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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 18 Febbraio 2009 |
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PRIMO CONCORSO GIORNALISTICO EUROPEO SULLA SALUTE |
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Bruxelles, 18 febbraio 2009 - Ieri la Commissione europea dà il via al primo concorso giornalistico europeo sulla salute volto a premiare articoli a stampa e on line. Questo premio prestigioso è una componente di rilievo della recente campagna “L’europa per i pazienti”. Il premio intende essere un riconoscimento e una promozione per un giornalismo di alta qualità su scala europea. Esso servirà a stimolare e ad arricchire il dibattito sulle questioni della sanità nell’Ue, in particolare sulle iniziative legate alla campagna “L’europa per i pazienti”. La commissaria europea per la salute Androulla Vassiliou ha dichiarato: “Il premio costituisce un riconoscimento del ruolo e delle responsabilità essenziali che hanno i giornalisti nel far conoscere ai cittadini europei le politiche e gli interventi dell’Ue in campo sanitario. Le iniziative adottate nell’ambito della campagna ‘L’europa per i pazienti’ – come quelle in materia di screening del cancro, sicurezza dei pazienti, donazione e trapianti di organi, uso degli antibiotici e assistenza sanitaria transfrontaliera – ci riguardano tutti e rispecchiano l’intento della Commissione di porre i cittadini in primo piano. Spero che questo premio serva a stimolare il dibattito a livello locale, nazionale ed europeo. ” Verranno presi in considerazione articoli pubblicati a stampa oppure on line tra il 2 luglio 2008, data di adozione della prima iniziativa “L’europa per i pazienti”, e il 15 giugno 2009. I giornalisti sono invitati a presentare i loro articoli mediante il modello di candidatura on line che figura sul sito web “L’europa per i pazienti”. Ulteriori dettagli sulle regole e sulle condizioni del concorso sono reperibili nello stesso sito. La selezione del vincitore avverrà in due fasi. Dapprima, giurie nazionali, presiedute dalla Rappresentanza della Commissione in ciascuno Stato membro e costituite da due esperti della sanità e due giornalisti, selezioneranno un finalista nazionale per ciascuno Stato membro. Successivamente, si procederà alla selezione del vincitore e dei due candidati che si sono classificati subito dopo. Questo compito spetterà alla giuria Ue presieduta da Robert Madelin, direttore generale della Dg “Salute e consumatori” della Commissione europea. I nomi dei componenti delle giurie nazionali e di quella Ue, una volta confermati, saranno pubblicati sul sito web “L’europa per i pazienti”. Nell’autunno del 2009 i 27 finalisti saranno invitati a Bruxelles dove parteciperanno ad un seminario per giornalisti sulle questioni relative alla sanità nell’Ue e presenzieranno ad una cerimonia di premiazione sotto l’egida della commissaria Vassiliou. Il primo premio ammonterà a 5 000 Eur, il secondo a 3 000 Eur e il terzo a 2 000 Eur. Il premio giornalistico europeo sulla salute e la campagna “L’europa per i pazienti” sono finanziati nel contesto del secondo programma comunitario in materia di salute 2008-2013. Il premio giornalistico europeo sulla salute è inteso quale evento annuale da ampliare successivamente ai media audiovisivi. Ciò dipenderà tuttavia dall’esito di questa prima edizione e dagli insegnamenti che se ne trarranno. Chi volesse candidare un articolo e saperne di più sul concorso può consultare il sito web “L’europa per i pazienti” all’indirizzo: http://ec. Europa. Eu/health-eu/europe_for_patients/prize/index_it. Htm Il secondo programma comunitario in materia di salute 2008-2013 è consultabile all’indirizzo: http://ec. Europa. Eu/health/ph_programme/pgm2008_2013_en. Htm . |
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LA TELEVISIONE DIGITALE SORRIDE AL TRENTINO IL 90 PER CENTO DELLE CHIAMATE AI NUMERI VERDI RISOLTE IN POCHI MINUTI |
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Trento, 18 febbraio 2009 - La prima transizione dal sistema televisivo analogico a quello digitale è avvenuto nel migliore dei modi: il nuovo segnale digitale, irradiato in prevalenza dagli impianti della Paganella e del monte Finonchio, non ha evidenziato alcun problema, garantendo la copertura ad un bacino di 367 mila persone e a un’area che da Rovereto porta a Trento, per continuare in valle di Non ed estendersi in decine di altri Comuni, anche del Veneto e dell’Alto Adige. Il numero verde 800. 022. 