator per garantire un modello gestionale compatibile rispetto a quello abitualmente utilizzato a livello di Gruppo. La scelta operata di localizzare due team operativi di supporto, operanti uno in Italia e uno in India, ha assicurato sia la gestione della multilocalità che il rispetto dei tempi di progetto. La piattaforma integrata di Gruppo prevede l’utilizzo del portafoglio di soluzioni Sap for Engineering, Construction & Operation, che consente l’organizzazione dell’intero processo, dalla fase di pianificazione a quella di esecuzione, nonché la completa visibilità e il pieno controllo di tutte le attività. Alla tecnologia Sap si affiancano l’applicativo Piteco, per la gestione della Tesoreria, e l’applicativo Marian Intergraph, che definisce le richieste di materiali dell’Area Ingegneria, nonché le funzionalità relative alle verifiche ispettive, ai collaudi ed ai trasporti inerenti gli ordini ed il Material Tracking nei diversi site operativi. Il nuovo sistema informativo coinvolge, a livello di Gruppo, circa 650 utenti, dislocati nelle varie sedi operative. . |
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"DISSOCIAZIONE MOLECOLARE" - ILLY A SBE MONFALCONE PER NUOVO IMPIANTO |
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Monfalcone (Go), 28 gennaio 2008 - - Industria privata e Pubbliche amministrazioni possono collaborare per esplorare assieme nuove strade nel campo energetico, coniugando risparmio e tutela dell´ambiente. Di questo si è discusso questa sera a Monfalcone in un incontro che il presidente della Regione Riccardo Illy ha avuto con Alessandro Vescovini, presidente della Sbe (Società Bulloneria Europea). Alla riunione, che si è svolta nella sede dell´azienda, insediata nella zona industriale di Monfalcone, erano presenti anche il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta e l´assessore comunale di Monfalcone Bou Konate. La Sbe, come ha spiegato Vescovini, da tempo pone estrema attenzione al tema dell´energia, puntando all´ autosufficienza, per risparmiare sui costi energetici utilizzando nello stesso tempo nuove tecnologie innovative e "pulite". L´azienda monfalconese già produce autonomamente il 50 per cento del suo fabbisogno, grazie a un impianto fotovoltaico e alla cogenerazione. Al presidente Illy è stato illustrato questa sera un nuovo investimento in campo energetico, che sarà completato nei prossimi mesi. La Sbe installerà un sistema di "dissociazione molecolare" che permetterà di ricavare in modo efficiente energia pulita da biomasse. Si tratta di uno dei primi impianti di questo tipo che entreranno in funzione in Europa e in Italia. Nel corso dell´incontro sono state prese in esame possibili forme di collaborazione con la Pubblica amministrazione, per esempio sperimentando l´uso dei rifiuti per alimentare questo tipo di impianto. La Sbe, inoltre, ha raggiunto accordi con un pool di imprese per attività di ricerca volte a sfruttare in modo nuovo il sistema di "dissociazione molecolare", facendo funzionare con la sua energia non più una turbina ma un motore. . |
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PUBBLICATO DALL’ARTI IL RAPPORTO SULLE ENERGIE RINNOVABILI |
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Valenzano (Ba), 28 gennaio 2008 - Un quadro completo degli obiettivi europei, della produzione e del consumo di energia elettrica in Italia, dello sviluppo della filiera energetica e del risparmio energetico, della ricerca nel settore. “Energie rinnovabili ed efficienza energetica: un quadro d’insieme”: è questo il titolo del rapporto pubblicato dall’Arti che delinea un quadro sullo stato dell’arte in Italia nell’ambito delle energie rinnovabili. Il rapporto è disponibile sul portale dell’Arti, www. Arti. Puglia. It. Lo studio nasce dalla necessità di fare luce sulla situazione del settore in Italia, anche a seguito della decisione della primavera del 2007 del Consiglio europeo di fissare gli obiettivi da raggiungersi nel 2020: l’incremento della consumo di energia da fonti rinnovabili (fino almeno al 20% del totale), la riduzione del 20% del consumo di energia primaria rispetto alla media attuale e la parallela riduzione del 20% delle emissioni di gas serra. Queste indicazioni europee si traducono in Italia nell’obiettivo di raddoppiare la quota di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per poter valutare dimensioni e prospettive regionali in quest’ambito, occorre prima analizzare lo scenario di riferimento. Sono questi, dunque, gli obiettivi