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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Novembre 2008 |
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IL PARLAMENTO CHIEDE UNA RIFORMA DELLA PAC PIÙ GRADUALE |
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Il Parlamento chiede di rendere più graduali le misure proposte per l´adeguamento della Pac presentate nel quadro dell´health check. Intende mantenere sugli attuali livelli l´aiuto specifico per il riso e conservare l´aiuto ai produttori di tabacco fino al 2012. Propone una modulazione più moderata, un aumento dei fondi a favore di pratiche sostenibili e il mantenimento dell´intervento per frumento duro e riso. Accoglie la proposta di aumentare ogni anno dell´1% le quote latte fino al 2014/15. La politica agricola comune (Pac) è stata riformata e semplifica in profondità nel 2003, inglobando la maggior parte degli aiuti diretti agli agricoltori nel regime di pagamento unico, e con l´adozione di un´unica organizzazione comune di mercato. In seguito a un lungo processo di analisi e di consultazioni, come previsto all´adozione della riforma, la Commissione ha presentato le sue proposte di adeguamento al fine di semplificare ulteriormente la Pac, permetterle di cogliere nuove opportunità di mercato e di affrontare nuove sfide, quali i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche e la bioenergia. Dopo aver bocciato la proposta avanzata dalla Gue/ngl di respingere in toto le proposte di riforma, il Parlamento ha approvato a larga maggioranza quattro relazioni di Luís Capoulas Santos (Pse, Pt) che propongono diversi emendamenti volti essenzialmente ad attenuare l´impatto delle misure proposte dalla Commissione e renderle più graduali. Sì al disaccopiamento degli aiuti, ma non per il riso e le piante proteiche - La proposta prevede di eliminare il sostegno rimasto accoppiato in taluni settori, fatta eccezione per i premi concernenti le vacche nutrici e le carni ovicaprine, per i quali viene lasciata agli Stati membri la facoltà di mantenerli per sostenere l´attività produttiva in regioni pressoché prive di alternative economiche. I deputati accolgono questa proposta chiedendo un aumento dei premi e suggerendo di estendere questa deroga ai premi per i bovini maschi, alle piante proteiche (55,57 euro/ha su una superficie massima garantita di 1,4 milioni di ettari) e ai foraggi essiccati. Chiedono inoltre di mantenere sull´attuale livello l´aiuto specifico per il riso (per l´Italia: 453 euro/ha) fino al 2013, respingendo la proposta di dimezzarne l´importo nel 2010 e 2011, per poi sopprimerlo. I deputati chiedono anche di mantenere fino al 2013 gli aiuti per il lino, la fecola di patate e il cotone e di non sopprimere l´aiuto alla ristrutturazione del settore dello zucchero fino al 2013/2014. Mantenimento dell´aiuto al tabacco fino al 2012 - Il Parlamento propone di reintrodurre il tabacco tra i settori che possono beneficiare di un regime di sostegno, sopprimendo anche la proposta di assegnare, a partire dal 2011, 484 milioni di euro quale sostegno comunitario supplementare per l´attuazione di misure a favore delle regioni produttrici nell´ambito dei programmi di sviluppo rurale. Più in particolare, approvando con 345 voti favorevoli, 326 contrari e 14 astensioni un emendamento proposto dall´Uen (primi firmatari Sergio Berlato e Nello Musumeci) e sostenuto da altri deputati, tra i quali Vincenzo Lavarra (Pse, It), Sebastiano Sanzarello (Ppe/de, It) e Vito Bonsignore (Ppe/de, It), l´Aula propone di concedere un aiuto ai tabacchicoltori per le campagne di raccolto 2010, 2011 e 2012. Precisa, peraltro, che l´aiuto può essere concesso agli agricoltori che abbiano beneficiato di un premio al tabacco nel 2000, 2001 e 2002, nonché a quelli che abbiano ottenuto quote di produzione tra il primo gennaio 2002 e il 31 dicembre 2005. Il tabacco, inoltre, dovrebbe provenire da una delle zone di produzione indicate dal regolamento specifico per questo prodotto e dovrebbe rispettare gli attuali requisiti di qualità. Il prodotto in foglia deve poi essere consegnato a un´impresa di prima trasformazione in base a un contratto di coltivazione. L´importo massimo dell´aiuto totale proposto per l´Italia (esclusa la Puglia), «che comprende gli importi da trasferire al Fondo comunitario del tabacco, è pari a 189,366 milioni di euro. Infine, un importo pari al 5% dell´aiuto concesso dovrà essere destinato al finanziamento di azioni di informazioni nell´ambito del Fondo comunitario per il tabacco. Sì alla modulazione, ma più moderata - La modulazione è un mezzo di trasferimento finanziario in virtù del quale i pagamenti diretti agli agricoltori sono sottoposti a una riduzione percentuale il cui ricavato viene riallocato allo sviluppo rurale. E´ stata introdotta a partire dal 2005 nei "vecchi" Stati membri ad un tasso iniziale del 3%, salito poi al 4% l´anno successivo e al 5% dal 2007 in poi. Per affrontare le nuove sfide, la Commissione propone di aumentarlo progressivamente di un ulteriore 8% (per giungere al 13% nel 2012), accompagnandolo da una riduzione aggiuntiva degli aiuti fissata in base all´importo totale percepito dalle aziende. Accogliendo un emendamento proposto da un gruppo di deputati, tra i quali Vincenzo Aita (Gue/ngl, It), il Parlamento chiede di aumentare da 5. 000 a 10. 000 euro la soglia di pagamenti diretti che sono esentati dalla modulazione e propone inoltre di limitare l´aumento del tasso di modulazione (rispetto alla situazione attuale) al 2% (per giungere a un totale del 7% nel 2012). Suggerisce inoltre di contenere l´elemento di progressione fondato sull´importo degli aiuti percepiti nel modo seguente: 1% per gli importi tra 100. 000 e 199. 999 euro, 2% per quelli tra 200. 000 e 299. 999 e 3% per quelli superiori a 300. 000 euro. Inoltre, approvando un emendamento proposto da un gruppo di deputati, l´Aula chiede di non applicare la modulazione addizionale alle cooperative e alle altre persone giuridiche che canalizzano gli aiuti per distribuirli agli agricoltori che ne sono soci. Questa deroga, tuttavia, non si applica ai beneficiari di grandi dimensioni che percepiscono importi pari o superiori a 100. 000 euro e che fanno parte di tali persone giuridiche. Sostegni specifici all´agricoltura sostenibile e ai settori in difficoltà - Un emendamento dà la facoltà agli Stati membri di decidere di utilizzare fino al 15% dei massimali nazionali per concedere un sostegno agli agricoltori. Fino al 10% del massimale può essere attribuito per la promozione di forme sostenibili di produzione importanti per la protezione o il miglioramento dell´ambiente, del clima, della biodiversità e della qualità delle acque, come l´agricoltura biologica e l´allevamento a pascolo. Ma anche per il miglioramento della qualità, della commercializzazione, soprattutto a livello regionale, e della competitività dei prodotti agricoli. Inoltre, i deputati suggeriscono di poter ricorrere a questi fondi per affrontare svantaggi specifici a carico degli agricoltori del settore del latte e del settore del riso attivi in zone vulnerabili dal punto di vista economico o sensibili dal punto di vista dell´ambiente, nonché dei produttori di carni bovine, ovine e caprine . A condizione, però, che ciò sia necessario per incoraggiare il mantenimento dei livelli di occupazione e produzione attuali. Un finanziamento dovrebbe inoltre poter essere concesso in zone in cui si applicano programmi di ristrutturazione e/o sviluppo al fine di evitare l´abbandono delle terre e/o compensare svantaggi specifici per gli agricoltori di tali zone. A tale proposito, un emendamento precisa che la priorità deve essere accordata in particolare «ai nuovi operatori, ai giovani agricoltori, alle aziende a conduzione familiare o ad altri agricoltori prioritari, come i produttori membri di un´organizzazione di produttori o cooperativa agricola». Contributi per le assicurazioni - Gli Stati membri, chiedono i deputati, devono anche avere la facoltà di decidere annualmente di utilizzare fino al 5% dei massimali nazionali per concedere un sostegno agli agricoltori o alle organizzazioni o raggruppamenti di produttori sotto forma di contributi per il pagamento dei premi di assicurazione di contributi a fondi di mutualizzazione, a condizioni prestabilite. Un emendamento, inoltre, amplia il ventaglio dei rischi contro i quali è possibile ricorrere a contributi statali per il pagamento dei premi assicurativi, purché siano adottate misure di prevenzione pertinenti. Oltre alle perdite dovute alle avversità atmosferiche, quindi, potranno beneficiare di un sostegno i premi volti a coprire le perdite dovute ad altri tipi di fenomeni climatici e le perdite economiche causate da malattie degli animali o delle piante o da infestazioni parassitarie (ossia i costi aggiuntivi sostenuti a seguito di misure eccezionali attuate per ridurre l´approvvigionamento del mercato o ogni perdita di produzione rilevante). Il contributo finanziario dovrà essere pari al 60% del premio assicurativo (con la possibilità di salire fino al 70% in determinate circostanze) e le spese dovranno essere cofinanziate dall´Ue al 50% (la proposta della Commissione prevedeva il 40%). E´ anche previsto un sistema analogo per i fondi di mutualizzazione. Mantenere l´intervento sui mercati - La Commissione propone di semplificare e armonizzare le disposizioni vigenti in materia di intervento pubblico mediante un´applicazione