Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI STORIA DELL´INFORMATICA
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2008
LA PROVINCIA DI ROMA ADERISCE ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ  
 
Roma, 15 Settembre 2008 - La Provincia di Roma ha aderito alla “European Mobility Week”, la Settimana Europea della Mobilità che si svolgerà tra il 16 ed il 22 settembre prossimi. L’evento, organizzato con il supporto della Commissione Europea dal Consorzio di Associazioni Eurocities, Energie-cités e Climate Alliance, ha come obiettivo la programmazione di eventi dedicati alla promozione della mobilità sostenibile. “Con la nostra partecipazione – dichiara l’assessore alla Mobilità e Trasporti Amalia Colaceci – abbiamo voluto ribadire il forte impegno della Giunta Zingaretti verso il tema della mobilità sostenibile. Un occasione utile per proseguire nell’opera di sensibilizzazione verso i cittadini con iniziative e soluzioni concrete”. Nell’ambito della Settimana la Provincia, attraverso diverse iniziative, promuoverà interventi per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, per migliorare la qualità della vita nei centri storici e per l’utilizzo della bicicletta, iniziativa, quest’ultima, accompagnata anche dalla promozione delle riserve naturali provinciali. “Ho scritto a tutti i Sindaci della provincia – prosegue la Colaceci – per invitare i Comuni a partecipare alla giornata “In town without my car” (“In città senza la mia macchina”), individuando una zona da riconvertire a completo utilizzo pedonale, con la chiusura al traffico ed il transito riservato solamente ai mezzi di trasporto pubblico, alle biciclette e, naturalmente, ai pedoni”. “E’ mia intenzione – conclude l’assessore Colaceci – inserire il progetto in un più ampio quadro di ridefinizione dell’offerta da parte della Provincia per migliorare il sistema di mobilità sul territorio. Convocherò un incontro con i Comuni che aderiranno all’iniziativa per studiare insieme un Piano per ripetere l’esperienza almeno una volta a mese, dedicando un giorno ad un tema così importante come quello della mobilità, della tutela della salute del cittadino e dell’ambiente in cui vive attraverso iniziative concrete e durature nel tempo”. .  
   
   
MARRAZZO: LETTERA A BERLUSCONI PER FUTURO TRASPORTO AEREO NEL LAZIO  
 
Roma, 15 settembre 2008 - "Sto per inviare una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi perché non c´è solo la questione della Newco, ma per noi c´è una questione molto più allargata ed è quella del trasporto aereo". Queste le parole del presidente Piero Marrazzo a margine del Tavolo interistituzionale con le categorie imprenditoriali che si è riunito l’ 11 settembre nella sede della Regione Lazio. "Poiché il trasporto aereo non lo decidono gli imprenditori ma il Governo con gli accordi bilaterali - ha aggiunto Marrazzo - se ci fosse legittimamente e liberamente uno spostamento su Malpensa chiediamo che si dica, rispetto all´aeroporto più competitivo d´Europa nei primi 5 mesi del 2008, su cosa potranno contare la capitale d´Italia e il sistema aeroportuale del Lazio. La vicenda dell´Alitalia per noi significa il primo vero passaggio di federalismo politico". Un´altra lettera, ha annunciato il presidente Marrazzo, sarà inviata al presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello “nostro rappresentante di Adr” per chiedere velocemente “un consiglio straordinario di amministrazione per capire quali sono le condizioni di sviluppo dell´aeroporto di Fiumicino alla luce di quanto sta accadendo”. Un incontro, quello di stamattina, dall’esito positivo – ha concluso Marrazzo: “la prova che c´è un sistema istituzionale e delle imprese che vuole dimostrare la sua forza e il suo interesse sul destino del territorio di Roma e del Lazio". La riunione nella sede della Giunta regionale ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali con il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo, l´assessore provinciale al Bilancio, Antonio Rosati, gli assessori regionali Luigi Nieri, Marco di Stefano, Claudio Mancini e Daniele Fichera e il Sindaco di Fiumicino, Mario Canapini. In rappresentanza delle categorie imprenditoriali sono intervenuti tra gli altri: Massimo Tabacchiera, presidente di Federlazio, Cesare Pambianchi, presidente di Confcommercio Roma e Lazio, Lorenzo Tagliavanti, vicepresidente della Camera di Commercio di Roma e Stefano Venditti, in rappresentanza della Legacoop. .  
   
   
LA COMPAGNIA AIR BEE DECIDE DI SOSPENDERE I VOLI L’ENAC CHIEDE AL VETTORE IL RISPETTO DELL’OBBLIGO DI RIPROTEZIONE DEI PASSEGGERI  
 
 Roma, 10-09-2008 - L’enac rende noto che in data 10 settembre il Consiglio di Amministrazione della compagnia aerea Air Bee S. P. A. Ha deciso di sospendere i propri voli, a decorrere dall’ 11 settembre, e per un massimo di tre settimane. Il vettore ha inviato il 10 stesso una comunicazione in merito all’Ente motivando la decisione sulla necessità di riorganizzare il proprio network operativo. L’enac, nel prendere atto della delibera del Cda di Air Bee, ha chiesto alla compagnia aerea il rispetto dell’obbligo di riproteggere i passeggeri già in possesso di titoli di viaggio. La compagnia aerea ha fornito assicurazioni in tal senso. L’enac vigilerà comunque affinché il vettore si impegni a dare ai passeggeri adeguate e tempestive informazioni sulla cancellazione dell’operativo. A tal fine l’Ente ha convocato per giovedì 11 settembre, i responsabili della compagnia Air Bee per la verifica dell’attuazione della normativa di riferimento in merito al rispetto dei diritti del passeggero, per la presentazione delle prime proposte di riorganizzazione del network e per valutare gli effetti che la sospensione delle attività comporterà sulle rotte gestite in regime di oneri sociali, ovvero i collegamenti da e per Trapani e Crotone. .  
   
   
ANCORA PAURA PER L’11 SETTEMBRE  
 
Milano, 15 settembre 2008 – 11 settembre, il problema sicurezza è ancora sentito anche se meno dello scorso anno: il 62,3% degli intervistati si dichiara meno sicuro nei luoghi pubblici affollati (stazioni, metropolitane e centri commerciali), percentuale in calo rispetto al 65,3% del 2007 ma più alta rispetto al resto d’Italia (si sente meno sicuro il 55,2%). Si temono i legami tra criminalità e comunità di origine araba, soprattutto per la pianificazione di azioni terroristiche sul territorio (22,1% rispetto al 29,3% dello scorso anno). Ma i milanesi dimostrano una sensibilità crescente sul tema della discriminazione verso le donne (il 24% lo indica come elemento negativo legato alla comunità araba, era il 19% nel 2007) e sono preoccupati per la diffusione dell’estremismo religioso (13,9%, era il 14,9% l’anno scorso). Sempre meno i favorevoli all’apertura di una nuova moschea (quelli per nulla o poco favorevoli passano dal 64,4% del 2007 al 67,5% del 2008, percentuale superiore anche al 58,7% italiano). Una città con una popolazione sempre più etnica, il 64,5% dei milanesi dichiara di non avere conoscenti provenienti dai Paesi arabi del Mediterraneo anche se questa percentuale è in calo rispetto al 2007 (era il 73,6%). Uno su cinque preferirebbe non avere rapporti con cittadini arabi per quanto riguarda la propria attività (il 22% contro il 18,8% italiano) ma c’è anche un 23% che si affiderebbe alle cure di un medico o infermiere arabo. E controllare l’immigrazione clandestina è per il 58% dei milanesi la ricetta per favorire l’integrazione in città (era il 62,3% nel 2007). Ma diminuiscono i contrari a qualsiasi forma di integrazione, erano il 14,2% nel 2007, diventano il 9,5% nel 2008. Il 52,4% dei milanesi ritiene di non aver cambiato il proprio atteggiamento verso gli immigrati, ma rispetto allo scorso anno aumentano coloro che diffidano di più (il 44,2% rispetto al 35,1% del 2007). Milanesi e tolleranza. Il 59,3% sceglie però la tolleranza verso tutti i simboli religiosi (lo scorso anno era il 46,4%); crescono anche i favorevoli alle coppie miste, dal 43,9% del 2007 al 57,6% di quest’anno. In crescita i milanesi che dichiarano di frequentare locali gestiti da cittadini arabi: sono il 38,1% rispetto al 29,7% del 2007, ma meno rispetto al dato italiano (41,9%). Sul tema del diritto di voto agli extracomunitari regolari da più di dieci anni in Italia, Milano è più favorevole dello scorso anno: più di uno su tre rispetto al 19,7% del 2007 e si riduce la percentuale dei contrari, dal 70,3% al 57,1%. Tra le personalità che ci legano al Mediterraneo, Milano conosce e apprezza soprattutto Magdi Allam (31,2%). E’ quanto emerge da una ricerca effettuata da Camera di Commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Cedcamera, realizzata a giugno 2008 con metodo Cati che analizza i rapporti degli italiani, in particolare quelli residenti in cinque grandi città italiane (Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo) con i cittadini dei paesi arabi del Mediterraneo. .  
   
   
VITERBO: STALLO SULLA REALIZZAZIONE DELL’AEROPORTO  
 
Viterbo, 15 settembre 2008 - L’intesa siglata l’ 11 settembre tra Enac e Adr mette le ali al progetto di costruzione dell’aeroporto di Viterbo, che fin dall’inizio ha visto l’Ente camerale tra i più attivi promotori. Si apre ora la vera fase progettuale in cui dovrà essere puntualmente verificato ogni aspetto relativo alla nascita dello scalo viterbese, incluse le ripercussioni economiche e lo sviluppo infrastrutturale, questioni che stanno particolarmente a cuore al mondo imprenditoriale della Tuscia. In tal senso viene auspicato che nella conferenza dei servizi e nei successivi incontri, venga dato spazio alle istanze economiche del territorio al fine di armonizzare lo sviluppo che potrà derivare dalla realizzazione del nuovo aeroporto .  
   
   
CUNEO, AEROPORTO: CONTINUITÀ TERRITORIALE, LA REGIONE COFINANZIERÀ GLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO  
 
Cuneo, 15 settembre 2008 - Il sottosegretario Giachino ha risposto ad una sollecitazione di Costa Cuneo La Conferenza dei servizi del Ministero dei Trasporti ha deliberato che gli oneri di servizio pubblico per l´aeroporto di Cuneo Levaldigi, in base al criterio della continuità territoriale (strumento legislativo europeo che garantisce servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate), dovranno essere cofinanziati dalla Regione Piemonte per la cifra di 150. 000 euro per ciascun anno del triennio 2008-2010. Lo ha annunciato il presidente della Provincia, Raffaele Costa, che ha ricevuto la conferma dal sottosegretario Bartolomeo Giachino a cui aveva sollecitato il problema. Ora si attende che la Regione approvi l´assestamento di bilancio 2008, cui seguirà la firma del Ministro sul decreto di imposizione sottoposto dalla Direzione del Trasporto aereo. “La notizia riguarda l´aeroporto di Cuneo Levaldigi – ha detto Costa – e rappresenta un riconoscimento rispetto all´attività aeroportuale. E´ un segnale incoraggiante nell´ambito dell´opera di risanamento e di rilancio del servizio”. .  
   
   
SOTTOSCRITTA CONVENZIONE QUADRO REGION BASILICATA E-FIAT PER CAMPUS  
 
 Potenza, 15 settembre 2008 - Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e l’amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, hanno sottoscritto il 12 settembre, alla presenza delle autorità locali, di Confindustria Basilicata e del top management Fiat, una Convenzione Quadro per la creazione di un centro di eccellenza per la ricerca, la formazione e per lo sviluppo di sistemi innovativi nell’ambito dei processi di produzione. L’accordo prevede la realizzazione di un “Campus per l’Innovazione del Manufacturing”, collegato con lo stabilimento della Fiat-sata e localizzato nell’area industriale di San Nicola di Melfi, le cui attività saranno progettate e curate dal Centro Ricerche Fiat. Gli investimenti previsti ammontano, nel complesso, a 18,5 milioni di euro. La formula del “Campus” è stata scelta per rafforzare la collaborazione con altri centri di ricerca pubblici e privati, creare un luogo al servizio anche di altre aziende presenti sul territorio e favorire l’interazione e la sinergia tra gli attori di differenti filiere produttive, con l’obiettivo comune di elevare il livello competitivo e tecnologico del tessuto imprenditoriale lucano. Obiettivo condiviso anche con Confindustria Basilicata. I programmi del centro scaturiscono dai fabbisogni attuali e futuri del settore automobilistico ma prevedono, allo stesso tempo, temi e contenuti di carattere trasversale, tali da poter essere facilmente trasferiti agli altri settori produttivi presenti nella regione e, più in generale, all’industria manifatturiera nazionale. L’iniziativa si pone obiettivi ambiziosi, in quanto il Campus è orientato a operare su più livelli: • regionale: creando un polo di alto livello al servizio del territorio, favorendo nuove opportunità di business e la preparazione di tecnici altamente qualificati; nazionale: lavorando con i maggiori centri di ricerca del nostro Paese, contribuendo così alla trasformazione del sistema produttivo italiano verso un nuovo modello più competitivo; europeo: sviluppando proposte progettuali ed attività coerenti con le strategie di sviluppo del manufacturing elaborate dalle Piattaforme Tecnologiche Europee di ricerca e con le linee guida fornite dalla Commissione Europea. Le attività del Campus prevedono, in sintesi: lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie di fabbricazione per il miglioramento delle prestazioni e della qualità dei prodotti; lo sviluppo e l’applicazione di metodologie per l’ottimizzazione dei processi, per il miglioramento della sicurezza e del benessere sul posto di lavoro e per la diminuzione dell’impatto ambientale; la formazione di personale altamente qualificato che sarà in grado di coniugare le più avanzate tecnologie con l’efficienza del World Class Manufacturing, il sistema produttivo di eccellenza utilizzato in tutti gli stabilimenti del Gruppo Fiat. E’ inoltre prevista la creazione di una sezione della Wcm Academy a supporto dello stabilimento Fiat-sata di Melfi e dell’indotto locale. .  
   
   
CAMPUS REGIONE BASILICATA-FIAT, L´INTERVENTO DI MARCHIONNE  
 
Potenza, 15 settembre 2008 - Nella vita di una comunità e di un territorio, ci sono momenti da ricordare. Questo capita anche nella vita di una fabbrica. Ma succede di rado che siano gli stessi. Credo che la giornata di oggi rappresenti uno di quei felici momenti che uniscono un’azienda e un territorio in un progetto importante. L’accordo che firmiamo prevede la creazione di un centro di eccellenza che si occuperà di ricerca, di formazione e dello sviluppo di sistemi innovativi nell’ambito dei processi di produzione. Il nostro standard di riferimento, in Fiat, è il World Class Manufacturing, che riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo complesso: dalla qualità alla manutenzione, dalla gestione dei costi alla logistica, in un’ottica di continua formazione delle persone coinvolte. Quello che intendiamo fare a Melfi è dare vita a un polo tecnologico a supporto dello stabilimento, dei suoi fornitori e delle altre imprese locali, che acceleri il trasferimento dei risultati dai laboratori alla produzione. Abbiamo scelto la formula del “campus” perché richiama quei luoghi in cui si studia e si cresce, si scambiano esperienze e nascono nuove idee. Abbiamo scelto di crearlo dentro il comprensorio di Melfi come segnale concreto del collegamento tra la ricerca e la produzione; tra chi inventa nuove soluzioni e nuovi metodi e chi li trasforma in prodotti eccellenti. Non sono - e non possono essere - due mondi separati. Creare questo campus alla Sata di Melfi significa dare al territorio un punto di incontro e di riferimento per centri di ricerca di altri settori produttivi. Vuol dire impegnarsi in prima persona per aumentare il livello competitivo e tecnologico del tessuto imprenditoriale lucano. Significa, in sostanza, dare nuove possibilità a chi vive e lavora in Basilicata. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non avessimo trovato persone che hanno creduto al progetto e che ora stanno lavorando con noi per realizzarlo. Desidero ringraziare il presidente della Regione, Vito De Filippo, per la collaborazione e la disponibilità a condividere questo percorso. Grazie anche alla Confindustria Basilicata e al suo presidente Attilio Martorano. Il valore di questa iniziativa va ben oltre i 18 milioni di investimenti totali. Per la fabbrica di Melfi rappresenta un altro passo verso i migliori standard produttivi del mondo. Fin dalla nascita questo stabilimento si è segnalato per una concezione moderna delle attività di formazione e gestione industriale. A Melfi è nato il primo “Learning Centre” della Fiat, che ha permesso a molti dei nostri lavoratori di raggiungere traguardi importanti, anche dal punto di vista personale. Penso ad esempio ai corsi di laurea in Ingegneria logistica e gestionale, attivati in collaborazione con il Politecnico di Torino. A Melfi è stato creato il primo “Supplier Park” d’Italia, che ha sperimentato una nuova logica di rapporti con i fornitori, integrati nel processo industriale. Melfi è uno degli stabilimenti che ha raggiunto per primo risultati importanti nella pratica del Wcm. Oggi, con questa operazione, Melfi fa di nuovo da apripista. Il campus intende svolgere una funzione di servizio e di stimolo per tutto il territorio, favorendo nuove opportunità di business e formando tecnici altamente qualificati. Ma l’ambizione che abbiamo è ancora più ampia. Un centro così concepito può avere effetti positivi anche a livello nazionale, perché contribuisce alla trasformazione del sistema produttivo italiano verso un modello di alta qualità e più competitivo. Le attività del centro non prevedono solo lo studio di tecnologie in grado di migliorare le prestazioni e la qualità dei prodotti. Il nostro obiettivo è anche quello di sviluppare nuove soluzioni per aumentare la sicurezza e il benessere delle persone sul posto di lavoro e di ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali. Penso che questa operazione renda bene l’idea di come il Gruppo Fiat intenda il proprio ruolo. Non si tratta solo di fare un prodotto. La forza di quel prodotto dipende in gran parte dal tipo di azienda che c’è dietro, dal rapporto che ha con i propri collaboratori, con i fornitori e con le comunità in cui si trova ad operare. La forza di un’azienda sta nell’impegno che mette nelle attività di ricerca e innovazione, negli investimenti per la formazione delle persone e per la qualità della loro vita lavorativa. Questa è l’unica strada per garantire a qualunque prodotto – di oggi e di domani – di essere competitivo sul mercato. E’ anche l’unica strada per garantire alla nostra azienda e alle persone che lavorano con noi una base solida per il futuro. Non è la prima volta che Fiat sceglie questa strada. Fa parte della nostra filosofia. Lo abbiamo fatto, per esempio, a Pomigliano d’Arco, dove è stato varato un piano di rilancio senza precedenti. La fabbrica è stata chiusa due mesi per riorganizzare il processo produttivo e permettere a tutti gli addetti di seguire un intenso piano di formazione. Dovunque ci sia uno stabilimento del Gruppo in Italia, abbiamo creato le condizioni per lavorare meglio e produrre con più efficienza. Essere qui oggi, per noi, ha un significato in più. Vuol dire ribadire i legami, storici e molto forti, che ci sono tra la Fiat e il Sud Italia. Lo stabilimento di Melfi è il simbolo più avanzato di questo rapporto. Oggi questa fabbrica è fra le più moderne d’Europa e fa parte di una presenza produttiva Fiat nel Mezzogiorno molto importante. Qui il Gruppo conta quasi 37. 000 persone, ovvero più del 40 per cento dell’occupazione italiana, cui si affiancano altre migliaia di lavoratori dell’indotto. Cinque dei sei stabilimenti che producono automobili e veicoli commerciali sono localizzati al Sud. Ma non c’è solo auto. Il Gruppo qui produce anche autobus, macchine movimento terra, motori, cambi e sospensioni. Tutto questo è la dimostrazione che nel Mezzogiorno si può fare industria e si può fare industria competitiva, capace di confrontarsi alla pari con la concorrenza globale. Fiat ha creduto nel Sud e ha investito in modo organico. Per questo ha portato non solo impianti ma anche la ricerca applicata. Per noi la ricerca è un elemento essenziale. Abbiamo due strutture interamente dedicate a queste attività. Una è il Centro Ricerche Fiat, che si trova in provincia di Torino e ha sedi anche a Bari e a Foggia, per la ricerca sui motori diesel. L’altra è Elasis, a Pomigliano d’Arco, che ha anche una sede distaccata a Lecce, dedicata alla ricerca sulle macchine movimento terra. Il Crf ha da poco festeggiato i 30 anni di attività mentre Elasis, proprio oggi, ne compie 20. A questi due poli scientifici si affiancano le attività di ricerca e sviluppo delle diverse linee di business. Si tratta di altri 47 centri su tutto il territorio nazionale. In ricerca e sviluppo abbiamo investito l’anno scorso 1,7 miliardi di euro, pari al 3 per cento dei ricavi netti delle attività industriali del Gruppo. A queste attività sono dedicate quasi 13. 000 persone in tutto il mondo. Nel 2007 abbiamo superato la soglia dei duemila brevetti attivi. Abbiamo sviluppato un network di oltre 150 università e più di mille partner industriali in tutto il mondo. Nell’arco degli ultimi venti anni, abbiamo partecipato a più di 500 progetti europei, conquistando la leadership a livello continentale. Credo che l’operazione di oggi sia un’ulteriore dimostrazione di quanto il Gruppo creda nelle attività di ricerca. Perché investire in ricerca e innovazione è il modo più evidente per investire nel nostro futuro. Ed è anche il modo migliore per arrivare nel futuro prima di altri. Grazie a tutti. .  
   