del Rapporto coordinato dall’Arti: delineare qual è lo stato di sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia, la localizzazione e la specializzazione delle principali imprese produttrici di energia rinnovabile presenti sul mercato, il ruolo delle imprese nelle diverse fasi della filiera delle rinnovabili, i principali indicatori nazionali della produzione energetica da fonti rinnovabili e il mercato dell’efficienza energetica. Infine, il Rapporto passa in rassegna le principali iniziative innovative in corso in Italia e fornisce un quadro della ricerca nel settore energetico nazionale. Le Regioni assumono in tale ambito un ruolo fondamentale, a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, che attribuisce loro competenze crescenti sul tema dell’energia. La politica energetica regionale è dunque centrale nel sostegno agli investimenti nel settore e fornisce un concreto contributo per il raggiungimento degli obiettivi comunitari di competitività e sostenibilità. La conoscenza del panorama nazionale della produzione e della ricerca è la base per impostare correttamente utili politiche regionali di sviluppo della filiera. Per questo, a questa prima indagine, seguirà nei prossimi giorni un Rapporto sulla situazione della filiera energetica in Puglia, che contiene anche l’analisi di possibili opzioni tecnologiche per lo sviluppo di una complessiva politica regionale nel settore. . |
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DEL TURCO, INTESA PER DIGA PONTE CHIAUCI DA DI PIETRO PER FIRMARE ACCORDO CON REGIONE MOLISE |
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Roma, 28 gennaio 2008 - "Abbiamo raggiunto un importante accordo per gestire una struttura destinata a risolvere nel tempo i problemi legati alla distribuzione dell´acqua a fini agricoli, industriali e potabili". Lo ha detto il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, a margine della riunione con il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, cui ha partecipato anche il presidente della regione Molise, Michele Iorio, per la firma di un protocollo d´intesa tra le due Regioni. L´accordo del 24 gennaio porterà, in maniera condivisa, alla realizzazione e gestione delle opere per l´utilizzo delle acque del fiume Trigno, che interessa i due territori regionali, e quindi al completamento della diga di Ponte Chiauci. Il Cipe, infatti, nel mese di ottobre dello scorso anno, ha approvato lo stanziamento di 25 milioni di euro per il completamento dell´opera che sarà affidato al Consorzio di bonifica sud di Vasto. Il progetto è inserito nel programma delle infrastrutture strategiche della legge obiettivo. "Grazie all´interessamento autorevole del ministro Di Pietro - ha aggiunto Del Turco - sono state risolte tutte le questioni legate al completamento dell´opera. Quindi, personalmente ringrazio il Ministro per l´impegno profuso". Le parti hanno anche concordato la costituzione di un ufficio paritetico preposto alla attuazione della intesa stipulata, coordinato a turno dalle due Regioni, che seguirà i lavori, l´utilizzo dei fondi stanziati e vigilerà sulla salvaguardia ambientale delle aree interessate dalla costruzione. Il protocollo ribadisce, inoltre, la ripartizione della portata d´acqua al 50 per cento tra le due regioni mentre la Regione Abruzzo s´impegna a rilasciare la concessione per la captazione delle acque in favore del Consorzio vastese. . |
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INTERNATIONAL REAL ESTATE DEVELOPMENT OPPORTUNITIES |
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Budapest, 28 gennaio 2008 - La Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria e la Maisz (Associazione Ungherese degli Immobiliaristi) hanno organizzato la conferenza “International Real Estate Development Opportunities”per la presentazione della Fiera Eire a Milano. Le tematiche trattate erano l´Italia come partner per gli investimenti Real Estate in Ungheria e la presentazione di Eire -Expo Italia Real Estate, la più importante fiera Italiana di Real Estate e una delle principali in Europa, come scelta preferenziale per accedere al mercato degli investitori dell´area Mediterranea. All’incontro con i giornalisti erano presenti: il Presidente della Cciu, dott. Alessandro Stricca, il Presidente della Maisz, Mehrli Péter, il Direttore dell’Ice, dott. Alessio Ponz de Leon Pisani, il resp. Dello Sportello Fiere e consigliere Cciu dott. Filippo Farkas, il Primo Segretario Sezione Economico – Commerciale