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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
SANITÀ INTEGRATIVA: AL VIA IL “SECONDO PILASTRO” DEL SSN  
 
 Roma, 1 aprile 2008 - Il Ministro della Salute Livia Turco ha firmato, il 19 marzo 2008, il Decreto ministeriale che individua gli ambiti delle prestazioni dei Fondi integrativi del Sistema Sanitario Nazionale (Ssn) e degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso no profit che forniscono prestazioni assistenziali integrative a quelle fornite dal Ssn. Gli ambiti di intervento dei Fondi integrativi comprendono prestazioni aggiuntive, non comprese nei livelli essenziali di assistenza e con questi comunque integrate, erogate da professionisti e da strutture accreditati, e tra queste anche: le prestazioni di medicina non convenzionale; le cure termali, limitatamente alle prestazioni non a carico del Ssn; prestazioni erogate dal Ssn comprese nei livelli essenziali di assistenza, per la sola quota posta a carico dell’assistito; prestazioni sociosanitarie erogate in strutture accreditate residenziali e semiresidenziali o in forma domiciliare, per la quota posta a carico dell’assistito. Prestazioni socio sanitarie e le prestazioni sociali erogate nell’ambito dei programmi assistenziali intensivi e prolungati finalizzati a garantire la permanenza a domicilio o in strutture residenziali o semiresidenziali delle persone anziane e disabili non ricompresse nei livelli essenziali di assistenza; le prestazioni finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio per la parte non garantita dalla normativa vigente; prestazioni di assistenza odontoiatrica non comprese nei livelli essenziali di assistenza per la prevenzione, cura e riabilitazione di patologie odontoiatriche; Gli ambiti di intervento degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso comprendono anche il complesso delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie da essi assicurate secondo i propri statuti e regolamenti, nonché i costi di compartecipazione alla spesa sostenuti dai cittadini nella fruizione delle prestazioni del Ssn e gli oneri per l’accesso alle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria. Inoltre, a partire dall’anno 2010, gli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso dovranno attestare che almeno il 20% delle prestazioni erogate sia riferito a prestazioni socio assistenziali per le persone non autosufficienti e per l’assistenza odontoiatrica. Per il monitoraggio e il controllo dell’attività dei Fondi e dagli altri Enti preposti il decreto istituisce, ai sensi dell’articolo 9, comma 9, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e senza oneri a carico dello Stato, l’Anagrafe dei fondi sanitari presso il Ministero della Salute. I fondi sanitari integrativi del Ssn nonché gli enti e le casse comunicano annualmente all’Anagrafe dei fondi sanitari la seguente documentazione: (a) atto costitutivo; (b) regolamento; (c) nomenclatore delle prestazioni garantite; (d) bilancio preventivo e consuntivo; (e) modelli di adesione relativi al singolo iscritto ed (f) eventualmente al nucleo familiare. "Con questo decreto - ha dichiarato il Ministro Livia Turco - si compie un ulteriore passo avanti nel consolidamento della sanità pubblica, intesa come complesso di enti, strutture e organizzazioni che investono sulla promozione della salute e la fornitura di prestazioni mediche e assistenziali ma senza finalità di lucro". .  
   
   
PLACATI I TIMORI RELATIVI ALLA MALARIA  
 
Bruxelles, 1 aprile 2008 - Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il 40% della popolazione mondiale, specialmente nei paesi più poveri del globo, è esposta al rischio di contrarre la malaria. Ogni anno oltre 500 milioni di persone sono seriamente colpite da questa malattia. Il continente più a rischio è l´Africa, dove la morte di un bambino su cinque è conseguenza diretta della malaria. Man mano che cadono le frontiere e aumentano il commercio e i movimenti migratori internazionali, aumenta anche l´ansia di un´eventuale epidemia di malaria nei paesi industrializzati. Tuttavia, nuove modellizzazioni indicano che tali timori sono per il momento infondati. La malaria è provocata da un parassita, il Plasmodio, che si trasmette attraverso le punture di zanzare infette. Nell´organismo umano i parassiti si moltiplicano nel fegato e successivamente infettano i globuli rossi. L´infezione può essere trasmessa a persone di qualsiasi età e, se non tempestivamente trattata con medicinali adeguati, può rivelarsi letale. In alcuni casi la mancanza di cure efficaci e l´inadeguatezza di sistemi sanitari oberati oltre il limite della propria capacità hanno determinato la ricomparsa della malattia in paesi in via di sviluppo. Gli odierni operatori sanitari sono pienamente consapevoli del fatto che le malattie non conoscono frontiere e che qualsiasi male affligga i paesi in via di sviluppo si ripercuoterà, con ogni probabilità, anche sui paesi più sviluppati. Questa consapevolezza è divenuta lampante quando il virus dell´influenza aviaria (H5n1) si è diffuso dall´Asia all´Europa. Sebbene il rischio in certi casi può effettivamente essere concreto, le persone sono eccessivamente inclini a reazioni spropositate. Questo è il motivo per cui è indispensabile un´approfondita conoscenza delle malattie e del modo in cui esse si diffondono. È proprio qui che si inserisce il lavoro dell´Instituto Gulbenkian de Ciência (Igc), che ha sede in Portogallo. Attualmente la prof. Ssa Gabriela Gomes e il suo team del dipartimento di epidemiologia teorica dell´Igc hanno messo a punto un modello matematico che, per la prima volta, effettua una stima dei parametri soggiacenti alle dinamiche con cui la malaria si propaga presso popolazioni diverse. I ricercatori hanno applicato il modello ai dati relativi ai ricoveri ospedalieri di bambini affetti da malaria forniti da altri ricercatori attivi in otto diverse regioni dell´Africa Subsahariana, dove la malaria è endemica. Il modello rivela che, contrariamente a quanto si fosse soliti pensare, nelle regioni con moderati livelli di trasmissione, esiste una soglia di eradicazione della malaria che si incunea tra uno stato endemico e uno stato di immunità. Il successo di qualsiasi intervento dipende sensibilmente dalla possibilità di portare i tassi di incidenza della malaria al di sotto di questa soglia, risultato che secondo le previsioni del modello è raggiungibile in aree dove il livello di propagazione è moderato, ovvero nella maggior parte dell´Africa. Le nazioni industrializzate si posizionano ben al di sotto di questa soglia nello stato di immunità dalla malaria, essendo estremamente basso il numero di persone in stato di premunizione. Di conseguenza, la ricomparsa della malaria in questi paesi è estremamente improbabile. "Attualmente si stanno compiendo notevoli sforzi per debellare la malaria nei paesi in via di sviluppo. Il nostro modello offre una prospettiva molto ottimistica per l´eradicazione di questa malattia infettiva in aree dove il suo livello di endemicità è moderato, contrariamente a quanto si pensa. In questo momento siamo alla ricerca di partner di ricerca che ci possano fornire dati clinici anche da altre regioni africane, che ci serviranno per rafforzare il nostro modello e dare vita a efficaci programmi di eradicazione," spiega la prof. Ssa Gomes. "Questo è un modello estremamente valido poiché ci consentirà di prefissare obiettivi quantificabili per contenere la propagazione della malaria (distribuendo, ad esempio, zanzariere) e per combattere la malattia (attraverso massicce erogazioni di farmaci antimalarici), per una regione specifica," afferma Ricardo Águas, uno dei ricercatori impegnati nel progetto. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su Plos One. Per ulteriori informazioni: http://www. Plosone. Org/article/fetcharticle. Action?articleuri=info:doi/10. 1371/journal. Pone. 0001767 .  
   