   
JOINT VENTURE IN INDIA FRA MAGNETI MARELLI E UNITECH MACHINES PER SISTEMI ELETTRONICI AUTOMOTIVE  
 
 Milano, 15 settembre 2008 - Magneti Marelli e Unitech Machines Limited hanno concluso un accordo per la creazione di una joint venture in India, finalizzata alla produzione di sistemi elettronici per autoveicoli. In base all’accordo, la nuova società sarà partecipata al 51% da Magneti Marelli e al 49% da Unitech Machines Limited. La joint venture sarà operativa entro il primo trimestre 2009. Le attività industriali saranno localizzate presso Manesar - nel distretto industriale di Gurgaon, a circa 40 km a sud-ovest di New-delhi, nell’ambito di un’area strategica per l’automotive dove Magneti Marelli è già presente con due joint venture dedicate rispettivamente alla produzione di centraline controllo motore e ai sistemi di scarico. L’attività sarà mirata in particolare alla progettazione, produzione e assemblaggio di componenti elettroniche per autovetture, quali quadri di bordo, body electronics (centraline che sovrintendono al controllo delle principali funzioni della vettura) e dispositivi telematici. Le attività della Jv saranno rivolte ai carmakers locali e internazionali presenti nell’area del continente indiano. Unitech Machines Limited è una realtà rilevante in India nell’ambito della componentistica per veicoli a due e quattro ruote e fa parte di Unitech Machines Limited Group, gruppo presieduto da Mr. V. K. Chhabra, operante in vari settori fra cui la generazione di energia, telecomunicazioni, macchinari e impianti. Eugenio Razelli, Amministratore Delegato di Magneti Marelli, ha dichiarato: “Abbiamo concluso cinque joint venture in meno di un anno, in un mercato fondamentale come l’India, completando il nostro piano di localizzazione nel paese: è un risultato importante che testimonia la nostra capacità di essere presenti nei mercati emergenti e la nostra flessibilità nel supportare i carmakers nelle aree produttive chiave per la loro attività globale. Abbiamo riprodotto nei principali distretti industriali indiani dell’automotive, l’intero perimetro delle nostre attività, dal powertrain al lighting, dai sistemi di scarico agli ammortizzatori e ora, appunto, ai sistemi elettronici. Per questa quinta joint venture, abbiamo trovato in Unitech Machines il partner industriale ideale per sviluppare l’attività in un’area strategica come gli strumenti e l’elettronica, che comprende anche la telematica”. Mr Sushant Chhabra, il Joint Managing Director of the Unitech Machines Group ha dichiarato: “Questa joint venture collocherà la divisione auto di Unitech Machines in un segmento di alta tecnologia per quanto riguarda l’elettronica automotive. Con ciò saremo in grado di aggiungere valore alle nuove generazioni di vetture che saranno lanciate dagli Oem, in modo da soddisfarne le esigenze nell’ambito dei quadri di bordo, del body computer e della telematica. Questa Jv veicolerà l’expertise globale di Magneti Marelli e ci attendiamo un grosso interesse da parte dei nostri clienti”. .  
   
   
"E-MOBILITY BERLIN": DAIMLER ED RWE INAUGURANO L´ERA DELL´ELETTROMOBILITÀ PROGETTO CONGIUNTO CON PIÙ DI 100 VETTURE ELETTRICHE MERCEDES-BENZ E SMART ABBINATE A 500 STAZIONI DI RICARICA FORNITE DA RWE LA FASE DI SVILUPPO DELLA PRODUZIONE IN SERIE INIZIA OGGI: I PRIMI VEICOLI A PARTIRE DALLA FINE DEL 2009  
 
Berlino, 15 settembre 2008 - Berlino fa il pieno di elettricità: con "e-mobility Berlin", Daimler Ag ed Rwe Ag inaugurano oggi il più grande progetto congiunto per vetture elettriche eco-compatibili che circolano senza produrre emissioni, contribuendo così in misura determinante alla tutela dell´ambiente ed alla riduzione della dipendenza dai carburanti fossili. L´iniziativa comprende tutti i componenti necessari per l´efficiente utilizzo di veicoli elettrici a batteria: dalle più moderne ed innovative tecniche di propulsione, fino alle infrastrutture a misura di Cliente. Daimler metterà a disposizione più di 100 vetture elettriche Mercedes-benz e smart, provvedendo all´assistenza dei veicoli. Rwe si occuperà invece dello sviluppo, dell´installazione e della gestione di circa 500 punti di ricarica, della fornitura di elettricità e del controllo centrale del sistema. Il sistema di pagamento e fatturazione dei rifornimenti si baserà sullo scambio di dati tra uno speciale dispositivo di comunicazione montato a bordo del veicolo e la stazione di ricarica intelligente. In questa cooperazione intersettoriale, unica al mondo, convergono il know-how specifico di due settori chiave. In considerazione della sua importanza per la mobilità sostenibile del futuro, questo progetto viene sostenuto dal governo federale tedesco. "La nostra iniziativa congiunta rappresenta un valido esempio dei risultati che si possono ottenere quando politica, fornitori di energia ed industria automobilistica lavorano allo stesso obiettivo", ha dichiarato Dieter Zetsche, Presidente del Consiglio Diret tivo di Daimler Ag e Responsabile del Mercedes-benz Cars. "Il nostro concetto di mobilità punta su una soluzione integrata, che abbina vetture elettriche idonee ad un uso quotidiano ad infrastrutture di rifornimento adeguate. In questo modo miglioriamo ulteriormente l´orientamento al Cliente e la praticità delle vetture elettriche". "Rwe possiede l´energia necessaria per guidare il cambiamento. Con il nostro capitale ed il nostro know-how come principale azienda elettrica tedesca, uniamo le forze a quelle di Daimler Ag per promuovere la protezione dell´ambiente", ha affermato Jurgen Gro§mann, Presidente del Consiglio Direttivo della Rwe Ag. "E-mobility per tutti i Clienti privati: è pensando a questo che stiamo sviluppando un concetto globale che comprenda infrastrutture di ricarica su misura, intelligenti e confortevoli a casa, sul posto di lavoro e negli spazi pubblici. Questo concetto include anche tariffe accessibili a tutti come, ad esempio, la garanzia di prezzi fissi o una forma di tariffa agevolata eco-power". Daimler: innovazioni pionieristiche dall´inventore dell´automobile "Siamo convinti che il futuro della mobilità sia verde, e che l´industria tedesca abbia tutti i presupposti per assumere un ruolo di leader in questo senso. Abbiamo inventato l´automobile, oggi la stiamo reinventando. Insieme ad Rwe, intraprendiamo un passo importante verso il futuro", ha aggiunto Zetsche. Daimler contribuirà al progetto congiunto con la sua vasta esperienza in campo automobilistico, e soprattutto con il know-how raccolto in lunghi anni di successi nelle sue attività di ricerca e sviluppo nel settore dei veicoli a basse emissioni con tecnologie di propulsione elettriche ed a batteria. Nell´ambito del progetto "e-mobility Berlin" verranno utilizzati i modelli smart ed (electric drive) di nuova generazione e altre vetture elettriche Mercedes-benz. Tra le principali innovazioni dei veicoli figurano le batterie a ioni di litio espressamente progettate per uso automobilistico. Questa tecnologia consente una maggiore autonomia rispetto alle batterie convenzionali, a fronte di tempi di ricarica più brevi, permettendo così di montare gruppi batteria più compatti e leggeri. Daimler lancerà la tecnologia delle batterie a ioni di litio nella produzione in serie già il prossimo anno, sul modello Mercedes S 400 Bluehybrid. Rwe: rete di approvvigionamento globale con 500 stazioni di ricarica Rwe Ag sarà responsabile dello sviluppo, dell´installazione e della gestione delle infrastrutture di ricarica per il progetto "e-mobility Berlin". Nell´area metropolitana di Berlino verranno allestiti circa 500 punti di ricarica, a cui successivamente se ne aggiungeranno altri. Le interfacce tra il veicolo e la "stazione di rifornimento di elettricità" verranno sviluppate congiuntamente dai due partner. Fin dalle prime fasi di progettazione, queste interfacce verranno concepite in modo tale da garantire in futuro, a condizione della disponibilità di batterie adeguate, anche la reimmissione dell´energia accumulata nel veicolo nella rete di alimentazione (vehicle-to-grid). Questo significa, ad esempio, che la batteria per auto del futuro accumulerà corrente, quando la richiesta è minima, e reimmetterà questa elettricità nella rete quando la domanda risulta elevata. In questo ambito, entrambi i partner puntano su standard aperti e sono disponibili a collaborare in futuro a soluzioni comuni anche con altre aziende. "Le stazioni di ricarica verranno installate presso le abitazioni dei Clienti, sui posti di lavoro e nei parcheggi pubblici. Inoltre, alle infrastrutture potranno essere collegati partner business-to-business, come centri commerciali, garage sopraelevati o flotte di veicoli. Il sistema di fatturazione dovrà essere semplice e confortevole come l´uso di un telefono cellulare", ha spiegato Großmann. Produzione in serie di veicoli elettrici programmata per il 2010 Il nuovo progetto potrà anche beneficiare delle esperienze che il gruppo Daimler ha raccolto nell´ambito del progetto pilota sull´elettromobilità a Londra, dove dallo scorso anno una flotta sperimentale di smart fortwo ed di prima generazione circola quotidianamente con successo, utilizzata tra l´altro da autorità pubbliche come le forze di polizia. Il progetto di Berlino rappresenta il primo passo per realizzare con successo l´elettromobilità del futuro. Questo vale anche per altri progetti dello stesso tipo avviati in altre metropoli del mondo e per l´avvio della produzione in serie di vetture Mercedes-benz e smart elettriche previsto nel 2010. In questo ambito, Daimler sta seguendo un approccio globale e integrato che comprende l´intero ciclo vitale del veicolo. Solo quando sviluppo, produzione, utilizzo e riciclaggio dei componenti e delle parti degli autoveicoli verranno interamente inclusi in questo ciclo sarà possibile ottenere un bilancio completamente equilibrato dal punto di vista ecologico. .  
   
   
VERSO LE “EMISSIONI ZERO” CON GM HYDROGEN4 VERSIONE EUROPEA DI CHEVROLET EQUINOX FUEL CELL BATTERIA DI COMPENSAZIONE E RECUPERO DELL’ENERGIA FRENANTE TURBOCOMPRESSORE ELETTRICO INVIA ARIA ALLE FUEL CELL  
 
Roma, 15 Settembre 2007 - General Motors presenta con il veicolo Hydrogen4, la quarta generazione della sua tecnologia fuel cell. «Le fuel cell ad idrogeno sono la maggiore espressione di quell’impegno del gruppo Gm nel campo energetico che mira a togliere l’automobile dal dibattito ambientale ed a ridurre la nostra dipendenza dal petrolio» spiega Carl-peter Forster, presidente di Gm Europe. «Hydrogen4 è equipaggiata con il più avanzato sistema fuel cell sviluppato finora da Gm e costituisce un’importante pietra miliare sulla strada dell’adozione sulle nostre automobili di un sistema fuel cell com¬petitivo e del tutto privo di emissioni. Rispetto al precedente veicolo sperimentale, Hydrogen4 rappresenta inoltre un importante progresso dal punto di vista dell’utilizzo quotidiano, del comportamento su strada e della durata delle componenti». Per l’organizzazione Gm delle attività di sviluppo relative alle fuel cell sta per iniziare una nuova era. «La divisione di ricerca Fca (Fuel Cell Activities), che conta già su oltre 600 dipendenti, sta per essere integrata nei normali programmi di sviluppo, in modo che abbia il peso che le compete» prosegue Carl-peter Forster. «Così facendo, ci stiamo preparando a produrre in serie veicoli a fuel cell». All’interno dell’organizzazione Powertrain ci sono più di 400 ingegneri che porteranno avanti questi studi; altri 100 cominceranno invece a studiare l’integrazione delle fuel cell sui futuri modelli che Gm proporrà a livello mondiale. Gm Hydrogen4 (lunghezza 4. 795 mm, larghezza 1. 814 mm, altezza 1. 760 mm) è la versione europea di Chevrolet Equinox Fuel Cell. A partire dalla fine del 2007, sulle strade degli Stati Uniti, circoleranno i primi esemplari di questi veicoli sperimentali a fuel cell (è prevista la realizzazione di una serie di oltre 100 veicoli). I veicoli parteciperanno infatti ad un ampio programma di prove e di dimostrazioni, chiamato “Project Driveway”, nell’ambito del quale saranno dati a clienti, in modo che Gm possa controllare tutti gli aspetti relativi al loro uso ed al rifornimento di idrogeno. I risultati raccolti saranno utilizzati per la successiva fase di sviluppo. Dalla metà del 2008 dieci veicoli Hydrogen4 prenderanno invece parte ad un programma di prove quotidiano nel contesto del progetto Cep (Clean Energy Partnership) a Berlino. Nella seconda fase di tale progetto persone con differenti modi di guidare utilizzeranno ogni giorno i veicoli fuel cell per valutarne l’adattabilità all’uso quotidiano. Il blocco delle fuel cell di Hydrogen4 comprende 440 celle collegate in serie che producono una potenza di 93 kW. Con l’aiuto di un motore elettrico asincrono da 100 Cv (73 kW), il veicolo è in grado di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in circa 12 secondi. Questo veicolo a trazione anteriore tocca una velocità massima di circa 160 km/h. Hydrogen4 è progettata per una durata di due anni/80. 000 chilometri, nonché per potersi mettere in moto e funzionare normalmente, anche in presenza di temperature ambientali sotto zero – un notevole passo avanti rispetto al precedente veicolo Hydrogen3 ed un’importante caratteristica ai fini della fruibilità quotidiana dei veicoli a fuel cell. Questo miglioramento è stato reso possibile da una razionale combinazione di soluzioni come l’isolamento termico delle pile a combustibile e l’ottimizzazione della circolazione dell’acqua e della gestione elettronica. Questo veicolo a 4 posti ha lo stesso comfort, abitabilità e sicurezza delle odierne automobili convenzionali ed è dotato di airbag frontali e laterali in corrispondenza dei sedili anteriori, di Abs, di controllo elettronico di trazione e di Esp. Durante lo sviluppo di Hydrogen4, gli scienziati e gli ingegneri dei centri fuel cell Gm di Honeoye Falls (New York), Torrance (California) e Magonza-kastel (Germania) hanno potuto utilizzare la gran quantità di informazioni e di esperienze raccolte con le ampie e severe prove effettuate dal prototipo precedente (presentato nel 2002). C’erano, ad esempio, due differenti versioni di Hydrogen3: una ad idrogeno liquido alla temperatura di -253°C ed una ad idrogeno gassoso compresso. «Ci siamo dovuti concentrare su quest’ultima, perché il liquido finiva inevitabilmente per “evaporare”» spiega Udo Winter, direttore di Gme Fuel Cell Activities. «Nonostante un isolamento ottimale, il contenuto del serbatoio si riscaldava lentamente, l’idrogeno liquido evaporava e la pressione all’interno del serbatoio calava. Nel giro di pochi giorni l’idrogeno passava allo stato gassoso e fuoriusciva dal veicolo fermo che si ritrovava con meno carburante a bordo. Con l’idrogeno compresso non ci sono invece simili perdite di vapore». Il serbatoio di Hydrogen4 è formato da tre serbatoi ad alta pressione (700 bar), realizzati in un composito di fibra di carbonio, e può contenere 4,2 kg di idrogeno, garantendo un’autonomia di 320 chilometri. Il nuovo sistema di propulsione a fuel cell dispone anche di una batteria di compensazione al nichel-metallo-idruro della capacità di 1,8 kWh, che migliora le prestazioni del veicolo e copre i picchi di prestazione del sistema stesso. Anche l’efficienza dell’intero sistema di propulsione risulta migliorata, in quanto la batteria di compensazione permette di utilizzare l’energia frenante recuperata. Se si vuole rallentare il veicolo, il motore elettrico si comporta come un generatore ed utilizza come un freno-motore l’elettricità sviluppatasi in fase di frenata per caricare la batteria. Se invece si vuole frenare in modo più deciso, si utilizzano i freni idraulici, come su una normale automobile. Questa “combinazione frenante” di frenate rigenerative ed idrauliche è attuata da sistemi elettronici di controllo del comportamento su strada, come Abs od Esp, e si verifica anche quando la decelerazione richiesta supera la prestazione massima della rigenerazione della frenata, che è determinata dalle dimensioni del generatore e dalla capacità della batteria. La tecnologia della batteria e della frenata è un importante collegamento anche con l’innovativa piattaforma del veicolo elettrico Gm E-flex sul quale l’azienda sta lavorando. Il cuore di Hydrogen4 è costituito dal blocco di pile a combustibile, che trasformano l’energia chimica in elettrica senza alcuna combustione. Attraverso una reazione elettrochimica, combinano idrogeno ed ossigeno, formando acqua, ed allo stesso tempo producono elettricità. Il processo elettrochimico, che avviene all’interno della fuel cell, funziona nel modo seguente. L’idrogeno sull’anodo del catalizzatore si separa in protoni ed elettroni. I protoni caricati positivamente passano attraverso la membrana verso il catodo, mentre gli elettroni caricati negativamente passano in un circuito esterno producendo elettricità. Sul catodo del catalizzatore, l’ossigeno reagisce con elettroni e protoni formando acqua. Un blocco di pile collegato ad un gran numero di singole celle può pertanto produrre abbastanza energia per azionare un motore elettrico. Al contrario di quanto avveniva sul modello precedente, per esigenze di allestimento e di spazio, le singole celle del blocco di pile a combustibile sono sistemate orizzontalmente – anziché verticalmente – in modo da distribuirle in modo ottimale su un veicolo strutturalmente molto differente come è Hydrogen4. Anche l’alimentazione delle pile avviene in modo diverso: al posto del precedente compressore rotativo a spirale, su Hydrogen4 abbiamo un turbocompressore elettrico che invia aria alle fuel cell. Una soluzione più efficiente e meno rumorosa. .  
   