dell’Ambasciata d’Italia, dott. Sergio Strozzi, il Manager Eire - Milano Fiera, Fabrizio Errico, e il Sales&rent manager della società Gestim (socio Cciu), Veiro Boldrin. Nel corso della conferenza stampa il direttore dell’Ice, dott. Alessio Ponz de Leon Pisani, ha sottolineato l’importanza dell’attività fieristica immobiliare in Europa che vede una crescente partecipazione dell’imprenditoria ungherese. Sergio Strozzi, Primo Segretario Sezione Economico – Commerciale dell’Ambasciara d’Italia, ha illustrato l’andamento del mercato immobiliare ungherese che sta attraversando un periodo di crescita grazie anche alle imprese italiane operanti nel settore. “È particolarmente attivo il mercato per quanto riguarda gli immobili ad uso ufficio, nel 2007 in Ungheria sono stati firmati ben 300. 000 contratti. ” – ha aggiunto il dott. Strozzi. L’incontro con i giornalisti è proseguito con l’intervento del presidente della Maisz, Mehrli Péter: ”Gli sviluppi del settore immobiliare hanno subito un arresto perchè l’attenzione si concentra su nuovi progetti, come la costruzione di centri commerciali, hotel e centri di accoglienza per anziani. Lo sviluppo dell’infrastruttura richiede il coinvolgimento di capitale straniero”. Il presidente Stricca ha illustrato le ottime possibilità di investimento da parte di imprese italiane in Ungheria e sull’analisi del mercato immobiliare italiano: “Il mercato ungherese è affidabile sia dal punto di vista economico, commerciale che sociale. Si registra una tendenza crescente per quanto riguarda i nuovi investimenti immobiliari; con la situazione turbolenta dei mercati azionari e monetari forse l’investimento più sicuro è quello immobiliare ed in questo ambito l’Ungheria offre una delle soluzioni più competitive. ” – ha concluso il dott. Alessandro Stricca. La conferenza stampa è terminata con la presentazione di Expo Italia Real Estate 2008 da parte di Fabrizio Errico che ha esposto i prossimi obbietivi della fiera immobilare milanese:”Siamo intenzionati a rafforzare la nostra posizione sui mercati dell’Europa dell’Est (Bulgaria, Romania, Ungheria) e nel mediterraneo. Vorremmo invitare alla fiera espositori sia dal settore privato sia dalla sfera pubblica. Su 40. 000 metriquadri saranno presenti gli stand di 38 paesi. Quest’estate la fiera ospiterà una conferenza che verterà sull’importanza del V. Corridoio e sugli sviluppi dell’infrastruttura”- ha sottolieato il manager dell’Eire auspicando per il 2008 una maggiore presenza ungherese sul mercato immobiliare italiano e straniero. L’incontro é stato coordinato dal consigliere Cciu Filippo Farkas che ha preannunciato un’ azione focalizzata nel corso del 2008 della Cciu per sviluppare ulteriormente la presenza degli investimenti immobiliari italiani in Ungheria. . |
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EDILIZIA ABITATIVA, UN BANDO DA 58 MILIONI DI EURO PER I COMUNI SARDI |
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Cagliari, 28 gennaio 2008 - È partita la seconda fase del programma straordinario di edilizia abitativa, approvato dalla Giunta lo scorso dicembre. Dopo l´attribuzione diretta a 100 Comuni sardi di 80 milioni di euro (lo stanziamento complessivo è di 147,9 milioni, in gran parte di provenienza regionale), ora vengono messe a bando risorse aggiuntive per un totale di 58 milioni 605mila 690 euro. "La Regione - spiega l´assessore dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni - continua a privilegiare il recupero di immobili pubblici aventi destinazione non residenziale, in modo tale da valorizzare e utilizzare il patrimonio edilizio pubblico esistente ma inutilizzato. Così otteniamo due risultati in uno: riqualificare i centro storici e gli spazi urbani inutilizzati, e contenere il consumo del territorio, contrastando la formazione di nuove periferie laddove non sia strettamente necessario. Ci aspettiamo una grande risposta a questo bando, che mette a disposizione una quantità ingente di risorse, e invitiamo i Comuni ad attivarsi entro 120 giorni". È previsto l´ampliamento dell´offerta di abitazione a canone sociale a favore delle famiglie con reddito non superiore a 11. 