   
PIU’ SICUREZZA NEGLI OSPEDALI PIEMONTESI CON LE UNITA´ DI GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO SARANNO ADOTTATE NUOVE LINEE GUIDA REGIONALI  
 
Torino, 1 aprile 2008 - Cresce la sicurezza e la qualità delle cure negli ospedali piemontesi, con la creazione in ciascuna azienda sanitaria di un’«unità di gestione del rischio clinico» e l’adozione di nuove linee guida regionali per prevenire eventi avversi e incidenti in sala operatoria e in corsia. È quanto prevede un provvedimento approvato oggi dalla Giunta regionale, che recepisce quanto prodotto nel corso di un anno di lavoro dal gruppo tecnico sulla materia costituito nel 2007 presso l’Assessorato alla tutela della salute e sanità. L’unità di gestione, che avrà carattere multidisciplinare e multiprofessionale, sarà composta, oltre che dalla direzione sanitaria dell’azienda, dagli operatori di tutte le strutture coinvolte nei processi di gestione del rischio e lavorerà in sinergia con le unità già preposte al controllo delle infezioni ospedaliere e alla salute professionale. I suoi compiti saranno quelli della diffusione delle normative e dei protocolli all’interno dell’azienda, della raccolta e dell’analisi della casistica degli incidenti e del coordinamento delle azioni da intraprendere per il contenimento di questi ultimi. «Attualmente - spiega il direttore dell’Assessorato, Vittorio Demicheli - la funzione di gestione del rischio clinico è espletata con modalità differenti da azienda ad azienda. Anche alla luce dell’accorpamento in atto, si è così ritenuto opportuno fornire delle indicazioni perché in tutte le Asl e gli ospedali venga creata una struttura permanentemente dedicata al miglioramento della sicurezza e alla limitazione dei pericoli, sempre e comunque esistenti. Contemporaneamente, abbiamo predisposto una serie di linee guida sui comportamenti da adottare in materia di infezioni ospedaliere, di ritenzione di materiale nel sito chirurgico, di identificazione del paziente, di conservazione e distribuzione delle soluzioni contenenti cloruro di potassio e di vigilanza sui dispositivi medici. Infine, abbiamo messo a punto un programma di formazione apposito che nel corso del 2008 vedrà coinvolti circa 130 operatori, i quali, a loro volta, saranno chiamati presso la propria azienda ad organizzare corsi di base formativi e informativi, mirati a diffondere la cultura della prevenzione del rischio». Per quanto riguarda le infezioni ospedaliere, in particolare - contenibili, ma non eliminabili del tutto, in quanto non necessariamente dipendenti da errori degli operatori o da carenza strutturali - la strategia di azione si basa su tre punti. Innanzitutto la sorveglianza, con studi di incidenza periodici per verificare che gli eventi avversi non avvengano con frequenza superiore a quella indicata come fisiologica dalla letteratura scientifica. Quindi, il controllo sulle procedure e sulla corretta attuazione dei protocolli a disposizione per contenere i rischi. Infine, l’informazione al pazienti sui rischi di comparsa di un’infezione durante il ricovero, anche in connessione alla specifica patologia da cui ciascuno è affetto. Sul fronte della ritenzione di garze o di altri strumenti in sala operatoria, invece, nella delibera si danno indicazioni per il conteggio sistematico e la verifica dell’integrità di tutto ciò che viene utilizzato e si prescrive l’utilizzo di materiale contrassegnato. Ed ancora, in tema di identificazione del paziente, si introducono procedure più rigorose sia nel periodo di preparazione all’intervento, sia in quello immediatamente precedente l’ingresso in sala operatoria. .  
   
   
MILANO “CAPITALE” ITALIANA DELLA SCLEROSI MULTIPLA IL TRATTAMENTO PRECOCE SALVA LA QUALITÀ DELLA VITA  
 
Milano, 1 aprile 2008 – La sclerosi multipla arriva e nemmeno te ne accorgi. Il primo evento rischia infatti di passare inosservato o di essere sottostimato, invece è proprio da qui che deve scattare l’allarme rivolgendosi allo specialista per iniziare la terapia. “Le nuove evidenze dimostrano che un trattamento precoce con interferone beta-1b, rallenta del 40% la progressione della malattia e della disabilità. Questo nuovo approccio- afferma il prof. Giancarlo Comi, Presidente della Società Europea di Neurologia, Direttore della Neurologia e del Servizio di Neurofisiologia Clinica e Direttore dell’unità di Neuroriabilatazione del San Raffaele di Milano – è indicato per i due terzi dei pazienti: in Italia sono oltre 2000 l’anno”. Ma come rapportarsi con un malato che non si sente tale? Come favorire l’adesione alla terapia? Come comunicare con il paziente e la sua famiglia? Questi i nodi del progetto “Question Time in sclerosi multipla. Contro la progressione della disabilità: il trattamento precoce è la nuova opportunità?”, che ha celebrato il 27 marzo la prima tappa al San Raffaele di Milano ed ha visto riuniti oltre 100 esperti fra neurologi, infermieri, psicologi e farmacisti ospedalieri. “Quando si presentano i primi sintomi della malattia alcuni pazienti hanno già sviluppato danni neurologici significativi che possono condurre a gravi disabilità – spiega il prof. Comi -. La sfida, per noi clinici, è riuscire a identificare fin da subito i sintomi e a trasmettere ai pazienti fiducia nei trattamenti. A tutto vantaggio della loro autonomia e qualità di vita, un elemento ancor più rilevante se si pensa che ad essere colpite sono soprattutto le giovani donne”. Il talk show di Milano è il primo di una serie che coinvolgerà alcune fra le principali città italiane, fra cui Roma, Bari, Firenze, Genova, Padova entro l’estate. Si parte dal San Raffaele, centro leader in Italia e fra i primi in Europa per la lotta alla malattia. La sclerosi multipla rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. Nel nostro Paese colpisce circa 54. 000 persone ogni anno (10. 000 solo in - Lombardia con un’incidenza di 500 nuovi casi ogni 12 mesi) più frequente nelle donne rispetto agli uomini e si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30. È causata dalla distruzione della mielina, la guaina che avvolge le fibre nervose che, funzionando da isolante elettrico, consente di migliorare ed aumentare la velocità di trasmissione degli impulsi nervosi. “E’ una malattia con importanti implicazioni sociali ed elevatissimi costi personali: per questo è necessario fare tutto il possibile per diagnosticarla e curarla precocemente - continua il prof. Comi -. Dobbiamo bloccarne l’evoluzione e impedire che distrugga altre parti del cervello. I dati più recenti di un importante trial internazionale sul trattamento con interferone beta-1b, lo studio Benefit, mostrano infatti che un inizio tempestivo, subito dopo il primo sintomo, riduce del 40% il rischio di sviluppare un danno neurologico permanente. Dopo tre anni, i pazienti che hanno iniziato immediatamente il trattamento mostravano il 41% in meno di probabilità di sviluppare la sclerosi multipla rispetto quanti lo hanno iniziato successivamente”. I sintomi iniziali possono essere piuttosto blandi, come debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori, per questo spesso i pazienti attendono troppo, prima di rivolgersi al medico. Una grande attività di informazione per diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla e per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che sono coinvolti è quella svolta dall’Associazione italiana Sclerosi Multipla che dal 1968, interviene nel nostro paese per promuovere ed erogare servizi sociali e sanitari, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e per affermare i diritti delle persone con sclerosi multipla. “La nostra Associazione richiama l’attenzione già da molti anni sull’importanza della terapia precoce, così come dimostrato da numerosi studi scientifici - dichiara il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - . La scelta terapeutica più opportuna deve essere concordata tra il neurologo curante e la persona con sclerosi multipla, che deve poter scegliere il trattamento precoce senza ostacoli, per questo l’Associazione chiede la rimborsabilità del farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la terapia precoce e garantisce l’informazione attraverso, il proprio sito, le riviste e tutti gli altri canali”. Il trattamento precoce con interferone beta-1b rappresenta attualmente un’alternativa unica per i pazienti: nessun’altra molecola per la sclerosi multipla ha infatti dimostrato questi risultati. Il Benefit è uno studio multicentrico condotto in 98 centri in 20 Paesi (lo studio è stato coordinato dal prof. Comi ed ha visto l’Italia svolgere un ruolo di rilievo). Ha incluso 487 pazienti con un singolo episodio clinico di sclerosi multipla randomizzati in gruppi per il trattamento con interferone beta-1b o placebo. Obiettivo era identificare l’effetto del trattamento precoce con interferone beta-1b, iniziato dopo il primo evento demielinizzante, sullo sviluppo di un secondo attacco e sulla diagnosi di sclerosi multipla clinicamente definita. Gli incontri del progetto Question Time non sono convegni tradizionali ma veri e propri talk show, una modalità innovativa per facilitare il confronto fra gli specialisti e le altre figure professionali coinvolte nella gestione del paziente con sclerosi multipla. Contro la progressione della disabilità il trattamento precoce rappresenta un´opportunità unica per fermare un processo irreversibile e intervenire prima che la malattia assuma percorsi imprevedibili. .  
   
