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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Gennaio 2009
BRUXELLES, PRESIDENTE BARROSO SULLA RISOLUZIONE DELLA CRISI DEL GAS TRA RUSSIA E UCRAINA  
 
 Bruxelles, 22 gennaio 2009 – Di seguito la dichiarazione del Presidente Barroso sulla risoluzione della crisi del gas tra Russia e Ucraina: Finalmente oggi possiamo rallegrarci del ripristino dell´erogazione del gas in Europa. La Russia ha riaperto le saracinesche del gas questa mattina e l´Ucraina ne ha autorizzato il transito. I nostri supervisori in loco ci comunicano che il flusso di gas è tornato normale, la pressione sta montando nel sistema e il gas attraversa la frontiera ucraina verso la Slovacchia. Possiamo finalmente annunciare ai cittadini europei che il gas sta finalmente scorrendo verso l´Europa. Nelle ultime tre settimane abbiamo lavorato giorno e notte per questo risultato. In particolare ho avuto colloqui approfonditi e frequenti con il presidente Medvedev e il primo ministro Putin per la controparte russa e con il presidente Yushenko e il primo ministro Tymoschenko per la controparte ucraina. Ho sempre chiaramente insistito sul ripristino immediato dell´erogazione di gas. Desidero ringraziare in modo particolare il commissario Andris Piebalgs e i suoi servizi, che hanno lavorato indefessamente in questo frangente, così come il primo ministro Topolanek e la Presidenza della Repubblica ceca, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto. Si è trattato di uno sforzo congiunto e di una posizione espressa effettivamente "con una sola voce". Vale la pena ripercorrere brevemente gli interventi della Commissione. Abbiamo costituito una squadra di monitoraggio in loco circa una settimana fa, che si è rivelata fondamentale per creare un clima di fiducia. Quando tuttavia è apparso chiaramente che ciò non era sufficiente la Commissione si è fatta promotrice di un accordo sulle "Condizioni per la missione di monitoraggio". Infine, quando si è evidenziata la necessità di raggiungere un accordo concernente tutti gli obblighi contrattuali per poter ripristinare il transito di gas, Andris ed io abbiamo esercitato una grande pressione affinché si tenessero colloqui diretti e sostanziali tra le parti ad alto livello politico, che hanno ora condotto alla composizione della controversia. Buone notizie, quindi. Allo stesso tempo è però difficile rallegrarci per la conclusione di qualcosa che non avrebbe dovuto avverarsi fin dall´inizio. Riteniamo del tutto inaccettabile che i consumatori di gas europei siano stati tenuti in ostaggio in questa controversia tra Russa e Ucraina. Dobbiamo pertanto trarne la lezione. In effetti, tutte le parti coinvolte devono farlo, ma io vorrei evidenziare qui le questioni principali per quanto riguarda noi. In primo luogo, la solidarietà all´interno dell´Ue e con i paesi limitrofi ha funzionato. Le misure di attenuazione adottate dalle società dell´Unione europea e dagli Stati membri hanno consentito a quasi tutti i paesi di affrontare la situazione con successo. In secondo luogo, tuttavia, dobbiamo fare in modo di non trovarci più in una simile posizione in futuro. L´anno nuovo si inaugura con i fuochi d´artificio, non con una crisi del gas. Non possiamo permettere che una tale situazione si ripeta a distanza di un anno. Dobbiamo smettere di limitarci a parlare di sicurezza degli approvvigionamenti di energia e cominciare a prendere provvedimenti concreti. Il Riesame strategico della politica energetica, effettuato dalla Commissione europea e pubblicato nel novembre scorso, definiva una serie di raccomandazioni che ora dovremmo cercare di attuare rapidamente. - In particolare, dobbiamo promuovere lo sviluppo rapido di infrastrutture per il fabbisogno energetico dell´Ue; incoraggiare sia la diversificazione delle fonti energetiche sia le vie di transito. Desideriamo che venga approvata rapidamente in sede di Consiglio la proposta della Commissione che chiede di destinare 5 miliardi di euro ancora inutilizzati agli investimenti nelle infrastrutture, in particolare nel settore dell´energia. - Dobbiamo portare a termine il terzo pacchetto di misure sul mercato unico dell´energia che si trova in fase di definizione. Ciò comporterà più trasparenza per le reti, nello stoccaggio e nella domanda di energia. - Infine, ma non certo in ordine di importanza, dobbiamo essere meglio preparati per la prossima crisi. Gli Stati membri si devono equipaggiare per il prossimo inverno. Ciò significa apportare rapidamente delle modifiche alla direttiva sulla sicurezza dell´approvvigionamento di gas naturale e la Commissione presenterà quanto prima proposte dettagliate in merito. Non perdiamo di vista però la situazione complessiva. Questo spiacevole episodio ci ricorda che l´Ue deve affrontare seriamente la questione della sicurezza energetica. Ma abbiamo dimostrato che l´Europa prende tutte le misure necessarie per assicurare che i suoi cittadini non rimangano al freddo. La sicurezza energetica comincia a casa propria. Per concludere, vorrei ricordare che l´efficienza energetica, le fonti rinnovabili, tutti gli interventi per ridurre le emissioni di carbonio diventeranno ancora più urgenti in futuro. Le misure volte ad assicurare gli approvvigionamenti energetici e quelli volti ad affrontare i cambiamenti climatici si rinforzano a vicenda. Il messaggio che porterò al Consiglio europeo di marzo è che ora dobbiamo seriamente diversificare e investire nella futura sicurezza degli approvvigionamenti energetici per l´Europa. .  
   
   
UE, ANTONIO TAJANI: LA PIRATERIA E GLI ATTI DI RAPINA ARMATA CONTRO LE NAVI  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2009 - Di seguito una dichiarazione di Antonio Tajani Vicepresidente della Commissione europea, commissario per i Trasporti su La pirateria e gli atti di rapina armata contro le navi: “Signore e signori, permettetemi innanzitutto di salutarvi e di ringraziavi per aver accettato di contribuire con la vostra professionalità ad una necessaria analisi interdisciplinare del fenomeno pirateria al fine di individuare risposte adeguate dal punto di vista legislativo, organizzativo ed operativo. Il tema di questo seminario è di stringente attualità e sono estremamente interessanti le prospettive d´analisi da voi offerte. Gli atti di pirateria e rapina armata contro le navi rappresentano una grave minaccia per la vita degli equipaggi e dei passeggeri, per la sicurezza della navigazione, per l´economia dei trasporti marittimi e per la stabilità e sicurezza degli Stati che si affacciano sul mare. Tale preoccupazione diviene oggi ancora più acuta in un periodo in cui è sempre più essenziale poter contare sull´ approvvigionamento via mare di risorse energetiche e sul libero e sicuro transito nelle "vie marittime vitali" per l´Europa. Dobbiamo riflettere attentamente su quanto accaduto e su come il prezzo del greggio sia cresciuto dell´ 1,4%, all´indomani del sequestro e dirottamento della superpetroliera Sirius Star con le sue 300,000 tonnellate di petrolio, avvenuto il 17 novembre 2008. Questo dato da solo è allarmante, anche senza evocare lo spettro dell´impazzimento dei prezzi che potrebbe derivare da un sempre più massiccio ri-orientamento sulle rotte via Capo di Buona Speranza delle navi attualmente impegnate sulla direttrice Est-ovest a seguito degli atti di pirateria nella Zona del Corno d´Africa . Gli atti di pirateria e di rapina armata preoccupano seriamente la Commissione, poiché per via marittima transita il 90% del traffico mondiale e circa il 40% della flotta mercantile mondiale batte la bandiera di uno Stato membro. Dobbiamo inoltre ricordare che il Trattato istitutivo della Comunità Europea include specifiche competenze comunitarie in materia di trasporto, motivo per cui ci siamo riuniti oggi: contribuire alla protezione del trasporto marittimo. Per accennare alla rilevanza del fenomeno faró riferimento ai dati statistici forniti dall´Imo, ben consci che gli stessi sono relativi ai soli casi ufficialmente denunciati, nonostante vi sia motivo di ritenere che il reale numero degli attacchi perpetrati contro le navi sia sicuramente maggiore, specialmente per quanto attiene gli atti di rapina armata. La ritrosia di navi, armatori e autorità pubbliche a denunciare gli atti di pirateria di cui sono vittime potrebbe trovare una plausibile spiegazione, ma non giustificazione, in motivazioni quali la diminuzione del grado di affidabilità percepita dai clienti potenziali, o all´interno del consesso internazionale, ovvero in aspetti quali l´incremento dei premi assicurativi. Nonostante nel quadriennio 2003-2006 si sia potuta constatare una flessione del numero degli attacchi su scala globale, il passato 2007 ha visto un preoccupante incremento del numero di questi crimini pari al 17%. Nel 2008 il fenomeno si è ulteriormente acuito, sia per la quantità sia per il grado di violenza esercitata, nel Golfo di Guinea e nel Corno d´Africa, dove ad un´endemica attività criminale di "basso profilo" si sono affiancati altri fattori quali la connotazione politica (specialmente in Nigeria) ed il livello di organizzazione raggiunto (in particolare in Somalia). Notoriamente è proprio nel Corno d´Africa che si è registra un inasprimento del fenomeno. Nel Golfo di Aden e nell´Oceano Indiano occidentale, al largo delle coste della Somalia e, in misura minore, anche del Kenya, il numero degli attacchi nel 2008 è praticamente raddoppiato rispetto al 2007. Ovviamente l´analisi dei motivi che hanno contribuito all´acuirsi di tali fenomeni non è di facile semplificazione ma, per brevità di discorso e per quanto attiene la Somalia, non possono non essere citati alcuni fattori di ordine geografico, sociale e politico. Essi sono: 1. L´estensione della linea costiera della Somalia (2. 100 miglia nautiche, pari ad oltre 3. 500 Km) e la conformazione del Golfo di Aden, che con lo Stretto di Bab el Mandeb, costituisce un vero e proprio "collo di bottiglia" per i flussi di traffico utilizzanti il Canale di Suez, in entrambe le direzioni; 2. L´ entità dei flussi di traffico: il Golfo di Aden è attraversato da oltre 20. 000 navi mercantili ogni anno; 3. La valenza strategica delle merci trasportate: su queste rotte è trasportato circa il 12% del greggio mondiale, senza considerare gli altri idrocarburi fonti di energia (gas naturale liquefatto, carbone, ecc. ); 4. L´assenza di una capacità effettiva di esercitare attività di prevenzione, sorveglianza e repressione dei fenomeni criminosi da parte del Transitional Federal Government of Somalia (Tfg) e delle Puntland Authorities; 5. La situazione di estrema povertà che affligge un terzo della popolazione, la conflittualità interna, la corruzione diffusa e, in alcuni casi, la connivenza delle istituzioni locali che hanno consentito la creazione di fenomeni associativi e di emulazione sfociati in veri e propri "safe heaven" per le attività di pirateria. L´individuazione di coerenti forme di risposta al problema è reso ulteriormente difficile dalla "vischiosità" dello scenario. Basti pensare come ai tradizionali gruppi di pirati somali maggiormente attivi negli scorsi anni (National Volunteer Coast Guard, Merka Group, Somali Marines e Puntland Group) si siano recentemente sostituite nuove bande, una ventina circa, che hanno perso l´originaria connotazione di appartenenza ai clan territorialmente dominanti. Si è infatti potuto notare come la localizzazione delle basi operative e la provenienza delle maestranze (fenomeni di emigrazione ed emulazione) risultino influenzate dall´espansione islamica che, come avvenuto nel 2007 durante il breve periodo di predominio dell´Unione delle Corti Islamiche (Uic), è sostanzialmente avversa a tale pratica criminosa. Comunque, benché le autorità tradizionali (helders) e la maggior parte delle milizie islamiche riconducibili all´ex Uic (ora rifondatosi in Alliance for the re-liberation of Somalia- Ars) siano ufficialmente contrarie all´attività di pirateria e di rapina armata, è da evidenziare come alcuni recenti comunicati delle milizie del gruppo Al-shabaab, rilasciati in occasione dell´ancora irrisolto caso della nave ucraina Faina (con a bordo un carico di munizioni ed armamenti, tra cui 33 carri armati), non siano un segnale rassicurante. Ciò soprattutto se si considera che tale gruppo è stato inserito dagli Usa nella lista delle organizzazioni terroristiche nel luglio 2006 per le presunte connessioni con Al-qaeda. Dopo questa rapida analisi dobbiamo delineare le direttici lungo le quali ricondurre le attività delle istituzioni comunitarie a supporto dei compiti che sia gli Stati membri sia i cluster dell´industria marittima devono espletare. Riteniamo che la politica comunitaria debba nell´immediato agevolare le attività di prevenzione, deterrenza e repressione della pirateria,nell´ottica di contenimento del fenomeno nel breve periodo, mentre per il medio-lungo termine le stesse devono essere affiancate da attività tese alla riduzione delle cause prime dell´instabilità nell´area: povertà e violenza. Pensiamo quindi che ogni sforzo debba essere fatto anche per assicurare la presenza in Somalia di uno Stato efficace oltre a promuovere la capacità degli altri Stati rivieraschi della regione di ristabilire un quadro di legalità in mare, coerente sia con il diritto interno sia con il diritto internazionale. Solo l´attuazione simultanea e sinergica di queste strategie potrà condurre all´eliminazione del fenomeno. In conformità con queste linee strategiche la Comunità ha adottato il regolamento n. 725/2004 che inserisce esplicitamente la pirateria tra quegli atti illeciti dolosi contro cui deve essere assicurata la protezione del trasporto navale comunitario. È mediante questo strumento legislativo che intendiamo agevolare l´applicazione negli Stati membri della Risoluzione dell´Assemblea dell´Organizzazione Marittima Internazionale (Imo) n. 1002(25) del dicembre 2007 sulla prevenzione e protezione delle navi dagli atti di pirateria e di rapina armata lungo le coste della Somalia. Il seminario di oggi si fonda su queste premesse e siamo fiduciosi che da esso possano scaturire utili indicazioni per una più coerente applicazione dei rilevanti strumenti legislativi internazionali. Crediamo inoltre che da questo seminario possano scaturire anche utili informazioni e "migliori pratiche" per le Compagnie, i Comandanti e gli equipaggi delle navi che giornalmente si confrontano con la minaccia della pirateria. Vogliamo infine evidenziare la volontà della Commissione di contribuire alla realizzazione dei piani strategici delineati dall´Imo per la regione del Corno d´Africa e mi è particolarmente gradito formulare i migliori auspici per il prossimo, e spero decisivo, meeting che si terrà a Djibouti. Grazie e buon lavoro. .  
   
