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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2009
"TORNERÀ IL NUCLEARE", PREVEDE IL CAPO DEL CCR  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2009 - "Il nucleare tornerà e rivestirà un ruolo importante nel mix di energia dei principali paesi industrializzati," ha dichiarato Roland Schenkel, direttore generale del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea. Il dottor Schenkel ha parlato al Notiziario Cordis in vista di una sessione sull´energia nucleare organizzata dal Ccr all´incontro annuale dell´Aaas (American Association for the Advancement of Science) a Chicago, negli Usa. Il Ccr ha scelto il tema dell´energia nucleare per una delle sessioni che terrà alla prestigiosa conferenza perché, ha detto il dott. Schenkel, "il dibattito sul nucleare si sta rafforzando sempre di più, non soltanto nell´Unione europea ma in tutto il mondo. " In Europa i governi iniziano la costruzione di nuove centrali nucleari oppure pensano di costruirne. All´inizio di febbraio i leader svedesi hanno annunciato di voler annullare il loro piano trentennale di divieto di costruzione di nuove centrali nucleari. Eppure, nonostante i tanti sostenitori dell´energia nucleare a livello di governo e dell´industria, permane lo scetticismo in ampie fette del pubblico generale. Secondo l´inchiesta Eurobarometer 2008, il 45% degli europei è contrario all´energia nucleare, il 44% è a favore e l´11% non si pronuncia. Da parte sua, il dott. Schenkel condivide alcune di queste paure legate al nucleare, soprattutto quelle riguardanti la sicurezza dei reattori e lo smaltimento delle scorie. Spiega che i reattori costruiti attualmente, i cosiddetti reattori di Iii generazione, combinano l´esperienza della Francia e della Germania nella progettazione e nel funzionamento dei reattori nucleari. Cosa importante, essi includono elementi di sicurezza aggiuntivi: anche in caso di gravi incidenti, la radioattività rimarrà limitata al reattore, evitando in questo modo la contaminazione dell´ambiente esterno. "La tecnologia avanza basandosi sull´esperienza e sul progresso tecnico, e i nuovi reattori saranno molto più sicuri in caso di incidenti gravi; credo che questo messaggio non si stia diffondendo abbastanza," ha puntualizzato il dott. Schenkel. I reattori di Iii generazione sono già in costruzione in Bulgaria, Finlandia, Francia, Romania e Slovacchia, e altrove sono in fase di progettazione. Questi reattori dovrebbero essere operativi fino alla seconda metà del secolo, poiché la loro aspettativa di vita è di 60 anni. Intanto, si sta già lavorando allo sviluppo di reattori di generazione Iv, benché sia improbabile che le prime centrali di questo tipo diventino operative prima della metà del secolo. Questi reattori presentano due vantaggi principali: sono capaci di usare l´uranio in maniera più efficiente e alcuni elementi che rimangono attivi a lungo (come il plutonio) possono essere separati dalle scorie e reintrodotti nella miscela di carburante. All´interno del reattore questi componenti sono divisi in prodotti che devono rimanere separati dall´ambiente per un periodo molto inferiore. In questo modo, verrà notevolmente ridotto il volume di scorie radioattive prodotte dai reattori di Iv generazione. Uno degli ostacoli per ottenere un più ampio consenso da parte del pubblico sull´energia nucleare è rappresentato dalla questione dello smaltimento delle scorie; nella stessa indagine di cui sopra, il 62% dei cittadini europei si è detto favorevole all´energia nucleare se si attuano soluzioni sicure per lo smaltimento delle scorie. In realtà, sono già operative soluzioni per il trattamento delle scorie a bassa e media attività, mentre si stanno perfezionando quelle per trattare le scorie più attive. Il dott. Schenkel spiega che le scorie radioattive attualmente vengono immagazzinate in spessi contenitori metallici, che a loro volto sono posti in argilla impermeabile nel sottosuolo profondo. Anche se l´acqua riuscisse a penetrare l´argilla, le occorrerebbero centinaia di migliaia di anni per riucire a bucare i contenitori metallici e altre migliaia di anni per corrodere l´uranio. E anche se tutto ciò si dovesse verificare, i materiali dovrebbero migrare in alto verso la biosfera per centinaia di metri, processo anch´esso molto lento. "Questa è quindi la modellazione compiuta dagli scienziati impegnati in questo campo," commenta il dott. Schenkel. "Essi dicono che offre una sicurezza adeguata sul lungo periodo e che tutti coloro coinvolti nella scienza ritengono che si tratti di un´idea alquanto sicura. " Un´altra questione preoccupante per molte persone è la proliferazione nucleare. Qui il dott. Schenkel fa notare che è effettivamente estremamente difficile usare gli impianti energetici nucleari per i programmi di armi nucleari. Inoltre, il Ccr e altri sviluppano continuamente strumenti e tecniche per individuare le attività clandestine. Di conseguenza, tali attività vengono di solito individuate molto velocemente. Tra le altre cose, il Ccr ha creato dei modelli di simulazione per individuare con quale velocità i paesi riuscirebbero ad arricchire l´uranio e ha migliorato il suo servizio di web-mining. "Ora stiamo sviluppando una nuova tecnologia per l´individuazione del traffico illecito alle frontiere," aggiunge il dott. Schenkel. Questo sistema permetterà alle guardie di confine di controllare gli autocarri per materiali nucleari. Nel frattempo, il direttore generale del Ccr auspica il rafforzamento del ruolo di guardiano dell´Iaea (Agenzia internazionale per l´energia atomica) e conclude che "tutti i paesi dovrebbero firmare il Protocollo aggiuntivo [che offre all´Iaea maggiore accesso a informazioni e siti] per permettere una reale e completa trasparenza, e che le organizzazioni internazionali devono essere unite nell´applicazione delle sanzioni. " Per ulteriori informazioni, visitare: Centro comune di ricerca (Ccr): http://www. Jrc. Ec. Europa. Eu/ Incontro annuale Aaas: http://www. Aaas. Org/meetings/ .  
   