   
SI COMPLETA A VERONA LA RETE DEI CENTRI DI SALUTE MENTALE. INAUGURATO ANCHE UN NUOVO CENTRO DIURNO RESIDENZIALE  
 
Verona 1 aprile 2008 . La famiglia è il luogo privilegiato dove devono essere seguite le persone con disagio psichico. Per questo deve essere supportata e sorretta con servizi territoriali d’avanguardia e innovativi. Il nuovo centro di salute mentale e il nuovo centro diurno residenziale che sono stati inaugurati stamani a Verona rispondono proprio alle rinnovate richieste di salute dei cittadini. Così l’Assessore alle Politiche sociali ha voluto ricordare l’importanza di porre al centro dell’assistenza psichiatrica la dignità della persona e soprattutto la necessità di prevedere un percorso riabilitativo e di reinserimento sociale. Il modello veneto di integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari trova, per l’Assessore, piena attuazione nei centri diurni residenziali. Il futuro deve vedere la regione del Veneto impegnata in prima linea nella domiciliarità che si conferma come la risposta più efficace ed efficiente per il sociale e la sanità. .  
   
   
A VERONA INAUGURATO UN MODERNO CENTRO DI SALUTE MENTALE E UN CENTRO DIURNO SEMIRESIDENZIALE PER 120 MILA UTENTI  
 
 Verona, 1 aprile 2008 - La città di Verona ha un nuovo moderno centro di salute mentale e un centro diurno semiresidenziale per 120 mila utenti. Sono stati inaugurati ieri mattina dall’Assessore alle Politiche sanitarie che ha voluto con forza evidenziare il capillare radicamento territoriale dei servizi di salute mentale. Si tratta di servizi che sanno prendersi incarico globalmente i pazienti, che non dimenticano l’importanza della dignità della persona, che operano per integrare gli ospiti con la città. La testimonianza concreta della buona applicazione della legge nazionale che 30 anni fa ha cambiato l’assistenza psichiatrica superando la cultura della segregazione e sviluppando la cultura dell’integrazione. Il modello veneto sociosanitario, per l’Assessore alle Politiche sanitarie, trova piena applicazione nella cura psichiatrica: la diagnosi oggi è certa, la terapia non è più solo farmacologica, il percorso riabilitativo prevede l’inserimento sociale e professionale. I pazienti devono essere considerati cittadini a tutti gli effetti. Un supporto particolare deve essere garantito alle loro famiglie. Per l’Assessore la prima conferenza regionale per la salute mentale, che si terrà a Verona dal 9 al 10 maggio sarà una occasione privilegiata per ribadire ancora una volta la volontà di superare l’ospedalizzazione e di potenziare i servizi territoriali. La presenza a Verona dell’Organizzazione mondiale della sanità permette ai centri di salute mentale di confrontarsi quotidianamente con le realtà europee più avanzate. Per l’Assessore alle Politiche sanitarie resta, infine, fondamentale non rinunciare mai al valore aggiunto delle relazioni umane. .  
   
   
CONVEGNO: SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLA COLLABORAZIONE IN CAMPO MEDICO TRA IL TICINO E LA VICINA ITALIA UNA SERATA INFORMATIVA ORGANIZZATA DALL´ASSOCIAZIONE CARLO CATTANEO CON LA PARTECIPAZIONE DI AFFERMATI MEDICI ATTIVI REGOLARMENTE IN TICINO E NELLA VICINA ITALIA, CHE SI RIVOLGE AL PUBBLICO E NON SOLTANTO AI MEDICI  
 