   
WORKSHOP SUGLI ASPETTI ETICI DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO DELLE TIC  
 
 Amburgo, 22 gennaio 2009 - Il 5 marzo si terrà ad Amburgo (Germania) un Workshop sugli aspetti etici della ricerca e dello sviluppo delle Tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic). Aumenta sempre di più l´attenzione dedicata agli aspetti etici legati alla ricerca e all´innovazione. In campi come quello delle scienze biologiche gli aspetti etici sono chiaramente comunicati. Per coloro impegnati nello sviluppo delle Tic queste preoccupazioni non sono però sempre così ovvie. Il workshop è pensato per assistere coloro impegnati in settori soggetti a revisione etica e ai responsabili dei finanziamenti Ue che vogliono offrire consigli sulla revisione etica del Settimo programma quadro (7°Pq). L´evento offre anche la possibilità ai ricercatori e agli altri partner dei progetti di ricerca di individuare gli aspetti etici legati al loro lavoro, aiutandoli così a rispettare gli standard del 7°Pq e di altri programmi di ricerca e sviluppo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://tutech. De/euwork .  
   
   
EUROPA: FONDI FESR; CHIODI CONVOCA IMPRESE E ISTITUZIONI ABRUZZESI  
 
 L´aquila, 22 gennaio 2009 - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, chiama a raccolta istituzioni, associazioni di categoria e imprese per avviare la stagione dei fondi strutturali europei. Venerdì,  23 gennaio alle ore 11, a Palazzo Centi, all´Aquila, il presidente della Regione aprirà la riunione dei componenti del partenariato per la campagna di comunicazione del programma relativo ai fondi Por-fesr 2007-2013 che prevede per l´Abruzzo una dotazione finanziaria di oltre 345 milioni di euro. L´appuntamento dei fondi strutturali europei viene definito "vitale e strategico" dal presidente Chiodi, che punta proprio sulla comunicazione per far conoscere alle forze produttive regionali le potenzialità finanziarie ed economiche del programma Por-fesr destinato agli aiuti alle imprese e interventi pubblici. "La nostra sarà un´azione che si muoverà tenendo a mente i riferimenti della trasparenza e dell´informazione - esordisce il presidente della Regione, Gianni Chiodi - Tutta la macchina amministrativa della Regione votata a gestire i fondi strutturali e non solo dovrà essere a disposizione del cittadino e delle forze imprenditoriali che vorranno attingere alle risorse europee". L´incontro di venerdì illustrerà la campagna di informazione a enti, imprese, associazioni, professionisti e privati, che saranno al fianco della Regione nella gestione e utilizzo dei fondi. "Dobbiamo far capire - spiega Chiodi - che l´accesso ai fondi è aperto a tutti con una documentazione accessibile nel segno della massima trasparenza. In quest´ottica, saranno attivati tutti i supporti necessari per fornire informazioni sui soggetti responsabili dei progetti". La presentazione di venerdì anticipa di qualche settimana la presentazione pubblica ufficiale dell´intero Por-fesr che lo stesso presidente terrà a Pescara il prossimo 5 febbraio, alla presenza delle massima autorità europee e nazionali. .  
   
   
VDA, PERCORSO DELLA LEGALITA’: LA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE  
 
Aosta, 22 gennaio 2009 - Lunedì 26 gennaio prosegue la serie di iniziative che quest’anno l’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura ed il Sindacato Autonomo di Polizia, in collaborazione con il Consiglio regionale, il Comune di Aosta, e con il sostegno della Questura, intendono realizzare in occasione del Xvii anniversario della strage di Capaci, per celebrare tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità, al fine di sensibilizzare la società civile, ed in particolare i giovani, sui temi della legalità. In particolare, dalle 10 alle 12, al teatro Giacosa di Aosta, avrà luogo il quarto e ultimo incontro sul tema Libertà di espressione e diritto di vivere, con la partecipazione di Giovanni Impastato e Lirio Abbate, testimoni diretti della lotta al racket e alla mafia. Giovanni Impastato ha ereditato dal fratello Peppino, tragicamente ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, l’importante impegno sociale di contrapposizione all’illegalità. Lirio Abbate, giornalista della sede Ansa di Palermo e autore del libro I complici - Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano, da Corleone al Parlamento, divenuto oggetto di innumerevoli minacce mafiose ed oggi costretto a vivere sotto scorta. Alle 15, poi, al Centro Congressi di Courmayeur, Giovanni Impastato e Lirio Abbate incontreranno tutte le classi del Liceo Linguistico accompagnate dagli insegnanti e dal Dirigente scolastico, le autorità comunali e la popolazione. Lo scorso anno scolastico una classe del Liceo Linguistico aveva presentato, al termine del Percorso Legalità, un cortometraggio di circa 15 minuti nel quale gli studenti interpretavano il ruolo dei vari protagonisti del processo contro Gaetano Badalamenti, mandante dell’omicidio di Peppino Impastato, citando esattamente le frasi pronunciate nel corso delle fasi processuali, recuperate dopo una attenta ricerca effettuata dagli insegnanti e dagli stessi studenti. Il filmato sarà proiettato in apertura dell’incontro. Alle 21, infine, presso la Sala conferenze della Biblioteca regionale, Giovanni Impastato e Lirio Abbate interverranno sul tema: Come si costruisce un’inchiesta giornalistica. L’iniziativa è realizzata dall’Assessorato regionale Istruzione e Cultura, dal Sindacato autonomo di polizia con il sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta e dell’Associazione della Stampa Valdostana. Moderatori del dibattito saranno il giornalista della sede Ansa di Aosta Enrico Marcoz e il giornalista de La Stampa Stefano Sergi. L’entrata è libera. Tra le iniziative, prosegue il ciclo di incontri nell’ambito del progetto, denominato Percorso della Legalità: la responsabilità individuale, al quale hanno aderito oltre 300 studenti delle classi Iii e Iv delle scuole secondarie di secondo grado della Regione. .  
   
   
RUSSIA, PRIMI DATI DEL COMMERCIO ESTERO 2008  
 
 Roma, 22 gennaio 2009 - Secondo gli ultimi dati delle Dogane russe, l´import di beni industriali in Russia è diminuito negli ultimi mesi del 2008, mentre le importazioni di beni di consumo sono rimaste stabili. Dalle statistiche doganali risulta che le importazioni russe (Paesi Cis esclusi) nel periodo gennaio-dicembre 2008 sono ammontate a 230,4 miliardi di dollari Usa, superando del 35,6 per cento i valori del 2007. Tuttavia, negli ultimi due mesi del 2008 vi è stato un decremento pari al 2-3 per cento al mese. Così, nel dicembre scorso il valore dell´import (Paesi Cis esclusi) è ammontato a 19,1 miliardi di dollari, -1,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007 (19,45 per cento). La diminuzione a novembre è stata più forte e ha raggiunto il -2,8 per cento, riporta l´Ice. Sempre secondo i dati delle Dogane russe, il decremento di fine anno non ha toccato il settore dei beni di consumo ma ha riguardato soprattutto l´import di prodotti chimici e metalmeccanici. I dati più globali forniti dalle Dogane per il periodo gennaio-novembre 2008 mostrano che l´interscambio commerciale russo nei primi 11 mesi del 2008 è ammontato a 685,3 miliardi di dollari, di cui l´export ha raggiunto 439,5 miliardi di dollari e l´import 245,5 miliardi (inclusi i Paesi Cis). Il saldo positivo in questo periodo ha raggiunto i 193,7 miliardi di dollari, superando del 42 per cento i valori di gennaio-novembre 2007. Le statistiche delle Dogane russe dimostrano che la struttura delle importazioni nel periodo gennaio-novembre 2008 è rimasta invariata. Principale partner commerciale della Russia nel 2008 è stata la Germania, con 62,5 miliardi di dollari di interscambio (+34 per cento rispetto al 2007). Seguono i Paesi Bassi (58,9 miliardi, +41 per cento) e la Cina (52 miliardi, +44 p. C. ). Al quarto posto c´è l´Italia, con 48,9 miliardi di dollari di interscambio, aumentato del 52 per cento rispetto all´analogo periodo del 2007. Ai Paesi Ue spetta il 52,2 per cento del commercio estero russo. .  
   