000, allestito dal ministero dello Sviluppo economico per garantire informazioni e assistenza tecnica agli utenti trentini, ha ricevuto nella giornata di ieri 1380 chiamate, con una media oraria di circa 100 telefonate. Nella stragrande maggioranza dei casi (443 chiamate), si è trattato di cittadini che chiedevano informazioni sulla risintonizzazione dei canali digitali: operazione, quest’ultima fortemente consigliata dai tecnici alla vigilia dello switch over. Le altre richieste hanno riguardato la copertura del segnale e l’eventuale coinvolgimento del proprio comune nella transizione digitale (343 chiamate), e informazioni di carattere generale sull’iniziativa. Oltre il 90 per cento delle richieste arrivate al call center del ministero ha trovato immediata soluzione da parte degli operatori. Il tempo medio delle telefonate si è attestato attorno ai 4 minuti, necessari per fornire le indicazioni per le operazioni di sintonizzazione del decoder. Le poche segnalazioni di difficoltà di ricezione sul territorio sono state verificate e risolte dai tecnici Rai e Mediaset, con tempi inferiori alle due ore. Il ministero aveva inoltre messo a disposizione due laboratori mobili e relativo staff che, vista la regolarità della transizione, non sono dovuti intervenire. Soddisfatta Eva Spina, coordinatrice della task force del ministero dello Sviluppo economico che ha seguito momento dopo momento le operazioni di spegnimento dei segnali analogici di Rai 2 e Rete 4 in Trentino e la nascita della nuova era digitale per la televisione: “L’andamento del flusso di telefonate al numero verde testimonia una transizione senza particolari problemi in Trentino”. Altro dato significativo riguarda la vendita di decoder con incentivo statale che ieri si è attestato attorno ai 130 apparecchi e che in queste settimane ha avuto un andamento costante. Questo significa – spiegano dal ministero – che i trentini hanno creduto da subito nella nuova tecnologia televisiva, anticipando gli acquisti dei decoder, senza ricorrere alla corsa dell’ultimo momento. Nella norma, infine, l’attività del numero verde 800. 961. 924 istituito dalla Provincia autonoma di Trento per l’assistenza domiciliare agli over 75enni: il centralino ha ricevuto nella giornata di ieri 256 chiamate ed ha fissato 200 visite a domicilio per il collegamento del decoder. Fino a oggi il numero verde anziani ha ricevuto circa 9 mila chiamate a fronte delle 44 mila lettere inviate a fine 2008 dai due consorzi Consolida e Cla che gestiscono il servizio di assistenza. Per ulteriori informazioni http://www. Digitaleterrestre. Provincia. Tn. It . |
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CERCASI CANDIDATO PER ADOTTARE UN CREATIVO CROSS MEDIALE IL 27 FEBBRAIO NELLA SEDE DELLA PROVINCIA DI MILANO UNA GIORNATA INCENTRATA SU SULLE FRONTIERE COMUNICATIVE DELLA POLITICA APERTE DAI NUOVI MEDIA DIGITALI. DI FRONTE, IL VALORE E L’UTILIZZO DELLA CREATIVITÀ. |
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Milano, 18 febbraio 2009 - Un momento di incontro tra politica e creatività per confrontarsi sulle reali applicazioni della crossmedialità nella comunicazione politica, in vista delle elezioni amministrative ed europee del prossimo giugno. E’ questo l’obiettivo di More Than Politics, l’evento che si terrà venerdì 27 febbraio a partire dalle 9. 30 presso la sede della Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi, in via Vivaio 1. More Than Politics è un evento/laboratorio ideato da More Than Zero Festival (www. Morethanzero. It) e Cantieri Digitali per la Nuova Creatività Audiovisiva, in collaborazione con Innproduzione e Cross Creative. Giunto alla seconda edizione, il More Than Zero Festival nel primo appuntamento del 2009 propone una giornata di riflessione e formazione aperta al pubblico, dedicata da un lato alla presentazione dei casi di eccellenza in ambito italiano e internazionale e dall’altro al lancio del laboratorio creativo crossmediale sulla nuova comunicazione politica. L’utilizzo dei media sociali e di strategie di comunicazione crossmediali aumenta le possibilità di raggiungere e di interagire con una fetta più ampia di elettori, ma richiede una progettazione specifica dei contenuti e del linguaggio per andare incontro alle specificità soprattutto dei giovani. Nasce così More Than Politics, che vuole essere il punto d’incontro tra candidati e creativi. Per la prima volta in Italia, la comunicazione politica tradizionale si apre ai nuovi strumenti tecnologici e ai media sociali e offre ai creativi la possibilità di mettersi alla prova direttamente, cimentandosi con una campagna elettorale. L’evento inizierà alle 9. 30 con una tavola rotonda. A discutere di integrazione tra comunicazione elettorale e nuovi media ci saranno politici e rappresentanti delle istituzioni, studiosi ed esperti di comunicazione. Tra i politici interverranno Matteo Mauri, Giorgio Monaci, Antonio Palmieri, Francesco Verducci, Fiorello Cortiana. Tra gli studiosi ci saranno Fausto Colombo, Marco Cacciotto, Cristian Vaccari. Luca De Biase, Marco Di Gregorio, Roberto Galliano, Axel Fiacco e Francesca Ulivi, Andrea Soldani ed Eugenio Tumsich sono tra gli esperti di comunicazione che parteciperanno alla giornata. La tavola rotonda sarà moderata da Marco Dragone, giornalista dell’Adn kronos. Nel pomeriggio si svolgerà il momento d’incontro aperto a candidati e creativi, con la presentazione di case history di eccellenza legate alle esperienze di comunicazione politica in Italia. In particolare, saranno presentate le testimonianze di Mtv, “Tocca a noi”, e di Youdemtv e, attraverso la collaborazione del magazine Rolling Stone, agli esperti di comunicazione crossmediale sarà chiesto di inventare una campagna politica innovativa. Ai politici di mettersi in gioco e di uscire dai canoni della comunicazione tradizionale per abbracciare la sperimentazione e i nuovi media. . |