   
IL PROTOTIPO ORLANDO ANNUNCIA L’INGRESSO DI CHEVROLET NEL SEGMENTO DELLE MONOVOLUME COMPATTE A 7 POSTI  
 
Zurigo, 15 Settembre 2008 - Il prototipo Orlando, esposto in anteprima mondiale al Salone dell’Automobile in programma il prossimo mese a Parigi, è una chiara indicazione dell’intenzione Chevrolet di entrare nel segmento delle monovolume compatte a 7 posti con un veicolo molto personale il cui aspetto ricorda quello di un Suv e che al suo interno propone la possibilità di configurare i sedili in modo flessibile ed offre una grande abitabilità. Realizzato sulla base della nuova berlina compatta Cruze, Orlando si inserisce in un nuovo segmento di mercato in quanto espressione del rinnovato linguaggio stilistico Chevrolet e dà la possibilità di realizzare qualcosa che riunisca le caratteristiche di veicoli differenti tra loro come Suv, monovolume e station wagon. L’aspetto esteriore di Orlando ci mostra una linea molto originale dove le classiche proporzioni della monovolume sono state sostituite da uno stacco più netto tra il cofano motore ed il parabrezza. Al posto delle tipiche fiancate piatte della monovolume ci sono invece parafanghi pronunciati che danno ad Orlando l’aspetto di un Suv, pur conservando il comportamento su strada, il consumo e la facilità di accesso di un’autovettura. Gli interni di questa monovolume a 5 porte sono progettati per rispondere alle esigenze delle famiglie e di coloro che hanno bisogno di molti posti offrendo una comoda disposizione su tre file tipo teatro per un massimo di 7 persone. Se poi la capacità di trasporto dovesse diventare una priorità, lo spazioso abitacolo di Orlando può essere trasformato rapidamente in un ampio vano di carico. Il passo lungo 2. 760 mm e le carreggiate larghe sono i presupposti di un’ottima spaziosità interna. Il motore 2. 000 turbodiesel di ultima generazione sviluppa 150 Cv (110 kW) e ha una coppia massima di 32,6 kgm (320 Nm): quanto basta per garantire tutta la potenza e l’efficienza di funzionamento che occorre. Dopo il recente annuncio della nuova berlina Cruze, il prototipo Orlando rappresenta un altro passo avanti per la gamma Chevrolet e per il suo programma di offrire ai clienti di tutto il mondo un ottimo riscontro in termini di qualità, consumo e contenuto di prodotto. .  
   
   
L’AVANZATISSIMA TRAZIONE INTEGRALE SAAB XWD ABBINATA AL MOTORE 2.000 TURBO BENZINA  
 
 Roma, 15 settembre 2008 - La trazione integrale Saab Xwd – che stata subito oggetto di unanimi consensi – non è disponibile solo sulle nuove 9-3 Sport Sedan e 9-3 Sporthatch con motore 2. 800-V6 Turbo, ma anche su quelle con motore 4 cilindri turbo benzina. Oltre ad essere dotata di un sistema controllo attivo di nuova generazione, che aumenta la sensibilità del guidatore, l’innovativo sistema Xwd può contare ora sul vantaggio della minor cilindrata del motore 2. 000 turbo benzina. «Ciò rende Saab 9-3 molto maneggevole e vivace» dice Per Jansson, l’ingegnere che cura l’integrazione della trasmissione Xwd sulle vetture svedesi. «Saab è famosa nel mondo per utilizzare sulle sue vetture motori 4 cilindri turbo di cilindrata relativamente contenuta. La trazione integrale Xwd si adatta perfettamente a questi propulsori. Le sue dimensioni compatte e la raffinatezza del suo progetto migliorano la ripartizione dei pesi, così come la maneggevolezza e la trazione della vettura». Con l’abbinamento del motore Saab turbo e della trazione integrale Xwd, anche la versione Vector di Saab 9-3 è ora disponibile, come già Aero, in versione 4x4. Su quest’ultima è inoltre ottenibile a richiesta il differenziale posteriore autobloccante (eLsd) che rappresenta una novità in questo segmento di mercato. Il 4 cilindri in linea interamente in alluminio di 2. 000 cc sviluppa 210 Cv (155 kW) a 5. 300 giri/minuto ed ha una coppia massima di 30,6 kgm (300 Nm) a 2. 500-4. 000 giri/minuto. La trazione integrale Saab Xwd è un sistema “intelligente” che ripartisce continuamente la coppia motrice tra l’assale anteriore e quello posteriore, migliorando il comportamento della vettura e la tenuta di strada in tutte le situazioni. Funziona in modo progressivo ed aiuta il guidatore a tenere stabilizzare la vettura ripartendo la coppia motrice in modo da contrastare eventuali tendenze al sottosterzo ed al sovrasterzo. La trazione integrale Saab Xwd dispone di un innovativo dispositivo di pre-innesto delle ruote posteriori che consente di ottimizzare la trazione quando si parte da fermo. Al contrario di quanto avviene sui sistemi convenzionali, con questo dispositivo non è più necessario rilevare l’eventuale slittamento delle ruote anteriori per inserire la trazione su quelle posteriori .  
   
   
5 STELLE EURONCAP PER RENAULT KOLEOS  
 
Roma, 15 settembre 2008 - Renault Koleos è il 10° modello della gamma Renault ad ottenere il punteggio massimo delle 5 stelle ai crash-test Euroncap confermando, così, l’eccellente livello delle sue prestazioni di sicurezza passiva e attiva. Frutto della competenza di Renault in tema di sicurezza, Koleos è un crossover versatile che garantisce lo stesso livello di sicurezza in ambiente urbano, su strada, autostrada o in configurazione off-road. Tali prestazioni sono dovute, in particolare, alla trasmissione integrale sviluppata nell’ambito dell’Alleanza, un dispositivo che contribuisce alla sicurezza attiva dell’auto correggendo le perdite di aderenza, grazie alla ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno e spingendo più avanti i limiti di intervento del correttore elettronico della stabilità. In linea con quanto già fatto per l’insieme della gamma, Renault si basa sulla sicurezza reale considerando prioritarie le tecnologie più efficaci per “prevenire, correggere e proteggere” ma anche la sensibilizzazione degli utenti della strada. Koleos è il 10° modello della gamma Renault a conquistare il punteggio massimo delle 5 stelle per la protezione Adulto[1]. Attiva o passiva, la sicurezza rappresenta una componente fondamentale dei modelli Renault e Renault Koleos è stato sviluppato per essere esemplare in entrambi gli aspetti. Logicamente, Koleos beneficia dei pluriennali studi realizzati da Renault in tema d’incidentologia reale. Per la sicurezza passiva, il modello è dotato di una struttura provvista di zone a deformazione programmata, anteriori e posteriori. L’abitacolo è stato progettato per costituire un’autentica cellula di sopravvivenza in caso d’incidente. Per completare tale dispositivo, Renault Koleos schiera una serie di equipaggiamenti che contribuiscono alla protezione dei passeggeri: sei airbag, di cui due frontali, cinture di sicurezza con limitatore di carico ai posti anteriori e laterali posteriori, pretensionatori delle cinture di sicurezza ai posti anteriori, ganci Isofix per il fissaggio dei seggiolini per bambini sui posti laterali posteriori. A loro volta, i poggiatesta sono stati oggetto di un lavoro accurato in termini di ergonomia, per offrire il massimo livello di protezione in caso di urto posteriore/colpo di frusta (“whiplash”). In tema di sicurezza attiva, Renault Koleos dispone di un telaio rigoroso. Il modello propone, di serie, dispositivi di assistenza al conducente in situazioni di frenata di emergenza, di evitamento ostacoli o di perdita di aderenza, quali l’Abs con ripartitore elettronico della frenata e l’Assistenza alla Frenata di Emergenza (Afe). La trasmissione integrale di Koleos rappresenta, a sua volta, un rilevante vantaggio per la sicurezza attiva dell’auto, grazie alla correzione delle perdite di aderenza. Sviluppato nell’ambito dell’Alleanza ed inaugurato dal Nuovo Nissan X-trail, il sistema consente di modificare la ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno correggendo immediatamente il minimo accenno di sottosterzo o sovrasterzo, prima ancora dell’intervento del correttore elettronico della stabilità (Esp). In linea con quanto fatto per l’insieme della gamma, Renault si basa sull’incidentologia e sulla sicurezza reale per proporre prodotti adeguati alle realtà della circolazione stradale. Per questa ragione, il costruttore considera prioritarie le tecnologie più efficaci per prevenire qualunque rischio d’incidente, correggere le situazioni di guida impreviste e proteggere i passeggeri in caso di urto. Nel corso degli anni, Renault si è imposta come riferimento in materia di sicurezza automobilistica, come dimostrato, in particolare, dai risultati ottenuti in tema di rating mediatici.
Laguna Ii 5 stelle (2001 e 2003), primo modello nella storia ad aver raggiunto questo livello di sicurezza
Vel Satis 5 stelle (2002 e 2005)
Mégane Ii 5 stelle (2002), 1° modello 5 stelle del segmento C
Espace Iv 5 stelle (2003)
Scénic Ii 5 stelle (2003), 1° modello 5 stelle del segmento delle monovolume compatte
Modus 5 stelle (2004), 1° modello 5 stelle della categoria
Mégane Ii Coupé Cabriolet 5 stelle (2004), 1° modello 5 stelle della categoria
Clio Iii 5 stelle (2005)
New Laguna 5 stelle (2007)
Koleos 5 stelle (2008)
Risultati Euroncap Gamma Renault: unico costruttore ad aver ottenuto 10 volte il punteggio massimo L’impostazione di Renault, tuttavia, va oltre i semplici aspetti tecnici: il Gruppo considera prioritario sensibilizzare gli utenti della strada. Azienda socialmente responsabile, Renault è impegnata in programmi di sensibilizzazione e di educazione stradale attraverso una serie d’interventi, a livello nazionale ed internazionale, tesi a migliorare il comportamento degli utenti della strada (programma internazionale Sicurezza per Tutti – www. Securite-pour-tous. Com , Global Road Safety Initiative). .
 
   
   
NUOVO DESIGN PER LA SHOWCAR MERCEDES-BENZ CONCEPTFASCINATION  
 
 Stoccarda, 15 settembre 2008 - Mercedes-benz ha creato i coupé più affascinanti e desiderati al mondo. Questo primato viene oggi ulteriormente rafforzato dalla showcar Conceptfascination, uno studio di design che reinterpreta l´emozionalità del coupé in nuove e sorprendenti proporzioni, che la Casa di Stoccarda presenta in anteprima mondiale al Salone dell´Automobile di Parigi 2008. Questo esemplare unico nel panorama automobilistico coniuga in modo entusiasmante ed intelligente design sportivo, stile e funzionalità. Legno, alluminio e cristalli fumé, la vettura offre anche un generoso ed altamente raffinato vano bagagli, che ospita anche un vano frigo ed un humidor. Conceptfascination realizza due desideri: assicura alti livelli di praticità ed al tempo stesso entusiasma gli appassionati con linee veloci ed eccitanti. Con questa showcar, Mercedes-benz dona nuovi impulsi alla categoria delle "shooting-brake", vetture rare da vedere in strada ma ricche di carisma. Liberi dalle costrizioni delle specifiche di progettazione, i designer hanno creato una scultura automobilistica con un´altissima valenza estetica, dimostrando ancora una volta la grande competenza del marchio Mercedes-benz nel campo del design. Conceptfascination è un affascinante gioiello automobilistico. Questo esemplare unico si distingue per il design irresistibilmente dinamico e l´ampio vano bagagli. Una caratteristica particolare del suo design consiste nel vano di carico che si sviluppa organicamente dalle linee dinamiche ed eleganti di questo raffinato coupé, conferendogli uno speciale carisma. Negli interni, la vettura presenta materiali rari e pregiati, lavorati ad altissimi livelli di abilità artigianale. Perfezione senza compromessi e l´amore per i dettagli fanno di questa showcar una gemma incomparabile che trasmette sportività ed eleganza, "saper vivere" ed esclusività ai massimi livelli. Il Dr. Dieter Zetsche, Presidente del Consiglio direttivo di Daimler Ag, dichiara: "Questa showcar rinnova con incisività la lunga tradizione degli eccitanti coupé Mercedes-benz. Con le sue linee emozionali, Conceptfascination offre una reinterpretazione totalmente nuova del concetto di coupé. Attraverso una forma dinamica e dettagli studiati con cura, la showcar soddisfa i più elevati standard di design". Oltre ad appagare i sensi, lo studio di design Conceptfascination colpisce anche per le sue caratteristiche tecniche. Riprese dalla nuova Classe E, comprendono, ad esempio, il nuovo motore diesel quattro cilindri con tecnologia Bluetec che eroga una potenza di 150 kW/ 204 Cv da una cilindrata di 2,2 litri. Il Dr. Thomas Weber, Membro del Consiglio Direttivo di Daimler Ag e Responsabile del settore Ricerca e Sviluppo di Mercedes-benz Cars, afferma: "Questa showcar presenta un nuovo ed affascinante linguaggio di design, e, grazie al nuovo propulsore ad alte prestazioni e bassi consumi basato sulla tecnologia Bluetec, dimostra che le vetture Mercedes-benz in futuro saranno in grado di stabilire nuovi parametri di riferimento in termini di sostenibilità ambientale, fascino emozionale, piacere di guida e comfort". Una linea dinamica ed affusolata dal frontale alla coda caratterizza il corpo slanciato della showcar, conferendole un look sportivo che trasmette dinamicità anche a vettura ferma. Questa impressione è ulteriormente accentuata dalla lunga linea laterale dei finestrini, con cristalli privi di cornice e dell´interruzione ottica del montante centrale, che traccia un arco continuo dall´anteriore al posteriore della vettura. Il grande vano di carico nella coda risulta integrato nel corpo vettura, rendendola otticamente ancora più allungata e conferendole un senso di leggerezza. I finestrini laterali sono completamente a scomparsa (uno dei tratti genetici fondamentali di ogni coupé Mercedes-benz) per consentire dall´esterno una visione completa del raffinato abitacolo ricco di materiali pregiati. Un senso di dinamica energia trapela dal profilo cuneiforme della showcar, le cui fiancate sono strutturate da linee nette e decise che sembrano nascere organicamente dalle lamiere, per poi scomparire impercettibilmente. Le superfici accuratamente scolpite della carrozzeria, alternativamente concave e convesse, sono delimitate dalla linea delle spalle, dalla linea di cintura sottostante e da un´ulteriore linea, creando un flusso lineare morbido ed al tempo stesso accentuato con un interessante gioco di luci. Le superfici nette e la struttura arcuata del profilo creano un appassionante gioco di forme. I copriruota risultano incisivamente modellati, ma sono soprattutto i parafanghi posteriori a mostrare, circondando i passaruota, forme quasi sensuali (un classico elemento di design delle Mercedes-benz del passato), proseguendo elegantemente nelle linee della coda. Per non interrompere il flusso alternato di superfici morbide e spigoli, le maniglie sono state prolungate con un effetto ottico verso la parte posteriore delle portiere, quasi a penetrare nelle fiancate della vettura. L´incisivo ed elegante frontale è l´immagine del carattere fiero di questa atletica vettura. Pur rimanendo fedele al design del frontale a quattro fari, la showcar lo reinterpreta in modo più attuale. I proiettori romboidali mostrano su uno sfondo grigio gli affascinanti dettagli tecnici dei gruppi ottici con la modernissima tecnica a Led, nonché gli inserti di fibre ottiche a forma di C che fungono da discrete luci di posizione. Con i nuovi fari ancora più incisivi impreziositi dalle linee e superfici circostanti, il "muso" di Conceptfascination appare tanto affascinante quanto grintoso. Il cofano dello studio di design presenta contorni pronunciati con una nervatura centrale che riprende la linea a freccia del frontale, proseguendola lungo il corpo della vettura. La mascherina del radiatore con una sola lamella e Stella Mercedes al centro, incorniciata con incisività, esprime un´immagine estremamente dominante e pone fortemente in evidenza l´identità del Marchio. Un incisivo spoiler con doppia aletta alla base caratterizza il frontale, facendo apparire questo gioiello di design "ben piantato" sulla strada. La grande attenzione per i dettagli, percepibile in ogni linea e slancio delle superfici, è testimoniata con particolare evidenza da una finezza dello spoiler frontale: un sottile listello cromato che corre lungo tutta la parte inferiore della vettura; sul frontale, in questa modanatura sono inseriti i fendinebbia, come uno scintillante gioiello finemente incastonato. Anche la coda presenta una pronunciata forma a freccia, enfatizzata dallo spoiler, al disotto del quale si riflette la terza luce di stop nel lunotto. Le luci a Led piatte ed orizzontali che si estendono lungo la coda, collegandole visivamente con le fiancate, sottolineano l´ampiezza della vettura. Con un movimento posteriore raffinato ed estremamente armonioso, la cornice inferiore dei nuovi gruppi ottici posteriori confluisce nei parafanghi, fornendo così uno dei molti esempi di minuziosa attenzione ai dettagli dei designer Mercedes-benz. Al pari del frontale, l´imponente coda è completata da un´aletta supplementare incorniciata da quattro terminali di scarico. Un ampio tetto trasparente panoramico e l´arco descritto dalla vetratura continua dei finestrini laterali creano un senso di leggerezza anche nell´abitacolo, eliminando ogni confine tra esterni ed interni della vettura. Materiali pregiati generosamente profusi come pelle, legno, alluminio e tessuti di alta qualità sottolineano negli interni il carattere elegantemente sportivo della showcar. Il raffinato mix di materiali pregiati, ispirato al mondo dell´equitazione, è in grado di soddisfare anche i Clienti più esigenti. Richiamando il look e la sensazione al tatto di una sella, un rivestimento in pelle scura e spessa ricopre la superficie della consolle centrale in alluminio, che si estende come un ponte lungo tutto l´abitacolo tra i quattro sedili singoli sportivi, riprendendo negli interni le linee dinamiche degli esterni con elementi minimalisti. La stessa resistente pelle naturale riveste anche la parte superiore della plancia portastrumenti, rivelando il suo carattere morbido e fluido si dimostra perfetta anche per conferire eleganza e comfort ai rivestimenti interni delle porte. I pregiati rivestimenti in nabuk sulle altre superfici e sui quattro sedili singoli creano un efficace contrasto, insieme ai folti tappetini con fibre spesse. I pannelli centrali dei sedili sono rivestiti in tessuto resistente di alta qualità. Le modanature in legno di noce americano, con una raffinata cornice cromata, completano la ricca gamma di materiali. La caratteristica forma a freccia degli esterni è ripetuta sulla plancia che si estende dinamica come un´ala, ospitando il quadro con cinque strumenti tubolari e quadranti argentati. Alcuni dettagli studiati con estrema cura conferiscono al bagagliaio un carattere particolarmente lussuoso e sorprendente. Il pianale del vano di carico, che misura un metro circa, è realizzato in legno con binari di protezione in alluminio spazzolato. Ribaltando verso l´alto la parte destra e sinistra del pianale, si aprono due scomparti contenenti due binocoli ed una fotocamera digitale di alta qualità con lenti intercambiabili Leica. La parte centrale del vano di carico è occupata da un tavolino pieghevole in vetro fumé che si solleva al tocco di un pulsante per rivelare uno scomparto che ospita un humidor. Inoltre, il tavolino può anche essere tirato all´indietro, per risultare più comodamente accessibile dall´esterno. In questo modo si accede ad un vano refrigerato per bevande e calici da champagne. A questo punto, ribaltando in alto le superfici in vetro fumé a sinistra e a destra, gli occupanti della vettura possono godersi un piacevole picnic con stile e raffinatezza. Lo studio di design Conceptfascination non è nato soltanto per suscitare interesse per un nuovo ed inusuale concetto di design, ma anche per dare ai designer la possibilità di esprimersi su temi non legati alla vita quotidiana, pensare fuori dagli schemi e dare spazio a nuove idee. Inoltre, questi concept servono anche ad intensificare il dialogo con i Clienti per conoscere le reazioni del pubblico a nuove idee e tendenze. Tutto questo offre ai designer Mercedes-benz l´opportunità di anticipare le tendenze stilistiche del futuro e di sviluppare nuovi linguaggi di design. .  
   