   
AUSTRIA, AUMENTA INFLAZIONE  
 
Vienna, 22 gennaio 2009 - Secondo i dati pubblicati da Statistik Austria, l´inflazione in Austria ha raggiunto il 3,2 per cento nel 2008, significativamente superiore a quella del 2007 (2,2 per cento) e 2006 (1,5 per cento); un livello così alto si era registrato l´ultima volta all´inizio degli Anni ´90. Tuttavia, il tasso d´inflazione durante il 2008 non è stato costante: mentre nei primi 9 mesi l´inflazione era vicina al 4 per cento, il tasso è sceso a partire da ottobre e ha raggiunto l´1,3 per cento a dicembre, afferma l´Ice riprendendo i dati ufficiali. Nella categoria Trasporti sono stati registrati gli aumenti più alti dei prezzi, soprattutto per la voce combustibili (+16 p. C. ). Altri prodotti che hanno contribuito all´alto livello dell´inflazione sono stati alimentari e bevande, con un aumento dei prezzi del 6,3 per cento (soprattutto pane e prodotti dell´industria molitoria, uova, carne, frutta e verdura e bevande analcooliche) e la categoria Abitare, Acqua ed Energia, con un aumento medio dei costi dell´energia per uso domestico del 5,7 per cento. Riduzioni significative dei prezzi sono state registrate nel 2008 per macchine fotografiche, tariffe dei servizi di telecomunicazione (dalle telefonate alle connessioni internet) e pagamenti per appartamenti di proprietà. .  
   
   
I MEDIATORI CREDITIZI E L´ALBO DEI CONSULENTI DI INVESTIMENTO  
 
Milano, 22 gennaio 2009 - L´unica categoria nel mondo della "consulenza finanziaria" che potrà iscriversi al nuovo albo dei consulenti indipendenti senza nessun rischio di incompatibilità sono : i Mediatori Creditizi. Come indicato nell´articolo "Le incompatibilità della consulenza finanziaria" il decreto 206 del 24 dicembre 2008 non fa riferimento esplicito ai mandati differenti da quelli dei promotori finanziari e per questo, oggi, viene fatto riferimento al Regolamento di attuazione dell´articolo 18-Bis, del D. Lgs n. 58/1998 in materia di consulenti finanziari diffuso in consultazione dalla Consob lo scorso 5 giugno 2008. L´art. 13 del documento redatto dall´autorità di vigilanza presieduta da Lamberto Cardia indica chiaramente le cosiddette "incompatibilità" ed, è previsto l´esercizio dell´attività di agente in attività finanziaria e non la mediazione creditizia. Per ulteriori approfondimenti www. Assoconsulenza. Com .  
   
   
CONTRACCOLPI SULL’EXPORT ITALIANO PER IL RALLENTAMENTO DELLA DOMANDA MONDIALE  
 
Roma, 22 gennaio 2009 - “Già nel mese scorso avevamo avvertito segnali di rallentamento, il progressivo aggravamento della situazione economica internazionale ha fortemente accelerato l’andamento non particolarmente negativo degli ultimi mesi – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat relativi al commercio estero diffusi oggi – per quanto occorre rimarcare che, con riferimento al mercato europeo, per effetto delle positive dinamiche dei mesi più recenti, il surplus tra gennaio e novembre è cresciuto di circa il 60%”. “Comunque, l’ultimo dato induce a una riflessione anche in termini comparativi rispetto alle principali economie europee. L’italia, infatti, con il -13,3%, è, per la prima volta, il Paese, tra i principali esportatori europei, a subire la maggior contrazione del proprio export rispetto allo stesso mese del 2007, rispetto al -11,8% della Germania e al -6,7% della Francia”. “Occorre monitorare con attenzione la situazione – prosegue Esposito – perché se anche gli indici degli ordinativi esteri hanno subito nel mese di novembre una flessione, è pur vero che le valutazioni dell’Ocse evidenziano ancora per il nostro Paese una situazione meno pesante rispetto a quella dei nostri principali competitor”. .  
   
   
MILANO, REDDITI CONSIGLIERI. PALMERI: “A MILANO ANCHE ON LINE. OBBLIGO PUBBLICITÀ VA ESTESO AD ASSESSORI, SOCIETÀ PARTECIPATE E TUTTI I COMUNI”  
 
Milano, 22 gennaio 2009 - A Milano le dichiarazioni dei redditi 2007 dei consiglieri sono a disposizione di tutti i cittadini attraverso il sito internet del Comune, in aggiunta alla pubblicazione all’Albo Pretorio obbligatoria per legge (legge n. 441 del 5 luglio 1982 per la pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e direttive sia in essere che cessati). “Per primi non ci siamo limitati a rispettare la legge – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – ma abbiamo guardato alla sua sostanza, che ha come obiettivo la trasparenza tra elettori ed eletti. I dati reddituali e patrimoniali non devono essere solo pubblicati ma anche pubblicizzati: la comunicazione attraverso la Rete, luogo virtuale ma reale perché facilmente accessibile, è più efficace di quella attraverso l’Albo Pretorio, luogo reale ma virtuale perché sconosciuto ai cittadini”. Manfredi Palmeri porterà anche altre proposte in sede Anci, di cui è vice coordinatore nazionale per i Consigli comunali: “è urgente cambiare la legge del 1982, estendendo l’obbligo della pubblicità agli assessori (che prima dovevano essere consiglieri e oggi, con un sistema elettorale cambiato, non possono più esserlo), agli amministratori della società partecipate e controllate dagli Enti locali (che direttamente o indirettamente gestiscono risorse pubbliche), a tutti i Comuni italiani (perché serve visibilità anche ai dati di quelli sotto i 100mila abitanti)”.
Amministratori In Carica In Ordine Alfabetico
Carica Nominativi Reddito imponibile 2006
Sindaco Brichetto Arnaboldi Letizia Maria in Moratti 140. 357,00
Presidente Palmeri Manfredi 80. 963,00
Consigliere Abagnale Carmine 41. 074,00
Consigliere Adamo Marilena 49. 923,00
Consigliere Altitonante Fabio 33. 212,00
Consigliere Baldassarre Gianfranco 55. 394,00
Consigliere Baruffi Maurizio 29. 347,00
Consigliere Beretta Giacomo 50. 898,00
Consigliere Berlusconi Silvio 139. 245. 570,00
Consigliere Bianco Paolo Maria Tommaso 53. 973,00
Consigliere Bossi Emilia Michela Enza 16. 455,00
Consigliere Bozzetti Giovanni 107. 645,00
Consigliere Brandirali Aldo 95. 748,00
Consigliere Ciabò Barbara 16. 919,00
Consigliere Colombo Carola 45. 897,00
Consigliere Colombo Giovanni 101. 921,00
Consigliere Comotti Natale Francesco 107. 948,00
Consigliere Cormio Marco 21. 546,00
Consigliere Corritore Davide 13. 673,00
Consigliere De Angelis Franco 77. 738,00
Consigliere De Pasquale Fabrizio 94. 396,00
Consigliere Di Martino Stefano Peppino 30. 094,00
Consigliere Fanzago Andrea 37. 114,00
Consigliere Fedrighini Enrico 35. 969,00
Consigliere Fidanza Carlo 21. 107,00
Consigliere Gallera Giulio Domenico 61. 835,00
Consigliere Gambitta Carmelo 75. 384,00
Consigliere Garocchio Alberto Primo 125. 999,00
Consigliere Giudice Vincenzo 63. 719,00
Consigliere Gradnik Paolo Andrea 196. 036,00
Consigliere Granelli Marco Pietro 8. 829,00
Consigliere Grassi Raffaele 91. 592,00
Consigliere Landonio Giuseppe Fortunato 105. 842,00
Consigliere Majorino Pierfrancesco 26. 642,00
Consigliere Malagola Lorenzo 4. 682,00
Consigliere Manca Guido 59. 974,00
Consigliere Maran Pierfrancesco 6. 215,00
Consigliere Mardegan Michele 68. 982,00
Consigliere Martinelli Ettore 49. 434,00
Consigliere Massari Paolo 68. 724,00
Consigliere Merlin Vladimiro 34. 158,00
Consigliere Montalbetti Carlo 268. 469,00
Consigliere Osnato Marco 95. 569,00
Consigliere Pagliarini Giancarlo 157. 333,00
Consigliere Pennisi Camillo Milko 90. 121,00
Consigliere Pezzimenti Giovanni 6. 490,00
Consigliere Quartieri Ines Patrizia 32. 787,00
Consigliere Rizzati Francesco 13. 174,00
Consigliere Rizzi Alan Christian 22. 415,00
Consigliere Rizzo Basilio 54. 584,00
Consigliere Rozza Maria Carmela 25. 385,00
Consigliere Salvatore Pasquale 92. 264,00
Consigliere Salvini Matteo 128. 762,00
Consigliere Santarelli Claudio Roberto Filippo 102. 450,00
Consigliere Spirolazzi Fabrizio 84. 971,00
Consigliere Talia Leone 50. 549,00
Consigliere Totino Filippo 41. 921,00
Consigliere Triscari Binoni Francesco Antonino 116. 486,00
Consigliere Ugliano Aldo 48. 379,00
Consigliere Vagliati Armando 108. 174,00
Consigliere Zajczyk Francesca 79. 315,00
Amministratori Dimissionari In Ordine Alfabetico
Carica Nominativo Reddito imponibile 2006
Consiglieri De Albertis Carla 67. 406,00
Consiglieri Ferrante Bruno 115. 452,00
Consiglieri Mascaretti Andrea 115. 147,00
Consiglieri Masseroli Carlo 102. 302,00
Consiglieri Pillitteri Stefano 118. 967,00
Consiglieri Terzi Giovanni 38. 425,00
Amministratori Cessati In Ordine Alfabetico
Carica Nominativo Reddito imponibile 2006
Sindaco Albertini Gabriele 242. 477,00
Consigliere Albertini Riccardo Renato 98. 540,00
Consigliere Antoniazzi Alessandro Carlo 64. 573,00
Consigliere Bassi Pietro Augusto Maria 144. 212,00
Consigliere Caputo Livio 205. 663,00
Consigliere Carlino Giuliana 72. 878,00
Consigliere Carugo Stefano dato non pervenuto
Consigliere Ciccioni Adriano 23. 025,00
Consigliere Dalla Chiesa Fernando R. 210. 986,00
Consigliere Di Mauro Maddalena 11. 436,00
Consigliere Farina Daniele 112. 348,00
Consigliere Ferrara Diego Andrea 75. 340,00
Consigliere Fiano Emanuele 122. 826,00
Consigliere Gilardelli Maria Letizia 17. 538,00
Consigliere Giobbi Graziella 229. 336,00
Consigliere Liva Gianmarco Carlo Maria 15. 631,00
Consigliere Lucini Gianfranco 76. 637,00
Consigliere Maio Domenico dato non pervenuto
Consigliere Martinelli Alberto 195. 779,00
Consigliere Mattioli Alberto 89. 432,00
Consigliere Molinaro Valter 46. 703,00
Consigliere Molteni Laura 40. 509,00
Consigliere Occhi Giovanni 60. 011,00
Consigliere Ottolenghi Federico dato non pervenuto
Consigliere Pantaleo Rosario Leonardo 62. 321,00
Consigliere Parlanti Maria Rosa 31. 614,00
Consigliere Ricci Marco 77. 136,00
Consigliere Santomauro Emilio 114. 337,00
Consigliere Tenconi Ettore 50. 681,00
Consigliere Testori Giovanni 177. 365,00
Consigliere Tinelli Davide Maria 43. 628,00
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LOMBARDIA/URUGUAY. RONZA: COLLABORARE PER USCIRE DALLA CRISI RICEVUTO A PALAZZO PIRELLI L´AMBASCIATORE ALBERTO BRECCIA  
 