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BOLLYWOOD ENDING MUMBAI È UNA DELLE INDUSTRIE CINEMATOGRAFICHE PIÙ FLORIDE DEL PIANETA. FRANCESCO DI TRANI C’È STATO E HA RACCONTATO LA SUA ESPERIENZA TRA STAR E PREVISIONI DI BUDGET |
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Milano, 18 febbraio 2009 - È cominciato come un normalissimo stage, per quanto possa essere normale per uno studente di Milano fare uno stage a Bollywood, ed è finito con una comparsata in uno dei colossal più attesi della stagione indiana, “Luck by chance”. Francesco di Trani, 23enne al secondo anno della specialistica Cleacc, ricorda con grande emozione i tre mesi, tra marzo e giugno 2008, nei quali ha preso armi e bagagli ed è andato a bussare alle porte di registi e produttori della capitale del cinema hindi. Per la verità, alcuni dei contatti per poter entrare nel dorato mondo di Bollywood Francesco li aveva già presi qualche settimana prima, quando, per uno study tour organizzato dalla Bocconi, aveva avuto modo di intervistare alcuni personaggi dell’ambiente. Tra questi, Jitesh Pillai, “il direttore di Filmfare, la più importante rivista cinematografica indiana”, spiega. All’arrivo a Mumbai, tuttavia, Francesco è colto dallo sconforto: “Nonostante le mille promesse, per i primi dieci giorni non mi ha chiamato nessuno, anche perché le aziende indiane non sono abituate a ricevere stagisti. Ho avuto difficoltà a spiegare che non volevo essere pagato e che mi interessava solo imparare”. Grazie a Pillai, tuttavia, Francesco ottiene alcuni colloqui e finalmente è chiamato dalla Excel Entertainment, una delle case di produzione più importanti. La Excel aveva appena cominciato la lavorazione dell’attesissimo “Luck by chance”, colossal sul mondo del cinema indiano. “Ho passato le prime settimane in ufficio, tra software per l’organizzazione della produzione e previsioni di spesa, che per un film del genere sono molto complesse. Poi ho avuto accesso al set, dove ho lavorato sia per la prima che per la seconda unità. La prima si occupa di girare le scene con le star, la seconda, di quelle di contorno. Non avrei mai immaginato che mi avrebbero permesso di mettere piede sulle scene, in Occidente probabilmente non sarebbe mai avvenuto, soprattutto in film di questo calibro”. Un lavoro più che altro legato alle necessità pratiche del momento, vista anche la mancanza di esperienza di Francesco nel campo: si occupa di bloccare il traffico durante una ripresa (“cosa quasi impossibile in una città congestionata come Mumbai”), fa lo ‘slater’, ossia gestisce il ciak, e finisce anche in una delle sequenze clou del film. “La sceneggiatura prevedeva che ci fosse la scena di una serata a casa di un regista, con le star che impersonavano se stesse: cercavano un occidentale, per rendere più ‘cool’ l’immagine della festa, e hanno scelto me”. Avvicinare star che sono ciò che Leonardo Di Caprio è per Hollywood, è l’occasione per fare qualche paragone: “Le stelle del cinema indiano sono ancora meno alla mano di quanto si dice siano quelle americane. Sono considerati come degli dei, ho visto produttori esecutivi, che teoricamente rappresenterebbero i capi ultimi visto che mettono i soldi, farsi in quattro personalmente per regolare la climatizzazione di una stanza, solo perché l’attrice aveva caldo”. Ma è anche l’opportunità per capire meglio le dinamiche di una cinematografia in espansione anche a livello internazionale, ma che ha diversi concorrenti sul suolo nazionale. “Non esiste solo Bollywood, ovvero il cinema in hindi. Ci sono anche Tollywood, la cinematografia in lingua telogu, che fa capo a Hyderabad, Kollywood, quella tamil, e Mollywood, la filmografia malayalam”. Un universo di cinema in lingua che è anche il più grande del mondo, con circa un migliaio di film prodotti ogni anno. Tre mesi di rodaggio in una terra ricca di contrasti che hanno instillato a Francesco il desiderio di tornare: “L’india mi ha lasciato tantissimo a livello personale e vorrei continuare il lavoro nella produzione cinematografica di Bollywood. Occupandomi però più dell’aspetto economico che di quello artistico”. Nel frattempo, in attesa di rifare le valige, Francesco è impegnato nella scrittura della tesi. Il titolo? Le sfide dell’industria cinematografica indiana al mercato internazionale, ovviamente. . |
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LA MORTE FA PAURA AGLI UOMINI,NON A DIO UN NUOVO LEGAME CON CHI NON C’È PIÙ DI LYTTA BASSET |