   
IL MITO PORSCHE 911 ENTRA NELLA GALLERIA RUOTECLASSICHE  
 
 Rozzano, 15 settembre 2008 - La Porsche "911" è sicuramente una delle sportive più amate di tutti i tempi. Ruoteclassiche dedica a questo mito intramontabile il quarto volume della collana Galleria Ruoteclassiche dal titolo Porsche 911, articoli e prove dal 1963 al 1993. Il libro, curato dal mensile di Editoriale Domus dedicato ai veicoli classici e d´epoca, raccoglie in 176 pagine gli articoli, le prove su strada i test comparativi e le impressioni di guida di questo modello, apparsi su Quattroruote e sulla consorella Auto Italiana dal 1963 al ´93. Dopo una breve introduzione dedicata alla Casa di Stoccarda che, nel luglio ´48, inaugura l´era Porsche con una spider dimostratasi subito vincente sul circuito di Innsbruck, il libro racconta i primi appassionanti trent´anni di storia della 911. La vettura debutta al Salone dell´automobile di Francoforte, nel settembre 1963, identificata ancora come "Typ 901" e, da allora, Quattroruote non le toglie mai gli occhi di dosso, intuendone subito la predisposizione a durare nel tempo. L´ultimo appuntamento "classico" con l´intramontabile stella è nel 1993 - a trent´anni dalla sua nascita - quando la Casa rilancia la "911" annunciando, come scrive Quattroruote, "la ristampa del capolavoro": Si tratta di una consistente rivisitazione dello storico modello che conserva il nome della capostipite, facendone evolvere la linea ma senza rivoluzioni, ad evitare il pericolo di profanare un´opera d´arte. Accanto alle prove su strada della redazione, corredate da foto, spaccati e tabelle, Ruoteclassiche ha inserito i pareri degli assi del volante che hanno via via messo alla prova le varie versioni della "911. Nella seconda metà del 1966, sulla pista di Hockenheim, il grande pilota di F. 1 Paul Frère raccoglie per Quattroruote le impressioni di guida della "911 S". Mentre nel 1973 il campione del mondo di F. 1 Emerson Fittipaldi mette alla frusta sulle strade del Rallye di Montecarlo la Carrera "Rsh", prodotta in 17 esemplari per competere nella categoria Gran Turismo (Gruppo 4). Il quarto volume della collana Galleria Ruoteclassiche, Porsche 911, articoli e prove dal 1963 al 1993 sarà disponibile in edicola a 10 Euro a partire dal 13 settembre. Della stessa collana fanno parte i volumi dedicati a Fiat 500, Alfa Romeo Giulia e Ferrari. .  
   
   
LA NUOVA OPEL INSIGNIA IN ANTEPRIMA MONDIALE AL SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTOMOBILE LONDRA  
 
Roma, 15 settembre 2008 - L’anteprima mondiale della nuova berlina Opel Insignia è il principale motivo di interesse della presenza del gruppo General Motors al Salone Internazionale dell’Automobile di Londra, svoltosi dal 23 Luglio al 3 Agosto. Chevrolet ha esposto la nuova Aveo, da pochi giorni in vendita sui principali mercati europei, ed i prototipi Camaro Convertible e Beat. Saab annuncia che con la produzione 2009 la trazione integrale Xwd sarà ottenibile anche con il motore 2. 000 turbo benzina. La nuova Opel Insignia, esposta nelle versioni 4 porte/tre volumi e 5 porte/due volumi, si presenta al pubblico con un design d’avanguardia e con tecnologie d’avanguardia, che indicano la precisa volontà della marca tedesca di ringiovanire un segmento di mercato notoriamente tradizionalista come è quello delle automobili di classe media. Il suo stile elegante si riassume in una fusione di arte scultorea e precisione tedesca – un concetto che sarà scandito nei prossimi modelli Opel. Nel caso di Insignia la Casa tedesca ha trasferito con successo le forme sportive di una coupé in un berlina di classe media senza fare alcuna concessione in fatto di abitabilità. Nondimeno la vettura si segnala anche per un’ottima aerodinamica (Cx 0,27) che influenza positivamente l’economicità, la dinamicità e l’acustica della vettura. La nuova vettura arriverà entro la fine dell’anno nelle concessionarie Opel tedesche ed a Gennaio 2009 in quelle degli altri Paesi europei tra cui l’Italia. La gamma per l’Italia, nella sola carrozzeria a 4 porte, comprenderà 5 motori (3 a benzina e 2 turbodiesel ad iniezione diretta) tutti omologati Euro 5, abbinabili a cambi manuali a 6 marce e con disponibilità per il 2. 0 turbo benzina ed i 2 turbodiesel di cambi automatici anch’essi a 6 marce. In particolare, sono previsti 3 motori a benzina di potenza compresa tra 140 Cv e 220 Cv e due nuovi turbodiesel ad iniezione diretta di 2. 000 cc, sviluppati appositamente per Insignia di potenza compresa tra 130 Cv e 160 Cv e di coppia massima compresa tra 300 Nm e 350 Nm. Anche se tutti questi propulsori si segnalano già per contenute emissioni di Co2, in un prossimo futuro saranno affiancati da una versione ecoFlex caratterizzata da bassi consumi e ridotte emissioni di Co2. La nuova Insignia contiene molte innovazioni tecnologiche d’avanguardia. Il sistema Opel Eye è in grado, ad esempio, di leggere e di memorizzare i cartelli stradali e di avvertire il guidatore se esce involontariamente dalla corsia di marcia. Il sistema Hot Shot riscalda il liquido lava-vetro risolvendo molti problemi tipici della guida invernale. Un’ulteriore evoluzione dei fari anteriori adattabili (Afl) contribuisce a sua volta a migliorare la sicurezza stradale. Dotata di un autotelaio completamente inedito, la nuova Insignia sarà subito disponibile in versione a trazione anteriore ed integrale. Il sofisticato sistema attivo Adaptive 4X4 ripartisce immediatamente la coppia motrice, assicurando al tempo stesso ottima tenuta di strada e trazione ed un comportamento brillante e sicuro. L’autotelaio Flexride della versione a trazione integrale dispone del sistema Adaptive Stability Technology, che permette alla vettura di adeguarsi continuamente alle condizioni di guida prevalenti ed al guidatore di selezionare le regolazioni più idonee per adattarsi ad esse. Il sistema Flexride è disponibile anche sulle versioni a trazione anteriore. La nuova Aveo, la prima Chevrolet prodotta in Europa, è la principale attrazione dello stand Chevrolet al Salone di Londra. Gli aspetti più significativi di questa piccola vettura a 3 e 5 porte sono la linea molto personale, l’alta qualità degli interni ed un’ancora più efficiente gamma di motorizzazioni a benzina. Il pubblico può scegliere tra due nuovi motori a benzina a 4 valvole per cilindro - un 1. 200 bialbero da 84 Cv (62 kW) ed un 1. 400 da 101 Cv (74 kW) - che consumano anche il 14% in meno dei loro predecessori. Chevrolet espone anche due prototipi quantomai diversi tra loro: l’affascinate Camaro Convertible Concept con motore 6. 200-V8 e cambio manuale a 6 marce, che riprende lo spirito delle leggendarie sportive di metà degli Anni ’60, e la minicar Beat, una vettura a 3 porte con motore 1. 200 turbo benzina studiata per evocare l’immagine di una piccola sportiva. La trazione integrale Xwd, inizialmente riservata ai modelli della gamma Saab 9-3 con motore 2. 800-V6 Turbo benzina, sarà ora disponibile anche su quelli equipaggiati con il 4 cilindri turbo benzina da 210 Cv (154 kW) proposti nell’allestimenti Vector. Questo sistema attivo a controllo elettrico è in grado di ripartire continuamente la coppia motrice tra l’assale anteriore e quello posteriore della vettura; inoltre la coppia viene ripartita automaticamente tra le due ruote posteriori La tenuta di strada e la maneggevolezza risultano così ottimizzate in tutte le situazioni. La sua maggiore disponibilità del sistema Xwd sui modelli della gamma 2009 è destinata ad accrescere sensibilmente l’interesse del pubblico verso questo dispositivo e, più in generale, verso la gamma Saab 9-3. La Casa svedese del gruppo Gm espone anche i suoi due più recenti prototipi: 9-X Biohybrid – che anticipa quella che potrebbe essere una futura automobile compatta Saab – e 9-4X Biopower Concept – che annuncia invece l’imminente ingresso di Saab nel segmento dei Suv. I due veicoli sono accomunati da tutta una serie di temi stilistici tipicamente scandinavi e mostrano al tempo stesso future evoluzioni nel campo delle tecnologie destinate ad aumentare l’efficienza dei propulsori. Questi prototipi sono il simbolo della volontà Saab di entrare in tutti i principali segmenti del mercato automobilistico con prodotti originali e di classe superiore. .  
   
   
MERCEDES-BENZ ANTEPRIMA MONDIALE: IL NUOVO ACTROS DA CANTIERE, UN AFFIDABILE COMPAGNO DI LAVORO IL PERFETTO SPECIALISTA DEL CANTIERE: ROBUSTO, ECONOMICO E COMPATIBILE CON DIVERSI ALLESTIMENTI NUMEROSI ELEMENTI DI PROTEZIONE  
 
Stoccarda, 15 settembre 2008 - Il nuovo Mercedes-benz Actros per il settore dell´edilizia festeggerà il proprio debutto mondiale in occasione dell´edizione 2008 dell´Iaa. Riconosciuto da tutti gli addetti ai lavori come uno dei migliori mezzi pesanti per il trasporto a lungo raggio in Europa, Mercedes-benz Actros conferma, anche nel settore dell´edilizia, la sua posizione di leader. Già noto come robusto mezzo da lavoro, l´Actros cantiere è realizzato su misura per il settore delle costruzioni e si presenta ulteriormente migliorato e con nuove soluzioni tecniche. Il nuovo Actros si presenta con il medesimo affascinante design del nuovo Actros lungo raggio, arricchito da numerose soluzioni che consentono al mezzo di affrontare in tutta tranquillità anche le difficili condizioni del cantiere: non saranno più necessari fastidiosi e costosi interventi di riparazione. Il nuovo Actros per l´edilizia è dotato, ad esempio, di una lamiera di protezione in acciaio da 4 mm estremamente resistente, che protegge radiatore e motore. Un´altra soluzione specifica per il cantiere è il gradino d´ingresso, migliorato rispetto alle precedenti versioni. Il nuovo gradino, resistente agli urti ed alla corrosione, può essere adattato anche ai modelli precedenti ed è disponibile anche in una specifica versione per mezzi a trazione integrale. Tra le altre caratteristiche funzionali il nuovo Actros per l´edilizia è dotato di specchietti esterni protetti con robusti alloggiamenti realizzati in materiale sintetico antiurto ed antigraffio. Anche le griglie di protezione delle luci sono nuove: realizzate in acciaio, proteggono con efficacia lenti e lampade da eventuali danni. Il serbatoio carburante, una delle parti più vulnerabili dei mezzi per l´edilizia, è protetto nel lato inferiore da una lamiera. Il nuovo Actros presenta numerose caratteristiche innovative, tra cui, ad esempio, il cruscotto dal design ergonomico ed innovativo. Si tratta del primo mezzo pesante per cantieri edili ad essere dotato di un display con lo stato di carica della batteria, a proporre sensori di pioggia e di luce ed altri optional che rendono più confortevole la guida. L´interno della cabina è stato ulteriormente impreziosito con dotazioni di serie, per il mercato Italia, quali la pistola ad aria compressa ed i tappetini in gomma utili per la pulizia dell´abitacolo; per il comfort dell´autista è inoltre disponibile un tavolino ripiegabile e le tendine parasole avvolgibili per i finestrini laterali. Un altro elemento fondamentale in questo mezzo destinato all´attività del cantiere è rappresentato dal corrimano retrocabina monopezzo, che attraversa il tetto della cabina per maggiore sicurezza e comfort. Come per il nuovo Actros versione stradale, anche per la versione cantiere sono previsti allestimenti cabina ed accessori specifici per le esigenze del mercato Italia. Il nuovo cambio automatizzato Mercedes Powershift è oggi disponibile per Actros anche nella configurazione cantiere grazie alle nuove funzioni specifiche per il settore al quale è destinato. Una trasmissione che garantisca innesti rapidi e precisi è molto importante quando si lavora in cantiere, poiché riduce i tempi di interruzione della potenza di trazione, evitando che il mezzo resti bloccato su terreni impervi. Inoltre concorre a ridurre la controproducente perdita di velocità lungo pendii particolarmente ripidi. Caratteristiche di grande ausilio nelle condizioni impegnative che caratterizzano i cantieri sono le consolidate funzioni del cambio Mercedes Powershift, che annovera la modalità Manovra, Rocking e quattro retromarce. Lo stesso vale per il raffinato sistema di controllo della trasmissione, reso possibile dal sensore giroscopico integrato. Per affrontare le difficili condizioni dei cantieri edili, la trasmissione è dotata di leveraggi appositamente sviluppati, particolarmente robusti e duraturi, realizzati in acciaio temperato. Il nuovo Actros destinato al settore edilizio è disponibile nelle seguenti motorizzazioni: Om 501 La e Om 502 La. Questa gamma prevede sei motori V6 da 11,9 l, che sviluppano da 235 kW (320 cv) a 350 kW (476 cv) di potenza, e due motori V8 da 15,9 l, con una potenza compresa tra 375 kW (510 cv) e 395 kW (537 cv). Queste unità, dotate dell´economica ed ecologica tecnologia Bluetec, hanno già dimostrato la loro affidabilità su centinaia di migliaia di mezzi. Quando si sceglie un mezzo pesante destinato al settore dell´edilizia, uno dei fattori chiave è rappresentato dalla compatibilità con gli allestimenti, dal momento che spesso vengono realizzati su misura. Il nuovo Actros cantiere è particolarmente adatto allo scopo, grazie, ad esempio, al sistema di scarico regolabile posto dietro la cabina; la sua altezza può rapidamente e facilmente essere adattata in funzione dell´allestimento cui è destinato. Tale flessibilità elimina la necessità di complesse soluzioni di adattamento a posteriori, che potrebbero non essere perfettamente idonee. I modelli di questa serie coprono un´ampia gamma, dall´Actros 4x2 sino all´Actros 8x4, comprese le varie versioni a trazione integrale. All´iaa 2008 si potranno apprezzare, direttamente sui veicoli in esposizione, tutte le novità del nuovo Actros e toccare con mano l´estrema qualità del veicolo. .  
   