   
NUCLEARE: IL MINISTRO SCAJOLA SCRIVE ALLA PRESIDENTE BRESSO DE RUGGIERO: IMPEGNO DEL GOVERNO A LIBERARE IL PIEMONTE DALLE SCORIE  
 
Torino, 18 febbraio 2009 - “E’ un passo importante ed una presa di posizione ufficiale e vincolante per il Governo: La risposta del ministro Scajola indica il percorso per una soluzione chiara e definitiva dell’emergenza delle scorie nucleari in Piemonte”. Commenta così l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero la lettera che il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha inviato alla Presidente Mercedes Bresso, in risposta ad una nota della Regione Piemonte che, nel novembre 2008, chiedeva assicurazioni al Governo nazionale per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi ancora presenti in Piemonte, a più di vent’anni dalla fine della stagione nucleare. Nella lettera il ministro Scajola scrive che “la mancata localizzazione e realizzazione del deposito nazionale in tempo utile non può intralciare il processo di disattivazione e messa in sicurezza delle installazioni nucleari esistenti”. Inoltre il responsabile del dicastero dello Sviluppo Economico, riferendosi al progetto Cemex, prosegue affermando che “i depositi da realizzarsi nel sito di Saluggia non possono configurarsi come depositi di stoccaggio definitivo per i rifiuti radioattivi ivi presenti”. In conclusione, inoltre, il ministro dichiara che “nell’autorizzazione finale relativa al progetto Cemex in parola, verrà inserita un’apposita disposizione alla Società Sogin Spa, esercente dell’installazione, di provvedere al definitivo conferimento dei rifiuti radioattivi presenti nel sito di Saluggia non appena disponibile il deposito nazionale, al fine del rilascio del sito privo di vincoli di natura radiologica”. Per l’assessore de Ruggiero “le dichiarazioni del ministro sono il risultato dell’azione pressante e costante nel tempo svolta nei confronti del Governo da parte della Regione Piemonte che, tenendo costantemente una linea coerente e decisa, ha sempre ribadito di non volere assolutamente la presenza del deposito unico nazionale nel proprio territorio, già in credito per essere tutt’oggi sede di rifiuti radioattivi a vent’anni dalla chiusura delle centrali esistenti in Italia”. .  
   
   
WORKSHOP SULLA MISURAZIONE DEI NEUTRONI,  
 
Geel, Belgio,18 febbraio 2009 - Dal 28 al 30 aprile si terrà a Geel (Belgio) un workhop scientifico su misurazione, teoria e applicazioni dei neutroni. L´evento è in parte organizzato dal progetto Efnudat ("European facilities for nuclear data measurements"), finanziato dall´Ue, e si svolgerà presso l´Irmm (Istituto dei materiali e misure di riferimento) del Centro comune di ricerca (Ccr). Il workshop ha lo scopo di fornire una panoramica completa delle misurazioni dei dati nucleari con neutroni veloci, il loro impatto sui modelli teorici e le applicazioni finali con potenziale impatto economico. Tra i temi del workshop: ricerca sulla fissione; neutroni veloci; teoria; applicazioni; richiesta di dati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://irmm. Jrc. Ec. Europa. Eu/html/events/events/efnudat. Htm .  
   
   
CORSO "ENERGIA EOLICA" ORGANIZZATO DAL CUDAM, CENTRO DI RICERCA DELL´UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO.  
 
Trento, 18 febbraio 2009 - Il Centro Cudam dell´Università di Trento, in collaborazione con l´Università Roma Tre, propone per il 2009 tre corsi di aggiornamento professionale sul tema dell´Energia Eolica. Corso "Energia Eolica: aspetti tecnologici, normativi e ambientali" - Roma - 4/8 maggio 2009 . Workshop "Gli impianti Eolici Offshore in Italia: prospettive e realizzazione" - Roma - 8/9 maggio 2009 . Workshop "Approfondimenti tecnici sugli impianti eolici" - Trento - 2/4 settembre 2009 I corsi sono dedicati a tutti i professionisti che operano nel settore, dai progettisti agli investitori interessati allo sfruttamento della risorsa eolica, dagli Uffici Legali ai funzionari della Pubblica Amministrazione. I corsi sull´Energia Eolica rappresentano un importante momento di formazione, aggiornamento e approfondimento delle tematiche chiave che disciplinano gli aspetti sia teorici che tecnico-pratici dell´energia eolica. Obiettivo dei corsi è quello di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti necessari per valutare la fattibilità e la progettazione di impianti eolici: dalla determinazione della risorsa alle scelte tecniche, dagli aspetti di inserimento nell´ambiente, alle procedure amministrative e di gestione. Segreteria Organizzativa,: Phone +39 0461 882660, Fax +39 0461 882672, e-mail: lorena. Galante@unitn. It Per tutte le informazioni consultare il nostro sito http://events. Unitn. It/eolica . .  
   