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Milano, 18 febbraio 2009 - L’autrice racconta l’esperienza dei cinque anni di lutto seguiti alla morte del figlio Samuel, ventiquattrenne, suicidatosi dopo una serie di crisi irrimediabili che lo avevano reso incapace di continuare la propria vita normale e lo avevano costretto a sempre più frequenti ricoveri in ospedale. Dopo la ribellione e il dolore, si affacciano timide le prime relazioni con gli altri, “pezzi” di relazioni amichevoli, affettuose o anche casuali che arrivano, afferma la Basset, come “gocce di rugiada”, “candidi sassolini su un terreno di cenere e di devastazione”. E’ al termine del primo anno di lutto che, grazie ad un sogno, la Basset sente che la relazione “di un altro ordine” con il figlio comincia lentamente a ristabilirsi attraverso misteriosi “contatti” fuori e oltre la sfera della coscienza e del pensiero razionale. Il cammino attraverso il lutto la mette in contatto diretto e profondo con alcuni tabù molto forti nelle società occidentali: il parlare della morte, tanto più di quella per suicidio e il rivelare pubblicamente il proprio stato di dolore; la ricerca stessa di una relazione con l’aldilà per poter ristabilire un legame con il figlio, affinché egli non venga più avvertito parte di un regno dei morti, ma di un regno di presenze viventi. Un libro dedicato dall’autrice a tutte le persone che hanno perso un figlio o una persona cara e che faticano a ricostruire una relazione con gli altri. Un libro adatto soprattutto ad un pubblico femminile. Autrice: Professore di teologia, filosofia e pastorale, Lytta Basset è molto nota al pubblico francese per alcuni suoi libri di successo : Guérir du malheur, Le Pouvoir de pardonner (Albin Michel/labor et Fides, 1999), “Moi, je ne juge personne” (Albin Michel/labor et Fides, 2003), La Joie imprenable (Albin Michel, 2004) e Sainte Colère (Bayard/labor et Fides, 2006). In Italia ha pubblicato: Il senso di colpa. Paralisi del cuore, Qiqajon, 2007; Io non giudico nessuno, Claudiana, 2004. Per San Paolo ha pubblicato ll desiderio di voltare pagina: “Perdonare” è cominciare ad accettare se stessi Edizioni San Paolo Pagine: 192 Prezzo: € 16,00 . |
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DON GIUSSANI LA SUA ESPERIENZA DELL´UOMO E DI DIO DI MASSIMO CAMISASCA |
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Milano, 18 febbraio 2009 - Don Luigi Giussani è considerato «uno dei più importanti educatori del Novecento», che ha inciso profondamente nella vita del nostro Paese grazie alla fondazione del movimento ecclesiale di “Comunione e Liberazione” e alla vastissima produzione dei suoi scritti. Più che una biografia in senso classico, questa è una «biografia spirituale» di don Luigi Giussani con la quale farlo conoscere «a chi non l’ha conosciuto, a chi non ha avuto la fortuna di sentirlo parlare, di passare del tempo con lui o di leggere i suoi libri». Massimo Camisasca, che lo ha lungamente frequentato, ne delinea la figura attraverso la descrizione dell’opera e delle idee. La vita di don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione, una figura straordinaria che ha inciso profondamente nella storia e nella spiritualità. Autore Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, di cui è superiore generale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Comunione e Liberazione. Le origini (1954-1968) (20012), Comunione e Liberazione. La ripresa (1969-1976) (2003), Comunione e Liberazione. Il riconoscimento (1976-1984) (2006), Il tempo che non muore (2001), La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio (2003) e Questa mia casa che Dio abita. Riflessioni sulla vita comune (2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana (2005), Sentieri d’Asia illuminati. Lettere ai missionari (2006), Il nuovo Occidente. Lettere ai missionari (2008). Il 22 febbraio 2009 ricorre il quarto anniversario della morte di don Luigi Giussani. In occasione di questo anniversario, la prima biografia spirituale del fondatore di “Comunione e Liberazione” ad opera del Superiore Generale della Fraternità sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo Edizioni San Paolo Pagine: 176+16 Prezzo: € 14,00 . |
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UN LIBRO SUGLI AUDIOVISIVI : "IL COCCODRILLO LUMINOSO E ALTRE STORIE. TEORIA E PRATICA DELL´AUDIOVISIVO A SCUOLA" |
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Pordenone, 18 febbraio 2009 - "Viviamo in un´epoca in cui il linguaggio audiovisivo è il tema della contemporaneità con il quale avere dimestichezza e preparazione. Questa iniziativa editoriale di Cinemazero propone uno strumento didattico che sarà utile a tutti: certamente nella scuola per i più giovani, ma sicuramente anche in quel complesso mondo della formazione permanente per ogni età e nei confronti di quelle ´nuove professioni´ legate ai linguaggi multimediali per le quali magari non è ancora chiaro lo sbocco lavorativo". Così si è espresso l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, intervenuto ieri sera nell´Auditorium della Regione a Pordenone alla presentazione del volume "Il coccodrillo luminoso e altre storie. Teoria e pratica dell´audiovisivo a scuola" di Manlio Piva, edito da Cinemazero. Con