 Lugano, 1 aprile 2008 - L’associazione Carlo Cattaneo propone per lunedì 7 aprile 2008 un’interessante serata informativa dedicata alla collaborazione in campo medico esistente tra Ospedali, Cliniche e medici del Cantone con Ospedali, Centri di ricerca e medici italiani. In effetti in questi ultimi anni molteplici forme di collaborazione si sono sviluppate tra il Cantone e la vicina Italia, con benefici reciproci. Diverse iniziative comuni hanno potuto essere attuate, ad esempio nell’oncologia, nella ricerca farmacologica, nella cura di pazienti, nella senologia, nella medicina della procreazione, nella medicina legale, nella formazione, nella vigilanza sanitaria e nel perfezionamento di giovani laureati svizzeri ed italiani. Diversi medici ticinesi esplicano settimanalmente una parte della loro attività in strutture italiane; reciprocamente parecchi medici italiani portano le loro conoscenze a favore di pazienti curati in Ticino. Queste forme di collaborazione rappresentano un’opportunità e un prezioso arricchimento, in particolare per una piccola regione periferica come il nostro Cantone. Nel corso della serata i diversi relatori, con brevi interventi, spiegheranno quale è la collaborazione regolare transfrontaliera nel campo della medicina, quali benefici ha portato e quali possono essere le sue ulteriori possibilità di sviluppo. Si toccheranno gli aspetti legati alla cura dei pazienti, alla formazione e al perfezionamento professionali di medici e di personale para-medico e a quanto fatto assieme in taluni settori della ricerca. Le relazioni non si soffermeranno su aspetti clinici, che esulano dallo scopo di questa serata, e per ragioni di tempo non potranno coprire tutti i campi di attività che coinvolgono le nostre due regioni di frontiera. Nuovo Auditorio dell´Università della Svizzera Italiana, Via Giuseppe Buffi, Lugano, lunedì 7 aprile 2008, dalle ore 17. 30 alle ore 20. 00, Relazioni introduttive 17. 30-17. 50 Introduzione e presentazione della serata e dei relatori Adriano Cavadini, Dr. Oec. Per l’Associazione Carlo Cattaneo; 17. 50- 18. 00 “La collaborazione transfrontaliera nelle strategie dell’Ente Ospedaliero cantonale” Carlo Maggini, Dr. Oec. , direttore Ente Ospedaliero del Cantone Ticino; 18. 00-18. 10 “L’importanza della collaborazione con strutture ospedaliere ticinesi nella formazione e nel perfezionamento” Prof. Dr. Renzo Dionigi, Ordinario di Chirurgia Generale, Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Varese; 18. 10-18. 20 “Cura e ricerca attraverso le frontiere: il caso del carcinoma mammario” Prof. Dr. Aron Goldhirsch, Direttore del Dipartimento di Medicina, Istituto Europeo di Oncologia, Milano, Primario dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, Bellinzona, Chairman, Scientific Committee, International Breast Cancer Study Group, Berna; 18. 20-18. 30 “L’importanza della collaborazione con medici e strutture ospedaliere ticinesi” Prof. Dr. Achille Venco, Direttore dipartimento di medicina clinica e della Scuola di specializzazione in medicina interna dell’Università dell’Insubria; 18. 30-18. 40 “Centri Universitari italiani: possibilità di formazione e di perfezionamento offerte dal Cardiocentro ticinese” Prof. Dr. Tiziano Moccetti, Primario Servizio di Cardiologia e Direttore Medico Cardiocentroticino, Lugano; Testimonianze: 18. 40-18. 50 “Senologia e Ricostruzione mammaria: formazione e collaborazione transfrontaliera” Dr. Piercarlo Rey, specialista Fmh in Ginecologia-ostetricia, Servizio di Senologia “Senologiasant’anna”; 18. 50-19. 00 “La medicina della riproduzione tra Svizzera e Italia” Dr. Luca Gianaroli, direttore scientifico dell’Istituto internazionale di medicina della riproduzione alla Clinica Sant’anna di Lugano e Presidente della Società italiana di Riproduzione; 19. 00-19. 10 “La ricerca sui nuovi farmaci e il progetto Sendo” Pd Dr. Cristiana Sessa, responsabile ricerca clinica e sviluppo Nuovi Farmaci, Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, Bellinzona e Istituto Nazionale dei Tumori Milano; 19. 10-19. 20 “La riabilitazione apre le frontiere” Dr. Fabio M. Conti, fisico diplomato Ethz e Fmh in neurologia, primario alla Clinica Hildebrand, Centro di riabilitazione Brissago; 19. 20-19. 30 “La chirurgia ricostruttiva della spalla: necessità di una iperspecializzazione per un corretto trattamento del paziente” Prof. Dr. Ettore Taverna, Primario di chirurgia della spalla all’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e medico aggiunto all’Ospedale regionale di Mendrisio; 19. 30-20. 00 Discussione e conclusione I relatori risponderanno a domande del pubblico o del Moderatore. .  
   
   
PSICOLOGIA DI EMERGENZA DIVENTA PARTE FONDANTE DEL SISTEMA SANITARIO  
 
 Bolzano, 1 aprile 2008 - Da inizio 2009 la psicologia di emergenza sarà un servizio istituzionale e qualificato nel sistema sanitario altoatesino: lo ha approvato oggi (31 marzo) la Giunta provinciale su proposta dell´assessore alla Sanità Richard Theiner. "Dal 2005 il settore viene gestito come progetto pilota, che finora ha prodotto risultati estremamente positivi", afferma Theiner. Eventi tragici provocano non di rado anche problemi psicologici alle persone coinvolte: per questo motivo nei casi di incidenti, catastrofi naturali e altre calamità, le vittime, i loro familiari e le forze di intervento vengono assistite sul posto non solo dal punto di vista medico ma anche sotto l´aspetto psicologico. Già dal 2005 l´Assessorato retto da Richard Theiner porta avanti con successo il progetto pilota della psicologia di emergenza. Nel quadro del progetto sono stati formati 20 specialisti che, nei casi necessari, vengono fatti intervenire esclusivamente dalla Centrale provinciale di emergenza. Forniscono un prezioso aiuto psicologico sul posto dell´evento luttuoso, assicurano però anche continuità nell´assistenza alle prsone colpite e promuovono il necessario affidamento ai servizi psicologici specializzati o alle strutture psichiatriche. La loro azione si estende anche a tecnici e operatori usciti duramente provati dall´intervento. "Con questo progetto di psicologia di emergenza abbiamo fatto buone esperienze e quindi dal 2009 abbiamo voluto istituzionalizzarlo come servizio all´interno dell´Azienda sanitaria, perchè possa essere mantenuto questo contributo fondamentale alla persona", spiega l´assessore Theiner. . .  
   