Milano, 22 gennaio 2009 - Il rafforzamento della collaborazione economica e imprenditoriale in vari settori come modalità per affrontare e superare la crisi che colpisce anche l´Italia. Questo il principale argomento discusso ieri mattina da Robi Ronza, delegato del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni per le Relazioni Internazionali, con l´ambasciatore dell´Uruguay, Alberto Breccia, nel corso di un incontro che si è tenuto al Palazzo Pirelli. "L´uruguay - ha detto Ronza - è un Paese che dopo una fase di declino sta vivendo un periodo florido e si sta affermando come importante crocevia per l´America del Sud grazie soprattutto ai porti di Montevideo e Palmira". "Per questo - ha aggiunto - ritengo che possa essere particolarmente interessante che alcuni imprenditori latinoamericani possano far conoscere le potenzialità del loro Paese tramite momenti di lavoro e confronto da organizzare insieme, a partire da una presentazione Paese fatta in collaborazione con le rispettive Camere di Commercio". Ronza, nel sottolineare la vicinanza fra la nostra Regione e l´Uruguay, ha anche ricordato che "la Lombardia è stata la prima Regione ad aver sottoscritto (ottobre 2003) un accordo con uno Stato nazionale in virtù delle modifiche apportate nel 2001 al Titolo V della Costituzione". Secondo l´ambasciatore Breccia sono diversi i settori sui quali Lombardia e Uruguay possono lavorare insieme: l´agro-alimentare e la logistica anzitutto, ma un occhio di riguardo deve essere riservato anche alla produzione di software, di cui l´Uruguay è il secondo esportatore dell´America del sud. .  
   
   
REGIONI E FONDI PER LA CRISI. BURLANDO: "INACCETTABILE E GRAVISSIMA LA PARALISI DEL GOVERNO DI FRONTE ALLA CRISI"  
 
Genova, 22 Gennaio 2009 - "Avevamo dato la disponibilità delle Regioni a valutare insieme al governo un parziale diverso utilizzo dei fondi europei e dei fondi Fas per azioni di contrasto alla crisi e di sostegno sociale alla disoccupazione. Ma oggi scopriamo che dopo un mese il governo non è pronto e ha fatto saltare l´incontro previsto questo pomeriggio!". Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha commentato ieri in termini molto preoccupati la situazione che si è creata: "E´ una cosa gravissima: si poteva e si potrebbe discutere di come utilizzare queste risorse, ma finora si sta facendo la cosa peggiore: non si fa nulla. L´italia così è l´unico paese al mondo che di fronte alla prospettiva di un calo del 2 per cento del Pil e di un contraccolpo occupazionale molto grave, praticamente non oppone alcuna strategia forte, alcun intervento incisivo contro la crisi. In questo momento noi presidenti delle Regioni non sappiamo se incontreremo il governo stasera, domani, o chissà quando. E´ una situazione insostenibile. Possiamo solo augurarci che si sblocchi al più presto" .  
   
   
REGIONI: CHIODI, CHIEDIAMO CONFRONTO DI QUALITA´ CON GOVERNO L´ABRUZZO PRESENTA RICOGNIZIONE SU FAS E FONDI STRUTTURALI  
 
Roma, 22 gennaio 2009 - Rinviato l´incontro con il governo la Conferenza delle regioni si appresta a ribadire con un documento unitario la propria posizione sulla programmazione e sulle misure di intervento contro la crisi economica. E´ saltato, infatti, la riunione prevista per ieri pomeriggio a Palazzo Chigi per discutere dei provvedimenti da mettere a punto per affrontare l´attuale crisi economica e in particolare ridefinire i fas (fondi per le areee sottoutilizzate), per parlare di fondi comunitari e dell´ammontare delle somme da destinare agli ammortizzatori sociali. Per dialogare con il Governo le Regioni hanno avviato anche una ricognizione dello stato di utilizzo delle risorse Fas e fondi strutturali. Attraverso la propria autorità di gestione,responsabile della spesa, ogni Regione quindi, ha inviato alla Conferenza i propri dati mettendo in evidenza i valori finanziari dei programmi, gli impegni di spesa assunti e i pagamenti effettuati. Anche la Regione Abruzzo, attraverso la direzione Affari della presidenza, ha inviato le informazioni richieste. "Deve migliorare la qualità della interlocuzione con il Governo, la qualità del confronto è importante ? ha commentato il Presidente Chiodi presente oggi a Roma all´incontro con i Presidenti di Regione -. La Conferenza sta elaborando una lettera da inviare al governo e alle parti sociali in cui ribadire la nostra posizione ed esprimere forte preoccupazione poiché abbiamo bisogno di dati certi su cui iniziare un´attività di programmazione ma anche di impegno. Finché c´è questa incertezza rimane difficile programmare e, soprattutto ,poter spendere. " .  
   
   
FVG, TONDO: CONSOLI TRA RIFERIMENTI PER USCIRE DA CRISI  
 
Trieste, 22 gennaio 2009 - Il Friuli Venezia Giulia potrebbe uscire rafforzato dall´attuale crisi anche grazie all´aiuto del Corpo consolare di Trieste, uno dei più folti e rappresentativi d´Italia, sfruttando a questo scopo sinergie e collaborazioni strategiche. Ne è convinto il presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha invitato i consoli generali ed onorari ad un confronto propositivo, interfacciando le peculiarità dei rispettivi sistemi economici. "Stiamo attraversando un momento difficile - ha confermato il governatore - da cui è possibile uscire solo attraverso una coesione forte e non certo pensando ciascuno a se stesso ed ai propri interessi". Rimarcando che persino due personaggi "reciprocamente ostili" come Prodi e Tremonti si sono trovati per una volta d´accordo nel dichiarare che "una crisi globale può avere solo una soluzione globale", Tondo ha proposto ai diplomatici di sfruttare questa "occasione di lavoro in più" nel corso del tradizionale incontro di inizio anno nel palazzo del Governo, ospiti del prefetto di Trieste, Giovanni Balsamo, che ha sottolineato il ruolo internazionale della città e dell´intera regione. Un ruolo confermato anche dai quasi quaranta consoli, guidati dal decano Enrico Samer, console generale onorario di Turchia, il quale ha auspicato che il 2009 segni l´inizio di un nuovo rinascimento e ha definito i suoi colleghi quali parte integrante del processo di maturazione che passa attraverso lo sviluppo delle coscienze comuni. Al meeting in Prefettura hanno partecipato autorità civili e militari della regione tra le quali il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che ha invitato ad affrontare il momento attuale con ottimismo. Nei prossimi anni, ha detto, anche grazie alla realizzazione di infrastrutture come la grande viabilità triestina, appena conclusa, e la terza corsia dell´A4, per cui si sta impegnando Tondo in qualità di commissario, ci saranno "molti punti di forza in più su cui lavorare". .  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: UNA REGIONE UTILE ED EUROPEA  
 
 Trento, 22 gennaio 2009 – Di seguito sono riportate le dichiarazioni programmatiche del Presidente designato della Regione Luis Durnwalder. Salvaguardare, aggiornare e comunicare l’autonomia. Questo il principale impegno che le due Province di Bolzano e di Trento debbono portare avanti congiuntamente nell’ambito della cornice regionale. Lo ha detto il Presidente designato della Giunta regionale Luis Durnwalder che oggi a Trento, davanti al Consiglio regionale, ha letto le sue dichiarazioni programmatiche. “C’è un dato di fondo, ha detto Durnwalder, su cui costruire i prossimi cinque anni di legislatura regionale e proseguire la collaborazione tra le Province di Bolzano e di Trento: è quello dell’impegno comune per salvaguardare, aggiornare e comunicare la nostra autonomia nel miglior modo possibile. Perché è questa autonomia che rende speciali le nostre Province”. “Il nuovo accordo di coalizione, ha aggiunto, conferma la volontà di arricchire le potenzialità delle due Province con una politica comune, con una piattaforma istituzionale più snella per favorire i passi congiunti. Questo dovrà continuare ad essere la Regione”. Durnwalder ha poi ricordato che con la cosiddetta “staffetta” della passata Legislatura, che ha visto la Giunta regionale retta a rotazione dai Presidenti delle Province di Bolzano e di Trento, si è compiuto un significativo salto di qualità nel processo di collaborazione tra le due Province. “Vogliamo proseguire, ha precisato Durnwalder, sulla strada inaugurata cinque anni fa e che conduce a un nuovo modo di pensare assieme la storia autonomista: sono convinto che sussistano tutte le condizioni politiche e sociali per perfezionare questo lavoro di partnership tra le due Province nel cuore delle Alpi”. Prioritarie, per il presidente designato, le questioni delle infrastrutture e dei collegamenti e della veste istituzionale da conferire all’Euregio con Alto Adige, Trentino e Tirolo, per farne una regione alpina che sappia dialogare con l’Unione europea senza complessi di inferiorità. Durnwalder ha poi annunciato che Trento e Bolzano punteranno inoltre ad aumentare le collaborazioni in quei settori dove gli interessi sono comuni. L’obiettivo è quello di consolidare un’ottica di Regione utile ed europea, con una forte capacità di autogoverno. Grazie alle sue competenze in campo di welfare, la Regione si attiverà fin da subito per dare risposte alle problematiche aperte dall’attuale crisi economica. La Giunta regionale, ha precisato il presidente designato, intensificherà il proprio sforzo finanziario attraverso la piena attivazione delle competenze in materia di politiche sociali e previdenziali, coordinandosi con le due Province autonome. Grande attenzione verrà posta dalla Giunta al potenziamento della previdenza complementare ed è, inoltre, allo studio la possibilità di estendere la mobilità regionale ai precari, ovvero a quei lavoratori atipici che non hanno accesso né all’indennità di disoccupazione né alla cassa integrazione. Affrontando poi il tema del federalismo fiscale, Durnwalder ha ribadito l’opportunità che Bolzano e Trento si muovano di concerto nelle trattative con lo Stato: è necessario fare fronte comune per arrivare al varo di quelle norme di attuazione dello Statuto che possono combinare al meglio la tutela dell’autonomia speciale con le nuove competenze delegate. Durnwalder ha poi annunciato che la Giunta regionale valuterà eventuali iniziative legislative sulle indennità di carica degli amministratori, sui vitalizi, sui segretari comunali e sull’ordinamento dei comuni, dove vi è la necessità di una riflessione per giungere ad una nuova distribuzione dei poteri fra gli organi delle municipalità, sempre nella garanzia della massima governabilità e della stabilità dei governi comunali e dei territori. Dovrà inoltre proseguire il confronto tra le forze politiche in Regione sulla questione del processo di aggiornamento dello Statuto. “Siamo chiamati a creare – con il coinvolgimento di forze politiche e società civile – le condizioni politiche che facciano emergere un’idea chiara sul ruolo che la Regione dovrà avere, sullo sviluppo dei rapporti fra i gruppi linguistici, sui rapporti fra l’autonomia speciale e lo Stato e anche su quelli transfrontalieri fra Trento, Bolzano e Innsbruck. Le forze politiche della maggioranza in Regione, ha chiarito Durnwalder, intendono lavorare per arrivare in tempi adeguati a un primo documento base sulla tematica. ” La collaborazione fra Bolzano e Trento sarà strategica nei prossimi anni anche su temi che sono di competenza delle due Province, ma sui quali vi è un comune interesse. Al riguardo Durnwalder ha citato i temi dell’energia, della tutela ambientale, della sanità, della cultura, della ricerca e dell’università. Il presidente ha poi ribadito l’impegno di Bolzano e Trento affinché il Parlamento italiano possa ratificare l’Accordo di Madrid sulla collaborazione transfrontaliera, fermo ormai da anni. Durnwalder si poi soffermato a lungo sul tema della mobilità, ovvero del transito di merci e persone sull’asse del Brennero. “Da anni ormai siamo impegnati congiuntamente per l’adeguamento della linea ferroviaria del Brennero, ha spiegato, e abbiamo anche presentato progetti di finanziamento trasversale del progetto, con l’accantonamento degli introiti dell’Autobrennero da investire nella modernizzazione e nel potenziamento della tratta ferroviaria. Si tratta di una modalità di finanziamento innovativa che molti non sembrano ancora aver compreso. Dobbiamo, ha detto Durnwalder, convincere le sedi competenti della bontà del finanziamento trasversale, come fonte di risorse per il tunnel di base e le tratte di accesso. ” “La Regione, ha concluso Durnwalder, dovrà garantire una cornice efficiente per una cooperazione dinamica delle due Province ogni qualvolta sarà richiesto di unire le forze e rappresentare compatti gli interessi delle nostre specialità sia all’interno che verso l’esterno. La Regione Trentino-alto Adige negli ultimi anni ha rafforzato il suo nuovo profilo, come spazio vitale tra i più progrediti d’Europa, grazie a sviluppo, miglioramento degli standard di vita, rafforzamento dell’identità culturale. E aggiungo: anche come architettura politica la Regione si è data dei lineamenti nuovi, più dolci. Il lavoro nell’Istituzione non è più improntato al confronto ruvido o alle manovre di messa in minoranza, ma alla collaborazione, alla partnership, al dialogo alla ricerca di un’intesa. E alla base c’è la consapevolezza che siamo più forti assieme che non con fughe isolate in avanti. Questo nuovo clima nell’ente Regione caratterizzerà anche i prossimi cinque anni, quando si tratterà di affrontare le sfide dell’autonomia, della recessione economica e dei problemi del traffico”. .  
   