più estesa del sistema di gare. Nel settore dei cereali propone di introdurre la procedura di gara per il frumento panificabile, mentre per i cereali da foraggio verrebbe applicato lo stesso modello del granturco. Propone di abolire l´intervento per il frumento duro, il riso e le carni suine. La procedura di gara si applicherà anche al burro e al latte scremato in polvere. I deputati ritengono invece che l´intervento per il frumento, il grano duro, il granturco, l´orzo, il sorgo, il riso e le carni suine vada mantenuto in quanto rete di sicurezza e respingono il sistema di aggiudicazione. Per i cereali, tuttavia, riducono il periodo in cui è possibile ricorrere a questo meccanismo nell´intervallo tra marzo e maggio (invece di novembre-maggio). D´altro canto, chiedono di abolire sin d´ora le restituzioni all´esportazione di cereali e riso. Quote latte: + 1% l´anno fino al 2014/2015 - L´aula ha bocciato l´emendamento approvato in commissione agricoltura che limitava alle sole due prossime campagne l´aumento annuale dell´1% delle quote, in aggiunta a quello del 2% già concordato per il 2008/09. Di conseguenza il Parlamento accetta di procedere all´aumento annuale dell´1% fino alla campagna 2014/2015. Un emendamento mira a conferire la facoltà agli Stati membri di applicare aumenti temporanei delle quote, basati sulla sottoutilizzazione delle quote negli altri Stati membri, «a condizione di comprovare che il loro mercato lattiero-caseario potrebbe non essere in grado di conseguire una "transizione morbida"». Per gli anni successivi dovrà realizzarsi, entro fine 2010, un nuovo esame della situazione del mercato del latte e una valutazione dell´efficacia dei sistemi di gestione nazionali nel quadro della liberalizzazione del regime di quote. I deputati, infine, chiedono che il gettito proveniente dai prelievi supplementari pagati per il superamento delle quote sia devoluto al Fondo lattiero per l´introduzione di misure di accompagnamento nel settore. . |
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PIANTE SOTTO VETRO A SALVAGUARDIA DELLA SPECIE ´MICROPROPAGAZIONE’ PER CRESCERE PIANTE MINIATURIZZATE DA UTILIZZARE NELLA PRODUZIONE VIVAISTICA. MA LA TECNICA È ANCHE UN IMPORTANTE STRUMENTO PER PRESERVARE QUELLE IN VIA DI ESTINZIONE |
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In Italia sono circa 25 milioni le piante riprodotte con la tecnica della ´micropropagazione´, la maggior parte delle quali alberi da frutto e piante ornamentali da fiore e da giardino. “Per ‘micropropagazione’ si intende la coltura in vitro di specie vegetali in una forma miniaturizzata, in condizioni di illuminazione e temperatura controllate”, spiega Maurizio Lambardi, ricercatore dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Sesto Fiorentino. “Le micropiante sono mantenute così in condizioni di sterilità e trovano nel substrato gelificato, in cui sono inserite, tutte le sostanze nutritive di cui necessitano, sali minerali, vitamine, saccarosio, sostanze ormonali. Con la micropropagazione, le piante possono essere riprodotte molto velocemente, svincolando i laboratori commerciali dalla stagionalità tradizionale della propagazione per talea o per innesto. “Con questa tecnica si possono ottenere quantità molto elevate di piante ogni 3-4 settimane e in tutto l´arco dell’anno", prosegue Lambardi. Ma la coltura in vitro rappresenta anche un importante strumento per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione delle produzioni e la protezione del territorio. Se ne parlerà a Legnaro (Pd), il 20 e 21 novembre, nel corso del convegno “La micropropagazione in Italia: stato attuale e prospettive future”, organizzato dall´Ivalsa-cnr e da Veneto Agricoltura, con il patrocinio, tra gli altri, del Dipartimento Agroalimentare del Cnr. Tra le più importanti applicazioni della micropropagazione che verranno presentate al convegno si segnala l’uso delle micro-gemme che si formano in vitro per produrre ‘semi sintetici’ e per crioconservazione, tecnica innovativa per contenere la perdita di risorse genetiche. “Lo stoccaggio di gemme, meristemi, semi interi o embrioni, alla temperatura dell’azoto liquido (-196°C), permette il mantenimento del materiale vegetale in assoluta sicurezza genetico-sanitaria e per tempi praticamente illimitati”, prosegue Lambardi. “Per questo l’Ivalsa-cnr e Veneto Agricoltura si propongono la costituzione della ‘Criobanca del germoplasma veneto’, primo esempio in Italia di conservazione della biodiversità vegetale con questo tipo di tecnica. Se il progetto sarà finanziato, la criobanca ospiterà inizialmente varietà di melo, pero e di carciofo (‘Violetto di Sant’erasmo’ e ‘Violetto di Chioggia’), linee selezionate di radicchio (Chioggia, Treviso precoce e tardivo, Castelfranco) e aglio bianco polesano. Tutto germoplasma, questo, di grande valore e già riprodotto per micropropagazione presso il centro “Po di Tramontana” di Veneto Agricoltura a Rosolina (Ro)”. Sono previsti altri interventi sull’uso della micropropagazione di piante medicinali, per la produzione di biomasse o di piante micorizzate, da impiegare in programmi di rimboschimento, con il duplice obiettivo di protezione del territorio e di integrazione del reddito. . |
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ZZZZZZZ.. NIENTE PIÙ RONZIO SE NON SALVIAMO LE API ZZZZ.. DOLCE COME IL MIELE CI SEI SOLO TU |
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Niente più ronzio, miele e fiori se non iniziamo a difendere le nostre api! La raccolta del miele è stata praticata per millenni in Europa. Le prime tracce di arnie costruite dall´uomo risalgono al sesto millennio Ac circa, e le ultime? Secondo gli storici furono gli egiziani che per primi impararono ad addomesticare le api selvatiche, ma oggi giorno il riscaldamento climatico e le moderne fabbriche stanno facendo sparire il prezioso nettare e le sue operaie. I deputati hanno richiesto alla Commissione europea di agire prontamente in difesa delle api. Albert Einstein aveva avvertito che se "le api spariranno, la specie umana ne seguirà l´esodo poco dopo". Neil Parish, eurodeputata inglese e presidente della commissione parlamentare agricoltura che ha redatto la risoluzione, si è rifatta alle parole del più famoso tra i fisici per illuminare il problema: "se continueremo a non occuparci della popolazione delle api, ci saranno delle ripercussioni enorme sul nostro già instabile equilibrio della catena alimentare". Dolce come il miele ci sei solo tu - "L´unica ragione, a mio avviso, per essere un´ape è fare il miele e l´unica ragione per fare il miele è che così io lo posso mangiare", ma per quanto ancora l´orsetto goloso Winnie the Pooh potrà mangiare il suo amato miele? Gli scienziati hanno estimato che il 76% della produzione di cibo diretto al consumo umano dipende dal settore dell´apicoltura e che l´84% dei vegetali coltivati in europa dipendono dall´impollinazione. Dunque non sarà solo il miele a mancare sulle nostre tavole se non agiamo in fretta, e gli innamorati? Si dovranno accontentare di un "dolce come lo zucchero ci sei solo tu". Bee movie, non solo un cartone - Sembra una scena dall´ultimo film di animazione di Steve Hickner, Simon J. Smith "Bee movie" dove api parlanti smettono di impollinare i fiori e tutto il Central Park appassisce, eppure potrebbe essere la drammatica foto di un prossimo futuro non solo per il central park. Se le api smettessero di ronzare da un fiore all´altro non trasporterebbero il polline ai pistilli degli altri fiori e non avverrebbe più l´impollinazione incrociata (che permette la combinazione delle specie e garantisce la biodiversità del regno floreale). Nel film l´ape Barry capisce che senza l´impollinazione i fiori e tutta la vita vegetale è destinata a morire così come tutta la vita sulla Terra vista la mancata produzione di ossigeno. Gli eurodeputati hanno capito il rischio che stiamo correndo e hanno iniziato a reagire. Non c´è accordo nel mondo scientifico sulle ragioni della graduale estinzione delle api, in ogni caso le cause sono state identificate in: trasporti troppo lungo delle api, pesticidi, mancanza di differenze genetiche, cambiamento climatico e dell´ambiente, campo magnetico di pali elettrici e di cellulari. Sempre secondo Parish, "dobbiamo investire di più nella ricerca delle cause della graduale estinzione delle api così da poter agire prontamente. Fallire oggi, potrebbe voler dire una catastrofe domani". Le api hanno fame - Le monoculture troppo estese rendono difficile per le api trovare abbastanza nettare per alimentarsi. Per agire contro il mal nutrimento delle piccole operaie gialle e nere gli eurodeputati hanno proposto di creare una zona di recupero nelle grandi zone di semina. Le zone, dove cresceranno piante ricche di nettare, potrebbero essere create in quelle zone del terreno che sono più difficili da coltivare, si legge nella bozza preparatoria alla relazione della commissione agricola. In plenaria Mercoledì 19 gli eurodeputati chiederanno alla Commissione di legiferare sul settore dell´apicoltura per proteggere le nostre piccole amiche, o niente più pane burro e miele a colazione! . |
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GASTRONOMIA: PARTE IL PROGETTO PER VALORIZZARE E FAR CONOSCERE NEL MONDO I PRODOTTI TIPICI E LA GRANDE CUCINA DELL´EMILIA-ROMAGNA. |