   
MAIANI: NAPOLI FONDAMENTALE PER LA RICERCA NAZIONALE  
 
Napoli, 1 aprile 2008 - Il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, prof. Luciano Maiani, ha cominciato da Napoli l’annunciato giro di visite nelle sedi territoriali della rete scientifica del Cnr. Il prof. Maiani si è recato ieri all’Area della Ricerca di Via Pietro Castellino di Napoli, mentre nel pomeriggio è intervenuto al ‘Seminario nazionale sulle indicazioni per la didattica della scienza’ in corso presso il Museo della Scienza partenopeo. Al Seminario, Maiani ha definito la situazione della cultura di base studentesca nelle materie scientifiche e in matematica “a dir poco preoccupante. Il problema non è solo italiano e affligge anche Paesi di grande tradizione nella ricerca, come Germania e Stati Uniti, dove però sono state adottate delle contromisure che stanno già producendo risultati positivi. E’ la dimostrazione che la deriva ascientifica dei nostri giovani può essere invertita”. In particolare, “è importante orientarsi sui ragazzi dagli 8 ai 14 anni, una fascia d’età durante la quale, come dimostrano alcune recenti ricerche, si formano le convinzioni che poi portano ad affrontare le future scelte universitarie e professionali”. “E’ questa, la prima di una serie di visite che intendo programmare per conoscere ‘da vicino’ tutte le realtà dell’Ente”, ha spiegato il presidente. “Non credo infatti che si possa dirigere una realtà così complessa e articolata chiudendosi nei propri uffici. Certo, l’incontro napoletano di oggi non è stato esaustivo, e mi riprometto di tornare per conoscere personalmente i ricercatori dell’area, di cui oggi ho visto una rappresentanza”. L’area della Ricerca di Napoli è una delle più rilevanti nell’articolazione delle strutture del Consiglio Nazionale delle Ricerche: circa 20 mila metri quadrati di superficie coperta tra laboratori e servizi, circa 300 dipendenti strutturati fra ricercatori, tecnici ed amministrativi e almeno 400 giovani a vario livello di formazione o con contratti a termine. L’area – che in passato ha ricevuto anche la visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - ha la caratterizzazione di un Polo Biotecnologico, che nel futuro sarà sempre più pregnante. “Considero quest’Area una realtà importante in un settore disciplinare fondamentale per lo sviluppo italiano, e intendo operare affinché tale ruolo sia sempre più riconosciuto a livello nazionale”, ha detto il prof. Maiani, al quale il prof. Mosè Rossi, direttore uscente dell’Istituto di biochimica delle proteine (Ibp), ha rappresentato l’esigenza di maggiori certezze per i numerosi precari dell’area. “Ho già preso contatto con i presidenti di altri enti di ricerca – ha risposto Maiani – poiché tale problema ci accomuna tutti. Il mio intento è di pervenire ad una posizione comune da presentare al prossimo Governo per affrontare e sciogliere un nodo che rischia di strangolare la ricerca italiana”. Federico Rossi, vice presidente del Cnr, ha sottolineato come tale problema affligga in misura maggiore quello che è il maggiore Ente di ricerca pubblico italiano, con più di 1. 200 ricercatori in attesa di strutturazione”. Durante la giornata, il presidente del Cnr, accompagnato da Giuseppe Martini, direttore del Dipartimento Scienze della Vita, ha incontrato, tra gli altri, Catello Polito, direttore uscente dell’Istituto di Genetica e biofisica (Igb), i direttori dell’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo (Issm), Paolo Malanima, dell’Istituto per l’ambiente marino e costiero (Iamc), Ennio Marsella, dell’Istituto di Biologia Agro-alimentare e Forestale (Ibaf), Giuseppe Scarascia Mugnozza. Hanno infine partecipato agli incontri i responsabili delle sezioni napoletane dell’Ibaf, Ferdinando Iannuzzi, dell’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (Icar), Giuseppe de Pietro, dell’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (Isgi), dell’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi (Imm), Ivo Rendina, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” (Iac), Umberto Amato. .  
   
   
ASL E OSPEDALI SANITÀ: INTESA DA 54 MILIONI DI EURO TRA LA REGIONE SARDA E IL MINISTERO  
 
 Cagliari, 1 aprile 2008 - Regione Sardegna e Ministero della Salute hanno sottoscritto ieri a Roma il protocollo d´intesa collegato all´Accordo integrativo 2008 del programma di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie nell´isola. Il piano, presentato dalla Regione e che lo Stato finanzierà con quasi 54 milioni di euro, prevede sette interventi di riorganizzazione e potenziamento dell´area dell´assistenza sanitaria ospedaliera e distrettuale. L´importo a carico dello Stato è, per l´esattezza, pari a 53. 736. 762,36 euro. In linea con il piano sanitario regionale, le misure previste intendono contribuire all´adeguamento dei requisiti strutturali e al miglioramento della qualita´ funzionale delle strutture esistenti, nonche´, attraverso la realizzazione di Nuoro ove strutture ospedaliere, garantire il riequilibrio in ambito regionale dell´offerta di posti letto e una adeguata presenza nel territorio interessato delle discipline di base. L´accordo, firmato dal ministro Livia Turco e dall´assessore alla Sanità Nerina Dirindin, prevede, tra gli altri interventi, la costruzione della Casa della salute a Lanusei (Ogliastra), secondo il nuovo modello di assistenza territoriale definito nel piano regionale e una Residenza sanitaria assistita a Macomer (Nuoro) e il completamento del centro dialisi di Siniscola (Nuoro). Sarà finanziato anche il nuovo ospedale di San Gavino di Monreale (Asl 6 di Sanluri) previsto per un importo a carico dello Stato di 42. 902. 680,21 euro, previo un tavolo tecnico Ministero-regione. Sull´accordo di programma la Conferenza Stato-regioni ha sancito l´intesa nella seduta del 20 marzo scorso. Ecco, nel dettaglio, gli interventi finanziati: - Asl 1 Sassari - 1. 962. 536,22 euro per la climatizzazione dell´ospedale civile di Alghero; - Asl 1 Sassari - 245. 317,03 euro per la copertura dell´edificio adibito a Rsa e poliambulatorio a Bonorva; - Asl 3 Nuoro - 539. 697,46 euro per il completamento del centro dialisi di Siniscola; - Asl 3 Nuoro - 2. 453. 170,28 euro per la nuova Rsa da 40 posti letto a Macomer; - Asl 4 Lanusei - 3. 434. 438,38 euro per la nuova sede servizi territoriali e amministrativi della Casa della salute; - Asl 6 Sanluri - 42. 902. 680,21 euro per il nuovo ospedale di San Gavino; - Azienda mista Cagliari - 2. 198. 922,78 euro per completare lavori urgenti di ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza dell´ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari. .  
   
   
GUALTIERI (REGGIO EMILIA) A PALAZZO BENTIVOGLIO DAL 29 MARZO AL 29 GIUGNO 2008 LA MOSTRA NANI TEDESCHI "DA IL CORREGGIO A PINOCCHIO"  
 
Gualtieri (Re), 1 aprile 2008 - Dal 29 marzo al 29 giugno 2008, la grande Sala dei Giganti di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri, ospita una personale di Nani Tedeschi, un maestro del disegno e dell’illustrazione. La mostra, curata da Sandro Parmiggiani, organizzata dal Comune di Gualtieri (Reggio Emilia), in collaborazione con Palazzo Magnani, e con il contributo del Banco San Geminiano e San Prospero, Gruppo Banco Popolare, da Tecton di Reggio Emilia e da Mecoop di Santa Vittoria di Gualtieri, presenta 30 tavole, tecniche miste su carta, di grandi dimensioni, che rivisitano alcuni dei dipinti più celebri di Antonio Allegri, detto Il Correggio, e 57 opere, di minore formato, che ripercorrono le vicende dell´avventura di Pinocchio, il personaggio creato da Carlo Collodi. Nei lavori esposti, Nani Tedeschi dimostra la sua straordinaria abilità di disegnatore; tuttavia, accanto all´utilizzo sapiente della linea, non possono essere dimenticate le invenzioni coloristiche e grafiche ottenute con il collage (fotografie e carta da parati) cui l´artista ricorre di frequente, accoppiandole, con molta naturalezza, al disegno a matita, a china, al pastello. Le tavole dedicate a Antonio Allegri non sono la traduzione, pur in una versione moderna, dei dipinti dell´artista nato a Correggio (Reggio Emilia), ma una rilettura critica che del dipinto originario esalta un dettaglio, ricostruito con colori e accostamenti iconografici del tutto nuovi. Ad esempio, Tedeschi affianca a due opere di Allegri, rispettivamente, un disegno di Pisanello e il celebre Cristo morto del Mantegna, per indicare una possibile fonte, una proabile derivazione. Quanto alle tavole che illustrano Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, Tedeschi si esercita in molte innovazioni e variazioni sul tema, ricorrendo spesso all´utilizzo del collage e al disegno non-finito, compiendo accostamenti iconografici del tutto inediti, prendendo a prestito le sembianze di celeberrimi pittori del Novecento per dare il possibile volto di alcuni dei personaggi che s´incontrano nella vicenda di Pinocchio. Accompagna la mostra un catalogo (96 pagine) edito nella collana "I quaderni di Palazzo Magnani" (n. 23), con testi di Sandro Parmiggiani e di Massimo Mussini, una conversazione con Nani Tedeschi di Giorgio Notari, un racconto inedito di Federico Albonetti, "Polvere di Luna", in cui l´autore fa incontrare, all´osteria di Gualtieri, Antonio Ligabue e Nani Tedeschi, e la biografia di Mario Marchiando Pacchiola, oltre alla riproduzione a colori delle 87 tavole in mostra. Nani Tedeschi è nato il 5 settembre 1938 a Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia), nella pianura segnata dalla presenza del Po, in cui lo sguardo può spingersi, libero, fino all´estremità dell´orizzonte, magari per seguire il volo di un uccello solitario. Laureatosi in Medicina, comincia ad esercitare la professione, senza tuttavia mai abbandonare l´originaria passione per il disegno e per la pittura, cui dedica tutto il proprio tempo libero. Tiene le prime esposizioni, e nel 1972 è invitato alla Xxxvi Biennale di Venezia. Abbandona definitivamente la professione medica, e l´attività di disegnatore e di pittore riempie totalmente, e dà senso, alla sua vita. Molti sono i cicli cui si è negli ultimi quarant´anni dedicato, e i libri che ha illustrato, dall´Orlando Furioso a Le avventure di Pinocchio. Ha ripetutamente esposto in mostre personali e di gruppo, in Italia e all´estero. Dal 1993 vive a Pratofontana, nel comune di Reggio Emilia, in un residuo lembo di campagna, in cui il tempo pare essersi fermato. .  
   