   
REGIONE LAZIO STANZIA 14 MILIONI DI EURO CONTRO LA POVERTÀ  
 
Roma, 22 gennaio 2009 - La Regione Lazio stanzia oltre 14 milioni di euro contro la povertà. Lo annuncia l´assessore alle Politiche sociali, Anna Coppotelli, spiegando che è stato approvato all´unanimità in commissione Politiche sociali il piano regionale di contrasto alla povertà. Il Piano, su proposta del presidente Marrazzo e dell´assessore alle Politiche sociali, era già stato licenziato dalla giunta in prima lettura. “L´insieme di richieste di finanziamento - spiega Coppotelli - pervenute da 201 comuni, ci ha permesso di censire le situazioni di povertà e di emergenza sociale e di poter destinare adeguate risorse per rispondere ai bisogni concreti dei territori. Abbiamo lavorato - prosegue - per migliorare il livello di tutela e di sostegno alle persone con maggiori e diversi bisogni, ritenendo un obiettivo prioritario della Regione Lazio quello di liberare i cittadini in difficoltà dal bisogno”. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: LA REGIONE MARCHE POTENZIA IL DESK DI MOSCA  
 
Ancona, 22 gennaio 2009 - La Giunta regionale potenziera` entro due anni il desk operativo di Mosca. La realizzazione della struttura, gestita da ´Ancona Promuove´, societa` di servizi della Camera di commercio di Ancona, e` finalizzata al raggiungimento di due obiettivi: favorire lo sviluppo del commercio estero, promuovere l´internazionalizzazione delle imprese e del sistema marchigiano sul territorio russo, un mercato al quale la Regione guarda con grande attenzione. La Giunta ha deciso di realizzare anche un desk operativo per i mercati dell´Argentina e dell´America Latina al fine di avere un costante monitoraggio sull´intera area sudamericana, organizzare iniziative promozionali e fornire servizi di supporto alle imprese. La Giunta ha approvato, infine, lo schema del protocollo d´intesa tra Regione Marche e Banca Popolare di Ancona (Gruppo Ubi Banca) per la gestione dei programmi di sviluppo nelle politiche di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese marchigiane in Russia e nelle aree collegate. La spesa per il potenziamento del desk di Mosca e per la compartecipazione finanziaria relativa all´attuazione della prima annualita` del protocollo d´intesa tra Regione Marche e Banca Popolare di Ancona ammonta a 111. Mila euro. .  
   
   
MANOVRA ANTICRISI IN PUGLIA: PUBBLICATI I PRIMI SETTE BANDI  
 
Bari, 22 Gennaio 2009 - È completa la pubblicazione dei bandi della manovra anticrisi annunciati alla stampa il 14 novembre scorso. E uscito il 21 gennaio 2009, sul portale dell’assessorato allo Sviluppo economico (www. Sistema. Puglia. It) il settimo avviso che riguarda il Contrasto all’usura attraverso risorse pari a 770mila euro in favore delle Fondazioni e dei Confidi impegnati nella lotta contro questa piaga. Nel frattempo si registra già una buona risposta nella presentazione delle domande per i primi due bandi, i Contratti di Programma regionali (che sviluppano investimenti per 550 milioni di euro mettendo in campo 130 milioni di fondi pubblici) e gli Aiuti alle medie imprese ed ai consorzi di Pmi (Piccole e medie imprese) per Programmi Integrati di Agevolazione (70 milioni gli investimenti sviluppati rispetto a 28 milioni di fondi pubblici). Questi due avvisi prevedono infatti la procedura a sportello, che si chiude con l’esaurimento delle risorse. Benché la presentazione delle domande sia possibile esclusivamente per lettera raccomandata, e la partenza sia stata fissata al 19 gennaio (e non prima pena l’annullamento della proposta), il giorno successivo, all’Assessorato allo Sviluppo economico erano già pervenute decine di richieste spedite poco dopo le sette del mattino del 19, cioè all’apertura degli uffici postali. Con quest’ultimo bando da 770mila euro, che sta per uscire anche sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (Burp) sale a sette il numero degli avvisi già pubblicati, tutti quelli annunciati alla stampa il 14 novembre scorso negli interventi della manovra anticrisi varata dall’Assessorato allo Sviluppo economico, “ma – anticipa il Vice presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo – presto saranno pronti gli avvisi in regime De Minimis che mobiliteranno prestiti bancari per un miliardo di euro attivando il Fondo di Garanzia regionale di 50 milioni di euro, il bando per la costituzione di Microimprese da parte di soggetti svantaggiati, che svilupperà investimenti per 100 milioni di euro con un’iniezione di fondi pubblici pari a 50 milioni. A questi si aggiunge un ulteriore bando per gli aiuti alle micro e piccole imprese che non abbiamo annunciato a novembre, ma che da solo eroga altri 100 milioni di euro, mobilitando investimenti per 400 milioni. Così i fondi pubblici stanziati dall’Assessorato allo Sviluppo economico salgono a 455milioni 770mila euro. Abbiamo messo in piedi – continua Frisullo – la prima e la più grande manovra anticrisi varata in Italia, superiore anche a quella della Lombardia che, secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, è di 355milioni di euro, con la differenza ulteriore che la manovra lombarda è stata solo annunciata, la nostra è quasi completamente attivata”. Ecco tutti gli interventi già partiti, a cominciare dagli ultimi in ordine di tempo. Sul Burp del 15 gennaio 2009 sono usciti i tre bandi che riguardano l’internazionalizzazione per la promozione all’estero di tre tipi di consorzi: agroalimentari, turistico-alberghieri ed export del settore manifatturiero. Avvisi che svilupperanno investimenti per 15 milioni di euro con fondi pubblici pari a 9 milioni (tre per ogni tipologia di consorzio). I consorzi interessati dovranno inoltrare la domanda entro il 16 marzo 2009 via raccomandata. L’avviso per i Contratti di Programma regionali (che sviluppano investimenti per 550 milioni di euro mettendo in campo 130 milioni di fondi pubblici) è stato pubblicato sul Burp del 10 dicembre 2008. La presentazione delle domande è partita il 19 gennaio, dovrà avvenire esclusivamente per lettera raccomandata. La procedura è a sportello quindi si chiude con l’esaurimento delle risorse. Il 10 dicembre 2008 è uscito sul Bollettino ufficiale anche il bando per gli Aiuti alle medie imprese ed ai consorzi di Pmi (Piccole e medie imprese) per Programmi Integrati di Agevolazione (Pia) (che determinano investimenti per 270 milioni di euro, grazie ad 88 milioni di risorse pubbliche). La presentazione delle domande è partita il 19 gennaio, dovrà avvenire esclusivamente per lettera raccomandata. La procedura è a sportello quindi si chiude con l’esaurimento delle risorse. Stessa data di pubblicazione sul Burp anche per gli Aiuti agli Investimenti in Ricerca per le Pmi (70 milioni gli investimenti sviluppati rispetto a 28 milioni di fondi pubblici). La presentazione delle domande è partita il 19 gennaio e si chiude il 20 marzo, dovrà avvenire solo con la posta elettronica certificata, attraverso il portale dell’Assessorato www. Sistema. Puglia. It alla pagina Bandi attivi, sezione “Aiuti alla Ricerca”. .  
   
   
LA REGIONE SARDEGNA RIBADISCE LA VOLONTÀ DI ACQUISIRE L´INSAR  
 
Cagliari, 22 Gennaio 2009 - Il Vicepresidente della Regione, Carlo Mannoni, ha scritto una lettera al Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, richiedendo un suo intervento per la sospensione di ogni iniziativa da parte della società Italia Lavoro, che ha deciso di convocare domani i soci della Insar Spa per trasferire la sede sociale a Roma e procedere alla sua messa in liquidazione. Mannoni ha sottolineato la contrarietà alla richiesta di liquidazione della società anche perché la Regione ha manifestato ripetutamente, e da diversi anni, il proprio intendimento ad acquisire al patrimonio regionale le partecipazioni detenute nell’Insar da soggetti terzi e da Italia Lavoro, ma ancora attende una risposta. Il Vicepresidente Mannoni ieri ha inviato una lettera a Natale Forlani, Presidente di Italia Lavoro (e, per conoscenza, a Maurizio Prato, presidente di Fintecna), dicendosi meravigliato dell’iniziativa assunta da Italia Lavoro, soprattutto alla luce dei noti intendimenti da parte della Regione. Mannoni ha precisato che "ostano alla liquidazione sostanziali motivazioni giuridiche connesse al vigente sistema normativo". "Lo scioglimento anticipato della Società – si legge ancora nella nota – per volontà dei soci e la sua messa in liquidazione è in contrasto con lo Statuto della medesima". Al punto che il notaio verbalizzante ha rifiutato l’omologazione della deliberazione di messa in liquidazione adottata il 24 aprile 2008. Il Vicepresidente della Regione ha poi confermato la richiesta di trasferimento all’Amministrazione regionale, al prezzo simbolico di un euro, della partecipazione di Italia Lavoro in Insar "al fine di evitare la liquidazione della società, il licenziamento dei dipendenti e la perdita di professionalità dei dipendenti stessi". Qualora la decisione venga comunque assunta, la Regione si riserva di adottare tutte le azioni consentite per annullarne gli effetti e valutare l’eventuale inosservanza di provvedimenti di legge. .  
   
