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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
CON IL TEMA ‘NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA’ MILANO OTTIENE LA CANDIDATURA PER L’EXPO 2015  
 

“Una vittoria che riempie di orgoglio la città e l’Italia. E che ripaga gli enormi sforzi compiuti dal sindaco Moratti, dall’Amministrazione e dalle istituzioni per aggiudicarsi l’Expo 2015 con un investimento di circa 20 miliardi. A distanza di centodue anni dall’esposizione universale di inizio secolo, gli occhi del mondo saranno di nuovo puntati su Milano” Lo dichiara il vice Sindaco Riccardo De Corato a seguito della notizia che Milano si è aggiudicata l’Expo 2015. Per l’occasione il vice Sindaco, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha fatto esporre uno striscione davanti a Palazzo Marino con la scritta : “Milano città ospitante, grazie a tutti”” “L’Expo – spiega De Corato – sarà una grande occasione di sviluppo e rilancio per la città. I visitatori previsti sono infatti 29 milioni, 160 mila al giorno. Il che si traduce in 70 mila posti di lavoro, con un incremento dei ricavi delle imprese stimato in circa 44 miliardi”. “Con 7000 eventi scientifici e culturali in sei mesi – continua De Corato – Milano sarà il centro del mondo. E da questo punto di vista il territorio è ampiamente attrezzato per ospitare la fiumana di persone che si riverserà sulla città, visto che dispone di una capacità ricettiva ben strutturata, con oltre 500 mila posti letto. Dal punto di vista delle infrastrutture – aggiunge De Corato - i tre aeroporti (Malpensa, Linate e Orio al Serio) sono in grado di accogliere oltre 36 passeggeri all’anno”.
“Oggi è tempo di festeggiare – sottolinea De Corato –, ma da domani ci si metterà al lavoro intensamente. Il tema ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’ si fonda su 7 grandi pilastri che devono essere realizzati. Ovvero la Borsa Agroalimentare, la Città del Gusto, la partnership con le organizzazioni internazionali, l’approccio da città a città, il co-sviluppo diretto, la formazione e il trasferimento di know how”.

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POLITICA MARITTIMA E DELLA PESCA LA DG FISH DIVENTERÀ DG MARE  
 
La Commissione europea ha deciso di riorganizzare in modo radicale la Direzione generale della Pesca e degli affari marittimi. Quella che attualmente viene anche chiamata Dg Fish diventerà la Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca o Dg Mare. Il cambiamento più importante riguarda la creazione di tre direzioni geografiche, cui competerà la gestione sia della politica comune della pesca sia della nuova politica marittima integrata dell’Ue nelle tre principali regioni marittime europee. A queste sarà affiancata una nuova direzione responsabile del coordinamento e dell’elaborazione delle politiche. Le altre due direzioni (Politica esterna; Risorse e questioni giuridiche) non subiranno cambiamenti di rilievo. Maggiore attenzione sarà dedicata alla pesca nel Mediterraneo e al controllo nelle acque internazionali, nel rispetto dell’impegno assunto dall’Ue di lottare contro la pesca illegale. La nuova struttura entrerà in vigore il 29 marzo. La politica marittima integrata, adottata nell’ottobre 2007 a seguito di un ampio processo di consultazione delle parti interessate, mira ad attuare un approccio integrato ai mari e agli oceani europei, per sviluppare sinergie tra le politiche settoriali (trasporti, ambiente, ricerca, pesca, ecc. ) e instaurare un’interazione più efficace e sostenibile con i mari e con gli oceani. Nelle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2007 i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno approvato l’approccio proposto dalla Commissione riguardo alla politica marittima integrata. La politica marittima integrata, che tiene pienamente conto del principio di sussidiarietà, intende promuovere una migliore comprensione tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei mari (istituzioni dell’Ue, Stati membri, regioni costiere, settore privato, società civile e altri portatori di interessi). Essa intende inoltre sviluppare nuovi strumenti atti a consentire un approccio più integrato in settori quali, per esempio, la sorveglianza marittima, la raccolta dei dati, la pianificazione territoriale. La ristrutturazione della direzione generale incaricata del coordinamento di questa politica rispecchia il passaggio a una fase più concreta nello sviluppo della politica marittima integrata dell’Ue e nell’attuazione di tale approccio integrato nell’organizzazione interna della Commissione. La politica comune della pesca (Pcp) costituisce il quadro giuridico dell’Ue per la gestione della pesca. Essa comprende la gestione delle risorse, le questioni relative alla flotta, il controllo e la sorveglianza delle attività di pesca, le azioni strutturali finanziate dal Fondo europeo per la pesca, i mercati e le relazioni internazionali. La riforma della Pcp attuata nel 2002 ha permesso di adeguare maggiormente la gestione della pesca alle peculiarità dei vari mari ed oceani. Tra le principali innovazioni adottate in tale contesto figura la creazione dei consigli consultivi regionali, organismi destinati a promuovere il dialogo tra i portatori di interesse e a rafforzarne la consultazione da parte della Commissione e degli Stati membri. La nuova struttura rispecchia inoltre la necessità di adeguarsi ai vari allargamenti dell’Unione europea e la crescente diversità delle regioni di pesca dell’Europa. Per gestire in modo più efficiente queste nuove politiche la Commissione europea ha dunque deciso di riorganizzare la Direzione generale Pesca e affari marittimi (Dg Fish), che diventerà la Direzione generale Affari marittimi e pesca (Dg Mare). In particolare, verranno create tre direzioni geografiche, cui competerà la gestione sia della politica comune della pesca sia della politica marittima integrata nelle tre principali regioni marittime europee. José Manuel Barroso, presidente della Commissione, ha dichiarato: “La nuova organizzazione della Dg Mare dimostra la determinazione della Commissione a condurre una politica marittima integrata e specifica. Essa consentirà alla Commissione di affrontare in modo coerente l’insieme delle problematiche che interessano ciascuna delle principali regioni marittime europee e i mari in generale. ” Joe Borg, commissario per gli affari marittimi e la pesca, ha aggiunto: “La nuova organizzazione rafforzerà l’applicazione della nuova politica marittima integrata dell’Ue. Questo agevolerà il ricorso ai vari strumenti della politica comune della pesca al fine di instaurare condizioni di sostenibilità in tutte le zone di pesca europee. ” Alle tre direzioni geografiche competeranno le seguenti regioni: - Artico, Atlantico e regioni ultraperiferiche - Mediterraneo e Mar Nero - Mare del Nord, Mar Baltico e paesi privi di sbocco sul mare. Ad esse si aggiungerà una direzione orizzontale incaricata del coordinamento e dell’elaborazione delle politiche. Una direzione internazionale sarà responsabile della politica esterna sia per la pesca e gli affari marittimi sia per le questioni connesse ai mercati. Infine, la sesta direzione della Dg Mare si occuperà delle questioni giuridiche, delle risorse, della comunicazione e delle relazioni con le altre istituzioni e con i gruppi di interesse. La nuova struttura rafforzerà la capacità della Commissione di elaborare e attuare politiche sia nel settore degli affari marittimi sia in quello della pesca. Essa inoltre agevolerà, per ciascuna regione marittima, il ricorso coordinato all’insieme delle risorse e degli strumenti: politica marittima, conservazione degli stock ittici, controllo e rispetto delle norme della pesca e politica strutturale. .  
   
   
AGROINDUSTRIA: INNOVARE PER COMPETERE. ENTRA NEL VIVO LA FASE PILOTA DEL PROGETTO OPTA, "OPPORTUNITY BY TECHNOLOGY ADOPTION", DEDICATA ALL´INTERA FILIERA DELL´AGROALIMENTARE, DAL CAMPO ALL´INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE  
 
Bologna - In Emilia-romagna solo 8 imprese agroalimentari su 100 non utilizzano internet e il 52% di queste ha a disposizione una connessione "veloce", cioè con capacità di trasporto dati maggiore di 2Mbit/s. Eppure, appena il 3% vende prodotti o servizi on line. Una contraddizione solo apparente che nasconde un "knowledge divide" - avere a disposizione certe tecnologie senza saperle o volerle usare - abbastanza pesante rispetto agli altri settori produttivi emiliano-romagnoli. Per esempio, se circa la metà delle imprese del comparto turistico ha installato una rete aziendale wireless, nell’agroalimentare solo 27 aziende su 100 hanno ritenuto opportuno mettere in rete i computer dei propri dipendenti. Per quanto riguarda i software per pianificare le risorse aziendali, i cosiddetti Erp, nel settore li usa solo un’azienda su cinque (22%). Fotografia di un ritardo - scattata dal Piano telematico regionale - che rischia di pregiudicare fortemente la competitività del comparto. Per questo la Regione ha deciso di partire dall’agroalimentare per promuovere la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) tra le piccole e medie imprese lungo la via Emilia. Il progetto si chiama Opta - acronimo di Opportunity by tecnology adoption - e nella sua fase pilota si rivolge al comparto dell’agroindustria. In agenda, per tutta la prima parte di quest’anno, sono in programma incontri su tutto il territorio regionale, dove fornitori di tecnologie, associazioni di categoria, esperti di innovazione applicata all’impresa approfondiranno le esigenze delle aziende, gli eventuali ostacoli all’utilizzo delle Ict, le soluzioni possibili e, soprattutto, prepareranno le imprese ad accedere ai fondi pubblici. Dopo Modena, Parma e Forlì sarà la sede della Camera di commercio di Reggio Emilia ad ospitare il prossimo appuntamento, martedì 8 aprile. Si proseguirà martedì 29 a Ravenna, quindi il 20 maggio a Piacenza e il 5 giugno a Bologna, quando i primi risultati del progetto Opta - che ci si propone di estendere ad altri settori produttivi - saranno presentati nell’ambito di Research to Business 2008, l’evento che mette a confronto, nel padiglione 35 del Fiera District, i protagonisti italiani e internazionali della ricerca e dell’innovazione applicata all’impresa. Il progetto Opta, coordinato dalla Regione Emilia-romagna in collaborazione con Aster, vede il supporto dei Centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-romagna e il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali regionali e di Unioncamere Emilia-romagna. Una stretta sinergia con le organizzazioni delle imprese pensata per fornire quelle "buone idee" necessarie per accedere - preparati - ai finanziamenti. Dialogo, confronto e scambio di buone pratiche saranno favoriti anche dalla strutturazione degli eventi, basati su gruppi di lavoro ristretti per risultare più concreti ed efficaci. Programmi e moduli di iscrizione agli incontri sono disponibili sul sito web dedicato al progetto Opta, http://community. Aster. It/opta. Per informazioni: Aster - Scienza, Tecnologia, Impresa. Area della Ricerca di Bologna, via Gobetti 101, 40129 Bologna, tel. 051-6398099, fax 051-6398131, e-mail Opta@aster. It .  
   
   
NORD EST, EXPORT, TECNOLOGIA ALIMENTARE; AL VIA LA COOPERAZIONE TRA IMPRESE DEL TRIVENETO E CINA, VIETNAM E MONGOLIA.  
 