   
GIORGIO TENTOLINI TRASFORMAZIONI.KAIROS/KRONOS ANTEPRIMA XIII EDIZIONE DELLA BIENNALE DEI GIOVANI ARTISTI DELL’EUROPA E DEL MEDITERRANEO 1 APRILE – 2 MAGGIO 2008 TEMPORARY ARTBOX, P.ZA DALLA CHIESA, PARMA  
 
Parma, 1 aprile 2008 - Si inaugura martedì 1 aprile alle ore 18:00 presso il temporary Artbox, P. Za Carlo Alberto Dalla Chiesa, Parma, la mostra Trasformazioni. Kairos/kronos di Giorgio Tentolini. L’esposizione, a cura di Marco Turco, è organizzata dall’Archivio Giovani Artisti di Parma e Provincia, struttura dell’Assessorato alle Politiche Culturali e alla Creatività Giovanile – Servizio Eventi e Mostre – del Comune di Parma, in collaborazione con Fondazione Monte di Parma, Stu Area Stazione e 00:am Casa Creativa. Il terzo appuntamento della rassegna di Arti Visive, Trasformazioni. Una città per immagini, è dedicato a Giorgio Tentolini, autore selezionato per rappresentare Parma alla Xiii Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, che si terrà in Puglia dal 22 al 31 maggio 2008. La manifestazione, nata nel 1985 e considerata la più importante vetrina mediterranea della creatività giovanile, ospita artisti provenienti da 48 paesi, promuovendo gli scambi e lo sviluppo di relazioni internazionali. Tentolini nell’opera Kairos/kronos declina il tema scelto per questa Xiii edizione “La nostra diversità creativa: kairòs” (termine greco tradotto come momento giusto, opportunità, tempo in cui il cambiamento è possibile). L’autore si affida alla danza di Daniele Albanese per trasmettere la sensazione del kairòs come momento fatale, che deve essere colto nel momento in cui accade. La fotografia del movimento è trasposta su una sequenza di fogli di rete metallica sagomati in modo tale che dal loro sovrapporsi si ricostruisca l’immagine. La rappresentazione fotografica della danza trattiene il movimento-kairòs e restituisce il senso del tempo-kronos inserito in un contesto spaziale. La mostra, inoltre, presenta una serie di ritratti di contesti urbani, sviluppati con lo stesso procedimento di ombre scavate e profondità stratificate, aprendo la fruizione dell’immagine fotografica a diversi livelli di lettura. L’analisi della città passa attraverso un frazionamento strutturale, attraverso una luce diafana, che sembra non tanto rappresentare quanto ridisegnare palazzi e strade. Le opere di Tentolini ci proiettano in una situazione di kairòs, sono un invito a vedere una possibilità di cambiamento nella città e un impulso verso un’ulteriore trasformazione. Fra le funzioni dell’artista vi è quella di incoraggiare il pubblico ad affrontare nuovi modelli, vedere nuove strade. Giorgio Tentolini è nato a Casalmaggiore nel 1978. Diplomato in arti grafiche presso l’Istituto d’Arte P. Toschi di Parma e post-diplomato al corso di Design e Comunicazione dell’Università del Progetto di Reggio Emilia, indaga l’immagine nello stratificarsi di tempo e spazio. Dopo un tirocinio formativo presso l’atelier di artisti e designer come Marco Nereo Rotelli e Denis Santachiara, nel 2002 inizia la sua attività di grafico per case e riviste di moda; nello stesso periodo intraprende l’attività propriamente artistica partecipando a importanti collettive e personali, tra cui Sguardi, Arteparma, presso le Fiere di Parma (2005), nel 2006 Primavera presso la Tara Bryan Gallery di Londra, Talkinheads2, Muv Music and Digital Art Festival, presso la Limonaia di Villa Strozzi (Firenze), Confini presso Palazzo Pigorini (Parma), nel 2007 Animula Vagula Blandula, presso il Museo Diotti di Casalmaggiore e Primavera, presso l’Art Point Gallery di Amsterdam. Attualmente sue opere sono presenti in Punto15, presso Palazzo Pigorini (Parma). .  
   
   
ATELIERMOSTRE PRESENTA L’OTTAVO CONTAGIO DEL MUSEO UGO GUIDI DI FORTE DEI MARMI I SEGNI DELL’ANIMA DI LAURA VILIANI DAL 29 MARZO AL 11 APRILE 2008  
 
Carrara 26 Marzo 2008 - E’ stata inaugurata nelle stanze del Museo Ugo Guidi di Forte Dei Marmi (via Civitali 33, Vittoria Apuana) l’ottavo contagio nell’ambito della rassegna “Museo Vivo, Territorio di Contaminazione” con la mostra “i segni dell’anima“ dell’artista fiorentina Laura Viliani. L’iniziativa curata da Paolo Pratali & Akio Takemoto gode della collaborazione del portale della cultura toscana Tra-art, di Edumusei, delle Associazioni “Amici del Museo Ugo Guidi” e “Arte del Fare” e delle Apt della Versilia e di Massa Carrara. La rassegna che rientra nelle attività promosse dal Mibac Ministero dei Beni Culturali per la settimana nazionale della Cultura. Laura Viliani nasce a Firenze nel 1951, da oltre trent’anni ha orientato il suo vasto campo d’indagine della sua ricerca artistica verso la pittura, la scultura, la scenografia e la fotografia. La sua arte è “una laboriosa metamorfosi dell’esistenza… che passa da una visionarietà trascendente a una caduta, a uno sciame di pollini di luce. È tutto un evento di luce” (G. Billi). Nel 1986 inizia a esporre le prime opere e utilizza il suo archivio fotografico per allestimenti e interventi in locali pubblici, fra cui enoteche, ristoranti, negozi di arredo e soprattutto spazi alternativi. È proprio in questo periodo che inizia il connubio tra arte e funzionalità con la consequenziale produzione di lampade che diventano sculture, applicazioni nel campo tessile, progettazione dell’arredo urbano. Dal 1994 inizia la sua vera attività espositiva con la presenza ad importanti rassegne nazionali ed internazionali, con il riconoscimento e la segnalazione di premi e simposi che tiene in diversi paesi del mondo. Lo scorso anno ha realizzato con la Morgana Arte una sua mostra personale a Pontassieve nelle vicinanze di Firenze. L’intervento di contaminazione del territorio museale incide nella rivisitazione immaginaria dei particolari dell’opera di Ugo Guidi…entra nell’anima dell’artista versiliese proponendoci la rilettura interiore dei suoi segni simbolici, degli archetipi che contraddistinguono la sua opera. .  
   