   
UN CONSIGLIO PER DISCUTERE SUL RUOLO DELLE PROVINCE L’UPI CHIEDE UN RIORDINO ISTITUZIONALE CHE SEMPLIFICHI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.  
 
 Biella, 22 gennaio 2009 - Un consiglio provinciale aperto ai sindaci, alle forze sociali e politiche, ai rappresentanti di Parlamento e Regione Piemonte, agli imprenditori e naturalmente ai cittadini. Lo ha convocato il presidente Paolo Azario per il prossimo 30 gennaio, a partire dalle 9 e 30. L’occasione è la giornata di mobilitazione nazionale per promuovere l’immagine delle Province e per discutere un ordine del giorno approvato dall’Upi (Unione Province italiane) lo scorso 18 dicembre. L’upi chiede un «riordino istituzionale che semplifichi la pubblica amministrazione individuando le funzioni fondamentali di Province e Comuni e colpisca le reali inefficienze, eliminando enti e strutture ridondanti a livello nazionale e regionale». Il documento si inserisce nel dibattito sull’abolizione delle Province chiedendo di «ricondurre in modo organico in capo alle Province le funzioni di governo di area vasta di diversi organismi ed enti intermedi, come le autorità d’ambito di acque e rifiuti, i consorzi, le comunità montane, agenzie, enti strumentali, uffici decentrati delle Regioni». L’ordine del giorno proposto dall’Unione delle Province è molto articolato e per illustrarlo nei dettagli e chiederne l’approvazione è stata la stessa direzione nazionale a proporre di convocare consigli straordinari aperti alla cittadinanza e ai vari soggetti pubblici e privati, oltre ai responsabili degli enti locali. L’obiettivo unitario delle Province, si legge nel documento, è di «sollecitare Governo e Parlamento alla rapida approvazione di norme per semplificare e razionalizzare le funzioni di ogni livello di governo previsto dalla Costituzione, a partire dall’approvazione del disegno di legge delega sul federalismo fiscale e dalla presentazione in Consiglio dei Ministri del complesso dei provvedimenti relativi all’individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province e alla scrittura della nuova Carta delle autonomie locali». .  
   
   
ANCIVENETO, L´UNITA´ DEI SINDACI E´ FATTA  
 
Rubano (Pd), 22 gennaio 2009 - I sindaci veneti, per la prima volta nella storia, sono compatti. Il provvedimento che permette al Comune di Roma di sforare il patto di stabilità è iniquo. Più di cento primi cittadini provenienti da ogni parte della Regione (già confermata la presenza dei sette capoluoghi di provincia) interverranno domani al Consiglio straordinario Anciveneto - convocato alle 16. 30 all´Auditorium dell´Assunta di Rubano (Pd) – per discutere sulla questione. Fra le varie proposte sul tavolo, la possibilità di sforare il patto da parte dei cosiddetti “Comuni virtuosi”. Al consiglio parteciperà anche una troupe della trasmissione televisiva “Annozero”. .  
   
   
ANCHE VENEZIA SOTTOSCRIVE CON LA REGIONE L’ACCORDO PER IL PIANO DI ASSETTO TERRITORIALE  
 
Venezia, 22 gennaio 2009 - Regione, Provincia e Comune di Venezia hanno sottoscritto a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, l’Accordo di copianificazione per la redazione del Pat, il Piano di assetto del Territorio, che sarà il documento fondamentale, una sorta di “Magna Charta”, con la quale la società veneziana nel suo complesso indicherà il percorso da seguire per il domani. Alla firma sono intervenuti rispettivamente l’Assessore regionale alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, l’Assessore provinciale all’Urbanistica, Enza Vio e l’Assessore all’Urbanistica del Comune Gianfranco Vecchiato. “Anche Venezia, capoluogo della Regione – ha sottolineato Marangon – ha concretamente avviato il cammino di applicazione della nuova legge regionale in materia urbanistica e lo ha fatto nella più ampia accezione della copianificazione , coinvolgendo in questo anche la Provincia. Il Pat delineerà entro breve il futuro di un territorio unico, complesso e delicato come quello di Venezia e lo farà coinvolgendo tutta la comunità locale, chiamata ad indicare, partecipare e condividere direttamente le scelte del proprio sviluppo territoriale. Il Pat è, infatti, una straordinaria espressione di autogoverno che si fonda sulla responsabilità e responsabilizzazione non solo degli amministratori, ma di tutti i cittadini. ” Da parte sua l’Assessore Vecchiato ha ribadito che “è proprio il meccanismo urbanistico che prevede che la copianificazione con Regione e Provincia sia fatta per trovare il massimo equilibrio nella programmazione urbanistica. Parliamo di una realtà complessa, con specificità storico, culturali ed artistiche particolari, con la presenza di una zona industriale come Porto Marghera e quella di due poli della logistica tra i più importanti del paese, che sono il Porto e l’Aeroporto. Si tratta di obiettivi che mai possono essere raggiunti se non in accordo tra le amministrazioni, che a livelli diversi governano il territorio. I confini tra comuni – ha poi precisato Vecchiato – non esistono più, per cui questi aspetti di copianificazione diventano essenziali per poter migliorare la qualità degli interventi e la gestione delle risorse”. Il Piano di Venezia, che terminerà il suo iter entro il 2009, prevede due temi principali, quello ambientale e quello delle infrastrutture. Per quanto riguarda il primo saranno realizzati interventi mirati sia in terraferma, sia in centro storico e in ambito lagunare. Verranno posti ulteriori limiti all’utilizzo del suolo, favorendo soprattutto la riqualificazione dell’esistente, in primis l’area di Porto Marghera. In centro storico particolare attenzione verrà posta elle aree dell’Arsenale, di Santa Marta e San Giobbe, con l’obiettivo di aumentare la residenzialità. Al Lido, come previsto nell’Accordo di programma sottoscritto con la Regione, verrà riqualificata l’area dell’ex Ospedale al Mare e verrà costruito il nuovo Palazzo del Cinema. In terraferma, una forte spinta di riqualificazione verrà data a Mestre, in funzione della sua centralità rispetto all’area vasta di Venezia, Padova e Treviso. Infine, a fronte del forte sviluppo del quadrante di Tessera con attività terziarie, commerciali e con la costruzione della nuova sede del Casinò e dello stadio, verrà riqualificata la residenzialità di Tessera anche con la realizzazione di un bosco di 110 ettari. Più complesso il quadro di interventi infrastrutturali, il cui obiettivo principale sarà quello di alleggerire il centro urbano dal traffico veicolare. A questo scopo il Comune di Venezia vuole chiedere l’abbassamento del livello dell’attuale tangenziale a strada urbana e creare così un anello viario attorno a Mestre; previsto anche un sistema di teminal e interscambio tra mezzi pubblici e privati a Tessera, Fusina e ai Pili e lungo il percorso del Sfmr. Per quanto riguarda la sub lagunare l’Assessore Vecchiato ha precisato che per l’Amministrazione è strategico individuare innanzitutto le linee di forza del trasporto acqueo, per le quali si potranno adottare mezzi alternativi, come appunto la sub lagunare, ma anche nuovi mezzi acquei, rispondenti alle attuali esigenze. .  
   
   
PER FRONTEGGIARE LA CRISI OCCUPAZIONALE DEL BIELLESE, SARÀ CREATO UN FONDO DI SOLIDARIETÀ. CONTRO LA CRISI 1 MILIONE DI EURO PER LE FAMIGLIE  
 
Biella, 22 gennaio 2009 - Nella seduta del 19 gennaio il consiglio provinciale ha approvato il pacchetto anticrisi proposto dal presidente della Provincia Sergio Scaramal e integrato da un emendamento proposto dai capigruppo di maggioranza, Mariangela Franzoni, Silvio Belletti, Guido Lanza e Angelo Sacco. La minoranza si è astenuta. Per fronteggiare la crisi occupazionale che mette in difficoltà anche il Biellese, sarà creato un Fondo di solidarietà di 1 milione di euro per aiutare concretamente le famiglie. Ci sono quindi 480 mila già stanziati nel bilancio provinciale di previsione più ulteriori 520 mila euro proposti nell’ordine del giorno: un’integrazione che sarà coperta con il parziale utilizzo delle disponibilità attuali del Fondo provinciale di garanzia. Nell’emendamento, i capigruppo di maggioranza danno «mandato al presidente Scaramal di trovare risorse aggiuntive nel bilancio 2009 per finanziare interventi incisivi capaci di fronteggiare la grave crisi economica che attanaglia il territorio». Qual è lo spirito del provvedimento? Lo spiega lo stesso Scaramal: «In una situazione congiunturale come questa, il sostegno ai lavoratori deve ispirarsi anche alla solidarietà. Quindi accanto agli interventi strategici improntati alla formazione, al miglioramento delle competenze e alla ricollocazione dei lavoratori in mobilità e al sostegno alle imprese, vogliamo istituire un fondo che aiuti concretamente le persone in difficoltà, a partire dai lavoratori che non hanno ammortizzatori sociali. Sulle proposte concrete desideriamo comunque confrontarci attraverso un apposito regolamento con tutti i componenti del patto per il Biellese». L’amministrazione già sostiene i lavoratori grazie ai finanziamenti del Fondo sociale europeo. È in via di approvazione, inoltre, un Piano provinciale sul lavoro concertato con le parti sociali che prevede un investimento complessivo di 2 milioni e 330mila euro da qui al 2011. Promuoverà percorsi di sostegno orientativo e formativo e sussidi economici per favorire l’inserimento lavorativo con un’esperienza diretta nelle aziende che potranno contare su agevolazioni fiscali e contributive e su incentivi per l’assunzione di lavoratori espulsi dal mondo del lavoro. Per sostenere i costi di assistenza familiare, di tariffe per gli asili nido, dei buoni pasto è previsto un ulteriore contributo economico. Scaramal aggiunge: «Stiamo parlando di una misura eccezionale ma non possiamo davvero fare finta di niente. I dati sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali ci dicono che, nonostante alcuni segnali positivi nel 2008, la Provincia di Biella, dopo Torino, resta quella in maggiore difficoltà. Oggi abbiamo circa 2010 lavoratori in mobilità, vale a dire oltre il 4,5 per cento della forza lavoro locale e le previsioni relative all’Italia stimano, per il 2009, 1 milione e 900 mila disoccupati, senza contare che tutte le analisi concordano nel prospettare una contrazione dell’occupazione e un aggravarsi della crisi produttiva che investirà anche il Biellese. Quindi desideriamo utlizzare al meglio le risorse disponibili per offrire un sostegno reale alle persone che si trovano in particolare difficoltà a causa della perdita del lavoro e della riduzione del reddito familiare». .  
   