   
ESTATE ANCORA IN CALO PER I VEICOLI COMMERCIALI: -5,8% LUGLIO E -21,4% AGOSTO SUPERATE LE 68.000 CONSEGNE PER FIAT PROFESSIONAL NEI PRIMI OTTO MESI DEL 2008 (+3,1%)  
 
 Torino, 15 settembre 2008 - Rallenta nel bimestre luglio-agosto il mercato dei veicoli commerciali leggeri. Le quasi 19. 400 consegne in luglio e le quasi 8. 200 in agosto evidenziano una flessione del 5,8% e del 21,4% rispettivamente al confronto con gli stessi due mesi del 2007. Si mantiene pressoché stabile il trend delle consegne da inizio anno: +0,4% con poco meno di 157. 100 unità. Il fisiologico calo del mercato già osservato in chiusura del primo semestre 2008 si inasprisce per effetto della parentesi estiva, che si somma ad un contesto economico già non troppo favorevole. Si conferma positiva la performance delle marche nazionali da inizio anno: +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2007 per un totale di poco meno di 84. 400 unità. La quota di mercato raggiunta supera di 0,8 punti percentuali il valore registrato nei primi otto mesi dello scorso anno (53,7% vs 52,9%). I rallentamenti registrati in luglio ( -6% e quasi 10. 200 unità) e in agosto ( -17,4% e quasi 4. 300 unità) -- comunque inferiori a quelli dell’intero mercato -- non hanno compromesso la leadership delle marche italiane, che continuano a sostenere più della metà degli acquisti di veicoli commerciali in entrambi i mesi ( 52,7% la quota di luglio e 52,3% quella di agosto). Fiat Professional continua a trainare le vendite del mercato totalizzando quasi 11. 800 unità nel bimestre e una quota del 42,2% in luglio e del 43,3% in agosto. Confermato, in particolare, il successo del Nuovo Fiorino, che ha superato le 1. 300 unità nel bimestre. Ottima anche la performance della Panda Van, con oltre 1. 600 consegne nel bimestre e una percentuale di crescita a due cifre (+20,6%) rispetto al periodo luglio-agosto 2007. Dall’inizio del 2008, con oltre 68. 000 consegne -- oltre 2. 000 unità in più rispetto ai primi otto mesi del 2007 (+3,1%) -- i veicoli commerciali Fiat Professional migliorano la quota di mercato portandosi al 43,3% (era del 42,2 nello stesso periodo dello scorso anno). Con le circa 6. 100 unità totalizzate dal Nuovo Fiorino negli otto mesi e le oltre 14. 300 di Doblò Cargo nello stesso periodo, Fiat Professional mantiene la leadership nello specifico segmento 1B (Furgonette), con oltre la metà del mercato. Limitata al 4% la flessione di Iveco da inizio anno. Il perdurare di uno scenario economico non positivo continua a indurre molti operatori a rinviare le proprie decisioni d’acquisto, in particolare la clientela di fascia alta del mercato dei veicoli commerciali che, essendo maggiormente legata al mondo della produzione e dell’edilizia -- attualmente in difficoltà -- ne attende il recupero. Iveco, presente solo in questa fascia di mercato, continua a risentire delle conseguenze di tale contrazione. Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica Sede: 10128 Torino - Corso Galileo Ferraris, 61 -- Telefono +39 011 5546511 -- Fax +39 011 545464 Tel. : Studi e Statistiche 0115546524 - E-mail: studi. Ricerche@anfia. It -- Internet: http://www. Anfia. It Uffici: 00144 Roma -- Viale Pasteur , 10 -- Telefono +39 06 54221493 -- Fax +39 06 54221418-- E-mail: anfia. Roma@anfia. It Prosegue, nel bimestre considerato, la forte crescita di Piaggio Veicoli Commerciali, con un incremento del 15,9% in luglio e un ulteriore rafforzamento del trend positivo in agosto: +16,2%. Dall’inizio dell’anno la performance di Piaggio si attesta quindi su un significativo +12,1%. Confermato, dunque, il successo della gamma ecologica di Porter e, in generale, della strategia dell’azienda di Pontedera, impegnata nello sviluppo di motorizzazioni eco-compatibili ideali per la mobilità professionale e commerciale in area urbana. Per un più approfondito esame della composizione della domanda dei veicoli commerciali leggeri, Anfia propone anche quest’anno l’analisi trimestrale sulle marche nazionali classificate per segmenti di prodotto, commentando in questa occasione i dati del primo semestre 2008. In lieve calo rispetto allo scorso anno i Van, che sfiorano le 16. 800 consegne contro le quasi 17. 100 del primo semestre 2007 (-1,9%). Le marche nazionali migliorano la quota detenuta in questo segmento di 1,7 punti percentuali rispetto a quella dello scorso anno. Più accentuata la flessione per i Pick Up (-7,8%) che totalizzano poco più di 10. 300 consegne. I marchi nazionali, con un +0,3% rispetto al primo semestre 2007, raggiungono poco meno di 3. 800 unità portando la quota al 36,7% contro il 33,8% del primo semestre dello scorso anno. Notevole risultato per il segmento delle Furgonette che realizzano un incremento del 14% sui volumi del pari periodo del 2007. Brillante incremento per le marche nazionali: +23,8% rispetto al risultato dello scorso anno per un totale di oltre 17. 000 consegne, che portano la quota detenuta in questo segmento al 58,2% (era 53,5% nel primo semestre 2007). Buona la crescita dei Furgoni Piccoli (+3,9%), che sfiorano le 19. 000 consegne. Per i marchi nazionali la crescita sale all’8,5%. Sfiorate le 5. 900 consegne e conquistati 1,3 punti percentuali di quota in questo segmento (30,7% vs 29,4% nel primo semestre 2007). Infine, anche gli Autocarri E Furgoni Medi/grandi, che rappresentano il segmento più grande del mercato con una quota pari al 41,9%, registrano un incremento dell’1,6% con oltre 54. 200 unità. In lieve caloi volumi delle marche nazionali che totalizzano poco più di 30. 400 unità a fronte delle 31. 000 del prime semestre 2007. .  
   
   
DELIBERATA LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI MOTO GUZZI IN PIAGGIO  
 
 Milano, 15 settembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S. P. A. E quello della controllata interamente posseduta Moto Guzzi S. P. A. Hanno deliberato, il 12 settembre , di procedere alla fusione per incorporazione di Moto Guzzi in Piaggio, così come proposto dai Consigli di Amministrazione delle due società lo scorso 31 luglio. La fusione di Moto Guzzi in Piaggio permetterà di creare un’unica entità competitiva a livello globale nel mercato a due ruote, sia in termini di dimensioni che di risorse, grazie anche al conseguimento di significative sinergie in ambito industriale, commerciale e finanziario. In particolare la fusione, pur mantenendo inalterate le peculiarità ed i caratteri distintivi del marchio Moto Guzzi, permetterà di realizzare importanti economie di scala per effetto della razionalizzazione delle attività tecniche ed industriali, di progettazione, di stile. Alla fusione si applica la ‘procedura semplificata’ la quale esenta gli amministratori sia dalla stesura della relazione ex art. 2501 quinquies c. C. Sia dall’obbligo di redigere la relazioni degli esperti ex art. 2501 sexies c. C. , in quanto Moto Guzzi è interamente posseduta da Piaggio. L’operazione non ha effetti né sulla composizione dell’azionariato né sull’assetto di controllo di Piaggio, che rimarranno pertanto invariati, così come non subirà alcuna modifica lo Statuto di Piaggio. La stipula dell’Atto di Fusione è prevista entro la fine del mese di novembre. .  
   
   
SPACCA E SUN YUXI VISITANO LA BENELLI A PESARO IN OCCASIONE DELLA VISITA UFFICIALE NELLE MARCHE.  
 
 Pesaro, 15 Settembre 2008 - Dalla crisi alla crescita: l´ideogramma cinese dal doppio significato (crisi significa appunto minaccia e opportunita`) sembra ´su misura´ per la Benelli di Pesaro, storica casa della moto che ha reso celebri le Marche e l´Italia in tutto il mondo . E alla Benelli, l´Ambasciatore Sun Yuxi ha terminato il 12 setembre la visita ufficiale nelle Marche, salutando l´Azienda delle due ruote rilevata nel 2005 dal gruppo cinese Qinjiang e sopravvissuta alla crisi del mercato grazie all´apertura verso investitori stranieri. Alla Benelli, col Presidente Spacca e il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli, l´ambasciatore e consorte hanno manifestato grande interesse per la storia dell´Azienda illustrata dal vice presidente Pier Luigi Marcone e dall´amministratore unico, signora Yan Haimey. ´Le Marche ´ ha ricordato Spacca - sono regione leader del motociclismo ed hanno saputo mantenere la passione per le moto che vanta radici profonde e antiche e non e` un caso se il campione di motociclismo Valentino Rossi sia proprio della provincia pesarese. ´ Nel 2011 Benelli celebra i suoi cento anni, marchio storico che ha vinto sette campionati mondiali con piloti come Renzo Pasolini e Jarno Saarinen. ´Proprio in perfetto stile marchigiano ´ ha aggiunto Spacca- Benelli ha saputo coniugare innovazione e creativita`, mantenendo le tradizioni e si e` aperta all´internazionalizzazione che crea sviluppo e occupazione. ´ Gli amministratori dell´Azienda hanno ricordato che oggi la Benelli fattura 17 milioni di euro all´anno. Vende in Italia, in Europa ed esporta in America, in Australia e dal prossimo anno in Cina. Grazie alla collaborazione con la Repubblica cinese e` riuscita a produrre a costi piu` bassi mantenendo la qualita` alta che la distingue e che richiede il mercato europeo per battere la concorrenza soprattutto giapponese. Benelli offre tecnologia all´avanguardia che consente di migliorare anche il prodotto cinese. Ambasciatore e consorte hanno lasciato Pesaro per Roma dopo aver trascorso la prima parte della mattinata ad Urbino, accolti dalle Autorita` e dalla Soprintendenza ai beni artistici che li hanno accompagnati nella visita a Palazzo Ducale per ammirare i capolavori che conserva e che li hanno visibilmente e piacevolmente colpiti. (se. Pa. ) . .  
   
   
VIABILITÀ, A MONTERADO NUOVE TECNICHE PER LA MANUTENZIONE RECUPERO E RIUTILIZZO DEL FRESATO STRADALE PARI A UNA PERCENTUALE DEL 90-100%  
 
 Ancona, 9 settembre 2008 - Una manutenzione della rete viaria all´insegna del risparmio economico ed energetico, della riduzione dell´inquinamento a livelli minimi, del recupero dei materiali, senza dimenticare qualità ed efficienza. È il risultato che la Provincia di Ancona vuole conseguire con l´introduzione di una nuova tecnica per il rifacimento e la riqualificazione dei manti stradali di sua competenza: il riciclo a freddo, sperimentato per la prima volta questa mattina nei lavori di riqualificazione della Sp 18 in prossimità dell´area industriale di Monterado. Il riciclo a freddo, realizzato mediante idonee attrezzature, consente di miscelare, durante la fresatura del vecchio asfalto, il materiale fresato con l´emulsione di bitume modificato, cemento ed acqua, ricreando un conglomerato bituminoso rigenerato con caratteristiche identiche al nuovo. La stessa macchina, poi, provvede a stendere e compattare il prodotto per la realizzare del nuovo manto stradale. Notevoli i vantaggi della nuova tecnica, su tutti le caratteristiche prestazionali in linea con quelle dei conglomerati bituminosi tradizionali, il recupero e il riutilizzo del fresato stradale pari a una percentuale del 90-100% contro il 10-50% di quello ammesso dalla produzione di conglomerato bituminoso tradizionale, la protezione e la salvaguardia dell´ambiente grazie all´impiego di quantità di energia inferiori. .  
   
   
CALATRAVA: “FINALMENTE IL MIO PONTE È DEI VENEZIANI” L’ARCHITETTO SALUTA L’APERTURA DEL PONTE DELLA COSTITUZIONE E RICORDA LA STORIA DEL PROGETTO  
 
 Venezia, 15 settembre 2008 - “Sono lieto che il nostro ponte sia finalmente accessibile ai veneziani, e sono lieto per le straordinarie manifestazioni di apprezzamento dei cittadini. Credo, peraltro, che sia il più bello tra i molti che ho progettato. Desidero ringraziare quanti si sono impegnati nella realizzazione di questa opera d’arte, in particolare le maestranze e gli artigiani che si sono dimostrati ancora una volta tra i migliori del mondo”. Da New York dove si trova per seguire il cantiere della nuova stazione di Ground Zero, l’architetto Santiago Calatrava saluta l’apertura del Ponte della Costituzione. Nella circostanza ritiene però opportuno ricordare le varie tappe del progetto, anche in relazione alle recenti polemiche circa la mancanza di accessi per i diversamente abili. Nessun appunto, di nessun tipo, può infatti essere rivolto allo studio Calatrava. L’inizio risale al 1999 con l’incarico che il Comune di Venezia affidò allo studio Calatrava di preparare la documentazione relativa al Disegno di Ingegneria architettonica e strutturale del Iv Ponte sul Canal Grande. Sviluppato in base alle norme e leggi vigenti e in collaborazione con numerosi organismi statali e comunali (Ferrovie dello Stato, Actv, Associazione delle Persone Disabili, Pompieri, Polizia, ecc. ), il progetto fu poi sottoposto a una serie di revisioni ed esami minuziosi da parte di diversi organismi come l’Associazione per la Protezione della Città di Venezia, la Sovrintendenza ai Beni Artistici e Culturali di Venezia e altri organismi. In particolare, il progetto fu esaminato e valutato da un organismo indipendente, l’Icmq, che approvò il disegno come valido e conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti. Il progetto esecutivo fu quindi approvato dal Comune che, in base a ciò, preparò tutte le procedure la gara d’appalto stabilendo i requisiti per le imprese. Su 90 partecipanti alla gara, l’appalto fu affidato all’impresa Cignoni in base all’offerta più bassa (€ 4. 074. 906), inferiore al costo stimato dallo studio Calatrava (€ 4. 535. 000, 20 agosto 2001). Per l’acciaio fu scelta l’impresa Lorenzon di Noventa di Piave. Tutto ciò sotto il controllo e la cura del Comune. La costruzione del ponte è iniziata nel 2003, con piena responsabilità del Comune sui progressi del cantiere, gli obblighi finanziari e di tempo, gli accordi contrattuali. L’architetto Calatrava ha avuto solo l’incarico di fornire consulenza architettonica e artistica, rivedendo i disegni preparati dall’appaltatore e visionando i lavori allo scopo di mantenerne la coerenza architettonica, strutturale e artistica. Benché nel disegno originale fossero previsti accessi per i diversamente abili (una seggiovia interna per ciascun lato), in seguito a un’istanza delle associazioni locali dei disabili il Comune chiese che questi elementi fossero sostituiti con un altro sistema. L’innovazione fu accolta da Calatrava e nella struttura del ponte furono introdotti i rinforzi necessari, in modo tale che il nuovo sistema potesse essere utilizzato come aveva deciso il Comune. Al successivo progetto della ovovia lo studio calatrava è però del tutto esatreno. Alla conclusione dei lavori, il Ponte è stato controllato e collaudato con metodi sofisticati stabilendo che il comportamento della struttura soddisfa anche i più esigenti requisiti, rispondendo meglio di quanto previsto. L’ultima stima dei costi fatta dal Comune di Venezia (5a perizia dell’11 novembre 2007) parla di circa 7 milioni di euro, cifra che copre però anche una nuova serie di importanti lavori (restauro di piazzale Roma, delle rive del Canal Grande, ecc). .  
   
   
LAZIO, 80 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE  
 
 Roma, 15 settembre 2008 - La Giunta regionale del Lazio ha approvato all´unanimità il programma triennale che dal 2008 al 2010 prevede interventi di ammodernamento, adeguamento e ampliamento della rete viaria regionale di competenza dell´Astral. Sono stati stanziati 80 milioni di euro per mettere in sicurezza parte dei 1. 800 km di strade regionali. La delibera riguarda in particolare la messa a norma di viadotti e gallerie, in modo da adeguarli alla normativa europea in materia. Otto milioni sono stati destinati invece all´Astral per interventi straordinari. "Sono soddisfatto che la Giunta abbia approvato il programma all´unanimità - ha dichiarato l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Bruno Astorre - Il presidente Marrazzo ha molto sostenuto questa delibera, a conferma dell´impegno della Giunta per la messa in sicurezza delle strade regionali gestite da Astral". Nello specifico, per il 2008, è stata autorizzata la spesa di 18. 520. 000 €, per la realizzazione degli interventi previsti nel programma di quest´anno, oltre l´ulteriore spesa di 1. 996. 000 € per gli interventi straordinari imprevedibili in sede di programmazione triennale o annuale, ed aventi a carattere di urgenza o di somma urgenza. In tre anni saranno finanziati 23 progetti. La ripartizione delle risorse prevede nello specifico: 7milioni di euro di finanziamento complessivo per la Nettunense; per la Casilina oltre 5 milioni di euro; Cassia e Cassia bis riceveranno 6 milioni e 900 mila euro; 7 milioni e 450 mila euro per la via Flaminia. Per la via Pontina andranno 2 milioni e 500 mila euro, 6 milioni e 670 mila euro per la Sr Monti Lepini e per la Tiburtina Valeria 4 milioni e 200mila euro. "Al tempo stesso, sono di vitale importanza anche gli altri lavori - specifica l´assessore Astorre - sulla Carpinetana, per oltre 1mln e 400mla €; la Castrense, per 840mila €; la Sr di Fiuggi, per quasi 5mln €; la Flacca, per 700mila €; la Sr di Forca D´acero, per 2mln e 600mila €; la Sr di Frosinone e Gaeta, per 2mln €; la Sr del Lago di Campotosto, per 380mila €; la Licinese, per 2mln e 230mila €; la Sr di Montecassino, per 2mln e 800mila €; la Sr di Morro, per 740mila €; la Sr di Passo Corese, per quasi 2mln €; la Sr di Salto Cicolana, per 3mln 500mila €; la Sr di Sora, per oltre 1mln €; la Sublacense, per 2mln 350mila €; la Sr della Valle del Liri, per 3mln 250mila €; la Sr della Vandra, per 1mln 250mila €". A ciò si aggiunga tutta una serie di installazioni di segnaletica verticale, sull´intera rete viaria regionale. Gli interventi vanno dalla ripavimentazione ai nuovi sistemi di drenaggio, dalla eliminazione di incroci alla costruzione di rotatorie, dalla messa in sicurezza di fermate di mezzi pubblici alla realizzazione di svincoli. "Ritengo che, osservando con attenzione le tabelle di ogni singola iniziativa - ha sottolineato Bruno Astorre - saranno comunque evidenti gli obiettivi che l´Amministrazione si è posta per l´ammodernamento delle proprie infrastrutture viarie: senza alcun trionfalismo, un contributo sostanziale della Giunta Marrazzo per la sicurezza sulle strade della nostra regione". .  
   
   
NUOVO PONTE SULL’ADIGE TRA VILLABARTOLOMEA E TERRAZZO  
 
Venezia, 15 settembre 2008 - “Il nuovo ponte sull’Adige tra Villabartolomea e Terrazzo darà un supporto significativo al miglioramento della qualità della vita delle Comunità locali e alla mobilità in questa zona del Veronese al confine con il Polesine. Essa è stata fortemente voluta da Provincia e Comuni e convintamente sostenuta dalla Regione, che ne ha permesso il finanziamento”. Lo ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, alla vigilia dell’inaugurazione ufficiale della nuova opera. “E’ un ponte che unisce non solo due sponde ma un territorio – ha aggiunto – anticipando una progettualità più ampia di infrastrutturazione importante della zona, quale il collegamento Nord Sud tra la Strada Regionale n. 10 “Padana Inferiore” e la futura ma prossima “Nogara – Mare”, assieme ad altri interventi, già in fase di progettazione o realizzazione, previsti dal Piano Triennale di Interventi per l’adeguamento della rete viaria regionale. Si tratta della variante di Minerbe tra la Strada Provinciale n. 500 e la S. R. 10, del collegamento tra la S. R. 10 e la S. P. 42, nei Comuni di Minerbe e Boschi S. Anna e del sovrappasso alla linea ferroviaria Mantova – Monselice, in Comune di Boschi S. Anna. Nel Piano è compreso anche, in fascia di inseribilità della provincia di Verona, il collegamento tra il ponte di Terrazzo con la S. R. 10, per un importo stimato di 20 milioni di euro”. Il nuovo ponte è stato previsto dall’Accordo di Programma tra Governo, Regione e la Provincia di Verona per il finanziamento di investimento infrastrutturali previsti dai “Patti Territoriali del Basso Veronese”, con un finanziamento compartecipato tra Regione e Cipe, Amministrazione provinciale scaligera e Comuni di Villa Bartolomea, Terrazzo e Castagnaro. Il progetto esecutivo era stato approvato nel settembre 2004 ed i lavori, aggiudicati nel marzo 2005, sono iniziati nell’aprile 2005 e terminati quest’anno. Il ponte si inserisce in posizione baricentrica rispetto ai due più vicini attraversamenti dell’Adige di Legnago e Badia Polesine. Il raccordo con la viabilità esistente avviene: dalla parte del comune di Terrazzo su via Brazzetto e, in destra Adige, sulla ex S. S. N. 499, per poi immettersi sulla S. S. 434 “Transpolesana” con un nuovo svincolo. La lunghezza complessiva dell’intervento è di 1. 328 metri. Il ponte, di 1^ categoria e antisismico, ha una lunghezza di 690 metri ed è costituito da 7 campate, delle quali 3 centrali da 116 metri di attraversamento del fiume, 2 laterali da 110 su pile fuori alveo e 2 terminali da 59,2 metri. Data l´importanza dell’opera, sono stati adottati particolari accorgimenti per gli appoggi, i giunti di dilatazione e le opere di regimentazione delle acque. .  
   