465 euro. Una particolare attenzione sarà garantita alla realizzazione di abitazioni con elevate caratteristiche qualitative, innovative e con soluzioni progettuali adeguate ed attuali in temi di sostenibilità edilizia e qualità architettoniche. Una quota del 60% degli alloggi realizzati dovrà essere riservata alle famiglie di nuova formazione, ai genitori soli con figli a carico, agli anziani. Per questi ultimi dovranno essere previste particolari tipologie costruttive, per agevolare la vivibilità degli alloggi anche in regime comunitario, favorendo le misure di assistenza sociale e sanitaria. I Comuni e l´Area (Azienda regionale per l´edilizia abitativa), entro il 26 maggio 2008, potranno presentare le proposte per la localizzazione di interventi di recupero, ovvero di acquisto e recupero di alloggi di edilizia popolare da assegnare a canone sociale. I fondi disponibili per l´attuazione del programma ammontano a 58 milioni 605mila 690 euro. Sarà compito dei Comuni individuare le famiglie che potranno usufruire degli alloggi a canone sociale. I nuclei familiari dovranno avere i seguenti requisiti: limite massimo di reddito non superiore a 11. 465 euro; cittadinanza italiana o di Stato membro dell´Unione Europea o di Stato extracomunitario purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno; non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare; non aver ottenuto agevolazioni pubbliche in qualunque forma concesse per l´acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni. . |
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LECCO: 11 MILIONI PER 122 ALLOGGI, FIRMATI ACCORDI |
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Lecco, 28 gennaio 2008 - L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha sottoscritto il 24 gennaio a Lecco, due Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale con il presidente dell´Aler locale, Giuseppe Canali, e i rappresentanti dei comuni coinvolti. Si tratta di un piano da 11 milioni di euro che, entro il 2009, permetterà di consegnare 122 alloggi di edilizia residenziale pubblica, nuovi o completamente ristrutturati: 3,4 milioni di euro sono destinati al nuovo Accordo quadro di sviluppo territoriale sottoscritto con i Comuni di Airuno e Valmadrera (2 interventi) e 7,4 milioni integrano l´Aqst con il Comune di Lecco (5 interventi). Il finanziamento regionale permetterà di offrire alloggi a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). Lo stanziamento è contenuto in una delibera regionale proposta dallo stesso assessore Scotti, che mette a disposizione dei Comuni lombardi 181 milioni di euro per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica con 2. 738 alloggi: 567 ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. Di questi, 1. 814 alloggi saranno assegnati a canone sociale e 924 a canone moderato. "Gli Accordi - ha detto l´assessore Scotti - sono lo strumento innovativo ed efficace, con il quale Regione Lombardia ha scelto di contribuire in maniera forte e decisa, ma soprattutto in stretto raccordo con gli Enti locali e territoriali, ad affrontare il tema della casa". "E abbiamo scelto di farlo - ha aggiunto Scotti - con quel metodo che si è già rivelato vincente, coinvolgendo cioè gli Enti locali che sono chiamati a rilevare i bisogni sul territorio e a precisarli nel dettaglio in dialogo con la Regione. Così garantiremo tempi certi e rapidi di realizzazione, a tutto vantaggio di chi non può permettersi di pagare le cifre che il libero mercato immobiliare impone". La prossima tappa, già annunciata dall´assessore Scotti, è quella della lotta all´abusivismo, così come previsto dalla nuova legge regionale che regola i canoni d´affitto degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Anche in questo senso, l´obiettivo è quello di lavorare con Comuni e Province, ovviamente in stretto raccordo con Prefetture e Forze di polizia, per predisporre e attuare in tempi rapidi il piano per la sicurezza degli immobili occupati abusivamente. Gli Interventi In Dettaglio - Nuovo Aqst Per La Provincia Di Lecco: 30 Alloggi, 3,4 Milioni - 1) Airuno - Realizzazione di 11 alloggi a canone sociale in viale della Libertà. Finanziamento regionale: 980. 413 euro. 2) Valmadrera - Acquisizione di 19 alloggi a canone sociale in Piazza Monsignor Citterio e in via Stoppani. Finanziamento regionale: 2. 447. 000 euro. - Integrazione Aqst Esistente: 92 Alloggi, 7,4 Milioni 1) Lecco - Nuova costruzione di 6 alloggi a canone sociale in via Montebello. Finanziamento regionale: 475. 000 euro. 2) Lecco - Realizzazione di 21 alloggi a canone sociale e 6 a canone moderato in via Gorizia. Finanziamento regionale: 2. 124. 531 euro. 3) Lecco - Recupero di 14 alloggi a canone sociale in via Paisiello. Finanziamento regionale: 1. 238. 000 euro. 4) Lecco - Recupero di 12 alloggi a canone sociale in corso Martiri. Finanziamento regionale: 723. 553 euro. 5) Lecco - Nuova costruzione di 33 alloggi a canone sociale in via Radici. Finanziamento regionale: 2. 836. 000 euro. . . . |