   
A MILANO DAL 31 MARZO AL 6 APRILE IN MOSTRA UNA DELLE VOCI PIU’ ORIGINALI DELL’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA MARCO QUERIN  
 
Milano, 1 aprile 2008 -A Milano, al Magna Pars Café in via Tortona 15, dal 31 marzo al 6 aprile, saranno esposti i lavori di uno degli artisti più originali del panorama italiano: Marco Querin. L’iniziativa fa parte del progetto (con)Temporary Art / via Tortona e dintorni, un circuito di arte contemporanea in 28 location e gallerie del quartiere più creativo di Milano. La mostra dal titolo Intrecci e sovrapposizioni, è curata da Giorgio Bonomi e presenta dieci opere del giovane artista (Milano, 1978), tutte recenti ed eseguite con la particolare tecnica che consiste nel costruire immagini astratte utilizzando fili di lana, cotone, metallo, elastici, intrecciati e sovrapposti. Querin si inserisce nel grande filone dell’arte astratta contemporanea e, come i protagonisti di questo movimento, mette da parte colori e pennelli, privilegiando altri materiali. Il filo di lana, seta, metallo o quant’altro, è tirato, di preferenza, nelle due direzioni ortogonali, verticale ed orizzontale, ma anche in diagonale e in linea curva, a creare “figure” astratte, monocrome o ricche di molteplici colori. Querin prosegue quel lungo percorso iniziato con le “compenetrazioni iridescenti” di Balla, con i “monocromi” di Malevič e le “composizioni” di Mondrian, e continuato con i “reticoli” di Dorazio e le astrazioni di molti altri: la novità, la “cifra” personale dell’artista milanese è proprio nell’uso di questo materiale che risulta nuovo e originale. Sebbene le sue opere siano raffinate ed eleganti, nulla concedono alla “leziosità”; non a caso Querin lascia bene in vista i chiodi, sui lati del telaio, che servono a tenere in tensione i fili, rendendo ancora più complessa la costruzione. La mostra partecipa a (con)Temporary Art / via Tortona e dintorni, il circuito di arte contemporanea in 28 location e gallerie del quartiere più creativo di Milano. È un progetto artistico-curatoriale che apre uno squarcio sulla giovane arte contemporanea con opere appositamente realizzate o eseguite negli ultimi 5 anni. La prima edizione di (con)Temporary Art intitolata Aspettando Miart è in programma dal 31 marzo al 6 aprile ed è presente con un proprio spazio a Miart 2008. .  
   