   
INAUGURATO IL NUOVO PONTE DI AVELENGO, IL PIÙ LUNGO DELL´ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 15 settembre 2008 - Il ponte di Avelengo, quello con la campata più lunga di tutto l´Alto Adige con i suoi 153 metri, ha un nuovo look. Più sicuro, più moderno e anche architettonicamente più intrigante. L´opera è stata ufficialmente inaugurata giovedì 21 agosto dal presidente Durnwalder e dagli assessore Mussner e Laimer. Il ponte sul Rio Sinigo, situato lungo la strada provinciale per Avelengo (Sp 98) è stato costruito agli inizi degli anni ´80, ma non si presentava più adeguato alle attuali esigenze del traffico. Inoltre, a causa di una crepa presente nell´arcata centrale, il livello del ponte si era abbassato di circa mezzo metro. Alla luce di questi presupposti, l´Assessorato provinciale ai lavori pubblici decise nel 2005 di indire un concorso pubblico di idee per risanare e migliorare la struttura. Alla fine la scelta è ricaduta sul progetto elaborato dalle imprese Bilfinger&berger, Chembau, e Stahlbau Raffl, provenienti da Germania e Austria. "E´ importante - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - investire non solo nei centri principali, ma anche nelle periferie, per contribuire ad innalzare la qualità di vita di tutti gli abitanti della provincia". I lavori, che si sono conclusi nei mesi scorsi rispettando i tempi previsti, si sono concentrati sull´irrobustimento della struttura grazie ad una soluzione architettonicamente innovativa, e che ha permesso un sostanzioso risparmio economico rispetto ad interventi maggiormente "invasivi". "Evitando la demolizione e la ricostruzione ex-novo del ponte - ha sottolineato l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - siamo riusciti a risparmiare almeno un milione di euro, pur realizzando un´opera assolutamente moderna e all´avanguardia". Il ponte è stato risollevato di 60 centimentri avvalendosi di una struttura in acciaio costituita da pali a forma di V allacciati con cavi metallici. Si tratta di una metodica lavorativa unica ed innovativa che ha consentito di mantere il vecchio manufatto tramite il consolidamento statico della portata. Le due corsie di marcia sono state ampliate sino a raggiungere la larghezza totale di 7 metri, ed è stato inoltre predisposto un comodo marciapiede. In totale, l´opera è costata poco più di 5 milioni di euro. "Dal 2006 - ha aggiunto Mussner - la Provincia ha avviato un progetto per testare la capacità e la portata di tutti i 750 ponti altoatesini: sino ad oggi siamo già arrivati a quota 480, alcuni dei quali, proprio a seguito di questi controlli, hanno subito degli interventi di risananmento". .  
   
   
LIGURIA: STANZIATI DALLA GIUNTA REGIONALE ALTRI 5,5 MILIONI PER LA COPERTURA DEL BISAGNO  
 
Genova, 15 settembre 2008 - La Giunta regionale riunita venerdì 12 settembre 2008 ha approvato una delibera di riprogrammazione che stanzia altri 5,5 milioni di euro a favore del primo lotto di lavori per il rifacimento della copertura del torrente Bisagno. La cifra destinata deriva da stanziamenti comunitari che non erano stati finora utilizzati .  
   
   
VIABILITÀ IN FVG: PRONTA BOZZA PIANO SICUREZZA  
 
 Torreano, 15 settembre 2008 - - "Annunciata" ai primi di agosto dall´assessore regionale alla Viabilità ed ai Trasporti Riccardo Riccardi, sarà pronta a fine settembre una prima bozza del piano di sicurezza della viabilità regionale acquisita dall´Anas, una sorta di mappatura sui "punti neri" del sistema viario in Friuli Venezia Giulia, elaborata da Fvg Strade Spa. La conferma della prossima definizione di questo studio sulle criticità della viabilità ordinaria in Friuli Venezia Giulia è arrivata nel corso dell´incontro che lo stesso assessore Riccardi ha avuto il 12 settembre con il sindaco di Torreano Paolo Marseu e l´intera Giunta comunale (Roberto Sabbadini, Monica Cantarutti, Domenico Davanzo e Giovanni Gavagnin), presente anche il capogruppo di maggioranza Valter Bassetti. Nella sua stesura definitiva, la mappa dei punti critici viari in regione, ha indicato Riccardi, sarà accompagnata da uno schema dei finanziamenti necessari all´esecuzione delle opere e da un "elenco di priorità" nelle realizzazioni. Tra i problemi viari da risolvere (inseriti in questo "screening" di Fvg Strade), ha assicurato Riccardi al sindaco Marseu, non mancherà quello del cosiddetto "trivio di Togliano", che interessa la principale viabilità d´accesso a Torreano ed alle frazioni a monte, lungo la vallata del Chiarò. La soluzione ipotizzata, non da oggi (già negli anni passati della questione sono stati interessati Anas e Provincia di Udine), è quella della realizzazione di una rotatoria, in grado di migliorare la transitabilità al punto di confluenza tra l´ex statale 56 di Faedis, la provinciale 13 di Torreano e la strada comunale verso le frazioni di Mòntina e Presento. La rotatoria, al confine tra i territori comunali di Torreano e Cividale, non andrebbe di fatto ad adeguare solo la viabilità verso l´abitato di Torreano (l´attuale trivio è costellato da numerosi incidenti stradali) ma risulterebbe a servizio anche dei significativi flussi turistici che da Tarcento, Attimis e Faedis si incanalano verso Cividale e Cormons, alla riscoperta delle tradizioni enogastronomiche di tutta quest´area. Come indicato dal sindaco, il costo dell´opera sarebbe pari a circa 300/350 mila euro, con un contributo della Provincia ipotizzato sui 100/150 mila euro ed un impegno del Comune per la fase progettuale di 50 mila euro. Nel corso della riunione all´assessore Riccardi sono stati inoltre ricordate la necessità della riapertura della strada verso la frazione di Masarolis (chiusa per frana ormai da sei anni), del completamento dei lavori lungo il torrente Chiarò, a Nord ed a Sud di Torreano, nonché l´esigenza di un impegno per la valorizzazione delle attività di escavazione e lavorazione della pietra piasentina, patrimonio "culturale" ed economico di tutti i Comuni dell´area. .  
   
   
ANAS, PIEMONTE: INVESTIMENTI PARI A QUASI 4 MILIONI DI EURO PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE PIÙ IMPORTANTI STRADE STATALI DI COLLEGAMENTO DEL PIEMONTE CON LA SVIZZERA  
 
Torino, 15 settembre 2008 - L’anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 12 settembre cinque bandi di gara per i lavori di manutenzione straordinaria per l’innalzamento degli standard di sicurezza di alcune delle più importanti strade statali della provincia di Novara e Verbania di collegamento del Piemonte con la Svizzera. L’importo complessivo dei bandi di gara è pari a quasi 4 milioni di euro. In particolare si tratta dei lavori di rifacimento delle pavimentazioni stradali danneggiate dagli eventi alluvionali dei mesi di maggio-giugno 2008 della strada statale 33 “del Sempione”, in provincia di Verbania, il cui importo è pari a 925 mila euro; e dei lavori urgenti di installazione delle barriere di sicurezza, dal km 20,000 al km 23,000, lungo la strada statale 32 “Ticinese”, in provincia di Novara, per un importo di 555 mila euro. Inoltre sono previsti lavori di manutenzione straordinaria per le strade statali 32, 33, 34, 337, 659, in provincia di Novara e Verbania, quali la fornitura e la posa di giunti di dilatazione e il ripristino calcestruzzi delle opere d’arte e l’installazione di barriere e di reti paramassi. Questi lavori, suddivisi in tre bandi di gara, hanno un importo complessivo pari a circa 2,4 milioni euro. . .  
   
   
VARIANTE DI RUBIERA, ECCO IL PROGETTO DELLA PROVINCIA UNDICI MILIONI PER OLTRE 3 KM DI COLLEGAMENTO TRA LE SP 51 E 52, IMPORTANTE TASSELLO DELLA FUTURA VIA EMILIA-BIS DESTINATA AD ALLEVIARE DAL TRAFFICO RUBIERA E BAGNO  
 
Reggio Emilia, 15 settembre 2008 - La Provincia di Reggio ha deciso di anticipare la realizzazione del primo stralcio della Variante Sud di Rubiera: si tratta di 3,5 chilometri di nuova strada con due rotatorie e un ponte sul Tresinaro che collegheranno le Provinciali 51 Casalgrande-campogalliano e 52 Scandiano-bagno, rappresentando un importante tassello della futura Via Emilia-bis. Il progetto è stato presentato il 12 settembre a Rubiera dalla presidente della Provincia di Reggio Sonia Masini e dall´assessore alle Infrastrutture Giuliano Spaggiari. Presente anche - stante la concomitante riunione del Cda proprio a Rubiera - Silvano Grisenti, presidente di Autostrada del Brennero, nonché Lorena Baccarani, sindaco di Rubiera; Ugo Ferrari, assessore all´Urbanistica del Comune di Reggio Emilia; gli ingegneri Giulio Burchi e Alessandro Frascari, progettisti dell´opera; i dirigenti della Provincia Andrea Tagliavini e Valerio Bussei; gli amministratori dei Comuni interessati. "Si tratta di un´opera di grande importanza, destinata ad alleviare dal traffico il centro di Rubiera, rendendo più rapidi e sicuri gli spostamenti intorno a uno dei nodi più importanti, tanto per la città, quanto per la zona delle ceramiche e il Correggese - ha detto la presidente della Provincia, Sonia Masini - Dopo il finanziamento del progetto preliminare, in tempi strettissimi, ovvero in un paio di mesi, la Provincia conta di arrivare alla progettazione definitiva insieme ai Comuni coinvolti dal tracciato, Reggio e Rubiera, concordando le successive fasi e risolvendo eventuali problemi che dovessero emergere in sede di progettazione". Il progetto preliminare del primo stralcio presentato oggi dalla Provincia prevede un tracciato - sulla base di quanto previsto dai Piani regolatori - di 3,5 chilometri che, con due rotatorie a Rubiera e Bagno, colleghi le Provinciali 51 e 52, passando a sud del paese e superando il Tresinaro con un ponte lungo 34 metri all´altezza di via della Chiusa. La Variante contribuirà anche a risolvere le problematiche della frazione di Bagno: "Il secondo stralcio, sempre sulla base di quanto previsto dai Piani regolatori - ha spiegato l´assessore provinciale alle Infrastrutture, Giuliano Spaggiari - collegherà proprio la Provinciale 52 alla via Emilia, bypassando Bagno, mentre il terzo e ultimo lotto sarà destinato a unire la Variante di Rubiera con un nuovo ponte sul Secchia al futuro collegamento Campogalliano-sassuolo". Il costo previsto per il primo stralcio di Variante tra Rubiera e Bagno è di 11 milioni di euro, espropri compresi: "Con Tav la Provincia sta formalizzando il trasferimento di 2,5 milioni di euro previsti da precedenti accordi connessi all´Alta velocità, che intendiamo destinare a quest´opera - ha aggiunto la presidente Masini - Nei prossimi mesi tutti gli Enti locali interessati alla Variante si impegneranno a ricercare gli altri finanziamenti necessari e perciò chiediamo un impegno ad Autobrennero, Regione e Anas. La nostra intenzione è quella di arrivare in tempi brevi al completamento per stralci della cosiddetta via Emilia-bis a est di Reggio - ha concluso la presidente della Provincia, ricordando che essendo la Via Emilia una strada statale "l´intervento andrebbe posto a carico di Anas e del Ministero, poiché a suo tempo tutta la tratta, per un importo di oltre 30 milioni di euro, fu inserita all´interno del progetto della Campogalliano-sassuolo, che aspetta da tempo di essere finanziato e per cui attendiamo notizie dal Ministero e dalla Regione". .  
   
   
ROMEA, ACCORDO ANAS-REGIONE EMILIA-ROMAGNA E PROVINCE PER PROSEGUIRE I LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IN CORSO E PER UN PROGRAMMA STRAORDINARIO DI INTERVENTI  
 
Roma, 15 settembre 2008 - L’ 11 settembre presso la Direzione Generale dell’Anas, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha incontrato l’Assessore Regionale alla Mobilità e Trasporti dell’Emilia Romagna Alfredo Peri, il Presidente della Provincia di Ferrara Pier Giorgio Dall’acqua e il Presidente della Provincia di Ravenna Francesco Giangrandi. Nel corso della riunione, è stato fatto il punto sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di manutenzione della strada statale 309 “Romea”, anche a seguito dei gravi incidenti stradali verificatisi questa estate. L’anas, la Regione Emilia-romagna e le due Province hanno preso atto che nell’ultimo biennio l’Anas ha investito per la sicurezza stradale del tratto emiliano-romagnolo della strada statale 309 circa 15 milioni di euro. Inoltre hanno concordato sulla necessità di proseguire celermente negli interventi di manutenzione straordinaria, sia già programmati che aggiuntivi, per un importo di altri 15 milioni di euro. La concordata azione sinergica con gli Enti territoriali consentirà di avviare ulteriori interventi di messa in sicurezza dell’arteria. È stata infatti concordata una visita congiunta in loco Anas-regione-province, per una visione diretta della situazione al fine di individuare quali interventi realizzare. Il sopralluogo avverrà il prossimo 19 settembre. Gli interventi riguarderanno oltre che la segnaletica, i guard rail e la posa di tappeto ad alta aderenza, anche la messa in sicurezza delle intersezioni più pericolose, attraverso la costruzione di alcune rotonde e significativi interventi relativi alla formazione di piazzole di sosta e ad alcuni innesti da viabilità minore. A tal riguardo gli Enti locali hanno assicurato la massima collaborazione all’Anas per tutto l’iter procedurale. È stata data anche rilevanza alla necessità di intensificare la vigilanza sull’arteria, d’intesa con le forze dell’ordine, controllando il rispetto dei limiti di velocità (anche attraverso l’installazione di nuovi dispositivi elettronici di rilevamento), di altre infrazioni ricorrenti (sorpassi non autorizzati) e dei limiti di carico dei Tir. Anas, Regione e Province hanno infine stabilito di incontrarsi nuovamente per continuare il confronto sulla Nuova Romea in variante rispetto all’attuale tracciato. L’anas ha infine precisato che il suo impegno e la sua disponibilità riguardano l’intero tracciato della Romea e quindi anche il tratto veneto, per cui a tal fine nei prossimi giorni verranno intensificati i contatti anche con la Regione Veneto e le altre autorità locali competenti. Il 19 settembre prevista visita congiunta per individuare gli interventi ulteriori da attuare. .  
   
   
TANGENZIALE NONANTOLA, PER ACQUISIRE TUTTE LE AREE DALLA PROVINCIA NOVE MILIONI, ACCORDI QUASI CONCLUSI  
 
Modena, 15 settembre 2008 - Acquisire subito tutte le aree per realizzare la tangenziale di Nonantola, sia quelle del primo che del secondo stralcio. E’ questo l’obiettivo che la Provincia intende centrare già da ora per accelerare la realizzazione dell’opera. Come spiega Egidio Pagani, assessore alla Viabilità della Provincia di Modena, «abbiamo praticamente completato tutti gli accordi con i proprietari ed entro la fine dell’anno liquideremo le indennità stabilite. Il fabbisogno complessivo per le aree si aggira intorno ai nove milioni di euro, una somma importante che dimostra la forte volontà della Provincia di realizzare un’opera attesa da tempo, fondamentale per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini di Nonantola». Proseguono intanto i contatti con i vertici Anas per risolvere definitivamente il problema del contenzioso con la ditta Lauro che si era aggiudicata l’appalto Anas dell’opera («noi comunque siamo pronti ad effettuare una nuova gara d’appalto» precisa Pagani). Il primo stralcio della variante alla strada provinciale 255, la cosiddetta “tangenziale di Nonantola”, partirà da via Gazzate (innesto lato Modena) per arrivare alla rotatoria di via Fossa Signora e di qui proseguire fino allo svincolamento a rotatoria sulla strada provinciale 14 di Castelfranco. Il costo del primo stralcio è di oltre 30 milioni, compresi gli espropri. Il costo dell’intera variante è stimato in 42 milioni. In vista dell’avvio dei lavori della tangenziale di Nonantola, Provincia di Modena e Comune di Nonantola hanno definito un accordo per realizzare interventi di ammodernamento e riqualificazione della rete stradale del territorio comunale. L’accordo prevede, tra l’altro, la realizzazione da parte della Provincia di una ciclabile tra Nonantola e via Larga, una nuova rotatoria nell’abitato di La Grande all’incrocio tra la strada provinciale 14 e via Guerinesca e il potenziamento del tratto comunale di via Limpido tra la provinciale 255 e la provinciale 14 in corrispondenza dell’abitato di Redù. «Occorre integrare la futura tangenziale – sottolinea Pagani – con la viabilità anche comunale. Le risorse arriveranno parte nell’ambito della convenzione che abbiamo stipulato con Anas per il passaggio della competenza per la costruzione della tangenziale e parte sulla programmazione poliennale della Provincia». .  
   
   
VENETO: ANAS, AL VIA I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DELLA GALLERIA “COMELICO” LUNGO LA STRADA STATALE 52 “CARNICA”, IN PROVINCIA DI BELLUNO  
 
 Venezia, 15 settembre 2008 - L’anas comunica che dal 15 settembre cominceranno i lavori di consolidamento della volta della Galleria “Comelico”, lungo la strada statale 52 “Carnica”, in provincia di Belluno. Si tratta di un intervento strutturale, programmato da lungo tempo e che sarà completato entro 60 giorni, che ha lo scopo di ridurre i fenomeni di infiltrazioni di acqua da parte della roccia sovrastante e di consolidare la calotta della galleria, riorganizzando la raccolta e la canalizzazione delle acque del traforo. Le opere principali, che consistono nella impermeabilizzazione e nel rafforzamento della volta della galleria mediante iniezioni di resine epossidiche e poliuretaniche e chiodature, nonché nella posa in opera di lamiere grecate per intercettare e canalizzare le acque dalla roccia sovrastante, saranno realizzate dall’Impresa “Pierobon Silvio s. A. S. ” di Belluno, per un importo complessivo di circa 3,3 milioni di euro. I lavori, a causa della particolare complessità delle tecniche impiegate per la posa dei materiali, non potranno essere eseguiti in presenza di traffico per tutelare la sicurezza sia degli automobilisti, sia delle maestranze addette alla esecuzione dell’opera. Per questo motivo, allo scopo di garantire la mobilità della zona servita dall’importante traforo e contenere i disagi dell’utenza, l’Anas, la Prefettura di Belluno, l’Amministrazione Provinciale e le Forze dell’Ordine hanno istituito un tavolo di lavoro con gli Enti locali interessati e le Associazioni di categoria che ha portato all’adozione di un dispositivo di regolazione del traffico che permetterà aperture al transito giornaliere della galleria “Comelico” nelle fasce orarie protette 06. 30-08. 30, 13. 00-14. 30, 17. 30-19. 30, in senso unico alternato regolamentato dagli addetti alla viabilità. Al di fuori di tali fasce orarie la galleria sarà interdetta alla circolazione, salvo che per i mezzi di soccorso e di emergenza ed un limitato numero di corse dei mezzi pubblici. Saranno contestualmente attive due deviazioni: per i mezzi di peso inferiore alle 3,5 tonnellate si dovrà percorrere la strada regionale 48 “delle Dolomiti”, la strada provinciale 532 “del Passo di Sant’antonio” e la strada statale 52 “Carnica” via Auronzo – Danta - S. Stefano di Cadore, e viceversa; per i mezzi di peso superiore alle 3,5 tonnellate dal bivio di Tai di Cadore si dovrà percorrere la strada statale 51 “di Alemagna”, la strada regionale 49 “della Val Pusteria” e la statale 52 “Carnica” via Cortina d’Ampezzo – Dobbiaco – San Candido – Santo Stefano di Cadore e viceversa. La collaborazione ed il pieno rispetto da parte di automobilisti ed autotrasportatori delle deviazioni e limitazioni di traffico individuate e delle disposizioni che saranno impartite sul posto dal personale dell’Anas e dalle forze dell’ordine, sarà di fondamentale importanza per ridurre i disagi di tutti gli utenti della strada e contenere il tempo di esecuzione dei lavori. .  
   