Oltre una ventina di imprese del settore agroalimentare del Triveneto e circa una quindicina, complessivamente, di Slovenia e Ungheria si sono incontrate - “estremamente ricchi di opportunità”, vengono definiti i risultati raggiunti - con imprese di Cina, Vietnam e Mongolia (in totale quasi sessanta le aziende di questi Paesi) nell’ambito di “New Technologies for Safe Food: Challenges and Business Opportunities Eu-asia – Techfood Eu-asia”, una iniziativa che si inserisce nel più ampio Programma Asia Invest voluto dalla Commissione Europea per promuovere e supportare la cooperazione economica tra l’Europa e l’Asia. “L’obiettivo – dice Pierluigi Bolla, Presidente di Informest, uno dei partner dell’iniziativa – è quello di attivare una collaborazione commerciale e industriale nell’ambito del settore tecnologie alimentari tra le imprese del Triveneto – ma anche di altre regioni a vocazione agroalimentare come ad esempio l’Emilia Romagna - e le imprese provenienti da Cina, Mongolia e Vietnam per migliorare l’efficenza, la tecnologia e portare agli standard europei la filiera agroalimentare di quei Paesi asiatici”. “Sono stati oltre cinquecento - spiega ancora Bolla – gli incontri bilaterali realizzati: abbiamo posto le basi per favorire lo sviluppo tecnologico delle imprese asiatiche con l’introduzione di standard simili a quelli delle imprese europee e in grado di rispondere alle specifiche esigenze del settore nell’ambito dell’integrazione europeo-asiatica con particolare attenzione alla sicurezza alimentare”. “Un nuovo sconfinato mercato – prosegue - si apre per le nostre imprese in grado di trasferire queste tecnologie: quei Paesi, se vorranno immettere sui mercati internazionali i loro prodotti agro-alimentari, dovranno – per garantire gli standard previsti – disporre necessariamente di tecnologie di avanguardia che proprio le nostre imprese possono fornire”. Bolla, infine, ricorda che le positive ricadute sulle imprese italiane andranno ad interessare tutta la filiera delle piccole e medie imprese che operano nel settore agro-alimentare, le associazioni del settore tecnologie alimentari e del packaging, le agenzie di sviluppo specializzate nel settore, gli enti di assistenza e consulenza alle imprese di questo specifico settore, sottolineando anche che l’iniziativa prevede la partecipazione di Unicredit Banca di Impresa per il necessario supporto finanziario. .  
   
   
CONFERENZA EUROPEA SULLA BIOMASSA, SPAGNA  
 
La 16a Conferenza Europea ed Esposizione sulla Biomassa dal titolo ´From research to industry and markets´ (Dalla ricerca all?industria e ai mercati) avrà luogo dal 2 al 6 giugno presso l’ente Feria Valencia, in Spagna. L´evento, che sarà affiancato anche da workshop e fora, affronterà tematiche relative alle risorse di biomassa e alla loro conversione; tratterà anche questioni quali i biocarburanti, i mercati e le politiche. L?esposizione darà visibilità a industrie e prodotti all´avanguardia nel settore della biomassa. Gli organizzatori prevedono un afflusso di oltre 1500 partecipanti provenienti da più di 80 paesi. Per ulteriori informazioni: http://www. Conference-biomass. Com .  
   
   
MONTAGNA: CERCIVENTO, CONVEGNO SU PROGETTO AGRIMONT  
 
 Cercivento - I progetti come Agrimont anticipano la realizzazione della collaborazione in campo economico, culturale e sociale che la Regione intende approfondire ed estendere con l´Euroregione, sfruttando il regolamento sui gruppi europei di cooperazione territoriale. L´amministrazione regionale, quindi, appoggerà ancora quest´iniziativa, dando sostegno agli investimenti del Comune di Cercivento mirati allo sviluppo di un´idea che costituisce un esempio positivo di modalità originale per contribuire al rilancio della montagna friulana. A Cercivento assieme all´assessore regionale alle Risorse agricole per partecipare al convegno internazionale sulla filiera delle erbe officinali, il presidente della Regione ha così sottolineato la valenza economica della sperimentazione condotta con Agrimont (Agricoltura innovativa nell´area montana transfrontaliera), progetto finanziato da Interreg Iiia Italia-slovenia 2000-2006 che ha visto la collaborazione tra i Comuni di Cercivento (capofila del progetto), Sutrio e Nova Gorica e la partecipazione della federazione Provinciale Coldiretti di Udine. Nella gremita sala della Ciase da Int che accoglie, con la mostra delle 14 specie officinali coltivate nell´ambito del progetto, un piccolo centro didattico per aiutare i ragazzi delle scuole ad accostarsi al mondo delle erbe, il presidente, ricordando il lavoro che si sta facendo per la valorizzazione del radic di mont, ha evidenziato l´importanza delle erbe officinali, una ricchezza che caratterizza la montagna friulana assieme a acqua, roccia e legno e che ha ampi sbocchi di utilizzo in settori come la cosmesi, l´alimentazione, l´omeopatia. E che può contribuire alla promozione del turismo, altro settore di primaria importanza per vincere la scommessa del rilancio dell´economia e del ripopolamento della montagna. Il progetto avrà successo, ha detto ancora, se verrà mantenuta la collaborazione transfrontaliera, se saranno coinvolti altri territori e, soprattutto, se sarà realizzata la filiera delle erbe, dalla loro produzione alla lavorazione e commercializzazione. Configurato come strategico per lo sviluppo economico dell´area e coerente con il Piano di sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, Agrimont è stato attuato grazie ad un finanziamento di 330 mila euro. Di fatto, grazie alla sperimentazione condotta, le aziende del Friuli Venezia Giulia che volessero produrre piante officinali avranno d´ora in poi a disposizione protocolli di produzione, un laboratorio di trasformazione e una serie di conoscenze tecniche codificate e disponibili. Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Nova Gorica, Mirko Brulc, Valentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca, leader italiano degli integratori alimentari a base di erbe, il general manager di Ofi - Officina Farmaceutica Italiana (tra le aziende di riferimento a livello europeo nella produzione dermo-cosmetica e dietetico-alimentare), Alberto Donati e Heinrich Abrham, erborista ed insegnante presso il Centro sperimentale di agraria forestale di Laimbourg (Bolzano) e consulente del progetto. .  
   
   
1,7 MILIONI DI EURO PER ATTIVITA´ DI PROMOZIONE, SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DELLE ZONE MONTANE PIEMONTESI  
 
La Giunta regionale finanzia con oltre 1,7 milioni di euro attività di promozione, salvaguardia del territorio e valorizzazione delle risorse umane, culturali ed economiche delle zone montane mediante spese e contributi ad enti e privati. Il Fondo regionale della montagna per l’anno 2008 ammonta a 17,5 milioni di euro e la legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 “Testo unico delle leggi sulla montagna” prevede infatti che una quota non superiore al 10% del fondo sia destinata ad azioni di iniziativa della Giunta regionale, anche a carattere straordinario. .  
   
   
RAFFAELE GAROFALO, PRESIDENTE ANASB, SU FINE CRISI MOZZARELLA DI BUFALA  
 
"L’azione svolta in queste ore dai ministri dell’agricoltura Paolo De Castro e della salute Livia Turco, e quello di fondamentale mediazione del ministro degli esteri Massimo D’alema sono state risolutive per chiarire la vicenda sulle osservazioni che l’U. E. Aveva formulato in merito alla vicenda della diossina sollevata da un polverone mediatico sviluppatosi negli ultimi giorni - dice Raffaele Garofalo presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori della Specie Bufalina. "Tra i protagonisti della giornata un ruolo fondamentale l’hanno svolto anche gli assessori della Campania alla sanità Angelo Montemarano ed all’agricoltura ed alle attività produttive Andrea Cozzolino e le rispettive strutture: quando si fa sistema si riesce anche a superare momenti critici come quello delle ultime 24 ore. ” "In situazioni del genere, tutto viene scaricato sull’anello più debole del sistema, in questo caso gli allevatori. Bisogna fare in modo che situazioni del genere non avvengano più - sottolinea Garofalo - e per fare questo c’è bisogno di controlli costanti a monte ed a valle, vale a dire su tutti quei sistemi che sono a rischio per l’immissione nell’ambiente di contaminanti e su tutte le aziende che producono nel comparto dell’agroalimentare di qualità, come già normalmente avviene nel nostro sistema allevatoriale. ” “Giusta e quanto mai tempestiva – conclude infine Garofalo - la delibera dalla Giunta Regionale della Campania, approvata pochi minuti fa e che si fa carico di termodistruggere le eventuali partite di latte che dovessero risultare non conformi alla normativa vigente, evitando così ogni rischio di immissione sul mercato di prodotti non conformi. ” .  
   
   
MAI IMPORTATO LATTE CINESE  
 
Una nota di agenzia riporta che l’Italia importerebbe latte di bufala cinese. Tale affermazione è stata attribuita all’addetto stampa del Consorzio Tutela. L’affermazione non è veritiera, ed è frutto di un evidente caso di fraintendimento. Dando spiegazioni ai colleghi dell’Agenzia Agi di Roma, l’Addetto Stampa del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana riferiva invece del caso di colore riferito ad un casaro italiano che aveva aperto un caseifici in Cina, dove produce mozzarella con latte cinese, ovviamente. La nota di colore è dunque solo questa. .  
   
   
LA GRANDE BUFALA UN GRANDE EVENTO AD EBOLI PER IL RILANCIO DELLA MOZZARELLA DI QUALITÀ  
 
Una vera task force è al lavoro da diversi mesi per la realizzazione di un evento finalizzato alla conoscenza e valorizzazione della Mozzarella di Bufala e, attraverso di essa, alla promozione di un intero territorio, quello di Eboli e della Valle del Sele. Il titolo della manifestazione, scelto dalla Agenzia Sedicieventi ovvero dagli stessi organizzatori di Eurochocolate Perugia, e condiviso da tutti i protagonisti e partners dell’operazione è La Grande Bufala. Titolo che oggi più che mai sembra essere attuale e particolarmente azzeccato, alla luce dell’attenzione mediatica che si sta concentrando in questi giorni sulla mozzarella di bufala e, soprattutto, delle speculazioni che non sono state certo assenti nell’intera vicenda. La Grande Bufala si svolgerà dal 30 Maggio al 2 Giugno prossimi e seguirà un format simile a quello, ormai consolidato, della fortunata esperienza perugina che ha per protagonista il cioccolato. Prevede, infatti, un’area didattica culturale per conoscere più da vicino questo ed altri prodotti tipici campani, uno spazio commerciale e numerosi appuntamenti di animazione ispirati alla mozzarella di bufala, capofila dell’intero paniere dei prodotti locali, ingredienti tipici della cucina mediterranea, coltivati nella Valle del Sele. “Ci siamo rivolti a dei professionisti del settore – dichiara Martino Melchionda Sindaco di Eboli – perché lo sforzo progettuale alla base di questo evento ci deve condurre a realizzare un’ iniziativa di qualità della quale oggi il comparto non può che ravvisare la necessità e l’urgenza. Ringrazio pertanto Eboli Sviluppo, neonata realtà associativa alla quale hanno aderito diversi operatori locali – che ha permesso di coinvolgere in maniera attiva lo staff di Eurochocolate che, fin da subito si è messo al lavoro” Anche ieri Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate, ed il suo staff hanno voluto essere presenti sul territorio per illustrare il programma, molto articolato, della manifestazione che per quattro giorni animerà la Valle del Sele, con un focus importante su Eboli. “Riconquistare la fiducia dei consumatori- dichiara Eugenio Guarducci - , riportare ottimismo e serenità fra gli operatori e tracciare un percorso a medio e lungo raggio capace di svolgere una grande operazione di marketing territoriale. Sono questi i principali obiettivi che ci siamo prefissi insieme alle istituzioni locali ed in primis il Comune di Eboli, la Provincia di Salerno, la Camera di Commercio di Salerno e la Regione Campania”. Una delegazione composta dal Comune di Eboli, con gli Assessori Enzo Consalvo e Roberto Palladino, da Eboli Sviluppo rappresentato dal Presidente Attilio Astone e lo stesso Guarducci si è incontrata con l’Assessore Corrado Martinangelo della Provincia di Salerno e con il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese. In questa occasione è stata ribadita la necessità di dar vita ad un’iniziativa che rappresenti una grande opportunità di rilancio per il settore. Ciò ha significato imprimere una forte accelerazione alla realizzazione de La Grande Bufala, il cui programma verrà presentato alla Regione Campania la settimana prossima grazie anche all’intervento della Confesercenti Regionale presieduta da Enrico Bottiglieri che, insieme alle altre associazioni di categoria, sarà coinvolta nella realizzazione di questo importante evento. La Grande Bufala è stata già presentata alla stampa nazionale nel corso della recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano, nel Febbraio scorso, riscuotendo un favorevole interesse di media ed operatori di settore e, attualmente, è stata inserita nel progetto Itinerari Mediterranei promosso dalla Provincia di Salerno. Ancora per la giornata di oggi gli organizzatori dell’agenzia Sedicieventi saranno ad Eboli per confrontarsi con i produttori e con numerosi soggetti che hanno chiesto di essere parte attiva della manifestazione. Nelle prossime settimane, l’evento sarà presentato ufficialmente. .  
   