Molinaro erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, e il consigliere regionale Piero Colussi, che ha introdotto e moderato i vari interventi, ponendo in evidenza, da un lato, il cammino compiuto dal Friuli Venezia Giulia sulla via dei linguaggi multimediali grazie alla legge regionale sul cinema, fornendo risorse e competenze: "ora abbiamo anche un testo sulla didattica". Dall´altro lato, Colussi ha insistito sull´esigenza di "andare oltre, garantendo il livello qualitativo della formazione, facendo del linguaggio audiovisivo una componente non sussidiaria ma primaria della scuola". Sollecitazioni colte dall´assessore Molinaro, che ha concordato sulla necessità di muoversi su due linee: trovare occasioni di crescita del percorso attuale sul linguaggio audiovisivo; salvaguardare la qualità di quanto sin qui costruito nel settore. Dopo il saluto del presidente di Cinemazero, Renato Cinelli, che ha sottolineato l´attività dell´associazione volta alla didattica e alla formazione, il libro è stato presentato dall´autore e da Luca Giuliani del Museo del Cinema di Torino. In sostanza, "Il coccodrillo luminoso" teorizza e sviluppa una serie di moduli e strategie didattiche per l´insegnamento e la comprensione del testo audiovisivo spaziando dai film delle origini alle produzioni hollywoodiane, dai pittori medievali ai film di propaganda, dagli spot ai videoclip al telegiornale. Il punto di vista da cui parte Piva, docente di Didattica del Cinema e dell´Audiovisivo al Dams di Padova e consulente per le attività didattiche della Mediateca Pordenone di Cinemazero, è rappresentato dall´immagine simbolica di un coccodrillo che illumina, fa luce proprio con e sulle immagini, per cercare di capirle meglio, e con esse di capire meglio il mondo in cui viviamo, il nostro modo di leggere il reale, da uomini-videns quali siamo diventati. Il sistema della comunicazione visiva ha prodotto infatti tutta una serie di nuovi codici, ne ha rinverdito altri, mentre quelli ai quali generazioni e generazioni di lettori si erano abituati stanno scomparendo sullo sfondo, come troppo complessi. Il coccodrillo luminoso si destreggia e vorrebbe insegnare a destreggiarsi fra i meandri di questa rivoluzione iconica, per molti ancora così difficile da accettare e da inserire in un organico programma formativo, didattico. Insomma, un universo luminoso che merita di essere un po´ meglio illuminato. . |
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SOLO LA SINISTRA VA IN PARADISO DI GIOVANNI BIANCHI |
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Milano, 18 febbraio 2009 - «Sta scritto in Lettera a una professoressa: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”. Non si dà politica autentica senza generosità, termine quanto mai antiguicciardiniano. Recita il vocabolario alla voce generosità: “Carattere di chi possiede grandi qualità morali”. Quel che manca alla politica odierna, dal momento che le “grandi qualità” appaiono introvabili. Nani figli di giganti. Malinconico declino. Democrazia triste… L’esperienza di dodici anni nel Parlamento italiano mi ha dato occasione di incontrare molte intelligenze, ma poche generosità. Dove, per me, generosità significa: dare ogni volta più di quel che si riceve». Questo libro presenta e analizza, con ampiezza di vedute, acutezza di pensiero, ricchezza di riferimenti autobiografici inediti, la storia e i valori dell’impegno politico dei cattolici in Italia, dall’Unità alle ultime elezioni politiche dell’aprile 2008, soffermandosi in particolare sull’Italia della Prima e della Seconda Repubblica, e suggerendo alcune riflessioni volte a una rifondazione (o quanto meno a un consolidamento) di tale impegno politico nella Società moderna e futura. La conclusione di questo approfondito lavoro di ricostruzione storica, di analisi e di riflessione non è tanto che «solo la sinistra va in Paradiso», ma piuttosto che per il cristiano impegnato nel politico e nel sociale vi sono dei valori (la centralità dell’etica e della dimensione spirituale, la generosità fino al sacrificio, la capacità di dialogare e mettere in comune idee ed esperienze, accettando le diversità) che ispirano la sua vocazione e la sua azione politica. Autore: Giovanni Bianchi, nato a Sesto San Giovanni (Milano) nel 1939, è stato consigliere comunale a Sesto San Giovanni per la Dc, poi Presidente regionale delle Acli Lombarde e successivamente Presidente nazionale. Dal 1994 al 2006 è stato Deputato al Parlamento italiano, dove ha fatto parte della commissione Affari Esteri, è stato relatore della legge per la remissione del debito ai paesi poveri e ha presieduto il comitato permanente della Camera dei Deputati per gli Italiani all’estero. Collabora con riviste, quali Animazione sociale e Rocca, e dal 1987 ha diretto la rivista di spiritualità e politica Bailamme. Ha pubblicato numerose opere di narrativa e di poesia. Tra la sua produzione saggistica: Per una teologia del lavoro (1985); Al Dio feriale. Teologia minima (1990); Testimoni e maestri. Materiali per un laburismo cristiano (2005); Martini «politico» e la laicità dei cristiani (San Paolo, 2007). Edizioni San Paolo Pagine: 192 Prezzo € 14,00 . |