   
PARCO EOLICO: IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO DI REGIONE MARCHE E COMUNITA`` MONTANA DI CAMERINO CONTRO IL BLOCCO DELLA SOPRINTENDENZA.  
 
Ancona, 18 Febbraio 2009 - Con una sentenza della scorsa settimana, il Tar delle Marche ha accolto la domanda di sospensiva da parte della Comunita` montana di Camerino, alla quale si e` aggiunta la Regione Marche, contro il decreto con cui la Soprintendenza ai Beni architettonici e al Paesaggio ha annullato l´autorizzazione rilasciata dalla stessa Regione al parco eolico pubblico di 34 Mwe. A giudizio del Tar, data la rilevanza dell´opera, il veto posto dalla Soprintendenza ha arrecato un grave pregiudizio agli Enti che hanno proposto il ricorso. Le argomentazioni portate dalla Soprintendenza, infatti, secondo il Tar sono andate oltre il semplice ruolo di verifica di eventuali difetti di istruttoria, andando a sindacare nel merito. Un´attivita` che spetta invece per competenza alla Regione attraverso l´apposita struttura che compie la valutazione dell´impatto dell´impianto sul paesaggio, mediante una complessa e approfondita procedura. Ora il Tar ha chiesto che la Sovrintendenza torni a pronunciarsi nuovamente sull´autorizzazione rilasciata dalla Regione, fissando un termine di 45 giorni. ´La sentenza del Tar - sottolinea Amagliani ´ riconosce, quindi, quanto sostenuto anche in altre occasioni: non c´e` stata da parte della Soprintendenza una corretta interpretazione delle norme e soprattutto dimostra di non conoscere il significato di collaborazione istituzionale, travalicando ruoli e attivita` con discutibili motivazioni a tutela del paesaggio. Le affermazioni della Sovrintendenza appaiono quindi generiche e assolutistiche quando ricorre al concetto di incompatibilita` senza appello del parco eolico´. ´Altro punto fondamentale e` che il Tar riconosce inoltre l´estrema gravita` del veto della Sovrintendenza - prosegue Amagliani - in quanto posto contro l´iter di realizzazione di un´opera, evidentemente riconosciuta anche dal Tribunale amministrativo, fondamentale per il territorio regionale. Il parco eolico e`, infatti, un importante tassello delle strategie che permetteranno di raggiungere gli obiettivi del Pear. Al fine di diminuire il deficit di produzione di energia elettrica delle Marche e, allo stesso tempo, ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, e` ormai un imperativo puntare sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Come dimostrano gli studi sul vento, nelle Marche l´energia eolica ha potenzialita` molto elevate e grazie alle complesse procedure di valutazione, gli impianti possono essere inseriti nel paesaggio regionale con un impatto minimo. ´ Le opportunita` offerte dal risparmio energetico e dell´utilizzo delle fonti rinnovabili come il vento, sono enormi: creano nuova e duratura occupazione, generano investimenti e innovazione, permettono di contrastare le cause degli sconvolgimenti del clima, ci rendono meno dipendenti dalle fonti fossili e generano le condizioni per evitare l´abbandono delle aree interne. ´Quattro anni fa ´ conclude Amagliani - entrava in vigore il Protocollo di Kyoto e la Regione approvava il Pear. Oggi, mentre tutto il mondo parla di ´Green new deal´, dell´opportunita` offerta dagli ´eco-investimenti´ per un rilancio ´diverso e sostenibile´ dell´economia, assistiamo stupefatti alla totale chiusura culturale di pezzi dello Stato e alla reiterazione di vecchie prassi tecniche, economiche e politiche, decisamente borboniche, che sicuramente non fanno bene agli interessi dei cittadini e del pianeta. ´ ´Non si comprende quindi, questa forma di ostruzionismo da parte della Sovrintendenza contro l´eolico, meglio sarebbe un intervento piu` determinato a tutela di monumenti, paesaggi e beni ambientali progressivamente assediati da micro e macro iniziative immobiliari nelle aree costiere e vallive. ´ .  
   
   
ENERGIA\EOLICO IN SICILIA ASSESSORE GIANNI AVVIA VERIFICHE  
 
Palermo, 18 febbraio 2009 - L´assessore regionale all´Industria, Pippo Gianni, ha avviato una verifica allo scopo di accertare se fra i progetti in attesa di autorizzazione ve ne sia qualcuno delle aziende coinvolte nelle indagini della Dda di Palermo. Da una primo controllo non risulta che, ad oggi, siano state rilasciate autorizzazioni alle imprese sotto inchiesta, né che abbiano goduto di finanziamenti regionali. L´assessore ha inoltre disposto, in via cautelare e in attesa di chiarimenti, il blocco al rilascio di qualsiasi autorizzazione alle imprese destinatarie dei provvedimenti della magistratura. .  
   
   
LE AUTO IBRIDE PLUG-IN FANNO BENE ALLE … RINNOVABILI L´ARRIVO DELLE AUTO ELETTRICHE CHE SI POSSONO RICARICARE DALLA SPINA DI CASA PORTA ESAGERATE PREOCCUPAZIONI SULLA TENUTA DEL SISTEMA ELETTRICO. IN REALTÀ SARANNO UNA RISORSA PER RENDERE PIÙ STABILE UNA RETE DI DISTRIBUZIONE CHE DOVRÀ GESTIRE COMUNQUE PIÙ FONTI RINNOVABILI IMPREVEDIBILI. A MILANO DA OGGI LE PROVE.  
 