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Bologna - La valorizzazione della gastronomia emiliano-romagnola passa anche dalla valorizzazione dello straordinario patrimonio di prodotti tipici e di materie prime di cui questa regione è ricca. Nasce da questa convinzione il progetto “La gastronomia in Emilia-romagna” presentato oggi a Bologna da Regione, Upi, Unioncamere. Due le iniziative già pronte a partire: un corso di cucina innovativa per giovani cuochi, con stage nei più grandi ristoranti emiliano-romagnoli che prenderà il via il 28 novembre a Salsomaggiore Terme (Pr) e un marchio di qualità per “premiare” i ristoranti che usano i prodotti tipici e a qualità regolamentata. “L’ Emilia-romagna– ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – può contare su due eccellenze che caratterizzano l’identità di questa regione: una cultura gastronomica di reputazione internazionale e un patrimonio di prodotti tipici unico in Europa con ben 26 Dop e Igp. Con questo progetto vogliamo valorizzarle entrambe, legandole insieme più di quanto ora non accada”. Partner del progetto, l’associazione “Cheftochef” che riunisce i cuochi “stellati” dell’Emilia-romagna, e i cui presidente e vicepresidente sono Igles Corelli del ristorante “Le Tamerici” (Ostellato Fe) e Massimo Bottura del ristorante “La Francescana” (Modena). “Per valorizzare la tradizione enogastronomica emiliano-romagnola occorre ripartire dal territorio e dai nostri prodotti tipici con un’operazione che è anzitutto un’operazione culturale per salvare la sapienza artigianale di tanti produttori“ - ha detto Andrea Zanlari presidente di Unioncamere, mentre Gabriella Montera e Luciana Garbuglia, presidenti rispettivamente della Commissione agricoltura e della Commissione turismo dell’Upi hanno sottolineato la necessità di puntare “sulla qualità dell’enogastronomia emiliano-romagnola in una chiave non localistica per portare le eccellenze regionali nel mondo”. Il corso per giovani cuochi - Partirà il 28 novembre per concludersi nel mese di luglio il corso per giovani cuochi che prevede materie come “valorizzazione e promozione dei prodotti tipici locali” e “impiego delle più recenti tecniche di elaborazione e cottura” e che si concluderà con 400 ore di stage nei più prestigiosi ristoranti emiliano-romagnoli. Promosso da Unione Europea, Ministero del Lavoro, Regione Emilia-romagna e Rete per la formazione specialistica ed alta in Emilia-romagna, il corso si rivolge a 20 studenti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore (ma le domande sono già 60) e ha, tra le imprese partner, l’ “Osteria Francescana” di Modena di Massimo Bottura in rappresentanza dell’Associazione “Cheftochef”. Si tratta sola della prima di una serie di iniziative formative pensate per promuovere la nascita di una nuova generazione di cuochi di alto livello, ma anche per aggiornare su prodotti, tecniche di preparazione e di cottura i ristoratori già attivi sul mercato. “Mancano ragazzi sul territorio “ ha detto infatti Igles Corelli, mentre Bottura ha definito il corso “un sogno che vogliamo regalare ai giovani, un’occasione di crescita lavorando con le materie prime nei nostri ristoranti”. Il marchio di qualità - Alcune esperienze sono già state realizzate in provincia di Forlì-cesena, Bologna e Reggio Emilia. L’obiettivo ora è di portarle a sistema. Il progetto “marchi di qualità” si propone di dare un riconoscimento ufficiale e immediatamente identificabile dai clienti a quei ristoranti che si impegnano a valorizzare nella preparazione dei loro piatti i prodotti tipici locali. Verranno stabiliti criteri omogenei, per un regolamento idoneo al governo del processo, in collaborazione con le varie associazioni: ristoratori, congreghe, sodalizi, gourmet. L’associazione “Cheftochef” - Interlocutore delle Istituzioni nelle diverse iniziative del progetto sarà l’associazione “Cheftochef” che riunisce il top della ristorazione emiliano-romagnola. Oltre a Corelli e a Bottura, dell’associazione fanno parte Andrea e Stefano Bartolini (Cesenatico e Milano Marittima): “La Buca” e “Salsedine”; Massimiliano Poggi (Bologna): “Il Cambio”; Valentino Marcattilli (Imola): “San Domenico”; Giovanni D´amato (Reggiolo, Re): “Il Rigoletto” ; Marcello e Gianluca Leoni (Trebbo di Reno, Bo): “Il Sole”; Pier Giorgio Parini (Torriana, Rn): “La Locanda del Povero Diavolo”; Alberto Faccani (Cesenatico): “Magnolia”; Aurora Mazzuchelli (Sasso Marconi, Bo): “Marconi”; Pierluigi Di Diego(ferrara): “Don Giovanni”; Marco Dalla Bona (Soragna, Pr):”stella D´oro”; Vincenzo Cammerucci(cesenatico): “Lido-lido”; Alberto Bettini (Savigno, Bo): “Amerigo”; Filippo Chiappini Dattilo (Piacenza): “Osteria al Teatro”; Massimo Spigaroli (Polesine Parmense): “Cavallino Bianco”; Paolo Teverini (Bagno di Romagna Fc): “Paolo Teverini”. . |
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L´ASTA MONDIALE DEL TARTUFO BIANCO A ROMA IL PROSSIMO 29 NOVEMBRE CELEBRAZIONE GASTRONOMICA, MA SOPRATTUTTO BENEFICA PER LA TOSCANA LOTTI PREGIATI DALLE PROVINCE DI AREZZO, PISA E SIENA |
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Firenze - La Toscana, terra di tartufi, non mancherà il prossimo 29 novembre all´appuntamento della grande asta internazionale del tartufo bianco italiano, patrocinata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, prevista a Roma con una diretta televisiva via satellite che collegherà in tempo reale la nostra capitale con diverse sedi in Asia, Emirati Arabi e Inghilterra. L´iniziativa è stata presentata oggi alla stampa proprio a Roma. Il tartufo bianco toscano da anni occupa un ruolo da protagonista assoluto sul mercato nazionale ed internazionale; basta ricordare il tartufo da un chilo e mezzo che fu battuto lo scorso anno e aggiudicato per oltre 300mila dollari. Proveniva dalle colline di San Miniato in provincia di Pisa, una delle zone di provenienza geografica riconosciute dalla legge regionale per la raccolta del prezioso tubero. Le altre località toscane riconosciute sono le Crete senesi, il Mugello, il Casentino, la Val d’Elsa, la Val Tiberina toscana. Zone giustamente rinomate per i tartufi, ma anche per la grande qualità di prodotti come l’olio, il vino, i formaggi, i salumi e decine di altri prodotti tradizionali. «La Toscana, come altre regioni produttrici italiane, ha aderito a questa iniziativa - afferma il presidente Claudio Martini - perché è un occasione per celebrare, insieme al ricercatissimo tartufo bianco pregiato proveniente dalla nostra regione, altre eccellenze dell’enogastronomia regionale. Ma è anche, e soprattutto, un´iniziativa benefica e filantropica». L´incasso dell´asta, nel corso della quale personalità del mondo dello spettacolo batteranno i vari lotti tra Roma, Abu Dhabi, Macao e Londra, verrà infatti devoluto a favore di organizzazioni benefiche operanti nei Paesi coinvolti; per l’ italia Telethon, per l’Inghilterra il Consortium for Street Children, per la Cina la Caritas di Macao. Quest’anno la Toscana parteciperà con quattro lotti provenienti dalle provincie di Arezzo, Pisa e Siena e dalle associazioni dei tartufai attive nei rispettivi territori. Nonostante l’andamento climatico del periodo primaverile-estivo, scarso di precipitazioni, la raccolta del bianco pregiato in Toscana, pur con quantitativi abbastanza ridotti, è risultata di qualità decisamente elevata; la tendenza degli ultimi giorni, con un aumento di ritrovamenti, fa ben sperare per presentare anche quest’anno lotti di altissima qualità e di dimensioni interessanti. . |
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UN ALBO PER I PRODUTTORI AGRICOLI DI QUALITÀ DEL LAZIO |
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Un albo dei produttori agricoli del Lazio per valorizzare l’agricoltura di qualità attraverso i Mercatini Verdi della Regione. Questa una delle proposte più importanti che faranno parte della programmazione dei Mercatini Verdi prevista per il prossimo anno. Ad annunciarlo Daniela Valentini, Assessore regionale all’Agricoltura, durante l’incontro che si è tenuto con i giovani e le imprenditrici agricole del progetto “Rea Silvia”, i mercati di vendita diretta che si tengono mensilmente nelle piazze di Roma. “Intrecciare una rete di vendita diretta dei prodotti delle imprenditrici negli agriturismo, creare gruppi d’offerta, aprire le porte delle aziende agricole al pubblico - ha continuato l’assessore Valentini - e stimolare la spinta dei consumatori verso i nostri territori di produzione per conoscere i prodotti, le pratiche agricole e il paesaggio. Sono queste le altre azioni che metteremo in moto per continuare a fare dei nostri Mercatini Verdi i testimonial più concreti e più efficaci del nostro modello di agricoltura che fa della qualità e della sicurezza alimentare un’opportunità di sviluppo per il settore e per tutta l’economia della regione”. “Un modello - ha spiegato - che dall’Assessorato all’Agricoltura abbiamo affermato in questi anni facendolo intrecciare su più fronti: dalle leggi sugli agriturismo, sui distretti rurali e gli Ogm, alle misure previste sul Piano di Sviluppo Rurale, ai nostri progetti di educazione alimentare e alle tante iniziative di commercializzazione dell’agricoltura di qualità Made in Lazio. Il successo di partecipazione e di pubblico che hanno fatto registrare i Mercatini Verdi in questi tre anni ci riempie di soddisfazione - ha concluso l’Assessore - e ci dà nuove energie per continuare a promuovere i giovani e le imprenditrici, la loro scelta di qualità, di sicurezza alimentare e di valorizzazione del territorio”. . |