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COMO:11,5 MILIONI PER 146 ALLOGGI, FIRMATI ACCORDI |
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Varese, 28 gennaio 2008 - Sono stati sottoscritti il 24 gennaio, presso la Sede Territoriale della Regione Lombardia di Varese, gli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) per la provincia di Como. Hanno firmato le intese l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, il presidente dell´Aler locale, Alessandro Turati, e i rappresentanti dei comuni coinvolti. Un piano da 11,5 milioni di euro che, entro il 2009, permetterà di consegnare 146 alloggi di edilizia residenziale pubblica, nuovi o completamente ristrutturati: 10,5 milioni sono destinati al nuovo Accordo per 9 interventi in provincia (136 alloggi) e 1 milione va ad a integrare l´Aqst esistente (1 intervento, 10 alloggi). Il finanziamento regionale offrirà unità abitative a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). Lo stanziamento è contenuto in una delibera regionale proposta dallo stesso assessore Scotti, che mette a disposizione dei Comuni lombardi 181 milioni di euro per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica con 2. 738 alloggi: 567 ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. Di questi, 1. 814 alloggi saranno assegnati a canone sociale e 924 a canone moderato. "Gli Accordi - ha detto l´assessore Scotti - sono lo strumento innovativo ed efficace, con il quale Regione Lombardia ha scelto di contribuire in maniera forte e decisa, ma soprattutto in stretto raccordo con gli Enti locali e territoriali, ad affrontare il tema della casa". "E abbiamo scelto di farlo - ha aggiunto Scotti - con quel metodo che si è già rivelato vincente, coinvolgendo cioè gli Enti locali che sono chiamati a rilevare i bisogni sul territorio e a precisarli nel dettaglio in dialogo con la Regione. Così garantiremo tempi certi e rapidi di realizzazione, a tutto vantaggio di chi non può permettersi di pagare le cifre che il libero mercato immobiliare impone". La prossima tappa, già annunciata dall´assessore Scotti, è quella della lotta all´abusivismo, così come previsto dalla nuova legge regionale che regola i canoni d´affitto degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Anche in questo senso, l´obiettivo è quello di lavorare con Comuni e Province, ovviamente in stretto raccordo con Prefetture e Forze di polizia, per predisporre e attuare in tempi rapidi il piano per la sicurezza degli immobili occupati abusivamente. Gli Interventi In Dettaglio - Nuovo Aqst:136 Alloggi, 10. 5 Milioni - 1) Alzate Brianza (via Ponticello), recupero edilizio, 14 appartamenti a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 488. 742 euro. 2) Cavallasca, (palazzina garibaldina lotto area 2), nuova costruzione, 10 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 402. 040 euro. 3) Erba, (via Cavour), nuova costruzione, 28 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 2. 548. 159 euro. 4) Lipomo (via Canzighina), nuova costruzione, 12 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 966. 526 euro. 5) Lomazzo (via Lombardia), nuova costruzione, 14 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 281. 059 euro. 6) Lurago Marinone (via Papa Giovanni Xxiii), nuova costruzione, 16 appartamenti a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 548. 223 euro. 7) Mariano Comense, (via S. Stefano 40), ristrutturazione, 10 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 508. 038 euro. 8) Mozzate, (Località Brera), 20 alloggi a canone moderato. Finanziamento regionale: 959. 642 euro. 9) Rovellasca, ( via Cavour) recupero edilizio, 12 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 881. 558 euro. - Integrazione Aqst Precedente 1) Como (Via Alebbio) nuova costruzione, 10 appartamenti a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 046. 790 euro. . . |
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VARESE,16,5 MILIONI PER 299 ALLOGGI,FIRMATI ACCORDI |