 Milano, 18 febbraio 2009. Ormai i più grandi costruttori mondiali hanno deciso di cambiare marcia, aiutati dall´evoluzione tecnologica e dalla spinta alla sicurezza energetica (leggi “meno petrolio importato”) che viene dagli Stati Uniti. Nell´arco di due anni, entro il 2011, verranno commercializzate automobili con sistema di propulsione definito “ibrido plug-in”. Ne esistono diversi tipi ma la caratteristica comune è che le batterie che fanno funzionare il motore elettrico possono essere ricaricate anche collegandosi a una normale presa di corrente. Inizialmente la diffusione di queste automobili sarà lenta, anche per il costo (sembra che le Case abbiano deciso di lanciare prima modelli nella gamma medio-alta), ma le previsioni sono per una crescita abbastanza rapida, tanto che nel giro di dieci anni le plug-in circolazione, potrebbero essere diverse centinaia di migliaia in Italia. Quindi entro dieci anni il sistema elettrico nazionale si troverà a dovere gestire un carico netto di qualche centinaio di migliaia di “apparecchiature” che avranno un assorbimento compreso tra 2 e 6 Kw per un tempo compreso tra le 2 e le 6 ore (più si vuole accorciare il tempo di ricarica delle batterie maggiore l´amperaggio richiesto e quindi, a parità di tensione, maggiore l´assorbimento). Questa prospettiva ha creato allarme (spesso strumentale, da parte di Case automobilistiche avare di investimenti sulla tecnologia ibrida) riguardo alle capacità di tenuta del sistema elettrico e dubbi sulla convenienza economica di risparmiare petrolio (energia termica primaria) per autotrazione da una parte e aumentare i consumi di energia elettrica (energia intermedia pregiata) dall´altra. In un sistema elettrico basato ormai e ancora in larga parte sugli idrocarburi (gas) grazie ai noti ripetuti veti e di fronte ad un comportamento del consumatore tendenzialmente “anarchico” (mi attacco quando mi pare), queste preoccupazioni hanno qualche fondamento ma non tengono conto che con piccoli interventi il risultato può essere molto diverso. Il sistema elettrico italiano semplicemente non può continuare ad essere fondato come è ora, unico al mondo, su centrali che dovrebbero essere usate per gestire i picchi (quelle a gas a rapidissimo avviamento) e invece “arruolate” a fornire il carico base, e su una gestione dei picchi fatta con le riserve idriche ripompate in quota e le importazioni, e ciò anche senza l´arrivo delle plug-in. Indipendentemente però da questo, il comportamento del consumatore può essere indirizzato. Nelle aree a possibile maggiore penetrazione delle plug-in ormai sono molto diffusi i contatori elettronici, per cui diventa semplicissimo applicare tariffe a tempo per il consumo di elettricità. Addirittura, è possibile ideare tariffe che, per esempio, premino assorbimenti costanti di lunga durata (ricarica di batterie) in certi orari. A questo punto, la ricarica delle plug-in potrà essere confinata durante la notte, quando il carico oggi è più basso, riequilibrandolo (per esempio, non sarà necessario ripompare a monte l´acqua per consumare l´energia in eccesso degli impianti idroelettrici). Poi, anche senza considerare il nucleare, ci sono le rinnovabili e la cogenerazione. Per le prime si nota spesso che per mettere in grado il sistema elettrico di gestire quantità significative di energia elettrica da fonti rinnovabili a bassa o nulla predicibilità (sole e vento, essenzialmente) e spesso concentrate lontano dalle aree d consumo, la rete di distribuzione deve diventare più intelligente (smart grid), ossia in grado di ridistribuire i carichi. Ma una serie di studi recenti hanno rilevato anche che proprio le auto ibride plug-in possono essere una componente fondamentale di una “rete intelligente”. Una delle caratteristiche di questa, infatti, è la possibilità di immagazzinare energia quando se ne produce in eccesso. Di solito si pensa a qualche sistema fisicamente vicino alle fonti rinnovabili, ma cosa sono le batterie delle auto plug-in se non delle riserve dove riversare l´energia in eccesso ? Anche il contrario sarebbe in teoria possibile (gli è già stata trovata una sigla, V2g, per Vehicle-to-grid) anche se è più complicato (le auto, di solito, se ne vanno in giro. ). Ancora meno considerata è la potenzialità che le auto ibride plug-in hanno come volano per l´autosufficienza energetica distribuita. Di solito si pensa a questo in termini di ricaricare le batterie dell´auto grazie a pannelli solari e miniturbine eoliche. Molto più realistico è invece il fatto che la prospettiva di un “distributore elettrico condominiale” possa essere una, se non “la”, “killer application” della microcogenerazione distribuita a livello condominiale. I cogeneratori sono quegli impianti dove da una stessa fonte primaria vengono ricavati due o più derivati con un´efficienza complessiva molto più alta che se lo si facesse singolarmente. Per esempio: insieme calore, elettricità e raffrescamento. La taglia degli impianti e la loro incentivazione renderebbe già oggi conveniente utilizzarli anche in ambito residenziale, ma di solito gli inquilini non vedono un ritorno sugli investimenti conveniente. La possibilità di “fare il pieno” all´auto elettrica a un prezzo molto basso, e magari a qualunque orario (nessun problema di carico di rete) potrebbe essere una molla giusta. Vedremo, ormai manca poco. Intanto se ne parlerà a Milano alle Giornate della Microgenerazione, alla terza edizione i prossimi 18 e 19 febbraio a Milano, soprattutto nella seconda giornata, dedicata alla cogenerazione distribuita. Le Giornate della Microgenerazione, organizzate dal settimanale e-gazette. It e da Updating, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, si svolgeranno presso il Centro Congressi della Camera di Commercio in Via Meravigli 9/b. Maggiori dettagli sulle Giornate della Microgenerazione sono reperibili sul sito www. Microgenforum. It, dove è ancora possibile preregistrarsi per la partecipazione gratuita. .  
   