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HAPPY DIET : LA DIETA DEL BUONUMORE! DIMAGRIRE SENZA PERDERE IL SORRISO. DA PARTE DEL DOTT. SALVATORE RIPA
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È una dieta specifica per gli uomini, per evitare che affrontino le giornate con l’umore un po’ a terra! Stress, lavoro, stanchezza, e lieve depressione hanno infatti un’azione negativa sull’umore e trasmettono al nostro organismo l’irresistibile bisogno di mangiucchiare snack e carboidrati. Il Dottor Ripa ha studiato una dieta ad hoc, in grado di risvegliare la serotonina (neurotrasmettitore che ha un’azione positiva sull’umore). Basterà seguire questa dieta caratterizzata dai colori delle verdure che aiutano a prevenire ed evitare il malumore. Dolci, frutta, pane, pasta, pizza sono inseriti, accanto a verdure ricche di acido folico: spinaci e asparagi. Il pesce ricco di vitamina D diviene alimento fondamentale soprattutto di inverno quando l’organismo risente della mancanza di luce solare. È molto semplice da seguire. È una dieta equilibrata, che permette di dimagrire sempre salvaguardando la propria salute di 3-4 chili al mese. Un occhio attento debbono però avere nei confronti dei carboidrati, tutti coloro che hanno problemi di glicemia. Per tutti gli altri, buona dieta! N. B. Quella che segue è uno schema di dieta standard che deve essere utilizzata da persone sane, in sovrappeso, di età superiore ai 18 anni,che svolgono una discreta attività fisica (corsa,tennis,calcio sci,palestra,golf 30-40 minuti al giorno) almeno 2-3 volte alla settimana: se, sulla base di questa dieta,si desidera una dieta personalizzata,basata sulla propria situazione clinica e sui propri gusti alimentari,un aiuto di farmaci in diluizione omeopatica per diminuire la fame e/o eliminare i liquidi in eccesso,insieme ad un controllo medico-specialistico costante per tutta la durata della dieta,allora è bene telefonare per avere un appuntamento per una visita con il Dr. Ripa allo 06/8546702 tutti i giorni feriali eccetto il sabato dalle ore 11 alle ore 19. Colazione, Tutti I Giorni: The verde o orzo, 12 biscotti secchi o 8 fette biscottate con marmellata Uno yogurt magro alla frutta A Meta’ Pomeriggio: un frutto o uno yogurt magro alla frutta o un the verde con due biscotti secchi o un pacchetto di cracker Lunedi’ Pranzo: 150 gr. Di pasta al pomodoro. Radicchio ai ferri. Cena: Spezzatino di vitello (250 gr. ) cotto al vino rosso. Bietola all’agro. Martedi’ Pranzo: 200 gr. Di bresaola con alcune scaglie di parmigiano. Insalata verde. Cena: Spigola (300 gr) al cartoccio (rosmarino, salvia, prezzemolo, etc). Insalata di carote, prezzemolo, basilico e limone. Mercoledi’ Pranzo: 200 gr. Di ricotta di pecora. Asparagi lessati. Cena: Petto di tacchino(250 gr) al limone. Finocchi al forno. Giovedi’ Pranzo: 250 gr. Di maiale magro . Melanzane ai ferri. Cena: Scamorza (200 gr) ai ferri. Insalata di pomodori. Venerdi’ Pranzo: 150. Gr. Di pasta con le vongole. Rape rosse con aceto. Cena : Filetti di triglia (300 gr. ) al vino bianco. Melanzane arrosto. Sabato Pranzo: 250 gr. Di petto di pollo ai ferri. Fettine di zucca grigliata. Cena: Una pizza margherita al piatto. Spinaci all’agro. Domenica Pranzo: 150 gr. Di ravioli al pomodoro . Fagiolini all’agro. Cena: Costolette di agnello (300 gr. )al forno. Patate (200 gr. ) al forno. Lunedi’ Pranzo:300 gr. Di filetto ai ferri. Asparagi lessati con aceto balsamico. Cena: 200 gr. Di crescenza fresca magra. Finocchi lessati. Martedi’ Pranzo:150 gr. Di pasta con acciughe e olive nere. Peperoni grigliati. Cena: 300 gr. Di calamari alla piastra. Spinaci alla veneziana (pomodori,acciughe,origano). Mercoledi’ Pranzo: 250 gr. Di carpaccio di manzo condito con limone e pomodorini. Biete lessate. Cena:300 gr. Di tonno sott’olio sgocciolato. Insalata di radicchio rosso. Giovedi’ Pranzo: 150 gr. Di gnocchi di patate al pomodoro. Insalata di lattuga. Cena: 2 uova strapazzate al pomodoro. Insalata di asparagi lessati al limone. Venerdi’ Pranzo:150 gr. Di tagliatelle alla bottarga. Pomodori grigliati. Cena: 300 gr. Di salmone affumicato. Zucchine lessate. Sabato Pranzo: 300 gr. Di trancio di tonno scottato alla griglia. Carote lessate. Cena: Pizza marinara (pomodoro,alici) al piatto. Fagiolini lessati al pomodoro. Domenica Pranzo:250 gr. Di manzo alla piastra. Verdure miste gratinate (un cucchiaio di pangrattato in totale, un dadino di mozzarella per ogni verdura,pomodoro) Cena: Calamari,piselli e cipolline (300 gr. Di calamari tagliati ad anelli e cotti in padella con un bicchiere di vino bianco,aglio,cipolla,timo,prezzemolo,100 gr di piselli freschi sgranati e 100. Gr di cipolline) È Bene Ricordare Che 1) Durante il giorno è possibile usare come anti-fame uno yogurt magro alla frutta ed un pacchetto di cracker integrali. 2) Per condire è bene usare sale iposodico iodato,aceto,aceto balsamico o limone, tutti gli aromi, 4-6 cucchiaini di olio extravergine di oliva al giorno,sempre “a crudo” sugli alimenti. 3) Le quantità delle verdure sono a piacere, eccetto dove espressamente indicato. 4) Ogni giorno è consentito mangiare 80 gr. Di pane,preferibilmente integrale. 5) Sia a pranzo che a cena è possibile aggiungere un frutto da scegliere tra mele, pere, arance o due frutti da scegliere tra kiwi e prugne. 6) Bere sempre almeno due litri al giorno di acqua oligominerale, preferibilmente non gassata: aiuterà a dimagrire e a sentirsi meglio. Dr. Salvatore Ripa Su www. Studiomedicoripa. Com: forum animato dai Pazienti, con le loro discussioni e domande, oltre ad una sezione dedicata ai Medici, con il calendario degli articolati seminari teorico-pratici, periodicamente organizzati dall’A. M. B. I. (Associazione di Medicina Biologica Integrata), di cui il dottor Ripa è Fondatore. Sito Internet: http://www. Studiomedicoripa. Com e-mail: info@studiomedicoripa. Com . |
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NEL 2009 PARTE A VALDOBBIADENE
IL MASTER IN CULTURA DEL CIBO E DEL VINO DI CA’ FOSCARI
ESPERIENZE IN AZIENDE LOCALI DEL COMPARTO, LEZIONI SUL CAMPO E NEI LUOGHI DELLA FILIERA,
PRODUTTORI IN CATTEDRA: UNA AUTENTICA SCUOLA A KM O
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Partirà il prossimo gennaio a Valdobbiadene, nel cuore delle colline del Prosecco, il Master universitario di primo livello in Cultura del Cibo e del Vino, che prevederà esperienze in significative realtà territoriali: il Master Universitario dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, diretto dal Prof. Gianni Moriani, nasce per rispondere alla sempre maggiore richiesta di qualificate competenze professionali nella gestione e valorizzazione del patrimonio alimentare e vitivinicolo. Studiare il cibo a partire dai suoi ingredienti in relazione ai territori di produzione, fino ai luoghi in cui viene consumato, evidenziando in primis il suo rapporto con l’ambiente e le tradizioni che influiscono sulla coltivazione dei prodotti agricoli e sulla preparazione dei cibi, proseguendo fino ad indagare i condizionamenti religiosi e sociali: questa è la base su cui è stato costruito il percorso didattico del Master in Cultura del Cibo e del Vino, sostenuto dal Comune di Valdobbiadene e da Bisol, Latteria Soligo, Jada, Antica Quercia, Jeio, Relais Duca di Dolle e da altre aziende del territorio, che si stanno avvicinando al progetto. La lunga e significativa evoluzione territoriale e culturale del nostro Paese ha contribuito allo sviluppo di una tradizione enogastronomica unica nel panorama mondiale. “L’importanza di questo settore è tale da essere diventato uno dei punti di maggior rilievo dell’economia nazionale e, quindi, diventa necessario formare nuove professionalità: siamo orgogliosi che parta proprio a Valdobbiadene il Master in Cultura del Cibo e del Vino” spiega Gianluca Bisol, esponente della famiglia di Viticoltori in Valdobbiadene dal 1542 e di Jada, linea di specialità gastronomiche veneziane “Sarà una Scuola a Km 0. Il fatto che il Master non si tenga in una metropoli, ma nel territorio rappresenta un fondamentale valore aggiunto, poiché trasmetterà un autentico sentire del prodotto, non filtrato: inoltre, sarà possibile un contatto diretto con produttori e titolari di importanti aziende del comparto, quindi con i possibili futuri datori di lavoro”. Un Master sul territorio, nel territorio, dunque: le lezioni non resteranno confinate in aula, ma si allargheranno ai luoghi della filiera del cibo, movendosi tra aziende agricole, cantine, distillerie, pastifici, caseifici, stabilimenti di torrefazione, ristoranti, caffè, archivi e biblioteche. “Questo Corso vuole creare una figura flessibile e moderna di esperto per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico” dichiara Gianni Moriani, già direttore del Master in Cultura del Cibo della Ca’ Foscari “Formeremo gestori di attività d’alta qualità del comparto agroalimentare, organizzatore di eventi culturali connessi alle risorse enogastronomiche, consulenti di enti pubblici e aziende private, valorizzatori e conservatori di testimonianze della cultura alimentare in archivi e musei etnografici, ricercatori e pubblicisti specializzati”. Dato il forte carattere interdisciplinare, al Master possono essere ammessi i laureati triennali o magistrali di qualsiasi disciplina: le lezioni frontali si terranno a Valdobbiadene (Tv), presso il centralissimo Palazzo Celestino Piva. Sono previste agevolazioni e facilities di vitto e alloggio per gli studenti: le domande di iscrizione dovranno pervenire entro sabato 20 dicembre 2008. . |