   
BOLZANO: CONTAMINAZIONE DAGLI OGM, BERGER GUARDA CON SPERANZA AL CANADA  
 
Una controversia giudiziaria canadese potrebbe avere importanti risvolti anche a livello europeo per quanto riguarda gli Ogm. "Per la prima volta un colosso dei sementi come la Monsanto - commenta l´assessore Hans Berger - ammette le proprie responsabilità per la contaminazione dei terreni con organismi geneticamente modificati". Tutto nasce dalla causa intentata contro la multinazionale americana da un coltivatore canadese, dopo che quest´ultimo aveva scoperto all´interno di un suo campo di colza la presenza di sementi geneticamente modificati che potevano risalire ad una produzione Monsanto. Dato che l´agricoltore non aveva seminato il terreno, l´unico motivo della presenza di quelle semenze Ogm non poteva che essere una contaminazione. Dopo aver estirpato le piante, il coltivatore canadese ha mandato il conto alla Monsanto e, di fronte al rifiuto dell´azienda di rimborsargli le spese sostenute, ha deciso di adire le vie legali. A poche ore dalla sentenza, la multinazionale americana ha raggiunto un accordo extragiudiziale con l´agricoltore, riconoscendo le argomentazioni della controparte. "Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro del settore - commenta l´assessore all´agricoltura Hans Berger - perchè per la prima volta un´azienda ammette le proprie responsabilità per la contaminazione genetica di un terreno. Questa vicenda apre la strada a chiunque voglia ricorrere ad un tribunale contro fatti del genere". Le ricadute, inoltre, potrebbero essere interessanti anche a livello europeo, dove i paletti contro gli Ogm sono decisamente maggiori rispetto al Nord-america. "Spero che a Bruxelles tengano conto di questa controversia giudiziaria - prosegue Berger - io, come coordinatore del settore Ogm per conto del Comitato delle regioni, approverò qualsiasi tipo di ostacolo venga posto all´utilizzo degli organismi geneticamente modificati. Se le nostre linee guida avranno l´ok dell´Unione Europea, l´Alto Adige potrà continuare ad essere un territorio Ogm-free, e per i consumatori sarebbe fondamentale che anche gli altri paesi seguissero la nostra strada". .  
   
   
BOLZANO: DAL 1° APRILE DIVIETO DI APPLICARE PRODOTTI FITOSANITARI DANNOSI ALLE API  
 
La Provincia ha stabilito l´entrata in vigore da martedì 1° aprile del divieto di applicare prodotti fitosanitari dannosi alle api durante il periodo di fioritura dei fruttiferi per la varietà Cripps Pink e i relativi cloni. Il divieto si riferisce a tutte le zone frutticole. La Ripartizione provinciale Agricoltura ha stabilito con decreto i principi attivi, presenti in prodotti fitosanitari, considerati dannosi alle api. Il divieto di impiegare prodotti fitosanitari dannosi alle api nel periodo di fioritura dei fruttiferi ha inizio per la varietà Cripps Pink e i relativi cloni per tutte le zone frutticole a partire da martedì 1° aprile 2008 (ore 00. 00) e rimarrà in vigore fino a revoca. Inoltre si rende noto che come misura preventiva contro la diffusione del colpo di fuoco batterico tramite le api è vietato spostare alveari di api da un impianto di pomacee all´altro dal 1° aprile fino al 15 giugno, a meno che essi non siano stati tenuti prima in un locale oscurato e chiuso per almeno 48 ore oppure per almeno 72 ore in un luogo situato a quote superiori a 1400 metri. .  
   
   
BOLZANO, FRICK VISITA UN´AZIENDA FAMILIARE MODELLO A NOVA PONENTE  
 
"L´economia altoatesina ha bisogno di giovani imprenditori che si tuffano nel mondo dell´impresa con nuove idee e creatività", ha sottolineato l´assessore provinciale Werner Frick visitando il maso caseificio Leaner a Nova Ponente. L´azienda è guidata dal 22enne Stefan Köhl con il sostegno dei genitori. Nel 2007 il giovane imprenditore ha iniziato la produzione di formaggi. Oggi la sua impresa familiare lavora circa 100mila litri di latte all´anno, provenienti esclusivamente dalle mucche dell´allevamento del maso di famiglia, gestito dai genitori. La metà della produzione casearia è destinata al commercio al dettaglio, il 40% viene venduta dall´azienda stessa e il 10% viene inviato al commercio all´ingrosso. "L´azienda Leaner di Nova Ponente dimostra in modo esemplare come sia possibile, combinando buone idee, alta qualità, impegno e tradizione, assicurare lo sviluppo e il mantenimento del maso di famiglia senza necessità di introiti esterni aggiuntivi", ha sottolineato l´assessore Frick visitando l´azienda. Anche il sostegno garantito dalla famiglia sta alla base del successo del giovane imprenditore, ha specificato Frick, come dimostrano ogni giorno anche numerose altre aziende altoatesine. Alla visita nell´impresa di Nova Ponente ha partecipato anche il sindaco Bernhard Daum. .  
   
   
DIOSSINA IN LAGUNA. ASSESSORE COPPOLA: ALLARMISMO GRATUITO. LE NOSTRE VONGOLE SONO GARANTITE  
 
Venezia - “E’ un allarmismo gratuito, che danneggia non solo l’immagine del Veneto, ma anche un settore – quello della molluschicoltura – per il quale siamo conosciuti e apprezzati in tutta Europa proprio per la straordinaria qualità del nostro prodotto”. Non usa mezzi termini l’assessore regionale alla pesca Isi Coppola per commentare i dati, riportati oggi con grande evidenza dal Gazzettino, delle relazioni della Sezione Antinquinamento del Magistrato alle Acque sulla diossina presente nelle acque della laguna di Venezia. “Ritengo che sia assolutamente doveroso – afferma l’assessore – che prima di ogni altra considerazione, si tranquillizzi la popolazione e il mercato, in quanto la Regione ha in capo la responsabilità del controllo igienico-sanitario delle acque e lo sta facendo da tempo con serietà e in stretto contatto sia con le Ulss, sia con i pescatori. La Regione conosce quindi la situazione di ogni centimetro quadrato delle acque lagunari e può affermare con cognizione di causa che il prelievo dei molluschi avviene in acque assolutamente controllate e immessi sul mercato con ogni garanzia di tracciabilità documentata”. “Le rilevazioni del Magistrato alle Acque – spiega l’assessore Coppola – sono state eseguite su stazioni di monitoraggio relative al controllo di qualità ambientale delle acque “ obiettivo di qualità” che erano fissati dalla Legge Ronchi-costa del 1998. Sulla base di questi dati il Magistrato alle Acque indica possibili aree di sfruttamento di molluschi bivalvi vivi sulle quali noi andiamo ad effettuare la classificazione sanitaria. I dati sono relativi quindi a zone non destinate alla raccolta dei molluschi bivalvi, ovvero zone compromesse da attività industriali, attività antropiche, cantieristica, navigazione (vedi Punta Fusina, Canale Industriale di Marghera, Murano, ecc). Anche la stazione “canale del Fisolo” (M1) è un punto di controllo ambientale appositamente installato dal Magistrato alle Acque in zona non idonea dal punto di vista igienico sanitario. Dal 2004, per dare ulteriore assicurazione sulla sicurezza dei molluschi bivalvi destinati al consumo umano la Regione del Veneto, nel riclassificare le lagune venete, ha considerato anche le diossine e sostanze simili oltre ai normali parametri previsti dalla legge (aspetti microbiologici e presenza di metalli pesanti). Ciò ha consentito di fissare dei livelli di “diossine” nelle vongole veraci ben al di sotto dei contenuti fissati dalla normativa comunitaria che sono tuttora mantenuti e costantemente monitorati”. “Per tutte queste ragioni è ingiustificato qualsiasi paragone con la Campania – conclude l’assessore veneto – perché operiamo con una gestione diversa in termini di responsabilità, anche da parte del mondo della pesca che collabora con la Regione, e con un monitoraggio continuo. Dirò di più. Staserà cenerò con un buon piatto di spaghetti alle vongole veraci e una mozzarella di bufala”. .  
   
   
SINERGIE PER LO SVILUPPO DEL DELTA DEL PO  
 
Taglio di Po (Rovigo) - La Regione veneto è al lavoro per concretizzare l’idea di una sorta di salone per la promozione dei prodotti tipici del Delta, nel quartiere fieristico del Censer a Rovigo. Lo ha annunciato l’assessore regionale al Bilancio Isi Coppola partecipando oggi ad un incontro pubblico sul tema “Delta, città-territorio” promosso presso il Museo della bonifica a Taglio di Po (Rovigo), dal Lions Club Contarina Delta Po, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale al territorio Renzo Marangon. Sono intervenuti i sindaci dei comuni del Parco regionale del Delta del Po per confrontarsi sulle possibili sinergie da mettere in atto in settori strategici dei servizi ai cittadini e dello sviluppo di un territorio irripetibile ma non ancora adeguatamente valorizzato. L’iniziativa di cui ha parlato l’assessore Coppola nasce da una proposta di Slow Food, l’associazione che organizza il Salone del Gusto di Torino e che l’anno scorso ha promosso con successo un viaggio in bicicletta lungo il corso del Po per gli studenti dell’Università della Biodiversità, conclusosi proprio in Polesine. Slow Food ha ora proposta che venga istituita una Comunità del Delta per la promozione dei prodotti tipici polesani, attraverso la quale dar vita ad una manifestazione destinata ad avere nel tempo un respiro internazionale, aprendosi prima alle comunità dei delta del Mediterraneo e successivamente a quelle di tutto il mondo. L’assessore Coppola ha inoltre posto l’accento su altre progettualità per la valorizzazione del territorio palesano e sul ruolo del Parco regionale. In questo contesto ha ricordato anche i progetti, avviati e finanziati dalla Regione, per eliminare non solo i punti critici della navigazione interna ma anche per rendere navigabili tutte le lagune venete in modo da offrire anche questa opportunità di una forma di turismo nei confronti della quale in Europa l’attenzione è in costante crescita. Da parte sua l´assessore Marangon ha sottolineato che dieci anni fa proprio lo stimolo dell´istituzione del parco ha fatto sì che gli enti locali del Delta abbiano saputo fare sistema con una visione d´insieme del territorio che altre realtà invece non hanno ancora, anticipando in questo la recente legge regionale che ha aperto una nuova stagione per la programmazione urbanistica del Veneto. Marangon ha inoltre evidenziato che la provincia di Rovigo è quella che risulta meglio gestita dal punto di vista del governo del territorio. Anche in relazione alle nuove norme regionali è la provincia che, insieme a Padova, ha dato vita al maggior numero di Pati (piani di assetto territoriale intercomunali), avendo compreso che non è più pensabile una programmazione del territorio senza una visione d´insieme che obbliga ad allacciare rapporti tra comuni vicini. .  
   