   
UNIAMO LE ENERGIE - UN CLICK PER IL CLIMA: SI TORNA A SCUOLA!  
 
Torino, 18 febbraio 2009 - “Con i ragazzi è più facile parlare di temi etico-ambientali. Nel loro giovane Dna c’è tutta la forza che serve per rimettere il mondo in carreggiata dal punto di vista della sostenibilità, dell’ecologia e del risparmio energetico” Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, riparte da Alessandria mercoledì 18 febbraio, ore 11. 00, all’ I. T. I. S. “A. Volta”, Spalto Marengo 42 per incontrare i ragazzi delle scuole medie del Piemonte per rilanciare la sfida “Uniamo le Energie” e promuovere le iniziative di “Un click per il clima”. Con lo spegnimento di piazza Castello, venerdì scorso 13 febbraio per “M’illumino di meno”, è iniziato un lungo fil rouge - Un Click Per Il Clima/risparmiamo energia, miglioriamo l’ambiente - che si concluderà il 28 marzo, giorno di “Wwf Heart Hour”, in cui il mondo intero, 1000 città, almeno un miliardo di persone, spegnerà le proprie luci per sensibilizzare tutti sulla necessità di intervenire contro il cambio climatico in corso. “Un “Click per il Clima” - aggiunge l’assessore - è l’idea che animerà per sei settimane il Piemonte e “Uniamo le Energie”, la sfida lanciata nel 2008 dalla presidente Mercedes Bresso per diventare il motore ecologico d’Italia e raggiungere per primi gli obiettivi energetici richiesti entro il 2020 dall’Europa: meno 20 % di emissioni, meno 20 % di utilizzo di carburanti fossili, più 20 % di produzione di energia da fonti rinnovabili”. Con Un Click Per Il Clima - Risparmiamo energia, miglioriamo l’ambiente la Regione Piemonte promuove un periodo dedicato alla valorizzazione dei piccoli e grandi gesti etici in materia di risparmio energetico e di buone pratiche ambientali. “Per questa ragione - aggiunge de Ruggiero - chiediamo a tutti, enti locali, musei, scuole, università, imprese, associazioni e cittadini piemontesi, di promuovere, in particolare nelle prossime sei settimane, azioni di risparmio energetico (attraverso lo spegnimento quotidiano e per un’ora di un’illuminazione); l’attivazione di azioni di animazione, informazione e approfondimento in materia di risparmio energetico in base al principio: non produciamo materiali, ma divulghiamo informazioni e conoscenza; l’adesione alla sfida “Uniamo le Energie” segnalando sul portale dedicato le proprie buone azioni e i suggerimenti di risparmio energetico quotidiani”. Tutta l’iniziativa sarà documentata sul portale “Uniamo le energie” -www. Regione. Piemonte. It/energia - verso il quale sono tutti invitati a segnalare le proprie buone pratiche di risparmio energetico, scrivendo a energia@regione. Piemonte. It. “Il miglioramento della qualità dell’ambiente in cui viviamo - conclude l’assessore - deve essere patrimonio di ogni persona. E Il risparmio energetico è la migliore fonte di energia rinnovabile disponibile. Quindi è bene che le buone pratiche per mantenere il nostro mondo pulito, energeticamente rinnovabile, con meno rifiuti prodotti alla fonte e con il recupero di più materie possibili da quanto buttiamo via, siano un modo di agire consolidato fin dalla più tenera età e dall’adolescenza. Non è difficile essere ambientalmente corretti, basta avere la costanza e la volontà di farlo tutti i giorni”. .  
   
   
ERG: LUKOIL SALDA IL PREZZO DELLA QUOTA DEL 49% DI ISAB SRL  
 
Genova, 18 febbraio 2009 – Erg ha ricevuto ieri da Lukoil 852,47 milioni di Euro a saldo del prezzo della quota del 49% di Isab srl, società in cui sono stati conferiti tutti gli assets della Raffineria Isab di Priolo (Sr). Il pagamento, comprensivo degli interessi fino ad oggi maturati, è stato anticipato rispetto a quanto precedentemente concordato con Lukoil e reso noto nel comunicato del 6 novembre scorso. A seguito dell’operazione Erg ha pertanto incassato la cifra complessiva di 1,55 miliardi di Euro che include i proventi della copertura sul magazzino conferito in Isab srl. L’accordo che ha portato al pagamento odierno prevede che la data di inizio per l’esercizio dell’opzione “put” a favore di Erg sul 51% della partecipazione in Isab srl sia posticipata di un anno rispetto a quanto precedentemente pattuito, oltre ad una riduzione di 15 milioni di Euro sul prezzo di esercizio. Restano invece invariate tutte le altre condizioni descritte nel comunicato stampa del 24 giugno 2008. A seguito del pagamento dell’intero prezzo decadono la garanzia e il pegno concesso da Lukoil sulla quota del 49% di Isab srl oggetto dell’accordo. .  
   