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CERCASI ANTENATO COME DIVENTARE DETECTIVE DI FAMIGLIA E SCOPRIRE IL TUO ALBERO GENEALOGICO DI NICCOLÒ BARBIERO E LORENZA CINGOLI |
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Milano, 18 febbraio 2009 - E tu da dove vieni? Chi erano i tuoi antenati? Sai perché ti chiami “Rossi”? Che cosa c’è dentro al tuo nome e cognome? L’italia ha il primato mondiale del numero dei cognomi: ne esistono infatti più di 350. 000. Le ragioni di questo primato si trovano non solo nella storia della società e dei costumi, ma anche nella storia della lingua italiana e nei suoi tanti dialetti che hanno modificato i nomi esistenti inventandone di nuovi molto simili. Un libro strepitoso per partire alla caccia del significato del proprio cognome, scoprire cos’è un albero genealogico, organizzare una ricerca in grande stile, interrogare i propri genitori e realizzare una mappa dei luoghi di famiglia. Il libro contiene anche una Linea del Tempo per imparare a collocare la tua famiglia nella storia italiana. E ancora: schede, materiale didattico, disegni, grafici, curiosità e indovinelli da usare insieme ai genitori o in classe con gli insegnanti: i miei nonni, i miei bisnonni, i miei parenti immigrati in altri paesi, mappa degli spostamenti, riunioni di famiglia, autografi e albero genealogico. Autori Niccolò Barbiero progetta, scrive, inventa riviste, libri e sceneggiature per ragazzi. Per diversi anni ha collaborato per la trasmissione televisiva “L’albero Azzurro” (realizzando anche alcuni pupazzi protagonisti). Ha pubblicato libri di giochi per ragazzi, ha illustrato storie e creato personaggi per diverse case editrici italiane. Ricordiamo in particolare: La palestra della memoria (Salani, 2006); La Pasta e Il Pesce, Corso di cucina, con Luigi Spagnol (Tecniche Nuove, 2005); Giochi di Mano, con Roberto Piumini (Salani, 2005); Il libro dei libri, con Giulia Orecchia (Salani, 2004). Lorenza Cingoli ha studiato storia e scrive storie, racconti e sceneggiature. Lavora come autrice nel programma televisivo "La Melevisione". Edizioni San Paolo Pagine: 160 Prezzo € 17,00 . |
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POTENZA, AL MUSEO ARCHEOLOGICO LA MOSTRA "RIFLESSIONI" |
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Potenza, 18 febbraio 2009 - Notevoli i consensi per la rassegna ´´Riflessioni´´ di Donato Larotonda e Gaetano Ligrani che è stata appena inaugurata, presso il Museo archeologico provinciale di via Ciccotti. L´esposizione, composta da sessantacinque opere pittoriche,sarà visitabile fino al prossimo 13 marzo. Riflessioni ´´ esplora gli esiti artistici di due personalità tra di loro differenti per provenienza geografica, percorsi formativi ed età anagrafica ma già da diversi anni accomunate da un cammino che, fra analogie e differenze, affinità e distanze, compone un linguaggio artistico fatto di istanze etiche e di personali capacità immaginifiche, quelle che costituiscono, sempre, l´impalpabile sostanza dell´arte. Donato Larotonda, nato a Potenza nel 1964, ha conseguito la qualifica di maestro d´arte presso l´Istituto d´arte di Rionero in Vulture e ha fondato, nel 1988, a Rionero in Vulture la Galleria arteprogetto e, nel 1998, l´associazione culturale Libera-mente, finalizzata alla promozione e alla divulgazione dell´arte in tutto il territorio nazionale. Ha partecipato a numerose mostre in Italia, tra cui ´´Tabula Picta´´ e ´´Officina tavolozza e colori della vita´´ a cura di Francesco Gallo a Forlì. Dal 2005 ha curato la direzione artistica delle mostre di ´´Aglianica wine festival´´, nel 2007 ha partecipato alle mostre itineranti ´´13x17´´, a cura di Philippe Daverio e Jean Blanchaert, e ´´Piantiamo alberi insieme´´ a cura di Salvo Ferito. Gaetano Ligrani, nato a Potenza nel 1945 e laureato in Architettura. Nel 1972 ha iniziato con successo l´attività lavorativa con incursioni nel campo della grafica, del design e dell´arte. Le attività di designer e architetto, contribuiscono alla sua maturazione artistica. Dal 1984 ha esposto in varie mostre personali tra le quali: ´´Il pensiero e la forma´´ alla Galleria Arttime di Udine, ´´La forma del Pensiero´´ e ´´L´altro Artecontemporanea´´ a Palermo, ´´Vernice art fair´´ a Forlì, ´´I paesaggi del silenzio´´ presso lo Studio 10 Arte a Potenza, ´´L´intimo pittorico´´ alla Triart di Maratea. . |
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I GIOIELLI DELLE MARCHE PIU´ ACCESSIBILI, PRESENTATA LA CARTA MUSEI. |