   
TUTELA E PROMOZIONE DEL “CUNEESE AL RHUM”  
 
La domanda di riconoscimento Igp per il “Cuneese al rhum” è stata ritirata. Il tutto in nome di una scelta precisa da parte dell’associazione per la valorizzazione e la tutela del noto prodotto dolciario, presieduta da Andrea Arione, costituita due anni orsono, disposta a rinunciare alla tutela europea piuttosto che scendere a compromessi, accettando ampliamenti e concessioni alla ricetta tradizionale che sono stati ritenuti indebiti e valutati negativamente. Questo non significa che si abbandonerà la via della tutela e promozione di una delle voci di eccellenza della pasticceria cuneese, ma che si imboccherà un percorso diverso, cercando altre forme di salvaguardia e promozione. Si è ritenuto che solo in questo modo sarà possibile difendere l’alta qualità del prodotto e mantenerne la tipicità, nella consapevolezza che si sarà condizionati e premiati dal fattore freschezza e che il “cuneese” resterà una golosità di classe, differenziata da altre che, pur con la stessa denominazione, non rispettano le caratteristiche di tipicità. Rimarrà una produzione di nicchia da vendere al momento giusto, nel posto giusto, al fine di salvaguardare le caratteristiche che lo hanno reso famoso e portato ad una immagine di alto livello. Ribadito l’obbligo, per coloro che aderiranno all’associazione, di rispettare la ricetta classica, con la doppia cialda di meringa, il ripieno di crema pasticcera morbida e vellutata, confezionata con uova e latte freschi, zucchero e rhum e la copertura di cioccolato extra fondente. Il tutto senza conservanti, coloranti ed additivi. L’applicazione rigorosa del disciplinare e la denominazione unica di “Cuneese al rhum” avrebbe causato due conseguenze: l’esclusione della produzione industriale, senza cialda di meringa, ottenuta in serie e meccanizzata e l’eliminazione di tante produzioni diverse, nate sul territorio, battezzate in modo differente (borghigiani, fossanesi, monregalesi, saluzzesi al rhum, ecc. ) nei vari centri della provincia e legate a ciascuno di essi. Si continuerà, dunque, con il sistema di denominazione in vigore attualmente che consente solo alla ditta Arione, in base ad un marchio brevettato 80 anni fa, di poter utilizzare il termine “cuneesi al rhum” laddove per gli altri produttori è necessario l’inserimento del nome dell’azienda produttrice. Gli aderenti all’associazione di tutela, aperta a nuovi soci, saranno riconoscibili dal logo ideato a seguito di un concorso che ha coinvolto, lo scorso anno, gli studenti del liceo artistico Ego Bianchi di Cuneo. Sarà l’elemento distintivo che consentirà ai consumatori, in un mercato che registra la presenza di diverse tipologie di cuneesi, di riconoscere il prodotto tradizionale dagli altri. Caratteristiche fondamentali per gli associati saranno il rispetto del disciplinare di produzione e l’assoggettamento a controlli gestiti da un ente terzo. “La Camera di commercio, nel cui ambito è nata l’associazione per la tutela e la promozione della pralina di Cuneo - afferma il presidente, Ferruccio Dardanello - continuerà ad assicurare l’appoggio a livello burocratico per portare avanti la nuova opzione, gestirà il cambiamento, supporterà eventuali iniziative di accesso a contributi regionali e promuoverà i cuneesi tradizionali in rassegne commerciali, incontri e appuntamenti di immagine in giro per il mondo”. .  
   
   
AD “AGRIUMBRIA” CONVEGNI SU PROGRAMMA “KNOLEUM” E FILIERE AGROALIMENTARI  
 
Il programma “Interreg Iiib – Medocc – Knoleum, paysages de l’Olivier” e la “valorizzazione delle tipicità: le filiere agroalimentari” sono stati , il 28 e 29 marzo, al centro, di due convegni organizzati da “3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria” in occasione della quarantesima edizione della fiera nazionale dell’agricoltura “Agriumbria”. Il primo, su “Il paesaggio dell’olivo: un patrimonio da tutelare per lo sviluppo sostenibile dell’Umbria”, si terrà nel pomeriggio di oggi, al Centro Congressi (Sala A) di Umbriafiere a Bastia Umbra. È un’iniziativa del programma Interreg Iiib – Medocc - “Knoleum, paysages de l’Olivier” e si propone di presentare i risultati dello studio sulla tematica ambientale, diffondendone analisi e metodologie. Ha, inoltre, l’obiettivo di individuare nuove proposte progettuali per non disperdere il valore della rete che si è costituita e dare continuità alle azioni promosse per favorire l’integrazione tra i popoli del bacino del Mediterraneo. L’italia e i partner europei sono interessati a facilitare la formazione e la qualificazione dei produttori favorendo la crescita delle conoscenze e del livello tecnologico, la capacità di sperimentare accordi produttivi e l’introduzione sul mercato di marchi comuni. Al seminario interverranno, per la Regione Umbria, i rappresentanti degli assessorati all’Ambiente e alle Politiche agricole, il direttore regionale all’Agricoltura Ernesta Maria Ranieri. Tra i relatori, figurano il presidente del Consorzio di tutela dell’olio extravergine d’oliva “Dop” Umbria, rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole Cia, Confagricoltura, Coldiretti, docenti della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Nell’ambito delle attività di informazione e promozione dei servizi offerti a tutela del consumatore, inoltre “3A-pta” ha organizzato per domani, sabato 29 marzo, il seminario sulla “Valorizzazione delle tipicità: le filiere agroalimentari”, che si terrà a partire dalle 9, sempre nella Sala A del Centro congressi di Umbriafiere. In questi anni, “3A Parco Tecnologico dell’Umbria” ha sviluppato una intensa attività di studio rivolta alla caratterizzazione e alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari tipici e tradizionali dell’Umbria. Gli interventi hanno riguardato 15 azioni progettuali su altrettante filiere evidenziando come, per poter competere all’interno del mercato globale, sia indispensabile una diversificazione di prodotto, puntando sulla qualità e sulla caratterizzazione delle peculiarità organolettiche, sensoriali, nutrizionali ed igienico-sanitarie delle produzioni tipiche. Per ogni prodotto tipico umbro sono stati predisposti dei dossier per il riconoscimento della Denominazione di origine (“Dop”, “Igp”) e per alcune delle filiere regionali, “3A-pta” ha provveduto alla certificazione della rintracciabilità di filiera, seconda la norma “Uni 10939”. Al seminario interverranno, fra gli altri, l’assessore alle Attività produttive della Regione Umbria, il direttore regionale all’Agricoltura Ernesta Maria Ranieri, il presidente di “Umbriafiere” Lazzaro Bogliari, il direttore di “Umbria Innovazione” Giuseppe Cardoni, il responsabile del servizio Aiuti alle imprese Giuliano Polenzani. Tra i relatori, sono previsti rappresentanti delle organizzazioni professionali Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Anca, Confapi, Confindustria, delle associazioni dei consumatori Federconsumatori, Adiconsum e Adoc. A moderare entrambi i convegni sarà l’amministratore unico di “3A-pta” Andrea Sisti. . .  
   
   
PSR 2007/2013: VARATI DALLA GIUNTA I PRIMI BANDI 96 MILIONI DI EURO PER GIOVANI, AMMODERNAMENTO E DIVERSIFICAZIONE  
 
La Giunta Regionale ha approvato le linee guida e le istruzioni operative per l’apertura dei primi bandi di finanziamento sul Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, che potranno dunque essere pubblicati nelle prossime settimane. Le misure attivate riguardano: il sostegno all’insediamento di giovani agricoltori (Misura 112), con risorse cofinanziate (finanziamenti comunitari, statali e regionali) pari a 30 milioni di euro; l’ammodernamento delle aziende agricole (Misura 121), con risorse pari a 60 milioni di euro; la diversificazione in attività non agricole, quali l’agriturismo e i servizi educativi (comprensivi, per tali attività, di eventuali investimenti per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili) e la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica destinata alla cessione a terzi (Misura 311), con risorse pari a 6 milioni di euro. La Giunta ha deliberato i criteri di selezione delle domande e le procedure operative, che prevedono l’invio telematico delle domande alle Province competenti per territorio: le date di apertura e chiusura dei termini saranno fissate da una successiva Determinazione Dirigenziale, non appena saranno stati recepiti, nella procedura informatica per la gestione delle domande, gli ultimi aggiornamenti emersi dal negoziato con le parti sociali interessate. Con questo atto, si dà avvio alla fase attuativa del Psr, dopo un lungo lavoro di negoziato e di concertazione con gli enti locali interessati e con le organizzazioni professionali agricole, aprendo una prima tranche di bandi per complessivi 96 milioni di euro, che porteranno all’agricoltura piemontese risorse per favorire l’innovazione e il pieno sviluppo delle aziende, sia attraverso l’insediamento di giovani al di sotto dei 40 anni, sia attraverso interventi strutturali di ammodernamento. Inoltre, è previsto un sostegno per quelle attività di diversificazione, di tipo agrituristico, culturale, educativo, e di produzione energetica da fonti rinnovabili, che costituiscono nuove e promettenti opportunità di valorizzazione del settore. Nelle prossime settimane, a seguire, è prevista l’emanazione di ulteriori misure, che riguarderanno il sostegno alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, la formazione professionale e l’informazione degli operatori, i pagamenti agroambientali. Per l’accesso alle misure attivate, valgono i motivi di esclusione previsti dalla parte generale del Programma di Sviluppo Rurale, ovvero il mancato possesso del documento unico di regolarità contributiva, il mancato rispetto delle norme sulle quote latte, l’aver subito condanne passate in giudicato per reati di frode o sofisticazione alimentare. Consultazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013: http://www. Regione. Piemonte. It/agri/psr2007_13/index. Htm .  
   
   
TEMPO DI ASPARAGI – A TERLANO DAL 01.04 AL 30.05  
 
Ogni anno nel comune di Terlano e le sue frazioni Vilpiano e Settequerce nei mesi di aprile e maggio si festeggia il “Tempo degli Asparagi”. I comuni, chiamati anche “il triangolo degli asparagi” daranno modo di degustare ed esaltare questa specialità del luogo, vari ristoranti prepareranno per la loro clientela ogni giorno piatti squisiti con asparagi coltivati e il delizioso accompagnamento del Sauvignon della cantina di Caldaro; inoltre le strutture ricettive della zona proporranno soggiorni speciali con degustazioni e visite alle cantine. Inaugurazione ufficiale d’inizio dei festeggiamenti con assaggio di spuntini agli asparagi giovedì 3 aprile dalle 11:00 fino alle 12:30 in Piazza Dott. Weiser a Terlano. Informazione presso: Associazione Turistica Terlano Tel. 0471 257165 www. Terlano. Info .  
   