   
SLOVENIA, PETROL I RICAVI CRESCONO DEL 40 P.C.  
 
Lubiana, 18 febbraio 2009 - I ricavi da vendite del gruppo Petrol d. D. (principale azienda petrolifera slovena) hanno raggiunto nel 2008 3,6 miliardi di euro lordi, pari a 2,9 miliardi di euro netti (40 per cento in più dell´anno precedente). Lo rende noto l´Ice. L´utile lordo (Ebt) del gruppo ha raggiunto 285 milioni di euro e cioè 21 per cento in più dell´anno precedente. L´utile netto (E) ha raggiunto nel 2008 69,7 milioni di euro, aumentando del 38 p. C. .  
   
   
SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI PERFEZIONAMENTO POST-UNIVERSITARIO “CASACLIMA – PROGETTAZIONE” CHE PARTIRÀ A ROMA IL 26 FEBBRAIO 2009 PRESSO L’UNIVERSITÀ LUMSA  
 
 Roma, 18 febbraio 2009 - Il Corso si inserisce all’interno del percorso di Master Universitario “Casaclima - Certificazione e Consulenza energetico-ambientale”, suddiviso in tre Moduli, seguibili anche in maniera separata ed indipendente: Tecnica Edilizia; Materiali e Tecnologie; Progettazione. Nel quadro più generale delle tematiche energetico-ambientali, il Corso sviluppa i temi relativi ai criteri progettuali edilizi e urbanistici per il risparmio energetico, progettazione per il comfort abitativo, ristrutturazione e recupero energetico degli edifici, analisi, modelli e management strategico per edifici certificati Casaclima. Rispetto ad altri Corsi universitari che prevedono lunghe permanenze fuori sede difficilmente compatibili con i normali impegni di lavoro, il Corso “Casaclima – Progettazione” presenta le seguenti particolarità: lezioni ed attività di laboratorio progettuale concentrate in 6 fine settimana (venerdì pomeriggio e tutto il sabato, più una lezione introduttiva giovedì pomeriggio); tassa di iscrizione ratealizzata; percorso formativo con spazi di autoformazione. La frequenza del Corso e il superamento della relativa prova d’esame finale attribuisce: - 20 Crediti Formativi Universitari riconosciuti per l’accesso ai concorsi pubblici, ai sensi dell’art. 7 del D. M. 509/99; Titolo di Corso Universitario di Perfezionamento in “Casaclima – Progettazione” Certificato di frequenza al “Corso Base Casaclima” Inoltre, a chi portasse a termine l’intero percorso formativo, composto dai tre singoli Corsi, verrà riconosciuto il conseguimento del titolo di Master Universitario “Casaclima - Certificazione e Consulenza energetico-ambientale” (60 Cfu) e la possibilità di accedere all’ammissione all’esame per conseguire i prestigiosi titoli di Certificatore Casaclima e Consulente Casaclima. Per consultare il calendario delle lezioni e per iscrizioni (da effettuarsi entro il 25 febbraio 2009) consultare i siti www. Lumsa. It e www. Casaclimabio. It inviare una e. Mail a segreteria@casaclimabio. It oppure telefonare allo 0471. 278294. .  
   
   
AREA TORRESE-STABIESE, VERTICE PER IL RILANCIO, BASSOLINO: "TERME, PORTUALITÀ, RIQUALIFICAZIONE URBANA PER CONTRASTARE LA CRISI E COMBATTERE L’ILLEGALITÀ"  
 