   
BOLZANO: IMPEGNO DEL DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI PER RIDURRE LA BUROCRAZIA  
 
Bolzano, 22 gennaio 2009 - La riduzione della burocrazia è stata al centro della tavola rotonda tenutasi ieri presso il Dipartimento provinciale ai lavori pubblici ed alla quale ha preso parte l’assessore Florian Mussner oltre ai direttori degli uffici competenti ed è proseguita nel pomeriggio in un confronto per sviluppare nuove idee. L’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, ha aperto i lavori sulla riduzione della burocrazia sottolineando che questo processo deve essere portato avanti anche allo scopo di rendere più agevole l’operatività delle imprese che devono fronteggiare la crisi economica. In alcuni settori, secondo l’assessore, sarà possibile procede speditamente ad una semplificazione burocratica delle procedure mediante misure amministrative, mentre in altre si dovranno modificare delle leggi in materia e saranno necessari dei tempi più lunghi. Per sapere con precisione quali sono gli ambiti nei quali le aziende hanno necessità di un iter burocratico più rapido l’Assessorato richiede però la collaborazione delle imprese e dei tecnici. Nel corso della tavola rotonda e dell`incontro con i rappresentani delle imprese sono stati presi in esame 50 punti mediante i quali sarà possibile ridurre le procedure burocratiche a livello provinciale, tra queste, ad esempio, lo svolgimento di parte degli appalti e delle relative offerte per via informatica ed il conferimento dei progetti in forma digitalizzata. Secondo l’assessore Mussner sarà possibile inoltre velocizzare le procedure di pagamento e ridurre altre procedure che attualmente concorrono ad allungare i tempi tecnici. Le varie proposte saranno ora prese in esame dal Dipartimento ai lavori pubblici. .  
   
   
BOLZANO: WIDMANN INCONTRA SWR: MISURE PER RAFFORZARE LE IMPRESE LOCALI  
 
 Bolzano, 22 gennaio 2009 - La situazione dell´economia locale è stata analizzata il 20 gennaio dall´assessore provinciale Thomas Widmann con il presidente del Südtiroler Wirtschaftsring (Swr), Helmuth Innerbichler. L´incontro tra Widmann e Innerbichler, in qualità di presidente dell´organizzazione che raggruppa le associazioni economiche di lingua tedesca, è servito a fare il punto sulle richieste e le priorità degli imprenditoria locale, "per rafforzare la base su cui le nostre aziende operano", ha sottolineato Widmann. Si è discusso pertanto di formazione e aggiornamento adeguati, della promozione dell´innovazione nelle nuove imprese e in quelle già attive. Le parti hanno concordato sul fatto che "l´economia altoatesina poggia su fondamenta sicure e può guardare al futuro con ottimismo perchè ha le capacità e i presupposti per superare le sfide della congiuntura internazionale", ha specificato Widmann. Nel colloquio si è parlato anche di uno snellimento della burocrazia per le imprese, "senza quindi limitare eccessivamente con regolamenti e restrizioni il loro sviluppo". . .  
   
   
LE AZIONI PER CONTRASTARE LA CRISI NEL TERRITORIO DI BOLOGNA  
 
Bologna, 22 gennaio 2009 - Comune, Provincia, Regione Emilia-romagna si sono confrontati, martedì 20 gennaio a Bologna, con le Aziende partecipate, le Fondazioni bancarie e le Associazioni sindacali e di impresa sulla crisi economica che ha colpito anche il territorio bolognese. L´incontro è stato aperto dal sindaco di Bologna Sergio Cofferati, è intervenuta poi la presidente della Provincia Beatrice Draghetti, la conclusione è stata affidata al presidente della Regione, Vasco Errani. Nella sua relazione la presidente Draghetti ha parlato dei progetti della Provincia destinati a lavoratori, imprese e azioni di sistema per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. In allegato la sintesi dell´intervento. Progetti E Azioni Contro L’emergenza Della Crisi - Sintesi della relazione della Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti Sala Farnese 20 gennaio 2009 - Fin dal 2005 è attivo un “luogo” promosso dall’Ufficio di Presidenza della Conferenza Metropolitana con Comuni, Oo. Ss. E realtà economiche-imprenditoriali, che ha condiviso e affrontato alcuni temi/problemi rilevanti per il territorio riuscendo a comporre e a trovare sinergie per risposte significative (affitto, non autosufficienza, formazione…) . Il 1 dicembre 2008 abbiamo convocato questo tavolo attorno al tema della crisi economica per una lettura condivisa e per individuare proposte, sinergie, percorsi efficaci di reazione. C’è dunque un debito di risposta rispetto a quell’appuntamento. La Provincia ha approfondito alcune opportunità che potrà sostenere con risorse e mezzi propri e anche con contributi attraverso la Convenzione che anche quest’anno sottoscriverà con la Fondazione Carisbo. Ecco alcuni progetti, suddivisi per destinatari (lavoratori, imprese e azioni di sistema) per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. Lavoratori - Le posizioni di lavoro non stabili sono le prime a subire le conseguenze della recessione, senza necessità di procedure di licenziamento né di preavvisi. Già dalla seconda metà dello scorso anno il nostro territorio, pur mantenendo uno dei tassi di disoccupazione più bassi a livello nazionale, ha visto aumentare in modo significativo il numero d’iscrizioni di persone in cerca di lavoro presso i Centri per l’Impiego (arrivate ad oltre 44. 000 a fine 2008), il numero di lavoratori nelle liste di mobilità (che si avvicinano ai 6. 000); il numero di ore di Cassa integrazione (circa 2. 200. 000 ore tra ordinaria e straordinaria, con un incremento del 50% dell’ordinaria). A) Supporto al reddito per i lavoratori di aziende in situazione di liquidazione o con procedura fallimentare - La Provincia è impegnata a trovare i finanziamenti necessari per coprire il costo degli interessi per prestiti fino ad un massimo di 5. 000 euro concessi dagli Istituti bancari che già partecipano al “Tavolo delle Banche” istituito dalla Provincia in via sperimentale nel 2006, Istituti che hanno dimostrato in questi due anni un positivo coinvolgimento in questa azione sociale. La Provincia si concentra sui lavoratori di aziende in situazione di liquidazione o in procedura fallimentare per allargare il numero dei lavoratori beneficiari. Si ipotizza per il 2009 di intervenire per 600 lavoratori. B) Ricollocazione per i lavoratori in mobilità individuale e per i disoccupati che non fruiscono di ammortizzatori sociali. - La Provincia emanerà un bando pubblico straordinario del valore di un milione di euro, con finanziamento del Fondo Sociale Europeo, per la ricollocazione di lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni speciale e mobilità e metterà a disposizione un ulteriore finanziamento per ricollocare al lavoro le persone in condizione di mobilità che però non fruiscono di ammortizzatori sociali. C) Maggior coordinamento con le parti sociali per la gestione ottimale dei fondi “just in time” per la riqualificazione professionale dei lavoratori Imprese - a) Sostegno all’accesso al credito delle imprese. Le aziende non supportate più dalle banche, si trovano oggi in una situazione di emergenza finanziaria: si tratta quindi di individuare rapidamente strumenti, utilizzabili nei prossimi sei mesi, per fronteggiare questa emergenza. La Provincia di Bologna, in collaborazione con il proprio tesoriere, Carisbo, ha istituito un fondo di 5 milioni di Euro a favore del sistema produttivo locale, utilizzando un’opportunità derivante proprio dal contratto di tesoreria in essere fra la Provincia e Carisbo stessa. 2 Nell’ambito di questo contratto la Provincia può disporre di un plafond di 5 milioni di Euro per mutui a condizioni particolarmente vantaggiose. Abbiamo quindi proposto alla banca, che ha accettato, la rinuncia da parte nostra di questo plafond e di metterlo a disposizione in tutto o in parte, a condizioni altrettanto vantaggiose (lo spread concordato è meno della metà di quelli attualmente praticati sul mercato), alle aziende del territorio per finanziare interventi sul breve termine (es. Anticipazione 13 e/o 14 mensilità, esigenze fiscali, smobilizzo crediti nei confronti della Pp. Aa. , ecc) o sul medio termine. B) Innovazione per superare la crisi: sostenibilità ambientale e riqualificazione degli insediamenti produttivi. All’interno delle previsioni del Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), e dei Psc (Piani Strutturali Comunali) la Provincia sosterrà con azioni specifiche i Comuni nella realizzazione delle aree produttive ecologicamente attrezzate fornendo una gamma di servizi all’impresa e di servizi ambientali ed energetici che migliorino la competitività imprenditoriale delle aziende. Contestualmente le Amministrazioni pubbliche potranno concordare con i soggetti privati consistenti riduzioni dei costi di acquisizione delle aree da parte delle imprese. C) Innovazione per superare la crisi : riduzione dei costi energetici per le imprese ed i cittadini. La Provincia metterà risorse per fornire alle imprese analisi gratuite dei consumi energetici e incentivi per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Un ulteriore obiettivo è quello di offrire a soggetti privati e pubblici la possibilità d’installare, su tetti/aree di loro proprietà, 1000 pannelli fotovoltaici da 1 Kw l’uno, in un’operazione coordinata dalla Provincia che, coinvolgendo gli operatori tecnici ed economici, consenta di abbattere il costo dei pannelli e di ridurre i tassi di interesse sui mutui che finanziano l’installazione. D) Sostegno alle imprese del settore turistico con valorizzazione, promozione e commercializzazione dell’offerta turistica del territorio provinciale. Per fare questo la Provincia metterà risorse per l’identificazione condivisa di un “prodotto turistico Bologna” all’interno del coordinamento provinciale rappresentato dal Sistema Turistico Locale (Stl), da utilizzare per fare conoscere in modo univoco l’offerta turistica bolognese nei vari mercati italiani ed esteri. L’obiettivo è ovviamente l’aumento delle presenze nel territorio bolognese in un ottica di rafforzamento dei prodotti turistici trainanti: l’arte, la storia, la cultura, l’enogastronomia attraverso l’identificazione di azioni mirate per target. Azioni Di Sistema - a) Monitoraggio trimestrale anziché annuale dei dati disponibili per il mercato del lavoro in area provinciale al fine di produrre informazioni dettagliate a supporto dei decisori. B) Innovazione per superare la crisi : Semplificazione amministrativa. Riteniamo che la semplificazione amministrativa in particolare rivolta alle imprese possa essere valutata e condivisa nel Coordinamento permanente di tutti i soggetti firmatari nel 2007 dell’Accordo di Programma per il funzionamento degli Sportelli Unici della Attività Produttive (Arpa, Asl, Comando dei Vigili del Fuoco, Ufficio tecnico Bacino del Reno, Sovrintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici, Prefettura e Camera di Commercio). Il Coordinamento incontrerà entro il 15 febbraio le Associazioni imprenditoriali per programmare in modo concertato le azioni per una ulteriore semplificazione amministrativa. Tappe future Ho già convocato per lunedì 26 gennaio una riunione della Conferenza Metropolitana dei Sindaci perché, anche alla luce delle sollecitazioni dell’appuntamento di oggi e nell’ulteriore approfondimento dell’oggetto della crisi, si consolidino linee di approccio e di azioni condivise sul territorio. Ritengo poi che anche nello svolgersi delle diverse azioni e dei progetti individuati debba rimanere attivo il “luogo triangolare”- Comuni, Oo. Ss. , realtà economiche ed imprenditoriali - perché mi sembra che un’opportunità che questa crisi non può farci perdere sia quella di lavorare per un miglioramento nella direzione di una maggiore e più qualificata responsabilità collettiva. .  
   