   
UMBRIA: ISTITUITO TAVOLO CONCERTAZIONE SU INQUINAMENTO SUINI; PRESTO I LAVORI SU IMPIANTO TRATTAMENTO REFLUI  
 
Un Tavolo di concertazione per trovare una “soluzione stabile, di lunga prospettiva, ecocompatibile e produttiva” al problema dell’inquinamento da allevamenti di suini in Umbria e, in particolare, nell’area Bettona, Bastia, Cannara, considerato il polo umbro della produzione di maiali. Lo ha istituito la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessorato all’Ambiente, alla luce di recenti controlli sui corsi superficiali e sulle falde acquifere dei tre Comuni che hanno messo in evidenza l’aumento consistente della concentrazione di nitrati. Da parte degli uffici regionali all’Ambiente si fa notare come, pur rimanendo la zootecnia e in particolare gli allevamenti di maiali una risorsa economica importante e, in un certo senso, anche culturalmente caratterizzante dell’area, essi, per effetto di vari elementi, non possano mantenere l’attuale dimensione quantitativa. L’impianto di trattamento dei reflui, costruito negli anni ’80, appare obsoleto e con una laguna di stoccaggio satura e compromessa. Inoltre, sempre più difficoltoso si fa il reperimento di nuovi terreni per la fertirrigazione, mentre il mercato e l’economia hanno scoperto nuove convenienze e vocazioni territoriali, prevalentemente concentrate su turismo, tutela e valorizzazione dell’ambiente. La scienza messa al servizio di uno sviluppo innovativo, fanno ancora notare gli esperti della Regione, rende non solo più continui e stringenti i controlli, ma induce anche al progressivo abbassamento dei livelli di tollerabilità dei valori di agenti e sostanze inquinanti. Diventa quindi necessario – si legge nell’atto – “individuare un limite massimo di capi e terreni utilizzabili per ciascun territorio comunale” e “promuovere lo sviluppo di forme di gestione agrozootecniche indirizzate alla ricerca di produzioni di energia ecosostenibile”. Tra pochi giorni – annunciano all’assessorato regionale all’Ambiente - inizieranno i lavori di ristrutturazione dell’impianto di trattamento dei reflui che, come evidenziato nella delibera istitutiva del Tavolo, “porteranno ad un drastico abbassamento dei nitrati nel refluo del depuratore”. Il Tavolo sarà costituito, da Regione, Agenzia regionale per l’ambiente dell’Umbria, Provincia di Perugia, dai tre Comuni oggetto di prioritario interesse, dagli allevatori, dagli uffici pubblici che vantano competenze in materia di ambiente, energia, sanità e agricoltura. Per la valenza regionale del Tavolo, alle riunioni saranno invitati, di volta in volta, anche i Comuni in cui è registrabile una forte concentrazione di allevamenti zootecnici. .  
   
   
AUMENTANO LE SINERGIE NEL MERCATO DEL BIOLOGICO CON L’ACCORDO TRA IL GRUPPO ECOR-NATURASÌ E BAULE VOLANTE  
 
“Baule Volante”, la storica azienda impegnata dal 1987 nella distribuzione di prodotti biologici, da martedì 18 marzo 2008 è entrata a far parte del gruppo Ecor-naturasì. Si tratta di un accordo frutto di valori condivisi, legati all’alimentazione cosciente, per la salute dell’uomo e il rispetto dell’ambiente. Esso nasce dalla volontà di creare sinergie operative nell’ambito di un settore, quello biologico, ancora frastagliato e caratterizzato da economie di scala non completamente perfezionate. Attraverso questa operazione si punta quindi a garantire un miglior servizio ai punti vendita e, di conseguenza, anche a soddisfare maggiormente le esigenze dei consumatori . “Baule Volante” continuerà a lavorare in autonomia, ma con un ruolo più significativo nel mercato rispetto al passato, ponendosi l’obiettivo di diventare un marchio leader nell’area delle erboristerie e dei negozi specializzati nell’ alimentazione biologica. E’ nel 1987, con la convinzione che l´agricoltura biologica sia davvero l´unica sostenibile per la salvaguardia dell´ambiente e della salute dell´uomo, che nasce l´azienda Baule Volante ad opera di Lorenzo Saredo ed Elisabeth Kroess. Dopo oltre vent’anni di attività, Baule Volante è diventata un´azienda leader nel settore del biologico, con più di 1000 prodotti a listino, e con circa 2500 mq di magazzino e uffici dove oggi lavorano circa 50 persone e un fatturato di 10 milioni di euro. La distribuzione avviene su tutto il territorio nazionale ed in alcuni paesi esteri (Australia, Portogallo, Spagna, Grecia, Dubai). Questa operazione quindi non è solo dettata da una strategia di mercato, ma rappresenta un’unione di valori che avrà importanti e positive ripercussioni nella crescita globale del mercato biologico. .  
   
   
APRILE 2008 - IL MESE DELL’INTESTINO SANO CAMPAGNA EDUCAZIONALE PROMOSSA DA YAKULT CON IL PATROCINIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA  
 
Ha inizio la prima edizione della Campagna Educazionale “Il mese dell’intestino sano”, organizzato da Yakult col patrocinio dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (Adi). Da martedì 1 aprile, sarà attivo il servizio “l’esperto risponde”, attraverso il Numero Verde dedicato 800 037 624 (tutti i martedì e giovedì del mese, dalle 14. 30 alle 18. 30) e il sito Yakult (www. Yakult. It). Dietisti e nutrizionisti risponderanno alle domande e alle curiosità dei consumatori sul tema della salute dell’intestino. Mercoledì 2 aprile parte anche il tour del mese dell’intestino sano che toccherà 8 piazze italiane. Nel gazebo Yakult sarà possibile ricevere diversi materiali informativi, redatti in collaborazione con specialisti microbiologi, gastroenterologi e nutrizionisti. Inoltre, sarà allestito uno spazio Adi, dove due dietisti saranno a disposizione del pubblico per fornire maggiori informazioni e rispondere a domande specifiche. Il calendario del tour “Il mese dell’intestino sano”
Date Citta’
2 – 3 aprile Milano – Piazza Argentina
9 – 10 aprile Udine – Piazza Duomo
12 – 13 aprile Bologna – Piazza Xx Settembre
16 – 17 aprile Firenze – Piazza Santa Croce
19 – 20 aprile Genova – Porto Antico
23 – 24 aprile Roma – Laghetto Eur
29 – 30 aprile Bari – Via Sparano
5 - 6 maggio Torino – Via Buozzi
Con questa iniziativa Yakult si propone di supportare una corretta informazione e di aumentare l’attenzione del pubblico sul tema della prevenzione attraverso l’alimentazione, grazie anche ad una collaborazione attiva e continuativa con la classe medica. Il materiale informativo che verrà distribuito durante la campagna educazionale, tratterà i temi dell’intestino e del suo funzionamento, della microflora intestinale e delle proprietà dei probiotici; fornirà inoltre consigli per mantenere in salute l’intestino attraverso l’alimentazione, gli stili di vita e il corretto approccio psicologico. Un percorso educazionale allestito all’interno del gazebo faciliterà la comprensione degli argomenti trattati. Yakult, da sempre impegnata nel promuovere la filosofia “un intestino sano è importante per una vita più lunga e più sana”, ha organizzato questa campagna con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla centralità dell’intestino per l’equilibrio e la salute del nostro organismo. Afferma il Prof. Del Toma (Past President Adi), l’Associazione Italiana di Dietetica, fin dai tempi in cui ho avuto l’onore di dirigerla, ha sempre creduto nell’importanza di progetti che, tramite la collaborazione fra Enti Pubblici, Industria Alimentare e Società Scientifiche possano realizzare Campagne informativo-educative di grande penetrazione e utilità per la società civile. Riteniamo che Il mese dell’intestino sano sia un progetto fondato su premesse scientifiche valide e sviluppato sulla base di obiettivi in linea con quelli della nostra Società Scientifica. Per questi motivi l’Adi ha dato piena adesione al progetto di Yakult. .
 
   
   
SOURCE VITAL UNA FONTE DI BENESSERE ED ENERGIA RACCHIUSA IN UN RAFFINATO ORIGAMI ORIENTALE BOUTIQUE MILANO L’ARTE DI OFFRIRE IL THÉ  
 
Rigenerante, rinfrescante, digestivo, salutare e assolutamente delizioso, avvolto da un packaging speciale e raffinato che invita a salutare con rinnovata energia l’arrivo della prossima Primavera. Il nuovo Tè Mélange Source Vital, grazie all’aroma del tè verde Sencha inebriato da scorza di limone, erba limoncina e zenzero, fa planare i pensieri sulle ali di atmosfere magiche e suadenti ed è capace di riequilibrare le energie ying e yang, dopo un lungo e faticoso Inverno. Se il tè verde è già ricco in flavonoidi e anti-ossidanti, in Cina per le sue straordinarie proprietà e per il suo sapore inconfondibile, vanta una forte attività antiossidante sui grassi, favorisce la digestione, ed è un ottimo antinausea, mentre scorza di limone ed erba limoncina ne enfatizzano l’aroma, conferendo freschezza al tè. Un nome, inoltre Source, sorgente, che diventa sinonimo di acqua e benessere: quella stessa acqua rappresentata dal raffinatissimo pattern orientale del suo packaging su cui nuota una carpa stilizzata, secondo l’antica simbologia orientale pesce generatore di vita e portatore di buoni auspici. Source Vital è puro “benessere in foglie” racchiuso in uno scrigno che rende omaggio all’antica cultura orientale, un pack origami dalle linee pulite, essenziali, realizzato utilizzando un singolo foglio che gli conferisce una forma innovativa ma raffinata su cui si incontrano le tonalità accese del verde acido e del melanzana, un pack studiato appositamente dai creativi di Artedelricevere e presentato in anteprima a Monte Carlo, in occasione di The Monaco Spa Event, esposizione internazionale dedicata al mondo delle Luxury Spa suppliers e alla Wellness leader industry, dove Artedelricevere è presente in qualità di Ambasciatore del Gusto. In questo elegante pack dedicato, la cui carta colorata regala la percezione tattile di una trama nobile e raffinata si adagiano le foglie di tè Sencha arricchite secondo una ricetta esclusiva della maison per rinfrescare come una sorgente un corpo affaticato e donare nuova energia allo spirito. Un piccolo lusso che stupisce e rende il momento del tè indimenticabile, candidandosi a diventare un must have della prossima Primavera. Versatile, poliedrico, compagno ideale per ogni momento della giornata in una Spa, il liquore fresco e rigenerante di Source Vital soddisfa sia gli attenti palati femminili sia quelli esigenti maschili; infuso caldo risulta ottimo dopo qualsiasi trattamento di una Day Spa, ed è perfetto abbinato a verdure, pollo e pesce in un light lunch per chi cerca una salutare alternativa all’acqua. Infuso a freddo Source Vital rappresenta una bevanda rinfrescante da servire a bordo piscina, e diventa una stimolante base per offrire al proprio ospite un’ invitante welcome-cocktail a base di tè come l’apprezzato Tea-cocktail Ginger Beach creato da Artedelricevere. In vendita presso: Boutique - L´arte di Offrire il Thé Via M. Melloni 35 20129 Milano T. 02 715442 boutiquemilano@artedelricevere. Com .  
   
   
SPARKLING HOUR. L’APERITIVO È FRIZZANTE: RITORNANO “I GIOVEDÌ DELLO CHAMPAGNE” ALLA CHAMPAGNERIA DEL PARKER’S DI NAPOLI  
 
Dall’8 maggio riprendono i Giovedì dello Champagne alla Champagneria del Grand Hotel Parker’s di Napoli: non solo bollicine, ma anche arte, moda, design, gioielli. Una sparkling hour all’insegna del glamour e delle più rinomate maison di Champagne. Ogni giovedì un tema diverso per indagare le nuove espressioni artistiche della città più effervescente e contraddittoria d’Italia. Un’occasione di incontro in un’oasi raffinata e dalla vista mozzafiato che abbraccia l’intero golfo partenopeo con Capri e Ischia all’orizzonte. Ogni giovedì un salotto innovativo dove sorseggiare una flute di Gran Cru e millesimati accompagnata da appetizer gourmet dello chef Baciot. Giovedì 8 maggio primo appuntamento con l’installazione artistica di Tina Ponticelli: un site specific sulla terrazza dell’albergo. La Champagneria Ambiente raccolto, atmosfera di ricercata eleganza: la Champagneria del Parker’s, inaugurata nel settembre del 2007, è al settimo piano dello storico albergo partenopeo. La carta annovera alcune delle più rinomate etichette francesi ed, in esclusiva a Napoli, i prodotti Perrier Jouet, la maison fondata a Eparnay nel 1811 da Nicolas Marie Perrier e la moglie Adèle Jouet. Www. Grandhotelparkers. Com .  
   