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Varese, 28 gennaio2008 - L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha firmato il 24 gennaio a Varese due Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) con il presidente dell´Aler locale, Gianpietro Colombo e i rappresentanti dei comuni coinvolti. Si tratta di un piano da 16,5 milioni di euro che, entro il 2009, permetterà di consegnare 299 alloggi di edilizia residenziale pubblica, nuovi o completamente ristrutturati: 15,5 milioni sono destinati al nuovo Accordo sottoscritto con i comuni di Busto Arsizio, Carnago, Castellanza, Cislago, Fagnano Olona, Gallarate, Olgiate Olona, Saronno, Somma Lombardo, Tradate, Uboldo, Venegono Inferioree l´Aler di Varese (14 interventi in totale); 1 milione è destinato invece a integrare l´Aqst con il Comune di Varese (2 interventi). Il finanziamento regionale permetterà di offrire alloggi a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). Lo stanziamento è contenuto in una delibera regionale proposta dallo stesso assessore Scotti, che mette a disposizione dei Comuni lombardi 181 milioni di euro per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica con 2. 738 alloggi: 567 ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. Di questi, 1. 814 alloggi saranno assegnati a canone sociale e 924 a canone moderato. "Gli Accordi - ha detto l´assessore Scotti - sono lo strumento innovativo ed efficace, con il quale Regione Lombardia ha scelto di contribuire in maniera forte e decisa, ma soprattutto in stretto raccordo con gli Enti locali e territoriali, ad affrontare il tema della casa". "E abbiamo scelto di farlo - ha aggiunto Scotti - con quel metodo che si è già rivelato vincente, coinvolgendo cioè gli Enti locali che sono chiamati a rilevare i bisogni sul territorio e a precisarli nel dettaglio in dialogo con la Regione. Così garantiremo tempi certi e rapidi di realizzazione, a tutto vantaggio di chi non può permettersi di pagare le cifre che il libero mercato immobiliare impone". La prossima tappa, già annunciata dall´assessore Scotti, è quella della lotta all´abusivismo, così come previsto dalla nuova legge regionale che regola i canoni d´affitto degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Anche in questo senso, l´obiettivo è quello di lavorare con Comuni e Province, ovviamente in stretto raccordo con Prefetture e Forze di polizia, per predisporre e attuare in tempi rapidi il piano per la sicurezza degli immobili occupati abusivamente. Gli Interventi In Dettaglio - Nuovo Aqst Per La Provincia Di Varese: 270 Alloggi Per 15. 5 Milioni - 1) Busto Arsizio - Realizzazione di 33 nuovi alloggi a canone sociale in viale Boccaccio. Finanziamento regionale: 2. 207. 000 euro. 2) Carnago - Due interventi per la realizzazione di 12 appartamenti a canone sociale in via Monte Grappa (finanziamento regionale: 1. 229. 000 euro) e di 6 a canone sociale e 6 a canone moderato in via Cavour (finanziamento regionale: 922. 000 euro). 3) Castellanza - Realizzazione di 20 alloggi a canone moderato in via San Giovanni. Finanziamento regionale: 1. 069. 000 euro. 4) Cislago - Costruzione di 23 nuovi alloggi a canone sociale in via Libertà e via Matteotti. Finanziamento regionale: 1. 474. 000 euro. 5) Fagnano Olona - Realizzazione di 16 appartamenti a canone sociale in via Pasolini. Finanziamento regionale: 1. 480. 000 euro. 6) Gallarate - Nuova costruzione di 34 alloggi a canone moderato in via Sant´agostino. Finanziamento regionale: 1. 214. 000 euro. 7) Olgiate Olona - Realizzazione di 18 appartamenti a canone sociale in via Brennero. Finanziamento regionale: 1. 177. 000 euro. 8) Saronno - Realizzazione di 48 mini alloggi ricavati dal recupero dell´ex seminario di piazza Santuario. Finanziamento regionale: 1. 109. 000 euro. 9) Somma Lombardo - Dal recupero dell´ex scuola di via Colombo in frazione Coarezza, sorgeranno 10 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 619. 000 euro. 10) Tradate - Recuperando il fabbricato di via Crocefisso, saranno realizzati 12 appartamenti a canone sociale. Finanziamento regionale: 685. 000 euro. 11) Uboldo - Realizzazione di 12 alloggi a canone sociale in vicolo Trentino. Finanziamento regionale: 1. 043. 000 euro. 12) Venegono Inferiore - Due interventi. In via Berra saranno realizzati 3 alloggi a canone sociale e 9 a canone moderato. (finanziamento regionale: 756. 000 euro). In via Mauceri, 8 appartamenti a canone sociale (finanziamento regionale: 533. 000 euro). - Integrazione Aqst Esistente 29 Alloggi, 1 Milione 1) Varese - Realizzazione di 8 alloggi a canone moderato in via Valsugana. Finanziamento regionale: 295. 000 euro. 2) Varese - Nuova costruzione di 21 appartamenti a canone moderato in piazzale Staffora. Finanziamento regionale: 779. 000 euro. . . . |
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