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LE 3 “C” PER PREVENIRE OBESITÀ E SOVRAPPESO NEI BAMBINI:
CEREALI PRONTI, COLAZIONE E COSTANZA
UNO STUDIO DIMOSTRA IL RUOLO DEI CEREALI PRONTI PER MIGLIORARE PESO, TRIGLICERIDI E COLESTEROLO DEI PIÙ PICCOLI
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I numeri dell’obesità infantile sono vistosamente in crescita. Il primo passo per combatterla si fa a tavola e a partire dal mattino. Consumare regolarmente la prima colazione a base di cereali pronti, latte e frutta aiuta a ridurre il rischio di sovrappeso e a migliorare i parametri metabolici (grasso corporeo, trigliceridi, colesterolo). Vediamo i risultati di uno studio fatto sui più piccoli e presentato oggi a Roma nel corso dell’intervento Kellogg’s in occasione del Iv convegno “Mangiare bene per vivere meglio”. C come Cereali: i risultati dello studio di Nutrition Journal Uno recentissimo studio[1] pubblicato su Nutrition Journal dimostra i benefici del consumo di cereali a favore del Bmi, dei trigliceridi e del colesterolo. E’ stato analizzato l’effetto generato da un aumento di cereali nella dieta di alcuni bambini obesi o sovrappesi. I soggetti, di età tra i 6 e i 12 anni, sono stati divisi in 4 gruppi. Per ciascun gruppo (ad eccezione del primo, detto di controllo) veniva chiesto di aggiungere alla dieta un consumo di cerali con diverse modalità: a colazione (secondo gruppo), a colazione e cena (terzo gruppo), a colazione ma facendo un programma di educazione nutrizionale (quarto gruppo). Già a 3 mesi dall’inizio dello studio si è osservata una significativa riduzione in termini di Bmi, trigliceridi e un incremento di colesterolo Hdl solo nei bambini che, oltre a mangiare cereali pronti a colazione seguivano un programma di educazione nutrizionale. “Tali dati – commenta il Prof. Gianni Bona, Vicepresidente della Sip, Società Italiana di Pediatria - mostrano che l’assunzione costante di cerali pronti nella dieta quotidiana, al fine di incrementare i carboidrati complessi e le fibre e di ridurre i grassi della dieta, si associa ad un miglioramento dei parametri metabolici e del peso solo se accompagnato da un’adeguata educazione alimentare”. “Si deve, peraltro, osservare – prosegue Bona - come l’intervento sia stato di soli 3 mesi: non si può escludere che un’osservazione prolungata possa determinare un miglioramento ponderale e metabolico anche nei gruppi in solo trattamento suppletivo con cerali, essendo stato dimostrato in studi epidemiologici come la corretta assunzione della colazione si associ ad un minor rischio di sviluppare sovrappeso o obesità[2]”. C come Colazione: sempre e bene Ma cosa mettere in tavola perché la nostra colazione sia sana e bilanciata? “L’introduzione dei cereali pronti per la prima colazione è – ricorda il Prof. Bona, Vicepresidente della Sip - corretta dal punto di vista nutrizionale, soprattutto se associati al consumo di latte e frutta, perché consentono un corretto apporto di carboidrati e di fibre, garantendo al tempo stesso l’introito di micronutrienti importanti come ferro, calcio, vitamina B6, B12 etc. ” Purtroppo, in Italia, la consuetudine della prima colazione è scarsa, come conferma una ricerca Eurisko[3] per Kellogg’s, da cui emerge che oltre 8 milioni di persone (17%) saltano la colazione. A questa percentuale va a affiancarsi il 15% di chi consuma solo un caffè e il 18% di chi fa colazione frettolosamente al bar. Altro fattore determinante per una sana colazione è il tempo. Quasi la metà di coloro che fanno colazione (46%) le dedica meno di 10 minuti. C come Costanza: lezioni di prima colazione a cura di Kellogg’s Per educare alla sana abitudine della prima colazione, Kellogg’s ha studiato un progetto, rivolto alla famiglia, dal titolo “Prima la colazione! 10 minuti mangiando sano” che si svolto nei principali musei per i bambini e sulle spiagge italiane. “Il tema – interviene Lucia Galluzzi, Responsabile Nutrizione e Corporate Affairs di Kellogg’s- è legato all’importanza di una sana colazione dal punto di vista nutrizionale e all’importanza di quei 10 minuti, cioè del tempo che tutta la famiglia deve riuscire a dedicare costantemente tutti i giorni, vivendolo sia come primo momento di educazione nutrizionale genitori-figli, sia come ‘spazio’ psicologico che aiuta ad affrontare meglio la giornata. ” [1] Rosado Jl, Arellano M, Montemayor K, Garcia Op, Caamano M. Nutrition Journal 2008; 7: 28 (doi: 10. 1186/1475-2891-7-28) [2] Utter J et al; J Am Diet Assoc 2007; 107: 570-576 [3] Indagine sulla prima colazione nella popolazione italiana - Gfk Eurisko, per Kellogg’s, su un campione di 1000 persone – Novembre 2007 . |
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DA BABINGTON´S
UN TE´ VITTORIANO A PIAZZA DI SPAGNA
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Da oltre 110 anni è sinonimo stesso di tè e di tradizione e ora, Babington’s, storica sala da tè di Piazza di Spagna, fa rivivere incanti e suggestioni dell´età vittoriana in occasione della presentazione di "Dolci, Sandwiches …e tè - Le ricette di Miss Babington", gustosissimo volume di ricordi e ricette, curato da Chiara Bedini, pronipote di quella Isabel Cargill che, a fine Ottocento, insieme all´amica e socia Anna Maria Babington, giunse a Roma per aprire una sala da tè assolutamente ´english style´ nel cuore della Città Eterna. Il libro, che sarà presentato dal 24 al 28 novembre, racconta la nascita, tra rituale e moda, dell´afternoon tea, divenuto ben presto l´appuntamento irrinunciabile con la bevanda più antica e diffusa nel mondo, sia in Oriente che in Occidente. Inventato da Anna Maria, settima Duchessa di Bedford, dama di corte della regina Vittoria, l´afternoon tea divenne ben presto un vero e proprio fenomeno di costume. Nelle dimore signorili, le padrone di casa davano sfoggio della loro ospitalità con cibi sempre più raffinati, argenterie, tovaglie ricamate e spesso anche con musica. Le riviste femminili dell’epoca e i libri di etichetta non parlavano d’altro e persino gli ateliers di moda iniziarono a ideare e proporre alla signore modelli e stoffe adatte a realizzare i tea gowns, abiti meno costrittivi, da portare senza corpetti e leggermente sopra la caviglia. Davvero molto anticonformisti per l’epoca…. Una tradizione, quella degli afternoon teas, oggi ancora vivissima in Gran Bretagna dove la famiglia Reale, mantenendo un’abitudine che risale alla Regina Vittoria, ogni anno apre i giardini di Buckingham Palace e invita migliaia di ospiti al più tradizionale e fastoso dei tea parties. «Quando nostra bisnonna Isabel assieme all’amica Anna Maria Babington giunse a Roma alla fine dell’800 - racconta Chiara che, insieme a suo cugino Rory Bruce, gestisce oggi la storica sala da tè di Piazza di Spagna - il tè si comprava solo in farmacia. Il bisogno di un luogo dove potersi prendere “a good cup of tea” e la necessità di trovare un’occupazione dignitosa per due signorine di buona famiglia portarono all’apertura di questa sala da tè. Da allora sono passati tanti anni, ma la tradizione tutta femminile del tè vittoriano continua grazie alle discendenti di Isabel, Dorotea prima e Diana oggi, che con amore sono sempre rimaste fedeli ai nostri sapori, alla nostra cucina, al nostro piacere di accogliere i clienti. E proprio per continuare nel segno della tradizione abbiamo voluto raccogliere, in questo libro, alcune delle ricette che la nostra bisnonna teneva in cucina e che, in parte, presentiamo ancora nei nostri menù. Sandwiches, dolci, torte, biscotti e marmellate che, oggi come ieri, non possono mancare sui tavolini da tè accuratamente apparecchiati nei salotti o nei giardini. Vogliamo condividere la nostra passione per il tè, e la nostra storia, con chi, oltre ad amare questa bevanda, sa apprezzare le cose belle. Perchè, oltre alle ricette e all’eleganza delle porcellane, delle tovaglie, degli argenti, dei fiori ciò che rende speciale questo rito è il calore che si crea intorno ad una tazza di tè: un’atmosfera intima che nella nostra epoca febbrile e distratta ci parla di cose belle e fatte bene!» La presentazione del libro sarà, comunque, solo il primo di una ricca serie di appuntamenti dedicati al tè e firmati Babington´s: «Per il 2009 - precisano Chiara e Rory - abbiamo ideato un calendario di eventi sul tè e il suo mondo, per diffondere una sempre più ampia cultura su questa bevanda anche grazie alla sinergia con Jane Pettigrew, vera ´guru´ internazionale del tè, Carla Massi, giornalista, scrittrice e ´sommellier del tè´ ed Antonio Sciullo, uno dei più grandi chef italiani che, per noi e per i nostri amici, preparerà uno speciale menù tutto dedicato al tè! » Il Locale A fine Ottocento, Roma era una città sospesa tra passato e presente, fortemente legata alle sue tradizioni ma anche aperta per accogliere un flusso di turisti sempre crescente. E, a visitarla, erano soprattutto i giovani inglesi nel corso del Gran Tour, il ‘viaggio della vita e dell’erudizone’ che li portava nelle principali città d’arte europee. Quella delle due giovani miss era, in realtà, una vera e propria sfida. Alla fine dell’Ottocento, infatti, Roma contava circa 60 caffetterie e il caffè rappresentava allora qualcosa di più di una semplice bevanda: era una moda, un vezzo, un rito collettivo che si compieva ogni giorno in più di un’occasione. Tutt’altro discorso valeva per il tè che, a quei tempi, per la maggioranza della gente rimaneva qualcosa di molto simile alle tisane medicinali. Basti pensare che nella prima edizione della Guida Monaci, pubblicata nel 1871, a Roma non era citata neppure una sala da tè per concedersi una tazza di questa bevanda accompagnata, magari, da un dolce o pasticcini. Sul finire del Xix secolo, tutta la zona di piazza di Spagna era diventata una vera e propria colonia inglese: medici, farmacie, librerie, negozi d’antiquariato, alberghi, tutti – assolutamente – di stampo molto british. Ecco perché Miss Babington e Miss Cargill si decisero al ‘grande salto’ e aprirono la loro sala da tè proprio nel cuore della “Roma inglese”, a piazza di Spagna 23 dove ha tuttora sede. . |