   
IL FESTIVAL DELLA CUCINA DI VINUM: PROTAGONISTE LE “STELLE” DI LANGA E ROERO  
 
Un calendario di grandi appuntamenti a tavola, che dialoga e si alterna alle grandi degustazioni che animano il palcoscenico di Vinum. Un evento che vuole esaltare lo straordinario patrimonio di chef “stellati” di Langa e Roero in un abbinamento sempre più virtuoso fra grandi vini e grande cucina. Durante Vinum 2008 daremo la possibilità ai tanti amanti della cucina d’autore di vivere delle esperienze culinarie importanti, emozionanti, uniche. In alcune serate della manifestazione alcuni chef di valore assoluto duetteranno in cucina dando vita ad una vera e propria jam session del gusto. Ovvero…in ogni appuntamento convivale uno chef del territorio ospiterà uno chef stellato di altra regione italiana in una cena a quattro mani di grande fascino e qualità. Ai piatti saranno abbinati in ogni cena quattro vini di Langa e Roero. Hanno aderito all’iniziativa: Davide Palluda del ristorante all´Enoteca di Canale; Ugo Alciati e Savino Mongelli del ristorante Guido di Pollenzo; Maurizio Quaranta della Locanda del Pilone di Alba; Maurilio Garola del ristorante Ciau del Tornavento di Treiso; Flavio Scaiola del ristorante Vecchio Tre Stelle di Barbaresco ; Fulvio Siccardi del ristorante Conti Roero di Monticello d’Alba; Massimo Camia del ristorante Locanda nel Borgo Antico di Barolo ed Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo di Alba. Ecco il Calendario degli incontri delle Stelle: 22 Aprile Locanda Nel Borgo Antico ospiterà Gaetano Di Costanzo del ristorante Il Mosaico (Terme Manzi Hotel) di Ischia Ristorante Piazza Duomo ospiterà Corrado Assenza del Caffè Sicilia di Noto 23 Aprile Ristorante All´enoteca ospiterà Enrico Bertolini del ristorante Le Robinie di Montescano Ristorante Guido ospiterà Alfonso Iaccarino del ristorante Don Alfonso di Sant´agata sui due Golfi 28 Aprile Locanda Del Pilone ospiterà Pina Beglia del ristorante Balzi Rossi di Ventimiglia 29 Aprile Ciau Del Tornavento ospiterà Karl Baumgartner del ristorante Schöneck. 1° Maggio Vecchio Tre Stelle ospiterà Walter Miori del ristorante Locanda Margon di Ravina · Conti Roero ospiterà Chris Horridge chef stellato del ristorante The Bathpriory Hotel di Bath I menù saranno pubblicati da aprile sul sito www. Vinumalba. It. Le Stelle Di Langa E Roero: Ristorante All’enoteca Dati Ristorante Chef: Davide Palluda Indirizzo: Via Roma 57 Tel: 0173. 95857 Cap: 12043 Città: Canale (Cn) Sito internet: www. Davidepalluda. It E-mail: info@davidepalluda. It La cucina di Davide Palluda é un chiaro esempio di come territorio e innovazione possono coesistere dando vita ad una serie di piatti immediati e intriganti. La sua cultura gastronomica è il risultato di studi e di esperienze lavorative tra Langa e Liguria, continuamente aggiornati e rafforzati, sia attraverso l´approfondimento sui testi classici della tradizione locale e nel confronto continuo con i più rigorosi interpreti della cucina albese, sia attraverso stage di aggiornamento presso i più innovativi ristoratori italiani ed esteri. La solida preparazione culturale si traduce in una cucina personale e dai chiari propositi, una cucina che sa parlare del territorio, senza per questo rimanere imprigionata nella retorica della tradizione. Nel 1998 ha contribuito con ricette al libro "Roero tra colori e sapori". Nel 2000 è stato insignito della "stella Michelin" e giudicato "cuoco giovane dell´anno" dalla Guida Espresso. Nel 2001 ha confermato la "stella Michelin" e, in collaborazione con il giornalista Luigi Sugliano e con il pittore Eugenio Comencini, ha pubblicato "All´enoteca del Roero. Una finestra sulle colline del vino". Ristorante Conti Roero Dati Ristorante Chef: Fulvio Siccardi Indirizzo: P. Za San Ponzio 3 Tel: 0173. 64155 Cap: 12066 Città: Monticello d’Alba (Cn) Sito internet: E-mail: info@contiroero. Com Fulvio Siccardi, insieme alla moglie Lucia Carrelli, gestisce il Ristorante Conti Roero dal 13 Agosto 2004, situato proprio ai piedi del castello di Monticello ancora di proprietà dei Conti Roero dal 1372. La cucina di Fulvio Siccardi è incentrata sui prodotti del territorio senza rinunciare ad alcuni alimenti provenienti dal resto del mondo, per poter offrire una cucina sia tradizionale, sia una cucina creativa, non dimenticando il patrimonio enogastronomico della nostra regione. Fin dalla sua apertura,il ristorante ha ricevuto diverse recensioni, tra cui l’inserimento nella guida ristoranti del Gambero Rosso, nella guida critica e golosa di Paolo Massobrio, un articolo su vini di Bargiornale, oltre ad una recensione di Edoardo Raspelli su Tuttolibri della Stampa. Nel 2006 oltre ad essere inseriti nella guida dell’Espresso con 15/20 è arrivata anche la stella Michelin che gratifica ogni ristoratore per il lavoro svolto. Per l’anno 2008 una piccola scivolata nella guida dell’Espresso da 15/20 a 14/20, la conferma nella guida del Gambero rosso 82/100 (50 di Cucina), faccino radioso nella guida di Massobrio e la stella di Veronelli. Ristorante Guido Dati Ristorante Chef: Ugo Alciati e Savino Mongelli Indirizzo:via Fossano 19 Tel: 0172. 458422 Cap: 12060 Città: Pollenzo (Cn) Sito internet: www. Guidoristorante. It E-mail: info@guidoristorante. It Guido nasce dall’unione di due prestigiose realtà della gastronomia piemontese, Guido da Costigliole e La Noce di Volpiano. Il locale, posto all’interno dell’agenzia di Pollenzo, borgo ristrutturato da Carlo Alberto nell’800 e patrimonio dell’Unesco, è molto elegante, con tavoli molto ampi perfettamente apparecchiati; suggestiva la vetrata con vista sulla corte. Con il ristorante Guido, Ugo Alciati ha contributo a far conoscere nel mondo la tradizione enogastronomica piemontese. Si specializza nelle pasticceria, settore in cui ha maggiore libertà di sperimentazione, apprendendo però anche le tecniche di preparazione dei piatti della tradizione. Il suo ristorante è stato insignito nel 2003 della prima stella Michelin. La sua cucina è quella tipica piemontese, ma riproposta con tecniche innovative, una cucina legata alla tradizione e ai prodotti del territorio, capace di ricreare i sapori del passato con estro e fantasia, attraverso accostamenti insoliti e felici. Ristorante La Ciau Del Tornavento Dati Ristorante Chef: Maurilio Garol Indirizzo: Piazza Baracco 7 Tel: 0173. 638333 Cap: 12050 Città: Treiso (Cn) Sito internet: www. Laciaudeltornavento. It E-mail: info@laciaudeltornavento. It Ambientato nella vecchia sede della scuola elementare del paese, un bell´edificio risalente al fascismo in un ambiente di grande respiro, elegante, caldo, raffinato e intimo nonostante le dimensioni. , il Ristorante La Ciau del Tornavento è gestito da Maurilio Garol: la cucina è incentrata su prodotti che esaltano il grande Piemonte della gola, tra classicità saggiamente rispettata e frizzi di accorta fantasia: verdure saltate con bagna cauda e gelato di peperoni, meraviglioso baccalà mantecato all’olio del lago di Garda, vitello tonnato, carne cruda di fassone piemontese, zuppa di trippa, agnolotti al plin con ricotta di peperoni cotti nel fieno, piccione alle tre cotture, capretto arrosto, crespella di ricotta, semifreddo alle nocciole sono solo alcune delle specialità che si possono gustare…In fondo al menu l’elenco de fornitori è testimonianza di ghiotta riconoscenza. Ristorante Locanda Del Borgo Antico Dati Ristorante Chef: Massimo Camia Indirizzo: Via Boschetti 4 Tel: 0173. 56355 Cap: 12060 Città: Barolo (Cn) Sito internet: www. Locandanelborgo. It E-mail: locandanelborgo@libero. It; info@locandanelborgo. Com Si chiama Locanda nel Borgo Antico ma è situata in mezzo alle vigne. Infatti, nel 2004, si è trasferita dal centro storico di Barolo in località Boschetti, nel contesto agricolo della cascina Lo Zoccolaio. Massimo Camia, cuoco autodidatta, ha trovato qui lo spazio per dare ulteriore slancio e ispirazione alla sua cucina piemontese riveduta con creatività e intelligenza. Coadiuvato in sala dalla moglie Luciana, lo chef può contare su uno staff di cucina di alto livello, sul gruppo di sala coordinato dal brillante Riccardo Sgarra, al quale è anche affidata la cura della cantina, e da Andrea Gallo che cura il servizio in sala. Il ristorante si sviluppa su due piani ed è inoltre a disposizione una modernissima veranda panoramica in acciaio e vetro che dà direttamente sui vigneti di proprietà Lo Zoccolaio in cui si può prendere l’aperitivo o il caffè a fine cena. La cantina della Locanda offre una selezione dei vini pregiati del territorio, nazionali ed esteri con una presenza di 500 etichette e una parte esclusivamente dedicata al Barolo. In sala i sapori delicati e preziosi dei piatti e il personalissimo rapporto che la squadra riesce a instaurare con la clientela fanno di questo piccolo relais un angolo di paradiso dove tornare può diventare una dolce e piacevole abitudine. Ristorante Piazza Duomo Dati Ristorante Chef: Enrico Crippa Indirizzo: Piazza Risorgimento 4 Tel: 0173. 366167 Cap: 12051 Città: Alba (Cn) Sito internet: www. Piazzaduomoalba. It E-mail: info@piazzaduomoalba. It Con una carriera alle spalle che gli ha dato modo di collaborare con alcuni tra i migliori chef europei quali Christian Willer alla Palme d’Or di Cannes, Gislaine Arabian al Ledoyen di Parigi, Antoine Westermann al Buerehiesel di Strasburgo, Michel Bras a Laguiole, Ferran Adria a El Bulli di Roses, Enrico Crippa, con la famiglia Ceretto, gestisce da alcuni anni il Ristorante Piazza Duomo, situato nel centro storico di Alba. Crippa è uno chef rigoroso, perfezionista, estremamente riflessivo, che ha trovato nella purezza la chiave d’espressione ideale per la propria lucida immaginazione. Nel 1990, a Sologne, riceve il primo premio del Concorso Artistico di Cucina, bissando nel ’92. Nel 1996 approda in Giappone dove per tre anni svolge l’attività di chef prima a Kobe, per Gualtiero Marchesi, poi ad Osaka, per il Rhiga Royal Hotel. Qui conosce l’autentica cucina giapponese, da non confondersi con la modaiola sushi-mania, che lo affascina profondamente, soprattutto sotto il profilo filosofico. La sua è una cucina limpida ed equilibrata fondata su sensibilità, cultura e intuito, competenza tecnica e rara capacità analitica. Tutto ciò dà vita a piatti molto personali ed attuali, armonici, leggeri, sapidi, a base di prodotti scelti con cura maniacale. Ristorante Vecchio Tre Stelle Dati Ristorante Chef: Flavio Scaiola Indirizzo: Via Rio Sordo 13 Tel: 0173. 638192 Cap: Città: Barbaresco (Cn) Sito internet: www. Vecchiotrestelle. It E-mail: albergo@vecchiotrestelle. It Di stelle (Michelin) il ristorante ne ha una e vecchio, o almeno anzianotto, lo è di certo. Situato al di fuori di Barbaresco sulla strada che porta a Treiso, dal 1875 questa solida costruzione allungata, di un bel giallo carico, è stata locanda, trattoria e cambio di cavalli per le carrozze. Con uno stupendo paesaggio di vigne oltre le vetrate, dal 1987 qui lavorano i fratelli Scaiola. La cucina di Flavio, chef innamorato del proprio lavoro, risulta sempre più matura e convincente ogni anno che passa, così come il suo ristorante: uno di quei posti di cui ci si innamora e in cui si torna volentieri. Caratterizzano la proposta gastronomica piatti di grande equilibrio tipici della tradizione albere (tra le specialità spiccano i tabarin dei 30 tuorli tagliati al coltello con burro biologico delle montagne cuneesi), mentre la cantina, curata da Daniele, sempre più completa, è figlia di un’attenta e personale selezione che ha radici profonde nel territorio ma che guarda con attenzione anche oltre confine. Ristorante Locanda Del Pilone Dati Ristorante Chef: Maurizio Quaranta Indirizzo: Frazione Como 34 Tel: 0173. 366616 Cap: 12051 Città: Alba (Cn) Sito internet: www. Locandadelpilone. Com E-mail: info@locandadelpilone. Com In un ambiente elegante, completamente arredato con mobili d´epoca, la Locanda è stata interamente ristrutturata ripristinando le caratteristiche costruttive e l´arredamento di una tipica casa delle Langhe. Le sale del ristorante sono ricavate nella parte storica più antica della cascina, mentre i soffitti a volta sono quelli originali, in mattoni. Dalle ampie vetrate si ammirano le colline perfettamente vitate che circondano la Locanda. In lontananza si vedono i paesi di Treiso, Barbaresco, Diano d´Alba. Il locale, di 30 coperti e formato da 2 sale, è fornito di tutte le attrezzature di cucina più nuove, che rappresentano il meglio di ciò che offre il mercato: la locanda garantisce tranquillità, calore domestico e tante coccole ma soprattutto naviga come un vascello sull’incantata atmosfera . Il ristorante propone un menù formato da piatti tipici della cucina tradizionale piemontese, interpretati dallo chef Maurizio Quaranta. Una particolare attenzione è stata posta alla carta dei vini e dei distillati, con vasta scelta di degustazione come i vini Baroli, nati dalle vigne che circondano la Locanda. .  
   