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Ancona, 18 Febbraio 2009 - Scoprire i gioielli delle Marche diventa piu` facile: cosi`, l´assessore ai beni e attivita` culturali, Vittoriano Solazzi, ha presentato ieri mattina la ´Carta Musei Marche´, la tessera che dal primo marzo garantira` l´accesso ai luoghi della cultura, strutture museali, siti archeologici e mostre sul territorio, oltre a sconti negli esercizi convenzionati. ´La card permette di realizzare l´obiettivo di agevolare i marchigiani e i turisti nella conoscenza della bellezza della nostra regione ´ ha sottolineato Solazzi ´ una regione al plurale, nel nome e nella ricchezza di beni storici, architettonici e paesaggistici. L´iniziativa va incontro alla domanda di cultura che, testimoniano gli ultimi dati del Sole 24 Ore, nelle Marche e` alta e in assoluta controtendenza rispetto al resto del Paese per affluenza di visite ai musei. Una bella notizia che premia la politica di valorizzazione del patrimonio che e` di tutto rispetto con la maggiore percentuale d´Europa per numero di musei e pinacoteche´. A presentare la Carta Musei Marche della Regione, iniziativa che rientra nell´ambito del progetto ´Sistema museo diffuso´, i rappresentati degli assessorati provinciali alla Cultura e delle reti e sistemi museali aderenti, tra cui Simonetta Romagna, assessore a Pesaro e Urbino, Carlo Maria Pesaresi assessore di Ancona, Donato Caporalini, presidente sistema museale di Macerata e Tiziana Maggi per la rete musei Piceni. Il progetto e` stato finanziato dai fondi europei e realizzato dall´agenzia regionale di sviluppo Svim che, in accordo con i sistemi e i musei beneficiari, creera` le condizioni per favorire il rapporto tra musei, centri storici e territorio, migliorandone la fruizione sia da parte dei turisti sia dei residenti. La Carta Musei Marche avra` un costo annuale di 30 euro, che scendono a 25 per coloro che hanno un´eta` inferiore ai 26 anni o superiore ai 65 anni. E´ inoltre disponibile una tessera ´famiglia´ valida per due adulti e figli minorenni, al costo di 50 euro. Potranno anche essere acquistate Carte a validita` quindicinale dedicate ai turisti che vogliano visitare il patrimonio museale e culturale della regione per tutto il periodo del soggiorno. Il progetto sara` sperimentato nel corso di quest´anno nei musei aderenti al Sistema museale della Provincia di Ancona, al Sistema museale della Provincia di Macerata, alla Rete dei musei piceni e nei musei della Provincia di Pesaro e Urbino che partecipano al progetto. Alla Carta hanno gia` aderito 110 musei pinacoteche e siti archeologici su tutto il territorio regionale. La prima mostra che beneficera` della card e` ´Pasqualino Rossi, protagonista del Barocco´ a Serra San Quirico. La Carta Musei Marche e` in vendita in tutti i musei dotati di biglietteria e negli esercizi convenzionati, segnalati dal sito internet www. Cartamusei. Marche. It, dove si potra` trovare anche l´elenco aggiornato dei musei convenzionati, delle mostre e di ogni altra offerta riservata ai possessori della Carta. Per qualsiasi informazione e` possibile inoltre contattare il numero verde 800439392 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. . |
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"ISTANTANEA": IL PRIMO DISCO DELLA BAND BARESE VINCITRICE DEL PREMIO SIAE AL MUSICULTURA |
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Bari, 18 febbraio 2009 - Uscirà il 20 febbraio (pubblicato dalla Godz di Luca Serpenti e distribuito da Halidon) "Istantanea", il primo album di inediti dei Fabryka, band barese che ha già all´attivo il singolo "In un modo semplice", ascoltato in radio l’autunno passato e il cui videoclip è in rotazione su All Music e Music Box. Chi li ha sentiti live dice che “Il prodotto di punta nel Barese si chiama Fabryka. Il loro album, "Istantanea", produce ogni volta un concerto completo, un "momento" in cui l´ elettronica converge con la video art, mentre Tiziana Felle sceglie con coraggio di cantare in italiano” (Anna Puricella - Repubblica) Dal live all’album il passaggio è stato d’obbligo, e il 20 febbraio vedrà la luce "Istantanea" è prevista per il 20 febbraio 2009 con distribuzione Halidon in tutti i negozi di dischi. Conterrà il singolo di lancio In un modo semplice più 13 tracce inedite, caratterizzate da suoni ricercati e melodie aggraziate e delicate inframmezzate da musica orchestrale e particolari incursioni elettroniche. L´album sarà inoltre disponibile in download sulle maggiori piattaforme digitali, tra cui Deejay Store, Emusic, Nokia Music Store, iTunes, Jamster, Napster, Track It Down. " Album composto da canzoni fragili e mirabili, un pop sbilenco che incrocia il minimalismo di certi artisti del nord europa, come Mum, Emiliana Torrini, Sigur Ros, così caratterizzati da un elettronica di fondo e da suoni rarefatti. Anche se bisogna dire, che aldilà delle influenze rintracciabili i Fabryka stanno seguendo un loro percorso preciso. Forse sognano un percorso da divi nel pop acustico fatto con cervello sulla scia di Edie Brickell, Juana Molina, dove brani quali ‘In Un Mondo Semplice’ o l’altrettanto bella ‘Se’ sono composizioni fatte di ritmi affastellati e variazioni infinitesimali placidamente folk – Maurizio Di Battista per The Ship Magazine " è solo una delle recensioni positive che circolano in rete. I Fabryka presenteranno "Istantanea" venerdì 27 febbraio alla Casa 139, in via