   
GOLF - PRIMA TAPPA ITALIANA DELL´ALPS TOUR: AD ASTI SI DISPUTA IL FEUDO D´ASTI GOLF OPEN  
 
 Roma, 1 aprile 2008 - Dopo il debutto in Marocco, l´Alps Tour sbarca in Italia per la disputa del Feudo d´Asti Golf Open (3-5 aprile), che segna il battesimo internazionle dell´A. S. D. Golf Feudo d´Asti. Sul percorso piemontese scenderanno in campo quasi tutti i migliori elementi del circuito con una massiccia presenza italiana. Saranno 41, infatti, i professionisti di casa nostra tra i quali alcuni possono puntare al titolo come Marco Crespi, Matteo Delpodio, reduce dal secondo posto a Casablanca, Emmanuele Lattanzi, Andrea Maestroni, Nicola Maestroni, Gregory Molteni, Alessandro Napoleoni, Michele Reale e Andrea Zani. Nell´agguerrita concorrenza straniera si lasciano preferite i francesi Benoit Bozio e Julien Grillon, lo svizzero Robert Wiederkehr, lo spagnolo Domingo Hospital e lo svizzero Thomas Feyrsinger, che ha offerto un´ottima prestazione nel Challenge Tour (2° nel Kenya Open). E´ la prima delle undici gare dell´Italian Pro Tour, curato dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della Fig, presieduto da Donato Di Ponziano e con Alessandro Rogato alla regia sui campi. Il circuito anche per il 2008, avrà quale main sponsor Bartolini Corriere Espresso, specializzato nella consegna di diverse tipologie di spedizioni e nella fornitura di servizi logistici di supporto alla movimentazione ed alla distribuzione delle merci. Altrettanto di prestigio gli altri sponsor: Protiviti (gruppo multinazionale di consulenza indipendente dai network di revisione contabile, leader dell´analisi di progettazione dei modelli di governance, organizzazione e controllo) e Ab Creative (servizi di logistica e comunicazione). Quest´anno vi sarà una importante novità: l´Italian Pro Tour, infatti, si farà promotore di una iniziativa benefica con una raccolta di fondi a favore dell´Airc (Associazione Italiana per Ricerca sul Cancro). Verranno coinvolti i circoli ospitanti le varie manifestazioni, mediante l´organizzazione di cene con risvolto benefico, mentre nel corso di tutte le pro am, legate ai vari eventi, i golfisti potranno effettuare libere donazioni. Lo stesso Comitato Organizzatore e gli Sponsor si faranno parte in causa in questa generosa gara di solidarietà. L´airc sarà presente sul campo e in tutte le programmazioni dell´Italian Pro Tour sulla piattaforma televisiva Sky. La prima di queste pro-am farà da interessante prologo il 2 aprile al Feudo d´Asti Golf Open e sarà un´occasione per vedere all´opera alcuni dei giocatori partecipanti al torneo, che si svolgerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36. Rimarranno in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto che si divideranno il montepremi è di 55. 000 euro, tra i più alti del tour: al vincitore andranno 7. 975 euro. Challenge Tour: Titolo A Un 19Enne Argentino, M. Reale 34° - Il diciannovenne argentino Estanislao Goya (272 - 67 71 69 65), professionista da appena quattro mesi, ha vinto l´Abierto del Centro (Challenge Tour) al Cordoba Gc, di Cordoba. Goya ha terminato la gara alla pari con l´inglese Gary Boyd (272 - 67 71 69 65), poi lo ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio. Al terzo posto con 274 James Heath, al quarto con 276 Taco Remkes, al quinto con 277 Inder Van Weerelt. Media classifica per gli italiani: Michele Reale è terminato 34° con 285 (74 69 73 69), Alessio Bruschi 41° con 286 (73 72 69 72) e Lorenzo Gagli 44° con 287 (73 70 73 71). Il montepremi era di 130. 000 euro: a Goya ne sono andati 20. 716. Lpga Tour: Lorena Ochoa Vince Ancora, Giulia Sergas 36ª - La messicana Lorena Ochoa ha confermato la sua netta superiorità attuale dominando il Safeway International, torneo del Lpga Tour che si è svolto sul percorso del Superstition Mountain G&cc nella località omonima in Arizona. La numero uno mondiale ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, su tre gare disputate, e la 19ª in carriera con lo score di 266 (65 67 68 66) lasciando a ben sette colpi Jee Young Lee (273 - 67 67 67 72). Al terzo posto con 274 Minea Blomqvist, al quarto con 275 Eun-hee Ji e Angela Stanford, leader per due turni. Nettamente staccata Annika Sorenstam, nona con 277. Grazie a un 67, ha effettuato un bel salto in classifica Giulia Sergas, salita dal 64° al 36° posto con 283 colpi (69 74 73 67). La triestina, che ha messo insieme sei birdie e un bogey, è andata a corrente alternata con un flessione nei due giri centrali. Non ha superato il taglio Silvia Cavalleri 82ª con 145 (72 73) e fuori per un colpo. La Ochoa ha guadagnato 225. 000 dollari, la Sergas 8. 530. In montepremi era di 1. 500. 000 dollari. Seniors Tour: Costantino Rocca 3° Nelle Azzorre Dove Vince Stewart Ginn - Costantino Rocca ha iniziato con un bel risultato la sua seconda stagione nel Seniors Tour europeo. Il bergamasco ha concluso con 215 colpi (73 73 69) l´Azores Senior Open svoltosi al Batalha Golf Course di Ponta Delgada nelle Isole Azzorre, classificandosi al terzo posto alla pari con l´argentino Luis Carbonetti e con lo spagnolo Domingo Hospital. Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il cinquantanovenne australiano Stewart Ginn (211 - 72 71 68), che ha preceduto di due colpi l´inglese Nick Job (213 - 73 69 71). Al sesto posto con 216 lo scozzese Martin Gray, leader dopo due turni e crollato con un 78. Sotto tono Giuseppe Calì, 39° con 227 colpi (78 75 74). In un montepremi di 325. 000 euro a Ginn ne sono andati 48. 750, mentre Rocca ne ha guadagnati 18. 435. Us Pga Tour: Primo Titolo Per Andres Romero - Il ventiseienne argentino di Tucuman Andres Romero, giocatore del tour europeo, ha vinto lo Zurich Classic of New Orleans (Us Pga Tour) sul percorso del Tpc Louisiana di Avondale nella Louisiana. Romero (275 - 73 69 65 68) ha superato di un colpo l´australiano Peter Lonard (276 - 67 70 70 69) e di due Tim Wilkinson (277 - 71 68 71 67). Al quarto posto con 278 Woody Austin, Padraig Harrington e Nicholas Thompson. Al vincitore è andato un assegno di 1. 116. 000 dollari su un montepremi di 6,2 milioni di dollari. Corso Per La Squadra Nazionale Professioniste - Le proettes che fanno parte della Squadra Nazionale Professioniste, sono state convocate presso l´Argentario Golf Club per il 2° Corso stagionale (1-4 aprile). Partecipano Diana Luna, Federica Piovano, Margherita Rigon, Anna Rossi, Sophie Sandolo, Vittoria Valvassori e Veronica Zorzi. Per loro l´occasione di provare il campo che ospiterà il Bmw Ladies Italian Open dal 17 al 20 luglio. Azzurri In Spagna - Sette azzurri, quattro ragazzi e tre ragazze, partecipano alla Copa R. C. G. Sotogrande European Nations Championship in programma dal 2 al 5 aprile sul percorso del Real Club de Golf Sotogrande, in Spagna. Sono Federico Colombo, Matteo Manassero, Cristiano Terragni Claudio Viganò, Marianna Causin, Giulia Molinaro e Camilla Patussi. Capitana Camilla Gera Dettori, allenatore Enrico Trentin. .  
   
   
VELA/SOLIDARIETA’: PRONTI DISEGNI E LETTERINE CHE MARGHERITA PELASCHIER, PORTERA’ DA TRIESTE A GENOVA  
 
 Trieste, 1 aprile 2008 – Si avvicina sempre più la data della partenza di Margherita Pelaschier, il 6 aprile prossimo, per la sfida in solitario da Trieste a Genova che la vedrà impegnata nel progetto Libera La Vita, Libera Le Vele, testimonial di A. B. C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus. Lunedì 31 marzo alle 10. 30, nella sede dell’Ospedale Pediatrico Burlo Garofolo di Trieste si è svolta la cerimonia di consegna di disegni e messaggi che in questi ultimi mesi i bambini in cura al nosocomio triestino hanno preparato per i bambini in cura all’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Hanno presenziato alla consegna, Giusy Battain e Giuliana Cosulich di A. B. C. Burlo onlus, il dott. Mauro Delendi, Direttore Generale, il dott. Jurgen Schleef, Direttore S. C. Di Chirurgia dell’Irccs Burlo Garofolo e il dott. Giorgio Tamburlini, Direttore Scientifico dell’Irccs Burlo Garofolo. Ognuno dei messaggi preparati e realizzati verranno appesi a peluche Trudi e trasportati a bordo dell’imbarcazione Alto Adriatico 38’ con cui la bionda velista triestina coprirà le circa 1. 300 miglia che separano lo Yacht Club Adriaco, punto di partenza a Trieste, dallo Yacht Club Italiano, punto di arrivo a Genova. Nei giorni 3 e 4 aprile Margherita con la barca Aa38’ sarà allo Yacht Club Adriaco a disposizione del pubblico dalle 15. 00 alle 18. 00 e il aprile 2 per le scolaresche. Il Progetto: Libera La Vita, Libera Le Vele Chi: Margherita Pelaschier, triestina 29 anni, sin da ragazzina, sulle orme del padre Mauro, pratica la vela a livello agonistico, ma soprattutto navigando su imbarcazioni di tutte le dimensioni. E’ la prima donna italiana a compiere un’impresa del genere. Cosa: in solitario da Trieste a Genova, la sfida personale di Margherita dedicata ai bambini chirurgici che vivono la loro sfida quotidiana per la vita, quelli nati cioè con malformazioni che vengono trattate con interventi multipli e complessi; e per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle patologie chirurgiche nell’età pediatrica. Come: L’imbarcazione che Margherita userà durante il giro d’Italia sarà il nuovo Alto Adriatico 38’. Si tratta di un’imbarcazione costruita in legno, ma con un innovativo criterio costruttivo che consente la costruzione in serie di imbarcazioni più leggere a parità di caratteristiche e senza la necessità di manutenzione così impegnativa degli scafi tradizionali. Come Seguire Il Progetto Di Margherita: Già fin d’ora è possibile seguire il progetto di Margherita attraverso il sito www. Liberalavitaliberalevele. It Inoltre, attraverso un sistema Gps e Gprs fornito da Movendo di Trieste leader nel settore del mobile resources management, sarà possibile seguire in tempo reale la posizione della barca durante l’impresa. .