Napoli, 18 febbraio 2009 - Si è svolto ieri nella sede di Santa Lucia un incontro convocato dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino per affrontare i problemi dell´area di Castellammare di Stabia e di Torre Annunziata. Dopo l´omicidio del consigliere comunale stabiese Luigi Tommasino e la mobilitazione civile dei giorni successivi il sindaco di Castellammare di Stabia, Salavatore Vozza, aveva scritto al presidente della Regione proponendo di intensificare la collaborazione istituzionale su questioni cruciali come la battaglia contro la camorra e il contrasto agli effetti della crisi economica. Bassolino ha subito convocato un tavolo con gli enti locali, le parti sociali e sindacali. Alla riunione hanno preso parte, per la Giunta, il vicepresidente Valiante e gli assessori Cascetta, Cozzolino, Cundari, D´antonio, Mazzocca e Montemarano; i sindaci di Castellammare di Stabia e di Torre Annunziata Vozza e Starita; il presidente della Tess Spedaliere; le rappresentanze territoriali di Cgil, Cisl e Uil guidate da Di Maio, Tipaldi e Ferrara. Al termine dell´incontro, dopo un´ampia disamina delle diverse situazioni critiche, si è deciso di avviare, su proposta del presidente Bassolino, alcune iniziative per lo sviluppo dell´area: avvio dello studio di fattibilità per la realizzazione del bacino di carenaggio per dare nuove prospettive alla cantieristica navale; realizzazione di un centro di riabilitazione per il rilancio delle terme; accelerazione delle procedure per l’apertura dei cantieri previsti nel programma di riqualificazione urbana "Più Europa" finanziato dalla Giunta regionale con uno stanziamento di 31,5 milioni di euro; sviluppo della Zona Franca Urbana nell´area del "Quadrilatero delle Carceri"; avvio delle procedure per l’ingresso del porto di Torre Annunziata nell’Autorità Portuale di Napoli, per attivare nuove sinergie con gli scali di Napoli e di Castellammare, e valorizzazione del polo nautico; individuazione di ulteriori misure a sostegno del reddito dei lavoratori in cassa integrazione, a partire dalla formazione; ripresa del rapporto con il Governo, in particolare con i ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Infrastrutture, per sostenere gli sforzi messi in campo dalla Regione a difesa dell´area. "Assieme a Pomigliano - ha sottolineato il presidente Antonio Bassolino - l´area torrese stabiese è, nella provincia di Napoli, quella in cui la crisi rischia di avere gli effetti più gravi, colpendo insediamenti produttivi importantissimi per l’economia regionale e per la coesione sociale in territori difficili. "Per rispondere - come è doveroso fare - a questa grande priorità lavoriamo con gli enti locali e con le parti sociali e produttive su più fronti: acceleriamo le iniziative già programmate, come quelle per la riqualificazione urbana, diamo nuovo impulso alla valorizzazione di risorse rilevanti come le Terme, e verifichiamo la fattibilità di nuove importanti operazioni come il bacino di carenaggio. "Con queste iniziative per lo sviluppo vogliamo affiancare il forte impegno messo in campo dalla Procura di Torre Annunziata per riaffermare la legalità nelle zone più difficili del torrese”, ha concluso il presidente. "Si è colto - ha aggiunto il sindaco di Castellammare Salvatore Vozza - il senso della fase nuova che dobbiamo aprire dopo i fatti di camorra. L’accelerazione del programma "Più Europa", lo studio sul bacino di carenaggio e la risposta alla crisi delle Terme sono segnali importanti della disponibilità della Regione a sostenere il rilancio di Castellammare". Altrettanto positivo il giudizio del sindaco di Torre Annunziata. "E´ importante - ha detto Giosuè Starita - lo spirito di coesione registrato attorno al tavolo odierno. La concertazione resta l’arma vincente per affrontare la crisi. Ora dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per accelerare questo percorso". .  
   
   
LOTTA ALL´ABUSIVISMO EDILIZIO, I COMUNI CAMPANI DEVONO NOTIFICARE LE ORDINANZE DI DEMOLIZIONE ALLE AZIENDE EROGATRICI DI SERVIZI  
 
Napoli, 18 febbraio 2009 - L´assessorato all´Urbanistica della Regione Campania ha emanato una circolare in cui si fa obbligo ai responsabili degli uffici comunali in materia di abusivismo edilizio di notificare alle aziende erogatrici di servizi (luce, gas, telefono, acqua, gestione reflui, ecc. ) le ordinanze di demolizione di manufatti abusivi. Ciò al fine di evitare che si attivino servizi a beneficio di opere edilizie abusive e di soggetti non abilitati. La stessa circolare è ugualmente indirizzata alle stesse aziende erogatrici, rammentando la severa normativa vigente relativa alle procedure di allaccio ed erogazione. Il Dpr 380/2001 prevede infatti che il privato, all’atto della richiesta dei servizi suddetti, produca una dichiarazione sostitutiva di atto notorio nella quale siano indicati gli estremi del titolo abilitante (permesso di costruire, Dia, permesso in sanatoria, ecc. ). A loro volta le aziende erogatrici, a norma del Dpr 445/2000, hanno l´obbligo di verificare la veridicità degli atti prodotti dal privato richiedente, inviando le richieste di allaccio e i titoli abilitanti ai Comuni interessati. Spetta, in definitiva, a questi ultimi l´obbligo di effettuare i necessari controlli. La notifica alle aziende erogatrici delle ordinanze di demolizione non è pertanto sostitutiva della normativa vigente ma tendente a rafforzare, semplificare e velocizzare le procedure per un migliore contrasto dell´abusivismo edilizio. Le ordinanze di demolizione di abusi edilizi devono essere notificate anche alle Aa. Ss. Ll. Competenti affinché accertino l’eventuale utilizzo di altre forme di approvvigionamento e smaltimento dannose per la salute e l´ambiente. La circolare è stata pubblicata sul Burc n. 10 del 16 febbraio 2009 ed ha valore di notifica a tutte le aziende ed enti interessati. .  
   