   
YAKULT, LEADER MONDIALE NELLA RICERCA E NELLA PRODUZIONE DI ALIMENTI PROBIOTICI, DA OLTRE 70 ANNI DEDICA LA PROPRIA ATTIVITÀ ALLA SALUTE E AL BENESSERE DELLE PERSONE.  
 
Da sempre la filosofia di Yakult è quella di supportare la cultura della prevenzione attraverso corrette abitudini alimentari e stili di vita sani. Per questo Yakult concentra i suoi sforzi e la sua attenzione nella ricerca scientifica con i suoi due centri di ricerca, l´Istituto Centrale per la Ricerca Microbiologica di Kunitachi (Giappone) e il Centro di Ricerca Europeo a Gent (Belgio), dove sono impegnati più di 200 ricercatori e nella costante collaborazione con la Comunità Scientifica internazionale. Per Yakult è fondamentale fornire una corretta informazione al pubblico, attraverso programmi educazionali, che mettano in evidenza il fatto che un intestino sano porta ad una vita più lunga e più sana. Ecco perché in Yakult c´è un mondo di ricerca, di esperienza, di cultura della salute. Yakult è l’alimento probiotico di latte scremato fermentato, contenente il batterio naturale Lactobacillus casei Shirota (Lcs). Numerosi studi hanno evidenziato la tolleranza del ceppo Lcs ai succhi gastrici e agli acidi biliari artificiali; perciò, a differenza dei fermenti lattici che comunemente si trovano nello yogurt, Lcs è capace di arrivare vivo e attivo nell’intestino, in quantità sufficiente a favorire il naturale equlibrio della flora batterica intestinale contribuendo alla salute dell’intestino. Il metodo di produzione di Yakult si avvale delle più moderne tecnologie ed è scrupolosamente controllato da scienziati e tecnici. La prima fase prevede la coltura del ceppo Lactobacillus casei Shirota; successivamente vengono introdotti gli ingredienti della ricetta e la miscela di latte scremato e zucchero così ottenuta, viene lasciata fermentare per sette giorni, per assicurare un elevato contenuto di Lcs e un sufficiente tasso di acidità. Al termine di questo processo la soluzione di latte fermentato viene omogeneizzata e, prima dell’imbottigliamento, vengono aggiunti zucchero, aromi e acqua sterilizzata per conferire alla bevanda il suo gradevole gusto. Benefici Una bottiglietta di Yakult contiene miliardi di batteri probiotici Lcs che raggiungono vivi e attivi l’intestino in quantità significative, aiutando a mantenerlo sano e quindi contribuendo al benessere dell’organismo. Numerosi studi scientifici hanno evidenziato che l’assunzione quotidiana di Yakult può contribuire a mantenere l’intestino sano: aiutando a mantenere in equilibrio la microflora intestinale, diminuendo l’accumulo di sostanze meno favorevoli, migliorando l’ambiente intestinale e supportando il sistema immunitario, che risiede principalmente nell’intestino. Inoltre il consumo quotidiano di una bottiglietta di Yakult può aiutare a mantenere in salute l’apparato digestivo contribuendo a migliorare il transito intestinale. Ricerche condotte su individui sani, ma soggetti a frequenti disordini intestinali, hanno dimostrato che Yakult può aiutare a ridurre la frequenza della sintomatologia migliorando il benessere generale dell’organismo. .  
   
   
FERRERO RINFRESCA L’ESTATE CON I NUOVI GUSTI GRAN SOLEIL  
 
Dopo il grande successo ottenuto a partire dal 2006 con “Gran Soleil”, l’innovativo dessert gelato al limone che non ha uguali in tutto il mondo, Ferrero lancia sul mercato due nuovi gusti ideali per una fresca estate. Già questa primavera sarà infatti possibile scoprire la delicata bontà dei nuovi gusti Gran Soleil nella versione mandarino, a partire da inizio aprile, e frutto della passione da metà mese. Gran Soleil, prodotto che ha ottenuto in questi anni un largo consenso sul mercato, trova così due fresche ed originali declinazioni che esaltano al meglio questo dessert genuino senza coloranti né conservanti. La scelta del mandarino permette, insieme al classico limone, di rappresentare al meglio la freschezza del prodotto, esaltando il gusto ed il profumo degli agrumi Mediterranei accuratamente selezionati. Una connotazione esotica riveste invece il frutto della passione, che conferisce al dessert un gusto inconfondibile e rimanda alle calde atmosfere delle isole tropicali, regalando una piacevolissima sensazione di evasione. Gran Soleil rappresenta una vera innovazione, un dessert gelato venduto allo stato liquido in comode vaschette ermetiche monodose che si trovano nei normali reparti di alimentari e non nei banchi freezer. Acquistato a temperatura ambiente e conservato in dispensa, il prodotto è sempre pronto all’uso: basta infatti agitare la vaschetta in modo che tutti gli ingredienti si mescolino perfettamente e riporla in freezer per poter gustare qualche ora dopo la sua freschezza. Grazie a questa tecnologia unica e brevettata, che sfrutta ingredienti esclusivamente naturali, il prodotto è facilmente trasportato e commercializzato anche all’estero, permettendo in tutto il mondo di apprezzare un ottimo dessert gelato tipicamente italiano. Anche nei nuovi gusti i prodotti naturali accuratamente selezionati, dal latte fresco alla frutta della miglior qualità, conferiscono a Gran Soleil una cremosità unica, per un prodotto povero di grassi e ricco di proprietà digestive, ottimo a fine pasto in ogni stagione. .  
   
   
ELICA SCEGLIE BRERA PER ACCOMPAGNARE IL PUBBLICO IN UN VIAGGIO NELLA VERA ESSENZA DELL’ARREDAMENTO NELLA CUCINA.  
 
In Via Pontaccio 8, a Milano, Elica apre la sua nuova showroom che, insieme alle cappe per cucina, propone un’atmosfera che supera i limiti del tempo: quella del momento dedicato al cibo, dalla scelta della merce al mercato, alla preparazione dei piatti in casa. Entrare nella showroom è come risvegliare la memoria di una quotidianità fatta di luoghi, gesti, materiali, strumenti. L’atmosfera a cui si è ispirata la creatività l’architetto Riccardo Diotallevi è quella creata dai luoghi legati al cibo: dal mercato del pesce con le tipiche cassette di legno accatastate, agli spazi domestici riservati alla sua preparazione, fino al living. Negli ambienti espositivi di Via Pontaccio, la cassetta di legno si trasforma in soluzione architettonica per divisori e scaffalature e si coniuga con grande originalità alle più attuali proposte per il vivere moderno. E’ lo spirito più antico della tradizione che raggiunge i vertici della contemporaneità. Anche i materiali utilizzati sono quelli tipici degli attrezzi da cucina: marmo, legno, ferro, acciaio, perché il piacere di acquistare il pesce, deriva dal diletto nel cucinarlo e dal gusto di mangiarlo. Un gusto ancora più grande quando la cottura di questo alimento dalla “personalità forte”, non lascia traccia del suo inconfondibile odore… A purificare l’aria ci pensa Elica con le sue cappe. Cappe che hanno superato il limite del tempo, perché la loro evoluzione segue una continuità senza interruzioni. Nella showroom di Milano, l’atmosfera del luogo che - da sempre e ovunque - è il più familiare della casa, con la quotidianità dei suoi riti e dei gesti più semplici, rivive valorizzando gli oggetti più preziosi della collezione Elica. .  
   
   
IMPRESE VITIVINICOLE: FIRMATA CONVENZIONE PER "LAVORO ACCESSORIO"  
 
Alla presenza del Ministro del Lavoro e della previdenza sociale, e dell´assessore regionale al Lavoro e formazione, è stata firmata il 28 marzo a Pordenone dal presidente della Regione e dai direttori delle sedi regionali di Inps, Fabio Vitale, e Inail, Maria Ines Colombo, la Convenzione di cooperazione operativa finalizzata a consentire l´avvio della sperimentazione del "lavoro accessorio" anche in Friuli Venezia Giulia. Si tratta della prima convenzione del genere in Italia. Con il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 12 marzo 2008, infatti, sono state dettate le disposizioni per l´avvio della sperimentazione del lavoro accessorio: tale istituto potrà essere utilizzato per l´anno 2008 per l´espletamento di attività lavorative di natura meramente occasionale nell´ambito dell´esecuzione di vendemmie di breve durata e a carattere saltuario e che interesserà soprattutto studenti e pensionati. Il Decreto ministeriale prevede che, ai fini della sperimentazione, venga stipulata una convenzione tra l´Inps, l´Inail, le Regioni e le Province interessate alla sperimentazione. Nell´occasione, con la soddisfazione espressa dai rappresentanti di Confagricoltura e di Coldiretti regionali, è stata sottolineata la felice collaborazione instaurata da un lato fra Regione e Governo nazionale e dall´altro fra Regione, Inps e Inail per la soluzione di diversi problemi, non ultimo quello della sicurezza sul lavoro. Con questa sperimentazione vengono regolamentate forme di microlavoro marginali, eliminando lavoro nero e dando serenità alle imprese vitivinicole. Nel contempo, con questa attuazione della "Legge Biagi", si dà un ulteriore contributo alla semplificazione burocratica e si coniugano gli interessi di imprese e cittadini. .  
   