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DAL 22 AL 24 NOVEMBRE GOLOSARIA A TORINO
IL GUSTO TRA BOTTEGHE D´ITALIA E OPERE SOCIALI RACCONTATE DA PAOLO MASSOBRIO
LUNEDI LA 17^ GUIDACRITICAGOLOSA AL PIEMONTE E IL PREMIO CHOC À PORTER
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Torna sotto La Mole con i suoi mille prodotti raccontati sul Golosario, la manifestazione che celebra il sistema del gusto italiano e piemontese. Con Paolo Massobrio saranno coinvolti i migliori bottegai d´Italia, le eccellenze gastronomiche piemontesi che hanno avuto il "faccino radioso" e persino quelle prodotte dalle opere sociali che hanno scelto il gusto, in tutta Italia, come valore. Tra le peculiarità della Ix edizione di Golosaria che nasce, in Piemonte, da un fenomeno editoriale come la Guidacriticagolosa e poi dal best seller di mille pagine, Il Golosario di Paolo Massobrio, c´è la nuova location, ovvero i 7 mila metri quadrati della Piazza dei Mestieri di Torino (via Jacopo Durandi, 13), che dal 22 al 24 novembre ospiteranno l´evento. Nata tre anni fa, La Piazza dei Mestieri è ormai un simbolo della città capace di dare speranza e motivazioni quotidiane a 400 ragazzi che qui imparano un mestiere. Alla Piazza producono cioccolato, birra, pane e gestiscono un ristorante mettendo il gusto al centro del proprio progetto pedagogico. Ecco perché Papillon ha scelto questo luogo per l´appuntamento annuale con il gusto italiano e piemontese, che quest´anno avrà lo spazio "Degusto In Compagnia" riservato ad analoghe opere sociali e ai loro prodotti presenti sul Golosario 2009. Ci saranno quelli che partecipano al progetto del Good Food, come la Comunità di San Patrignano, la cooperativa Giotto che sforna panettoni nel carcere di Padova, le monache trappiste di Vitorchiano con le loro marmellate e naturalmente La Piazza dei Mestieri. Ma Golosaria, per la prima volta, ospiterà anche le botteghe mitiche d´Italia, ossia quei selezionatori eroici, uno per ogni regione d´Italia, che con la loro attività scovano i prodotti più curiosi nelle malghe di montagna o direttamente nelle aziende coltivatrici. Sono 20 eroi del gusto, che presenteranno una selezione di mille prodotti unica nel suo genere. Sempre nel weekend i visitatori di Golosaria potranno scoprire anche le eccellenze del Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino che quest´anno ha festeggiato sette anni di attività. Lunedì 24 novembre la giornata di Golosaria sarà invece dedicata ai produttori radiosi della Guidicacriticagolosa al Piemonte, Valle d´Aosta, Liguria e Costa Azzurra con banchi di assaggio e vendita che si affiancheranno a quelli del Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino. Tra le novità dell´edizione 2009 di Golosaria anche: le lezioni di cucina con Giovanna Ruo Berchera (sabato ore 18. 30 "La cucina degli amici. Quando suonano alla porta ospiti desiderati. E inaspettati"; domenica ore 11. 00 "Il pranzo della domenica: che soddisfazione, anche nell´era del low cost"); le degustazioni "Il Piemonte come non l´avete visto mai" (sabato ore 17. 00 "I migliori 5 salami in abbinamento ai 5 migliori pani e alle 5 migliori Barbera" con l´esperto degustatore Gionata Venesio; domenica ore 16. 00 "I migliori biscotti piemontesi e le loro creme" in collaborazione con Consorzio per la Tutela dell´Asti; ore 17. 30 "I 5 grandi mieli in abbinamento ai 5 grandi formaggi e ai Nebbioli del Nord" con l´esperta degustatrice Paola Gula; ore 19. 00 "La merenda sinoira con le Bollicine piemontesi" a cura di Consorzio di Tutela Alta Langa Metodo Classico e dei Ristoranti della Tavolozza); i laboratori professionali in collaborazione con Molino Quaglia (sabato ore 17. 00 "La farina in panetteria"; domenica ore 17. 00 "La farina nelle pasticcerie"; lunedì ore 11. 00 "L´utilizzo della farine nelle pizzerie"); le chiacchiere di gusto (domenica ore 18. 00 "Attualità di uno stile piemontese: ciò che abbiamo ereditato è ancora attuale oggi?" Con Barbara Ronchi della Rocca, esperta di bon ton; ore 19. 30 "La birra artigianale fatta in casa" con Davide Tessaro (homebrewer) in arte Tex; domenica ore 15. 30 "La festa è Adesso. Quando si celebra nella propria casa: gli inviti, le regole, il bon ton" con Barbara Ronchi della Rocca). Lezioni di cucina, degustazioni, laboratori e chiacchiere di gusto sono accessibili solo su prenotazione tramite www. Golosaria. It. Numerosi i momenti di confronto sul tema dell´alimentazione pensati nell´ambito dell´iniziativa. Sabato 22 novembre il saluto di apertura alle ore 15. 30 sarà "Sull´asse Mito, tra il 2011 e l´Expo 2015. Quale alimentazione?", alle ore 16. 00 si terrà invece la presentazione del libro "L´angelo dello shaker" con degustazione del cocktail Angelo´s dedicato al piemontese Angelo Zola, fondatore Aibes ed Iba, mentre domenica 23 novembre alle ore 17. 00 l´appuntamento sarà con il talk show di presentazione di Adesso 2009 "Della famiglia, del posto a tavola e della dieta sociale, C´entra ancora il gusto?" durante il quale Paolo Massobrio e Marco Gatti intervisteranno Aldo Bonomi, Giorgio Calabrese, Oscar Farinetti, Ernesto Olivero, Cristiana Poggio e Barbara Ronchi della Rocca. Sempre domenica alle ore 18. 30 verrà conferito il Premio alle eccellenze della multifunzionalità alimentare in collaborazione con Unicredit Group - Comitati Locali, mentre alle ore 20. 00 l´omaggio sarà a Nino Bergese, un piemontese che ha codificato la cucina italiana, con i fratelli Marcattilii del San Domenico di Imola. Lunedì 24 novembre gli appuntamenti saranno alle ore 10. 15 con "Le De. Co. Sono la carta di identità del Sindaco", il convegno sulle denominazioni comunali con gli autori del quaderno di Papillon cui seguirà il Riconoscimento ai Comuni Ada (Alta Densità enogAstronomica) con l´assegnazione alla De. Co. Dell´anno e alle ore 11. 30 con "Choc à porter: uno strumento ideale per servire il cioccolato a Torino", la premiazione del Concorso tra designer a cura di Camera di Commercio di Torino, con Comune e Provincia di Torino. Ma i riflettori di Golosaria lunedì alle ore 14. 30 si accenderanno sulla presentazione della Xvii edizione della Guidacriticagolosa al Piemonte, Valle d´Aosta, Liguria e Costa Azzurra con il riconoscimento ai migliori locali e ai migliori artigiani delle varie province. Per tutta la durata della rassegna sarà possibile degustare nell´Enoteca dei Top Hundred i 100 migliori vini d´Italia, ma gli appassionati di enologia potranno anche visitare la Mostra Internazionale "Di vino Ex Libris" composta da 240 Ex Libris a tema enologico promossa dalla Ca dj´ Amis di Claudia Ferraresi, progettata e curata dai collezionisti liguri Gian Carlo e Luigi Edoardo Torre. E da domenica a lunedì non mancheranno gli assaggi della cucina De. Co. (denominazione comunale) nell´area lounge curata da Patrizia Grossi del ristorante La Torre di Casale Monferrato ed i pranzi e le cene con menu in onore di Nino Bergese presso il ristorante della Piazza dei Mestieri, Golosaria si svolge con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e con il patrocinio e il contributo di: Regione Piemonte; Provincia di Torino; Città di Torino; Camera di Commercio di Torino. Golosaria è una manifestazione ad inviti. L´invito è scaricabile dal sito www. Clubpapillon. It dove sono previsti aggiornamenti quotidiani con il diario di Paolo Massobrio che svelerà, giorno dopo giorno, le curiosità legate alla manifestazione. . |
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IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI “BOLLICINE SU TRENTO”
DAL 27 NOVEMBRE AL 14 DICEMBRE LA RASSEGNA DEDICATA AL TRENTODOC
SPAZIO A DEGUSTAZIONI, LABORATORI CON CHEF “STELLATI” E AD UNA MOSTRA A TEMA