   
UN PROGETTO DELL´UE PER RISPARMIARE TEMPO E DENARO CON PRODOTTI CUSTOM-FIT  
 
Bruxelles, 18 febbraio 2009 - La competizione globale per la creazione e la produzione di prodotti è forte e richiede azioni innovative. Gli europei stanno mostrando la loro abilità in questo campo progredendo dalla produzione basata sulle risorse, alla produzione basata sulle conoscenze, e da beni monouso prodotti in serie, a nuovi prodotti a valore aggiunto, personalizzati e sostenibili. Il progetto Custom-fit, finanziato dall´Ue, sostiene tale impegno sviluppando e integrando un nuovo ed innovativo processo produttivo basato sulla prototipazione rapida (Rapid Manufacturing o Rm). Il progetto è finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro con ben 9,25 Mio Eur. Le tecnologie di produzione attualmente disponibili sul mercato non sono in grado di produrre automaticamente prodotti unici e personalizzati. È qui che entra in gioco Custom-fit. Secondo quanto dichiarato dai partner del progetto, Custom-fit ha usato tecniche di prototipazione rapida (Rm) basate sulle conoscenze, tecnologie della società dell´informazione (Tsi) e scienze dei materiali per sviluppare con successo un modo innovativo, ed economicamente conveniente, per assemblare prodotti medici e di consumo (per es. Protesi per pazienti cui manca un arto) che siano fatti su misura e abbiano una libertà geometrica illimitata. Da un punto di vista sociale, i risultati del progetto saranno utili alle persone che desiderano migliorare il proprio benessere e ottimizzare i prodotti che usano. I ricercatori sottolineano che saranno migliorate le prestazioni ed il comfort, e che diminuirà il numero di incidenti. In particolare, il consorzio, che conta 33 membri (35% dei quali sono piccole e medie imprese), ha usato scansioni tridimensionali per ottenere caratteristiche geometriche. I dati sono stati usati per adattare la forma del prodotto con speciali strumenti Cad (Computer Aided Design), e le tecnologie di Rm hanno quindi creato il risultato finale. I ricercatori hanno fatto delle misurazioni specifiche del moncherino di un arto ed hanno usato uno speciale strumento Cad tridimensionale per produrre un primo disegno di un´invasatura. Sulla base del disegno, viene usato un primo calco per la termoformatura della prima invasatura (cioè l´invasatura di prova), che viene poi testata dal paziente. L´invasatura di prova, secondo quanto ha spiegato il team, viene prodotta con la tecnica aggiuntiva della stereolitografia (Stereo Lithography Apparatus o Sla). La procedura di riscaldare un foglio di plastica per poi aspirarlo su di un modello o matrice crea diagrammi di termoformatura. Grazie a questo processo, i ricercatori hanno potuto evitare l’uso di costosi stampi, come succede con i metodi tradizionali. Infine si è anche risparmiato tempo, infatti i tempi di consegna dell´invasatura (il tempo di consegna è stato misurato calcolando il ricovero e la dimissione del paziente dall´ospedale) sono stati ridotti. I pazienti che hanno subito una amputazione transfemorale generalmente completano il programma di riabilitazione in 25 giorni. La tecnologia innovativa del Custom-fit potrebbe ridurre la loro permanenza in ospedale di 7 giorni ed aiutarli a risparmiare 2. 000 Eur. Il feedback fornito dal paziente determinerà se l´invasatura si è adattata o meno, a questo punto si crea un secondo calco in modo da produrre l´invasatura definitiva, composta da uno strato interno morbido termoformabile e da una struttura esterna composita. Una speciale sonda esamina tramite scansione la forma modificata dopo che l´invasatura di prova è stata testata. La superficie interna, a partire dalla quale viene disegnata l´invasatura definitiva, è prodotta dalla sonda a scansione. L´innovativa tecnica Rm, cui i partner hanno dato il nome di Plastic Powder Printing (Ppp), genera infine l´invasatura definitiva. I ricercatori hanno spiegato di aver usato la produzione di protesi per testare il concetto di produzione, in particolare l´invasatura delle protesi trasfemorali - il punto di intersezione tra l´arto residuo e la gamba artificiale. L´arto residuo è chiuso e protetto e le forze provenienti dall´arto vengono trasferite alla protesi qualunque sia l´azione del paziente, compresa la corsa o lo stare in piedi. Comfort, durata e portabilità sono fondamentali, ha detto il team. I partner del progetto hanno detto che Custom-fit mira ad un approccio più olistico alla creazione di prodotti e servizi basati sulle Tsi. Hanno aggiunto che il progetto, che dovrebbe concludersi questo mese, otterrà tre importanti conquiste tecniche: un sistema di progettazione automatizzata per il design di prodotti Custom-fit; il trattamento di strutture classificate di composizioni di materiali diversi; e Rm per la produzione di prodotti Custom-fit classificati immediata e su richiesta. Il progetto è coordinato dal gruppo britannico Delcam, tra i partner sono presenti l´università tecnica ceca di Praga (Repubblica ceca), l´università di Patrasso (Grecia), Inail Centro Protesi (Italia) e l´università della tecnologia di Wroclaw (Polonia). Per ulteriori informazioni, visitare: Custom-fit: http://www. Custom-fit. Org/ .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE PER DIPENDENTI DELLA FERRIERA DI TRIESTE  
 
Trieste, 18 febbraio 2009 - Nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro fra i rappresentanti della Lucchini s. P. A - Severstal e gli assessori regionali Alessia Rosolen e Sandra Savino, al quale ha partecipato il sindaco Roberto Dipiazza. Preso atto della generale crisi congiunturale di mercato che coinvolge la siderurgia, si è ritenuto lo strumento della Cassa integrazione ordinaria idoneo a gestire l´attuale situazione. Dal canto suo la Regione è stata rassicurata dall´azienda sulla certezza del percorso intrapreso e lascia alla proprietà e alle rappresentanze sindacali lo spazio per discutere e addivenire ad un accordo. L´amministrazione regionale ha anche ottenuto garanzie circa l´attuale processo di verifica sul numero delle persone coinvolte e sui tempi che questo percorso avrà. .