   
STATALE 63, 15 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA IMPORTANTE VERTICE A ROMA TRA PROVINCIA E ANAS: A BREVE IN APPALTO ANCHE LA GALLERIA BOCCO-CANALA  
 
 Reggio Emilia, 15 settembre 2008 - Lavori per ben 15 milioni di euro per rendere la Statale 63 più sicura e scorrevole. Partiranno a breve, come hanno assicurato i vertici Anas ieri a Roma, nel corso di un incontro tra il presidente Pietro Ciucci, la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, l´assessore alla Mobilità sostenibile Luciano Gobbi, la senatrice Leana Pignedoli e i dirigenti tecnici di Anas, Michele Minenna, e Provincia, Valerio Bussei. "La Direzione Anas ha accolto favorevolmente la proposta di impiegare le risorse disponibili nel Piano quinquennale al capitolo sicurezza, pari a circa 12 milioni di euro, secondo lo studio di fattibilità redatto dalla Provincia di Reggio, che prevede nel tratto compreso tra Cà del Merlo di Carpineti e la località Croce di Castelnovo Monti, la realizzazione di un intervento di adeguamento della sede stradale, ripartito in lotti funzionali, finalizzato ad aumentare la scorrevolezza e la sicurezza attraverso parziali rettifiche di tracciato", spiega la presidente Sonia Masini, sottolineando come "Anas e Provincia si siano impegnate ad attivare un tavolo tecnico coinvolgendo anche i Comuni, in modo di arrivare all´appalto delle opere entro il 2009". Già in corso di progettazione e di prossimo appalto - ha poi confermato il presidente di Anas, Pietro Ciucci - anche gli interventi di manutenzione della galleria del Seminario per circa 3 milioni di euro, finalizzati all´adeguamento della struttura alle recenti disposizioni normative in termini di sicurezza. Buone notizie anche per quanto riguarda la galleria Bocco-canala, che era stata inserita nel Piano quinquennale dell’Anas per il 2008 con un importo di 37 milioni di euro: il progetto è stato rielaborato da parte del Compartimento Anas di Bologna che prevede di appaltarla entro il 2009. Nel corso dell’incontro a Roma la Provincia di Reggio Emilia ha poi decritto i lavori che, in collaborazione con i Comuni interessati, intende realizzare o sta già realizzando nei pressi dell’asse della Statale 63: dalla variante di Canali per un importo di 12 milioni di euro alla variante di Puianello per un importo di ulteriori 6 milioni di euro. Entrambe le strade – ha assicurato l’assessore provinciale alla Mobilità sostenibile, Luciano Gobbi - saranno terminate entro la prossima primavera. E’ in corso, inoltre, la progettazione della variante del Ponte Rosso in località Castelnovo Monti, per un importo di 4 milioni e 600. 000 euro, il cui inizio lavori è previsto a breve. “Dopo tanti anni di vane promesse e chiacchiere a vuoto è davvero una soddisfazione – ha commentato la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – vedere che, con un serio impegno, negli ultimi tre anni si è riusciti a mettere in campo un lavoro che consentirà di migliorare la vita di decine di migliaia di pendolari ed avvicinerà tutto l’Appennino Reggiano al suo capoluogo, Reggio Emilia”. .  
   
   
BASILICATA: UN OSSERVATORIO REGIONALE SULLE INFRASTRUSTRUTTURE  
 
 Potenza, 15 settembre 2008 - Il consigliere regionale Michele Napoli (Gruppo misto - “La Destra” ) è intervenuto sui ritardi circa la riapertura del ponte di Picerno. “Al di là dei chiarimenti dell’assessore Loguercio sullo stato di salute strutturale del ponte di Picerno e dell’intero viadotto – afferma Napoli - è necessario trovare una soluzione nell’immediato in vista anche dell’ apertura completa delle scuole, il 15 settembre prossimo, data che porterà a regime l’intera attività didattica in regione, per consentire ai pendolari di spostarsi in tutta sicurezza”. “Non si può pensare – continua il consigliere de “La Destra” - di sostituire il transito del ponte soltanto con il solo l’ausilio della Ss 94, tratto stradale che, in seguito alle aumentate sollecitazioni, ha già ceduto in più punti, ma sarebbe forse necessario pensare ad altri tragitti alternativi vedi il tratto stradale, da sistemare, ma meno tortuoso, che collega il bivio di Picerno con quello di Tito Scalo e poi, non esisteva un vecchio progetto di uno svincolo autostradale all’altezza di Contrada Serralta di Picerno mai preso in considerazione? Riteniamo necessario – è la proposta di Napoli - per evitare che situazioni di tale gravità si ripetano, l’istituzione di un ‘Osservatorio Regionale sulle infrastrutture’ per il monitoraggio dello stato di salute di queste formato da tecnici di tutti gli Enti interessati e dell’Università di Basilicata visto che oggi è in gioco l’economia di una intera regione che rischia, se la situazione dovesse perdurare, lo stato di isolamento dalle altre realtà economiche limitrofe e non”. .  
   
   
RIUNIONE IN REGIONE BASILICATA SU INTERPORTO TITO  
 
Potenza, 15 settembre 2008 - La realizzazione di un raccordo ferroviario a servizio dell’interporto di Tito scalo è stata al centro di un incontro tenutosi, l’ 11 settembre, nel Dipartimento Infrastrutture, al quale hanno partecipato l’assessore Innocenzo Loguercio, il commissario del Consorzio Asi di Potenza Ernesto Navazio e il geom. Piedilato, in qualità di presidente della Società Lucandocks, soggetto attuatore dell’interporto. Nella riunione è stata rimarcata la valenza strategica del progetto finalizzato a dotare l’interporto di un’importante struttura logistica a servizio del tessuto produttivo e imprenditoriale locale. E’ stata ribadita anche la volontà di porre in essere con urgenza ogni possibile sforzo per la concreta attuazione dell’intervento, pur in presenza di oggettive difficoltà connesse sia con il rispetto della tempistica stabilita dagli strumenti di programmazione (accordo di programma quadro), sia con le procedure contenute nello strumento urbanistico dell’Asi di Potenza. Loguercio e Navazio hanno convenuto, dopo una verifica tecnico-amministrativa e in caso di impossibilità accertata ad aggiudicare i lavori entro il 31 dicembre 2008, di formalizzare la richiesta di riprogrammare le risorse finanziarie provenienti dai fondi Fas per l’attuazione dell’intervento. Piedipilato, invece, ha confermato la volontà di procedere in accordo con il consorzio Asi al superamento degli ostacoli amministrativi e procedurali correlati in gran parte all’acquisizione dei suoli necessari alla realizzazione dell’interporto. A conclusione dell’incontro l’assessore ha ribadito il massimo impegno per tentare e perseguire ogni sforzo che consenta il raggiungimento degli obiettivi comuni, in modo da valorizzare pienamente le risorse disponibili. .  
   
   
CIRCONVALLAZIONE MONTEGROTTO  
 
Venezia, 15 settembre 2008 - “Prende il via domani una ulteriore indispensabile opera, finalizzata a migliorare la mobilità in generale, assieme alla qualità e alla sicurezza della comunità locale. Ci abbiamo messo del tempo, ma questo non è dipeso da noi. E abbiamo investito anche molti soldi regionali, che sono dei cittadini: spendendoli bene a loro favore facciamo solo il nostro dovere”. Lo ha detto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, facendo il 13 settembre il punto sulla questione alla vigilia della posa della prima pietra della nuova circonvallazione. Per favorire la realizzazione dell’opera, del costo previsto di 18 milioni e mezzo di euro, la Regione ha messo sul piatto 7 milioni di euro complessivi. “Si tratta di un’arteria necessaria e attesa fin troppo a lungo – ha aggiunto Chisso – con lungaggini che dimostrano l’esigenza di quel federalismo stradale che noi abbiamo attuato e che negli ultimi cinque anni ci ha permesso di recuperare parte del gap infrastrutturale del Veneto, facendo meglio, più rapidamente e spesso spendendo meno di un sistema nazionale ancora centralista. Ancora due anni fa – ha ricordato l’assessore regionale – a fronte delle voci secondo le quali l’Anas pareva non avesse a disposizione i 5 milioni di euro che rappresentavano la sua quota parte, come Regione ci eravamo detti disposti ad anticipare il costo dell’intervento. E ci siamo dati molto da fare perché i lavori venissero iniziati; e domani si parte, finalmente”. Per la realizzazione dell’opera era stato sottoscritto nell’ottobre del 2005 uno specifico Protocollo d’intesa tra Regione, Anas, Provincia di Padova, Comuni di Montegrotto Terme, Abano terme, Torreglia, Due Carrare e Rfi, individuando i contenuti del progetto relativo al primo stralcio funzionale, i costi e la copertura dei medesimi. L’intervento consisterà principalmente in un prolungamento della esistente Circonvallazione Ovest di Montegrotto Terme, dall’intersezione con la Strada Provinciale n. 63, fino al congiungimento con la Strada Statale n. 16 “Adriatica”. La lunghezza complessiva del tracciato principale è di circa 1,9 km. Esso inizia con una rotatoria in fregio al Canale Spinoso, e prosegue in parallelo al rio per 200 m, attraversa il canale Rialto e procede poi in direzione Sud Est. Sottopassa quindi la linea ferroviaria Bologna – Venezia, attraversa il Canale Cannella e lo Scolo Menona, attraversa il Canale Battaglia e si connette alla S. S. N. 16 mediante uno svincolo a livelli sfalsati del tipo a trombetta. L’opera sarà completata con alcuni interventi complementari. .  
   
   
NEL PTCP NUOVE PISTE CICLABILI: TUTTE LE NOVITÀ UNA RETE DI MILLE KM, IN BICI DA MODENA A MIRANDOLA  
 
Modena, 15 settembre 2008 - Quasi 300 chilometri di nuove piste ciclabili intercomunali e oltre 500 comunali; se a queste sommiamo gli oltre 200 chilometri di percorsi Natura a fini escursionistici, si arriva ad oltre mille chilometri di rete ciclabile che saranno realizzati nei prossimi anni nella provincia di Modena. E’ quanto previsto nel Piano territoriale di coordinamento provinciale che comprende i progetti già individuati da Provincia e Comuni e quelli in fase di studio. «Il nostro Piano – sottolinea Maurizio Maletti – stabilisce innanzitutto il principio che occorre diffondere l’utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto primario anche negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. Per realizzare questo obiettivo occorre allestire una rete di percorsi che, sul modello dei paesi nordeuropei, sia inserita in un contesto urbanistico e normativo favorevole alla bicicletta. Diversi progetti – aggiunge Maletti – inseriti nel Ptcp sono già a buon punto e i lavori partiranno nei prossimi mesi per altri occorre ancora individuare le risorse, ma la Provincia, inserendoli nel Ptcp, li ritiene strategici per migliorare la qualità della vita dei modenesi». Nell’elenco dei progetti previsti dal Piano spiccano la ciclabile che collegherà Modena a Castelfranco Emilia, già inserita dalla Provincia nel piano triennale delle opere pubbliche, il completamento della ciclabile Modena-mirandola con la realizzazione del tratto Bastiglia-medolla che si collegherà ai tratti da Modena a Bastiglia e da Medolla a Mirandola già realizzati; il Percorso Natura del Tiepido, che sarà appaltato dalla Provincia nei prossimi mesi con i fondi messi a disposizione anche dei Comuni di Modena, Castelnuovo Rangone, Formigine, Maranello e la Fondazione Cassa di risparmio di Modena: il percorso partirà da S. Damaso per raggiungere Torre Maina seguendo il fiume; nel Ptcp sono previsti anche il completamento del Percorso Natura del Secchia fino alla rupe del Pescale, la ciclabile da Modena a Villanova a fianco della ferrovia, la pista ciclabile per collegare Modena e Villa Sorra migliorando in parte la viabilità esistente, fino al progetto forse più ambizioso: una ciclabile lungo tutto il tratto modenese dell’alta velocità, sfruttando percorsi e ponti realizzati in occasione dei lavori della ferrovia. La rete dei percorsi modenesi si collegherà – come sta avvenendo per il Percorso natura del Panaro - alla rete europea di Eurovelo e in particolare al percorso 7 che andrà da Capo Nord a Malta e al percorso 8 da Cadice ad Atene. Adottato dalla Provincia nel luglio scorso, il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) indirizza per i prossimi 10-15 anni le trasformazioni urbanistiche e territoriali della provincia di Modena, limitando l’uso di nuovo territorio non urbanizzato, favorendo il recupero e la riqualificazione dell’esistente, ampliando le aree protette e puntando sulla qualità ambientale, tra cui spiccano i progetti sulle le piste ciclabili. E’ ancora aperta la fase dei due mesi dall’adozione (scade il 13 ottobre), entro la quale cittadini e associazioni potranno presentare eventuali osservazioni in vista dell’approvazione definitiva entro la fine dell’anno. Principale strumento di pianificazione a medio-lungo termine sull’uso del territorio che indica ai Comuni gli obiettivi di qualità e i limiti sui quali impostare la pianificazione urbanistica comunale, il Ptcp assume come previsione uno scenario che prevede, da qui al 2015, un aumento della popolazione, soprattutto di quella straniera, e un incremento del numero di anziani e dei nuclei familiari; fattori strutturali che richiedono nuove e diverse dotazioni urbane e una più attenta tutela dell’ambiente. .  
   
   
FIRMATO L’ACCORDO PER LE VARIANTI URBANISTICHE ZOGGIA: “ENTRO L’ANNO L’APPALTO PER LA PROVINCIALE 81”  
 
Venezia, 15 settembre 2008 - La mitigazione ambientale, il potenziamento e la messa in sicurezza della Sp 81 saranno presto una realtà. Martedì, infatti, è stato firmato dal Comune di Venezia, dal Comune di Mira, dalla Provincia di Venezia e dalla Società Autostrade Venezia – Padova l’accordo per le varianti urbanistiche necessarie e, quindi, si può procedere alla redazione del progetto esecutivo e, conseguentemente, alla gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori. “Il progetto di potenziamento – ha commentato il Presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia – e la messa in sicurezza della Sp 81, nel tratto che va dalla rotatoria sulla Romea sino al Casello Autostradale di Borbiago sulla A4 è frutto di un accordo di programma molto importante sul quale la Provincia di Venezia ha puntato, anche dal punto di vista economico, con assoluta determinazione. Rendere sicuro, efficiente ed ambientalmente sostenibile – continua il Presidente della Provincia di Venezia – il collegamento tra la Romea e l’autostrada A4 significa sgravare in modo considerevole la viabilità ordinaria ottimizzando, in particolar modo per il traffico pesante, le due grandi arterie che attraversano il nostro territorio preservando, così, i centri abitati e garantendo un accesso rapido all’area produttiva di Porto Marghera. L’intervento – conclude il Presidente della Provincia di Venezia – sarà seguito direttamente dalla società autostrade Venezia – Padova e, dopo la firma dell’accordo per le varianti urbanistiche, contiamo di bandire la gara per assegnare i lavori di realizzazione entro l’anno. ” .  
   
   
CENTRI COMMERCIALI NATURALI E SICUREZZA ANTICRIMINE  
 
Rieti, 15 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Rieti rende noto che sono stati emanati dalla Regione Lazio due importanti bandi di finanziamento per le imprese finalizzati a promuovere i centri commerciali naturali ed il potenziamento dei sistemi di sicurezza anticrimine. Il primo avviso pubblico punta al finanziamento dei programmi dei Comuni diretti alla valorizzazione ed al potenziamento dei centri commerciali naturali, ossia di quei luoghi complessi e non omogenei, che si sono sviluppati nel tempo anche senza programmazione unitaria, concepiti come spazio unico ove opera un insieme organizzato, anche in forme societarie, di esercizi commerciali, esercizi di somministrazione, strutture ricettive, attività artigianali e di servizio, aree mercatali, eventualmente integrato da aree di sosta e di accoglienza e da sistemi di accessibilità comuni. Sono finanziabili la realizzazione di infrastrutture e di servizi adeguati alle funzioni distributive e alle esigenze dei consumatori, la promozione e la valorizzazione di uno spazio commerciale omogeneo, l’integrazione dell’attività commerciale anche con eventi di interesse culturale e di spettacolo, la valorizzazione delle attività economiche, con priorità per le forme di innovazione dei prodotti e dei servizi offerti, la promozione della distribuzione commerciale delle produzioni tipiche locali, la crescita delle funzioni informative svolte dal sistema distributivo per la promozione turistica e culturale del territorio, la costituzione di organismi di gestione unitaria dei centri commerciali naturali, anche attraverso associazioni di strada, che ne garantiscano lo sviluppo, il potenziamento e l’evoluzione nel tempo, la crescita e l’associazionismo delle piccole e medie imprese commerciali. “La Camera di Commercio di Rieti – ha detto Vincenzo Regnini, presidente dell’ente – ribadisce la propria attività di sostegno ai centri commerciali naturali, che rappresentano una soluzione che, in una logica di riqualificazione dei centri storici, garantisce ai consumatori una pluralità dell’offerta commerciale ed agli operatori economici locali una maglia di sostegno oltre che un momento di rilancio della produzione del terziario e dell’artigianato”. Il secondo bando regionale di particolare interesse per le imprese commerciali reatine uscito in questi giorni è l’avviso pubblico per la concessione dei contributi a favore delle piccole e medie imprese commerciali per la riqualificazione ed il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza anticrimine. Possono richiedere il contributo le imprese di piccola e media dimensione, esercenti attività commerciale, iscritte nel Registro camerale, per i locali situati nella regione Lazio. Entrambi i bandi sono pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Rieti www. Camercomrieti. It .  
   