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Degustazioni, approfondimenti e laboratori enogastronomici dedicati al Trentodoc, ma anche un’interessante mostra con protagonisti i prodotti del territorio. Tutto questo, e molto altro, è “Bollicine su Trento”, la grande rassegna dello spumante metodo classico che dal 27 novembre al 14 dicembre animerà le sale dell’Enoteca provinciale, nella splendida cornice del cinquecentesco Palazzo Roccabruna. La rassegna si propone come una celebrazione delle qualità che fanno del pregiato spumante un prestigioso ambasciatore del Trentino in tutto il mondo. Con oltre il 35% della produzione nazionale, il territorio della farfalla è un punto di riferimento importante nel campo della spumantistica classica: Chardonnay e Pinot (bianco o nero), accuratamente vinificati e seguiti da una prolungata maturazione sui lieviti (nel caso delle riserve più blasonate può arrivare anche ai 10 anni), fanno di ciascuna delle oltre 8 milioni di bottiglie prodotte ogni anno un prodotto unico. La ghiotta novità dell’edizione 2008 vedrà alcuni chef insigniti della celebre stella da parte della Guida Michelin, cimentarsi nella preparazione di prelibatezze varie, accompagnate dalla frizzanti bollicine trentine, a testimonianza della grande versatilità di questo prodotto di eccellenza. L’appuntamento, a partire dalle 18, è per le serate del 27, 28, 29 e 30 novembre con “Trentodoc…alle Stelle”. Ad essere protagonista sarà la cucina di Emanuele Scarello (chef del Ristorante Agli Amici di Udine), Claudio Sadler (Ristorante Sadler di Milano), Paolo Donei (Ristorante Malga Panna di Moena) e Markus Baumgartner (Ristorante Maso Franch di Lavis). Palazzo Roccabruna sarà al centro di un altro grande evento, ovvero l’esposizione “I prodotti della terra. Artisti trentini tra Ottocento e Novecento”. In mostra una sessantina di lavori di alcuni fra i più noti artisti trentini scomparsi, capaci di rappresentare con estro, attraverso le proprie tele, la civiltà contadina locale, con accenti di grande intensità e profondo lirismo. Ecco allora che si potranno ammirare opere di Fortunato Depero, Gino Pancheri, Cesarina Seppi, Attilio Lasta e tanti altri. I lavori esposti sono fra loro diversi per tecnica (dalla pittura alla scultura, passando per le incisioni) e dimensioni, creando così un’interessante varietà visiva. Il filo conduttore è costituito dalla presenza di prodotti in grado di comunicare gusto e salubrità, quali mele, uva e vino. L’immagine che ne scaturisce è quella di un intenso riferimento al territorio, che per molti artisti è spesso anche la principale fonte di ispirazione. L’inaugurazione della rassegna è prevista alle ore 12 di giovedì 27 novembre. La manifestazione entra nel vivo già il giorno successivo, venerdì 28 novembre, quando è in programma la tavola rotonda dal titolo “Trentodoc. Per ogni cucina”, in programma presso Sala Calepini (sede della Cciaa di Trento, via Calepina, 13). Moderatore dell’incontro, al quale parteciperanno gli chef “stellati” citati sopra, sarà il giornalista del Gambero Rosso Marco Sabellico. . |
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A OFFIDA PRESENTAZIONE DELLA PRIMA EDIZIONE DELLA GUIDA AIS
LE MARCHE DA BERE
SARANNO PREMIATE LE MIGLIORI CANTINE REGIONALI PER 52 VINI TOP LAUREATI COME ECCELLENZE DEL TERRITORIO
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L’evento nella suggestiva sede dell’Enoteca Regionale di Offida (Ap) in programma domenica 23 novembre a partire dalle ore 16 sarà l’occasione per conoscere e degustare le 52 eccellenze regionali alla presenza delle autorità regionali, del presidente Ais Marche e dei produttori del territorio marchigiano Le Marche del vino si danno appuntamento a Offida, nella sede dell’Enoteca Regionale, domenica 23 novembre a partire dalle 16 per la presentazione della prima edizione de “Le Marche da Bere”, guida ai vini e ai prodotti tipici del territorio realizzata da Primapagina Editore assieme all’Associazione sommelier Ais Marche con il sostegno della Regione. Nel corso della presentazione verranno comunicati e premiati i vini top premiati con la menzione di eccellenza dalle commissioni dei sommeliers degustatori Ais. Con 460 pagine a colori, oltre 300 vini degustati, 173 cantine mappate, più di 1000 etichette segnalate, e ben 52 vini top laureati come “Eccellenze del territorio”, tutti i prodotti Dop e Igp la nuova guida Le Marche da Bere si candida a diventare un indispensabile vademecum per chiunque voglia vivere e viaggiare con gusto il territorio marchigiano. All’appuntamento, sul palco allestito nella sala dell’antico monastero di San Francesco, nel cuore del centro storico di Offida, ora sede dell’Enoteca Regionale, interverranno il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Raffaele Bucciarelli, il presidente Ais Marche Otello Renzi, il direttore di Unioncamere Fabio Brisighelli, il presidente di Vinea Ido Perozzi, il presidente di Assivip Gian Luigi Calzetta, Maurizio Magni direttore di Prima Pagina, da 5 anni editore delle guide regionali Ais di alcune regioni italiane, i titolari delle cantine premiate, e i partner istituzionali che hanno sostenuto il progetto della guida. Durante la presentazione verranno comunicate e premiate le “Eccellenze del territorio”, i 52 vini top laureati campioni dalle commissioni dei degustatori dell’Associazione Sommelier Ais Marche. Banchi d’assaggio allestiti all’interno dell’Enoteca a disposizione di autorità e stampa permetteranno di assaggiare e giudicare con l’aiuto dei sommelier Ais i vini top laureati accompagnati dai prodotti tipici della regione. La prima nuovissima edizione della guida “Le Marche da Bere” sarà in distribuzione nelle librerie e nelle edicole a partire da dicembre. Realizzate da Primapagina Editore, Associazione Sommelier Ais Marche, in partnership con la Regione, la guida rappresenta uno strumento prezioso per chiunque voglia conoscere le ricchezze enogastronomiche ed enoturistiche del territorio marchigiano. La guida sarà disponibile anche su internet al sito www. Marchedeivini. It. . . |
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IL FRANCIACORTA PROTAGONISTA A CREMONA
DEL FESTIVAL TORRONE&TORRONI NELLA CENA DI GALA DEL 21 NOVEMBRE
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Una cena all’insegna della tradizione culinaria locale e delle bollicine Made in Brescia Il Franciacorta sbarca a Cremona in occasione del Festival Torrone&torroni, in programma dal 21 al 23 novembre. Le bollicine bresciane sono state scelte dagli organizzatori per accompagnare la cena di gala, organizzata nella città del Torrazzo a Palazzo Trecchi, a cui prenderanno parte i rappresentanti delle istituzioni cittadine, numerosi e qualificati giornalisti enogastronomici ed i principali protagonisti dell’evento. Il menù sarà proposto dagli chef del Ristorante Aquila nera di Palazzo Trecchi e servito, portata dopo portata, in abbinamento con le varie tipologie di Franciacorta, considerati dagli organizzatori del Festival l’accompagnamento ideale per le diverse raffinate portate che saranno servite agli ospiti. “Il sodalizio con Cremona – spiega il Direttore del Consorzio per la Tutela del Franciacorta, Adriano Baffelli – si preannuncia ricco di stimoli e di fascino: l’eccellenza del Franciacorta si abbina alla cucina cremonese, ricca di storia e di pregevoli materie prime”. Prima della cena sarà consegnato alla showgirl Roberta Lanfranchi, il premio Torrone d’oro 2008, riconoscimento destinato ad un personaggio famoso di origine cremonese. Un’occasione speciale per entrare nell’atmosfera delle Festività di Fine Anno, e per ricordare la versatilità degli abbinamenti a tutto pasto del Franciacorta, straordinario ed apprezzato ambasciatore del Made in Italy. . |
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DAL 27 NOVEMBRE AL 1 DICEMBRE, TORNA EIN PROSIT
UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE E APPREZZARE LE PRELIBATEZZE DEL NORD-EST
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Terra di confine, dove si vive a contatto con una molteplicità di influenze gastronomiche (dalla Mitteleuropa all´Adriatico passando per il Carso), la Valcanale e il suo principale borgo, Tarvisio, raccolgono le delizie dei territori vicini : Carnia, Carso, Carinzia e costa friulana . Ein Prosit, manifestazione in programma dal 27 novembre al 1 dicembre - tra Tarvisio e la vicina Malborghetto - sarà per il decimo anno consecutivo, il teatro in cui i sapori di queste terre saranno protagonisti in una cinque giorni ricca di occasioni e appuntamenti per scoprire gusto e segreti di tanti prodotti straordinari. Ein Prosit è un’iniziativa a cura del Consorzio Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo, in collaborazione con Agenzia Turismo Fvg, dedicata in primo luogo alla valorizzazione dei vini da vitigno autoctono italiani ed internazionali. Nel cinquecentesco Palazzo Veneziano di Malborghetto sarà possibile degustare i vini di oltre 150 aziende italiane (fra cui una ricca rappresentanza friulana) e internazionali (con vini da Austria, Croazia, Gemania e Slovenia) e partecipare a ben 18 Degustazioni Guidate. Accanto ai vini, Palazzo Veneziano ospiterà la sezione Culinaria che coinvolgerà 40 produttori e delizie locali dai sapori indimenticabili. Qualche esempio per stuzzicare il palato? Fra le specialità proposte sarà possibile gustare lo Jamar, traducibile con formaggio di grotta (jama). Le forme trascorrono sei mesi appese in un sacco a settanta metri di profondità, temperatura costante tutto l´anno e umidità al 90%. Il risultato è un sapore incredibile: sembra di gustare tartufo ed erbe di campo in un unico morso. Una vera esperienza a sé, così come il formà di frant, forse il più famoso del Friuli. E’ una miscela di formaggi di vari tipi che vengono frantumati, lavorati a mano con l´aggiunta di sale, pepe e aromi e poi deposti in un cilindro di legno pregiato, isolati da uno strato d´acqua salata. Dopo qualche settimana, le forme sono pronte. Indimenticabili. Da queste parti, poi, il sinonimo di dessert è la gubana. E’ una pasta lievitata avvolta su se stessa, una chiocciola ripiena di nocciole, amaretti, noci, pinoli e uvetta. Un dolce capace di rimanere fragrante per mesi. Gli esploratori del gusto sono avvertiti ! www. Einprosit. Org . |
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SPECIALE CAPITALI: CERCA LE CAFFETTERIE VERGNANO 1882 IN TUTTO IL MONDO