Ripamonti a Milano, nell’ambito di una serata dedicata all’elettronica made in Italy, insieme ai Musetta di “Mice to meet you” e ai vicentini Gleamer. I Fabryka si formano nell’inverno del 2004, manifestando subito la loro passione per le atmosfere fredde e magiche del sound nord europeo. I quattro ragazzi, Tiziana Felle - voce, chitarra, Stefano Milella – elettronica, synths, batteria, Agostino Scaranello – basso, effetti e Raffaele Stellacci – piano, rhodes, synths, creano un mondo, un luogo personalissimo e segreto dove rifugiarsi. Il loro suono unisce musica elettronica ed acustica, melodie malinconiche e romantiche, energia nei bassi e delicatezza negli arrangiamenti. Dall´elettronica tedesca ai suoni rarefatti e dilatati dei ghiacci, dalla musica orchestrale al pop. Il gruppo si fa notare grazie a live carichi di atmosfere rarefatte ed esecuzioni da brivido, che lo porta a vincere numerosi concorsi che premiano la qualità della musica d’autore, come “Best live Media 2005” ad Arezzowave, il premio Siae al Musicultura e Nokia For Music 2006 e a suonare come supporter per l´eclettica artista americana Carla Bozulich, i Jennifer Gentle, Matmos, Populous e Goldie. . |
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ARGE ALP SOUND 2009: PROROGATI I TERMINI AL 10 MARZO DAL ROCK ALLA CLASSICA UN PREMIO PER I GIOVANI MUSICISTI DELLE REGIONI ALPINE |
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Trento, 18 febbraio 2009 - Sono stati prorogati al 10 marzo 2009 i termini per partecipare ad "Arge Alp Sound 2009", il concorso con cui la comunità di lavoro delle Regioni alpine (Arge Alp) cerca la migliore canzone sul tema delle Alpi. I giovani musicisti delle Regioni membro di Arge Alp possono ancora presentare i loro contributi musicali. In palio premi fino a 15 mila euro. Con l´assegnazione di un premio musicale Arge Alp, la Comunità di lavoro Regioni alpine, attualmente presieduta dal Cantone dei Grigioni, vuole esplorare nuovi territori culturali. Il Premio Arge Alp 2009 ha lo scopo di promuovere giovani musicisti dell´arco alpino e di dare loro l´opportunità di mostrare le loro capacità in un concorso. Il concorso musicale Arge Alp Sound 2009 li vuole spronare a confrontarsi in modo creativo con il proprio spazio vitale. Possono partecipare al concorso musicisti solisti e band. I solisti sono ammessi fino al compimento del 30° anno d´età. Per le band l´età media di tutti i componenti non deve superare i 30 anni. La condizione per partecipare è costituita dal domicilio stabile in una delle seguenti Regioni membro di Arge Alp: Baviera, Grigioni, Salisburgo, San Gallo, Alto Adige, Ticino, Tirolo, Trentino, Vorarlberg. Per le band, almeno la metà dei componenti deve essere domiciliata in una delle Regioni membro di Arge Alp. Si richiede che compongano una canzone sul tema Alpi, scrivendone il testo e la musica. Sono ammessi tutti gli stili, dal rock alla musica classica. Per lanciare il premio è stato creato un apposito sito web. Sul sito www. Argealpsound. Org si trovano tutte le informazioni importanti e le condizioni di partecipazione dettagliate. Gli interessati possono caricare da subito i loro contributi musicali sul sito web direttamente in formato elettronico e partecipare così al concorso. Premi fino a 15´000 euro Allo scadere del termine di iscrizione le giurie regionali valuteranno i contributi inoltrati e ne selezioneranno fino a cinque per Regione membro. Una giuria internazionale valuterà in seguito le canzoni che hanno raggiunto il turno finale. La giuria, composta da specialisti delle Regioni membro di Arge Alp, sceglierà tra i finalisti da uno a tre vincitori, che riceveranno un premio fino a 15 mila euro sotto forma di un buono per l´acquisto di attrezzatura musicale o per coprire le spese di produzione di un Cd. La giuria deciderà la ripartizione del premio tra i vincitori. La premiazione avverrà in occasione della Conferenza dei capi di Governo di Arge Alp nel giugno 2009 a Flims. Arge Alp si impegna inoltre a dare la possibilità ai vincitori di esibirsi in occasione di un festival dell´area. Ogni due anni, indice premi su diversi temi. L´ultimo bando è avvenuto nel 2007 sotto la presidenza del Vorarlberg. Allora, con lo slogan "Giovani, trendy e impegnati", sono stati premiati progetti per promuovere l´impegno dei giovani nel volontariato. Sono membri di Arge Alp, costituita nel 1972, i Länder austriaci Tirolo, Salisburgo e Vorarlberg, le Province autonome di Bolzano e Trento, nonché la Regione Lombardia in Italia, il Land tedesco di Baviera e i Cantoni svizzeri Ticino, San Gallo e Grigioni. Arge Alp vuole affrontare, mediante una collaborazione transfrontaliera, problemi ed esigenze comuni delle Regioni membro, intensificare la consapevolezza della comune responsabilità per lo spazio vitale delle Alpi, promuovere i contatti reciproci tra la popolazione dell´arco alpino e rafforzare la posizione dei Länder, delle Regioni, delle Province e dei Cantoni. Www. Argealpsound. Org . |
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