   
TRAM NELL´OLTRADIGE: ESAME DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ E DEL FINANZIAMENTO  
 
 Bolzano, 16 settembre 2008 - Lo studio di fattibilità per il tram tra l´Oltradige e Bolzano è stato consegnato il 27 agosto dai rappresentanti dei Comuni interessati al presidente della Provincia Luis Durnwalder e all´assessore alla Mobilità Thomas Widmann. La Provincia ha assicurato un adeguato approfondimento sia dello studio che dei costi, quantificati tra i 200 e i 300 milioni di euro. Su un punto il presidente Durnwalder, l´assessore Widmann e i sindaci dei Comuni interessati (Bolzano, Caldaro e Appiano) sono sin dall´inizio concordi: gli oltre 20mila abitanti dell´Oltradige, i 10mila posti letto nelle strutture ricettive e il conseguente flusso giornaliero di circa 20mila veicoli verso Bolzano richiedono una soluzione innovativa e ecocompatibile del problema del traffico. Tecnicamente, secondo il risultato dello studio di fattibilità presentato oggi a Palazzo Widmann, la realizzazione di una linea del tram tra il capoluogo e l´Oltradige è possibile. I terreni necessari verrebbero messi a disposizione gratuitamente dai Comuni, che garantirebbero anche l´eventuale spostamento e l´interramento delle infrastrutture. A richiedere un ulteriore approfondimento sono però i costi del progetto tram, che lo studio quantifica tra i 200 e i 300 milioni €. "Si tratta di un investimento notevole, che difficilmente si potrà sostenere in questi termini, soprattutto alla luce delle prospettive di sviluppo del bilancio provinciale", ha chiarito Durnwalder dopo l´incontro con i rappresentanti dei Comuni. Il Presidente e l´assessore Widmann si sono però detti certi che con un esame più in profondità del progetto sia possibile arrivare a una significativa riduzione delle previsioni di spesa. Per l´analisi nel dettaglio, così si è espresso Durnwalder, la Giunta provinciale affiderà ora uno specifico incarico. Il progetto dovrà essere sviscerato sul piano tecnico e finanziario, i costi dovranno essere definiti con esattezza e saranno esaminate le possibili modalità di finanziamento. "Non appena saranno disponibili questi dati ci sarà un nuovo incontro per discutere gli eventuali passi futuri", ha concluso Durnwalder rivolto ai rappresentanti comunali di Bolzano, Caldaro e Appiano. .  
   
   
INAUGURAZIONE SOTTOPASSO FERROVIARIO E RISTRUTTURAZIONE STAZIONE CAMPOSAMPIERO  
 
Camposampiero (Padova), 15 settembre 2008 - Si avvicina sempre più al traguardo, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto, che l’ 11 setembre a Camposampiero, in Provincia di Padova, ha potuto mettere in bilancio un’ulteriore tappa. L’assessore regionale alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, con il sindaco Marcello Volpato, il presidente della Provincia Vittorio Casarin e i consiglieri regionali Maurizio Conte, Flavio Frasson, Franco Frigo e Clodovaldo Ruffato, ha infatti inaugurato la stazione ferroviaria ristrutturata secondo gli standard del Sfmr e il nuovo sottopasso di via Sant’antonio per veicoli leggeri, che collega direttamente la località San Marco al capoluogo. “Abbiamo lavorato per i nostri concittadini, per la gente – ha ribadito Chisso – per dare al Veneto un sistema infrastrutturale moderno di valenza strategica. E a Camposampiero i risultati sono evidenti, con la nuova Strada del Santo che ha portato il traffico passante e pesante fuori dal centro abitato e gli interventi per collegare il territorio bypassando la linea ferroviaria Padova – Castelfranco, nel contesto del Sfmr”. Le previsioni ci dicono che il sistema – ha fatto presente Chisso – riuscirà a togliere dalle strade circa il 13 per cento dell’attuale traffico privato. Io credo però che la risposta sarà molto più elevata, forse il 20 per cento, specie in funzione della completa riorganizzazione, coordinando assieme gomma e ferro, del servizio di trasporto pubblico locale. In proposito stiamo lavorando al bando di gara europea per la gestione, mentre la controllata società Sistemi Territoriali entro l’anno indirà il bando per l’acquisto di 22 nuovi treni completi, finanziati con il bilancio regionale 2008, con un’opzione per altri 12 convogli da acquistare con gli eventuali ribassi ed eventuali ulteriori finanziamenti regionali”. Rispondendo alle critiche manifestate da alcuni cittadini circa le soluzioni tecniche adottate (il sottopasso entra da Ovest perpendicolarmente alla ferrovia, ne esce a Est parallelamente ed è dunque stato realizzato in curva), Chisso ha ricordato che è sempre difficile intervenire quando si realizza un’opera in un tessuto urbano esistente e consolidato, con vincoli storici e edilizi di vario genere. Per questo la pista ciclabile è realizzata in altra sede e per essa è previsto un sottopasso ad hoc, che sarà pronto entro un anno, mentre per il traffico pesante è stato previsto un cavalcavia a Sud. Intanto sono in fase di avvio i lavori dell’ultimo tratto della nuova Strada del Santo, da Resana alla rotonda di Camposampiero. Il nuovo sottopasso veicolare è finalizzat0 alla soppressione del passaggio a livello posto al km 0+546 della linea ferroviaria Camposampiero – Castelfranco, che veniva fino a oggi attraversata a raso dalla Strada Provinciale n. 22. La chiusura definitiva del passaggio a livello avverrà con il completamento del sottopasso ciclopedonale. L’opera inaugurata oggi rende più semplice, veloce e sicuro il superamento del fascio di binari da parte dei veicoli a motore, eliminando ogni possibile interferenza fra treno e rotaia, tenuto conto che con il Sfmr crescerà il numero dei convogli in transito. Il nuovo sottopasso, comprensivo delle rampe d’accesso, è lungo circa 200 metri ed ha una sezione stradale di 6. E’ interdetto ai veicoli di peso superiore alle 3 tonnellate e mezzo o più lunghi di 8 metri, mentre l’altezza massima è di 3,4 metri. Per migliorare il raccordo con la viabilità esistente sono state realizzate, a est e a ovest del sottopasso, due nuove rotatorie, una all’incrocio tra via Pasubio e via Corso e l’altra in corrispondenza dell’intersezione tra via Fabris, via Corso e via S. Antonio. I lavori sono durati 20 mesi e l’importo totale del quadro economico del progetto è pari a circa 3. 5 milioni di Euro. La ristrutturazione della stazione di Camposampiero ha riguardato, tra l’altro, la realizzazione di un parcheggio scambiato con una capacità di 312 posti auto, dei quali 4 riservati ai disabili, e 160 stalli per cicli e moto, dei quali 100 coperti. E’ stata realizzata una banchina ferroviaria rialzata lunga 250 metri, dotata di pensilina, che permetterà la più sicura e rapida movimentazione dei passeggeri, compresi i disabili. Il sottopasso di stazione è stato prolungato di 35 metri per collegarlo al parcheggio realizzato a Ovest dei binari ed è servito da ascensori per l’accesso ai binari. I lavori sono durati 28 mesi con un quadro economico di progetto pari a circa 2,3 milioni di Euro. Considerato l’avanzamento dei lavori lungo la linea Padova – Castelfranco, a buon punto rispetto a quelli che confluiscono nel territorio del Comune di Venezia, stiamo pensando – ha annunciato l’assessore regionale – di anticipare qui alcune delle previsioni del Sfmr, aumentando il numero di convogli a servizio dei passeggeri già prima dell’assegnazione del servizio, analogamente a quanto previsto per la stazione del nuovo ospedale di Mestre e per il collegamento navetta tra la stazione di Mira Porta Ovest e Venezia. Il primo stralcio del Sfmr ha previsto complessivamente l’eliminazione di 45 passaggi a livello, mediante 5 cavalcaferrovia e 28 sottopassi. Di questi, sono stati finora completati 4 cavalcaferrovia e 24 sottopassi, mentre sono in via di ultimazione 1 cavalcaferrovia e 3 sottopassi, e per un sottopasso è in corso l’appalto. Le stazioni interessate dagli ammodernamenti sono 18 e in 9 di esse i lavori sono già terminati; delle 12 nuove fermate tre sono già in esercizio (Trebaseleghe, la stazione Porta Ovest e Spinea, con il nuovo scavalco di Maerne) e altre 2 sono ormai pronte (Terraglio – Nuovo Ospedale di Mestre e San Trovaso sulla linea Mestre – Treviso). .  
   
   
ULTIMO VIAGGIO DEL “TRENO DEL MARE” BIELLA LA SPEZIA IL TRENO DEL MARE È STATO IN SERVIZIO ANCHE QUEST’ANNO NEI GIORNI FESTIVI A PARTIRE DALL´ 1 GIUGNO.  
 
Biella, 15 settembre 2008 - L’estate sta finendo. Anche per il cosiddetto treno del mare. Domenica 7 settembre, infatti, è partita l’ultima corsa dell’anno per il convoglio che da Biella porta a La Spezia. Il treno, in partenza da Biella alle 6 e 30, consentiva di arrivare alle 11 e 06 a La Spezia fermando nel frattempo anche a Santhià e Vercelli, per poi fare tappa nelle principali località di mare tra Genova e La Spezia come Rapallo, Sestri e i comuni che formano le 5 terre. Per il ritorno: partenza alle 17 e 35 e arrivo alla stazione San Paolo alle 22 e 13. Il treno del mare è stato in servizio anche quest’anno nei giorni festivi a partire dal 1 giugno ed è ormai una consolidata iniziativa che ogni anno la Provincia ripropone a biellesi e vercellesi per raggiungere la Liguria con tariffe sostenibili (il viaggio di andata e ritorno costa 29 euro e 40 centesimi). Un commento arriva dall’assessore provinciale ai trasporti Marco Abate: «Il treno del mare è sempre stata un’iniziativa di successo perché è un servizio comodo ed economico che permette di raggiungere il mare in tempo utile anche per una gita in giornata. Nel corso della prossima settimana avremo una visione più completa dei risultati perché ci saranno forniti tutti i dati relativi al numero di persone che hanno usufruito del servizio. Oltre alla comodità, mi auguro che questo modo di viaggiare “contagi” sempre più persone: il treno può essere un mezzo alternativo all’automobile anche per gli spostamenti nel nostro tempo libero e spero che questa iniziativa lo abbia dimostrato». .  
   
   
PENATI: IL GOVERNO TROVA I SOLDI PER I RIFIUTI DI NAPOLI, PER AIUTARE GLI IMPRENDITORI DELLA NUOVA ALITALIA, MA TROVA TROPPO CARO PROLUNGARE UNA METROPOLITANA A MILANO PROLUNGAMENTO M3 DA SAN DONATO A PAULLO.  
 
 Milano, 15 settembre 2008 - “Il Governo Berlusconi trova i soldi per aiutare con 2,5 miliardi di euro gli imprenditori della nuova Alitalia e non difende i progetti per il prolungamento della linea 3 della Metropolitana Milanese da San Donato a Paullo”. Commenta così Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, la notizia della bocciatura da parte della Corte dei Conti del metrò fino a Paullo. “Che il Governo si faccia bocciare dalla Corte dei Conti – continua Penati - un progetto ritenuto troppo oneroso, come se l’aera metropolitana milanese non meritasse investimenti importanti, è segno di scarsa attenzione. Si sono trovati i soldi per smaltire a peso d’oro in Germania i rifiuti di Napoli, si è pronti a spendere 2 miliardi e mezzo di euro per aiutare l’operazione della nuova Alitalia, ma realizzare il prolungamento della metropolitana 3 nel milanese è spendere troppo per il Paese”. “Ricordo che l’impegno per il prolungamento della metropolitana M3 da San Donato a Paullo – aggiunge Penati - è stato sottoscritto dal Governo nell’accordo di Programma per la realizzazione della Tangenziale Esterna Milanese. Nei prossimi giorni convocheremo i sindaci dei comuni interessati al prolungamento della linea per fare fronte comune .  
   
   
BOLOGNA: UNA NUOVA STAZIONE PER IL SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO  
 
Bologna, 15 settembre 2008 - Oggi sulla linea Bologna-poggio Rusco-verona, entra in funzione la nuova fermata di Calderara-bargellino, nel Comune di Calderara di Reno. E´ un altro tassello che si aggiunge al mosaico trasportistico del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm). La nuova fermata è situata in un´area di 13 mila potenziali utenti, di cui 5. 000 residenti ad una distanza tale da poter raggiungere facilmente la stazione anche in bicicletta. Ai due lati della stazione sono previsti parcheggi per le auto e stalli coperti per le bici; è previsto anche, prossimamente, un servizio di collegamento bus con il centro abitato di Calderara e con le sue frazioni. Nella nuova stazione fermeranno quasi tutti i treni regionali della linea (32, con ulteriore aumento dell´offerta dal prossimo 14 dicembre). La fermata Calderara-bargellino è stata realizzata con i contributi di Rete Ferroviaria Italiana e di Regione, Provincia e Comune. La quota di investimento a carico della Provincia è di oltre 134. 000 euro. Nel dettaglio, le opere realizzate o in via di realizzazione per la nuova stazione del Sfm sono: costruzione della nuova fermata ferroviaria (banchine, sottopassaggio passante, scale e rampe di accesso); eliminazione del passaggio a livello sulla provinciale "Padullese", con realizzazione di un´opera sostitutiva e di un nuovo svincolo all´intersezione con la "Persicetana"; interramento del fascio binari per il trasporto merci, a causa del prolungamento della pista dell´attiguo aeroporto "Marconi"; realizzazione di un parcheggio scambiatore lato paese, in via della Torretta; previsione di un ulteriore parcheggio scambiatore lato zona industriale. Le opere per l´accessibilità alla nuova fermata ferroviaria sono strettamente legate all´assetto della viabilità nell´area, che cambierà sostanzialmente con la realizzazione dell´opera sostitutiva del passaggio a livello sulla "Padullese" (in via Roma) e con il nuovo svincolo tra questa e la "Persicetana". "Con l´entrata in servizio della nuova fermata di Calderara-bargellino - dice il vice presidente della Provincia con delega ai Trasporti, Giacomo Venturi - si compie un altro passo significativo verso la piena realizzazione del Servizio ferroviario metropolitano, così come previsto nell´Accordo sottoscritto tra Provincia, Comune di Bologna, Regione e Ferrovie nel giugno dello scorso anno. La fermata, collocata sulla linea Bologna-verona e a soli 8 minuti dalla Stazione centrale di Bologna, è in posizione ottimale per servire l´importante insediamento industriale-artigianale di Bargellino e il vicino centro di Calderara". .  
   
   
ECOPORTO FVG: PROGETTO FORTEMENTE INNOVATIVO  
 
Trieste, 15 settembre 2008 -- "L´ecoporto gestito dalla Società Nautica Grignano è un progetto fortemente innovativo e capace di equilibrare le esigenze di tutela dell´ambiente con le attività antropiche, in particolare con la nautica da diporto. Un modello che può trovare applicazione ovunque sia necessario far convivere con la salvaguardia del territorio e del mare bisogni di carattere economico, produttivo ed energetico". Questo per l´assessore regionale all´Università e Ricerca Alessia Rosolen il senso della nascita a Trieste, "città dove la tutela dell´ambiente è un grande problema", di una struttura piccola ma, come si è visto l’ 11 settembre nella dimostrazione che ha seguito la sua inaugurazione a Grignano, estremamente efficace per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti prodotti sulle unità da diporto, ed in particolare di quelle ormeggiate nel porticciolo turistico di Grignano, che confina direttamente con il Parco marino di Miramare. L´impianto, ricorda Rosolen, esortando il mondo della ricerca ad indirizzare parte dei suoi sforzi alla lotta all´inquinamento, deve la sua costruzione al dialogo avviato fra la Capitaneria di Porto, la Nautica Grignano e il Wwf, che è stato promotore del progetto finanziato dal ministero dell´Ambiente. Realizzato grazie ai 200 mila euro messi a disposizione dal ministero attraverso un bando per l´attuazione di "interventi prioritari di tutela e valorizzazione ambientale da realizzarsi nelle aree marine protette", l´ecoporto contribuirà ad eliminare dal nostro golfo residui come acque di sentina e di lavaggio e trattamento degli scafi con le sostanze antivegetative. L´idea di attivarlo ha attirato l´attenzione delle istituzioni perché, ha detto il direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia e comandante della Capitaneria di Porto di Trieste, Domenico Pattaro, esso "dà risposte alle esigenze dei diportisti e li incoraggia a fare del mare un uso che sia il più ecologico possibile". Un ruolo propedeutico di educazione sottolineato anche dall´assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trieste Franco Bandelli, che ha ringraziato la Società per l´impegno con cui ha fatto in modo che l´impianto fosse pronto prima della prossima Barcolana, per garantire ai diportisti che vi parteciperanno un importante servizio. L´ecoporto sarà a disposizione gratuita di chiunque sia attrezzato per servirsene perlomeno sino alla definizione, da parte della Capitaneria, del piano di smaltimento dei rifiuti nei porticcioli. Poi sarà necessario provvedere al suo mantenimento anche perché, è stato rilevato, non è certo giusto che i costi per il suo utilizzo, che ammonteranno a qualche migliaia di euro l´anno, ricadano tutti su di un´unica società nautica. Una società che ha avuto il merito, ha sottolineato Bandelli, di fare sempre proposte innovative e che hanno contribuito alla riqualificazione del porticciolo di Grignano. Fondata nell´89 da Francesco Camera, che l´ha presieduta sino a passare il testimone a Giovanni Svara, la società ha lanciato oggi, attraverso il suo presidente, un´altra proposta: ridurre l´impatto degli ancoraggi delle barche da diporto sulle praterie di Poseidonia, alga importante a garantire l´equilibrio bentonico delle fasce costiere, con la predisposizione di appositi campi di gavitelli ai quali ancorare i battelli. .  
   
   
TRE ANNI DI TEMPO PER RECUPERARE IL "PATRIA" ENTRO IL 2012, LO STORICO PIROSCAFO DEL 1926 TORNERÀ A SOLCARE LE ACQUE DEL LARIO  
 
 Como, 15 settembre 2008 - Tre anni per recuperare il “Patria”. E’ il cronoprogramma stabilito dalla Provincia di Como che, entro il 2012, rimetterà a nuovo il sontuoso piroscafo varato il 31 luglio 1926 e inattivo dal 1993. La progettazione sarà completata entro la fine dell’anno, l’avvio del primo lotto di interventi nel 2009 e la conclusione definitiva entro il 2012. La fase iniziale degli interventi (per una spesa di circa un milione e 300mila euro) riguarderà la verifica completa e la manutenzione delle componenti strutturali esistenti, l’applicazione di un ciclo protettivo di vernice, la pulizia e messa in sicurezza dell’intera nave, la realizzazione di un riparo temporaneo, l’inizio delle manutenzioni meccaniche delle componenti storiche, lo smontaggio esplorativo dell’apparato motore a vapore per una completa valutazione degli interventi di manutenzione, la definizione e l’acquisto delle caldaie. “Dal sogno - commenta il presidente Leonardo Carioni - siamo passati ai progetti concreti e, adesso, all’appalto per la progettazione preliminare del primo lotto. Vogliamo ultimare l’opera entro il 2012”. .