28 COFFEE SHOP NELLE CITTÀ D’ITALIA, D’EUROPA E DEL MONDO: PER ASSAPORARE IL GUSTO DI UN BUON CAFFÈ ANCHE ALL’ESTERO!
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Per chi è in visita o a spasso in qualche capitale del mondo, da Parigi a Hong Kong, da Londra a Manama, bastano anche solo 5 minuti per concedersi un buon espresso preparato con ottime miscele e un menu “italiano” con ricette inedite, studiato appositamente per gli amanti dell’italian style e del gusto raffinato. Caffè si, ma di design: in Italia e all’estero, infatti, sono presenti 28 caffetterie a marchio Caffè Vergnano 1882, tutte pensate per offrire un vero caffè all’italiana e una pausa relax elegante e confortevole in locvali piacevoli e di stile. Una tappa obbligatoria nel proprio itinerario di viaggio! Il progetto Caffè Vergnano 1882 comprende una rete di 28 caffetterie, di cui due recentemente inaugurate, Londra, South Bank, Royal Festival Hall, e Qatar, Villaggio 8, Unit 11 – Doha e due di prossima apertura, in Bahrain (tra dicembre e gennaio) e a Mestre. Si tratta di locali raffinati ed eleganti, ispirati all’architettura e allo stile europeo di inizio secolo, in cui è possibile gustare un espresso perfetto dagli aromi tradizionali e inconfondibili e specialità culinarie italiane. Luoghi ideali per conoscere e apprezzare fino in fondo il sapore e l’atmosfera del caffè italiano, ma anche per restituire la dovuta dignità alla pausa caffè e scoprirne menu inediti, studiati appositamente per questi locali, in un relax garantito da ambienti semplici e piacevoli. Entrare in un Caffè Vergnano 1882 significa tornare all’eleganza delle caffetterie di inizio Novecento, ritrovare aromi, profumi e colori della nostra tradizione, senza rinunciare, però, ai gusti e al design contemporanei. E con il Passaporto Republic of 1882, indispensabile compagno di viaggio nelle città d’Europa e d’oltreoceano, è possibile collezionando i timbri di ogni Caffè Vergnano 1882. In questo modo si ha la possibilità di vincere un viaggio di lusso per due persone in una delle principali capitali europee. Basta ritirare il passaporto alla prima tappa. Con soli 5 timbri di 5 Caffè Vergnano 1882 diversi, invece, verrà regalata una fornitura speciale di Caffè Vergnano. Per maggiori informazioni: www. Caffevergnano. Com . |
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IL CELEBRE RUM VENEZUELANO FA UNA NUOVA SCELTA CORAGGIOSA: “ESCRIBE TU HISTORIA”: IL NUOVO VIAGGIO DI PAMPERO
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Il celebre rum venezuelano fa una nuova scelta coraggiosa: quella di lasciare il carattere ruvido dei “peggiori bar di Caracas” per celebrare la centralità dell’individuo e delle sue scelte. Mettendosi in viaggio, un viaggio in moto senza destinazione, duro e faticoso, come dure e faticose sono le scelte importanti, Pampero vuole ispirare le persone a prendere in mano le redini della propria vita e, in questo modo, a "scrivere la propria storia". Ideato da Leo Burnett Italia, “Escribe tu historia” è il reportage dell’ itinerario di un motociclista che ha scelto di esplorare un Sud-america a volte amico, a volte insidioso; un viaggio nel corso del quale si trova ad affrontare difficoltà ed imprevisti, in cui ha l’occasione di fare incontri inaspettati e di condividere le proprie esperienze, così come di fermarsi. Perché anche fermarsi è una scelta. Il viaggio è il mezzo che gli consente di mettersi alla prova, di confrontarsi con se stesso – un modo per riscoprirsi. Accompagnate da una voce fuoricampo che invita a non “percorrere ogni giorno la stessa strada”, a non abbandonarsi alle abitudini, perché “essere vivo richiede uno sforzo maggiore del semplice respirare”, le frequenti inquadrature in soggettiva vogliono consentire l’identificazione con il protagonista, facendo sentire lo spettatore in sella alla motocicletta e alla guida del proprio destino. “Escribe tu historia’ è molto più che il claim di una nuova campagna, è il concept di un nuovo posizionamento”, dichiara Henri Sizaret, direttore marketing Diageo Italia. “Pampero è sempre stata una marca di carattere, all’insegna dei valori forti; ora che la sua identità è consolidata e che la sua immagine è nota, abbiamo scelto di mettere al centro della comunicazione il consumatore, permettendogli di immedesimarsi. Per noi si tratta di una campagna manifesto, che va ben oltre la comunicazione del prodotto”. Sergio Rodriguez, Group Creative Director di Leo Burnett Italia, dichiara: “Escribe tu historia’ è il risultato di una scelta strategica decisa. Siamo partiti per il Sud America per girare uno spot, e abbiamo prodotto un film. Un film che trae ispirazione dalle pellicole “on the road”, un film che stacca dal linguaggio utilizzato in questa categoria”. Girato on the road in Sud-america, il film è diretto dall’australiano Mark Molloy, regista pluripremiato e già autore di diverse campagne per brand come Coca-cola, Nokia, Xbox. La creatività è stata sviluppata, sotto la direzione creativa di Sergio Rodriguez – Group Creative Director - dall’ art director Corrado Cardoni e dal copywriter Joseph Menda. La colonna sonora è stata ideata e realizzata da Fabrizio Baldoni, Gino De Stefano e Paolo Re per Green Movie. La casa di produzione è Mercurio Cinematografica. Realizzato in tre differenti secondaggi lo spot, nella versione da 30” e 15”, sarà pianificato sulle principali emittenti televisive nazionali, sui canali musicali e digitali, nei cinema; la versione integrale da 85” sarà invece visibile su internet. Per la prima volta, infatti, Pampero sarà presente anche sul web, oltre che con una serie di banner video, con il sito www. Escribetuhistoria. It: un luogo pensato per tutti coloro che trovano nella forza delle scelte personali una filosofia di vita. Un sito in cui raccontare e condividere le proprie esperienze, le proprie scelte, la propria storia. Www. Escribetuhistoria. It . |
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TONNO BASSO IN SALE: GUSTO E SALUTE NELLA NUOVA PROPOSTA NOSTROMO
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Materie prime altamente genuine e rigore nel processo produttivo alla base della soluzione di Nostromo. Da oggi il gusto originario e le proprietà benefiche del pesce azzurro sono alla portata di tutti. Uno sguardo attento a chi, per necessità o per semplice desiderio, predilige alimenti naturali, di qualità e a basso contenuto di sale. È a questi consumatori che Nostromo dedica la linea di tonno “basso in sale”, nelle referenze tonno al naturale e all’olio extravergine di oliva. Questa linea garantisce una riduzione fino all’80% della concentrazione di sale in ogni scatola rispetto alle tradizionali confezioni ed è il frutto di un’attenta selezione delle materie prime e di un accurato processo di lavorazione delle stesse. Il tonno Nostromo così prodotto non è dunque solo “naturale” e in linea con una corretta alimentazione, ma è in grado di conservare allo stesso tempo il sapore tipico di questo alimento. Compatto e tenero, il tonno a basso contenuto di sale si scioglie delicatamente al palato liberando un mix di gusti e profumi inediti. Ottimo degustato da solo, si presta ottimamente anche ad essere abbinato ad altri alimenti. Questa tipologia di prodotto, infatti, è in grado di adattarsi perfettamente ad ogni ricetta da quella più semplice a quella creativa per impreziosire le tavole con piatti tipici, originali e leggeri. La linea Tonno basso in sale Nostromo è disponibile in confezione da 3 per 80 gr. Ad un prezzo a partire da 2,50 euro. . |
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PURA ARTIGIANALITA’ PER L’ESCLUSIVA CONFEZIONE REGALO FIRMATA
LA SFOGLIA
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Nasce da un unico blocco di legno, interamente lavorato ed inciso a mano, la preziosa scatola di tortelli firmata da Corrado Zamboni titolare del laboratorio artigianale di pasta fresca La Sfoglia. Uno scrigno esclusivo di gusti per soddisfare tutti i palati. 20 tortelli personalizzati in base ai desideri del singolo cliente che può scegliere all’interno di un ampio ventaglio di proposte: dai tradizionali tortelli di zucca o ai funghi fino agli innovativi tortelli all’ananas o cioccolato, fichi e rum. La scatola può essere ordinata ed acquistata solo su richiesta presso il laboratorio www. Lasfoglia. Net . |
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