   
VINO: DAL VENETO OLTRE IL 28 PER CENTO DELL’EXPORT ITALIANO  
 
È prodotto in Veneto oltre il 28 per cento del vino italiano esportato all’estero. “Siamo di gran lunga la prima regione esportatrice – sottolinea il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia – e più di 4 milioni 748 mila ettolitri di vino veneto sono partiti nel 2006 verso i mercati dei cinque continenti e il trend per lo scorso anno è in crescita. Il valore stimato dell’export vinicolo veneto è stato di oltre 900 milioni di euro, pari al 27,9 per cento del totale italiano. Interpreto questa differenza tra quantità e valore come una convenienza del vino veneto in termini di rapporto prezzo – qualità”. “Il mercato insomma ci dà ragione: nel vino come nel turismo, che vede il Veneto primeggiare in Italia con 61 milioni e mezzo di presenze – aggiunge Zaia – e questo anche a fronte di nomi prestigiosi e di realtà produttive che trovano più spazio nei media”. Gli oltre 900 milioni di euro dell’export vinicolo veneto primeggiano in maniera inequivoca di fronte ai delle regioni che seguono il Veneto: quelli piemontesi con quasi 629 mila euro di valore, quelli toscani con quasi 521 milioni e mezzo di euro, quelli del Trentino Alto Adige, per i quali il valore dell’esportato supera i 355 milioni. “Il Veneto produce oltre il 15 per cento del vino italiano – dice ancora Zaia – per un complesso che la scorsa vendemmia ha superato i 7 milioni 600 mila ettolitri, ottenuti da vigne che si stendono per più di 71 mila ettari. Di questa produzione, i vini a Denominazione d’Origine Controllata o Doc Garantita rappresentano oltre il 30 per cento, per un totale di quasi 2 milioni 330 mila ettolitri, dove primeggiano i vini bianchi (più di un milione 261 mila ettolitri) rispetto ai rossi e rosati (oltre un milione 531 mila ettolitri). Circa il 60 per cento del totale dei nostri vini, pari a oltre 4 milioni 541 mila ettolitri, sono a Indicazione Geografica Tipica: un terzo di tutta la produzione italiana di vini a Igt. Solo poco più del 10 per cento di quelli prodotti in Veneto sono definibili vini da tavola, per 808 mila ettolitri. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia – ribadisce il vicepresidente della Giunta veneta – si tratta assai spesso di vini aziendali di altissimo pregio, definibili “da tavola” solo perché non rientrano nelle regole previste da qualche disciplinare”. A fronte di questi dati quantitativi, che mettono il Veneto ai vertici italiani per produzione di vino, ciò che più conta è il dato qualitativo. “Tutti i vini veneti, infatti – fa presente Zaia – sono di fatto inseriti in una piramide di qualità, con un ottimo rapporto di prezzo, che ha come base le Igt e vede al vertice i capolavori delle più note Doc storiche. Pressochè l’intera produzione di vino segue insomma le regole dei disciplinari, voluti dal sistema produttivo e sostenuti dalla Regione per qualificare e tutelare tutto il territorio vocato a questa coltura, che non è solo un fatto di immagine e di economia, ma anche parte della nostra cultura, della storia e del paesaggio del Veneto”. “Assieme alla quantità e alla qualità c’è poi la varietà – fa presente Zaia – che permette al Veneto, realtà anche in questo unica al mondo, di offrire il vino più adatto ad ogni esigenza, ad ogni circostanza e ad ogni piatto. Solo l’enologia veneta è in grado di offrire ai più alti livelli vini frizzanti e spumanti di straordinaria piacevolezza (il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene contrasta ormai in tutto il mondo i primati della spumantistica transalpina), bollicine vellutate e austere, bianchi giovani e profumati, bianchi importanti e bianchi di temperamento capaci di affrontare il tempo, rossi freschi e beverini accanto a rossi di struttura davvero importante, rosati da primato tranquilli e spumanti, vini dolci, vini passiti dalla tradizione millenaria e dal gusto così unico da non poter essere confuso o imitato. Tutto questo in un sapiente accostamento fra tradizione, innovazione e ricerca, che permettono al vino veneto di farsi degustare e amare da tutti”. “Questa realtà – conclude Zaia – si riproporrà al pubblico, agli operatori e alla stampa alla prossima edizione del Vinitaly, a Verona, dove la maggior parte delle aziende espositrici venete sarà ospitata nei padiglioni 4 e 5, di fronte all’ingresso principale del quartiere fieristico: due padiglioni vestiti delle immagini di viti e grappoli di Bob Sacha, del National Geographic e ai cui ingressi troneggeranno i leoni alati di San Marco, mentre all’intero del Padiglione 4 ci sarà lo stand istituzionale della Regione, che proporrà la tipica piazza veneta”. Esportazioni di vino degli operatori veneti per area geografica Classifica primi 10 mercati - Anno 2006 pos Paese euro litri 1 Germania 245. 803. 767 179. 294. 500; 2 Stati Uniti D´america 167. 696. 959 50. 078. 335; 3 Regno Unito 112. 230. 769 60. 050. 689; 4 Canada 82. 467. 254 22. 285. 696 ; 5 Svizzera 50. 880. 139 19. 631. 659; 6 Danimarca 41. 193. 999 12. 755. 972; 7 Svezia 21. 927. 520 6. 421. 358; 8 Austria 21. 547. 354 14. 233. 068; 9 Paesi Bassi 21. 199. 173 11. 245. 883; 10 Giappone 18. 269. 401 6. 567. 086. Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat .  
   
   
VOUCHER VENDEMMIA – ZAIA: PREMIATA LA MIA BATTAGLIA  
 
Venezia - “Meglio tardi che mai, ma è certo che con il voucher vendemmia abbiamo raggiunto un risultato utile per tutta l’economia vitivinicola del Veneto, che premia la battaglia che ho condotto personalmente contro una assurda caccia alle streghe”. Luca Zaia, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, saluta con queste parole l’attivazione del cosiddetto voucher vendemmia, un sistema “ragionevole” che permette ai vignaioli di vendemmia nel momento migliore, con l’aiuto anche di amici e conoscenti, senza dover programmare con mesi d’anticipo l’utilizzo di eventuale manodopera esterna con metodi burocratici farraginosi. “Abbiamo lavorato per risolvere un problema ben noto agli operatori del settore, e lo abbiamo fatto – aggiunge Zaia – alla faccia di quanti ci hanno accusato di voler nascondere o appoggiare il cosiddetto lavoro nero, mentre l’obiettivo era di trovare regole semplici rispetto a controlli che a molti sono apparsi una pura e semplice persecuzione. I controlli a tappeto, invece – dice ancora Zaia – hanno permesso di escludere che nel Veneto ci siano fenomeni di caporalato o di immigrati irregolari, mentre hanno punito con multe di migliaia di euro anziani, pensionati, vicini di casa, rincorsi tra le colline come se fossero delinquenti”. Col nuovo sistema quanti intendono partecipare alla vendemmia si iscrivono all’Ufficio del lavoro, mentre il proprietario del vigneto acquista un blocchetto di voucher, che vengono dati a chi vendemmia, garantendo tra l’altro una retribuzione minima certa, “senza complicazioni che hanno fato e fanno male al buon senso, alle esigenze dell’enologia e ad una visione della vendemmia come festa della comunità tipica delle nostre colline, dove l’estensione dei vigneti è inferiore all’ettaro e mezzo per azienda”. “Ricordo anche – conclude Zaia – che il Veneto produce oltre il 15 per cento di tutto il vino italiano, con oltre 7 milioni di ettolitri di media annua, dei quali il 30 per cento a Doc e Docg, mentre la quasi totalità della parte restante è a Indicazione Geografica Tipica. La nostra regione produce un terzo ti tutti i vini Igt italiani ed è il maggiore esportatore di vino, con circa il 28 per cento del totale in quantità e valore” .  
   
   
BOLZANO: EUROPEI DEGLI STUDENTI DI VITICOLTURA: ORO ALLA SCUOLA LAIMBURG  
 
23 squadre di 11 Paesi europei si sono contesi nell´istituto di viticoltura di Porto in Portogallo il terzo titolo europeo riservato agli studenti di viticoltura. I ragazzi della scuola provinciale Laimburg hanno conquistato per la prima volta una medaglia d´oro. Il team altoatesino vincitore era composto da Klaus Kainzwaldner e Johannes Pichler, accompagnati dal docente Martin Unterfrauner. Nel corso del torneo europeo hanno superato diverse prove pratiche e di teoria in lingua inglese nelle discipline viticoltura, gestione della cantina e analisi sensoriale. Il titolo assoluto è andato a una scuola slovena, ma gli studenti della Laimburg hanno conquistato con Kainzwaldner il primo posto di specialità nell´analisi sensoriale del vino. Per l´Alto Adige si tratta di una prima assoluta. "I risultati degli Europei in Portogallo confermano quanto alto sia il livello formativo degli studenti nelle scuole professionali provinciali", sottolinea l´assessore Hans Berger congratulandosi con i ragazzi della Laimburg. La manifestazione continentale è importante anche per un altro motivo, secondo l´assessore: "favorisce l´incontro e lo scambio tra giovani di diversi Paesi, aiutandoli ad ampliare il proprio orizzonte culturale e di conoscenze professionali. " .  
   
   
TRENTINO LEADER ALLO “CHARDONNAY DU MONDE” GRUPPO LA-VIS: ORO E ARGENTO ALLA PIÙ IMPORTANTE MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DEDICATA A QUESTO VITIGNO.  
 
E’ ormai qualche anno che lo Chardonnay trentino conquista il suo giusto spazio nel panorama internazionale. La Vis, il più grosso produttore a livello nazionale di questo prodotto ha da sempre creduto nella forte valenza di questa bacca bianca internazionale che si è naturalizzata trentina e gode di ottima reputazione tra gli esperti degustatori. Molti i prodotti che anche con blend a base di Chardonnay, in questi anni hanno riempito l’albo d’oro di La Vis e delle aziende ad essa collegate con riconoscimenti nelle manifestazioni più importanti (basti ricordare la Gran Medaglia d’Oro al Vinitaly ’07 col Ritratto Bianco). La grande soddisfazione nasce piuttosto nel trovarsi riconosciuti 2 importanti progetti che il Gruppo sta compiendo per la valorizzazione della produzione firmata Trentino, e nello specifico quella firmata Chardonnay in Italia come all’estero. Se da una parte non ha bisogno di presentazioni lo Chardonnay Ritratti (premiato con l’argento l’annata 2006) solidamente inserito nella migliore ristorazione italiana come in quella dei principali Paesi in cui esporta la cantina lavisana, merita un plauso lo Chardonnay Virtuoso 2006 presenta soprattutto nell’alta ristorazione britannica che ha invece ottenuto 1 degli unici 2 ori assegnati ai prodotti italiani. Cantina La Vis e Casa Girelli ancora una volta testimonial di un Trentino che vince in Italia come all’estero quando ad esprimersi è la valenza di un territorio unico sapientemente lavorato con tenacia e dedizione. Alcuni numeri: 15 le edizioni della manifestazione 35 i Paesi rappresentati nelle degustazioni 953 i vini assaggiati 60 le megaglie d’oro assegnate .