   
´IMPRESA SICURA´ SICUREZZA SUL LAVORO: 500.000 EURO PER LE IMPRESE TOSCANE OGNI IMPRESA POTRÀ RICEVERE TRA 9.000 E 17.500 EURO. BANDO SEMPRE APERTO  
 
 Firenze, 22 gennaio 2009 - 500. 000 euro destinati alle micro, piccole e medie imprese per sviluppare, qualificare e promuovere la sicurezza sul lavoro. Li ha stanziati la Regione Toscana all´interno del progetto pilota integrato ´Impresa sicura´ che prevede interventi anche sulla responsabilità sociale delle imprese. Il bando sempre aperto ed è destinato alle imprese dei seguenti settori: industrie alimentari e delle bevande, tessili e dell´abbigliamento, manifatturiere, trasporti, produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, vapore, costruzioni ed altre attività di servizio alle imprese. Ogni impresa potrà ricevere tra 9. 000 e 17. 500 euro. La presentazione delle domande dovrà essere effettuata digitalmente dal legale rappresentante dell´impresa. Le graduatorie sono trimestrali. Il progetto, per le importanti ricadute sociali, culturali ed economiche, è sta to attivato in modo integrato con la partecipazione della Dg Sviluppo Economico, della Dg Diritto alla salute e politiche di solidarietà e della Dg Politiche formative, beni e attività culturali. .  
   
   
UN’IMPORTANTE DELIBERA DELL’AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI INTERROMPE LA CONCORRENZA SLEALE DELLE SOCIETÀ IN HOUSE.  
 
Roma, 22 gennaio 2009 - Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, la Federazione che rappresenta in Confindustria le imprese che operano nei Servizi Innovativi e nelle Tecnologie, ha preso atto con soddisfazione della delibera emessa il 23 dicembre scorso dall’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, che interrompe la prassi degli affidamenti a società in house senza le necessarie garanzie per le imprese private. La deliberazione dell’Autorithy ha origine nell’esposto presentato da Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e da un Raggruppamento di aziende private nel quale si contestava la Convenzione con cui nell’ottobre 2007 il Commissario per l’Emergenza del Comune di Lipari affidava a “Sogesid Spa” i lavori per le opere relative al ciclo integrato delle acque del Comune di Lipari. Nell’esposto si denunciavano la violazione del Testo Unico degli appalti e il radicale spregio dei principi di trasparenza, concorrenzialità, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa. In quella circostanza, infatti, il Commissario per l’Emergenza affidò senza alcuna giustificazione alla società pubblica “Sogesid Spa” un sostanzioso contratto senza gara, e in sovrapposizione a un contratto già in essere tra il Comune di Lipari e il Raggruppamento delle imprese private. Queste ultime in precedenza si erano già aggiudicate la gara per lo stesso servizio e lo stavano regolarmente svolgendo. La deliberazione dell’Autorithy – si legge nella nota di Confindustria – è stata netta: gli incarichi alla Sogesid hanno alterato gli equilibri concorrenziali del mercato degli appalti pubblici nei servizi di ingegneria, e pertanto anche nel caso specifico l’Autorità ha chiesto al Commissario per l’Emergenza (sostituito nel frattempo dal Prefetto di Messina) di comunicare le sue eventuali valutazioni di competenza. In merito alla conclusione della vicenda, il Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Alberto Tripi ha dichiarato: “Questa importante decisione dell’Autorità rappresenta un oggettivo successo della Federazione che da anni denuncia le anomalie di un mercato in cui le regole sono state stravolte dall’invadenza delle società in house. Per la ripresa dell’economia – conclude Tripi – serve una svolta che consideri la trasparenza e l’efficienza come pilastri fondamentali nei rapporti tra le imprese e la Pubblica Amministrazione”. .  
   
   
BOLOGNA: CONTRIBUTI PER L´ASSUNZIONE DI DISABILI LE DOMANDE VANNO PRESENTATE ENTRO IL 30 GENNAIO 2009  
 
Bologna, 22 gennaio 2009 - I datori di lavoro che nel 2008 hanno assunto (art. 11 della L. 68/99) a tempo indeterminato lavoratori disabili, hanno tempo fino al 30 gennaio per chiedere agevolazioni contributive. Sono previsti anche rimborsi forfettari parziali per le spese necessarie alla trasformazione del posto di lavoro per renderlo adeguato alle possibilità operative dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, per l´apprestamento di tecnologie di telelavoro, per la rimozione delle barriere architettoniche che limitano in qualsiasi modo l´integrazione lavorativa del disabile. La richiesta di incentivo deve essere redatta e sottoscritta, ma non autenticata, dal legale rappresentante dell´impresa interessata, compilando la modulistica (on line nel sito del Lavoro), e va inoltrata esclusivamente con raccomandata entro il 30/01/2009 alla Provincia di Bologna - Ufficio per l´inserimento lavorativo dei disabili, via Finelli, 9/A - 40126 Bologna. E´ necessario scrivere sulla busta: "richiesta di accesso agli incentivi ai sensi dell´art. 13 della L. 68/99". Per informazioni sulla compilazione della modulistica: Numero Verde 800. 286. 040 del Servizio politiche attive del lavoro e formazione (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9. 00 alle ore 17. 00). .  
   
   
DONNE. L’ABOMINIO DELLA TRATTA. UN SEMINARIO PER COMBATTERE IL REATO L’ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITÀ DELLA PROVINCIA DI GENOVA IN PRIMA LINEA CON UN PROGRAMMA DI SEI INCONTRI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEDICATI AGLI OPERATORI DL SETTORE  
 
 Genova, 22 gennaio 2009 - Sei giornate di seminari impegneranno 110 operatori che si occupano, a vario titolo, del fenomeno della tratta e delle donne vittime di questo abominevole commercio. Sono 41 appartenenti alle forze dell’ordine, 39 operatori sociali, 13 operatori sanitari, 14 appartenenti ai sindacati e 3 della direzione provinciale del lavoro che seguiranno, da giovedì 22 gennaio al 2 aprile, il ciclo di seminari informativi e formativi sul tema della tratta, frutto di un percorso partecipato che ha visto la collaborazione della provincia di Genova, della prefettura di Genova, delle forze dell´ordine (arma dei carabinieri, guardia di finanza, polizia di stato), della questura di Genova, della procura della repubblica di Genova, della direzione provinciale del lavoro, della asl 3 genovese e asl 4 chiavarese, dei sindacati, del comune di Genova, della regione Liguria e di tutte le associazioni del privato sociale. Il primo incontro, ospitato al Bibi Service di via Xx Settembre 41 sarà aperto dai saluti del prefetto Annamaria Cancellieri e del vicepresidente della provincia di Genova, Marina Dondero. I seminari (Oltre la strada nuovi orizzonti) stati organizzati intorno a tre aree tematiche: la tutela dei diritti e la garanzia delle libertà, il lavoro come inclusione sociale, la tutela e la promozione della salute degli immigrati. Oltre che informare e formare tutti gli operatori coinvolti vogliono essere anche lo spunto per la individuazione di procedure di accompagnamento e di presa in carico che siano chiare e condivise da tutti, al fine di migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi. L´iniziativa ha ricevuto il patrocinio del dipartimento per le pari opportunità. All’assessorato alle pari opportunità della provincia di Genova, retto dal vicepresidente Marina Dondero è affidata anche la postazione regionale del numero verde antitratta 800290290 e la gestione dei programmi di assistenza relativi all´art. 18 e di quelli relativi all´art. 13 per lo sfruttamento lavorativo in collaborazione con il dipartimento per le pari opportunità. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´, DONNE E MERCATO DEL LAVORO: LA CRISI ECONOMICA PENALIZZA L’OCCUPAZIONE FEMMINILE  
 
Torino, 22 Gennaio 2009 - Nell’attuale clima di recessione economica il mercato del lavoro penalizza di più le donne. In Italia, alla fine del 2008, la disoccupazione maschile è aumentata dello 0. 8%, e per le donne dell’1. 3%: sono le donne a essere poste per prima in cassaintegrazione e in mobilità, e sono più le donne degli uomini ad avere lavori precari. La crisi occupazionale farà sentire i suoi effetti, secondo le stime, anche nel 2009 e nel 2010, con una contrazione ulteriore del lavoro femminile. Gli effetti di questa crisi, alla luce dei dati più recenti, sono stati esaminati questa mattina nel corso del seminario Donne, pari opportunità e mercato del lavoro in provincia di Torino, organizzato dalla Provincia di Torino a Palazzo Cisterna. Il seminario è stata l’occasione per presentare un atlante delle pari opportunità e dell’occupazione femminile, che costituisce una rappresentazione cartografica generale degli avviamenti al lavoro delle donne sul territorio nel triennio 2005-2007, con particolare attenzione alla distribuzione occupazionale e territoriale dei migranti. L’atlante servirà come strumento di analisi dell’evoluzione delle situazoni lavorative in provincia e per attivare iniziative di sostegno e sviluppo. Ma se il triennio analizzato dall’Atlante rivela una situazione sostanzialmente positiva, il 2008 ha segnato una svolta negativa: nell’ottobre 2008, rispetto allo stesso mese del 2007, c’è stata una contrazione generale di 10mila posti di lavoro sul territorio provinciale, e 20mila avviamenti in meno. “Attualmente il settore maggiormente colpito è quello manifatturiero, un settore con prevalenza occupazionale maschile” ha commentato l’assessore alla pari opprtunità Aurora Tesio “e uno dei rischi a cui si va incontro è che ci siano sempre più famiglie con un maschio diosccupato o in mobilità e una donna con un lavoro precario che rappresenta l’unico reddito. Oltre a questo, la crisi investe anche il terziario, un settore ‘forte’ dell’occupazione femminile, e dunque dobbiamo aspettarci anche lì una contrazione di posti di lavoro per le donne”. “In questo quadro” ha ripreso l’assessore Tesio “la Provincia di Torino si è attivata, con la Regione Piemonte, per chiedere al Governo di trovare le riorse e di estendere gli ammortizzatori sociali anche a quelle categorie che attualmente non ne possono beneficiare, come i precari”. .  
   
   
ASILI NIDO: DA REGIONE UMBRIA CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE PER ABBATTIMENTO RETTE  
 
Perugia, 22 gennaio 2009 - La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Istruzione Maria Prodi, ha approvato le modalità per l’erogazione di un contributo di 300 euro annui per ciascun bambino inserito negli asili nido dell’Umbria autorizzati al funzionamento. “Un contributo – ha spiegato l’assessore – destinato a sostenere le famiglie umbre che hanno inserito i propri bambini nei nidi, pubblici e privati, nell’anno scolastico 2008-2009 e che verrà riproposto anche nei prossimi due anni”. “I requisiti per l’accesso al contributo – sottolinea – sono stati parametrati in modo da rispondere all’obiettivo di sostenere il maggior numero di famiglie possibile. Per ciascun anno, la Regione Umbria può infatti contribuire alle spese per le rette sostenute da 5mila famiglie umbre, di fatto per la totalità dei posti oggi disponibili nei nidi. Una decisione – rileva ancora l’assessore Prodi - che deriva dall’importanza che per la Regione Umbria rivestono i servizi per la prima infanzia, non solo in quanto ‘luogo’ di cura essenziale per la crescita delle bambine e dei bambini, ma anche perché, in tal modo, si vuol favorire l’occupazione femminile e lo sviluppo economico, nonché le pari opportunità in campo lavorativo”. Le modalità di accesso e i facsimili di domanda sono disponibili sul supplemento ordinario n. 1 al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 61 del 31 dicembre 2008 (serie generale) e sul sito www. Formazionelavoro. Regione. Umbria. It. .